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Avengers: Endgame, il vero eroe che nessuno aveva visto arrivare

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Avengers: Endgame, il vero eroe che nessuno aveva visto arrivare

Ci sono diversi eroi responsabili del risultato di Avengers: Endgame, ma il vero eroe è qualcuno che nessuno aveva previsto. Dopo la fine di Avengers: Infinity War, il Marvel Cinematic Universe è finito in una posizione in cui solo gli originali sei Vendicatori e pochi altri amici sono rimasti in vita, con la missione di annullare gli effetti dello schiocco di Thanos.

I sei Vendicatori originali – Iron Man, Captain America, Thor, Vedova Nera, Hulk e Occhio di Falco – hanno tutti giocato un ruolo fondamentale nel piano per sovvertire il nuovo ordine. A loro si sono uniti Nebula, che era rimasta su Titano con Iron Man, mentre Rocket e War Machine facevano parte dei sopravvissuti sulla Terra. Nel frattempo, Captain Marvel è sopravvissuta ed è tornata sulla Terra, a seguito del SOS di Nick Fury, ed è riuscita a salvare Tony e Nebula dalla loro deriva spaziale.

L’altro membro del team con un ruolo molto importante è stato Ant-Man, tanto importante che il suo viaggio nel salto quantico ha dato il via al piano per poter tornare indietro nel tempo e recuperare le Gemme dell’Infinito dal passato.

In molti, dunque, potrebbero immaginare che è proprio l’ex ladro Scott Lang ad essere l’eroe di Endgame, eppure sappiamo che l’eroe non sarebbe mai tornato dal suo accidentale viaggio nel Reame Quantico se non fosse stato per un aiuto dall’esterno. E infatti Scott deve la sua vita a quel ratto che ha riattivato la macchina per il viaggio quantico.

Senza il ratto in questione, Ant-Man non sarebbe tornato, non sarebbe andato da Steve Rogers e non si sarebbe ipotizzata nessuna tecnica di viaggio nel tempo per tornare a sistemare le cose. Potrebbe quindi considerarsi anche lui come uno degli eroi che ha salvato la galassia dalla Decimazione.

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Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Nel cast del film ci sono Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy RennerEvangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Detective Pikachu, intervista a Ryan Reynolds

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Detective Pikachu, intervista a Ryan Reynolds

Ecco un’intervista a Ryan Reynolds in occasione dell’uscita di Detective Pikachu, in sala dal prossimo 9 maggio.

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Il mondo dei Pokémon prende vita!

La prima avventura Pokémon live-action, Pokémon Detective Pikachu, nella sua versione originale vede Ryan Reynolds dare la voce a Pikachu, il volto iconico del fenomeno globale Pokémon, uno dei marchi di intrattenimento multigenerazionale più popolari al mondo ed il franchise multimediale di maggior successo di tutti i tempi.

I fan di tutto il mondo potranno vedere Pikachu sul grande schermo come mai visto prima, nel ruolo del Detective Pikachu, un Pokémon come nessun altro. Il film mostra anche una vasta gamma di amati personaggi Pokémon, ognuno con le sue abilità e personalità singolari ed uniche.

Pokémon Detective Pikachu, la trama

La storia inizia quando il geniale detective privato Harry Goodman scompare misteriosamente, costringendo il figlio di 21 anni Tim a scoprire cosa sia successo. Ad aiutarlo nelle indagini l’ex compagno Pokémon di Harry, il Detective Pikachu: un adorabile, esilarante e saggio super-investigatore che sorprende tutti, persino se stesso.

Avendo scoperto che i due sono equipaggiati per comunicare tra loro in modo singolare, dato che Tim è l’unico essere umano in grado di parlare con Pikachu, uniscono le loro forze in un’avventura elettrizzante per svelare l’intricato mistero. Si trovano così ad inseguire gli indizi lungo le strade illuminate al neon di Ryme City, una moderna e disordinata metropoli dove umani e Pokémon vivono fianco a fianco in un iperrealistico mondo live-action. Qui incontreranno una serie di Pokémon, scoprendo una trama sconvolgente che potrebbe distruggere la loro coesistenza pacifica con gli umani e minacciare l’universo stesso dei Pokémon.

Pokémon Detective Pikachu: cast 

Fanno parte del cast di Pokémon Detective Pikachu anche Justice Smith (“Jurassic World: il regno distrutto”) nel ruolo di Tim; Kathryn Newton (“Lady Bird,” “Big Little Lies – piccole grandi bugie” in TV) nei panni di Lucy, una giovane reporter alle prese con la sua prima storia importante; al fianco di Suki Waterhouse (“Insurgent”), Omar Chaparro (“Overboard”), Chris Geere (“Modern Family” in TV), il candidato all’Oscar Ken Watanabe (“Godzilla”, “L’ultimo Samurai“) e Bill Nighy (“Harry Potter e i Doni della Morte Parte 1“).

Cannes 2019: The Specials di Nakache e Toledano chiuderà il festival

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Saranno Olivier Nakache e Eric Toledano a chiudere il Festival di Cannes 2019 con la proiezione di The Specials, titolo che si aggiunge come ultimo film nella selezione ufficiale della kermesse e che sarà proiettato sabato 25 maggio nel Grand Théâtre Lumière, durante la cerimonia di chiusura.

Il film non sarà più nominato “di chiusura” ma sarà “l’ultima proiezione”, e il titolo originale del film, Dernière séance, è lo stesso del titolo francese del film di Peter Bogdanovich, L’ultimo spettacolo.

Rinominando il film di chiusura “Ultima proiezione”, il Festival di Cannes intende riconnettersi con la sua tradizione di proiezioni finali, come è avvenuto con le memorabili serate in cui è stato proiettato E.T. – l’extraterrestre di Steven Spielberg, Thelma e Louise (nella nuova, nel 1991) o L’uomo che uccise Don Chisciotte di Terry Gilliam l’anno scorso.

Quest’anno, il 72° Festival di Cannes si concluderà con un grande evento: la prima del nuovo film di Olivier Nakache e di Eric Toledano, The Specials, con Vincent Cassel e Reda Kateb.

Box Office ITA: Avengers Endgame domina incontrastato

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Box Office ITA: Avengers Endgame domina incontrastato

Avengers: Endgame regge saldamente in testa al box office italiano, seguito da Stanlio e Ollio e Ma cosa ci dice il cervello. Distribuito da sole due settimane, l’ultimo capitolo della saga degli Avengers continua a macinare incassi e a dominare incontrastato al botteghino italiano. Infatti Avengers: Endgame regge in testa alla classifica incassando 3,9 milioni di euro in circa mille sale con cui supera la bellezza di 26 milioni totali.

Stanlio e Ollio apre in seconda posizione con 1 milione di euro raccolto da mercoledì a domenica ottenendo una discreta media per sala pari a 2300 euro. Ma che ci dice il cervello scende al terzo posto raccogliendo 608.000 euro con cui arriva a quota 4,4 milioni. Attacco a Mumbai esordisce in quarta posizione con 428.000 euro incassati in 279 sale a disposizione, mentre la new entry italiana Non sono un assassino debutta con 303.000 euro in 320 copie.

Segue I Fratelli Sisters che debutta con 254.000 euro e una media per sala pari a 1030 euro. Le pellicole per il target infantile Wonder Park (163.000 euro) e A spasso con Willy (154.000 euro) giungono rispettivamente a 1,8 milioni complessivi e 854.000 euro globali. La Llorona – Le Lacrime del Male precipita al nono posto con altri 147.000 euro con cui arriva a 1,8 milioni totali. Chiude la top10 Dumbo che con altri 142.000 euro supera il tetto dei 10 milioni complessivi.

Spider-Man: Far From Home, Peter torna dopo Endgame nel nuovo trailer

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Come promesso ecco arrivare online il nuovo trailer di Spider-Man: Far From Home, sequel che vedrà ancora protagonista l’eroe interpretato da Tom Holland al fianco di Samuel L. Jackson e Jake Gyllenhaal.

Ovviamente il footage è ricco di spoiler su Avengers: Endgame. Durante le battute finali del film infatti abbiamo visto Peter Parker tornare a scuola dopo essere stato resuscitato dallo schiocco del guanto di Tony Stark.

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Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home arriverà nelle sale il 2 Luglio (invece che il 5). Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill.

Le riprese del film sono durate circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle. Naturalmente il film vedrà tornare anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider. vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

10 fumetti da leggere dopo aver visto Avengers: Endgame

10 fumetti da leggere dopo aver visto Avengers: Endgame

avengers endgame

Ora che la Infinity Saga si è conclusa, grazie ad Avengers: Endgame, e il percorso di alcuni eroi del MCU è giunto al termine, è tempo di concentrarsi sulla prossima ondata di film che arriveranno dai Marvel Studios.

Ma quali sono i fumetti a cui attingeranno? Quali storie dovremmo rileggere per arrivare preparati? Ecco 10 suggerimenti:

Eterni

Tra tutte le storie dei fumetti, quella sugli Eterni dovrebbe essere la più interessante da leggere in vista dell’imminente arrivo al cinema del film già in lavorazione.

Creati da Jack Kirby, nelle serie originali viene raccontato il percorso di Ikaris mentre tenta di risvegliare i suoi compagni Eterni dalle loro vite umane. Tra le pagine si parla anche di Sersi, figlia di Helios e Perse, che durante il periodo trascorso nell’antica Mesopotamia incontra per la prima volta Captain America, che aveva viaggiato indietro nel tempo.

Guardiani della Galassia

Ovviamente non si sta parlando della stessa squadra introdotta nel MCU con il film di James Gunn, ma di un altro gruppo già presentato in parte nel franchise grazie ai Ravagers, guidati al cinema da Stakar / Starhawk.

Nei fumetti vengono appunto chiamati Guardiani della Galassia, ed è qui che si rileva la prima apparizione di Yondu.

Sam Wilson: Captain America

Il finale di Avengers: Endgame ha visto l’emozionante passaggio d consegne tra Steve Rogers e Sam Wilson, con Falcon che diventa a tutti gli effetti il nuovo Captain America. Una trama che i lettori dei fumetti conosceranno bene…

Il tempo di Sam nei panni dell’eroe simbolo non è troppo lungo, almeno se paragonato ad altri personaggi che hanno brandito lo scudo, ma la sua serie è interessante perché racconta del modo in cui il vecchio Steve può ancora dimostrarsi utile per il bene comune.

Ironheart

Riri Williams è uno dei personaggi più controversi della storia recente della Marvel Comics, ora conosciuta come Ironheart, ma originariamente esordì nel ruolo di Iron Man nel 2014 tra l’amore e l’odio dei fan.

Di certo il successo di Captain Marvel al botteghino ci dimostra come le eroine femminili riescano a conquistare ugualmente il pubblico con risultati straordinari, dunque Riri potrebbe essere l’erede perfetta di Tony Stark nel MCU dopo l’addio di Robert Downey Jr.

Young Avengers

Lo scorso gennaio un rumor aveva reso noto che i Marvel Studios avrebbero iniziato a progettare un film interamente dedicato agli Young Avengers con personaggi mai visti prima nel MCU. E al contrario di quanto si possa immaginare, non si tratta della stessa formazione che conosciamo in versione “giovane” ma di una squadra completamente diversa composta da giovani supereroi.

Molti ipotizzavano una loro introduzione già a partire da Avengers: Endgame, con la comparsa della figlia di Occhio di Falco, Cassie Lang e, potenzialmente, Morgan Stark. A queste figure si aggiungerebbero poi Allan Heinberg e Jim Cheung, i primi membri della squadra.

Captain Marvel

Carol Danvers è la nuova arrivata nel MCU, quindi è evidente che il suo ruolo sarà sempre più importante nei prossimi film del franchise (come suggerito tra l’altro da Kevin Feige in diverse interviste). E considerando che il personaggio è saltato fuori dopo anni di assenza, nel tempo che passa dal suo standalone ad Endgame ci sono tante storie da raccontare e da attingere dai fumetti.

Il terzo volume della sua serie omonima potrebbe darci qualche suggerimento, come quando Carol viene nominata comandante del programma Alpha Flight Space. Vivendo e lavorando a bordo di un satellite in orbita, Captain Marvel lavora per proteggere la Terra dalle minacce galattiche,.

The Ultimates

Sempre per quanto riguarda Captain Marvel, l’eroina potrebbe svolgere – oltre al ruolo di leader dell’Alpha Flight – anche quello di membro dei The Ultimates, un gruppo di supereroi che nei fumetti include anche Black Panther, Monica Rambeau, America Chavez, Blue Marvel e Spectrum.

Sarebbe un’interessante direzione di trama per il futuro del MCU, con dinamiche del tutto inedite e una squadra completamente diversa da quella che abbiamo visto finora sul grande schermo.

Secret Invasion

Secret Invasion è un altro celebre crossover a fumetti pubblicato nel 2008 che racconta dell’invasione sulla Terra da parte degli Skrull, gli alieni mutaforma dell’universo Marvel visti di recente in Captain Marvel. E proprio come accaduto in Civil War e World War Hulk, gli eventi di questa miniserie vanno a collegarsi con altre storie (i cosiddetti tie-in).

Dopo la visita degli Illuminati all’Impero Skrull, dove sono stati imprigionati e studiati, gli scienziati Skrull scoprono il modo per mutarsi in forma umana senza essere scoperti, e soltanto negli anni seguenti sarà l’Imperatrice Veranke a decidere di far partire l’invasione al pianeta Terra, ritenuto dagli Skrull la loro Terra Promessa.

Nova

Prima di arrivare all’adattamento di Secret Invasion però, il MCU potrebbe aver bisogno di introdurre un nuovo personaggio. I Nova Corps di Xandar sono apparsi nel franchise di Guardiani della Galassia, e come rivelato in Avengers: Infinity War, il loro pianeta è stato distrutto da Thanos per ottenere la gemma del potere.

Ora, la distruzione di Xandar potrebbe collegarsi alla trama di Richard Rider, che nei fumetti prende il comando dei Nova Corps diventando l’ultimo del suo lignaggio, un adolescente con poteri di livello cosmico che potrebbe ricoprire un ruolo fondamentale nello sviluppo del lato cosmico dell’universo cinematografico.

Annihilation

Annihilation è la saga di fumetti pubblicata nel 2006 ideata da Keith Giffen sviluppando alcune idee dalla miniserie dedicata Drax il Distruttore del 2005.

La trama prende piede dopo un’evasione di massa alle Kyln, le prigioni intergalattiche più antiche del Big Bang, quando una flotta di astronavi a forma di insetti attacca le celle distruggendole. Xandar, il pianeta natale dei Nova Corps, non esiste più e l’universo è nel caos: l’unico sopravvissuto è Richard Rider, Nova Primo, che entra in possesso di tutta la forza Nova.

Dopo questi attacchi l’onda Annilathion colpirà l’impero Skrull, passando poi a quello dei Kree, con la scoperta che il vero comandante della flotta è Annihilus e che Thanos è il suo alleato.

Leggi anche – Avengers: Endgame, 10 differenze tra film e fumetti

Fonte: CBR

Climax, il film di Gaspar Noé al cinema dal 13 Giugno

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Climax, il film di Gaspar Noé al cinema dal 13 Giugno

Mial Vision ed Europictures annunciano l’arrivo nelle sale italiane a partire dal 13 giugno di CLIMAX, l’ultimo film di Gaspar Noé con Sofia Boutella presentato alla Quinzaine des Réalisateurs della 71° edizione del Festival di Cannes.

Dopo il film scandalo Love e l’ipnotico Enter the Void, Noé mescola ora coreografie, colori, e incubi in un viaggio lisergico che porta lo spettatore verso un climax visivo e sonoro.

Climax vede protagonisti un ensemble di eccezionali ballerini, tutti professionisti, e una colonna sonora strepitosa in pieno clima anni ’90, con brani dei Daft Punk, Rolling Stones, Giorgio Moroder, Aphex Twin e tanti altri. Dopo aver scosso pubblica e critica con le sue sequenze visive al limite tra follia, sogno e delirio, Climax arriva finalmente nelle sale italiane dal 13 giugno.

Ispirato a un fatto di cronaca, siamo nel 1996. Una compagnia di ballerini si ritrova in una sala prove isolata, vicino una foresta, non ci sono ancora né cellulari, né internet. Alla fine delle prove i ragazzi decidono di fare una festa per rilassarsi ma qualcuno ha versato una strana sostanza nella sangria. Da qui un tuffo nella follia e nell’orrore, in un delirio collettivo da trance, tutti saranno condotti verso il caos.

 

Game of Thrones 8×04, recensione dell’episodio con Emilia Clarke

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Game of Thrones 8×04, recensione dell’episodio con Emilia Clarke

Dopo la grande battaglia di Grande Inverno, è arrivato il momento per il cordoglio e per la commemorazione di chi si è sacrificato per tutti: Game of Thrones 8×04 comincia proprio così, con pire funerarie che bruciano alte, riportando alla cenere gli uomini e le donne degli eserciti che, seppure differenti, hanno combattuto fianco a fianco per la luce e la vita, contro il Re della Notte.

Tuttavia, considerando quello che si sta profilando ora all’orizzonte, sembra che ci sia molto più da temere dai vivi che dai morti dagli occhi blu. La puntata infatti mostra, nella scena subito successiva ai funerali dei caduti, il banchetto di celebrazione, in cui ogni personaggio che ha un minimo di connessione emotiva con il pubblico si espone e mette in piazza la propria fede, il proprio schieramento. Perché una volta sconfitto il nemico comune, è inevitabile che le tensioni già accennate in apertura di stagione, tornino a farsi sentire, acute e apparentemente inconciliabili.

La situazione ci si profila in Game of Thrones 8×04, nel grande disegno politico e strategico per il futuro di Westeros, è la seguente: Daenerys è ufficialmente colei che vanta la presa sul trono più forte, se non fosse per la rivelazione sui veri genitori di Jon (Kit Harington), che ne fa in automatico il legittimo erede al trono di spade; dall’altro lato ci sono Sansa (Sophie Turner), Bran e Arya (Maisie Williams), Gli ultimi Stark, così come recita il titolo dell’episodio, che chiedono a Jon di non dimenticare il loro legame. Sansa in particolare sembra essere in feroce attrito con la Regina dei Draghi (Emilia Clarke), e sembra che questo disappunto vada al di là della frivola invidia tra donne, anzi, Lady Stark sembra essere al corrente di ciò che Dany può diventare, se solo spinta nella direzione sbagliata dai suoi impulsi, e legge questa possibilità nella paura che prova Tyrion (Peter Dinklage). Per la prima volta, dalla stagione 4, il nano Lannister teme la sua regina, perché si sta accorgendo che potrebbe effettivamente rendere onore alla tradizione di famiglia e lasciare andare la follia sanguinaria che cova dentro.

Game of Thrones 8x04 recensione episodioTra i timori di Sansa per il Nord e la fretta di Daenerys per andare a conquistare il Sud, si erge Jon, perennemente attanagliato dal dubbio, dall’onore, dilaniato tra ciò che è giusto, ciò che gli impone il dovere, ciò che vorrebbe il suo cuore. Il legittimo erede al trono di spade però fa più di un passo falso, da una parte non può fare a meno di essere leale con la sua famiglia, che accoglierà con esiti pericolosissimi la verità sulla sua nascita, dall’altra rimarrà fedele al suo giuramento e al suo cuore, continuando a indicare Dany come legittima erede. Il mezzo Stark e mezzo Targaryen abbandona tutto, persino l’amato Spettro, sopravvissuto alla battaglia, per la sua Regina.

Tuttavia l’incertezza di Dany persiste. Ed è fondamentale capire il suo nodo psicologico in questo passaggio dello show: dall’essere al comando del più grande esercito che il mondo abbia mai visto, con tre draghi e una ferrea rivendicazione del trono, al perdere tutto, dai draghi (solo Drogon è rimasto in vita a seguito dell’imboscata di Euron), all’esercito (durante la battaglia a Grande Inverno), fino alla pretesa al trono, per i motivi che ben sappiamo.

Alla destrutturazione della regina dei draghi, corrisponde la costruzione e la rinascita di un’altra regina, l’essere spregevole rinchiusosi nella fortezza rossa, in attesa che i suoi nemici bussino alla sua porta: Cersei. La leonessa cerca il confronto, il contatto, vuole sentire il polso dell’avversario e il suo battito che accelera per la paura di trovarsi di fronte l’ultima Lannister a ruggire. E questa spregevole cattiveria raggiunge il Nord, e Jaime, che nonostante la piega gratuita della sua vicenda personale, non riesce a tagliare il legame con la sorella/amante, e ancora una volta corre verso di lei, questa volta, forse, con intenzioni ostili.

Game of Thrones 8×04 offre tanti spunti di riflessione, visto che dopo la mischia dell’episodio precedente, ora sono i personaggi e le loro emozioni a parlare e da Brienne di Tarth, a Gendry Waters (o meglio Baratheon!) ognuno comincia ad avviarsi verso la conclusione della sua parabola. Come per i bruti, che non scenderanno più a sud di Grande Inverno, e torneranno nel vero nord, dopotutto la loro alleanza era con Jon, non con Dany e a loro poco importa chi siede sul trono di spade.

L’attenzione ora si sposta nel sud, tutti sono diretti ad Approdo del Re. Non solo gli eserciti di Daenerys e di Jon, ma anche Arya e il Mastino, di nuovo fianco a fianco lungo la Strada del Re, e Jaime, che cercherà di raggiungere la sorella. Rimane a Grande Inverno Sansa, con il suo bagaglio di timori e perplessità, e il desiderio di un Nord forte e indipendente.

Quello che sembra si stia profilando come un plausibile sviluppo, vedrà Daenerys alle prese, una volta per tutte, con la sua sanità mentale, mentre l’ultima incitazione della sua amica e consigliera, Missandei, rimbomba nelle orecchie degli spettatori: fuoco e sangue.

Avengers: Endgame, 10 differenze tra film e fumetti

Avengers: Endgame, 10 differenze tra film e fumetti

avengers endgame

Come accaduto nei precedenti adattamenti dei fumetti Marvel per il grande schermo, anche in Avengers: Endgame sono presenti alcune differenze sostanziali rispetto alle storie originali, non sempre tradotte letteralmente ma comunque fedeli allo spirito degli autori.

Ecco allora i 10 cambiamenti più importanti rilevati nel film dei fratelli Russo:

Lady Morte

Nella trama di Infinity Gauntlet, l’intera motivazione di Thanos per il suo genocidio di massa si basa sulla sua ossessione per Lady Morte, ovvero l’incarnazione della morte di cui il Titano e innamorato, dunque disposto a spazzare via metà dell’universo solo per impressionarla.

Questo retroscena è stato accennato grazie alla prima apparizione di Thanos nel MCU in The Avengers, finendo per rendere il suo piano ancora più complesso e discutibile, oltre che trasformare il villain in qualcosa di estremamente riuscito.

Lo schiocco

Lo schiocco è stato senza dubbio uno dei momenti più devastanti del MCU, oltre che della recente storia cinematografica: sullo schermo un soddisfatto Thanos realizzava il suo piano mentre la metà dei supereroi svaniva nel nulla sotto un silenzio assordante.

Nei fumetti però questo gesto si verifica presto nella storia, senza nemmeno dare ai protagonisti l’opportunità di provare a evitarlo: anche lì, come nei film, Iron Man, Thor e Captain America sopravvivono per affrontare il Titano, ma tra i sopravvissuti noti che non sono stati così fortunati al cinema figurano anche Doctor Strange, Scarlet Witch e Spider-Man.

Nebula

nebula

Essendo una delle figlie di Thanos e unica sopravvissuta della sua famiglia alla Decimazione, Nebula avrebbe dovuto avere un ruolo importante in Endgame. Nel film vediamo certamente due lati convincenti del personaggio, come parti del suo passato con la storia del lavaggio del cervello e cosa l’ha resa una combattente, tuttavia nei fumetti la storia è diversa.

Nebula rimane una vittima suo padre, ma quando decide di rientrare in campo lotta più per se stessa che in modo eroico per gli altri come nei film. Di fatto poi riesce a prendere il guanto dell’infinito dimostrando di essere potenzialmente più pericolosa di Thanos.

Entità cosmiche

Nonostante i viaggi nello spazio, la storia di Endgame è saldamente ancorata al pianeta Terra, dove gli eroi sopravvissuti allo schiocco si riuniscono in un’epica battaglia contro Thanos e il suo esercito.

Questo è un grande cambiamento rispetto ai fumetti di Infinity Gauntlet, dove la trama si sviluppa nel cosmo e dove veniamo a conoscenza di nuove entità come il Tribunale Vivente, gli Eterni e Galctus.

Il mondo della gemma dell’anima

Molti fan avevano teorizzato che dopo gli eventi di Infinity War i personaggi polverizzati si trovassero all’interno della realtà della gemma dell’anima, una sorta di mondo custodito presente nei fumetti in cui Thanos intrappola diversi eroi per impedirgli di intromettersi nei suoi piani.

E se una parte del Soul World appare in Infinity War, con la piccola Gamora confinata, in Endgame non ce n’è traccia. Magari Natasha Romanoff è qui…

Viaggio nel tempo

Gli eroi sopravvissuti alla Decimazione utilizzano i viaggi nel tempo per recuperare le gemme prima di Thanos e costruire un nuovo guanto dell’infinito. In questo piano il ruolo del Regno Quantico è fondamentale, come quello delle particelle pym.

Tuttavia uno snodo di trama del genere non è presente nei fumetti, perché una volta realizzato lo schiocco i protagonisti si dirigono da Thanos, proprio come all’inizio di Endgame.

Adam Warlock

Diversi personaggi risultano importanti nei fumetti di Infinity Gauntlet, e molti di loro non sono mai stati coinvolti al cinema per vari motivi. Di certo l’assenza più significativa è quella di Adam Warlock, colui che nei racconti originali mette in moto il piano per annullare il massacro di Thanos.

Si dice che un’anticipazione del suo ingresso nel MCU sia stata fornita dalla scena post credits di Guardiani della Galassia Vol.2, teoria mai concretizzata, quindi aspettiamo di vedere che direzione prendere l’universo cinematografico con la Fase 4…

La battaglia finale

L’ultimo atto di Avengers: Endgame comprende un’unica ed epica sequenza d’azione in cui tutti Vendicatori si riuniscono finalmente contro Thanos e il suo esercito.

E per quanto anche i fumetti riescano a conservare la stessa epicità, nulla raggiunge i livelli dell’adattamento cinematografico. Nell’originale poi gli eroi che non sono stati uccisi dallo schiocco vengono rapidamente sopraffatti da Thanos.

Il cambiamento di Thanos

Le motivazioni di Thanos nei fumetti possono sembrare molto più egoiste di quanto non siano state nei film, ma almeno la controparte originale mostra di avere almeno un po’ di coscienza.

Succede dopo che Nebula prende il guanto dell’infinito e il Titano accetta di allearsi con gli eroi rimanenti per aiutare a disfare ciò che ha fatto in precedenza.

I Vendicatori caduti

Sapevamo che le morti di Avengers: Infinity War non sarebbero state permanenti e che gli eroi sarebbero tornati in Endgame.

Ma a differenza dei fumetti, nel film la vittoria dei protagonisti contro Thanos richiede un prezzo da pagare: il sacrificio di due membri originali degli Avengers, ovvero Iron Man e Vedova Nera.

Leggi anche – MCU: 10 scene che assumono un significato diverso alla luce di Endgame

Fonte: CBR

Avengers: Endgame, la scena che ha fatto piangere Chris Evans e Anthony Mackie

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Uno dei momenti più emozionanti di Avengers: Endgame, Steve Rogers torna dal suo ultimo viaggio nel Regno Quantico e sceglie Sam Wilson, aka Falcon, come suo prossimo erede e nuovo Captain America consegnando all’eroe lo scudo di vibranio costruito per lui durante la Seconda Guerra Mondiale.

Si tratta di una svolta narrativa relativamente sorprendente, visto che già nei fumetti veniva raccontato questo passaggio di testimone fra i due, oltre che premonitoria di quelli che saranno i temi principali della serie tv su Falcon e Soldato d’Inverno in arrivo su Disney +, tuttavia l’aver scoperto quale sarebbe stato il destino del suo personaggio ha scatenato in Anthony Mackie un sentimento di felicità misto a commozione.

L’attore l’ha confessato in un’intervista con Imdb rivelando un simpatico aneddoto sulla lavorazione del film e sul suo rapporto con il collega Chris Evans:

Eravamo a casa di Chris e lui mi chide: Sei eccitato? E io: Di cosa stai parlando? Non lo sai? Si alza, corre fuori dalla stanza e torna con la sceneggiatura… Abbiamo pianto. Abbiamo bevuto. Abbiamo riso. Sono molto felice di aver condiviso quel momento con Chris, non soltanto per il significato del passaggio di testimone, ma per il fatto che fosse lui a dirmelo“.

Significa molto per me e per i miei figli il fatto che il prossimo Captain America sarà un afroamericano” continua Makie, “Quindi quel momento assume un valore più profondo, ed è più di una semplice scena. Non appena hanno gridato cut, ho pianto. Chris ha pianto, come i fratelli Russo. Insomma tutti piangevano ed è stata una giornata davvero emozionante sul set“.

Leggi anche – Avengers: Endgame, i momenti più emozionanti del film

Vi ricordiamo che la serie dedicata a Falcon e Soldato d’inverno, ufficialmente annunciata durante il lancio di Disney +, sarà disponibile nel primo anno del servizio streaming e vedrà protagonisti gli eroi interpretati da Anthony Mackie e Sebastian Stan.

Nel logo presentato compaiono le ali di Sam Wilson e la stella rossa di Bucky, ed è probabile che lo show si concentrerà sulla dinamica tra le due figure più vicine a Captain America (nonché suoi eredi), che dovrebbe lasciare l’universo cinematografico Marvel dopo Avengers: Endgame.

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Vi ricordiamo che Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, superato Titanic al box office mondiale

Fonte: IMDb

Animali Fantastici 3: il ritorno di Johnny Depp non è ancora ufficiale

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A seguito delle ultime dichiarazioni di Amber Heard contro l’ex marito Johnny Depp raccolte il mese scorso dal The Post, sembra che il futuro dell’attore nel franchise di Animali Fantastici sia appeso ad un filo. Secondo quando riportato da The Blast infatti, la Warner Bros. non avrebbe ancora ufficializzato il suo ritorno nel terzo capitolo, la cui uscita è stata fissata al 12 novembre 2021, proprio perché indecisa se continuare a lavorare con Depp o riconsiderare l’accordo stabilito.

Si tratta ovviamente di una voce non ufficiale, tuttavia il sito spiega che l’attore è legato da un contratto di cinque film e che l’opzione per la sua immagine, come accade per le altre star del cast, viene gestita separatamente dallo studio cinematografico.

Più di un anno fa il processo di diffamazione condotto dalla Heard venne vinto da Depp (con un risarcimento di 50 milioni di dollari) e la denuncia di abuso fisico descritta come parte di un elaborato piano per far progredire la carriera della compagna. Di recente l’attrice ha risposto alla causa esponendo delle prove grafiche delle violenze tramite il The Post, affermando che l’ex coniuge diventava un vero e proprio “mostro” quando era ubriaco e che spesso non ricordava nemmeno di ciò che aveva fatto.

I dirigenti della Warner Bros. si stanno chiedendo come affrontare il contraccolpo della questione Depp sulla serie di Animali Fantastici. Sono estremamente preoccupati all’idea di lavorare con Depp per il messaggio che questa scelta invierebbe al pubblico, specialmente dopo la partenza del CEO Kevin Tsujihara.”, avevano riportato diverse fonti.

Di certo l’assenza di uno dei suoi protagonisti graverebbe, e non poco, alla produzione di Animali Fantastici 3. Vedremo in che modo sarà affrontata la questione e da che parte si schiereranno i vertici dello studio.

Animali Fantastici 3: Warner preoccupata per le denunce contro Johnny Depp

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La seconda delle cinque nuove avventure della saga, Animali Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, è disponibile in DVD, Blu-rayTM e 4k UHD dal 14 Marzo. Nel cast Johnny DeppEddie RedmayneJude LawKatherine WaterstonDan FoglerAlison SudolEzra MillerZoë KravitzCallum TurnerClaudia KimWilliam NadylamKevin GuthrieCarmen Ejogo Poppy Corby-Tuech. Il film è stato diretto da David Yates, sceneggiato da J.K. Rowling e prodotto da David Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves Lionel Wigram.

Come riportato da Deadline, la Warner Bros. non inizierà la produzione di Animali Fantastici 3 prima della prossima estate, prendendosi così tutto il tempo necessario per valutare soluzioni creative che soddisfino quanto più possibile il gusto del pubblico. La sceneggiatura originale di J.K.Rowling arriverà molto probabilmente in autunno.

Animali Fantastici 3 vedrà il ritorno di Eddie Redmayne (Newt Scamander), Jude Law (Albus Silente), Johnny Depp (Gellert Grindelwald), Ezra Miller (Credence/Aurelius Silente), Alison Sudol (Queenie Goldstein), Dan Fogler (Jacob Kowalski) e Katherine Waterston (Tina Goldstein) insieme alla new entry Jessica Williams, già apparsa brevemente ne I Crimini di Grindelwald, nei panni di Eulalie ‘Lally’ Hicks, insegnante presso la Scuola di Magia e Stregoneria di Ilvermorny.

Nel film i personaggi viaggeranno verso Rio de Janeiro, Brasile, raccontando la vita dei maghi nel più grande paese del Sud America all’inizio del XX secolo. David Yates tornerà alla regia mentre J.K. Rowling, oltre a figurare come produttrice, sarà co-sceneggiatrice al fianco dell’ormai fidato Steve Kloves, qui alla sua prima esperienza nella saga di Animali Fantastici dopo l’ottimo lavoro svolto con Harry Potter. L’uscita nelle sale è fissata al 12 novembre 2021, esattamente tre anni dopo quella di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald.

Fonte: The Blast

Spider-Man: Far From Home, un possibile spoiler cambia le sorti del MCU

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I viaggi nel tempo avvenuti in Avengers: Endgame hanno confermato l’esistenza di realtà alternative nel Marvel Cinematic Universe, dal momento che i Vendicatori sono intervenuti nel passato modificando alcuni eventi e creando così scenari differenti rispetto a ciò che credevamo fosse l’unico percorso narrativo da Iron Man ad oggi. Questo è ovviamente uno snodo che avrà delle conseguenze nel futuro del franchise (vedi la serie su Loki in arrivo su Disney + dove ritroveremo il personaggio morto all’inizio di Infinity War e “fuggito” dalla battaglia di New York in Endgame), già a partire da Spider-Man: Far From Home, ultimo capitolo della Fase 3.

Ora però uno spoiler non ancora confermato e trapelato in rete sembrerebbe suggerire una direzione inedita, oltre che scioccante, per la trama della prossima fase del MCU, ovvero l’esistenza di un altro pianeta Terra. Da qui proviene infatti Mysterio, il personaggio (o villain?) che Nick Fury introdurrà a Peter Parker per contrastare l’attacco degli Elementali nelle maggiori capitali europee.

È possibile che Mysterio stia fingendo, come è sicuro che questa voce vada presa con la dovuta cautela, ma è altrettanto probabile che la fama di illusionista e prestigiatore dei fumetti torni anche nel film e che la realtà di Far From Home sia solo una sua ricostruzione in cui i Vendicatori hanno ripristinato l’equilibrio dopo lo schiocco, dove Loki è sopravvissuto e nella quale coesistono diverse dimensioni e timeline parallele.

Dunque parlare di Marvel Multiverse ha senso ora più che mai, un concetto fin troppo familiare per i lettori delle storie originali fumetti e che potrebbe essere applicato alla Fase 4 per introdurre nuovi personaggi e nuove minacce per i supereroi protagonisti. Vedremo cosa ci riserverà il secondo trailer di Far From Home in arrivo a breve…

Spider-Man: Far From Home, gli indizi sul film che arrivano da Endgame

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Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider. vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Spider-Man: Far From Home, il nuovo trailer avrà spoiler su Endgame

Fonte: CBM

Avengers: Endgame, gli sceneggiatori motivano la “trasformazione” di Thor

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Avengers: Endgame è nelle sale da ormai due settimane e ora che è scaduto il termine massimo per gli spoiler, registi e realizzatori possono finalmente rivelare tutti i retroscena del film e parlare del progetto con la massima libertà. Lo stesso hanno fatto i due sceneggiatori Christopher Markus e Stephen McFeely in una lunga intervista con il Los Angeles Times, dove sono stati toccati vari argomenti (dalla morte di Iron Man e Vedova Nera alle idee per la prossima fase del MCU) e tra questi c’è anche il radicale cambiamento fisico di Thor, che ritroviamo in Endgame sovrappeso, depresso e con problemi di dipendenza dall’alcool.

Il personaggio è stato riavviato da Taika Waititi, dallo sceneggiatore Eric Pearson e dallo stesso Chris Hemsworth in Thor: Ragnarok, e questo è stato un regalo per noi.” hanno spiegato Markus e McFelly, “Ma volevamo anche dargli dei veri ostacoli e reali conseguenze da affrontare. Tutte le cose che ha perso, le prende con un tale aplomb, eppure ciò non toglie che le abbia perse. Fondamentalmente dal suo primo film è diretto al trono, ha tutto questo peso sulle spalle, così il suo arco narrativo consiste nel tentativo di non pensare a quello che la gente si aspetta da lui e abbracciare ciò che lui stesso sente di essere […]

E in merito alla trasformazione fisica, gli sceneggiatori hanno confermate che l’omaggio a Il Grande Lebowski era intenzionale:

Sapevamo che sarebbe diventato un po’ trasandato e che si aggirasse per casa in maniera stralunata, quindi Lebowski è un riferimento immediato. Almeno per il look. Così abbiamo dato le nostre idee al reparto costumi e loro ci hanno consegnato un Thor in accappatoio con occhiali da sole. All’improvviso la cosa ha fatto click“.

Eravamo davvero irremovibili, volevamo farlo non per trattarlo come uno scherzo. Ma perché l’idea è che, nonostante l’aspetto e l’umore, Thor è ancora un eroe. E quando chiama a sé il fulmine e ottiene entrambe le armi, cambia il vestito e la barba, non il suo peso come per magia […] Pensate anche a quello che gli dice sua madre: “Non essere quello che dovresti essere, sii la versione migliore di te stesso”. Il concetto è proprio questo. Non volevamo trattare l’aumento di peso come un problema che aveva bisogno di superare. No, Thor ha bisogno di sentirsi bene con se stesso, e non importa chi sia.

Avengers: Endgame, superato Titanic al box office mondiale

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Vi ricordiamo che Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, tutti i cameo del film

Fonte: LA Times

Avengers: Endgame, superato Titanic al box office mondiale

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Avengers: Endgame, superato Titanic al box office mondiale

Avengers: Endgame ha ufficialmente superato i due miliardi di incasso in appena due settimane di programmazione, conquistando il record del film che ha raggiunto la ragguardevole cifra nel minor tempo, nella storia del box office mondiale.

Il film dei Fratelli Russo ha ormai superato il Titanic di James Cameron, in appena 11 giorni di programmazione in tutto il mondo, con 2188 miliardi. Il blockbuster ha guadagnato 620 milioni al box office USA, diventando il nono titolo con il più alto incasso in Nord America. Oltremare, Endgame ha incassato la mostruosa cifra di 1 miliardo e 56, con 575 milioni proveniente soltanto dal mercato cinese.

Il 22° film del MCU è uno dei 5 film, in tutta la storia del cinema, ad aver superato i due miliardi di incasso, unendosi ad Avatar (2.78 miliardi), Titanic (2.187 miliardi), Star Wars: Il Risveglio della Forza (2.06 miliardi) e Avengers: Infinity War (2.04 miliardi). Il primo film di questa classifica, Avatar di James Cameron, ha impiegato ben 47 giorni per raggiungere la soglia dei 2 miliardi. A questo punto il film Marvel Studios sembra estremamente vicino alla vetta della prestigiosa classifica.

Nella seconda settimana di programmazione, infatti, Endgame ha più o meno raddoppiato il suo incasso, visto che già nella prima settimana aveva raggiunto i 1.2 miliardi di incasso worldwide.

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Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Nel cast del film ci sono Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy RennerEvangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Sonic verrà ridisegnato a seguito delle critiche dopo il primo trailer

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Il primo trailer di Sonic the Hedgehog ha destato parecchie perplessità trai fan, che non hanno affatto apprezzato il look del protagonista. Le lamentele sono state così compatte e massicce che la produzione del film le ha prese alla lettera, promettendo così di cambiare il design del personaggio.

Dal Twitter del produttore esecutivo del film, Jeff Fowler, si legge infatti quanto segue:

“Grazie per il supporto. E le critiche. Il messaggio è forte e chiaro… non siete felice del design e volete dei cambiamenti. Succederà. Tutti alla Paramount e alla Sega sono impegnati a realizzare questo personaggio nel miglior modo possibile.”

https://twitter.com/fowltown/status/1124056098925944832?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1124056098925944832&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.badtaste.it%2F2019%2F05%2F03%2Fsonic-il-film-il-personaggio-verra-ridisegnato-dopo-le-proteste-dei-fan%2F370443%2F

Nel film ci sarà James Marsden nei panni di Tom Wachowski, mentre Carrey è il villain Dr. Eggman/Dr. Ivo Robotnik. Nel cast ci sono anche Tika Sumpter, Neal McDonoughAdam Pally. Ben Schwartz doppia Sonic.

A dirigere è stato chiamato Jeff Fowler, alla sua prima regia di lungo, e la sceneggiatura è stata firmata da Pat Casey e Josh Miller.

Avengers: Endgame, per i Fratelli Russo, Robert Downey Jr. è da Oscar

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Dopo il successo di Black Panther agli Oscar 2019, è chiaro che i Marvel Studios vogliano spingere al massimo il loro ultimo lavoro, Avengers: Endgame, per portarlo all’attenzione dell’Academy.

Quello che sembra interessante è che questa volta la Casa delle Idee non punterà soltanto alle categorie “tecniche” ma si presenterà a fare la parte del leone anche per le categorie dedicate agli attori, in particolare portando avanti Robert Downey Jr. e il suo decennale ritratto di Tony Stark.

Perché se è vero che agli Oscar si premia la performance, non si può non sottolineare il fatto che Downey Jr. ha interpretato un personaggio incredibile nell’arco di oltre dieci anni e lo ha fatto condizionando la cultura popolare contemporanea. Il suo lavoro in Endgame, poi, è stato acclamato in tutto il mondo e sta “portando alle lacrime” i milioni di spettatori che stanno guardando il film in sala.

Le prime indiscrezioni di un Oscar buzz per Avengers: Endgame arrivano da Fandango, che riporta che la Marvel avrebbe organizzato una proiezione speciale per l’Academy, così da rendere palese la sua campagna di endorsement per il film, in vista della prossima stagione dei premi.

Inoltre, anche i Fratelli Russo, registi del film, hanno sottolineato il merito di RDJ, valutando non solo il lavoro in Endgame, ma il cammino intrapreso con il personaggio nell’arco di tutto il periodo in cui lo ha interpretato.

Avengers: Endgame è la fine dell’eroe e l’apoteosi dell’attore, così come lo era stato per Hugh Jackman e il suo Logan. Che, con la spinta produttiva poderosa di Disney, l’esito rispetto agli Academy Awards possa essere differente?

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Nel cast del film ci sono Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy RennerEvangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, questo il titolo italiano di Episodio IX

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In occasione dello Star Wars Day 2019, il 4 maggio, è stato annunciato il titolo italiano di Episodio IX: Star Wars: L’Ascesa di Skywalker

Si sono svolte oggi a Roma le celebrazioni per lo Star Wars Day 2019, la giornata che i fan di tutto il mondo dedicano alla saga galattica più amata di sempre.

Diversi rappresentanti dei gruppi italiani di fan costuming Star Wars – 501st Italica Garrison, Saber Guild Roma e Rebel Legion Italian Base – si sono aggirati tra le vie della capitale sorprendendo i passanti nei luoghi simbolo della città come Castel Sant’Angelo e Fontana di Trevi. Nel pomeriggio sono stati moltissimi gli appassionati che, insieme a oltre 60 figuranti dei medesimi gruppi di fan costuming italiani, si sono riversati in Piazza di Spagna per celebrare insieme questa simbolica data. Un raduno che ha messo in risalto ancora una volta il grande amore che da oltre 40 anni lega gli italiani alla galassia di Star Wars.

Il prossimo film della saga, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker diretto da J.J. Abrams, arriverà sul grande schermo dal 18 dicembre.  Da oggi è disponibile il teaser trailer ufficiale in italiano:

Nel cast di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker torneranno Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas Suotamo Billie Lourd insieme ai veterani del franchise Mark Hamill e Anthony Daniels. Le new entry sono invece Matt Smith, Naomi Ackie e Richard E. Grant.

La teoria del tutto: il genio e l’amore verso Stephen Hawking

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La teoria del tutto: il genio e l’amore verso Stephen Hawking

La teoria del tutto è uno di quei film che ha saputo parlare al cuore degli spettatori, con la sua finezza e la sua grazia.

Rappresentare il genio e l’amore di Stephen Hawking per la sua Jane e per le stelle non è stata cosa facile, ma si può dire che l’obiettivo è stato raggiunto, facendo fruttare anche l’Oscar per il Miglior Attore a Eddie Redmayne.

Ecco dieci cose da sapere su La teoria del tutto.

La teoria del tutto film

la teoria del tutto

1. Si è preparato al ruolo in modi diversi. Interpretare un personaggio come Stephen Hawking non è semplice e per farlo, Eddie Redmayne ha escogitato diversi modi per prepararsi. Ha perso circa 15 chili, si è allenato per quattro mesi con un ballerino per imparare a controllare il suo corpo. Inoltre, ha incontrato quaranta pazienti affetti da SLA e ha tenuto un grafico in cui seguiva l’ordine della declinazione dei muscoli di Hawking, rimanendo davanti allo specchio per ore, contorcendosi il viso. Tanto realismo gli è costato anche una modifica della sua spina dorsale, poiché rimaneva curvo e immobile per diverse ore al giorno durante le riprese.

2. Eddie Redmayne ha improvvisato. Nella scena con Jane (Felicity Jones) e Stephen sul letto, dopo averlo spostato in cucina, Stephen sussurra “Grazie”. Secondo l’attore protagonista, in origine non c’erano parole previste per questa scena e la battuta è stata un rifletto automatico dell’attore.

3. Ci sono voluti tre anni per adattare il libro. Lo sceneggiatore Anthony McCarten ha rivelato di aver trascorso i tre anni precedenti il film a convincere Jane Hawking ad accettare la proposta di un adattamento cinematografico del suo libro.

La teoria del tutto streaming

4. Il film è disponibile sulle piattaforme digitali. Chi desidera approcciarsi a questo film per la prima volta, o desidera rivederlo, è possibile farlo grazie alle piattaforme di streaming digitale. Infatti, La teoria del tutto si può trovare su Chili, Rakuten Tv, Google Play e iTunes.

La teoria del tutto frasi

la teoria del tutto

5. Un film con frasi che rimarranno nella memoria collettiva. Non sono molti i film che riescono a colpire il pubblico, lasciandogli nella mente e nel cuore delle frasi significative. Eppure, un film come La teoria del tutto ci è riuscito, ed ecco qualche esempio:

  • “Qual è la natura del tempo? Giungerà mai a una fine? Possiamo tornare indietro nel tempo? Un giorno forse queste risposte ci sembreranno ovvie come la Terra che orbita intorno al sole o magari ridicole come una torre di tartarughe. Solo il tempo, qualunque cosa sia, ce lo dirà.”
  • “Dimostrerò con una singola equazione che il tempo ha avuto un inizio. Non sarebbe grandioso, professore? Un’unica semplice, elegante equazione per spiegare tutto!”
  • “È chiaro che noi siamo solo una razza evoluta di primati su un pianeta minore che orbita intorno a una stella di medie dimensioni nell’estrema periferia di una tra cento miliardi di galassie. Ma… fin dall’alba della civiltà l’uomo si è sempre sforzato di arrivare alla comprensione dell’ordine che regola il mondo, dovrebbe esserci qualcosa di molto speciale nelle condizioni al confine dell’universo e cosa può esserci di più speciale che l’assenza di confini? E non dovrebbero esserci confini agli sforzi umani, noi siamo tutti diversi. Per quanto possa sembrare brutta la vita c’è sempre qualcosa che uno può fare e con successo. Perché finché c’è vita, c’è speranza.”
  • “Einstein diceva: “Dio non gioca ai dadi”. Posso aggiungere che non solo gioca ai dadi, ma li lancia dove non li possiamo trovare!”
  • “Dovrebbe esserci qualcosa di molto speciale nelle condizioni ai confini dell’universo. E cosa può essere più speciale dell’assenza di confini? Non dovrebbero esserci confini agli sforzi umani.”

La teoria del tutto trama e trailer

6. La storia di un fisico e del suo amore per le stelle e per Jane. La teoria del tutto racconta la storia di Stephen Hawking e di Jane Wilde, studentessa d’arte di cui il giovane fisico si innamora mentre studiavano entrambi a Cambridge negli anni ’60. A soli 21 anni, Stephen viene colpito da una malattia terminale, con due anni di vita previsti. Viene, però, stimolato dall’amore di Jane, diventa marito, padre e anche uno dei più grandi fisici mai conosciuti dopo Einstein.

7. Il trailer del film è stellare. Impossibile non rimanere incantati davanti al trailer di un film come La teoria del tutto. Un breve promo che mostra, in sintesi, l’amore del protagonista per la propria amata e per le stelle, per un universo che si trova senza confini.

La teoria del tutto libro

8. Il film è tratto dal libro di Jane Wilde Hawking. La teoria del tutto non è altro che un adattamento cinematografico della biografia Verso l’infinito (Travelling to Infinity: My Life With Stephen in originale), scritta da Jane Wilde Hawking, amore universitario e prima moglie di Stephen Hawking.

9. Sono state consentite delle modifiche per questioni di tempo. Jane Hawking ha affermato che, nonostante le sue suppliche ai produttori, affinchè rimanessero fedeli a quanto esplicitato nel libro, sono state consentite delle modifiche per questioni di lunghezza del film.

La teoria del tutto cast

10. Eddie Redmayne ha incontrato Stephen Hawking una volta prima delle riprese. Prima iniziare a girare La teoria del tutto, Redmayne ha incontrato Hawking e di questo incontro ha detto “Nelle tre ore trascorse con lui, ha detto forse otto frasi. Semplicemente non mi sentivo in grado di chiedergli cose intime”.

Fonti: IMDb, The Guardian, Frasi Celebri

MCU: 10 scene che assumono un significato diverso alla luce di Endgame

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU AVENGERS: ENDGAME

Quella frase l’avevo già sentita da qualche parte“, “Quella scena mi ricorda qualcosa”, sono pensieri che saranno comparsi nella testa dei fan del MCU durante la visione di Avengers: Endgame.

Ma è davvero così? Analizziamo le prove qui sotto:

“Quella lassù…è la fine dei giochi”

https://www.youtube.com/watch?v=OnjT3mGQxmU

È assurdo pensare che il titolo di Avengers 4 fosse stato in realtà “anticipato” da Age of Ultron nel 2015, quando Tony avverte gli altri del pericolo proveniente da fuori dicendo che “Quella cosa lassù…è la fine dei giochi“, the Endgame.

Ora quella scena assume un significato molto più importante di quanto potessimo immaginare all’epoca.

Il sogno di Tony

https://www.youtube.com/watch?v=YAQsb2_30Q0

Tra le tante scene memorabili di Infinity War c’è anche quella del breve dialogo tra Tony e Pepper all’inizio del film, e soltanto alla luce degli eventi di Endgame possiamo dire che stava prefigurando il loro futuro.

Tony dice che aveva sognato di avere un figlio con Pepper, e di averlo chiamato come il suo eccentrico zio Morgan. In Endgame, cinque anni dopo, è esattamente questa la realtà: l’eroe ha una figlia, di nome Morgan, ed è ancora con il suo grande amore.

Thor affamato

https://www.youtube.com/watch?v=Gbw8Ek95QNE

Il Thor che ritroviamo in Endgame ha subito una trasformazione fisica e mentale inaspettata. È sovrappeso, alcoolizzato, e gioca a Fortnite con i suoi amici nella Nuova Asgard. Ma come ha fatto a lasciarsi andare così tanto?

In effetti i segnali c’erano stati in una scena del suo primo film, dove il Dio del Tuono fa colazione davanti a Jane Foster e a Erik Selvig e mangia voracemente il suo pasto chiedendone sempre di più.

La morte di Frigga

https://www.youtube.com/watch?v=Uha7pcNJ2hw

Thor: The Dark World potrebbe anche essere ricordato come uno dei film meno memorabili del MCU, tuttavia il ruolo giocato nei viaggi nel tempo di Endgame è cruciale, come l’intervento della regina Frigga.

Thor fa i conti con il dolore e il senso di colpa per la sua incapacità di proteggere il mondo da Thanos, così il ritorno a casa e quell’incoraggiamento materno prima della morte rendono le scene di The Dark World ancora più toccanti.

Il ballo di Star-Lord

L’opening di Guardiani della Galassia Vol. 1 è diventata subito una delle cose più iconiche di tutto il MCU, con Star Lord che balla sulle note di “Come And Get Your Love” ascoltando una cassetta.

Ma grazie a Endgame, non possiamo fare a meno di pensare quanto ridicolo e spassosa sia la danza di Peter Quill vista da fuori, e la reazione di Rhodey e Nebula è indimenticabile.

I rimorsi di Tony

https://www.youtube.com/watch?v=3RRHNm1iuYQ

All’inizio di Captain America: Civil War incontriamo Tony che modera una presentazione al MIT presentando un progetto che ci riporta indietro nel tempo, quando era ancora ragazzo e i suoi genitori erano vivi. Praticamente l’ultimo momento insieme della famiglia Stark.

L’aver perso padre e madre in un momento non proprio idilliaco ha riempito di rimorsi l’eroe, che invita gli ascoltatori a considerare il tempo che si ha a disposizione per rinsaldare i rapporti. Ed è esattamente ciò che fa in Endgame quando incontra Howard Stark.

Cap muove il Mjolnir

Torniamo ad Avengers: Age of Ultron, ma ad uno dei momenti più divertenti del film, ovvero quando Thor sfida i suoi compagni a sollevare il Mjolnir. Tra tutti, solo Cap è in grado smuoverlo un po’, scatenando l’ansia del Dio del Tuono.

E visto com’è andata in Endgame, forse quel sospetto era del tutto fondato.

Doctor Strange rinuncia alla gemma del tempo

https://www.youtube.com/watch?v=mM5qUzi3yio

Doctor Strange cede la gemma del tempo a Thanos in Infinity War per salvare la vita di Tony e di tutto l’universo. Una consapevolezza alla quale si arriva soltanto vedendo Endgame, che è un po’ la realizzazione dello scenario osservato dallo stregone nel futuro.

Tony vs Cap in The Avengers

https://www.youtube.com/watch?v=6lOxW0AB958

Il primo incontro tra Steve e Tony in The Avengers non è stato dei migliori, e i due si stavano già stuzzicando a vicenda in vista dei conflitti di Civil War per differenze di vedute e ideologie.

In una scena infatti gli eroi entrano in un’ accesa discussione sul sacrificio, cosa che toccherà a Stark nel momento decisivo di Endgame. Chi l’avrebbe mai detto all’epoca?

Cheeseburger

Uno dei riferimenti più sentiti a Iron Man, il primo film del MCU, arriva alla fine di Endgame, con la piccola Morgan che chiede a Happy Hogan un cheeseburgers, il preferito del papò Tony morto da poco.

È esattamente ciò che desidera Stark al ritorno dalla prigionia in Afghanistan…

Leggi anche – Avengers: Endgame, ogni riferimento ai film del MCU presente nel cinecomic

Fonte: Cinemablend

Avengers: Endgame, i retroscena del cameo di Stan Lee

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ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU AVENGERS: ENDGAME

Intervistati da Vulture, Anthony e Joe Russo hanno svelato qualche retroscena del cameo di Stan Lee in Avengers: Endgame, l’ultimo del celebre fumettista (almeno da vivo) nel Marvel Cinematic Universe.

Tutti i registi si avvicinano in modo diverso ai progetti. Noi lo facciamo una volta che la sceneggiatura è completata, ed è lì che solitamente iniziamo a cercare un momento in cui inserire Stan nel film. Ogni volta si cerca di arricchire la sua narrativa, oltre che renderlo divertente per i fan…Come quando in Captain America: The Winter Soldier recitava la parte di una guardia di sicurezza, oppure in Civil War, quando consegnava il pacco per Tony Stank.

Sull’apparizione di Endgame e il “ritorno” negli anni Settanta, dove è ambientata una parte del cinecomic, i Russo hanno poi spiegato che si trattava di “un ultimo cameo commovente, con un tono completamente diverso dagli altri. Dovevamo inserirlo in una zona dove esatta per quel tono, e quella ci sembrava l’area del film che faceva al caso nostro […]

Chi ha visto il film saprà che Lee interpreta un hippie a bordo di una macchina d’epoca che arriva sfrecciando nella sede originale dello S.H.I.E.L.D. gridando “Fate l’amore, non la guerra!“. La scena è stata inoltre girata nell’estate del 2018, pochi mesi prima della sua scomparsa.

Winter Soldier fu la nostra prima volta con Stan, e quando venne sul set si respirava un’energia incredibile e stimolante. Si vedeva che era eccitato all’idea di essere lì. Parlava con tutti, faceva battute, insomma era una persona magnetica.”, ricordano i Russo. “Per qualche ragione, ogni volta che giravamo il suo cameo, aumentavano gli spettatori sul set…e se c’è una cosa che amavamo di lui, che ci confondeva da morire, era che voleva sempre più battute“.

LEGGI ANCHE – Stan Lee e il significato nascosto del cameo in Captain Marvel

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Vi ricordiamo che Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

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Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, tutti i cameo del film

Fonte: Vulture

Il caso Spotlight: 10 cose che non sai sul film

Il caso Spotlight: 10 cose che non sai sul film

Il caso Spotlight è uno dei maggior film d’inchiesta degli ultimi anni. Un film in grado di riportare a galla l’indagine giornalistica, svolta dal Boston Globe nel 2002, che cercava di approfondire la questione degli abusi sessuali clericali.

Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2015, questo film ha avuto moltissimi riscontri positivi in tutto il mondo, vincendo anche l’Oscar come Miglior Film e Migliore Sceneggiatura Originale.

Ecco dieci cose da sapere su Il caso Spotlight.

Il caso Spotlight film

il caso spotlight

1. Un grande set per dare vita al Boston Globe. Durante un’intervista alla National Public Radio, dal nome di Fresh Air, il regista Tom McCarthy ha rivelato che era stato realizzato un set enorme per poter rappresentare molti degli uffici del Boston Globe, dove si svolgono le parti della storia. Molti dei giornalisti rappresentati nel film, una volta visto il set, si sono anche messi ad organizzare gli oggetti su quelle che erano le loro scrivanie.

2. Ha puntato una luce sul giornalismo d’inchiesta. Il vero Walter Robinson ha rivelato che l’avvento del web ha privato i giornali dei fondi necessari per effettuare il giornalismo d’inchiesta, con tanti posti di lavoro andati persi. Secondo lui “Gli editori, americani e in tutto il mondo, sono folli perché se chiedi ai lettori per quale motivo comprano i giornali, la risposta è il giornalismo d’inchiesta, eppure i quotidiani sono pronti a tagliare proprio in questo settore”.

3. Il come fonte di informazione. Nel 2016, Il caso Spotlight è stato presentato al National Center for Victims of Crime, ovvero al National Training Institute Conference, a Philadelphia. Il pubblico partecipante include avvocati delle vittime di abuso, forze dell’ordine, assistenti sociali e tutti i professionisti che operano con le vittime e che arrestano gli abusatori.

Il caso Spotlight streaming

4. Il film è disponibile in streaming. Chi desiderasse vedere o rivedere Il caso Spotlight, è possibile farlo grazie alle diverse piattaforme di streaming digitale legale. Infatti, il film è disponibile su Chili, Rakuten Tv, Google Play e iTunes.

Il caso Spotlight trailer

5. Il trailer e la voglia di scoperta. I trailer sono una delle parti più importanti della promozione di un film e, quando si tratta de Il caso Spotlight, il suo promo non può far altro che destare interesse e volontà di scoperta.

Tradimento. Il caso Spotlight

6. Il film si è ispirato ad un libro. Il caso Spotlight non è un film nato dal nulla, ma si è basato sul libro che, in italiano, è stato intitolato Tradimento. Il caso Spotlight. Questo libro è il racconto passo passo dell’indagine condotta dalla squadra del Boston Globe che si è dedicata all’inchiesta e alle vicende delle molestie clericali.

7. Il libro ha vinto il Pulitzer. Nel 2003, Tradimento. Il caso Spotlight ha vinto il prestigioso premio Pulitzer per il coraggio e l’audacia nel rivelare il più grande scandalo di pedofilia nella Chiesa cattolica, decretando un effetto che ha coinvolto molte diocesi e che è arrivato fin dentro le mura Vaticane. Ma non solo: questo libro è anche una dichiarazione d’amore per la professione giornalistica d’inchiesta.

Il caso Spotlight cast

il caso spotlight

8. Michael Keaton ha ricercato il vero Walter Robinson. Quando Michael Keaton accettò il ruolo, si mise a rintracciare colui che avrebbe dovuto impersonare, scoprendo che viveva nella sua stessa zona. Dopo aver ottenuto alcuni suoi video e audio, e dopo averlo incontrato dal vivo, Robinson era quasi spaventato dalle tante informazioni in possesso dell’attore.

9. Rachel McAdams e Mark Ruffalo non sono stati delle prime scelte. Per poter dare vita a personaggi come quelli di Sacha Pfeiffer e Michael Rezendes si erano cercati degli attori che si avvicinassero ad essi anche fisicamente. Per questo, per il ruolo di Sacha erano state considerate Margot Robbie, Amy Adams e Michelle Williams, anche se poi è andato a Rachel McAdams, mentre per il ruolo di Michael erano stato considerato Matt Damon, prima che andasse a Mark Ruffalo.

10. Jimmy LeBlanc è stato vittima di abusi clericali. L’attore americano, in passato, ha vissuto gli abusi di cui il film tratta e, quando Tom McCarthy lo ha portato con sé per le prove con Mark Ruffalo, Michael Keaton e Stanley Tucci, era preoccupato di rivisitare questo passato violento e traumatico.

Fonti: IMDb, Bustle

Charlize Theron poteva essere la madre di Wonder Woman nel film di Patty Jenkins

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Impegnata con la promozione di Long Shot, commedia che la vede protagonista al fianco di Seth Rogen e in uscita in questi giorni nelle sale americane, Charlize Theron è stata ospite del talk show di Andy Cohen rispondendo ad alcune delle domande inviatole dai fan.

Una di queste riguardava la voce secondo cui, diversi anni fa, l’attrice avrebbe rifiutato un ruolo importante all’interno di Wonder Woman, il cinecomic diretto da Patty Jenkins, con la quale aveva collaborato in Monster (il film che le valse l’oscar alla miglior interpretazione nel 2003).

A quanto pare fu la stessa regista a contattarla prima dell’inizio della produzione, anche se la Theron non aveva capito che il personaggio che avrebbe dovuto interpretare non era Diana Prince, l’eroina del titolo, ma sua madre, la regina Ippolita:

Questo è un grande esempio di come Hollywood riesca a schiaffeggiarti quando inizi a invecchiare. Ricordo che qualcuno mi disse che ci sarebbe stata molta azione in Wonder Woman, e che volevamo rendermi consapevole di questo aspetto. E io ero tipo “Non mi è del tutto familiare, cosa fa Wonder Woman?”. Fu allora che mi dissero che avrei dovuto interpretare la mamma. Si trattò di momento decisivo della mia carriera, ma all’epoca non ne ero pienamente consapevole.

Tuttavia la Theron ci tiene a precisare che non ha rifiutato il ruolo di Ippolita perché offesa dell’offerta di casting:

Io e Patty siamo amiche. Le voglio bene e penso il meglio di lei. Abbiamo un rispetto reciproco, e quando venne da me per parlarmi del film stavo lavorando a qualcos’altro, quindi c’era una ragione dietro il mio rifiuto“.

Charlize Theron e Seth Rogen nel trailer di Long Shot

Fonte: Watch What Happens Live with Andy Cohen

Avengers: Endgame, ogni riferimento ai film del MCU presente nella pellicola

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU AVENGERS: ENDGAME

Abbiamo scovato tutti i cameo, ripercorso le curiosità e analizzato le domande poste dal film, ma ora è arrivato il momento di scoprire ogni riferimento relativo a tutti i capitoli del MCU presente in Avengers: Endgame, l’epico finale della Infinity Saga che sta scrivendo la storia del box office mondiale.

Eccoli di seguito:

Iron Man

iron robert downey jr.

Il richiamo più bello al passato del MCU, o meglio, a dove tutto ha avuto inizio, arriva negli ultimi momenti di Avengers: Endgame, con Thanos che tuona “Io sono ineluttabile” e Tony, che ha rubato le gemme dell’infinito e sta per schioccare le dita, risponde fiero “E io sono Iron Man“. La stessa frase che chiudeva il film del 2008 con Robert Downey Jr.

L’incredibile Hulk

Sebbene non ci siano riferimenti specifici a L’incredibile Hulk, la frase di Bruce Banner pronunciata prima di indossare il guanto dell’infinito si ricollega alla “creazione” del gigante verde nel film, esposto a radiazioni gamma.

Iron Man 2

In Iron Man 2 sentiamo Tony dire a Pepper che, “Sei tu…sei sempre stata tu.”, frase ripetuta dal personaggio all’inizio di Avengers: Endgame, quando sta registrando il messaggio di addio a bordo del Benatar.

Thor

Thor Ragnarok

In Thor, Odino dice a suo figlio che “Chiunque solleva questo martello, se è degno, avrà anche il potere di Thor“, qualcosa che si ripercuote nella scena di Endgame dove Steve Rogers diventa effettivamente degno di sollevare il Mjolnir evocando un fulmine contro Thanos.

Captain America: Il Primo Vendicatore

L’accenno a Il Primo Vendicatore arriva nella scena che chiude Endgame, in cui vediamo Steve Rogers mentre balla finalmente con Peggy Carter. Un altro riferimento è la frase che Capitan America dice a Bucky “Non fare niente di stupido finché non torno“.

The Avengers

The Avengers Oscar 2019

The Avengers è ovviamente citato quando gli eroi tornano alla battaglia di New York del 2012, con qualche momento dietro le quinte delle scene riprese da Joss Whedon nel film (come la cattura di Loki).

Iron Man 3

Il ragazzo misterioso presente ai funerali di Tony Stark era Ty Simpkins, interprete del piccolo Harley Keener in Iron Man 3. Difficile dire se tornerà o meno nel MCU, ma l’omaggio è stato un modo commovente per mostrare l’impatto che le azioni di Tony hanno avuto sulle persone “normali” incontrate negli anni.

Thor: The Dark World

I riferimenti a Thor: The Dark World sono maggiori rispetto a quelli degli altri film del franchise sul Dio del Tuono: rivediamo  in Endgame Asgard, la gemma della realtà, la regina Frigga e Jane Foster.

Captain America: The Winter Soldier

Captain America: The Winter Soldier

Quando Falcon dice “Alla tua sinistra” tornando in vita insieme agli eroi polverizzati fine di Avengers: Endgame è il richiamo a The Winter Soldier e alla scena in cui Sam corre con Steve intorno a Washington DC. Senza contare la sequenza dell’ascensore citata nel viaggio nel tempo che riporta Cap al 2012.

Guardiani Della Galassia Vol.1

Guardiani della Galassia Vol. 3 film

Il call-back più diretto a Guardiani della Galassia Vol.1 arriva con la scena di Peter Quill, spiato da Nebula e War Machine, che balla su Morag prima di impossessarsi della gemma del potere.

Avengers: Age of Ultron

Avengers Age of Ultron film

Appena tornato sulla Terra dopo la battaglia di Titano, Tony Stark dice a Steve Rogers che la ragione per cui voleva costruire un’armatura che proteggesse il mondo intero in Age of Ultron era impedire che accadesse qualcosa di simile agli eventi di Infinity War. Un modo intelligente per ricollegarsi ad un momento chiave del secondo film sui Vendicatori.

Ant-Man

La prima avventura solista di Ant-Man viene ovviamente citata attraverso il Regno Quantico, la chiave per tornare indietro nel tempo, ma anche quando sentiamo il suono del clacson del suo furgone.

Captain America: Civil War

Captain America: Civil War

Lo scambio di battute tra Capitan America e Spider-Man nella battaglia in aeroporto in Germania di Civil War (quando Steve si riferisce a Peter Parker con “Queens”), viene omaggiato anche in Endgame.

Doctor Strange

Il cameo dell’Antico e il ritorno degli Stregoni è il più grande cenno allo standalone di Doctor Strange, così come tutti i discorsi sull’importanza della gemma del Tempo e del flusso dei piani temporali.

Guardiani della Galassia Vol.2

james gunn guardiani della galassia vol. 3

Non abbiamo punti di raccordo specifici per quanto riguarda Guardiani della Galassia Vol.2, tranne forse il modo in cui Nebula cerca di appellarsi al suo passato e ricostruire le fasi del suo complicato rapporto con Gamora.

Spider-Man: Homecoming

Il dettaglio che ci riporta subito a Spider-Man: Homecoming arriva quando Peter attiva la funzione “Instant Kill” (quella progettata da Tony) per affrontare l’esercito di Thanos mentre cerca di proteggere il guanto dell’infinito.

Thor: Ragnarok

In Avengers: Endgame tornano tre personaggi chiave di Thor: Ragnarok, ovvero Korg, Miek e Valkyrie, ora abitanti della Nuova Asgard in Norvegia. L’eroina si occupa delle questioni importanti, mentre gli altri due trascorrono il tempo a giocare a Fortnite, bere birra e mangiare.

Black Panther

Black Panther 2 film

Black Panther ha certamente un ruolo secondario in Avengers: Endgame, e forse il più grande cenno al suo film solista arriva proprio alla fine quando viene mostrato il re nel Wakanda accanto a sua madre e sua sorella.

Avengers: Infinity War

MCU Fase 3

Il miglior riferimento a Infinity War, tra i tanti disseminati in Endgame, è nella frase pronunciata da Thor quando taglia la testa a Thanos facendo notare ai compagni che almeno stavolta “ho puntato alla testa” (ciò che non aveva fatto l’ultima volta).

Ant-Man and The Wasp

Ant-Man and the Wasp

In Ant-Man e The Wasp, Hope Van Dyne prende in giro Scott Lang che chiama Captain America “Cap”, e si rallegra del fatto che non le abbia mai chiesto di andare in Germania con lui per aiutare la sua squadra. E nella sua prima interazione con Steve, Hope lo chiama “Cap” sorridendo.

Captain Marvel

captain marvel

Il ruolo di Capitan Marvel in Avengers: Endgame è marginale, e l’unico vero riferimento alla sua storia di origine arriva all’inizio, quando Carol osserva piangendo la foto di Nick Fury tra quelle delle vittime della decimazione.

CORRELATO – Avengers: Endgame, tutti i cameo presenti nel film

L’Immortale: a Natale il film spin off di Gomorra, con Marco D’Amore

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A sorpresa Vision Distribution annuncia con un teaser trailer l’uscita, prevista per Natale 2019, de L’Immortale, il film che vedrà protagonista Marco D’Amore, che torna nei panni di Ciro Di Marzio, il personaggio che ha interpretato in Gomorra – la serie, e che credevamo morto alla fine della terza stagione per mano di Genny Savastano (Salvatore Esposito).

Di seguito il teaser trailer che annuncia il ritorno del personaggio, noto proprio con il nickname di Immortale:

https://www.facebook.com/visionfilmdistribution/videos/815847138814661/UzpfSTEzNzY3MzYxNTIzNjk3OTA6MjI5OTgwMDU0NjczMDAwOA/

A diffonde il video è Vision Distribution. La casa di distribuzione però non dà alcun dettaglio sul film. Possiamo solo ipotizzare che si tratterà di uno spin off di Gomorra, che Marco D’Amore tornerà a essere Ciro Di Marzio che in qualche modo è sopravvissuto al colpo di pistola infertogli da Genny, e che è pronto per altre avventure.

EFA young audience award: Alice nella città organizza l’evento per il terzo anno

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Domenica 5 maggio Alice nella città organizzerà per il terzo anno consecutivo l’edizione dell’EFA Young Audience Award a Roma presso il Cinema Lux proseguendo la collaborazione di successo con il circuito European Film Award.

L’EFA Young Audience Award è un progetto che ogni anno presenta in varie città d’Europa tre film europei pensati per un pubblico di ragazzi tra gli 11 e i 14 anni. Un modo per promuovere tra i ragazzi i film europei di qualità che spesso non arrivano in sala. L’edizione 2019 ha raggiunto il record di ben 56 città coinvolte in 35 Paesi.

Durante l’evento, una giuria di 60 ragazzi selezionata da Alice nella città ad Aprile  e composta da ragazzi tra gli 11 e i 14 anni si riunirà per vedere i 3 film europei nominati dal comitato internazionale rappresentativo dell’EFA Board Members (del quale è parte Fabia Bettini Direttore Artistico di Alice nella Città), per poi discuterne insieme, votare e decretare così il vincitore insieme alle giurie degli altri Paesi partecipanti.

I tre titoli di quest’ anno sono: Los Bando, il road movie scandinavo  di Christian Lo che  sarà introdotto dalla giornalista Michela Greco; la coproduzione anglo-svedese Old boys di Toby MacDonald, una storia di crescita ispirata a Cyrano de Bergerac introdotto dalla giornalista e critica Emanuela Genovese; ed infine il lungometraggio belga Fight Girl di Johan Timmers, una storia di riscatto e crescita attraverso lo sport presentato dalla giornalista Ilaria Ravarino.

Queste giornaliste saranno di supporto ai giovani giurati sia con un’introduzione al film sia per un breve confronto al termine della proiezione e prima della votazione.

Pensiamo che gli EFA Young audience award sia un’esperienza entusiasmante e formativa, un’opportunità per sentirsi europei e per aprirsi agli altri utilizzando come linguaggio e terreno di confronto il cinema“. Commentando Fabia Bettini e Gianluca Giannelli Direttori artistici di Alice nella città.

L’evento avrà luogo in contemporanea nei 35 Paesi che vedranno i tre film e che al termine dialogheranno tramite un collegamento live coordinato da Erfurt (Germania).

Una volta convogliati i risultati nazionali e annunciati tramite videoconferenza dai rappresentanti di tutte le giurie, si svolgerà una cerimonia di premiazione, visibile in diretta in streaming sul sito yaa.europeanfilmawards.eu.

I TRE FILM NOMINATI PER L’EDIZIONE 2019:

LOS BANDO di Christian Lo (93′)

Regia: Christian Lo

Paese:  Norvegia, Svezia

Anno: 2019

Durata: 94′

Cast: Tage Hogness (Grim), Jakob Dyrud (Aksel), Tiril Marie Høistad Berger (Thilda), Jonas Hoff Oftebro (Martin)

SINOSSI

Un rocambolesco road movie con protagonista una giovane band norvegese, che attraversa il paese in una folle corsa contro il tempo, la polizia e i genitori per partecipare al Campionato Nazionale di Rock.

OLD BOYS di Toby MacDonald (95′)

Regia: Toby MacDonald

Paese: UK, Svezia

Anno: 2019

Durata: 95′

Cast: Alex Lawther (Amberson), Jonah Hauer-King (Winchester), Pauline Etienne (Agnes), Joshua McGuire (Huggins), Denis Ménochet (Babinot)

SINOSSI

Come in Cyrano de Bergerac, un ragazzo timido e fantasioso aiuta un ragazzo molto in vista della scuola a conquistare la figlia del professore di francese.

FIGHT GIRL di Johan Timmers (84′)

Regia: Johan Timmers

Paese: Paesi Bassi, Belgio

Anno: 2019

Durata: 84′

Cast: Aiko Beemsterboer (Bo), Bas Keizer (Dani), Noa Farinum (Joy), Hilde De Baerdemaeker (Esther), Ali Ben Horsting (Alex), Dioni Jurado-Gomez (Jesse), Imanuelle Grives (Cecilia)

SINOSSI

Bo è una ragazza di 12 anni che fa boxe. Ha molto talento ma deve affrontare soprattutto una battaglia emotiva a causa del divorzio dei suoi genitori.

Dolor y Gloria: una clip dal film di Pedro Amodovar

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Dolor y Gloria: una clip dal film di Pedro Amodovar

Ecco una clip da Dolor y Gloria, il nuovo film di Pedro Almodovar che sarà proiettato in anteprima mondiale al Festival di Cannes 2019 e che concorrerà per la Palma d’Oro. Il film arriverà nelle sale italiane il 17 maggio. Nel cast ci sono Antonio BanderasAsier EtxeandiaLeonardo SbaragliaNora Navas e con la partecipazione speciale di Penélope Cruz

Dolor y Gloria – guarda il trailer

Dolor y Gloria racconta una serie di ricongiungimenti di Salvador Mallo, un regista cinematografico oramai sul viale del tramonto. Alcuni sono fisici, altri ricordati: la sua infanzia negli anni ‘60 quando emigrò con i suoi genitori a Paterna, un comune situato nella provincia di  Valencia, in cerca di fortuna; il primo desiderio; il suo primo amore da adulto nella Madrid degli anni ‘80; il dolore della rottura di questo amore quando era ancora vivo e palpitante; la scrittura come unica terapia per dimenticare l’indimenticabile; la precoce scoperta del cinema ed il senso del vuoto, l’incommensurabile vuoto causato dall’impossibilità di continuare a girare film. “Dolor y Gloria” parla della creazione artistica, della difficoltà di separarla dalla propria vita e dalle passioni che le danno significato e speranza. Nel recupero del suo passato, Salvador sente l’urgente necessità di narrarlo, e in quel bisogno, trova anche la sua salvezza.

Captain America e Peggy Carter: arriverà una serie tv?

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Captain America e Peggy Carter: arriverà una serie tv?

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU AVENGERS: ENDGAME

Una serie televisiva dedicata a Captain America e Peggy Carter è possibile, almeno secondo lo sceneggiatore di Avengers: Endgame Christopher Markus, che non esclude un futuro sul piccolo schermo per i due personaggi riunitosi nella scena finale del film grazie ai viaggi nel tempo.

Chi ha visto l’ultimo cinecomic del MCU saprà che Steve Rogers, archiviata la battaglia contro Thanos e dopo aver celebrato la morte di Tony Stark insieme ai colleghi Vendicatori, decide di saltare ancora una volta nel Regno Quantico per restituire tutte le gemme dell’infinito al rispettivo piano temporale in cui erano custodite. Ed è proprio in una di queste realtà passate che incontra Peggy, l’amore della sua vita, e si concede quel famoso ballo promesso in Captain America: Il Primo Vendicatore.

Più tardi lo ritroviamo nel presente visibilmente invecchiato mentre decide che è arrivato il momento di trasmettere la sua eredità ad un altro eroe meritevole di indossare lo scudo. Per questo compito sceglie Sam Wilson, aka Falcon, consapevole che i suoi giorni da Cap sono terminati.

Una serie tv è possibile” ha dichiarato Markus a Fandango in merito al progetto di continuare le avventure di Steve e Peggy dopo Endgame. “Credo che lui potrebbe rimanere a casa e fare il papà mentre lei va a lavorare con lo S.H.I.E.L.D.

Le parole di Markus fanno eco a quelle di Joe Russo, che in un’intervista aveva confessato:

Forse c’è una storia da raccontare…Ci sono molti strati incorporati in Endgame e abbiamo passato tre anni a rifletterci sopra, quindi è divertente parlarne e, si spera, riempire buchi per le persone in modo che capiscano bene a cosa stiamo pensando“.

Il regista si riferiva ovviamente al mistero dietro l’ultima missione di Captain America nel Regno Quantico dove le linee temporali vengono alterate e grazie alle quali il MCU avrebbe una doppia versione del personaggio: quella congelata dopo la seconda guerra mondiale, e quella viva e vegeta che torna da Peggy. E se ci fate caso, nella scena in cui parla con Sam, indossa perfino una fede nuziale, dunque è evidente che la coppia si è sposata.

Sappiamo poi che i Marvel Studios sono già al lavoro su una serie (la prima animata della storia dell’azienda) basata sui fumetti What If?, dove gli attuali membri del cast doppieranno i personaggi principali. Ogni episodio esplorerà una diversa storyline, concentrandosi su un “momento cruciale dal MCU e capovolgendolo, così da portare il pubblico in un territorio inesplorato“….

Leggi anche – MCU: le teorie sul futuro del franchise dopo Endgame

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Vi ricordiamo che Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, 13 frasi che ci ricordano momenti passati del MCU

Fonte: Fandango

Funko Pop: le nuove statuette spoilerano Avengers: Endgame

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Funko Pop: le nuove statuette spoilerano Avengers: Endgame

Le Funko POP figure sono state aggiornate all’ultimo film Marvel arrivato in sala: Avengers: Endgame. Il film ha tenuto in serbo diverse sorprese per i fan e gli spettatori, e così anche la famosa linea di giochi si è adeguata, rivelando soltanto adesso una serie di statuine che rivelano la sorte di alcuni dei personaggi del film. SEGUONO SPOILER

Ecco ben tre Funko POP dedicati ad Avengers: Endgame in cui vediamo prima di tutto la sorte toccata a Thor, una versione asgardiana del Drugo del Grande Lebowski: grasso, alcolizzato e barbuto. Poi possiamo vedere il Funko dedicato a Rescue, ovvero Pepper Potts. La compagna di Tony Stark scende in campo nel terzo atto del film, indossando l’armatura che lui le ha costruito, come apprendiamo all’inizio del film. Infine, appartenente alla linea di Funko un po’ più grandi, vediamo quello dedicato a Professor Hulk, ovvero l’evoluzione del personaggio di Mark Ruffalo che per tutto il film avrà l’aspetto del personaggio che è riuscito a conciliare la forza di Hulk e il cervello di Banner.

Eccoli di seguito:

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Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Nel cast di Avengers: Endgame ci sono Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy RennerEvangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, cosa dice Groot alla fine del film?

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Avengers: Endgame, cosa dice Groot alla fine del film?

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU AVENGERS: ENDGAME

“Papà” era stata l’ultima parola pronunciata da teen Groot a Rocket sul finale di Avengers: Infinity War (mentre lui e gli altri eroi si stanno dissolvendo in cenere dopo lo schiocco delle dita di Thanos), e siamo sicuri che molti di voi si sono chiesti quale fosse il significato della battuta del personaggio alla fine di Avengers: Endgame, quando i Guardiani della Galassia sono finalmente riuniti sul Benetar e accolgono Thor in squadra.

Ebbene la risposta sembra essere arrivata da una teoria di un fan su Reddit, secondo cui Groot avrebbe detto “Si, mi piacciono i coltelli“. Ma perché?

Come spiegato sopra, dopo la battaglia contro Thanos e lo schiocco del guanto da parte di Iron Man il Dio del Tuono sale a bordo della nave dei Guardiani e subito si consuma un piccolo scontro per la leadership tra lui e Star Lord. A questo punto è Drax a suggerire che i due eroi debbano sfidarsi in una lotta con i coltelli, con Groot che risponde al solito “Io sono Groot”.

Dunque è alquanto possibile che il personaggio abbia esclamato davvero “Mi piacciono i coltelli“, riferendosi al dialogo in svolgimento dei compagni Guardiani. Che ne pensate?

Avengers: Endgame, tutti i cameo del film

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Vi ricordiamo che Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, i personaggi del MCU che mancano all’appello

Fonte: Reddit

Jared Leto tornerebbe a interpretare Joker, ma a una condizione

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Jared Leto tornerebbe a interpretare Joker, ma a una condizione

Terzo Joker cinematografico dopo le versioni di Jack Nicholson e Heath Ledger, Jared Leto ha vestito i panni del clown principe del crimine in Suicide Squad, il film uscito nel 2016 che ha riscontrato un’ottima reazione del pubblico e recensioni poco entusiaste della critica. Sul suo destino nel DCEU – progetto che sembra ormai naufragato definitivamente – non abbiamo avuto più aggiornamenti, tranne la notizia, smentita, di un possibile spin-off sul personaggio e il cameo in Birds of Prey, cinecomic corale vede protagonista Margot Robbie, e le riprese di Morbius (con la Sony) hanno complicato le cose.

Ora però è lo stesso Leto, in un’intervista con Variety, a dirsi aperto ad ogni possibilità di tornare a interpretare Joker nell’universo DC:

Penso che la DC stia facendo bene…E tornerei sicuramente. Dipende tutto dalla sceneggiatura e dalle circostanze, come sempre […] Sarò in Birds Of Prey? Non credo. Dovreste chiedere a loro…ma vedremo“.

L’attore premio oscar ha anche raccontato di non aver ancora visto il trailer di Joker, lo standalone diretto da Todd Phillips con Joaquin Phoenix che arriverà in sala ad ottobre, ma anche che la produzione sempre più ricca di cinecomic è un bene per l’industria:

Penso ad Avengers: Endgame, e al successo che sta avendo. Cinque o dieci anni fa non so se potevamo immaginare che così tante persone sarebbero state eccitate all’idea di andare al cinema“.

Morbius: dal set arriva un misterioso easter egg

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Vi ricordiamo che Leto sta girando Morbius, dove interpreta il villain proveniente dall’universo di Spider-Man, Michael Morbius, meglio conosciuto dai lettori dei fumetti come “il vampiro vivente”, un brillante scienziato affetto da leucemia a cui viene iniettato il sangue di un pipistrello per sopravvivere.

Lo spin-off vedrà Tyrese Gibbs (star del franchise di Fast & Furious) nei panni di un agente dell’FBI e Adria Arjona, vista recentemente in Pacific Rim: Uprising e nella serie Good Omens, che invece darà il volto a Martine Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius.

La sceneggiatura del film è stata firmata da Matt Sazama e Burk Sharpless, che vantano nel proprio curriculum titoli come Power RangersDracula UntoldThe Last Witch Hunter – L’Ultimo Cacciatore di Streghe e Gods of Egypt.

Fonte: Variety