Lionsgate ha da poco diffuso il nuovo trailer in versione vietata ai minori di Hellboy, il film diretto da Neil Marshall che riporta sul grande schermo l’eroe demoniaco della saga di fumetti cult creata da Mike Mignola dieci anni dopo l’ultimo adattamento.
David Harbour (star della serie Stranger Things) veste i panni del semi-demone che protegge la Terra dalle creature soprannaturali che la minacciano, come la Regina di Sangue, interpretata dalla bellissima Milla Jovovich (Resident Evil, Zoolander 2). Completano il cast Ian McShane (John Wick 1, 2), Sasha Lane (American Honey) e Daniel Dae Kim (The Divergent Series: Allegiant).
Hellboy sarà distribuito in Italia da M2 Pictures, in anteprima mondiale, dall’11 aprile.
La sinossi:
Hellboy è tornato ed è più indemoniato che mai nel reboot della saga tratta dai fumetti cult di Mike Mignola. Il leggendario supereroe demoniaco, detective del BPRD (Bureau for Paranormal Research and Defense) che protegge la Terra dalle creature sovrannaturali che la minacciano, è chiamato in Inghilterra per combattere tre giganti infuriati. Qui scoprirà le sue origini e dovrà vedersela con Nimue, la Regina di Sangue, un’antica strega resuscitata dal passato e assetata di vendetta contro l’umanità. Hellboy dovrà cercare di fermare Nimue con ogni mezzo, in un epico scontro per scongiurare la fine del mondo.
Se da una parte il nuovo trailer di Dark Phoenix sembra aver confermato chi, del team originale degli X-Men, morirà (e tutti gli indizi suggeriscono che sia Mystica), dall’altra non abbiamo ancora avuto indicazioni precise sull’identità del personaggio interpretato nel film da Jessica Chastain.
Nei mesi scorsi abbiamo ipotizzato che l’attrice avrebbe dato voce a Mastermind, uno degli antagonisti più pericolosi dei fumetti sui Mutanti, ma dopo la smentita di Simon Kinberg il mistero rimane ancora irrisolto.
Risalendo alle parole del regista, che ha descritto il personaggio come “un diavolo dietro le spalle di Jean Grey che la manipolerà in vari modi”, e riguardando le sue scene nel trailer, in molti sul web hanno teorizzato che possa trattarsi della Phoenix Force, un’entità visibile soltanto all’eroina, insomma una forma astratta che prende il controllo della Fenice manifestandosi come spirito guida.
L’aspetto della Chastain sembra confermarlo e se l’ipotesi dovesse rivelarsi fondata, potremmo assistere ad una svolta decisiva nella trama, migliorando ciò che l’arco narrativo di X-Men: Conflitto Finale non era riuscito a concludere al meglio rispetto ai fumetti originali. Che ne pensate?
Dark Phoenix sarà il debutto alla regia di Simon Kinberg che ha rivelato di aver concepito il film come l’inizio di un nuovo capitolo per la serie di film di X-Men.
“Lo vedo come un nuovo capitolo. Lo vedo come qualcosa che prende il franchise e lo lancia in una direzione diversa con toni diversi. E questo non significa che il prossimo avrà lo stesso tono, significa solo che il prossimo può avere un tono diverso. Penso che per molti anni, gli X-Men di Bryan [Singer] abbiano davvero trasformato il genere dei supereroi nel 2000 o 2001 quando è uscito il primo. Questo arriva quasi 20 anni dopo. È molto tempo fa. E a quel tempo, i film sui supereroi non erano molto popolari, in realtà. C’erano stati alcuni fallimenti a metà degli anni ’90, e non c’erano stati molti film sui supereroi, e in quel periodo l’approccio sugli X-Men era davvero rivoluzionario.”
Negli ultimi mesi abbiamo visto un paio di foto di quello che dovrebbe essere l’ultimo appuntamento con il classico franchise d’azione, e adesso la Lionsgate annuncia finalmente la data d’uscita di Rambo: Last Blood.
Tutto quello che sapevamo con certezza in merito al film, era che Sylvester Stallone sarebbe tornato nei panni di John Rambo in autunno, e adesso sappiamo che sarà il prossimo 20 settembre.
Il film riprenderà la storia dove era stata lasciata dall’ultimo film, con il veterano che vive in pace in Arizona. Tuttavia, in seguito al rapimento della figlia del suo amico da parte di un cartello della droga, prenderà le armi per un ultimo combattimento.
Al di là del ritorno di Stallone, che sarà di nuovo il personaggio iconico, il film diretto da Adrian Goldberg vede anche la partecipazione di Paz Vega, Sergio Peris- Mencheta e Yvette Monreal.
Rambo: Last Blood è stato scritto da Matt Cirulnick e prodotto dalla Millennium Media di Avi Lerner e da Kevin King.
Annunciato già nelle scorse settimane grazie a immagini leak del merchandise ufficiale, il ritorno dei Chitauri in Avengers: Endgame è l’evento che conferma in qualche modo la teoria sui viaggi nel tempo degli eroi che, secondo quanto ipotizzato, rivivranno gli eventi della battaglia di New York del film del 2012 e dunque incontreranno ancora una volta l’esercito della razza aliena aizzata da Loki.
Insieme ai Chiaturi, come potete vedere nel set Lego di seguito, è presente anche il Quinjet degli Avengers nella versione aggiornata di Endgame. Ai piedi del mezzo Vedova Nera, Captain America, Rocket Raccoon e Occhio di Falco. Sarà questa la formazione del team nello scontro finale con gli alieni?
A quanto pare un altro dettaglio trapelato in rete è quello riguardante la prossima uniforme di Tony Stark (non l’armatura) che l’eroe indosserà, molto probabilmente, durante i viaggi nel Regno Quantico insieme ai Vendicatori sopravvissuti.
L’action figure fa parte della nuova collezione di Funko Pop dedicata al film. Qui sotto potete dargli uno sguardo:
Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.
La notizia riportata ieri da Variety riguardo la mancata partecipazione di Will Smith alle riprese di Suicide Squad 2 è stata accompagnata da un’altra indiscrezione, diffusa nelle ultime ore da Justin Kroll, secondo la quale la Warner Bros. sarebbe in cerca di un altro attore per il ruolo di Deadshot, ovvero il personaggio interpretato da Smith nel film di David Ayer.
Niente di ufficiale ovviamente, ma sembra che i dirigenti degli studios stiano decidendo se “ricostituire” un nuovo Floyd Lawton o semplicemente rimuoverlo dal sequel e sostituirlo con un altro villain dei fumetti. Un’idea che pare congruente al progetto sul re-casting di Batman nel progetto in cantiere di Matt Reeves, dunque è possibile che il prossimo Deadshot (o chiunque al suo posto) sarà interpretato da un attore molto più giovane di Smith.
One item I forgot to add to story, sources say execs are now deciding whether they will recast the role or replace Deadshot with a different character from the DC universe to join the team in sequel
Non sappiamo ancora nulla sul film, tranne che Margot Robbie, ora sul set dello spin-off Birds Of Prey, potrebbe tornare in scena nel sequel e che il franchise sarà riavviato con la regia e la sceneggiatura di James Gunn.
Vi ricordiamo che Suicide Squad 2 uscirà nelle sale il 6 agosto 2021 e dovrebbe intitolarsi The Suicide Squad, molto semplicemente, con la determinazione dell’articolo che forse vuole dirci che la squadra vista in azione in maniera anarchica nel primo film, avrà una sua identità forte in questo sequel.
Abituato a girare più cameo in anticipo, Stan Lee sarà presente anche in Captain Marvel (e chi ha già visto il film parla di una scena che spezzerà il cuore dei fan), e grazie ai registi Anna Boden e Ryan Fleck possiamo avere un’idea di quella che è stata la sua esperienza sul set insieme agli attori.
“Eravamo pronti a girare il cameo di Stan e ovviamente non sapevamo che sarebbe morto di lì a pochi mesi…ma averlo con noi sul set è stato un evento. Quella giornata è stata emozionante per noi e una grande ispirazione per tutte queste storie che stiamo raccontando“.
Lee, leggendario sceneggiatore della Marvel Comics ,si è spento all’età di 95 anni lo scorso novembre. Prima della sua morte è apparso in tutti i capitoli del MCU e negli adattamenti dei fumetti Marvel, compreso il recente Spider-Man: Un Nuovo Universo.
Vi ricordiamo che Captain Marvel arriverà nei nostri cinema il 6 marzo 2019.
Nel cast Brie Larson, Samuel L. Jackson, Ben Mendelsohn, Djimon Hounsou, Lee Pace, Lashana Lynch, Gemma Chan, Algenis Perez Soto, Rune Temte, McKenna Grace, Clark Gregg, Jude Law, Annette Bening.
La sinossi:
Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.
La Warner Bros. è ufficialmente al lavoro sul sequel di Suicide Squad che funzionerà come riavvio del franchise grazie al contributo di James Gunn (che ha firmato la sceneggiatura e che, molto probabilmente, siederà sulla sedia da regista), ma non sono stati ancora confermati i nomi degli attori – e dei rispettivi personaggi – che andranno a comporre il cast.
Dopo averlo visto in azione in Il cavaliere oscuro – Il Ritorno di Christopher Nolan si torna a nominare il personaggio di Bane a seguito delle dichiarazioni di due membri del cast di Guardiani della Galassiasul coinvolgimento di James Gunn che si sono “proposti” di partecipare a Suicide Squad 2.
Si tratta di Dave Bautista, l’interprete di Drax il distruttore nel Marvel Cinematic Universe (che in tutta la questione del licenziamento di Gunn si è sempre esposto chiaramente in favore del regista, contro la Disney) e di Michael Rosenbaum, che nel secondo capitolo di Guardiani ha interpretato Martinex.
Che possa essere Bautista il nuovo Bane? Fisicamente è più che adatto, e tra lui e il regista c’è un rapporto professionale e affettivo che va al di là dell’impegno sul set…
Cheetah
Come sapete Barbara Minerva aka Cheetah sarà l’antagonista principale (o almeno da quanto trapelato negli ultimi mesi) di Diana Prince in Wonder Woman 1984, le cui riprese si sono concluse da pochi mesi in America, e sembra che il personaggio verrà introdotto prima come amica di Diana, e poi si trasformerà nella sua acerrima nemica.
Apparentemente il villain non dovrebbe avere alcun legame con gli eventi di Suicide Squad, tuttavia la predisposizione comica dell’attrice potrebbe trovare la giusta strada con la scrittura di James Gunn…che ne pensate?
Poison Ivy
Antagonista femminile di Batman & Robin del 1997, Poison Yvi è stata interpretata al cinema da Uma Thurman portando sullo schermo una origin story abbastanza fedele a quella dei fumetti, ma è anche apparsa nella serie Gotham in una versione leggermente diversa e più giovane.
Inutile dire quanto sarebbe fantastico rivedere questo personaggio al fianco di altri freaks come i protagonisti di Suicide Squad, e le enormi potenzialità finora inespresse di Poison Ivy la rendono una candidata perfetta per il sequel di James Gunn.
Inoltre, Poison Ivy è una cattiva straordinario, unica nel suo genere, che nei fumetti instaura un rapporto sentimentale con Harley Quinn; e il suo contorto carattere costituisce una novità irresistibile.
Parassita
Parassita l’identità di diversi personaggi comparsi nei fumetti di Superman, ma generalmente vi si riconosce un supercriminale con la capacità di assorbire temporaneamente l’energia, la sapienza e i superpoteri di un avversario semplicemente toccandolo.
Questo mostro grottesco che si nutre dell’energia vitale di chi lo circonda sarebbe quindi un candidato ideale per il sequel di James Gunn.
Captain Cold
Capitan Cold , alter ego di Leonard Snart, è un personaggio dei fumetti e avversario ricorrente di Flash nella Silver Age, oltre che uno dei leader dei Nemici. Considerando che prima o poi vedremo al cinema lo standalone su Barry Allen sembra improbabile che questo villain faccia la sua comparsa in Suicide Squad, ma niente è scontato a questo punto.
Dopotutto non sarebbe una buona idea introdurre Captain Cold nel sequel e ritrovarlo più tardi in The Flash?
Black Manta
La performance di Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta in Aquaman è uno dei fiori all’occhiello del film DC, e la sua vendetta contro Arthur Curry corrisponde ad uno dei temi più caldi e irrisolti della trama.
Forse Amanda Waller potrebbe reclutare questo pirata per inviarlo in qualche missione pericolosa? Che ve ne pare?
Tra i personaggi più amati della saga di Harry Potter, Luna Lovegood ha esordito nel corso de L’ordine della fenice interpretata sul grande schermo da Evanna Lynch. Ma quanto sapete davvero della strega “lunatica”?
Ecco alcune curiosità:
Evanna Lynch ha chiamato i suoi gatti come i personaggi di Harry Potter
Evanna Lynch era già una grande fan dei libri di Harry Potter prima di sostenere l’ audizione per la parte di Luna (il suo personaggio preferito nel quale si identificava fortemente), quindi avere l’opportunità di interpretarla nei film è stato un sogno diventato realtà.
Tuttavia l’ossessione dell’attrice per la saga ha “colpito” altri aspetti della sua vita, compresi i nomi dei suoi animali domestici: i suoi gatti sono stati infatti chiamati come i personaggi dei libri della Rowling!
Il nome originale del personaggio era Lily Moon
Sappiamo quanto J.K.Rowling sia stata meticolosa con i nomi dei personaggi perché quasi tutti nascondono un qualche significato simbolico o tematico; nel caso di Luna, ovviamente c’è dietro un’ispirazione per le credenze e la personalità della strega anche in origine avrebbe dovuto chiamarsi Lily Moon.
È evidente che questa scelta avrebbe confuso i lettori considerando che la madre di Harry si chiamava Lily, o forse anche lei nelle prime bozze aveva un nome diverso…
Saoirse Ronan aveva sostenuto il provino per il ruolo
Evanna Lynch è agli occhi di tutti la sola e unica Luna Lovegood, tuttavia non dovrebbe sorprendervi che i produttori avessero preso in considerazioni anche altre attrici. Tra queste c’erano anche Scarlett Byrne (poi entrata nel cast come Pansy Parkinson), la pluri-candidata all’oscar Saoirse Ronan e Juno Temple.
Evanna Lynch ha curato il look di Luna
La fama di Luna a Hogwarts deriva soprattutto dal suo eccentrico modo di acconciarsi con vestiti e accessori originali, e a quanto pare la stessa Evanna Lynch ha personalmente contribuito alla creazione del look per personaggio sul set della saga cinematografica.
La nuova bacchetta fabbricata da Olivander
Passiamo ad un dettaglio di tipo narrativo relativo agli eventi de I Doni della Morte, quando i Mangiamorte catturano Luna imprigionandola nel maniero dei Malfoy Manor. Poco dopo la raggiunge anche Olivander, che come segno di gratitudine per la sua gentilezza realizzò per la strega una nuova bacchetta.
Cn questa Luna arriva più equipaggiata che mai alla Battaglia di Hogwarts combattendo con la stessa ferocia dei suoi compagni.
Il patronus
La forma animale che assume il Patronus dipende dalla strega o dal mago che lo evoca, nascondendo al suo interno un significato personale o simbolico.
Quello di Luna è una lepre, visto per la prima volta nel film Harry Potter e l’ordine della Fenice quando l’Esercito di Silente si esercita nella Stanza delle necessità.
I viaggi con suo padre
La morte di sua madre ha avvicinato tantissimo Luna al padre, Xenophilius Lovegood, il direttore del Cavillo che nel corso della sua vita ha intrapreso diverse avventure per il mondo indagando sulle storie più stravaganti in cui credeva.
Ed è proprio in uno di questi viaggi che, nell’estate del 1996, i due raggiungono la Svezia per trovare alcune misteriose creature.
Il nome di sua madre
La madre di Luna è morta prima che Luna iniziasse a frequentare Hogwarts, forse nel 1990 o nel 1991. Non sappiamo quale sia a sua origine magica o da quale famiglia magica provenga, ma soltanto il suo nome: Pandora.
Appropriato, considerando quello che le è successo: nella mitologia greca infatti, Pandora fu la prima donna creata dagli dei a cui essi donarono una misteriosa scatola proibendole di aprirla. Tale era la sua curiosità da non ascoltare l’avvertimento scatenando così tutto il dolore che esisteva nel mondo.
Pandora Lovegood ha perso la vita quando uno dei suoi incantesimi sperimentali è fallito, e Luna ha assistito all’incidente quando aveva soltanto 9 anni.
I due figli di Luna
Lorcan e Lysander sono i due gemelli nati dal matrimonio tra Luna Lovegood e Rolf Scamander, nonché pronipoti di Newt Scamander. Lorcan significa “piccolo feroce” in gaelico mentre Lysander significa “liberatore” in greco ed è anche il nome di un personaggio tratto da Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare.
Ha sposato Rolf Scamander
Rolf Scamander, nipote del leggendario magizoologo Newt Scamander e di Porpentina Goldstein, incontra Luna 19 anni dopo gli eventi della battaglia di Hogwarts e i due trascorrono il primo periodo come coppia viaggiando per il mondo alla ricerca di creature esotiche e magiche.
La sua data di nascita
Più piccola di un anno rispetto a Harry, Ron e Hermione, Luna nasce il 13 febbraio 1981 ed è del segno dell’Acquario. Un dettaglio non casuale visto che generalmente le persone nate sotto questo simbolo sono spesso fantasiose, selvagge e originali, talvolta timide, tranquille e solitarie proprio come Luna.
La documentarista Penny Lane ha realizzato il documentario Hail Satan?, un’opera molto particolare principalmente per il soggetto di cui racconta: la vita quotidiana dei satanisti.
Lane ha cercato di rispondere a delle domande molto comuni, come ‘chi sono i satanisti, oggi?’ e ‘cosa fanno?’, partendo dallo straordinario successo che ha riscosso in poco più di 5 anni il Satanic Temple, un culto satanista fondato da Malcolm Jarry e Lucien Greaves nel 2013.
Il culto ha racconto in poco tempo un grande seguito, che combatte tutti i giorni rivendicando anche in tribunale la libertà di culto ed espressione che dovrebbe essere garantita negli Stati Uniti.
Presentato nella selezione ufficiale del Sundance, Hail Satan? uscirà nelle sale americane il 19 aprile prossimo e, semmai dovesse arrivare anche in Italia, ci darà una visione decisamente nuova di questo gruppo di persone viste un po’ con diffidenza e anche con disprezzo.
Dopo Moglie e Marito, Simone Godano torna al cinema con Croce e Delizia, un’altra commedia che chiede allo spettatore di credere in qualcosa di insolito; o meglio, se nel primo film la fantasia entrava in gioco, scambiando i corpi di Kasia Smutniak e Pierfrancesco Favino, adesso la storia di due cinquanta- sessantenni che si scoprono gay e si innamorano sarà l’assunto improbabile (ma non impossibile) di un racconto che parte come classica commedia di scontro di classe e si traduce in un invito alla comprensione e all’apertura.
In Croce e Delizia, Tony (Fabrizio Bentivoglio) è un ricco e sofisticato benestante e Carlo (Alessandro Gassman) è un pescatore di estrazione proletaria. I due si innamorano e dovranno cercare di far convivere le loro famiglie, diversissime per abitudini ed estrazione sociale, famiglie che dovranno anche accettare che i rispettivi padri si sono scoperti omosessuali in età avanzata. Quanto è difficile per una famiglia libertina e colta accettare una cosa del genere e quanto lo è per un’altra famiglia, di estrazione popolare con valori tradizionali?
Croce e Delizia, il film
Godano riesce a mettere in scena una commedia di situazioni e personaggi che di volta in volta si trasforma, aggiungendo sempre elementi nuovi, fino a raccontare di drammi e ferite che tutte le famiglie possono capire e in cui tutti possono ritrovarsi. Emerge qui il personaggio di Jasmine Trinca, per una volta prestata alla commedia, che interpreta Penelope, il centro emotivo del film, il personaggio maggiormente soggetto al cambiamento e all’azione.
Sarà lei infatti, nonostante venga da una famiglia progressista e culturalmente aperta, a decidere di sabotare questa unione e il matrimonio previsto di lì a poche settimane. Tuttavia, questa decisione si trasformerà poi nell’esposizione di una ferita profonda che verrà in parte colmata dal rapporto che si instaura tra lei e Carlo, il padre che non ha mai avuto.
Tra una battuta e una risata, Croce e Delizia mette in scena la difficoltà di capirsi, anche e soprattutto tra le persone che più si amano. In questa chiave, il film è un invito alla comprensione e all’apertura, con qualche passo goffo, ma senza retorica.
All’alba del prossimo restyling dell’universo DC, vogliamo ricordare tutte le sequenze di combattimento che hanno reso memorabile gli adattamenti cinematografici, da Batman v Superman al più recente Aquaman.
Ecco di seguito le 10 migliori selezionate nel corso di tutto il DCEU:
Guerra a Midway City (Suicide Squad)
https://www.youtube.com/watch?v=L0bIpfhn0-s
La risposta negativa della critica ed evidenti problemi tecnici (vedi sceneggiatura e montaggio) avranno sicuramente penalizzato Suicide Squad, che però presentava una sequenza davvero interessante con i protagonisti in azione nell’edificio degli uffici di Midway City.
Tutti si muovono rapidamente e non possono permettersi un errore nella manovra, e successivamente si riuniscono intorno a Rick Flag per tenerlo al sicuro. Ma la vera chicca sono Deadshot, El Diablo scatenato e ovviamente Harley Quinn, armata di mazza da baseball e pistole.
Superman v Zod (Man of Steel)
https://www.youtube.com/watch?v=fNU0A7yz7IM
Un buon esempio di un’ottima scena di combattimento rovinata da un piccolo difetto è quella montata alla fine di Man of Steel che vede protagonisti il generale Zod e Kal-el, uno contro l’altro in un epico scontro.
I due lanciano fienili e abbattono edifici fino a quando Superman pone fine alla vita dell’avversario rompendogli il collo. Finale appropriato? Forse no, o forse meritavamo un epilogo diverso…
Atlanna contro tutti (Aquaman)
https://www.youtube.com/watch?v=7JZPYDt6tBw
Jason Momoa è la star di Aquaman, ma che dire di Nicole Kidman e della sua Regina Atlanna che nel prologo del film ruba letteralmente la scena sola contro i guerrieri di Atlantide nella casa sul faro?
Meravigliose le sequenze a 360 gradi ideate da James Wan e spettacolare la coreografia con tanto di tridente filmati in piano sequenza.
La battaglia sulla spiaggia (Wonder Woman)
Arriviamo ad uno dei momenti più emozionanti di Wonder Woman, ovvero l’attacco dei tedeschi all’isola di Themyscira con la battaglia sulla spiaggia. Protagoniste le amazzoni guidate dalla Regina Hyppolita e da Antiope.
Sullo schermo vediamo quest’ultima uccidere circa otto soldati in poco più di un minuto, mostrando di essere abile sia con l’arco che con la spada, mentre le altre guerriere si gettano tra la sabbia dando il meglio di sé.
Uomo contro Dio (Batman v Superman)
https://www.youtube.com/watch?v=Zh8pcUiq-Pw
L’evento che i fan aspettavano da sempre: Batman e Superman, uno contro l’altro sul grande schermo, in un momento cinematografico che sembra valere tutta l’attesa.
Uomo e dio messi di fronte ai propri limiti e chiamati ad un’impresa che sembra impossibile (almeno per Bruce Wayne, il più mortale fra i supereroi DC), risolto da un dettaglio che tanti hanno criticato (il nome di Martha) e che invece rende questi due colossi molto più simili di quanto sembri.
Il primo incontro con Black Manta (Aquaman)
https://www.youtube.com/watch?v=w_gFk1w4Zbw
Torniamo ad Aquaman e in particolare alla parentesi iniziale in cui ci viene presentato Black Manta e la motivazione che lo spingerà a vendicarsi di Arthur Curry: la morte del padre nel sottomarino.
La scena non è entusiasmante come altre del film, e Aquaman sembra cavarsela fin troppo facilmente contro i suoi avversari, tuttavia la questione morale al centro della storia e il mancato intervento per salvare il genitore di Black Manta rendono ogni cosa più accattivante.
La trinità contro Doomsday (Batman v Superman)
https://www.youtube.com/watch?v=PKhQsph5QX4
Ancora un combattimento da Batman v Superman, e stavolta i protagonisti sono gli eroi della Trinità DC al cospetto del mostro Doomsday sul finale del film.
Memorabile la prima vera apparizione di Diana Prince negli abiti della supereroina insieme all’ormai celebre tema musicale, con Superman che vola nello spazio e Batman che fa di tutto per non essere ucciso.
La battaglia di Smallville (Man of Steel)
Forse non tutti si ricorderanno di Faora, personaggio un po’ sottovalutato in Man of Steel, veloce, arrogante e precisa in ogni mossa nella sua lotta contro Superman, ma soprattutto spietata durante la battaglia di Smallville. Anche la sequenza non è da meno, regalando momenti epici nella città che ha cresciuto Clark Kent.
No man’s land (Wonder Woman)
https://www.youtube.com/watch?v=LiorNjE3JpI
Semplicemente la scena migliore di tutto il film, o forse di tutto il DCEU (con buona pace di chi non sarà d’accordo): il modo in cui Patty Jenkins propone un ideale di supereroe che non uccide ma protegge, che evita il colpo e non lo infligge, è davvero qualcosa di rivoluzionario all’interno dell’universo cinematografico.
La fotografia pazzesca e il lento incedere di Gal Gadot fuori dalle trincee nella terra di nessuno fanno già parte della nostra memoria.
Superman contro la Justice League (Justice League)
La grande attesa per l’uscita di Justice Leaguesi è tradotta in un coro indistinto di voci deluse dal risultato finale, in un film che avrebbe dovuto riunire sullo schermo il team di eroi DC e che invece è risultato essere un pasticcio senz’anima.
C’è però la sequenza in cui Superman si batte contro Aquaman, Wonder Woman, Cyborg e Flash che merita attenzione, sicuramente per come riassume la forza inarrestabile dell’uomo d’acciaio e il suo potenziale come arma da combattimento.
Distribuito da Medusa film, arriva in sala il 28 febbraio Domani è un altro giorno, che vede recitare Valerio Mastandrea e Marco Giallini, l’uno accanto all’atro, nella storia di una bella amicizia che dura nel tempo. Domani è un altro giorno, secondo film di Simone Spada, è il remake, fedelissimo, di Truman – Un vero amico è per sempre, del 2015. Là dove il film argentino che ha fatto incetta di Premi Goya seguiva le vicende di Julián e Tomás, noi siamo con Giuliano e Tommaso, amici da vent’anni, che si trovano insieme per un’ultima volta.
Giuliano è malato di cancro e ha deciso di sospendere le cure, Tommaso, che vive in Canada, torna a Roma per dire addio all’amico e per tentare di fargli cambiare idea. Spada realizza una copia perfetta del film di Cesc Gay, affidandosi prevalentemente a Giallini e Mastandrea, che mai come in questa occasione sembrano a proprio agio nei personaggi. Estroverso e caustico il primo, malinconico e ironico il secondo, i due attori spariscono nei due personaggi, o forse sono i personaggi che sembrano scritti esattamente su di loro. Il risultato è una grande esibizione di complicità e sintonia da parte dei due interpreti romani, che si confermano due volti fondamentali per il cinema italiano, ma che mettono in scena così bene i loro stessi cinematografici, da apparire quasi svogliati e stanchi.
Dopotutto il tema è molto delicato ed era difficile rimanere in equilibrio tra il grande dramma di un uomo che dice addio a figlio e amici, e l’altrettanto drammatica situazione di persone che vedono svanire lentamente un loro caro. E Spada quell’equilibrio lo rispetta, ma senza aggiungere nulla, camminando sulle punte e realizzando, alla fine, un prodotto identico a un film che è arrivato nelle sale italiane soltanto quattro anni fa. Data la popolarità dei protagonisti, è probabile che il pubblico pagante andrà a vedere Domani è un altro giorno amandolo, ridendo e versando qualche lacrima. Ma quando si arriva al dunque, all’effettivo valore del film, a quello che rappresenta nella carriera dei coinvolti, l’esito appare senza una sua anima, senza un vero senso e così l’operazione di remake è soltanto la copia di un esercizio in bella forma.
Il parziale ma evidente fallimento della costruzione dell’universo DC al cinema ha portato produttori e realizzatori a riconsiderare le basi del progetto e i piani futuri, come confermato dal ceo della Warner Bros. Entertainment Kevin Tsujihara in un’intervista con il Los Angeles Times.
Nell’articolo, pubblicato ieri, Tsujihara pone l’attenzione su una nuova strategia degli studios adottata da Aquaman che proseguirà con i successivi capitoli in cantiere come Birds of Prey e Wonder Woman 1984, e lascia intendere che l’attenzione verso eroi di maggior richiamo come Superman e Batman verrà drasticamente ridotta:
“Sembra che Shazam!, Joker, Wonder Woman 1984 e Birds of Prey ci porteranno sulla strada giusta perché abbiamo scelto le persone migliori per realizzarli. Tuttavia credo che l’universo non sia più così connesso come pensavamo sarebbe stato cinque anni fa. Vedrete sempre più attenzione verso le esperienze individuali intorno ai singoli personaggi e questo non significa che a un certo punto non torneremo all’idea di condivisione…È solo che questa ci sembra la strategia giusta per noi adesso.“
Sulla trinità DC e sul domani dell’uomo d’acciaio e del cavaliere oscuro, l’amministratore delegato ha inoltre spiegato:
“Quello che Patty Jenkins ha fatto su Wonder Woman ci ha fatto capire cosa potevamo tirar fuori da personaggi che non sono Batman e Superman. Ovviamente il nostro desiderio è mettere i due supereroi nel posto giusto e al momento giusto, realizzando film d’impatto, ma vi basti pensare ad Aquaman, che è un perfetto esempio di ciò che possiamo fare… Unicità e diversità di tono è ciò che vogliamo“.
Quando il primo trailer di Captain Marvel è arrivato on line, lo scorso settembre, ha suscitato molto entusiasmo ma anche qualche detrattori. Il motivo? A quanto pare Carol aveva un espressione troppo seria per tutto il trailer.
Alcuni sono persino arrivati al punto di aggiungere un sorriso digitale alla star, Brie Larson, nei manifesti e nelle foto ufficiali. Tuttavia, sembra che l’attrice non sia stata affatto sorpresa da questa critica, visto che, a quanto pare, entra nel significato stesso del film.
Durante un’intervista con Yahoo!, dopo che un intervistatore ha descritto una scena in cui un uomo dice a Carol Danvers di sorridere, la Larson ha rivelato che quella scena in particolare era sempre parte della sceneggiatura e non una risposta alla precedente polemica.
“No, era già nel film, la avevamo già girata – ha spiegato l’attrice – Questa è solo una rappresentazione dell’esperienza femminile. Sì, è proprio così, quindi non mi ha dato molto fastidio quando ho visto che quella era la reazione, perché è proprio così che va.”
“Questo fa parte dei motivi per cui l’arte che descrive l’esperienza femminile è così importante – ha continuato – Perché – da una parte – per donne e ragazze, ci permette di dire, ‘Oh, anche io ha avuto quell’esperienza!’ E per quelli che invece non sono donne o ragazze, può essere il contrario, ovvero possono capire e pensare ‘Aspetta, è quello che ti succede? Dobbiamo fare meglio.'”
“Era da sempre nella sceneggiatura, non è raro che le donne sentano quella frase – ha aggiunto la co-regista Anna Boden – Quindi non mi sorprende affatto che fosse un argomento di discussione sui social media, ma penso che molte donne possano identificarsi in quel momento.”
Anche se il film ha visto la sua quota di polemiche e critiche come questa o quelle recensioni che hanno inficiato il suo punteggio su Rotten Tomatoes, il film è sulla buona strada per un weekend di apertura da record al botteghino. Captain Marvel è attualmente il film del MCU con la terza più grande pre-venditore di Fandango, dietro solo a Avengers: Infinity War e Black Panther. Si prevede che il film apra il weekend a $ 120 milioni o più.
Vi ricordiamo che alla regia di Captain Marvel con protagonista Brie Larson, ci sono Anna Boden e Ryan Fleck. L’uscita al cinema è fissata al 6 marzo 2019.
Il cast ufficiale: Brie Larson, Samuel L. Jackson, Ben Mendelsohn, Djimon Hounsou, Lee Pace, Lashana Lynch, Gemma Chan, Algenis Perez Soto, Rune Temte, McKenna Grace, Clark Gregg, Jude Law, Annette Bening.
La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.
La bellissima iniziativa promossa da One List One Life affitterà un intero cinema per proiettare a dei fan malati di cancro Avengers: Endgame, il cinecomic in uscita il prossimo aprile.
C’è però una persona in particolare che l’organizzazione benefica cercherà di aiutare: Lexi, il sogno è incontrare un attore dei Marvel Studios. Per realizzare il suo desiderio è stata lanciata una campagna di sensibilizzazione sul forum Reddit per chiedere aiuto, affinché tramite social media almeno un membro del cast del film venga a conoscenza della proposta e accetti.
Nel frattempo One List One Life ha già prenotato una sala dello Studio Movie Grill vicino a Sacramento, in California, per l’evento speciale insieme a tutti i ragazzi.
Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.
Le riprese di Jay and Silent Bob Reboot sono cominciate, e per accompagnare la produzione del film, il regista Kevin Smith ha inaugurato un video diario online in cui condivide la produzione dietro l’imminente revival.
Intitolato “Road to Reboot”, Smith presenta il dietro le quinte insieme al co-protagonista Jason Mewes, e offre una prima occhiata a diverse location cinematografiche tra cui un’aula di tribunale, un centro commerciale e un aeroporto.
Smith guida i capi reparto della produzione nelle location delle riprese a New Orleans su uno scout tech per determinare, da un punto di vista logistico, che cosa richiederà ciascuna sequenza di riprese.
Il film in uscita sarà sia un sequel sia un soft reboot del franchise, e prenderà in giro la tendenza di Hollywood di far rivivere e reinventare i franchise più vecchi. Precedentemente, il duo comico è stato visto per l’ultima volta sul grande schermo nel 2006 in Clerks II dopo essere apparso nei cinque film precedenti di Smith ambientati all’interno del View Askewverse, un universo cinematografico condiviso dei film indipendenti.
Scritto, diretto e interpretato da Kevin Smith, Jay e Silent Bob Reboot è previsto per la fine di quest’anno, e con lui nel film ci saranno anche Jason Mewes, Jason Lee, Donnell Rawlings.
La produzione di The Batman è ufficialmente al lavoro, e con le riprese ormai imminenti la Warner Bros. sta cercando di mettere insieme il miglior cast possibile per questo nuovo riavvio del franchise sul crociato di Gotham affidato alla regia di Matt Reeves (che ne ha curato anche la sceneggiatura).
Dopo l’addio di Ben Affleck e il rumor smentito su Armie Hammer, le ultime indiscrezioni riferiscono che il regista vorrebbe introdurre nel film non uno, bensì quattro antagonisti da opporre al protagonista senza però specificare quali siano i papabili candidati. La galleria di villain nei fumetti su Batman è davvero estesa, e molti di questi sono già stati portati sul grande schermo nei precedenti adattamenti di Tim Burton, Christopher Nolan e Zack Snyder (vedi Pinguino, Joker, Spaventapasseri, Catwoman, Poison Ivy, Enigmista e Due Facce).
Come potete leggere qui sotto nel tweet di Mark Hughes di Forbes, The Batman potrebbe presentarli anche in forma di cameo o piccoli ruoli e non necessariamente come figure centrali all’interno del racconto.
Yep, The Batman is peppered w/multiple villains, not just 1 or 2 (which I wrote a/b on January 17 at Forbes, but for some reason fans & outlets barely reacted to the news). I know a/b 3 of them for sure + there are others filling in Gotham's population in cameos/supporting roles.
Il film, diretto da Matt Revees e in produzione alla Warner Bros sarà in sala il 25 giugno 2021. Durante la promozione della serie The Passage, per cui è produttore esecutivo, Revees ha confermato che la pre-produzione del suo film sul Cavaliere Oscuro è in atto e che sta lavorando a una nuova riscrittura del copione.
“Ci sarà una galleria di cattivi e i casting cominceranno a breve. Stiamo cominciando a mettere insieme il nostro piano di battaglia. Sto ripassando la sceneggiatura e cominceremo presto a sviluppare i concept per il film.” ha dichiarato il regista a THR.
Per quanto riguarda l’approccio alla storia e al personaggio, Matt Revees ha dichiarato: “Sarà un racconto di Batman a toni noir, dal suo punto di vista… Si tratterà di Batman nella sua versione detective, più di quanto non abbiamo visto le ultime volte. I fumetti hanno una grande storia per quello che riguarda questo aspetto. Dovrebbe essere il più grande detective del mondo, e questo non è stato ancora parte dei film che abbiamo visto.”
“Mi piacerebbe che questo fosse un film dove andiamo a caccia di criminali e proviamo a risolvere un mistero, una storia che permetterà al personaggio di avere un arco narrativo e che può portarlo attraverso dei cambiamenti.” ha aggiunto Revees.
Batman: i migliori momenti di Ben Affleck nel DCEU
Sony Pictures Animation ha conquistato il mondo grazie a Spider-Man: Un Nuovo Universo, il fresco premio Oscar a miglior film d’animazione. Il film ha vinto tutti i premi di categoria nel corso della stagione appena conclusa ed è stato acclamato da pubblico e critica.
Non sorprende quindi se lo Studio ha appena annunciato non solo un sequel, che plausibilmente vedrà di nuovo protagonista Miles Morales, ma anche un spin off al femminile in cui dovremmo aspettarci Spider-Gwen in azione (visto che è una dei personaggi più amati del film e dei fumetti).
Joaquim Dos Santos, che ha lavorato alla serie animata Avatar: The Last Airbender e a quella Netflix su Voltron, è stato incaricato di dirigere il sequel la cui sceneggiatura è firmata da David Callaham, co-autore di Wonder Woman 1984 e Zombieland 2.
Intanto, Lauren Montgomery, che pure vanta nel cv collaborazioni per la serie su Voltron, e per i film animati Batman: Year One e Superman/Batman: Apocalypse, potrebbe dirigere lo spin off al femminile Spider-Man-centrico. Lo script è firmato da Bek Smith (Captain Marvel).
Alla produzione, oltre a Amy Pascal, ci saranno anche Phil Lord e Chris Miller, che hanno realizzato Spider-Man: Un Nuovo Universo, oltre ad Avi Arad e Christina Steinberg.
Non si hanno ulteriori dettagli su questo secondo progetto, ma ci dovrebbero essere, con ogni probabilità, oltre a Gwen, anche Spider-Woman, Madame Web, Spider-Girl e Silk.
Intervistato da Cinemablend in occasione dell’uscita di Captain Marvel – film che lo vede protagonista al fianco di Brie Larson – Samuel L. Jackson ha avuto modo di parlare del passato, finora inedito, di Nick Fury e dei momenti che vorrebbe veder realizzati nel futuro del MCU viaggiando nell’intrigante percorso del leader dello S.H.I.E.L.D.
“Mi piacerebbe parlare dei suoi record al servizio dell’organizzazione e del fatto che ha lavorato come spia per un po’ di tempo. Dov’era, cosa stava facendo, come ha incontrato questa persona in particolare? Sappiamo che ad un certo punto della sua vita ha conosciuto Natasha Romanoff…insomma, vorrei esplorare un po di quel passato, oppure sapere cosa ha fatto dopo gli eventi di Captain America: Winter Soldier quando è stato incaricato di andare in Europa e scoprire cosa stava succedendo.“
La prospettiva di Jackson non sembra del tutto irrealizzabile, considerando che i prossimi progetti dei Marvel Studios prevedono lo standalone prequel su Vedova Nera (dunque sarebbe possibile considerare un cameo, o forse qualcosa di più, di Fury durante il periodo di scontri tra URSS E Stati Uniti), e da tempo si parla di una serie spin-off dedicata al Soldato d’Inverno e Falcon (la cui ambientazione non è ancora chiara, ma chissà se rispetterà la cronologia del MCU o tornerà indietro in un’epoca diversa).
Di certo dopo Captain Marvel conosceremo una pagina di storia del personaggio che non avevamo mai visto prima nel corso dell’universo condiviso, direttamente negli anni Novanta dove la trama del cinecomic sulla supereroina Carol Danvers è situata. È anche vero che dopo Winter Soldier l’unico sguardo “contemporaneo” che abbiamo avuto su Fury risale alla scena post credits di Avengers: Infinity War, e da allora non ci sono state più notizie a riguardo…
Il cast ufficiale: Brie Larson, Samuel L. Jackson, Ben Mendelsohn, Djimon Hounsou, Lee Pace, Lashana Lynch, Gemma Chan, Algenis Perez Soto, Rune Temte, McKenna Grace, Clark Gregg, Jude Law, Annette Bening.
La sinossi:
Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.
Continuano le riprese notturne di Margot Robbie sul set di Birds Of Prey, spin-off di Suicide Squad che vede di nuovo l’attrice nei panni di Harley Quinn affiancata dalle eroine DC Cacciatrice e Black Canary.
A testimoniarlo arrivano le foto scattate durante la produzione da Just Jared, e come potete vedere qui sotto l’attrice sembra impegnata in una sequenza d’azione con tanto di stuntman che prevede l’utilizzo di un camion e un salto a terra. Sullo sfondo altre esplosioni (che l’altro giorno erano state riprese in un video) ed effetti speciali di questa misteriosa missione di Harley nelle periferie di Gotham.
Birds Of Prey: tutto quello che non sapete sul film
Birds of Prey (and the fantabulous emancipation of one Harley Quinn) arriverà nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast Margot Robbie, che riprenderà il ruolo di Harley Quinn, Mary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black Canary), Rosie Perez (Renee Montoya), Ella Jay Basco (Cassandra Cain) e Ewan McGregor (Maschera Nera).
La prima sinossi del film riporta: Dopo essersi separata da Joker, Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra Cain da un malvagio signore del crimine.
Il film sarà diretto da Cathy Yan da una sceneggiatura di Christina Hodson.
Un ampio Valentino Couture blu è stata la scelta di Brie Larson per il gala londinese di Captain Marvel, la prima premiere europea del film Marvel Studios che la vedrà protagonista nei panni di Carol Danvers.
Il film arriverà in Italia il prossimo 6 marzo e con lei, sul blu carpet, c’erano gli altri protagonisti del film, tra cui Jude Law, Gemma Chan, Samuel L. Jackson e Lashana Lynch.
Vi ricordiamo che alla regia del film con protagonista Brie Larson, ci sono Anna Boden e Ryan Fleck. L’uscita al cinema è fissata al 6 marzo 2019.
Il cast ufficiale: Brie Larson, Samuel L. Jackson, Ben Mendelsohn, Djimon Hounsou, Lee Pace, Lashana Lynch, Gemma Chan, Algenis Perez Soto, Rune Temte, McKenna Grace, Clark Gregg, Jude Law, Annette Bening.
La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.
Ray Liotta è ormai ad un passo dall’entrare nel cast di The Many Saints of Newark, prequel de I Soprano prodotta da New Line Cinema che ha già trovato in Alessandro Nivola, Vera Farmiga, Jon Bernthal, Billy Magnussen e Corey Stoll i suoi protagonisti.
“Sono entusiasta di lavorare con David Chase e Alan Taylor” ha dichiarato l’attore, “Il talento di David non ha rivali e la regia di Alan renderà tutto ancora più emozionante. Li rispetto entrambi immensamente e non vedo l’ora di realizzare questo progetto speciale con New Line.“
Chase è stato l’ideatore e co-creatore dello show capolavoro andato in onda per sei stagioni dal 1999 al 2007 su HBO. Vi ricordiamo inoltre che Michael Gandolfini, figlio di James Gandolfini, interpreterà l’iconico personaggio del boss italoamericano Tony Soprano.
Il prequel sarà ambientato durante le rivolte di Newark negli anni ’60 e gli scontri tra afroamericani e italiani e la trama seguirà Dickie Moltisanti, mentore di Tony, e la sua associazione criminale.
Lo scorso dicembre era stato Variety a rivelare che la produzione di Bond 25 (nuovo capitolo del franchise ancora senza titolo ufficiale) aveva puntato gli occhi su Rami Malek per il ruolo del prossimo villain, ma all’epoca questa soluzione sembrava impossibile dati gli impegni dell’attore con la terza stagione di Mr. Robot che sarebbero coincisi con le riprese del film di 007.
Sempre Variety ha confermato nelle ultime ore che la MGM sta ancora insistendo per portare il fresco vincitore dell’Oscar per Bohemian Rhapsody nel cast insieme a due attrici (una dovrebbe interpretare un’agente del MI6, l’altra un personaggio simile a quello di Olga Kurylenko in Quantum of Solace) e un attore per vestire i panni di un agente della CIA americano (Billy Magnussen è in cima alla lista dei candidati).
Tornando a Malek, le fonti spiegano che l’interesse è ancora vivo proprio per sfruttare l’ondata positiva degli Oscar e l’entusiasmo del pubblico. A quanto pare c’è stato già un incontro con gli studios per cercare di risolvere i problemi di sovrapposizione con Mr. Robot e si attendono soltanto conferme ufficiali.
Vi ricordiamo che Bond 25 sarà diretto da Cary Fukunaga (il primo regista non britannico che siede dietro la macchina da presa di un film di 007), mentre la sceneggiatura sarà riscritta da Scott Z. Burns (The Bourne Ultimatum, Contagion).
Gli ultimi due film di James Bond sono stati diretti da Sam Mendes che ha incassato con i suoi film rispettivamente 1,1 miliardo di dollari per Skyfall (il Bond di maggior successo di sempre, con un Oscar all’attivo) e 880 milioni con Spectre. Dato il successo che Mendes ha raggiunto con i film, quando ha annunciato che non avrebbe più diretto un Bond Movie, la EON e la MGM si sono date da fare per cercare un rimpiazzo all’altezza.
Dopo settimane di speculazioni e voci non ufficiali arriva finalmente la conferma: Will Smith non tornerà a vestire i panni di Deadshot in Suicide Squad 2, sequel affidato a James Gunn la cui produzione inizierà in autunno. La notizia è stata riportata in esclusiva da Variety spiegando che l’attore si è trovato costretto a rinunciare per problemi di sovrapposizione con altri impegni lavorativi.
La decisione, fanno sapere fonti affidabili, è stata presa insieme agli studios in maniera del tutto amichevole senza alcun rancore. In ogni caso fin dall’annuncio del progetto la Warner Bros. non aveva mai detto che il cast del film avrebbe rispettato l’ordine dell’originale di David Ayer, tuttavia sono in molti a confermare che star come Smith e Margot Robbie, sarebbero stati enormemente graditi e da affiancare ad altri interpreti.
Per quanto riguarda la Robbie, ora sul set dello spin-off Birds Of Prey, le ultime indiscrezioni parlano di un suo possibile ritorno in scena nel sequel che, come rivelato di recente, riavvierà il franchise con la regia e la sceneggiatura di Gunn.
Vi ricordiamo che Suicide Squad 2 uscirà nelle sale il 6 agosto 2021 e dovrebbe intitolarsi The Suicide Squad, molto semplicemente, con la determinazione dell’articolo che forse vuole dirci che la squadra vista in azione in maniera anarchica nel primo film, avrà una sua identità forte in questo sequel.
Ecco il nuovo trailer di Dark Phoenix, il film di Simon Kinberg che riporta sul grande schermo gli X-Men. Nel trailer Jean Grey, interpretata da Sophie Turner, sembra perdere il controllo e il montaggio suggerisce che tra le sue vittime ci sia proprio la Mistica di Jennifer Lawrence.
Nel video vediamo infatti che per la mutaforma si mette male, e subito dopo le scene di un funerale, con il volto di Hank McCoy/Nicholas Houtl particolarmente provato. Sappiamo che in questo nuovo corso degli eventi dei mutanti al cinema, tra Bestia e Mistica c’è una specie di relazione romantica.
Dark Phoenix sarà il debutto alla regia di Simon Kinberg che ha rivelato di aver concepito il film come l’inizio di un nuovo capitolo per la serie di film di X-Men.
“Lo vedo come un nuovo capitolo. Lo vedo come qualcosa che prende il franchise e lo lancia in una direzione diversa con toni diversi. E questo non significa che il prossimo avrà lo stesso tono, significa solo che il prossimo può avere un tono diverso. Penso che per molti anni, gli X-Men di Bryan [Singer] abbiano davvero trasformato il genere dei supereroi nel 2000 o 2001 quando è uscito il primo. Questo arriva quasi 20 anni dopo. È molto tempo fa. E a quel tempo, i film sui supereroi non erano molto popolari, in realtà. C’erano stati alcuni fallimenti a metà degli anni ’90, e non c’erano stati molti film sui supereroi, e in quel periodo l’approccio sugli X-Men era davvero rivoluzionario.”
La Warner Bros. ha deciso che Aquaman 2 uscirà al cinema il 16 dicembre 2022. Lo studio ha annunciato ufficialmente il sequel del film con Jason Momoa all’inizio di questo mese, confermando che David Leslie Johnson-McGoldrick scriverà la sceneggiatura.
Aquaman 2 sarà prodotto dal regista del primo film, James Wan, e da Peter Safran. Aquaman è stato un grande successo per la Warner Bros., incassando cifre ben al di sopra delle aspettative, con $ 68,7 milioni nel suo weekend di apertura in Nord America. Il titolo ha guadagnato slancio nelle settimane successive grazie a un passa parola entusiasta e ha raggiunto $ 330 milioni in Nord America e $ 805 milioni a livello internazionale, con $ 300 milioni soltanto in Cina.
Attualmente l’incasso del film lo ha fatto classificare al 20° posto della classifica mondiale di tutti i tempi. Johns-McGoldrick ha collaborato con Will Beall nella sceneggiatura di Aquaman. Johnson-McGoldrick ha iniziato a lavorare sulla sceneggiatura tre anni fa dopo aver letto i fumetti di Aquaman mentre era sul set di The Conjuring 2 di Wan.
Il protagonista è interpretato da Jason Momoa, con Amber Heard, Willem Dafoe, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Yahya Abdul-Mateen II e Nicole Kidman in ruoli secondari. Warner Bros. ha anche annunciato tre settimane fa che stava sviluppando The Trench, uno spinoff horror di Aquaman.
Wan e Safran produrranno l’horror, mentre il regista e il cast non sono attualmente stati annunciati. Aquaman 2 non è il primo film a occupare lo slot del 16 dicembre 2022, infatti già Disney ha occupato la data con un live action non ancora annunciato.
Ecco il trailer di Peterloo, il nuovo film di Mike Leigh, che arriverà al cinema il prossimo 21 marzo. Il regista ha presentato il film in anteprima mondiale a Venezia 75.
Un ritratto epico degli eventi legati ai fatti di Peterloo, quando nel 1819 un pacifico raduno pro-democrazia riunitosi presso St Peter’s Fields a Manchester si trasforma in uno degli episodi più sanguinosi e tristemente noti della storia britannica. Una folla di oltre 60.000 persone radunate per richiedere riforme politiche e per protestare contro i crescenti livelli di povertà viene attaccata dalle forze governative. Molti manifestanti furono uccisi e centinaia rimasero feriti, dando vita a proteste in tutta la nazione, ma anche a nuove repressioni da parte del governo. I fatti di Peterloo rappresentano un momento fondamentale nella definizione della democrazia britannica e hanno giocato un ruolo importante anche nella fondazione del quotidiano “The Guardian”.
Bugs Comics presenta al Cartoomics il 9 marzo la sua prima testata horror seriale. Appuntamento in edicola a novembre 2019.
Sarà rivelato al Cartoomics di Milano, la fiera di cinema, fumetti e games, sabato 9 marzo, ore 18:15, nello spazio Agorà 3 nel padiglione 16 il nuovo grande progetto horror seriale della casa editrice Bugs Comics, ‘Samuel Stern’, che vedrà l’esordio in edicola a novembre 2019.
SINOSSI ‘SAMUEL STERN’:
Nel cuore di ogni essere umano c’è un’oscurità profonda.
In quel luogo le voci degli altri diventano sgradevoli sussurri, si spegne ogni ricordo della luce del giorno e con esso ogni aspettativa di speranza e spontaneità. L’essere umano diventa estraneo a sé stesso. E la Morte sembra il male minore.
In quel vuoto dell’anima, a volte entra qualcosa. Qualcosa di antico e innominabile, diverso e familiare al tempo stesso, combattuto dagli uomini sacri delle varie tradizioni. Coloro che, spezzati dalla vita, gettati nell’Abisso, hanno avuto la forza di tornare, guardare in faccia i propri demoni e combattere quelli altrui.
Dopo 10 anni di attesa, torna sul grande schermo Hellboy l’eroe demoniaco più famoso del cinema in un reboot, attesissimo da milioni di fan. L’eroe della saga di fumetti cult creata da Mike Mignola, che del film è anche sceneggiatore, sarà impegnato in una missione a Londra per fronteggiare l’antico spirito di una strega malvagia tornato sulla Terra dal mondo dei morti.
Hellboy sarà distribuito in Italia da M2 Pictures, in anteprima mondiale, dall’11 aprile.
SINOSSI
Hellboy è tornato ed è più indemoniato che mai nel reboot della saga tratta dai fumetti cult di Mike Mignola. Il leggendario supereroe demoniaco, detective del BPRD (Bureau for Paranormal Research and Defense) che protegge la Terra dalle creature sovrannaturali che la minacciano, è chiamato in Inghilterra per combattere tre giganti infuriati. Qui scoprirà le sue origini e dovrà vedersela con Nimue, la Regina di Sangue, un’antica strega resuscitata dal passato e assetata di vendetta contro l’umanità. Hellboy dovrà cercare di fermare Nimue con ogni mezzo, in un epico scontro per scongiurare la fine del mondo.
Da molti è considerato l’erede spirituale di Darth Vader nella nuova trilogia di Star Wars, eppure Kylo Ren ha dimostrato di non essere per nulla simile al personaggio dal quale ha certamente l’impronta e una questione familiare irrisolta e assai complessa.
Ma esistono davvero delle differenze fra i due? Ecco 5 motivi per cui Kylo Ren sarebbe più potente, almeno sulla carta:
Ha “distrutto” lo spirito di Luke
C’è stato un momento chiave nella trilogia originale di Star Wars in cui Darth Vader non avrebbe perso un secondo pur di portare suo figlio Luke al lato oscuro della Forza, percependone l’enorme potenziale; tuttavia tra gli eventi de L’impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi questo obiettivo non è stato mai raggiunto a causa dello spirito saldo del ragazzo legato alla speranza e alla fiducia nella bontà del padre.
Di fatto Skywalker non ha mai smesso di lottare per il bene che sapeva di trovare in suo padre, e non ha mai rinunciato a cancellare il lato oscuro di Kylo Ren, o meglio, di Ben Solo, suo nipote, fino a quando l’allievo non distrusse il Tempio Jedi, forse uccidendo altri studenti, dunque costringendo Luke rimettere in discussione ogni cosa.
Potrebbe governare la galassia
Quando Darth Vader rivelò la sua vera identità in L’impero colpisce ancora, venne portata alla luce la previsione dell’Imperatore Palpatine sul fatto che Luke avrebbe potuto distruggere suo padre. Fu allora che il villain decise che fosse necessario capitalizzare la debolezza di Palpatine e rovesciare il suo trono con l’idea di governare efficacemente la galassia insieme al figlio.
Luke rifiutò l’offerta e così Vader non ha mai avuto la possibilità di realizzare quel piano, morendo nel film successivo. A differenza del nonno, Kylo Ren ha ucciso il Leader Supremo Snoke, e ora il Primo Ordine si inchina al suo comando. Forse lo vedremo finalmente all’apice del suo potere in Episodio IX?
Non deve nascondersi dietro una maschera
Tutta l’uniforme di Darth Vader, soprattutto l’iconica maschera, diventa essenziale per il mantenimento vitale del personaggio, ridotto a poco più di un cadavere dopo gli eventi di Episodio III. Questa maschera non soltanto gli permette di respirare ma protegge il suo viso sfregiato e deve essere sempre attaccato ad una fonte di ossigeno in modo da fornirgli un flusso d’aria calibrato ai suoi polmoni.
Kylo Ren invece non dipende da nessun oggetto e può rimuovere il suo casco in qualsiasi momento. Forse non sarà in grado di sopravvivere nel vuoto dello spazio, ma è avulso da qualsiasi limite di mobilità e può respirare senza assistenza.
Può comunicare attraverso lo spazio
Kylo Ren e Rey hanno stretto una forte connessione telepatica attraverso lo spazio profondo durante il racconto di Episodio VIII: Gli Ultimi Jedi, un potere mai visto prima nel corso della saga. I due sono infatti in grado di raggiungere stimoli sensoriali l’uno dall’altra, riuscendo quasi a toccarsi senza farlo realmente.
Dal canto suo Darth Vader, come tutti i Sith, può leggere nella mente, ma non di parlare telepaticamente con persone lontane su altri pianeti e superfici.
Può “congelare” i nemici
Un’abilità inedita nell’universo di Star Wars è stata introdotta proprio grazie al personaggio di Kylo Ren, che riesce praticamente a “congelare” le persone che ha davanti, come quando interrogando Rey immobilizza immobilizza tramite il Lato Oscuro il generale Hux e altri subordinati senza sforzo apparente.
Kylo è in grado di camminare facilmente intorno a loro portando avanti una conversazione, finché non cadono nell’incoscienza. Al contrario Vader non ha mai congelato nessuno allo stesso modo.