Ogni tanto arriva un film
di successo che sbanca il botteghino, entrando a far parte
della lista dei film di maggior incasso di tutti i tempi.
Molti dei film che si trovano in
cima a questa lista sono usciti nell’ultimo decennio, beneficiando
dei prezzi più alti dei biglietti di oggi, ma tutti i film qui
presenti hanno dimostrato una forza di resistenza al botteghino
mondiale tale da battere un record dopo l’altro.
Ciò rende il titolo numero 1,
“Avatar“,
ancora più impressionante, poiché l’epopea è uscita 15 anni fa,
quando i prezzi dei biglietti erano più bassi, eppure è ancora in
cima alla lista mondiale. Il suo sequel, “La
via dell’acqua“, è poco distante, al n. 3. Il
risultato? Non sottovalutare mai James Cameron, che detiene ben tre posizioni
in questa classifica e sono tutte al vertice.
Si noti che questa lista non è
equiparata per l’inflazione; determinare i migliori film di tutti i
tempi al momento della loro uscita è una scienza imperfetta.
Considerando solo le uscite nazionali (Stati Uniti e Canada), si
stima che i film più importanti aggiustati per l’inflazione siano
“Via
col vento“, “Guerre stellari“,
“Tutti insieme appassionatamente“, “E.T.
L’extra-terrestre” e “Titanic“.
1Avatar (2009)
Incasso mondiale: $2.923.706.026
Lordo nazionale: 785.221.649
dollari
L’epopea fantasy e fantascientifica di
James Cameron, “Avatar“, ha
infranto i record e rimane il campione d’incassi in carica. Sam
Worthington interpreta l’ex marine paralizzato Jake Sully, che
trova una nuova vita sul pianeta Pandora quando inizia ad abitare
una versione avatar dei suoi abitanti.
Ecco la nostra intervista a
Michela Giraud e Rita Abela, in
occasione della presentazione di Flaminia, il film che vede la stand-up
comedian per la prima volta dietro alla macchina da presa.
Flaminia è al cinema dall’11 aprile distribuito da
Vision Distribution.
Sceneggiato dalla
stessa Giraud con Francesco
Marioni, Greta Scicchitano e
Marco Vicari, la stand up comedian ne è anche
protagonista nei panni della giovane donna piena di ambizioni e
prossima al matrimonio che dà il titolo al film. Per la sua opera
prima Giraud sceglie un tono spensierato e sagace per raccontare
una storia che affronta temi importanti e delicati, rivelando un
altro lato della sua sensibilità di artista.
Prendendo spunto
dalle difficoltà e dalle ipocrisie che si celano dietro le porte
delle case borghesi Michela Giraud ci racconta una
storia divertente e toccante e se qualcuno vi dirà che è una storia
vera, non credetegli.
Il film è una
produzione Eagle Original Content e Pepito
Produzioni in collaborazione con Vision
Distribution e con Prime Video.
Sono disponibili il trailer e la key
art di The Beach Boys, il nuovo
documentario che arriverà in streaming in esclusiva su
Disney+ a partire dal 24 maggio.
The Beach
Boys è una celebrazione della leggendaria band che ha
rivoluzionato la musica pop e dell’iconico e armonioso sound che
hanno creato, incarnando il sogno californiano e affascinando i fan
per generazioni. Il documentario ripercorre la storia della band
dalle umili origini familiari e include filmati inediti e
interviste mai viste prima con Brian Wilson, Mike Love, Al Jardine,
David Marks, Bruce Johnston dei Beach Boys e altri luminari del
mondo della musica, tra cui Lindsey Buckingham, Janelle Monáe, Ryan
Tedder e Don Was. Il pubblico avrà l’opportunità di ascoltare le
parole di Carl e Dennis Wilson, insieme a una nuova intervista a
Blondie Chaplin e a registrazioni audio di Ricky Fataar. Prodotto
da Kennedy/Marshall e White Horse Pictures, The Beach Boys
è diretto da Frank Marshall e Thom Zimny, con la sceneggiatura di
Mark Monroe. Il film è prodotto da Frank Marshall, Irving Azoff,
Nicholas Ferrall, Jeanne Elfant Festa e Aly Parker, mentre Nigel
Sinclair, Mark Monroe, Tony Rosenthal, Cassidy Hartmann, Glen
Zipper, Thom Zimny, Beth Collins, Jimmy Edwards, Susan Genco, Marc
Cimino, Jody Gerson, Bruce Resnikoff e Ben J. Murphy sono i
produttori esecutivi.
“Sono molto contento di come è
stato realizzato il documentario, hanno fatto un lavoro
straordinario”, ha dichiarato Brian Wilson. “Mi ha davvero
riportato a quei giorni con i ragazzi, al divertimento e alla
musica. E naturalmente a quelle incredibili armonie”.
La colonna sonora ufficiale di
The Beach Boys, con canzoni tratte dal film, sarà
disponibile in streaming e download dal 24 maggio, mentre l’iconico
album del gruppo del 1964, “Shut Down, Vol. 2”, è disponibile in
edizione limitata in vinile colorato (https://shop.universalmusic.it/products/beach-boys-shut-down-volume-2-vinile-colorato). Inoltre,
l’unico libro ufficiale del gruppo, “The Beach Boys by The Beach
Boys” (edizione inglese), è stato pubblicato lo scorso 2 aprile da
Genesis Publications (per ulteriori informazioni e per
ordinarlo: https://geni.us/beachboysbook)
Milena
Vukotic riceverà il Premio alla
Carriera nel corso della 69ª edizione dei Premi David di Donatello. Il riconoscimento
sarà assegnato venerdì 3 maggio nell’ambito della cerimonia di
premiazione in diretta, in prima serata su Rai 1, dagli studi di
Cinecittà e trasmessa per la prima volta in 4K (sul canale Rai4K,
numero 210 di Tivùsat), con la conduzione di Carlo Conti e Alessia
Marcuzzi. Sul red carpet ci sarà Fabrizio Biggio.
Grazie al suo talento
unico, Milena Vukotic ha attraversato, con grazia
e ironia, sessant’anni di storia del cinema, del teatro e della
televisione in Italia. Attrice di grande eleganza, è stata
protagonista di interpretazioni ricche di poesia e intelligenza che
hanno affascinato molti grandi autori: da Federico Fellini
(Giulietta degli spiriti) a Mario Monicelli (i primi due episodi
della trilogia “Amici miei”), da Luis Buñuel (Il fascino discreto
della borghesia, Il fantasma della libertà, Quell’oscuro
oggetto del desiderio) a Ettore Scola (L’arcidiavolo, La
terrazza), da Carlo Lizzani (La casa del tappeto
giallo, Cattiva) a Dino Risi (Il giovedì, I seduttori
della domenica), da Alberto Lattuada (Venga a prendere il caffè… da
noi) a Carlo Verdone (Bianco, rosso e Verdone) fino a Ferzan
Özpetek (Saturno contro, Un giorno perfetto). Accanto a
Paolo Villaggio, nel ruolo iconico di Pina, è stata protagonista di
sette dei dieci capitoli cinematografici dedicati al ragionier Ugo
Fantozzi. Nel corso degli anni, Milena Vukotic ha ottenuto tre
nomination al David come Miglior attrice non protagonista: nel 1983
per il film Amici miei – Atto II di Mario Monicelli, nel
1991 per Fantozzi alla riscossa di Neri Parenti, nel 2014
per La sedia della felicità di Carlo Mazzacurati. Accanto
alla sua carriera cinematografica, che conta circa cento film, già
a partire dalla metà degli anni Sessanta Milena Vukotic ha lavorato
come interprete teatrale, diretta da registi come Giorgio Strehler
e Franco Zeffirelli, e televisiva, dal celebre sceneggiato “Il
giornalino di Gian Burrasca” di Lina Wertmüller fino alla serie di
successo “Un medico in famiglia”.
Il maestro dell’horror Jason
Blum sta facendo rivivere The Blair Witch Project per Lionsgate.
Blumhouse è nota per il suo approccio al terrore a basso budget e
l’originale The Blair Witch Project aveva un
prezzo tanto basso che è diventato poi uno dei film più redditizi
di sempre. Blumhouse è dietro i franchise da brivido Paranormal Activity e The
Purge, così come i nuovi successi di successo come
M3GAN e Five Nights at Freddy’s. I film di Blumhouse
hanno incassato quasi 6 miliardi di dollari al botteghino mondiale,
senza una spesa troppo alto in costi di produzione.
L’annuncio è stato fatto al
CinemaCon, la fiera annuale del cinema che si sta attualmente
svolgendo a Las Vegas. Questo film segna il primo di un accordo
multi-film con Blumhouse che reinventa i classici
horror per la Lionsgate.
Blumhouse, che ha un accordo di
first-look con la Universal Pictures, ha recentemente
collaborato con la Lionsgate su
Imaginary, un thriller su un sinistro
orsacchiotto.
I dettagli della trama non sono stati rivelati, ma il presidente
del Lionsgate Motion Picture Group, Adam Fogelson,
ha definito il film una “nuova visione per Blair Witch che
reintrodurrà questo classico dell’orrore per una nuova
generazione”. “Sono stato incredibilmente fortunato a lavorare
con Jason molte volte nel corso degli anni. Abbiamo stretto un
forte rapporto con “The Purge” quando ero alla Universal e abbiamo
lanciato STX con il suo film “The Gift”. Non c’è nessuno migliore
in questo genere del team di Blumhouse”, ha dichiarato Fogelson in
un comunicato. “Non potremmo essere più felici di lavorare con loro
su questo e altri progetti che non vediamo l’ora di rivelare
presto”.
Blum collaborerà al nuovo “Blair Witch” con il produttore Roy
Lee, che in precedenza ha prodotto il reboot di “Blair Witch” del
2016”. L’originale “The Blair Witch Project” del 1999 è
presumibilmente basato sulla storia vera di tre studenti registi
che scompaiono mentre giravano un film sulla leggenda di Blair
Witch. Ha incassato la cifra esorbitante di 248 milioni di dollari
e ha dato vita a due franchise cinematografiche. Lionsgate
attualmente gestisce una Escape room a tema Blair Witch a Las Vegas
chiamata Escape Blair Witch.
“Sono molto grato ad Adam e al team della Lionsgate per averci
permesso di giocare nel loro sandbox. Sono un grande ammiratore di
“The Blair Witch Project”, che ha portato l’idea del film horror
trovato al pubblico mainstream ed è diventato un vero fenomeno
culturale”, ha affermato Blum. “Non penso che ci sarebbe stata una
‘Paranormal Activity’ se prima non ci fosse stata una ‘Blair
Witch’, quindi sembra un’opportunità davvero speciale e sono
entusiasta di vedere dove porterà.”
Lionsgate e
Hasbro hanno stretto un accordo con il produttore
di
BarbieLuckyChap per guidare lo
sviluppo e produrre Monopoly, un film basato sul
classico gioco da tavolo. Il progetto è attualmente in fase di
sviluppo e la Hasbro Entertainment si occuperà
anche della produzione. La notizia è arrivata durante la
presentazione della Lionsgate al CinemaCon questa mattina a Las
Vegas.
Lionsgate ha esteso
i propri diritti di sviluppo del gioco con l’acquisto di eOne,
completato nel dicembre 2023. Con una notorietà globale del 99%,
Monopoly è il marchio di giochi da tavolo più
popolare al mondo ed è disponibile in più di 100 paesi. Ha venduto
quasi mezzo miliardo di copie a partire dal 1935.
LuckyChap, la
pluripremiata società di produzione guidata da Margot Robbie, Tom Ackerley e
Josey McNamara, ha dichiarato oggi: “Monopoly
è una proprietà di punta – gioco di parole pienamente inteso. Come
tutte le migliori IP, questo gioco ha avuto risonanza in tutto il
mondo per generazioni e siamo così entusiasti di dargli vita
insieme ai meravigliosi team coinvolti in Lionsgate e
Hasbro”.
Adam Fogelson,
presidente del Lionsgate Motion Picture Group, ha dichiarato:
“Non potrei immaginare un team di produzione migliore di
LuckyChap per questo amato e iconico marchio. Sono produttori
eccezionali che scelgono i loro progetti con grande attenzione e
cura e si uniscono a Monopoli con un punto di vista chiaro. Siamo
estremamente entusiasti di lavorare con l’intero team di LuckyChap
su quello che tutti crediamo possa essere il loro prossimo
successo”.
Zev Foreman, Head
of Film di Hasbro Entertainment, ha aggiunto:
“Essendo uno dei giochi più iconici al mondo, Monopoly offre
un’incredibile piattaforma per opportunità di narrazione. Siamo
entusiasti di avere al nostro fianco la visione unica di LuckyChap
e Lionsgate per portare questo pezzo storico di cultura popolare
sul grande schermo”.
LuckyChap ha
recentemente prodotto il fenomeno mondiale
Barbie, oltre a Saltburn di
Emerald Fennell e l’imminente uscita My
Old Ass, un successo al Sundance con Aubrey
Plaza e Maisy Stella. James
Myers sta supervisionando
Monopoly per conto di
Lionsgate.Robert Melnik ha
guidato le trattative dello studio.
Arriverà nei cinema italiani il 1
maggio Una spiegazione per tutto (Explanation
for Everything), nuovo lungometraggio del regista
ungherese Gàbor Reisz, con protagonisti Adonyi-Walsh
Gáspár, István Znamenáke András Rusznák, in sala dopo il
passaggio alla 80° Mostra Internazionale di Arte Cinematografica
di Venezia dove ha vinto il premio Orizzonti come
miglior film ottenendo il plauso della critica. Il film sarà
distribuito da ARTHOUSE, la label di I Wonder Pictures dedicata al
cinema d’autore più innovativo, in collaborazione con Unipol
Biografilm Collection.
Ambientato nell’Ungheria odierna
governata da Orbàn, Una spiegazione per tutto (Explanation
for Everything) è uno spaccato della società ungherese,
polarizzata e spaccata da molteplici tensioni. Abel, uno studente
di Budapest che deve affrontare l’esame di maturità, si trova al
centro di uno scandalo nazionale scaturito da una questione
privata: durante l’esame orale il ragazzo indossa una spilla con i
colori della bandiera ungherese, che rappresenta l’appartenenza
alla nazione: ne nasce uno scontro con il professore di storia,
progressista, che coinvolgerà il padre di Abel e si estenderà oltre
ogni immaginazione.
“L’esibizione delle spille da parte
dai nazionalisti durante gli eventi e le manifestazioni di partito
ha cambiato sensibilmente il significato di questo simbolo negli
ultimi 20 anni”, commenta il regista Gàbor Reisz, e
continua: “se un tempo rappresentava l’indipendenza ungherese e il
legame con il Paese, oggi chi la indossa è considerato un
sostenitore della nazione e chi non la indossa ne è, invece, un
oppositore. La situazione si è aggravata a tal punto che ogni
raduno di amici o parenti sfocia presto in una presa di posizione
e, di conseguenza, la gente è sempre meno interessata all’opinione
altrui e ad ascoltarsi l’un l’altro. Sono convinto che, se la
normale comunicazione umana cessasse, nessuno potrebbe crescere”.
Nella primavera in cui l’Unione Europea è chiamata alle urne
Una spiegazione per tutto (Explanation for
Everything) manda un forte messaggio politico e sociale
rivolto a tutti i cittadini, raccontando l’oggi in tutta la sua
complessità.
Una spiegazione per tutto
(Explanation for Everything) – la trama
Budapest, oggi. Abel prepara il
suo esame di maturità schiacciato tra le aspettative della famiglia
e l’amore non confessato per la sua amica Janka. Quando l’esame va
storto, la bocciatura del ragazzo diventa la scintilla che incendia
lo scontro tra suo padre, convinto conservatore, e il suo
professore di storia, progressista. Finché l’accaduto non diventa
scandalo mediatico e il conflitto si sposta su un piano ancora più
ampio… Ambientato nell’Ungheria di Orbán e acclamato al Festival di
Venezia, Una spiegazione per tutto racconta l’oggi con raffinata
umanità e restituisce il ritratto di un Paese (e di un’Europa?)
spaccato in due, dove nessuno sa o vuole comunicare apertamente con
l’altro.
Una spiegazione per
tuttosarà nei cinema italiani dal 1 maggio con
Arthouse, la label di I Wonder Pictures dedicata al cinema d’autore
più innovativo, in collaborazione con Unipol Biografilm
Collection.
È stato presentato
il programma completo della 42.ma edizione del Bellaria Film Festival, che si terrà dall’8 al
12 maggio a Bellaria Igea Marina (Rimini). La
conferenza stampa di presentazione, tenutasi presso la Sede della
Regione Emilia-Romagna di Bologna, è stata aperta dall’intervento
del Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura
Lucia Borgonzoni. Hanno preso parte alla
conferenza anche l’Assessore alla Cultura Regione Emilia-Romagna
Mauro Felicori, l’Assessore alla Cultura Bellaria
Igea Marina Michele Neri, il responsabile della
Emilia-Romagna Film Commission Fabio Abagnato, il
Direttore Amministrativo del Comune Bellaria Igea Marina
Ivan Cecchini, la direttrice artistica
Daniela Persico, il direttore organizzativo del
Bellaria Film Festival, Sergio Canneto e il
co-proprietario della Giometti Cinema, Massimiliano
Giometti.
Patrocinato dal
Ministero della Cultura e realizzato grazie al
Comune di Bellaria Igea Marina, col sostegno della
Direzione Generale Cinema e Audiovisivo – MiC e
della Regione Emilia-Romagna, il Festival è
affidato per il terzo anno consecutivo alla direzione artistica di
Daniela Persico ed è organizzato da
Approdi, start-up di cinema d’autore. Il
Bellaria Film Festival è la casa del cinema
indipendente italiano, una casa speciale, sul mare: punto di
riferimento di nuove e coraggiose sperimentazioni del linguaggio
cinematografico, unisce il passato e il presente del cinema più
libero e coraggioso.
Articolato in
cinque giornate, da quest’anno il Bellaria
Film Festival affianca alle due sezioni competitive
dedicate al cinema italiano (Casa Rossa e
Gabbiano) una selezione competitiva di film internazionali
(Casa Rossa Internazionale) presentati in
anteprima italiana, una sezione retrospettiva dedicata alla storia
del Festival (Controcampo Italiano), un focus
sulla serialità e tanti eventi speciali.
In un anno di
grandi conflittualità internazionali, il cinema interroga il
passato per guardare con nuovi occhi al futuro. “Il futuro
è un mare antico” è il claim della quarantaduesima edizione del
Bellaria Film Festival che si aprirà con due eventi
importanti:
–
La proiezione in prima
italiana de L’Empire di Bruno Dumont,
rivisitazione burlesca di uno scontro di entità aliene che
rielabora in maniera sapiente l’eredità culturale dell’Occidente
con le sue regge (il film è stato in parte girato a Caserta) e le
sue cattedrali: presentato quest’anno in concorso al
Festival Internazionale del Cinema di Berlino,
dove ha ricevuto l’Orso d’argento Premio della
giuria, e coprodotto da Ascent Film, il film uscirà al
cinema il 6 giugno distribuito da AcademyTwo. Per l’occasione Bruno
Dumont sarà ospite al Bellaria Film Festival, dove terrà una
masterclass sul suo cinema. Il film sarà il primo titolo a
inaugurare il circuito di Sale Anteprima, una serie di schermi
d’essai tra Emilia-Romagna, Marche e Toscana nate dalla
collaborazione tra Giometti Cinema e Bellaria Film Festival.
– L’assegnazione per il
primo anno del Premio Filmidee: i film che liberano la testa
assegnato a La chimera di Alice Rohrwacher, come
film più significativo dell’anno. Per l’occasione presso il Palazzo
del Turismo di Bellaria verrà allestita una mostra
fotografica dal titolo “Tra le rovine, la luce” degli scatti della
fotografa di scena Simona Pampallona e avrà luogo un
incontro con la regista.
Seguendo queste due
linee, il BFF continuerà a occuparsi – come sempre – del cinema
indipendente italiano ma con un’apertura all’internazionale. Da
quest’anno, infatti, il Concorso Casa Rossa si sdoppia cinque film
italiani e cinque internazionali per riunire a Bellaria i migliori
giovani cineasti, spalancando l’immaginario contemporaneo e
mettendo a confronto diverse pratiche cinematografiche.
Premio Casa Rossa
internazionale: i confini sono un tema ricorrente, che siano quelli
identitari come succede per Dreaming & Dying di
Nelson Yeo (Singapore), commedia romantica che si
apre all’immaginifico con una grazia che l’ha segnalato come uno
dei migliori esordi di quest’anno cinematografico, allo spagnolo
On the Go di Maria Gisèle Royo e
Julia de Castro, on the road transfemminista con
al centro il desiderio di maternità. Dalla
Berlinale arriva Sleep with Your Eyes Open, già
vincitore di Encounters, che continua l’indagine
sulla globalizzazione attraverso lo smarrimento linguistico della
regista Nele Wohlatz. Concentrati sulla
pervasività del lavoro e sull’invisibile confine del capitalismo
sono il greco Animal di Sofia Exarchou,
sul mondo del turismo all inclusive, e il francese
Spirit of Ecstasy di Héléna Klotz, sul
mondo della finanza e con un cast importante che include la
cantante Pomme, Niels Schneider e Anna Mouglalis. Infine Arthur
& Diana, presentato fuori concorso, porta in Italia
Sara Summa, autrice tedesca che lavora tra
Germania, Francia e Italia su una nuova generazione dalle origini
europee.
In lizza per il
Premio Casa Rossa nazionale, dedicato alle
opere prime o seconde più interessanti del
panorama cinematografico italiano ci sono: Quell’estate con
Irène di Carlo Sironi, prodotto da Giovanni
Pompili, mirabile ritratto del ritorno alla vita per due
adolescenti colpite dalla malattia, presentato in Generations alla
Berlinale, e Animale/Umano di Alessandro
Pugno, prodotto da Daniele Segre, riflessione ricercata
sulla tauromachia e il suo potere arcaico, unico film italiano in
Concorso a Mar del Plata (in uscita a giugno con
Draka Distribution). Alla selezione si uniscono: Gli oceani
sono i veri continenti di Tommaso
Santambrogio, storia di migrazione con protagonista una
coppia di giovani artisti cubani, Patagonia di
Simone Bozzelli, duro racconto di formazione di
periferia che muove i passi da La strada di Fellini, e
Rossosperanza di Annarita Zambrano,
ritratto disinibito di una generazione di adolescenti sovversivi
negli anni ‘90. Tutti i registi saranno presenti al Festival.
Il futuro del
cinema viene premiato dai giovani: il Premio Casa Rossa
(che ammonta a 5000,00 €), infatti, verrà
assegnato da una giuria di 20 giovani studenti di cinema,
proprio per avvicinare alla sala e dare voce al nuovo pubblico del
cinema italiano indipendente. Il premio Casa Rossa per Miglior Film
sarà realizzato come lo scorso anno da Le Casine – EnAIP Cesena –
EnAIP Rubicone, consolidando questa collaborazione.
Il Premio
Casa Rossa internazionale (del valore di 5000,00 €) sarà
invece assegnato da una giuria composta da Tommaso Colliva dei
Calibro 35 (produttore discografico), Federica Illuminati (agente)
e Chiara Malta (regista).
Il PREMIO
CASA ROSSA PER LA MIGLIOR INTERPRETAZIONE quest’anno è
assegnato a Barbara Ronchi per la miglior
interpretazione per Io e il secco di Gianluca Santoni,
presentato in anteprima assoluta, film fiabesco che riflette sulla
violenza domestica filtrata dallo sguardo di un bambino (il piccolo
Francesco Lombardo, di Riccione). La presentazione del film, girato
sul territorio grazie al supporto dell’Emilia-Romagna Film
Commission.
Il Concorso
Gabbiano, che seleziona opere in anteprima
assoluta (italiana, internazionale e/o mondiale) capaci di
spingere più in là il confine tra cinema di finzione e cinema
documentario con una giuria quest’anno presieduta dal regista
Alessandro Comodin, dalla programmer Carla
Vulpiani e dal produttore Roberto
Cavallini che assegnerà i premi come Miglior
Film (del valore di 3.000,00€) e al Miglior film
per l’innovazione cinematografica (del valore di
2.000,00€).
I cinque film del
Concorso Gabbiano sono: Il Re Fanciullo di
Alessandra Lancellotti, poetico ritratto girato in
pellicola di un castellano collezionista d’arte e mecenate per i
giovani recentemente scomparso, Horkos di Marta
Anatra, forme di resistenza in Sardegna tra nuovi
collettivi ecologisti e storie operaie funestate dai fanghi rossi,
Song of All Ends di Giovanni C. Lorusso,
una sorprendente scoperta da Rotterdam di un autore italiano che
racconta con passione e raffinatezza figurativa le storie di
sopravvissuti palestinesi in un campo nomadi in Libano, Ludendo
docet di Luca Ferri, singolare messa in scena
del rimosso culturale del nostro paese sapientemente orchestrata
come una fiera di paese, e Mycelia di Alessandra
Stefani, rivisitazione del mito delle ninfe per raccontare
le tensioni femminili nel contemporaneo, grazie alle
interpretazioni di Dacia Manto e Laura Pizzirani.
Inoltre saranno
presentati tre mediometraggi: Le cime diAsclepio
di Filippo Ticozzi, Impressio in urbe #3 –
Brescia di Giuseppe Spina e Giulia Mazzone e
La fine che hai fatto di Giuliana
Crociata, film di diploma del CSC Palermo.
Fuori concorso:
What’s Behind the Hill? di Alessandro
Lucarini e Ma’ di Arianna Maria
Casati, Jasna Camilla Grossi e Bianca Maria
Thiebat, film finale della Scuola Civica di Cinema Luchino
Visconti.
Torna il
Premio Speciale Gabbiano, dedicato agli autori che
hanno continuato nella strada dell’indipendenza portando avanti un
modo unico di fare cinema in Italia: quest’anno il premio sarà
conferito a Simone Massi, che con il suo primo
lungometraggio Invelle, presentato a Orizzonti a Venezia e
prodotto da MinimumFaxMedia, ha segnato un nuovo orizzonte per il
cinema d’animazione, ripercorrendo da un punto di vista inedito la
storia del nostro Paese. A lui sarà dedicato un omaggio completo
dei suoi numerosi cortometraggi per il cinema.
Il Premio
Zefiro, arricchirà con una serata di gala il Festival.
Alla presenza di esponenti del Ministero della Cultura e della
Direzione Cinema, rappresentanti di Cinecittà e Rai Cinema,
verranno assegnati premi alle eccellenze del cinema italiano che si
sono distinte nell’ultimo anno, prestando un’attenzione particolare
ai giovani talenti con premi a loro riservati.
Nella sezione
Eventi Speciali, dedicata ad alcuni film e ospiti
che hanno segnato l’anno con le loro ultime opere, aprendo il
cinema ad altri ambiti: la musica, la politica, l’arte, l’impegno
sociale. Tra questi, la prima di Nouveau Monde! (Le monde à
nouveau) di Nicolas Klotz ed Elisabeth Perceval, film in cui
la coppia di autori ritorna all’essenzialità del gesto
cinematografico sulle tracce di Jean Epstein sull’isola di
Ouessant. Un poema lirico, in cui prende forma un gesto di
resistenza politica e di omaggio alla bellezza del mondo. In prima
regionale sarà mostrato il pluripremiato film d’animazione
Lindae il pollo (in sala con I Wonder Pictures)
di Chiara Malta e Sébastien Laudenbach, alla presenza della
regista. Infine il documentario musicale
Booliron, evento di chiusura del Festival, diretto
da Francesco Figliola, prodotto da Flash
Future, che racconta la Romagna come luogo di creatività dal
dopoguerra ad oggi: un fermento danzereccio e musicale che ha dato
vita a nuove tendenze musicali, come la scena dell’hip hop italiano
che ha visto nell’Indelebile 94 di Rimini uno dei suoi
massimi momenti di riferimento, per cui sono passati tra gli altri
Fabri Fibra, il Piotta, Colle der Fomento, Frankie hi nrg e
Tormento, che sarà presente per la serata.
Il Bellaria Film
Festival quest’anno si apre anche alle serie tv attraverso sguardi
femminili che provengono dal cinema del reale. Partendo dalla serie
tv Antonia, si terrà una conversazione tra Chiara Malta,
regista della serie – Chiara Martegiani –
interprete principale e autrice della serie – e Francesca Mazzoleni
– che ha firmato la regia di alcuni episodi di Supersex,
la serie Netflix sulla vita di Rocco Siffredi.
Antonia,
attraverso una narrazione seriale, propone un’indagine approfondita
sui conflitti sociali che il genere femminile è ancora costretto ad
affrontare all’interno della contemporaneità italiana, mostrando
anche gli effetti spesso drammatici di una patologia poco
conosciuta come l’endometriosi.
Grazie
all’Accademia dei David di Donatello partirà da
Bellaria la circuitazione della cinquina
dei cortometraggi finalisti di quest’anno, mentre insieme
a Lago Film Festival si attiva il progetto
Principi italiani: sei corti in prima visione dei
più promettenti registi italiani per una doppia proiezione tra
Bellaria e Revine Lago. I corti sono: hết di
Santiago Torresagasti, Ci saranno i droni
di Giulia Valenti, Lose voice tool kit di
Adele Dipasquale, Racconto d’inverno di
Andrea Lenci, A Missed Call di
Francesco Manzato, L’architetta Carla di
Davide Minotti e Valeria
Miracapillo. Inoltre saranno mostrati i tre corti
realizzati a Naufragare – Summer School, con la
supervisione di Alessandro Comodin: Luna di Nicolò
Sala, Scaglie di Camilla
Fragasso, Domani che fai di Emanuele
Tresca, Maria Elena Franceschini.
Come già
annunciato, Bellaria sarà anche il luogo per rendere omaggio ad
alcuni autori italiani degli anni Novanta, con il volume
Controcampo italiano – 5 registi per immaginare un
Paese, edito da MinimumFax accompagnato da una
retrospettiva con i film che nel tempo hanno segnato le edizioni
del Festival: protagonisti i registi Paolo Benvenuti,
Antonio Capuano, Giuseppe Gaudino, Franco Maresco e Corso
Salani. Saranno presentati i loro film presentati al Casa
Rossa di passate edizioni del Festival: Vito e gli altri
di Antonio Capuano, Confortorio di Paolo Benvenuti,
Giro di lune tra terra e mare di Giuseppe Gaudino, Lo
Zio di Brooklyn di Daniele Ciprì e Franco Maresco, Gli
occhi stanchi di Corso Salani e i corti Illuminati di
Daniele Ciprì e Franco Maresco, Il cartapestaio di Paolo
Benvenuti, Aldis di Giuseppe Gaudino. Alcuni di loro
saranno presenti a Bellaria e saranno protagonisti di una
masterclass aperta al pubblico.
Il Festival
continua a essere anche un punto di riflessione critica e
quest’anno ospita Goffredo Fofi per la
presentazione della nuova edizione di Breve storia del cinema
militante (ed. Elèuthera, 2023), e Alberto
Crespi con una riflessione sul ritorno dei classici, in
occasione della pubblicazione del suo Il mondo secondo John
Ford (ed. Jimenez, 2023).
Il Bellaria
Film Festival apre sempre di più uno spazio per i
professionisti del settore del giovane cinema italiano: sotto la
direzione di Francesco Giai Via, sono state
strutturate due giornate di talk, presentazione di nuovi progetti e
meeting tra registi e produttori (giovedì 9 e venerdì 10 maggio).
Grazie alla collaborazione con l’Emilia-Romagna Film
Commission le giornate si apriranno con il panel sugli
esordi al femminile, con protagonista l’attrice Greta Scarano, che
ha appena terminato le riprese in Regione per il suo primo film da
regista con GroelandiaFilm. Le giornate si concluderanno con una
festa per i dieci anni della legge cinema, organizzata
dall’Emilia Romagna Film Commission, sulla
spiaggia di fronte al Cinema Apollo.
Continua la
collaborazione con Cinecittà, grazie alla quale si
è strutturato (in)emergenza, programma di sostegno per il
cinema indipendente italiano: un percorso professionale
accompagnato da tutor d’eccezione come Dario
Zontae Aline Hervé
dedicato a giovani registi e produttori che riceveranno un sostegno
per chiudere i loro primi film (grazie a premi in denaro e alla
post-produzione). Al programma si unisce Itineranze
DOC, un atelier di sviluppo di opere prime, unico in
Italia, che unisce festival dedicati al cinema indipendente, sotto
la direzione di Luciano Barisone: Sole e Luna Doc Film Festival a
Palermo, PerSo – Perugia Social Film Festival a Perugia, Front Doc
– Festival Internazionale del Cinema di Frontiera ad Aosta e il
Festival dei Popoli, a Firenze.
Inoltre saranno
ospitati un totale di 70 ragazzi e ragazze, tra cui i 20 membri
della Giuria Giovani, che parteciperanno durante i giorni del
festival a percorsi di formazione e masterclass dedicati al
cinema.
Infine non
mancheranno anche in questa edizione le attività destinate agli
studenti, Bellaria Film festival For
School: tutti i giorni studenti delle scuole medie
avranno la possibilità di partecipare a proiezioni e incontri con
autori e autrici.
Cailee Spaeny
spera davvero di avere la possibilità di recitare in The
Matrix 5. Parlando con The Hollywood Reporter, a
Cailee Spaeny è stato chiesto se sarebbe
interessata a interpretare un ruolo in Matrix 5,
che
sarà diretto da Drew Goddard. Goddard e Spaeny
hanno già lavorato insieme in Bad Times at the El
Royale del 2018, un film diretto da
Goddard che vedeva la star di Priscilla
interpretare un personaggio di nome Rose Summerspring.
“Mettiamo le cose in chiaro. Ho
anche il mio cappotto di Matrix qui. Farei qualsiasi cosa con Drew
Goddard“, ha detto Spaeny. “È una mente geniale e sono
davvero entusiasta per lui. Quindi, sì, facciamolo e vediamo cosa
succede. Manifestiamolo“.
Oltre a interpretare
Priscilla Presley nel film 2023 di
Sofia Coppola, la Spaeny ha recitato in film come
Pacific Rim Uprising del 2018, On the Basis of
Sex del 2018, Vice del 2018 e The Craft:
Legacy. Prossimamente la vedremo in Civil
War di A24, che uscirà nelle sale il prossimo weekend,
e in Alien:
Romulus di Fede Álvarez, in arrivo ad agosto.
È stata diffusa la notizia che la
Warner Bros. stava procedendo con un quinto film di Matrix il 3
aprile 2024.
The Matrix 5 sarà il primo film del
franchise a non essere diretto da Lana o Lilly Wachowski, anche se
Lana sarà produttrice esecutiva del film. I dettagli sulla trama
non sono ancora stati resi noti, ma si parla di “una nuova
versione per ampliare il franchise“.
Non è un’iperbole dire che i film
di Matrix hanno cambiato il cinema e la mia
vita”, ha dichiarato Goddard in un comunicato su
Matrix 5. “Lana e Lilly hanno fatto un lavoro straordinario e
hanno fatto un’ottima scelta. “La squisita maestria di
Lana e Lilly mi ispira quotidianamente e sono oltremodo grato per
la possibilità di raccontare storie nel loro mondo“.
Non sono state ancora annunciate
pubblicamente le scelte di casting per Matrix 5 e
non è chiaro se Keanu Reeves riprenderà il suo ruolo di Neo
nel film. Al momento Matrix 5 non ha una data di uscita.
Nel 2024, il Festival di
Cannes lancia una nuova Immersive
Competition dedicata alle opere immersive. Nel 2017,
Alejandro González Iñárritu ha fatto la storia
alla 70a edizione del Festival di Cannes con la sua innovativa
opera di realtà virtuale, Carne y Arena (Virtually
Present, Physically Invisible), che segna la
prima opera immersiva mai presentata nella selezione ufficiale
in un importante festival cinematografico. Riconosciuto per la sua
visione pionieristica, Iñárritu ha
ricevuto un Oscar speciale per il progetto e continua a essere
una figura di spicco al Festival di Cannes (divenendo anche
presidente della giuria nel 2019).
Poiché ora ci sono opere originali
che stanno ampliando i confini della narrazione, il Festival di
Cannes introdurrà un nuovo concorso, il “Immersive Competition” per
la sua 77a edizione. A sette anni dalla sua prima selezione
immersiva e in linea con l’impegno del Marché du Film
nell’esplorare nuove tecnologie e forme d’arte attraverso i suoi
programmi incentrati sull’innovazione, il Festival di
Cannes è entusiasta di annunciare la creazione del nuovo
Concorso Immersivo per la sua prossima 77a edizione. Il concorso
mira a mettere in luce la prossima generazione di artisti
internazionali che stanno ridefinendo la narrazione e inventando
nuove esperienze basate sulla narrazione che vanno oltre il
tradizionale schermo cinematografico bidimensionale.
Le opere selezionate saranno
accessibili ai partecipanti al Festival di Cannes
e al Marché du Film durante tutto il Festival, dal
15 al 24 maggio. Le opere saranno esposte in uno spazio espositivo
di 1300 m2 presso il Cannes Cineum e il Georges Méliès Campus,
un’istituzione universitaria dedicata alla scrittura creativa e al
cinema.
Le opere in concorso concorreranno
per il premio Miglior Opera Immersiva. Una giuria internazionale
composta da personaggi di spicco del cinema e dell’arte immersiva
presenterà il premio durante una speciale cerimonia di chiusura,
celebrando la creatività e l’innovazione degli artisti
immersivi.
Kevin Costner ha dichiarato che gli
“piacerebbe” tornare per gli ultimi episodi di Yellowstone
per concludere la sua storia con il suo personaggio John
Dutton.
L’attore era al CinemaCon per
promuovere il suo prossimo film
Horizon: An American Saga, quando gli è stato chiesto
se sarebbe tornato alla serie drammatica di successo Yellowstone della
Paramount Network dopo il suo turbolento apparente abbandono del
progetto (con tanto di minaccia di querela l’anno scorso).
Nei suoi commenti pubblici più
dettagliati sulla situazione, Kevin Costner ha dichiarato a Entertainment
Tonight: “Mi piacerebbe poterlo fare, ma non ci siamo riusciti…
Pensavo di fare sette [stagioni], ma al momento siamo a cinque.
Quindi, se funziona, spero che funzioni, ma ci sono molti show
diversi in corso. Forse sarà così. Forse questo tornerà a me. Se lo
farà e mi sentirò davvero a mio agio, mi piacerebbe
farlo“.
Il commento “se mi sentirò
davvero a mio agio” è forse un po’ un nodo cruciale, poiché
secondo quanto riferito Kevin Costner avrebbe voluto approvare il
destino del suo personaggio nella serie. Ma il co-creatore
Taylor Sheridan, come la maggior parte degli
showrunner, di solito non permette agli attori di determinare le
proprie trame.
“[Dutton] ha bisogno di essere
proattivo in ciò che accade e io ho una specie di fantasia su come
potrebbe essere [l’arco finale del personaggio]“, ha aggiunto
Kevin Costner. “Ma questa è una cosa di
Taylor. Gliel’ho detto tempo fa. Ho pensato a come potrebbe
accadere, ma dobbiamo solo vedere“.
Il tempo sta per scadere per
trovare un accordo. Sebbene Yellowstone
non abbia annunciato una data di inizio della produzione, le
riprese dovrebbero iniziare presto e le
sceneggiature sono già state scritte. La newsletter dei media
Puck ha precedentemente riferito che “anche se Costner riduce
significativamente le sue richieste di impegno finanziario e di
tempo, Sheridan potrebbe non volersi preoccupare di riaprire le sue
sceneggiature finite per ospitare un addio per John
Dutton“.
Il network ha annunciato in
precedenza che la seconda metà della quinta stagione di Yellowstone,
che chiuderà la serie principale, sarà trasmessa in
anteprima a novembre. Anche se al momento non è chiaro se
questo obiettivo sarà ancora realizzabile.
I precedenti commenti di Kevin Costner sulla situazione di stallo sono
stati fatti durante la sua testimonianza all’udienza di divorzio
alla fine del 2023, in cui ha affermato di essere in debito di 12
milioni di dollari per la seconda parte della quinta
stagione, non ancora girata, dopo che la Paramount ha
“abbandonato” le trattative. Il vincitore del Golden Globe
ha anche detto che potrebbe portare lo show in tribunale per
risolvere le loro divergenze.
È disponibile in pre-order (uscita
ufficiale 18 aprile) sul sito dell’editore Weird Book
(www.weirdbook.it) la graphic novel I primi cento,
scritta da Andrea Guglielmino e Marco
Scali e disegnata da Luciano
Costarelli.
Damien Donovan è un detective
dell’occulto che opera a New York, “da qualche parte negli anni
Ottanta”, ha un assistente che ricorda un comico famoso, un look
molto delineato (non sembra un po’ James Spader?), fascinoso,
sensibile, vegetariano, astemio. E soprattutto, ha degli ammiratori
molto invadenti, che vogliono assolutamente dire la loro sul suo
operato… Dicono che Damien non sia più quello di una volta, che si
sia rammollito, che i suoi casi non siano più interessanti come un
tempo… che erano meglio i primi cento.
Ma quando Damien entra in contatto con i suoi ammiratori, si
scatenano le forze oscure più temibili che si possano immaginare,
quelle del fandom tossico che tutto mette in discussione e a volte
tutto distrugge. Perché l’incubo peggiore di un personaggio, a
volte, sono proprio i suoi fan…
Ma cos’è I primi cento? Uno scherzo?
Una parodia? Un tentativo di plagio di Dylan Dog?
Niente di tutto questo. È piuttosto un omaggio a Dylan Dog e al
contempo attenta analisi del rapporto tra personaggi e lettori,
soprattutto nella linea di confine in cui diventa tossico. «Se vi ricorda Dylan», sottolinea l’ideatore Andrea
Guglielmino, «è esattamente quello che volevamo. Al limite, è
un omaggio. L’omaggio più sentito e sincero che potessimo
realizzare. Pensate a quello che fa Watchmen con la Justice League. Usare degli alias per
analizzare il fumetto supereroistico dall’interno, scardinandone i
punti d’appoggio e al contempo rifondandolo. Quando leggerete
l’albo, ricordatevi sempre che il protagonista non è Damien
Donovan, ma i suoi lettori. E quindi, siete voi. Anzi, mi ci metto
dentro anche io. Siamo noi».
SCHEDA TECNICA
Titolo: I primi cento
Autore: A. Guglielmino, M. Scali, L. Costarelli
Editore: Weird Book
Collana: Weird Comics
Genere: Fumetto
Pagine: 108
Prezzo: 17,90 €
Formato: 17 x 24 cm
ISBN: 979-12-81603-12-7
Disney+ ha annunciato la data di debutto della
nuova serie originale Shardlake,
un’avvincente murder-mystery ambientata nell’epoca dei Tudor,
basata sui popolari romanzi conosciuti a livello internazionale di
C.J. Sansom.
La serie Shardlake in
streaming uscirà il 1° maggio sulla piattaforma
streaming con tutti gli episodi disponibili al lancio.
Intriso di mistero, suspense e
inganni, questo drama in quattro episodi, tratto dal primo romanzo
della serie di Sansom, è un inquietante giallo, ambientato
nell’Inghilterra del XVI secolo durante la soppressione dei
monasteri. La vita tranquilla dell’avvocato Shardlake viene
stravolta quando Cromwell lo incarica di indagare sull’omicidio di
uno dei suoi commissari avvenuto in un monastero nella remota
cittadina di Scarnsea. Il commissario stava raccogliendo prove per
chiudere il monastero ed è ora essenziale, per la sopravvivenza
politica di Cromwell, che Shardlake risolva l’omicidio e chiuda il
monastero stesso. Cromwell avverte Shardlake che il fallimento non
è un’opzione e insiste che venga accompagnato da Jack Barak a
Scarnsea, dove i due vengono accolti con ostilità, sospetto e
diffidenza dai monaci, i quali temono per il loro futuro e sono
determinati a preservare il loro ordine.
Il cast della serie tv
Shardlake
Arthur Hughes (Then
Barbara Met Alan)
interpreta Matthew Shardlake, un avvocato con uno
spiccato senso della giustizia e uno dei pochi uomini onesti in un
mondo pieno di intrighi e complotti. Shardlake lavora per Thomas
Cromwell, interpretato da Sean Bean (Time),
il pericoloso e onnipotente braccio destro di Enrico VIII. Anthony
Boyle (Masters
of the Air)
interpreta il presuntuoso Jack Barak, lasciando Shardlake con il
dubbio se sia un assistente o una spia di Cromwell. La serie è
interpretata anche da Babou Ceesay (Abate Fabian),
Paul Kaye (Fratello Jerome), Ruby
Ashbourne Serkis (Alice Fewterer), Peter
Firth (Norfolk), Matthew Steer (Goodhap),
Brian Vernel (Fratello Mortimus), Irfan
Shamji (Fratello Guy), David Pearse
(Fratello Edwig), Miles Barrow (Fratello Gabriel),
Mike Noble (Bugge), e Kimberley
Nixon (Joan).
Shardlake è
scritta da Stephen Butchard (The
Good Mothers). George Ormond e Mark Pybus sono gli
executive producer della serie per The Forge (una società di
Banijay UK) e Stevie Lee per Runaway Fridge. La serie è stata
commissionata da Lee Mason per Disney+, mentre Jonny Richards
è l’executive producer per Disney+. Justin Chadwick (L’altra
donna del re) ha diretto la serie con John Griffin come
produttore.
Nel ricco cast volti italiani ed
internazionali, come
Maria Chiara Giannetta, Jordan Alexandra, Antonio Gerardi, Sam
Haygarth, Tommaso Ragno, Amanda Campana, Pierpaolo Spollon,
Alejandra Onieva e Jean-Hugues Anglade. Costiera
è una serie internazionale light action drama girata in inglese e
diretta dal premio Emmy Adam Bernstein e da
Giacomo Martelli, da un’idea di Luca Bernabei,
scritta da Elena Bucaccio, Matthew Parkhill eFrancesco Arlanch e co-prodotta da Amazon
MGM Studios e Luca Bernabei per Lux Vide, una società del gruppo
Fremantle.
Costiera – la cui
produzione è attualmente in corso – è l’ultima novità per i clienti
Amazon Prime, che in Italia beneficiano di spedizioni veloci,
offerte esclusive e intrattenimento, incluso Prime Video, con un solo abbonamento al costo di
€49,90/anno o €4,99/mese.
La trama della serie tv Costiera
Daniel De Luca (Jesse
Williams) è un ex marine di origini italiane che torna
nel paese della sua infanzia per lavorare come problem solver in
uno dei più lussuosi hotel del mondo, sulla spettacolare costa di
Positano. Oltre a risolvere i problemi dei facoltosi ospiti
dell’albergo, Daniel è anche sulle tracce di Alice, una delle
figlie del proprietario, scomparsa un mese prima. Daniel deve fare
tutto il possibile per riportarla a casa, ma affrontare coloro che
hanno rapito la ragazza sarà una sfida più grande di qualsiasi
problema Daniel abbia mai affrontato.
Oltre alla presenza di un cast
internazionale, Costiera è caratterizzata
da una trama avvincente, azione e commedia dal ritmo incalzante, un
protagonista enigmatico e location spettacolari. Grazie ad un
accordo fortemente innovativo, Prime Video detiene i diritti
esclusivi della serie in Italia, Francia, Spagna e Portogallo,
mentre Fremantle si occuperà delle vendite globali in tutti gli
altri territori.
Apple TV+
ha annunciato oggi che Tierra de mujeres – Intrecci di
vite, la nuova dramedy in sei episodi interpretata e
prodotta dalla candidata ai Golden Globe Eva Longoria, farà il suo debutto il 26 giugno
con i primi due episodi seguiti da nuove puntate settimanali, fino
al 24 luglio.
Nel cast anche la leggendaria star
del cinema e della televisione Carmen Maura e
l’esordiente Victoria Bazúa.
Tierra de mujeres –
Intrecci di vite segue le vicende di Gala (Eva
Longoria), una donna newyorkese la cui vita viene
sconvolta quando il marito coinvolge la famiglia in illeciti
finanziari, costringendola a scappare dagli Stati Uniti insieme
all’anziana madre (Carmen Maura) e alla figlia in età universitaria
(Victoria Bazua). Per sfuggire ai pericolosi criminali con cui il
marito di Gala, ora scomparso, è in debito, le tre donne si
nascondono nella stessa, incantevole cittadina vinicola della
Spagna settentrionale da cui la madre di Gala era andata via 50
anni prima, giurando di non tornare mai più. Le donne cercano di
ricominciare da capo e sperano che le loro identità rimangano
sconosciute, ma i pettegolezzi nella piccola città si diffondono
rapidamente, svelando i segreti e le verità più profonde della loro
famiglia.
Prodotta dagli Apple Studios e
ispirata al romanzo best seller “La tierra de las mujeres” della
pluripremiata autrice Sandra Barneda, “Tierra de mujeres – Intrecci
di vite” è creata da Ramón Campos, Gema R. Neira e Paula Fernández
ed è diretta dal vincitore del premio Iris Carlos Sedes. La serie è
prodotta da Bambú Studios e prodotta esecutivamente dallo
showrunner Campos, Neira, Sedes, la
vincitrice del premio Iris Teresa Fernández-Valdés, Ben Spector,
Sandra Condito e Longoria attraverso la sua casa di produzione
UnbeliEVAble Entertainment.
MUBI annuncia la data di uscita streaming, il
trailer di Gasoline Rainbow, l’ultimo film dei
Fratelli Ross (Bloody Nose Empty Pockets,
Contemporary Color) che, con un approccio ibrido al genere road
trip, dipingono un ritratto sincero e profondamente affettuoso
delle nuove generazioni.
Il film, presentato in anteprima
alla Mostra del Cinema di Venezia del 2023 e in seguito al SXSW,
sarà in esclusiva su MUBI dal 31 maggio 2024.
Con la fine della scuola
superiore, cinque adolescenti dell’Oregon si imbarcano in un’ultima
avventura insieme. Saliti su un furgone con un fanalino rotto, la
loro missione li porta in un luogo dove non sono mai stati: la
costa del Pacifico, a cinquecento miglia di distanza.
Attraverso la natura selvaggia
del deserto, le zone industriali periferiche e le strade della
città, entrano in contatto con persone ai margini della società e
scoprono che le loro vite saranno determinate dai sentieri che loro
stessi tracceranno. Sono ragazzi dimenticati che provengono da una
città dimenticata, ma hanno la loro libertà e hanno l’un l’altro,
sfrecciando verso un futuro ignoto – e verso La festa alla fine del
mondo.
GASOLINE RAINBOW è uno scatenato
racconto di formazione. Con un cuore pulsante e uno spirito
incontenibile, questo sguardo rapsodico sul West americano di oggi
ci ricorda le gioie senza tempo date dalla condivisione e dal senso
di comunità.
I FRATELLI ROSS sono un duo di
registi americani il cui lavoro li ha resi celebri come alcuni dei
più innovativi filmmaker indipendenti che lavorano oggi –
dipingendo ritratti disinibiti di luoghi e persone con
tutta la complicata, umanistica e lirica verità che ciò comporta.
Il loro lavoro è stato presentato in musei e festival di tutto il
mondo, tra cui la Berlinale e il Sundance, dove hanno presentato in
anteprima Bloody Nose Empty Pockets nel 2020, che ha ricevuto
il Premio speciale della giuria per il western nel 2015. Hanno
ricevuto un Independent Spirit Award e riconoscimenti da CPH:DOX,
Full Frame e SXSW.
Secondo Metacritic sono a pari
merito al sesto posto con Paul Thomas Anderson nella classifica dei
registi meglio recensiti del 21° secolo. Nel 2023, il loro lavoro è
stato celebrato con una retrospettiva al Centro Pompidou di Parigi.
Sono membri dell’Academy of Motion Pictures Arts & Sciences.
Apple TV+
ha svelato le prime immagini della nuova serie di 10 episodi
Yo Gabba GabbaLand!, ispirata al celebre fenomeno
televisivo culturale nominato agli Emmy “Yo Gabba Gabba!”, che farà
il suo debutto il 9 agosto. Yo Gabba GabbaLand!
espande l’universo di “Yo Gabba Gabba!”, creato da
Christian Jacobs e Scott Schultz, che ha incantato
bambini e genitori di tutto il mondo con la sua miscela di musica,
personaggi colorati e animazione accattivante.
Il magico mondo di “Yo Gabba
GabbaLand!” è popolato da una folgorante schiera di nuovi amici che
si uniscono agli amati personaggi Brobee, Foofa, Muno, Toodee e
Plex. GabbaLand e Gabba Friends prendono vita grazie
all’immaginazione della nuova conduttrice, Kammy Kam, interpretata
dalla stella nascente Kamryn Smith (“Come Dance with Me”).
«È stata una grande gioia per tutti noi di Apple re-immaginare
questa amata serie per bambini nel modo più vivace, magico e
colorato possibile per i fan di tutte le età», ha dichiarato Tara
Sorensen, responsabile della programmazione per bambini di Apple TV+.
«I personaggi originali, le storie e la musica di ‘Yo Gabba Gabba’
hanno una qualità davvero unica che ha catturato i cuori del
pubblico insegnando ai bambini a conoscere il mondo che li
circonda. Espandendo questo meraviglioso mondo con amici vecchi e
nuovi, insieme a tanti brillanti ospiti musicali, questo iconico
fenomeno culturale pop coinvolgerà senza dubbio un’intera nuova
generazione».
Yo Gabba GabbaLand! invita il pubblico a
esplorare un mondo magico di infinite possibilità e promesse, in
una rivisitazione che dà vita a una Yo Gabba GabbaLand, piena di
ottimismo e divertimento, dove i bambini e le famiglie ricevono
lezioni di vita attraverso canzoni e balli che permettono loro di
imparare, ridere e crescere insieme.
La nuova serie è interpretata dai membri del cast originale di
Yo Gabba GabbaLand! Erin Pearce nel ruolo di
Toodee, Emma Penrose nel ruolo di Foofa, Adam Deibert nel ruolo di
Muno, Amos Watene nel ruolo di Brobee e Christian Jacobs nel ruolo
di Plex. Tra gli ospiti della serie figurano Reggie Watts (“Tuca &
Bertie”, “The Late Late Show with James Corden”), il vincitore del
premio Emmy Sam Richardson (“The Afterparty”), la candidata al
Critics Choice Award Gillian Jacobs (“Community”), Utkarsh Ambudkar
(“Ghosts”), la vincitrice del SAG Award Lauren Lapkus (“Orange is
the New Black”), Chelsea Peretti (“Brooklyn Nine-Nine”) il
vincitore del Grammy Award Diplo, il vincitore del Grammy Award
Flea e molti altri.
Yo Gabba GabbaLand! è prodotta in partnership e
collaborazione con WildBrain e Yo Gabba Gabba, LLC, comproprietari
del marchio. La serie è creata da Christian Jacobs e Scott Schultz
(co-creatori di “Yo Gabba Gabba!”), nominati entrambi agli Emmy,
che sono anche produttori esecutivi per Yo Gabba LLC, insieme a
Josh Scherba e Stephanie Betts per WildBrain.
L’offerta di serie e film originali
per bambini e famiglie su Apple TV+
include lo speciale ibrido animato in live action “Il coniglietto
di velluto”, il cortometraggio animato vincitore di un Oscar®e di
un BAFTA “Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo” e il film
d’animazione vincitore di un BAFTA e nominato all’Oscar
“Wolfwalkers – il popolo dei lupi”.
La
Fase Quattro del MCU ha dato vita a una
nuova classe di eroi che si ergono a raccogliere il mantello dei
Vendicatori originali. Sam Wilson
(Anthony
Mackie) è diventato ufficialmente Capitan America,
succedendo a Steve Rogers (Chris
Evans); Yelena Belova (Florence
Pugh) e Kate Bishop (Hailee
Steinfeld) sono state designate a diventare
rispettivamente la nuova Vedova Nera e Occhio di
Falco, titoli precedentemente detenuti da Natasha
Romanoff (Scarlett
Johansson) e Clint Barton (Jeremy
Renner).
Ironheart di Riri Williams potrebbe
essere il prossimo membro dei
Giovani Vendicatori, completando il roster. Anche se la serie
Ironheart
di Riri è stata tolta dal programma di uscite di Marvel 2023, con
una possibile uscita nel 2024, il suo personaggio è intrinsecamente
legato a Tony Stark (Robert
Downey Jr.) e potrebbe portare al suo ritorno.
Nonostante la sua storia sia finita sul grande schermo,
Robert Downey Jr. ha
dichiarato che tornerebbe volentieri nel MCU. L’inclusione del
multiverso e dei viaggi nel tempo, e in generale l’espansione
delle realtà, nella Fase Cinque ci offre diversi modi interessanti
per il ritorno di Iron Man, con Ironheart
che presenta una delle soluzioni più intriganti.
1Ironheart non ha bisogno di Tony Stark,
ma la sua influenza potrebbe essere grande
Parlando con Screen Rant, Dominique Thorne ha rivelato ciò che
Robert Downey Jr. le ha detto
quando ha avuto la possibilità di parlare con lui. L’ha
incoraggiata a dire che “Riri Williams è e deve essere sempre la
sua persona”. Questo tipo di incoraggiamento suggerisce che lo
stesso Downey Jr. non farà parte della serie
Ironheart. Inoltre, Lyric Ross è stata scritturata per il ruolo
della migliore amica di Riri, Natalie Washington; la sua amica
diventerà poi uno dei sistemi A.I. di Riri, N.A.T.A.L.I.E. nei
fumetti di Ironheart.
Poiché questa è la prima volta che appare al
di fuori dei fumetti, Riri Williams merita l’opportunità di portare
avanti la sua serie da sola, senza la spinta di Tony Stark. Questo
è stato un problema in passato, quando Tony è stato trattato come
il mentore di Peter Parker nel MCU, con un ruolo più importante in
Homecoming. Tuttavia, visto il suo impatto e il suo legame con lei
nei fumetti, sarebbe un peccato se Tony non comparisse o non
venisse citato in qualche modo.
Arriva in sala in data 11 aprile
Ghostbusters: Minaccia Glaciale, il nuovo film
dello storico franchise dedicato agli Acchiappafantasmi che giunge
così al suo quinto capitolo – incluso il
reboot al femminile diretto da Paul Feig nel
2016.
La pellicola, che riprende le
vicende lasciate in sospeso da Ghostbusters: Legacy (2021), esce al
cinema dopo un importante avvicendamento in cabina di regia.
Jason Reitman, al contempo produttore e
sceneggiatore del progetto, ha infatti lasciato il posto al
co-sceneggiatore Gil Kenan, qui dunque alla sua
prima esperienza nella saga. Il film, inoltre, per la prima volta
dopo 40 anni dall’uscita del primo capitolo, non vede il
coinvolgimento del compianto Ivan Reitman, autore delle prime due pellicole
anni ’80 scomparso ormai due anni fa all’età di 75 anni.
In compenso però molti sono i volti
conosciuti che fanno ritorno all’interno di questo nuovo progetto.
Da Paul Rudd nei panni di Gary Grooberson a
Carrie Coon in quellli di Callie Spengler,
passando per Finn Wolfhard (conosciuto per
Stranger Things e qui chiamato a interpretare
il giovane Trevor) e Mckenna Grace, la Phoebe che,
all’interno di Ghostbusters: Minaccia Glaciale, è
forse la vera e propria protagonista del film. Senza ovviamente
dimenticare il contributo di Bill Murray, Ray Stantz,
Winston Zeddemore e William
Atherton, nomi fin troppo noti a tutti gli appassionati
del franchise che, sebbene con un minutaggio piuttosto scarso,
rincasano a tutti gli effetti nella New York delle loro
origini.
Ghostbusters: Minaccia Glaciale,
tra passato e presente
La famiglia Spengler torna dunque a
New York, dove tutto ha avuto inizio e l’iconica caserma dei
pompieri diviene nuovamente il quartier generale degli
Acchiappafantasmi, la squadra leggendaria che ha combattuto per
decenni contro le minacce paranormali. Gary e famiglia si ritrovano
questa volta ad affrontare un pericolo che sembra andare oltre le
loro stesse possibilità. Un antico artefatto è stato infatti
risvegliato, sprigionando una forza malvagia che minaccia di
congelare il mondo in una seconda era glaciale; e per contrastare
questo nuovo terribile nemico due generazioni di Ghostbusters
dovranno unirsi in un’alleanza senza precedenti.
Da un lato, i veterani: Peter
Venkman, Ray Stantz, Egon Spengler e Winston Zeddemore, gli eroi
che hanno dato vita alla leggenda. Dall’altro, la nuova
generazione: Phoebe Spengler, la nipote di Egon, insieme a suo
fratello Trevor e al loro patrigno Gary Grooberson. Insieme, i
vecchi e i nuovi Ghostbusters saranno costretti a mettere in campo
tutte le loro abilità e tecnologie. DaI loro arsenale di protoni a
trappole e veicoli speciali fondamentali per catturare gli spiriti
maligni e sventare l’apocalisse. Per un’avventura ricca di azione e
umorismo, basata sull’importanza dei legami familiari e del lavoro
di squadra.
Ghostbusters: Minaccia Glaciale,
vivi spettri
È quantomeno singolare che ad
aggiornare la discussione relativa all’utilità e alla validità
della politica postmoderna fondata sui cosiddetti sequel a oltranza
sia proprio un film sui fantasmi. D’altronde ne parlavamo poche
settimane fa (in occasione dell’uscita in sala di
Kung Fu Panda 4): il cinema degli ultimi quindici
anni, almeno nelle sue frange più commerciali, sembra ormai essersi
adagiato su un trend basato sullo sfruttamento ossessivo di brand e
marchi di successo che, pur rientrando in dinamiche produttive
presenti da sempre all’interno dell’industria, si caratterizza oggi
per un programmatico ritorno alle origini. Cioè per un riutilizzo
degli “starter pack” dei vari franchise, con l’obiettivo di
sfruttare la nostalgia spettatoriale e abbracciare al contempo
differenti fasce di pubblico.
Un cinema di spettri insomma, di
corpi e forme riportati in vita ad hoc, spesso con risultati
piuttosto deludenti. Un triste conglomerato audiovisivo dal quale
però la saga di Ghostbusters pare essere riuscita
a smarcarsi – almeno fino a prova contraria.
Ghostbusters: Minaccia Glaciale,
una boccata d’aria fresca
In attesa di cogliere in fallo
Murray, Rudd e discendenti è
infatti doveroso sottolineare come Ghostbusters: Minaccia
Glaciale rappresenti innanzitutto un degno sequel del già
apprezzatissimo Legacy del 2021. Dal momento che,
pur non riuscendo forse a replicare l’atmosfera di novità che si
respirava nel suo immediato predecessore, il nuovo film della saga
è una pellicola d’avventura vecchio stile; pienamente inserita nel
contesto cinematografico contemporaneo, ma abile a pescare stilemi
di cult anni 90-2000 quali Casper e La
Mummia. Il tutto mescolato agli immancabili riferimenti
interni, visibili tanto nella giocosa piacevolezza dei suoi
protagonisti, quanto nella stravagante follia degli strumenti da
loro utilizzati.
Tra simpatici siparietti
(Kumail Nanjiani su tutti), corse in auto e vecchi
o nuovi legami da ri-costruire, il regista consegna insomma agli
appassionati un’opera che ancora oggi riesce a fare
dell’artigianalità (extra)diegetica un punto di forza tutt’altro
che scontato. Alla quale forse, considerato tutto, manca solo il
coraggio di uscire dal seminato e rilanciare con ardimento la posta
in gioco – perfezionando magari l’utilizzo della CGI.
Ma nel marasma senza senso di buona
parte dell’intrattenimento mainstream a cui ci siamo tristemente
abituati, un film come quello di Gil Kenan rimane
ancora un punto fermo da cui ripartire.
Peter Safran,
co-CEO dei DC Studios, ha dichiarato martedì ai partecipanti al
CinemaCon che Super/Man: The Christopher
Reeve Story, acquisito al Sundance dalla Warner Bros.,
uscirà nelle sale a settembre, ma al momento non è stata
specificata una data precisa. Safran ha però mostrato un commovente
trailer che racconta l’angoscia del figlio di Christopher Reeve dopo l’incidente a cavallo
che ha lasciato l’attore paralizzato, il legame dell’attore con
l’amico Robin Williams e la sua preparazione per il
ruolo dell’Uomo d’Acciaio nel classico di Richard Donner del 1978,
Superman.
La Warner ha acquistato il
documentario per 15 milioni di dollari dal festival di Park City,
come ha riferito
Deadline. Super/Man: The Christopher Reeve
Story è diretto da Ian Bonhote e
Peter Ettedgui, che lo hanno anche co-scritto con
Otto Burnham. Il film è sostenuto da Words +
Pictures (una società di North Road), Passion Pictures e Misfits
Entertainment. Il documentario, come annunciato, presenta filmati
inediti e archivi personali che rivelano come Reeve sia passato da
attore sconosciuto a star del cinema in qualità di supereroe per
eccellenza.
L’attore è poi diventato un
attivista dopo che l’incidente a cavallo lo ha reso tetraplegico e
dipendente da un ventilatore per respirare. Super/Man: The
Christopher Reeve Story è stato uno dei numerosi film
presentati dalla Warner Bros. al CinemaCon, che ha visto la
proiezione di filmati estesi di Furiosa
di George Miller, della saga Horizon
di Kevin Costner, di The
Watchers di Ishana Night Shyamalan, di
Mickey
17 di Bong
Joon-ho e di Beetlejuice
Beetlejuice di Tim Burton.
Al CinemaCon è
stato rivelato un nuovo filmato di The
Watchers, che ci fa capire cosa aspettarci dal debutto
alla regia di Ishana Night Shyamalan. Ad oggi
sappiamo che il film soprannaturale creato dalla figlia del regista
M. Night Shyamalan ruota attorno a degli
sconosciuti intrappolati in una scatola all’interno di una foresta
e che sono osservati da misteriose creature, che sembrano reagire a
qualsiasi cosa facciano. Il nuovo filmato – descritto da ScreenRant – vede la Mina di
Dakota Fanning parlare al suo
pappagallo, dicendogli che sta per uscire e che deve “cercare
di non morire” prima che i due rimangano bloccati nella
foresta.
La sua auto però si blocca e
scompare. Mina finisce poi per trovare una donna che apre una porta
che conduce a una stanza con una finestra a senso unico dove
all’esterno ci sono dei mostri, ma lei non riesce a vederli. Mina
esplora poi una grotta in cui è nascosto un mostro. Il film rivela
anche elementi psicologici, con una donna che crede che il marito
morto sia su uno schermo televisivo prima che qualcuno fugga e
venga apparentemente ucciso.
The
Watchers è già stato presentato come una storia horror
soprannaturale unica, con mostri sconosciuti e luoghi strani.
Questo nuovo filmato, quantomai criptico, enfatizza dunque alcuni
aspetti del film già noti, come la stanza con la finestra a senso
unico e Mina che a un certo punto vaga fuori da questa stessa
stanza. La premessa del film riflette dunque il romanzo da cui è
tratto, scritto da A.M. Shine.
Tuttavia, il filmato introduce anche
nuovi concetti, rivelando che The
Watchers potrebbe avere una svolta più psicologica che
mostruosa. Se da un lato la figlia di Shyamalan potrebbe sfoggiare
un proprio stile cinematografico che la differenzia dal padre,
dall’altro è anche possibile che segua le sue orme presentando un
finale con un plot twist imprevedibile. Se il film avrà un colpo di
scena finale come i film di suo padre, allora lo schermo della TV
che mostra un parente morto potrebbe essere un indizio di ciò che
sta realmente accadendo.
Il film segue Mina, un’artista di 28 anni, che rimane bloccata in
una vasta foresta incontaminata nell’Irlanda occidentale. Quando
Mina trova rifugio, rimane inconsapevolmente intrappolata insieme a
tre sconosciuti che ogni notte vengono osservati e perseguitati da
creature misteriose. Non puoi vederli, ma loro vedono tutto.
The
Watchers vede protagonisti Dakota Fanning (“C’era una volta a Hollywood”,
“Ocean’s Eight”), Georgina Campbell (“Barbarian”,
“Suspicion”), Oliver Finnegan (“Creeped Out”, “Outlander”) e Olwen Fouere
(“L’uomo del Nord”, “Il turista”).
Il film è diretto da Ishana Night Shyamalan ed è
prodotto da M. Night Shyamalan, Ashwin Rajan e Nimitt
Mankad. I produttori esecutivi sono Jo Homewood e Stephen
Dembitzer. Insieme all’esordiente regista, fanno parte del cast
tecnico il direttore della fotografia Eli Arenson
(“Lamb”, “Hospitality”), la scenografa Ferdia
Murphy (“Lola”, “Finding You”), il montatore Job
ter Burg (“Benedetta”, “Elle”) e il costumista
Frank Gallacher (“Sebastian”, “Aftersun”).
La musica è invece di Abel Korzeniowski (“Till”,
“The Nun”).
The
Watchers che uscirà nei cinema internazionali a
partire dal 5 giugno 2024 e in Nord America il
7 giugno 2024. Sarà distribuito in tutto il mondo
dalla Warner Bros. Pictures.
Dopo il
secondo episodio debutterà mercoledì 10 Aprile 2025 il nuovo episodio di
Vanina – Una vice questore a Catania, la serie tv
una coproduzione RTI – PALOMAR. La seconda puntata è sceneggiatura
di Leonardo Marini con la collaborazione di Cristina Cassar Scalia
e tratta dal romanzo “Sabbia nera” di Cristina Cassar Scalia edito
da Giulio Einaudi editore. Il terzo episodio è sceneggiatura
di Leonardo Marini con la collaborazione di Cristina Cassar Scalia
tratta dal romanzo “La logica della lampara” di Cristina Cassar
Scalia edito da Giulio Einaudi editore
La trama del terzo episodi di
Vanina – Una vice questore a Catania
Nel terzo episodio che si intitola
“LA LOGICA DELLA LAMPARA” alla Omicidi giunge un’agitata telefonata
anonima: una ragazza è stata uccisa in un villino, chiusa in una
valigia e buttata in mare. Vanina fiuta subito che non si tratta di
uno dei soliti scherzi telefonici, ma di una cosa seria, e la sua
intuizione è confermata dalla chiamata di Manfredi, che quella
notte ha visto due uomini gettare dalla scogliera una valigia
grossa e pesante.
La valigia è ancora sugli scogli, ma
dentro vi trovano solo un cellulare e una grossa macchia di sangue.
Nel villino indicato nella telefonata anonima come luogo
dell’omicidio, Vanina trova tracce di colluttazione e altre macchie
di sangue. Quella casa è affittata a una certa Lorenza Iannino, che
al momento però risulta irreperibile. Lorenza è (o era) una giovane
avvocata che lavora per lo studio del celebre e potente avvocato
Ussaro. Vanina, anche se non è stato trovato alcun cadavere, è
determinata a scopri
Arriva da Deadline la conferma che
The
Crow – Il Corvo con
Bill Skarsgård nei panni di Eric Draven è stato
posticipato di due mesi. Dopo che la Lionsgate ha modificato il
programma di uscita per molti dei suoi titoli, il film debutterà
nelle sale il 23 agosto. La data di uscita originale era il 7
giugno, lo stesso giorno dell’uscita del sequel Bad Boys:
Ride or Die con Martin Lawrence e
Will Smith.
Bill Skarsgård (IT, John Wick 4) è
The Crow – Il Corvo, il leggendario e iconico
personaggio della graphic novel di James O’Barr, rivisitato in
questa nuova versione cinematografica diretta da Rupert Sanders.
Eric Draven (Skarsgård) e Shelly Webster (FKA
twigs), legati da un amore profondo, vengono brutalmente
uccisi, da una banda di criminali. Di fronte alla possibilità di
salvare Shelly, il suo unico vero amore, sacrificando se stesso,
Eric intraprende una vendetta feroce e senza pietà contro i loro
assassini, viaggiando attraverso il mondo dei vivi e dei morti
determinato a rimettere a posto le cose. The Crow – Il Corvo è in
arrivo prossimamente solo al cinema.
Un nuovo sguardo a Beetlejuice Beetlejuice è
stato rivelato al CinemaCon, anticipando qualcosa in più su ciò che
accadrà dall’atteso sequel. Michael Keaton è ora pronto a
riprendere il suo ruolo in un prossimo sequel, che vedrà anche il
ritorno di Winona Ryder e Catherine
O’Hara, e un nuovo personaggio
interpretato da
Jenna Ortega.
In vista della data di uscita di
Beetlejuice Beetlejuice entro la
fine dell’anno, Warner Bros. svela nuovi filmati del sequel al
CinemaCon. Il filmato mostra Lydia di Ryder e Astrid di Ortega che
partecipano a un funerale prima che Lydia evochi Beetlejuice in una
soffitta. Il personaggio di Keaton esce quindi dalla città in
miniatura come nel film originale. Il filmato presenta un primo
sguardo al personaggio di Monica Bellucci nei panni
della moglie zombificata di Beetlejuice, con Lydia che chiede:
“I vivi e i morti – possono coesistere?” La clip si
conclude con la rivelazione del personaggio di Justin Theroux e con
Beetlejuice che lo spaventa.
Il
visionario filmmaker Tim Burton e l’attore
candidato all’Oscar Michael Keaton tornano a fare squadra per
Beetlejuice
Beetlejuice, l’atteso sequel del pluripremiato
Beetlejuice – Spiritello porcello. Keaton torna nel
suo ruolo iconico accanto alla candidata all’Oscar Winona Ryder (Stranger Things, Piccole
donne) nel ruolo di Lydia Deetz, e alla vincitrice di due Emmy
Catherine O’Hara (Schitt’s
Creek, La sposa cadavere) nel ruolo di Delia Deetz. Si
aggiungono al cast le new entry Justin Theroux (Star
Wars: Episodio VIII – Gli ultimi Jedi, The Leftovers),
Monica Bellucci (Spectre, i film di
Matrix), Arthur Conti (House of the Dragon) al suo debutto
in un lungometraggio, la candidata agli Emmy
Jenna Ortega (Mercoledì, Scream VI) nel ruolo della figlia
di Lydia, Astrid, e il candidato all’Oscar Willem Dafoe (Povere Creature!, Van Gogh –
Sulla soglia dell’eternità).
Burton
dirige il film da una sceneggiatura di Alfred
Gough & Miles Millar
(Mercoledì).La
squadra creativa di Burton che ha lavorato dietro le quinte include
il direttore della fotografia Haris Zambarloukos
(Shark 2 – L’abisso, Assassinio sull’Orient Express) e
diversi suoi collaboratori storici come lo scenografo Mark
Scruton (Mercoledì), il montatore Jay
Prychidny (Mercoledì), la costumista premio Oscar
Colleen Atwood (Alice in Wonderland, Sweeney
Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street), il supervisore
creativo degli effetti delle creature e del trucco speciale
vincitore del Premio Oscar Neal Scanlan
(Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street, Charlie e
la fabbrica di cioccolato), il compositore Danny Elfman
(Big Fish, The Nightmare Before Christmas, Batman), e il
Premio Oscar per le acconciature e il trucco Christine
Blundell (Topsy-Turvy
Sotto-sopra).
Nuove immagini di Horizon:
An American Saga sono stati mostrati al CinemaCon,
rivelando qualcosa in più su cosa aspettarsi dall’epopea western di
Kevin Costner.
Il film in due parti segue un cast di personaggi a metà del 1800,
mentre gli Stati Uniti iniziano la loro espansione verso ovest.
Sarà diviso in due “Capitoli”, ed entrambi i film arriveranno al
cinema più avanti nel 2024.
Warner Bros. ha rivelato nuovi
filmati di Horizon:
An American Saga al CinemaCon, rivelando di più sul
prossimo western. Introdotto da Costner, che ha confermato che i
film si svolgeranno lungo un arco temporale di 12 anni, il filmato
mette in luce l’ampio cast riunito per il progetto, tra cui
Danny Huston, leader di un gruppo di soldati
dell’Unione, Michael Rooker, Sam
Worthington e Luke Wilson, che guida un
gruppo di civili nel loro viaggio. Il filmato mette in luce anche
l’alta posta in gioco del film con le sue molteplici sparatorie e
un bambino che seppellisce una persona cara.
L’epopea western di Costner è in
lavorazione da decenni, con l’attore che ha sviluppato il film come
un unico film nel 1988, prima che si espandesse in una saga in più
parti. Costner recita, dirige, scrive e produce entrambe le parte.
Sebbene il Capitolo 1 e il Capitolo 2 abbiano confermato le date di
uscita, Costner ha precedentemente dichiarato le sue intenzioni di
realizzare quattro film dal concetto originale.
Il nuovo filmato mostrato sottolinea
i rischi che Kevin Costner
sta correndo con Horizon, creando un’enorme saga che si svolge in
più di un decennio di tempo. Tuttavia, ha già dimostrato di essere
un regista di talento con Balla coi lupi. Il fatto
che questo sia stato un suo progetto appassionato fin dalla fine
degli anni ’80 significa che rifletterà una storia che ha sempre
voluto raccontare e che potrà finalmente rappresentarla sul grande
schermo come ha sempre desiderato.
Sappiamo che il film sarà presentato in anteprima al Festival di
Cannes 2024.
Secondo la sinossi ufficiale del
film, Horizon:
An American Saga esplorerà un periodo di oltre un decennio
di espansione nel West americano prima e dopo la guerra civile. Non
è stato ancora rivelato nulla sul personaggio di Costner o su
nessuno dei personaggi secondari, ma il film vanta un cast
impressionante. Il film è diviso in due parti, Horizon: An
American Saga – Capitolo 2 anche dovrebbe debuttare nel
2024.
Il filmato di Mickey
17 mostrato al CinemaCon rivela qualcosa di più
sul misterioso film di fantascienza di Bong
Joon-ho con
Robert Pattinson. Il nuovo film del regista di
Parasite è
basato sul libro di Edward Ashton, Mickey 7, che
segue le vicende di un impiegato sacrificabile inviato in una
spedizione per colonizzare il pianeta ghiacciato Niflheim, e dopo
che ogni iterazione di Mickey muore, un nuovo corpo viene
rigenerato con la maggior parte i suoi ricordi intatti. Oltre a
Pattinson nel ruolo dell’omonimo personaggio, il cast include anche
Naomi Ackie,
Steven Yeun,
Toni Collette e
Mark Ruffalo.
Ora, al CinemaCon 2024 Warner Bros.
ha presentato il nuovo filmato di Mickey
17 che inizia con una nave nello spazio e un
pianeta sullo sfondo. La mano di Mickey viene tagliata mentre è
fuori a fare una passeggiata nello spazio. È in un tubo in stile
MRI e gli viene detto che stanno facendo letture dei suoi ricordi e
del suo corpo per renderlo “sacrificabile” per aiutare a ricreare
il suo corpo in seguito. Muore in diversi modi, incluso ucciso da
un orso. Una volta, Mickey si sveglia e vede un duplicato di se
stesso e urla, e uno di loro cerca di uccidere l’altro.
Mickey
17 è molto atteso dato che è il nuovo lavoro di
Bong
Joon-ho dopo Parasite,
che ha vinto il premio Oscar come miglior film nel 2020. Essendo un
film di fantascienza, dovrebbe essere un drastico cambio di ritmo
rispetto a Parasite.
Spiegando il motivo del cambio di titolo rispetto al romanzo, Bong
dice: “L’ho ucciso altre 10 volte”. Il regista ha anche
minimizzato gli elementi di fantascienza, dicendo: “È la storia
di un uomo semplice che finisce per salvare il mondo. È difficile
dire fantascienza, è una storia umana”.
Di cosa parla Mickey
17?
Questo nuovo progetto del regista
sudcoreano, successivo a Parasite, è tratto dal romanzo di
Edward Ashton del 2022, descritto dalla casa
editrice St. Martin Press come un thriller cerebrale high-concept
facente parte di quel filone di film come “The
Martian” e “Dark Matter“. InMickey
17 Pattinson interpreta qui un “sacrificabile”, ovvero un
dipendente usa e getta di una spedizione umana inviata a
colonizzare un pianeta ghiacciato, che improvvisamente si rifiuta
però di lasciare che il suo clone sostitutivo prenda il suo
posto.
Oltre che una semplice immagine e un
breve teaser, ad oggi non è stato mostrato altro del film, su
cui vige dunque un certo mistero. Sappiamo però che nel cast vi
sono anche gli attori Naomi Ackie, Steven Yeun, Toni Collette e Mark Ruffalo. Bong, oltre ad aver scritto e
diretto, produce anche il film attraverso la sua società Offscreen.
Con la data d’uscita di Mickey
17 fissata al 31 gennaio 2025, non resta
dunque che attendere maggiori informazioni e qualche nuovo
materiale promozionale.
Nuovi filmati offrono uno sguardo
più ravvicinato alla storia di Furiosa: A Mad
Max Saga. Il film in uscita è il quinto capitolo della
serie e un prequel diretto di Mad Max: Fury Road,
rendendolo il primo film della serie ad avere un senso di
continuità più rigoroso rispetto agli altri. Segue Anya
Taylor-Joy nel ruolo principale di una
versione più giovane della futura Imperatrice, interpretato da
Charlize Theron in Fury Road. Il
cast del film comprende anche Chris
Hemsworth, Angus Sampson, Nathan
Jones e Tom Burke.
Screen Rant era presente al
CinemaCon di Las Vegas, dove sono state proiettate alcune scene del
prossimo Furiosa: A Mad Max Saga. Il filmato sarà
diviso in tre capitoli: “L’inizio della sua odissea”, “Il
risveglio del guerriero” e “Cavalca nella vendetta”. Il primo
mostrava Furiosa che ricordava sua madre e poi incontrava il
cattivo di Hemsworth, Dementus, in un campo prima
che sua madre venisse uccisa davanti ai suoi occhi. Più tardi,
Dementus la cede a Immortan Joe. Il secondo mostrava una lunga
sequenza di camion simile a quelli che abbiamo visto in Fury Road.
Il terzo ha rivelato acrobazie, comprese scene in moto e i seguaci
di Joe che si muovono attraverso le rocce delle montagne con delle
carrucole.
Questo filmato rivela che i
collegamenti del nuovo film con Mad Max: Fury Road
saranno abbastanza profondi. Oltre al cast di
Furiosa che vede il ritorno del personaggio del
titolo e di diverse star originali, il cattivo di quel film,
Immortan Joe (ora interpretato da Lachy Hulme
anziché dal defunto Hugh Keays-Byrne), è ancora un
attore importante nella trama. Ciò ha senso, dato che l’Imperatrice
era al suo servizio durante la sequenza temporale di quel film,
anche se il fatto che Dementus fosse prima in possesso di Furiosa è
un nuovo dettaglio.
Quanto mostrato al CinemaCon rivela
anche che gran parte del film coinvolgerà trame e personaggi
originali. Anche se non è chiaro quanto apparirà la madre di
Furiosa nel film, sembra che lei abbia una grande
influenza sul primo capitolo. Anche la connessione del personaggio
con Dementus si rivelerà probabilmente ancora più complicata e
pericolosa di quanto sia stato ancora rivelato, poiché è possibile
che l’uomo stia costruendo il proprio culto post-apocalittico che
potrebbe rivaleggiare con quello di Immortan Joe.
Nel complesso, sembra che Furiosa: A Mad
Max Saga sarà una miscela di vecchio e nuovo.
Tuttavia, non sembra lesinare sulle scene d’azione tipiche di
George Miller. Mentre alcuni elementi
rifletteranno necessariamente ciò che accadrà nel futuro della
sequenza temporale del personaggio durante Fury Road, altri
sembrano del tutto freschi e nuovi, inclusi i guerrieri della
teleferica, che forniranno una nuova dimensione allo svolgimento
dell’azione.
Furiosa: A Mad Max Saga, la
trama
Mentre il mondo crolla, la giovane
Furiosa viene rapita dal Luogo Verde di Molte Madri e cade nelle
mani di una grande orda di motociclisti guidata dal signore della
guerra Dementus. Attraversando la Zona Desolata, si imbattono nella
Cittadella presieduta dall’Immortan Joe. Mentre i due Tiranni
combattono per il dominio, Furiosa deve sopravvivere a molte prove
mentre mette insieme i mezzi per ritrovare la strada di casa.
Un nuovo sguardo al film
Superman con David
Corenswet è stato rivelato al CinemaCon di
quest’anno, offrendo un altro assaggio dell’universo DC di James
Gunn. Warner Bros. Discovery sta
ricominciando da capo quando si tratta di gestire un universo
cinematografico basato su DC Comics, con l’aiuto di Gunn e
Peter Safran come co-CEO di DC Studios. Uno dei
momenti più attesi del Capitolo 1, “Gods and
Monsters”, è il nuovo film di Superman.
Mentre il film Superman di
Gunn è attualmente in fase di riprese, il riavvio dell’Universo DC
è riuscito a intrufolarsi a sorpresa all’evento CinemaCon in corso
a Las Vegas. Durante la presentazione della Warner Bros. Discovery
a cui ha partecipato Screen Rant, è stato mostrato un
video di Gunn in cui anticipava che il cast di Superman sarà al
CinemaCon l’anno prossimo per pubblicizzare la “Summer Of
Superman”, rivelando anche il logo del film in dettaglio.
Il logo del film Superman è
stato descritto come rosso e giallo brillante, simile al design
rivelato nel logo del costume rilasciato in precedenza dal regista.
Inoltre, Gunn ha detto: “Non vedo l’ora di essere a Las Vegas
con tutti voi l’anno prossimo mentre diamo il via all’estate di
Superman”.
When James
Gunn came on screen for a video message for
#CinemaCon, with it came a clear and bright look at the new
Superman logo. He said he can't wait to work with theaters to kick
off the "summer of Superman" in 2025. It was a finalized version of
this little concept James Gunn… pic.twitter.com/of06AINcjN
Superman, tutto
quello che sappiamo sul film di James Gunn
Superman,
scritto e diretto da James Gunn, non
sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che
incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a
Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e,
potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che
esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo
metaumano del DCU). Il casting ha
portato alla scelta degli attori David Corenswet
e Rachel
Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel
casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi,
Anthony Carrigan,
Nicholas Hoult e Nathan Fillion.
Il film è stato anche descritto come
una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
“Superman è il vero fondamento
della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman
è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei
personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei
film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn
durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo
l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico
potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e
giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio
2025.
Direttamente dal CinemaCon, arrivano
delle immagini del Merchandise ufficiale di Deadpool &
Wolverine, in cui possiamo finalmente vedere il
Wolverine di Hugh Jackman
indossare il suo iconico costume completo di maschera!
— The Movie Podcast @ CinemaCon (@TheMoviePodcast)
April 9, 2024
Tutto quello che sappiamo su
Deadpool & Wolverine
Deadpool &
Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia
dell’atteso progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool &
Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da
parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano
svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce recente afferma che anche
Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora
segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki,
incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool &
Wolverineuscirà nei cinema il 26 luglio
2024.
È arrivato il primo trailer del film
Joker:
Folie à Deuxl’attesissimo sequel del
Joker del 2019 che dopo aver vinto il Leone d’Oro alla
Mostra del cinema di Venezia si presentò con 11 candidature agli
Oscar, vincendo nelle categorie Miglior attore (Joaquin
Phoenix) e Miglior colonna sonora (Hildur
Guðnadóttir). Questo nuovo film, in arrivo al cinema dal
4 ottobre, vede Phoenix riprendere i panni
dell’iconico antagonista di Batman per dividere la scena con la
Harley Quinn di Lady Gaga.
Joker: Folie à Deux, quello che
sappiamo sul film
Joker:
Folie à Deux presenterà il ritorno di Joaquin Phoenix nel ruolo del cattivo DC
Joker. Il sequel presenterà anche il ritorno della Sophie di
Zazie Beetz insieme ai nuovi arrivati
Brendan
Gleeson,
Catherine Keener, Jacob Lofland e Harry Lawtey. Nel
cast c’è anche Lady Gaga che darà vita a
Harley Quinn. I dettagli della trama sono ancora per lo più
nascosti, ma sappiamo che la maggior parte del film si svolgerà ad
Arkham Asylum e conterrà significativi “elementi
musicali”.
Rumors recenti hanno anche suggerito che la versione di
Gaga su Harley Quinn avrà un ruolo più importante di quanto
originariamente riportato, con la storia che si svolge interamente
dal suo punto di vista.
Il film di Todd Phillips del 2019 è stato un successo sia
di critica che commerciale con un incasso mondiale di oltre 1
miliardo di dollari al botteghino, rendendolo il film con il
maggior incasso di tutti i tempi. Ha ricevuto riconoscimenti da
numerosi importanti enti premiati, tra cui due Oscar e due Golden
Globe, sia per il miglior attore che per la miglior colonna sonora.
Il sequel di Joker
sarà conosciuto come un progetto Elseworlds,
secondo il co-presidente dei DC Studios James Gunn. I film con questa denominazione
sono al di fuori della continuità principale del DCU. Altri progetti
Elseworlds includono The
Batman – Parte II e la serie ThePenguin.
L’uscita in sala del sequel è attualmente fissata al 4
ottobre 2024.