Sir Ian McKellen vorrebbe tornare a
interpretare Gandalf. A marzo, abbiamo saputo che
un nuovo film del franchise
Il Signore degli Anelli: The Hunt for Gollum sarebbe
uscito nei cinema nel 2026, con Andy Serkis a bordo per dirigere e
riprendere il ruolo di Gollum. Anche il regista della trilogia
originale Peter Jackson e i suoi partner di
sceneggiatura Fran Walsh e Philippa
Boyens torneranno come produttori e “saranno coinvolti
in ogni fase del percorso” secondo David
Zaslav, CEO di Warner Bros. Discovery. Il
titolo provvisorio del film è
Il Signore degli Anelli: The Hunt for Gollum, che
dovrebbe dare un’idea abbastanza chiara di ciò su cui si
concentrerà la storia.
Questo periodo di tempo è menzionato
nei libri, con Gandalf e Aragorn che tentano di rintracciare Gollum
prima che cada nelle mani di Sauron. Nei film, il mago dice di aver
“cercato ovunque la creatura Gollum“, ma “il Signore
Oscuro lo ha trovato per primo“. Nei libri, Aragorn rivela di
essere riuscito a catturare Smeagol (“mi ha morso… e non sono
stato gentile“) vicino alle Paludi Morte, ma non è riuscito a
ottenere da lui alcuna informazione.
Avevamo dato per scontato che gli
attori più giovani sarebbero stati scelti per questi ruoli, ma
sembra che Sir Ian McKellen sia stato in contatto con lo
studio per un potenziale ritorno nei panni di Gandalf, anche se non
ha ricevuto un’offerta ufficiale.
“Non mi rado da mesi“, dice
l’attore veterano al LA Times. “Ma non c’è una
sceneggiatura, non c’è un’offerta, non c’è un piano.” McKellen
aggiunge che potrebbe essere interessato, prima di aggiungere con
una risatina: “Se dovessi essere vivo“.
Ian McKellen è
ancora nel fiore della sua carriera, a 85 anni, e la tecnologia
anti-invecchiamento ha fatto molta strada da quando lo abbiamo
visto come un Magneto più giovane in X-Men: Conflitto
finale. A seconda dell’entità del ruolo di Gandalf, non
c’è dubbio che non potrebbe indossare ancora una volta il cappello
a punta e il bastone.
Intanto, a parte alcune
illustrazioni promozionali, dobbiamo ancora vedere la maschera di
Wolverine fedele ai fumetti che indosserà Hugh Jackman,
anche se ci è stato assicurato che lo farà ad un certo punto del
film.
Ci sono buone probabilità che i
Marvel Studios conservino la grande
rivelazione per quando il pubblico si siederà a guardare il trequel
al cinema il mese prossimo, ma grazie a un paio di statue a
grandezza naturale che sono state avvistate a Roppongi
Hills in Giappone, abbiamo probabilmente il nostro sguardo
più dettagliato, per ora, a Logan nel suo costume completo.
“I Marvel Studios presentano il loro
errore più significativo fino ad oggi: Deadpool e Wolverine. Un
svogliato Wade Wilson fatica nella vita di tutti i giorni. I suoi
giorni da mercenario moralmente flessibile, Deadpool, sono alle
spalle. Quando il suo pianeta natale si trova ad affrontare una
minaccia alla sua esistenza, Wade deve, con riluttanza, vestirsi di
nuovo con un ancora più riluttante… riluttante? Più riluttante?
Deve convincere un riluttante Wolverine- ah cazzo. Le sinossi sono
così dannatamente stupide.”
Tutto quello che sappiamo su
Deadpool & Wolverine
Deadpool &
Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free
Guy e
The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso
progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool &
Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da
parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano
svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce recente afferma che anche
Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The
Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un
recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente
Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool &
Wolverineuscirà nei cinema il 26 luglio
2024.
In occasione del Festival
Internazionale del Film d’Animazione di Annecy, Terry
Gilliam è stato insignito del Cristal award
onorario e ha tenuto una masterclass sui suoi lavori di
animazione.
“Sapete quanto tempo mi ci è voluto
per ottenere questo fottuto premio… Finalmente mi hanno fatto
entrare… penso che sappiano che potrei non essere presente l’anno
prossimo”, ha scherzato il regista mentre riceveva il trofeo. Il
festival francese dell’animazione, che si svolgerà dal 9 al 14
giugno, accoglierà quest’anno quasi 16.000 professionisti
dell’animazione, molti dei quali alla ricerca della loro prossima
commissione.
Terry Gilliam ha
suscitato un applauso da parte del giovane pubblico stipato nel
teatro da 1.000 posti del complesso culturale Bonlieu di
Annecy per la masterclass, quando ha rivelato che, a parte
il premio onorario, la ragione principale per cui era al festival
era quella di scovare talenti per il suo prossimo film.
“Sto cercando un ragazzo o una
ragazza, un uomo o una donna, qualunque sia la parola corretta, o
adulto o ‘adulta’… Ho incontrato proprio ieri sera delle persone
molto interessanti. Sto cercando di fare qualcosa che non è il mio
stile di animazione… in parte è in stop motion, in parte sarà
digitale… Annecy ha alcuni dei più grandi animatori del pianeta,
quindi sono qui solo per incontrare persone”.
Il film in questione è la commedia
biblica The Carnival at the End of Days, che Gilliam intende
girare il prossimo gennaio con Johnny Depp,
Jeff Bridges, Adam Driver e Jason
Momoa nel cast, secondo nuovi dettagli rivelati dal
regista nel corso di un’intervista con la rivista francese Premiere
la settimana scorsa.
Depp, già apparso in
Paura e delirio a Las Vegas (1998) e
Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo
(2009), interpreterà Satana, che in un’inversione di ruoli, si
ritrova a cercare di salvare l’umanità di fronte a un minaccioso
Dio punitivo interpretato da Jeff Bridges.
Interrogato durante la masterclass sui suoi prossimi progetti,
Gilliam ha riconfermato che il film è in lavorazione: “A quanto
pare ho letto sulla rivista Premiere, che credo sia una rivista
francese, che sto facendo un film con Johnny Depp, Jeff Bridges e
Adam Driver… Tornerò l’anno prossimo e vedremo se ho mentito o
no“.
Disney+ ha diffuso il trailer ufficiale della
terza stagione di The
Bear, la serie comedy FX di successo, acclamata dalla
critica e premiata agli
Emmy® Award, che arriverà il 14
agosto sulla piattaforma streaming in Italia, con tutti gli episodi
disponibili al lancio.
https://www.youtube.com/watch?v=VhmjLJCoOIU
The
Bear è prodotto da Christopher Storer, Joanna
Calo, Hiro Murai, Nate Matteson e Josh Senior. La commedia
drammatica è interpretata da
Jeremy Allen White, Edebiri, Moss-Bachrach, Abby Elliott,
Lionel Boyce, Liza Colón-Zayas, Edwin Lee Gibson e Matty
Matheson. La seconda stagione ha inoltre introdotto nuovi
personaggi interpretati da una schiera di ospiti all-star, tra cui
Jamie Lee Curtis,
Sarah Paulson,
Will Poulter,
Olivia Colman, John Mulaney, Molly Gordon e Bob
Odenkirk.
“L’ultima stagione ha seguito
Carmen ‘Carmy’ Berzatto, Sydney Adamu e Richard ‘Richie’ Jerimovich
mentre lavoravano per trasformare il loro lugubre locale di panini
in un posto di livello superiore“, si legge nella logline.
“Mentre riducono il ristorante all’osso, la squadra intraprende
un viaggio di trasformazione, ognuno costretto a confrontarsi con
il passato e a fare i conti con chi vuole essere in
futuro“.
The Bear – terza stagione, la trama
La ricerca dell’eccellenza culinaria
spingerà la squadra a raggiungere nuovi livelli e metterà in
evidenza i legami che tengono unito il ristorante. Man mano che il
team si allarga, ognuno di loro si sforzerà per migliorarsi nel
proprio ruolo. Il settore della ristorazione non è mai un
terreno solido e con questo panorama in continua evoluzione
arriveranno nuove sfide e opportunità. I nostri chef hanno imparato
che ogni secondo è importante, ma in questa stagione il pubblico
scoprirà se hanno la stoffa per arrivare al giorno successivo.
Da tempo si vocifera che la star di
Jessica Jones, Krysten
Ritter, tornerà nel MCU. L’opinione prevalente in rete
è che vedremo l’attrice in Daredevil:
Born Again. Un tempo She-Hulk:
Attorney at Law ed Echo
sembravano altre buone possibilità ed è stato ampiamente riferito
che la Ritter è stata vicina a girare un cameo per quest’ultimo,
che è stato però scartato quando il progetto è diventato una serie
standalone dell’etichetta “Marvel
Spotlight”.
Dopo le deludenti seconde e terze
stagioni della serie solista di JessicaJones, i fan non vedono l’ora che la Ritter abbia
un’altra possibilità grazie ai Marvel Studios. Secondo lo scooper @MyTimeToShineH, Ritter ha incontrato i Marvel Studios per tornare nel
ruolo e, al momento, si prevede che ciò avverrà nella seconda
stagione di Daredevil:
Born Again. In altre parole, Ritter non ha ancora
girato nulla per i nove episodi che verranno lanciati su Disney+ il prossimo marzo.
Ritter ha recentemente evitato di pronunciarsi su un possibile
ritorno in Daredevil:
Born Again o in qualsiasi altro progetto imminente del
MCU, ma saremmo scioccati se alla
fine il suo ritorno non si verificasse, vista la richiesta dei fan.
La serie dell’Uomo senza Paura sembra ancora il posto migliore per
far sì che ciò avvenga, perché siamo sicuri che Matt avrà bisogno
del suo aiuto nella sua guerra contro il sindaco Fisk. Per il
momento, tuttavia, sembra che il ritorno di Jessica
Jones si farà attendere parecchio.
Una scena della serie The Defenders, con Jessica Jones, Iron Fist,
Daredevil e Luke Cage
Cosa sappiamo su Daredevil: Born
Again?
Lo sceneggiatore di The
Punisher, Dario Scardapane, è salito a bordo come nuovo
showrunner della serie Daredevil:
Born Again, le cui riprese sono concluse da poco. I
dettagli specifici della trama sono ancora nascosti, ma sappiamo
che Daredevil:
Born Again vedrà Matt Murdock/Daredevil
(Charlie
Cox) confrontarsi con la sua vecchia nemesi
Kingpin (Vincent
D’Onofrio), che abbiamo visto tornare di corsa a New
York nel finale di stagione di Echo. È probabile che Fisk sia in corsa per
la carica di sindaco di New York o che sia già stato nominato a
tale carica quando la storia prenderà il via.
Non è previsto che la serie
Daredevil:
Born Again si protragga per i 18 episodi inizialmente
annunciati. Secondo una recente indiscrezione, la serie dovrebbe
andare in onda per 9 episodi prima di fare una pausa a metà
stagione. Daredevil:
Born Again non ha ancora una data di uscita
ufficiale, ma è ancora inserita nel calendario aggiornato della
Disney per il 2024.
È da un po’ che si sente dire che i
Marvel Studios potrebbero progettare un film
sui Midnight Sons, e ora potremmo avere un’idea
più precisa dei personaggi che comporranno la squadra quando il
progetto inizierà finalmente a prendere forma. Anche se un film su
Midnight Sons non è ancora stato annunciato
ufficialmente, i Marvel Studios potrebbero infatti
facilmente riunire il loro roster di personaggi
soprannaturali/magici per un evento di squadra, ora che ce ne sono
così tanti in circolazione.
Nel corso degli anni, diversi
personaggi hanno fatto parte o sono stati associati alla squadra
nei fumetti, ma secondo Alex Perez di The Cosmic Circus,
la formazione del MCU includerà molto probabilmente:
Wong, Moon
Knight, Ghost Rider, Blade, Werewolf by Night e
Man-Thing. “Altri nomi che ho sentito, dal più
al meno probabile, sono Black Knight, Scarlet Scarab, Elsa
Bloodstone, Dr. Strange e persino Agatha Harkness. Ma se dovessi
indovinare quanti membri mi aspetto per questa squadra, direi tra i
6 e i 9 membri“, ha aggiunto Perez.
Moon Knight sembra ad oggi il più
probabile, dato anche che in
una recente intervista la star di Moon
KnightOscar Isaac si era detto interessato a
riprendere il suo ruolo per un progetto sui Midnight
Sons. “Ho pensato che ci fosse un’opportunità
interessante con Midnight Suns. Ci sono personaggi così
interessanti e ora che abbiamo gettato le basi per capire chi sono
Marc, Steven e Jake, potrebbe essere un’opportunità interessante
vederlo come parte di una squadra e quale sarebbe la dinamica.
Quindi penso che sarebbe eccitante, credo che per me, spero proprio
che ci sia spazio per esplorare questa possibilità“.
Il Moon Knight interpretato da Oscar Isaac nel MCU
Chi sono i Midnight Sons?
I Midnight Sons
sono una squadra fittizia di supereroi soprannaturali apparsi nei
fumetti americani pubblicati dalla Marvel Comics.
Comprendente i Ghost Riders Danny Ketch e Johnny Blaze, Blade e
Morbius, la squadra originale si è formata per la prima volta
come parte dell’arco narrativo Rise of the Midnight Sons,
culminando nella prima apparizione completa della squadra in
Ghost Rider (vol. 6).
In seguito al successo dei
crossover, la Marvel ha marchiato
tutte le storie che coinvolgevano il gruppo con un’impronta
familiare e un trattamento di copertina distinti, che sono durati
dal dicembre 1993 all’agosto 1994. La squadra è stata ripresa più
volte con personaggi diversi, ma i membri più frequenti sono
Morbius, Blade e almeno un Ghost Rider.
È stata confermata la presenza di
diverse varianti di Deadpool in Deadpool &
Wolverine, tra cui Dogpool, Headpool e
Kidpool, mentre la presenza di Lady
Deadpool è rimasta a lungo incerta. Il
teaser Best Friends Day, però, ha offerto un
primo rapido sguardo alle gambe di quella che sembra essere proprio
Lady Deadpool, che quindi sembra ora certo comparirà all’interno
del prossimo sequel dei Marvel Studio.
Le speculazioni sul fatto che
Taylor Swift – di cui si è parlato anche per il
ruolo di
Dazzler –
possa essere stata scritturata per il ruolo di Lady Deadpool
sono aumentate quando la megastar del pop è stata avvistata insieme
a Ryan Reynolds,
Hugh Jackman e al regista Shawn Levy al
MetLife Stadium per la partita Kansas City Chiefs vs. New York
Jets. Tuttavia, anche la moglie di Reynolds, Blake Lively, è un’altra possibile candidata
al ruolo secondo i fan.
Tuttavia, secondo l’insider MTTSH, Deadpool &
Wolverine non vedranno la partecipazione di Dazzler,
Blake Lively o Taylor Swift, poiché quest’ultima “si sta
muovendo su altri grandi franchise”. È però interessante
notare che anche il recente aggiornamento fornito da Atlanta
Filming, che ha
condiviso su Instagram un post in cui si riportano alcuni
messaggi tra i quali spicca quello che suggerisce la presenza di
una versione femminile di Wolverine, forse interpretato da
Taylor Swift.
Un’altra voce che sembra aver preso
piede in rete (anche se non siamo sicuri della fonte, quindi è
meglio non dare troppo peso a questa notizia) è che Lady Deadpool
sarà in realtà una variante di Vanessa Carlyle, la
donna amata da Deadpool interpretata da Morena
Baccarin. Non siamo sicuri di come possa funzionare, ma se
non sarà la Swift o la Lively, il ruolo di un volto familiare dei
primi film avrebbe senso. Ad ogni modo, tra poco più di un mese,
quando Deadpool &
Wolverine sarà in sala, potremo scoprire la verità su
questo misterioso personaggio.
Deadpool &
Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free
Guy e
The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso
progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool &
Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da
parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano
svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce recente afferma che anche
Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The
Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un
recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente
Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool &
Wolverineuscirà nei cinema il 26 luglio
2024.
Il leggendario attore e comico
Dick Van Dyke è entrato nella storia, vincendo il
premio Daytime Emmy 2024 come guest star in una serie drammatica
diurna grazie alla sua partecipazione a “Days of Our
Lives” della Peacock. A 98 anni, Van Dyke è l’attore più
anziano ad aver vinto un Emmy. “Mi sento come una spia della
televisione notturna”, ha scherzato Van Dyke. “Sono il
candidato più anziano della storia. Non posso crederci. Ho
interpretato vecchi per tutta la vita. Se avessi saputo che sarei
vissuto così a lungo, mi sarei preso più cura di me
stesso!“.
Van Dyke, come riportato da Variety, ha detto di essersi
“divertito moltissimo” in “Days of Our Lives” e
che durante una scena seria ha iniziato a ridere e ha “mandato
a monte il colpo”. “Ho 98 anni, ci credete? Questo è il
coronamento di 80 anni nel mondo del lavoro. Vi amo, Dio vi
benedica“, ha aggiunto l’attore, divenuto parte integrante
dell’immaginario culturale grazie soprattutto al suo ruolo in
Mary Poppins, dove interpretò lo spazzacamino Bert e il
direttore della banca di Londra, il signor Dawes.
In uno speciale arco narrativo in
quattro parti, Dick Van Dyke è apparso su
“Days of Our Lives” come “Mystery Man/Timothy Robicheaux”.
Ecco come è stato descritto: “Van Dyke interpreta un uomo del
mistero, uno smemorato. Marlena (Diedre Hall) ha il compito di
aiutare il personaggio di Van Dyke a colmare le lacune della sua
memoria. Per farlo, chiede aiuto a John Black e Steve Johnson
(Stephen Nichols). Tra un esercizio di memoria e l’altro,
potrebbero esserci uno o due numeri musicali“.
Nell’ottenere tale premio
Dick Van Dyke ha battuto una rosa di candidati che
comprendeva Linden Ashby nel ruolo di Cameron
Kirsten, “The Young and the Restless” (CBS);
Ashley Jones nel ruolo della dottoressa Bridget
Forrester, “The Bold and the Beautiful” (CBS);
Alley Mills nel ruolo di Heather Webber,
“General Hospital” (ABC); e Guy Pearce nel ruolo di Mike Young,
“Neighbours” (Amazon Freevee).
Le telecamere stanno ancora girando
sul set del reboot di Superman
di James
Gunn e anche se il regista ha detto che non
saranno presenti al Comic-Con, speriamo che qualcosa del film venga
comunque condiviso nella Sala H (il padiglione di San Diego dove si
svolgono i panel dedicati al cinema).
Un teaser trailer è possibile, anche
se un po’ improbabile, ma con un breve video i DC Studios
potrebbero ribaltare lo scetticismo nato dalla condivisione della
prima foto ufficiale di David Corenswet
nei panni dell’Uomo di domani.
Nel frattempo, il ciak usato sul set
(che si può vedere
qui) di di Superman è stato rivelato
e mette quel nuovo logo accattivante in primo piano e al centro.
Ispirato a Kingdom Come e ad alcune delle prime
avventure dei fumetti dell’eroe, costituisce un’immagine
sorprendente.
Sebbene questo logo sia stato
utilizzato nel crossover Crisis on Infinite Earths di The
CW quando Brandon Routh lo indossò per
interpretare una versione precedente di Clark Kent di
Superman Returns, quegli spettacoli televisivi DC
non erano esattamente mainstream. Di conseguenza, molti spettatori
che non sono lettori di fumetti vedranno questl logo per la prima
volta quando verrà distribuito Superman.
“Si concentra su Superman che
bilancia la sua eredità kryptoniana con la sua educazione
umana”, ha detto in precedenza il co-CEO della DC Studios
Peter Safran del film in uscita. “Superman
rappresenta la verità, la giustizia e lo stile americano. È gentile
in un mondo che considera la gentilezza antiquata.”
James Gunn ha
aggiunto: “È un vecchio pezzo grosso. È un ragazzo di campagna
del Kansas che è molto idealista. La sua più grande debolezza è che
non ucciderà mai nessuno, [e] non vuole ferire anima viva. E mi
piace quella sorta di bontà innata di Superman come sua
caratteristica distintiva.”
Superman, tutto
quello che sappiamo sul film di James Gunn
Superman,
scritto e diretto da James Gunn, non
sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che
incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a
Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e,
potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che
esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo
metaumano del DCU). Il casting ha
portato alla scelta degli attori David Corenswet
e Rachel
Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel
casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi,
Anthony Carrigan,
Nicholas Hoult e Nathan Fillion. Sean Gunn, María
Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio,
Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il
cast.
Il film è stato anche descritto come
una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
“Superman è il vero fondamento
della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman
è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei
personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei
film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn
durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo
l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico
potrà seguire e conoscere attraverso film, animazione e
giochi”.
I Marvel Studios hanno annunciato per
la prima volta l’intenzione di realizzare un reboot dei Fantastici
Quattro nel 2019. La pandemia COVID-19 e la decisione del regista
di Spider-Man:
No Way HomeJon Watts di abbandonare il
progetto hanno però rallentato le cose, ma sappiamo che il
film The
Fantastic Four arriverà finalmente in sala l’anno
prossimo. Matt Shakman di WandaVision
sarà al timone del progetto e una prima immagine promozionale ha
confermato che il film si svolgerà negli anni ’60… e in un’altra
realtà.
I fan si sono a lungo chiesti come i
Marvel Studios avrebbero introdotto
la Prima Famiglia Marvel, con la teoria prevalente
che avrebbero potuto acquisire i loro poteri durante il Blip.
Invece, a quanto pare, proverranno da un’altra Terra. Questo,
naturalmente, non significa che alla fine non si faranno strada in
un ambiente più familiare agli spettatori. Secondo Alex Perez di
The Cosmic Circus, infatti, “i Fantastici Quattro saranno
protagonisti della
Saga del Multiverso e di Secret Wars“.
Inoltre, Perez aggiunge che: “Il
film sarà anche un’aggiunta fondamentale al MCU e mostrerà quanto il nostro
Multiverso possa essere pericoloso”. È possibile che Galactus
diventi una minaccia multiversale e che, se il mondo della squadra
viene distrutto da lui o da un’Incursione, il team si debba aprire
alla possibilità di trovare una nuova casa nella stessa realtà dei
Vendicatori. D’altronde, è difficile credere che il
film The Fantastic
Four resti un’opera a sé stante all’interno della Saga
del Multiverso, per cui è estremamente probabile che sia solo
l’inizio del viaggio per i quattro personaggi.
Si è poi già sentito parlare di come
Avengers:
Secret Wars fungerà da soft reboot per il MCU, ovvero la realtà potrà essere
riscritta per far sì che i Fantastici Quattro – e gli X-Men –
abbiano sempre fatto parte della (nuova) Sacra Timeline. Sembra il
modo più semplice per aggiungerli al mondo abitato da eroi come
Spider-Man e Capitan America. Certo, dovremo aspettare ancora un
poì per vedere come tutto ciò si svolgerà, ma sembra che siamo un
passo più vicini al fatto che gli Eroi più potenti della Terra
condividano lo schermo con i Fantastici Quattro.
The Fantastic
Four: quello che c’è da sapere sul film
Il film è atteso al cinema
il 25 luglio 2025. Come al solito con la
Marvel, i dettagli
della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i The
Fantastic Four sono astronauti che vengono trasformati
in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello
spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino
a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e
futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e
lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può
trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare.
E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato
in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del
corpo, che gli conferiscono una super forza.
Al momento circolano voci su una
possibile ambientazione nel passato del film, indicativamente negli
anni Sessanta, stando all’aspetto delle prime immagini ufficiali ad
oggi rilasciate. Ci sono però anche rumor sul fatto che il film
potrebbe essere ambientato in una realtà diversa da quella di Terra
616. Ad oggi sappiamo poi che l’attrice Julia
Garner è stata scelta per interpretare
Shalla-Bal nella sua versione Silver Surfer, presenza che
sembrerebbe confermare anche quella di Galactus
come villain principale. Franklyn e
Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero
comparire nel film, mentre Dottor Destino potrebbe
avere un semplice cameo nel finale.
Avengers:
Endgame possiede ad oggi un punteggio pari al 94% su
Rotten Tomatoes, con oltre 550 recensioni. Tuttavia, poiché negli
ultimi anni molti critici si sono rivolti contro i film di
supereroi, si è assistito a un aumento dei discorsi sulla
“stanchezza da supereroi” e a una critica generale,
spesso eccessiva, nei confronti di questo genere. Tuttavia, una
persona che non intende tollerare che il film del 2019 venga
demolito in alcun modo è la cantante e conduttrice di talk show
Kelly Clarkson.
In un nuovo video pubblicato sul canale YouTube del Kelly Clarkson
Show, la vincitrice di American Idol risponde alle recensioni
negative di Letterboxd. Nel caso di Avengers:
Endgame, non ne ha voluto sapere. “Chi ha fatto
una recensione negativa?” si è chiesta la Clarkson prima di
prendere in giro i critici: “Sono solo queste grandi cose
epiche della Marvel. Questi grandi film epici
sui supereroi. I fan li amano. Non tutto deve essere come Le ali
della libertà“.
La recensione si riferiva anche al
giudizio negativo di Martin Scorsese sugli adattamenti dei fumetti,
al quale Clarkson ha risposto: “Non c’è niente di male nelle
giostre dei parchi a tema. La gente ama i parchi a tema!“. Un
altro commento prendeva di mira il fatto che la Natasha Romanoff di
Scarlett Johansson mangia un panino al burro
di arachidi in una scena, nonostante il film abbia un budget di 350
milioni di dollari o più. La cantante ha risposto: “So di cosa
stai parlando, ed è quando tutti i suoi amici sono
scomparsi!”.
“Sono spariti! Chi se ne frega
di quello che mangia?! Doveva forse mangiare sushi mentre tutti i
suoi amici erano spariti? Non lo so!“. “La fine di Endgame
è stata un vero capolavoro! Sono tornati tutti! Doctor Strange è incredibile. È stato come br,
br, br, br con la magia, e come se tutti fossero arrivati e
avessero detto: “Come va, Thanos?”“. Ha concluso Clarkson,
condividendo così la sua entusiastica recensione del film. “È
stato davvero fantastico. Mi è piaciuto molto“.
Diretto da
Anthony e Joe Russo e ambientato dopo le vicende narrate
in Avengers:
Infinity War, il film mostra al pubblico come la
catastrofica catena di eventi scatenata da Thanos, che ha dimezzato
la popolazione dell’universo e colpito il team degli Avengers,
spingerà i supereroi rimasti a intraprendere un’ultima azione nello
spettacolare capitolo conclusivo di 22 film Marvel Studios.
Prodotto da
Kevin Feige, Avengers:
Endgame vede Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo, Trinh Tran,
Jon Favreau e Stan Lee nel ruolo di produttori
esecutivi, mentre la sceneggiatura è firmata da Christopher Markus
e Stephen McFeely.
L’episodio di Doctor
Who di questo fine settimana, “Rogue“, sta
generando molte discussioni online. Perché? Perché c’è il primo
bacio romantico tra persone dello stesso sesso del franchise… e il
Dottore è quello che si sbaciucchia!
Ncuti Gatwa è il primo attore queer a
interpretare l’iconico personaggio fantascientifico e, con il
ritorno dello scrittore televisivo queer Russell T
Davies alla guida della serie (che già a metà degli anni
Duemila aveva aperto un varco introducendo il Capitano Jack
Harkness, apertamente bisessuale), ci saremmo aspettati che un
momento di avanguardia come questo venisse inserito in un episodio
al più presto.
Ora, finalmente, il Dottore si è
innamorato di un uomo: l’enigmatico Rogue dell’attore gay Jonathan
Groff.
La storia inizia con il Dottore e
Ruby Sunday che arrivano a un ballo simile a quello di
Bridgerton,
solo che diventa chiaro che ci sono dei mutaforma alieni che
causano il caos. Rogue, che secondo molti fan potrebbe essere il
nuovo Capitan Jack (ma non lo è), è un cacciatore di taglie
incaricato di catturarli e, inizialmente, scambia il Dottore per
uno di loro.
I due flirtano molto durante la
loro collaborazione e viene presto confermato che Rogue ha avuto in
precedenza un partner romantico maschile.
Nel corso di un atto finale ricco
di azione e di tensione, il misterioso personaggio si sacrifica per
salvare Ruby, ma prima di farlo si bacia a lungo con il Dottore.
Mentre il Capitano Jack ha baciato brevemente il Dottore
sulle labbra nel 2005, questa è la prima sessione romantica di
labbra dello stesso sesso dello show e un grande passo avanti in
termini di rappresentazione.
Non è la prima volta che Davies
accenna ai legami del Dottore con la comunità LGBTQ+, visto che lo
speciale del 60° anniversario con David Tennant suggeriva che fosse attratto da
Isaac Newton. Un accenno più esplicito è stato fatto nello
speciale di Natale del 2023, quando il Dottore di Gatwa ha
ricordato di aver trascorso una “calda estate” con l’illusionista
Harry Houdini.
“Doctor Who era un po’ senza sesso“, ha detto
recentemente Davies quando gli è stato chiesto in che modo le
tematiche gay dello show risuonassero con lui da bambino. “Sta
sempre con una bella donna e non la guarda mai in modo sessuale. E
questo è un aspetto interessante per un giovane ragazzo
gay“.
“Il basso budget significa che
hanno usato argento e brillantini“, aggiunge. “Si sono
rivolti a qualcuno con una strana parrucca in testa, fingendo di
essere un marziano. Il programma non può evitare di essere
camp“.
“Il primo regista di Doctor Who
è stato un asiatico gay. Trovo che questa sia un’enorme
vittoria“. Potete vedere questo appassionato spezzone
dell’ultimo episodio di Doctor Who nel post X qui sotto.
Episode six of series “Doctor Who made
history” on Saturday night aired its first ever same-sex kiss.
pic.twitter.com/Uw1LNnajqc
Non si può dire cosa funzionerà e
cosa no al botteghino quest’anno, ma la Sony tirerà un sospiro di
sollievo per il fatto che Bad Boys:
Ride or Die non è finito nella stessa categoria di
Furiosa: A Mad
Max Saga e The Fall
Guy.
Interpretato da
Will Smith e Martin Lawrence, il
quarto capitolo della serie di commedie d’azione sta superando le
aspettative prudenti dello studio di 30 milioni di dollari e si
avvia verso uno dei più grandi debutti dell’anno. Bad Boys:
Ride or Die ha raggiunto i 56 milioni di dollari nei
primi tre giorni di uscita, dando una spinta necessaria a un
mercato in difficoltà.
Anche se questo risultato non è
così impressionante come i 62 milioni di dollari che il terzo
capitolo del franchise, Bad Boys for
Life, ha incassato nel suo primo weekend, è importante
sottolineare che l’industria è cambiata immensamente negli anni
intermedi.Bad Boys for
Lifeè stato uno degli ultimi film che ha avuto una corsa
incontrastata nelle sale prima della pandemia e ha incassato oltre
425 milioni di dollari a livello globale.
Da allora, lo streaming ha assunto
un’importanza enorme e le finestre delle sale si sono ristrette.
Anche i gusti e le preferenze del pubblico sono cambiati. Bad Boys:
Ride or Die non si limita a competere con gli altri
film in uscita nelle sale questo fine settimana, ma affronta anche
Hit Man, su Netflix.
Ma come il suo immediato
predecessore, anche Bad Boys:
Ride or Die ha ottenuto anche recensioni positive. Il
film ha un punteggio “fresco” del 64% sul sito web aggregatore
Rotten Tomatoes e ha ottenuto un impressionante A- CinemaScore dal
pubblico del giorno di apertura. L’audience rating del film su RT
si attesta su un incredibile 97%, il che significa che il film
potrebbe continuare a essere proiettato per diverse settimane.
Prodotto con un budget di 100
milioni di dollari, Bad Boys:
Ride or Die ha come punto di riferimento il successo
di Bad Boys for Life, anch’esso diretto da Adil El Arbi e Bilall
Fallah. Anche per loro si tratta di un riscatto: sono reduci
dall’eliminazione del loro film sui supereroi DC, Batgirl, avvenuta
senza tanti complimenti prima dell’uscita.
Il box office estivo è stato in
difficoltà
Scivolato al secondo posto nel suo
terzo fine settimana, The Garfield Movie della
Sony ha incassato circa 10 milioni di dollari, portando il suo
totale nazionale a poco meno di 70 milioni di dollari. Sebbene il
film non abbia raggiunto i livelli del recente Kung Fu Panda
4 e non abbia ancora incassato nemmeno la metà di
quanto ha fatto The Super
Mario Bros. Movie nel suo primo weekend, sta mostrando
una forte tenuta e continuerà ad attirare il pubblico fino al
debutto di Inside
Out 2 della Pixar tra pochi giorni.
Il terzo posto è stato conquistato
da IF della Paramount, che ha incassato circa 8
milioni di dollari nel suo quarto fine settimana. Questo risultato
porta il totale nazionale del film per famiglie a 93 milioni di
dollari, il che significa che dovrebbe essere in grado di superare
l’ambita soglia dei 100 milioni di dollari entro il prossimo fine
settimana.
Scritto e diretto da John Krasinski, IF ha sfidato le recensioni
contrastanti e un weekend d’esordio poco brillante per rimbalzare
in grande stile. Il quarto posto di questo fine settimana è andato
a The
Watchers della New Line, diretto dall’esordiente
Ishana Night Shyamalan, figlia dell’icona del genere M. Night
Shyamalan. Ma né le
recensioni né la risposta del pubblico sembrano andare a favore
del film.
The Watchers ha
debuttato con una stima di 7 milioni di dollari nel suo primo fine
settimana, continuando una striscia negativa per le uscite horror
degli studios quest’anno. Il 29% di Rotten Tomatoes e il C-
CinemaScore non lasciano presagire nulla di buono per il
futuro.
La top five è stata completata da
Il regno del pianeta delle scimmie (Kingdom of the Planet of the
Apes) dei 20th Century Studios, finora l’unico vero blockbuster
dell’estate. Il film ha incassato oltre 5 milioni di dollari in
questo fine settimana – il quinto – e ha portato il suo totale
nazionale a poco meno di 150 milioni di dollari, superando i 146
milioni di dollari di War of the Planet of the Apes. In questo
modo, il film ha superato anche Furiosa: A Mad Max Saga, che è
uscito dalla top five dopo soli tre weekend di programmazione.
Furiosa non ha ancora superato i 60 milioni di dollari in patria.
Restate sintonizzati su Collider per ulteriori aggiornamenti.
I Marvel Studios avevano grandi
progetti per Kang il Conquistatore prima che l’attore
Jonathan Majors fosse escluso dal ruolo dopo
essere stato condannato per aggressione, e mentre si prevede che il
personaggio sarà ancora presente nel MCU in qualche modo, non sappiamo
ancora esattamente cosa Kevin Feige e co. abbiano
in serbo per il potente villain. Anche se Avengers
5 non si intitola più “Avengers: The Kang
Dynasty“, alcuni rapporti precedenti hanno affermato che il
personaggio apparirà ancora in un ruolo molto ridotto.
A gennaio, Justin Kroll
di Deadline aveva risposto alla voce secondo cui Coleman Domingo era stato pensato per
sostituire Majors.
“Questa settimana ho visto
molti commenti del tipo ‘chi interpreterà Kang la prossima volta’ e
‘ecco un candidato importante per Kang’, e tutto ciò che dirò è
questo, non aspettatevi questa notizia a breve”, ha scritto Kroll
in un post su X. “Nelle prossime settimane ci saranno molte novità
Marvel su vari fronti, ma non
trattenete il fiato su questo”.
“Questo non significa scartare
le voci di questa settimana sui potenziali contendenti al ruolo”,
ha aggiunto. “Non ho informazioni sulla veridicità o meno di tali
voci, ma vi dico solo che se dovessi scommettere su chi verrà
annunciato per primo, Kang o il campo, punterei sul
campo”.
Alex Perez di The Cosmic Circus è
intervenuto per dire che la Marvel intende “concentrarsi su
altri cattivi del Multiverso prima di occuparsi nuovamente di
Kang”. Non è chiaro a quali cattivi si riferisca, ma ha
aggiornato con il seguente post.
Forse si riferisce semplicemente a
Cassandra Nova, ma abbiamo sentito che in Deadpool &
Wolverine ci saranno molte sorprese e forse una
minaccia ancora più grande della variante del Professor X di Emma
Corrin.
Un altro cattivo che, secondo
quanto riferito, avrà un ruolo importante nel MCU è il Dottor Destino,
ma potrebbe volerci un po’ prima che abbia un impatto
significativo.
Destino non dovrebbe apparire ne
I
Fantastici Quattro (a meno che non sia in una scena
post-credits), e anche se potrebbe essere presente in Avengers
5 e Secret
Wars, potrebbe non essere l’antagonista principale.
Perez ha “sentito che stanno
trattando Destino in modo simile a come hanno trattato Loki nella
Saga dell’Infinito“.
Loki è stato
introdotto come cattivo nel primo film di Thor
prima di redimersi gradualmente e incontrare la sua fine per mano
di Thanos in Avengers: Infinity War. Tom
Hiddleston ha poi ripreso il ruolo di un Dio della malizia
proveniente da un’altra linea temporale per la sua serie Disney+ in solitaria. Naturalmente si
tratta di un arco narrativo molto specifico, quindi è più probabile
che Doom venga usato con parsimonia all’inizio.
I primi due episodi di
The
Acolyte: La Seguace hanno accennato a diversi grandi
misteri di questa Galassia Molto, Molto Lontana ed è evidente che
la serie TV di Star Wars farà
tornare i fan di settimana in settimana nella speranza di saperne
di più.
È stato stabilito che Mae vuole
uccidere quattro Maestri Jedi per il loro ruolo nel separare lei e
Osha da bambini e ha già eliminato Indara (Carrie-Anne
Moss) e Torbin (Dean-Charles
Chapman).
Quest’ultimo ha fatto il voto di
Barash ed è stato mostrato mentre fluttuava in un silenzioso stato
di meditazione della Forza per oltre un decennio prima di bere
volontariamente il veleno che Mae gli ha presentato. Il prossimo
sulla lista è lo Wookie Kelnacca, e uno spot televisivo appena
rilasciato potrebbe rivelare perché ha scelto di vivere una vita
solitaria su Khofar.
Come potete vedere qui sotto, il
Wookie viene mostrato mentre entra in azione per una battaglia con
Torbin; potrebbe essere questo il motivo per cui il Jedi caduto si
è procurato la cicatrice sul viso? Sembra probabile, ma il motivo
per cui i Jedi si sarebbero scontrati in questo modo rimane un
mistero per noi… a meno che non fossero in disaccordo per qualcosa
di importante.
Senza addentrarci ulteriormente nel
territorio degli spoiler, possiamo dirvi che questa scena non è
presente nel terzo o quarto episodio fornito ai critici per la
revisione. Tuttavia, ci sono alcuni indizi in arrivo, quindi
ricordatevi di tornare qui martedì per il nostro riassunto
approfondito.
Nella nostra recensione dei primi
quattro episodi di The
Acolyte: La Seguace, abbiamo concluso dicendo:
“Star
Wars come non l’avete mai visto prima,
The
Acolyte: La Seguace eleva grazie al suo cast
impressionante, all’ambientazione avvincente e a un mistero che vi
farà tornare per saperne di più”. Ora dobbiamo solo sperare che la
serie riesca ad andare in porto”.
The
Acolyte: La Seguace è l’annunciata serie tv parte del
franchise di Star Wars creata
da Leslye Headland. La serie tv è ambientato alla
fine dell’era dell’Alta Repubblica prima degli eventi dei
principali film di Star
Wars.
The
Acolyte: La Seguace è ambientato alla fine dell’era
dell’Alta Repubblica in un mondo di “segreti oscuri e poteri
emergenti del lato oscuro”, circa 100 anni prima di
Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999). Un’ex
Padawan si riunisce con il suo Maestro Jedi per indagare su una
serie di crimini, ma le forze che affrontano sono più sinistre di
quanto avessero mai previsto.
Nel cast della serie TV protagonisti sono
Amandla Stenberg come ex padawan, Lee
Jung-jae come Maestro Jedi, Manny Giacinto,
Dafne Keen come una giovane Jedi,
Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson
nei panni di Vernestra Rwoh, un cavaliere Jedi prodigio.
Charlie Barnett come un giovane Jedi,
Dean-Charles Chapman,
Carrie-Anne Moss come una Jedi,
Margherita Levieva, Joonas Suotamo nei panni di
Kelnacca, un maestro Jedi Wookiee.
Nel corso di undici stagioni da
brivido, The Walking Dead ha conquistato il cuore
di milioni di persone, guadagnandosi il titolo di uno dei più
grandi franchise del 21° secolo. Naturalmente, nessun franchise
così popolare sarebbe rimasto senza altre storie da raccontare, e
il mondo non-morto di The Walking Dead ha trovato
successo con numerosi spin-off. Dalla recente conclusione di
Fear the Walking Dead a
Daryl Dixon, il successo degli spin-off ha dato nuova vita
a un franchise che molti pensavano stesse diventando stantio.
Uno spin-off che ha già accumulato
molti apprezzamenti è The
Walking Dead: Dead City, che ha debuttato nel giugno
2023 ed è diventato la più grande première di AMC+ all’epoca. Lo
spin-off segue Maggie e Negan mentre attraversano un’arida
Manhattan nel tentativo di salvare il figlio rapito di Maggie,
Hershel. Nonostante le aspettative che la serie durasse solo
un’uscita, rompendo la natura di lunga durata di molte altre storie
di Walking Dead, al San Diego Comic-Con 2023, prima dell’uscita del
finale della stagione 1, è stato annunciato ufficialmente che una
seconda stagione dello show aveva avuto il via libera.
Come i fan scoprirono presto, il
finale di stagione si sarebbe concluso con molte domande senza
risposta, preparando la serie per una seconda stagione. Ecco quindi
tutto quello che sappiamo su The Walking Dead: Dead City –
stagione 2.
La seconda stagione di ‘The
Walking Dead: Dead City’ ha una data di uscita?
Sebbene non ci sia ancora una data
di uscita ufficiale per la seconda stagione, è stato confermato che
la finestra di uscita della seconda stagione è stata fissata per il
2025.
Dove si può vedere The Walking
Dead: Dead City – stagione 2?
Proprio come la sua prima uscita,
la seconda stagione dello spin-off sarà disponibile su AMC e AMC+.
Se la stagione 1 è un esempio, gli episodi saranno disponibili in
streaming in anticipo su AMC+, mentre AMC trasmetterà ogni episodio
tre giorni dopo. Tutti gli episodi della Stagione 1 sono
disponibili per il vostro piacere su AMC+ in questo momento. In
Italia The Walking Dead: Dead City in streaming è
disponibile sulle seguenti piattaforme:
C’è un trailer per The Walking
Dead: Dead City – stagione 2?
Nonostante non ci sia ancora un
trailer, dopo l’annuncio della seconda stagione della serie al San
Diego Comic-Con, è stato rilasciato un video teaser che potete
vedere qui sotto.
Qualche mese dopo, nel maggio 2024,
è stato rilasciato uno sneak peek ufficiale del dietro le quinte,
che potete vedere anche qui sopra. Confermando che la Stagione 2 è
finalmente entrata in produzione, la breve clip mostra alcune delle
emozionanti acrobazie e dell’azione ad alto numero di giri che i
fan si aspettano dallo show. La clip offre anche un primo sguardo
ad alcuni membri del cast sul set, tra cui
JeffreyDean Morgan,
Lauren Cohan, Lisa Emery, Gaius Charles e molti terrificanti
Walker.
Chi sarà il protagonista della
seconda stagione di ‘The Walking Dead: Dead City’?
Naturalmente, sia
Lauren Cohan (The Boy) che
JeffreyDean Morgan (Watchmen) riprenderanno i loro
ruoli di Maggie e Negan ancora una volta, con una posta in gioco
molto più alta questa volta. È interessante notare che Dead City
non segna la prima volta che i due fanno coppia sullo schermo, in
quanto hanno interpretato Thomas e Martha Wayne in un
cameo a sorpresa in
Batman V Superman: Dawn of Justice.
Oltre a Cohan e Morgan, la seconda
stagione dovrebbe vedere il ritorno di attori del calibro di
Mahina Napolean (NCIS: Hawai’i) nel ruolo di
Ginny, Charles (Salt) nel ruolo di Perlie e Željko
Ivanek (Argo) nel ruolo del Croato. Inoltre, visti gli
eventi che hanno avuto luogo negli ultimi due episodi della
stagione 1, possiamo tranquillamente supporre che The Dama di Emery
(Ozark) tornerà in un ruolo molto più importante rispetto
all’ultima volta, interpretando probabilmente l’antagonista
principale della stagione 2.
Di cosa parlerà la seconda
stagione di “The Walking Dead: Dead City”?
Il finale della stagione 1 è stato
un turbine dall’inizio alla fine e ha lasciato alcuni
insoddisfatti, in quanto i fan sono rimasti con domande che
potrebbero trovare risposta solo nella seconda stagione. Per questo
motivo, ci sono molti punti della trama che sono praticamente
garantiti per la prossima uscita, non ultimo il proseguimento della
documentazione del rapporto altalenante tra Negan e Maggie.
Nonostante sia stato riformato,
Negan mostra ancora alcuni degli aspetti malvagi del suo carattere
che costituivano la sua terrificante figura di indossatore di
giubbotti di pelle, il che porta la malvagia Dama a tentare di far
tornare quel lato di lui per costruire il suo impero di Manhattan.
Il rapporto di Maggie con Negan si è armonizzato con questo arco
caratteriale, in quanto la sua attenzione e la sua comprensione nei
suoi confronti sono cresciute nonostante non abbia mai perso quel
pizzico di diffidenza.
Con la seconda stagione la loro
amicizia sarà nuovamente messa in discussione, sarà affascinante
vedere se nel finale si troveranno in una situazione migliore o
peggiore. Forse, se gli spettatori lo desiderano, i due potrebbero
addirittura diventare una coppia nella seconda stagione, anche se
le stesse star hanno dichiarato di trovare l’idea divertente.
La risoluzione della missione della
Stagione 1 di recuperare Hershel ha avuto uno scambio devastante
che ha visto Negan consegnato alla Dama. Con la successiva fuga di
Maggie e Hersel, è apparso chiaro che il trauma non sfruttato di
Maggie stava lasciando una frattura nel loro rapporto, così come il
chiaro legame di Hershel con Manhattan e la Dama, se i suoi disegni
possono essere considerati tali. La seconda stagione vedrà
probabilmente Maggie tornare indietro e cercare di salvare Negan,
affrontando nel frattempo i suoi demoni e cercando di sconfiggerli,
oltre a scoprire che tipo di influenza perversa la Dama ha su suo
figlio. Con molte altre cose pronte per essere esplorate nella
seconda stagione, sembra proprio che questa possa rivelarsi la
sfida più difficile che una delle due coppie centrali abbia
affrontato nel corso di tutta la loro permanenza nell’universo di
Walking Dead.
Sebbene non ci sia una sinossi
concreta della trama della seconda stagione, è stato confermato che
le riprese si svolgeranno in Massachusetts, il che significa che il
terreno di Negan a Manhattan dovrà espandersi. Questo lascia molto
spazio a una seconda stagione di portata maggiore rispetto alla
prima, una mossa che probabilmente porterà al successo dello
spin-off. Proprio come la prima stagione, The Walking Dead: Dead
City avrà sei episodi in totale.
Chi c’è dietro la seconda stagione
di ‘The Walking Dead: Dead City’?
Al momento si conoscono poche
informazioni sulle parti mobili che comporranno l’equipaggio della
seconda stagione. Tuttavia, è probabile che alcuni nomi torneranno
a mettere il loro talento a disposizione della produzione, come il
compositore Ian Hultquist (Good Girls), il creatore e scrittore Eli
Jorne (Wilfred) e produttori esecutivi come David Alpert
(Invincible), Brian Bockrath (Fear the Walking Dead) e Scott M.
Gimple (Fillmore!). Sia Cohan che Morgan torneranno quasi
certamente anche come produttori esecutivi.
Altri contenuti di Walking Dead in
arrivo
Con un universo di contenuti così
ampio, gli amanti di The Walking Dead hanno sempre gli occhi
puntati sulle novità in arrivo. Tenendo conto di ciò, ecco un paio
di cose da tenere d’occhio.
The Walking Dead: Daryl Dixon –
stagione 2
Dopo il successo della prima
stagione, molti attendono con ansia la
seconda uscita di Daryl Dixon. Anche se non è ancora stata
confermata una data, la seconda stagione sarà lanciata nell’estate
del 2024 ed è stato confermato che si intitolerà The Walking
Dead: Daryl Dixon – The Book of Carol. Tutti gli episodi della
Stagione 1 di Daryl Dixon sono attualmente disponibili su AMC+.
Il prossimo spin-off direttamente
dalla produzione di TWD è
The Ones Who Live, una serie che documenta la storia d’amore
dei personaggi preferiti dai fan, Michonne (Danai
Gurira) e Rick Grimes (Andrew
Lincoln), mentre il loro amore continua a sbocciare sul campo
di battaglia apocalittico. La prima stagione, che si è conclusa di
recente il 31 marzo, è stata accolta positivamente, facendo sperare
agli spettatori che una seconda stagione sia all’orizzonte.
Cillian Murphy è
uno di quegli attori tanto amati dal grande pubblico di tutto il
mondo, grazie alla sua versatilità e al suo innato talento
per la recitazione. L’attore ha dimostrato più volte le sue
abilità, in grado di interpretare ruoli iconici e memorabili,
affermandosi anche come l’antidivo di Hollywood per eccellenza,
stimatore dei film a basso budget.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Cillian Murphy.
I film e le serie TV di Cillian
Murphy
I film da giovane di Cillian Murphy
1. Ha recitato in celebri
film. Dopo aver inizialmente intrapreso una carriera da
musicista, Murphy comincia ad apparire in alcuni film come The
Tale of Sweety Barrett (1998) e Disco Pigs (2001). In
seguito lavora in 28 giorni dopo (2002), La ragazza
con l’orecchino di perla (2003), Ritorno a Cold
Mountain (2003) e Batman Begins (2005),
guadagnando una certa notorietà.
Cillian Murphy e Zara Devlin in Piccole cose come queste. Photo
Credits: Teodora Film
Cillian Murphy è anche produttore
2. Ha prodotto diversi
film. Nel corso della sua carriera, l’attore ha avuto la
possibilità di cimentarsi con altre professionalità che
riguardassero sempre il mondo del cinema. Nella fattispecie, ha
vestito i panni del produttore per la serie Peaky Blinders. Ha poi fondato la
casa di produzione indipendente Big Things Films insieme ad
Alan Moloney nel febbraio 2024, producendo il
dramma storico
Piccole cose come queste, che ha aperto il 74° Festival
Internazionale del Cinema di Berlino, e tornerà a produrre ancora
grazie a una collaborazione con Netflix. Murphy produrrà anche il sequel di
28 giorni dopo, intitolato
28 anni dopo.
Cillian Murphy è J. Robert
Oppenheimer per Christopher Nolan
3. È la prima volta che è
protagonista per Christopher Nolan.Oppenheimer è la sesta collaborazione tra
Cillian Murphy e
Christopher Nolan dopo Batman Begins (2005), Il cavaliere oscuro (2008), Inception (2010), Il cavaliere oscuro – Il ritorno (2012) e Dunkirk
(2017). Sebbene abbiano già collaborato in altri cinque film,
questa è però la prima volta che Cillian Murphy
interpreta la protagonista in un film di Nolan, una cosa a cui
l’attore ambiva da molto tempo.
Cillian Murphy ha vinto un Oscar,
un Bafta award, un SAG award e un Golden Golbe Award
Per l’interpretazione di J.
Robert Oppenheimer nel film Oppenheimer (2023) di Nolan, Murphy ha ricevuto
l’Oscar come miglior attore, oltre a un BAFTA Award, un SAG Award e
un Golden Globe Award.
4. Ha seguito una ferrea
dieta. Secondo diverse fonti, Cillian Murphy si è limitato
a mangiare una sola mandorla al giorno durante alcune parti delle
riprese per mantenere il profilo scarno di
Oppenheimer. Nel film, infatti, si può notare quanto egli sia
dimagrito per il ruolo rispetto a come è naturalmente. Murphy si è
infatti dedicato molto a cercare di riprodurre lo stato
psico-fisico di Oppenheimer, così da calarsi ancor di più nel
ruolo.
Cillian Murphy in Oppenheimer. Cortesia di Universal
Cillian Murphy in
Inception
5. Il film ha portato avanti
una strada tradizione.Inception è il terzo film di Nolan in cinque anni,
dopo i primi due Batman, in cui il personaggio di Cillian Murphy
trascorre una parte significativa del suo tempo sullo schermo con
un sacchetto di stoffa in testa. Nei film sul cavaliere oscuro ciò
avveniva in quanto egli interpretava Spaventapasseri, che indossa
proprio tale maschera. In Inception ciò avviene in
quanto Murphy viene sequestrato. In seguito il
film Il cavaliere oscuro – Il
ritornoha esteso la cosa a quattro film in sette
anni.
Cillian Murphy poteva essere
Batman
6. Ha fatto il provino per
interpretare Batman. L’attore, inizialmente era stato
considerato per il ruolo da protagonista del film. Tuttavia, il suo
provino con convinse a pieno Christopher Nolan,
che rimase comunque impressionato dalle sue doti recitative, tanto
da dargli il ruolo di Jonathan Crane/Spaventapasseri. Con questo
ruolo, Murphy detiene il primato di essere il primo attore ad
interpretare un villain della DC che è apparso in tre film
consecutivi, ovvero Batman Begins, Il cavaliere oscuro e
Il cavaliere oscuro – Il
ritorno.
7. Non condivide nulla con
il suo personaggio. In Peaky Blinders Murphy
interpreta il gangster Tommy Shelby, ruolo che gli ha conferito
ancor più notorietà rispetto a quella già posseduta. Interpretare
tale ruolo, però, è stata una vera e propria sfida per Murphy.
L’attore ha infatti dichiarato di non aver trovato caratterialmente
nulla in comune con il personaggio, ma di riuscire comunque a
comprenderlo e a capire cosa gli frulla in testa.
Cillian Murphy riprenderà il ruolo
di Tommy Shelby nel prossimo film!
Come
noto,Murphy riprenderà il suo
ruolo in un film di Peaky Blinders le cui riprese sono
attualmente in corso ma della cui trama non si hanno molti
dettagli.
Cillian Murphy in Peaky Blinders
Come si pronuncia il nome di
Cillian Murphy
8. La pronuncia del suo nome
non è scontata. Nonostante sembri semplice, il nome
dell’attore così come è scritto è leggermente diverso da come si
pronuncia. La pronuncia esatta del nome di Murphy è infatti
Killian Merfi, con la C del nome che diventa
dunque dura, contrariamente a quanto ipotizzato in alcuni casi,
dove si riportava che la C è diventava dolce.
Chi è la moglie di Cillian Murphy?
9. È sposato da molti
anni. L’attore si è sposato nel 2004, dopo otto anni di
fidanzamento, con l’artista Yvonne
McGuinness. I due si erano conosciuti durante un
concerto di lui nel lontano 1996 e da allora non si sono più
lasciati. Dal suo matrimonio con Yvonne, sono nati due figli,
entrambi maschi. Il primo, Malachy, è nato nel
dicembre del 2005, mentre il secondo, Aran, è nato
nel luglio del 2007.
L’età e l’altezza di Cillian
Murphy
10. Cillian Murphy è nato il
25 maggio del 1976a Douglas, in Irlanda.
La sua altezza complessiva corrisponde a 175 centimetri.
Indicato come il maggior esponente
della cinematografia greca, Yorgos Lanthimos ha
negli anni realizzato opere estremamente acclamate come
Dogtooth e Alps. Con The Lobster, invece, ha non solo esordito con un’opera
in lingua inglese, ma ha anche raggiunto una grandissima popolarità
internazionale. I suoi racconti, fortemente influenzati dalla
tragedia greca e da elementi distopici già intrinseci nell’odierna
società, rendono i suoi film quanto mai conturbanti e affascinanti.
Prima di dirigere La favorita, con cui si è consacrato, ha realizzato il
controverso Il sacrificio del cervo sacro
(qui
la recensione), film del 2017 a metà tra dramma e horror
psicologico, nonché sua seconda opera in lingua inglese.
La storia, scritta da Lanthimos
insieme a Efthymis Filippou, si basa sulla
tragedia greca di Euripide Ifigenia in
Aulide. Questa narra di Agamennone, condottiero
dell’armata greca contro la città di Troia, che, prima di partire
per la guerra, uccise involontariamente un cervo sacro alla dea
Artemide. Per riparare al torto, egli è così costretto a
sacrificare la sua figlia maggiore Ifigenia, invocando il perdono
della dea.
Adattando le tematiche e i rapporti
raccontati in tale opera, Lanthimos costruisce un film
particolarmente crudo, impegnato nel raccontare l’essere umano, i
suoi peccati e i suoi tentativi di redenzione. Presentato in
concorso al Festival
di Cannes, Il sacrificio del cervo sacro è poi
stato premiato per la miglior sceneggiatura.
Accolto in modo contrastante
dalla critica, questo ha comunque ribadito la grande capacità del
regista greco di confezionare racconti che, in un modo o
nell’altro, non lasceranno indifferenti gli spettatori, tanto a
livello tematico che visivo. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Il sacrificio del cervo
sacro: la trama del film
Il film racconta di Steven
Murphy, un formidabile chirurgo che nasconde però un
terribile segreto. A causa dei suoi problemi con l’abuso di alcol,
Steven ha infatti provocato involontariamente la morte di un uomo
sul tavolo operatorio. Colpito dal senso di colpa, egli decide di
sostenere il figlio della vittima, Martin Lang,
con il quale si incontra assiduamente presso un’anonima tavola
calda. Un giorno, Steven decide di invitare Martin a cena,
presentando il giovane alla moglie Anna e ai figli
Kim e Bob.
Mentre Kim si invaghisce del
ragazzo, Bob inizia ad accusare dei malori e non riesce più a
muovere i suoi arti inferiori. Martin avverte Steven di aver
scoperto la verità sulla morte di suo padre e di aver provocato la
paralisi di suo figlio, per vendicarsi di quanto accaduto. Il
ragazzo vuole costringere Steven a scegliere un membro della sua
famiglia come sacrificio riparatore. Martin, infatti, ha lanciato
una sorta di maledizione che condurrà inevitabilmente la famiglia
Murphy alla morte, se il dottore si rifiuterà di esaudire la sua
raccapricciante richiesta.
Il sacrificio del cervo sacro: il
cast del film
Dopo il successo di The Lobster, il regista greco ha nuovamente voluto
l’attore Colin Farrell per il ruolo del protagonista
Steven Murphy, il medico chirurgo. Farrell era tuttavia
inizialmente titubante sull’accettare o meno il ruolo, avendo
avvertito un forte senso di nausea in seguito alla lettura della
sceneggiatura.
A disturbarlo, in particolare, erano
diverse scene dalla profonda carica emotiva. Accanto a lui, nei
panni di sua moglie Anna Murphy si ritrova invece l’attrice premio
Oscar Nicole Kidman, la quale ha raccontato di aver
da subito espresso interesse a lavorare con Lanthimos, ottenendo il
ruolo. Sia lei che Farrell iniziarono le riprese di questo film
dopo aver recitato in L’inganno di Sofia Coppola.
Nei panni della loro figlia
maggiore, Kim Murphy, vi è la giovane e promettente attrice
Raffey Cassidy, distintasi in particolare grazie
al suo ruolo da protagonista nel film Vox Lux. Bob Murphy,
il figlio minore, è invece interpretato da Sunny
Sulijc, attore di origini russe già visto anche nei film
Il mistero della casa del tempo e Mid90s.
Grande scoperta del film è l’attore
Barry Keoghan,
presente nel ruolo del giovane Martin Lang. Grazie a questo film
egli è diventato particolarmente popolare,
ottenendo ruoli da protagonista in Dunkirk e American Animals. Nel film, infine,
è presente anche l’attrice Alicia Silvestone, nei
panni della signora Lang, la madre di Martin.
Il sacrificio del cervo sacro:
spiegazione del finale del film, il destino trova un modo
Per certi versi, Il
sacrificio del cervo sacro è la narrazione più diretta ed
esplicitamente dichiarata di Yorgos Lanthimos, portata al suo
finale più diretto ed esplicitamente chiaro. Martin (Barry
Keoghan) dice al dottor Steven Murphy (Colin
Farrell) che, dopo che Steven ha sbagliato l’operazione
del padre di Martin causandone la morte, la famiglia di Steven
(Nicole Kidman, Raffey Cassidy, Sunny Suljic)
morirà a causa di una misteriosa malattia dai sintomi misteriosi, a
meno che Steven stesso non ne scelga uno da uccidere.
La famiglia inizia ad accusare tutti
questi sintomi (paralisi, mancanza di appetito, occhi che
sanguinano), indipendentemente da ciò che Steven fa. Così, Steven
gira in cerchio con un cappello sugli occhi e spara a caso
uccidendo il figlio Bob (Suljic). Nella scena finale, vediamo la
famiglia Murphy senza Bob in una tavola calda. Martin entra, li
guarda senza il loro piccolo. E, soddisfatto, lascia la tavola
calda e li abbandona.
Ha perfettamente senso, no? Ah…
Sì, dal punto di vista della
narrazione, la sceneggiatura di Lanthimos e del co-sceneggiatore
Efthymis Filippou fa sì che i personaggi dicano esattamente cosa
accadrà e poi proceda a lasciarlo accadere. E fortunatamente, il
film non è interessato a capire come Martin possa misticamente
costringere questa povera famiglia a subire questi orrori: mentre
il film aumenta il ritmo mentre Steven cerca di fermare le azioni
di Martin, ricorrendo anche al rapimento e alla tortura, non c’è
mai una trama per scoprire il “come” delle sue azioni. Nessuna
grande cospirazione, nessun esame del passato di Martin, nessuna
rivelazione di superpoteri mitologici.
Il momento più vicino a questo tipo
di lavoro investigativo viene dalla moglie di Steven, Anna
(Kidman), che scopre attraverso il partner di Steven, Matthew (Bill
Camp), che Steven era probabilmente ubriaco durante l’intervento
chirurgico del padre di Martin, rivelando non la fonte dei “poteri”
di Martin, ma un ulteriore “motivo” per cui Steven merita di essere
punito.
Tuttavia, c’è ancora molto da
discutere sul finale di Sacred Deer, al di fuori dell’irrilevante
“come” la presa di Martin sulla famiglia Murphy. Vale a dire,
“perché?”. Una domanda che tutti i membri della famiglia Murphy
sembrano interessati a porsi e ad accettare, dall’esame da parte di
Anna dei peccati passati di Steven alla completa disponibilità dei
bambini a prendere per buono ciò che sta accadendo. La persona che
impiega più tempo a porsi la domanda e ad accettare la risposta?
Steven. E questo potrebbe spiegare il suo destino.
Il sacrificio del cervo
sacro ha radici mitologiche
“Destino” non è una parola scelta
con leggerezza. Il sacrificio del cervo sacro si
occupa direttamente del destino, della punizione cosmica
dell’arroganza umana, del nostro cosiddetto libero arbitrio che si
sgretola sotto la crudele banalità dell’universo. Esplorando questi
temi, il film ricorda un aggiornamento moderno di una tragedia
greca. E non si sa mai, il Cervo Sacro è ispirato a un’antica
tragedia greca: “Ifigenia in Aulis” di Euripide (richiamata
direttamente da Lanthimos e Filippou, nel rivelare che la Kim di
Cassidy ha scritto un saggio su Ifigenia per la sua classe di
liceo).
Nell’opera, che fa parte di una
trilogia scritta da Euripide nei suoi ultimi anni di vita,
Agamennone riflette sull’opportunità di sacrificare sua figlia
Ifigenia alla dea Artemide, che sta fermando di proposito i venti
giusti per permettere alla flotta di Agamennone di completare con
successo l’invasione di Troia. Purtroppo, il peccato fatale di
Agamennone è la vanità: dopo la prima ondata di battaglie contro
Troia, si vantava di essere un combattente abile come Artemide
stessa.
Come si può immaginare, Artemide non
gradì molto la cosa e chiese il sacrificio di sangue per riportare
Agamennone sulla terra. Dopo un furioso dibattito tra la sua
famiglia e i suoi colleghi generali, Agamennone decide di
sottoporsi al sacrificio, ritenendo che i greci inferociti e
desiderosi di vittoria avrebbero ucciso tutta la sua famiglia se
non l’avesse fatto.
Il sacrificio del cervo
sacro migliora la sua fonte
In alcuni manoscritti e traduzioni
dell’opera, anche se è discutibile che faccia parte dei testi
originali di Euripide, Agamennone decide sorprendentemente di
mettere in atto un ultimo trucco su questo piano, sostituendo la
figlia Ifigenia con una cerva sacra. L’applicazione di questa
storia antica all’opera di Lanthimos sembra una traduzione 1:1,
tanto per cominciare. Steven è Agamennone.
Il suo peccato di arroganza si
traduce nel bere sconsiderato e nelle ostentazioni di ricchezza di
Steven. Martin è sia Artemide, che desidera il sacrificio che
ristabilisce l’equilibrio, sia la minaccia dei Greci di uccidere la
famiglia di Steven se non lo farà. Ma Lanthimos e Filippou non sono
interessati solo ad adattare questo mito greco. Anzi, sono
interessati a correggerlo. Nei momenti finali di Sacred Deer non
c’è alcuno scambio per un cervo sacro. Nessun trucco, nessuna
scappatoia.
Dopo aver trascorso quasi due ore ad
agonizzare su come contrastare la mano incrollabile del destino, su
come rendere ineguale la forza sempre uguale del castigo universale
e ignorare le voci della “ragione” che lo circondano (ad esempio,
la figlia che si innamora di Martin e implora di essere sacrificata
e la moglie che aiuta Martin a fuggire), Steven si arrende al
destino più puro che possa trovare. In particolare, indossa un
dannato cappello e gira in un dannato cerchio per decidere chi
uccidere. Questo è quanto di più casuale, privo di significato e di
ammettere la propria sottomissione a controllori al di fuori del
nostro controllo. Artemis vince.
In diversi momenti del film, la
famiglia di Steven cerca di riaffermare Steven come uomo al
comando, piuttosto che Martin, per cercare di passare a un altro
metodo per sfuggire al destino. Anna fa notare “logicamente” che
uccidere uno dei figli è una scelta migliore perché possono averne
un altro.
Bob si taglia i capelli, placando i
brontolii di Steven che all’inizio del film sosteneva che i suoi
capelli sono troppo lunghi. Anche di fronte a un Dio che non
ammicca, noi esseri umani cerchiamo qualsiasi fonte di sollievo
terrestre che ci dica che è giusto sbattere le palpebre. Dalla
prima all’ultima inquadratura, Il sacrificio del cervo
sacro di Lanthimos è qui per ricordarci che l’universo
verrà a riscuotere, e i suoi occhi sono sempre spalancati.
Il sacrificio del cervo
sacro: dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Il sacrificio del
cervo sacro in streaming<è disponibile sulle
seguenti piattaforme:
Chiariamo subito una cosa:
The Watchers non è un film
particolarmente brillante. Il debutto nel lungometraggio della
regista Ishana Night Shyamalan, figlia di
M. Night Shyamalan, con cui ha lavorato alla serie
Servant
e al film Old, è un
adattamento dell’omonimo romanzo di A.M. Shine che
sminuisce praticamente tutto ciò che rendeva la storia horror così
sinistra.
Sebbene segua le stesse linee
generali della narrazione, finisce per aggiungere un sacco di cose
che limitano l’impatto dell’esperienza piuttosto che aumentarlo.
Non si tratta del peggior adattamento mai realizzato, in quanto
spesso è gradevole dal punto di vista visivo, ma è comunque
immensamente deludente vedere sprecato un tale potenziale. Ci sono
sicuramente film peggiori usciti quest’anno, ma nessuno è così
deludente come questo.
Questo si avverte soprattutto nel
finale, dove un colpo di scena stravolge tutto ciò che pensavamo di
sapere fino a quel momento. Questo è un aspetto che sarà familiare
ai lettori del libro, ma The Watchers (La
nostra recensione) fa comunque molto da solo e, ancora una
volta, è per lo più negativo.
Tuttavia, ciò offre l’opportunità
di analizzare le differenze tra il modo in cui ciascuno di essi
gestisce la conclusione e il modo in cui le loro differenze parlano
dei successi del romanzo che qui vanno persi. Per questo motivo,
non c’è modo di entrare nei dettagli senza rovinare tutto
dall’inizio alla fine.
Se non avete ancora visto il
film
e volete entrare senza spoiler, è meglio che mettiate tra i
preferiti questa pagina e torniate più tardi dopo averlo visto. Non
vi interessa e volete solo sapere cosa succede? Conoscete il libro
e siete curiosi di sapere come il film cerca di adattarlo? Bene,
continuate pure.
In che modo The Watchers cambia il
finale del libro?
La cosa più importante da notare in
tutto questo è che, mentre tutti fanno a pezzi il finale di
The Watchers, nel libro funzionava davvero. Questo
segue inizialmente una traiettoria simile: dopo che Mina
(Dakota
Fanning), Ciara (Georgina Campbell) e
Madeline (Olwen Fouéré) sono riuscite a fuggire
dalla remota foresta irlandese in cui erano intrappolate dai
guardiani del titolo che venivano ogni notte a osservarle, decidono
insieme di distruggere le prove accumulate dal professore
scomparso. Lo fanno per evitare che qualcun altro sia tentato di
recarsi lì e di essere ucciso come è successo a Daniel
(Oliver Finnegan) mentre loro li osservavano.
Tuttavia, mentre si trova
nell’ufficio del professore per svolgere questo compito, Mina
scopre che Madeline è stata in realtà una delle osservatrici per
tutto il tempo. Oh, mio Dio, com’è possibile? Che colpo di scena!
Nel libro, questo sembra essere sia un soddisfacente e sinistro
epilogo di tutto ciò che era accaduto fino a quel momento, sia un
modo per rendere tutto il resto più inquietante a posteriori.
Tutto il modo in cui Madeline si è
comportata e le descrizioni del libro acquistano improvvisamente
senso, facendo venire un brivido lungo la schiena quando si ripensa
a come tutti gli altri sopravvissuti fossero quasi del tutto ignari
del potenziale pericolo che si sarebbe addormentato la volta
successiva. Nel film, l’impatto si perde perché, nonostante gli
sforzi di Fouéré, al personaggio non viene dato molto da fare.
Sebbene il libro alludesse a questa eventualità, The
Watchers la fa sembrare come se venisse fuori dal
nulla.
Sebbene il film preveda anche che
Mina si precipiti a cercare Ciara per dirle la verità sulla
situazione, da lì in poi tutto diverge ampiamente. Anche se
potrebbe essere interessante vedere dove si andrà a parare quando
si percorrerà la propria strada, il film si affida a un sacco di
esposizioni che trascinano tutto. Persino un momento divertente in
cui vediamo che Madeline si è effettivamente trasformata nel corpo
di Ciara, viene messo in secondo piano da una scena di
combattimento più caotica e da un confronto che culmina con la
rivelazione da parte di Mina di altre informazioni scoperte nella
ricerca del professore.
Abbiamo visto una breve
inquadratura di un articolo scritto da lui, intitolato “Il dilemma
degli halfling”, che l’ha portata a capire che (apparentemente)
Madeline potrebbe far parte di un insieme di esseri che sono anche
parzialmente umani. Sebbene questo possa potenzialmente spiegare
perché non fosse come descritta nel libro, sembra comunque molto
meno interessante della realizzazione che un osservatore può
ingannare completamente anche altre persone.
Questo era praticamente l’intero
fondamento del libro e ciò che lo rendeva così spaventoso. Che
qualcosa di non umano possa diventare il tuo doppio e ingannarti è
un classico dell’horror per un motivo preciso. Nel film, invece, a
Madeline crescono le ali e vola via. Tuttavia, questa non è la vera
fine, perché c’è un’altra grande aggiunta che il film vuole
fare.
The Watchers mette in scena idee
di guarigione a metà strada
Nel corso del film, assistiamo a
flashback di come Mina abbia avuto un incidente d’auto da bambina
in cui morì la madre e rimase ferita la sorella gemella. Alla fine
del film, Mina si ricongiunge con lei e le racconta tutto quello
che è successo, mentre Madeline osserva dall’esterno sotto forma di
bambino (questo porta a una bizzarra inquadratura
finale in cui lei guarda direttamente la telecamera).
Si potrebbe generosamente dire che
il modo in cui gli osservatori imitano le persone è un’eco del modo
in cui Madeline stava scappando da se stessa e dal suo passato, con
il quale ora ha fatto i conti. Il problema è che questo
aspetto non è particolarmente approfondito e, sempre
guardando al libro, l’impatto della storia originale era molto più
potente. Non c’era questa superficiale esplorazione dei traumi del
passato, ma si trattava invece di chiamare la sorella e capire che
in realtà non le importava nulla di lei.
Il libro si conclude con il
contatto con Madeline, che l’aveva risparmiata nella scena del
confronto, molto più riservata e agghiacciante, a condizione che
rimanesse in silenzio. Il fatto che torni per avvertirla che ci
sono altri osservatori in giro è una nota molto più appropriata e
inquietante per concludere. Questo è solo un finale troppo pulito,
quando invece bisognerebbe leggere il libro per vedere la storia
come si deve. Proprio come gli osservatori del film, si
tratta solo di un rigido tentativo di replicare la
realtà.
Ben prima di interpretare
nell’MCU il personaggio di
Nick Fury, direttore dell’organizzazione spionistica nota come
S.H.I.E.L.D., l’attore Samuel L. Jackson era già stato una spia nel
film del 1996 The Long Kiss Goodnight, in Italia
distribuito proprio con il titolo Spy. Ai più
forse sconosciuto, questo lungometraggio è negli anni diventato un
vero e proprio film cult, guadagnando un sempre crescente seguito.
Il merito è anche del suo essere un’opera che gioca con i canoni
del genere costruendo una vicenda tanto tesa quanto divertente.
Per gli appassionati del genere,
rimane dunque Spy, un titolo che ancora oggi offre
buon intrattenimento, una solida trama e personaggi avvincenti.
Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente
utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a
questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e
al cast di attori. Infine, si elencheranno anche
le principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Protagonista del film è
Samantha Caine, un’insegnante di una tranquilla
cittadina in Pennsylvania. Qui, oltre al suo lavoro, vive
serenamente insieme al suo compagno Hal e alla
figlia Caitlin. Nel passato di Samantha, tuttavia,
si nasconde un mistero ancora irrisolto. Otto anni prima, infatti,
era stata ritrovata senza ricordare chi fosse e da dove venisse.
Nel corso degli anni, Samantha ha ingaggiato una lunga serie di
investigatori per scoprire di più su di sé, l’ultimo dei quali è
MitchHenessey, dai metodi poco
ortodossi e di dubbia efficienza.
Improvvisamente per lei, tutto
cambia nel momento in cui rimane coinvolta in un incidente d’auto.
Quando si riprende, scopre di possedere delle straordinarie
capacità fisiche che la rendono una letale assassina. Di lì a poco,
una serie di eventi impensabili inizieranno ad accaderle, tra cui
l’incontro con un evaso di prigione che sostiene di conoscerla. Ben
presto, inizia dunque a venire a galla la vera identità di Samantha
e il suo coinvolgimento in un intrigo internazionale tra i servizi
segreti americani e il traffico illegale d’armi.
Ad interpretare il ruolo di Samantha
Caine vi è l’attrice premio Oscar Geena Davis,
celebre anche per i suoi ruoli in film come Ragazze vincenti,
Turista per caso e Thelma & Louise. In preparazione
all parte, l’attrice si è allenata al fine di poter interpretare
personalmente molte delle scene più complesse. Accanto a lei, nei
panni del compagno Hal vi è l’attore TomAmandes, mentre Yvonne Zima,
attrice oggi nota per il ruolo di Rachel Green in E.R. – Medici
in prima linea, interpreta la figlia Caitlin.
Ad interpretare l’investigatore
Mitch Henessey vi è, come anticipato, l’attore Samuel L.
Jackson. Recentemente, egli ha dichiarato di
considerare Spy il suo film preferito tra quelli
in cui ha recitato, mentre il personaggio di Mitch è il suo
prediletto tra quelli interpretati nella sua carriera.
Originariamente, egli era previsto che morisse alla fine del film.
Siccome ad una proiezione di prova il pubblico si disse
estremamente contrario all’idea di veder morire Jackson, il regista
convinse Black a cambiare tale risvolto. Nel film si ritrova anche
Brian Cox nel
ruolo del dottor Nathan Waldman.
Il trailer
di Spy e dove vedere il film in streaming e
in TV
Sfortunatamente il film non è
presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive
in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di
sabato 8 giugno alle
ore 21:00 sul canale Iris.
Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente
anche sulla piattaforma Mediaset Play, dove quindi
lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda.
Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per
trovare il film e far partire la visione.
Diretto da Alberto
Rodríguez, questo film (il cui titolo originale è
Modelo 77), ha infatti raccontato di un preciso e
delicatissimo momento della storia della Spagna, concentrandosi in
particolare su quanto avveniva all’interno delle carceri.
Prigione 77 è dunque un film che oltre a proporre
una vicenda non a tutti nota, si pone l’obiettivo di affrontare un
tema urgente ancora oggi – le condizioni delle carceri e dei
detenuti – e sul quale vige troppo spesso il silenzio.
Si tratta dunque di un film da non
perdere, che agli elementi più attraenti del prison movie
unisce un commento social tutt’altro che banale. In questo
articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità
relative a Prigione 77. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alla storia vera dietro il film.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.
La trama e il cast di Prigione 77
Ambientato nella Spagna del
1977, Prigione 77 racconta la storia di
Manuel, un ragazzo che lavora come contabile,
condannato a vent’anni di carcere per aver intascato una cifra pari
a 1200 euro. Insieme al suo compagno di cella
Pino, il giovane riuscirà a mettersi a capo di un
movimento comune a tutte le prigioni, che combatte per la libertà.
Quest’unione avrà un forte impatto non solo sul diritto
penitenziario, ma sull’intera società.
All’interno vi sono persone
incarcerate a causa del loro orientamento sessuale, del loro credo
politico, del loro status economico o professionale. Scontano tutti
pene esagerate e vivono in condizioni al limite dell’umanità e
privati di ogni diritto in quella che è definita come un “prigione
modello” sovraffollata. All’esterno le strade e le piazze sono
piene di gente che celebra la democrazia dopo un quarantennio di
dittatura, non sapendo che il sistema legale è completamente
corrotto.
Ad interpretare Manuel, vi è
l’attore Miguel Herrán, noto per il ruolo di Rio nella
serie
La casa di
carta. Accanto a lui, nel ruolo di José Pino vi è
invece l’attore Javier Gutiérrez, noto per i
film Sotto
lo zero e Assassin’s
Creed. Completano il cast Jesús Carroza
nel ruolo di El Negro, Fernando Tejero
(recentemente visto anche nel film Ballo
Ballo) in quello di Marbella e Catalina
Sopelana in quello di Lucía.
La vera storia dietro al film
Prigione 77 propone
il ritratto di un paese nel bel mezzo di una difficile transizione
alla democrazia dopo gli anni del franchismo. In particolare, ci si
concentra qui su quanto accanduto nelle carceri spagnole sul finire
di quel decennio. A seguireo delle violenze e dei soprusi commessi
nei confronti dei detenuti da parte dei secondini spagnoli, un
gruppo di prigionieri con il sostegno di un gruppo di avvocati
diedero vita nel 1976 al Prisoner’s Prison
Coordinator (COPEL).
L’obiettivo era quello di cambiare
le regole e lo stato delle carceri. Il 23 gennaio 1977, infatti, il
COPEL pubblicò una dichiarazione in cui presentava le sue
richieste, tra cui si annoverano: abolizione della tortura e dei
trattamenti che violano i diritti umani; soppressione
dell’isolamento indefinito; cibo e cure decenti; istituzione di
visite intime; fine della censura nella corrispondenza; riforma del
codice penale per adeguare le sanzioni alla realtà sociale;
miglioramento delle strutture carcerarie; accesso all’istruzione e
diritto alle biblioteche.
Dal febbraio di quello stesso anno
sono poi state organizzate una serie di azioni di protesta, la più
celebre delle quali si è svolta nel carcere di
Carabanchel il 18 luglio 1977. In tale
occasione, circa un migliaio di prigionieri, organizzati e
incoraggiati dalla COPEL, salirono sui tetti delle carceri per
rendere noti a tutti la loro lotta e le loro richieste. Nei giorni
successivi, altre migliaia di detenuti di oltre venti carceri nel
resto della Spagna agirono in modo simile.
Nel 1978, il detenuto
Agustin Rueda Sierra, anarchico di 25 anni e
membro del COPEL, morì a causa delle percosse ricevute dagli agenti
penitenziari per aver ottenuto informazioni su un tentativo di
fuga. A seguito di questo caso, il direttore del centro
penitenziario, Eduardo Cantos Rueda, fu licenziato
e processato. Quello stesso anno, il 29 dicembre, entrò in vigore
la Costituzione e con l’approvazione della Legge organica
penitenziaria del 1979, molte delle richieste della COPEL vennero
approvate e attuate.
Il trailer di Prigione
77 e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Prigione 77 grazie alla sua presenza su alcune
delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV e Rai Play. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 8
giugno alle ore 21:20 sul canale
Rai 4.
Nonostante l’insistenza di Gal Gadot sul fatto che tornerà nei panni di
Diana Prince, tutti i segnali indicano che il suo tempo come
Wonder Woman è
finito. James
Gunn ha già scelto un nuovo Superman
e sta cercando Batman, quindi non c’è motivo di
credere che completerebbe la Trinità della DCU con la star della Justice League.
Come notato, Gadot ha parlato più
volte dell’incontro con Gunn e Peter Safran.
Promuovendo Heart of Stone di Netflix, ha affermato che le avevano assicurato che
sarebbe tornata nei panni dell’iconico personaggio della DC Comics
in un nuovo film di Wonder Woman.
Poco dopo che i commenti di Gal Gadot sul suo ritorno in Wonder Woman hanno cominciato a fare
notizia, venne pubblicata una ferma smentita, cosa che ha generato
un ritorno negativo di immagine per Gadot, in un momento in cui non
poteva rispondere (lo sciopero del SAG-AFTRA era in pieno
svolgimento e le interviste erano state registrate mesi prima).
La teoria prevalente è che Warner
Bros. e DC Studios siano state le fonti interne che hanno sfatato
le affermazioni di
Gal Gadot su Wonder Woman, anche
se i fan hanno continuato a chiedere a Gunn chiarimenti sul fatto
se la sua versione del personaggio abbia un posto nel DCU. Tuttavia, è rimasto in gran parte in
silenzio… fino ad ora.
Un fan di Threads
ha chiesto a James Gunn delle voci secondo cui i
Creature Commandos presenteranno Wonder Woman di Gadot. Ciò
probabilmente deriva dal fatto che Anya Chalotra è stata scelta
nella serie come Circe.
Quando hanno detto al regista di
Superman che “è lecito ritenere che [Wonder Woman] non sia
stata ancora scelta, giusto?” Gunn ha risposto con un brusco
“Esatto“. Non sappiamo come altro leggere questo se non
che il regista conferma che il tempo di Gal Gadot nei panni di Diana Prince è finito e
il piano ora è quello di scegliere una nuova Wonder
Woman. Sebbene lo avessimo previsto, la conferma da parte
del capo dei DC Studios è sicuramente una sorpresa.
Ecco lo screen direttamente dal
social.
Cosa avremmo visto in Wonder Woman 3?
Non ci sono notizie certe riguardo
ciò che sarebbe stato incluso in Wonder
Woman 3, ma secondo l’insider @CanWeGetSomeToast il film
sarebbe stato ambientato ai giorni nostri, successivamente agli
eventi di Justice League e al cameo di Diana in
The Flash. Secondo quanto riferito,
altri personaggi DC, incluso il Batman di Ben Affleck, sarebbero apparsi nel film.
Questi sono solo dettagli non ufficialmente confermati, ma
l’ambientazione contemporanea sembra decisamente probabile,
considerando che il primo film si svolge durante la Seconda guerra
mondiale e il suo sequel passa poi al 1984. Ciò avrebbe permesso di
raccontare la supereroina nel presente, comprendendo anche i
rapporti con i suoi colleghi supereroi.
L’adattamento di The
Boys di Prime
Video può essere noto per la sua estrema violenza,
l’umorismo oscuro e le parodie dei fumetti, ma non ha mai evitato
di includere satira sociopolitica, e lo spettacolo ha probabilmente
guadagnato più attenzione per la sua violenta distruzione
dell’estrema destra americana.
Lo showrunner Eric
Kripke è sempre stato molto schietto su cosa – e su chi –
mira la serie, e la scrittura si è rivelata quasi preveggente con i
suoi parallelismi e con gli eventi attuali. Ad esempio, l’imminente
quarta stagione vede Homelander sotto processo per aver ucciso
pubblicamente un manifestante nel finale della terza stagione, e lo
spettacolo ritorna sui nostri schermi poco dopo le numerose
condanne dell’ex presidente Donald Trump.
“È successo ormai quasi ogni
stagione, e a volte li scriviamo quasi due anni prima che vadano in
onda e ancora una volta scopriamo che le notizie riflettono
accuratamente ciò di cui stiamo parlando”, dice Kripke a
THR. “Non è uno spoiler dire
che il primo episodio [della quarta stagione], Homelander
[interpretato da Antony Starr] è sotto processo. Una grande
preoccupazione è ‘Puoi condannare qualcuno così potente per un
crimine?’ E cosa significa questo per i vari sostenitori o per le
persone che lo protestano? Sapevo che sarebbe venuto fuori durante
il processo a Trump? Certo che no. Ma scriviamo ciò di cui o
abbiamo paura o ci siamo incazzati l’anno scorso, riguardo alla
terza stagione, ‘Come fai ad essere così preveggente con i
poliziotti e l’eccessivo controllo nei quartieri neri?’ Ebbene, è
stato un problema per oltre 100 anni. Era un problema cinque anni
fa e, sfortunatamente, sarà un problema tra cinque anni. È sempre
la stessa merda.”
Kripke ha anche risposto alla
critica che lo spettacolo ha ricevuto per essere stato troppo
“woke”. “Ho chiaramente una prospettiva, e non sono timido nel
mettere quella prospettiva nello show. Chiunque voglia chiamare lo
show ‘woke’ o qualcosa del genere, va bene. Andassero a guardare
qualcos’altro. Ma certamente non mi scuserò per quello che stiamo
facendo. Alcune persone che lo guardano pensano che Homelander sia
l’eroe.”
La trama della quarta stagione di
The Boys
Nella quarta
stagione, il mondo è sull’orlo del baratro. Victoria
Neuman è più vicina che mai allo Studio Ovale e sotto il controllo
di Patriota, che sta consolidando il suo potere. Billy Butcher, a
cui restano solo pochi mesi di vita, ha perso sia il figlio di
Becca sia il suo ruolo di leader dei The
Boys. Il resto della squadra è stanco delle sue bugie.
La posta in gioco sarà più alta del solito e loro dovranno trovare
un modo per collaborare e salvare il mondo, prima che sia troppo
tardi.
Il cast di The
Boys vede protagonisti
Karl Urban, Jack Quaid, Antony Starr, Erin Moriarty, Jessie T.
Usher, Laz Alonso,
Chace Crawford, Tomer Capone, Karen Fukuhara, Colby Minifie,
Claudia Doumit e Cameron Crovetti. Si uniranno per la
quarta stagione anche Susan Heyward,
Valorie Curry e Jeffrey Dean Morgan.
The
Boys è basata sul fumetto certificato bestseller dal
New York Times, creato da Garth Ennis e Darick Robertson, qui in
veste anche di executive producer, e sviluppato dall’executive
producer e showrunner Eric Kripke. Tra gli altri executive producer
si annoverano anche Seth Rogen, Evan Goldberg, James
Weaver, Neal H. Moritz, Pavun Shetty, Phil Sgriccia, Craig
Rosenberg, Ken F. Levin, Jason Netter, Paul Grellong, David Reed,
Meredith Glynn e Michaela Starr. The
Boys è prodotta da Amazon Studios e Sony Pictures
Television Studios, in collaborazione con Kripke Enterprises,
Original Film e Point Grey Pictures.
A parte alcuni
scatti sfocati dell’Ingegnere di Gabriela de
Faría, non abbiamo ancora visto nessuna foto degna di
nota dal set di Superman.
Nelle poche occasioni in cui il film è stato girato all’aperto, il
set è stato circondato da barricate per nascondere ciò che stava
accadendo ai fan e ai fotografi.
Questa segretezza permette di
mantenere l’elemento sorpresa. Tuttavia, è frustrante non ottenere
alcuna anteprima poiché il più delle volte queste creano
eccitazione per film come questo. Indipendentemente da ciò,
oggi sono emersi alcuni nuovi scatti dal set e sebbene non ci siano
membri del cast a vista, possiamo vedere il logo aggiornato della
LuthorCorp. Sembra una base militare improvvisata, anche se non è
chiaro se Lex Luthor (Nicholas
Hoult) abbia qualcosa a che fare con ciò che sta
accadendo qui.
È interessante notare che i fumetti
successivi hanno rinominato LuthorCop come LexCorp (una decisione
con cui il regista James
Gunn potrebbe non essere d’accordo). Nei fumetti, la
società funge sia da legittimo impero commerciale che da copertura
per i piani più nefasti di Lex Luthor. Nonostante si venda come una
società benevola e innovativa, sotto la superficie, la LuthorCorp
si impegna in pratiche non etiche, tra cui sperimentazione
illegale, traffico di armi e manipolazione di eventi politici per
servire gli interessi di Lex.
Superman, tutto
quello che sappiamo sul film di James Gunn
Superman,
scritto e diretto da James Gunn, non
sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che
incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a
Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e,
potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che
esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo
metaumano del DCU). Il casting ha
portato alla scelta degli attori David Corenswet
e Rachel
Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel
casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi,
Anthony Carrigan,
Nicholas Hoult e Nathan Fillion. Sean Gunn, María
Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio,
Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il
cast.
Il film è stato anche descritto come
una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
“Superman è il vero fondamento
della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman
è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei
personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei
film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn
durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo
l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico
potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e
giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio
2025.
Per festeggiare il #BestFriendsDay, i
Marvel Studios hanno pubblicato un nuovo
trailer TV esteso per Deadpool e
Wolverine, offrendo un sacco di nuove inquadrature mai
viste prima mentre il Mercenario Chiacchierone (Ryan
Reynolds) fa squadra con l’Arma X (Hugh
Jackman), per affrontare la pericolosissima Cassandra
Nova (Emma Corrin) e salvare il multiverso – e i
loro amici – prima che sia troppo tardi.
Sebbene l’ultimo promo non offra
ancora un primo sguardo al mutante di Jackman con la sua iconica
maschera, ci offre il nostro primo sguardo ufficiale a Lady
Deadpool… o, almeno, ai suoi piedi, ma è la prima immagine
che conferma che il personaggio apparirà davvero nel prossimo film
sui supereroi.
Per quanto riguarda chi la
interpreterà, nessuno lo sa, ma le voci di corridoio puntano
fortemente nella direzione di Blake Lively, moglie
di Reynolds nella realtà, o della cantautrice Taylor
Swift, che è una cara amica di famiglia.
Inoltre, sembra che abbiamo anche la
conferma su Fenomeno e sembra proprio che indossi lo stesso costume
che Vinnie Jones indossava in X-Men:
Conflitto finale, nonostante l’attore abbia recentemente
negato che sarebbe apparso nel film…
Si dice che diversi ex membri del
cast di X-Men Marvel/Fox, nonché una manciata di
veterani del MCU, appariranno in vari ruoli.
Deadpool e
Wolverine uscirà nei cinema il 26 luglio e segna
l’introduzione del Mercenario Chiacchierone di Ryan Reynolds nell’universo cinematografico
Marvel (con un rating decisamente
diverso rispetto ai primi due capitoli). Soprannominandosi
“Marvel Jesus”,
Deadpool arriva nel MCU dopo essere stato rapito dalla
Time Variance Authority, i manager del multiverso
visti l’ultima volta in Loki, e si ritrova nello
stesso mondo dei Vendicatori.
Sebbene il suo volto non si veda nel
trailer, anche Wolverine di Hugh Jackman passa dall’universo di
X-Men al MCU. Diretto da Shawn
Levy, il film comprende anche Emma Corrin,
Morena Baccarin, Rob Delaney,
Leslie Uggams, Karan Soni e Matthew Macfadyen.
Sono passati dieci anni dall’uscita
nelle sale di Edge of Tomorrow, interpretato da
Tom Cruise ed
Emily Blunt. Uscito in un’estate affollata di altri
blockbuster, il film non ha soddisfatto le aspettative degli
studios al botteghino.
Tuttavia, è stato ampiamente lodato
dalla critica e dal pubblico per le sue interpretazioni, le
sequenze d’azione ben eseguite e il modo in cui il film ha gestito
i suoi concetti fantascientifici.
Tom Cruise ha recentemente pubblicato su Instagram una
riflessione sulla realizzazione del film e sui dieci anni trascorsi
dalla sua uscita, oltre a parlare dei suoi progetti futuri con la
Warners Brothers.
Il film è basato su una light novel
giapponese intitolata All You Need Is Kill, scritta da
Hiroshi Sakurazaka.
Tom Cruise interpreta il Maggiore William Cage, un
soldato che, nonostante i suoi tentativi di evitare il
combattimento, è costretto a partecipare a un’operazione di sbarco
in una guerra in corso contro una forza aliena invasore nota come
Mimics.
Dopo essere stato ricoperto di
sangue alieno ed essere morto in un’esplosione, Cage rimane
intrappolato in un loop temporale che si resetta ogni volta che
muore e inizia una missione per sconfiggere gli invasori alieni. Su
Instagram,
Tom Cruise ha elogiato le interpretazioni dei suoi
colleghi del cast e il lavoro di chi sta dietro la macchina da
presa, scrivendo:
Tom Cruise – Foto di Aurora Leone
“Sono passati 10 anni da quando
Edge of Tomorrow è arrivato nelle sale! Voglio cogliere l’occasione
per ringraziare ancora una volta Emily Blunt per essere una grande
amica e un’attrice brillante. Adoro la sua interpretazione in
questo film. La sua dedizione. Il suo umorismo. La sua
vulnerabilità e il suo potere. Ha dato tutto. Questo anniversario
mi riporta alla mente ricordi incredibili. La mia prima
collaborazione con Doug Liman. Il ricongiungimento con l’indomito
Brendan Gleeson. E la mia prima volta al fianco del grande Bill
Paxton… Raggiungere questo tipo di tono non è stato facile. La
scrittura e la narrazione di Christopher McQuarrie hanno fatto
funzionare il film. Insieme alla dedizione di tutta la nostra
squadra che ha contribuito a portarlo sullo schermo – è stata una
gioia assoluta crearlo con tutti voi“.
Un sequel di Edge of Tomorrow potrebbe essere più vicino che
mai
Nonostante i risultati al
botteghino, da tempo si
parla di un sequel di Edge of Tomorrow: sia lo sceneggiatore
Christopher McQuarrie che il regista Doug
Liman hanno fornito piccoli aggiornamenti ed espresso
entusiasmo, ma un sequel non è ancora stato realizzato. Ora, però,
potrebbe essere molto più vicino, visto che Cruise ha recentemente
firmato un accordo con la Warner Brothers per sviluppare e produrre
vari progetti.
Cruise ha concluso il suo post su
Instagram con: “A tutti coloro che hanno apprezzato questo film
nel corso degli anni, grazie per essere fan. E grazie alla Warner
Bros. per aver realizzato questo film. Non vedo l’ora di
condividere di più sui grandi film a cui stiamo lavorando“.
Speriamo che questo piccolo accenno a progetti futuri possa essere
un indizio del fatto che un sequel di Edge of Tomorrow sarà
finalmente realizzato nel prossimo futuro.
L’ultima stagione di
Snowpiercer si avvicina rapidamente, anche se in
una nuova casa. Dopo la cancellazione da TNT e il rifiuto della
rete di trasmettere la quarta stagione, AMC è intervenuta come
nuova emittente per tutti gli episodi del thriller distopico di
successo.
Le stagioni 1 e 2 vanno ora in onda
negli USA in esclusiva su AMC+ e, in vista dell’arrivo della
stagione 3, domani 8 giugno, e dell’ultima puntata che inizierà il
21 luglio, oggi arriva un esclusivo sneak peek esteso su dove si
stanno dirigendo i passeggeri mentre la serie volge al termine.
Oltre a fornire un breve flashback
di alcuni degli eventi più importanti che hanno portato i
passeggeri a prendere il controllo del treno da Wilford (Sean
Bean), il filmato offre un’anteprima di ciò che si
trova oltre i suoi confini.
Snowpiercer
è basato sull’omonimo
film di Bong
Joon Ho e sulle graphic novel di Jacques Lob e
Jean-Marc Rochette e si svolge a bordo di un treno che ospita ciò
che resta dell’umanità dopo che la Terra è diventata una landa
desolata e ghiacciata. Nel corso di tre stagioni, ha seguito le
lotte sociali all’interno del colosso di 1001 vagoni, mentre tutti
lottano per la sopravvivenza e per una sorte migliore.
La quarta stagione riprende
direttamente dalle conseguenze della terza: i passeggeri, ora
finalmente liberi di scegliere il proprio destino, devono decidere
tra la relativa sicurezza di curare il Motore Eterno con Melanie
(Jennifer
Connelly) o sfidare gli elementi nella speranza di
raggiungere il Nuovo Eden con Layton (Daveed
Diggs). Tuttavia, il mondo esterno sembra nascondere altre
minacce che quelli a bordo non hanno ancora scoperto.
L’anteprima della stagione 4 mostra
cosa accade durante una spedizione fuori dal treno per raccogliere
campioni. Ben (Iddo Goldberg) rileva la
temperatura e i livelli di radiazione sulla superficie, mentre il
suo partner raccoglie alcuni frammenti che potrebbero provenire da
un satellite precipitato.
Mentre proseguono verso l’esterno e
cercano di contattare Melanie sullo Snowpiercer,
tuttavia, un’interferenza blocca le loro comunicazioni. Alla fine
individuano un cartello minaccioso che dice “Non scappare”
prima di notare degli inquietanti individui armati e mascherati che
si avvicinano a loro. Si trattava di una trappola e, nonostante
l’avvertimento, decidono di tornare al sicuro a gambe levate, anche
se non sarà facile superare questo nuovo nemico nella neve.
Chi altro è a bordo per la stagione finale di Snowpiercer?
Gran parte del cast delle stagioni
precedenti torna a cavalcare Snowpiercer per l’ultima volta nella
quarta stagione. Oltre a quelli già citati, Rowan
Blanchard, Alison Wright, Mickey Sumner, Katie McGuinness, Lena
Hall, Sam Otto, Chelsea Harris, Mike O’Malley, Roberto Urbina e
Sheila Vand riprenderanno i loro ruoli. Sono stati
confermati anche due nuovi attori,
Clark Gregg di The Avengers e Michael Aronov di The Drop. Josh
Friedman e Graeme Manson hanno sviluppato la serie.
Snowpiercer andrà
in onda con la sua quarta e ultima stagione su AMC e AMC+ il 21
luglio.
Snowpiercer in streaming è disponibile sulle
seguenti piattaforme:
Kristen Stewart interpreterà la prima donna
americana nello spazio. Sarà la protagonista di Sally Ride
in The Challenger, una nuova miniserie che
racconta la breve e movimentata carriera di Sally Ride
alla NASA. Deadline riporta che gli Amazon MGM Studios sono in
procinto di acquisire il progetto per il servizio di streaming
Prime
Video di Amazon.
The Challenger è
basato sul libro di saggistica The New Guys (2023) di
Meredith Bagby e tratta della classe di astronauti della NASA del
1978, che si distaccò dal tradizionale bacino di reclutamento della
NASA di aviatori militari per cercare candidati più eterogenei per
l’equipaggio dell’allora nuovo Space Shuttle.
Il libro si concentrerà sulla
figura di Ride, che è diventata la prima donna americana nello
spazio, la più giovane americana nello spazio e – sebbene abbia
tenuto segreta la sua vita privata per tutta la vita – la prima
astronauta LGBT. I diritti del libro sono stati acquistati da Kyra
Sedgwick, che produrrà la serie insieme alla Stewart e a Steven Spielberg.
Per la Stewart si tratterà del
primo ruolo da protagonista in una serie televisiva, ma questo non
è stato un ostacolo al progetto, dice la Sedgwick: “Non ha mai
fatto televisione, ma quando ha letto questo libro è diventata
ossessionata dall’idea di raccontare la storia di Sally Ride dalla
sua prospettiva unica, che non cercherò nemmeno di parafrasare
perché è così eloquente“.
Ha poi aggiunto: “Chi meglio di
uno dei grandi attori della sua generazione poteva interpretare
Sally Ride?“. Sebbene non sia ancora stata annunciata una data
di uscita della serie, l’intenzione è di farla coincidere con il
40° anniversario del disastro del Challenger, nel 2026.
Nata a Encino, in California, nel
1951, Ride ha conseguito un dottorato in astrofisica all’Università
di Stanford e si è iscritta al programma di addestramento per
astronauti della NASA. Ha superato l’addestramento e presto è
diventata la prima astronauta donna dell’agenzia spaziale,
superando un enorme sessismo istituzionale.
La NASA, dominata dagli uomini, non
era preparata per un’astronauta donna; alla domanda se l’invio di
cento assorbenti per la sua missione di una settimana sarebbe stato
“il numero giusto”, Ride ha risposto con un secco “Non sarebbe
stato il numero giusto”.
Ride ha volato con successo in due
missioni dello Space Shuttle nel 1983 e nel 1984, ma la sua terza
missione prevista sarebbe stata annullata in seguito al disastro
del Challenger nel 1986. In seguito a quella
tragedia, Ride fu nominata membro della Commissione Rogers che
indagava su cosa avesse causato l’esplosione dello Shuttle pochi
istanti dopo il decollo; Ride utilizzò le sue fonti NASA per
acquisire e trasmettere segretamente informazioni al collega
Richard Feynman, membro della Commissione.
Nel 1987 Ride si dimise dalla NASA
e per il resto della sua vita ricoprì diversi incarichi educativi e
accademici. Ride è morta di cancro al pancreas nel 2012, all’età di
61 anni; al momento della sua morte, era in coppia con il tennista
Tam O’Shaughnessy e in precedenza era stata
sposata con il collega astronauta Steven Hawley.
Ride, che era molto riservata, non ha mai parlato pubblicamente
della sua sessualità.
The Challenger
sarà prodotta dalla Big Swing Productions di Sedgwick, insieme alla
Amblin Partners di Steven Spielberg e all’etichetta di produzione
Nevermind di Stewart. La serie sarà scritta e condotta da Maggie
Cohn, veterana di
American Crime Story,
Narcos: Mexico e
The Staircase.
The Challenger è
vicino a un accordo con Amazon MGM Studios; non è ancora stata
annunciata una data di uscita.
Sia gli abitanti delle Terre del
Sud che i Numenoreani hanno subito perdite significative durante il
brutale conflitto, culminato nella sconvolgente rivelazione che
l’Halbrand di Charlie Vickers non è altro che Sauron – un colpo di
scena che, è vero, molti fan avevano previsto.
Con l’oscurità che si diffonde
nella seconda stagione, il palcoscenico è pronto per nuove alleanze
e nuovi volti. Una delle novità più interessanti del cast è
Estrid, interpretata da Nia Towle, nota
per il suo ruolo in Persuasione di Netflix e per il
suo lavoro teatrale in Ocean at the End of the Lane di
Neil Gaiman.
A prima vista, potrebbe sembrare
solo un’altra umana intrappolata nel caos della Terra di Mezzo
devastata dalla guerra. Tuttavia, le immagini esclusive di IGN,
rivelate durante l’evento inaugurale IGN Live, la mostrano mentre
condivide un momento particolarmente intimo con Isildur,
suscitando l’immediato interesse dei fan. Il viaggio di Estrid
inizia all’inizio della Stagione 2, quando incontra Isildur
(Maxim Baldry) e Arondir (Ismael Cruz
Cordova).
Si unisce al duo mentre Isildur si
riprende dalle ferite riportate alla fine della prima stagione,
mentre pianificano il loro trasferimento a Pelargir per sfuggire
all’ombra del Monte Fato. Isildur stringe rapidamente un legame con
Estrid, mentre Arondir rimane diffidente, sospettando che ci sia
qualcosa di più sotto la superficie.
L’immagine accogliente di Estrid e
Isildur ha scatenato speculazioni: Potrebbe essere la futura moglie
di Isildur? I testi di Tolkien non nominano mai la moglie di
Isildur, lasciando alla serie la libertà creativa di introdurre
questo personaggio fondamentale, aggiungendo profondità a Isildur,
la cui caduta in disgrazia mette in moto l’intera saga scritta da
Tolkien quando cede alla tentazione dell’Unico Anello.
Considerati i precedenti della
serie, che fonde nuovi elementi con la tradizione, sembra probabile
che in questa stagione assisteremo all’inizio della loro storia
d’amore. Gli appassionati della tradizione sanno che la caduta di
Numenor è imminente e che Isildur sposa e genera il suo primo
figlio, Elendur, prima di questo disastro. Con il tempo che stringe
per tutti i regni, il momento sembra perfetto per Isildur per
trovare il suo partner.
Il Signore degli
Anelli: Gli anelli del potere tornerà il 29 agosto.
Fino ad allora, i fan possono solo speculare sulle prossime
avventure. Se non avete ancora visto la prima stagione, è
disponibile in streaming su Prime
Video. Preparatevi a un’altra epica saga nella Terra
di Mezzo.
La prima stagione de
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del
Potere ha ottenuto un successo senza
precedenti, è stata vista da più di 100 milioni di persone in tutto
il mondo, con più di 24 miliardi di minuti di streaming.
L’attesissima serie ha conquistato più di 25 milioni di spettatori
nel mondo nel suo primo giorno di uscita, divenendo il più grande
debutto nella storia di Prime
Video, e ha anche debuttato al n. 1 nelle classifiche
di streaming generali di Nielsen nel suo weekend di uscita.
Lo show ha inoltre battuto tutti i
precedenti record di spettatori di Prime Video, e ha
portato nuove iscrizioni a Prime più di qualsiasi altro contenuto
precedentemente lanciato. Inoltre, Gli Anelli del Potere è
la prima serie Original in ogni area del mondo – Nord America,
Europa, area Asia-Pacifico, America Latina e nel resto del mondo.
Il finale di stagione è stato un evento culturale globale con
numerosi hashtag dedicati alla serie tra cui #TheRingsofPower e
altri in trend su Twitter in 27 Paesi per un totale di oltre 426
ore nel weekend.
La seconda stagione di
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è
prodotta dagli showrunner ed executive producers J.D. Payne &
Patrick McKay. A loro si uniscono gli executive producer Lindsey
Weber, Callum Greene, Justin Doble, Jason Cahill e Gennifer
Hutchison, insieme alla co-executive producer Charlotte Brandstrom,
i produttori Kate Hazell e Helen Shang e i co-produttori Andrew
Lee, Matthew Penry-Davey e Clare Buxton.
La nuova stagione debutterà a
livello globale giovedì 29 agosto 2024 su Prime Video, in più
lingue e in oltre 240 Paesi e territori. Per rimanere aggiornati su
tutte le novità relative alla serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del
Potere, visitate la pagina dedicata sul sito di
Amazon MGM Studios.
The Chosen ha
conquistato il pubblico di tutto il mondo, raggiungendo
l’incredibile numero di 200 milioni di spettatori. Il
rivoluzionario dramma storico, giunto alla
quinta stagione, ritrae la vita di Gesù Cristo e di coloro che
lo hanno conosciuto, combinando una narrazione potente con una
prospettiva profondamente umana.
Fox 13 Utah ha portato i
telespettatori dietro le quinte di questa straordinaria storia di
successo, con interviste ai protagonisti dello show per svelare i
segreti della sua ascesa alla fama durante la messa in onda della
quarta stagione.
Il regista e co-sceneggiatore di
The Chosen, Dallas Jenkins non aveva mai previsto
il successo monumentale della serie quando è stata lanciata
attraverso il crowdfunding. “Non avevo alcuna
aspettativa“, ha ammesso Jenkins. “Quindi il fatto che lo
spettacolo sia cresciuto così tanto va al di là di quello che avrei
potuto immaginare. Ma non direi nemmeno che sono sorpreso.
Dio può fare qualsiasi cosa”.
Jenkins ha sottolineato l’equilibrio tra la divinità e l’umanità di
Gesù. “Nel nostro spettacolo, Gesù fa ancora miracoli e afferma di
essere Dio. Ma mostrandolo mentre si lava i denti, si lava le mani
e ride con gli amici, si esalta sia la sua divinità che la sua
umanità“.
L’attore Jonathan
Roumie, che interpreta Gesù, attribuisce la risonanza
dello spettacolo al desiderio universale di verità spirituale.
“Le persone sono disperate e affamate della presenza di Dio
nella loro vita“, ha detto Roumie. “L’anima umana
riconosce la verità quando la vede“.
Dove viene girato The Chosen?
La serie è girata in Texas e su un
set meticolosamente ricreato vicino a Goshen, nello Utah, che
rappresenta autenticamente la vecchia Gerusalemme. L’attrice
Elizabeth Tabish, che interpreta Maria Maddalena, ha sottolineato
la cruda rappresentazione di personaggi imperfetti. “Tutti
questi personaggi sono profondamente imperfetti e hanno vite
disordinate. Lo spettacolo mostra come Gesù li trasforma“, ha
spiegato l’attrice.
Nonostante il successo, The
Chosen ha dovuto affrontare delle sfide. Una disputa
contrattuale con il distributore Angel Studios ha ritardato
l’uscita della quarta stagione fino al 2 giugno 2024, ponendo fine
alla loro collaborazione. La Jenkins ha espresso gratitudine nei
confronti di Angel Studios, pur riconoscendo la necessità della
fine del contratto per il futuro della serie.
Per Jenkins e l’intero team, The
Chosen è un lavoro d’amore. “Non importa quanto cresca lo show,
questo non deve mai cambiare“, riflette Jenkins. Rimane
concentrato sulla missione principale: condividere le storie di
Gesù in un modo che risuoni con gli spettatori di ogni
provenienza.
Mentre The Chosen continua ad
andare in onda su The CW, i fan possono aspettarsi una narrazione
più sentita e un’esplorazione più profonda delle vite trasformate
da Gesù. Jenkins, pur essendo esausto, trova un’immensa gioia nel
viaggio. “Voglio solo che le persone si concentrino sulle
storie di Gesù e che pensino che forse quelle persone che lo hanno
incontrato e hanno cambiato la loro vita sono simili a me“, ha
condiviso.