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Remember: tutto quello che c’è da sapere sul film con Christopher Plummer

Il regista canadese Atom Egoyan si è negli ultimi anni distinto per alcuni eleganti thriller come Chloe – Tra seduzione e inganno, Devil’s Knot – Fino a prova contraria e The Captive – Scomparsa. Anche il film seguente a questi, Remember (qui la recensione) si presenta come tale, offrendo però una serie di elementi che lo rendono particolarmente accattivante e coinvolgente. Presentato al Festival di Venezia e poi distribuito in sala nel 2015, il film è infatti ad oggi indicato come uno dei migliori del regista canadese.

Scritto da Benjamin August, uno scrittore di origine ebraica qui alla sua prima prova come sceneggiatore professionista, il film si concentra infatti sulla ricerca da parte di un superstite dell’Olocausto dell’aguzzino nazista che lo aveva torturato. August affermò di aver pensato a questa storia prima di tutto per via della scarsità di film con protagonisti attori anziani, ma che in seguito il progetto si è formato anche sulla base dei nuovi processi in corso nei confronti dei criminali nazisti.

Si tratta dunque di un’opera che si muove al ritmo dei suoi fragili protagonisti e portando lo spettatore a stare al loro passo, senza mai sapere di più o di meno rispetto a quanto sanno loro. Remember è dunque un buon titolo da recuperare se si è appassionati di storie di questo tipo, con colpi di scena dietro l’angolo e un passato doloroso da esorcizzare. Prima di intraprendere una visione del film, sarà però utile sapere qualcosa di più a riguardo e pertanto si consiglia di continuare qui nella lettura.

La trama di Remember

Protagonista del film è Zev Guttman, un anziano affetto da demenza senile che vive in una casa di riposo a New York. L’uomo è un sopravvissuto al lager di Auschwitz, come anche l’amico Max Rosenbaum, un altro dei pazienti residenti nella clinica. Dopo poco la morte di Ruth, la moglie di Zev, Max inizia a ripetergli ogni giorno ciò che aveva promesso di fare dopo la dipartita della consorte: uccidere Otto Wallisch, il nazista responsabile dello sterminio delle loro rispettive famiglie durante la Seconda guerra mondiale.

A quanto pare infatti Otto è immigrato in Nord America e conduce una tranquilla esistenza sotto il falso nome di Rudy Kurlander. Esistono quattro persone con questo nome tra Stati Uniti e Canada: il compito di Zev è quindi quello di riconoscere il vero carnefice e di farlo fuori. Munito solo di una pistola e una lettera scritta da Max contenente le indicazioni per raggiungere i quattro Kurlander, Zev scappa dalla casa di riposo, iniziando un lungo viaggio per compiere la sua vendetta.

Remember-storia-vera

Remember: il cast del film

Ad interpretare il protagonista Zev Guttman vi è il premio Oscar Christopher Plummer, il quale si disse interessato a partecipare proprio per via della scarsità di ruoli del genere per attori anziani. Dunque particolarmente devoto al suo ruolo, Plummer decise di eseguire personalmente tutto ciò che era previsto per questo, dalle scene in cui lo si vede suonare al pianoforte sino alla sparatoria che si verifica in un certo momento del film. Per quest’ultima scena, in particolare, l’attore si infuriò molto quando seppe che il regista voleva sostituirlo con una controfigura, chiedendo di poter essere egli stesso a girare la scena.

Accanto a lui, nel ruolo dell’amico Max Rosenbaum vi è invece l’attore premio Oscar Martin Landau, il quale per lo più recitò con Plummer attraverso le chiamate telefoniche che i loro due personaggi si scambiano nel corso del film. Vi è poi l’attore Dean Norris, celebre per essere stato Hank Schrader in Breaking Bad, e qui nel ruolo di John Kurlander, il figlio di uno dei Rudy Kurlander di cui Zev va alla ricerca. Dei quattro Rudy, in particolare, si distinguono il primo che Zev incontra, interpretato da Bruno Ganz, e il quarto, interpretato da Jurgen Prochnow.

Remember è una storia vera?

Guardando il film, in molti sono stati portati a pensare che potesse trattarsi di una storia vera, considerando anche che i due precedenti film di Egoyan, Devil’s Knot – Fino a prova contraria e The Captive – Scomparsa, sono effettivamente basati su eventi realmente accaduti. Non è però questo il caso di Remember, nato da un’idea originale di Benjamin August. Il film contiene però elementi reali, come ad esempio la fuga che molti gerarchi o uomini del regime nazista intrapresero in seguito alla sconfitta in guerra, nascondendosi in altri Stati sotto falso nome. Negli anni in molti sono però stati individuati e sottoposti a processo.

Più che ispirarsi ad una storia vera, dunque, il film prende solo alcuni elementi di realtà, proponendo un racconto che alla ricerca del protagonista unisce la necessità e l’importanza della memoria. Il titolo del film, Remember, può a tal proposito essere letto in una duplice chiave. Da un lato si fa riferimento alla difficoltà di Zev di ricordare ciò che deve compiere, data la sua demenza senile, ma dall’altro si pone il monito di mantenere viva la memoria dell’Olocausto, per fa sì che gli orrori verificatisi non possano mai più ripetersi.

Il trailer di Remember e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Remember grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 1 febbraio alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

The Terminal: la vera storia dietro il film con Tom Hanks

The Terminal: la vera storia dietro il film con Tom Hanks

Reduce dal successo del fantascientifico Minority Report e del film biografico Prova a prendermi, Steven Spielberg affermò di avere voglia di realizzare un film che potesse far commuovere, ridere e far riappacificare lo spettatore con il mondo. Nasce dunque da questa volontà The Terminal (qui la recensione), uscito nel 2004 e accolto in modo molto positivo sia dalla critica che dal pubblico. Il film, infatti, offre una storia leggera ma non priva di tematiche e riflessioni importanti, dove si mette al centro di tutto l’umanità, come avviene in ogni opera del regista premio Oscar.

Il film, però, può anche essere letto come un’allegoria degli Stati Uniti post 11 settembre. Un Paese sempre più guidato dalla paranoia e da uno spirito xenofobo, chiusosi in sé stesso per evitare la possibile minaccia esterna. Da questo punto di vista The Terminal affronta con ironia tale situazione, proponendo soluzioni che pongono il senso di comunità e la fiducia nel prossimo quali elementi imprescindibili. Ancor prima di ciò, però, il film è divenuto celebre per essere ispirato ad una storia vera, quella del rifugiato iraniano Mehran Karimi.

Il film non è direttamente ispirato alla sua vicenda, tanto che il nome di Karimi non viene citato in nessun materiale pubblicitario relativo al film, e molte sono le differenze tra la sua storia e la sceneggiatura di Sacha Gervasi e Jeff Nathanson. Spielberg utilizza dunque questa vicenda vera per parlare di ciò che più gli è caro, offrendo dunque al suo pubblico il film commovente e divertente che aveva intenzione di realizzare sin dall’inizio. Ma qual è dunque la vera storia di Karimi e in cosa differisce rispetto a quanto si vede nel film?

La trama e il cast di The Terminal

La storia si svolge nell’Aeroporto J.F. Kennedy di New York. Qui atterra Viktor Navorski, proveniente da un Paese (immaginario) dell’Europa Orientale chiamato Krakozhia. Durante il lungo volo, però, nella patria di Viktor c’è stato un feroce colpo di stato e il suo passaporto ha così perso validità. Lo sventurato viaggiatore si trova dunque ad essere bloccato e costretto dal capo della sicurezza Frank Dixon a rimanere all’interno del terminal per un periodo di tempo imprecisato. Per lui inizierà quindi un soggiorno forzato, durante il quale sperimenterà l’amicizia, l’amore e la forza della solidarietà umana e l’orgoglio di non rinnegare se stesso.

Ad interpretare Viktor Navorski vi è Tom Hanks, frequente collaboratore di Spielberg, il quale ha basato la propria interpretazione sul proprio padrino, un immigrato bulgaro poliglotta, esercitandosi anche nel parlare bulgaro con un insegnante di tale lingua. Accanto a lui, nel ruolo del severo Frank Dixon vi è invece Stanley Tucci, mentre Barry Shabaka Henley è il poliziotto Ray Thurman. Sono poi presenti gli attori Catherine Zeta-Jones nel ruolo della hostess Amelia Warren, Diego Luna in quelli dell’addetto alla mensa Enrique Cruz e Zoe Saldana nei panni dell’agente Torres. Kumar Pallana è invece l’anziano addetto alle pulizie Gupta Rajan.

The-Terminal-cast

La vera storia dietro The Terminal

Ora che sappiamo di cosa parla il film The Terminal, possiamo andare a scoprire qual è la storia vera a cui questo si ispira. Protagonista di questa è il rifugiato iraniano Mehran Karimi Nasseri, nato a Masjed-e Soleyman nel 1945 e sin da giovane in prima linea nelle proteste contro lo scià Mohammad Reza Pahlavi, l’ultimo monarca della sua dinastia. Per sfuggire al carcere, Nasseri inizio a richiedere asilo in vari paesi europei, vedendosi però sempre negato ogni aiuto. La sua esistenza fu ufficialmente riconosciuta nel 1981 dalle autorità belghe da cui ottenne la tessera di rifugiato № 86 399. Con tutti i documenti in regola, decise allora di recarsi nuovamente nel Regno Unito, dove aveva frequentato l’università.

Venne però respinto nuovamente e si ritrovò privo di documenti di rifugato poiché li aveva inviati all’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati a Bruxelles. Dopo un tentativo d’ingresso fallito in Francia, nel 1985, egli fece perdere le proprie tracce. Venne poi ritrovato nell’agosto del 1988 al terminal 1 dell’aeroporto Charles de Gaulle, mentre tentava nuovamente di imbarcarsi per l’Inghilterra. A quel punto rimase nell’aeroporto, vivendo in una situazione di “limbo giuridico” derivante da un circolo vizioso delle procedure di ingresso negli Stati. Infatti, la regolarizzazione del titolo di permanenza dipendeva dal fatto che presentasse la sua tessera di rifugiato accordatagli dal governo belga.

Ma quest’ultimo chiedeva fosse Nasseri in persona ad andare a ritirarla e lui non poteva uscire dalla Francia perché i suoi documenti erano all’estero. La situazione si sbloccò sette anni dopo, nel 1999, quando venne accompagnato al tribunale di Bobigny per ritirare i suoi documenti, ma Nasseri sorprese tutti sostenendo che quei documenti erano errati e dichiarò di chiamarsi “sir Alfred Mehran” e di non essere un cittadino iraniano. Nasseri ha continuato quindi a soggiornare al terminale 1 dell’aeroporto Charles De Gaulle fino al luglio 2006 quando, per un’intossicazione alimentare, è stato ospedalizzato. Poche settimane prima del decesso, a causa di un Infarto miocardico acuto, avvenuto nel novembre del 2022, era tornato a risiedere nell’aeroporto

Il trailer di The Terminal e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Terminal grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Paramount+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 1 febbraio alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

The Mandalorian 3, manca un mese, ecco la nuova key art

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The Mandalorian 3, manca un mese, ecco la nuova key art

Disney+ ha diffuso una nuova key art e un’emozionante featurette della terza stagione di The Mandalorian, la serie originale live action targata Lucasfilm, acclamata dalla critica e disponibile in esclusiva sulla piattaforma streaming a partire dal 1° marzo. La nuova featurette permette al pubblico di scoprire insieme a Jon Favreau, Dave Filoni, Rick Famuyiwa e a tanti altri, come The Mandalorian e il personaggio di Grogu, amatissimo dai fan, siano riusciti a coinvolgere e conquistare i cuori degli spettatori di tutto il mondo.

Continuano i viaggi del Mandaloriano nella galassia di Star Wars. Un tempo cacciatore di taglie solitario, Din Djarin si è riunito a Grogu. Nel frattempo, la Nuova Repubblica lotta per allontanare la galassia dal suo passato oscuro. Il Mandaloriano incontrerà vecchi alleati e si farà nuovi nemici mentre lui e Grogu continuano il loro viaggio insieme.

La serie The Mandalorian è interpretata da Pedro Pascal, Katee Sackhoff, Carl Weathers, Amy Sedaris, Emily Swallow e Giancarlo Esposito. Tra i registi degli otto episodi della terza stagione ci sono Rick Famuyiwa, Rachel Morrison, Lee Isaac Chung, Carl Weathers, Peter Ramsey e Bryce Dallas Howard. Jon Favreau è showrunner/capo sceneggiatore ed executive producer insieme a Dave Filoni, Rick Famuyiwa, Kathleen Kennedy e Colin Wilson. Karen Gilchrist e Carrie Beck sono i co-executive producer.

Ufficiale e gentiluomo: trama, cast e frasi del film con Richard Gere

Ricordato come uno dei film più celebri e amati degli anni Ottanta, Ufficiale e gentiluomo è diventato con il tempo un grande classico capace ancora oggi di emozionare e appassionare intere generazioni di spettatori. Diretto da Taylor Hackford, e scritto da Douglas Day Stewart, questo va a raccontare la storia del giovane Zack Mayo, il quale alla ricerca di un proprio posto nel mondo aspira a diventare un pilota d’aerei della marina. Una vicenda ricca di passioni, amore, conflitti e difficoltà da superare. Interpretato da alcuni dei più noti attori dell’epoca, tale titolo è non solo un racconto di formazione, ma anche un appassionante vicenda sentimentale capace di far sognare ancora e ancora.

Il film si affermò da subito come un grandissimo successo, arrivando a guadagnare circa 130 milioni di dollari a fronte di un budget di soli 6. Ufficiale e gentiluomo divenne poi anche uno dei principali protagonisti della stagione dei premi, arrivando a vincere due Oscar su sei nomination. Una di queste è quella per la miglior canzone Up Where We Belong, scritta da Jack Nitzsche, Buffy Sainte-Marie e Will Jennings, ed eseguita da Joe Cocker e Jennifer Warnes. Questa si colloca all’interno di una colonna sonora che comprende anche brani come Hungry for Your Love di Van Morrison, Tush degli ZZ Top, e Tunnel of Love dei Dire Straits.

Prima di cimentarsi in una visione di Ufficiale e gentiluomo, però, è certamente consigliabile approfondire ulteriori dettagli circa la sua trama e il cast di attori che lo compone. Proseguendo qui nella lettura sarà inoltre possibile ritrovare alcune delle frasi più note e belle del film, grazie alle quali si potrà avere un primo contatto con quella che è l’atmosfera del film e il carattere dei suoi personaggi. Infine, si elencheranno le principali piattaforme dove sarà possibile ritrovare il film per una comoda visione in streaming.

La trama di Ufficiale e gentiluomo

Protagonista del film è Zack Mayo, un adolescente irrequieto e orfano di madre. Non essendosi mai adeguato alla vita del collegio, questi decide di raggiungere il padre Byron, il quale è un ex sergente della marina ora dedito all’alcol e sesso. Per sfidare lo scetticismo del padre circa le sue capacità, Zack decide di diventare pilota d’aerei della marina, partendo così per il corso di addestramento.  Questo si rivela più complesso del previsto, anche per via della severità dell’istruttore, il sergente Foley. Questi mette infatti in chiaro sin da subito la sua intenzione di far emergere le debolezze delle reclute, al fine di selezionare soltanto chi si dimostra davvero all’altezza del ruolo.

Ad essere preso di mira, anche se a fin di bene, è proprio Zack, che viene così sottoposto alle prove peggiori. Durante il corso, il giovane potrà però contare sull’amicizia con Sid, un giovane che si dimostra sin da subito molto fragile psicologicamente. Grazie a questi, Zack ha modo di conoscere la bella Paula, della quale si innamorerà perdutamente. La vita del giovane sembra così prendere finalmente una piega positiva, ma il peggio deve ancora arrivare per lui. La sua presenza all’interno dell’accademia viene sempre più malvista, e i rapporti con quanti lo circondano tenderanno a compromettersi sempre di più. Ma Zack sa di non poter cedere, o finirà con il perdersi per sempre.

Ufficiale e gentiluomo cast

Ufficiale e gentiluomo: il cast del film

Immaginare il personaggio di Zack Mayo con un volto diverso da quello dell’attore Richard Gere è oggi impensabile. Eppure, inizialmente i produttori valutarono diversi altri attori prima di lui. Tra questi si annoverano Jeff Bridges, Christopher Reeve e John Travolta. Alla fine fu però Gere ad ottenere la parte, accettando in primo luogo per necessità di soldi. L’attore divenne però poi particolarmente devoto al personaggio, allenandosi duramente per poterlo interpretare al meglio. Egli dichiarò in seguito di non essere stato inizialmente favorevole al finale del film, oggi tra i più celebri di sempre, giudicandolo troppo sentimentale. Dopo averlo visto ultimato, con tanto di canzone di accompagnamento, si ricredette, affermando di aver avuto i brividi.

Per il ruolo di Paula, la donna amata da Zack, vennero allo stesso modo considerate diverse attrici. La parte venne però vinta da Debra Winger, che per la sua interpretazione venne nominata agli Oscar come miglior attrice. Questa rivelò in seguito di non aver avuto un buon rapporto con Gere durante il set, ma di essersi riconciliata con lui anni dopo. Il ruolo del sergente Foley era inizialmente stato offerto a Jack Nicholson, il quale però rifiutò. Venne così scelto Louis Gossett Jr., il quale divenne poi il primo attore di colore a vincere l’Oscar come miglior attore non protagonista. Per interpretare il suo ruolo, questi si fece consigliare dall’ex marine e attore R. Lee Ermey, divenuto noto qualche anno dopo come il sergente di Full Metal Jacket. Sono poi presenti l’attore David Keith nei panni di Sid, e Lisa Blount in quelli di Lynette, donna amata proprio dall’amico di Zack.

Le frasi più belle di Ufficiale e gentiluomo, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film è possibile fruire di Ufficiale e gentiluomo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il film è infatti disponibile nel catalogo di Chili Cinema, Google Play, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno mercoledì 1 febbraio alle ore 23:10 sul canale TwentySeven.

Nel film sono inoltre presenti diverse frasi oggi entrate a far parte dell’immaginario comune. Si tratta di battute e affermazioni che descrivono alla perfezione non solo il contesto in cui si svolge la storia ma anche i protagonisti che le pronunciano. Di seguito si riportano le più belle e più importanti del film.

  • In questo mondo siamo tutti soli. Se si capisce questo non si soffre più. (Zack Mayo)
  • Due cose sole vengono dall’Oklahoma: tori e checche! Io non vedo le corna, quindi devi essere una checca! (Sergente Foley)
  • Non voglio che tu mi ami, voglio che nessuno mi ami! (Zack Mayo)
  • Come fai a non innamorarti di me?… sono come la cioccolata! (Paula Pokrifki)

Fonte: IMDb

Bussano alla Porta: uscita speciale nei The Space Cinema 

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Bussano alla Porta: uscita speciale nei The Space Cinema 

In occasione dell’uscita ufficiale del film Bussano alla Portaprevista per giovedì 2 febbraioThe Space Cinema per celebrare l’arrivo sul grande schermo del nuovo lungometraggio diretto da M.Night Shyamalan ha organizzato per il primo giorno in sala del film una speciale iniziativa dedicata al pubblico. L’evento avrà luogo durante gli spettacoli serali di giovedì 2 febbraio in cui lo spettatore diventerà l’assoluto protagonista e sarà chiamato a fare un’importante scelta.

Il film, basato sul romanzo The Cabin at the End of the World di Paul Tremblay, racconta la storia di una famiglia che decide di trascorrere qualche giorno in una casa immersa nella natura. La piccola Wen (Kristen Cui) sta giocando nella foresta e all’improvviso si imbatte in un grosso e robusto uomo di nome Leonard (Dave Bautista). Poco dopo l’arrivo di Leonard la giovane ragazza nota che altre tre persone si stanno avvicinando a lei e decide così di fuggire per avvertire i suoi due papà (Jonathan Groff e Ben Aldridge) dell’imminente minaccia, ma i due uomini non le danno credito.

I due, tuttavia, dovranno ricredersi quando i quattro uomini busseranno alla loro porta, intenzionati ad entrare ad ogni costo. Una volta entrati in casa la famiglia viene presa in ostaggio dai quattro sconosciuti armati che li chiama a fare una scelta per evitare l’Apocalisse: sacrificare uno di loro tre. Non solo uno tra la bambina e suoi papà dovrà morire ma dovrà essere la stessa bambina o i due uomini ad uccidere con le loro mani la vittima prescelta. Lontani dalla civiltà e da ogni forma di aiuto, i protagonisti dovranno prendere quella che si rivelerà la decisione più difficile.

Bussano alla Porta, il film

Mentre sono in vacanza in una baita isolata, una bambina e i suoi genitori vengono presi in ostaggio da quattro sconosciuti armati che chiedono alla famiglia di compiere una scelta impensabile per evitare l’apocalisse. Con un accesso limitato al mondo esterno, la famiglia deve decidere in cosa credere prima che tutto sia perduto.

Prodotto dal visionario regista M. Night Shyamalan, Bussano alla Porta è interpretato da Dave Bautista (Dune, Guardiani della Galassia), dal candidato al Tony Award e all’Emmy Jonathan Groff (Hamilton, Mindhunter), da Ben Aldridge (Pennyworth, Fleabag), dalla candidata al BAFTA Nikki Amuka-Bird (Persuasione, Old), dall’attrice esordiente Kristen Cui, da Abby Quinn (Piccole donne, Landline) e da Rupert Grint (Servant, la saga di Harry Potter).

Universal Pictures presenta una produzione Blinding Edge Pictures, in associazione con FilmNation Features e Wishmore Entertainment, un film di M. Night Shyamalan. La sceneggiatura è di M. Night Shyamalan e Steve Desmond & Michael Sherman, basata sul bestseller nazionale “The Cabin at the End of the World” di Paul Tremblay. Il film è diretto da M. Night Shyamalan e prodotto da M. Night Shyamalan, Marc Bienstock (Split, Glass) e Ashwin Rajan (Servant, Glass). I produttori esecutivi sono Steven Schneider, Christos V. Konstantakopoulos e Ashley Fox.

DCU: quali “vecchi” film DC sono considerati canone?

DCU: quali “vecchi” film DC sono considerati canone?

James Gunn ha annunciato i primi progetti del suo nuovo DCU, compreso un primo Capitolo che sarà intitolato “Dei e Mostri“. Tra gli annunci più interessanti di Gunn figurano diversi film e show televisivi della HBO Max, ma il co-CEO dei DC Studios ha anche fatto luce sulla posizione del DCEU già esistente nel nuovo canone del DCU, compresi i quattro film che dovrebbero uscire nel 2023, a partire da marzo con Shazam! La furia degli dei. Anche se sembra che molti progetti del famigerato e travagliato DC Extended Universe verranno effettivamente estromessi dal canone, ci sono diversi film che rimarranno parte del DCU di James Gunn anche in futuro.

The Suicide Squad

Il film che ha dato il via al rapporto di Gunn con la DC è stato The Suicide Squad, uno pseudo-sequel trasformato in reboot soft del poco apprezzato Suicide Squad del 2016. Sembra che il primo progetto DC di Gunn rimarrà canonico dopo l’annuncio di Waller, che vedrà Viola Davis tornare nei panni di Amanda Waller dopo le sue molteplici apparizioni nel DCEU.

È inoltre confermato che il progetto includerà i membri del Team Peacemaker, la maggior parte dei quali è stata introdotta in Suicide Squad. Sembra quindi sicuro che tutti i precedenti progetti DC di James Gunn, compreso Peacemaker, rimarranno canonici quando il DCEU si trasformerà in DCU nei prossimi anni.

Birds of Prey

film-più-attesi-birds-of-preySuicide Squad si collega anche a diversi film del DCEU, soprattutto attraverso la Harley Quinn di Margot Robbie. Sebbene il personaggio della Robbie rimanga uno dei maggiori successi del DCEU e quindi probabilmente resterà nel DCU, non è chiaro se ogni sua apparizione nei film rimarrà canonica. Birds of Prey, ad esempio, potrebbe inserirsi senza problemi nel DCU senza troppe lacune e, essendo una parte essenziale della storia di Harley Quinn, contribuirebbe all’affermazione del suo personaggio nel nuovo franchise.

Suicide Squad, tuttavia, sarà probabilmente surclassato, nonostante abbia dato origine alla versione di Harley Quinn della Robbie, soprattutto vista l’accoglienza contrastante del film e i legami più stretti con gli eroi del DCEU come il Batman di Ben Affleck.

Shazam e Shazam 2 – La furia degli Dei

Shazam! Fury Of The GodsLa natura ampiamente disgiunta del DCEU rende il franchise di Shazam! facile da inserire all’interno del DCU. Durante il suo annuncio, James Gunn ha fatto riferimento ai film di Shazam! con Zachary Levi come a un angolo a sé stante del DCEU, avendo avuto pochissimi collegamenti con gli altri film DC degli ultimi anni.

Gunn sembra indicare che Shazam e i suoi film saranno reintegrati nel DCU, con un cambiamento che probabilmente avrà un impatto minimo o nullo su entrambi i film del franchise. Pertanto, il film di quest’anno Shazam! Furia degli dei rimarrà un progetto imperdibile, che forse anticiperà il tono del prossimo DCU.

The Flash

The Flash Ezra MillerNonostante su questo progetto siano gravate le polemiche che circondano i comportamenti della sua star, The Flash rimane fondamentale per il reboot del DCU. Il film, che è rimasto intrappolato nell’inferno dello sviluppo per anni, vede protagonista il Barry Allen di Ezra Miller che viaggia nel Multiverso e incontra diversi eroi familiari lungo la strada.

Gunn ha confermato che The Flashsi inserisce completamente nell’Universo DC“, confermando forse le teorie secondo cui il film adotterà la trama di Flashpoint per riavviare il franchise e smentendo apparentemente le voci sul recasting di Miller. Per questo motivo, The Flash non solo rimarrà parte del canone, ma potrebbe diventare il film più importante della line-up finale del DCEU, segnando la transizione tra il franchise originale e il nuovo DCU di James Gunn.

Blue Beetle

Blue Beetle film 2023Anche se finora il pubblico ha potuto ammirare solo alcuni scorci del design di Blue Beetle nel DCU, il film di debutto del personaggio arriverà nelle sale nell’agosto del 2023. Il discorso molto limitato che circonda il film ha portato a voci che potenzialmente avrebbero seguito le orme di Batgirl con una cancellazione tardiva, ma James Gunn ha dissipato queste teorie una volta per tutte. Nel suo annuncio, Gunn ha illustrato con entusiasmo il personaggio di Blue Beetle, riferendosi esplicitamente alla giovane supereroina come a una “parte del DCU“.

Non sarebbe quindi sorprendente se il materiale promozionale per il film iniziasse a comparire in un futuro non troppo lontano, regalando finalmente al pubblico una prima occhiata a Blue Beetle.

Aquaman e il Regno Perduto

Aquaman e il Regno PerdutoPresentato come uno degli ultimi progetti DC del 2023 e come film conclusivo del DCEU pre-James Gunn, Aquaman e il Regno Perduto sembra rimanere parte del canone del DCU. Gunn ha fornito pochissimi dettagli sull’imminente sequel di Aquaman, se non indicare che porterà al primo gruppo di progetti del DCU nel 2024 e oltre.

Questa notizia arriva mentre si dice che Jason Momoa avrebbe ripreso il ruolo di Lobo il cacciatore di taglie nel DCU, lasciando il ruolo di Aquaman a un futuro recasting. Ora, sembra che sia Aquaman che il suo prossimo sequel rimarranno almeno vagamente legati al nuovo DCU.

The Quiet Girl gratis al cinema con Cinefilos.it

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The Quiet Girl gratis al cinema con Cinefilos.it

Cinefilos.it offre la possibilità di vedere al cinema, gratis, The Quiet Girl, film candidato agli Oscar 2023 diretto da Colm Bairéad, con Catherine Clinch e Carrie Crowley e in uscita al cinema il 16 febbraio 2023. Ecco l’elenco delle anteprime previste con data, orario e città:

Martedì 7 febbraio alle ore 19,00

  • MILANO – Anteo Palazzo del Cinema con introduzione delle Dott.sse Silvia Zandrini e Michela Bondardo del servizio coordinamento Affidi del Comune di Milano

Giovedì 9 febbraio alle ore 21,00

  • TORINO – Cinema Nazionale con introduzione del critico Luca Pacilio
  • FIRENZE – Cinema Fiorella con introduzione del critico Marco Luceri
  • BOLOGNA – Cinema Rialto con introduzione del critico Luca Baroncini

Domenica 12 febbraio alle ore 16.15

  • ROMA – Cinema Nuovo Sacher con proiezione in versione originale sottotitolata e introduzione di Susanna Pellis, direttore artistico dell’Irish Film Festa

Come partecipare alla proiezione?

Per ognuna di queste due proiezioni posso mettervi a disposizione n° 5 (cinque) inviti per una persona da richiedere, inviando una email a [email protected]. I biglietti saranno da considerarsi assegnati solo se si riceverà risposta alla email di richiesta.

Una volta esauriti i biglietti gratuiti, le anteprime saranno comunque aperte al pubblico a pagamento.

The Quiet Girl, leggi la trama

Cáit, 9 anni, è una bambina tranquilla e silenziosa che passa le sue giornate in solitudine, trascurata da una famiglia disfunzionale. Con l’arrivo dell’estate viene mandata dai genitori a passare qualche mese con una coppia di lontani parenti. Sotto la loro cura la bambina rifiorirà, ma in questa casa dove non dovrebbero esserci segreti ne scopre uno.

The Quiet Girl, guarda il trailer

DCU: quali attori continueranno a far parte dell’universo DC?

DCU: quali attori continueranno a far parte dell’universo DC?

Da quando James Gunn e Peter Safran hanno avuto l’incarico di ristrutturare e ricostruire il DCU, ci sono state moltissime conversazioni in merito agli attori che, già in forze alla scuderia Warner Bros Discovery, sarebbero sopravvissuti al terremoto in arrivo.

Chi sopravvivrà ai tagli di Gunn e Safran? Chi, trai volti che avevamo visto nei progetti di Zack Snyder, verrà portato avanti e chi invece rimarrà in panchina, o peggio, a casa? Ecco cosa abbiamo scoperto nelle ultime ore:

Un attore = un personaggio

La primissima cosa che James Gunn ha dichiarato nel suo video-annuncio è stata che nel nuovo DCU in costruzione, un attore avrà la possibilità di interpretare un solo personaggio. Questo tipo di chiarimento fa luce sulla questione Jason Momoa / Lobo che si era sollevata nelle ultime settimane.

L’interprete di Arthur Curry vorrebbe essere Lobo, ma il secondo film di Aquaman è ancora in giro e, stando a quello che dice Gunn, chiuderà questa fase di assestamento prima del vero e proprio inizio del DCU Capitolo 1: Gods and Monsters.

Jason Momoa

Aquaman e il regno perdutoCome detto poc’anzi, Momoa è impegnato, almeno fino a dicembre prossimo, per la promozione di Aquaman Il Regno perduto, alla quale Gunn e James Wan stanno lavorando insieme.

Secondo quanto dichiarato da Safran, invece, Jason Momoa ha sempre pensato al suo Aquaman come a una trilogia, è quindi probabile che l’attore avrà la possibilità di completare il suo viaggio come Arthur Curry, senza però portare avanti il sogno di Lobo (vedi punto precedente).

Henry Cavill

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MAN OF STEEL, Henry Cavill, as Superman, 2013. ph: Clay Enos/©Warner Bros. Pictures/courtesy Everett Collection

Come tutti sappiamo, la prima “vittima” di questo terremoto è stato Henry Cavill, al quale non è stato confermato il ruolo di Superman, nonostante la scena post credits di Black Adam.

L’attore, che ha dato inizio allo Snyderverse nel 2013, è stato il primo a essere fatto fuori, anche se, secondo Gunn, non è stato un vero e proprio licenziamento, dal momento che Cavill non aveva mai firmato nessun accordo con la nuova gestione WB. Sofismi…

Zachary Levi

Zachary Levi ShazamNella pianificazione di quest’anno, Shazam! la furia degli Dei occupa un posto di spicco. Già il primo film, un discreto successo, era stato accolto con entusiasmo e nulla vieta a questo seguito di bissare. Tuttavia, la struttura “appartata” di Shazam, concede a questo franchise una possibilità molto preziosa: quella di rimanere invariata nonostante il lavoro di pulizia della ditta Gunn/Safran.

Stando a quanto dice Gunn, infatti, la natura separata di questo franchise gli consentirebbe di continuare la sua strada incastrandosi facilmente nell’universo in costruzione. Questo significa che Zachary Levi potrebbe mantenere il suo mantello!

Ben Affleck

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Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

Sembra molto strano riportare a galla il nome di Ben Affleck in questa sede, dato che è stato completamente rimpiazzato da Robert Pattinson nel ruolo di Batman, ma sembra che il regista, sceneggiatore e attore possa ancora avere un ruolo da giocare. Affleck potrebbe non riuscire più a interpretare Bruce Wayne o Batman sullo schermo, ma ha discusso sulla possibilità di prendere il timone di un film in via di sviluppo.

Gunn ha detto: Stiamo lavorando con Ben Affleck, che vuole davvero esserci, ha fatto parte del nostro team di architetti cercando di mettere insieme le cose. E vuole davvero dirigere uno dei nostri progetti e siamo entusiasti che lo faccia…” Ma le decisioni non sono state ancora prese e tutto sembra far pensare al fatto che Affleck si muoverà soltanto dietro alla MDP in questa nuova fase del DCU.

Gal Gadot

Gal-Gadot-in-Wonder-Woman-dcÈ stato verso la fine dello scorso anno che i fan hanno saputo che Wonder Woman 3 era nei guai. Patty Jenkins ha avuto alcune divergenze creative con produttori e dirigenti sulla direzione della serie in futuro, e le due parti hanno finito per separarsi. Naturalmente, questo ha lasciato ai fan alcune domande sulla partecipazione al DCU di Gal Gadot.

Purtroppo, non sono state fornite risposte specifiche, ma James Gunn ha confermato che le conversazioni con l’attrice sono ancora in corso: “Abbiamo parlato con Gal – è pronta a fare cose con noi. Non siamo sicuri di cosa ne faremo.” Tra i titoli della lista del Capitolo 1: Gods And Monsters c’è Paradise Lost, una serie ambientata su Themyscira prima della nascita di Diana, ma per il resto non è chiaro come il DCU utilizzerà una delle eroine più amate di tutti i tempi, cosa che lascia Gadot in un limbo.

Blue Beetle

Blue Beetle film 2023Tra il disinteresse più o meno generale, James Gunn ha annunciato che invece Blue Beetle andrà avanti e che il film uscirà quest’anno ad un certo punto (18 agosto 2023). Del film conosciamo molto poco, e anche il materiale promozionale scarseggia, tuttavia abbiamo una sinossi.

Gunn lo ha definito un film fantastico con un personaggio meraviglioso che si inserirà alla perfezione dentro il loro progetto.

Ezra Miller

The Flash Ezra MillerSi tratta della notizia che tutti vogliono sapere e infatti l’abbiamo riservata con ultimo boccone. Ezra Miller sarà Barry Allen in The Flash e il film resetterà tutta la storia del DCU e permetterà alla produzione di ripartire da zero.

Per quello che invece riguarda il coinvolgimento di Miller, le vicende personali dell’attore hanno fatto pensare che potesse essere completamente fuori dai giochi, ma Safran ha dichiarato che l’attore si sta curando e che ha tutta la volontà di rimettersi in carreggiata e di riprendere da dove aveva lasciato. Non sappiamo ancora quali saranno i tempi ma sembra chiaro che la Warner Bros Discovery ha lasciato la porta aperta all’attore.

Bridgerton – Stagione 3: Phoebe Dynevor abbandona la serie Netflix

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In vista dell’attesissimo ritorno di Bridgerton – Stagione 3, la veterana della serie Phoebe Dynevor ha ufficialmente confermato che non riprenderà il ruolo di Daphne nella prossima terza stagione di Netflix. L’attrice inglese ha interpretato per la prima volta Daphne durante la prima stagione del dramma in costume, che ha diretto insieme a Regé-Jean Page.

Parlando con Screen Rant, la Dynevor ha rivelato che la sua assenza nella terza stagione di Bridgerton non servirà come finale ufficiale per il suo personaggio. Ha ammesso che sarà sempre aperta all’opportunità di tornare nelle stagioni future. “Purtroppo non farò parte nella stagione 3″, ha detto Dynevor. “Potenzialmente in futuro. Ma la stagione 3, sono solo entusiasta di guardare come spettatore.”

La stagione 3 di Bridgerton sarà basata sul quarto libro della serie intitolata Romancing Mister Bridgerton. Colin e Penelope succederanno alle appassionate storie d’amore di Daphne e Simon della prima stagione e di Anthony e Kate della seconda.

“La terza stagione vede Penelope Featherington che ha finalmente rinunciato alla sua cotta per Colin Bridgerton dopo averlo sentito denigrarla con i suoi amici la scorsa stagione”, si legge nella sinossi. “Invece, si sta concentrando sulla ricerca di un marito che rispetti la sua indipendenza così da poter continuare la sua doppia vita come Lady Whistledown, lontana dalla madre e dalle sorelle. A causa della sua mancanza di fiducia, tuttavia, la sua ricerca non va così bene. La terza stagione di Bridgerton  includerà i nuovi membri del cast Daniel Francis ( Stay Close ) nei panni di Marcus Anderson, Sam Phillips (The Crown) nei panni di Lord Debling e James Phoon (Wreck) nei panni di Harry Dankworth.

John Wick: Capitolo 4, il ruolo fisico più impegnativo della carriera per Keanu Reeves

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Nel numero più recente di Total Film (tramite Collider), Keanu Reeves parla del suo coinvolgimento in John Wick: Capitolo 4 come il ruolo più impegnativo dal punto di vista fisico della sua carriera e anticipa delle epiche acrobazie in auto. L’attore spiega che, come nelle puntate precedenti, è stato addestrato per essere in grado di eseguire molte delle sue acrobazie e che il sequel in arrivo è completamente folle.

John Wick: Capitolo 4 è stato il ruolo fisico più difficile che abbia mai avuto nella mia carriera, finora. Mi hanno davvero addestrato per essere in grado di avere quella che chiamiamo la cassetta degli attrezzi. Abbiamo portato la guida in macchina a un livello superiore, cosa che mi piace molto. Ci sono 180, 180 testa coda, 270 testa coda, drifting… Quindi è stato davvero divertente avere la possibilità di imparare quelle abilità e metterle in scena. John Wick: Capitolo 4 è la nostra opera. Oh mio Dio, è pazzesco, amico! Completamente folle!”

John Wick: Capitolo 4 è stato annunciato per la prima volta subito dopo il weekend di apertura da record di  John Wick: Capitolo 3 – Parabellum,  che ha incassato oltre 300 milioni di dollari in tutto il mondo. La quarta puntata vedrà il ritorno di Keanu Reeves nei panni dell’omonimo assassino, che è stato visto per l’ultima volta soffrire di ferite multiple dopo essere caduto dall’alto del Continental Hotel.

Insieme a Reeves, Lance Reddick e Ian McShane ci sono le nuove arrivate in franchising, la superstar pop giapponese-britannica Rina Sawayama al suo debutto cinematografico, Shamier Anderson, Bill Skarsgard, Clancy Brown, Hiroyuki Sanada e Donnie Yen, che a quanto si dice interpreterà un vecchio amico di John Stoppino.

John Wick: Chapter 4  è diretto da Chad Stahelski da una sceneggiatura co-scritta da Shay Hatten e Michael Finch, che subentra al creatore del franchise Derek Kolstad. È prodotto da Basil Iwanyk, Erica Lee e Stahelski con Reeves e Louise Rosner come produttori esecutivi.

Doctor Strange: Scott Derrickson ricorda la scena “tecnicamente più difficile da girare” della sua carriera

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Anche se l’avvento di Sam Raimi nel franchise di Doctor Strange potrebbe avercelo fatto dimenticare, sappiamo che il primo film dello Stregone Supremo con il volto di Benedict Cumberbatch è stato diretto da Scott Derrickson che, su Twitter, ha ricordato quale sia stata la scena più difficile in assoluto da girare nella sua intera carriera. Si tratta di una sequenza nel finale di Doctor Strange del 2016, in cui il protagonista riavvolge il tempo avvalendosi della Gemma del Tempo custodita dentro all’Occhio di Agamotto.

https://twitter.com/scottderrickson/status/1620519870172643328?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1620519870172643328%7Ctwgr%5E847a3f20a53e4b704ba2d745a32eef842fe0d92f%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fdoctor-strange-mcu-movie-director-tough-filming-experience%2F

DCU: perché il Capitolo 1 si chiamerà Gods & Monsters (Dei e Mostri)

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Il capitolo 1 del DCU di James Gunn e Peter Safran sarà ufficialmente intitolato Gods & Monsters, ma sappiamo bene che quel nome non è affatto casuale ed è stato scelto per motivi che superano la semplice funzione evocativa che in effetti ha. Dopo molte aspettative, la Warner Bros. Discovery ha svelato i suoi primi tentativi per riavviare le proprietà intellettuali DC in film e TV. A partire dal 2025 con Superman: Legacy, la prima fase del nuovo DCU comprenderà, più o meno, due film e due programmi TV HBO Max all’anno, mettendo insieme un universo condiviso e coeso tra le piattaforme.

Prima che Gunn e Safran venissero nominati co-responsabili dei nuovi DC Studios, il CEO di Warner Bros. Discovery David Zaslav aveva dichiarato il suo desiderio per un approccio in stile MCU ai contenuti DC. Non è quindi una sorpresa vedere il franchise di Gunn e Safran DCU iniziare con un grande annuncio che delinea i piani per la sua primissima fase. Ogni capitolo della DCU avrà il proprio nome e quello di apertura porta un’intestazione di Gods & Monsters. Questa frase non solo ha un significato potente all’interno della mitologia DC, ma risuona fortemente con i progetti pianificati da Gunn e Safran.

DCU: Capitolo 1 – Gods & Monsters

La dualità tra dei e mostri è un concetto alla base dell’universo DC sia nei fumetti che altrove. La tradizione DC contiene divinità reali come Zeus e Ares, tipi di Superman che diventano noti come figure divine e una serie di classici cattivi DC che tentano erroneamente di rivendicare la divinità per se stessi. Questo crea inevitabilmente un crossover con la metà dei “mostri” del concetto di Gods & Monsters. Un mostro DC può essere una creatura gigantesca, grottesca e ricoperta di melma o un uomo calvo in giacca e cravatta. Laddove sono coinvolti i superpoteri, sia gli dei che i mostri non sono mai molto distanti, e il titolo fa un’allusione appropriata a uno dei temi più diffusi di DC.

In effetti, “Gods & Monsters” è stato utilizzato in precedenza con il film d’animazione del 2015, Justice League: Gods & Monsters. Sebbene il DCU quasi certamente non abbia alcun collegamento con il cartone animato, questo parallelo dimostra quanto sia radicata l’eterna battaglia tra dei e mostri nel DNA della DC. Al centro di detta battaglia c’è una domanda che apparentemente giocherà un ruolo importante nel capitolo 1 del DCU: qual è la differenza tra dei e mostri?

DC Studios: ecco gli annunci ufficiali, Superman: Legacy, Lanterns e altri film e serie tv!

Sky Original annuncia l’acquisizione di due film The Portable Door e A Good Person

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Christoph Waltz e Sam Neill; Florence Pugh e Morgan Freeman: alcuni dei più grandi nomi di Hollywood saranno i protagonisti di due grandi film Sky Original che arriveranno prossimamente in esclusiva su Sky Cinema e in streaming solo NOW. Sono stati rilasciati oggi il trailer di The Portable Door, divertente avventura fantasy con il plurinominato ai Golden Globe Sam Neill e il due volte premio Oscar Christoph Waltz, e la prima clip esclusiva di A Good Person, scritto e diretto dal candidato al Golden Globe Zach Braff, con Florence Pugh e Morgan Freeman.

Diretto da Jeffrey Walker, The Portable Door è un adattamento della popolare serie fantasy in sette libri di Tom Holt e vede nel cast oltre a Sam Neill e Christoph Waltz anche Patrick Gibson, Sophie Wilde, Miranda, Chris Pang, Jessica De Gouw, Rachel House, Arka Das e Damon Herriman. Racconta la storia di Paul Carpenter (Patrick Gibson) e Sophie Pettingel (Sophie Wilde), due modesti tirocinanti che iniziano a lavorare presso la misteriosa azienda londinese J.W. Wells & Co. Ben presto però si rendono conto che i loro datori di lavoro sono tutt’altro che convenzionali. I carismatici criminali Humphrey Wells (Christoph Waltz), amministratore delegato dell’azienda, e il manager Dennis Tanner (Sam Neill) stanno sconvolgendo il mondo della magia, portando le moderne strategie aziendali nelle antiche pratiche magiche. Paul e Sophie scoprono quindi la reale agenda della vasta società in cui lavorano.

Con Florence Pugh, attrice britannica tra le più entusiasmanti della sua generazione, e la leggenda della recitazione Morgan Freeman A GOOD PERSON, di Zach Braff è una storia su come una frazione di secondo può cambiare completamente la traiettoria delle nostre vite e come i cambiamenti che facciamo in seguito ci aiutano a rimetterci in carreggiata e fare una svolta personale. Il racconto segue la storia di Allison (Florence Pugh), una giovane donna la cui vita va in mille pezzi quando sopravvive a un terribile incidente e che prova a riprendersi da una dipendenza da oppiacei e da un dolore irrisolto. Anni dopo, stringe un’improbabile amicizia con il suo aspirante suocero, Daniel (Morgan Freeman), che le darà la possibilità di combattere per rimettere insieme la propria vita e andare avanti.

THE PORTABLE DOOR e A GOOD PERSON arriveranno prossimamente in esclusiva su Sky Cinema e in streaming su NOW.

Joker e The Batman: in che modo si inseriranno nel DCU di Gunn-Safran

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James Gunn e Peter Safran hanno descritto nel dettaglio come i film di Joker e The Batman si inseriranno nell’universo DC come storie di Elseworlds. La DCU sta per iniziare una nuova era per la Warner Bros. Discovery sotto il nuovo regime dei DC Studios, i quali stanno sostituendo l’iniziativa DC Films con James Gunn e Peter Safran a guidare la carica. I co-CEO supervisioneranno la televisione, i film, l’animazione e i videogiochi relativi alla DCU. La grande priorità è lanciare un DCU che aiuti a unire gli iconici eroi e cattivi DC come parte di un universo coeso.

Ieri si è svolto l’evento di presentazione della line-up DC Studios in cui sono stati rivelati i titoli che formeranno la prima metà del Capitolo 1. Gunn e Safran sono stati interrogati sulle proprietà DC che saranno ambientate al di fuori della continuità DCU principale. Secondo Safran, il DCU è un multiverso, ma le loro storie si concentreranno su una continuità primaria. Tutto ciò che non è DCU, secondo Safran, verrà chiarito. I film di Batman e Joker vengono trattati come proprietà di Elseworlds, come accadrà anche per altri progetti DC che non fanno parte della DCU. In futuro ci sarà un’etichettatura più chiara per i progetti non DCU.

Questa scelta potrebbe essere la migliore per le PI DC dal momento che in questo modo le produzioni possono fare tesoro di quanto fatto di buono in questi anni turbolenti e allo stesso tempo costruire storie che sono comunque ammissibili nella continuità cinematografica che ricalca quella dei fumetti. Staremo a vedere cosa ci riserverà il futuro.

Will Smith e Martin Lawrence annunciano il quarto film di Bad Boys

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I “Bad Boys” stanno ufficialmente tornando, con Will Smith e Martin Lawrence che annunciano che si riuniranno per un quarto film del franchise d’azione. Sony Pictures ha confermato che il sequel senza titolo è in pre-produzione con Adil El Arbi e Bilall Fallah (“Ms. Marvel”, “Rebel”) che tornano alla regia e lavoreranno su una sceneggiatura scritta da Chris Bremner.

I cineasti, che hanno anche diretto il film “Batgirl” poi cancellato dalla Warner Bros.’, hanno diretto “Bad Boys for Life” del 2020, che ha riunito Smith e Lawrence nei panni dei detective di Miami-Dade Mike Lowrey e Marcus Burnett, 25 anni dopo l’uscita del primo film “Bad Boys“. Poco dopo l’uscita nelle sale dei tre sequel, la Sony ha annunciato che era in fase di sviluppo un quarto film di “Bad Boys” e “Bad Boys for Life” ha incassato 426,5 milioni di dollari al botteghino mondiale come uno degli ultimi successi dell’era pre-pandemia. Martedì mattina, Smith e Lawrence hanno annunciato che il film in uscita stava ufficialmente andando avanti pubblicando un video di reunion sui social media con la didascalia “IT’S ABOUT THE TIME!” che trovate di seguito!

 

 

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Un post condiviso da Will Smith (@willsmith)

Il video riprende Smith mentre guida verso la casa di Lawrence (telecamera al seguito), dicendo: “Yo, ho un annuncio. Fareste meglio a smettere di scorrere. Come piccolo suggerimento, Smith suona le battute iniziali di “Shake Ya Tailfeather“, la canzone di Nelly, P. Diddy e Murphy Lee dalla colonna sonora del 2003 di “Bad Boys II“. “Vorrei essere te, non sapendo cosa sto per mostrarmi.” Arrivati ​​alla porta di Lawrence, i due dichiarano che il quarto film è ufficialmente in arrivo. “È più o meno quel periodo!” Lorenzo urla. “Ragazzi cattivi per la vita, piccola“, interviene Smith, richiamando lo slogan del duo e rafforzando il “Per la vita“, mentre riconoscono comicamente che il titolo del terzo film ha effettivamente sprecato il gioco di parole che avrebbero potuto usare per il prossimo quarto film. “Non avremmo dovuto chiamarlo così però”, ha scherzato Will Smith.

Bad Boys 4 sarà un sequel ancora da intitolare che sarà prodotto da Jerry Bruckheimer, Will Smith per Westbrook, Doug Belgrad e Chad Oman; con Lawrence, James Lassiter, Mike Stenson, Barry Waldman e Jon Mone come produttori esecutivi. A luglio, Lawrence ha fornito un aggiornamento sul progetto in un’intervista per la copertina della rivista Ebony , confermando che il film era ancora in fase di sviluppo dopo che Will Smith aveva schiaffeggiato Chris Rock agli Oscar del 2022, il che aveva indotto alcuni a speculare sul suo destino. “Ne abbiamo almeno uno in più”, ha affermato Lawrence, sottintendendo che il franchise d’azione potrebbe estendersi oltre la prossima puntata. “È stato grande”, ha detto Lawrence del lancio di “Bad Boys” con Smith nel 1995. potrebbe fare soldi al botteghino [era enorme].” L’originale “Bad Boys” ha guadagnato $ 141 milioni in tutto il mondo, mentre il sequel del 2003 “Bad Boys II” ha totalizzato $ 273 milioni e “Bad Boys for Life” è riuscito a superare i due capitoli precedenti messe insieme.

Batgirl: secondo Peter Safran “non era distribuibile”

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Batgirl: secondo Peter Safran “non era distribuibile”

Durante un recente evento stampa tramite The Wrap, Peter Safran, co-CEO dei DC Studios insieme a James Gunn, ha parlato della decisione della Warner Bros. Discovery di cancellare il film di Batgirl. Nonostante fossero terminate le riprese principali, Batgirl è stato accantonato dallo studio. Safran si è preso la piena responsabilità della decisione, dicendo che il film “non era distribuibile”:

“C’erano un sacco di persone incredibilmente talentuose davanti e dietro la macchina da presa in quel film. Ma quel film non era distribuibile. E succede a volte. E in realtà penso che [il CEO di Warner Bros. Discovery David] Zaslav e il team abbiano preso la decisione molto audace e coraggiosa di annullarlo perché avrebbe danneggiato la DC e avrebbe danneggiato le persone coinvolte nella sua realizzazione. [‘Batgirl’] non sarebbe stata in grado di competere nel mercato della sala. È stato costruito per il piccolo schermo. E così ancora una volta, penso che non sia stata una decisione facile, ma che sia stata la decisione giusta.”

Il progetto di Batgirl doveva uscire nel 2022 diretto da Adil El Arbi e Bilall Fallah con Leslie Grace, JK Simmons, Michael Keaton e Brendan Fraser. Batgirl doveva essere diretto da Joss Whedon, regista di The Avengers e Avengers: Age of Ultron, nonché della versione cinematografica di Justice League. Tuttavia, nel 2018, il regista ha deciso di abbandonare il progetto, ammettendo di non essere riuscito a “decifrare la storia”. Il film è stato diretto da Adil El Arbi e Bilall Fallah.

Fast and Furious 10: il teaser poster annuncia “l’inizio della strada verso la fine”

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Vin Diesel ha condiviso il teaser poster per Fast and Furious 10, in cui il suo Toretto, in preghiera, è pronto per la sua ultima grande sfida, che, lo ricordiamo, sarà divisa in due film. Con il poster, Diesel annuncia anche l’uscita del primo trailer che arriverà il prossimo 10 febbraio.

Fast and Furious 10, quello che sappiamo

Vi ricordiamo che Fast and Furious 10 non sarà più diretto da Justin Lin come annunciato in precedenza. Confermati nel cast al momento ci sono Nathalie Emmanuel nei panni di Ramsey, Vin Diesel come Dominic Toretto, Michelle Rodriguez che riprende i panni di Letty Ortiz, Jordana Brewster, Tyrese Gibson, Ludacris, Helen Mirren e Sung Kang che riprende il suo ruolo di Han. Tra le new entry, Jason Momoa nel ruolo del villain e Brie Larson.

The Flash: il merchandise rivela un personaggio inaspettato

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The Flash: il merchandise rivela un personaggio inaspettato

Grazie a DCU Movie Page su Twitter, è stato svelato uno sguardo completo ai personaggi che vedremo in The Flash, e possiamo adesso vedere che nel film sarà presente, non sappiamo in che grado di importanza, anche Dark Flash.

La linea dei Funko Pop! dedicati al film includerà i due Batman, la versione principale di The Flash di Ezra Miller, così come Supergirl di Sasha Calle. Anche Zod e Wonder Woman di Michael Shannon e Gal Gadot fanno parte della linea. Anche una terza figura di Barry fa parte del set, mostrando il velocista che indossa quello che sembra essere un prototipo di tuta. Anche Kiersey Clemons, che interpreta Iris West, ha ottenuto un Funko Pop!

Il film The Flash

The Flash arriverà finalmente nelle sale il 23 giugno 2023. Il film vede Ezra Miller riprendere il ruolo di Barry Allen da Justice League e sarà affiancato da Sasha Callie nei panni di Supergirl e Michael Keaton nel suo grande ritorno nei panni di Batman, 31 anni dopo la sua ultima apparizione in Batman Il Ritorno.

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash con Ezra Miller

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 23 giugno 2023. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo essere apparso in un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League.

Confermata anche la presenza di Michael Keaton e Ben Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di Batman. Kiersey Clemons tornerà nei panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack Snyder’s Justice League (il personaggio era stato tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha Calle (Febbre d’amore) che interpreterà Supergirl.

The Last of Us: cosa c’è di vero nella pandemia raccontata nella serie?

La serie The Last of Us (qui la recensione) arriva sugli schermi di tutto il mondo in un momento in cui l’umanità sembra essersi rassegnata all’idea di dover convivere con il Covid-19. Disponibile dal 15 gennaio su Sky Atlantic in versione originale (gli episodi doppiati hanno iniziato ad essere mandati in onda dal 23 gennaio), la serie ideata da Craig Mazin (Chernobyl) e Neil Druckman (quest’ultimo anche autore dell’amato videogioco su cui la serie si basa) è come noto ambientata in un mondo post-apocalittico, dove l’umanità è stata divorata nella sua quasi totalità da una pandemia irrefrenabile.

Sembra dunque uno scenario simile a quanto effettivamente vissuto negli ultimi tre anni, ma ci sono alcuni dettagli che differenziano questa storia da ogni altra storia simile. Quella raccontata in The Last of Us, infatti, non è la classica “storia di zombie”, né la storia di una pandemia scatenata da un virus invisibile all’occhio umano. Come spiegato nell’incipit del primo episodio, da temere molto più che i virus sembrano essere i funghi. Questi, noti parassiti, hanno lo scopo di espandersi e proliferare quanto più possibile, infestando e nutrendosi di insetti come formiche o ragni per potersi assicurare la sopravvivenza.

Si tratta però di organismi incapaci di sopportare temperature troppo alte e pertanto attualmente impossibilitati ad infestare l’essere umano, specialmente non nel modo mostrato all’interno della serie. Il surriscaldamento globale, però, potrebbe spingere tali funghi ad evolversi e cercare riparo nel corpo umano, di fatto prendendone possesso. Ed è proprio da qui che nasce lo spunto per la pandemia raccontata nella serie, su ipotesi dunque attualmente non concrete ma tutt’altro che estranee alla realtà.

The Last of Us: la vera scienza dietro la serie TV

Quello che viene descritto nella serie, origine di tutti i mali con cui i protagonisti Joel (Pedro Pascal) ed Ellie (Bella Ramsey) devono confrontarsi, è il fungo Cordyceps. Un genere di funghi della famiglia Cordycipitaceae. Sul modo in cui questo ha proliferato e seminato morte in tutto il mondo si è accennato maggiormente nel corso del terzo episodio, e a seguito di ciò le ricerche Web sul Cordyceps sono aumentate esponenzialmente. Con grande orrore di quanti non ne erano a conoscenza, tale tipologia di fungo esiste e prospera già nella nostra natura. Mazin, autore della serie, ha infatti dichiarato che: “Il fungo esiste, e tutto quello che diciamo nel prologo è vero, sono organismi che si comportano esattamente come descritto in quella scena”.

Lo stesso Mazin ritiene però improbabile che il Cordyceps, o un qualunque altro fungo parassita possa evolversi nel modo in cui si racconta nella serie. Eppure, c’è chi ritiene vero il contrario. Norman Van Rhijn, un micologo che ricerca le infezioni fungine presso l’Università di Manchester, ha infatti dichiarato che “una pandemia fungina è decisamente possibile“. È bene chiarire che nessuna specie di fungo attualmente nota alla scienza rappresenta una minaccia pandemica immediata per gli esseri umani, soprattutto non nel modo in cui viene narrato nella serie. Tuttavia, le infezioni fungine sono in aumento in tutto il mondo e i ricercatori temono che sempre più persone siano a rischio.

Ad oggi, un fungo come il Cordyceps ha un modus operandi per definito: dopo aver infettato una formica attraverso le spore, il fungo infesta il suo sistema nervoso e ne prende il controllo, spingendo l’insetto, tramite il rilascio di sostanze psicotrope, a raggiungere luoghi più elevati. Il micelio e le ife si ramificano nel corpo della vittima fino a quando non viene uccisa e completamente invasa dal fungo, che inizia a spuntare con i suoi corpi fruttiferi all’esterno del corpo mummificato. La posizione elevata permette poi alle spore del fungo di disperdersi più efficacemente e infettare altri artropodi nell’ambiente sottostante.

The-Last-of-Us-Cordyceps

I funghi come il Cordyceps possono realmente conquistare l’essere umano?

Motivi per cui ciò non è oggi possibile che succeda in un essere umano è la già citata temperatura corporea elevata, ma anche la presenza nell’uomo di un sistema nervoso e immunitario molto più difficili da attaccare e conquistare. Eppure, esistono già dei funghi in grado di alterare le prestazioni del cervello umano e di modificare il comportamento umano. L’esempio più ovvio è la psilocibina, il composto allucinogeno dei funghi magici. Il fungo ergot ha invece anche la reputazione di alterare la mente umana, ed è bene notare che da quest’ultimo deriva la sostanza psicoattiva LSD. Infine, un esempio più popolare è quello della birra.

Ogni volta che bevi una birra, il tuo comportamento è influenzato dal sottoprodotto di un fungo, che è l’etanolo“, ha affermato David Hughes, che ha studiato il Cordyceps ed è stato consulente proprio per il videogioco The Last of Us. Ad ogni modo, il sistema immunitario umano riesce ad oggi a tenera a bada tali presenze fungine, evitando dunque che queste possano rappresentare una preoccupazione. Le malattie fungine possono sì passare dagli animali all’uomo, ma l’idea che un fungo come il Cordyceps possa mutare abbastanza da avere un evoluzione tale e mantenere comunque la sua capacità di manipolare efficacemente il comportamento, è inverosimile, ma non impossibile.

Negli ultimi anni, infatti, l’OMS ha individuato alcuni funghi potenzialmente letali, come il Candida auris, in grado di provocare una candidiosi mortale e che ad oggi ha ucciso tra il 29% e il 53% di quanti l’hanno contratta. Ciò che dovrebbe più preoccupare, nel caso tale evoluzione si verificasse realmente, è la completa assenza di vaccini. Proprio come viene affermato nella serie, è infatti vero che non esistono medicinali o cure contro tali tipologie di funghi. Ci sono solo poche classi di farmaci potenzialmente validi per curarli ma non sono sempre cure affidabili. Infatti, poiché i funghi sono particolarmente simili agli umani a livello cellulare, molti dei farmaci che li combattono sono tossici anche per il corpo umano.

The-Last-of-Us-serie

Il cambiamento climatico può contribuire all’evoluzione dei funghi

Se la serie HBO prevede che gli zombi mordano le loro vittime per diffondere la malattia, cosa non corrispondente alla realtà, dove le infezioni fungine si diffondono in gran parte attraverso il tatto o le superfici, rendendo dunque difficile il rischio di un contagio irrefrenabile, è però vero che il surriscaldamento globale può favorire la diffusione di nuove tipologie di funghi. Misteriosamente, i focolai di Candida auris sono emersi indipendentemente in tre diversi continenti contemporaneamente nel corso del decennio da poco conclusosi. Tra questi focolai, non c’era alcun chiaro collegamento o caso di contatto.

Alcuni scienziati ritengono che il filo conduttore sia dunque da ritrovare nel cambiamento climatico. Con l’aumento delle temperature globali, i funghi devono adattarsi proprio come tutto il resto. Man mano che più funghi si adattano a temperature più elevate, alcuni di loro potrebbero essere in grado di sopravvivere e proliferare alle temperature del corpo umano, anche quando i corpi umani cercano di ucciderli con la febbre. Si ritorna così a quanto dichiarato nell’incipit del primo episodio di The Last of Us, dove si pongono proprio riflessioni di questo tipo. Pur prendendosi alcune licenze, come le mutazioni che gli umani infestati subiscono, la serie non si discosta poi molto dalla realtà dei fatti, lanciando dunque anche un monito a riguardo.

Fonte: Insider, WHO

Premonitions: curiosità e spiegazione del film con Anthony Hopkins

Nei film di genere thriller caratterizzati dalla presenza di un serial killer e di un individuo impegnato nella sua cattura, uno degli elementi più affascinanti è proprio il modo in cui la sfida tra questi due personaggi si costruisce ed evolve fino al finale. Ma cosa succede se entrambi hanno la capacità di precognizione, ovvero di prevedere il futuro? È quanto avviene in Premonitions (qui la recensione), film del 2015 scritto da Ted Griffin e Sean Bailey e diretto da Afonso Poyart. La classica storia investigativa viene dunque qui portata a nuovi livelli, offrendo momenti di grande suspence.

Originariamente il racconto alla base di questo film doveva servire per dar vita ad un sequel del thriller del 1995 SevenMorgan Freeman avrebbe per questo ripreso il ruolo del detective William Somerset, il quale aveva sviluppato nel tempo poteri psichici. Il regista di Seven, David Fincher, si oppose però a tale progetto e la storia venne dunque riscritta affinché divenisse un film a sé stante. Nasce così Premonitions, il quale oltre alla sua forte premessa di base vanta la presenza di un cast di grandi attori, tra cui spicca il premio Oscar Anthony Hopkins.

Accolto in modo contrastante, il film non è certamente esente da difetti ma può comunque trovare nei fan del genere il suo pubblico ideale, che saprà apprezzare le peculiarità e le novità apportate da Premonitions. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al  cast di attori e, per chi ha già visto il film, alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama e il cast di Premonitions

La storia di Premonitions ha inizio nel momento in cui l’Agente Speciale dell’FBI Joe Merriwether, perplesso di fronte ad una serie di omicidi, decide di chiedere aiuto ad un suo ex collega in pensione, medico psicanalista e sensitivo, il dottor John Clancy. L’uomo non vuole però avere niente a che fare con il caso, né usare le sue capacità per risolverlo. Ma quando ha delle visioni molto violente con protagonista la giovane collega di Joe, l’agente speciale dell’FBI Katherine Cowles, cambia idea, pensando che queste possano essere anche una sorta di messaggio personale. Ben presto, però, il medico si renderà conto che il suo “dono” è nulla rispetto agli straordinari poteri del misterioso assassino.

Ad interpretare il dottor John Clancy vi è il già citato attore premio Oscar Anthony Hopkins, dichiaratosi particolarmente entusiasta del progetto e del suo personaggio. Accanto a lui, nel ruolo dell’agente Joe Merriweather vi è invece l’attore Jeffrey Dean Morgan, mentre Abbie Cornish interpreta l’agente Katherine Cowles. Nel ruolo dell’assassino, il cui nome è Charles Ambrose, vi è invece l’attore Colin Farrell. Proprio per via del personaggio interpretato e dell’aura di mistero che vi è intorno ad esso, l’attore compare fisicamente per la prima volta nel film solo dopo un’ora e otto minuti dall’inizio.

Premonitions-spiegazione-finale

La spiegazione del finale di Premonition e il significato del film

Di seguito si riportanno elementi spoiler riguardanti il finale del film, dunque per chi non ha ancora terminato la visione, si consiglia di interrompere la lettura. Per chi invece ha visto il film e il suo finale e desidera avere maggiori chiarimenti a riguardo, di seguito si riporta nel dettaglio la spiegazione di quanto avviene. Giunti al termine del film, dunque, Clancy scopre l’identità dell’assassino, il cui nome è Charles Ambrose. Questi è come lui dotato della possibilità di prevedere il futuro, potendo dunque anticipare le mosse degli agenti FBI. Egli usa inoltre tale potere per scegliere le proprie vittime. Ambrose, infatti, uccide persone malate terminali per evitare loro una morte lenta e dolorosa.

Al momento del confronto finale con Clancy, l’assassino gli rivela di essere anche lui prossimo alla morte e chiede dunque al dottore di ucciderlo e di prendere il suo posto. Per salvare l’agente Cowles, Clancy si vede costretto a sparare e uccidere Ambrose, di fatto soddisfando la sua richiesta. Egli non intende però diventare a sua volta il tipo di “benefattore” che Ambrose era, anche se rivela di essere stato egli stesso a praticare l’eutanasia sulla propria figlia malata, di fatto rivelandosi in ultimo più simile al killer di quanto si poteva pensare. Ed è propio su questo tema, l’eutanasia, che ragiona il film.

Ambrose afferma sostanzialmente di compiere atti d’amore particolarmente difficili da sopportare, ma necessari. Il suo agire è però controverso, poiché se da un lato fa terminare la sofferenza dei malati terminali, dall’altro ruba loro gli ultimi momenti di vita accanto ai rispettivi cari. Nel corso del film si tenta dunque di ragionare su tale spinosa questione, da sempre al centro dei dibattiti di natura etica. Di fatto, però, nel finale le rivelazioni di Clancy sembrano lasciar intendere che anche lui, come Ambrose, condivida il pensiero per cui per amore a volte è giusto spingersi lì dove non si vorrebbe mai arrivare.

Il trailer di Premonitions e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Premonitions grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple iTunes, Rai Play e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 31 gennaio alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

X-Men 2: tutte le curiosità sul film con Hugh Jackman

X-Men 2: tutte le curiosità sul film con Hugh Jackman

Ben prima che il Marvel Cinematic Universe fosse una realtà, a dar particolare prestigio e linfa al genere poi denominato “cinecomic” furono i primi film dedicati agli X-Men. Negli anni, il racconto dei più celebri mutanti dell’universo supereroistico si è espanso grazie a sequel, prequel e spin-off, dando vita ad una delle più compiute saghe degli ultimi anni. Il tutto ebbe inizio nel 2000 con X-Men (qui la recensione), diretto dal regista Bryan Singer, affermatosi come un grande successo e fatto seguire, nel 2003, dal suo primo sequel: X-Men 2 (qui la recensione), diretto anch’esso da Singer.

Basato naturalmente sui fumetti con protagonisti i celebri mutanti, questo secondo film è in particolare ispirato alla graphic novel del 1982 Dio ama, l’uomo uccide, ma anche a Return to Weapon X, del 2001-2002. Viene dunque qui proposta una vicenda che vede ancor di più opposti mutanti ed esseri umani, mai come ora sull’orlo di una guerra. Con queste premesse e l’introduzione di nuovi personaggi, il film si è facilmente affermato come un grande successo, guadagnando circa 407 milioni di dollari a livello globale e permettendo dunque la realizzazione di un terzo capitolo.

Intitolato X-Men: Conflitto finale, questo è arrivato nei cinema nel 2006, concludendo così la trilogia principale. Di questa, X-Men 2 rimane però uno dei più apprezzati, proprio per la sua capacità di parlare ancor più apertamente di problematiche razziali attraverso una chiave supereroistica. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori e ai loro rispettivi personaggi. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di X-Men 2

In questo sequel del primo film, dopo aver imprigionato Magneto e aver fermato la sua Confraternita di mutanti, Wolverine cerca risposte sul suo passato dal momento che non ricorda come ha ottenuto la mutazione. Nel frattempo il teleporta Nightcrawler cerca di assassinare il presidente degli Stati Uniti. Charles Xavier raduna allora gli X-Men e rintraccia il mutante grazie al sofisticato macchinario Cerbero. A causa dell’attentato, però, la popolazione è terrorizzata dai mutanti e il colonnello William Stryker sfrutta la paura per i suoi sordidi scopi. Egli aspira allo sterminio di tutti i mutanti e proprio il macchinario Cerbero può aiutarlo a raggiungere tale scopo.

X-Men 2: il cast di attori e i personaggi del film

In X-Men 2 tornano molti degli attori presenti nel primo film, come Hugh Jackman nei panni di Wolverine. Per riprendere tale ruolo, l’attore si dovette naturalmente sottoporre nuovamente ad un allenamento intensivo ed ad una specifica dieta. Vi è poi Patrick Stewart, il quale si disse entusiasta di poter tornare ad interpretare Charles Xavier, personaggio di cui è sempre stato appassionato. Tornano in questo film anche Halle Berry nei panni di Tempesta, Famke Janssen in quelli di Jean Grey e James Marsden come Ciclope. Alla Berry, fresca vincitrice di premio Oscar, fu concesso molto più spazio in questo film rispetto al precedente.

Ian McKellen riprende invece i panni dell’iconico mutante Magneto, ma diverso è l’elmo che egli sfoggia. Questo fu infatti ridisegnato in quanto l’attore trovava scomodo quello utilizzato nel primo film. Si ritrovano poi nel film anche Rebecca Romijn-Stamos nel ruolo di Mystica, Anna Paquin in quelli di Rogue e Brian Cox in quelli del colonnello William Stryker. Shawn Ashmore torna nei panni di Uomo Ghiaccio, mentre fanno qui la loro comparsa gli attori Aaron Stanford nel ruolo di Pyro e Kelly Hu in quelli della mutante Lady Deathstrike, alleata di Stryker. Michael Reid McKay compare invece nei panni del figlio mutante del colonnello.

La new entry più celebre e ricordata è però quella del personaggio Nightcrawler, teleporta tedesco dalla pelle blu interpretaato dall’attore Alan Cumming, scelto anche per via del suo saper parlare fluentemente il tedesco. Egli studiò poi le raffigurazioni del personaggio per capire come muoversi e comportarsi in tali panni. Per assumere l’aspetto del personaggio, però, egli doveva sottoporsi a circa dieci ore di trucco, mentre la coda è stata realizzata prevalentemente tramite CGI. Una preparazione che Cumming mal sopportò, tanto da decidere di non riprendere più tale ruolo, comparendo dunque solamente in questo film.

X-Men-2-personaggi

X-Men 2: La vendetta di Wolverine, il videogioco

Come i videogiocatori sapranno, X-Men 2: La vendetta di Wolverine è un videogioco pubblicato nel 2003 in coincidenza con la data di uscita del film X-Men 2. In questo, il giocatore controlla Wolverine nella ricerca del proprio passato, in un’area dell’istituto Weapon X, dove anni prima gli è stato impiantato il suo scheletro di adamantio. Wolverine dovrà dunque trovare numerosi indizi che lo aiuteranno a riprendere coscienza del proprio passato e lo aiuteranno a salvarsi la vita. Egli ha infatti solo quarantotto ore per trovare un antidoto ad un virus mortale che circola nelle sue vene.

Il videogioco è stato promosso come tie-in (ovvero un’opera tratta da un’altra opera di natura diversa, ma con la stessa ambientazione, e in buona parte con personaggi e trama analoghi) di X-Men 2. Tale videogioco ruota però intorno ad una storia originale realizzata dall’autore di fumetti Larry Hama, e non ha alcun legame con la continuity della serie di film, essendo maggiormente legata alla storia dei fumetti. Nel videogioco, inoltre, è Mark Hamill a prestare la propria voce al personaggio di Wolverine, e non Jackman, mentre Patrick Stewart riprende il ruolo del Professor X, che aveva già interpretato anche nel film.

Il trailer di X-Men 2 e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di X-Men 2 grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Apple iTunes, Disney+ e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 31 gennaio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Innocenti bugie: trama e cast del film con Tom Cruise

Innocenti bugie: trama e cast del film con Tom Cruise

James Mangold è oggi uno dei registi più apprezzati e richiesti di Hollywood, distintosi nel corso degli anni con film di generi diversi tra loro. Dal biopic Quando l’amore brucia l’anima al western Quel treno per Yuma, dal cinecomic Logan – The Wolverine all’avventura dell’atteso Indiana Jones 5. All’interno della sua filmografia non mancano però anche un paio di commedie, tra cui spicca Innocenti bugie (qui la recensione), che al divertimento mescola anche tanta adrenalinica azione. Diretto nel 2010, questo ha visto riformarsi sul grande schermo una coppia di attori particolarmente celebri. Si tratta di Tom Cruise e Cameron Diaz, che avevano già recitato insieme in Vanilla Sky.

Prima di prendere vita, il progetto del film ha avuto una lunga gestazione e numerose riscritture. Si stima che più di 12 sceneggiatori abbiano dato il proprio contributo alla sceneggiatura, anche se alla fine solo Patrick O’Neill ottenne il credito, essendo sue le principali modifiche. Come sempre, però, la presenza di Mangold alla regia ha permesso al film di acquisire un certo carattere, bilanciando con grande cura tanto la comicità quanto le sequenze più dinamiche. Queste, in particolare, presentano infatti un’azione degna dei grandi action per cui Cruise è globalmente conosciuto.  Tutto ciò ha permesso al film di affermarsi come un buon successo.

A fronte di un budget di 117 milioni di dollari, Innocenti bugie è infatti arrivato ad incassarne circa 262 in tutto il mondo. Per gli amanti del genere si tratta di un film assolutamente da recuperare, anche solo per vedere Cruise e la Diaz in ruoli per loro grossomodo inediti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Innocenti bugie

Protagonisti del film sono June Havens e Roy Miller. I due si incontrano casualmente nello stesso aereo in volo verso Boston. Confidandosi segreti e sogni, entrambi iniziano a sviluppare una certa sintonia, ma June è del tutto ignara del fatto che Roy è in realtà una spia segreta dell’FBI. Lo scopre a sue spese nel momento in cui l’uomo si ritrova attaccato da diversi individui, che però Roy riesce facilmente a mettere fuori gioco. Nel tentativo di proteggere la donna, Roy fa infine atterrare l’aereo e narcotizzandola la porta in un luogo sicuro. Qui le spiegherà brevemente cosa sta accadendo, informandola del pericolo che ora corre per aver parlato con lui.

Roy, infatti, non è solo una spia, ma è anche in possesso di un’invenzione che potrebbe risolvere i problemi energetici del pianeta. Un suo collega, John Fitzgerald, però, ha fatto il doppiogioco e vuole ora impadronirsi di quanto da Roy posseduto. Il suo intento è infatti quello di rivendere l’invenzione ad un gruppo di trafficanti senza scrupoli, ottenendo in cambio una grossa somma di denaro. Costretti a fare squadra pur di uscire vivi dai numerosi pericoli a cui vanno incontro, Roy e June avranno modo di conoscersi meglio e continuare a sviluppare il sentimento nato sull’aereo.

Innocenti bugie cast

Innocenti bugie: il cast del film

Come anticipato, il personaggio della spia Roy Miller è interpretato dall’attore Tom Cruise. Prima di questi, però, era stato considerato anche Adam Sandler, il quale rifiutò poiché non si sentiva a suo agio a recitare in un film con le armi. Cruise, all’epoca, era in ballo anche per recitare nei film Salt e The Tourist, ma preferì Innocenti bugie in quanto attratto dagli elementi comici e dal ruolo, che desiderava però modificare con alcune sue idee originali. Come suo solito, l’attore rifiutò di essere sostituito da controfigure, interpretando personalmente tutte le scene più pericolose, eseguendo anche cadute e salti senza l’utilizzo di apparecchiature di sicurezza.

Accanto a lui, nei panni di June Havens vi è invece l’attrice Cameron Diaz, che aveva già avuto modo di confrontarsi con un ruolo a metà tra il comico e l’action con Charlie’s Angels. Anche lei, come Cruise, si sottopose ad un allenamento che le permise di eseguire personalmente tutte le acrobazie più complesse. Nei panni di John Fitzgerald, l’agente doppiogiochista, vi è invece Peter Sarsgaard, mentre Paul Dano è Simon Feck, l’inventore del prezioso marchingegno energetico. La premio Oscar Viola Davis è Isabel George, direttrice della CIA, mentre Jordi Molla è l’assassino Antonio Quintana. Tra i villain del film si ritrova anche l’attrice Gal Gadot, nei panni dell’assassina Naomi. Maggie Grace, infine, è Aprile Havens, sorella di June.

Il trailer di Innocenti bugie e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Innocenti bugie è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Google Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma in questione o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà a disposizione soltanto un dato periodo temporale entro cui vedere il titolo. In alternativa, il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 31 gennaio alle ore 21:25 sul canale Nove.

Fonte: IMDb

DC Studios: James Gunn e Peter Safran promettono di dare priorità alla sceneggiatura per sistemare l’universo DC

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James Gunn e Peter Safran, co-CEO dei DC Studios, hanno finalmente fatto i loro annunci, mettendo nero su bianco quello che saranno le loro progettualità per i prossimi 10 anni alle prese con i personaggi DC Comics (qui tutti gli annunci).

Nel corso della conferenza, Gunn e Safran sono stati irremovibili sul fatto che non daranno il via libera a un film finché non sarà pronto. “Le persone sono diventate legate alle date [di uscita], alla realizzazione di film qualunque cosa accada”, ha detto Gunn “Sono uno sceneggiatore nel mio cuore e non faremo i film prima che la sceneggiatura sia finita.”

Gunn ha affermato che anche i film con date di uscita anticipate verranno posticipati nel calendario se la sceneggiatura non è pronta prima della produzione. “L’ho visto accadere molte volte – è un casino”, ha detto. “È la ragione principale del deterioramento della qualità dei film oggi, rispetto a 20-30 anni fa”.

A tal fine, dei 10 titoli DCU che Gunn e Safran hanno annunciato, solo uno ha una data di uscita: Superman: Legacy, che Gunn sta scrivendo, uscirà l’11 luglio 2025. Gli altri lungometraggi (tra cui un nuovo film su Supergirl e un film su Batman e Robin) e le serie TV per HBO Max (tra cui una serie poliziesca su Lanterna Verde e una serie prequel di Wonder Woman ambientata su Themiscyra) non hanno data di distribuzione e rimarranno tali, ha detto Gunn, fino a quando i loro script non saranno solidi.

“Il degrado dello sceneggiatore a Hollywood è stata una storia terribile”, ha detto Gunn. “È peggiorato molto da quando mi sono trasferito qui per la prima volta 23 anni fa. Gli sceneggiatori sono stati completamente lasciati fuori dal giro a favore di attori e registi, e rendere lo sceneggiatore più prominente e più importante in questo processo è davvero importante per noi”.

Staremo quindi a vedere in che modo i DC Studios terranno fede a quanto annunciato!

The Batman – Parte 2: fissa la data di uscita nel 2025 come parte dei nuovi progetti “DC Elseworlds”

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Il ritorno di Batman di Robert Pattinson è fissato mentre la Warner Bros. ha annunciato che The Batman – Parte 2 di Matt Reeves uscirà nelle sale il 3 ottobre 2025. Ulteriori informazioni, inclusa una sinossi della trama, per ora rimangono nascoste. James Gunn e Peter Safran hanno confermato la data di uscita di “The Batman – Parte 2 durante un evento stampa al lotto Warner Bros. il 30 gennaio.

Mentre Gunn e Safran stanno sviluppando un nuovo DC Universe, che include l’uscita nelle sale del 2025 “Superman: Legacy“, The Batman – Parte 2 di Reeves rimarrà una proprietà a sé stante e rientrerà nella nuova categoria “DC Elseworlds”. Gunn ha annunciato che qualsiasi film o serie televisiva DC ambientato al di fuori dell’universo DC principale riceverà il tag “DC Elseworlds”, esattamente come funziona DC Comics.

Oltre a The Batman – Parte 2, l’elenco dei prossimi progetti di “DC Elseworlds” include “Joker: Folie à Deux” di Todd Phillips con Joaquin Phoenix e Lady Gaga (in uscita il 4 ottobre 2024), il cartone animato in corso serie “Teen Titans Go!” e un film separato su Superman prodotto da JJ Abrams e scritto da Ta-Nehisi Coates. Quest’ultimo progetto è stato annunciato per la prima volta nel 2021 e rimane in fase di sviluppo attivo. Gunn e Safran hanno detto che stanno aspettando con impazienza una bozza della sceneggiatura di Coates.

Pattinson e Reeves continueranno a esplorare la loro iterazione di Batman nell’universo laterale “DC Elseworlds“, mentre Gunn e Safran lanceranno un nuovo Batman nell’Universo DC. Il duo ha confermato che il loro DC Universe includerà un film su Batman e Robin, basato sui fumetti di “The Brave and the Bold”. Oltre a “The Batman Part II”, Reeves si sta anche preparando a girare una serie spin-off incentrata sul personaggio del Pinguino interpretato da Colin Farrell.

Reeves ha detto all’inizio di questo mese che si sarebbe incontrato con Gunn per assicurarsi che il suo “BatVerse” e il più grande universo DC si “supportassero a vicenda” e non si “schiantassero” insieme in termini di trame. “The Batman” ha ottenuto il plauso della critica e ha incassato 770 milioni di dollari ai botteghini mondiali lo scorso anno. Il film è ora in streaming su HBO Max.

DC Studios: ecco gli annunci ufficiali, Superman: Legacy, Lanterns e altri film e serie tv!

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Tre mesi dopo che James Gunn e Peter Safran hanno ufficialmente iniziato a gestire i nuovi DC Studios all’interno di Warner Bros. Discovery, i co-capi hanno annunciato oggi i primi 10 titoli cinematografici e televisivi all’interno del DC Universe riavviato. Lunedì, Gunn e Safran si sono incontrati con la stampa negli studios della Warner Bros. per presentare quella che hanno definito la prima parte del Capitolo 1 del DCU, che chiamano “Gods and Monsters”, letteralmente “Capitolo 1: Dei e mostri“. I progetti coprono una vasta gamma di personaggi.

Ci sono titoli basati su eroi DC, tra cui il film di Superman precedentemente annunciato scritto da James Gunn, ora ufficialmente intitolato “Superman: Legacy“, un film su Batman e Robin, una serie prequel di Wonder Woman e una serie misteriosa su Lanterna Verde, oltre a titoli con personaggi meno conosciuti, tra cui Booster Gold e Swamp Thing. Il DCU esiste come un multiverso, ha spiegato Peter Safran, ma i titoli esisteranno in un unico universo. Nel complesso, la lista rappresenta la visione più solida per il futuro della DC nell’intrattenimento dai tempi del primo tentativo di costruire un universo in grado di rivaleggiare con quello dei Marvel Studios.

DC Studios non ha precedenti“, ha detto Safran. “È un’entità di produzione e uno studio autonomi. È la prima volta in assoluto che tutto ciò che riguarda la DC – film, televisione, live-action, animazione, giochi – è tutto centralizzato sotto un’unica visione creativa, quella mia e di James“. (Gunn e Safran hanno anche risposto alle domande sulla filosofia incentrata sullo scrittore alla base del loro approccio e hanno fornito aggiornamenti sui progetti DC che non rientrano nel DCU principale , tra cui “The Batman Part II” di Matt Reeves e “Joker: Folie à Deux” di Todd Phillips”). Dato che il DCU è ancora nelle sue prime fasi, i dirigenti sono stati chiari su alcuni dettagli: nessun regista è stato assegnato a nessun progetto (anche se hanno detto che sono “molto vicini” alla firma di almeno un paio di nomi), stessa cosa per quanto riguarda gli attori. L’eccezione è Viola Davis, che reciterà nella serie HBO Max “Waller” nei panni dell’amorale e autoimposta sovrintendente dell’universo DC, Amanda Waller. Ha dato origine al ruolo in “Suicide Squad” del 2016. Allo stesso modo, Safran e Gunn hanno lasciato la porta aperta a Gal Gadot, Jason Momoa, Ezra Miller e Zachary Levi per continuare a interpretare i rispettivi supereroi DC di Wonder Woman, Aquaman, Flash e Shazam, ma James Gunn ha ribadito che Henry Cavill non continuerà come Superman. Altrimenti, hanno detto i dirigenti, sceglieranno nuovi attori per i ruoli.

Per costruire la storia generale per il DCU, James Gunn ha creato una stanza degli scrittori con Drew Goddard (“The Martian”), Jeremy Slater (“Moon Knight”), Christina Hobson (“The Flash”, “Batgirl”), Christal Henry ( “Watchmen”) e lo scrittore di fumetti Tom King (“Batman”, “Mister Miracle”). James Gunn ha indicato che almeno alcuni di questi scrittori continueranno a lavorare su progetti DCU, incluso Christal Henry, che è co-showrunner di “Waller“. “Ci siamo seduti in una stanza per alcuni giorni e abbiamo iniziato a definire quale potesse essere il piano generale di base“, ha detto James Gunn. “Non tanto da legarti i polsi, ma abbastanza da sapere qual è la storia di base, dove stiamo andando. Ed è qualcosa che continueremo a fare”.

Il piano, hanno detto Safran e Gunn, era di rilasciare circa due film e due serie TV all’anno nel DCU. Tale output, tuttavia, non sacrificherà la qualità per rispettare le scadenze. Gunn e Safran erano irremovibili sul fatto che i film e le serie non sarebbero entrati in produzione fino a quando le sceneggiature non saranno terminate, il che non è la norma per prodotti di questo genere che sono estremamente costosi ma che devono anche creare consapevolezza pianificando un fitto calendario. Tutto sommato, la lista che i co-capi hanno annunciato lunedì durerà fino al 2027 ma solo “Superman: Legacy” e “The Batman Part II” hanno annunciato la loro date di uscita. Ecco una ripartizione dei dettagli sui progetti.

FILM del DCU

Superman: Legacy

In uscita l’11 luglio 2025, “Superman: Legacy” segnerà “l’inizio del DCU”, come ha affermato Safran, ma non sarà una storia sulle origini del proverbiale Man of Steel.  “Si concentra su Superman che bilancia la sua eredità kryptoniana con la sua educazione umana”, ha detto Safran. “È l’incarnazione della verità, della giustizia e del modo americano. È gentilezza in un mondo che considera la gentilezza antiquata. Gunn sta scrivendo il progetto e Safran ha detto che spera che Gunn “possa essere convinto, forse, a dirigerlo anche lui”. (Gunn, seduto proprio accanto a Safran, rimase stranamente impassibile in risposta.)

Il CEO di Warner Bros. Discovery, David Zaslav, non ha nascosto che il riavvio di Superman era una priorità assoluta per l’azienda poiché ha trascorso gran parte del 2022 alla ricerca dei leader giusti per i DC Studios. Quindi non sorprende che Gunn e Safran si rivolgano al supereroe più riconoscibile al mondo per guidare la carica per il DCU. “‘Superman’ è per tutti”, ha detto Gunn. “Questo è un film a quattro quadranti che dovrebbe parlare a tutti nel mondo.” (Un film di Superman separato prodotto da JJ Abrams attraverso Bad Robot e scritto da Ta-Nehisi Coates, rimane in fase di sviluppo e esisterebbe al di fuori del DCU).

The Authority

Dalla fama globale alla relativa oscurità, “Superman: Legacy” condurrà direttamente a “The Authority“, un film corale sui superumani che hanno un approccio tutt’altro che idealistico per salvare il mondo. James Gunn ha parlato a lungo di “The Authority”, un progetto che ha detto di essere “davvero entusiasta” di dare vita. I personaggi provengono da Wildstorm, che è stato lanciato nel 1992 come entità indipendente sotto l’attuale capo della DC Comics Jim Lee e che alla fine ha lasciato un’impronta nella DC. I personaggi di Wildstorm sono stati successivamente inseriti nell’universo principale dei fumetti DC quando la società ha riavviato la sua continuità con l’iniziativa New 52 nel 2011. James Gunn ha detto che lui e Safran intendono fare lo stesso con i personaggi di Wildstorm nella DCU.

Come fumetto, “The Authority” è stato creato da Warren Ellis e Bryan Hitch come una squadra di supereroi che giustificano i mezzi, un approccio che ha attratto il desiderio di Gunn e Safran di diversificare la narrazione all’interno del DCU. “Non è solo una storia di eroi e cattivi, e non tutti i film e gli show televisivi riguarderanno i buoni contro i cattivi”, ha detto Gunn. “Ci sono persone molto discutibili, come l’Autorità, che fondamentalmente credono che non si possa sistemare il mondo in modo semplice, e prendono in mano la situazione.” Safran ha aggiunto: “Sono un po’ come Jack Nicholson in ‘A Few Good Men’. Sanno che li vuoi sul muro, o almeno lo credono.” Gunn ha detto che il film “è stato scritto“, ma ha rifiutato di dire chi fosse lo sceneggiatore.

The Brave and the Bold

Insieme all’introduzione della versione DCU di Batman – che esisterà separatamente dalla versione interpretata da Robert Pattinson nei film di “The Batman” – “The Brave and the Bold” introdurrà “la famiglia Bat“, ha detto James Gunn. Il primo tra loro è Robin, che sta tornando completamente ai film live-action per la prima volta dallo sfortunato film del 1997 “Batman e Robin”.

Questa versione di Robin sarà inpersonificata da Damian Wayne; Gunn lo ha descritto come “il nostro Robin preferito”, “un piccolo figlio di puttana”, un “assassino” e un “assassino”.  Damian è il figlio biologico di Bruce Wayne, di cui non conosceva l’esistenza n. “E’ una strana storia padre-figlio su loro due,” ha detto Gunn.

Il progetto è basato sulla serie dei fumetti di Batman scritti da Grant Morrison, che secondo James Gunn è stato “eccezionalmente influente” sul DCU. L’altro scrittore di fumetti che Gunn ha menzionato per nome era Tom King, che ha partecipato alla stanza degli sceneggiatori della DCU e conduce direttamente al prossimo progetto di lungometraggio.

Supergirl: Woman of Tomorrow

Basato sui fumetti di King con lo stesso titolo del 2021 e del 2022, “Woman of Tomorrow” presenta la cugina di Superman, Kara Zor-El, che, come ha spiegato James Gunn, “è un tipo molto diverso di Supergirl“.

“Vediamo la differenza tra Superman, che è stato mandato sulla Terra e cresciuto da genitori amorevoli sin da quando era un neonato, rispetto a Supergirl, che è stata allevata su una scheggia di roccia di Krypton, e ha visto tutti intorno a lei morire ed essere uccisa in terribili modi per i primi 14 anni della sua vita. James Gunn ha definito questa Supergirl “molto più hardcore” — sebbene la serie di King coinvolga anche Krypto, il supercane.

Swamp Thing

E’ l’esempio più calzante di cosa intendono dire Gunn e Safran con il diversificare nel loro DCU. “Swamp Thing” “indagherà sulle origini oscure di Swamp Thing“, ha detto Peter Safran in merito al film attraverso il prisma dell’orrore. Per spiegare ulteriormente, Gunn ha fatto riferimento alle reazioni iniziali avute quando è stato annunciato che Guardiani della Galassia avrebbero aderito al Marvel Cinematic Universe e alle domande iniziali su come Rocket Raccoon avrebbe funzionato accanto a Thor. “Quella qualità di mashup” finì per essere uno dei momenti salienti di “Avengers: Infinity War” e “Avengers: Endgame“, ha aggiunto James Gunn, continuando che stanno “wamp Thing” questo approccio con Swamp Thing“. “Questo è un film molto più orribile, ma avremo comunque Swamp Thing che interagisce con gli altri personaggi”, ha aggiunto.

TELEVISION

Creature Commandos

Questa sarà una serie animata per HBO Max è il primissimo progetto approvato da Safran e Gunn, che ha scritto ogni episodio. Lo spettacolo è già in produzione. I personaggi di Creature Commando sono stati lanciati per la prima volta nel 1980. La premessa presenta il mostro di Frankenstein che si unisce a un lupo mannaro, un vampiro e una gorgone per combattere i nazisti nella seconda guerra mondiale. Non sembra che la versione di Gunn abbia lo stesso approccio: Weasel, uno dei personaggi del film di Gunn del 2021 “The Suicide Squad”, è uno dei Commandos, insieme al padre di Rick Flag, Rick Flag Sr.

L’animazione, ha detto Gunn, consente ai loro collaboratori creativi di “raccontare storie che sono gigantesche, ma senza spendere, ora, $ 50 milioni a episodio”. Fondamentalmente, Gunn ha detto che gli attori scelti per doppiare i personaggi dello show interpreteranno anche i ruoli in live action in seguito nel DCU.

“Waller”

Con Gunn concentrato su “Superman: Legacy” per il prossimo futuro, la seconda stagione di “Peacemaker” è stata sospesa. Invece, il “team ‘Peacemaker‘” apparirà al fianco di Viola Davis nell’annunciata serie tv Waller, che sarà come “continuazione” di quello spettacolo, ha detto Gunn – che (avviso spoiler per la prima stagione di “Peacemaker) si è concluso con la figlia di Waller, Leota Adebayo (Danielle Brooks), che è uscita con la Task Force X (alias Suicide Squad) e il ruolo di Waller che lo gestisce nel mondo.

Insieme a Christal Henry, che faceva parte della stanza degli sceneggiatori DCU, Waller sarà prodotto da Jeremy Carver, che ha creato l’amata serie DC “Doom Patrol“, che è stata recentemente cancellata da HBO Max.  “Lo stanno schiacciando”, ha detto Safran del lavoro di Henry e Carver su Waller. “È semplicemente il più grande spettacolo di sempre”, ha aggiunto Gunn. Sia “Creature Commandos” che Waller dovrebbero debuttare prima di “Superman: Legacy“; Safran li ha definiti “l’aperitivo” per la DCU.

Lanterns

Di tutte le serie TV annunciate da Safran e Gunn “Lanterns” è quella che ha suscitato maggiore entusiasmo nei due sembravano, che Safran ha descritto come “un enorme evento di qualità HBO” che è “molto simile a ‘True Detective‘”.

Lo spettacolo si concentrerà su due dei membri più noti del corpo delle Lanterne Verdi: Hal Jordan (il pilota collaudatore interpretato per la prima volta sullo schermo da Ryan Reynolds nel film del 2011 “Lanterna verde”) e John Stewart (un ex marine e uno dei membri della DC). primo supereroe nero), che indagano su un mistero che Safran ha detto “svolge un ruolo davvero importante portandoci nella storia principale che stiamo raccontando attraverso il nostri film e la televisione”.

“Quindi questo è uno spettacolo molto importante per noi”, ha continuato Safran. Questo progetto è separato da una serie di Green Lantern sviluppata da Greg Berlanti per HBO Max, che ora non andrà più avanti. “La visione di Greg era più un’opera spaziale”, ha detto Safran. “La nostra visione è molto più ‘True Detective’, storia investigativa basata sulla terra.”

Paradise Lost

Questa storia in stile “Game of Thrones”, ha detto Safran, è ambientata sull’isola di Themyscira prima della nascita di Diana (alias Wonder Woman). “Riguarda davvero l’intrigo politico dietro una società di tutte le donne”, ha detto Safran. Gunn ha aggiunto: “Come è successo? Qual è l’origine di un’isola di tutte le donne? Quali sono le belle verità e le brutte verità dietro tutto ciò? E come sono gli intrighi tra i diversi attori di potere in quella società?

Il titolo provocatorio ricorda la serie a fumetti “Paradise Island Lost” scritta da Phil Jimenez e George Pérez, che seguì una guerra civile su Themyscira; tuttavia, quella corsa ha coinvolto direttamente Wonder Woman.

Booster Gold

Infine, c’è “Booster Gold”, che consente al DCU di immergessi completamente in una vera e propria commedia. Anche se potrebbe non essere familiare ai fan occasionali della DC, il personaggio, noto anche come Mike Carter, è uno dei preferiti dai fan tra i lettori più devoti. Safran ha definito Booster “un perdente del futuro che utilizza la tecnologia del futuro di base per tornare al presente e fingere di essere un supereroe”. Nel 25° secolo, Mike è un’ex star del calcio in disgrazia che usa una macchina del tempo in mostra al Metropolis Space Museum. Gunn ha aggiunto: “Fondamentalmente, ‘Booster Gold’ è la sindrome dell’impostore come supereroe”.

Sergio Leone – L’italiano che inventò l’America è il documentario dell’anno 2023

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Sergio Leone – L’italiano che inventò l’America di Francesco Zippel è il “Documentario dell’Anno” 2023. Lo annuncia il Direttivo dei Giornalisti Cinematografici Italiani che consegnerà il Nastro d’Argento al regista a Roma, subito dopo il Festival di Berlino, insieme ai premi per i migliori documentari dedicati al racconto del ‘Cinema del Reale’ e dei titoli su ‘Cinema, Spettacolo, Cultura’.

È un riconoscimento che – com’è stato già annunciato nei giorni scorsi, per il Cinema, con il ‘Nastro dell’anno’ a La stranezza di Roberto Andò – premia, in questo caso tra i Documentari, l’eccellenza e la particolare qualità di un film ‘speciale’. Un Nastro assegnato lo scorso anno a Ennio di Giuseppe Tornatore, che con Sergio Leone – L’italiano che inventò l’America premia ora – come si legge nella motivazione – “l’originalità e l’emozione che si respira fin dalla prima inquadratura del film, rinnovando con affetto e grande cura l’omaggio a un Maestro mai abbastanza celebrato con un taglio inedito, ricco delle più prestigiose testimonianze internazionali. Un racconto che esalta il valore dello sguardo innovativo e della creatività unica di Sergio Leone, un uomo nato nel cinema che del suo cinema ha reso immortali sequenze, protagonisti, musica, e immagini”.

Sergio Leone – L’italiano che inventò l’America, scritto e diretto da Francesco Zippel e presentato in concorso nella sezione Venezia Classici alla 79ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, è una produzione Sky Studios e Sky Italia con Leone Film Group. 

Con il documentario dedicato a Sergio Leone, sono 55 i titoli in selezione quest’anno – come sempre divisi nelle sezioni dedicate al ‘Cinema del Reale’ e ai film che raccontano protagonisti ed eventi di ‘Cinema, Spettacolo, Cultura’ – scelti tra i 130 documentari del 2022 proposti nei Festival più importanti e nelle rassegne specializzate e in qualche caso presentati poi anche su reti o piattaforme televisive. In selezione un panorama particolarmente ricco di temi, storie e personaggi che non dimentica l’attualità ma neanche la Storia recente con uno sguardo speciale alla memoria degli anni ‘70, una stagione di fermento politico e culturale che mai come nell’ultima annata è stata protagonista nel Cinema del Reale.

Molti, in questo senso, i titoli che rileggono mezzo secolo dopo, la cronaca dei movimenti analizzando le ragioni di una ribellione spesso finita nel sangue e soprattutto raccontando il profondo cambiamento di un Paese attraversato dalle prime battaglie per i diritti civili come dai più significativi cambiamenti nel costume e nella società.

Ritratti e memoria, come ogni anno, tra i film dedicati ai protagonisti del cinema, della musica, del teatro. Un’attenzione particolare – nella selezione ufficiale – alle autrici e ai più giovani esordienti nella cinquina di candidature per il Premio che ricorda – in collaborazione con il CSC (Centro Sperimentale di Cinematografia – Sede Sicilia) – Valentina Pedicini, prematuramente scomparsa due anni fa. Ma la vera sorpresa è, per la prima volta, la scoperta, tra i tanti titoli dell’anno visionati, di un’attenzione  speciale per lo Sport che, insieme alla biografia di un campione come l’indimenticabile Kobe Bryant, racconta il grande calcio in una ‘cinquina’ ricca di  testimonianze e di immagini emozionanti dedicate a protagonisti molto amati come Roberto Mancini e Gianluca Vialli nell’avventura della Sampdoria di un triennio eccezionale come il 1990-92 ma anche la parabola umana e sportiva di Paolo Rossi e la forza agonistica di Gigi Riva sempre fedele al suo Cagliari, fino alla storia di un gol tra i più discussi di sempre: quello annullato al difensore della Roma Maurizio Turone il 10 maggio 1981 al Comunale di Torino nella partita scudetto dove si affrontavano la Juventus e la Roma. Finì 0-0, assegnando all’ultimo minuto un punto fondamentale alla Juve che vinse poi il suo 19mo titolo. 

Ecco, di seguito – con il ‘Documentario dell’anno’ – tutti i titoli della selezione; nei prossimi giorni saranno annunciati i documentari finalisti.

IL DOCUMENTARIO DELL’ANNO

  • SERGIO LEONE – L’ITALIANO CHE INVENTÒ L’AMERICA di Francesco Zippel

CINEMA DEL REALE

  • BELLA CIAO – PER LA LIBERTà di Giulia Giapponesi
  • CORPO DEI GIORNI di Santabelva
  • COSA VERRÀ di Francesco Crispino
  • GIGI LA LEGGE di Alessandro Comodin
  • GOOD MORNING TEL AVIV di Giovanna Gagliardo
  • IL POSTO di Mattia Colombo, Gianluca Matarrese
  • IL TIPOGRAFO di Stefano Pasetto
  • IN VIAGGIO di Gianfranco Rosi
  • KILL ME IF YOU CAN di Alex Infascelli
  • LA CROCE E LA SVASTICA di Giorgio Treves
  • LA GENERAZIONE PERDUTA di Marco Turco
  • LAS LEONAS di Chiara Bondì, Isabel Achával
  • LOTTA CONTINUA di Tony Saccucci
  • MARCO INEDITO: DAGLI ULTIMI CENTO GIORNI DI MARCO PANNELLA di Simona Ventura
  • NEL MIO NOME di Nicolò Bassetti
  • NOI SIAMO ALITALIA – STORIA DI UN PAESE CHE NON SA PIÙ VOLARE di Filippo Soldi
  • ORA TOCCA A NOI – STORIA DI PIO LA TORRE di Walter Veltroni
  • SE FATE I BRAVI di Stefano Collizzolli, Daniele Gaglianone
  • STONEBREAKERS di Valerio Ciriaci
  • SVEGLIAMI A MEZZANOTTE di Francesco Patierno
  • THE MATCHMAKER di Benedetta Argentieri
  • VIA ARGINE 310 di Gianfranco Pannone

CINEMA, SPETTACOLO, CULTURA 

  • 75 – BIENNALE RONCONI VENEZIA di Jacopo Quadri
  • CAPELLI QUASI BIONDI, OCCHI QUASI AZZURRI – 78 LETTERE A PIER PAOLO PASOLINI di Simona Risi
  • CIPRIA di Giovanni Piperno
  • CITTO di Daniele Ceccarini
  • DARIO FO: L’ULTIMO MISTERO BUFFO di Gianluca Rame
  • ENNIO FLAIANO, STRANIERO IN PATRIA di Fabrizio Corallo, Valeria Parisi
  • ERA ROMA di Mario Canale
  • FRANCO BATTIATO – LA VOCE DEL PADRONE di Marco Spagnoli
  • FRANCO ZEFFIRELLI, CONFORMISTA RIBELLE di Anselma Dell’Olio
  • IL TOCCO DI PIERO – LE MILLE VITE DI PIERO UMILIANI di Massimo Martella
  • L’ALTRO BUIO IN SALA di Ciro Formisano
  • LO SPAZIO INQUIETO di Franco Angeli
  • NINO MIGLIORI. VIAGGIO INTORNO ALLA MIA STANZA di Elisabetta Sgarbi
  • NOI CE LA SIAMO CAVATA di Giuseppe Marco Albano
  • PABLO DI NEANDERTHAL di Antonello Matarazzo
  • PARLAMI D’AMORE di Adelmo Togliani, Daniele Di Biasio
  • PIER PAOLO PASOLINI – UNA VISIONE NUOVA di Giancarlo Scarchilli
  • SOPHIA! di Marco Spagnoli
  • SOUVENIR D’ITALIE di Giorgio Verdelli
  • THE BEAT BOMB di Ferdinando Vicentini Orgnani
  • TOGNAZZI. LA VOGLIA MATTA DI VIVERE di Ricky Tognazzi
  • VIRNA LISI – LA DONNA CHE RINUNCIÒ A HOLLYWOOD di Fabrizio Corallo

PER IL ‘PREMIO VALENTINA PEDICINI’

  • IL CERCHIO di Sophie Chiarello
  • KORDON (CONFINE) di Alice Tomassini
  • LA TIMIDEZZA DELLE CHIOME di Valentina Bertani
  • LIFE IS (NOT) A GAME di Antonio Valerio Spera
  • ROSA – IL CANTO DELLE SIRENE di Isabella Ragonese

IL GRANDE CALCIO, GLI EROI DELLO SPORT

  • È STATO TUTTO BELLO – STORIA DI PAOLINO E PABLITO di Walter Veltroni
  • ER GOL DE TURONE ERA BONO di Francesco Miccichè, Lorenzo Rossi Espagnet
  • KOBE – UNA STORIA ITALIANA di Jesus Garcés Lambert
  • LA BELLA STAGIONE di Marco Ponti
  • NEL NOSTRO CIELO UN ROMBO DI TUONO di Riccardo Milani

Acapulco: Apple TV+ rinnova per la terza stagione la serie comedy bilingue

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Apple TV+ ha annunciato il ritorno a Las Colinas per la terza stagione di “Acapulco“! La serie comedy di successo Apple Original, interpretata e prodotta dal vincitore di un Emmy e di un SAG-Award Eugenio Derbez, tornerà con una nuova stagione di 10 episodi, che entrerà in produzione questa primavera.

«Noi di 3Pas Studios siamo grati ad Apple TV+, la casa perfetta per “Acapulco”, insieme al nostro partner di produzione Lionsgate, ai registi, al cast e alla troupe», ha dichiarato il protagonista e produttore esecutivo Eugenio Derbez. «Abbiamo sempre creduto che le storie che raccontiamo sulle nostre comunità e le loro culture possano conquistare l’affetto del pubblico di tutto il mondo, quindi alzate l’aria condizionata, sta per diventare ancora più caldo al Las Colinas Resort».

«Abbiamo visto una risposta di pubblico travolgente da parte degli spettatori di tutto il mondo che si sono innamorati di “Acapulco”» ha dichiarato Morgan Wandell, responsabile della programmazione internazionale di Apple TV+. «Eugenio, Austin, Ben, Eric, Kim e il talentuoso cast e la troupe della serie hanno creato uno show che fa stare bene, che scalda il cuore, che suscita emozioni e risate e non vediamo l’ora di riproporre tutto questo nella terza stagione».

La seconda stagione di Acapulco è stata recentemente definita come “esilarante”, “piacevole”, “un sogno al neon colorato” ed è stata classificata come uno dei migliori show di tutto il 2022, raggiungendo un punteggio perfetto del 100% su Rotten Tomatoes.

La terza stagione di “Acapulco“, sarà il momento di riconciliazione con gli errori del passato e di nuovi entusiasmanti inizi. Nella storia ambientata ai giorni nostri, il Maximo adulto (Eugenio Derbez) si ritrova a tornare in una Las Colinas che non riconosce più. Mentre nel 1985, il giovane Maximo continua la sua scalata al successo, mettendo potenzialmente a repentaglio tutte le relazioni che ha faticosamente costruito…

La nuova stagione sarà diretta da Sam Laybourne (“Lo straordinario mondo di Zoey”, “Black-ish”). Oltre a Derbez, il cast della serie include Enrique Arrizon (Máximo Gallardo), Fernando Carsa (Memo), Damián Alcázar (Don Pablo), Camila Perez (Julia), Chord Overstreet (Chad), Vanessa Bauche (Nora), Regina Reynoso (Sara), Raphael Alejandro (Hugo), Jessica Collins (Diane), Rafael Cebrián (Hector), Carlos Corona (Esteban) e Regina Orozco (Lupe).

La seconda stagione di “Acapulco” riprende il filo della prima, raccontando la storia del ventenne Máximo Gallardo (Enrique Arrizon), il cui sogno diventa realtà quando ottiene un lavoro come cabana boy nel resort più alla moda di Acapulco. Nel 1985, Máximo deve fare i conti con alcuni sconvolgimenti all’interno del resort, problemi inaspettati a casa e un nuovo rivale in amore che potrebbe portargli via la ragazza dei suoi sogni. Sotto la guida di Don Pablo, Máximo si propone di gestire un giorno l’intera attività di Las Colinas, diventando il braccio destro di Diane. Nel frattempo, nel presente, il Máximo adulto (Derbez) torna ad Acapulco per fare pace con la recente scomparsa di Don Pablo, ed è costretto a confrontarsi con alcune questioni lasciate in sospeso dal giovane Máximo.

La prima e la seconda stagione di “Acapulco” sono disponibili in streaming su Apple TV+. Prodotta da Lionsgate Television, “Acapulco” è ispirata a “How to Be A Latin Lover” – il film di 3Pas Studios e Pantelion Filmsal che ha riscosso grande successo al botteghino – ed è prodotta per Apple da Lionsgate Television, 3Pas Studios e The Tannenbaum Company. La serie è creata da Austin Winsberg, Eduardo Cisneros e Jason Shuman. Winsberg (“Lo straordinario mondo di Zoey”) è anche produttore esecutivo, Chris Harris è lo showrunner ed è anche produttore esecutivo insieme a Jay Karas (“Abbott Elementary”, “Ghosts”), che troviamo anche alla regia. Oltre a recitare, Derbez è produttore esecutivo insieme a Ben Odell e alla co-produttrice Sonia Almanza Gambaro per conto di 3Pas Studios. Eric e Kim Tannenbaum sono i produttori esecutivi insieme a Jason Wang per conto di The Tannenbaum Company.

“Acapulco” si unisce all’offerta di serie Apple Original di grande successo che hanno recentemente ottenuto il rinnovo per nuove stagioni, tra cui “Bad Sisters”, “Surface”, “Trying”, “Physical”, “Loot – Una fortuna”, “Slow Horses”, “For All Mankind”, “Pachinko”, “The Afterparty”, la seconda stagione di “Schmigadoon!”, serie vincitrice di un Emmy e di un AFI Award, la seconda stagione di “Swagger” e la seconda stagione di “Scissione”, candidata a 14 Emmy.

Buon Compleanno Massimo: il docu-film di Marco Spagnoli in onda su Rai 3 il 17 febbraio

Il prossimo 19 febbraio Massimo Troisi avrebbe compiuto settant’anni. Per celebrare questo importante anniversario, venerdì 17 febbraio, Rai Documentari proporrà in prima visione alle ore 21.25 su Rai Tre il film documentario Buon compleanno Massimo” di Marco Spagnoli. Una produzione Samarcanda Film, in collaborazione con Rai Documentari, con Regione Campania Film Commission, con Ufficio Cinema del Comune di Napoli,che sarà poi disponibile su RaiPlay a partire dal 19 febbraio 2023.

Intervengono nel film (in ordine alfabetico): Renzo Arbore, Eugenio Bennato, Jerry Calà, Maurizio Casagrande, Enrico Casarosa, Vittorio Cecchi Gori, Nino D’Angelo, Enzo De Caro, Maurizio De Giovanni Lello Esposito, Fabio Fazio, Francesco Frigeri, Massimiliano Gallo, Frank Matano, Pietra Montecorvino, Francesca Neri, Franco Oppini, Ferzan Özpetek, Iris Peynado, Roberto Perpignani, Nini Salerno, Umberto Smaila, Cinzia TH Torrini, Rosaria Troisi, Roberto Vecchioni.

Buon compleanno Massimo racconta la vita, il lavoro, il genio e lo sguardo di Massimo Troisi attraverso testimonianze inedite e coinvolgenti e ripercorre i momenti più importanti di una vita e di una carriera “unici”.

La vita di Massimo Troisi viene ricordata dai suoi stessi familiari, dagli amici, dai collaboratori e da chi ha avuto modo di conoscerlo nei tanti aspetti della sua personalità. I ricchi materiali di repertorio, mescolati a un racconto intenso ed emozionante, condurranno lo spettatore in un viaggio alla scoperta dell’artista oltre l’uomo indimenticabile, profondo, dalla grande ironia e umanità. Una storia sul cuore fisico, ma anche metaforico di uno dei più grandi artisti italiani del Novecento, sul suo rapporto con Napoli, sul suo sguardo pacato e sincero sulla vita e sul mondo, ma anche sulle ingiustizie e sulle grettezze dell’esistenza, che lui ripudiava in pieno.

Massimo Troisi viene ricordato da tanti testimoni diretti, alcuni probabilmente inattesi, che raccontano del suo lavoro e del suo impegno personale come uomo e come artista: gli aneddoti dei suoi amici e colleghi (I Gatti di Vicolo Miracoli, Nino D’Angelo, Francesca Neri, ecc.) si mescolano alle memorie di tutti coloro che hanno lavorato in maniera sistematica con l’artista di San Giorgio a Cremano in contesti diversi, come Renzo Arbore. Infine, saranno presenti interviste di artisti di oggi che a Troisi si ispirano più o meno direttamente, come per esempio Frank Matano.

In questo racconto, a guidare lo spettatore alla scoperta della vita di Massimo Troisi e della sua importanza nell’immaginario collettivo di Napoli e italiano, è Maurizio De Giovanni, uno dei principali scrittori italiani e anche uno degli autori napoletani più influenti della sua generazione. De Giovanni, grande ammiratore di Massimo Troisi, appartiene alla stessa generazione del regista scomparso da cui lo separava poco meno di un lustro: nato nel 1958 a Napoli, De Giovanni ricorda molto bene l’impatto del cinema di Massimo Troisi (1953) e della sua figura carismatica, per non parlare poi della benefica influenza sulla città partenopea di cui egli stesso è un narratore, sebbene da un punto di vista diverso.

Ricordare Massimo Troisi nei giorni in cui avrebbe compiuto settanta anni è per me e per la Rai motivo di grande soddisfazione, alla quale si unisce un affetto sincero per uno straordinario personaggio, che, andandosene troppo presto, ci ha lasciato la sensazione di aver perso un amico prima ancora che uno dei più grandi attori e registi del dopoguerra” ha dichiarato Fabrizio Zappi, Direttore di Rai Documentari. Questo documentario, che riesce a ritrarre la sua più autentica umanità oltre al suo straordinario talento artistico, nasce anche con l’ambizione di lenire questa ferita collettiva, restituendoci di Massimo una memoria più viva che mai”.

Ligabue. 30 anni in un giorno: in anteprima, solo al cinema, il 20, 21, 22 marzo

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Dopo l’evento di Campovolo dello scorso giugno, che ha visto Ligabue tornare sul palco a distanza di due anni dall’ultimo concerto a causa dell’emergenza sanitaria, l’incredibile esperienza di quella serata arriva al cinema.

Ligabue. 30 anni in un giorno porta sul grande schermo tutte le emozioni del live del 4 giugno 2022 alla presenza di oltre 100.000 fan. Non un semplice film del concerto, ma il racconto di una vera e propria festa a Campovolo, nella nuova RCF Arena di Reggio Emilia, che celebra i 30 anni di carriera del Liga.

I momenti di live, la sua preparazione, i retroscena di quella incredibile giornata si alternano alle parole di Ligabue che ripercorre la sua vita professionale, dagli esordi fino ad oggi, e dei tanti amici che lo hanno accompagnato in questo percorso.

Non mancano alcuni dei momenti salienti della serata che hanno visto sul palco, accanto al cantautore di Correggio, alcuni degli amici che hanno segnato la sua vita su e giù da un palco: Elisa, Francesco De Gregori, Eugenio Finardi, Loredana Bertè, Gazzelle, Mauro Pagani.

Prodotto da Marco Belardi per Bamboo Production in collaborazione con Claudio Maioli per Riservarossa e Ferdinando Salzano per Friends & Partners, realizzato da Eventidigitali con Crossmediafilms e diretto da Marco Salom, Ligabue. 30 anni in un giorno arriverà in sala per tre giornate esclusive il 20, 21, 22 marzo 2023 distribuito da Vision Distribution.

TILL: trailer del film in arrivo al cinema!

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TILL: trailer del film in arrivo al cinema!

Arriva al cinema il 16 febbraio TILL, una storia di coraggio che pone attenzione su un fatto di cronaca nera che alla fine degli anni ’50 sconvolse lo Stato del Mississippi. Till racconta la grave vicenda di Mamie Till-Mobley (Danielle Deadwyler), la cui ricerca della giustizia per il figlio di 14 anni Emmett Louis Till (Jalyn Hall) divenne un’occasione galvanizzante che ha contribuito alla creazione del movimento per i diritti civili. Il film è diretto da Chinonye Chukwu che lo ha scritto con Keith Beauchamp, che già molti anni fa si era occupato della vicenda nel documentario The Untold Story of Emmett Louis Till.

“Se non fosse stato per Mamie Till, la memoria di suo figlio sarebbe svanita nel nulla. Lei è stata l’origine di un moderno movimento per i diritti civili che ha dato la spinta e il coraggio a tanti gruppi attivisti occupati nella lotta per la libertà. Mi sono sentita in dovere di difendere l’eredità di Mamie e di metterla al centro dei riflettori – ha detto la regista -. Mamie ha combattuto il razzismo, il sessismo e la misoginia, che  poi è aumentata esponenzialmente dopo la violenta morte del figlio. Lei non ha dato spazio alla paura, si è trasformata in un guerriero!”. Il film arriverà in sala dal 16 febbraio distribuito da Eagle Pictures.

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