Al momento non sappiamo molto a
proposito del film, ma è probabile che Loki si ritroverà poi ad
affrontare proprio Kang nella seconda stagione della serie dedicata
al Dio dell’Inganno (ricordiamo che il personaggio di Colui che
rimane ha debuttato proprio nella prima stagione dello show targato
Disney+).
È chiaro che i piani in atto per il
personaggio siano a dir poco enormi, dal momento che Kang possiede
– almeno sulla carta – il potenziale per diventare il prossimo
Thanos del MCU. Tuttavia, a quanto pare Majors ha accettato la
parte senza conoscere quale sarebbe stato il futuro del suo
personaggio.
Parlando con
Collider in occasione della promozione del film
The Harder They Fall, l’attore ha spiegato: “Sapevo
tutto ciò che sapevano gli altri, se hai capito cosa voglio dire… e
in realtà è ancora così. Sapevo quale fosse il ruolo e da dove
saremmo partiti. Questo è il punto dove siamo arrivati. È stato
abbastanza per me per cercare di capire chi fosse questo
personaggio.”
“Ho cercato di esaminare la
rilevanza che Kang ha nel MCU, ma in realtà ho accettato il ruolo
nello stesso modo in cui ho accettato qualsiasi altro film che ho
fatto”, ha aggiunto. “Qual è la responsabilità di questo
personaggio? Il mondo può andare avanti senza di lui? Il racconto
può andare avanti senza di lui? Se può, allora per me va bene. E se
non può, allora è qualcosa che mi interessa affrontare. È bello
prendersi certe responsabilità.”
In tutto questo, sappiamo quanto
Tom
Holland non sia particolarmente abile nel tenere
nascosti i segreti più rivelanti in merito alla trama dei progetti
a cui prende parte, e proprio durante una recente intervista con
Total Film potrebbe aver suggerito che effettivamente in
No
Way Home il suo Peter Parker si troverà faccia a faccia
con le passate incarnazione cinematografiche dell’iconico
personaggio.
Il motivo? Nel corso dell’intervista
Holland ha parlato del terzo Spider-Man
ambientato nel MCU come di un film in cui si riuniranno “tre
generazioni”, in riferimento proprio ai precedenti franchise che
hanno raccontato le gesta del supereroe. Ma a chi si stava
riferendo quando ha parlato di “tre generazioni”? All’inizio
l’attore ha detto: “È stato interessante avere di nuovo quei
ragazzi a bordo, perché a modo loro hanno già un’idea molto chiara
di Spider-Man”. Dopo una breve pausa, però, ha subito
aggiunto: “Sto parlando di Alfred Molina e Jamie Foxx. È stato
interessante assistere al ritorno di Alfred e a vedere come si è
adattato a questo nuovo film, ad un nuovo regista e al fatto che
ora sono io Spider-Man.”
A questo punto, data l’ambiguità
della prima parte della risposta, è stato chiesto esplicitamente al
giovane attore se Maguire e Garfield saranno nel film, ma lo stesso
ha continuato a negare la cosa: “La gente non mi crede quando
dico che non torneranno. Ma prima o poi dovranno farlo. Significa
molto per me. La prima volta che vedrete Doc Ock e il resto dei
personaggi tornare in scena sarà veramente eccitante. È un momento
davvero importante nella storia del cinema. Sono tre generazioni
che si incontrano.”
Sky annuncia le
riprese de I
Viaggiatori, il nuovo film Sky
Original, prodotto da Groenlandia. Diretto da
Ludovico Di Martino (Skam Italia 3, La
Belva) e scritto da Ludovico Di Martino e
Gabriele Scarfone, I
Viaggiatoriè un film
d’avventura che vede come protagonisti un gruppo di ragazzi che,
grazie a una macchina del tempo, viaggeranno fino al 1939, nella
Roma fascista di Benito Mussolini.
Nel cast di I
Viaggiatori accanto a Matteo
Schiavone nel ruolo di Max, Fabio
Bizzarro(I cavalieri di Castelcorvo)
nei panni di Flebo, Andreagaia Wlderk, in quelli
di Greta, Francesca Alice Antonini(Gomorra) in quelli di Lena, Gianmarco
Saurino(Maschile singolare) nel ruolo di Beo e
Federico Tocci (Sulla mia Pelle, La Squadra,
Speravo de Morì prima) nel ruolo di Vulcano, troviamo
Fabrizio Gifuni(Lei Mi Parla Ancora, Il
Capitale Umano) nel ruolo di Luzio e Vanessa
Scalera(Romulus, Bella Addormentata) nei panni
della Dottoressa Sestrieri.
I Viaggiatori, la
trama
Un gruppo di amici, alla ricerca
del fratello scomparso di uno di loro, attiva per sbaglio un
misterioso macchinario che li catapulta nella Roma del 1939, tra
guardie fasciste e leggi razziali. Un viaggio nel tempo nella città
eterna sull’orlo di un nuovo conflitto mondiale.
Il regista, Ludovico di
Martino ha dichiarato: “I viaggiatori è sicuramente il
racconto più appassionante, personale e complesso al quale io mi
sia approcciato finora. Ringrazio di cuore Sky e Groenlandia per
avermi concesso la fiducia necessaria a realizzare questo film al
massimo delle sue potenzialità”.
Nils Hartmann, Senior
Director Sky Original Productions ha dichiarato: “Con
I Viaggiatori ci caliamo in un’avventura fantastica, un viaggio
attraverso il tempo, in cui i protagonisti vengono catapultati in
un’epoca su cui ancora oggi, più che mai, dobbiamo riflettere, per
come ha segnato la storia del nostro Paese. Firma questa nuova
produzione originale Sky, suo terzo lungometraggio, un regista
giovane e vulcanico, Ludovico Di Martino, che dirige un cast
altrettanto giovane e promettente, perché continuiamo a credere che
investire sulla creatività e sui nuovi talenti sia la strada giusta
da battere, sempre. Con questo film sperimentiamo inoltre un genere
cinematografico, quello dei viaggi nel tempo, poco battuto in
Italia. Che qui non resta un’avventura fine a se stessa né punta ad
un target di (soli) teenager, ma anzi mostra tutta l’ambizione e il
potenziale di una storia capace di unire e appassionare genitori e
figli”.
Matteo Rovere, CEO di
Groenlandia, ha dichiarato: “Siamo davvero orgogliosi
di questo progetto, un racconto di avventura ma anche una storia
emotiva, di grande partecipazione, che parla di amicizia
adolescenziale e fratellanza. Un viaggio nel tempo spettacolare e
rocambolesco capace di tornare a una pagina buia del nostro
passato, sperando che questo possa aiutare a sensibilizzare le
nuove generazioni e a nutrire la loro memoria. Il percorso di
Groenlandia continua nell’esplorazione di vari generi e con I
Viaggiatori vuole tentare la via dell’intrattenimento alternando
fantasia e racconto del passato, in un esperimento inedito nel
nostro panorama. Ludovico di Martino è un regista di grande talento
che sosteniamo fin dagli esordi e con il quale siamo davvero felici
di tornare a lavorare insieme a Sky, partner e alleato con cui ci
sentiamo profondamente in sintonia”.
Con l’imminente uscita in sala del
nuovo capitolo Ghostbusters: Legacy, è
bene rispolverare quelli che sono i primi due film della serie, da
cui si è originato un fenomeno culturale ancora oggi vivo e senza
eguali. Diretto da Ivan Reitman, Ghostbusters
– Acchiappantasmi, uscito nel 1984, è stato un campione di
incassi capace di incantare grandi e piccoli con la sua fusione di
generi diversi. Nel 1989, poi, è arrivato al cinema
Ghostbusters II, diretto nuovamente da
Reitman e con il medesimo cast di attori del primo film tornato ad
interpretare gli amati acchiappafantasmi.
Comprendendo al suo interno elementi
tali che lo portano ad essere non solo una commedia, ma anche un
brillante racconto che va dalla fantascienza all’orrore e al
sentimentale, Ghostbusters II ha così cercato di replicare
lo straordinario successo del titolo precedente. Tale obiettivo fu
però mancato, con la maggior parte della critica che non ha mancato
di sottolineare l’eccessiva somiglianza tra i due film, con questo
secondo però privo di quell’umorismo cinico e di quelle sequenze
fantastiche che contraddistinguevano il precedente. Anche per
quanto riguarda il box office il risultato fu poi di molto
minore.
In generale, Ghostbusters
II è a lungo stato considerato come un sequel non degno del
successo ottenuto dal primo film. Negli anni il titolo è però stato
parzialmente rivalutato, con i fan della serie oggi pronti a
valutarlo come uno scult con scene e situazioni a loro
modo iconiche. Prima di intraprendere una visione del film, però,
sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori ed ai
suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Ghostbusters II: la trama del film
Sono trascorsi 5 anni da quando gli
Acchiappafantasmi hanno liberato la città di New York dalla
malvagia divinità sumera Gozer. Da allora non si sono più
verificati fenomeni paranormali e i componenti del gruppo si sono
tutti divisi: Peter Venkman conduce un programma
televisivo sul mondo del paranormale; Egon
Spengler è un ricercatore presso The Institute for
Advanced Theoretical Research; Ray Stantz ha
aperto un negozio specializzato nell’occulto e Winston
Zeddemore, new entry del team, è un animatore per feste di
bambini. I quattro, in realtà, sentono molto la mancanza delle loro
avventure e non desidererebbero altro che poterne vivere
ancora.
Ciò sarà possibile nel momento in
cui uno strano fenomeno coinvolge Dana Barret, la
vecchia fiamma di Peter, e il suo bambino. Convocati i quattro
acchiappafantasmi, questi si riuniscono per tentare di capire quale
sia il legame tra il figlio di Dana e una misteriosa melma rosa
rilevata nelle fogne della città. Indagando sull’entità della cosa,
il gruppo si ritroverà a doversi confrontare con una presenza
maligna proveniente dal passato, il cui potere sembra
inarrestabile. A complicare la situazione vi è il giudizio
popolare, che vede gli acchiappafantasmi come una minaccia per la
tranquillità della città.
Ghostbusters II: il cast, Vigo e il
quadro del film
Ad interpretare i quattro
acchiappafantasmi protagonisti vi è nuovamente il gruppo di attori
divenuti celebri grazie alla popolare programma Saturday Night
Live. Bill Murray è
di nuovo Peter Venkman, mentre Raymond Stanz è interpretato
Dan Aykroyd e Egon Spengler da Harold
Ramis. Ernie Hudson è invece presente nei
panni di Winston Zeddemore. Ancora oggi i quattro si dicono
insoddisfatti del risultato finale, giudicando eccessiva la
presenza degli effetti speciali. Secondo Murray, inoltre, loro
avevano accettato di partecipare sulla base di una sceneggiatura
che non è poi stata utilizzata, trovandosi dunque a dover dar vita
ad una storia totalmente differente.
Nel film tornano anche gli attori
Sigourney
Weaver nei panni di Dana Barrett, Rick
Moranis come Louis Tully e Annie Potts
nel ruolo di Janine Melnitz. L’attore Peter
MacNicol, invece, interpreta Janosz Poha, ruolo che lo ha
reso celebre. Ad interpretare il villain del film, Vigo il
Carpatico, ispirato a Vlad III e Grigor Rasputin, vi è invece
l’attore tedesco Wilhelm von Homburg. Tutte le sue
battute, tuttavia, furono doppiate all’ultimo da Max von
Sydow, il quale non è però accreditato per tale ruolo.
Quando alla premier del film von Homburg scoprì tale cambiamento,
abbandonò infuriato l’evento. Per la maggior parte del film,
inoltre, egli appare unicamente sotto forma di quadro.
Quest’ultimo, in realtà, non era un dipinto bensì una
fotografia.
Ghostbusters II: i sequel, il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Dopo lo scarso successo di questo
film, i quattro protagonisti hanno affermato che non si sarebbero
dichiarati disponibili a tornare in un terzo capitolo. I piani per
riportare gli acchiappafantasmi sul grande schermo vennero dunque
abbandonati. A lungo i fan hanno però atteso un terzo film, ma nel
2016, invece, si diede vita ad un reboot al femminile della saga.
Intitolato semplicemente Ghostbusters, questo si
affermò come un forte insuccesso, deludendo i fan che invece
volevano un vero terzo film con gli attori dei primi due. Le
richieste sono infine state accolte con la realizzazione di
Ghostbusters: Legacy, dove gli originali protagonisti
tramanderanno ciò che sanno ad una nuova generazione di
acchiappafantasmi.
In attesa di vedere questo nuovo
sequel, è possibile fruire di Ghostbusters
II grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili
Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Tim Vision.
Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento,
basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento
generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al
meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel
palinsesto televisivo di martedì 9 novembre alle
ore 21:10 sul canale Paramount
Channel.
Lìanatomopatologo della scientifica
nonché serial killer più amato d’America torna con una speciale
miniserie in dieci episodi. Arriva il 10 novembre
in prima visione su Sky Atlantic e in streaming su
NOW con un episodio a settimana, a distanza di 9
anni dal finale di serie del 2013, Dexter:
New Blood, che riporta sul piccolo schermo Micheal C. Hall, amatissimo protagonista della
serie madre ancora nei panni di Dexter Morgan. Il
serial killer nel frattempo si è costruito una nuova identità, ma
non ha perso il vizio di uccidere altri assassini rimasti a piede
libero: nuovi omicidi nella sua nuova comunità, infatti,
risveglieranno in lui le vecchie, sanguinarie abitudini.
Micheal C. Hall torna accompagnato da Clyde
Philipps, storico showrunner delle prime stagioni di
Dexter e vincitore di Emmy e Golden Globe. Grande ritorno
anche per Jennifer Carpenter, che torna a vestire i
panni di Debra Morgan, sorella del protagonista. New-entry nel cast
Clancy Brown (The
Mandalorian), Alano Miller (Sylvie’s Love),
Johnny Sequoyah (Believe) e Jack Alcott (The Good Lod
Bird).
Dexter: New Blood, la trama
Sono passati 10 anni dal finale
dell’ottava stagione. Dopo un periodo di isolamento nell’Oregon,
Dexter (Michael C. Hall) ha assunto una nuova identità e si è
rifatto una vita. Per gli abitanti della cittadina di Iron Lake
(Upstate New York) non è altri che Jim Lindsay, un pacifico e
affabile dipendente del Fred’s Fish Game, e nessuno – neanche la
sua nuova compagna, Angela Bishop (Julia Jones), a capo della
polizia locale – è a conoscenza dei suoi trascorsi e del Passeggero
Oscuro, che comunque farà sempre parte di lui, volente o nolente…
Tutto sembra andare per il meglio (per quanto possibile), ma certe
pulsioni sono dure da tenere a bada, dunque è tempo di tornare in
azione. Sempre secondo il “Codice di Harry” però. Dopo una serie di
inquietanti incidenti, le attenzioni di Dexter ricadono a un certo
punto su Kurt Caldwell (Clancy Brown), un uomo assai conosciuto e
stimato, l’incarnazione del sogno e dei valori americani. Peccato
che nasconda un terribile segreto… proprio come lui: nuovo serial
killer in vista? Sembrerebbe proprio di sì. Che la caccia abbia
inizio, ma bisognerà fare molta attenzione, per non destare i
sospetti delle forze dell’ordine. Come se ciò non bastasse, Mr.
Morgan dovrà affrontare alcuni fantasmi del passato che avranno un
forte impatto su di lui: due decisamente immaginari, sua sorella
Debra (Jennifer Carpenter) e il Trinity Killer (John Lithgow), un
altro assolutamente reale, suo figlio Harrison (Jack Alcott), ormai
adolescente. Dexter rivede se stesso in lui: e se il Passeggero
Oscuro avesse scelto un nuovo compagno di viaggio?
Personaggi: di Dexter: New
Blood
Dexter Morgan (Michael C.
Hall): è il protagonista della serie, un inarrestabile
serial killer, che sfrutta i suoi impulsi per cercare e uccidere
altri serial killer, grazie al “Codice di Harry”, inventato da suo
padre adottivo Harry Morgan. Dexter infatti è un omicida
perfettamente inserito nella società, con un lavoro e una famiglia,
e nella serie originale, andata in onda dal 2006 al 2013, lavora
come analista delle tracce ematiche per la polizia di Miami. Nel
finale dell’ottava e ultima stagione (finale di serie) dopo aver
detto addio all’amata sorella Debra, sfruttando l’Uragano Laura,
Dexter finge un incidente in mare, ma solo per sparire dalla
circolazione. Lo ritroviamo prima dell’Oregon in versione
taglialegna, e poi, nella cittadina di Iron Lake, nella zona nota
come Upstate NewYork. Ha un figlio, Harrison, che 10 anni prima è
fuggito in Argentina con la sua ex compagna Hannah, anche lei
un’efferata serial killer.
Debra Morgan (Jennifer
Carpenter): è la sorellastra di Dexter, morta nella
stagione finale della serie cult. Debra è sempre stata un punto di
riferimento per il protagonista. Anche da morta sarà la sua guida,
la sua voce interiore e la sua coscienza.
Harrison Morgan (Jack
Alcott): è il figlio di Dexter, avuto con la moglie
Rita. Sono passati 10 anni dalla fuga in Argentina e Harrison è già
un adolescente quando torna nella vita del padre. I due sono più
simili di quanto ci si aspetta: riuscirà Dexter a guidare suo
figlio, così come Harry fece con lui?
Kurt Caldwell (Clancy
Brown): è il villain contro il quale si scontrerà Dexter.
Persona influente nella comunità di Iron Lake, è conosciuto e
rispettato da tutti. Incarnazione del sogno americano: è passato
dall’essere un autista di camion ad essere proprietario di numerosi
autocarri e di un’intera azienda di trasporti. Influente e generoso
è pericoloso contrariarlo o ferire le persone a cui tiene.
Angela Bishop (Julia
Jones): è la prima donna nativa americana a capo della
polizia di Iron Lake. Ha una figlia adolescente di nome Audrey. È,
nella nuova serie, la compagna di Dexter.
Arthur Mitchell/Trinity
Killer (John Lithgow): è il serial killer che Dexter ha
affrontato nella quarta stagione. È l’uomo che ha ucciso Rita. È a
causa delle sue azioni se Harrison, figlio di Dexter, ancora
piccolissimo, si è ritrovato da solo in una pozza del sangue della
madre… proprio come successo a Dexter a suo tempo…
Logan (Alano
Miller): è il sergente del dipartimento di polizia di Iron
Lake
Audrey (Johnny
Sequoyah): è la figlia adolescente di Angela Bishop dal
carattere molto forte.
Fred Jr: (Michael Cyril
Creighton): è l’affabile proprietario del posto dove
lavora Dexter. Nato e cresciuto a Iron Lake e sposato con Brian, è
il pastore di una piccola congregazione locale. Tutti lo
riconoscono in città.
Teddy Reed (David
Magidoff): new-entry del corpo di polizia di Iron Lake,
gran lavoratore, dal carattere affabile e intimidito dalla sua
nuova capa Angela Bishop.
Molly Park (James
Chung): è l’autrice di un podcast true crime di Los
Angeles.
Dopo il poster
ufficiale che ha acceso i fan di Spider-Man:
No Way Home, un nuovo terremoto è scoppiato dopo
che un noto giornalista ha pubblicato in rete alcune foto “rubate”
del film e prontamente rimosse. Le immagino sono state diffuse
sull’account twitter di giornalista John Campea con tanto di
richiesta ai follower se credessero fossero solo dei Fotomontaggi?
Ovviamente le foto hanno iniziato a circolare con insistenza fino
ad arrivare anche in Italia. Le trovate di seguito e trai
protagonisti ci sono diversi personaggi importanti, ora la domanda
che ci poniamo anche noi è la seguente, saranno foto vere? o dei
fotomontaggi fatti bene?
Questo foto nel particolare ricorda
molto una scena descritta proprio da
Tom Holland, noto per la sua “bocca larga”. Ecco le
sue parole rilasciate in un’intervista: “La scena vede quattro
persone sedute a un tavolo che parlano di cosa significhi essere un
supereroe, è stata pazzesca. L’altro giorno io e mio fratello
abbiamo rivisto la scena e siamo rimasti a bocca aperta.”
L’altra foto invece riguarda un
rumors abbastanza noto ma se lo scatto fosse vero confermerebbe una
volta per tutte la presenza nel film di
Tobey Maguire e
Andrew Garfield. Ovviamente non abbiamo nessuna
conferma che gli scatti siano originale ma sognare non guasta!
Robert Redford è da
decenni uno dei nomi di punta dell’industria hollywoodiana, nonché
tra i più noti e apprezzati interpreti della sua generazione. Egli
vanta la partecipazione ad alcuni tra i più celebri titoli della
storia del cinema, e in più occasioni ha avuto modo di distinguersi
anche dietro la macchina da presa, attività che gli ha fruttato
prestigiosi riconoscimenti.
Ecco 10 cose che non sai di
Robert Redford.
Robert Redford: i suoi film
1. È uno dei grandi
interpreti della storia del cinema. Redford debutta al
cinema facendosi notare in film come Caccia di guerra
(1962), Lo strano mondo di Daisy Clover (1965), Questa
ragazza è di tutti (1966) e A piedi nudi nel parco
(1967). Grande popolarità arriva grazie a Butch Cassidy
(1969), e dal quel momento l’attore partecipa a pellicole come
Corvo rosso non avrà il mio scalpo (1972), Come
eravamo (1973), La stangata (1973), Il grande
Gatsby (1974), I tre giorni del Condor
(1975), Tutti gli uomini del
presidente (1976), Il cavaliere
elettrico (1979), La mia africa (1985), con
Meryl
Streep, L’uomo che sussurava ai cavalli
(1998), Leoni per agnelli (2007), All Is Lost
(2013), Captain America: The
Winter Soldier (2014), con Chris
Evans, Truth – Il prezzo
della verità (2015), con Cate
Blanchett, Il drago invisibile(2016),
La scoperta (2017), con Jason
Segel, Le nostre anime di
notte (2017), con Jane
Fonda, e Old Man & the
Gun (2018), con Casey
Affleck.
2. È un acclamato
regista. A partire dagli anni Ottanta, Redford ha più
volte ricoperto il ruolo di regista, attività nella quale ha
ottenuto altrettanti numerosi riconoscimenti. Il suo primo film
diretto è Gente comune (1980), e tra gli altri titoli vi
sono Milagro (1988), In mezzo scorre il fiume
(1992), Quiz Show (1994), L’uomo che sussurrava ai
cavalli (1998), La leggenda di Bagger
Vance (2000), con Will
Smith, Leoni per agnelli (2007), con Andrew
Garfield, The Conspirator
(2010) e La regola del
silenzio (2012), con Shia
LaBeouf.
3. È stato premiato agli
Oscar. Nonostante la sua lunga e gloriosa carriera da
interprete, Redford vanta una sola nomination come miglior attore,
risalente al 1974 per il film La stangata. Nel 1981,
invece, vince il prestigioso premio come miglior regista per
Gente comune. Viene nuovamente nominato nel 1995 come
miglior regia e miglior film per Quiz Show, senza però
riportare vittorie. Nel 2002 gli viene invece assegnato l’Oscar
alla carriera.
Robert Redford: moglie e figli
4. È stato sposato.
Ben prima di diventare un celebre attore, nel 1958 l’attore sposa
Lola Van Wagenen, con la quale avrà poi tre figli, nati
rispettivamente nel 1960, nel 1962 e nel 1970. Nel 1985, tuttavia,
la coppia annuncia il divorzio. Essendo stati sposati in un periodo
in cui era ancora possibile mantenere una certa discrezione,
Redford e la moglie sono sempre riusciti a mantenere una forte
riservatezza circa la loro vita sentimentale.
5. Si è sposato di
nuovo. Nel 2009 l’attore annuncia le seconde nozze con
l’artista tedesca Sibylle Szaggars, con la quale aveva una
relazione dal 1996. I due si sono sposati nella città di Hamburg,
in Germania, alla presenza di un numero ristretto di invitati.
Robert Redford e Jane Fonda
6. È particolarmente legato
alla celebre attrice. Nel 2017 alla Mostra di Venezia
l’attore ha ricevuto il Leone d’Oro alla
Carriera insieme all’attrice Jane Fonda, alla
quale è legato da decenni da profonda amicizia. Per l’occasione, i
due hanno ripercorso insieme la loro carriera, e la Fonda ha
raccontato di essere stata innamorata di Redford i primi tempi in
cui si conobbero, e che avrebbe desiderato poter girare molte più
scene di sesso con lui.
7. Hanno recitato insieme in
due film. Il primo film a riunire i due attori fu A
piedi nudi nel parco, del 1967. Per anni hanno dichiarato di
voler recitare una seconda volta insieme, ma l’occasione è arrivata
solo nel 2017 grazie al film Le nostre anime di notte,
presentato proprio alla Mostra del Cinema. Secondo i due attori,
tra i due film vi sono diversi elementi in comune, a partire dalla
coppia romantica, giovane nella prima pellicola e anziana nella
seconda.
Robert Redford e Brad Pitt
8. Ha recitato con il noto
attore. Nel 2001 l’attore è protagonista del film Spy
Game, dove recita a stretto contatto con Brad
Pitt. Il film ruota intorno alle vicende di Nathan
Muir, interpretato da Redford, il quale è un agente della CIA ormai
ritiratosi. A richiamarlo al suo dovere è però Tom Bishop, suo
protetto ora finito in una prigione cinese per via di una missione
andata male. In un crescendo di tensione, Muir dovrà salvare il
collega, dimostrando a sé stesso di non essere troppo vecchio per
questo lavoro.
Robert Redford oggi si è
ritirato
9. Ha annunciato il ritiro
dalle scene. Nell’agosto del 2018 l’attore ha annunciato
che aveva da poco concluso le riprese di quelli che considerava gli
ultimi film della sua carriera, e che per tanto era pronto a
ritirarsi. Il primo di questi due è Le nostre anime di
notte, mentre il secondo è Old Man & the Gun, il
quale si è rivelato essere una vera e propria celebrazione alla
gloriosa carriera di Redford. Da quel momento l’attore ha affermato
di dedicarsi ad altre attività, tra cui la gestione del Sundance
Institute, fondato nel 1981, a cui è legato il prestigioso Sundance
Film Festival.
Robert Redford: età e altezza
10. Robert Redford è nato a
Santa Monica, California, Stati Uniti, il 18 agosto 1936.
L’attore è alto complessivamente 1.79 metri.
Tra i più talentuosi interpreti
della sua generazione, Andrew Garfield ha negli
anni dimostrato di non essere di passaggio nel panorama
cinematografico. A partecipando a noti film d’autore, come anche a
grandi blockbuster, l’attore si è affermato per la sua versatilità,
arrivando ad ottenere alcuni dei maggiori riconoscimenti
dell’industria hollywoodiana.
Ecco 10 cose che non sai di
Andrew Garfield.
Andrew Garfield: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
lungometraggi. L’attore debutta al cinema con il film
Leoni per agnelli (2007), dove ricopre un ruolo di
rilievo, per poi farsi notare in Boy A (2007), L’altra
donna del re (2008), Parnassus – L’uomo che voleva
ingannare il diavolo (2009) e Non
lasciarmi (2010), dove recita accanto a Keira
Knightley. Si mette ulteriormente alla prova con il
film The Social
Network (2010), dove recita accanto a Jesse
Eisenberg, e grazie al quale acquista maggior
notorietà. Veste poi i panni di Spider-Man per i film The Amazing
Spider-Man (2012) e The Amazing
Spider-Man 2 – Il potere di Electro (2014), dove condivide
la scena con Emma
Stone. Dopo aver recitato in 99 Homes
(2015), si consacra definitivamente grazie ai film Silence (2016) e
La battaglia di
Hacksaw Ridge (2016), di Mel Gibson.
Negli ultimi anni ha invece recitato in Ogni tuo respiro
(2017), Under the Silver Lake (2018), Mainstream
(2020), Gli occhi di Tammy Faye
(2021) e Tick… Tick… Boom! (2021).
2. È il protagonista di un
noto cortometraggio. Nel 2010, durante il periodo dei suoi
grandi successi cinematografici, l’attore partecipa nel ruolo del
protagonista al cortometraggio I’m Here, del regista
Spike Jonze. Il corto, che sarà la basa di
partenza per il successivo Her, narra le vicende di
Sheldon e Francesca, due robot che vivono un’insolita e movimentata
storia d’amore in una Los Angeles fantascientifica. Particolarmente
apprezzata, l’opera racconta in modo semplice ma coinvolgente
quanto si può essere disposti a sacrificarsi per amore.
3. Ha ricevuto una
nomination all’Oscar. Nel 2017 l’attore riceve la sua
prima nomination come miglior attore protagonista ai prestigiosi
Premi Oscar. Candidato per il ruolo di Desmond Doss nel film
La battaglia di Hacksaw Ridge, l’attore non riporterà
la vittoria, andata a Casey
Affleck per Manchester by the
sea, ma gli permetterà di consacrarsi definitivamente e di
aprire una nuova e ricca fase della sua carriera.
Andrew Garfield e Emma Stone
4. Ha avuto una relazione
con la nota attrice. Conosciutisi sul set di The
Amazing Spider-Man, Garfield e la premio Oscar
Emma Stone hanno
rivelato nel 2011 di essere una coppia, diventando in breve una
delle più chiacchierate del panorama hollywoodiano. I due non hanno
però mai spettacolarizzato la propria relazione, evitando di
attirare troppa attenzione mediatica. Allo stesso modo, quando nel
2015 decidono di lasciarsi lo fanno senza clamore, mantenendo la
cosa il più riservata possibile.
5. Sono rimasti grandi
amici. Nonostante la rottura, i due attori non hanno mai
negato di provare ancora molto affetto l’uno per l’altra. Garfield
si è infatti dichiarato il più grande fan dell’attrice, e nel
momento in cui lei vinse l’Oscar per La La
Land, egli fu il primo ad alzarsi per applaudirla,
mostrando così concretamente il rispetto e l’affetto che ancora
scorre tra loro.
Andrew Garfield è Spider-Man
6. Ha pianto quando ha
indossato la prima volta il costume. Interpretare un
supereroe al cinema è il sogno di molti attori, interpretare un
supereroe amato come Spider-Man è un privilegio raro. Non sorprende
dunque che al momento della prima prova del celebre costume
l’attore si sia messo a piangere per l’emozione. Questo è un
dettaglio che Garfield ricorda con piacere, e che svela la sua
devozione al personaggio.
7. Ha studiato il movimento
dei ragni. Per prepararsi al ruolo, l’attore ha guardato
molti documentari dedicati agli aracnidi per studiarne i movimenti
e farli suoi il più possibile. Durante le riprese molti membri
della troupe rimasero impressionati dal suo lavoro a riguardo,
arrivando ad affermare che molto più che il costume a fare di lui
Spider-Man era il modo in cui si muoveva.
Andrew Garfield in Spider-Man:
No Way Home?
8. Ha negato il suo
coinvolgimento nel film. Una delle più grandi domande
relativa al nuovo film dedicato a Spider-Man, con Tom Holland
protagonista, è quella relativa alla presenza o meno degli
Spider-Man di Tobey Maguire e
Garfield. Ad oggi la produzione si è guardata bene dal non
confermare o smentire alcuna voce a riguardo. Se è noto che i
villain dei precedenti film dedicati al personaggio saranno nel
film, non è dunque peò noto se vi saranno o meno anche le altre
versioni del supereroe. Garfield, in particolare, ha affermato che
le domande sul suo coinvolgimento sono per lui all’ordine del
giorno, e ogni volta ha negato la sua presenza nel film. Secondo
molti, però, il suo è solo un modo per preservare quella che
potrebbe essere una grande sorpresa.
Andrew Garfield non è su
Instagram
9. Non possiede un account
sul social. Garfield si è sempre dimostrato molto attento
a tenere la propria vita privata lontano dai riflettori della
celebrità. Ad oggi sono infatti molte poche le notizie su di lui al
di fuori dell’ambito lavorativo e a tale mancanza di informazioni
contribuisce anche la non esistenza di account social ufficiali
dell’attore. Garfield, infatti, ha confermato di non essere
iscritto su nessuna piattaforma di questo tipo, neanche su
Instagram, proprio per evitare l’invadenza altrui. Sono però
presenti alcune fanpage dedicate all’attore, grazie alle quali si
potrà rimanere informati sulle sue attività.
Andrew Garfield: età e altezza
10. Andrew Garfield è nato a
Los Angeles, California, Stati Uniti, il 20 agosto 1983.
L’attore è alto complessivamente 1.79 metri.
Leonardo DiCaprio interpreterà Jim Jones, il
leader della setta che guidò il massacro di Jonestown. Jones era
una personalità eccentrica che negli anni ’70 fondò il Peoples
Temple, un’organizzazione religiosa cristiana che usò per il
proprio attivismo politico, costringendo oltre 900 persone a
commettere suicidio di massa nel suo insediamento di Jonestown in
Guyana il 18 novembre 1978. Il massacro di Jonestown è stato
oggetto di numerosi progetti cinematografici, televisivi e
documentari, nonché di un catalogo di libri e musica, che hanno
conferito al terribile incidente un fascino culturale.
DiCaprio ha recentemente recitato in
C’era una volta a Hollywood di Quentin
Tarantino e lo vedremo in Don’t
Look Up, una commedia Netflix del regista Adam
McKay, il prossimo mese. L’attore vincitore dell’Oscar ha
recentemente terminato il film diretto da Martin Scorsese
Killers of the Flower Moon ed è destinato a recitare
in un adattamento di The Black Hand di
Stephen Talty. Si dice che Leonardo DiCaprio reciterà anche nel film
biografico su Roosevelt, sempre diretto da Scorsese, nel prossimo
anno.
Oggi, Deadline ha annunciato che
l’attore è in trattative finali per recitare in e produrre un film
biografico su Jones, basato su una sceneggiatura di Scott
Rosenberg (Venom). Leonardo DiCaprio dovrebbe interpretare
Jones, che rientrerebbe molto bene all’interno della galleria di
ritratti di personaggi particolari che ha interpretato nel corso
della sua carriera fino a oggi.
Non ci sono ancora dettagli su chi
potrebbe dirigere il film, né ci sono notizie in termini di come la
storia verrà affrontata, ma è probabile che maggiori informazioni
emergeranno nelle prossime settimane.
Era solo questione di tempo prima
che qualcuno ci pensasse e infatti è arrivato: Red
Notice, il nuovo film Netflix con Gal Gadot,
Ryan Reynolds e Dwayne Johnson è diventato un film di
supereroi in cui si incontrano Marvel e DC.
I tre attori infatti interpretano
rispettivamente Wonder Woman, Deadpool e Black
Adam, un mix perfetto di personaggi che campeggiano così
modificati nella foto che segue:
Un Red Notice
emesso dall’Interpol è un avviso globale per dare la caccia e
catturare i criminali più ricercati al mondo. Ma quando un’audace
rapina riunisce il miglior profiler dell’FBI (Johnson) e due
criminali rivali (Gadot, Reynolds), non si può dire cosa
accadrà.
La trama
In Red
Notice John Hartley (Dwayne Johnson) è il più grande
profiler dell’FBI ed è alle prese con un nuovo red notice, il
mandato dell’Interpol per la cattura dei maggiori latitanti. Le sue
ricerche in tutto il pianeta lo catapultano in una rocambolesca
rapina, durante la quale è costretto ad allearsi con il più grande
responsabile di furti d’arte, Nolan Booth (Ryan Reynolds), per
poter catturare la ladra di opere artistiche più ricercata al
mondo, soprannominata “L’Alfiere” (Gal Gadot). Ne segue una grande
avventura che trascina i tre protagonisti, sempre insieme loro
malgrado, in giro per il globo tra piste da ballo, prigioni isolate
e giungle selvagge. Ritu Arya e Chris Diamantopolous completano un
cast stellare. Con la sceneggiatura e la regia di Rawson Marshall
Thurber (Una spia e mezzo, Skyscraper), la produzione di Hiram
Garcia, Dwayne Johnson e Dany Garcia di Seven Bucks Productions,
Flynn Picture Co. di Beau Flynn e Bad Version, Inc. di Thurber, Red
Notice è un elegante gioco giramondo del gatto col topo… dove i
gatti però sono due.
Il Marvel Cinematic
Universe si è discostato dai fumetti per quanto
concerne l’identità dei personaggi cosmici. Il MCU
considera i Celestiali o gli esseri creati da questi di
natura cosmica, con esseri come dei, alieni e maghi mistici che
invece non vi rientrano.
Arishem e i suoi
subordinati sono stati visti in Eternals, con il
film che riguarda l’imminente creazione del Celestiale
Dormiente. Dato che alcuni personaggi come
Starfox e i poteri di Morte non
sono stati ravvisabili, non possono ancora essere considerati.
Tuttavia, ci sono stati altri personaggi che hanno mostrato le loro
abilità, tra cui gli Eterni,
i Titani, i Devianti e molti altri di cui vale la
pena analizzare i livelli di potere.
1Arishem Il Giudice
Come il Primo Celestiale, Arishem non ha
rivali in potenza e le sue capacità sono destinate ad essere
insondabili. Arishem ha presumibilmente creato il
sole stesso ed è accreditato come colui che ha portato la luce
nell’universo. È così potente che è stato in grado di apparire nel
suo stato allargato sulla Terra senza distruggere il pianeta e ha
assoldato gli Eterni da diversi continenti per portarli con
sé.
Arishem può comunicare
attraverso l’universo e forse anche il multiverso. Considerando che
ha creato i Devianti e gli Eterni,
non c’è dubbio che Arishem abbia un potere
superiore addirittura superiore, che deve ancora essere osservato.
Per ora, è facilmente il più grande essere cosmico che il MCU
abbia presentato e inoltre non sembra avere alcuna debolezza che
suggerisca che possa essere sconfitto.
L’attrice di EternalsLauren
Ridloff è intervenuta nel dibattito in merito alla
eventuale gara di velocità tra Makkari e The
Flash. L’attrice fa il suo debutto nel Marvel Cinematic Universe in
Eternals,
diretto dalla vincitrice dell’Oscar Chloé Zhao e
introduce l’MCU a una nuovissima squadra di supereroi cosmici con
un vasto assortimento di abilità.
Ora, mentre la Marvel porta un
personaggio nuovo di zecca con la super velocità nel Marvel
Cinematic Universe con l’uscita di Eternals,
l’annosa questione degli eroi Marvel vs DC è
riemersa. In effetti, parlando con
CineXpress (tramite Comicbook.com), Ridloff ha affrontato i
confronti di velocità tra il suo personaggio e Flash di DC.
“Ok, questa è una conversazione
che ho avuto con mio figlio. Quando ha scoperto per la prima volta
che sarei stata la donna più veloce dell’universo, ha detto: “No,
non lo sei”. Ha portato il suo laptop, ha guardato nel computer e
ha detto: ‘Guarda! È vero! Flash è più veloce di Makkari.’ Ma sono
sicura che Makkari sia più veloce… perché viaggia più veloce della
velocità del suono.”
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre
nelle sale italiane. Il film targato Marvel
StudiosEternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film
comprende Richard
Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma
Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Kumail
Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del
cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la
velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che
interpreta l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il
potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena.Kit
Harington interpreta Dane Whitman.
Dwayne
Johnson si dice soddisfatto del primo montaggio di
Black
Adam, ma sa anche che c’è ancora del lavoro da fare.
Il film che lo vede protagonista ha subito alcuni ritardi nel corso
degli anni, ma la produzione è finalmente avvenuta all’inizio di
quest’anno; l’uscita del film è prevista per luglio 2022.
Black
Adam esplorerà le origini del personaggio che da
schiavo sale al potere e rovescia coloro che lo hanno oppresso.
Basato su un concept trailer pubblicato da Johnson lo scorso anno,
il film andrà avanti velocemente di migliaia di anni per mostrare
il suo ritorno ai giorni nostri, cosa che lo mette in rotta di
collisione con la Justice Society of America. La
squadra sarà interpretata da Noah Centineo,
Aldis Hodge,
Quintessa Swindell e Pierce Brosnan.
Durante la promozione del suo nuovo
film per Netflix, Red Notice, Dwayne
Johnson non ha potuto resistere alla tentazione di
condividere alcune anticipazioni su Black
Adam mentre parlava con Collider.
“Penso che siamo davvero a buon
punto. Penso che ora sia il momento in cui… ci prendiamo il nostro
tempo, ma ci deve essere qualche opportunità perché dobbiamo avere
il film pronto entro la prossima estate. Penso che Jaume (il
regista, ndr) abbia prodotto un ottimo primo montaggio. E, sai,
Black Adam è il tipo di film che, dall’inizio, aveva le
caratteristiche e le ossa per essere qualcosa di unico. Tutto è
iniziato, credo, con l’ambizione, ma poi è andato avanti tutto con
il nostro regista, Jaume Collet-Serra, e penso che sia un regista
ambizioso. Lui, ancora una volta, viene da quel gruppo di registi
spagnoli di grande talento che vogliono rivoluzionare l’industria e
l’artigianato, e penso che lo faccia in un modo fantastico. Mi
piace anche questo… A questo punto del montaggio, c’è un’ancora
chiara e definita al codice di Black Adam, e penso che sia davvero
importante mentre cerchiamo di costruire il personaggio, mentre
cerchiamo di costruire il franchise, poiché vogliamo anche
costruire la JSA e introdurre i personaggi correttamente. Sono
felice, ma non soddisfatto, e continueremo a lavorare. E il teaser
che abbiamo mostrato circa tre settimane fa, è stato un buon
indicatore di ciò che verrà.”
Il cast completo
di Black
Adam, oltre a Dwayne
Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo,
annovera anche Noah
Centineo (Atom Smasher), Quintessa
Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce
Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno
anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis,
e Marwan Kenzari, che sarà invece
l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato
ancora svelato).
Black
Adam, che sarà diretto da Jaume
Collet-Serra (già dietro Jungle
Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a
non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo.
Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le
cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio.
L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio
2022.
Il progetto originale della Warner
Bros. su Shazam!aveva
previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua
nemesi, Black
Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura
per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla
sua origin story. A quanto pare, il film
su Black Adam
dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni
duemila.
La premiata attrice Marcia
Gay Harden ha forgiato una notevole mole di lavoro,
rimanendo sempre fedele al suo stile camaleontico di calarsi nel
personaggio. I ritratti dei personaggi della Harden sono stati
descritti dai critici come feroci, strazianti, originali, allo
stesso tempo puri e profani, sorprendenti, autentici e sensuali.
Insomma, si parla di un’attrice tra le migliori della sua
generazione, capace di reinventarsi ogni volta.
Ecco 10 cose che non sai di Marcia Gay
Harden.
Marcia Gay Harden: i suoi film e gli show TV
1. Ha recitato in in celebri
film. L’attrice ha debuttato al cinema nel 1990 con il
film Crocevia della morte. Successivamente ha ottenuto
ruoli di rilievo in La vedova americana (1992), Il
club delle prime mogli (1996), Flubber – Un professore tra
le nuvole (1997), con Robin Williams,
Vi presento Joe Black (1998), con Brad Pitt,
Pollock (2000), Space Cowboys (2000),
di Clint Eastwood,
Mystic River (2003),
Mona Lisa Smile (2003), Bad New Bears – Che botte se
incontri gli orsi (2005), Into the Wild – Nelle terre
selvagge (2007), The Mist (2007), Whip It
(2009), Un giorno questo dolore ti sarà utile (2011),
Detachment (2011), Magic in the Moonlight
(2014) e Qualcosa di buono (2014) e
Grandma (2015). Nello stesso 2015 interpreta la madre di
Christian Grey in Cinquanta sfumature di
grigio, per poi riprendere il ruolo anche in Cinquanta sfumature di
nero (2017) e in Cinquanta sfumature di
rosso (2018). Ha poi recitato in Point Blank – Conto
alla rovescia e Girl Power – La rivoluzione
comincia a scuola (2021).
2. Ha recitato anche per la
televisione. Parallelamente alla carriera cinematografica,
l’attrice ha negli anni recitato anche per alcune produzioni
televisive, come i film Vendetta alla luce del giorno
(1991), Improbabili amori (1998), Il coraggio di Irena
Sendler (2009) e Amanda Knox (2011). Ha però avuto
modo anche di recitare in importanti serie come Sinatra
(1992), The Education of Max Bickford (2001-2002),
Damages (2009), Royals Pains (2010), Law &
Order – Unità vittime speciali (2005-2013), Tre mogli per
papà (2013-2014), The Newsroom (2013-2014) e Le
regole del delitto perfetto (2015), con Viola Davis.
Dal 2015 al 2018 ha interpretato la dottoressa Leanne Rorish nel
dramma Code Black. Più di recente ha invece recitato in
The Morning Show (2019) e Pronti a tutto
(2020).
3. Ha diversi progetti in
lavorazione. Apparentemente instancabile, l’attrice
continua a lavorare ad un ritmo particolarmente impressionante e
anche per i prossimi anni ha diversi progetti in programma. Da poco
ha infatti termianto le riprese del film Gigi & Nate,
incentrato sul rapporto tra un uomo sopravvissuto ad un pericoloso
incidente e un insolito amico animale. Un altro progetto che vedrà
l’attrice tra i protagonisti è invece Confess, Fletch,
rocambolesca pellicola con il Fletch del titolo chiamato a dover
provare la propria innocenza rispetto ad una serie di
omicidi. A breve, invece, la Harden inizierà le riprese di una
nuova serie dal titolo Uncoupled.
Marcia Gay Harden in Whip It
4. Ha recitato nel debutto
alla regia di Drew Barrymore. Nel 2009
l’attrice Drew Barrymore
decide di debuttare alla regia con il film Whip
It, incentrato su una giovane che trova nelle competizioni di
roller blade un modo per sfuggire dalla monotonia della sua piccola
città. La protagonista, Bliss Cavendar, è interpretata da Elliot Page e
la Harden ricopre proprio il ruolo di sua madre Brooke. In questo
film, inoltre, l’attrice si è trovata a recitare anche con
Eulala Scheel, ovvero la sua vera figlia, che
interpreta Shania, sorella di Bliss e figlia di Brooke.
Marcia Gay Harden in Space Cowboys
5. Ha avuto un ruolo di
rilievo nel film di Eastwood. Nel 2000, all’apice del suo
successo, la Harden ha ottenuto il ruolo di Sara Holland nel film
Space Cowboys, diretto da Clint Eastwood.
La storia vede quattro anziani ex astronauti chiamati ad andare
nello spazio per riparare un satellite potenzialmente pericoloso.
Grazie a questo film la Harden confermò il suo periodo di successo,
dimostrando una volta di più le varie sfumature del suo talento.
Ancora oggi l’attrice ricorda questo come uno dei film più belli in
cui ha recitato.
Marcia Gay Harden in Crocevia
della morte (Miller’s Crossing)
6. Ha avuto problemi con il
collega protagonista. Nel film del 1990 Crocevia della
morte, la vicenda vede protagonista Tom Regan, consigliere di
un boss durante l’era del Proibizionismo, il quale è impegnato a
mantenere la pace tra alcune fazioni rivali di criminali. Ad
interpretare tale personaggio vi è Gabriel Byrne,
il quale decise di rimanere costantemente nel personaggio,
sfoggiando dunque un atteggiamento distaccato, in particolare nei
confronti della Harden. L’attrice, in seguito, affermerà di non
aver inizialmente compreso il comportamento del collega, temendo di
aver fatto qualcosa di sbagliato nei suoi confronti.
7. È stata una dei pochi
attori considerati e poi confermati per il film. Come al
loro solito prima di iniziare le riprese di un film, i fratelli
Coen hanno stilato un lungo elenco di attori da tenere in
considerazione per i personaggi principali. Tra i nomi più noti vi
erano quelli di Willem Dafoe,
Andy Garcia,
Ian Holm, Richard Jenkins,
Michael Gambon, Kevin Spacey e
Dylan McDermott. Nessuno di questi ottenne però il
ruolo per cui era stato pensato. Del lungo elenco composto dai
Coen, solo la Harden venne poi effettivamente scelta per il ruolo
di Verna, mentre John Turturro
per quello di Bernie Bernbaum.
Marcia Gay Harden è su Instagram
8. Ha un account sul social
network. L’attrice è presente sul social network Instagram
con un profilo verificato il cui nickname è @mgh_8. Questo è
seguito ad oggi da 102 mila follower e con oltre mille post,
l’attrice è solita condividere momenti della propria vita al di
fuori delle scene, come foto con amici, foto di luoghi visitati o
di eventi a cui ha preso parte. Non mancano però anche post
relativi al suo lavoro, con dietro le quinte dei set a cui
partecipa o immagini promozionali dei suoi lavori attuali o
futuri.
Marcia Gay Harden e gli Oscar
9. Ha vinto l’ambita
statuetta. Nel corso della sua carriera l’attrice si è
distinta in numerosi ruoli particolarmente memorabili e intensi,
ottenendo alcuni tra i principali premi oggi presenti. In
particolare, la Harden è stata candidata al premio Oscar per la
prima volta nel 2001 come miglior attrice non protagonista nel
film Pollock. Durante la serata di premiazione,
l’attrice ha poi effettivamente vinto la statuetta, battendo
attrici del calibro di Judi Dench, Kate
Hudsone Frances
McDormand. Nel 2004, poi, l’attrice è nuovamente stata
candidata nella medesima categoria del premio per il
film Mystic River, senza però riportare la
vittoria.
Marcia Gay Harden: età e altezza dell’attrice
10. Marcia Gay Harden è nata
il 14 agosto del 1959 a La Jolla, in California, Stati
Uniti. L’attrice è alta 1.64 metri.
Mentre l’uscita di Spider-Man:
No Way Home si avvicina sempre di più, ecco un
nuovo spot del film in cui possiamo vedere qualche breve frammento
della Dimensione Specchio!
Il film è diretto
da Jon Watts (già regista
di Homecoming e Far
From Home) e prodotto da Kevin
Feige per i Marvel
Studios e da Amy Pascal per la
Pascal Production. Il film arriverà nelle sale americane il 16
dicembre 2021.
È la prima volta di
una serie tv per
Carlo Verdone. Per di più, una serie autobiografica. Con
Vita da Carlo, già
disponibile su Prime Video, l’attore romano, tra i più amati
di sempre, compie un passo avanti nella sua carriera. Smessi ormai
da molto tempo i panni dei personaggi che gli hanno dato il primo
successo e approdato già da decenni a un cinema più intimo e
autoriale, sempre con un occhio al comico e uno a un’interiorità
malinconica, Verdone ha attinto sempre più a sé stesso,
incarnando nei suoi film personaggi che avevano in sé alcune
riconoscibili caratteristiche di Carlo: da una parte le ansie,
l’ipocondria, dall’altra il fare bonario e accondiscendente di chi
non sa dire di no se gli si chiede una mano, quello che lo fa
percepire come vicino alla gente. E poi quella inconfondibile
fusione di ironia e sarcasmo, ammantati di un velo di malinconia.
Vita da
Carlo, il racconto del quotidiano di un’icona del
cinema
Ecco dunque che, dopo i
libri ricchi di ricordi e aneddoti, La casa sopra i portici
e La carezza della memoria, editi da Bompiani, arriva una
serie tv che porta lo spettatore dentro la quotidianità dell’attore
e regista romano, facendo condividere a chi guarda almeno un po’
dello spirito delle giornate di Carlo Verdone. Vita da
Carlo si articola in due sfere: privata e
pubblica. La prima, con la famiglia e le sue dinamiche: l’ex moglie
di Verdone, interpretata da Monica
Guerritore, e
i due figli, Filippo Contri e Caterina De Angelis, la
più giovane, con i suoi amori; la quotidianità nella grande casa,
assieme alla governante, Maria Paiato. L’altra, la vita
pubblica, che comincia quando Verdone mette piede fuori di casa ed
è un susseguirsi di selfie con i fans, ai quali l’attore non riesce
a negarsi, frequenti tappe in farmacia, dove lo accoglie la bella
farmacista, Anita Caprioli, e rocamboleschi incontri. C’è
nell’aria anche un nuovo progetto cinematografico, ma vi è più di
un ostacolo. Infine, l’amore sconfinato per la sua città, Roma, e
la proposta inaspettata di candidarsi ad esserne sindaco. Carlo
accetterà?
Vita da
Carlo, un Verdone in ripresa
Vita da
Carlo segna una ripresa netta rispetto al precedente film
Si vive una volta sola, in cui Verdone aveva
abbracciato un’idea di cinema poco sua, un po’ debitrice ad
Amici miei, un po’ al cinema dei Vanzina, che
però non gli si addiceva. Il risultato era stridente e debole, al
netto della bellezza delle location pugliesi e di un cast di attori
di tutto rispetto. Verdone – dietro la macchina da presa con
Arnaldo Catinari, anche direttore della fotografia – sceglie
invece per questa nuova avventura la collaborazione con Nicola
Guaglianone e Menotti – Lo chiamavano Geeg
Robot. – con i quali aveva già lavorato per Benedetta
Follia. Con loro crea la serie in dieci puntate. Ciò gli
consente, ad esempio, di permettersi qualche divertente parentesi
onirica che altrimenti difficilmente avremmo visto, all’interno di
una narrazione pur prettamente realistica. Non rinuncia però, per
soggetto e sceneggiatura, anche al fido collaboratore Pasquale
Plastino, con cui ha scritto tanti dei suoi film. Fanno parte
del pool di scrittura anche Ciro Zecca e Luca
Mastrogiovanni. Gli autori riescono a trasformare degli spunti
autobiografici già di per sé comici, in leitmotiv che funzionano.
La serie diverte e offre del buon intrattenimento.
Un elemento che appare
senz’altro positivo è il fatto che non ci sia la ricerca della
battuta a tutti i costi, dell’effetto comico fine a sé stesso. Una
maggiore libertà consentita evidentemente soprattutto dalla
vicenda, che vuole essere verosimilmente autobiografica e che, come
ha dichiarato lo stesso Verdone, prende spunto da una buona fetta
di fatti reali. Questo senza dubbio giova alla serie e a Verdone
stesso, che ultimamente è apparso stanco del format comico al quale
ci ha abituato e che però per ragioni di business, sembra un po’
costretto a ripetere.
Raccontare se stessi proteggendo la privacy
Qui, Carlo Verdone
racconta invece qualcosa in più di sé, della sua vita, pur
salvaguardando la privacy propria e di chi gli sta attorno. Tutti i
personaggi della sua famiglia sono infatti interpretati da attori e
anche la grande casa con lo splendido terrazzo e l’incantevole
vista su Roma che è stata usata come location per la serie, non è
l’abitazione di Carlo Verdone, ma una location adatta a creare la
giusta atmosfera e a significare il legame viscerale tra Verdone e
la città. Gli unici ad interpretare sé stessi sono appunto Carlo e
Max Tortora, a cui lo lega una solida amicizia.
Il Verdone maturo,
stanco dei “film coi personaggi”
In Vita da
Carlo c’è un Verdone più maturo e meditativo, il Verdone
cittadino di Roma, deluso per lo stato di incuria in cui versa la
città. Ma il regista e attore approfitta anche per
togliersi qualche sassolino dalla scarpa, per parlare di quello che
sembra essere un suo desiderio profondo e sentito: un film solo da
regista, in cui non sia vincolato a interpretare la maschera comica
che gli conosciamo. Una strada però resa tortuosa da produttori
poco illuminati, come quello ben interpetato da Stefano
Ambrogi, e osteggiata dagli stessi ammiratori di Carlo, che
continuano a chiedergli “i film coi personaggi”. L’autenticità del
lavoro è qui, non certo nell’attenzione al particolare
voyeuristico. Non si solletica morbosamente la curiosità dello
spettatore di guardare dal buco della serratura, come si farebbe in
un reality. Vita da Carlo vuole essere e resta una
serie tv di finzione, che però consente a Verdone di ampliare il
discorso su di sé.
Inoltre, grazie anche a
un cast ben scelto, con una quantità di sfiziose partecipazioni, si
sorride e ci si diverte. La serie è godibile e permette di vedere
qualcosa di un po’ diverso dal solito Verdone. Lodevole peraltro da
parte sua essersi messo in gioco con una novità. Ogni episodio è
per certi versi a sé perchè ci sono incontri e vicende sempre
diversi. Però non mancano anche elementi di continuità che
incuriosiscono, anche se non sconvolgono. Con Vita da
Carlo, dunque, Verdone è riuscito a creare
un’interessante fusione tra finzione e realtà, per una serie che
avrà senz’altro un seguito.
Il cast di Vita
da Carlo
A proposito di cast,
vale la pena approfondire un po’ i suoi componenti, essendo anche
le caratterizzazioni un punto a favore della serie. Assieme a
Verdone e Max Tortora troviamo: nei panni dei figli di
Verdone, i giovani Filippo Contri e Caterina De
Angelis, figlia di Margherita Buy, al suo esordio. Alla
solidità di un’attrice come Monica Guerritore è affidato il
ruolo dell’ex moglie di Carlo Verdone. Antonio Bannò –
Tigers, Suburra – La serie – è Chicco,
una delle caratterizzazioni più interessanti del lavoro. Non
bisogna dimenticare però Maria Paiato, perfetta nei panni
della governante brontolona, Pietro Ragusa, in quelli dello
sceneggiatore Lucio Nuchi, né Claudia Potenza, che
interpreta Ivana, la compagna di Max Tortora. Stefano
Ambrogi è uno spassoso quanto sguaiato produttore, mentre
Andrea Pennacchi è il politico che propone a Verdone la
candidatura a sindaco, l’onorevole Signoretti. Come se non bastasse
poi, ogni episodio è arricchito da un cameo. C’è chi interpreta sé
stesso e chi un personaggio. Allo spettatore il piacere di scoprire
queste gustose partecipazioni speciali che punteggiano la serie.
Dove vedere in
streamingVita da Carlo
Prodotto da
FilmAuro, Vita da
Carlo è disponibile in streaming da venerdì
5 novembre su AmazonPrime Video.
Dopo la trilogia
cinematografica diretta da Ron Howard e
interpretata da Tom Hanks – ovvero Il codice Da Vinci,
Angeli e demoni e Inferno
– il personaggio
ormai iconico di Robert Langdon creato dallo
scrittore Dan Brown approda sul piccolo schermo
grazie alla serie Dan
Brown – il simbolo perduto, prodotta per il canale
streaming Peacock.
Dan Brown – il simbolo perduto, la trama
In questo nuovo show il
protagonista, pur avendo subito un deciso ringiovanimento rispetto
alla versione interpretata da Hanks, rimane comunque già totalmente
indirizzato nella sua carriera di esperto di simbologia religiosa,
oltre che ovviamente improntato verso una visione totalmente
razionale nelle sue interpretazioni. Nella sua nuova avventura
Langdon deve tentare di salvare il suo mentore Peter Solomon,
rapito da un maniaco assassino deciso a impadronirsi della
conoscenza dell’uomo per arrivare a possedere un potere in grado di
cambiare l’intero status quo degli Stati Uniti. Per riuscire
nell’impresa Langdon, aiutato principalmente dalla figlia di
Solomon Katherine, dovrà come al solito decifrare codici, svelare
segreti e ovviamente scampare a decine di pericoli in agguato.
“Squadra che vince
non si cambia” è uno dei motti più popolari applicati allo
sport, e in questo caso ben si addice anche a Dan
Brown – il simbolo perduto. Quei milioni di lettori
che si sono appassionati ai romanzi di Brown, così come gli
spettatori che hanno decretato il successo dei lungometraggi di
Howard e Hanks – in particolar modo i primi due lungometraggi della
trilogia – rimarranno senza alcun dubbio soddisfatti
dall’adattamento televisivo di The Lost Symbol, in
originale. La decisione di “rinfrescare” il protagonista a livello
anagrafico non altera in alcun modo lo spessore del personaggio né
stravolge le caratteristiche che lo hanno reso tanto popolare.
Il nuovo Robert Langdon
Il nuovo attore
principale Ashley Zukerman – salito recentemente alla ribalta
grazie a un’altra serie di enorme successo quale
Succession – possiede il giusto tipo di presenza scenica,
elegante e vagamente geek nella sua pur evidente umanità. Simpatico
fin dalle primissime scene, l’attore interpreta il personaggio di
Langdon conferendogli il necessario spessore drammatico, facendo in
modo che l’empatia del pubblico sia diretta immediatamente verso la
figura principale. In questo modo si crea, quasi per contrappasso,
una interessante dicotomia tra il fattore umano che Langdon
trasmette nelle puntate iniziali e la freddezza calcolatrice delle
macchinazioni messe in atto da “villain” Mal’akh, interpretato con
efficace presenza scenica da un Beau Knapp
(The Good Lord Bird), attore aiutato dal notevole
trucco che ricopre il suo corpo di tatuaggi. Nel cast meritano
segnalazione anche il veterano Eddie Izzard
(Hannibal) nella parte di Peter Solomon e Rick
Gonzalez (Arrow) in quella di un poliziotto che si trova
accidentalmente coinvolto nelle avventure di Langdon.
Il
simbolo perduto ripropone dunque con discreta
efficacia tutti gli elementi che hanno reso popolari i romanzi di
Dan Brown e i suoi adattamenti cinematografici. Si
tratta di un tipo di show che punta all’intrattenimento leggero,
che vuole divertire il pubblico intento a seguire i vari incastri
della trama che si dipanano volta per volta grazie alle abilità
deduttive e alla conoscenza specifica dei personaggi, su tutti
ovviamente Robert Langdon. Non è questo il tipo di show televisivo
in cui cercare profondità psicologica dei personaggi oppure momenti
fortemente drammatici e introspettivi: The Lost Symbol punta al
contrario a stuzzicare il gusto dello spettatore per il mistery,
condito con un pizzico di storia e un gusto retrò che ben gli si
addice.
Anche la scala della
messa in scena non è certamente quella di una mega-produzione come
ad esempio Il codice Da Vinci ma la bellezza delle
ambientazioni, soprattutto nell’episodio pilota, immerge comunque
lo spettatore in un prodotto confezionato con eleganza e notevole
cura per i dettagli. Quel che resta da fare è rilassarsi, seguire
Robert Langdon nella sua nuova, frenetica
avventura sicuri che prima o poi riuscirà a risolvere tutti gli
enigmi e rompicapo che gli si presentano di fronte. Per gli amanti
dell’eroe e dell’universo creato da Dan Brown, il
divertimento è assicurato.
Love Hard è il nuovissimo film natalizio
disponibile su Netflix dal 5 novembre 2021. Già in cima
alle classifiche della piattaforma in 87 paesi, la commedia di
Hernán Jiménez García racconta l’avventura
di Natalie (Nina
Dobrev), una scrittrice di Los Angeles che decide di
fare una pazzia per amore: attraversare il paese per passare il
Natale con Josh (Jimmy O.
Yang), il ragazzo conosciuto su un’app di incontri.
Romantica, leggera ed ironica, Love Hard è la
pellicola adatta al clima delle feste.
Love Hard: la trama del film
La californiana
Natalie (Nina
Dobrev), colleziona insuccessi amorosi e primi
appuntamenti deludenti. I fallimenti nella vita sentimentale sono
però la garanzia del suo successo lavorativo: gli articoli che
scrive come giornalista traggono linfa dalle storie disastrate che
Natalie vive con gli uomini. Poco prima di Natale
però, la protagonista sembra trovare l’uomo perfetto su un’app di
incontri: bello e interessante, il Josh conosciuto online
la conquista. L’unico problema è non averlo ancora conosciuto di
persona: abita a Lake Placid, una cittadina dello stato di
New York, a chilometri di distanza. Natalie decide di
fare a Josh una sorpresa per Natale e raggiungerlo nella
sua città, convinta che il ragazzo sia ”quello giusto” e pronta a
scrivere una storia con un lieto fine. Sarà lei però a ricevere una
sorpresa: il vero Josh (Jimmy O.
Yang) ha un aspetto completamente diverso da quello
online (e non migliore).
Fortunatamente per Natalie,
il ragazzo delle foto usate da Josh sull’app esiste
davvero: si chiama Tag (Darren
Barnet) e abita anche lui a Lake Placid. Per
farsi perdonare da Natalie, Josh le propone
un accordo: lui l’aiuterà ad ottenere un appuntamento con
Tag, mentre lei dovrà fingersi la fidanzata di
Josh con i suoi familiari. Ormai costretta a restare a
Lake Placid fino a Natale, Natalie accetta
l’accordo, ma la situazione diventa più complicata di quanto
pianificato…
Catfishing e bugie: l’online come
l’offline
Love Hard inserisce
nella
classica commedia natalizia temi attuali, in chiave ironica. Le
disavventure legate agli incontri sulle dating
app, dove tutti cercano di mostrare una versione migliore di sé,
hanno infinite sfaccettature: dalla bugia in fin di bene fino al
reato della falsa identità. Josh fa catfishing, nasconde
la sua vera persona dietro alle foto di qualcun altro, spacciandole
per proprie. Non diversamente però, Natalie mente su chi è
veramente per piacere a Tag: si finge sportiva, dice di
amare uno scrittore che detesta, mette in discussione i suoi
principi. Seppur non online, anche lei è disonesta. Il film vuole
proprio evidenziare come, in forme diverse, le insicurezze su di sè
portino a mentire quando si vuole piacere a qualcuno.
L’intenzione del regista era forse
quella di inserire una riflessione profonda, ma il discorso di
Love Hard rimane quasi sempre in superficie:
l’aspetto esteriore gioca un enorme ruolo all’interno del film. C’è
la protagonista, mostrata come la canonica bellezza acqua e sapone,
c’è Josh, il ragazzo asiatico un po’ nerd, con gli
occhiali e impacciato, contrapposto a due uomini affascinanti: suo
fratello Owen, arrogante primogenito adorato dai genitori
e Tag, tipico maschio sportivo che va a caccia e mangia
bistecche. Il risultato è una critica che in fin dei conti rimane
sempre inserita nella cultura messa in discussione.
Love Hard è la crasi di Love
Actually e Die Hard
Estremamente citazionista,
Love Hard riprende innumerevoli aspetti dei
classici film natalizi americani. Oltre alle ambientazioni, piene
di lucine e addobbi, oltre alle camicie a quadri, gli scarponi e le
sciarpe, non mancano le canzoni natalizie, come sfondo sonoro
oppure intonate dai protagonisti. I riferimenti ad altri film di
Natale sono una costante, soprattutto nei dialoghi: dall’inizio
alla fine Josh e Natalie discutono su quale tra Love
Actually e Die Hard sia il miglior
Christmas movie. Per i fan del genere, è possibile apprezzare
in Love Hard le citazioni esplicite e le scene
riprese dai film sull’ultima settimana dell’anno.
Se siete già nel mood natalizio,
pronti a stendervi sul divano con una coperta e una cioccolata
calda per una serata all’insegna della spensieratezza, Love
Hard è il film che fa per voi. Ironico, caotico e
divertente, ma sicuramente non adatto a chi si sente un po’ come il
Grinch.
Ogni appassionato di cinema spera un
giorno di vedere un film che riunisca nel suo cast i propri attori
del cuore. Per i fan di Johnny Depp e
Leonardo DiCaprio, due dei più acclamati
interpreti della loro generazione, ciò è avvenuto nel 1993 con il
film Buon compleanno Mr. Grape. Il film è
diretto da Lasse Hallström, noto anche per Le
regole della casa del sidro e Chocolat,
particolarmente abile nel dar vita a racconti famigliari complessi,
dove i sentimenti dei personaggi sono la base di partenza tanto per
i conflitti quanto per gli eventi che li vedranno protagonisti.
In questo caso, però, la storia è
basata sull’omonimo romanzo del 1991 di Peter
Hedges, scrittore che ha qui debuttato come sceneggiatore
e si è poi negli anni distinto anche come regista con i film
L’amore secondo Dan e Ben is Back. Alternando
il dramma a momenti più leggeri, il film è un appassionato racconto
di una famiglia problematica, che trova però nei sentimenti che
uniscono i suoi membri la forza di andare avanti e superare ogni
ostacolo. Acclamato dalla critica, Buon compleanno Mr.
Grape è stato uno dei film più apprzzati del suo anno,
vantando ancora oggi un forte fascino.
Del film, in particolare, rimangono
memorabili proprio le scene che vedono Depp e DiCaprio condividere
lo schermo, dimostrando la bravura dei due attori all’epoca già
tanto apprezzati. Se Depp era già noto per altri titoli, per
DiCaprio questo lungometraggio rappresentò invece un vero e proprio
momento di svolta. Prima di intraprendere una visione del film,
però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e ad
altre curiosità. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Buon compleanno Mr. Grape: la trama
del film
Protagonista del film è
Gilbert Grape, il quale in seguito alla morte del
padre si è trovato a doversi fare carico della sua problematica
famiglia. Questa è composta dalla madre Bonnie,
una donna trascurata e obesa che trascorre tutto il suo tempo sul
divano, il fratello Arnie, affetto da autismo, e
dalle sorelle Amy e Ellen. La
vita per Gilbert è tutt’altro che semplice, specialmente per via
dei numerosi guai in cui si caccia Arnie, ai quali deve sempre
porre rimedio. La famiglia, inoltre, si sta preparato proprio al
diciottesimo compleanno del ragazzo, un’età che si credeva non
avrebbe potuto raggiungere.
I preparativi vengono però sconvolti
dall’arrivo in città di Becky, una giovane lì
soltanto di passaggio ma che conquista subito il cuore di Gilbert.
Con lei il ragazzo inizia a sognare una vita diversa, lontana dai
suoi problemi quotidiani. L’ennesimo guaio di Arnie, però, non farà
che peggiorare la situazione, portando sempre più Gilbert a
trovarsi ad un bivio su ciò che è giusto fare. Ben presto per lui
non sarà più possibile rimandare una decisione, e dovrà stabilire
se inseguire i propri sogni o rimanere a prendersi cura della sua
famiglia.
Buon compleanno Mr. Grape: il cast
del film
Come anticipato, ad interpretare
Gilbert Grape vi è l’attore Johnny Depp,
scelto dal regista per la sua capacità di esprimere le emozioni dei
suoi personaggi semplicemente attraverso le proprie espressioni del
viso. Nel ruolo di suo fratello Arnie vi è invece Leonardo
DiCaprio, il quale raccontò di aver svolto numerose
ricerche per interpretare il problematico personaggio. L’attore,
infatti, spese diverso tempo in un istituto per ragazzi affetti da
autismo, al fine di comprendere meglio il loro comportamento e dar
vita ad un’interpretazione realistica. Alla premier del film,
infatti, in molti rimasero sorpresi nello scoprire che egli non era
realmente affetto da autismo. Recentemente, ricordando il film,
Depp ha affermato di essere stato spesso troppo brusco nei
confronti di DiCaprio, ribadendo invece tutto il suo rispetto per
il collega.
Nel ruolo della madre Bonnie,
invece, vi è Darlene Cates, qui al suo debutto
cinematografico. Il personaggio da lei interpretato, inoltre,
presenta diverse similitudini con quella che è stata la sua vita
personale. Prima di prendere parte a questo film, infatti, la Cates
non era uscita di casa per circa cinque anni, proprio come Bonnie,
e le due condividono inoltre molti problemi fisici. Fu scelta per
la parte dopo essere stata vista come spettatrice in un programma
TV. Nel ruolo delle sorelle Amy e Ellen vi sono invece
Laura Harrington e Mary Kate
Shellhardt. L’attrice Juliette Lewis
recita nei panni di Becky, scelta dal regista dopo averla vista nel
film Cape Fear. Completano il cast Mary
Steenburgen nei panni di Betty Carver, John C. Reilly
in quelli di Tucker Van Dyke e Crispin Glover come
Bobby McBurney.
Buon compleanno Mr. Grape: i premi,
le candidature, il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
Buon compleanno Mr. Grape
fu molto apprezzato dalla critica e divenne uno dei principali
protagonisti della stagione dei premi di quell’anno. In
particolare, però, tutte le attenzioni si concentrarono
sull’interpretazione di DiCaprio, il quale ricevette i maggiori
onori. Per la sua performance, infatti, egli ottenne una nomination
come miglior attore non protagonista alla New York Film Critics
Circle Award, ai Golden Globe e ai premi Oscar. Quella è stata la
sua prima nomination all’ambito premio, divenendo anche uno dei più
giovani candidati di sempre. DiCaprio ha invece poi vinto sempre in
tale categoria alla National Board of Review Award e come miglior
performance rivelazione al Chicago Film Critics Association
Award.
È possibile fruire di
Buon compleanno Mr. Grape grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
lunedì 8 novembre alle ore 21:215
sul canale Cielo.
Nella commedia romantica di NetflixLove Hard, Natalie (Nina
Dobrev) utilizza un’app di appuntamenti, non
l’astrologia, per trovare il corteggiatore più compatibile con la
sua personalità. La tecnologia potrebbe rivelarsi molto utile,
dice, a patto che la persona all’altro capo sia onesta. Tuttavia,
verrà condotta dall’altra parte del paese per incontrare il suo
corteggiatore e scoprire che non tutto è come sembra.
Il suo compagno
Josh avrebbe potuto dare più credito
all’astrologia se gliene fosse stata data la possibilità. È l’unico
nel film, dopo tutto, a notare il segno astrologico di suo fratello
e a riflettere su ciò che pensa dica su di lui. Gli appassionati di
astrologia che si approcciano alla visione di Love
Hard potrebbero non essere d’accordo con la valutazione di
Josh, anche se possiamo dire che le sfaccettature di tutti i segni
zodiacali vengono ben rappresentati nel film. Forse Natalie avrebbe
dovuto consultare le stelle invece che lo schermo del suo
telefono?
1Pesci: Josh
Josh potrebbe scherzare sul
fatto che il comportamento di Owen alla ricerca di attenzione è
quello proprio dei Pesci, ma il sognatore dello zodiaco in realtà
si adatta molto meglio a Josh. Capisce il desiderio di Natalie di
connettersi con qualcuno perché si sente allo stesso modo. Il suo
senso di colpa per il catfishing lo vede offrire una soluzione
creativa, anche se non etica, al suo problema mentre la aiuta a
ottenere un appuntamento con Tag.
Josh tende anche a trovare modi per sfuggire
alla propria felicità, che è un tratto distintivo dei Pesci. Si
ritira nella sua stanza nel seminterrato e crea candele che gli
ricordano i tempi migliori, senza dire alla sua famiglia dell’hobby
che vorrebbe fosse la sua carriera. Scappa anche nel mondo degli
incontri online con l’aiuto della foto di
Tag.
Divenuto celebre sul finire degli
anni Novanta, Jonathan Rhys Meyers è stato uno
degli attori di punta della sua generazione, affermatosi grazie a
titoli che gli hanno permesso di ottenere il consenso di pubblico e
critica. Ad oggi l’attore sembra aver intrapreso nuove strade in
cerca di novità per la propria carriera, approdando anche sul
piccolo schermo, dove ha recitato per note serie TV.
Ecco 10 cose che non sai di
Jonathan Rhys Meyers.
Jonathan Rhys Meyers: i suoi film e
le serie TV
1. Ha recitato per celebri
film. L’attore debutta sul grande schermo con il film
Un uomo senza importanza (1994), per poi guadagnare
popolarità grazie a Velvet Goldmine (1998), dove è
protagonista insieme a Ewan
McGregor. Successivamente recita in titoli come B.
Monkey – Una donna da salvare (1998), La perdita
dell’innocenza (1999), Cavalcando col diavolo (1999),
di Ang
Lee, Giovani assassini nati (2001),
Sognando Beckham (2002), con Keira
Knightley, I’ll Sleep When I’m Dead (2003),
con Clive
Owen, La fiera della venità (2004),
Alexander (2004) e Match Point (2005), con
Scarlett
Johansson e Matthew
Goode. Grazie a questo film conferma la propria
popolarità. Negli anni successivi recita in titoli come
Mission: Impossible III (2006), di J. J.
Abrams, From Paris with
Love (2010), Albert Nobbs (2011), Stonewall
(2015) e Black Butterfly
(2017).
2. Ha preso parte a
produzioni televisive. Tra i primi ruoli di rilievo in
televisione per l’attore si annoverano quelli nei film
L’orgoglio degli Amberson (2002) e The Lion in
Winter (2003). È poi Elvis Presley nella mini-serie
Elvis (2005), mentre con I Tudors (2007-2010)
ottiene grande popolarità, interpretando Re Enrico VIII e recitando
accanto ad attori come Henry
Caville Annabelle
Wallis. Nel 2013 interpreta invece il protagonista
nella serie Dracula, mentre nel 2017 si fa notare
nella serie Vikings, con
Travis
Fimmel, per il personaggio di Bishop Heahmund.
3. Ha ottenuto importanti
riconoscimenti. Nel corso della sua carriera Meyers ha in
diverse occasioni ricevuto l’apprezzamento da parte della critica e
dell’industria stessa per alcune sue interpretazioni. In
particolare, ha vinto un Golden Globe come miglior attore in una
miniserie per Elvis, e per lo stesso titolo fu nominato
agli Emmy Awards. Ha poi ricevuto nel 2008 e nel 2009 nomination
come miglior attore in una serie drammatica ai Golden Globe per il
suo ruolo in I Tudors, senza tuttavia riportare
vittorie.
Jonathan Rhys Meyers: oggi
4. Ha numerosi progetti in
arrivo. A partire dal 2021 Rhys Meyers sembra essere
tornato a dedicarsi attivamente al cinema, recitando in numerosi
film. Nel corso di quest’anno egli ha infatti portato a compimento
le riprese di Ai confini del mondo – La vera storia di James
Brook, Yakuza Princess, The Good Neighbor, American Night e
The Survivalist. L’attore ha invece da poco terminato di
recitare anche in Hide and Seek, mentre sono in fase di
pre-produzione i film Food Fight, Ambush e
Altitude.
Jonathan Rhys Meyers: il
figlio Wolf Rhys Meyers
5. È diventato padre di
recente. Nel dicembre del 2016 nasce il primo figlio
dell’attore, Wolf Rhys Meyers, avuto dalla
compagna Mara Lane. Fu proprio lei a rendere pubblica la gravidanza
tramite il proprio profilo Instagram. Molto protettivo, Meyers ha
evitato che i media potessero interferire con la sua vita privata,
limitandosi a dichiarare che la nascita del figlio è un evento che
gli ha permesso di rinascere come uomo.
Jonathan Rhys Meyers è Dracula
6. È stato attratto dalle
novità previste per il personaggio. Quello di Dracula è
uno dei personaggi dell’orrore più celebri di sempre, visto al
cinema in diverse sfumature. A convincere Meyers ad accettare la
parte fu infatti la possibilità di dar vita ad una versione molto
più umana e introspettiva del vampiro. All’attore non interessava
infatti mostrare il suo lato animalesco, quanto invece i conflitti
che lo animano dall’interno.
Jonathan Rhys Meyers in Match
Point
7. Gli fu chiesta una cosa
in particolare dal regista. Al momento di incontrare il
regista Woody Allen per parlare con lui del ruolo
del protagonista, Meyers sì sentì dire che avrebbe ottenuto la
parte qualora avesse garantito di poter rispettare la sceneggiatura
fino all’ultima virgola. Allen desiderava infatti mettere in chiaro
che non avrebbe perso tempo a dare indicazioni agli attori, e che
questi dovevano essere pronti a lavorare da sé sul personaggio e
sulla storia. Meyers garantì fedeltà, e il ruolo fu suo.
Jonathan Rhys Meyers in
Vikings
8. Ha avuto un ruolo di
rilievo nella serie. Meyers compare per la prima volta nei
panni di Bishop Heahmund nell’episodio venti della quarta stagione
di Vikings. Il suo diventa ben presto un ruolo
particolarmente importante all’interno della storia, che lo porterà
ad apparire in circa diciassette episodi tra il 2017 e il 2019.
9. Ricoprire il ruolo è
stata una vera sfida. L’attore ha affermato che tra i
motivi che l’hanno spinto ad accettare la parte in Vikings
vi era la possibilità di sperimentare cose mai fatte prima nella
sua carriera. Nella serie, infatti Meyers ha dovuto misurarsi
recitando in tre lingue differenti, nonché prendere parte a diverse
scene di battaglia, per le quali ha dovuto allenarsi a lungo per
poter eseguire correttamente le coreografie.
Jonathan Rhys Meyers: età e
altezza
10. Jonathan Rhys Meyers è
nato a Dublino, in Irlanda, il 27 luglio 1977. L’attore è
alto complessivamente 177 centimetri.
Luke Evans è uno di
quegli attori che, nel giro di pochi anni, ha conquistato sempre
più notorietà grazie alla sua partecipazione ad alcuni noti film.
Distintosi in generi continuamente diversi tra loro, Evans è oggi
un interprete quantomai versatile e capace di assumere ogni tipo di
ruolo, da quelli più positivi a quelli che presentano invece ombre
e lati malvagi.
Ecco dieci cose da sapere su
Luke Evans.
Luke Evans: i suoi film
1. I film e la
carriera. Dopo un’intensa carriera teatrale iniziata nel
2000, nel 2009 effettua il suo primo provino cinematografico,
entrando a far parte del corto Don’t Press Benjamin’s
Buttons. In seguito, lavora in Sex & Drugs & Rock &
Roll (2010), Scontro tra titani (2010),
Robin Hood (2010), Tamara Drewe – Tradimenti
all’inglese (2010), I tre moschettieri (2011), The Raven (2012),
Fast & Furious 6 (2013) e Lo Hobbit – La desolazione di Smaug (2013). Tra i suoi
ultimi lavori vi sono Dracula Untold (2014), Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate (2014),
Fast & Furious 7 (2015), La ragazza del treno (2016), La bella e la bestia (2017), La genesi di Wonder
Woman (2017), Ma (2019), Murder Mystery
(2019), Anna (2019), Angel of Mine (2019),
Midway (2019) e Confini e dipendenze (2021).
2. Ha lavorato anche per il
piccolo schermo ed è anche doppiatore. L’attore non ha
presto la propria opera solo per il grande schermo, ma ha lavorato
in alcune serie tv. Infatti, ha partecipato a The Great Train
Robbery (2013), L’alienista (2018) e Crossing
Swords (2020). In quanto doppiatore, invece, ha prestato la
propria voce lavorando al doppiaggio del documentario Bonobos:
Back to the Wild (2015) e alla serie Robot Chicken
(2016-2018). Nel 2021 è invece nel cast della serie Nove
perfetti sconosciuti, mentre attualmente sembra essere
confermato per la serie Echo 3, di prossima
realizzazione.
Luke Evans è su
Instagram
3. Ha un profilo
seguitissimo. L’attore ha un account Instagram ufficiale
che è seguito da qualcosa come 2 milioni di persone. Egli è molto
attivo sul social e la sua bacheca è un tripudio di immagini che lo
vedono spesso protagonista tra momenti lavorativi e di svago,
insieme a colleghi, amici o familiari. Sono molte anche le foto
dedicate al suo passato e ai momenti più belli da lui vissuti.
Luke Evans ha un fidanzato
4. È stato fidanzato con un
modello. Tra le storie sentimentali più importanti
dell’attore, c’è quella con il modello spagnolo Jon
Kortajarena. I due si sono frequentati dal 2014 al 2016,
con un ritorno di fiamma avvenuto nel 2017, prima della definitiva
separazione.
5. Pare che attualmente sia
fidanzato. L’attore non ha mai sbandierato al mondo
notizie sulla sua vita privata, per quanto abbia ammesso
pubblicamente da anni di essere omosessuale, di non averne mai
fatto mistero e di aver avuto problemi a riguardo. Sembra che il
suo ultimo fidanzato sia il collega Victor Turpin,
con il quale si starebbe frequentando da circa un anno.
Luke Evans è Dracula
6. Ha accettato la parte per
l’originalità del progetto. L’attore ha rivelato di aver
accettato il ruolo di Vlad dopo aver letto la sceneggiatura,
rendendosi contro che si trattava di una rivisitazione del
personaggio di Dracula e che sarebbe stata una storia interessante
da raccontare.
7. Si è allenato molto per
interpretare il suo personaggio. In questo film, Evans
interpreta il protagonista e per dare vita a Vlad ha dovuto
lavorare molto sul suo fisico. L’attore, infatti, si è allenato
prima e dopo le riprese giornaliere per diversi mesi, senza contare
la dieta specifica che ha dovuto seguire. Lo stesso attore ha
dichiarato “Era un guerriero, è andato in battaglia senza essere
uno di quelli che mandava gli altri al fronte. Era un leader molto
fisico e, quindi, volevo essere lui in tutto e per tutto e così
anche il team creativo che ha scelto gli abiti corretti”.
Luke Evans ha interpretato
Gaston
8. Stava per abbandonare il
progetto. L’attore ha quasi rifiutato il ruolo di Gaston
per La bella e la bestia perché poco convinto. Alla fine,
ha deciso di interpretare l’iconico personaggio Disney e
antagonista della storia dopo aver visto il
film d’animazione del 1991 con i suoi figli.
9. Ha improvvisato diverse
scene. L’attore, insieme a Josh Gad (LeFou), ha
improvvisato diverse scene, in particolare la parte finale della
canzone Gaston. Siccome la canzone era stata già registrata
precedentemente, i due erano in grado di poter improvvisare le loro
azioni, dando vita a diversi finali differenti.
Luke Evans: età e altezza
10. Luke Evans è nato il 15
aprile del 1979 a Pontypool, nel Galles, e la sua altezza
complessiva corrisponde a 183 centimetri.
In vista del Disney+
Day di venerdì 12 novembre, The Walt Disney Company ha
annunciato nuove promozioni per tutti i suoi brand, oltre a
contenuti aggiuntivi disponibili in anteprima questo venerdì, per
dare il via alla celebrazione mondiale di Disney+
per ringraziare i fan. Gli abbonati Disney+ potranno
infatti godere di vantaggi esclusivi nei Parchi
Disney di tutto il mondo, offerte su ShopDisney,
accesso ai contenuti preferiti, anteprime esclusive sulla
piattaforma e molto altro ancora. Questo venerdì alle 15:00, i fan
potranno anche trovare sui canali Twitter, Facebook e Instagram di
@DisneyPlusIT anteprime dei film e delle serie Disney+ in
arrivo. Per chi desidera entrare a far parte della community
Disney+, a
partire da oggi e fino a domenica 14 novembre, i nuovi abbonati che
attivano il servizio e coloro che riattiveranno la sottoscrizione,
potranno ottenere un mese di Disney+ a
1,99€.
“Dal lancio di due anni fa,
Disney+ ha
conquistato i cuori e l’immaginazione del pubblico di tutto il
mondo con i migliori contenuti originali e la ricca library di film
e serie più amati”, ha dichiarato Kareem Daniel, Chairman,
Disney Media and Entertainment Distribution. “Con il Disney+
Day, stiamo creando un’esperienza senza precedenti per i nostri
abbonati come solo The Walt Disney Company sa fare”.
I festeggiamenti
riguardano anche Disney Parks, Experiences and
Products
Il 12 novembre, in occasione del
Disney+
Day, gli abbonati Disney+ in
possesso di biglietto valido e prenotazione per uno dei parchi
tematici Disney, godranno di vantaggi esclusivi e di alcune
sorprese a loro riservate. Gli abbonati Disney+ e
i loro compagni di viaggio saranno invitati a entrare nei parchi a
tema del Walt Disney World Resort e del Disneyland Resort 30 minuti
prima dell’apertura ufficiale. Ma c’è di più: i Disney’s Hollywood
Studios al Walt Disney World Resort e al Disneyland Park
stenderanno il tappeto blu per incontrare i personaggi, fare
fotografie e tanto altro ancora. Grazie al Disney PhotoPass gli
abbonati potranno inoltre usufruire di download gratuiti delle
fotografie scattate in punti specifici dei parchi.
Anche Disneyland Paris stenderà il
tappeto blu al Parco Walt Disney Studios per consentire agli ospiti
di festeggiare con incontri speciali con i personaggi durante tutta
la giornata. Il parco rimarrà aperto 30 minuti oltre l’orario
affinché gli ospiti possano assistere alla Tower of Terror che
illuminerà la notte di blu Disney+.
Dal 12 al 14 novembre ShopDisney offrirà la spedizione gratuita
negli Stati Uniti e in Europa agli abbonati Disney+.
Anteprime Disney+, anticipazioni e altro
ancora
Venerdì 12 novembre alle 15:00 i
fan potranno seguire anticipazioni, nuovi trailer e clip esclusive
attraverso i canali Twitter, Facebook e Instagram di @DisneyPlusIT,
oltre ai contributi dei creatori e delle star di Disney+ legati ai contenuti in arrivo
di Disney, Pixar, Marvel, Star
Wars, National Geographic e Star.
Alle 17.00, gli abbonati Disney+ potranno anche accedere sulla
piattaforma a contenuti speciali dei Pixar Animation Studios e,
alle 17:45, dei Marvel Studios, a cui si aggiungeranno altre
anticipazioni a sorpresa.
Il 12 novembre, altri nuovi
contenuti amati dai fan faranno il loro debutto in streaming su
Disney+. Tra questi:
Un nuovo documentario intitolato Il Making of di
Happier than Ever: Lettera d’Amore a Los Angeles sul
recente concerto cinematografico di Billie Eilish su Disney+;
Marvel Studios Assembled: Il dietro le quinte di
Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, un
documentario speciale che racconta la realizzazione di una delle
più recenti uscite al cinema Marvel Studios;
Marvel Studios Legends: Hawkeye,
un episodio che fa rivivere tutti i momenti epici di
Hawkeye provenienti dal MCU in vista dell’arrivo della
serie originale Disney+;
La commedia musicale, romantica e fantasy Come d’incanto del 2007, con Amy
Adams e Patrick Dempsey, un mix di live-action e animazione;
Il recente film originale Disney Channel Spin DJ
Mix in cui Rhea, un’adolescente americana di origine
indiana, scopre la sua passione per il mondo dei DJ e inizia a
dedicarsi alla produzione musicale fondendo la sua cultura
dell’Asia meridionale con il mondo che la circonda.
Questi titoli si uniscono alle
premiere del Disney+ Day precedentemente annunciate
come: Dopesick – Dichiarazione di
Dipendenza, Shang-Chi e la Leggenda dei
Dieci Anelli, Jungle
Cruise, Home Sweet Home Alone – Mamma, ho
perso l’aereo, I Racconti di Olaf, Ciao
Alberto, I Simpson in
Plusaversary, Il Mondo Secondo Jeff
Goldblum e Intrecci del
passato.
ATTENZIONE – l’articolo
contiene spoiler su Eternals
Si possono dire molte cose di
Eternals
dei Marvel Studios, ma quello che non è
sindacabile è che il film sia molto diverso da tutto ciò che la
Marvel ci ha mostrato fino a questo momento. Quello che però non
cambia, nel panorama di questo vasto universo condiviso, è la
presenza costante di riferimenti e Easter Eggs ad
altri film Marvel oppure a icone della cultura pop.
1Blade nei post credits di
Eternals
La
scena post-crediti di Eternals
potrebbe impostare la trasformazione di Dane Whitman nel Cavaliere
Nero, ma viene interrotto prima che possa afferrare la Lama
d’Ebano. La misteriosa voce che parla dall’ombra è stata confermata
essere quella del Blade di Mahershala Ali, il che
significa che questa scena post-credits è tecnicamente il debutto
di Blade
nel MCU.
Nei
fumetti, sia Black Knight che Blade
erano membri della squadra di supereroi MI-13, l’equivalente
britannico degli Avengers, quindi esiste un legame trai due
personaggi.
Arriva
finalmente nelle sale l’8 dicembre Nowhere
Special – Una Storia d’Amore, l’ultimo film scritto,
prodotto e diretto da Uberto Pasolini,
accolto con grande favore di critica e pubblico a Venezia, dove è
stato presentato in concorso nella sezione Orizzonti della
77° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e
poi a Roma, nella selezione Sintonie di Alice nella città. Ispirato
a una storia vera, Nowhere
Special – Una Storia d’Amore ha come protagonista
James Norton (Piccole donne; Mr. Jones) che
interpreta un padre alla ricerca di una famiglia perfetta per il
figlio di quattro anni.
Ho voluto
girare questo film non appena ho letto del caso di un padre single
che aveva passato gli ultimi mesi della sua vita alla ricerca di
una nuova famiglia per suo figlio. Sebbene la situazione in cui si
trovano i personaggi principali sia molto drammatica, la decisione
è stata quella di avvicinarsi alla storia in un modo molto sottile,
discreto, il più lontano possibile dal melodramma e dal
sentimentalismo. La principale sfida è stata quella di lavorare con
un bambino molto piccolo e di creare una relazione padre-figlio
credibile e onesta. A soli quattro anni il piccolo Daniel Lamont
è un attore naturale, straordinariamente consapevole e
sensibile, e ha avuto la fortuna di lavorare al fianco di un attore
di grande talento e generosità come James Norton.
Nowhere
Special – Una Storia d’Amore, la trama
Dall’acclamato regista di
Still Life, Uberto Pasolini, Nowhere Special – Una
Storia D’Amore è il racconto dell’emozionante e commovente
relazione tra un padre e un figlio, che ha conquistato il cuore di
pubblico e critica alla Mostra Internazionale D’arte
Cinematografica di Venezia. John, un giovane lavavetri, dedica la
vita a crescere il figlio di quattro anni, Micheal, poiché la madre
del bambino li ha lasciati subito dopo la nascita. La loro è una
vita semplice, fatta di piccole cose e di completa dedizione e
amore innocente. John ha però davanti a sé pochi mesi di vita.
Nell’assenza di una famiglia propria a cui rivolgersi, John
trascorrerà i giorni che gli restano a cercarne una nuova,
perfetta, a cui dare in adozione Michael e così proteggere il
futuro del suo bambino.
Partono oggi
le riprese di Con chi viaggi, nuovo film degli
YouNuts! Davanti alla macchina da presa Lillo,
Alessandra Mastronardi, Fabio Rovazzi, Michela De
Rossi. Girato a Roma e in Umbria, scritto da Matteo Menduni,
Lillo Petrolo e Tommaso Renzoni, il film è prodotto da Lucky
Red, che lo porterà nella sale nel 2022.
In Con
chi viaggi quattro sconosciuti si incontrano grazie ad una
app per condividere un viaggio in auto. Tutto sembra scorrere
normalmente ma, come spesso accade, la realtà non è quella che
sembra. Paolo (Lillo) è un irrequieto uomo dall’aspetto simpatico
che sembra nascondere qualcosa. Michele (Fabio
Rovazzi) e Anna (Alessandra
Mastronardi) nascondono di aver avuto un passato
insieme. Elisa (Michela De Rossi) non sa di avere
con Paolo un rapporto decisamente speciale. Tra una chiacchierata e
l’altra, risate e colpi di scena, una commedia on the road con
sfumature noir che permette di esplorare relazioni umane inattese.
Un viaggio che si trasforma in un’avventura destinata a cambiare le
vite di tutti i personaggi.
L’autore Kim
Sherwood sta scrivendo una nuova trilogia di romanzi di
James Bond che amplierà l’universo di 007. La spia è apparsa per la
prima volta nel 1953 con la pubblicazione di Casino
Royale dello scrittore Ian Fleming. Da
allora, l’eredità di James Bond è solo cresciuta, con Fleming che
ha scritto quattordici romanzi in totale prima che altri romanzieri
prendessero il suo posto. 007 ha anche un enorme franchise
cinematografico che abbraccia 25 film in quasi sei decenni. Nel
corso degli anni, diversi attori hanno interpretato James Bond, ma
007 è rimasto un caposaldo dei thriller di spionaggio di
Hollywood.
Daniel Craig è l’ultimo attore ad aver assunto
il ruolo, che ha interpretato per la prima volta nel 2006 in
Casino Royale.
No Time To Die ha segnato la sua ultima avventura
del franchise. I titoli di coda di No Time to Die
hanno confermato che James Bond tornerà, ma sembra che l’universo
si stia espandendo.
Sherwood è pronta a
scrivere una nuova trilogia di romanzi di Bond, cosa che la renderà
la prima autrice donna a scrivere un’aggiunta alla serie di libri
originali. Nonostante siano nell’universo di James
Bond, i libri non si concentreranno sul famoso agente
segreto, optando invece per introdurre un nuovo gruppo di agenti 00
dopo la scomparsa di Bond. Con un focus su una “prospettiva
femminista”, il primo libro della trilogia di
Sherwood uscirà nel settembre 2022.
Alla luce anche del personaggio di
Lashana Lynch in No Time to Die, viene da chiedersi se anche il
futuro cinematografico della saga sarà votato all’introduzione di
una spia donna che possa arricchire il franchise senza per questo
sostituire il leggendario 007.
Tom Holland, in una recente
intervista parlando di
Spider-Man: No Way Homeha
sottolineato che il film contiene “una delle scene più
belle” che abbia mai girato. Questa consisterebbe in una
discussione tra quattro personaggi su cosa significa essere un
eroe. A detta di Holland, le quattro persone che discutono
sarebbero lui stesso, la zia May (Marisa
Tomei), Happy Hogan (Jon
Favreau) e un personaggio misterioso.
Spider-Man: No Way Home sta cambiando il Marvel Cinematic
Universe come i fan non si sarebbero mai aspettati. Il
primo trailer del film ha rivelato che Peter
Parker (Holland)
si rivolge al Doctor Strange (Benedict
Cumberbatch) nel tentativo di far dimenticare al mondo
che lui è Spider-Man. Doctor
Strange cerca di aiutarlo con un incantesimo di
cancellazione della memoria, ma le cose vanno subito male. Come
risultato dell’errore del Doctor Strange e del suo
incantesimo che va storto, si apre un buco nel
Multiverso e il MCU
si trova a scontrarsi con i film di supereroi del passato. Ora, i
personaggi dei precedenti film di Spider-Man, come
il Doc Ock di Alfred Molina e
l‘Electro di Jamie Foxx, sono liberi di entrare nel
MCU.
Con un multiverso di possibilità, ci
sono diverse opzioni possibili per quanto riguarda l’identità del
personaggio misterioso di
No Way Home. Prima di tutto, un attore che ha
interpretato Spider-Man in passato, potrebbe
subentrare nel mix di attori. Inoltre, c’è ancora un personaggio
misterioso del passato di Peter Parker che non è stato preso in
considerazione nei film di Holland su Spider-Man. La
Marvel ha poi presentato diversi
personaggi collegati a Spider-Man che potrebbero
finalmente fare un’apparizione sullo schermo assieme a Peter. Per
esempio, una scena post-credits in Venom: Let
There Be Carnage lascia l’Eddie
Brock/Venom di Tom Hardy come una possibilità, e i fan si
stanno ancora chiedendo quando e come il Deadpool
di Ryan Reynolds farà il suo debutto nel MCU.
1Un altro Vendicatore
Con
Doctor Strange
e vari antagonisti dell’Uomo
Ragno
che appaiono già nel trailer di
Spider-Man: No Way Home,
è dubbio che qualcuno di questi personaggi sia l’attore misterioso
che appare con
Peter Parker.
Tuttavia, ci sono diverse altre opzioni eroiche.
Iron Man
(Robert
Downey Jr.)
è già apparso tramite un ologramma dopo la sua morte inAvengers: Endgame.
Considerando la sua relazione paterna con
Peter Parker,
questa potrebbe essere un’opzione per apparire. Potrebbe anche
trattarsi di una versione di
Iron Man
di un altro universo.
Inoltre, il
Capitan America
diChris Evans
che appare in
No Way Home
potrebbe legarsi al breve video di
Capitan America
mostrato alla scuola di
Parker
inSpider-Man:
Homecoming.Holland
ha anche espresso l’interesse a lavorare di nuovo conElizabeth Olsen
diWandaVision.
Se
Spider-Man: No Way Home
è veramente l’Endgame
del franchise, avrebbe senso includere alcuni attori che hanno
partecipato effettivamente in
Endgame.
La star di EternalsKit Harington è affascinata dal potenziale per
il futuro di Black Knight nell’MCU. Harington è meglio conosciuto
per aver interpretato il personaggio di Jon Snow in Game of
Thrones della HBO. Ma si è anche dilettato in altri ruoli
durante e dopo il suo periodo in Game of Thrones, tra cui la
miniserie Gunpowder e Modern Love
di Amazon, oltre a film come Pompei di Paul W.S. Anderson, MI-5, e
come voce di Eret nel franchise di Dragon Trainer.
Ha anche prestato la sua voce a Salen Kotch per Call of
Duty: Infinite Warfare.
In Eternals,
Kit Harington interpreta Dane Whitman, un
personaggio Marvel che alla fine diventa Black
Knight, un supereroe che ottiene i suoi poteri da una
spada magica forgiata dal leggendario Merlino. La spada dà a
Whitman la capacità di tagliare qualsiasi cosa, impedire la morte
di chi la impugna e deviare qualsiasi magia usata contro di lui.
Tuttavia, la lama porta anche una maledizione, poiché più a lungo
viene maneggiata, più soccomberà alla sete di sangue e alla
violenza, fino a che il portatore della spada viene trasformato in
una creatura guidata solo dalla sete di sangue.
Kit Harington ha parlato del suo futuro come
Dane Whitman/Black Knight, continuando a insistere sul fatto di non
essere a conoscenza di alcuna “tabella di marcia” per il
personaggio nell’MCU e che non è al corrente di dove la Marvel
potrebbe volerlo portare. Tuttavia, quando Harington ha accettato
il ruolo in Eternals,
gli è stato detto che Whitman ha “un futuro davvero interessante” e
che “ci sono molti modi diversi” in cui potrebbero esplorarlo.
Harington ha dichiarato di essere stato incuriosito da quell’idea e
ha letto su Whitman/Black Knight, sia in forma di fumetti che su
Internet.
“…Sono affascinato dall’idea che
qualsiasi personaggio in qualsiasi storia sia guidato da una certa
dipendenza da qualcosa. E con [Dane Whitman], è molto palpabile che
questa spada, questa lama, abbia un’attrazione avvincente su di
lui, e lo trovo davvero interessante”.
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre
nelle sale italiane. Il film targato Marvel
StudiosEternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film
comprende Richard
Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma
Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Kumail
Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del
cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la
velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che
interpreta l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il
potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena.Kit
Harington interpreta Dane Whitman.
Il regista James Gunn ha donato oggetti da
The Suicide Squad e Guardiani della Galassia Vol. 2 a un’asta di
beneficenza. Dopo aver fatto il suo debutto alla regia con Slither
nel 2006, Gunn è entrato quasi immediatamente nel mondo dei
supereroi. Il suo secondo film è stato Super del
2010 con Rainn Wilson nei panni di un ragazzo
normale che decide di diventare un eroe chiamato Crimson
Bolt. Super è diventato il biglietto da
visita che ha lanciato Gunn nei grandi campionati dei
fumetti.
Nel 2014, il suo terzo film è stato Guardiani della
Galassia, un grande successo, che applicava il suo tipico
umorismo sarcastico a una proprietà Marvel meno conosciuta su un gruppo
eterogeneo di viaggiatori spaziali. Ha continuato dirigendo il
sequel nel 2017. Più di recente, ha diretto il sequel/reboot
dell’universo DC The
Suicide Squad, che è stato presentato in anteprima nei
cinema e contemporaneamente su HBO Max questo agosto. Dirigerà
anche sette episodi della serie spin-off
Peacemaker per HBO Max. Nel 2023 arriverà il suo
terzo film con i Marvel Studios, Guardiani della Galassia
Vol. 3.
Sul suo Instagram, Gunn ha
descritto dettagliatamente gli oggetti che ha donato a un’asta di
beneficenza eBay per il Veteran’s Day per
Homes for Our Troops, un’organizzazione che
costruisce case personalizzate per veterani feriti. Il primo è uno
Zune di Star-Lord autografato da Gunn,
Chris Pratt (Star-Lord),
Zoe Saldana (Gamora), Karen
Gillan (Nebula),
Kurt Russell (Ego),
Michael Rooker (Yondu),
Elizabeth Debicki (Ayesha), SeanGunn (Rocket Racoon sul set) e Pom
Klementieff (Mantis). Il secondo è una sceneggiatura di
The Suicide Squad firmata da lui, il creatore
John Ostrander,
Margot Robbie (Harley Quin),
John Cena (Peacemaker),
Idris Elba (Bloodsport), Peter
Capaldi (Thinker),
Joel Kinnaman (Colon. Rick Flag). ),
Daniela Melchior (Ratcatcher 2), Pete
Davidson (Blackguard),
Nathan Fillion (TDK),
Michael Rooker (Savant),
Jai Courtney (Captain Boomerang),
Taika Waititi (Ratcatcher), David
Dastmalchian (Polka-Dot Man), Sean Gunn
(Weasel/Calendar Man), Flula Borg (Javelin),
Steve Agee (John Economos/King Shark sul set) e
Mayling Ng (Mongal).
L’asta per gli oggetti è attualmente
in corso fino a domenica 14 novembre. È probabile che gli oggetti
arrivino a costare un bel po’, e infatti a ora, lo script di
The
Suicide Squad ha raggiunto una cifra di 1,195 dollari,
mentre lo Zune di Guardiani tocca i 2.175 dollari.