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Dirty Dancing 2: i primi dettagli sulla trama del sequel

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Dirty Dancing 2: i primi dettagli sulla trama del sequel

Durante un’intervista con il Los Angeles Times, Jennifer Gray ha parlato di alcuni aspetti di ciò che i fan potranno aspettarsi dal prossimo Dirty Dancing 2. Ha detto che “non ha alcun desiderio di rifare il primo” e che questo film seguirà la storia di Baby a trent’anni dagli avvenimenti del primo film. È interessata a indagare sulle ricadute della storia del film originale e su come ora appare attraverso una “lente completamente diversa”.

Grey ha poi proseguito spiegando che si tratta di una storia nuova da raccontare e di un punto di vista differente sia sull’oggi che su quello che è accaduto nel primo film. Ritiene che il pubblico innamorato della storia possa ritenersi soddisfatto di come andranno le cose.

Distribuito nel 1987, Dirty Dancing è interpretato da Jennifer Grey nei panni di Frances “Baby” Houseman, una giovane donna che trascorre controvoglia l’estate in un resort di Catskills con la sua famiglia. Baby si innamora dell’istruttore di ballo del campo, Johnny Castle (Patrick Swayze), e l’improbabile coppia si innamora mentre impara a eseguire il ballo più importante dell’estate.

Nel 2020, è stato annunciato che Dirty Dancing 2 era in lavorazione con Gray che riprendeva il ruolo di Baby. Di recente, è stato dichiarato che il film sarà diretto dal regista di Warm Bodies, Jonathan Levine.

Ora, il film ha un altro importante aggiornamento. Per Deadline, Dirty Dancing 2 uscirà nelle sale il 9 febbraio 2024. Scritto da Elizabeth Chomko e Levine, Dirty Dancing 2 è incentrato sul ritorno di Baby al Kellerman’s Resort, e la sua storia con il luogo si intreccia con una nuova giovane coppia al resort come affrontano il romanticismo e la danza. Al momento, Dirty Dancing 2 deve ancora annunciare chi si unirà a Jennifer Grey nel cast.

Blue Beetle: le foto dal set mostrano un importante cambiamento rispetto ai fumetti

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Culture Geek PR ha condiviso alcune nuove immagini dal set di Blue Beetle. Le foto mostrano tutte i vari edifici che sono in fase di sviluppo per le Kord Industries. Uno di questi sembra essere un negozio, dove sono in corso lavori di costruzione con le serrande chiuse.

L’altro progetto è apparentemente un ufficio con finestre di vetro che l’azienda sta costruendo o ristrutturando. Dalle immagini sembra che Kord Industries sia specializzata in ingegneria immobiliare e edile, il che è un cambiamento significativo rispetto ai fumetti. Ecco le immagini:

Nei DC Comics, Kord Industries era un prospero conglomerato multinazionale di ricerca e sviluppo che produceva principalmente prodotti per la difesa. Infatti, quando il geniale inventore Ted ha rilevato l’azienda, ha condotto personalmente molte ricerche, progettando e producendo diverse armi e attrezzature.

Sotto la supervisione di Ted, Kord era una delle aziende più filantropiche degli Stati Uniti. Tuttavia, sembra che in Blue Beetle, Kord non sia coinvolto nella produzione di munizioni; piuttosto, l’azienda fornisce servizi di costruzione e servizi civili. Anche le precedenti foto dal set del film avevano comunicato questa idea, poiché mostravano Kord come lo sviluppatore dietro un hotel di lusso e un fornitore di energia pulita.

Il primo concept di Blue Beetle

Nel cast di Blue Beetle ci sono Xolo Maridueña che interpreta il protagonista, insieme a Harvey Guillén, Bruna Marquezine, Sharon Stone, Raoul Max Trujillo, Susan Sarandon e Belissa Escobedo. Marquezine interpreterà Penny, la protagonista femminile e l’interesse amoroso di Jaime, mentre Escobedo interpreterà la sorella minore di Jaime, Milagros. Stone è Victoria Kord mentre Trujillo interpreterà il villain. L’uscita del film è prevista per il 18 agosto 2023.

Cosa sappiamo su Blue Beetle?

Blue Beetle è un personaggio immaginario dei fumetti; venne pubblicato negli Stati Uniti d’America da diverse case editrici a partire dal 1940; è un supereroe che ha avuto nel tempo diversi alter ego.

Kord “è saltato” nell’universo DC Comics durante Cisis on Infinite Earths  insieme a un certo numero di altri personaggi di Charlton Comics. Il secondo Blue Beetle in seguito ha recitato nel suo fumetto di 24 numeri. Kord non ha mai avuto superpoteri, ma ha usato la scienza per creare vari dispositivi che lo aiutassero a combattere il crimine. È diventato un membro della Justice League of America ed è stato successivamente ucciso durante il crossover Infinite Crisis della DC Comics .

Il terzo Blue Beetle, creato dalla DC Comics, è Jaime Reyes, un adolescente che ha scoperto che lo scarabeo originale di Blue Beetle si è trasformato in una tuta da battaglia che gli ha permesso di combattere il crimine e viaggiare nello spazio. Nel corso degli anni Reyes è diventato un membro dei Teen Titans e ha recitato in due serie a fumetti di Blue Beetle. Nel reboot “New 52” del 2011 della DC Comics, Jaime Reyes era il personaggio principale di Blue Beetle, riferendosi solo occasionalmente alle versioni precedenti. Con la successiva revisione di continuità “DC Rebirth”, sono state ripristinate le versioni precedenti

Avengers: Endgame, ecco perché il montaggio da 4 ore non uscirà mai

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I Fratelli Russo hanno tolto ogni speranza ai fan: il montaggio di 4 ore di Avengers: Endgame non uscirà mai. Durante l’intervista di WIRED, i fratelli Russo hanno risposto a una domanda sull’eventuale distribuzione di un montaggio di 6 ore di Endgame. Anthony dice che un “super cut di Infinity War e Endgame” probabilmente durerebbe 6 ore, tuttavia Joe rivela che il montaggio più lungo di Endgame che abbiano mai avuto è stato di 3 ore e 40 minuti.

Joe ha continuato dicendo che approva pienamente il fatto che quei 40 minuti siano finiti fuori dalla versione cinematografica, che infatti dura tre ore, e quindi la versione che abbiamo visto in sala è essenzialmente la director’s cut.

Joe Russo: Penso che il montaggio più lungo che abbiamo mai avuto per Avengers: Endgame sia stato di circa 3 ore e 40 minuti.

Anthony Russo: Se facessimo un super montaggio di Infinity War e Endgame, probabilmente ci sarebbe. Potrebbe arrivare probabilmente alle sei ore, considerati entrambi i film.

Joe Russo: Penso che quei 40 minuti meritino di essere caduti in sala montaggio. Quella che abbiamo mostrato era la director’s cut. Questo è tutto. Non c’è nient’altro, mi dispiace.

E dispiace anche ai fan della Marvel che potevano per pochi secondi aver assaporato la possibilità di una versione di Avengers: Endgame lunghissima e ancora più soddisfacente.

Fratelli Russo sono al cinema con The Gray Man, il prodotto più costoso della storia di Netflix, che arriverà sulla piattaforma dal 22 luglio.

Loki 2: Rafael Casal in un misterioso ruolo importante

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Loki 2: Rafael Casal in un misterioso ruolo importante

Le riprese di Loki 2, l’annunciata seconda stagione di Loki sono già iniziate e oggi arrivano nuove notizie su un’ultima aggiunta al cast. Deadline riporta che l’attore di Blindspotting Rafael Casal ha firmato per entrare a far parte del cast dellla serie Disney+ in un ruolo sconosciuto, anche se lo scambio menziona che interpreterà un nuovo personaggio “importante”.

Casal è stato effettivamente notato da fan con gli occhi d’aquila in alcune recenti foto dal set, e anche se non sembrava avere alcuna caratteristica distintiva negli scatti, si ipotizza che potrebbe interpretare il malvagio Zaniac. Casal ha co-scritto, prodotto e recitato nel film Blindspotting del 2018 prima di diventare produttore esecutivo dello spinoff per il piccolo schermo di Starz. I suoi altri crediti di recitazione includono Good Lord Bird, Bad Education e Hai paura del buio?

Per molti, Loki è ancora la migliore serie Disney+ ambientata nel MCU (è ancora la più vista) che abbiamo visto sul servizio di streaming, quindi molti fan sono rimasti delusi quando è stato annunciato che la regista Kate Herron non sarebbe tornata in dirigere la seconda stagione. Justin Benson e Aaron Moorhead co-dirigeranno la maggior parte degli episodi al suo posto, con Eric Martin, che ha scritto gli episodi “The Nexus Event” e “For All Time. Always”, prendendo il posto di Michael Waldron come capo sceneggiatore.

Il finale di stagione di Loki si è concluso con Sylvie (Sophia Di Martino) che ha seguito il suo piano per uccidere “Colui che resta” (Jonathan Majors), frantumando la Sacra Timeline e provocando la rinascita del Multiverso nel processo. Abbiamo quindi visto il Dio del male (Tom Hiddleston) arrivare in quello che credeva essere l’ambiente familiare di The TVA, solo per scoprire che era effettivamente entrato in una realtà governata da un’altra variante Kang.

Dune: Parte 2, prima foto di Florence Pugh nei panni della principessa

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La produzione di Dune: Parte 2 di Denis Villeneuve è ora in corso a Budapest e una nuova foto dal set del sequel è stata pubblicata online tramite SFF Gazette. Sebbene non sia l’inquadratura più nitida del mondo, l’immagine sembra darci un primo assaggio del nuovo membro del cast Florence Pugh ( Black Widow, Fighting With My Family ) nei panni della Principessa Irulan.

Figlia del doppio Imperatore dell’Universo Conosciuto (Padishah Emperor Shaddam IV di Casa Corrino per dargli il titolo completo), Irulan non ha un ruolo particolarmente significativo da interpretare nel primo romanzo di Frank Herbert, ma si ritiene che il personaggio abbia avuto un ruolo ampliato per questo prossimo sequel. È difficile distinguere i dettagli in questa foto, ma sembra che indossi un abito bianco (anche se potrebbe effettivamente essere un copricostume) e una specie di diadema.

Pugh si unisce alle nuovi ingressi al cast che sono Austin Butler (Elvis) nei panni del malvagio Feyd-Rautha Harkonnen, il leggendario Christopher Walken nei panni dell’Imperatore e Léa Seydoux (Crimini del futuro) nei panni di Lady Margot Fenring. Mentre Timothée ChalametRebecca FergusonDave BautistaZendayaJavier Bardem riprenderanno i loro ruoli dal primo film.

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Dune 2, il film

Dune 2 è l’atteso sequel del film del 2021 Dune diretto da Denis Villeneuve e  interpretato da un cast stellare composto da Timothée ChalametRebecca FergusonDave BautistaZendayaJavier BardemStellan Skarsgård. In Dune 2 confermati gli ingressi nel cast di Florence Pugh, Christopher Walken, Austin Butler, Léa Seydoux.

Viaggio mitico ed emozionante di un eroe, Dune narra la storia di Paul Atreides, giovane brillante e dotato di talento, nato per andare incontro a un destino più grande della sua immaginazione, che deve raggiungere il più pericoloso pianeta dell’universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e al suo popolo. Mentre forze malvage combattono per l’esclusivo possesso della più preziosa risorsa esistente sul pianeta — una spezia capace di liberare tutte le potenzialità della mente umana — solo coloro i quali sapranno sconfiggere le proprie paure sopravviveranno.

Denis Villeneuve ha diretto Dune e ha scritto la sceneggiatura insieme a Jon Spaihts ed Eric Roth, basata sul romanzo omonimo scritto da Frank Herbert. Il film è prodotto da Mary Parent, Denis Villeneuve, Cale Boyter e Joe Caracciolo, Jr. I produttori esecutivi sono Tanya Lapointe, Joshua Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert, Byron Merritt e Kim Herbert.

Scream 6: svelato il logo, due ingressi nel cast!

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Scream 6: svelato il logo, due ingressi nel cast!

Mentre la produzione del prossimo capitolo dell’iconico franchise Scream prosegue a Montreal, in Canada, una nuova foto dal set ha rivelato il logo ufficiale del film e sembra che Paramount/Spyglass abbiano escogitato un modo intelligente per differenziare il sequel dal suo predecessore.

È diventata una sorta di tendenza per i sequel legacy eliminare i numeri dai loro titoli, e poiché il recente quinto film si chiamava semplicemente ” Scream “, i fan si sono chiesti come si sarebbe chiamato il prossimo film. Ebbene, lo studio sembra aver risolto il problema! Invece di andare con “Scream 2” (che, ovviamente, esiste già), hanno optato per Scream!!. I punti esclamativi servono ovviamente come “II”, ma se guardi da vicino, dovresti anche essere in grado di distinguere un “6”.

Nelle notizie correlate, Bloody Disgusting riporta che sia Samara Weaving (Ready or Not) che Tony Revolori (Spider-Man: No Way Home) si sono uniti al cast in ruoli sconosciuti. Le precedenti foto dal set hanno confermato che il sequel slasher si lascerà Woodsboro alle spalle, con quest’ultima incarnazione del serial killer mascherato Ghostface che porterà il suo regno del terrore nella Grande Mela.

Nonostante le voci secondo cui l’attrice avrebbe raggiunto un accordo con lo studio, Neve Campbell non dovrebbe riprendere il ruolo di Sidney Prescott. Nel cast ritorenranno Melissa Barrera (Sam), Jasmin Savoy Brown (Mindy), Mason Gooding (Chad) e Jenna Ortega (Tara), con Hayden Panettiere di Scream 4 che riprenderà il ruolo di Kirby.Dermot Mulroney, Jack Champion, Liana Liberato, Devyn Nekoda e Josh Segarra sono recentemente diventati gli ultimi membri del cast a firmare. Anche i registi Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett torneranno dietro la macchina da presa. Scream 6 arriverà nelle sale USA il 31 marzo 2023.

Keanu Reeves sulla possibilità di interpretare Batman: “È sempre stato un sogno”

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Keanu Reeves è impegnato nella promozione di DC League of Super-Pets, il nuovo attesissimo film animato Warner Bros/DC Comics in cui presta la voce alla versione animata di Batman. Proprio questo suo ruolo ha spinto la stampa a chiedergli se mai gli potesse piacere interpretare Batman dal vivo. E la risposta dell’attore non poteva essere più onesta e chiara.

Durante un’intervista con Extra per la sua interpretazione del Crociato Incappucciato in DC League of Super-Pets, Keanu Reeves ha commentato la possibilità di interpretare un Batman dal vivo. L’attore di John Wick ha detto che sarebbe un “sogno” interpretare l’iconico supereroe DC, anche se ha specificato che adesso ci sono già altri attori in carica e che stanno facendo un ottimo lavoro.

“È sempre stato un sogno, ma [Robert] Pattinson è Batman in questo momento e sta andando alla grande, quindi forse più avanti, lungo la strada. Forse quando avranno bisogno di un Batman più vecchio”.

DC League of Super-Pets, il trailer 

Il film, diretto da Jared Stern, anche autore della sceneggiatura insieme a John Whittington, presenta nella sua versione originale un cast di voci eccezionale guidato da Dwayne Johnson nel ruolo del protagonista Krypto il Super Cane. Il film sarà nelle sale italiane a partire da maggio 2022 distribuito da Warner Bros. Pictures.

Nella versione originale del film fanno parte del cast di doppiatori anche Kevin Hart (i film “Jumanji” e “Pets: Vita da animali”), Kate McKinnon (“Saturday Night Live”, “Il magico scuolabus riparte”, “Ferdinand”), John Krasinski (i film “A Quiet Place – Un posto tranquillo”, “Free Guy – Eroe per gioco”), Vanessa Bayer (“Saturday Night Live,” “La festa prima delle feste,” “Un disastro di ragazza”), Natasha Lyonne (“Show Dogs – Entriamo in scena”, “Ballmastrz: 9009”), Diego Luna (“Rogue One: A Star Wars Story,” “Maya e i tre guerrieri”), Marc Maron (“Joker,” “GLOW”), Thomas Middleditch (“Godzilla II: King of the Monsters,” “Capitan Mutanda – Il film ”), Ben Schwartz (“Sonic the Hedgehog,” “Duck Tales – Avventure di paperi”), e Keanu Reeves (la saga “Matrix” e i film “John Wick”).

Secret Love: una clip dal film di Eva Husson con Josh O’Connor e Odessa Young

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Lucky Red ha diffuso una clip dal film Secret Love di Eva Husson con Josh O’Connor e Odessa Young in uscita al cinema dal 20 luglio. Dopo essere stato presentato al Festival di Cannes, al TIFF Festival Internazionale del Film di Toronto, al BFI London Film Festival e alla Festa del Cinema di Roma, Secret Love (tit. orig. Mothering Sunday), film di Eva Husson con protagonisti Odessa Young, la star della serie tv The Crown Josh O’ Connor, il Premio Oscar Olivia Colman, il Premio Oscar Colin Firth e il Premio Oscar Glenda Jackson, arriva al cinema dal 20 luglio con Lucky Red. Il film è tratto dal romanzo Mothering Sunday di Graham Swift (edito in Italia da Neri Pozza con il titolo Un giorno di festa).

https://youtu.be/vUepLhvJzYk

La trama di Secret Love

In una calda giornata di primavera del 1924, la giovane domestica Jane Fairchild (Odessa Young) si ritrova da sola a festeggiare la Festa della Mamma. I suoi datori di lavoro, i coniugi Niven (Colin Firth e Olivia Colman) non sono in casa e lei ha la rara possibilità di trascorrere del tempo con il suo amante segreto, Paul (Josh O’Connor), il figlio dei vicini. Jane è da tempo innamorata di Paul, nonostante lui sia fidanzato con un’altra donna, amica d’infanzia e figlia di amici dei suoi genitori. Una serie di eventi imprevedibili per i due amanti cambierà però per sempre il corso della vita di Jane.

Avengers: Endgame, i Russo non sapevano cosa farsene di Hulk

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Avengers: Endgame, i Russo non sapevano cosa farsene di Hulk

Siamo tutti concordi sul fatto che l’arco narrativo di Hulk in Avengers: Endgame sia terribile. Il possente Vendicatore sembra un pesce fuor d’acqua, la sua trasformazione in Smart Hulk non sembra essere stata sfruttata a pieno e il personaggio finisce per non avere un vero e proprio ruolo importante nel film, a differenza degli altri eroi che hanno tutti un loro momento preciso e insostituibile.

Da cosa dipende questa mancanza di cura nella scrittura del personaggio? Cosa è successo in fase di sceneggiatura affinché Hulk fosse abbandonato a se stesso? I Fratelli Russo hanno risposto a questa domanda con un’affermazione tanto dura e sintetica quanto onesta.

Parlando con Wired, i due filmmaker hanno convenuto: “Semplicemente non sapevamo cosa fare con lui. Eravamo tipo, ‘Cosa, questo grande e potente personaggio. Cosa facciamo con questo grande personaggio così potente?'”. Evidentemente alla fine non sono riusciti a trovare una risposta soddisfacente e si sono lasciati trasportare dal flusso del racconto che vedeva emergere solo gli altri personaggi.

Questa versione di Hulk interpretata da Mark Ruffalo ha esordito nel 2012, in The Avengers, ed è comparsa in tutti i film di gruppo del franchise, oltre a Thor: Ragnarok, dove instaura una bromance con Thor.

Captain America 4: un banner dal SDCC 2022 potrebbe darci una prima occhiata al film

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Come molti di voi sapranno Anthony Mackie tornerà nei panni di Sam Wilson nell’ancora senza titolo Captain America 4 e oggi grazie ad uno striscione che arriva dall’imminente San Diego Comic-Con 2022 potrebbe averci svelato una prima occhiata ad alcune immagini promozionali ufficiali del film. The Falcon and the Winter Soldier si è concluso con Sam che ha finalmente accettato il mantello della Sentinella della Libertà. Dopo il finale della serie, è stato rivelato che Captain America 4 era in lavorazione, co-scritto dagli showrunner della serie Michael Spellman e Dalan Musson.

Successivamente abbiamo anche ricevuto ulteriori aggiornamenti sul progetto all’inizio di questo mese, quando è stato riferito che il regista di The Cloverfield Paradox Julius Onah aveva firmato per dirigere il film. Ora, con i Marvel Studios che faranno il loro ritorno al Comic-Con di San Diego il 23 luglio 2022 (essendo assenti dalla convention dal 2019), abbiamo un altro entusiasmante aggiornamento da condividere. Con l’inizio dell’SDCC il 21 luglio, un utente di Reddit ha condiviso l’immagine di un presunto banner dalla sala della convention con Captain America di Anthony Mackie insieme a Sharon Carter di Emily VanCamp:

Captain America 4
URL Source https://i.redd.it/wjfdn4gbwrb91.jpg

Il banner sembra essere legittimo, ma potrebbe non promuovere in modo specifico Captain America 4 . Detto questo, ciò che rende possibile che l’artwork provenga dal film in uscita è l’inclusione della già citata Sharon Carter che sfoggia il suo abito bianco fedele ai fumetti, un vestito che non si vedeva nei suoi precedenti progetti MCU. Il personaggio di Carter è stata introdotta nel 2014 in Captain America: The Winter Soldier , dopo di che è apparsa in Captain America: Civil War. È poi riemersa in The Falcon and the Winter Soldier.

È presto per speculare su potenziali direzioni che potrebbe prendere il personaggio della Carter, anche se una voce del 2021 dal The Hashtag Show  affermava che i Marvel Studios avevano pianificato di farla diventare il cattivo principale di Captain America 4. Tuttavia, come ulteriormente affermato nel rapporto, si dice che lo studios abbia ridotto la sua parte (presumibilmente dopo il contraccolpo contro la sua interpretazione in Falcon and the Winter Soldier) e abbia usato un personaggio diverso come cattivo principale. Indipendentemente da ciò, sarà interessante scoprire se l’imminente avventura di Sam Wilson riporterà alla luce l’ex agente SHIELD, o se si impegnerà nel suo nuovo viaggio da cattiva!

Fratelli Russo: la sala cinematografica è “elitaria”, dire che sia un luogo sacro è una “cazzata”

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I Fratelli Russo sono intervenuti sul dibattito relativo allo scontro tra sala cinematografica e cinema con una risposta molto netta, definendo “elitaria” l’idea di poter andare al cinema e affermando che l’idea dell’esperienza cinematografica concepita come sacra è una “cazzata”. Sostengono che i cinema sono costosi e che possono ostacolare l’idea di “permettere a tutti di entrare sotto la tenda”. Si pronunciano anche sulla condivisione di account, pratica che consente a più persone di vedere più contenuti senza la spesa aggiuntiva di pagarli “a pezzo”. I filmmaker rifiutano apertamente l’idea di una guerra culturale tra sala e streaming, definendola “cavolate”.

“Il cinema d’autore ha ormai 50 anni. È stato concepito negli anni ’70. Siamo cresciuti con questa idea. Eravamo bambini, per noi era davvero importante. Ma siamo anche consapevoli che il mondo ha bisogno di cambiare e più cerchiamo di impedirgli di cambiare, più creiamo caos. Non spetta a nessuno rifiutare le idee della prossima generazione. Siamo in crisi in questo momento perché tutti sono in guerra tra loro. È triste da vedere, dal momento che siamo ragazzi che sono cresciuti amando il cinema. Una cosa da ricordare, inoltre, è che è un concetto elitario poter andare al cinema. È fottutamente costoso. Quindi, questa idea che è stata creata – a cui ci aggrappiamo – che il cinema sia uno spazio sacro, è una cazzata. E rifiuta l’idea di far entrare tutti sotto la tenda. Laddove la distribuzione digitale è preziosa, a parte quanto ho detto prima su come ha contribuito alla diversificazione dei contenuti, è che le persone possono condividere account; possono ottenere 40 film al costo di un film. Ma avere una sorta di guerra culturale sul fatto che ci sia valore o meno per noi è da pazzi.”

E voi cosa ne pensate di questa posizione insolita per dei registi?

I Fratelli Russo sono al cinema con The Gray Man, il prodotto più costoso della storia di Netflix, che arriverà sulla piattaforma dal 22 luglio.

Baby Yoda: Joe Dante accusa la Disney di aver rubato il design dai Gremlins

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Disney+ è stato lanciato nel 2019 con The Mandalorian, la prima serie tv di Star Wars in assolutoI fan sono rimasti immediatamente conquistati dalle avventure del cacciatore di taglie, soprattutto per il finale sbalorditivo con un epico cliffhanger.

L’obiettivo che Din Djarin era quello di rintracciare una creatura che i fan hanno immediatamente soprannominato “Baby Yoda”. In seguito abbiamo appreso che il nome della creatura era invece Grogu, anche se quel moniker originale è rimasto. Anche se Grogu  non è un giovane clone di Yoda (come molti fan hanno inizialmente teorizzato), assomiglia al leggendario Maestro Jedi, e sembra anche essere ridicolmente carino. Tuttavia,  il regista di Gremlins Joe Dante non è un fan.  Infatti durante una recente intervista con il  San Francisco Chronicle, il Dante ha condiviso la sua opinione sulle somiglianze tra Grogu e il Mogwai Gizmo, chiarendo che crede che il team che lavora su The Mandalorian abbia rubato il design visto nel classico del 1984.

“Penso che la longevità [dei film di Gremlins] sia davvero la chiave per questo personaggio [Gizmo], che è essenzialmente come un bambino”,  ha detto Dante. “Il che mi porta, ovviamente, all’argomento di Baby Yoda, che è stato completamente rubato ed è stato semplicemente copiato. Senza vergogna, direi.”

Vale la pena notare che Yoda è apparso per la prima volta in L’Impero colpisce ancora del 1980 e Grogu è essenzialmente solo una versione ridotta. Ci sono alcune somiglianze con Gizmo, ed è certamente possibile che i Mogwai abbiano attraversato la mente di coloro che hanno disegnato il personaggio, ma dire che il design sia stato copiato è un po’ una  è una forzatura.

Come il franchise  di  Star Wars i Gremlins  presto approderanno sul piccolo schermo con la prossima serie animata,  Gremlins: Secrets of the Mogwai, su HBO Max. Per quanto riguarda Grogu, non abbiamo ancora saputo chi lo abbia salvato dal Tempio Jedi o dove si trovasse durante gli eventi della trilogia sequel. Dopo The Book of Boba Fett, è stato ovviamente confermato che non era all’Accademia di addestramento Jedi di Luke Skywalker quando è stata attaccata dal leader supremo Snoke, quindi non ci sono dubbi che ci sono molte altre storie da raccontare di Grog. Per quanto riguarda The Mandalorian  tornerà con la terza stagione su Disney+ a febbraio 2023.

The Handmaid’s Tale 5: teaser trailer della quinta stagione

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The Handmaid’s Tale 5: teaser trailer della quinta stagione

HULU ha diffuso il teaser trailer ufficiale di The Handmaid’s Tale 5, l’attesa quinta stagione della serie di successo The Handmaid’s Tale.

The Handmaid’s Tale 5

The Handmaid’s Tale 5 è interpretata da Elisabeth Moss, Joseph Fiennes, Yvonne Strahovski, Samira Wiley, Alexis Bledel, Ann Dowd, Max Minghella, Madeline Brewer, OT Fagbenle, Amanda Brugel, Bradley Whitford e Sam Jaeger.

La quarta stagione di The Handmaid’s Tale sarà prodotta da Bruce Miller, Warren Littlefield, Elisabeth Moss, Daniel Wilson, Fran Sears, Eric Tuchman, John Weber, Frank Siracusa, Sheila Hockin, Kira Snyder e Yahlin Chang. La serie è prodotta da MGM Television e distribuita a livello internazionale da MGM. Nella prossima quarta stagione di The Handmaid’s Tale, June (Elisabeth Moss) contrattacca contro Gilead come un feroce leader ribelle, ma i rischi che corre portano nuove sfide inaspettate e pericolose. La sua ricerca di giustizia e vendetta minaccia di consumarla e distruggere le sue relazioni più care. La quarta stagione di 10 episodi sarà presentata in anteprima nel 2021.

C’era una volta il crimine arriva su SKY e NOW

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C’era una volta il crimine arriva su SKY e NOW

Arriva in prima tv su C’era una volta il crimine, in onda lunedì 18 luglio alle 21.15 su Sky Cinema Uno (e alle 21.45 anche su Sky Cinema Comedy), in streaming su NOW e disponibile on demand.

Terzo e ultimo capitolo della saga dei film diretti da Massimiliano Bruno, preceduto da NON CI RESTA CHE IL CRIMINE e RITORNO AL CRIMINE, vede la partecipazione di un grandissimo cast corale, composto da Marco Giallini, Gian Marco Tognazzi, Giampaolo Morelli, Carolina Crescentini, lo stesso Massimiliano Bruno, Giulia Bevilacqua, Ilenia Pastorelli e Edoardo Leo.

La trama

Nel terzo capitolo della saga, l’improbabile banda di criminali viaggia indietro nel tempo fino al 1943 per rubare la Gioconda ai francesi: ad aiutarli nella difficile impresa Claudio Ranieri (Giampaolo Morelli), professore di storia pignolo ed iracondo che insieme allo spaccone Moreno (Marco Giallini) e al timoroso Giuseppe (Gian Marco Tognazzi) affronterà mille pericoli. Mentre fuggono col quadro i tre sono costretti a rifugiarsi a casa di Adele (Carolina Crescentini), la giovane nonna di Moreno, dove l’uomo incontra anche sua madre Monica da bambina. Quando la piccola finisce nelle mani dei nazisti la banda è obbligata ad un cambio di programma: se vogliono tornare nel presente dovranno prima salvarla, attraversando in lungo e largo un’Italia devastata negli ultimi, caotici giorni della Seconda guerra mondiale. Un viaggio che li porterà ad incontrare alcuni dei personaggi che hanno fatto la storia del Paese e ritrovare molti amici delle avventure precedenti. Sandro Pertini, Benito Mussolini, il Re Vittorio Emanuele e addirittura Adolf Hitler sono gli involontari co-protagonisti della nostra dissacrante armata Brancaleone. In una resa dei conti finale, la banda della Magliana, capitanata dal mitico Renatino (Edoardo Leo) e con l’aiuto di Gianfranco (Massimiliano Bruno) e Lorella (Giulia Bevilacqua) affronterà così il temibile esercito nazista.

 

C’ERA UNA VOLTA IL CRIMINE – lunedì 18 luglio alle 21.15 su Sky Cinema Uno (e alle 21.45 anche su Sky Cinema Comedy), in streaming su NOW e disponibile on demand.

Bullet Train: l’incontro con Brad Pitt e il cast del film

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Bullet Train: l’incontro con Brad Pitt e il cast del film

Inarrestabile proprio come un Bullet Train, il “treno proiettile” in cui è ambientato, il film di David Leitch, al cinema dal 25 agosto, è un’esperienza davvero unica, per lo spettatore, e sembra lo sia stata anche per il cast che ne ha parlato in occasione della conferenza stampa europea.

Per il regista, David Leitch, l’esperienza è andata “oltre l’eccitazione”, come ha avuto modo di dichiarare: “Abbiamo girato il film all’inizio della pandemia, era una situazione insolita, pensavo a quanto ci saremmo divertiti andando a girare in Giappone, e invece siamo rimasti dentro a un corridoio dentro a una scatola, in pratica. Una volta che Brad Pitt è salito a bordo del film, abbiamo costruito intorno a lui questo cast spettacolare. A questo punto della mia carriera ho fatto diversi film, eppure questa esperienza è stata speciale, perché questi non sono solo grandi attori ma anche grandi esseri umani”.

La relazione lavorativa, poi diventata di amicizia, tra Brad Pitt e David Leitch arriva da lontano, da quando il secondo faceva lo stuntman. Così ha raccontato Pitt in conferenza, quando ha raccontato in che modo il regista lo ha convinto a partecipare: “David è mio amico, ci siamo incontrati sul set di Fight Club e abbiamo lavorato spesso insieme, anche con Troy, e altri film. All’epoca faceva gli stunt, ora era a capo del progetto e questo è stato uno dei motivi per cui ho accettato, perché era la chiusura di un cerchio. Poi sono arrivati nel cast tutti gli altri, ed è stato bellissimo, anche perché non ci sono protagonisti o spalle. Ogni personaggio ha la sua storia e tutte queste storie si incrociano su questo treno. È stato bello”.

Ma come si descriverebbe la trama del film senza fare troppi spoiler? Ci pensa Kelly McCormick, produttrice del film: “Si tratta di un gruppo di attori non convenzionali, che salgono su un treno per raccontare una storia molto commerciale, una commedia. Ma la verità è che la storia racconta principalmente di destino, del fato e dell’ordine che hanno le cose per svolgersi in una predeterminata maniera.”

Aaron Taylor-Johnson e Brian Tyree Henry interpretano nel film Tangerine e Lemon, nomi in codice di una coppia di assassini/ladri/criminali. Sono come fratelli, e i due interpreti li hanno dotati di una chimica irresistibile. Aaron Taylor Johnson conferma questa affermazione: “Non poteva esserci un Tangerine senza Lemon. Sono stato fortunato a collaborare con Brian. Voglio dire, è stato bello lavorare con Brad, con Joey, ma con Brian è nato qualcosa di speciale, non solo la confidenza, il prenderci in giro, lo scherzo, ma anche l’affetto fraterno, il supporto. Sono sempre stato suo fan, e abbiamo avuto una chimica istantanea. Inoltre David ci ha messi in condizione di lavorare benissimo, di avere poter improvvisare e di prendere decisioni coraggiose, perché ci ha dato questo spazio sicuro”.

Brian Tyree Henry ha seguito a ruota il collega: “Con Aaron ho avuto la possibilità di lavorare con un compagno con il quale sono riuscita a essere completamente e totalmente stupido, eppure uno su cui contare, ci vogliamo bene e abbiamo costruito questa relazione da questo punto di partenza. Il momento storico in cui giravamo era così pesante (il primo lockdown, ndr) e triste che è stata una gioia lavorare in questo ambiente così divertente e vivace.”

Fa parte del cast anche Joey King, che abbiamo visto da poco nel sorprendente The Princess, e che adesso interpreta un personaggio davvero singolare, The Prince, quasi a fare da eco a quanto fatto in precedenza. “Interpretare questo personaggio mi ha dato la possibilità di costruirla. Ho potuto scegliere che tipo di psicopatica poteva essere, nel suo completini super eleganti, con le sue scarpette e quell’aria da bambina innocente. Ho cercato di darle diverse sfumature, così che David in fase di montaggio potesse scegliere cosa tenere e quale di quelle potesse andare meglio per il personaggio che lui aveva in mente.”

Per quanto riguarda invece il personaggio di Brad Pitt, sembra una tipologia di carattere che a lui diverte molto interpretare, sarcastico e sempre alle prese con qualcosa da mangiare, come dai tempi della trilogia di Ocean. Per Pitt, il suo Ladybug è un reduce da un esaurimento nervoso, che adesso, dopo la terapia, cerca di affrontare la vita con un approccio pacifico, cosa che però non lo terrà fuori dai guai.

Bullet Train è una commedia, di base, che si sposa alla perfezione con altri generi, un po’ come accadeva con Deadpool 2, che per il regista è stata una palestra. “Lì ho lavorato con Ryan che è una persona molto divertente ed è il maestro dell’improvvisazione. Ho portato su questo set tutto quello che ho imparato lì, perché la cosa che più mi piace è contaminare la commedia, che è il mio genere preferito. E in Bullet Train attraverso l’azione, ma anche la violenza e l’umorismo nero si affrontano temi diversi. Come la fratellanza, il destino, la redenzione, o anche solo il connettersi con persone così diverse da noi. E solo la commedia mi consente di parlare di questi argomenti anche alti, dentro a un pacchetto super commerciale.”

Bullet Train aprirà la prossima edizione del Locarno Film Festival. Il 3 agosto in Piazza Grande il film sarà presentato al pubblico alla presenza di Aaron Taylor-Johnson.

Il cinema alla Sapienza: la nuova arena estiva nell’ateneo più grande d’Europa

Riparte l’estate romana e finalmente possiamo dare il benvenuto al nuovo appuntamento con il cinema sotto le stelle di San Lorenzo. Questa volta però il grande schermo avrà la bellissima cornice della città universitaria più grande di Europa: La Sapienza. Infatti, dal 18 al 29 luglio 2022, l’Università La Sapienza di Roma in collaborazione con il Municipio II di Roma, ospiterà la nuova arena estiva del cinema di quartiere: Il Cinema alla Sapienza.

Francesca Del Bello Presidente Municipio II: “Una iniziativa, voluta fortemente da Municipio e Sapienza, che si inserisce nel solco di una rinnovata collaborazione che aprirà, grazie anche al contributo della Regione Lazio, le porte dell’Ateneo alla programmazione culturale del Municipio II”.

La programmazione aprirà con un omaggio a Monica Vitti, poi pellicole d’autore, cartoni animati, grandi successi internazionali, fino a includere film che affrontano temi di attualità da dibattere insieme agli studenti dell’Ateneo. Verranno infatti chiamati a partecipare i registi Claudio Giovannesi, Susanna Nicchiarelli, Francesco Bruni e Carlo Sironi, che introdurranno al pubblico i film.

La direzione artistica è a cura di Luigi Pinto, producer cinematografico e fondatore di Fabrique Du Cinéma, la rivista del nuovo cinema italiano. Luigi PintoPenso che con la diffusione massiccia delle piattaforme online, oggi più che mai sia importante promuovere la visione collettiva e quindiemotiva dei film tra le nuove generazioni. Poterlo fare nel luogo culturalmente più importante d’Italia, è ancora più emozionante e significativo.

Appuntamento quindi tutte le sere sotto la Minerva alle 21.00 con un’arena da 250 posti a ingresso gratuito.

Un evento realizzato da Municipio II di Roma con Università La Sapienza di Roma, con il sostegno di Regione Lazio, Banca del Fucino, Agic Technology. In collaborazione con S.LorenCine. Comunicazione a cura di Frasi Fatte.

Di seguito il programma dal 18 al 29 luglio:

  • Lunedì 18 luglio OMAGGIO A MONICA VITTI Il Tango della Gelosia di Steno
  • Martedì 19 luglio ESTATE ITALIANA La Paranza dei Bambini, presenta il regista Claudio Giovannesi con Pedro Armocida
  • Mercoledì 20 luglio ESTATE ITALIANA Sole, presenta il regista Carlo Sironi con Luca Ottocento
  • Giovedì 21 luglio ESTATE ITALIANA Cosa Sarà, presenta il regista Francesco Bruni con Michela Greco
  • Venerdì 22 luglio DRIVE IN Palm Springs di Max Barbakow
  • 23/07/2022 LA SAPIENZA DEI BAMBINI Monster and Co. di Pete Docter
  • 24/07/2022 LA SAPIENZA DEI BAMBINI Monster University di Dan Scanlon
  • 25/07/2022 ESTATE ITALIANA Miss Marx, presenta la regista Susanna Nicchiarelli con Paola Casella e Cristiana Paternò del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI). Verrà presentato il nuovo numero della rivista di SNCCI CineCritica che dedica il suo Primo Piano sull’autore a Susanna Nicchiarelli.
  • 26/07/2022 DRIVE IN Tre manifesti a Ebbing, Missouri di Martin McDonagh
  • 27/07/2022 SOCIAL MEDIA Quello che i Social Non Dicono di Hans Block, Moritz Riesewieck
  • 28/07/2022 PARITÀ DI GENERE Favola di Sebastiano Mauri
  • 29/07/2022 DRIVE IN La Grande Scommessa di Adam McKay

Tudum: il 24 settembre appuntamento con l’evento Netflix

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Tudum: il 24 settembre appuntamento con l’evento Netflix

Sabato 24 settembre torna Tudum, l’evento virtuale globale organizzato da Netflix per i fan, che lo scorso anno ha raggiunto oltre 25 milioni di visualizzazioni in 184 paesi in tutto il mondo. Nell’arco di un’entusiasmante giornata all’insegna di novità esclusive, trailer e anteprime, oltre a interviste con i principali ideatori e con le più grandi star di Netflix, si svolgeranno cinque eventi globali. L’evento virtuale gratuito è un omaggio ai fan di Netflix ed è dedicato alla condivisione di news su oltre 100 popolari serie TV, film e speciali da tutto il mondo.

Il 24 settembre Tudum coprirà quattro continenti con cinque eventi, portando i fan in un vorticoso viaggio in giro per il mondo:

  • Il 24 settembre alle 4:00, Tudum avrà inizio con uno show dalla Corea.

  • Il 24 settembre alle 7:30, i fan avranno l’opportunità di vedere alcune anteprime dall’India.

  • Il 24 settembre alle 19:00, i fan riceveranno novità esclusive su serie TV e film di prossima uscita negli Stati Uniti e in Europa e potranno assistere a un evento aggiuntivo che annuncerà numerosi titoli in arrivo dall’America Latina.

  • Il 25 settembre alle 6:00, le star di Netflix dal Giappone concluderanno Tudum con un evento dedicato all’intrattenimento giapponese.

Tudum sarà disponibile su tutti i canali YouTube di Netflix in varie lingue. Per le ultime novità su questo evento e per ottenere ulteriori dettagli sull’elenco dei titoli e delle celebrità è possibile visitare il sito ufficiale Tudum.com/event.

FeST – Il Festival delle Serie Tv: Aurora Leone ed Edoardo Ferrario conduttori della cerimonia di presentazione

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FeST – Il Festival delle Serie Tv, il primo festival italiano interamente dedicato alla serialità televisiva all’epoca dei servizi di streaming, torna con la quarta edizione il 23-24-25 settembre 2022.

FeST – Il Festival delle Serie Tv è un evento gratuito in collaborazione con Triennale Milano, il supporto dell’Ufficio a Milano del Parlamento Europeo e il patrocinio di APA – Associazione Produttori Audiovisivi.

Tra i protagonisti delle precedenti edizioni di FeST sono stati alcuni dei più grandi broadcaster e servizi di intrattenimento nazionali e internazionali come De Agostini Editore, Warner Bros. Discovery, Disney+, Netflix, Paramount+, Prime Video, Rai Fiction, Rai Kids (in precedenza Rai Ragazzi), Sky.

La quarta edizione di FeST è sostenuta anche dalla media partnership con Radio Deejay, Radio Capital e OnePodcast.

Novità della quarta edizione è la nascita di FeST Academy – Education & Entertainment, con una serie di incontri che si terranno nella giornata di venerdì 23 settembre, dedicati al mondo della formazione nel settore della serialità cinematografica televisiva, in collaborazione con Accademie, Scuole e Università. FeST crede da sempre nell’importanza della formazione per far crescere professionisti qualificati, consapevoli e visionari. Per questo, FeST darà spazio alle realtà formative impegnate in questo obiettivo. Open lesson, workshop e incontri per orientarsi tra le numerose offerte formative presenti sul territorio saranno le attività proposte da alcune delle Scuole e Accademie più autorevoli e che già hanno aderito all’iniziativa: Alta Scuola per la Serialità Televisiva promossa da CNA (Cinema Audiovisivo Lombardia), Luiss Business School, Come si scrive una grande storia, Anica Academy, IED – Istituto Europeo di Design, Scuola Belleville, OBE – Osservatorio Branded Entertainment.

Per questa edizione dei Serial Awards, Aurora Leone (The Jackal) ed Edoardo Ferrario, già presentatore della prima edizione 2021, condurranno la cerimonia di premiazione che si terrà domenica 25 settembre presso il teatro di Triennale Milano, location di FeST. Per il secondo anno i Serial Awards, premi attribuiti alle migliori serie tv italiane, sono stati votati da una ampia giuria presieduta dalla direttrice artistica Marina Pierri e formata da persone esperte ed esponenti del settore.

Qui l’elenco completo delle categorie dei Serial Awards 2022:

  1. Premio Cattiveria “Ha fatto anche cose buone”

  2. Premio Interprete non protagonista

  3. Interprete protagonista

  4. Premio Look and Feel

  5. Premio Regia

  6. Premio Serie Kids dell’anno

  7. Premio Serie scripted dell’anno

  8. Premio Docuserie dell’anno

  9. Serie Entertainment dell’anno

  10. Premio Soundtrack a musiche originali e non originali

  11. Premio “Writer’s room” a sceneggiature originali e non originali

  12. Premio al podcast che vorremmo diventasse una serie scripted

  13. Premio Coppia/relazione dell’anno

  14. Premio “Ci vivrei” alla casa più bella

Per ulteriori dettagli e l’elenco completo dei candidati: https://serialawards.com

Anche quest’anno FeST si svolgerà su quattro palchi paralleli:

Il Main stage: come sempre ospitato all’interno di Triennale Milano Teatro, darà spazio ad anteprime, interviste e panel di intrattenimento per un confronto con i grandi protagonisti della serialità.

L’Industry stage: sarà il luogo dove broadcaster, case di distribuzione e produzione, personalità legate a tutta la filiera audiovisiva dialogheranno sullo stato dell’arte della serialità in Italia.

L’Unstage: il palco fuori dagli schemi ospitato nel giardino di Triennale. In continuità con ciò che è avvenuto in passato lo stage si occuperà di dare voce alle nicchie cult con giochi e interazioni inaspettate tra serie tv e realtà.

Il Kids stage: il sabato è previsto un palco dedicato ai contenuti per bambini e ragazzi. I più piccoli potranno così assistere ad anteprime e incontri con i protagonisti della serie d’animazione e fiction più amate o attese. Per l’edizione 2022, FeST amplia le attività per bambini e bambine di tutte le età puntando sull’attenzione all’apprendimento e alle tematiche trasversali connesse con la serialità, coinvolgendo le scrittrici bestseller Carolina Capria e Mariella Martucci nella creazione dei contenuti per le generazioni più giovani. Il giardino di Triennale ospiterà così dialoghi, anteprime e intrattenimento interattivo legato al mondo delle serie tv, il tutto presentato e coordinato dalle due autrici. I contenuti non saranno così solo un momento di divertimento e gioco per le nuove generazioni, ma anche di riflessione per i loro genitori.

Rinascimento psichedelico, nostalgia, meme, non monogamie etiche: sono solo alcuni dei temi legati alla rappresentazione seriale su cui si rifletterà sui vari palchi, oltre a tematiche legate ad apocalisse, creature fantastiche e tutto quello che, per quanto possa sembrare “distante” e fantastico, ci riguarda da vicino e fa parte, metaforicamente, anche della nostra realtà. Per raccontare e presentare al meglio il tema “Reframing Nature” che sarà fil rouge dei panel dei quattro palchi di FeST, è stato selezionato un team di autori formato da Vincenzo Ligresti e Ufficio Furore (Tommaso Naccari, Federico Nejrotti, Giulia Trincardi, Elena Viale).

Il tema della quarta edizione di FeST sarà Reframing Nature.

«Reframing Nature accende i riflettori sui significati che attribuiamo alla parola “natura” e sulle sue declinazioni nelle storie per la tv.

Reframing vuol dire dare una nuova cornice a un concetto, perché la cornice fa parte del quadro e ne modifica l’impatto su chi guarda. In gergo psicologico, implica l’atto di rimettere in prospettiva, ripensare a un determinato aspetto in molteplici maniere. E, spesso, trasformarlo.

È questo il primo passo nella costruzione di una consapevolezza da cui è impossibile prescindere. Flora, fauna e mondo minerale non sono il fondale di cartone su cui si muovono i personaggi, ma personaggi esse stesse; così come l’umanità non solo vive nella natura, ma ne è integralmente parte. Pensarsi come altro rispetto al pianeta, alle sue risorse, agli altri suoi abitanti umani e non umani, diviene impensabile.

Natura è un costrutto sociale: rappresenta quello che è lecito o illecito essere nella società a partire dal proprio corpo e dai ruoli che predetermina.

Natura è raccontare storie: il gesto più naturale che esiste per l’essere umano, quello capace di dare un senso alla realtà. 

Natura è convivenza delle differenze, locuzione che restituisce una connotazione orizzontale alla valorizzazione dell’unicità, chiave per l’accesso alla pluralità di punti di vista che le serie tv sono capaci di offrire.»

Marina Pierri – direttrice artistica di FeST

FeST – Il Festival delle Serie Tv, il primo grande progetto entertainment culturale firmato da DUDE, nato nel 2018 per fotografare lo stato dell’arte della narrativa televisiva contemporanea, è l’ecosistema di riferimento dell’intrattenimento seriale in Italia. Grazie alla direzione artistica di Marina Pierri, FeST dà vita a un festival interamente dedicato alle serie tv e al loro dialogo con la realtà. Tre giorni di incontri, talk, performance, experience, formazione e proiezioni dedicati alle serie tv più seguite. FeST è una società di DUDE e BDC.

Madame Web: anche Adam Scott nel cast

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Madame Web: anche Adam Scott nel cast

Solo pochi giorni dopo aver ottenuto una nomination agli Emmy per la serie Apple TV+ Severance, Adam Scott si unisce al cast del film di supereroi della Sony Madame Web.

Il film è interpretato da Dakota Johnson nei panni di Madame Web, una chiaroveggente le cui capacità psichiche le consentono di vedere all’interno del mondo dei ragni stesso. Il film sarà una storia delle origini per il personaggio, che è stato un alleato di Spider-Man nei fumetti Marvel.

Il resto del cast include Sydney Sweeney, anche lei recentemente nominata agli Emmy sia per Euphoria che per The White Lotus, Emma Roberts, Celeste O’Connor, Isabela Merced, Tahir Rahim e Mike Epps. SJ Clarkson dirige lo spinoff dello Spider-Verse Sony, mentre Matt Sazama e Burk Sharpless hanno scritto la sceneggiatura.

Madame Web: 5 dettagli sul personaggio

Madame Web è uno dei tanti film in via di sviluppo mentre lo studio costruisce il suo Sony Universe di personaggi Marvel. Sony, che controlla i diritti cinematografici di Spider-Man e altri personaggi correlati, ha già distribuito Venom (2018) e Venom: La furia di Carnage (2020) e il film con Jared Leto, Morbius, uscito ad aprile. La Sony ha anche in cantiere Kraven il Cacciatore con la star Aaron Taylor-Johnson.

Nel cast di Madame Web ci sono Dakota Johnson, Celeste O’Connor, Tahar Rahim, Emma Roberts e Sydney Sweeney. Lo studio si trova in una posizione di forza dopo l’uscita di Spider-Man: No Way Home, che ha incassato 1,74 miliardi di dollari a livello globale, l’incasso più alto nella storia della Sony.

Il film arriverà in sala a ottobre 2023. Madame Web sarà diretto da S.J. Clarkson (Dexter) e basato su una sceneggiatura firmata da Matt Sazama e Burk Sharpless (Morbius).

Venezia 79: ecco la giuria del Concorso, Julianne Moore presidente

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Sarà l’attrice statunitense Julianne Moore a presiedere la Giuria internazionale del Concorso della 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (31 agosto – 10 settembre 2022)), che assegnerà il Leone d’oro per il miglior film e gli altri premi ufficiali.

Vincitrice dell’Oscar (Still Alice, 2014), del BAFTA e del premio Emmy, Julianne Moore è célèbre per la sua versatilità e per le tante memorabili interpretazioni nel cinema e nella televisione. E’ la prima attrice americana a essere stata premiata con i massimi premi per l’interpretazione ai festival di Berlino (The Hours, 2002), Cannes (Maps to the Stars, 2014) e Venezia (Lontano dal paradiso, 2002).

Julianne Moore presiederà la Giuria Internazionale del Concorso Venezia 79, composta inoltre dalle seguenti personalità:
· Mariano Cohn (Argentina) regista, sceneggiatore e produttore
· Leonardo Di Costanzo (Italia) regista e sceneggiatore
· Audrey Diwan (Francia), regista
· Leila Hatami (Iran) attrice
· Kazuo Ishiguro (Giappone-Gran Bretagna) scrittore e sceneggiatore
· Rodrigo Sorogoyen (Spagna) regista, sceneggiatore e produttore

La decisione è stata presa dal Cda della Biennale, che ha fatto propria la proposta del Direttore artistico del Settore cinema Alberto Barbera.

La Giuria Venezia 79 assegnerà ai lungometraggi in Concorso i seguenti premi ufficiali: Leone d’Oro per il miglior film, Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria, Leone d’Argento – Premio per la migliore regia, Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, Premio Speciale della Giuria, Premio per la migliore sceneggiatura, Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente.

Thor: 15 differenze tra i film e i fumetti

Thor: 15 differenze tra i film e i fumetti

Attraverso quattro diversi film da solista, Thor (Chris Hemsworth) è cambiato molto nell’arco di un decennio di vita nell’MCU. Quella che nel film del 2011 sembrava una tragedia shakespeariana per l’eroe, si è trasformata in un’avventura disastrosa nel seguito Thor: The Dark World. In seguito Ragnarok, film veloce e divertente, ha portato una ventata d’aria fresca. Infine, Love and Thunder, arrivando dopo gli eventi di Avengers: Endgame, è servito a riposizionare il dio tra gli eroi Marvel.

Non dimentichiamo però che il Dio del Tuono esiste da molto più tempo – la sua prima apparizione nei fumetti avviene nel 1962 (Journey into Mystery) – e che, il Thor dell’MCU, anche con tutti i suoi cambiamenti, è comunque diverso sotto molti aspetti dalla sua controparte della Marvel Comics.

La madre di Thor è Fenice nei fumetti

Thor feniceLa prima differenza tra i fumetti di Thor e l’MCU sono i legami di parentela. Nella Marvel Comics c’è una storyline che descrive l’arrivo sulla Terra della Phoenix Force. La squadra costringe gli eroi a combattere e, mentre Thor sta cercando di fermare Fenice insieme ad altri eroi, viene rivelato che Odino e Fenice hanno un affair in passato. A quanto pare, il Dio del Tuono è nato dalla loro unione. Nei fumetti, come anche nei film, Thor ha sempre creduto che sua madre fosse Frigga, ma questa storyline svela che (almeno non sulla carta) non è così.

Thor nei fumetti è più serio

Hulk vs ThorNonostante tutte le disavventure e i momenti tragici, nell’MCU Thor è un personaggio simpatico e scherzoso, a tratti sciocco. Ha una personalità goffa ed è spensierato, non come il Thor dei fumetti. Nella Marvel Comics, il dio non ha affatto il senso dell’umorismo.

Inoltre, le due versioni di Thor differiscono anche quando l’eroe alza il gomito: quando beve nei film il Dio del Tuono gioca ai videogiochi e si comporta come un pazzo, mentre nei fumetti non riesce a lasciarsi andare nemmeno da ubriaco.

Nei fumetti Thor parla in stile shakespeariano

Marvel Hercules ThorNella Marvel Comics, Thor usa espressioni del dialetto shakespeariano. Sulla carta stampata, oggi come negli anni Sessanta, il dio parla ancora come un lord inglese. Questo aspetto è stato mantenuto solo nel primo film di Thor, mentre nei capitoli successivi il gergo dell’eroe si è attualizzato e normalizzato.

Nei fumetti Thor possiede la Odinforce

marvels avengers thorLa Forza di Odino (Odinforce) è l’energia mistica che i Re di Asgard usano per essere onnipotenti, mentre il Sonno di Odino è necessario per mantenere carica questa energia. Nell’MCU Odino è morto e, per qualche strana ragione, Thor non ha ereditato la forza del padre. Nei fumetti invece, quando Odino rinuncia alla sua carica e cede il trono a suo figlio, passa a quest’ultimo anche l’Odinforce. Forse nei film l’ostacolo è Valchyrie, dal momento che è lei a possedere le chiavi del regno.

Ci sono più versioni di Thor nei fumetti

Eric Thunderstrike

Nei fumetti esiste più di una versione del Dio del Tuono: oltre a Throg, la versione rana dell’eroe, c’è ne è una che condivide il corpo con Eric Masterson. Anche Storm ha assunto i poteri di Thor nella Marvel Comics. Con Love and Thunder viene presentata una variante dell’eroe anche in live-action: Jane Foster, brandendo il Mjonir, acquisisce i poteri del Dio del Tuono e diventa Mighty Thor.

Donald Blake
Donald Blake

Nei fumetti, Donald Blake è l’identità segreta di Thor. Blake è un medico zoppo che porta con sé un bastone, ma non solo per camminare: quando sbatte il bastone a terra si trasforma nell’eroe. Più avanti nella Marvel Comics si viene a sapere che è stato Odino ad aver creato Blake come una falsa persona in un regno parallelo, permettendo a lui e Thor di scambiarsi di posto da un mondo all’altro altro. L’MCU ha ripreso questo aspetto solo nel primo film di Thor con un Easter egg che cita il nome di Donald Blake.

Il potere del MjolnirMjolnir

Se nei fumetti il bastone è l’emblema di Blake, il Mjolnir è quello di Thor. L’eroe deve sempre tenere la presa sul martello se non vuole perdere i suoi poteri. Senza Mjolnir, il Dio del Tuono torna ad essere Donald Blake. Questo aspetto, decisamente svantaggioso per l’eroe, non è presente nell’MCU, dove Thor è un eroe con o senz’arma.

Thor è più potente nei fumettiStormbreaker Comics

Nonostante la criticità del Mjolnir, il Thor più potente è quello dei fumetti. Nella Marvel Comics, il Dio del Tuono è uno degli eroi più grandi dell’universo ed è un match perfetto per Hulk. A causa del suo immenso potere, il dio è stato addirittura tenuto fuori dalla Guerra Civile. Inoltre, sulla carta stampata Thor è riuscitoda solo a sconfiggere Galactus, aspetto che lo rende infinitamente più forte della sua rappresentazione cinematografica.

La comicità di Chris Hemsworth
Thor Hulk

L’interprete live-action del Dio del Tuono, Chris Hemsworth, è amato dai fan anche per la sua ilarità. Goffo e auto-ironico, il Thor dell’MCU sa come conquistare il pubblico. Niente di tutto ciò si può dire della versione a fumetti. Il dio è mortalmente serio e, nonostante sia un eroe leale disposto a sacrificarsi per proteggere i suoi amici, non è in grado di cogliere gli scherzi ed è noioso anche in situazioni rilassate.

Le fidanzate dei fumetti che mancano nell’MCUJane-Foster-Thor

L’unica fidanzata di Thor nei film è Jane Foster (Natalie Portman) e sembra essere un amore insostituibile. Una volta finita tra loro, Hemsworth diventa un inguaribile scapolo. Tuttavia, nei fumetti si sono susseguite diverse storie d’amore per il Dio del Tuono: dopo Jane, ci sono state tante altre avventure, la più recente è quella con She-Hulk.

Chi è Hela nei fumetti?Hela Bifrost

In Ragnarok, Hela si presenta dopo la morte di Odino e rivela di essere la sorella maggiore di Thor e quindi il legittimo nuovo sovrano di Asgard. Per questo motivo Hela diventa una minaccia per il dio e per gli Asgardiani.

A differenza di quanto vediamo nell’MCU, nei fumetti Hela non è la sorella di Thor, bensì la figlia di Loki (e di conseguenza la nipote del dio). Anche la storia d’origine di Hela è molto diversa nella Marvel Comics e descrive il personaggio come il sovrano del mondo sotterraneo di Hel.

Il fratello di Thor (ma non Loki)
Thor Marvel Comics

Nei fumetti mancherà anche Hela, ma Thor ha un fratello che non si è mai visto nell’MCU: Balder il Coraggioso. La storia del personaggio è unica e complessa: stando alla trama di Ragnarok nella Marvel Comics, la morte di Balder avrebbe messo in moto la fine dei tempi. Balder ha giocato molti ruoli nei fumetti, da essere il re di Asgard ad aiutare nella guerra dei regni. Nonostante ciò, il personaggio è stato completamente escluso dall’MCU.

Thor nei fumetti è più intelligenteCrhis Hemsworth Mark Ruffalo Thor Ragnarok

Il Dio del Tuono dell’MCU sarà anche simpatico, ma a volte è davvero sciocco. Fatica a capire le cose e ha bisogno quasi sempre di una spiegazione aggiuntiva. Fortunatamente conosce i suoi limiti e sa fare autoironia. Al contrario, nei fumetti Thor è serio ed estremamente sveglio. Oltre ad essere uno dei più grandi dei Vendicatori, è un guerriero molto intelligente, proprio come Iron Man e Captain America

Nei fumetti è il re di AsgardThor Comics Asgard

Inizialmente nell’MCUThor non vedeva l’ora di assumersi maggiori responsabilità. Tuttavia, quando Odino è morto, l’eroe ha perso interesse in qualsiasi cosa. In Avengers: Endgame, Thor ha rifiutato il suo destino e ha scelto di non diventare sovrano di Asgard, lasciando il titolo a Valkyrie.

Nei fumetti invece, Thor è attualmente il Re di Asgard, titolo che tra l’altro ha già ricoperto. Nella Marvel Comics il dio ha messo da parte i suoi amici per assumere questo ruolo ed è diventato un sovrano serio e determinato a proteggere la sua patria.

Un dio a tutto tondoThor Odino

Prima di Love and Thunder, non si era mai parlato molto della dimensione divina nell’MCU. Nei primi film, non ci sono divinità. Ci sono solo umani e alieni e gli dei di Asgard sono semplicemente creature extraterrestri che vivono in un altro mondo. Al contrario, Thor nei fumetti è prima di tutto il Dio del Tuono, uno degli dei più longevi e più amati. Il dio ha più di 1000 anni e gravita attorno alla Terra fin dalle origini della storia umana.

Ms Marvel: le 10 migliori teorie dei fan di Reddit dopo il finale

Dopo lo sconvolgente finale di Ms. Marvel su Disney+, i fan si sono già riversati su Reddit per discutere le loro teorie sul futuro di Kamala nel MCU. Sebbene la Marvel abbia sfatato le teorie sulla capacità di Kamala di mutare forma, l’episodio ha lasciato molti aspetti irrisolti e ha sollevato ancora più domande che risposte quindi, ai fan della Marvel, non manca sicuramente il materiale su cui basare le proprie teorie.

Il finale di Ms. Marvel non solo ha rivelato che Kamala Khan è la prima mutante del MCU, ma ha anche presentato una scioccante scena mid-credits che ha visto Brie Larson tornare nei panni di Carol Danvers dopo essersi apparentemente scambiata con Kamala nella sua camera da letto da adolescente – e i fan hanno molte idee su cosa questa svolta possa significare.

Kamala Khan ha un DNA da Inumano

Sebbene tutti gli indizi portino a pensare che Kamala Khan sia una mutante, l’utente di Reddit avataraurin teorizza che la mutazione riscontrata nel DNA di Kamala sia in realtà un segno della sua identità di Inumana: “Penso che il braccialetto abbia attivato il DNA Inumano [di Kamala], il che ha fatto sì che Kamala avesse una connessione più forte con il suo DNA Noor”.

La storia di Kamala Khan è effettivamente legata agli Inumani nei fumetti, ma sembra che il MCU abbia deciso di prendere una strada diversa con il personaggio. Tuttavia, se il MCU introdurrà gli Inumani a un certo punto, sembra logico che Kamala avrà qualcosa a che fare con loro.

Kamala è il mutante “zero”

Come e quando il MCU introdurrà i mutanti (e di conseguenza gli X-Men) è stato un grande argomento di dibattito per molto tempo, e Ms. Marvel sembra aver finalmente fatto un po’ di luce sulla questione. I fan sanno che è la prima mutante confermata nel MCU, ma l’utente 420moxxy di Redditor suggerisce che in realtà dovrebbe essere una delle prime mutanti del mondo.

Rendere Kamala uno dei primissimi esseri umani portatori di DNA mutante sarebbe una trama davvero emozionante e potrebbe essere un ottimo modo per introdurre le origini degli X-Men. Il redditor ha anche aggiunto: “Potrebbero introdurre un giovane Charles Xavier che impara a usare i suoi poteri e a sopravvivere in un mondo in continua evoluzione pieno di questa nuova specie chiamata mutanti”.

Namor sarà il prossimo mutante del MCU

Si vocifera che Namor apparirà nel prossimo sequel di Black Panther, e alcuni leak sembrano confermarlo, ma i dettagli esatti della sua introduzione nel MCU sono ancora strettamente nascosti. Nei fumetti è uno dei primi mutanti dell’universo e il Redditor wandadcosmos ritiene che sarà così anche nel MCU.

Scrivono: “Sono sicuro che Namor abbia trovato una qualche reliquia atlantidea/azteca che ha attivato il suo gene X”, proprio come il braccialetto di Kamala nella serie Ms. Marvel. Se dovesse essere così, sembra che potrebbe avere un ruolo importante nell’introduzione del personaggio – una teoria di Black Panther: Wakanda Forever potrebbe vedere Namor come cattivo o antieroe.

Mutanti e Inumani sono la stessa cosa

Nei fumetti, Kamala Khan è un Inumano – ma nel MCU sembra che sia un mutante, quindi i fan si stanno chiedendo cosa stia esattamente facendo il MCU con questi due concetti simili (ma chiaramente diversi). Una teoria del Redditor gab_knotter suggerisce che in questo universo “inumano” e “mutante” significhino la stessa cosa.

La teoria fa riferimento a un’importante citazione dell’episodio finale di Ms. Marvel, in cui Kamala dice che, qualunque sia la sua identità, sarà solo un’altra “etichetta”. Forse questo è il modo in cui il MCU conferma che “inumano e mutante sono solo etichette diverse che designano la stessa cosa”.

Carol Danvers ha trovato il secondo braccialetto

L’apparizione di Captain Marvel nella scena mid-credits del finale di Ms. Marvel è stata una grande sorpresa, ma l’utente di Reddit antonindolohov ritiene che in realtà abbia completamente senso, se i fan considerano la precedente apparizione della Danvers nel MCU.

Ha scritto: “Nella scena post-credit di Shang-Chi, vediamo Wong che informa Bruce e Carol dei dieci anelli e chiede loro se possono identificarli… quindi immagino che Carol abbia trovato il sentiero dei dieci anelli e abbia trovato il secondo braccialetto”. I due spiegano poi che il contatto di Carol con il braccialetto l’ha costretta a scambiarsi con Kamala, come i fan hanno visto alla fine di Ms. Marvel.

Monica Rambeau è una mutante

Il termine “mutante” non è mai stato usato per definire la Rambeau durante il suo periodo in WandaVision, ma ci sono molte somiglianze tra Monica Rambeau e Kamala Khan che non dovrebbero essere trascurate. Il Redditor homeslixe nota che i poteri di Kamala “assomigliano di più a quelli di Monica Rambeau, se ci penso bene”.

La Rambeau ha scoperto i suoi poteri dopo aver viaggiato attraverso l’Hex in Wandavision, quindi molti fan suggeriscono che questo ha risvegliato il suo gene mutante nello stesso modo in cui il braccialetto ha risvegliato il gene mutante di Kamala e le ha dato la possibilità di usare i suoi veri poteri.

I Djinn sono una fazione di Inumani

Per la maggior parte degli episodi di Ms. Marvel, si è creduto che Kamala Khan fosse un Djinn, anche se sono state fornite poche spiegazioni sul significato di questo termine. Alcuni teorizzano che Djinn sia solo un termine folcloristico usato per riferirsi agli Inumani o ai mutanti, mentre una teoria del Redditor blackbird2285 suggerisce che i Djinn siano in realtà un vero e proprio gruppo di Inumani, affermando: “Sarebbe piuttosto figo se i Djinn fossero solo una fazione di antichi Inumani“.

Questa teoria prevede un confronto tra i Djinn e la “Famiglia Reale di Attilan“, un’altra fazione di Inumani dei fumetti. Forse i Djinn sono solo Inumani che hanno vissuto nella Dimensione Noor, proprio come la Famiglia Reale vive ad Attilan. Questo potrebbe anche essere un modo semplice per reintrodurre Black Bolt e i suoi amici nel MCU.

Nick Fury sta indagando sui mutanti

Alla fine di Spider-Man: Far From Home, è stato rivelato che Nick Fury è in realtà scomparso dal pianeta da qualche tempo, mentre lui e Maria Hill sono stati sostituiti sulla Terra dagli Skrull. Il redditor kostispat257 suggerisce che attualmente stanno “indagando sugli agenti dormienti Kree” – o, come suggerisce questa teoria, sui mutanti.

Una dettagliata teoria sul perché il MCU stia introducendo i mutanti in questo momento, suggerisce che i mutanti siano stati effettivamente creati dai Kree e collocati sulla Terra come gli “agenti dormienti” di cui parla Talos in Far From Home. Ci sono molte cose su Nick Fury che non hanno molto senso al momento, ma questa teoria getta un po’ di luce su di esse.

Captain Marvel introdurrà i Fantastici Quattro

Sebbene sia già stato rivelato che i Fantastici Quattro stanno per approdare nel MCU, non è ancora chiaro come ciò avverrà esattamente. Molte cose sono in sospeso, ma l’utente di Reddit hailstate2023 suggerisce che Captain Marvel avrà qualcosa a che fare con tutto ciò.

Il braccialetto di Ms. Marvel è stato originariamente trovato al braccio di un alieno dalla pelle blu che molti ipotizzano essere un Kree, il che suggerisce che il braccialetto potrebbe essere in realtà un Nega-Band – un dispositivo dei fumetti che trasporta chi lo indossa nella Zona Negativa. Questa teoria suggerisce che la Danvers potrebbe “fare da tramite” tra la Terra e la Zona Negativa, dove secondo molti fan sono attualmente intrappolati i Fantastici Quattro.

I dieci anelli erano un tempo il secondo braccialetto

Forse una delle teorie più interessanti che circolano su Reddit è quella di infinite-swordfish60, che suggerisce che i dieci anelli di Shang-Chi siano in realtà il gemello del bracciale di Kamala, ma “scomposto” in dieci pezzi. L’utente fa riferimento alla scena post-credit di Shang-Chi e si chiede: “E se [l’anello] stesse cercando di comunicare con il suo gemello, il braccialetto?”.

Questa teoria non si rifà ai fumetti in manier tanto accurata quanto altre in questa lista, ma sarebbe un grande colpo di scena che nemmeno i fan più accaniti dei fumetti si aspetterebbero mai. Sarebbe anche un’ottima occasione per integrare uno dei migliori nuovi personaggi della Fase 4, Shang-Chi, nella storia generale del MCU.

Steven Spielberg corteggiato da Marvel per Fantastici Quattro?

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Steven Spielberg corteggiato da Marvel per Fantastici Quattro?

Alcuni rumor circolati di recente in rete vorrebbero Steven Spielberg nel mirino dei Marvel Studios per andare a occupare la sedia di regia di Fantastici Quattro, lasciata vuota da Jon Watts. Si vocifera persino che il leggendario regista possa aver già accettato di partecipare al progetto.

Prima di liquidare il rumor a quello che potrebbe rivelarsi, ovvero solo un rumor, vale la pena di notare un paio di cose: diversi scoop affidabili (o semi-affidabili, comunque) hanno alluso alla storia, e più volte Kevin Feige ha parlato con Spielberg della possibilità di dirigere un futuro progetto MCU.

Ovviamente, nulla di tutto ciò significa che abbia effettivamente accettato di dirigere i Fantastici Quattro o addirittura che questo report possa essere veritiero, ma vale sicuramente la pena tenere d’occhio la faccenda. Dopotutto, i Marvel Studios sono riusciti a arruolare Sam Raimi con un preavviso abbastanza breve dopo che Scott Derrickson si è separato dal Dottor Strange nel Multiverso della follia.

Sappiamo ancora molto poco dei piani di Feige per la prima famiglia della Marvel, ma John Krasinski è apparso nei panni di Reed Richards nel sequel di Doctor Strange. Il personaggio ha incontrato la sua fine per mano di Scarlet Witch (Elizabeth Olsen), e sappiamo che il casting della star/regista era dettato al 90% da un regalo che Feige ha voluto fare ai fan, che da tempo volevano proprio Krasinski nei panni di Richards. Inoltre, vale la pena ricordare il fatto ceh Feige cerca un grande regista per Fantastici Quattro, e chi c’è al momento di più grande di Steven Spielberg?

Thor: Love and Thunder, guida alla colonna sonora del film

Thor: Love and Thunder, guida alla colonna sonora del film

La colonna sonora di Thor: Love and Thunder è composta da tantissimi brani di successo, che spaziano da iconici inni rock a brani pop più contemporanei. Il regista Taika Waititi ha contribuito a spingere il franchise di Thor in una nuova direzione quando è subentrato nel MCU con Thor: Ragnarok. Ha dato alla serie del Marvel Cinematic Universe un tono comico, colori più vivaci e una grandissima colonna sonora. Tra queste, il classico dei Led ZepplinImmigrant Song“, utilizzato per la battaglia finale tra il Thor di Chris Hemsworth e l’Hela di Cate Blanchett.

Thor: Love and Thunder segna il ritorno di Thor per la prima volta da quando ha lasciato la Terra con i Guardiani della Galassia in Avengers: Endgame. Il film della Fase 4 del MCU segue il viaggio dell’eroe alla scoperta della sua  vera identità in questo vasto universo, che diventa un po’ più complicato quando la sua ex fidanzata, Jane Foster (Natalie Portman), acquisisce i suoi poteri grazie a un Mjolnir ricostruito, divenendo Mighty Thor. Il Dio del Tuono potrebbe essere geloso all’inizio, ma si rende conto che lei è proprio ciò che gli mancava nella vita. La svolta da supereroe di Jane arriva anche nel momento perfetto, dato che Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale) inizia a scatenarsi nella galassia uccidendo ogni dio che trova sulla strada.

Mentre il dramma, la commedia e l’azione si susseguono, la narrazione di Thor: Love and Thunder è accompagnata da musiche memorabili. Il veterano del MCU Michael Giacchino ha curato la colonna sonora del film, ma Taika Waititi ha ancora una volta messo da parte una straordinaria collezione di canzoni famose. Ecco una guida completa alla colonna sonora di Thor: Love and Thunder, con indicate le sequenze specifiche che accompagnano.

Only Time” di Enya – La canzone di Enya, tratta dall’album A Day Without Rain del 2000, dà il via alla colonna sonora di Thor: Love and Thunder, mentre l’intera linea temporale del MCU di Thor viene ripercorsa in un montaggio iniziale narrato da Korg (Taika Waititi).

Welcome To The Jungle” dei Guns N’ Roses – L’iconica canzone rock del 1987, tratta dall’album Appetite For Destruction dei Guns N’ Roses, risuona quando Thor si unisce ai Guardiani della Galassia in battaglia.

Paradise City” dei Guns N’ Roses – La seconda canzone dei Guns N’ Roses nella colonna sonora di Thor: Love and Thunder introduce l’inedito look turistico di New Asgard.

Old Spice Sea Chanty” di Ginger Johnson – Il jingle dell’Old Spice si sente alla fine della pubblicità dell’Old Spice di Valchiria.

Fighting” di Michael Raphael – La successiva canzone di Thor: Love and Thunder accompagna il momento in cui Thor, Re Valchiria (Tessa Thompson) e Mighty Thor difendono Nuova Asgard dall’attacco di Gorr.

Our Last Summer” degli ABBA – La canzone degli ABBA del 1980 è inserita in un montaggio che racconta ciò che è accaduto prima che Jane e Thor si lasciassero.

Family Affair” di Mary J. Blige – La colonna sonora di Thor: Love and Thunder include anche Mary J. Blige, quando Valchiria suona “Family Affair” per mostrare a Jane il suo altoparlante portatile.

Sweet Child O’ Mine” dei Guns N’ Roses – La terza canzone dei Guns N’ Roses viene riproposta più volte nel film, ma la prima è quando Thor, Jane e Valchiria combattono contro Zeus (Russell Crowe) nella Città Onnipotente.

Goodies” di Ciara – il singolo di debutto di Ciara del 2004 viene proposto mentre Thor, Jane e Valchiria si trovano sulla nave asgardiana in partenza dalla Città Onnipotente.

Hey Ninny-Nonny” di Taika Waititi – canzone originale di Taika Waititi, cantata da Korg quando Thor e Jane parlano dei loro sentimenti sulla nave.

November Rain” dei Guns N’ Roses – L’ultima canzone dei Guns N’ Roses nella colonna sonora di Thor: Love and Thunder accompagna il combattimento finale di Thor e Mighty Thor con Gorr.

Rainbow In The Dark” di Dio – Quest’ultima canzone è stata scelta per i titoli di coda di Thor: Love and Thunder.

Thor 4 pone le basi per 10 personaggi MCU

Thor 4 pone le basi per 10 personaggi MCU

ATTENZIONE: Questo articolo contiene spoiler del film Thor: Love and Thunder

Grazie alla lotta tra Gorr il macellatore di dei (Christian Bale), Thor (Chris Hemsworth) e i suoi alleati, in Love and Thunder vengono poste le basi per l’introduzione di personaggi nuovi all’interno dell’MCU. Sappiamo quanto il franchise ami creare aspettative nel proprio pubblico sul futuro e anche Thor: Love and Thunder, come tutti gli altri film della Fase 4, è un anello di una catena più ampia.

In particolare, il quarto film da solista di Thor amplia notevolmente il Marvel Mythos: se durante la Saga dell’Infinito gli Asgardiani sembravano essere le uniche divinità mitologiche presenti nell’MCU, ora sappiamo che gli dei del franchise sono tanti e provengono dai culti più disparati. Prima lo show Disney+ Moon Knight e poi Thor: Love and Thunder hanno dimostrato che nella Marvel ci sono numerosi pantheon. Dopo le divinità egizie di Moon KnightLove and Thunder introduce una città divina, Omnipotent City, e un’enorme minaccia per gli dei: Gorr.

Proprio a Omnipotent City si svolge un’enorme battagliaAl di là dei fini drammatici, la scena offre al pubblico un piccolo assaggio delle diverse divinità che popolano l’MCU. Forse non tutti i personaggi visti in Thor: Love and Thunder torneranno in futuro, ma alcuni potrebbero davvero essere i pilastri delle prossime fasi…

Hercules

Probabilmente, il personaggio più importante introdotto da Thor: Love and Thunder è Hercules. Interpretato da Brett Goldstein, il figlio di Zeus è il dulcis in fundo del film. Fa il suo debutto nella scena a metà dei titoli di coda, vestito con un abito quasi identico al costume dei fumetti degli anni Sessanta e Settanta e con in mano la sua iconica clava. Poco prima di vedere Ercole sulla scena, nel film si sente Zeus (Russell Crowe) incaricare il figlio per una missione contro Thor. Questo dettaglio allude al fatto che Ercole sarà un cattivo in Thor 5, anche se chi ha letto i fumetti sa che alla fine Ercole rifiuta gli ordini di Zeus e si allea con Thor. Detto ciò, Hercules ha buone possibilità di entrare a far parte del prossimo team di Avengers della Marvel.

Hera

Marvel Comics Hera Thor

In Thor: Love and Thunder sembra che ci sia Zeus dietro al conflitto tra Ercole e Thor, quando nei fumetti è Hera la mente dietro ai problemi del semidio. Dal momento che sia il marito che il figliastro di Hera sono parte dell’MCU, la dea potrebbe facilmente subentrare nel franchise. Sia nella mitologia che nei fumetti, Hera è la matrigna di Hercules.

Hera è malvagia e gelosa dell’affetto che Zeus nutre per il semidio. I suoi piani causano molte delle tragedie nella vita di Ercole. Nei fumetti, Hera è un cattivo in piena regola per il figliastro e i suoi alleati. Lo stesso potrebbe accadere alla sua controparte MCU, che probabilmente odierà Ercole anche in live-action.

Ares

Ares ThorL’arrivo di Zeus e degli dei greci nell’MCU apre la strada anche ad Ares. Il personaggio ha tutte le potenzialità necessarie per diventare un nemico importante sia per Ercole che per Thor. D’altronde, nella Marvel Comics il Dio della Guerra è uno dei più grandi nemici di Ercole ed è una minaccia ricorrente tra i più potenti eroi della Terra. Ares è stato anche un membro degli Oscuri Vendicatori, storia che potrebbe essere inserita nell’MCU, magari già nella creazione di un squadra di anti-eroi per il film Thunderbolts.

Quasar

Marvel Comics Quasar Eon

Verso la fine di Thor: Love and Thunder si vede una statua di Eon nel tempio di Eternità. Nei fumetti, Eon è una potente entità cosmica che fa di tutto per garantire che l’universo sia al sicuro dalle minacce intergalattiche (come Thanos). Adempie i suoi doveri scegliendo un campione che lui stesso disegna come Protettore dell’Universo. I suoi due campioni più noti sono Capitan Mar-Vell e Quasar, un eroe dotato dei poteri di Lanterna Verde e un membro poco noto dei Vendicatori. Nell’MCU Mar-Vell è già stato reinventato con il personaggio femminile Capitan Marvel, ma non c’è nessun Quasar. Forse la statua di Eon accenna all’introduzione di Quasar nell’MCU

Ra

Marvel Atum ThorThor: Love and Thunder ha confermato la presenza nell’MCU di Ra. Nel film, Thor ha inserito la divinità egizia nell’elenco degli dei che sperava di reclutare a Omnipotent City. Anche se non è stato nominato in Moon Knight, nella mitologia Ra è in cima al pantheon egizio. Ora che Thor ne ha parlato nell’MCU, Ra (noto anche come Atum) potrebbe svolgere un ruolo chiave nella prossima avventura di Marc Spector in Moon Knight 2

Warlord Kaa

Hulk Thor

In Thor: Love and Thunder viene esplorato il Regno delle Ombre. Questa linea narrativa crea la possibilità che Kaa minacci un eroe MCU in una battaglia futura. Introdotto in un fumetto del 1960, il malvagio padrone del Regno delle Ombre è un criminale minore della Marvel Comics. Kaa ha fatto alcune incursioni sulla Terra, dove si è scontrato con la squadra di supereroi di Ercole e con Hulk. Ora che il Regno delle Ombre è ufficialmente una dimensione dell’MCU, il suo capo non può essere escluso dal franchise.

Knull

Knull Thor

Nello spiegare la storia d’origine di Gorr, Thor: Love and Thunder parla del dio Knull. Nei fumetti, Knull è colui che brandisce la Necrosword prima che venga presa da Gorr. Ovviamente, non è quello che succede nell’MCU e, anche se non è ancora chiara la storia live-action del personaggio, è plausibile che prossimamente Knull comparirà sulla scena. Anche se privo della sua spada, Knull potrebbe facilmente diventare uno dei criminali più pericolosi dell’MCU. Come dio antico, onnipotente e creatore dei simbionti, Knull possiede tutto quello che serve per devastare la Terra.

Venom

Venom Marvel Comics

Attraverso il Multiverso, Spider-Man: No Way Home aveva già introdotto Venom. Tuttavia, Thor: Love and Thunder fa un passo in più. Nei fumetti, la Necrosword di Knull è il primo simbionte, fatto che chiarisce perché nel film l’arma influisce pesantemente sulle azioni di Gorr. E, parlando di simbionti, non si può escludere Venom. Appare chiaro che l’MCU sta girando attorno al personaggio, forse per preparare il terreno ad un grande ruolo per il cattivo.

Morte (Lady Morte)

Thanos MorteOltre a Adam Warlock, Lady Morte è l’altro grande personaggio legato alla storia di Thanos che ancora manca nell’MCU. Quando Thanos, ossessionato dall’incarnazione fisica Morte, cancella metà dell’universo in Avengers: Infinity War, il personaggio non viene nemmeno nominato. Tuttavia, Thor: Love and Thunder dimostra che Morte esiste da qualche parte nell’MCU. Come Eon, anche lei possiede una statua costruita in suo onore nel tempio di Eternità.

Tribunale Vivente

Tribunale ViventeUn altro personaggio presente in versione statuaria nel tempio di Eternità è Tribunale Vivente. Già Doctor Strange 2 aveva fatto cenno a Living Tribunal, per poi dimenticarsene nel film successivo. Dopo Thor: Love and Thunder non sembrano esserci dubbi sull’arrivo del personaggio nell’MCU. Non a caso, la statua di Tribunale Vivente è un po’ più prominente rispetto alle altre. Sicuramente, il livello di potere della misteriosa entità cosmica nella Marvel Comics pone le basi per un grande personaggio anche per l’MCU.

Thor: Love and Thunder, cosa ci fanno le capre urlanti nel film?

Thor: Love and Thunder, cosa ci fanno le capre urlanti nel film?

Nel corso degli anni la Marvel ha regalato al pubblico diverse sorprese sul grande schermo, ma poche eccentriche come le capre urlanti di Thor: Love and Thunder. Il secondo film di Taika Waititi sul Dio del Tuono ha ricevuto recensioni contrastanti da parte della critica, ma ha comunque battuto Thor: Ragnarok al botteghino, forse anche grazie al senso dell’umorismo tipico di Waititi, che qui si conferma ulteriormente. Resta però da chiedersi se l’aggiunta delle capre sia stata un’idea originale di Waititi, o provenga dagli stessi fumetti di Thor.

All’inizio del film, Thor riceve in dono le capre da Re Yakan (Stephen Curry) per aver salvato la popolazione del pianeta Indigarr da una minaccia esterna. Per tutta la durata di Thor: Love and Thunder, i destrieri del Dio del Tuono hanno urlato sullo schermo; mentre Thor (Chris Hemsworth) lottava per fermare il dio assassino Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), insieme alla sua ex Jane Foster/Mighty Thor (Natalie Portman), Valchiria (Tessa Thompson) e Korg (Taika Waititi), le capre hanno fatto da spalla e da bizzarro “mezzo di trasporto” del gruppo.

Le loro urla stridenti ci hanno fatto morire dal ridere anche se forse, a tratti, sono risultate un po’ eccessive. Per questo motivo, gli spettatori si sono chiesti se le capre urlanti, all’interno del film, rappresentino un ulteriore sollievo comico o una semplice distrazione dal resto della trama di Thor: Love and Thunder. La vera origine delle capre va comunque ben oltre il semplice divertimento e siamo qui per analizzarlo.

Perché le capre di Thor: Love and Thunder urlano?

Le urla delle capre di Thor: Love and Thunder hanno trovato ispirazione in Taylor Swift e nella sua canzone “I knew you were Trouble”, rielaborata con dei meme sui social, ma possono essere ricondotte alla storia della Marvel e, più specialmente, alla mitologia norrena. Sebbene non abbiano nome in Love and Thunder, le capre Toothgrinder e Toothgnasher hanno fatto diverse apparizioni nei fumetti, con la loro prima entrata in scena nel 1976. Ma il loro vero e proprio ingresso nella letteratura è molto più antico e risale alla “Hymiskviða” dell’Edda in prosa del XII secolo. Tuttavia, le loro urla sono interamente un’invenzione di Taika Waititi, un’estensione del suo stile di commedia bizzarro e talvolta eccessivo.

Le capre di Thor: Love and Thunder devono a Taylor Swift le loro origini

Come dicevamo, secondo le interviste di Waititi, le capre urlanti di Thor 4 possono ringraziare Taylor Swift e la sua “I Knew You Were Trouble” del 2012 per la loro origin story nel film. Sebbene Thor: Love and Thunder sia approdato al cinema 10 anni dopo l’uscita della canzone, il meme su Internet di una capra che urla il ritornello della canzone è stato una costante di tutto il decennio. A quanto pare, un addetto alla post-produzione ha riscoperto il meme della capra e ha aggiunto la colonna sonora a uno degli aggiornamenti dell’animazione delle capre, e Waititi l’ha apprezzato a tal punto che la gag è stata inserita nel film.

Le capre di Thor: Love and Thunder sono nei fumetti Marvel?

Sebbene Thor: Love and Thunder abbia lasciato molte domande senza risposta, i destrieri del Dio del Tuono non sono una di queste. Le fedeli capre di Thor sono state al suo fianco fin dalla loro introduzione nel Thor Annual #5 del 1976. Tra le loro avventure, ricordiamo l’originale addomesticamento dei due animali da parte di Thor su suggerimento di Loki in Journey Into Mystery #623, e un viaggio sia a Hel che a Heven, il primo in Thor #365 e il secondo in Original Sin #5.1. Una delle capre, Toothgnasher, ha persino trascorso del tempo con il Punitore in Punisher Kill Krew.

Grazie alle sue capre urlanti, Thor: Love and Thunder può rivendicare influenze che attraversano i secoli, dalla poesia antica alla musicalità moderna, pur essendo del tutto in linea con le sue origini fumettistiche. Sebbene quest’aggiunta ironica possa risultare fastidiosa per alcuni spettatori, essa racchiude davvero gli easter egg, i riferimenti alla Marvel e le influenze eclettiche che rendono i fumetti, e in particolare Thor, così stravaganti. È giusto, in questo caso, che lo stesso tono dei fumetti sia così prevalente nell’ultimo contributo di Waititi alla serie di film su Thor.

Lilo & Stitch: annunciato il regista del live action

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Lilo & Stitch: annunciato il regista del live action

La Disney ha scelto Dean Fleischer-Camp per dirigere il prossimo remake live-action di Lilo & Stitch. Fleisher-Camp sta facendo circolare il suo nome grazie a Marcel the Shell With Shoes On, il suo ultimo progetto per la A24. Nel frattempo, Chris Kekaniokalani Bright è in trattative per scrivere la sceneggiatura di Lilo & Stitch, con Dan Lin, Jonathan Eirich e Ryan Halprin alla produzione. A parte questo, si sa poco del remake in live action del film.

Come riportato da Deadline, Dean Fleischer-Camp dirigerà il prossimo adattamento live-action di Lilo & Stitch per la Disney. La notizia arriva in mezzo al successo di critica del suo nuovo film d’animazione, Marcel the Shell With Shoes On, che è attualmente sulla buona strada per guadagnare $ 1 milione al botteghino. Al momento, una data di uscita per Lilo & Stitch rimane sconosciuta. Il film segnerà il primo film live-action di Fleischer-Camp in un grande studio.

Undisputed: trama, cast e curiosità sul film

Undisputed: trama, cast e curiosità sul film

Il regista Walter Hill è noto per la sua capacità di contaminare e ridefinire i generi cinematografici, inserendo nei suoi film elementi apparentemente contrastanti ma che grazie alla sua maestria si fondono alla perfezione, dando vita ad opere uniche. Suoi sono infatti titoli cult come Driver l’imprendibile, I guerrieri della notte, 48 ore e Strade di fuoco. Si tratta di film “ruvidi”, che mescolano la brutalità di contesti sociali difficili a personaggi in cerca di rivalsa. Uno dei suoi ultimi film, Undisputed, realizzato nel 2002 porta avanti queste caratteristiche, mescolando elementi da prison movie con quelli dei film sulla boxe.

Scritto dallo stesso Hill insieme a David Giler, a partire da una loro storia originale, Undisputed nasce dal desiderio del regista di realizzare un film incentrato sulla boxe. Lo spunto per il film si presentò loro nel 1992, quando il campione dei pesi massimi Mike Tyson venne condannato ad alcuni anni di prigione. A partire da quell’evento i due decisero di scrivere la storia di una celebrità che si ritrova a dover fare i conti con la sua nuova vita in carcere. Ciò permise loro non solo di raccontare il declino di un uomo, ma anche la durissima realtà del sistema penitenziario statunitense.

Al momento del suo arrivo in sala, Undisputed mancò però di ottenere importanti riconoscimenti da parte di critica e pubblico. A renderlo maggiormente popolare è stato però il mercato home-video, dove ottenne grande successo divenendo un vero e proprio cult. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla serie di sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Undisputed: la trama del film

Protagonista del film è George “Iceman” Chambers, campione del mondo dei pesi massimi di pugilato, la cui carriera viene distrutta a causa del suo arresto con l’accusa di stupro. Arrivato in prigione, egli è ormai un uomo finito e senza più speranze. Venuto però a sapere dell’esistenza di un programma di boxe interno al carcere, George decide immediatamente di iscrivervisi. Campione indiscusso all’interno della prigione è Monroe Hutchen, il quale è imbattuto da dieci anni. Mentre si inimica l’intera comunità carceraria, George decide di prepararsi all’incontro, desideroso di dimostrare di non essere secondo a nessuno.

Undisputed sequel

Undisputed: il cast del film

Per i due protagonisti del film, il regista dichiarò di aver sempre pensato a due attori di colore, in quanto ciò avrebbe conferito maggior credibilità al modo in cui questi vengono trattati nel film. Il ruolo di George Chambers è dunque stato assegnato a Ving Rhames, principalmente noto per essere stato Marsellus Wallace in Pulp Fiction. L’attore aveva passato due anni a mettersi in forma per un altro film biografico incentrato su di una leggenda della boxe, ma quando quel progetto fallì, la sceneggiatura di Undisputed ha attirato la sua attenzione, spingendolo a riprendere il suo allenamento per questo film.

Nel ruolo del campione Monroe Hutchen vi è invece l’attore Wesley Snipes, celebre per aver recitato nella trilogia di Blade. Desideroso di mostrarsi al meglio per il personaggio, Snipes ebbe modo di allenarsi nella boxe con Emanuel Steward, noto per aver addestrato diversi campioni del mondo. Al momento di dove girare il loro incontro, i due attori rifiutarono di farsi sostituire da controfigure e diedero vita ad una coreografia di lotta estremamente realistica, con colpi molto vicini all’essere veri. Nel film compare inoltre l’attore Peter Falk nei panni di Mendy Ripstein, un anziano capo mafia che organizzerà l’incontro tra i due pugili.

Undisputed: la serie di sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Divenuto un buon successo grazie alla sua distribuzione in home-video, il film ebbe poi tre sequel, anche se con regista e cast diversi rispetto all’originale. Questi sono Undisputed II: Last Man Standing, uscito nel 2006, Undisputed III: Redemption, uscito nel 2010, e Undisputed 4 – Il ritorno di Boyka, uscito nel 2016. Nel primo dei sequel vi è sempre il personaggio di George Chambers, anche se ad interpretarlo è un diverso attore. Compare qui anche il personaggio Yuri Boyka, interpretato da Scott Adkins, che diventerà poi il protagonista principale dei successivi due sequel.

È possibile fruire di Undisputed grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema e Rai Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 14 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Via dall’incubo: trama, cast e curiosità sul film con Jennifer Lopez

Nota come una delle celebrità più poliedriche del panorama statunitense, Jennifer Lopez è stata anche protagonista di film di vario genere e di buon successo. Tra questi si annoverano titoli come Le ragazza di Wall Street, Ricomincio da me, Il ragazzo della porta accanto e Shall We Dance?. Prima di tutti questi vi è però stato il thriller Via dall’incubo, diretto nel 2002 da Michael Apted, regista noto per film come La ragazza di Nashville, Occhi nelle tenebre e Le cronache di Narnia – Il viaggio del veliero. Scritto da Nicholas Kazan, il film in questione ha permesso alla Lopez di affermarsi come attrice drammatica e ricca di carisma.

Il film è l’adattamento cinematografico di Black and Blue, un romanzo scritto da Anna Quindlen nel 1998 e divenuto uno dei best seller assoluti del momento. All’interno di questo racconto si sviluppano una serie di temi ancora oggi particolarmente attuali. Il tutto ruota intorno ad una donna succube che decide di riprendere in mano la propria vita rispondendo ai soprusi del marito. Il film si concentra così sugli aspetti peggiori della figura maschile, comunque non generalizzata. Ne nasce un’opera che mira all’emancipazione e anche ancora oggi è in grado di insegnare molto a riguardo.

Forse un po’ dimenticato, si tratta di un titolo che meriterebbe di essere riportato in auge, anche alla luce della recente scomparsa del suo regista. Tra colpi di scena e tanta tensione, non mancherà di attrarre i fan del genere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Via dall’incubo: la trama del film

Protagonista del film è Slim, una giovane cameriera in una tavola calda di Los Angeles. Proprio sul luogo di lavoro, la ragazza incontra un giorno il ricco e affascinante Mitch, dal quale rimane subito stregata. In breve i due intraprendono una relazione che li porta nel giro di breve a sposarsi e a dare alla luce una figlia Gracie. Gli spensierati anni che Slim ha passato insieme al marito vengono però irrimediabilmente macchiati dalla scoperta dei molteplici tradimenti di lui. Nel tentativo di riaffermare la propria dignità, Slim decide di chiedere il divorzio, andando però incontro ad una reazione inaspettata.

Mitch, infatti, si dimostra violento come non mai, arrivando a colpirla e a negarle quanto lei chiede. Dal suo punto di vista, Slim è di sua proprietà. Da quel momento la donna si ritrova a vivere un vero e proprio incubo. Nonostante il suo tentativo di fuga insieme alla figlia, verrà continuamente rintracciata da Mitch, ormai più folle che mai. Slim comprende allora che l’unico modo per uscire da quella situazione non è scappare, ma contrattaccare. Inizia così ad apprendere l’uso delle arti marziali, in attesa di scontrarsi nuovamente con il suo inseguitore.

Via dall'incubo cast

Via dall’incubo: il cast del film

Per il ruolo di Slim era inizialmente stata considerata l’attrice Sandra Bullock. Tuttavia, i produttori finirono con lo scegliere Jennifer Lopez. Il regista si disse piuttosto preoccupato di questa scelta, essendosi imbattuto in voci che descrivevano la cantante e attrice come una diva particolarmente autoritaria. Tali pettegolezzi si rivelarono però infondati nel momento in cui la Lopez si dimostrò completamente disponibile al dialogo e pronta a intraprendere anche azioni complesse per il suo personaggio. L’attrice, inoltre, si impegnò nell’imparare a praticare l’arte del krav maga. Tali allenamenti le permisero di sfoggiare poi una buona preparazione fisica nelle scene che richiedevano scontri fisici.

Nei panni della figlia Gracie vi è l’attrice Tessa Allen, qui al suo debutto cinematografico. Oggi la Allen è nota in particolare per le serie Providence e General Hospital. Billy Campbell, noto anche per i film Le avventure di Rocketeer e Dracula di Bram Stoker, interpreta qui il marito violento Mitch. Juliette Lewis, attrice affermatasi negli anni Novanta per i film Cape Fear e Assassini nati – Natural Born Killers, è invece presente nel ruolo di Ginny, migliore amica di Slim. Dan Futterman è Joe, ex ragazzo di Slim, mentre Fred Ward è il padre della protagonista. L’attrice Janet Carroll compare invece nel ruolo della madre di Mitch.

Via dall’incubo: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Via dall’incubo è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV e Chili. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 14 luglio alle ore 21:25 sul canale Nove.

Fonte: IMDb

Una doppia verità: trama e cast del film con Keanu Reeves

Una doppia verità: trama e cast del film con Keanu Reeves

I cosiddetti legal thriller sono certamente una delle sottocategorie più affascinanti di quel vasto e sfaccettato genere che è il thriller. Numerosi sono i titoli che nel corso degli anni hanno fatto la fortuna di questo, portando le storie di avvocati, processi o questioni legate al mondo giudiziario a ritagliarsi il proprio posto di rilievo nel mercato cinematografico. Titoli come Il rapporto Pelican, Presunto innocente e Il cliente sono solo alcuni dei titoli più famosi. Negli ultimi anni si possono invece annoverare film come Michael Clayton, Il caso di Thomas Crawford e Una doppia verità (qui la recensione).

Diretto nel 2016 da Courtney Hunt, qui alla sua seconda opera dopo l’acclamato Frozen River, il film si configura come un avvincente thriller incentrato sul concetto di verità e su quanto questo possa dimostrarsi ambiguo. Scritto da Nicholas Kazan, figlio del celebre regista Elia, Una doppia verità si discosta dai canoni del genere portando avanti una ricerca introspettiva dei suoi personaggi, costruendo parallelamente una vicenda quantomai intricata, che gioca con lo spettatore e le sue aspettative. L’intento conclamato, infatti, era quello di mettere in scena la forte ambiguità tipica degli avvocati difensori.

Pur non essendosi affermato come un buon successo, cadendo parzialmente nell’anonimato, Una doppia verità ha il merito di affrontare in modo interessante tale concetto, dimostrando quante interpretazioni e versioni di questa possano davvero esistere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Una doppia verità: la trama del film

Protagonista del film è l’avvocato difensore Richard Ramsey, il quale è da sempre convinto che la verità possa essere modellata a proprio piacimento nell’aula del tribunale. A metterlo fortemente in crisi a riguardo, però, si presenta il caso del giovane Mike Lassiter. Il ragazzo è stato sorpreso sulla scena del crimine, vicino al corpo senza vita di suo padre e per di più con un coltello insanguinato in mano. Davanti a queste prove schiaccianti, il giovane viene accusato di omicidio volontario e non sembra poterci essere altra versione rispetto a questa verità. Lassiter, tuttavia, è convinto di poterlo far scagionare.

Il caso si fa però più complesso del previsto quando Mike decide di chiudersi in un silenzio impenetrabile, negando ogni possibilità di collaborazione. Ciò costringe Richard a ricercare da sé prove a sufficienza per dimostrare l’innocenza del ragazzo, ammesso che egli possa esserlo davvero. Mentre nuovi elementi emergono a complicare la situazione e a indebolire la difesa già traballante di Richard, l’avvocato deve fare i conti con i metodi della nuova collega Janelle e la reticenza della madre di Mike, Loretta. Più si addentra nella storia della famiglia Lassiter, però più una serie di segreti indicibili verranno alla luce, facendo prendere alla vicenda una piega inaspettata.

Una doppia verità cast

Una doppia verità: il cast del film

Ad interpretare il ruolo del protagonista, l’avvocato Richard Ramsey, era originariamente stato contattato l’attore Daniel Craig. Questi, tuttavia, rinunciò al ruolo pochi giorni prima dell’inizio delle riprese, costringendo i produttori a trovare un sostituto. Ad ottenere il ruolo è così stato l’attore Keanu Reeves, celebre per serie di film action come Matrix e John Wick. Egli si è trovato qui ad interpretare nuovamente il ruolo di un avvocato, avendo già ricoperto una simile parte nel noto film del 1997 L’avvocato del diavolo. L’esperienza sviluppata per quel film, gli è così stata utile anche in questo caso, rendendolo credibile nella costruzione del personaggio.

Nel ruolo di Mike Lassiter, il giovane accusato dell’omicidio del padre, vi è l’attore Gabriel Basso, visto anche in Ithaca e il recente Elegia americana. Nei panni di suo padre, Boone, vi è l’attore Jim Belushi, celebre per la serie comedy La vita secondo Jim. La madre di Mike, Loretta, è invece interpretata dalla due volte premio Oscar Renée Zellweger. Per lei questo è stato il primo ruolo cinematografico dopo una pausa di sei anni. Nello stesso anno ha poi recitato anche in Bridget Jone’s Baby. Infine, nei panni dell’avvocatessa Janelle, vi è l’attrice Gugu Mbatha-Raw, celebre per l’episodio San Junipero di Black Mirror e per essere la giudice Ravonna nella serie dell’MCU Loki.

Una doppia verità: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Una doppia verità è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play e Apple iTunes. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 14 luglio alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

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