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I 10 migliori film fantasy con classificazione PG, secondo Ranker

Dai classici del fantasy come La storia Fantastica e Guerre stellari a produzioni più recenti come Dragon Trainer e il franchise di Harry Potter, questo genere cinematografico è ricco di film meravigliosi da gustarsi in famiglia.

Anche se la classificazione PG rischia a volte di limitare la narrazione e il senso di un film, molti di questi riescono comunque a conservarne le emozioni più autentiche e un umorismo arguto e intelligente, che rende la visione piacevole sia per gli adulti che per i più giovani. I cinefili di Ranker hanno dunque deciso quali film fantasy con classificazione PG meritano di essere considerati dei classici imperdibili: ecco i risultati.

Una notte al museo (2006)

Una Notte al Museo 2 film fantasyLa componente fantasy si amalgama ottimamente con quella comica in questo film del 2006 che vede Ben Stiller nei panni di una nuova e sfortunata guardia di sicurezza del Museo di Storia Naturale. Si scopre, come da copione, che i reperti del museo hanno l’abitudine di prendere vita dopo il tramonto, il che comporta non poche difficoltà per questo buffo personaggio.

Con la partecipazione di Owen Wilson, Robin Williams e una serie di figure storiche, Una Notte al museo è un’affascinante avventura fantasy: non tutte le sequenze sono perfettamente calibrate, ma il film è comunque realizzato con un perfetto senso dell’umorismo e leggerezza tale da garantire una visione molto piacevole.

Dragon Trainer (2010)

Dragon Trainer - Il mondo nascosto film fantasy

Sin dalla sua uscita nel 2010, il franchise di Dragon Trainer, basato sull’omonima amata serie di libri per bambini, è stato uno dei maggiori successi della Dreamworks ed è facile capire perché.

Con un’eccellente animazione in 3D e un cast vocale stellare che comprende Jay Baruchel, Gerard Butler e Kristen Wiig, il film era destinato fin da subito a essere un successo. Inoltre, Dragon Trainer presenta alcuni momenti ricchi di emozioni davvero ben realizzati che contribuiscono a rendere il film ancora più memorabile.

Beetlejuice (1988)

Beetlejuice - Spiritello porcello film

Anche quando Tim Burton realizza film adatti a un pubblico più giovane, riesce comunque a trasmettere in toto la sua immaginazione contorta e il suo oscuro senso dell’umorismo come regista. Beetlejuice, la storia di una coppia appena deceduta che chiede l’aiuto dell’iconico Betelgeuse per perseguitare i nuovi abitanti della casa, ne è l’esempio perfetto.

Beetlejuice contiene alcune battute esplicite e diversi momenti horror ma paradossalmente questo contribuisce a rendere la commedia fantasy un film perfetto per i più piccoli. Con il successo dell’adattamento teatrale e un film sequel in lavorazione con parecchio ritardo, è il momento perfetto per rivisitare uno dei classici di Tim Burton.

Hook (1991)

Hook - Capitan Uncino film fantasy

Diretto da un maestro del fantasy per famiglie come Steven Spielberg, Hook vede Dustin Hoffman nei panni del famigerato capitano dei pirati e da Robin Williams in quelli dell’adulto e stanco Peter Pan che deve tornare sull’Isola che non c’è per riscoprire il suo passato. Con la presenza di nomi così importanti e la colonna sonora di John Williams, non sorprende che molti ricordino il film con affetto.

Prima che arrivasse Pirati dei Caraibi, Hook rappresentava il film d’avventura sui pirati che non si prendeva mai troppo sul serio per eccellenza. Ancora oggi uno dei migliori film del genere, Hook, grazie al suo fascino e un messaggio che scalda il cuore, può essere apprezzato da chiunque si sia sentito, almeno una volta nella vita, Peter Pan.

Il Signore degli Anelli (1978)

Da non confondere con l’adattamento di Peter Jackson, classificato PG-13, l’epopea fantasy animata di Ralph Bakshi ha portato in vita il primo dei romanzi di Tolkien nel lontano 1978. Interpretato dal compianto John Hurt nel ruolo di Aragorn e da Anthony Daniels, attore meglio conosciuto per aver interpretato C3PO, nel ruolo di Legolas, il film fu un tentativo carismatico di adattare il lunghissimo romanzo.

Per certi versi, il film è ancora più fedele ai romanzi rispetto alla sua controparte più recente, e si concentra meno sulle parti di azione frenetica, prediligendo un tono e un ritmo adatti a un pubblico di giovani spettatori. L’unico aspetto negativo de Il Signore degli Anelli di Bakshi è che non ha avuto sequel, dunque l’esperienza può sembrare un po’ incompleta rispetto alla trilogia complessiva di Jackson.

Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (2004)

Terzo film della serie di Harry Potter e primo ad essere diretto da Alfonso Cuarón, la cui visione registica leggermente più dark non ha influito sulla classificazione di questo capitolo, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban è uno dei film preferiti dai fan. Con l’introduzione di un assassino in fuga, un nuovo misterioso insegnante e dei terrificanti Dissennatori che infestano Hogwarts, il film contiene alcuni dei momenti davvero più spaventosi del franchise.

Tuttavia, l’affascinante senso di meraviglia che ha caratterizzato i primi due film è parte integrante di ciò che rende il film perfetto per il pubblico più giovane e nostalgico per gli spettatori un po’ più anziani. Inoltre, essendo uno dei film di Harry Potter più accurati dal punto di vista narrativo, c’è un motivo in più per guardarlo anche per i lettori.

Jumanji (1995)

Anche se la serie di film è proseguita nel 2010 in modo del tutto inaspettato, c’è molto da apprezzare del primo film di Jumanji che ha introdotto al pubblico un particolarissimo gioco da tavolo soprannaturale. I personaggi principali sono costretti a collaborare per sconfiggere il pericoloso gioco, e far fronte alle minacce della giungla che li sconvolgono ad ogni angolo.

Un cast di attori di talento e alcuni effetti speciali da film ad alto budget, che non sono invecchiati così male come sarebbe facile supporre, completano il tutto e il film ha abbastanza assi nella manica da risultare sempre divertente. Anche a 25 anni dalla sua uscita, Jumanji ha un fascino che potrebbe persino collocarlo al di sopra delle sue controparti moderne.

Harry Potter e la camera dei segreti (2002)

Harry Potter e la camera dei segreti film

Harry Potter e la camera dei segreti ha fatto un ottimo lavoro nel proseguire con il tono e le tematiche impostate dal primo film, adattando con grande cura la storia del libro in cui, durante il secondo anno di Harry all’istituto magico, la Camera dei Segreti viene aperta, lasciando via libera a un mostro terrificante nella scuola.

Essendo l’ultimo film di Harry Potter diretto da Chris Columbus e l’ultimo con il compianto Richard Harris nel ruolo di Silente, Harry Potter e la Camera dei Segreti conserva un fascino gentile che manca ai successivi film di Harry Potter, pur piacevoli a modo loro.

Star Wars (1977)

Star Wars: Episodio IV - Una nuova speranza

Anche con i sequel, i prequel, i reboot e gli spin-off televisivi, c’è una magia intrinseca a Star Wars: Una nuova speranza, che lo rende ancora oggi l’avventura perfetta per le famiglie. Dal punto di vista narrativo, Star Wars è la semplice storia di un giovane bracciante che sogna l’avventura in una galassia sotto il controllo di un impero malvagio, ma per la storia del cinema è stato molto di più.

Con un successo mondiale e la nascita di star del calibro di Luke Hamill, Carrie Fisher e Harrison Ford, vale la pena guardare l’originale Star Wars, anche se il franchise, con tutte le nuove aggiunte, può risultare difficile da seguire ad oggi. Questo è comunque il momento ideale per rivedere la mistica interpretazione di Obi-Wan Kenobi da parte di Alec Guinness, prima che la nuova serie arrivi su Disney Plus.

La storia fantastica (1987)

La storia fantastica

Anche se ogni anno escono nuove avventure fantasy per famiglie, La storia Fantastica rimane ancora oggi il migliore da guardare. Adattamento dell’omonimo romanzo di William Goldman e sceneggiato dallo stesso, il film mescola i topoi fiabeschi con la commedia e il romanticismo, dando vita a una narrazione incredibilmente piacevole.

Ricco di personaggi iconici che vengono citati frequentemente ancora oggi, la presentazione della storia come se fosse letta da un vecchio a suo nipote non fa che aumentarne l’atmosfera magica. Nonostante il modesto successo ottenuto al momento dell’uscita, il film è oggi considerato a buon diritto un classico del genere fantasy.

Transformers – L’ultimo cavaliere: tutte le curiosità sul film

Transformers – L’ultimo cavaliere: tutte le curiosità sul film

Tra le saghe cinematografiche più acclamate degli ultimi anni vi è senza ombra di dubbio quella di Transformers, basata sugli omonimi giocattoli e serie animate della Hasbro e Takara Tomy degli anni ’80. Con cinque film, questa ha ad oggi superato i 4 miliardi di incasso a livello mondiale. Il primo lungometraggio, uscito nel 2007 ha così dato inizio a questa epica narrazione che vede contrapposta la specie umana ai robotici alieni capaci di trasformarsi e adattarsi ad ogni situazione, i quali non hanno però tutti intenzioni ostili. Dopo che la saga era a suo modo stata riavviata nel 2014 con Transformers – L’era dell’estinzione, nel 2017 è uscito il quinto capitolo: Transformers – L’ultimo cavaliere.

Diretto sempre da Michael Bay, questo nuovo film (qui la recensione), porta avanti quanto introdotto dal precedente. Conclusasi la prima trilogia, i produttori hanno infatti preferito dar vita a nuovi personaggi e nuove vicende. Il cast di umani è dunque totalmente nuovo rispetto ai precedenti film e ognuno dei Transformers è stato ridisegnato con tanto di nuova forma veicolare. Alcuni degli attori dei primi tre film tornano però in questo quinto capitolo, consolidando dunque il legame interno tra i vari titoli della saga. Con ancor più effetti speciali, questo è inoltre il capitolo più costoso tra tutti e cinque.

Si tratta naturalmente di un puro blockbuster d’intrattenimento, con strabilianti scontri, esplosioni e chi più ne ha più ne metta. Per chi è dunque alla ricerca di un film fracassone con robot che si scontrano tra loro, questo è il titolo giusto. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al futuro della saga. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Transformers – L’ultimo cavaliere: la trama del film

Negli ultimi anni gli Autobot, guidati dall’irreprensibile leader Optimus Prime, hanno difeso la terra dalle innumerevoli invasioni aliene di cui è stata teatro. Prima i Decepticon di Megratron, poi gli antichissimi Creatori, una dopo l’altra le truppe nemiche hanno battuto in ritirata, sconfitte da Bumblebee e i suoi giganteschi compagni. Ma da dove arriva il popolo dei Transformers? La leggenda millenaria della loro esistenza, tramandata in segreto per proteggere il pianeta, sta per tornare alla luce a causa di una nuova minaccia che incombe sull’umanità. Andato alla ricerca delle proprie origini, Optimus si imbatterà infatti in Quintessa, una dea che afferma di essere la sua creatrice.

Furiosa con Optimus per il suo essersi alleato con gli umani e aver impoverito quello che è il suo pianeta natale, Cybertron, Quintessa assoggetta al suo volere il Transformers, incaricandolo di ritrovare un antico e potente strumento. Grazie a questo, Cybertron potrà divorare la terra e riacquisire il proprio splendore. Nel frattempo, sul pianeta azzurro l’unica speranza sembra essere rappresentata dall’improbabile alleanza tra il meccanico provetto Cade Yeager, il fidato Bumblebee, un lord inglese e una professoressa di Oxford. Ora più che mai dovranno tutti unirsi per salvare la terra, dando nuova luce ad antiche leggende.

Transformers - L'ultimo cavaliere cast

Transformers – L’ultimo cavaliere: il cast e i Transformers presenti

Come anticipato, il cast del film è composto sia da attori presenti solo nel quarto film, quanto anche da alcuni che avevano invece recitato già nei primi tre. Nel ruolo del protagonista umano Cade Yeager vi è Mark Wahlberg, il quale riprende la parte anche solo per far contenti i suoi figli, grandi fan dei Transformers. Per l’occasione, l’attore si è nuovamente sottoposto ad un allenamento fisico intensivo che lo ha portato a poter eseguire circa il 90% di tutti gli stunt previsti per la sua parte. Accanto a lui sono presenti Anthony Hopkins nei panni di Sir Edmund Burton e Laura Haddock in quelli di Viviane Wembley.

Gli attori Josh Duhamel, John Turturro e Glen Morshower riprendono invece i loro personaggi dei primi tre film, ovvero quelli del colonnello William Lennox, dell’agente Seymour Simmons e del generale Morshower. L’attrice Isabela Moner interpreta Izabella, mentre Stanley Tucci è Mago Merlino. A dar voce ai Transformers, invece, si ritrova ancora una volta Peter Cullen per Optimus Prime, mentre Frank Welker, storico doppiatore di Megatron, interpreta proprio quest’ultimo. Sono poi presenti John Goodman come voce di Hound, Ken Watanabe per Drift ed Erik Aadahl per Bumblebee. Gemma Chan dà invece voce all’antagonista principale, Quintessa.

Transformers – L’ultimo cavaliere: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaminge in TV

Questo quinto capitolo fu particcolarmente deludente da un punto di vista degli incassi e pose un brusco freno alla saga. La Paramount Pictures ha in seguito affermato che al momento non è previsto un nuovo sequel e ha preferito concentrarsi su alcuni spin-off. Il primo di questi, Bumblebee, è uscito nel 2018. Attualmente, per il 2023, è previsto il sequel di Bumblebee, il cui titolo ufficiale sembra essere Transformers: Rise of the Beast, basato dunque sulla storyline nota come Beast Wars. Nel febbraio del 2022 è stato poi annunciato che, qualora il film ottennesse buoni risultati economici, sarà il primo di una nuova trilogia.

In attesa di questi sequel, è possibile fruire di Transformers – L’ultimo cavaliere grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Netflix, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 26 maggio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Mickey occhi blu: trama e cast del film con Hugh Grant

Mickey occhi blu: trama e cast del film con Hugh Grant

Negli anni Novanta l’attore Hugh Grant si afferma come uno dei principali interpreti della commedia sentimentale con film come Quattro matrimoni e un funerale, Imprevisti d’amore e Notting Hill. Tra questi suoi film, uno dei meno noti è Mickey occhi blu. Diretto nel 1999 da Kelly Makin, il film è oggi principalmente ricordato per i numerosi collegamenti con I Soprano. Molti sono infatti gli attori di questo lungometraggio che avrebbero poi recitato nell’acclamata serie televisiva, e la stessa trama ruota in entrambi i casi intorno all’attività mafiosa. Oltre a ciò, però, Mickey occhi blu è un brillante commedia tutta da riscoprire.

All’epoca della sua uscita, il film non ottenne un particolare successo, riscontrando tiepide recensioni e modesti incassi. Eppure, le paradossali situazioni comiche in cui il protagonista non fa altro che cacciarsi sono ancora oggi fonte di buon umorismo. Lo stesso Mickey del titolo diventa a suo modo una parodia di certi veri mafiosi statunitensi. In particolare, fonte di ispirazione è stato tra gli altri Vincent Alo, gangster noto come “Jimmy Blue Eyes”, e proprio dal suo soprannome nasce lo spunto per il film. Con il tempo, la popolarità del film è poi cresciuta, fino ad ottenere anche un remake di Bollywood dal titolo Welcome.

Per gli appassionati di commedie particolarmente movimentate, o anche solamente di Hugh Grant, Mickey occhi blu è un film tutto da riscoprire, che pur al netto dei suoi difetti riesce a regalare del buon intrattenimento. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Mickey occhi blu: la trama del film

Protagonista del film è Michael Felgate, inglese trasferitosi a New York per lavorare come manager della galleria d’arte Cromwell’s. Ora che la sua vita sembra aver trovato una stabilità lavorativa, egli decide di chiedere alla sua fidanzata Gina Vitale di sposarlo. Con sua sorpresa, però, la ragazza lo rifiuta non senza dispiacersene. Dovendo spiegare il perché della sua contrarietà al loro matrimonio, Gina racconta a Michael di come tutta la sua famiglia sia composta da noti gangster, affiliati al mondo della mafia locale. La ragazza, dunque, teme che il fidanzato possa essere coinvolto nei loro loschi affari.

Michael, però, la tranquillizza assicurandole di saper distinguere la legalità dall’illegalità, e che pertanto non potrà accadergli di essere coinvolto in attività controverse. Con questa promessa, Gina acconsente a sposarlo. Durante la festa per il loro fidanzamento, tuttavia, Michael conosce la famiglia di lei, e nel giro di breve si ritrova ad infrangere suo malgrado quanto promesso. Iniziando con il fare un favore, egli si ritrova intrappolato in un giro di illeciti sempre crescenti. Nel momento in cui anche l’FBI inizierà ad interessarsi alle strane attività di Michael, egli dovrà riuscire da questa situazione senza pagarne le conseguenze.

Mickey occhi blu cast

Mickey occhi blu: il cast del film

Come anticipato, ad interpretare il ruolo di Michael Felgate vi è l’attore Hugh Grant, il quale si preparò a ruolo studiando approfonditamente la figura del gangster del cinema. Per sua fortuna, ha potuto vantare la presenza sul set dell’attore James Caan, noto per essere stato Santino Corleone nel film Il padrino, notoriamente ambientato nel mondo mafioso. In Mickey occhi blu Caan è così tornato a recitare nel ruolo di un criminale, in questo caso come Frank Vitale, zio di Gina. Sul set, l’attore ha poi non solo dato consigli a Grant, ma gli ha anche affibbiato il soprannome di Whippy, derivato dagli Whippet, una razza di cani inglesi noto per il loro tremare molto.

Nel ruolo di Gina Vitale, la fidanzata di Michael, vi è invece l’attrice Jeanne Tripplehorn, anche nota per i film Basic Instinct e Sliding Doors. Sono poi presenti gli attori Burt Young nel ruolo di Vito Graziosi e James Fox in quelli di Philip Cromwell. Joe Viterelli è Vinnie D’Agostino, mentre Gerry Becker è l’agente FBI Bob Connell. Altri attori presenti sono ancora Maddie Corman nel ruolo di Caro e Tony Darrow nei panni di Angelo. Tony Sirico, noto in I Soprano per il ruolo di Paulie Gualtieri, è qui il braccio destro di Risolli, quest’ultimo interpretato da Joseph Rigano. Vincent Pastore, che ne I Soprano è celebre per il ruolo di Sal Bonpensiero, in questo film interpreta invece Al, della famiglia Risolli.

Mickey occhi blu: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Mickey occhi blu è infatti disponibile nei cataloghi di Tim Vision e Mediaset Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 26 maggio alle ore 21:10 sul canale TwentySeven.

Fonte: IMDb

Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One, le rivelazioni su trama e stunts

Il primo trailer di Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One, alias Mission: Impossible 7, rivela nuovi dettagli sulla trama del film, spettacolari acrobazie e stunts, personaggi familiari e tanto grandissimo spionaggio. Il film vede ancora una volta protagonisti Tom Cruise nel ruolo di Ethan Hunt, Ving Rhames in quello di Luther Stickell, Simon Pegg in quello di Benji Dunn, Rebecca Ferguson come Ilsa Faust e Vanessa Kirby nei panni di Vedova Bianca.

Tra i nuovi membri del cast figurano poi Hayley Atwell nel ruolo di Grace, Shea Whigham in quello di Jasper Briggs, e personaggi non ancora noti interpretati da Pom Klementieff, Esai Morales, Rob Delaney, Cary Elwes, Indira Varma, Mark Gatiss, Charles Parnell, Greg Tarzan Davis e Frederick Schmidt. Ritorna nel franchise anche Henry Czerny nel ruolo di Eugene Kittridge, apparso per l’ultima volta nel primo Mission: Impossible, uscito nel 1996.

Scritto e diretto da Christopher McQuarrie, Mission: Impossible 7 è la prima parte di una storia ben più lunga che continuerà in Mission: Impossible 8, le cui riprese sono attualmente in corso e la cui uscita è prevista per il 2024.

Inizialmente previste per il luglio 2021 e l’agosto 2022, la pandemia ha fatto slittare l’uscita di entrambe le parti di due anni. Finalmente, sono state diffuse immagini e riprese del prossimo capitolo del franchise e, come abbiamo potuto appurare dal trailer, ci sarà tanto da scoprire.

Ethan Hunt e Kittridge di nuovo faccia a faccia

La prima volta che l’Hunt di Cruise e il Kittridge di Czerny si sono trovati faccia a faccia è stato in Mission: Impossible, in cui Kittridge sospettava che Hunt fosse una talpa all’interno dell’IMF. Ora Czerny è tornato nel ruolo e il trailer mostra i due personaggi di nuovo faccia a faccia, con Kittridge che dice a Hunt che deve “scegliere da che parte stare“.

Pensiamo quindi che ci sia stato mostrato un frammento di una sequenza conflittuale, per un ritorno in grande stile che ricordo il loro ultimo incontro sullo schermo. Hunt appare sia arrabbiato che sospettoso nei confronti di Kittridge, e sembra che gli venga data la possibilità di scegliere tra la lotta contro il governo e la lotta per i suoi ideali, una situazione che Hunt ha affrontato in ogni capitolo del franchise di Mission: Impossible.

Ethan Hunt e Ilsa innamorati – Dead Reckoning ci mostrerà dei flashback?

Dopo la sua prima apparizione in Mission: Impossible – Rogue Nation del 2015, l’Ilsa di Rebecca Ferguson è diventata una vera e propria protagonista del franchise, spesso indicata come un potenziale interesse amoroso per Hunt e al tempo stesso come una spia al suo stesso livello di ignegno e bravura. Spia britannica che ha lavorato come doppiogiochista e assassina, Ilsa è formidabile e pericolosa, ma è proprio questa combinazione che affascina Hunt.

Dal trailer vediamo Hunt e Ilsa che si abbracciano calorosamente, come è naturale che sia dopo la fine di Mission: Impossible – Fallout, in cui si era aperta per la coppia la possibilità di una relazione. Tuttavia, Ilsa ci viene mostrata anche con i capelli biondi e una benda sull’occhio e sembra esserci addirittura un confronto fisico tra i due. La trama del film potrebbe dunque includere flashback e salti temporali, oltre a qualche potenziale doppio gioco lungo la strada.

Rivelato il ruolo del villain di Pom Klementieff – Per chi potrebbe lavorare?

Mission Impossible 7 trailer
Fonte: https://screenrant.com/

Finora non era chiaro quale sarebbe stato il ruolo della Klementieff in Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One, ma dal trailer è evidente che interpreterà un villain, molto probabilmente un’assassina. Sebbene il suo personaggio rimanga al momento senza nome, la vediamo inseguire Hunt e Atwell per le vie di Roma a bordo di un Humvee e combattere Hunt corpo a corpo in un recinto sotterraneo.

La si vede anche combattere contro diversi assalitori su un treno, oltre a correrci sopra e saltare tra i vagoni. Non è stato fornito molto contesto in termini di chi potrebbe lavorare per lei, ma Morales è indicato come il cattivo principale del film ed è probabile che Klementieff sia quindi al suo servizio, a meno che non ci sia un altro nemico che deve ancora essere rivelato, cosa del tutto possibile in questo franchise. In definitiva, Klementieff sembra essere una forza implacabile e pericolosa con cui fare i conti.

Ethan Hunt a cavallo nel deserto – Cosa sta cercando?

Fonte: https://screenrant.com/

Il franchise di Mission: Impossible ha utilizzato ogni sorta di veicoli e stunts nel corso dei film ma, incredibile ma vero, finora non ha ancora escogitato niente con i cavalli. Quello che sembra essere un gruppo di agenti altamente addestrati che si dirigono a cavallo verso una specie di accampamento durante una tempesta di sabbia rivela che anche Cruise forma parte di questo gruppo. Si vede anche Ilsa con i capelli biondi e una benda sull’occhio, che sembra sparare al gruppo da una posizione segreta all’interno dell’accampamento.

La squadra vi si infiltra e si vede Hunt affrontare Ilsa, che porta al collo una chiave a forma di croce. Proprio questo oggetto sembra essere un elemento importante di Dead Reckoning, poiché ricompare nel trailer in più momenti e luoghi diversi. A primo acchito, questa sequenza fa pensare a un flashback o a un salto temporale, poiché contraddice il rapporto d’amore che si era già stabilizzato tra Ilsa e Hunt, e la donna ha inoltre un aspetto molto diverso dalla sua solita capigliatura bruna. In ogni caso, sembra che abbia ciò che Hunt sta cercando, ovvero la chiave a forma di croce che porta al collo.

Il nuovo look di Isla – Farà il doppio gioco con l’IMF?

Fonte: https://screenrant.com/

Il doppio aspetto della Ferguson nei panni di Ilsa nel trailer suggerisce, in ultima analisi, che la donna non si limita ad aiutare Hunt e l’IMF in una missione qualunque. Come di solito accade, Ilsa tende a farsi coinvolgere da entrambe le parti, il che finisce sempre per creare delle spaccature, e Dead Reckoning sembra mantenere coerente questa caratteristica del personaggio. I capelli biondi e la benda sull’occhio di Isla suggeriscono che sta cercando di nascondere il suo aspetto, e il fatto che Hunt sembra inseguirla nel deserto significa che ha qualcosa che vale la pena nascondere (probabilmente la chiave a forma di croce).

Al contrario, Isla viene vista con i capelli scuri mentre lavora con l’IMF in varie altre sequenze del trailer, e alla fine sfodera una spada mentre combatte contro un Morales armato di coltello a Venezia. Poiché Ilsa è stata sviluppata come un personaggio chiave del franchise (e per di più conflittuale), sembra plausibile che possa essere uccisa nel tentativo di spingere Hunt a cercare vendetta.

Il cattivo senza nome di Esai Morales ama i coltelli: ucciderà un agente dell’IMF?

Mission: Impossible 7
Fonte: https://screenrant.com/

Nel trailer di Mission: Impossible 7 ci viene dato un primo sguardo al cattivo senza nome di Esai Morales, che sembra abbia un debole per i coltelli. L’attore non pronuncia alcuna parola, né gli viene dato un nome o una motivazione, ma il suo aspetto è minaccioso e letale e sembra essere un individuo molto determinato.

A un certo punto, lo si vede esibire un coltello per affrontare Ilsa, armata di spada. Più tardi, lo vediamo invece in borghese a bordo di un treno, poi in cima ad esso mentre combatte contro Hunt, coltello alla mano. Vale la pena notare che Ilsa non appare in nessuna delle riprese del treno, il che suggerisce che a quel punto potrebbe essere ferita o morta.

La Grace di Hayley Atwell e Ethan Huntin in fuga tra le strade di Roma

Mission: Impossible 7

Il misterioso personaggio della Atwell, Grace, definito da McQuarrieuna forza distruttiva della natura“, sembra essere alleato di Hunt almeno per parte del film, ma non è chiaro per chi lavori o da che parte stia. In ogni caso, sia Grace che Hunt sono alleati in un inseguimento a Roma, dove il personaggio di Klementieff li insegue a bordo di un Humvee.

Hunt viene visto usare il suo “trucco magico” (un cenno al primo film) per mostrare a Grace di essere in possesso della chiave a forma di croce, oggetto che probabilmente li mette nei guai, dando il via alla sequenza di inseguimento. Qualsiasi cosa nasconda questa chiave a forma di croce, sembra che tutti in Mission: Impossible 7 la vogliano e che valga la pena distruggere Roma per ottenerla.

Mission: Impossibile torna sott’acqua

Mission: Impossible 7

È già stato riportato che il franchise presenterà non una ma ben due sequenze sottomarine sia per Mission: Impossible 7 che per Mission: Impossible 8, rispettivamente. Il nuovo trailer ci dà un primo assaggio di queste sequenze, che includono un’esplosione subacquea vicino a un sottomarino e un confronto fisico con un uomo che indossa una tuta subacquea. È probabile che si tratti di Hunt, ma dato che il personaggio è completamente coperto dalla tuta, potrebbe trattarsi di chiunque.

La sequenza delle bombe a gas – Chi le innesca e chi aiuta Kittridge?

Fonte: https://screenrant.com/

A un certo punto del trailer di Mission: Impossible 7, un uomo anziano che indossa una strana maschera antigas viene visto all’interno di quella che sembra essere una sala riunioni in stile governativo con Kittridge e altri funzionari. Con in mano due piccole bombe a gas, l’uomo le lancia in aria e le fa esplodere, mettendo apparentemente fuori combattimento tutti i presenti. Tuttavia, lo stesso uomo anziano viene visto consegnare a Kittridge una scatola all’inizio del trailer e un’attenta analisi rivela che Kittridge indossa una maschera simile quando le bombe esplodono, rendendolo immune al loro effetto.

Il trailer mostra anche Kittridge e Hunt seduti nella stessa stanza a parlare, il che suggerisce che l’uomo più anziano è probabilmente Hunt sotto mentite spoglie e che il motivo per cui dà la maschera a Kittridge è semplice: ha bisogno di parlargli da solo e non può farlo in nessun altro modo. Ciò dimostra anche che Hunt è ancora una volta ai ferri corti con la sua agenzia, soprattutto perché Kittridge insinua che potrebbe essere dalla parte sbagliata.

La sequenza di lotta sul treno – Tutti a bordo per la sequenza finale del film

Fonte: https://screenrant.com/

L’ultima volta che il franchise di Mission: Impossible è salito a bordo di un treno è stata nel 1996, anno del suo debutto, e Mission: Impossible 7 vuole in qualche modo riconnettersi a quell’immaginario. Nel corso del trailer si vedono diversi personaggi a bordo di un treno, tra cui Hunt, Grace, la Vedova Bianca e i cattivi di Morales e Klementieff, il che suggerisce che sarà il palcoscenico del grande finale del film. Possiamo notare i personaggi di Cruise e Morales combattere in cima al treno e Grace penzolare dal retro di un vagone.

In un’altra clip, si vede una locomotiva del treno che si allontana dalla fine dei binari, il che rappresenta probabilmente un momento critico in Mission: Impossible 7. Cruise, inoltre, indossa una tuta nera per tutta la sequenza del treno, che si ricollega a un’altro grande stunt del film, forse il più inaspettato e temerario, che prevede un salto mortale  da una montagna con la moto.

Ethan Hunt si lancia da una montagna – Il più grande stunt di sempre del franchise?

Fonte: https://screenrant.com/

Nel nuovo trailer di Mission: Impossible 7, Cruise viene visto indossare una tuta nera in sella a una moto sulle Alpi prima di lanciarsi da una montagna con il paracadute. Secondo quanto riferito, questa acrobazia ha richiesto un’immensa preparazione ed è stata la prima sequenza girata per il sequel di Mission: Impossible, dato il pericolo che rappresentava. Si tratta dello stunt clou del film, simile alle acrobazie dei film precedenti in cui Cruise ha fatto veramente di tutto, dalla scalata del Burj Khalifa al farsi legare alla parte estrna di un aereo in fase di decollo.

Cip e Ciop: Agenti Speciali, tutti i camei dei personaggi Disney e dei cartoni animati

Cip e Ciop sono tornati in grande stile sui nostri schermi con il film Cip e Ciop: Agenti Speciali, a cui si sono uniti tanti volti noti di vecchi e nuovi cartoni animati. In un mix di live-action e animazione dalle tinte ironiche, gli ospiti speciali non sono mancati, incorniciando l’ultima intricatissima indagine del duo di scoiattolini.

La mucca Clarabelle e Horace Horsecollar

La mucca Clarabella, una delle amiche più intime di Minnie, fa un cameo come insegnante di Cip e Ciop nella sequenza di apertura del film, che racconta il primo incontro tra i due. Il personaggio di Clarabella è stato introdotto per la prima volta nel 1927 ed è apparso in numerosi progetti Disney da allora. Pochi attimi dopo, il fidanzato abituale di Clarabella, Orazio, viene mostrato in un film in bianco e nero che i due scoiattoli stanno guardando.

Blaster

Blaster, un Autobot della serie di cartoni animati degli anni ’80 The Transformers (e del controverso Transformers: Il film), appare tra il pubblico quando Cip e Ciop si esibiscono nel loro caratteristico sketch comico al talent show della scuola. Il Transformer Blaster riesce a farsi notare anche in questo folle mix di reale e animato grazie alla sua enorme statura. Tuttavia, nonostante il suo atteggiamento intimidatorio, sorride e applaude insieme al resto del corpo studentesco all’esibizione di Cip e Ciop.

MC Skat Kat, i tre porcellini e Roger Rabbit

Dopo che il cast originale dei Rescue Rangers ha terminato la nuova stagione, è naturale che si organizzi una grande festa per festeggiare. A questo evento, il DJ è MC Skat Cat, famoso per aver recitato nel video musicale di “Opposites Attract” di Paula Abdul. Sulla pista da ballo, i Tre PorcelliniTimmy, Tommy e Jimmy – ballano al ritmo di musica e Roger Rabbit sembra eseguire i passi che portano il suo nome, dettaglio particolarmente degno di nota considerando che Chi ha incastrato Roger Rabbit ha proprio ispirato il film Cip e Ciop: Agenti Speciali.

I camei al Fan-Con

Dare vita su schermo a un evento come il Fan-Con significa poter includere facilmente camei di personaggi provenienti da diversi media. Innanzitutto, Baloo appare, non nella sua forma animata 2-D ma nella sua incarnazione CGI dal live-action Il libro della giungla, cantando il suo famigliare motivetto, mentre Trusty di Lily e il Vagabondo suona il sassofono. Lumiere de La bella e la bestia è seduto proprio accanto a Ciop, mentre Tigra della Marvel gli è di fronte.

Più tardi, quando i personaggi si imbucano alla convention, Sweet Pete si trova di fronte al Bimbo Sperduto Cubby di Peter Pan, e Cip e Ciop vengono travolti da un’ondata di My Little Pony. Ma non è finita qui perché Skeletor e He-Man, a quanto pare, mettono da parte le loro divergenze per condividere uno stand e compare anche un Voltron gigante. Infine, l’ultimo dei camei degni di nota al Fan-Con è quello di Paul Rudd che fa una battuta su Ant-Man, affermando che l’eroe si chiamava originariamente “Zia-Man” e che il suo potere era semplicemente quello di avere successo con le zie.

Il “brutto” Sonic

Uno dei camei più inaspettati del film Cip e Ciop: Agenti Speciali è quello di Ugly Sonic, prima versione di Sonic che è stata oggetto di numerose critiche e meme in risposta al trailer originale di Sonic the Hedgehog. Il design originale di Sonic presentava infatti una dentatura particolarmente pronunciata, che ha scatenato l’indignazione dei fan. Alla fine il design è stato modificato per la versione finale dei film Sonic e, nella narrazione di Cip e Ciop, il “brutto” Sonic è stato abbandonato da chiunque. Dopo essere diventato uno zimbello di internet, ora partecipa alle convention, si fa chiamare Ugly Sonic e, sicuramente, il suo è uno dei camei più geniali di Cip e Ciop: Agenti Speciali.

La piccola casa

Un piccolo cameo della Casetta compare quando Cip torna a casa dal suo lavoro di assicuratore e la saluta come “Mrs. House”. Little House è un cortometraggio Disney del 1952 basato sull’omonimo libro per bambini, che tratta di una Casetta che soffre molto sentendosi sola di notte, e si chiede se ci sono altre case con cui può parlare, il che rende l’interazione di Cip con lei ancora più genuina.

Flounder

Flounder, il migliore amico di Ariel de La Sirenetta, è purtroppo uno dei tanti personaggi amati che sono stati rapiti e contrabbandati da Sweet Pete. Fortemente in debito con il controverso cattivo di Cip e Ciop: Agenti Speciali, Flounder cerca disperatamente di contrattare con i suoi scagnozzi, offrendo loro addirittura la forchetta con cui Ariel si pettina i capelli. Nella versione in lingua originale, vi si riferisce persino con la battuta di Ariel, “Isn’t it neat?“, ripresa dalla canzone “Part of Your World“, ma senza successo.

Wynnchel e Duncan

Un cameo perfettamente inserito e sottovalutato è quello di Wynnchel e Duncan, gli agenti della polizia delle ciambelle di Ralph Spaccatutto. Compaiono in scena per indagare sulla scomparsa di Monterey Jack, arrivando direttamente da Sugar Dale per risolvere il caso. Inizialmente impiegati come scagnozzi dal malvagio King Candy/Turbo, sembra che alla fine siano passati dalla parte giusta della legge.

Capitan Putty

Non si tratta di un cameo esplicito, ma l’agente di polizia doppiogiochista Capitan Putty è basato sul classico personaggio di Gumby, protagonista di programmi per bambini e di un lungometraggio, caratterizzato dalla personalità integerrima. Questo rende la caratterizzazione del Capitano Putty in Cip e Ciop ancora più geniale, in quanto stravolge un personaggio familiare in un cattivo dal sangue freddo.

Cars

Alcuni camei che non passano inosservati provengono dalla serie di film Cars della Pixar. Mentre Cip e Ciop sono alla ricerca di indizi sul loro caso, un camion e un’auto con il caratteristico parabrezza animato di Cars appaiono sulla strada accanto a loro. L’aspetto sorprendente, però, è che il resto di ogni veicolo in stile Cars è in live-action, mentre solo il parabrezza è animato, il che dà vita a un nuovo tipo di auto mai visto prima nell’universo Pixar.

I personaggi di Main Street

Main Street, un riferimento all’iconica terra dei parchi a tema Disney, nasconderebbe un oscuro mondo sotterraneo sotto la sua dolce superficie in Cip e Cio: Agenti Speciali. Tra i suoi abitanti, possiamo notare Linda Flynn-Fletcher, madre di Phineas e Ferb, il Colonnello della Carica dei 101 che soffia bolle di sapone e il produttore di formaggio Bjornson, che sembra una parodia del famoso cuoco svedese dei numerosi film e spettacoli televisivi dei Muppet. Un personaggio molto oscuro è invece Mr. Natural, il barbiere a cui Ciop avrebbe venduto la sua pelliccia di scoiattolo. Creato dal fumettista Robert Crumb, il personaggio è stato un simbolo della controcultura degli anni Sessanta e da allora è stato utilizzato per vari prodotti di merchandising.

Peter Pan

Chiamato ironicamente Sweet Pete nel film, Peter Pan si trasforma qui dal ragazzo che non cresce mai in un cattivo di mezza età. La sua storia sembra essere modellata in modo controverso su Bobby Driscoll, la voce originale di Peter Pan, la cui vita si è conclusa in tragedia. Sebbene Cip e Ciop: Agenti Speciali possa aver incluso Peter come cattivo per sovvertire abilmente la sua iconografia di personaggio classico della Disney, la svolta malvagia è modellata sulla sofferenza della vita reale di chi gli ha dato voce.

Randy Marsh

Vedere un personaggio di South Park in un film Disney è a dir poco sconcertante. Randy, il padre di Stan, fa un breve cameo nella sauna del bagno, apparentemente godendosi un po’ di relax. L’idea di un personaggio di South Park che condivide lo stesso schermo con l’innocente duo di scoiattoli sembra davvero assurda a primo acchito, ma funziona incredibilmente bene in termini di fattore sorpresa.

Zio Paperone

In modo fugace, Zio Paperone fa un cameo allo stabilimento balneare. Nel vero stile di Scrooge, il papero antropomorfo si sta facendo il bagno in una vasca di monete d’oro, tenendo fede al suo titolo di “papero più ricco del mondo”. Il personaggio è doppiato nuovamente da David Tennant, il famoso Decimo Dottore, che ha doppiato Paperone anche nel reboot di DuckTales.

I personaggi di Seth Rogen

Seth Rogen è il protagonista assoluto del film, nel ruolo di Bob il vichingo guerriero, un nano dall’aspetto sorprendente in stile Uncanny Valley. Tuttavia, anche le altre sue famose controparti dei cartoni animati fanno splendide apparizioni. Quando Bob cade a terra al Fan-Con, sopra di lui ci sono Pumba, B.O.B e Mantis, rispettivamente da Il Re Leone, Mostri contro Alieni e Kung Fu Panda. In un film in cui possono confluire una marea di personaggi animati diversi, il repertorio da doppiatore di Seth Rogen è un’ottima aggiunta.

Il detective Florez

Il detective Florez della serie Netflix Big Mouth fa una breve apparizione nella stazione di polizia. Questo perché il comico John Mulaney, che presta la voce a Cip nel film, è anche la voce di Florez di Big Mouth. In una scena precedente, sempre nella stazione di polizia, si vede sullo sfondo l’icona della PSA, McGruff il cane del crimine.

Pietro gamba di legno

Il famoso antagonista Disney Pietro Gambadilegno ha il suo cameo in Cip e Ciop: Agenti Speciali, essendo ovviamente l’unico personaggio toon che appare volontariamente nei bootleg di Sweet Pete e la cui grafica non viene quindi alterata. In qualità del più vecchio personaggio Disney in assoluto, apparso per la prima volta nel 1925, è stato più che giusto garantirgli un’apparizione. Viene mostrato in una versione bootleg di Aladdin, vestito come il personaggio principale e a cavallo di un tappeto magico e, mentre  Cip e Ciop si schiantano contro il set, vediamo uno striscione cadere a terra, con su scritto “Benvenuto, Principe Jhali!“, norme storpiato di Alì, il principe che Aladdin finge di essere.

I personaggi dei film Bootleg

Cip e Ciop continuano ad attraversare altri set di film bootleg, incontrando Pooj (un gioco di parole con l’orso Pooh di Winnie The Pooh) e versioni alternative dei Simpson. Quando il duo riesce poi a risolvere il caso, un’intera schiera di personaggi bootleg mascherati viene liberata dalle casse di spedizione. Tra i personaggi che fuggono dal porto ci sono: Phineas, Gus-Gus, Bambi/Pegasus, lo Stregatto/Tigro, il Grillo Parlante, Woody Woodpecker, Zazu, Abu/Diddy Kong, Fred Flintstone, Patrick Star, Dipper Pines, un orso Care Bear/Boo-Boo, la Principessa Tiana in versione rana e un Toby la Tartaruga davvero buffo.

Zummi Gummi

Il vecchio e saggio Zummi Gummi della serie animata classica Disney Adventures of the Gummi Bears (I Gummi) fa la sua comparsa seduto su una panchina mentre beve tranquillamente un caffè e consulta un dispositivo che assomiglia moltissimo a un iPhone. Il mago del Gummi Glen ha apparentemente abbandonato i suoi incantesimi per una nuova mania mistica: la tecnologia del XXI secolo.

Darkwing Duck

Ultimo, ma certamente non meno importante, è il cameo più nostalgico per molti spettatori. Durante i titoli di coda di Cip e Ciop: Agenti Speciali, una Easter Egg di Darkwing Duck mostra un’altra colonna portante della programmazione televisiva pomeridiana Disney di una volta: l’alter-ego supereroistico del papero Drake Mallard. Dato che, secondo quanto riferito, un reboot di Darkwing Duck è in cantiere per Disney+, il suo mantra “Vogliamo Darkwing!” potrebbe presto divenire realtà.

Mucho Más: il documentario Prime Video su Gianluca Vacchi

Mucho Más: il documentario Prime Video su Gianluca Vacchi

Gianluca Vacchi è una figura mitica dei nostri tempi: azionista, imprenditore, influencer e dj. L’uomo si racconta nel documentario Prime Video Mucho Más, un percorso tra i ricordi e le molteplici personalità di un cinquantenne tutt’altro che ordinario.

Chi è Gianluca Vacchi?

Il protagonista del documentario Mucho Más è Gianluca Vacchi. Nato a Bolonga il 5 agosto 1967, Gianluca è figlio dell’imprenditore Marco Vacchi. Dal padre, ha ricevuto l’azienda IMA, ma anche un’educazione decisamente severa. Fino a ventinove anni, Gianluca segue le orme paterne da industriale: si laurea di Economia e Commercio e si occupa dell’impresa di famiglia.

Ad un certo punto della sua vita però, Vacchi decide di distaccarsi dall’IMA e di trasformare la sua vita: si lancia in borsa e, grazie alla gestione delle azioni di nomi importanti, riesce ad ottenere grandi guadagni. Con un patrimonio che lievita sempre di più, Gianluca può dedicare molto più tempo al lato giocoso di sé: si lancia sui social e diventa virale. Come se non bastasse, a quasi cinquant’anni decide di voler diventare un dj e ci riesce. E ancora: trova l’amore, si sposa e diventa padre. Tra affari, divertimento e famiglia, Gianluca rivela quella che per lui è la formula magica per godersi la vita.

Un imprenditore, ma Mucho Más!

Gianluca Vacchi si racconta dall’inizio alla fine di Mucho Más e fa ciò attraverso il suo linguaggio abituale. Filmati realizzati per i social – e inseriti in formato smartphone – si alternano alle narrazioni di Gianluca e delle persone a lui care: la madre, la moglie Sharon Fonseca. Tutto viene riportato con pathos ed emotività: non mancano gli aneddoti commoventi sull’amore e sull’infanzia e neppure le orazioni motivazionali degne di un mental coach.

L’auto-racconto e l’auto-celebrazione

La stravaganza di Vacchi si nota fin dai primi minuti, quando il protagonista di Mucho Más rivela i suoi segreti di bellezza. Dal sonno nella camera iperbarica, alla crioterapia, la manicure, i tatuaggi auto-celebrativi: Gianluca ama sé stesso e non fa nulla per nasconderlo. L’abilità più grande di quest’uomo è senza dubbio il sapersi raccontare: riesce a rendersi da solo una figura mitica. L’autostima di Vacchi però, sconfina decisamente in vanità e narcisismo.

Prime Video sfrutta appieno la meta-narrazione che l’imprenditore fa di se stesso. La tendenza di Amazon a produrre documentari su qualsiasi figura celebre del momento è ormai chiara: dal documentario su Chiara Ferragni, Laura Pausini Federica Pellegrini, fino alla serie Ferragnez. Questo trend si sposa benissimo con un personaggio effervescente e megalomane come Vacchi. Rimane comunque il dubbio sull’utilità e l’autenticità di questi prodotti: è davvero necessario documentare la vita di una celebrity?

Un documentario svuotato del suo senso

In Mucho Más vediamo l’iper-documentazione della vita di una figura che, per prima, si è resa mitica. Mostrando la costruzione del suo personaggio, Gianluca Vacchi prova a svelare allo spettatore i segreti del suo successo, rendendo ogni suo passo eroico. In tutto ciò, Vacchi spiega come la sua origine benestante sia stata poco determinante nel suo percorso. Per quanto sia curioso ascoltare un individuo così stravagante, non si può negare il contrasto netto tra le parole dette dal protagonista e lo sfarzo mostrato sullo schermo.

In conclusione, Mucho Más è molto più vicino ad un reality show che ad un documentario: mostra, tra realtà, finzione e costruzione, una figura fatta per stare al centro dell’attenzione (e davanti al pubblico).

Ray Liotta, morto l’attore di Quei Bravi Ragazzi

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Ray Liotta, morto l’attore di Quei Bravi Ragazzi

Ray Liotta, il formidabile attore la cui carriera è sbocciata con il classico di Martin Scorsese Quei bravi ragazzi, è morto. Deadline riporta che l’attore è morto nel sonno nella Repubblica Dominicana, dove stava girando il film Dangerous Waters. Liotta aveva 67 anni e lascia una figlia, Karsen. Era fidanzato con Jacy Nittolo.

La carriera di Ray Liotta stava attraversando una rinascita. I suoi recenti titoli comprendono The Many Saints of Newark, Marriage Story e No Sudden Move. Ha terminato Cocaine Bear, diretto da Elizabeth Banks, e avrebbe dovuto recitare nel film della Working Title The Substance al fianco di Demi Moore e Margaret Qualley.

Ha anche recitato con Taron Egerton nella serie Apple TV+ Black Bird.

Con Qualcosa di travolgente di Jonathan Demme ha ottenuto una nomination ai Golden Globe, e poi ha interpretato la superstar Shoeless Joe Jackson in L’uomo dei sogni. Ha poi seguito rapidamente il ruolo del gangster Henry Hill in Quei bravi ragazzi di Scorsese, al fianco di Robert De Niro e Joe Pesci in quello che sarebbe stato il ruolo decisivo della sua carriera. Ray Liotta era un perfetto Henry Hill, che raccontava una storia della sua crescita in una banda criminale organizzata, quella che ha portato a termine la famosa rapina alla Lufthansa all’aeroporto internazionale John F. Kennery nel 1978, rubando oltre 5 milioni di dollari in contanti e gioielli conservati nell’edificio del cargo aereo della compagnia aerea tedesca.

Miriam Dalmazio: 10 cose che non sai sull’attrice

Miriam Dalmazio: 10 cose che non sai sull’attrice

Sono bastati pochi ruoli tra cinema e televisione a Miriam Dalmazio per affermarsi come una delle attrici italiane più quotate del momento. Capace di passare con naturalezza da un genere ad un altro, trasformandosi radicalmente, è lei uno dei nomi della recitazione da tenere bene a mente, pronta a dar vita a numerose altre prove che ne dimostrino le capacità e il talento.

Ecco 10 cose che non sai su Miriam Dalmazio.

Miriam Dalmazio: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri film. Il debutto sul grande schermo con un ruolo di rilievo arriva per lei nella commedia Sole a catinelle, con protagonista Checco Zalone (alias Luca Medici). In seguito ha recitato in Che strano chiamarsi Federico (2013), Maldamore (2014), Una donna per amica (2014) e Meraviglioso Boccaccio (2015). Nel 2021 è invece stata protagonista del film Il mio corpo vi seppellirà, dove interpreta Errè, recitando accanto ad Antonia Truppo e Guido Caprino.

2. È celebre per diverse fiction. La Dalmazio inizia a recitare per la televisione nel 2011 nel film Come un delfino, con Raoul Bova, e nella popolare fiction Che Dio ci aiuti, dove con il ruolo di Margherita Morbidelli rimmarrà fino al 2017. Ha poi preseo parte ad altre note fiction come Sposami (2012), Il commissario Montalbano (2016), Squadra mobile (2017), Il cacciatore (2018-2021), La vita promessa (2018-2020), I Medici (2018), Leonardo (2021) e Anna (2021). Nel 2021 recita anche nel film per la TV Appunti di un venditore di donne, mentre nel 2022 recita nella serie Studio Battaglia.

Miriam Dalmazio: chi è suo marito

3. È molto riservata sulla sua vita privata. L’attrice ha sempre preferito evitare che l’attenzione dei media si spostasse dalla sua attività lavorativa alla vita privata. Di questa sappiamo dunque molto poco, se non che da diversi anni è impegnata con un uomo di nome Paolo, anch’egli siciliano e imprenditore, proprietario di un isola vicino Bali. Nel 2016, infine, i due hanno dato alla luce un bambino, chiamato Ian. Lui non è però solito comparire accanto a lei in occasioni ufficiali, ulteriore segno del loro voler mantenere privata la propria vita sentimentale.

Miriam Dalmazio Sole a catinelle

Miriam Dalmazio in Che Dio ci aiuti

4. Si è ritrovata molto nel suo personaggio. Nella fiction Che Dio ci aiuti interpreta – nella prima, seconda e terza stagione – la timida e impacciata dottoressa Margherita Morbidelli, una ragazza di provincia trasferitasi nel convitto gestito da Suor Angela per motivi di studio. L’attrice ha raccontato di essersi ritrovata molto nel carattere del suo personaggio, anche se ha affermato esserci differenze sul modo in cui lei e Margherita esprimo i propri stati d’animo.

5. Ha lasciato la serie dopo la terza stagione. Nel corso della terza stagione, come noto, Margherita rimane incinta e vive profondi sconvolgimenti emotivi. Al termine della stagione il suo personaggio viene fatto uscire di scene e ciò ha significato anche l’abbandono della Dalmazio. L’attrice ha poi avuto modo di comparire in alcuni episodi della quarta stagione, ma per via di altri impegni non ha potuto riprendere il suo ruolo a tempo pieno.

Miriam Dalmazio in Studio Battaglia

6. Ha fatto un sacrificio per recitare nella serie. Per recitare nei panni dell’avvocato Nina nella serie Studio Battaglia, l’attrice ha dovuto sacrificare i suoi amati capelli ricci. Nella serie compar infatti con un taglio più corto e liscio. Allo stesso tempo, però, ha dovuto imparare a nascondere il suo accento palermitano per sfoggiarne invece uno milanese, ovvero quello richiesto per il ruolo.

Miriam Dalmazio in Sole a catinelle

7. È stato il suo primo ruolo al cinema. Nel 2013 l’attrice ha l’occasione di recitare nel film campione di incassi Sole a catinelle. Qui interpreta Daniela Parisi, la protagonista femminile del film nonché ex Moglie di Checco e Mamma di Nicolò. Ama tanto il figlio e prova ancora sentimenti per il suo ex marito, sebbene lei lo abbia lasciato per la crisi. È stato proprio questo ruolo a conferire ulteriore notorietà all’attrice.

Miriam Dalmazio Instagram

Miriam Dalmazio è stata Miss Italia?

8. Non ha partecipato al noto concorso. Recentemente è circolata in rete la convinzione che l’attrice, prima di divenire celebre, avesse partecipato al concorso di bellezza Miss Italia. La notizia, tuttavia, non ha trovato conferma. Prima della notorietà, infatti, la Dalmazio ha piuttosto frequentato il Centro Sperimentale di Cinematografia, studiando dunque per divenire attrice.

Miriam Dalmazio è su Instagram

9. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo personale seguito da circa 60 mila persone. All’interno di questo, con oltre 700 post, l’attrice è solita condividere immagini o video relativi al suo lavoro, con curiosità e dietro le quinte. Non mancano però anche post relativi alla sua vita privata, con eventi, luoghi visitati o momenti di svago insieme ad amici o famigliari. Seguendola, dunque, si potrà rimanere aggiornati su tutte le sue attività.

Miriam Dalmazio: età e altezza dell’attrice

10. Miriam Dalmazio è nata il 14 settembre del 1987 a Palermo, Italia. L’attrice è alta complessivamente 168 centimetri.

Fonte: IMDb

Hayden Christensen e l’intervista più difficile della sua vita

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Hayden Christensen e l’intervista più difficile della sua vita

Lucasfilm è felice di annunciare il ritorno di Hayden Christensen nell’iconico ruolo di Darth Vader nella serie Obi-Wan Kenobi, disponibile in esclusiva su Disney+ da domani 27 maggio con i primi due episodi.

Per questa occasione è stato realizzato un divertente video in cui Hayden (41 anni) si confida con il piccolo super-fan di Star Wars Inathi Rozani (10 anni). Una sorprendente intervista che mette alla prova l’attore di Anakin Skywalker e Darth Vader.

Nella commovente e divertente intervista, Hayden rivela come la nuova serie sia “fondamentalmente una grande partita a nascondino”, oltre a svelare i dettagli dello speciale abbigliamento Sith che lo tiene al fresco durante le riprese. Hayden ha inoltre rivelato il motivo per cui Ewan McGregor sia l’attore più divertente sul set e perché, tra tutti i personaggi dell’universo di Star Wars, Yoda sarebbe il suo compagno ideale per una cena.

Inathi, vestito con l’incredibile costume Rubies di Darth Vader, ha sfidato Hayden a costruire il set X-wing Fighter di Luke Skywalker di Lego, mentre lo interrogava sulla sua esperienza sul set. Ma il divertimento non finisce qui, perché l’interprete di Darth Vader ha anche dato prova delle sue capacità con la spada laser, insegnando a Inathi come manovrare la Spada Laser Lightsaber Forge Darth Vader di Hasbro.

Obi-Wan Kenobi debutterà in esclusiva su Disney+ venerdì 27 maggio con i primi due episodi. Successivamente, la serie tornerà in streaming ogni mercoledì, fino al finale previsto per mercoledì 22 giugno.

MCU: le 10 più grandi rivelazioni della Fase 4

MCU: le 10 più grandi rivelazioni della Fase 4

La Fase 4 dell’MCU è iniziata più di un anno fa con l’uscita di Black Widow. A differenza delle precedenti, questa fase non include solo film, ma anche una serie di programmi televisivi in uscita su Disney+. Il grande obiettivo di Kevin Feige e dei Marvel Studios è quello di ampliare quanto più possibile l’MCU, cercando di inglobare anche altri universi.

L’esplosione del Multiverso ha aperto tante nuove possibilità per il franchise. Gli autori hanno sfruttato l’immensità del materiale a disposizione per creare grandi storie. Nell’ultimo anno, i colpi di scena e le sorprese sono state numerose: vediamo le 10 rivelazioni più entusiasmanti della Fase 4 dell’MCU.

L’introduzione di Blade (Eternals)

Eternals Dane WhitmanNonostante tutti i personaggi introdotti nell’MCU da Eternals, la più interessante rivelazione si trova nella scena post-credits. In realtà, la new entry è un personaggio che non viene nemmeno visto.

Nella scena post-credits, si vede Dane Whitman che trova la Lama d’Ebano ma viene colto di sorpresa da una voce sconosciuta. Dopo molte speculazioni, sembra certo che la voce sia quella di Mahershala Ali, interprete di Blade. In questo modo, il cacciatore di vampiri fa il suo ingresso nell’MCU.

L’altro Quicksilver (WandaVision)

Evan Peters Quicksilver MCUIn WandaVision, Wanda usa la sua magia per riportare in vita Visione. Questo fatto ha portato i fan dell’MCU a chiedersi se la strega avrebbe potuto fare lo stesso con il suo defunto fratello, Pietro Maximoff. In effetti, Wanda fa comparire Quicksilver, ma non si tratta dell’originale.

Con grande sorpresa, si scopre nel corso della serie che il Quicksilver che vediamo in WandaVision è un falso, un ragazzo di nome Ralph Bohner che non ha nulla a che fare con Pietro.

Ikaris si mette contro la sua squadra (Eternals)

Ikaris in EternalsTra i membri degli Eterni, al momento della loro introduzione nell’MCU, Ikaris era forse il più celebre. Nel film come nei fumetti, Ikaris è un leader potente e viene visto da molti come la versione Marvel di Superman.

Nonostante ciò, alla fine di Eternals si scopre che il personaggio è a conoscenza della distruzione pianificata della Terra. Non solo: contro ogni aspettativa, il Ikaris è disposto a mettersi contro la sua stessa squadra per permettere che questo accada.

La morte di Zia May (Spider-Man: No Way Home)

MCU Zia MayPer quanto originale, la presenza di Tobey Maguire e Andrew Garfield in Spider-Man: No Way Home era un fatto già noto prima dell’uscita del film. Il vero colpo di scena di No Way Home è infatti un altro.

Il momento più straziante di tutto il lungometraggio, nonché uno dei più tristi della Fase 4 MCU, è la morte di Zia May. Nonostante il personaggio abbia sempre avuto un ruolo marginale all’interno del franchise, il suo discorso in punto di morte sul potere e sulla responsabilità è veramente toccante, per Peter (Tom Holland) come per lo spettatore.

L’arrivo di Clea (Doctor Strange In The Multiverse Of Madness)

Clea Charlize Theron MCUTra tutti i cammei presenti in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, il più sorprendente si trova dopo il finale. Nella scena tra i titoli di coda compare Clea, un personaggio iconico nei fumetti di Doctor Strange.

Interpretata da Charlize Theron, la maga appare per pochi secondi, giusto il tempo di prelevare Stephen (Benedict Cumberbatch) e trasportarlo chissà dove nel Multiverso. Avendo scelto un’attrice da Oscar per il ruolo di Clea, sicuramente l’MCU ha grandi progetti per il personaggio.

Sharon Carter è il Power Broker (The Falcon And The Winter Soldier)

Falcon And Winter Soldier FinaleCon Falcon and the Winter Soldier vengono riportati in scena diversi personaggi di Capitan America, tra cui Sharon Carter. Non si tratta però dell’eroina coraggiosa vista in precedenza.

Con il film i fan MCU scoprono che Sharon ha ora assunto il ruolo del cattivo Power Broker. È decisamente sorprendente vedere un eroe così altruista e benevolo improvvisamente trasformato in uno spietato trafficante d’armi.

Il ritorno di Kingpin (Hawkeye)

Hawkeye Kingpin MCULa serie Hawkeye ha portato una bella boccata d’aria fresca nell’MCU: un’avventura breve e aneddotica, ma ricca di momenti appassionanti. Nonostante la leggerezza dello show, non sono mancati i colpi di scena, primo fra tutti il ritorno di Kingpin.

Kingpin è uno dei personaggi più acclamati della serie Daredevil di Netflix e i fan erano entusiasti di vedere Vincent D’Onofrio tornare nel ruolo per l’MCU. Inoltre, questo passaggio ha anche aperto la porta del franchise ad altri attori dello show Netflix.

Il mondo dimentica Peter Parker (Spider-Man: No Way Home)

Peter Parker Spider-Man No Way HomeSe per tanti versi No Way Home è stato un film divertente, non sono mancati gli aspetti tragici. Non solo la morte di Zia May, ma anche il finale ha lasciato tutti con l’amaro in bocca. Il fatto che Peter Parker venga dimenticato da tutti, soprattutto da Ned e MJ, rappresenta un sacrificio immenso per Spidey.

Nel tentativo di fermare altri invasori in arrivo da tutto il Multiverso, Spider-Man convince il Doctor Strange a lanciare un incantesimo che farà dimenticare a tutti chi è Peter Parker. Di conseguenza, Peter termina il film da solo: probabilmente questo momento segna la fine del viaggio di Tom Holland nell’MCU.

L’arrivo di Kang (Loki)

Loki MCUNella Fase 4 dell’MCU un ruolo essenziale è giocato dal Multiverso. Parlando di Multiverso non si può tralasciare Colui Che Rimane. Il personaggio, introdotto dalla serie Loki è l’essere che ha creato la TVA e che sovrintende alla sacra linea temporale. Proprio per questo, la sua morte getta il Multiverso nel caos.

In tutto ciò, una delle più grandi minacce si rivela essere una variante di Colui Che Rimane, il potente criminale Marvel Kang il Conquistatore. Già era stato detto che il cattivo sarebbe apparso in Ant-Man and the Wasp: Quantumania, ma questa prima comparsa a sorpresa nell’MCU suggerisce che il personaggio svolgerà un grande ruolo in futuro.

Gli Illuminati (Doctor Strange nel Multiverso della Follia)

Doctor Strange 2 MCULa presenza degli Illuminati in Doctor Strange nel Multiverso della Follia era un fatto già annunciato prima dell’uscita del film, ma di sicuro i fan MCU non si aspettavano un’uscita di scena così rapida e cruenta per il team.

Dopo una breve scena introduttiva in cui gli Illuminati affrontano Strange, essi sono costretti a combattere Scarlet Witch. La strega riesce in poco tempo a fare a pezzi tutti questi potenti eroi, dal sibilante Black Bolt a Charles Xavier di Patrick Stewart.

Kristen Stewart commenta la sua visione di Crimes of the Future

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Kristen Stewart commenta la sua visione di Crimes of the Future

Durante una recente conferenza stampa (tramite Insider) per Crimes of the Future, in occasione del Festival di Cannes 75, Kristen Stewart ha descritto come si è sentita quando si è vista per la prima volta sullo schermo durante la premiere del film di David Cronenberg.

L’attrice ha ammesso di non avere la minima idea di cosa trattasse il film durante la produzione, ma dopo aver visto il film lei stessa, i temi narrativi avevano tutti un senso.

“Noi, gli attori, passavamo ogni singolo giorno dopo il lavoro dicendo, ‘Che cazzo stiamo facendo?’ Ma poi ho guardato il film la scorsa notte ed è stato così chiaro per me. È così esponenziale e sembra che tu stia sventrando organi quando stai facendo qualcosa, e se non è così non lo è ne vale la pena.”

In Crimes of the Future, Kristen Stewart interpreta Timlin, un investigatore del National Organ Registry che sta indagando su Saul Tenser (Viggo Mortensen), un artista performativo affetto da una malattia unica chiamata Sindrome dell’evoluzione accelerata che gli consente di far crescere nuovi organi all’interno del suo corpo. Con l’aiuto della sua compagna Caprice (Léa Seydoux), li estrae durante le performance artistiche per il pubblico.

Batgirl: un altro indizio suggerisce la presenza di Robin

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Batgirl: un altro indizio suggerisce la presenza di Robin

Non è una congettura nuova quella che vorrebbe l’esordio di un nuovo Robin in Batgirl. Già altre foto dal set del film HBO Max avevano fatto presagire questo risvolto, ma adesso è Leslie Grace che, in una storia su Instagram, dà un suggerimento.

Quasi due mesi dopo la fine delle riprese, Leslie Grace è andata su Instagram (tramite CBR) per stuzzicare i fan che la attendono nei panni di Batgirl. In una storia ormai off-line, Grace ha condiviso un’immagine di Detective Comics n. 526, un’edizione per l’anniversario che ha segnato la 500esima apparizione di Batman nella serie a fumetti e che include anche Batgirl e Robin, scatenando nuove speculazioni sull’apparizione del Ragazzo Meraviglia nel nuovo film DCEU.

Cosa sappiamo di Batgirl

Batgirl è il film del 2022 di Adil El Arbi e Bilall Fallah con Leslie Grace, JK Simmons, Michael Keaton  e Brendan Fraser. È stato annunciato che Leslie Grace interpreterà Batgirl. Il suo precedente ruolo cinematografico è stato nell’adattamento della WB di In the Heights, acclamato dalla critica. Mentre la trama di Batgirl è ancora nascosta, il film vedrà J.K. Simmons torna nel ruolo del commissario Gordon, visto l’ultima volta in Justice League di Zack Snyder. Jacob Scipio partecipa al film in un ruolo non rivelato e Brendan Fraser interpreta il cattivo Garfield Lynns, noto anche come Firefly. Ivory Aquino si è unita al cast nel ruolo di Alysia Yeoh

Batgirl doveva essere diretto da Joss Whedon, regista di The Avengers e Avengers: Age of Ultron, nonché della versione cinematografica di Justice League. Tuttavia, nel 2018, il regista ha deciso di abbandonare il progetto, ammettendo di non essere riuscito a “decifrare la storia”. Il film è diretto da Adil El Arbi e Bilall Fallah.

Elvis: Austin Butler dice che è stato costretto a letto, alla fine delle riprese

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Il protagonista di Elvis, Austin Butler, dice di essere stato costretto a letto dopo aver completato le riprese del film di Baz Luhrmann. Butler interpreta il re del rock ‘n roll nel film biografico, che seguirà gli umili inizi di Presley fino al suo status di icona musicale e sullo schermo. Accanto a Butler, che interpreta Elvis, c’è anche Tom Hanks nei panni del talent manager di Elvis Presley, il colonnello Tom Parker e Olivia DeJonge nei panni di Priscilla Presley.

Sembra che l’etica del lavoro di Butler abbia avuto dei lati decisamente negativi sul suo fisico. Parlando con GQ, Butler ha rivelato di essere stato costretto a letto dopo la produzione di Elvis. Quando le riprese si sono concluse a marzo 2021, l’attore si è sentito molto male dopo aver dedicato così tanta della sua energia al personaggio di Presley per così tanto tempo. Dopo essere stato trasferito in ospedale, a Butler è stato successivamente diagnosticato un virus che “simula l’appendicite”.

“Il giorno dopo (la fine delle riprese) mi sono svegliato alle quattro del mattino con un dolore lancinante e sono stato portato d’urgenza in ospedale… Il mio corpo ha iniziato a spegnersi il giorno dopo aver finito Elvis”.

Oltre allo stress per dover portare sullo schermo una tale icona, Austin Butler ha anche condiviso il set con un’altra icona vivente, Tom Hanks, che gli ha dato il seguente suggerimento:

“Ogni giorno cerco di leggere qualcosa che non ha nulla a che fare con il lavoro che sto facendo”. Questo mi ha fatto sentire in grado di farlo, perché fino a quel momento leggevo solo tutto ciò che aveva a che fare con Elvis. Ascoltavo solo Elvis. Erano le influenze di Elvis e lo stesso Elvis e nient’altro.”

Elvis, il trailer del film di Baz Luhrmann

Dal regista candidato all’Oscar Baz Luhrmann arriva Elvis della Warner Bros. Pictures, con Austin Butler e il Premio Oscar Tom Hanks. Il film esplora la vita e la musica di Elvis Presley (Austin Butler ), viste attraverso il prisma della sua complicata relazione con l’enigmatico manager, il colonnello Tom Parker (Tom Hanks). La storia approfondisce le complesse dinamiche tra Presley e Parker nell’arco temporale di oltre 20 anni, dall’ascesa alla fama di Presley che raggiunse un livello di celebrità senza precedenti, sullo sfondo un panorama culturale in evoluzione e la perdita dell’innocenza in America. Al centro di questo viaggio, una delle persone più significative e influenti nella vita di Elvis, Priscilla Presley (Olivia DeJonge).

Recitano al fianco di Tom Hanks e Austin Butler, la pluripremiata attrice di teatro Helen Thomson (“Top of the Lake: China Girl”, “Rake”) nei panni della madre di Elvis, Gladys; Richard Roxburgh (“Moulin Rouge!”, “Breath”, “La battaglia di Hacksaw Ridge”) in quelli del padre di Elvis, Vernon, mentre Olivia DeJonge (“The Visit”, “Stray Dolls”) interpreta Priscilla. Luke Bracey (“La battaglia di Hacksaw Ridge”, “Point Break”) interpreta Jerry Schilling; Natasha Bassett (“Ave, Cesare!”) interpreta Dixie Locke; David Wenham (“Il Signore degli Anelli” la trilogia, “Lion – la strada verso casa”, “300”) è Hank Snow; Kelvin Harrison Jr. (“Il processo ai Chicago 7”, “L’assistente della star”) è BB King; Xavier Samuel (“Two Mothers”, “Amore e inganni”, “The Twilight Saga: Eclipse”) interpreta Scotty Moore, e Kodi Smit-McPhee (“Il potere del cane”) interpreta Jimmie Rodgers Snow.

Completano il cast Dacre Montgomery (“Stranger Things”, “La galleria dei cuori  infranti”) nei panni del regista televisivo Steve Binder, al fianco degli attori australiani Leon Ford (“Gallipoli”, “The Pacific”) nei panni di Tom Diskin, Kate Mulvany (“Il grande Gatsby”, “Hunters”) in quelli di Marion Keisker; Gareth Davies (“Peter Rabbit,” “Hunters”) come Bones Howe, Charles Grounds (“Crazy & Rich”, “Camp”) come Billy Smith, Josh McConville (“Fantasy Island”) è Sam Phillips, e Adam Dunn (“Home and away”) nei panni di Bill Black.

Per ritrarre le altre icone della musica del film, Luhrmann ha scelto la cantautrice Yola come Sister Rosetta Tharpe; il modello Alton Mason come Little Richard; il texano di Austin Gary Clark Jr., come Arthur Crudup, e l’artista Shonka Dukureh come Willie Mae “Big Mama” Thornton.

Il candidato all’Oscar Luhrmann (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”) ha diretto il film da una sceneggiatura da lui scritta assieme a Sam Bromell, Craig Pearce e Jeremy Doner, basata su una storia dello stesso Baz Luhrmann e Jeremy Doner. I produttori del film sono Luhrmann, la vincitrice dell’Oscar Catherine Martin (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”), Gail Berman, Patrick McCormick e Schuyler Weiss, mentre i produttori esecutivi sono Courtenay Valenti e Kevin McCormick.

Il team creativo che ha lavorato dietro le quinte include la direttrice della fotografia Mandy Walker (“Mulan”, “Australia”), la scenografa e costumista premio Oscar Catherine Martin (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”), la scenografa Karen Murphy (“A Star Is Born”), i montatori Matt Villa (“Il grande Gatsby”, “Australia”) e Jonathan Redmond (“Il grande Gatsby”), il supervisore degli effetti visivi nominato all’Oscar Thomas Wood (“Mad Max: Fury Road”), il supervisore musicale Anton Monsted (“Australia”, “Moulin Rouge!”) e il compositore Elliott Wheeler (“The Get Down”).

Le riprese principali di Elvis si sono svolte nel Queensland, in Australia, con il sostegno del governo del Queensland, di Screen Queensland e del programma Producer Offset del governo australiano. Warner Bros. Pictures presenta, una produzione Bazmark Production, Jackal Group, un film di Baz Luhrmann: Elvis, che sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures. Il film uscirà nelle sale italiane il 22 giugno 2022.

Warner Bros “frustrata” dalla mancanza di proposte per film DC da parte di J.J. Abrams

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Secondo quanto riferito, la Warner Bros. ha espresso frustrazione a seguito della mancanza di proposte da parte di J.J. Abrams in merito a progetti basati sui personaggi DC Comics per HBO Max. Abrams è uno degli sceneggiatori, registi e produttori più importanti a livello globale, grazie al suo lavoro in franchise cinematografici di successo come Star Wars, Star Trek e Mission: Impossible. Prima del suo lavoro cinematografico, Abrams era noto per programmi TV di successo come Lost, Alias ​​e Felicity. Sembrava che il regista avesse il tocco magico e ogni studio stava cercando di coinvolgerlo per iniziare, rilanciare o assistere nel loro franchise.

Nel 2019 Abrams e la sua società di produzione Bad Robot hanno firmato un contratto quinquennale con la Warner Bros. per produrre diverse proprietà, con lo studio che sperava che Abrams potesse aiutare a rivitalizzare i loro marchi DC. Abrams, dal canto suo, ha annunciato l’intenzione di sviluppare proprietà basate sui personaggi di Justice League Dark, inclusa una serie per i personaggi di John Constantine e Madame Xanadu. È anche produttore del prossimo film di Zatanna con Emerald Fennell di Promising Young Woman che scriverà la sceneggiatura. Ha anche firmato come produttore di un nuovo film di Superman con lo sceneggiatore Ta-Nehisi Coates incentrato su un Superman nero. Tuttavia, dopo tre anni di contratto, nessuno di questi progetti si è concretizzato e, con il contratto che scadrà nel 2024, lo studio sembra essere preoccupato.

Secondo THR, fonti affermano che Warner Bros. Discovery è frustrata dal fatto che J.J. Abrams abbia rivendicato molti personaggi DC ma non abbia ancora ricevuto nulla da mandare in onda su HBO Max. Secondo quanto riferito, lo studio ha visto le sceneggiature per Constantine e il pilot di Madame X, ma sembra che non ci siano date di inizio della produzione pianificate. Secondo quanto riferito, l’amministratore delegato di Warner Bros. Discovery, David Zaslav, è frustrato dalla mancanza di risultati da parte di Bad Robot e sta esaminando tutti gli accordi complessivi dello studio, incluso l’accordo da $ 250 milioni di Bad Robot, mentre cerca di tagliare $ 3 miliardi.

Avengers: ecco tutti i sostituti degli Original Six

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Avengers: ecco tutti i sostituti degli Original Six

L’account Instagram ha condiviso un fan poster di quello che potrebbe essere un Avengers 5. Nell’immagine, gli Original Six, i sei Avengers originali, sono sostituiti con le loro controparti che prenderanno quasi certamente il loro posto nelle fasi successive del MCU.

Nell’immagine si possono vedere schierati Kate Bishop al posto di Clint Barton, Mighty Thor al posto di Thor, She-Hulk al posto di Hulk, Sam Wilson al posto di Steve Rogers (unico passaggio di testimone ufficiale), War Machine al posto di Iron Man e Yelena Belova al posto di Natasha Romanoff. Vi piace il nuovo schieramento?

Alcarràs – L’ultimo raccolto, recensione del film di Carla Simón

Alcarràs – L’ultimo raccolto, recensione del film di Carla Simón

Esce oggi nelle sale italiane Alcarràs, film della regista Carla Simòn con Jordi Pujol Dolcet e Anna Otin protagonisti. Vincitore dell’Orso d’oro alla  72esima edizione della Berlinale, la pellicola è distribuita da I Wonder Pictures.

L’estate dell’ultimo raccolto

Campi estesi e piantagioni, questa è la cornice che muove la trama di Alcarràs. Tre bambini si divertono all’interno di un’auto abbandonata, immaginando una nuova avventura, ma il disperato mondo degli adulti interrompe il gioco: i membri della famiglia Solé si rendono conto che non potranno più coltivare il terreno dei Pinyol, e i frutteti di pesco di cui si occupano da generazioni. Senza documenti che legalizzino la presunta cessione del terreno fatta dal nonno, l’erede Pinyol ha deciso di vendere il terreno a un’azienda energetica per installarvi sopra pannelli solari, redditizi e sostenibili. Quest’estate è dunque l’estate dell’ultimo raccolto per i Solé.

Un approccio introduttivo in tre sequenze risolve rapidamente la trama principale del film. Il resto dei 120 minuti di Alcarràs sono il cammino estivo verso quella fine annunciata troppo presto, che sembra inevitabile ma che nessuno vuole accettare. Il secondo lungometraggio di Carla Simón (Verano 1993) si avvicina alla famiglia Solé durante questi mesi di agonia. La possibilità della caduta in un abisso rovinoso si apre per ciascuno di loro, che vuole dare un senso a questo crepuscolo a partire dalla propria esperienza e dal proprio ruolo all’interno di quello che si configura come un vero e proprio clan: c’è chi si sottrae per scelta o perché non riesce a capire, chi si arrabbia e chi rimane calmo, chi cerca vie d’uscita e chi mantiene una cieca fedeltà, chi si preoccupa e chi si rammarica.

Un film che pianta un seme collettivo

Carla Simón traduce in immagini ciò che molti cineasti neorealisti – e i loro magnifici eredi, dall’Ermanno Olmi de L’albero degli zoccoli all’Alice Rohrwacher de Il paese delle meraviglie – hanno incessantemente perseguito: la verità, questa volta di uno spazio e di un tempo di cambiamento, che riguarda e si rivolge alla collettività, senza tuttavia lasciare mai incolto il seme dell’individuo. La macchina da presa, sembra suggerirci Simòn, è sempre in grado di scrutare qualcosa che l’occhio umano non riesce a percepire e, in questo modo, riesce a raggiungere anche una certa essenza della vita, un momento sacro che esplode come un’epifania. Epifania che ha incontrato il gusto e il cuore di M. Night Shyamalan, presidente di giuria a Berlino 72, che ha premiato Alcarràsper le sue straordinarie interpretazioni, da attori bambini ad attori ottantenni, per la sua capacità di mostrare la tenerezza e la comicità della famiglia e della sua lotta, e per il ritratto della nostra connessione e dipendenza dalla terra che ci circonda“.

Il testo di Alcarràs può essere letto da molti punti di vista: come rivendicazione dell’identità di un mestiere, quello del contadino tradizionale, che si identifica con la terra e i suoi frutti; come ritratto organico e vivace, scevro da manicheismi, della crisi di una famiglia provocata da un dilemma morale; come riflessione sul progresso che cancella le tracce della Storia; in sostanza, su uno spaccato di vita che pulsa e respira attraverso i volti di attori non professionisti, protagonisti del documentario di un’estate che riserva loro un futuro incerto.

La famiglia come spazio per ricostruire il futuro

Il film riunisce tutte queste prospettive individuali e le lega al filo invisibile del nucleo familiare, ultima barriera di fronte a un sistema economico che ne divora i membri perché li considera già perduti. È in questo spazio ridotto, scoraggiante ma pulsante di calore, perché condiviso con i propri cari, che Alcarràs coinvolge irrimediabilmente. Non per costruire un muro di semplice resistenza, quasi di reazione, ma per piantare un seme sul cui futuro, e raccolto, vogliamo e dobbiamo costruire insieme, per renderlo meno minaccioso. Alcarràs ci avvicina, dal territoriale e con i suoi attori non professionisti, a quello spazio in cui il cinema sembra toccare la vita e le sue crepe che, per quanto spaventose appaiano, siamo chiamati a ricostruire insieme come pubblico.

Per quanta sofferenza possa causare la perdita di un terreno perché il proprietario vuole installarvi dei pannelli solari, c’è comunque il piacere del lavoro comunitario, delle riunioni di famiglia con le lumache alla griglia come piatto forte, dei giochi dei bambini negli orti dei vicini. Ognuno in famiglia ha le sue ragioni, sembra dirci Simòn e, in ogni discussione, c’è un’emozione diversa, che questo film generoso condivide con lo spettatore senza chiedere nulla in cambio. Ogni membro della famiglia necessita, in questo senso, di riprese cucite su misura, di un aspetto e una voce ben distinguibili, senza gerarchia alcuna, sempre disposti nel quadro con luminosa chiarezza.

Sebbene abbia molti punti in comune con Verano 1993 – nel suo meraviglioso approccio alla psicologia infantile, ad esempio – Alcarràs è più ambizioso e lascia respirare ampiamente il soggetto narrativo, mai incastonandolo nel limite della prospettiva unica. Piuttosto, riprende le fila del cortometraggio Correspondencia, che Simòn ha firmato a due mani con Dominga Sotomayor, dove c’è già l’idea che le nostre vite, i nostri progetti, sono in qualche modo attraversati dal contesto socio-economico e, in ultima analisi, sempre politico in cui viviamo. Nella cornice di Alcarràs, sostenuta dagli echi della sua personalissima storia, Carla Simón si libra nelle sue virtù registiche: gira con precisione e passione, paziente nel raccogliere la verosimiglianza dei simboli di un’estate, per testimoniare l’ingiustizia di un sistema che cerca solo la redditività economica.

Thor: Love and Thunder, un fan poster immagina Loki nel film

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Thor: Love and Thunder, un fan poster immagina Loki nel film

Non sappiamo se ad un certo punto comparirà da qualche parte, ma per ora immaginiamo che nella timeline ufficiale del MCU Loki sia morto e che quindi non lo vedremo in Thor: Love and Thunder.

Sarebbe la prima volta che Thor compare in scena senza doversi confrontare con il fratello dio dell’inganno, e qualche fan ha pensato che invece sarebbe stato bello. Infatti, ecco un fan poster del film in cui si immagina Loki nel film:

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Jurassic World: Bryce Dallas Howard commenta le critiche ai “tacchi” di Claire

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Bryce Dallas Howard riflette sulle critiche ricevute dai tacchi alti del suo personaggio nel primo Jurassic World. Segnando una sorta di riavvio graduale del franchise di Jurassic Park, il successo del 2015 di Colin Trevorrow, Jurassic World, ha introdotto un nuovo cast di personaggi e un nuovo parco a tema di dinosauri. Il film segue Owen Grady (Chris Pratt) e Claire Dearing (Bryce Dallas Howard) mentre tentano di sopravvivere dopo che un dinosauro geneticamente modificato è sfuggito al contenimento e ha devastato il parco.

Pur ottenendo recensioni generalmente positive e generando oltre 1,67 miliardi di dollari al botteghino mondiale, un elemento particolare del film si sarebbe rivelato piuttosto controverso sia con i critici che con i fan: le calzature di Claire. All’inizio del film, Claire è il Park Operations Manager di Jurassic World, una persona relativamente rigida e orientata agli affari che alla fine diventa uno degli eroi principali del film. Tuttavia, molti spettatori hanno contestato i tacchi alti di Claire, soprattutto considerando che il personaggio di Pratt era vestito più tipicamente come un eroe d’azione. Un critico ha persino definito “ridicola” la scelta delle calzature di Claire.

In una nuova intervista con Variety prima dell’uscita del prossimo terzo capitolo, Jurassic World – Il dominio, Bryce Dallas Howard riflette sulla controversia causata dai tacchi alti di Claire, rivelando di essere fedele alla decisione. Dopo aver scherzato sul fatto che “nessuno ha notato” le scarpe di Claire, Howard spiega che i tacchi erano un aspetto importante del personaggio e che si è sempre sentita “potenziata” mentre era sul set.

“Anche entrare nei panni di Claire è stato un po’ impegnativo perché aveva i tacchi, ma nessuno se ne è accorto. Per DeWanda, ha tutto a che fare con com’è l’esperienza mentre stai girando il film e come ti senti potenziato o depotenziato. Mi sono sempre sentita potenziata, ogni singolo minuto di “Jurassic” di Colin Trevorrow. E nessun commento, osservazione o analisi potrà mai portarmi via quell’esperienza”.

Jurassic World – Il dominio, il film

In Jurassic World – Il dominio vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson e Omar SyLaura Dern e Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

Il Dominio si svolge quattro anni dopo la distruzione di Isla Nublar. I dinosauri ora vivono e cacciano insieme agli umani in tutto il mondo. Questo equilibrio fragile rimodellerà il futuro e determinerà, una volta per tutte, se gli esseri umani rimarranno i predatori dominanti su un pianeta che ora condividono con le creature più temibili della storia.

Jurassic World – Il dominio arriverà in sala il 2 giugno 2022.

Blue Beetle, le prime foto dal set. Ecco Xolo Maridueña in costume

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Prodotto dalla Warner Bros, è in fase di riprese Blue Beetle, del quale sono emerse on-line le prime immagini dal set. Nelle foto, vediamo la star di Cobra Kai, Xolo Maridueña, nel costume completo dell’eroe titolare.

Si aveva un’idea abbastanza chiara di cosa aspettarsi dall’outfit grazie ad alcuni concept art rilasciati durante il DC FanDome dello scorso anno, e chiaramente il risultati sembra abbastanza vicino a quanto promesso.

https://twitter.com/NebsGoodTakes/status/1529553374647050242?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1529553374647050242%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbookmovie.com%2Fblue_beetle%2Fblue-beetle-set-photos-give-us-a-first-look-at-xolo-mariduea-in-full-costume-a193968

Il primo concept di Blue Beetle

Nel cast di Blue Beetle ci sono Xolo Maridueña che interpreta il protagonista, insieme a Harvey Guillén, Bruna Marquezine, Sharon Stone, Raoul Max Trujillo, Susan Sarandon e Belissa Escobedo. Marquezine interpreterà Penny, la protagonista femminile e l’interesse amoroso di Jaime, mentre Escobedo interpreterà la sorella minore di Jaime, Milagros. Stone è Victoria Kord mentre Trujillo interpreterà il villain. L’uscita del film è prevista per il 18 agosto 2023.

Cosa sappiamo su Blue Beetle?

Blue Beetle è un personaggio immaginario dei fumetti; venne pubblicato negli Stati Uniti d’America da diverse case editrici a partire dal 1940; è un supereroe che ha avuto nel tempo diversi alter ego.

Kord “è saltato” nell’universo DC Comics durante Cisis on Infinite Earths  insieme a un certo numero di altri personaggi di Charlton Comics. Il secondo Blue Beetle in seguito ha recitato nel suo fumetto di 24 numeri. Kord non ha mai avuto superpoteri, ma ha usato la scienza per creare vari dispositivi che lo aiutassero a combattere il crimine. È diventato un membro della Justice League of America ed è stato successivamente ucciso durante il crossover Infinite Crisis della DC Comics .

Il terzo Blue Beetle, creato dalla DC Comics, è Jaime Reyes, un adolescente che ha scoperto che lo scarabeo originale di Blue Beetle si è trasformato in una tuta da battaglia che gli ha permesso di combattere il crimine e viaggiare nello spazio. Nel corso degli anni Reyes è diventato un membro dei Teen Titans e ha recitato in due serie a fumetti di Blue Beetle. Nel reboot “New 52” del 2011 della DC Comics, Jaime Reyes era il personaggio principale di Blue Beetle, riferendosi solo occasionalmente alle versioni precedenti. Con la successiva revisione di continuità “DC Rebirth”, sono state ripristinate le versioni precedenti.

Stranger Things 4 – Volume 1, recensione della serie Netflix

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Stranger Things 4 – Volume 1, recensione della serie Netflix

Ogni grande avventura arriva alla sua conclusione, e così accadrà a breve per la serie tv che dal 2016 riporta, con grande insistenza e convinzione, gli spettatori di Netflix indietro nel tempo, agli anni ’80. Stranger Things 4 – Volume 1 arriva in piattaforma il 27 maggio e, per la prima volta nella sua storia, non sarà tutta disponibile per i bingewatcher lì fuori. La prima cosa da sapere in questa recensione di Stranger Things 4 – Volume 1 (episodi da 1 a 7) è che la serie dei Differ Brothers è stata divisa in due capitoli e che, se il primo, quello di cui si parla in questa sede, arriva a fine maggio, per vedere il secondo blocco di episodi, i due conclusivi, bisognerà aspettare al 1° luglio.

Poco male, perché sebbene il settimo episodio si concluda con un grande cliffhanger e un gigantesco punto di domanda, l’attesa non è poi troppa e, in questo caso, potrebbe aumentare il piacere, anche perché, questa volta, gli episodi della quarta stagione durano tutti più di 60 minuti, oltre un’ora a episodio per la nostra quarta volta a Hawkins. Nel dettaglio, il primo episodio dura un’ora e 18 minuti, il settimo (l’ultimo del primo volume) un’ora e 38 minuti. L’episodio più breve, il terzo, ha una durata di un’ora e 3 minuti. Ma l’episodio più lungo è il nono ed ultimo: due ore e 30 minuti.

Stranger Things 4 Parte 1, cosa succede a Hawkins?

Ma torniamo a quello che veramente ci interessa, ovvero cosa accade ai nostri giovani eroi in questo quarto e conclusivo ciclo di episodi. Alla fine dei dolorosi eventi che hanno portato alla sconfitta dei sovietici nella terza stagione, ma all’apparente morte di Hopper (David Harbour), Joyce (Winona Ryder) decide di lasciare Hawkins insieme ai suoi ragazzi, Jonathan (Charlie Heaton)e Will (Noah Schnapp), adottando anche Undici (Millie Bobby Brown), rimasta (ancora) orfana a causa della scomparsa di Jim ed estremamente in difficoltà nella sua nuova vita fuori dal suo guscio. Mike (Finn Wolfhard) e Dustin (Gaten Matarazzo) cercano di trovane un nuovo equilibrio, dal momento che hanno “perso” Will e Lucas (Caleb McLaughlin) sembra più interessato a essere popolare che a frequentare i suoi vecchi amici. Max (Sadie Sink), d’altro canto, deve fare i conti con gli eventi traumatici della passata stagione, anche lei, nella tragica conclusione della storia, ha perso qualcuno, il suo fratellastro che era stato posseduto dal Mindflayer e che si era infine sacrificato per salvarla. Questo percorso di elaborazione del lutto la porterà a isolarsi. Intanto Nancy (Natalie Dyer) lavora al giornale della città, sognando il college, forse con Jonathan, e Steve (Joe Keery) e Robin (Maya Hawke) sono impegnati nel loro lavoro al videonoleggio, consolidando quel forte legame di amicizia (platonico con la P maiuscola, cit.) instaurato nella terza stagione. Intanto, in una prigione nel deserto innevato della steppa russa, un prigioniero americano fa progetti di fuga… E mentre tutti si preparano alle vacanze di primavera, a Hawkins si verifica un efferato omicidio ai danni di un’adolescente. I guai per la cittadina dell’Indiana non sono ancora finiti.

Stranger Things 4 - Volume 1
Courtesy of Netflix © 2022

Matt e Ross Duffer hanno deciso di dividere i nostri eroi per la loro avventura conclusiva. I “gruppi d’azione” si muoveranno infatti in maniera autonoma, ignari di quanto accade all’altro per tutta la vicenda. Avventure parallele che però in qualche modo li vedono collaborare, inconsapevoli, anche a distanza. Abituati ad avere a che fare con le stranezze e il Sottosopra, i nostri giovani eroi non si faranno intimidire facilmente da quello che li aspetta. Ma questa volta la minaccia è antica e sembra risalire alle origini di tutti i mali che hanno afflitto la città.

Il grande omaggio a Stephen King e a It

Stranger Things 4 – Volume 1 è densissima, di rimandi, di citazioni, ma anche di idee di messa in scena e dal punto di vista dello sviluppo della trama. Ovviamente non tutto è originale, ma tutto è certamente pensato per offrire agli spettatori l’esperienza più totalizzante mai avuta con la serie. Naturalmente la principale fonte di ispirazione per questa stagione, ora più che mai, è Stephen King e il suo capolavoro It. Lasceremo agli spettatori scoprire come, ma il re del brivido è omaggiato con un elemento fondato della trama che è inglobato con grande eleganza all’interno della storia.

C’è poi la sensazione di “chiusura”, dal momento che, sebbene la storia sia nuova e tutta da scoprire, torna indietro nel tempo a riportare a galla le origini del male che si nasconde nel Sottosopra, andando anche a fare luce, di più e meglio, sulle origini di Undici e sul laboratorio che l’ha vista come una cavia per gran parte della sua vita.

Uno schema ripetitivo per una miniera di easter eggs

Stranger Things 4 – Volume 1 si conferma un ottimo prodotto, ricco e curato, che ancora alla quarta stagione rappresenta il meglio di quanto Netflix abbia prodotto fino a questo momento. Certo, si fonda sempre sulla stessa struttura narrativa, ripetendosi, anche questa volta, con una puntualità esasperante, ma garantisce intrattenimento e coinvolgimento dello spettatore, riservandogli anche un certo gusto nello scovare dettagli, citazioni e easter eggs.

Effetti collaterali: trama, cast e curiosità sul film con Jude Law

Regista tra i più variegati in quanto a filmografia realizzata, Steven Soderbergh ha negli anni dato vita a film estremamente diversi tanto per forma quanto per genere. Passando infatti da Contagion a La truffa dei Logan, da Unsane a Panama Papers, egli ha raccontato sempre storie diverse, ognuna con le sue personalissime particolarità. Nel 2013 si è cimentato alla regia di un classico thriller, intitolato Effetti collaterali, la cui storia ruota intorno ad un misterioso omicidio e un altrettanto misterioso farmaco. Per quanto oggi Soderbergh continui ad essere particolarmente prolifico nel panorama cinematografico, proprio questo film era inizialmente stato annunciato come il suo ultimo.

Nel realizzarlo il regista si era dichiarato mosso dall’ispirazione verso i grandi classici del genere, in particolar modo per i film di Alfred Hitchcock. Particolare debito è però anche quello nei confronti di Attrazione fatale, cult del 1987, il cui rapporto tra i due coniugi protagonisti è ripreso e rielaborato anche in Effetti collaterali. Ne è così nato un film di particolare fascino, ricco di colpi di scena e interpretazioni di alto livello. Come suo solito, infatti, il regista premio Oscar si è circondato di alcuni tra i più noti attori di Hollywood, tra nuovi e abituali collaboratori. Presentato in competizione al Festival di Berlino, il film è stato accolto in modo molto positivo dalla critica, ottenendo anche un buon riscontro economico.

A fronte di un budget di circa 30 milioni, Effetti collaterali è infatti arrivato ad un guadagno al box office di circa 67. Ancora oggi è indicato come uno dei film più apprezzati del regista, capace di adattare il genere ai propri interessi e al proprio volere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Effetti collaterali: la trama del film

Protagonista del film è la giovane Emily Taylor, la quale da tempo attende il rilascio dal carcere dell’amato Martin, condannato per via di una truffa con l’Insider Trading. Quando però il marito torna a casa, la moglie, anziché provare una felicità sconfinata per il nido ricostituito, cede ad una fortissima depressione che, in breve tempo, la conduce ad un tale stato di sconforto da tentare il suicidio con la sua auto. Sopravvissuta all’impatto miracolosamente illesa, la protagonista si affida quindi alle cure di un noto psichiatra, Jonathan Banks, che, dopo un confronto con la precedente analista di Emily, Victoria Siebert, prescrive alla paziente degli antidepressivi.

Gli psicofarmaci, però, nonostante facciano tornare la ragazza ad uno stato di normalità momentanea, provocano degli inaspettati e pericolosi effetti collaterali, che travolgono le vite di Emily, dei suoi amati e soprattutto di Banks. Nel momento in cui, in preda al sonnambulismo, la giovane uccide suo marito, lo psichiatra si troverà al centro di una vera e propria tempesta. A lui spetterà determinare la responsabilità dell’accaduto, con tutti i sospetti pronti a ricadere sul farmaco da lui prescritto, l’Ablixa. Avrà infatti inizio un processo mediatico dal quale sarà difficile uscire indenni.

Effetti collaterali cast

Effetti collaterali: il cast del film

Come già anticipato, anche per questo suo film Soderbergh si è avvalso della collaborazione di alcuni noti interpreti, a partire dalla candidata all’Oscar Rooney Mara. È lei ad interpretare il ruolo di Emily Taylor, un personaggio per il quale ha rinunciato a recitare nell’acclamato Zero Dark Thirty. Originariamente, però, la parte era stata affidata all’attrice Blake Lively, ma a causa di contrasti con la produzione questa abbandonò il progetto. Un’altra candidata era stata Lindsay Lohan, che il regista sottopose a più provini. Anche per lei furono i contrasti con i produttori a non favorire il suo ingresso nel cast. Mara ha in seguito rivelato di non aver avuto problemi con le proprie scene di nudo, a patto che queste risultino funzionali alla storia e non gratuite.

Nei panni del dottor Jonathan Banks vi è invece l’attore Jude Law. Questi ha in seguito raccontato di essersi sentito particolarmente insicuro nell’interpretarlo. Era infatti la prima volta che, da marito e padre, dava vita ad un personaggio che a sua volta era tale. Inoltre, per lui era il primo ruolo dopo tempo in cui si è trovato a parlare senza l’utilizzo di particolari accenti, né trucchi o acconciature diverse dalla sua solita. Ad interpretare sua moglie, Deirdre Bank, è l’attrice Vinessa Shaw. Catherine Zeta Jones, che aveva già collaborato con il regista, interpreta invece l’analista Victoria Siebert. Per il ruolo di Martin, il marito di Emily, il regista ha scelto Channing Tatum, con il quale aveva già lavorato in Magic Mike. Originariamente però, per tale ruolo era stato considerato l’attore e cantante Justin Timberlake.

Effetti collaterali: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Effetti collaterali grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity, Apple iTunes, Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 25 maggio alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Doctor Strange 2: dove potrebbe apparire Clea nel MCU?

Doctor Strange 2: dove potrebbe apparire Clea nel MCU?

Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha portato i fan in un viaggio dalle tinte orrorifiche attraverso gli universi paralleli, mentre il Maestro delle Arti Mistiche cerca di sconfiggere la crescente malvagità dell’ex Vendicatrice Scarlet Witch.

La scena mid-credits ha alzato la posta in gioco presentando ai fan la Clea di Charlize Theron, una maga della Dimensione Oscura che potrebbe avere importanti implicazioni nel futuro del Doctor Strange e degli altri stregoni. Ora che questo emozionante personaggio ha finalmente fatto la sua comparsa, i fan si chiedono quale sarà la sua prossima apparizione nel MCU.

Ant-Man and The Wasp: Quantumania

Ant-Man and the Wasp: QuantumaniaAnt-Man and the Wasp: Quantumania uscirà nel febbraio del 2023, ma si sa ancora poco del terzo film della trilogia di Ant-Man, salvo una conferma molto intrigante, ovvero l’apparizione di Kang il Conquistatore (Jonathan Majors).

Mettere un cattivo importante come Kang contro personaggi del calibro di Ant-Man e Wasp sembra indicare che ci sono molte cose di questo film che i Marvel Studios stanno tenendo nascoste al grande pubblico, dato che un simile scontro significherebbe trovarci di fronte al film di Ant-Man più imponente di sempre. Una battaglia del genere richiederebbe l’aiuto dei supereroi più strettamente connessi al multiverso, il che indica che Doctor Strange e Clea potrebbero entrambi fare la loro comparsa nel film, entrando in contatto con Kang per la prima, ma probabilmente non ultima, volta.

Secret Invasion

Secret Invasion è forse la novità più interessante del crescente catalogo di serie in streaming del MCU, soprattutto se si considera la complessità delle sfumature insite nell’omonimo fumetto. Questa serie Disney+ dovrebbe andare in onda alla fine del 2022, presentandoci il Nick Fury di Samuel L. Jackson che indaga su un’invasione clandestina di Skrull sulla Terra, svelando segreti che cambieranno per sempre il MCU.

Questa serie in particolare sembra essere pronta a includere eventi significativi che cambieranno per sempre il franchise e quindi probabilmente comprenderà scene da ogni angolo del MCU conosciuto e sconosciuto, che verranno irrimediabilmente colpite dall’invasione Skrull sulla Terra: sarebbe quindi interessante vedere come gli stregoni di Kamar-Taj, insieme alla neoarrivata Clea, reagiranno a questo attacco. Un cameo di Clea, Strange e Wong sembra abbastanza probabile in questa serie, anche se alcuni sostengono che un’apparizione dei Fantastici Quattro lo sia ancora di più.

She-Hulk

Quest’estate, Tatiana Maslany farà il suo atteso debutto nei panni della selvaggia She-Hulk nella sua serie su Disney+. She-Hulk avrà la forma di un legal procedural con un tocco da supereroe, in quanto Jennifer Walters si occuperà ogni settimana di diversi casi legali che coinvolgono superumani quindi, nel corso della prima stagione, potrà arrivare a conoscere molto bene tutti gli angoli del Marvel Cinematic Universe.

Dato che She-Hulk sembra essere una serie di ampio respiro, è certamente plausibile che almeno un episodio della prima stagione possa vedere Jennifer Walters alle prese con il lato più mistico del MCU. Se ciò dovesse accadere, sarebbe l’occasione perfetta per la Marvel di spiegare esattamente cosa è successo dopo l’incontro tra Clea e Stephen Strange nella scena mid-credits del Multiverso della Follia. Con Wong che ha già confermato la sua presenza nella serie, sembra molto probabile che questo incontro possa avvenire.

Thor: Love And Thunder

Marvel Fase 4 Thor: Love and ThunderThor: Love and Thunder è il prossimo film della Fase 4 della Marvel, che riunisce Chris Hemsworth e Taika Waititi per quella che sarà sicuramente un’altra divertente avventura in diversi angoli della galassia. Il film vedrà il debutto di Gorr il Macellatore di Dei di Christian Bale, che minaccerà tutto ciò che il dio del tuono ha sempre rappresentato, e potrebbe segnare la fine del periodo di permanenza del più forte Vendicatore nel MCU.

Clea potrebbe essere uno dei tanti personaggi Marvel non ancora annunciati che appariranno in Love and Thunder. Infatti, l’imminente quarto film del franchise di Thor attraverserà varie parti del MCU mentre il supereroe titolare cerca di ritrovare se stesso: è possibile dunque che si ritrovi ancora una volta a chiedere aiuto all’ex Maestro delle Arti Mistiche come in Ragnarok. Se così fosse, potrebbe essere sorpreso di trovare Strange già impegnato con l’incursione multiversale che Clea gli ha anticipato durante il loro primo incontro.

Doctor Strange 3

Doctor StrangeSebbene i Marvel Studios non abbiano ancora annunciato ufficialmente il seguito di Doctor Strange nel Multiverso della Follia sembra che sarà una scelta inevitabile, visto il successo della loro ultima uscita cinematografica.

Anche se ci sono sicuramente diversi luoghi in cui il terribile avvertimento di Clea al Dottor Strange potrebbe essere messo in scena, la scena mid-credits del Multiverso della Follia sembra puntare più a Doctor Strange 3. Clea è una parte importante del mito della storia del Dottor Strange, poiché nei fumetti i due si sposano: anche se appare prima altrove, i fan possono essere certi che il personaggio di Charlize Theron avrà un ruolo importante nel prossimo capitolo di questo particolare franchise.

Secret Wars

L’MCU sembra essere diretto verso un evento Secret Wars, una trama multiversale dei fumetti che vedeva eroi di universi paralleli uniti su Battleworld, costretti a combattere per l’esistenza stessa dei loro universi di origine. Un film di questo tipo sembrerebbe il finale perfetto per la tradizione multiversale del MCU e probabilmente prenderebbe la forma di Avengers 5, che è stato il progetto più top-secret della Marvel fin dall’uscita di Avengers: Endgame nel 2019.

Il messaggio premonitore di Clea al Doctor Strange alla fine del Multiverso della Follia ha rivelato che l’MCU è diretto verso un’incursione con una realtà parallela ancora sconosciuta. Se lei e Strange non saranno in grado di impedire che ciò avvenga, si verificherà senza dubbio l’evento Secret Wars tanto atteso dai fan, lasciando ai due stregoni il compito di aiutare gli altri eroi del loro mondo a combattere per la sopravvivenza della loro realtà. Il ruolo di Clea in un film del genere si rivelerebbe fondamentale, in quanto potrebbe essere l’unica presente ad aver già assistito agli eventi di un’incursione.

Un film o una serie tv spinoff

clea strange charlize theronIl Marvel Cinematic Universe non teme di correre grossi rischi quando si tratta di dare ai personaggi un proprio franchise spinoff, che sia sotto forma di film o di serie tv in streaming. Visto il grande successo ottenuto finora su Disney+, non sarebbe certo da escludere che i Marvel Studios diano il via libera a una qualche forma di spinoff incentrato sulla nuova Clea.

Anche se uno spinoff incentrato su Clea sembra improbabile come prossima apparizione del personaggio, non è certo impossibile, soprattutto se si considera che altri personaggi come Agatha Harkness ed Echo hanno ricevuto il proprio spinoff dopo un solo ruolo precedente in un altro progetto del MCU. La Strega Suprema della Dimensione Oscura avrà probabilmente un ruolo importante nel futuro del franchise e potrebbe quindi essere già in stata tenuta in considerazione per un franchise tutto suo, forse anche prima di quanto i fan si aspettino.

L’abbinamento perfetto: recensione della commedia Netflix

L’abbinamento perfetto: recensione della commedia Netflix

L’abbinamento perfetto (A Perfect Pairing) è il titolo originale e azzeccatissimo per una commedia che parla di amore e di vino. Il film Netflix di Stuart McDonald (Black-ish, Crazy Ex-Girlfriend) racconta l’improbabile avventura di una giovane sommelier di Las Angeles che, per realizzare il suo sogno, ”molla tutto” e fugge in Australia. Con un volo pindarico, la protagonista e lo spettatore si ritrovano catapultati in una pittoresca farm australiana.

La trama de L’abbinamento perfetto

Giovane ma già affermata nel suo campo Lola Alvarez (Victoria Justice) lavora per una società che esporta vini. Appassionata del suo lavoro, Lola decide di mollare la sua azienda a causa di un capo arrogante e di una collega sleale. Lola coglie l’occasione per mettersi in proprio. Per partire alla grande con la sua attività, vuole soffiare un cliente importante alla sua ex società: la celebre Vaughn Family Wines. Per riuscire nella sua impresa, Lola decide di andare di persona a conquistare Hazel Vaugh, la produttrice di vini a capo dell’azienda.

Partendo da Los Angeles, Lola si reca in Australia, nella campagna del Queensland dove Hazel sta trascorrendo le vacanze. Giunta sul luogo, Lola trova un’imprenditrice ostile e difficile da conquistare. Per entrare nelle grazie di Hazel e dimostrare la sua determinazione, la protagonista si riduce a fare i lavori più umili nella fattoria, con l’aiuto del cowboy misterioso e affascinante Max (Adam Demos).

Due settimane per realizzare un sogno

Ne L’abbinamento perfetto, la protagonista ha un grande sogno: lavorare in proprio come export di vini e avere fin da subito un cliente importante. Il desiderio di Lola appare  alquanto irrealizzabile, così assurdo che si vuole scoprire in che modo il film si svilupperà per permettere alla donna di realizzarlo. Lola avrà a malapena trent’anni, ma sembra essere capace ed esperta. Ha a disposizione i risparmi necessari per avviare un’attività e punta subito in alto. Fortunatamente, una volta arrivata in Australia, l’entusiasmo (e la convinzione) della giovane donna vengono smorzati.

Lola ha un’unica chance per conquistare l’attenzione di Hazel. Deve fare il lavoro sporco, quello dell’ultimo arrivato in una fattoria: raggruppare le pecore, aggiustare i recinti, spalare il letame. La leggerezza e la facilità con cui la protagonista de L’abbinamento perfetto cambia vita fanno sorridere. In ogni caso, non sono rappresentazioni credibili o realistiche e finiscono per non coinvolgere lo spettatore.

Niente di nuovo sul fronte australiano

Dalla città alla campagna, da un lato del mondo a quello opposto, dai plastificati Stati Uniti alla selvaggia Australia. L’abbinamento perfetto è un film costruito sui contrasti netti e sui modelli visti e rivisti della commedia romantica. L’eroina al centro del film non si distingue troppo da tante altre protagoniste. In un momento di crisi esistenziale, decide di lasciare tutto e cambiare vita, recandosi in un luogo lontano in cui, magicamente, c’è un bell’uomo genuino pronto ad accoglierla. La stessa cosa è successa in film Netflix come Un castello per Natale o Love Hard. Evidentemente, il format piace e funziona, anche al di fuori delle commedie natalizie.

L’ambientazione australiana dà quel tocco di esotico in più, ma lo spazio appare molto costruito e viene rappresentato principalmente per stereotipi: serpenti, cappelli da cowboy, canguri, Vegemite sono gli elementi che urlano Australia dall’inizio alla fine del film.

Amore e vino: un’abbinamento perfetto?

L’idea alla base del film potrebbe essere interessante. Il vino si sposa molto bene con il romanticismo, ma tutto viene affrontato con troppa leggerezza. In conclusione, L’abbinamento perfetto è la classica commedia romantica e disimpegnata carina da vedere, ma che non lascia nulla di più allo spettatore. I bei volti dei protagonisti, le tinte pastello e il solito happy ending fanno scorrere il film, ma non lasciano il segno.

Beast: trailer ufficiale del film con Idris Elba

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Beast: trailer ufficiale del film con Idris Elba

La Universal Pictures ha diffuso il trailer ufficiale di Beast, il film diretto da Baltasar Kormákur che ha diretto Everest, Cani sciolti e Contraband di Universal Pictures e con protagonista Idris Elba. A volte il fruscio tra i cespugli è davvero causato da un mostro.

Idris Elba (Fast & Furious: Hobbs & Shaw, The Suicide Squad) è il protagonista di un nuovo thriller al cardiopalma che racconta di un padre e delle sue due figlie adolescenti che si ritrovano braccati da un enorme leone solitario intenzionato a dimostrare che nella savana c’è solo un predatore supremo.

Elba interpreta il Dottor Nate Daniels, un marito rimasto vedovo da poco, che torna in Sudafrica, dove ha conosciuto sua moglie, per un viaggio a lungo pianificato con le figlie in una riserva di caccia gestita da Martin Battles (in serie tv come Sharlto Copley e Russian Doll, e film come Maleficent), un vecchio amico di famiglia e biologo della fauna selvatica. Quello che inizia come un viaggio di guarigione si trasforma in una spaventosa lotta per la sopravvivenza quando un leone, sopravvissuto a bracconieri assetati di sangue, inizia a perseguitarli sentendosi ormai minacciato dagli esseri umani.

Iyana Halley (Il coraggio della verità – The Hate U Give, e la serie TV This is Us) interpreta la figlia diciottenne di Daniels, Meredith, e Leah Sava Jeffries (serie TV Rel e Empire) interpreta la tredicenne Norah.

Dall’intenso regista Baltasar Kormákur che ha diretto Everest, Cani sciolti e Contraband di Universal Pictures, Beast è prodotto da Will Packer, produttore di Il viaggio delle ragazze, della serie Ride Along e di dieci film che hanno raggiunto il primo posto al botteghino americano, tra cui La scuola serale, Ossessione omicida e Think Like a Man, da James Lopez, presidente della Will Packer Productions, e da Baltasar Kormákur. Il film è scritto da Ryan Engle (Rampage – Furia animale, Non-Stop), tratto da una storia originale di Jaime Primak Sullivan che ne diventa anche produttore esecutivo con Bernard Bellew.

Nostalgia: la recensione del film di Mario Martone con Pierfrancesco Favino

Uscito dal teatro di Qui rido io, il regista Mario Martone torna tra le strade di Napoli per raccontarne nuove sfumature, colori e suoni. Il suo nuovo film, Nostalgia, presentato in concorso al Festival di Cannes e tratto dall’omonimo romanzo di Ermanno Rea, ci porta nel rione Sanità (che Martone aveva già raccontato con Il sindaco del rione Sanità), per fotografarlo attraverso gli occhi di un uomo assente da quei luoghi da troppo tempo. Questo viaggio attraverso vicoli e ambienti decadenti diventa dunque non solo un’atipica ode alla città, quanto anche il racconto di un ritorno, di una riscoperta, con tutto il bene e il male che questa comporta.

L’uomo che torna a Napoli, dopo ben quarant’anni di assenza, si chiama Felice (interpretato da Pierfrancesco Favino). Ora ricco imprenditore a Il Cairo, egli è richiamato nel capoluogo campano per far visita all’anziana madre. Mentre si prende cura di lei, Felice ha modo di riscoprire i luoghi della sua infanzia, iniziando sempre più a sperimentare i morsi della nostalgia. Insieme alla sua adolescenza, egli ritrova però lì anche paure e segreti del passato, con i quali sarà inevitabile fare i conti. Più passa il tempo, più Felice si ritroverà fagocitato da una realtà che non lascia via di scampo.

Il ritorno verso casa

Un aereo in volo, un auto in movimento, un albergo che affaccia sul Vesuvio. Che il protagonista di Nostalgia sia un uomo in viaggio è evidente sin da subito, il punto è capire dove si sta recando o, meglio ancora, verso cosa sta tornando. Il suo parlare un italiano stentato è poi solo uno dei tanti elementi che ce lo presentano come uno straniero in quei luoghi che sembra però conoscere così bene. Basta infatti una passeggiata notturna per rispolverare i ricordi di una giovinezza che sembrava dimenticata. Si svela così agli occhi del protagonista un mondo che sa di nuovo e d’antico e attraverso di lui impara a conoscerlo anche lo spettatore.

La prima parte del film si concentra dunque tanto sul processo di reintegrazione di Felice quanto sulla descrizione di una delle zone più problematiche della città. Nello sguardo di Martone non vi è però giudizio, bensì quello che si potrebbe definire un intento documentaristico. Egli riprende ogni situazione facendo sì che lo spettatore possa sentirsi dalla parte del protagonista e solo così d’altronde può aspirare a far emergere quella potente emozione che pervade il racconto e dà il titolo al film. Un dolore del ritorno che si concretizza qui in scene silenziose e potenti, come quella del figlio che lava con cura la madre ormai anziana e incapace di farlo da sola.

Più Felice si addentra nel cuore del rione, però, più il racconto cambia, si schiude verso nuovi percorsi e risvolti, portando l’attenzione su un passato difficile da dimenticare e accettare. Allo stesso tempo anche Felice cambia, riacquisendo una timida parlata napoletana. D’altronde, una volta chiarito verso cosa stava tornando, la nuova domanda che nasce spontanea è: perché se ne era andato? La nostalgia si espande e dalla città arriva ad includere anche il ricordo di un’amicizia perduta nel tempo. Il suo ritorno verso casa e ciò che ne consegue, a questo punto, diventa metafora di ciò che la nostalgia è capace di compiere sull’animo umano.

Nostalgia Pierfrancesco Favino

La delicatezza di Pierfrancesco Favino

Come si può intuire, con Nostalgia Martone sembra più che altro essere interessato a raccontare un’emozione, dando dunque vita ad un film contemplativo, pacato, che riflette sull’esistenza insieme al suo protagonista. Non c’è bisogno di colpi di scena, né dell’esuberanza del suo precedente film e anche la raffigurazione della camorra risulta essere più un colore sullo sfondo. Sullo sfondo, in realtà, ci finiscono un po’ troppe cose e non sempre il “personaggio” città o le altre personalità presenti risultano ben rapportati al protagonista. Forse la natura introspettiva di Nostalgia si spinge un po’ troppo in là e il film rischia di rimanere lontano dal cuore dello spettatore.

Se ciò non avviene, è soprattutto per merito di Pierfrancesco Favino. Il modo in cui egli sa mettersi al completo servizio dei suoi personaggi è ormai noto e anche stavolta dà prova di saper fare ciò che forse nessuno potrebbe fare come lui. La delicatezza del suo Felice, che si esprime attraverso il modo di parlare, le espressioni del viso e la gestualità, è probabilmente uno degli aspetti che, prima di ogni altra cosa, riesce a trasmettere quel senso di paura e di nostalgia che si prova nel ritornare sui propri passi. Ancora una volta la sua presenza è dunque decisiva, facendo sì che Nostalgia possa raggiungere gli intenti prefissati.

Marcel!, recensione del film di Jasmine Trinca con Alba Rohrwacher

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A due anni dal suo esordio dietro la macchina da presa con il cortometraggio Being My Mom, presentato a Venezia 77 in Orizzonti, Jasmine Trinca si cimenta con il lungometraggio, Marcel!, espandendo e arricchendo la storia del corto, che mostrava una madre e sua figlia, rincorrersi, perdersi e ritrovarsi tra le rovine di una Roma assolata e deserta, mentre si trascinavano dietro una grossa valigia e si scambiavano i ruoli.

Marcel! è un’espansione di Being My Mom

Con le stesse interpreti, Alba Rohrwacher e Maayane Conti, Trinca racconta la storia di una donna, artista di strada intensa e completamente dedita all’arte, e sua figlia, una ragazzina sveglia e pensosa, che vuole a tutti i costi farsi vedere e amare da sua madre. La donna, tuttavia, non ha occhi che per il suo cagnolino, Marcel, che con lei è protagonista di un numero quasi da circo, che la donna esegue con maestria per le strade della periferia di Roma. Esasperata dal fatto di essere ignorata rispetto al cagnolino, la bambina prende una decisione importante che avrà delle conseguenze molto importanti sulla sua vita e su quella della madre. 

La storia è quindi un’estensione, più articolata ma comunque sospesa e rarefatta, di quel cortometraggio d’esordio. Nel film Jasmine Trinca attinge a ricordi e memorie personali, mentre racconta il turbolento rapporto tra una madre narcisista e immersa nella sua arte, e una figlia che tutto sommato è normale, e vuole essere normalmente amata da sua madre che, a seguito di un evento tragico, finirà per comportarsi non solo da madre assorbita da se stessa ma addirittura da figlia, con la ragazzina che si occuperà di nutrirla e fare la spesa. Un sovvertimento di ruoli che regala alla piccola protagonista la possibilità tanto agognata di essere vista, dal momento che diventa indispensabile per la madre. 

Alba Rohrwacher come Buster Keaton

Alba Rohrwacher e Maayane Conti sono una coppia eccellente, con Conti che fa dello stupore che trasmette il suo sguardo una vera e propria arma comunicativa, mentre Rohrwacher si concede un ruolo per lei insolito, molto poco strutturato, eccentrico ed etereo, che ricorda Buster Keaton e le permette di giocare tanto con i movimenti liberi del corpo. Il ruolo della madre offre all’attrice la possibilità di sperimentare con movimenti, gesti e silenzi un’interpretazione inedita e comunque intensa. 

Una narratrice molto sensibile

Marcel! attesta la grande sensibilità di Jasmine Trinca non solo come interprete amata in tutta Europa, ma anche come narratrice. I bordi del suo racconto sono labili eppure ben visibili, le sue indicazioni le immaginiamo chiare tuttavia ben disposte a lasciare spazio agli interpreti. Il risultato è un film intimo, personale e poetico, che si abbevera alla fonte della creatività, unica e sola “madre” di chi vuole fare dell’espressione di sé la propria arte e la propria vita. 

Marcel! è stato presentato tra le Proiezioni Speciali di Cannes 75, durante il quale Jasmine Trinca ha anche fatto parte della Giuria Internazionale. Nel film, anche Giovanna Ralli che torna al cinema dopo una lunghissima pausa dalla recitazione.

Un amore senza tempo – The Time Traveler’s Wife, il trailer ufficiale

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Dal 13 giugno in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW sarà disponibile Un amore senza tempo – The Time Traveler’s Wife, affascinante sci-fi romance HBO di cui viene rilasciato oggi il trailer ufficiale in italiano. Firmato da Steven Moffat, co-creatore del cult britannico Sherlock nonché showrunner di ben cinque stagioni di Doctor Who, la serie racconta il complicato amore tra Claire e Henry, messo alla prova dagli imprevedibili e incontrollabili viaggi nel tempo di lui, che intrecciano le vite passate, presenti e future dei protagonisti stravolgendo il loro destino.

A interpretare Claire e Henry due stelle di prima grandezza della TV e del cinema britannico, Rose Leslie (Il Trono di Spade, Vigil) e Theo James (The Divergent Series, Sanditon). Accanto a loro Caitlin Shorey e Everleigh McDonell nei panni di Claire da giovanissima e da bambina, e Brian Altemus e Jason David in quelli di Henry rispettivamente da adolescente e da piccolo. Desmin Borges è Gomez, amico di Claire, segretamente innamorato di lei; Natasha Lopez è Charisse, miglior amica e coinquilina di Claire; Michael Park e Jaime Ray Newman sono Philip e Lucille Abshire, genitori di Claire; Taylor Richardson e Peter Graham sono Alicia e Mark Abshire, sorella e fratello di Claire; mentre Kate Siegel e Josh Stamberg sono Annette e Richard De Tamble, genitori di Henry. Nel cast anche Chelsea Frei, Marcia DeBonis, Will Brill e Spencer House.

Un amore senza tempo – The Time Traveler’s Wife è tratta dall’omonimo, celebre romanzo di Audrey Niffenegger, già trasposto nel film campione d’incassi Un amore all’improvviso, con Rachel McAdams ed Eric Bana. L’adattamento seriale, diretto da David Nutter e targato HBO, è firmato da Steven Moffat, co-creatore del cult britannico Sherlock, nonché showrunner e produttore esecutivo di alcune stagioni di Doctor Who.

Un amore senza tempo – The Time Traveler’s Wife, la trama

All’età di sei anni, Clare Abshire incontra Henry DeTamble, il futuro amore della sua vita. Letteralmente, in quanto Henry soffre di una condizione genetica che lo fa viaggiare, incontrollabilmente e imprevedibilmente, nel tempo. Quattordici anni dopo il loro primo incontro, una giovane Claire rincontra Henry nella biblioteca dove lavora e si fa avanti, sostenendo non solo di averlo conosciuto, ma di essere la sua futura moglie. Tra i due nasce una relazione tanto magica quanto complicata: amore e perdita si intrecciano, in una storia che sfida le leggi del tempo.

Thor: Love and Thunder, tutto ciò che abbiamo scoperto dal trailer

Il trailer definitivo di Thor: Love and Thunder ci ha indicato nel dettaglio cosa dobbiamo aspettarci dalla quarta uscita da solista del Dio del Tuono nel MCU. Con il ritorno di Natalie Portman nel ruolo di Jane Foster, un terrificante Christian Bale nei panni dello scheletrico Gorr e look rinnovati per alcuni dei personaggi principali, è chiaro che Thor 4 regalerà uno spettacolo visivo impressionante affiancato dall’arguzia tipica di Taika Waititi.

Ma, oltre a fornire al pubblico una più chiara indicazione sul tono generale del film, il trailer di Thor: Love and Thunder ha anche rivelato molte curiosità interessanti, che aumentano il nostro entusiasmo in vista della data di uscita del film, prevista per l’8 luglio.

Dove si trova Thor?

Dopo l’immagine precedentemente rilasciata di Thor che medita sotto un misterioso albero al tramonto, il nuovo trailer ci ha fatto capire dove effettivamente l’eroe si trova: possiamo sentire Korg, con l’albero “di Thor” sullo sfondo, che racconta le avventure dell’eroe a una razza di alieni dalla pelle blu.

Secondo alcune teorie dei fan, l’apparizione di questi alieni suggerisce che Thor trascorrerà almeno una parte del suo tempo sul pianeta desertico di Indigarr, dato che essi hanno una stretta parentela con i cosiddetti Signori del Cielo, che regnavano sul pianeta prima di essere uccisi da Gorr: questa genealogia che li lega a Gorr il Macellatore di Dei rende la loro apparizione nel film ancora più sensata. Nel materiale originale, Thor ha persino portato la pioggia sul pianeta desertico, il che potrebbe spiegare l’attenzione che il pubblico di Korg presta al suo racconto.

Nuova Asgard – Il villaggio turistico

Oltre a mostrare la nuova casa di Thor, il trailer di Thor: Love and Thunder ha anche rivelato cosa è successo esattamente alla colonia di Nuova Asgard. Dopo l’ascesa al trono di Valchiria, sembra che la comunità sia diventata un’attrazione turistica molto popolare: possiamo notare navi da crociera, un campo da golf e nuovi edifici che vantano analogie con il design della città originaria. La commercializzazione della sua casa natale potrebbe spiegare perché Valchiria è così determinata a fare squadra con Thor e Jane per un’altra avventura.

I Guardiani addestrano Thor

Sebbene il primo teaser trailer di Love and Thunder ci abbia regalato un montaggio dell’allenamento che Thor svolge costantemente per perdere peso, il nuovo trailer offre uno sguardo ancora più dettagliato sul suo nuovo regime. È ormai chiaro che Thor viene aiutato dai Guardiani della Galassia: in un’immagine memorabile, si vede Thor trascinarsi dietro i Benatar, suggerendo che l’equipaggio appoggia pienamente la sua missione di passare dal corpo di un papà a quello di un dio.

L’origine di Gorr il Macellatore di Dei

gorr il macellatore Thor: Love and ThunderForse la più grande rivelazione del trailer di Thor: Love and Thunder è l’apparizione di Gorr il Macellatore di Dei di Christian Bale, l’antagonista principale del film. Tuttavia, benché il suo character design appaia relativamente fedele ai fumetti, sembrano esserci comunque alcune differenze fondamentali. Forse la più significativa è che Gorr sembra ottenere i suoi poteri senza Knull, il dio oscuro dei simbionti nei fumetti Marvel, nonché creatore di Venom.

Visti i complessi accordi sui diritti attualmente in vigore tra Marvel e Sony, non sorprende che il Knull originale sia stato sostituito con una sorta di nube oscura ancora più ambigua da cui Gorr apparentemente trae il suo potere. Tuttavia, l’esatta natura della sua origine cinematografica rimane, per ora, poco chiara.

Gorr non sa se combattere Thor

In quello che potrebbe essere il più grande indizio dell’intero trailer, Gorr delinea i suoi piani e le motivazioni per cui desidera vedere gli dei distrutti, dichiarando: “Agli dei importa solamente di loro stessi… Questa è la mia promessa: tutti gli dei moriranno“. Questa inequivocabile dichiarazione d’intenti pone chiaramente gli uomini come Thor direttamente sulla traiettoria di Gorr.

Tuttavia, il trailer di Thor: Love and Thunder chiarisce anche che, quando si tratta di Thor stesso, Gorr è personalmente in conflitto riguardo la missione: “Non sei come gli altri dei che ho ucciso“, afferma, forse indicando un cambiamento di rotta, che segue il cuore. Questo potrebbe fornirci l’indicazione più chiara su come Thor riesca a sfuggire alle grinfie di Gorr.

L’aspetto di Zeus

Zeus in Thor: Love And ThunderUn altro aspetto chiave del trailer di Thor: Love and Thunder é lo sguardo che ci viene offerto a quella che sembra una versione del Parlamento degli Dei. L’organizzazione è storicamente servita come una sorta di organo di governo per le divinità, e ce lo conferma la presenza dello Zeus di Russel Crowe.

Sfoggiando quello che sembra essere un accento greco e una barba folta, il trailer di Thor: Love & Thunder indica anche che Zeus può usufruire un minimo della telecinesi, spogliando Thor con un solo colpo di dita. Questa divertente scena suggerisce che il pantheon degli dei greci potrebbe servire da contrasto con il malvagio Gorr in Thor: Love & Thunder.

La data in cui Thor e Jane si sono lasciati

Il trailer di Thor: Love & Thunder non solo ha confermato che la coppia si è separata quasi subito dopo gli eventi di Avengers: Age of Ultron, ma lo ha fatto con una precisione allarmante. Thor ammette di aver contato i giorni trascorsi dall’ultima volta che ha visto la sua ex, confermando che sono passati “8 anni, 7 mesi e 6 giorni… più o meno”. Questo non solo dimostra l’eterno affetto di Thor per Jane, ma conferma anche in quale preciso punto della linea temporale del MCU si svolga il film.

L’apparizione di Jane Foster nel primo trailer non è quella “vera”

L’apparizione di Jane Foster nel teaser trailer originale ha suscitato una comprensibile eccitazione e ha confermato una teoria di lunga data sulla trama del film. Tuttavia, se da un lato il nuovo trailer di Thor: Love and Thunder mostra Jane in azione, dall’altro mette in evidenza che la sua prima apparizione non è stata del tutto soddisfacente.

Nella clip, si vede Thor tendere la mano verso un Mjolnir incrinato mentre indossa la sua vecchia armatura non troppo elaborata. Tuttavia, quando parla per la prima volta con Jane, apparentemente scioccato dal suo arrivo, è vestito con una nuova armatura, completa di un vistoso elmo alato. La discrepanza tra il suo aspetto in queste due scene suggerisce che la prima apparizione di Jane Foster potrebbe essere stata una sorta di visione prima che Thor aggiornasse la propria armatura. Questa teoria è in linea con la storia di Thor, che da tempo è perseguitato da sogni profetici, in particolare in Avengers: Age of Ultron.

I nuovi poteri di Jane Foster

Oltre all’armatura e al fisico più imponente, il trailer di Thor: Love and Thunder ha rivelato anche l’impressionante gamma di poteri di Jane Foster, e alcune modifiche fondamentali apportate al martello Mjolnir. Non solo è in grado di volare, evocare fulmini e brandire l’artefatto asgardiano con forza letale, ma ora sembra degna di usare Mjolnir come vera e propria arma da lancio: in una scena, il martello si frantuma in decine di piccoli pezzi e l’eroina riesce a mettere fuori gioco diversi nemici contemporaneamente. Insieme alle sue restanti abilità, questo sviluppo rende Jane Foster nei panni di Mighty Thor una forza da non sottovalutare.

Mistress Death diventerà parte del canone MCU?

In una delle rivelazioni più discrete del trailer, Thor: Love and Thunder potrebbe confermare la presenza di Mistress Death, una delle figure più significative dei fumetti Marvel. Vediamo Jane evocare un fulmine in una cripta misteriosa, affiancata da una serie di statue; accanto a quelli che sembrano essere Zeus e l’Osservatore di What If…?, sembra esserci una figura incappucciata il cui volto è fisso, impassibile e simile a un teschio. Questo personaggio, la cui identità non è stata ancora confermata, ha una stretta somiglianza con diverse rappresentazioni della Morte nei fumetti Marvel, secondo molti spettatori attenti [via Twitter]. Se questa figura è davvero una rappresentazione della sinistra entità, potrebbe avere serie ripercussioni, non solo per Thor: Love and Thunder ma per l’intero MCU.

Platinum Party at the Palace: il concerto per celebrare il Giubileo della regina su SKY

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In diretta da Buckingham Palace, sabato 4 giugno a partire dalle ore 21, Sky (al canale 109) proporrà lo straordinario concerto organizzato per celebrare il Giubileo di Platino, 70 anni sul trono, della Regina Elisabetta II, il Platinum Party at the Palace.

Ad aprire lo show di fronte alla residenza di Sua Maestà ci saranno i Queen + Adam Lambert, già protagonisti al Giubileo d’Oro del 2002, seguiti da artisti del calibro di Alicia Keys, Hans Zimmer, Ella Eyre, Craig David, Mabel, Elbow, George Ezra, Duran Duran, Andrea Bocelli, Mimi Webb, Sam Ryder, Jax Jones, Celeste, Nile Rodgers, Sigala e Diversity: tutti eseguiranno i loro più grandi successi in un tributo stellato in onore di Elisabetta II. La chiusura dello show sarà affidata a Diana Ross.

Sir Elton John comparirà in un’esibizione registrata appositamente per questa occasione, mentre sul palco si esibirà dal vivo anche Sam Ryder, reduce dal successo dell’Eurovision Song Contest di Torino dove si è classificato, per il Regno Unito, al secondo posto.

Accanto alle performance musicali ci sarà spazio anche per i grandi protagonisti del mondo dello spettacolo e dello sport ‘made in United Kingdom’ come Sir David Attenborough, Emma Raducanu, David Beckham, Stephen Fry, Dame Julie Andrews, The Royal Ballet ed Ellie Simmonds.

La serata – che sul canale 109 sarà proposta senza interruzioni e che sarà anche in simulcast su Sky Arte – ruoterà attorno a temi globali ma cari a Sua Maestà Elisabetta II come la moda, lo sport, l’ambiente e, ovviamente, la musica, quest’ultima in un segmento curato dal leggendario compositore Andrew Lloyd Webber, che parteciperà con un’apparizione speciale insieme a Lin-Manuel Miranda. Previste anche esibizioni dei cast e di ospiti speciali da opere come The Phantom of the Opera, Hamilton, Six, The Lion King e Joseph and the Amazing Technicolor Dreamcoat.

Il colossale concerto sarà aperto da Queen + Adam Lambert con una performance speciale che richiamerà alla memoria la storica apparizione di Brian May sul tetto del Palazzo al Concerto del Giubileo d’Oro nel 2002. La spettacolare chiusura vedrà sul palco la leggendaria Diana Ross, che per il Platinum Party at the Palace tornerà a esibirsi dal vivo nel Regno Unito a quindici anni di distanza dall’ultima volta.

In totale, durante lo show (della durata prevista di 2 ore e mezza), si esibiranno oltre 30 artisti e performer che spazieranno dal pop al rock, alla musica classica, fino al musical.

L’esclusivo allestimento del Platinum Party at the Palace sarà composto da tre palchi, collegati tra loro da passerelle, per creare una straordinaria esperienza a 360° di fronte a Buckingham Palace e al Queen Victoria Memorial. 70 colonne, rappresentanti i 70 anni di regno della Regina, collegheranno i palchi in un’unica struttura e si illumineranno in progressione, facendo risplendere il palco. L’intera facciata di Buckingham Palace sarà ricoperta da una proiezione di video-mapping, trasformandosi per quella notte nello schermo più grande del Regno Unito.

Due dei tre palchi si troveranno immediatamente di fronte a Buckingham Palace, una cosa mai successa finora, incorniciando la residenza della Regina: a sinistra del palazzo ci sarà il palco “Orchestra” dove troveranno posto i 75 elementi dell’Orchestra of the Household Division; a destra del palazzo ci sarà invece il palco “Pop”, supportato da schermi LED che renderanno magnifica ogni esibizione.

Al Platinum Party at the Palace parteciperanno in piazza 22mila persone: di queste, 10mila sono state scelte in un’estrazione pubblica e altre 7500 sono lavoratori, membri di forze armate, associazioni di volontariato ed enti di beneficenza.

In occasione delle celebrazioni del Giubileo di Platino della Regina Elisabetta II, dal 3 al 5 giugno il canale 109 diventa Sky Uno The Royals: un temporary channel che accompagnerà gli spettatori in un viaggio alla scoperta della storia, delle curiosità, dei segreti e degli intrighi dei principali regnanti europei, ed in particolare della Famiglia Reale più popolare e seguita al mondo, i Windsor.

Thor: Love and Thunder, perché Gorr vuole uccidere tutti gli dei nel film?

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L’odio di Gorr il Macellatore di dei verso gli dei viene mostrato molto chiaramente nel secondo trailer di Thor: Love and Thunder. Interpretato da Christian Bale, Gorr è pronto per essere una delle più grandi minacce che Thor e i suoi alleati abbiano mai incontrato nel MCU. Armato con All-Black la Necrosword, Gorr è pronto a scatenare una follia omicida cosmica che mette a rischio gli dei di ogni pantheon.

Dopo averlo tenuto in ombra completamente nel primo trailer, la Marvel ha finalmente svelato il cattivo di Thor 4 nel secondo trailer. Oltre a rivelare il design del villain, il video ha anticipato anche il suo ruolo nella storia. Come previsto, è il malcontento di Gorr verso gli dei che guiderà la storia di Thor: Love and Thunder. Nel fumetti Marvel, Gorr disprezzava gli dei e augurava loro la morte. A tal fine, dà loro la caccia e massacra un numero incalcolabile di divinità in vari angoli dell’Universo Marvel.

Sembra che nell’interpretazione di questi eventi da parte del MCU, spetterà a Thor, a Jane Foster di Natalie Portman, a Valchiria e a Korg impedirgli di raggiungere i suoi obiettivi. Resta da vedere fino a che punto arriverà prima che i nostri eroi trovino un modo per batterlo.

Per quanto riguarda il motivo per cui Gorr è così interessato a uccidere gli dei, la Marvel ha esposto le sue ragioni nel nuovo trailer di Thor: Love and Thunder. Nel video, Gorr ha affermato che “gli unici di cui gli dei si preoccupano sono se stessi“. Questo è il punto cruciale della sua animosità verso gli dei, ma questa osservazione scalfisce solo la superficie di un idea più profonda. Nei fumetti, Gorr è cresciuto in un ambiente miserabile. A causa del fatto che il suo pianeta era afflitto dalla fame, Gorr e la sua gente sentivano di doversi fidare degli dei per risolvere i loro problemi. Tuttavia, le divinità che adoravano non hanno risposto alle loro preghiere. Dopo aver perso i suoi cari, Gorr concluse che l’esistenza degli dei era una bugia. Ma quando ha scoperto che in realtà sono reali, ha cominciato a odiarli per la loro inattività.

Il bisogno di vendetta di Gorr era guidato dall’idea che i loro poteri dessero loro la responsabilità di prendersi cura di coloro che li adoravano. Ha incolpato gli dei per le tragedie avvenute sul suo pianeta natale, credendo che gli dei fossero troppo egocentrici per proteggere i mortali. Gorr ha rivolto questo odio a tutti gli dei. Il trailer di Thor: Love and Thunder suggerisce che condividerà i sentimenti amari della sua controparte a fumetti nei confronti degli dei. Stando così le cose, è probabile che il retroscena del Gorr del MCU non differirà molto da quello che è successo al personaggio di carta.

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

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