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Ray Liotta, morto l’attore di Quei Bravi Ragazzi

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Ray Liotta, morto l’attore di Quei Bravi Ragazzi

Ray Liotta, il formidabile attore la cui carriera è sbocciata con il classico di Martin Scorsese Quei bravi ragazzi, è morto. Deadline riporta che l’attore è morto nel sonno nella Repubblica Dominicana, dove stava girando il film Dangerous Waters. Liotta aveva 67 anni e lascia una figlia, Karsen. Era fidanzato con Jacy Nittolo.

La carriera di Ray Liotta stava attraversando una rinascita. I suoi recenti titoli comprendono The Many Saints of Newark, Marriage Story e No Sudden Move. Ha terminato Cocaine Bear, diretto da Elizabeth Banks, e avrebbe dovuto recitare nel film della Working Title The Substance al fianco di Demi Moore e Margaret Qualley.

Ha anche recitato con Taron Egerton nella serie Apple TV+ Black Bird.

Con Qualcosa di travolgente di Jonathan Demme ha ottenuto una nomination ai Golden Globe, e poi ha interpretato la superstar Shoeless Joe Jackson in L’uomo dei sogni. Ha poi seguito rapidamente il ruolo del gangster Henry Hill in Quei bravi ragazzi di Scorsese, al fianco di Robert De Niro e Joe Pesci in quello che sarebbe stato il ruolo decisivo della sua carriera. Ray Liotta era un perfetto Henry Hill, che raccontava una storia della sua crescita in una banda criminale organizzata, quella che ha portato a termine la famosa rapina alla Lufthansa all’aeroporto internazionale John F. Kennery nel 1978, rubando oltre 5 milioni di dollari in contanti e gioielli conservati nell’edificio del cargo aereo della compagnia aerea tedesca.

Miriam Dalmazio: 10 cose che non sai sull’attrice

Miriam Dalmazio: 10 cose che non sai sull’attrice

Sono bastati pochi ruoli tra cinema e televisione a Miriam Dalmazio per affermarsi come una delle attrici italiane più quotate del momento. Capace di passare con naturalezza da un genere ad un altro, trasformandosi radicalmente, è lei uno dei nomi della recitazione da tenere bene a mente, pronta a dar vita a numerose altre prove che ne dimostrino le capacità e il talento.

Ecco 10 cose che non sai su Miriam Dalmazio.

Miriam Dalmazio: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri film. Il debutto sul grande schermo con un ruolo di rilievo arriva per lei nella commedia Sole a catinelle, con protagonista Checco Zalone (alias Luca Medici). In seguito ha recitato in Che strano chiamarsi Federico (2013), Maldamore (2014), Una donna per amica (2014) e Meraviglioso Boccaccio (2015). Nel 2021 è invece stata protagonista del film Il mio corpo vi seppellirà, dove interpreta Errè, recitando accanto ad Antonia Truppo e Guido Caprino.

2. È celebre per diverse fiction. La Dalmazio inizia a recitare per la televisione nel 2011 nel film Come un delfino, con Raoul Bova, e nella popolare fiction Che Dio ci aiuti, dove con il ruolo di Margherita Morbidelli rimmarrà fino al 2017. Ha poi preseo parte ad altre note fiction come Sposami (2012), Il commissario Montalbano (2016), Squadra mobile (2017), Il cacciatore (2018-2021), La vita promessa (2018-2020), I Medici (2018), Leonardo (2021) e Anna (2021). Nel 2021 recita anche nel film per la TV Appunti di un venditore di donne, mentre nel 2022 recita nella serie Studio Battaglia.

Miriam Dalmazio: chi è suo marito

3. È molto riservata sulla sua vita privata. L’attrice ha sempre preferito evitare che l’attenzione dei media si spostasse dalla sua attività lavorativa alla vita privata. Di questa sappiamo dunque molto poco, se non che da diversi anni è impegnata con un uomo di nome Paolo, anch’egli siciliano e imprenditore, proprietario di un isola vicino Bali. Nel 2016, infine, i due hanno dato alla luce un bambino, chiamato Ian. Lui non è però solito comparire accanto a lei in occasioni ufficiali, ulteriore segno del loro voler mantenere privata la propria vita sentimentale.

Miriam Dalmazio Sole a catinelle

Miriam Dalmazio in Che Dio ci aiuti

4. Si è ritrovata molto nel suo personaggio. Nella fiction Che Dio ci aiuti interpreta – nella prima, seconda e terza stagione – la timida e impacciata dottoressa Margherita Morbidelli, una ragazza di provincia trasferitasi nel convitto gestito da Suor Angela per motivi di studio. L’attrice ha raccontato di essersi ritrovata molto nel carattere del suo personaggio, anche se ha affermato esserci differenze sul modo in cui lei e Margherita esprimo i propri stati d’animo.

5. Ha lasciato la serie dopo la terza stagione. Nel corso della terza stagione, come noto, Margherita rimane incinta e vive profondi sconvolgimenti emotivi. Al termine della stagione il suo personaggio viene fatto uscire di scene e ciò ha significato anche l’abbandono della Dalmazio. L’attrice ha poi avuto modo di comparire in alcuni episodi della quarta stagione, ma per via di altri impegni non ha potuto riprendere il suo ruolo a tempo pieno.

Miriam Dalmazio in Studio Battaglia

6. Ha fatto un sacrificio per recitare nella serie. Per recitare nei panni dell’avvocato Nina nella serie Studio Battaglia, l’attrice ha dovuto sacrificare i suoi amati capelli ricci. Nella serie compar infatti con un taglio più corto e liscio. Allo stesso tempo, però, ha dovuto imparare a nascondere il suo accento palermitano per sfoggiarne invece uno milanese, ovvero quello richiesto per il ruolo.

Miriam Dalmazio in Sole a catinelle

7. È stato il suo primo ruolo al cinema. Nel 2013 l’attrice ha l’occasione di recitare nel film campione di incassi Sole a catinelle. Qui interpreta Daniela Parisi, la protagonista femminile del film nonché ex Moglie di Checco e Mamma di Nicolò. Ama tanto il figlio e prova ancora sentimenti per il suo ex marito, sebbene lei lo abbia lasciato per la crisi. È stato proprio questo ruolo a conferire ulteriore notorietà all’attrice.

Miriam Dalmazio Instagram

Miriam Dalmazio è stata Miss Italia?

8. Non ha partecipato al noto concorso. Recentemente è circolata in rete la convinzione che l’attrice, prima di divenire celebre, avesse partecipato al concorso di bellezza Miss Italia. La notizia, tuttavia, non ha trovato conferma. Prima della notorietà, infatti, la Dalmazio ha piuttosto frequentato il Centro Sperimentale di Cinematografia, studiando dunque per divenire attrice.

Miriam Dalmazio è su Instagram

9. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo personale seguito da circa 60 mila persone. All’interno di questo, con oltre 700 post, l’attrice è solita condividere immagini o video relativi al suo lavoro, con curiosità e dietro le quinte. Non mancano però anche post relativi alla sua vita privata, con eventi, luoghi visitati o momenti di svago insieme ad amici o famigliari. Seguendola, dunque, si potrà rimanere aggiornati su tutte le sue attività.

Miriam Dalmazio: età e altezza dell’attrice

10. Miriam Dalmazio è nata il 14 settembre del 1987 a Palermo, Italia. L’attrice è alta complessivamente 168 centimetri.

Fonte: IMDb

Hayden Christensen e l’intervista più difficile della sua vita

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Hayden Christensen e l’intervista più difficile della sua vita

Lucasfilm è felice di annunciare il ritorno di Hayden Christensen nell’iconico ruolo di Darth Vader nella serie Obi-Wan Kenobi, disponibile in esclusiva su Disney+ da domani 27 maggio con i primi due episodi.

Per questa occasione è stato realizzato un divertente video in cui Hayden (41 anni) si confida con il piccolo super-fan di Star Wars Inathi Rozani (10 anni). Una sorprendente intervista che mette alla prova l’attore di Anakin Skywalker e Darth Vader.

Nella commovente e divertente intervista, Hayden rivela come la nuova serie sia “fondamentalmente una grande partita a nascondino”, oltre a svelare i dettagli dello speciale abbigliamento Sith che lo tiene al fresco durante le riprese. Hayden ha inoltre rivelato il motivo per cui Ewan McGregor sia l’attore più divertente sul set e perché, tra tutti i personaggi dell’universo di Star Wars, Yoda sarebbe il suo compagno ideale per una cena.

Inathi, vestito con l’incredibile costume Rubies di Darth Vader, ha sfidato Hayden a costruire il set X-wing Fighter di Luke Skywalker di Lego, mentre lo interrogava sulla sua esperienza sul set. Ma il divertimento non finisce qui, perché l’interprete di Darth Vader ha anche dato prova delle sue capacità con la spada laser, insegnando a Inathi come manovrare la Spada Laser Lightsaber Forge Darth Vader di Hasbro.

Obi-Wan Kenobi debutterà in esclusiva su Disney+ venerdì 27 maggio con i primi due episodi. Successivamente, la serie tornerà in streaming ogni mercoledì, fino al finale previsto per mercoledì 22 giugno.

MCU: le 10 più grandi rivelazioni della Fase 4

MCU: le 10 più grandi rivelazioni della Fase 4

La Fase 4 dell’MCU è iniziata più di un anno fa con l’uscita di Black Widow. A differenza delle precedenti, questa fase non include solo film, ma anche una serie di programmi televisivi in uscita su Disney+. Il grande obiettivo di Kevin Feige e dei Marvel Studios è quello di ampliare quanto più possibile l’MCU, cercando di inglobare anche altri universi.

L’esplosione del Multiverso ha aperto tante nuove possibilità per il franchise. Gli autori hanno sfruttato l’immensità del materiale a disposizione per creare grandi storie. Nell’ultimo anno, i colpi di scena e le sorprese sono state numerose: vediamo le 10 rivelazioni più entusiasmanti della Fase 4 dell’MCU.

L’introduzione di Blade (Eternals)

Eternals Dane WhitmanNonostante tutti i personaggi introdotti nell’MCU da Eternals, la più interessante rivelazione si trova nella scena post-credits. In realtà, la new entry è un personaggio che non viene nemmeno visto.

Nella scena post-credits, si vede Dane Whitman che trova la Lama d’Ebano ma viene colto di sorpresa da una voce sconosciuta. Dopo molte speculazioni, sembra certo che la voce sia quella di Mahershala Ali, interprete di Blade. In questo modo, il cacciatore di vampiri fa il suo ingresso nell’MCU.

L’altro Quicksilver (WandaVision)

Evan Peters Quicksilver MCUIn WandaVision, Wanda usa la sua magia per riportare in vita Visione. Questo fatto ha portato i fan dell’MCU a chiedersi se la strega avrebbe potuto fare lo stesso con il suo defunto fratello, Pietro Maximoff. In effetti, Wanda fa comparire Quicksilver, ma non si tratta dell’originale.

Con grande sorpresa, si scopre nel corso della serie che il Quicksilver che vediamo in WandaVision è un falso, un ragazzo di nome Ralph Bohner che non ha nulla a che fare con Pietro.

Ikaris si mette contro la sua squadra (Eternals)

Ikaris in EternalsTra i membri degli Eterni, al momento della loro introduzione nell’MCU, Ikaris era forse il più celebre. Nel film come nei fumetti, Ikaris è un leader potente e viene visto da molti come la versione Marvel di Superman.

Nonostante ciò, alla fine di Eternals si scopre che il personaggio è a conoscenza della distruzione pianificata della Terra. Non solo: contro ogni aspettativa, il Ikaris è disposto a mettersi contro la sua stessa squadra per permettere che questo accada.

La morte di Zia May (Spider-Man: No Way Home)

MCU Zia MayPer quanto originale, la presenza di Tobey Maguire e Andrew Garfield in Spider-Man: No Way Home era un fatto già noto prima dell’uscita del film. Il vero colpo di scena di No Way Home è infatti un altro.

Il momento più straziante di tutto il lungometraggio, nonché uno dei più tristi della Fase 4 MCU, è la morte di Zia May. Nonostante il personaggio abbia sempre avuto un ruolo marginale all’interno del franchise, il suo discorso in punto di morte sul potere e sulla responsabilità è veramente toccante, per Peter (Tom Holland) come per lo spettatore.

L’arrivo di Clea (Doctor Strange In The Multiverse Of Madness)

Clea Charlize Theron MCUTra tutti i cammei presenti in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, il più sorprendente si trova dopo il finale. Nella scena tra i titoli di coda compare Clea, un personaggio iconico nei fumetti di Doctor Strange.

Interpretata da Charlize Theron, la maga appare per pochi secondi, giusto il tempo di prelevare Stephen (Benedict Cumberbatch) e trasportarlo chissà dove nel Multiverso. Avendo scelto un’attrice da Oscar per il ruolo di Clea, sicuramente l’MCU ha grandi progetti per il personaggio.

Sharon Carter è il Power Broker (The Falcon And The Winter Soldier)

Falcon And Winter Soldier FinaleCon Falcon and the Winter Soldier vengono riportati in scena diversi personaggi di Capitan America, tra cui Sharon Carter. Non si tratta però dell’eroina coraggiosa vista in precedenza.

Con il film i fan MCU scoprono che Sharon ha ora assunto il ruolo del cattivo Power Broker. È decisamente sorprendente vedere un eroe così altruista e benevolo improvvisamente trasformato in uno spietato trafficante d’armi.

Il ritorno di Kingpin (Hawkeye)

Hawkeye Kingpin MCULa serie Hawkeye ha portato una bella boccata d’aria fresca nell’MCU: un’avventura breve e aneddotica, ma ricca di momenti appassionanti. Nonostante la leggerezza dello show, non sono mancati i colpi di scena, primo fra tutti il ritorno di Kingpin.

Kingpin è uno dei personaggi più acclamati della serie Daredevil di Netflix e i fan erano entusiasti di vedere Vincent D’Onofrio tornare nel ruolo per l’MCU. Inoltre, questo passaggio ha anche aperto la porta del franchise ad altri attori dello show Netflix.

Il mondo dimentica Peter Parker (Spider-Man: No Way Home)

Peter Parker Spider-Man No Way HomeSe per tanti versi No Way Home è stato un film divertente, non sono mancati gli aspetti tragici. Non solo la morte di Zia May, ma anche il finale ha lasciato tutti con l’amaro in bocca. Il fatto che Peter Parker venga dimenticato da tutti, soprattutto da Ned e MJ, rappresenta un sacrificio immenso per Spidey.

Nel tentativo di fermare altri invasori in arrivo da tutto il Multiverso, Spider-Man convince il Doctor Strange a lanciare un incantesimo che farà dimenticare a tutti chi è Peter Parker. Di conseguenza, Peter termina il film da solo: probabilmente questo momento segna la fine del viaggio di Tom Holland nell’MCU.

L’arrivo di Kang (Loki)

Loki MCUNella Fase 4 dell’MCU un ruolo essenziale è giocato dal Multiverso. Parlando di Multiverso non si può tralasciare Colui Che Rimane. Il personaggio, introdotto dalla serie Loki è l’essere che ha creato la TVA e che sovrintende alla sacra linea temporale. Proprio per questo, la sua morte getta il Multiverso nel caos.

In tutto ciò, una delle più grandi minacce si rivela essere una variante di Colui Che Rimane, il potente criminale Marvel Kang il Conquistatore. Già era stato detto che il cattivo sarebbe apparso in Ant-Man and the Wasp: Quantumania, ma questa prima comparsa a sorpresa nell’MCU suggerisce che il personaggio svolgerà un grande ruolo in futuro.

Gli Illuminati (Doctor Strange nel Multiverso della Follia)

Doctor Strange 2 MCULa presenza degli Illuminati in Doctor Strange nel Multiverso della Follia era un fatto già annunciato prima dell’uscita del film, ma di sicuro i fan MCU non si aspettavano un’uscita di scena così rapida e cruenta per il team.

Dopo una breve scena introduttiva in cui gli Illuminati affrontano Strange, essi sono costretti a combattere Scarlet Witch. La strega riesce in poco tempo a fare a pezzi tutti questi potenti eroi, dal sibilante Black Bolt a Charles Xavier di Patrick Stewart.

Kristen Stewart commenta la sua visione di Crimes of the Future

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Kristen Stewart commenta la sua visione di Crimes of the Future

Durante una recente conferenza stampa (tramite Insider) per Crimes of the Future, in occasione del Festival di Cannes 75, Kristen Stewart ha descritto come si è sentita quando si è vista per la prima volta sullo schermo durante la premiere del film di David Cronenberg.

L’attrice ha ammesso di non avere la minima idea di cosa trattasse il film durante la produzione, ma dopo aver visto il film lei stessa, i temi narrativi avevano tutti un senso.

“Noi, gli attori, passavamo ogni singolo giorno dopo il lavoro dicendo, ‘Che cazzo stiamo facendo?’ Ma poi ho guardato il film la scorsa notte ed è stato così chiaro per me. È così esponenziale e sembra che tu stia sventrando organi quando stai facendo qualcosa, e se non è così non lo è ne vale la pena.”

In Crimes of the Future, Kristen Stewart interpreta Timlin, un investigatore del National Organ Registry che sta indagando su Saul Tenser (Viggo Mortensen), un artista performativo affetto da una malattia unica chiamata Sindrome dell’evoluzione accelerata che gli consente di far crescere nuovi organi all’interno del suo corpo. Con l’aiuto della sua compagna Caprice (Léa Seydoux), li estrae durante le performance artistiche per il pubblico.

Batgirl: un altro indizio suggerisce la presenza di Robin

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Batgirl: un altro indizio suggerisce la presenza di Robin

Non è una congettura nuova quella che vorrebbe l’esordio di un nuovo Robin in Batgirl. Già altre foto dal set del film HBO Max avevano fatto presagire questo risvolto, ma adesso è Leslie Grace che, in una storia su Instagram, dà un suggerimento.

Quasi due mesi dopo la fine delle riprese, Leslie Grace è andata su Instagram (tramite CBR) per stuzzicare i fan che la attendono nei panni di Batgirl. In una storia ormai off-line, Grace ha condiviso un’immagine di Detective Comics n. 526, un’edizione per l’anniversario che ha segnato la 500esima apparizione di Batman nella serie a fumetti e che include anche Batgirl e Robin, scatenando nuove speculazioni sull’apparizione del Ragazzo Meraviglia nel nuovo film DCEU.

Cosa sappiamo di Batgirl

Batgirl è il film del 2022 di Adil El Arbi e Bilall Fallah con Leslie Grace, JK Simmons, Michael Keaton  e Brendan Fraser. È stato annunciato che Leslie Grace interpreterà Batgirl. Il suo precedente ruolo cinematografico è stato nell’adattamento della WB di In the Heights, acclamato dalla critica. Mentre la trama di Batgirl è ancora nascosta, il film vedrà J.K. Simmons torna nel ruolo del commissario Gordon, visto l’ultima volta in Justice League di Zack Snyder. Jacob Scipio partecipa al film in un ruolo non rivelato e Brendan Fraser interpreta il cattivo Garfield Lynns, noto anche come Firefly. Ivory Aquino si è unita al cast nel ruolo di Alysia Yeoh

Batgirl doveva essere diretto da Joss Whedon, regista di The Avengers e Avengers: Age of Ultron, nonché della versione cinematografica di Justice League. Tuttavia, nel 2018, il regista ha deciso di abbandonare il progetto, ammettendo di non essere riuscito a “decifrare la storia”. Il film è diretto da Adil El Arbi e Bilall Fallah.

Elvis: Austin Butler dice che è stato costretto a letto, alla fine delle riprese

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Il protagonista di Elvis, Austin Butler, dice di essere stato costretto a letto dopo aver completato le riprese del film di Baz Luhrmann. Butler interpreta il re del rock ‘n roll nel film biografico, che seguirà gli umili inizi di Presley fino al suo status di icona musicale e sullo schermo. Accanto a Butler, che interpreta Elvis, c’è anche Tom Hanks nei panni del talent manager di Elvis Presley, il colonnello Tom Parker e Olivia DeJonge nei panni di Priscilla Presley.

Sembra che l’etica del lavoro di Butler abbia avuto dei lati decisamente negativi sul suo fisico. Parlando con GQ, Butler ha rivelato di essere stato costretto a letto dopo la produzione di Elvis. Quando le riprese si sono concluse a marzo 2021, l’attore si è sentito molto male dopo aver dedicato così tanta della sua energia al personaggio di Presley per così tanto tempo. Dopo essere stato trasferito in ospedale, a Butler è stato successivamente diagnosticato un virus che “simula l’appendicite”.

“Il giorno dopo (la fine delle riprese) mi sono svegliato alle quattro del mattino con un dolore lancinante e sono stato portato d’urgenza in ospedale… Il mio corpo ha iniziato a spegnersi il giorno dopo aver finito Elvis”.

Oltre allo stress per dover portare sullo schermo una tale icona, Austin Butler ha anche condiviso il set con un’altra icona vivente, Tom Hanks, che gli ha dato il seguente suggerimento:

“Ogni giorno cerco di leggere qualcosa che non ha nulla a che fare con il lavoro che sto facendo”. Questo mi ha fatto sentire in grado di farlo, perché fino a quel momento leggevo solo tutto ciò che aveva a che fare con Elvis. Ascoltavo solo Elvis. Erano le influenze di Elvis e lo stesso Elvis e nient’altro.”

Elvis, il trailer del film di Baz Luhrmann

Dal regista candidato all’Oscar Baz Luhrmann arriva Elvis della Warner Bros. Pictures, con Austin Butler e il Premio Oscar Tom Hanks. Il film esplora la vita e la musica di Elvis Presley (Austin Butler ), viste attraverso il prisma della sua complicata relazione con l’enigmatico manager, il colonnello Tom Parker (Tom Hanks). La storia approfondisce le complesse dinamiche tra Presley e Parker nell’arco temporale di oltre 20 anni, dall’ascesa alla fama di Presley che raggiunse un livello di celebrità senza precedenti, sullo sfondo un panorama culturale in evoluzione e la perdita dell’innocenza in America. Al centro di questo viaggio, una delle persone più significative e influenti nella vita di Elvis, Priscilla Presley (Olivia DeJonge).

Recitano al fianco di Tom Hanks e Austin Butler, la pluripremiata attrice di teatro Helen Thomson (“Top of the Lake: China Girl”, “Rake”) nei panni della madre di Elvis, Gladys; Richard Roxburgh (“Moulin Rouge!”, “Breath”, “La battaglia di Hacksaw Ridge”) in quelli del padre di Elvis, Vernon, mentre Olivia DeJonge (“The Visit”, “Stray Dolls”) interpreta Priscilla. Luke Bracey (“La battaglia di Hacksaw Ridge”, “Point Break”) interpreta Jerry Schilling; Natasha Bassett (“Ave, Cesare!”) interpreta Dixie Locke; David Wenham (“Il Signore degli Anelli” la trilogia, “Lion – la strada verso casa”, “300”) è Hank Snow; Kelvin Harrison Jr. (“Il processo ai Chicago 7”, “L’assistente della star”) è BB King; Xavier Samuel (“Two Mothers”, “Amore e inganni”, “The Twilight Saga: Eclipse”) interpreta Scotty Moore, e Kodi Smit-McPhee (“Il potere del cane”) interpreta Jimmie Rodgers Snow.

Completano il cast Dacre Montgomery (“Stranger Things”, “La galleria dei cuori  infranti”) nei panni del regista televisivo Steve Binder, al fianco degli attori australiani Leon Ford (“Gallipoli”, “The Pacific”) nei panni di Tom Diskin, Kate Mulvany (“Il grande Gatsby”, “Hunters”) in quelli di Marion Keisker; Gareth Davies (“Peter Rabbit,” “Hunters”) come Bones Howe, Charles Grounds (“Crazy & Rich”, “Camp”) come Billy Smith, Josh McConville (“Fantasy Island”) è Sam Phillips, e Adam Dunn (“Home and away”) nei panni di Bill Black.

Per ritrarre le altre icone della musica del film, Luhrmann ha scelto la cantautrice Yola come Sister Rosetta Tharpe; il modello Alton Mason come Little Richard; il texano di Austin Gary Clark Jr., come Arthur Crudup, e l’artista Shonka Dukureh come Willie Mae “Big Mama” Thornton.

Il candidato all’Oscar Luhrmann (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”) ha diretto il film da una sceneggiatura da lui scritta assieme a Sam Bromell, Craig Pearce e Jeremy Doner, basata su una storia dello stesso Baz Luhrmann e Jeremy Doner. I produttori del film sono Luhrmann, la vincitrice dell’Oscar Catherine Martin (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”), Gail Berman, Patrick McCormick e Schuyler Weiss, mentre i produttori esecutivi sono Courtenay Valenti e Kevin McCormick.

Il team creativo che ha lavorato dietro le quinte include la direttrice della fotografia Mandy Walker (“Mulan”, “Australia”), la scenografa e costumista premio Oscar Catherine Martin (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”), la scenografa Karen Murphy (“A Star Is Born”), i montatori Matt Villa (“Il grande Gatsby”, “Australia”) e Jonathan Redmond (“Il grande Gatsby”), il supervisore degli effetti visivi nominato all’Oscar Thomas Wood (“Mad Max: Fury Road”), il supervisore musicale Anton Monsted (“Australia”, “Moulin Rouge!”) e il compositore Elliott Wheeler (“The Get Down”).

Le riprese principali di Elvis si sono svolte nel Queensland, in Australia, con il sostegno del governo del Queensland, di Screen Queensland e del programma Producer Offset del governo australiano. Warner Bros. Pictures presenta, una produzione Bazmark Production, Jackal Group, un film di Baz Luhrmann: Elvis, che sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures. Il film uscirà nelle sale italiane il 22 giugno 2022.

Warner Bros “frustrata” dalla mancanza di proposte per film DC da parte di J.J. Abrams

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Secondo quanto riferito, la Warner Bros. ha espresso frustrazione a seguito della mancanza di proposte da parte di J.J. Abrams in merito a progetti basati sui personaggi DC Comics per HBO Max. Abrams è uno degli sceneggiatori, registi e produttori più importanti a livello globale, grazie al suo lavoro in franchise cinematografici di successo come Star Wars, Star Trek e Mission: Impossible. Prima del suo lavoro cinematografico, Abrams era noto per programmi TV di successo come Lost, Alias ​​e Felicity. Sembrava che il regista avesse il tocco magico e ogni studio stava cercando di coinvolgerlo per iniziare, rilanciare o assistere nel loro franchise.

Nel 2019 Abrams e la sua società di produzione Bad Robot hanno firmato un contratto quinquennale con la Warner Bros. per produrre diverse proprietà, con lo studio che sperava che Abrams potesse aiutare a rivitalizzare i loro marchi DC. Abrams, dal canto suo, ha annunciato l’intenzione di sviluppare proprietà basate sui personaggi di Justice League Dark, inclusa una serie per i personaggi di John Constantine e Madame Xanadu. È anche produttore del prossimo film di Zatanna con Emerald Fennell di Promising Young Woman che scriverà la sceneggiatura. Ha anche firmato come produttore di un nuovo film di Superman con lo sceneggiatore Ta-Nehisi Coates incentrato su un Superman nero. Tuttavia, dopo tre anni di contratto, nessuno di questi progetti si è concretizzato e, con il contratto che scadrà nel 2024, lo studio sembra essere preoccupato.

Secondo THR, fonti affermano che Warner Bros. Discovery è frustrata dal fatto che J.J. Abrams abbia rivendicato molti personaggi DC ma non abbia ancora ricevuto nulla da mandare in onda su HBO Max. Secondo quanto riferito, lo studio ha visto le sceneggiature per Constantine e il pilot di Madame X, ma sembra che non ci siano date di inizio della produzione pianificate. Secondo quanto riferito, l’amministratore delegato di Warner Bros. Discovery, David Zaslav, è frustrato dalla mancanza di risultati da parte di Bad Robot e sta esaminando tutti gli accordi complessivi dello studio, incluso l’accordo da $ 250 milioni di Bad Robot, mentre cerca di tagliare $ 3 miliardi.

Avengers: ecco tutti i sostituti degli Original Six

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Avengers: ecco tutti i sostituti degli Original Six

L’account Instagram ha condiviso un fan poster di quello che potrebbe essere un Avengers 5. Nell’immagine, gli Original Six, i sei Avengers originali, sono sostituiti con le loro controparti che prenderanno quasi certamente il loro posto nelle fasi successive del MCU.

Nell’immagine si possono vedere schierati Kate Bishop al posto di Clint Barton, Mighty Thor al posto di Thor, She-Hulk al posto di Hulk, Sam Wilson al posto di Steve Rogers (unico passaggio di testimone ufficiale), War Machine al posto di Iron Man e Yelena Belova al posto di Natasha Romanoff. Vi piace il nuovo schieramento?

Alcarràs – L’ultimo raccolto, recensione del film di Carla Simón

Alcarràs – L’ultimo raccolto, recensione del film di Carla Simón

Esce oggi nelle sale italiane Alcarràs, film della regista Carla Simòn con Jordi Pujol Dolcet e Anna Otin protagonisti. Vincitore dell’Orso d’oro alla  72esima edizione della Berlinale, la pellicola è distribuita da I Wonder Pictures.

L’estate dell’ultimo raccolto

Campi estesi e piantagioni, questa è la cornice che muove la trama di Alcarràs. Tre bambini si divertono all’interno di un’auto abbandonata, immaginando una nuova avventura, ma il disperato mondo degli adulti interrompe il gioco: i membri della famiglia Solé si rendono conto che non potranno più coltivare il terreno dei Pinyol, e i frutteti di pesco di cui si occupano da generazioni. Senza documenti che legalizzino la presunta cessione del terreno fatta dal nonno, l’erede Pinyol ha deciso di vendere il terreno a un’azienda energetica per installarvi sopra pannelli solari, redditizi e sostenibili. Quest’estate è dunque l’estate dell’ultimo raccolto per i Solé.

Un approccio introduttivo in tre sequenze risolve rapidamente la trama principale del film. Il resto dei 120 minuti di Alcarràs sono il cammino estivo verso quella fine annunciata troppo presto, che sembra inevitabile ma che nessuno vuole accettare. Il secondo lungometraggio di Carla Simón (Verano 1993) si avvicina alla famiglia Solé durante questi mesi di agonia. La possibilità della caduta in un abisso rovinoso si apre per ciascuno di loro, che vuole dare un senso a questo crepuscolo a partire dalla propria esperienza e dal proprio ruolo all’interno di quello che si configura come un vero e proprio clan: c’è chi si sottrae per scelta o perché non riesce a capire, chi si arrabbia e chi rimane calmo, chi cerca vie d’uscita e chi mantiene una cieca fedeltà, chi si preoccupa e chi si rammarica.

Un film che pianta un seme collettivo

Carla Simón traduce in immagini ciò che molti cineasti neorealisti – e i loro magnifici eredi, dall’Ermanno Olmi de L’albero degli zoccoli all’Alice Rohrwacher de Il paese delle meraviglie – hanno incessantemente perseguito: la verità, questa volta di uno spazio e di un tempo di cambiamento, che riguarda e si rivolge alla collettività, senza tuttavia lasciare mai incolto il seme dell’individuo. La macchina da presa, sembra suggerirci Simòn, è sempre in grado di scrutare qualcosa che l’occhio umano non riesce a percepire e, in questo modo, riesce a raggiungere anche una certa essenza della vita, un momento sacro che esplode come un’epifania. Epifania che ha incontrato il gusto e il cuore di M. Night Shyamalan, presidente di giuria a Berlino 72, che ha premiato Alcarràsper le sue straordinarie interpretazioni, da attori bambini ad attori ottantenni, per la sua capacità di mostrare la tenerezza e la comicità della famiglia e della sua lotta, e per il ritratto della nostra connessione e dipendenza dalla terra che ci circonda“.

Il testo di Alcarràs può essere letto da molti punti di vista: come rivendicazione dell’identità di un mestiere, quello del contadino tradizionale, che si identifica con la terra e i suoi frutti; come ritratto organico e vivace, scevro da manicheismi, della crisi di una famiglia provocata da un dilemma morale; come riflessione sul progresso che cancella le tracce della Storia; in sostanza, su uno spaccato di vita che pulsa e respira attraverso i volti di attori non professionisti, protagonisti del documentario di un’estate che riserva loro un futuro incerto.

La famiglia come spazio per ricostruire il futuro

Il film riunisce tutte queste prospettive individuali e le lega al filo invisibile del nucleo familiare, ultima barriera di fronte a un sistema economico che ne divora i membri perché li considera già perduti. È in questo spazio ridotto, scoraggiante ma pulsante di calore, perché condiviso con i propri cari, che Alcarràs coinvolge irrimediabilmente. Non per costruire un muro di semplice resistenza, quasi di reazione, ma per piantare un seme sul cui futuro, e raccolto, vogliamo e dobbiamo costruire insieme, per renderlo meno minaccioso. Alcarràs ci avvicina, dal territoriale e con i suoi attori non professionisti, a quello spazio in cui il cinema sembra toccare la vita e le sue crepe che, per quanto spaventose appaiano, siamo chiamati a ricostruire insieme come pubblico.

Per quanta sofferenza possa causare la perdita di un terreno perché il proprietario vuole installarvi dei pannelli solari, c’è comunque il piacere del lavoro comunitario, delle riunioni di famiglia con le lumache alla griglia come piatto forte, dei giochi dei bambini negli orti dei vicini. Ognuno in famiglia ha le sue ragioni, sembra dirci Simòn e, in ogni discussione, c’è un’emozione diversa, che questo film generoso condivide con lo spettatore senza chiedere nulla in cambio. Ogni membro della famiglia necessita, in questo senso, di riprese cucite su misura, di un aspetto e una voce ben distinguibili, senza gerarchia alcuna, sempre disposti nel quadro con luminosa chiarezza.

Sebbene abbia molti punti in comune con Verano 1993 – nel suo meraviglioso approccio alla psicologia infantile, ad esempio – Alcarràs è più ambizioso e lascia respirare ampiamente il soggetto narrativo, mai incastonandolo nel limite della prospettiva unica. Piuttosto, riprende le fila del cortometraggio Correspondencia, che Simòn ha firmato a due mani con Dominga Sotomayor, dove c’è già l’idea che le nostre vite, i nostri progetti, sono in qualche modo attraversati dal contesto socio-economico e, in ultima analisi, sempre politico in cui viviamo. Nella cornice di Alcarràs, sostenuta dagli echi della sua personalissima storia, Carla Simón si libra nelle sue virtù registiche: gira con precisione e passione, paziente nel raccogliere la verosimiglianza dei simboli di un’estate, per testimoniare l’ingiustizia di un sistema che cerca solo la redditività economica.

Thor: Love and Thunder, un fan poster immagina Loki nel film

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Thor: Love and Thunder, un fan poster immagina Loki nel film

Non sappiamo se ad un certo punto comparirà da qualche parte, ma per ora immaginiamo che nella timeline ufficiale del MCU Loki sia morto e che quindi non lo vedremo in Thor: Love and Thunder.

Sarebbe la prima volta che Thor compare in scena senza doversi confrontare con il fratello dio dell’inganno, e qualche fan ha pensato che invece sarebbe stato bello. Infatti, ecco un fan poster del film in cui si immagina Loki nel film:

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Jurassic World: Bryce Dallas Howard commenta le critiche ai “tacchi” di Claire

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Bryce Dallas Howard riflette sulle critiche ricevute dai tacchi alti del suo personaggio nel primo Jurassic World. Segnando una sorta di riavvio graduale del franchise di Jurassic Park, il successo del 2015 di Colin Trevorrow, Jurassic World, ha introdotto un nuovo cast di personaggi e un nuovo parco a tema di dinosauri. Il film segue Owen Grady (Chris Pratt) e Claire Dearing (Bryce Dallas Howard) mentre tentano di sopravvivere dopo che un dinosauro geneticamente modificato è sfuggito al contenimento e ha devastato il parco.

Pur ottenendo recensioni generalmente positive e generando oltre 1,67 miliardi di dollari al botteghino mondiale, un elemento particolare del film si sarebbe rivelato piuttosto controverso sia con i critici che con i fan: le calzature di Claire. All’inizio del film, Claire è il Park Operations Manager di Jurassic World, una persona relativamente rigida e orientata agli affari che alla fine diventa uno degli eroi principali del film. Tuttavia, molti spettatori hanno contestato i tacchi alti di Claire, soprattutto considerando che il personaggio di Pratt era vestito più tipicamente come un eroe d’azione. Un critico ha persino definito “ridicola” la scelta delle calzature di Claire.

In una nuova intervista con Variety prima dell’uscita del prossimo terzo capitolo, Jurassic World – Il dominio, Bryce Dallas Howard riflette sulla controversia causata dai tacchi alti di Claire, rivelando di essere fedele alla decisione. Dopo aver scherzato sul fatto che “nessuno ha notato” le scarpe di Claire, Howard spiega che i tacchi erano un aspetto importante del personaggio e che si è sempre sentita “potenziata” mentre era sul set.

“Anche entrare nei panni di Claire è stato un po’ impegnativo perché aveva i tacchi, ma nessuno se ne è accorto. Per DeWanda, ha tutto a che fare con com’è l’esperienza mentre stai girando il film e come ti senti potenziato o depotenziato. Mi sono sempre sentita potenziata, ogni singolo minuto di “Jurassic” di Colin Trevorrow. E nessun commento, osservazione o analisi potrà mai portarmi via quell’esperienza”.

Jurassic World – Il dominio, il film

In Jurassic World – Il dominio vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson e Omar SyLaura Dern e Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

Il Dominio si svolge quattro anni dopo la distruzione di Isla Nublar. I dinosauri ora vivono e cacciano insieme agli umani in tutto il mondo. Questo equilibrio fragile rimodellerà il futuro e determinerà, una volta per tutte, se gli esseri umani rimarranno i predatori dominanti su un pianeta che ora condividono con le creature più temibili della storia.

Jurassic World – Il dominio arriverà in sala il 2 giugno 2022.

Blue Beetle, le prime foto dal set. Ecco Xolo Maridueña in costume

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Prodotto dalla Warner Bros, è in fase di riprese Blue Beetle, del quale sono emerse on-line le prime immagini dal set. Nelle foto, vediamo la star di Cobra Kai, Xolo Maridueña, nel costume completo dell’eroe titolare.

Si aveva un’idea abbastanza chiara di cosa aspettarsi dall’outfit grazie ad alcuni concept art rilasciati durante il DC FanDome dello scorso anno, e chiaramente il risultati sembra abbastanza vicino a quanto promesso.

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Il primo concept di Blue Beetle

Nel cast di Blue Beetle ci sono Xolo Maridueña che interpreta il protagonista, insieme a Harvey Guillén, Bruna Marquezine, Sharon Stone, Raoul Max Trujillo, Susan Sarandon e Belissa Escobedo. Marquezine interpreterà Penny, la protagonista femminile e l’interesse amoroso di Jaime, mentre Escobedo interpreterà la sorella minore di Jaime, Milagros. Stone è Victoria Kord mentre Trujillo interpreterà il villain. L’uscita del film è prevista per il 18 agosto 2023.

Cosa sappiamo su Blue Beetle?

Blue Beetle è un personaggio immaginario dei fumetti; venne pubblicato negli Stati Uniti d’America da diverse case editrici a partire dal 1940; è un supereroe che ha avuto nel tempo diversi alter ego.

Kord “è saltato” nell’universo DC Comics durante Cisis on Infinite Earths  insieme a un certo numero di altri personaggi di Charlton Comics. Il secondo Blue Beetle in seguito ha recitato nel suo fumetto di 24 numeri. Kord non ha mai avuto superpoteri, ma ha usato la scienza per creare vari dispositivi che lo aiutassero a combattere il crimine. È diventato un membro della Justice League of America ed è stato successivamente ucciso durante il crossover Infinite Crisis della DC Comics .

Il terzo Blue Beetle, creato dalla DC Comics, è Jaime Reyes, un adolescente che ha scoperto che lo scarabeo originale di Blue Beetle si è trasformato in una tuta da battaglia che gli ha permesso di combattere il crimine e viaggiare nello spazio. Nel corso degli anni Reyes è diventato un membro dei Teen Titans e ha recitato in due serie a fumetti di Blue Beetle. Nel reboot “New 52” del 2011 della DC Comics, Jaime Reyes era il personaggio principale di Blue Beetle, riferendosi solo occasionalmente alle versioni precedenti. Con la successiva revisione di continuità “DC Rebirth”, sono state ripristinate le versioni precedenti.

Stranger Things 4 – Volume 1, recensione della serie Netflix

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Stranger Things 4 – Volume 1, recensione della serie Netflix

Ogni grande avventura arriva alla sua conclusione, e così accadrà a breve per la serie tv che dal 2016 riporta, con grande insistenza e convinzione, gli spettatori di Netflix indietro nel tempo, agli anni ’80. Stranger Things 4 – Volume 1 arriva in piattaforma il 27 maggio e, per la prima volta nella sua storia, non sarà tutta disponibile per i bingewatcher lì fuori. La prima cosa da sapere in questa recensione di Stranger Things 4 – Volume 1 (episodi da 1 a 7) è che la serie dei Differ Brothers è stata divisa in due capitoli e che, se il primo, quello di cui si parla in questa sede, arriva a fine maggio, per vedere il secondo blocco di episodi, i due conclusivi, bisognerà aspettare al 1° luglio.

Poco male, perché sebbene il settimo episodio si concluda con un grande cliffhanger e un gigantesco punto di domanda, l’attesa non è poi troppa e, in questo caso, potrebbe aumentare il piacere, anche perché, questa volta, gli episodi della quarta stagione durano tutti più di 60 minuti, oltre un’ora a episodio per la nostra quarta volta a Hawkins. Nel dettaglio, il primo episodio dura un’ora e 18 minuti, il settimo (l’ultimo del primo volume) un’ora e 38 minuti. L’episodio più breve, il terzo, ha una durata di un’ora e 3 minuti. Ma l’episodio più lungo è il nono ed ultimo: due ore e 30 minuti.

Stranger Things 4 Parte 1, cosa succede a Hawkins?

Ma torniamo a quello che veramente ci interessa, ovvero cosa accade ai nostri giovani eroi in questo quarto e conclusivo ciclo di episodi. Alla fine dei dolorosi eventi che hanno portato alla sconfitta dei sovietici nella terza stagione, ma all’apparente morte di Hopper (David Harbour), Joyce (Winona Ryder) decide di lasciare Hawkins insieme ai suoi ragazzi, Jonathan (Charlie Heaton)e Will (Noah Schnapp), adottando anche Undici (Millie Bobby Brown), rimasta (ancora) orfana a causa della scomparsa di Jim ed estremamente in difficoltà nella sua nuova vita fuori dal suo guscio. Mike (Finn Wolfhard) e Dustin (Gaten Matarazzo) cercano di trovane un nuovo equilibrio, dal momento che hanno “perso” Will e Lucas (Caleb McLaughlin) sembra più interessato a essere popolare che a frequentare i suoi vecchi amici. Max (Sadie Sink), d’altro canto, deve fare i conti con gli eventi traumatici della passata stagione, anche lei, nella tragica conclusione della storia, ha perso qualcuno, il suo fratellastro che era stato posseduto dal Mindflayer e che si era infine sacrificato per salvarla. Questo percorso di elaborazione del lutto la porterà a isolarsi. Intanto Nancy (Natalie Dyer) lavora al giornale della città, sognando il college, forse con Jonathan, e Steve (Joe Keery) e Robin (Maya Hawke) sono impegnati nel loro lavoro al videonoleggio, consolidando quel forte legame di amicizia (platonico con la P maiuscola, cit.) instaurato nella terza stagione. Intanto, in una prigione nel deserto innevato della steppa russa, un prigioniero americano fa progetti di fuga… E mentre tutti si preparano alle vacanze di primavera, a Hawkins si verifica un efferato omicidio ai danni di un’adolescente. I guai per la cittadina dell’Indiana non sono ancora finiti.

Stranger Things 4 - Volume 1
Courtesy of Netflix © 2022

Matt e Ross Duffer hanno deciso di dividere i nostri eroi per la loro avventura conclusiva. I “gruppi d’azione” si muoveranno infatti in maniera autonoma, ignari di quanto accade all’altro per tutta la vicenda. Avventure parallele che però in qualche modo li vedono collaborare, inconsapevoli, anche a distanza. Abituati ad avere a che fare con le stranezze e il Sottosopra, i nostri giovani eroi non si faranno intimidire facilmente da quello che li aspetta. Ma questa volta la minaccia è antica e sembra risalire alle origini di tutti i mali che hanno afflitto la città.

Il grande omaggio a Stephen King e a It

Stranger Things 4 – Volume 1 è densissima, di rimandi, di citazioni, ma anche di idee di messa in scena e dal punto di vista dello sviluppo della trama. Ovviamente non tutto è originale, ma tutto è certamente pensato per offrire agli spettatori l’esperienza più totalizzante mai avuta con la serie. Naturalmente la principale fonte di ispirazione per questa stagione, ora più che mai, è Stephen King e il suo capolavoro It. Lasceremo agli spettatori scoprire come, ma il re del brivido è omaggiato con un elemento fondato della trama che è inglobato con grande eleganza all’interno della storia.

C’è poi la sensazione di “chiusura”, dal momento che, sebbene la storia sia nuova e tutta da scoprire, torna indietro nel tempo a riportare a galla le origini del male che si nasconde nel Sottosopra, andando anche a fare luce, di più e meglio, sulle origini di Undici e sul laboratorio che l’ha vista come una cavia per gran parte della sua vita.

Uno schema ripetitivo per una miniera di easter eggs

Stranger Things 4 – Volume 1 si conferma un ottimo prodotto, ricco e curato, che ancora alla quarta stagione rappresenta il meglio di quanto Netflix abbia prodotto fino a questo momento. Certo, si fonda sempre sulla stessa struttura narrativa, ripetendosi, anche questa volta, con una puntualità esasperante, ma garantisce intrattenimento e coinvolgimento dello spettatore, riservandogli anche un certo gusto nello scovare dettagli, citazioni e easter eggs.

Effetti collaterali: trama, cast e curiosità sul film con Jude Law

Regista tra i più variegati in quanto a filmografia realizzata, Steven Soderbergh ha negli anni dato vita a film estremamente diversi tanto per forma quanto per genere. Passando infatti da Contagion a La truffa dei Logan, da Unsane a Panama Papers, egli ha raccontato sempre storie diverse, ognuna con le sue personalissime particolarità. Nel 2013 si è cimentato alla regia di un classico thriller, intitolato Effetti collaterali, la cui storia ruota intorno ad un misterioso omicidio e un altrettanto misterioso farmaco. Per quanto oggi Soderbergh continui ad essere particolarmente prolifico nel panorama cinematografico, proprio questo film era inizialmente stato annunciato come il suo ultimo.

Nel realizzarlo il regista si era dichiarato mosso dall’ispirazione verso i grandi classici del genere, in particolar modo per i film di Alfred Hitchcock. Particolare debito è però anche quello nei confronti di Attrazione fatale, cult del 1987, il cui rapporto tra i due coniugi protagonisti è ripreso e rielaborato anche in Effetti collaterali. Ne è così nato un film di particolare fascino, ricco di colpi di scena e interpretazioni di alto livello. Come suo solito, infatti, il regista premio Oscar si è circondato di alcuni tra i più noti attori di Hollywood, tra nuovi e abituali collaboratori. Presentato in competizione al Festival di Berlino, il film è stato accolto in modo molto positivo dalla critica, ottenendo anche un buon riscontro economico.

A fronte di un budget di circa 30 milioni, Effetti collaterali è infatti arrivato ad un guadagno al box office di circa 67. Ancora oggi è indicato come uno dei film più apprezzati del regista, capace di adattare il genere ai propri interessi e al proprio volere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Effetti collaterali: la trama del film

Protagonista del film è la giovane Emily Taylor, la quale da tempo attende il rilascio dal carcere dell’amato Martin, condannato per via di una truffa con l’Insider Trading. Quando però il marito torna a casa, la moglie, anziché provare una felicità sconfinata per il nido ricostituito, cede ad una fortissima depressione che, in breve tempo, la conduce ad un tale stato di sconforto da tentare il suicidio con la sua auto. Sopravvissuta all’impatto miracolosamente illesa, la protagonista si affida quindi alle cure di un noto psichiatra, Jonathan Banks, che, dopo un confronto con la precedente analista di Emily, Victoria Siebert, prescrive alla paziente degli antidepressivi.

Gli psicofarmaci, però, nonostante facciano tornare la ragazza ad uno stato di normalità momentanea, provocano degli inaspettati e pericolosi effetti collaterali, che travolgono le vite di Emily, dei suoi amati e soprattutto di Banks. Nel momento in cui, in preda al sonnambulismo, la giovane uccide suo marito, lo psichiatra si troverà al centro di una vera e propria tempesta. A lui spetterà determinare la responsabilità dell’accaduto, con tutti i sospetti pronti a ricadere sul farmaco da lui prescritto, l’Ablixa. Avrà infatti inizio un processo mediatico dal quale sarà difficile uscire indenni.

Effetti collaterali cast

Effetti collaterali: il cast del film

Come già anticipato, anche per questo suo film Soderbergh si è avvalso della collaborazione di alcuni noti interpreti, a partire dalla candidata all’Oscar Rooney Mara. È lei ad interpretare il ruolo di Emily Taylor, un personaggio per il quale ha rinunciato a recitare nell’acclamato Zero Dark Thirty. Originariamente, però, la parte era stata affidata all’attrice Blake Lively, ma a causa di contrasti con la produzione questa abbandonò il progetto. Un’altra candidata era stata Lindsay Lohan, che il regista sottopose a più provini. Anche per lei furono i contrasti con i produttori a non favorire il suo ingresso nel cast. Mara ha in seguito rivelato di non aver avuto problemi con le proprie scene di nudo, a patto che queste risultino funzionali alla storia e non gratuite.

Nei panni del dottor Jonathan Banks vi è invece l’attore Jude Law. Questi ha in seguito raccontato di essersi sentito particolarmente insicuro nell’interpretarlo. Era infatti la prima volta che, da marito e padre, dava vita ad un personaggio che a sua volta era tale. Inoltre, per lui era il primo ruolo dopo tempo in cui si è trovato a parlare senza l’utilizzo di particolari accenti, né trucchi o acconciature diverse dalla sua solita. Ad interpretare sua moglie, Deirdre Bank, è l’attrice Vinessa Shaw. Catherine Zeta Jones, che aveva già collaborato con il regista, interpreta invece l’analista Victoria Siebert. Per il ruolo di Martin, il marito di Emily, il regista ha scelto Channing Tatum, con il quale aveva già lavorato in Magic Mike. Originariamente però, per tale ruolo era stato considerato l’attore e cantante Justin Timberlake.

Effetti collaterali: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Effetti collaterali grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity, Apple iTunes, Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 25 maggio alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Doctor Strange 2: dove potrebbe apparire Clea nel MCU?

Doctor Strange 2: dove potrebbe apparire Clea nel MCU?

Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha portato i fan in un viaggio dalle tinte orrorifiche attraverso gli universi paralleli, mentre il Maestro delle Arti Mistiche cerca di sconfiggere la crescente malvagità dell’ex Vendicatrice Scarlet Witch.

La scena mid-credits ha alzato la posta in gioco presentando ai fan la Clea di Charlize Theron, una maga della Dimensione Oscura che potrebbe avere importanti implicazioni nel futuro del Doctor Strange e degli altri stregoni. Ora che questo emozionante personaggio ha finalmente fatto la sua comparsa, i fan si chiedono quale sarà la sua prossima apparizione nel MCU.

Ant-Man and The Wasp: Quantumania

Ant-Man and the Wasp: QuantumaniaAnt-Man and the Wasp: Quantumania uscirà nel febbraio del 2023, ma si sa ancora poco del terzo film della trilogia di Ant-Man, salvo una conferma molto intrigante, ovvero l’apparizione di Kang il Conquistatore (Jonathan Majors).

Mettere un cattivo importante come Kang contro personaggi del calibro di Ant-Man e Wasp sembra indicare che ci sono molte cose di questo film che i Marvel Studios stanno tenendo nascoste al grande pubblico, dato che un simile scontro significherebbe trovarci di fronte al film di Ant-Man più imponente di sempre. Una battaglia del genere richiederebbe l’aiuto dei supereroi più strettamente connessi al multiverso, il che indica che Doctor Strange e Clea potrebbero entrambi fare la loro comparsa nel film, entrando in contatto con Kang per la prima, ma probabilmente non ultima, volta.

Secret Invasion

Secret Invasion è forse la novità più interessante del crescente catalogo di serie in streaming del MCU, soprattutto se si considera la complessità delle sfumature insite nell’omonimo fumetto. Questa serie Disney+ dovrebbe andare in onda alla fine del 2022, presentandoci il Nick Fury di Samuel L. Jackson che indaga su un’invasione clandestina di Skrull sulla Terra, svelando segreti che cambieranno per sempre il MCU.

Questa serie in particolare sembra essere pronta a includere eventi significativi che cambieranno per sempre il franchise e quindi probabilmente comprenderà scene da ogni angolo del MCU conosciuto e sconosciuto, che verranno irrimediabilmente colpite dall’invasione Skrull sulla Terra: sarebbe quindi interessante vedere come gli stregoni di Kamar-Taj, insieme alla neoarrivata Clea, reagiranno a questo attacco. Un cameo di Clea, Strange e Wong sembra abbastanza probabile in questa serie, anche se alcuni sostengono che un’apparizione dei Fantastici Quattro lo sia ancora di più.

She-Hulk

Quest’estate, Tatiana Maslany farà il suo atteso debutto nei panni della selvaggia She-Hulk nella sua serie su Disney+. She-Hulk avrà la forma di un legal procedural con un tocco da supereroe, in quanto Jennifer Walters si occuperà ogni settimana di diversi casi legali che coinvolgono superumani quindi, nel corso della prima stagione, potrà arrivare a conoscere molto bene tutti gli angoli del Marvel Cinematic Universe.

Dato che She-Hulk sembra essere una serie di ampio respiro, è certamente plausibile che almeno un episodio della prima stagione possa vedere Jennifer Walters alle prese con il lato più mistico del MCU. Se ciò dovesse accadere, sarebbe l’occasione perfetta per la Marvel di spiegare esattamente cosa è successo dopo l’incontro tra Clea e Stephen Strange nella scena mid-credits del Multiverso della Follia. Con Wong che ha già confermato la sua presenza nella serie, sembra molto probabile che questo incontro possa avvenire.

Thor: Love And Thunder

Marvel Fase 4 Thor: Love and ThunderThor: Love and Thunder è il prossimo film della Fase 4 della Marvel, che riunisce Chris Hemsworth e Taika Waititi per quella che sarà sicuramente un’altra divertente avventura in diversi angoli della galassia. Il film vedrà il debutto di Gorr il Macellatore di Dei di Christian Bale, che minaccerà tutto ciò che il dio del tuono ha sempre rappresentato, e potrebbe segnare la fine del periodo di permanenza del più forte Vendicatore nel MCU.

Clea potrebbe essere uno dei tanti personaggi Marvel non ancora annunciati che appariranno in Love and Thunder. Infatti, l’imminente quarto film del franchise di Thor attraverserà varie parti del MCU mentre il supereroe titolare cerca di ritrovare se stesso: è possibile dunque che si ritrovi ancora una volta a chiedere aiuto all’ex Maestro delle Arti Mistiche come in Ragnarok. Se così fosse, potrebbe essere sorpreso di trovare Strange già impegnato con l’incursione multiversale che Clea gli ha anticipato durante il loro primo incontro.

Doctor Strange 3

Doctor StrangeSebbene i Marvel Studios non abbiano ancora annunciato ufficialmente il seguito di Doctor Strange nel Multiverso della Follia sembra che sarà una scelta inevitabile, visto il successo della loro ultima uscita cinematografica.

Anche se ci sono sicuramente diversi luoghi in cui il terribile avvertimento di Clea al Dottor Strange potrebbe essere messo in scena, la scena mid-credits del Multiverso della Follia sembra puntare più a Doctor Strange 3. Clea è una parte importante del mito della storia del Dottor Strange, poiché nei fumetti i due si sposano: anche se appare prima altrove, i fan possono essere certi che il personaggio di Charlize Theron avrà un ruolo importante nel prossimo capitolo di questo particolare franchise.

Secret Wars

L’MCU sembra essere diretto verso un evento Secret Wars, una trama multiversale dei fumetti che vedeva eroi di universi paralleli uniti su Battleworld, costretti a combattere per l’esistenza stessa dei loro universi di origine. Un film di questo tipo sembrerebbe il finale perfetto per la tradizione multiversale del MCU e probabilmente prenderebbe la forma di Avengers 5, che è stato il progetto più top-secret della Marvel fin dall’uscita di Avengers: Endgame nel 2019.

Il messaggio premonitore di Clea al Doctor Strange alla fine del Multiverso della Follia ha rivelato che l’MCU è diretto verso un’incursione con una realtà parallela ancora sconosciuta. Se lei e Strange non saranno in grado di impedire che ciò avvenga, si verificherà senza dubbio l’evento Secret Wars tanto atteso dai fan, lasciando ai due stregoni il compito di aiutare gli altri eroi del loro mondo a combattere per la sopravvivenza della loro realtà. Il ruolo di Clea in un film del genere si rivelerebbe fondamentale, in quanto potrebbe essere l’unica presente ad aver già assistito agli eventi di un’incursione.

Un film o una serie tv spinoff

clea strange charlize theronIl Marvel Cinematic Universe non teme di correre grossi rischi quando si tratta di dare ai personaggi un proprio franchise spinoff, che sia sotto forma di film o di serie tv in streaming. Visto il grande successo ottenuto finora su Disney+, non sarebbe certo da escludere che i Marvel Studios diano il via libera a una qualche forma di spinoff incentrato sulla nuova Clea.

Anche se uno spinoff incentrato su Clea sembra improbabile come prossima apparizione del personaggio, non è certo impossibile, soprattutto se si considera che altri personaggi come Agatha Harkness ed Echo hanno ricevuto il proprio spinoff dopo un solo ruolo precedente in un altro progetto del MCU. La Strega Suprema della Dimensione Oscura avrà probabilmente un ruolo importante nel futuro del franchise e potrebbe quindi essere già in stata tenuta in considerazione per un franchise tutto suo, forse anche prima di quanto i fan si aspettino.

L’abbinamento perfetto: recensione della commedia Netflix

L’abbinamento perfetto: recensione della commedia Netflix

L’abbinamento perfetto (A Perfect Pairing) è il titolo originale e azzeccatissimo per una commedia che parla di amore e di vino. Il film Netflix di Stuart McDonald (Black-ish, Crazy Ex-Girlfriend) racconta l’improbabile avventura di una giovane sommelier di Las Angeles che, per realizzare il suo sogno, ”molla tutto” e fugge in Australia. Con un volo pindarico, la protagonista e lo spettatore si ritrovano catapultati in una pittoresca farm australiana.

La trama de L’abbinamento perfetto

Giovane ma già affermata nel suo campo Lola Alvarez (Victoria Justice) lavora per una società che esporta vini. Appassionata del suo lavoro, Lola decide di mollare la sua azienda a causa di un capo arrogante e di una collega sleale. Lola coglie l’occasione per mettersi in proprio. Per partire alla grande con la sua attività, vuole soffiare un cliente importante alla sua ex società: la celebre Vaughn Family Wines. Per riuscire nella sua impresa, Lola decide di andare di persona a conquistare Hazel Vaugh, la produttrice di vini a capo dell’azienda.

Partendo da Los Angeles, Lola si reca in Australia, nella campagna del Queensland dove Hazel sta trascorrendo le vacanze. Giunta sul luogo, Lola trova un’imprenditrice ostile e difficile da conquistare. Per entrare nelle grazie di Hazel e dimostrare la sua determinazione, la protagonista si riduce a fare i lavori più umili nella fattoria, con l’aiuto del cowboy misterioso e affascinante Max (Adam Demos).

Due settimane per realizzare un sogno

Ne L’abbinamento perfetto, la protagonista ha un grande sogno: lavorare in proprio come export di vini e avere fin da subito un cliente importante. Il desiderio di Lola appare  alquanto irrealizzabile, così assurdo che si vuole scoprire in che modo il film si svilupperà per permettere alla donna di realizzarlo. Lola avrà a malapena trent’anni, ma sembra essere capace ed esperta. Ha a disposizione i risparmi necessari per avviare un’attività e punta subito in alto. Fortunatamente, una volta arrivata in Australia, l’entusiasmo (e la convinzione) della giovane donna vengono smorzati.

Lola ha un’unica chance per conquistare l’attenzione di Hazel. Deve fare il lavoro sporco, quello dell’ultimo arrivato in una fattoria: raggruppare le pecore, aggiustare i recinti, spalare il letame. La leggerezza e la facilità con cui la protagonista de L’abbinamento perfetto cambia vita fanno sorridere. In ogni caso, non sono rappresentazioni credibili o realistiche e finiscono per non coinvolgere lo spettatore.

Niente di nuovo sul fronte australiano

Dalla città alla campagna, da un lato del mondo a quello opposto, dai plastificati Stati Uniti alla selvaggia Australia. L’abbinamento perfetto è un film costruito sui contrasti netti e sui modelli visti e rivisti della commedia romantica. L’eroina al centro del film non si distingue troppo da tante altre protagoniste. In un momento di crisi esistenziale, decide di lasciare tutto e cambiare vita, recandosi in un luogo lontano in cui, magicamente, c’è un bell’uomo genuino pronto ad accoglierla. La stessa cosa è successa in film Netflix come Un castello per Natale o Love Hard. Evidentemente, il format piace e funziona, anche al di fuori delle commedie natalizie.

L’ambientazione australiana dà quel tocco di esotico in più, ma lo spazio appare molto costruito e viene rappresentato principalmente per stereotipi: serpenti, cappelli da cowboy, canguri, Vegemite sono gli elementi che urlano Australia dall’inizio alla fine del film.

Amore e vino: un’abbinamento perfetto?

L’idea alla base del film potrebbe essere interessante. Il vino si sposa molto bene con il romanticismo, ma tutto viene affrontato con troppa leggerezza. In conclusione, L’abbinamento perfetto è la classica commedia romantica e disimpegnata carina da vedere, ma che non lascia nulla di più allo spettatore. I bei volti dei protagonisti, le tinte pastello e il solito happy ending fanno scorrere il film, ma non lasciano il segno.

Beast: trailer ufficiale del film con Idris Elba

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Beast: trailer ufficiale del film con Idris Elba

La Universal Pictures ha diffuso il trailer ufficiale di Beast, il film diretto da Baltasar Kormákur che ha diretto Everest, Cani sciolti e Contraband di Universal Pictures e con protagonista Idris Elba. A volte il fruscio tra i cespugli è davvero causato da un mostro.

Idris Elba (Fast & Furious: Hobbs & Shaw, The Suicide Squad) è il protagonista di un nuovo thriller al cardiopalma che racconta di un padre e delle sue due figlie adolescenti che si ritrovano braccati da un enorme leone solitario intenzionato a dimostrare che nella savana c’è solo un predatore supremo.

Elba interpreta il Dottor Nate Daniels, un marito rimasto vedovo da poco, che torna in Sudafrica, dove ha conosciuto sua moglie, per un viaggio a lungo pianificato con le figlie in una riserva di caccia gestita da Martin Battles (in serie tv come Sharlto Copley e Russian Doll, e film come Maleficent), un vecchio amico di famiglia e biologo della fauna selvatica. Quello che inizia come un viaggio di guarigione si trasforma in una spaventosa lotta per la sopravvivenza quando un leone, sopravvissuto a bracconieri assetati di sangue, inizia a perseguitarli sentendosi ormai minacciato dagli esseri umani.

Iyana Halley (Il coraggio della verità – The Hate U Give, e la serie TV This is Us) interpreta la figlia diciottenne di Daniels, Meredith, e Leah Sava Jeffries (serie TV Rel e Empire) interpreta la tredicenne Norah.

Dall’intenso regista Baltasar Kormákur che ha diretto Everest, Cani sciolti e Contraband di Universal Pictures, Beast è prodotto da Will Packer, produttore di Il viaggio delle ragazze, della serie Ride Along e di dieci film che hanno raggiunto il primo posto al botteghino americano, tra cui La scuola serale, Ossessione omicida e Think Like a Man, da James Lopez, presidente della Will Packer Productions, e da Baltasar Kormákur. Il film è scritto da Ryan Engle (Rampage – Furia animale, Non-Stop), tratto da una storia originale di Jaime Primak Sullivan che ne diventa anche produttore esecutivo con Bernard Bellew.

Nostalgia: la recensione del film di Mario Martone con Pierfrancesco Favino

Uscito dal teatro di Qui rido io, il regista Mario Martone torna tra le strade di Napoli per raccontarne nuove sfumature, colori e suoni. Il suo nuovo film, Nostalgia, presentato in concorso al Festival di Cannes e tratto dall’omonimo romanzo di Ermanno Rea, ci porta nel rione Sanità (che Martone aveva già raccontato con Il sindaco del rione Sanità), per fotografarlo attraverso gli occhi di un uomo assente da quei luoghi da troppo tempo. Questo viaggio attraverso vicoli e ambienti decadenti diventa dunque non solo un’atipica ode alla città, quanto anche il racconto di un ritorno, di una riscoperta, con tutto il bene e il male che questa comporta.

L’uomo che torna a Napoli, dopo ben quarant’anni di assenza, si chiama Felice (interpretato da Pierfrancesco Favino). Ora ricco imprenditore a Il Cairo, egli è richiamato nel capoluogo campano per far visita all’anziana madre. Mentre si prende cura di lei, Felice ha modo di riscoprire i luoghi della sua infanzia, iniziando sempre più a sperimentare i morsi della nostalgia. Insieme alla sua adolescenza, egli ritrova però lì anche paure e segreti del passato, con i quali sarà inevitabile fare i conti. Più passa il tempo, più Felice si ritroverà fagocitato da una realtà che non lascia via di scampo.

Il ritorno verso casa

Un aereo in volo, un auto in movimento, un albergo che affaccia sul Vesuvio. Che il protagonista di Nostalgia sia un uomo in viaggio è evidente sin da subito, il punto è capire dove si sta recando o, meglio ancora, verso cosa sta tornando. Il suo parlare un italiano stentato è poi solo uno dei tanti elementi che ce lo presentano come uno straniero in quei luoghi che sembra però conoscere così bene. Basta infatti una passeggiata notturna per rispolverare i ricordi di una giovinezza che sembrava dimenticata. Si svela così agli occhi del protagonista un mondo che sa di nuovo e d’antico e attraverso di lui impara a conoscerlo anche lo spettatore.

La prima parte del film si concentra dunque tanto sul processo di reintegrazione di Felice quanto sulla descrizione di una delle zone più problematiche della città. Nello sguardo di Martone non vi è però giudizio, bensì quello che si potrebbe definire un intento documentaristico. Egli riprende ogni situazione facendo sì che lo spettatore possa sentirsi dalla parte del protagonista e solo così d’altronde può aspirare a far emergere quella potente emozione che pervade il racconto e dà il titolo al film. Un dolore del ritorno che si concretizza qui in scene silenziose e potenti, come quella del figlio che lava con cura la madre ormai anziana e incapace di farlo da sola.

Più Felice si addentra nel cuore del rione, però, più il racconto cambia, si schiude verso nuovi percorsi e risvolti, portando l’attenzione su un passato difficile da dimenticare e accettare. Allo stesso tempo anche Felice cambia, riacquisendo una timida parlata napoletana. D’altronde, una volta chiarito verso cosa stava tornando, la nuova domanda che nasce spontanea è: perché se ne era andato? La nostalgia si espande e dalla città arriva ad includere anche il ricordo di un’amicizia perduta nel tempo. Il suo ritorno verso casa e ciò che ne consegue, a questo punto, diventa metafora di ciò che la nostalgia è capace di compiere sull’animo umano.

Nostalgia Pierfrancesco Favino

La delicatezza di Pierfrancesco Favino

Come si può intuire, con Nostalgia Martone sembra più che altro essere interessato a raccontare un’emozione, dando dunque vita ad un film contemplativo, pacato, che riflette sull’esistenza insieme al suo protagonista. Non c’è bisogno di colpi di scena, né dell’esuberanza del suo precedente film e anche la raffigurazione della camorra risulta essere più un colore sullo sfondo. Sullo sfondo, in realtà, ci finiscono un po’ troppe cose e non sempre il “personaggio” città o le altre personalità presenti risultano ben rapportati al protagonista. Forse la natura introspettiva di Nostalgia si spinge un po’ troppo in là e il film rischia di rimanere lontano dal cuore dello spettatore.

Se ciò non avviene, è soprattutto per merito di Pierfrancesco Favino. Il modo in cui egli sa mettersi al completo servizio dei suoi personaggi è ormai noto e anche stavolta dà prova di saper fare ciò che forse nessuno potrebbe fare come lui. La delicatezza del suo Felice, che si esprime attraverso il modo di parlare, le espressioni del viso e la gestualità, è probabilmente uno degli aspetti che, prima di ogni altra cosa, riesce a trasmettere quel senso di paura e di nostalgia che si prova nel ritornare sui propri passi. Ancora una volta la sua presenza è dunque decisiva, facendo sì che Nostalgia possa raggiungere gli intenti prefissati.

Marcel!, recensione del film di Jasmine Trinca con Alba Rohrwacher

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A due anni dal suo esordio dietro la macchina da presa con il cortometraggio Being My Mom, presentato a Venezia 77 in Orizzonti, Jasmine Trinca si cimenta con il lungometraggio, Marcel!, espandendo e arricchendo la storia del corto, che mostrava una madre e sua figlia, rincorrersi, perdersi e ritrovarsi tra le rovine di una Roma assolata e deserta, mentre si trascinavano dietro una grossa valigia e si scambiavano i ruoli.

Marcel! è un’espansione di Being My Mom

Con le stesse interpreti, Alba Rohrwacher e Maayane Conti, Trinca racconta la storia di una donna, artista di strada intensa e completamente dedita all’arte, e sua figlia, una ragazzina sveglia e pensosa, che vuole a tutti i costi farsi vedere e amare da sua madre. La donna, tuttavia, non ha occhi che per il suo cagnolino, Marcel, che con lei è protagonista di un numero quasi da circo, che la donna esegue con maestria per le strade della periferia di Roma. Esasperata dal fatto di essere ignorata rispetto al cagnolino, la bambina prende una decisione importante che avrà delle conseguenze molto importanti sulla sua vita e su quella della madre. 

La storia è quindi un’estensione, più articolata ma comunque sospesa e rarefatta, di quel cortometraggio d’esordio. Nel film Jasmine Trinca attinge a ricordi e memorie personali, mentre racconta il turbolento rapporto tra una madre narcisista e immersa nella sua arte, e una figlia che tutto sommato è normale, e vuole essere normalmente amata da sua madre che, a seguito di un evento tragico, finirà per comportarsi non solo da madre assorbita da se stessa ma addirittura da figlia, con la ragazzina che si occuperà di nutrirla e fare la spesa. Un sovvertimento di ruoli che regala alla piccola protagonista la possibilità tanto agognata di essere vista, dal momento che diventa indispensabile per la madre. 

Alba Rohrwacher come Buster Keaton

Alba Rohrwacher e Maayane Conti sono una coppia eccellente, con Conti che fa dello stupore che trasmette il suo sguardo una vera e propria arma comunicativa, mentre Rohrwacher si concede un ruolo per lei insolito, molto poco strutturato, eccentrico ed etereo, che ricorda Buster Keaton e le permette di giocare tanto con i movimenti liberi del corpo. Il ruolo della madre offre all’attrice la possibilità di sperimentare con movimenti, gesti e silenzi un’interpretazione inedita e comunque intensa. 

Una narratrice molto sensibile

Marcel! attesta la grande sensibilità di Jasmine Trinca non solo come interprete amata in tutta Europa, ma anche come narratrice. I bordi del suo racconto sono labili eppure ben visibili, le sue indicazioni le immaginiamo chiare tuttavia ben disposte a lasciare spazio agli interpreti. Il risultato è un film intimo, personale e poetico, che si abbevera alla fonte della creatività, unica e sola “madre” di chi vuole fare dell’espressione di sé la propria arte e la propria vita. 

Marcel! è stato presentato tra le Proiezioni Speciali di Cannes 75, durante il quale Jasmine Trinca ha anche fatto parte della Giuria Internazionale. Nel film, anche Giovanna Ralli che torna al cinema dopo una lunghissima pausa dalla recitazione.

Un amore senza tempo – The Time Traveler’s Wife, il trailer ufficiale

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Dal 13 giugno in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW sarà disponibile Un amore senza tempo – The Time Traveler’s Wife, affascinante sci-fi romance HBO di cui viene rilasciato oggi il trailer ufficiale in italiano. Firmato da Steven Moffat, co-creatore del cult britannico Sherlock nonché showrunner di ben cinque stagioni di Doctor Who, la serie racconta il complicato amore tra Claire e Henry, messo alla prova dagli imprevedibili e incontrollabili viaggi nel tempo di lui, che intrecciano le vite passate, presenti e future dei protagonisti stravolgendo il loro destino.

A interpretare Claire e Henry due stelle di prima grandezza della TV e del cinema britannico, Rose Leslie (Il Trono di Spade, Vigil) e Theo James (The Divergent Series, Sanditon). Accanto a loro Caitlin Shorey e Everleigh McDonell nei panni di Claire da giovanissima e da bambina, e Brian Altemus e Jason David in quelli di Henry rispettivamente da adolescente e da piccolo. Desmin Borges è Gomez, amico di Claire, segretamente innamorato di lei; Natasha Lopez è Charisse, miglior amica e coinquilina di Claire; Michael Park e Jaime Ray Newman sono Philip e Lucille Abshire, genitori di Claire; Taylor Richardson e Peter Graham sono Alicia e Mark Abshire, sorella e fratello di Claire; mentre Kate Siegel e Josh Stamberg sono Annette e Richard De Tamble, genitori di Henry. Nel cast anche Chelsea Frei, Marcia DeBonis, Will Brill e Spencer House.

Un amore senza tempo – The Time Traveler’s Wife è tratta dall’omonimo, celebre romanzo di Audrey Niffenegger, già trasposto nel film campione d’incassi Un amore all’improvviso, con Rachel McAdams ed Eric Bana. L’adattamento seriale, diretto da David Nutter e targato HBO, è firmato da Steven Moffat, co-creatore del cult britannico Sherlock, nonché showrunner e produttore esecutivo di alcune stagioni di Doctor Who.

Un amore senza tempo – The Time Traveler’s Wife, la trama

All’età di sei anni, Clare Abshire incontra Henry DeTamble, il futuro amore della sua vita. Letteralmente, in quanto Henry soffre di una condizione genetica che lo fa viaggiare, incontrollabilmente e imprevedibilmente, nel tempo. Quattordici anni dopo il loro primo incontro, una giovane Claire rincontra Henry nella biblioteca dove lavora e si fa avanti, sostenendo non solo di averlo conosciuto, ma di essere la sua futura moglie. Tra i due nasce una relazione tanto magica quanto complicata: amore e perdita si intrecciano, in una storia che sfida le leggi del tempo.

Thor: Love and Thunder, tutto ciò che abbiamo scoperto dal trailer

Il trailer definitivo di Thor: Love and Thunder ci ha indicato nel dettaglio cosa dobbiamo aspettarci dalla quarta uscita da solista del Dio del Tuono nel MCU. Con il ritorno di Natalie Portman nel ruolo di Jane Foster, un terrificante Christian Bale nei panni dello scheletrico Gorr e look rinnovati per alcuni dei personaggi principali, è chiaro che Thor 4 regalerà uno spettacolo visivo impressionante affiancato dall’arguzia tipica di Taika Waititi.

Ma, oltre a fornire al pubblico una più chiara indicazione sul tono generale del film, il trailer di Thor: Love and Thunder ha anche rivelato molte curiosità interessanti, che aumentano il nostro entusiasmo in vista della data di uscita del film, prevista per l’8 luglio.

Dove si trova Thor?

Dopo l’immagine precedentemente rilasciata di Thor che medita sotto un misterioso albero al tramonto, il nuovo trailer ci ha fatto capire dove effettivamente l’eroe si trova: possiamo sentire Korg, con l’albero “di Thor” sullo sfondo, che racconta le avventure dell’eroe a una razza di alieni dalla pelle blu.

Secondo alcune teorie dei fan, l’apparizione di questi alieni suggerisce che Thor trascorrerà almeno una parte del suo tempo sul pianeta desertico di Indigarr, dato che essi hanno una stretta parentela con i cosiddetti Signori del Cielo, che regnavano sul pianeta prima di essere uccisi da Gorr: questa genealogia che li lega a Gorr il Macellatore di Dei rende la loro apparizione nel film ancora più sensata. Nel materiale originale, Thor ha persino portato la pioggia sul pianeta desertico, il che potrebbe spiegare l’attenzione che il pubblico di Korg presta al suo racconto.

Nuova Asgard – Il villaggio turistico

Oltre a mostrare la nuova casa di Thor, il trailer di Thor: Love and Thunder ha anche rivelato cosa è successo esattamente alla colonia di Nuova Asgard. Dopo l’ascesa al trono di Valchiria, sembra che la comunità sia diventata un’attrazione turistica molto popolare: possiamo notare navi da crociera, un campo da golf e nuovi edifici che vantano analogie con il design della città originaria. La commercializzazione della sua casa natale potrebbe spiegare perché Valchiria è così determinata a fare squadra con Thor e Jane per un’altra avventura.

I Guardiani addestrano Thor

Sebbene il primo teaser trailer di Love and Thunder ci abbia regalato un montaggio dell’allenamento che Thor svolge costantemente per perdere peso, il nuovo trailer offre uno sguardo ancora più dettagliato sul suo nuovo regime. È ormai chiaro che Thor viene aiutato dai Guardiani della Galassia: in un’immagine memorabile, si vede Thor trascinarsi dietro i Benatar, suggerendo che l’equipaggio appoggia pienamente la sua missione di passare dal corpo di un papà a quello di un dio.

L’origine di Gorr il Macellatore di Dei

gorr il macellatore Thor: Love and ThunderForse la più grande rivelazione del trailer di Thor: Love and Thunder è l’apparizione di Gorr il Macellatore di Dei di Christian Bale, l’antagonista principale del film. Tuttavia, benché il suo character design appaia relativamente fedele ai fumetti, sembrano esserci comunque alcune differenze fondamentali. Forse la più significativa è che Gorr sembra ottenere i suoi poteri senza Knull, il dio oscuro dei simbionti nei fumetti Marvel, nonché creatore di Venom.

Visti i complessi accordi sui diritti attualmente in vigore tra Marvel e Sony, non sorprende che il Knull originale sia stato sostituito con una sorta di nube oscura ancora più ambigua da cui Gorr apparentemente trae il suo potere. Tuttavia, l’esatta natura della sua origine cinematografica rimane, per ora, poco chiara.

Gorr non sa se combattere Thor

In quello che potrebbe essere il più grande indizio dell’intero trailer, Gorr delinea i suoi piani e le motivazioni per cui desidera vedere gli dei distrutti, dichiarando: “Agli dei importa solamente di loro stessi… Questa è la mia promessa: tutti gli dei moriranno“. Questa inequivocabile dichiarazione d’intenti pone chiaramente gli uomini come Thor direttamente sulla traiettoria di Gorr.

Tuttavia, il trailer di Thor: Love and Thunder chiarisce anche che, quando si tratta di Thor stesso, Gorr è personalmente in conflitto riguardo la missione: “Non sei come gli altri dei che ho ucciso“, afferma, forse indicando un cambiamento di rotta, che segue il cuore. Questo potrebbe fornirci l’indicazione più chiara su come Thor riesca a sfuggire alle grinfie di Gorr.

L’aspetto di Zeus

Zeus in Thor: Love And ThunderUn altro aspetto chiave del trailer di Thor: Love and Thunder é lo sguardo che ci viene offerto a quella che sembra una versione del Parlamento degli Dei. L’organizzazione è storicamente servita come una sorta di organo di governo per le divinità, e ce lo conferma la presenza dello Zeus di Russel Crowe.

Sfoggiando quello che sembra essere un accento greco e una barba folta, il trailer di Thor: Love & Thunder indica anche che Zeus può usufruire un minimo della telecinesi, spogliando Thor con un solo colpo di dita. Questa divertente scena suggerisce che il pantheon degli dei greci potrebbe servire da contrasto con il malvagio Gorr in Thor: Love & Thunder.

La data in cui Thor e Jane si sono lasciati

Il trailer di Thor: Love & Thunder non solo ha confermato che la coppia si è separata quasi subito dopo gli eventi di Avengers: Age of Ultron, ma lo ha fatto con una precisione allarmante. Thor ammette di aver contato i giorni trascorsi dall’ultima volta che ha visto la sua ex, confermando che sono passati “8 anni, 7 mesi e 6 giorni… più o meno”. Questo non solo dimostra l’eterno affetto di Thor per Jane, ma conferma anche in quale preciso punto della linea temporale del MCU si svolga il film.

L’apparizione di Jane Foster nel primo trailer non è quella “vera”

L’apparizione di Jane Foster nel teaser trailer originale ha suscitato una comprensibile eccitazione e ha confermato una teoria di lunga data sulla trama del film. Tuttavia, se da un lato il nuovo trailer di Thor: Love and Thunder mostra Jane in azione, dall’altro mette in evidenza che la sua prima apparizione non è stata del tutto soddisfacente.

Nella clip, si vede Thor tendere la mano verso un Mjolnir incrinato mentre indossa la sua vecchia armatura non troppo elaborata. Tuttavia, quando parla per la prima volta con Jane, apparentemente scioccato dal suo arrivo, è vestito con una nuova armatura, completa di un vistoso elmo alato. La discrepanza tra il suo aspetto in queste due scene suggerisce che la prima apparizione di Jane Foster potrebbe essere stata una sorta di visione prima che Thor aggiornasse la propria armatura. Questa teoria è in linea con la storia di Thor, che da tempo è perseguitato da sogni profetici, in particolare in Avengers: Age of Ultron.

I nuovi poteri di Jane Foster

Oltre all’armatura e al fisico più imponente, il trailer di Thor: Love and Thunder ha rivelato anche l’impressionante gamma di poteri di Jane Foster, e alcune modifiche fondamentali apportate al martello Mjolnir. Non solo è in grado di volare, evocare fulmini e brandire l’artefatto asgardiano con forza letale, ma ora sembra degna di usare Mjolnir come vera e propria arma da lancio: in una scena, il martello si frantuma in decine di piccoli pezzi e l’eroina riesce a mettere fuori gioco diversi nemici contemporaneamente. Insieme alle sue restanti abilità, questo sviluppo rende Jane Foster nei panni di Mighty Thor una forza da non sottovalutare.

Mistress Death diventerà parte del canone MCU?

In una delle rivelazioni più discrete del trailer, Thor: Love and Thunder potrebbe confermare la presenza di Mistress Death, una delle figure più significative dei fumetti Marvel. Vediamo Jane evocare un fulmine in una cripta misteriosa, affiancata da una serie di statue; accanto a quelli che sembrano essere Zeus e l’Osservatore di What If…?, sembra esserci una figura incappucciata il cui volto è fisso, impassibile e simile a un teschio. Questo personaggio, la cui identità non è stata ancora confermata, ha una stretta somiglianza con diverse rappresentazioni della Morte nei fumetti Marvel, secondo molti spettatori attenti [via Twitter]. Se questa figura è davvero una rappresentazione della sinistra entità, potrebbe avere serie ripercussioni, non solo per Thor: Love and Thunder ma per l’intero MCU.

Platinum Party at the Palace: il concerto per celebrare il Giubileo della regina su SKY

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In diretta da Buckingham Palace, sabato 4 giugno a partire dalle ore 21, Sky (al canale 109) proporrà lo straordinario concerto organizzato per celebrare il Giubileo di Platino, 70 anni sul trono, della Regina Elisabetta II, il Platinum Party at the Palace.

Ad aprire lo show di fronte alla residenza di Sua Maestà ci saranno i Queen + Adam Lambert, già protagonisti al Giubileo d’Oro del 2002, seguiti da artisti del calibro di Alicia Keys, Hans Zimmer, Ella Eyre, Craig David, Mabel, Elbow, George Ezra, Duran Duran, Andrea Bocelli, Mimi Webb, Sam Ryder, Jax Jones, Celeste, Nile Rodgers, Sigala e Diversity: tutti eseguiranno i loro più grandi successi in un tributo stellato in onore di Elisabetta II. La chiusura dello show sarà affidata a Diana Ross.

Sir Elton John comparirà in un’esibizione registrata appositamente per questa occasione, mentre sul palco si esibirà dal vivo anche Sam Ryder, reduce dal successo dell’Eurovision Song Contest di Torino dove si è classificato, per il Regno Unito, al secondo posto.

Accanto alle performance musicali ci sarà spazio anche per i grandi protagonisti del mondo dello spettacolo e dello sport ‘made in United Kingdom’ come Sir David Attenborough, Emma Raducanu, David Beckham, Stephen Fry, Dame Julie Andrews, The Royal Ballet ed Ellie Simmonds.

La serata – che sul canale 109 sarà proposta senza interruzioni e che sarà anche in simulcast su Sky Arte – ruoterà attorno a temi globali ma cari a Sua Maestà Elisabetta II come la moda, lo sport, l’ambiente e, ovviamente, la musica, quest’ultima in un segmento curato dal leggendario compositore Andrew Lloyd Webber, che parteciperà con un’apparizione speciale insieme a Lin-Manuel Miranda. Previste anche esibizioni dei cast e di ospiti speciali da opere come The Phantom of the Opera, Hamilton, Six, The Lion King e Joseph and the Amazing Technicolor Dreamcoat.

Il colossale concerto sarà aperto da Queen + Adam Lambert con una performance speciale che richiamerà alla memoria la storica apparizione di Brian May sul tetto del Palazzo al Concerto del Giubileo d’Oro nel 2002. La spettacolare chiusura vedrà sul palco la leggendaria Diana Ross, che per il Platinum Party at the Palace tornerà a esibirsi dal vivo nel Regno Unito a quindici anni di distanza dall’ultima volta.

In totale, durante lo show (della durata prevista di 2 ore e mezza), si esibiranno oltre 30 artisti e performer che spazieranno dal pop al rock, alla musica classica, fino al musical.

L’esclusivo allestimento del Platinum Party at the Palace sarà composto da tre palchi, collegati tra loro da passerelle, per creare una straordinaria esperienza a 360° di fronte a Buckingham Palace e al Queen Victoria Memorial. 70 colonne, rappresentanti i 70 anni di regno della Regina, collegheranno i palchi in un’unica struttura e si illumineranno in progressione, facendo risplendere il palco. L’intera facciata di Buckingham Palace sarà ricoperta da una proiezione di video-mapping, trasformandosi per quella notte nello schermo più grande del Regno Unito.

Due dei tre palchi si troveranno immediatamente di fronte a Buckingham Palace, una cosa mai successa finora, incorniciando la residenza della Regina: a sinistra del palazzo ci sarà il palco “Orchestra” dove troveranno posto i 75 elementi dell’Orchestra of the Household Division; a destra del palazzo ci sarà invece il palco “Pop”, supportato da schermi LED che renderanno magnifica ogni esibizione.

Al Platinum Party at the Palace parteciperanno in piazza 22mila persone: di queste, 10mila sono state scelte in un’estrazione pubblica e altre 7500 sono lavoratori, membri di forze armate, associazioni di volontariato ed enti di beneficenza.

In occasione delle celebrazioni del Giubileo di Platino della Regina Elisabetta II, dal 3 al 5 giugno il canale 109 diventa Sky Uno The Royals: un temporary channel che accompagnerà gli spettatori in un viaggio alla scoperta della storia, delle curiosità, dei segreti e degli intrighi dei principali regnanti europei, ed in particolare della Famiglia Reale più popolare e seguita al mondo, i Windsor.

Thor: Love and Thunder, perché Gorr vuole uccidere tutti gli dei nel film?

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L’odio di Gorr il Macellatore di dei verso gli dei viene mostrato molto chiaramente nel secondo trailer di Thor: Love and Thunder. Interpretato da Christian Bale, Gorr è pronto per essere una delle più grandi minacce che Thor e i suoi alleati abbiano mai incontrato nel MCU. Armato con All-Black la Necrosword, Gorr è pronto a scatenare una follia omicida cosmica che mette a rischio gli dei di ogni pantheon.

Dopo averlo tenuto in ombra completamente nel primo trailer, la Marvel ha finalmente svelato il cattivo di Thor 4 nel secondo trailer. Oltre a rivelare il design del villain, il video ha anticipato anche il suo ruolo nella storia. Come previsto, è il malcontento di Gorr verso gli dei che guiderà la storia di Thor: Love and Thunder. Nel fumetti Marvel, Gorr disprezzava gli dei e augurava loro la morte. A tal fine, dà loro la caccia e massacra un numero incalcolabile di divinità in vari angoli dell’Universo Marvel.

Sembra che nell’interpretazione di questi eventi da parte del MCU, spetterà a Thor, a Jane Foster di Natalie Portman, a Valchiria e a Korg impedirgli di raggiungere i suoi obiettivi. Resta da vedere fino a che punto arriverà prima che i nostri eroi trovino un modo per batterlo.

Per quanto riguarda il motivo per cui Gorr è così interessato a uccidere gli dei, la Marvel ha esposto le sue ragioni nel nuovo trailer di Thor: Love and Thunder. Nel video, Gorr ha affermato che “gli unici di cui gli dei si preoccupano sono se stessi“. Questo è il punto cruciale della sua animosità verso gli dei, ma questa osservazione scalfisce solo la superficie di un idea più profonda. Nei fumetti, Gorr è cresciuto in un ambiente miserabile. A causa del fatto che il suo pianeta era afflitto dalla fame, Gorr e la sua gente sentivano di doversi fidare degli dei per risolvere i loro problemi. Tuttavia, le divinità che adoravano non hanno risposto alle loro preghiere. Dopo aver perso i suoi cari, Gorr concluse che l’esistenza degli dei era una bugia. Ma quando ha scoperto che in realtà sono reali, ha cominciato a odiarli per la loro inattività.

Il bisogno di vendetta di Gorr era guidato dall’idea che i loro poteri dessero loro la responsabilità di prendersi cura di coloro che li adoravano. Ha incolpato gli dei per le tragedie avvenute sul suo pianeta natale, credendo che gli dei fossero troppo egocentrici per proteggere i mortali. Gorr ha rivolto questo odio a tutti gli dei. Il trailer di Thor: Love and Thunder suggerisce che condividerà i sentimenti amari della sua controparte a fumetti nei confronti degli dei. Stando così le cose, è probabile che il retroscena del Gorr del MCU non differirà molto da quello che è successo al personaggio di carta.

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Eagle Pictures porta in Home Video Licorice Pizza, Morbius e tanto altro

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Film d’autore, l’ultimo antieroe dell’Universo Cinematografico Marvel e due imperdibili Anime da collezione: ecco i titoli Home Video targati Eagle Pictures in arrivo a giugno 2022. A partire dall’8 giugno sarà disponibile “LICORICE PIZZA” di Paul Thomas Anderson, edito nei formati DVD e Blu-ray con all’interno un gadget personalizzato e contenuti extra, tra cui making of e scene tagliate. Indimenticabile ballata ambientata negli anni ’70 diretta dall’acclamato regista di “Il filo nascosto”, “The Master” e “Il petroliere”, il film racconta del cammino infido del primo amore tra Alana e Gary che crescono, corrono e si innamorano nella San Fernando Valley.

In questo racconto per immagini accompagnato dai brani mai dimenticati di David Bowie, Paul McCartney, Nina Simone, The Doors, Anderson ha riunito un cast stellare: fanno compagnia ai giovanissimi e carismatici esordienti Alana Haim (chitarrista della band Haim) e Cooper Hoffman (figlio di Philip Seymour Hoffman) in ruoli cameo memorabili il due volte Premio Oscar© Sean Penn (Mystic River, Milk), il regista e attore Bradley Cooper (A star is born, American Sniper, American Hustle, Il lato positivo), Tom Waits e Benny Safdie.

Dal 15 giugno in arrivo “MORBIUS” di Daniel Espinosa, disponibile nei formati DVD, Blu-ray, 4K e in una imperdibile Steelbook 4K con tantissimi contenuti extra e una card lenticolare da collezione presente in tutte le edizioni. In particolare, l’edizione DVD conterrà come extra gli approfondimenti “Definizione dell’anti eroe”, “Il buono, il brutto, il cattivo” e “Supporting Cast”, mentre in quelle Blu-ray e 4K saranno disponibili “Errori sul set”, “Luci, camera, azione”, “Definizione dell’antieroe”, “Il buono, il brutto, il cattivo”, “Supporting Cast”, “Durante il lavoro di stunt”, “Easter Egg notturni” e “Da umano a vampiro” e “Effetti visivi”. Protagonista il Premio Oscar© Jared Leto che dona personalità e fascino al nuovo antieroe dell’Universo Marvel. Al centro della vicenda uno dei più coinvolgenti e conflittuali personaggi dell’MCU, Michael Morbius: affetto da una rara malattia ematica e determinato a salvare coloro che soffrono la sua stessa sorte, il Dottor Moribus prova un disperato azzardo. Una forza oscura interiore, che all’inizio appare come un deciso successo, lo trasforma da guaritore a predatore.

Dal 23 giugno in uscita sempre grazie a Eagle Pictures “IL RITRATTO DEL DUCA” di Roger Michell, disponibile nei formati DVD e Blu-ray. Diretto dal regista della fortunatissima commedia romantica “Notting Hill”, il film vede protagonisti i Premi Oscar© Jim Broadbent e Helen Mirren, qui nel ruolo di marito e moglie in una irresistibile commedia british tratta da una storia vera. Un solo uomo nella storia è riuscito a violare la sicurezza della National Gallery di Londra: era il 1961 e il tassista Kempton Bunton (Jim Broadbent) riuscì nell’epica impresa di trafugare il ritratto del Duca di Wellington di Francisco Goya, per un nobile scopo. Al Governo inglese, come “riscatto”, Kempton non chiese altro che il canone televisivo gratuito a favore dei pensionati e delle vedove di guerra. L’intera vicenda è emersa solo 50 anni dopo, divenendo leggendaria. Il film svela la spassosa trama di piccole bugie e sotterfugi attraverso i quali Kempton, aiutato dal figlio (Fionn Whitehead), riuscì a eludere la sorveglianza di tutti tranne che… della adorata moglie (Helen Mirren). Con un grande colpo di scena finale che ci racconta che quasi mai le cose sono come appaiono.

Sempre dal 23 giugno sarà la volta di due imperdibili titoli Yamato Video, azienda leader in Italia nella gestione dei diritti di animazione giapponese, con la quale Eagle Pictures ha recentemente firmato un nuovo accordo per la distribuzione di DVD e Blu-ray.

Tra i primi titoli disponibili dal 23 giugno ci sarà “CARD CAPTOR SAKURA – THE MOVIE” di Morio Asaka e Terry Klassen, il primo film con protagonista la vivace Sakura alle prese con le carte magiche create dal potente stregone Clow Reed, edito in un’imperdibile edizione COMBO (con all’interno sia il formato DVD che Blu-ray) corredata da un booklet e una card da collezione numerata. Protagonista del film Sakura Kinomoto, una vivace ragazzina che frequenta la quarta elementare a cui è stato affidato un difficile compito: recuperare alcune carte create da un potentissimo mago, ora disperse per la città, servendosi di speciali poteri magici e dell’aiuto di Kerberos, il custode del libro in cui queste erano sigillate. La rottura del sigillo, tuttavia, ha scatenato una maledizione che rischia di portare il mondo intero alla rovina…

In arrivo in Home Video nel mese di giugno anche la prima stagione di “FIRE FORCE” di Yūki Yase, con protagonisti i pompieri dotati di speciali poteri pirocinetici, disponibile sempre in edizione a tiratura limitata first press in un cofanetto da 3 Blu-ray e in un cofanetto da 4 DVD, arricchite entrambe da una maxi card numerata a tiratura limitata e due booklet a colori esclusivi rispettivamente da 32 e 36 pagine, contenenti i disegni preparatori originali, le gallerie dei personaggi, illustrazioni, i fondali e tutte le sinossi degli episodi. Le fiamme dilaniano nel mondo e gli unici che possono domarle sono i pompieri della Fire Force, personale con speciali poteri pirocinetici. Il nostro protagonista è Shinra Kusakabe, giovane appena arruolato nella Fire Force con un tragico passato legato agli incendi e il misterioso potere delle Orme del Demonio: è ora di combattere il fuoco con il fuoco.

Lightyear – La vera storia di Buzz: annunciati i cameo vocali dei campioni Charles Leclerc e Carlos Sainz

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 interpretano un cameo rispettivamente nella versione italiana e spagnola del nuovo film Disney e Pixar. Diretto da Angus MacLane e prodotto da Galyn Susman, Lightyear – La vera storia di Buzz arriverà il 15 giugno nelle sale italiane.

Lightyear – La vera storia di Buzz
La nuova avventura Disney e Pixar Lightyear – La vera storia di Buzz racconta le origini di Buzz Lightyear, l’eroe che ha ispirato il giocattolo di Toy Story, e segue il leggendario Space Ranger dopo essere rimasto bloccato su un pianeta ostile a 4,2 milioni di anni luce dalla Terra insieme al suo comandante e al loro equipaggio. Mentre Buzz cerca di trovare un modo per tornare a casa attraverso il tempo e lo spazio, si uniscono a lui un gruppo di ambiziose reclute e il suo irresistibile gatto robot di compagnia, Sox. L’arrivo di Zurg, una presenza imponente con un esercito di robot spietati e un fine misterioso, complica le cose e mette a rischio la missione.

Lightyear – La vera storia di Buzz è diretto da Angus MacLane (co-regista di Alla Ricerca di Dory) ed è prodotto da Galyn Susman (Toy Story: Tutto un altro mondo). La colonna sonora del film è firmata dal premiato compositore Michael Giacchino (The Batman, Up).

Nella versione italiana del film, prestano le proprie voci Alberto Malanchino, Ludovico Tersigni ed Esther Elisha che interpretano rispettivamente lo Space Ranger Buzz Lightyear; Sox, il suo gatto robot di compagnia; e Alisha Hawthorne, la sua comandante e migliore amica.

10 domande sollevate dal trailer di Thor: Love and Thunder

10 domande sollevate dal trailer di Thor: Love and Thunder

Ieri i Marvel Studios hanno rilasciato il nuovo trailer di Thor: Love and Thunder. Il quarto film da solista del Dio del Tuono (Chris Hemsworth) uscirà nelle sale italiane il 6 luglio e racconterà della rimessa in forma e del ritorno in azione di Thor. Introducendo personaggi come Gorr il macellatore di dei (Christian Bale) e luoghi mitici come l’Olimpo, il trailer del film di Taika Waititi suscita tante domande e curiosità. Cosa ci aspettiamo di vedere in Thor: Love and Thunder?

Chi ha rimesso insieme i pezzi del Mjölnir?

Thor: love and thunder mjolnir MCUCome i fan della Marvel sanno, il martello di Thor è stato distrutto da Hela in Ragnarok. Nel trailer di Love and Thunder vediamo però che Mjölnir appare di nuovo integro, ma presenta delle crepe. Qualcuno deve averlo ricomposto, ma chi?

Sempre nel teaser, si scopre che a brandire Mjölnir non è Thor (Chris Hemsworth), ma Jane Foster (Natalie Portman). Forse è lei che si è occupata del restauro dell’arma…

Jane come ha ottenuto i poteri di Thor?

Jane Forster natalie portmanIl trailer di Thor: Love and Thunder fornisce informazioni interessanti su Jane Foster (Natalie Portman) nei panni di Mighty Thor. Il video non descrive nel dettaglio l’evoluzione di Jane in Mighty Thor, ma la sua storia potrebbe avere a che fare con una cura contro il cancro.

Nel teaser vediamo Jane che usa i suoi immensi poteri sul campo di battaglia: sembra più potente di Thor stesso. Come ha potuto l’eroina diventare così forte in così poco tempo? Anche se per ora le cause dei suoi poteri rimangono un mistero, gli eventi di The Dark World potrebbero riempire gli spazi vuoti: nel film infatti, Foster si è esposta alla magica Gemma della Realtà.

Thor sarà una guida per Jane/Mighty Thor?

Thor: Love and Thunder Chris-Hemsworth and Natalie PortmanForse Thor è rimasto stupito nello scoprire che la sua ex ha acquisito i suoi poteri. Dal trailer sembra che il Dio del Tuono sia abbastanza scioccato nel vedere Jane brandire Mjölnir, ma cerca comunque di sostenere e supportare l’eroina.

Anche se Jane dimostra di essere in grado di controllare i suoi poteri, come si vede nella sequenza di combattimento sull’Olimpo, Thor coglie l’occasione per entrare in azione. Sia il primo che il secondo trailer di Love and Thunder suggeriscono che il dio voglia addestrare Jane come Mighty Thor.

Perché Gorr ha perso la fiducia negli dei?

Thor: Love and Thunder GorrFinalmente i fan possono scoprire le sembianze di Gorr il macellatore di dei. Il personaggio di Christian Bale è davvero inquietante. E le intenzioni del cattivo non sono migliori del suo aspetto: nel trailer Gorr rivela il desiderio di porre fine a tutti gli dei, che si preoccupano solo di se stessi.

Per ora, le motivazioni che guidano Gorr non vengono rivelate. Tuttavia, gli appassionati dei fumetti Marvel sanno che le trame del macellatore di dei derivano dalla perdita della sua famiglia, momento in cui Gorr non è stato supportato da nessuna divinità. Chissà se questa storia originale sarà trasposta in Love and Thunder.

Thor prova ancora qualcosa per Jane?

Chris Hemsworth Natalie PortmanChi ha visto The Dark World sa che Thor e Jane non stanno più insieme. Inoltre, nel trailer il Dio del Tuono rivela che non vedeva Foster da più di otto anni, suggerendo che la donna potrebbe essere rimasta vittima dello Snap di Thanos.

Nonostante questo allontanamento, si percepisce una tensione forte tra i due personaggi. Le vibrazioni fanno pensare ad un possibile ritorno di fiamma tra Jane e Thor in Love and Thunder.

Cosa ci fanno tutti sull’Olimpo?

Zeus in Thor: Love And ThunderPiù volte nel trailer di Love and Thunder compare l’Olimpo. Qui si svolgono un paio di combattimenti e si vede anche Zeus (Russell Crowe) per la prima volta nell’MCU. Tuttavia, alcune scene alludono al fatto che Jane, Thor, Valkyrie e Korg stiano mantenendo un basso profilo, come se non volessero che gli dei dell’Olimpo sentissero la loro presenza.

Perché si nascondono? Le ragioni del loro comportamento rimangono poco chiare, soprattutto se si considera che Thor vuole aiutare gli dei greci a sopravvivere all’attacco di Gorr.

Jane e Valkyrie diventeranno amiche?

King Valkyrie e Jane FosterPer la prima volta nell’MCU, nel trailer di Thor: Love and Thunder compaiono insieme sullo schermo Jane e Valkyrie ( Tessa Thompson). È emozionante vedere due donne così potenti fianco a fianco pronte a mostrare le loro abilità al mondo.

Il momento finale del trailer suggerisce che Jane e Valkyrie potrebbero diventare grandi amiche e, si spera, ci sarà una dinamica interessante tra le due.

Valkyrie ottiene il Lighting Bolt di Zeus?

Valkyrie GorrUn momento del trailer di Thor: Love and Thunder mostra il Dio del Tuono e Valkyrie affrontare Gorr in un ambiente scuro e grigio. In questa scena avvincente, Valkyrie duella con il cattivo e usa come arma il fulmine di Zeus.

Non è chiaro in che modo Valkyrie ottenga il suo fulmine: si tratta di un dono da parte di Zeus o l’arma è stata rubata di nascosto? In ogni caso, è sorprendente che l’eroina possa servirsi di un bene così prezioso per il capo dell’Olimpo.

Dove sono finiti i Guardiani della Galassia?

Guardiani della GalassiaSe il primo trailer di Thor: Love and Thunder dava un assaggio dei Guardiani della Galassia, il tema manca completamente nel secondo video rilasciato. Sappiamo con certezza che i Guardiani sono tra i personaggi principali del film, ma perché non sono stati inclusi nel teaser?

È possibile che essi appariranno solo all’inizio, quando Thor decide di intraprendere una nuova vita come loro alleato. Tuttavia, il ruolo della squadra in Love and Thunder sarà importante per preparare l’MCU a Guardiani della Galassia Vol. 3,La loro assenza nel teaser sembra quindi sospetta…

Chi morirà?

Thor: Love and Thunder Valkyrie KorgVedendo i trailer, Thor: Love and Thunder si presenta come un film divertente e pieno d’azione, ma questo non esclude delle possibili svolte drammatiche. Con un nemico in scena come Gorr, sicuramente qualche dio verrà sacrificato.

Personaggi come Thor, Jane e Valkyrie stanno rischiando la vita per proteggere i Nove Regni e gli altri dei. Naturalmente, molti fan della Marvel hanno immaginato chi potrebbe essere la prima vittima. Inoltre, se il film approfondisce la storia del cancro di Jane, nemmeno per lei si prospetta un futuro roseo. Nessuno sembra essere al sicuro.

FeST – Il Festival delle Serie Tv: appuntamento il 23-24-25 settembre

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Il Festival delle Serie Tv, primo festival italiano interamente dedicato alla serialità televisiva all’epoca dei servizi di streaming, annuncia la sua quarta edizione che si terrà il 23-24-25 settembre 2022 a Milano, in collaborazione con Triennale Milano.

Il tema della quarta edizione di FeST sarà Reframing Nature.

«Reframing Nature accende i riflettori sui significati che attribuiamo alla parola “natura” e sulle sue declinazioni nelle storie per la tv.

Reframing vuol dire dare una nuova cornice a un concetto, perché la cornice fa parte del quadro e ne modifica l’impatto su chi guarda. In gergo psicologico, implica l’atto di rimettere in prospettiva, ripensare a un determinato aspetto in molteplici maniere. E, spesso, trasformarlo.

È questo il primo passo nella costruzione di una consapevolezza da cui è impossibile prescindere. Flora, fauna e mondo minerale non sono il fondale di cartone su cui si muovono i personaggi, ma personaggi esse stesse; così come l’umanità non solo vive nella natura, ma ne è integralmente parte. Pensarsi come altro rispetto al pianeta, alle sue risorse, agli altri suoi abitanti umani e non umani, diviene impensabile.

Natura è un costrutto sociale: rappresenta quello che è lecito o illecito essere nella società a partire dal proprio corpo e dai ruoli che predetermina.

Natura è raccontare storie: il gesto più naturale che esiste per l’essere umano, quello capace di dare un senso alla realtà. 

Natura è convivenza delle differenze, locuzione che restituisce una connotazione orizzontale alla valorizzazione dell’unicità, chiave per l’accesso alla pluralità di punti di vista che le serie tv sono capaci di offrire.»

Marina Pierri – direttrice artistica di FeST

Anche quest’anno FeST si svolgerà su quattro palchi paralleli:

Il Main stage: come sempre ospitato all’interno di Triennale Milano Teatro, darà spazio ad anteprime, interviste e panel di intrattenimento per un confronto con i grandi protagonisti della serialità.

L’Industry stage: all’interno della sala Agorà, sarà il luogo dove broadcaster, case di distribuzione e produzione, personalità legate a tutta la filiera audiovisiva dialogheranno sullo stato dell’arte della serialità in Italia.

L’Unstage: il palco fuori dagli schemi ospitato nel giardino di Triennale. In continuità con ciò che è avvenuto in passato lo stage si occuperà di dare voce alle nicchie cult con giochi e interazioni inaspettate tra serie tv e realtà.

Il Kids stage: Durante il weekend è previsto un palco dedicato ai contenuti per bambini e ragazzi. I più piccoli potranno così assistere ad anteprime e incontri con i protagonisti della serie d’animazione e fiction più amate o attese

Per il secondo anno saranno assegnati i Serial Awards, attribuiti alle migliori serie tv italiane. Nella prima edizione degli Awards, tenutasi durante la serata conclusiva di FeST 2021, hanno trionfato “L’amica geniale” (RAI) e “Anna” (Sky), mentre Netflix ha ottenuto il maggior numero di titoli vincitori.

FeST – Il Festival delle Serie Tv, il primo grande progetto entertainment culturale firmato da DUDE, nato nel 2018 per fotografare lo stato dell’arte della narrativa televisiva contemporanea, è l’ecosistema di riferimento dell’intrattenimento seriale in Italia. Grazie alla direzione artistica di Marina Pierri, FeST dà vita a un festival interamente dedicato alle serie tv e al loro dialogo con la realtà. Tre giorni di incontri, talk, performance, experience, formazione e proiezioni dedicati alle serie tv più seguite. FeST è una società di DUDE e BDC.

FeST, con le precedenti tre edizioni 2018-2019-2021 e lo spin off online Go FeST del 2020 realizzato in collaborazione con Tlon, ha già visto negli anni la partecipazione dei più grandi broadcaster e servizi di intrattenimento nazionali ed internazionali, tra cui Amazon Prime Video, De Agostini Editore, Discovery+, Disney+, Fox Networks Group Italy, Mediaset, Netflix, Rai Fiction, Sky, TimVision, Turner e ViacomCBS Networks Italia.

Le categorie e le candidature dei serial Awards e tutti gli altri dettagli della quarta edizione di FeST – Il Festival delle Serie Tv saranno comunicati nelle prossime settimane.

Scarlett Johansson vs Disney: Joe Russo definisce “inquietante” il comportamento dello Studio

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Il co-regista di Avengers: Endgame Joe Russo si è espresso in maniera sfavorevole nei riguardi della Disney e di come lo Studio ha gestito la causa intentatagli da Scarlett Johansson a seguito dell’uscita in streaming di Black Widow.

La candidata all’Oscar ha goduto di un incarico leggendario all’interno del Marvel Cinematic Universe, avendo debuttato come Natasha Romanoff/Black Widow in Iron Man 2 come personaggio secondario prima di diventare un personaggio principale a pieno titolo con The Avengers. Scarlett Johansson avrebbe continuato il suo ruolo di Vedova Nera in nove film nel MCU, percorso culminato nel 2021 con Black Widow, che racconta la sua storia di origine e funge da commiato per il personaggio dopo la sua morte in Avengers: Endgame.

Mentre la pandemia di COVID-19 chiudeva i cinema di tutto il mondo, la Disney ha deciso, per Black Widow, di optare per un’uscita simultanea nelle sale e in streaming, cosa che ha spinto Scarlett Johansson a intentare una causa contro lo studio per violazione del contratto che le avrebbe impedito di ricevere ulteriori profitti al botteghino.

Scarlett Johansson e Disney Studios alla fine hanno raggiunto una risoluzione i cui dettagli non sono stati rivelati a settembre, con le due parti che avrebbero anche accettato di continuare a lavorare a un nuovo progetto top-secret dei Marvel Studios non legato a Black Widow.

Mentre parlava con Den of Geek del suo prossimo film Netflix The Grey Man, Joe Russo ha parlato della famigerata causa di Scarlett Johansson contro la Disney per Black Widow. Il regista di Avengers: Endgame ha criticato la Disney per la gestione della situazione e il trattamento riservato all’attrice stessa, definendolo “inquietante”.

“Non era davvero un modo appropriato per [Disney] di gestire quella situazione. È stato inquietante per noi artisti. Scarlett è una nostra buona amica e siamo rimasti scoraggiati da come è stata gestita. Siamo contenti che si sia risolto.”

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film è arrivato nelle sale il 7 luglio e su Disney+ con Accesso Vip il 9 luglio.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Thor: Love and Thunder, Taika Waititi deride i sottotitoli automatici del trailer del film

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Non è più un segreto che Taika Waititi sia una “testa matta”, lo dimostra il suo atteggiamento pubblico e anche, in parte, il suo approccio al lavoro. Non sorprende quindi che sia stato proprio lui a deridere i sottotitoli automatici del trailer di Thor: Love and Thunder, il suo stesso film.

Quella dei sottotitoli automatici è una funzione che sempre più player mettono a disposizione dei fruitori, tuttavia, come le prime versioni di Google Translate, non replicano alla perfezione i dialoghi, perdendosi spesso anche la punteggiatura e dando alle frasi un senso completamente differente.

Ecco di seguito i tweet di Taika Waititi:

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

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