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I am Greta, dal 14 novembre su MioCinema

I am Greta film 2020

Arriva su MioCinema dal 14 novembre I am Greta, distribuito da Koch Media. In seguito all’ultimo DPCM che ha decretato la chiusura delle sale cinematografiche, la distribuzione ha deciso di rendere disponibile il film on demand,  scegliendo, tra le altre, la piattaforma MioCinema che rappresenta una parte dell’esercizio a cui questo film era destinato.

Presentato con grande successo di critica alla 77^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e al Toronto International Film Festival, il documentario è diretto dal regista svedese Nathan Grossman che, dopo esserle stato accanto in ogni sua attività per più di un anno, racconta la storia e le emozioni dell’adolescente attivista per il clima Greta Thunberg.

Nell’agosto del 2018, Greta, una studentessa svedese di quindici anni, davanti al Parlamento svedese comincia uno sciopero per manifestare contro il cambiamento climatico, che nel giro di qualche mese si trasforma in un movimento globale, rendendola un’attivista di fama mondiale. Il documentario segue Greta dal suo primissimo giorno di protesta fino all’incredibile viaggio in barca a vela verso New York per presenziare al Summit sul clima dell’ONU.

 
 

EFA 2020: le nomination agli European Film Awards

European-Film-Awards

L’European Film Academy ed EFA Productions, con un evento virtuale in collaborazione con il Festival del Cinema Europeo di Siviglia, hanno annunciato le nomination per la 33ma edizione degli European Film Awards.

Mike Downey, Presidente del Board dell’EFA, ha dichiarato: “In un periodo così complesso per il cinema e gli artisti di tutta Europa, per ampliare l’offerta della piattaforma a più film europei, il Board dell’EFA ha deciso in via del tutto eccezionale di aumentare le nomination per le categorie Film e Documentario Europeo da cinque a sei.”

Gli oltre 3.800 membri dell’EFA voteranno ora i vincitori, che saranno annunciati in una serie di serate-evento virtuali, in live streaming dall’8 al 12 dicembre.

I NOMINATI SONO

FILM EUROPEO 2020:

UN ALTRO GIRO
DRUK
Danimarca, Paesi Bassi, Svezia
DIRETTO DA Thomas Vinterberg
SCRITTO DA Thomas Vinterberg & Tobias Lindholm
PRODOTTO DA Sisse Graum Jørgensen & Kasper Dissing

BERLIN ALEXANDERPLATZ
Germania, Paesi Bassi
DIRETTO DA Burhan Qurbani
SCRITTO DA Martin Behnke & Burhan Qurbani
PRODOTTO DA Leif Alexis, Jochen Laube, Fabian Maubach

CORPUS CHRISTI
BOŻE CIAŁO
Polonia, Francia
DIRETTO DA Jan Komasa
SCRITTO DA Mateusz Pacewicz
PRODOTTO DA Leszek Bodzak & Aneta Hickinbotham

MARTIN EDEN
Italia, Francia
DIRETTO DA Pietro Marcello
SCRITTO DA Pietro Marcello & Maurizio Braucci
PRODOTTO DA Pietro Marcello, Beppe Caschetto, Thomas Ordonneau, Michael Weber & Viola Fügen

THE PAINTED BIRD
NABARVENÉ PTÁČE
Repubblica Ceca, Ucraina, Slovenia
SCRITTO & DIRETTO DA Václav Marhoul
PRODOTTO DA Václav Marhoul, Igor Savychenko, Zuzana Mistríková, Eduard Kučera & Richard Kaucký

UNDINE
Germania, Francia
SCRITTO & DIRETTO DA Christian Petzold
PRODOTTO DA Florian Koerner von Gustorf, Michael Weber & Margaret Menegoz

DOCUMENTARIO EUROPEO 2020:

ACASA, MY HOME
ACASĂ
Romania, Germania, Finlandia
DIRETTO DA Radu Ciorniciuc
SCRITTO DA Lina Vdovîi
PRODOTTO DA Monica Lazurean-Gorgan

COLLECTIVE
COLECTIV
Romania, Lussemburgo
DIRETTO DA Alexander Nanau
SCRITTO DA Antoaneta Opris & Alexander Nanau
PRODOTTO DA Alexander Nanau, Bianca Oana, Bernard Michaux & Hanka Kastelocova

GUNDA
Norvegia, USA
SCRITTO & DIRETTO DA Victor Kossakovsky
PRODOTTO DA Anita Rehoff Larsen & Joslyn Barnes

LITTLE GIRL
PETITE FILLE
Francia
SCRITTO & DIRETTO DA Sébastien Lifshitz
PRODOTTO DA Muriel Meynard

SAUDI RUNAWAY
Svizzera
SCRITTO & DIRETTO DA Susanne Regina Meures
PRODOTTO DA Christian Frei

THE CAVE
Siria, Danimarca
DIRETTO DA Feras Fayyad
SCRITTO DA Alisar Hasan & Feras Fayyad
PRODOTTO DA Kirstine Barfod & Sigrid Dyekjær

CORTOMETRAGGIO EUROPEO 2020:

ALL CATS ARE GREY IN THE DARK
NACHTS SIND ALLE KATZEN GRAU
Svizzera
SCRITTO & DIRETTO DA Lasse Linder
PRODOTTO DA Edith Flückiger

GENIUS LOCI
Francia
DIRETTO DA Adrien Mérigeau
SCRITTO DA Adrien Mérigeau & Nicolas Pleskof
PRODOTTO DA Amaury Ovise & Jean-Christophe Reymond

PAST PERFECT
Portogallo
DIRETTO & PRODOTTO DA Jorge Jácome
SCRITTO DA Jorge Jácome & Pedro Penim

SUN DOG
Belgio/Russia
SCRITTO, DIRETTO & PRODOTTO DA Dorian Jespers

UNCLE THOMAS, ACCOUNTING FOR THE DAYS
TIO TOMÁS, A CONTABILIDADE DOS DIAS
Portogallo/Canada/Francia
SCRITTO & DIRETTO DA Regina Pessoa
PRODOTTO DA Abi Feijó, Julie Roy & Reginald de Guillebon

REGISTA EUROPEO 2020:
Agnieszka Holland per CHARLATAN
Jan Komasa per CORPUS CHRISTI
Pietro Marcello per MARTIN EDEN
François Ozon per ESTATE ‘85
Maria Sødahl per HOPE
Thomas Vinterberg per UN ALTRO GIRO

ATTRICE EUROPEA 2020:
Paula Beer in UNDINE
Natasha Berezhnaya in DAU. NATASHA
Andrea Bræin Hovig in HOPE
Ane Dahl Torp in CHARTER
Nina Hoss in MY LITTLE SISTER
Marta Nieto in MOTHER

ATTORE EUROPEO 2020:
Bartosz Bielenia in CORPUS CHRISTI
Goran Bogdan in FATHER
Elio Germano in VOLEVO NASCONDERMI
Luca Marinelli in MARTIN EDEN
Mads Mikkelsen in UN ALTRO GIRO
Viggo Mortensen in FALLING

SCENEGGIATORE EUROPEO 2020:
Martin Behnke & Burhan Qurbani per BERLIN ALEXANDERPLATZ
Costa-Gavras per ADULTS IN THE ROOM
Damiano & Fabio D’Innocenzo per FAVOLACCE
Pietro Marcello & Maurizio Braucci per MARTIN EDEN
Mateusz Pacewicz per CORPUS CHRISTI
Thomas Vinterberg & Tobias Lindholm per UN ALTRO GIRO

 
 

Bla Bla Baby: al via le riprese del nuovo film di Fausto Brizzi

Al via le riprese di Bla Bla Baby, la nuova commedia di Fausto Brizzi interpretata da uno stuolo di poppanti. Eh sì, questa volta i protagonisti sono proprio loro. Sono piccoli, irresistibili, insospettabili ma anche terribili, esilaranti e intuitivi, con una perfetta capacità di linguaggio e un coefficiente intellettivo da Nobel. Accanto a loro un cast di adulti comicamente infantili interpretati da Alessandro Preziosi, Matilde Gioli Massimo De Lorenzo, Maria Di Biase, Chiara Noschese, Cristiano Caccamo, Nicolas Vaporidis, Nina Torresi, Nico Di Rienzo, Fabrizio Nardi.

Prodotta da Luca Barbareschi, una produzione Eliseo Multimedia con Rai Cinema, la travolgente sceneggiatura scritta dal regista stesso insieme a Paola Mammini (Perfetti Sconosciuti), Herbert Simone Paragnani e il giovane talento del fumetto italiano Mauro Uzzeo, intreccia spy story, romance e commedia creando atmosfere esilaranti come solo i bambini sanno innescare.

A metà tra Senti chi parla e Baby Boss, Bla Bla Baby è una novità assoluta, un nuovo genere in cui i pargoli parlano davvero grazie alla magia degli effetti visivi. Sette settimane di riprese a Roma per realizzare la prima commedia fantastica del regista di Notte prima degli esami, Modalità aereo…, dove immaginazione e tenerezza vanno di pari passo con una divertente esplorazione dei rapporti tra genitori e figli.

 
 

Noir in Festival: arriva a fine marzo insieme ai suoi primi 30 anni

Noir in Festival

In realtà le iniziative pensate per il trentennale del più antico e famoso festival italiano dedicato al mystery prenderanno effettivamente il via già dal prossimo 14 novembre, quando sul sito ufficiale del festival (www.noirfest.com) si aprirà la votazione popolare per il Premio Giorgio Scerbanenco dedicato al miglior romanzo italiano di genere edito nel 2020. I lettori avranno una settimana di tempo per votare i semifinalisti e la somma delle loro preferenze, unita a quella della giuria, porterà a una rosa di cinque titoli che sarà resa nota il 23 novembre. Gli autori dei libri finalisti saranno quindi protagonisti, a partire dal 30 novembre, di una serie di incontri live trasmessi in streaming sui canali social del festival, fino all’annuncio del titolo vincitore di quest’anno, il 4 dicembre.

Nel periodo successivo, in attesa di una riapertura delle sale cinematografiche auspicata da tutto il mondo della cultura, il Noir in Festival continuerà a vivere digitalmente con la selezione della giuria popolare del Premio Caligari, dedicato al miglior film italiano noir del 2020, e la presentazione dei film finalisti, con alcune masterclass di protagonisti del genere ed eventi collegati alla celebrazione del trentennale.

Il 1 marzo torneremo finalmente dal vivo con un’edizione rinnovata del festival che intende sviluppare il programma sia in presenza che online grazie al sostegno della Direzione Generale Cinema del MiBACT, di Istituto Luce – Cinecittà e in stretta collaborazione con partner essenziali come l’Università IULM di Milano e le Librerie Feltrinelli.

“La difficile crisi in cui versa tutta l’Italia, le necessarie restrizioni che a Milano sono ancor più tangibili”, dicono Giorgio Gosetti e Marina Fabbri, direttori del Festival insieme al delegato IULM, Gianni Canova – “ci hanno indotti a immaginare una formula davvero eccezionale per quest’edizione. Ma vogliamo pensare che l’emergenza sia anche occasione di una nuova progettualità e che l’appuntamento con un compleanno storico possa coincidere con una vera rinascita del Paese”.

 
 

Justice League Snyder Cut: rivedremo anche Zod? Michael Shannon risponde

Michael Shannon Generale Zod

Le riprese della Snyder Cut di Justice League sono attualmente in corso, e nelle ultime settimane ci sono state alcune grandi sorprese relative al cast del film, come il ritorno del Joker di Jared Leto. In Batman v Superman: Dawn of Justice, il cadavere del generale Zod è stato trasformarto in Doomsday. La domanda sorge dunque spontanea: c’è qualche possibilità che Michael Shannon riprenda il suo ruolo nella versione originale del cinecomic che arriverà il prossimo anno su HBO Max?

“Oh, mi piacerebbe lavorare di nuovo con Zack”, ha dichiarato Shannon in un’intervista a ComicBook. “Mi è piaciuto molto fare quel film. È stata un’esperienza speciale. In primo luogo, mi sono sentito molto fortunato che mi abbia chiamato per farlo. Non ho sentito nulla a proposito di un mio ritorno. Quindi, non lo so. Dico sempre alle persone che ‘sono morto, che Zod è morto’. A meno che tu non abbia un defibrillatore o qualcosa del genere, non vedo come potrebbe accadere.”

L’attore ha poi aggiunto di ammirare molto Zack Snyder e di essere felice che il regista abbia finalmente avuto la possibilità di far vedere al mondo la sua versione di Justice League. Non avrebbe molto senso per il personaggio di Zod apparire nella Snyder Cut, ma Snyder ha chiaramente grandi progetti per il suo evento in quattro parti, quindi chissà quali altre sorprese potrebbe avere in serbo per i suoi fan! 

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

 
 

MCU: chi ha avuto un finale degno e chi avrebbe meritato di più

Il MCU è uno dei franchise di maggior successo di tutti i tempi. Con più di 20 film e diverse serie tv alle spalle, l’universo condiviso non ha mai mostrato segni di rallentamento. Ha migliaia di fan sparsi in tutto il mondo e tantissimi personaggi fantastici, ugualmente divisi tra supereroi che cattivi. Tuttavia, è importante sottolineare che l’Universo Cinematografico Marvel non è sempre stato così gentile con i suoi personaggi. Anche se gli archi narrativi di alcuni personaggi sono giunti al termine, non sempre hanno ricevuto il finale che avrebbero meritato, come portato alla luce da Screen Rant, che ha stilato una classifica dei personaggi del MCU divisa tra chi ha ricevuto una conclusione appropriata e chi avrebbe meritato di meglio:

1Avrebbe meritato di più: Jessica Jones

Infine, c’è anche il caso di Jessica Jones. Non è mai apparsa nei film ma la sua storia è ancora legata all’universo condiviso. Jessica ha dovuto affrontare molte sfide – dalla morte della sua famiglia agli abusi per mano di Kilgrave – e non sempre le ha gestite nel modo migliore.

Jessica ha la tendenza a respingere le persone e anche la sua relazione con il collega supereroe Luke Cage è andata in pezzi. Nonostante sia sposati nei fumetti e abbiano anche un figlio, nella serie Jessica è rimasta sola alla fine, dopo che anche la sua migliore amica Trish è stata rinchiusa.

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Tenet in digitale a partire dal 15 dicembre

Tenet

Tenet, l’imperdibile evento cinematografico è pronto a sbarcare in Italia in digitale a partire dal 15 dicembre, giusto in tempo per le vacanze natalizie, e in DVD, Blu-Ray, 4K UHD e STEELBOOK 4K UHD dal 13 gennaio. Scritto, diretto e prodotto dall’acclamato regista Christopher Nolan (“Inception”, “Dunkirk”), Tenet è uscito a livello globale nell’agosto 2020 incassando ad oggi 350 milioni di dollari, malgrado manchino ancora le tanto attese aperture cinematografiche nei principali mercati di New York e Los Angeles.

Tenet è disponibile già da oggi per il pre-order digitale su tutte le principali piattaforme e a breve su Amazon per il pre-order in DVD, Blu-ray, 4K UHD e STEELBOOK 4K UHD.

Tenet presenta un cast internazionale capitanato da John David Washington (“BlacKkKlansman,” la serie TV “Ballers”) nel ruolo del Protagonista. Il film è interpretato anche da Robert Pattinson (i film di “Twilight”, “The Lighthouse”, “The Batman”), Elizabeth Debicki (“Guardiani della Galassia Vol. 2”, “Il grande Gatsby”), Dimple Kapadia (“Angrezi Medium”), Martin Donovan (“Ant-Man”, “Fahrenheit 451”), Fiona Dourif (“Il culto di Chucky”), Yuri Kolokolnikov (“Come ti ammazzo il bodyguard”), Himesh Patel (“Yesterday”), Clémence Poésy (“Harry Potter e i Doni della Morte”), Aaron Taylor-Johnson (“Avengers: Age of Ultron”), con Michael Caine (“Inception”, “Le regole della casa del sidro”, “Il cavaliere oscuro”) e Kenneth Branagh (“Dunkirk”, “Assassinio sull’Orient Express”).

Il film è prodotto da Emma Thomas e Nolan. Thomas Hayslip è il produttore esecutivo.

Il team creativo di Nolan che ha lavorato dietro le quinte comprende il direttore della fotografia Hoyte van Hoytema, lo scenografo Nathan Crowley, la montatrice Jennifer Lame, il costumista Jeffrey Kurland, il supervisore degli effetti visivi Andrew Jackson e il supervisore degli effetti speciali Scott Fisher. La colonna sonora è opera del compositore da Ludwig Göransson.

Tenet, la trama

Armato solo di una parola – Tenet – e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, il Protagonista (John David Washington) è coinvolto in una missione attraverso il crepuscolare mondo dello spionaggio internazionale, che si svolgerà al di là del tempo reale. Non un viaggio nel tempo. Ma Inversione.

IN DIGITALE “Tenet” sarà disponibile dal 15 dicembre per l’acquisto in digitale su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV, e dal 29 dicembre anche per il noleggio su Infinity e Sky Primafila.

 
 

Superman vs Black Adam: chi vince secondo l’interprete di Billy Batson

shazam!

Secondo Asher Angel, interprete di William “Billy” Batson in Shazam!, il Superman di Henry Cavill potrebbe sconfiggere il Black Adam di Dwayne Johnson. Angel ha fatto il suo debutto nel DCEU nel 2019 nel cinecomic di David F. Sandberg nei panni del giovane Billy Batson, bambino adottivo ribelle alla ricerca della sua madre biologica.

Lungo il suo percorso, Billy incontra un antico mago (Djimon Hounsou) che gli dona la capacità di trasformarsi in un supereroe adulto (Zachary Levi) ogni volta che pronuncia la parola “Shazam!”. Non sorprende che Billy all’inizio usi i suoi poteri esclusivamente per divertirsi, ma durante il film maturerà fino a diventare un eroe degno del suo titolo. Angel dovrebbe tornare per l’annunciato sequel, Shazam: Fury of the Gods, in uscita nel 2023.

Nel frattempo, il Black Adam di Dwayne Johnson sta ancora aspettando di fare il suo debutto nel DCEU. Black Adam sarebbe dovuto arrivare nelle sale a dicembre 2021, ma a causa della pandemia di Covid-19 il film – in seguito all’ennesimo stravolgimento del calendario delle uscite della Warner Bros. – è rimasto senza una data di uscita ufficiale. Tuttavia, le riprese del film dovrebbero partire nella primavera del 2021, con i fan che sono ansiosi di saperne di più. Johnson e il regista Jaume Collet-Serra hanno finora tenuto nascosti i dettagli della trama, ma “The Rock” ha già anticipato un potenziale scontro tra Black Adam e Superman in futuro.

La questione Superman vs Black Adam ha fatto il giro del web e ora anche Angel è stato chiamato ad esprimere il suo pensiero. In una nuova intervista durante il Geek House Show, ad Angel è stato chiesto chi avrebbe scelto come vincitore in un’ipotetica battaglia tra Black Adam e Superman. Dopo aver lottato per cercare di trovare una risposta adeguata, Angel si è schierato dalla parte dell’iconico Superman.

“È difficile. Non lo so… anche se forse scegliere il bravo ragazzo. Voglio scegliere Superman, ma non lo so! Black Adam è davvero molto potente. Sono due personaggi molto forti,, anche se penso che dirò Superman. Dirò Henry Cavill. Senza offesa, Dwayne Johnson… anche tu non scherzi! Immagino che prima o poi mi dimostrerà se ho avuto torto o ragione, ma per adesso sceglierò Superman.”

Superman vs Black Adam: vedremo mai lo scontro al cinema?

Come sottolineato da Angel, sia Superman che Black Adam sono personaggi incredibilmente potenti, quindi è difficile scegliere un vincitore definitivo. I fan adorerebbero sicuramente vedere i due scontrarsi sul grande schermo, anche se resta da vedere se il testa a testa verrà mai effettivamente realizzato. Come detto in precedenza, Johnson ha anticipato uno scontro tra i due eroi al DC FanDome, ma il futuro di Cavill nel DCUE è ancora avvolto nel mistero, quindi è difficile dire cosa ci riserverà il futuro. Molto probabilmente, Black Adam incontrerà per primo il personaggio interpretato da Angel, poiché si tratta dell’arcinemico di Shazam nei fumetti.

 
 

Jordan Peele: il suo nuovo horror arriverà nelle sale nel 2022

noi

Secondo quanto riferito, il prossimo film del regista, sceneggiatore e produttore americano Jordan Peele arriverà nelle sale a luglio del 2022. Peele è esploso sulla scena grazie all’acclamato horror Scappa – Get Out del 2017. Accolto positivamente sia dalla critica che dal pubblico, il film ha vinto l’Oscar nel 2018 per la migliore sceneggiatura originale. Due anni dopo è arrivato nelle sale Noi, che ancora una volta mescolava le atmosfere del thriller con quelle dell’horror: entrambi i film hanno incassato oltre 250 milioni di dollari al botteghino.

Peele – che iniziato la sua carriera in qualità di comico – ha riscontrato un enorme successo dopo essere passato dal mondo della commedia a quello dell’horror. Dopo aver lavorato al programma televisivo MadTV e poi alla serie Key & Peele, Peele si è dedicato principalmente al genere horror, occupandosi anche della produzione del revival della classica serie antologica The Twilight Zone e della serie Lovecraft Country. Inoltre, ha anche lavorato come produttore e sceneggiatore dell’attesissimo “sequel spirituale” di Candyman, in arrivo il prossimo anno.

Sebbene i dettagli su questo nuovo progetto siano tenuti ancora sotto chiave, secondo Deadline il film uscirà nel 2022. La fonte spiega che sarà ancora una volta un horror mescolato al thriller, e che ancora una volta non mancherà l’esplicita critica sociale che aveva già caratterizzato i due precedenti lavori di Peele. La Universal Pictures ha confermato che la data di uscita sarà il 22 luglio, una settimana dopo la data di uscita di Animali Fantastici 3.

Anche se il film uscirà una settimana dopo un atteso blockbuster, Peele e la Universal probabilmente non sono preoccupati. Animali Fantastici 2 non è andato così bene al botteghino e il suo sequel era rimasto nel limbo fino a poco tempo fa. Inoltre, i film horror sperimentano più longevità al botteghino e spesso hanno meno soldi da dover incassare per generare un adeguato profitto. I film di Peele sono ormai diventati degli eventi molto attesi, soprattutto per la trama e per gli intriganti ed intricati sottotesti che nascondono. Sia Scappa – Get Out che Noi sono stati amati per la loro capacità di mescolare l’horror con la critica sociale, affrontando temi ancora oggi ritenuti scottanti come il razzismo e la lotta di classe.

 
 

Stanley Kubrick voleva adattare Il dottor Živago insieme a Kirk Douglas

burning secret

Grazie ad una nuova ricerca è emerso che Stanley Kubrick avrebbe voluto realizzare un adattamento de Il dottor Živago insieme a Kirk Douglas. Grazie a classici immortali come Orizzonti di gloria, Il dottor Stranamore, 2001: Odissea nello spazio e Arancia meccanica, Kubrick è universalmente riconosciuto come uno dei più grandi registi della storia del cinema.

Sebbene la filmografia di Kubrick includa più opere considerate dei veri e propri capolavori, il regista non è stato tra i più prolifici della sua generazione, avendo realizzato soltanto 13 lungometraggi in 46 anni di carriera. Naturalmente, Kubrick aveva intenzione di girare molti più film di quelli che alla fine ha realizzato, incluso un film sulla vita di Napoleone per cui portò anche a termine numerose ricerche. Ad un certo punto, Kubrick aveva anche pianificato di dirigere un adattamento del libro “Supertoys Last All Summer Long”, un progetto che è poi arrivato nelle mani Steven Spielberg e che alla fine è diventato A.I. – Intelligenza artificiale, uscito nel 2001.

Come rivelato dallo storico del cinema James Fenwick, l’elenco dei film non realizzati di Kubrick includeva anche quello che sarebbe stato un adattamento di uno dei più grandi romanzi del XX secolo, ossia Il dottor Živago di Boris Pasternak. The Guardian riferisce della scoperta da parte di Fenwick di una lettera di Kubrick a Pasternak, in cui il regista informava l’autore della sua intenzione di acquistare i diritti del suo libro, pubblicato nel 1957 dopo essere stato contrabbandato fuori dall’Unione Sovietica. Fenwick ha anche portato alla luce un’altra  sorprendente rivelazione: il leggendario Kirk Douglas voleva i diritti per realizzare lo stesso Zivago con l’intenzione di girare il film in Unione Sovietica (una mossa che all’epoca sarebbe stata senza precedenti).

Il dottor Živago: dall’idea di Stanley Kubrick al capolavoro di David Lean

Evidentemente, Kubrick voleva che il suo Dottor Živago fosse un film di prestigio che potesse spingere ancora di più la sua carriera. Fenwick cita i taccuini del regista, nei quali si legge: “Il momento preciso di assoluto successo per un regista è quando gli viene concesso di girare un grande classico della letteratura di oltre 600 pagine, che non comprende molto bene e che è comunque impossibile da adattare a causa della complessità della trama o l’inafferrabilità della sua forma o contenuto.”

Come saprà certamente ogni cinefilo che si rispetti, alla fine Kubrick e Douglas non sono riusciti ad assicurarsi i diritti del Dottor Živago, che alla fine è stato adattato da David Lean nell’omonimo film con Omar Sharif e Julie Christie. Il film di Lean, uscito nel 1965, è stato nominato per 10 Oscar, vincendone cinque, incluso uno per la memorabile colonna sonora di Maurice Jarre.

 
 

Superman Returns: perché il sequel non è mai stato realizzato

Brandon Routh ha spiegato perché un sequel di Superman Returns non è mai stato realizzato. Uscito nei cinema nel 2006, il film ha incassato 391 milioni di dollari a livello globale, a fronte di un budget di 270 milioni di dollari. Anche se il film è stato accolto in maniera positiva dalla maggior parte dei fan e della critica (grazie anche all’interpretazione di Routh, ritenuto da molti uno dei migliori Superman mai apparso al cinema), il film non ha mai ricevuto un sequel. Di conseguenza, il personaggio è stato riavviato ancora una volta nel 2013 con L’Uomo d’Acciaio di Zack Snyder, in cui Henry Cavill ha assunto il ruolo dell’iconico personaggio. Quel film ha incassato ben 668 milioni di dollari in tutto il mondo.

Superman Returns seguiva il ritorno dell’eroe sulla Terra dopo aver esaminato a fondo il suo pianeta natale, Krypton. L’Uomo d’Acciaio si stava rendendo conto di quanto le cose siano cambiate in modo significativo, ed era pronto a dimostrare ancora una volta la sua importanza per il mondo mentre Lex Luther escogitava un altro piano che lo mettesse in notevole pericolo. Oltre a Brandon Routh, il film vantava nel cast anche Kate Bosworth, James Marsden, Kevin Spacey, Parker Posey, Frank Langella, Sam Huntington e Kal Penn. Anche se molti fan sono rimasti delusi dal fatto che un sequel del film campione d’incassi non sia mai stato realizzato, Routh ha recentemente spiegato perché un seguito non ha mai visto la luce.

In un’intervista con Speedy Comics Con (via ComicBook), Brandon Routh ha discusso del motivo per cui un sequel di Superman Returns non ha mai ricevuto il via libera. Alla domanda sul motivo per cui il sequel non è mai andato in porto, Routh ha risposto: “L’intenzione era di fare un sequel. È sempre stata quella di farlo, visto che si trattava di un grande tent-pole. Vogliono fare di più ogni volta che sentono di aver recuperato i soldi che hanno investito nel film. Alla fine, però, la Warner Bros. ha deciso che un sequel era una scommessa troppo alta. I creativi, gli sceneggiatori e il regista erano impegnati in altri progetti. Alcune persone dello studio che erano accitate all’idea di un sequel, alla fine si sono ritrovate a lavorare su altri progetti per altri studi. Quindi la passione e l’interesse per Superman sono diminuite e credo che il primo film non abbiamo avuto abbastanza successo in termini economici da spingerli ad approvare un sequel.”

Dopo Superman Returns, Brandon Routh tornerà in The Flash?

Quando un sequel del film del 2006 è stato bloccato e alla fine non è mai stato realizzato, i fan non hanno mai avuto la possibilità di scoprire cosa sarebbe successo al Clark Kent di Brandon Routh dopo gli eventi del primo film. Fortunatamente, Routh ha avuto l’opportunità di riprendere il ruolo di Clark Kent/Superman nell’evento crossover dell’Arrowverse, Crisis on Infinite Earths. Grazie al trionfante ritorno di Routh, i fan hanno potuto vedere cosa stava combinando il personaggio e come si è evoluta la sua storia negli anni successivi all’uscita di Superman Returns. Più di recente, invece, l’attore ha parlato della possibilità di apparire in The Flash, il cinecomic DC con Ezra Miller che arriverà al cinema nel 2022.

 
 

Bull 5 stagione: episodi, trama, cast e dove vederla

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Bull 5 è la quinta stagione della serie tv Bull creata da Phil McGraw e Paul Attanasio per il network americano CBS. La serie tv è  liberamente ispirata alla vita del famoso psicologo e presentatore televisivo statunitense Phil McGraw, conosciuto anche come “Dr. Phil”, che è stato attivo, prima del suo lavoro in televisione, come un cosiddetto “consulente di processo

Bull 5: quando esce e dove vederla in streaming

Negli USA Bull 5 debutterà il 16 novembre 2020. La quinta stagione di Bull in Italia dovrebbe arrivare nell’autunno del 2020  in prima visione su Rai 2.

Bull 5: trama e cast

La serie segue i dipendenti della Trial Analysis Corporation (TAC), una società di consulenza che analizza i giurati di un processo. La società è guidata dallo psicologo ed esperto in scienze forensi, Jason Bull, che insieme alla sua squadra, usa le sue abilità per selezionare ed analizzare i giurati migliori per i suoi clienti, aiutando gli avvocati difensori ad elaborare strategie di difesa vincenti.

In Bull 5 protagonisti sono Dottor Jason Bull (stagione 1-in corso), interpretato da Michael Weatherly, Benny Colón (stagione 1-in corso), interpretato da Freddy Rodríguez, Marissa Morgan (stagione 1-in corso), interpretato da Geneva Carr, Chunk Palmer (stagione 1-in corso), interpretato da Christopher Jackson, Danny James (stagione 1-in corso), interpretato da Jaime Lee Kirchner e Taylor Rentzel (stagione 3-in corso), interpretata da MacKenzie Meehan

Gli episodi della quinta stagione di Bull

In Bull 5×01 che si intitolerà “My Corona” Bull e il team TAC lottano per adattarsi a un sistema giudiziario virtuale mentre affrontano la chiusura di New York City a causa del coronavirus, nella quinta stagione di BULL che debutterà lunedì 16 novembre sulla CBS.

In Bull 5×02 che si intitolerà”The Great Divide” Il team TAC sperimenta un conflitto di interessi in tribunale quando Benny rappresenta l’attore e Chunk rappresenta l’imputato nella stessa causa civile, dove una madre fa causa a un giovane artista che ritiene responsabile della morte di sua figli.

Le guest star di Bull 5×02 sono Dana Wheeler-Nicholson (Evelyn Waters) Sasha Frolova (Lily Knowles) Donovan Christie, Jr. (ADA Kiehl) Ben Jaeger-Thomas (David Deacon) Niguel Quinn (Reggie Craven) Jennifer Roszell (Denise Danford) Nina Kassa (Juror # 3 / Cheryl) Jim Walton (Juror # 7) Giancarlo Carmona (Juor # 17) Drae Campbell (Juror # 30 / Lisa)

 
 

Animali Fantastici 3: più di 10 milioni a Johnny Depp per una sola scena

johnny depp

Johnny Depp ha girato una solo scena per Animali Fantastici 3 prima che la Warner Bros. gli chiedesse ufficialmente di abbandonare il franchise, ma riceverà comunque un compenso pari a 10 milioni di dollari. L’attore si è unito al franchise prequel di Harry Potter poco prima che Animali Fantastici e Dove Trovarli uscisse nelle sale nel 2016: alla fine di quel film, infatti, è stato rivelato che Depp era stato scelto per interpretare il mago oscuro Gellert Grindelwald. Al momento del casting, l’attore era già al centro di una bufera mediatica a causa delle accuse di abusi domestici mosse dall’ex moglie Amber Heard all’inizio del 2016. Tuttavia, sia la Warner Bros. che l’autrice/sceneggiatore J.K. Rowling hanno sempre supportato Depp.

Tale controversie hanno continuato a minare l’immagine pubblica di Johnny Depp anche in seguito all’uscita del secondo film della saga, ossia Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald del 2018, nel quale il Grindelwald di Depp ha avuto un ruolo molto più ampio. Il film non è stato un successo, né di critica né di pubblico, e ha spinto la WB e la Rowling a prendersi un po’ di tempo in più per lavorare su Animali Fantastici 3. Come la maggior parte delle produzioni hollywoodiane, anche il threequel è stato posticipato a causa della pandemia di Coronavirus. Insieme a ciò, di recente è arrivata anche la notizia che Depp ha ufficialmente abbandonato il franchise e che un nuovo attore verrà scelto per il ruolo di Grindelwald.

Adesso, stando ad un nuovo report di THR, Johnny Depp ha girato una sola scena di Animali Fantastici 3 da quando la produzione è iniziata lo scorso 20 settembre, ma riceverà comunque il suo intero stipendio, che ammonterebbe a oltre 10 milioni di dollari. Il contratto stipulato all’epoca tra l’attore e la major, infatti, stabilisce che Depp deve essere pagato per intero anche se il film non viene realizzato o se il suo ruolo dovesse essere affidato ad un altro attori. Nell’ambiente, un contratto del genere viene definito pay-or-play: garantisce un compenso all’attore di un film anche se quest’ultimo, per cause a lui non imputabili, non parteciperà alla pellicola.

La nuova data di uscita di Animali Fantastici 3

Dopo la sconvolgente notizia, i fan hanno lanciato una petizione per affidare a Colin Farrell la parte: l’attore irlandese aveva interpretato Percival Graves nel primo film della serie, salvo poi rivelarsi, alla fine, nessun’altro che Grindelwald stesso sotto pozione polisucco. In attesa di scoprire chi sarà l’attore che prenderà il posto di Depp nel franchise, apprendiamo da Variety che la Warner Bros. ha annunciato che Animali Fantastici 3 – inizialmente previsto per il 12 novembre 2021 – arriverà adesso nelle sale il 15 luglio 2022.

 
 

Big Sky 1×01: trama dalla season premiere

Big Sky serie tv 2020

Dopo le foto promozionali il network americano ABC ha diffuso la trama di Big Sky 1×01, il primo episodio dell’annunciata nuova serie tv in arrivo questo autunno.

In Big Sky 1×01 durante un viaggio in macchina per visitare il suo fidanzato in Montana, Danielle Sullivan e sua sorella Grace vengono rapite da un camionista in una parte remota dell’autostrada, innescando una catena di eventi che porta i detective privati ​​Cody Hoyt e Cassie Dewell a collaborare con la moglie ed ex poliziotta di Cody, Jenny Hoyt, per cercare le sorelle. Ma quando gli investigatori scoprono che queste non sono le uniche ragazze scomparse nella zona, è chiaro che si sono imbattute in qualcosa di molto più grande di tutte nella premiere della nuova serie Big Sky che debutterà martedì 17 novembre su ABC.

In Big Sky 1×01 protagonisti sono Ryan Phillippe nei panni di Cody Hoyt, Katheryn Winnick nei panni di Jenny Hoyt, Kylie Bunbury nei panni di Cassie Dewell, Brian Geraghty nei panni di Ronald Pergman, Dedee Pfeiffer nei panni di Denise Brisbane, Natalie Alyn Lind nei panni di Danielle Sullivan, Jade Pettyjohn nei panni di Grace Sullivan, Jesse James Keitel nei panni di Jerrie Kennedy e John Carroll Lynch nei panni di Rick Legarski.

I guest star di Big Sky 1×01 sono Gage Marsh nel ruolo di Justin Hoyt, Jeffrey Joseph nel ruolo di Joseph Dewell, Brooke Smith nel ruolo di Merilee Legarski e Gabriel Jacob-Cross nel ruolo di Kai Dewell. “Pilot” è stato scritto da David E. Kelley e diretto da Paul McGuigan.

Big Sky 1×01

Big Sky è la nuova serie tv creata da David E. Kelley per il network americano ABC. David E. Kelley sarà lo showrunner della prima stagione. Basato sulla serie di libri di CJ Box, Big Sky è prodotto da David E. Kelley, Ross Fineman, Matthew Gross, Paul McGuigan, CJ Box e Gwyneth Horder-Payton, ed è prodotto da 20th Television. 20th Television fa parte dei Disney Television Studios, insieme a ABC Signature e Touchstone Television.

La serie racconta degli investigatori privati ​​Cassie Dewell e Cody Hoyt uniscono le forze con la sua ex moglie ed ex poliziotta, Jenny Hoyt, per cercare due sorelle che sono state rapite da un camionista su una remota autostrada nel Montana. Ma quando scoprono che queste non sono le uniche ragazze scomparse nella zona, devono correre contro il tempo per fermare l’assassino prima che un’altra donna venga rapita. Big Sky vede protagonisti Katheryn Winnick nei panni di Jenny Hoyt, Kylie Bunbury nei panni di Cassie Dewell, Brian Geraghty nei panni di Ronald Pergman, Dedee Pfeiffer nei panni di Denise Brisbane, Natalie Alyn Lind nei panni di Danielle Sullivan, Jade Pettyjohn nei panni di Grace Sullivan, Jesse James Keitel nei panni di Jerrie Kennedy, Valerie Mahaffey come Helen Pergman con John Carroll Lynch come Rick Legarski e Ryan Phillippe come Cody Hoyt.

 
 

A Quiet Place 3: Jeff Nichols scriverà e dirigerà il film

Il franchise di A Quiet Place è destinato ad espandersi. Arriva infatti da Deadline la notizia che un terzo film è ufficialmente in lavorazione. Uscito nel 2018, il primo A Quiet Place è diventato un enorme successo di critica e di pubblico, arrivando a conquistare circa 340 milioni di dollari a livello globale. Apprezzato soprattutto per l’uso del suono e per le interpretazioni del cast, A Quiet Place ha fatto conoscere ad un pubblico più ampio il talento registico di John Krasinski e ha permesso alla Paramount di dare vita ad un vero e proprio franchise.

Lo studio, infatti, non ha perso tempo e ha subito dato il via libera ad un sequel, arruolando nuovamente Krasinski sia alla regia che alla sceneggiatura. A Quiet Place 2 sarebbe dovuto arrivare nelle sale lo scorso aprile, ma a causa della pandemia di Covid-19 è stato ufficialmente posticipato di un anno. In attesa dell’uscita del secondo capitolo, arriva adesso la notizia che l’universo cinematografico creato da Krasinski si espanderà ulteriormente.

La Paramount ha infatti ingaggiato Jeff Nichols, acclamato regista di Take Shelter, Midnight Special e Loving, per scrivere e dirigere A Quiet Place 3, il terzo capitolo del franchise che arriverà ufficialmente nelle sale nel 2022, anche se una data di uscita precisa non è ancora stata annunciata. I dettagli sulla trama, ovviamente, non sono stati resi noti, ma sappiamo che il film si baserà su “un’idea originale” di John Krasinski.

Le vicende dell’originale A Quiet Place seguivano il viaggio di una famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere vittima di misteriose creature che vengono attirate dai suoni. Consapevoli che ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa la morte, Evelyn (Emily Blunt) e Lee (John Krasinski) sono determinate a trovare un modo per proteggere i loro figli mentre tentano disperatamente di contrattaccare.

 
 

The Good Doctor 4 stagione: trama, cast, uscita

The Good Doctor

The Good Doctor 4 è la quarta stagione dell’omonimo medical drama con protagonista Freddie Highmore nei panni di Shaun Murphy, un giovane e brillante chirurgo.

In attesa della sua messa in onda in Italia, scopriamo tutte le più importanti anticipazioni relative alla trama, al cast e al numero di episodi.

Inoltre, nei prossimi capitoli, troverai anche le ultime notizie relative alla data d’uscita in Italia della quarta stagione, oltre alle informazioni sulla disponibilità in streaming. Continua, quindi, a leggere, per saperne di più.

The Good Doctor 4 trama

Freddie Highmore in The Good Doctor

Conosci già la serie TV The Good Doctor e, dato che hai concluso la visione della terza stagione, ti domandi se The Good Doctor 4 si farà?

A tal proposito devi sapere che la risposta è affermativa. A febbraio 2020, infatti, il network televisivo ABC ha rinnovato questo famoso medical drama e le riprese della quarta stagione sono avvenute nel corso dell’estate.

Negli Stati Uniti la quarta stagione è già in onda e, dato che ha fatto il suo debutto settimanalmente, a partire dal 2 novembre 2020, si hanno già le prime informazioni sulla trama.

Le vicende ripartono a seguito dell’intenso finale della terza stagione, che aveva visto gli abitanti della città di San José in pericolo, a causa di un terribile terremoto.

La catastrofe aveva coinvolto anche i medici del San Jose St. Bonaventure Hospital ma, a pagarne maggiormente le spese, era stato il Dott. Neil Melendez. L’uomo, infatti, rimasto coinvolto in un crollo, era deceduto a causa delle ferite riportate.

Il dottor Shaun Murphy, invece, aveva avuto il suo lieto fine: messa da parte la relazione con la dottoressa Carly Lever, aveva condiviso un appassionante bacio con Lea.

La quarta stagione si apre con un doppio episodio dedicato all’emergenza sanitaria causata dalla pandemia da COVID-19. In seguito, la storia si concentrerà sul quarto anno di specializzazione di Shaun Murphy, che dovrà fare i conti con la morte del suo mentore, ma dovrà anche coniugare il lavoro e la sua vita sentimentale.

Nel frattempo, Claire Browne e Morgan Reznick, le due specializzande colleghe di Shaun, passeranno sotto la guida della dottoressa Audrey Lim e del dottor Marcus Andrews: i due chirurghi faranno le veci del defunto Dott. Melendez.

Il personaggio di Alex Park, invece, dovrà cercare un equilibrio familiare, nonostante la distanza che lo separa dalla moglie e dal figlio.

The Good Doctor 4 cast

The Good Doctor 4x02

Per quanto riguarda il cast, data la morte del Dottor Neil Melendez, esce chiaramente di scena l’attore che lo interpretava, Nicholas Gonzalez.

Minor spazio verrà anche dato al personaggio di Carly Lever, interpretato dall’attrice Jasika Nicole. La trama, infatti, si concentrerà maggiormente sulla storia d’amore tra Shaun (Freddie Highmore) e Lea (Paige Spara).

Gli altri membri del cast confermati sono Antonia Thomas, che interpreta il personaggio di Claire Browne, Hill Harper che veste i panni di Marcus Andrews e Christina Chang, che nella serie TV ha il ruolo di Audrey Lim.

Inoltre, tornano anche i personaggi di Morgan Reznick (Fiona Gubelmann), Aaron Glassman (Richard Schiff) e Alex Park (Will Yun Lee).

The Good Doctor 4 trailer

Vorresti vedere il trailer italiano di The Good Doctor 4, perché non vedi l’ora di dare un primo sguardo a questa stagione?

In tal caso, dato che la stagione non è ancora uscita in Italia, ti propongo per il momento il trailer ufficiale in lingua inglese, di cui trovi maggiori informazioni anche in un altro articolo dedicato, in maniera più specifica, al filmato della quarta stagione di questa serie televisiva.

https://www.youtube.com/watch?v=hfyYVWlr7QI

The Good Doctor 4 puntate stagione

The Good Doctor 4x02

Al momento attuale, il network televisivo ABC non ha ancora annunciato il numero di episodi da cui è composta la quarta stagione della serie televisiva.

Dato però che le precedenti stagioni erano formate da 18 episodi (stagione 1-2) e da 20 episodi (stagione 3), si presume che nella quarta stagione vi saranno 18 o 20 puntate.

Inoltre, se vuoi saperne di più sulla trama delle singole puntate andate finora in onda, ti consiglio di leggere alcuni altri articoli di approfondimento e, in particolar modo, quelli dedicati alle anticipazioni sull’episodio 4X01, 4X02, 4X03 e 4X04.

The Good Doctor 4 uscita

Non vedi l’ora di sapere quando esce in Italia la stagione 4 e ti domandi, più nello specifico, quando va in onda? In tal caso, devi sapere che, come anticipato, negli Stati Uniti la quarta stagione è in onda su ABC dal 2 novembre 2020.

Per quanto riguarda l’Italia, invece, al momento attuale non vi è ancora una data d’uscita ufficiale su Rai 2. Considerando la messa in onda delle precedenti stagioni, però, si presume che l’arrivo sia previsto per febbraio o per marzo 2021.

The Good Doctor 4 streaming

Per quanto riguarda la disponibilità in streaming della serie TV, devi innanzitutto sapere che le prime due stagioni sono disponibili alla visione su Amazon Prime Video, la piattaforma di streaming di proprietà di Amazon.

Relativamente alla quarta stagione, invece, dopo la messa in onda in prima visione su Rai 2, dovrebbe essere possibile vedere gli episodi su RaiPlay, la piattaforma di streaming gratuita di proprietà della Rai.

A tal proposito, però, maggiori informazioni al riguardo si sapranno prossimamente; pertanto ti consiglio di continuare a seguirci, per saperne di più.

 
 

Black Widow: nuovi dettagli sui legami familiari di Natasha

Nuovi dettagli sulla trama di Black Widow spiegano il passato di Natasha Romanoff (Scarlett Johansson) con la sua famiglia di spie russe. Quando Vedova Nera si è unita per la prima volta al MCU, è stata vista come una solitaria, ma col tempo è diventata una delle migliori compagne di squadra e leader dei Vendicatori. In Avengers: Endgame Steven Rogers ha dichiarato che Natasha che non aveva nulla prima degli Avengers, neanche una famiglia. Tuttavia, Black Widow mostrerà che il passato di Nat ha incluso alcune importanti relazioni familiari.

A mano a mano che i dettagli su Black Widow continuano a emergere, i ruoli di Yelena Belova (Florence Pugh), Guardiano Rosso (David Harbour) e Melina Vostokoff (Rachel Weisz) sono diventati sempre più importanti. Sono stati presentati come la famiglia di Natasha, con i vari trailer che ci hanno addirittura mostrato una sorta di “famiglia” riunita. Anche se Guardiano Rosso e Black Widow si erano sposati nei fumetti, in molti erano preparati ad una dinamica familiare molto diversa per il film. Ora, alcuni nuovi dettagli sulla trama fanno luce sul perché questo gruppo di spie russe è così vicino a Nat e pensa a se stesso come ad una vera famiglia.

In un libro di recente pubblicazione, Marvel’s Black Widow: The Official Movie Special Book (via Screen Rant), sono contenute alcune intervista al cast e alla troupe che discutono delle dinamiche familiari al centro del film. David Harbour, ad esempio, ha rivelato che questo gruppo era già stato insieme ed ha interpretato la parte di una famiglia americana in una missione sotto copertura: “Il legame tra Guardiano Rosso e Vedova Nera nasce dal fatto che sono stati parte di un famiglia di spie nell’America degli anni ’90. Il personaggio di Rachel Weisz, Melina, era una specie di mamma, Alexei era il papà e Natasha e Yelena erano i loro piccoli. Lo vediamo già all’inizio del film: funzionano proprio come una famiglia. Si conoscevano da molto tempo: poi si sono persi di vista per quasi vent’anni. E quando si ritrovano, Alexei conosceva molte cose di Natasha. Cose che nessun altro conosceva quando lei era piccola. L’ha tolta dalla Stanza Rossa e poi l’ha rimessa nella Stanza Rossa, perché credeva in quella causa.” 

Un profondo tradimento al centro dei legami familiari in Black Widow?

Questa rivelazione di Harbour aiuta a chiarire le dinamiche del personaggio in Black Widow. Yelena che chiama Natasha sua sorella nei vari trailer anticipa un po’ del sarcasmo che vedremo nel film, dato che non sono mai stati veramente una famiglia; inoltre, Yelena incolpa Natasha per la vita che ha vissuto. Ciò spiega anche perché Guardiano Rosso si riferiva a Melina come alla madre di Natasha nei trailer. Sebbene ad un certo punto fossero quasi come una vera famiglia, anche la dichiarazione di Harbour di aver perso i contatti con Nat per vent’anni è illuminante. Perché non si sono visti per così tanto tempo? Parte dell’intervista a Scarlett Johansson nel libro fa riferimento ad un tradimento che li ha divisi.

“Penso che sia importante per noi capire in questo film come questa famiglia ha plasmato la persona che è diventata Natasha. Gli anni che ha trascorso con questa famiglia sono stati i suoi anni di formazione. Penso che il tradimento che ha subito da questa famiglia sia una parte importante del suo DNA emotivo e il motivo per cui è così guardinga. È stata profondamente ferita dalle persone che significavano di più per lei.”

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

 
 

The Crown 4: recensione della serie Netflix

The Crown 4 recensione serie netflix

Dal 15 novembre, Netflix riporterà i suoi abbonati alla corte d’Inghilterra, per l’attesissima The Crown 4, lo show di Peter Morgan giunto con grande successo al quarto ciclo e pronto a raccontare nuove emozionanti sfide, non solo perché in questa stagione, come hanno annunciato i trailer, Elisabetta II dovrà fronteggiare due figure storiche di grande spessore, Diana Spencer e Margaret Thatcher, ma anche perché narrativamente parlando lo show diventa ancora più raffinato e complicato.

La terza stagione ha affrontato con grazia la transizione del cast principale e Olivia Colman ha preso saldamente il testimone lasciatole da Claire Foy. L’attrice premio Oscar si trova di nuovo ad affrontare una Elisabetta II in balia degli eventi ma mai spaesata o disorientata. Ridurre a sceneggiatura i fatti che racconta questa stagione deve essere stato particolarmente difficile, dal momento che il lasso di tempo ricoperto è quello che va dal 1979 al 1990 circa, ovvero il periodo che ha visto al potere Margaret Thatcher e che ha fatto da sfondo al turbolento fidanzamento e matrimonio dell’erede al trono Carlo con Diana Spencer. La stagione infatti si chiude sulla crisi coniugale e sull’abbandono del numero 10 di Downing Street di Thatcher.

The Crown 4 torna alla trama orizzontale

Se nel terzo ciclo si era scelto di adottare una struttura monografica in cui ogni episodio raccontava un momento preciso della storia della Corona, la quarta stagione di The Crown 4 torna a basarsi su una trama orizzontale più solida, seguendo, di episodio in episodio, gli avvenimenti salienti dei 15 anni raccontati da Peter Morgan e la sua squadra e che naturalmente sono catalizzati dall’irruzione, nella vita di Elisabetta II e della nazione, di due donne straordinarie, che hanno, ciascuna a suo modo, dato forma al Regno Unito, così come lo conosciamo oggi.

The Crown 4 castNel gioco di forza dei personaggi, Elisabetta II si trova al centro tra l’istintivo ed appassionato atteggiamento di una giovane e sprovveduta Diana e una granitica Thatcher che vive per il lavoro, è intransigente e assolutamente razionale. La Corona risulta quindi fredda e insensibile se paragonata alla tempeste emotive generate da Diana e Carlo, ma affabile, materna e tenera se messa a confronto della ragione di Stato sposata da Thatcher. Il lavoro di scrittura è in questo senso raffinatissimo e di altissima qualità, soprattutto perché era davvero semplice lasciarsi andare al caldo e pruriginoso crogiolo del gossip. La serie Netflix sceglie invece la strada dell’equilibrio, lasciando al centro della narrazione sempre e comunque la Corona, la Regina e tutto quello che questo comporta.

Un tripudio di grandi interpreti

Olivia Colman si conferma all’altezza della sua fama e del personaggio che viene chiamata ad interpretare, e con lei tutti il cast “adulto” dello show replica le splendide interpretazioni che avevamo già visto, forse in maniera più approfondita, nella terza stagione. Tobias Menzies nei panni di Filippo e Helena Bonham Carter in quelli della principessa Margaret si confermato interpreti raffinatissimi, anche se The Crown 4 è tutta dei giovani Josh O’Connor/Carlo e Emma Corrin/Diana, incredibili interpreti di due personalità turbolente e sofferenti. Proprio nei loro personaggi si intercetta uno degli elementi di maggior pregio della serie Netflix: per quanto si tratti di eventi reali e personaggi pubblici, realmente esistenti o esistiti, gli attori di The Crown non sono mai degli imitatori, ma abbracciano i loro personaggi, magnificamente scritti, e danno loro una nuova vita a misura di schermo.

Con loro anche i personaggi “minori” da Marion Bailey (Regina Madre) a Erin Doherty, che regala un intenso e sofferto ritratto della principessa Anna, fino a Emerald Fennell, che qualcuno ha definito una Camilla sin troppo attraente, ma che comunque restituisce il carisma di una donna che, per tutta la sua vita, ha tenuto (e tiene) legato a sé un uomo, allontanandolo da ogni sua prospettiva di ambizione personale (vedi la successione al trono).

Lo stesso dicasi per Gillian Anderson, a cui viene affidato l’oneroso compito di impersonare Margaret Thatcher. L’ultima in ordine di tempo a dare vita alla Lady di Ferro era stata Meryl Streep, l’interpretazione le valse il premio Oscar per mimesi e perfezione. Anderson, se possibile, compie un prodigio ancora maggiore, perché pur facendo ricorso ad un trucco meno complesso che la rende quindi meno somigliante, restituisce un’interpretazione della donna pubblica impeccabile, avvincente ed emozionante, nonostante si tratti di un personaggio misurato, razionale, cerebrale.

Un raffinatissimo lavoro di scrittura

The Crown 4 è, ancora una volta, un raffinatissimo lavoro di scrittura, di situazioni e personaggi, ma anche di sintesi storica, che mette sempre al centro la granitica figura di Elisabetta II che in ogni sua esternazione rappresenta la Nazione e quella Corona che dà il titolo allo show. Evitando ogni debolezza, ogni curva pericolosa e affrontando con grande intelligenza 15 anni turbolenti e fondativi della politica e del costume del Regno Unito, la serie Netflix guida lo spettatore attraverso il periodo che precede una grande rivoluzione per la monarchia britannica e che passerà, per forza, attraverso l’interpretazione della Principessa Diana che Elizabeth Debicki ci regalerà nel quinto ciclo di episodi.

 
 

Wonder Woman 1984: 10 domande a cui il film dovrebbe rispondere

Wonder Woman 1984

Nonostante il DCEU esista ormai dal 2013, ci sono ancora molte domande che sono state lasciate senza una risposta. Wonder Woman 1984 sarà il prossimo film dell’universo condiviso ad arrivare nelle sale, e molti fan si aspettano che proprio attraverso il sequel di Patty Jenkins alcuni dei più grandi nodi legati alla storia del DCEU e dell’eroina protagonista vengano finalmente sciolti. Screen Rant ha raccolto le 10 domande più importanti a cui Wonder Woman 1984 dovrebbe rispondere:

1L’identità di Diana Prince

Wonder Woman ha introdotto l’identità di Diana Prince quando Steve Trevor l’ha incoraggiata ad accettarla. Tuttavia, questo è avvenuto durante la Prima Guerra Mondiale e il problema di mantenere la sua nuova identità non rappresentava un reale conflitto. Le cose sono cambiante egli anni seguenti, poiché Diana è diventata la curatrice del Louvre.

Come abbia fatto questo è un mistero, visto che non aveva documenti di nascita o alcun tipo di identità legale che avrebbe potuto usare. Wonder Woman 1984 ha bisogno di rispondere a come sia riuscita a crearsi un’identità legittima come Diana Prince.

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Top Gun: Maverick, per Tom Cruise tornare sul set è stato surreale

trailer

In una recente intervista con Men’s Journal, Jon Hamm (Mad Men) ha svelato nuovi dettagli su Top Gun: Maverick, attesissimo sequel della pellicola cult degli anni ’80 che contribuì a lanciare la carriera internazionale di Tom Cruise, attore ancora poco conosciuto all’epoca e che, in breve tempo, sarebbe diventato una delle più grandi star di Hollywood.

Hamm ha parlato del suo ruolo in Top Gun: Maverick, commentando non solo i rumor che vorrebbero il suo viceammiraglio Cyclone collegato in qualche modo al personaggio di Mike “Viper” Metcalf (Tom Skerritt) nel film originale, ma anche la sua dinamica con l’eroe principale interpretato da Cruise, Pete Mitchell. “Sì, c’è una correlazione tangenziale tra i due personaggi. Anche se Cyclone non è una figura paterna, come lo era Viper per Pete. È il capo aereo dell’ala da combattimento. Ha molta autorità e responsabilità. Quando la cosa entra in conflitto con Maverick, si crea attrito, come potete immaginare. Io contribuisco ad essere la causa scatenante di quell’attrito.” 

Nonostante i rispettivi personaggi entreranno in conflitto, tra Cruise e Hamm il rapporto sul set è stato splendido. A tal proposito, Hamm ha rivelato che per lo stesso Cruise è stato davvero molto strano ritrovarsi sul set a più di 30 anni di distanza dal primo film: “Il mio primo giorno sul set, ho detto a Tom: ‘Deve essere surreale per te. Come se fossi letteralmente nello stesso hangar, 30 anni dopo. Quasi con lo stesso costume. Come ci si sente?’. E lui mi ha detto: ‘Amico, è veramente irrealistico. Ma quanto è figo?’.”

Tutto quello che sappiamo su Top Gun: Maverick

Dopo più di trent’anni di servizio come aviatore della Marina, Pete “Maverick” Mitchell (Tom Cruise) è nel posto che gli appartiene, spingendo l’acceleratore nelle vesti di un coraggioso pilota collaudatore, mentre ha schivato l’avanzamento di grado che lo avrebbe radicato nel corpo. Quando si ritrova ad addestrare un distaccamento dei diplomati di Top Gun per una missione specializzata che nessun pilota vivente ha mai visto, Maverick incontra il tenente Bradley Bradshaw (Miles Teller), segnale di chiamata: “Rooster”, il figlio del defunto amico di Maverick e ufficiale di intercettazione radar Ten. Nick Bradshaw, alias “Goose”. Di fronte a un futuro incerto e confrontandosi con i fantasmi del suo passato, Maverick viene coinvolto in uno scontro con le sue paure più profonde, che culmina in una missione che richiede il massimo sacrificio a coloro che saranno scelti per volarci incontro.

Tom Cruise e Val Kilmer torneranno nei rispettivi ruoli del capitolo originale, ovvero Pete “Maverick” Mitchell e Tom “Iceman” Kazinsky. Insieme a loro anche Jennifer ConnellyJon Hamm Miles Teller. Il film arriverà al cinema il 2 luglio 2021.

 
 

SEAL Team 4×02: foto e trama dall’episodio

SEAL Team 4

Il network americano della CBS ha diffuso foto e anticipazioni di SEAL Team 4×02, il secondo episodio dell’annunciata quarta stagione di SEAL Team.

In SEAL Team 4×02 che si intitolerà Bravo Team si riunisce con Jason e Cerberus, quindi scendi sottoterra per cercare trappole esplosive per trovare il leader terrorista Al-Hazred, nella seconda parte della premiere di due ore della quarta stagione di SEAL TEAM, in un momento speciale il Mercoledì 2 dicembre sulla CBS.

In SEAL Team 4×02 protagonisti sono David Boreanaz (Jason Hayes) Max Thieriot (Clay Spenser) Neil Brown Jr. (Ray Perry) AJ Buckley (Sonny Quinn) Toni Trucks (Lisa Davis) Jessica Paré (Mandy Ellis) Justin Melnick (Brock Reynolds) Tyler Grey (Trent Sawyer) Scott Foxx (Full Metal) Judd Lormand ( Lt. Cdr. Eric Blackburn). Le guest star sono Parisa Fakhri (Naima Perry) Callard Harris (Curtis “Cujo” Johnson) Bailey Chase (Eddie Guzman) Tim Chiou (Michael “Thirty Mike” Chen) Joe Pistone (Romeo OIC) Jay Abdo ( Asim Al-Hazred) Ali Eldein (Young Azfaar Al-Hazred).

Le guest star di SEAL Team 4×02 sono Jessica Paré (Mandy Ellis) Adelaide Kane (Rebecca Bowen) Parisa Fakhri (Naima Perry) Emily Swallow (Natalie Pierce) Jamie McShane (Captain Lindell) Tim Chiou (Michael “Thirty Mike” Chen) James Ransone (Reiss Julian) Sameer Ali Khan (Azfaar Al-Hazred) Kenny Sheard (Romeo 1) Michael Beach (Chaplain Walker) Kaliayh Rhambo (Jameelah Perry).

SEAL Team 4×02

SEAL Team 4 è la quarta stagione della nuova serie tv SEAL Team creata da Benjamin Cavell per il network americano della CBS. Nel cast di SEAL Team 4 protagonisti David Boreanaz interpreterà il capitano Jason Hayes, Max Thieriot, Neil Brown Jr., A.J. Buckley, Jessica Paré e Tony Trucks.

I Seal non saranno solo impiegati sul suolo americano, ma anche in giro per il mondo dove dimostreranno il loro forte patriottismo e senso di appartenenza alla terra stelle e strisce. Lasciare figli e famiglia per partire in missione non è mai un compito facile, ma i nostri paladini saranno pronti a gettare il cuore oltre l’ostacolo per la difesa del proprio Paese. SEAL Team debutterà in America a Settembre 2017.

 
 

Ritorno al Futuro: la scena che ha quasi ucciso Michael J. Fox

Michael J. Fox è quasi morto sul set di Ritorno al Futuro – Parte III a causa di uno stunt andato male. Dopo il successo del film originali del 1985, i realizzatori hanno colto al volo l’opportunità di produrre ben due sequel: Ritorno al Futuro – Parte II e Parte III sono stati girati uno dopo l’altro nel 1989, solo due anni prima che Fox ricevesse la diagnosi di Parkinson che gli ha cambiato la vita al soli 29 anni.

Diretto da Robert Zemeckis, il primo film Ritorno al Futuro ha portato l’adolescente Marty McFly dagli anni ’80 al 1955, dove ha inconsapevolmente incrociato i suoi genitori e messo a repentaglio la sua stessa esistenza futura. Ritorno al Futuro – Parte II ha mandato Marty nel futuro, un presente alternativo e, infine, negli eventi del primo film prima di essere riportato nel selvaggio West per la terza parte. Nel film che ha chiuso la trilogia, Marty incontra Buford “Mad Dog” Tannen (Thomas F. Wilson) e la sua banda, che tentano di linciare Marty prima che questi venga salvato da Doc (Christopher Lloyd). Incredibilmente, un incidente sul set durante le riprese di questa scena ha quasi causato la morte di Michael J. Fox.

Nel mondo degli effetti speciali, le impiccagioni sono tra le sequenze più pericolose da girare: anche se gli attori generalmente indossano imbracature per scene del genere, le cose possono facilmente andare per il verso sbagliato se i registi non sono estremamente attenti. In “Lucky Man: A Memoir” (via Screen Rant), Michael J. Fox ha raccontato la sua esperienza di pre-morte sul set di Ritorno al Futuro – Parte III, scrivendo: “Sono rimasto incosciente alla fine della scena con la corda per diversi secondi prima che Bob Zemeckis, sebbene fosse un mio fan, si accorgesse che non ero poi così bravo come attore.”

Mentre le prove erano andate bene, durante le riprese della scena la corda era diventata troppo tesa, arrivando ad ostacolare le vie respiratorie di Fox. Parte del pericolo con questi tipi di riprese possono genere, riguardano la performance dell’attore: in una scena del genere, infatti, dovrebbe sembrare dolorante e lottare per la sopravvivenza; quindi, segnali di avvertimento cruciali che dovrebbero servire ad indicare che qualcosa non sta funzionando, possono essere facilmente scambiati per una buona prova di recitazione.

 
 

Cruella: nuovi dettagli sul live action con Emma Stone

Crudelia film 2021

In una recente intervista con Collider, Mark Strong ha svelato alcuni nuovi dettagli su Cruella, il live action Disney che racconterà le “origini” di Crudelia De Mon, celebre antagonista de La carica dei 101, che nel film sarà interpretata dal premio Oscar Emma Stone.

“È stato fantastico essere sul set. È una produzione davvero imponente”, ha spiegato l’attore. “Ci sono enormi sequenze di moda e di ballo, che sono veramente impressionanti. Sono stato sul set per alcuni giorni e ho passato la maggior parte del mio tempo con le due Emma: Emma Stone ed Emma Thompson. È stato fantastico poter lavorare con loro a questa storia. Penso che il pubblico l’apprezzerà moltissimo.”

Strong ha poi aggiunto: “Quello che fa il film, che trovo assolutamente geniale, è cercare di gettare una nuova luce sulle origini di Crudelia. Pensiamo di sapere da dove provenga, ma non è così. È una storia di sviluppo: vedremo Crudelia trasformarsi nella Crudelia de Mon che conosciamo e che amiamo tanto odiare.”

Tutto quello che sappiamo su Cruella

Cruella, che dovrebbe arrivare nelle sale il 28 maggio 2021, è ambientato nella Londra degli anni ’70, dove seguiremo l’ascesa della giovane stilista Cruella de Vil e la nascita della sua ossessionata per i dalmata prima di diventare una delle più leggendarie, spietate, terrificanti e iconiche villain di tutti i tempi. Nel cast ci saranno anche Joel Fry e Paul Walter Hauser nei panni rispettivamente di Gaspare e Orazio.

Dietro la macchina da presa siederà Craig Gillespie (I,Tonya, Lars e una ragazza tutta sua e Fright Night – Il vampiro della porta accanto) mentre la sceneggiatura è stata curata da Tony McNamara. Alex Timbers, acclamato sceneggiatore di Broadway e della serie Mozart in the Jungle, era stato il primo nome associato al progetto, tuttavia il cambio di piani di lavorazione e la voglia di affrettare la schedule ha costretto la Disney a scegliere un altro regista e a programmare l’inizio delle riprese l’anno prossimo.

 
 

MCU: perché Iron Man non ha mai indossato la sua armatura più potente

Nonostante abbia realizzato 85 armature di Iron Man nel MCU, Tony Stark non ha mai indossato quella più potente, e per un motivo molto importante. L’ossessione nei confronti della creazione di armature sempre più impressionanti – unito all’integrazione della nanotecnologia presa in prestito da Wakanda -, è stata per Iron Man una naturale estrapolazione della sua paura nei confronti della sicurezza dell’universo e della sua stessa impotenza.

Da Iron Man 3 in poi – quando le lotte di Tony Stark contro il PTSD, sulla scia della Battaglia di New York, vennero alla luce e si manifestarono attraverso invenzioni compulsive, l’armeria di Iron Man si potenziò ben oltre le aspettative, con alcune armature che vennero progettate esclusivamente per funzioni incredibilmente specifiche, come l’ingegneria subacquea e il volo stealth. Alla fine, sebbene siano stati distrutti da Stark utilizzando il protocollo Clean Slate, ogni prototipo ha contribuito a far avanzare la tecnologia Iron Man in modi specifici, aiutando Tony a personalizzare e perfezionare la sua armatura principale, aggiungendo abilità, riducendone il peso e migliorandone l’efficienza. Hanno anche portato allo sviluppo dell’armatura di War Machine, di Iron Spider (e delle altre armature Stark di Spider-Man) e dell’Hulkbuster. Ovviamente, tutto è andato a spese di Ultron, ma i progressi sono stati la chiave per risolvere la Saga dell’Infinito.

Ma i progressi di Tony andarono ben oltre lo sviluppo del cosume finale di Iron Man che abbiamo visto in Avengers: Endgame – sebbene la tecnologia fosse la chiave per consentirgli di usare le Gemme dell’Infinito -, perché il suo vestito più potente non è in realtà quello che indossava. Si tratta infatti dell’armatura Rescue che ha creato per Pepper Potts come regalo prima della degli eventi narrati in Endgame. E il fatto che non abbia mai indossato la sua più potente armatura, la dice lunga sulle motivazioni di Tony durante il MCU e sul suo costante bisogno di proteggere il mondo.

L’armatura viola, che si vede nella battaglia finale di Endgame, è un’arma di distruzione di massa. Quando Pepper arriva sul campo di battaglia, dimostra rapidamente le capacità della sua armatura, eliminando le navi di Thanos con la stessa facilità di Captain Marvel e mostrando i suoi repulsori galleggianti con effetti devastanti. Ha anche abbattuto un Leviathan di Chitauri, cosa che l’ha messa alla pari di Hulk in termini di potenza e mettendo superando l’armatura dell’era di Avengers di Tony. Considerando la sua paura di perdere i propri cari, Tony ha creato per Pepper un’armatura a dir poco perfetta che non solo le ha permesso di unirsi alla lotta, ma anche di non essere mai in reale pericolo. Ciò testimonia l’intera motivazione di Tony, non solo in riferimento alla creazione dell’armatura, ma in termini molto più ampi.

Iron Man e l’armatura da mettere intorno al mondo

In Avengers: Age Of Ultron, Tony Stark parla di voler mettere “un’armatura da mettere intorno al mondo”, e in un certo senso ci è riuscito. A partire dallo schiocco alla fine di Infinity War, passando per l’isolamento di Tony nello spazio e fino a prima della morte di Thanos, le sue priorità cambiano notevolmente per cercare di preservare la sua famiglia. Con la forza era stato in grado di rinunciare ad essere un eroe e concentrarsi sul vivere la vita da cui stava scappando, ma lo sviluppo dell’armatura Rescue ha lasciato intendere che Tony aveva ancora legami con il suo passato e con la possibilità che le sue paure potessero diventare realtà, come mostrato anche dalla visione che Scarlet Witch gli ha mostrato in Age Of Ultron. Nonostante i segnali di una vita personale appagante, Stark si stava ancora preparando: la sua idea del “suo mondo” che necessitava “un’armatura” era cambiata. Pepper (e Morgan) erano il suo mondo a quel punto, e il suo impegno a sviluppare per lei un armatura così potente è la testimonianza del suo bisogno di proteggere la sua famiglia.

Alla fine, Tony ha sempre saputo che non sarebbe sopravvissuto al combattimento, o che non avrebbe potuto essere sempre lì, in parte a causa dei suoi ripetuti tentativi di uccidersi per salvare tutti gli altri (due volte è sufficiente per qualsiasi eroe!). Quando Thanos ha detto che Tony Stark era ossessionato dalla conoscenza, aveva ragione, ma non era solo la consapevolezza che il mondo fosse in pericolo: era la consapevolezza che non sarebbe potuto esserci sempre per salvarlo. Ecco perché voleva l’armatura da mettere intorno al mondo e perché aveva bisogno di sviluppare le sue armature di Iron Man, al punto da sentirsi abbastanza a suo agio nel consegnarne una a Pepper abbastanza potente da proteggerla in sua assenza. Sì, forse è una manifestazione della sua arroganza e del suo egoismo, ma è anche una pura espressione del suo amore.

 
 

Animali Fantastici: Jude Law sull’importanza del ruolo di Silente

animali fantastici

Jude Law, che interpreta la versione giovane di Albus Silente nella saga di Animali Fantastici, ha parlato dell’importanza che ha per lui il ruolo dell’iconico mago. La serie funge da prequel di Harry Potter e si svolge diversi decenni prima che Harry si unisca ad Hogwarts. Il ruolo di Silente, preside di Hogwarts e uno dei principali mentori di Harry, è stato interpretato da Richard Harris nei primi due film di Harry Potter e poi da Michael Gambon dopo la morte di Harris nel 2002. Silente è senza dubbio uno dei personaggi più iconici della serie e ha avuto un’enorme influenza sulla crescita di Harry come mago.

Poiché la serie si svolge decenni prima che Harry Potter nascesse, ovviamente Silente doveva essere interpretato da un attore più giovane. Law è stato scelto nel 2017 e ha fatto la sua prima apparizione in Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald del 2018. Sebbene il film sia stato accolto in maniera contrastante, la performance di Law è stata accolto positivamente, nonostante il suo tempo a disposizione sullo schermo fosse relativamente breve. Alcuni sostengono che, data l’importanza del personaggio e il suo rapporto con Grindelwald, il Silente di Law avrebbe dovuto essere il personaggio principale della serie al posto di Newt Scamander.

Parlando con il suo co-protagonista di Animali Fantastici, Dan Fogler, durante il suo podcast DAN FOGLER’S 4d Xperience!, Jude Law ha parlato dei suoi sentimenti nell’interpretare Silente. L’attore ha riflettuto sull’importanza che Silente ha non solo all’interno della storia di Animali Fantastici, ma anche su cosa significa il personaggio per i fan di Harry Potter e per la cultura pop in generale. Law ha affermato di sforzarsi costantemente per cercare di creare qualcosa di speciale ed essere così all’altezza di ciò che l’universo di Harry Potter ha fatto in passato.

“Sono così felice di essere in questa compagnia e sono così felice di interpretare questo personaggio. Sembra che ogni volta che abbiamo la possibilità di fare questi film sia una benedizione. C’è anche un senso di benessere… dovuto alla riverenza, suppongo. Perché questi film e questi personaggi occupano un posto davvero speciale nella vita di tantissime persone. Si instillano nei cuori e nelle vite delle persone. Non mi ero mai sentito così prima d’oro in merito ad un mio lavoro, soprattutto per quanto riguarda la responsabilità che ne deriva. Ma è una cosa bellissima: è come ricevere un manufatto davvero prezioso o qualcosa di cui devi occuparti, e che magari ogni tanto devi rispolverare.”

Jude Law sarà ancora Silente in Animali Fantastici 3

Ricordiamo che Jude Law tornerà nei panni di Silente in Animali Fantastici 3, le cui riprese sono attualmente in corso nel Regno Unito. Di recente il film è stato ufficialmente posticipato al 2022 dopo la notizia del licenziamento di Johnny Depp. La Warner Bros. ha fatto sapere che il personaggio di Gellert Grindelwald sarà interpretato da un altro attore. Dopo la sconvolgente notizia, i fan hanno lanciato una petizione per affidare a Colin Farrell la parte: l’attore irlandese aveva interpretato Percival Graves nel primo film della serie, salvo poi rivelarsi, alla fine, nessun’altro che Grindelwald stesso sotto pozione polisucco.

 
 

Black Widow svelerà finalmente cosa è accaduto a Budapest

vedova nera

A quanto pare Black Widow, l’atteso standalone dedicato alla Vedova Nera di Scarlett Johansson, spiegherà finalmente il riferimento a Budapest presente in The Avengers. Quando Natasha Romanoff è tornata nel MCU per il film di Joss Whedon, il pubblico stava ancora imparando a conoscere l’ex spia russa. La sua backstory è stata accennata più volte all’interno dell’universo condiviso, ma Black Widow rappresenterà la prima volta che il personaggio si troverà al centro di un film. A causa della sua morte in Avengers: Endgame, il tanto atteso film da solista sarà un prequel ambientato subito dopo gli eventi di Captain America: Civil War

Tale ambientazione offrirà a Black Widow la possibilità di colmare le lacune della storia di Natasha, soprattutto in merito a quanto avvenuto tra il tradimento degli accordi di Sokovia e l’adesione al team dei Vendicatori Segreti di Captain America. Anche se al centro del film ci saranno una riunione con la sua “famiglia” e una lotta contro Taskmaster, il passato di Natasha verrà rimpolpato in altri modi. I Marvel Studios avranno, infatti, la possibilità di rispondere a domande persistenti, come quello che è successo alla figlia di Dreykov, ma i fan sono stati anche ottimisti riguardo la leggendaria missione di Vedova Nera a Budapest con Occhio di Falco.

La prima menzione della missione di Vedova Nera e Occhio di Falco a Budapest è arrivata in The Avengers: quando Natasha ha osservato che la battaglia di New York era come quella di Budapest, Clint Barton ha risposto dicendo: “Io e te ricordiamo Budapest in un modo molto diverso”. I fan hanno continuato a chiedersi cosa fosse realmente successo lì, mentre il materiale promozionale di Black Widow ha lasciato intendere che nel film Nat avrebbe visitato anche quella città. È stato confermato che il film rivelerà finalmente cosa è successo veramente anni fa. A farlo è stata proprio Scarlett Johansson in un’intervista inclusa in Marvel’s Black Widow: The Official Movie Special Book (via Screen Rant).

Black Widow affronterà anche la missione di Budapest con Occhio di Falco

“Eravamo tutti d’accordo che dovevamo scoprire cosa era successo a Budapest. È iniziato tutto con una battuta che Joss Whedon ha inserito in The Avengers, semplicemente come un momento divertente tra Occhio di Falco e Vedova Nera. Clint e Natasha parlano della loro storia, e i fan hanno avuto un divertente easter egg su sui hanno teorizzato per anni. Abbiamo pensato che se non tornavano a Budapest e non scoprivano cosa era realmente accaduto lì, le persone sarebbero rimaste deluse. Anche io mi chiedevo cosa fosse realmente successo lì. 

Abbiamo parlato spesso di quello che stava succedendo nella testa di Natasha. Penso davvero che Natasha sia ossessionata dal fatto di avere questo passato di cui si sente così in colpa. Il lavoro incompiuto è quel senso di colpa che la segue, che deriva tutto da quello che è successo a Budapest. Black Widow non parla di quello che è successo a Budapest, ma è un enorme punto di partenza per capire la pesantezza del fardello di Natasha.”

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

 
 

Elezioni 2020: Hollywood festeggia la vittoria di Joe Biden

Con la vittoria in Pennsylvania, Joe Biden ha vinto le Elezioni 2020 ed è il 46° Presidente degli Stati Uniti d’America. Dopo la vittoria di Trump e dei Repubblicani nel 2016, i Democratici hanno riconquistato la Casa Bianca e il mondo di Hollywood, tendenzialmente appartenente alla schiera degli asinelli, festeggia la notizia sui social.

Ecco come il mondo dello spettacolo sta festeggiando la vittoria di Biden, la sconfitta di Trump e la prima Vice Presidente donna della storia degli USA, Kamala Harris.

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Prison Break: trama, cast e streaming

Prison Break

Prison Break è una serie TV statunitense di genere thriller e d’azione con protagonisti gli attori Wentworth Miller e Dominic Purcell. La serie TV è andata in onda in Italia dal 2006 al 2017, per un totale di cinque stagioni ma, nel 2018, è stata annunciata la produzione di una sesta stagione che, presumibilmente, arriverà tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022.

In occasione del suo ritorno, quindi, riepiloghiamo tutte le più importanti informazioni relative a quella che è stata una tra le serie televisive più amate degli anni 2000, come la trama, il cast, il numero di stagioni e di episodi. Inoltre, troverai anche gli aggiornamenti sulla data d’uscita della sesta stagione, oltre alle informazioni sulla disponibilità in streaming, nel caso non avessi mai visto questa serie TV e vorresti vederla per la prima volta, oppure nel caso in cui desiderassi rivederla.

Prison Break trama

Wentworth Miller e Dominic Purcell

La trama di questa serie TV vede come protagonisti Lincoln Burrows e Michael Scofield, due fratelli profondamente legati tra loro. La loro storia ha inizio quando Lincoln viene accusato di aver ucciso Terrence Steadman, il fratello del vicepresidente degli Stati Uniti: l’uomo viene quindi incarcerato nel penitenziario di Stato di Fox River, in attesa della condanna a morte.

Micheal, l’unico convinto dell’innocenza del fratello, decide di mettere in atto un complesso piano per liberarlo. Per attuarlo, però, fingerà di rapinare una banca, in modo da farsi arrestare e incarcerare nella stessa prigione dove è rinchiuso il fratello.

Riusciranno Lincoln e Michael ad evadere di prigione? Se non hai mai visto questa serie televisiva, ti suggerisco di continuare a leggere, per scoprire come vedere Prison Break in streaming.

Inoltre, se sei curioso di saperne di più, ti suggerisco di leggere questo articolo dedicato alle curiosità.

Prison Break cast

Prison Break cast della serie TV

Prison Break è una serie TV che si caratterizza per il suo numeroso cast: i protagonisti della serie televisiva sono gli attori Wentworth Miller e Dominic Purcell che, rispettivamente, interpretano i personaggi di Michael J. Scofield e di Lincoln Burrows.

Oltre a loro, veste sicuramente un ruolo importante il personaggio di Sara Tancredi, interpretata dall’attrice Sarah Wayne Callie. Altri personaggi di spicco sono Veronica Donovan, interpretato dall’attrice Robin Tunney, e John Abruzzi, interpretato dall’attore Peter Stormare.

Per maggiori informazioni sul cast, fa riferimento all’elenco che trovi qui di seguito, che include i nomi dei principali interpreti e quelli dei relativi personaggi.

  • Wentworth Miller: Michael J. Scofield
  • Dominic Purcell: Lincoln Burrows
  • Robin Tunney: Veronica Donovan
  • Peter Stormare: John Abruzzi
  • Amaury Nolasco: Fernando Sucre
  • Marshall Allman: Lincoln “L.J.” Burrows jr.
  • Wade Williams: Bradley “Brad” Bellick
  • Paul Adelstein: Paul Kellerman
  • Robert Knepper: Theodore “T-Bag” Bagwell
  • Rockmond Dunbar: Benjamin Miles “C-Note” Franklin
  • Sarah Wayne Callies: Sara Tancredi
  • Stacy Keach: Henry Pope
  • Patricia Wettig: Caroline Reynolds
  • William Fichtner: Alexander “Alex” Mahone
  • Chris Vance: James Whistler
  • Robert Wisdom: Norman “Lechero” St. John
  • Danay García: Sofia Lugo
  • Jodi Lyn O’Keefe: Gretchen Morgan/Susan B. Anthony
  • Michael Rapaport: Donald “Don” Self
  • Mark Feuerstein: Jacob Anton Ness / Poseidone
  • Inbar Lavi: Sheba
  • Augustus Prew: David “Whip” Martin

Altri personaggi secondari degni di nota sono Charles “Haywire” Patoshik, interpretato da Silas Weir Mitchell, Nika Volek, interpreta dall’attrice Holly Valance, Otto Fibonacci, interpretato da Roderick Peeples e David “Tweener” Apolskis, interpretato da Lane Garrison.

Prison Break trailer

Vorresti vedere il trailer italiano di Prison Break, in modo da farti un’idea più precisa su quella che è la storia di questa famosa serie televisiva? In tal caso, dato che non è disponibile il trailer ufficiale, ti propongo qui di seguito un filmato fan made relativo alla prima stagione della serie televisiva.

Prison Break stagioni ed episodi

Prison Break stagioni

La serie TV è, al momento attuale, composta da cinque stagioni che, in Italia, sono andate in onda su Italia 1 (Stagioni 1 – 4) e su Fox (Stagione 5) dal 2006 al 2017.

Nel 2018, inoltre, Fox ha annunciato la produzione della sesta stagione ma, al momento, la data di uscita e il numero di episodi di quest’ultima non sono stati ancora annunciati.

Inoltre, se dopo Prison Break 6 ci sarà anche Prison Break 7, ovvero una settima stagione, ancora non è dato saperlo: dipenderà tutto dall’andamento della sesta stagione in termini di audience.

A tal proposito, quindi, qui di seguito puoi trovare un breve riepilogo di tutte le stagioni della serie televisiva con il numero degli episodi, oltre alle informazioni relative all’anno della messa in onda.

Prison Break 1

La prima stagione della serie televisiva è composta da 22 episodi. Negli Stati Uniti è stata trasmessa dal 29 agosto 2005 al 15 maggio 2006 su Fox. In Italia, invece, è andata in onda dal 18 maggio al 30 novembre 2006 su Italia 1.

La storia della prima stagione ha inizio quando Lincoln Burrows viene accusato di aver commesso un omicidio e viene quindi incarcerato nel Penitenziario di Stato di Fox River, in attesa della condanna a morte. Il fratello, convinto della sua innocenza, metterà in atto un complesso piano per liberarlo.

Prison Break 2

La seconda stagione della serie televisiva è composta anch’essa da 22 episodi. Negli Stati Uniti è stata trasmessa dal 21 agosto 2006 al 2 aprile 2007 su Fox, mentre in Italia è andata dal 14 settembre 2007 al 20 novembre 2007 su Italia 1.

Gli eventi della seconda stagione hanno inizio dopo la fuga dal penitenziario da parte dei due fratelli. Questi scopriranno di essere coinvolti in una cospirazione e dovranno dividersi, per far perdere le proprie tracce, viaggiando verso luoghi diversi, ognuno con il proprio obiettivo.

Prison Break 3

La terza stagione è composta da 13 episodi e, negli Stati Uniti, è andata in onda dal 17 settembre 2007 al 18 febbraio 2008 su Fox. In Italia, invece, le puntate sono state trasmesse dal 27 giugno 2008 al 29 agosto 2008 sempre su Italia 1.

A causa degli eventi della stagione precedente, Michael viene incarcerato nel Penitenziario Federale di Sona. La storia seguirà, quindi, le vicende di quest’ultimo all’interno del carcere, che avrà il compito di liberare un prigioniero, con la complicità del fratello e di alcuni suoi amici, che si trovano fuori dalla struttura di detenzione.

Prison Break 4

La quarta stagione è composta da 22 episodi a cui si aggiungono le due puntate finali del film Prison Break: The Final Break.

Negli Stati Uniti è stata trasmessa dal 1 settembre 2008 al 15 maggio 2009 su Fox. In Italia, invece,  la messa in onda è iniziata su Italia 1 il 4 giugno 2009 e si è conclusa il 15 settembre 2009.

In questa stagione i due fratelli e i membri del loro gruppo verranno nuovamente arrestati e verranno ingaggiati segretamente, per recuperare un oggetto misterioso chiamato “Scylla”: questo ritrovamento gli garantirà la libertà.

Prison Break: The Final Break

Si tratta di un film del 2009 diviso in due parti che, originariamente, era stato concepito per rappresentare il finale della serie televisiva, dato che gli eventi si svolgono dopo la conclusione della quarta stagione.

Le due parti del film vengono quindi conteggiate come se fossero, rispettivamente, l’episodio 23 e l’episodio 24 della quarta stagione della serie TV.

Prison Break 5

La quinta stagione, composta da 9 episodi, segna il ritorno della serie televisiva, nonostante la sua conclusione. Sette anni dopo l’ultima evasione, Lincoln riceve degli indizi che gli fanno credere che Michael è ancora vivo, nonostante fosse creduto morto. L’uomo è in realtà imprigionato ad Ogygia, un carcere dello Yemen e spetterà nuovamente al fratello liberarlo.

Negli Stati Uniti è stata trasmessa su Fox dal 4 aprile al 30 maggio 2017. In Italia, invece, i diritti di trasmissione sono stati affidati a Sky: la messa in onda è iniziata su Fox l’11 settembre 2017 e si è conclusa il 6 novembre 2017.

Prison Break 6

La serie televisiva tornerà nuovamente in TV con la sesta stagione, originariamente annunciata nel 2018 e confermata dagli attori nel 2020.

Il numero di episodi e la data d’uscita relativi a quest’ultima sono ancora da annunciare; tuttavia, considerati i tempi tecnici di produzione, è possibile presumere che la sesta stagione farà il suo debutto tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022.

Prison Break streaming

Wentworth Miller Prison Break

Non hai mai visto questa serie TV oppure vorresti fare un rewatch, in attesa dell’uscita della sesta stagione? In tal caso, se ti stai chiedendo come vedere Prison Break in streaming ita sarai felice di sapere che, al momento attuale, in Italia i diritti relativi alla distribuzione sono in mano a Netflix, che ospita tutte e cinque le stagioni e, con molta probabilità, renderà disponibile prossimamente anche la sesta.

 
 

Animali Fantastici 3: i fan vogliono Colin Farrell per sostituire Johnny Depp

animali fantastici 3

L’allontanamento di Johnny Depp da Animali Fantastici 3 ha causato non solo lo slittamento del film al 2022, ma ha anche lasciato un vuoto importante nel cast del film, dal momento che l’attore interpretava il villain principale e personaggio abbastanza importante nel Wizarding World.

I fan si sono ribellati prima contro la decisione della Warner Bros di allontanare Depp, ci sono state petizioni e richieste, ma visto che molti dei fan del franchise sono anche pratici e sanno che difficilmente la Warner Bros tornerà indietro sui suoi passi, hanno cominciato a fare proposte costruttive per sostituire l’attore.

Mentre si affollano ipotesi che vorrebbero il coinvolgimento di molti attori, tra cui Nikolaj Coster-Waldau, i fan sono fortemente convinti che il ritorno di Colin Farrell possa giovare al franchise. L’attore irlandese aveva interpretato Percival Graves nel primo film della serie, salvo poi rivelarsi, alla fine, nessun’altro che Grindelwald stesso sotto pozione polisucco.

Riproporre Farrell sarebbe divertente, perché l’attore ha dimostrato grande carisma nel mettersi in gioco con il franchise, tuttavia sarebbe davvero strano dover fingere che Grindelwald abbia cambiato aspetto e sia di nuovo quel Graves che si era già rivelato un impostore.

Animali Fantastici 3 risponderà ai misteri insoluti del precedente episodio?

I crimini di Grindelwald si è concluso con diversi cliffhanger, inclusa la rivelazione che Credence Barebone (Ezra Miller) è in realtà Aurelius Dumbledore, il fratello perduto da tempo di Albus. Proprio per questo, i fan non vedono l’ora di scoprire in che modo la trama del terzo film risponderà ai misteri insoluti del precedente episodio.

Eddie Redmayne ha confermato che le riprese di Animali Fantastici 3 sono ufficialmente cominciate. Nel terzo film della saga prequel di Harry Potter, l’attore premio Oscar tornerà a recitare al fianco di Katherine Waterson, Jude Law ed Ezra Miller. Anche David Yates tornerà dietro la macchina da presa, così come J.K. Rowling, che ha contribuito ancora una volta alla sceneggiatura del film.
 
 

Resident Evil: il set del reboot omaggia l’originale

Resident Evil Reboot

Sono state diffuse in rete alcune immagini che mostrano il set del reboot di Resident Evil. Per fare da sfondo al film è stato scelto il Canada, dove verrà messa in piedi Raccoon City. DI seguito potete vedere le immagini che in più di una occasione ribadiscono il legame di questo film con gli originali:

https://www.youtube.com/watch?v=9dtiT-vTwsU&feature=emb_title

Protagonista sarà Kaya Scodelario di Maze Runner nei panni di Claire Redfield insieme a Hannah John-Kamen (Ant-Man and the Wasp) nei panni di Jill Valentine, Robbie Amell (Upload) nei panni di Chris Redfield, Tom Hopper (The Umbrella Academy) nei panni di Albert Wesker, Avan Jogia (Zombieland: Double Tap) nei panni di Leon S. Kennedy e Neal McDonough (Yellowstone) nei panni di William Birkin.

“Con questo film, volevo davvero tornare ai primi due giochi originali e ricreare la terrificante esperienza viscerale che ho avuto quando li ho giocati per la prima volta, raccontando allo stesso tempo una storia umana radicata in una piccola città americana morente in modo tale che sia riconoscibile che rilevante per il pubblico di oggi” ha detto Roberts.

Il produttore del franchising Robert Kulzer produrrà di nuovo per conto di Constantin con James Harris di Tea Shop Productions e Hartley Gorenstein.

Paul W.S. Anderson ha scritto e diretto i sei film precedenti, con protagonista Milla Jovovich e con un incasso totale di 1,2 miliardi di dollari al botteghino mondiale. È una delle serie di film basate su un videogioco di maggiore successo e con l’incasso migliore.