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The Falcon and the Winter Soldier: lo showrunner non ha mai saputo nulla di Steve

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Il finale di Avengers: Endgame ha lasciato molte domande senza risposta in merito al personaggio di Steve Rogers. Ad oggi non sappiamo se la vita di Steve con Peggy faccia parte della timeline principale oppure no, nonostante Anthony e Joe Russo abbiano più volte specificato che dal loro punto di vista la vita di Steve con Peggy faccia parte di un’altra linea temporale.

Presumibilmente, Steve avrebbe usato le particelle Pym rimanenti per tornare alla linea temporale con Peggy dopo aver dato lo scudo a Sam, motivo per cui non lo abbiamo visto in The Falcon and the Winter Soldier. Tuttavia, Steve potrebbe anche nascondersi nella linea temporale principale o essere morto dall’ultima volta che l’abbiamo visto. Nel primo episodio della serie Disney+, il personaggio di Joaquin Torres menziona diverse teorie in merito alla posizione di Steve, inclusa una secondo cui risiederebbe su una base lunare segreta.

In molti hanno cominciato a credere che quel particolare riferimento a Steve potesse essere un indizio del fatto che il personaggio sarebbe apparso nella serie in qualche modo, ma sappiamo che alla fine le cose non sono andate così. Al contrario, in una recente intervista con Inverse, Malcolm Spellman, lo showrunner della serie con Anthony Mackie e Sebastian Stan, ha rivelato di non sapere assolutamente cosa sia successo a Steve. A quanto pare, Kevin Feige e i Marvel Studios non gli hanno detto nulla sul passato, sul presente e – soprattutto – sul futuro di Steve nell’Universo Cinematografico Marvel.

“La verità è che la Marvel non mi ha detto cosa è successo a Steve. E ne ha intenzione di farlo”, ha rivelato Spellman. “In un certo senso, abbiamo avuto la possibilità di scrivere quello che volevamo perché non sapevamo cosa gli fosse capitato. Nonostante quel riferimento nella serie, anche noi ci chiediamo se possa essere davvero sulla luna… è semplicemente un’ipotesi valida come qualsiasi altra. E questo perché non so assolutamente cosa gli sia capitato. Non me lo hanno detto.”

Alla fine, la scelta di non far apparire Steve Rogers in The Falcon and the Winter Soldier è stata, probabilmente la decisione migliore. È vero, la serie è incentrata sull’eredità di Captain America, ma al tempo stesso imposta anche il futuro del personaggio. Inevitabilmente, la presenza di Steve avrebbe minato l’arco narrativo di Sam, la cui trasformazione nel nuovo Cap è il vero cuore pulsante dello show.

Crudelia: una clip dal film mostra gli straordinari costumi per Emma Stone

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Arriverà il prossimo 28 maggio e tutti non vediamo l’ora di vederlo al cinema. Stiamo parlando di Crudelia, il prossimo live action Disney che vedrà protagonista il premio Oscar Emma Stone nei panni della cattiva spigolosa che adora le pellicce animali.

A vestire questo personaggio insolito ma molto amato è stata Jenny Beavan, la geniale costumista due volte premio Oscar, la quale ha dichiarato che, per quanto abbia avuto delle difficoltà a lavorare per Crudelia, ha fatto un lavoro molto più complicato e difficile per Mad Max: Fury Road, film di George Miller del 2015.

“Non credo che questa sia stata la mia sfida più grande. Direi che quella è stata Mad Max, perché era completamente fuori dalla mia confort zone, ma ha anche aperto per me una carriera praticamente completamente nuova perché avendo fatto una quantità enorme di adorabili drammi d’epoca ambientati nell’età vittoriana, penso che le persone fossero leggermente sorprese che potessi affrontare un mondo post-apocalittico in un modo piuttosto disgustoso. È stato fantastico. Ma quella era probabilmente la sfida più grande. Perché come ho detto, non avrei potuto essere più fuori dalla mia comfort zone. A differenza di Crudelia, perché ricorda gli anni ’70 e la storia è molto chiara. Ci sono molte cose a cui aggrapparsi, molti spunti in Crudelia. Il nostro problema era il tempo… Avevo una squadra fantastica, davvero una squadra fantastica. E in qualche modo l’abbiamo fatto. Quindi, che sia benedetta la mia squadra.”

 

Ambientato durante la rivoluzione punk rock nella Londra degli anni Settanta, Crudelia segue le vicende di una giovane truffatrice di nome Estella (Emma Stone), una ragazza intelligente e creativa determinata a farsi un nome con le sue creazioni. Fa amicizia con una coppia di giovani ladri che apprezzano la sua inclinazione alla cattiveria e insieme riescono a costruirsi una vita per le strade di Londra.

Un giorno, il talento di Estella per la moda cattura l’attenzione della Baronessa von Hellman, una leggenda della moda incredibilmente chic e terribilmente raffinata (Emma Thompson). Ma la loro relazione mette in moto una serie di eventi e rivelazioni che portano Estella ad abbracciare il suo lato malvagio e a diventare la prorompente, alla moda e vendicativa Cruella.

The Flash: foto dal set mostrano la Wayne Manor

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The Flash: foto dal set mostrano la Wayne Manor

Sono cominciate le riprese del tanto rimandato The Flash e le prime foto che arrivano dal set del film Warner Bros riguardano la Wayne Manor. Si tratta della Burghley House nel Lincolnshire, in Inghilterra, insieme ai camion e all’impresa di costruzioni della Warner Bros che stanno allestendo il set.

Ezra Miller, che torna a essere Barry Allen /Flash, Michael Keaton, che farà il suo grande ritorno nei panni di Bruce Wayne / Batman, non sono ancora stati fotografati sul set, ma scommettiamo che i paparazzi riusciranno a immortalarli nei prossimi giorni.

Fonte foto: DCVERSO

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 4 novembre 2022. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo essere apparso in un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League.

Confermata anche la presenza di Michael Keaton e Ben Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di Batman. Kiersey Clemons tornerà nei panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack Snyder’s Justice League (il personaggio era stato tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha Calle (Febbre d’amore) che interpreterà Supergirl.

Non ci sarà invece Billy Crudup, che aveva interpretato Henry Allen (il padre di Barry) in Justice League: l’attore verrà sostituito nella parte da Ron Livingston. Il film dovrebbe essere ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert.

Black Panther 2: Lupita Nyong’O sulle difficoltà di tornare “su quel set”

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Lupita Nyong’O, attrice premio Oscar e componente del cast di Black Panther della Marvel, ha parlato del suo prossimo ritorno al franchise nel ruolo di Nakia, commentando anche, naturalmente, il fatto che per questo secondo capitolo Chadwick Boseman non sarà più il re T’Challa.

In merito all’inizio delle riprese, Nyong’O ha dichiarato: “Le persona continuano a chiedermi se sono eccitata di tornare sul set, ma non direi che è la parola adatta. Mi sento molto meditativa in merito a Black Panther 2. La sua morte è ancora una ferita aperta per me e non posso nemmeno immaginare cosa sarà andare sul quel set senza di lui.”

“Ma allo stesso tempo abbiamo un grande leader in Ryan – ha aggiunto l’attrice in riferimento al regista del film, Ryan Coogler – che come tutti noi sente la mancanza di Chadwick in maniera molto profonda. E la sua idea, il modo in cui ha ri-creato la storia del secondo film è assolutamente rispettosa della sua perdita e dell’esperienza che come cast e come mondo abbiamo vissuto. Quindi sento che fare questo film è spiritualmente ed emotivamente corretto. E spero che quello che faremo sarà ritornare insieme e onorare quello che ha cominciato con noi e continuare a far splendere la sua luce. Perché ci ha lasciato tanta luce dentro la quale ancora siamo immersi, lo so con sicurezza.”

Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. L’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel.

In guerra: trama, cast e curiosità sul film con Vincent Lindon

In guerra: trama, cast e curiosità sul film con Vincent Lindon

Presentato in concorso al Festival di Cannes del 2018, il film In guerra (traduzione letterale del francese En guerre) è il nuovo film diretto da Stéphane Brizé con il suo attore feticcio Vincent Lindon. I due avevano infatti già lavorato insieme per Mademoiselle Chambon, Quelques heures de printemps e La legge del mercato, per il quale l’attore ha vinto il premio come miglior interpretazione maschile proprio in quel di Cannes. Con questo loro nuovo progetto i due tornano a raccontare gli ultimi, in questo caso i lavoratori delle fabbriche lasciati in disparte nel bel mezzo di un mondo afflitto da una nuova crisi economica.

L’idea per il film prende spunto dall’immagine di due dirigenti di Air France, aggrediti dagli impiegati fino a strappargli la camicia. Tale gesto e tale disperazione raccontano infatti meglio di ogni altra cosa la paura di chi ha lavorato con dedizione e si vede ora negare il futuro. Il regista è andato alla ricerca dell’immagine mancante, di ciò che la televisione non mostrava e che invece aveva portato a quella disperazione. Scritta dallo stesso Brizé insieme ad Olivier Gorce, la sceneggiatura del film è stata curata sin nel dettaglio, ricercando un realismo privo di ogni possibile retorica.

Si tratta dunque di un’opera assai simile a Due giorni, una notte, intrepretato da Marion Cotillard, o gli ultimi film di Ken Loach come Io, Daniel Blake e Sorry We Missed YouCrudo e realistico, In guerra è la ricerca quanto più oggettiva possibile di dinamiche e situazioni poco trattate al cinema. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

In guerra: la trama del film

In guerra è la storia di rivendicazioni sociali e lotte operaie ambientata in Francia. Nella fabbrica Perrin, specializzata in apparecchiature automobilistiche, parte dell’azienda tedesca Schafer, lavorano 1100 operai. In crisi come molti comparti industriali, l’azienda fa firmare un accordo ai dirigenti e ai suoi lavoratori chiedendo uno sforzo salariale, una riduzione del loro stipendio in cambio della certezza del lavoro per i successivi 5 anni. Nonostante tale promessa, nel giro di due anni l’azienda decide ugualmente di chiudere e cessare le proprie attività, rendendo di fatto disoccupati oltre mille lavoratori e con loro le rispettive famiglie. Gli operai, però, non sono intenzionati a cedere e guidati dal portavoce sindacale Erica Laurent faranno di tutto per difendere i loro diritti.

In guerra cast

In guerra: il cast del film

Come anticipato, nel ruolo del protagonista vi è l’attore Vincent Lindon, tra i più apprezzati del cinema francese. Questi veste i panni del combattivo operaio Eric Laurent, che guiderà i propri colleghi in una vera e propria guerra per ottenere il rispetto dei loro diritti. L’attore, molto riservato, ha raccontato di non sapere con precisione quale sia il suo metodo, ma di essersi avvicinato al ruolo con molta umiltà. In generale, egli ha però cercato di avvicinarsi quanto più possibile alla realtà della persona da interpretare, mettendosi nei suoi panni per alcuni mesi, usando gesti e movimenti visti utilizzare alla gente incontrata per strada. Egli ha inoltre dichiarato di aver avuto grande possibilità di sperimentare sul set.

Il regista ha infatti consentito a tutti di esternare emozioni sincere, senza dire a nessuno cosa il rispettivo personaggio dovesse provare. Ciò ha dato a Lindon e a tutti gli altri grande possibilità di sperimentare. Ancora una volta, inoltre, Brizé si è rivolto, fatta eccezione per Lindon, ad un cast di non professionisti. Egli ha infatti provinato oltre 600 persone per cercare le più idonee e spontanee. Utilizzando attori non professionisti, egli ha avuto modo di ottenere grande sincerità nelle interpretazioni, che risultano così estremamente vicine, quasi con stile documentaristico, a ciò che i veri operai sono.

In guerra: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. In guerra è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play e Apple iTunes. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente, in prima visione TV, nel palinsesto televisivo di venerdì 30 aprile alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

https://www.youtube.com/watch?v=epCrwixInLo

Fonte: IMDb

IIn

Loki: 10 grandi eventi del MCU che hanno portato alla serie

Loki: 10 grandi eventi del MCU che hanno portato alla serie

La cosa straordinaria della narrativa del MCU è che si tratta di una grande catena di eventi. L’attesissima serie Loki, che debutterà a giugno su Disney+, vedrà il Dio dell’Inganno al centro di una nuova avventura a spasso nel tempo, in cui rivisiterà regni come Asgard, la Terra e anche alcuni eventi accaduti nella medesima linea temporale. In attesa del suo debutto, Screen Rant ha raccolto 10 grandi eventi che hanno portato alla serie con Tom Hiddleston:

Odino scopre l’abbandono di Loki

Nessuna delle attività di Loki nel MCU sarebbe stata possibile se non fosse stato scoperto da Odino su Jotunheim. Nonostante fosse figlio di Laufey, Loki venne abbandonato e lasciato morire perché considerato piccolo e debole per il re dei Giganti di Ghiaccio. 

Ciò diede a Odino l’idea di prendere Loki e farlo crescere come suo figlio, per eleggerlo a re di Jotunheim una volta raggiunta la maggiore età. È stata la combinazione dell’abbandono di Laufey e dei piani di Odino per Loki che alla fine hanno plasmato i suoi giorni come principe di Asgard.

Thor viene insultato dai Giganti di Ghiaccio

È interessante notare che i Vendicatori non si sarebbero mai formati se Thor non fosse stato ribattezzato “principessa” da uno dei Giganti di Ghiaccio su Jotunheim. Ciò lo ha spinto ad attaccare i Giganti del Ghiaccio, portando alla guerra tra Jotunheim e Asgard.

Lo stesso Loki non avrebbe scoperto la sua vera natura di Gigante di Ghiaccio se non fosse stato per il suo coinvolgimento durante la schermaglia su Jotunheim, dato che lo ha scoperto dopo essere riuscito a sfuggire proprio all’attacco di uno dei Giganti. Ciò lo ha portato alla fine ad attaccare la Terra in The Avengers e ad impostare la formazione del team del titolo. 

L’esilio di Thor da parte di Odino

Loki non aveva pianificato di far bandire Thor da Asgard quando lasciò entrare i Giganti di Ghiaccio, poiché la sua intenzione era semplicemente quella di presentare Thor come un debole successore di Odino. Il “Padre del Tutto” alla fine bandì il suo primogenito sulla Terra, ponendo Loki come suo successore.

Questo ha fatto sì che Loki restasse deluso dall’idea di poter diventare re, poiché ha confessato di non aver mai realmente voluto il trono fino a quando non l’ha realmente ottenuto. Ma una volta fatto, Loki ha cercato di bandire definitivamente Thor sulla Terra.

Loki costringe Odino al “Sonno di Odino”

Col senno di poi, è più che probabile che Loki avrebbe potuto superare il suo disprezzo per Odino se quest’ultimo non fosse caduto nel “Sonno di Odino”. A causa di ciò, Loki non fu in grado di ascoltare appieno la versione della storia del “Padre del Tutto” in merito alla sua adozione e finì per giungere alle sue conclusioni, e cioè che Odino non lo amasse davvero.

Questo evento indusse Loki a pensare che aveva bisogno di dimostrare di essere un figlio degno, in seguito al quale ideò il piano per ingannare Laufey ad Asgard: con la morte del suo nemico giurato, Loki sperava di riuscire ad impressionare il suo padre putativo.

Il rifiuto di Loki da parte di Odino

Loki è andato fuori controllo durante il suo piano per dimostrare a Odino che aveva deciso di commettere un genocidio contro Jotunheim. Questo lo mise in conflitto con Thor, con il risultato che entrambi i fratelli si trovavano precariamente ai margini del ponte Bifrost.

Odino è stato rianimato dall’evento ed è riuscito a entrare in contatto con il duo, ma ha anche respinto le affermazioni di Loki secondo cui lo aveva fatto dopo una sua approvazione. Di fronte alla realtà che suo padre non riconosceva ciò che aveva fatto per lui, Loki decise di lasciarsi cadere nello spazio, dove finì per incontrare Thanos.

La distruzione del Bifrost

La battaglia di New York non si sarebbe mai intensificata così tanto se gli Asgardiani fossero stati coinvolti. Tuttavia, questo non è stato possibile a causa della distruzione del Ponte Bifrost in Thor, il che significa che la civiltà più avanzata dei Nove Regni è stata tagliata fuori dall’accesso alla Terra.

La sua distruzione è dipesa dall’uso da parte di Loki del ponte Bifrost come un modo per cancellare Jotunheim. Per evitare che ciò accadesse, Thor scelse di demolire il ponte stesso, sventando così il piano di Loki e bloccando gli Asgardiani nel loro regno.

Il rapimento del Tesseract

Lo stato del Tesseract è una delle domande più longeve a cui la serie Loki dovrebbe rispondere, dal momento che è proprio il Tesseract la causa della scomparsa del Loki originale. Avrebbe dovuto essere distrutto su Asgard in Thor: Ragnarok, ma Loki non riuscì a trattenersi dal prenderlo prima dell’evacuazione.

Alla fine, Loki sigillò il proprio destino attraverso questa mossa, quando Thanos divenne consapevole della posizione del Tesseract e lo rintracciò fino agli Asgardiani nello spazio. Fu estraendo la Gemma dello Spazio dal Tesseract che Thanos alla fine completò lo Snap e diede il via al piano degli Avengers di tornare indietro nel tempo.

Tutti i tradimenti di Loki

Sebbene i dettagli completi siano ancora scarsi, ciò che si sa finora della serie Loki è che la Time Variance Authority ha posto il personaggio del titolo sotto la custodia di Mobius M. Mobius a causa dei suoi numerosi tradimenti nel corso degli anni. Tutti i peccati di Loki sono tornati a perseguitarlo da quando la TVA lo considera indispensabile.

Se non fosse stato per l’abitudine di Loki a pugnalare le persone alle spalle, non sarebbe stato solo e senza amici, il che alla fine ha contribuito alle sue insicurezze. Per non parlare del fatto che la redenzione dai suoi modi traditori è il tema principale della serie

La morte di Loki per mano di Thanos

Nonostante quello che è successo tra i due, Thor e Loki si consideravano fratelli, e Loki morì nel suo tentativo di proteggere proprio Thor. In Avengers: Infinity War, Loki ha compiuto un ultimo disperato tentativo per uccidere Thanos pugnalandolo con una lama nascosta, soltanto per ritrovarsi ad essere lui la vittima.

Thor venne consumato dalla vendetta per la morte di suo fratello e scelse di non uccidere subito Thanos a Wakanda, optando per perforargli il petto e dirgli in faccia che lo avrebbe fatto soffrire per aver ucciso Loki. Ciò ha permesso a Thanos di completare lo Snap, che ha messo poi in moto il piano dei Vendicatori, portando infine alla fuga del Loki alternativo dopo la battaglia di New York. In sostanza, la morte del Loki originale ha assicurato la sopravvivenza di quello alternativo. 

Hulk che prende le scale

Nel MCU, l’unico modo in cui la serie Disney+ è stata possibile è perché a Hulk è stato negato di prendere l’ascensore in Avengers: Endgame. Dopo la battaglia di New York, Hulk fu costretto a prendere le scale, irrompendo così nella sala dove poi il Tesseract, fuoriuscendo dalla valigetta, arrivò direttamente nelle mani del Dio dell’Inganno.

Loki ha colto questa come la sua opportunità di fuga, alterando così la linea temporale, dal momento che avrebbe dovuto essere portato ad Asgard. È questa frattura della sequenza temporale che ha portato Loki sul radar della Time Variance Authority e questa variante di Loki è il fulcro dello spettacolo Disney+.

Captain America 4: la regista di Falcon and Winter Soldier sulla possibilità di dirigere il film

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Lo scorso weekend, sulla scia del finale di The Falcon and the Winter Soldier, è arrivata la notizia – da The Hollywood Reporter – che Captain America 4 è stato ufficialmente messo in produzione dai Marvel Studios. Sul progetto non è stato rivelato molto, se non che sarà scritto da Malcolm Spellman e da Dalan Musson, che hanno già lavorato alla serie Disney+.

Ora, in una recente intervista con CinemaBlendKari Skogland, regista della serie con Anthony Mackie e Sebastian Stan, si è detta aperta alla possibilità di dirigere il quarto capitolo del franchise dedicato all’eroe a stelle e strisce. “Penso che se la Marvel mi chiamasse per dirigere l’elenco telefonico… lo farei”, ha ironizzato Skogland. “I personaggi di quell’universo sono tutti estramemente ricchi. Sono diventata molto amica di Anthony e Sebastian e mi è piaciuto molto lavorare con loro. E ovviamente anche con Emily e Daniel. Ho lavorato con tutti questi attori per un paio di anni, quindi hanno tutti un posto speciale nel mio cuore. Come ho detto, se Kevin Feige dovesse alzare il telefono, risponderei sicuramente.”

Il sesto e ultimo episodio di The Falcon and the Winter Soldier ha visto Sam indossare finalmente il suo costume da Captain America, equipaggiato con ali di Vibranio per gentile concessione di Wakanda. Anche se è chiaro che Anthony Mackie sarà il protagonista del film nei panni, appunto, del nuovo Cap, l’attore ha rivelato di non aver ancora sentito nulla da parte dei Marvel Studios in merito al progetto.

Kari Skogland sarebbe una scelta ovvia per la regia del quarto Captain America. Insieme a Spellman, la regista ha aiutato Sam Wilson ad evolversi da Falcon a Cap, catturando abilmente sia i combattimenti frenetici che i momenti più emozionanti della serie.

Chloé Zhao su Gli Eterni: “La Marvel ha sempre sostenuto la mia visione”

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In una recente intervista con Variety all’indomani del trionfo di Nomadland agli Oscar 2021, la regista Chloé Zhao ha parlato di differenti ispirazioni stilistiche per Gli Eterni, facendo riferimento in maniera particolare ai manga e al genere fantasy.

Zhao ha anche elogiato il materiale originale di Jack Kirby, affermando che è stato fondamentale per il film. Nello specifico, la regista ha detto: “Jack Kirby e la sua immaginazione, il suo incredibile lavoro, sono le vere fondamenta del film. In cima, poi, c’è quest’incredibile universo che i Marvel Studios stanno costruendo, quest’incredibile viaggio che prosegue ormai da anni. E poi ci sono io, che sono una fan del MCU. Sono cresciuta con i film di fantascienza, con il genere fantasy e con i manga. L’obiettivo era riuscire a mescolare tutti questi ingredienti e dare vita a qualcosa che avesse un sapore leggermente diverso. È stato davvero eccitante, perché tutti lo volevamo. Vedremo come reagirà il pubblico.”

Come sappiamo ormai da tempo, Gli Eterni introdurrà sul grande schermo un gruppo di personaggi fortemente eterogeneo. Sempre nel corso della medesima intervista, Chloé Zhao ha spiegato che la Marvel ha sempre appoggiato il suo approccio così diversificato alla storia. “È stata un’esperienza davvero incredibile lavorare con il team della Marvel. Ci tengo a precisare che hanno sempre sostenuto la mia visione del film e quello che volevo fare”, ha spiegato la regista. “Voglio che la gente lo sappia. Voglio che sappiano che ho ricevuto tutto il supporto possibile da questo team incredibile formato da alcuni degli artisti più talentuosi al mondo. È stato un lavoro di squadra che, tuttavia, mi hanno permesso di guidare.”

Gli Eterni, diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast Angelina Jolie (Thena), Richard Madden (Ikaris), Kit Harington (Black Knight), Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite), Gemma Chan (Sersi) e Don Lee (Gilgamesh). La sceneggiatura è stata scritta da Matthew Ryan Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 12 febbraio 2021.

Secondo gli ultimi aggiornamenti, il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.

Masters of the Universe: Noah Centineo non sarà più il volto di He-Man

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Nel 2019 arrivò la notizia che Noah Centineo, noto per la trilogia di To All the Boys (disponibile su Netflix), avrebbe interpretato He-Man nell’annunciato reboot di Masters of the Universe. Da allora non ci sono più stati aggiornamenti in merito al progetto, ma oggi, grazie a Collider, apprendiamo che il giovane attore non sarà più il protagonista del film.

A confermare la cosa alla fonte è stato un rappresentate dell’attore, il quale si è semplicemente limitato a dire: “Noah non è più collegato a quel progetto”. Al momento, quindi, non sappiamo perché Centineo non è più coinvolto nel film. Ricordiamo che di recente Centineo è stato confermato nel cast di Black Adam, il cinecomic DC con protagonista Dwayne Johnson, nei panni di Atom Smasher.

È probabile che l’attore abbia abbandonato Masters of the Universe per un conflitto con le riprese di Black Adam, ma ovviamente questa è una mera speculazione. Tuttavia, nonostante i fan siano eccitati in merito al reboot, pare che il film non sia una priorità alla Sony Pictures, con la pandemia di Coronavirus che – ovviamente – non ha fatto progredire i lavori.

Ad oggi sappiamo che il reboot di Masters of the Universe sarà scritto e diretto da Aaron e Adam Nee (Band of Robbers). Nel corso degli anni, la sceneggiatura del film è passata nelle mani di tantissimi autori, tra cui David S. Goyer, Christopher Yost e Matt Holloway e Art Marcum.

In attesa di nuovi aggiornmenti, ricordiamo che il personaggio di He-Man ha ispirato  le serie televisive He-Man- I dominatori dell’universo, She-Ra: La principessa del potere e He-Man (Le nuove avventure), insieme anche ad un primo live action uscito nel 1987 con Dolph Ludgren e Frank Langella.

The Falcon and the Winter Soldier: il produttore commenta l’assenza dei Thunderbolts

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Molti fan si aspettavano che il finale di The Falcon and the Winter Soldier anticipasse in qualche modo l’arrivo dei Thunderbolts. Sfortunatamente, il Barone Zemo è stato condotto al Raft dalle Dora Milaje e nessuna squadra di eroi si è presentata per reclutarlo.

In una recente intervista con Entertainment Weekly, Nate Moore, produttore esecutivo della serie, ha spiegato che in realtà i Marvel Studios non hanno mai preso in considerazione l’ipotesi di far debuttare il gruppo di supereroi nello show Disney+. “È un’idea che non abbiamo mai preso in considerazione non perché pensiamo che non siano dei personaggi fighi, perché lo sono”, ha spiegato Moore. “Il fatto è che c’era già troppo cose in ballo in questa serie. Non volevamo introdurre nuovi personaggi o reintrodurre vecchi personaggi già visti in passato e offuscare in qualche modo la storia principale.”

“Se introduci un personaggio, alla fine devi farlo aderire alla storia. Trovargli una collocazione”, ha aggiunto. “E poi, se avessimo aggiunto i Thunderbolts, probabilmente non avremmo avuto il tempo di tornare a casa con Sam e Bucky in Louisiana, o magari raccontare altre cose. È per questo che ci siamo interessati alla serie, il fatto che fosse molto focalizzata sui protagonisti.”

Tuttavia, solo perché i Thunderbolts non sono apparsi in The Falcon and the Winter Soldier, non significa che i Marvel Studios non abbiano dei piani per i personaggi. Malcolm Spellman, lo showrunner della serie (che di recente è stato confermato alla sceneggiatura di Captain America 4, ha dichiarato in merito: “Onestamente, non ne so molto. So che se ne sta parlando. Ma non so se la colpa sia solo dei fan o se ci sia qualcosa di vero…”

Al di là di tutto, esattamente come accaduto con Mefisto per WandaVision, tutte queste chiacchiere e teorie sottolineano ancora di più che ci sono alcuni personaggi che i fan non vedono l’ora di vedere nel MCU. Resta da capire dove potrebbero debuttare i Thunderbolts… e se fosse in Black Widow?

Marvel Studios Assembled: Il dietro le quinte di The Falcon and The Winter Soldier

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È disponibile il trailer di Marvel Studios Assembled: Il dietro le quinte di The Falcon and The Winter Soldier, un nuovo episodio dello speciale in stile documentario che svela i retroscena della serie di successo The Falcon And The Winter Soldier .

In streaming in esclusiva su Disney+ a partire da oggi, venerdì 30 aprile, il secondo episodio di questa innovativa serie di speciali in stile documentario segue Anthony Mackie e Sebastian Stan, insieme ai membri del cast e della troupe, mentre invitano gli spettatori dietro le quinte della serie di grandissimo successo The Falcon and The Winter Soldier. Gli spettatori impareranno come le origini di questi due personaggi risalgano fino a Captain America: The Winter Soldier e di come il loro percorso si sia evoluto nei film successivi.

Le menti creative dietro la serie, come trampolino di lancio per esplorare il mondo post-blip, si sono basate sulle ricche storie di questi personaggi e sulla dinamica del rapporto tra Mackie e Stan. Allo stesso tempo, l’eredità di Captain America è stata la loro fonte d’ispirazione ma anche un elemento con cui fare i conti. Il cast e la troupe parlano della speciale alchimia che hanno sviluppato per la serie, mescolando i generi, dai thriller di spionaggio ai polizieschi. L’episodio mostra anche come il team ha filmato le scene ad alta quota e in giro per il mondo, riportando sullo schermo i personaggi preferiti dei fan come la Sharon Carter di Emily VanCamp e il Barone Zemo di Daniel Bruhl, e introducendone di nuovi.

The Falcon and The Winter Soldier

La serie Marvel Studios The Falcon and The Winter Soldier vede protagonisti Sam Wilson/Falcon e Bucky Barnes/The Winter Soldier (Il Soldato d’Inverno). La coppia, che si è riunita nei momenti finali di Avengers: Endgame, si allea in un’avventura globale che mette alla prova le loro capacità e anche la loro pazienza. Diretta da Kari Skogland, con Malcolm Spellman come capo sceneggiatore, la serie composta da 6 episodi vede nel cast anche Wyatt Russell (John Walker), Emily VanCamp (Sharon Carter) Daniel Brühl (Barone Zemo), Danny Ramirez (Joaquin Torres), Adepero Oduye (Sarah Wilson) e Erin Kellyman (Karli Morgenthau). Tutti e 6 gli episodi di The Falcon and The Winter Soldier sono disponibili in streaming su Disney+.

Gli Eterni: Kevin Feige elogia Chloé Zhao e la scelta delle ambientazioni reali

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In una recente intervista con Variety in occasione del trionfo di Chloé Zhao agli Oscar con Nomadland, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha parlato di quanto sia rimasto impressionato dalle capacità della regista durante la lavorazione del film.

Feige ha spiegato che Zhao aveva mostrato alla Disney una demo reel di vari filmati che aveva girato per Gli Eterni e di essere rimasto impressionato da ciò che era stata in grado di catturare con la macchina da presa senza l’impiego di alcun effetto visivo. Quando poi ha visto Nomadland – che è stato girato dopo Gli Eterni – e ha notato delle similitudini tra i due film a livello di inquadrature, ha capito che quella era una caratteristica del suo stile e non qualcosa che voleva portare all’interno del MCU.

“Ricordo che abbiamo messo insieme un piccolo reel per mostrarlo ai superiori della Disney”, ha spiegato Feige. “Era talmente bello che ho dovuto specificare: ‘Questo è il frutto della sola macchina da presa. Non ci sono effetti visivi’. Aveva riprese un bellissimo tramonto, con onde perfette e una nebbia che saliva dalla riva su una gigantesca scogliera. Immagini davvero, davvero impressionanti.”

“Quando poi ho visto Nomadland dopo che abbiamo girato Gli Eterni, mi sono detto: ‘Allora non è solo quello che voleva portare alla Marvel, per uscire da un mondo virtuale basato sul green screen, come spesso accade nei nostri film. Si tratta del suo stile caratteristico”, ha aggiunto Feige.

Gli Eterni, diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast Angelina Jolie (Thena), Richard Madden (Ikaris), Kit Harington (Black Knight), Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite), Gemma Chan (Sersi) e Don Lee (Gilgamesh). La sceneggiatura è stata scritta da Matthew Ryan Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 12 febbraio 2021.

Secondo gli ultimi aggiornamenti, il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.

Star Wars: una serie a fumetti rivela cosa è successo alla mano di Luke Skywalker

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I sequel di Star Wars non sono riusciti a risolvere completamente il mistero attorno al Leader Supremo Snoke. Tuttavia, L’ascesa di Skywalker (così come il romanzo basato sul film) ha confermato che si trattava di un clone che l’Imperatore Palpatine aveva creato per manipolare Ben Solo e il Primo Ordine. Su Exegol, abbiamo anche potuto vedere che c’erano vasche utili alla clonazione piene di Snoke “falliti”.

Anche The Mandalorian ha accennato al fatto che Moff Gideon voleva Il Bambino per creare un nuovo corpo per l’Imperatore. Una possibile ragione per cui il celebre villain aveva pianificato di tornare come un nuovo essere è che non poteva affrontare la Galassia sapendo della sua sconfitta. Sfortunatamente, questa è una mera speculazione, e tale resterà fino a quando la Lucasfilm non fornirà una spiegazione a tutte le teorie.

Quello che sappiamo è che uno dei cloni andati a buon fine è riuscito a fuggire da Palpatine ed è arrivato ad avere una figlia che, alla fine, avrebbe addirittura sconfitto il cattivo. Questo rende Rey sia una Palpatine, ma anche la figlia e insieme la nipote dell’Imperatore. Si tratta di una svolta piuttosto bizzarra, ma ora, grazie alla serie a fumetti Darth Vader #11 (via ComicBookMovie), veniamo a conoscenza di un dettaglio molto particolare.

Quando il Signore dei Sith visita Exegol, trova un enorme Kyber Crystal che viene utilizzato per alimentare quello che alla fine sarebbe diventato noto come Ordine Finale e una serie di vasche necessarie alla clonazione. Una di queste contiene una mano che, alla fine, ha spinto molti fan a credere che possa appartenere a Luke Skywalker (ricordiamo che Vader gliel’aveva tagliata su Bespin ne L’impero colpisce ancora).

Star Wars e la rivelazione “Rey Skywalker”

È difficile immaginare a quale altro personaggio potrebbe appartenere la mano. Ciò potrebbe essere un’indicazione del fatto che Palpatine ha clonato Luke o del fatto che ha usato il suo DNA per creare Snoke e gli altri suoi cloni. Se è così, allora Rey potrebbe avere un po’ del DNA degli Skywalker dentro di sé, una svolta che potrebbe giustificare l’intera rivelazione “Rey Skywalker”. La speranza è che prima o poi la cosa venga confermata ufficialmente…

Mads Mikkelsen su Gellert Grindelwald: “Replicare Johnny Depp è impossibile”

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Mads Mikkelsen ha rilasciato una nuova intervista a Total Film in cui ha parlato dell’attesissimo Animali Fantastici 3, in cui vedremo per la prima volta l’attore danese nei panni di Gellert Grindelwald, ruolo eredità da Johnny Depp.

Parlando della storia del film, Mads Mikkelsen – che prossimamente vedremo anche in Indiana Jones 5 – ha spiegato: “Abbiamo finito le riprese. Naturalmente, ho trascorso solo la metà del tempo sul set rispetto al resto del cast. È stata un’esperienza bellissima. Credo che la sceneggiatura sia davvero fantastica. La storia è parecchio solida e molto bella. Quindi, sulla base di ciò, potrei affermare che il film sarà… insomma, sarà magico quanto basta, con le creature fantastiche e tutto il resto. Ci sono delle storie davvero interessanti e parecchio struggenti all’interno del film. Spero vengano apprezzate.”

Parlando invece del personaggio di Grindelwald, l’attore ha confermato anche una volta che sarà abbastanza diverso dalla versione proposta da Depp: “Abbiamo pensato ad una serie di collegamenti per consentire agli spettatori di riconoscere il personaggio. Come ho già detto in passato, l’abbiamo fatto nostro. Sono un fan di Johnny Depp fin da quando era giovane e cercare di replicare la sua intensità e il suo modo di fare è impossibile. Ho dovuto fare mio il personaggio, perché Johnny è unico. Ho preso atto di questa cosa e ho intrapreso un’altra strada. 

La data di uscita di Animali Fantastici 3

Sappiamo che Animali Fantastici 3 è attualmente in produzione presso gli Studi Leavesden, siti a Nord-Ovest di Londra. Gran parte del cast de I Crimini di Grindelwald tornerà, inclusi Eddie RedmayneKatherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra Miller Jude Law nei panni del giovane Albus Silente. Animali Fantastici 3 uscirà il 15 luglio 2022.

Outlander 6: rivelati i titoli dei primi 4 episodi

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Outlander 6: rivelati i titoli dei primi 4 episodi

In attesa che debutti il primo episodio di Outlander 6, l’attesa sesta stagione dell’acclamata serie Outlander oggi Starz ha rivelato il titolo dei primi 4 episodi della nuova stagione.

Outlander – Episodio 6.01 – Echoes
Outlander – Episodio 6.02 – Allegiance
Outlander – Episodio 6.03 – Temperance
Outlander – Episodio 6.04 – Il mondo capovolto

Outlander 6

La trama della sesta stagione e i dettagli non sono stati ancora rivelati.

Nella sesta stagione di Outlander ritorneranno Claire Elizabeth Randall/Fraser, nata Beauchamp (stagione 1-in corso), interpretata da Caitriona Balfe,  James “Jamie” Alexander Malcolm MacKenzie Fraser (stagione 1-in corso), interpretato da Sam Heughan, Edward “Ned” Gowan (stagioni 1, 3-in corso), interpretato da Bill Paterson, Frank Randall/Jonathan “Black Jack” Randall (stagioni 1-3), interpretato da Tobias Menzies, Janet “Jenny” Fraser Murray (stagione 1-in corso), interpretata da Laura Donnelly, Ian Murray (stagione 1-in corso), interpretato da Steven Cree, Roger Wakefield (stagione 2-in corso), interpretato da Richard Rankin, Brianna “Bree” Randall Fraser MacKenzie (stagione 2-in corso), interpretata da Sophie Skelton, Lord John William Grey (stagione 3-in corso), interpretato da David Berry, Marsali MacKimmie Fraser (stagione 3-in corso), interpretata da Lauren Lyle,Claudel “Fergus” Fraser (stagione 3-in corso), interpretato da César Domboy e Capitano Raines (stagione 3-in corso), interpretato da Richard Dillane.

David Crinenberg torna allo sci-fi con Viggo Mortensen

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David Crinenberg torna allo sci-fi con Viggo Mortensen

Dopo sette anni di silenzio, Maps to the Stars è del 2014, David Cronenberg ha ufficializzato che sta tornando a dirigere un film. Il prossimo agosto Cronenberg sarà in Grecia a girare uno sci-fi che si intitolerà Crimes of the Future.

Non sappiamo ancora nulla della trama, ma sappiamo che nel 1970, il giovane Cronenberg realizzò un film di poco più di un’ora con le stesso titolo. In quel film si raccontava di un futuro distopico (il 1997, nella storia) in cui quasi tutta la popolazione femminile del pianeta era stata uccisa dagli effetti collaterali di un prodotto cosmetico e gli uomini si devono adattare ad un nuovo contesto sociale, affidandosi ad esperimenti genetici. Le poche bambine rimaste in vita, sono invece tenute prigioniere.

Con il regista tornerà anche Viggo Mortensen, che ormai vanta un vero e proprio sodalizio artistico con Cronenberg. L’attore aveva già dichiarato di essere al lavoro su un suo nuovo film, una specie di ritorno alle origini, aveva detto, tra l’horror e la fantascienza.

Si tratta della quarta collaborazione tra Mortensen e David Cronenberg, dopo A History of Violence (2005), La promessa dell’assassino (2007) e A Dangerous Method (2011).

Fonte

ARF! KIDS Il fumetto a Roma riparte dai bambini. 21, 22 e 23 maggio 2021

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Con l’espressione «prima le donne e i bambini» si indica un protocollo, una norma sociale, una prassi o una consuetudine storica di tipo cavalleresco/marinaro secondo cui le donne e i bambini devono essere salvati per primi nel caso ci si trovi in una situazione di possibile pericolo.

Gli organizzatori di ARF! il Festival del Fumetto di Roma forse non saranno cavalieri e non saranno marinai, ma sono convinti che donne e bambini sono i pilastri da cui ripartire, come energici emblemi di forza, resistenza e resilienza durante questo periodo pandemico. E allora, in questo 2021, ancora tinteggiato di giallo, arancione e rosso, in mancanza delle condizioni per presentare la sesta edizione e vista l’emergenza sanitaria che continua a vietare gli assembramenti – e quindi eventi come i precedenti ARF! e le sue decine di migliaia di visitatori – ARF! si fa in due.

Dopo aver annunciato la mostra tutta al femminile Women In Comics a Palazzo Merulana, (la cui apertura è stata anticipata a venerdì 28 maggio) con oltre 90 opere di 25 leggendarie fumettiste del panorama nordamericano, ecco che il 21, 22 e 23 maggio 2021 a Roma, ritorna ARF! KIDS, alla Città dell’Altra Economia, un luogo accogliente e familiare perché già parte integrante di ARF! nelle scorse edizioni.

Una versione in presenza della rodatissima Area Kids del Festival romano che riparte da giovani e giovanissimi, i primi appassionati lettori di fumetti, mantenendo una formula che possa permettere di svolgere l’evento interamente all’aria aperta, in completa sicurezza e a ingresso gratuito.

Dopo un anno di eventi virtuali, di mostre in formato PDF, di webinar e “didattiche a distanza” (una prova sempre più estenuante per bambini e genitori) si torna Live rispettando i protocolli, mantenendo le distanze, ma guardandosi finalmente negli occhi e parlando la stessa lingua. Quella della bellezza dei fumetti, di «storie, segni & disegni», di autrici e autori di prima grandezza nel panorama italiano dell’editoria per l’infanzia.
Con la volontà di riprendere a disegnare insieme dal vivo e partecipare a laboratori creativi di qualità, a incontri con libri e letture – con la presenza delle librerie Giufà e Ottimomassimo – e tre mostre imperdibili.

LABORATORI.
Da venerdì 21 a domenica 23, i laboratori aperti e non-stop di ARF! KIDS – con iscrizione gratuita su Eventbrite – garantiranno la sicurezza di tutti i bambini con la partecipazione a numero limitato, le postazioni distanziate a norma di legge, le mascherine personalizzate in regalo e il materiale da disegno monouso.

Come sempre, la «Premium quality» del brand ARF! si avvale di partner prestigiosi come Internazionale Kids, Sinnos, Tunué, Terre di Mezzo, Mondadori Ragazzi e il progetto “Fumetti nei Musei” del Ministero della Cultura e Coconino Press, attraverso docenze di massimo livello di autrici e autori quali Lorenza di Sepio e Marco Barretta, Gud, Susanna Mattiangeli, Laura Scarpa, Marta Baroni, Maria Chiara Di Giorgio, Francesca Carabelli, Federico Rossi Edrighi e tanti altri.

LE MOSTRE.

“QUESTA È UNA MOSTRA CON I DISEGNI DI SIO”: la prima mostra “calpestabile” e interattiva del fenomenale Sio, autore del manifesto di ARF! KIDS 2021, vera e propria webstar dei giovanissimi grazie al canale Youtube Scottecs (che vanta oltre 2 milioni di iscritti), al bimestrale Scottecs Magazine (che registra oltre 30mila copie a numero), al diario scolastico SComix, ai libri Feltrinelli Comics, nonché – proprio alla vigilia di questa estate 2021 – autore delle nuove vignette del mitico gelato Cucciolone dell’Algida!

“IL GRANDE GIANNI DE LUCA DE IL GIORNALINO: la personale dedicata al Maestro Gianni De Luca nell’anno del trentennale della sua scomparsa (cit: «uno dei più grandi Maestri del Fumetto italiano al pari di Hugo Pratt, Guido Crepaxo Sergio Toppi, la cui influenza culturale è riconosciuta da star internazionali come Frank Miller, Dave McKean o Bill Sienkiewicz») con una ricca selezione di alcune delle più belle tavole originali tratte da La Trilogia Shakespeariana, Paulus e il Commissario Spada, in collaborazione con il celebre settimanale per ragazzi Il Giornalino delle Edizioni San Paolo;

“TU-SAI-CHI – Dissennatori e Dissennatrici per Colui-che-non-deve-essere-nominato”: una straordinaria collettiva di opere inedite ispirate al celeberrimo villain della saga di di J.K. Rowling, realizzate da oltre trenta nomi tra le migliori matite della nuova scena del Fumetto italiano, come Giacomo Bevilacqua, Pera Toons, Francesco Guarnaccia, Samuel Spano, Kalina Muhova, Gloria Pizzilli, Martoz, Nova e molti altri.
Una rilettura del tema del “Male” e delle sue tante sfaccettature, realizzata in collaborazione con Tonki e – paradossalmente visto il tema trattato – interamente a sostegno di Mediterranea Saving Humans.

NON SOLO ARF! KIDS. WOMEN IN COMICS. Gli incontri, la Mostra, il Contest

Continuano nel frattempo le dirette USA/Italia on-line (prossimi appuntamenti 13 maggio e 10 giugno, ore 18) insieme alle più prestigiose fumettiste americane e italiane in diretta sulle pagine Facebook di ARFestival, COMICON e dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia, co-organizzatori della mostra WOMEN IN COMICS, in programma a Roma dal 28 maggio al 13 luglio a Palazzo Merulana.

Non solo: è già online sul sito Arfestival.it il bando del contest creativo WOMEN IN COMICS “White Cover” rivolto a tutti gli Under 25 italiani che vogliono cimentarsi in una coloratissima sfida di disegno, che mette in palio una tavoletta grafica WACOM Intuos Pro M, kit da disegno della Koh-I-Noor e la possibilità di essere esposti in mostra a Palazzo Merulana per i primi 3 classificati, accanto alle leggende del fumetto americano!

Tutte le informazioni su: www.arfestival.it/women-in-comics-il-contest

ARF! KIDS 2021

Dove: Città dell’Altra Economia

Quando: 21/22/23 maggio 2021

Ingresso: gratuito con prenotazione su Eventbrite

ARF! KIDS è una coproduzione ARF! Festival e COMICON, con il sostegno di Regione Lazio e Lazio Crea, con il patrocinio di Roma Capitale – Assessorato alla Crescita Culturale, con le partnership della Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiCCittà dell’Altra Economiail GiornalinoInternazionale KidsKoh-I-NoorPressUpTonki e Tombow.

ARF! Festival e COMICON fanno parte di RIFF • Rete Italiana Festival di Fumetto

Io rimango qui dal 20 maggio al cinema

Io rimango qui dal 20 maggio al cinema

Debutterà al cinema il 20 maggio distribuito da Notorious Io rimango qui, il teen drama basato su una storia vera. Il film è diretto da André Erkau con Sinje Irslinger, Max Hubacher, Heike Makatsch, Til Schweiger, Jürgen Vogel, Jasmin Gerat, Benno Fürmann, Dietmar Bär, Inka Friedrich, Jonas Holdenrieder, Moritz Bäckerling, Thomas Krutmann, Ileana Florentina Tautu

Nel film Io rimango qui La vita di Steffi non potrebbe essere più perfetta: è giovane, è nel pieno di una bellissima storia d’amore e ha in programma un viaggio con destinazione Parigi. Se non fosse che a pochi giorni dalla partenza, dopo una serie di controlli medici, una diagnosi le cambierà per sempre la sua vita: non ha molto più tempo. Ma Steve, un ragazzo che conosce a malapena, classico “bad boy”, si offre di accompagnarla a Parigi. Senza ulteriori indugi all’insaputa di tutti e con un’auto rubata, i due partono per un incredibile viaggio che Steffi non scorderà mai.

Scarlett Johansson annuncia l’arrivo al cinema di Black Widow

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Scarlett Johansson annuncia l’arrivo al cinema di Black Widow

Scarlett Johansson in persona è la protagonista dell’annuncio dei Marvel Studios che vedono finalmente all’orizzonte l’arrivo di Black Widow al cinema. Non si tratta solo del prossimo appuntamento con il Marvel Universe, ma anche dell’attesa storia dedicata interamente a uno dei personaggi migliori e più amati del franchise.

Appuntamento il 9 luglio, nei cinema aperti e su Disney+ con accesso VIP.

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Freaks Out: nuova data d’uscita per il film di Gabriele Mainetti

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Freaks Out: nuova data d’uscita per il film di Gabriele Mainetti

A seguito della chiusura delle sale cinematografiche lo scorso ottobre, l’uscita di Freaks Out, il nuovo e atteso film di Gabriele Mainetti, è stata posticipata e adesso abbiamo una nuova data: 28 ottobre 2021.

Questa data potrebbe indicare che il film possa essere presentato alla prossima Mostra di Venezia, oppure alla Festa di Roma, come accadde per Lo chiamavano Jeeg Robot.

Guarda il trailer ufficiale di Freaks Out

Nel cast di Freaks Out protagonisti sono Aurora Giovinazzo, Claudio Santamaria, Pietro Castellitto, Giancarlo Martini, con la partecipazione di Giorgio Tirabassi, Max Mazzotta, Franz Rogowski. Freaks Out è prodotto da Lucky Red e Goon Films con Rai Cinema, in coproduzione con Gapfinders (Belgio).

Freaks Out, la trama

Matilde, Cencio, Fulvio e Mario sono come fratelli quando il dramma della seconda guerra mondiale travolge Roma. Siamo nel ‘43, nel pieno del conflitto, e la città eterna ospita il circo in cui lavorano. Israel, il proprietario e loro padre putativo, scompare nel tentativo di aprire una via di fuga per tutti loro oltre oceano. I nostri quattro protagonisti sono allo sbando. Senza qualcuno che li assista ma, soprattutto, senza il circo, hanno smarrito la loro collocazione sociale e si sentono solo dei fenomeni da baraccone, “a piede libero” in una città in guerra.

Guardiani della Galassia: 10 volte in cui hanno dimostrato di essere i migliori personaggi del MCU

Prima del 2014, i Guardiani della Galassia erano forse i personaggi meno noti della Marvel. Tuttavia, dopo l’uscita del primo film a loro dedicato (che all’epoca era considerato un vero e proprio “rischio”), Star Lord & co. sono ufficialmente entrati nel cuore di tutti i fan del MCU. Oggi, i Guardiani si collocano tra i personaggi della Marvel più popolari al mondo. Screen Rant ha raccolto 10 volte in cui hanno dimostrato di essere i migliori eroi dell’universo condiviso:

La fuga dal Klyn

La prima volta che i Guardiani si riuniscono come squadra è quando sono tutti rinchiusi nel Kyln e decidono di scappare in modo da poter portare Orb nell’Ovunque e dividersi la ricompensa.

A causa di un’incomprensione relativa al piano di fuga, Groot esegue prima la fase finale, con la squadra che deve quindi improvvisare. Ciò esemplifica quanto sia fantastico il loro modo di lavorare insieme.

Un branco di deficenti in piedi che formano un cerchio.

Ciò che inizialmente unisce i Guardiani è l’enorme ricompensa che condivideranno dopo aver venduto la Gemma del Potere. Tuttavia, diventano davvero una squadra quando Quill li galvanizza per aiutare a salvare Xandar dall’ira di Ronan l’Accusatore.

L’ultimo ad alzarsi in piedi e dimostrare la propria solidarietà alla squadra è Rocket, che smorza il dramma del momento dicendo: “Va bene, eccomi qua. Contenti? Così ci siamo tutti, adesso. Un branco di deficente in piedi che formano un cerchio.”

Il sacrifico di Groot

Durante la battaglia finale del primo film dei Guardiani della Galassia, gli eroi riescono a infiltrarsi nella nave di Ronan e ad abbatterla. Groot inizia a far crescere i suoi rami per dare ai suoi nuovi amici un bozzolo che li proteggerà dall’impatto dello schianto.

Rocket dice a Groot che non può farlo perché morirà, ma Groot riassume con poche semplice (e commoventi) parole il motivo per cui è felice di sacrificarsi per salvare gli altri Guardiani: “Noi… siamo… Groot”.

Salvare Xandar… a passo di danza

Quando la nave di Ronan si schianta su Xandar e il cattivo Kree si prepara a usare la Gemma del Potere per distruggere l’intero pianeta, Quill lo distrae con alcuni passi di danza sulle note di “O-o-h Child” dei Five Stairsteps.

Mentre il Kree è distratto, Quill afferra la Gemma del Potere e tutti gli altri Guardiani gli prendono la mano per aiutarlo a sopportare il peso del suo immenso potere. Quill dice a un Ronan sconcertato: “L’hai detto tu stesso, st****o! Siamo i Guardiani della Galassia!”

Rocket, Groot e il detonatore

Nell’ultimo disperato tentativo da parte dei Guardiani di far scomparire Ego e impedire il suo piano di espansione, gli eroi decidono che l’unico modo per ucciderlo è far esplodere una bomba all’interno del suo nucleo.

Ma l’unico abbastanza piccolo da entrare nel nucleo e piazzare la bomba è Baby Groot, che non riesce a capire quale pulsante dovrebbe premere… non importa quante volte Rocket glielo spieghi.

“Non avresti dovuto uccidere mia madre e schiacciare il mio walkman!”

Poco prima dell’atto finale di Guardiani della Galassia Vol. 2, Ego rivela il suo piano malvagio a suo figlio, nella speranza che si unisca a lui. Quill, ovviamente, rifiuta e decide invece di affrontare difficoltà insormontabili e sfidare in un combattimento il suo potentissimo padre biologico.

“The Chain” di Fleetwood Mac accompagna la scena in cui Quill attinge alle sue emozioni per trarre potere dal pianeta di Ego. A quel punto, dice semplicemente al suo papà Celestiale: “Non avresti dovuto uccidere mia madre e schiacciare il mio Walkman!”

Il sacrificio di Yondu

Quando Rocket sta per lasciare il pianeta di Ego mentre Quill si trova ancora laggiù, dà a Yondu l’unica tuta spaziale e, senza dire una parola, capisce il sacrificio che sta per compiere.

Dopo che Quill sconfigge Ego e accetta il suo destino, mentre il pianeta si sgretola intorno a lui, Yondu si precipita per aiutarlo e sacrifica la sua vita per salvare il figlio adottivo. Alla fine dice a Peter: “Potrebbe essere stato tuo padre, ma non è mai stato il tuo papà.”

Il funerale di Yondu

Subito dopo lo straziante sacrificio di Yondu, i Guardiani organizzano il suo funerale. Spargono le sue ceneri nello spazio e vengono raggiunti dagli altri gruppi di Ravager, venuti a rendergli omaggio. Tra i momenti più belli dell’intera sequenza, c’è sicuramente l’urlo appassionato di Kraglin.

Quill cerca di sparare a Gamora

In Avengers: Infinity War, quando i Guardiani si dirigono verso Ovunque per tenere la Gemma della Realtà lontana da Thanos, Gamora fa promettere a Quill di ucciderla se dovesse essere catturata dal Titano Pazzo, poiché non sarà più in grado di mantenere segreta la posizione della Gemma dell’Anima.

Quando arrivano su Ovunque e Gamora viene prontamente catturata da Thanos, un Quill dal cuore spezzato mantiene con riluttanza la sua promessa, ma alla fine Thanos trasforma il fuoco del suo blaster in bolle di sapone.

Thor lascia la Terra con i Guardiani

C’erano una serie di grandi team-up nell’ambizioso evento crossover Avengers: Infinity War, ma il più allettante è stato quello di Thor che aspettava di unirsi ai Guardiani della Galassia.

Chris Hemsworth ha dimostrato di avere una chimica fantastica con il cast dei Guardiani. Quindi, è stata una gioia quando è tornato insieme alla squadra in Avengers: Endgame. Si è unito a loro, sulla loro nave, mentre lasciavano la Terra dopo il funerale di Tony Stark. Le battute di Thor e Quill su chi comanderà creano una dinamica esilarante per l’attesissima apparizione dei Guardiani in Thor: Love and Thunder.

Diabolik il film: ecco la data d’uscita, annunciati due sequel

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Diabolik il film: ecco la data d’uscita, annunciati due sequel

Durante la presentazione dei progetti Rai Cinema, è stato confermato che Diabolik dei Manetti Bros arriverà al cinema il 16 dicembre 2021. A sorpresa, la produzione ha anche ufficializzato la messa in cantiere di due sequel per il film, che andranno quindi a costituire una trilogia.

Il film, adattamento cinematografico delle avventure del personaggio creato da Angela e Luciana Giussani, è diretto dai Manetti bros., scritto da Michelangelo La Neve e Manetti bros., che hanno firmato anche il soggetto insieme a Mario Gomboli.

Oltre a Luca MarinelliMiriam Leone Valerio Mastandrea, nel cast anche Alessandro Roia,Serena Rossi, Claudia Gerini, Roberto Citran.

DIABOLIK è una produzione Mompracem con Rai Cinema, prodotto da Carlo Macchitella e Manetti bros., in associazione con Astorina, con il sostegno di Emilia – Romagna Film Commission,Friuli Venezia Giulia Film CommissionFilm Commission Vallee D’Aoste, distribuito da 01 Distribution.

Venezia 78: Serena Rossi condurrà le serate di apertura e chiusura

L’attrice Serena Rossi condurrà le serate di apertura e di chiusura della 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, diretta da Alberto Barbera.

Serena Rossi aprirà la 78. Mostra di Venezia nella serata di mercoledì 1 settembre 2021, sul palco della Sala Grande (Palazzo del Cinema al Lido) in occasione della cerimonia di inaugurazione, e guiderà la cerimonia di chiusura sabato 11 settembre, in occasione della quale saranno annunciati i Leoni e gli altri premi ufficiali della 78. Mostra.

Serena Rossi nasce a Napoli il 31 agosto del 1985. A 16 anni debutta in teatro con “C’era una volta… Scugnizzi”, il musical di successo scritto da Claudio Mattone ed Enrico Vaime. La notorietà arriva nel 2002 con “Un Posto al Sole” e negli anni a seguire con numerose serie di successo per Rai e Mediaset come “Il Commissario Montalbano”, “Il clan dei camorristi”, “Sant’Agostino”, “Adriano Olivetti”, “Che Dio ci Aiuti”, “L’ispettore Coliandro”.
Ritorna in teatro con il ruolo di Rosetta in “Rugantino” di Garinei e Giovannini, commedia musicale con la quale dal Teatro Sistina approda al New York City Center di Broadway.
Sul grande schermo è protagonista della fortunata pellicola dei Manetti Bros “Song ‘e Napule” (2012) e delle commedie “Al Posto Tuo”, “Troppo Napoletano” e “Caccia al tesoro”.
Alla 75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia è in concorso con “Ammore e Malavita” dei Manetti Bros, per la cui interpretazione vince un David di Donatello, un Nastro d’Argento e un Ciak d’Oro.
“Brave Ragazze” di Michela Andreozzi e “7 ore per farti innamorare” di Giampaolo Morelli le valgono la candidatura ai Nastri d’Argento come migliore attrice protagonista di commedia nel 2020 e al Ciak d’Oro come miglior attrice protagonista. Nello stesso anno è protagonista in “Lasciami andare” di Stefano Mordini, che viene presentato alla 77. Mostra di Venezia.
Dopo l’uscita in streaming de “La tristezza ha il sonno leggero” di Marco Mario de Notaris, è in attesa di presentare in sala l’attesissimo “Diabolik” dei Manetti Bros.
E’ nei panni di Mia Martini nel film “Io sono Mia” di Riccardo Donna, presentato al Festival di Sanremo, che Serena raggiunge la definitiva consacrazione di attrice e cantante, con la vittoria di un Nastro d’Argento Speciale e una candidatura come migliore attrice protagonista al Ciak d’Oro.
Nel 2021 è diretta da Tiziana Aristarco in “Mina Settembre”, serie di Raiuno record d’ascolti, liberamente ispirata ai racconti di Maurizio de Giovanni.
In veste di doppiatrice presta la sua voce a vari personaggi Walt Disney: è la principessa Anna della saga di “Frozen”, è Cenerentola in “Into the Woods” ed è la voce cantata di Emily Blunt ne “Il ritorno di Mary Poppins”.
La musica è una costante nella carriera artistica di Serena Rossi e ha un ruolo determinante nell’ambito delle sue capacità.
È per questa sua passione e questo suo talento che, giovanissima, incide due album per approdare nel 2014 al programma di Rai 1 “Tale e Quale Show”, condotto da Carlo Conti, vincendo per 2 anni di seguito.
Inizia da quel momento anche una carriera di conduttrice televisiva:  da “Celebration”, “Da qui a un anno” a “Cinepop” fino al programma “Canzone Segreta”.

MCU: lo showrunner di The Falcon and the Winter Soldier anticipa l’annuncio di nuovi film

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Malcolm Spellman, lo showrunner di The Falcon and the Winter Soldier, ha anticipato che presto verranno annunciati diversi nuovi film del MCU. Ora che la serie Disney+ è ufficialmente terminata, i fan dell’Universo Cinematografico Marvel sono totalmente concentrati su ciò che avverrà in futuro.

Anche se la Fase 4 è già in corso, i Marvel Studios non hanno ancora distribuito alcun film dall’uscita di Spider-Man Far From Home, vero e proprio epilogo della Saga dell’Infinito. Naturalmente, c’è grandissima attesa per Black Widow (in arrivo a luglio) e per Spider-Man: No Way Home (in arrivo a dicembre), senza considerare i titoli attesi per il 2022, come Thor: Love and Thunder e Black Panther 2

Nonostante Kevin Feige abbia confermato che attualmente ci sono in sviluppo anche Blade, Fantastic 4 e Guardiani della Galassia Vol. 3, pare che ci sono in lavorazione anche altri progetti che non sono ancora stati annunciati ufficialmente. Questo è ciò che ha lasciato intendere proprio Spellman durante una recente intervista con Murphys’ Multiverse.

Ad un certo punto, lo showrunner ha detto che i fan, in realtà, non sono davvero a conoscenza di ciò che la Marvel sta pianificando, poiché ci sono una serie di film che non sono stati ancora annunciati e che stravolgeranno totalmente le loro aspettative in merito a ciò che accadrà in futuro nel MCU. “Sono rimasto sorpreso dal fatto che, in realtà, siano stati annunciati pochi film Marvel rispetto a quanti ne arriveranno”, ha rivelato Spellman. “A mano a mano che questi progetti verranno annunciati, le cose per i fan diventeranno sempre più chiare.”

Le dichiarazioni dello showrunner arrivano a pochi giorni dalla conferma del suo coinvolgimento in Captain America 4, il quarto capitolo del franchise dedicato all’eroe a stelle e strisce che Spellman scriverà insieme a Dalan Musson (tra gli sceneggiatori di The Falcon and the Winter Soldier). Tuttavia, non ha confermato se la notizia sia vera o meno, così come ha fatto di recente Anthony Mackie, che ha specificato di non sapere nulla in merito al progetto. Ad ogni modo, tale segretezza potrebbe semplicemente dipendere dal fatto che né Spellman né Mackie siano autorizzati a parlare del nuovo film.

Gli Eterni: Kevin Feige conferma chi sarà il vero protagonista del film

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Gli Eterni è forse uno dei prossimi progetti dei Marvel Studios (se non IL progetto!) più attesi di sempre. Da una parte abbiamo la regista Chloé Zhao (fresca di Oscar per Nomadland) e un cast che include attori del calibro di Angelina Jolie e Salma Hayek; dall’altra, invece, c’è l’ingresso di un’enorme quantità di nuovi personaggi nel MCU e una storia che – come confermato dallo stesso Kevin Feige – coprirà un arco temporale lungo oltre 7.000 anni.

Ovviamente, proprio a causa del fatto che Gli Eterni vedrà alternarsi in scena una vasta carrellata di personaggi, molti fan si chiedono chi sarà effettivamente il vero protagonista della storia. Ebbene, in una recente intervista con Variety, è stato proprio il presidente dei Marvel Studios a parlare del grande ensemble del film, spiegando che se c’è un personaggio che deve essere considerato il protagonista assoluto, quello è Sersi di Gemma Chan.

“C’erano alcuni personaggi maschili che abbiamo reso femminili”, ha spiegato Feige. “C’erano alcuni personaggi che stavamo cambiando rispetto ai fumetti, ma ne eravamo consapevoli. È una scelta dipesa anche molto dal casting. Per Sersi, ad esempio, che è la vera protagonista della storia, abbiamo pensato a qualsiasi tipo di donna per quel ruolo. Ma alla fine Gemma era la migliore. E per fortunata ha dimostrato di essere davvero una volta che il film è stato completato.”

Secondo la descrizione dei personaggi emersa alcuni mesi fa, Sersi è l’Eterno con un’affinità per l’umanità. È tanto felice di lavorare come curatrice di un museo quanto di salvare gli esseri umani dalla minaccia dei Devianti. Ha la capacità di manipolare la materia, cambiando la composizione di qualsiasi materiale non senziente che tocca. È anche innamorata di Ikaris (Richard Madden) da secoli e lo aiuta a reclutare gli Eterni per un’ultima missione.

Gli Eterni, diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast Angelina Jolie (Thena), Richard Madden (Ikaris), Kit Harington (Black Knight), Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite), Gemma Chan (Sersi) e Don Lee (Gilgamesh). La sceneggiatura è stata scritta da Matthew Ryan Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 12 febbraio 2021.

Secondo gli ultimi aggiornamenti, il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.

James Gunn sulle morti in The Suicide Squad: “La WB mi ha dato carta bianca”

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The Suicide Squad di James Gunn è uno dei titoli più attesi del 2021, non solo perché il film riporterà sul grande schermo la Task Force X, tra vecchi e nuovi personaggi, dopo il modesto tentativo del 2016 ad opera di David Ayer, ma anche – e soprattutto – perché i fan non vedono l’ora di scoprire come lo stile irriverente e coloratissimo di Gunn si sia adattato alla proprietà DC.

Naturalmente, la trama del film promette un gran numero di colpi di scena, con lo stesso James Gunn che non ha mai fatto mistero delle varie morti che si susseguiranno sul grande schermo. È ormai da tempo che i fan stanno provando ad indovinare quali saranno i personaggi che non sopravviveranno nel film, anche se probabilmente è qualcosa che non verrà mai rivelato e che scopriremo soltanto durante la visione del film (come forse è giusto che sia!).

Ora, in un recente intervista con Total Film, Gunn ha spiegato che la Warner Bros. gli ha dato assoluta carta bianca in merito al cast e ai personaggi, permettendogli di riportare chiunque volesse dal film del 2016. Inoltre, il regista ha rivelato che lo studio è stato d’accordo con la sua visione della storia fin dall’inizio, permettendogli anche di uccidere qualsiasi personaggio volesse.

“Mi hanno detto che avrei potuto tenere tutti i personaggi o uccidere chi volevo”, ha spiegato James Gunn. “Potevo assemblare una squadra completamente nuova – cosa che ho considerato – e hanno detto: ‘Puoi uccidere chiunque’. La Warner era più o meno d’accordo con la storia sin dall’inizio. Sostanzialmente, per loro la storia andava bene sin dall’inizio del mio coinvolgimento nel progetto. Si sono fidati molto di me durante tutto il processo. La cosa mi ha in parte spaventato, perché questo film mi rappresenta al 100%. Quindi, non ci sarà nessuno da incolpare se qualcosa dovesse andare storto, soltanto me stesso!”

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

“Benvenuti all’inferno, ossia a Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità negli Stati Uniti d’America. Qui sono confinati i peggiori supercriminali, disposti a tutto pur di evadere, anche unirsi all’oscura e super segreta missione della Task Force X. L’incarico del giorno? Metti insieme una serie di truffatori (tra cui Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2, Savant, King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica preferita di tutti, Harley Quinn). Armali pesantemente e abbandonali sulla remota isola di Corto Maltese infusa dal nemico. Mettili alla prova grazie ad una giungla brulicante di avversari militanti e forze di guerriglia ad ogni angolo. La squadra è impegnata in una ‘search and destroy’ guidata dal colonnello Rick Flag, mentre i tecnici del governo di Amanda Waller seguono ogni loro movimento grazie a dei sistemi impiantati nelle loro orecchie. Come sempre… una sola mossa falsa e chiunque può morire (per mano degli avversari, di un compagno di squadra o della stessa Waller).”

Primo Maggio di Nexo+: i grandi autori del cinema documentario

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Primo Maggio di Nexo+: i grandi autori del cinema documentario

In occasione della Festa dei Lavoratori, dal Primo Maggio la piattaforma Nexo+ si arricchirà ulteriormente grazie a una nuova speciale collaborazione, quella con L’ARCHIVIO AUDIOVISIVO DEL MOVIMENTO OPERAIO E DEMOCRATICO, che ebbe come suo primo Presidente proprio Cesare Zavattini, uno dei padri del neorealismo italiano ma anche instancabile sostenitore del cinema come straordinario e irriverente strumento di conoscenza del reale.

Tra le sue specificità, infatti, la piattaforma on demand Nexo+ vede la collaborazione con alcuni dei più importanti editori, produttori, scuole di scrittura, festival. Si tratta della sezione denominata Costellazioni, canali dedicati pensati come mappe per orientarsi nel cielo, tra le stelle più luminose e i percorsi più preziosi, che spesso sono i meno battuti. Dal Primo maggio, L’ARCHIVIO AUDIOVISIVO DEL MOVIMENTO OPERAIO E DEMOCRATICO arriverà così su Nexo+ con una sua Costellazione, composta  al suo debutto da 26 titoli (elenco in allegato), con documentari e film di Bernardo Bertolucci, Giuseppe Bertolucci, Alessandra Bocchetti, Antonello Branca, Basilio Franchina, Ansano Giannarelli, Ugo Gregoretti, Carlo Lizzani, Ennio Lorenzini, cecilia Mangini, Annabella Miscuglio, Vittorio Nevano, Glauco Pellegrini, Luigi Perelli, Elio Petri, Gillo Pontecorvo, Ettore Scola, Gian Maria Volonté.

Tra le perle si aggiungerà, in anteprima esclusiva su Nexo+, anche Cent’anni dopo. Un film sul PCI, il documentario di Monica Maurer prodotto da AAMOD con il sostegno della Fondazione Enrico Berlinguer e ancora inedito per l’Archivio, dedicato ai 100 anni del PCI: una lunga intervista ad Aldo Tortorella arricchita da rare immagini di repertorio. 

La Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, nata alla fine degli anni Settanta del Novecento, svolge la sua attività nel campo degli audiovisivi per favorire la costruzione e la diffusione delle storie e delle memorie collettive dei movimenti sociali e dei loro protagonisti.  Da sempre impegnata nella ricerca, raccolta, produzione, conservazione di documenti audio-visivi storici, di repertorio, di attualità, di ricostruzione narrativa, e nella promozione della loro conoscenza, studio, analisi ed elaborazione per nuovi usi e riusi, la Fondazione organizza ricerche e studi, convegni, seminari, rassegne e mostre su temi riguardanti la storia e la società, il rapporto tra cinema, immaginario e memoria, e cura pubblicazioni specializzate.

Di particolare rilievo le iniziative legate al progetto “UnArchive” (termine mutuato dal linguaggio informatico, letteralmente “de-archiviare”), che indica il filo rosso di diverse attività promosse dalla Fondazione AAMOD e volte al riuso del cinema d’archivio come materia cinematografica viva, capace di produrre significati nuovi e ulteriori in relazione a concezione filmiche diverse da quelle originarie. Una “piattaforma”, che ospita iniziative diverse come, ad esempio, il “Premio Zavattini” giunto alla sua VI edizione e la Residenza Artistica “Suoni e visioni”. 

Accanto alla Costellazione di AAMOD su Nexo+ sono sempre presenti, incluse nell’abbonamento, quelle di Elisabetta Sgarbi, Far East Film Festival, Feltrinelli Real Cinema e Scuola Holden.

La piattaforma Nexo+ è un progetto Nexo Digital sostenuto dai media partner Radio DEEJAY, Radio Capital, Rockol.it, Classic Voice, Danza&Danza, ARTE.it.

Vanessa Incontrada: 10 cose che non sai sull’attrice

Vanessa Incontrada: 10 cose che non sai sull’attrice

Celebre attrice, conduttrice e modella di origini spagnole, Vanessa Incontrada ha trovato in Italia la sua fortuna, distinguendosi tanto al cinema quanto in televisione. Nota per la sua simpatia, la Incontrada è ad oggi una delle più apprezzate donne di spettacolo del panorama nazionale, e non manca di riaffermarsi continuamente grazie ai suoi ruoli. Ecco 10 cose che non sai di Vanessa Incontrada.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

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Vanessa Incontrada: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in note commedie italiane. Per l’attrice il debutto cinematografico avviene nel 2003, quando prende parte a Il cuore altrove, dove recita accanto a Neri Marcorè. Successivamente fa parte del cast dei film A/R Andata + Ritorno (2004), Quale amore (2006), La cena per farli conoscere (2007), Tutte le donne della mia vita (2007), con Luca Zingaretti e Michela Cescon, Aspettando il sole (2009), con Raoul Bova e Claudio Santamaria, Mi rifaccio vivo (2013), di Sergio Rubini, Ti sposo ma non troppo (2014), Tutte lo vogliono (2015) e Non c’è campo (2017).

9. È nota per i suoi ruoli televisivi. Nel corso degli anni l’attrice ha accresciuto la propria popolarità grazie a prodotti televisivi come Un paradiso per due (2010), Caruso – La voce dell’amore (2012), Benvenuti a tavola 2 – Nord vs Sud (2012), Un’altra vita (2014), Angeli – Una storia d’amore (2014), Non dirlo al mio capo (2016-2018), Scomparsa (2017), Il capitano Maria (2018), I nostri figli (2018) e Come una madre (2020).

8. Ha condotto popolari programmi televisivi. La Incontrada è particolarmente nota anche come conduttrice televisiva. Dopo aver ricoperto tale ruolo per programmi come Super (1998-2000), Nonsolomoda (2001-2002) e Sanremo Giovani (2001), diventa celebre per la conduzione del programma comico Zelig (2004-2010), insieme a Claudio Bisio. Negli anni successivi ha partecipato anche programmi come Festivalbar (2005), Music Awards (2009-2012), Italia’s Got Talent (2015) e 20 anni che siamo italiani (2019). Nel 2021 sarà protagonista del film OSTAGGI di Eleonora Ivone e nel film SPOSA IN ROSSO di Gianni Costantino

Vanessa Incontrada è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 1,9 milioni di persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere sue foto in momenti di svago o dei luoghi visati. Non mancano poi fotografie realizzate per servizi di moda o riviste, e in ultimo sono presenti anche immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

Vanessa Incontrada e Rossano Laurini

6. Vive una lunga relazione sentimentale. Dal 2007 l’attrice è legata sentimentalmente all’imprenditore Rossano Laurini, con il quale nel 2008 ha avuto anche un figlio. La coppia ha negli anni dimostrato di tenere in modo particolare alla propria riservatezza, evitando per tanto di attirare su di sé i riflettori del gossip.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

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Vanessa Incontrada: il suo monologo

5. Ha riscosso grande successo con il suo monologo. Durante il programma 20 anni che siamo italiani, l’attrice ha portato in scena un monologo particolarmente personale, indirizzandolo a tutti coloro che non si sentono adeguati. L’attrice ha infatti parlato di come la perfezione non esista, e tutti abbiamo il diritto a sentirsi bene così come sono.

Vanessa Incontrada ad Amici

4. Fa parte della giuria del noto programma. A partire dal 2020 l’attrice fa parte della giuria del programma condotto da Maria De Filippi su Canale 5. Con la sua esperienza di attrice e showgirl, la Incontrada si occupa di giudicare i talentuosi giovani che partecipano al programma, con lo scopo di individuare il migliore tra loro.

Vanessa Incontrada conduce Zelig

3. Ha condotto sei edizioni del programma. La conduzione di Zelig ha permesso all’attrice di consacrare la propria popolarità, entrando nelle case degli italiani e conquistando il loro affetto. Grazie al successo riscosso, la Incontrada è stata riconfermata per ben sei edizioni alla conduzione del programma.

2. Ha abbandonato la conduzione. Quella del 2010 è l’ultima edizione che l’attrice conduce. Recentemente ha motivato la scelta di non ricoprire ulteriormente il ruolo, dichiarando che negli ultimi tempi i suoi colleghi si erano dimostrati poco comprensivi nei confronti delle sue necessità, specialmente in seguito alla nascita del figlio, portandola così a prendere la decisione di non condurre ulteriormente il programma.

Vanessa Incontrada: età e altezza

1. Vanessa Incontrada è nata a Barcellona, in Spagna, il 24 novembre 1978. L’attrice è alta complessivamente 170 centimetri.

Fonte: IMDb

Luca: il regista commenta il paragone con Chiamami col tuo nome

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Luca: il regista commenta il paragone con Chiamami col tuo nome

Il prossimo 18 giugno arriverà in esclusiva su Disney+ Luca, il nuovo film d’animazione Disney e Pixar ambientato nella città di mare italiana Portorosso. Fin dall’uscita del teaser trailer, su Twitter molti utenti hanno iniziato a parlare di una certa somiglianza tra il film e Chiamami col tuo nome, mostrando addirittura foto che confrontavano il personaggio di Luca con quello di Elio (Timothée Chalamet) e quello di Alberto con quello di Oliver (Armie Hammer).

Ora, in una recente intervista con ET Canada, è stato proprio Enrico Casarosa, regista di Luca, a rispondere alla teoria dei fan in merito alla somiglianza tra il suo e la pellicola di Luca Guadagnino tratta dall’omonimo romanzo di André Aciman. Nello specifico, Casarosa ha spiegato: “Non è mai stato nei nostri piani. La relazione tra i due personaggi, nel mio film, riguarda l’amicizia e la crescita in un mondo pre-pubertà.”

Casarosa ha continuato spiegando che il film è stato ispirato esclusivamente dalla sua infanzia e dai tempi trascorsi alle Cinque Terre, in Italia, con il suo amico Alberto, relazione che spesso aveva causato dei problemi ai due. Tuttavia, in Luca il rapporto tra i due personaggi sarà esclusivamente platonico e non avrà una connotazione romantica. “Questo film parla di un tipo molto speciale di amicizia, quella che si instaura tra persone che sono molto diverse tra loro. Parla di quelle amicizie che si obbligano alle sfide. Sarà un grande viaggio tra gli alti e bassi che accadono in ogni rapporto d’amicizia.”

La sinossi ufficiale di Luca

Ambientato in una splendida città di mare della Riviera italiana, Luca è la storia di un giovane ragazzo che vive un’esperienza di crescita personale durante un’indimenticabile estate contornata da gelati, pasta e infinite corse in scooter. Luca condivide queste avventure con il suo nuovo migliore amico, ma tutto il divertimento è minacciato da un segreto profondo: sono mostri marini di un altro mondo situato appena sotto la superficie dell’acqua.

Zack Snyder’s Justice League: i 10 momenti più emozionanti da rivedere

Zack Snyder’s Justice League è un’impresa, più che un film. Rappresenta lo sforzo creativo di un singolo ma anche la volontà di non arrendersi di fronte a delle difficoltà che sembrano insormontabili, che siano le differenze creative e la sfiducia dello Studio che fino a poco prima aveva puntato tutto su di te, oppure un lutto tremendo che riposiziona le priorità della vita. Zack Snyder, forse anche grazie al sostegno dei fan, è riuscito a realizzare la sua visione, che gli italiani possono vedere e rivedere grazie a NOW e in qualche modo ridisegna la storia dell’autorialità al cinema, confermandosi appartenente a quella categoria inventata da Francois Truffaut tanti anni or sono.

Il risultato di questo sforzo, lo sappiamo, è un film di quattro ore, un risultato epico e coinvolgente, assolutamente fedele ad una visione e motivo di grande gioia per i fan di Snyder, del suo Batman anziano, del suo Flash buffone, del suo Superman titubante, della sua Wonder Woman divina. Proprio per la lunghezza importante del film, di seguito consigliamo i 10 momenti che maggiormente sono rimasti nell’immaginazione dello spettatore, i momenti migliori di Zack Snyder’s Justice League. Il film è disponibili anche on demand su Sky.

Zack Snyder’s Justice League è disponibile su NOW. Iscriviti a soli 3 euro per il primo mese

L’eco della morte di Superman si diffonde su tutta la Terra in Zack Snyder’s Justice League

eco della morte di SupermanLa scena di apertura di Zack Snyder’s Justice League contiene una potenza drammatica importantissima. Siamo messi di fronte agli eventi che chiudono Batman v Superman: Dawn of Justice. Superman, dopo aver detto a Lois che lei è tutto il suo mondo, capisce che l’unica soluzione per salvare quel mondo che lo ha accolto e che lui ama è quella di sacrificarsi per abbattere Doomsday. Armato di lancia di Kryptonite, si scaglia verso il mostro creato da Lex Luthor e lo trafigge, venendo trafitto a sua volta.

L’urlo di Clark, l’urlo di Superman che muore per salvare la Terra si espande lungo tutto il pianeta. Da Metropolis, a Gotham City, passando per Central City, fino ad arrivare nelle profondità degli abissi, ad Atlantide, e all’isola paradiso di Themyscira. Il più grande difensore della Terra si è sacrificato per tutti.

Wonder Woman scopre Darkseid

Wonder WomanLa Wonder Woman di Gal Gadot è forse la cosa migliore che l’universo DC al cinema abbia mai prodotto, e questo indipendentemente dai film che l’hanno vista protagonista assoluta. Non è solo una questione di bellezza indiscutibile dell’attrice israeliana, ma anche di presenza scenica, di fisicità, di carisma e di un volto che riesce ad esprimere severità, forza e dolcezza nello spazio di pochi secondi. Non è quindi un mistero che tutte le sue scene siano meravigliose ed emozionanti.

Quella che però abbiamo scelto in questo caso è quella che la vede alle prese con uno scavo archeologico in Grecia, nel momento in cui scopre la minaccia di Darkseid, grazie all’aiuto delle sue sorelle Amazzoni che hanno appena affrontato Steppenwolf. Diana, in completo bianco elegantissimo, sfoggia un superhero-landing da manuale, in tacchi a spillo, e poi si addentra nello scavo con padronanza e circospezione, fino a scoprire le incisioni sulle pareti che annunciano l’arrivo della minaccia Darkseid. Mistero, eroismo e bellezza in pochissimi gesti.

Battaglia di Atlantide

SteppenwolfIl personaggio di Arthur Curry/Aquaman è quello che forse esce più penalizzato da questa avventura di gruppo. Sebbene Jason Momoa si sia rivelato un buon re di Atlantide (in fieri), il film non gli concede molto spazio, ma non per questo il suo personaggio non è rilevante. Anzi, proprio il suo regno custodisce una delle scatole madri e proprio lì si svolge una delle sequenze di combattimento migliori del film.

Steppenwolf arriva nel regno di Re Orm e subito attacca gli Atlantidei che sorvegliano la scatola. Mera fa di tutto per proteggere il prezioso oggetto, sfoderando tutto il suo potere, ma l’ufficiale di Darkseid è troppo potente per lei. Proprio quando sta per soccombere sotto la sua scure, Arthur arriva in suo soccorso con lo scintillante tridente. Ma a poco serve il suo intervento, pur salvando la vita della bella Mera, l’eroe soccombe e Steppenwolf porta via con sé la scatola madre.

https://youtu.be/t7Uv41jEHeM

Squadra decide di risuscitare Superman

Squadra decide di risuscitare SupermanSi tratta di una scena molto breve ma significativa perché in essa ognuno dei 5 membri della squadra rivela la sua indole e la sua funzione all’interno della formazione. La scena si apre con Cyborg, quello che sa le cose, che spiega qual è la natura della scatola madre, qual è il suo potere, ovvero quello del cambiamento: “Se bruci una casa, le particelle esistono ancora, particelle di casa sono diventate particelle di fumo”. Da qui l’intuizione di Diana, il cervello, il collante del gruppo: “Chiunque con un fiammifero può trasformare una casa in fumo”. “Metterlo nella scatola…” dice Arthur, il compagno leale, la spalla su cui si può sempre contare nella mischia, guardando la scatola madre e riferendosi a quel fumo. “… trasforma quel fumo di nuovo nella casa” conclude Bruce, il leader. “So che stiamo pensando la stessa cosa adesso. Chi lo dirà? Io non lo dirò.” Conclude Barry, ironico e chiacchierone. A questo punto, Cyborg proietta un ologramma di Superman che spicca il volo, mentre il tema di Hans Zimmer da L’Uomo d’Acciaio conferisce eticità e potenza all’intera scena, una panoramica a 360°, che inquadra insieme, senza stacchi, i volti dei 5 eroi, pronti a tutto per riportare indietro il migliore di loro.

https://youtu.be/rOK3uux82M0

Alfred

Zack Snyder's Justice League alfredLo abbiamo conosciuto in Batman v Superman: Dawn of Justice e lo abbiamo amato dal primo momento. Con buona pace dell’ottimo Michael Caine e ancora prima di Michael Gough, Jeremy Irons conferisce al maggiordomo di Batman non solo il suo valore paterno e famigliare, ruolo che svolge con grande dedizione perso il Padron Bruce, ma aggiunge al personaggio una forza strisciante, un carisma, una brillantezza che mai aveva avuto prima. Non a caso, nella scena in cui Batman porta per la prima volta la squadra nella Bat-Caverna, lo presenta a tutti dicendo: “Lui è Alfred, lavoro per lui”.

L’Alfred di Irons è sì, un padre putativo, la famiglia che Bruce non ha più, ma è anche un consigliere duro, severo, è un genio ingegneristico, è un saggio, è un esperto nell’arte di preparare il te, un signore elegante e a suo modo seducente, un galantuomo che dà l’impressione di poter usare anche la forza bruta, se necessario. Soprattutto è la bussola morale di Bruce, la spinta vitale del Batman stanco interpretato da Ben Affleck.

Superman spicca il volo

Superman spicca il volo in Zack Snyder's Justice LeagueSappiamo che la squadra decide di riportare in vita Superman con il potere della scatola madre. Sappiamo che Bruce dice: “Siamo in sei, non in cinque”. Sappiamo che la presenza di Superman farà la differenza contro Steppenwolf. Ma non eravamo pronti all’epicità che Snyder ha regalato alla rinascita di Superman. Non ci riferiamo allo scontro ai piedi del monumento a lui dedicato, quando un intontito Clark si scaglia contro la Justice League, ma a quando lo stesso Clark, con le idee più chiare, torna sulla sua nave kryptoniana nei ghiacci e indossa, finalmente, il costume nero.

Sentiamo in sottofondo la voce di Jor-El e quella di Jonathan, vediamo Superman prepararsi a spiccare il volo, lo seguiamo librarsi oltre l’atmosfera, alla ricerca del sole, la sua fonte di energia, lo osserviamo, ammirati, ricaricarsi al sole, con le braccia aperte ad accoglierne i raggi. L’eroe che si è sacrificato per noi torna in vita e ascende al cielo. Ci avevano già detto che Superman era una figura cristologia, Snyder ce lo racconta per immagini ed emozioni.

https://www.youtube.com/watch?v=4gDIs6zVKlg

Cyborg aiuta la madre single

zack snyder justice leagueCancellato quasi completamente dalla versione cinematografica di Joss Whedon, Cyborg è effettivamente il cuore della Snyder Cut. Lui conosce le scatole, sa come si comportano, conosce il suo nemico ed ha un potere a dir poco illimitato, in un mondo completamente informatizzato. La scena che però lo definisce come eroe è quella in cui mostra la sua bontà d’animo. Si tratta di un passaggio obbligato per ogni personaggio, dei fumetti e non, che acquisisce delle abilità superiori: scegliere in che modo utilizzare queste abilità. Succede a Spider-Man, succede allo stesso Superman, e Zack Snyder ci mostra in che modo succede a Cyborg.

Avendo accesso a tutte le linee e i sistemi informatici del pianeta, dai conti bancari al circuito delle telecamere in strada, Victor assiste alla parabola disgraziata di una madre single: la donna lavora in un diner, ha un figlio che accudisce con amore, ma è molto povera, nonostante questo regala le sue mance ai mendicanti. Quando il suo appartamento viene pignorato, Cyborg altera il sistema bancario per riempire di soldi il conto della donna. Cyborg sceglie di fare un gesto eroico silenzioso, guardando ai piccoli e agli ultimi, un gesto che non gli dà alcuna gloria, ma che fa la differenza di una povera donna e di suo figlio.

Flashpoint

Flashpoint in Zack Snyder's Justice LeagueSi tratta forse del momento più sorprendente dell’intero film, quello che nessuno si aspettava e che ha regalato al Barry Allen di Ezra Miller l’ufficiale investitura a Velocista Scarlatto. Justice League del 2017 aveva ridotto il personaggio di Barry a un comic relief. Zack Snyder invece, pur mantenendo l’aspetto divertente del personaggio, affidandogli diverse battute e scambi comici con l’impassibile Victor Stone, gli ha affidato anche il compito vero di salvare il mondo, riportando indietro il tempo nella scena che ormai tutti identificano con il nome di Flashpoint.

Durante la battaglia finale, quando un parademone colpisce Barry, il piano di Cyborg per impedire la fusione delle scatole madri va in fumo, Darkseid arriva sulla Terra e spazza via tutto, vediamo distintamente i corpi di Superman e di Cyborg che si disgregano. Ma Flash guarisce in fretta e appena la sua ferita di rimargina, comincia a correre, così veloce da mandare il tempo indietro: “Il futuro diventa il passato, è tutto adesso”, dice Barry, correndo, pensando al padre ingiustamente in prigione, pensando ai suoi amici, alla Terra da salvare. La slow motion di Snyder, che è suo cifra stilistica distintiva e che genera tanta ilarità sia nei fan che nei detrattori, contribuisce ad aggiungere emozione ad una scena fondamentale, non solo per il futuro del personaggio, ma anche per l’esito della battaglia. Tornando indietro nel tempo, Flash riesce ad attuare il piano di Cyborg e a impedire l’arrivo di Darkseid, così Wonder Woman, Superman e Aquaman riescono a sconfiggere Steppenwolf, con un ottimo gioco di squadra.

Padre due volte

Zack Snyder's Justice LeagueNell’epilogo di Zack Snyder’s Justice League scopriamo che un altro personaggio, marginale nella versione del 2017, diventa fondamentale nella lettura di Snyder. Si tratta di Silas Stone, il papà di Victor, che lo ha salvato grazie al potere della scatola. Il messaggio postumo che Victor ascolta è la perfetta conclusione del viaggio, è ciò che Snyder vuole dire agli spettatori, è una considerazione sui mali del mondo e su ciò che ci serve a superarli, ma è anche, azzardiamo, un messaggio che Snyder rivolge a se stesso, a quella figlia perduta per sempre, a quel lutto nero e terribile che il regista ha affrontato, ad un periodo nella sua vita che ha cambiato sicuramente l’uomo, ma ha cambiato anche l’artista, il regista.

Silas è due volte padre di Victor, gli ha dato la vita, ma lo ha anche aggiustato, regalandogli un’altra vita più straordinaria ancora. Allo stesso modo Snyder è due volte padre, padre di una ragazza che purtroppo non tornerà, padre di un immaginario che tutto il mondo ha desiderato e che lui ha voluto dedicare proprio a lei, a Autumn.

Knightmare in Zack Snyder’s Justice League

Knightmare in Zack Snyder's Justice LeagueChiude questo elenco del migliori momenti di Zack Snyder’s Justice League il Knightmare, ovvero la sequenza dell’incubo di Bruce (l’incubo del Cavaliere, a voler tradurre letteralmente). In un mondo post-apocalittico, in cui Darkseid ha compiuto il suo piano di conquista e distruzione della Terra, uno sparuto gruppo di eroi si allea per contrastare Superman, diventato cattivo a seguito della morte di Lois. Batman, Cyborg, Deathstroke, Mera e Flash incontrano Joker che sfida l’Uomo Pipistrello in un confronto dialettico ad alta tensione.

La scena mostra in piccolo quelli che erano i piani di Zack Snyder, probabilmente, forse un succoso boccone per i fan, ma comunque un progetto che non vedremo perché la Warner Bors ha dichiarato che nemmeno su HBO Max ci sarà spazio per la visione completa del regista. Se pure non vedremo mai al cinema o in tv lo Snyderverse, potremo sempre vedere, ogni volta che vorremo, la Zack Snyder’s Justice Leaguet su NOW. Il film è disponibili anche on demand su Sky.

Zack Snyder’s Justice League è disponibile su NOW. Iscriviti a soli 3 euro

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