Margot
Robbie l’aveva annunciato la scorsa estate, prima
dell’inizio delle riprese di Birds of Prey: nello
spin-off, in cui vedremo l’attrice di nuovo nei panni
dell’antieroina DC, Harley Quinn avrà un look
completamente rinnovato rispetto a Suicide Squad e quanto pare sembra che
l’attrice si sia divertita molto a giocare con la costumista su
diversi abbinamenti uniti a colori sgargianti per dare vita al
personaggio.
Come potete vedere nelle immagini
qui sotto, rubate sul set del film e pubblicate da Just Jared,
l’attrice indossa una vistosa giacca che riporta vari oggetti
simbolici come la mazza da baseball (che è l’arma utilizzata da
Harley nel cinecomic del 2016), una catena con un lucchetto (forse
a significare il legame con Joker che si romperà
rendendola finalmente “emancipata” come suggerisce il titolo),
delle rose blu, delle caramelle e una mano che fa il dito
medio.
È possibile che questa simbologia
nasconda dei dettagli impliciti sulla storia del personaggio e del
suo percorso solista, ma per averne conferma ci toccherà aspettare
l’uscita.
La stessa Robbie ha spiegato durante
la presentazione dei titoli Warner Bros. al panel del CinemaCon,
che in Birds Of Prey Harley Quinn non farà parte
del gruppo e che il racconto si concentrerà appunto sulla sua
emancipazione dopo la rottura del rapporto complicato con
Joker (qui le foto rubate sul
set che lo testimoniano).
Un particolare questo che dovrebbe
soddisfare i puristi del fumetto contrari all’idea che l’eroina
guidasse un team a lei estraneo, almeno nel racconto originale, ma
che dall’altra parte ci spinge a chiederci in che direzione andrà
la trama e in che modo le protagoniste verranno a contatto.
Intanto godiamoci queste foto in cui
compare anche la giovane Ella Jay Basco e la
regista Cathy Yan.
Birds Of Prey:
tutto quello che non sapete sul film
Birds of
Prey (and the fantabulous emancipation of one Harley
Quinn) arriverà nelle sale il 7
febbraio 2020. Nel cast Margot
Robbie, che riprenderà il ruolo
di Harley Quinn, Mary Elizabeth
Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente
Cacciatrice e Black Canary), Rosie
Perez (Renee Montoya), Ella Jay
Basco (Cassandra Cain) e Ewan
McGregor (Maschera Nera).
La prima sinossi del film riporta:
Dopo essersi separata da Joker,
Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee
Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra
Cain da un malvagio signore del crimine.
Arriverà al cinema il prossimo 11
aprile Hellboy,
il nuovo adattamento del fumetto di Mike Mignola
che avrà come protagonista David Harbour nei panni
di Big Red. Ecco un nuovo violentissimo trailer del film che ci
mostra sia la quantità di sangue che quella di umorismo che sarà
presente nel film, pare, in maniera massiccia.
Dietro la macchina da presa,
Neil Marshall, regista rivelazione per l’horror
The Descent – Discesa nelle tenebre, che dirige
David Harbour (star della serie Stranger
Things, al cinema con I segreti di Brokeback
Mountain, La guerra dei mondi) nei panni del
semi-demone che protegge la Terra dalle creature soprannaturali che
la minacciano, come la Regina di Sangue, interpretata dalla
bellissima Milla Jovovich (la saga Resident
Evil, Zoolander 2). Completano il cast Ian McShane
(John Wick 1, 2), Sasha Lane (American Honey) e
Daniel Dae Kim (The
Divergent Series: Allegiant).
Hellboy, trama ufficiale
Hellboy
è tornato ed è più indemoniato che mai nel reboot della saga tratta
dai fumetti cult di Mike Mignola. Il leggendario supereroe
demoniaco, detective del BPRD (Bureau for Paranormal Research and
Defense) che protegge la Terra dalle creature sovrannaturali che la
minacciano, è chiamato in Inghilterra per combattere tre giganti
infuriati. Qui scoprirà le sue origini e dovrà vedersela con Nimue,
la Regina di Sangue, un’antica strega resuscitata dal passato e
assetata di vendetta contro l’umanità. Hellboy dovrà cercare di
fermare Nimue con ogni mezzo, in un epico scontro per scongiurare
la fine del mondo.
L’impatto che ha avuto la scena
della morte di Peter Parker alla fine di Avengers:
Infinity War sul pubblico è il segnale della profonda
bellezza di un film che ha saputo toccare le corde dell’anima in
maniera inaspettata, e tutto ci lascia immaginare che Avengers:
Endgame farà di meglio, essendo il capitolo conclusivo
di un arco narrativo iniziato undici anni fa con Iron Man.
Sull’argomento è tornato a parlare
Robert Downey
Jr. durante la conferenza stampa di Endgame che si è
tenuta ieri a Los Angeles insieme ai registi, a Kevin Feige e al cast, rispondendo alla
domanda di un giornalista.
“È stata pazzesca da girare, ma
per noi si trattava solo di un altro giorno di riprese. Subito dopo
siamo andati a pranzo, come facciamo sempre, perché è così che
funziona il set.”
E a quanto pare il vero senso del
momento non è stato compreso finché l’attore non ha visto la
reazione di un bambino in sala mentre scorrevano le immagini di
Infinity War:
“Mi è capitato di guardare il
film con questo ragazzo incredibile che non aveva la possibilità di
andare al cinema. Il modo in cui ha reagito alla scena mi ha
davvero sconvolto…E penso che molti di noi, come dice spesso Kevin,
non vedono l’ora di essere parte di un’esperienza piena di sorprese
e gioie, e spero che lo stesso accada con Endgame.“
“Penso che il pubblico sia così
intelligente da meritare qualcosa di nuovo ogni volta” ha
concluso l’attore, “E che non debba essere nutrito con le
stesse cose che ha visto venti minuti prima. In questo credo che i
Russo e Kevin abbiano fatto un ottimo lavoro“.
I asked Robert Downey Jr. about the emotions of
filming the post-snap moment as Iron Man watches Spider-Man turn to
dust at the end of Infinity War…
You can tell how nervous I was as @BrandonDavisBD
handed the camera back to me haha.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Emma Stone e
Ralph Fiennes sono in trattative per partecipare
alla nuova comedy horror di Alexander Payne,
The Menu, annunciata lo scorso febbraio.
Anche se i due attori non sono
ancora ufficialmente a bordo del progetto, Collider
riporta che sono in cima alla lista degli interessi per Payne, che
deve cercare di risollevarsi dopo la delusione di Downsizing, il suo
ultimo film presentato al Festival di Venezia, che non ha avuto la
fortuna sperata.
Will Tracy e
Seth Reiss hanno scritto la sceneggiatura, che si
concentra su una giovane coppia che visita un esclusivo ristorante
su un’isola remota in cui l’acclamato chef ha preparato un menù
degustazione sontuoso, insieme ad alcune sorprese scioccanti.
Emma Stone dovrebbe
essere una metà della coppia protagonista, mentre Fiennes viene
circuito dalla produzione per il ruolo dello chef originale. Con
Adam McKay e Will Ferrell che
producono tramite la loro compagnia di Gary
Sanchez, non si sa ancora quando le riprese del film
potrebbero cominciare.
Per quanto riguarda i due
interpreti, Ralph Fiennes tornerà nel ruolo di M
nel 25° film su James
Bond, mentre Emma Stone è reduce dal
successo di La Favorita (visto sempre a Venezia)
ed è impegnata ora nelle riprese di Zombieland: Double
Tap.
Shazam!
è finalmente arrivato nelle sale lo scorso weekend e il pubblico
sembra aver risposto bene al box office lanciando il cinecomic al
primo posto delle classifiche. Felice del successo ottenuto,
Dwayne Johnson si è congratulato con il team (lui
che figura tra i produttori) anticipando con un video che le
riprese di Black
Adam potrebbero iniziare già quest’anno.
Saprete benissimo che il progetto
originale della Warner Bros. su Shazam! aveva
previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black
Adam, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per
dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin
story. E come annunciato nelle scorse settimane, i piani per
portare al cinema uno standalone con Johnson sono ancora
vivi, e a quanto pare il film dovrebbe ispirarsi ai lavori
di Geoff Johns dei primi anni Duemila.
“Voglio ringraziarvi. Questo
weekend abbiamo lanciato un film che ho aiutato a produrre,
Shazam!, e voi ragazzi avete contribuito a renderlo un successo in
tutto il mondo. È fantastico che anche alla critica sia piaciuto,
ma la cosa migliore è la reazione del pubblico. Siete voi i veri
boss di questa industria […]
[…] Questo progetto ha
comportato dei rischi, ed è stato una sfida. Anni fa volevamo
introdurre due origin story in un’unica sceneggiatura, e chi
conosce i fumetti e la mitologia dei fumetti saprà che Shazam è
collegato a Black
Adam. Questo personaggio è un antieroe, o villain, e non vedo
l’ora di interpretarlo. Stiamo sviluppando il progetto che è nel
mio DNA da oltre dieci anni. Dovremmo iniziare a girare in un anno
e non potrei essere più eccitato all’idea“.
Di seguito trovate il video integrale registrato
dall’attore.
Diretto da David
Sandberg, vede nel cast Zachary Levi, Asher Angel,
Mark Strong, Jack Dylan Grazer, Grace Fulton, Faithe Herman, Ian
Chen, Jovan Armand, Cooper Andrews, Marta Milans, Djimon
Hounsou.
La sinossi ufficiale:
Abbiamo tutti un supereroe
dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel
caso di Billy Batson, basterà gridare una sola parola – SHAZAM! –
affinché questo ragazzo adottato di 14 anni si trasformi nel
Supereroe per gentile concessione di un antico mago. Ancora bambino
all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella versione
adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe
con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X? Saltare i
compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue capacità
con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà padroneggiare
rapidamente questi poteri per combattere le forze mortali del male
controllate dal Dr. Thaddeus Sivana.
Un momento particolare dell’ultimo
trailer di Avengers:
Endgame ha suscitato reazioni contrastanti, quello in
cui viene mostrata la tanto attesa stretta di mano fra
Steve Rogers e Tony Stark,
separati dagli eventi della Guerra Civile e ora “costretti” a
mettere da parte ogni incomprensione e ostilità in vista
dell’impegno più importante della loro vita: rimediare allo
schiocco di Thanos e vendicare i caduti di Infinity
War.
Secondo alcuni infatti, l’emozione
di rivedere insieme i due eroi è stata smorzata dalla possibilità
che quella scena non sia davvero nel film (e c’è chi suggerisce che
abbia addirittura subito un lavoro di rimozione digitale di qualche
dettaglio, ma non ne abbiamo la conferma ufficiale). Ipotesi resa
ancora più plausibile dopo le dichiarazioni di Anthony e
Joe Russo durante la conferenza stampa che si è tenuta
ieri a Los Angeles con il cast.
“Beh, è un momento fantastico,
ma non possiamo entrare troppo nei particolari“, hanno
raccontato i registi. “Quella scena però non è nel film.
Sapete, come diciamo spesso ci piace manipolare le immagini dei
trailer per nascondere ciò che accade realmente in queste
storie...”
“Sto scherzando?“, ha
replicato subito Joe Russo al moderatore dell’incontro, e subito
dopo è arrivato il commento del fratello Anthony a rassicurare i
presenti: “Il rapporto tra Tony Stark e Steve Rogers è qualcosa
che seguiamo da vicino da molto tempo. Si tratta di una storia
speciale. Forse, alla fine, quella scena sarà nel film…“
È evidente che i Russo amino
“prendersi gioco” dei fan quando si tratta di rivelare o meno
informazioni preziose sui loro film. Tempo fa era stato spiegato
dai due che per i trailer “Viene utilizzato tutto il materiale
disponibile, e che l’esperienza del guardare questo breve video è
diversa da quella cinematografica. Ora il pubblico riesce a capire
meglio e a predire il futuro, quindi c’è bisogno di essere
intelligenti sul modo di creare un trailer. Il nostro compito è
disporre diverse inquadrature che non sono nel film e che possono
essere manipolate attraverso la CGI per la storia che vogliamo
raccontare specificatamente per lo scopo del trailer, e non per il
film.”
Trailer e inganni a parte, nel
frattempo arrivano dall’America le prime reazioni a Endgame, la cui
seconda metà è stata descritta come “qualcosa che
toglierà il fiato“. Già nelle settimane scorse vi
avevamo riportato le dichiarazioni di Chris
Evans sul film, che aveva evidenziato il lato
commovente dell’opera e rivelato di aver pianto
almeno tre volte lungo il corso della proiezione (non integrale
però).
E voi cosa vi aspettate dal quarto
capitolo sui Vendicatori e ultimo atto della Fase 3 del MCU?
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Il MCU è ricchissimo di
easter egg e riferimenti alla cultura
pop, non soltanto relativa al mondo dei fumetti, ma a
quello del cinema e della televisione in generale. Così registi e
sceneggiatori non perdono mai occasione di citare una scena dei
loro film preferiti che hanno segnato la storia di Hollywood
inserendo dettagli tra le pieghe dei cinecomic.
Ecco allora i migliori omaggi alla
pop culture rintracciati nel corso del Marvel Cinematic
Universe:
Footloose
Questo omaggio l’avrete sicuramente
riconosciuto, anche perché è diventato un po’ il il fulcro del
primo film dei Guardiani della Galassia. Peter
Quill usa infatti Footloose come stratagemma per
insegnare a Gamora a ballare:
“Beh, sul mio pianeta esiste una
leggenda sulle persone come te. Si chiama Footloose; parla di un
grande eroe di nome Kevin Bacon, che insegna a una città piena di
persone con un manico di scopa infilato nel culo che ballare… È la
cosa più bella che ci sia!“
Risky Business – Fuori i vecchi… i figli ballano
La commedia cult con Tom
Cruise viene ricordata per la celebre scena in cui
l’attore, nei panni di Joel Goodson, scivola sul pavimento con
addosso solo una camicia ballando sulle note di “Old Time Rock
& Roll” di Bob Seger.
In Spider-Man:
Homecoming c’è infatti una citazione esplicita quando
Peter deve prepararsi per il ballo di fine anno aiutato da Zia
May.
Vita da vampiro – What We Do in the Shadows
Quando in Ragnarok viene offerta a
Thor un grande forcone di legno da utilizzare nell’arena dei
gladiatori, sentiamo Korg dirgli che “Non sarà molto utile, a
meno che tu non stia combattendo contro tre vampiri rannicchiati
insieme.“. Non tutti sanno che in quel momento il regista
Taika Watiti stava autocitando il suo What
We Do in the Shadows.
La battuta era infatti una strizzata
d’occhio ai fan del film!
Cin Cin
Peter Quill è la più ricca fonte di
riferimenti alla pop culture presente nel MCU, come quando in
Guardiani della
Galassia vol.2 lo sentiamo confrontare la sua
relazione con Gamora con quella di Sam e Diane in
Cheers (tradotto da noi con Cin
Cin), la sitcom americana andata in onda a inizio anni
Ottanta.
Gamora ovviamente non ha idea di chi
siano Sam e Diane…
L’impero colpisce ancora
C’è un momento particolare in
Captain America:
Civil War, durante l’incredibile scena di
combattimento dell’aeroporto, in cui Spider-Man oscilla intorno
alle gambe di Giant-Man per farlo inciampare. Un piano che, senza
troppi indugi, omaggiava la sequenza de L’impero colpisce
ancora.
Da nerd qual è, Peter cita il film
dicendo: “Ehi, ragazzi, avete mai visto quel film davvero
vecchio, L’impero colpisce ancora? Conoscete quella parte in cui si
trovano sul pianeta delle nevi?“.
Pulp Fiction
In Captain America:
The Winter Soldier, nell’inquadratura della finta
tomba di Nick Fury, è presente la famosa citazione biblica di
Pulp Fiction incisa sulla lapide pronunciata dal
personaggio di Samuel L. Jackson, Jules, ogni
volta che uccide qualcuno nel film di Quentin Tarantino.
Anche in Captain
Marvel sono effettivamente presenti due omaggi –
involontari o meno – alla pellicola cult: il primo si nota
quando l’agente Nick Fury “riproduce” ciò che
in Pulp Fiction faceva il malavitoso Jules
Winnfield (prima un sorso di una bibita, poi il dialogo in
macchina con l’agente Coulson paragonato a quello con Vincent
Vega), mentre il secondo si rintraccia nell’uso della valigetta
dove Carol Danvers nasconde il Tesseract proprio
come Winnfield e Vega che chiudono nella loro valigia il misterioso
bagliore giallo.
Titanic
In Ant-Man, durante la
pianificazione della rapina, Scott Lang spiega alla sua squadra il
tipo di acciaio di cui è costituita la cassaforte: “È un
Carbondale. È del 1910, realizzato con lo stesso acciaio del
Titanic…Non va d’accordo con il freddo. Ti ricordi cosa ha fatto
quell’iceberg, giusto“.
Successivamente il cast inizia a
riferirsi al film di James Cameron, con Luis che dice:
“Sì, ha ucciso DiCaprio“!
Arrested Development
I fratelli Russo hanno lavorato a
lungo in televisione con Community e
Arrested Development, e per onorare il loro
passato hanno inserito due easter egg nei film del MCU diretti in
questi anni.
Ad esempio, in Avengers:
Infinity War, Tobias Funkë appare sullo sfondo
intrappolato in una teca di vetro della galleria di oggetti del
Collezionista. L’avevate notato?
Alien
In Avengers:
Infinity War, quando Spider-Man raggiunge
sull’astronave dell’Ordine Nero Doctor Strange e Iron Man, spiega
ai due supereroi che l’idea di espellere il “cattivo” nelle
profondità dello spazio aprendo la camera di equilibrio su di lui è
stata ispirata da un film particolare…Alien!
Proprio come Ripley che si trova di
fronte allo xenomorfo e finisce per gettarlo nello spazio prima di
mettersi in salvo su una capsula di salvataggio, così Peter agisce
per non finire ucciso.
Una pazza giornata di vacanza
L’intenzione del regista Jon
Watts era dare a Spider-Man:
Homecoming il tono di un teen movie degli anni ’80
nello stile dei classici di John
Hughes come The Breakfast Club e
Pretty in Pink.
Di fatto l’omaggio è chiaro, come
quando vediamo Peter che corre attraverso i giardini di un
quartiere residenziale allo stesso modo di Ferris
Bueller in Una pazza giornata di
vacanza.
Dopo la conferma su IMDb
della durata di Avengers: Endgame, Joe
Russo, uno dei due registi del film, è intervenuto a
commentare proprio tale durata, riferendo che 3 ore e 7 minuti non
sono proprio i minuti esatti del film.
Durante un’intervista con ComicBook.com, il
regista ha detto: “Credo che durerà tre ore e 58 secondi.
Abbiamo accorciato i titoli di coda del film.” ha aggiunto,
ridendo.
Nel caso in cui ve lo stiate
domandando, è probabile che il film possa non avere le scene post
credits, visto che quelle rimandano a un preciso futuro che non
conosciamo ancora, in genere, e che Endgame sarà, almeno per un
po’, la fine dell’Universo Marvel così come lo conosciamo.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
THR riporta che
Christopher Nolan ha deciso di
cambiare un membro molto importante della sua squadra di lavoro,
dopo aver confermato il direttore della fotografia Hoyte
Van Hoytema. Si tratta di Lee Smith, che
ha collaborato a lungo con il regista da Batman
Begins, The Prestige, The Dark Knight, Inception, The Dark Knight Rises,
Interstellar fino
a Dunkirk, per cui ha vinto l’Oscar di
categoria. Per il suo nuovo film, il regista lavorerà con
Jennifer Lame che nella scorsa stagione ha firmato
il montaggio di Hereditary, horror di Ari
Aster.
In aggiunta a questa novità
sostanziale nella squadra di produzione di Nolan, arrivano anche le
prime dichiarazioni di Robert Pattinson che ha letto la
sceneggiatura e ha usato la parola “incredibile”! L’attore, che
reciterà nel film al fianco di Elizabeth Debicki e
John David Washington, ha spiegato che è stato
chiuso in una stanza per leggere lo script, senza che gli venisse
consegnata una copia personale. “Sono stato diffidente rispetto
alle produzioni ad alto budget, ma si tratta di Christopher Nolan
(…) Ho letto la sceneggiatura ed è semplicemente
incredibile.”
Tenet è
diventato uno dei più attesi, nonostante non si sappia
assolutamente nulla della storia.
Si era detto che il film sarebbe stato un incrocio tra
Inception e Intrigo
Internazionale, ma sembra che le fonti ufficiali stiano
smentendo questa informazione. Una nuova voce ha invece descritto
il film come un enorme, innovativo, action blockbuster, che sarà
nuovamente mostrato in Imax. Nolan si occuperà anche della
produzione insieme alla sua compagna Emma Thomas.
La produzione dovrebbe iniziare entro la fine dell’anno. Al
momento, sono confermati nel cast Robert
Pattinson,
Elizabeth Debicki e John David Washington.
Tenet,
una produzione Warner Bros. Pictures, per la
regia di Christopher Nolan, è un film epico d’azione
che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale. Nolan
dirige il film da una sua sceneggiatura originale, e verrà
realizzato con un mix di IMAX e pellicola
in 70mm. Il cast internazionale coinvolto è
formato da John David Washington al fianco di
Robert Pattinson, Elizabeth
Debicki, Dimple Kapadia, Aaron
Taylor-Johnson, Clémence Poésy,
con Michael
Caine e Kenneth Branagh.
Tenet
è prodotto da Christopher
Nolan ed Emma Thomas,
con Thomas Hayslip in veste di
produttore esecutivo. Il team creativo di Nolan che ha lavorato
dietro le quinte include il direttore della
fotografia Hoyte van Hoytema, lo
scenografo Nathan Crowley, la
montatrice Jennifer Lame, il
costumista Jeffrey Kurland e il
supervisore degli effetti visivi Andrew
Jackson. Musiche ad opera del
compositore Ludwig Göransson. Warner Bros.
Pictures distribuirà Tenet in tutto il
mondo.
Manca sempre meno all’uscita di
Avengers:
Endgame, e non esiste modo migliore per prepararsi al
grande evento dell’anno di ripassare tutti i momenti fondamentali
del MCU che hanno portato al culmine
della Infinity Saga, ormai prossima alla conclusione.
Ecco quelli che, secondo noi, dovreste rivedere prima del
film:
Nick Fury incontra Carol
Danvers
Ci pensate? Se Nick
Fury non avesse mai incrociato la strada di Carol
Danvers, aka Captain
Marvel, negli anni ’90, i Vendicatori non si sarebbero
mai formati. Quell’incontro con la supereroina ispirò Fury a
cercare altri personaggi che potessero difendere il nostro pianeta
dalle minacce esterne, e senza quel cerca-persone modificato, Carol
non avrebbe mai raggiunto gli Avengers nella lotta contro
Thanos.
Iron Man fugge dalla caverna
https://www.youtube.com/watch?v=zM7E4a8bGlQ
Tutto ha avuto inizio in una
caverna. Quando abbiamo incontrato Tony Stark nel
2008, il personaggio era molto lontano da quello che chiameremmo un
eroe: produceva armi ed era un ricco magnate egoista ed
egocentrico, e soltanto un trauma gli ha fatto capire come la sua
tecnologia era finita nelle mani sbagliate.
Così Tony costruì la prima armatura
di Iron
Man, e il resto è storia…
The Avengers Initiative
https://www.youtube.com/watch?v=DaXsaLOzJpc
Iron Man è un
cinecomic entusiasmante, ma non quanto la sua scena post credits
che ha rivelato l’impianto dell’universo condiviso progettato dai
Marvel Studios: Nick Fury emerge dall’ombra
presentando l’Avengers Initiative a Tony Stark, e
il MCU si è praticamente spalancato davanti ai nostri occhi.
Il risveglio di Captain
America
https://www.youtube.com/watch?v=T1UPYpnfgLE
Captain
America è il primo vendicatore della storia, diventato
un eroe nazionale molto prima che Fury avesse l’idea di riunire il
team, combattendo per ciò che era giusto e sacrificando tutto per
salvare la situazione. Ma quel sacrificio è costato caro al buon
Steve…
Il capitano Rogers viene salvato e
congelato e si risveglia nel mondo moderno più di quarant’anni dopo
l’incidente con l’aereo. Ogni cosa che sapeva è scomparsa, gli
affetti, Peggy, Bucky, tutto scomparso per sempre. Nessuna casa
dove tornare. Un percorso di rinascita che ha definito l’eroe e il
suo viaggio nel MCU in maniera unica.
La battaglia di New York
https://www.youtube.com/watch?v=KjQydUfJBuM
Nel 2012 The
Avengers provò al grande pubblico che un universo
condiviso al cinema era possibile e che il progetto dei Marvel
Studios funzionava a meraviglia. Il team si riunisce quindi
nell’epica battaglia contro l’esercito di Chitauri guidato da Loki
e sbarcato a New York, un evento senza precedenti che necessitava
l’aiuto di un super team.
Ant-Man potrà anche
sembrarvi uno dei personaggi meno significativi del MCU, tuttavia è
evidente che si stia rivelando un’importante risorsa per i
Vendicatori e per l’universo condiviso in generale.
Questo perché, come saprete, è
riuscito ad entrare ed uscire dal Regno Quantico,
esperienza che potrebbe rivelarsi utile nella lotta contro Thanos.
E il fatto che dopo lo schiocco sia rimasto lì, bloccato,
probabilmente significa che ha scoperto qualcosa di importante sul
suo utilizzo…
Civil War
https://www.youtube.com/watch?v=_X1qo2xsH2c
Dopo Civil
War il team dei Vendicatori è arrivato ad un punto di
rottura che sembrava insanabile. Tutti i membri si sono scontrati
l’uno contro l’altro, e lo scoprire che Bucky ha ucciso i genitori
di Tony ha cambiato gli equilibri.
Nonostante tutto, l’urgenza di
ricomporsi per rimediare alla Decimazione è più forte di ogni
ostilità, e gli eroi torneranno a collaborare (forse per l’ultima
volta) contro un nemico comune in Avengers:
Endgame.
Asgard distrutta
https://www.youtube.com/watch?v=I2isbrbmP7g&t=5s
Thor e gli Asgardiani
sono sempre stati tra i più forti difensori della Terra, vigilando
sul nostro pianeta e combattendo ogni minaccia, ma come mostrato in
Thor:
Ragnarok, il regno è ormai distrutto e non c’è più
traccia dei suoi eredi (escluso appunto il Dio del Tuono).
Odino è morto e Asgard non esiste
più, i rifugiati sono stati uccisi da Thanos, e a thor non rimane
che riscrivere la storia delle sue origini…
Doctor Strange rinuncia alla gemma
del tempo
https://www.youtube.com/watch?v=8T77Rj5K2s8
Che Doctor
Strange si sia rivelato uno dei personaggi più
interessanti del MCU è un dato appurato, e Infinity
War ne è un’evidente dimostrazione. Lo stregone,
incaricato di difendere la gemme del tempo a costo della vita, ha
infine ceduto il prezioso oggetto a Thanos pur di salvare i
compagni (e avendo visto nel gesto l’unico modo per batterlo).
È probabile che Strange abbia visto
qualcosa nelle molteplici sequenze temporali che gli diceva che
abbandonare la gemme fosse l’unica strada verso la vittoria.
Vedremo come andrà a finire…
Lo schiocco
https://www.youtube.com/watch?v=X6fWfoax5bU
Ogni film, ogni evento, ogni scelta,
tutto ci ha condotti a questo momento: lo schiocco di Thanos, la
realizzazione di un piano covato per anni, e finalmente portato a
termine. Non c’è stato un momento più significativo nel MCU del
finale di Infinity
War, accolto da stupore e silenzio.
Per la prima volta in assoluto, gli
eroi hanno fallito e le conseguenze sono state catastrofiche.
Endgame sarà quindi la loro opportunità di vendicarsi…
Il canale americano FX ha diffuso
promo e trama di What We Do In The Shadows 1×03,
il terzo inedito episodio dell’annunciato adattamento seriale
What We
Do In The Shadows dell’omonimo film di Jemaine
Clement e Taika Waititi.
In What We Do In The
Shadows 1×03 che si intitolerà dall’episodio “Werewolf
Feud” Viene testata la fragile tregua tra i vampiri ei lupi mannari
di Staten Island, e Colin Robinson trova l’amore con un nuovo
collaboratore. “Werewolf Feud” è stato scritto da Josh Lieb e
diretto da Jemaine Clement.
What We Do In The Shadows 1×03
Il leader auto-nominato del gruppo
è “Nandor The Relentless” (Kayvan Novak), un grande guerriero e
conquistatore dell’impero ottomano, che ha preso il timone del
gruppo nonostante molte delle sue tattiche del Vecchio Mondo, il
che ha portato a ciò che alcuni potrebbero educatamente paragonare
ad un bupki. Poi c’è il vampiro britannico “Laszlo” (Matt
Berry) – un po’ un ladro e un dandy e un fop, si potrebbe
dire. È un amante del male e delle grandi serata, ma non tanto
quanto ama vedere Nandor fallire miseramente in ogni
tentativo. E poi c’è “Nadja” (Natasia Demetriou): la
seduttrice, la tentatrice, la vampira Bonnie al Clyde di
Laszlo.
Altro convivente nella famiglia dei
vampiri è “Guillermo” (Harvey Guillén), un succube di Nandor (alias
servitore/protettore durante le ore diurne), che non vuole altro
che diventare un vero vampiro proprio come il suo padrone. In
agguato c’è anche “Colin Robinson” (Mark Proksch), un vampiro
energico e coraggioso, camminatore di tutti i giorni – fa
feste sugli umani, ma non sul loro sangue. Trai personaggi inediti
c’è un nuovo amico di Nadja, “Jenna” (Beanie Feldstein), uno
studente di un vicino college.
Dopo una visita inaspettata dal
loro oscuro signore e leader, “Barone Afanas”, i vampiri vengono
richiamati all’ordine su quello che era il loro compito
inizialmente assegnatogli con il loro arrivo a Staten Island oltre
cento anni fa: il dominio totale e completo del Nuovo
Mondo. Ma qual è esattamente il modo migliore per ottenere il
dominio? La troupe cinematografica seguirà i vampiri
mentre si mettono in cammino per dare seguito a questa compito
assegnatoli.
Clement ha creato la serie che sarà
lunga 10 episodi. Clement, Waititi e Paul Simms sono produttori
esecutivi con Scott Rudin, Garrett Basch e Eli Bush.
What We
Do In The Shadows è prodotto da FX Productions e
vede la partecipazione di Matt Berry, Kayvan Novak, Natasia
Demetriou, Harvey Guillén e Mark Proksch, che hanno recitato nel
ruolo pilota prima di essere promosso a una serie regolare.
Una parte del cast di
Avengers: Endgame ha presenziato
un evento al Disney California Adventure Park dedicato ai giovani
fan dei Vendicatori.
Paul Rudd, Scarlet
Johansson, Robert Downey Jr., Brie Larson, Chris Hemsworth e Jeremy
Renner sono stati i protagonisti del film intervenuti
all’evento e che torneranno nei loro ruoli storici ormai,
all’interno del MCU: Ant-Man, Vedova Nera,
Iron Man, Captain Marvel, Thor e Occhio di Falco.
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Il film arriverà nelle nostre sale
il prossimo 24 aprile.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Concluso l’accordo con NetflixDave Bautista sarà nel cast
di Army Of The Dead, il nuovo lavoro di
Zack Snyder prodotto dal colosso dello streaming
mondiale scritto dallo stesso regista insieme a Shay Hatten.
Descritto come un appassionante
zombie movie, il film segue un’invasione di morti viventi a Las
Vegas durante la quale un uomo radunerà un gruppo di mercenari per
compiere un ultimo azzardo: avventurarsi nella zona di quarantena
per mettere a segno il più grande colpo mai realizzato.
Continua quindi l’ottimo momento
professionale di Bautista, che tornerà – presumibilmente – il
prossimo 24 aprile nei panni di Drax in Avengers:
Endgame, e che presto rivedremo in
Stuber, produzione Fox/Disney in uscita il 12
luglio. Nel frattempo l’attore e wrestler raggiungerà Denis
Villeneuve (con il quale aveva già girato Blade Runner
2049) sul set di Dune, secondo adattamento del romanzo
di Frank Herbert e ha in programma di
lavorare di nuovo con James
Gunn in Guardiani della Galassia
Vol.3.
“Non avrò le mani legate in
questo progetto“, aveva dichiarato Snyder
all’Hollywood Reporter, probabilmente strizzando l’occhio al
trattamento subito dalla Warner Bros. nell’universo DC.
“Ho pensato che questo fosse un
buon modo per ricominciare e per realizzare qualcosa di divertente,
epico, folle e gratificante […] Vorrei onorare questo genere
di cinema e questa mi sembra l’occasione perfetta per raccontare
una storia puramente gioiosa ed esprimermi attraverso un genere. E
nessuno mi ha mai lasciato completamente libero come
stavolta“.
Vi ricordiamo che il nome del
regista figurerà anche tra i produttori di The Suicide Squad,
nuovo film del franchise affidato a James
Gunn che avrà il compito di riavviare il franchise DC
con nuovi personaggi e un nuovo approccio alle storie dei
fumetti.
Come riportato in esclusiva
dall’Hollywood Reporter, Kumail Nanjiani è entrato
in trattative per ottenere un ruolo nel film sugli
Eterni targato Marvel Studios, cinecomic
attualmente in sviluppo che vedrà dietro la macchina da presa
l’acclamata regista indipendente Chloe
Zhao (The Rider) e, se le trattative
dovessero concludersi positivamente, Angelina
Jolie nel cast.
L’attore, star della serie Silicon
Valley e protagonista della commedia romantica The Big
Sick, sarà presto al cinema con Men In Black:
International, spin-off del franchise originale con altri
due membri del MCU, ovvero Chris Hemsworth e Tessa
Thompson.
E se per quanto riguarda Nanjiani
non è chiaro quale personaggio potrebbe interpretare nel film, il
sito conferma che la Jolie si calerà nei panni di
Sersi, eroina creata da Jack Kirby nel 1963 e
membro della quarta generazione degli Eterni.
Sersi è figlia di Helios e Perse,
nacque ad Olimpia, in Grecia, qualche tempo dopo il Grande
Cataclisma che distrusse i continenti di Atlantide e Lemuria
durante l’era glaciale conosciuta come l’Era Hyborea. Durante il
periodo trascorso nell’antica Mesopotamia, la donna incontra per la
prima volta Captain America, che aveva viaggiato indietro nel
tempo.
Insieme a lei potrebbe comparire
anche Hercules, personaggio creato nel 1940 e
pubblicato all’epoca dalla Timely Comics (divenuta più tardi la
Marvel Comics), rilettura della mitologia del
Dio Greco attraverso la storia dello scienziato idealista Dottor
David, che abbandona la civiltà per allevare suo figlio in nome
della perfezione fisica e mentale. Il ragazzo crescerà sull’Isola
Artica, fortificando il proprio corpo e imparando a sopportare la
fatica, il clima rigido, e sviluppando un’intelligenza pari a
quella del padre. E dopo la morte di quest’ultimo, il personaggio
viene rintracciato da circensi che lo catturano e lo portano in
America per farlo esibire nei loro spettacoli come Hercules, il
titano più alto di tutti i tempi.
Il progetto, secondo gli ultimi
aggiornamenti, includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come
Eterni e i
mostruosi Devianti, creati da esseri
cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato al The Hollywood
Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia
d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e
Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.
La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo mentre l’uscita nelle sale dovrebbe essere
stata fissata al 2020, con il cinecomic che potrebbe vedere in
azione il primo eroe apertamente gay della storia.
Arrivano tre nuovi aggiornamenti su
The Suicide Squad, reboot del franchise
affidato a James
Gunn, e il primo viene riportato in esclusiva da The
Wrap, secondo cui Viola Davis tornerà nei panni di
Amanda Waller nel film che non avrà alcun
collegamento diretto con l’originale uscito nel 2016 e diretto da
David Ayer.
Insieme all’attrice premio oscar ci
sarà anche Joel Kinnaman, che riprenderà il ruolo
di Rick Flag (il leader della task force), così come Jai
Courtney sarà ancora Captain Boomerang e Margot Robbie Harley Quinn, anche solo
per un piccolo cameo. Per quanto riguarda i nuovi membri del cast,
Variety fa sapere che Idris Elba, contrariamente
alle notizie delle ultime settimane, non sostituirà Will
Smith per interpretare Deadshot ma che la produzione ha
eliminato il personaggio e ne affiderà un altro (per ora ignoto)
all’attore.
Per ora sono questi i nomi
confermati per The Suicide Squad, e non sappiamo
se ci siano margini di possibilità per il ritorno in scena del
Killer Croc di Adewale Akinnuoye-Agbaje, del
Diablo di Jay Hernandez, della Katana di
Karen Fukuhara e, naturalmente, del Joker di
Jared Leto.
A quanto pare il cast del cinecomic
non subirà molti stravolgimenti, ma è chiaro che il riavvio del
franchise abbia comunque bisogno di nuove figure da introdurre in
linea con la visione di Gunn e con le run originali dei fumetti a
cui si ispira. Tempo fa era stato l’Hollywood Reporter a spiegare
che il ruolo di Deadshot sarebbe stato
centrale (dettaglio smentito) e che il villain avrebbe potuto
rendere omaggio alle celebri storie di Jon
Ostrander e Kim
Yale pubblicate negli anni ’80, dunque escludendo
ogni possibile rivisitazione della più recente versione del team
52.
Da quanto riferisce il sito Revenge
of the fans James Gunn sarebbe intenzionato a scegliere un’attrice
di età compresa fra i venti e i trent’anni che possa interpretare
una misteriosa donna aliena e femme fatale, e questo personaggio
viene descritto come una creatura strana, scontrosa e muscolosa,
praticamente la versione femminile di Killer Croc visto in Suicide
Squad di David Ayer, dunque
da realizzare usando protesi sul viso e eventuali effetti di CGI in
post-produzione.
Noi,
di Jordan Peele, è arrivato in sala anche in
Italia, e tra recensioni positive e negativi, pareri contrastanti e
spettatori entusiasti, sembra chiaro che il racconto interpretato
da Lupita Nyong’O lascerà lo spettatore con
più di una
domanda.
Dal finale con tanto di colpo di
scena passando per la simbologia della storia, Noi è
un racconto allegorico e stratificato, e di seguito ecco alcune
risposte alle domande che potrete porvi sul film. Ovviamente, di
seguito potrebbero esserci spoiler sul film, quindi,
ATTENZIONE!
Perché i conigli?
I conigli che, in
Noi,
popolano il mondo sotterraneo dei Tethered hanno un duplice
significato che può essere difficile da afferrare. In primo luogo,
c’è l’ovvio tema del “coniglio”, che evoca una sorta di sinistra
versione di Alice nel Paese delle Meraviglie. Il Tethered vive in
un mondo nascosto che Adelaide scopre seguendo letteralmente un
coniglio bianco sottoterra, proprio come Alice.
Il secondo significato è un po’ più
esoterico e molto più legato alla storia. C’è un’isola al largo
della costa del Giappone soprannominata “Usagi Jima” o “Rabbit
Island” che è famosa per essere, beh, invasa dai conigli. Sembra
molto carina come cosa se non si considera come i conigli sono
arrivati in quel luogo. L’isola era una fabbrica di armi chimiche
nella seconda guerra mondiale, che teneva i conigli come soggetti
di prova per tossine mortali come il gas mostarda. Quando gli
americani presero l’isola, pensarono di aver ucciso i conigli
rimasti, ma alcuni sopravvissero alla disinfestazione e
continuarono a riprodursi.
Un gruppo di creature da
esperimento, abbandonato e dimenticato, che cresce in numero in
un’area isolata è un collegamento tematico piuttosto chiaro alla
storia dei Tethered.
Perché le tute rosse?
Ci sono diverse letture
legate alle tute rosse dei Tethered. Nel mondo reale, usiamo
uniformi e colori per differenziarci in diversi gruppi di
appartenenza. Il fatto che i Tethered siano tutti distinti da una
specifica uniforme dà loro una netta differenziazione e alienazione
dalla gente in superficie.
Ovviamente, sappiamo che Red ha
scelto le tute nell’ambito del suo colpo di stato, quindi a seconda
della lettura di ciò che i Tethered dovrebbero simboleggiare, la
divisa potrebbe essere un segno rappresentativo di orgoglio o
vergogna.
Perché le forbici?
In un film che riguarda
la dualità e il separare le parti, quale arma può essere migliore
di quella che è fondamentalmente composta da due coltelli identici?
A volte le cose sono più semplici di quello che sembrano.
Certo, sarebbe interessante
scoprire dove Red ha trovato tutte quelle forbici uguali per armare
ogni doppio.
Cosa sono i Tethered,
davvero?
Red spiega questo punto
in maniera ambigua durante un monologo, quindi possiamo soltanto
esporre una teoria di ciò che sono effettivamente questi doppi.
Quello dei Tethered era un progetto di clonazione abbandonato che,
a quanto pare, è partito prima con la clonazione di animali e poi
con quella di persone. Il progetto ha avuto successo nel ricreare
un corpo umano, ma non poteva duplicare l’anima umana, così i doppi
sono perfetti fisicamente ma incompleti, abbrutiti rispetto agli
originali.
Certo, è qui che dobbiamo accettare
che Noi non è solo un thriller horror, è anche una storia di
fantascienza. Il primo vero clone di un mammifero è stato la pecora
Dolly nel 1996, ma sappiamo che qualunque progetto abbia dato vita
ai Tethered doveva essere stato deciso e già completamente
abbandonato prima del 1986 – il che significa che probabilmente
indica che era partito ai tempi della guerra in Vietnam, per avere
un’idea di quante generazioni di Tethered hanno vissuto sottoterra
e per quanto tempo.
È interessante notare che sembra
esserci una certa variazione tra il legame tra i Tethered e il loro
doppio. Pluto sembra copiare tutti i movimenti di Jason, anche
quando questi movimenti sono potenzialmente fatali per lui, ma gli
altri Tethered sembrano molto più indipendenti. Questo potrebbe
essere dovuto al fatto che Pluto e Jason sono “la coppia” più
giovane con cui lo spettatore entra in contatto – forse il
collegamento diminuisce col passare del tempo. O forse Pluto e
Jason sono semplicemente speciali.
Adelaide e Red ricordano la loro
infanzia?
La semplice risposta è
sì. Lo shock e la confusione di Adelaide all’arrivo del Tethered
non hanno nulla a che fare con il fatto che lei non sapeva che
erano lì – ricorda i posti in cui ha incontrato Red, allo stesso
modo in cui Red ricorda di essere stata rapita. Adelaide non è la
vittima in un film di invasione domestica, è la cattiva della
storia, l’obbiettivo della vendetta di Red, e lei lo sa.
Questo è il motivo per cui vediamo
così tanta ansia e voglia di uccidere in Adelaide, oltre a
quell’atteggiamento ambiguo che scopriamo poi essere una forma di
dispiacere quando uccide i bambini di Tethered. Questo è un segreto
che ha tenuto all’oscuro della sua famiglia per molto, molto
tempo.
Red, allo stesso modo, sa
esattamente cosa le è stato tolto. Ecco perché è stata lei a
organizzare i Tethered e la loro rivolta.
Perché i Red può parlare mentre
gli altri Tethered non possono?
Quando Red e Adelaide si
sono invertite, ognuna di loro si è adattata ai nuovi ambienti.
Sappiamo che i Tethered non parlano in modo naturale – Adelaide non
riusciva a parlare quando è “riemersa” dopo essere stata via quei
15 minuti – ma comunica in una serie di grugniti e ringhi. Dal
canto suo, Red mantenne l’utilizzo dell’inglese che conosceva già
ma ha imparato a parlare la lingua dei Tethered (anche se con
difficoltà, dal momento che il soffocamento durante lo scambio di
posto con il suo doppio le ha causato danni permanenti), nello
stesso modo in cui Adelaide imparava l’inglese ma conservava alcuni
dei suoi più selvaggi istinti.
Nella scena in cui Adelaide uccide
la gemella rimasta in vita, lo fa con una violenza assurda ed
emettendo suoni molto strani, che sembrano allarmare molto il
piccolo Jason, che assiste.
Perché Hands Accross America?
Nella storia, lo spot di
Hands Across America è una delle ultime esperienze di Red nel mondo
di superficie prima di essere presa da Adelaide, quindi ha senso
che rimanga una sorta di fissazione per lei.
Storicamente, Hands Across America
è stata una iniziativa che si prefiggeva di portare attenzione alla
povertà e ai senzatetto in tutto il paese, iniziativa che alla fine
ha fruttato circa $ 15 milioni di dollari di donazioni di
beneficenza nel 1986. Ovviamente non ha messo fine alla povertà, ma
certamente ha fatto una dichiarazione – che, in realtà, è
esattamente ciò che i Tethered stanno cercando di fare. Il loro
obiettivo è semplicemente quello di essere notati in un modo in cui
nessuno può più ignorare.
Cosa intende Red con “avresti
potuto portarmi con te”?
Questo passaggio presente
nell’ultima parte di Noi rimane un po’ confuso:
Red dice ad Adelaide che “avrebbe potuto portarla via” quando
Adelaide se ne va, il che a prima vista sembra implicare che Red
non ricorda di aver mai vissuto la superficie. Ma dopo un’ulteriore
riflessione, questa battuta sembra molto più complessa.
Red è risentita con Adelaide per
averla lasciata indietro con i Tethered quando, nella sua mente,
entrambe avrebbero potuto facilmente lasciare il labirinto insieme,
da bambine. Non c’è una vera ragione per cui Adelaide e Red
dovessero cambiare posto, a parte la paura e una reazione
istintiva. In realtà, l’intero conflitto del film avrebbe potuto
essere aggirato se Adelaide e Red si fossero riconosciute simili e
bambine, piuttosto che combattersi l’un l’altra, il che è una parte
importante del messaggio che il film vuole lasciare.
Cos’è Geremia 11:11?
All’inizio di
Noi, c’è un uomo con un cartello con la scritta
“Geremia 11:11” sul lungomare durante la scena del prologo, un
motivo che più tardi vediamo ripetuto alcune volte, che culmina nel
di Tethered del vagabondo che al posto del cartello ha la scritta
“11:11” incisa sulla sua fronte.
Il versetto biblico non ha bisogno
di molte spiegazioni:“Perciò dice il Signore: Ecco, faccio
venire su di loro una sventura alla quale non potranno sfuggire.
Allora grideranno verso di me, ma io non li ascolterò.”
Fondamentalmente, è la versione
biblica del monologo di Rorschach di Watchmen, e
che potrebbe rappresentare un manifesto per i Tethered. Un altro
simbolo!
Trai film che hanno reso
cinematograficamente famoso Adriano Celentano, c’è sicuramente
Il bisbetico domato. Protagonista assoluto della
pellicola, Celentano ha messo a servizio tutte le sue peculiarità
per regalare un commedia leggera e spiritosa.
Un film che in quarant’anni si è
guadagnato un enorme successo popolare, tanto da diventare un film
cult nella memoria collettiva.
Ecco, allora, tutto quello
che c’è da sapere su Il bisbetico domato.
Il bisbetico domato film
Uno dei film che può essere
ascrivibile all’albo della commedia italiana è sicuramente Il
bisbetico domato. Realizzata nel lontano 1980 e diretta dal
duo Castellano e Pipolo, questa pellicola non fa altro che
confermare il sodalizio artistico tra i due registi e il
protagonista, Adriano Celentano, nato con Mani
di velluto (1979) e continuato con Innamorato pazzo
(1981), Grand Hotel Excelsior (1982) e Segni
particolari: bellissimo (1983).
Come gli altri film che vedono
protagonista il cantante della via Gluck, anche Il bisbetico
domato non si tratta di un film puramente musicale, nonostante
Celentano venga coinvolto nel progetto per curare le colonna sonora
o alcune canzoni presenti nel film stesso. Prodotto dalla Capital
Film, il film si basa su un soggetto originale di Castellano e
Pipolo, che hanno curato anche la sceneggiatura, e che vede come
protagonista assoluto proprio Celentano, nei panni di un
agricoltore, con eventi e caratteristiche che hanno preso spunto da
La bisbetica domata di William Shakespeare.
Girato in Lombardia, il film
(firmato da Mario e Vittorio Cecchi Gori) è stato montato da
Antonio Siciliano e le musiche originali sono
state scritte da Mariano Detto, mentre la
scenografia è di Bruno Amalfitano. Il film ha
avuto un successo enorme al box office, diventando il secondo film
più visto tra il 1980-1981, dopo Ricomincio da tre di
Massimo Troisi. Grazie al suo successo, si è
potuto procedere con la distribuzione sul mercato dell’Home Video,
rendendo questo film praticamente un cult della commedia
all’italiana.
Il bisbetico domato streaming
Chi volesse rivedere Il
bisbetico domato e ridere di cuore, oppure per chi volesse
approcciarsi per la prima volta, è possibile vedere questo film
grazie alla sua presenza sulle piattaforme digitali legali di
Infinity e Premium Play.
Il bisbetico domato Adriano
Celentano
Esistono una categoria di film che
se avessero avuto altri attori non avrebbero avuto lo stesso
successo, né sarebbero stati film davvero riusciti. Il
bisbetico domato fa esattamente parte di questa categoria
grazie alla presenza di Adriano Celentano. È proprio la sua
presenza in questo film ad essere un valore aggiunto, perché il
molleggiato mette a servizio del suo personaggio, e quindi del
film, tutte le sue qualità mimiche e pose plastiche, affinché
possano dare vita a siparietti da musical (come l’improvvisata
danza della vendemmia) e sia possibile realizzare un film, dal
preciso arco narrativo, costruito su dei semplici sketch.
In questo caso, le caratteristiche
attoriali del molleggiato vengono messe a servizio di
Elia, un agricoltore che vive completamente
isolato nel fittizio paesino di Rovignano, lontano dai contesti
sociali, cittadini, e da qualsiasi rapporto con il sesso femminile.
Il destino ha voluto che Lisa (interpretata da una
giovane e bellissima Ornella Muti) è rimasta a
piedi, a causa dell’auto rotta, e si trova a chiedere ospitalità al
rude campagnolo.
Dal loro incontro in poi,
all’inizio ostile – poiché Elia va d’accordo solo con gli animali –
diventerà una particolare quanto unica storia d’amore, con
un’evoluzione dominata da siparietti, situazioni quasi clownesche e
un carattere da bisbetico, poi domato.
Il bisbetico domato frasi
Questo film è famoso anche per le
diverse frasi in esso contenute che, nel corso degli anni, sono
diventare parte dell’immaginario collettivo e fonte di
citazioni.
“Con le bestie bisogna parlarci, non sono mica uomini.”
Ho capito, non ti piacciono le comiche. Non ti piace ridere.
Non ti piace niente.
Sapessi come mi fai imbestialire con la tua superiorità, con la
tua faccia impassibile. Per te non fa differenza se uno si mette un
vestito o un altro. Al limite, se io vado in giro nuda per te è la
stessa cosa!
“Io sono nato in una fredda sera di inverno esattamente il 4
agosto alle diciannove e venti ossia otto meno quaranta, in questa
stanza… mentre nel piano di sotto mia madre passeggiava
nervosamente su e giù fumandosi un sigaro di marca Minghetti.”
“Mia madre era un uomo alto biondo, uguale a mia nonna.”
Ci sposiamo. Qual è la tua risposta affermativa?
Lisa: ” Ti piace questo vestito? È di Valentino”. Elia: ”
Peccato, pensavo fosse il tuo”.
Sono tornata per dirti che sei un imbecille, un bifolco, uno
zotico, un maschilista, un cafone e un villano!
Il bisbetico domato location
Le riprese del film, come i tanti
di quel periodo e soprattutto quelli che hanno visto Celentano tra
i protagonisti, sono avvenuti in alcuni paesi tra il Comasco, il
Lecchese, Milano e la Brianza.
Proprio in queste zone ha avuto
origine il film: basti pensare che le scene finali dell’allenamento
e della partita di basket sono state girate alla palestra Parini di
Cantù, in provincia di Como. In effetti, non è un caso visto che la
squadra contro cui gioca il Rovignano sia comporta da giocatori
della Squibb Cantù. Tra gli altri luoghi utilizzati per le riprese,
si può citare Arluno, dove si è girata la scena del benzinaio,
situato nei pressi dello svincolo autostradale, mentre la scena
dell’autostop ha trovato posto a Oggiono, nei pressi del lago di
Annone, situato tra la Brianza e il Lecchese.
Infine, le scene del ristorante
sono state girare in un vero ristorante, dal nome Da Pio,
appartenente al comune di Somma Lombardo, nel varesotto: se nel
film, la vista viene data sul lago, in realtà quelle acque sono
appartenenti al fiume Ticino.
Dopo una prima fase di assestamento
che va dal 1978 al 1999, il cinecomic si è
affermato come realtà assoluta del cinema contemporaneo (oltre che
dal grande potere economico), stabilendosi puntualmente in cima al
box office e consegnando al pubblico tutto ciò che fa parte del
Marvel Cinematic
Universe e del DC
Universe.
Eppure ci sono diversi titoli e
progetti lasciati nel cassetto e mai realizzati che avremmo voluto
vedere. Ecco i 10 più celebri:
Spider-Man 4
Spider-Man
3 avrà lasciato i fan delusi, eppure un eventuale
quarto capitolo diretto da Sam Raimi avrebbe
potuto concludere degnamente la serie con due personaggi attesi: il
primo, Avovoltoio, sarebbe stato interpretato da John
Malkovich, mentre il secondo, Felicia Hardy, da Anne
Hathaway, non più alter ego di Black Cat ma nuova
versione di Vulturess.
Il sequel poi avrebbe sviluppato il
Curt Connors di Dylan Baker lungo la sua
trasformazione in Lizard, e previsto perfino un cameo di Mysterio
(interpretato da Bruce Campbell).
Doctor Strange di Guillermo Del
Toro
Il leggendario Neil
Gaiman e Guillermo del Toro erano pronti
a lavorare insieme per un adattamento cinematografico di Doctor
Strange ben prima dei Marvel Studios, tuttavia l’idea
non è mai andata oltre la presentazione del progetto nelle sedi di
Feige e co. nel 2007 (dunque prima dell’uscita di Iron Man).
All’epoca lo studio rifiutò per concentrarsi sulla creazione del
MCU.
Di certo il curriculum dei due
autori, uniti alla loro esperienza nel genere fantasy e alla
sensibilità unica a Hollywood avrebbe portato a qualcosa di
rivoluzionario.
Ant-Man di Edgar Wright
Edgar Wright, mente
geniale dietro i successi di Scott Pilgrim vs the
World e La trilogia del cornetto è stato
ad un passo dal dirigere Ant-Man: la Marvel
l’aveva ingaggiato nel lontano 2006 per sviluppare uno standalone
ambientato nella Fase 1 del MCU, ma purtroppo le cose non sono
andate secondo i piani…
Wright ha infatti lasciato la
produzione dopo aver scritto varie versioni della sceneggiatura,
affermando più tardi che lo studio “non voleva fare un film di
Edgar Wright” nonostante il suo entusiasmo per il progetto.
Bloccato per anni, Ant-Man è finalmente uscito nel 2015 con la
regia di Peyton Reed.
Doctor Doom
Sono stati molteplici i tentativi
(falliti) da parte della Fox di adattare altre storie relative ai
fumetti dei Fantastici Quattro, ma alla luce del terribile reboot
di Josh Trank lo studio mise in cantiere uno
standalone su Doctor Doom mai realizzato.
Noah Hawley, creatore delle serie
Legion e Fargo, era pronto a
scrivere e dirigere il film come una sorta di thriller che avrebbe
introdotto il Dottor Destino nel paese immaginario di Latveria.
Dopo il flop di X-Men:
Conflitto Finale, la Fox aveva pianificato di risanare il
franchise producendo una manciata di prequel (uno era quello su
Wolverine), tra cui uno standalone sulle origini di Magneto che avrebbe
esplorato i suoi anni formativi dopo la prigionia ad Auschwitz.
Tuttavia il progetto non ha mai
superato le prime fasi di sviluppo, ma parte della storia è stata
incorporata in X-Men:
L’inizio con Michael Fassbender nei
panni del villain.
Luke Cage di Quentin Tarantino
Molto prima dell’arrivo della serie
su Netflix, di recente cancellata, Luke
Cage è stato ad un passo dall’essere il protagonista di un
film diretto nientemeno che da Quentin Tarantino.
Ovviamente si trattava di un’idea, e non di una produzione avviata,
ma che a quanto pare entusiasmava il regista.
Questo accadeva negli anni
precedenti alle riprese di Pulp
Fiction, con Tarantino aveva puntato il personaggio
per raccontare il blaxploitation al cinema a modo suo, con
la sua persona lettura del fumetto.
The Amazing Spider-Man 3 e 4
Molti fan ritengono che
Andrew Garfield avesse ancora molto
da dare nei panni di Spider-Man e la cancellazione dei due
successivi sequel di The Amazing
Spider-Man 2 sia stata un’occasione persa per la
Sony.
The Amazing Spider-Man
3 avrebbe sicuramente visto Peter Parker affrontare il
lutto per la morte di Gwen Stacy e il ritorno di Norman Osborn (o
del padre di Peter, Richard Parker), con l’introduzione dei
Sinistri Sei annunciata già alla fine del secondo film.
Sulla trama di The Amazing Spider-Man 4 regna però il
mistero.
Fantastici 4 di Peyton Reed
Prima di dedicarsi a
Ant-Man, Peyton Reed avrebbe
dovuto dirigere un adattamento dei Fantastici
Quattro nel 2003, progetto che non ha mai visto la
luce e che, secondo il regista, si sarebbe ispirato a A Hard
Day’s Night dei Beatles.
A costo di rovinare l’origine
cosmica dei personaggi, il film avrebbe seguito la famiglia Marvel
al culmine della loro fama, come vere celebrità del pianeta
Terra.
Namor
La risposta della Marvel ad
Aquaman avrebbe potuto vedere la luce già negli
anni ’90, con vari registi che si sono alternati al vertice come
Jonathan Mostow e Chris Columbus, e da allora la Universal ha
mantenuto i diritti di distribuzione su Namor the
Sub-Mariner allo stesso modo di Hulk.
Tuttavia c’è da dire che i Marvel
Studios hanno nelle mani parte della proprietà sull’eroe nonostante
le complicazioni legali, e sembra che da un momento all’altro
possano tornare a
sviluppare il progetto…
Inhumans
Quello dedicato agli
Ihumans è l’unico film dei Marvel Studios ad
essere stato ufficialmente cancellato e trasformato in una
discutibile serie televisiva. Quella che sarebbe potuta diventare
la base di un nuovo franchise come gli X-Men è invece annegata nel
dimenticatoio…
La serie poi è stata interrotta
senza troppe cerimonie e tutti i riferimenti alla loro esistenza in
altri film sono completamente scomparsi
Ecco il Teaser Trailer ufficiale
italiano de La
bambola assassina che sarà nelle sale
cinematografiche da mercoledì 19 giugno, distribuito in
anteprima mondiale da Midnight Factory, etichetta horror di
proprietà di Koch Media.
Countdown già innescato, quindi,
per l’arrivo di Chucky, la bambola icona horror
più spietata della storia del cinema. Il film, targato
MGM e realizzato dai produttori di IT, è il reboot
dell’omonima pellicola di successo uscita in Italia nel 1989 e
arricchita da nuovi spaventosi elementi.
Sinossi: Karen
(Aubrey Plaza), una mamma single, regala a suo figlio Andy (Gabriel
Bateman) una bambola “Buddi” per il suo compleanno, ignara della
sua natura sinistra.
La bambola
assassina, Child’s Play in originale, è
diretto da Lars Klevberg (Polaroid) da una
sceneggiatura di Tyler Burton Smith (Kung Fury 2).
I protagonisti saranno Aubrey Plaza, Brian Tyree
Henry e Gabriel Bateman. Il film uscirà
nelle sale il 21 giugno.
Uscito nelle sale il 9
novembre 1988, ha come personaggio principale una bambola di
nome Chucky, all’interno della quale un serial-killer ha
riversato la propria anima in punto di morte; il suo scopo è quello
di rientrare in un corpo umano, precisamente il corpo della prima
persona alla quale ha rivelato la sua vera identità, ed in breve
tempo, altrimenti rimarrà intrappolato per sempre nel pupazzo. Per
tale obiettivo dovrà scegliere Andy, un bambino che riceve la
bambola come regalo di compleanno.
Tra le tante teorie che
circolano su Avengers: Endgame, una delle più
controverse e anche buffe (sicuramente false) è la Thanus
Theory, che potremmo tradurre in italiano con la Teoria
ThANO.
Per chi non avesse ancora capito di
cosa stiamo parlando, si tratta della teoria alquanto controversa
che vorrebbe Ant-Man come risolutore della guerra:
l’eroe, capace di rimpicciolirsi, potrebbe infilarsi… nell’ano del
Titano Pazzo e così distruggerlo dall’interno, letteralmente.
Buffa e surreale, la teoria ha però
catturato l’attenzione dei fan che hanno realizzato il video di
seguito che, tuttavia, potrebbe comunque essere una valida
alternativa a quanto potrebbe accadere nel caso in cui la teoria
sia verificata (davvero improbabile!).
Tuttavia, il video di seguito è
comunque un esempio di talento nell’utilizzo degli effetti visivi e
un video adatto soltanto a chi ha lo stomaco per sopportare
abbondanti dosi di splatter.
Il film arriverà nelle nostre sale
il prossimo 24 aprile.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
La rivisitazione in chiave live
action di Aladdin,
classico d’animazione del 1992, è stata presentata in anteprima al
CinemaCon durante il panel della Disney con lo screening di
contenuti inediti (esattamente come per Il Re
Leone e Avengers:
Endgame).
Vi ricordiamo che Aladdin è
diretto da Guy Ritchie e
vede Mena Massoud nel ruolo dell’affascinante
furfante Aladdin, Naomi Scott nel ruolo
della bellissima e indipendente principessa Jasmine
e Will Smith nei panni dell’incredibile
Genio con il potere di esaudire tre desideri per chiunque entri in
possesso della sua lampada magica.
Per quanto riguarda la scena
mostrata al pubblico, ci troviamo all’inizio del racconto con
l’esplorazione della Caverna delle Meraviglie, con
Jafar che promette di rendere Aladdin lo
straccione “ricco oltre la sua più fervida immaginazione”
soltanto se recupererà la lampada. Subito dopo, proprio come
nell’originale, gli ricorda che è vietato toccare qualsiasi tesoro
nascosto nella caverna.
È allora che Abu,
la scimmia compagna di avventure del ragazzo, metterà entrambi nei
guai… Aladdin sfiora la lampada e magicamente appare il
Genio, prima doppiato con una voce profonda e
spaventosa, poi cambiando tono e intonando i versi di “Friend
Like Me“.
A quanto pare non tutti i presenti
sono stati conquistati dal footage (e c’è chi lo definisce
addirittura “puro combustibile da incubo“) mentre altri
hanno elogiato il comparto visivo e la creatività dell’impianto
scenico messo in piedi da Ritchie. Il brano è più o meno lo stesso
dell’originale, esclusi dei momenti di Will Smith che rappa e fa
beatboxing.
Aladdin
vanta una colonna sonora composta dall’otto volte Premio Oscar
Alan Menken(La Bella e la
Bestia, La
Sirenetta), che comprende nuove versioni dei brani
originali scritti da Menken e dai parolieri, vincitori
dell’Oscar, Howard Ashman (La
Piccola Bottega degli Orrori) e Tim
Rice (Il Re Leone), oltre a due brani
inediti realizzati dallo stesso Menken e dai compositori vincitori
dell’Oscar e del Tony Benj Pasek e Justin
Paul (La
La Land, Dear Evan Hansen).
Il cast di Aladdin
vede inoltre la presenza di Marwan
Kenzari nel ruolo del potente stregone Jafar,
mentre Navid Negahban veste i panni del
Sultano, preoccupato per il futuro di sua
figlia; Nasim Pedrad è Dalia,
la migliore amica e confidente della principessa
Jasmine, Billy Magnussen interpreta il
principe Anders, il bellissimo e arrogante pretendente di Jasmine,
e Numan Acar è Hakim, braccio destro di Jafar
e capitano delle guardie del palazzo.
Nella versione italiana
Naomi Rivieccio, finalista a X Factor 2018,
interpreterà le canzoni della Principessa
Jasmine offrendo al pubblico una nuova versione degli
indimenticabili brani inclusi nella celebre colonna sonora del film
originale, tra cui la canzone premiata con l’Oscar “Il Mondo È Mio”
(“A Whole New World”). “Come tutti, anche io sono
cresciuta con i film d’animazione Disney”, racconta
Naomi, “e Aladdin è sempre stato uno
dei miei preferiti. È una storia ricca di azione, comicità, magia e
amore. Ha delle sonorità a dir poco travolgenti. Un mondo
incredibile. È un vero onore poter interpretare le canzoni di una
delle Principesse Disney che amo di più e in cui più mi identifico
perché Jasmine, come me, è una ragazza indipendente, ironica e
tenace. Inoltre l’attrice che la interpreta nel film si chiama come
me: Naomi! Forse era destino…”
Il CinemaCon ha avuto l’onore di ospitare
anche le prime scene del nuovo Terminator: Dark
Fate mostra alle persone il loro primo sguardo al sequel
in arrivo. Dopo Terminator 2: il Giorno del
Giudizio di James Cameron del 1991, il franchise
ha vissuto alcuni periodi alquanto difficili.
I tre film successivi sono stati dei
progressivi peggioramenti della qualità e della drammaturgia del
franchise, tanto che Cameron ha deciso, qui in qualità di
produttore, di ripartire con il racconto dalla fine del secondo
episodio.
Durante la presentazione della
Paramount alla convention, sono state proiettate le prime scene di
Dark Fate. La scena comincia con il personaggio di
MacKenzie Davis, Grace, che viaggia nel tempo e
approda in Messico, dove ingaggia una lotta con dei poliziotti e
mostra doti di combattimento avanzate.
Poi ruba una macchina appartenente a
due punk e se ne va. Un’altra scena serve da introduzione al T-1000
di Gabriel Luna e uno scheletro di T-800. Grace sta proteggendo una
ragazza e raccoglie una lancia, così ha un’arma. In suo aiuto
arriva Sarah Connor, che spara un fucile dal
finestrino contro il Terminator.
Il film “fingerà”
che Terminator 3, 4 e 5 non siano mai
esistiti e continuerà la storia da Terminator 2: Il
Giorno del Giudizio.
Nel cast del film
tornano Arnold
Schwarzenegger e Linda
Hamilton. Completano il cast Mackenzie Davis,
Diego Boneta e Gabriel
Luna.
Alla regia
di Terminator: Dark Fate è stato
confermato Tim Miller. Il film sarà un sequel
del secondo capitolo e vedrà Linda Hamilton tornare nei panni
dell’eroica Sarah Connor.
“Questa è una continuazione
della storia di Terminator 1 e Terminator 2. E stiamo facendo finta
che gli altri film siano stati un brutto sogno – ha dichiarato
Cameron in precedenza – O una timeline alternativa, possibile
nel nostro multi-verso.”
Dal 2002 al 2007 Tobey Maguire ha vestito i panni di Peter
Parker aka Spider-Man nell’indimenticabile
trilogia di Sam Raimi dedicata all’Uomo Ragno, in
un’epoca dove la superpotenza dei Marvel Studios era ancora assente e
in cui gli autori riuscivano a imprimere sul grande schermo la loro
visione del personaggio con adattamenti fedeli e coraggiosi.
I primi due film del franchise
furono un successo, sia per quanto riguarda il responso della
critica che per i risultati al botteghino, elogiati per il
carattere drammatico e la forza che Raimi aveva dato ai sentimenti
di questa trasposizione non sempre fedele dei fumetti a cui si
riferiva. Il terzo capitolo invece non subì lo stesso trattamento,
stroncato da recensioni contrastanti ma comunque premiato dal
pubblico.
Eppure l’attore, intervistato
dall’Hollywood Reporter, non sembra aver chiuso la porta
all’eventualità di calarsi di nuovo nei panni di un supereroe, e
che anzi tutto è possibile e niente è scontato: “Semplicemente
non ho una mentalità da “farei o non farei. Potrei fare qualsiasi
cosa che arrivi come una sorta di chiamata che può o non può
adeguarsi alla mia idea“.
Sui colleghi Garfield e Holland
invece spende soltanto buone parole: “Quello che ho visto l’ho
davvero apprezzato. Mi sono piaciute entrambe le interpretazioni di
Andrew e Tom, un sacco. E penso che siano entrambi pieni di
talento. Ci tengo a dirlo, e ho amato le loro scelte“.
Cable ha fatto il suo debutto
cinematografico in Deadpool 2, ma la sua presenza
era stata già prevista in X-Men – Giorni di un futuro passato, salvo poi
dei cambiamenti. Originariamente, Cable era destinato a perire in
battaglia, prima che il suo ruolo fosse cambiato e il personaggio
sostituito con un altro personaggio della serie.
Il misterioso mutante che viaggia
nel tempo conosciuto come Cable era uno dei personaggi più popolari
nei fumetti degli X-Men degli anni ’90. Il personaggio era assente
dai film degli X-Men fino a Deadpool 2, dove è
stato interpretato da Josh Brolin. C’erano piani
per realizzare un film sulla X-Force con Cable in un ruolo da
protagonista, ma la recente acquisizione della 21st Century Fox da
parte della Disney sembra aver messo in pausa quei piani.
Adesso, sembra che Cable sarebbe
potuto apparire nei film dei Mutanti Marvel qualche anno fa, poiché
Rob Liefeld (il creatore di Cable) ha rivelato in
esclusiva a Screen Rant che il
personaggio era originariamente stato pensato per apparire in
X-Men – Giorni di un futuro passato. “Era
originariamente in Giorni di un futuro passato al posto di Bishop,
e veniva ucciso subito, e poi ci siamo detti che era un personaggio
troppo grande per utilizzarlo in questo modo, e il povero Bishop è
stato invece massacrato.”
In effetti, nonostante
Deadpool 2 non sia stato un successo travolgente,
la presenza di Cable è stata certamente meglio sfruttata rispetto a
quanto previsto nelle dichiarazioni di Liefeld. Adesso però non
sappiamo quale sarà la sorte del personaggio interpretato da
Josh Brolin, visto che la fusione tra Fox e
Disney ha rimescolato le carte. Siamo sicuri che presto avremo
degli aggiornamenti.
Che Avengers:
Endgame sia un film destinato a infrangere più di un
record è un dato ormai certo. A meno di venti giorni dall’uscita le
prevendite dei biglietti hanno mandato in cortocircuito i terminali
online e scatenato la “febbre” dei fan, impazienti di vedere
finalmente al cinema il capitolo più atteso della storia del
MCU (e forse anche della storia del
cinecomic modernamente inteso).
Tuttavia la notizia più sconvolgente
ce la riporta la piattaforma di eBay, dove diversi
utenti stanno cercando di rivendere i loro tickets pre-acquistati a
cifre esorbitanti e proibitive per qualsiasi persona (o forse no?).
C’è davvero qualcuno disposto a pagare quindicimila dollari per
guardare Endgame?
Evidentemente l’ansia di assicurarsi
un posto in sala nei primi giorni di programmazione va di pari
passo con l’ansia degli spoiler sulla trama, finora avvolta nel
mistero, quindi non sorprende assistere ad uno scenario del genere.
E se non ci credete, qui sotto trovate la prova, e alcuni di questi
biglietti non sono nemmeno per la serata di apertura del box
office.
Fa comunque sorridere questa
apparentemente illecita attività di bagarinaggio, che di solito si
manifesta in altri contesti come concerti ed eventi sportivi, ma
per un film potrebbe non essere mai accaduto. Obiettivo? Superare
gli incassi di Titanic e raggiungere
Avatar, fermo a quota due miliardi e 7…
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Walt Disney Studios
ha confermato, nel suo prossimo listino presentato al CinemaCon
2019, le uscite dei suoi prodotti Marvel, Lucasfilm e anche
Fox, per la prima volta. Lo studio ha infatti
annunciato, sotto il suo marchio, le uscite di Dark
Phoenix e di The New Mutants.
Durante la sua presentazione, la
casa di Topolino ha annunciato l’uscita di: Dark
Phoenix e The New Mutants, che sono
proprietà acquisite di recente da Fox, più la lista completa di
film che sono prodotti dagli altri studi “minori”: Captain
Marvel, Dumbo, Breakthrough, Penguins, Avengers: Endgame, Tolkien, Aladdin, Ad
Astra, Toy Story 4, Stuber, Il re leone, Artemis Fowl, Spie sotto
copertura, The Art of Racing in the Rain, The Woman in the Window,
Maleficent: Mistress of Evil, Ford v Ferrari, Frozen II, Star
Wars: Episodio IX e Call of the
Wild.
Questa lista comprende, ovviamente,
tutto il materiale Disney già previsto, insieme ai titoli Fox che
si sono aggiunti di recente, dopo la finalizzazione dell’accordo di
acquisizione. Nel caso dei due titoli Fox sui Mutanti, c’era da
aspettarselo, nonostante il fatto che la data per il film di
Josh Boone non sia ancora stata
ufficializzata.
Negli ultimi mesi, The New
Mutants è stato sottoposto a grandi stravolgimenti.
Originariamente il film doveva uscire nel febbraio del 2018, ma Fox
ha ordinato nuove riprese per rendere il film più spaventoso.
Tuttavia, nonostante la data di uscita sia stata ritardata due
volte, le nuove riprese non sono state ancora girate. Di
conseguenza, anche il cast del film non sanno cosa sta succedendo
nel film, quindi da ora in poi è la Disney ad avere in mano il
destino del film.
Diretto da Josh
Boone, il filmvedrà
protagonista la squadra di mutanti composta
da Cannonball, Magic, Wolfsbane,
Mirage e Sunspot. Il film sarà
un horror in cui Stephen
King incontra John Hughes.
Ricordiamo che la squadra ufficiale
di The New
Mutants è formata da Cannonball, Magic,
Wolfsbane,
Mirage e Sunspot.
Nello stesso panel del CinemaCon
dove la Disney ha presentato in anteprima una scena inedita di
Avengers: Endgame, sono state mostrate al
pubblico anche alcune sequenze tratte da Il Re
Leone, il live action diretto da Jon
Favreau basato sul classico di animazione che vede
protagonista Simba, il cucciolo di leone che dovrà imparare a
essere re.
Vi ricordiamo che nel cast del
film figurano Donald Glover, nel ruolo
di Simba, e James Earl
Jones, che torna a
essere Mufasa. Seth
Rogen e Billy Eichner doppiano
Pumba e Timon.,
John Kani, visto in Civil War, è la voce
di Rafiki e Alfre
Woodard quella
di Sarabi. Chiwetel
Ejiofor è invece Scar.
Per quanto riguarda il footage del
CinemaCon, si è trattato di una clip relativa ai minuti iniziali
con un giovane Simba che raggiunge il padre addormentato
ricordandogli la sua promessa di accompagnarlo a visitare il regno.
Sono poche le differenze nel dialogo rispetto all’originale e nella
messa in scena, compresa la celebre frase di
Mufasa che dice “A king’s time rises and falls
like the sun“, mentre non mancano nuove perle di saggezza da
trasmettere alle prossime generazioni, come il fatto che le terre
del branco non appartengono a nessuno ma è nostro compito
proteggerle.
Si fa notare un altra piccola
differenza con il classico Disney del 1994, ovvero il modo in cui
Mufasa spiega che il cimitero degli elefanti e le zone dove non
batte il sole non è oltre i loro confini, indicando quell’aerea
come parte integrante del loro regno. Più tardi entra in scena
anche il consigliere del Re, Zazu, con una battuta
sugli uccellini del regno che “twittano” alle quattro del
mattino.
Con questo materiale a disposizione
e queste premesse sembra che il live action non si sia allontanato
troppo dal capolavoro della Walt Disney, mantenendo intatto il tono
e le dinamiche tra i personaggi e che, allo stesso tempo, abbia
cercato di apportare qualche modifica alla sceneggiatura nel
tentativo di “aggiornarlo” al pubblico del 2019 (proprio come
accaduto con Il libro della
giungla e il recente Dumbo di Tim
Burton).
Tratti in inganno dal titolo del
film, ci eravamo convinti che il team di supereroine DC di
Birds of Prey sarebbe stato guidato da
Harley Quinn, contrariamente alla storia dei
fumetti dove questo collettivo di personaggi vede in prima linea
Black Canary e Barbara Gordon,
oppure, nelle versioni alternative, Cacciatrice e Lady
Blackhawk.
Tuttavia, come confermato da
Margot Robbie durante la presentazione
dei titoli Warner Bros. al panel del CinemaCon, nel film Harley non
farà parte del gruppo e il film si concentrerà appunto sulla sua
emancipazione dopo la rottura del rapporto complicato con
Joker (qui le foto rubate sul
set che lo testimoniano).
Questo dettaglio dovrebbe soddisfare
i puristi del fumetto che avevano reagito con astio all’idea che
l’eroina guidasse un team a lei estraneo, almeno nel racconto
originale, ma dall’altra parte ci spinge a chiederci in che
direzione andrà la trama e in che modo le protagoniste verranno a
contatto.
Forse Harley sarà coinvolta nel
piano di Cacciatrice e Black Canary per fermare Maschera nera e
liberare la giovane Cassandra Cain che nel frattempo ha rubato un
diamante prezioso del villain? Che ne pensate?
Birds Of Prey:
tutto quello che non sapete sul film
Birds of
Prey (and the fantabulous emancipation of one Harley
Quinn) arriverà nelle sale il 7
febbraio 2020. Nel cast Margot
Robbie, che riprenderà il ruolo
di Harley Quinn, Mary Elizabeth
Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente
Cacciatrice e Black Canary), Rosie
Perez (Renee Montoya), Ella Jay
Basco (Cassandra Cain) e Ewan
McGregor (Maschera Nera).
La prima sinossi del film riporta:
Dopo essersi separata da Joker,
Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee
Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra
Cain da un malvagio signore del crimine.
Il nuovo spot di
Avengers: Endgame, in cui scopriamo anche
la sorte di Erik Selvig, ci dice, con la voce di
Thanos, che il Titano Pazzo ha vinto la sua guerra. È
lo stesso personaggio, con la voce di Josh Brolin,
a dirci “Io ho vinto”. Peccato per lui che i Vendicatori fanno
proprio quello che è nel loro nome: vendicano i caduti! E magari,
questa volta, riusciranno a portarne indietro qualcuno.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
In occasione del CinemaCon, la
Universal ha rivelato nuovi video da
Fast & Furious Presents: Hobbs & Shaw, a Las Vegas.
L’idea per lo spinoff è stata ispirata dalle scene con
Dwayne Johnson e Jason Statham in
Fast and Furious 8, nel 2017.
Mentre venne scartata l’idea di una
scena post credits a quel film come aggancio allo spin-off, il
progetto è stato annunciato ufficialmente poco dopo l’uscita
dell’ottavo film del franchise. Il regista di Atomica
Bionda e Deadpool
2, David Leitch, è salito a bordo del
progetto, e da allora la produzione è sempre stata tranquilla.
Dopo il primo trailer presentato in
occasione dell’ultimo Super Bowl, la Universal ha
presentato un sacco di materiale nuovo durante la sua presentazione
al CinemaCon 2019. Johnson e Statham erano a presenti durante
la proiezione dei contenuti e di un nuovo trailer mostrato al
pubblico accorso.
Il nuovo trailer si è aperto con
una carrellata di auto che si dirigono verso una centrale
elettrica, come la promo originale di
Hobbs & Shaw. I personaggi del titolo vengono mostrati
mentre discutono e battibeccano, poiché apparentemente hanno
posizionato entrambi degli esplosivi per accedere in due location
differenti. Così Statham entra in una stanza di uomini armati, e
Johnson in una con un omone gigante e lo prende a pugni. Dopo
aver fatto perdere conoscenza a tutte le guardie, la coppia si
serve di due di loro per passare attraverso un paio di scanner
dell’iride, entrano così in un’latra stanza. Il trucco non funziona
per Statham, che a sua volta fracassa ripetutamente la testa della
guardia contro lo scanner.
In
Hobbs & Shawesordisce anche
Vanessa Kirby, che interpreta Hattie, sorella
dell’agente MI6 di Shaw. La vediamo presentarsi in questo trailer,
mentre conduce una missione da infiltrata nell’organizzazione del
cattivo Brixton. A proposito: Brixton è interpretato da
Idris Elba, che a un certo punto durante il
trailer si riferisce a se stesso come il “Superman nero”. Anche
Helen Mirren si presenta qui come la
matriarca della famiglia Shaw, Maddalena (al momento in prigione).
Il trailer offre inoltre uno sguardo alle numerose sequenze
d’azione del film, tra cui una scena in cui Johnson e Statham
stanno pilotando un jet insieme e devono espellersi
contemporaneamente… l’azione e le risate sembrano garantite.
Alla fine, Johnson e Statam sono
alle Hawaii, dove Johnson afferma di aver bisogno dei suoi
“fratelli”. Il trailer include scene veloci della famiglia Hobbs
che modifica i veicoli assecondando i loro bisogni e fa una
versione samoana di Haka con armi da mischia in abiti tradizionali,
senza maglietta e poi combattendo l’esercito di Brixton alle
Hawaii.
Tutto ciò porta alla sequenza
letteralmente più grande del trailer di CinemaCon, in quanto una
collezione di veicoli (presumibilmente, quelli modificati dai
fratelli Hobbs) viene mostrata mentre viene inseguita da un grosso
elicottero dell’esercito. Il veicolo principale fa un salto e
Johnson salta e getta corde giganti sulle ali dell’elicottero,
mentre i conducenti delle altre auto si lanciano le catene l’un
l’altro e agganciano i loro veicoli insieme, mentre si avvicinano a
una scogliera sull’oceano. Mentre guidano / volano giù dalla
scogliera, le macchine sono tutte collegate l’una all’altra e
Johnson le tiene insieme con l’elicottero, le catene o le corde
tenute in ciascuna delle sue mani.
Tutto sommato, sembra che
Hobbs & Shaw si stia davvero preparando a diventare il
film più esagerato del franchise di Fast &
Furious. Il marketing del film sta anche sfruttando
pesantemente gli scambi divertenti tra Johnson e Statham per
vendere il film.
A dirigere lo spin
off Fast
& Furious Presents: Hobbs & Shawè stato
chiamato David Leitch, che gira il film
basandosi sulla sceneggiatura di Chris
Morgan. Nel cast del film ci sono Dwayne Johnson,
Jason Statham, Vanessa Kirby, Idris Elba, Eiza
González e Eddie Marsan.