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Avengers: Infinity War, ecco quale sarebbe stata la reazione di Shuri al finale

MARVEL’S AVENGERS: INFINITY WAR Leticia Wright as Shuri

Il disegnatore Stephen Byrne ha immaginato il tragico finale di Avengers: Infinity War osservato attraverso gli occhi di Shuri, la sorellina di T’Challa che – fra – l’altro – manca all’appello dei “sopravvissuti allo schiocco delle dita di Thanos.

Queste che vedete qui sotto sono le vignette disegnate dall’artista e che ritraggono l’eroina wakandiana mentre accoglie Okoye, Steve Rogers, Bruce Banner, Thor, War Machine, Vedova Nera e Rocket sul campo di battaglia. Probabilmente, Shuri piange nell’ultimo quadro la morte di Black Panther.

Avengers: Infinity War, tutte le risposte dei fratelli Russo alle domande dei fan

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin FeigeLouis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War è al cinema dal 25 aprile.

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Avengers: Infinity War, il finale rimanda ad un momento triste di Avengers

Fonte: Stephen Byrne

 
 

Gli Incredibili 2: la famiglia in azione in una nuova clip

gli incredibili 2 oscar 2019

Dopo avervi mostrato i character poster internazionali, ecco una nuova clip da Gli Incredibili 2 in cui la famiglia di supereroi combatte contro il Minatore!

Di seguito la prima sinossi ufficiale de Gli Incredibili 2: La famiglia di supereroi preferita da tutti è tornata, ma questa volta Helen è sotto i riflettori, lasciando Bob a casa con Violet e Dash per esplorare la quotidianità della vita “normale”. È una dura transizione per tutti, resa ancora più dura dal fatto che la famiglia è ancora all’oscuro dei superpoteri emergenti del piccolo Jack-Jack. Quando un nuovo criminale schiude una trama brillante e pericolosa, la famiglia e Frozone devono trovare un modo per lavorare di nuovo insieme – il che è più facile a dirsi che a farsi, anche quando sono tutti Incredibili.

Gli Incredibili 2: la famiglia di supereroi in azione nel nuovo trailer

Nella versione originale Gli Incredibili 2 sarà doppiato da Holly HunterCraig T. NelsonSarah VowellHuck MilnerSamuel L. JacksonBob Odenkirk e Catherine Keener. Gli Incredibili 2, ventesimo titolo prodotto dalla Pixar Animation, arriverà nei cinema entro il 2018.

https://twitter.com/TheIncredibles/status/1001943219905572865?tfw_creator=comingsoonnet&tfw_site=comingsoonnet&ref_src=twsrc%5Etfw&ref_url=http%3A%2F%2Fwww.comingsoon.net%2Fmovies%2Ftrailers%2F948785-incredibles-2-clip-features-the-heroic-family-vs-the-underminer

 
 

Deadpool 2: lo scontro fra Colosso e Fenomeno nelle nuove foto ufficiali

deadpool 2

La 20th Century Fox ha rilasciato una manciata di nuove immagini ufficiali tratte da Deadpool 2 che vedono protagonisti Colosso e Fenomeno, il villain tenuto segreto fino all’uscita del film nelle sale.

I due personaggi si scontreranno nel terzo atto in un confronto corpo a corpo davvero imprevedibile. Nel frattempo, potete dare uno sguardo alle foto qui sotto:

Deadpool 2recensione del film con Ryan Reynolds

Dopo essere sopravvissuto a un quasi fatale attacco di mucche, uno chef sfigurato che lavora in una cafetteria (Wade Wilson) lotta con il suo sogno di diventare il barista più sexy di Mayberry mentre impara a scendere a patti con il fatto che ha perso il senso del gusto.

Cercando di riconquistare la sua spezia per la vita, così come un condensatore di flusso, Wade deve combattere i ninja, la yakuza e un branco di cani sessualmente aggressivi, mentre viaggia in giro per il mondo per scoprire l’importanza della famiglia, dell’amicizia e del sapore. Un nuovo gusto per l’avventura e per ottenere l’ambito titolo di tazza di caffè del World’s Best Lover.

Deadpool 2 di David Leitch è interpretato da Ryan Reynolds nei panni del Mercenario Chiacchierone, Morena Baccarin nei panni di Vanessa, T.J. Miller come Weasel, Leslie Uggams come Blind Al, Brianna Hildebrand come Negasonic Teenage Warhead, Stefan Kapičić come Colosso, Zazie Beetz come Domino, Julian Dennison come Russell e Josh Brolin come Cable.

Deadpool 2: la scena post credits avrebbe potuto includere i Fantastici 4

 
 

ShorTS International Film Festival: Simone “SIO” Albrigi alla 24H ShorTS Comics Marathon

Torna allo ShorTS International Film Festival, in programma a Trieste dal 29 al 7 luglio, la seconda edizione di 24H ShorTS Comics Marathon. Un contest gratuito dedicato a disegnatori di ogni età che vorranno cimentarsi in una vera e propria maratona artistica durante la quale, in sole 24 ore, dovranno realizzare un cortometraggio a fumetti di almeno 12 tavole inchiostrate e/o colorate, ciascuna contenente una vignetta di dimensione quadrata.

L’appuntamento è in piazza della Borsa dalle ore 17.00 di lunedì 2 luglio fino alle 17.00 di martedì 3 luglio. La partecipazione al contest è gratuita e aperta a un numero massimo di 20 partecipanti, che dovranno iscriversi entro e non oltre lunedì 25 giugno 2018 sul sito ufficiale della manifestazione www.maremetraggio.com.

A valutare gli elaborati ci sarà una giuria d’eccezione, composta da esperti in campo artistico e cinematografico: Lorenzo Pastrovicchio, storico disegnatore di PK e vincitore del prestigioso riconoscimento Topolino d’Oro, il giornalista e critico cinematografico Filippo Mazzarella e il fumettista e youtuber Simone “SIO” Albrigi, ideatore del fortunato canale Scottecs che conta oltre un milione e mezzo di iscritti. Il fumetto vincitore verrà poi pubblicato e distribuito gratuitamente.

Al termine della maratona, inoltre, martedì 3 luglio SIO si esibirà nella performance “15 strisce in 30 minuti”: una vera e propria sfida, durante la quale il disegnatore realizzerà 15 strisce in mezz’ora.

ShorTS International Film Festival è realizzato con il contributo di: Mibact – Direzione Cinema, Regione Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura, Regione Friuli Venezia Giulia – Assessorato alle Attività Produttive e al Turismo, Fondazione CRTrieste, Fondazione K. F. Casali e Comune di Trieste, EstEnergy,  Hera Comm, AcegasApsAmga, TriesteCaffè. Partner tecnici Ikon ed E_Factory con Seed Box-it.

 
 

Angelina Jolie e David Oyelowo genitori di Peter Pan e Alice nel Paese delle Meraviglie

angelina jolie

Il progetto si intitola Come Away ed è certamente originale; i volti protagonisti, annunciati fino a questo momento, sono quelli di Angelina Jolie e David Oyelowo e la storia fungerà da prequel sia ad Alice nel Paese delle Meraviglie che a Peter Pan

Come se non bastasse, i due attori interpreteranno i genitori di Peter e Alice, prima che i due personaggi potessero intraprendere le loro rispettive avventure. 

Il film segna il debutto di Brenda Chapman alla regia di un live-action, dopo il bellissimo Ribelle – The Brave, della Pixar. Di seguito, la prima trama di questo strano ma interessante progetto:

Prima che Alice andasse nel Paese delle Meraviglie e prima che Peter diventasse il Pan, i due erano fratello e sorella. Quando il loro fratello maggiore muore in un tragico incidente, entrambi cercano di salvare i loro genitori da una spirale di disperazione fino a che vengono forzati a scegliere tra la casa e l’immaginazione. Questi eventi preparano la strada per i loro iconici viaggi nell’Isola che non c’è e nel Paese delle Meraviglie.

A produrre la storia ci sono la Fred Films e la Yoruba Saxon, da una sceneggiatura firmata dalla scrittrice Marissa Kate Goodhill. La produzione del film si dividerà tra il Regno Unito e Los Angeles.

Intanto, Angelina Jolie è pronta a tornare nei panni di Malefica per il sequel Disney, le cui riprese sono cominciate da poco.

 
 

Birds of Prey: Pinguino sarà il villain del film con Margot Robbie?

birds of prey

Il villain principale di Birds of Prey, film collettivo che vedrà fra i protagonisti la Harley Quinn di Margot Robbie, potrebbe essere Pinguino, o almeno è quanto riportato come rumor dal reporter di Variety Justin Kroll su Twitter.

Queste le sue parole in merito:

Prendete questa notizia con le pinze, visto che le cose cambiano continuamente in casa DC, ma ho sentito che il Pinguino sarà probabilmente il villain principale in THE BATMAN. Nel caso in cui Matt Reeves decidesse di seguire un’altra strada, la produzione potrebbe portare il personaggio in Birds of Prey“.

Reeves sta ancora lavorando alla sceneggiatura“, continua Kroll, “tuttavia nelle diverse sceneggiature di Birds of Prey presentate finora, una contiene il Pinguino. Ad ogni modo, sembra che la Warner Bros. voglia lanciare questo personaggio nell’universo  cinematografico prima prima possibile“.

Sarà davvero così? Che ne pensate?

Birds of Prey: Catwoman non sarà nel film con Harley Quinn

Birds of Prey vedrà Margot Robbie ritornare nei panni di Harley Quinn, personaggio DC Comics che ha esordito in Suicide Squad. Il film sarà basato sul fumetto omonimo e al momento la Robbie è l’unica attrice ufficialmente coinvolta.

A produrre il film ci sarà proprio la LuckyChap di Margot Robbie insieme alla Kroll & Co Entertainment di Sue Kroll e la Clubhouse Pictures di Bryan Unkeless.

Dopo Patty JenkinsCathy Yah sarà la seconda regista donna legata a un film tratto dai fumetti DC, cosa che potrebbe essere un buon auspicio per la Warner Bros, visto che Wonder Woman della Jenkins è l’unico film DC Comics che ha davvero registrato un grande successo.

Birds of Preyin sviluppo due sceneggiature, entrambe con Batgirl

La Robbie ha confessato di recente che il lavoro sul film e lo sviluppo del progetto dura ormai da tre anni, e che il target degli spettatori sarà leggermente diverso rispetto agli altri titoli della DC Films:

Ho lanciato l’idea di un film su una gang di ragazze vietato ai minori, dove ovviamente c’è Harley, perché pensavo avesse bisogno di amiche. Lei ama interagire con le persone, quindi non la farei mai recitare in un film solista: deve stare con altri personaggi e questi dovrebbero comporre una gang di ragazze. Non vedo abbastanza ragazze sullo schermo, specialmente nel genere action, quindi l’idea nasce da qui“.

 
 

Mission Impossible: Fallout, Tom Cruise “in volo” nel nuovo poster

Tom Cruise è pronto ad un salto da oltre 25,000 metri nel nuovo materiale promozionale di Mission Impossible: Fallout rilasciato online, tra cui uno spot tv e un poster che trovate di seguito.

Vi ricordiamo che Mission Impossible: Fallout, diretto da Christopher McQuarrie, uscirà nelle nostre sale il 30 agosto 2018. Nel cast anche Rebecca FergusonSimon PeggHenry Cavill e Angela Basset.

mission impossible fallout

Mission Impossible: Fallout – nuovo trailer

A causa di un infortunio di Tom Cruise mentre eseguiva un salto da un edificio all’altra, il film ha subìto una pesante battuta d’arresto durante la produzione. Sappiamo che la scena è stata ripresa e montata addirittura nel trailer rilasciato durante la notte del Superbowl. Qui potete dare uno sguardo al video dell’incidente.

Il regista ha inoltre commentato il titolo del film, dando anche qualche indizio sulla trama: “Fallout ha più significati nel film, da quello letterale, come la minaccia di terrorismo nucleare che pende sulla trama, ad altri più metaforici, come l’idea che quello che succede nel film sia il risultato delle scelte che Ethan Hunt ha fatto nella sua vita. È il suo passato che ritorna a cercarlo. È la “conseguenza negativa” di tutte le sue buone intenzioni.”

Mission Impossible: Fallout, Tom Cruise pronto a un salto nel vuoto – foto

 
 

Venom: la Marvel corregge la SONY sulla pronuncia di “simbionte”

Venom

L’uscita del trailer di Venom ha fatto discutere molto i fan Marvel, perché a quanto pare conteneva un errore di pronuncia nella parola “simbionte”. In italiano, il problema non esiste, visto che le vocali si pronunciano come si scrivono, e al massimo ci sono variazioni di tono, di apertura, o si chiusura delle “e” o delle “o”. Ma in inglese la faccenda è più complessa.

La polemica, Oltreoceano, è nata in merito al fatto che il personaggio di Jenny Slate pronuncia, nel trailer, la parola incriminata con un’attenzione particolare sulla sillaba centrale: sim-BYE-oat.

La Marvel ha utilizzato il numero Amazing Spider-Man #800 per correggere la prouncia dell’attrice e per dimostrare in qualche modo che possiede un canone preciso che andrebbe rispettato e che i fan possono rivolgersi solo a lei per avere sullo schermo i “veri” eroi dei suoi fumetti.

Nel numero in questione, sentiamo J. Jonah Jameson, direttore del Daily Bugle, parlare al telefono con Eddie Brock/Venom, e specificare che la pronuncia esatta di simbionte, in inglese ovviamente, è “sym-BEE-yote“.

Problema risolto. Adesso non serve altro che aspettare l’uscita del film e aguzzare l’udito.

Venom, il trailer italiano del film con Tom Hardy

La pellicola arriverà al cinema il 5 ottobre 2018 con la regia di Ruben Fleischer (Zombieland, Gangster Squad). Tom Hardy interpreterà il protagonista Eddie Brock. Nel cast anche Matt Smith, Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny Slate, Scott Haze e Michelle Williams.

Il personaggio è stato già portato sul grande schermo da Sam Raimi in Spider-Man 3 con Topher Grace nei panni di Eddie Brock.

 
 

Avengers: Infinity War, ecco cosa cambierebbero gli sceneggiatori

Avengers: Infinity War

Durante un’intervista con The New York Times, gli sceneggiatori di Avengers: Infinity WarChristopher Markus e Stephen McFeely, hanno discusso del loro lavoro all’ultimo film Marvel Studios campione di incassi.

Ad entrambi è stato chiesto del loro processo di stesura della sceneggiatura, e McFeely ha rivelato quale fosse uno degli aspetti più impegnativi della creazione della struttura del film, affermando che lui e Markus avrebbero cambiato questo aspetto se solo avessero potuto.

“Se fossimo partiti da zero, non avremmo scelto sei dannati MacGuffin.”

La risposta sembra ermetica, in realtà ogni film ha un McGuffin, ovvero un espediente narrativo che porta avanti la storia. Nel caso di Infinity War, naturalmente, erano sei, le sei Gemme. Tuttavia, con un approccio “mordi e fuggi”, i due sono stati in grado di redigere la ricerca di Thanos con relativamente pochi stacchi, e solo negli ultimi istanti del film Thanos riesce a possedere tutte le sei Gemme.

Questa difficoltà potrebbe spiegare come mai, a inizio film, Thanos possiede già la Gemma del Potere, per snellire il racconto e non applicare alla storia il salto temporale, circa una settimana, che intercorre tra l’attacco a Xandar e quello alla nave degli asgardiani.

Avengers: Infinity War, la recensione

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War è al cinema dal 25 aprile.

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Podcast #1 Cinefilos.it – Avengers: Infinity War

 
 

Nastri d’Argento 2018: le candidature ai premi del Sindacato Nazionale Giornalisti

Nastri d'argento Nastri d’Argento 2020

Sono state annunciate ieri le nomination ai Nastri d’Argento 2018, e di seguito ecco le cinquine dei candidati ai premi del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani.

Miglior Film

A Ciambra  – Jonas Carpignano
Chiamami col tuo nome – Luca Guadagnino
Dogman – Matteo Garrone
Lazzaro Felice – Alice Rohrwacher
Loro – Paolo Sorrentino    

Miglior Regista

Paolo Franchi – Dove non ho mai abitato
Matteo Garrone – Dogman
Luca Guadagnino – Chiamami col tuo nome
A casa tutti bene – Gabriele Muccino
Susanna Nicchiarelli – Nico 1988
Ferzan Ozpetek – Napoli velata
Paolo Sorrentino – Loro

Miglior Regista Esordiente

Valerio Attanasio – Il Tuttofare
Donato Carrisi – La ragazza nella Nebbia
Fabio D’Innocenzo, Damiano D’Innocenzo – La terra dell’abbastanza
Annarita Zambrano – Dopo la guerra
Dario Albertini – Manuel

Miglior Commedia

Ammore e malavita – Manetti Bros.
Benedetta follia – Carlo Verdone
Brutti e Cattivi – Cosimo Gomez
Come un gatto in tangenziale – Riccardo Milani
Metti la nonna in freezer – Giancarlo Fontana, Giuseppe Stasi
Smetto quando voglio: Ad Honorem – Sydney Sibilia

Miglior Soggetto

Figlia mia – Laura Bispuri, Francesca Manieri
Io c’è – Alessandro Aronadio, Renato Sannio, Edoardo Leo
L’equilibrio – Vincenzo Marra
L’esodo – Ciro Formisano
L’ordine delle cose – Marco Pettenello, Andrea Segre
Made in Italy – Luciano Ligabue
Una famiglia – Andrea Cedrola, Stefano Grasso, Sebastiano Riso

Migliore Sceneggiatura

A casa tutti bene – Gabriele Muccino, Paolo Costella con la collaborazione di Sabrina Impacciatore
Dogman – Matteo Garrone, Ugo Chiti, Massimo Gaudioso
L’intrusa – Leonardo Di Costanzo, Maurizio Braucci, Bruno Oliviero
Loro – Paolo Sorrentino, Umberto Contarello
Nico 1988 – Susanna Nicchiarelli

Miglior Produttore

Archimede e Rai Cinema – Matteo Garrone e Paolo Del Brocco – Dogman
Indigo Film – Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori, Viola Prestieri- Loro, Il Ragazzo Invisibile: Seconda generazione
Lotus Production (società Leone Film Group) – Marco Belardi (Con Rai Cinema) – A casa tutti bene, Hotel Gagrin
Lotus è anche candidata per la produzione esecutiva di The Place
Madeleine – Carlo Macchitella e Manetti Bros. Film (con Rai Cinema) – Ammore e Malavita
Medusa Film – Giampaolo Letta – The Place
Pepito Produzioni – Agostino, Maria Grazia, Giuseppe Saccà (con Rai Cinema) – Terra dell’abbastanza
e in associazione con Achab Film e in collaborazione con Gran Torino Productions – Dove non ho mai abitato
Vivo Film – Marta Donzelli, Gregorio Paonessa (con Rai Cinema) – Nico 1988
E con Colorado Film e Rai Cinema – Figlia mia

Miglior Attore Protagonista

Giuseppe Battiston – Finché c’è prosecco c’è speranza, Dopo la guerra
Alessio Boni – La ragazza nella nebbia, Respiri
Marcello Fonte, Edoardo Pesce – Dogman
Valerio Mastandrea – The Place
Toni Servillo – Loro

Miglior Attrice Protagonista

Valeria GolinoAlba Rohrwacher – Figlia mia
Lucia Mascino – Amori che non sanno stare al mondo
Giovanna Mezzogiorno – Napoli Velata
Luisa Ranieri – Veleno
Elena Sofia Ricci – Loro

Miglior Attore non Protagonista

Peppe Barra – Napoli Velata
Stefano Fresi – Nove lune e mezza, Smetto quando voglio: Ad Honorem
Vinicio Marchioni – Il contagio, The Place
Riccardo Scamarcio – Loro
Thomas Trabacchi – Amori che non sanno stare al mondo, Nico 1988

Miglior Attrice non Protagonista

Adriana Asti – Nome di donna
Nicoletta Braschi – Lazzaro Felice
Anna Foglietta – Il contagio, Il premio
Sabrina Ferilli – The Place
Kasia Smutniak – Loro                                                          

Miglior Attore Commedia 2018

Antonio Albanese – Come un gatto in tangenziale
Carlo Buccirosso e Giampaolo Morelli – Ammore e Malavita
Sergio Castellitto – Il Tuttofare
Edoardo Leo – Smetto quando voglio: Ad Honorem, Io c’è
Marco Giallini – Io sono tempesta
Massimo Popolizio – Sono tornato
Carlo Verdone – Benedetta Follia 

Miglior Attrice Commedia 2018

Sonia Bergamasco – Come un gatto in tangenziale
Barbara Bouchet – Metti la nonna in Freezer
Paola Cortellesi – Come un gatto in tangenziale
Claudia Gerini, Serena Rossi – Ammore e Malavita
Miriam Leone – Metti la nonna in freezer
Ilenia Pastorelli – Benedetta follia
Sara Serraiocco – Brutti e cattivi                                                                             

Miglior Fotografia

Francesca Amitrano – Ammore e Malavita
Marco Bassano – Made in Italy
Luca Bigazzi – Loro, Ella & John – The Leisure Seeker
Gian Filippo Corticelli – Napoli Velata
Vladan Radovic – Figlia mia, Smetto quando voglio: Ad Honorem

Migliore Scenografia

Giorgio Barullo – Dove non ho mai abitato
Dimitri Capuani – Dogman
Emita Frigato – Lazzaro Felice
Ivana Gargiulo – Napoli Velata
Rita Rabassini – Il ragazzo invisibile: Seconda generazione

Migliori Costumi

Massimo Cantini Parrini – Dogman, La terra dell’abbastanza
Alessandro Lai – Napoli velata
Carlo Poggioli – Loro
Daniela Salernitano – Ammore e malavita
Nicoletta Taranta – Agadah, A Ciambra        

Miglior Montaggio

Claudio di Mauro – A casa tutti bene
Walter Fasano – Chiamami col tuo nome
Giogio’ Franchini – Made in Italy, Riccardo va all’inferno
Marco Spoletini – Dogman
Cristiano Travaglioli – Loro

Miglior Sonoro in presa diretta

Lavinia Burcheri – Ammore e malavita
Stefano Campus – Figlia mia
Fabio Conca – Napoli Velata
Adriano Di Lorenzo – Nico 1988
Maricetta Lombardo – Dogman, L’intrusa

Miglior Colonna Sonora

Pasquale Catalano – Napoli velata
Antonio Fresa e Luigi Scialdone – Gatta Cenerentola
Gatto Ciliegia contro ll grande freddo – Nico 1998
Luciano Ligabue – Made in Italy
Lele Marchitelli – Loro
Nicola Piovani – A casa tutti bene
Pivio e Aldo De Scalzi – liriche di Nelson – Ammore e malavita     

Miglior Canzone Originale

Amori che non sanno stare al mondo – Amori che non sanno stare al mondo
Arrivano i prof – Arrivano i prof
Bang Bang – Ammore e malavita
Durango Blues – Benedetta Follia
Fidati di me – Riccardo va all’inferno
Ho cambiato i pieni – Nove lune e mezza
Proof – Il premio
Sconnessi – Sconnessi
The Place – The Place
Tiemp’e veleno – Veleno

Nastri d’Argento 2018: le foto dalla serata

 
 

End of Justice – Nessuno è innocente, la recensione del film di Dan Gilroy

End of Justice

Esce in sala il 31 maggio End of Justice – Nessuno è innocente, il nuovo film di Dan Gilroy con protagonista Denzel Washington, che per questa performance ha guadagnato una nomination agli oscar 2018.

Los Angeles, giorni nostri. L’avvocato Roman J. Israel (Washinghton), ex attivista dei diritti civili nei turbolenti anni ’60 e ’70,  è il prezioso collaboratore ombra di William Jackson, celebre avvocato da sempre schierato dalla parte dei più umili. Quando il suo socio viene ricoverato d’urgenza per un infarto fulminante, Roman si trova di fronte alla necessità di gestire in prima persona le varie cause legali, incombenza che aveva sempre evitato per il suo carattere ingestibile, quindi a dover affrontare la liquidazione dello studio legale stesso. Il gestore fallimentare però, George Pierce (Colin Farrell), vede in quell’eccentrico e goffo avvocato un vero genio della giurisprudenza così gli offre un impiego nel proprio rinomatissimo studio. In un primo momento riluttante all’idea, Roman si farà convincere dalla necessità di lavorare, sino a farsi poi ammaliare dalle abbaglianti tentazioni che quella nuova vita gli prospetta.

Dan Gilroy ha scritto e diretto questo film che a noi giunge come End of Justice – Nessuno è innocente ma che negli USA si intitola semplicemente Roman J. Israel Esq. Il film è un film che racconta la storia di un avvocato, un avvocato che vive ancorato ai suo principi e ai suoi ideali, gli stessi che gli hanno impedito di avere una carriera brillante per combattere sempre e comunque dalla parte dei più deboli, dei più umili. Una battaglia che ha potuto portare avanti al fianco dell’amico e mentore William Jackson, l’uomo di facciata a cui egli forniva tutte le documentazioni legali utili per risolvere i casi. Sempre nell’ombra, sempre dietro le quinte, totalmente incapace di relazionarsi con gli altri per il suo carattere schivo e schiavo di uno zelo quasi maniacale, un rispetto delle leggi e della legge che è in totale contrasto con tutto il mondo che lo circonda. Roman, che nella valigia porta con se, sempre ed immancabilmente, tutto il carteggio su cui lavora da una vita, la pratica delle pratiche, una proposta di riforma del sistema giuridico americano finalizzata ad annullare quell’odiosa prassi del patteggiamento pre-processuale che è, a suo avviso, un becero ricatto per i più indifesi, i poveri.

Un moderno Don Chisciotte fuori dal tempo, ancora legato a quelle lotte per i diritti civili per cui aveva sempre speso tutto se stesso quarant’anni prima. Ma la vita chiede il conto, e di fronte alla disoccupazione imminente, all’affitto e le bollette da pagare, Roman cede alle lusinghe di George/Farrell, classico avvocato di successo che da tempo ha preso la strada del denaro ad ogni costo. Il goffo e impacciato Roman, Roman l’idealista, l’uomo capace di citare tutti i codici a memoria, si trova di fronte al caso più difficile della sua vita, in cui l’imputato è proprio se stesso. Vendutosi e vinto dalla prospettiva di una vita più agiata e meno solitaria, Roman si troverà presto a dover rendere conto alla propria coscienza e a tutto ciò per cui aveva sempre creduto e lottato.

Retto da uno straordinario Denzel Washington, nomination agli Oscar come miglior attore,  End of Justice è un film coinvolgente e carico di spunti di riflessione. Quando sembra perdersi in se stesso ed in una sceneggiatura che pare dirigersi verso acque stagnanti, il film si riprende in una parte finale sorprendente in cui la tensione emotiva va in continuo crescendo. Il film di Dan Gilroy è indubbiamente ben diretto, molto ben interpretato, impreziosito da una colonna sonora molto ricercata, un film che ci sentiamo di consigliare.

 
 

The Strangers 2: prey at night, recensione del film

The Strangers 2

Esce il 31 maggio The Strangers 2, sequel di un horror indipendente che aveva ottenuto un buon successo di pubblico nel 2008 e che vedeva come protagonista Liv Tyler.

Il regista del primo capitolo – Bryan Bertino – cede il posto a Johannes Roberts, preferendo calarsi nei panni dello scrittore e ideando la sceneggiatura di The Strangers 2 assieme a Ben Ketai.

Ispirato, così dice la didascalia iniziale, a una storia vera, il film vede il ritorno dei tre killer mascherati – Dollface, The PinUp Girl e The Man in the Mask – che stavolta prendono di mira una famiglia formata da padre, madre, fratello e sorella adolescenti. A nulla servirà chiamare aiuto né tanto meno comprendere le ragioni di tale persecuzione.

Nel 2008, The Strangers si era rivelato una buona pellicola “low budget” (per i canoni statunitensi), andando incontro al favore di pubblico e critica. La storia manteneva un basso profilo, mantenendo costante la tensione e scansando abilmente gli eccessi inutili. La buona resa risiedeva anzitutto nel non dare troppe spiegazioni, limitandosi al sapiente uso di un’unica location e di due ottimi attori protagonisti.

The Strangers 2: Prey at Night non cambia troppo le carte in tavola rispetto al suo predecessore. Nessuno ci spiega (e per fortuna) chi siano o da dove vengano i tre killer mascherati. E il sangue scorre a fiumi, per gli amanti del genere.

Tuttavia il seguito di The Strangers è un film che non regge. Le piccole modifiche apportate ad una storia copia-incolla fanno evidentemente la differenza. La location claustrofobia del primo capitolo (una sciatta camera di Motel) funzionava benissimo nel rendere il senso di oppressione di una Liv Tyler braccata e chiusa dentro da tre psicopatici. In questo caso invece la vicenda si sposta continuamente tra un container abitativo e la vegetazione limitrofa, dove degli attori ai limiti del ridicolo scappano senza sapere bene cosa fare.

Non c’è convinzione recitativa nel cast di The Strangers 2, che pure annovera nomi del calibro di Christina Hendricks (Mad Men) e Martin Henderson (Grey’s Anatomy). E la “Scream Girl” di turno, Bailee Madison (Un ponte per Terabithia, Non avere Paura del Buio), non sembra molto in parte.

Film come The Strangers indagano quella paura dell’ignoto, e degli sconosciuti, che è argomento attualissimo e fonte di ispirazione di molti pellicole degli ultimi anni (basti pensare alla saga di The Purge – La Notte del Giudizio, o a The Invitation). Ma in questo caso ci troviamo di fronte ad uno dei prodotti minori, dove sebbene si mantenga una certa aura di mistero (“Perché lo fate?” chiederà la protagonista ad uno dei killer, che risponderà laconico “Perché no?!”), non c’è mai vera tensione.

Il fan service c’è e si vede nelle citazioni palesi (e pretenziose) di grandi classici del genere horror come Scream e Non Aprite Quella Porta, passando ovviamente per Funny Games che molto probabilmente è all’origine dell’intera opera.

 
 

Podcast #3 Cinefilos.it – Deadpool 2

Deadpool 2 è il tema del terzo Podcast di Cinefilos.it, che potete ascoltare di seguito con le voci di Cecilia Strazza e Chiara Guida.

Deadpool 2, recensione del film con Ryan Reynolds

Dopo essere sopravvissuto a un quasi fatale attacco di mucche, uno chef sfigurato che lavora in una cafetteria (Wade Wilson) lotta con il suo sogno di diventare il barista più sexy di Mayberry mentre impara a scendere a patti con il fatto che ha perso il senso del gusto.

Cercando di riconquistare la sua spezia per la vita, così come un condensatore di flusso, Wade deve combattere i ninja, la yakuza e un branco di cani sessualmente aggressivi, mentre viaggia in giro per il mondo per scoprire l’importanza della famiglia, dell’amicizia e del sapore. Un nuovo gusto per l’avventura e per ottenere l’ambito titolo di tazza di caffè del World’s Best Lover.

Deadpool 2 di David Leitch è interpretato da Ryan Reynolds nei panni del Mercenario Chiacchierone, Morena Baccarin nei panni di Vanessa, T.J. Miller come Weasel, Leslie Uggams come Blind Al, Brianna Hildebrand come Negasonic Teenage Warhead, Stefan Kapičić come Colosso, Zazie Beetz come Domino, Julian Dennison come Russell e Josh Brolin come Cable.

 
 

Il Sacrificio del Cervo Sacro: il trailer italiano del film di Yorgos Lanthimos

Lucky Red ha diffuso il primo trailer italiano di Il Sacrificio del Cervo Sacro, il film di Yorgos Lanthimos che ha conquistato il premio alla migliore sceneggiatura al Festival di Cannes del 2017.

Protagonisti del thriller sono Colin Farrell, che torna a lavorare con Lanthimos dopo The Lobster, Nicole Kidman, Barry Keoghan, Raffey Cassidy e Sunny Suljic.

Il Sacrificio del Cervo Sacrorecensione del film con Colin Farrell

Steven (Colin Farrell) è un famoso chirurgo cardiotoracico. Insieme alla moglie Anna (Nicole Kidman) e ai loro due figli, Kim (Raffey Cassidy) e Bob (Sunny Suljic), vive una vita felice e ricca di soddisfazioni. Un giorno Steven stringe amicizia con Martin (Barry Keoghan), un sedicenne solitario che ha da poco perso il padre, e decide di prenderlo sotto la sua ala protettrice. Quando il ragazzo viene presentato alla famiglia, tutto ad un tratto, cominciano a verificarsi eventi sempre più inquietanti, che progressivamente mettono in subbuglio tutto il loro mondo, costringendo Steven a compiere un sacrificio sconvolgente per non correre il rischio di perdere tutto.

Il Sacrificio del Cervo Sacro verrà distribuito nelle sale italiane a partire dal 28 giugno prossimo.

 
 

Io sono Valentina Nappi, il trailer del documentario

Ecco il trailer di Io sono Valentina Nappi, il documentario che ha come protagonista la pornostar italiana, diretto da Monica Stambrini e in sala già dal 29 maggio.

ISVN segue Valentina Nappi nel corso di una notte apparentemente come tante: rimasta sola in una città che non è la sua, ospite per una notte nello studio di un artista, Valentina manda un messaggio a Lorenzo e, nell’attesa che la raggiunga, si spoglia, mette su un disco, curiosa in giro, aspetta. Quando Lorenzo arriva, deve ancora cenare. Chiacchierano mentre lui mangia il suo hamburger. Hanno opinioni diverse sulla complicità tra sesso e cibo. Poi finalmente si spogliano, si baciano, ridono. Si sono mancati. Sono amanti, hanno vent’anni, fanno l’amore a lungo fino ad addormentarsi.

 
 

Jurassic World: Il Regno Distrutto, un nuovo video dietro le quinte

Jurassic World: Il Regno Distrutto
Claire (BRYCE DALLAS HOWARD) and Franklin (JUSTICE SMITH) encounter the Baryonyx in "Jurassic World: Fallen Kingdom." When the island’s dormant volcano begins roaring to life, Owen (CHRIS PRATT) and Claire mount a campaign to rescue the remaining dinosaurs from this extinction-level event. Welcome to "Jurassic World: Fallen Kingdom."

Ecco un video dal dietro le quinte di Jurassic World: Il Regno Distrutto, il nuovo capitolo del franchise giurassico inaugurato negli anni ’90 da Steven Spielberg e in arrivo in sala il prossimo 7 giugno.

Jurassic World: Il Regno Distrutto, il trailer dal Super Bowl

Il film uscirà al cinema il 07 giugno 2018Chris Pratt Bryce Dallas Howard torneranno nei panni dei protagonisti. Nel cast anche Geraldine Chaplin. Alla regia ci sarà Juan Antonio Bayona (The Impossible, A Monster Calls). Nel cast anche Daniella Pineda in un ruolo importante, Justice Smith, Toby Jones, James Cromwell e Rafe Spall.

Jurassic World: Il Regno Distrutto si baserà su una sceneggiatura di Derek Connolly e Colin Trevorrow. A produrre la pellicola saranno Belén Atienza, Patrick Crowley e Frank Marshall. Produttori esecutivi invece saranno Steven Spielberg, Colin Trevorrow e Thomas Tull.

Jurassic World: Il Regno Distrutto, la prima sinossi

Meraviglie, avventure e brividi hanno reso questo franchise uno dei più famosi e di successo nella storia del cinema, il nuovissimo evento cinematografico vede il ritorno degli amati personaggi e dinosauri, insieme a nuove specie più imponenti e terrificanti che mai. Benvenuto in JURASSIC WORLD – IL REGNO DISTRUTTO.

Le star Chris Pratt e Bryce Dallas Howard ritornano accanto ai produttori esecutivi Steven Spielberg e Colin Trevorrow per Universal Pictures e Amblin Entertainment in Jurassic World – Il Regno DistruttoPratt e Howard sono affiancati dai co-protagonisti James Cromwell, Ted Levine, Justice Smith, Geraldine Chaplin, Daniella Pineda, Toby Jones, Rafe Spall, mentre BD Wong e Jeff Goldblum riprendono i loro ruoli. 

Diretto da J.A. Bayona (The Impossible), l’epica avventura d’azione è scritta dal regista di Jurassic World, Trevorrow, e dal suo co-sceneggiatore, Derek Connolly. I produttori Frank Marshall e Pat Crowley ancora una volta collaborano con Spielberg e Trevorrow per guidare la squadra di registi per questo straordinario episodio. Belén Atienza si unisce alla squadra  come produttore.

 
 

Una Vita Spericolata: trailer del film di Marco Ponti

Uscirà il 21 giugno nei cinema italiani Una Vita Spericolata, il nuovo film di Marco Ponti con protagonisti Lorenzo Richelmy, Matilda De Angelis, Eugenio Franceschini, Antonio Gerardi, Massimiliano Gallo e con Michela Cescon, Gigio Alberti.

Rossi (Lorenzo Richelmy) ha meno di trent’anni e un’officina che va a rotoli. Non ha fidanzate, ma ha un migliore amico, BB (Eugenio Franceschini), ex campione di rally. Sommerso dai debiti, Rossi va in banca per implorare un prestito, ma lì succede di tutto. Irritato dalle urla di una ragazza (Matilda De Angelis) perde la testa e in un attimo la sua richiesta si trasforma in una rapina del tutto casuale, con tanto di ostaggio e borsone pieno di soldi.

Peccato che i soldi non siano della banca, ma di un gruppo di brutti ceffi…Non resta che recuperare BB e fuggire con la ragazza!
Tra inseguimenti, spargimenti di sangue e soldi, amori, rese dei conti da “spaghetti western” e fughe rocambolesche, questi piccoli Lebowski vedranno andare in fumo tutti i loro piani. O forse no…

 
 

Festival CinemAmbiente: al via dal 31 maggio

CinemAmbiente

La 21a edizione del Festival CinemAmbiente sarà inaugurata ufficialmente in serata, alle ore 21, al Cinema Massimo 1, dal tradizionale appuntamento con Il punto di Luca Mercalli. L’annuale “rapporto” sullo stato del Pianeta stilato e interpretato dal noto meteorologo appositamente per il pubblico del Festival si soffermerà, in quest’edizione, anche sulla situazione ambientale italiana e, in specifico, su quanto sta accadendo – e su quanto è prevedibile che accada nel prossimo futuro – in alcune zone del Paese per effetto dei cambiamenti climatici.  

La serata proseguirà con la proiezione di Anote’s Ark, il film del canadese Matthieu Rytz girato nell’arcipelago di Kiribati, nel Pacifico centrale, diventato il luogo-simbolo della devastazione climatica. Presentato all’ultimo Sundance Film Festival, il lungometraggio – in gara nel Concorso internazionale – racconta la battaglia di Anote Tong, fino al 2016 presidente della Repubblica insulare, per tentare di salvare la sua nazione che, causa l’innalzamento delle acque provocato dal riscaldamento globale, rischia di essere ingoiata e sommersa dal mare. Oggi attivista per il clima, tra i protagonisti del dibattito internazionale sull’ambiente e in particolare sul fenomeno sempre più attuale e drammatico delle eco-migrazioni, Anote Tong sarà ospite del Festival per dialogare con il pubblico al termine della proiezione. Nel film, le diverse opzioni prospettate per la piccola nazione, angolo di paradiso vittima della deflagrante emergenza ambientale – dalla negoziazione internazionale per combattere il cambiamento climatico alla costruzione di città sottomarine – si intersecano con i possibili destini di un popolo che, sospeso tra terra e acqua, mostra una straordinaria forza d’animo. La storia di Tong e della sua presidenza, in particolare, si intreccia con quella della giovane Semerary, madre di sei figli, capace di affrontare le avversità con un sorriso, che deve decidere se lasciare la sua isola e l’unica cultura da lei mai conosciuta per emigrare in Nuova Zelanda.

Le proiezioni della giornata d’apertura al Festival prendono l’avvio nel pomeriggio con il primo gruppo di cortometraggi in concorso, riuniti sotto il titolo “Si può fare” (ore 17.45, Cinema Massimo 1): una serie di film brevi dedicati alle buone pratiche, che raccontano i piccoli o grandi gesti quotidiani di quanti, in diversi angoli del mondo, elaborano e adottano sistemi di produzione o comportamenti – dai nuovi modelli agricoli, alla riduzione dei rifiuti e degli sprechi alimentari, alla promozione della mobilità sostenibile – compatibili con la salvaguardia dell’ambiente.

In parallelo, nel secondo pomeriggio, alle 18.30, si inaugura, al Circolo culturale Amantes, la mostra dedicata a Obiettivo Terra, il concorso fotografico, promosso dalla Fondazione UniVerde e dalla Società Geografica Italiana Onlus, che mira a sostenere la conservazione dei parchi e delle aree marine protette del nostro Paese. L’allestimento proposto presenterà 12 immagini selezionate tra le 1440 ammesse in gara alla recente IX edizione, conclusasi con la cerimonia di premiazione avvenuta lo scorso 23 aprile nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata della Terra. Il contest, che vede di anno in anno la crescente partecipazione dei fotoamatori italiani, ha tra i suoi obiettivi primari la difesa, valorizzazione e promozione del patrimonio ambientale, del paesaggio, delle peculiarità e delle tradizioni agricole e artigianali del territorio nazionale, accompagnati dall’intento di favorire lo sviluppo di un’economia circolare e la diffusione di un modello di turismo ecosostenibile e responsabile.

In orario preserale, prende il via anche il Concorso documentari italiani, con la proiezione di Il Monte delle formiche (alle 19, al Cinema Massimo 1), di Riccardo Palladino. Il film prende il titolo dal rilievo appenninico in cui ogni anno, da tempo immemorabile, si verifica un curioso fenomeno naturale. L’8 di settembre, infatti, come nubi che offuscano il cielo, giungono lì miriadi di sciami di formiche alate. I piccoli insetti si accoppiano in un meraviglioso volo nuziale a cui segue la morte dei maschi, che cadono esausti sul sagrato della chiesa un tempo chiamata “Santa Maria Formicarum”. La proiezione sarà seguita dall’incontro con il regista.

 
 

La truffa dei Logan: una nuova clip dal film con Channing Tatum

Lucky Red ha diffuso una nuova clip dal film La truffa dei Logan, il nuovo film di Steven Soderbergh in sala dal prossimo 31 maggio.

Leggi la recensione de La Truffa dei Logan

Nel tentativo di risollevare le sorti della famiglia, i fratelli Jimmy (Channing Tatum) e Clyde Logan (Adam Driver) si organizzano per mettere a segno una rapina alla Charlotte Motor Speedway, durante la leggendaria gara di auto Coca-Cola 600 e per attuare l’ambizioso piano ricorrono all’aiuto dell’esperto in esplosioni Joe Bang (Daniel Craig). Proprio quando sembra che il colpo del secolo sia stato portato a termine, un’inarrestabile agente FBI, Sarah Grayson (Hilary Swank), inizia a ficcare il naso sulla scena del crimine, sospettando di tutto e di tutti coloro che incontra.

Il Premio Oscar Steven Soderbergh torna sul grande schermo dirigendo un cast stellare in una commedia ricca di colpi di scena e umorismo graffiante.

 
 

Lazzaro Felice: le nuove clip da film di Alice Rohrwacher

01Distribution ha diffuso nuove clip di Lazzaro Felice, il film di Alice Rohrwacher presentato a Cannes 2018, dove ha conquistato il premio alla Migliore Sceneggiatura. Il film arriverà nelle sale italiane a partire dal 31 maggio, di seguito potete vedere le clip:

Nel cast del film ci sono Adriano Tardiolo, Alba Rohrwacher, Luca Chikovani, Agnese Graziani, Sergi Lopez, Tommaso Ragno, Natalino Balasso e con la partecipazione di Nicoletta Braschi con Pasqualina Scuncia e Carlo “Carletto” Tarmati.

Lazzaro Felice, la recensione del film di Alice Rohrwacher

Sinossi: Quella di Lazzaro, un contadino che non ha ancora vent’anni ed è talmente buono da sembrare stupido, e Tancredi, giovane come lui, ma viziato dalla sua immaginazione, è la storia di un’amicizia. Un’amicizia che nasce vera, nel bel mezzo di trame segrete e bugie. Un’amicizia che, luminosa e giovane, è la prima, per Lazzaro. E attraverserà intatta il tempo che passa e le conseguenze dirompenti della fine di un Grande Inganno, portando Lazzaro nella città, enorme e vuota, alla ricerca di Tancredi.

Nota di regia: Lazzaro Felice è la storia di una piccola santità senza miracoli, senza poteri o superpoteri, senza effetti speciali: la santità dello stare al mondo e di non pensare male di nessuno, ma semplicemente di credere negli altri esseri umani. Racconta la possibilità della bontà, che gli uomini da sempre ignorano, ma che si ripresenta e li interroga come qualcosa che poteva essere e non abbiamo voluto.

Cannes 2018: Alice Rohrwacher presenta il suo Lazzaro Felice

 
 

Toglimi un dubbio, recensione del film di Carine Tardieu

Toglimi un dubbio

Presentato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes 2017, Toglimi un dubbio è il nuovo film della regista Carine Tardieu con François Damien e Cécile de France. Commedia romantica dai tratti drammatici, il film esplora le tematiche della genitorialità e dei rapporti familiari, cercando risposte alle numerose domande che a riguardo i protagonisti si pongono e che trasmettono allo spettatore.

Quando Erwan (François Damien), artificiere quarantenne, scopre per caso che l’uomo che l’ha cresciuto non è il suo vero padre, comincia la ricerca del suo genitore biologico. Individuato questo in Joseph, eccentrico settantenne e vecchia conoscenza di sua madre, Erwan cede presto alla simpatia dell’uomo e a partire da qui i conflitti e gli intrecci famigliari si complicano ulteriormente.

A partire da quella che nasce come una vicenda in grado di scuotere un’intera vita, la regista costruisce un’intricata rete di rapporti tra i personaggi protagonisti, rapporti che si rivelano essere sempre più interconnessi di quanto originariamente si poteva pensare. Se l’intento è proprio quello di dar vita prima di tutto ad una commedia prevalentemente romantica, il difetto di questa si svela ben presto nel finire con l’essere un piuttosto banale film ad equivoci, dove la maggior parte degli eventi avvengono tramite caso o coincidenze, che alla lunga risultano inefficaci nel sostenere la narrazione del film.

Toglimi un dubbioNonostante ciò il film riesce a risultare piacevole da guardare, grazie alla bravura degli interpreti e ad una spiccata comicità ben dosata ed inserita nei punti giusti. Il tono leggero con cui i temi sono trattati consente di avvicinarcisi con facilità, ottenendo in cambio un buon riscontro emozionale. Il film si rivela poi essere condito da una serie di metafore che arricchiscono il racconto, a partire dall’ambiente circostante per arrivare al lavoro svolto dal protagonista, un uomo che scavando nella terra, nel passato, risale alle origini, portando alla luce segreti dal potenziale esplosivo.

All’interno di Toglimi un dubbio sono tutti alla ricerca di un padre o di un figlio, di una figura con cui poter fare i conti con sé stessi e sviluppare una propria crescita interiore. È questa volontà che spinge tutti i personaggi ad una ricerca costruttiva che avviene per gradi e attraverso numerosi conflitti che rischieranno di incrinare i vari rapporti. A partire dal protagonista, ognuno dei personaggi inizia ad avvertire il bisogno di scoprire la propria reale provenienza, costretti nel bene o nel male ad assumersi responsabilità che possono cambiare l’intera esistenza. Nel porre queste domande il film della Tardieu pecca d’ingenuità nella struttura, ma trova nella sua essenza agrodolce il suo pregio migliore.

 
 

Bad Times at the El Royale: Chris Hemsworth nelle prime immagini del film

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Entertainment Weekly ha diffuso le prime immagini ufficiali di Bad Times at the El Royale, pellicola diretta da Drew Goddard (The Cabin in the Woods) e interpretata da Chris Hemsworth, Dakota Johnson, Jon Hamm e Jeff Bridges.

Di seguito la sinossi del film, la cui uscita è fissata al 5 ottobre 2018:

Sette estranei, ognuno con un segreto da nascondere, si incontrano all’El Royale di Lake Tahoe – un hotel fatiscente che vanta un passato inquietante – nel 1969. Nel corso di una notte, tutti avranno un’ultima occasione per redimersi prima che tutto si trasformi in un inferno: un giovane portiere, un prete sfortunato, una cantante, un’aitante ragazza del Sud e la sorella maggiore, una venditore di aspirapolveri e un leader religioso carismatico.

Bad Times at the El Royale – le prime immagini

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Chris Hemsworth lascerà il MCU dopo Avengers 4?

 
 

Marvel Fase 4: ecco i personaggi finora confermati

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Come annunciato da Kevin Feige, Avengers 4 chiuderà definitivamente la Fase 3 e aprirà le porte della Fase 4 dei Marvel Studios, nuova tappa di un percorso decennale che proverà a eguagliare i record e la qualità raggiunti dagli ultimi dieci anni di vita dell’azienda.

Ma, considerati gli eventi di Avengers: Infinity War e dell’addio imminente di alcuni membri del cast originale (fra tutti Chris Evans e Robert Downey Jr.), i fan si stanno chiedendo chi tornerà e chi non rivedremo sul grande schermo nella fase successiva del franchise.

Marvel Studios – il video di ringraziamento ai fan per il decimo anniversario

Ecco allora di seguito tutti i personaggi finora confermati per la Fase 4 dei Marvel Studios, in partenza dopo Avengers 4:

1Avvoltoio

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Dopo la notizia che Jake Gyllenhaal è in trattative per interpretare Mysterio nel sequel di Spider-Man: Homecoming, è arrivata una nuova conferma sul film che vedrà di nuovo Tom Holland nei panni dell’Uomo Ragno.

Secondo VarietyMichael Keaton tornerà a essere Avvoltoio nel film con vedrà tornare nel cast anche Zendaya e Marisa Tomei, stando alle prime dichiarazioni ufficiali. Non sappiamo però da che parte starà il “nuovo” Avvoltoio. Dato il finale di Homecoming, sarebbe plausibile che questa volta il personaggio possa essere dalla parte di Peter, ma non è detto che invece si schieri con Mysterio, una volta accertato il coinvolgimento del personaggio nel film.

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Podcast #2 Cinefilos.it – Solo: A Star Wars Story

Solo: A Star Wars Story è il tema del secondo Podcast di Cinefilos.it, che potete ascoltare di seguito con le voci di Cecilia Strazza e Chiara Guida.

Solo: A Star Wars Story, recensione del film di Ron Howard

CORRELATI:

Ricordiamo che lo spin-off è ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel film c’è anche ChewbaccaAlden Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di Harrison Ford. Nel cast anche Emilia Clarke, Donald Glover e Woody Harrelson.

Solo: A Star Wars Story è uscito il 23 maggio 2018 e dopo il licenziamento dei registi Phil Lord e Christopher Miller, registi di 21 Jump Street e The LEGO Movie, è stato incaricato Ron Howard di completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma di Lawrence Kasdan e di suo figlio Jon Kasdan.

 
 

Nastri d’Argento 2018: le foto dalla serata

Ecco le foto della cerimonia di consegna dei Nastri d’Argento tecnici 2018 e di alcuni premi speciali, assegnati al meglio del cinema italiano.

Ecco di seguito le foto degli ospiti (credits Aurora Leone):

Nastri d’Argento 2018: le candidature ai premi del Sindacato Nazionale Giornalisti

 
 

Dave Bautista sarà in Avengers 4 e Guardiani della Galassia Vol.3?

Guardiani della Galassia

Intervistato da Collider, Dave Bautista sembra aver confermato che Drax – il personaggio interpretato nel MCU – tornerà sia in Avengers 4 che in Guardiani della Galassia Vol. 3.

Queste le sue parole in merito al futuro dell’eroe nel franchise:

Ho ricevuto molti messaggi che dicevano: “Non posso credere che tu sia morto, che il tuo personaggio sia morto”. Le persone avevano davvero il cuore spezzato e io pensavo ‘Ma certo che sarò in Avengers 4’ Non so come faranno a riportarmi indietro ma si, in qualche modo ci riusciranno perché, per quanto ne so, dovrò tornare in Guardiani 3…

Dave Bautista ha improvvisato una delle migliori battute di Drax in Avengers: Infinity War

Questa la prima sinossi trapelata in rete di Avengers 4:

“Il culmine di 22 film interconnessi, il quarto film della saga degli Avengers porterà gli spettatori a essere testimoni di un punto di svolta di un viaggio epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto è fragile questa realtà e i sacrifici che devono essere fatti per sostenerla.”

CORRELATI:

Avengers 4 è ancora un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo ma non sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa parlerà il film. Le dichiarazioni di Kevin Feige in merito hanno reso molto chiaro il fatto che il titolo ufficiale del film rappresenta spoiler per Avengers Infinity War, per cui non sarà rivelato fino all’uscita al cinema del film che conclude la Fase 3 dei Marvel Studios.

Guardiani della Galassia Vol. 3 – news e anticipazioni

 
 

Cinema e fumetti: tra Golem e Il Confine, Lucky Red e Bonelli presentano il futuro

cinema

In principio era The Walking Dead, la serie tv fenomeno che ha rilanciato il genere zombie, ma ha anche promosso un sistema produttivo innovativo che prevede la costruzione di due storie, una su carta, nei fumetti, l’altra in tv, la serie AMC con Andrew Lincoln. Lo stesso sistema produttivo è stato mutuato a casa nostra dalla Sergio Bonelli Editore, che, scesa in campo nella produzione multimediale, ha esordito al cinema lo scorso anno con Monolith, contemporaneamente graphic novel e film, con il supporto di partner importanti, quali Sky e Lock and Valentine.

Alla luce di questo esperimento, ragionando sul coinvolgimento del fumetto negli altri media e sullo scambio ormai aperto tra cinema e fumetto, la quarta edizione dell’Arf Festival, manifestazione romana completamente ed esclusivamente dedicata alla nona arte, ha deciso di dedicare un interessante panel a questo dialogo tra il cinema italiano, in fermento per le proposte di genere, e i fumetti stessi, il cui bacino di utenza si sta moltiplicando negli ultimi anni. Il titolo del panel era “E se il cinema italiano si innamorasse del fumetto?” e, a partecipare all’incontro, erano presenti Vincenzo Sarno della Sergio Bonelli Editore (direttore del reparto multimedia), Mattia Guerra di Lucky Red, Claudio Falconi di Lock and Valentine, e gli autori e fumettisti (ma non solo) Giovanni Masi, Lorenzo Ceccotti e Mauro Uzzeo.

cinemaAd aprire le danze è stato Dario Moccia, che ha moderato l’incontro e ha immediatamente portato l’attenzione sullo stimolante panorama cinematografico italiano degli ultimi anni. Gli esempi proposti sono stati  Lo chiamavano Jeeg Robot, titolo di Gabriele Mainetti considerato apripista, ma anche lo stesso Monolith di casa Bonelli, diretto da Ivan Silvestrini, Mine di Fabio Resinaro e Fabio Guaglione e il musical anarchico Ammore e Malavita, dei Manetti Bros, presentato al Festival di Venezia.

In principio era Monolith

A prendere la parola è Lorenzo Ceccotti, in arte LRNZ, che ha lavorato sia alla graphic novel di Monolith che al film diretto poi da Silvestrini. “Monolith non è un cinecomic, è un prodotto di due mondi che intervengono contemporaneamente per portare avanti un’operazione che è davvero crossmediale, ovvero che vive contemporaneamente su due medium differenti – ci tiene a specificare Ceccotti – La storia è uscita quasi contemporaneamente al cinema e in edicola, sono due storie che hanno una struttura in comune, ma raccontano due vicende completamente differenti. Di conseguenza, Monolith non è nemmeno ascrivibile a un filone specifico come, ad esempio, quello degli adattamenti Marvel. Va però detto che è stato possibile perché essendosi allargata di molto l’utenza del fumetto, si è creato un pubblico differente e si è creata anche la possibilità di realizzare un prodotto del genere, che interessa il cinema e l’industria del fumetto legata alla forma del libro e non a quella seriale. Infatti Monolith non è una serie, cosa che ne ha facilitato la trasposizione.”

Monolith è dunque un tassello fondamentale: è stata la prima esperienza della Bonelli in cui si è attuata la realizzazione contemporanea di un film e di una graphic novel. Alla produzione di entrambi i prodotti ha lavorato Lorenzo Ceccotti, che Claudio Falcone di Lock and Valentine, co-produttrice del film, descrive così: “Di giorno, Lorenzo lavorava con noi al prototipo della macchina protagonista del film, e di notte disegnava il fumetto, e credo che quella sia stata una grande sfida per la tipologia di progetto.”

Ceccotti si è poi espresso sulla difficoltà di lavorare su due media differenti contemporaneamente: “Con i fumetti puoi raccontare una storia al costo di carta e penna, quindi se disegni l’Apocalisse o un uomo che si mette le dita nel naso, il costo è lo stesso. Per il cinema no. Se nel cinema voglio raccontare una storia sulla fine del mondo, so già che il budget sarà elevato. Nel fumetto questo problema non c’è. Mentre facevo Monolith, disegnando l’automobile mi potevo permettere di cambiare le cose e aggiustarle, ma ogni volta che provavo a cambiare uno stop del prototipo per la macchina per il film il budget lievitava.”

Abbiamo già citato Lo chiamavano Jeeg Robot, il film di Gabriele Mainetti che ha stravolto la Festa di Roma del 2016. Pur non essendo legato al mondo del fumetto come lo è stato Monolith, il film di Mainetti presenta dal titolo l’omaggio a quel mondo di serie tv e anime che tanto sono amati in Italia. E proprio per questo, si è scelto di promuovere il film con la realizzazione di un fumetto che aveva anche copertine variant. Un altro collegamento tra cinema e fumetto, dunque, un altro tassello che mostra al pubblico che il fumetto può ambire a costruire un’industria. Ma perché il pubblico main stream si è interessato al fumetto?

L’influenza dei Marvel Studio sul pubblico dei fumetti e l’ambizione di Dragonero

A spiegarlo è Vincenzo Sarno, direttore del reparto multimedia della Sergio Bonelli Editore: “Stiamo vivendo un Rinascimento per l’industria del fumetto e l’industria del cinema. Mai come adesso si capisce che quel meraviglioso laboratorio di idee che è un fumetto può trovare una traduzione vincente, non fedele, nel percorso cinematografico e televisivo. La fruizione di un prodotto come quello Marvel, nel mercato cinematografico, ha educato generazioni e pubblico a comprendere grammatiche narrative che sono proprie di un altro media. Il mondo del cinema divide l’era pre Iron Man dall’era post Iron Man. I cinecomic prima del 2008 erano concept che trovavano traduzione in un prodotto cinematografico che era un’opera altra rispetto alla grammatica del fumetto. È stato il caso dello Spider-Man di Sam Raimi, ad esempio. Con l’arrivo di una casa editrice come la Marvel, che arriva a produrre direttamente il film, la grammatica del fumetto tipica della Casa delle Idee, diventa elemento fondante all’interno dei film prodotti dalla Marvel da Iron Man in poi. Questo stesso principio sta trovando spazio in molteplici declinazioni cinematografiche e televisive. La Sergio Bonelli Editore apre un dipartimento per diventare media company, che non vuol dire cedere una licenza a una società terza che può trarre ispirazione da uno dei nostri fumetti e realizzare un bellissimo prodotto altro. Ma vuol dire creare dei progetto che fin da principio, possano essere sviluppati dalla Bonelli stessa in differenti media. E questo può essere fatto perché adesso è riconosciuto al fumetto il valore della sua grammatica, da parte dell’industria cinematografica e televisiva.”

Sarno procede poi a esporre il progetto di prossima uscita legato a Dragonero, “il più ambizioso della Bonelli, al momento”, che si svilupperà in una serie animata di “26 episodi in 2D, tecnica tradizionale, con inserti 3D”. Il concetto fondamentale è che la Bonelli in persona, attraverso il dipartimento dedicato alla produzione diretta, aperto nel 2014, si occuperà di produrre la serie, senza concedere la property per la realizzazione di un prodotto altro. “Oggi stiamo cercando di costruire un principio di industrializzazione intorno alla Bonelli – spiega Sarno – Non c’è uno studio di animazione che realizza Dragonero, è la Bonelli che contrattualizza gli storyboard artist, è la Bonelli il luogo in cui si fanno le riunioni per decidere plot-line e decidere i soggetti. Il regista è contrattualizzato dalla Bonelli, il partner è Rai, che nella divisione Rai Ragazzi è anche il finanziatore principale.” Ma l’elemento più interessante del lungo discorso di Sarno sembra essere l’intento del progetto: “Stiamo per realizzare un’opera che deve essere attraente per il pubblico italiano che conosce Dragonero, ma soprattutto deve essere uno straordinario cartone animato per coloro che ne fruiranno sugli schermi fuori dall’Italia

(…)

La migrazione dell’utente non è la chiave, noi vogliamo realizzare un prodotto che sia valido anche da solo. Vogliamo fare una bellissima serie animata, deve contenere la grammatica di Dragonero, deve essere chiaro in ogni frame che si tratta di Dragonero, ma non vogliamo che sia qualcosa che aiuta il fumetto o che debba essere aiutato dal fumetto. Due entità distinte devono trovare il personale successo, coordinarle è la chiave fondamentale, ma realizzare il più bel cartone animato possibile la nostra missione.” Conclude Vincenzo Sarno, professando una dichiarazione di intenti estremamente lucida, l’intenzione che dovrebbe tramutarsi in un prodotto di eccellenza.

Entra in scena la Lucky Red

A questo punto però entra in gioco il principale attore cinematografico dell’incontro, ovvero la Lucky Red, rappresentata da Mattia Guerra. Lo studio ha acquisito i diritti di Golem, fumetto di LRNZ, per realizzare un film d’animazione, con la sceneggiatura di Lorenzo Ceccotti e Mauro Uzzeo e la regia dello stesso Ceccotti. Ha inoltre ufficializzato lo scorso febbraio il suo coinvolgimento ne Il Confine, un progetto top-secret, vero e proprio mistero su cui si è incentrato l’intero incontro.

Guerra si è espresso in merito a ciò che significa il fumetto in rapporto al lavoro in Lucky Red: “Sono un po’ di anni che stiamo guardando al mondo del fumetto, al rapporto con il cinema e con i manga. Noi siamo i distributori di Miyazaki e dello Studio Ghibli, di Dragonball e di Mazinga. Non capivamo perchè ci fosse questo affetto del pubblico per queste property dal Giappone, poi abbiamo visto cosa è successo con la Marvel e abbiamo iniziato a valutare se in Italia potesse esserci la possibilità di sviluppare property che provenissero da esperienze italiane. Poi un giorno sono andato a una proiezione, mi avevano detto che c’era questo ragazzo che aveva fatto un film, Lo chiamavano Jeeg Robot. E per assonanza con ciò che distribuisce in Italia Lucky Red, mi hanno consigliato di vederlo.Rimango impressionato dal film, una cosa mai vista in Italia. Così ci siamo offerti di aiutare questo ragazzo (Gabriele Mainetti, ndr) a finire il film; lo abbiamo portato alla Festa di Roma. Sono tutti impazziti.” Il resto è storia recente, con il trionfo ai David di Donatello, la corsa agli Oscar, finita a vuoto e addirittura la creazione di un vero e proprio fandom a sostegno dell’Enzo Ceccotti di Claudio Santamaria e dello Zingaro di Luca Marinelli.

“Abbiamo capito che c’era lo spazio per fare qualcosa di nuovo nel cinema italiano – continua Guerra – Poi Gabriele ci porta questo ragazzo qua (indica Ceccotti, ndr) presentandolo come l’autore della sigla animata della Goon Films e come l’autore di una graphic novel, Golem, invitandoci a leggerla. Dopo una settimana abbiamo deciso di fare il film. C’era la possibilità di fare qualcosa di rivoluzionario nel panorama italiano, ma dovevamo trovare la chiave giusta. Così Lorenzo ha fatto un promo, straordinario, e grazie a questo breve video il film è stato già venduto in Cina, ma siamo stati invitati anche al Festival di Annecy. Poi ci è stato presentato Mauro (Uzzeo, ndr) che ci ha parlato del Confine, di cui non possiamo dire niente. Abbiamo letto il trattamento di questa esperienza nuova che la Bonelli voleva portare avanti e abbiamo capito che era una cosa nuova. Abbiamo immaginato un filo che potesse unire le esperienze di Jeeg Robot, Golem e Il Confine, per cui siamo entrati in trattativa con la Bonelli e adesso stiamo lavorando si questa nuova property. Il pubblico vuole vedere questi nuovi contenuti, il fumetto e il cinema sono due linguaggi visivi simili e abbiamo capito che questa nuova generazione di autori ha la possibilità di portare delle storie sul grande schermo e in tv con grande successo.”

Al momento, questi progetti sono ancora segreti, per cui sono stati molto pochi gli elementi condivisi dai presenti, tuttavia, almeno per quello che riguarda il film d’animazione su Golem, è chiaro che, data la natura del fumetto di partenza, lo sforzo più grande, in fase di scrittura, sarà quello di adattare il materiale per un altro media: il cinema.

Il film d’animazione su Golem

Come ha spiegato lo stesso autore LRNZ: “Golem è un fumetto che utilizza l’oggetto libro in maniera insolita. È un fumetto ermetico e ha tanti elementi nascosti al suo interno e la struttura del fumetto ti dà la possibilità, volendo, di scovare e analizzare quei contenuti nascosti tornando a sfogliare le pagine a ritroso. Prendere questa ricchezza e portarla all’interno di un medium che invece si sviluppa sempre nel tempo, in avanti, è un lavoro difficile, quindi la tecnica si deve trasformare per permettere allo stesso livello di complessità del fumetto di trovare uno spazio e un tempo narrativo che possa funzionare al cinema. La parte più difficile, allo stato attuale delle cose, è la scrittura. Dobbiamo raggiungere lo stesso obbiettivo con strumenti diversi.”

Al lavoro di scrittura su Golem partecipa anche Mauro Uzzeo, già tra gli sceneggiatori di Monolith (tutto sembra connesso), che ha spiegato: “Io e Giovanni (Masi, co-creatore de Il Confine, anche lui presente al panel, ndr) abbiamo lavorato insieme per anni alla Rainbow, abbiamo fatto animazione e qui abbiamo conosciuto Lorenzo, con cui abbiamo lavorato a un progetto. Questo collegamento serviva a uno scopo, nel momento in cui lavoravamo a fumetti, cartoni animati, serie tv, sentivamo tutti l’esigenza di mettere insieme quest’esperienze in dei progetti che le potessero esaltare. Poi, Lorenzo comincia a lavorare sul film di Golem e mi chiede di scrivere con lui la sceneggiatura. Viene a casa mia e, data la complessità del fumetto, gli chiedo di spiegarmi tutti i simbolismi nascosti in Golem. Lo faccio sedere e lo filmo, mentre apre la prima pagina e comincia a spiegare. Dopo quasi due ore eravamo ancora a pagina 1. Nella prima pagina di Golem c’è spiegata tutta la storia, ma si tratta di un fumetto che è un viaggio iniziatico o quasi, ti dà delle chiavi per capire una storia, scoprendo un po’ per volta un pezzetto dell’enigma. Nel film vogliamo mantenere questa struttura di caccia al tesoro.”

Possiamo quindi ipotizzare che le tecniche di realizzazione di Golem saranno complesse, non l’animazione tradizionale, e che avremo un prodotto completamente italiano che aprirà certamente nuove strade e nuovi linguaggi.

I misteri de Il Confine

Uzzeo ha poi continuato, arrivando a Il Confine, un progetto per cui la Lucky Red seguirà l’adattamento televisivo in forma di serie tv. “Nel gioco di rimpalli tra Lorenzo, Golem, la Lucky Red, è venuta fuori la possibilità del Confine – comincia Uzzeo – Quando viene presentato un fumetto, anche anni prima, si sa tutto in merito alla storia, si mostrano le tavole in anteprima e si sa ciò che accade. Per quanto riguarda Il Confine, ci è stato chiesto espressamente di non dire niente, perché vogliamo creare un’esperienza, vogliamo far diventare la storia un gioco che si svela man mano e mostra i suoi misteri.” Già l’approccio al lavoro sul fumetto è quindi differente e prevede un coinvolgimento diverso del potenziale lettore, che viene fidelizzato già in fase di annuncio del progetto, con il coinvolgimento diretto: di che parla Il Confine?

Uzzeo spiega, senza in realtà rivelare nulla: “La Bonelli non è più quella di 10 anni fa o di 5 anni fa. Ha aperto un dipartimento di ricerca e sviluppo per declinare le sue property nei diversi media, quindi cinema romanzi, serie tv, cartoni animati. Quindi oggi, se dobbiamo lavorare a una serie, questa deve già nascere con la volontà di toccare tutti questi ambiti. E qui torniamo a me e Giovanni Masi; lavoriamo insieme da vent’anni e siamo molto diversi, io vomito idee, lui è il re della struttura. Così abbiamo cominciato a studiare, con in mente un modello produttivo, che potrebbe essere quello di The Walking Dead. In quel caso, il fumetto nasce in contemporanea con la serie tv, ma esce un po’ prima e piano piano funge da base per la serie, che diventa un successo planetario. No, nel Confine non ci sono zombie. Ne abbiamo parlato anche con Robert Kirkman (autore di The Walking Dead, ndr) che ci disse una cosa meravigliosa ‘Voi pensate che io sia un genio perché ho fatto TWD o Outcast che sono dei successi planetari, ma adesso vi giro la cartella del 98 progetti su 100 che mi hanno bocciato. Per cui se posso darvi un suggerimento è presentate 100 progetti’. Noi ci siamo concentrati su Il Confine, l’abbiamo presentato e la Bonelli ha pensato subito a come muoversi in ambito tv o cinema, c’è stata una trattativa lunga ma Lucky Red è stata identificata subito come partner per spirito di affiliazione, loro potevano lanciarsi in quest’avventura con noi.”

Giovanni Masi aggiunge: “Lavorare a una cosa come Il Confine, significa farsi tantissime domande perché devi cominciare a dare le risposte appena presenti il progetto. E questa è una cosa per cui ci vuole un po’ di tempo. Per fortuna, secondo Vincenzo Sarno eravamo stati abbastanza bravi da aver pensato già alle risposte per la maggior parte delle domande di produzione poste dalla storia. Per questo il progetto è andato avanti velocemente. È figlio della nostra esperienza, come diceva Mauro, per cui l’esperienza alla Rainbow, l’esperienza in produzione per altre realtà ci ha permesso di arrivare a Bonelli e poi a Lucky Red, identificando subito quali erano le cose che volevamo portare avanti. Questo significa anche che vi chiediamo un po’ di pazienza, vi chiediamo di giocare con noi nei prossimi mesi. Arriveranno più dettagli, e vi vorremmo molto partecipi nel lancio del progetto. Ma più di questo non possiamo dirvi.”

E, anche in merito al Confine, torna a comparire la figura di Lorenzo Ceccotti, che sembra il vero anello di congiunzione di questi progetti. Mauro Uzzeo infatti dichiara: “Lo stesso Lorenzo ha realizzato la prima immagine, il primo teaser poster del Confine. Perché lui sarà…” “… il copertinista” conclude Masi. “Ceccotti vestirà tutti gli albi della serie e, conoscendolo, non farà il classico lavoro del copertinista. Abbiamo già cominciato con lui una serie di riunioni continue in cui ragioniamo su ogni singolo aspetto di comunicazione della serie. Da questo momento, con la prima immagine, cominciate a entrare nel gioco del Confine.”

Ed ecco il teaser poster, diffuso ufficialmente dal sito della Sergio Bonelli Editore:

“Si può aggiungere che il primo numero vedrà ai testi il prode Giovanni Masi e il sottoscritto, ai layout (anche di tutta la serie) Federico Rossi Edrighi e ai disegni Giuseppe Palumbo – prosegue Uzzeo – È una serie regolare, uscirà per tanti albi (con l’etichetta Audace di Sergio Bonelli Editore, ndr), e possiamo rivelare che il secondo numero sarà disegnato da Bruno Cannucciari. E posso aggiungere che la storia è ambientata ai giorni nostri, ma nient’altro. Quando abbiamo cominciato a lavorare alla serie, abbiamo coinvolto tutti alla Bonelli, da Michele Masiero a Davide Bonelli e Simone Rondi, ma anche e soprattutto Vincenzo Sarno, perché volevamo puntare tutto sulle potenzialità multimediali di questa idea. Per questa esperienza, lascio la parola a lui.”

E alle parole di Vincenzo Sarno, vero e proprio Don Draper italiano, affidiamo la conclusione di questo lungo e interessante incontro, che ci fa tanto ben sperare per il futuro dell’industria cinematografica e televisiva italiana. “Sono emozionatissimo – esordisce Sarno, parlando del Confine – Credo che qualsiasi persona in questa sala abbia un’idea per una serie, e tantissime sono le proposte che arrivano alla Bonelli, i lettori che si appassionano ai fumetti sono sempre di più, e tanti provano a proporci qualcosa. Questa idea, per tutti noi della Bonelli, non aveva prezzo, era la migliore che si potesse trovare su un tavolo. Quando abbiamo incontrato gli autori, è stato incredibile. Quando vedete la passione in qualcuno, il lavoro che sta facendo diventa magico, speciale. Quando Mauro e Giovanni ci hanno raccontato Il Confine, le loro qualità straordinarie di professionisti del settore del fumetto, della televisione e del cinema sono passate in secondo piano, perché la loro passione nel raccontare questa idea era incredibile. Era come un’onda, eravamo in una sala parto perché stavamo assistendo alla nascita di un’idea incredibile, e quando loro sono andati via dall’ufficio, la direzione si è riunita e ci siamo chiesti dove fare il nostro investimento, dove puntare per il futuro della Sergio Bonelli Editore, dove mettere le risorse per dare al pubblico italiano un’esperienza completamente nuova e fargli percepire quella passione. Abbiamo scelto di puntare sul Confine. Da oggi, Il Confine diventa un’esperienza anche per voi. In questa immagine (vedi sopra, ndr) ci sono tutti i dettagli di un enigma complesso che soltanto voi riuscirete a risolvere. Quello che vi chiediamo è di fare un patto, con noi, di memorizzare l’immagine e di provare a capire quali sono gli indizi e di seguirci nei prossimi mesi per scovare cosa si nasconde dietro tutta questa passione con cui due persone (Masi-Uzzeo) hanno scelto di raccontarvi la più grande avventura possibile.”

 
 

Harry Potter: una lettera di Alan Rickman rivela la frustrazione per il ruolo di Piton

harry potter

Alan Rickman è stato una colonna portante della saga cinematografica di Harry Potter interpretando magnificamente il professor Severus Piton lungo il corso di otto film, tuttavia alcuni documenti personali dell’attore rivenute da poco hanno rivelato un aspetto della sua esperienza inedito e non proprio positivo.

Come scritto infatti in una lettera inviata dal produttore David Heyman all’attore durante le riprese di Harry Potter e il Principe Mezzosangue, Rickman sembrava piuttosto frustrato dal trattamento del personaggio, avendo lamentato in una nota che David Yates (il regista degli ultimi capitoli) sta trascurando Piton perché “non era importante nello schema delle cose, ovvero l’appello al pubblico teen“.

Questa la risposta di Heyman:

Grazie per aver reso HP2 un successo. So che, a volte, sei frustrato ma ti prego di sapere che sei parte integrante dei film. E tu sei brillante.

Harry Potter: 16 cose che non sapevamo su Ron e Hermione

Alan Rickman è scomparso nel 2016 a 69 anni.

Attore prolifico al cinema e a teatro, dotato di una voce profonda e inconfondibile che l’ha reso spesso interprete ideale di personaggi malvagi o ambigui, Rickman è diventato noto al grande pubblico soprattutto per la sua interpretazione dell’arcigno e misterioso Professor Severus Piton in tutti i film tratti dai romanzi di Harry Potter, ma molti lo ricorderanno nel ruolo dell’inquietante Sceriffo di Nottingham del Robin Hood: Principe dei Ladri di Kevin Reynolds (ruolo che gli valse un Bafta per il miglior attore non protagonista e che finì quasi per oscurare la prova del protagonista Kevin Costner)e in quello del romantico Colonnello Brandon in Ragione e sentimento di Ang Lee; nel 2014 era tornato per la seconda volta dietro alla macchina da presa col pacato Le Regole del Caos, in cui aveva scelto per sè il piccolo ruolo del Re di Francia  Luigi XIV; nello stesso anno era stato un marito malato e comprensivo nel raffinato La Promessa di Patrice Leconte.

Alan Rickman: il saluto di Harry, Ron e Hermione

 
 

Avengers 4: ecco un primo logo e cosa potrebbe dirci del film

avengers 4

L’immagine di una t-shirt utilizzata dalla crew sul set di Avengers 4 potrebbe aver svelato qualche dettaglio sul film, insieme al logo con il titolo provvisorio di colore viola.

Così, mentre i fan attendono impazienti il rilascio di qualche materiale promozionale ufficiale, la foto che vedete qui sotto rivela soltanto il nuovo look del franchise che finora aveva fatto sfoggio dell’oro per Avengers: Infinity War.

E se invece il viola fosse un riferimento più che velato a Thanos, l’ultimo personaggio comparso in scena nel precedente film? Non ci resta che scoprire cosa avranno in mente i Marvel Studios per questo quarto e attesissimo capitolo sui Vendicatori…

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Avengers 4: il titolo ufficiale cambiato per “colpa” di Zoe Saldana

Questa la prima sinossi trapelata in rete di Avengers 4:

“Il culmine di 22 film interconnessi, il quarto film della saga degli Avengers porterà gli spettatori a essere testimoni di un punto di svolta di un viaggio epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto è fragile questa realtà e i sacrifici che devono essere fatti per sostenerla.”

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Avengers 4 è ancora un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo ma non sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa parlerà il film. Le dichiarazioni di Kevin Feige in merito hanno reso molto chiaro il fatto che il titolo ufficiale del film rappresenta spoiler per Avengers Infinity War, per cui non sarà rivelato fino all’uscita al cinema del film che conclude la Fase 3 dei Marvel Studios.

Avengers: Infinity War, il finale doveva essere l’inizio di Avengers 4

 
 

Star Wars: Episodio IX, Colin Trevorrow parla del suo licenziamento

Lo scorso Settembre vi avevamo riportato che Colin Trevorrow era stato allontanato dalla regia di Star Wars: Episodio IX e licenziato dalla Lucasfilm, lasciando così il posto a J.J.Abrams (che aveva già diretto Il Risveglio della Forza). All’epoca le ragioni dietro questa scelta vennero motivate con le solite e istituzionali “divergenze creative” e la difficoltà di conciliare la visione di Trevorrow con i piani di Kathleen Kennedy.

Mesi dopo è lo stesso Trevorrow ad aprirsi finalmente e per la prima volta sull’argomento, durante il tour promozionale di Jurassic World: Fallen Kingdom (di cui ha scritto la sceneggiatura):

Non voglio parlarne troppo perché non voglio influenzare il modo in cui i fan vedranno i film. Quando eravamo bambini, la saga di Star Wars è arrivata a noi come un regalo. Ora però, più parliamo di come sono realizzati, e più capiamo che sono solo film. Ma sapete benissimo che non è così…sono molto più di questo. Detto ciò, ho avuto l’opportunità di raccontare una storia che è una celebrazione di tutto ciò in cui credo, ho avuto modo di dirlo a George Lucas. Sono quelle esperienze che apprezzerò per il resto la mia vita.”

Star Wars Episodio IX: il film uscirà a dicembre 2019

Vi ricordiamo che Star Wars Episodio IX sarà diretto da J.J. Abrams e scritto da Chris Terrio e arriverà in sala il 20 dicembre 2019.

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