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Demon Slayer, spiegazioni: Chi sono gli Hashira?

Demon Slayer, spiegazioni: Chi sono gli Hashira?

Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba è andato in onda per la prima volta nel 2019, ma ha brillato davvero durante la pandemia di Covid, quando il mondo intero è stato costretto a rimanere confinato nelle proprie case. Con una perdita esponenziale di vite e mezzi di sostentamento, molte persone guardavano al giovane Tanjiro Kamado, che era anche alla ricerca di una cura per la sua sorellina, Nezuko, proprio come tutti coloro che aspettavano un vaccino per combattere l’imperversare della pandemia. Tanjiro e i suoi amici e mentori, gli Hashira, si ergevano come fari di speranza, ispirando tutti coloro che guardavano l’anime a non arrendersi mai.

Sebbene il mondo abbia sconfitto la pandemia più di una volta, il viaggio di Tanjiro sta diventando sempre più insidioso. Tuttavia, con l’aiuto degli Hashira del Corpo degli Ammazzademoni, potrebbe imparare abbastanza per farcela. Spesso considerati i più forti dell’intera milizia dei Demon Slayer, gli Hashira svolgono un ruolo cruciale nella trama dell’anime. Non solo possiedono le mosse e le tecniche più appariscenti, ma sono anche una fonte di ispirazione e di conoscenza. Chi sono gli Hashira? Come sono nati? Cerchiamo di rispondere ad alcune di queste domande nelle prossime sezioni.

Che cosa sono le Hashira?

demon slayer hashira

Il termine Hashira si traduce direttamente in “pilastri” in giapponese. Il termine Cacciatrice di Demoni si riferisce alle Cacciatrici di Demoni di grado più elevato del Corpo delle Cacciatrici di Demoni. Sono anche tra i più forti e spesso i più esperti tra tutti gli uccisori di demoni e spesso guidano le unità in battaglia contro i demoni assetati di sangue. Sono secondi solo al capo del Corpo delle Cacciatrici di Demoni, Kagaya Ubuyashiki, la cui famiglia ha ricoperto la carica e mantenuto l’organizzazione per secoli.

A ogni Hashira viene assegnato un territorio da pattugliare, in genere per conoscere meglio i demoni che vi abitano e affinare la propria abilità di spadaccino. Inoltre, vengono inviati in missione solo se il personale di grado inferiore non è in grado di portarle a termine.

Tutti gli Hashira sono maestri di diversi stili di respirazione, alcuni dei quali sono stati addirittura inventati. Il carattere giapponese (o kanji) di Hashira è composto da nove tratti (柱), e si dice che questo sia il motivo per cui ci sono nove Hashira all’inizio della serie. La scritta “Distruttore di demoni” è incisa in giapponese (惡鬼滅殺) sulle armi di ogni Hashira.

L’origine di Hashira

La prima generazione di Hashira, nota anche come Generazione d’Oro, nacque durante l’Era Sengoku. Dopo un millennio di moderati successi contro i demoni di Muzan, un talentuoso uccisore di demoni di nome Yoriichi Tsugikuni si unì al corpo quando un demone uccise sua moglie. Era il più forte uccisore di demoni e un praticante della tecnica del Respiro del Sole, che riuscì a sfiorare l’uccisione del Re Demone. Yoriichi è nato con il marchio dell’uccisore di demoni, che assomiglia a una voglia e si attiva solo in determinate circostanze. Aveva il potere di condividere il marchio con pochi eletti, noti come Hashira.

Una volta attivato, il marchio fornisce all’utilizzatore forza, resistenza, agilità, velocità e una maggiore capacità di respirazione. Uno dei requisiti per risvegliare il marchio è la capacità di sopportare circostanze che mettono a repentaglio la vita, in particolare una frequenza cardiaca superiore a 200 battiti al minuto (BPM) e una temperatura corporea superiore a 39 gradi Celsius (102,2 gradi Fahrenheit), che sono spesso considerate letali. Tuttavia, l’attivazione del marchio comporta un rischio proprio: la durata di vita di una persona si riduce a soli 25 anni circa.

La maggior parte dell’attuale generazione di Hashira ha attivato i propri marchi di Uccisore di Demoni, con le sole eccezioni dell’Hashira del Fuoco Kyojuro Rengoku, dell’Hashira del Suono Tengen Uzui e dell’Hashira degli Insetti Shinobu Kocho.

Yoriichi Tsugikini è stato anche il progenitore delle tecniche di respirazione, trasmettendo le conoscenze alla prima generazione di Hashira, che avrebbe sviluppato e padroneggiato le proprie tecniche di respirazione.

Come si diventa Hashira in Demon Slayer?

Come si diventa Hashira in Demon Slayer

Finora nella serie sono noti solo due metodi per raggiungere il grado di Hashira, ed entrambi sono estremamente pericolosi e difficili. Il Corpo degli Ammazzademoni può essere suddiviso in dieci gradi in base al livello di potenza: Mizunoto, Mizunoe, Kanoto, Kanoe, Tsuchinoto, Tsuchinoe, Hinoto, Hinoe, Kinoto e Kinoe. La prima via può essere tentata solo dopo aver raggiunto il grado di Kinoe, dimostrando la propria abilità nell’uccidere i demoni uccidendo almeno 50 demoni o riuscendo in qualche modo a uccidere un membro dei Dodici Kizuki.

Il secondo approccio richiede di diventare Tsuguko (apprendista) di un Hashira, il che richiede un talento straordinario. Si può fare domanda per diventare Tsuguko ed essere messi alla prova dagli Hashira selezionati, oppure essere scrutati dagli stessi Hashira, se li ritengono degni. Uno Tsuguko può prendere il posto di un Hashira solo se l’Hashira in questione muore o si ritira. Un Hashira può scegliere di ritirarsi quando vuole.

Il lavoro necessario per ottenere ognuna di queste vie richiede circa cinque anni di allenamento, anche se ai più dotati potrebbero bastare due o tre anni. Finora ci sono state due eccezioni di questo tipo, l’Hashira di Foschia Muichiro Tokito e l’Hashira di Pietra Gyomei Himejima, che sono riusciti a diventare Hashira in pochi mesi grazie alla loro pura eccellenza.

Chi sono gli Hashira di oggi?

Ora che conoscete la storia, è il momento di guardare alla generazione attuale. Ecco tutti gli Hashira che abbiamo incontrato finora nell’anime Demon Slayer. Se non siete ancora al corrente della serie, vi consigliamo di fare degli spoiler.

Hashira dell’acqua Giyu Tomioka

Giyu Tomioka è il primo Hashira che Tanjiro incontra e che viene presentato agli spettatori nella prima stagione dell’anime Demon Slayer. Giyu si è allenato con il precedente Hashira dell’Acqua Sakonji Urokodaki e ha imparato la tecnica della Respirazione dell’Acqua. Il suo stile di Respirazione d’Acqua consiste in 11 forme, ognuna progressivamente più letale della precedente.

Love Hashira Mitsuri Kanroji

Alla disperata ricerca di un marito che fosse più forte di lei, Mitsuri decise di unirsi al Corpo delle Cacciatrici di Demoni. Tuttavia, considerando la sua incredibile prestanza fisica, non fu un compito facile. Completò con successo l’addestramento sotto la Fiamma Hashira Kyojuro Rengoku. Sviluppò il proprio stile di respirazione, la tecnica del Respiro dell’Amore, sulla base del Respiro della Fiamma di Rengoku.

Serpent Hashira Obanai Iguro

Prima di diventare il Serpente Hashira, Obanai Iguro era un tragico adolescente a cui la famiglia aveva tagliato la bocca da un orecchio all’altro per farlo assomigliare a un serpente come parte di un sacrificio rituale a un demone. Obanai è parzialmente cieco, ma grazie al suo stile di respirazione serpentesca e al suo serpente domestico Kaburamaru, riesce a compensare questa mancanza ed è quasi inarrestabile.

Sound Hashira Tengen Uzui

Tanjiro, Nezuko, Zenitsu e Inosuke hanno lavorato con Tengen nell’arco del Distretto dei divertimenti. Era alla disperata ricerca di salvare le sue mogli, tenute prigioniere. Tengen è uno dei personaggi più forti della serie e le sue abilità sono ineguagliabili. Purtroppo è stato costretto a ritirarsi dopo aver rischiato di morire contro Daki e Gyutaro.

Wind Hashira Sanemi Shinazugawa

Pur apparendo spavaldo e impulsivo, Sanemi Shinazugawa è il più abile utilizzatore dello stile del vento della sua generazione. È anche uno degli spadaccini più influenti e abili dell’intera milizia dei Demon Slayer. Il suo stile di Respirazione del Vento è spesso paragonato al primo Hashira del Vento, che apparteneva all’Età d’Oro del corpo dei Demon Slayer.

Stone Hashira Gyomei Himejima

Gyomei Himejima è il gigante gentile del corpo dei Demon Slayer, ma è altrettanto spietato in battaglia. È anche il più anziano dell’attuale generazione di Hashira, nonostante abbia attivato il suo marchio di Cacciatore di Demoni. Gyomei viene spesso definito l’Hashira più forte, nonostante sia completamente cieco dalla nascita, e si è guadagnato il rispetto dei suoi compagni grazie alla sua immensa forza e alla sua abilità nell’usare la tecnica del Respiro di Pietra.

Mist Hashira Muichiro Tokito

Muichiro Tokito è probabilmente secondo solo a Gyomei in termini di forza grezza. È uno dei pochissimi individui che appartengono alla linea di sangue Tsugikuni ed è stato uno dei più veloci a salire al grado di Hashira. Nonostante sia uno degli Hashira più giovani, la tecnica di respirazione della nebbia di Muichiro lo rende facilmente una forza con cui fare i conti.

Insect Hashira Shinobu Kocho

Sebbene fisicamente non sia la più forte, Shinobu Kocho è la più veloce tra tutte le Hashira. Il suo atteggiamento dolce spesso nasconde il suo carattere irascibile e l’intenso odio per i demoni. I suoi attacchi consistono in una serie di pugnalate che infliggono punture velenose ai suoi avversari, rese più forti dalla sua tecnica di respirazione degli insetti.

Flame Hashira Kyojuro Rengoku

Primo Hashira a recitare in un film e primo a guidare la squadra di Tanjiro, Flame Hashira Rengoku è forse il più ispirato tra tutti gli Hashira. Nonostante la sua tragica infanzia, ha mantenuto il suo atteggiamento allegro e il suo volto sorridente fino alla fine e ha tenuto testa a un Tre di rango superiore, Akaza, senza attivare il suo marchio di uccisore di demoni.

Flower Hashira Kanae Kocho

Sorella maggiore di Insect Hashira Shinobu Kocho, Flower Hashira Kanae era nota per il suo atteggiamento dolce. Nonostante fosse una cacciatrice di demoni, sognava un mondo in cui demoni e umani coesistessero pacificamente. La sua morte per mano di Doma, di rango superiore 2, ha spinto Shinobu a giurare vendetta contro tutti i mostri mai esistiti.

Gli Hashira portano le loro insegne sulle mani, poiché sono un gruppo distinto di uccisori di demoni. Questi simboli sono legati allo stile di respirazione che praticano e rappresentano. Tanjiro, Nezuko e i loro amici lavoreranno a stretto contatto con gli Hashira nella quarta stagione di Demon Slayer.

Demon Slayer, guida ai personaggi: chi si unisce a Tanjiro in Hashira Training Arc

Demon Slayer stagione 4 è una parte fondamentale della serie, la cui uscita è prevista per il 12 maggio 2024. L’arco dell’Addestramento degli Hashira approfondisce l’intenso addestramento degli Hashira e del resto del Corpo dei Demoni, preparandoli alla battaglia finale contro Muzan.

Questa stagione copre i capitoli 128-136 del manga, mentre il film copre già i capitoli 128 e 129, oltre ad alcune scene aggiunte nell’anime. Ciò significa che l’anime potrebbe andare oltre il capitolo 136, fino all’arco della Battaglia Finale, ecco cosa c’è da sapere sul cast principale di Demon Slayer: L’arco dell’addestramento di Hashira.

Tanjiro Kamado

Tanjiro Kamado

“Per dissipare i rimpianti di coloro che sono stati uccisi, per impedire che appaiano altre vittime, brandirò senza sosta la mia lama contro i Demoni, e questo è un dato di fatto”. – Tanjiro

Tanjiro Kamado, incarnazione della resilienza e della gentilezza, è in missione per restituire alla sorella minore (Nezuko) la sua umanità. Il suo cammino è costellato da numerose sfide, ma attraverso queste prove stringe legami indissolubili con i suoi compagni, Zenitsu e Inosuke. Sono stati i primi a unirsi a lui in questo viaggio, formando un gruppo affiatato che ispira un senso di compagnia. L’incrollabile determinazione di Tanjiro nel salvare sua sorella da una maledizione e nello sconfiggere il signore di tutti i demoni, Muzan, è davvero stimolante. Tanjiro è stato il primo spadaccino a brandire una lama nera dopo secoli, un fatto che solleva molte domande intriganti.

Chi è Tanjiro? Perché è lui a possedere la Lama Nera e qual è il suo legame con il respiro del Sole? Questi misteri, anche se parzialmente svelati, promettono una comprensione più profonda, probabilmente in questa stagione. Le allusioni al ballo con il padre in sogno e il potenziale legame con il respiro del Sole non fanno che aumentare l’enigma che circonda Tanjiro e la sua famiglia, e lo stesso vale per la sorella: perché è stata in grado di conquistare il Sole?

Nezuko Kamado

Nezuko Kamado

Nezuko Kamado, la sorella minore del nostro protagonista, Tanjiro, è una figura centrale dell’Arco di addestramento. Come Tanjiro, è una sopravvissuta al massacro della loro famiglia, ma ha la maledizione di essere un demone, che la fa soffrire di più. Tuttavia, persevera, proteggendo il fratello in modo unico e crescendo maggiormente attraverso la sofferenza. Il suo viaggio è segnato dalla lotta per riconquistare la sua umanità di demone e dalla sua capacità di conquistare il Sole, che la rende l’unico obiettivo dell’antagonista principale, Muzan. La sua trasformazione e la sua resilienza sono aspetti fondamentali dell’Arco di addestramento.

Zenitsu

Zenitsu

Zenitsu, uno dei due studenti dell’ex Hashira del Tuono, Jigoro Kuwajima, è un personaggio che subisce una crescita significativa nell’Arco dell’addestramento. La sua paura e il suo fastidio iniziali sono in netto contrasto con il suo coraggio e la sua affidabilità successivi. Si fa avanti per proteggere Nezuko insieme a Inosuke quando Tanjiro non può farlo, a testimonianza della sua crescita. Il contributo di Zenitsu a molte battaglie, come quella di Daki e Gyutaro, è fondamentale per l’arco del Distretto dei divertimenti, a testimonianza degli insegnamenti del suo mentore, Jigoro Kuwajima.

Inosuke

Inosuke Hashibira Demon Slayer

Inosuke è il combattente più flessibile di tutti i Demon Slayer, non solo il combattente più flessibile ma anche il pensatore più flessibile della squadra. A volte riesce a tenere insieme il gruppo con la sua comicità poco ortodossa, che a prima vista può risultare strana, ma che a pensarci bene è la più onesta del gruppo, il che credo sia dovuto al fatto che non fa molto parte della civiltà umana. Come Zenitsu, Insouke ha avuto un ruolo fondamentale nella battaglia di Tanjiro e Nezuko. Fa squadra con Zenitsu per tenere occupata una delle lune superiori a Daki. Inosuke è il libero pensatore della squadra e, a sua volta, è il più rumoroso del gruppo, nel bene e nel male.

Genya Shinazugawa

Genya Shinazugawa

Genya Shinazugawa è stato accennato quando Tanjiro ha affrontato le prime prove per diventare un cacciatore di demoni nella prima stagione. Ma ha avuto un ruolo considerevole nell’arco del Villaggio degli Spadaccini. Grazie alla capacità di consumare i demoni e di ottenere la loro capacità di resistenza e di guarigione, è stato in grado di aiutare Tanjiro nella sua battaglia contro Hantengu e le sue sei emozioni: Rabbia (Sekido), piacere (Karaku), dolore (Aizetsu), gioia (Urogi), odio (Zohakuten) e risentimento (Urami).

Nel corso dell’arco, vediamo Genya in difficoltà fisica e mentale a causa di suo fratello, Sanemi Shinazugawa, e del loro passato, accennato durante l’arco del Villaggio degli Spadaccini; la loro storia verrà ampliata un po’ di più durante l’arco del Traning di Hashira, concentrandosi sul passato tra Genya e il suo Sanemi e spiegando perché Sanemi mostra così tanto disprezzo verso Genya.

Durante l’arco di addestramento degli Hashira, approfondiremo la conoscenza degli Hashira e del loro regime di addestramento con il resto degli uccisori di demoni. Questo include gli Hashira dell’Amore, Mitsuri, Hashira dell’Acqua, Giyu, Hashira del Serpente, Obanai, Hashira del Suono, Tengen, Hashira del Vento, Sanemi, Hashira della Nebbia, Muichiro, Hashira degli Insetti, Shinobu e Hashira della Pietra Gyomei.

Demon Slayer in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Gaia Girace: 10 cose che non sai sull’attrice

Gaia Girace: 10 cose che non sai sull’attrice

Negli ultimi anni, sono poche purtroppo le serie tv italiane che sono riuscite a distinguersi dalla massa e a lasciare il segno. Una di queste è senza dubbio L’Amica Geniale, divenuta un vero e proprio fenomeno mediatico. Grazie a questa serie abbiamo potuto conoscere alcuni dei talenti italiani emergenti della recitazione come Gaia Girace, piccola grande interprete di una delle due protagoniste.

Scopriamo quindi tutto quello che c’è da sapere su Gaia Girace e la sua promettente carriera.

Gaia Girace: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in note serie TV. Poco dopo aver iniziato a frequentare la scuola di recitazione, nel 2018 ha sostenuto il suo primo provino per il ruolo della protagonista Lila Cerullo nella serie televisiva L’amica geniale. L’attrice ha dunque iniziato così la sua carriera, recitando in questa serie dal 2018 al 2022 per un totale di 22 episodi. In seguito ha recitato nella miniserie francese Diane de Poitieres (2022), mentre nel 2023 è una delle protagoniste della serie The Good Mothers, dove recita accanto a Micaela Ramazzotti e Valentina Bellè.

2Ha preso parte ad altri importanti progetti. Oltre ad aver recitato in serie televisive, però, la Girace si è distinta anche per aver partecipato ai cortometraggi I santi (2021) e A Future Together (2021), quest’ultimo diretto dal celebre regista tedesco Wim Wenders. Nel 2023 è invece protagonista del suo primo film, Girasoll, dove interpreta Lucia, una giovane rinchiusa nel manicomio di Aversa, che svilupperà una forte amicizia con una delle infermiere.

Gaia Girace in L’amica Geniale

3. Era determinata ad ottenere il ruolo. Riguardo al suo provino per la serie, la Girace ha dichiarato: “Anche se quello era il mio primo provino, fare l’attrice era il mio sogno: ci tenevo tantissimo, volevo essere scelta […] Ho letto il primo libro dopo essere stata presa. La scrittura della Ferrante mi ha dato emozioni fortissime per l’originalità della storia, per lo stile, la cura dei dettagli. In una parola: magia”. Il desiderio di ottenere quel ruolo si è dunque concretizzato, dando alla Girace l’occasione di portare avanti una carriera da attrice.

Gaia-Girace-Margherita-Mazzucco

4. La seconda stagione è stata molto difficile per lei. Le riprese della seconda stagione de L’Amica Geniale sono state piuttosto dure per l’attrice. A sconvolgere gli equilibri creatisi, c’è infatti stato l’ingresso di una nuova regista, Alice Rohrwacher – sorella di Alba Rohrwacher, voce narrante della serie – che ha sostituito a fasi alterne Saverio Costanzo dietro la macchina da presa. Inizialmente pare che Gaia non riuscisse ad adattarsi bene al cambio di regia e stile. Alla fine, però, ha saputo allinearsi con la regista e trovare insieme a lei il modo di proseguire il racconto del suo personaggio.

Gaia Girace e Margherita Mazzucco

5. Sono diventate grandi amiche. Passando tante ore insieme sul set di L’amica geniale, come spesso accade, le piccole Lenù e Lila sono diventate grandi amiche anche nella vita reale. Le attrici Gaia Girace e Margherita Mazzucco si sono infatti conosciute sul set e tra loro pare sia stato un colpo di fulmine da cui si è poi consolidata un’autentica amicizia. Eppure il loro incontro è stato puramente casuale. Mentre Gaia, decisa a ottenere una parte nella serie, è stata subito scelta per interpretare Lila, Margherita, invece, si è presentata al penultimo giorno di casting ed è stata chiamata circa un mese più tardi.

Gaia Girace in The Good Mothers

6. Ha interpretato un personaggio importante nella serie. In The Good Mothers, serie adattamento dell’omonimo romanzo di Alex Perry e basato su fatti realmente accaduti, l’attrice interpreta Denise Cosco, figlia di Lea Garofalo, testimone di giustizia e vittima della ‘ndrangheta. Un personaggio delicato da interpretare quello di Denise, ancor di più perché ispirato ad una persona realmente esistente. La Girace tuttavia non ha avuto modo di incontrare tale persona, dovendosi dunque basare per la propria interpretazione unicamente su articoli e interviste.

Gaia Girace è Caterina de Medici

7. Ha interpretato la celebre nobildonna. Un’altro ruolo per cui la Girace si è distinta è quello di Caterina de Medici, da lei interpretata nella miniserie francese Diane de Poitiers, dedicata all’omonima una donna vissuta nel XVI secolo, che fu l’amante ufficiale del re Enrico II di Francia. In mezzo ad un cast composto prevalentemente da attori francesi, l’attrice ha dunque avuto modo di interpretare un personaggio italiano, cimentandosi con una nuova prova attoriale particolarmente importante.

Gaia-Girace-The-Good-Mothers

Gaia Girace ha un fidanzato?

8. È single. Come da lei dichiarato in alcune interviste, l’attrice è attualmente single. Ad ogni modo, è questo un aspetto della propria vita che la Girace intende comprensibilmente mantenere il più privato possibile, dunque anche quando avrà una relazione di questo tipo, non ci saranno messaggi particolari che lo renderanno noto.

Gaia Girace è su Instagram

9. È presente sul social network. L’attrice è presente sul social network Instagram, con un proprio profilo verificato seguito da ben 210 mila persone e dove attualmente si possono ritrovare circa 80 post. Questi sono principalmente immagini relative a suoi lavori da attrice e da modella, inerenti il dietro le quinte di tali progetti o promozionali nei loro confronti. Ma non mancano anche curiosità, momenti di svago, eventi a cui ha preso parte e altre situazioni ancora. Seguendola, si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

 

 

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Gaia Girace: età e altezza

10. Gaia Girace è nata a Vico Equense, Campania, il 21 ottobre 2003. L’attrice è alta complessivamente 1,70 metri.

Fonti: IMDb, Instagram

Margherita Giusti racconta il suo The Meatsellers al BBF42: “L’animazione mi ha salvata”

La formazione come animatrice, la fondazione del collettivo Muta Animations durante il periodo della pandemia, lo sviluppo del documentario animato The Meatsellers e l’incontro con Luca Guadagnino, la partecipazione alla Mostra del Cinema di Venezia e infine il David di Donatello per il Miglior cortometraggio. È questo il percorso artistico compiuto fino ad oggi da Margherita Giusti, classe 1991, che ospite al Bellaria Film Festival svela i sogni, le speranze e le paure vissute in questi anni tanto intensi che l’hanno però ora portata ad essere guardata come una delle nuove voci dell’animazione italiana.

Il suo The Meatsellers è la storia vera di Selinna Ajamikoko, una ragazza nigeriana che sogna di diventare una macellaia come sua madre. Per esaudire il proprio desiderio si imbarca in un lungo viaggio verso l’Italia, pieno di atrocità e bestialità. Si costruisce così una storia raccontata tramite il colore, il sangue, il corpo e i tagli. Un viaggio animato che accompagna la voce di Selinna e guida gli spettatori in quella ricerca di identità che caratterizza l’essere umano.

Mi sono diplomata al Centro Sperimentale insieme a due colleghe, Elisabetta Bosco e Viola Mancini, realizzando un breve documentario animato. – racconta Margherita Giusti Una volta completati gli studi volevo realizzare delle pillole di animazione incentrate su storie di donne che si emancipano tramite il lavoro. È così che ho conosciuto Selinna Ajamikoko, sulla cui esperienza ho poi concepito The Meatsellers. Inizialmente il progetto doveva coinvolgere anche altre donne, ma Selinna è emersa come un personaggio troppo forte, che meritava uno spazio maggiore“.

A quel punto mi occorreva trovare una produzione e ho deciso di mandare quello che avevo a Luca Guadagnino, che aveva già visto il mio film di diploma. Io volevo solo una consulenza, chiedergli come avrebbe agito. Lui però ha apprezzato molto il progetto e si è offerto di produrlo con la sua Frenesy Film Company. In pochi pensano all’animazione in questa maniera. Luca è stato un vero coach. A quel punto ho potuto iniziare a lavorare sull’animazione insieme alle mie colleghe del collettivo Muta Animation”.

Il collettivo Muta Animations

Muta Animation nasce perché io, Elisabetta Bosco e Vera Mancini, abbiamo fatto il nostro film di diploma insieme e volevamo continuare a lavorare come gruppo. – racconta Margherita Giusti – Quando siamo partire purtroppo è scoppiato il covid e ognuna era a casa propria. Facevamo una call una volta ogni tot giorni e piano piano abbiamo deciso il nome, poi il logo e così via. Ognuna di noi è specializzata in cose diverse. Quest’anno però abbiamo chiamato anche Elisa Bonandin, che ha fatto sempre con noi un altro corto di diploma, e siamo sempre state tutte insieme“.

Non siamo tutte registe, abbiamo ruoli diversi rispetto all’animazione, ma in qualche modo funzioniamo, anche se poi alla fine non siamo nulla ancora, quattro freelancer insieme”. Aggiunge però che: “C’è il sogno di aprire uno studio, solo che è un po’ complicato, perché per sopravvivere ognuna di noi attualmente lavora anche ad altro. Però è piaciuto molto avere a disposizione un team per The Meatseller. Con Muta c’è la possibilità di sviluppare dei progetti che diano lavoro anche ad altre persone. Questo per me resta il sogno. Poi vedremo, speriamo“.

L’animazione in Italia

Impossibile non chiedere alla giovane animatrice un suo parere sullo stato dell’animazione in Italia, ancora troppo spesso trattata come un prodotto esclusivamente per un pubblico di bambini. “In Italia abbiamo maestranze bravissime, ma che lavorano all’estero per grandi Studi come Disney e purtroppo qui non sono riconosciute. In Italia non esiste un sistema produttivo che funzioni veramente per l’animazione e credo per questo di essere stata molto fortunata“.

La regista aggiunge però anche che: “Credo comunque che ci sia una maggiore apertura nei confronti dell’animazione. Il fatto che Luca Guadagnino volesse produrre un’opera d’animazione è indicativo, e anche Zerocalcare con la sua serie ha aiutato. Secondo me la richiesta del pubblico è forte, perché arriva da fuori. Anche il mondo del fumetto ha avuto un’esplosione negli ultimi dieci anni. Piano piano arriveremo, ma il problema è prima di tutto economico. L’animazione costa troppo per il nostro cinema“.

Io tendenzialmente faccio 2D. Mi è piaciuto molto lavorare sulla carta, è una cosa che vorrei continuare a fare. Ma se mi sposto sul lungometraggio è difficile che il pubblico sia disposto a seguire il tipo di sperimentazione adoperato per The Meatsellers. Ad ogni modo, è pieno di donne nell’animazione, soprattutto quella 2D. Forse perché è un mondo più chiuso e sereno rispetto ai set normali“. Margherita Giusti racconta poi che: “Ho fatto 6 anni come aiuto regista e sono stata davvero male. Ero molto giovane, intorno ai 20 anni. L’animazione mi ha salvata”.

Certo, è un ambiente competitivo, ma più sano rispetto al set. Io principalmente ho fatto fiction e quelli sono set dove non si riesce a imparare reciprocamente. Nell’animazione invece ti senti sicura perché è un ambiente protetto. In realtà è un peccato che le donne non si sentano troppo sicure sul set, ma credo che anche questa cosa stia cambiando. Il punto è ch spesso le ragazze sul set non hanno punti di riferimento“.

Guardando al futuro

Quando le viene chiesto di cosa la aspetta ora nell’immediato futuro, Margherita Giusti racconta: “Ora Luca vuole che non mi sieda sugli allori ma continui a lavorare. Svilupperemo un lungometraggio insieme. Il problema è che, appunto, si tratta di animazione, quindi ci vorrà molto tempo. Una storia però c’è già, non posso dire molto ma non sarà un altro documentario. Sicuramente sara in 2D, è la tecnica a cui sono legata e che non ho intenzione di abbandonare“.

Wind River: la spiegazione del finale, chi ha ucciso Natalie?

Wind River: la spiegazione del finale, chi ha ucciso Natalie?

Taylor Sheridan potrebbe essere conosciuto soprattutto per Yellowstone, ma si è fatto un nome con le sue brillanti sceneggiature di Sicario e Hell or High Water, e ha dimostrato di essere un regista con il suo debutto alla regia nel 2017, Wind River. Come molti progetti di Sheridan, Wind River mescolava l’attualità politica con un elemento di mistero neo-noir, in modo da essere allo stesso tempo molto divertente e sorprendentemente riflessivo. Sebbene il mistero che Sheridan presenta in Wind River sia un mistero, le sue motivazioni più serie per il film sono evidenti dalle statistiche sui crimini reali che incorpora alla fine.

Di cosa parla Wind River di Taylor Sheridan?

Wind River è un giallo ambientato nella riserva indiana Wind River del Wyoming. Dopo che il corpo dell’adolescente indigena Natalie Hanson (Kelsey Asbille) viene ritrovato congelato in mezzo alla natura selvaggia, l’FBI invia l’agente Jane Banner (Elizabeth Olsen) per scoprire il colpevole della sua morte. L’unico problema è che l’area della riserva è enorme e solo pochi agenti delle forze dell’ordine sono in grado di pattugliarla. Sarebbe quasi impossibile per un’estranea come Jane fare una ricerca adeguata da sola, quindi decide di lavorare con l’agente locale del Servizio Pesca e Fauna Selvatica Cory Lambert (Jeremy Renner). Lambert è un esperto segugio e ha vissuto nella riserva per tutta la vita; tuttavia, le motivazioni che lo spingono a seguire il caso sono più personali di quanto Jane non creda inizialmente.

Lambert è un amico intimo del padre di Natalie, Martin (Gil Birmingham), e promette all’uomo in lutto che troverà giustizia per l’omicidio della figlia. Sebbene l’empatia di Lambert nei confronti di Martin sia in qualche modo intrinseca, gli viene anche ricordata una tragedia simile nella sua vita. Anche la figlia di Lambert è stata uccisa solo pochi anni prima; forse, aiutare Jane a risolvere l’omicidio di Natalie gli permetterà di superare il dolore che prova per aver deluso sua figlia. Lambert e Jane sono vigili nella loro ricerca, ma il giovane agente dell’FBI comincia a rendersi conto che i problemi della riserva sono più complessi di alcuni omicidi irrisolti; si tratta di una crisi che minaccia la vita di innumerevoli donne indigene la cui morte non è mai stata indagata adeguatamente dalle autorità legali.

Durante la ricerca di indizi su Natalie, Lambert e Jane scoprono il cadavere in decomposizione del fidanzato più anziano di Natalie, Matt (Jon Bernthal). Matt lavorava come guardia di sicurezza presso un sito di trivellazione locale e, sebbene fosse molto più vecchio di Natalie, non sembra essere responsabile del suo omicidio. Tuttavia, questo non impedisce a Lambert e Jane di recarsi dall’ex datore di lavoro di Matt per cercare ulteriori indizi. Questo li porta a un confronto con gli amici di Matt, tra cui il suo inquietante collega Pete Mickens (James Jordan). Quando i colleghi di Matt chiariscono che non hanno intenzione di andare giù senza combattere, Jane e Lambert devono difendersi usando la forza letale.

Natalie riceve giustizia in Wind River?

wind river elizabeth olsen

Mentre lo stallo tra Lambert, Jane e i colleghi di Matt è il culmine dell’azione di Wind River, Sheridan utilizza una sequenza di flashback per rivelare i dettagli della morte di Natalie. Dopo una discussione con Matt, Natalie era tornata nella sua roulotte. Questo purtroppo ha attirato l’attenzione degli altri colleghi di Matt, tra cui Pete. Ubriachi e pronti alla violenza, Pete e gli altri trivellatori hanno violentato Natalie prima di picchiare Matt a morte. Natalie era riuscita a fuggire, ma non era in grado di farlo per molto tempo. Natalie ha tentato di attraversare la gelida natura selvaggia da sola, finendo per morire congelata prima che le autorità potessero trovarla.

Lambert, Jane e il capo tribù locale Ben Shoyo (Graham Greene) guidano le loro forze in uno scontro a fuoco con i colleghi di Matt, compreso il suo capo Curtis (Hugh Dillon). L’ingaggio non è privo di conseguenze: Shoyo e molti dei suoi uomini vengono uccisi. Tuttavia, Lambert riesce a salvare Jane all’ultimo minuto, eliminando senza pietà i restanti scagnozzi di Curtis. Pete rimane l’unico sopravvissuto del gruppo e, da codardo qual è, tenta di fuggire nella natura. Intuendo un’opportunità, Lambert lo segue per fare un po’ di giustizia di frontiera.

Lambert segue Pete nella natura selvaggia e lo costringe a sopravvivere nello stesso modo in cui è sopravvissuta Natalie: in mezzo al freddo e con solo abiti leggeri per proteggersi. Lambert osserva che questo è il modo in cui Natalie e sua figlia sono state uccise e che Pete non possiede la stessa forza d’animo che avevano loro. Pete fa un tentativo di contrattare per la propria vita, ma non è interessato a Lambert. Anche se Lambert è soddisfatto che la morte di Natalie sia stata risolta, questo non rende la situazione meno cupa. Il film è chiuso da una struggente scena finale in cui Lambert e Martin piangono insieme. Entrambi gli uomini possono aver trovato giustizia alla fine, ma vivranno il resto della loro vita senza i figli a cui tenevano di più.

Wind River è basato su una storia vera?

Wind River basato su una storia vera

Sheridan utilizza questo momento per accennare ad alcuni dei temi più importanti del film. Sebbene la storia di Wind River sia originale, è ispirata a una crisi reale che non ha ricevuto l’attenzione necessaria. In una scheda del titolo viene rivelato che le donne native americane scomparse sono l’unico gruppo demografico che non viene registrato nei registri ufficiali. Il numero di donne native americane scomparse non è noto, ma la crisi è diventata particolarmente pericolosa nei siti delle riserve come quella del Wyoming, che sono poco protetti dalla polizia e dagli ufficiali della difesa federale.

Wind River è uno dei film più cupi di Sheridan, ma anche uno dei suoi più importanti. Il film ha dimostrato che, oltre a creare un mistero avvincente, Sheridan poteva usare il suo potere di narratore per sensibilizzare su una crisi in corso che colpiva in modo sproporzionato una popolazione selezionata. A volte può non essere facile da guardare, ma Wind River è una visione assolutamente indispensabile sia per i fan di Sheridan che per i detrattori.

Wind River è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Rick Moranis ha rifiutato la partecipazione a Ghostbusters – Minaccia glaciale

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Ghostbusters – Minaccia Glaciale doveva inizialmente contenere un cameo dell’attore Rick Moranis, ma la star ha rifiutato la possibilità di apparire nel film.

Parlando con ScreenRant, l’attore Ernie Hudson – che riprende il ruolo di Winston Zeddemore nel film – ha rivelato che i responsabili del film non sono riusciti a convincere Rick Moranis a tornare nel film come Louis Tully, che aveva interpretato nei primi due film.

Non so perché. Non ho avuto una conversazione personale“, ha detto Hudson. “Ho parlato con Ivan Reitman prima della transizione, che so aver passato molto tempo a cercare di convincere Rick. So che gli altri ragazzi gli hanno parlato e non sono sicuro del perché, lui ha semplicemente detto di no“.

Ernie Hudson ha anche aggiunto che sa che a Moranis sono stati offerti più soldi per apparire rispetto a lui, e che se gli fosse stato chiesto di aiutare a reclutarlo, lo avrebbe fatto.

So che gli hanno offerto più soldi di quelli che hanno offerto a me. E se avessi pensato che andare a casa sua avrebbe fatto la differenza, ci sarei andato“, ha detto Hudson. “Perché mi piacerebbe vederlo. E non solo in Ghostbusters, ma penso solo che sia un talento incredibile . . . Mi piacerebbe rivederlo se ci fosse un modo possibile, sapete?“.

Rick Moranis si è ritirato dalla recitazione nel 1997 per poter dedicare più tempo alla crescita dei suoi due figli da vedovo. Non è più apparso in un film live-action dal 1997, Honey, We Shrunk Ourselves, anche se ha firmato per apparire nel prossimo film della Disney, Shrunk, al fianco di Josh Gad.

Ghostbusters: Minaccia Glaciale, la trama e il cast del film

In Ghostbusters: Minaccia Glaciale, la famiglia Spengler torna dove tutto è iniziato, l’iconica caserma dei pompieri di New York, e si unisce agli Acchiappafantasmi originali che hanno sviluppato un laboratorio di ricerca top-secret per portare la lotta ai fantasmi a un livello superiore. Quando la scoperta di un antico artefatto scatenerà una forza malvagia, i vecchi e nuovi Ghostbusters dovranno unire le forze per proteggere la loro casa e salvare il mondo da una seconda era glaciale.

Il nuovo film, seguito di Ghostbusters: Legacy e diretto da Gil Kenan, anche autrice della sceneggiatura insieme a Jason Reitman, è il quinto film della saga e vede molti dei membri superstiti del cast originale (tra cui Bill Murray, Ernie Hudson, Dan Aykroyd e Annie Potts) riunirsi con il cast presentato dal precedente film (Finn Wolfhard, Mckenna Grace, Carrie Coon, Paul Rudd e Logan Kim). A loro si uniscono i nuovi arrivati  Kumail Nanjiani Patton Oswalt. sarà al cinema dall’11 aprile distribuito da Eagle Pictures.

Grendel: Jeff Bridges e Dave Bautista nel cast del nuovo adattamento di Beowulf

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Jeff Bridges e Dave Bautista sono stati scritturati per Grendel, un nuovo adattamento live-action di Beowulf prodotto dalla Jim Henson Company.

Secondo The Hollywood Reporter, Jeff Bridges interpreterà il mostro protagonista in Grendel, che sarà presentato al mercato cinematografico al Festival di Cannes questo mese, mentre Dave Bautista  interpreterà Beowful.

La Creature Shop di Jim Henson si occuperà della realizzazione delle creature pratiche e del design di Grendel, mentre la regia è affidata a Robert D. Krzykowski. Grendel è basato sull’omonimo romanzo del 1971 di John Gardner.

Chi altro reciterà in Grendel insieme a Jeff Bridges e Dave Bautista?

Oltre a Jeff Bridges e Dave Bautista, Grendel è interpretato da Bryan Cranston (Breaking Bad) nel ruolo di Re Hrothgar, Sam Elliott (A Star Is Born) nel ruolo del Drago, Thomasin McKenzie (Last Night in Soho) nel ruolo della Regina Wealhtheow e Aidan Turner (Lo Hobbit: La battaglia delle cinque armate) nel ruolo di Unferth.

Il film racconta “la storia del leggendario mostro al centro del poema epico Beowulf che si fa avanti per raccontare la sua versione di questa storia avvincente”, secondo la descrizione di The Hollywood Reporter.

Krzykowski ha scritto anche la sceneggiatura di Grendel ed è produttore insieme a Brian Henson e Vince Raisa per The Jim Henson Company, Jay Glazer, Dennis Berardi e Jon D. Wagner. Bridges, John Sayles, Tamara Birkemoe e Joe Jenckes della Ashland Hill Media Finance sono tutti produttori esecutivi.

Grendel rappresenta tutto ciò che amo del cinema. Il folle capolavoro di John Gardner affronta in modo intelligente ciò che significa essere umani attraverso l’occhio selvaggio di un mostro“, ha dichiarato Krzykowski. “È un onore lavorare con un gruppo così straordinario di narratori, che cercano tutti di portare al pubblico qualcosa di meraviglioso e inaspettato“. Grendel sarà il secondo film di Krzykowski dopo L’uomo che uccise Hitler e poi il Bigfoot del 2018, interpretato anche da Elliott e Turner.

And Just Like That: la serie sequel di Sex and the City inizia la produzione della terza stagione

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È ufficialmente iniziata la produzione della terza stagione di And Just Like That, sequel dell’iconica serie Sex and the City, con il ritorno di Sarah Jessica Parker nei panni di Carrie Bradshaw. Max ha comunicato la notizia attraverso la sua pagina ufficiale X (ex Twitter), condividendo una foto del set con Jessica Parker mentre entra nella nuova stagione.

La terza stagione di And Just Like That segnerà, naturalmente, la continuazione della storia di Carrie, Charlotte York Goldenblatt (Kristin Davis) e Miranda Hobbes (interpretata da Cynthia Nixon) mentre affrontano la vita dei loro 50 anni. Potete vedere l’immagine del set qui sotto:

Chi fa parte del cast di And Just Like That Stagione 3?

Oltre ai tre protagonisti principali, gli altri membri del cast di And Just Like That che dovrebbero tornare per la terza stagione sono Evan Handler nel ruolo di Harry Goldenblatt, Mario Cantone nel ruolo di Anthony Marentino, David Eigenberg nel ruolo di Steve Brady, Cathy Ang nel ruolo di Lily Goldenblatt, Sarita Choudhury nel ruolo di Seema Patel, Sebastiano Pigazzi nel ruolo di Giuseppe, Nicole Ari Parker nel ruolo di Lisa Todd Wexley e John Corbett nel ruolo di Aidan Shaw.

È stato confermato che l’attrice Rosie O’Donnell, vincitrice di un Emmy, si unirà al cast della terza stagione interpretando un personaggio di nome Mary. Purtroppo, in precedenza era stato riferito che Sara Ramirez e Karen Pittman non sarebbero tornate per la prossima stagione. Le star interpretavano rispettivamente Che Diaz e Nya Wallace. La serie è scritta, diretta e prodotta esecutivamente da Michael Patrick King.

Il nuovo capitolo dell’innovativa serie HBO segue Carrie, Miranda e Charlotte mentre affrontano il viaggio dalla complicata realtà della vita e dell’amicizia dei loro 30 anni alla realtà ancora più complicata della vita e dell’amicizia dei loro 50 anni”, si legge nella sinossi di And Just Like That. Le prime due stagioni di And Just Like That sono disponibili in streaming su Max e NOW. Non è ancora stata fissata una data di uscita per la terza stagione.

Grace Caroline Currey protagonista del remake di The Breed di Wes Craven

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Il regista di Nightmare – Dal profondo della notte (A Nightmare on Elm Street), L’ultima casa a sinistra e Scream, Wes Craven, è stato responsabile di alcuni dei film, dei personaggi e dei momenti più iconici del cinema dell’orrore, ma è stato anche l’artefice di una serie di fallimenti, uno dei quali sta per essere rifatto.

Wes Craven non ha diretto The Breed del 2006, ma è stato produttore del film e ha reclutato il suo assistente alla regia di Nightmare – Dal profondo della notte Nick Mastandrea, per dirigerlo. Il film è incentrato su due fratelli e i loro amici che si recano in una baita su un’isola ereditata dallo zio recentemente scomparso per trascorrere un weekend di relax. Il gruppo viene assediato da cani geneticamente potenziati, allevati per uccidere attraverso una struttura di addestramento abbandonata sull’isola.

The Breed non è stato accolto bene (per usare un eufemismo), ottenendo un punteggio del 27% dalla critica su Rotten Tomatoes. Ora, Variety riporta che i fratelli Nathan e Griff Furst sono pronti a dirigere un remake, con l’attrice di Fall e Shazam! Fury of the Gods Grace Caroline Currey nel ruolo principale.

Il progetto viene descritto come una “rivisitazione non convenzionale del classico cult di Wes Craven”, incentrato sul personaggio di Currey, Violet, “un’icona ribelle e cazzuta in missione per cercare cani abbandonati su un’isola remota, che porta a un completo terrore adrenalinico“.

I Furst produrranno insieme attraverso la loro società, la Curmudgeon Films. Il film sarà co-prodotto e finanziato dalla Daro Film Distribution, che ne detiene anche i diritti internazionali.

Recentemente la Currey ha interpretato la protagonista del thriller d’avventura della Lionsgate, Fall, diretto da Scott Mann, che segue due temerari scalatori, Becky (Currey) e Hunter (Virginia Gardner), che decidono di scalare la torre televisiva B67 – e rimangono bloccati proprio in cima. Ha interpretato anche Mary Marvel/Mary Bromfield nel sequel del supereroe Shazam! Fury of the Gods, ma è improbabile che riprenda il ruolo dopo l’avvento del nuovo DCU.

Shawn Levy rivela perché ha accettato Deadpool & Wolverine e perchè ha rinunciato a The Wolverine del 2013

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Shawn Levy ha una lista impressionante di crediti a suo nome, tra cui Una notte al museo, Free Guy e Stranger Things. Deadpool & Wolverine sarà il suo film più grande, ma non è la prima volta che un progetto della Marvel finisce nel mirino del regista.

Shawn Levy ha lavorato con Hugh Jackman in Real Steel e con Ryan Reynolds in Free Guy e The Adam Project, il che significa che era già buon amico di entrambi gli attori. Tuttavia, prima che Ryan Reynolds gli proponesse di dirigere l’allora Deadpool 3, Levy aveva già rifiutato la possibilità di occuparsi di The Wolverine del 2013!

Sul set di The Adam Project, Ryan mi chiese se avrei preso in considerazione l’idea di fare Deadpool 3“, racconta a Empire Online. “E ricordo che mi disse: ‘So che mi dirai di no, ma ho intenzione di provare a convincerti’. E la mia risposta è stata: ‘Non ho intenzione di dire di no, stai scherzando? È un sì duro e immediato, signore!”“.

Quando stavamo girando Real Steel, Hugh stava cercando di fare The Wolverine e mi ha chiesto se volevo farlo“, aggiunge Levy. “E io, come un idiota, ho risposto: ‘No’. Perché all’epoca pensavo: ‘Beh, è la quinta volta che interpreti il personaggio, sto facendo film originali eccetera’. E me ne sono pentito profondamente per anni“. “E così, quando si è ripresentata l’occasione, grazie a Dio ero abbastanza vecchio e saggio da cogliere al volo l’opportunità“.

Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverine uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.

Lucasfilm: un dirigente svela perché George Lucas ha definito OBI-WAN KENOBI “una delle sue cose preferite” dell’era Disney

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Da quando ha venduto la Lucasfilm alla Disney per l’enorme cifra di 4 miliardi di dollari, George Lucas ha lasciato che la Casa del Topo facesse ciò che voleva di Star Wars. Certo, ha visitato il set di The Mandalorian e ha espresso alcune considerazioni sui sequel, ma non è stato coinvolto creativamente.

Negli ultimi anni la Disney è tornata a molte delle sue più grandi creazioni, sia con un “Baby Yoda“, sia con Ahsoka Tano di The Clone Wars, sia colmando le lacune tra La vendetta dei Sith e Una nuova speranza arruolando Ewan McGregor per l’Obi-Wan Kenobi di Disney+.

Durante un’intervista con il podcast Full of Sith, Pablo Hidalgo – un dirigente della Lucasfilm incaricato di mantenere il canone del franchise – ha confermato che Lucas era un grande fan di quest’ultima serie.

All’inizio c’è stata una conversazione con George [Lucas] su quali fossero i suoi pensieri e se, onestamente, fosse d’accordo o meno con l’intero concetto, e lui era favorevole al cento per cento“, ha spiegato. “E ho sentito dire che è una delle cose che preferisce di Star Wars“. Per quanto riguarda il motivo per cui Lucas ha apprezzato così tanto Obi-Wan Kenobi, Hidalgo ha aggiunto: “Perché riconosce molto di quello che ha fatto nei prequel, fondamentalmente portato avanti e celebrato in un modo che sono sicuro lo ha sorpreso“.

Con altri 10 anni di distanza tra la battaglia di Obi-Wan con Darth Vader e la morte dello Jedi sulla Morte Nera, molti fan di Star Wars sono ottimisti sulla possibilità di realizzare una seconda stagione che colmi ulteriori lacune e magari rivisiti la rivalità del Maestro Jedi con Maul.

A marzo, McGregor ha confermato di essere ancora in attesa di una chiamata. “La verità è che ho parlato per anni di dovermi coprire per fare la stagione di Obi-Wan, ho dovuto mentire su questo e non sto mentendo su questo ora”, ha detto. “Non lo so. Non c’è stata nessuna telefonata da parte della Lucasfilm o della Disney che mi abbia detto: ‘Facciamone un’altra‘”.

Warner Bros. fa marcia indietro dopo aver fatto togliere da YouTube il film dei fan de Il Signore degli Anelli: Hunt for Gollum

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È di ieri la notizia che Andy Serkis dirigerà e interpreterà Il Signore degli Anelli: The Hunt for Gollum, un nuovo film che mira a riportare l’iconico franchise nelle sale. Il progetto è prodotto da Peter Jackson, ma se la premessa suona familiare, probabilmente è perché un cortometraggio del 2009 realizzato dai fan – anch’esso intitolato The Hunt for Gollum – ha accumulato milioni di visualizzazioni su YouTube negli ultimi dieci anni e mezzo. Fino a oggi, cioè.

Diretto da Chris Bouchard, il film, della durata di 39 minuti, è molto ambizioso e ha ricevuto molti apprezzamenti alla sua uscita. Ambientato durante l’atto iniziale de La Compagnia dell’Anello, il cortometraggio elabora la caccia di Aragorn a Gollum ed è presumibilmente la stessa storia che verrà raccontata nel prossimo film della Warner Bros.

Probabilmente in risposta ai fan e alle testate giornalistiche che hanno sottolineato le somiglianze, lo studio ha colpito il video con un attacco di copyright e lo ha fatto rimuovere da YouTube (era lì prima dell’annuncio e, all’ultimo conteggio, era stato visto più di 13 milioni di volte).

La Warner Bros. non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale, ma un messaggio sul sito web recitava: “Questo video contiene contenuti della Warner Bros. Entertainment, che lo ha bloccato per motivi di copyright”.

La risposta alla notizia di un film che ruota attorno a Gollum è già stata piuttosto tiepida, ma questo ha fatto incavolare molti fedeli fan del Signore degli Anelli. Il film, costato 5000 dollari, è stato presentato in anteprima allo Sci-Fi-London Film Festival nel 2009 e ha persino una sua pagina su Wikipedia.

È una cosa da sfigati“, ha esclamato un frustrato utente di Redditor (via IGN). Questi avidi non possono fare a meno di accaparrarsi ogni centesimo, come Smaug“. Il video aveva già 13 milioni di visualizzazioni, ed era pacificamente esistente per tutti questi anni“.

La Warner Bros. deve essersi resa conto di aver fatto un passo falso perché ha fatto marcia indietro e ha rimosso il copyright (restituendo al film il suo posto legittimo su YouTube). Lo studio ha dichiarato che si è trattato di un errore, ma molti non se la bevono; in ogni caso, Bouchard è contento.

La versione ufficiale de Il Signore degli Anelli: The Hunt for Gollum uscirà nel 2026. “Yesssss, Precious. È arrivato il momento di avventurarmi ancora una volta nell’ignoto con i miei cari amici, gli straordinari e incomparabili guardiani della Terra di Mezzo Peter, Fran e Philippa“, ha dichiarato Andy Serkis alla notizia. “Con Mike e Pam, e il team della Warner Bros che parteciperà alla missione, insieme alla WETA e alla nostra famiglia di cineasti in Nuova Zelanda, è tutto troppo delizioso“.

È un onore e un privilegio tornare nella Terra di Mezzo con il nostro buon amico e collaboratore, Andy Serkis, che ha un conto in sospeso con quel fetente – Gollum!“. Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens hanno aggiunto. “Come fan di lunga data della vasta mitologia del Professor Tolkien, siamo orgogliosi di lavorare con [i responsabili cinematografici della WBD] Mike De Luca, Pam Abdy e l’intera squadra della Warner Bros. per un’altra epica avventura!“.

ECCO il fina film:

X-MEN: si dice che i Marvel Studios abbiano ristretto la ricerca di scrittori a questi due nomi

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Si dice che i Marvel Studios siano molto vicini all’annuncio di uno o più sceneggiatori per l’atteso film sugli X-Men, e forse sappiamo quali sono gli sceneggiatori scelti da Kevin Feige e co. per scrivere il reboot.

Secondo Jeff Sneider (fonte molto attendibile) nell’ultimo episodio di The Hot Mic, Rafe Judkins e Michael Lesslie sono in lizza per scrivere la sceneggiatura. L’autore ritiene che questi due siano i finalisti per l’incarico, ma fa notare che altri scrittori potrebbero essere ancora in lizza.

Judkins ha lavorato in precedenza ad Agents of S.H.I.E.L.D. e al film di Tom Holland Uncharted, e più recentemente è stato lo showrunner dell’adattamento di Amazon di La ruota del tempo. Lesslie, invece, ha scritto la sceneggiatura di Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente (The Hunger Games: The Ballad of Songbirds & Snakes) e del film di Assassin’s Creed del 2016.

Molti fan speravano che lo studio riassumesse l’ex showrunner di X-Men ’97 Beau DeMayo per lavorare alla sceneggiatura del film live-action, ma non sembra molto probabile.

Per quanto riguarda un potenziale regista, Sneider non ha sentito parlare di nessun incontro, anche se sostiene la recente voce secondo cui la Marvel starebbe cercando un POC per dirigere il progetto. Ritiene che sia ancora troppo presto per avere dei colloqui, e se lo studio è interessato al regista di Black Panther Ryan Coogler, il regista non è stato contattato formalmente.

Kevin Feige aveva assicurato ai fan che un reboot era in cantiere poco dopo l’acquisizione degli asset della 20th Century Fox da parte della Disney nel 2019, ma fino a poco tempo fa non c’era stato alcun aggiornamento ufficiale. Secondo alcune voci, problemi contrattuali avrebbero impedito ai Marvel Studios di introdurre nel MCU nuovi attori nei panni di personaggi mutanti affermati come Wolverine, Ciclope, Tempesta, ecc.

Si dice che se la Marvel volesse fare un reboot della squadra utilizzando gli stessi personaggi del franchise della Fox prima del 2025, personaggi del calibro di Simon Kinberg, Bryan Singer e co. avrebbero come minimo diritto a crediti e compensi, e potrebbero anche avere un certo grado di controllo creativo.

Non abbiamo idea se questo sia vero, ma spiegherebbe perché dal 2019 c’è stato un silenzio radio su tutto ciò che riguarda gli X-Men e perché gli unici personaggi mutanti affermati che abbiamo visto nel MCU da allora sono il Professor Xavier (Patrick Stewart) in Doctor Strange nel Multiverso della follia e Bestia (Kelsey Grammer) in The Marvels. Anche Hugh Jackman tornerà a vestire i panni di Logan in Deadpool & Wolverine nel corso dell’anno.

Ciò non impedisce tuttavia alla Marvel di far debuttare nuovi eroi e cattivi mutanti senza alcun legame con i film precedenti, come abbiamo visto quando Kamala Khan è stata riconvertita in mutante nel finale di stagione di Ms. Marvel. Un recente rumor ha inoltre affermato che l’eroe israeliano Sabra sarà introdotto come mutante in Captain America: Brave New World.

Venom: The Last Dance, il regalo fatto alla troupe rivela apparentemente il sinistro villain del threequel

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Le riprese di Venom: The Last Dance sembrano essere concluse e a poco più di cinque mesi dall’arrivo nelle sale, speriamo che un primo sguardo ufficiale sia vicino. La Sony Pictures avrebbe bisogno di una vittoria dopo i flop di Morbius e Madame Web, ma solo il tempo ci dirà se il threequel di Venom sarà in grado di dargliela. Dopotutto, la maggior parte dei fan non si aspetta molto da Kraven il cacciatore, un film recentemente posticipato al 13 dicembre.

Ora è stato rivelato un primo sguardo al regalo della squadra di stuntman e potrebbe rivelare il grande cattivo di Venom: The Last Dance. Come potete vedere nel post di X qui sotto, il verde è stato utilizzato per il “3” del logo del film, mentre tre fendenti verdi sono visibili anche sul volto inconfondibile del simbionte.

Guardando ai fumetti, dobbiamo credere che questo sia un riferimento a Lasher. Apparso per la prima volta sulle pagine di Venom: Lethal Protector #4 del 1993, è un figlio di Venom, creato dai tentativi della Life Foundation di replicare il successo del simbionte Venom.

L’ospite umano di Lasher è Ramon Hernandez, un mercenario che ha ricevuto il simbionte insieme ad altre quattro persone, formando una squadra dotata di superpoteri con il compito di proteggere la società.

Sebbene il personaggio non sia così noto come Carnage, ad esempio, non sarebbe la prima volta che la Sony sceglie un simbionte relativamente oscuro dai fumetti da contrapporre a Eddie Brock. Nel primo film si è scontrato con Riot, un cattivo altrettanto sconosciuto al grande pubblico. Naturalmente, mentre questo merchandising punta a Lasher, potremmo vedere anche Scream, Agony e Phage.

Chiwetel Ejiofor (Doctor Strange) ha ottenuto un ruolo da protagonista nel threequel, anche se al momento non si sa chi interpreterà; la teoria più diffusa in rete è che sia stato scritturato per il ruolo del generale Orwell Taylor di The Jury. Anche Juno Temple (Ted Lasso) e Clark Backo (Letterkenny) sono saliti a bordo del threequel in ruoli misteriosi.

Oltre a tornare nel ruolo di Eddie Brock, Tom Hardy ha anche co-scritto la storia di Venom: The Last Dance con la regista Kelly Marcel, prima di scrivere la sceneggiatura. Prodotto da Amy Pascal, Avi Arad, Matt Tolmach e Hutch Parker, il film arriverà nelle sale il 25 ottobre. ECCO LA FOTO POSTATA SU X:

Il corvo: curiosità, spiegazione e storia vera sul film con Brandon Lee

Oggi considerato tanto un film di culto quanto un film maledetto, Il corvo, distribuito al cinema nel 1994, viene in particolare ricordato per la tragica morte del protagonista Brandon Lee. Il suo stile e i suoi temi hanno però permesso alla pellicola di affermarsi anche al di là di tale evento, venendo particolarmente apprezzato da critica e pubblico. Il suo successo diede vita ad un vero e proprio franchise, che include tre sequel e una serie televisiva.

La storia è tratta da quella dell’omonimo fumetto, pubblicato tra il 1988 e il 1989 da James O’Barr. Questi vi lavorò per metabolizzare la scomparsa della sua fidanzata, evento che venne riproposto nella trama dell’opera. Le atmosfere cupe permisero al titolo di diventare un grandissimo successo, attirando l’attenzione della casa di produzione Miramax. Questa acquisì i diritti dell’opera, dando così vita alla sua trasposizione cinematografica, diretta da Alex Proyas, autore di film come Io, Robot e Gods of Egypt.

La morte di Lee finì naturalmente con il rallentare la produzione, costringendo ad una revisione all’ultimo di diverse pagine della sceneggiatura. Ciò che non si perse, fortunatamente, fu il carattere simbolista del film. Questo si rivelò infatti una delle principali chiavi di successo del film. Gli spettatori, infatti, rimasero affascinati dalla malinconia suscitata e descritta in modo tanto velato quanto d’effetto. Film maledetto o meno, Il corvo rimane ancora oggi un brillante esempio di cinema dark, in bilico tra la vita e la morte.

Il corvo: la trama e il cast del film

La vicenda è incentrata sulla vendetta di Eric Draven (Brandon Lee), divenuto, in seguito alla sua morte, guardiano della dimensione che collega il mondo dei vivi a quello ultraterreno. Un anno prima, la sua promessa sposa Shelly Webster (Sofia Shinas), venne aggredita e uccisa da una banda di criminali. Grazie alla sua nuova natura sovrannaturale e ai poteri del corvo, Eric è ora in cerca dei responsabili, per ucciderli senza pietà. La possibilità di ricongiungersi alla sua amata nell’aldilà, infatti, è ciò che sprona il vendicatore a compiere la sua missione. La sua ricerca, tuttavia, si rivelerà complessa, ostacolata da deprecabili personaggi appartenenti al mondo della criminalità e da terribili verità.

A ricoprire il ruolo del soprannaturale vendicatore è Brandon Lee. Non tutti erano però entusiasti della sua scelta. L’autore del fumetto, infatti, temeva che egli non fosse idoneo alla parte, e che il film avrebbe finito per rivelarsi un insuccesso. Quando incontrò l’attore con il trucco applicato in volto, tuttavia, dovette ricredersi, trovandolo perfetto. Il segreto del successo di tale trucco fu che ad applicarlo sul suo volto fu lo stesso Lee. Tale operazione gli fu suggerita dal regista, affermando che in tal modo avrebbe acquisito un aspetto più realistico e meno preciso.

L’attore era poi particolarmente affascinato dal ruolo e dalle sue caratteristiche. Per prepararsi al giusto mood, decise di visitare numerosi cimiteri e ascoltò molte canzoni del gruppo The Doors facenti riferimento alla morte. Inoltre, per ottenere un aspetto trascurato ed emaciato si sottopose ad una dura dieta. Con questa arrivò a perdere ben 18 chili, risultando così ancor più vicino alla natura del personaggio. Il ruolo permetteva poi all’attore di distaccarsi dalle sue precedenti interpretazioni, sempre legate alle sue abilità con le arti marziali. Sfortunatamente, Il corvo, pur rendendolo famoso in tutto il mondo, fu l’ultimo film della sua vita.

Il corvo: la morte di Brandon Lee

Il corvo morte Brandon Lee

Sono ancora molti i nodi non sciolti intorno alla tragica morte di Lee. Tutto ebbe inizio quando, il 31 marzo del 1993, l’attore venne ferito erroneamente da un colpo di pistola. Questa era tenuta dall’attore Michael Massee, che interpretava Funboy, durante la scena in cui il personaggio di Lee torna nella sua abitazione per ricordare il momento della sua morte. Secondo le ricostruzioni successive, l’incidente avvenne per via di una concatenazione di sfortunati eventi, come anche della negligenza dei membri della troupe addetti al controllo e alla preparazione delle armi da fuoco.

Questi, avendo bisogno di proiettili inerti per una scena, li costruirono togliendo innesco e polvere da sparo da veri proiettili invece che comprarli già pronti. Per errore, uno dei proiettili non venne però privato dell’innesco e il revolver venne lasciato carico anche dopo la scena. Quando il grilletto della pistola fu successivamente premuto, l’innesco rimasto ebbe abbastanza forza da spingere comunque l’ogiva fino a metà canna, inceppando l’arma. Al momento della scena fatale, la pistola era caricata con proiettili a salve, ma quando venne esploso il colpo, l’ogiva precedentemente incastrata nella canna venne sparata contro lo stomaco di Brandon.

Ciò portò alla morte dell’attore, il quale fu anche sottoposto ad una lunga e vana operazione di salvataggio. A Lee mancavano soltanto tre giorni al termine delle riprese del film. La pellicola, dopo un periodo di stop, fu infine completata grazie all’utilizzo di controfigure e di un parziale riutilizzo delle riprese svolte sino a quel momento. L’utilizzo della computer grafica, infine, aiutò nel rendere tutto il più naturale possibile, evitando di evidenziare la sostituzione dell’attore. A rendere ancor più inquietante la vicenda, vi è il fatto che come il personaggio da lui interpretato, anche Lee era prossimo alle nozze, le quali dovevano avvenire in seguito alla fine delle riprese del film.

Il corvo: le differenze con il fumetto, i sequel

Il corvo film differenze fumetto

Pur mantenendo la trama generale del fumetto a cui è ispirato, il film presenta naturalmente diverse differenze da questo. Molti degli eventi sono infatti stati riadattati affinché assumessero una natura più cinematografica. Tra questi vi è quello relativo alla morte del protagonista. Nel fumetto ciò avviene in seguito ad un’aggressione casuale, mentre nel film questa è premeditata. In particolare, poi, diversi personaggi subirono radicali trasformazioni, tra cui Sarah, aiutante del protagonista, che contrariamente alla pellicola nel fumetto è invece completamente trascurata e disillusa.

Dato il grandissimo successo del film, si decise in seguito di realizzare ben altri tre sequel. Il primo, Il corvo 2, uscì al cinema nel 1996, seguito poi da Il corvo 3 – Salvation, nel 2000, e da Il corvo – Preghiera maledetta, nel 2005. Ognuno di questi presenta un diverso protagonista e diverse vicende, sempre legate però alla mitologia e alle tematiche dell’opera letteraria. Tra i film non vi è però alcun legame di continuità. Inoltre, a differenza dell’originale, questi sequel si rivelarono dei grandi insuccessi tanto di pubblico quanto di critica. Recentemente, è però stato confermato un nuovo adattamento del fumetto, diretto da Rupert Sanders e con Bill Skarsgard nel ruolo principale. L’uscita di questo film è prevista per il 2024.

Il corvo in streaming, ecco dove vedere il film

Per gli appassionati de Il corvo, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Il film è infatti presente su Chili, Prime Video e Now. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo.


Fonte: IMDb

Lauren Graham: la star di Una Mamma per Amica tornerà in TV

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Lauren Graham: la star di Una Mamma per Amica tornerà in TV

I fan di Una Mamma per Amica (Gilmore Girls) gioiscano. Lauren Graham sta ufficialmente tornando in televisione in una commedia sul posto di lavoro per la piattaforma di streaming Tubi. Lauren Graham è stata la madre single preferita di tutti nella serie della WB andata in onda dal 2000 al 2007. La serie è stata così popolare che Una Mamma per Amica (Gilmore Girls) ha ottenuto un revival su Netflix, intitolato A Year In a Life. Lorelai e Rory (Alexis Bledel) sono tornate per affrontare i problemi della fase successiva della loro vita. Il ruolo di Lorelai Gilmore della Graham è stato caratterizzato dalla sua prontezza di spirito, cosa che potrebbe contribuire alla sua prossima serie.

Prevista per il 2025, The Z-Suite affronta il tema della divisione generazionale in un’agenzia pubblicitaria boutique di New York. La serie seguirà un cambiamento nella leadership quando l’amministratore delegato Monica Frazier (Lauren Graham) viene improvvisamente licenziata e i dipendenti Gen-Z si ritrovano al comando. Monica deve risalire la china aziendale, nonostante abbia fondato l’azienda. In una dichiarazione rilasciata dopo l’annuncio della serie, Lauren Graham ha lodato il nuovo concept. Ha detto:

Quando ho letto per la prima volta la sceneggiatura di ‘The Z-Suite’ ho risposto alla visione fresca e divertente di Katie O’Brien sul posto di lavoro. Il personaggio di Monica è intelligente, forte e piacevolmente un po’ folle. Sono entusiasta di lavorare con il team di Tubi, che sta ampliando la sua serie di originali e continuando la sua ascesa nello spazio dello streaming“.

Durante l’afflusso di piattaforme di streaming, Tubi deve ancora trovare il suo spazio come marchio. Altre piattaforme come Hulu, AppleTV+ o Prime Video hanno diverse serie di punta che le distinguono. Tubi potrebbe competere con le piattaforme di streaming se trovasse la serie giusta. Essendo un’icona televisiva molto amata, Lauren Graham potrebbe attirare molti spettatori sulla piattaforma di streaming basata sulla pubblicità. Adam Lewinson, Chief Content Officer, è convinto che The Z-Suite abbia le carte in regola per essere un concorrente di questo tipo. Ha dichiarato:

The Z-Suite” continua la traiettoria di Tubi come casa per storie originali che attraversano la cultura. Questa serie originale punta i riflettori sulle lacune comiche nella comunicazione, nello stile e nel comportamento delle generazioni nella forza lavoro, il che la rende una storia molto rilevante e universale che siamo entusiasti di raccontare insieme all’incredibile talento di Lauren Graham, Katie O’Brien e del team“.

Se la serie avrà l’umorismo e la risonanza emotiva di Lauren Graham in Gilmore Girls, potrebbe diventare un concorrente in futuro. L’idea di The Z-Suite è forte, e nessun’altra serie ha ancora sfruttato con successo questo netto divario generazionale in televisione.

Tubi sa che gli spettatori vogliono programmi originali

In un mondo pieno di reboot e remake, Tubi sa che il pubblico è affamato di nuovi show. Lo streamer ha recentemente condotto un sondaggio per capire cosa cercano i Millenials e i Gen Z in una serie TV, giungendo alla conclusione che il pubblico desidera in larga misura una programmazione originale piuttosto che una IP già nota. Questo interesse si riflette nel fatto che show come The Office e Gilmore Girls rimangono così popolari, con il pubblico che ha recentemente riscoperto Sex and the City e, naturalmente, Suits che ha raggiunto la vetta della classifica di streaming anni dopo la fine della serie. Tubi ha chiaramente preso a cuore lo studio, se spettacoli come The Z-Suite sono un’indicazione!

TUBI non è disponibile per il mercato Europeo.

Il Corvo: nuovo poster e una featurette in vista della riedizione per il 30° anniversario

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Il nuovo film sul Corvo The Crow, interpretato dall’attore di IT Bill Skarsgård, prenderà il volo a giugno, ma i fan dell’adattamento originale degli anni ’90 di Alex Proyas della graphic novel di James O’Barr avranno presto la possibilità di vedere il film sul grande schermo, probabilmente per la prima volta almeno negli USA.

Il CORVO tornerà nelle sale per celebrare il suo 30° anniversario il 1° giugno e abbiamo un nuovo poster con il compianto Brandon Lee nei panni di Eric Draven e una nuova featurette con filmati e interviste dietro le quinte. Il Corvo è ora disponibile in 4K Ultra HD. Date un’occhiata ai nuovi promo qui sotto.

La featurette

Brandon Lee è rimasto ucciso in un tragico incidente durante le riprese del film nel 1993, e recentemente sono emersi nuovi dettagli sulla serie di errori davvero scioccanti che hanno portato alla morte dell’attore.

Il trailer:

Il regista Dwight H. Little, che ha lavorato con Lee in Rapid Fire, ha pubblicato un libro di memorie intitolato Still Rolling: Inside the Hollywood Dream Factory, e un capitolo si concentra su ciò che accadde il giorno in cui Lee morì. Sebbene alcuni di questi fatti fossero già di dominio pubblico, Little è riuscito a scoprire alcune nuove informazioni e le sviste commesse potrebbero farvi scuotere la testa.

Tutti i dettagli dell’edizione Ultra HD 4K de Il Corvo

Celebra il 30° anniversario dell’emozionante classico cult IL CORVO disponibile da oggi per la prima volta in 4K Ultra HD™ grazie a Paramount Home Entertainment e Plaion Pictures. Recentemente rimasterizzato, IL CORVO è acquistabile in due versioni SteelBook™, una Blu e una Nera, in edizione limitata in 4K Ultra HD™ + Blu-ray™, ognuna con un artwork esclusivo, che includono contenuti bonus inediti e legacy. Sia l’edizione limitata Steelbook “Blu” che l’edizione limitata Steelbook “Nera sono impreziosite da 3 card e un poster esclusivi.

Uscito nelle sale il 13 maggio 1994, IL CORVO ha affascinato il pubblico e la critica con la sua estetica gotica, l’azione mozzafiato e la performance di Brandon Lee, tutti elementi al centro della fantasia di vendetta del regista Alex Proyas.  Il film, che ha avuto un successo straordinario al box office, ha generato un appassionato interesse di culto che ha dato vita a tre sequel, una serie televisiva, un videogioco, giocattoli e romanzi.  Basato sull’omonima saga a fumetti di James O’Barr, IL CORVO è un thriller ricco d’azione, con uno stile ipnotico e una bellezza visiva straordinaria.

Entrambe le versioni SteelBook 4K Ultra HD™ + Blu-ray Disc™ de IL CORVO includono un nuovissimo documentario in tre parti creato per il 30° anniversario e intitolato “Ideare il  Corvo”.  Il nuovo documentario è un affascinante approfondimento con il leggendario production designer Alex McDowell, che parla di tutti gli aspetti della progettazione del classico del 1994, nonché della sua esperienza di lavoro con il visionario regista Alex Proyas e con la compianta star del film, Brandon Lee.

Inoltre, per la prima volta su disco, entrambe le versioni includono una conversazione con la leggenda di Hollywood, Edward R. Pressman, che ha parlato della sua prolifica carriera in occasione della pubblicazione da parte di Sideshow Collectibles di una statuetta in edizione limitata de IL CORVO.

I contenuti bonus nuovi e legacy, inclusi solo nella versione in 4K Ultra HD™, sono elencati di seguito:

  • Ideare il CorvoNOVITÀ!
    • Angels All Fire: Birth of the Legend
    • On Hallowed Ground: The Outer Realm
    • Twisted Wreckage: The Inside Spaces
  • Intervista con Edward R. PressmanNOVITÀ!
  • Commento audio del regista Alex Proyas                                                        
  • Commento audio del produttore Jeff Most e dello sceneggiatore John Shirley        
  • Dietro le quinte                                          
  • Ritratto di James O’Barr                                                                                     
  • Scene estese
    • The Arcade Bombing
    • The Funboy Fight
    • The Shootout at Top Dollar’s
  • Scene eliminate                                      
  • Trailer                             

IL CORVO è disponibile da oggi in due versioni SteelBook, una blu e una nera, in edizione limitata in 4K Ultra HD + Blu-ray Disc™.

Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba – Stagione 4: cosa c’è da sapere in vista dell’arco di addestramento di Hashira

L’arco del Villaggio degli Spadaccini ha conquistato il mondo e ha ricordato a tutti perché Demon Slayer è uno dei migliori show della televisione. Con la prossima stagione già imminente, è ora di guardare a ciò che verrà. L’arco dell’Addestramento di Hashira sarà la trama più importante della serie fino ad ora, poiché Tanjiro e i suoi amici si preparano al successivo incontro con Muzan Kibutsuji.

Mentre stiamo lentamente raggiungendo le fasi finali della serie, i fan di tutto il mondo aspettano di vedere cosa riserverà la prossima stagione. Certo, potreste aver letto il manga anni fa, ma vedere questa serie prendere vita grazie alle splendide animazioni di Ufotable rende la serie degna di essere guardata, anche se sapete già cosa succederà alla fine. Se non riuscite ad aspettare il prossimo arco narrativo o volete sapere quando vedrete tornare i vostri personaggi preferiti, non preoccupatevi. Ecco tutto quello che sappiamo su Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba – Stagione 4.

Quando uscirà Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba

Demon Slayer andrà in onda su Crunchyroll il 12 maggio 2024, diversi mesi dopo la prima teatrale del primo episodio. L’arco di addestramento di Hashira ha debuttato nel febbraio 2024 con grande successo. Si spera che il ritorno della serie a maggio possa continuare.

La quarta stagione di “Demon Slayer” ha un trailer?

Il trailer di Demon Slayer ci presenta nuovamente la leggendaria Hashira. Diverse inquadrature del trailer sono tratte dal primo episodio della stagione e la data di uscita è confermata.

Cosa ci si aspetta dalla quarta stagione di Demon Slayer?

Cosa ci si aspetta dalla quarta stagione di Demon Slayer

L’arco dell’Addestramento degli Hashira si svolge subito dopo la storia del Villaggio degli Spadaccini. In questo arco, Tanjiro, Zenitsu e Inosuke si allenano con gli Hashira per diventare più forti e sconfiggere Muzan Kibutsuji.

Gli Hashira spingeranno i giovani guerrieri al punto di rottura. Il loro allenamento è rigoroso, ma saranno sempre pronti alla sfida. Questo arco narrativo preparerà il terreno per la battaglia finale e chiederà: Tanjiro sarà in grado di fermare Muzan Kibutsuji e salvare sua sorella Nezuko? Non vi spoileriamo nulla, ma sappiate che questo arco presenta alcuni dei momenti più avvincenti e di azione sbalorditiva di tutta la serie Demon Slayer.

La quarta stagione di “Demon Slayer” è la stagione finale?

La quarta stagione di Demon Slayer stagione finale

Scritto da Koyoharu Gotouge, Demon Slayer presenta 11 archi narrati in 23 volumi. La decima stagione di Demon Slayer è l’arco dell’addestramento di Hashira. Anche se non è stato confermato nulla, non è certo che la prossima stagione sarà l’ultima della serie. L’arco finale sarà probabilmente riservato a una stagione a sé stante.

Demon Slayer è una serie manga concisa rispetto ai suoi predecessori come Naruto, Dragon Ball e One Piece: supera i 600 capitoli (e One Piece ha superato i 1.000 numeri ed è ancora in corso). Dato che Demon Slayer conta solo 206 capitoli e che l’arco di formazione di Hashira è il penultimo, sappiamo che questi ultimi due archi saranno i migliori.

Dove posso guardare Demon Slayer?

È possibile vedere in streaming tutte le stagioni di Demon Slayer in giapponese e in inglese su Crunchyroll. Le stagioni precedenti della serie sono disponibili anche su Hulu e Netflix. Se volete recuperare o rivivere i vostri momenti preferiti, guardate Demon Slayer utilizzando il link qui sotto.


Qual è la storia di Demon Slayer?

Koyoharu Gotouge è un mangaka giapponese noto soprattutto per aver creato la popolare serie Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba. La serie segue la storia di Tanjiro Kamado, un giovane ragazzo che diventa un cacciatore di demoni dopo che la sua famiglia viene uccisa e sua sorella trasformata in un demone. La serie è stata apprezzata per l’azione, i personaggi e lo stile artistico. È stata anche un successo commerciale, con oltre 150 milioni di copie in circolazione.

Gotouge è nato nella prefettura di Kumamoto, in Giappone, nel 1989. Ha iniziato a disegnare manga in giovane età e si è ispirato a vari manga, tra cui Hirohiko Araki (JoJo’s Bizarre Adventure), Masashi Kishimoto (Naruto), Tite Kubo (Bleach) e Hideaki Sorachi (Gintama). Demon Slayer è stato pubblicato per la prima volta su Weekly Shonen Jump nel 2016 e si è concluso nel 2020. La serie è stata successivamente adattata in una serie anime, che è diventata un fenomeno mondiale.

L’anime Demon Slayer ha debuttato nell’aprile 2019, conquistando il mondo. La prima stagione racconta il viaggio di Tanjiro e la perdita che lo porta a diventare un cacciatore di demoni. La seconda trama è stata adattata in un lungometraggio, Demon Slayer: Mugen Train. Anche se è stato distribuito durante la pandemia COVID-19, Mugen Train ha fatto di Demon Slayer uno dei più grandi anime del mondo, dopo aver guadagnato ben 507,1 milioni di dollari al botteghino.

Demon Slayer è spesso lodato per l’azione, i personaggi e lo stile artistico. La serie ha avuto successo commerciale, con oltre 150 milioni di copie in circolazione. Proprio come i suoi idoli Araki, Kishimoto, Kubo e Sorachi, Gotouge ha creato una serie che resisterà alla prova del tempo. Che sia attraverso il manga o l’anime, Demon Slayer è diventata una serie che ha catturato i cuori dei fan di tutto il mondo.

Godzilla e Kong: in sviluppo un nuovo film, ingaggiato lo sceneggiatore

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Legendary Pictures e Warner Bros. Discovery hanno trovato lo sceneggiatore per il prossimo film dell’universo di Godzilla-King Kong dopo Godzilla e Kong – Il nuovo impero.

Secondo un recente rapporto di THR, Dave Callahan (Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli) è stato incaricato di scrivere il prossimo film del “MonsterVerse“. Sebbene non si sappia ancora nulla del film, esso seguirà il recente Godzilla e Kong – Il nuovo impero, che ha riscosso un grande successo al botteghino e ha dimostrato che la mostruosa coppia è ancora un’attrazione enorme.

Con Callahan a bordo, non è chiaro quale sarà il futuro del progetto ancora in fase di sviluppo. Secondo THR, il regista Adam Wingard non ha ancora deciso se tornare al franchise, nonostante la Legendary lo desideri. Adam Wingard ha ancora in programma di realizzare il suo prossimo film, Onslaught con la A24, prima di decidere quale sarà la sua prossima mossa.

Dopo l’uscita all’inizio di quest’anno, Godzilla e Kong – Il nuovo impero ha incassato poco meno di 555 milioni di dollari al botteghino globale, diventando il secondo film con i maggiori guadagni nel MonsterVerse, subito dopo Kong: Skull Island del 2017 (568 milioni di dollari).

Di cosa parla Godzilla e Kong – Il nuovo impero?

“L’epica battaglia continua! Il Monsterverse cinematografico della Legendary Pictures fa seguito all’esplosiva resa dei conti di “Godzilla vs. Kong” con una nuovissima avventura che contrappone l’onnipotente Kong e il temibile Godzilla a una colossale minaccia sconosciuta nascosta nel nostro mondo, che mette in discussione la loro stessa esistenza – e la nostra”. Godzilla e Kong – Il nuovo impero approfondisce la storia di questi Titani e le loro origini, nonché i misteri dell’Isola del Teschio e oltre, scoprendo la mitica battaglia che ha contribuito a forgiare questi esseri straordinari e li ha legati per sempre all’umanità”.

Godzilla e Kong – Il nuovo impero è diretto e prodotto da Adam Wingard da una sceneggiatura scritta da Terry Rossio, Simon Barrett e Jeremy Slater. L’ultimo capitolo è interpretato da Rebecca Hall, Brian Tyree Henry, Dan Stevens, Kaylee Hottle, Alex Ferns e Fala Chen.

House of the Dragon – stagione 2: l’incredibile dietro le quinte dai nuovi episodi

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La guerra è all’orizzonte per la HBO. Manca poco più di un mese alla première di House of the Dragon 2, l’attesissima seconda stagione di House of the Dragon e oggi il canale ha diffuso un incredibile Behind the Scenes, dietro le quinte, che mostra le atmosfere, i set e il lavoro dietro questa attesissima seconda stagione.

Basata sul libro Fire & Blood di George R.R. Martin, questa serie in arrivo si svolge 300 anni prima degli eventi de Il trono di Spade (Game of Thrones) e racconta la storia della Casa Targaryen.

Cosa aspettarsi dalla seconda stagione di House of the Dragon?

Westeros è sull’orlo di una sanguinosa guerra civile con il Consiglio Verde e quello Nero che combattono rispettivamente per Re Aegon e la Regina Rhaenyra. Poiché ciascuna delle due fazioni ritiene di essere la legittima sede del Trono di Spade, i trailer del Verde e del Nero riflettono queste due prospettive in metà separate ma complementari della stessa storia. Per il pubblico mondiale, ‘Tutti devono scegliere’ da che parte stare per Casa Targaryen, mentre il regno si frammenta nella seconda stagione“, si legge nella sinossi.

La seconda stagione di House of The Dragon

In otto nuovi episodi, la seconda stagione di House of the Dragon vede nel cast i già protagonisti della prima Matt Smith, Olivia Cooke, Emma D’Arcy, Eve Best, Steve Toussaint, Fabien Frankel, Ewan Mitchell, Tom Glynn-Carney, Sonoya Mizuno e Rhys Ifans. Nei nuovi episodi tornano anche Harry Collett, Bethany Antonia, Phoebe Campbell, Phia Saban, Jefferson Hall e Matthew Needham.

New-entry nel cast della nuova stagione: Abubakar Salim (sarà Alyn di Hull), Gayle Rankin (Alys Rivers), Freddie Fox (Ser Gwayne Hightower), Simon Russell Beale nei panni di Ser Simon Strong, Clinton Liberty nel ruolo di Addam of Hull, Jamie Kenna che interpreterà Ser Alfred Broome, Kieran Bew nei panni di Hugh, Tom Bennett in quelli di Ulf, Tom Taylor sarà Lord Cregan Stark e Vincent Regan interpreterà invece Ser Rickard Thorne.

I crediti della seconda stagione: co-creatore e produttore esecutivo George R.R. Martin; co-creatore, showrunner e produttore esecutivo Ryan Condal; produttori esecutivi Sara Hess, Alan Taylor, Melissa Bernstein, Kevin de la Noy, Loni Peristere, Vince Gerardis. Tratto dal bestseller di George R.R. Martin “Fuoco e Sangue”.

I fan, ma anche quanti non abbiano ancora mai visto la prima stagione o Il trono di Spade (Game of Thrones) e vogliano arrivare preparati all’appuntamento di giugno, possono rivedere o recuperare la prima stagione diHouse of the Dragon nonché tutte le stagioni della serie dei record on demand su Sky e in streaming su NOW.

Station 19 7×08: promo e anticipazioni dall’episodio

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Station 19 7×08: promo e anticipazioni dall’episodio

Il network americano ABC dopo la messa in onda del settimo episodio ha diffuso il promo e la trama di Station 19 7×08, il settimo inedito episodio di Station 19 7, l’annunciata settima e ultima stagione di Station 19, spin-off della serie di Shonda Rhimes Grey’s Anatomy.

In Station 19 7×08 “Ushers of the New World” che si intitolerà “Ushers of the New World” La Stazione 19 usa la sua clinica per curare i richiedenti asilo che sono stati trasportati da fuori dallo Stato. Nel frattempo, Natasha riceve una visita dalla sorella e Vic riceve una notizia sorprendente.

Tutto quello che sappiamo su Station 19 7

Station 19 è lo spin-off di Grey’s Anatomy.  La fine di Station 19 solleva speculazioni sulla possibilità che George e Spampinato tornino in Grey’s Anatomy  la prossima stagione, se il medical drama verrà rinnovato per la stagione 21 come previsto. George era un series regular di Grey’s Anatomy prima di lasciarlo nel 2017 per contribuire alla conduzione dello spin-off Station 19. Dopo aver recitato in Grey’s Anatomy, Stefania Spampinato ha iniziato a recitare in Station 19 nella terza stagione prima di diventare series regular nella stagione successiva.

Ambientata a Seattle, la serie si concentra sulle vite degli uomini e delle donne della stazione dei vigili del fuoco 19 di Seattle. Ha come protagonisti Jaina Lee Ortiz, Jason George, Gray Damon, Barrett Doss, Alberto Frezza, Jay Hayden , Okieriete Onaodowan, Danielle Savre, Miguel Sandoval, Boris Kodjoe , Stefania Spampinato, Carlos Miranda, Josh Randall, Merle Dandridge e Pat Healy. McKee, Shonda Rhimes, Betsy Beers e Paris Barclay sono i produttori esecutivi della serie. È prodotto da Shondaland e ABC Signature, con McKee che funge da showrunner per le prime due stagioni, successivamente sostituito da Krista Vernoff a partire dalla terza stagione.

Grey’s Anatomy 20×08: promo e anticipazioni dall’ottavo episodio

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Grey’s Anatomy 20×08: promo e anticipazioni dall’ottavo episodio

Il network americano ABC dopo la messa in onda del settimo episodio ha diffuso il promo e la trama di Grey’s Anatomy 20×08, l’ottavo inedito episodio di Grey’s Anatomy 20, l’attesa ventesima stagione di Grey’s Anatomy.

In Grey’s Anatomy 20×08 che si intitolerà “Blood, Sweat and Tears” Owen e Teddy hanno il giorno libero ma incontrano un civile ferito. Monica chiede l’aiuto di Amelia per un’operazione su un giovane paziente. Gli specializzandi completano i loro registri di procedura, consentendo loro di tornare in sala operatoria.

Tutto quello che sappiamo su Grey’s Anatomy 20

La ventesima stagione di Grey’s Anatomy uscirà il 14 marzo 2024 su ABC. In Italia Grey’s Anatomy 20 debutterà su Disney+.

Il drama è reduce da una 19a stagione di trasformazione, con il ritiro di Ellen Pompeo, l’uscita di Kelly McCreary e l’ingresso di cinque nuovi personaggi principali, interpretati da Harry Shum Jr., Adelaide Kane, Alexis Floyd, Niko Terho e Midori Francis. La transizione ha avuto successo, con il ritorno di tutti e cinque i nuovi membri del cast in Grey’s Anatomy 20.

Creata da Shonda Rhimes, Grey’s Anatomy proviene dalla Shondaland di Shonda Rhimes e dalla ABC Signature, parte dei Disney Television Studios. Il cast di Grey’s Anatomy comprende Ellen Pompeo, Chandra Wilson, James Pickens Jr., Kevin McKidd, Kim Raver, Camilla Luddington, Caterina Scorsone, Kelly McCreary, Harry Shum Jr., Adelaide Kane, Midori Francis e Niko Terho.

9-1-1 7×08: trailer dall’ottavo episodio

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9-1-1 7×08: trailer dall’ottavo episodio

Il network americano della ABC ha diffuso il trailer di 9-1-1 7×08, l’ottavo inedito episodio della settima stagione di 9-1-1

9-1-1 7×08 che si intitolerà “Step Nine” andrà in onda la prossima settimana sulla ABC negli USA, in Italia su Disney+.

 

Tutto quello che sappiamo su 9-1-1 7

La data di uscita di 9-1-1 7 potrebbe essere intorno alla primavera del 2024. All’inizio di maggio 2023 è stato riferito che la Fox ha cancellato 9-1-1 dopo sei stagioni e che la stagione 7 sarebbe stata ripresa dalla ABC. Craig Erwich, presidente del Disney Television Group, ha dichiarato:

Dai creatori Ryan Murphy e Brad Falchuk (il franchise di “American Horror Story”, “Nip/Tuck”), il nuovo dramma procedurale 9-1-1 esplora le esperienze ad alta pressione di agenti di polizia, paramedici e vigili del fuoco che si trovano nei luoghi più situazioni spaventose, scioccanti e strazianti. Questi soccorritori devono cercare di trovare un equilibrio tra il salvataggio di coloro che sono più vulnerabili e la risoluzione dei problemi della loro vita. La serie provocatoria vede protagonisti la candidata all’Oscar e all’Emmy Award Angela Bassett (“American Horror Story”, “What’s Love Got to Do with It”) e l’attore nominato all’Emmy Award e al Golden Globe Peter Krause (“The Catch”, “Six Foot Under “).

Grazie alla spinta creativa di Ryan Murphy, Brad Falchuk e Tim Minear, così come al talento del cast, 9-1-1 è stato uno dei drammi più significativi e originali della televisione di rete nelle ultime sei stagioni, e siamo onorati di portarlo nello stimato gruppo di serie della ABC“.

9-1-1 è la serie tv creata da Ryan Murphy, Brad Falchuk e Tim Minear con Angela Bassett, Peter Krause, Oliver Stark, Aisha Hinds, Kenneth Choi, Rockmond Dunbar, Connie Britton, Jennifer Love HewittRyan Guzman, Corinne Massiah, Marcanthonee Jon Reis, Gavin McHugh e John Harlan Kim.

Fire Country 2×10: promo e anticipazioni dal finale di stagione

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Fire Country 2×10: promo e anticipazioni dal finale di stagione

Il network della CBS ha diffuso il promo e le anticipazioni di Fire Country 2×10, il decimo episodio e gran finale di stagione di Fire Country.

In Fire Country 2×10 “I Do” Gabriela si prepara a percorrere la navata il giorno del suo matrimonio, mentre Bode riceve una notizia sorprendente nel finale della seconda stagione.

Tutto quello che c’è da sapere su Fire Country

Fire Country è una serie televisiva statunitense drammatica d’azione creata da Max Thieriot, Tony Phelan e Joan Rater e prodotta da Jerry Bruckheimer per la CBS, con protagonista Thieriot. La prima stagione è stata trasmessa il 7 ottobre 2022. Il 6 gennaio 2023 la serie è stata rinnovata per una seconda stagione, che ha debuttato il 16 febbraio 2024. Nel marzo 2024 la serie è stata rinnovata per una terza stagione.

Nella serie tv Bode Donovan è un giovane detenuto dal passato tormentato. Sperando di redimersi e di abbreviare la sua pena, si offre volontario per il California Conservation Camp Program, in cui i detenuti assistono il California Department of Forestry and Fire Protection, noto come Cal Fire. Finisce per essere assegnato alla sua città natale, nella California del Nord, dove deve lavorare a fianco di ex amici, altri detenuti e vigili del fuoco d’élite per spegnere gli enormi incendi che affliggono la regione.

In Fire Country protagonisti sono Max Thieriot nel ruolo di Bode Donovan (alias Bode Leone), un pompiere detenuto in cerca di redenzione. Kevin Alejandro nel ruolo di Manny Perez, padre di Gabriela e capitano dei vigili del fuoco. Jordan Calloway nel ruolo di Jake Crawford, ex fidanzato di Riley e Gabriela e vigile del fuoco. Stephanie Arcila è Gabriela Perez, figlia di Manny e vigile del fuoco in prova. Jules Latimer nel ruolo di Eve Edwards, vigile del fuoco con Jake sotto il comando di Vince. Diane Farr nel ruolo di Sharon Leone, madre di Bode e Riley, moglie di Vince e capo della divisione Cal Fire. Billy Burke nel ruolo di Vince Leone, padre di Bode e Riley, marito di Sharon e capo battaglione dei vigili del fuoco.

Young Sheldon 7×13 “Funeral” / 7×14 “Memoir”: il promo del finale di serie

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Il network americano CBS ha diffuso i promo di Young Sheldon 7×13 e Young Sheldon 7×14, che sarà anche il finale della serie spin-off di The Big Bang Theory Young Sheldon.

YOUNG SHELDON termina la sua corsa di sette anni con un imperdibile finale di serie in due episodi. Jim Parsons e Mayim Bialik riprendono i loro ruoli di Sheldon Cooper e Amy Farrah Fowler in un’indimenticabile ora di televisione, nel finale di serie di YOUNG SHELDON, giovedì 16 maggio sulla CBS.

“Parte 1” – YOUNG SHELDON conclude la sua corsa di sette anni con un imperdibile finale di serie in due episodi. Jim Parsons e Mayim Bialik riprendono i loro ruoli di Sheldon Cooper e Amy Farrah Fowler in un’ora indimenticabile di televisione, nel finale di serie di YOUNG SHELDON, giovedì 16 maggio (8:00-8:30 PM, ET/PT) su CBS Television Network, e in streaming su Paramount+ (in diretta e on-demand per Paramount+ con abbonati a SHOWTIME, o on-demand per gli abbonati a Paramount+ Essential il giorno successivo alla messa in onda dell’episodio)*.

Lo spin-off di Young Sheldon della CBS

Dopo il finale di serie di Young Sheldon, seguirà un altro spin-off intitolato Georgie & Mandy’s First Marriage. Creata da Chuck Lorre, Steven Molaro e Steve Holland, la nuova sitcom è incentrata sui personaggi di Montana Jordan e Emily Osment, che crescono la loro giovane famiglia in Texas affrontando le sfide dell’età adulta, della genitorialità e del matrimonio. L’uscita della commedia è prevista per il prossimo autunno, nell’ambito della stagione televisiva 2024-2025 della CBS.

“È stato un privilegio trascorrere gli ultimi sette anni con Sheldon e la famiglia Cooper e ora questo meraviglioso viaggio continuerà con Georgie e Mandy”, ha dichiarato Amy Reisenbach, dirigente della CBS, in un comunicato. “Chuck ed entrambi gli Steves hanno fatto un lavoro magistrale nello sviluppare questi personaggi e nell’intrattenere generazioni di fan con storie coinvolgenti e commoventi portate in vita da Montana ed Emily. Attendiamo con ansia il prossimo capitolo di questo amato universo”.

S.W.A.T. 7×13: promo dal finale di stagione “Twenty Squad”

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S.W.A.T. 7×13: promo dal finale di stagione “Twenty Squad”

Il network americano della CBS ha diffuso il promo e la trama di S.W.A.T. 7×13, il tredicesimo episodio e gran finale della settima stagione di S.W.A.T.

 In S.W.A.T. 7×13 che si intitolerà “Twenty Squad”  la squadra S.W.A.T. affronta il loro avversario più letale di sempre quando una violenta cellula di estremisti cerca di vendicarsi facendo saltare in aria mezza Los Angeles, uccidendo potenzialmente migliaia di persone.

Tutto quello che c’è da sapere su S.W.A.T.

“La serie S.W.A.T.  segue Daniel ‘Hondo’ Harrelson (Shemar Moore), un sergente della S.W.A.T. nato e cresciuto a Los Angeles, che guida una squadra tattica d’élite che è l’ultima fermata delle forze dell’ordine a Los Angeles”, si legge nella sinossi. “Diviso tra la lealtà verso la comunità in cui è cresciuto e i suoi fratelli in blu, Hondo lavora per colmare il divario tra i suoi due mondi mentre è alle prese con la nuova paternità insieme a sua moglie Nichelle”.

Completano la Squadra 20 David “Deacon” Kay, padre di famiglia e ufficiale esperto, Victor Tan, da poco single e desideroso di assumere un ruolo di leadership nella squadra, e Zoe Powell, una nuova arrivata che sta cercando di trovare il suo posto nella squadra. Infine, il comandante Robert Hicks supervisiona tutta la Metro S.W.A.T. Guidata da Hondo, la 20-Squad abbraccia le proprie differenze e lavora insieme per salvare vite e proteggere la propria città in un mondo sempre più problematico”.

Basata sull’omonima serie del 1975 e sul film del 2003, S.W.A.T. è prodotta esecutivamente dagli showrunner Andrew Dettmann e Shawn Ryan. La serie è interpretata anche da Jay Harrington, David Lim, Patrick St. Esprit, Rochelle Aytes e Anna Enger Ritch. Oltre a guidare il cast, Moore è anche produttore esecutivo insieme a Justin Lin, Neal H. Moritz, Marney Hochman, Pavun Shetty, Billy Gierhart e James Scura.

28 anni dopo uscirà a giugno 2025

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28 anni dopo uscirà a giugno 2025

28 anni dopo di Danny Boyle arriverà sul grande schermo la prossima estate. Sony Pictures ha programmato il tanto atteso progetto per il 20 giugno 2025.

Jodie Comer, Aaron Taylor-Johnson e Ralph Fiennes saranno i protagonisti del sequel di “28 giorni dopo” e “28 settimane dopo”. I dettagli della trama sono ancora tenuti nascosti e la sceneggiatura è stata scritta da Alex Garland. Farà parte di una prossima trilogia, per la quale Nia DaCosta è in trattative per dirigere il secondo film.

Boyle e Garland stanno producendo, così come i produttori originali Andrew Macdonald e Peter Rice. Anche Bernie Bellew sta producendo. Anche Cillian Murphy tornerà come produttore esecutivo, ma al momento non gli è stato assegnato il ruolo di protagonista. 28 anni dopo  è uscito nel 2002 e vedeva protagonista uno sconosciuto Murphy nei panni di un corriere in bicicletta che scopre il rilascio di un virus contagioso al risveglio dal coma. Boyle ha diretto il film, mentre Garland ha scritto. Il seguito, “28 settimane dopo”, è stato distribuito nel 2007.

“Ho sempre detto che mi sarebbe piaciuto essere coinvolto perché quel film ha cambiato tutto per me e provo un grande affetto per quel film e per quei ragazzi Alex [Garland] e Danny [Boyle]”, ha detto Cillian Murphy a Variety a febbraio. “Non guardo mai i miei film, tranne quello. È sempre trasmesso nel periodo di Halloween e durante la pandemia le persone mi inviavano costantemente clip. E l’ho mostrato ai miei figli. Ed è davvero attuale, anche se ha qualcosa come 23 anni ormai. Quindi sono davvero entusiasta di riunire la band per realizzare questo film”.

Cosa sappiamo su 28 anni dopo? 

I dettagli sulla trama di 28 anni dopo  sono ancora sconosciuti, ma il periodo suggerisce che si svolgerà 28 anni dopo il primo film, dunque all’incirca nel 2030, il che significa che il racconto potrebbe anche essere più orientato verso la fantascienza che non verso il semplice l’horror vero e proprio. Danny Boyle, il cui ultimo film è stato la commedia romantica del 2019 Yesterday, dirigerà il primo film della prevista trilogia di 28 anni dopo. Alex Garland, che ha diretto film come Ex Machina, Annihilation e, più di recente, Civil War è incaricato di scrivere i film.

Sigourney Weaver in trattative per The Mandalorian & Grogu

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Sigourney Weaver in trattative per The Mandalorian & Grogu

Sigourney Weaver è in trattative per tornare nello spazio per un ruolo chiave nel prossimo film di Star Wars, The Mandalorian & Grogu. Per lei, questo segna l’ennesima ricerca nello spazio profondo dopo i suoi grandi successi con le serie Alien e Avatar. È rappresentata da UTA.

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The Mandalorian & Grogu inizierà la produzione entro quest’estate a Los Angeles. Jon Favreau è produttore esecutivo insieme a Filoni e Kennedy, che ha descritto la “nuova storia” come “perfetta per il grande schermo”. Con Pedro Pascal nel ruolo del cacciatore di taglie con l’elmetto Din Djarin, The Mandalorian ha segnato la prima serie televisiva di Star Wars in live-action quando è stata lanciata su Disney+ nel novembre 2019. Nel 2023 è andata in onda la terza stagione, che si è conclusa con l’insediamento di Din e Grogu – il suo apprendista mandaloriano e figlio adottivo – sul pianeta Nevarro, un tempo privo di vegetazione.

È lì che Din diventa un sicario della neonata Nuova Repubblica, stringendo un patto con il Capitano Carson Teva (Paul Sun-Hyung Lee), ranger di Adelphi, per dare la caccia ai resti imperiali ancora fedeli all’Impero caduto. “Sono entusiasta di quello che stiamo facendo in questo momento, ma il film, credo, sarà grandioso“, ha dichiarato recentemente Filoni, sceneggiatore, regista e produttore di The Mandalorian, a ET. “Con Jon al timone, sarà fantastico, e lui ha studiato così bene Star Wars ora, quindi ha una grande stenografia e amo collaborare con lui. Sono entusiasta di condividere il futuro di quello che stiamo facendo“.

Andy Serkis diventa Heinrich Himmler in The Man With Miraculous Hands

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Andy Serkis si unisce al cast del thriller psicologico sulla Seconda Guerra Mondiale di Oren Moverman The Man With Miraculous Hands con Woody Harrelson. Philippe Rousselet di Vendôme e Eric Jehelmann di Jerico Films produrranno mentre Fabrice Gianfermi e Jeremy Plager di Vendôme saranno i produttori esecutivi. SND coprodurrà, distribuirà in Francia e lancerà le vendite a Cannes.

Oren Moverman ha scritto la sceneggiatura e dirigerà il film, basato su una storia vera e ambientato nel 1939. Secondo la trama del film: “Felix Kersten (Harrelson), un rinomato massaggiatore medico apolitico, diventa il medico personale di uno degli uomini più potenti e temuti della Germania nazista: il malato cronico Heinrich Himmler (Serkis), capo delle SS e principale architetto dell’Olocausto. Mentre la guerra infuria in tutta Europa e la salute di Himmler peggiora mentre la sua autorità cresce, Kersten si trova in una posizione unica per influenzare il processo decisionale ai più alti livelli all’interno del Terzo Reich. Giocando a un gioco molto pericoloso che potrebbe costargli la vita in ogni momento, e usando le sue capacità mediche come arma, il medico riesce a influenzare Himmler, a metterlo contro Hitler e, in cambio, a salvare molte migliaia di vite.”

Andy Serkis ha interpretato il ruolo di Gollum nella trilogia Il Signore degli Anelli e ha interpretato Cesare nella trilogia “Il pianeta delle scimmie”. Attualmente è anche regista e produttore di un adattamento animato di “La fattoria degli animali” di George Orwell. Nel febbraio 2020, è stato premiato dalla British Academy of Film and Television Arts in occasione della 73a edizione degli EE British Academy Film Awards con uno dei più alti riconoscimenti dell’organizzazione, l’Outstanding British Contribution to Cinema Award. Andy Serkis si riunirà con Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens per dirigere e recitare in Il Signore degli Anelli: The Hunt of Gollum.

Lasciali parlare: la spiegazione del finale del film

Lasciali parlare: la spiegazione del finale del film

Negli ultimi anni il regista Steven Soderbergh non solo ha smentito la sua volontà di ritirarsi dalla regia, ma ha anche intrapreso una sempre più radicale esplorazione del linguaggio cinematografico. Dal 2017 ad oggi ha realizzato ben 8 film, tra cui La truffa dei Logan (2017), Unsane (2018), Panama Papers (2019), No Sudden Move (2021) e Kimi – Qualcuno in ascolto (2022). Tra questi, uno dei più particolari è senza dubbio Lasciali parlare, da lui realizzato nel 2020 e incentrato sui rapporti tra i personaggi protagonisti.

La radicalità di questo progetto sta nel suo essere stato girato quasi interamente su una vera nave da crocera, con passeggeri ignari che si stavano svolgendo le riprese di un film in quanto Soderbergh realizzò queste ricorrendo ad attrezzature che hanno permesso di poter realizzare il tutto dando meno nell’occhio possibile. Il regista si è poi discostato dalla sceneggiatura, affermando di essere ricorso a quella che definisce “improvvisazione altamente strutturata” e ha stimato il rapporto tra il 70% di improvvisazione e il 30% di dialogo scritto.

Si tratta dunque di un film molto particolare di un regista che si dimostra sempre più intenzionato ad allontanarsi dalle classiche formule produttive. Di certo, è un film da guardare anche solo per ammirare le interpretazioni degli attori coinvolti, a partire da Meryl Streep. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Lasciali parlare. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Lasciali parlare trama film

La trama e il cast di Lasciali parlare

La scrittrice Alice Hughes (Meryl Streep), vincitrice del Premio Pulitzer, è stata invitata in Inghilterra per ritirare un altro prestigioso premio letterario. Ma ha paura di volare e decide così di fare il viaggio in nave, a bordo di un magnifico transatlantico, e di invitare le sue due migliori amiche del college, Roberta (Candice Bergen) e Susan (Dianne Wiest), oltre a farsi accompagnare dal suo amato nipote Tyler (Lucas Hedges), per assisterle durante la crociera. La nuova agente di Alice, Karen (Gemma Chan), con l’obiettivo di carpire dettagli sul manoscritto attualmente in lavorazione della sua cliente, si intrufola sulla nave, approcciando Tyler per avere informazioni su come avvicinare al meglio la zia.

Tyler però finisce per innamorarsi di Karen, così Alice e le sue amiche vengono lasciate a sé stesse, con Roberta, che nutre del risentimento verso Alice perché si è riconosciuta nelle vicende raccontate nel suo libro più celebre, rovinandole la vita. Alice, però, nega ogni responsabilità e cerca di salvare la loro sacra amicizia di un tempo, mentre Susan si sforza di aiutarle a riconciliarsi. Mentre Alice si impegna a completare il suo tanto atteso manoscritto e mantiene la sua vita personale avvolta nel mistero, le donne intraprendono un viaggio di una settimana pieno di ricordi, risentimenti e battute.

La spiegazione del finale del film

Lasciali parlare è un’opera meno incentrata sulla trama e più sui personaggi. Il resto del film approfondisce ognuno dei protagonisti attraverso i dialoghi, rivelando gli affronti del passato e i rancori del presente che fanno sì che i muri emotivi che Alice, Roberta e Susan hanno costruito nel corso degli anni non vengano mai abbattuti. Verso la fine del film, Tyler, che fa colazione con la zia tutte le mattine, rimane scioccato quando viene informato della morte di Alice dal suo medico personale, il dottor Mitchell, che fino a quel momento Tyler pensava fosse un misterioso sconosciuto con cui Alice aveva una relazione.

Il dottor Mitchell spiega a Tyler, Susan e Roberta che Alice soffriva di trombosi venosa profonda, una grave patologia che le causava la formazione di coaguli di sangue nelle vene che potevano raggiungere i polmoni o il cuore. Dopo la sua morte, Susan e Roberta decidono di comprare i biglietti aerei per tornare negli Stati Uniti il prima possibile, ma Tyler le implora di restare e di completare il viaggio che sua zia aveva immaginato. A questo punto il pubblico apprende che per Alice non solo era importante ricevere il premio Footling, ma che voleva anche sfruttare il tempo trascorso sulla nave per riconciliarsi con i suoi cari amici.

Lasciali parlare cast

Alla fine, Roberta ruba il diario di Alice e cerca di venderlo nel tentativo di recuperare un po’ di valore monetario per la storia della sua vita che crede Alice abbia sfruttato per il suo libro vincitore del Pulitzer. Dopo aver tentato di vendere il diario senza successo, Roberta lo consegna però a Karen, chiedendole di restituirlo a Tyler. Nel frattempo, anche Susan si dedica alla scrittura e assiste l’autore di fama mondiale Kelvin Kranz (Daniel Algrant), uno scrittore di thriller che le donne incontrano sulla nave. Pur non serbando alcun rancore nei confronti di Alice, come Roberta, è devastata dalla morte dell’amica.

Infine, Tyler torna nell’appartamento della zia e, vedendo le sue foto sulla scrivania di Alice, si rende conto di essere stato importante per lei quanto lei lo era per lui. L’intuizione delle ultime volontà di Alice per il viaggio con i suoi amici lo porta a tornare nell’appartamento di Alice e a riportare il diario rubato al suo posto sulla scrivania. È in questa occasione che ricorda un discorso che Alice fece per celebrare l’esistenza della coscienza e la capacità delle persone di influenzarsi a vicenda. Ed è proprio questo il messaggio più profondo di Lasciali parlare, dedicato proprio a questa tematica.

Il trailer di Lasciali parlare e dove vedere il trailer in streaming e in TV

È possibile fruire di Lasciali parlare grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 10 maggio alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

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