La Universal Studios ha diffuso un secondo trailer ufficiale di Fast X (Fast and Furious 10), l’attesissimo decimo capitolo della saga di Fast and Furious. A poco più di un mese dalla fine, Universal Pictures ha lanciato il secondo trailer che offre uno sguardo ancora migliore all’epica penultima avventura per Dominic Toretto (Vin Diesel) e la sua famiglia allargata.
Cannes 76: Catherine Deneuve sul poster dell’edizione 2023 del Festival
La 76esima edizione del Festival di Cannes ha svelato il poster ufficiale di questa sua edizione 2023. Su di esso vi è l’attrice Catherine Deneuve, immortalata mentre si trova sulla spiaggia di Pampelonne, per le riprese di La Chamade di Alain Cavalier. In quel film la Deneuve interpretava Lucile, che conduce una vita mondana e superficiale, venata di disinvoltura e gusto per il lusso. Il suo cuore batte freneticamente, in fretta, con passione. Proprio come il cuore del cinema che il Festival di Cannes celebra ogni anno: il suo battito vivo e corposo si sente ovunque. Il cuore della Settima Arte – dei suoi artisti, professionisti, dilettanti – batte come un tamburo, al ritmo dell’urgenza che la sua natura eterna impone.
“Gioiosa, audace e romantica, una giovane donna dai lunghi capelli biondi sorride, fiduciosa, al suo futuro. È una certa forma di magia che Catherine Deneuve incarna: pura, incandescente e talvolta trasgressiva. È questa indicibile magia che il 76° Festival Internazionale del Film trasmette con questo manifesto senza tempo. Per ribadire il glorioso presente del cinema e per intravederne un futuro pieno di promesse. Catherine Deneuve rappresenta ciò che il cinema non dovrebbe mai smettere di essere: sfuggente, audace, irriverente. Qualcosa di evidente: una necessità”, è quanto riporta il comunicato diffuso dal Festival.
La locandina ufficiale del 76° Festival di Cannes è stata realizzata da Hartland Villa (Lionel Avignon, Stefan de Vivies) da una foto di Jack Garofalo sul set di La Chamade. Come noto, il Festival di Cannes si terrà dal 16 al 27 maggio e il suo programma ufficiale è già stato svelato, e tra i nomi già annunciati spiccano Martin Scorsese e Wes Anderson, ma anche Wim Wenders, Kore-eda Hirokazu e Todd Haynes. Per quanto riguarda invece l’avventura italiana sulla croisette, quest’anno è il turno di Nanni Moretti, Marco Bellocchio e Alice Rohrwacher, tutti e tre in concorso. In attesa che il Festival abbia inizio, ecco qui di seguito il poster ufficiale:

The Cell – La cellula: trama, cast e curiosità sul film
Il regista indiano Tarsem Singh, formatosi come autore di celebri videoclip, è poi approdato al cinema realizzando film fortemente influenzati dal fantasy o dalla fantascienza. Titoli come Immortals, Biancaneve o Self/Less presentano infatti contesti futuristici o fiabeschi, con i quali Singh può sbizzarrire tutto il suo talento visionario, presentando narrazioni thriller o avvincenti racconti d’azione. Il suo primo film, The Cell – La cellula (qui la recensione), del 2000, presentava già queste caratteristiche ed è probabilmente ancora oggi il lungometraggio che meglio esprime i suoi interessi artistici, il tutto calato in un racconto profondamente cupo e ai limiti della distopia.
Caratterizzato da scenografie oniriche, con ampi omaggi ad vari artisti contemporanei, da H.R. Giger a Damien Hirst, The Cell – La cellula sembra essere un classico thriller psicologico incentrato sulla figura del serial killer, ma al di là della trama il film presenta molto più di quanto si potrebbe pensare. Il regista porta infatti lo spettatore e i suoi personaggi letteralmente all’interno della mente di un assassino, dando forma a tutti gli incubi che si agitano in essa. Costato 33 milioni di dollari, il film ne guadagnò ben 104, a conferma del grande interesse suscitato nei fan del genere.
Tuttavia The Cell – La cellula fu anche oggetto di numerose critiche, sia per i suoi eccessi stilistici che per la sceneggiatura tutt’altro che perfetta. Negli anni è però stato rivalutato come un titolo a suo modo degno di nota, che non manca di suscitare ancora un certo fascino. Prima di intraprenderne una visione, sarà certamente utile approfondire alcune curiosità relative a tale film. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti la pellicola nel proprio catalogo.
The Cell – La cellula: la trama del film
In un futuro non troppo lontano, una tecnologia sperimentale permette agli psicanalisti di entrare letteralmente all’interno dell’inconscio dei loro pazienti, per meglio indagare sulla loro mente e ricorrere a dalle terapie più efficaci. Catherine Deane specializzata in questo tipo di tecnologia, viene incaricata dall’ ispettore di polizia Peter Novak di entrare all’interno della mente di Carl Stargher, un serial killer finito in coma, per scoprire il luogo di prigionia della sua ultima vittima. L’uomo dopo aver catturato le sue prede, le intrappola infatti in una specie di gabbia destinata a riempirsi d’acqua, facendole così morire di annegamento.
Catherine comincia così le sue indagini all’interno della mente del serial killer, scoprendo che le violenze subite nell’infanzia ne hanno scisso la psiche: da una parte vi è un un bambino, che riassume la sua parte buona, ma dall’altra vi è un mostro dispotico che dà forma ai peggiori istinti del serial killer. Piano piano, Catherine conquista la fiducia del bambino nel tentativo di scoprire ciò che egli sa dell’ultima ragazza rapita. Così facendo, tuttavia, finisce per diventare a sua volta prigioniera nella mente del criminale, dove può accaderle di tutto.
The Cell – La cellula: il cast del film
Ad interpretare Catherine Deane vi è l’attrice e cantante Jennifer Lopez, la quale accettò il ruolo in quanto affascinata dal contesto immaginato dal regista. Nel film l’attrice appare anche con costumi e acconciature molto diverse, che simboleggiano i cambiamenti del suo personaggio. Inizialmente la Lopez aveva richiesto di poter indossare degli abiti comodi, ma ciò le fu negato in quanto la scomodità di questi era ideale al malesse vissuto dal suo personaggio. Accanto a lei, nei panni del serial killer Carl Stargher vi è Vincent D’Onofrio, il quale ha rivelato che dopo aver visto la sua interpretazione sua moglie si è rifiutata di dormire accanto a lui per ben due settimane.
Ad interpretare il piccolo Carl Stargher vi è invece l’attore Jake Thomas, noto principalmente per aver interpretato poi Matt McGuire nella serie Lizzie McGuire. Nei panni del detective Peter Novak vi è l’attore Vince Vaughn, mentre Tara Subkfoff è Julia Hickson, la ragazza rapita da Carl. Quest’ultima, che doveva recitare sott’acqua in una scena, non sapeva starci senza tenersi chiuso il naso con le dita. Per mancanza di tempo, non fu possibile sostituirla con un’altra attrice e la scena rimase così. Nel film sono poi presenti Jake Weber nei panni di Gordon Ramsey e Marianne Jean-Baptiste in quelli della dottoressa Miriam Kent.
The Cell – La cellula: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Nel 2009 è stato realizzato un sequel del film, dal titolo The Cell 2 – La soglia del terrore. Questo è diretto non più da Singh ma da Tim Iacofano e anche il cast di attori è completamente diverso. Protagonista è l’attrice Tessie Santiago, nei panni di Maya, un’investigatrice con la capacità di leggere nella mente degli altri. Nel film la donna si trova a dover entrare nella mente di un serial killer che tortura le sue vittime fino a farle morire, per poi riportarle in vita e ucciderle di nuovo. Questo sequel è stato però rilasciato direttamente per il mercato home video, non ottenendo un particolare successo.
È possibile fruire di
The Cell – La cellula grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Chili Cinema e Rai Play. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 19 aprile alle ore
21:30 sul canale Warner
TV.
Fonte: IMDb
Doom: trama, cast e sequel del film con Dwayne Johnson
Nel loro raccontare mondi, personaggi e storie, il cinema e i videogiochi hanno più volte incrociato le loro strade, offrendosi l’un l’altro nuovi appassionanti contenuti. È quello che è accaduto anche con il film del 2005 Doom, diretto dal polacco Andrzej Bartkowiak, principalmente celebre per essere stato il direttore della fotografia di film come Un giorno di ordinaria follia e L’avvocato del diavolo. Per il suo terzo lungometraggio per il cinema egli dà vita alla trasposizione della celebre serie videoludica, divenuta popolare in particolare per essere uno degli esempi più influenti del genere sparatutto in prima persona.
Con il successo del secondo videogioco della serie, gli studios hollywoodiani iniziano ad interessarsi alla realizzazione di un film incentrato su questi. Tuttavia, a frenarne la realizzazione vi fu il tristemente noto massacro alla Columbine High School. Tale evento portò a ritenere inadatto un film incentrato su quelle particolari sparatorie, e il progetto venne momentaneamente accantonato. Con l’uscita nel 2004 del videogioco Doom 3, tuttavia, i discorsi intorno alla realizzazione di un film ripresero, portando infine ad un adattamento liberamente ispirato proprio al nuovo capitolo della serie.
Arrivato in sala, Doom si rivelò però un cocente insuccesso di pubblico. Il film arrivò infatti a guadagnare soltanto poco meno di 60 milioni a livello globale, a fronte di un budget di quasi 70. Tale risultato spinse naturalmente la Universal a non mettere in cantiere un sequel, preferendo abbandonare ogni piano a riguardo. Ad oggi, però, il film risulta essere uno “scult” da recuperare sia per gli effetti speciali impiegati per i mostri presenti (realizzati dal premio Oscar Stan Winston), sia per il suo cast di noti attori. Proseguendo nella lettura si potranno scoprire le principali curiosità legate a Doom.
Doom: la trama del film
La storia del film si apre su Marte, all’interno della stazione spaziale Olduvai, dalla quale improvvisamente si interrompono le comunicazioni con la Terra. Gli ultimi messaggi ricevuti non lasciano però molti dubbi: si tratta di richieste di aiuto. Individuati alcuni superstiti tra gli scienziati lì presenti, un gruppo di esperti marines vengono inviati lì per trarre in salvo questi e abbattere la minaccia presentatasi, qualunque essa sia. Tra gli uomini scelti vi sono l’infallibile caposquadra Sarge e l’ex scienziato John “Reaper” Grimm. Arrivati sulla stazione tramite un congegno di teletrasporto chiamato Arca, gli uomini si imbattono nei responsabili Markus Pinzerowski e il dottor Carmack. Questi, in stato confusionale, avvertono il gruppo di alcune pericolose presenze.
Ben presto, infatti, questi si imbattono in una serie di strane creature aliene, denominate Imp. Riuscendo ad uccidere una di queste, i soldati hanno modo di analizzarla, scoprendo cose ben più terribili di quanto potessero aspettarsi. La loro missione di salvataggio diventa allora una vera e propria prova di sopravvivenza, dove la fiducia reciproca verrà continuamente messa a dura prova. Per poter sperare di non essere coinvolti da quanto sta accadendo su Olduvai, i soldati e gli scienziati superstiti dovranno trovare il modo di fuggire, assicurandosi però di non portare dietro con sé le mostruosità lì presenti.
Doom: il cast del film
Per dar vita al film, i produttori desideravano affidare i ruoli di protagonisti ad alcuni celebri nomi del genere fantascientifico e d’azione. Il primo nome considerato per il protagonista fu quello di Arnold Schwarzenegger, che aveva già recitato in un ruolo simile nel film Predator. L’attore però rifiutò la parte, che fu allora proposta a Vin Diesel, divenuto celebre grazie a Fast & Furious. Dopo che anche questi declinò l’offerta, il ruolo di John Grimm venne proposto a Dwayne Johnson. Egli però preferì interpretare il duro Sarge, trovandolo maggiormente interessante anche per via di alcuni suoi aspetti controversi. L’attore raccontò di essersi preparato al ruolo cercando di prendere dimestichezza con i videogiochi da cui il film era tratto, avvertendo però un profondo senso di nausea dato dalla loro particolare modalità di gioco.
Il ruolo del protagonista John Grimm viene invece ricoperto da Karl Urban, divenuto particolarmente noto grazie al personaggio di Eomer in Il Signore degli Anelli. L’attrice Rosamund Pike, candidata all’Oscar per Gone Girl, dà invece vita a Samantha Grimm, sorella di John nonché scienziata di fondamentale importanza all’interno della stazione Olduvai. Questi attori dovettero sottoporsi anche ad alcune settimane di addestramento militare, al fine di acquisire tanto la fisicità quanto la credibilità richiesta per i ruoli. Nei panni del responsabile della stazione Marcus Pinzerowski vi è invece l’attore Dexter Fletcher, oggi noto come regista di Rocketman e Bohemian Rapsody. L’attore Doug Jones è invece interprete di alcuni dei principali mostri presenti nel film. Jones è noto per essere specializzato in ciò, avendo dato anche vita alle creature di Il labirinto del Fauno e La forma dell’acqua.
Doom: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
I non entusiasmanti risultati del film non permisero di dar vita ad un sequel del film, come inizialmente previsto dai produttori. Tuttavia, nel 2019 viene realizzato Doom: Annihilation, diretto da Tony Giglio. Il film si configura come un reboot della serie, e dunque non come un vero e proprio sequel. L’idea per questo nuovo lungometraggio ha preso forma soltanto dopo l’ennesimo successo della saga videoludica con il nuovo capitolo rilasciato nel 2016. Per questa nuova trasposizione, il regista decise di introdurre più mostri, più azione e più elementi basati direttamente dai videogiochi. Il film è poi arrivato direttamente per l’home-video, non passando dunque in sala. Nonostante ciò, le vendite hanno fatto registrare buoni incassi.
Per gli appassionati del film è
possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Doom è infatti disponibile nel catalogo
di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, e Netflix. Per vederlo, basterà sottoscrivere
un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un
determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film
sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno mercoledì
19 aprile alle ore 21:00 sul canale
20 Mediaset.
Fonte: IMDb
Twilight: la tetralogia potrebbe diventare una serie tv alla Lionsgate
La Lionsgate sta lavorando a un adattamento di una serie TV basata sulla tetralogia di Twilight, come conferma Variety. La serie sarebbe basata sull’omonima serie di libri di Stephanie Meyers, precedentemente adattata in un franchise cinematografico. Al momento, al progetto non è associato alcun autore o servizio di streaming/rete.
Wyck Godfrey ed Erik Feig dovrebbero essere i produttori esecutivi. Feig è l’ex co-presidente del Lionsgate Motion Picture Group, mentre Godfrey e la sua società di produzione Temple Hill hanno prodotto i cinque film di “Twilight”. Si prevede inoltre che Meyers sarà coinvolta in qualsiasi potenziale serie. Tuttavia, Lionsgate non ha ancora replicato alle richieste di Variety di commentare la notizia.
Il franchise cinematografico, noto collettivamente come The Twilight Saga, era composto da cinque film ed è uscito tra il 2008 e il 2012. I cinque film hanno incassato oltre $ 3 miliardi al botteghino globale in totale e avevano come protagonisti Robert Pattinson e Kristen Stewart, poi diventate star internazionali di altissimo livello.
Sulla scia della notizia relativa a Harry Potter, anche la saga letteraria di Twilight dovrebbe quindi diventare una serie.
David Aja: a Roma la mostra del disegnatore di Hawkeye
In esclusiva nazionale e per la prima volta in Italia, ARF! e l’Instituto Cervantes di Roma presentano alla Sala Dalì di Piazza Navona la mostra del rinomato artista spagnolo, vincitore di 5 Eisner Awards e 2 Harvey Awards, David Aja.
“Con un linguaggio ricco di sfumature, David Aja non è solo uno dei grandi autori contemporanei del fumetto spagnolo, ma una figura ammirata in tutta Europa. È una gioia e un motivo di orgoglio portare il meglio del suo lavoro ai romani” così dichiara il Direttore Instituto Cervantes di Roma Ignacio Peyró.
In De Sagittis et Seminibus, che sarà inaugurata il 28 aprile 2023 alle ore 18 alla presenza dell’artista, verranno esposte alcune delle creazioni più rappresentative dell’intero percorso artistico di David Aja.
Dalle pagine di Daredevil e di The Immortal Iron Fist sui testi di Ed Brubaker e Matt Fraction allo straordinario ciclo di Hawkeye (Marvel / Panini Comics) che lo consacra nel comicdom mondiale; dalle avventure di Clint “Occhio di Falco” Barton in assolo senza Avengers, alle pluripremiate copertine per la Scarlet Witch di James Robinson. Inoltre le tavole di The Seeds (Berger Books / Bao Publishing, 2021), scritta da Ann Nocenti, a completamento di questa ricca esposizione romana con la quale i visitatori potranno ammirare tutti i processi creativi di Aja, in un percorso che coniuga armonicamente il suo inconfondibile tratto “classico” e al contempo modernissimo al design e alle sperimentazioni grafiche e digitali che ne caratterizzano l’intera opera.
Come sottolinea Stefano “S3Keno” Piccoli, direttore di ARF! Festival e curatore della mostra: “Con questa esposizione dedicata all’arte di David Aja, vogliamo proseguire quello stesso percorso intrapreso con altri grandi autori internazionali come Frank Quitely e Darwyn Cooke che – nel pubblicare per la Marvel e la DC Comics – riescono magistralmente a far convivere le leggendarie icone pop del fumetto supereroistico nordamericano a un segno d’autore ultra riconoscibile, caratterizzante, di alta cifra stilistica”.
Le opere in mostra saranno raccolte nell’ARFbook 2023, il catalogo delle mostre di ARF! disponibile presso il Bookshop di ARF! Festival dal 12 maggio al Mattatoio La Pelanda a Roma.
David Aja, (Valladolid, 1977), fumettista, grafico e illustratore, si è laureato in Belle Arti all’Università di Salamanca, con specializzazione in Design e Audiovisivo, cominciando quasi immediatamente a lavorare come professionista per quotidiani e riviste periodiche come El Paìs, Rolling Stone, Men’s Health, per illustrazione editoriale, copertine di dischi e pubblicità.
Come fumettista è approdato alla Marvel Comics nel 2005 cominciando a disegnare su X-Men Unlimited, Wolverine e Daredevil (da ricordare la sua storia La vita segreta di Foggy Nelson sui testi di Ed Brubaker), fino ad un primo memorabile ciclo di The Immortal Iron Fist scritto da Matt Fraction tra il 2006 e il 2008. Seguiranno The New Avengers, Captain America, Thor, Secret Avengers e nuovamente Wolverine (memorabile Debt of Death scritta da David Lapham nel 2011), ma è proprio il rinnovato connubio artistico con Fraction che nel 2012 lo porterà al suo più grande successo: Hawkeye, premiata con 2 Eisner Awards nel 2013 e altri due nel 2014. Numerosissime le copertine che firma ancora per la Marvel, tra le quali Fantastic Four, Iron Man, Black Panther, Secret Wars, Star Wars, The Punisher, Jessica Jones, Doctor Strange, X-Corps ma soprattutto per la serie Scarlet Witch, grazie alle cui illustrazioni vince il suo 5° Eisner Award nel 2016.
Slegatosi dal genere supereroistico, nel 2018 con Ann Nocenti crea la miniserie «epica e disturbante» The Seeds, pubblicata negli USA dalla Berger Books di Karen Berger e in Italia come volume unico da Bao Publishing, di cui Frank Quitely ha detto: «Un libro disegnato splendidamente, costruito in modo davvero completo e intelligente!» É invece del 2021 la sua prima collaborazione con la DC Comics, con la bellissima storia breve The Devil in the detail per la prestigiosa collana d’autore Batman: Black & White, di cui cura sia i testi che i disegni.
Mi piace affrontare ogni nuovo progetto in modo diverso, mettermi alla prova tutto il tempo. Perché? Da un lato non mi piace ripetere quello che ho fatto, perché l’ho già fatto,
e dall’altro penso che ogni storia abbia bisogno del “proprio modo” per essere raccontata.
Sì, mi piace complicarmi le cose, ma spero sia un bene per le storie che disegno.
David Aja
Disney+ ha diffuso il trailer ufficiale di Sam – Una vita da Sassone
Disney+ ha diffuso il trailer ufficiale di Sam – Una vita da Sassone, la prima serie originale prodotta in Germania e interpretata da Malick Bauer, Svenja Jung, Luise von Finckh, Ivy Quainoo, Thorsten Merten, Martin Brambach, Carina Wiese e Tyron Ricketts.
Sam – Una vita da Sassone: Quando esce e dove vederla in streaming
Sam – Una vita da Sassone debutterà il 26 aprile in esclusiva sulla piattaforma streaming Disney+ con tutti i sette episodi.
La trama e il cast di Sam – Una vita da Sassone
Sam – Una vita da Sassone si basa sull’incredibile storia vera di Samuel Meffire, il primo poliziotto nero della Germania dell’Est. È una serie avvincente che segue l’irrefrenabile ricerca di Sam del proprio posto in una società caratterizzata da forti pregiudizi. Nella sua lotta per vincere il sistema, diventa il volto di una campagna antirazzista e il simbolo di una nuova Germania. Tuttavia, la sua fulminea ascesa alla fama è rapidamente seguita da una brusca caduta: finisce infatti dietro le sbarre e i tabloid tedeschi lo bollano come “nemico pubblico numero 1”.
Il vincitore dell’International Emmy Award Jörg Winger (Deutschland83/86/89), che è anche showrunner di Sam – Una vita da Sassone, Sebastian Werninger (entrambi della Big Window Productions) e Tyron Ricketts (Panthertainment) sono i produttori della miniserie in sette parti. L’executive producer è Leslie-Alina Schäfer, la producer è Naomi Marne (Big Window Productions). I creatori sono Tyron Ricketts, Jörg Winger e Christoph Silber (Nordwand).
Sam – Una vita da Sassone riunisce una squadra eccezionale e diversificata, sia davanti che dietro la macchina da presa: i registi principali sono Soleen Yusef (House Without Roof, Deutschland89) e Sarah Blaßkiewitz (Precious Ivie), gli sceneggiatori principali sono Jörg Winger e Christoph Silber che hanno scritto le sceneggiature insieme alla Writers Room Malina Nnendi Nwabuonwo, Toks Körner, Tyron Ricketts, Soleen Yusef e Carolin Würfel).
Sam – Una vita da Sassone si basa sulla biografia di Samuel “Sam” Njankouo Meffire. Malick Bauer (Frau Jordan stellt gleich, Wir) è il protagonista; Alex – il mentore di Sam, con cui condivide l’esperienza di essere un tedesco nero – è interpretato da Tyron Ricketts. Svenja Jung, Luise von Finckh, Carina Wiese, Paula Essam, Ivy Quainoo, Thorsten Merten, Martin Brambach, Nyamandi Adrian, Aristo Luis, Daniel Klare e altri ancora fanno parte del cast con Stephan Burchardt e Max Preiss alla regia. Sam – Una vita da Sassoneè una produzione Big Window Productions in collaborazione con Panthertainment per Disney+. La miniserie in sette parti è sponsorizzata dal German Motion Picture Fund (GMPF) e da Medienbord Berlin Brandenburg.
High Desert: trailer della serie dark comedy con Patricia Arquette
Apple TV+ ha rilasciato oggi il trailer di High Desert, la nuova dark comedy in 8 episodi con Patricia Arquette, che è anche produttrice esecutiva, Matt Dillon, Christine Taylor, Weruche Opia, Brad Garrett, Bernadette Peters, Rupert Friend e Keir O’Donnell.
Diretta dal vincitore dell’Emmy Jay Roach, creata da Nancy Fichman, Katie Ford e Jennifer Hoppe e con Ben Stiller come produttore esecutivo, la serie, composta da otto episodi della durata di mezz’ora ciascuno, farà il suo debutto su Apple TV+ il 17 maggio con i primi tre episodi, seguiti da nuovi episodi settimanali, ogni mercoledì.
https://youtu.be/vcPQHH9PxtQ
La trama e il cast di High Desert
High Desert segue le vicende di Peggy (Patricia Arquette), una tossicodipendente che decide di ricominciare da capo dopo la morte dell’amata madre, con la quale viveva nella piccola città di Yucca Valley, in California, e prende una decisione che le cambia la vita: diventare un investigatore privato.
La serie è creata e scritta da Nancy Fichman (“Nurse Jackie – Terapia d’urto”, “Damages”), Katie Ford (“Miss Detective”) e Jennifer Hoppe (“Grace and Frankie”, “Nurse Jackie – Terapia d’urto”, “Damages”), che sono anche produttori esecutivi. “High Desert” è prodotto internamente da Apple Studios, Red Hour Films, 3 Arts Entertainment e Delirious Media.
Il progetto riunisce Ben Stiller e Patricia Arquette dopo “Scissione“, “Escape at Dannemora” e il classico della commedia “Amori e disastri (Flirting with Disaster)” e ritrova lo stesso Stiller e Jay Roach di nuovo insieme dopo il loro lavoro su un’altra leggendaria trilogia di commedie “Ti presento i miei”, “Mi presenti i tuoi?”, “Vi presento i nostri”.
Film d’azione: 10 esempi in cui l’eroe fallisce
Anche se la maggior parte dei film d’azione vede l’eroe sconfiggere i cattivi e salvare la situazione, nei film che vi proponiamo in questo articolo l’eroe fallisce. Negli esempi più classici di Bene contro Male, può sembrare essenziale regalare al pubblico un finale che evochi l’ottimismo, come Indiana Jones che combatte i nazisti e impedisce la loro conquista del mondo ne I predatori dell’arca perduta, o il maresciallo Kane che difende la città e spara al fuorilegge Frank Miller in Mezzogiorno di fuoco. Ogni tanto, però, è altrettanto importante mostrare l’eroe che perde e il male che trionfa, confezionando un finale moralmente ambiguo, ma non per questo meno realistico, per un film d’azione.
Rocky (1976)
Rocky
Balboa (Sylvester
Stallone) è lo sfavorito per eccellenza in
Rocky, film d’azione su un pugile di quartiere che
aspira a farsi un nome e a combattere Apollo Creed
(Carl Weathers) sul ring. Dopo un’entusiasmante
sequenza di allenamenti e diversi strazianti combattimenti locali,
alla fine affronta Creed per il titolo mondiale dei pesi
massimi.
Dopo l’estenuante preparazione, Rocky finisce per perdere contro Creed nell’esplosivo finale; tuttavia, questa svolta rende il film non solo più realistico ma anche stranamente stimolante nel momento in cui lo Stallone italiano non si arrende e dà il tutto per tutto.
Casino Royale (2008)
Nel film che ha dato il via
all’era di
Daniel Craig come James
Bond, l’attore assume sì il ruolo di 007 ma non è
neanche lontanamente la super spia impeccabile e seducente delle
altre avventure. Mentre cerca di catturare il noto criminale
Le Chiffre (Mads
Mikkelsen), Bond unisce le forze con la bella e
misteriosa Vesper Lynd (Eva
Green), la cui ambigua fedeltà fa sì che il detective
si interroghi sulle sue motivazioni.
Quando si rende conto di esserne innamorato, è troppo tardi e Bond non riesce a salvarla dalle grinfie di Quantum e Mr. White, con le devastanti ricadute emotive che confermano il Bond di Craig come uno dei più umani.
Il cavaliere oscuro (2005)
Ne
Il cavaliere oscuro Batman
(Christian
Bale) affronta il Joker, il suo
avversario più famoso e imprevedibile. Joker compie atti di
edonismo e violenza senza alcun riguardo per la vita umana o per le
ripercussioni delle sue azioni, ed è difficile per il moralmente
rettissimo Crociato incappucciato fermare l’ondata di crimine che
finisce per travolgere Gotham City.
Tutto va spettacolarmente in frantumi quando Joker costringe Batman a scegliere tra salvare l’amore della sua vita e la città che ha giurato di proteggere, con il risultato di essere perseguitato personalmente e professionalmente, finendo per essere odiato tanto quanto il cattivo che aveva cercato di fermare.
The Mist (2007)
Basato sull’omonimo titolo
di Stephen King,
The Mist segue David Drayton
(Thomas Jane), suo figlio e un gruppo di
sopravvissuti che si rifugiano in un supermercato dopo che una
misteriosa nebbia avvolge la loro città e porta con sé creature
assetate di sangue. Ogni sopravvissuto ha un’opinione diversa su
come rimanere in vita, compresa la scelta di alcune persone da
sacrificare, e David decide di correre il rischio con suo figlio e
alcuni coraggiosi cittadini in viaggio.
Quando finiscono la benzina, David ipotizza che il gruppo sarà divorato e si offre di eseguire un’uccisione per pietà, ponendo fine alle loro vite un attimo prima che la nebbia si diradi e l’esercito arrivi a salvare la situazione.
L’Impero colpisce ancora (1980)
L’Impero
colpisce ancora è un esempio di film d’azione che
viene accolto come un autentico trionfo proprio perché gli eroi
protagonisti perdono. L’Alleanza Ribelle è in fuga dall’Impero e lo
Jedi in formazione Luke Skywalker decide di
affrontare Darth Vader ben prima di essere pronto,
con il risultato che il Signore dei Sith lo sconfigge facilmente e
fa sì che il suo amico Han Solo diventi prigioniero di
Jabba the Hutt.
Non solo: nel finale de L’Impero colpisce ancora Luke riceve dal Signore Oscuro una notizia personale devastante che stimola il suo viaggio da eroe nell’atto finale della saga degli Skywalker di George Lucas e ha un effetto a catena sull’intero franchise di Star Wars.
Alien: Covenant (2017)
Sequel di Prometheus,
Alien: Covenant segue un nuovo gruppo di
esploratori spaziali su una nave colonia che finisce su un paradiso
planetario non identificato. Quando incontrano
David, l’androide sopravvissuto alla missione
Prometheus,
si rendono conto che questa utopia nasconde molti segreti, tra cui
la sua sperimentazione con la specie mortale degli xenomorfi.
Nessuno dei membri dell’equipaggio della nave colonia riesce a fermare David, che usa l’astronave per viaggiare verso Origae-6, portando con sé embrioni di protomorfi e ogni sorta di orribili creature per uccidere altre vittime innocenti.
Terminator 3: Le macchine ribelli (2003)
Dopo aver impedito a Skynet
di entrare in rete in
Terminator 2: Il giorno del giudizio,
John Connor ha vissuto cercando di mantenere le
distanze dalla minaccia robotica ma, quando il Terminator più
avanzato che abbia mai visto appare dal futuro per ucciderlo, deve
fare squadra con il T-800 per abbatterlo.
Nonostante conoscano i rischi di Skynet una volta diventato senziente e attuato il Giorno del Giudizio, non riescono a impedirlo in Terminator 3: le macchine ribelli, e il mondo viene lentamente ridotto a macerie apocalittiche. Connor capisce finalmente che lo scopo non è mai stato quello di fermare il destino, ma solo di sopravvivere alle sue conseguenze, e impara una lezione preziosa sulla sua eredità.
Braveheart (1995)
In questa epopea storica
ricca di azione,
Mel Gibson interpreta William
Wallace, il famoso patriota scozzese medievale che guidò
una rivolta contro gli inglesi dopo che questi avevano massacrato
l’amore della sua vita. Piccole scaramucce portano a grandi
battaglie tra i clan delle Highlands e le forze inglesi, e sembra
che il re Edoardo I possa concedere che la Scozia
sia finalmente libera.
Sfortunatamente, Wallace viene catturato e giustiziato davanti al suo popolo e, sebbene sia incredibilmente triste da guardare, questo atto lo trasforma in un martire e in un simbolo della Scozia indipendente.
I figli degli uomini (2006)
Nel futuro che
I figli degli uomini esplora, l’infertilità
minaccia di spazzare via l’umanità, ma Theo Faron
(Clive
Owen) riceve speranza nel modo più inaspettato:
l’ultimo neonato rimasto. Giurando di proteggere il bambino a tutti
i costi, si imbarca in un’avventura al cardiopalma per ripristinare
la popolazione terrestre che lo costringe a confrontarsi con
l’oscurità del proprio passato.
Riesce a portare in salvo il bambino e sua madre tra gli attacchi aerei dell’esercito britannico e i rifugiati in guerra, ma soccombe per le ferite riportate in uno scontro a fuoco. Sebbene ci sia ancora la speranza che la missione finale di Theo sia riuscita, l’ambiguità del finale de I figli degli uomini rende impossibile dirlo con certezza.
Avengers: Infinity War (2018)
Avengers:
Infinity War contrappone alcuni dei più potenti della
Terra a Thanos, il Titano Pazzo,
il cui unico desiderio è spazzare via metà della popolazione
mondiale usando il
Guanto dell’Infinito. Nonostante gli sforzi
congiunti di Capitan America, Iron
Man, Hulk, Doctor Strange, Vedova
Nera e molti altri, Thanos finisce per avere successo.
Lo Snap rimane uno dei momenti più devastanti del MCU: gli eroi falliti guardano Visione, Spider-Man e altri loro amici svanire nel nulla, il loro destino è incerto, la loro assenza ricorda l’ultimo sacrificio e forse è il miglior esempio recente di film d’azione in cui gli eroi falliscono.
Elemental della Pixar sarà il film di chiusura del Festival di Cannes 76
I Pixar Animation Studios tornano al Festival di Cannes 76 il 27 maggio per l’anteprima mondiale del loro nuovissimo lungometraggio Elemental. Presentato Fuori Concorso, il film uscirà nelle sale il 16 giugno negli Stati Uniti e il 21 giugno in Francia. Elemental è il quarto lungometraggio dei Pixar Animation Studios ad essere presentato nella Selezione Ufficiale, dopo Up, Inside Out e Soul.
A Element City fuoco, acqua, terra e aria convivono in perfetta armonia. È qui che vivono Ember, una giovane donna impavida e arguta con una forte personalità, e Wade, un ragazzo sentimentale, amante del divertimento e che segue il flusso. La loro amicizia sfida le convinzioni di Ember sul mondo in cui vivono…
Pete Docter, chief creative officer della Pixar, ha dichiarato che il ritorno di quest’anno a Cannes è particolarmente speciale per lo studio. «Mentre emergiamo tutti dai nostri bozzoli pandemici e ci riuniamo nelle stanze delle storie, nelle giornate di animazione e nelle sessioni di brainstorming improvvisate, è una gioia e un onore riavere la Pixar sulla Croisette. Diretto dallo straordinario narratore Peter Sohn, ‘Elemental’ è divertente, pieno di cuore e, francamente, sbalorditivo da vedere. È stato creato per essere visto dal pubblico sul grande schermo e mi piace che sarà presentato in anteprima mondiale a Cannes».
Elemental, guarda il trailer
La Disney ha chiesto agli attori Adèle Exarchopoulos e Vincent Lacoste di prestare le loro voci agli incredibili personaggi di Element City, Flam (Ember) e Flack (Wade) nella versione francese.
Thierry Frémaux, Delegato Generale del Festival: «Per molti anni, il Festival di Cannes ha accolto film d’animazione provenienti da tutto il mondo. Pixar Animation Studios, con Up, diretto da Pete Docter, ha fatto la storia di Cannes aprendo la 62a edizione del Festival nel 2009. È stato un evento meraviglioso! Questa è un’altra grande opportunità, per presentare l’incredibile Elemental, per la “Last Screening” di questo 76° Festival di Cannes, e per pensare alle nostre vite in modo così potente».
Insidious: La Porta Rossa, trailer del film di Patrick Wilson
Sony Pictures ha diffuso il trailer ufficiale di Insidious: La Porta Rossa, il quinto capitolo della serie horror di culto che è diretto e interpretato da Patrick Wilson.
In Insidious: La Porta Rossa, il cast originario del franchise horror si riunisce nell’ultimo capitolo della terrificante saga della famiglia Lambert. Per mettere a tacere i loro demoni una volta per tutte, Josh (Patrick Wilson) e Dalton (Ty Simpkins), ormai in età da college, devono spingersi nell’“Altrove” più a fondo di quanto non abbiano mai fatto, affrontando l’oscuro passato della loro famiglia e una serie di nuovi e più spaventosi terrori che si nascondono dietro la porta rossa.
Me Contro Te Il Film – Missione Giungla arriva su tutte le principali piattaforme
Dopo il sensazionale successo dei loro primi tre film, i Me Contro Te sono tornati con una nuova, inedita avventura… questa volta in missione nella giungla! Me Contro Te Il Film – Missione Giungla arriva oggi mercoledì 19 aprile, su tutte le principali piattaforme digitali per Warner Bros. Home Entertainment. Il film è disponibile per l’acquisto su Apple TV app, Prime Video, Youtube, Rakuten TV e Microsoft Film & TV e, dal 3 maggio, anche a noleggio su Sky Primafila e Mediaset Infinity.
A partire da domani, giovedì 20 aprile, ‘Me Contro Te Il Film – Missione Giungla’ arriva anche in DVD e in una speciale edizione DVD con gadget portachiavi: all’interno diversi contenuti speciali incluso un imperdibile Backstage. E per i fan di Lui e Sofì, disponibile da domani anche l’imperdibile cofanetto “4 film collection” che conterrà al suo interno le quattro imperdibili avventure cinematografiche dei Me Contro Te.
I Me contro Te hanno inoltre presentato oggi, sul loro canale YouTube ufficiale, i primi dieci minuti del film in anteprima, disponibili a questo link:
‘Me Contro Te Il Film – Missione Giungla’, sempre per la regia di Gianluca Leuzzi, è una produzione Warner Bros. Entertainment Italia, Colorado Film Production e Me Contro Te.
La trama di Me Contro Te Il Film – Missione Giungla
Dopo le avventure nell’Antico Egitto, Luì e Sofì vorrebbero solo riposarsi, ma una nuova minaccia incombe sulla Terra. Una fonte magica nascosta tra la giungla custodisce la chiave per annullare tutti gli incantesimi del mondo ma, se contaminata, può trasformare la Terra in un deserto spoglio e senza vita. Viperiana lo ha scoperto e con l’aiuto del suo fedele servitore Serpe ha già iniziato a mescolare nella fonte pozioni stregate che rendono l’acqua viola; ci vorrà solo qualche giorno perché tutto sia irreversibilmente avvelenato. Inizia una lotta contro il tempo per Luì e Sofì che insieme all’aiutante di Pongo e accompagnati dalla guida Serenino e da Tara, figlia del capo tribù dei Pesantosi, dovranno decifrare la mappa che li condurrà alla fonte magica e sventare il piano diabolico di Viperiana. Ma devono stare attenti, perché tra loro si nasconde un nemico inaspettato!
Me Contro Te Il Film – Missione Giungla è scritto da Emanuela Canonico, Andrea Boin, Luigi Calagna, Sofia Scalia e Gianluca Leuzzi. Il film è diretto da Gianluca Leuzzi.
La fotografia del film è di Vito Trecarichi, il montaggio di Davide Cerfeda, la scenografia di Mario Torre e i costumi di Tecla Turiaco. Le musiche del film sono di Matteo Curallo.
Me contro Te Il Film – Missione Giungla è una produzione Warner Bros. Entertainment Italia, Colorado Film Production e Me Contro Te. Il film è stato distribuito nelle sale italiane da Warner Bros. Pictures.
Ryan Reynolds, Jason Momoa e Aubrey Plaza insieme in Animal Friends
Ryan Reynolds, Jason Momoa e Aubrey Plaza si uniscono per una nuova commedia che promette molte risate, un progetto ibrido tra animazione e live-action che vanterà di un cast stellare. Secondo Deadline, il film sarà diretto da Peter Atencio e si intitolerà Animal Friends. I dettagli della trama sono attualmente tenuti nascosti dalla produzione Lionsgate, che si avvarrà anche di una performance di Vince Vaughn. Il film sarà R-Rated, dando a tutti gli artisti la libertà di scatenarsi con i loro personaggi, in quello che è stato annunciato essere un road movie.
Ryan Reynolds è attualmente impegnato con Deadpool 3, che integrerà il personaggio nell’universo cinematografico Marvel dopo aver fatto parte del franchise degli X-Men di Fox dal 2016. Il sequel vedrà Hugh Jackman tornare nel ruolo di Wolverine dopo aver chiuso la sua storia nell’acclamatissimo Logan di James Mangold, un’avventura western che è servita come addio per l’attore e per il Charles Xavier di Patrick Stewart. Tuttavia, entrambi gli interpreti sarebbero tornati ai rispettivi ruoli, con Stewart che è apparso in Doctor Strange nel Multiverso della Follia della scorsa estate.
Jason Momoa dovrà affrontare un diverso tipo di problema con i supereroi quando tornerà ad Atlantide in Aquaman e il Regno Perduto che uscirà alla fine dell’anno. James Wan siederà ancora una volta dietro la macchina da presa per un’altra avventura oceanica ambientata nel DC Extended Universe. Oltre a raccogliere ancora una volta il tridente, Momoa salirà a bordo di un’auto truccata super veloce per entrare in pista con Fast and Furious 10, il mese prossimo. In qualità di nuovo arrivato nel franchise di corse su strada, rapine e auto che possono volare nello spazio, Jason Momoa vestirà i panni del cattivo e sarà un prezioso alleato per la Cipher di Charlize Theron.
Dopo anni di gavetta, balzata di recente all’attenzione della prima classe di Hollywood con una nomination individuale ai Golden Globes e una vittoria di gruppo ai SAG per The White Lotus – Sicily, Aubrey Plaza reciterà nel prossimo progetto di Francis Ford Coppola, Megalopolis. Il film seguirà la storia di una donna (Nathalie Emmanuel) che si sentirà divisa tra il punto di vista conservatore di suo padre (Forest Whitaker) e la visione del mondo del suo ragazzo (Adam Driver). Sebbene non sia stata fissata una data di uscita per il progetto, le riprese si sono concluse il mese scorso, il che significa che non ci vorrà molto prima che un distributore faccia un annuncio su quando il pubblico può aspettarsi di vedere il film nei cinema.
Tyler Rake 3 è possibile, secondo Joe Russo
Dopo essere balzati all’attenzione del grande pubblico con Captain America: The Winter Soldier, Anthony e Joe Russo hanno costruito una solida carriera di registi e produttori e hanno dato vita, con la loto AGBO, a numerosi progetti di successo, tra cui il franchise di Tyler Rake su Netflix (Extraction, in originale).
Il 16 giugno 2023 arriverà sulla piattaforma Tyler Rake 2, e secondo i produttori, ci sarebbe abbastanza spazio anche per un terzo capitolo della saga, visto che Chris Hemsworth, protagonista principale, sembra richiamare tantissimo successo e pubblico, anche al di fuori del MCU, dove ha conosciuto i Russo.
In occasione della premiere di Citadel a Londra, altro progetto a cui i Russo prestano il loro genio, associandosi questa volta a Prime Video, Joe Russo ha dichiarato che sebbene non ci siano ancora dei veri e proprio lavori in corsi per un loro prossimo film, un Tyler Rake 3 sembra essere il passo più ovvio per la squadra.
Nella sua risposta, Russo ha affermato che c’è la ferma intenzione di espandere il franchise: “Voglio dire, non vuoi mai anticipare la risposta del pubblico, ma c’è sicuramente spazio per un Tyler Rake 3. Ci sono alcune sorprese in Tyler Rake 2 che potrebbero aprire il mondo del franchise, e oltre quelle, penso che Sam Hargrave abbia fatto un incredibile lavoro con questo film, e penso che abbia superato il primo”.
Il primo film di Tyler Rake è stato rilasciato su Netflix il 24 aprile 2020 e non è passato molto tempo prima che venisse confermato che Joe Russo aveva firmato con Netflix per scrivere un sequel. Il primo sguardo al sequel è stato presentato in anteprima poco più di un anno dopo alla presentazione TUDUM di Netflix nel settembre 2021.
The Mandalorian 3: rivelata la durata del finale, sarà l’episodio più breve della serie
Da quando Disney+ ha portato Marvel e Star Wars in televisione, c’è stato un crescente interesse per scoprire in anticipo la durate degli episodi. Questi sono sempre stati un argomento caldo tra i fan quando si è trattato dei film, ma ora questo interesse si è trasferito sui prodotti concepiti per il piccolo schermo .
Alla fine, tutto si riduce a voler semplicemente sempre di più da questi prodotti, ma se qualcuno di voi sperava in un gigantesco finale per la terza stagione di The Mandalorian rimarrà parecchio deluso. La cosa positiva è che non durerà solo 25 minuti come alcuni rumors avevano suggerito nelle scorse settimane ma oggi è stato riferito che l’ultimo episodio durerà solo 38 minuti e 56 secondi.
In tutta onestà, è all’incirca la stessa lunghezza della premiere della terza stagione, “The Apostate”, ma è un po’ più breve dei precedenti finali di The Mandalorian. “Redemption” della prima stagione è durato 50 minuti, mentre “The Rescue” della seconda stagione è durato 48 minuti. Questo dettagli rende questo epilogo il finale più breve dello show fino ad oggi. E’ una notizia “sorprendente” considerato quanto c’è da svelare prima che salutiamo ancora una volta Din Djarin e Grogu.
- LEGGI ANCHE: The Mandalorian: Jon Favreau spiega come l’universo Marvel ha ispirato il suo approccio a STAR WARS
Nella terza stagione continuano i viaggi del Mandaloriano nella galassia di Star Wars. Un tempo cacciatore di taglie solitario, Din Djarin si è riunito a Grogu. Nel frattempo, la Nuova Repubblica lotta per allontanare la galassia dal suo passato oscuro. Il Mandaloriano incontrerà vecchi alleati e si farà nuovi nemici mentre lui e Grogu continuano il loro viaggio insieme.
The Mandalorian torna su Disney+ il 1° marzo. La serie è interpretata da Pedro Pascal, Katee Sackhoff, Carl Weathers, Amy Sedaris, Emily Swallow e Giancarlo Esposito. Tra i registi degli otto episodi della terza stagione ci sono Rick Famuyiwa, Rachel Morrison, Lee Isaac Chung, Carl Weathers, Peter Ramsey e Bryce Dallas Howard. Jon Favreau è showrunner/capo sceneggiatore ed executive producer insieme a Dave Filoni, Rick Famuyiwa, Kathleen Kennedy e Colin Wilson. Karen Gilchrist e Carrie Beck sono i co-executive producer.
Ewan McGregor sarà il protagonista di Lodi, serie drama di Prime Video
Ewan McGregor reciterà nel ruolo principale in Lodi, una serie drammatica in via di sviluppo di Prime Video. Lo apprendiamo da Variety. La serie è ispirata a un articolo online scritto dal giornalista e autore Andrew Dubbins.
Secondo la descrizione ufficiale, la storia segue il venditore di auto Lou (Ewan McGregor): dopo che un mafioso si offre di acquistare la sua concessionaria a Lodi, in California, l’uomo si infiltra nella mafia, lavorando come informatore per l’FBI. Nei tre anni successivi, Lou viene pesantemente coinvolto nel lavoro della famiglia criminale, facendosi strada tra i ranghi mentre cerca di ottenere le prove per la prima condanna in assoluto di un famigerato boss del crimine, Joe Bonnano.
Timothy Greenberg sarà showrunner e produttore esecutivo. Il lavoro più recente di Greenberg è stata la dark comedy del 2019 Living With Yourself, dove ha lavorato come showrunner, scrittore e produttore esecutivo. La serie, interpretata da Paul Rudd, ha ottenuto una nomination ai Golden Globe per la performance di Rudd, insieme a una nomination al Writer’s Guild per la sceneggiatura di Greenberg. Greenberg è stato anche produttore esecutivo di The Daily Show con Jon Stewart, vincendo due Emmy e un Peabody Award. McGregor sarà anche produttore esecutivo di Lodi, insieme ad Allie Goss, Jon Liebman e Kaleb Tuttle di Brillstein Creative Partners. Entertainment One è lo studio che si occuperà della produzione e dello sviluppo, insieme a Amazon Studios.
A momento, Ewan McGregor è impegnato nella produzione dell’adattamento Showtime/Paramount+ del romanzo di Amor Towles A Gentleman in Moscow, in cui reciterà e produrrà. Di recente ha anche ripreso il ruolo di Obi-Wan Kenobi nell’omonima serie Disney+, che ha seguito anche in veste di produttore. Gli altri crediti televisivi di McGregor includono il suo ruolo vincitore di un Emmy nella serie biografica di Netflix Halston, oltre al doppio ruolo per la stagione 3 di Fargo su FX nei panni dei fratelli Ray ed Emmitt Stussy, che gli è valso un Golden Globe.
I recenti ruoli cinematografici di Ewan McGregor includono il dramma di prossima uscita You Sing, I Sing Louder, in cui recita accanto a sua figlia Emma. È anche apparso nel film d’animazione Pinocchio di Guillermo Del Toro del 2022 nei panni di Sebastian J. Cricket, il grillo parlante, e in Raymond & Ray al fianco di Ethan Hawke.
The Flash corre contro il tempo nel nuovo spot tv esteso, in attesa del secondo trailer!
Uno spot tv esteso di The Flash è stato rilasciato prima della prima mondiale del film al CinemaCon che avverrà il 25 aprile. Sebbene questo promo sia fondamentalmente solo una versione troncata del primo trailer con alcune scene rieditate e cambiate, ci sono un paio di nuovi shot che possiamo ammirare, tra cui un nuovo sguardo al costume aggiornato che The Flash indosserà nel suo primo grande film standalone in arrivo al cinema!
https://www.youtube.com/watch?v=hfsRrp0tifQ&pp=ygUJVGhlIGZsYXNo
The Flash arriverà finalmente nelle sale cinematografiche il 23 giugno 2023. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due, e vedrà Ezra Miller riprendere il ruolo di Barry Allen da Justice League. Egli viaggerà indietro nel tempo per impedire l’omicidio di sua madre. Tuttavia, dopo aver alterato la linea temporale, Barry Allen si ritrova intrappolato in una realtà alternativa senza metaumani. Per sistemare le cose, si allea con un vecchio Batman (Michael Keaton) e con la naufraga kryptoniana Supergirl (Sasha Calle) per salvare la nuova linea temporale dalle forze del generale Zod (Michael Shannon) e tornare nel suo universo.
Il delitto di Ponticelli. L’ombra del dubbio: in arrivo la docu-serie Sky Original
Arriva su Sky una nuova docu-serie che raccoglie materiali d’archivio e testimonianze inedite su un caso di cronaca nera ancora molto discusso. Il delitto di Ponticelli. L’ombra del dubbio è la docu-serie Sky Original prodotta da Sky e Groenlandia, dal 22 aprile in esclusiva su Sky Documentaries dalle 20.15 tutti gli episodi, in streaming solo su NOW e disponibile on demand.
La trama della docu-serie Il delitto di Ponticelli. L’ombra del dubbio
È il 3 luglio 1983, Rione Incis, Ponticelli, Napoli. I corpi di Barbara Sellini e Nunzia Munizzi, di 7 e 10 anni, vengono ritrovati nel greto del torrente Pollena. Sono posizionati uno sopra l’altro, semi carbonizzati, ricoperti di ferite da arma da punto e taglio. L’autopsia rivelerà tentativi di abusi e violenze sessuali. “Il massacro di Ponticelli” lascia un segno indelebile, anche in una comunità abituata a contare i morti della feroce guerra di camorra in atto in quegli anni. Per quasi due mesi giornali e tv non parlano d’altro. Chi può aver compiuto un simile orrore? Nonostante in un primo momento le indagini si fossero concentrate su un pregiudicato che sembrava il colpevole perfetto, il 4 settembre 1983 vengono arrestati a sorpresa tre ragazzi incensurati, tra i 18 e i 20 anni: Ciro Imperante, Giuseppe La Rocca, Luigi Schiavo. Il processo tarda a partire e dopo quattro anni, tra Poggioreale e soggiorni obbligati, arriva la condanna, confermata in Appello e Cassazione. Ergastolo, fine pena mai – si legge sulla sentenza. Una sentenza che è la conseguenza di una serie di testimonianze e confessioni su cui si estende l’ombra lunga del dubbio dovuta a presunte violenze perpetrate durante gli interrogatori e a un possibile ruolo giocato dalla camorra.
Dal 2015 Ciro, Luigi e Giuseppe sono uomini liberi, dopo aver trascorso più di 27 anni di carcere insieme, nella stessa cella, professandosi ogni giorno innocenti. Nell’estate 2022, dopo tre richieste di revisione respinte, la Commissione antimafia ha votato all’unanimità la proposta di indagare sulle infiltrazioni camorriste che avrebbero inquinato le indagini. Oggi i tre sono in attesa che una nuova Commissione proceda con l’audizione dei testimoni chiave e con la tanto sperata revisione del processo. E se chi avesse ucciso le due bambine fosse ancora in giro? E se Ciro, Giuseppe e Luigi fossero davvero vittime di uno dei più grandi errori giudiziari della storia del nostro paese?
A quasi quarant’anni dal massacro, il caso è tornato alla ribalta coinvolgendo anche il governo. I tre accusati tornano a parlare della loro storia in questa docu-serie in quattro episodi. Oggi Giuseppe, Ciro e Luigi continuano la loro battaglia per ottenere la revisione del processo, in attesa che una nuova Commissione Parlamentare proceda con l’audizione dei testimoni chiave.
Il delitto di Ponticelli. L’ombra del dubbio è una docu-serie Sky Original, prodotta da Sky e Groenlandia. Di Emanuele Cava, scritta da Matteo Billi, Emanuele Cava con Shadi Cioffi. Regia di Christian Letruria. In esclusiva tutti gli episodi su Sky Documentaries dalle 20.15 del 22 aprile, in streaming solo su NOW e disponibile anche on demand.
Netflix lancerà presto la condivisione delle password a pagamento negli Stati Uniti
Mentre molti utenti Netflix hanno tratto vantaggio nel corso degli anni utilizzando gli account di amici, familiari o ex, sappiamo da tempo che la piattaforma ha preso provvedimenti per arginare la pratica della condivisione della password entro il 2023. Ora il popolare streamer ha fornito agli utenti un aggiornamento su quando il nuovo modello di condivisione delle password a pagamento di Netflix debutterà negli Stati Uniti.
Questa notizia è arrivata durante il rapporto sugli utili del primo trimestre 2023 di Netflix. Lo streamer ha dichiarato ai propri azionisti: “Nel primo trimestre, abbiamo lanciato la condivisione a pagamento in quattro paesi e siamo soddisfatti dei risultati”, ha dichiarato Netflix nella sua lettera agli azionisti del primo trimestre. “Stiamo pianificando un’ampia implementazione, anche negli Stati Uniti, nel secondo trimestre”.
A febbraio, Netflix ha lanciato il suo modello “acquista un membro extra” in Nuova Zelanda, Canada, Portogallo e Spagna. Ciò consente a un abbonato di avere, sul proprio account, uno o due membri in più con cui non convive, per un canone mensile aggiuntivo. Lo streamer ha anche lanciato un test di condivisione a pagamento lo scorso anno in Cile, Costa Rica e Perù. La dichiarazione del primo trimestre di Netflix proseguiva dicendo: “Come per l’America Latina, assistiamo a una reazione di annullamento in ogni mercato quando annunciamo [piani di condivisione a pagamento], che influisce sulla crescita dei membri a breve termine. Ma quando i mutuatari iniziano ad attivare i propri account e i membri esistenti aggiungono account “membri extra”, assistiamo a un aumento delle acquisizioni e delle entrate”.
A causa della condivisione delle password, è stato precedentemente segnalato che questo tipo di pratica ha colpito oltre 100 milioni di famiglie, minando la redditività dello streamer. Anche l’aumento dei costi di produzione delle serie in corso potrebbe essere stato un fattore che ha portato Netflix a prendere questa decisione.
Poiché lo streamer misura il successo di una serie in base al numero di nuovi abbonati che ottiene piuttosto che alle visualizzazioni totali, ciò ha indotto Netflix a cancellare molti programmi popolari dopo solo una o due stagioni. Per cui, mentre questo nuovo piano di password a pagamento non riscuoterà successo per l’umore degli abbonati, potrebbe essere il gancio a cui Netflix stesso si aggrapperà per rimanere a galla nel prossimo futuro. Tutte le date e le comunicazioni ufficiali sull’introduzione dei nuovi costi saranno annunciati ufficialmente dallo streamer nei prossimi mesi.
Cosa accadrà al mercato europeo e all’Italia, lo sapremo entro il secondo trimestre del 2023.
La Casa – Il Risveglio del Male al cinema da domani 20 aprile 2023
New Line Cinema e Renaissance Pictures presentano il ritorno dell’iconico franchise horror, La Casa – Il Risveglio del Male, dello sceneggiatore e regista Lee Cronin (“Hole – L’abisso”). Il film è interpretato da Lily Sullivan (“I Met a Girl”, “Pronti a Tutto”), Alyssa Sutherland (“The Mist”, “Vikings”), Morgan Davies (“Storm Boy – Il Ragazzo che Sapeva Volare”, “The End”), Gabrielle Echols (“Frammenti dal Passato – Reminiscence”) e Nell Fisher (“Northspur”).
Spostando l’azione dai boschi alla città, “La Casa – Il Risveglio del Male” racconta l’intricata vicenda di due sorelle intente a riavvicinarsi tra loro, interpretate da Sutherland e Sullivan, il cui ricongiungimento viene interrotto dall’ascesa di demoni in carne e ossa, che le spingono a una battaglia primordiale per la sopravvivenza mentre affrontano il loro incubo peggiore.
La Casa – Il Risveglio del Male è prodotto da Rob Tapert (“Ash vs Evil Dead”, “Man in the Dark”), tra i produttori esecutivi il creatore della serie e icona dell’horror Sam Raimi e la leggenda Bruce Campbell, interprete di “Ash” nei film di culto della serie. Insieme a loro anche John Keville, Macdara Kelleher, Richard Brener, Dave Neustadter, Romel Adam e Victoria Palmieri.
Cronin è affiancato dietro la macchina da presa dal direttore della fotografia Dave Garbett (“Z for Zachariah”, “Underworld: La Ribellione dei Lycans”), dallo scenografo Nick Bassett (“Guns Akimbo”, “Sweet Tooth”), dal montatore Bryan Shaw (“Ash vs Evil Dead”, “Spartacus”) e dalla costumista Sarah Voon (“Chasing Great”, “Inside”), con una colonna sonora di Stephen McKeon (“Hole – L’Abisso “, “Primeval”).
New Line Cinema e Renaissance Pictures presentano, una produzione Pacific Renaissance e Wild Atlantic Pictures: ” La Casa – Il Risveglio del Male”, nelle sale italiane a partire dal 20 aprile 2023 distribuito da Warner Bros. Pictures.
James McAvoy protagonista del thriller Blumhouse Speak No Evil
Secondo Deadline, il candidato al Golden Globe James McAvoy ha firmato per recitare nel prossimo remake inglese prodotto da Blumhouse del film thriller danese del 2022 Speak No Evil. Questo segna l’ultima collaborazione di McAvoy con lo studio dopo aver lavorato insieme in Split and Glass di M. Night Shyamalan, in cui ha interpretato un uomo con personalità multiple di nome Kevin Wendell Crumb.
James McAvoy ha ottenuto riconoscimenti per le sue acclamate interpretazioni in film come Espiazione, L’ultimo re di Scozia, Le cronache di Narnia: Il leone, la strega e l’armadio, Victor Frankenstein e My SON. È anche noto per aver interpretato una versione giovane del Professor X nei film degli X-Men della 20th Century Fox .
Il remake di Speak No Evil sarà scritto e diretto dal regista di The Woman in Black James Watkins. Il film sarà prodotto da Jason Blum, con Paul Ritchie, Christian Tafdrup, Jacob Jarek e Bea Sequeira come produttori esecutivi.
Il film originale è stato diretto da Christian Tafdrup, che ha anche co-scritto la sceneggiatura con Mads Tafdrup. La storia è incentrata su due famiglie che si sono incontrate durante una vacanza in Toscana. Quello che doveva essere un fine settimana idilliaco inizia lentamente a sgretolarsi mentre le famiglie danesi cercano di rimanere educate di fronte alla spiacevolezza. Il remake inglese dovrebbe arrivare nelle sale il 9 agosto 2024.
MaXXXine: per Mia Goth il sequel è un “film di supereroi”
In una recente intervista con SFX Magazine, l’attrice di Infinity Pool Mia Goth ha parlato dell’imminente sequel horror di A24, MaXXXine, che è attualmente in produzione. Goth ha ricordato la prima volta che ha letto la sceneggiatura, rivelando che ha immediatamente pensato alla storia del sequel come “un film di supereroi” a causa della forza e della determinazione del suo personaggio.
“Maxine, come personaggio, ha fatto molta strada. È una sopravvissuta, ne ha passate tante”, ha spiegato Goth. “Quando la incontriamo di nuovo, in questo nuovo mondo in cui si trova, ha davvero lottato per tutto ciò che ha, e non ha intenzione di arrendersi. Lotterà per quello che ha. È una tosta. C’è una forza in lei. Ed è una donna davvero proattiva, determinata e concentrata. Insegue ciò che vuole e non accetterà davvero un no come risposta”.
Oltre a MaXXXine, l’attrice presto entrerà a far parte dell’MCU dei Marvel Studios, Blade, accanto al premio Oscar Mahershala Ali. Le voci circolanti suggeriscono anche che Goth potrebbe interpretare la figlia di Dracula, Lilith. MaXXXine è scritto e diretto da Ti West. Oltre al ritorno alla regia di West, Mia Goth riprenderà il ruolo di Maxine Minx, l’unica sopravvissuta alla furia dell’anziana Pearl nel primo film. “Il film segue Maxine, dopo gli eventi di X, come l’unica sopravvissuta che continua il suo viaggio verso la fama, partendo per diventare un’attrice nella Los Angeles degli anni ’80”.
Insieme a Mia Goth ci sono nel cast anche Kevin Bacon (Tremors , They/Them), Elizabeth Debicki (The Crown), il musicista Moses Sumney (The Idol), Michelle Monaghan (Nanny), Bobby Cannavale (The Watcher), Lily Collins (Emily in Paris) e Giancarlo Esposito (Breaking Bad).
Il film è la terza e ultima parte della trilogia X, che include anche il prequel Pearl. È prodotto da A24, West, Jacob Jaffke, Kevin Turen e Harrison Kreiss, con Mia Goth come produttore esecutivo. Il primo film era originariamente interpretato da Jenna Ortega, Brittany Snow, Scott Mescudi/Kid Cudi, Martin Henderson e Owen Campbell, mentre il prequel comprendeva David Corenswet, Tandi Wright e Matthew Sunderland. Questo rende Mia Goth l’unico membro del cast che è apparso in tutti e tre i film di X.
Wicked: Ariana Grande canta in un video dal set
Un recente video dal set di Wicked rivela Ariana Grande mentre esegue la canzone di apertura. Basato sull’omonimo musical, il film si concentra sull’improbabile amicizia di Galinda Upland (Grande) ed Elphaba Thropp (Cynthia Erivo), due amiche d’infanzia che in seguito diventano nemiche mortali nei panni di Glinda la Strega Buona del Sud e La Strega Cattiva dell’Ovest del classico romanzo di L. Frank Baum, Il meraviglioso mago di Oz.
Il musical originale di Broadway del 2003 è stato nominato per 10 Tony Awards, incluso quello per il miglior musical. Ne ha vinti sei, incluso il riconoscimento per la migliore attrice andato a Idina Menzel, nota per aver prestato la voce a Elsa in Frozen, nei panni di Elphaba. Entertainment Tonight ha recentemente condiviso un video sul set che mostra Ariana Grande che esegue la canzone di apertura di Wicked, “No One Mourns the Wicked”.
https://twitter.com/etnow/status/1648401006168879105?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1648401006168879105%7Ctwgr%5Ee4772c66034bcd49eb61e92fb3484e1465994e42%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fwicked-movie-ariana-grande-glinda-singing-set-video%2F
Wicked – Parte 1 è basato sull’acclamato musical di Broadway, che a sua volta è basato sul romanzo di Gregory Maguire del 1995 Wicked: The Life and Times of the Wicked Witch of the West, che a sua volta è basato sul classico del 1900 L. Frank Baum Il meraviglioso mago di Oz e il film del 1939 Il mago di Oz. Wicked – Parte 1 racconta la storia di due amiche, Elphaba e Glinda, che lottano per mantenere la loro amicizia mentre si separano. La storia funge da prequel de Il mago di Oz , ma la trama contiene anche eventi successivi all’arrivo di Dorothy a Oz. Wicked – Parte 2 dovrebbe invece arrivare l’anno successivo, ovvero il 2025.
L’adattamento cinematografico sarà prodotto da Marc Platt attraverso la sua Marc Platt Productions con sede alla Universal. Il vicepresidente esecutivo senior della produzione Erik Baiers e il vicepresidente dello sviluppo della produzione Lexi Barta supervisioneranno il progetto per conto della Universal Pictures. Il musical teatrale Wicked ha vinto tre premi Tony ed è adattato dal romanzo bestseller di Gregory Maguire della scrittrice di libri Winnie Holzman e del compositore e paroliere tre volte premio Oscar Stephen Schwartz. Holzman e Schwartz stanno attualmente collaborando all’adattamento cinematografico come sceneggiaturi.
Star Trek: Section 31, Michelle Yeoh protagonista del nuovo film del franchise!
Dopo aver dominato la stagione dei premi con la sua acclamata interpretazione in Everything Everywhere All at Once, Michelle Yeoh ha trovato il suo prossimo progetto di fantascienza mentre torna ufficialmente nell’universo di Star Trek. Paramount+ ha dato il via libera all’imminente evento cinematografico originale intitolato Star Trek: Section 31, con Michelle Yeoh che riprenderà il ruolo dell’imperatore Philippa Georgiou dalla serie Star Trek: Discovery.
“Sono oltremodo entusiasta di tornare dalla mia famiglia di Star Trek e nel ruolo che ho amato per così tanto tempo“, ha dichiarato Yeoh in una nota. “La Sezione 31 è stata vicina e cara al mio cuore da quando ho iniziato il viaggio interpretando Philippa fin dal momento in cui è stata lanciata questa nuova era d’oro di Star Trek. Vederla finalmente ottenere il suo momento è un sogno diventato realtà in un anno che mi ha mostrato l’incredibile potere di non arrendersi mai ai propri sogni. Non vediamo l’ora di condividere ciò che è in serbo per te, e fino ad allora: vivi a lungo e prospera (a meno che l’Imperatore Georgiou non decreti diversamente)!”
“I’m beyond thrilled to return to my Star Trek family.”
Academy Award winner Michelle Yeoh will star in #StarTrekSection31, a special movie event coming to @ParamountPlus! pic.twitter.com/QHKYim06PC— Star Trek on Paramount+ (@StarTrekOnPPlus) April 18, 2023
Star Trek: Section 31 sarà diretto e prodotto esecutivamente da Olatunde Osunsanmi e si baserà su una sceneggiatura scritta da Craig Sweeny. I fan hanno visto l’ultima volta il premio Oscar interpretare il capitano della USS Shenzhou durante la terza stagione di Discovery, in cui ha avuto un ruolo ricorrente. La produzione dovrebbe iniziare entro la fine dell’anno.
“Nel film evento Paramount+, l’Imperatore Philippa Georgiou si unisce a una divisione segreta della Flotta Stellare incaricata di proteggere la Federazione Unita dei Pianeti e affronta i peccati del suo passato“, si legge nella sinossi. I produttori esecutivi sono Yeoh, Sweeny, Alex Kurtzman, Aaron Baiers, Rod Rodenberry, Trevor Roth, Frank Siracusa e John Weber. È prodotto da CBS Studios in associazione con Secret Hideout e Roddenberry Entertainment.
Mavka e la Foresta incantata: recensione del film di Oleksandra Ruban
A cinque anni dall’uscita di La principessa incantata, lo studio d’animazione ucraino Animagrad torna con un nuovo film d’animazione intitolato Mavka e la Foresta incantata. Diretto da Oleksandra Ruban, co-regista della pellicola del 2018, il racconto si basa sull’opera poetica in tre atti di Lesya Ukrainka, che la compose nel 1911 nella città di Kutaisi.
Proprio come il poema, la pellicola d’animazione affonda le sue radici nel folklore ucraino e nella sua mitologia, esplorando la tradizione di un popolo molto sfaccettato e dalle molteplici credenze. Mavka e la Foresta incantata, come vedremo, è un lungometraggio molto ambizioso e negli intenti punta all’internazionalità, come accade per molte opere non realizzate dai grandi colossi dell’animazione. Il film uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 20 aprile, distribuito da Notorius Pictures.
Mavka e la Foresta incantata, la trama
In un’immensa foresta dell’Ucraina, che sorge nelle vicinanze di un villaggio, vive la custode Mavka (a cui la YouTuber Fraffrog presta la voce), con il compito di proteggere la sua casa dagli umani. Questi, che molto tempo addietro avevano tradito la foresta invadendola e bruciandola, ora la temono, credendola una minaccia. Un giorno nel villaggio arriva però Kylina, presunta figlia dell’uomo che anni prima aveva scatenato la guerra con gli abitanti della foresta, la quale vuole impossessarsi della sorgente della vita, cuore della selva.
Spedirà così il giovane Lukas alla ricerca di una foglia, con il solo scopo di avvicinarsi molto di più all’acqua benedetta. Il ragazzo, dall’animo buono e ignaro delle intenzioni malefiche della donna, incontrerà qui Mavka, con la quale instaurerà un rapporto d’amicizia che, ben presto, si trasformerà in amore. Compito dei due eroi sarà ristabilire l’equilibrio fra gli umani e la natura, per ritrovare una sana armonia.
Un popolo che non si arrende
Non si può iniziare a parlare di Mavka e la Foresta incantata senza prima fare una doverosa premessa. Se avessimo guardato il film un paio d’anni fa, ci saremmo fermati alla semplice analisi di un impianto narrativo tipico dell’animazione, in cui è posta al primo piano la dicotomia fra Bene e Male. In cui, nel caso del lungometraggio di Ruban ma come in tanti altri simili, il messaggio è non farsi la guerra, di qualsiasi natura essa sia. E che l’amore è la soluzione a ogni tipo di malattia politico-sociale. Ma con la situazione attuale dell’Ucraina, si guarda alla storia da un’altra prospettiva e il suo contestualizzarla è inevitabile. Il pubblico si approccia al racconto con una diversa consapevolezza, e non si può fare a meno di cogliere un significato molto più profondo, a cui va accostandosi una specifica lettura del sottotesto.
La faida fra uomini e natura, che rappresenta il fulcro dell’intero film, riporta alla sofferenza vissuta dal popolo ucraino il quale, proprio come accade con la foresta di Mavka, cerca in tutti i modi e con tutte le forze di difendersi dai propri nemici. Resistendo a un odio infondato di cui prova a capirne le ragioni, senza però trovare risposte. Nonostante l’opera sia stata pensata e sceneggiata molto prima della dolorosa guerra abbattutasi sul Paese, l’essere giunta a noi in questo preciso momento storico la carica di una potenza e di un valore che, qualche anno fa, non avremmo forse colto e percepito così tanto. Ciò la rende dunque molto più attuale di qualsiasi altra narrazione animata. Ecco perché, per quanto si cerchi di valutarne l’essenza in sé, svincolata dal nuovo significato di cui si ammanta, non riusciremmo mai, ad oggi, a non vederne un riferimento. Con tanto di stretta allo stomaco.
Uno sguardo alla Disney
Oltre a essere allegoria di un tema molto attuale, Mavka e la Foresta incantata racchiude al suo interno un’altra importante argomentazione, ossia l’ambientalismo. Per rappresentarlo al meglio, la sceneggiatrice Yaroslav Voytseshek ha sfruttato uno dei topoi narrativi più importanti della Disney: la storia d’amore, in questo caso fra due eroi. Nonostante dagli anni 2000 le sue produzioni abbiano cambiato gli assetti, virando su personaggi e racconti molto più complessi, in cui si è dato maggiore spazio all’individualità e all’aspetto psicologico di un character (svincolato dalla love story), la struttura amorosa è stata al centro di numerosi e indiscussi capolavori. Per questa narrazione viene così ripreso quel pattern convenzionale, e a sbocciare è l’amore fra Mavka, l’eroina della foresta, e Lukas, l’eroe del villaggio. Simbolicamente, i due protagonisti rappresentano la Natura e l’Uomo, dimostrando quanto l’uno possa trarre vantaggio dall’altro se alla base c’è rispetto e armonia.
Il problema dell’ambiente e della sua salvaguardia, motivo di preoccupazione per i governi di tutto il globo, viene traslato sullo schermo sotto forma di guerra fra le due parti (Foresta e Villaggio). La quale, all’interno della favola, si risolve grazie all’amore dei suoi principali rappresentanti, unico vero antidoto. Un chiaro messaggio a prendersi cura – con amore, per l’appunto – della propria terra, e non abusarne (come accade nell’incidente scatenante di Mavka e la Foresta incantata), altrimenti essa si ribellerà a noi. Attraverso questi interessanti passaggi, in cui si alternano interludi musicali (alcuni in lingua ucraina), la pellicola riesce ad assolvere il suo compito: essere educativa per tutto il pubblico, adulto e infantile, e avere un ruolo di intrattenimento per i piccoli.
Un film non esente da incrinature
Se a livello contenutistico Mavka e la Foresta incantata funziona, pur imbevendosi di schemi e personaggi archetipici, è il comparto tecnico-artistico che riporta delle sbavature. Al netto di qualche caratterizzazione Disney riscontratasi in alcune scelte d’immagini (alcuni rivedranno La bella e la bestia, Il Re Leone, perfino il live action Maleficent) che risulta ben rappresentata, il setting generale del film è scarno di corposità e dettagli. Trattandosi di una foresta da un lato e di un villaggio dall’altro, si poteva spingere al massimo sulla CGI per restituire un panorama molto più ricco e variegato. Come sottolineavamo in altre recensioni su opere d’animazione, lo spazio in cui i personaggi si muovono è cruciale se si vuole ottenere un prodotto compiuto e una totale esperienza immersiva.
Non da meno è la trama, in cui si è riscontrata un po’ di frettolosità nella progressione di alcune dinamiche. Per quanto nel suo complesso Mavka e la Foresta incantata piaccia e sia godibile, il ritmo troppo sincopato è andato un po’ a inficiare sul profilo dei personaggi, con la percezione che sia rimasto qualcosa di non detto ed esplorato. Una nota di merito va invece alla cura degli abiti dei cittadini del villaggio, in cui si evince la minuzia nel ricostruire in digitale i costumi folkloristici di estrema bellezza. E, infine, alla scelta di alcune particolari inquadrature, molto suggestive e sfoggianti diverse tonalità di verde, che catturano l’attenzione e suscitano quella sana meraviglia soprattutto nei bambini.
Pur con alcuni difetti, Mavka e la Foresta incantata resta dunque un film ben confezionato, maturo dal punto di vista delle tematiche e pieno di spunti di riflessione. Una storia che, nella sua portata drammatica, ricorda allo spettatore di qualsiasi età che la rabbia porta all’infelicità e che l’odio, per qualsiasi ragione, non giova né a chi lo riceve né a chi lo sprigiona. Ma anzi, come dimostra il climax finale del film, consuma solo l’anima.
Jonathan Majors fuori dal suo primo film dopo l’arresto
Jonathan Majors è stato ufficialmente escluso dal primo film a cui fosse in procinto di lavorare dopo il suo arresto per presunta aggressione. Nel bel mezzo di un anno eccezionale per l’attore che lo ha visto sul grande schermo in Creed 3 e Ant-Man and the Wasp: Quantumania, Majors è stato arrestato il 25 marzo a causa di un presunto episodio di violenza domestica a New York che coinvolgeva una donna che era stata portata in ospedale con “lievi ferite alla testa e al collo”.
Sebbene i rappresentanti legali di Majors abbiano sostenuto la sua innocenza, il pubblicista dell’attore, The Lede Company, e il suo manager, Entertainment 360, hanno già deciso di tagliare i ponti con lui.
Ora, Jonathan Majors è stato allontanato da una serie di progetti che sarebbero dovuti cominciare a breve. Secondo Deadline, l’attore non reciterà più nel film The Man in My Basement, una campagna pubblicitaria per i Texas Rangers e un film biografico su Otis Redding a cui Majors era legato. La produzione di The Man in My Basement, che vede la partecipazione di Willem Dafoe, sta attualmente cercando un sostituto per Majors.
A seguito di questa serie di eventi, sta diventando sempre più probabile che anche i Marvel Studios sostituiscano Jonathan Majors nel suo ruolo, chiave per la Fase in svolgimento, di Kang il Conquistatore.
Mentre diversi altri progetti hanno già interrotto i legami con Majors, sembra che il piano della Marvel sia quello di sedersi e valutare lo svolgimento del processo legale. L’attore dovrebbe comparire in tribunale l’8 maggio per affrontare molteplici accuse di molestie e aggressioni.
Majors ha già completato le riprese di un ruolo significativo nella seconda stagione di Loki, che per il momento potrebbe complicare la decisione della Marvel di tagliare i legami con l’attore. Ora che Jonathan Majors è stato allontanato da diversi progetti, la stessa scelta potrebbe essere fatta da altre produzioni, tra cui Da Understudy di Spike Lee e il film su Dennis Rodman 48 Hours in Vegas.
Agatha: Coven of Chaos, rivelati i personaggi di Patti LuPone e Joe Locke
Gran parte dei dettagli sull’imminente serie Disney+ Agatha: Coven of Chaos non sono stati rivelati, ma grazie ad una della star Patti LuPone, ora sappiamo chi interpreteranno lei e il co-protagonista Joe Locke.
Parlando durante una recente apparizione su The View (tramite TheWrap), LuPone ha rivelato che lei interpreterà il ruolo di Lilia Calderu, una strega del mondo dei fumetti Marvel, che apparirà dunque nella prossima serie targata Marvel Studios. LuPone ha anche confermato ciò che molti fino ad oggi hanno ampiamente ipotizzato, ovvero che la serie avrebbe parlato di una congrega di streghe. “Beh, è una congrega di streghe, e io interpreto Lilia Calderu, che a quanto pare è nel mondo Marvel“, ha detto LuPone. “E ho fatto delle ricerche su di lei, è sexy! Lei è davvero sexy! Lei è! Ha un corpo fantastico, capelli corvini”.
LuPone ha continuato rivelando che Locke interpreterà il ruolo del famiglio della sua strega e ha anche confermato che il resto della congrega sarà completato dalle star Aubrey Plaza, Sasheer Zamata, Ali Ahn e altri. “Siamo una congrega di streghe, e le streghe sono Kathryn Hahn, Aubrey Plaza, e il familiare – se qualcuno conosce Heartstopper – è Joe Locke“, ha detto LuPone. “E Sasheer Zamata, Ali Ahn e io. E interpreto Lilia Calderu, una strega siciliana di 450 anni, il cui potere è la divinazione e il cui processo sono i tarocchi”. Nel mondo dei fumetti Marvel, Calderu ha il compito di custodire il Libro di Cagliostro, un tomo che contiene conoscenze mistiche e passaggi di altri libri, incluso Darkhold. Nei fumetti, ha anche un incontro con il barone Mordo, interpretato da Chiwetel Ejiofor nel Marvel Cinematic Universe.
https://www.youtube.com/watch?v=-BdlPDL66bM
Agatha: Coven of Chaos: tutto quello che sappiamo sulla nuova serie tv Marvel
Coven of Chaos si concentrerà sulla potente strega Agatha Harkness interpretata da Kathryn Hahn che è quasi riuscita a sconfiggere Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) nel finale di stagione di WandaVision prima di essere sconfitta e intrappolata a Westview nel suo personaggio di “vicina ficcanaso Agnes”. Sebbene Elizabeth Olsen non dovrebbe apparire, si ipotizza che Wanda possa avere qualcosa a che fare la rivalsa di Harkness in seguito agli eventi di Doctor Strange in the Multiverse of Madness.
Jac Schaeffer, che è sotto un accordo generale congiunto con Marvel e 20th Television, sarà lo sceneggiatore e produttore esecutivo. Un recente rapporto ha rivelato che dirigerà anche almeno un episodio. Al momento nessuna data di uscita della serie è stata annunciata. Nel cast anche David Payton nei panni di John Collins / “Herb”, David Lengel nei panni di Sarah il marito Harold Proctor / “Phil Jones”, Asif Ali nel ruolo di Abilash Tandon / “Norm”, e Amos Glick nel ruolo di un fattorino della pizza scelto come “Dennis”. A riprendere i loro ruoli in WandaVision ci sono anche Kate Forbes nei panni della madre di Agatha, Evanora Harkness, e Brian Brightman nei panni dello sceriffo di Eastview, New Jersey. Aubrey Plaza, Ali Ahn, Maria Dizzia, Sasheer Zamata, Patti LuPone, Miles Gutierrez-Riley e Okwui Okpokwasili sono stati scelti per ruoli sconosciuti.
The Diplomat: recensione della serie con Keri Russell
Keri Russell dopo aver interpretato la spia Elizabeth Jennings in The Americans, diventa l’ambasciatrice degli Stati Uniti nel nuovo dramma politico The Diplomat. Questa serie Netflix nasce da un’idea della showrunner Debora Cahn che possiede molta esperienza nelle sceneggiature di intrighi politici, avendo debuttato come scrittrice di West Wing – Tutti gli uomini del Presidente di Aaron Sorkin. Nella sua carriera poi ha lavorato per il medical Grey’s Anatomy e alla serie HBO Vinyl, prima di diventare produttrice e scrivere le ultime due stagioni di Homeland: Caccia alla spia. In questo political drama troviamo una protagonista, esattamente una diplomatica americana, alle prese con un nuovo inaspettato ruolo tra affari internazionali, stringere nuove alleanze e cercare di far funzionare il suo matrimonio sempre più vicino alla fine.
La trama di The Diplomat
La serie si apre con una discussione tra Kate (Keri Russell) e suo marito Hal Wyler (Rufus Sewell) alle prese con il prossimo lavoro di lei come inviata a Kabul in Afghanistan, ma c’è stato un cambio di programma anche a causa di un attacco ad una nave inglese nel Golfo Persico. Il Presidente americano Rayburn (Michael McKean) ha infatti nuovi compiti in serbo per i coniugi Wyler, entrambi diplomatici, che vengono mandati a Londra e Kate dovrà assumersi il ruolo d’ambasciatrice degli Stati Uniti in Inghilterra. Il nuovo impiego però non è molto nelle corde della donna, che odia i ricevimenti e tutti quegli eventi in cui bisogna indossare abiti eleganti. Alla fine del primo episodio, che possiede una trama che fa da panoramica dei vari componenti del team tra i vari collaboratori lavorativi all’ambasciata americana e nella residenza londinese di Winfield House, Kate si ritrova a posare per un servizio fotografico per British Vogue.

Dal secondo episidio di The Diplomat, finalmente, si spiega la questione politica contemporanea, viene anche menzionato il conflitto tra Russia e Ucraina e Kate presenzia al funerale dei caduti morti durante l’esplosione della HMS Courageus. Durante la cerimonia funebre il Primo ministro britannico Nicol Trowbridge (Rory Kinnear) crea scompiglio dopo un commento che pare un grido di guerra islamfobico. Questo però non è il solo problema che l’ambasciatrice americana deve risolvere, ma anche decidere se divorziare dal marito che sta cercando in tutti i modi di tenere in vita il matrimonio. Nel frattempo a Winfiled House arriva il Presidente per incontrare il Premier inglese e soprattutto per offrire a Kate un nuovo lavoro, quello da sua vicepresidente. La protagonista però è più interessata a trovare il mandante dell’attentato e si avvicina sempre di più al ministro Dennison (David Gyasi).
Durante un incontro privato al Ministero degli Esteri, dove partecipa in incognito anche la diplomatica Kate, muore avvelenato l’ambasciatore iraniano che però riesce a svelare il nome dell’artefice dell’attacco nel Golfo: Roman Lenkov, un mercenario russo. Proseguendo la serie Kate si trova sempre più immischiata in una crisi internazionale e divisa con il cuore tra il marito Hal e l’affascinante Dennison. La protagonista nel settimo e penultimo episodio, dopo aver parlato con un ambasciatore russo, che porta nuove informazioni su Lenkov, vola a Washington, DC per un incontro nello Studio Ovale alla Casa Bianca dove però non risolve niente.
Nell’ultimo, che chiude questa prima stagione di The Diplomat, Kate dopo essere tornata a Londra decide con Dennison di chiedere aiuto alla Francia per risolvere il caso Lenkov ed evitare così che il Premier inglese dichiari guerra definitivamente alla Russia. Durante una serata di galà al Louvre di Parigi l’ambasciatrice americana scopre, parlando con il Ministro degli Esteri francese, che gli Inglesi hanno intenzione di uccidere Roman Lenkov e non arrestarlo. La serie si conclude con un finale aperto e un esplosione a Londra, dove non si svela se Hal Wyler è vivo o morto.

Un cast creato al tavolino
The Diplomat è uno di quei political drama che unisce i piani della sfera pubblica e della sfera intima della protagonista interpretata dalla vincitrice del Golden Globe come Miglior attrice drammatica nell’indimenticabile serie Felicity. Nel variegato cast troviamo anche altri volti noti della serialità come Rufus Sewell il John Smith in The Man in the High Castle o Lord Melbourne nel period drama Victoria che nella serie Netflix invece è l’americano diplomatico Hal. Ironico invece è che l’attore Rory Kinnear recita di nuovo il ruolo di Primo ministro britannico come in quel primissimo e disturbante, indimenticabile per tutti, episodio della serie Black Mirror. Per gli spettatori più attenti, noteranno che una delle assistenti di Kate è interpretata da Pearl Mackie, diventata famosa come compagna del Dodicesimo Dottore in Doctor Who.
La serie di Debora Cahn è un thriller politico che si unisce sulla scia del successo di The Night Agent e che usa molto la tecnica di narrazione “Walk and talk” usata fin dai tempi di The West Wing. Per concludere il punto più forte di The Diplomat è la sua protagonista assoluta Kate Wyler che grazie alle sue capacità, e al talento di Keri Russell, è in grado di risolvere qualsiasi problema diplomatico e mandare avanti tutte le trame secondarie sottotono.
Superman: Legacy ufficialmente in pre-produzione, le riprese nel 2024
James Gunn ha condiviso la prima immagine dello script di Superman: Legacy, annunciando ufficialmente che il film è in fase di preparazione e che le riprese cominceranno nel 2024.
Gunn si dice onorato di far parte dell’eredità del personaggio e annuncia, nel giorno dell’Anniversario di Superman, che ora si tufferà nel lungo processo della creazione dei costumi, della scenografia e di tutto ciò che renderà il film distintivo.
https://twitter.com/JamesGunn/status/1648310784651571200?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1648310784651571200%7Ctwgr%5E4da540e7923f5a4380ff7a60383f9fc4d3c52c1b%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fdeadline.com%2F2023%2F04%2Fsuperman-legacy-james-gunn-pre-production-2024-release-1235329659%2F
Superman: Legacy uscirà nelle sale l’11 luglio 2025. Superman: Legacy è il primo di un universo pianificato di narrazione multipiattaforma (presumibilmente uno che si mescolerà con i progetti di streaming per HBO Max) in una Fase 1 che lo studio chiama “Gods and Monsters“. Il cast non è stato ancora annunciato, ma l’uscita nelle sale globali del film è prevista per l’11 luglio 2025.
Super Mario Bros: 5 record al botteghino battuti dal film
Il film di Super Mario Bros. sta per raggiungere il miliardo di dollari, ma non prima di aver battuto un sacco di record al botteghino. Il film ha ottenuto un risultato fenomenale al botteghino, tanto che il suo weekend di apertura ha stabilito diversi record. Super Mario Bros. è basato sull’amata serie di videogiochi con Mario e Luigi e, sebbene il film abbia ricevuto alcune recensioni negative, i conti al botteghino dicono tutt’altro. La parte più criticata è la narrazione poco avvincente che però viene compensata dagli easter egg, dalle emozionanti corse sui kart e al pianoforte di Bowser.
Il film di Super Mario Bros. ha guadagnato 204 milioni di dollari nel suo weekend di apertura e questo è solo l’incasso nazionale. Il film ha già guadagnato 375 milioni di dollari in tutto il mondo, diventando il più grande successo dello studio di animazione Illumination. Non solo: questi numeri lo rendono già raggiunto il punto pareggio diventando redditizio. Questi sono i 5 record battuti da Super Mario Bros.:
Il weekend di apertura con maggior incasso del 2023

Il 2023 non ha avuto un successo da blockbuster – Ant-Man and the Wasp: Quantumania con i suoi 474 milioni di dollari di incasso è al primo posto in questa categoria. Tuttavia, il film del Marvel Cinematic Universe ha avuto un weekend di apertura di incredibile successo, poiché solo nella seconda settimana si è registrato un calo significativo degli acquirenti di biglietti.
Tuttavia, Super Mario Bros. ha fatto scendere il film della Marvel al secondo posto. Con un incasso nel weekend di apertura di 204 milioni di dollari, il film non solo ha battuto Ant-Man and the Wasp: Quantumania, ma ha quasi raddoppiato. Un tempo le uscite del MCU erano garantite per battere tutti i record di incassi. Toccherà ai Guardiani della Galassia vol. 3 o The Marvels recuperare il record dagli idraulici italiani.
Il più grande incasso di tutti i tempi nel fine settimana di apertura tra mercoledì e domenica

Se la maggior parte dei record del weekend di apertura battuti da Super Mario Bros. riguarda l’animazione, questo record vede il film di videogiochi battere tutti i film che hanno avuto un weekend di apertura dal mercoledì alla domenica.
Il film batte il record di cinque giorni di apertura del weekend, che non veniva battuto da 14 anni. Il record era precedentemente detenuto dal film di Michael Bay, Transformers – La vendetta del caduto, che ha guadagnato 200 milioni di dollari in cinque giorni.
Il weekend di apertura di Illumination con i maggiori incassi di sempre

Sebbene la Illumination non sia considerata lo standard d’oro dell’animazione rispetto ai giganti dello studio, produce comunque grandi successi. Le tre proprietà principali dello studio – Sing, Cattivissimo Me e Pets – Vita da animali – sono tutti franchise da un miliardo di dollari. Tuttavia, mentre i film dello studio sembrano completamente a prova di critica e di pubblico, il weekend di apertura di Super Mario Bros. Mette tutti al tappeto. Il precedente weekend d’apertura di Illumination con il maggior incasso è stato quello di Minions, che ha guadagnato 115 milioni di dollari in quattro giorni.
Ma ciò che rende questo risultato ancora più impressionante è che i budget della Illumination sono estremamente conservativi rispetto a quelli della DreamWorks Animation e della Pixar. Mentre questi studios spendono tra i 200 e i 250 milioni di dollari per film, la Illumination ne spende in genere solo 70-80 – Super Mario Bros. ha avuto un budget più alto con 100 milioni di dollari.
Il weekend di apertura con il maggior incasso per un film d’animazione

Questo record apparteneva in precedenza a Gli Incredibili 2, che ha guadagnato 182 milioni di dollari nel suo weekend di apertura. Se Super Mario Bros. guadagnerà complessivamente più di Gli Incredibili 2, il film della Illumination potrebbe diventare il terzo film d’animazione di maggior incasso di tutti i tempi.
Super Mario Bros. è il più grande incubo della Disney, in quanto ha persino il potenziale per battere i due film Disney – Frozen e Frozen 2 – e diventare il film d’animazione di maggior incasso di tutti i tempi. Non è facile una previsione sulla seconda settimana ma le critiche negative potrebbe avere un impatto altrettanto negativo al botteghino.
Il weekend di apertura con il maggior incasso per un film sui videogiochi

I film sui videogiochi non godono di una grande reputazione. Il trend dei film di videogiochi scadenti è iniziato, ironicamente, con il primo grande adattamento cinematografico dell’idraulico italiano nel 1993. Da allora, i film sui videogiochi sono stati criticati e hanno faticato altrettanto al botteghino.
Ma il genere ha finalmente trovato il successo con il recente successo del franchise di Sonic che deteneva il record con un incasso di 72 milioni di dollari. Super Mario Bros. ne ha guadagnati quasi il triplo e ha ottenuto un incasso migliore di qualsiasi altro film sui videogiochi, aprendo la strada al futuro sia del franchise che del genere.