Alita – Angelo della battaglia del 2019 ha
ricevuto un’accoglienza mista dalla critica, ma i fan del manga
originale sembravano abbracciare positivamente l’adattamento
fantascientifico e da allora hanno fatto una campagna per invocare
un sequel. Di recente, il produttore Jon Landau ha
confermato che ci sono state discussioni in corso quando ha
affermato che “ci piacerebbe tornare indietro e fare un sequel”
di Alita,
e sembra che i due uomini creativi dietro al progetto, ovvero
James Cameron e Robert Rodriquez, sono altrettanto
coinvolti e determinati a far si che
un secondo film in fase di sviluppo possa davvero ottenere il
via libera!
Il regista Robert Rodriguez e il produttore James
Cameron hanno preso parte a una doppia intervista con
Variety e, quando l’argomento è stato sollevato, Cameron ha
esortato il suo collega regista a fare un giuramento di sangue
(virtuale) per trasformare Alita
2 in realtà.
Quali sono le possibilità che
questo possa accadere effettivamente? Onestamente, piuttosto alto!
Il primo film non ha esattamente infiammato il botteghino, ma è
stato un discreto successo per 20th Century Studios (poi Fox), e
abbiamo la sensazione che Cameron avrà ancora più influenza con lo
studio dopo
Avatar: Le vie dell’acqua, considerato l’inizio
promettente…
“Ambientato diversi secoli nel
futuro, l’Alita abbandonata viene trovata nella discarica di Iron
City da Ido, un compassionevole cyber-dottore che porta
l’incosciente cyborg Alita nella sua clinica. Quando Alita si
sveglia, non ha memoria di chi sia, né ha alcun riconoscimento del
mondo in cui si trova. Mentre Alita impara a navigare nella sua
nuova vita e nelle strade insidiose di Iron City, Ido cerca di
proteggerla dal suo misterioso passato.
James
Gunn e Peter Safran, recentemente nominati co-CEO dei
DC Studios, hanno
chiarito che intendono resettare il mondo condiviso della DC Comics
alla Warner Bros con quello che ora sembra essere un riavvio
completo, e insieme al nuovo approccio ovviamente arriverà
certamente anche un nuovo logo. Lo scrittore Patrick
Schumacker (Harley Quinn, Powerless, Abbott
Elementary ) ha condiviso una foto sui social
media per mostrare un giocattolo di Batman, e la sua felpa con
cappuccio ci dà una prima occhiata a quello che sembra essere il
nuovo logo dei DC
Studios.
È un design in stile “New 52”
abbastanza semplice, con le sagome dei grandi successi della
DC Comics
Batman, Wonder Woman, Superman, Green Lantern, The
Flash e Aquaman in piedi su entrambi i lati dell’insegna
del titolo dei DC
Studios. Alcuni hanno ipotizzato che potrebbe essere un
mock-up, ma da allora Schumacker ha cancellato il suo post
originale, quindi supponiamo che si sia reso conto del
pasticcio! Fortunatamente, l’account Twitter di Flash Film
News l’ha catturato per primo, quindi possiamo vederlo di
seguito!
Con la recente notizia che
Henry Cavill ha stato costretto ad abbandonare
il suo Superman, supponiamo che sia solo una questione di tempo
prima che James Gunn annunci che Gal Gadot e il
resto degli attori dell’era Snyder non torneranno come i rispettivi
personaggi.Resta da vedere se questo includerà
artisti del calibro di Margot Robbie (Harley Quinn), John
Cena (Peacemaker) e Zachary Levi (Shazam), ma prevediamo che
potrebbero ricevere un contraccolpo negativo se Gunn e Safran di
non cambiare anche questi volti, perché potrebbe rappresentare una
disparità di trattamento e considerarli come
“favoriti”.
James Cameron è un
perfezionista, lo è stato per tutta la sua carriera, forse lo è
anche nella vita privata, e questo lo ha portato a realizzare
alcuni dei film più grandiosi della storia del cinema. Tra questi
si annovera certamente Titanic, non solo per il trionfo di pubblico e
critica, ma anche per l’incredibile resistenza al tempo. A
venticinque anni dalla sua uscita, Titanic è ancora visivamente un film attuale,
senza una sbavatura, che pareggia con molte produzioni
contemporanee, oltre a raccontare una storia senza tempo, quella
dell’amore sfortunato tra Jack e Rose.
Una delle critiche che è sempre
stata mossa a Titanic, è che “c’era abbastanza spazio su
quella zattera improvvisata” e che quindi, alla fine del film,
entrambi si sarebbero potuti salvare. Questa polemica non è proprio
andata giù a Cameron, che, invece di protestare, ha fatto quello
che sa fare meglio, ha studiato e fatto ricerche per capire se la
sua scelta registica e narrativa fosse davvero l’unica percorribile
e se Jack potesse essere salvato.
Come riporta Entertainment Weekly,
in occasione di un’intervista al Toronto Sun,
James Cameron ha spiegato: “Abbiamo condotto uno studio
scientifico per porre fine a tutta questa faccenda una volta per
tutte e dire le cose come stanno. Da allora abbiamo svolto
un’analisi forense approfondita con un esperto di ipotermia che ha
riprodotto la zattera del film e faremo un piccolo speciale su
questo che uscirà a febbraio. Abbiamo preso due stuntman che
avevano la stessa massa corporea di Kate e Leo e li abbiamo
ricoperti di sensori dentro e fuori. Li abbiamo collocati in acqua
ghiacciata e testati per valutare la possibilità di sopravvivenza
per entrambi attraverso una varietà di modi. E la risposta è
questa: non c’era modo di salvare entrambi. Solo uno poteva
sopravvivere.”
Il documentario andrà in onda nel
weekend di San Valentino nel 2023 su National
Geographic in occasione del restauro in 4K di Titanic. Intanto, in sala, James
Cameron ha portato finalmente Avatar: la
via dell’acqua, disponibile anche in 3D.
Donald Gloversi unirà all’universo dei personaggi
Marvel di Sony Pictures, come protagonista e produttore di un
film basato sul cattivo di Spider-Man,
Hypno-Hustler. Il progetto è nelle sue prime fasi,
senza sceneggiatura o regista, ma Myles Murphy (il
figlio di Eddie Murphy) è incaricato di scrivere
la sceneggiatura.
Hypno-Hustler,
apparso per la prima volta nei fumetti Marvel nel 1978, è uno dei cattivi
più oscuri di Spider-Man, con la capacità di ipnotizzare le sue
vittime con la sua chitarra. Di giorno è conosciuto come
Antoine Desloin, cantante di una band chiamata
Mercy Killers: usano la loro musica per derubare il loro
pubblico.
Come nel caso di tutti i film
Marvel live-action di Sony, lo
stesso Spider-Man quasi certamente non farà parte del progetto. Ma
il coinvolgimento di Glover è degno di nota per i fan di Spidey, in
quanto l’attore-musicista è stato uno dei preferiti dai fan per
interpretare il personaggio sin da un articolo del 2010 dello
scrittore Marc Bernardin che sottolineava che non
c’è motivo per cui Spider-Man debba essere bianco. Glover alla fine
è apparso in Spider-Man:
Homecoming del 2017 nei panni di Aaron
Davis, lo zio di Miles Morales,
l’adolescente nero introdotto nei fumetti Marvel nel 2011 che alla fine
diventa Spider-Man. Glover ha anche doppiato Miles nella serie
Disney XD del 2015 Ultimate Spider-Man.
Hypno-Hustler è
l’ultima incarnazione del tesoro di personaggi di Spider-Man di
Sony a ricevere un trattamento cinematografico, dopo Venom
del 2018 e Morbius
del 2022, Kraven
the Hunter del 2023 e Madame
Web del 2024. Donald Glover apparirà accanto a
Maya Erskine (“Pen15”) nella serie di Amazon Prime Video “Mr. e Mrs. Smith”, di cui è
co-creatore e produttore esecutivo.
Abbiamo incontrato
Laura Morante e Marine Vacth che ci hanno raccontato i loro
personaggi, il film e il linguaggio con cui hanno dato vita a due
donne molto diverse ma decise e volitive, piene di bellezza e di
grazie, ma anche di lato oscuri, di contraddizioni e di aspetti
profondamente tragici, il tutto sempre raccontato con leggerezza e
vitalità. Come si conciliano questi due aspetti della
scrittura di Bedos?
Marine Vacth:“Quando si lavora su un personaggio
bisogna sempre essere concreti anche quando ci si confronta con una
duplicità, bisogna sempre focalizzarsi sul lavoro in sé, il resto
viene con naturalezza. I film di Bedos hanno questa duplicità, e
abbiamo cercato con il nostro lavoro di rispecchiarla, ma è la
storia che si fa carico di tutto questo mentre il nostro lavoro
mira a rendere concreto ciò che è scritto”.
Laura Morante:“Più che duplicità, c’è una
molteplicità di temi in queste storie, e io stessa quando scrivo mi
servo dell’umorismo anche in contesti molto seri. Qualcuno mi ha
detto che la mia visione della vita è amara, forse per i toni di
quello che scrivo, ma la verità è che per me non esiste dramma
senza commedia e viceversa. Penso che questa duplicità sia naturale
e spontanea, dopotutto persino le grandi tragedie sono cariche di
umorismo, per me non c’è contraddizione tra questi elementi, anzi,
tragedia e commedia si compenetrano spesso”.
Masquerade –
Ladri d’amore è una storia tratta da un libro. Quali sono stati i
riferimenti che vi ha dato Nicolas Bedos nella costruzione del
personaggio?
Laura Morante:“Lavorare su un film è come
lavorare su una partitura, non esistono soltanto i personaggi e la
storia, esistono le tonalità, tante sfumature diverse, esiste il
fatto che recitare con gli altri è come suonare o cantare insieme
agli altri e c’è il regista che dirige questa orchestra. Un
personaggio avulso dal contesto artistico in cui è immerso non
potrebbe avere nessuna specifica e nessun senso. C’è sempre una
partitura da decifrare e rispettare, con una propria
lettura.”
Marine Vacth:“La base per i personaggi è stata il
libro, nel film abbiamo anche avuto modo di fare qualche citazione
a vecchi film, ma è stato un lavoro evolutivo che abbiamo fatto nel
quotidiano, non abbiamo avuto troppe indicazioni, non c’era niente
di definitivo fino a che la scena non era girata. Ci è stata data
la possibilità di improvvisare i modi di mettere in scena le
battute che però erano già scritte.”
Nel film entrambi i
personaggi si confrontano con la doppia lingua. Il personaggio di
Morante parla fluentemente italiano e francese, mentre quello di
Vacth è una ragazza francofona che finge di parlare in francese con
accento inglese per truffare il personaggio di Francois
Cluzet. Cosa significa per un attore passare da
una lingua all’altra da un punto di vista della tecnica di
recitazione?
Marine Vacth:“Quello linguistico era l’aspetto
che mi sembrava più difficile del mio personaggio, ma sul set si è
rivelato tutto molto più facile del previsto, una volta impostato
l’accento è stato tutto semplice, e poi la maggior parte di quelle
scene erano con Francois Cluzet! Nei momenti in cui Margot finge
l’accento inglese, c’è un aspetto ludico del personaggio che
emerge, c’è una recita e una messa in scena, una recitazione dentro
alla recitazione, che è una situazione divertente da
interpretare.”
Laura Morante:“Molte cose nell’attore per fortuna
avvengono istintivamente. Quando ho recitato ne La stanza del
figlio, solo guardando il film mi sono accorta che avevo assunto
degli atteggiamenti di mia madre, inconsciamente, perché
interpretavo il ruolo della madre. Per fortuna una grande parte del
lavoro dell’attore è inconsapevole. È pericoloso prendere troppa
coscienza di sé, perché l’inconscia garantisce la grazia della
performance. Ho visto molti attori diventare consapevoli e perdere
la loro innocenza che è quello che a me personalmente commuove in
un attore. Perdendo la grazia, perdi efficacia, secondo me. Per
quello che mi riguarda preferisco la semi incoscienza.”
Considerato un maestro indiscusso
del genere horror, nonché il padre degli zombie al cinema, George A.
Romero ha nel corso della sua carriera costruito una
vera e propria mitologia su tale spaventosa creatura. Dopo aver
esordito nel 1968 con il capolavoro La notte dei morti
viventi, dove lo zombie si fa metafora di un popolo, negli
anni il regista ha continuato a raccontare in maniera
particolarmente critica la realtà socio-politica degli Stati Uniti.
Nel 2005 torna al cinema con La terra dei morti
viventi, quarto capitolo della sua saga, attraverso
il quale si dimostra ancora una volta estremamente lucido nelle sue
riflessioni, il più delle volte profetiche.
Con questo nuovo film, infatti, egli
porta avanti discorsi relativi alla sopraffazione sui popoli più
poveri, trattando anche tematiche come il terrorismo, la
globalizzazione e la discriminazione razziale. Con questo nuovo
capitolo Romero torna dunque ad intrattenere utilizzando il genere
per poter diffondere riflessioni quanto mai attuali e urgenti.
Ormai vera e propria leggenda, il regista ha potuto per questo film
vantare il budget più alto tra i vari titoli della saga. Costato
circa 19 milioni di dollari, La terra dei morti viventi è
arrivato a guadagnarne circa 46 in tutto il mondo. Si tratta ancora
oggi del maggior incasso nella serie dedicata agli zombie.
Ricco di riferimenti, omaggi e
citazioni alla cultura popolare, il film è considerato uno dei
migliori di Romero, che conserva ancora il gusto per la messa in
scena e la sana paura. Titolo tutto da scoprire, conserva ancora
un’inquietante attuale, specialmente alla luce dei recenti eventi
che sconvolgono quotidianamente il mondo. Prima di intraprendere
una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire
alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo
qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori
dettagli relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La terra dei morti viventi: la trama del film
La storia del film si svolge in un
contesto distopico, dove l’umanità è stata soggiogata da una
massiccia invasione di zombie. I morti viventi camminano ora
incontrastati per il pianeta, di fatto governandolo. I pochi
sopravvissuti si sono dovuti riorganizzare in città fortificate
sparse per gli Stati Uniti. Tra queste vi è Pittsburgh, che tenta
continuamente di contrastare i tentativi degli zombi di invaderla.
All’interno delle alte mura, la città vive però ulteriori
problematiche. I ricchi e i potenti hanno infatti il privilegio di
poter vivere in un lussuoso grattacielo, mentre il resto della
popolazione risiede nelle zone squallide del posto. A governare su
tutto ciò vi è Paul Kaufman, divenuto un crudele
tiranno.
A rendere ancor più solida tale
differenza di classe vi è la presenza di un imponente carro armato,
rinominato Dead Reckoning. Tramite questo, gli umani possono
muoversi attraverso le terre invase dagli zombi, cercando di
recuperare viveri e medicinali per i più ricchi. A guidare tale
mezzo vi è Riley Denbo, il quale durante
l’ennesima uscita si accorge di un dettaglio particolarmente
inquietante. Uno degli zombie, soprannominato Big
Daddy, sembra essere diventato in grado di capire ed
emulare i comportamenti degli umani. In seguito all’ennesimo
massacro dei morti viventi, questo decide di guidare il suo popolo
verso la battaglia decisiva contro gli umani. La sfida per la
sopravvivenza avrà a quel punto davvero inizio.
La terra dei morti
viventi: il cast del film
Il film di Romero si avvale di
diversi celebri interpreti del panorama cinematografico
internazionale. Il primo di questi è il celebre DennisHopper, ricordato in particolare per il film
Easy Rider, questi
interpreta qui il personaggio di Paul Kaufman, il governante di
Pittsburgh. Per tale ruolo, l’attore ha raccontato di essersi
ispirato al Segretario della Difesa degli Stati Uniti Donald
Rumsfeld, noto per essere stato promotore di tecniche di
interrogatorio particolarmente aggressive e brutali. L’attore
Simon Baker, noto per la serie The
Mentalist, è invece Riley Dembo. Questi raccontò di aver
accettato la parte principalmente per poter lavorare con Romero,
come anche per recitare per la prima volta in un film
horror. John Leguizamoè
invece Cholo DeMora, vice-comandante del Dead Reckoning.
L’attore Eugene Clark, celebre per numerosi
film e serie tv di genere, è invece l’interprete dello zombie Big
Daddy.
L’attrice italiana Asia
Argento è invece la protagonista femminile nei panni della
prostituta Slack, la quale stringerà alleanza con Dembo nel loro
tentativo di salvarsi. Tom Savini, il truccatore e
responsabile degli effetti speciali dei precedenti film della saga,
compie invece una breve apparizione nei panni del motociclista
zombie Blades. L’attore Simon Pegg e il
regista Edgar Wright, autori del film L’alba dei morti dementi,
sono invece stati invitati da Romero per interpretare in un cameo
la parte dei due zombie usati per fare “foto ricordo”. In tal modo
il regista ha voluto pubblicamente dimostrare il suo apprezzamento
per l’opera dei due cineasti inglesi, fortemente ispirata dai film
di Romero. Lo stesso Greg Nicotero, in seguito
divento tra i produttori della serie The Walking Dead, è
presente nei panni di uno zombie.
La terra dei morti
viventi: il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire di La
terra dei morti viventi grazie alla sua presenza su alcune
delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema,
Google Play e Apple iTunes. Per vederlo, una volta scelta
la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
venerdì16 dicembre alle
ore 21:15 sul canale Italia
2.
Prima di consacrarsi come autore
cinematografico grazie a Gli spietati,
Clint Eastwood ha dato vita nel 1990
ad un ennesimo poliziesco che lo ha visto impegnato tanto come
regista quanto come interprete. Si tratta di La
recluta, incentrato sulla ricerca di una banda di
ladri d’auto da parte di due poliziotti molto diversi tra loro, per
età e modi di fare. Ormai grande esperto del genere grazie a film
come Una 44 Magnum per l’ispettore
Callaghan e Corda tesa, Eastwood ha
profuso in tale opera molte novità, tra cui grandi effetti speciali
ed una messa in scena particolarmente dinamica e complessa. Ciò ha
reso questo uno dei suoi film da regista più sperimentali di
sempre.
Girato interamente in California,
questo è infatti ricordato per la presenza di sequenze
particolarmente complesse ed elaborate, che hanno permesso al
regista di sfoggiare un grande virtuosismo. Il massiccio utilizzo
di effetti speciali e CGI, inoltre, lo ha reso un vero e proprio
unicum nella carriera del premio Oscar. Ancora oggi La
recluta è ricordato come uno dei suoi titoli più stravaganti
ed esagerati, ricco di elementi che poi non sarebbe più ricomparsi
nei suoi successivi lungometraggi. Costato 10 milioni di dollari,
questo fu anche uno dei minori successi economici di Eastwood
dell’epoca.
Uscito in sala, infatti, il film
venne grossomodo oscurato dal successo di Mamma ho persol’aereo. Negli anni è però diventato un titolo cult, che
gli appassionati del regista e attore non mancano di riscoprire con
piacere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà
certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità
relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La recluta: la trama del
film
La vicenda del film si svolge a Los
Angeles, dove il burbero e coraggioso agente di origine polacca
Nick Pulovski fa parte del dipartimento che si
occupa di furti d’auto. Nonostante la grande esperienza, questi si
trova ora coinvolto nel difficile scontro con la banda capeggiata
da Strom e Liesl, malviventi
impegnati proprio nel furto di importanti auto di lusso. In seguito
ad un incidente, nel quale perde il suo collega, Nick si vede
affidare un nuovo partner. Si tratta del giovane agente
David Ackerman, inesperta recluta tormentata dalla
morte del fratello, avvenuta anni prima e per cui si sente
responsabile. Nick è ovviamente contrario all’avere il giovane
accanto, considerandolo un ostacolo alla sua indagine.
Quest’ultima, però, gli viene ben
presto tolta dalle mani e trasferita alla sezione omicidi. Pulovski
però non ha intenzione di rinunciarvi, desideroso anche di
vendicare il collega morto. Decide allora di seguire per proprio
conto le indagini su Strom, e per farlo avrà necessariamente
bisogno di coinvolgere nel caso anche Ackerman. La differenza d’età
tra i due, e il loro carattere contrastante, non renderà però
facile lo svolgimento della ricerca. Prima di riuscire ad
acciuffare i criminali, dovranno infatti superare le loro
differenze, trovando il modo di unire realmente le forze, tra
l’esperienza dell’anziano e le intuizioni del giovane.
La recluta: il cast del
film
Regista del film, Clint Eastwood
accettò l’offerta della Warner Bros. di realizzare La
recluta a patto che lo studios gli finanziasse un progetto più
personale, intitolato Cacciatore bianco, cuore nero,
uscito nello stesso anno. Ottenuto l’accordo, Eastwood decise anche
di ricoprire il ruolo del protagonista Nick Pulovski. Si è trattato
di un nuovo personaggio di poliziotto per lui, che però ha cercato
di costruire in modo molto differente rispetto a quelli
precedentemente interpretati. Il suo Nick, pur se di carattere
burbero, presenta infatti anche diversi elementi comici. Accanto a
lui, nei panni della recluta David Ackerman si ritrova invece
l’attore Charlie Sheen. All’epoca delle riprese
questi aveva problemi di abuso di sostanze stupefacenti. Eastwood
divenne per lui una figura paterna e protettiva, aiutando il
giovane a mantenere disciplina e controllo di sé.
È poi presente l’attore portoricano
RaulJulia, noto per essere stato
Gomez in La famiglia Addams, nei panni del criminale
tedesco Storm. La brasiliano Sonia Braga, celebre
per il film Donna Flor e i suoi due mariti, interpreta
invece la compagna di Storm, Liesl. La scelta di due attori
sudamericani nei panni di due tedeschi ha destato non poche
critiche, ma i due furono fortemente voluti da Eastwood, che li
trovava interpreti in grado di superare le barriere sulle
rispettive origini. Tom Skerritt, noto per film
come Alien e Top Gun, veste invece i
panni del padre di David, Eugene Ackerman. Infine, l’attrice
Lara Flynn Boyle, celebre per aver interpretato
Donna Hayward in Twin Peaks, ricopre qui il ruolo di
Sarah, la fidanzata di David, che finirà inevitabilmente coinvolta
nelle indagini.
La recluta: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile vedere o rivedere il
film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete. La
recluta è infatti disponibile nel catalogo di
Chili Cinema, Google Play e Apple iTunes. Per
vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o
noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di
questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso
di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato
limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il
film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno
venerdì 16 dicembre alle ore
21:00 sul canale
Iris.
A quasi 20 anni da quel
sorriso di congedo che Frodo rivolge ai sui amici Hobbit, prima di
salpare per Valinor e adesso, con Il Signore degli
Anelli: Gli Anelli del Potere, si ritorna in quelle
terre immortali, per scoprire come quell’oggetto famigerato è stato
creato e come è cominciata la lunga battaglia dei popoli liberi
della Terra di Mezzo contro l’Oscuro Signore Sauron.
20 anni sono tanto tempo
per una generazione che è rimasta ammaliata dal lavoro di Peter Jackson e ancora prima dalla maestosa
opera di J. R. R. Tolkien, il cui mondo torna a
splendere sullo schermo, che purtroppo questa volta non è quello
grande del cinema, ma quello piccolo dello streaming, grazie a
Prime
Video, che mette a disposizione tempo, forze e una
notevole quantità di denaro nella realizzazione di una serie
sontuosa, per la quale sono in programma cinque stagioni.
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, la
trama
Siamo nella prima Era,
Telperion e Laurelin inondano Valinor della propria luce, quando il
mondo è giovane e Galadriel, piccola principessa elica, già
calpesta i prati delle Terre Immortali. Quando però l’oscurità
arriva a spegnere la luce dei due alberi, la guerra divampa e la
dama della luce, molto prima di diventare la sovrana di Lothlorien,
scende in battaglia nella Terra di Mezzo, per annientare la
minaccia di Sauron.
Guidata da J.D.
Payne & Patrick McKay, showrunner ed executive
producer, Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del
Potere mostra da subito la sua natura cinematografica, non
solo perché mette in scena degli effetti visivi di prim’ordine, ma
perché è effettivamente un ritorno a quella
Terra di Mezzo che Jackson ci aveva fatto amare in sala. Siamo
tornati nello stesso mondo, si sentono gli stessi sapori e odori,
quasi, ma siamo anche consapevoli di essere in un tempo diverso,
più selvaggio, primordiale, per alcuni aspetti ricco di vita e di
possibilità, ma anche molto giovane e pericoloso. Una Terra di
Mezzo nella sua alba, in cui lo scontro tra male e bene è nel suo
vivo e gli Anelli del Potere non sono stati ancora forgiati. Gli
uomini sono ancora ai margini delle sorti del mondo, mentre gli
elfi sono in buoni rapporti con i nani e addirittura si
intrattengono con loro. Un’infanzia del mondo già funestata dal
male, che, come in qualsiasi Genesi, nasce insieme al bene, insieme
alla vita, così come l’eroismo, la viltà, la bellezza e
l’inganno.
Siamo di nuovo nella Terra di Mezzo, ma non è quella che
conosciamo
L’opera di Tolkien rende
omaggio a questi grandi archetipi narrativi, e la serie Prime Video
li fa propri e li trasmette ai suoi ricchissimi personaggi,
espandendone le motivazioni e le azioni, adattando il testo e
mettendolo al servizio di una narrazione che procede seguendo
diversi personaggi e situazioni, che probabilmente convergeranno
tutti verso lo scontro finale (al momento della stesura di questo
articolo, sono stati visti soltanto i primi due episodi della
serie, è quindi impossibile capire in che modo la storia si
svilupperà).
Di fronte ad una mole di
materiale così ricca e dettagliata, sono state operate delle scelte
che passano, soprattutto quelle di casting, attraverso una lente
che rende contemporanea la popolazione della Terra di Mezzo, la
quale si arricchisce di etnie, cosa che, salvo un effetto di
disorientamento iniziale, non influisce affatto sulla trama, sui
personaggi e sui loro percorsi. Ad esempio l’idea di un elfo di
colore, che sulla carta fa effettivamente storcere il naso (dato
che siamo abituati a elfi bianchi e diafani), a schermo risulta
assolutamente naturale, anzi, il colore della pelle di
Ismael Cruz Córdova, che interpreta l’elfo silvano
Arondir, non ha assolutamente nessuna influenza o rilevanza per il
personaggio. Lo stesso dicasi per i nani di colore e per le nane
che, sì, nel caso i puristi se lo stiano chiedendo, sono provviste
di lunghe basette di soffice pelo ricciuto. Ma parliamo di
personaggi mai visti sul grande schermo e che, siano essi caratteri
inventati per la serie, come lo stesso Arondir, o personaggi di
primissimo piano nella mitologia tolkieniana, come l’alto Re
Gil-galad, non hanno nessun termine di paragone.
Le scelte di casting
Diverso è il discorso
per quei personaggi che il pubblico conosce e ama, perché sono
stati visti in azione ne Il Signore degli Anelli,
e forse proprio qui risiede una delle poche macchie di questo
adattamento seriale: Robert Aramayo, il giovane
Elrond, è forse l’unico caso di cast poco felice in una lunga
sequela di scelte che risultano invece illuminate. E non è solo
perché il carisma di Hugo Weaving (l’Elrond cinematografico) è
inarrivabile, ma anche perché il personaggio, per come viene
scritto e interpretato, non sembra rispecchiare quelle
caratteristiche che ci si aspetta da un’icona immortale.
Discorso completamente
opposto si fa per Morfydd Clark, una fierissima
Galadriel, che, come Cate Blanchett per Jackson, mette in scena un
personaggio che racchiude grazia, bellezza, forza e carisma, il
tutto con un’eleganza innata e un volto che sembra davvero
provenire da terre lontane. Il personaggio di Galadriel è il
principale veicolo narrativo dell’avventura, nonostante ci siano
chiaramente altre storie e altri personaggi a condurre la loro
piccola impresa; è lei che dà la caccia a Sauron e che ne promuove
la distruzione totale, nonostante sembra che lui si sia ritirato
per sempre.
Crediti: Ben Rothstein/Prime Video
Un racconto attraverso gli occhi di Galadriel
La scelta di rendere lei
la protagonista, il volto rappresentativo della storia, è
comprensibile da una parte perché un’eroina femminile in un mondo
che era sempre stato quasi completamente maschile come quello di
Tolkien, oggi, è capace di parlare ad un pubblico contemporaneo con
un linguaggio comune e condiviso; è, in parola povere, molto più
attuale. Ma c’è anche un altro motivo, più intimo e di maggiore
senso. All’inizio de Il Signore degli Anelli è la voce di Galadriel
che ci racconta cosa era accaduto all’inizio del Tempo, con la
forgiatura dei Grandi Anelli; Jackson ha dichiarato che ha scelto
la sua voce perché lei c’era già, quando avvenivano i fatti che
raccontava, e questo avrebbe dato profondità a quel momento che
introduceva alla storia. Così è anche in Gli Anelli del
Potere, in cui è stato scelto un personaggio con cui il
pubblico è già in sintonia per raccontare storie e avventure che
lei ha vissuto. Il risultato, grazie anche alle decantate doti di
Morfydd Clark, è assolutamente vincente.
Il ritmo della Terra di Mezzo
All’inizio della
recensione di Il Signore degli Anelli: gli Anelli del
Potere si parlava di un ritorno a casa, perché la messa in
scena, il linguaggio, gli scenari sono proprio quelli della
trilogia di Jackson, ma siamo anche in un posto differente. In
particolare, il lavoro della regia di J.A. Bayona e della colonna sonora di
Bear McCreary percorrono un articolato percorso di
continui omaggi, rimandi, scorciatoie, immagini ed evocazioni di
emozioni e sensazioni per cui si fa fortissima l’impressione di
essere in un posto noto ma contemporaneamente tutto da
scoprire.
Dopo i primi due
episodi, si può affermare con decisione che Il Signore
degli Anelli: gli Anelli del Potere è un vibrante ritorno
a casa che apre tantissime domande, genera una fortissima curiosità
e molti dubbi su come si possa sviluppare la storia, dal momento
che in diversi punti diverge dagli scritti di Tolkien, ma che ha
sempre identità e coerenza interna. È un viaggio che non vediamo
l’ora di continuare, l’avventura di una vita che si fa racconto,
gioia per gli occhi e per lo spirito di menti curiose.
Prime Video svela il trailer ufficiale e
annuncia la data di uscita della tanto attesa seconda stagione
de La Leggenda di Vox Machina, la
serie animata di Critical Role e Titmouse acclamata dalla critica.
La seconda stagione sarà composta da 12 episodi, ogni settimana
verranno rilasciati tre episodi a partire dal 20 gennaio in oltre
240 Paesi e territori nel mondo. La prima stagione ha ottenuto lo
status di “Certified Fresh” posizionandosi su Rotten Tomatoes con
un punteggio del 100%.
Il nuovo cast della seconda
stagione comprende Will Friedle (Crescere che
fatica), Billy Boyd (Il
Signore degli Anelli), Henry Winkler (Barry),
Lance Reddick (John
Wick), Cree Summer (Rugrats, The Patrick Star
Show), Alanna Ubach (Euphoria),
Cheech Marin (Up in Smoke), Troy Baker (The Last of Us), Sendhil Ramamurthy
(La bella e la bestia), Ralph
Inerson (The Witch), e Mary Elizabeth McGlynn (Ghost
in the Shell 2 – L’attacco dei cyborg). Tra i componenti del
cast già conosciuti anche Stephanie Beatriz (Brooklyn
Nine-Nine, Encanto), Indira Varma (Obi-Wan Kenobi, Il trono di
spade), Gina Torres (9-1-1:
Lone Star), Kelly Hu (BMF), e Esmé Creed-Miles
(Hanna).
La Leggenda di Vox
Machina
Dopo aver salvato il regno dal male
e dalla distruzione per mano della coppia di potere più
terrificante di Exandria, Vox Machina deve salvare il mondo ancora
una volta, questa volta da un sinistro gruppo di draghi noto come
Chroma Conclave. La Leggenda di Vox Machinaè una
produzione di Amazon Studios, Critical Role e Titmouse per Prime
Video. La serie vede protagonisti i fondatori di Critical Role e
gli interpreti originali Laura Bailey (The Last of Us: Part
II), Taliesin Jaffe (Final Fantasy XIV), Ashley
Johnson (The Last of Us), Liam O’Brien (Star
Wars: The Bad Batch), Matthew Mercer (Overwatch),
Marisha Ray (Final Fantasy XV: Comrades), Sam Riegel
(Tartarughe Ninja alla riscossa) e Travis
Willingham(Marvel’s Avengers). I
componenti di Critical Role hanno anche ruolo di executive
producer, al fianco di Brandon Auman (Star Wars:
Resistance), Chris Prynoski(Metalocalypse), Shannon
Prynoski (Fairfax) e Ben Kalina (Big Mouth).
Critical Role è una delle
media-company indipendenti in più rapida ascesa al mondo, iniziata
come un gioco di ruolo tra amici ed evoluta in un nuovo tipo di
organizzazione dedicata alla narrazione, alla comunità e
all’immaginazione. Mentre Critical Role continua a espandere
l’universo che ha creato, con storie complesse ambientate in un
mondo sempre in evoluzione, aggiunge modi sempre nuovi per i fan di
sperimentare il brand, inclusi libri di narrativa e saggistica
nella lista dei best seller del New York Times, fumetti, graphic
novel, collezioni, giochi da tavolo e di ruolo, podcast, eventi
live e una serie animata acclamata dalla critica, La Leggenda
di Vox Machina, in onda esclusivamente su Prime Video.
Inoltre, Critical Role ha lanciato due importanti iniziative:
un’organizzazione no-profit ufficiale 501(c)(3), la Critical Role
Foundation (CRF), e una casa editrice di giochi da tavolo,
Darrington Press. Con un cast originale di pluripremiati doppiatori
esperti, anche co-fondatori della compagnia, tra cui Matthew
Mercer, Ashley Johnson, Marisha Ray, Taliesin Jaffe, Travis
Willingham, Sam Riegel, Laura Bailey e Liam O’Brien, Critical Role
si impegna a garantire che chiunque possa scoprire le sue storie, i
suoi personaggi e la sua community.
Arriva in prima tv su Sky
Ambulance,
action movie vertiginoso diretto e prodotto da Michael
Bay, in onda lunedì 19 dicembre alle 21.15 su Sky
Cinema Uno (e alle 21.45 su Sky Cinema Action), in streaming su NOW
e disponibile on demand.
Protagonista
del film è il candidato all’Oscar Jake Gyllenhaal, con lui nel cast anche il
premio Emmy Yahya Abdul-Mateen II(“Candyman”,
“Matrix Resurrections”) ed Eiza González (“Fast
& Furious: Hobbs & Shaw”, “Baby Driver – Il genio della
fuga).La sceneggiatura è di Chris Fedak (“Prodigal
Son”, “Chuck”).
La trama del film
Nell’arco di una giornata sulle
strade di Los Angeles, tre vite cambieranno per sempre. Il decorato
veterano di guerra Will Sharp, alla disperata ricerca di denaro per
coprire le spese mediche di sua moglie, chiede aiuto alla persona
meno indicata. Si tratta di suo fratello adottivo Danny, un
carismatico criminale in carriera. Danny gli propone la più grande
rapina in banca nella storia di Los Angeles: un furto da 32 milioni
di dollari. Quando però la loro fuga va clamorosamente storta, i
fratelli disperati prendono in ostaggio un’ambulanza con a bordo un
poliziotto ferito che lotta per la vita e l’esperta paramedico Cam
Thompson.
Disney+ ha diffuso le prime
immagini della serie originale drama Tiny Beautiful
Things, interpretata da Kathryn Hahn, Sarah
Pidgeon, Quentin Plair e Tanzyn Crawford, che debutterà
sulla piattaforma streaming nella primavera del 2023.
Basato sul bestseller di Cheryl Strayed, Tiny
Beautiful Things segue Clare (Kathryn Hahn), una
scrittrice in crisi che diventa una venerata giornalista titolare
di una rubrica di consigli, anche se la sua vita sta andando a
rotoli.
1 di 4
(Photo by: Jessica
Brooks/Hulu)
(Photo by: Jessica
Brooks/Hulu)
Photo by: Elizabeth
Morris/Hulu)
(Photo by: Elizabeth
Morris/Hulu)
Tiny Beautiful Things: la trama
Quando incontriamo Clare per la
prima volta nella serie, il suo matrimonio con il marito Danny
arranca, la figlia adolescente Rae la allontana e la sua carriera
di scrittrice, un tempo promettente, è ormai inesistente. Così,
quando una vecchia amica scrittrice le chiede di sostituirla nella
rubrica di consigli Dear Sugar, lei pensa di non avere il diritto
di dare consigli a nessuno. Tuttavia, dopo aver assunto a
malincuore il ruolo di Sugar, la vita di Clare si dipana in un
complesso tessuto di ricordi, esplorando i suoi momenti più
importanti dall’infanzia a oggi e scavando nella bellezza, nelle
difficoltà e nell’umorismo delle sue ferite non rimarginate.
Attraverso Sugar, Clare crea un vero e proprio balsamo per i suoi
lettori – e per se stessa – per dimostrare che non siamo
irrecuperabili, che le nostre storie possono in definitiva
salvarci. E, forse, riportarci a casa.
Tiny Beautiful Things, il cast
La serie è interpretata da
Kathryn Hahn, Sarah Pidgeon, Quentin Plair e Tanzyn
Crawford, con Owen Painter, Merritt Wever, Elizabeth Hinkler e
Michaela Watkins come guest star. Liz
Tigelaar è creatrice ed executive producer della serie.
Anche Lauren Neustadter, Reese Witherspoon, Laura Dern,
Jayme Lemons, Cheryl Strayed, Stacey Silverman e
Kathryn Hahn sono executive producer della serie
di ABC Signature e Hello Sunshine.
Ecco il primo teaser trailer di
Barbie, il film scritto da Noah Baumbach e
Greta Gerwig che lo ha anche diretto. Barbie
presenta un cast ricco di stelle, che potrebbero essere un grande
incentivo per il pubblico. Margot Robbie compare nel ruolo
principale insieme a Ryan Gosling, poi ci sono
America Ferrera, Simu Liu nei panni
di un altro Ken,
Kate McKinnon, Ariana Greenblatt,
Alexandra Shipp, Emma Mackey, Kingsley
Ben-Adir. Secondo quanto riferito, Issa
Rae come un’altra Barbie, Michael Cera,
Rhea Perlman,
Will Ferrell come CEO di Mattel e Ncuti
Gatwa come un altro Ken.
Come previsto, il DCU dei DC
Studios si prospetta come un nuovo inizio per l’universo dei
fumetti attraverso il cinema, la televisione e i videogiochi. È un
momento emozionante per i fan che hanno trascorso quasi un decennio
frustrati dall’approccio che la Warner Bros. ha applicato al
franchise, ma che sta anche portando con se le prime delusioni,
come l’annuncio della dipartita del Superman di
Henry Cavill.
I fan sono comprensibilmente
sconvolti dalla notizia, anche se probabilmente non quanto l’attore
stesso, visto che solo poche settimane fa ha annunciato al mondo il
suo ritorno nei panni di Superman. Si tratta di
una mossa azzardata da parte di James
Gunn ma, per quanto ne possano essere rimasti delusi,
crediamo che il regista abbia preso la decisione giusta. D’altra
parte, c’è almeno una ragione per cui potrebbe essere quella
sbagliata: vediamo perchè.
Il DCU ha bisogno di un nuovo
inizio
Nel
corso della storia del
DCEU,
ci sono stati alcuni grandi momenti, alcuni film fantastici e molte
scelte di casting eccellenti. Al di fuori di questo, il franchise è
stato un esperimento fallito, incapace di raggiungere lo stesso
livello di successo delMCU
e di raccontare storie che potessero coinvolgere la critica, i fan
o gli spettatori abituali.
Per ogni Wonder Woman, ci sono state circa tre Suicide
Squad, e il DCU si
vedeva costretto a ripartire da zero. Tenere gli attori del DCEU,
Cavill compreso, sarebbe stato dunque un grosso
errore. Hanno un talento enorme e sono fantastici nei personaggi
che hanno interpretato – Margot Robbie nel ruolo
di Harley Quinn, per esempio – ma per il successo
di questo piano di 8-10 anni è ora di abbandonare lo
Snyderverse.
L’annuncio del ritorno di Cavill nei panni di Superman
ha suscitato un certo entusiasmo, ma non ha fatto il giro del web.
Quando è arrivato Black
Adam, erano passati infatti cinque anni da quando gli
spettatori lo hanno visto nel DCEU come
Superman, e l’interesse era visibilmente
scemato.
È vero che i fan avevano conservato
la speranza di vedere ancora l’attore britannico nei panni di
Clark Kent, ma era già stata soffocata in
precedenza, da #ReleaseTheSnyderCut a tutti gli altri
grandi progetti che abbiamo sentito che la Warner Bros. aveva per
Superman (e Supergirl) sullo
schermo. In parole povere, a questo punto, qualsiasi tipo di
annuncio di Man of Steel 2 non riuscirebbe a
generare un adeguato livello di hype per questo DCU che si prepara
a entrare in una nuova era.
C’è troppo bagaglio
Zack
Snyder ha fatto molto bene al DCEU, ma la
sua interpretazione di Superman non ha incontrato
il favore di tutti. Dalla distruzione di Metropolis durante la
battaglia con il Generale Zod al modo in cui ha eliminato il
cattivo, questo Clark Kent è stato un personaggio
divisivo e controverso fin dall’inizio.
Da allora, abbiamo visto questo
Superman sfoggiare una ridicola mascella in CGI,
assassinare Batman come un vero e proprio cattivo
e apparire senza testa in Shazam! perché la Warner Bros. non ha voluto
pagare Cavill quanto voleva. Qualsiasi tipo di reboot
potrebbe in un qualche modo funzionare, ma il bagaglio di questo
Superman è talmente impegnativo che saremmo sempre
costretti a ricordare il passato. Il fatto che l’attore riprenda il
suo ruolo nel nuovo DCU,
circondato da personaggi per lo più nuovi e da un approccio alla
narrazione molto diverso, sarebbe semplicemente imbarazzante.
Confonderebbe i nuovi fan
Come fan dei fumetti,
spesso tendiamo a dimenticare quanto sia diverso per gli spettatori
“comuni”- che costituiscono la stragrande maggioranza degli incassi
– vivere queste storie. L’interesse per il MCU è scemato durante la
Fase 4 perché quello che era una volta lo
spettatore tipo della Marvel ormai non ha più il tempo di
tenere il passo con la miriade di serie tv che escono su Disney+.
Il concetto di Multiverso ha
confuso persino i fan più accaniti, quindi, come pensate che lo
percepiscano i genitori o i lettori occasionali di fumetti?
Includere Cavill in un DCU che ha
chiaramente intenzione di riavviare l’intero franchise, rendendo
The
Flash del prossimo anno quasi privo di significato,
confonderebbe troppo i fan, soprattutto se il suo passato verrà
cancellato per accogliere nuove storie.
Il cameo in Black Adam
Se al momento vi state
arrabbiando con James Gunn su Twitter per aver
“licenziato” Henry Cavill, potreste pensare di rivolgere le
vostre frustrazioni altrove: The Rock, per
esempio. Dwayne Johnson deve aver saputo di avere per
le mani un brutto film con Black
Adam, quindi, all’ultimo minuto, ha raggirato
Walter Hamada per orchestrare il ritorno di
HenryCavill in
Superman (i due condividono un agente).
Da lì, ha usato l’Uomo d’Acciaio per aumentare l’interesse
per un film che riceveva recensioni negative e sperava che il cameo
avrebbe garantito l’interesse per un sequel. Invece, ha solo
dimostrato che di Johnson, e potenzialmente di
Cavill, non ci si può fidare. Significa anche
portare questo Superman nel DCU con
l’aspettativa che combatta contro Black Adam, un
crossover che i DC Studios difficilmente vorranno realizzare, visto
lo scarso successo di critica e commerciale del film.
Henry Cavill meritava di
meglio
Henry
Cavill sta già vivendo un periodo abbastanza
difficile, quindi non vogliamo accanirci ulteriormente su questo
povero ragazzo. Tutto ciò che abbiamo detto finora è difficile da
contestare, tanto quanto la certezza che l’attore meritava di
meglio. Dal 2013, ha dovuto affrontare decisioni creative
terribili, una cattiva gestione da parte dei dirigenti dello studio
e l’accantonamento per motivi del tutto fuori dal suo
controllo.
Cavill ha sempre dato il massimo come
Superman e ha spesso parlato del suo amore per
l’Uomo d’Acciaio; un personaggio che ha detto al
mondo che sarebbe tornato a interpretare, grazie alla Warner Bros,
prima di vedersi costretto ad abbandonarlo settimane dopo. È un
peccato e vorremmo che gli fosse stata data la possibilità di
interpretare il Superman pieno di speranza che
voleva portare in vita sullo schermo. Guardando al futuro, un altro
ruolo nel DCU
potrebbe essere divertente… tuttavia, pensiamo che sia ora che i
Marvel Studios lo chiamino per fargli
indossare i panni di Captain Britain.
Con i suoi film ha fatto sognare,
immergere in fantastiche storie e fatto vivere straordinarie
avventure influenzando intere generazioni e adesso è pronto a
tornare a stupirci con The
Fabelmans, l’ultimo lavoro diretto da Steven Spielberg: una dedica d’amore del
regista ai suoi genitori, alla sua infanzia e al mondo del
cinema. È possibile assistere alla proiezione in
anteprima di The
Fabelmans, sabato 17 dicembre e
domenica 18 dicembrein tutte le sale del
circuito; l’uscita ufficiale del film nelle sale italiane è
prevista per il prossimo 22 dicembre.
The
Fabelmans è il decimo titolo del programma
‘Da Non Perdere’: una selezione promossa
da The Space Cinema per il pubblico. I titoli più
premiati, più attesi, ma anche titoli inaspettati da vedere
assolutamente.
Nel film siamo in Arizona nel
1952 e Sammy Fabelman ha sei anni quando per la prima volta vede un
film al cinema. Dopo questa esperienza, il suo destino è scritto.
Questa è la storia della sua infanzia e adolescenza, vissute tra
segreti di famiglia e un’implacabile passione per la regia. Una
celebrazione della forza dell’arte, capace di mostrarci la verità
sull’altro e su noi stessi.
The Space
Cinema proporrà al pubblico una selezione di
titoli, in programmazione in tutti i cinema del
circuito. Per conoscere i
film ‘DaNon
Perdere’ basta visitare la sezione dedicata sul
sito The Space Cinema
Presentato in anteprima al Telluride
Film Festival il 2 settembre, L’amante di Lady
Chatterley è una pellicola drammatica e romantica diretta
dall’attrice e regista francese Laure de Clermont-Tonnerre. La
sceneggiatura, scritta da David Magee, è tratta dall’omonimo
romanzo di D. H. Lawrence. Nel cast ritroviamo
Emma Corrin (Diana Spencer nella quarta
stagione di The Crown) nel ruolo di Lady Connie Chatterley,
l’attore britannico Jack o’Connell nei panni di
Oliver Mellors, e Joely Richardson (Red
Sparrow,
The sandman). L’amante di Lady Chatterley
distribuito in streaming su Netflix non è l’unico adattamento cinematografico del
libro: l’impossibile storia d’amore di Connie ed Oliver è stata già
oggetto di diverse altre pellicole in passato, dalla versione del
1955 diretta dal francese Marc Allégret, fino alla più recente del
2015 diretta da Jed mercurio e con l’affascinante
Richard Madden (Rob Stark nella serie Il trono di
spade) nel ruolo di Mellors.
L’amante di Lady Chatterley: una
storia di amore e passione
Inghilterra, Prima guerra mondiale.
La giovane Connie Reid si unisce in matrimonio con il baronetto
Clifford Chatterley, poco prima che lui parta come soldato in
guerra. Per via delle ferite subite in campo di battaglia, Clifford
perde l’uso delle gambe. Con la fine del conflitto, i due si
trasferiscono a Wragby, piccolo villaggio nel Lincolnshire, dove la
famiglia di Clifford ha una grande magione. Qui sarà Connie
inizialmente a prendersi totalmente cura del marito invalido, tanto
da iniziare a risentirne molto fisicamente ed emotivamente.
Clifford sottolinea in più occasioni alla stessa Connie
l’importanza per la famiglia di produrre un erede: non
considerandosi in grado di poter avere figli per via della sua
disabilità, la invita anche ad avere rapporti con un altro uomo,
pur di avere un figlio, da poi riconoscere come frutto del loro
matrimonio. In una condizione di grande sconforto dovuto alla noia
della campagna ed alla quasi totale mancanza di amore o interesse
da parte di Clifford, Connie trova conforto tra le braccia di
Oliver Mellors, il guardiacaccia della tenuta. Quella che però
sembra iniziare come una pura attrazione fisica finirà per
tramutarsi in un’affiatata relazione tra i due amanti.
Lady Connie Chatterley davanti alla magione di Wragby
La scoperta della sessualità
L’amante di Lady
Chatterley è di per sé un film abbastanza esplicito dal
punto di vista sessuale; spesso, in altre pellicole, una presenza
persistente di scene di sesso può risultare in qualche modo noiosa
o fastidiosa. In questo caso, però, viene dato uno scopo ed un
significato ben preciso a queste scene. Connie, ingabbiata dal
marito, non riesce ad esprimere la propria sessualità liberamente,
viene anzi velatamente mortificata da Clifford per avere questi
desideri. Questo suo chiudersi e reprimere tutte le sue passioni la
porta a stare male, fino a crollare.
Mellors, invece, con il mero
rapporto fisico e poi con una relazione che diviene romantica, la
porta ad esprimere liberamente le proprie emozioni ed a darle un
amore pieno, sia dal punto di vista sentimentale che sessuale.
Questo nuovo stato di Connie viene presentato allo spettatore come
un qualcosa di sano, quasi primordiale: i rapporti tra Connie e
Mellors avvengono prevalentemente all’aperto, nella natura: la
persistenza di suoni naturali e le vedute di questi boschi fanno
sembrare la relazione dei due innamorati come un ritorno ad un
paradiso primordiale. Una scena che trasmette maggiormente questo
senso di libertà sessuale dei due è il momento in cui Mellors e
Connie, incuranti dei problemi derivanti dal loro stare insieme e
dalle regole sociali, danzano e corrono insieme nudi sotto la
pioggia.
La società moderna contro
l’amore
La naturalezza e semplicità
dell’amore di Connie e Mellors in L’amante di Lady
Chatterley finisce per confrontarsi con la realtà della
società. Un elemento che Clifford, dalla sua visione conservatrice,
spesso sottolinea a Connie è proprio la netta differenza di classe:
lui considera i minatori, come anche lo stesso Mellors, come esseri
inferiori, con cui ha in comune solo l’essere umano.
I pregiudizi ed il forte classismo
che contrasta l’amore dei due non provengono dal solo Clifford ma
dalla società in generale. Portando in grembo il frutto di quella
che era comunque una relazione fuori dal matrimonio, e con un uomo
di umili origini, Connie è costretta a rinunciare al suo status
sociale per stare con Mellors. La stessa signora Bolton,
infermiera di Clifford, sottolinea, parlando con le altre donne del
villaggio, la bontà e la purezza dei sacrifici di Connie per amore.
Connie ha preferito una vita umile ma colma d’amore, ad
un’esistenza di fasti ed indifferenza.
Sono emersi nuovi dettagli sul
misterioso cameo di Superman di Henry Cavill nel film The
Flash e quanto è stato pagato per questo. Il 2022 è
stato un anno emozionante per la Warner Bros. Discovery in merito
alle loro PI DC
Universe (precedentemente note come DCEU). Con il CEO
David Zaslav che ha ristrutturato la nuova
versione della società, i DC Studios sono stati recentemente
lanciati per sostituire la divisione DC Films, con James
Gunn e Peter Safran che hanno preso
il posto di Walter Hamada nella DCU. Sotto la loro guida, stanno ora
supervisionando TV, film e animazione, soprattutto in relazione al
DCU come universo in crescita.
Questa settimana ha continuato a
essere drammatica per i DC Studios poiché il futuro del Superman di
Henry Cavill era determinato, con lui che
ufficialmente non sarebbe tornato nonostante la sua apparizione in
Black
Adam. Mentre il film DC di
Dwayne Johnson è stato un grande ingresso per il
Superman di Cavill, secondo quanto riferito aveva anche girato un
cameo per il film The
Flash, che uscirà nel 2023.
Tuttavia, secondo Umberto
Gonzalez di The Wrap, la scena, che avrebbe visto lui
appare come Clark Kent, ora è stata cancellata. Secondo quanto
riferito, Cavill è stato anche pagato $ 250.000 dollari per
ciascuno dei suoi cameo DCU che ha filmato quest’anno. Cavill, Warner
Bros. Discovery e DC Studios devono ancora commentare il
report.
Nell’incertezza sulla natura del
ruolo del personaggio, James
Gunn ha spiegato se Adam Warlock sarà un amico o un
nemico in Guardiani
della Galassia Vol. 3. Nonostante sia chiaramente
raffigurato come un eroe nei fumetti Marvel, Adam
Warlock del MCU è stato creato da Ayesha
durante la scena post-crediti di Guardiani della Galassia Vol.
2 allo scopo di distruggere la squadra titolare. Nel
terzo film, il Gladiatore d’oro sarà adeguatamente presentato e
interpretato da Will Poulter. Il trailer di Guardiani della Galassia Vol.
3 ha continuato a dipingere Adam Warlock come un
cattivo, portando a domande sul fatto che sarà effettivamente un
cattivo o se il suo ruolo rimarrà fedele ai fumetti.
Durante una recente intervista con
EW, Gunn ha risposto alla
domanda se Adam Warlock sarà un eroe o un cattivo in
Guardiani della Galassia Vol. 3. Lo
sceneggiatore/regista dice che il Gladiatore d’oro è più un
supereroe tradizionale rispetto al gruppo disordinato di
avventurieri spaziali che incontrerà. L’incontro di Adam Warlock
con i Guardiani nel Vol. 3 creerà anche “un’interessante
giustapposizione con dove siamo stati finora“, dice Gunn.
Quindi non abbiamo una vera e propria risposta, ma degli elementi
su cui ragionare per orientarci e capire in che direzione andrà il
film.
In Guardiani
della Galassia Vol. 3, la nostra amata banda di
disadattati ha un aspetto un po’ diverso rispetto a quanto visto
fino a questo momento. Peter Quill, ancora sconvolto dalla perdita
di Gamora, deve radunare la sua squadra attorno a sé per difendere
l’universo e proteggere uno di loro. Una missione che, se non
completata con successo, potrebbe portare alla fine dei Guardiani
come li conosciamo.
Sebbene sia stato riferito
che i co-CEO dei DC StudiosJames Gunn e Peter Safran presenteranno
il loro piano ai capi della Warner Bros. Discovery
questa settimana, è chiaro che hanno già ricevuto il via libera su
una serie di progetti.Tra questi c’è un film
di Supermanscritto da James Gunn che servirà da riavvio per
Man of Steel nel nuovo
DCU. Ciò significa che non ci sarà più Henry Cavill, ovviamente, ma chiunque
interpreti il giovane Clark Kent finirà per uscire con
Wonder Woman di
Gal Gadot e Aquaman di
Jason Momoa? beh secondo un insider probabilmente
no.
L’ insider
affidabile @MyTimeToShineH ha
recentemente twittato: “Nel caso in cui
non fosse [chiaro] ormai, se ne sono andati tutti. La fine di
The
Flash non avrà importanza in entrambi i casi. Lo Snyderverse è
ufficialmente morto”. Lo scooper avrebbe
continuato aggiungendo: “James
Gunn sta facendo un riavvio completo. Vuole una tabula
rasa”.
Questo era prevedibile e non
fa ben sperare per il resto di quegli attori del
DCEU. Wonder Woman
3 si è recentemente bloccato e ci
sono già state voci su Jason Momoa appenderà il personaggio di
Aquaman per Lobo, quindi un
vero e proprio riavvio del DCU è chiaramente il piano. Sfortunatamente, ciò
essenzialmente rende tutti i film DC del 2023 completamente
obsoleti.
A meno che i DC
Studios non pianifichino di mantenere alcuni volti
familiari (il che creerebbe ancora confusione), la storia di Shazam
finirà presto, la follia multiversale diThe
Flash è irrilevante
e Aquaman
e il regno perdutoè solo un altro
film a fumetti. Il DCEU ha avuto una buona
corsa – è stato lanciato nel 2013 con Man
of Steel– ma non ha mai funzionato
del tutto. Un riavvio è un male necessario a questo punto, anche se
significa dire addio ad alcuni grandi attori, anche se da quello
che abbiamo appreso sull’annuncio di Gunn sull’addio di Cavill non
è detto che li perderemo del tutto!
Nonostante uno scambio affidabile
affermasse che i co-direttori DC Studios recentemente nominati
James Gunn e Peter Safran stavano
prendendo in considerazione l’idea di “inglobare” lo Batverse di
Matt Reeves nella DCU e rendere la versione del
personaggio di Robert Pattinson il nuovo Cavaliere
Oscuro del franchise, il regista dei Guardiani della Galassia
vol. 3 ha
da poco smentito il rapporto.
Per quanto ne sappiamo, sia
Ben Affleck che Michael Keaton dovrebbero ancora apparire come
le loro rispettive interpretazioni di Caped Crusader
in The
Flash, e prima del ripristino, c’erano rapporti
contrastanti su quale di loro sarebbe rimasto come Batman del DCEU
andando avanti.
Ovviamente, ora è altamente
improbabile che uno degli attori riprenda il ruolo a lungo termine,
ma ciò non significa che il DCU rimarrà a lungo senza uno dei suoi
capisaldi della DC Comics. Sulla scia delle
notizie su Pattinson, a James Gunn è stato chiesto dello stato di
Batman su Twitter e ha confermato che, sì, l’eroe meditabondo sarà
una “parte importante” del DCU.
Senza mettere le parole in bocca al
regista, questo sembrerebbe suggerire che cercherà un nuovo attore
per indossare il mantello e il cappuccio abbastanza
presto. Non abbiamo idea di quale Batman Gunn e co. stanno
attualmente preparando, ma presumiamo che non riciclerà
semplicemente la premessa di The
Batman ambientando la storia nella prima parte
della carriera del combattente del crimine, anche se è quello che
sta pianificando per Superman! Dove
si inserisce Wonder Woman? Nulla è stato reso
ufficiale, ma sembra che un annuncio riguardante il mandato di
Gal Gadot nel ruolo potrebbe essere
imminente.
Solo un giorno
dopo aver appeso ufficialmente il mantello di
Superman per volere dei DC Studios, Henry Cavill ha già ottenuto un progetto
futuro – ed è qualcosa di vicino e caro al cuore dell’attore
britannico. Jeff Sneider inizialmente ha
riferito di aver sentito che Amazon aveva acquisito
(o era vicino ad acquisire) i diritti del popolare gioco di
miniature Warhammer 40.000 e che
Henry Cavill potrebbe essere uno dei
protagonisti. Ora, THR ha confermato la
notizia.
Anche se sembra che il progetto sia
nelle primissime fasi di sviluppo, Henry Cavill è davvero in trattative per
recitare e produrre esecutivamente un adattamento in serie del
gioco fantasy di fantascienza. Henry Cavill è un appassionato giocatore e,
per coincidenza (supponiamo?), L’attore di Midnight Mass Rahul Kohli ha twittato
quanto segue dopo aver appreso che Cavill si era separato dall’Uomo
d’Acciaio.
Hey Henry,
fuck it, let’s make a Warhammer movie/limited series.
Il rapporto sottolinea che
Amazon non ha ancora concluso l’accordo, e anche se e quando lo
faranno, molto probabilmente questo non sarà il prossimo progetto
di Cavill.
Secondo la sinossi di THR,
Warhammer è ambientato 40.000 anni nel
futuro “dove le cose sono davvero oscure.
La civiltà umana ha smesso di progredire ed è in una guerra senza
fine con alieni ed esseri magici, con divinità e demoni che
figurano in un sistema di classi teologiche. Gli umani compongono
l’Imperium of Man, che è militarista. Una razza di androidi simili
a scheletri è conosciuta come Necron; c’è una razza elfica
conosciuta come Aeldari così come Orki; Tiranidi sono alieni
cattivi; e il T’au è un blu razza aliena dalla pelle che può
offrire qualche speranza.”
Un recente rapporto
di Variety ha suggerito
che i co-CEO dei DC Studios James
Gunn e Peter Safran avrebbero incluso il
Batman di Robert Pattinson nel loro nuovo DC
Universe. Tuttavia, Gunn si è rivolto ai social media per
smentire quelle voci. In una recente serie di tweet, Gunn ha
elogiato Adam B. Vary di Variety, ma ha affermato che la storia di
Variety era “completamente falsa“. La storia in
questione aveva rivelato che una fonte ben piazzata aveva affermato
che Gunn e Safran stavano “esplorando la possibilità” di
incorporare l’iterazione di Batman di Matt Reeves nel più ampio universo
DC.
There are few reporters I love more than
@adambvary
– truly a good guy – but in this case he needs to get a new source
as this is entirely untrue. https://t.co/a7cnbTfpSi
In un tweet successivo a quello di
James Gunn, il regista Matt
Reeves ha affrontato lui stesso il problema, osservando
che si sarebbe fidato di Gunn piuttosto che di chiunque altro,
confermando essenzialmente che non ci sono ancora mosse in
atto.
A24
Films ha diffuso il trailer ufficiale di
Showing Up, la commedia drammatica che vede
protagonista
Michelle Williams e diretta da Kelly Reichardt.
Il video presenta Williams come artista che si sta preparando
per una grande mostra. È stato presentato in anteprima
mondiale al Festival
di Cannes del 2022 e dovrebbe arrivare nelle sale
nella primavera del 2023.
“Showing
Up” è diretto da Kelly Reichardt da una
sceneggiatura che ha scritto insieme a Jon Raymond. Il film è
interpretato da Michelle Williams, Hong Chau, Maryann
Plunkett, John Magaro, André Benjamin, James Le Gros e Judd
Hirsch.
“Il film è un ritratto
particolareggiato del lavoro quotidiano e delle frustrazioni di uno
scultore in un’enclave di artisti a Portland”, si legge nella
sinossi (via New York Film
Festival). “Lizzy (Williams)
si sforza di dare gli ultimi ritocchi ai suoi ultimi pezzi per una
mostra in una galleria, destreggiandosi nel frattempo con il lavoro
amministrativo presso la scuola d’arte locale; affrontare
l’abbandono del suo padrone di casa ben intenzionato (un Hong Chau
divertente e ricco di sfumature), che è anche un artista
concettuale emergente; e tendendo al benessere emotivo della sua
famiglia sempre più frammentata.
Il film è prodotto da Neil
Kopp, Anish Savjani e Vincent Savino. Questo segna il quarto
film di Reichardt con Williams dopo aver lavorato insieme ai
drammi Wendy e
Lucy, Meek’s
Cutoff e Certain
Women .
Il noto videogame
Death Stranding di Kojima Productions era già molto
legato all’industria cinematografica, data la sua schiera di
talenti di Hollywood coinvolti nella lavorazione. Ebbene ora
abbiamo appreso che la Kojima Productions ha fatto un ulteriore
passo in quella direzione iniziando lo sviluppo di un film su Death
Stranding.
Secondo quanto riferisce Deadline,
Kojima Productions sta collaborando con gli
Hammerstone Studios di Alex Lebovici, uno studio
noto per aver prodotto Bill & Ted Face the Music e Barbarian.
Kojima Productions US e Allan Ungar saranno i produttori esecutivi.
Ungar non è estraneo al mondo dei videogiochi, poiché ha diretto un
breve film basato su Uncharted, con
Nathan Fillion nei panni di Nathan Drake.
La trama del film non è stata
ancora rivelata e nessun attore è associato al progetto. Tuttavia,
Deadline anticipa che il film introdurrà nuovi personaggi e nuovi
elementi nell’universo. Inoltre, al momento non ha scrittori o un
regista, ma la fonte ha rivelato che il progetto è un’assoluta
priorità. Anche Hideo Kojima, che afferma nella
sua biografia su Twitter che il suo corpo è composto per il 70% da
film, ha rilasciato una dichiarazione in cui esprime la sua
eccitazione. “Non potrei essere più entusiasta di questa nuova
partnership con Hammerstone Studios”, ha dichiarato Kojima. “Questo
è un momento cruciale per il franchise e non vedo davvero l’ora di
collaborare con loro per portare Death Stranding sul grande
schermo”.
Anche Lebovici è intervenuto,
aggiungendo che sarà un film “fondato” e una produzione “autentica”
di Kojima.“Siamo entusiasti e onorati di avere
l’opportunità di collaborare con il brillante e iconico Hideo
Kojima nel suo primo adattamento cinematografico”, ha
affermato. “A differenza di altri adattamenti di videogiochi
tentpole ad alto budget, questo sarà qualcosa di molto più intimo e
radicato. Il nostro obiettivo è ridefinire cosa potrebbe
essere un adattamento di un videogioco quando hai libertà creativa
e artistica. Questo film sarà un’autentica produzione di
‘Hideo Kojima’”.
In merito al sequel del
videogames dopoessere stato sulla bocca di tutti per
mesi , il titolo
provvisorio Death Stranding
2 è stato annunciato ai The Game
Awards e presentava un trailer con
Norman Reedus, Léa
Seydoux e Troy Baker. Anche
Metal Gear Solid di
Kojima verrà trasformato in un film, ma gli
aggiornamenti in merito sono stati piuttosto rari. Ma anche
con la mancanza di nuovi sviluppi ufficiali, Oscar Isaac, che
interpreterà Solid Snake, ha
recentemente affermato che “vogliono che
accada” ed è “fiducioso che si realizzi”.
Batman è da sempre
uno dei supereroi dei fumetti più amati e celebrati, nonché uno dei
primi ad essere stato portato in televisione e al cinema. Sul
grande schermo, dopo i primi due film diretti da Tim Burton e
interpretati da Michael Keaton,
vi è tornato per la terza volta nel 1995 con un volto del tutto
nuovo. Interpretato ora da Val Kilmer, il
personaggio è stato infatti protagonista di Batman
Forever, film diretto nel 1995 da Joel
Schumacher. Questo nuovo capitolo, segnato dal cambio di
regista, ha rappresentato un approccio meno cupo e più commerciale,
che ancora oggi divide critica e pubblico.
Schumacher, in accordo con i
produttori, decise infatti di rivoluzionare il tono e il design del
mondo narrativo, riproponendo in parte elementi presenti nella
celebre serie degli anni Sessanta. Tra grandi ricostruzioni
scenografiche, effetti speciali e nuovi costumi per i protagonisti,
il film raggiunse il considerevole budget di 100 milioni di
dollari. Riuscì poi ad incassarne oltre 300 e a ricevere tre
nomination all’Oscar per la miglior fotografia, il miglior
montaggio sonoro e il miglior sonoro. Il film fu però un campanello
d’allarme per gli amanti del personaggio, che dopo questo film si
sarebbero trovati a dover digerire Batman & Robin.
Questo terzo capitolo, dunque,
rappresenta un momento di passaggio nella presenza di Batman al
cinema. Contendo però al suo interno una serie di elementi che, a
distanza di anni, vantanto un certo fascino. Prima di intraprendere
una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire
alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo
qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori
dettagli relativi alla trama e al cast di
attori, ma anche al design dei costumi e
della batmobile e alla Schumacher
Cut. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Batman Forever: la trama del film
In questo nuovo film dedicato al
cavaliere oscuro, Batman si trova a dover
fronteggiare un nuovo pericoloso nemico, ovvero Due
Facce, la nuova identità criminale dell’ex procuratore
distrettuale Harvey Dent. L’uomo è convinto che la
causa della sua rovina sia proprio il supereroe mascherato e
ingaggia con lui un’accesa rivalità. Allo stesso tempo,
Edward Nygma, dipendente della Wayne Enterprises,
ha sviluppato un congengo in grado di manipolare le attività
cerebrali. Dopo averlo testato su di sé, sviluppa un intelligenza
straordinaria e perfidi obiettivi che lo portano a coalizzarsi con
Due Facce, assumendo l’identità di Enigmista.
Batman, trovandosi a dover combattere contro due pericolosi nemici,
potrà però contare sull’aiuto del giovane Richard “Dick”
Grayson.
Batman Forever: il cast del film
Ad interpretare Batman avrebbe
inizialmente dovuto esserci ancora una volta Keaton. Poco prima
delle riprese, però, l’attore si tirò indietro non apprezzando il
tono del nuovo film. Al suo posto venne allo contattato Val
Kilmer, il quale casualmente al momento della chiamata si
trovava in una grotta di pipistrelli in Africa. Il suo rapporto con
il regista, tuttavia, è stato particolarmente complesso e i due
arrivarono anche a non parlarsi per diverse settimane. A riprese
concluse, tuttavia, Schumacher spese parole di elogio per
l’interpretazione dell’attore. Per il ruolo di Dick Grayson alias
Robin furono presi in considerazione diversi noti attori emergenti,
tra cui Leonardo DiCaprio, ma il ruolo venne
infine affidato a Chris
O’Donnell.
Nel ruolo di Due Facce vi è invece
il premio Oscar Tommy Lee
Jones, il quale dichiarò di aver accettato il ruolo
poiché si trattava del personaggio preferito di suo figlio.
Jim Carrey,
invece, interpreta l’Enigmista, e contribuì enormemente
all’ideazione del costume e del look del personaggio. Come noto,
Carrey e Lee Jones non ebbero un buon rapporto durante il set, con
il secondo che rese noto in più occasioni il suo totale disprezzo
per il collega. Anche in questo terzo film vi è invece l’attore
Michael Gough nel ruolo di Alfred Pennyworth,
mentre la premio Oscar Nicole Kidman
interpreta la dottoressa Chase Meridian. Pat
Hingle ricopre il ruolo del commissario James Gordon,
mentre Drew Barrymore
e Debi Mazar sono Sugar e Spice, le assistenti di
Due Facce.
Batman Forever: il design
dei costumi e della Batmobile
In linea con il nuovo tono e look
del film, anche i costumi dei protagonisti vennero ridisegnati per
risultare più “cartooneschi” e maggiormente in linea con quelli dei
fumetti. I costumisti si trovarono così a dar vita a vesti più
colorate, cercando allo stesso tempo di realizzarle in modo che
potessero risultare più confortevoli durante le scene d’azione.
Particolarmente criticata, però, fu la decisione di aggiungere i
capezzoli al costume di gomma di Batman. Si tratta ancora oggi di
un dettaglio poco apprezzato dai fan. Il costume di Robin, invece,
non è il classico costume dei fumetti che indossava Dick Grayson,
ma si basa sul costume indossato dal terzo Robin, Tim Drake.
Per la nuova Batmobile venne
inizialmente contattato il noto designer di AlienH.R. Giger, ma le sue idee furono scartate perché
ritenute troppo eccentriche e sinistre, oltre che impossibili da
realizzare con la tecnologia dell’epoca. Invece, il veicolo
presente nelle pellicola fu disegnato da Barbara
Ling, e la realizzazione affidata all’azienda TransFX
Inc., qui al loro primo incarico importante. Furono costruiti
due modelli, uno per le scene statiche e l’altro per le riprese in
corsa. Poiché si trattava di un mezzo particolarmente delicato e
complesso da guidare, a manovrarlo nel film sono stati degli
stuntmen appositamente addestrati.
Batman Forever: la
Schumacher Cut, il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
Poco dopo la scomparsa di
Schumacher, avvenuta nel giugno del 2020, è iniziata a circolare la
voce circa l’esistenza di una Schumacher Cut,
ovvero una versione di Batman Forever della durata di 170
minuti. Questa sembra fosse uno dei primi montaggi realizzati del
film, sfoggiante un tono più dark e serioso rispetto alla versione
poi uscita al cinema. In breve, il desiderio di poter vedere questa
versione si è diffuso tra i fan, che hanno portato l’ashtag
#ReleaseTheSchumacherCut a
diventare virale su Twitter. Lo sceneggiatore e produttore del film
Akiva Goldsman ha affermato che, anche se
attualmente non vi sono piani a riguardo, il rilascio di questa
versione potrebbe effettivamente avvenire in futuro.
Nella speranza di poter un giorno
vedere la Schumacher Cut, è possibile fruire del film grazie alla
sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Batman Forever è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten Tv, Chili,
Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Now. Per vederlo,
una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare
il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà
così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di
giovedì15 dicembre alle
ore 21:10 sul canale
TwentySeven.
Il dirigente di NetflixPeter Friedlander parla
della partenza di Henry Cavill da The
Witcher. Cavill ha recitato nella serie fantasy di
Netflix nei panni di Geralt di Rivia, un
cacciatore di mostri magicamente potenziato e witcher titolare il
cui destino è intrecciato con quello della principessa Cirilla.
Nel corso di due stagioni di
The
Witcher, la performance di Cavill è stata amata sia
dalla critica che dal pubblico, motivo per cui la notizia del suo
abbandono della serie è stata presa con grande sorpresa. Sappiamo
infatti che a partire dalla quarta stagione, Geralt avrà il volto
di Liam Hemsworth. Il ragionamento esatto dietro la partenza di
Cavill non è del tutto chiaro, anche se molti hanno creduto che
potesse essere collegato al suo ritorno come Superman nel DCU.
Alla luce delle notizie di questa mattina, in cui abbiamo appreso
che Henry Cavill non sarà più Superman per la Warner Bros, il
mistero sulla sua partenza dalla serie Netflix si infittisce.
Dopo più di un mese che Henry
Cavill ha fatto l’annuncio, il dirigente di Netflix Peter
Friedlander sta affrontando l’uscita dell’attore da
The
Witcher. In un’ampia intervista con Variety, il capo
delle serie sceneggiate del servizio di streaming ha elogiato il
ritratto di Geralt di Cavill e ha spiegato perché lo spettacolo
fantasy andrà bene anche se il ruolo passerà a Liam
Hemsworth.
“Henry è un Geralt
straordinario e penso che Liam continuerà e sarà anche lui un
Geralt straordinario. C’è stata un’eredità di personaggi
straordinari e iconici in cui gli attori sono cambiati e siamo
estremamente ottimisti al riguardo. Continueremo a onorare l’IP, i
fan, la narrazione, fino in fondo.”
Apple
TV+ ha annunciato che Dear Edward, la
serie dramedy scritta e prodotta dal vincitore dell’Emmy
Jason Katims e interpretata dalla candidata
all’Emmy Connie Britton e dalla vincitrice del SAG
Award Taylor Schilling, farà il suo debutto il 3
febbraio con i primi tre episodi dei dieci totali, seguiti da un
nuovo episodio settimanale ogni venerdì, fino al 24 marzo.
Dear Edward è
scritto da Jason Katims, che è anche showrunner e produttore
esecutivo per conto di True Jack Productions insieme a Jeni Mulein.
Anche Ann Napolitano, l’autrice del romanzo da cui è adattata la
serie, è produttrice esecutiva insieme a Fisher Stevens (“Palmer”),
che dirigerà il primo episodio.
Adattato dall’omonimo
bestseller di Ann Napolitano, Dear Edward è una
storia emozionante, incoraggiante ed edificante sulla
sopravvivenza, la resilienza, i legami tra le persone e la disamina
di ciò che ci rende umani.
La serie di Apple Studios racconta
la storia di Edward Adler (interpretato da Colin O’Brien), un
ragazzino di 12 anni che sopravvive a un drammatico incidente aereo
di cui restano vittime tutti gli altri passeggeri del volo,
compresa la sua famiglia. Mentre Edward e altre persone in tutto il
mondo colpite dalla tragedia cercano di dare un senso alla vita
dopo l’incidente, si creano amicizie, nascono storie d’amore e si
formano comunità inaspettate. “Dear Edward” è interpretato dalla
candidata agli Emmy Connie Britton, dalla vincitrice del SAG Award
Taylor Schilling e dall’esordiente Colin O’Brien; a completare il
cast anche Amy Forsyth, Anna Uzele, Audrey Corsa, Brittany S. Hall,
Carter Hudson, Dario Ladani Sanchez, Douglas M. Griffin, Eva Ariel
Binder, Idris DeBrand, Ivan Shaw, Jenna Qureshi, Khloe Bruno e
Maxwell Jenkins.
Disney+ ha diffuso il trailer
ufficiale di Extraordinary, la nuova
serie originale comedy britannica che debutterà il 25 gennaio sulla
piattaforma streaming con tutti gli otto episodi.
Extraordinary: la trama e il cast
Extraordinary è ambientato in un mondo in
cui tutti sviluppano un potere al loro diciottesimo compleanno…
tutti tranne Jen, che sta per compiere 25 anni e sta ancora
aspettando di ottenere il suo. Non è nemmeno curiosa di sapere
quale potrebbe essere: supervelocità? Occhi laser? La capacità di
collegare una USB nel modo giusto ogni volta? Lo accetterà. Come un
bruco circondato da farfalle, Jen si sente incapace di andare
avanti, bloccata in un lavoro senza prospettive in un negozio di
articoli per le feste e che occasionalmente frequenta Luke, un
ragazzo singolare con l’irritante capacità di volare. Per fortuna,
Jen può contare su Carrie che le impedisce di crogiolarsi nella sua
autocommiserazione.
Inseparabili dai tempi della
scuola, il loro rapporto oscilla tra l’essere sorella, genitore e
una la spalla dell’altra. Insieme condividono un appartamento
nell’East London con Kash, il fidanzato storico di Carrie. Carrie
ha il potere di mettersi in contatto con i morti, ma sente di
essere stata messa in ombra dal suo stesso talento: a nessuno
interessa quello che ha da dire? Kash prende molto sul serio il suo
potere – la capacità di tornare indietro nel tempo – ma non
disdegna di usarlo per rimediare a piccoli imbarazzi o a momenti in
cui dice esattamente la cosa sbagliata a Carrie, da tempo
sofferente. Il quarto membro dell’appartamento è un gatto randagio,
rinominato Jizzlord dal gruppo, che nasconde un segreto
sorprendente: a quanto pare anche i gatti hanno più potere di
Jen.
Alla deriva in un mondo grande e confuso e armata solo di un po’
di speranza e di molta disperazione, Jen inizia il suo viaggio per
trovare il suo ipotetico superpotere. Ma nel farlo, potrebbe
scoprire la gioia di essere semplicemente ok.
Extraordinary, il
cast
Extraordinary è interpretato da un cast
di talenti britannici emergenti, tra cui Máiréad Tyers (Jen), Sofia
Oxenham (Carrie), Bilal Hasna (Kash) e Luke Rollason (Jizzlord).
Altri membri del cast sono Siobhan McSweeney (la mamma di Jen,
Mary), Robbie Gee (il patrigno di Jen, Ian), Safia Oakley-Green (la
sorellastra di Jen, Andy) e Ned Porteous (Luke).
Scritta dalla creatrice e sceneggiatrice della serie, Emma
Moran, un’autrice esordiente con una voce assolutamente distintiva,
e diretta da Toby McDonald (Ragdoll), Jennifer Sheridan
(Rules of the Game) e Nadira Amrani (On the
Edge), Extraordinary è una commedia fresca e
innovativa sull’essere giovani e sul trovare la propria strada in
un mondo confuso, quando tutto ciò che si può essere è
“ordinari”.
Sally Woodward Gentle, Lee Morris e Charles Dawson sono gli
executive producer di Extraordinary per Sid Gentle Films,
la casa di produzione vincitrice di BAFTA, Golden Globe, Emmy e
Peabody Award che ha realizzato Killing Eve. La serie è
prodotta da Charlie Palmer, mentre Johanna Devereaux, Vice
Presidente, Scripted Content, è executive producer per
Disney+.
Extraordinary è l’ultima serie originale Disney+ britannica in ordine di tempo a
essere lanciata sulla piattaforma, dopo la comedy romantica
d’azione Wedding Season e la docuserie David Beckham:
Squadre da Salvare, già disponibili in streaming.
Il 31 dicembre esce al cinema
L’ispettore Ottozampe e il Mistero dei
Misteri, film d’animazione che conquisterà i bimbi e le
loro famiglie. Una storia misteriosa, divertente e ricca di colpi
di scena, che appassionerà il pubblico dei più piccoli e non solo
grazie a una rete fatta di dialoghi scintillanti, giochi di parole
e tanto divertimento. Distribuito da Eagle Pictures,
L’ispettore Ottozampe e il Mistero dei
Misteri è diretto dal regista Julio Soto Gùrpide
(Deep – Un’avventura in fondo al mare).
La trama del film
L’ispettore
Ottozampe è un simpatico ma goffo ragnetto, che risolve
molti casi, ma combina sempre guai! Dopo essere stato espulso dalla
Polizia per aver distrutto un edifico, l’ispettore Ottozampe decide
di prendersi una lunga e meritata vacanza e si imbarca su un aereo
di lusso diretto a San Francisco. Ma il suo viaggio è disturbato
dalla scomparsa inaspettata di un ospite, il ricco medico Bugsy, in
luna di miele con la moglie e vedova nera Arabella. Ce la farà
l’ispettore Ottozampe a risolvere questo intricatissimo mistero? Lo
accompagneranno in questa incredibile avventura il suo assistente
Janey e una gang di bizzarri aiutanti.
Grazie
ragazzi è prodotto da Carlo Degli Esposti,
Nicola SerraMario Gianani, Lorenzo
Gangarossa in collaborazione con SKY in
collaborazione con PRIME VIDEO in collaborazione con
TEODORA FILM.
La trama del film
Di fronte alla mancanza di
offerte di lavoro, Antonio, attore appassionato ma spesso
disoccupato, accetta un lavoro offertogli da un vecchio amico e
collega, assai più smaliziato di lui, come insegnante di un
laboratorio teatrale all’interno di un istituto penitenziario.All’inizio titubante, scopre del talento nell’ improbabile
compagnia di detenuti e questo riaccende in lui la passione e la
voglia di fare teatro, al punto da convincere la severa direttrice
del carcere a valicare le mura della prigione e mettere in scena la
famosa commedia di Samuel Beckett “Aspettando Godot” su un vero
palcoscenico teatrale.
Giorno dopo giorno i detenuti
si arrendono alla risolutezza di Antonio e si lasciano andare
scoprendo il potere liberatorio dell’arte e la sua capacità di dare
uno scopo e una speranza oltre l’attesa.
Così quando arriva il
definitivo via libera, inizia un tour trionfale.
LOL Xmas
Special: Chi ride è fuori, lo speciale natalizio
di LOL: Chi ride è fuori, arriva in esclusiva su Prime Video dalle 21:00 del 19 dicembre. Una
puntata unica che chiama a raccolta sei tra i protagonisti più
amati delle prime due edizioni, che rivivranno l’esperienza del
comedy-show in un’atmosfera tutta natalizia.
Fedez
torna nel suo ruolo di host e giudice, osservando dalla
control-room i concorrenti Mara Maionchi (per la
prima volta nel ruolo di concorrente di LOL), Frank Matano,
Maria Di Biase, Michela Giraud, Mago Forest e Lillo nel
teatro addobbato a festa.
Per l’edizione natalizia valgono, quindi, le stesse regole di
LOL: Chi ride è fuori, ma l’esperimento durerà 4 ore: alla
prima risata, il comico riceverà prima il cartellino giallo
dell’ammonizione e poi quello rosso dell’ espulsione dal gioco.
Ad aggiudicarsi il
montepremi finale di 100.000 euro, da devolvere a un ente benefico
a scelta del vincitore, chi riuscirà a non ridere fino alla fine.
Prodotto da Endemol Shine Italy per Amazon Studios, LOL Xmas
Special: Chi ride è fuori sarà disponibile in esclusiva su
Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo a partire
dalle ore 21:00 del 19 dicembre.