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L’esperienza del silenzio in una sfida all’ultimo decibel A quiet Place 2

A Quiet Place 2

A Quiet Place II, l’atteso sequel dell’horror rivelazione del 2018, scritto e diretto da John Krasinski, prodotto da Michael Bay e interpretato dalla vincitrice del Golden Globe Emily Blunt e dalla new entry Cillian Murphy, arriverà finalmente dal 23 settembre in DVD, Blu-ray e in versione steelbook 4K Ultra HD distribuito da Koch Media per Paramount Home Entertainment. Sarà inoltre disponibile sul mercato la movie collection dei due film del franchise in Blu-ray e DVD.

Anche nel nuovo episodio, nonostante nuove minacce si prospettino all’orizzonte, i protagonisti devono continuare a rimanere in silenzio per non attirare l’attenzione delle mostruose creature che diventano estremamente aggressive e attaccano non appena sentono un suono. In occasione del lancio italiano del titolo in home video, Koch Media ha quindi deciso di far sperimentare dal vivo l’esperienza del silenzio coinvolgendo alcuni giornalisti e influencer in un’originale sfida.

Grazie alla collaborazione con il Laboratorio di Acustica del Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano, gli ospiti selezionati sono potuti entrare nella camera anecoica (dal greco: priva di eco), solitamente non aperta al pubblico. È un ambiente totalmente isolato, insonorizzato e strutturato in modo da inibire il più possibile la riflessione dei segnali acustici sulle pareti: un’esperienza davvero sorprendente perché in questo luogo il riverbero del suono è annullato e i suoni a cui siamo abituati vengono percepiti in maniera differente. Giornalisti e influencer, oltre a sperimentare sensazioni totalmente nuove e non sempre confortevoli, sono stati inoltre coinvolti  – come nel film – in una challenge “a tutto silenzio”: realizzare un unboxing della versione  Steelbook di A Quiet Place II cercando di fare meno rumore possibile, mentre un sofisticato volumometro acustico rilevava i decibel. E come nel film non fare rumore si è rivelata un’impresa tutt’altro che facile.

 
 

#IoSonoQui al cinema dal 14 ottobre

#IoSonoQui

Arriva al cinema dal 14 ottobre #IoSonoQui, l’attesa nuova commedia di Eric Lartigau, regista del film campione di incassi La famiglia Bélier. #IoSonoQui racconta di un insolito viaggio, dai Paesi Baschi fino alla splendente Corea del Sud, all’inseguimento di quell’incontro che potrebbe cambiare per sempre il proprio destino. Il protagonista di questa favola romantica è lo chef di successo Stéphane (interpretato dal regista e attore Alain Chabat, noto per Mood Indigo, L’arte del sogno, Prestami la tua mano, Asterix et Obelix: Missione Cleopatra) che conduce una vita tranquilla ma priva di stimoli. Un giorno conosce su Instagram una misteriosa donna coreana che riesce a riaccendere in lui quella scintilla da tempo assopita.

Deciso a conoscere dal vivo Soo (interpretata da Doona Bae, nota per Cloud Atlas, la serie Sense8 e per le sue interpretazioni nei film di Bong Joon-ho, Hirokazu Kore-eda e Park Chan-wook), Stéphane intraprenderà un avventuroso viaggio dall’altra parte del mondo, pieno di scoperte e imprevisti, per poter conoscere un nuovo grande amore… e se stesso. Perché a volte perdersi, è il miglior modo per ritrovarsi.

#IoSonoQui, diretto da Eric Lartigau, arriverà nei cinema italiani dal 14 ottobre distribuito da Officine UBU.

Stéphane, uno chef di successo, conduce una vita tranquilla nei Paesi Baschi, circondato dall’affetto dei figli e dal supporto della ex-moglie. Eppure l’unica cosa che lo fa sentire vivo è Soo, una giovane donna coreana che ha conosciuto su Instagram. I due parlano di arte e di ciliegi in fiore e sembrano instaurare un solido rapporto, nonostante la lontananza. In uno slancio emotivo, Stéphane decide di partire per Seoul e incontrare Soo. Al suo arrivo però, lei non si presenta e Stéphane inizia a vagare per l’aeroporto e per la città, dove la ricerca di Soo lo porterà a riscoprire se stesso. Riusciranno i due a incontrarsi?

 
 

The Tragedy of Macbeth: teaser trailer del nuovo film di Joel Coen

Oggi Apple e A24 hanno svelato il teaser trailer di The Tragedy of Macbeth, il nuovo film di Joel Coen, in anteprima mondiale su Apple TV+ il 14 gennaio 2022.

Denzel Washington e Frances McDormand recitano nell’adattamento audace e feroce di Joel Coen, una storia di omicidio, follia, ambizione e astuzia rabbiosa.

Apple Original Films presenta una produzione A24 e IAC Films, The Tragedy of Macbeth, basata sull’opera teatrale di William Shakespeare e adattata per lo schermo da Joel Coen, che cura anche la regia. Il film è interpretato da Denzel Washington, Frances McDormand, Bertie Carvel, Alex Hassell, Corey Hawkins, Harry Melling e Brendan Gleeson. I produttori sono Joel Coen, Frances McDormand e Robert Graf. Il casting è di Ellen Chenoweth, le musiche di Carter Burwell, i costumi di Mary Zophres, il montaggio di Lucian Johnston e Reginald Jaynes, le scenografie di Stefan Dechant e la fotografia di Bruno Delbonnel.

 
 

Star Wars: Visions, recensione della nuova serie Disney+

Star Wars: Visions recensione serie tv

Dopo The Bad Batch, prosegue il nuovo viaggio seriale dell’universo di Star Wars con Star Wars: Visions. Visioni, questi sono i bravi racconti animati che propone la serie, visioni di mondi, di personaggi, di espansioni del mondo di George Lucas, liberi da qualsiasi vincolo e canone.

Lucasfilm Animation incontra l’oriente

Il progetto vede coinvolti nella produzione la Lucasfilm Animation e sei studi d’animazione giapponesi: Kamikaze Douga, Twin Engine, Trigger, Kinema Citrus, Production I.G. e Science Saru, e si struttura in una serie antologica in cui i nove episodi sono nove storie a se stanti, nove cortometraggi animati con lo stile dell’anime. Il primo incontro ufficiale tra immaginario e cultura giapponese con il mondo di Star Wars, dopo che per tanti anni e in tante interviste George Lucas ha sempre raccontato del grande debito che la sua opera con Star Wars ha avuto negli anni per la cultura dell’estremo oriente, quell’immaginario e in particolare il cinema di Akira Kurosawa.

Ma torniamo al titolo scelto per questa raccolta: visione, ovvero visioni. Ed è proprio questo che sono questo nove racconti: nove visioni differenti dell’universo di Star Wars che, partendo da elementi comuni, condivisi e conosciuti, hanno espanso e contaminato in maniera quasi sempre efficace e potente un territorio noto e sacro.

Star Wars: Visions come What If

La mente non può non viaggiare in direzione di What If, l’altra serie antologica Disney+ sotto l’ombrello di Marvel Studios, che offre realtà alternative del Marvel Cinematic Universe. Anche lì si tratta di episodi indipendenti e auto-conclusivi, che esplorano possibilità. Ma se da una parte c’è una unità visiva e stilistica che permette allo spettatore di concentrarsi sulla storia, Star Wars: Visions aggiunge ai suoi elementi di interesse la molteplicità di stili, segni e rappresentazioni. Questo due esperimenti seriali, in un panorama derivativo e strutturato, costituiscono un’ottima via di mezzo, un compromesso che mostra dove si può può osare e inventare pur rimanendo in un territorio sicuro per l’industria.

Il leit motive che unifica tutti gli episodi di Star Wars: Visions è il simbolo principe della saga di George Lucas, ovvero la spada laser. Di molti colori e forme, l’arma Jedi (e Sith) subisce un restyling importante in quasi tutti gli episodi, si trasforma, si moltiplica si allunga ed è sempre protagonista di un duello spettacolare. Ed è certo che Star Wars parla di Forza e Lato Oscuro, di prescelti e di equilibrio nel cosmo, è altrettanto certo che senza una spada laser e quel caratteristico ronzio elettrico, non esiste niente che si possa associare alla saga stessa.

La nuova serie, che espande l’universo di Star Wars e amplia il catalogo Disney+, potrebbe però anche servire da ponte tra due monti che non si sono mai incontrati prima, nonostante condividano un solido terreno comune: i fandom di anime e di Star Wars potrebbero raggiungere, grazie a Visions, uno scambio culturale importante. Peccato però che nessuna delle storie proposte spinga davvero sull’acceleratore della creatività e che tutte abbiano poi scelto di rimanere in un territorio narrativamente sicuro.

 
 

Spider-Man vs Venom: 10 cose da sapere sulla loro rivalità

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Il personaggio di Venom tornerà a breve sul grande schermo in Venoma: La furia di Carnage, ma la realtà è che il simbionte alieno deve ancora affrontare la sua più grande nemesi sul grande schermo, ossia Spider-Man. I fan dei fumetti sanno molto bene che questa è una delle rivalità più grandi e complesse mai narrate. Ecco, quindi, 10 cose che forse bisogna conoscere su questa tormentata “relazione”, in attesa di capire quando il pubblico avrà la possibilità di godere dell’atteso scontro al cinema.

1Spider-Man ha dovuto fingere la sua morte

Il conflitto tra Venom e Spider-Man è stato così pericoloso che a un certo punto Peter Parker ha dovuto fingere la propria morte per allontanarsi dal cattivo. In “The Amazing Spider-Man #347” del 1991, una grande battaglia tra i due si svolge in un’isola deserta.

Nella paura che Venom possa prendere di mira i suoi cari, Peter Parker prende la decisione estrema di ricoprire uno scheletro con il suo costume ormai a brandelli. La cosa funziona… o almeno per un po’, dal momento che Venom crede di essere finalmente riuscito a uccidere il suo odiato nemico.
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Fast and Furious potrebbe continuare dopo l’ultimo film? Parla il regista Justin Lin

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La saga di Fast and Furious terminerà ufficialmente con l’uscita del decimo capitolo, che in realtà verrà diviso in due parti, dando così vita a due film distinti che dovrebbero essere girati back-to-back all’inizio del prossimo anno.

Justin Lin, uno dei registi che ha diretto più episodi del franchise (incluso l’ultimo Fast and Furious 9), ha parlato del futuro della saga e della speranza che questa possa proseguire anche dopo la fine dell’esperienza sul grande schermo. Parlando con Screen Rant, infatti, ha spiegato: “Le cose cambiano di continuo, è chiaro. Ovviamente si pensa alla tv, allo streaming, a tutti questi media così diversi. Uno degli aspetti che amo di più relativo al lavoro che viene fatto con questo franchise sono le conversazioni che avvengono con gli attori circa i loro personaggi e l’evoluzione dei loro archi narrativi, proprio perché questo franchise e quest’universo sono diventati ormai qualcosa di enorme. L’80% delle nostre conversazioni non le vedete sullo schermo.”

Parlando invece con Collider (via ComicBook) della conclusione del franchise principali con il decimo capitolo, Lin ha dichiarato: “Sì, vorremmo suddividere l’ultimo capitolo in due parti, in modo da avere due film separati. Sono davvero contento, perché quando sono entrato a far parte della grande famiglia di Fast and Furious, i sequel non erano così scontati. Dovevi guadagnarteli. Quindi, per me, significa davvero tanto essere qui a parlare degli altri due film che verranno. Ogni giorno mi alzo e cerco di capire se quello che a cui stiamo pensando possa davvero portare al miglior risultato possibile.”

“Da una parte c’è l’ambizione legata a quello che abbiamo in mente e che vogliamo fare. Dall’altra ci sono le problematiche legate al mondo reale, con cui dobbiamo fare i conti”, ha aggiunto Lin. “Ad ogni modo, non voglio essere avido. Farò quello che è più giusto per il processo creativo e per il franchise.”

Il cast di Fast and Furious 9 e il capitolo finale della saga

Fast and Furious 9 vedrà nel cast Vin DieselMichelle Rodriguez, Jordana Brewster, John Cena, Tyrese Gibson, Lucas Black, Michael RookerNathalie EmmanuelHelen Mirren Charlize Theron. Ricordiamo che il decimo capitolo della saga è già in pre-produzione. Secondo quanto riferito, il capitolo numero 10 della saga – che sarà diviso in due parti – concluderà definitivamente la serie principale, a seguito degli eventi che vedremo nel nono capitolo.

 
 

Venom: La furia di Carnage, Tom Hardy spiega il perché di Andy Serkis alla regia

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Andy Serkis, noto al grande pubblico per le sue interpretazioni nelle saghe de Il signore degli anelli e Il pianeta delle scimmie attraverso l’impiego della motion capture, dirigerà Venom: La furia di Carnage, l’atteso sequel del cinecomic con Tom Hardy che arriverà nelle sale di tutto il mondo il prossimo mese.

Per Andy Serkis si tratta della terza esperienza dietro la macchina da presa (la prima risale al 2017 con Ogni tuo respiro e la seconda al 2018 con Mowgli – Il figlio della giungla) e ora è stato proprio Tom Hardy a spiegare, in una recente intervista con Screen Rant, i motivi che l’hanno spinto a volere proprio il camaleontico attore come regista del sequel.

“Sono stato io a cercare Andy, anche se la decisione è stata presa da tutta Sony, all’unanimità”, ha spiegato Hardy. “Quando abbiamo iniziato a pensare al regista, per me e per Kelly Marcel, la sceneggiatrice, si tratta di trovare la persona giusta, che avrebbe saputo allinearsi al nostro percorso e capire quale direzione volevamo intraprendere. Andy era la persona giusta, non solo perché è probabilmente uno dei migliori caratteristi della nostra generazione, ma anche perché la sua è un esperienza condivisa su più livelli. Ha un suo linguaggio come attore, ma possiede anche un suo linguaggio come regista. Inoltre, volevamo lavorare insieme da molto tempo.”

Quello che sappiamo su Venom: La furia di Carnage

Tom Hardy ritorna sul grande schermo nel ruolo del “protettore letale” Venom, uno dei personaggi Marvel più enigmatici e complessi. In Venom: La furia di Carnage assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man, interpretato da Woody Harrelson.

Nel cast del sequel anche Michelle Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne Weying, Naomie Harris (No Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham (Boardwalk Empire, Taboo). Il film uscirà in autunno al cinema.

 
 

Suicide Squad: David Ayer continua a stuzzicare i fan in merito alla “Ayer Cut”

Lo scorso luglio, il regista David Ayer aveva condiviso attraverso i suoi profili social una lunga lettera di sfogo a proposito di Suicide Squad e della versione originale del cinecomic che non abbiamo mai visto al cinema (e ribattezzata Ayer Cut sulla scia della Snyder Cut di Justice League).

Sembrava che con quella lettera il regista avesse finalmente messo un punto sull’intera vicenda, anche perché la Warner Bros. ha più volte ribadito di non essere interessata ad impegnarsi in un’operazione simile a quella messa in piedi per la distribuzione del taglio originale del cinecomic di Zack Snyder. Tuttavia, sembra che Ayer non sia ancora pronto a lasciarsi definitivamente alle spalle quell’esperienza…

Di recente, infatti, attraverso le storie di Instagram, il regista è tornato a condividere due nuovi scatti, uno dei quali è chiaramente tratto dalla “sua” versione di Suicide Squad, in cui è possibile vedere il Joker di Jared Leto circondato da coltelli, pistole e altre tipologie di armi, che insieme formano una sorta di cerchio perfetto (e che ricorda un momento presente anche nella versione cinematografica).

L’altro scatto, invece, che sembra tratto piuttosto da un momento dal dietro le quinte, ci mostra il Sacerdote dalla testa di capra, un membro della banda del Clown Principe del Crimine che ha aiuto il supercriminale ad evadere dall’Arkham Asylum, quando ha rapito la dottoressa Harleen Quinzel e l’ha trasformata in una sorta di versione ancora più distorta di se stesso, ossia Harley Quinn.

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La famigerata “versione originale” di Suicide Squad

Negli corsi degli anni, David Ayer ha parlato più e più volte del fatto che il film Suicide Squad arrivato nelle sale non era la versione che lui aveva inizialmente pianificato, con la Warner Bros. che, sulla scia del malcontento generato da Batman v Superman: Dawn of Justice, è intervenuta pesantemente durante la post-produzione per alleggerire i toni del film ed evitare che anche l’opera di Ayer venisse percepita come eccessivamente cupa.

Sulla scia della campagna lanciata dai fan di Zack Snyder per la release del suo taglio di Justice League (campagna che è riuscita a portare all’effettiva distribuzione del film), Ayer ha incoraggiato i fan a fare lo stesso nei confronti della sua versione di Suicide Squad, con alcuni che hanno effettivamente cercato di promuovere la causa. Da allora, la Warner Bros. ha specificato che lo studio non ha intenzione di distribuire la Ayer Cut.

 
 

Andrew Garfield sul ruolo di Spider-Man: “Poteva essere una prigione dorata”

andrew garfield spider-man

Andrew Garfield potrebbe non aver trascorso molto tempo nell’iconico costume rosso e blu di Spider-Man, ma è chiaro che si tratta di un ruolo a cui l’attore britannico tiene ancora oggi moltissimo.

Mentre i fan continuano a sperare in una sua apparizione nell’attesissimo Spider-Man: No Way Home, durante una recente intervista con Sirius XM (via Cinema Blend), Garfield ha avuto modo di parlare dell’eredità di un personaggio così iconico come quello dell’Uomo Ragno e di riflettere sul perché non ci dovrebbe essere alcun tipo di problema nel vedere tutte queste diverse iterazioni dell’arrampicamuri sul grande schermo.

“È come Amleto o Macbeth. Non ne hai mai abbastanza di Amleto o Macbeth. La cosa bella è che chiunque può identificarsi con il personaggio e immaginarsi dietro quel costume, proprio perché è l’unico supereroe coperto dalla testa ai piedi. Non vedi il suo colore della pelle, non vedi se è un uomo o una donna. Ecco perché, secondo me, è il supereroe più amato a livello universale, in ogni cultura, da ogni razza”, ha dichiarato l’attore.

“Inoltre, penso che in Peter Parker ci sia un senso dell’ordinario in cui davvero tutti possono identificarsi”, ha aggiunto. “Inoltre, sono anche un fan, ecco perché quando il mio mandato è terminato e il testimone è passato a Tom Holland, ero felice e molto eccitato. Spider-Man è stato il mio primo costume di Halloween. Avrà avuto tre anni, più o meno. Mia madre lo realizzò usando del feltro. Era bellissimo.”

E a proposito della sua infanzia, in un’altra intervista con Total Film, Andrew Garfield ha avuto modo di spiegare cosa abbia significato per lui avere l’opportunità di portare sul grande schermo un ruolo che sognava praticamente da quando era soltanto un bambino.

“Sapevo che uno degli aspetti più difficili da gestire sarebbe stata l’esplosione della fama, ma non avrei mai potuto rifiutare l’opportunità di interpretare il mio personaggio preferito di sempre”, ha dichiarato. “Sapevo che dopo quel ruolo sarebbero arrivate tante cose belle, ma ero anche consapevole che avrebbe potuto rappresentare una sorta di ‘prigione dorata’. Sapevo che avrei dovuto bilanciare quel ruolo con la mia attività in teatro e con l’attesa per quel prossimo ruolo che mi avrebbe permesso di essere ancora un attore e non una star. Non ho assolutamente nulla contro le star del cinema, ma l’idea di esserlo non fa per me.”

 
 

Batman: Frank Miller commenta l’influenza de “Il ritorno del Cavaliere Oscuro” sull’opera di Snyder

Il regista Zack Snyder non ha mai nascosto il fatto che il suo lavoro con Warner Bros. e DC sia stato fortemente influenzato dall’opera di Frank Miller, in particolare dalla miniserie a fumetti Batman: Il ritorno del Cavaliere Oscuro del 1986.

Snyder ha incluso diversi riferimenti a quella serie nel suo Batman v Superman: Dawn of Justice, tra cui il famoso costume indossato dal Crociato di Gotham per combattere il figlio di Krypton e diverse inquadrature che sembravano riprodurre le tavole del fumetto originale. Anche in Zack Snyder’s Justice League c’è un esplicito riferimento alla miniserie di Miller, nell’epilogo, quando vediamo Batman in piedi in cima al Bat-Tank.

Ora, in un’intervista contenuta all’interno del podcast The Beard and The Bald, è stato proprio Frank Miller a commentare l’influenza che la sua opera seminale ha avuto nei lavori di Snyder. “Sono trascorsi ormai un po’ di anni da quando tutto questo è iniziato, quindi penso di poter dire che all’inizio ha avuto una reazione contrastante. Ora che invece ho avuto modo di elaborare la cosa e considerare l’intera questione nella sua interezza, posso affermare che si tratta di qualcosa di grandioso”, ha spiegato il celebre fumettista.

“Il ritorno del Cavaliere Oscuro è stato davvero il fumetto che ha cambiato la mia carriera e da allora ho visto il cinema e il mondo del fumetto contaminarsi a vicenda”, ha aggiunto Miller. “Ho tratto grandi benefici da quella miniserie e così anche Zack e tutti gli altri cineasti. Penso che ad oggi quel tipo di rapporto si possa definire sano.”

L’influenza di “Batman: Il Ritorno del Cavaliere Oscuro” sul cinema di Zack Snyder

Al di là delle influenze, Zack Snyder non ha mai nascosto il desiderio di voler realizzare un vero e proprio adattamento cinematografico di Batman: Il ritorno del Cavaliere Oscuro, universalmente riconosciuto come uno dei più grandi fumetti su Batman di tutti i tempi. Oltre a quelli diretti da Snyder, anche molti altri film sull’Uomo Pipistrello hanno tratto ispirazione da quell’arco narrativo, tra cui Batman di Tim BurtonBatman Forever di Joel Schumacher e Il cavaliere oscuro e Il cavaliere oscuro – Il ritorno di Christopher Nolan.

 
 

Star Wars: la storica montatrice della saga critica la trilogia sequel

star wars

Marcia Lucas, storica montatrice della saga di Star Wars, nonché ex moglie di George Lucas, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla nuova trilogia durante una recente intervista con J.W. Rinzler (via CBM) che sarà contenuta all’interno del suo nuovo libro “Howard Kazanjian: A Producer’s Life”. 

Lucas ha vinto un Oscar grazie a Una nuova speranza e in seguito ha lavorato anche al montaggio de L’impero colpisce ancora (in qualità di consulente) e Il ritorno dello Jedi. Stiamo dunque parlando di una vera e propria autorità in materia che, tuttavia, non sembra essere una grande fan della direzione che ha preso la saga attraverso la trilogia sequel, nonostante riconosca le abilità di Kathleen Kennedy, presidente di Lucasfilm da lei stessa definita “donna meravigliosa, intelligente e brillante”.

Parlando con Rinzler (l’intervista risale al periodo tra l’uscita de Gli Ultimi Jedi e L’ascesa di Skywalker), Maria Lucas ha dichiarato: “Ora che si trova a capo della Lucasfilm, mi sembra che Kathleen Kennedy e J.J. Abrams non abbiano la più pallida idea di cosa sia Star Wars. Non lo capiscono. Quando ho visto il film in cui Han Solo è stato ucciso ero furiosa. Non c’era davvero alcun motivo per farlo. Ho pensato che non riuscissero a capire né la storia dei Jedi né la magia di Star Wars.”

“Ti sei sbarazzato di Han Solo? Poi, alla fine de Gli Ultimi Jedi, fanno disintegrare Luke. Hanno ucciso Han Solo. Hanno ucciso Luke Skywalker. E non hanno più la principessa Leia. E vogliono far uscire un film ogni anno”, ha aggiunto. “Pensano che sia importante rivolgersi ad un pubblico femminile ed ecco che il protagonista principale è una donna, che dovrebbe avere dei poteri Jedi, solo che non sappiamo chi sia o perché li abbia. Fa schifo. Le storyline sono terribili. Davvero pessime. Puoi citarmi.”

Il grande successo della saga di Star Wars

La trilogia originale di Star Wars è ormai entrata nell’immaginario collettivo. I film hanno dominato e alimentato la cultura pop, grazie anche alla produzione di spin-off, prequel, fumetti, videogiochi e serie tv. Dopo la trilogia originale, tra il 1999 e il 2005 venne realizzata la trilogia prequel, passato alla storia per aver suscitato numerosi reazioni contrastanti, anche tra i membri dello stesso fandom della saga.

La recente trilogia sequel, conclusasi ufficialmente a dicembre 2019 con L’ascesa di Skywalker, ha riacceso quel fervore culturale che circonda questa storia multigenerazionale ormai da anni. Ad oggi, Star Wars è il secondo franchise con il maggiore incasso di tutti i tempi.

 
 

Spider-Man: No Way Home, Topher Grace “spoilera” l’intera trama del film

Spider-Man 3 è considerato un po’ da tutti il capitolo peggiore della trilogia di Sam Raimi, e tra i personaggi di quel film che sono stati maggiormente criticati c’è sicuramente l’Eddie Brock/Venom di Topher Grace, tant’è che nessuno ha mai reclamato un effettivo ritorno dell’attore nei panni del simbionte alieno.

In effetti, nell’attesissimo Spider-Man: No Way Home rivedremo moltissimi personaggi apparsi nei precedenti franchise dedicati all’Uomo Ragno, ma su un eventuale presenza di Grace nei panni di Venom non è mai trapelato nulla. Non c’è ragione di credere che l’attore tornerà ad interpretare il personaggio, ma sappiamo bene che ora che il Multiverso è diventato a tutti gli effetti una realtà all’interno del MCU, tutto è possibile.

Ad ogni modo, durante un recente Q&A su Reddit (via CBM) in occasione della promozione della serie Home Economics, un fan ha chiesto a Topher Grace se sarà effettivamente presente nel cinecomic in arrivo nelle sale a dicembre. A quel punto, l’attore ha ben pensato di ironizzare sulla questione, rivelando di conoscere l’intera storia del film, concedendosi numerosi spoiler.

“Per favore, deve restare fra noi. Sì, sono nel film”, ha detto Grace. “La storia ha inizio con Peter Parker che è ormai seccato dal fatto che tutti conoscono la sua vera identità. Poi, iniziano ad accadere tutta una serie di cose folli a causa di Doctor Strange, con Doc Ock che arriva nella sua dimensione. Poi, da quei ‘cerchi di energia’ saltano fuori anche Electro e Green Goblin, esclamando: ‘È l’ora della disinfestazione’. Poi arriviamo io e Tom Hardy: combattiamo e alla fine ho io la meglio. Non è neanche uno scontro, in realtà: gli spacco subito il cu*o. Non voglio rivelare troppo, ma ci saranno anche degli attori dalla serie degli anni ’70 su Spider-Man, e poi anche Aquaman e il Batman di Ben Affleck. Ah, e grazie alla Disney anche il fantasma di Han Solo da L’ascesa di Skywalker e il robot Eve da Wall-E.”

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Il film è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale americane il 17 dicembre 2021.

 
 

Titane, Vincent Lindon presenta il film vincitore della Palma d’Oro a Cannes

Titane film

Dopo aver esordito con successo nel 2016 con il controverso Raw, la regista francese Julia Docurnau è ora la seconda donna nella storia del Festival di Cannes ad aver vinto la Palma d’oro. Tale premio le è stato assegnato per il suo secondo lungometraggio, Titane, incentrato su Alexia (Agathe Rousselle), la quale sin da bambina adora le automobili, specialmente dopo che un incidente le ha donato una placca di titanio nella testa. Cresciuta, Alexia è poi diventata una donna gonfia di rabbia e amore represso, che la trasformeranno in un essere ibrido e nuovo. Perché la metamorfosi si completi, però, si trova a dover scoprire la forza potente che muove le cose del mondo: l’essere umani. Titane, come affermato dalla regista, è un vero manifesto della nostra contemporaneità fluida e del cinema del futuro, materia pulsante densa di risonanze.

Un film unico, provocatorio e innovativo, che attraversa l’immaginario techno-rock-pop new pangender. Nel film, distribuito in Italia da I Wonder Pictures a partire dal 1 ottobre, recita anche l’attore Vincent Lindon, celebre per film recenti come La legge del mercato e In guerra. Giunto a Roma per presentare Titane, Lindon non ha mancato di raccontare la genesi del film, affermando che durante la lettura della sceneggiatura ha avvertito una “una sensazione animale, che non mi ha permesso di formulare alcun pensiero razionale circa il modo in cui avrei affrontato il personaggio o come questo sarebbe stato recepito. Tutto quello che sentivo era il bisogno di interpretarlo e non permettere ad altri di impossessarsene”.

Nel film Lindon interpreta Vincent, capo dei vigili del fuoco alla disperata ricerca del figlio Adrien, scomparso anni prima e che crederà di ritrovare in Alexia. Si tratta di un ruolo che ha richiesto all’attore una notevole trasformazione fisica, per la quale si è preparato per mesi. Nonostante ciò, Lindon ha raccontato che non si tratta di un cambio di direzione della sua carriera, poiché “non ho mai avuto un piano, né ho mai riflettuto su ciò che avrei voluto fare come attore. Non cerco ruoli complicati o sempre più ambiziosi, ma quello che accade è che con il passare del tempo io cambio, il mio modo di pensare cambia, cambia anche il mondo. Questo ruolo non è stato un rischio se non dal punto di vista psichico”.

“L’incontro con il personaggio è certamente molto complesso. – continua Lindon – Si tratta come di dar vita ad un baratto e perché questo funzioni occorre ci sia soddisfazione da entrambe le parti. Per me un buon affare è che io mi senta fortunato ad interpretare un personaggio e che qualcosa di questo mi rimanga addosso, cambiando per sempre qualcosa di me. Naturalmente il personaggio allo stesso modo deve essere contento di avere me come sua rappresentazione. Un mio amico una volta mi disse una cosa che mi colpì molto, ovvero che devo stare molto attento, perché quei personaggi sono io, sono la mia bocca, la mia mente”.

Titane Vincent Lindon
Vincent Lindon in una scena del film Titane

Parlando del film, invece, Lindon lo descrive come “una storia d’amore”, sostenendo che oltre ciò che appare in un primo momento si tratta di un’opera “ricchissima di tematiche, dal genere all’identità. Si riflette su cosa sia il maschile, il femminile, cosa voglia dire la paternità, la maternità, l’essere figlio. È un’opera molto complessa che parla però della nostra contemporaneità.” In conclusione dell’incontro l’attore si concentra poi sul descrivere la necessità di fare del cinema politico. “Se un film riesce a scatenare delle riflessioni su ciò che ci circonda in chi prima quelle riflessioni non le faceva, è una vittoria. L’Italia vanta una ricchissima tradizione di cinema politico, con autori come De Sica, Pasolini, Monicelli o altri ancora.”

“All’epoca c’era quasi l’obbligo morale di raccontare qualcosa che potesse essere utile alla comunità. Oggi anche la Francia sta producendo diversi film che testimoniano ciò che siamo oggi, tanto nel bene quanto nel male.”. In ultimo, Lindon commenta l’apertura del Cinema Troisi, dove Titane sarà proiettato in esclusiva dal 21 settembre, affermando che “aprire un nuovo cinema di questi tempi è altrettanto un atto politico. Io non so dire cosa succederà al cinema nei prossimi anni, se cambierà ancora e come. So però che rimango un fervente sostenitore della sala cinematografica. Trovo che sia più bello quando dobbiamo alzare gli occhi per guardare qualcosa, piuttosto che abbassarli, come purtroppo avviene quando si guarda un film sul proprio smartphone”.

Titane, il trailer del film

 

 
 

Lawless: trama, cast e curiosità sul film con Tom Hardy

Lawless film

Nel corso della sua carriera il regista John Hillcoat ha realizzato pochi ma affascinanti film. In particolare lo si ricorda per opere di genere come Ghosts… of the Civil Dead, La proposta e The Road. Uno dei suoi lungometraggi più apprezzati e noti è poi anche il western Lawless (qui la recensione), uscito nel 2012 e per il quale Hillcoat è tornato a collaborare con un suo amico di vecchia data, il musicista Nick Cave. I due, conosciutisi già negli anni Ottanta quando Hillcoat ha realizzato dei videoclip per la band di Cave, i The Bad Seeds, hanno ritrovato in questo progetto un racconto di grande fascino.

La sceneggiatura, scritta proprio da Cave, è basata sul romanzo La contea più fradicia del mondo, scritto da Matt Bondurant. Nel dar vita a questo testo, lo scrittore si era ispirato alla vera vicenda che vide coinvolti suo nonno e dei prozii, i quali si affermarono agli inizi del Novecento come fuorilegge nell’era del proibizionismo. Ad attrarre in particolare Hillcoat e Cave vi era il fatto che i Bondurant non fecero la fine che di solito fanno i gangster, ma anzi si affermarono come imprenditori cambiando poi vita. Lawless si presentava dunque come l’occasione per dar vita ad un western che presentasse però elementi insoliti rispetto ai canoni del genere.

Presentato al Festival di Cannes e interpretato da un ricco cast di star di Hollywood, il film ha poi ottenuto una buona accoglienza di critica e pubblico, distinguendosi tra i suoi simili e ottenendo sempre più seguito nel corso degli anni. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Lawless: la trama del film

Ambientato nei primi anni Trenta, durante il periodo del proibizionismo statunitense, il film ha per protagonisti i fratelli Bondurant, della contea di Franklin, in Virginia. I tre sono Howard, reduce della Prima guerra mondiale, il carismatico e irascibile Forrest e Jack, il più giovane. La loro attività comune è quella di gestire una distilleria clandestina di grande successo in quel territorio. Con l’aiuto dell’amico Cricket Pate, infatti, i tre fratelli utilizzano un bar come facciata per nascondere le loro attività illegali, tenendosi anche alla larga dai guai che gli altri gangster della zona potrebbero causargli.

La loro precaria tranquillità viene però spezzata dall’arrivo dell’avvocato Mason Wardell e dello sceriffo Hodges, i quali presentano ai Bondurant l’agente Charley Rakes. Quest’ultimo chiede ai tre fratelli una percentuale sui loro profitti in cambio del silenzio delle autorità sulle loro operazioni di contrabbando. Decisi a non cedere, i tre si troveranno a dover dar vita ad una vera e propria guerra contro il corrotto agente, che si dimostrerà pronto a tutto pur di ottenere ciò che chiede. I Bondurant dovranno dunque difendere la loro attività, la loro vita e quella delle persone amate, come la cameriera Maggie Beauford e la giovane Bertha Minnix.

Lawless cast

Lawless: il cast del film

Come anticipato, il film vanta la partecipazione di numerosi attori di fama internazionale. Ad interpretare i tre fratelli Bondurant si ritrovano ad esempio Jason Clark nel ruolo di Howard, Tom Hardy, nei panni di Forrest e Shia LaBeouf in quelli del giovane Jack. Per calarsi meglio nel ruolo, quest’ultimo decise di prendere parecchi chili di peso come anche di bere costantemente dell’alcol. Quest’ultima abitudine, in realtà, lo portò ad avere diversi scontri con gli altri membri del cast, in particolar modo con lo stesso Hardy. Il premio Oscar Gary Oldman, invece, compare nel ruolo del gangster Floyd Banner.

A ricoprire il ruolo dell’agente corrotto Charley Rakes si ritrova Guy Pearce, mentre Bill Camp è lo sceriffo Hodges e Tim Tolin l’avvocato Mason Wardell. Dane DeHaan, celebre per film come Chronicle, The Amazing Spider-Man e Valerian e la città dei mille pianeti, interpreta Cricket Pate, amico dei Bondurant. Nel ruolo della figlia del pastore locale, Bertha Minnix, vi è Mia Wasikowska, mentre Jessica Chastain è la cameriera Maggie Beauford. Quest’ultima ha accetto il ruolo senza neanche leggere prima la sceneggiatura, essendo una fan del regista. A spingerla ad accettare vi era anche la possibilità per lei di misurarsi con un ruolo inedito.

Lawless: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Lawless è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision, Now e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 20 settembre alle ore 21:15 sul canale Cielo.

Fonte: IMDb

 
 

Asa Butterfield: 10 cose che non sai sull’attore

asa butterfield

Asa Butterfield è uno dei giovani attori più brillanti e capaci che il mondo delle recitazione contemporaneo abbia potuto conoscere.

La sua carriera è iniziata prestissimo e in tutti questi anni lui è stato in grado di dimostrare che c’è tanto talento da vendere dietro quei magnetici occhi azzurri.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Asa Butterfield.

Asa Butterfield film

asa butterfield

1. Asa Butterfield: i film e la carriera. La carriera di questo giovane attore è iniziata nel 2006, a soli nove anni, con il film tv After Thomas. In seguito ha lavorato subito nel cinema, apparendo in Son of Rambow (2007), Il bambino con il pigiama a righe (2008), Wolfman (2010) e Tata Matilda e il grande botto (2010). Nel 2011 appare in Hugo Cabret, per poi lavorare in Ender’s Game (2013), X+Y (2014) e Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali (2016). Tra i suoi ultimi film vi sono Lo spazio che ci unisce (2017), The House of Tomorrow (2017), Journey’s End (2017) e Then Came You (2019). Nel 2020 invece ha interpretato Brandon Boyd nella serie di corti 50 States of Fright. Nel 2021 torna nei panni di Otis Milburn nella terza stagione di Sex Education. Nel 2022 sarà nel cast di Flux Gourmet e interpreterà Isaac in CURS>R.

2. Non solo cinema, ma anche serie tv. Nel corso della sua carriera, Asa Butterfield non ha lavorato solo sul grande schermo, ma è apparso anche in diverse serie tv. L’attore, infatti, ha lavorato alle serie Ashes to Ashes (2008), Merlin (2008-2009) e Sex Education (2019).

Asa Butterfield Spiderman

3. Era uno dei finalisti per interpretare Spiderman. Nel corso della sua giovane vita lavorativa, Asa Butterfield è riuscito a diventare uno degli attori finalisti per aggiudicarsi il ruolo di Peter Parker/Spider-Man, anche se poi è andato a Tom Holland.

4. Si era speculato molto sul suo presunto ruolo. C’è stato un momento in cui il nome dell’attore inglese era stato dato per certo come nuovo interprete di Spider-Man. Tuttavia, questo non era vero, dando atto a speculazioni infondate.

Asa Butterfield Instagram

5. Ha un profilo Instagram ufficiale. Come tanti altri suoi colleghi, anche Asa Butterfield ha deciso di aprire un proprio account Instagram ufficiale, seguito da qualcosa come 2,3 milioni di persone. Il suo è il profilo di un ragazzo ventiduenne qualunque, fatto di momenti quotidiani e non, di foto divertenti ed ironiche, di momenti condivisi con amici o i colleghi in ambito lavorativi.

Asa Butterfield Hugo Cabret

asa butterfield

6. Lo ha aiutato ha apprezzare maggiormente il cinema. Lavorare nel film Hugo Cabret ha permesso ad Asa Butterfield di apprezzare di più il cinema e le tante diverse arti che lo compongono. L’attore, infatti, ha ammesso di aver imparato molto grazie alle persone esperte che vi hanno lavorato.

7. Ha amato molto vedere i film di Melies. Per prepararsi al ruolo, Butterfield ha dovuto guardare parecchi film che il regista del film, Martin Scorsese, gli ha consigliato di vedere. Vedere tutti questi film ha fatto nascere in lui l’amore verso George Melies.

Asa Butterfield fidanzata

8. Gli sono state attribuite diverse relazioni. Il giovane attore inglese non ha mai rivelato nulla della sua vita privata. Tuttavia, ci hanno pensato i giornali di gossip: una delle prime ragazze che pare lui abbia frequentato sarebbe Ella Purnell. I due si sono conosciuti sul set di Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali e pare che abbiano iniziato a frequentarsi sin da subito, condividendo diverse foto sui rispettivi social e passando anche le vacanze insieme. Tuttavia, pare che la storia sia durata ben poco, restando soltanto amici. In passato, però, pare che l’attore abbia frequentato anche la collega Hailee Steinfeld, conosciuta sul set di Ender’s Game, ma pare sia rimasto solo un rumor.

9. Avrebbe frequentato anche Nina Dobrev. Recentemente, Asa è apparso con la collega Nina Dobrev sui diversi social media. I due hanno girato il film The Came You, un teenage drama realizzato nel 2018. Voci di corridoio li volevano fidanzati, ma i due, in realtà, sono solo molto amici.

Asa Butterfield: età e altezza

10. Asa Butterfield è nato l’1 aprile 1997 a Islington, a Londra, e la sua altezza complessiva corrisponde a 183 centimetri.

Fonti: IMDb, hitberry, Interview Magazine, indielondon

 
 

Gillian Anderson: 10 cose che non sai sull’attrice

Gillian Anderson

Divenuta celebre per il suo ruolo nella serie X-Files, Gillian Anderson si è imposta nei cuori dei suoi fan grazie al suo carisma e alle sue doti attoriali. Negli anni ha saputo rinnovarsi, convincendo anche in nuovi ruoli tanto in televisione quanto al cinema, e trovando sempre dalla sua parte l’approvazione di critica e pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di Gillian Anderson.

Gillian Anderson: i suoi film

1. Ha recitato in alcuni celebri film al cinema. L’attrice debutta sul grande schermo con il film Hellcab – Un inferno di taxi (1997), pero poi recitare in Basta guardare il cielo (1998) e X-Files (1998), film tratto dall’omonima serie TV. Successivamente l’attrice recita in La casa della gioia (2000), L’ultimo re di Scozia (2006), Star System – Se non ci sei non esisti (2008), X-Files – Voglio crederci (2008), Johnny English – La rinascita (2011), Sister (2012), Mister Morgan (2013), Il palazzo del Viceré (2017), Mistero a Crooked House (2017), Il tuo ex non muore mai (2018) e Interferenze (2018).

2. È celebre per i ruoli televisivi. La Anderson diventa particolarmente popolare grazie alla serie X-Files, dove ricopre il ruolo della protagonista Dana Scully dal 1993 al 2002 e di nuovo dal 2016 al 2018. Recita poi anche nelle serie Moby Dick (2011), Grande speranze (2011), Hannibal (2013-2015), The Fall: Caccia al serial killer (2013-2016), Guerra e pace (2016), American Gods (2017) e Sex Education (2019-in corso). L’attrice ha inoltre interpretato nel 2020 Margaret Thatcher nella quarta stagione di The Crown.  Nel 2021 sarà di nuovo protagonista nella terza stagione di Sex EducationIn questo stesso anno sarà ancora protagonista in una serie The First Lady dove interpreterà Eleanor Roosvelt. Nel 2022 invece sarà al cinema nel ruolo di Vivienne in White Bird: A Wonder Story.

3. È stata anche produttrice. La Anderson si è distinta anche come produttrice, ricoprendo tale ruolo per la serie The: Caccia al serial killer, dove era anche interprete.

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Gillian Anderson è su Instagram e Twitter

4. Ha un account su Instagram. L’attrice è presente sul celebre social network, dove ha un profilo seguito da 702 mila persone. All’interno di questo è solita condividere fotografie e video tratte dalle premiere a cui prende parte, ma anche immagini scattate sui set dove ha lavorato. Non mancano poi anche foto scattate in momenti di svago con amici o colleghi.

5. È anche su Twitter. La Anderson possiede anche un proprio profilo su Twitter, dove è seguita da 668 mila persone. Qui l’attrice è solita condividere novità riguardo i suoi progetti da interprete, ma anche esprimere la propria opinione su fatti d’attualità e rispondere alle curiosità dei propri fan.

Gillian Anderson in American Gods

6. Ha abbandonato la serie. Nella serie American Gods l’attrice ha interpretato il ruolo di Media, la dea dei mass media, dei social network e dell’intrattenimento, maestra della manipolazione e portavoce dei Nuovi Dei. L’attrice non ha fornito concrete motivazioni riguardo il suo abbandono, limitandosi a confermare che non avrebbe preso parte alla nuova stagione.

Gillian Anderson in The Crown

7. Ha interpretato  un importante personaggio nella quarta stagione. Dopo aver da poco diffuso la terza stagione della serie The Crown, Netflix ha annunciato che la Anderson ricoprirà il ruolo di Margaret Thatcher nella quarta stagione della serie. Importante figura del panorama politico britannico, la Thatcher è stata primo ministro dal 1979 al 1990.  Ruolo gli è valso la vittoria agli Emmy Awards come miglior interprete non protagonista per una serie drammatica.

Gillian Anderson: il suo 2011

8. È stata tra i protagonisti di una celebre serie TV. Nel 2021 l’attrice è tornata ad interpretato un ruolo di rilievo nella terza stagione Sex Education, ovvero quello di Jean Milburn, madre del protagonista interpretato da Asa Butterfield.

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9. Ha recitato in un nuovo film. Tra i progetti del 2019 dell’attrice si annovera il film The Sunlit Night, dove recita al fianco dell’attore Zach Galifianakis. Il film, una commedia romantica, segue le vicende di Frances e Yasha, le quali intraprendono un viaggio verso la Norvegia, dove ognuna delle due ha un compito da svolgere.

Gillian Anderson età e altezza

10. Gillian Anderson è nata a Chicago, nell’Illinois, Stati Uniti, il 9 agosto 1968. L’altezza complessiva dell’attrice è di 160 centimetri.

Fonte: IMDb

 
 

Finch: trailer del film Apple con Tom Hanks

Oggi Apple ha svelato il trailer di Finch, il nuovo film con Tom Hanks  che uscirà in tutto il mondo il 5 novembre su Apple TV+.

In Finch, un uomo, un robot e un cane formano un’improbabile famiglia; è la storia dell’’avventura potente e commovente di un uomo alla ricerca di un modo per assicurarsi che il suo amato compagno a quattro zampe venga accudito anche dopo la sua morte. Tom Hanks interpreta Finch, un ingegnere di robotica tra i pochi sopravvissuti a un cataclisma solare che ha trasformato il mondo in una landa desolata. Finch da dieci anni vive in un bunker sotterraneo e ha costruito un mondo tutto suo che condivide con il suo cane Goodyear; preoccupato per le sue sorti ha realizzato un robot (interpretato da Caleb Landry Jones) a cui insegnerà a vegliare su Goodyear quando lui non sarà più in grado. Mentre il trio si imbarca in un pericoloso viaggio in un desolato West americano, Finch si sforza di mostrare alla sua creazione, che si fa chiamare Jeff, la gioia e la meraviglia di cosa significhi essere ancora vivi. Il loro viaggio è lastricato di sfide, ma anche di umorismo, poiché è difficile per Finch spingere Jeff e Goodyear ad andare d’accordo, almeno quanto lo è per lui gestire i pericoli di questo nuovo mondo.

Regia:                                Miguel Sapochnik
Cast:                                  Tom Hanks, Caleb Landry Jones
Sceneggiatura:                 Craig Luck, Ivor Powell
Produttori:                        Kevin Misher, Jack Rapke, Jacqueline Levine, Ivor Powell
Produttori Esecutivi:       Robert Zemeckis, Miguel Sapochnik, Adam Merims, Craig Luck, Andy, Berman, Frank Smith, Naia Cucukov

Apple TV+ offre serie drammatiche e commedie avvincenti, lungometraggi, documentari innovativi e intrattenimento per bambini e famiglie ed è disponibile per la visione su tutti i tuoi schermi preferiti. Dopo il suo lancio il 1° novembre 2019, Apple TV+ è diventato il primo servizio di streaming completamente originale lanciato in tutto il mondo e ha presentato in anteprima più successi originali e ricevuto più riconoscimenti di premi più velocemente rispetto a qualsiasi altro servizio di streaming al suo debutto.

 
 

Educazione fisica: al via le riprese del film con Angela Finocchiaro

Educazione Fisica film 2022
Foto Di Scena Gianfilippo De Rossi

Dopo il successo di critica e di pubblico del suo primo film, Mio Fratello Rincorre i Dinosauri, il regista Stefano Cipani torna dietro la macchina da presa con Educazione Fisica, opera interpretata da Angela Finocchiaro, Giovanna Mezzogiorno, Raffaella Rea, Sergio Rubini e Claudio Santamaria.

Educazione Fisica è tratto dal testo teatrale La Palestra di Giorgio Scianna, la sceneggiatura è firmata da Damiano e Fabio D’Innocenzo, a Fabio Cianchetti è affidata la direzione della fotografia, la scenografia è di Ivana Gargiulo mentre i costumi sono a cura di Catia Dottori ed il montaggio di Jacopo Quadri.

Educazione Fisica è una coproduzione italo-polacca. Una produzione Paco Cinematografica con Rai Cinema in coproduzione con Agresywna Banda, in collaborazione con Cinecittà SpA. Il film sarà interamente girato presso il Teatro 8 di Cinecittà.

I produttori Isabella Cocuzza e Arturo Paglia di Paco Cinematografica hanno dichiarato: “Stefano Cipani è un autore talentuoso e originale. Siamo fieri di sostenerlo ed accompagnarlo, ancora una volta, nell’espressione della sua creatività in questo nuovo ed ambizioso progetto”.

Nicola Maccanico, Amministratore Delegato di Cinecittà SpA, ha aggiunto: “Siamo in una stagione di ritorni al cinema, ma anche nei mesi precedenti Cinecittà non ha mai smesso di produrre e accogliere nuove storie di grandi autori, progetti internazionali, film indipendenti, serie e show per la tv. Il nostro obiettivo, nei prossimi mesi, sarà quello di continuare a farlo in modo e misura più ampi. Ci fa particolarmente piacere ospitare un giovane talento come Stefano Cipani e che la macchina produttiva sia guidata da soggetti di esperienza come Arturo Paglia e Isabella Cocuzza per Paco, accompagnata da un cast di interpreti molto amati dal pubblico. È bello accogliere un progetto che unisce storie ed energie diverse, che coniuga talenti, ricerca drammaturgica, esperienza, arte. Vogliamo diventare la casa creativa di questi progetti con l’ambizione di svolgere un ruolo centrale per l’industria cinematografica italiana in modo da portare agli spettatori una stagione di visioni, storie e spettacolo ancora più ricca”.

 
 

The Eyes of Tammy Faye è il film di apertura della 16ma edizione della Festa del Cinema

Gli Occhi di Tammy Faye
Credit: Searchlight Pictures

The Eyes of Tammy Faye (Gli Occhi di Tammy Faye) diretto da Michael Showalter sarà il film di apertura della sedicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, che si svolgerà dal 14 al 24 ottobre 2021 presso l’Auditorium Parco della Musica con la direzione artistica di Antonio Monda, prodotta dalla Fondazione Cinema per Roma presieduta da Laura Delli Colli, Direttore Generale Francesca Via.

Il film, basato su una storia vera, narra la straordinaria ascesa, caduta e redenzione della telepredicatrice Tammy Faye Bakker, interpretata da Jessica Chastain. Fra gli anni Settanta e Ottanta, Tammy Faye e il marito Jim Bakker (Andrew Garfield) fondarono il più importante network televisivo religioso statunitense, realizzarono un grande parco divertimenti e raggiunsero il successo grazie al loro messaggio di amore, benevolenza e prosperità. Tammy Faye diventò una leggenda per le sue ciglia, il suo modo di cantare e il suo entusiasmo nell’accogliere persone di ogni estrazione sociale. Nel corso degli anni, tuttavia, irregolarità finanziarie, rivalità e scandali rovesciarono quell’impero multimilionario così accuratamente costruito.

Sono estremamente felice di inaugurare la sedicesima edizione della Festa del Cinema di Roma con The Eyes of Tammy Faye, una vicenda avvenuta realmente in America, che rivela una verità valida in ogni parte del mondo: dietro ogni moralista si celano sempre personalità e circostanze complesse – ha detto Antonio Monda – Diretto brillantemente da Michael Showalter, è interpretato meravigliosamente da tutti gli interpreti, sui quali svetta una straordinaria e indimenticabile Jessica Chastain”.

 
 

Eternals: Ikaris nuovo leader degli Avengers? La risposta di Richard Madden

Eternals

C’è molto entusiasmo attorno all’uscita di Eternals questo novembre, e non solo perché il pubblico avrà finalmente la possibilità di fare la conoscenza di alcuni nuovi potenti supereroi. Il film, infatti, aprirà le porte a innumerevoli nuove possibilità in termini di narrazione, inclusa la potenziale comparsa dei mutanti e forse anche di Galactus (reimmaginarlo come un Celestiale avrebbe senso).

Chiaramente, solo il tempo ci dirà cosa i Marvel Studios hanno in serbio, ma sembra ormai già chiaro che alcuni di questi nuovi personaggi si riuniranno insieme ai Vendicatori, dal momento che il gruppo sembra giocare un ruolo attivo negli affari della Terra. In quest’ottica, il personaggio di Ikaris interpretato da Richard Madden potrebbe tranquillamente candidarsi a nuovo leader dei Vendicatori, e ora è stato proprio l’attore a commentare la cosa in un’intervista con Total Film (via CBM).

“Non lo so. So che è un buon leader e un buon soldato. Se questi sono due tratti di cui hai bisogno per guidare i Vendicatori, allora li ha”, ha spiegato Madden. “Ma non sono assolutamente in grado di prevedere una cosa del genere”. Nella stessa intervista, Madden ha anche parlato di ciò che più lo ha entusiasmato a proposito di Ikaris. “Non lo vedo come un classico supereroe. Lo vedo soprattutto come un uomo, un personaggio alquanto complesso. Sai, i supereroi hanno gli occhi laser. I supereroi possono volare. Quindi, ci sono molti parallelismi. Ma come personaggio, come essere umano, non ho mai visto nessuno come lui prima d’ora.”

“Il concept alla base di questi personaggi è che Chloé Zhao voleva scavare nel profondo della loro storia. Sono persone che sono vive da tantissimo tempo e che hanno sperimentato tantissime diverse”, ha continuato Madden. “È questo l’aspetto che mi ha davvero incuriosito: il modo in cui queste persone interagiscono tra loro e con il resto del mondo, quando hanno già visto tutto e hanno già fatto tutto. È stato affascinante.”

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

 
 

Carter: la nuova serie in arrivo SKY Investigation

Carter serie tv

Carter è una serie drammatica del 2018 creata da Garry Campbell per CTV DRAMA CHANNEL. La serie è prodotta da Garry Campbell e Victoria Hirst. Produttori esecutivi sono Garry Campbell, Teza Lawrence, Scott Smith, Michael Souther e John Tinker.  Carter racconta le avventure di un attore hollywoodiano che ha raggiunto la fama come detective in una serie poliziesca e che si troverà alle prese con dei veri casi polizieschi, in una cittadina apparentemente tranquilla sul lago Ontario.

Carter: quando esce e dove vederla in streaming

Carter è uscita nel 2018. In Italia Carter arriva su Sky prima visione su Sky Investigation martedì 21 settembre alle 21:15. Carter in streaming è disponibile su NOW.

Carter trama cast

Carter: trama e cast

Dopo un break down nervoso avvenuto sotto i flash dei paparazzi, il canadese Harley Carter, la star di una serie tv crime drama statunitense di enorme successo, decide di prendersi un momento di pausa da Hollywood, nella speranza di non compromettere ulteriormente la sua carriera nascondendosi dai riflettori. Torna così nella sua cittadina natale nell’Ontario, ma una volta lì si rende conto che prendere le distanze dal suo alter ego televisivo è pressoché impossibile. Nel giro di poco, infatti, si ritrova a indagare su casi reali usando le tecnich investigative imparate sul set. A fargli da guida l’amica d’infanzia Sam Shaw che, a differenza sua, è una vera detective della polizia. Riuscirà Carter a trovare un nuovo equilibrio e a ritrovare se stesso? E soprattutto, riuscirà a scoprire il mistero che si nasconde dietro l’improvvisa sparizione di sua madre, avvenuta parecchi anni prima?

Jerry O’Conell (Crossing Jordan, Burning Love, Mistresses, Billions) è il protagonista di questa crime-comedy, Harley Carter. Insieme a lui Sydney Tamiia Poitier (Veronica Mars, Chicago P.D.) nei panni di una detective amica di Carter e Kristian Bruun (Orphan Black, I misteri di Murdoch).

In Carter protagonisti sono Jerry O’Connell come Harley Carter, Sydney Tamiia Poitier nei panni del detective Sam Shaw, Kristian Bruun come Dave Leigh, Brenda Kamino come Dot Yasuda e Lyriq Bent come Joyce Boyle. Nel cast anche  Denis Akiyama come Koji Yasuda (stagione 1), Varun Saranga come agente junior Vijay Gill, Matt Baram come Evidence Tech Wes Holm e Naomi Snieckus come medico legale Delilah Halsey.

Carter 2 stagione

Carter 2 stagione

Carter 2 è la seconda stagione della serie Carter creata da Garry Campbell per CTV DRAMA CHANNEL.

  • St 2 episodio 1: Harley acquisisce il suo primo caso da solista come investigatore privato per trovare Gretchen, la moglie del suo primo cliente, Neil Jacott, che è scomparsa. Il nuovo capo della polizia Joyce Boyle, non crede negli istinti idioti di Harley fino a quando la signora Jacott non chiama il cellulare di suo marito Neil e conferma che è stata effettivamente rapita.
  • St 2 episodio 2: Harley affronta un sicario molto simile alla morte con un dito reciso.
  • St 2 episodio 3: Harley è costretto ad addestrare il suo sostituto millantatore, la star di Hollywood David Arquette, mentre indaga sulla strana morte di un mafioso vicino a un lago. Quella che inizia come un’aspra rivalità si trasforma rapidamente in una “banterica” ​​relazione tra amici poliziotti.
  • St 2 episodio 4: Harley e Dave vanno sotto copertura in una compagnia di assicurazioni per trovare un assassino.
  • St 2 episodio 5: Sam diventa principessa e agente di polizia mentre va sotto copertura come un’ereditiera che le somiglia, per catturare un ladro di gioielli.
  • St 2 episodio 6: Un omicidio manda Harley e Dave in una colonia di nudisti per indagare, dove Dave fa di tutto mentre è sotto copertura.
  • St 2 episodio 7: Harley e Dave prendono il caso della superstar del curling Ronnie Hart, accusata di aver messo in ginocchio la sua concorrenza.
  • St 2 episodio 8: Dave finisce sopra la sua testa quando fa una connessione amorosa.
  • St 2 episodio 9: Il vecchio agente di Harley, Vijay, assume Dave e Carter per trovare il suo potenziale fidanzato scomparso.
  • St 2 episodio 10: Harley mette in scena una scena di Call Carter quando un’ondata di attacchi bizzarri colpisce la North Bay e la figlia del precedente capo della polizia, Abigail Pershing-Lin, si presenta per aiutare. O c’è lei dietro l’intero schema?

 

Gli episodi della prima stagione di Carter

  • St. 1 episodio 1: Il detective televisivo Harley Carter torna nella sua città natale di North Bay e si unisce ai suoi due amici d’infanzia per risolvere un mistero di omicidio e cancellare il nome del suo custode che ha ammesso prematuramente di aver commesso un crimine che non ha commesso.
  • St. 1 episodio 2: Harley e Sam riaprono un caso irrisolto aspettandosi un vicolo cieco, ma scoprono una prospettiva completamente nuova del crimine.
  • St. 1 episodio 3: Harley ha indagato quando un incidente di routine diventa un’indagine per omicidio.
  • St. 1 episodio 4: Harley scopre che sparare alle persone non è così facile durante un’indagine sulla morte di un imprenditore tecnologico.
  • St. 1 episodio 5: Harley indaga sulla morte di un uomo in un parcheggio.
  • St. 1 episodio 6: Mentre Harley partecipa a un matrimonio, un brutale attacco scopre un oscuro segreto.
  • St. 1 episodio 7: Harley ha il compito di risolvere l’omicidio di una famosa mascotte giapponese.
  • St. 1 episodio 8: Harley e Sam indagano sull’omicidio di un odioso shock-jock.
  • St. 1 episodio 9: Mentre Harley e i suoi amici si prendono un fine settimana, la scoperta di un vecchio corpo porta a un nuovo caso.
  • St. 1 episodio 10: Cassidy Lenox, la showrunner di Call Carter, si presenta a North Bay e Harley deve decidere se tornare a Hollywood o restare in Canada.

 
 

Hawkeye: i migliori momenti action di Clint Barton nel MCU

La serie Hawkeye metterà finalmente il personaggio di Occhio di Falco al centro della storia, nonostante Clint Barton esista nel MCU da quasi un decennio. Prima del debutto della serie su Disney+ e prima di scoprire in che modo il personaggio di Kate Bishop raccoglierà la sua eredità, ci sembra opportuno dare un’occhiata alle battaglie più incredibili di Clint nell’universo condiviso.

1Lo sterminio della Yakuza da parte di Ronin (Avengers: Endgame)

Usando l’identità di Ronin, Occhio di Falco ha sterminato le organizzazioni criminali di tutto il mondo per diventare un vigilante. Ha teso un’imboscata ai membri della Yakuza e li ha brutalmente eliminati tutti in una scena estesa in cui Clint li affetta con la sua spada. L’aspetto divertente di questa scena è stato che i suoi avversari hanno reagito con le loro impressionanti abilità, creando diverse sequenze in cui Clint ha dovuto fare i conti con una bella sfida.

Affrontare l’ultimo dei membri della Yakuza gli ha permesso di impiegare la sua agilità, tant’è che il suo avversario non ha potuto vedere la mossa fatale di Clint, che è stata quella di tagliargli la gola. Clint non ha nemmeno lanciato un’altra occhiata alla sua vittima mentre si toglieva il sangue dell’uomo dalla manica. Aveva definitivamente perso parte della sua anima, ma Occhio di Falco ha dimostrato che può un vero e proprio incubo quando non ha più nulla da perdere.

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Jessica Chastain non sapeva il nome del suo personaggio quando ha girato Dark Phoenix

jessica chastain

X-Men: Dark Phoenix ha rivisitato l’iconica saga degli X-Men sfruttando ancora una volta il secondo cast del franchise (ossia quello impiegato a partire dal 2011 con X-Men: L’inizio), dopo aver già toccato la trasformazione di Jean Grey nella Fenice Nera in X-Men: Conflitto finale, film del 2006 appartenente alla cosiddetta trilogia originale.

In X-Men: Dark Phoenix, l’ultimo capitolo della saga realizzata sotto l’egida della Fox (prima dell’acquisizione da parte di Disney), la candidata all’Oscar Jessica Chastain ha interpretato il ruolo di Vuk, leader di una razza aliena mutaforma intenzionata a distruggere la Fenice, personaggio che svolge un ruolo cruciale nello scatenare i poteri di Jean Grey, interpretata ancora una volta da Sophie Turner dopo il debutto in X-Men: Apocalisse.

Attorno al personaggio interpretato dalla Chastain c’è stato un grandissimo mistero prima dell’uscita del film e ora, secondo quanto rivelato dalla stessa attrice durante una recente intervista all’interno del podcast Happy Sad Confused, neanche la diretta interessata era a conoscenza del nome del suo personaggio durante le riprese. Parlando di quel ruolo, Jessica Chastain ha spiegato che il film è stato realizzato nel bel mezzo della finalizzazione dell’accordo tra Fox e Disney, cosa che potrebbe aver influito sulla sceneggiatura, causando la perdita di dettagli cruciali del suo personaggio.

A proposito della sua esperienza e di quella di Oscar Isaac (suo partner nella miniserie Scene da un matrimonio) con il franchise (Isaac ha interpretato En Sabah Nur/Apocalisse nel sopracitato X-Men: Apocalisse), l’attrice ha spiegato: “La verità è che le nostre situazioni erano molto diverse. Per quanto riguarda la mia situazione… penso che lo studio sia stato acquistato ad un certo punto della lavorazione del film. Non sapevo nemmeno come si chiamasse il mio personaggio finché non ho visto il film. È stato interessante. Ma Simon Kinberg, che lo ha diretto, è un essere umano incredibile e lavorerei di nuovo con lui anche subito. Lo amo.”

X-Men: Dark Phoenix è stato l’ultimo capitolo della saga dedicata ai celebri mutanti che hanno popolato i fumetti Marvel, scritto e diretto da Simon Kinberg e intepretato da Sophie TurnerJames McAvoyMichael FassbenderJennifer LawrenceNicholas Hoult, Tye Sheridan, Alexandra Shipp Jessica Chastain.

Il film è la storia di uno dei personaggi più amati della saga degli X-Men, Jean Grey, che si evolve nell’iconica Fenice Nera. Nel corso di una pericolosa missione nello spazio, Jean viene colpita da una potente forza cosmica che la trasforma in uno dei più potenti mutanti di tutti i tempi. Lottando con questo potere sempre più instabile e con i suoi demoni personali, Jean perde il controllo e strappa qualsiasi legame con la famiglia degli X-Men, minacciando di distruggere il pianeta. Il film è il più intenso ed emozionante della saga, mai realizzato prima. È il culmine di vent’anni di film dedicati agli X-Men, la famiglia di mutanti che abbiamo amato e conosciuto deve affrontare il nemico più devastante: uno di loro.

 
 

I’m your man: trailer del film di Maria Schrader

Kock Media ha diffuso il trailer di I’m Your Man, il film scritto e diretto da Maria Schrader in arrivo al cinema dal 14 ottobre. I’m Your Man sarà distribuito in Italia da Koch Media a partire da giovedì 14 ottobre 2021 e sarà presentato in anteprima nazionale il 27 settembre 2021 alla XXI Edizione degli Incontri del Cinema d’Essai di Mantova organizzati dalla FICE.

Dopo aver conquistato la critica e il pubblico dell’ultima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino, arriva nelle sale italiane I’m Your Man, scritto e diretto da Maria Schrader, regista della serie rivelazione di Netflix, Unorthodox, e attrice vincitrice di un Orso d’Argento per il film Aimée & Jaguar. A vestire i panni dei due protagonisti – una ricercatrice e un umanoide costruito per diventare il suo partner ideale – Maren Eggert, che per questo ruolo si è aggiudicata il premio per la miglior interpretazione alla Berlinale, e Dan Stevens, interprete di film come La bella e la bestia e della serie Downton Abbey. A completare il cast, Sandra Hüller (Orso d’argento come miglior attrice per Requiem) e Hans Löw (Va tutto beneBye Bye Germany).

La trama di I’m Your Man

Alma (Maren Eggert) è una scienziata del famoso Museo Pergamon di Berlino. Al fine di ottenere dei fondi per il suo lavoro di ricercatrice, si fa convincere a partecipare a uno studio alquanto particolare. Per tre settimane dovrà vivere con un robot umanoide creato su misura in base al suo carattere e ai suoi bisogni, e la cui intelligenza artificiale è progettata appositamente per essere il suo compagno di vita perfetto. E così, Alma incontra Tom (Dan Stevens) una macchina dalle sembianze umane unica nel suo genere, creata esclusivamente per renderla felice. I’M YOUR MAN è un divertente racconto tragicomico sui temi dell’amore, del desiderio e su ciò che rende umano un essere umano.

 
 

Venom: La furia di Carnage, in cosa saranno diversi i due simbionti?

Venom 2 Venom: la furia di Carnage

In una recente intervista con IGN, il regista Andy Serkis ha parlato di Venom: La furia di Carnage e del processo attraverso il quale lui e il suo team hanno dato vita al personaggio di Carnage, che a quanto pare avrà un aspetto molto diverso da Venom, anche in relazione al movimento.

Come spiegato da Serkis, lui e il suo team hanno sperimento diversi stili diversi, chiedendo anche il pare di numerosi artisti e ballerini di parkour. A quanto pare, l’obiettivo è sempre stato quello di dare vita ad una fisicità contorta e malevola, che apportasse un’energia assai diversa dal modo in cui Venom si muove e combatte.

“Per quanto riguarda Carnage, abbiamo analizzato ogni singolo fumetto che lo riguardava e abbiamo esaminato tutti i diversi modi in cui si muoveva fisicamente, il modo in cui era in grado di cambiare forma, di manifestarsi in modi diversi”, ha spiegato Andy Serkis. “È lì che abbiamo usato la performance capture per dare vita a Carnage, già nella fase di test.”

“Abbiamo coinvolto nel processo artisti e ballerini di parkour e poi abbiamo sperimentato in modo fluido… Volevamo un modo diverso di muoversi rispetto a Venom, e quindi abbiamo usato i loro movimenti come un modo per generare una sorta di energia contorta, malevola, ben diversa dal modo in cui Venom si muove e combatte”, ha aggiunto il regista.

Quello che sappiamo su Venom: La furia di Carnage

Tom Hardy ritorna sul grande schermo nel ruolo del “protettore letale” Venom, uno dei personaggi Marvel più enigmatici e complessi. In Venom: La furia di Carnage assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man, interpretato da Woody Harrelson.

Nel cast del sequel anche Michelle Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne Weying, Naomie Harris (No Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham (Boardwalk Empire, Taboo). Il film uscirà in autunno al cinema.

 
 

Shang-Chi: ecco come sono stati scelti i colori dei Dieci Anelli

Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli cast

La rappresentazione sul grande schermo dei Dieci Anelli in Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli è molto diversa rispetto a quella dei fumetti. Oltre ad essere dei veri e propri bracciali nel film (e non degli anelli come accade nei fumetti), bisogna anche sapere che i colori dell’arma cambiano in base a chi la impugna.

In una speciale featurette diffusa attraverso il canale YouTube della Marvel, il supervisore agli effetti visivi Christopher Townsend ha parlato della correlazione tra i personaggi e il colore dell’energia sprigionata dai Dieci Anelli. “Trovare i colori giusti per Shang-Chi e Wenwu, quando usano rispettivamente gli anelli, è stato alquanto complicato”, ha spiegato Townsend.

“Alla fine abbiamo optato per dei colori oro per Shang-Chi e per una specie di blu violaceo per Wenwu”, ha aggiunto. “Questo perché, fondamentalmente, Wenwu non è un vero cattivo, ma un personaggio ricco di sfumature, carico di rabbia, e la caratterizzazione degli anelli doveva essere un’estensione della sua personalità tormentata. Al contrario, quando è Shang-Chi ad usare gli anelli, è come se attorno a lui s’intravedesse una sorta di aura di bontà. Il suo potere trasmette serenità e gentilezza, in netto contrasto con quello di suo padre, che tende invece a mettere in risalto il suo animo spigoloso e aggressivo.”

L’uscita nelle sale di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli è fissata al 3 settembre 2021. Destin Daniel Cretton, acclamato regista di Short Term 12The Glass Castle e Il Diritto di Opporsi con Michael B. JordanJamie Foxx e Brie Larson, è stato scelto per dirigere il film, che vanta la sceneggiatura di Dave Callaham (The Expendables, Godzilla, Wonder Woman 1984).

Vi ricordiamo che nei panni del protagonista ci sarà l’attore canadese Simu Liu, visto di recente nella commedia di Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast, figureranno anche Tony Leung nei panni del Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è l’ipnosi.

 
 

Emmy Awards 2021: The Crown e Ted Lasso vincono tutto

EMMY AWARDS

Sono stati assegnati gli Emmy Awards 2021, mai come quest’anno solo poche serie hanno fatto piazza pulita di tutti i riconoscimenti disponibili. The Crown (Netflix) e Ted Lasso (Apple tv+) hanno portato a casa la maggioranza dei premi, dividendosi le categorie comedy e dramma, mentre per le miniserie, se il premio principale è andato a La regina degli scacchi (Netflix), è stato Omicidio a Easttown (HBO) a portare a casa tutti i premi agli attori, meritatissimi.

Ecco di seguito tutti i vincitori degli Emmy Awards 2021

Qui la lista completa dei vincitori degli Emmy Awards 2021:

  • Miglior serie drammatica – The Crown
  • Miglior serie comedy – Ted Lasso
  • Miglior miniserie – La regina degli scacchi
  • Miglior attore protagonista in una serie drammatica – Josh O’Connor (The Crown)
  • Miglior attrice protagonista in una serie drammatica – Olivia Colman (The Crown)
  • Miglior attore protagonista in una serie comedy – Jason Sudeikis (Ted Lasso)
  • Miglior attrice protagonista in una serie comedy – Jean Smart (Hacks)
  • Miglior attore protagonista in una miniserie o in un film per la tv – Ewan McGregor (Halston)
  • Miglior attrice protagonista in una miniserie o in un film per la tv – Kate Winslet (Omicidio a Easttown)
  • Miglior attore protagonista in una serie comedy – Brett Goldstein (Ted Lasso)
  •  Miglior attore non protagonista in una serie comedy – Hannah Waddingham (Ted Lasso)
  • Miglior attore non protagonista in una serie drammatica – Tobias Menzies (The Crown)
  • Miglior attrice non protagonista in una serie drammatica – Gillian Anderson (The Crown)
  • Miglior attore non protagonista in una miniserie o in un film per la tv. Evan Peters (Omicidio a Easttown)
  • Miglior attrice non protagonista in una miniserie o in un film per la tv. Julianne Nicholson (Omicidio a Easttown)
  • Miglior film per la tv – Dolly Parton’s Christmas on the Square
 
 

Guardiani della Galassia Vol. 3: due membri del cast hanno pianto leggendo lo script

C’è ovviamente molta eccitazione in merito al ritorno di James Gunn nel Marvel Cinematic Universe. Anche se prima rivedremo i Guardiani in Thor: Love and Thunder, spetterà comunque al regista di The Suicide Squad riaccendere i riflettori sull’amatissimo team grazie a Guardiani della Galassia Vol. 3.

Il film dovrà affrontare le conseguenze del finale di Avengers: Endgame, inclusa la “nuova” Gamora e come si sente Nebula ora che ha perso sua sorella e chiuso definitivamente con il suo passato. Durante una recente intervista con Yahoo Entertainment, l’attrice Karen Gillan ha parlato proprio di ciò che ha provato dopo aver letto per la prima volta la sceneggiatura di Vol. 3.

“L’abbiamo letto la sceneggiatura insieme, nella stessa stanza, e poi ci siamo guardate l’un l’altra ed eravamo inondate di lacrime”, ha detto l’attrice scozzese riferendosi alla sua co-protagonista Pom Klementieff (interprete di Mantis). “Impareremo molte più cose sui personaggi che già conosciamo, ad un livello veramente più profondo. Sono davvero entusiasta di esplorare Nebula dopo Thanos.”

In seguito alle dichiarazioni dell’attrice, il regista James Gunn ha voluto ironizzare sulla questione, scrivendo su Twitter: “Forse si sono semplicemente tagliate con la carta. Ad ogni modo, spero che non sia perché pensavano di avere troppe poche battute, perché onestamente i loro ruoli sono entrambi piuttosto grandi. Sarebbe da avidi.”

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Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff e Karen Gillan, insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

 
 

Kit Harington aveva rifutato un altro film di supereroi prima di Eternals

eternals

Kit Harington farà il suo debutto nel MCU nei panni di Dane Whitman nell’attesissimo Eternals, anche se ancora non sappiamo se il personaggio diventerà effettivamente Black Knight nel film. Eppure, l’ex star di Game of Thrones ha rischiato di debuttare nel mondo dei supereroi molto prima dell’opportunità offertagli dal cinecomic di Chloé Zhao.

L’attore, infatti, ha dichiarato che quando era ancora impegnato con le riprese della popolare serie tv in cui ha interpretato Jon Snow, gli era stato offerto un altro ruolo in un altro film di supereroi. Kit Harington non ha rivelato di quale progetto si trattasse, limitandosi a spiegare: “Il mondo dei fumetti e dei supereroi aveva già cercato di avermi in passato, ma non mi piaceva il ruolo e non credevo che fosse il momento giusto per farlo. Così ho rifiutato”, ha detto parlando con Total Film.

“Poi è arrivato Eternals e mi è sembrato il momento giusto. Mi piaceva che il personaggio che mi stavano offrendo non fosse necessariamente un Eterno. Era un umano e la cosa mi piaceva”, ha aggiunto. “Sentivo che avrei potuto mettermi alla prova, soprattutto perché ci sarebbero stati tutti i classici difetti umani da esplorare. È stato il personaggio che mi ha attratto e che mi ha spinto ad accettare, oltre chiaramente a voler far parte del MCU, che è davvero eccitante.”

Kit Harington ha interpretato Jon Snow in Game of Thrones per quasi un decennio, quindi è piuttosto difficile provare a indovinare quale altro film di supereroi gli è stato proposto. Tuttavia, all’epoca del reboot dei Fantastici Quattro del 2015 ad opera di Josh Trank, alcune voci volevano che l’attore fosse stato considerato per il ruolo di Reed Richards, quindi è probabile che sia stata proprio quella l’occasione mancata.

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

 
 

Ant-Man and the Wasp: Quantumania, l’attore di Kang parla del suo ruolo

loki

Il finale della prima stagione di Loki ha ufficialmente introdotto Colui che rimane, una potente variante di Kang il Conquistatore che è riuscita a trasformare il Multiverso in un’unica linea temporale facilmente controllabile. Quando Sylvie lo ha ucciso, tutte quelle realtà alternative hanno fatto ritorno e, con esse, anche le innumerevoli versioni di Kang.

Una Guerra Multiversale è dunque in atto, ma la realtà è che non abbiamo ancora incontrato Kang il Conquistatore, che farà il suo debutto nell’atteso Ant-Man and the Wasp: Quantumania, anche se ancora non sappiamo quale delle varianti di Kang vedremo nel threequel. L’ipotesi più accreditata è che nel film l’attore Jonathan Majors vestirà i panni di Nathaniel Richards, scienziato del 31° secolo che ha viaggiato indietro nel tempo per chiedere a Hank Pym di aiutarlo nella sua ricerca.

Durante una recente intervista con Total Film (via CBM), Majors ha parlato delle differenze che potrebbero esserci tra questo Kang e Colui che rimane, limitandosi a dire che ogni variante è diversa e che il personaggio che vedremo nel terzo Ant-Man sarà davvero cattivo, ammettendo anche che non vede l’ora che il film arrivi al cinema e che il pubblico possa finalmente scoprire di più. Quando gli è stato chiesto se Kang potrebbe essere la prossima grande minaccia del MCU, al pari di Thanos, l’attore ha risposto: “È meglio concentrarsi su un film alla volta”. 

L’attore ha poi rivelato com’è stato ingaggiato per il ruolo: “Immagino che abbiano pensato a me dopo avermi visto in The Last Back Man in San Francisco, anche se non posso dire con assoluta certezza di essere riuscito ad ottenere la parte grazie a quel film. Alla Marvel hanno i loro metodi. È come ottenere un ruolo alla scuola d’arte drammatica. Semplicemente, ti osservano. Non fai un provino per quel determinato ruoli. Entri nella scuola e poi il preside controlla quello che fai. Se ti vogliono, viene contattato. È un po’ quello che è successo con la Marvel.”

Le info su Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Ant-Man and the Wasp: Quantumania sarà diretto ancora una volta da Peyton Reed, che già aveva diretto i primi due film. Nel cast tornano Paul RuddEvangeline LillyMichael Douglas Michelle Pfeiffer. In più Kathryn Newton sarà Cassie Lang e Jonathan Majors sarà Kang il Conquistatore.