Nel panorama televisivo contemporaneo, saturo di storie e show che si moltiplicano anche grazie al proliferare delle piattaforme, è difficile trovare una serie tv che lascia il segno, difficile ma non impossibile se pensiamo al “caso” de I Luminari – Il destino nelle stelle (The Luminaries).
La nuova serie, basata sul romanzo di Eleanor Catton, vincitrice del Man Booker Prize 2013, è una vera e propria sorpresa, con la sua messa in scena curata, i suoi protagonisti incredibili e la storia avvincente. Nessun elemento dello show è particolarmente originale, me tutti insieme creano un prodotto notevole che sicuramente cattura l’attenzione. Disponibile dal 7 luglio su Sky e in streaming su NOW, la serie si impreziosisce con la presenza di Eva Green, in un ruolo misterioso e accattivante, ma la storia in sei puntate racchiude molti segreti e curiosità. Ecco cosa c’è da sapere su I Luminari – Il destino nelle stelle (The Luminaries).
I Luminari – Il destino nelle stelle è disponibile su NOW e anche on demand su Sky. Iscriviti a soli 3 euro per il primo mese e guarda il film e molto altro.
La trama di I Luminari – Il destino nelle stelle (The Luminaries)

Il primo elemento che cattura l’interesse di un possibile spettatore è la trama, e The Luminaries – I Luminari gioca sicuramente una mano vincente da questo punto di vista, dato che la storia è ambientata in Nuova Zelanda, durante la corsa all’oro del 19° secolo, e pur avendo una protagonista principale, si tratta di un affresco corale di quel periodo. Ecco la trama ufficiale: “The Luminaries racconta una storia epica di amore, omicidio e vendetta, di uomini e donne che attraversano il mondo per fare fortuna. È una storia di avventura e mistero ambientata XIX secolo sulla costa occidentale selvaggia dell’isola meridionale della Nuova Zelanda negli anni del boom della corsa all’oro del 1860. La storia segue la giovane avventuriera ribelle Anna Wetherell, che è salpata dalla Gran Bretagna alla Nuova Zelanda per iniziare una nuova vita. Lì farà la conoscenza del brillante Emery Staines in un incontro che innesca una strana magia che nessuno dei due sa spiegare. Mentre si innamorano, spinti insieme e separati da una fatale coincidenza, questi amanti sfortunati iniziano a chiedersi: siamo noi a influenzare il nostro destino o è il nostro destino che influenza noi?”
Il cast della serie tv

Ma cosa sarebbe una buona storia senza dei volti adeguati a interpretare i personaggi? Ecco che The Luminaries – I Luminari fornisce una serie di ritratti e di caratteri davvero memorabili, grazie soprattutto ai carismatici interpreti coinvolti. Eve Hewson che abbiamo visto in Il Ponte delle Spie, interpreta Anna Wetherell, una donna inquieta e coraggiosa, che vive a Hokitika, con lei c’è Himesh Patel (EastEnders), che interpreta Emery Staines, un uomo buono che si trova coinvolto in un’avventura impensata. Come abbiamo già detto prima, un ruolo importante è quello ricoperto da Eva Green, che veste i panni di Lydia Wells, spietata e calcolatrice padrona del bordello, parte che l’attrice cara a Tim Burton consegna con una naturalezza disarmante. Completano il cast Ewen Leslie nei panni di Crosbie Wells, l’attore neozelandese Marton Csokas nel ruolo di Francis Carver e anche Erik Thomson, Benedict Hardie, Yoson An e Richard Te Are.
Il lavoro di adattamento

Come abbiamo già detto all’inizio, I Luminari – Il destino nelle stelle (The Luminaries) è basato sul romanzo omonimo di Eleanor Catton, che ha seguito anche l’adattamento in forma di serie tv. Stando a quanto ha dichiarato Himesh Patel durante un’intervista sullo show, l’adattamento è stato fatto con grande libertà rispetto al materiale di partenza. “Ha fatto un lavoro davvero straordinario nel raccontare la sua storia da un punto di vista diverso rispetto al libro – ha spiegato Himesh – È stato davvero interessante leggere il suo romanzo e poi leggere cosa ne ha fatto Eleanor, e sono molto entusiasta di vedere come andrà a finire.”
Nell’adattare il suo romanzo, Catton ha dichiarato: “Mi sono divertita moltissimo ad adattare questo romanzo per la tv e mi sento incredibilmente fortunata di lavorare con persone così fantastiche, potendo utilizzare diverse forme d’arte. Scrivere un romanzo è un’attività solitaria, ma scrivere per lo schermo è decisamente un lavoro di collaborazione e vedere il mondo di The Luminaries ampliato e arricchito in modi che vanno ben oltre la mia immaginazione è stata un’esperienza che mi ha reso più umile, ma che è stata estremamente esaltante. Non potrei essere più felice che la brillante Claire McCarthy sia al timone, e non vedo l’ora di vedere questo cast incredibile dare vita alla storia.”
Dove è stato girato I Luminari – Il destino nelle stelle (The Luminaries)

La serie è ambientata in Nuova Zelanda, e proprio in quelle terre magnifiche e selvagge è stato girato. Sempre Himesh Patel ha raccontato: “Abbiamo trascorso cinque mesi in Nuova Zelanda per girare. Un paese così bello in così tanti modi, mi sono divertito davvero tantissimo.” La Nuova Zelanda, che si trova agli antipodi dell’Italia, è un paese che il cinema ha raccontato diverse volte, ma che ha trovato “la fama” mondiale grazie a Peter Jackson, che ha scelto la sua natura incontaminata per le riprese de Il Signore degli Anelli. Sicuramente qualche scenario della serie in onda su Sky ricorderà le lande della Terra di Mezzo.
Dove vedere I Luminari – Il destino nelle stelle (The Luminaries)
La serie, che nel mondo è già andata in onda su Starz e su BBC, è disponibile su Sky e in streaming su NOW.













L’Osservatore non è un essere solitario, né questo è il suo vero nome. Al contrario, Uatu è l’Osservatore dell’universo presentato nella serie ed è uno dei tanti appartenenti al Consiglio degli Osservatori. Il gruppo è la prima specie intelligente nell’universo e si è incaricato, da solo, di fungere da storico, osservando e registrando tutti gli eventi accaduti nel loro universo.
Ci sono Osservatori in tutti i diversi universi, ma qualsiasi Osservatore può vedere tutto. Alla base di What If… ?, sia per quanto riguarda la serie a fumetti che la serie animata disponibile su 
Sebbene il lavoro di tutti gli Osservatori sia quello di osservare e registrare, c’è una regola che tutti hanno giurato di rispettare. Non possono mai interferire in nessun evento che accade nel loro universo. Anche se il mondo deve affrontare la distruzione, il loro unico compito è registrare perché e come è successo, senza tenere conto di qualunque cosa possa risorgere dalle ceneri.
Uatu ha interferito negli affari della Terra più volte di quanto abbia probabilmente mai fatto qualsiasi altro Osservatore all’attivo nella storia. L’Osservatore ha aiutato i Fantastici Quattro a sconfiggere Galactus, trasportando la Torcia Umana in un altro mondo dove questi ha appreso dell’Ultimate Nullifier.
Anche se l’Osservatore domina tutta l’umanità in questo universo, non è comunque il capo del suo stesso consiglio. Il fatto che l’Osservatore abbia interferito così tante volte con gli eventi, ha inevitabilmente attirato l’attenzione del gruppo. Alla fine, dopo aver oltrepassato il limite, ha dovuto affrontare un processo per le sue scelte non propriamente etiche.
Gli Osservatori non sono solo esseri cosmici incaricati di raccontare ciò che accade nel loro universo. Sebbene non siano autorizzati a interferire con gli eventi, sono anche entità cosmiche incredibilmente potenti che possono abbattere chiunque se ne avessero la necessità, anche qualcuno potente come Galactus.
Il momento più scioccante nella storia dell’Osservatore è arrivato quando un umano della Terra lo ha ucciso. Questo è successo nella trama crossover “Original Sin” e l’uomo che ha premuto il grilletto era nientemeno che l’originale Nick Fury. Come i fan dei fumetti sapranno, il Nick Fury dei fumetti e il Nick Fury dei film sono completamente diversi.
Anche se Nick Fury ha ucciso l’Osservatore, resta il fatto che nessun Osservatore può morire e restare davvero morto. Gli Osservatori, infatti, hanno il potere di risorgere a loro piacimento. Questo è ciò che ha fatto anche Uatu, che è tornato quando Nick Fury, nei panni dell’Invisibile, ha raccolto molte armi. A quel punto, Uatu ha capito che era ora di tornare e privare Fury dei suoi poteri.

Il terzo episodio inizia con le prime battute del celebre discorso “C’era un’idea” di Nick Fury. I fan del
Phil Coulson che prova simpatia per Thor non è certo una sorpresa, con il personaggio di Clark Gregg che cerca di nascondere il suo amore per i supereroi, ma questo non è accaduto nella sequenza corrispondente del film di Thor del 2011, anche se Coulson era ancora presente quando il Dio del Tuono non è riuscito a sollevare il Mjolnir. La differenza chiave, in questo caso, è Nick Fury.
Nel terzo episodio Vedova Nera si mette sulle tracce di Hulk, e questo la porta ad entrare in contatto con Betty Ross, e non è certo una coincidenza che, nel MCU, entrambe le donne siano state un interesse amoroso di Bruce Banner.
Vedova Nera osserva un’uniforme dello “Stanley’s Pizza” nell’ufficio della Culver University di Betty Ross, deducendo che Bruce Banner deve essere per forza nelle vicinanze.
A causa della morte di suo fratello e della caduta di Odino nel “sonno di Odino”, Loki è stato promosso a “principe ereditario di Asgard”. Ancora più curioso è Loki che, nell’episodio, si presenta come “legittimo re di Jotunheim”. Se assumiamo che tutto sia accaduto come previsto ad Asgard, prima che Occhio di Falco colpisse Thor, allora Loki a questo punto aveva già scoperto la sua vera eredità in quanto figlio Laufey, il Gigante di Ghiaccio, ma non aveva ancora ucciso il suo padre biologico, il che significa che Laufey dovrebbe ancora essere vivo e al potere su Jotunheim.
Disperatamente a corto di Vendicatori, Fury considera di chiamare Carol Danvers usando il cercapersone personalizzato che gli ha dato alla fine di Captain Marvel. Dato che quegli eventi hanno avuto luogo negli anni ’90, non sono stati “macchiati” da quanto accaduto in What If… ?.
In qualità di vero cattivo dell’episodio, Hank Pym non indossa più il suo tradizionale costume di Ant-Man, quello rosso e argento, ma bensì il caratteristico costume di Calabrone indossato dal Darren Cross di Corey Stoll nel film Ant-Man del 2015.
Senza farsi scoraggiare dalla perdita di ben cinque agenti in altrettanti giorni, Nick Fury va avanti con il suo piano Avenger, scongelando Steve Rogers e chiamando infine Carol Danvers per dare vita alla sua nuova squadra con un paio di potenti capitani.
La serie What If… ? ha già riunito diverse star del MCU come Hayley Atwell,
“E se… Il mondo avesse perso i suoi eroi più potenti?”. Questa è la domanda posta dall’Osservatore nel terzo episodio di