In occasione dell’assemblea degli
investitori della Disney, Lucasfilm ha annunciato l’entrata in
produzione, e il suo stadio avanzato, della nuova serie originale
Star
WarsANDOR,
dedicata a Cassian Andor, il personaggio che
Diego Luna ha interpretato in Rogue One: A
Star Wars Story.
Ecco di seguito la presentazione
del progetto che arriverà su Disney+
nel 2022.
È ufficiale: Chadwick Bosemannon
verrà sostituito in Black
Panther 2. La conferma arriva direttamente dal
presidente dei Marvel StudiosKevin Feige. Lo sviluppo
dell’attesissimo sequel di
Black Panther, il cinecomic di successo uscito
nel 2018, ha dovuto fare i conti con la tragica scomparsa di
Boseman, avvenuta quest’anno dopo una lunga battaglia contro il
cancro al colon.
Il ritratto del principe T’Challa da
parte di Boseman è stato davvero iconico, rendendo incredibilmente
difficile immaginare un altro attore nei panni del Re di Wakanda.
Di recente, la Marvel ha confermato che non ci sono piani per
ricreare Boseman attraverso l’impiego della CGI in Black Panther
2. Secondo quanto riferito, Letitia Wright e il resto del cast
originale del primo film torneranno per il sequel, le cui riprese
partiranno ufficialmente a luglio 2021.
Considerata la perdita così
terribile di un attore così talentuoso, è fondamentale che la
Marvel rispetti l’impatto che Boseman ha avuto sui fan in tutto il
mondo proprio grazie alla sua interpretazione. Per fortuna,
sembra che la Marvel andrà avanti con lo sviluppo di Black
Panther 2 nel modo più rispettoso possibile. Il
presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha
infatti confermato durante l’Investor Day che Chadwick Boseman non verrà in alcun modo
sostituito nell’attesissimo sequel.
In una nota ufficiale diffusa via
Twitter, la Disney ha annunciato: “Black Panther 2, che
arriverà nelle sale l’8 luglio 2022, sarà scritto e diretto da Ryan
Coogler. Onoreremo l’eredità di Chadwick Boseman e il suo ritratto
di T’Challa, e per questo motivo l’attore non verrà sostituito.
Esploreremo il mondo di Wakanda e la ricchezza dei personaggi
introdotti nel primo film.”
Il villain principale di Black Panther 2
A proposito di Black
Panther 2, di recente è stato annunciato che
l’attore Tenoch Huerta sarebbe in trattative
con i Marvel Studios per interpretare il villain principale. Huerta
è noto per il ruolo di Rafale Caro Quintero nella serie Narcos:
Mexico; il prossimo anno sarà tra i protagonisti
di The Forever Purge, quinto e ultimo capitolo del
celebre franchise horror/distopico. Al momento i dettagli sul
personaggio che l’attore interpreterà nel sequel di
Black Panther non sono stati svelati.
In occasione dell’assemblea degli
investitori Disney, Lucasfilm ha annunciato una nuova serie
originale dell’universo di Star
Wars dedicata ad Star
Wars: Ahsoka, interpretata da Rosario
Dawson e in continuity con The
Mandalorian.
dal film Five Feet Apart (A Un
Metro Da Te) - Haley Lu Richardson
Negli ultimi anni, grazie ad alcuni
nuovi progetti per il cinema e soprattutto per la tv, stanno
nascendo nuove piccole star della recitazione. Grazie a serie tv
come Riverdale,
ad esempio, abbiamo scoperto il talento di attori e attrici come
Camila
Mendes, Lili
Reinhart e Madelaine
Petsch. Oggi però vi parliamo di Haley Lu
Richardson, protagonista – insieme a Cole
Sprouse, uno degli interpreti di Riverdale – del film
A Un Metro Da
Te.
Scopriamo quindi insieme
tutto quello che c’è da sapere su Haley Lu
Richardson, sulla sua vita privata e sulla sua incredibile
carriera divisa tra cinema e tv.
Haley Lu Richardson film e serie
tv: gli inizi della sua carriera
Haley Lu
Richardson, età 25 anni, è nata il 7
marzo del 1995 a Phoenix, in Arizona, Stati Uniti, da Forrest e
Valerie Richardson. Durante gli anni del liceo, la ragazza comincia
a interessarsi alla recitazione e al
teatro, partecipando infatti a numerose produzioni
teatrali scolastiche. Insieme alla sua passione per il
palcoscenico, si sviluppa anche quella per la danza. Haley
partecipa infatti a tantissime competizioni di
ballo nel sud-ovest americano e dal 2001 al 2011
diventa addirittura la prima ballerina della compagnia di danza Cannedy di
Phoenix.
Grazie al suo background artistico
e alla sua grande passione per il palcoscenico e il mondo dello
spettacolo in generale, nel 2011 Haley si trasferisce a
Hollywood in California, per seguire il suo sogno
di diventare un’attrice. La sua prima esperienza in tv arriva solo
un anno più tardi quando nel 2012 partecipa al film Tornado
F6 – La Furia del Vento. Al suo debutto, negli anni
successivi, seguono molti altri progetti come Shake It
Up (A Tutto Ritmo, 2013), Ravenswood
(2013-2014), Diario Di Una Nerd Superstar (2014),
Law & Order –
Unità Vittime Speciali (2015), Recovery
Road (2016) e Jane The Virgin (2019).
Tra questi il progetto che
maggiormente giova alla carriera di Haley è
Ravenswood, spin-off della già fortunatissima
serie Pretty Little Liars. Ideata da I. Marlene
King, Oliver Goldstick e Joseph Daugherty, la serie è ambientata in
Pennsylvania, nella città di Ravenswood e ha come protagonisti
cinque estrani le cui vite sono legate tra loro da una terribile
maledizione. La serie, andata in onda tra il 2013 e il 2014 per una
sola stagione di 10 episodi, è ancora inedita in Italia.
Haley Lu Richardson in Split
Parallelamente alla sua carriera in
tv, Haley comincia a muovere i primi passi anche sul grande
schermo. Il suo debutto al cinema è datato 2014,
anno in cui l’attrice partecipa al film The Last
Survivors. Negli anni successivi, sono molti i progetti
cinematografici che si accavallano a quelli televisivi; vediamo
infatti Haley nei film The Young Kieslowski
(2015), The Bronze – Sono La Numero 1 (2015),
The Edge of Seventeen (2016),
Columbus (2017), Operazione
Finale (2018) – diretto da Chris Weitz –
e The Chaperone (2018).
Una delle sue performance
recitative più convincenti, tuttavia, è datata 2016, anno in cui
Haley Lu Richardson partecipa alla realizzazione
del film Split al fianco di uno
straordinario James
McAvoy. Il film, diretto da M. Night
Shyamalan, si ispira alla vita di Billy Milligan, un
criminale statunitense affetto da un grave disturbo dissociativo
dell’identità. Split, inoltre, fa parte di una trilogia di film di
Shyamalan che comprende Unbreakable – Il
Predestinato (2000) e Glass
(2019).
Il protagonista della storia è
Kevin (James
McAvoy) un ragazzo assai problematico affetto da gravi
disturbi mentali, causati molto probabilmente da un’infanzia molto
difficile. Kevin è infatti affetto da disturbo dissociativo
dell’identità e, negli anni, ha creato ben 23 personalità, diverse
dal punto di vista fisico, psicologico e comportamentale. Grazie
alle sedute di terapia con la psichiatra Karen Fletcher
(Betty Buckley), sembra che Kevin nel tempo sia
riuscito a riprendere il controllo della sua mente e del suo corpo,
imbrigliando le sue altre personalità.
Purtroppo la guarigione di Kevin è
solo apparenza. L’uomo infatti è riuscito a ingannare la sua
psichiatra e a mettere in atto il suo atroce piano. Kevin ha
infatti rapito tre adolescenti in pieno giorno e le ha rinchiuse in
una stanza oscura e senza finestre. Le vittime del suo attacco sono
Claire (Haley Lu Richardson) e Marcia
(Jessica Sula), due ragazze estremamente popolari,
e Casey (Anya Taylor-Joy), meno frivola e più
problematica.
Durante la loro prigionia, le
ragazze hanno modo di interagire con Kevin e capiscono subito che
in lui c’è qualcosa che non va. Ben presto le tre prigioniere
incontrano le altre personalità di Kevin, come Patricia e il
piccolo e ingenuo Hedwig, che cercano di usare a proprio vantaggio.
Ma il loro aguzzino sembra essere molto più furbo perché decide di
separarle. Rimaste da sole, le ragazze dovranno cercare di restare
vive abbastanza a lungo da trovare il modo per entrare nella testa
de Kevin e uscire da quell’incubo.
Haley Lu Richardson in A Un Metro
Da Te
Tuttavia il successo vero per la
bella Haley arriva solo nel 2019 quando viene scelta come
co-protagonista insieme a Cole
Sprouse per il film A Un Metro Da
Te, tratto dal libro Five Feet Apart
di Rachel Lippincott.
Diretto da Justin Baldoni, il film
racconta la storia di Stella Grant (Haley Lu
Richardson), una ragazza affetta di fibrosi cistica che
utilizza i social per raccontare la sua storia e far conoscere la
sua malattia al mondo. Costretta a sottoporsi a numerose terapie,
un giorno in ospedale la ragazza incontra Will Newman (Cole
Sprouse), affetto dalla sua stessa malattia.
Decisa ad aiutarlo, Stella comincia
a passare tutto il suo tempo con Will senza purtroppo potersi mai
avvicinare a lui. Le persone affette da fibrosi cistica non possono
interagire tra loro per via delle cosiddette infezioni crociate,
ovvero infezioni batteriche che riescono a trasmettersi da pazienti
affetti dalla stessa malattia.
I ragazzi, vicini ma lontani,
passano sempre più tempo insieme fino a quando non s’innamorano
l’uno dell’altra. Ma quando le condizioni di Will peggiorano, il
ragazzo fa di tutto per allontanarsi da Stella ed evitarle così di
soffrire per la sua morte.
Grazie alla magnifica e
coinvolgente interpretazione di Haley Lu Richardson e Cole
Sprouse il film ha un successo incredibile. Inoltre,
grazie proprio alla complicità tra gli attori, cominciano in breve
tempo a circolare voci su di un loro possibile flirt.
Haley Lu Richardson fidanzato
La notizia di una possibile
relazione tra Haley e Cole
Sprouse non viene mai smentita né tanto meno
confermata. Entrambi gli attori, infatti, sono già fidanzati da
tempo. Sprouse è impegnato con l’attrice Lili
Reinhart, conosciuta sul set di Riverdale
nel 2017. Tra i due c’è una relazione assai complicata che, secondo
alcuni giornali scandalistici, potrebbe essere terminata nel 2019.
Tuttavia, la rottura non è mai stata confermata da nessuna delle
due parti e ad oggi, infatti non sappiamo se la coppia è ancora
insieme.
Ma se la relazione tra la Reihart e
Sprouse è ancora avvolta nel mistero, quella di Haley Lu Richardson
e del suo ragazzo è alla luce del sole. L’attrice è impegnata con
Brett Jordan Dier, un
attore canadese, sin dal 2012. Tra i due le cose vanno a gonfie
vele tanto che lo scorso anno è stata la stessa Haley a chiedere a
Brett di sposarlo. In un’intervista al programma Busy
Tonight, condotto da Busy
Philipps, l’attrice ha raccontato del divertente
episodio e della sua proposta.
“L’ho semplicemente chiesto […]
Nessuno di noi due è particolarmente romantico, quindi niente era
programmato. Lui era seduto e mangiava una pizza e mi stava
raccontando di un battuta che aveva sentito Shia LaBeouf
dire in un’intervista […] stava interpretando Shia e per qualche
motivo l’ho interrotto e gli ho detto ‘Vuoi sposarmi?’ […] Siamo
insieme da sette anni ma vogliamo fare le cose con i nostri tempi.
Non ci siamo ancora abituati alle parole ‘promessi sposi’ […] ma lo
siamo. Amo Brett e un giorno ci sposeremo”. [fonte:
People]
Haley Lu Richardson su Instagram
Per restare sempre aggiornati sulla
vita privata e professionale di Haley Lu
Richardson vi consigliamo di seguire il suo account
Instagram
ufficiale.
In occasione dell’assemble degli
investitori Disney, Marvel Studios ha dichiarato
ufficialmente concluse le riprese di Shang-Chi e la
leggenda dei dieci cerchi. In più ha anche mostrato
ufficialmente il cast del film.
Simu Liu è
Shang-Chi, Tony Leung è Wenwu,
Awkwafina è Katy, Meng’er Zhang è
Xialing, Michelle Yeoh è Jiang Nan, Ronny
Chien è Jon Jon, Fala Jen è Jiang Li e
Florian Munteanu è Razon Fist.
Shang-Chi e la leggenda dei dieci
cerchi arriverà nei cinema il 9 luglio 2021.
In occasione dell’assemblea degli
investitori della Disney, Marvel Studios ha annunciato
ufficialmente la produzione di Captain Marvel 2,
che vedrà Brie Larson tornare nel ruolo
titolare.
A dirigere il film è stata chiamata
Nia DaCosta. Nel cast, accanto a Larson, ci
saranno Iman Vellani nei panni di Ms. Marvel e
Teyonah Parris che sarà Monica Rambeau e che
vedremo anche in WandaVision.
Captain Marvel 2
arriverà al cinema l’11 novembre 2022.
Thor: Love and
Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo
sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il
Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo
daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il
panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è
fissata invece al 11 febbraio 2022.
Taika Waitititornerà alla regia di un film dei
Marvel Studios dopo Thor:
Ragnarok, così come Chris
HemswortheTessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor
e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers:
Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto
“The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta
combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con
la prima Thor femmina dell’universo“.
In occasione dell’assemblea degli
investitori, Marvel Studios ha annunciato anche
il titolo del terzo Ant-Man, con Paul Rudd, che
farà parte dell’ancora misteriosa Fase 4 del Marvel Cinematic
Universe.
Il film si intitolerà Ant-Man and the Wasp: Quantummania, a dirigere
è stato richiamato Peyton Reed che già aveva
diretto i primi due film. Nel cast tornano Paul Rudd, Evangeline Lilly, Michael Douglas e
Michelle Pfeiffer. In più Kathryn Newton sarà
Cassie Lang e Jonathan Majors sarà Kang il
Conquistatore.
Ant-Man and the Wasp: Quantummania, l’annuncio ufficiale
In occasione dell’assemblea degli
investitori di Disney, Marvel Studios ha annunciato che
Jon Watts sarà il regista incaricato di portare
sullo schermo, sotto l’egida del Marvel Cinematic Universe, i
Fantastici
Quattro.
Il prossimo film Disney Animation,
Raya e l’Ultimo Drago, arriverà negli USA il
prossimo 5 marzo, nei cinema e su piattaforma Disney+, con l’account premium. La
Disney annuncia la decisione durante l’assemblea degli investitori,
svelando di aver adottato la scelta già abbracciata da Warner Bros
e HBO Max.
Molto tempo fa, nel fantastico
mondo di Kumandra, umani e draghi vivevano insieme in armonia. Ma
quando una forza malvagia ha minacciato la loro terra, i draghi si
sono sacrificati per salvare l’umanità. Ora, 500 anni dopo, quella
stessa forza malvagia è tornata e Raya, una guerriera solitaria,
avrà il compito di trovare l’ultimo leggendario drago per riunire
il suo popolo diviso. Durante il suo viaggio, imparerà che non
basterà un drago per salvare il mondo, ci vorrà anche fiducia e
lavoro di squadra.
Raya
e l’Ultimo Drago è diretto da Don Hall e Carlos López
Estrada, co-diretto da Paul Briggs e John Ripa, e prodotto da Osnat
Shurer e Peter Del Vecho. Nella versione originale del film,
Kelly Marie Tran presta la propria voce a Raya,
mentre Awkwafina interpreta Sisu, l’ultimo drago.
Il boss Lucasfilm, Kathleen
Kennedy, ha dichiarato che Indiana Jones
5 è in pre-produzione e che il film comincerà la fase di
riprese in primavera, per un’uscita prevista per luglio 2022.
James Mangold è stato confermato
alla regia, mentre non è stata fatta parola del coinvolgimento di
Chris Pratt, che era invece stato ipotizzato.
Tornerà l’inossidabile Harrison Ford, mentre il film uscirà il 29
luglio 2022.
Lucasfilm is in pre-production on the next
installment of Indiana Jones. At the helm is James @Mang0ld,
director of Ford v Ferrari, and Indy himself, Harrison Ford, will
be back to continue his iconic character’s journey. Adventure
arrives July 2022.
Patty Jenkins
dirigerà il prossimo film ambientato nell’universo di Star
Wars, Rogue Squadron, così come è stato
annunciato durante la conferenza degli investitori del 10 dicembre
2020.
Il film arriverà nel blocco di
uscite di Natale 2023, e racconterà la storia dello squadrone ben
noto dell’universo di Star Wars. Di seguito l’annuncio di Bob Iger
e il primo teaser trailer.
We are thrilled to have the great Patty
Jenkins directing our @StarWars
feature film Rogue Squadron, and as a true admirer of her work, it
is an honor to have Patty directing her next film for us! https://t.co/5jKqaQ6Guk
L’assemblea degli investitori
Disney è stata testimone di molti annunci, nella serata italiana di
mercoledì 10 dicembre 2020. Lo Studio ha annunciato
non solo una nuova divisione che sarà dedicata a film più adulti,
Star, ma anche una serie di novità seriali, sotto i marchi di
Star
Wars e Marvel.
In particolare, l’universo di Star
Wars si arricchisce di nuove serie, in particolare una dedicata a
Boba Fett il mandaloriano, e l’altra dedicata ad
Ahsoka Tano e ‘Rangers of the New Republic’. Ci
sarà anche una serie dedicata a Lando Calrissian,
ma soprattutto, arriva tramite Deadline la conferma che Hayden Christensen tornerà nell’universo di
Star Wars nei panni di Darth Vader, nella serie dedicata a
Obi Wan-Kenobi già confermata.
Infine, il report di Deadline parla
anche di una serie su Cassian Andor, con Diego
Luna, tanto vociferata e ora finalmente
ufficializzata.
Disney ha rivelato i primi dettagli
sul lancio internazionale del servizio di streaming di
intrattenimento generale Star. Il servizio
verrà lanciato come componente di marca sulla sua piattaforma
Disney + in Europa, Canada, Australia, Nuova Zelanda e Singapore il
23 febbraio 2021. La società aumenterà il prezzo del servizio
Disney + per riflettere questo arricchimento dell’offerta.
L’abbonamento arriverà a € 8,99 nell’Europa continentale, con un
“aggiustamento simile” in altri mercati.
Rebecca Campbell,
Presidente, Operazioni internazionali e Direct-to-Consumer di The
Walt Disney Company ha fatto l’annuncio come parte della sua
presentazione agli investitori.
Ha detto che il servizio includerà
serie TV e film di Disney Television Studios e FX, nonché altre
aggiunte dalla sua libreria Disney. “Aggiungerà una ricca raccolta
dei nostri migliori film e serie di intrattenimento generale
originali”.
Inoltre, la Disney aumenterà
enormemente il volume delle serie Marvel e Star
Wars sul suo servizio di streaming Disney +.
Kareem Daniel,
Presidente Media and Entertainment Distribution per The Walt Disney
Company, ha rivelato che la piattaforma lancerà
“approssimativamente” 10 serie Marvel, 10 serie Star Wars e 15
serie live-action, d’animazione e Pixar nel corso del nei prossimi
anni. “Con questi originali Disney +, insieme alle uscite
cinematografiche e ai titoli della libreria, aggiungeremo qualcosa
di nuovo al servizio ogni settimana”, ha detto.
Sembra proprio che il futuro di
Disney+ sarà davvero ricco di novità
che andranno ad alimentare i franchise sotto all’ombrello della
Casa di Topolino.
Il network americano The
CW dopo i primi poster ufficiali ha diffuso il trailer di
Riverdale
5, l’attesissima quinta stagione della serie
Riverdale
creata da Roberto Aguirre-Sacasa.
Riverdale 5
Riverdale
5 è la quinta
stagione della serie tv Riverdale
sviluppata dal direttore creativo di Archie Comics, Roberto
Aguirre-Sacasa per il network americana The CW.
In Riverdale
5 protagonisti sono i personaggi Archibald
“Archie” Andrews (stagione 1-in corso), interpretato da K. J. Apa. Giovane studente di Riverdale che
cerca di seguire la sua passione musicale senza deludere il padre
allo stesso tempo. Elizabeth “Betty” Cooper (stagione 1-in corso),
interpretata da Lili Reinhart. Veronica Lodge (stagione
1-in corso), interpretata da Camila Mendes. Sofisticata e audace ragazza
appena trasferitasi da New York con la madre dopo che uno scandalo
finanziario ha travolto la sua famiglia. Jughead Jones (stagione
1-in corso), interpretato da Cole Sprouse. Migliore amico di Archie,
intelligente e che indossa sempre un cappello grigio. Hermione
Lodge (stagione 1-in corso), interpretata da Marisol
Nichols. Madre di Veronica, con la quale si è appena
trasferita in città dopo l’arresto del marito Hiram Lodge, al
centro di uno scandalo finanziario. Cheryl Blossom (stagione 1-in
corso), interpretata da Madelaine Petsch. Sorella
gemella di Jason, è una ragazza ricca e manipolatrice, tra le più
popolari della città. Josie McCoy (stagione 1-in corso),
interpretata da Ashleigh Murray. Una delle
studenti della città, nonché cantante del gruppo Josie and the
Pussycats. Figlia del sindaco. Alice Cooper (stagione 1-in corso),
interpretata da Mädchen Amick. Madre di Betty ed
editrice del giornale locale della città. Hiram Lodge (stagione
2-in corso), interpretato da Mark Consuelos.
Il vincitore dell’Emmy Bob Odenkirk (Better Call Saul, The
Post, Nebraska) è protagonista di Io
sono nessuno, in cui interpreta Hutch Mansell, un
padre sottovalutato e un marito trascurato, che prende le
umiliazioni della vita in faccia, senza mai respingerle. Un signor
nessuno.
Quando una notte due ladri entrano
nella sua casa di periferia, Hutch si rifiuta di difendere se
stesso e la sua famiglia, sperando di prevenire una violenza
maggiore. Suo figlio adolescente Blake (Gage Munroe, The
Shack), rimane deluso da lui, e sua moglie Becca
(Connie Nielsen, Wonder Woman) sembra volerlo
tenere sempre più lontano.
Le conseguenze dell’incidente si
scontrano con la rabbia ribollente di Hutch, innescando istinti
dormienti e spingendolo verso un percorso brutale che farà emergere
oscuri segreti e abilità letali. In un turbine di pugni, sparatorie
e stridore di pneumatici, Hutch dovrà salvare la sua famiglia da un
pericoloso avversario (il popolare attore russo Aleksey
Serebryakov, Amazon’s McMafia) e assicurarsi che non sarà mai più
trattato come un “nessuno” qualunque.
Io sono nessuno è diretto
dall’acclamato regista Ilya Naishuller (Hardcore Henry), da una
sceneggiatura di Derek Kolstad, l’architetto narrativo della serie
di John Wick, con la partecipazione del leggendario vincitore
dell’Emmy Christopher Lloyd nel ruolo del padre di Hutch e
dell’eclettico attore e musicista RZA nel ruolo del fratello di
Hutch, il cui talento nascosto aiuta Hutch nella sua ricerca di
vendetta.
Il film è prodotto da Kelly
McCormick e David Leitch, i creatori dello spinoff di Fast &
Furious, Hobbs & Shaw, di Deadpool 2 e di Atomica Bionda, con la
loro società 87North, da Braden Aftergood (Hell or High Water, Wind
River) per la Eighty Two Films, e da Bob Odenkirk e Marc
Provissiero (Hulu’s PEN15) per la Odenkirk Provissiero
Entertainment. I produttori esecutivi sono Derek Kolstad, Marc S.
Fischer e Tobey Maguire.
Sono editor,
registi, direttori della fotografia e del suono, scenografi,
sceneggiatori, parrucchieri, costumisti, compositori, sono il
“dietro le quinte”, le cosiddette maestranze, ma senza le
quali la magia del cinema non sarebbe mai possibile.
Sono i nomi dei professionisti del cinema nostrano che
quest’anno compongono la giuria della 14° edizione
del The 48 Hour Film Project Italia.
Nonostante il
momento così delicato che stiamo vivendo, in particolare per il
mondo dei lavoratori in campo artistico, undici grandi
professionisti tra cui il noto cantante e compositore
dei Jethro Tull, Ian Anderson, hanno deciso di
sostenere il progetto The 48 Hour Film Project
Italia, accompagnando in questa iniziativa i
partecipanti che credono ancora nella bellezza e nella vitalità del
cinema.
Un segnale
importante di vicinanza per una delle fasce più colpite dalla
situazione emergenziale attuale, ma anche un messaggio positivo e
rassicurante per le giovani generazioni che vogliono guarda con
grinta e passione al futuro del cinema.
A comporre la
giuria:
Aldo
Iuliano, regista di Penalty, corto candidato agli Oscar
nel 2017, di Space Monkeys, in uscita prossimamente
Chiara
Balducci,scenografa dei grandi
successi di Paolo Genovese e Alessandro Siani per cui sta lavorando
anche ai loro prossimi film in uscita
Gianni
Vezzosi, editor di Veloce come il vento, Il primo re,
Smetto quando voglio
Daria
d’Antonio, direttrice della fotografia di La mano di
Dio (il prossimo film di Paolo Sorrentino)
Giacomo
Giubilini, consulente Rai per le opere cinematografiche e
sceneggiatore
Simone
Chiossi, sound designer e supervisor di L’ombra di
Caravaggio, Favolacce
Grazia
Materia costumista di grande esperienza del cinema
italiano, tra i maggiori successi citiamo Tutta colpa di Freud e
Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese;
Pino
Pellegrino, casting director italiano. Primo Nastro
d’argento nel 2014 con “Allacciate le cinture” di Ferzan
Özpetek
Adel
Saada, acconciatore tra i più richiesti del cinema
italiano
Roberto
Cacciapaglia compositore e pianista italiano, tra le
sue collaborazioni con il cinema ricordiamo 11 Settembre
1683 di Renzo Martinelli con Con F. Murray Abraham
Ian
Anderson, polistrumentista e leader della iconica
band dei Jethro Tull.
Per la terza fase,
dal 7 all’11 dicembre, i cortometraggi realizzati durante il
weekend del concorso (4-6 dicembre), saranno visibili a tutti i
partecipanti e i curiosi attraverso un apposito link.
L’11 dicembre si
procede con la quarta fase: la proiezione dei migliori
cortometraggi provenienti da tutto il mondo e l’assegnazione dei
premi collaterali ai partecipanti dell’edizione italiana, si
svolgerà in streaming dalle 21.00 alle 23.00
I giurati
seguiranno i partecipanti in ogni momento del progetto,
supportandoli ad ogni check point, fino alla serata di premiazione,
il 17 dicembre, quinta e ultima fase del progetto, dalle 21.00 alle
23.30 in diretta streaming, quando assegneranno infine i 14 premi
principali.
The 48 Hour Film Project
Italia
The 48 Hour Film
Project Italia è curato e organizzato da Le Bestevem è
un’associazione culturale operante nel settore artistico e
audiovisivo, impegnata nella ricerca di nuovi modelli di ideazione,
produzione e distribuzione audiovisiva. Le Bestevem curano la
comunicazione (online e offline), la promozione e l’organizzazione
di eventi in ambito artistico, nonché la produzione di opere
audiovisive di vario genere. È formata da tre donne che mettono in
gioco il meglio di loro: “The best of them”: Eva Basteiro, Tania
Innamorati ed Ester Stigliano
Dalle ultime
edizioni The 48 Hour Film Project Italia ha raccolto numeri
di adesioni e partecipazioni straordinari: oltre 400 mila
partecipanti da tutto il mondo per più di 30mila cortometraggi
realizzati. Risultati incredibili per un progetto autonomo e
indipendente che ha fatto della valorizzazione dei giovani talenti
nel mondo della produzione cinematografica la sua nobile
missione.
Basato sul libro di Lily
Brooks-Dalton, adattato per il cinema da Mark L. Smith
The
Midnight Skydebutterà in
streaming su Netflix
nel dicembre del 2020. La pellicola racconta uno scegnario
post-apocalittico e segue Augustine (George Clooney), uno scienziato solitario
nell’Artide che cerca di impedire a Sully (Felicity Jones) e ai
suoi colleghi astronauti di rientrare sulla Terra, colpita da una
misteriosa catastrofe globale. Clooney dirige l’adattamento
dell’acclamato romanzo di Lily Brooks-Dalton La distanza tra le
stelle, e lo interpreta a fianco di David Oyelowo, Kyle
Chandler, Demián Bichir e Tiffany Boone.
Internet è letteralmente esploso
alla notizia che Alfred Molina tornerà nei panni di Doctor
Octopus nello Spider-Man 3 del MCU; notizia che è stata
accompagnata da un’altra ancora più eccitante: anche Tobey Maguire e Andrew
Garfield riprenderanno le loro rispettive iterazioni
dell’Uomo Ragno. È palese, dunque, che il Multiverso verrà
ufficialmente esplorato in
Spider-Man 3.
Questa non sarà la prima volta che
il pubblico “interagisce” con il concetto di Multiverso. Solo due
anni fa, Sony rilasciava una delle migliori rappresentazioni della
storia dell’Uomo Ragno sul grande schermo, Spider-Man:
Un Nuovo Universo, nonostante anche quel film presenti
alcuni difetti.
Screen Rant ha raccolto tutto ciò che Spider-Man 3 dovrebbe “imparare” da
Un Nuovo Universo e tutti gli errori commessi nel film
premio Oscar che, invece, dovrebbe “evitare”.
1La colonna sonora
Uno
degli elementi di spicco di Un
Nuovo Universo è l’integrazione della musica hip-hop nella
colonna sonora. Anche se Spider-Man 3 non avrà canzoni originali, il film può
prendere spunto da come la musica è stata impiegata in Guardiani
della Galassia.
L’Uomo Ragno di Tom Holland si stava già
istruendo con della tradizionale musica rock in Far
From Home. Sarebbe interessante vedere diverse generazioni
di Spider-Man e la musica con cui sono cresciuti. Sarebbe un modo
carino per mostrare come la musica si è evoluta nel corso degli
anni.
Con tutta l’incertezza che –
purtroppo – caratterizzerà anche il 2021 (almeno nella prima parte
dell’anno), non dovrebbe sorprendere più di tanto la scelta della
Warner Bros. di destinare i suoi titoli in arrivo
il prossimo anno non soltanto alla sala, ma anche allo streaming.
Com’era prevedibile, questa scelta ha già scatenato tutta una serie
di polemiche, tra cui anche quella del regista Christopher Nolan, che si apertamente
schierato contro la decisione dello studio.
Adesso, un nuovo report di
The Hollywood Reporter che ha affrontato proprio il nuovo
assetto distributivo della WB, ha parallelamente gettato anche una
nuova luce su ciò che è accaduto tra i corridoi dello studio più o
meno nell’ultimo anno, con una rivelazione alquanto scioccante che
riguarda l’acclamatissimo Joker
di Todd Phillips. A quanto pare, infatti, la
major avrebbe provato a “sabotare” il film e a scoraggiare Phillips
dal realizzarlo, puntando ad una riduzione del budget a
disposizione.
All’epoca Toby
Emmerich, l’attuale presidente di Warner Bros. Pictures
Group, non era un fan di Joker, mentre il presidente
dell’attività marketing a livello mondiale, Blair Rich (di recente
licenziato), sarebbe stato uno dei suoi più grandi
sostenitori. Come riportato su
THR: “Emmerich ha ridotto il budget per scoraggiare il
regista Todd Phillips dal realizzarlo, e quando il regista ha
insistito, lo stesso ha venduto metà del film”, spiega la
fonte. “Joker è poi diventato un fenomeno culturale che ha
incassato più di un miliardo di dollari in tutto il mondo, è stato
premiato con 11 nomination all’Oscar e un Oscar per Joaquin
Phoenix.”
Non è la prima volta che si parla
delle difficoltà che Joker
abbia dovuto affrontare, a partire dal suo sviluppo. Già in
passato, infatti, erano emersi diversi rumor proprio in merito al
fatto che la Warner Bros. non credesse a pieno nel progetto, e
soprattutto non volesse accollarsi interamente le spese di
produzione – che sono stata poi divise tra i Bron Studios di
Phillips e la Village Roadshow Pictures – per un film su uno dei
villain più polari dell’universo DC che sarebbe stato
caratterizzato da toni estremamente diversi rispetto ai
tradizionali cinecomics.
Continuano le riprese di Hawkeye,
l’annunciata serie tv Marvel Studios e dopo
le prime foto e video ecco nuovi scatti dal set
newyorkese dove possiamo vedere la protagonista Hailee Steinfeld con indosso il costume con
tanto di arco e frecce:
Vi ricordiamo che Hawkeye fa
parte della prima ondata di serie tv prodotte dai Marvel Studios
che avrebbero dovuto uscire su Disney+ a
partire dall’autunno 2020. Il primo spettacolo doveva essere
stato The Falcon and The
Winter Soldier, ma la serie è stata ritardata a causa
della pandemia di coronavirus che ha colpito la produzione. Altre
serie tv includono WandaVision (sempre
nel 2020?), Loki (primavera
2021) oltre a Hawkeye. Tutti
vedranno i thespian del grande schermo che completano la serie.
La trama si svolge dopo gli eventi
di Avengers:
Endgame e si baserà sulle avventure
di Young Avenger, Kate Bishop,
che ha assunto il ruolo dopo dopo che Clint Barton lascia in
seguito agli eventi di Endgame. La serie vedrà Jeremy
Renner tornare nei panni del personaggio, e
l’attore stesso ha presentato il progetto alla gremita Hall H
durante il Comic-Con di San Diego. Secondo le parole di Renner la
serie racconta “la fibra di ciò che è Occhio di Falco,
ovvero un supereroe senza super poteri, e questo vuol dire che
tutti possono essere dei supereroi.” Secondo le prime
indiscrezioni nella serie Kate Bishop utilizza le sue
notevoli capacità di combattimento per combattere delle buone
battaglia, sia come come Young Avenger, al fianco del mentore Clint
Barton, sia da sola.
Gal Gadot ha raccontato che Diana Prince si sentirà
molto sola in Wonder
Woman 1984. Il sequel vedrà la guerriera amazzone
negli anni ’80, al culmine della Guerra Fredda, combattere nuovi
nemici come Maxwell Lord e Barbara Ann Minvera/Cheetah.
Il prossimo titolo della Warner
Bros. e della DC Films è stato posticipato più volte, per diversi
motivi. Anche prima dello scoppio della pandemia di Coronavirus,
Wonder
Woman 1984 era già stato rinviato da novembre 2019 a
giugno 2020. In seguito all’emergenza sanitaria, il film è stato
posticipato ancora, fino a quando la Warner Bros. non ha preso una
decisione finale (che
naturalmente ha scatenato numerose controversie): il sequel
arriverà nelle sale e su HBO Max – quindi, contemporaneamente,
anche in streaming – a partire dal 25 dicembre.
Oltre a combattere avversari esterni
portati da nuove minacce, pare che Diana affronterà anche una lotta
interiore e dovrà fare i conti con una profondo senso di
solitudine. Parlando con
SiriusXM (via
Screen Rant),
Gal Gadot ha parlato dello stato d’animo che
Diana avrà in Wonder
Woman 1984, sottolineando che è essenzialmente sola
nonostante sia circondata da tutti i suoi amici, anche quelli che
sono morti o che sono molto vecchi.
“Penso che sia molto sola perché
non vuole interagire con nuove persone. Ha perso tutti i suoi amici
dal primo film, soltanto perché è immortale e sono tutti morti. Non
vuole sperimentare di nuovo la perdita. E non vuole che le persone
la seguano per vedere che non sta invecchiando… Quindi, si sente
veramente tanto sola ed è qui per un’unica missione: cioè, aiutare
l’umanità ad essere migliore.”
Wonder
Woman 1984 uscirà il 25 Dicembre 2020 in America
e il 14 Gennaio 2021 in Italia. Il film è stato definito dal
produttore Charles Roven un
sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso
personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che
seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non
dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale
definendolo “la prossima iterazione della
supereroina”.
L’ordine cronologico del personaggio
di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta
nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn
of Justiceper poi tornare al vecchio secolo
con Wonder
Woman. Il sequel vedrà
ancora Gal
Gadot nei panni di Diana Prince opposta
a Kristen
Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel
cast figureranno anche Chris
Pine (volto del redivivo Steve Trevor)
e Pedro
Pascal (nei panni di Maxwell Lord).
Daredevil si
prepara finalmente a fare il suo ingresso nel MCU? Negli ultimi anni è
diventato sempre più evidente quanto alcune proprietà della Marvel
Television come Agents of SHIELD, Inhumans e The
Defenders si collegano soltanto in modo approssimativo a ciò
che accade nei film dell’universo condiviso, quindi è sempre
apparso improbabile che Kevin Feige avrebbe portato sul grande schermo
personaggi come Michael “Matt” Murdock.
In realtà, non è la prima volta che
si parla della
possibile presenza dell’Uomo Senza Paura nella terza avventura
cinematografica del Peter Parker di Tom Holland; secondo la fonte, Matt sarà
proprio l’avvocato del simpatico arrampicamuri. Molti fan si aspettavano che fosse Jennifer Walters ad
assumere quel ruolo prima del lancio della serie She-Hulk su Disney+, ma sembra che Feige abbia
ascoltato le richieste dei fan, scegliendo di concentrarsi su Matt
e di riportarlo al cinema.
Resta da capire se questo significa
che vedremo effettivamente l’Uomo Senza Paura agire al fianco di
Spidey; in ogni caso, dovrebbe servire come un ottimo modo per
(re)introdurre il personaggio nel MCU. Ci saranno diversi fan
dell’universo condiviso che non hanno mai visto la serie Netflix con protagonista Charlie Cox, quindi
Spider-Man 3 potrebbe essere fondamentale per
permettere a questi spettatori di “familiarizzare” con il
personaggio.
Cosa sappiamo di Spider-Man
3?
Di Spider-Man
3 – che arriverà al cinema il 17 Dicembre 2021 – si
sa ancora molto poco, sebbene la teoria più accredita è quella
secondo cui il simpatico arrampicamuri sarà costretto alla fuga
dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio (e con il
personaggio di Kraven il Cacciatore che sarebbe sulle sue tracce).
Naturalmente, soltanto il tempo sarà in grado di fornirci maggiori
dettagli sulla trama, ma a quanto pare il terzo film dovrebbe
catapultare il nostro Spidey in un’avventura molto diversa dalle
precedenti…
Tom
Holland si è unito al MCU nei panni di Peter
Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave
all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film
dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due
standalone: Spider-Man:
Homecoming e Spider-Man: Far
From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato
tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di
restare nel MCU per
ancora un altro film a lui dedicato –
l’annunciato Spider-Man 3 – e per un
altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi
del MCU.
Arriva oggi
su MioCinema una rassegna speciale
pensata appositamente per i giorni di
festa. Una selezione di commedie di
qualità, dirette da grandi registi, è il
regalo che MioCinema ha pensato di fare al suo
pubblico.
Lo spirito del Natale, in un anno
particolare e difficile come quello che stiamo vivendo, non deve
venir meno ed è con questo intento che sono stati selezionati
dei titoli che trasmettano grandi emozioni regalando
spensieratezza, risate e commozione.
Il Natale è anche il periodo del
Cinema, attendiamo di ritrovarci nelle sale cinematografiche
vedendo e rivedendo splendidi film firmati da registi
come Wes Anderson, Steven Soderbergh, Ang
Lee, Stephen Frears e tanti altri.
Buona visione e Merry Cinema a tutti!
I titoli della rassegna:
Juliet Naked – Tutta un’altra musica di Jesse
Peretz (2018)
Emily Blunt afferma che la sceneggiatura
dell’attesissimo Edge of
Tomorrow 2 è “davvero promettente”. Blunt ha
recitato nell’originale
Edge of Tomorrow insieme a Tom Cruise, che ha interpretato William Cage,
un ufficiale delle pubbliche relazioni costretto a unirsi a una
pericolosa missione per fermare una minaccia aliena. Blunt ha
interpretato invece il sergente Rita Vrataski, un soldato altamente
qualificato dell’aeronautica degli Stati Uniti che assiste il
personaggio di Cruise durante la missione.
Sebbene all’epoca
dell’uscita in sala, nel 2014,
Edge of Tomorrow abbia ricevuto un’accoglienza
mediocre al box office, da allora il film è riuscito a raccogliere
una fan base piuttosto ampia nella community di appassionati di
fantascienza. È dal 2018 che si parla di un sequel del film, ma il
progetto è rimasto in pausa fino a quando Matt
Robinson è stato assunto come sceneggiatore nel marzo del
2019.
Doug
Liman, che ha diretto il film originale, tornerà anche per
il sequel, e ha già affermato che sarà migliore del predecessore.
Nessuna data di uscita è stata ancora fissata, ma sia Cruise che
Blunt dovrebbero tornare nei panni dei rispettivi personaggi. In
effetti,
proprio Blunt aveva espresso il suo interesse per Edge of
Tomorrow 2 a marzo di quest’anno.
Secondo
THR, Emily Blunt ha rivelato di aver letto la
sceneggiatura del sequel di
Edge of Tomorrow e che è “davvero,
davvero interessante”. Tuttavia, ha detto che non sa quando il
film entrerà ufficialmente la produzione. Sebbene si sappia ancora
poco sulla trama, Blunt ha assicurato ai fan che la sceneggiatura
si basa su “un’ottima idea”.
“Sì, la sceneggiatura è davvero
promettente e davvero, davvero fantastica. Solo che non so quando
tutto si allineerà, capisci cosa intendo? Tra tutti i nostri
programmi, si tratta solo di trovare il momento giusto. Ma il
sequel è in cantiere, questo è certo. L’idea è ottima. È davvero
una grande idea.”
La trama di Edge of Tomorrow
In Edge
of Tomorrow, una razza aliena, i Mimics, ha
colpito la Terra, devastando le città e uccidendo milioni di esseri
umani. L’unico modo per resistere alla brutalità dell’offensiva
aliena è quello di unire le forze e tentare l’impossibile. Il
tenente Bill Cage, ucciso in pochi minuti, si risveglia finendo
però in un loop temporale, che lo condanna a vivere lo stesso
giorno e lo stesso combattimento all’infinito… Aiutato dall’agente
delle forze speciali Rita Vrataski, cercheranno insieme di
annientare gli invasori e salvare la Terra.
Il produttore di Indiana
Jones 5, Frank Marshall, ha promesso
che non ci sarà alcun recasting per il ruolo del protagonista e che
Harrison Ford tornerà nei panni del
celebre archeologo. Ford ha interpretato per la prima volta il
personaggio ne I predatori dell’arca perduta del 1981, per
poi tornare negli stessi panni in ben tre sequel, l’ultimo dei
quali, Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo,
risalente al 2008.
Il quinto capitolo della saga è
stato ufficialmente annunciato nel 2016 e, fin da subito, Ford è
stato confermato ancora una volta come volto di Indy. Tuttavia, nel
corso degli anni la pre-produzione di Indiana Jones 5 ha
riscontrato una serie di problemi, a partire dalla sceneggiatura e
fino ad arrivare alla regia, con James Mangold (regista di
Logan – The Wolverine), subentrato a Steven Spielberg.
Disney e Lucasfilm hanno
attualmente programmato l’uscita di Indiana Jones
5 per luglio 2022, e a quel punto Ford avrà appena
festeggiato il suo ottantesimo compleanno. L’attore è già tornato
ad interpretare personaggi iconici della sua filmografia, come
visto in film quali Star Wars: Il Risveglio della Forza e Blade Runner
2049, ma la sua età – purtroppo – rappresenta un limite a
ciò che sarà in grado di fare realisticamente nei panni di Indiana
Jones. Ciò ha portato in molti a chiedersi se sia possibile che il
team creativo – alla fine – coinvolga nel nuovo film un attore più
giovane. Sembra, però, che ciò non accadrà…
Parlando con
Den of Geek, Marshall ha fornito un breve aggiornamento su
Indiana Jones 5, rivelando che Mangold è
attualmente impegnato con la stesura della sceneggiatura. Inoltre,
il produttore ha anche ribadito che Ford è ancora la star del film:
“Sì, stiamo lavorando alla sceneggiatura. Ci
sarà solo un Indiana Jones e quello è Harrison Ford. Quello che mi entusiasma di
James è sua capacità di raccontare grandi storie. Penso che si
percepisca quando guardi un suo film, come ad esempio Le Mans ’66.
Si tratta dei personaggi e di raccontare sempre una bella storia.
Quindi, sono entusiasta di vedere cosa inventerà. Non ho ancora
letto la sceneggiatura, quindi non so cos’altro
dire.”
La data di uscita di Indiana Jones
5
Ricordiamo che prima dell’ingaggio
di Mangold, quando lo sceneggiatore David Koepp aveva già lasciato il progetto,
anche Jonathan Kasdan (figlio dello
sceneggiatore de I predatori dell’arca
perduta, Lawrence Kasdan) aveva messo le mani sullo
script del film. L’uscita nelle sale di Indiana Jones
5 è già stata posticipata diverse volte: inizialmente
previsto per il 19 Luglio 2019, il film è stato rinviato prima al
10 Luglio 2020, poi al 9 Luglio 2021 e infine al 29 Luglio
2022.
Indiana Jones è una saga cinematografica
basata sulle avventure dell’immaginario archeologo ideato
da George
Lucas. La saga, con Harrison
Ford nel ruolo di Indiana Jones, è iniziata nel
1981 con la distribuzione del film I predatori dell’arca
perduta. Un prequel intitolato Indiana
Jones e il tempio maledetto è uscito nel 1984, mentre
il sequel Indiana Jones e l’ultima crociata nel
1989. Un quarto film, Indiana Jones e il regno del teschio
di cristallo, è uscito nei cinema nel 2008. I film sono
stati tutti diretti da Steven
Spielberg.
Sembra che la regista di Wonder
Woman e dell’attesissimo Wonder Woman
1984,Patty Jenkins, condivida le sensazioni dei fan
in merito alla versione cinematografica di Justice
League ad opera di Joss Whedon. In effetti, la regista non è mai
stata nemmeno in grado di vederla!
In occasione della promozione
dell’imminente sequel,
CinemaBlend ha chiesto a Jenkins se avesse visto Justice League, almeno per capire in che modo
è stato gestito il personaggio di Diana Prince (Gal
Gadot), e la regista ha rivelato di non averlo fatto
perché “tutti noi registi al servizio della DC abbiamo
rigettato quella versione al pari dei fan.”
“Ma sentivo anche che quella
versione contraddiceva il mio primo film su Wonder Woman in molti
modi, e anche questo nuovo film, che all’epoca era già in
produzione”, ha continuato Jenkins. “Allora, cosa hai
intenzione di fare? Avresti dovuto giocare in entrambe le direzioni
affinché funzionasse.”
Tuttavia, Patty Jenkins ha fatto capire che le è stata
data un’idea approssimativa dell’arco narrativo di Diana tramite
alcune conversazioni con Zack Snyder. “L’unica cosa che ho fatto,
che ho sempre cercato di fare, era… sapevo, quando Zack stava
realizzando Justice League, dove era finita. Quindi ho sempre
provato… non ho cambiato il suo vestito, perché non volevo… non
volevo contraddire i suoi film, capisci? Ad ogni modo, dovevo avere
i miei film, e lui è stato molto comprensivo in questo. Quindi,
penso che quella versione di Justice League sia qualcosa di
anomalo. Stavano cercando di trasformare una cosa in un’altra… più
o meno. E alla fine è diventata: ‘Non riconosco la metà di questi
personaggi. Non sono sicura di cosa stia succedendo’.”
Nonostante abbia
detto di non aver visto Justice
League all’inizio dell’intervista, Patty Jenkins ha ammesso che è stato
“difficile” vedere Diana ritratta in un certo modo (forse
gli ha soltanto dato uno sguardo?), soprattutto dopo che aveva già
iniziato a gettare le basi per il personaggio nel primo Wonder
Woman. Probabilmente apprezzerà molto di più il ritratto
della guerriera amazzone nella
Snyder Cut in arrivo il prossimo anno su HBO
Max.
Vi ricordiamo che
la Snyder
Cut di Justice
League uscirà nel 2021 sulla piattaforma
streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA
dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la
versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO
MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in
Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere
una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere
programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima
è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori
notizie.
Ci sono attori che troppo presto ci
lasciano, vittime degli stravizi di una Hollywood prepotente e di
una notorietà assai ingombrante. Negli ultimi dieci anni sono
aumentati a dismisura i suicidi nel mondo dello spettacolo e le
morti sospette causate da abuso di sostanze di vario genere.
Purtroppo per alcuni soggetti più fragili, è difficile gestire la
fama che arriva all’improvviso e a volte si lasciano travolgere e
trascinare via dalla corrente. E’ quello che è accaduto a
tantissimi attori e attrice e, di recente, anche a Gregory
Tyree Boyce, attore del famoso film
Twilight, recentemente scomparso.
Scopriamo insieme quindi
tutto quello che c’è da sapere su Gregory Tyree
Boyce, sulla sua purtroppo breve carriera, sulla sua vita
privata e sulla sua triste scomparsa.
Gregory Tyree Boyce in Twilight:
un debutto in grande stile
Gregory Tyree
Boyce nasce il 5 dicembre del 1989 in California, dove
trascorre serenamente tutta la sua infanzia. Della sua vita e della
sua formazione si conosce ben poco eppure a tutti è noto il suo
debutto sul grande schermo. La carriera di Gregory come attore
comincia infatti nel 2008 quando viene scelto per interpretare un
piccolo ruolo nel film Twilight.
Diretto da Catherine
Hardwicke, Twilight è il primo di una saga di quattro
film, ispirati alla famosa tetralogia letteraria di Stephenie
Meyer dedicata ai vampiri.
Il film racconta la storia di Bella
Swan (Kristen
Stewart), una diciassettenne che da Phoenix si
trasferisce a Fork, una piccola cittadina piovosa nello stato di
Washington. A causa delle continue trasferte della madre e del suo
nuovo compagno, un giocatore di baseball di serie B, Bella viene
mandata a vivere a Fork da padre, Charlie Swan (Billy
Burke).
Durante il suo primo giorno nella
nuova scuola, Bella, nonostante il suo carattere un po’ introverso
e cupo, riesce subito a farsi degli amici. A darle il benvenuto ci
sono Jessica Stanley (Anna
Kendrick), Angela Weber (Christian
Serratos), Eric Yorkie (Justin Chon)
e Mike Newton (Michael Welch). Ma c’è qualcun
altro che riesce a catturare l’attenzione di Bella. Si tratta di
Edward Cullen (Robert
Pattinson), un ragazzo bellissimo e misterioso, figlio
del ricchissimo e famoso medico Carlisle Cullen (Peter
Facinelli).
https://youtu.be/z3RQtICuVoI
Ma Bella non è la sola ad aver
notato Edward. Il giovane Cullen e i suoi fratelli e sorelle,
Rosalie (Nikki
Reed), Alice (Ashley
Greene), Emmett (Kellan
Lutz) e Jasper (Jackson
Rathbone), sono i più ammirati della scuola. Tuttavia,
sembra che il giovane Edward non sopporti neanche la vista di Bella
che, sconfortata e confusa, cerca di stargli alla larga.
Quello che però all’inizio sembra
essere ‘disgusto’, si rivela essere tutta un’altra cosa. I due
ragazzi si ritrovano spesso a interagire, dentro e fuori scuola,
imparando così a conoscersi meglio. E ben presto, una semplice ma
strana amicizia, si trasforma in attrazione travolgente. Eppure c’è
ancora qualcosa riguardo Edward che Bella non riesce a capire.
Con l’aiuto di Jacob Black
(Taylor
Lautner), membro della tribù dei Quileute e figlio di
un amico di vecchia data di suo padre, Bella impara a conoscere
molte delle leggende del posto e dell’antica lotta tra umani,
licantropi e vampiri. Grazie alle informazioni ottenute, la ragazza
capisce che dietro la facciata da bello e impossibile di Edward si
nasconde molto di più, un pericoloso e oscuro segreto che non vede
l’ora di scoprire.
Gregory Tyree
Boyce in Twilight
interpreta il ruolo di Tyler Crowley, un amico di
Bella che, per colpa del manto stradale ghiacciato, rischia di
investire la ragazza nel parcheggio della scuola. A salvarla però
ci pensa Edward che respinge con una mano il furgone di Tyler,
rivelando a Bella la sua vera natura.
Gregory Tyree Boyce, causa della
morte: cosa è successo?
Dal suo debutto al cinema nel film
Twilight, nei dieci anni
successivi, di Gregory si perdono le tracce. Nonostante l’attore
abbia acquisito una certa fama grazie al suo primo film, l’unico
progetto successivo che gli viene attribuito è datato 2018. Boyce è
apparso nel video musicale Apocalypse di
Trevor Jackson, interpretando un cowboy dal
cappello bianco.
Tutto quello che sappiamo dei dieci
anni di vita e carriera di Gregory che mancano all’appello,
riguardano principalmente la sua sfera privata. Il quel breve lasso
di tempo, infatti, l’attore si sposa e nel 2010 diventa padre di
una splendida bambina, di nome Alaya. Qualche anno
più tardi, tuttavia, il suo matrimonio naufraga e Gregory trova
rifugio tra le braccia di un’altra donna.
La sua nuova fiamma si chiama
Natalie Adepoju, è più giovane di lui ed è già
madre del piccolo Egypt. Nonostante le difficoltà iniziali, il
rapporto tra i due sembra andare a gonfie vele. Purtroppo però una
terribile tragedia si abbatte sulla loro piccola famiglia
allargata.
Il 13 maggio del 2020, Gregory
Tyree Boyce e Natalie Adepoju vengono ritrovati senza vita nella
loro casa di Las Vegas. Inizialmente la stampa tiene nascosta la
notizia che viene diffusa parecchi giorni più tardi. Sulla morte
della coppia le informazioni sono poche e confuse; c’è chi parla di
omicidio/suicidio e chi invece porta avanti la teoria di una doppia
overdose. Secondo quanto pubblicato dai giornali statunitensi,
infatti, nella casa di Boyce pare ci fossero tracce di una
polverina bianca, poi analizzata dalla autorità.
Mentre le speculazioni sulla morte
di Gregory e Natalie continuano, finalmente il 19 maggio viene resa
nota la vera causa del decesso della coppia. Si tratta, come alcuni
avevano supposto, di una doppia overdose causata da assunzione di
cocaina e fentanyl, un potente oppioide sintetico.
Gregory Tyree Boyce su
Instagram
Poco attivo sui social, Gregory
teneva molto alla sua privacy anche se a volte amava condividere
stralci della sua vita privata. Il suo account Instagram, ad esempio, è
ancora attivo nonostante l’attore non ci sia più e tra gli scatti
ce ne sono molti in compagnia dei suoi genitori e della piccola
Alaya.
Tra le tante foto di Gregory ce n’è
una che spicca non tanto per ciò che rappresenta ma per la
caption scelta dall’attore. In occasione del suo
trentesimo compleanno, Boyce aveva scelto di
pubblicare due foto, una del passato e una del presente,
accompagnate da una didascalia un po’ tetra e che nasconde una vita
difficile.
“A un certo punto non pensavo
che ce l’avrei fatta ad arrivare a 30 anni. Nel corso degli anni,
come tutti, ho commesso degli errori lungo la strada ma oggi è uno
di quei giorni in cui rifletto solo sui più grandi. Che tempo per
essere vivi! Felice 30 compleanno a me! Che il resto di questi anni
sia il migliore!”
Affermatasi negli anni come una
delle più importanti attrici del panorama cinematografico italiano,
Valeria
Golino ha debuttato come regista con il film
Miele,
particolarmente apprezzato da critica e pubblico. Nel 2018 ha
infine dato luce alla sua opera seconda,
Euforia, alla cui base vi è la struggente
storia di due fratelli, di cui uno dei quali affetto da una
malattia terminale. A partire da tale evento si rianima il rapporto
tra questi, dando vita a quell’euforia con cui i due uomini
intendono caratterizzare il tempo che gli è rimasto da trascorrere
insieme.
Per questa storia la Golino, qui
anche sceneggiatrice, si è basata sulla reale vicenda vissuta da un
suo amico e dal fratello di questi. Ascoltandoli nella loro
sofferenza e gioia, l’attrice ha ritrovato nel loro racconto le
emozioni che da tempo desiderava far confluire in un suo nuovo
film. Da qui nasce dunque l’ispirazione per Euforia, film
poi particolarmente apprezzato tanto dalla critica quanto dal
pubblico proprio per la sua capacità di risultare vero nei rapporti
umani e in ciò che questi possono lasciare in ognuno di noi.
Presentato con successo al Festival di Cannes, nella sezione Un
Certain Regard, il film è poi stato distribuito nelle sale italiane
a partire dall’ottobre del 2018. Qui ha ottenuto un buon risultato,
incassando un totale di circa 1,6 milioni di euro. Ulteriori
riconoscimenti sono poi arrivati con i David di Donatello, dove il
film ha ottenuto 8 nomination, tra cui miglior film e miglior
regista. Proseguendo qui nella lettura sarà possibile scoprire
ulteriori dettagli riguardanti la trama e il cast del film, come
anche le piattaforme dove è possibile vederlo in streaming.
Euforia: la trama del film
Protagonisti del film sono i
fratelli Matteo ed Ettore. Il primo è un giovane imprenditore di
successo, spregiudicato, affascinante e dinamico. Osserva il mondo
dall’alto del suo attico e dalla sicurezza del suo narcisismo. A
lui interessa solo distrarsi, in ogni modo: denaro, droga, sesso,
culto del proprio corpo. Il secondo, invece, vive ancora nella
piccola città di provincia dove entrambi sono nati e insegna alle
scuole medie. È un uomo cauto, integro, che per paura di sbagliare
si è sempre tenuto un passo indietro, nell’ombra, e ha nascosto i
suoi fallimenti personali e la sua insoddisfazione dietro una
maschera di disillusione e sarcasmo. In realtà, si comporta così
perché non ha il coraggio di affrontare la vita per ciò che è.
Due persone all’apparenza
lontanissime, che la vita costringerà a riavvicinarsi. Nel momento
in cui Matteo scopre che il fratello è malato, decide di tenerlo
all’oscuro della verità. Ettore, d’altra parte, crede al fratello e
si abbandona completamente a lui, facendosi influenzare dalla sua
superbia: piano piano si convince di poter controllare e vincere
ogni cosa. Ma è solo un’illusione: non c’è via di scampo da quelli
che sono limiti umani, come la caducità, la fragilità e lo scorrere
inesorabile del tempo. Questa situazione difficile diventa per i
due fratelli un’occasione per conoscersi e scoprirsi, in un vortice
di fragilità e tenerezza, paura ed euforia.
Euforia: il cast del film
Come già avvenuto per
Miele, la Golino sceglie di non inserirsi nel cast di
attori del film, preferendo invece concentrare tutte le sue
attenzioni sulla regia del film. Per riuscire al meglio
nell’impresa, decide inoltre di affidarsi ad alcuni tra i maggiori
interpreti dell’attuale panorama cinematografico italiano. Nel
ruolo di Matteo, dunque, si ritrova Riccardo
Scamarcio, fino al 2018 legato alla Golino anche da un
punto di vista sentimentale. L’attore si dichiarò da subito
entusiasta del ruolo, indicandolo come una vera e propria novità
nella sua filmografia. Il fratello Ettore è invece interpretato da
Valerio
Mastandrea, il quale allo stesso modo si è detto
incantato non solo dal suo personaggio quanto dall’intera storia
del film.
Accanto a loro vi è poi la nota
attrice Isabella
Ferrari nei panni di Michela, moglie di Ettore poi
abbandonata proprio dal marito. Un ruolo per il quale l’attrice ha
dichiarato di essersi preparata ricercando gli aspetti più umani di
questa. Marzia Ubaldi, nota doppiatrice, ha invece
ricoperto il ruolo della madre di Ettore e Matteo. Sono poi
presenti le attrici Valentina Cervi, nota per
numerosi film italiani e internazionali, qui nel ruolo di Tatiana,
e Jasmine
Trinca, in quelli di Elena. Proprio la Trinca aveva
già collaborato con la Golino per il film Miele, di
cui era stata protagonista assoluta.
Miele: la colonna sonora, il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Tra i principali elementi di pregio
del film vi è anche la colonna sonora, composta e orchestrata da
Nicola Tescari ed eseguita dalla Roma Film Orchestra. Per il suo
lavoro qui Tescari è poi stato candidato ai David di Donatello per
la miglior colonna sonora. Oltre alle musica appositamente scritte
per il film, però, Euforia si avvale anche di canzoni già
preesistenti come Et si tu n’existais eseguita da Joe
Dassin, La Forza del Destino di Giuseppe Verdi, In a
Manner of Speaking eseguita da Nouvelle Vague,
Clockwork eseguita da Matteo “Gowtribe” Ciceroni e Matteo
“Xanti” Romano, ed Epanalipsi eseguita da Alex Golino.
Per gli appassionati del film è
possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Euforia è infatti disponibile nel catalogo di
Rakuten TV, Chili Cinema, Apple iTunes, Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà
sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto
un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film
sarà inoltre trasmesso in televisione il
giorno mercoledì 9 dicembre alle ore
21:10 sul canale Rai Movie.
I’m your woman è il crime drama disponibile dall’11
dicembre su Amazon Prime Video. Protagonista è Rachel Brosnahan, vincitrice di un Emmy per la serie
La fantastica signora Maisel anch’essa ospitata dalla
medesima piattaforma.
Alla Regia troviamo
Julia Hart, non nuova alle narrazioni di stampo femminile
(Miss Stevens, Star Girl), la quale firma anche la
sceneggiatura, assieme al marito Jordan Horowitz, produttore
di La La Land.
Il titolo è un incipit ed
insieme una provocazione: Jean (Rachel Brosnahan) è “la
donna di” Eddie (Bill Heck), criminale dagli affari non
ben delineati. Essere “donna di”, per Jean, vuol dire non
avere un’identità propria, non avere desideri, ambizioni, non
scegliere mai per sé stessa, accettare le cose per come si
presentano e non per come sono, diventare madre di un neonato dalla
ignota provenienza; significa non chiedere mai il perché delle
cose, il che è esattamente ciò che dovrà imparare a fare in questa
storia.
Una notte in cui il
marito è rimasto fuori per lavoro, Jean viene svegliata da un suo
“collega” che le intima di fuggire via: Eddie è nei guai e Cal
(Arinzé Ken), vecchia conoscenza del marito, le darà una
mano. Inizia così il viaggio della donna attraverso le sue paure e
le sue debolezze, un viaggio il più del tempo in solitaria, in
compagnia del “suo” bebè e di sé stessa.
La pellicola procede
lenta, a volte troppo, nell’intento di cogliere i sentimenti della
protagonista, persa, senza una guida, inconsapevole di ciò che sta
accadendo ed incapace di trovare una soluzione al suo problema. Ed
è così che si sente lo spettatore: senza bussola, in balia degli
eventi, senza un finale preciso in cui sperare. Sembra che il
destino della donna sia scandito da un continuo affidarsi agli
altri, finché Tori (Marsha Stephanie Blake), moglie di Cal,
non la aiuta a vedere un’altra via, una soluzione che non contempla
l’attendere, bensì l’agire.
MARSHA STEPHANIE BLAKE and RACHEL BROSNAHAN star in I’M YOUR
WOMAN
Photo: Wilson Webb
Courtesy of Amazon Studios
I’m your
woman parte da una classica trama da gangster movie, con
la fuga del “gangster”, per poi allontanarvisi ed incentrarsi sulla
figura della “sua”donna, troppo spesso relegata a ruolo margine, a
semplice accompagnamento. E Jean è quel tipo di donna,
apparentemente priva di carattere, senza fronzoli per la testa,
senza sogni, quasi senza vita e la storia è l’opportunità che le
viene data di iniziarne una vera, di voltare pagina, come le
consiglia Tori.
Il film cerca di
coniugare una crime story tutta al femminile con il dramma
esistenziale dovuto alla perdita di una propria identità e
dimensione, il tutto condito con tempi lenti e sviluppi talvolta
poco credibili.
L’ambientazione anni ’70
ed i costumi dell’epoca fanno da perfetta scenografia al tutto. I
protagonisti interpretano a dovere le loro parti, prima fra tutte
la Brosnahan, che praticamente sorregge l’intero film. La
sceneggiatura pecca per la magrezza di indagine introspettiva dei
personaggi, dei quali non conosciamo, né percepiamo il background e
questo, assieme ad una scelta registica dominata da pause e silenzi
rischia di far sentire smarrito lo spettatore ed a tratti
spazientito.
I’m your
woman non è privo di colpi di scena e suspence, ma dal
quale, viste le premesse, ci si sarebbe potuti aspettare qualcosa
di più.