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Godzilla II – King of the Monsters: la spiegazione del finale del film

Cosa succede alla fine di Godzilla II – King of the Monsters (qui la recensione)? Il sequel del film del 2014 porta il franchise del MonsterVerse su una scala completamente diversa, con quattro mostri centrali che si sfidano per la supremazia, mentre molti altri vengono accennati per i film futuri. Poiché queste bestie non sono molto propense alle parole, gran parte della seconda metà del film è dedicata a una battaglia a quattro per decidere chi è il vero re dei mostri.

Nel momento culminante, Godzilla, il campione in carica, viene quasi detronizzato dal potente King Ghidorah, un drago alieno a tre teste con il potere di alterare l’intero paesaggio terrestre. Ghidorah viene risvegliato dal sonno in Antartide dagli eco-terroristi e, con Rodan al seguito, inizia a lavorare per dominare il pianeta e ogni creatura vivente sulla sua strada. Con un piccolo aiuto da parte di Mothra, la regina dei mostri, e di alcuni umani intelligenti, Godzilla riesce però a mantenere la sua posizione in cima alla catena alimentare.Ma la vittoria non è priva di vittime, né Godzilla lo fa senza assistenza. Al contrario, lascia aperte le prospettive per i prossimi episodi.

Godzilla è il re dei mostri e ha un esercito di Titani

Dopo che Godzilla ha finalmente sconfitto King Ghidorah, il leggendario lucertolone si riaffaccia come predatore supremo. Gli altri mostri risvegliati, tra cui un Rodan ferito, si inchinano al loro re mentre Godzilla emette l’iconico ruggito. Lo status quo è stato ripristinato, ma ora sono stati rivelati più titani che mai, il che pone molta enfasi su Godzilla come leader. I titoli di giornale visti durante i titoli di coda affermano che Godzilla sta però tenendo in riga i suoi compagni titani, assicurandosi di fatto che regni la pace sul pianeta.

Molti di questi titani stanno semplicemente tornando nel proprio territorio, mentre il grande Godzilla li tiene d’occhio attraverso la Terra Cava. Il kaiju vuole infatti proteggere il pianeta e tutte le sue creature, il che è un bene per gli esseri umani, ma è importante tenere presente che ora c’è un gruppo di titani pronti a combattere al fianco di ‘Zilla se dovesse essere necessario, e i minuscoli abitanti tendono a subire il peso di tutti i danni collaterali in questi scontri.

Godzilla e King Ghidorah in Godzilla II - King of the Monsters
Godzilla e King Ghidorah in Godzilla II – King of the Monsters © 2019 – Warner Bros. Pictures

Chi muore e chi sopravvive in Godzilla II – King of the Monsters

Il kaiju preistorico Rodan si è infine unito all’esercito di Godzilla. Dopo aver lavorato con Ghidorah ed essere stato sconfitto da Mothra, Rodan ha deciso di redimersi e di inginocchiarsi davanti a Godzilla con gli altri titani. Secondo un rapporto giornalistico visionabile nel film, Rodan è poi tornato in volo verso la sua casa vulcanica nelle Fiji, dove potrebbe vivere in relativa segretezza per non essere più disturbato.

Il destino finale di Mothra è invece più strano: la creatura si è sacrificata per dare a Godzilla l’energia per risorgere e abbattere Ghidorah. Il film evita saggiamente di entrare nel merito della questione, cercando di spiegare esattamente cosa sia successo. C’è una forte relazione simbiotica tra i due, in particolare, e tutto ciò che sappiamo è che la Mothra che abbiamo visto nel film è morta e ha dato la sua vita perché Godzilla potesse vivere.

È del tutto possibile (e probabile) che una nuova Mothra nasca però in un prossimo sequel, dato che la schiusa di una larva è letteralmente il motivo di apertura di Godzilla II – King of the Monsters. La provenienza del nuovo uovo potrebbe essere il punto di arrivo di Godzilla: forse ne depongono uno, trasferendo la memoria genetica della Mothra che abbiamo incontrato? Oppure c’è un gruppo di uova nascoste nella Terra, in attesa di essere scoperte, e una di queste è stata disturbata da uno dei Titani uscito dal letargo. Ci sono molte opzioni.

King Ghidorah in Godzilla II - King of the Monsters
King Ghidorah in Godzilla II – King of the Monsters © 2019 – Warner Bros. Pictures

A proposito di titani morti, a differenza della sua prima apparizione in Ghidorah, il mostro a tre teste del 1964, King Ghidorah è stato inequivocabilmente ucciso alla fine di Godzilla II – King of the Monsters, con Godzilla che emette il respiro atomico attraverso la sua testa disincarnata per assicurarsi che non ci sia una rigenerazione del nemico. Il problema, però, è che una testa staccata a morsi da Ghidorah all’inizio del film è stata trovata e recuperata dal gruppo terroristico responsabile del risveglio del kaiju alieno.

Nella scena post-credits, si vede quindi il Col. Alan Jonah interpretato da Charles Dance fare un accordo per ottenere la testa senza vita. Tra i poteri rigenerativi di Ghidorah e la propensione dell’universo di Godzilla per le versioni mecha dei kaiju costruite dall’uomo, possiamo essere certi che qualsiasi cosa Jonah abbia in mente sarà più di una sfida media per Godzilla e gli altri titani. King Ghidorah, dunque, potrebbe benissimo tornare nel franchise sotto nuove forme e affermarsi come il nemico più pericoloso da sconfiggere.

L’evoluzione della Monarch

Per quanto riguarda la Monarch, sarebbe stato difficile nascondere tutto ciò che accade in Godzilla II – King of the Monsters, che si è dunque messa in gioco, rivelandosi e diventando un ente pubblico per la conoscenza e la ricerca sui Titani. Questo è il risultato di un servizio giornalistico visibile sempre nei titoli di coda. Ha senso visto il caos che si è creato nel film. Il mondo ha bisogno di qualcuno che ci aiuti a capire cosa sono i Titani e cosa possiamo fare per evitare che ci calpestino tutti. Monarch si adatta perfettamente a questo ruolo, essendo già da anni impegnato nella difesa dei kaiju a livello di benessere animale.

Godzilla II - King of the Monsters King Ghidorah
King Ghidorah in Godzilla II – King of the Monsters © 2019 – Warner Bros. Pictures

Il ritorno dei Titani aiuta l’umanità e il mondo

Il ritorno delle enormi creature dà infine agli ecosistemi del mondo una spinta necessaria. Come si vede ancora una volta nei titoli di testa, il mondo naturale come lo conosciamo inizia a ricrescere e a ricostituirsi, soprattutto le foreste pluviali, con la presenza dei Titani. Sono iniziate le ricerche su come sfruttare questa nuova sinergia, come ad esempio trasformare gli escrementi dei Titani in energia. Uno dei punti critici del film è che noi siamo un’infezione che ha sconvolto i cicli naturali del pianeta, e questo crea un’angolazione complessa per capire come conciliare i Titani con il nostro bisogno di espansione e consumo.

I Titani sono attratti dall’Isola del Teschio (e da Kong)

In ultimo, notiamo che la casa del possente King Kong, introdotto in Kong: Skull Island, sta attirando l’attenzione dei Titani per un motivo sconosciuto. È ovvio che Kong adulto, che tiene banco sull’Isola del Teschio, è visto come un nuovo Titano alfa e i Titani sono attratti da un nuovo potenziale predatore apicale. Questo ha ben anticipato il Godzilla Vs. Kong del 2020, dove King Kong e Godzilla si scontrano senza esclusione di colpi per stabilire chi dei due è il vero re dei mostri. Nel 2024 è poi arrivato al cinema anche Godzilla e Kong – Il nuovo impero, mentre al momento è in sviluppo anche un terzo film dedicato ai due Titani.

The Expatriate – In fuga dal nemico: la spiegazione del finale del film

Dopo aver interpretato Harvey Dent alias Due Facce in Il cavaliere oscuro, l’attore Aaron Eckhart ha avuto modo di recitare in ruoli di rilievo nei film Attacco al potere – Olympus Has Fallen, The Rum Diary – Cronache di una passione e The Expatriate – In fuga dal nemico. In quest’ultimo, è protagonista di una vicenda che lo vede alle prese con un pericoloso complotto. Un thriller d’azione, dunque, diretto nel 2012 da , regista tedesco noto anche per opere come North Face – Una storia vera e Il re degli scacchi.

Per gli appassionati del genere, si tratta dunque di un film da non perdere, capace di regalare colpi di scena e sano intrattenimento. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a The Expatriate – In fuga dal nemico. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Aaron Eckhart e Liana Liberato in The Expatriate - In fuga dal nemico
Aaron Eckhart e Liana Liberato in The Expatriate – In fuga dal nemico. Foto di Vro Boncompagni – © 2013 – RADiUS-TWC

La trama e il cast di The Expatriate – In fuga dal nemico

Protagonista del film è Ben Logan (Aaron Eckhart), un ingegnere vedono che si è trasferito da New York ad Anversa con la figlia adolescente Amy (Liana Liberato), per lavorare in una succursale della Halgate Group, una multinazionale che si occupa di tecnologie. Ligio al dovere, quando uno dei suoi colleghi gli fa notare che un brevetto della società è sbagliato, Ben lo fa subito presente a Derek Kohler (Neil Napier), il capo della sede. Quello che succede di lì a poco è sconcertante: quando l’ingegnere si reca di nuovo in ufficio per recuperare un oggetto dimenticato, lo trova completamente vuoto, senza persone nè mobili.

Confuso e scioccato, scopre che il suo conto bancario e tutti i registri delle sue email e telefonate non esistono più: è come se qualcuno voglia eliminare la sua esistenza. A un certo punto lui e la figlia vengono così rapiti da un collaboratore di Derek, ma Ben riesce ad ucciderlo. Rivelando di essere un ex agente della CIA, Ben scopre di trovarsi nel bel mezzo di un’enorme cospirazione internazionale. Riuscirà a mettere in salvo se stesso e sua figlia Amy? Per farlo, dovrà scoprire cosa sta accadendo e cosa c’è dietro quel misterioso brevetto sbagliato a partire dal quale tutto sembra essersi scatenato.

La spiegazione del finale del film

Grazie al suo addestramento, Ben capisce che tutti i suoi colleghi non sono morti per cause naturali e che c’è proprio lo zampino della CIA in tutta questa faccenda, tesi che viene avvalorata quando scopre che i brevetti di cui si stava occupando e della Halgate erano in realtà materiale della CIA. Nel corso del film, dunque, Logan e Amy vengono braccati dall’agenzia, dalla polizia belga e da un assassino assoldato da James Halgate III, un dirigente dell’azienda. La squadra della CIA è guidata da Anna Brandt, ex amante di Logan, anch’essa sul libro paga di Halgate, che lo aveva raccomandato alla società di copertura per le sue capacità di ingegneria della sicurezza.

Aaron Eckhart in The Expatriate - In fuga dal nemico
Aaron Eckhart in The Expatriate – In fuga dal nemico. Foto di Vro Boncompagni – © 2013 – RADiUS-TWC

Dopo ripetuti tentativi falliti di catturare Logan, i due finalmente si incontrano e lui la convince che ha perso la sua bussola morale. Brandt si schiera quindi con lui e cerca di aiutarlo. Amy viene però catturata dall’assassino e Brandt viene uccisa nel tentativo di salvarla. Logan insegue a quel punto i suoi ex datori di lavoro corrotti e organizza la consegna di se stesso e dei documenti, in cambio della vita di Amy. Prima però, crea esplosivi fatti in casa e un meccanismo di innesco e li mette in una valigetta. Riesce a salutare Amy prima di scambiare la valigetta con Halgate e il suo assistente, vedendola partire con l’amico algerino Nabil.

Halgate dice all’assassino che Amy e suo nonno, l’unico altro membro della sua famiglia, devono essere uccisi entro una settimana. Pochi secondi dopo Halgate, il suo assistente e l’assassino vengono però uccisi dalla bomba nascosta nella valigetta con i documenti. Logan e Amy si riuniscono infine all’aeroporto. Si tratta di un ritorno alla normalità non solo per quanto riguarda la condizione dei due, che ormai hanno superato le loro incomprensioni iniziali, ma anche per quanto riguarda lo svelamento del complotto. La realtà fittizia in cui Ben e la figlia si trovavano viene infatti smascherata con l’ennesimo colpo di scena, che porta a ristabilire l’ordine naturale delle cose.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Seven grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Tim Vision e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 9 dicembre alle ore 21:25 sul canale Cielo.

SEAL Team 7, episodio 4: la spiegazione del finale

SEAL Team 7, episodio 4: la spiegazione del finale

Jason Hayes e la sua squadra rimangono in Asia durante l’episodio 4 della stagione 7 di SEAL Team e, anche se non succede molto durante l’ora, il personaggio di David Boreanaz continua ad avere una spirale e il resto di Bravo inizia a prenderne atto. La serie televisiva drammatica militare di Paramount+, creata da Benjamin Cavell, è quasi a metà della sua ultima stagione e il Bravo Team è ancora in bilico. Quasi tutti i membri stanno affrontando problemi personali, alcuni dei quali sono più evidenti di altri. Ma con il procedere della stagione 7 di SEAL Team, le decisioni sul futuro inizieranno a diventare più chiare.

Paramount+ rilascia i nuovi episodi della stagione 7 di SEAL Team la domenica alle 12:00 PT. Il finale di serie del dramma militare, “L’ultima parola”, è previsto per il 6 ottobre 2024.

Come alcuni ricorderanno, nella stagione 7, episodio 3, il Comando ha inviato Bravo all’estero per aiutare la DEA in una task force congiunta contro i Sai Lou, un’organizzazione criminale cinese che si occupa di traffico di droga. Sebbene siano stati quasi compromessi durante la loro ultima missione di raccolta di informazioni sui Sai Lou, Bravo ne è uscito vivo (in gran parte grazie a Drew Franklin). Nonostante l’operazione sfiorata nell’episodio 3, la squadra di Jason riceverà una missione ancora più pericolosa e ad alto rischio nella stagione 7 delSEAL Team, episodio 4, “Eroi e criminali”.

Spiegazione dell’operazione della squadra Bravo in Myanmar

La DEA affida al Bravo Team un’altra missione che ha come obiettivo i Sai Lou nella stagione 7, episodio 4, di Paramount+ SEAL Team. Jason, Sonny Quinn, Omar Hamza, Brock Reynolds, Drew Franklin e Trent Sawyer hanno il compito di raccogliere informazioni da una fabbrica di precursori del fentanyl Sai Lou in Myanmar (per collegare Pechino alla Sai Lou). Poi, devono farla esplodere per ostacolare le operazioni del sindacato. Tuttavia, Bravo vuole garantire di ridurre al minimo il numero di vittime assicurandosi che gli operai della fabbrica non si trovino nell’edificio.

I SEAL riescono a fuggire e a far saltare in aria la fabbrica, proteggendo cittadini innocenti e portando a termine la loro missione nella stagione 7, episodio 4, del SEAL Team.

Sebbene la squadra pensi di aver escogitato un piano decente per proteggere la maggior parte dei cittadini e allo stesso tempo danneggiare Sai Lou, Jason dice loro che non va bene (perché ci sarebbero comunque delle vittime) e che devono affrontare l’operazione da un’altra prospettiva. Così, i personaggi del SEAL Team prendono di mira il veicolo che consegna gli assegni agli operai della fabbrica. L’idea è che se gli operai non vengono pagati, non si presenteranno al loro turno in fabbrica e non verranno fatti saltare in aria durante la missione di Bravo. Purtroppo, Sai Lou costringe gli operai sotto la minaccia delle armi a recarsi al lavoro, interrompendo l’operazione.

Tuttavia, Bravo, sempre all’erta, impedisce agli operai di entrare nella fabbrica facendo piovere denaro su di loro. Mentre sono distratti, il resto della squadra prepara gli esplosivi. In seguito, i SEAL riescono a fuggire e a far esplodere la fabbrica, proteggendo cittadini innocenti e portando a termine la loro missione nella stagione 7, episodio 4, del SEAL Team.

Perché Jason ha preso delle decisioni discutibili durante la missione in Myanmar

Dopo il traumatico attacco terroristico avvenuto in Svezia nella stagione 7, episodio 2, del SEAL Team, Jason continua la sua spirale negativa nell’episodio 4. La sua lesione cerebrale traumatica (TBI) fa i capricci e ovviamente non sta bene (e potrebbe non essere in grado di guidare Bravo). Sfortunatamente, Jason non si sta aprendo con nessuno riguardo alle sue difficoltà, il che sta danneggiando non solo se stesso, ma anche la sua squadra, come si vede nell’episodio 4.

Bravo è sorpreso quando Jason blocca il loro primo piano per l’operazione in Myanmar nella stagione 7, episodio 4, del SEAL Team. Commentano che non è da lui e Drew sostiene addirittura che Jason sia spaventato. La squadra trova un milione di ragioni per spiegare perché Jason si stia comportando in questo modo (come se fosse iperprotettivo nei loro confronti). Tuttavia, la risposta più semplice arriva da Drew: Jason ha paura di se stesso e di ciò che potrebbe accadere quando si trova in situazioni di alta pressione.

Perché Ray sospetta delle intenzioni di Jason con Bravo

Ray conosce Jason più di chiunque altro, ed è per questo che è lui ad affrontare il personaggio di David Boreanaz nella stagione 7, episodio 4, di SEAL Team. La missione di Bravo in Myanmar alla fine ha successo, ma questo non impedisce a Ray di andare da Jason con le sue preoccupazioni alla fine dell’ora nella bettola. Jason prende alcune decisioni discutibili e fuori dal personaggio durante l’operazione e Ray vuole sapere perché.

Jason si giustifica dicendo che sta solo proteggendo i suoi uomini. Ray, invece, crede che Jason stia proteggendo se stesso (e non ha torto). Solo il tempo ci dirà se questa conversazione porterà Jason ad aprirsi finalmente con Ray nei prossimi episodi della stagione 7 del SEAL Team.

Sonny o Omar fanno progressi nel tentativo di convincere Drew ad aprirsi?

Una delle più grandi domande della stagione 7 di SEAL Team riguarda Drew e il suo misterioso passato, ma l’episodio 4 purtroppo non fornisce agli spettatori molte altre informazioni sul nuovo personaggio. Sonny e Omar continuano a fare pressione su Drew affinché si apra, ma lui continua a rifiutare. Cercano anche di costringerlo a sottoporsi all’iniziazione di Bravo per i nuovi membri, ma Jason lo respinge rapidamente. Come alcuni ricorderanno, Jason è perfettamente a conoscenza di quanto accaduto a Drew. Sembra quindi che Bravo-1 stia proteggendo il suo nuovo membro della squadra, con il risultato che Sonny e Omar non riescono ad avvicinarsi a Drew.

Spiegata l’esitazione di Ray sul pensionamento

Sonny e Omar non sono gli unici a tentare di sfondare i muri di Drew nella storia della stagione 7, episodio 4, di SEAL Team: anche Ray prova a parlare con il nuovo arrivato alla fine dell’ora. Nel tentativo di farlo aprire (un piano che alla fine fallisce), Ray diventa vulnerabile con Drew. Spiega che più si avvicina alla pensione, più è difficile allontanarsi dai SEAL a causa della famiglia che ha formato.

I compagni di squadra di Ray sono suoi fratelli. Di conseguenza, il legame con loro lo fa esitare nei suoi piani di pensionamento. Tuttavia, Ray continuerà senza dubbio a ritirarsi nella stagione 7 del SEAL Team, ma sembra che sia più difficile di quanto pensasse.

The Fantastic Four: First Steps, un nuovo video svela il miglior aspetto del Reed Richards di Pedro Pascal

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C’è una grande eccitazione intorno a The Fantastic Four: First Step e, ora che le riprese sono terminate, è giusto dire che i Marvel Studios hanno fatto un ottimo lavoro per tenere nascosti i più grandi segreti del reboot.

Abbiamo visto una manciata di foto sul set, ma il cast (beh, alcuni di loro, comunque) è stato intravisto solo da lontano. Ora, però, abbiamo uno sguardo molto più ravvicinato alla capigliatura di Pedro Pascal per il suo ruolo di Reed Richards/Mister Fantastic.

La star di The Last of Us sfoggerà anche una barba corta, che ha dei precedenti nella pagina. Certo, non c’è molto da fare, ma i Marvel Studios non hanno ancora rilasciato un primo sguardo ufficiale a The Fantastic Four: First Step al di là di alcuni concept art e non possiamo essere certi che un trailer verrà rilasciato prima della fine dell’anno.

I trailer del Comic-Con di San Diego e del D23 sono trapelati online e, nel momento in cui si è svolto il D23 Brazil, i Marvel Studios li hanno rigirati con le riprese che presumibilmente vedremo nel montaggio finale del film.

Durante il fine settimana, l’attore di Galactus Ralph Ineson ha commentato la reazione al fatto che gli sia stato affidato il ruolo dell’iconico cattivo dei fumetti.

“È stato davvero umiliante. Quando l’hanno annunciato, mi sono chiesto: “Come andrà a finire?”, perché c’erano molti nomi importanti che erano stati scritturati”, ha ammesso. “Mi aspettavo che la gente dicesse: ‘Scusate, chi?’ È stato bello e molto commovente”.

Mi ha dato molta fiducia per affrontare il lavoro, ad essere sincero, sapendo che sembra che ci sia una grande porzione di fan che apprezza l’idea che io lo faccia”, ha aggiunto Ineson.

Potete dare un’occhiata più da vicino a questo video di Pascal – abbiamo verificato che è stato registrato sul set di The Fantastic Four: First Steps – nei post X qui sotto.

 

Tutto quello che c’è da sapere su The Fantastic Four: First Steps

Il film The Fantastic Four: First Steps è atteso al cinema il 25 luglio 2025. Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici Quattro sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza.

Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà The Fantastic Four: First Steps, da una sceneggiatura di Josh FriedmanJeff Kaplan e Ian SpringerPedro Pascal (Reed Richards) è noto al mondo per le sue interpretazioni in The MandalorianThe Last of Us e prima ancora in Game of ThronesVanessa Kirby (Sue Storm) ha fatto parte del franchise di Mission: Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn (Johnny Storm) è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm) sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear.

Fanno parte del cast anche Julia GarnerPaul Walter HauserJohn MalkovichNatasha Lyonne e Ralph Ineson nel ruolo di Galactus. Come confermato da Kevin Feige, il film avrà un’ambientazione nel passato, in degli anni Sessanta alternativi rispetto alla nostra realtà di Terra-616, per cui sarà interessante capire come i quattro protagonisti si uniranno agli altri eroi Marvel che conosciamo. Franklyn e Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero comparire nel film.

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Yellowjackets: Hilary Swank nel trailer dell’attesa terza stagione

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Dopo un breve teaser promozionale a novembre, Showtime e Paramount+ hanno rilasciato il primo trailer completo del dramma di sopravvivenza soprannaturale(?) Yellowjackets, che debutterà con un doppio episodio il 14 febbraio 2025.

Il filmato mostra i nostri assediati protagonisti alle prese con le conseguenze dello scioccante finale della seconda stagione, mentre diventa chiaro che qualcuno sta cercando di dare la caccia e di eliminare tutti i sopravvissuti dell’isola. Inoltre, abbiamo un primo sguardo al misterioso personaggio di Hilary Swank proprio alla fine e la conferma del ritorno di Jackie Taylor.

Ella Purnell ha già lasciato intendere che forse non abbiamo visto l’ultima volta di Jackie, nonostante il personaggio abbia avuto una fine gelida nel finale della prima stagione. Jackie è già apparsa come “fantasma” e sembra che tornerà a tormentare l’attuale Shauna (Melanie Lynskey) nella terza stagione.

Nel finale della seconda stagione, Natalie (Juliette Lewis) ha finito per essere uccisa in un crudele scherzo del destino quando è stata pugnalata dalla dose letale di fenobarbital di Misty (Christina Ricci). L’ago era destinato a Lisa (Nicole Maines), seguace di Lottie, con la quale Natalie aveva legato negli ultimi episodi e che aveva deciso di salvare in modo auto-sacrificale.

Durante una recente intervista con Vanity Fair, il co-creatore Ashley Lyle ha promesso che la terza stagione fornirà finalmente alcune risposte ai più grandi misteri dello show.

Non posso entrare nello specifico, vorrei poterlo fare, ma ci sono un paio di cose importanti in questa stagione che erano nei progetti iniziali prima ancora di andare in rete, e che finalmente abbiamo avuto la possibilità di realizzare e di giocare. La soddisfazione di avere qualcosa nel cervello per così tanto tempo e di vederla finalmente realizzata è molto eccitante”.

“Scopriremo di più su ciò che è accaduto nella natura selvaggia che hanno così tanta paura di uscire. Speriamo che sia soddisfacente e a tratti inaspettato”, ha aggiunto.

 

Secret Level: recensione della serie di Tim Miller

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Secret Level: recensione della serie di Tim Miller

Secret Level, la nuova serie antologica animata di Prime Video, debutta il 10 dicembre con l’ambizioso obiettivo di omaggiare alcuni tra i videogiochi più iconici di sempre. Creata da Tim Miller (qui la nostra intervista) e prodotta dal suo Blur Studio, la serie porta in scena quindici racconti brevi, ognuno ambientato negli universi di franchise videoludici differenti, e vanta un cast stellare che include Arnold Schwarzenegger, Keanu Reeves, Temuera Morrison, e molti altri.

Secret Level propone un format familiare e un approccio variegato

Le serie antologiche si distinguono per la loro natura episodica: ogni puntata rappresenta una storia autonoma con narrazione verticale. Secret Level segue questa formula, proponendo episodi che spaziano tra generi e atmosfere, da fantasy a fantascienza, da azione ad horror, offrendo una celebrazione della varietà del medium videoludico. Tra gli universi rappresentati, troviamo Dungeons & Dragons, Warhammer 40K, Unreal Tournament, e persino un’interpretazione sorprendente e inquietante di Pac-Man. Tutto sotto la guida di Tim Miller, che ha selezionato e scelto personalmente gli universi da visitare, e affidando ognuno di essi a un gruppo di lavoro diverso e ricco di voci e punti di vista differenti.

Spelunky – Secret Level – Cortesia Prime Video

Ciascun episodio riflette lo spirito del gioco di riferimento, grazie alla capacità del team di Miller di adattarsi alle specificità di ogni IP. Tuttavia, questa varietà è talvolta limitata da narrazioni troppo semplici e talvolta ripetitive, nel caso in cui si dovesse scegliere di fruire la serie in binge watching. La durata breve degli episodi (tra 10 e 30 minuti) non sempre consente di sviluppare trame complesse, e molte puntate si limitano a esplorare un’idea centrale senza andare oltre. Tuttavia questa carenza drammaturgica viene spesso equilibrata da uno sforzo tecnico ulteriore che arricchisce l’episodio e lo rende un’esperienza visiva impareggiabile. L’esempio perfetto è il segmento dedicato a Sifu: la breve storia ricalca il gioco originale, senza aggiungere nuove prospettive, ma visivamente presenta delle animazioni mozzafiato e una regia ricercata che fa invidia a buona parte degli action in circolazione.

L’eccellenza visiva di Blur Studio

Sul piano tecnico, Secret Level mostra tutta l’expertise di Blur Studio nella CGI. La maggior parte degli episodi utilizza animazione 3D classica, optando per il fotorealismo in diversi casi, sempre a seconda del mondo che si mette in scena. La scelta stilistica appare più cauta rispetto al precedente lavoro di Blur, Love, Death & Robots, che si spingeva più in là dal punto di vista della sperimentazione. E infatti, nei casi in cui Secret Level osa, i risultati sono notevoli: il riferimento è agli episodi dedicati a Pac-Man e Spelunky, in cui drammaturgia e linguaggio fanno un passo avanti per sviluppare la PI di partenza.

La regia, comunque, è efficace nel catturare momenti spettacolari e coreografie di combattimento mozzafiato. Le puntate con una concezione dell’azione più classica, come quelle ispirate a Unreal Tournament e Warhammer 40K, offrono un’esperienza visivamente appagante, grazie a sequenze fluide e dinamiche.

Secret Level vanta un cast stellare

Uno degli aspetti più pubblicizzati di Secret Level è il suo cast di voci, che include nomi di grande richiamo. Arnold Schwarzenegger, Keanu Reeves, Gabriel Luna sono solo alcune delle star che contribuiscono a dare vita ai personaggi della serie. Le performance sono generalmente convincenti, con momenti di spicco come la recitazione intensa di Ricky Whittle e Claudia Doumit in Crossfire. Certo, si tratta pur sempre di ruoli piccoli, quasi comparse, ma ogni dettaglio contribuisce a rendere ogni episodio un piccolo gioiello, un viaggio in un mondo affascinante che, in ogni caso, ci sembra di conoscere e che poi si rivela anche altro.

Un mosaico di proprietà intellettuali di diverso “livello”

Un aspetto molto interessante del progetto è come si è lavorato sulle diverse proprietà intellettuali a cui Miller ha avuto accesso. Secret Level sfrutta non solo titoli leggendari come Dungeons & Dragons e Warhammer 40K, ma anche franchise meno noti o che necessitano di promozione, come New World di Amazon Gaming o il cancellato Concord. Questa scelta da una parte potrebbe generare meno interesse verso gli episodi di universi più “deboli”, dall’altro però permette una maggiore libertà e creatività laddove i franchise scomodati sono meno canonizzati nelle menti degli spettatori. Il risultato è un’esperienza sempre stimolante e fresca.

Dangeouns and Dragons – Secret Level – Cortesia Prime Video

Un atto d’amore verso i videogiochi

Secret Level è una serie ambiziosa che celebra il mondo dei videogiochi, e che si ingegna per sfruttare sempre al massimo il potenziale di quello che si sceglie di raccontare. Una seconda stagione potrebbe senza dubbio però spingere di più l’acceleratore sui limiti narrativi dei singoli episodi, rendendo lo show un’esperienza ancora più stimolante per lo spettatore. La serie rappresenta un punto di partenza solido, in cui si manifesta una forte volontà di sperimentazione che in questo periodo di ripetitività tecnica è un’oasi preziosa e da valorizzare.

Godzilla II – King of the Monsters: tutte le curiosità sul film

Godzilla II – King of the Monsters: tutte le curiosità sul film

Considerato uno dei mostri cinematografici per eccellenza, Godzilla ha fatto la sua prima comparsa al cinema nel 1954, e da quel momento una lunga serie di film a lui dedicati gli hanno permesso di acquisire fama mondiale. Inevitabile dunque che anche l’industria hollywoodiana si interessasse al personaggio, acquisendone i diritti per un film. Oltre al poco apprezzato lungometraggio del 1998 diretto da Roland Emmerich (qui la recensione), il più celebre e forte dei kaiju è tornato al cinema nel 2014 per la regia di Gareth Edwards. Di quel film, nel 2019, è poi arrivato il sequel Godzilla II – King of the Monsters (qui la recensione).

Come il precedente, anche questo nuovo lungometraggio, diretto ora da Michael Dougherty, si configura come un’opera più fedele allo spirito originario della mitologia cinematografica basata sul personaggio. Allo stesso tempo, però, Godzilla II – King of the Monsters espande tale universo narrativo, introducendo non solo nuovi mostri ma anche nuovi temi e contesti. Questo perché sempre più il film inserisce il mondo di Godzilla nel MonsterVerse, l’universo cinematografico condiviso della Legendary, dove sono le gigantesche creature qui mostrate a farla da padroni.

Uscito dopo Kong: Skull Island, Godzilla II – King of the Monsters ha anticipato l’epico scontro tra Godzilla e King Kong visto in Godzilla vs. Kong. Questo sequel si è inoltre affermato a sua volte come un buon successo, con quasi 400 milioni di dollari guadagnati in tutto il mondo. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Godzilla II - King of the Monsters King Ghidorah
King Ghidorah in Godzilla II – King of the Monsters © 2019 – Warner Bros. Pictures

La trama di Godzilla II – King of the Monsters

In seguito agli eventi del primo film, l’organizzazione Monarch è sempre più impegnata nello studio delle gigantesche creature che un tempo regnavano il pianeta Terra. Con Godzilla in circolazione, mantenere l’equilibrio necessario ad evitare nuovi feroci scontri è quantomai indispensabile. Per questo quando la scienziata Emma Russell e sua figlia Madison assistono alla nascita di una falena gigante, chiamata Mothra, si genera subito una forte preoccupazione. A peggiorare le cose intervengono alcuni eco-terroristi, capitanati da Alan Jonah, i quali aspirano a risvegliare tutte queste creature al fine di dar vita a scontri da cui poter trarre profitto.

Rapita la Russell, Alan la costringe dunque a risvegliare altri mostri, tra cui il drago Rodan e Ghidorah, un predatore alieno a tre teste destinato a portare l’apocalisse. Nel tentativo di salvare la situazione, Mark Russell, ex marito di Emma, e lo scienziato Ishiro Serizawa, dovranno richiamare in attività Godzilla, nella speranza che egli possa contrastare le creature risvegliate. Solo il gigantesco kaiju è infatti in grado di impedire il peggio, ma stavolta lo scontro sarà più difficile che mai e Godzilla avrà bisogno anche di aiuto esterno per riaffermarsi come il re dei mostri.

 

Il cast del film e il design delle creature

Ad interpretare la giovane Madison vi è l’attrice Millie Bobby Brown, nota per il ruolo di Undici in Stranger Things. Per lei si è trattato del film di debutto al cinema. Ad interpretare i suoi genitori, Mark e Emma Russell vi sono invece gli attori Kyle Chandler e Vera Farmiga, quest’ultima nota per i film di The Conjuring. L’attore Ken Watanabe riprende invece il ruolo del dottor Serizawa, essendo rimasto particolarmente soddisfatto del risultato del precedente film. Bradley Whitford è il dottor Rick Stanton mentre la candidata all’Oscar Sally Hawkins interpreta la dottoressa Vivienne Graham. L’attore Charles Dance interpreta invece il colonnello Alan Jonah, villain umano del film.

Godzilla II - King of the Monsters film
Godzilla in Godzilla II – King of the Monsters © 2019 – Warner Bros. Pictures

Anche in questo sequel il personaggio di Godzilla torna ad avere un aspetto molto simile a quello degli originali film giapponesi. Vi sono però alcune differenze. La creatura è stata infatti resa ancor più grande, con un’altezza che oscilla tra i 100 e i 180 metri e un peso di oltre 70 mila tonnellate. Il corpo di Godzilla è poi ricoperto da scaglie e cicatrici. Come la controparte nipponica, invece, anche la nuova creatura emette il raggio atomico e le sue scaglie dorsali si illuminano durante tale atto. Per King Ghidorah sono invece stati studiati differenti tipi di rettile, così da rendere la creatura diversa da Godzilla ma altrettanto imponente e fedele all’originale.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Godzilla II – King of the Monsters è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Prime Video, Tim Vision e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 9 dicembre alle ore 21:30 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

Gli annunci di Amazon MGM Studios e Prime Video al CCXP 2024

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Gli annunci di Amazon MGM Studios e Prime Video al CCXP 2024

Prime Video ha scelto la cornice del CCXP 2024 per annunciare tutti i nuovi prodotto in arrivo targati Amazon MGM Studios.

Reacher – Stagione 3

Reacher - Stagione 3

Con il rilascio di un teaser trailer ad alto tasso di adrenalina, Prime Video ha annunciato che la terza stagione della serie debutterà giovedì 20 febbraio 2025. La stagione si compone di otto episodi a cadenza settimanale, con i primi tre episodi in uscita il 20 febbraio e i successivi ogni giovedì fino al 27 marzo 2025, in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.

Basato sul romanzo La vittima designata (Persuader) di Lee Child, nella terza stagione di questa serie ricca di azione, Reacher precipita nel cuore oscuro di una vasta impresa criminale, nel tentativo di salvare un informatore della DEA sotto copertura il cui tempo sta per scadere. Basata sui romanzi di Lee Child, Reacher è prodotta da Amazon MGM Studios, Skydance Television e CBS Studios.

La Ruota del Tempo – Stagione 3

La Ruota del Tempo - stagione 3

Dal famoso Thunder Stage del CCXP24, Prime Video ha svelato un emozionante teaser trailer della terza stagione de La Ruota del Tempo, che debutterà in tutto il mondo il 13 marzo 2025. Il teaser mostra un mondo in evoluzione, in cui l’Ombra ha scavato radici profonde e la battaglia tra Luce e Oscurità è arrivata a una svolta talmente cruciale che Moiraine (la star della serie Rosamund Pike) ed Egwene non si fermeranno davanti a nulla pur di non lasciare Rand in balia delle tenebre.

Lo show è basato sulla serie di libri fantasy La Ruota del Tempo di Robert Jordan ed è stato adattato a serie tv dall’executive producer e showrunner Rafe Judkins (Agents of S.H.I.E.L.D., Hemlock Grove) ed è una co-produzione Sony Pictures Television e Amazon MGM Studios.

Invincible – Stagione 3

Invincible 2

Basato sulla pluripremiata serie a fumetti di Robert Kirkman, del co-creatore Cory Walker e del contributing creator Ryan Ottley, Invincible racconta la storia del diciassettenne Mark Grayson che eredita i superpoteri del padre e si ripropone di diventare il più grande difensore della Terra, solo per capire che il compito è più impegnativo di quanto avrebbe mai potuto immaginare. Tutto cambia quando Mark è costretto ad affrontare il suo passato e il suo futuro, per scoprire fino a che punto dovrà spingersi per proteggere le persone che ama. La serie è una co-produzione Skybound Entertainment e Amazon MGM Studios.

Julianne Moore: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Julianne Moore: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Julianne Moore è una delle attrici più apprezzate del cinema internazionale a noi contemporaneo. Versatile, capace e combattiva, è riuscita a conquistare il pubblico in più di 25 anni di onorata carriera. Nonostante il suo lavoro di attrice, lei non si è mai considerata una diva e ha sempre fatto sentire la sua voce per le campagne sociali da lei sostenute. Un’attrice che ha fatto davvero tanta gavetta e si è inventata il lavoro, conscia delle proprie capacità ed abilità.

Ecco dieci cose che, forse, non sapevate di Julianne Moore.

I film di Julianne Moore

I film da giovane di Julianne Moore

1. Ha recitato in celebri film. Inizia la gavetta alle sogli degli anni ’90 con film come Body of Evidence – Il corpo del reato (1993), Il fuggitivo (1993), America oggi (1993), e nel 1995 inizia la sua lunga collaborazione Todd Haynes, che inizia con il film Safe. In seguito recita in Nine Months – Imprevisti d’amore (1995), Il mondo perduto – Jurassic Park (1997), Boogie Nights – L’altra Hollywood (1997), Il grande Lebowski (1998) e Fine di una storia (1998). Recita anche in Psycho (1998), Magnolia (1999), Lontano dal paradiso (2002), The Hours (2002), I figli degli uomini (2006), Savage Grace (2007), A Single Man (2009), I ragazzi stanno bene (2010), Crazy, Stupid, Love (2011), Lo sguardo di Satana – Carrie (2013), Don Jon (2013), Still Alice (2014), Maps to the Stars (2014), Hunger Games: il canto della rivolta Parte 1 e Parte 2 (2014 e 2015), Kingsman – Il cerchio d’oro (2017). Recita poi in Suburbicon (2017) al fianco di Matt Damon, e Gloria Bell (2018).

I film di oggi di Julianne Moore

Dal 2020 ad oggi l’attrice ha recitato nei film La donna alla finestra (2021), Caro Evan Hansen (2021), Quando avrai finito di salvare il mondo, regia di Jesse Eisenberg (2022), Sharper (2023) e May December (2023), dove recita accanto a Natalie Portman. Nel 2024 è invece protagonista insieme a Tilda Swinton di La stanza accanto.

I film su Netflix di Julianne Moore

Nel catalogo di Netflix sono presenti alcuni film con Julianne Moore nel cast, come ad esempio Il fuggitivoIl colore del crimine, Crazy, Stupid, Love, Lo sguardo di Satana – Carrie, Kingsman – Il cerchio d’oro, Caro Evan Hansen e La donna alla finestra.

La stanza accanto (The Room Next Door) recensione film
Julianne Moore e Tilda Swinton in La stanza accanto

2. Ha recentemente recitato in una nota serie. Nel corso della sua carriera l’attrice non ha poi mancato di recitare anche in alcune produzioni televisive, come le serie Così gira il mondo (1985) e 30 Rock (2009-2013). Ha poi preso parte anche a film TV quali Un difficile addio (1991), Omicidi e incantesimi (1991) e Game Change (2012). Nel 2021, invece, è protagonista delle miniserie La storia di Lisey, diretta dal regista cileno Pablo Larraìn e basata sull’omonimo romanzo di Stephen King. Nel 2024 prende invece parte alla miniserie Mary & George.

La stanza accanto, l’ultimo film di Julianne Moore

3. È stata la prima scelta di Pedro Almodovar e Tilda Swinton. Quando Pedro Almodóvar ha inviato la sceneggiatura di La stanza accanto a Tilda Swinton, le ha chiesto chi avrebbe dovuto interpretare Ingrid all’interno del film. L’attrice suggerì allora la collega Julianne Moore, scoprendo poi in seguito anche Almodovar aveva pensato alla Moore. Le due attrici hanno così avuto modo di recitare insieme nel film che ha poi vinto il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia.

Julianne Moore in Il mondo perduto – Jurassic Park

4. Ha accettato di partecipare al film per due motivi. Julianne Moore ha ammesso di aver accettato di partecipare a Il mondo perduto – Jurassic Park per due motivi: il primo, per pagare l’esorbitante assegno di divorzio che era stato assegnato al suo ex marito; mentre il secondo motivo era quello di poter lavorare con Steven Spielberg. In seguito, ha ammesso di essersi “divertita moltissimo”.

Jeff Goldblum, Julianne Moore, Vince Vaughn e Richard Schiff in Il mondo perduto - Jurassic Park
Jeff Goldblum, Julianne Moore, Vince Vaughn e Richard Schiff in Il mondo perduto – Jurassic Park © 1997 – Universal Pictures

5. Non era la prima scelta per il ruolo. Steven Spielberg aveva inizialmente contattato Juliette Binoche per il ruolo di Sarah Harding. A quanto pare, lei avrebbe però risposto che sarebbe apparsa nel film solo se avesse potuto “interpretare il dinosauro”. A quel punto Spielberg cercò un’altra attrice e rimase molto colpito dal piccolo ruolo avuto dalla Moore in Il fuggitivo. Fu così che la incontrò per parlarle della parte e decise infine di affidarle il ruolo di Sarah Harding.

 

Julianne Moore in Hunger Games

6. Ha recitato nel film su insistenza dei figli. Negli ultimi due film della saga di Hunger Games l’attrice ha interpretato il ruolo della presidentessa Alma Coin. Julianne Moore ha dichiarato che i suoi due figli, entrambi fan dei romanzi, l’hanno convinta a firmare per il ruolo di Alma Coin. Per il ruolo, oltre a una parrucca grigia, Julianne Moore ha indossato anche lenti a contatto scure, caratterizzando ulteriormente il personaggio.

Julianne Moore in Still Alice, il film sull’Alzheimer

7. Ha ricevuto il plauso mondiale per Still Alice. Nel 2014 prende parte alle riprese del film, nel ruolo della protagonista. Il film, che è un adattamento del romanzo Perdersi di Lisa Genova e che racconta la storia di Alice Howland, affermata linguistica che si trova a combattere contro l’Alzheimer presenile, è stato girato da Richard Glatzer. Il regista era affetto da sclerosi laterale amiotrofica e, putroppo, è mancato qualche mese dopo aver terminato le riprese. Per la sua interpretazione l’attrice si è preparata a lungo studiando la malattia che era chiamata a rappresentare.

Julianne Moore combatte l'Alzheimer Still Alice
Julianne Moore e Kristen Stewart in Still Alice

Julianne Moore ha vinto un Oscar

8. È stata candidata per 5 volte. La prima nomination per la Miglior attrice non protagonista è arrivata nel 1998 per la sua interpretazione nel film Boogie Night – L’altra Hollywood di Paul Thomas Anderson e due anni dopo è arrivata quella per la miglior attrice grazie al film Fine di una storia di Neil Jordan. Nel 2003 ottiene ben due candidature: una alla miglior attrice per Lontano dal paradiso di Todd Haynes e la seconda come miglior attrice non protagonista per The Hours di Stephen Daldry. La quinta ed ultima nomination arriva nel 2015 proprio per Still Alice, che le permette di vincere il premio.

Julianne Moore, il marito e i figli

9. È sposata con un regista. Dopo un primo matrimonio avuto con l’attore e regista John Could Rubin, durato dal 1986 al 1995, l’attrice sposa nel 2003 il suo attuale marito, ovvero il regista e produttore Bart Freundlich. I due si sono conosciuti nel 1996 lavorando insieme per il film I segreti del cuore, intraprendendo da quel momento una relazione. In seguito hanno avuto due figli, Caleb e Liv, nati rispettivamente nel 1997 e nel 2002.

L’età e l’altezza di Julianne Moore

10. Julianne Moore è nata il 3 dicembre 1960 (età 64 anni) a Fort Liberty. L’attrice è alta complessivamente 1,60 metri.

Fonti: IMDb, biography, Elle

Golden Globes 2025: i nominati di cinema e televisione, guidano Emilia Perez e The Bear

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Le nomination ai Golden Globe 2025 sono state annunciate e tra una sorpresa e un colpo di scena, si sono delineati quelli che saranno i prossimi protagonisti di questa stagione dei premi. Oltre a sottolineare il bel risultato di Vermiglio di Maura Delpero, finito in cinquina per il miglior film in lingua non inglese, sono diversi i titoli che si sono distinti per frequenza di nomination, tra film e serie tv.

Trai titoli più nominati spiccano Emilia Perez per il cinema e la terza stagione di The Bear, serie Hulu disponibile in Italia su Disney+.

Ecco tutti i nominati ai Golden Globes 2025

FILM

MIGLIOR FILM – DRAMA

MIGLIOR FILM – MUSICAL OR COMEDY

MIGLIOR FILM – ANIMATED

  • FLOW (Sideshow / Janus Films)
  • INSIDE OUT 2 (Walt Disney Studios Motion Pictures)
  • MEMOIR OF A SNAIL (IFC Films)
  • OCEANIA 2 (Walt Disney Studios Motion Pictures)
  • WALLACE & GROMIT: VENGEANCE MOST FOWL (Netflix)
  • IL ROBOT SELVAGGIO (Universal Pictures)

CINEMATIC AND BOX OFFICE ACHIEVEMENT

MIGLIOR FILM – NON-ENGLISH LANGUAGE

  • ALL WE IMAGINE AS LIGHT (Sideshow / Janus Films) – USA / FRANCE / INDIA
  • EMILIA PÉREZ (Netflix) – FRANCE
  • THE GIRL WITH THE NEEDLE (MUBI) – POLAND / SWEDEN / DENMARK
  • I’M STILL HERE (Sony Pictures Classics) – BRAZIL
  • THE SEED OF THE SACRED FIG (NEON) – USA / GERMANY
  • VERMIGLIO (Sideshow / Janus Films) – ITALY

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA – DRAMA

MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA – DRAMA

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA – MUSICAL OR COMEDY

MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA – MUSICAL OR COMEDY

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA

MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA

MIGLIORE REGIA – MOTION PICTURE

MIGLIORE SCENEGGIATURA – MOTION PICTURE

MIGLIORE COLONNA SONORA – MOTION PICTURE

MIGLIORE CANZONE ORIGINALE – MOTION PICTURE

  • “BEAUTIFUL THAT WAY” –– THE LAST SHOWGIRL – Music & Lyrics by: Andrew Wyatt, Miley Cyrus, Lykke Zachrisson
  • “COMPRESS / REPRESS” –– CHALLENGERS – Music & Lyrics by: Trent Reznor, Atticus Ross, Luca Guadagnino
  • “EL MAL” –– EMILIA PÉREZ – Music & Lyrics by: Clément Ducol, Camille, Jacques Audiard
  • “FORBIDDEN ROAD” –– BETTER MAN – Music & Lyrics by: Robbie Williams, Freddy Wexler, Sacha Skarbek
  • “KISS THE SKY” –– THE WILD ROBOT – Music & Lyrics by: Delacey, Jordan K. Johnson, Stefan Johnson, Maren Morris, Michael Pollack, Ali Tamposi
  • “MI CAMINO” –– EMILIA PÉREZ – Music & Lyrics by: Clément Ducol, Camille

SERIE TV

MIGLIORE SERIE – DRAMA

MIGLIORE SERIE – MUSICAL OR COMEDY

MIGLIORE SERIE LIMITATA, ANTOLOGICA O FILM PER LE TV

MIGLIORE ATTRICE IN UNA SERIE – DRAMA

MIGLIORE ATTORE IN UNA SERIE – DRAMA

MIGLIORE ATTRICE IN UNA SERIE – MUSICAL OR COMEDY

MIGLIORE ATTORE IN UNA SERIE – MUSICAL OR COMEDY

MIGLIORE ATTRICE IN UNA SERIE LIMITATA, ANTOLOGICA O FILM PER LE TV

MIGLIORE ATTORE IN UNA SERIE LIMITATA, ANTOLOGICA O FILM PER LE TV

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA PER UNA SERIE

MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA PER UNA SERIE

MIGLIORE PERFORMANCE IN STAND-UP COMEDY PER LA TV

  • JAMIE FOXX (JAMIE FOXX: WHAT HAD HAPPENED WAS)
  • NIKKI GLASER (NIKKI GLASER: SOMEDAY YOU’LL DIE)
  • SETH MEYERS (SETH MEYERS: DAD MAN WALKING)
  • ADAM SANDLER (ADAM SANDLER: LOVE YOU)
  • ALI WONG (ALI WONG: SINGLE LADY)
  • RAMY YOUSSEF (RAMY YOUSSEF: MORE FEELINGS)

La cerimonia dei Golden Globe 2025, presentata da Nikki Glaser, andrà in onda in diretta su CBS domenica 5 gennaio alle 17:00 PT/20:00 ET, oltre allo streaming su Paramount+ negli Stati Uniti. In Italia potremo vederla a partire dalle 2 della notte tra il 5 e il 6 gennaio.

Vermiglio di Maura Delpero nominato ai Golden Globes 2025

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Vermiglio di Maura Delpero nominato ai Golden Globes 2025

Mentre ancora si stanno annunciando le nomination ai Golden Globes 2025, arriva a sorpresa la candidatura nella categoria Miglior film in lingua non inglese per Vermiglio (qui la recensione) di Maura Delpero, che già dalla sua presentazione alla Mostra di Venezia ha catturato l’attenzione internazionale.

Il film è anche la scelta italiana per la corsa alla nomination  agli Oscar 2025 nella stessa categoria. E’ il secondo anno consecutivo in cui l’Italia compare nella cinquina dei Golden Globes, l’anno scorso arrivò in nomination con Io Capitano di Matteo Garrone. Il premio andò all’imbattibile Anatomia di una caduta. Io Capitano doppiò la nomination per gli Oscar 2024, ma anche in questa occasione il premio andò a La Zona d’Interesse.

Vermiglio racconta dell’ultimo anno della seconda guerra mondiale in una grande famiglia e di come, con l’arrivo di un soldato rifugiato, per un  paradosso del destino essa perda la pace, nel momento stesso in cui il mondo ritrova la propria.

Racconta Maura Delpero: “Mio padre ci ha lasciati un caldo pomeriggio d’estate. Prima di chiuderli per sempre, ci ha guardati con occhi grandi e stupiti di bambino. L’avevo già sentito che da anziani si torna un po’ fanciulli, ma non sapevo che quelle due età potessero fondersi in un unico viso. Nei mesi a seguire è venuto a trovarmi in sogno. Era tornato nella casa della sua infanzia, a Vermiglio. Aveva sei anni e due gambette da stambecco, mi sorrideva sdentato, portava questo film sotto il braccio: quattro stagioni nella vita della sua grande famiglia. Una storia di bambini e adulti, tra morti e parti, delusioni e rinascite, del loro tenersi stretti nelle curve della vita, e da collettività farsi individui. Una storia d’alta quota, con i suoi muri di neve. Di odore di legna e latte caldo nelle mattine gelate. Con la guerra lontana e sempre presente, vissuta da chi è rimasto fuori dalla grande macchina: le madri che hanno guardato il mondo da una cucina, con i neonati morti per le coperte troppo corte, le donne che si sono temute vedove, i contadini che hanno aspettato figli mai tornati, i maestri e i preti che hanno sostituito i padri. Una storia di guerra senza bombe, né grandi battaglie. Nella logica ferrea della montagna che ogni giorno ricorda all’uomo quanto sia piccolo.

Vermiglio è un paesaggio dell’anima, un “Lessico famigliare” che vive dentro di me, sulla soglia dell’inconscio, un atto d’amore per mio padre, la sua famiglia e il loro piccolo paese. Attraversando un tempo personale, vuole omaggiare una memoria collettiva.”

L’Amica Geniale : Storia della bambina perduta, recensione del finale di stagione e di serie

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Volge al termine, con due episodi dolorosi e liberatori, la quarta e ultima stagione dell’adattamento della tetralogia scritta da Elena Ferrante e lette (e guardata) in tutto il mondo, L’Amica Geniale: Storia della bambina perduta. Gli ultimi due episodi, ”La Scomparsa” e “La Restituzione”, chiudono chiudono un quarto ciclo che, pur mantenendo alcuni dei temi centrali del romanzo, si discosta significativamente nella narrazione e nello sviluppo dei personaggi. Questo distacco, se da un lato apre nuove possibilità interpretative, dall’altro mina la coerenza emotiva e stilistica che ha caratterizzato l’opera letteraria, lasciando spesso un senso di incompiutezza.

L'Amica Geniale
Fabrizio Gifuni e Irene Maiorino – L’Amica Geniale 4×09

La Scomparsa, il punto di non ritorno

Il titolo di questo quarto romanzo (e della rispettiva serie) dovrebbe aver messo gli spettatori condizione di non rimanere troppo sorpresi di fronte alla svolta drammatica che questo episodio porta al finale della serie. “La Scomparsa” si concentra su un evento tragico: la sparizione di Tina, la figlia di Lila e Enzo, che segna un punto di non ritorno per tutti i protagonisti. L’episodio inizia con una serie di tensioni familiari: la piccola Emma comincia a sentire con forza l’esigenza di avere anche lei una figura paterna, e Nino come da aspettativa non eccelle nell’essere presente per la figlia. Tuttavia, riesce a trovare il tempo di fare visita alla bambina al rione, in occasione del mercato domenicale. Mentre Lila tiene Imma in braccio e conversa rapita con Nino, Tina scompare. La bimba non si trova più: le ricerche si intensificano, ma si rivelano vane, lasciando un vuoto devastante. Che fine ha fatto la piccola e brillante Tina?

L’episodio è così devastante per tutti i personaggi coinvolti che sembra che da quel momento le tragedie e i dolori non possano fare altro che aumentare. Gennaro, il fratello di Lila, viene trovato morto, sopraffatto dalla droga; Generino, il primogenito di Lila, anche lui preda della dipendenza, ripudia suo padre Stefano, ridotto all’ombra di se stesso, e rende complicatissima la vita della madre e di Enzo, ormai vero e proprio padre adottivo del giovane. Intanto Lila è quello che più di tutti subisce le devastanti conseguenze della scomparsa della bimba: convinta che Tina sia ancora viva, cede in una spirale di follia. Il monologo immaginato da Lenù, che tenta di ricostruire il pensiero di un’amica ormai irraggiungibile, è un tocco narrativo interessante ma poco incisivo. La serie sembra più interessata a raccontare il lento disfacimento della comunità che a soffermarsi sulle implicazioni psicologiche che non siano teatrali.

La vicinanza di Elena diventa salvifica per Lila, la mantiene ancorata alla realtà, ma l’omicidio dei fratelli Solara renderà l’ambiente del rione sempre più pericoloso e tossico per la donna che, con tre figlie, cercherà di mettersi al riparo da quella violenza, una volta per tutte.

L'Amica Geniale
Irene Maiorino in L’Amica Geniale 4×09

La Restituzione (di Tina e Nu)

Arrivati all’ultimo episodio di L’Amica Geniale: Storia della bambina perduta, ci troviamo di fronte a una serie di scelte narrative che movimentano l’addio alla storia e allo stesso tempo ne viziano l’elegante fissità che aveva fatto dell’ultimo romanzo della tetralogia un piccolo capolavoro di riflessione sull’esistenza, sui dolori e le perdite, soprattutto sul tempo che passa e sui sentimenti, gli affetti che restano, pur nelle loro storture. Ebbene, per l’adattamento di un romanzo così potente si è pensato bene di abbassare il tono e di aggiungere alla storia svolte da soap opera che confondono le acque e il racconto dei personaggi. Nel decimo episodio torna alla ribalta Pasquale, che viene arrestato per aver assassinato Michele e Marcello Solara.

Parte dell’episodio è dedicato ai tentativi di Lenù di intercedere per lui tramite le conoscenze politiche di Nino, il quale, neanche a dirlo, si rivela poco utile. Più avanti nella storia, sembra che Generino e Dede, primogenita di Elena, si innamorino, tuttavia scopriamo poi che il figlio di Lila scapperà di casa con Elsa, la secondogenita di Lenù, una svolta del tutto inaspettata, sia per la madre in pena, che per gli spettatori a dir poco sorpresi. Elena parte allora con Enzo per recuperare i ragazzi a Bologna, ma scopre che sono dalla nonna. Questa importante deviazione rispetto al materiale originale da una parte genera perplessità, soprattutto per la superficialità con cui viene trattata sia la vicenda di Pasquale (lui, a differenza degli altri interpreti, non è “cresciuto” avendo sempre il volto di Eduardo Scarpetta) che quella di Gennarino e Elsa, dall’altra dà finalmente la possibilità a Enzo di emergere, con un toccante monologo che Pio Stellaccio ci regala con una grande autenticità e commozione.

Alba Rohrwacher e Irene Maiorino in L’Amica Geniale 4×10

L’addio al rione, che segue queste sgangherate vicende, è un momento cruciale per Lenù, come si può ben intuire, tuttavia anch’esso è poco valorizzato. Addirittura l’ultimo saluto tra lei e Lila appare freddo e convenzionale, due caratteristiche che non hanno niente a che vedere con nessuno dei due personaggi. Elena parte quindi per Torino, mentre le sue figlie maggiori prendono strade diverse: Dede va a New York dal padre, seguita anni dopo da Elsa, mentre Enzo, che capisce che non ha più un posto accanto a Lila, si trasferisce a Milano. Nino, nel frattempo, viene arrestato, per lui un epilogo che appare affrettato, ma che comunque ci regala una certa soddisfazione, qualunque siano le ragioni dell’arresto, che non vengono condivise.

L’ultima sequenza, ci riporta lì dove tutto era cominciato: un’anziana Elena viene svegliata dalla telefonata di Gennarino, spaventato perché da 48 ore “mammà non s’ trov’”. Lila decide così di sparire, disfarsi nel nulla, portando con sé tutte le fotografie, gli oggetti personali, tutto ciò che testimonia il suo passaggio nel mondo, sparisce per unirsi alla sua Tina, mai dimenticata, lasciando dietro di sé soltanto un figlio smarrito, e una vaga perplessità nella mente della sua amica. Alla quale però dedica il suo ultimo pensiero, prima di dissolversi: rientrando a casa, un giorno, Elena trova nella cassetta della posta Tina e Nu, le bambole di pezza che avevano perso da bambine.

LAmica-Geniale
Tina e Nu, le bambole di Lenù e Lila ne L’Amica Geniale 4×10

L’Amica Geniale: Storia della bambina perduta rinuncia alla poesia in favore della televisione

Con un adattamento poco fedele principalmente nello spirito del racconto, la quarta stagione de L’Amica Geniale chiude in anti-climax una delle serie che a ragione verranno ricordate come uno dei migliori prodotti televisivi della produzione italiana. E nonostante questo, la quarta stagione è senza dubbio il momento più basso di questa trasposizione quasi sempre elegante e preziosa. La tendenza constante di questo quarto ciclo è stata quella di operare un abbassamento di tono costante, una trivializzazione del materiale di partenza che, come dote principale aveva quella di rendere alti e poetici anche i discorsi più volgari e carnali. Probabilmente perché la scrittura consente l’utilizzo di metafore e sottintesi che la serie, come linguaggio di comunicazione, pretende di mostrare con le immagini. La serie perde quella capacità di Ferrante di rendere sublimi anche gli eventi più violenti, sporchi e quotidiani, scadendo talvolta in una rappresentazione ruvida che suscita più ilarità che empatia.

Ma non è solo un “problema” di tono: i personaggi secondari, in particolare Generino, le figlie di Elena e Alfonso, sono trattati con superficialità, preferendo il cliché all’approfondimento psicologico, un difetto che si riscontra esclusivamente nelle scelte di scrittura, e non nelle interpretazioni degli attori che rimangono uno dei punti forti della serie, con la sola eccezione di Alba Rohrwacher, quasi condannata a una Elena che proprio non le calza. Nonostante questa forzatura, è lei la vera protagonista della serie, non solo voce narrante ma anche punto di vista dal quale percepiamo tutto e tutti, mentre il personaggio di Lila, interpretato splendidamente da Irene Maiorino, rimane un personaggio secondario, letto attraverso il filtro dell’amica e mai (più) centro vivo, selvaggio e propulsivo dell’azione.

Il potenziale emotivo dell’opera viene solo parzialmente sfruttato, rendendo questi ultimi episodi un’occasione mancata per onorare appieno il capolavoro letterario da cui traggono origine.

Outlander – stagione 7, parte 1: 10 cose da ricordare prima di guardare la stagione 7, parte 2

La stagione 7 di Outlander, parte 2, è in arrivo e riprende dopo i numerosi colpi di scena della prima parte. Jamie, Claire e il resto della loro famiglia ne hanno passate tante dall’inizio della serie, con poco tempo per respirare tra un disastro e l’altro. Tuttavia, mentre Outlander si avvia verso l’ottava e ultima stagione, questi personaggi fanno del loro meglio per costruirsi una vita felice sia nel XVIII che nel XX secolo. Tuttavia, qualcosa riesce sempre a mettersi in mezzo, e i disastri della stagione 7 di Outlander, parte 1, si tradurranno senza dubbio in ulteriori colpi di scena nella seconda parte.

Gli eventi della stagione 7 di Outlander sono basati sul settimo e sull’ottavo libro di Diana Gabaldon, An Echo in the Bone e Written in My Own Heart’s Blood. Divisa in due parti, la prima ha debuttato nel giugno 2023, raccontando gli eventi successivi all’arresto di Claire Fraser per l’omicidio di Malva Christie. Ora, con la stagione 7 di Outlander, parte 2, Claire e Jamie sono destinati a separarsi di nuovo dopo un breve periodo di gioia in cui si sono riuniti alla loro famiglia scozzese. Naturalmente, ci sarà molto altro da fare, il che rende ancora più necessario un aggiornamento dei grandi eventi della stagione 7, parte 1,di Outlander.

La stagione 7, parte 2, di Outlander ha debuttato il 22 novembre 2024.

Tom Christie si è preso la colpa dell’omicidio di Malva (salvando Claire)

La stagione 7 di Outlander, parte 1, è iniziata con Claire imprigionata per l’omicidio di Malva, con Jamie che cercava disperatamente di riprendersela. Alla fine non ci riuscì e, con la Guerra di Rivoluzione agli inizi, era improbabile che Claire avesse la possibilità di difendersi in tribunale per molti mesi, se non anni. Tuttavia, Tom Christie venne in soccorso di Claire quando confessò di aver ucciso la propria figlia.

Questa confessione era, ovviamente, falsa. Tom è innamorato di Claire e vuole dare la vita per liberarla. Al ritorno a Fraser’s Ridge, Claire scopre che in realtà è stato il figlio di Tom, Allan, a uccidere Malva. Ian ha ucciso Allan e Claire ha creduto per un certo periodo che l’intera famiglia fosse tragicamente perduta. In seguito, però, scoprì che Tom non era stato impiccato. Mentre Claire e Jamie si lasciano alle spalle tutto questo, è certamente possibile che Tom Christie faccia la sua ricomparsa nella stagione 7, parte 2, di Outlander.

Brianna e Roger sono tornati al 20° secolo per salvare la figlia

Brianna e Roger hanno dato il benvenuto a una bellissima bambina, Amanda, nella stagione 7 di Outlander, parte 1. Tuttavia, Claire notò subito che la bambina era affetta da un difetto cardiaco comune ai neonati. Purtroppo, nel XVIII secolo non c’era modo di salvare Amanda. Se la bambina fosse sopravvissuta, Brianna e Roger sarebbero dovuti tornare nel XX secolo, dove i medici erano attrezzati per questo tipo di intervento.

Dopo essere tornati nel loro tempo, Brianna e Roger rimasero in Scozia, dove acquistarono la casa d’infanzia di Jamie, Lallybroch. Nella stagione 7 di Outlander, parte 1, sono passati diversi anni per questa famiglia e all’inizio della seconda parte, Amanda è felice e in salute e vive nel castello dei suoi antenati.

La casa di Claire e Jamie è stata bruciata da Wendigo Donner

Brianna e Roger avevano viaggiato fino al XVIII secolo per salvare Jamie e Claire dopo aver trovato un vecchio necrologio che affermava che i Fraser erano morti nell’incendio di una casa. La data di questo incidente è passata, quindi hanno pensato di aver raggiunto il loro obiettivo prima di tornare nel XX secolo. Tuttavia, si è scoperto che il necrologio aveva la data sbagliata, poiché l’arrivo di Wendigo Donner a Fraser’s Ridge nella stagione 7, parte 1, di Outlander ha visto il devastante incendio diventare finalmente realtà. Tom Christie ha inserito il necrologio pensando che i Fraser fossero morti nell’incendio.

Anche Wendigo era un viaggiatore del tempo e cercava disperatamente dei gioielli per poter tornare nel suo tempo. Così, mise a soqquadro la casa dei Fraser, spaccando bottiglie di etere per terra prima di colpire uno dei fiammiferi di Brianna per avere una luce migliore. Questo ha causato l’esplosione della casa, anche se solo Wendigo e il suo gruppo sono rimasti uccisi. Tuttavia, questo colpo di scena ha rivelato il potenziale di una profezia che si autoavvera in Outlander, poiché l’incendio non sarebbe avvenuto se Brianna e Roger fossero tornati indietro per fermarlo.

Mr. e Mrs. Bug hanno rubato l’oro giacobita (e Jamie lo ha nascosto in segreto)

Mentre il Wendigo perlustrava la casa dei Fraser, fu scoperto dell’oro nascosto, che Jamie alla fine capì essere l’oro giacobita scomparso. Questa fortuna era stata inizialmente destinata a sostenere il tentativo di Bonnie Prince Charlie di conquistare il trono inglese, ma quando questo movimento andò a rotoli, fu divisa tra Hector Cameron (il primo marito della zia di Jamie, Jocasta), Dougal MacKenzie e altri. Arch Bug, risentito per non aver ottenuto nulla dell’oro, rubò una parte a Giocasta e la nascose segretamente a casa di Claire e Jamie.

Jamie confiscò l’oro a Mr. Bug e lui e Ian lo sorvegliarono, sospettando che l’uomo sarebbe tornato a reclamarlo. Aveva quasi ragione, ma fu la signora Bug a venire a prendere l’oro giacobita e a sparare a Jamie e Ian quando questi cercarono di fermarla. Purtroppo, l’anziana donna morì nel tentativo. Sapendo che anche altri avrebbero sicuramente cercato l’oro, Jamie lo nascose in una grotta che lui e Jemmy avevano trovato insieme. Poi scrisse una lettera a Brianna e Roger nel futuro, dando loro un indizio che avrebbe aiutato Jemmy a trovare l’oro.

Ian si è innamorato della quacchera Rachel Hunter

Nella stagione 7 di Outlander, parte 1, Ian ha incontrato due quaccheri, un medico di nome Denzell Hunter e sua sorella Rachel. Ian va subito d’accordo con Rachel e non passa molto tempo prima che i due flirtino sottilmente l’uno con l’altra. Tuttavia, quando Ian la baciò, lei lo rimproverò e gli disse che una relazione sarebbe stata impossibile. Ian alla fine accettò, non solo perché non voleva che Rachel fosse ripudiata dai quaccheri (come suo fratello), ma anche perché temeva ripercussioni da parte del signor Bug dopo la morte della moglie.

Dopo aver accidentalmente ucciso la signora Bug, Ian offrì la sua vita al signor Bug, ma il vecchio rifiutò. Disse che non si trattava di uno scambio equivalente e che avrebbe preso ciò che gli spettava quando Ian avesse avuto qualcosa che valeva la pena prendere. Si tratta di una minaccia piuttosto efficace, visto che Ian si è guardato alle spalle per tutta la stagione 7, parte 1, di Outlander. Alla fine di questa puntata, sembra che Mr. Bug abbia effettivamente portato a termine la sua missione, dal momento che è stato visto avvicinarsi a Rachel Hunter: per sapere cosa le farà dovremo aspettare la stagione 7 di Outlander, parte 2.

Il “Nuckelavee” di Jimmy si è rivelato essere William Buccleigh MacKenzie

Nel XX secolo, Jemmy si cacciava in ogni tipo di guaio e ne dava la colpa al popolo delle fate. Tuttavia, quando cominciarono a sparire dalla casa oggetti più grandi, Jemmy si convinse che non era lui, ma il Nuckelavee. I suoi genitori non gli credono, finché Roger non vede un uomo che sbircia dalla finestra e va a indagare. Si scoprì che quell’uomo era William Buccleigh MacKenzie, un antenato di Roger che aveva accidentalmente viaggiato attraverso le pietre.

William (detto Buck) divenne un ospite prolungato di Lallybroch, in quanto tecnicamente di famiglia. Sviluppò una sorta di rapporto con i figli di Roger e Bree. Sebbene i MacKenzie del XX secolo fossero inizialmente incerti sulla sua affidabilità, Buck riuscì a diventare un amico e un difensore della loro casa.

Brianna scoprì una linea di ley line nelle gallerie

Brianna è riuscita a ottenere un lavoro nella stagione 7, parte 1, di Outlander, ma non è stato facile farsi rispettare dagli uomini di cui era responsabile. A un certo punto, l’hanno rinchiusa in una rete di tunnel sotterranei. Fortunatamente, l’intelligente Bree non ha avuto problemi a capire come fuggire. Tuttavia, mentre si trovava sotto la superficie, fu sorpresa di scoprire una strana nebbia increspata che emetteva lo stesso ronzio delle pietre da viaggio.

Giunsero alla conclusione che Bree aveva scoperto una ley line e che il luogo in cui tali linee si intersecano è quello in cui erano state erette le pietre.

Brianna attraversò la nebbia senza problemi e arrivò a casa con il suo tempo. Dopo averne discusso con Roger e aver esaminato alcune mappe, hanno concluso che Bree aveva scoperto una linea di ley line e che il luogo in cui tali linee si intersecano è quello in cui sono state erette le pietre. Pertanto, è stato stabilito che il viaggio nel tempo è collegato alle linee di ley line in tutto il mondo.

Rob Cameron ha rapito Jemmy per trovare l’oro giacobita nascosto

Uno dei colleghi di Brianna, Rob Cameron, ha cercato di avvicinarsi ai MacKenzie, e alla fine si è capito il perché in Outlander stagione 7, parte 1. Dopo che Bree ha accidentalmente impacchettato il manoscritto di Roger, che descriveva le loro avventure nel viaggio nel tempo e l’oro giacobita nascosto (e chissà dove è nascosto), insieme al suo materiale didattico, Cameron se ne è impossessato e ha letto tutto il materiale.

Cameron finge di non credere a ciò che Roger ha scritto, definendolo fantascienza. Tuttavia, la verità viene rivelata quando invita Jemmy a vedere un film con lui e suo nipote. Non sospettando nulla, Brianna e Roger accettano, ma Buck e la piccola Amanda intuiscono che c’è dell’altro. Dopo essersi recati alle pietre, Roger e Brianna scoprono la sciarpa di Jemmy e concludono che Cameron ha portato il ragazzo a trovare l’oro giacobita.

Roger e Buck hanno attraversato le pietre per trovare Jemmy

L’ultima volta che vediamo Roger e Buck nella stagione 7 di Outlander, parte 1, stanno attraversando le pietre per trovare Cameron e riportare indietro Jemmy. Il problema è che questi personaggi non hanno ancora capito bene come funziona il viaggio nel tempo. Non è chiaro quando Cameron abbia viaggiato, quindi Roger può solo pensare a suo figlio e sperare che venga portato da lui.

Brianna è rimasta con la piccola Mandy nel caso in cui Cameron e Jemmy fossero tornati. Tuttavia, l’affermazione di Mandy di non riuscire più a sentire Jemmy (i due condividono un profondo legame invisibile) implica fortemente che il ragazzo sia stato portato in un altro tempo. Naturalmente, solo il tempo potrà dirlo con certezza.

Jamie, Claire e Ian tornano in Scozia

Jamie e Claire sono stati desiderosi di tornare in Scozia per tutta la stagione 7, parte 1, di Outlander, ma qualcosa riusciva sempre a ostacolarli. Tuttavia, hanno finalmente ottenuto il loro desiderio quando a Jamie è stato chiesto di accompagnare il corpo del Brigadiere-Genere Simon Fraser nella sua terra natale. Non si tratterà di un viaggio permanente: Jamie e Claire hanno già fissato il luogo in cui vogliono costruire la loro nuova casa a Fraser’s Ridge. Tuttavia, l’ambientazione scozzese della stagione 7, parte 2, di Outlander sarà sicuramente un’emozionante rimpatriata.

Hayden Christensen lancia un’eccitante allusione al suo futuro in Star Wars: “Abbiamo qualcosa che bolle in pentola”

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In un aggiornamento assolutamente elettrizzante, l’attore di Anakin Skywalker/Darth Vader Hayden Christensen ha suggerito che Star Wars ha in cantiere qualcosa che vedrà Christensen e l’attore di Obi-Wan Kenobi Ewan McGregor tornare nei film e negli show televisividi Star Wars. Star Wars è notoriamente bravo a mantenere i segreti, e gli attori veterani di Star Wars sono abili nel fare sottili riferimenti a progetti imminenti (o nel nascondere completamente un prossimo show o film in cui sono coinvolti). Christensen non fa eccezione: i suoi commenti su una potenziale riunione di Anakin e Obi-Wan sono perfettamente vaghi, ma comunque eccitanti.

Un post condiviso da crabtree_cody su X indica che Hayden Christensen ha alluso a un possibile prossimo progetto di Star Wars che includa Christensen e Ewan McGregor. Evidentemente, Christensen ha indicato che c’è “qualcosa che bolle in pentola” che potrebbe vedere Anakin Skywalker e Obi-Wan Kenobi di nuovo insieme in Star Wars.

Sebbene i commenti di Christensen diano ai fan di Star Wars ben poco su cui basarsi, arrivano sulla scia di una serie di sottili riferimenti a un possibile progetto su Obi-Wan e Anakin, tra cui la recente dichiarazione di McGregor secondo cui c’è ancora molta storia da raccontare su Obi-Wan Kenobi.

Cosa significano i commenti di Hayden Christensen su Star Wars

Il commento di Christensen su “alcune cose che si stanno preparando” è ben lontano dal confermare che un film o uno show con Obi-Wan e Anakin sia in lavorazione, ma c’è una buona possibilità che qualcosa sia in arrivo. Sarebbe incredibilmente strano che Christensen facesse una dichiarazione del genere se non fosse in trattativa con Star Wars, e questo è senza dubbio il massimo che potrebbe dire. È anche molto di più di quanto Star Wars abbia rivelato in passato, come nel caso di Ewan McGregor che ha completamente nascosto il suo ritorno in Obi-Wan Kenobi (anche quando gli è stato chiesto direttamente).

I film di Star Wars in uscita sono numerosi e a vari livelli di produzione, ma al momento sono pochi gli show di Star Wars confermati. Con Skeleton Crew che ha già pubblicato degli episodi, la seconda stagione di Andor e la seconda stagione di Ahsoka sono gli unici show di cui Star Wars ha confermato l’arrivo. La cosa più probabile è che una riunione tra Obi-Wan e Anakin avvenga in uno show, anche se nemmeno questo si può dire con certezza.

Ballerina: featurette mostra uno sguardo esteso a “The Baby Yaga” di Ana de Armas e le intense acrobazie d’azione

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Una nuova featurette di Ballerina è stata rilasciata come parte della presentazione al Comic Con Experience (CCXP). Il prossimo film d’azione, intitolato ufficialmente From the World of John Wick: Ballerina, è il primo film del franchise di successo incentrato su una persona diversa dall’assassino titolare di Keanu Reeves. Questa volta, Ana de Armas interpreta Eve Macarro, che si sta addestrando come killer per il Ruska Roma, lo stesso gruppo che ha accolto e addestrato Wick da bambino. Diretto da Len Wiseman, Ballerina uscirà il 6 giugno 2025.

Al CCXP, Lionsgate ha rilasciato una nuovissima featurette diBallerina, che offre uno sguardo dietro le quinte del prossimo spinoff di John Wick. Ambientato tra John Wick: Capitolo 3 – Parabellum e John Wick: Capitolo 4, Ballerina segue Eve nella sua missione di vendetta per eliminare i responsabili della morte di suo padre. La featurette approfondisce gli estenuanti allenamenti di combattimento e coreografia a cui Ana de Armas si è sottoposta per interpretare la ballerina-assassina e padroneggiare alcuni stunt intensi, tra cui una scena con il lanciafiamme che ha causato oltre 100 vittime. Guardate qui sotto:

Cosa significa la featurette di Ballerina

La featurette di Ballerina dimostra l’impegno del franchise di John Wick nei confronti di un’azione autentica e ad alto tasso di tensione, ponendo le basi per far brillare Eve come una potente aggiunta all’universo di John Wick. La rigorosa preparazione di De Armas per il film continua la tradizione di sviluppare personaggi radicati in stili di combattimento unici, come la perfetta combinazione di arti marziali e armi da fuoco di John. Tuttavia, Wiseman afferma: “Questo non è un ‘John Wick al femminile’. Questa è una storia di Eve che entra in scena fin dall’inizio”.

Mentre Ballerina incorpora personaggi di ritorno come John, Charon di Lance Reddick e Il direttore di Ruska Roma di Anjelica Huston per rimanere strettamente integrato con la saga di John Wick, il ritratto di Eve di de Armas offre una nuova prospettiva accattivante sul brutale mondo degli assassini. L’arco della vendetta di Eve rispecchia l’implacabile determinazione di Baba Yaga, ma la collocazione temporale del film – tra Parabellum e il Capitolo 4 – consente un’esplorazione più approfondita del mondo, facendo potenzialmente luce sui pericoli del suo passato addestramento nel sindacato del crimine.

Aaron Taylor-Johnson riflette sul ruolo di Quicksilver nel MCU, condividendo il ruolo con Evan Peters

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Aaron Taylor-Johnson ha parlato della sua breve partecipazione al Marvel Cinematic Universe nel ruolo di Pietro Maximoff/Quicksilver in Avengers: Age of Ultron. Durante il periodo che ha preceduto l’uscita del film nel 2015, il debutto di Quicksilver, insieme a quello di sua sorella, Wanda Maximoff/Scarlet Witch, era atteso con ansia dai fan. Solo un anno prima, Evan Peters, aveva interpretato una versione alternativa in X-Men: Giorni di un futuro passato. Purtroppo, la prima iterazione del personaggio si è sacrificata per salvare Clint Barton/Occhio di Falco e non è più riapparsa nel MCU.

Parlando con IMDb, Taylor-Johnson ha anche parlato del fatto che sia lui che Peters hanno interpretato il ruolo in franchise diversi. Secondo Aaron Taylor-Johnson, non esiste alcun rancore tra i due. Anzi, ha raccontato di aver visto Peters “al Comic-Con dove c’era la schiera degli X-Men”. Ha raccontato che hanno condiviso una “specie di momento in cui ti pizzichi”, dicendosi l’un l’altro: “Oh mio Dio, non siamo così fortunati ad essere qui e ad essere ancora qui a fare quello che amiamo fare? Ma è buffo che siamo in due universi diversi a farlo”.

Inoltre, Taylor-Johnson ha elogiato l’interpretazione di Peters su Quicksilver, affermando che “ad essere onesti, [ha] un’enorme ammirazione per quello che è riuscito a fare con il suo personaggio, con alcune cose che [pensa] siano state fantastiche e abbiano funzionato davvero bene”. La star di Kraven ha anche sottolineato le “diverse connessioni” che il Quicksilver del franchise di X-Men è stato in grado di avere, in particolare come “personaggio dei fumetti che ha il tipo di attaccamento a Magneto”. e […] House of M”.

Tuttavia, è anche orgoglioso del suo periodo come Quicksilver. Quando gli sono state presentate le action figure sue e dell’attrice della Strega Scarlatta Elizabeth Olsen. Taylor-Johnson ha definito l’idea di essere stato trasformato in una statuetta “un po’ sconvolgente e “molto travolgente”. Taylor-Johnson ha affrontato “gli alti e i bassi” di una tale fama, dicendo che “è quasi come se si neutralizzassero a vicenda, perché è talmente alto che non sai dove andare”.

Il significato dei commenti di Aaron Taylor-Johnson su Quicksilver

Nonostante abbia interpretato Quicksilver solo una volta, Taylor-Johnson parla positivamente della sua esperienza nel MCU, sembrando soddisfatto della sua performance. Non si è soffermato direttamente sul fatto che Peters ha avuto una maggiore longevità nel ruolo: quest’ultimo ha recitato in tre film come Quicksilver e successivamente ha avuto un ruolo di supporto nella serie del MCU WandaVision. In questa fase, Taylor-Johnson ha una solida lista di film in uscita a breve, quindi non è a corto di lavoro. Inoltre, l’attore è stato molto diretto nel concentrarsi sulla sua famiglia piuttosto che sulla sua carriera.

Oltre a parlare positivamente del suo periodo nel MCU, Taylor-Johnson ha definito la Olsen, sua sorella sullo schermo, un “attore fenomenale, una star assoluta e una persona meravigliosa, un essere umano meraviglioso”. Ha sottolineato che oltre a interpretare fratello e sorella in Avengers: Age of Ultron, hanno anche recitato come marito e moglie in Godzilla. Dopo aver elogiato Elizabeth Olsen, Taylor-Johnson ha aggiunto: “Non so perché non mi abbia resuscitato”, in riferimento ai poteri di alterazione della realtà della Scarlet Witch.

Gli 8 migliori film, serie tv e speciali di Natale Marvel/DC da guardare in famiglia durante le feste di Natale

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È di nuovo il periodo dell’anno in cui tutti noi cominciamo a divertirci a rivisitare alcuni dei nostri film di Natale preferiti, che si tratti di Die Hard, Elf, The Nightmare Before Christmas, o anche Love Actually.

Tuttavia, per i fan dei supereroi, non ci sono molte opzioni. È raro vedere un adattamento di un fumetto ambientato in un momento specifico, perché, come i fumetti stessi, evitarlo garantisce un’atmosfera senza tempo. Tuttavia, ci sono una manciata di esempi che pensiamo meritino di essere riconosciuti come classici natalizi a pieno titolo!

Alcuni potrebbero essere più ovvi di altri, ma ce ne sono alcuni che pensiamo meritino finalmente di essere riconosciuti tra i grandi sopra citati. Anche se non li elenchiamo in un ordine particolare, è certo che tutti hanno quell’atmosfera natalizia di cui si sente il bisogno. Quindi, visto che la stagione delle feste si avvicina, non vi resta che scoprire quali sono gli 8 film o serie tv Marvel/DC che vi consigliamo di guardare durante le feste!

Spider-Man: No Way Home

Spider-Man: No Way Home film 2021

Certo, stiamo iniziando con una sorta di forzatura, ma potete sempre considerarla una “menzione d’onore”. Spider-Man: No Way Home rimane uno dei migliori film dei Marvel Studios e si conclude con il Wall-Crawler che si riunisce con MJ e Ned durante le vacanze.

Da lì, si dirige verso il suo nuovo appartamento a Manhattan ed entra in azione con un nuovo spettacolare costume. L’altalena innevata si conclude con il passaggio davanti all’iconico albero di Natale del Rockefeller Center, ma è sufficiente per fare di questo film un classico del Natale?

Probabilmente no, ma tra questo epilogo e il fatto che il trequel è uscito a dicembre, è una scusa sufficiente per rivedere ancora una volta Spider-Man: No Way Home durante le feste, soprattutto con Spider-Man 4 all’orizzonte.

Shazam!

shazam!

Shazam! rimane uno dei migliori film del DCEU, il che spiega perché un tempo c’era tanto entusiasmo per Shazam! La furia degli dei. Ahimè, il sequel è stato una delusione, e crediamo che il Grande Formaggio Rosso non avrà mai un’altra avventura natalizia nel nuovo DCU.

Tuttavia, questo non sminuisce il suo predecessore e ambientare il film a Philadelphia a Natale è stata una mossa intelligente. La battaglia finale si svolge addirittura in un mercatino di Natale, mentre in tutto il film ci sono molti richiami al fatto che la storia delle origini dei supereroi si svolge nel periodo più bello dell’anno.

Se a ciò si aggiungono i temi commoventi della famiglia e dell’accettazione, Shazam! rimane un’esperienza di visione divertente anche durante le feste. Sempre che riusciate a sopportare la presenza sullo schermo di Zachary Levi.

Iron Man 3

Robert Downey Jr. in Iron Man 3 (2013)
Foto di Zade Rosenthal – © 2012 MVLFFLLC. TM &2012 Marvel.

Anche se il fatto che si tratti di un vero e proprio film di Natale è discutibile, Iron Man 3 è ambientato durante le feste. Infatti, a pochi minuti dall’inizio del threequel, il Vendicatore Corazzato di Robert Downey Jr. sfoggia la sua nuova armatura Mark 42 con “Jingle Bells” della Bombay Dub Orchestra in sottofondo.

Più tardi, Iron Man si ritrova in un ambiente innevato quando incrocia la giovane Harley Keener, e ci sono molti alberi di Natale in giro per ricordarci che è il periodo dell’anno (anche durante la battaglia finale, si vedono delle luci sullo sfondo che contribuiscono a dare al blockbuster un’atmosfera sorprendentemente allegra).

Il regista Shane Black è noto per far ruotare i suoi film intorno alle festività, quindi il fatto che questo sia il caso di Iron Man 3 non è stato uno shock per la maggior parte dei fan e vale sempre la pena di rivedere questo film.

Spider-Man: Un nuovo universo

Spider-Man: Un nuovo Universo

Un altro blockbuster con un’ambientazione natalizia innevata, Spider-Man: Un nuovo universo (Spider-Man: Into the Spider-Verse) merita di essere definito un “film di Natale” solo per il fatto di contenere una canzone natalizia!

Anzi, un album natalizio. La scena post-credits con Chris Pine che canta “Spidey-Bells (A Hero’s Lament)” è stata un successo per i fan, e l’EP “ A Very Spidey Christmas ‘ contiene jingle orecchiabili di Miles Morales (Shameik Moore) che canta ’Joy to the World” e Peter Parker (Jake Johnson) che invita a cantare “Deck the Halls”.

Pine presta persino la sua voce a “Up on the House Top”, mentre Norman Osborn (Jorma Taccone) contribuisce con una versione parlata di “The Night Before Christmas 1967”. Quindi, anche se non è un film di Natale, siamo convinti che il suo album lo renda tecnicamente tale.

What if…? – Stagione 2 – “E se… Happy Hogan salvasse il Natale?”

What If...? stagione 2

L’anno scorso, i Marvel Studios hanno pubblicato la seconda stagione di What If…? durante le vacanze e hanno presentato un divertente episodio ispirato alle festività natalizie. In quell’episodio, Happy Hogan aveva il compito di sorvegliare la sicurezza dell’Avengers Tower per una festa annuale in una realtà non dissimile dalla Terra 616.

Tuttavia, Justin Hammer si è imbucato all’evento e ha tentato di rubare un campione di sangue di Bruce Banner, che Happy finisce per iniettarsi. Trasformato in “Freak”, simile a Hulk, si mette in viaggio per salvare la situazione insieme a Darcy Lewis.

Messo contro la Legione di Ferro e un Hulkbuster pilotato da Hammer, Hogan alla fine salva la giornata… e il Natale! Si tratta di 30 minuti davvero divertenti e di un esempio di What If…? – una serie televisiva animata che ha avuto successo e non ha avuto successo, al suo meglio.

Batman – Il ritorno

Michael Keaton

Probabilmente il primo film natalizio sui supereroi, Batman – Il ritorno è un classico a tutti gli effetti; tuttavia, il fatto che la Gotham City gotica di Tim Burton sia stata trasformata per le feste non fa che renderla ancora più piacevole da guardare.

Lo squilibrato piano del Pinguino di rapire i primogeniti dell’élite si basa sulle festività, mentre Batman e Catwoman si scambiano persino un bacio sotto il vischio! Per quanto questo sequel di Batman sia spesso oscuro e contorto, non vediamo alcun motivo per non fare di questo blockbuster una priorità durante le festività.

Michael Keaton è tornato a vestire i panni del Cavaliere Oscuro l’anno scorso in The Flash, e anche se il reboot del DCU significa che tutti i piani per il suo futuro sono stati cancellati, almeno avremo sempre questo e il Batman del 1989.

Hawkeye

Hawkeye

Hawkeye è stata la prima avventura natalizia dei Marvel Studios e, nel 2021, questa serie si è rivelata una vera e propria delizia. Non è stata perfetta, ma alla fine dei conti, possiamo affermare che è una delle gemme più sottovalutate della Saga del Multiverso.

Basata sulle festività natalizie a New York, la serie seguiva Clint Barton mentre veniva trascinato via dalla sua famiglia per dare una mano alla sua più grande fan, Kate Bishop, dopo che lei aveva indossato il suo vecchio costume da Ronin. Da lì, i due si sono incrociati con Echo, Yelena Belova e persino con Kingpin, e lo spettacolo è culminato in una battaglia al Rockefeller Center.

Sfruttando appieno l’ambientazione stagionale, Hawkeye è stata una gioia e speriamo che le voci secondo cui Jeremy Renner e Hailee Steinfeld si riuniranno presto per una seconda stagione siano esatte.

The Guardians of the Galaxy Holiday Special

The Guardians of the Galaxy Holiday Special

Né un film né uno show televisivo, questa presentazione speciale dei Marvel Studios è un Holiday Special che rivedremo per anni e anni a venire.

Scritto e diretto da James Gunn, The Guardians of the Galaxy Holiday Special è davvero una delle migliori storie mai raccontate dai Marvel Studios, piena di spirito natalizio. Che si tratti del grande segreto di Mantis, della colonna sonora di livello A+ o di alcune immagini davvero deliziose, non si può negare che questo speciale si sia guadagnato lo status di “classico”.

Siamo sicuri che l’avrete visto quando è uscito nel 2022, ma se non avete intenzione di rivederlo il 25 dicembre… beh, non sappiamo cosa dire! Tutto in questo speciale è assolutamente perfetto.

David Tennant torna a presentare i BAFTA Film Awards

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David Tennant torna a presentare i BAFTA Film Awards

David Tennant è pronto a fare una doppietta ai BAFTA e a tornare come presentatore dei prossimi premi cinematografici della British Academy. Dopo aver presentato la 77a edizione dei BAFTA all’inizio di quest’anno, la star di Doctor Who e Good Omens, recentemente vista nella serie di successo Disney+ Rivals, tornerà sul palco alla 78a edizione dei premi, che si terranno il 16 febbraio 2025 alla Royal Festival Hall di Londra.

“Non potremmo essere più felici che David Tennant torni a presentare gli EE BAFTA film awards nel 2025”, ha affermato Jane Millichip, CEO dei BAFTA. “È un vero piacere lavorare con lui e la sua performance di quest’anno è stata semplicemente eccezionale: calorosa, spiritosa, intelligente e con un delizioso tocco di malizia. È un privilegio condividere la più grande celebrazione cinematografica della Gran Bretagna con il pubblico televisivo di tutto il mondo e riconoscere la straordinaria creatività di coloro che alimentano l’industria cinematografica britannica e globale”.

La cerimonia dei BAFTA, che è stata seguita da oltre 3,8 milioni di spettatori l’ultima volta, sarà trasmessa sulla BBC nel Regno Unito.

Parlando con Variety prima della sua prima presentazione dei BAFTA a febbraio, David Tennant ha detto che, non essendo un comico, il suo lavoro era semplicemente quello di “tenere tutto insieme”, e ha parlato di aver preso spunto dalla cerimonia dei Golden Globes del 2023, dove il presentatore Jo Koy ha fatto fiasco sul palco. “Non insultare Tay Tay, penso che sia la lezione da imparare”, ha detto. “Vivo in una casa di fan di Taylor Swift, quindi ne so di più”.

Il primo round di votazioni per i premi del 2025 si è aperto il 6 dicembre, con le longlist che saranno svelate il 3 gennaio, seguite dalle nomination il 15 gennaio. Sono stati presentati più di 220 titoli di lungometraggi.

British Independent Film Awards: domina Kneecap che porta a casa anche il premio più importante

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Kneecap, la commedia biografica irlandese sull’omonimo gruppo rap di Belfast, ha ottenuto il massimo riconoscimento ai British Independent Film Awards e un totale di sette premi BIFA.

Il film d’esordio dello scrittore/regista Rich Peppiatt, che è entrato nella cerimonia di domenica avendo già vinto quattro premi BIFA, è stato nominato miglior film indipendente britannico, con Peppiatt che ha vinto il premio come miglior sceneggiatore esordiente e i compagni di band Kneecap Liam Óg Ó Hannaidh, Naoise Ó Cairealláin e JJ Ó Dochartaigh (che interpretano tutti se stessi) che hanno vinto il premio come migliori co-protagonisti.

Nel corso della serata, Rungano Nyoni ha vinto il premio come miglior regista per il suo secondo film On Becoming A Guinea Fowl, che esplora segreti nascosti in una famiglia zambiana della classe media.

Sandhya Suri, sceneggiatrice/regista del film crime thriller in hindi Santosh, ha vinto per la migliore sceneggiatura.

Kneecap
Kneecap – un’immagine dal film

Ecco la lista completa dei vincitori dei British Independent Film Awards

  • Best British Independent Film

“Kneecap” — Rich Peppiatt, Trevor Birney, Jack Tarling — WINNER

  • Best International Independent Film sponsored by Champagne Taittinger

“Anora” — Sean Baker, Alex Coco, Samantha Quan — WINNER

  • Best Director sponsored by Sky Cinema

Rungano Nyoni, “On Becoming a Guinea Fowl” — WINNER

  • Best Screenplay sponsored by Apple Original Films

Sandhya Suri, “Santosh” — WINNER

  • Best Lead Performance

Marianne Jean-Baptiste, “Hard Truths” — WINNER

  • Best Supporting Performance

Franz Rogowski, “Bird” — WINNER

  • Best Joint Lead Performance

Liam Óg Ó Hannaidh, Naoise Ó Cairealláin, JJ Ó Dochartaigh — “Kneecap” — WINNER

  • The Douglas Hickox Award (Best Debut Director) sponsored by BBC Film

Christopher Andrews, “Bring Them Down” — WINNER

  • Breakthrough Producer sponsored by Pinewood and Shepperton Studios

Balthazar de Ganay, James Bowsher — “Santosh” (also produced by Mike Goodridge, Alan McAlex) — WINNER

  • Breakthrough Performance sponsored by Netflix

Susan Chardy, “On Becoming a Guinea Fowl” — WINNER

  • Best Debut Screenwriter sponsored by Film4

Rich Peppiatt, “Kneecap” — WINNER

  • Best Debut Director – Feature Documentary

Pinny Grylls, Sam Crane — “Grand Theft Hamlet” — WINNER

  • The Raindance Maverick Award

“Grand Theft Hamlet” — Pinny Grylls, Sam Crane, Julia Ton, Rebecca Wolff — WINNER

  • Best Feature Documentary sponsored by Intermission Film

“Witches” — Elizabeth Sankey, Jeremy Warmsley, Chiara Ventura, Manon Ardisson — WINNER

  • Best British Short Film

“Wander to Wonder” — Nina Gantz, Stienette Bosklopper, Simon Cartwright, Daan Bakker, Maarten Swart — WINNER

  • Best Casting sponsored by Casting Society & Spotlight

Carla Stronge — “Kneecap” — WINNER

  • Best Cinematography sponsored by Kodak & Molinare

Ben Fordesman, “Love Lies Bleeding” — WINNER

  • Best Costume Design

Michael O’Connor, “Firebrand” — WINNER

  • Best Editing

Ulrichs, Chris Gill — “Kneecap” — WINNER

  • Best Effects

David Simpson — “Civil War” — WINNER

  • Best Music Supervision

Gary Welch, Jeanette Rehnstrom — “Kneecap” — WINNER

  • Best Make-Up & Hair Design

Lisa Mustafa — “Unicorns” — WINNER

  • Best Original Music sponsored by Universal Music Publishing Group

Michael “Mikey J” Asante — “Kneecap” — WINNER

  • Best Production Design sponsored by ATC & Broadsword

Jan Houllevigue, “The Assessment” — WINNER

  • Best Sound

Glen Freemantle — “Civil War” — WINNER

Season Awards 2024/2025: i critici di Los Angeles, Boston e Washington proclamano i loro vincitori

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Mentre attendiamo le nomination ai Golden Globes 2025, le associazioni dei critici dalla costa Est a quella Ovest degli Stati Uniti proclamano i loro film preferiti dell’anno. Ecco di seguito i vincitori dei premi della critica secondo la Los Angeles Film Critics Association, la Boston Society of Film Critics e la Washington DC Area Film Critics Association.

Los Angeles Film Critics Association

Best Picture: “Anora” (Neon)

Director: Mohammad Rasoulof, “The Seed of the Sacred Fig” (Neon)

Leading Performances: Marianne Jean-Baptiste, “Hard Truths” (Bleecker Street); Mikey Madison, “Anora” (Neon)

Supporting Performances: Yura Borisov, “Anora” (Neon); Kieran Culkin, “A Real Pain” (Searchlight Pictures)

Screenplay: “A Real Pain” (Searchlight Pictures) — Jesse Eisenberg

Animation: “Flow” (Janus Films/Sideshow)

Cinematography: “Nickel Boys” (Amazon MGM Studios)

Editing: (TIE) “Nickel Boys” (Amazon MGM Studios) — Nicholas Monsour; “September 5” (Paramount Pictures) — Hansjörg Weißbrich

Production Design: Judy Becker, “The Brutalist” (A24)

Music Score: “Challengers” (Amazon MGM Studios) — Trent Reznor and Atticus Ross

Foreign Language: “All We Imagine as Light” (Janus Films/Sideshow)

Documentary/Non-Fiction Film: “No Other Land”

New Generation Award: Vera Drew, “The People’s Joker” (Altered Innocence)

Douglas Edwards Experimental Film Prize: “The Human Surge 3” by Eduardo Williams

Career Achievement Award: John Carpenter

Special Citation: Adam Hyman, for decades of curating, programming and administrating the screenings and other events of LA Filmforum

Boston Society of Film Critics

Best Picture: “Anora”
Director: Sean Baker, “Anora”
Actor: Timothée Chalamet, “A Complete Unknown”
Actress: Mikey Madison, “Anora”
Supporting Actor: Edward Norton, “A Complete Unknown”
Supporting Actress: Danielle Deadwyler, “The Piano Lesson”
Adapted Screenplay: “Nickel Boys”
Original Screenplay: “Anora”
Ensemble: “Sing Sing”
New Filmmaker: Annie Baker, “Janet Planet”
Documentary: “No Other Land”
Animated Film: “Flow”
Cinematography: “The Brutalist” (Lol Crawley)
Editing: “Challengers” (Marco Costa)
Score: “The Brutalist” (Daniel Blumberg)
Non-English Language Film: “Do Not Expect Too Much from the End of the World”

Washington DC Area Film Critics Association

Best Feature: “Wicked”
Director: Brady Corbet, “The Brutalist”
Actor: Colman Domingo, “Sing Sing”
Actress: Mikey Madison, “Anora”
Supporting Actor: Kieran Culkin, “A Real Pain”
Supporting Actress: Danielle Deadwyler, “The Piano Lesson”
Original Screenplay: “A Real Pain”
Adapted Screenplay: “Conclave”
Animated Feature: “The Wild Robot”
Production Design: “Wicked”
Cinematography: “Nosferatu”
Editing: “Anora” and “Dune: Part Two”
Original Score: “The Brutalist” and “Challengers”
Documentary: “Super/Man: The Christopher Reeve Story”
International Film: “Emilia Pérez”
Youth Performance: Elliott Hefferman, “Blitz”
Voice Performance: Lupita Nyong’o, “The Wild Robot”
Motion Capture: Owen Teague, “Kingdom of the Planet of the Apes”
Stunts: “The Fall Guy
Acting Ensemble: “Conclave”
The Joe Barber Award for Best Portrayal of Washington, DC: “Civil War”

Dexter: Original Sin, una clip dalla nuova serie tv in arrivo

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Dexter: Original Sin, una clip dalla nuova serie tv in arrivo

Paramount+ dopo il trailer ha diffuso una clip dell’attesissima serie prequel in 10 episodi Dexter: Original Sin. La serie sarà disponibile in esclusiva su Paramount+ dal 13 dicembre in Italia, oltre che nel Regno Unito, in Canada, Australia, America Latina, Italia, Germania, Svizzera e Austria.

Dexter: Original Sin è interpretato anche da Molly Brown, Christina Milian, James Martinez, Alex Shimizu, Reno Wilson, la special guest star Sarah Michelle Gellar e Patrick Dempsey. Michael C. Hall torna a dare voce all’iconico monologo interiore nella testa di Dexter Morgan.

Tra i produttori esecutivi di Dexter: Original Sin figurano Clyde Phillips (DEXTER, Nurse Jackie), Scott Reynolds (Jessica Jones), Michael C. Hall (DEXTER), Mary Leah Sutton (Resident Evil), Tony Hernandez (Emily In Paris), Lilly Burns (Russian Doll), oltre a Michael Lehmann (Heathers), mentre la serie è prodotta da Robert Lloyd Lewis (The Lincoln Lawyer).

La trama di Dexter: Original Sin

Nella Miami del 1991, Dexter: Original Sin segue Dexter, interpretato da Patrick Gibson, nel suo passaggio da studente a serial killer vendicatore. Quando i suoi impulsi sanguinari non possono più essere ignorati, Dexter deve imparare a canalizzare la sua oscurità interiore.

Con la guida del padre Harry (Slater), adotta un codice che lo aiuta a trovare e uccidere le persone che meritano di essere eliminate dalla società senza entrare nel radar delle forze dell’ordine. Una sfida particolare per il giovane Dexter, che inizia uno stage di medicina legale presso il Dipartimento di Polizia di Miami.

Star Trek: Section 31, trailer del film, Philippa Georgiou formano una squadra di spie

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Abbiamo appreso per la prima volta dei piani della Paramount+ di procedere con un nuovo film televisivo di Star Trek, Star Trek: Section 31, interpretato dal premio Oscar Michelle Yeoh (Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli) lo scorso aprile.

Il film vedrà la Yeoh riprendere il ruolo dell’Imperatore Philippa Georgiou, personaggio che ha interpretato per la prima volta nella stagione 1 di Star Trek: Discovery, e riprende il suo personaggio dopo che si è unita a una divisione segreta della Flotta Stellare incaricata di proteggere la Federazione Unita dei Pianeti. Deve anche affrontare i peccati del suo passato.

Paramount+ ha appena rilasciato il trailer ufficiale e il poster dopo la presentazione dello streamer al CCXP di San Paolo, in Brasile. Il film sarà proiettato in anteprima venerdì 24 gennaio 2025, in esclusiva su Paramount+ negli Stati Uniti e nei mercati internazionali in cui il servizio è disponibile.

Tutto quello che sappiamo su Star Trek: Section 31

Star Trek: Section 31 è interpretato anche da Omari Hardwick (Power), Kacey Rohl (Hannibal), il vincitore dell’Emmy Sam Richardson (Ted Lasso), Sven Ruygrok (One Piece), Robert Kazinsky (Pacific Rim), Humberly Gonzalez (Ginny & Georgia) e James Hiroyuki Liao (Barry). Miku Martineau (Kate) interpreta una giovane Philippa Georgiou.

Scritto da Craig Sweeny e diretto da Olatunde Osunsanmi, Star Trek: Section 31 è prodotto esecutivamente da Alex Kurtzman, Craig Sweeny, Aaron Baiers, Olatunde Osunsanmi, Frank Siracusa, John Weber, Rod Roddenberry, Trevor Roth e Michelle Yeoh ed è prodotto da CBS Studios in associazione con Secret Hideout e Roddenberry Entertainment.

Guardate il nuovo trailer di Star Trek: Section 31 qui sotto:

Dune: Prophecy episodio 5, il trailer

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Dune: Prophecy episodio 5, il trailer

Il trailer di Dune: Prophecy episodio 5 anticipa le crescenti tensioni mentre la Sorellanza affronta un punto di svolta e Casa Corrino si avvicina sempre di più alla guerra totale. Fungendo da prequel dei film Dune di Denis Villeneuve, la serie esplora le origini della Bene Gesserit mentre la Madre Superiora Valya Harkonnen (Emily Watson) e sua sorella la Reverenda Madre Tula Harkonnen (Olivia Williams) manipolano l’Imperium dall’ombra.

Max ha diffuso il trailer ufficiale per Dune: Prophecy episodio 5, che mostra la Sorellanza che si affanna per una nuova strada verso il trono mentre le tensioni con il misterioso e potente soldato Desmund Hart (Travis Fimmel) raggiungono il punto di ebollizione. Dopo le ricadute dell’episodio 4, in cui Hart ha compiuto una brutale esecuzione pubblica al Landsraad per ordine dell’Imperatore, la posta in gioco per il conflitto tra Valya e Desmond è più alta che mai mentre la guerra incombe sull’Imperium.

CORRELATI:

Dune: Prophecy, la spiegazione dell’incubo condiviso della Sorellanza

L’incubo condiviso della Sorellanza nell’episodio 4 di Dune: Prophecy dal titolo “Twice Born” rivela strazianti verità sull’imminente Reckoning. Come ormai sappiamo, la serie rivela le origini della potente sorellanza ombra nota come Bene Gesserit e come hanno manipolato il destino dell’umanità.

L’episodio 1 di Dune: Prophecy “The Hidden Hand” ha presentato Valya Harkonnen di Emily Watson, una leader feroce e calcolatrice, e la sua sorella biologica, Tula Harkonnen. L’episodio 2 di Dune: Prophecy rivela cosa è successo a Lila e a sua nonna, la Reverenda Madre Dorotea, dopo che Tula e Valya Harkoennen l’hanno incoraggiata a sopportare prematuramente un rituale rischioso noto come The Agony. Nell’episodio 3 di Dune: Prophecy, Tula prende in mano la vita di Lila dopo che apparentemente è morta durante il rituale e cerca di resuscitarla tramite l’uso di una tecnologia proibita. L’episodio 4 rivela che Lila è stata resuscitata tramite la Macchina Pensante, Anirul, mentre Tula perde la presa su di lei.

Cosa succede durante l’incubo della Sorellanza in Dune: Prophecy Episodio 4

Le sorelle in formazione si afferrano la gola come se stessero soffocando, come Dorotea

Dune: Phophecy – Theodosia – Cortesia di Max

L’episodio 4 di Dune: Prophecy include un agghiacciante incubo congiunto tra diverse sorelle Bene Gesserit. Una delle allieve più in vista della Sorellanza, Jen, si sveglia e si rende conto che tutte le sue coetanee stanno vivendo lo stesso inquietante incubo, anche se lei non lo ha vissuto. Diverse sorelle sembrano afferrarsi la gola come se stessero soffocando, il che è un chiaro riferimento a come Dorotea è stata assassinata dalla Madre Reverenda Superiora Valya decenni prima. Valya aveva usato il potere Bene Gesserit della Voce per ordinare a Dorotea di conficcarsi un coltello nella gola, evento che ha aperto la strada all’ascesa al potere di Valya.

Questo incubo comune si verifica dopo che Valya tenta senza successo di usare la Voce su Desmond Hart alla fine dell’episodio 3. Valya dà a Desmond le stesse istruzioni di estrarre la sua lama e tagliarsi la gola, ma i poteri psichici appena donati a Desmond dal gigantesco verme delle sabbie Shai-hulud gli permettono di ostacolare il comando della Voce di Valya. È chiaro dalla reazione di Valya che questo non le era mai successo prima e che si trova di fronte a una minaccia molto più grande di quanto avesse immaginato. È interessante notare che Valya lavora per impedire che si verifichi la Reckoning, ma finisce per essere un catalizzatore chiave nel dargli vita, il che avviene nel sogno condiviso tra le allieve della Sorellanza.

Perché tutte le sorelle hanno lo stesso incubo tranne Jen

Jen è la più imprevedibile e indipendente delle accolite

Cortesia di Max

Jen è curiosamente l’unica che non condivide l’incubo comune, motivo per cui viene esclusa dall’esercizio di disegno indotto dalle spezie che Tula orchestra più avanti nell’episodio. In Dune: Prophecy, Jen è la più audace e schietta delle sorelle in formazione che non ha bisogno di usare il “senso della verità” per vedere le cose per come sono realmente. Jen è anche intrinsecamente ribelle e lavora contro la Sorellanza pur mantenendo il suo posto tra le sue compagne accolite. Poiché Jen è una leader naturale e una libera pensatrice, ha senso che sia meno suscettibile all’incubo condiviso e potrebbe non essere adatta a essere una “veridica” Bene Gesserit.

Jen è, in una parola, imprevedibile, il che suggerisce che è meno disciplinata e suscettibile delle altre. Jen è anche naturalmente scettica ed è stata l’unica a parlare con Tula di quanto fosse irresponsabile da parte sua e di Valya sottoporre Lila all’Agonia senza un addestramento adeguato. Non è esattamente chiaro perché Jen non ha avuto incubi come le altre, anche se ha immaginato una delle altre accolite degne di nota, Emeline, che le tagliava la gola in un sogno. Anche Tula lo immagina in un’allucinazione indotta dalla spezia alla fine dell’episodio, anche se è lei a impugnare la lama. Ciò suggerisce che Jen ha scoperto le oscure verità che Tula sta nascondendo.

Come l’incubo della Sorellanza si collega alla Paura e alla Reckoning

Sembrano incanalare lo spirito divino di Shai-hulud

Cortesia di Max

Quando Tula guida di nuovo le accolite attraverso il sogno, vengono consumate dalle immagini di Arrakis e Shai-hulud, che abbozzano febbrilmente sulla carta. Disegnano anche quelle che sembrano essere due occhi bianchi che in seguito vengono mostrati come due sfere blu all’interno di Shai-hulud, il che potrebbe alludere alla presenza divina all’interno del gigantesco verme delle sabbie che sta facendo accadere la Reckoning.

Desmond Hart afferma di essere uscito da Shai-hulud quando è rinato, il che suggerisce che sia il tiranno “nato due volte” profetizzato nel Reckoning. Tuttavia, con la resurrezione di Lila tramite la tecnologia Macchine Pensanti nell’episodio 4 di Dune: Prophecy, ora ci sono due personaggi che rientrano nella categoria “nato due volte”.

The Batman – Parte II potrebbe essere vicino a trovare il suo cattivo

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Nonostante i timori che il franchise di Batman possa essere abbandonato per fare spazio a The Brave and the Bold dei DC Studios, James Gunn è rimasto fermo nel suo sostegno a Matt Reeves e ai suoi piani per il Bat-verso.

The Penguin è stato un grande successo per la HBO, quindi, a meno che Reeves non decida di abbandonare il franchise, non c’è motivo di credere che The Batman – Parte II non uscirà nel 2026 come previsto (anche se Gunn ha confermato di essere ancora in attesa di vedere una sceneggiatura).

Un aggiornamento positivo ci arriva oggi da John Rocha e Jeff Sneider; a quanto pare, è iniziato il casting per il film, con Reeves che ha intenzione di inviare un’offerta per un ruolo principale che potrebbe potenzialmente essere il cattivo principale della The Batman – Parte II. Non abbiamo un nome, ma sembra che chiunque abbia messo gli occhi addosso sia un attore importante.

Si dice anche che le riprese potrebbero iniziare già nel febbraio 2025, anche se questo potrebbe creare un conflitto con il ruolo di Pattinson nel prossimo film di Christopher Nolan (che, a quanto ci risulta, è relativamente minore).

I fan hanno passato gli ultimi due anni a speculare sul grande cattivo di The Batman – Parte II, con Mr. Freeze e la Corte dei Gufi come chiari favoriti. Resta da vedere se Reeves ne terrà conto per la storia che intende raccontare.

In una recente intervista, Gunn ha confermato di aver preso in considerazione l’idea di portare “The Batman” nel DCU.

“Ci ho pensato, sì. Contemplo tutto e parlo di tutto ”, ha spiegato il regista. “Mi impegno sia a raccontare storie nel DCU che a raccontare storie Elseworlds. Vogliamo essere in grado di raccontare una storia in cui Superman è molto diverso, o raccontare una storia di Red Sun o qualsiasi altra cosa. Vogliamo poter giocare con questi personaggi in modi diversi”.

“Una delle cose che amo della DC rispetto ai fumetti Marvel è che queste cose sono molto più abbondanti ”, ha continuato. “Ci sono molte più storie Elseworlds. Penso che questo faccia parte del divertimento della DC”.

Immaginiamo che né Reeves né Pattinson siano ansiosi di entrare a far parte di un mondo condiviso come il DCU, soprattutto perché questo costringerebbe il secondo a impegnarsi in ogni sorta di progetto futuro. Gunn sembra inoltre avere in mente un arco narrativo molto specifico per il Cavaliere Oscuro, esaminando il suo rapporto con il figlio e futuro Robin, Damian Wayne. L’uscita di The Batman – Parte II è prevista per il 2 ottobre 2026.

Dune: Prophecy, come ha fatto Theodosia a trasformarsi in Griffin Harkonnen?

Sorella Theodosia si trasforma in Griffin Harkonnen alla fine dell’episodio 4 di Dune: Prophecy , e il contesto dei libri può aiutare a spiegare come. Jade Anouka interpreta Theodosia nel cast di Dune: Prophecy, un promettente giovane membro della Sorellanza con un passato misterioso. Sebbene non ne abbia dimostrato il motivo nei primi episodi della serie prequel della HBO, Valya Harkonnen (Emily Watson) e Tula Harkonnen (Olivia Williams) la vedono come una risorsa speciale per la loro organizzazione, e la capacità di trasformarsi dimostra il perché.

Nel finale dell’episodio 4, Valya ha appena permesso a suo zio, Evgeny Harkonnen, di morire sul pavimento davanti a lei. Reagisce voltandosi verso un ritratto del fratello defunto, Griffin, parlandogli. Pochi istanti dopo, si trova faccia a faccia con lui, ma la serie rivela rapidamente che in realtà è Theodosia, che ha trasformato il suo aspetto per assomigliare a Griffin, lasciando al pubblico una rivelazione enorme e nessuna spiegazione, proprio alla fine dell’episodio. Fortunatamente, ci sono informazioni nei libri di Dune di Frank Herbert che possono aiutarci a capire.

Come ha fatto Theodosia a trasformarsi in Griffin alla fine di Dune: Prophecy, episodio 4

Theodosia potrebbe essere una Face Dancer

Dune: Phophecy – Theodosia – Cortesia di Max

Innanzitutto, mentre Dune: Prophecy è ispirato ai romanzi di Dune di Frank Herbert e ai libri di Dune ampliati di Brian Herbert e Kevin J. Anderson, la serie prequel della HBO è comunque una storia originale con elementi originali. Ad esempio, molte delle abilità di Desmond Hart sembrano essere originali della serie TV. Detto questo, i poteri mutaforma di Theodosia potrebbero avere radici nei romanzi, perché ci sono mutaforma nei libri originali di Dune che vale la pena discutere. È possibile che Theodosia sia una “Face Dancer“.

Nei libri originali di Dune, i Face Dancer sono umani geneticamente modificati creati da un’organizzazione chiamata Bene Tleilax. Come le Bene Gesserit, i Bene Tleilax non esistono ancora a questo punto della linea temporale di Dune, almeno non con quel nome. Durante l’era intorno alla Jihad Butleriana, erano conosciuti come Tlulaxa e avevano già una reputazione negativa nell’Imperium per i loro controversi programmi di allevamento. In particolare, i loro progetti genetici non erano avanzati come i Face Dancer a questo punto nel tempo, quindi rendere Theodosia una di loro sarebbe un cambiamento nel canone di Dune.

I poteri di Theodosia potrebbero spiegare perché Valya ha bisogno di lei

Theodosia è una risorsa per la Sorellanza

Valya e Theodosia – Cortesia di Max

Oltre a essere una studentessa eccezionale, il fatto che sia una Face Dancer rende Theodosia un’immensa risorsa per Valya Harkonnen in Dune: Prophecy. Come dimostrato dalla tecnologia delle Macchine Pensanti nei sotterranei dell’istituzione della Sorellanza, Valya e Tula non hanno problemi a piegare le regole per estendere il loro potere, specialmente per quanto riguarda questioni di riproduzione genetica. Valya vorrebbe tenere vicina Theodosia, poiché è essenzialmente una delle armi segrete della Sorellanza.

Venom: The Last Dance è il film con il minore incasso della trilogia mentre Wicked si avvicina ai 500 milioni

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Sebbene Venom: The Last Dance si è comportato molto meglio dei precedenti film di SSU Madame Web e Morbius, ha comunque terminato la sua corsa nelle sale come il film di minor incasso della trilogia di Venom.

Il film di supereroi diretto da Kelly Marcel ha incassato poco meno di 140 milioni di dollari in patria e altri 333 milioni di dollari nei mercati esteri, per un totale globale di circa 472 milioni di dollari. Con un budget dichiarato di circa 120 milioni di dollari, non si tratta di un cattivo risultato per la Sony Pictures, ma non si avvicina agli 850 milioni di dollari che l’originale Venom ha guadagnato nel 2018 e non raggiunge i 500 milioni di dollari di La furia di Carnage.

Questo è stato l’ultimo film di Venom della Sony (presumibilmente), ma si dice che lo studio abbia grandi progetti per il cattivo Knull e l’agente Venom. The Last Dance arriva sulle piattaforme digitali questa settimana.

Notizie decisamente migliori per Wicked della Universal, che ora è il quarto maggior incasso nazionale del 2024 dopo Inside Out 2 (652 milioni di dollari), Deadpool & Wolverine (636 milioni di dollari) e Despicable Me 4 (361 milioni di dollari). L’adattamento musicale diretto da Jon M. Chu si trova ora a 455 milioni di dollari in tutto il mondo.

Per quanto riguarda Oceania 2 della Disney, il sequel animato ha incassato 52 milioni di dollari da 4.200 sale nordamericane per un totale globale di 600 milioni di dollari, ed è il sesto film più grande dell’anno dopo due settimane di uscita.

Purtroppo, Il Signore degli Anelli: The War of the Rohirrim della Warner Bros. ha avuto un inizio deludente all’estero, con appena 2 milioni di dollari da 3.410 schermi in 31 territori. Il film uscirà in Nord America e in altri 42 mercati esteri il 13 dicembre.

James Gunn parla della nuova introduzione degli studi DC; dice che Superman sarà il “Leone MGM” del DCU

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La fanfara dei Marvel Studios è a dir poco iconica e c’è stata molta eccitazione e curiosità intorno a ciò che i DC Studios proporranno per il DCU. L’abbiamo vista per la prima volta prima di Super/Man: The Christopher Reeve Story, anche se all’epoca si ipotizzava che l’introduzione, relativamente semplice, sarebbe cambiata da un progetto all’altro a seconda del personaggio (per esempio, potremmo vedere un’immagine classica dei fumetti con John Stewart prima di Lanterns).

Un fan del sito di social media Bluesky ha recentemente chiesto a James Gunn: “Sono rimasto sorpreso di vedere l’ID DC di Superman all’inizio. Tutte le cose della DC useranno l’ID di Superman, o il personaggio in questione cambierà in base al progetto?”. E lui ha risposto: “È il nostro leone della MGM. Di solito sarà lui”.

Anche se il “di solito” è interessante, sembra che i DC Studios abbiano intenzione di rendere Superman il punto focale del DCU e il personaggio attorno al quale ruota questo mondo. Non è una cosa negativa dopo tanti anni passati a concentrarsi su Batman ed è probabilmente ciò che l’Uomo d’Acciaio merita.

Naturalmente, tutto dipende dal film su Superman del prossimo anno, scritto e diretto da Gunn. “Non credo che abbiamo mai visto i grandi aspetti fantascientifici del Superman dell’Età d’Argento che abbiamo nel nostro film ”, ha detto di recente Gunn a proposito del suo approccio. “Non abbiamo mai visto… lo vedrete quando uscirà il film, ma non abbiamo mai visto questa parte specifica della vita di Superman”.

“Non credo che abbiamo mai visto il Lex che [Nicolas Hoult] è. Nic è imponente ”, ha continuato. “Ti viene da dire: ‘Oh, f***, povero Superman’. Questa è la cosa che non vediamo mai, non nei film. A volte nei fumetti si dice: ‘Oh, Superman è fottuto perché Lex è così intelligente e così bravo in quello che fa’, ma nei film si dice: ‘Lex sta per essere fottuto’”.

“Abbiamo un Superman grande e grosso e anche un Lex piuttosto alto. Ora vedete dove si trova Lex, non è la persona che volete avere contro di voi ”, ha concluso il regista. Guardate l’introduzione dei DC Studios qui sotto e fateci sapere cosa ne pensate nella sezione commenti.

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Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn con David Corenswet

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Dune: Prophecy Episodio 4 Spiegazione del finale – Lila è viva?

Dune: Prophecy Episodio 4 Spiegazione del finale – Lila è viva?

Il finale dell’episodio 4 di Dune: Prophecy lascia al pubblico un sacco di nuovo materiale da analizzare, creando ancora più domande e offrendo pochissime risposte. La serie prequel della HBO è ambientata 10.000 anni prima dei film di Denis Villenueve, e racconta della nascita delle Bene Gesserit, con particolare attenzione per Casa Harkonnen. La serie TV è ispirata ai classici libri di Dune e ai romanzi ampliati di Brian Herbert e Kevin J. Anderson, ma racconta una storia originale con elementi che non possono essere spiegati dal materiale originale.

Desmond Hart, che era assente dall‘episodio 3, è uno di quegli elementi. Nel cast di Dune: Prophecy, Travis Fimmel interpreta il soldato veterano di Arrakis che è tornato con motivazioni discutibili e poteri misteriosi. L’episodio 4 lo ha visto mettere in scena uno spettacolo, giustiziando diversi nobili su ordine dell’imperatore Javicco Corrino (Mark Strong). L’esperimento di Tula Harkonnen per ottenere informazioni con Suor Lila è stato un fallimento, ma alla fine dell’episodio 4 vediamo che forse la ragazza non è morta… Infine, il gioco di Valya Harkonnen per riconquistare il favore di Javicco non ha funzionato e Suor Theodosia ha rivelato le sue capacità di mutaforma.

Il ritorno di Lila in Dune: Prophecy e la spiegazione degli occhi azzurri

Lila sembra essere tornata grazie a una sana dose di spezie

Lila – Cortesia di Max

Il finale dell’episodio 3 di Dune: Prophecy ha visto Tula Harkonnen fare un ultimo tentativo per riportare in vita Lila usando la tecnologia proibita delle Macchine Pensanti e la melange di spezia. Lo ha fatto, sapendo che Valya avrebbe disapprovato perché Tula ha un debole per Lila, avendola cresciuta fin da quando era una bambina, come fosse una figlia. Mentre aspetta, Tula ha una serie di visioni inquietanti che mostrano Suor Emeline scoprire la camera segreta e la tecnologia delle Macchine Pensanti, nella visione è costretta a uccidere Emeline per impedire che il segreto venga svelato.

Queste visioni non si rivelano vere, almeno non ancora, e Tula trova Lila di nuovo sveglia. Gli occhi di Lila sono diventati blu a causa della spezia e trova la tecnologia informatica di indicizzazione genetica della Madre Superiora Racquella, che interroga Tula su ciò che sta vedendo. Non è chiaro in quale stato sia esattamente Lila adesso che è tornata o come reagirà alla scoperta della tecnologia proibita utilizzata dalla Sorellanza.

In che modo Theodosia si trasforma in Griffin Harkonnen

Theodosia potrebbe essere una Face Dancer, ma non è chiaro

Theodosia – Cortesia di Max

Il misterioso passato di Suor Theodosioa è stato menzionato più volte in Dune: Prophecy e l’episodio 4 ha finalmente mostrato cosa la rende così unica. I momenti finali dell’episodio vedono Valya Harkonnen fissare un dipinto del fratello defunto, Griffin Harkonnen, prima di trovarsi faccia a faccia con lui. Almeno così sembra, prima che si allontani e inizi a trasformarsi. La sua pelle cambia e le inquadrature finali mostrano Theodosia, che si rivela così essere una mutaforma.

I mutaforma, noti come Face Dancer, sono sempre esistiti nella tradizione di Dune, anche se non è chiaro se Theodosia lo sia, data la tendenza della serie a pasticciare con poteri unici. I Face Dancer nei libri sono il risultato dell’ingegneria genetica di un’organizzazione chiamata Bene Tleilax, o Tleilaxu. I Tleilaxu esistevano durante e dopo la Jihad Butleriana, allora noti come Tlulaxa, ampiamente odiati e emarginati. Inoltre, la tecnologia Tleilaxu a quel punto non era così avanzata, quindi avere una Face Dancer a questo punto della storia potrebbe essere un adattamento del canone.

Cosa significano le cicatrici sanguinanti di Desmond Hart

I poteri di Desmond Hart hanno un costo drastico

Cortesia di Max

Come nel caso della maggior parte delle cose relative a Desmond Hart, ci sono ancora più domande che risposte. Nell’episodio 4, Desmond viene mostrato mentre uccide diversi nobili che erano stati accusati di usare Macchine pensanti e sembra che l’uso dei suoi poteri gli faccia sanguinare dalle cicatrici sulla schiena. In seguito all’esercizio delle abilità che possiede, è stato mostrato nella sua stanza, a torso nudo, mentre le ferite sanguinavano.

Tutto ciò che può essere realmente determinato in questo momento è che il sanguinamento è il risultato dell’esaurimento delle sue abilità e che tutto deve ricollegarsi a qualsiasi cosa gli sia successa all’interno del verme della sabbia. Nel suo monologo all’assemblea nell’episodio 4, parla in un modo che dimostra la sua riverenza verso il verme, rafforzando ulteriormente l’idea che abbia sperimentato una sorta di divinità mentre era al suo interno. O, almeno, qualcosa che percepisce come una divinità.

Perché l’imperatore Corrino ha fatto giustiziare i nobili da Desmond

L’imperatore Corrino mostra la sua forza all’impero

Cortesia di Max

L’imperatore Javicco Corrino è stato un personaggio in conflitto per tutta la prima stagione di Dune: Prophecy, la serie mostra come la sua frequente inazione abbia portato le casate nobili a cercare di calpestarlo. Nell’episodio 2, ha risparmiato il duca Ferdinand Richese nonostante le notevoli trasgressioni, sperando di creare un impero più unito attraverso la pace e la misericordia. Tuttavia, l’imperatrice Natalya e Desmond Hart lo hanno costantemente esortato a servirsi del dono di Hart per agire, usando quel potere sconosciuto per stabilire la forza attraverso la paura.

Nell’episodio 4, l’imperatore Javicco fa proprio questo, usando lo slancio del discorso di Desmond Hart per giustiziare i nobili che avevano usato le Macchine Pensanti nonostante il divieto. Javicco lo fa per affermare una posizione di forza per l’Imperium, usando quegli uomini come esempi di cosa accadrà a coloro che usano i computer.

Cosa significano gli occhi blu meccanici nella visione condivisa della Sorellanza

Gli occhi blu meccanici sembrano creare una minaccia importante

Cortesia di Max

L’episodio 1 di Dune: Prophecy ha mostrato la visione di Madre Superiora Racquella, che si è conclusa con uno scorcio di terrificanti occhi blu meccanici. Nell’episodio 4, le Sorelle continuano a condividere questa stessa identica visione degli occhi inquietanti, che sembrano indicare una minaccia collegata alle Macchine Pensanti o alla tecnologia dell’intelligenza artificiale, forse Omnius. Alcuni spettatori hanno ipotizzato che gli occhi appartengano a Leto II Atreides, l’imperatore dio, che li fissa da un lontano futuro, collegandoli alla profezia di Arafel.

Cosa vuole Valya da Casa Harkonnen?

Valya vuole usare Casa Harkonnen per un potenziale guadagno politico

Cortesia di Max

Valya è tornata a Casa Harkonnen dopo anni di abbandono, offrendo a suo nipote, Harrow Harkonnen, l’opportunità di sollevare il loro nome di famiglia macchiato dalla polvere con il suo aiuto. Gli Harkonnen hanno sofferto dalla fine della Jihad Butleriana, dove Vorian Atreides ha dichiarato il loro antenato un codardo per le sue azioni nella Battaglia di Corrin. La loro ridotta posizione politica li ha fatti regredire e hanno cercato di uscirne attraverso il commercio di pellicce di balena da Lankiveil.

Valya ha iniziato a dimostrare che la sua unica vera lealtà è verso le sue aspirazioni, quindi essenzialmente vuole usare la sua famiglia aiutandola a riconquistare credibilità con l’imperatore. Li aiuta a salire a bordo del consiglio, ma il piano fallisce a causa di Desmond Hart. Nonostante si sia presumibilmente staccata dai legami familiari quando si è unita alla Sorellanza, Dune: Prophecy vedrà probabilmente Valya continuare a impiegare suo nipote in un accordo reciprocamente vantaggioso che solleva gli Harkonnen dalla loro età oscura.

What If…? – stagione 3, nuovo trailer: Tempesta brandisce il Mjolnir mentre ritorna il villain Mysterio

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La terza e ultima stagione di What If…? si sta avvicinando rapidamente e i Marvel Studios hanno appena condiviso un nuovo teaser che offre un’idea più precisa di ciò che accadrà nel corso del mese.

Sebbene gran parte di questa anteprima sia dedicata agli episodi precedenti – per incoraggiare i fan a tornare a guardarli – vediamo anche molte immagini intriganti della terza stagione. Tra queste, Tempesta che brandisce il martello Mjolnir di Thor, il ritorno di Mysterio e il Guardiano Rosso che si riunisce insieme ai Vendicatori.

Non sappiamo ancora se con questa stagione finale What If…? si collegherà finalmente alla più ampia Saga del Multiverso, anche se immaginiamo che la Marvel Animation farà qualcosa per anticipare almeno ciò che accadrà in Avengers: Doomsday e Avengers: Secret Wars. Beh, si spera.

La terza stagione di “What If…?” sembra il completamento di una trilogia ”, ha rivelato di recente Brad Winderbaum, responsabile di Marvel Streaming, Televisione e Animazione dei Marvel Studios. “Ci porta in luoghi che non vi aspettereste mai”.

“Va oltre le prime due stagioni nell’esplorazione del Multiverso e coinvolge personaggi del tutto inaspettati”, ha aggiunto. “Ha quello che penso sia un culmine estremamente commovente e appagante per Uatu, l’Osservatore”.

Guardate il nuovo teaser della terza stagione di What If…? nel player qui sotto.

Tutto quello che c’è da sapere su What If…? – stagione 3

Guardate come i personaggi classici compiono scelte inaspettate che trasformano i loro mondi in spettacolari versioni alternative del MCU. L’Osservatore (voce di Jeffrey Wright) guiderà gli spettatori mentre la serie attraversa nuovi generi, spettacoli più grandi e nuovi incredibili personaggi.

La serie si avvale di un incredibile cast vocale che comprende una serie di star che riprendono i loro ruoli iconici. La terza stagione presenta i personaggi più amati dai fan, come Capitan America/Sam Wilson, il Soldato d’Inverno/Bucky Barnes, Hulk/Bruce Banner, il Guardiano Rosso, il Capitano Peggy Carter, Agatha Harkness, Shang-Chi, Tempesta la Dea del Tuono e molti altri. Gli episodi della terza stagione di What If…? sono diretti da Bryan Andrews e Stephan Franck e scritti da Matthew Chauncey, Ryan Little e A.C. Bradley.

I produttori esecutivi sono Brad Winderbaum, Kevin Feige, Louis D’Esposito, Dana Vasquez-Eberhardt e Bryan Andrews, con il produttore esecutivo Matthew Chauncey e i produttori Danielle Costa, Carrie Wassenaar e Alex Scharf. La terza stagione di What If…?  debutta su Disney+ il 22 dicembre con un nuovo episodio al giorno per 8 giorni.

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