Il canale americano FX ha diffuso
un nuovo teaser “Survivor Sweepstakes” di American Horror
Story 9, l’attesissima nona stagione della serie horror
American
Horror Story.
Richiamando caratteristiche delle
serie antologiche, la fiction venne concepita in modo che ogni
stagione avesse trama, ambientazione e personaggi diversi. Al suo
debutto, la serie raccolse un’accoglienza positiva dalla critica e
un ottimo riscontro di pubblico; la première risultò la più vista
di sempre sulla rete FX.
In Italia il primo episodio è stato
distribuito il 31 ottobre 2011 sul sito internet di Fox, canale
televisivo della piattaforma pay satellitare Sky, che trasmette la
serie dall’8 novembre 2011. In chiaro, la serie va in onda a
partire dal 3 febbraio 2013 su Deejay TV.
La serie vanta 15 Emmy Awards, 4
Critics’ Choice Television Awards e 2 Golden Globe, questi ultimi
vinti da Jessica Lange e Lady Gaga.
La ABC ha diffuso il teaser promo
di The Good Doctor 3, l’attesissimo terza stagione
della serie di successo The Good
Doctor.
Il primo episodio di debutterà il
23 Settembre 2019 sulla ABC. Nella terza stagione
di The Good
Doctor Dr. Shaun Murphy (Freddie
Highmore), un giovane chirurgo con autismo e sindrome dei
savant, continua a usare la sua straordinaria regali medici presso
l’unità chirurgica dell’ospedale San Bonaventura. Mentre le sue
amicizie si approfondiscono, Shaun lavora più duramente di quanto
abbia mai fatto prima di iniziare a uscire, mentre naviga nel suo
ambiente e nelle sue relazioni per dimostrare ai suoi colleghi che
il suo talento come chirurgo salverà delle vite. La serie è di
David Shore (“House”), e “Lost” e “Hawaii Five-0” star Daniel Dae
Kim.
The Good Doctor 3
In The Good
Doctor protagonisti
Freddie Highmore nei panni del Dr. Shaun Murphy,
Antonia Thomas nel ruolo del Dr. Claire Browne,
Nicholas Gonzalez nel ruolo del Dr. Neil Melendez,
Hill Harper come Dr. Marcus Andrews,
Richard Schiff come Dr. Aaron Glassman,
Christina Chang come Dr. Audrey Lim, Fiona
Gubelmann come Dr. Morgan Reznick, Will Yun
Lee come Dr. Alex Park, Paige Spara come Lea Dilallo e Jasika Nicole
come Dr. Carly Lever.
La serie è di Sony Pictures
Television e ABC Studios. David Shore è il produttore
esecutivo e showrunner. Anche Daniel Dae Kim, Erin Gunn, David
Kim e Sebastian Lee sono produttori esecutivi. Gli ABC Studios
fanno parte dei Disney Television Studios, una collezione di studi
composta da 20th Century Fox Television, ABC Studios e Fox 21
Television Studios.
Dopo aver dato uno
sguardo a Roberto Benigni nei panni di Geppetto,
ecco arrivare la prima immagine ufficiale di Federico
Ielapi, il giovanissimo protagonista di
Pinocchio di Matteo Garrone.
Coproduzione internazionale
Italia/Francia, la pellicola uscirà nelle sale italiane
a Natale distribuita da 01 Distribution.
“Sono molto felice di
aver avuto modo di collaborare con un grande artista
come Mark Coulier, già impegnato nella
realizzazione dei personaggi di Harry
Pottere vincitore di due premi Oscar
per Grand Budapest Hotel e The Iron
Lady.” ha dichiarato il regista parlando del lavoro
sugli effetti speciali. “Sapevamo di non voler ricorrere a
tecniche digitali nella creazione dei personaggi diPinocchio, e per questo motivo ci
siamo affidati a Mark, che grazie allo special make-up è riuscito a
restituire la magia e insieme il realismo delle creature immaginate
da Collodi, sorprendendoci e trasportandoci in un’atmosfera
fiabesca. Speriamo che quello stesso stupore arrivi al pubblico, e
soprattutto agli spettatori più piccoli“.
Avengers:
Endgame ha segnato la fine del viaggio all’interno del
MCU di diversi attori, mentre altri
sono in procinto di rinnovare i propri contratti con i
Marvel Studios sulla base dei film
che li vedranno impegnati durante la Fase 4 e 5.
Ma a che punto sono quelli relativi
alle star ancora disponibili? Ecco qualche previsione in base alle
informazioni raccolte negli ultimi mesi:
Chris Hemsworth
Chris
Hemsworth interpreta Thor dalla Fase 1 e insieme a
Robert Downey Jr, Mark Ruffalo e Chris Evans è uno dei volti con
più presenze all’interno dell’universo Marvel. Sappiamo che dopo Avengers: Endgame tornerà in Thor: Love and
Thunder, ma la durata del contratto – già esteso anni
fa – rimane un mistero.
Escluso il quarto capitolo sul Dio
del Tuono in arrivo nel 2021, Endgame aveva suggerito che
Guardiani della Galassia Vol.
3 poteva accogliere il personaggio, ma nessun rumor è
stato confermato a riguardo.
Presumibilmente Hemsworth potrebbe
firmare un nuovo contratto per Guardiani 3 o per un altro film
Marvel, a seconda di ciò che
accadrà in Love and Thunder.
Tom Holland
Dopo la breve apparizione in
Civil War, Tom
Holland è tornato nei panni di Spider-Man in
Homecoming, Infinity War,
Endgame e il recente Far From
Home. Per quanto riguarda la Fase 4, non abbiamo avuto
annunci sull’ipotetico – ma più che possibile – terzo capitolo
delle avventure di Peter Parker, ma sappiamo che l’attore ha
firmato un contratto da tre film solisti e tre collettivi nel
MCU.
Questo significa che a Holland
rimane un solo impegno con i Marvel Studios, almeno secondo
quanto riportato nel contratto, e visto l’epilogo di Far From Home
non ci sorprenderebbe scoprire che si tratterà di
Spider-Man 3.
Ciò non toglie che il personaggio
farà parte di un futuro film sui nuovi Avengers…
Chris Pratt
Chris
Pratt è apparso di recente in Avengers: Endgame con la
promessa di tornare in azione nel prossimo film sui Guardiani della
Galassia affidato a James
Gunn e in arrivo, molto probabilmente, nella Fase 5 del
MCU.
Durante il tour promozionale del
primo Guardiani, lo stesso Pratt aveva dichiarato di aver firmato
un contratto per altri due titoli del franchise e una coppia di
titoli esterni (Infinity War e Endgame), il che suggerisce che il
Vol. 3 segnerà la fine del suo viaggio cin i Marvel Studios. Sarà davvero
così?
Brie Larson
Arriviamo ad uno dei volti più
recenti del MCU: Brie
Larson. La protagonista di Captain Marvel tornata in azione in
Avengers: Endgame ha fatto faville al box office superando il
miliardo di dollari in tutto il mondo, quindi aspettiamoci di
rivederla nel sequel già annunciato da Kevin Feige durante il
Comic-Con.
Tuttavia i dettagli del contratto
dell’attrice restano ancora un mistero, almeno per noi. La maggior
parte delle star coinvolte nel MCU ha firmato un contratto di
cinque film, e considerando che la Larson ha già messo a segno due
cinecomic (lo standalone e Endgame), le rimangono altri tre colpi
da sparare.
Paul Rudd
Uno dei personaggi più amati dal
pubblico è certamente lo Scott Lang interpretato da Paul
Rudd in Ant-Man, Civil War, Ant-Man and The Wasp e
Endgame, ma del suo futuro nel MCU non abbiamo certezze.
Cosa accadrà al supereroe? Quanti
film mancano alla fine del contratto dell’attore? C’è ancora la
possibilità di ottenere un nuovo capitolo sulle avventure in
solitaria di Scott nella Fase 5?
Chadwick Boseman
Considerando il successo incredibile
ottenuto lo scorso anno da Black Panther, sarebbe
sciocco non dare a Chadwick
Boseman l’opportunità di riprendere il ruolo di
T’Challa in altri film (escluso ovviamente Black Panther 2,
annunciato nel corso del Comic-Con).
In attesa di notizie sull’uscita del
sequel, sappiamo che l’attore ha firmato un contratto da cinque
film con lo studio.
Nella ricca galleria di cameo che
troveremo in Jay and Silent Bob Reboot, il film
scritto, diretto e interpretato da Kevin Smith che
fungerà sia da sequel sia da soft reboot del franchise, ci
sarà anche Matt Damon in un ruolo che i fan dei
Marvel Studios conoscono piuttosto bene e che
l’ha reso protagonista di uno dei momenti più esilaranti del
franchise.
A rivelarlo è lo stesso Smith su
Instagram allegando una foto insieme all’attore:
“Se avete visto il trailer
saprete che Matt Doman è tornato! Matt era già nella festa di Jay
and Silent Bob strike back, quindi quando sono iniziati i lavori
del nuovo film lo abbiamo contattato per vedere se voleva tornare
sulla scena del crimine. E quando ha confermato, ho subito iniziato
a pensare a come utilizzarlo al meglio e quale ruolo avrebbe potuto
interpretare. Mia moglie Jen Schwalbach ha suggerito “Perché non lo
usiamo come Loki?” e io “Non posso, Loki è
morto!“.
Damon era già entrato nei panni del
Dio dell’Inganno all’inizio di Thor: Ragnarok, quando va in scena lo
spettacolo teatrale che ricostruisce gli eventi di The Dark World e
il sacrificio di Loki.
Vi ricordiamo che l’originale del
2001, intitolato Jay e Silent Bob Strike
Back, aveva segnato il debutto sulle scene della coppia di
strafumati Jay (Mewes) e Silent Bob (Smith), recatosi nella città
degli angeli per impedire che il loro fumetto Bluntman and
Chronic venisse trasformato in un film.
Tornerà protagonista il duo comico
composto dallo stesso Smith e Jason Mewes,
che avevamo visto insieme l’ultima volta sul grande schermo nel
2006 in Clerks II (ma l’attore era
comparso già nei cinque film precedenti dell’amico ambientati
all’interno del View Askewverse).
In questo nuovo capitolo i
personaggi continueranno nella loro folle impresa aiutati da Becky
(Rosario Dawson), che faceva già parte del cast di
Clerks 2. Con loro, nel film, anche Jason Lee, Brian O’Halloran,
Shannon Elizabeth, Frankie Shaw, Justin Long, Harley Quinn Smith,
Chris Jericho, Jason Biggs, James Van Der Beek, Grant Gustin e Tom
Cavanagh.
Diversi mesi dopo il rumor – mai
confermato – sul possibile ritorno nel MCU di Lady Sif,
si torna a parlare della supereroina interpretata da Jaimie
Alexander in relazione a Thor: Love
and Thunder, quarto capitolo del franchise annunciato
durante il Comic-Con di San Diego che vedrà Natalie
Portman impugnare il Mjolnir come nuova “Dea” del
Tuono.
La guerriera asgardiana era apparsa
l’ultima volta nell’universo cinematografico in Thor: The Dark World e
brevemente nella serie Agents of S.H.I.E.L.D, e da
allora la sua assenza ingiustificata ha lasciato delusa buona parte
del pubblico affezionato. E ora che Valchiria, la nuova sovrana di
Asgard nominata da Thor avrà bisogno della sua regina (come
dichiarato da Tessa Thompson nel corso del panel
di San Diego), quale migliore candidata se non Sif assumerebbe
l’ambito ruolo?
Di sicuro l’attrice sembra
disponibile a rivestire i panni del personaggio, e l’ha ribadito
con questo tweet. I Marvel Studios ascolteranno le sue preghiere,
e quelle dei fan, riportando in scena Lady Sif in tempo per le
riprese di Love and Thunder?
Thor: Love
and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo
sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir
stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie
Portman, come confermato sabato durante il panel dei
Marvel Studios al Comic-Con.
Taika Waititi
tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo
Thor: Ragnarok, così come Chris
Hemsworth e Tessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e
Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers:
Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal
fumetto The Mighty Thor, descritto da Waititi come “la
perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
L’uscita nelle sale è fissata invece al 5 novembre 2021.
Il canale Youtube SeizeThe
Frame ha diffuso un cortometraggio dal titolo Force of
Darkness, un fan film di 10 minuti a tema Star
Wars che mostra l’incontro di Kylo Ren con Darth
Vader.
Si tratta di un film indipendente e
non canonico realizzato dal gruppo svedese che ci mostra
qualcosa che nei film ufficiali difficilmente accadrà. La messa in
scena e gli effetti visivi sono molto ben realizzati e sarebbe
divertente scoprire cosa potrebbe accadere dopo gli eventi
raccontati in questo film.
Potete vederlo di seguito:
L’Ascesa di
Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia
del franchise diretto da J.J. Abrams,
arriverà nelle sale a dicembre 2019.
Nel cast Daisy
Ridley, Oscar
Isaac, John
Boyega, Kelly Marie
Tran, Naomi
Ackie, Joonas Suotamo,Adam
Driver, Anthony Daniels, Billy
Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall
Gleeson, Billie Lourd e il veterano del
franchise Mark Hamill. Tra le new entry
c’è Richard E. Grant.
Il ruolo di Leia Organa sarà
interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del
girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della
Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie
Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato
una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la
sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né
mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la
benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di
onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX,
usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio
VII.”
Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, le teorie sul significato del titolo
Come abbiamo già detto in più di
un’occasione, la serie Disney+ What If… ?, annunciata durante il
panel Marvel Studios nell’ambito dell’ultimo Comic-Con
di San Diego, è uno dei futuri progetti della divisione
cinema della Casa delle Idee più interessanti in
assoluto.
La serie indagherà i “Cosa
accadrebbe se…”, ovvero le realtà alternative che potrebbero o
possono verificarsi all’interno del Marvel Universe. “L’Osservatore
è l’essere non terrestre che osserva tutte le cose. Sta
sorvegliando il multi-verso e occasionalmente può o non può
intervenire con le azioni dei terrestri” ha dichiarato
Jeffrey Wright, che è stato già confermato come
voce dell’Osservatore.
Questo vuol dire che verremo messi
di fronte a tante diverse possibilità, storie alternative che
raccontano cosa sarebbe accaduto se i personaggi avessero scelto
strade diverse. Conosciamo già i nomi degli attori
coinvolti, ma grazie al profilo Twitter Marvel Stuff, potremmo
avere un indizio in più.
Come fa notare l’account, nel logo
del film si vede il volto di uno scheletro con indosso il costume
di Captain America. Questo potrebbe voler dire sia
che Teschio Rosso è preso il costume di Cap, sia che siamo di
fronte alla possibilità che si tratti di Steve Rogers versione
zombie!
Ricordiamo che Marvel Zombie ha avuto un
discreto successo trai lettori, per cui non sarebbe strano se fosse
il prossimo step nel progetto di Kevin Feige.
Kevin Feige ha
dichiarato che la serie proporrà tutti scenari che abbiamo già
visto, ma che si tratterà di versioni alternative di quegli stessi
scenari. Di seguito, la lista di attori che prenderanno parte alla
serie: Michael B. Jordan
/Killmonger, Sebastian Stan /Bucky
Barnes, Josh Brolin
/Thanos, Mark Ruffalo /Bruce Banner/The Hulk,
Tom Hiddleston /Loki, Samuel L.
Jackson /Nick Fury, Chris Hemsworth
/Thor, Hayley Atwell /Agente Peggy Carter,
Chadwick Boseman /Black Panther, Karen
Gillan /Nebula, Jeremy Renner /Occhio di Falco,
Paul Rudd /Ant-Man, Michael
Douglas /Hank Pym, Neal McDonough
/Dum Dum Dugan, Dominic Cooper /Howard
Stark, Sean Gunn
/Kraglin, Natalie Portman /Jane
Foster, Taika Waititi /Korg, Toby
Jones /Arnim Zola, Djimon Hounsou
/Korath, Jeff Goldblum /Granmaestro e
Michael Rooker /Yondu.
Non avrà i superpoteri, ma
Dwayne Johnson sembra capace di tutto (almeno al
cinema), come mostrato nella nuova clip di
Hobbs & Shaw che trovate qui sotto. Rivedremo infatti
l’attore in azione nello spin-off di Fast and Furious dove i due
personaggi del titolo faranno squadra contro un nemico comune, la
new entry nel franchise Idris Elba.
A bordo dell’elicottero abbattuto
da Hobbs c’è Brixton, il villain interpretato da Elba, che ha
appena rapito la sorella di Shaw Hattie, interpretata da
Vanessa Kirby.
A dirigere il film è stato chiamato
David Leitch, che gira il film basandosi sulla
sceneggiatura di Chris Morgan. Nel cast del
film ci sono Dwayne Johnson, Jason Statham, Vanessa
Kirby, Idris Elba, Eiza González e Eddie
Marsan.
Hobbs & Shaw è atteso nelle nostre sale il 9 agosto,
distribuito da Universal Pictures.
La sinossi: L’agente federale Luke
Hobbs e l’ex militare inglese ora mercenario Deckard Shaw dovranno
unire le forze per fermare un nuovo letale terrorista
internazionale, Brixton Lore. Ex agente del MI-6, Brixton ha
ricevuto potenziamenti genetici che ne fanno letteralmente un
superuomo, oltre che un genio del male. Luke e Deckard
collaboreranno inoltre con la sorella di quest’ultimo, l’agente
dell’MI-6 Hattie Shaw e la vicenda finirà per coinvolgere anche la
madre di entrambi, Magdalene Shaw.
Esattamente due anni fa usciva nelle
sale Baby Driver, sesto lungometraggio di
Edgar Wright accolto calorosamente da critica e
pubblico, e questo inatteso successo aveva spinto il regista a
suggerire l’ipotesi di un sequel. Ora è il protagonista della
pellicola Ansel Elgort a confermare che si, la
sceneggiatura del secondo capitolo esiste e che le speranze di
vederlo al cinema sono altissime.
Questo è quanto dichiarato in un’intervista con MTV:
“Edgar ha condiviso con me lo script, l’ho letto e penso che
accadrà. Penso che ci sarà un Baby Driver 2. Ha un titolo diverso,
in realtà. Dovreste però chiederlo a lui“.
Vi ricordiamo che un anno fa, in
occasione del primo anniversario della release del film, era stato
lo stesso Wright a svelare che Baby
avrebbe potuto tornare in strada molto presto. Possiamo dunque
aspettarci l’inizio delle riprese entro quest’anno?
Nei cinque anni trascorsi dalla
Decimazione alla reunion dei Vendicatori in Avengers:
Endgame Bruce Banner ha speso il suo tempo e tutte le
sue energie in un laboratorio gamma trovando il modo per combinare
il suo intelletto e la sua personalità feroce. Il risultato
dell’operazione è Smart Hulk (o Professor Hulk, se
siete fan dei fumetti), versione inedita del personaggio
interpretata da Mark
Ruffalo con l’aiuto di un’avanzata tecnologia.
Il video che vedete qui sotto mostra
infatti il dietro le quinte della creazione di Smart Hulk, frutto
di un procedimento incredibilmente complesso e interessantissimo.
Vi ricordiamo che quella di Endgame è la sesta apparizione del
supereroe nell’universo cinematografico Marvel, e negli anni abbiamo
assistito all’avvicinamento sempre più realistico alle fattezze del
volto di Ruffalo.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Zombieland –
Doppio Colpo non è ancora sbarcato nelle sale e
già si pensa ad un possibile seguito per continuare le avventure
dello strampalato team anti-zombie che nel 2009 è entrato nel cuore
del pubblico grazie al primo film diretto da Ruben
Fleischer. Dieci anni dopo ecco arrivare l’atteso e
insperato sequel con tutto il cast riunito ed è lo stesso regista a
suggerire l’ipotesi di tornare al cinema con un nuovo capitolo allo
scadere del prossimo decennio, grazie al suggerimento di
Emma Stone.
“Dobbiamo vedere come
reagiranno gli spettatori e se vorrebbero vederne ancora. Ma penso
che ci siamo divertiti così tanto a girare Double Tap e saremmo
davvero fortunati a tornare a Zombieland. È stata Emma a suggerire
che sarebbe divertente fare un sequel ogni dieci anni, e
considerando che Woody è la persona più sana che ci sia,
sopravviverà a tutti noi, e potremo continuare a farlo ogni dieci
anni, fino alla fine dei tempi.“
“Non riesco a immaginare un
modo migliore di guardare al mio futuro e sapere che ogni dieci
anni potrò spassarmela con quei ragazzi e girare di nuovo un film
con loro“, ha raccontato Fleischer in un’intervista con
EW.
Riguardo Double
Tap ha invece spiegato che “Volevamo trovare la storia
giusta, perché tutti amiamo l’originale e volevamo tenerci ad un
livello molto alto anche per il sequel, che doveva essere
sicuramente migliore. Alla fine tutto si riduce alla sceneggiatura.
Quindi siamo stati esigenti per assicurarci che la storia
giustificasse la reunion della banda“.
Guarda il primo trailer di Zombieland: Double Tap
Vi ricordiamo che Zombieland 2:
Double Tap vede ancora alla regia
Fleischer mentre Jesse
Eisenberg, Woody
Harrelson, Emma
Stone e Abigail
Breslin riprendono i rispettivi ruoli del film
originale. Nel cast anche Zoey
Deutch, Bill
Murray e Dan Aykroyd.
L’uscita nelle sale è fissata ad
ottobre 2019 mentre la sceneggiatura è stata firmata da Dave
Callaham (Godzilla, Wonder Woman 1984) con Paul Wernick e
Rhett Reese (Deadpool, Deadpool 2). Nel cast
anche Zoey Deutch, Bill
Murray e Dan Aykroyd.
Le riprese del film sono iniziate
lo scorso gennaio Los Angeles, mentre la trama – ancora avvolta nel
mistero – dovrebbe riprendere le sorti dei quattro protagonisti
(Columbus, Tallhassee, Witchita e Little Rock) che oggi vivono in
un mondo in cui l’apocalisse zombie si è evoluta.
Luca Guadagnino è
in trattativa per dirigere il nuovo adattamento de Il
signore delle mosche, prodotto da Warner Bros. e basato
sull’omonimo romanzo classico di William
Golding.
Guadagnino e il suo partner di
produzione Marco Morabito sono in trattative anche
per partecipare alla produzione. Known Universe,
la società di produzione fondata da Lindsey Beer, Nicole
Perlman e Geneva Robertson-Dworet, è in trattativa per la
produzione esecutiva.
È dal 2017 che la Warner Bros. ha
cercato di portare avanti il progetto, quando ha riacquistato i
diritti del romanzo. Lo studio aveva già in precedenza adattato il
romanzo, nel 1990, per la regia di Henry Hook.
Il romanzo originale segue la
vicenda di un gruppo di ragazzi della scuola bloccati su un’isola
deserta che si organizzano in un selvaggio ordine sociale. Quando
lo studio ha riacquistato tutti i diritti di sfruttamento, nel
2017, si è palesata l’idea di trasformare i ragazzi in ragazze
protagoniste. Per fortuna il l’idea è stata accantonata.
Se la Warner Bros dovesse definire e
chiudere le trattative, Guadagnino e Known Universe progettano di
sviluppare una storia che rimanga fedele al testo ma con un tocco
contemporaneo.
Al momento non è chiaro se questo
sarà il prossimo film di Guadagnino, dato che il progetto non ha
ancora collegati degli sceneggiatori. Il regista nominato all’Oscar
è attualmente in pre-produzione nella sua miniserie per la HBO
“We Are Who We Are” e
non sembra plausibile che si immerga nella produzione e regia di un
progetto altrettanto importante per WB.
Abbiamo visto Luca
Guadagnino al cinema, l’ultima volta, con
Suspiria, adattamento moderno del classico del
cinema horror di Dario Argento, prodotto da Amazon Studios con
Dakota Johnson e Tilda
Swinton.
Rebecca Hall è una
di quelle attrici che ha fatto la storia del cinema recente e
continua a contribuire grazie alle sue diverse ed intense
interpretazioni. L’attrice, che fa questo lavoro da quando era una
ragazzina, ha saputo conquistare sin sa subito una grande fetta di
spettatori, diventando una delle attrici più apprezzate in tutto il
mondo.
Ecco dieci cose da sapere su
Rebecca Hall.
Rebecca Hall film
1. I film e la
carriera. La carriera cinematografica dell’attrice è
iniziata nel 2006, quando debutta sul grande schermo grazie al film
Il quiz dell’amore, per poi proseguire con The
Prestige (2006), Vicky Cristina Barcelona (2008),
Frost/Nixon – Il duello (2008), Dorian Gray
(2009), Please Give (2010) e The Town (2010). In
seguito, recita in Everything Must Go (2010), 1921 – Il mistero di Rookford (2011), Una ragazza
a Las Vegas (2012), Iron Man 3 (2013), Closed Circuit (2013) e
Una promessa (2013). Tra i suoi ultimi film, vi sono
Transcendence (2014), Regali da uno sconosciuto – The
Gift (2015), Christine (2016), Il GGG – Il grande gigante gentile (2016), The
Dinner (2017), Professor Marson and the Wonder Women
(2017), Teen Spirit – A un passo dal sogno (2018), Holmes & Watson – 2 de menti al servizio della regina
(2018) e Un giorno di pioggia a New York (2019).
2. Ha lavorato spesso per il
piccolo schermo. Oltre ad aver prestato la sua attività di
attrice per il cinema, l’attrice ha presenziato spesso in progetti
destinati al piccolo schermo. Infatti, ha debuttato nel mondo della
recitazione con la serie The Camomile Lawn (1992), per poi
apparire in serie come Parade’s End (2012), Horace and
Pete (2016) e in film tv come Don’t Leave Me This Way
(1993), Wide Sargasso Sea (2006), Joe’s Palace
(2007), Il mio amico Einstein (2008) e Red Riging:
1974 (2009).
3. È anche doppiatrice,
produttrice, sceneggiatrice e regista. Nel corso della sua
carriera, l’attrice non si è tirata indietro dalla possibilità di
esplorare altri ambiti diversi del cinema diversi dalla sua
principale professione. Infatti, ha prestato la propria voce per il
doppiaggio di un episodio della serie The World of Peter Rabbit
and Friends (1993) e del film Mirai (2018), mentre in
quando produttrice, ha lavorato alla realizzazione del film
Patto d’amore (2017). In quando sceneggiatrice e regista,
sta attualmente lavorando alla realizzazione del suo primo film,
Passing.
Rebecca Hall marito
4. È sposata da qualche
anno. L’attrice si è sposata per la prima volta con il
collega Morgan Spector: la coppia si è sposata a
New York nel settembre del 2015 ed erano fidanzati da un paio di
anni. I due, infatti, si sono conosciuti un paio di anni prima
mentre si trovavano entrambi a lavorare in una produzione di
Broadway.
5. Ha avuto una breve storia
con Sam Mendes. Prima di frequentare il suo attuale
marito, l’attrice avuto una storia, durata dal 2011 al 2013 circa,
con il regista Sam Mendes. Pare che i due si fossero
conosciuti nel 2006 e che, sebbene sia stata additata come la donna
che ha fatto saltare il matrimonio tra il regista e Kate Winslet, i due hanno iniziato a
frequentarsi dal 2011, anno del divorzio dall’attrice.
Rebecca Hall figli
6. È diventata mamma di un
bambino. Nel gennaio del 2018, l’attrice ha rivelato di
essere incinta del suo primo figlio. Tuttavia, l’attrice è famosa
anche per non mettere mai la vita privata sotto i riflettori, tanto
che non è chiaro quando sia nato il bambino, di che sesso sia e
quale sia il nome dato.
Rebecca Hall Iron Man
7. Doveva essere
l’antagonista. L’attrice ha dichiarato che per
Iron
Man 3, in origine, il suo personaggio avrebbe dovuto
essere il villain principale, ma in seguito, rielaborando la
sceneggiatura, il suo ruolo è stato ridotto e il cattivo principale
è diventato uomo.
8. Il destino è suo
personaggio è stato modificato in corso d’opera. L’attrice
ha rivelato che il suo personaggio ha subito delle modifiche
durante il film, tanto che a metà delle riprese le sarebbe stato
chiesto “Cosa penseresti se ti sparassero dal nulla?”. Avrebbe
dovuto essere presente fino alla fine del film, ma alla fine ha
raggiunto un accordo su come dare la morte al suo personaggio.
Rebecca Hall The Prestige
9. È rimasta incuriosita
dall’ambientazione. L’attrice ha voluto partecipare a
The Prestige perché rimasta impressionata dal fatto che
fosse un film molto diverso e soprattutto molto attuale, tra
l’altro girato nella sua città natale, Londra.
Rebecca Hall: età e altezza
10. Rebecca Hall è nata il 3
maggio del 1982 a Londra, in Inghilterra, e la sua altezza
complessiva corrisponde a 178 centimetri.
Dopo aver “evitato” sia Toronto che
Venezia, Martin Scorsese e il suo The
Irishman sbarcano, giustamente, al New York Film
Festival, dove saranno i protagonisti della serata di apertura
della 57° edizione dell’evento.
The
Irishman di Martin Scorsese, a lungo
atteso e che mette molta curiosità visto che vedrà applicata la
tecnica del ringiovanimento sui suoi protagonisti, Al
Pacino e Robert De Niro, è stato
adocchiato da tempo da molti dei festival internazionali più
prestigiosi. Ma data la natura di newyorkese doc di Scorsese, non
sorprende che il suo nuovo film si vedrà per la prima volta in
questa circostanza.
Tuttavia, data la difficoltà del
lavoro di effetti visivi e il perfezionismo di Scorsese in sala di
montaggio, si dice che il film potrebbe non essere pronto per la
serata di apertura alla Alice Tully Hall.
The
Irishman, un dramma criminale da 200 milioni, è la più
grande speranza di Netflix di arrivare anche quest’anno agli Oscar. Si
tratta della nona collaborazione di Scorsese con De Niro e la prima
volta in assoluto che il regista di New York dirige invece Al
Pacino. Nel cast ci sono anche Joe Pesci e Harvey
Keitel, collaboratori di lunga data di Martin. Con loro ci
sono, inoltre, Bobby Cannavale, Anna Paquin e Ray
Romano.
Prendete uno dei più grandi
registi della storia del cinema, Martin Scorsese, e due attori,
Robert De Niro e Joe Pesci, che insieme a lui hanno creato
capolavori come Toro scatenato, Quei bravi ragazzi e Casino.
Aggiungete altri due premi Oscar come Al Pacino, alla sua prima
collaborazione con Scorsese, e lo sceneggiatore Steven Zaillan
(Schindler’s List, Gangs of New York e L’arte di vincere). Avrete
alcuni degli ingredienti che hanno fatto di THE
IRISHMAN il titolo più ambìto del Marché di Cannes, scatenando
le richieste dei distributori di tutto il mondo.
Non poteva essere altrimenti,
per un progetto da 100 milioni di dollari che già si annuncia come
un nuovo capolavoro del “gangster movie”: per Scorsese, un nuovo
affresco sulla criminalità americana, tratto dal romanzo
L’Irlandese: Ho ucciso Jimmy Hoffa di Charles Brandt. “Avere il
privilegio di distribuire un film del più grande regista del cinema
contemporaneo – dichiara Andrea Occhipinti – è per Lucky Red motivo
di orgoglio, il riconoscimento di un lavoro quasi trentennale sugli
autori, portato avanti con serietà e dedizione. Siamo emozionati e
felici”.
La recensione di Hotel
Artemis non potrà certo restituirne i colori e l’energia,
ma quel che è certo è che il film, esordio alla regia di
Drew Pearce, attirerà sicuramente molti spettatori
al cinema, data la bellezza di un cast che ruota intorno a
Jodie Foster, ma che conta tantissimi volti noti:
Dave Bautista, Sofia Boutella, Sterling K. Brown,
Jeff Goldblum, Jenny Slate, Zachary Quinto e
Charlie Day sono gli altri attori riconoscibili in
un film anarchico e disordinato, ma a suo modo affascinante.
La premessa è quella di un futuro
non troppo lontano ma certamente distopico: nella Los Angeles del
2028, l’acqua è stata appena privatizzata, causando una serie di
scontri e rivolte molto violente, che coinvolgono non solo i gruppi
di civili arrabbiati ma anche una serie di criminali e di
organizzazioni clandestine, che costruiscono la loro attività
proprio intorno ai guadagni illeciti che derivano dalla
privatizzazione di unbene primario.
L’Hotel Artemis è
una pensione per criminali, gestita dall’Infermiera (Foster), e qui
si recano tutti quei poco di buoni, di diversi livelli di
pericolosità, che hanno bisogno di un tetto e di “riparazione”,
l’Hotel è infatti non solo un albergo ma anche una specie di pronto
soccorso, dotato di ogni tipo di tecnologia medica per salvare la
vita a chiunque si rechi in quel posto, con qualunque tipo di
ferita o menomazione.
In questo crogiolo di personaggi,
le cui storie trovano il modo di incrociarsi, si srotola una storia
che ha molto poco di strutturato e in cui sembra tutto avvenire per
una pura coincidenza, un’espediente decisamente troppe volte
sfruttato, nel corso dei 90 minuti di film, per essere credibile.
Piuttosto sembra pigrizia di scrittura da parte di chi, invece,
aveva dimostrato di essere in grado di realizzare buoni script per
film d’azione altrettanto buoni.
Drew Pearce è
infatti sceneggiatore di Iron Man 3, Mission: Impossible –
Rogue Nation e Fast & Furios – Hobbs and
Shaw. Per la sua prima regia però, Pearce sceglie il primo
film da lui firmato che ha come protagonista una donna, e la scelta
si rivela tremendamente infelice.
Il film sembra svilupparsi in
maniera superficiale sul personaggio di Jodie
Foster, tuttavia la storia, estremamente concentrata
sul qui ed ora, fa apparire deboli e pretestuosi tutti i momenti
dedicati all’approfondimento del passato, suo o di altri
personaggi. Un peccato se invece si considera il fatto che la parte
action del film è la migliore, dal momento che Pearce si dimostra
abile a gestire gli spazi angusti della location principale, ovvero
corridoi e camere d’albergo.
Hotel Artemis è un
colorato pasticcio, pieno di violenza, sangue, botte e storie.
Peccato che queste ultime siano relegate allo sfondo e diano vita a
personaggi senz’anima, con i quali è davvero difficile entrare in
sintonia.
Il pluripremiato regista,
produttore e coreografo Kenny Ortega ha ricevuto lo scorso
mercoledì 24 luglio, nell’ambito di una cerimonia alla
presenza di colleghi, amici e fan, la stella sulla celebre
Hollywood Walk of Fame per la sua lunga e apprezzatissima
carriera. Tra i suoi successi anche una lunga collaborazione con
Disney che vanta, tra gli altri, titoli come High School
Musical e l’acclamata saga Descendants, il
cui terzo capitolo arriverà in Italia ad ottobre su Disney
Channel.
Alla cerimonia erano presenti molti
volti noti della leggendaria famiglia Disney che negli anni hanno
lavorato con il prestigioso regista, tra cui Dove Cameron
(Descendants), Booboo Stewart (Descendants),
Mitchell Hope (Descendants), Monique Coleman (High
School Musical) e Kathy Najimi (Descendants e
Hocus Pocus). Insieme a loro anche la famiglia di Cameron
Boyce a cui Kenny Ortega ha rivolto un commosso pensiero nel suo
discorso di ringraziamento.
Classe 1950, sin da piccolo Kenny
Ortega dimostra passione e talento per la musica, la danza e lo
spettacolo che lo porteranno a calcare i primi palcoscenici di San
Francisco già all’età di 13 anni in diversi musical e spettacoli
teatrali. Il 1992 è l’anno che segna la sua prima collaborazione
con Michael Jackson. Da qui nasce un rapporto che li porterà a
lavorare spesso insieme fino alla preparazione dell’ultimo tour
dell’artista “This Is It”, da cui lo stesso Ortega ha realizzato il
toccante film documentario Michael Jackson’s This Is It in
seguito alla prematura scomparsa del Re del Pop.
Molto forte è anche il legame che
unisce Kenny Ortega a Disney: nel corso della sua lunga e
pluripremiata carriera, tanti infatti sono i successi da lui
firmati come regista, coreografo e produttore tra cinema e Tv. Tra
questi Hocus Pocus, la trilogia di High School
Musical, il tour Hannah Montana/Miley Cyrus Best of Both
Worldse la saga Descendants, il cui terzo
capitolo arriverà in Italia a ottobre su Disney
Channel.
Il 2019 si sta rivelando l’anno più
ricco nella storia della Disney. Lo Studio ha
raggiunto un importante traguardo al botteghino, superando il
record di tutti i tempi per le vendite worldwide di biglietti per
un singolo studio. Dopo questo fine settimana, la società ha
superato $ 7,67 miliardi in tutto il mondo, superando il record
precedentemente stabilito sempre da Disney nel 2016, con $ 7,61
miliardi.
La compagnia detiene già cinque dei
sei maggiori incassi dell’anno a livello globale con Avengers:
Endgame ($ 2,79 miliardi), Captain
Marvel ($ 1,1 miliardi), Aladdin
($ 1 miliardo), Il re
leone ( $ 962 milioni) e Toy Story
4 ($ 917 milioni). Tre dei suoi film hanno già
superato $ 1 miliardo al botteghino mondiale, e gli altri due sono
sul punto di raggiungere la cifra.
Da quando ha acquisito ufficialmente
le attività cinematografiche di Fox all’inizio di quest’anno,
Disney detiene oltre il 40% della quota di mercato
nazionale, più del doppio dei suoi concorrenti più vicini, Warner
Bros. e Universal, ciascuno con circa il 13%.
Nexo Digital ha diffuso il primo
trailer del film evento diretto da Mario Martone,
Il Sindaco del Rione Sanità, film che sarà presentato
in concorso a Venezia
76.
Antonio Barracano, “uomo d’onore”
che sa distinguere tra “gente per bene e gente carogna”, è “Il
Sindaco” del rione Sanità. Con la sua carismatica influenza e
l’aiuto dell’amico medico amministra la giustizia secondo suoi
personali criteri, al di fuori dello Stato e al di sopra delle
parti. Chi “tiene santi” va in Paradiso e chi non ne tiene va da
Don Antonio, questa è la regola. Quando gli si presenta disperato
Rafiluccio Santaniello, il figlio del fornaio, deciso a uccidere il
padre, Don Antonio, riconosce nel giovane lo stesso sentimento di
vendetta che da ragazzo lo aveva ossessionato e poi cambiato per
sempre. Il Sindaco decide di intervenire per riconciliare padre e
figlio e salvarli entrambi.
Con Il Sindaco del rione
Sanità Mario Martone partecipa per la seconda volta di
seguito in concorso ufficiale
alla 76. Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica di Venezia. Dopo aver messo in scena
a teatro, nel 2017, il capolavoro di Eduardo De Filippo dirigendo
Francesco Di Leva nei panni del
Sindaco e gli attori della Compagnia del Nest di Napoli,
Martone ne realizza l’adattamento cinematografico, dando vita a un
film di forte attualità e capace di raccontare l’eterna lotta tra
il bene e il male.
Nel cast
Francesco Di Leva, Massimiliano Gallo, Roberto De
Francesco, Adriano Pantaleo, Daniela Ioia, Giuseppe Gaudino,
Gennaro Di Colandrea, Lucienne Perreca, Salvatore Presutto, Viviana
Cangiano, Domenico Esposito, Ralph P, Armando De Giulio, Daniele
Baselice, Morena Di Leva, con l’amichevole partecipazione di
Ernesto Mahieux.
Il Sindaco del rione
Sanità è una produzione INDIGO FILM con RAI CINEMA e MALÌA in
collaborazione con ELLEDIEFFE SRL – TEATRO STABILE DI TORINO –
NEST, con il contributo della GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA
L.R.28/2018, con la collaborazione della FILM COMMISSION REGIONE
CAMPANIA e con il patrocinio del COMUNE DI NAPOLI.
Sarà distribuito in esclusiva nelle
sale italiane come evento speciale da Nexo Digital solo il
30 settembre, 1 e 2 ottobre (elenco cinema a breve
su www.nexodigital.it). A seguire, debutterà
il “Sindaco del Rione Sanità in tour” che proporrà il film in
programmazione all’interno di alcune sale selezionate in tutta
Italia.
Diversi mesi dopo l’uscita di
Avengers:
Endgame si continua a speculare sui molteplici scenari
resi possibili dai viaggi nel tempo di Captain
America alla fine del film, grazie ai quali l’eroe è
riuscito a restituire tutte le gemme dell’infinito nelle rispettive
timeline. Di fatto ci è stato mostrato solo il momento in cui Steve
Rogers torna insieme a Peggy Carter nel passato, ma che dire degli
altri? Cos’è successo al Cap “pensionato”?
Una risposta, seppure vaga, la
forniscono Anthony e Joe Russo, intervenuti di
recente al Comic-Con di San Diego parlando di Endgame e
dell’esperienza con i Marvel Studios:
“Dopo aver finalmente ottenuto
il suo tanto atteso ballo con Peggy, forse i due hanno provato a
fare un bambino, ma non possiamo dirlo con certezza. Forse sarà
andato in bagno, perché gli ci è voluto molto tempo per restituire
tutte quelle gemme e si stava trattenendo da un po“, hanno
scherzato i registi.
Tornando seri invece, i Russo
trovano comunque “interessante” l’idea di considerare cosa potrebbe
essere accaduto nelle realtà alternative nonostante l’esclusione
del concetto di Multiverso in quel momento preciso del MCU (a quanto pare avrebbe solo
oscurato la morte di Iron Man e Vedova Nera):
“Se ci pensi e ragioni in
termini di realtà alternativa, ci sono diverse teorie come gli
scenari possibili si siano accumulati, e so che Chris e Steve [gli
sceneggiatori] ne hanno discusso a lungo. A seconda di dove vai con
le realtà alternative, Cap potrebbe aver raggiunto Bucky salvandolo
dall’HYDRA, oppure avvisare lo SHIELD. Poteva addirittura
ritrovarsi nel ghiaccio e capire un modo per passare più tempo a
casa con Peggy. Le storia sono tantissime…“
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Deadline riporta che Alexandra Shipp, vista di recente nei panni di
Tempesta in X-Men: Dark Phoenix, si unirà al
cast di Kung Fury 2, sequel del mediometraggio del
2015 insieme a Michael Fassbender, Arnold
Schwarzenegger, David Hasselhoff e
David Sandberg, che è anche sceneggiatore e
regista del film.
La produzione è attualmente in corso tra Bulgaria e
Germania.
Vi ricordiamo che Kung
Fury aveva debuttato su YouTube ricevendo fin da subito
pareri molto positivi da parte degli utenti. Questa bizzarra
action-comedy è ambientata nel 1985 a Miami, tenuta al sicuro sotto
l’occhio vigile di Kung Fury, il più grande poliziotto di tutti i
tempi. Ad aiutarlo ci sono i Thundercops, le forze di polizia
definitive riunite per sconfiggere il malvagio Kung Fuhrer, Adolf
Hitler.
Nel sequel la Shipp sostituirà Eiza
Gonzales e interpreterà Rey Porter, una reporter che farà di tutto
per scrivere il miglior articolo sulla vicenda.
Sono stati diffusi i motion poster delle protagoniste della
nuova versione cinematografica di Charlie’s
Angels, Kristen Stewart,
Naomi Scott e Ella Balinska.
Charlie’s
Angels nasce come una serie televisiva prodotta
da Aaron Spelling e Leonard
Goldberg, ed è andata in onda dal 1976 al 1981 sul canale
statunitense ABC. Ne sono stati trasmessi 118 episodi, preceduti da
un film-pilota andato in onda sei mesi prima dell’inizio effettivo
della serie (21 marzo 1976). I tre “angeli” della prima stagione
sono Sabrina Duncan (interpretata da Kate
Jackson), Jill Munroe (Farrah Fawcett) e
Kelly Garrett (Jaclyn Smith).
Dal telefilm sono stati già tratti
due lungometraggi: Charlie’s
Angels (2000) e Charlie’s Angels – Più
che mai (2003), entrambi diretti da McG, in cui
le attrici scelte per il ruolo degli “angeli”
sono Cameron
Diaz, Drew
Barrymoree Lucy
Liu, nei ruoli rispettivamente di Natalie, Dylan ed
Alex, a cui si aggiunse Demi
Moore nel ruolo dell’angelo “caduto” Madison per
il sequel. I lungometraggi hanno suscitato pareri abbastanza
controversi tra i fans del telefilm originale, e non
sappiamo in che modo il pubblico accoglierà questo nuovo
adattamento.
È stato già rivelato nel corso
dell’ultimo anno che la versione originale di Avengers:
Infinity War avrebbe incluso la presenza del
Tribunale Vivente, l’entità onnipotente incaricata
dal Supremo di controllare e mantenere l’equilibro tra le diverse
realtà che costituiscono il Multiverso, ma ora sono gli
sceneggiatori Christopher Markus e Stephen McFeely a spiegare tutti
i dettagli in merito alla sua esclusione dal film.
Secondo Markus infatti, Kevin Feige
voleva assicurarsi che non andasse smarrito l’aspetto psichedelico
dei fumetti di Jim Starlin, il creatore del personaggio, e per
questo motivo l’idea di inserirlo in una sequenza è stata bloccata.
Ma in che modo avrebbe interagito nel film, e soprattutto, con chi
avrebbe condiviso la scena?
“Il progetto originale presentava Thanos e
Doctor Strange che combattevano e
alla fine lo stregone avrebbe fatto esplodere la mente del Titano
spedendolo nel mindscape” spiega Markus, mentre McFeely
paragona l’evento alla visione di Strange nel Mutiverso che abbiamo
visto nel suo film solista.
“Volevamo che Thanos si trovasse
al centro di una sorta di lampo nell’universo nel quale venivano
mostrati tutti i suoi crimini. I cadaveri venivano lanciati contro
di lui, le loro mani mani lo avrebbero afferrato e la scena sarebbe
stata abbastanza triste. Più tardi il Titano e tutti quei corpi
venivano scaricati al cospetto del Tribunale Vivente che lo
giudicava colpevole […]Quando decidi di introdurre
un’entità del genere sai che ti stai aprendo ad una nuova era. E
non sai se il pubblico sarà in grado di capirla“.
Vi ricordiamo che nei fumetti Thanos
riunisce le gemme dell’infinito minacciando l’universo, e in
occasione di questo evento Eternità chiede al Tribunale Vivente di
esercitare il suo potere per fermarlo. Sapendo che il Titano si
sarebbe sconfitto da solo, l’entità decide di intervenne.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Il canale Youtube di How It Should Have
Ended ha realizzato un video divertente di come Steve
Rogers, nel finale di Avengers: Endgame, avrebbe potuto
restituire le Gemme dell’Infinito nel suo ultimo viaggio nel
tempo.
Naturalmente si tratta di una
lettura alquanto comica dell’ultima missione di Steve, ma pone
domande abbastanza precise e comprensibili su quelli che sarebbero
potuti essere i problemi riscontrati nel viaggio.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Vedova Nera,
Gli Eterni, Shang-Chi and the legend of
the Ten Rings, Doctor Strange in the
Multiverse of Madness e Thor: Love and Thunder sono i
titoli finora annunciati dai Marvel Studios che andranno a comporre la Fase
4 del MCU insieme alle serie tv di Disney
+. Non si esclude però la possibilità di avere un altro progetto
nella lista, come suggerito dalle parole di Kevin
Feige in una breve intervista con Josh Horowitz di MTV
News subito dopo il panel del Comic-Con.
Si perché parlando di potenziali
crossover e della costruzione del futuro dell’universo condiviso,
Feige ha affermato sono undici i titoli coinvolti nella Fase 4, ma
se facciamo bene i conti, sommando i film citati sopra le gli show
su Falcon e The Winter Soldier,
Loki, WandaVision, Occhio di
Falco e What If il numero non
coincide.
“Abbiamo discusso di ciò che
avremmo annunciato oggi nel panel“, aveva detto il presidente
dello studio, “Dovremmo annunciare sia Fase 4 che 5?
Sicuramente sono state programmate, ma ci restano cinque anni lungo
la strada e ho pensato che undici progetti in cinque anni fossero
troppi…“
Sappiamo che Blade,
il rebbot che vedrà protagonista Mahershala Ali è
stato già inserito nella Fase 5, quindi quale potrebbe essere il
misterioso film (o serie)? Forse Feige si è confuso e ha
erroneamente contato Blade come parte del gruppo? Oppure sarà
Spider-Man 3 l’ultimo capitolo incluso della nuova
Fase del MCU?
Sono state diffuse le prime immagini
di J’Accuse (L’ufficiale e la spia), il nuovo film
di Roman Polanski che vedremo in anteprima
mondiale in concorso a Venezia 76. Il film
racconterà l’Affaire Drefyus e uscirà nelle sale italiane
il 21 ottobre, distribuito da 01 Distribution.
Ecco la prima sinossi ufficiale e le
foto dal film:
Gennaio del 1895, pochi mesi prima che i fratelli Lumière diano
vita a quello che convenzionalmente chiamiamo Cinema, nel cortile
dell’École Militaire di Parigi, Georges Picquart, un ufficiale
dell’esercito francese, presenzia alla pubblica condanna e
all’umiliante degradazione inflitta ad Alfred Dreyfus, un capitano
ebreo, accusato di essere stato un informatore dei nemici
tedeschi.
Al disonore segue l’esilio e la sentenza condanna il traditore
ad essere confinato sull’isola del Diavolo, nella Guyana francese.
Un atollo sperduto dove Dreyfus lenisce angoscia e solitudine
scrivendo delle lettere accorate alla moglie lontana.
Il caso sembra archiviato.
Picquart guadagna la promozione a capo della Sezione di
statistica, la stessa unità del controspionaggio militare che aveva
montato le accuse contro Dreyfus. Ed è allora che si accorge che il
passaggio di informazioni al nemico non si è ancora arrestato.
E se Dreyfus fosse stato condannato ingiustamente?
E se fosse la vittima di un piano ordito proprio da alcuni
militari del controspionaggio?
Questi interrogativi affollano la mente di Picquart, ormai
determinato a scoprire la verità anche a costo di diventare un
bersaglio o una figura scomoda per i suoi stessi superiori.
L’ufficiale e la spia, adesso uniti e pronti ad ogni sacrificio
pur di difendere il proprio onore.
L’affare Dreyfus è uno dei più clamorosi errori giudiziari della
storia, avvenuto in Francia tra il 1894 e il 1906 e che vide
protagonista il soldato ebreo francese Alfred Dreyfus,
ingiustamente accusato di essere una spia e quindi processato per
alto tradimento.
Dreyfus sostenne fermamente la sua innocenza combattendo contro
un’intera nazione. Il suo caso ebbe una notevole risonanza
mediatica dividendo l’opinione pubblica del tempo, tra chi ne
sosteneva l’innocenza e chi lo riteneva invece colpevole.
Tra gli innocentisti si schierò Émile Zola, il quale scrisse un
articolo in cui puntava il dito contro il clima di antisemitismo
imperante nella Terza Repubblica francese. Tale intervento venne
intitolato proprio J’Accuse.
Polanski ha scritto la sceneggiatura insieme a Robert Harris,
autore del romanzo da cui il film è tratto, L’ufficiale
e la spia (The Dreyfus Affair), in Italia edito
Mondadori.
Da un romanzo di Harris il regista premio Oscar per Il
pianista aveva già tratto nel 2010 il suo L’uomo
nell’ombra.
Reduce dall’ottimo weekend
d’apertura al box office americano, C’era una volta a
Hollywood ha ricevuto il plauso della sorella di Sharon Tate, personaggio interpretato nel film
da Margot Robbie, che ha dichiarato in
un’intervista con Vanity Fair il motivo delle lacrime versate
durante una visita sul set.
“Mi ha fatto piangere perché
sembrava proprio Sharon” racconta Debra Tate,
“Il tono nella sua voce era completamente uguale a quello di
mia sorella, e la scena mi ha toccato così tanto da commuovermi. È
come se l’avessi vista di nuovo, cinquant’anni dopo...”
Il riferimento è la sequenza mostrata brevemente nel trailer in
cui la giovane attrice si reca in un cinema di Los Angeles per
guardare The Wrecking Crew nascosta nel pubblico.
“La cosa che mi ha toccato di
più non sono stati Leo e Brad, e il fatto che fossero famose star
del cinema, ma Margot, le sue qualità e il potenziale per dare vita
a Sharon e restituirla davvero al pubblico. Era così dolce e
gentile, intelligente e più leggera dell’aria in ogni modo…Penso
che Margot abbia fatto un ottimo lavoro
nell’interpretarla“.
Debra Tate ha poi parlato della sua
reazione dopo aver letto la sceneggiatura del film:
“Sapevo che i protagonisti
della storia sarebbero stati i personaggi di DiCaprio e Pitt. Avrei
voluto che Quentin Tarantino girasse un film sulla storia di Sharon
Tate ma non era quello il film che aveva scritto, lo sapevo e lo
capivo. Ed era la sua visione.”
Di seguito la prima sinossi:
La storia si svolge a Los Angeles nel 1969, al
culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due
protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una
serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth
(Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood
che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto
famoso…Sharon Tate.
Nel cast anche Damian
Lewis, Dakota
Fanning, Nicholas
Hammond,Emile
Hirsch, Luke
Perry, Clifton Collins
Jr., Keith
Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt
Russell e Michael
Madsen. Rumer Willis, Dreama
Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley,
Madisen Beaty e Victoria
Pedretti. Infine Damon Herriman sarà
Charles Manson. Il film segnerà anche l’ultima apparizione
cinematografica di Luke
Perry, morto lo scorso 4 marzo.
“Ho lavorato alla sceneggiatura
per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran
parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette
anni“, ha dichiarato Tarantino. “Sono davvero felice di
poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non
esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due
attori protagonisti.“
Sarà presentato a Venezia 76, Ad
Astra di James Gray, con protagonista
Brad Pitt. Il film racconta un’avventura spaziale,
tema che sembra essere molto caro alla Mostra del Lido, se si torna
indietro negli anni e si ricordano le presenza di
Gravity e Alfonso Cuaron e di
Il Primo Uomo di Damien
Chazelle.
Di seguito, ecco gli spot tv per il film e un nuovo poster con
protagonista Brad Pitt.
https://www.youtube.com/watch?v=gRq0bg-lnyw
https://www.youtube.com/watch?v=t1oVwQ1qNnI
https://www.youtube.com/watch?v=kFkH2ZWGrYM
https://www.youtube.com/watch?v=qUlOrBKoe0A
Brad Pitt è pronto
ad andare verso lo spazio profondo nella prima immagine del
film di fantascienza di James Gray, Ad
Astra. Gray non si è mai accontentato di essere un regista
che aderisce a un solo genere, avendo finora realizzato un thriller
(I Padroni della Notte) a un romanzo d’epoca
(The Immigrant) e, più recentemente, a
un’avventura storica, The Lost City of Z, sua
personale successo di critica. Inoltre, il regista si cimenterà
presto in un adattamento cinematografico del romanzo di spionaggio
scritto da Terry Hayes, I Am Pilgrim.
Prima però, Gray viaggerà verso i
confini del nostro sistema solare con Ad Astra, tratto dal racconto
Heart of Darkness che segue la storia dell’ingegnere spaziale Roy
McBride (Pitt) in una spedizione per rintracciare suo padre
(Tommy Lee Jones), che è sparito durante un lavoro
di ricerca a caccia di vita aliena nei pressi di Nettuno. Scritto
da Gray e Ethan Gross (Fringe), Ad Astra include
nel cast anche Ruth Negga (Preacher),
Donald Sutherland (The Hunger Games), John
Ortiz (Kong: Skull Island) e Kimmy
Shields (Insatiable).
In attesa dell’uscita in home video
di Avengers: Endgame (31 luglio negli
USA), ecco la clip ufficiale dal film in cui Captan
Marvel interviene nella
battaglia, distruggendo la Sanctuary II e
capovolgendo le sorti della battaglia dei Vendicatori contro le
orde di Thanos.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Gerald Butler è di
nuovo Mike Banning in Attacco al
Potere 3 – Angels Has Fallen, di cui vi mostriamo il
trailer e i character poster con tutti i protagonisti del film dal
28 agosto in sala.
Dopo l’enorme successo dei primi
due capitoli, con oltre 370.000.000 di dollari incassati in tutto
il mondo, torna sul grande schermo Gerard Butler,
nelle vesti dell’agente dei servizi segreti Mike Banning, in
Attacco al Potere 3 – Angels Has Fallen.
Diretto questa volta da Ric Roman Waugh (La Fratellanza),
il terzo film dell’adrenalinico franchise prende una svolta
inaspettata: sarà Banning a trovarsi in fuga e braccato dalla
polizia, accusato di essere un nemico dello Stato e l’autore di un
tentativo di omicidio ai danni del Presidente degli Stati Uniti,
interpretato dal Premio Oscar® Morgan Freeman. Ad
aiutarlo a scagionarsi troverà al suo fianco il padre, interpretato
da Nick Nolte, new entry nel cast. Tra gli altri
interpreti, anche Jada Pinkett Smith (Girls Trip), Lance
Reddick (The Wire, Fringe, John Wick), Danny
Huston (Stanlio e Ollio, Big Eyes), Piper Perabo
(Covert Affairs) e Tim Blake Nelson (Fratello, dove
sei? e Syriana).
SINOSSI
Dopo una vorticosa fuga, Mike
Banning è ricercato dalla sua stessa agenzia e dall’FBI,
mentre cerca di trovare i responsabili che minacciano la vita del
Presidente. Nel disperato tentativo di scoprire la verità, Banning
si rivolgerà a improbabili alleati per dimostrare la propria
innocenza e per tenere la sua famiglia e l’intero Paese e fuori
pericolo.