Dopo il grande successo ottenuto su
Netflix, il cast e i
creatori della serie Obliterated – Una notte da panico,
Josh Heald, Jon
Hurwitz e Hayden Schlossberg, hanno
risposto a tutte le domande dei fan sul finale e hanno anticipato
cosa potrebbe accadere in futuro, se una seconda stagione venisse
confermata. Nella serie, un gruppo di bizzarri agenti governativi
si rende conto che la bomba nucleare che avevano disattivato era un
falso e che Las Vegas è ancora a rischio, dovendo dunque
interrompere i loro festeggiamenti, schiarirsi le idee e darsi da
fare ancora di più per disarmare l’arma che minaccia di cancellare
la città del peccato (e tutti i festaioli al suo interno). Negli
ultimi istanti prima che la bomba esploda, l’esperto di ordigni
Hagerty (C. Thomas Howell) è
entrato in un casinò su un cammello e ha salvato la situazione. Ma
come siamo arrivati a ciò? E cosa significa questo per il futuro
della squadra? Scopriamolo insieme!
1Ci sarà un’altra missione per il nostro
team?
“Assolutamente sì“, conferma
Heald. “Guardiamo a ogni stagione successiva
di Obliterated come a un grande sequel cinematografico. C’è
Die Hard e tutto si conclude. Questo non significa che non ci
sia un Die Hard 2, magari in una città diversa, con una diversa
posta in gioco e suspense, ma con la stessa squadra che conosciamo
e amiamo che deve tornare in azione e in circostanze non proprio
ideali“. Anche Hennig ha le sue idee per il
futuro della squadra. “Più dissolutezza, ma in un ambiente
tropicale”, dice. “Più cammelli. E anche qualche
canguro“.
La
giuria per il concorso internazionale del Noir in
Festival 2023, composta dal regista spagnolo Jaume
Balagueró (Presidente), dal fondatore e co-direttore del
FrightFest di Londra Paul McEvoy e dalla
fondatrice e cantante de La Rappresentante di Lista,
Veronica Lucchesi, ha attribuito all’unanimità due
riconoscimenti ai film presentati in concorso nel corso della 33a
edizione:
Black Panther Award 2023
a
FEMME – di
Sam H. Freeman e Ng Choon Ping
con la seguente motivazione: “La
giuria ha deciso di assegnare il Black Panther per il miglior film
del Noir in Festival a Femme di Sam H. Freeman e Ng Choon Ping.
Un’opera eccezionale, contemporanea e di vitale importanza, che
esplora temi attuali come la questione di genere e le relazioni
tossiche. È doveroso sottolineare la straordinaria interpretazione
del protagonista, Nathan Stewart-Jarrett. Il film è intenso, teso,
con una narrazione magistrale”.
Menzione speciale della giuria
a
PARMI NOUS
(ANIMALIA) – di Sofia Alaoui
con la seguente motivazione: “La
giuria del Noir in Festival assegna inoltre una menzione speciale
ad Animalia, un racconto di fantascienza emotivo e filosofico,
opera superlativa di Sofia Alaoui, un meraviglioso talento
emergente”.
La giuria popolare composta da 70
tra studenti IULM e appassionati di cinema, che per quattro giorni
ha dibattuto sui sei film scelti da Giorgio Gosetti e Gianni Canova
come rappresentanti del miglior cinema noir italiano del 2023,
guidata dalla giuria di professionisti composta dal regista
Brando De Sica (presidente), dal giornalista e
direttore di festival Maurizio Di Rienzo e dalla
giornalista Nicole Bianchi, ha per maggioranza di
voti assegnato il
Premio Claudio Caligari per il
miglior film noir italiano dell’anno (8a edizione), realizzato dal
Noir in Festival in collaborazione con IULM e Cinecittà News,
a
L’ULTIMA NOTTE DI AMORE
– di Andrea Di Stefano
Il Noir in Festival ha deciso di
assegnare il Premio Luca Svizzeretto – Independent Spirit
Award, intitolato a un giornalista, amico e collaboratore
del Festival scomparso nel 2016 dopo una coraggiosa battaglia con
il morbo di Crohn, che dal 2017 incorona un personaggio
anticonvenzionale del cinema italiano, a
TONY SPERANDEO
L’attore, tra i protagonisti di
Garbage Man di Alfonso Bergamo, presentato in anteprima
fuori concorso al Noir in Festival 2023, ha dichiarato: “Dopo
più di 100 film e tante puntate di seriali per la TV, ricevere un
premio è prima di tutto la conferma che sono vivo e che chi guarda
capisce che in ogni ruolo metto la mia faccia e la mia personalità.
In carriera ho fatto anche il “buono” ma mi si ricorda sempre come
“il cattivo”. E ne sono contento perché è un ruolo più difficile,
un personaggio a cui devi dare ogni volta un’anima, una ragione che
lo faccia restare nella memoria dello spettatore”.
Torna nei cinema per il
suo 50º anniversario uno dei film più controversi di Marco Ferreri,
La Grande Abbuffata, grottesco apologo sul declino
dell’uomo moderno interpretato da
Marcello Mastroianni,
Ugo Tognazzi, Philippe Noiret, Michel Piccoli e
Andréa Ferréol. Disperato, osceno e dissacrante,
La Grande Abbuffata ha conservato in questi anni
tutta la sua forza e la sua ferocia.
Il film ritrae quattro
amici benestanti amanti del convivio (chiamati semplicemente con i
nomi dei loro interpreti) che si riuniscono nella villa di Noiret.
Nelle loro intenzioni c’è il tentativo di un “suicidio
gastronomico”: i quattro infatti decidono di cucinare
prelibatissime pietanze e mangiare senza mai smettere, fino a
morire di indigestione. Durante l’infinito banchetto, ospitano tre
prostitute ed una maestra elementare che quasi casualmente si
unisce a questa disperata missione.
Tra dissolutezza e
psicosi, aforismi e gag scatologiche, sesso e umiliazioni, quella
di Ferreri e del suo cast a ruota libera è una favola scabrosa ed
invernale, una “all you can eat quarantena” esasperata che guarda
direttamente nell’abisso, in una apocalisse personale, fisiologica
e sociale di tutti e senza tempo. Con il suo senso del macabro e
una malinconia sporca quanto rasserenante, La Grande Abbuffata,
commedia nera viscerale e sviscerante, è uno dei più grandi trionfi
della mortificazione mai realizzati, capace di mettere in scena
tutta l’insensatezza della condizione umana, tra decadenza e
abbondanza. Semplice ma stratificato, crepuscolare e insieme
goliardico, il compendio di genio e spudoratezza di Ferreri oggi
brilla più che mai, tra esuberanze indigeste e indecenza sardonica,
punto d’incontro irripetibile tra comicità alta e bassa (quando non
orgogliosamente bassissima) eppur sempre ferace e puntuale.
Alla sua prima al 26º
Festival di Cannes il film scatenò
reazioni violente da parte del pubblico, con fischi e sputi verso
il cast e il regista, che rispose alle provocazioni mandando baci
alla folla inferocita. Nonostante lo scandalo, La Grande Abbuffata
vinse il premio Fipresci della critica internazionale. Il lancio
italiano del film fu segnato da un intenso dibattito infarcito di
proteste, polemiche e condanne, culminando col sequestro del film
da parte della procura di Catania e dal taglio di 40 metri di
pellicola.
In uscita dall’11 dicembre
nelle sale italiane distribuito da Cat People, La Grande Abbuffata
viene presentato per la prima volta nei cinema italiani nella sua
versione non censurata, che reintegra otto scene per un totale di
cinque minuti che erano stati eliminati nel 1973 e riconsegna al
film uno splendore visivo che era andato perduto.
Il restauro in 4K è stato
realizzato da Cité Films e Fondazione Cineteca di Bologna, con il sostegno di
CNC – Centre national du cinéma et de l’image animée, presso il
laboratorio L’Immagine Ritrovata ed è stato presentato alla Festa
del Cinema di Roma dello scorso anno.
In occasione dei sessant’anni dalla
realizzazione de Il gattopardo di Luchino
Visconti, Cineteca Milano propone presso
Cineteca Milano Arlecchino la versione restaurata
da Cineteca di Bologna, Titanus, Pathé e Twentieth Century Fox –
con il sostegno finanziario di Gucci e della The Film Foundation di
Martin Scorsese – del capolavoro tratto dal romanzo di
Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Il film, della durata di 205 minuti,
sarà proposto con diverse proiezioni dal 10 dicembre al 7
gennaio.
In coda al film, inoltre, sarà
proiettato il documentario I due
gattopardi di Alberto Anile e Maria Gabriella
Giannice (2013, 13′). Il filmato ripercorre le complesse vicende
che portarono alla realizzazione del capolavoro di Luchino Visconti
a partire dalle traversie subite dal romanzo, uscito postumo dopo
il rifiuto di due grandi editori. Parte sostanziale del
documentario sono le scene inedite, ritrovate da Anile e Giannice,
tagliate da Visconti dopo alcuni mesi di regolare distribuzione in
sala e da allora dimenticate e mai più viste.
Non solo film, però. Nelle mattine
di sabato 2, 9 e 16 dicembre, nel foyer del cinema
Arlecchino sarà organizzato un corso di valzer di
90 minuti, per un numero ristretto di coppie, le cui modalità
saranno specificate nei prossimi giorni.
UNA TRAMA
AVVINCENTE
Regia: Luchino Visconti.
Sceneggiatura: Luchino Visconti, Suso Cecchi d’Amico, Enrico
Medioli, Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa, dal romanzo
omonimo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Fotografia.: Giuseppe
Rotunno. Montaggio.: Mario Serandrei. Musiche: Nino Rota.
Interpreti.: Burt Lancaster, Alain Delon, Claudia Cardinale, Paolo
Stoppa, Rina Morelli, Serge Reggiani, Mario Girotti (Terence Hill).
Italia/Francia, 1963, 205’.
Le vicende di una nobile famiglia
siciliana durante il Risorgimento, nei pressi di Palermo. Mentre
nel 1860 Garibaldi sbarca a Marsala, il
Principe Fabrizio di Salina assiste rassegnato al
declino dell’aristocrazia e all’annessione dell’isola e del suo
feudo allo Stato Sabaudo. Nonostante gli sconvolgimenti in atto, il
Principe, come di consueto, si reca con tutta la famiglia nella
residenza estiva di Donnafugata dove si è insediato un nuovo
sindaco, Calogero Sedera, un ricco borghese di
umili origini, la cui figlia Angelica fa
innamorare Tancredi, il nipote prediletto del
Principe. Fabrizio ha sempre sperato di vederlo sposato con sua
figlia, la principessina Concetta, ma suo malgrado
favorisce il fidanzamento dei due giovani. Il Principe, troppo
legato al vecchio mondo siciliano, rifiuta l’importante carica di
senatore del nuovo Regno d’Italia, ed è sempre più tristemente
consapevole della necessità di accettare il passaggio dai Borboni
ai Savoia. L’unione tra la nuova borghesia e la decadente
aristocratica è un fatto irrevocabile e ne avrà prova durante il
grandioso ballo dove le due realtà festeggiano insieme la
rivoluzione…
Il punto di vista di Martin
Scorsese
«Cosa fai quando il mondo che ti
circonda sta cambiando, quando hai la sensazione che tutto ciò che
conosci e ami lascerà il posto a un nuovo ordine? Ti opponi? Lo
accetti? E come lo accetti? Con risentimento? Con grazia? Forse con
tutt’e due. Chi può lasciarsi alle spalle il mondo che lo ha
formato, senza addolorarsi per il tempo che passa? Queste domande,
queste sensazioni che sono alla base della condizione umana si
ritrovano in ogni inquadratura de Il Gattopardo, il magnifico adattamento di Luchino
Visconti del romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa su un principe
siciliano al tempo del Risorgimento, il quale si rende conto che il
suo ruolo storico, e quello della sua intera classe sociale, è di
ritirarsi nell’ombra», scrive
Martin Scorsese, fondatore e presidente, The Film Foundation
che si è occupata del restauro del film.
«Visconti – continua il grande
regista – passò molti anni a tentare un adattamento di Proust per
il grande schermo. In un certo senso ci riuscì con questo
stupefacente arazzo cinematografico in cui ogni gesto, ogni parola,
la disposizione di ogni oggetto in ciascuna stanza richiama in vita
un mondo perduto. Il Gattopardo è un’epica del tempo, e la
sua lentezza, che culmina in un maestoso crescendo nella lunga
sequenza del gran ballo, è governata dai ritmi di vita
dell’aristocrazia fondiaria siciliana, con i suoi costumi e
abitudini, la sua coltivazione dell’agio e della riflessione, i
suoi viaggi stagionali. È un’epica della storia, in cui assistiamo
con i nostri occhi alle trame del cambiamento: sui campi di
battaglia, nelle vie e nei salotti dove i notabili si riuniscono
per decidere chi muoverà i fili del potere. È anche il ritratto di
un uomo, il Principe di Salina, interpretato da Burt Lancaster.
All’epoca della lavorazione del film ci fu chi mise in dubbio
questa scelta di cast, ma dopo aver visto Il Gattopardo
risulta impossibile immaginare qualcun altro nei panni del
Principe. È un’interpretazione eccezionale, profondamente toccante.
In definitiva, Il Gattopardo è un grande inno sinfonico
alla Sicilia, al suo popolo, ai suoi profumi e al suo paesaggio,
alla sua bellezza e alla sua violenza. Il film di Visconti è una
delle più grandi esperienze visive della storia del cinema, e nel
corso degli anni i restauri si sono rivelati estremamente
difficili. Sono molto felice che la Film Foundation, con il
sostegno finanziario di Gucci, abbia contribuito a rendere
possibile questo straordinario restauro. Ci è stato così restituito
uno dei nostri tesori più preziosi, in tutta la sua gloria».
Due nuovi spot televisivi per
Aquaman e il
Regno Perduto sono stati condivisi online e uno di
essi ci offre un breve nuovo sguardo ad Amber Heard nei panni di Mera.
L’interesse amoroso di Arthur Curry ha avuto un ruolo di primo
piano nel primo film, ma Heard ha precedentemente rivelato che la
maggior parte delle sue scene per il sequel sono state rimosse, con
solo due sequenze iniziali che sono state aggiunte al montaggio
finale. Il regista James Wan afferma che
dall’inizio della produzione, il ruolo di Mera sarebbe stato molto
più piccolo rispetto al primo film, tuttavia è chiaro che il
personaggio viene quasi completamente escluso dal marketing.
Qualunque sia il motivo per cui
Heard viene esclusa dal marketing, abbiamo ora la possibilità di
dare un’altra brevissima occhiata a Mera nel secondo promo. L’altro
spot è più lungo e presenta un bel po’ di nuove immagini di Aquaman
e Ocean Master che uniscono le forze per affrontare Black
Manta.
Aquaman e il
Regno Perduto sarà il film conclusivo dell’era “DCEU”
prima che il franchise venga riavviato. Jason Momoa molto
probabilmente metterà da parte il tridente, ma si dice che sia in
trattative per interpretare un personaggio completamente diverso
nel DCU di James
Gunn e Peter Safran, Lobo.
Non essendo riuscito a
sconfiggere Aquaman la prima volta, Black Manta, ancora spinto dal
bisogno di vendicare la morte di suo padre, non si fermerà davanti
a nulla pur di sconfiggere il Re di Atlantide una volta per tutte.
Questa volta Black Manta è più formidabile che mai, poiché
brandisce il potere del mitico Tridente Nero, che scatena una forza
antica e malevola. Per sconfiggerlo, Aquaman si rivolgerà al
fratello imprigionato Orm, l’ex re di Atlantide, per stringere
un’improbabile alleanza. Insieme, dovranno mettere da parte le loro
differenze per proteggere il loro regno e salvare la famiglia di
Aquaman e il mondo dalla distruzione irreversibile.
Dicembre al cinema
sarà all’insegna dei titoli che tutti aspettiamo da mesi e il primo
in ordine di uscita è
Un colpo di fortuna – Coup de Chance di
Woody Allen. Questa commedia drammatica non è solo il
cinquantesimo film del regista newyorkese ma anche
il suo primo lungometraggio in lingua francese.
Dopo essere stato presentato fuori concorso alla Mostra
del Cinema di Venezia 2023 finalmente è disponibile in tutte le
sale italiane da questo mercoledi 6 dicembre.
Vediamo insieme le novità di Dicembre al cinema di
questa prima settimana del mese
Il Male non Esiste
Il primo titolo di
questo dicembre al cinema è
Il Male non Esiste del regista
Ryusuke Hamaguchi è il film vincitore del Leone
d’argento Gran Premio della Giuria alla Mostra
di Venezia di quest’anno. Questo film ci trasporta in una
comunità montana del Giappone rurale dove un progetto di
Glamping, il campeggio glam e alla moda per
persone ricche, minaccia di infrangere una fragile armonia con la
natura. Quando due funzionari di Tokyo giungono al villaggio per
tenere un incontro, diventa chiaro che il progetto avrà̀ un impatto
negativo sulla rete idrica locale, e ciò̀ causa il malcontento
generale. Le intenzioni contraddittorie dell’agenzia mettono in
pericolo sia l’equilibrio ecologico dell’altopiano sia lo stile di
vita degli abitanti.
Improvvisamente a Natale mi sposo
Dopo
Improvvisamente Natale, uscito l’anno scorso direttamente su
Prime
Video, sbarca sul grande schermo il suo sequel
Improvvisamente a Natale mi sposo. In questo secondo film
mancano pochi giorni a Natale e, come ogni anno, la famiglia di
Lorenzo, ancora una volta
Diego Abatantuono, si dirige verso il suo albergo per le
vacanze natalizie. Lorenzo li ha avvisati che non possono mancare
per niente al mondo, visto che ha un annuncio importante da fare,
infatti annunciera che si sposerà. La notizia lascia tutti
senza parole ma la più sconvolta è Alberta, l’attrice
Violante Placido, che non vuole proprio accettare la novità.
Anzi, si convince che Serena, interpretata da Carol
Alt, la promessa sposa dal passato misterioso, sia una
sorta di cacciatrice di dote. Da qui ha inizio una girandola di
situazioni esilaranti, tra scoperte e inattese rivelazioni, che
porteranno a piccoli e grandi colpi di scena. Nel cast tornano
anche Michele Foresta conosciuto da tutti come
Mago Forrest e
Nino Frassica nei panni di Don Michele.
Un colpo di fortuna – Coup de Chance
Un
colpo di fortuna – Coup de Chance parla dell’importante ruolo
che il caso e la fortuna giocano nelle nostre vite un po’ come
succedeva già in
Match Point sempre di Allen. I protagonisti di quest film sono
Fanny e Jean, una coppia di sposi ideale, infatti sono entrambi
realizzati professionalmente nel lavoro, vivono in un meraviglioso
appartamento in un quartiere esclusivo di Parigi e sembrano
innamorati come la prima volta che si sono incontrati. Ma quando la
giovane donna s’imbatte accidentalmente in Alain, un ex compagno di
liceo, perde la testa e i due ex compagni di banco diventeranno
sempre più intimi. Il marito sospettoso assume quindi un detective
privato per capire cosa sta accadendo alla moglie. Il cast di
questo film è composto da volti noti del cinema francese come
Valérie
Lemercier, Niels Schneider, Lou de
Laâge e Melvil Poupaud.
Prendi il volo
In questo
Dicembre al cinema c’è anche spazio per
Prendi il volo un nuovo film per tutta la famiglia. I
protagonisti di questa fantastica storia sono la famiglia di
germani reali Mallard che è intrappolata nella sua
routine. Mentre papà Mack è felice di mantenere la
sua famiglia al sicuro navigando all’infinito nel loro stagno del
New England, mamma Pam è intenzionata a dare una
scossa alla loro vita e mostrare ai loro figli, il figlio
adolescente Dax e la papera Gwen, il mondo intero. Dopo che una
famiglia di anatre migratorie si posa sul loro laghetto raccontando
storie di luoghi lontani, Pam convince Mack a intraprendere un
viaggio di famiglia, passando per New York City, fino alla Jamaica
tropicale. Man mano che i Mallard si dirigono
verso sud per l’inverno, i loro piani ben architettati vanno
rapidamente in rovina. L’esperienza però li stimolerà a espandere i
loro orizzonti e anche conoscere nuovi amici. In Italia Pam e Mack
sono doppiati da Serena
Rossi e l’attore
Francesco Scianna, che per la prima volta si è cimentato con un
film d’animazione.
The Eternal Memory
L’ultimo film di
questo Dicembre al cinema è The Eternal
Memory il film documentario diretto da Maite Alberdi I
protagonisti di questa storia vera sono l’attrice Paulina Urrutia e
il giornalista e scrittore Augusto Góngora innamorati da oltre
vent’anni. Paulina nei primi anni Duemila è stata anche Ministro
del Consiglio Nazionale per la Cultura e le Arti in Cile
invece Augusto è stato un noto reporter e produttore. Con
inchieste televisive e libri si sono occupati a lungo del passato
più nero del Paese, la dittatura del generale Augusto Pinochet,
imposta nel 1973 e durata per tutti gli anni Ottanta. Quando nel
2014 viene diagnosticata all’uomo la malattia di Alzheimer, Paulina
assume il ruolo di sua caregiver, fino alla morte di Augusto,
avvenuta il 19 maggio 2023.
Mahershala Ali in una scena del
film Alita - Angelo della Battaglia
Sono passati più di quattro anni da
quando i Marvel Studios hanno
annunciato per la prima volta i piani per un riavvio di Blade con protagonista
Mahershala
Ali in occasione del Comic-Con di San Diego e da
allora il progetto è stato afflitto da numerosi problemi di
produzione.
Un recente articolo di
Variety si riporta che i Marvel Studios
hanno delle difficoltà a definire la storia di Blade (il che non è
esattamente una grande rivelazione data la quantità di
sceneggiatori e registi che sono stati associati al progetto nel
corso di questi anni). È stato anche riportato che proprio a causa
di questa incertezza sulla sceneggiatura, Mahershala Ali ha
minacciato di abbandonare il progetto. Apparentemente, alcune delle
prime bozze vedevano la nuova iterazione del Daywalker
“relegata al terzo o quarto protagonista” nel suo film, e
sebbene ciò sia stato contestato da uno sceneggiatore che ha
lavorato su una bozza prima degli scioperi, è chiaro che questa
produzione è tutt’altro che semplice.
Ora però sembra che le cose
potrebbero aver cambiato direzione. Durante una nuova intervista
con EW, Mahershala
Ali ha condiviso un aggiornamento positivo sul
progetto e l’attore sembra fiducioso che abbastanza presto tutto
sarà pronto per le riprese: “Ci stiamo lavorando. Questo è il
meglio che posso dirti. Sono davvero incoraggiato dalla direzione
del progetto. Penso che torneremo su questo argomento relativamente
presto.”
“Sono sinceramente incoraggiato
per quanto riguarda la situazione e anche su chi è a bordo e chi
sta aprendo la strada per quanto riguarda la scrittura della
sceneggiatura, la regia e tutto il resto”, ha aggiunto.
“Quindi questo è tutto ciò che posso dirti.”
La produzione è stata ulteriormente
influenzata dagli scioperi di Hollywood e la Marvel ha rinviato il
film al 14 novembre. Adesso Michael Green è
incaricato di scrivere una nuova sceneggiatura mentre Yann
Demange è ancora legato al progetto come regista, e ha
precedentemente
confermato che il film sarà effettivamente classificato come
R.
Nel cast di Blade ci saranno anche
Aaron Pierre, Delroy Lindo e Mia
Goth. Il Bladedi
Ali, come noto, ha già avuto un suo piccolo ingresso nell’MCU. Sua è infatti
la voce che si può ascoltare nella scena post titoli di coda del
film Eternals, quella in cui
compare anche l’attore Kit Harington e
la celebre Lama d’Ebano, che a sua volta sembra comparirà in
Blade. Con il periodo di riprese annunciato, è solo
questione di tempo prima che inizio ad arrivare ulteriori notizie
sul film, sia per quanto riguarda il cast sia per quanto riguarda
il look del protagonista e dell’opera in sé.
Il leggendario Premio Oscar Robert De Niro e l’acclamato comico
Sebastian Maniscalco sono i protagonisti della
divertentissima commedia Papà Scatenato, in prima
tv lunedì 11 dicembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno (e alle
21.45 anche su Sky Cinema Comedy), in streaming su NOW e
disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand
anche in 4K.
Robert De Niro e Sebastian
Maniscalco – che del film è anche co-sceneggiatore assieme
ad Austen Earl – sono affiancati da un grande cast
che comprende Leslie Bibb, Anders
Holm, David Rasche e Kim
Cattrall, tutti diretti da Laura Terruso.
Il risultato è una storia esilarante e che scalda il cuore, fatta
di un mix di differenze culturali e affetto familiare che regalerà
grandi risate e farà apprezzare al pubblico le differenze tra tutti
noi.
La trama di Papà
Scatenato
Il film racconta la storia di
Sebastian che viene incoraggiato dalla sua fidanzata a portare suo
padre Salvo, immigrato e parrucchiere, a un fine settimana con la
sua famiglia super-ricca ed estremamente eccentrica di lei. Il fine
settimana si sviluppa in quello che può essere descritto solo come
uno scontro culturale, lasciando Sebastian e Salvo a scoprire che
il bello della famiglia è tutto ciò che riguarda la famiglia.
Anche se Brad Pitt compare brevemente in
Deadpool 2 negli sfortunati pani di Vanisher, per
anni si era detto che l’attore avrebbe dovuto interpretare Cable
nel secondo film con il Mercenario Chiacchierone.
Come sappiamo, è stato Josh
Brolin a dare corpo al personaggio, ma in
un’intervista con ComicBook.com, il co-creatore di
Deadpool, Rob Liefeld, ha confermato che le voci
su Pitt erano vere. “So al 100% che era vero”, ha rivelato
il fumettista. “Hanno fatto delle prove e David Leitch ha un
rapporto molto speciale con Brad
Pitt, visto che gli faceva da stunt. Quello che la gente non sa
è che era lui era molto impegnato. Quindi, quando hanno capito che
non sarebbero riusciti a trovare un punto d’incontro, sono andati
verso altri attori.” E sono arrivati a Josh Brolin, che con i
cinecomic ha grande familiarità, essendo stato anche il Thanos del MCU.
Brad Pitt e David Leitch
hanno comunque trovato il modo di collaborare ancora in
Bullet Train, uscito la scorsa estate.
Non è previsto che Cable appaia in
Deadpool
3, anche se è facile prevedere che ci saranno
delle citazioni a quello che è accaduto nel film del 2017,
in particolare dopo che Wade Wilson ha rubato il suo dispositivo
per viaggiare nel tempo. E infatti questo dovrebbe essere un
punto chiave della trama nel prossimo film.
Chi c’è in Deadpool
3?
Deadpool
3 riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia
dell’atteso progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool 3, con
protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione
della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di
Reynolds si siano svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men
della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e
Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
La serie TV Echo
dei Marvel Studios sarà la prima serie
TV del MCU ad essere rilasciata sotto il nuovo banner “Marvel
Spotlight“, etichetta che produrrà film e serie sganciate dal
grande racconto dell’universo condiviso, tuttavia stanno circolando
delle voci che vorrebbero il personaggio di Maya Lopez coinvolto
nel più vasto MCU.
Nonostante si dice che i programmi
“Marvel Spotlight” siano in gran parte autonomi, sappiamo già che
la storia di Maya Lopez getterà le basi per Daredevil: Born
Again e altri programmi TV ambientati al “livello
stradale”.
Ora, lo scooper @Cryptic4KQual ha condiviso nuove informazioni
in merito a quello che racconterà la serie di 5 puntate in arrivo
il 10 gennaio su Disney+. “Il passato riemerge
quando Kingpin la trova e rivela che il cartello dei coltelli neri,
la loro precedente affiliazione, li sta prendendo di mira.
Nonostante la loro relazione attuale, Echo e Kingpin devono unirsi
per sopravvivere.” Questo dovrebbe essere il progetto di
racconto per Echo, quindi sembra che il personaggio di
Vincent D’Onofrio lavorerà fianco a fianco con quello
di Alaqua Cox, contrariamente a quanto si era pensato.
Tuttavia, non ci è difficile
immaginare un Wilson Fisk che sfrutta questa sua posizione per
trarre un vantaggio personale. Sappiamo che Echo acquisirà dei
superpoteri nel corso di questa serie, ovviamente, ma per quanto
riguarda ciò che succederà poi, sembra ora che la storia non sarà
poi tanto autonoma rispetto all’universo condiviso…
“Nel finale di serie, Echo
intraprende una nuova via, nei panni di investigatore privato a New
York City”, afferma il leaker. “La scena conclusiva apre
la strada alla fase successiva del suo viaggio, mentre Daredevil le
si avvicina con un nuovo caso, passando senza soluzione di
continuità alla narrazione di ‘Daredevil: Born Again.'”
Nel cast di Echo ci sono anche
Chaske Spencer (Wild Indian, The English), Graham Greene (1883,
Goliath), Tantoo Cardinal (Killers of the Flower Moon, Stumptown),
Devery Jacobs (Reservation Dogs di FX, American Gods), Zahn
McClarnon (Dark Winds, Reservation Dogs di FX), Cody
Lightning (Ehi, Viktor!, Quattro lenzuola al vento) e Vincent
D’Onofrio (Occhio di falco, Il padrino di Harlem). La serie è
diretta da Sydney Freeland (Navajo) e
Catriona McKenzie (Gunaikurnai). Tutti e cinque
gli episodi di Echo saranno presentati in anteprima su Disney+ il 10 gennaio.
L’ex fidanzata diJonathan Majorsha testimoniato al
processo martedì di fronte ai giurati di Manhattan rivelando che
l’attore di “Creed
III” l’ha colpita alla testa durante un alterco a
marzo.
Grace Jabbari, 30
anni, è scoppiata più volte in lacrime mentre descriveva la loro
relazione sul banco dei testimoni. Ha testimoniato che durante i
loro due anni insieme, Jonathan Majors poteva diventare
instabile e fuori controllo e le minacciava il suicidio dopo i
litigi.
In una registrazione audio del
settembre 2022 riprodotta durante il suo processo per aggressione
domestica, si è descritto come un “grande uomo” e ha
chiesto a Jabbari di comportarsi come Michelle
Obama o Coretta Scott King, le mogli di
Barack Obama e Martin Luther King Jr. “Io”
Sono un grande uomo. Un grande uomo. Faccio grandi
cose per la mia cultura e per il mondo“, ha detto Jonathan Majors nella registrazione.
“La donna che mi sostiene deve essere una grande
donna.”
La sua testimonianza dovrebbe
continuare mercoledì. Jonathan Majors è stato
arrestato il 25 marzo e deve affrontare tre accuse di
aggressione, molestie aggravate e molestie. Si è dichiarato
non colpevole e rischia fino a un anno di prigione se
condannato.
Cosa è accaduto tra
Jonathan Majors e Grace Jabbari?
La notte dell’incidente, Jabbari ha
testimoniato che lei e Jonathan Majors erano
andati a cena e ad uno spettacolo teatrale a Brooklyn. Durante il
viaggio di ritorno a Manhattan, seduti uno accanto all’altro nel
retro di un’auto privata, Jabbari ha detto di aver notato un
messaggio di testo sul suo telefono da un’altra donna che diceva:
“Vorrei baciarti in questo momento“. Ha detto di aver
preso il telefono dalle mani di Jonathan Majors
per vedere chi aveva inviato il messaggio. Lei sostiene che
Jonathan Majors le abbia “tirato” e “torto” il
braccio per recuperare il dispositivo. Ha anche descritto di aver
sentito “un duro colpo” sulla testa.
Dopo aver recuperato il telefono,
Jonathan Majors ha ordinato al conducente di
fermare l’auto. Majors è uscito dal veicolo e Jabbari ha detto di
aver tentato di seguire l’attore. Alla giuria è stato mostrato un
video di sorveglianza in cui Majors sembra spingere Jabbari
all’interno dell’automobile.
Come ha testimoniato la Jabbari,
Majors passò la notte in un hotel e lei andò in un bar di Manhattan
con persone che aveva conosciuto quella sera perché “non voleva
stare da sola“. Secondo l’accusa, il giorno successivo la
Jabbari è stata portata in ospedale con “lievi ferite alla
testa e al collo“. Gli avvocati difensori di Jonathan Majors hanno affermato che è stata
Grace Jabbari ad aggredire Majors, e “non il
contrario”.
La sera dell’incidente, la donna ha
dichiarato che “il dolore [fisico] non era percepito. Ero
consapevole del dolore nel mio corpo, ma non avevo registrato
nulla. Sono una ballerina. Ho ballato con una costola
rotta“.
Ha aggiunto: “Pensavo solo con
il cuore all’infedeltà. Quella mattina stavamo parlando di quando
ci saremmo sposati e dei nomi dei nostri [futuri] figli“.
Mentre la Jabbari rilasciava la sua lunga testimonianza, Jonathan Majors, 34 anni, sedeva al tavolo
della difesa presso il tribunale penale di New York. Portava con sé
una Bibbia mentre entrava in aula con la sua attuale fidanzata
Meagan Good, che ha assistito a tutti i giorni del
processo.
Martedì scorso, la Jabbari ha
raccontato gli alti e bassi della sua relazione di due anni con
Jonathan Majors. Ha raccontato che l’ex coppia
si è incontrata nell’agosto 2021 sul set londinese del film
Marvel “Ant-Man
and the Wasp: Quantumania“, dove Majors aveva un ruolo
chiave come attore e Jabbari lavorava come allenatore di movimento.
Jabbari, ballerina professionista e residente nel Regno Unito, ha
descritto le prime fasi della loro relazione come
“incredibili“.
I membri del
SAG-AFTRA hanno votato per ratificare il
loro contratto, ponendo ufficialmente fine alla più lunga
battaglia sindacale nella storia di Hollywood. Il contratto è stato
approvato con il 78% dei voti favorevoli. L’affluenza è stata del
38%. “Questo contratto è un’enorme vittoria per gli artisti che
lavorano e segna l’alba di una nuova era per l’industria”, ha
detto Fran Drescher, presidente del sindacato, in
un messaggio ai membri.
SAG-AFTRA ha
sospeso il suo sciopero di 118 giorni contro i principali studi
cinematografici l’8 novembre, dopo aver raggiunto un accordo
provvisorio. L’accordo doveva ancora essere ratificato per porre
fine formalmente allo sciopero. Se i membri avessero votato contro
la proposta, lo sciopero probabilmente sarebbe ripreso.
L’Alleanza dei produttori
cinematografici e televisivi (AMPTP), che
rappresenta gli studi cinematografici nelle trattative, ha
rilasciato una dichiarazione in cui applaude il voto. “Le
aziende associate all’AMPTP si congratulano con SAG-AFTRA per la
ratifica del suo nuovo contratto, che rappresenta guadagni storici
e tutele per gli artisti”, ha detto un portavoce dell’AMPTP.
“Con questo voto, l’industria e i posti di lavoro che essa
sostiene potranno ritornare in pieno vigore”.
L’accordo prevede un aumento del 7%
delle tariffe minime nel primo anno del contratto e un bonus
residuo di 40 milioni di dollari per gli attori che partecipano
alle serie in streaming. L’accordo prevede inoltre la prima
protezione contro l’uso dell’intelligenza artificiale per replicare
prestazioni. Secondo l’accordo, gli attori devono acconsentire alla
replica e l’uso previsto delle prestazioni dell’IA deve essere
precisato in termini “ragionevolmente specifici”.
Tuttavia, in merito a questo punto
dolente, non tutti i membri del SAG-AFTRA sono
soddisfatti dell’accordo. Il contratto non vieta agli studi
cinematografici di addestrare l’intelligenza artificiale sulle
immagini degli attori per creare artisti “sintetici” che non
somigliano ad alcun attore della vita reale. Il sindacato aveva
cercato di darsi un diritto di veto su tale utilizzo, ma gli studi
hanno rifiutato, accettando solo di avvisare il sindacato.
L’accordo prevede inoltre che se un attore “sintetico” include un
tratto facciale riconoscibile di un attore reale, quell’attore deve
acconsentire a tale utilizzo.
Sembrano comunque interessanti le
percentuali di voto e di affluenza, le prime sono decisamente a
favore dell’accordo ma le seconde dimostrano una mancata volontà di
partecipare a quello che era sembrato un momento di aggregazione
totale, a tutti i livelli, degli aderenti al sindacato. Cosa che
non si è poi verificata in occasione della ratifica.
Si è parlato molto di Edge
of Tomorrow 2, il potenziale sequel in sviluppo del film
di successo del 2014 Edge of Tomorrow, che vedeva protagonisti
Emily Blunt e Tom Cruise in quello che molti considerano uno
dei migliori film di fantascienza, nonché di loop temporali degli
ultimi anni. Ebbene oggi a parlare le possibile sequel è proprio
uno degli interpreti del film originali
Emily Blunt.
L’attrice ha ammesso di sperare
ancora in Edge of Tomorrow 2, ma ha anche
suggerito che qualsiasi sceneggiatura esistente non sarebbe in
grado di funzionare al giorno d’oggi. Parlando con Variety, Emily Blunt ha rivelato che lei e il regista
Doug Liman parlano spesso di un sequel, e ha
riconosciuto che Tom Cruise (che ha recitato
nell’originale) vuole farlo. Tuttavia, l’attrice ha detto che
ci sarebbero problemi di età con qualsiasi sceneggiatura.
“Doug [Liman] e io ne parliamo
continuamente. So che Tom vuole farlo, si spera, ad un certo
punto“, ha detto Blunt. “Ma è il momento, ma sono anche
passati 10 anni da quando l’abbiamo realizzato. C’era una
sceneggiatura fantastica in lavorazione, ma penso che avrebbe
funzionato solo se l’avessimo girata otto anni fa. Non sto
dicendo che siamo così antichi, ma devi considerare che sono
passati 10 anni.
Emily Blunt ha recentemente terminato le
riprese del prossimo film d’azione “The Fall
Guy”, la cui uscita è prevista per il 2024. Ha
elogiato Ryan Gosling (il suo co-protagonista nel film)
definendolo “spiritoso e intelligente come avresti mai potuto
sognarlo”.
L’attrice britannica ha anche ammirato
il regista di “Oppenheimer”,
Christopher Nolan: “Il suo enorme
intelletto e la sua direzione visionaria lo rendono un regista
senza pari nel settore. Non riesco a immaginare l’esperienza
cinematografica senza di lui”.
Edge of Tomorrow è stato un successo a
sorpresa quando è uscito nel 2014
L’originale Edge
of Tomorrow è uscito nel 2014 e vedeva protagonisti
Tom Cruise e Emily Blunt. Il film è ambientato in un futuro
in cui l’Europa è occupata da una razza aliena e segue il
personaggio di Tom Cruise, che si ritrova bloccato in un loop
temporale e ripete lo stesso giorno ancora e ancora.
Edge of Tomorrow è stato diretto da Liman, da una
sceneggiatura scritta da Christopher McQuarrie, Jez
Butterworth e John-Henry Butterworth. Il film è stato un
successo per la Warner Bros., incassando oltre 370 milioni di
dollari al botteghino globale.
Dune ha presentato al mondo Paul
Atreides e la sua missione di unire e salvare il popolo
Fremen su Arrakis. Mentre il primo film era
incentrato sull’esposizione, il
regista Denis Villeneuveafferma oggi che Dune – Parte
Due sarà più un semplice
film d’azione.
“Il primo film era più
meditativo e contemplativo. Stavamo seguendo un giovane alla
scoperta di un nuovo pianeta, di una nuova cultura“, ha detto
Villeneuve alla rivistaTotal
Film . “Il secondo
film. . . è più un film d’azione rispetto alla prima
parte. È più muscoloso.
Una delle scene più
interessanti
del trailer
di Dune
– Parte Due è quando Paul cavalca
uno dei giganteschi vermi della sabbia. Villeneuve ha ammesso
come Dune –
Parte Due sia stato girato con cineprese IMAX per
catturare queste impressionanti sequenze d’azione.
“È stata di gran lunga
una delle scene tecnicamente più complesse che abbia mai girato in
vita mia“, ha detto Villeneuve descrivendo la scena
dell’ascesa del verme.
Cosa aspettarsi da Dune: seconda
parte?
“Questo film successivo
esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a
Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta
contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si
legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra
l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta
di prevenire un futuro terribile che solo lui può
prevedere.”
Nel film vedremo Timothée Chalamet nei panni di Paul Atreides,
Zendaya nei panni di Chani, Rebecca Ferguson nei panni di Lady Jessica,
Josh Brolin nei panni di Gurney Halleck, Javier Bardem nei panni di Stilgar, Austin Butler nei panni di Feyd-Rautha,
Florence Pugh nei panni della Principessa
Irulan, Dave Bautista nei panni della Bestia. Rabban,
Léa
Seydoux nel ruolo di Lady Margot, Stellan Skarsgård nel ruolo del
Barone e Christopher Walken nel ruolo
dell’Imperatore Shaddam IV.
Dune – Parte
Due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura che
ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato sull’innovativo
romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank Herbert. Dune:
Parte Dueuscirà
nei cinema il 1 marzo 2024!
Il secondo capitolo continuerà la
storia di Dune – Parte
Uno, che, nonostante la sua controversa uscita, è
stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre
402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165
milioni di dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze
per il sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su
larga scala in formati standard e premium, incluso IMAX.
In Family switch
(qui
la recensione) i Walker vivono uno scambio di corpi, il che
rende il momento finale in cui tutto sembra ritornare al posto
giusto anche più soddisfacente. Dopo che la famiglia incontra la
cartomante Angelica, che comprende come tutti loro potrebbero
comprendersi meglio ritrovandosi nei panni dell’altro, tutti e
cinque i Walker (insieme al loro cane) si risvegliano in un corpo
diverso dal loro. Angelica consiglia loro di riparare ciò che si
era rotto: pensando che la donna si riferisca al telescopio rottosi
durante lo scambio, inizia la lotta contro il tempo per i Walker
per ripararlo prima che la congiunzione tra i pianeti svanisca.
Jess Walker e la sua figlia
adolescente CC si ritrovano l’una nel corpo dell’altra e lo stesso
accade a Bill ed al figlio Wyatt, mentre il più piccolo dei Walker,
Miles, si ritrova nel corpo del loro cagnolino! Questo scambio
avviene nel peggior giorno possibile, quando tutti si ritrovavano a
vivere dei momenti cruciali per il loro futuro. Niente sembra
andare per il verso giusto, ma i Walker riescono a risaldare il
loro rapporto ed il telescopio per ritornare nei loro corpi giusto
in tempo per Natale!
1Il vero significato del finale di
Family switch
Tante
lezioni di vita possono emergere da Family
Switch: ogni spettatore finirà per immedesimarsi
maggiormente in uno dei personaggi e potrà quindi imparare qualcosa
di differente dal film. Il regista del film, McG,
afferma che il tema centrale della pellicola si può racchiudere
nell’importanza del prima di essere compresi, bisogna comprendere
gli altri (first to understand, then to be understood). In
sconosciuti, amici o anche nei familiari si può insidiare l’idea di
cerca di essere compresi e compatiti dagli altri, piuttosto che
comprendere ed empatizzare il punto di vista altrui. Nonostante un
reale scambio di corpi come nel film sia molto improbabile,
immedesimarsi negli altri è sempre possibile.
Il trailer continua a mettere in
risalto la vita idilliaca di una famiglia nazista tedesca, che vive
vicino al campo di concentramento di Auschwitz. Il contributo
presenta anche alcune delle prime reazioni critiche del film. Il
film debutterà negli USA in sale selezionate il 15 dicembre. In
Italia la pellicola arriverà a fine Febbraio 2024.
Di seguito, ecco il trailer di La Zona d’interesse qui
sotto:
Cosa aspettarsi
da La Zona d’interesse?
“Il comandante di Auschwitz,
Rudolf Höss, e sua moglie Hedwig, si sforzano di costruire una vita
da sogno per la loro famiglia in una casa e un giardino vicino al
campo“, si legge nella sinossi.
Basato sul romanzo di Martin
Amis del 2014, La Zona
d’interesse (The Zone of Interest)
(recensione) è scritto e diretto da Jonathan
Glazer che fa il suo ritorno alla regia dopo un decennio
dalla regia di Under the Skin del 2013. Il film vede come
protagonisti Christian Friedel nei panni del comandante più longevo
del campo di Auschwitz Rudolf Höss, Sandra Hüller nei panni di
Hedwig Höss, Johann Karthaus nei panni di Klaus Höss, Nele
Ahrensmeier nei panni di Inge-Brigitt Höss, Lilli Falk nei panni di
Heidetraut Höss e Medusa Knopf nei panni di Elfriede.
FX ha finalmente annunciato la data
di uscita di Feud:
Capote vs. The Swans per il secondo capitolo
della serie drammatica antologica creata Ryan
Murphy. La miniserie di 8 episodi farà il suo debutto il
31 gennaio con i primi due episodi su FX. Tutti gli episodi,
incluso Director’s Cut, saranno disponibili negli USA per lo
streaming il giorno successivo su Hulu. In Italia Feud:
Capote vs. The Swans dovrebbe debuttare
su STAR, canale per adulti di Disney+
Ambientato negli anni ’70,
Feud:
Capote vs. The Swans è basato sul libro bestseller di
Laurence Leamer Capote’s Women: A True Story of Love,
Betrayal, and a Swan Song for an Era. Ruota attorno al
litigio tra Capote e le sei donne mondane che
originariamente lo consideravano un amico. Nel cast
Tom Hollander nel ruolo di Truman Capote, Naomi Watts nel ruolo di Barbara “Babe” Paley,
Diane Lane nel ruolo di Slim Keith, Chloë Sevigny nel ruolo di CZ Guest,
Calista Flockhart nel ruolo di Lee Radziwill,
Demi Moore nel ruolo di Ann “Bang-Bang”
Woodward, Molly Ringwald nel ruolo di Joanne
Carson, Treat Williams nel ruolo di Bill Paley,
Joe Mantello nel ruolo di Jack Dunphy e
Russell Tovey nel ruolo di John O’Shea.
“L’acclamato scrittore Truman
Capote si circondò di un gruppo di donne d’élite della società –
donne ricche e glamour che definirono un’epoca passata dell’alta
società di New York – che soprannominò ‘i cigni.'” si legge
nella sinossi. “Bello e distinto, il gruppo comprendeva la
grande dame Barbara “Babe” Paley, Slim Keith, CZ Guest e Lee
Radziwill. Incantato e affascinato da questi decani, Capote si
ingraziò nelle loro vite, facendo amicizia con loro e diventando il
loro confidente, solo per tradirli alla fine scrivendo un libro di
fiction basato sulle loro vite, esponendo i loro segreti più intimi
al grande pubblico. Quando un estratto del libro Answered Prayers,
l’opera magnum progettata da Capote, fu pubblicato su Esquire,
distrusse di fatto il suo rapporto con i suoi cigni, che finirono
per bandirlo dall’alta società che tanto amava e lo mandò in una
spirale di autodistruzione da cui alla fine non si sarebbe mai più
ripreso.
Dopo il successo di critica di
Feud: Bette e Joan del 2017, il dramma antologico
ritorna finalmente con il suo secondo capitolo, ancora una volta
ispirato a un altro famoso dramma della vita reale. La serie è
prodotta da Watts, Ryan Murphy, Alexis Martin Woodall,
Baitz, Gus Van Sant, Dede Gardner, Jeremy Kleiner, Eric Kovtun e
Scott Robertson, con la regia di Van Sant, Max Winkler e Jennifer
Lynch.
Sony Pictures
Classicsha pubblicato il trailer ufficiale
in lingua originaledi Freud
(Freud’s Last Session)per il suo
prossimo film drammatico basato sulla vita di Sigmund
Freudinterpretato Anthony Hopkins e l’incontro con CS
Lewisinterpretato da
Matthew Goode. Il video mostra
questi due uomini che discutono sulla religione, in particolare
sull’esistenza di Dio.
Freud (Freud’s Last
Session) è stato presentato in anteprima mondiale all’AFI
Fest del 2023. Arriverà in sale selezionate a New York e Los
Angeles a dicembre, seguito da un’ampia distribuzione negli USA. In
Italia debutterà nel 2024.
Freud
(Freud’s Last Session) è basato su una
sceneggiatura scritta da Mark St. Germain, basata a sua volta sul
libro di Armand Nicholi La questione di Dio. Insieme a Hopkins e
Goode ci sono Live Lisa Fries, Jodi Balfour, Orla Brady,
Stephen Campbell Moore, Rhys Mannion, David Shields, Pádraic
Delaney, Tarek Bishara e altri. Il film è prodotto da
Alan Greisman, Rick Nicita e Meg
Thomson.
“Alla vigilia della
Seconda Guerra Mondiale, due delle più grandi menti del ventesimo
secolo, CS Lewis e Sigmund Freud, convergono per la loro battaglia
personale sull’esistenza di Dio”, si legge nella
sinossi. “Il film intreccia le vite di Freud e Lewis,
passato, presente e attraverso la fantasia, uscendo dai confini
dello studio di Freud in un viaggio dinamico.”
Fondazione
(Foundation) è stata rinnovata per una terza stagione
su Apple
TV+, confermando il ritorno del dramma di fantascienza
adattato dalle opere acclamate di Isaac
Asimov. La storia segue la saga millenaria della
Fondazione, una banda di esiliati che scopre cosa
è necessario per salvare l’Impero Galattico.
“Siamo rimasti tutti
incredibilmente colpiti dall’adattamento ambizioso, ricco di azione
e fantasioso che David e il resto di questo talentuoso team
creativo e cast hanno dato vita a questa serie di fantascienza
premium fin dal primo giorno“, ha condiviso Matt Cherniss,
capo della programmazione per Apple TV+, in un
comunicato.
Cherniss ha continuato, sulle
pagine diThe
Wrap : “Vedere Foundation diventare un
successo così globale è stato più che entusiasmante con il pubblico
di tutto il mondo che continua ad essere affascinato settimana dopo
settimana da questo viaggio drammatico e avvincente per salvare
l’umanità. Non vediamo l’ora che tutti possano sperimentare
cosa c’è in serbo per i personaggi vecchi e nuovi nella terza
stagione”.
Chi recita in
Fondazione (Foundation)?
I membri del cast di Fondazione
(Foundation) includono Jared Harris e Lee
Pace, Lou Llobell e Leah Harvey, Laura Birn, Cassian Bilton e
Terrence Mann.
Le aggiunte della seconda
stagionesono state Isabella Laughland (Brother
Constant), Kulvinder Ghir (Poly Verisof), Ella-Rae Smith (Queen
Sareth of Cloud Dominion), Holt McCallany (Warden Jaegger Fount),
Rachel House (Tellem Bond), Nimrat Kaur (Yanna Seldon ), Ben
Daniels (Bel Riose) e Dimitri Leonidas (Hober Mallow).
Fondazione
(Foundation) è prodotto per Apple da Skydance
Television e guidato dallo showrunner e produttore esecutivo
David S. Goyer, con Alex Graves, David Ellison,
Dana Goldberg, Bill Bost, Robin Asimov e Marcy Ross anche come
produttori esecutivi.
“Più di un secolo dopo il
finale della prima stagione, la tensione cresce in tutta la
galassia”, si legge nella sinossi della seconda
stagione. “Mentre i Cleon si scontrano, una regina
vendicativa complotta per distruggere l’Impero
dall’interno. Hari, Gaal e Salvor scoprono una colonia di
Mentalic con abilità psioniche che minacciano di alterare la stessa
Psicostoria. La Fondazione è entrata nella sua fase religiosa,
promulgando la Chiesa di Seldon in tutto l’Outer Reach e incitando
alla Seconda Crisi: la guerra con l’Impero.
Cillian Murphy e Margot Robbie sono trai protagonisti di
una delle puntate di Actors on Actors di Variety e
in un frammento i due attori hanno affrontato e riflettuto su
come Oppenheimer di
Christopher Nolan e Barbie
di Greta
Gerwig si sono confrontati quando entrambi i film sono
usciti negli Stati Uniti il 21 luglio 2023 dando inizio al
fenomeno
Barbenheimer.
“È stato incredibile [l’hype
intorno a Barbenheimer, ed è stato autogenerato, capisci cosa
intendo?” Ha detto Cillian Murphy. “La gente continuava a
chiedermi se i dipartimenti marketing degli studios comunicano tra
loro“, ha aggiunto Margot Robbie. “Ero tipo, ‘No. Questo è il
mondo che fa questo. Questa non fa parte della campagna di
marketing. Sta succedendo e basta.”
Cillian Murphy ha continuato: “Penso che
sia successo perché entrambi i film erano buoni. Questo è il punto.
C’era una sorta di diversità offerta da entrambi i film. In
effetti, quell’estate, c’era un’enorme varietà di cose nel cinema
e, ad esempio, penso che fossero collegate in un modo che tu, io,
gli studios o chiunque altro non avremmo mai potuto
prevedere.
Cillian Murphy and Margot Robbie reflect on the Barbenheimer
phenomenon & the memes.
“This is the world doing this, this isn’t part of the marketing…
I think it just connected in a way you, I or anybody never could
have imagined. It may never happen again.”
Sia Barbie
che Oppenheimer
sono attualmente disponibili per l’acquisto su piattaforme digitali
come Amazon, AppleTV+ e altre. Sono entrambi disponibili anche
per l’acquisto su supporto fisico.
Jack Ryan, celebre personaggio
protagonista dei romanzi di TomClancy, è tornato al cinema nel 2014 con il film
Jack Ryan – L’iniziazione. Il
film è un nuovo capitolo della saga spionistica iniziata nel 1990
con Caccia a Ottobre Rosso e proseguita fino al 2002 con
Giochi di potere, Sotto il segno del pericolo e Al vertice della
tensione. In questi il personaggio viene di volta in volta
interpretato da celebri attori quali Alec
Baldwin, Harrison
Ford e Ben
Affleck. Nel nuovo film, invece, a raccogliere la loro
eredità è Chris
Pine, divenuto particolarmente celebre grazie a
Star Trek.
Il film è diretto dal candidato
all’Oscar Kenneth Branagh
(Assassinio sull’Orient
Express), e si tratta della prima pellicola dedicata al
personaggio ad essere basata su un sceneggiatura originale, firmata
da David Koepp, e non tratta dai romanzi di
Clancy. Tale novità è giustificata dal fatto che il film è pensato
come un vero e proprio reboot, che esplora le origini del
personaggio e la sua evoluzione come agente dei servizi segreti.
Ciò ha così permesso di dar vita ad una storia nuova, come anche
all’inserimento di nuovi personaggi.
Accolto con discretamente dalla
critica, il film si rivelò poi un buon successo al box office. Qui
riuscì infatti a guadagnare oltre 135 milioni di dollari a livello
globale, a fronte di un budget di 60. Si affermò così come uno dei
titoli dal maggior guadagno del suo anno, come anche il primo a
superare il muro dei 100 milioni. Prima di vedere il film, può
essere utile scoprire le diverse curiosità legate al titolo, da
quelle relative la trama a quelle legate al cast. Infine, si vedrà
anche dove è possibile recuperare il film in streaming per una
visione casalinga.
Jack Ryan – L’iniziazione:
la trama del film
Il film ha inizio con l’arruolamento
nei marines di Jack Ryan, il quale decide di
unirsi alle forze armate in seguito all’attentato dell’11 settembre
2001. In breve, egli diventa ufficiale con grado di sottotenente e
si ritrova inviato in missione in Afghanistan. Grazie al suo
valore, egli attira le attenzioni di un agente della CIA di nome
William Thomas Harper, il quale decide di prendere
Ryan a lavorare con sé. Passano 10 anni, e il giovane è ora una
spia della CIA, il quale si occupa di tenere sotto controllo le
transazioni finanziarie sospette. La sua tranquillità viene
spezzata nel momento in cui scopre la sparizione di una grossa
somma di denaro, la quale potrebbe rivelarsi un problema per
l’intera economia americana.
Dietro a tale colpo sembrano
nascondersi delle controverse organizzazioni russe. Ryan si ritrova
così costretto ad un viaggio per Mosca, dove dovrà indagare su
Viktor Cherevin, il principale gestore dei fondi
scomparsi. La situazione per lui si complicherà però nel momento in
cui nella città russa arriva anche la sua fidanzata
Cathy, la quale sospetta di essere vittima di
tradimento. Ryan si trova così a dover gestire anche la presenza di
lei, cosa che può rivelarsi un grosso pericolo. Avendo scoperto di
essere sotto osservazione, Cherevin è infatti pronto a tutto pur di
portare a termine il proprio piano, e non si farà scrupoli nel
minacciare tanto l’agente quanto il suo grande amore.
Jack Ryan – L’iniziazione:
il cast del film
Per assicurarsi un buon successo di
pubblico, i produttori decisero di affidarsi ad un cast di noti
attori, e in particolare scelsero di dar vita ad un Jack Ryan
particolarmente più giovane rispetto alle versioni precedentemente
portate sul grande schermo. Il ruolo venne così affidato all’attore
Chris Pine,
divenuto celebre per aver recitato nel ruolo del capitano Kirk nel
film Star Trek. Per il ruolo
l’attore si è sottoposto a diverse settimane di allenamento, grazie
alle quali ha avuto modo di acquisire una notevole forma fisica.
Così facendo ha potuto prendere personalmente parte a molte delle
spericolate acrobazie previste dal film. Per il ruolo di Cathy,
fidanzata del protagonista, vennero considerate le attrici
Felicity Jones,
Evangeline
Lilly e Jessica
Biel, ma la scelta ricadde infine su Keira
Knightley.
Ad interpretare l’agente CIA William
Thomas Harper, invece, vi è il premio Oscar Kevin
Costner. L’attore avrebbe potuto interpretare il ruolo
di Jack Ryan nel film Caccia a Ottobre Rosso,
ma rifiutò per dedicarsi a Balla coi Lupi. Nel
prendere parte al nuovo film dedicato al personaggio, l’attore ha
dichiarato di non aver letto nessuno dei libri di Clancy, ma di
essersi basato unicamente sulla sceneggiatura. Altro ruolo
fondamentale è quello del russo Viktor Cherevin, interpretato da
Kenneth
Branagh. Questi nella sua carriera ha interpretato
personaggi di origine inglese, tedesca, australiana, svedese e
americana, ma mai russa. L’attore non era convinto di voler
ricoprire la parte, e accettò a condizione di poter svolgere anche
il ruolo di regista del film.
Jack Ryan – L’iniziazione:
il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
La realizzazione di un nuovo film
dedicato a Jack Ryan ha fatto immaginare che, dopo essersi fermata
nel 2002, la saga fosse ufficialmente ripartita. Era dunque lecito
aspettarsi altri sequel con protagonista il personaggio, ma nel
2014 stesso il protagonista Chris Pine affermò che per il
momento non ve ne sarebbero stati. Stando a quanto da lui
dichiarato, pur essendosi affermato come un buon successo il film
non ha incassato a sufficienza da giustificare la realizzazione di
sequel. L’attore si è poi detto rammaricato di ciò e che spera che
in futuro potranno esservi altri film dedicati al personaggio,
anche se con diversi interpreti.
Nell’attesa di sapere o meno se in
futuro vi saranno altri film dedicati al personaggio, sarà
possibile recuperare Jack Ryan –
L’iniziazione grazie alla sua presenza su alcune
delle piattaforme streaming oggi disponibili. Gli appassionati del
film, o chi non l’ha ancora visto, potranno recuperarlo grazie a
Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple TV, Paramount+, Now e Prime Video. Per poter usufruire del
film, sarà necessario sottoscrivere un abbonamento generale o
noleggiare il singolo film. In questo modo sarà poi possibile
vedere il titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video,
senza limiti di tempo. Il film è inoltre in programma in
televisione per martedì 5 dicembre alle
ore 21:25 sul canale
Nove.
Una delle più celebri e longeve
saghe di fantascienza è quella di
Il pianeta delle
scimmie, iniziata nel 1968 e che, pur con alcune
pause tra un film e l’altro, prosegue ancora oggi. Tra la serie
principale di film e i nuovi reboot realizzati negli ultimi anni,
si colloca anche il controverso remake realizzato nel 2001
da Tim Burton, dal
titolo Planet of Apes – Il pianeta dellescimmie, che riprende le dinamiche
dell’originale riadattandolo alle moderne esigenze. Il
coinvolgimento di Burton per un film di questa portata non è una
novità, avendo il regista già lavorato ad un blockbuster
come Batman, che anzi aveva
contribuito a lanciare la sua carriera, ma il risultato in questo
caso è stato meno felice.
Sono infatti noti gli scontri tra il
regista e i produttori, i quali cercavano un prodotto capace di
raggiungere un pubblico il più ampio possibile, mentre Burton
intendeva rimanere fedele alla propria poetica. In molti sostengono
che a vincere siano stati i produttori della Fox e che Planet
of Apes – Il pianeta delle scimmie sia un film poco
burtoniano. Si tratta però di un’affermazione vera solo in parte,
poiché a un’analisi attenta il film presenta dinamiche e relazioni
tra personaggi tipici del cinema del regista. Tra umani e scimmie
si instaura infatti un rapporto tra outsider e razza dominante,
attraverso cui il regista porta avanti anche tematiche a lui
care.
Dalla figura dell’emarginato alla
diversità e fino ai diritti degli animali, questi ed altri elementi
si ritrovano in Planet of Apes – Il pianeta delle scimmie,
un titolo dunque da riscoprire e rivalutare all’interno della
filmografia di Burton. Prima di intraprendere una visione del film,
però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori, ma
anche al sequel cancellato e al posto
ricoperto da questo remake nella saga. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti
il film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di Planet of
Apes – Il pianeta delle scimmie
Nell’anno 2029 l’astronauta
Leo, operativo sulla base spaziale Oberon, che
utilizza scimmie dopo averle addestrate a compiere missioni
spaziali per fini esplorativi, si ritrova a dover intraprendere una
missione di salvataggio dopo che Pericles, lo
scimpanzé a cui è più legato, viene risucchiato in un vortice
spazio temporale. Leo finisce però a sua volta risucchiato nel
vortice, ritrovandosi catapultato nell’anno 5021 su un pianeta di
nome Ashlar. Questo è abitato e governato da una
civiltà organizzata di scimmie, specie dominante del luogo e le
gerarchie fra essere umano e animale sono dunque capovolte: le
scimmie sono parlanti ed evolute ed hanno ridotto gli esseri umani
in schiavitù.
Leo viene catturato dall’esercito
del generale Thade, una scimmia crudele,
totalitaria e conservatrice che vuole annientare la razza umana. Al
mercato, Leo viene venduto come schiavo prima ad un avido e inetto
mercante di esseri umani di nome Limbo, poi ad
Ari una giovane scimpanzé scienziata, che è anche
un’attivista contro il maltrattamento degli esseri umani. Grazie a
quest’ultima, Leo riesce però a riottenere la libertà, diventando
una figura di spicco della resistenza umana. Il suo obiettivo
rimane però quello di ritrovare Pericles e di tornare nell’anno da
cui proviene. Per riuscire in ciò, però, uno scontro con il
malvagio Thade sarà inevitabile.
Ad interpretare Leo si ritrova
l’attore Mark Wahlberg,
il quale accettò la parte senza neanche voler prima leggere la
recensione, essendo desideroso di lavorare con Burton. Accanto a
lui, nel ruolo dell’umana Daena vi è Estella
Warren, mentre Kris Kristofferson è
suo padre Karubi. Ad interpretare il generale Thade, invece, vi è
Tim Roth, il
quale si sottopose ad ore ed ore di trucco per assumere l’aspetto
dello scimpanzé. Ad averlo “fatto soffrire” di più, però, non è
stato questo processo quanto il dover indossare il resto del
costume, che Roth ha trovato piuttosto difficile da gestire per i
movimenti.
Paul Giamatti
interpreta invece la scimmia Limbo, che si occupa della vendita
degli schiavi umani, mentre nel ruolo del gorilla colonnello Attar
vi è invece Michael Clarke Duncan. Vi è poi
l’attrice Helena Bonham
Carter, interprete di Ari. Per lei si è trattata della
prima collazione con Burton e proprio sul set di questo film è
iniziata la sua storia d’amore con il regista. In Planet of
Apes – Il pianeta delle scimmie vi è però anche Lisa
Marie, compagna dell’epoca di Burton, nel ruolo della
scimmia Nova. Il generale Krull è invece interpretato da
Cary-Hiroyuki Tagawa, mentre Charlton Heston,
protagonista della pellicola originale appare con un cameo nei
panni di Zaius, padre di Thade.
I sequel di Planet of Apes – Il
pianeta delle scimmie e come il film si colloca nella
saga
Prima dell’uscita del film, la Fox
aveva dichiarato che se Planet of Apes – Il pianeta delle
scimmie si fosse rivelato un successo finanziario,
sarebbe stato commissionato un sequel. Come noto, però, il progetto
è stato caratterizzato da continui scontri tra il regista e la
produzione, cosa che ha fatto giungere ad un risultato diverso da
quello sperato, con Burton che si è sentito molto limitato nelle
sue intenzioni originali. Quando gli è stato chiesto se sarebbe
stato interessato a lavorare a un seguito, Tim Burton ha risposto:
“Preferirei buttarmi dalla finestra“. Alla fine, l’incasso
di 362 milioni di dollari, pur se buono, non è stato giudicato
sufficiente per dar vita ad un sequel.
Ad oggi, dunque Planet of Apes –
Il pianeta delle scimmie rimane l’unico remake ufficiale della
saga. Questa si compone da 5 film della saga principale, ovvero
Il pianeta delle
scimmie (1968), L’altra faccia del pianeta delle
scimmie (1970), Fuga dal pianeta delle scimmie
(1971), 1999: Conquista della terra (1972) e Anno 2670
– Ultimo atto (1973). Sono poi state realizzate una serie
televisiva dal titolo Il pianeta delle scimmie (1974) e
una serie animata dal titolo Ritorno al pianeta delle
scimmie (1975). Da quel momento fino al remake di Burton non è
stato prodotto altro, mentre solo nel 2011 si è riacceso
l’interesse sulla saga con una nuova serie di film reboot.
Questi sono L’alba del pianeta delle
scimmie (2011), Apes Revolution – Il pianeta
delle scimmie (2014) e The War – Il pianeta delle scimmie (2017). In questi
film si mostrano i motivi dietro l’evoluzione delle scimmie e la
loro presa di potere sul genere umano. Con il terzo di questi film
sembrava conclusa la serie reboot, ma nel 2024 arriverà ora al
cinema Il regno del pianeta delle scimmie, primo capitolo di
una nuova trilogia, che continuerà dunque ad esplorare eventi
successivi alla prima trilogia reboot. Questo nuovo capitolo è ora
atteso al cinema il 24 maggio 2024.
Il trailer di Planet of Apes –
Il pianeta delle scimmie e dove vedere il film in streaming e
in TV
È possibile fruire di Seven grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV,Prime Video e Disney+. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì 5 dicembre alle ore 21:15
sul canale Cielo.
Quando nel 1987 il regista Paul
Verhoeven portò al cinema il film RoboCop, non poteva sapere
che quello sarebbe stato l’inizio di uno dei più fortunati
franchise di genere fantascientifico. Con due sequel, un remake e
diverse serie televisive, quello del poliziotto cyborg è oggi uno
dei personaggi più noti del cinema, entrato a far parte
dell’immaginario culturale. Interpretato da Peter
Weller nei primi film, RoboCop si affermò anche
grazie alla satira e al cinismo presenti nella sua violenta
storia.
L’idea per il primo film nacque
nello sceneggiatore Edward Neumeier in seguito
alla visione di un cartellone pubblicitario del film Blade
Runner. Ispirato dalla trama della pellicola di Ridley
Scott, decise di rielaborarne le tematiche per dar
vita ad un poliziotto robotico che combatte il crimine in una città
ricca di violenza. La sceneggiatura venne tuttavia rifiutata più
volte, trovando infine il suo regista nell’olandese Verhoeven.
Prima di vedere la luce, però, il progetto dovette affrontare
diversi problemi, tra cui la concezione del costume del
protagonista e diversi degli effetti speciali.
Superati anche questi ostacoli,
RoboCop poté uscire in sala
affermandosi come un grande successo di critica e pubblico. Da quel
momento il personaggio assunse un influenza culturale sempre
crescente, arrivando ancora ad oggi ad essere un’icona del cinema.
Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente
utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a
questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama,
al cast di attori e ai suoi
sequel. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
RoboCop: la trama del film
La vicenda del primo film si svolge
a Detroit, in un futuro distopico, dove pur di fermare la
criminalità e la corruzione che dilagano in città, la
multinazionale Omni Consumer Product finanzia il progetto per un
poliziotto cyborg. L’esperimento può avere luogo nel momento in cui
il poliziotto Alex Murphy rimane ucciso in seguito
allo scontro con una banda criminale. Ricostruendo il corpo
dell’uomo con protesi meccaniche e un avanzato sistema informatico,
la multinazionale dà vita a RoboCop. Questi,
grazie alle sue strabilianti doti, diventa ben presto il beniamino
dalla popolazione locale.
Intento a combattere la criminalità, RoboCop finisce con
l’imbattersi in uno degli assassini di Alex Murphy, decidendo
quindi di indagare sull’uomo del quale possiede i ricordi. RoboCop
inizia così a raccogliere informazioni sugli assassini del
poliziotto e, seguendone le tracce, irrompe in una fabbrica dove
ottiene finalmente giustizia. Qui, però, si trova a dover fare i
conti con un importante scoperta, che porta alla luce il rapporto
dei criminali con il capo della sicurezza della Omni Consumer
Product.
RoboCop: il cast del film
Per trovare il giusto interprete del
primo film della serie, la produzione valutò diverse opzioni. Il
primo ad essere considerato fu l’attore Arnold
Schwarzenegger, divenuto popolare grazie a Terminator. Venne
tuttavia scartato poiché la sua presenza avrebbe reso più complesso
il lavoro di realizzazione dell’armatura da cyborg. Dopo attente
ricerche venne allora considerato PeterWeller, ancora poco noto all’epoca. L’attore fu da
subito entusiasta del ruolo, ma incontrò numerosi problemi nella
gestione del costume. Questo, infatti, costruito con parti di
lattice e alluminio, ne limitava fortemente i movimenti. Inoltre,
si rivelò estremamente caldo al suo interno, e richiese
l’inserimento di un condizionatore per preservare la salute
dell’interprete.
Accanto a lui, nei panni della
poliziotta Anne Lewis vi è l’attrice Nancy Allen,
la quale dovette tagliarsi notevolmente i capelli per il ruolo
poiché il regista voleva desessualizzare il personaggio.
Ronny Cox interpreta invece Richard Jones,
vicepresidente della OCP e principale antagonista del film. Dala
parte dei cattivi si ritrova anche Clarence Boddicker,
criminale interpretato da Kurtwood Smith. Vi è poi
il compianto attore Miguel Ferreer, noto in
particolare per aver dato vita al ruolo dell’agente FBI Albert
Rosenfield nella serie I segreti di Twin Peaks. L’attore
interpreta qui Robert Morton, il dirigente della OCP che porta
avanti il progetto RoboCop. Infine, Dan O’Herlihy
è Il Vecchio, l’anziano e misterioso presidente della OCP.
RoboCop: i sequel, il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Dato il grande successo del primo
film, a tre anni di distanza da questo arrivò in sala un primo
sequel, intitolato semplicemente
RoboCop2. Il
personaggio è nuovamente interpretato, per l’ultima volta, da
Weller. In questo primo seguito, il poliziotto cyborg si trova ora
a scontrarsi contro un suo simile molto più potente. Nel 1993 è
invece arrivato il terzo film, dove ad interpretare il protagonista
è però un nuovo attore, che si trova coinvolto in una serie di
scontri civili, per i quali avrà bisogno di alcune migliorie. Nel
2014 è invece uscito un remake del primo film, chiamato
semplicemente RoboCop e interpretato da
Joel
Kinnaman. Si tratta però di un rifacimento molto meno
violento e cupo dell’originale.
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. RoboCop
è infatti disponibile nel catalogo di Apple TV, Google
Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà
noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso
di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui
guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto
televisivo di martedì 5dicembre
alle ore 21:10 sul canale Rai
Movie.
Sono state annunciate le nomination
agli Independent Spirit Awards 2024, i premi al
cinema e alla tv indipendente americana che da qualche anno a
questa parte si affacciano anche nel cinema main stream arrivando
persino agli Oscar. Lo scorso anno, infatti, Everything
Everywhere All At Once ha fatto incetta di premi in
entrambe le categorie. Ecco di seguito i nominati di quest’anno che
potrebbero arrivare anche al Dolby Theatre.
Tutte le nomination agli Independent Spirit Awards 2024
Andrew Haigh – Estranei
Todd Haynes – May December
William Oldroyd – Eileen
Celine Song – Past Lives
Ira Sachs – Passages
MIGLIOR INTERPRETAZIONE PROTAGONISTA
Jessica Chastain – Memory
Greta Lee – Past Lives
Trace Lysette – Monica
Natalie Portman – May December
Judy Reyes – Birth/Rebirth
Franz Rogowski – Passages
Andrew Scott – Estranei
Teyana Taylor – A Thousand and One
Jeffrey Wright – American Fiction
Teo Yoo – Past Lives
MIGLIOR INTERPRETAZIONE NON PROTAGONISTA
Erika Alexander – American Fiction
Sterling K. Brown – American Fiction
Noah Galvin – Theater Camp Anne Hathaway – Eileen
Glenn Howerton – Blackberry
Marin Ireland – Birth/Rebirth
Charles Melton – May December
Da’vine Joy Randolph – The Holdovers – Lezioni di vita
Catalina Saavedra – Rotting in the Sun
Ben Whishaw – Passages
MIGLIOR INTERPRETAZIONE RIVELAZIONE
Marshawn Lynch – Bottoms
Atibon Nazaire – Mountains
Tia Nomore – Earth Mama
Dominic Sessa – The Holdovers – Lezioni di vita
Anaita Wali Zada – Fremont
MIGLIOR SCENEGGIATURA
American Fiction
Birth/Rebirth
Bottoms
Past Lives
The Holdovers – Lezioni di vita
MIGLIOR ESORDIO
All Dirt Roads Taste Of Salt
Chronicles Of A Wandering Saint
Earth Mama
A Thousand And One
Upon Entry
MIGLIOR SCENEGGIATURA D’ESORDIO
Chronicles Of A Wandering Saint
May December
The Starling Girl
Theater Camp
Upon Entry
MIGLIOR DOCUMENTARIO
Bye Bye Tiberias
Four Daughters
Going to Mars
Kokomo City
The Mother of All Lies
MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE
Anatomia di una caduta
Godland
Mami Wata
Totem – Il mio sole
La zona d’interesse
MIGLIOR FOTOGRAFIA
All Dirt Roads Taste Of Salt
Chronicles Of A Wandering Saint
The Holdovers – Lezioni di vita
Monica
We Grown Now
The Holdovers – Lezioni di vita
MIGLIOR MONTAGGIO
How To Blow Up A Pipeline
Rotting In The Sun
Theater Camp
Upon Entry
We Grown Now
ROBERT ALTMAN AWARD
Showing Up
Regia: Kelly Reichardt
Casting Director: Gayle Keller
Cast: André Benjamin, Hong Chau, Judd Hirsch, Heather Lawless,
James Le Gros, John Magaro, Matt Malloy, Amanda Plummer, Maryann
Plunkett, Denzel Rodriguez, Michelle Williams
SOMEONE TO WATCH
Joanna Arnow
Laura Moss
Monica Sorelle
PRODUCERS AWARD AL PRODUTTORE EMERGENTE
Rachael Fung
Graham Swon
Monique Walton
TRUER THAN FICTION AL REGISTA NON-FICTION EMERGENTE
Jesse Short Bull, Laura Tomaselli
Set Hernandez
Sierra Urich
Tutte le nomination agli Independent Spirit Awards 2024
(SERIE)
MIGLIOR NUOVA SERIE NON SCRIPTED O DOCUMENTARIO
Deadlocked: How America Shaped the Supreme Court
Dear Mama
Murder in Big Horn
Stolen Youth: Inside the Cult at Sarah Lawrence
Wrestlers
MIGLIOR NUOVA SERIE
Beef – Lo scontro
Dreaming Whilst Black
I’m a Virgo
Jury Duty
Slip
MIGLIOR INTERPRETAZIONE PROTAGONISTA IN UNA NUOVA SERIE
Emma Corrin – A Murder at the End of the World
Dominique Fishback – Sciame
Betty Gilpin – Mrs. Davis
Jharrel Jerome – I’m a Virgo
Zoe Lister-Jones – Slip
Bel Powley – A Small Light
Bella Ramsey – The Last of Us
Ramón Rodríguez – Will Trent
Ali Wong – Beef – Lo scontro
Steven Yeun – Beef – Lo scontro
MIGLIOR INTERPRETAZIONE NON PROTAGONISTA IN UNA NUOVA SERIE
Murray Bartlett – The Last of Us
Billie Eilish – Sciame
Jack Farthing – Rain Dogs
Nick Offerman – The Last of Us
Adina Porter – The Changeling
Lewis Pullman – Lezioni di chimica
Benny Safdie – The Curse
Luke Tennie – Shrinking
Olivia Washington – I’m a Virgo
Jessica Williams – Shrinking
Paramount+ ha confermato oggi che la serie
drammatica originale britannica SEXY BEAST
debutterà in esclusiva il 25 gennaio 2024 in Italia e in tutti i
paesi in cui è disponibile il servizio. Paramount+, inoltre, ha pubblicato una selezione
di foto in anteprima che mostrano per la prima volta le star della
serie James McArdle, Emun Elliott, Tamsin Greig, Stephen
Moyer e Sarah Greene.
1 di 8
La serie prequel esplora le origini
della complicata relazione tra Gal e Don, che si ritrovano nella
seducente follia del mondo criminale londinese durante i vivaci
anni ’90, mentre la relazione nascente di Gal con DeeDee minaccia
tutto il loro mondo.
James McArdle (Mare of
Easttown, Angels in America) è Gal Dove, mentre Emun
Elliott (The Rig, The Gold) è Don Logan: i due
sono migliori amici e ladruncoli di provincia, che fanno la bella
vita nella East London degli anni Novanta. Sarah Greene (Bad
Sisters, Normal People) è Deedee Harrison, un’affascinante star del
cinema per adulti le cui ambizioni di controllare il proprio
destino personale e la sua storia d’amore con Gal Dove la mettono
in pericolo. Stephen Moyer (Shots Fired, True Blood) è Teddy Bass,
un infido nome in ascesa nel mondo della malavita, che seduce Gal e
Don nella sua rete criminale, e Tamsin Greig (Episodes, Friday
Night Dinner) è Cecilia, la sorella maggiore di Don,
patologicamente controllante e temibile.
“Mi sento molto fortunata a far
parte di questo mondo”, ha dichiarato la star della serie McArdle.
“La storia originale lascia così tanto spazio a tutti noi per
chiederci cosa sia successo all’interno dell’amicizia tra Gal e Don
negli anni precedenti – non vedo l’ora che tutti possano ritrovare
questi personaggi e scoprirlo”.
Il cast
aggiuntivo comprende Eliza Bennett (Dynasty), Clea Martin (Hanna),
Nicholas Nunn (The Victim), Peter Ferdinando (The Letter For The
King), John Dagleish (The Third Day), Robbie Gee (Motherland), Paul
Kaye (The Stranger), Lex Shrapnel (Infiniti), Cally Lawrence (Who
Is Alice), David Kennedy (Hollyoaks), Julian Rhind-Tutt
(Greenwing), Ralph Brown (Godfather of Harlem), Nitin Ganatra
(EastEnders) e Alice Bailey Johnson (This Is Going to
Hurt).
SEXY BEAST, le cui riprese si
sono concluse a Liverpool all’inizio di quest’anno, è prodotto da
AC Chapter One e Anonymous Content in associazione con PTIS, la
divisione internazionale di Paramount Global. Michael Caleo, Nicole
Clemens, Antony Smith, Michael Scheel, JC Acosta, Alastair
Galbraith e David Caffrey sono i produttori esecutivi, insieme a
David Scinto e Louis Mellis, gli sceneggiatori del film originale.
La serie è distribuita da Paramount Global Content
Distribution.
SEXY BEAST si aggiunge alla serie britannica in
espansione che debutta su Paramount+ a livello internazionale, con
altre serie, tra cui THE FLATSHARE, NO ESCAPE e
THE BURNING GIRLS.
La docuserie di NetflixBad Surgeon: Love Under the
Knife (il titolo italiano è invece Bad
Surgeon: Il caso Paolo Macchiarini) offre rivelazioni
scioccanti sul famoso chirurgo toracico Paolo Macchiarini e sulle sue
procedure mediche sperimentali, condotte sui suoi pazienti in uno
degli ospedali più prestigiosi del mondo, il Karolinska in Svezia.
A titolo di esempio, l’Istituto Karolinska è il luogo in cui viene
assegnato il Premio Nobel per la Fisiologia o la Medicina. Bad
Surgeon racconta dunque l’ascesa e la successiva caduta del
dottor Paolo Macchiarini e la frode nella ricerca
che ha commesso e che lo ha poi portato alla condanna.
1Il dottor Macchiarini è stato giudicato
non colpevole per due dei tre capi d’imputazione
Nonostante l’articolo pubblicato dal New York
Times che dipingeva il dottor Macchiarini come un truffatore,
l’Istituto Karolinska non lo ha licenziato fino alla pubblicazione
del documentario. Il dottor Macchiarini era riuscito a eludere la
legge per anni, ma ora è arrivato il momento di affrontare i suoi
crimini. Come riportato da Bad Surgeon, il dottor
Macchiarini è infatti stato accusato di tre capi d’accusa per
aggressione aggravata. Secondo la legge svedese, le altre due
accuse non erano illegali. È stato poi giudicato colpevole solo di
uno di questi capi d’accusa, quello di aver causato danni fisici a
Yesim Cetir. Il 21 giugno 2023 la sua pena è stata
aumentata a due anni e sei mesi di reclusione dopo essere stato
giudicato colpevole di violenza aggravata contro tre dei suoi
pazienti dalla corte d’appello.
Prime Video ha
svelato le prime immagini di No Activity – Niente da
segnalare, la nuova esilarante serie-comedy Original
italiana in sei episodi tutti da ridere, disponibile in esclusiva
dal 18 gennaio 2024, che vedrà protagonisti Luca
Zingaretti,
Rocco Papaleo, Carla Signoris, Emanuela Fanelli, Fabio
BalsamoeAlessandro Tiberi.
Completano il cast: Maccio
Capatonda, Tommaso Ragno, Davide Calgaro, Edoardo Ferrario, Sara
Lazzaro, Marcella Bella, Lorella Cuccarini, con
Francesco Pannofino e con Diego
Abatantuono.
1 di 10
Due criminali in attesa di un carico
importante, due poliziotti in appostamento pronti a far scattare il
blitz, due operatrici della centrale pronte a inviare i rinforzi.
Ma il carico non arriva e tutti sono costretti ad un’attesa
estenuante e a trovare un modo per ammazzare il tempo. Nel
frattempo… “No Activity – Niente da segnalare”!
Diretta da Valerio Vestoso, scritta
da Laura Grimaldi, Paolo Piccirillo, Stefano Di Santi e Pietro
Seghetti, la serie è un adattamento del format
australiano No Activity creato da Jungle
Entertainment ed è prodotta da Amazon MGM Studios e Groenlandia
(una società del Gruppo Banijay).
Tre percorsi artistici diversi per
tre eccellenze che hanno saputo distinguersi, ognuna nel proprio
ambito d’elezione. Sono i tre volti della
giuria cinema per il concorso internazionale del Noir
in Festival 2023, che nella serata di mercoledì 6 dicembre proclameranno alla Cineteca
Milano Arlecchino il miglior film della 33a edizione del
festival.
A presiedere il terzetto dei giurati
un vero e proprio amante del genere come JaumeBalagueró, regista spagnolo noto al grande
pubblico per le sue incursioni nel cinema horror con
[Rec], presentato nel 2007 al festival di Venezia,
e [Rec] ².
“Dopo questi giorni a Milano,
sento che il Noir in Festival è casa mia. È decisamente un luogo
dove rimarrei a vivere” – Jaume Balagueró
Grande conoscitore del noir in tutte
le sue declinazioni è senz’altro Paul McEvoy,
addetto ai lavori in ambito festivaliero in quanto fondatore e
co-direttore del FrightFest di Londra, il più grande evento
cinematografico di genere del Regno Unito, che l’anno prossimo
festeggerà la sua 25a edizione.
“È stato un grande privilegio
ricevere un invito nella giuria del meraviglioso Noir in Festival.
Io e i miei compagni di viaggio abbiamo guardato una selezione di
film eccezionali e molto diversi tra loro. La perfetta fusione che
celebra il cinema e la letteratura nel segno del genere noir, rende
il festival un bellissimo appuntamento in una città magica.” –
Paul McEvoy
Ma la vera sorpresa della giuria
2023 è un’outsider come Veronica Lucchesi,
fondatrice e cantante de La Rappresentante di
Lista, insieme a Dario Mangiaracina. Con
quattro album in studio all’attivo e due album live con la band,
diverse partecipazioni al Festival di Sanremo prima come ospite poi
da concorrente, Veronica Lucchesi è una delle voci più
rappresentative della nuova musica italiana. Il duo sta attualmente
lavorando a nuova musica che potremo ascoltare presto. Oltre alla
carriera musicale, Veronica Lucchesi ha mosso i primi passi in
teatro e ha lavorato anche come attrice sia nella serie TV Il
Cacciatore che nell’esordio alla regia di Margherita Vicario,
Gloria, in uscita nel 2024.
“In questi giorni ho avuto la
possibilità di far parte di qualcosa di speciale. È stata una full
immersion in un mondo fatto di persone che danno anima e corpo a
questo festival, sono una famiglia. Sono felice di aver respirato
un amore così grande” – Veronica Lucchesi
Vision Distribution ha diffuso il
trailer di Come può uno scoglio, il nuovo film
diretto da Gennaro Nunziante con
Pio D’Antini, Amedeo Grieco, Francesca Valtorta, Nicola
Rignanese, Christina Andrea Rosamilia, e con
Claudio Bigagli. Il film uscirà il 28 dicembre in
sala.
Come può uno scoglio, la trama
E se un giorno scoprissi che la vita
che hai non è quella che volevi? Che qualcuno giorno dopo giorno ha
addormentato i tuoi desideri fino a farti diventare un altro da te
stesso? È quello che succede a Pio, un ragazzo dal carattere debole
e impacciato, al quale il defunto papà Salvatore, ricco
costruttore, ha imposto le sue scelte. Eppure, la sua è una vita
agiata da fare invidia. Avvocato e ora anche presidente
dell’azienda del papà, sposato con Borromea, padre di due bambini,
Ginevra e Manfredi, vive nel castello dei marchesi Pasin, i suoi
suoceri, proprietari della storica cantina vinicola di famiglia
dove producono prosecco. E non è finita. Adesso un gruppo di
imprenditori locali lo ha candidato a sindaco del paese perché
essendo un debole lo possono manovrare facilmente. Pio è come
anestetizzato in quella vita non sua ma gli uomini si sa sono come
i vulcani, dormono silenziosi per anni e poi è un attimo e il fuoco
torna ad esplodere. La scintilla la offre il parroco del paese don
Boschin, guida spirituale del defunto padre di Pio che gli chiede
il favore di assumere come autista Amedeo, un ragazzo dal passato
turbolento che l’ha visto spesso finire in carcere e che sta
cercando di reinserirsi nel mondo del lavoro. Quella di Amedeo è
una vera e propria irruzione nella vita di Pio; con i suoi modi
espliciti e la sua esuberanza inizia a sovvertire la consolidata
armonia famigliare. La situazione diventa presto ingestibile;
Borromea e i suoceri marchesi chiedono la testa di Amedeo, ma Pio
non ha la forza di mandarlo via, una scelta che risulterà vincente.
Sì, perché, contagiato dal coraggio di Amedeo, Pio metterà in
discussione tutto e andrà a riprendersi la vita che voleva e farà
pace con i suoi desideri. Una rivolta totale che lo porterà con
Amedeo a intraprendere un viaggio carico di sorprese, fino alla
scoperta che quell’autista non è giunto lì per caso, che quelle
loro vite così diverse sono unite da qualcosa di forte e
incredibile perché nessuno è niente per nessuno
Il MCU ha visto la dipartita
di moltissimi personaggi, anche secondari, in modo veloce e
brutale. Che si tratti di un sacrificio eroico per salvare i propri
amici o di essere ridotti in polvere da uno schiocco di dita di
Thanos, un’intera schiera di personaggi ha
incontrato la propria fine in un modo o nell’altro. Anche se la
maggior parte dell’azione nella linea temporale del
MCU è abbastanza contenuta da essere adatta alla
maggior parte del pubblico, questi dieci personaggi minori sono
stati eliminati in modi scioccamente brutali.
1Falcon and the Winter Soldier:
Nico vede il lato oscuro dello scudo di Capitan America
Membro dei cattivi Flag Smashers nel
MCU, la morte di Nico è tanto iconica quanto
brutale. Durante un grande combattimento che coinvolge
Sam, Bucky e Smashers, Nico è lo
sfortunato destinatario dell’ira di Walker. In una sequenza ben
girata, Walker abbatte lo scudo su Nico più e più volte. Anche se
non viene mai mostrato esattamente cosa succede, è fortemente
implicito che Nico venga decapitato. È una scena di una violenza
impressionante, e l’immagine dello scudo di Capitan America
schizzato di sangue rimarrà impressa negli spettatori anche dopo i
titoli di coda.