Il gatto grasso più famoso del mondo
tornerà presto nei cinema: Garfield, un film
d’animazione con Chris Pratt nei panni del famoso personaggio
dei fumetti di Jim Davis, sarà presentato in sala
il 16 febbraio 2024.
Oltre a Pratt, il film vedrà come
protagonista anche Samuel L. Jackson nei panni di un personaggio
nuovo di zecca nell’universo di Garfield, Vic, che
è il padre del felino arancione. La trama che riporterà il padre di
Garfield nella sua vita rimane nascosta. Sebbene nessun altro
membro del cast sia stato annunciato, il film presumibilmente
presenterà personaggi classici del franchise, tra cui il suo
proprietario Jon Arbuckle e il cucciolo Odie.
Il film d’animazione rappresenta
l’ultima uscita sul grande schermo per l’iconico felino misantropo,
amante delle lasagne. Bill Murray ha doppiato il personaggio in due
film, Garfield: The Movie del 2004 e il suo sequel
del 2006 Garfield: A Tail of Two Kitties, entrambi
realizzati con tecnica mista. I due film hanno ricevuto recensioni
in gran parte negative, ma hanno avuto entrambi un successo
commerciale. Inoltre, il franchise ha anche generato una
moltitudine di film direct-to-video. Sul piccolo schermo, la serie
ha visto la realizzazione di diversi show animati.
Garfield è diretto
da Mark Dindal (Chicken Little, Le follie
dell’Imperatore), da una sceneggiatura scritta da
David Reynolds (Alla ricerca di
Nemo). La Columbia Pictures produce, mentre Alcon
Entertainment, che possiede i diritti della serie di fumetti e del
marchio “Garfield”, finanzia. Sony Pictures distribuirà il film a
livello globale, esclusa la Cina. Davis sarà il produttore
esecutivo del film, insieme a Bridget McMeel e
Craig Sost. I produttori includono John
Cohen, Steven P. Wegner, Andrew Kosove, Broderick Johnson, Namit
Malhotra e Tom Jacomb.
Oltre 60 inquadrature del film
Thor: Love and
Thunder portano la firma di EDI Effetti
Digitali Italiani. Un piccolo ma importante supporto al
mare di visual effect che animano i film della Marvel, un importante
traguardo per la società italiana vincitrice degli ultimi due
David di Donatello.
«È un primo passo in questo
universo al quale accedono solo un gruppo ristretto di società. Ciò
dimostra che la qualità italiana non è seconda a nessuno e che
l’efficienza che possiamo dare noi è anche superiore a quella a cui
sono abituati i grandi Studios di Hollywood», commenta
Francesco Grisi, ceo di EDI.
Tra le scene principali a cui ha
lavorato il team con la supervisione di Elisabetta Rocca e
Stefano Leoni ci sono quelle in cui il protagonista
Chris
Hemsworth si trova sulla cima della montagna in
meditazione: lì è stato creato lo sfondo in 3D, l’atmosfera
paradisiaca e realizzato Thor che prende il volo sulla sua
ascia.
Oltre a questa anche nella sequenza
in ospedale quando Thor va a trovare Jane Foster,
inquadrature nelle quali non sembra ci siano vfx ma in effetti
l’attore non aveva indossato la sua armatura che è stata quindi
ricreata in 3D e sovrapposta al suo corpo per tutta la durata.
«È stato molto interessante
– prosegue Grisi – collaborare con le altre aziende
coinvolte nella realizzazione dei vfx per scambiarci asset e
contributi. Il sentirsi parte della community internazionale, che è
dietro a questi film, è stato estremamente motivante e illuminante
sui risultati che si possono raggiungere grazie alla collaborazione
tra talenti di questo livello».
Lavorare per Marvel è il sogno di tutti coloro
che approcciano agli effetti visivi.«Realizzare le
mirabili gesta dei supereroi è l’apoteosi della nostra creatività,
è l’ecosistema dove il nostro lavoro diventa
fondamentale».
Dietro a questo traguardo
c’è tanto lavoro.«Per poter lavorare sui film di
questo tipo 28 anni fa sono andato in Francia e tra le varie cose
ho avuto l’onore di lavorare su “Batman e Robin”, “Fight Club” e
“The Cell”. Ventuno anni fa, quando ho aperto EDI insieme a
Pasquale Croce, potevamo solo sognare di arrivare a realizzare gli
effetti di un film di supereroi qui in Italia. Ma oggi posso dire
con orgoglio stiamo fornendo vfx per due dei più attesi film di
questo tipo del 2022 per i due più grossi studios», ha
raccontato Grisi.
Un grande traguardo per una
società italiana.«Credo che per tutto il team di
EDI – spiega il ceo di EDI – sapere di essere entrati in
questo mondo – senza dover emigrare o fornire i propri servizi ad
una azienda estera, ma facendolo dall’Italia, da Italiani, con una
società locale e con un nome che più italiano non si può – sia
stato un motivo di grande orgoglio e finalmente la dimostrazione
che anche dal nostro bel paese, credendoci e lavorando duramente,
possiamo competere con chiunque. Spero che, grazie a questo
risultato raggiunto, daremo un nostro modesto contributo ad
arrestare la fuga dei cervelli e la prossima generazione di
talentuosi artisti digitali Italiani preferiranno fare squadra ed
esportare un prodotto finito nel mondo piuttosto che andare a fare
un tassellino per una azienda straniera».
Per accelerare questo processo EDI
ha creato Accædi la scuola di formazione ai mestieri degli
effetti visivi e «anche grazie ad Anica che mi ha
affidato lo sviluppo del gruppo di lavoro per le post-produzioni ed
i VFX stiamo progettando vari corsi a livello internazionale per
migliorare ulteriormente il livello della professionalità in
italia», conclude Grisi.
Thor: Love and Thunder è il
quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà Jane
Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il panel
dei Marvel Studios al
Comic-Con. Il film è uscito il 6 Luglio 2022.
Il film segue Thor
(Chris
Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati
fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è
interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il
Macellatore di Dei (Christian
Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per
combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria
(Tessa
Thompson), Korg (Taika Waititi) e
dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie
Portman) che, con stupore di Thor, brandisce
inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor.
Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per
scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e
fermarlo prima che sia troppo tardi.
Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un
film dei Marvel Studios
dopo
Thor: Ragnarok, così come Chris
Hemsworth e Tessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e
Valchiria dopo l’ultima apparizione in
Avengers: Endgame. Nel cast anche
Christian Bale nei panni del villain Gorr il
Macellatore di Dei, e
Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del
progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi
come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Eagle Pictures,
società di produzione e distribuzione integrata presente in ogni
segmento della catena di sfruttamento del contenuto, dalla
produzione e acquisizione dei diritti alla distribuzione ha
acquisito il 100% della start-up “302 Original
Content” da EMG, società leader nell’offerta di servizi
broadcast e media production.
Eagle Pictures è l’unica società
indipendente italiana che produce e distribuisce film e serie tv
dialogando con tutte le realtà dell’audiovisivo, sia nazionali che
internazionali e che rappresenta in Italia alcuni tra i più
prestigiosi Studios americani quali “Paramount” e “MGM” per il
cinema, Sony e Disney per l’Homevideo.
A ricoprire la carica di
Amministratore Delegato di “302 Original Content” confermato
Giuseppe Saccà, dal luglio 2021 A.D. della
medesima società. Saccà, 39 anni, ha iniziato la sua carriera
di produttore co-fondando “Pepito Produzioni” e negli ultimi anni
si è distinto per le sue capacità di talent scout che gli hanno
permesso di lanciare opere pluripremiate.
Tarak Ben Ammar,
Presidente e principale azionista di Eagle Pictures, afferma:
“L’acquisizione di “302 allarga ulteriormente il business di
Eagle Pictures in un mercato dell’audiovisivo in continua
evoluzione. Eagle Pictures, primo tra i distributori in Italia nel
secondo trimestre del 2022 con una quota di mercato pari al
22,5%,si conferma una realtà unica nel panorama delle società
indipendenti, una “major” che produce e distribuisce dialogando con
tutte le realtà dell’audiovisivo, nel Mediterraneo, in Europa e nel
Mondo e che rappresenta in Italia “Paramount” e ” MGM”, due delle
più importanti case di produzione e distribuzione americane. Un
benvenuto a Giuseppe Saccà che siamo certi continuerà a svolgere un
ottimo lavoro”.
Andrea Goretti,
Amministratore Delegato di Eagle Pictures aggiunge:” Siamo
contenti di accogliere “302 Original Content” in Eagle Pictures: è
una start up promettente e cresciuta molto rapidamente che ci ha
incuriosito sin da subito. Siamo sicuri che arricchirà la capacità
produttiva di Eagle Pictures grazie all’ideazione di contenuti
originali e all’avanguardia, con un occhio sempre più attento alle
nuove generazioni”.
Giuseppe Saccà,
Amministratore Delegato “302 Original Content”: “Ringrazio il
Presidente Tarak Ben Ammar e l’A.D. Andrea Goretti per la fiducia
accordatami; entrare a far parte di un Gruppo rilevante e glorioso
come Eagle Pictures è per me non solo motivo di orgoglio ma anche
di stimolo a proseguire la strada già intrapresa da “302” ed
ampliarne i progetti pensati per un mercato oggi in forte fase di
cambiamento. Le capacità a tutto tondo di Eagle, presente in ogni
segmento della catena di sfruttamento del contenuto, sono garanzia
non solo di qualità ma anche di ulteriori opportunità
competitive. Intendo anche ringraziare il Gruppo EMG per il
proficuo ed interessantissimo lavoro svolto insieme in questo
periodo.
Shaun Gregory,
Amministratore Delegato di EMG Group: “In un momento in cui EMG
sta rafforzando ulteriormente la sua strategia globale nel campo
della produzione e della distribuzione, crediamo sia stato
importante implementare il nostro capitale attraverso nuove e
diversificate forme di offerta per i clienti. Inoltre, abbiamo
razionalizzato gli asset per potenziare la nostra strategia di
azione. 302 Original Content ha svolto un importante ruolo in
questo processo, con una particolare attenzione rivolta alla
produzione di contenuti. Per questo crediamo che la loro strategia
possa trovare migliore espressione sotto la guida di Eagle
Pictures. Voglio ringraziare Giuseppe e il suo team non solo per
aver sviluppato un ottimo business, ma anche per aver contributo
alla storia di EMG.”
Per l’operazione di acquisizione
EMG Group è stato assistito legalmente da Macchi di Cellere
Gangemi. Legal Advisor dell’operazione per Eagle Pictures è stato
lo Studio Chiomenti.
Secondo un nuovo report di The Wrap, si dice che
la storia di Joker:
Folie à Deux presumibilmente coinvolgerà l’Arkham
Asylum. I dettagli specifici riguardanti il ruolo del luogo nella
storia rimangono sconosciuti, ma si dice che la trama si svolga
ampiamente all’interno delle mura dell’iconica struttura
psichiatrica di Gotham City.
Anche se non è chiaro in che momento
si svolgeranno gli eventi di Joker:
Folie à Deux rispetto a quelli del primo film, il
nuovo sviluppo suggerisce che il personaggio di Phoenix non scappa
immediatamente dopo aver ucciso il suo terapeuta, o che si troverà
di nuovo rinchiuso nell’Arkham Asylum.
Molto rimane sconosciuto
sull’attesissimo sequel, ma Arkham Asylum è stata una parte
importante delle storie di Batman e Joker per decenni ed è noto per
ospitare una serie di pericolosi criminali. La struttura è stata
introdotta per la prima volta in una serie di fumetti di Batman nel
1974 e da allora è apparsa in numerosi adattamenti live-action e
animati, oltre che nei videogiochi. Nella trilogia de Il
Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan, la
struttura alla fine arriva a ospitare lo Spaventapasseri di
Cillian Murphy e, si presume, il Joker di
Heath Ledger.
Joker:
Folie à Deux sarà diretto dal regista Todd Phillips e si baserà su una
sceneggiatura originale scritta sempre dal regista e basata sui
personaggi creati da Bill Finger e Bob Kane per DC Comics. Al
momento la trama non è stata resa nota ma il film sarà un sequel
diretto del film Joker del 2019. Nel
cast dovrebbero essere confermati Joaquin Phoenix eLady
Gaga. Il film arriverà nei cinema il 4 ottobre
2024.
Secondo One Take News , la vincitrice
del Golden Globe Jamie Lee Curtis ha ufficialmente firmato per
un ruolo di supporto chiave nel nuovo adattamento cinematografico
live-action dei Walt Disney Studios Haunted
Mansion, basato su una delle sue più famose attrazioni
del parco a tema. Le fonti hanno rivelato che Curtis
interpreterà il ruolo di Madame Leota, il fantasma
psichico la cui testa appare in una sfera di cristallo. Il
personaggio è stato precedentemente interpretato da Jennifer
Tilly nell’adattamento del 2003 guidato da Eddie
Murphy.
Il film
One Take News ha anche
confermato l’aggiunta del premio Oscar Jared Leto, che è entrato a far parte del
progetto per interpretare il ruolo di Hatbox
Ghost. Si uniranno a un cast già costellato di star, tra
cui LaKeith Stanfield (Atlanta),
Tiffany Haddish (Girls’ Trip), Owen Wilson (Loki),
Rosario Dawson (The Mandalorian) e
Danny DeVito (Batman Returns). Haunted
Mansion sarà diretto da Justin Simien (Dear White
People) e si basera su una sceneggiatura scritta da Katie
Dippold (Parks and Recreation). Ulteriori dettagli
sulla trama del nuovo adattamento sono ancora tenuti nascosti, ma
secondo quanto riferito Stanfield interpreterà un vedovo che una
volta credeva nel soprannaturale ma ora è una guida turistica che
ha perso il piacere di vivere e risiede nel quartiere francese di
New Orleans. Nel frattempo, Haddish interpreterà un sensitivo
assunto per comunicare con i morti.
Il parco a tema
Il parco a tema su cui si basa il
film è stato adattato per la prima volta nel film del 2003
interpretato da Eddie Murphy nei panni di un
agente immobiliare maniaco del lavoro che, insieme alla sua
famiglia, rimane intrappolato all’interno di una villa abitata da
fantasmi. Previsto per l’uscita nelle sale il 10 marzo 2023, il
nuovo film Haunted
Mansion è prodotto da Dan Lin e Jonathan Eirich
(Aladdin) per la loro Rideback. Nick Reynolds di Rideback
sarà il produttore esecutivo. Il progetto arriva dopo il recente
successo prodotto sempre per Disney Jungle Cruise con Dwayne Johnson ed
Emily Blunt. Un sequel del film d’azione
e avventura è attualmente in lavorazione.
Mentre molti studi hanno già
demolito diversi film in pre-produzione o in scrittura, la
cancellazione di Batgirl è
qualcosa che rappresenta un senza precedenti. Il film è attualmente
in post-produzione, con i costi preventivati di 70 milioni di
dollari che sono aumentati fino a 90 milioni di dollari a causa
delle riprese e dei problemi causati dalla pandemia.
Mentre Batgirlè
stato sviluppato per HBO Max (rendendolo l’equivalente di un film
per la TV), è sembrato anche un grosso problema per il
DCEU. Per cominciare, doveva svolgersi nel
nuovo universo DC creato da The
Flash, dove Batman di Michael Keaton è il Crociato Incappucciato di
Gotham City.
JK Simmons stava anche riprendendo il
suo ruolo di Commissario Gordon che è apparso per la prima
volta in
Justice League, notizia che ha entusiasmato i fan di
SnyderVerse.Ora, però,
Batgirlnon vedrà mai la luce mentre la Warner Bros. Discovery torna
al tavolo da disegno con i suoi film DC
Comics. Il potenziale blockbuster non era
considerato abbastanza cinematografico per il grande schermo,
mentre sembra che i capi dello studio ritenessero semplicemente che
non valesse la pena spendere tempo o denaro per pubblicarlo su HBO
Max (dove avrebbe fatto poca differenza per i loro
bilanci).
Oggi, un
prolifico leaker considerato attendibile nell’ambiente,
ViewerAnon ha condiviso alcune informazioni su
come sarebbe andata a finire Batgirl.Come puoi vedere di seguito, Keaton avrebbe dovuto avere un
ruolo di supporto relativamente piccolo
in Batgirl, mentre la
trasformazione di Barbara Gordon in un supereroe sembrava destinata
a svolgersi in modo leggermente diverso dai
fumetti. Nonostante ciò, alla fine avremmo assistito a una
vera e propria squadra e una presa in giro per il futuro mentre
entrambi gli eroi entravano in azione come protettori di
Gotham.
Niente in tutto questo suona intrinsecamente negativo e, a
meno che tutti i piani per il Batman di Keaton non siano stati
abbandonati, non siamo sicuri del motivo per cui la Warner Bros.
non ha voluto proseguire e non ha dato a questo film la possibilità
di recuperare il suo budget al botteghino. La convinzione sembra
essere che avrebbe potuto danneggiare il marchio non essendo
abbastanza grande nelle dimensioni. I nuovi dettagli di seguito
parlano di un “Michael
Keaton aveva solo 5 scene in BATGIRL. Non ha addestrato
Barbara, si è semplicemente vestita da Batman per una festa di
Halloween, ha fermato alcuni terroristi e ha modificato il costume
per essere un supereroe.”“Incontra Barbara due
volte in costume, prima per strada dicendole di non farlo, poi in
una di quelle grandi torri di Tim Burton dove la aiuta con qualcosa
di cui ha bisogno. L’ultima scena del film li vedeva unirsi e
tuffarsi da un gargoyle per volare intorno a
Gotham.”
Riguardo al cattivo: Firefly viene licenziata dal suo
lavoro e la sua assicurazione sanitaria viene cancellata, quindi
torna disperatamente al crimine per aiutare sua
moglie. Su
JK Simmons. “Sono sicuro che questa sarà una
notizia molto sorprendente, ma a quanto pare anche
JK Simmons è stato eccellente nei panni di
Gordon.”
Arriva da
Deadline, via
Empire, la notizia che Selena Gomez sarà coinvolta nel remake del
classico degli anni ’80 con Melanie GriffithUna donna in carriera. Gomez, che sta vivendo un
momento di particolare visibilità grazie al suo ruolo di Mable in
Only Murders in Building, serie disponibile su
Disney+, è incaricata di produrre e
potenzialmente recitare in un remake del film per 20th Century
Studios e per il servizio di streaming Hulu, con potenziale
trasmissione in Italia su Prime Video.
L’originale del 1988, diretto da
Mike Nichols, era interpretato da Melanie
Griffith,
Harrison Ford,
Sigourney Weaver e Joan Cusack e
segue un’ambiziosa segretaria (Griffith) che assume l’identità del
suo capo mentre quest’ultimo è a letto con una gamba rotta.
Il film non è stato solo uno dei
maggiori successi di quell’anno con oltre 100 milioni di dollari al
botteghino nazionale, ma è stato anche acclamato dalla critica e ha
ottenuto sei nomination all’Oscar, tra cui una per il miglior film,
una nomination per la migliore attrice per Griffith e una
nomination per i non protagonista per Cusack e Weaver.
Non sono disponibili dettagli sul
nuovo film, anche se è probabile che esaminerà le politiche sul
posto di lavoro nel mondo di oggi, inclusi questioni di importanza
fondamentale come le molestie o il gap salariale. Ilana
Peña, che ha lavorato a Crazy
Ex-Girlfriend e ha creato la serie Disney+Diary Of A Future
President, sta scrivendo la sceneggiatura ma non c’è
ancora nessun regista collegato al progetto.
Come molti di voi
sanno,
Avengers: Endgame è servito come
conclusione appropriata ed emozionante per l’Infinity
Saga dei Marvel Studios, e ha introdotto
avvenimenti che hanno determinato anche la morte di un paio di
personaggi importanti.Sia Black Widow (Scarlett
Johansson) che
Iron Man (Robert
Downey Jr.) si sono sacrificati in modo che i loro
compagni di squadra potessero annullare lo “scatto” di
Thanos e sradicare The Mad Titan e le sue forze una volta per
tutte, ma sembra che le cose avrebbero potuto essere molto
più cupo per gli eroi
più potenti della Terra!
Infatti, durante un discorso al
podcast Happy Sad Confused, i registi
Joe e Anthony Russo hanno rivelato che Kevin
Feige ha effettivamente lanciato loro un’idea che
prevedeva di togliere tutti e sei i Vendicatori originali dal
tabellone. “Pensavamo che fosse troppo aggressivo e
che il pubblico non sarebbe stato in grado di elaborarlo, e che in
effetti scegliere uno o due personaggi per fare sacrifici durante
il film potrebbe darti momenti durante il film in cui l’azione
potrebbe interrompersi e tu potresti avere una catarsi emotiva e
poi continuare con la narrazione e poi avere una catarsi più
emotiva”,ha detto
Joe. “Kevin all’inizio aveva lanciato
l’idea che fosse come
Toy Story 3 in cui tutti dovrebbero effettivamente saltare nel
fuoco per salvare l’universo, e abbiamo pensato che forse questa
scala era troppo, quindi abbiamo pensato “Non sono sicuro di come
la matematica si sommerebbe per arrivare a
questo.”
Anthony ha chiarito che si
trattava di giorni “molto precoci” e l’idea non è mai stato
inserito in nessuna bozza della sceneggiatura, quindi probabilmente
si trattava solo di una interlocuzioni iniziati con Kevin
Feige.Tuttavia, non è difficile capire
perché i fratelli non fossero esattamente entusiasti dell’idea di
spazzare via l’intera squadra. Sebbene anche la parte di Steve
Rogers nella storia in corso sia giunta al termine (almeno per
il momento), Thor, Bruce Banner e Occhio di Falco hanno
interpretato ruoli importanti nel MCU dopo gli eventi
di Endgame, quindi siamo lieti che
L’idea daToy
Story 3 non è stata perseguita!
Durante una recente apparizione al
podcast
Light the Fuse (tramite Variety), Christopher
McQuarrie, regista che accompagna Tom Cruise nel franchise di Mission:
Impossible dal 2015 (ha diretto quattro film del
franchise), ha suggerito che Cruise potrebbe non lasciare il
franchise di Mission: Impossible dopo i due film
di Dead Reckoning, nonostante si sia già detto che
i capitoli 7 e 8 della serie sarebbero stati gli ultimi.
Proprio riguardo al fatto che si è
detto che il dittico Dead Reckoning possa
concludere l’avventura di Ethan Hunt, il regista ha avvertito gli
ascoltatori di non credere automaticamente a tutto ciò che leggono.
Ecco la sua dichiarazione completa:
“Lascia che te lo dica, lavoro
con Tom Cruise da 15 anni e non posso dirti quante volte sono stato
accanto a quell’uomo, ho assistito a un evento e poi l’ho letto
negli scambi il giorno successivo e niente di quello che descrivono
è effettivamente vero… Quando leggi articoli nei mestieri, metti la
parola immaginaria davanti al titolo: ‘L’agenda è…’ Quando leggi
‘fonti anonime’ o ‘fonti vicine alla produzione diciamo’, è
qualcuno che lo pubblica per un motivo specifico. È qualcuno che
vuole che gli altri lo pensino per un motivo specifico, e non puoi
mai sapere con certezza quali siano questi motivi. Impari a
ignorarlo e a riderci sopra. Nel mondo di oggi, basta aspettare 17
minuti e un altro ciclo di notizie spazzerà via ciò che hai appena
letto.”
Il settimo capitolo di MI si
intitolerà Mission: Impossible – Dead Reckoning Part
One, mentre l’ottavo, Mission: Impossible – Dead
Reckoning Part Two.
Nei prossimi due capitoli della saga
di Mission Impossible, Tom
Cruise e Rebecca
Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e
Ilsa Faust. I due film vedranno coinvolti anche Shea
Whigham(Kong: Skull Island),Hayley
Atwell(Captain America: Il primo
vendicatore),Pom
Klementieff(Guardiani della
Galassia) e Esai Morales(Ozark).Christopher McQuarrie scriverà e
dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane
rispettivamente il 30 settembre 2022 e il 7 luglio 2023.
Deadpool
3 si avvicina sempre di più al suo debutto nel
MCU e infatti anche il suo
interprete, Ryan Reynolds, si prepara a tornare nella
forma ottimale per interpretare il Mercenario Chiacchierone.
L’attore compare infatti in alcune
foto di Instagram condivise da Don Saladino,
il preparatore atletico che lo aveva accompagnato per gli altri due
film di Deadpool. Sarà sicuramente molto
interessante vedere in che modo la Disney e la Marvel accoglieranno questo
prodotto insolito per la loro produzione, senza snaturarne troppo
le caratteristiche politicamente scorrette che lo hanno reso un
successo incredibile per la FOX.
Shawn Levy dirigerà
Deadpool
3. Rhett Reese e Paul
Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul
Mercenario Chiacchierone, scriveranno anche Deadpool 3, basandosi sui fumetti creati da
Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa
del progetto, dopo che per un breve periodo erano stati sostituiti
da Lizzie Molyneux-Loeglin e Wendy
Molyneux.
Oltre a Ryan Reynolds non ci sono nomi confermati nel
cast del film. In Deadpool 2 c’erano Josh
Brolin nel ruolo di Cable e Zazie Beetz
in quello di Domino, mentre il primo film vedeva la presenza di
Morena Baccarin come Vanessa e T.J.
Miller come Weasel.
Paul Wernick e
Rhett Reese hanno dichiarato sul film: “È
una meravigliosa opportunità per i pesci fuor d’acqua. Deadpool è
un pazzo al centro di un film. Far cadere un pazzo in un mondo
molto sano di mente, è oro puro. Sarà davvero divertente.”
Continua a tenere banco ad
Hollywood la notizia
della cancellazione di Batgirl che
ha davvero sorpreso tutti gli addetti ai lavori. Dopo le varie voci
sulla qualità del film e il
commento dei registi del film, Adil El Arbi e Bilall
Fallah, oggi a commentare la notizia è stata la
protagonista, l’attrice Leslie Grace che in un
lungo post sul suo profilo ufficiale ha rivelato il suo stato
d’animo, condividendo anche alcune foto dal dietro le quinte del
film. Sebbene l’attrice di In The Heights sia
chiaramente molto delusa, ha adottato una visione lodevole e
ottimistica dell’annuncio, ringraziando i fan per il continuo
supporto che hanno mostrato da quando ha interpretato il ruolo di
Barbara Gordon.
“Querida familia! Sulla
scia delle recenti notizie sul nostro film Batgirl, sono orgogliosa
dell’amore, del duro lavoro e dell’intenzione che tutto il nostro
incredibile cast e la nostra instancabile troupe hanno messo in
questo film per 7 mesi in Scozia”, ha scritto Grace nel
suo post. “Mi sento fortunata ad aver lavorato tra grandi
assoluti e aver forgiato relazioni che manterrò per tutta la vita.
A ogni fan di Batgirl – GRAZIE per l’amore e la convinzione, che mi
ha permesso di indossare il mantello e diventare, come Babs ha
detto meglio, “il mio proprio maledetto eroe!” #Batgirl per tutta
la vita.”
Lo studio ha chiarito che non ha
intenzione di far uscire Batgirl nelle sale o sul
servizio di streaming HBO Max, poiché preferirebbe cancellarlo
piuttosto che investire altri soldi nel progetto per renderlo
“pronto per la sala”. C’è sempre la possibilità di vedere Batgirl
un giorno, ma al momento, il primo film live action di Barbara
Gordon è destinato a rimanere nell’oblio.
Batgirl doveva
essere diretto da Joss Whedon, regista
di The
Avengers e Avengers:
Age of Ultron, nonché della versione cinematografica
di Justice
League. Tuttavia, nel 2018, il regista ha deciso di
abbandonare il progetto, ammettendo di non essere riuscito a
“decifrare la storia”. Il film è stato diretto da Adil El
Arbi e Bilall Fallah.
Arriva sorpresa una conferma che
un sequel di Marvel’sEternalspotrebbe essere in lavorazione. Sebbene non
ci sia stato alcun annuncio ufficiale da parte dello studio,
l’attore Patton Oswalt, che ha interpretato Pip il
Troll nella scena post-crediti del film, sembra essersi lasciato
sfuggire che un sequel è in fase di sviluppo.“Hanno annunciato che ci sarà un sequel di Eternals, Chloe Zhao lo dirigerà. Quindi si spera
che ci saranno più avventure di Starfox e
Pip”, ha detto Oswalt ad Al Rocker
mentre veniva intervistato per The Today
Show.
I sequel del MCU sono un evento
normale, ovviamente, ma Eternalsè l’unico film dei Marvel Studios ha totalizzato lo
stato “marcio” sull’aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes, e
l’epopea di supereroi ha inoltre concluso la sua corsa al box
office USA con un deludente $ 164,9 milioni.Ciò ha
fatto segnare il bottino domestico più basso di
qualsiasi film ambientato nell’MCU a
parte The
Incredible Hulkdel 2008 ($ 134
milioni), e anche se il film ha funzionato molto meglio all’estero
(il suo successo globale ha superato i $ 400 milioni), generalmente
si presumeva che le prestazioni e l’accoglienza critica avrebbero
influenzato in senso negativo la decisione della Disney di
accelerare potenzialmente un follow-up.
Detto questo, è probabile che
ad un certo punto rivedremo di nuovo questi personaggi e, a meno
che Oswalt non sia fuori rotta, gli eroi immortali si riuniranno
sul grande schermo nella lunga nuova battaglia per la sopravvivenza
dell’universo.Cosa ne pensate di questo? Ti
piacerebbe vedere un sequel
di Eternals?
I registi di Batgirl Adil El
Arbi e Bilall Fallah sono scioccati per
l’improvvisa chiusura della loro incursione dei fumetti. La Warner
Bros. ha annunciato il 3 agosto che
non avrebbe distribuitoBatgirl,
film da 90 milioni di dollari, nelle sale o sul suo streamer HBO
Max, nonostante il film fosse completamente girato e in
post-produzione. Il duo di registi, noto soprattutto per aver
diretto Bad Boys for Life e gli episodi di
Ms. Marvel, ha pubblicato un
post di commento alla notizia sui social.
“Siamo rattristati e scioccati
dalla notizia. Non riusciamo ancora a crederci. Come registi, è
fondamentale che il nostro lavoro venga mostrato al pubblico e,
sebbene il film fosse tutt’altro che finito, ci auguriamo che i fan
di tutto il mondo avranno l’opportunità di vedere e abbracciare il
film finale da soli. Forse un giorno insha’Allah.
Il nostro fantastico cast e la
nostra troupe hanno fatto un lavoro straordinario e hanno lavorato
così duramente per dare vita a Batgirl. Siamo per
sempre grati di aver fatto parte di quella squadra. È stato un
sogno lavorare con attori fantastici come
Michael Keaton,
JK Simmons,
Brendan Fraser, Jacob Scipio, Corey Johnson, Rebecca
Front e soprattutto la grande Leslie
Grace, che ha interpretato Batgirl con
tanta passione, dedizione e umanità.
In ogni caso, come grandi fan di
Batman fin da quando eravamo piccoli, è stato un privilegio e un
onore aver fatto parte del DCEU, anche se per un breve momento.
Batgirl per la vita”.
Dopo l’annuncio dell’annullamento
del film, gli addetti ai lavori dello studio hanno detto a Variety
che la decisione della Warner Bros. di non distribuire il film non
è stata guidata dalla qualità del film o dall’impegno dei registi.
Invece, il nuovo regime della Warner Bros. Discovery vuole che le
sue pellicole di supereroi DC siano ambiziose e abbiano successo,
cosa che Batgirl non
avrebbe ottenuto perché era stato originariamente concepito
specificamente per lo streaming su HBO Max.
Variety ha anche riferito che un
incentivo fiscale è stato determinante per la decisione di
“uccidere” Batgirl.
Secondo il rapporto: “La Warner Bros. prenderà quasi
sicuramente una svalutazione fiscale, vista internamente come il
modo finanziariamente più solido per recuperare i costi (almeno,
sul libro mastro di un contabile). Potrebbe giustificarlo
imputandolo a un cambio di strategia successivo alla fusione. Ciò,
tuttavia, significherebbe che la Warner Bros. non può monetizzare
nessuno dei due film: nessun debutto su HBO Max, nessuna vendita a
un altro studio”.
Ecco la dichiarazione di El Arbi e
Fallah su Batgirl nel
post sui social media qui sotto.
Zosia Mamet di
Girls e L’Assistente di Volo ha
firmato per un ruolo in Madame
Web, il film Sony basato sui fumetti Marvel dello scrittore
Denny O’Neil e dell’artista John Romita
Jr. Si unisce a un ensemble guidato da Dakota Johnson, che comprende anche
Sydney Sweeney, Isabela Merced, Emma Roberts, Celeste
O’Connor, Tahar Rahim, Mike Epps e Adam
Scott.
Nel cast di Madame Web ci sono
Dakota Johnson, Celeste O’Connor,
Tahar Rahim, Emma Roberts, Adam Scott, Zosia Mamet e
Sydney Sweeney. Lo studio si trova in una
posizione di forza dopo l’uscita di
Spider-Man: No Way Home, che ha incassato 1,74
miliardi di dollari a livello globale, l’incasso più alto nella
storia della Sony. Il film arriverà in sala il 16 febbraio 2024.
Madame Web sarà diretto da S.J.
Clarkson (Dexter) e basato su una sceneggiatura
firmata da Matt Sazama e Burk
Sharpless (Morbius).
Il seguito del blockbuster del 2019
sarà un musical (l’originale era un dramma oscuro e crudo), con
nientemeno
Lady Gaga che dovrebbe interpretare la
co-cospiratrice del Clown Prince of Crime Harley
Quinn. Joker doveva essere un film a sé
stante, ma dopo che ha generato oltre 1 miliardo di dollari a
livello globale e ha fatto vincere a Phoenix un Oscar, un sequel è
stato una naturale conseguenza. Naturalmente, l’attore chiede un
sacco di soldi per riprendere il suo sinistro ruolo di Arthur
Fleck: lo stipendio di Phoenix per Joker:
Folie à Deux sarà di $ 20 milioni.
La Warner Bros. ha annunciato la
data di uscita oggi in un apparente tentativo di spostare la
conversazione dalla notizia che lo studio ha accantonato
definitivamente Batgirl, che era costato 90
milioni di dollari, nonostante il film DC sia quasi completo.
L’eliminazione di Batgirl, che non uscirà nelle
sale né su HBO Max, ha scosso l’industria perché gli studios non
accantonano quasi mai le produzioni a titolo definitivo.
Joker:
Folie à Deux sarà diretto dal regista Todd Phillips e si baserà su una
sceneggiatura originale scritta sempre dal regista e basata sui
personaggi creati da Bill Finger e Bob Kane per DC Comics. Al
momento la trama non è stata resa nota ma il film sarà un sequel
diretto del film Joker del 2019. Il
film arriverà nei cinema il 4 ottobre 2024.
Ron Howard torna alla regia con un film su un
fatto realmente accaduto. Riprendendo l’incidente della grotta
di Tham Luang avvenuto nel 2018, il regista si serve di un
cast multiculturale d’eccezione (Colin
Farrell, Viggo Mortensen, Weir Sukollawat
Kanarot) per narrare in modo documentaristico una storia
vera ed incredibile. Il lungometraggio sarà disponibile su Prime
Video a partire dal 5 agosto
2022.
La trama di Tredici Vite: una
storia vera
È il 23 giugno 2018
quando in Thailandia una squadra di calciatori adolescenti e il
loro coach si avventurano nella grotta di Tham Luang per
”festeggiare” il compleanno di un membro del team. Una volta
dentro, i dodici ragazzini e l’allenatore venticinquenne vengono
sorpresi da una pioggia torrenziale che blocca la via d’uscita. Pur
non essendo ancora la stagione dei monsoni, l’evento atmosferico è
davvero potente. Dopo l’allarme lanciato da una madre per la
scomparsa del figlio, parte un’operazione colossale per cercare di
far uscire il gruppo dalla grotta. L’evento è seguito dai media di
tutto il mondo e da ogni parte del globo arrivano persone per
aiutare nell’impresa. Dopo ben diciotto giorni, tutte e tredici le
anime vengono salvate. Il merito va principalmente a due
soccorritori inglesi, John Volanthen e
Richard Stanton, sommozzatori amatoriali che
architettano un piano moralmente discutibile ma efficace per
portare fuori i ragazzi.
Il racconto di Ron Howard
Nella realtà, l’operazione di
salvataggio al centro di Tredici vite ha richiesto uno sforzo immenso e
Ron Howard ha scelto di riportare tutto
l’accaduto in modo realistico e schietto. Inizialmente, il film non
rivela troppe informazioni su quello che sta accadendo ai
personaggi e, man mano che si prosegue, l’attenzione si concentra
sempre di più sui tecnicismi operativi e sui due soccorritori
principali. Protagonisti del film sono infatti i sommozzatori
inglesi John Volanthen e Richard
Stanton, interpretati rispettivamente da Colin Farrell (Minority
Report,
Il sacrificio del cervo sacro, Dumbo)
e Viggo
Mortensen (Captain Fantastic,
Green Book). Gli attori
sono perfettamente calati nei propri ruoli: rappresentano bene gli
uomini pragmatici che hanno architettato il salvataggio e fanno
onore alla loro impresa. Entrambi i personaggi sono mostrati a
tutto tondo, tra abilità, insicurezze, dubbi e conflitti
morali.
Il cast del film è variegato: ci
sono importanti nomi occidentali – oltre a quelli già citati si
ricorda anche Joel Edgerton e
Tom Bateman – ma non mancano i volti asiatici che,
parlando nella propria lingua e muovendosi in gruppo, rendono
ancora più realistica la rappresentazione. Il popolo thailandese è
tutto racchiuso nella folla che aiuta e che osserva le
operazioni.
Cosa manca a Tredici
vite?
Guardano
Tredici ci si appassiona alla storia scena
dopo scena. Tuttavia, il focus è molto incentrato sui soccorritori,
sui politici e sui media e lascia davvero poco spazio ai dispersi
nella grotta e alle loro famiglie. Il gruppo si vede per troppo
poco sulla scena e si hanno pochissime notizie dei ragazzini. Come
sono sopravvissuti per undici giorni senza cibo? In che condizioni
– fisiche e mentali – si trovano? Anche senza romanzare troppo la
narrazione, in quasi due ore e mezza di film era doveroso
lasciare un po’ più di spazio a chi, in fin dei conti, è stato il
motore dell’azione.
Anche a livello visivo, si ha la
percezione che manchi un filo logico, un legame tra le varie
ambientazioni di Tredici vite. Nonostante spesso
compaiano sullo schermo cartine e scritte esplicative, la tratta e
il piano dei sommozzatori appare chiaro solo a pochi. Forse
Ron Howard ha scelto di raccontare il suo film dal
punto di vista esterno dei genitori dei ragazzi, o da quello di uno
spettatore che ha seguito l’evento al telegiornale, ma un pizzico
di spiegazione aggiuntiva non avrebbe fatto male. In fin dei conti,
stiamo pur sempre guardando un film che, per quanto fedele alla
realtà voglia essere, nasce come intrattenimento.
In occasione del Television Critics
Association Summer Press Tour tenutosi oggi, Disney+ ha presentato le
prossime serie originali dei suoi brand principali, tra cui
Andor
di Lucasfilm, She-Hulk:
Attorney at Law di Marvel Studios, Growing
Up di Disney Branded Television e Avventure
estreme con Bertie Gregory di National Geographic.
Sono state inoltre svelate le date
di debutto autunnali di numerose serie, tra cui Growing Up
e la seconda stagione di Stoffa da campioni: Cambio di
gioco entrambe targate Disney Branded Television,
Avventure estreme con Bertie Gregory e
Super/Natural di National Geographic. In vista del lancio,
Avventure estreme con Bertie Gregory ha già ottenuto il
rinnovo per una seconda stagione, le cui riprese sono attualmente
in corso. È stata inoltre annunciata una nuova data di debutto per
She-Hulk:
Attorney at Law.
Ecco i dettagli e le date dei
prossimi titoli Disney+:
Agosto
18 agosto – She-Hulk:
Attorney at Law (i nuovi episodi disponibili ogni
giovedì)
La serie Marvel Studios She-Hulk: Attorney at Law segue le vicende di
Jennifer Walters (Tatiana Maslany) – un’avvocata specializzata in
casi legali che vedono coinvolti i superumani – mentre cerca di
affrontare la complessa vita da trentenne single che, oltretutto, è
anche una Hulk verde alta più di due metri e dotata di
superpoteri. Composta da nove episodi, la serie comedy
riunisce alcuni veterani del MCU, tra cui Mark Ruffalo nei panni
di Smart Hulk, Tim Roth in quelli di Emil Blonsky/Abominio e
Benedict Wong nel ruolo di Wong. Il cast comprende anche Ginger
Gonzaga, Josh Segarra, Jameela Jamil, Jon Bass e Renée Elise
Goldsberry. Diretta da Kat Coiro (episodi 1, 2, 3, 4, 8, 9) e Anu
Valia (episodi 5, 6, 7) con Jessica Gao come sceneggiatrice, gli
executive producer sono Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Brad Winderbaum, Kat Coiro e Jessica Gao.
Settembre
8 settembre – Growing
Up (Disney+ Day Premiere)
Creata da Brie Larson e
Culture.House, Growing Up è un’innovativa docu-serie che
esplora le sfide, i trionfi e le complessità dell’adolescenza
attraverso dieci avvincenti storie di crescita. La serie utilizza
la narrazione, la sperimentazione e lo stile documentaristico per
seguire un individuo del cast, di età compresa tra i 18 e i 22
anni, che racconta la propria storia. I protagonisti rappresentano
un’ampia gamma di esperienze vissute, fornendo al pubblico
narrazioni emotivamente potenti che offrono uno sguardo
coinvolgente sull’adolescenza e sui diversi ostacoli sociali,
familiari e interiori che i giovani devono affrontare nel loro
percorso verso la scoperta e l’accettazione di sé. Ogni episodio
della durata di 30 minuti vede al centro un giovane, o “eroe”, e la
sua esperienza di crescita ed è caratterizzato da un’intervista
estremamente personale, che permette al protagonista di raccontare
la sua infanzia e la sua adolescenza. Accanto a queste interviste,
le ricostruzioni cinematografiche contribuiscono a rappresentare i
loro principali punti di svolta.
8 settembre –
Avventure estreme con Bertie Gregory (Disney+ Day
Premiere)
Volto di una nuova generazione di
aspiranti explorer e registi di storia naturale, il ventinovenne
esploratore di National Geographic, Bertie Gregory, accompagna gli
spettatori in viaggi epici e avvincenti che si spingono negli
angoli più spettacolari e segreti del nostro mondo selvaggio.
Grazie a una tecnologia cinematografica all’avanguardia, la serie
originale Disney+Avventure estreme con
Bertie Gregory, targata National Geographic, rompe gli schemi
del tradizionale programma di storia naturale raccontando storie
straordinarie di animali reali e portando gli spettatori con sé in
ogni momento dell’azione. Per settimane, il carismatico direttore
della fotografia vincitore del premio BAFTA si immerge nella vita
degli animali per catturare le storie mai raccontate di creature
iconiche che vivono in alcuni degli ambienti più difficili del
nostro pianeta. In questa stagione, Bertie affronterà i mondi
ghiacciati dell’Antartide alla ricerca del più grande raduno di
balene mai filmato e si troverà faccia a faccia con leoni
specializzati nella caccia ai bufali in Zambia. In questa serie di
avventure in più parti, Bertie condurrà il pubblico in un’ambiziosa
odissea attraverso il pianeta, mostrando come la natura si trovi ad
affrontare le sue più grandi sfide.
21 settembre –
Super/Natural
Realizzata dall’executive producer
James Cameron e narrata, nella versione originale,
dall’attore candidato all’Academy Award e premiato con il
BAFTA Benedict Cumberbatch (Doctor Strange nel
Multiverso della Follia, Il potere del cane), questa nuova
serie utilizzerà le ultime innovazioni scientifiche e tecnologie
cinematografiche all’avanguardia per svelare i poteri segreti e i
sensi estremamente sviluppati degli animali più straordinari del
mondo, invitando gli spettatori a vedere e ascoltare cose che vanno
al di fuori delle normali percezioni umane e a osservare il mondo
naturale dal punto di vista di diverse specie: il pubblico potrà
guardare i fiori come li vedono le api, origliare una conversazione
tra elefanti marini e attraversare una superficie pari a un campo
da football insieme a scoiattoli capaci di vedere al buio.
28 settembre – Stoffa
da campioni: Cambio di gioco (stagione 2)
Dopo aver riconquistato il titolo
della squadra dei Mighty Ducks l’anno scorso, il gruppo di ragazzi
e la loro allenatrice Alex Morrow (Lauren
Graham) si mettono in viaggio per frequentare un
impegnativo istituto estivo di hockey in California gestito
dall’affascinante ma severo ex giocatore della NHL, Colin Cole
(Josh
Duhamel). Si tratta di un luogo in cui i ragazzi
possono eccellere nell’hockey, senza gli impegni scolastici. Mentre
i nostri Ducks cercano di sopravvivere in questo ambiente super
competitivo, si trovano di fronte alla domanda: riusciranno a
conquistare l’estate?
Giovedì 8 settembre tornerà il
Disney+ Day, la celebrazione
annuale, nata nel 2021, della comunità mondiale di Disney+ che prevede il debutto
di nuovi contenuti dei brand principali della piattaforma
streaming, esperienze e offerte speciali per gli abbonati e i fan,
e molto altro ancora. Quest’anno, il Disney+ Day si inserisce nel
D23 Expo: The Ultimate Disney Fan Event presentato da Visa ad
Anaheim, CA, che si terrà da venerdì 9 settembre a domenica 11
settembre.
Come molti di voi sapranno, c’è
grande attesa sull’annunciato nuovo film di Blade.
Per anni ci sono state voci che davano i Marvel Studios a lavoro su un nuovo
Blade,
ma il reboot è stato annunciato solo nel 2019 al Comic-Con di
San Diego. Il premio Oscar Mahershala Ali è stato portato sul palco per
essere annunciato come interprete assoluto di Daywalker del
MCU, e da allora ha fatto un cameo
vocale nell’intrigante scena post-crediti diEternalscon Dane
Whitman e Ebony Blade. È stato al Comic-Con
di quest’anno che abbiamo appreso che Blade
tornerà sul grande schermo l’anno prossimo e che dietro la macchina
da presa si sederà Bassam Tariq
Durante una recente
intervista con ComicBook.com , il
regista diJohn
Wick Chad Stahelski ha rivelato di aver
effettivamente parlato con i Marvel Studios
di Blade prima che
Tariq salisse a bordo. “Dopo John Wick 3,
[Kevin Feige] è stato così gentile da ritagliarsi un bel po’ di
tempo e parlare bene. È stato, in un certo senso, un mentore molto
forte, anche se è stato un breve periodo di tempo”.“Ho parlato con lui solo poche volte, ma è stato
molto deciso rispetto alla sua visione e alla sua mentalità di come
farlo. E in realtà mi ha chiesto: ‘Cosa potremmo mai fare?’ Ero
tipo, ‘Senti, non ho intenzione di mentirti. Non so se mi adatto a
quel tipo di stampo da studio, ma Blade sarebbe l’unica cosa
interessante che mi piacerebbe fare.’
Ovviamente, ciò la cosa non è
andato a buon fine poiché i Marvel Studios avevano piani
diversi per il franchise e la decisione di assumere Tariq è stata
ampiamente elogiata. È interessante notare che Stahelski ha
proseguito sottolineando che “non so se
sarei stato la scelta migliore per quella che era la direzione in
cui volevano andare”.“Se vuoi fare
la versione R spigolosa, sì,
chiamami”, ha
continuato. “Se vuoi non scusarti,
sì. Sono io. Ma penso che stiano proteggendo il loro marchio,
stanno facendo le loro cose.
Bassam
Tariq (Mogul Mowgli) si occuperà della regia
di Blade.
Sarà il quarto regista di colore a dirigere un film per
i Marvel Studios,
dopo Ryan Googler (Black
Panther, Black Panther:
Wakanda Forever), Nia
DaCosta (The
Marvels) e Chloé Zhao (Eternals).
Negli ultimi anni, Feige sta puntando a un Universo
Cinematografico Marvel sempre
più inclusivo, aumentando la diversità non solo davanti, ma anche
dietro la macchina da presa.
Le riprese del reboot
di Blade dovrebbero
partire il prossimo anno. Al momento non è ancora stata fissata una
data di uscita ufficiale. I Marvel
Studios hanno affidato a Stacy
Osei-Kuffour la sceneggiatura del film. Osei-Kuffour
ha lavorato come story editor e sceneggiatrice per l’acclamata
serie Watchmendi
HBO. Lo studio ha preso in considerazione soltanto sceneggiatori di
colore; secondo quanto riferito, Mahershala
Ali è stato direttamente coinvolto nel processo. Nel
cast sono stati confermati Mahershala Ali e Delroy
Lindo.
Le riprese del film Madame
Web della Sony Pictures continuano a Boston
continuano e, dopo le foto dal set con le star Dakota Johnson e Adam
Scott, oggi diamo una prima occhiata all’ex star di
American Horror Story Emma
Roberts. Il viso dell’attrice è oscurato dalla sua mano, ma
questi scatti sembrano dirci qualcosa in più rispetto al sul suo
personaggio, che sembra essere in dolce attesa.
L’attrice ha dato alla luce il suo
primo figlio l’anno scorso poco prima di separarsi dall’ex Garrett Hedlund e viste le sue recenti
dichiarazioni su instagram non vorrà sentirne parlare di un altro
figlio. Almeno nella realtà! Alcune ipotesi avevano rivelato che la
Roberts possa interpretare Jessica Drew, personaggio che
era in dolce attesa in una degli albi preferiti dia fan datato
2015. Altri invece credono che potrebbe interpretare l’originale
Cassandra Web nei flashback con Julia
Carpenter della Johnson ricollegata come sua figlia ai
giorni nostri, ma ovviamente ci sono numerose altre possibilità.
Guarda le foto qui sotto, che ci danno anche un altro assaggio alla
protagonista Dakota Johnson con un vestito
diverso.
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Nel cast di Madame Web ci sono
Dakota Johnson, Celeste O’Connor,
Tahar Rahim, Emma Roberts, Adam Scott e Sydney
Sweeney. Lo studio si trova in una posizione di forza dopo
l’uscita di
Spider-Man: No Way Home, che ha incassato 1,74
miliardi di dollari a livello globale, l’incasso più alto nella
storia della Sony.
Il film arrivarà in sala il 7
luglio 2023. Madame Web sarà diretto da
S.J. Clarkson (Dexter) e basato su una sceneggiatura
firmata da Matt Sazama e Burk
Sharpless (Morbius).
Quello del falso documentario è un
sottogenere particolarmente popolare all’interno del cinema horror.
Questo permette infatti di conferire alla storia raccontata l’idea
che ciò che si vede si avvenuto realmente, che sia un documento
veritiero intorno a determinati eventi. E quando ad essere
realistico è l’orrore, questo fa naturalmente ancor più paura.
Titoli come Rec o l’iconico The Blair Witch Project
sono esempi perfetti di tale filone, in cui si colloca anche il
recente La stirpe del male (qui la recensione). Questo è
stato diretto nel 2014 dai registi Matt
Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, che
avrebbero poi nuovamente collaborato anche per il loro successivo
horror, Finché morte non ci separi.
Oltre all’essere realizzato come
falso documentario, La stirpe del male utilizza anche
l’artificio narrativo del found footage, ovvero del “video
ritrovato”. I protagonisti sono infatti soliti riprendere tutto ciò
che avviene con la loro videocamera a mano, la cui registrazione
sarebbe poi idealmente ritrovata soltanto in seguito e diffusa come
film. Si tratta dunque di un espediente che mira a rendere ancor
più spaventoso ciò che si sta guardando, rimuovendo quanto più
possibile l’esplicitazione della finzione cinematografica. Se anche
l’orrore può appropriarsi del reale, diventa sempre più labile il
confine tra ciò che è vero e ciò che non lo è, e questo è davvero
spaventoso.
Allo stesso tempo, i due registi
hanno scelto di infrangere molte delle regole del found
footage, poiché il vero focus del film si ritrova nel
deteriorarsi della relazione tra i due protagonisti, nel loro
essere costretti a guardarsi e amarsi anche attraverso il
deterioramento fisico e psicologico. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La stirpe del male: la
trama del film
La storia del film ha per
protagonisti Samantha e Zach
McCall, coppia di neo sposi. I due, pronti a partire per
la loro luna di miele, decidono di riprendere il tutto attraverso
una videocamera a mano, con l’intento di realizzare un piccolo
documentario personale di quel viaggio speciale ricco d’amore.
Recatisi nella Repubblica Dominicana, dove si stanno celebrando le
festività del Carnevale, gli sposi si imbattono su una veggente che
fa loro delle dichiarazioni particolarmente inquietanti sul futuro
di Samantha. Turbati dalla cosa, i due decidono di rivolgersi ad
alcuni sciamani del luogo per saperne di più. La loro decisione,
però, si rivelerà profondamente sbagliata.
Dopo essere stati condotti in uno
strano e angusto locale, con indecifrabili simboli sulle pareti,
Zach e Samantha si ritrovano drogati e storditi. Si risveglieranno
però nella loro camera da letto, senza alcuna memoria di ciò che è
successo loro. A sostituire tale preoccupazione vi è però la
scoperta da parte della donna di essere incinta. La notizia si
sparge in fretta tra amici e parenti e tutti sembrano entusiasti
per la dolce attesa. Questa, però, si rivelerà meno piacevole del
previsto. Nel momento in cui il bambino inizia a crescere nella sua
pancia, Samantha sviluppa una serie di strani comportamenti, che
lasciano intravedere l’arrivo di qualcosa di mostruoso.
La stirpe del male: il cast del film
Per conferire ulteriore sensazione
di realtà a quanto si mostrava nel film, i due registi hanno scelto
di ricorre ad una serie di attori poco noti. La presenza di
celebrità, infatti, avrebbe finito con il distogliere l’attenzione
degli spettatori. Allo stesso tempo, era importante avere attori
che potessero passare come personalità qualunque, permettendo così
una maggior identificazione in loro. Per questi motivi, per il
ruolo di Samantha McCall è stata scelta l’attrice Allison
Miller, ritrovabile in serie come Kings, Terra Nova,
Tredici e A Million Little Things. Nei panni di suo
marito Zach McCall, invece, vi è Zach Gilford,
principalmente conosciuto per essere stato uno dei protagonisti
della serie Friday Night Lights.
Accanto a loro, si ritrovano alcuni
attori noti principalmente per ruoli televisivi. Anche se la loro
presenza nel film è ridotta, vantano comunque diversi momenti
memorabili. Il primo tra questi è l’attore Sam
Anderson nei panni di Padre Thomas. Questi è
principalmente noto per aver interpretato il medico Jack Kayson in
E.R. – Medici in prima linea e Bernard Nadler in
Lost. Madison Wolfe, vista in True
Detective e nel film horror The Conjuring 2,
interpreta qui Brittany, mentre Aimee Carrero è
Emily. Michael Papajohn, noto per aver
interpretato Dennis Carradine nella trilogia di
Spider-Man, è invece l’ufficiale di polizia.
Robert Belushi, figlio dell’attore James,
interpreta infine il personaggio di Mason.
La stirpe del male: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. La stirpe del
male è infatti disponibile nel catalogo di
Rakuten TV, Google Play, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà
sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma in questione
o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in
totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che
in caso di noleggio si avrà a disposizione soltanto un dato periodo
temporale entro cui vedere il titolo. In alternativa, il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 3
agosto alle ore 21:20 sul canale
Rai 4.
Negli ultimi anni nel cinema
italiano si è manifestata una notevole volontà di ritorno al
genere. Film come Lo chiamavano Jeeg Robot,
Non ci resta che il crimine
e Il primo re sono solo
alcuni dei titoli più indicativi a riguardo. Uno dei generi in cui
il cinema italiano è stato celebre in tutto il mondo, è però quello
dell’horror. Nel 2019 è così uscito in sala il
film The Nest – Il nido, che va ad
inserirsi proprio in questo filone, dimostrando la popolarità che
questo tipo di opere può ancora avere nel panorama nazionale. Il
film è l’opera prima di Roberto De Feo, qui
anche sceneggiatore, che con un cast tutto italiano ha dato vita ad
un vero e proprio successo di critica e pubblico.
Incentrato sul morboso rapporto tra
una madre, il figlio paraplegico e una giovane e ingenua ragazza,
il film presenta infatti una serie di atmosfere e ambienti che
omaggiano i grandi film di autori come Dario
Argento o Mario Bava. In particolare, di
grande effetto è la location scelta per le riprese. Si tratta del
Castello dei Laghi, situato a poca distanza dalla città di Torino.
Un luogo che assume nel film connotati quantomai spettrali, in
grado di affascinare e dimostrarsi perfettamente funzionale alla
storia qui raccontata. Arrivato in sala nell’agosto del 2019,
The Nest – Il nido si è così affermato come una piacevole
novità nella produzione nazionale.
Con un budget di circa 1,5 milioni
di euro, il film è arrivato ad un incasso di circa 345 mila euro.
Un risultato che lo ha reso il miglior film d’esordio italiano per
il genere horror. Un successo divenuto poi internazionale, con un
già annunciato remake americano. Prima di intraprendere una visione
del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
The Nest – Il nido: la
trama del film
Protagonista del film è
Samuel, un giovane ragazzo costretto su una sedia
a rotelle che vive con sua madre Elena a “Villa
dei Laghi” una residenza isolata circondata da boschi. Bloccato
nella routine familiare e con il rigoroso divieto di allontanarsi
dalla dimora, Samuel cresce apparentemente protetto ma
insoddisfatto e irrequieto. Sua madre, infatti, proprio a causa
della disabilità del figlio, si dimostra estremamente preoccupata
per la sua salute, arrivando a sviluppare un attaccamento morboso
nei confronti di Samuel. Tuttavia, la vita nella Villa è sempre più
frequentemente sconvolta da avvenimenti strani ed inquietanti.
L’arrivo dell’adolescente Denise scardinerà
definitivamente gli equilibri della famiglia.
La giovane ragazza dona infatti a
Samuel la forza di opporsi alle restrizioni imposte da sua madre e
di cercare la verità sul mondo che lo circonda. Ma Elena non
lascerà andare suo figlio così facilmente e sarà pronta a fare di
tutto per tenerlo con sé. Ci sono infatti misteri che la donna
nasconde al ragazzo, segreti per i quali è bene che egli non lasci
mai la casa. Più ciò diventerà evidente, però, più Samuel e Denise
cercheranno di scoprire i motivi di quel suo confinamento. Ben
presto, sconcertanti verità verranno a galla, minacciando
irrimediabilmente la salute del ragazzo e il rapporto con la ferrea
madre.
The Nest – Il nido: il
cast del film
Per dar vita ad un film di questo
genere, il regista si è avvalso della collaborazione di volti noti
del cinema e della televisione, come anche di giovani esordienti.
Ad interpretare Elena, la madre del protagonista, è l’attrice
Francesca Cavallin, nota in particolare per serie
come La compagnia del cigno e Un medico in
famiglia. L’attrice si è dichiarata particolarmente
affascinata dal progetto sin da subito, desiderosa tanto di poter
recitare in un horror quanto di potersi misurare con un ruolo
nuovo. Per la Cavallin si è trattata però di una sfida
particolarmente ardua, avendo in prima persona paura dei film
horror. Per prepararsi a girare questo, ha dunque visto titoli
simili come The Village e The Others, che l’hanno
aiutata ad ottenere l’intensità richiesta per il personaggio.
Nei panni di Samuel, il giovane
protagonista paraplegico, vi è invece Justin
Korovkin, attore italiano di origini canadesi.
Successivamente visto anche in Favolacce, questi ha
raccontato di essersi immedesimato nel ruolo anche grazie al
rapporto sviluppato con la Cavallin. I due hanno infatti
intrattenuto un rapporto il più simile possibile a quello poi
riportato nel film. Ginevra Francesconi, anche lei
al suo primo film per il cinema, è invece l’interprete di Denise.
Anche lei, come Korovkin, ha dato vita anche oltre le riprese ad un
rapporto volutamente limitato con la Cavallin, sviluppando così la
tensione tra i loro personaggi. Nel film sono poi presenti gli
attori Maurizio Lombardi, recentemente visto in
Pinocchio e The New
Pope, nei panni del medico della casa.
The Nest – Il nido: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
The Nest – Il nido grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Chili Cinema e Google Play. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di mercoledì 3agosto alle ore
22:50 sul canale Rai 4.
Da quando il servizio di streaming è
stato lanciato, su Disney+ sono state trasmesse
in totale sette serie televisive del MCU, ma come si
posizionano le une rispetto alle altre in base agli importantissimi
punteggi di Rotten Tomatoes?
Che lo si ami o lo si odi,
Rotten Tomatoes è oggi più decisivo che mai quando
si tratta di certificare la validità di un film, e non è raro che
gli studios ne pubblicizzino i punteggi ottenuti. Tuttavia, negli
ultimi anni, è diventato altrettanto importante per le serie
televisive, soprattutto quando ci sono così tante opzioni in
circolazione. Ecco dunque come Rotten Tomatoes ha
valutato la “freschezza” degli show del MCU presenti su
Disney+, da WandaVision a Ms Marvel.
The Falcon And The Winter Soldier
(83%)
Cosa dice la
critica: Ricco di azione da blockbuster e con un ottimo arco
dei personaggi, Falcon and The Winter Soldier si dimostra
degno dell’eredità di Capitan America con i suoi
intrighi in giro per il mondo, le riflessioni critiche e sociali e
il rapporto frizzante tra le star Anthony Mackie e Sebastian Stan.
Sebbene non si possa negare che lo
Spezzabandiera sia tra i peggiori cattivi del
MCU di tutti
i tempi, c’è comunque tanto da apprezzare di questa serie.
L’esplorazione dell’amicizia tra Sam Wilson e
Bucky Barnes è stata una vera delizia, così come
aver potuto vedere di più del Barone Zemo.
John Walker è stato un altro punto di forza, anche
se la trasformazione di Anthony Mackie in
Capitan America nel finale rimane il momento più
importante dell’intera seria.
Moon Knight (86%)
Cosa dice la
critica: Il suo valore d’intrattenimento è altalenante, ma
Moon Knight alla fine si è stabilizzato in un
posto per lo più piacevole – e insolitamente “rinfrescante” – nel
firmamento del MCU.
In realtà, stando al responso dei
fan, Moon
Knight è probabilmente la serie più deludente di
questa lista. Non abbiamo avuto abbastanza azione e i
disordinatissimi episodi finali hanno fatto pensare che le scene
del manicomio siano state pesantemente rigirate. Tuttavia, abbiamo
amato Khonshu e non si può negare che
l’interpretazione da brivido di Oscar Isaac ci abbia tenuti incollati
dall’inizio alla fine.
WandaVision (91%)
Cosa dice la
critica: In parte omaggio affettuoso alla storia della TV, in
parte mistero fuori dagli schemi, WandaVision
è un passo meravigliosamente insolito e sorprendentemente audace
verso il piccolo schermo per il MCU – e una vetrina
perfetta per Elizabeth Olsen e Paul Bettany.
Si potrebbe obiettare che le teorie
che circondavano questa serie, come quella che
Mefisto fosse il cattivo principale, siano un po’
sfuggite di mano e abbiano in qualche modo sminuito l’esperienza. A
parte questo, però, è stato straordinario poter avanzare teorie
ogni settimana e vedere pian piano il mistero di
Westview svelarsi; emozionante, ricco di azione e
avvincente, questo show è stato superbo, anche se avremmo voluto
sicuramente che venisse riservato tutt’altro trattamento al
personaggio di Pietro.
Hawkeye (92%)
Cosa dice la
critica:
Hawkeye parte a rilento, ma il tipo di “street action”
che porta è un cambio di ritmo rinfrescante per il MCU – e la chimica
tra i suoi protagonisti brilla anche quando la trama fatica ad
andare avanti.
Hawkeye ha superato di gran lunga le
aspettative e l’amicizia tra Clint Barton e
Kate Bishop è stata un’incredibile aggiunta al
MCU, in cui
è stato un piacere immedesimarsi. Il debutto di
Kingpin è stato una gradita sorpresa, mentre
l’ambientazione natalizia è sembrata una novità per i Marvel Studios. L’arco narrativo di
Swordmaster è stato un po’ deludente, ma questo è
il nostro unico rimprovero alla serie.
Loki (92%)
Cosa dice la
critica: Un delizioso diversivo dal MCU come lo
conosciamo, Loki vede con successo la star Tom Hiddleston passare dall’amato cattivo
all’accattivante antieroe – con un piccolo aiuto da parte di
Owen Wilson – in una serie che è fuori dagli
schemi, affascinante e vagamente pericolosa come il semidio
stesso.
Prima vera esposizione al
Multiverso, Loki ci ha regalato un mistero
avvincente e ha mostrato un lato meravigliosamente stravagante del
MCU che non
avevamo mai visto prima, grazie alla TVA. Ci è piaciuto molto
passare del tempo con le varianti del Dio dell’Inganno, mentre il
finale, ricco di informazioni, ha portato una nuova minaccia in
questo mondo sotto forma del bravissimo Jonathan
Majors nei panni di Colui che resta.
What If…? (94%)
Cosa dice la
critica: What If…? potrebbe non aggiungere molto alla
più ampia narrazione del MCU, ma le
sorprendenti rivisitazioni di personaggi amati e alcune delle
migliori sequenze d’azione dell’intero franchise rendono la visione
coinvolgente.
What
If…? è stata sicuramente una serie discontinua, con
alcuni episodi decisamente migliori di altri. Tuttavia, se si
considerano le storyline che ruotano attorno a
T’Challa, Doctor Strange e Capitan
Carter, il punteggio ottenuto è giustificato. Gli episodi
dei Guardiani del Multiverso sono stati divertenti
e Infinity Ultron è stata una minaccia
impressionante che avremmo voluto venisse conservata per il
live-action!
Ms. Marvel (98%)
Cosa dice la
critica: Ms.
Marvel è un’aggiunta genuinamente innovativa
all’MCU –
sia dal punto di vista stilistico che del contenuto – con
Iman Vellani che riesce a dare il meglio di sé
grazie al suo carisma superlativo.
Non si può negare che il terzo, il
quarto e il quinto episodio di Ms. Marvel abbiano subito un
forte calo di qualità, ma sono stati comunque molto buoni, mentre
il primo, il secondo e il sesto sono stati tra le migliori ore di
televisione regalateci dai Marvel Studios. Iman
Vellani è una megastar, siamo innamorati della sua
famiglia e non vediamo l’ora di continuare a esplorare la vita e i
superpoteri di questa eroina.
All’epoca di
Captain America: Civil War, il mondo (del MCU) era diviso tra Team Cap e Team
Iron Man, ma sembra che il tempo abbia provato la ragione di Iron
Man sulle motivazioni di Steve Rogers. In che modo?
Ispirandosi alla narrativa Marvel Comics con lo stesso titolo, i Marvel Studios si sono presi alcune libertà
durante la realizzazione di
Captain America: Civil War. Il conflitto iniziale tra
Iron Man e Captain America riguardava l’introduzione nel MCU degli Accordi di Sokovia,
documenti legali imposti dalle Nazioni Unite che imponevano la
registrazione di tutti gli esseri potenziati. Steve Rogers/Captain
America era contrario, sostenendo che gli Avengers erano ancora i
migliori guardiani di se stessi, un sentimento motivato dalla sua
esperienza traumatica in Captain America: The Winter
Soldier. Nel frattempo Tony Stark/Iron Man era
favorevole, citando che senza limiti, i Vendicatori non erano
migliori dei cattivi, e combattere il mandato avrebbe solo reso più
difficile per loro andare avanti.
A parte la lotta per gli Accordi di
Sokovia, il conflitto tra Iron Man e Captain America, in Civil War
è diventato personale quando è stato rivelato che Bucky, mentre
operava ancora come Winter Soldier dell’HYDRA, era il responsabile
della morte dei genitori di Tony. Steve ha nascosto
intenzionalmente queste informazioni al suo collega Avenger,
sostenendo in seguito che la sua decisione era quella di proteggere
Tony, ma sebbene ciò fosse in parte vero, lo ha fatto
principalmente per proteggere il suo più vecchio amico. Steve aveva
oggettivamente torto per aver mentito, ma il dibattito sulle
rispettive posizioni sugli Accordi di Sokovia rimane ancora un
argomento caldo, anni dopo l’Infinity Saga. Tuttavia, i Marvel Studios hanno già dimostrato
più volte che Iron Man aveva ragione in merito alla questione.
Infinity
War e Endgame
hanno dimostrato che le paure di Iron Man erano fondate
Dopo che Tony Stark/Iron
Man è quasi morto in The Avengers, ha sviluppato
una fastidiosa paura che un’altra minaccia extraterrestre potesse
arrivare dopo la sconfitta di Loki nella battaglia di New York. Lo
ha espresso più volte in Iron
Man 3 e
Avengers: Age of Ultron, tanto da creare lui stesso la
minaccia di Ultron, ma la sua paura è caduta nel vuoto. Nonostante
ciò, ha continuato a lavorare per assicurarsi che la Terra fosse il
più pronta possibile quando sarebbe arrivato il momento.
In Avengers:
Infinity War, la paura si è concretizzata con l’arrivo
di Thanos, che era già al lavoro ai tempi di The Avengers e che si
è poi scoperto conosceva bene Iron Man e il suo operato. Questo è
stato uno dei motivi principali per cui Iron Man era in realtà
favorevole agli Accordi di Sokovia in
Captain America: Civil War: voleva che i Vendicatori
operassero in preparazione per ciò che sarebbe successo. Sebbene
non fosse completamente d’accordo con la cessione di tutto il
controllo alle Nazioni Unite, riconosceva che la firma degli
Accordi di Sokovia era il modo migliore per tenere unita la squadra
perché almeno i Vendicatori sarebbero stati ancora un’unità
funzionante.
Iron Man lo ha persino menzionato
nel suo sfogo in Avengers:
Endgame. Ha ricordato come Capitan America abbia dato
la priorità alla sua libertà personale rispetto al bene superiore.
Se i Vendicatori fossero rimasti uniti sotto la guida degli
Accordi, invece di opporsi, sarebbero stati preparati ad affrontare
Thanos in Avengers:
Infinity War e l’universo non avrebbe dovuto
sperimentare lo Snap. Inoltre, non avrebbero dovuto fare di tutto
per invertirlo in Endgame,
impresa che è costata la vita a Black Widow prima e a Iron Man dopo.
Gli Accordi di Sokovia ora mettono
a rischio gli eroi della Fase 4
A causa della progressione
della storia della Infinity Saga, non c’era davvero tempo per
affrontare adeguatamente le conseguenze di
Captain America: Civil War. Tuttavia, gli Accordi di
Sokovia sono entrati in vigore, poiché la maggior parte dei
Vendicatori del Team Cap è stata messa agli arresti o costretta
alla clandestinità. Quando la minaccia di Thanos divenne imminente,
l’attuazione degli Accordi di Sokovia fu sospesa ufficiosamente
poiché tutti gli eroi uscirono allo scoperto nella speranza di
fermare il Titano. Poi accadde ci fu lo Snap, che spazzò via metà
della vita nell’universo, inclusi alcuni membri dei Vendicatori.
Improvvisamente, le Nazioni Unite hanno avuto problemi più grandi
che inseguire individui potenziati che non hanno sottoscritto gli
Accordi di Sokovia.
Una volta che l’Infinity Saga è
stata conclusa, MCU Fase 4 ha dimostrato che gli
Accordi di Sokovia sono tornati in vigore con The Falcon and the Winter
Soldier e Ms. Marvel. Sam Wilson ha
dovuto aderire ai regolamenti del governo e lavorare con loro per
vivere, mentre il Dipartimento per il controllo dei danni ha dato
la caccia a Ms. Marvel perché è un essere
potenziato che non si era ancora dichiarato. Se i Vendicatori
avessero seguito il piano di Iron Man in
Captain America: Civil War per negoziare i
termini degli Accordi di Sokovia, la sua attuazione sarebbe più
chiara. Poiché i parametri sono oscuri, i documenti sono più
suscettibili alle scappatoie da cui qualsiasi organo di governo può
trarre vantaggio. Questo è esattamente quello che è successo in Ms.
Marvel quando il Dipartimento per
il controllo dei danni è diventato il villain e ha usato mezzi
inaccettabili per catturare il giovane supereroe.
La mancata risoluzione degli
accordi di Sokovia rende più difficile la rinascita della squadra
degli Avengers
La questione degli Accordi
di Sokovia non è stata discussa né dalle Nazioni Unite né dai
Vendicatori, quindi i restanti eroi del MCU sono attualmente in svantaggio,
ignari dei loro diritti specifici. Questo è anche il motivo per cui
sarebbe più difficile riassemblare i Vendicatori nella Multiverse Saga. Nella Infinity
Saga, Iron Man fungeva da collegamento per i Vendicatori,
gestendo le questioni ufficiali. Se avessero concordato sul suo
piano di apertura agli Accordi di Sokovia, sarebbe stato parte
integrante del processo negoziale in cui avrebbe sostenuto i loro
diritti. Tra le sue caratteristiche personali e l’esperienza in
Iron Man 2, sarebbe sicuro dire che avrebbe fatto
pressioni con successo per ciò che è meglio per i più potenti eroi
della Terra. Ora che se n’è andato e non si sa chi guiderà i
Vendicatori nella Multiverse Saga, sarebbe più facile per
qualsiasi organo di governo costringerli a fare ciò che il governo
stesso vuole e mantenere i Vendicatori dispersi.
In definitiva, ciò che vede Iron Man
nella posizione del giusto in
Captain America: Civil War si riduce all’idea che
avesse un piano. Non avrebbe affrontato il mandato degli Accordi di
Sokovia come una questione definitiva. Ha esaminato i possibili
risultati dell’imposizione delle Nazioni Unite sulla questione e ha
trovato il modo migliore per andare avanti, un modo che avrebbe
anche assicurato il futuro dei Vendicatori. Ora che se n’è andato,
non portare a termine il suo piano per negoziare gli Accordi di
Sokovia continua a creare problemi a coloro che ha lasciato.
In una recente intervista con
Men’s Health, John Boyega ha risposto alle voci secondo cui
lui si sarebbe unito al MCU. L’attore ha dichiarato di non
avere piani per il MCU al momento, poiché sente di
dover dedicare il suo tempo a progetti più “sfumati” e media
indipendenti, cose che senza dubbio non si può dire dei Marvel Studios.
“Non è nella mia visione di
adesso. Voglio fare cose sfumate. Voglio donare i miei servizi a
film indipendenti originali che vengono con idee nuove e fresche,
perché so che è davvero difficile superare Iron Man in
quell’universo”.
Sebbene sia stato chiaro nella sua
risposta, le parole di John Boyega non riflettono disprezzo per quel
tipo di esperienza, quanto volontà di fare altro. Dopotutto il
franchise di Star
Wars non gli ha donato la visibilità sperata e così sembra
normale, dato anche il suo carismatico talento, cercare adesso
stimoli in progetti più piccoli e magari più rischiosi. Certo, il
D23 Expo è alle porte e lì ci potrebbero essere
sorprese, ma per quello, basta a spettare al 10 settembre.
Alla premiere del suo nuovo film
Bullet Train, Brad Pitt si è
preso del tempo per difendere la performance di Ana de Armas nei panni di Marilyn
Monroe in Blonde. Pitt è produttore del film diretto da
Andrew Dominik che sarà presentato in anteprima
in Concorso a Venezia 79 e parlando con
ET, ha attribuito all’attrice cubana il merito di aver aiutato
il progetto “a tagliare il traguardo” e ha elogiato la sua
interpretazione come “fenomenale”, dicendo che Monroe è un “abito
difficile da indossare”. Leggi i commenti completi di Pitt di
seguito:
“Lei è fenomenale. È un abito
difficile da indossare. Ci sono voluti 10 anni di lavoro. Solo
quando abbiamo trovato Ana siamo riusciti a tagliare il
traguardo.”
Blonde di Andrew Dominik, con
Ana de Armas nei panni dell’icona di Hollywood
Marilyn Monroe. Il film, basato sul romanzo
bestseller di Joyce Carol Oates, è degno di nota
per la sua classificazione vietata ai minori di 17 anni. Il cast di
supporto include Bobby Cannavale, Adrien
Brody, Julianne Nicholson, Xavier
Samuel e Evan Williams.
“[Il film] reinventa audacemente
la vita di una delle icone più durature di Hollywood, Marilyn
Monroe. Dalla sua instabile infanzia come Norma Jeane, attraverso
la sua ascesa alla celebrità e ai coinvolgimenti romantici,
“Blonde” offusca i confini tra realtà e finzione per esplorare la
crescente divisione tra il suo sé pubblico e privato”.
Anche se la vetrina del Comic Con di
San Diego 2022 è stata molto ricca, i Marvel Studios si apprestano a partecipare al
D23 Expo, durante il secondo fine settimana di
settembre, con nuovi annunci e una serie di panel che sono già
stati pianificati.
Come previsto, la Marvel avrà una presenza
relativamente ampia al D23 e includerà una varietà di attività sia
per i fan presenti che per quelli che guardano a casa. La novità
più importante, ovviamente, arriverà dalla presentazione del
padiglione D23, che si terrà sabato 10 settembre alle 13:00. EST e
conterrà annunci dai Marvel Studios sul futuro del
Marvel Cinematic Universe.
Quello che hanno in programma di
rivelare è sconosciuto, ma potrebbero essere più informazioni in
merito ai loro sei film misteriosi, o forse più informazioni su
alcuni dei loro film precedentemente annunciati.
La Presentazione padiglione D23 si
svolgerà alle 19.00 ora italiana: Come annunciato in
precedenza, registi, talenti famosi e ospiti a sorpresa dei
Marvel Studios si uniranno a
Lucasfilm e altri sul palco nella Hall D23 per mostrare i titoli
cinematografici e Disney+. Andando dietro le quinte degli
attesissimi film, speciali e serie, i partecipanti vedranno filmati
esclusivi e saranno tra i primi a scoprire cosa c’è in
lavorazione.
Dopo l’annuncio della data d’uscita italiana, Jared Leto e Jamie Lee Curtis sono ufficialmente in viaggio
nel film in uscita della Disney, Haunted Mansion.
La classica attrazione Disney è presente in numerosi parchi a tema
in tutto il mondo, tra cui Florida, California, Francia e Giappone.
I precedenti tentativi di una pellicola dedicato
all’attrazione includono l’omonimo film del 2003 di
Eddie Murphy e lo speciale Disney+ del 2021, The Muppets:
Haunted Mansion.
Un impressionante elenco di star di
primo piano di Hollywood ha già firmato per Haunted
Mansion, tra cui Rosario Dawson, Chase Dillon,
Tiffany Haddish, LaKeith Stanfield, Danny DeVito e
Owen Wilson. I dettagli della storia rivelano che
Haunted Mansion seguirà la madre single Rebecca
(Dawson) e suo figlio (Dillon),
che, cercando di ricominciare da capo, si trasferiscono in una
nuova casa a New Orleans. Con sorpresa di Rebecca, la casa è
infestata dai fantasmi e deve chiedere l’aiuto di un prete sfrenato
(Wilson), uno scienziato diventato acchiappa
fantasmi (Stanfield) e una sensitiva del quartiere
francese (Haddish) per liberare la casa dagli
spiriti. Il film sarà diretto dal regista Justin
Simien. Ora, due nuove stelle si uniscono al cast.
EW rivela che
Leto e
Curtis hanno ufficialmente firmato per Haunted
Mansion. Non sappiamo ancora chi interpreteranno
esattamente Leto e Curtis. Sulla base dei dettagli della trama e
dei personaggi forniti finora, sembra che la storia abbia ancora
bisogno di alcuni fantasmi. Tuttavia, i loro ruoli sono tenuti
nascosti.
Dopo
i commenti di un dirigente di uno studios rivale e le voci sul
possibile
destino incerto diThe
Flash, ora nuove notizie sul Batgirl
(film
cancellato qualche ora fa dalla Warner Bros a poche settimane
dalla fine della post produzione) arrivano da Steven
Weintraub, Editor in chief di
Collider.com. Il noto giornalista è riuscito a
parlare con alcuni fortunati spettatori che hanno avuto la
possibilità di assistere ad una proiezione prova di un Rough cut
del film. Per chi non lo sapesse il Rough cut è un montaggio
preliminare. Il montaggio preliminare è la prima fase in cui il
film inizia ad assomigliare al suo prodotto finale. I tagli
approssimativi sono riconoscibili come un film convenzionale, ma
potrebbero presentare errori o difetti notevoli, potrebbero non
avere il flusso narrativo desiderato da una scena all’altra,
potrebbero mancare di colonna sonora, effetti sonori o effetti
visivi e subire ancora molti cambiamenti significativi prima
dell’uscita di la pellicola.
Ebbene Steven
Weintraub ha
rivelato che chi ha visto il film ha parlato di un prodotto
davvero deludente con costumi economici, specialmente il costume di
batman di Michael Keaton. Ecco di seguito la dichiarazione di
Steven Weintraub:“Ho parlato con le
persone che hanno visto #Batgirl e hanno detto che è stata una
grande delusione. Inoltre, i costumi sembravano economici,
specialmente il costume di Batman di Keaton. Ho pensato che WB lo
avrebbe scaricato su HBO Max, ma sembra che non lo vedremo
mai.”
Che dire se le premesse erano
questo è probabile che la decisione di una cancellazione è stata
presa con sofferenza ma motivata. C’è da dire che la Warner Bros si
è fusa recentemente con Discovery e tutto il management è stato
cambiato sia a livello americano che europeo con Discovery che ha
di fatto estromesso il vecchio management, compreso l’Italia. La
scelta di produrre Batgirl dunque non è imputabile all’attuale
management che eredita una situazione produttiva sia ricca di
successi ma altrettanto incerta e a dir poco confusionaria. Va
anche detto che Batgirl è sempre stato pensato per una uscita su
piattaforma, salvo poi cambiare idea perché qualche mese fa il
nuovo management ha annunciato tagli alla produzione in esclusiva
per piattaforma, volendosi concentrare esclusivamente su un
prodotto da cinema e dunque mirando ad una scala più grande. Scelta
coerente anche con il prestigio e la storia di Warner Bros.
Ricordiamo che lo studios è noto per essere stata la casa di
registi come Stanley Kubrick, e per ultimo Christopher Nolan, regista con il quale guarda
caso
ha rotto il sodalizio proprio per via della scelta di uscire su
piattaforma con l’ultimo film Tenet. Che dire, la scelta è
sicuramente Shoccante ma la premessa lascia ben sperare in una
nuova linea produttiva che aspira ad uno spettacolo evento come è
nel DNA dello studios.
Marlon Wayans sta
tornando nel mondo delle commedie horror, poiché è destinato a
recitare da protagonista nel prossimo film Netflix
La maledizione di Bridge Hollow che dovrebbe
debuttare sulla piattaforma entro la fine dell’anno. Il film
sarà caratterizzato da un cast di primo ordine che comprende oltre
a Wayans anche Priah Ferguson, Kelly Rowland, Rob Riggle,
John Michael Higgins, Nia Vardalos, Lauren Lapkus, Holly J.
Barrett, Myles Vincent Perez, Abi Monterey e Helen
Slayton. Oggi alcune prime foto del film sono state
pubblicate online, offrendo ai fan una piccola occhiata a cosa
aspettarsi dal film. Dai un’occhiata al primo
sguardo alla commedia horror in arrivo di seguito:
La maledizione di Bridge Hollow è diretto da
Jeff Wadlow e rodotto da Marlon Wayans,
Rick Alvarez e Nathan Reimann. Il film uscirà su
Netflix il 14 ottobre 2022, in tempo per la
stagione di Halloween e nel bel mezzo della lista di contenuti
autunnali di Netflix, che probabilmente includerà una manciata di
altri film a tema horror e serie. “Un padre (Marlon Wayans) e sua
figlia adolescente (Priah Ferguson) sono costretti a collaborare e
salvare la loro città dopo che uno spirito antico e malizioso ha
fatto sì che le decorazioni di Halloween prendano vita e
devastano”, recita la sinossi ufficiale del film in uscita .
La produzione del prossimo
sequel di Godzilla vs. Kong, film dell’anno scorso è
ufficialmente in corso e una nuova fotografia dal set ci suggerisce
che il film potrebbe aver trovato il suo titolo provvisorio. In un
tweet è stata mostrata una clipboard dal set del film, che riporta
il titolo provvisorio di Origins può essere
visto sopra il nome del regista Adam
Wingard. Sebbene non sia possibile ricavare spoiler o
informazioni sostanziali da questa foto, il tweet sembra suggerire
il fatto che il film esplorerà le potenziali origini sia di
Godzilla che di Kong.
Godzilla
vs. Kong 2 dovrebbe attualmente arrivare nelle sale il 15 marzo
2024. La sua data di uscita nelle sale metterà il sequel contro una
concorrenza diretta di primissimo ordine. Inoltre se confermata
verrà rilasciato lo stesso mese di altri due progetti di alto
profilo come A
Quiet Place: Day One e Spider-Man:
Beyond the Spider-Verse.
Il prossimo quinto capitolo del
franchise di successo è ancora una volta diretto da Adam
Wingard. Il sequel di Godzilla vs.
Kong sarà guidato dalla star
di Legion Dan Stevens che ritorna a lavorare
con il regista dopo il loro film thriller del 2014 The
Guest . Ulteriori dettagli sul progetto non sono
stati ancora rivelati ma i rapporti iniziali dell’anno scorso
suggerivano che avrebbe potuto intitolarsi Son of
Kong. Il progetto sarà ancora una volta prodotto da Eric
McLeod.
Il film del 2021 è stato diretto da Wingard e si basava su
sceneggiatura scritta da Eric Pearson e Max Borenstein.
La pellicola è stata interpretata da Alexander Skarsgård,
Millie Bobby Brown, Rebecca Hall, Brian Tyree
Henry.
Nonostante il suo debutto simultaneo al cinema e alla HBO Max, ha
comunque incassato oltre 460 milioni di dollari al botteghino
mondiale.