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Sci-fi: quando i personaggi secondari rubano la scena

Sci-fi: quando i personaggi secondari rubano la scena

I personaggi secondari non sono sempre e solo figure accessorie dei protagonisti. Molti di loro hanno un enorme seguito a livello di pubblico e non mancano gli aiutanti che, grazie alla recitazione di un attore o al ruolo nella storia, rubano la scena ai principali. Nello specifico, le serie di fantascienza e fantasy collezionano personaggi secondari amatissimi dai fan: alcuni perché sono estremamente divertenti, altri perché così crudeli da far rabbrividire. Vediamo dieci non-protagonisti degli show Sci-Fi che sono in grado di mettere in ombra i protagonisti!

Star Trek: Deep Space 9 – Quark

Quark-Star-Trek-Deep-Space-Nine-fantascienzaQuark, interpretato dall’attore Armin Shimerman, è l’alieno barista della stazione spaziale in cui è ambientata la serie Star Trek: Deep Space Nine. Appartenendo alla specie Ferengi, Quark è geneticamente un avido accumulatore di denaro, ma ha un animo leale ed è spesso portato a superare i suoi impulsi di base.

A seconda dell’episodio, Quark può essere visto come un eroe o come un cattivo. Se i suoi piani più sinistri prendono forma all’inizio dello show, le sue trame diventano via via più comiche e leggere. Visto lo sfondo scuro della guerra interstellare che domina le ultime tre stagioni, Star Trek: Deep Space Nine ha bisogno di Quark: il personaggio è una via di fuga da quella realtà desolante, sia per i personaggi che per gli spettatori.

Star Trek: Prodigy – Jankom Pog

Star-Trek-Prodigy-Jankom-PogNella serie animata Star Trek: Prodigy, Jankom Pog è l’ingegnere a capo della USS Protostar. Gli scrittori di Prodigy hanno reso Jankom Pog un Tellarite, un membro di una specie nota per la spiccata vena polemica. Il personaggio ruba la scena di questa serie di fantascienza non solo grazie alle sue battute, ma anche per le sue abilità tecniche.

Anche se nella scena introduttiva Jankom viene quasi lasciato fuori dall’equipaggio protagonista, Pog è un’incredibile risorsa sia per i personaggi che per il giovane pubblico di Star Trek: Prodigy. Grazie ad un braccio trasformante infatti, Pog ha delle capacità tecniche e tecnologiche superiori a chiunque nell’equipaggio.

Star Wars: The Mandalorian – Peli Motto

peli-motto-book-of-boba-fett-mandalorian-fantascienzaPeli Motto, interpretata da Amy Sedaris, è un membro essenziale del cast della serie di fantascienza The Mandalorian. È una meccanica addetta alla baia di attracco presente su Tatooine. Viene assunta dal Mandaloriano per aggiustare la sua nave e spesso svolge lavori strani per il cacciatore di taglie.

Con le sue battute secche e taglienti, Motto è un personaggio secondario stravagante e curioso, in grado di conquistare la scena. Quando è in campo insieme al Mandaloriano, è lei a guidare il dialogo e l’azione. Inoltre, è Peli Motto che, grazie alle sue riparazioni, permette a Mando di viaggiare nella galassia. Anche ne Il libro di Boba Fett, Sedaris ha una parte rilevante nella battaglia per riunire Baby Yoda con The Mandalorian.

Star Wars: Rebels – Ahsoka Tano

ahsoka-tano-rebels-fantascienzaDopo essere stata protagonista di Star Wars: The Clone Wars, Ahsoka Tano compare nella serie di fantascienza Rebels. Grazie all’apparizione nello show animato, Tano è diventato uno degli Jedi più venerati del franchise di Guerre stellari. Nel corso delle varie stagioni, il personaggio muore, cambia identità e duella anche con il suo vecchio maestro, Darth Vader.

Grazie ad Ahsoka, l’ambientazione di Rebels si espande oltre ai confini di un pianeta e scopre un’intera galassia: è infatti Tano che dà a Ezra, Sabine e agli altri ribelli di Lothal incarichi fuori dal proprio mondo. Sempre attraverso Ahsoka, i ribelli incontrano una serie di leader chiave, come Bail Organa e Mon Mothma.

Battlestar Galactica – Kara “Scorpion” Thrace

Kara-Starbuck-Thrace-in-Battlestar-Galactica-fantascienzaAll’interno dell’universo fantascientifico di Battlestar Galactica, il personaggio di Kara ”Scorpion” Trace è il corrispondente femminile del Tenente Scorpion della serie televisiva originale Galctica (1978).

La posizione di Scorpion nello show è cruciale: la donna è responsabile della difesa dei sopravvissuti dell’umanità. La svolta del personaggio da scettica a fervente credente è uno dei cambiamenti più avvincenti della serie. Inoltre, Starbuck è servita come forza trainante per la realizzazione di un degno finale di Battlestar Galactica. È lei che permette il ritrovamento della Terra, dando all’umanità la possibilità di ricominciare da capo dopo una guerra catastrofica.

Loki – Mobius M. Mobius

Loki-Owen-Wilson-Mobius-M-MobiusNella serie di fantascienza Disney+ Loki, il personaggio Mobius M. Mobius è interpretato dal mitico Owen Wilson. In quanto agente della Time Variance AuthorityMobius ha il compito di rintracciare le varianti pericolose che potrebbero danneggiare il tempo.

Inizialmente, anche grazie al personaggio di Mobius, gli autori di Loki fanno credere al pubblico che la TVA sia una forza positiva, che usa il proprio potere per alterare il tempo in vista di un bene più grande. Sempre attraverso il personaggio, si scoprirà che le reali intenzioni della TVA sono tutt’altro che benevole. Il viaggio interiore di Mobius da leale agente a disilluso combattente per la libertà è pieno di eroismo ed emotività, ed è per questo una delle migliori storie dello show.

Stargate SG-1 – George Hammond

stargate-sg-1-hammond-fantascienzaNella serie di fantascienza Stargate SG-1, il generale George Hammond assume il comando del progetto Stargate dopo aver subito l’aggressione delle guardie serpente di Apophis. Hammond è responsabile dell’assegnazione di incarichi diplomatici e militari che si svolgono attraverso la galassia.

Con il suo grido focoso “Yee-Haw!“, Hammond annuncia la sua presenza sul campo di battaglia e afferma la sua crucialità nella serie. Stargate è infatti uno show che si basa sull’azione, motivo per cui il generale è così importante. Hammond è anche determinante nel proteggere il progetto dalle interferenze esterne. Anche se è l’SG-1 a svolgere la maggior parte dei combattimenti e delle esplorazioni, la squadra non esisterebbe senza il mitico generale Hammond.

Stranger Things – Jim Hopper

Hopper-in-Stranger-Things-fantascienzaJim Hopper è un personaggio della serie Netflix horror di fantascienza Stranger Things. È il capo della polizia di Hawkins ed è colui che indaga sugli strani avvenimenti che accadono in città. Hopper è interpretato da David Harbour.

Jim è il padre adottivo di Jane/El, un papà divertente che regala grandi momenti umoristici. Ma è il potente background ed il viaggio emotivo e intimo di Hopper con El che lo rendono così avvincente. La rivelazione che Jim ha perso sua figlia anni prima di incontrare El aggiunge profondità alla loro relazione e dà a Hopper la motivazione di fare qualsiasi cosa per proteggere gli amici e la famiglia.

WandaVision – Agatha Harkness

WandaVision-Agatha-Harkness-fantascienzaIn WandaVisionAgatha Harkness è una strega malvagia attratta dall’energia magica di Wanda Maximoff. Agatha è l’unico personaggio (oltre a Wanda) a non venire influenzato completamente dall’incantesimo che Maximoff usa per creare la città immaginaria di Westview.

Agatha è un elemento cruciale dello show di fantascienza: è l’unica variabile all’interno dell’illusione di Wanda che può di modificare l’illusione stessa, causando tutta una serie di problematiche al sistema. Non solo nella serie, Harkness, mostrando lati di Wanda che invadono l’intero MCU, pone le basi per gli avvenimenti del prossimo Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

The Umbrella Academy – Herb

The-Umbrella-Academy-Herb-e-DotHerb è un personaggio catalizzatore della serie di fantascienza The Umbrella Academy. Viene introdotto come un analista di poco conto della Commissione Temps, l’organizzazione responsabile del corretto flusso del tempo, ma, anche se di piccola statura, ha un ruolo enorme nel fermare l’apocalisse.

In particolare, nella seconda stagione Herb mostra a Diego quali eventi sono la causa della guerra del 1963 e lo aiuta a rendersi conto della responsabilità dell’Umbrella Academy nel disastro. Alla fine gli eventi riescono a raddrizzarsi, ma senza l’aiuto di Herb ciò non sarebbe stato possibile. Anche nella terza stagione, Herb ha una funzione essenziale: fornisce agli Hargreeve una valigetta che li riporta all’anno giusto, ma nell’universo sbagliato.

Amsterdam, ecco il titolo del nuovo film di David O. Russell

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Amsterdam, ecco il titolo del nuovo film di David O. Russell

In occasione del CinemaCon è stato annunciato che il titolo del nuovo film all-star di David O. Russell sarà Amsterdam. Il film dei 20th Century Studios parla di tre amici, anche se il cast annovera molti nomi di spicco, tra cui Christian Bale, Margot Robbie, John David Washington, Rami Malek, Zoe Saldana, Mike Myers, Timothy Olyphant, Michael Shannon, Chris Rock, Anya Taylor-Joy, Andrea Riseborough, Matthias Schoenaerts, Alessandro Nivola, Taylor Swift e Robert De Niro.

Il film è ambientato all’inizio del 20° secolo, che a giudicare del trailer mostrato nel corso del panel vanta l’atmosfera rock-and-roll assurda e i picchi della commedia poliziesca di Russell, American Hustle.

Nel trailer, De Niro interroga scettico il trio sul loro passato. Sono un medico, un’infermiera e un avvocato, tutti veterani che si sono incontrati in Belgio. Un intertitolo recita: “Molto di questo è realmente accaduto”. Si sentono “Join Together With the Band” dei The Who e la voce fuori campo di Bale, che ci dice: “Abbiamo stretto un patto e abbiamo giurato di proteggerci a vicenda, qualunque cosa accada. Ma a volte la vita è perfetta finché non lo è.”

Il trailer culmina con Rock, Bale e Swift in piedi attorno a una bara. “Hai un uomo bianco morto nella scatola”, dice Rock a Bale. “Chi pensi che finirà nei guai per questo? Il ragazzo nero”. L’uscita del film prodotto da New Regency è attualmente prevista per il 4 novembre.

Fonte

Avatar: The Way of Water, annunciato il titolo e mostrato il trailer di Avatar 2

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In occasione del CinemaCon è stato mostrato il primo trailer e annunciato il titolo ufficiale di Avatar 2; il ritorno a Pandora si intitolerà Avatar: The Way of Water.

Avatar: The Way of Water si svolge dentro e intorno all’oceano. Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana) hanno dei figli. “Ovunque andiamo”, dice Sully, “so una cosa, questa famiglia è la nostra fortezza”. Il sequel sembra ancora più sbalorditivo nella sua grafica blu intenso rispetto al film del 2009. Creature tutte nuove: vediamo i Na’vi su pesci volanti, uccelli, creature che comunicano con una balena, eppure in qualche modo divisi nonostante la loro affinità con la natura: le persone aliene sono divise, combattono l’una contro l’altra in una lotta tra pistole e frecce. È davvero un mondo completamente nuovo che alza la posta in gioco del precedente film 3 volte vincitore di Oscar.

Fonte: Deadline

Avatar: The Way of Water, il film

Avatar: The Way of Water debutterà il 16 dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20 dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre 2026 e 22 dicembre 2028.

Il cast della serie di film è formato da Kate Winslet, Edie Falco, Michelle Yeoh, Vin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam Worthington, Zoe Saldana, Stephen Lang, Sigourney Weaver, Joel David Moore, Dileep Rao e Matt Gerald.

Cip e Ciop Agenti Speciali: il nuovo trailer del film dal 20 maggio su Disney+

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Disney+ ha diffuso il nuovo trailer e la key art del film originale Cip e Ciop Agenti Speciali. Un ritorno atteso da 30 anni, la commedia d’azione che fonde animazione CGI e live-action ritrova le ex star televisive di Disney Afternoon nella Los Angeles dei giorni nostri. Il film debutterà il 20 maggio 2022 in esclusiva su Disney+.

Francesca Chillemi si aggiunge al cast delle voci italiane nel ruolo di Scheggia, insieme ai già annunciati Raoul Bova e Giampaolo Morelli, che doppieranno rispettivamente i protagonisti Cip e Ciop, e a Jonis Bascir che darà la sua voce al personaggio di Monterey Jack.

Il film è diretto da Akiva Schaffer (Saturday Night Live), scritto da Dan Gregor e Doug Mand (Crazy Ex-Girlfriend) ed è prodotto da Todd Lieberman (Wonder) e David Hoberman (La Bella e la Bestia), mentre Alexander Young (Extinction) e Tom Peitzman sono gli executive producer.

In Cip e Ciop Agenti Speciali, Cip e Ciop vivono tra i cartoni animati e gli umani nella Los Angeles dei giorni nostri, ma le loro vite ora sono molto diverse. Sono passati decenni da quando la loro serie televisiva di successo è stata cancellata, e Cip (doppiato nella versione italiana da Raoul Bova) ha ceduto a una vita di ordinaria quotidianità di periferia come assicuratore. Ciop (doppiato nella versione italiana da Giampaolo Morelli), nel frattempo, ha subito un intervento di chirurgia CGI e lavora nel circuito delle convention nostalgiche, alla disperata ricerca di rivivere i suoi giorni di gloria. Quando un ex membro del cast scompare misteriosamente, Cip e Ciop devono ricucire la loro amicizia spezzata e vestire nuovamente i panni di Agenti Speciali per salvare la vita del loro amico.

La “Chip ‘n Dale: Rescue Rangers Original Soundtrack”, con le musiche del compositore Brian Tyler, sarà rilasciata il 20 maggio da Walt Disney Records.

Star Wars VII – Il risveglio della forza: tutto quello che c’è da sapere sul film

Saga di fantascienza per eccellezza, Star Wars è dal 1977 ad oggi divenuto un vero e proprio culto, con innumerevoli fan in tutto il mondo e altrettanti prodotti di vario genere derivati dalla trilogia originale, ideata da George Lucas. Dopo che tra il 1999 e il 2005 uscì al cinema la cosiddetta “trilogia prequel”, si pensò che nulla più fosse rimasto da raccontare di quell’universo. L’acquisizione della Lucasfilms da parte della Disney ha però cambiato questa convizione, dando vita ad ulteriori opere, a partire da Star Wars VII – Il risveglio della forza (qui la recensione), il settimo lungometraggio della saga uscito in sala nel 2015 per la regia di J. J. Abrams.

Riprendendo il racconto da dove si era interrotto con Star Wars VI – Il ritorno dello Jedi, questo settimo lungometraggio ha calcato territori sicuri, sfoggiando più di una somiglianza con Star Wars IV – Una nuova speranza. Allo stesso tempo ha però introdotto una serie di novità, come una nuova generazione di attori e personaggi e nuove dinamiche, sempre legate all’eredità degli Skywalker. Amato e odiato, con poche vie di mezzo, questo nuovo film si è affermato naturalmente come un successo straordinario, incassando oltre 2 miliardi a fronte di un budget di 245 milioni e stabilendo numerosi record.

Seguito poi da Star Wars VIII – Gli ultimi Jedi e Star Wars IX – L’ascesa di Skywalker, che hanno concluso questa trilogia, il film è oggi generalmente apprezzato, in particolare per il suo essersi tenuto fedele a determinate caratteristiche degli originali. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, ai personaggi e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Star Wars VII – Il risveglio della forza: la trama del film

La storia è ambientata circa trent’anni dopo la battaglia di Endor, quando dopo aver sconfitto l’Impero, il cavaliere Jedi Luke Skywalker scompare misteriosamente. In sua assenza, le forze del male si sono riorganizzate, ripresentandosi come il Primo Ordine, al cui comando vi è il misterioso Leader Supremo Snoke. Nel tentativo di contrastare questa nuova minaccia, la Resistenza capeggiata da Leia Organa cerca di entrare in possesso di una mappa che condurrebbe al nascondiglio dello Jedi. Il pilota Poe Dameron è inviato su Jakku per recuperare tali informazioni, ma lì si scontra con Kylo Ren, apprendista Sith di Snoke, il quale fa catturare il ribelle.

Prima di essere catturato, Dameron nasconde la mappa nel droide BB-8 che viene ritrovato dalla giovane Rey nella zona desertica dove la ragazza vive, in attesa del ritorno dei suoi genitori. La ragazza, vissuta da sempre ai margini della galassia, non sa di essere entrata in possesso di qualcosa di estremo valore, ricercato tanto dai buoni quanto dai cattivi. Per lei ha così inizio un’avventura incredibile, che la porterà su mondi lontani e a confrontarsi con leggende della Resistenza come Han Solo e Chewbecca. Con l’aiuto di Leia, Rey scoprirà inoltre di padroneggiare i poteri Jedi, dimostrandosi dunque un elemento prezioso, il cui passato è tutto da scoprire.

Star Wars VII - Il risveglio della forza personaggi

Star Wars VIIIl risveglio della forza: i personaggi e il cast del film

Come anticipato, questo settimo capitolo presenta tanto personaggi già noti ai fan quanto altri qui introdotti per la prima volta. Tra i primi, si annoverano Mark Hamill nei panni di Luke Skywalker, il grande protagonista della trilogia originale, ma anche Harrison Ford nel ruolo del cacciatore di taglie Han Solo e Carrie Fischer nei panni della principessa Leia Organa. I tre attori hanno accettato molto volontieri di tornare a recitare nella saga, curiosi di sapere cosa era accaduto ai personaggi che li hanno resi celebri. Altri due attori della trilogia originale che tornano nel film, sono Anthony Daniels e Peter Mayhew, i quali però recitano nascosti rispettivamente dai costumi del droide C-3PO e del wookie Chewbecca.

Tra i nuovi volti entrati nella saga vi è invece Daisy Ridley, protagonista femminile con il ruolo di Rey. Accanto a lei, a formare il trio di personaggi principali, vi sono John Boyega nei panni dell’assaltatore che tradisce il Primo Ordine, e Oscar Isaac nei panni del pilota di X-Wing Poe Dameron. Particolarmente apprezzata è stata poi la presenza di Adam Driver per la parte del complesso Kylo Ren. La sua è stata un’interpretazione molto lodata e il suo personaggio è stato indicato come il migliore di questa nuova trilogia. Si ritrovano poi nel cast principale anche gli attori Domhnall Gleeson nei panni del Generale Hux e Lupita Nyong’o in quelli della saggia Maz Katana. Andy Serkis, invece, interpreta Snoke tramite motion capture.

Star Wars VII – Il risveglio della forza: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Star Wars VII – Il risveglio della forza grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Disney+, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 27 aprile alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

Downton Abbey II – Una Nuova Era, recensione del film

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Downton Abbey II – Una Nuova Era, recensione del film

Il 28 aprile le porte di Casa Crawley vengono riaperte e la recensione di Downton Abbey II – Una Nuova Era proverà a preparare lo spettatore a questo viaggio leggermente insolito per la serie, ma affascinante e divertente per i fan affezionati. 

Se è vero che facciamo tutti parte di un’unica grande storia che non si conclude mai, ma che cambia soltanto i suoi attori, allora Julian Fellowes è il protagonista principale di una narrazione senza fine che gira intorno ad una grande casa, ricca e nobile, con segreti e nascondigli, ma solida e ben costruita, bisognosa di manutenzione ma inamovibile e che impara a trasformarsi con il tempo. Downton Abbey II – Una Nuova Era è proprio questo, il racconto di cosa si muove intorno ad una grande casa che non è solo un edificio, è anche l’istituzione della nobiltà, che ormai ha ceduto il passo al tempo, è l’apertura mentale, è l’arrendessi alla fine di alcune trame, il coraggio di dare il benvenuto a novità, l’abbracciare il cambiamento sempre, come unico modo per non soccombere e fare fronte alla vita, così come viene.

Downton Abbey II – Una Nuova Era, la trama

In Downton Abbey II – Una Nuova Era il nostro amato gruppo di Crawley si divide. La notizia che Lady Violet ha ereditato una villa sulla costa mediterranea della Francia porta scompiglio nella grande casa, e Lord Grantham decide di partire per l’esotica località per verificare di persona le faccende burocratiche e logistiche di questo lascito. Con lui vanno Lady Cora, ovviamente, e Lady Edith con marito al seguito. A loro si aggiungono anche Tom Branson e la sua nuova moglie, Lucy Smith, che abbiamo conosciuto nel film del 2019. Con loro Carson, Bates e Baxter, a ottemperare i doveri di aiutanti, valletti e cameriere personali. Resta invece a Downton Lady Mary che è alle prese con una grande novità. Una troupe cinematografica ha scelto la casa come location dal vero per girare le scene di un film, e così l’erede di Lady Violet fa gli onori di casa, gestendo, tra la curiosità eccitata dei domestici, regista, attori e tutti i tecnici accorsi nella tenuta dei Grantham. 

Julian Fellowes, il narratore supremo che tutto vede e tutto conosce, ha cercato di dare una scossa alla serie facendo cambiare location e spirito parte della collaudata ciurma di personaggi che affollano le stanze di Downton dall’inizio di questa saga familiare, cominciata il 14 aprile del 1912. Questo spostamento ha creato un divertente movimento per i protagonisti ma dato loro anche qualcosa che, nonostante tutto, non avevamo mai conosciuto, ovvero la dimensione del cliché. Lord e Lady Grantham sono evidentemente fuori posto in costiera, mentre invece i giovani si dilettano in sport estivi e bagni di mare e sole come farebbero i protagonisti di una cartolina. 

L’infallibile Lady Mary torna a colpire

Intanto nella grande casa, ancora una volta Mary si rivela all’altezza di una situazione completamente nuova e inaspettata, traghettando al sicuro dalla tempesta una nave che non si aspettava di dover pilotare. E per quanto si ami totalmente la bella primogenita di casa Crawley, forse è anche arrivato il momento di vederla vacillare piuttosto che essere infallibile a ogni passo. 

La genuina spinta a trovare qualcosa di nuovo da raccontare che aveva animato il primo film, uscito a tre anni dalla chiusura della serie, qui latita e sebbene in molti angoli si ritrovi lo spirito raffinato di Fellowes e la sua inventiva nel trovare sempre nuovi spunti e cavilli per far progredire le storie di così tanti personaggi, Downton Abbey II – Una Nuova Era ha perso un po’ dello smalto che possedeva. I momenti di fan service sono tanti, e tutti molto garbati, ma troppe sono invece le situazioni grezzamente ritagliate nel tessuto della storia, con svolte previste e impreviste che non ricordano nell’uno da lontano il raffinato intreccio e l’altalena emotiva che questi personaggi ci avevano abituati ad affrontare a ogni episodio. 

Dopotutto la struttura di Downton Abbey II – Una Nuova Era, così come era stato per il primo film, è quella di uno Speciale di Natale, occasione sempre preziosissima per Fellowes e i suoi sodali, di portare avanti e in qualche occasione concludere brillantemente gli archi narrativi di un personaggio o dell’altro. 

Si rinuncia all’eccellenza in favore esclusivo dei fan

Ogni grande storia giunge al suo compimento e anzi, i fan di Downton Abbey possono dirsi più che soddisfatti per aver giovato così a lungo e con tale ricchezza di tutti i personaggi che hanno imparato ad amare. Ma se nel 2019 il lavoro del creatore della serie era stato indirizzato ad un racconto che fosse autosufficiente, in questa seconda avventura cinematografica dei Crawley tutto si appoggia su un pregresso che non consente allo spettatore di godere a pieno della forma “film”, ma che richiede una preparazione previa. Il valore di Downton Abbey II – Una Nuova Era in quanto film viene quindi a decadere, in favore di un’operazione dedicata esclusivamente ai fan, che non è sbagliata in senso assoluto, ma che mina un po’ le basi di eccellenza su cui questa grande cattedrale della serialità televisiva si era sempre poggiata.

Bardo, Netflix acquista il nuovo film di Alejandro G. Iñárritu

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Bardo, Netflix acquista il nuovo film di Alejandro G. Iñárritu

Netflix ha acquisito BARDO, False Chronicle of a Handful of Truths, il nuovo film del visionario premio Oscar Alejandro G. Iñárritu. Il regista è attualmente in fase di post-produzione, che dovrebbe concludersi entro l’autunno.

Girato in 65 mm e dotato di una straordinaria fotografia del candidato all’Oscar Darius Khondji (Amour, Se7en), BARDO godrà di un’uscita nelle sale su scala globale entro la fine dell’anno, anche in Messico, il suo paese di origine, così come negli Stati Uniti, in Canada, Regno Unito, Italia, Spagna, Germania, Argentina, Brasile, Australia, Nuova Zelanda, Scandinavia, Paesi Bassi, Giappone e Corea tra gli altri, prima del suo debutto su Netflix.

Scritto da Iñárritu e Nicolás Giacobone (che in precedenza avevano collaborato alla sceneggiatura vincitrice dell’Oscar Birdman o L’inaspettata virtù dell’ignoranza e a quella di Biutiful), BARDO, False Chronicle of a Handful of Truths è una commedia nostalgica ambientata durante un epico viaggio personale. Racconta la storia di un famoso giornalista e documentarista messicano, che torna a casa e lavora attraverso una crisi esistenziale mentre è alle prese con la sua identità, le relazioni familiari, la follia dei suoi ricordi e il passato del suo paese. Cerca risposte nel suo passato per riconciliare chi è nel presente.

“Alejandro è uno dei più grandi registi moderni e uno dei principali visionari del nostro settore”, ha affermato Scott Stuber, Head of Global Film di Netflix. “BARDO è un’esperienza cinematografica che ci ha ispirati a creare una strategia di distribuzione progettata affinché il film penetri nella cultura nel modo più vasto e ampio possibile. Daremo agli amanti del cinema di tutto il mondo l’opportunità di vivere il film attraverso un’uscita globale nelle sale cinematografiche e su Netflix. Conoscendo Alejandro da molto tempo, sono personalmente molto entusiasta di poter finalmente lavorare al suo fianco e portare il suo film a un pubblico globale”.

BARDO è interpretato da Daniel Giménez Cacho e Griselda Siciliani. Oltre a Khondji, il regista collaborerà con professionisti affermati quali il designer messicano premio Oscar Eugenio Caballero (ROMA, Il labirinto di Pan) e la costumista Anna Terrazas (The Deuce, ROMA). Il film, profondamente personale, è stato girato nella città natale di Iñárritu, Città del Messico.

Iñárritu ha vinto l’Oscar per il miglior film, regia e sceneggiatura nel 2014 per Birdman o l’inaspettata virtù dell’ignoranza e un secondo Oscar per la regia un anno dopo per The Revenant, con il vincitore dell’Oscar Leonardo DiCaprio. I suoi altri titoli includono i pluripremiati Biutiful (2010), Babel (2006), 21 Grams (2003) e Amores Perros (2001). Nel 2018, Iñárritu ha vinto uno Special Achievement Academy Award per la sua installazione di realtà virtuale Carne y Arena.

Bardo – la prima immagine ufficiale

Alejandro G. Iñárritu bardo netflix
BARDO, False Chronicle of a Handful of Truths – courtesy of Netflix

Scarlet Witch: 10 personaggi dei fumetti che mancano nel MCU

Scarlet Witch: 10 personaggi dei fumetti che mancano nel MCU

Sembra che le trame relative alla Strega Scarlatta si evolveranno nell’MCU. Stando al trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, nel film insieme a Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) vedremo anche i figli Billy e Tommy. Infatti, il viaggio attraverso il Multiverso sarà anche l’occasione per introdurre nell’Universo Cinematografico Marvel alcuni dei migliori personaggi di Scarlet Witch provenienti dalla Marvel Comics, come ad esempio Magneto.

I fumetti di Wanda Maximoff includono anche importanti Vendicatori che non sono ancora arrivati sullo schermo. Chi manca all’appello? Vediamo tutti i personaggi che, grazie alla crescente importanza di Wanda nel MCU, potrebbero arrivare in un prossimo futuro.

Mefisto

Scarlet-Witch-MephistoMefisto, una delle più potenti creature magiche della Marvel Comics e ha legami profondi con la Strega Scarlatta. Ispirato a Mefistofele, l’incarnazione del diavolo nella leggenda del Dottor Faust, è il signore supremo dell’Infermo ed è il più spietato supercriminale dell’Universo Marvel.

Mefisto è uno dei grandi personaggi dei fumetti di Scarlet Witch che ancora manca nell’MCU: fa del male a Wanda e Visione solo per provare gioia e soddisfazione. Dato che Wanda usa una parte dei poteri del signore dell’Inferno per far nascere i propri figli, Mefisto si sente autorizzato a togliere i bambini alla coppia. Con l’arrivo di Billy e Tommy nel prossimo Doctor Strange, si prepara il terreno per un possibile ingresso di Mefisto nell’MCU.

Maestro Pandemonio

Scarlet-Witch-fumettiUn’altra figura cruciale nella tragedia di Billy e Tommy è il temibile Maestro Pandemonio. In accordo con Mefisto, il personaggio che dovrebbe recuperare il braccio perduto del signore dell’Inferno finisce per rapire i figli di Wanda e Visione, in quanto frammenti dell’anima del cattivo.

Il ruolo di Maestro Pandemonio nella sconvolgente cattura dei gemelli lo rende uno dei migliori personaggi dei fumetti di Scarlet Witch ancora mancante nell’MCU. Se Mefisto arriverà sul grande schermo, probabilmente vedremo anche il suo alleato, anche se la sua connessione con i gemelli potrebbe cambiare rispetto ai fumetti.

Immortus

Immortus-Marvel-ComicsImmortus è una delle varianti più potenti di Kang il Conquistatore e gioca un ruolo chiave nella storia di Scarlet Witch dei fumetti. Essendo il ”sé futuro” di Kang, Immortus scopre che Wanda è un Nexus, una figura unica di immenso potere cosmico nell‘Universo Marvel.

Scarlet Witch, è infatti un “essere nesso” così potente da dare alla luce creature che rappresentano una minaccia per alcune delle più forti entità cosmiche. Immortus ha quindi l’intenzione di rompere il rapporto tra Scarlet e Visione per limitare la possibilità che la donna abbia figli. Probabilmente vedremo il personaggio in azione molto presto nell’MCU, dato che sia Kang che la Strega Scarlatta stanno prendendo potere nell’Universo Cinematografico Marvel.

Trottola

Marvel-Scarlet-WitchRobert Frank è un supereroe della Golden Age. È stato soprannominato Trottola per la sua capacità di muoversi in modo incredibilmente rapido. Si scopre poi essere il padre di Scarlet e svela alla figlia la storia celata dietro alla sua nascita: la madre, Miss America è morta dandola alla luce insieme al fratello Quicksilver.

Visto il legame con Scarlet Witch, con i Vendicatori e il ruolo di Trottola negli Invasori, l’eroe potrebbe fare la sua comparsa nell’MCU già con Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Dottor Destino

Wanda-Dottor-DestinoI fan dei fumetti sanno che Dottor Destino è uno dei più grandi criminali dei Fantastici Quattro. Il personaggio è anche una figura importante nella vita di Wanda: è il suo insolito partner per un breve periodo, come illustrato nella storia dei primi anni 2000 The Children’s Crusade.

Il potere magico di Dottor Destino, così come il suo ruolo da cattivo, lo rende uno dei principali personaggi dell’intero Universo Marvel ma in particolare dei fumetti di Scarlet Witch. Dottor Destino non è ancora comparso nell’MCU, ma quasi certamente farà il suo arrivo, forse già nella Fase Quattro.

Chthon

Scarlet-Witch-Marvel-ComicsChthon è un Elder God e possiede quindi poteri vicini all’onnipotenza: ha illimitate conoscenze magiche, può generare energia, teletrasportarsi, modificare l’andamento del tempo ed anche è la fonte del potere di Wanda.

Chthon si colloca tra i migliori personaggi dei fumetti di Scarlet Witch che ancora mancano nell’MCU. Dato che la Strega Scarlatta sta esplorando la Magia del Caos attraverso il Darkhold, il tomo mistico scritto da Chthon che contiene i suoi incantesimi più oscuri, è probabile che il personaggio giocherà un ruolo rilevante nella Fase Quattro dell’MCU, forse già nel prossimo film.

L’Alto Evoluzionario

Scarlet-Witch-QuicksilversApparso per la prima volta nei fumetti nel 1996 con The Mighty Thor 133, l’Alto Evoluzionario è un cattivo importante della Marvel Comics. Dati gli esperimenti sul proprio codice genetico, i suoi legami di parentela sono mutati molto spesso.

In ogni caso, l’Alto Evoluzionario ha giocato un ruolo essenziale nella nascita e nei primi anni di vita della Strega Scarlatta e di Quicksilver. Poiché il personaggio ha eseguito esperimenti sui genitori dei gemelli, il cattivo potrebbe avere un posto di rilievo anche nell’MCU.

Bova

Bova-in-Marvel-ComicsCome molti fan dei fumetti Marvel sapranno, Bova Ayrshire è la mucca antropomorfa partorita dalla mente dell’Alto Rivoluzionario nell’ambito dell’operazione New Men. Questo insolito personaggio è un amico e un costante alleato della famiglia Maximoff per diverse generazioni.

Il suo ruolo nei fumetti di Scarlet Witch e nella nascita dei gemelli rende Bova uno dei migliori personaggi della Marvel Comics. Se l’MCU decidesse di rappresentare Wundagore Mountain, Bova potrebbe presto comparire in live-action, anche già in Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Wonder Man

Scarlet-WitchEssendo l’interesse amoroso della Strega Scarlatta e, per certi aspetti, il padre spirituale di Visione, Wonder Man ha un ruolo importante nella Marvel Comics. La tormentata storia d’amore con Wanda rende Wonder Man uno dei più interessanti personaggi dei fumetti di Scarlet Witch che ancora mancano nell’MCU.

L’eroe è un membro dei Vendicatori fin dal 1960 ed ha preso parte ad alcune delle loro più grandi storie sulla carta stampata. Ciò fa sentire ancora di più l’assenza di Wonder Man dall’MCU.

Magneto

Quicksilver-MagnetoTra tutti, il personaggio legato ai fumetti di Scarlet Witch di cui si sente maggiormente la mancanza nell’MCU è forse Magneto. Wanda compare per la prima volta proprio in un libro degli X-Men legato al personaggio: The Brotherhood of Evil Mutants.

Nella Marvel Comics, Magneto è il padre di Scarlet. La connessione familiare tra i due personaggi potrebbe diventare un aspetto interessante da mostrare nell’MCU, considerando anche il ruolo del Professor X nel prossimo Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Cannes 75: la giuria di Un Certain Regard presieduta da Valeria Golino

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Dopo il regista inglese Andrea Arnold, Valeria Golino sarà Presidente della giuria di Un Certain Regard al 75° Festival di Cannes. Insieme a 4 membri provenienti da Polonia (attrice Joanna Kulig), Venezuela (attore Édgar Ramírez), Stati Uniti (regista Debra Granik) e Francia (cantautore e attore Benjamin Biolay), selezionerà i vincitori di questa sezione che celebra film giovani, d’autore e di rivelazione.

Un Certain Regard presenterà quest’anno 20 film, di cui 8 opere prime e 9 di registe donne, così come Maryland di Alice Winocour, Montparnasse Bienvenue di Léonor Serraille che ha vinto la Caméra d’or e il cui nuovo film è in concorso, A Brother’s love di Monia Chokri e Good Mother di Hafsia Herzi nel 2021. Il vincitore dello scorso anno di Un Certain Regard è stato Unclenching the fists della regista russa Kira Kovalenko.

Un Certain Regard – la Giuria

Valeria Golino – President
Director, actress, producer
Italy

Debra Granik
Director
United States

Joanna Kulig
Actress
Poland

Benjamin Biolay
Singer-songwriter, producer, actor
France

Édgar Ramírez
Actor, producer
Venezuela

“Sono stata a Cannes tante volte, come attrice, come regista, in diverse selezioni… È l’evento del mese di maggio. È una festa, dove ti riconnetti con gli amici. Ma è anche l’occasione per riflettere: che strada ho fatto? Cosa hanno fatto gli altri? Cosa dice il cinema di universale, inerente a tutti i tempi e a tutti i paesi? È tanto più intenso all’interno di una giuria, dove sentiremo, penseremo e condivideremo insieme. In questo mondo pieno di suoni e furia, sono felice e onorata di essere qui per aiutare, forse, i registi a emergere.”

Valeria Golino, Presidente di Giuria di Un Certain Regard

Anatomia di uno scandalo: recensione della miniserie con Michelle Dockery

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Scrivere la recensione di Anatomia di uno scandalo potrebbe sembrare semplice, perché la serie Netflix con Michelle Dockery e Sienna Miller si focalizza principalmente sul tema del consenso in fatto di rapporti sessuali. Un argomento chiaro e fondamentale, eppure molto sfumato. Tuttavia, la serie sviluppata da David E. Kelley e Melissa James Gibson, e basata sul romanzo di Sarah Vaughan, Anatomy of a Scandal, racchiude tutta un ventaglio di argomenti correlati che la rendono estremamente interessante anche se forse non universalmente gradita.

La trama di Anatomia di uno scandalo

Per molte serie tv, è fondamentale conoscere lo svolgersi degli eventi, ma nel caso di Anatomia di uno scandalo la trama può essere riassunta in poche parole: un rappresentante del Governo britannico viene accusato di violenza sessuale all’interno delle Camere. Un affare sporco, rischioso e pericoloso per entrambe le parti, una faccenda che potrebbe trascinare nel fango un uomo per bene con la sua famiglia e il suo lavoro, o che potrebbe mettere alla berlina ancora una volta una donna che ha tutto da perdere e che trova il coraggio di denunciare. Come in ogni situazione del genere, purtroppo molto spesso anche nella vita reale, ci sono due versioni della storia, e se i fatti sono univoci e parlano chiaro, il racconto degli stessi prende sempre una parte.

L’aspetto più interessante di Anatomia di uno scandalo è proprio questo: lo spettatore sa chi mente, i fatti vengono mostrati in maniera univoca e oggettiva, eppure, all’interno dell’aula di tribunale, lo spettatore esterno regredisce a partecipante al processo e assiste a interrogatori e arringhe chiedendosi davvero da quale parte si trovi la ragione. 

Merito di questo è chiaramente insito nella scrittura di David E. Kelley e Melissa James Gibson che riesce a dare spessore a ogni personaggio senza mai scendere nel macchiettiamo e nella rappresentazione bidimensionale. A questo si associa poi un cast, tutto inglese ovviamente, che riesce a consegnare allo spettatore delle prove di altissimo profilo, sia che si tratti della sempre impeccabile Michelle Dockery, sia che invece si parli del più discontinuo Rupert Friend che in questo caso è un credibilissimo Mister Whitehouse, funzionario del Governo e marito e padre impeccabile. 

“I Whitehouse sono dei vincenti” è questo che il padre ripete in maniera ossessiva ai suoi figli, ed è questo che i bambini, nella loro purezza, imparano e assimilano. Sono nati con il privilegio del nome e della classe e mai e poi mai possono uscire battuti da un contenzioso, o almeno è questo quello che vengono educati a credere, come suo padre prima di loro, che sin da adolescente ha sempre avuto le spalle sicure della sua posizione. È un concetto centrale della serie che punta il dito contro un privilegio (che coincide poi con quello del maschio bianco etero cis) a discapito di chi non è nato ricco, non è nato bello e, peggio ancora, non è nato uomo. Alla luce di questo, James Whitehouse fa una figura men che misera, soprattutto in confronto alle tre donne che in qualche modo ne determinano la sorte.

Anatomia di uno scandalo sienna miller

Il cast di Anatomia di uno scandalo

In Anatomia di uno Scandalo cast e personaggi vanno a braccetto. La moglie, Sophie, interpretata da Sienna Miller, è la perfetta controparte femminile del privilegio: anche lei nata nelle stesse condizioni di favore e agiatezza, si lascia convincere, e forse le fa comodo, che quei comportamenti, quella vita, quello stile di pensiero possano davvero essere giusti, comportamenti buoni per un uomo buono. Per fortuna l’arco del personaggio è molto articolato, e Miller riesce con una classe che continua a maturare con il tempo, a dare giustizia alla scrittura della sua Sophie. Naomi Scott è invece Olivia Lytton, la stagista che intreccia una relazione clandestina con il suo capo sposato e che non viene ascoltata nel momento in cui gli dice “No”. Lei è colei che ha tutto da perdere, è giovane e di talento, si è fatta coinvolgere in una relazione eticamente sbagliata, e pur tuttavia è colei che avrebbe maggiormente giovato dal silenzio. Ma non ci sta e rischia tutto pur di avere giustizia. Scott non sembra molto a suo agio nel ruolo, ma forse, a dispetto della sua importanza destabilizzante, si tratta del personaggio scritto con meno attenzione, forse perché strumentale a scuotere uno status quo.

 

Chiude questo tris Michelle Dockery, nei panni di Kate Woodcroft, l’avvocato a cui la Corona affida il compito di difendere Olivia e di perorare la sua causa. È lei che deve sostenere l’accusa di stupro contro Whitehouse, è lei che deve abbattere il pregiudizio della giuria che un uomo così affascinante e per bene non può aver commesso un atto così deplorevole. È lei che si deve stagliare contro la forma mentis della società in cui vive. I lineamenti spigolosi di Dockery la rendono fisicamente perfetta per il ruolo, ma sono le sue micro espressioni, il suo talento, la sua postura e la sua tenuta della scena a fare dell’avvocato Woodcroft un personaggio indimenticabile.

Anatomia di uno Scandalo racconta con un punto di vista interessante e approfondito un argomento delicatissimo, quale il consenso, e lo fa sfruttando una dialettica precisa e un modo di mettere in scena gli eventi certosino, avvalorato da un montaggio prezioso e mette bene in evidenza ogni momento, giocando con dissolvenze e sovrapposizioni, scivolamento da un tempo all’altro, da una scena all’altra, senza mai perdere la grazie e il gusto. È possibile guardare in streaming Anatomia di uno scandalo su Netflix.

Quando Hitler rubò il coniglio rosa, la recensione dell’adattamento di un classico

Uno sguardo diverso su una tragedia più citata che ricordata, come la Storia – anche recente – non fa che dimostrarci, Quando Hitler rubò il coniglio rosa nasce da una storia vera, e da un libro, che Caroline Link ha voluto adattare per il grande schermo. Vincitrice dell’Oscar 2001 per il miglior film straniero con Nowhere in Africa, la regista e sceneggiatrice tedesca sceglie Quando Hitler rubò il coniglio rosa, classico di Judith Kerr del 1971, pubblicato in Italia nel 1976 nella collana “BUR dei Ragazzi”.

Un dramma di tutti, in una storia autobiografica

La storia dei Kemper è quella della stessa autrice, che nel racconto – parzialmente autobiografico – fatto dalla piccola Anna racconta la perdita dell’innocenza e l’ascesa al potere del folle criminale nazista che guidò la Germania dal 1933 al 1945. Un dramma al quale la Kerr cercò di trovare un senso, a posteriori, dedicando ai propri genitori il romanzo, la cui “leggerezza” ha colpito e ispirato la regista, spingendola a realizzare “un film sulla fiducia, la curiosità, l’ottimismo e la famiglia”, come spiega lei stessa.

Ma la storia vera della famiglia protagonista è anche una vicenda di separazione e orgoglio, di esilio e resistenza, pur se molto particolare, e a suo modo privilegiata (tanto che la stessa Kerr raccontò alla Link di ricordare gli anni trascorsi in Svizzera e a Parigi come “esperienze positive, piene di avventura”). Eccessivamente, per un pubblico adulto e più disincantato degli spettatori più giovani che in compenso potrebbero avere difficoltà a comprendere completamente il senso di quel che vedranno.

Un esilio pieno di speranza e sorrisi, forse troppo

Un lungo viaggio che inizia nella Berlino del 1933, dove Hitler è a un passo dal prendere il potere. E da dove, per sfuggire ai nazisti, il padre di Anna scappa, per aspettare a Zurigo il resto della famiglia, poco dopo. E’ solo la prima tappa di una fuga attraverso l’Europa alla ricerca di un luogo sicuro dove stabilirsi. A nove anni, Anna è costretta a lasciare tutto, compreso il suo amato coniglio rosa di peluche, e, insieme alla sua famiglia, ad affrontare una nuova vita piena di sfide e ostacoli, ma non senza speranza e perfino sorrisi.

Forse troppi, per quanto non manchino i momenti complicati e le rinunce, tutti filtrati dallo sguardo della piccola protagonista. Unica a emergere veramente, sia per l’interpretazione della giovane Riva Krymalowsky sia per l’insistenza della macchina da presa nel metterla costantemente al centro della ricostruzione. Che è inevitabilmente parziale, anche per scelta della Link e – più comprensibilmente – della Kerr prima di lei.

Tra Zurigo e Parigi, non è La vita è bella

In maniera opposta a quanto visto nel La vita è bella al quale è inevitabile ripensare, dove l’Orrore era evidente, qui la ricostruzione è esageratamente ellittica e bonificata, al punto da rendere ardui l’emozionarsi e l’empatizzare e più o meno spontaneo il confronto con la Heidi della nostra infanzia. Non mancano le scene con una certa potenzialità, e sin dall’inizio il mondo dei bambini offrirebbe spunti migliori della rappresentazione di una Svizzera neutrale e indifferente o di prese di posizione chiare quanto scontate sulla stupidità nazista.

Come non mancano momenti di didascalica retorica (“L’amore è la medicina migliore”, “il bene vince sempre”) figlia di una sensibilità infantile datata anni ’30 o un’idealizzazione del potere della parola (coerente con il vissuto paterno e personale dell’autrice), che nascondono ancora di più un contesto storico al quale viene affidata quasi completamente certa drammatizzazione. Nonostante l’abbandono sia un tema predominante e le tensioni non manchino, infatti, il succedersi degli accadimenti viene osservato passivamente, nell’attesa di una morale finale che dia un senso al placido e convenzionale svolgimento nel quale tutto viene reso digeribile. Per ogni tipo di pubblico.

Bellaria Film Festival 2022: il programma completo della 40° edizione

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Il Bellaria Film Festival (BFF), tra i festival italiani più storici (fondato nel 1983), è pronto per la sua quarantesima edizione: si terrà dal 12 al 15 maggio 2022 a Bellaria Igea Marina (Rimini) e sarà diretto da Daniela Persico, fresca di nomina, che punta a riportare al centro del festival il cinema italiano indipendente, tornando alla sua vera vocazione, quella di scoprire i futuri autori del cinema italiano, come è accaduto nelle passate edizioni con autori come Paolo Sorrentino, Matteo Garrone, Gianfranco Rosi e Pietro Marcello, per citarne alcuni.

Dopo le passate edizioni maggiormente concentrate sul cinema documentario, il Bellaria Film Festival torna a focalizzarsi sul cinema pensato per il cinema, si susseguiranno tra eventi e film in concorso, alcune tra le opere prime più interessanti del presente, alcuni in arrivo da importanti festival internazionali, altri in anteprima assoluta.

Gli eventi di apertura e di chiusura saranno affidati alle recenti opere di due registe catalane, introdotte dalle autrici che saranno presenti per incontrare il pubblico del festival: Alcarràs di Carla Simon, film vincitore dell’Orso d’oro alla Berlinale nel 2022 e che vanta una coproduzione italiana, Kino produzioni (distribuito in sala da I Wonder dal 26 maggio), e I Tuttofare di Neus Ballús, in anteprima nazionale al Bellaria Film Festival, che ha vinto il Pardo d’oro per la miglior interpretazione maschile al Festival di Locarno 2021(distribuito in sala da Academy Two dal 9 giugno). Inoltre grazie alla collaborazione con MUBI al Bellaria Film Festival verrà proiettato in anteprima italiana Memoria, l’ultimo capolavoro di Apichatpong Weerasethakul, presentato al Festival di Cannes dove ha vinto il Premio della Giuria.

Tra gli eventi più attesi, l’incontro con Andrea Carpenzano che grazie al suo lavoro per dare vita ad Amanda, un ragazzo dalla realtà non binaria nel film Cancinculo di Chiara Bellosi, riceverà il premio Casa Rossa per il volto del cinema indipendente italiano.

Il regista Giuseppe Piccioni tornerà a Bellaria per presente Fuori dal Mondo, film che ha segnato una nuova strada per il cinema italiano vincendo nel 1999 il Premio Casa Rossa, in occasione dell’uscita del suo ultimo importante film L’Ombra del Giorno, con Riccardo Scamarcio e Benedetta Porcaroli. Inoltre il regista sarà protagonista di una masterclass moderata da Dario Zonta.

Tornano i due concorsi competitivi.

Il concorso Casa Rossa con un premio di 5000 euro, ideato da Enrico Ghezzi e Morando Morandini, dedicato ai film diretti e prodotti dai nuovi protagonisti del cinema italiano alla loro opera prima o seconda. In gara per vincere il Premio Casa Rossa Piccolo Corpo di Laura Samani, Re Granchio di Matteo Zoppis e Alessio Rigo de Righi, Il Legionario di Hleb Papou, Mother Lode di Matteo Tortone, Atlantide di Yuri Ancarani.

Il concorso Gabbiano sarà invece dedicato ai film indipendenti e inediti, una giuria internazionale, composta da Lucia Mascino, Martina Parenti, Massimo D’Anolfi e Mathilde Henrot, assegnerà al vincitore un premio di 3000 euro. In gara ci saranno dieci film in prima italiana, che spaziano nel genere e nella durata. Tra gli altri: la docu-fiction L’Ors di Alessandro Abba Legnazzi, su una comunità montana alle prese con un animale che mette in crisi i rapporti tra gli abitanti, Spartivento di Marco Piccarreda, il ritratto intimo di una nonna e del proprio nipote durante una vacanza al mare eAppendice ad un film girato in estate di Samira Guadagnuolo e Tiziano Doria, opera sperimentale in pellicola sul gesto d’amore nel cinema. Inoltre un premio speciale verrà conferito a Giovanni Maderna per The Walk Tutti i film del concorso Gabbiano saranno disponibili in streaming su MYmovies ONE dove concorreranno per il Premio del Pubblico, istituito dalla piattaforma.

In occasione del Quarantennale, si organizzerà un tributo a una delle personalità più rilevanti del Bellaria Film Festival nonché suo direttore artistico per quattordici edizioni: Enrico Ghezzi. L’inaugurazione avverrà con un’istallazione di Alessandro Gagliardo e dello stesso Ghezzi, a cui seguirà una lettura di Luigi Lo Cascio, che per l’occasione ridarà voce ad alcuni memorabili interventi del critico. Inoltre vi sarà un percorso di letture itineranti di alcuni dei suoi scritti più cult, ideato in collaborazione con la figlia Aura Ghezzi in occasione dell’uscita del libro L’acquario di quello che manca (La nave di Teseo), che culmineranno con le performance di Lino Musella e Lucia Mascino.

Sulla scia di Ghezzi, il Festival diventerà il punto d’incontro tra arti diverse: a questo proposito è stato organizzato un incontro con il grande fumettista e disegnatore Manuele Fior, che nei suoi ultimi albi ha dato vita a visionari incontri capaci di offrire spunti per il cinema del futuro.

Si prosegue la tradizione dei film musicali, strettamente connessi al territorio dell’Emilia-Romagna: in anteprima sarà presentato La moda del liscio di Alessandra Stefani, inaspettata rielaborazione di una tradizione locale raccontata svelando il suo versante più intimo, e Italo Disco di Alessandro Melazzini, che ripercorre in maniera dissonante una tendenza musicale che arrivò dalla riviera in tutto il mondo.

Il Bellaria Film Festival, inoltre, ospiterà una Giornata professionale Ciak dal titoloBuone Pratiche per nuovi esordi a cura di CNA Cinema e Audiovisivo Emilia Romagna, in cui diversi professionisti si confronteranno sul tema (la produttrice Nadia Trevisan, l’esercente Massimiliano Giometti, il distributore Andrea Romeo e la programmer Mathilde Henrot) moderata da Ivan Olgiati.

Nelle giornate del Festival si darà l’avvio a un importante atelier di sviluppo di opere prime, unico in Italia, che unisce cinque festival dedicati al cinema indipendente, Sole e Luna di Palermo, PerSo di Perugia, Front Doc di Aosta e Festival dei Popoli di Firenze: ITINERANZE DOC è un percorso della durata di sei mesi (maggio – novembre 2022), che prevede cinque incontri, della durata di quattro giorni, in concomitanza con lo svolgimento dei festival coinvolti nella rete. I progetti selezionati verranno seguiti da un tutor, che li accompagnerà per tutta la durata del percorso e sarà il punto di riferimento per tutto l’arco di tempo previsto dal programma.

Durante i quattro giorni di festival si svolgeranno per un gruppo di studenti selezionati quattro workshop di formazione: uno dedicato alla produzione dal titolo Becoming producers, che avrà come docenti tra gli altri Dario Zonta(produttore fra gli altri di Martin Eden di Pietro Marcello e Sacro GRA di Gianfranco Rosi); uno dedicato alla critica cinematografica dal titolo What a critic!, uno dedicato al mestiere dei programmatori di festival, Programmer – The right film, when and where, a cui parteciperanno Carlo Chatrian, direttore della Berlinale, Alessandro Stellino, direttore del Festival dei Popoli, Luciano Barisone, critico e direttore di festival, e Giuria Giovani, un laboratorio dedicato alle giovani e ai giovani che studiano cinema, che decreteranno il vincitore della sezione Casa Rossa.

Un’attenzione, infine, verrà data anche agli studenti attraverso delle attività dedicate tra proiezioni e incontri con l’autore per gli studenti delle scuole primarie e secondarie. Come eventi collaterali ci saranno incontri con l’autore negli appuntamenti Drink A Book, dove verranno presentati alcuni tra le più interessanti pubblicazioni di e sul cinema.

Bellaria Film Festival 2022, il poster

ARF Festival 2022, le prime anticipazioni

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ARF Festival 2022, le prime anticipazioni

ARF! Il Festival del Fumetto di Roma – anno VIII torna alla Città dell’Altra Economia a Testaccio, dal 13 al 15 maggio 2022. Nell’intensa tre giorni, tanti i grandi nomi del mondo del Fumetto italiano e internazionale come che sarà possibile incontrare come Silvia ZicheSilverHoracio Altuna (protagonisti delle tre Lectio Magistralis), Paco RocaPera ToonsFumettibruttiSamuel SpanoWerther Dell’EderaGiacomo Bevilacqua, LRNZ, ZuzuKalina MuhovaEnrique BrecciaOtto Schmidt e tanti altri.

Sei le mostre esclusive: Icone di Carmine Di Giandomenico – «un gigante del panorama fumettistico mondiale» – che firma il manifesto di questa “Edizione Anno VIII; Le case di carta la grande mostra inedita che ripercorre l’intero percorso artistico di Paco Roca considerato all’unanimità da critica e pubblico “il maggior esponente del fumetto spagnolo contemporaneo”, prodotta in collaborazione con l’Istituto Cervantes di Roma e la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura; 30 anni di COMIX, una pietra miliare del Fumetto italiano, con i disegni, le parole, i segni & disegni di Bonvi, Silver, Magnus, Jacovitti, Cinzia Leone, Disegni & Caviglia, Silvia Ziche; YY·BB. Yi Yang – Benxi /Bologna l’esposizione di Yi Yang, la giovanissima ma già affermatissima autrice che, grazie ad un personalissimo stile di disegno che miscela la tradizione del manga al gusto europeo, sta conquistando il Fumetto italiano con opere come Easy Breezy o il Dylan Dog Color Fest. Inoltre la consueta mostra del vincitore del Premio Bartoli, quest’anno a nome di Lorenzo Mò, e quella della Self ARF! con le opere visionarie di Davide Bart. Salvemini e il suo coloratissimo universo creativo.

Tra le sezioni del Festival, troveremo come sempre l’area dedicata alle opportunità professionali – la Job ARF! – uno spazio dove poter mostrare a editor e case editrici il proprio portfolio con idee, progetti e creatività.

Per i più piccoli non mancherà ovviamente la ARF! Kids, il luogo dedicato all’immaginario dei bambini (a ingresso gratuito fino ai 12 anni) con un ricco programma di laboratori creativi curati da alcuni dei più rinomati illustratori italiani, letture ad alta voce, disegni, giochi e tanti libri a disposizione di tutti.

La Self ARF! 2022, l’area indipendente (come sempre ad accesso gratuito) che presenterà le migliori 30 realtà dell’autoproduzione e della microeditoria del Fumetto italiano, quest’anno si presenterà in una veste rinnovata grazie all’esclusivo allestimento posto nella centrale “piazza” del Campo Boario.

Sin dalla prima edizione ARF! è anche sinonimo di solidarietà: dopo Emergency, Cesvi, Dynamo Camp, Amnesty International, Unchr e Mediterranea, quest’anno il partner solidale del Festival sarà l’Associazione antimafie daSud che insieme al collettivo Magville presenta un programma denso di attività tra cui il panel L’educazione come strumento per combattere disuguaglianze e conflitti, violenza di genere, marginalità sociali e territoriali che vedrà protagonisti il rapper Kento, la scrittrice vincitrice del Premio Campiello 2021 Giulia Caminito, il fumettista Lelio Bonaccorso e la fumettista Takoua Ben Mohamed, eletta lo scorso dicembre “Donna dell’anno 2021” (insieme a Liliana Segre e Ambra Sabatini) da D – La Repubblica delle Donne.

Pàlpito: guida ai personaggi della serie tv Netflix

Pàlpito: guida ai personaggi della serie tv Netflix

Disponibile dal 20 aprile su Netflix, in pochi giorni la serie tv colombiana Pálpito (The Marked Heart) è riuscita a guadagnarsi un posto nella top ten dei film e serie tv più visionati della piattaforma.

Pálpito segue le vicende di Simón, la cui moglie viene uccisa perché il suo cuore possa essere rivenduto sul mercato nero degli organi e trapiantarlo a Camila, una donna sposata con un uomo benestante e potente. In cerca di vendetta, Simón entra nel pericoloso mondo del traffico di organi, avvicinandosi alla donna che ha ricevuto il cuore di sua moglie: gli eventi lo portano ad innamorarsi di Camila, in cui riconosce tratti umani che gli ricordano la moglie, ma la scoperta della verità metterà entrambi in pericolo.

Attenzione: l’articolo contiene spoiler sulla serie Netflix Pàlpito (The Marked Heart)

Greta Volcán e Braulio Cárdenas

Greta Pàlpito NetflixGreta Volcán, uno dei personaggi principali della serie colombiana Pálpito, è interpretata dall’attrice cubana Jacqueline Arenal. E’ la madre di Camila Duarte, che ha ricevuto illegalmente il cuore di Valeria Duque e ha anche un secondo figlio, Lucho. Nella vita, è una miss di concorsi di bellezza e accetta di sposare Braulio Cárdenas, un politico corrotto candidato alla presidenza della Colombia.

Ciò che rende il personaggio di Greta tanto accattivante è il fatto che il suo passato la continua a perseguitare, essendo stata un’attrice porno. Ancor peggio, Cardenas lo sa e approfitta della situazione per ricattare Greta, celando tutto ai figli inconsapevoli. Alla fine della prima stagione, Greta diventa la first lady della Colombia, dopo il trionfo elettorale di Cárdenas.

Sarmiento

Juan Carlos Sarmiento, conosciuto semplicemente come Sarmiento, è interpretato in Pàlpito dall’attore colombiano Juan Fernando Sánchez. Sarmiento è uno dei capi dell’organizzazione criminale dedita al traffico di organi in Colombia, e viene contattato da Zacarías Cienfuegos proprio nella speranza di ottenere un cuore per sua moglie Camila Duarte, che soffre di cardiomiopatia dilatativa.

E’ colui che sceglie di vendere il cuore di Valeria Duque per trapiantarlo a Camila e, dopo che l’operazione è stata effettuata, Sarmiento esige che Zacarías gli procuri un accordo con Braulio Cárdenas, il candidato presidenziale. Se vincerà, Sarmiento pretende di poter rimanere al Ministero del Commercio Estero per l’organizzazione, altrimenti racconterà quanto Zacarías si è spinto oltre per ottenere un cuore per il trapianto di sua moglie.

Tomás

Tomás, interpretato dall’attore argentino Julián Cerati, è un musicista che vive vicino a Samantha Duque, con la quale intraprende una relazione romantica, dopo averla incontrata quando Sam scappa di casa sconvolta e turbata dall’assenza di sua madre Valeria, che è stata rapita e uccisa da una banda di trafficanti d’organi, per ottenere il suo cuore.

Nella serie Netflix Pálpito, Tomás inizia a corteggiare Samantha quando lei consegna una pizza a casa sua. All’inizio, Sam cerca di ignorare Tomas, ma lui insiste finché non riesce a rubarle un bacio, e i due finalmente si innamorano. Tomás suona in un bar con la sua rock band, ma ha anche problemi con Garabato, uno dei membri della banda del traffico di organi: gli deve infatti dei soldi e, involontariamente, coinvolge Samantha in questo conflitto fino a mettere in pericolo la sua stessa vita.

Samantha

Samantha Pàlpito NetflixSam o Samantha Duque, uno dei personaggi principali della serie Netflix Pálpito, è interpretata dall’attrice colombiana Valeria Emiliani. E’ la figlia di Simon e Valeria Duque, rapita e uccisa da una banda di trafficanti di organi per ottenere il suo cuore.

Lucho

Lucho Pàlpito NetflixLucho, figlio di Greta Volcàn, è interpretato dall’attore colombiano Santiago Felipe Gómez. Sua sorella è Camila Duarte, che soffre di cardiomiopatia dilatativa, una malattia cardiaca che la porta sull’orlo della morte, e su cui si concentra l’intera sceneggiatura di Pàlpito.

Nella serie Netflix, gran parte dell’enfasi sul personaggio di Lucho ha a che fare con la sfera della sessualità: è infatti proprio lui che riesce a far accettare totalmente a Marcelo Samper la sua omosessualità, e i due finiscono poi per fidanzarsi. Inoltre, a differenza di sua sorella, prende il matrimonio di sua madre con il candidato presidenziale colombiano Braulio Cárdenas nel miglior modo possibile.

Mariachi

Mariachi o Fermín, uno dei personaggi principali della serie colombiana Netflix Pálpito, è interpretato dall’attore messicano Moisés Arizmendi. Anche egli è uno dei capi dell’organizzazione criminale dedicata al traffico di organi in Colombia ed il suo vero nome nella serie è Fermín. Mariachi era incaricato di rapire e uccidere Valeria Duque per potersi appropriare del suo cuore e donarlo per il trapianto a Camila Duarte. E’ il capo di Garabato e Rojo, due delinquenti di basso livello nell’organizzazione.

Nella serie Netflix Pálpito, Mariachi è un immigrato messicano sposato con Troya, spogliarellista in uno squallido bar di Medellín. Troya vorrebbe adottare un figlio assieme a Mariachi, ma le cose si complicano quando l’organizzazione gli impedisce di modificare il suo ruolo all’interno della banda di trafficanti.

Valeria

Valeria Duque è interpretata dall’attrice colombiana Margarita Muñoz. E’ una trombettista professionista che viene rapita e uccisa da un’organizzazione criminale di traffico d’organi per ottenere il suo cuore e darlo a Camila Duarte.

Nella serie Netflix Pálpito, Valeria Duque è sposata con Simón e ha due figli: Samantha e Lucas. Dopo il trapianto di cuore illegale di Camila, il fantasma di Valeria continua a manifestarsi, abitando gli incubi e le allucinazioni di Camila.

Zacarías

zacarìas pàlpitoZacarías Cienfuegos, uno dei personaggi principali della serie Netflix Pálpito, è interpretato dall’attore colombiano Sebastián Martínez. E’ uno stratega politico che è riuscito a far diventare presidente cinque persone in cinque paesi diversi. Nella serie, Zacarías è il consigliere politico di Braulio Cárdenas, un politico corrotto, che sta puntando alla presidenza della Colombia, nonché uno dei capi dell’organizzazione criminale dedicata al traffico di organi in Colombia.

Zacarías Cienfuegos è il marito di Camila Duarte, che soffre di cardiomiopatia dilatativa, ed è a fronte della mancanza di donatori e della disperata ricerca di una cura che Zacarías decide di rivolgersi a un giro losco di traffico di organi.

Simón

Simòn PàlpitoSimón Duque, uno dei protagonisti di Pálpito, è interpretato dall’attore argentino Michel Brown. Simón è il marito di Valeria, rapita e uccisa da una banda di trafficanti di organi per ottenere il suo cuore e i due hanno due figli: Samantha e Lucas.

Nella serie Netflix Pálpito, Simón gestisce una pizzeria ed è anche un attore ma, dopo l’omicidio di sua moglie, si mette alla ricerca di chi ha commesso il crimine e si è illecitamente impossessato del suo cuore.

Camila

Camila Duarte, protagonista della serie colombiana Netflix Pálpito, è interpretata dall’attrice colombiana Ana Lucía Domínguez. Camila è una fotografa professionista molto malata, alla ricerca di cure efficaci per contrastare la sua cardiomiopatia dilatativa.

E’ fidanzata ufficialmente con Zacarías, un esperto di marketing politico, che le procura illegalmente un cuore per convincerla a un trapianto. Anche se Zacarías cerca di nascondere l’identità del donatore, Camila insiste per sapere chi le abbia donato il proprio cuore e inizia a condurre un’indagine approfondita da sola. E’ così che incontra Simón, marito di Valeria, rapita e uccisa… il cui cuore è ora diventato di Camila.

Californie gratis al cinema a Torino con Cinefilos.it, scopri come!

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Cinefilos.it offre la possibilità di vedere al cinema, gratis, Californie, un film di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman con Khadija Jaafari, Ikram Jaafari, Marilena Amato, Fatima Ramouch, Simona Petrosino. Ecco le date in cui sarà possibile partecipare alle proiezioni presso il cinema GREENWICH di Torino:

  • Giovedì 28 aprile – 40 biglietti
  • Venerdì 29 aprile – 50 biglietti
  • Sabato 30 aprile – 70 biglietti
  • Domenica 1 maggio – 60 biglietti
  • Lunedì 2 maggio – 40 biglietti
  • Mercoledì 4 maggio – 40 biglietti

I biglietti saranno validi per qualsiasi spettacolo indicato e potranno essere richiesti, fino ad esaurimento, inviando una email a [email protected] in cui andranno specificati il giorno in cui si intende utilizzare i biglietti e un secondo giorno alternativo nel caso per il giorno prescelto non ci sia più disponibilità di posto.

Gli orari delle proiezioni andranno consultati direttamente sui siti dei cinema.

È di fondamentale importanza che nell’email venga evidenziato che si sta chiedendo l’invito via CINEFILOS.

I biglietti potranno essere ritirati direttamente alla cassa dei cinema presentando la email di conferma ricevuta unitamente ad un documento di identità ed al Green Pass.

I love America, recensione del film con Sophie Marceau

I love America, recensione del film con Sophie Marceau

13 anni dopo il successo di LOL, la regista francese Lisa Azuelos affida nuovamente il ruolo principale di uno dei suoi film a Sophie Marceau. Da domani disponibile su Amazon Prime Video, I Love America narra la storia di Lisa (Sophie Marceau), una cineasta cinquantenne che decide di iniziare una nuova vita negli Stati Uniti per voltare pagina dopo la morte della madre, “matrigna” che non l’ha mai veramente amata. Vuole fuggire da una Parigi che la sta soffocando e, magari, ritrovare l’amore nella soleggiata Los Angeles.

I love America: la California di Sophie Marceau

Nonostante la suggestività del suo titolo, I Love America non è una nuova serie di documentari patriottici di Fox News. Vuole infatti essere un film sul lutto, sulle mancanze genitoriali, sul desiderio e sulla sessualità femminile dopo i 50 anni ma, soprattutto, è un film su Lisa Azuelos, regista cinquantenne che ha perso la madre nel 2019 e che sta girando un film in America per Amazon Prime Video. Una commedia romantica francese accuratamente prevedibile, infestata da cliché e, proprio per questo, immediatamente soddisfacente: il tipo di pura fantasia di realizzazione dei desideri messa a punto così tante volte dal cinema, ma qui eseguita con tocco elegantemente soave, che si prefigge di realizzare tutto ciò che si mette in testa.

Quella di I love America è una storia che si afferma quasi come sfida esistente in un mondo dorato completamente scollegato dalla realtà. Lisa è presumibilmente una regista cinematografica (che non vediamo mai dirigere), e, al di là di questa affermazione, non c’è una vera spiegazione su come possa permettersi di volare tra la sua benestante casa di famiglia a Parigi e la sua lussuosa, soleggiata e ariosa casa in affitto a Los Angeles. La carriera del suo personaggio sembra esistere solo per permettere a Lisa di lavorare a una sceneggiatura sulla sua stessa vita, ottimizzando giustificazioni a profusione per aprire lo spazio a molteplici flashback emotivamente strumentalizzati (luci soffuse, musica soft al pianoforte), mentre esplora il suo travagliato rapporto con la madre.

Se Kenneth Branagh è stato recentemente lodato per la sua capacità di dirigere “da dietro le quinte” la propria storia in Belfast, il suo ultimo film autobiografico, Lisa Azuelos fa esattamente il contrario con I Love America, mettendosi sistematicamente in mezzo alla narrazione e arrivando perfino a sovrastare il suo soggetto.

I love America o I love Myself?

Poteva essere il punto di partenza di una satira, ma I Love America è un film così disinvoltamente beffardo che non si rende nemmeno conto che il suo stesso immaginario sta interferendo con la narrazione. Ne è testimone un’intima scena di flashback in cui Lisa, da bambina, prova un paio di scarpe col tacco appartenenti a sua madre, troppo larghe perché i suoi piedini di bimba possano riempirle; ma non è il ricordo emotivo ad essere soggetto dell’inquadratura, bensì l’enorme logo YSL, ripreso in primo piano, a riprova di come, anche negli spazi più personali della sua memoria, Lisa debba sempre ricordarsi da dove viene.

Oltre al suo onanismo frenetico e perpetuato, I Love America si distingue per il crescente senso di abiezione che il suo universo borghese suscita negli spettatori: rimaniamo ammutoliti dall’accostamento tra la procrastinazione di Sophie Marceau e le sue avventure sessuali, volte a intensificare sullo schermo i tratti esteriori della ricchezza. Ricchi o poveri, il film dovrebbe dirci, perdere un genitore è una sfida difficile e crescere in una casa senza amore lo è altrettanto, ma l’esperienza empatica è seriamente ostacolata dal mondo di I Love America, dove la cosa peggiore che può accadere in una giornata di routine è Nestor il parcheggiatore che rompe un fanale della Ferrari.

Assistiamo continuamente al personaggio di Sophie Marceau lamentarsi di Parigi, degli scioperi, della pioggia, del cattivo umore della gente, in contrasto con l’essere andata a vivere in una villa con piscina a Los Angeles. Ma non solo, il riflesso narcisistico di questa sceneggiatura deve continuamente emergere e per questo, per poter essere veramente felici, ci viene suggerito un viaggio di sola andata direttamente al Sole: ogni preoccupazione svanirà e lì farà sicuramente più caldo che nell’ovest di Parigi.

Come si fa a riprendere gli affari quando si è stati fuori dal gioco per un po’? L’età, il genere, la percezione di sé, le differenze culturali e il mondo moderno sono tutti serbatoi di comicità da cui il film attinge. La scelta giudiziosa di non rendere l’evocazione del passato di Lisa più pesante del necessario perfeziona l’equilibrio essenziale, e semplicistico, alla Elite o Emily in Paris di I love America: Love is in the air di John Paul Young o Bad girls di Donna Summer, il potere della discoteca costituirà gli ingredienti finali della ricetta inarrestabile, il cocktail perfetto di una protagonista che ama se stessa molto più che l’America.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia, Cumberbatch commenta il ban al film in alcuni Paesi

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Benedict Cumberbatch reagisce al fatto che Doctor Strange nel Multiverso della Follia sia stato bandito in alcuni paesi per l’inclusione di un personaggio LGBTQ+. L’attore inglese è ancora fresco del suo ruolo candidato all’Oscar come Phil Burbank in Il potere del cane (la sua seconda nomination dopo The Imitation Game del 2014) e della sua apparizione come Doctor Strange in Spider-Man: No Way Home. Ora, Cumberbatch è impegnato nel press tour in vista dell’uscita del secondo film da solista di Stephen Strange.

Nel film vedremo Xochitl Gomez che fa il suo debutto nel MCU nei panni di America Chavez, un’adolescente con la capacità di viaggiare tra le dimensioni aprendo a pugni le porte. Il film Marvel riconosce anche che Chavez è un personaggio LGBTQ+, il che ha portato a bandire il film in diversi paesi del Golfo, come Arabia Saudita, Kuwait e Qatar.

Ora, il volto di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, Benedict Cumberbatch, sta reagendo al divieto del film in diversi paesi. In un video pubblicato da @DrStrangeUpdate su Twitter, Cumberbatch ha definito la decisione una “prevista delusione”, ma è felice che la Disney e la Marvel stiano continuando a spingere per l’inclusione e l’uguaglianza LGBTQ+.

“È, temo, una delusione prevista. Siamo venuti a sapere da quei regimi repressivi che la loro mancanza di tolleranza esclude le persone che meritano di essere, non solo incluse, ma celebrate per quello che sono e fatte sentire parte di una società e di una cultura e non punite per il loro sessualità. Sembra davvero fuori dal tempo con tutto ciò che abbiamo vissuto come specie, per non parlare di dove siamo più globalmente come cultura, ma francamente è solo un motivo in più, per cui non è simbolismo includere un membro della comunità LGBTQ+. Questo personaggio è quello dei fumetti. Non è qualcosa che abbiamo creato per il bene della diversità. L’abbiamo inclusa per via di quanto sia fantastica come personaggio. E questo è solo un aspetto del suo personaggio ed è tutto ciò che dovrebbe essere, ma purtroppo è anche ora, politicamente, molto carico. E vorrei che non lo fosse. Vorrei che potessimo avere una conversazione normalizzata su questo in cui non era un problema ma non è ancora così. Quindi dobbiamo ancora combattere. Dobbiamo ancora spingere per l’inclusione e l’uguaglianza e sono molto contento che in piccolo, ma su una tela molto grande, la Marvel e la Disney lo stanno facendo.”

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: il nuovo misterioso trailer!

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

The Batman: ecco la malattia di cui è affetto Joker e il suo tragico passato

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In una riedizione della scena tagliata di Joker da The Batman, il co-sceneggiatore e regista Matt Reeves spiega la tragica malattia e il retroscena che aveva immaginato per il cattivo.

Alla fine del film, dopo la cattura dell’Enigmista e la sua successiva prigionia ad Arkham, il cattivo ha una conversazione con un altro detenuto in fondo al corridoio. Sebbene tenuto fuori fuoco o mascherato dall’inquadratura per la maggior parte della scena, viene rivelato che il detenuto non è altro che il più grande nemico di Batman, il Joker (Barry Keoghan). Poco dopo che il film è uscito nelle sale, la Warner Bros. ha rilasciato una scena che mostra un momento tagliato in cui Batman si reca all’Arkham Asylum per incontrare il Joker nella speranza che il criminale abbia informazioni che potrebbero portare all’identità dell’Enigmista. Simile alle visite di Clarice Starling con Hannibal Lecter ne Il silenzio degli innocenti, Batman desidera ottenere preziose informazioni da una mente contorta nella speranza di catturarne un’altra.

La Warner Bros. Entertainment ha recentemente rilasciato un video commento del regista Matt Reeves sulla scena di Joker in The Batman. In esso, Reeves descrive in dettaglio la malattia del Joker che ha portato alla sua faccia sfigurata. Secondo Reeves, questa nuova versione del Joker è ispirata direttamente al ritratto di Gwynplaine di Conrad Veidt nel film muto espressionista tedesco del 1928, L’uomo che ride, che a sua volta ha ispirato Bob Kane e Bill Finger per creare il personaggio originale di Joker.

Reeves spiega che la sua versione del Joker è stata afflitta da una malattia degenerativa debilitante sin dalla nascita che gli ha segnato il viso in un sorriso orribile permanente.

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

Harry Potter: i personaggi disegnati con le caratteristiche dei libri con una IA

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I protagonisti di Harry Potter hanno sempre avuto due volti: il primo è quello che ha conferito loro JK Rowling, attraverso le sue pagine; il secondo, che è quello che riconosce il mondo intero, è quello che appartiene agli attori che li hanno interpretati nel corso dei 12 anni hanno dato corpo agli stessi al cinema.

Film di Harry Potter: l’ordine cronologico di uscita e di come guardarli

Ma cosa accade se si provano a realizzare i personaggi di Harry Potter con le caratteristiche precise volute da Rowling? Un utente di Reddit possiede rendering condivisi che ritraggono importanti personaggi di Harry Potter creati utilizzando un programma artistico basato sull’apprendimento automatico di una intelligenza artificiale chiamato Artbreeder.

My attempt at making the golden trio in artbreeder as per book descriptions~
byu/lettuceown inharrypotter

[deleted by user]
by inharrypotter

I tried making book-accurate characters, part III (artbreeder) – here comes the Dursleys! (full album in description)
byu/lettuceown inharrypotter

The Flash: comparirà anche un noto personaggio dei precedenti film DC?

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Più che notizia, si tratta di un rumor, quindi lo si prenda per quello che è: una “soffiata” che riguarda un cameo di The Flash. Secondo Screen Rant, Michael Shannon comparirà nel film di Andy Muschietti nei panni del Generale Zod, per un breve cameo.

Un inviato del giornale era presente al CinemaCon, dove è stato proiettato il primo footage del film con Ezra Miller, e ha riferito che è chiaramente visibile Shannon nei panni del generale kryptoniano. Dati i trascorsi di Shannon con il ruolo e le polemiche che hanno portato l’attore a scostarsi da quel franchise, sembra improbabile che sia di nuovo alle prese con Zod, tuttavia ha firmato per Batman v Superman quando tutti pensavano che non l’avrebbe mai fatto, e non ci sono ragioni per cui un testimone oculare del filmato, presenta al CinemaCon, debba mentire su un dettaglio così.

Lasciamo un margine di dubbio sulla faccenda, ma nel caso dovesse rivelarsi confermato, possiamo essere certi che il coinvolgimento di Michael Shannon non sarà più impegnativo di un breve cameo.

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 23 giugno 2023. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo essere apparso in un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League.

Confermata anche la presenza di Michael Keaton e Ben Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di Batman. Kiersey Clemons tornerà nei panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack Snyder’s Justice League (il personaggio era stato tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha Calle (Febbre d’amore) che interpreterà Supergirl.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: il poster finale mostra 5 versioni di Strange

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Ci sono ben 5 versioni di Strange sul manifesto finale di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, versioni che vedremo girare nel multiverso.

 

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: il nuovo misterioso trailer!

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Chris Evans commenta LA scena di Endgame con la reazione dei fan

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Chris Evans commenta LA scena di Endgame con la reazione dei fan

Sono passati tre anni da quel momento in Avengers: Endgame, in cui il Capitano Rogers di Chris Evans riesce a sollevare il Mjolnir per affrontare Thanos, un momento che ha fatto perdere la testa a tutti, ma proprio tutti gli spettatori, in sala e non.

In questi tre anni sono diventati celebri i video delle reazioni in sala alla scena, e così l’account Twitter di Fandom ha celebrato con uno di questi il terzo anniversario dell’uscita di Endgame in sala.

In maniera inaspettata, Chris Evans ha risposto al tweet, dichiarando che anche lui ha perso la testa in quel momento specifico, tre anni fa. Ma come dargli torto?

Avengers: Endgame, la recensione

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Karen Gillan, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Encanto: come apparirebbero nella realtà i protagonisti del film?

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Una nuova fan art mostra come sarebbero i personaggi di Encanto della Disney nella vita reale. A parte le canzoni, una delle caratteristiche più distintive di Encanto è il suo character design. Il film è stato acclamato per la sua grafica assolutamente sbalorditiva, che attinge fortemente dalla cultura colombiana, e gli animatori hanno sicuramente lavorato in grande dettaglio durante la creazione dell’aspetto di ogni personaggio di Encanto.

Encanto: guida ai personaggi del film d’animazione Disney

Ogni personaggio ha il suo aspetto unico e spesso l’aspetto stesso si ricollega con il potere che ognuno di loro possiede. Il personaggio di Bruno (John Leguizamo) per esempio ha in realtà due sguardi, a seconda che sia raffigurato come se stesso o nella versione immaginaria di “Non parliamo di Bruno“. Naturalmente, ogni personaggio mette a nudo quel caratteristico aspetto Disney di essere una versione un po’ esagerata della realtà.

Detto questo, per quei fan che si sono chiesti come sarebbe la famiglia Madrigal di Encanto se esistesse nel mondo reale, la risposta è finalmente qui. L’artista digitale Hidreley Leli Dião ha creato ritratti dall’aspetto realistico di ogni personaggio di Encanto utilizzando una combinazione di Photoshop, FaceApp, Gradiente e Remini (come riportato da Upworthy). Ecco le immagini di seguito:

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: un dialogo di Mordo conferma gli Illuminati

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È il Barone Mordo a confermare, nel nuovo spot di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, che gli Illuminati saranno effettivamente presenti nel film con Benedict Cumberbatch, in arrivo il 3 maggio in Italia.

La battuta, “Stephen Strange, the Illuminati will see you now.”, può essere chiaramente ascoltata dalle labbra di Chiwetel Ejiofor nel breve filmato di seguito:

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: il nuovo misterioso trailer!

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

The Batman: il sequel è ufficiale, Robert Pattinson tornerà

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The Batman: il sequel è ufficiale, Robert Pattinson tornerà

La Warner Bros. ha rivelato i suoi piani per un’altra storia del Crociato Incappucciato durante la sua presentazione al CinemaCon, ufficializzando il sequel di The Batman. Il regista del film, Matt Reeves, era presente per annunciare la notizia che scriverà e dirigerà il seguito, ma non ha fornito alcun dettaglio su cosa racconterà il film.

The Batman, una cruda avventura di supereroi della durata di tre ore, ha debuttato sul grande schermo a marzo, aprendo con $ 134 milioni in patria. Quelle vendite di biglietti restano per ora il più grande weekend di apertura del 2022, nonché il secondo film dell’era della pandemia a superare la soglia dei 100 milioni di dollari in un solo fine settimana dopo Spider-Man: No Way Home. Con 759 milioni di dollari incassati al box office mondiale fino ad oggi, The Batman è attualmente il film con il maggior incasso dell’anno.

In particolare, il film ha segnato un ritorno alle uscite cinematografiche esclusive per la Warner Bros. dopo che lo studio ha distribuito l’intero listino del 2021 contemporaneamente su HBO Max. In futuro, la Warner Bros. prevede di mantenere i suoi nuovi film nei cinema per 45 giorni prima di mettere i nuovi titoli su HBO Max. Trai film in arrivo ci sono Elvis (24 giugno), DC League of Super-Pets (29 luglio), Creed III (23 novembre) e Shazam! Fury of the Gods (16 dicembre).

Nel sequel di The Batman tornerà anche Robert Pattinson, che riprenderà il ruolo titolare. Non si hanno ancora conferme sul resto del cast, ma immaginiamo che possa contare su altri volti conosciuti.

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

Wonka: mostrato il primo trailer al CinemaCon

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Wonka: mostrato il primo trailer al CinemaCon

In occasione del CinemaCon, la Warner Bros. ha proposto il primo nuovo filmato di Wonka di Paul King, il musical sul fabbricante di caramelle che avrà il volto di Timothée Chalamet. Il film non uscirà prima di Natale 2023.

Il primo sguardo al film ci propone un periodo storico più o meno concomitante con quello di Animali Fantastici, quindi anni ’30, ma con un’atmosfera molto più allegra, con canti e balli e soprattutto fontane di cioccolata. Nelle immagini, vediamo Wonka arrivare in quella che sembra essere Londra (il film è stato girato lì) e ascendere lentamente alla sua fama di impresario di caramelle, dal momento che il film racconta proprio le origini della sua Fabbrica di Cioccolato.

Nel cast del film ci sono anche Sally Hawkins, Rowan Atkinson e Jim Carter. Il film promette anche una importante componente romantica, che potrebbe essere determinante per quello che sarà il Willy Wonka adulto, così come lo abbiamo conosciuto. Uno degli slogan per la cioccolata che leggiamo nel trailer è “Non è il cioccolato che conta. Sono le persone con cui lo condividi”.

Wonka, il film

Willy Wonka è stato creato dal famoso autore Roald Dahl. Il personaggio ha debuttato nel romanzo del 1964, Charlie e la fabbrica di cioccolato. Il libro è stato adattato due volte per lo schermo, nel 1971 e nel 2005, quando Tim Burton ha scelto Johnny Depp per il ruolo in questione.

Paul King, il regista dietro la serie di Paddington, firma la regia di Wonka. David Heyman produce. Insieme a Timothée Chalamet, il cast comprende anche Rowan Atkinson, Sally Hawkins, Olivia Colman, Keegan-Michael Key. Wonka uscirà nelle sale il 17 marzo 2023.

Il serpente dell’Essex: trailer della serie Apple TV+ con Tom Hiddleston

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Apple TV+ ha diffuso il trailer italiano di Il serpente dell’Essex, la nuova serie limitata con protagonisti la vincitrice di Emmy e SAG Award Claire Danes e il candidato all’Emmy Tom Hiddleston e basata sull’omonimo bestseller di Sarah Perry. Il serpente dell’Essex farà il suo debutto su Apple TV+ il 13 maggio con i primi due episodi, seguiti da un nuovo episodio settimanale, fino al 10 giugno.

https://youtu.be/j-4cID_WnCo

Ambientata nell’Inghilterra vittoriana, la serie vanta un cast stellare guidato da Claire Danes, vincitrice dell’Emmy e del premio SAG, dal candidato all’Emmy Tom Hiddleston e con Frank Dillane, Clémence Poésy e Hayley Squires. Il serpente dell’Essex segue la vedova londinese Cora Seaborne (Claire Danes) che si trasferisce nell’Essex per indagare su un mitico serpente. Qui conosce il vicario del villaggio (Tom Hiddleston), con cui stringe un legame improbabile, ma proprio quando la tragedia colpisce, la gente del posto inizia ad accusarla di attrarre la strana creatura.

Il serpente dell’Essex è diretta da Clio Barnard, candidata al BAFTA, come Anna Symon che ha scritto la serie; entrambe sono anche produttrici esecutive insieme a Jamie Laurenson, Hakan Kousetta, Iain Canning, Emile Sherman e Patrick Walters. La serie è prodotta per Apple TV+ da See-Saw Films.

Fast and Furious 10: Justin Lin abbandona la regia a riprese iniziate!

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Arriva come un fulmine a ciel sereno la notizia che Justin Lin, storico regista della saga di Fast and Furious, ha abbandonato la sedia di regia di Fast and Furious 10, a pochi giorni dall’inizio delle riprese. Il filmmaker, che ha anche firmato la sceneggiatura con Dan Mazeau, rimarrà coinvolto nel progetto in veste di produttore.

Lin ha diffuso un messaggio via social, attraverso i canali del franchise, in cui dice: “Con il supporto della Universal, ho preso la difficile decisione di lasciare la regia di Fast X, mentre rimarrò nel progetto come produttore.

Per 10 anni e cinque film, siamo stati capaci di riprendere i migliori attori, i migliori stunts, i migliori dannati inseguimenti d’auto. Come nota personale, come figlio di immigrati asiatici, sono fiero di aver contribuito a costruire il franchise più inclusivo nella storia dei film. Sarò per sempre grato al meraviglioso cast, alla crew e allo studio per il loro supporto e per avermi dato il benvenuto nella Fast Family.”

Lin ha diretto cinque film del franchise, a cominciare da The Fast and the Furious: Tokyo Drift del 2006. La sua corsa con il franchise ad alto numero di ottani è continuata con Fast & Furious del 2009, Fast Five del 2011 e Fast & Furious 6 del 2013. Il regista è tornato a dirigere l’ultima puntata del 2011, F9, che ha vinto oltre 700 milioni di dollari al botteghino. La serie di film di Lin ha incassato più di 1,9 miliardi di dollari al botteghino globale.

Fast and Furious 10, quello che sappiamo

Vi ricordiamo che Fast and Furious 10 non sarà più diretto da Justin Lin come annunciato in precedenza. Confermati nel cast al momento ci sono Nathalie Emmanuel nei panni di Ramsey, Vin Diesel come Dominic Toretto, Michelle Rodriguez che riprende i panni di Letty Ortiz, Tyrese Gibson, Ludacris, e Sung Kang che riprende il suo ruolo di Han. Tra le new entry, Jason Momoa nel ruolo del villain e Brie Larson.

The Flash: Micheal Keaton e un giovane Superman nel trailer del CinemaCon!

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In occasione del CinemaCon, la Warner Bros ha proiettato il primo trailer di The Flash, che ha mostrato in azione il Batman di Michael Keaton a 30 anni esatti dall’uscita di Batman – Il Ritorno.

“Vuoi impazzire? Diventiamo matti”, afferma Batman di Michael Keaton nel trailer, un omaggio alla sua battuta isterica del film originale di Tim Burton del 1989. Il trailer continua mostrando molti omaggi al personaggio originale, come la galleria di costumi o lui a cavallo della sua moto, che però è il bat-pod di Nolan! Nel trailer si vede anche un giovane Superman.

Nel filmato si sente la battuta “Il tempo ha uno schema”, pronunciata da Barry Allen (Ezra Miller) che nel frattempo piange, e sembra stia abbracciando qualcuno, forse sua madre. Il trailer culmina con il reclutamento da parte di Flash del Cavaliere Oscuro di Keaton. “Ci stai?” chiede Allen. Chiaramente, sì. Non è ancora chiaro quando la Warner Bros deciderà di diffondere il video on-line.

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 23 giugno 2023. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo essere apparso in un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League.

Confermata anche la presenza di Michael Keaton e Ben Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di Batman. Kiersey Clemons tornerà nei panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack Snyder’s Justice League (il personaggio era stato tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha Calle (Febbre d’amore) che interpreterà Supergirl.

Aquaman e il regno perduto, Jason Momoa presenta il primo footage al CinemaCon!

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Dopo tanta attesa, finalmente, in occasione del CinemaCon, è stato proiettato il primo footage di Aquaman e il regno perduto. Purtroppo il filmato non è stato ancora pubblicato on-line, ma le reazioni che si leggono sulle riviste presenti all’evento sono incoraggianti.

Il filmato è stato presentato da un video di Jason Momoa introdotto da James Wan, presente di persona al panel Warner Bros. Momoa ha detto che era “contento di riavere la band insieme” e ha aggiunto: “Sarà il miglior film dell’anno”.

Wan ha parlato della nuova tecnologia che sta usando nel film, mettendo 100 telecamere sugli attori e catturando la loro esibizione per poi trasformarla in una rotazione 3D. “Sono ancora nel bel mezzo del mio montaggio”, ha detto Wan prima di mostrare il footage che mostra Black Manta raggiungere un potere superiore, e poi si sono viste moltissime macchine subacquee, simili a polpi, guidate dal popolo Aqua.

Wan ha detto che il ritorno ad Atlantide proseguirà la storia e il mondo che è stato creato nel primo film e “lo porterà al livello successivo”, introducendo nel percorso diversi regni e nuovi personaggi. In collegamento video, Momoa ha fatto eco che “i personaggi che si aggiungono sono piuttosto intensi. Niente di cui io abbia mai fatto parte è così”.

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman e il regno perduto

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman e il regno perduto, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Nel sequel, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, che tornerà nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film.

David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wanscriverà la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori. Aquaman e il regno perduto uscirà nelle sale americane il 17 marzo 2023.

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