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Hanna 2: la recensione della seconda stagione della serie Amazon Prime

Nel 2011 Hanna ha il volto dell’attrice Saoirse Ronan, e accanto a lei vi sono Eric Bana e Cate Blanchett. Il film (qui la recensione), che proponeva un nuovo punto di vista sul mondo dello spionaggio, ebbe soltanto un tiepido riscontro di pubblico. Otto anni dopo, quel titolo è divenuto una serie targata Amazon Prime Video. Hanna, mantenendo il titolo e la base dell’originale lungometraggio, si è riproposta da subito di espandere il potenziale di quel mondo narrativo, permettendo così di esplorare molte delle affascinanti tematiche rimaste in sospeso. Ideata da David Farr, la serie è ora giunta alla seconda stagione, la quale risulta essere quella decisiva per dar vita al meglio di sé.

Dopo gli eventi della prima stagione, che hanno portato Hanna (Esme Creed-Miles) a doversi separare dal padre (Joel Kinnaman), questa continua a nascondersi nella foresta, ancora ricercata dagli agenti della CIA facenti parte del programma Ultrax, il cui è obiettivo è quello di dar vita a delle super soldatesse. Costretta ad uscire allo scoperto, la ragazza si ritroverà a far parte di quel mondo da cui era fino ad ora fuggita. Qui dovrà comprendere bene le nuove dinamiche del gioco, capendo di chi può fidarsi e da chi deve invece guardarsi le spalle.

Hanna: far parte di un mondo più grande

I dubbi riguardo la serie erano leciti. Ridare vita ad un prodotto che non ha beneficiato di una calorosa accoglienza di pubblico poteva essere un idea poco fruttuosa. La prima stagione, tuttavia, pur seguendo in modo pressoché pedissequo il film di partenza, era riuscita a proporre una serie di approfondimenti che lasciavano intravedere un nuovo potenziale. Con i primi otto episodi, infatti, si poteva avere la sensazione di stare assistendo ad un qualcosa di preparatorio in funzione di maggiori risvolti futuri. Terminata la stagione, vi era dunque grande attesa per ciò che di nuovo la serie avrebbe potuto narrare.

Abbandonato, per forza di cose, il riferimento alla pellicola del 2011, Hanna apre dunque la sua seconda stagione continuando ad esplorare il più ampio mondo di cui la combattiva protagonista ha scoperto di far parte. Prosegue così la re-immaginazione di un genere notoriamente maschile, e che trova invece ora nuovo respiro grazie ad un cast prevalentemente femminile. Anche se non tutti i personaggi sono sviluppati come meriterebbero, quelli di cui davvero importa dimostrano il carisma necessario per assumere il ruolo loro richiesto, ponendosi come delle spie e delle lottatrici particolarmente affascinanti e convincenti.

Il loro potenziale rimane tuttavia piuttosto inespresso a causa di una stagione eccessivamente statica, che sembra non avere il coraggio di distaccarsi troppo dalle dinamiche della precedente. Ciò porta inevitabilmente al ripetersi di alcune situazioni, come al mancato sviluppo dei rapporti tra i protagonisti, apparentemente rimandati ad un eventuale successivo blocco di episodi. Nel suo concludersi, infatti, questa seconda stagione lascia allo spettatore un eccessivo sentimento di incompiutezza, senza che nulla di particolarmente significativo sia accaduto.

Hanna recensione

Hanna: la recensione della seconda stagione

Nel suo tracciare nuovi sentieri, dunque, la stagione risulta poco incisiva rispetto a quello che avrebbe invece dovuto dimostrare. Se il suo racconto può tuttavia trovare compimento in un futuro prosieguo, resta comunque un evidente problema nel suo ritmo. Appaiono essere troppi i momenti in cui la narrazione si adagia, dilatando i suoi tempi in modo controproducente. Per quanto alcune sequenze abbiano motivo per fare ciò, andando ad indagare lati più intimi e privati dei personaggi, la sensazione generale è quella di un mancato equilibrio tra le varie componenti della stagione.

Questo risulta particolarmente fastidioso nel momento in cui, invece, Hanna dimostra di saper costruire una buona tensione, riconquistando lo spettatore con i trucchi del genere. Altro grande merito è quello di dar vita a spettacolari sequenze di combattimento, riprese in modo sempre diverso e sempre coinvolgente. Non si avverte mai fatica nel seguire i rapidi scontri tra i personaggi, che sono invece coreografati con grande precisione e un fascino non comune in televisione.

Ad oggi risulta dunque ancora difficile rispondere alla domanda se Hanna sia o meno un prodotto in grado di trovare una propria validità. Minacciata prima dal peso del film di riferimento, e ora da uno svolgimento non particolarmente soddisfacente, il giudizio sembra come la serie rimanere ancora incerto. Una terza stagione, a questo punto, potrebbe essere l’appuntamento ultimo di dimostrare il proprio potenziale.

Tenet: ecco la nuova data per l’uscita italiana

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Tenet: ecco la nuova data per l’uscita italiana

Dopo lo spostamento della data d’uscita statunitense di Tenet (dal 31 luglio al 12 agosto 2020), anche il palinsesto italiano subisce una variazione e propone l’uscita del film di Christopher Nolan il prossimo 26 agosto e non più il 3, come comunicato ufficialmente all’indomani dell’annuncio del primo spostamento.

Ecco cosa ha commentato la WB in merito al ritardo del film: “La Warner Bros si impegna a portare Tenet al pubblico del cinema, in sala, sullo schermo, quando gli esercenti saranno pronti e la salute pubblica dirà ufficialmente che è tempo – ha dichiarato lo studio – In questo momento abbiamo bisogno di essere flessibili, e non stiamo trattando questo come una tradizionale uscita di un film. Stiamo valutando di far uscire il film a metà settimana, per permettere al pubblico di scoprire il film nei loro tempi, e pensiamo di pianificarlo a lungo, per un periodo superiore alla norma, per sviluppare una strategia di distribuzione differente ma di successo.” Ricordiamo che il budget di Tenet è stato ufficializzato per una cifra di 200 milioni di dollari.

Tenet: cosa significa il titolo del nuovo film di Christopher Nolan?

Protagonisti del film oltre ai già citati Robert Pattinson e John David Washington ci sono anche Elizabeth Debicki, Michael Caine, Kenneth Branagh, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson e Clémence Poésy. Il film, il primo lungometraggio di Nolan dal 2017, anno di Dunkirk, viene descritto come un’epica storia action che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale. Il regista ha scritto la sceneggiatura da un’idea originale e le riprese in sette paesi sono ora in corso.

Tenet arriverà al cinema il 26 agosto 2020. Christopher Nolan ed Emma Thomas producono, con Thomas Hayslip come produttore esecutivo. Il team di Tenet include il direttore della fotografia di Dunkirk Hoyte van Hoytema (girato in un mix di Imax e 70mm) e la montatrice Jennifer Lame, lo scenografo Nathan Crowley, il costumista Jeffrey Kurland e il supervisore del VFX Andrew Jackson.

Un buon trip – Avventure psichedeliche, recensione del doc Netflix

Alzi la mano chi non ha pensato almeno una volta nella vita, ascoltando un classico del rock psichedelico di gruppi come i Grateful Dead, o i Pink Folyd, ma gli stessi Beatles non disdegnarono la psichedelia, “Chissà cosa dovevano aver preso per dar vita a un pezzo così!”. 

Ebbene, in Un buon trip – Avventure psichedeliche, documentario originale Netflix, disponibile in streaming dall’11 maggio e risultato di un lungo lavoro, lo confermano gli stessi protagonisti. È Sting, comodamente seduto sul divano di casa, a dire che: “Gli psichedelici non sono la risposta ai problemi del mondo, ma possono aiutare”. “Puoi dire, voglio fare quest’esperienza perché voglio scrivere una canzone, un romanzo, o fare l’amore, o trattare meglio la mia famiglia […] Se la intraprendi con in mente un obiettivo, sarai ricompensato. Se vuoi solo sballarti, ti sballerai e basta. Questa è una cosa che sconsiglio”.

Negli anni ’60, quando l’utilizzo degli allucinogeni come LSD, mescalina e psilocibina si diffuse, queste sostanze venivano considerate anche come un mezzo per espandere il proprio universo, allargarne i confini attraverso stati alterati di coscienza. Spalancare le “porte della percezione”, di cui parlava Aldus Huxley nell’omonimo saggio e a cui debbono il loro nome i Doors. Il regista Donick Cary, autore de I Simpson e Complete Savages, scrittore e produttore – qui scrive, oltre a produrre insieme con Ben Stiller e Stuart Cornfieldfa raccontare quel tipo di esperienza da chi l’ha vissuta e può parlarne per ciò che realmente è, nel bene e nel male, senza esprimere giudizi a priori.

Una carrellata di star alle prese con le sostanze psichedeliche

Ecco allora Bill Kreutzman, batterista dei Grateful Dead – i cui concerti vengono citati da molti degli intervistati come luogo ideale per un’esperienza con psichedelici – raccontare le sue avventure con gli allucinogeni. Presente anche Carrie Fisher, la principessa Leila di Guerre Stellari, scomparsa nel 2016. Qui parla della sua gioventù psichedelica, raccontando la sua esperienza come estremamente positiva: “Ho avuto solo un lungo buon trip”, anche se ammette che la sua vita era condizionata dall’assunzione di psichedelici.

Ben Stiller invece ha un’unica esperienza da raccontare con l’LSD, che giudica decisamente negativa. Intervistati anche la comica Sarah Silverman, la coppia di musicisti Adam Horovitz (Beastie Boys) e  e Kathleen Hanna (Bikini Kill), attori come Rosie Perez, Brett Gelman e Natasha Lyonne, lo chef americano Anthony Bourdain, anche lui purtroppo scomparso, e il cantautore Donovan, che fu tra i primi  ad abbracciare la musica psichedelica con album come Sunshine Superman ed oggi è un sostenitore della sperimentazione sugli usi terapeutici degli allucinogeni.

Gli effetti negativi dell’assunzione di queste sostanze non vengono sottovalutati, così come la possibilità di avere un “bad trip, ovvero un’esperienza negativa, uno stato allucinatorio che anziché comunione con l’universo e senso di fusione con la natura e l’ambiente circostante, porti con sé ansie e paranoie, amplifichi paure e faccia pensare a chi lo prova che sta impazzendo e non tornerà più normale. Questi in sostanza gli effetti più comuni di un “brutto viaggio”, come li descrive chi li ha provati.

un buon trip recensioneAnimazioni, ricostruzioni, parodie e materiale d’archivio

Il tema è delicato e la chiave scelta è quella divertente della commedia e dell’ironia, ravvivata dall’uso di animazioni ad opera di Sugarshack Animation e ricostruzioni delle vicende raccontate dagli intervistati. La grafica dell’animazione non può che essere in stile psichedelico e rimanda alle copertine dei dischi dei Grateful Dead o a quella del singolo Yellow Submarine dei Beatles.

In Un buon trip – Avventure psichedeliche si riflette anche su come molti dei filmati che parlavano di psichedelici, volti a scoraggiarne l’assunzione, come ad esempio quelli che circolavano negli anni ’80 nell’America reaganiana della lotta senza quartiere contro le droghe, non siano realistici e per questo falliscano poi nel loro scopo, finendo per rasentare il ridicolo. Per farlo il regista ne propone un’efficace parodia che sceglie di alternare ad interviste, animazioni e materiale di repertorio. Protagonista Adam Scott  – Parks and RecreationThe Aviator che mostra ai giovani gli effetti nefasti di queste droghe e li mette in guardia. A Nick OffermanCome ti spaccio la famiglia, The founder, Parks and Recreation, Fargo – un altro simpatico cameo: quello di professore esperto di psichedelici, che in un’aula scolastica istruisce lo spettatore sui principali tipi di allucinogeni e i loro effetti, riportando un po’ alla mente per ruolo e fattezze il Jack Black di School of Rock.

Questa commistione di materiali e generi è ben pensata ed efficacemente realizzata, grazie al montaggio di Gregory Steer e conferisce al lavoro un tono leggero, godibile e per nulla didascalico.

Gli studi sugli usi terapeutici

Un buon trip – Avventure psichedeliche offre poi spunti interessanti di riflessione sugli usi terapeutici degli allucinogeni. Charles Grob, docente di Psichiatria alla UCLA, parla dei suoi studi sul tema, rivelando che queste sostanze si sono dimostrate molto efficaci nel controllare l’ansia in pazienti oncologici, trattare la depressione o nella cura delle dipendenze. Secondo quanto sostiene il dottore, infatti, esse sono meno tossiche di altri stupefacenti e non creano dipendenza. Il suo studio, come altri che esplorano gli effetti degli allucinogeni nella cura di alcune patologie, è stato approvato dall’americana Food and Drug Administration dopo 50 anni di illegalità di queste sostanze negli Usa. Questa inversione di tendenza sembra dare ragione a quanti hanno dedicato la loro vita allo studio e alla sperimentazione degli psichedelici a scopo scientifico, come Timothy Leary, filosofo, psicologo e attore, controverso personaggio che già agli inizi degli anni Sessanta ipotizzava di poter curare le malattie mentali attraverso queste sostanze. All’epoca però i tempi non erano maturi perché le istituzioni appoggiassero questo tipo di sperimentazioni, come spiega oggi il figlio Zack Leary.

Gli elementi per una riflessione più matura sul tema oggi ci sono,  con tutte le cautele del caso, e la ricerca scientifica sembra pronta ad aprire le sue porte all’esplorazione del mondo degli allucinogeni.

Soul: la musica al centro del nuovo spot del film Pixar

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Soul: la musica al centro del nuovo spot del film Pixar

Arriverà nelle sale il 20 novembre 2020 il nuovo lungometraggio d’animazione Disney e Pixar Soul. Il film diretto da Pete Docter e prodotto da Dana Murray accompagnerà il pubblico in un viaggio inaspettato dalle strade di New York all’immensità di regni cosmici mai visti prima e nell’immaginario “You Seminar”, un luogo fantastico in cui tutti scoprono la propria personalità e unicità!

Nella versione originale del film, il cast di voci comprende Jamie Foxx, che presta la voce a Joe Gardner, insegnante di musica di scuola media la cui vera passione è suonare il jazz, e Tina Fey che interpreta 22, un’anima ancora in formazione che per uno strano scherzo del destino incontra Joe quando quest’ultimo si ritrova accidentalmente allo “You Seminar”. Insieme, i due cercheranno di trovare un modo per far tornare Joe sulla Terra, scoprendo davvero cosa significhi avere una personalità e un’anima.

Il musicista rinomato in tutto il mondo Jon Batiste scriverà alcune composizioni jazz originali per il film e i vincitori dell’Oscar® Trent Reznor e Atticus Ross (The Social Network) della band Nine Inch Nails scriveranno una colonna sonora originale che oscillerà tra il mondo reale e quello delle anime.

Captain America: Civil War, il titolo è “offensivo” per la comunità afroamericana?

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Sembra che la cancel cultur sia arrivata anche ai film Marvel Studios e in particolare a Captain America: Civil War. Secondo quanto emerso da Twitter nelle ultime ore, il film con protagonista Chris Evans e Robert Downey Jr. avrebbe un rimando diretto nel titolo ad un periodo storico davvero nefasto per la comunità di colore negli Stati Uniti.

L’associazione è presto fatta: il Civil War presente nel titolo è stato incriminato perché si collega direttamente alla Civil War di cui gli Stati Uniti sono stati teatro, che si è svolta tra il 1861 ed il 1865 e che aveva ai due schieramenti opposti nordisti e sudisti, oppositori e difensori della schiavitù.

C’è da dire che questo passo è forse una delle estremizzazioni peggiori che in questi giorni stanno vedendo film e serie tv bloccati, rimossi, censurati, sospesi per via di una rappresentazione sbagliata, offensiva o ormai desueta dei rapporti tra le etnie. C’è però da dire anche che il termine “guerra civile” in questo caso incriminato, sta ad indicare una guerra, un conflitto tra persone appartenente allo stesso gruppo sociale. Anche l’Italia ha avuto la sua guerra civile durante la liberazione dal fascismo, per esempio.

Oltretutto la Guerra Civile a cui si fa riferimento nel film Marvel è chiaramente quella trai Vendicatori, guidati da Captain America e Iron Man, quindi due eroi appartenenti allo stesso gruppo (gli Avengers) che si scontrano, portando dalla loro diversi membri del gruppo, termine mutuato dai fumetti che lo adottano nella stessa accezione.

Non sappiamo se tale accusa di linguaggio improprio sarà presa sul serio, ma sempre sostenendo le lotte del movimento Black Lives Matter, ci permettiamo di suggerire altri modi e altri prodotti da incriminare, per motivi decisamente più importanti e sostanziali, rispetto all’utilizzo del termine “guerra civile”!

Justice League Snyder Cut: cosa aspettarci dal film

Justice League Snyder Cut: cosa aspettarci dal film

HBO Max distribuirà la Justice League Snyder Cut, la tanto attesa versione del film sulla Lega della Giustizia così come lo aveva pensato Snyder, prima di essere allontanato/licenziarsi dal progetto, passando così la palla a Joss Whedon. Che cosa inserirà il regista del Wisconsin? Quale parte del film approfondirà? Cosa cambierà? Ecco qualche spunto di riflessione per capire cosa aspettarci dalla Justice League Snyder Cut.

Un tono diverso

Justice League SnyderLa differenza più evidente sarà nel tono del film. La Justice League Snyder Cut era più in linea con Man of Steel e Batman v Superman. Dai trailer originali, realizzati interamente con le riprese di Snyder, doveva esserci più umorismo rispetto ai suoi film precedenti, ma sarebbe stato comunque un risultato complessivamente più oscuro rispetto a ciò che abbiamo avuto con Whedon. Sembrava addirittura che Silas Stone, papà di Victor, dovesse morire a metà film.

Quando Joss Whedon è stato ingaggiato, parte del suo lavoro consisteva nel rendere il film più leggero. Molte delle battute però non si sono bene amalgamate al tessuto del film, tanto che alcune sono affidate addirittura ad altri personaggi.

Nessun problema di baffi

Durante le riprese aggiuntive di Justice League, Henry Cavill portava i baffi impostigli per contratto dalla produzione di Mission Impossible: Fallout. Warner Bros. chiese a Paramount se potevano permettergli di radersi, offrendosi persino di fare gli effetti visivi per aggiungere i baffi per il resto delle loro riprese, poiché rimuovere i peli del viso con CGI sarebbe più difficile che aggiungerli.

Ad ogni modo, la Paramount voleva che Cavill tenesse i baffi. Quindi, l’attore ha recitato le scene di Superman con i baffi, che poi sono stati rimossi in post-produzione. Come è stato ampiamente visto, ricreare un labbro superiore con la CGI non è molto convincente. Per fortuna, la Justice League Snyder Cut si servirà soltanto delle riprese di Cavilll prima che si facesse crescere i baffi.

La storia di Cyborg

Inizialmente, Cyborg doveva avere una storia molto più ampia. Mentre alcune scene di Victor Stone, prima di diventare Cyborg, erano stati visti nei trailer, il personaggio non ha avuto molto spazio nel film. Le riprese diffuse però lo mostrano giocare a football, mentre sua madre lo guarda con orgoglio dagli spalti. Anche l’incidente che lo ha portato a diventare Cyborg sarebbe stato incluso.

Ray Fisher, che ha interpretato Cyborg, è da qualche tempo uno dei maggiori sostenitori del Snyder Cut. Ha spesso twittato a riguardo o in particolare sul personaggio. E con la distribuzione di questa versione del film potrà finalmente avere anche lui la giustizia che merita.

Personaggi di supporto

Molti personaggi secondari sono stati tagliati dalla versione cinematografica del film. Oltre a Karen Bryson nel ruolo di Elinore Stone, avremmo avuto anche Willem Dafoe come Vulko prima della sua apparizione in Aquaman. Forse il taglio più notevole è stato però quello subito da Iris West, che sarebbe in realtà fondamentale per la storia di Flash!

Una scena cancellata che sarà probabilmente inserita nella Snyder Cut avrebbe visto Barry Allen che salva Iris da un incidente, con Iris interpretata da Kiersey Clemons. Altri personaggi i cui ruoli erano più importanti nella Snyder Cut erano Silas Stone, Lex Luthor, Mera e Lois Lane.

Costume nero di Superman

L’abito nero di Superman, noto come “Recovery Suit” nei fumetti, doveva essere indossato da Superman dopo essere tornato in vita. Lo vediamo brevemente nella Fortezza della solitudine in una scena cancellata, ma il Superman della Snyder Cut lo indossa eccome. Lo stesso Zack Snyder ha pubblicato una foto di Henry Cavill che indossa un costume nero.

La versione cinematografica ha scelto di rappresentare un Superman in blu e rosso, per il finale, ma immaginiamo che Snyder vorrà tenere il suo eroe in tuta nera anche fino alla fine.

Musica di Junkie XL

Thomas Holkenborg, alias Junkie XL, è stato il compositore di Batman v Superman. È stato anche l’unico compositore di Justice League fino a quando non ci fu l’avvicendamento alle riprese, che portarono Danny Elfman a subentrargli. La colonna sonora di Junkie XL per il film è stata completata prima che fosse sostituito.

Con la sua partitura già fatta, non si sa se il compositore farà altre sessioni di registrazione per il film. Ma considerando che ha composto la colonna sonora di un film lungo tre ore e mezza, secondo quanto riferito, e che Snyder Cut ha parlato di un film di quattro ore, forse ci saranno nuove scene da registrare.

Steppenwolf più intenso

Il cattivo del film, Steppenwolf, era originariamente destinato a diventare un personaggio molto più spaventoso e più intenso di quanto visto. Questo può essere brevemente anticipato nella scena di Batman v Superman, in cui Lex Luthor si mette in contatto con uno Steppenwolf dall’aspetto più sinistro, appena prima del suo discorso delirante a Batman, alla fine del film.

Ci doveva essere un’intera scena di combattimento agli S.T.A.R. Labs contro Steppenwolf, E anche il suo ruolo sarebbe stato più corposo, e non solo una minaccia casuale da combattere per la Justice League. L’attore Ciaran Hinds ha interpretato il personaggio e ha affermato che la versione cinematografica non era quello su cui ha lavorato così duramente. Ma la Snyder Cut mostrerà il suo duro lavoro.

Legami con il mondo dell’Incubo

batman v supermanLa sequenza dell’Incubo in Batman v Superman sembrava fuori posto per alcuni fan. Ma la versione cinematografica di Justice League che rimuove la maggior parte dei riferimenti ad essa ha reso la scena ancora più fuori posto. Justice League Snyder Cut invece farà riferimento diretto ad essa, con Batman che dice chiaramente di provare a impedire a quel futuro di avverarsi. Presumibilmente, Flash avrebbe viaggiato indietro nel tempo durante Justice League o uno dei suoi sequel, concretizzando la visione di Bruce Wayne in Batman v Superman.

In questo modo avrebbe avuto senso anche la battuta di Flash, che riferisce che “Lois Lane è la chiave”. In BvS, nella sequenza dell’Incubo, Superman dice a Batman che Lois era il suo mondo. Resta da vedere se vedremo accadere qualcosa a Lois nella Snyder Cut, dal momento che non tutto ciò che c’era nella sceneggiatura originale del film è stato girato, tuttavia dovrebbe sicuramente esserci una connessione.

Altri eroi DC

DCEUMentre il gruppo principale di sei eroi era lo stesso anche per la Snyder Cut, altri eroi sarebbero apparsi nella versione originariamente prevista. Tra questi eroi ci sarebbe J’onn J’onzz alias Martian Manhunter, che sarebbe stato rivelato essere la vera identità del generale Swanwick, interpretato da Harry Lennix) in Man of Steel e BvS. Ryan Zheng sarebbe stato visto nei panni di Ryan Choi negli S.T.A.R. Labs, colui che sarebbe diventato Atom dopo Ray Palmer nei fumetti.

L’attore Sam Benjamin ha dichiarato di far parte di una sottotrama militare che è stata tagliata dal film, con molti che suggeriscono che fosse Hal Jordan, la prima Lanterna Verde della Terra. Questa voce è supportato da una scena post-crediti prevista in cui le Lanterne Verdi, Kilowog e Tomar-Re, parlano a Batman.

Darkseid

Justice LeagueDarkseid è stato menzionato solo una volta in Justice League, ma non è apparso nel film. Sarebbe dovuto apparire nella Snyder Cut interpretato da Ray Porter, e sarebbe apparso anche Desaad di Apokolips. L’apertura del film ha avuto anche un pieno flashback della guerra a cui si fa riferimento, con la spiegazione della backstory di Darkseid.

Una differenza notevole è l’aspetto di Darkseid alla fine del film. Steppenwolf era destinato a morire diversamente, con Wonder Woman che lo decapitava. La sua testa sarebbe quindi rotolata su un Boom Tube, dove la Justice League avrebbe visto brevemente Darkseid. Lo stesso Snyder ha persino condiviso l’inquadratura della Lega sul set che guarda quello che era destinato a essere Darkseid.

Disney+ svela uno sguardo dettagliato alle Infinity Stones del MCU

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Qualche mese fa è stato celebrato il secondo anniversario dall’uscita di Avengers: Infinity War, pellicola che ha riunito una moltitudine di supereroi Marvel in un epico culmine di dieci anni di narrazione, fornendo allo stesso tempo un finale strabiliante che ha cambiato il corso degli eventi del Marvel Cinematic Universe.

Come molti di voi sapranno Avengers: Infinity War e gran parte del catalogo Marvel erano disponibili sul servizio streaming Netflix, ma parte di quei film sono migrati ovviamente su Disney+. Da oggi, arriva sulla piattaforma streaming della casa di Topolino anche Avengers: Infinity War, e per festeggiare, la Disney ha offerto uno sguardo approfondito sugli oggetti cosmici la cui storia è stata raccontata nel corso del 22 film dell’Infinity Saga: le Infinity Stones.

Attraverso il profilo ufficiale social sono stati diffusi sei nuovi video informativi che parlano nel dettaglio di tutte e sei le Gemme dell’Infinito. I brevi video includono informazioni dettagliate sulle pietre, compreso il loro aspetto, dove sono apparse e il loro stato attuale. Di seguito tutti i materiali diffusi. Alla fine del pezzo troverete anche il video.

The Tesseract: la Gemma dello Spazio

The Tesseract

Il Cubo Cosmico (o Tesseract. La prima apparizione risale all’albo Tales of Suspense n.79 (7/1966), pubblicato per la prima volta in Italia su Capitan America n.7 (Ed. Corno, 7/1973). Gli autori erano Stan Lee e Jack Kirby. Rende il possessore in grado di essere in qualsiasi luogo nello stesso momento rendendolo onnipresente.

I personaggi che l’hanno posseduta: Il Corridore, Thanos, Nebula, Carol Danvers, Adam Warlock, Pip Il Troll, Magus, Rune, Loki, Galactus, Iron Man, Hood, Odeni, Namor, Pantera Nera, Nick Fury, Hulk (MCU), Iron Man (MCU).

Scettro di Loki/Vision: la Gemma della Mente

Scepter/vision

Dona al possessore la capacità di accedere a tutte le menti di qualsiasi essere vivente e di controllarle. Il Gran Maestro sembra aver scoperto che la Gemma è una manifestazione del subconscio dell’universo.

I personaggi che l’hanno posseduta: Gran Maestro, Loki, Thanos, Nebula, Adam Warlock, Dragoluna, Magus, Rune, Primevil, Professor X, Odeni, Hood, Ms. Marvel, Bestia, Visione, Ultron (MCU), Hulk (MCU), Iron Man (MCU).

L’Aether: la Gemma della Realtà

The Aether: la pietra della realtàPermette al possessore di realizzare qualsiasi desiderio, anche se questo è in contraddizione con le leggi scientifiche. Le sue potenzialità sono direttamente proporzionali alla capacità del possessore di controllarla. È stata definita occasionalmente come la più potente delle Gemme, soprattutto se usata senza le altre cinque che bilanciano il suo potere alterante in modo che non vada fuori controllo.

I personaggi che l’hanno posseduta: Malekith, Straniero, Il Collezionista, Thanos, Nebula, Adam Warlock, Rune, Night Man, Loki, Galactus, Freccia Nera, Hood, Odeni, Iron Man, Jane Foster, Hulk (MCU), Iron Man (MCU).

L’Orb: la Gemma del Potere

The Orb: la pietra del potereConferisce l’accesso a tutto il potere esistente e la capacità di duplicare qualsiasi superpotere o qualunque abilità (sia fisica che intellettiva).

I personaggi che l’hanno posseduta: Il Campione dell’Universo, Thanos,, Nebula, Adam Warlock, Drax il Distruttore, Thor, Magus, Rune, Lord Pumpkin, Loki, Galactus, Donna Invisibile, Star-Lord, Ronan, Scarlet Witch, She-Hulk, Titania, Mister Fantastic, Odeni, Hood, Hulk Rosso, Xiambor, Namor, Hulk (MCU), Iron Man (MCU).

L’Occhio di Agamotto: la Gemma del Tempo

The EYE of AGAMOTTO

Originariamente arancione, consente di avere il controllo totale del passato, del presente e del futuro. Permette di viaggiare nel tempo, far invecchiare o ringiovanire, piegare il tempo rallentandolo o velocizzandolo e creare un loop temporale. Nel suo pieno potenziale dona l’onniscienza.

I personaggi che l’hanno posseduta: Adam Warlock, Il Giardiniere, Intermediario, Thanos,, Nebula, Conte Abyss, Magus, Rune, Odeni, Gemini, Syphonn, Galactus, Dottor Strange, Hulk (MCU), Iron Man (MCU).

Anima: la Gemma dell’Anima

AnimaOriginariamente Verde, rende il possessore capace di rubare, controllare o manipolare le anime di vivi e morti. La Gemma dell’Anima viene considerata la più potente di tutte, nonché la più pericolosa poiché è la sola capace di “divorare” l’anima del possessore se considerato indegno.

I personaggi che l’hanno posseduta: Il Giardiniere, Thanos, Nebula, Adam Warlock, Odeni, Gamora, Maxam, Magus, Rune, Hardcase, Namor, Thor, Mister Fantastic, Teschio Rosso (MCU), Occhio di Falco (MCU), Hulk (MCU), Iron Man (MCU)

Per quanto riguarda il destino effettivo delle gemme, al momento non ci è dato sapere ma con i progetti futuri e l’imminente film Gli eterni probabilmente apprenderemo maggiori dettagli sulla storia dell’universo cinematografico Marvel, è siamo quasi certi che otterremo maggiori informazioni sulle origini di questi oggetti cosmici e sul perché sembrano essere così attratte dal piccolo pianeta blu chiamato Terra. Ecco il video:

Star Wars: il segreto del Primo Jedi. Spiegato un punto importante di Episodio IX

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Star Wars ha sottilmente confermato che il primo Jedi non serviva affatto il Lato Chiaro della Forza; piuttosto, sembra che quei cavalieri primordiali fossero “agenti dell’equilibrio”. La trilogia sequel ha illuminato in modo affascinante l’antica storia dell’Ordine Jedi. In Star Wars: Gli Ultimi Jedi, Luke Skywalker si era nascosto sulla remota isola di Ahch-To, sito del primo tempio Jedi. Lì, gli spettatori hanno intravisto di sfuggita un murale che rappresenta il Primo Jedi – il primo Maestro Jedi, fondatore dell’ordine.

Il murale rivelava che il Primo Jedi era un membro di una razza sconosciuta, probabilmente legata a una specie chiamata Zeffo, ed è raffigurato con una spada laser in mano. Uno degli aspetti più interessanti di questo murale è che il Primo Jedi era raffigurato a immagine di una filosofia apparentemente differente rispetto a quella portata avanti da Luke. Nell’immagine, Luce e Oscurità ricevono uguale spazio, tanto che vi era luce nell’oscurità e oscurità nella luce. In altre parole, il Primo Jedi sembrava essere “un agente dell’equilibrio”.

Il tie-in Secrets of the Jedi, pubblicato di recente, sembra supportare tale visione. Si tratta di un libro di aneddoti sull’universo, presumibilmente scritto dal Maestro Jedi Skywalker stesso, e contiene note che risalgono alla sua morte. Naturalmente, c’è una prima sezione dedicata alla discussione sulla Forza, in cui Luke che discute l’idea dell’allineamento della Forza. “Quelli di noi intrinsecamente inclini a sfruttare le vaste energie della Forza devono fare una scelta difficile”, osserva Luke. “Usare i suoi poteri per il bene superiore o per il tornaconto personale.” Questo costituisce la base per la strutturazione del Lato Chiaro e del Lato Oscuro. Quasi a ripensarci, Luke passa a discutere l’idea di equilibrio, suggerendo che c’è una lezione preziosa da trovare in questo. Significativamente, allega un’immagine del murale del Primo Jedi come parte della sezione sull’equilibrio. La chiara conseguenza è che associa il Primo Jedi non a bene o male, ma all’equilibrio.

Questo si adatta perfettamente all’audiolibro di Cavan Scott Dooku: Jedi Lost, in cui si suggerisce al vecchio Jedi di vedere l’equilibrio come un aspetto distinto della Forza, come la luce o l’oscurità. Dooku aveva imparato un vecchio mantra, insegnatogli dal Primo Jedi e progettato per essere usato come parte della meditazione:

“Chiediamo il tre: luce, oscurità ed equilibrio vero. Uno non è più grande degli altri. Insieme, si uniscono, restaurano, centrano e rinnovano. Camminiamo nella luce, riconosciamo l’oscurità e troviamo l’equilibrio dentro di noi La Forza è forte”.

I segreti degli Jedi suggeriscono che Luke Skywalker non ha accettato questo insegnamento, altrimenti avrebbe fatto molto di più sull’equilibrio della Forza. Ma Rey ha imparato dagli antichi testi Jedi, quelli che risalgono alla fondazione stessa dell’Ordine Jedi, e quindi probabilmente avrà assorbito queste prime idee. Ci sono stati alcuni suggerimenti in Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, in cui alcuni nuovi poteri della Forza – il potere di guarigione e la Diade della Forza – sono associati all’equilibrio, spiegando così perché non sono mai stati visti prima nel canone. In tal caso, si spera che Star Wars rivelerà più avanti come appare il nuovo Ordine Jedi di Rey, che sarà molto più simile all’insegnamento del Primo Jedi.

Amanda Seyfried rivela perché ha rifiutato il ruolo di Gamora

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Amanda Seyfried rivela perché ha rifiutato il ruolo di Gamora

Come molti di voi già sapranno ad Amanda Seyfried durante lo sviluppo di Guardiani della Galassia fu offerto il ruolo di Gamora, prontamente rifiutato dall’attrice dopo un primo incontro con Kevin Feige. Ebbene a distanza di molti anni l’attrice è tornata a parlare della cosa rivelando finalmente il vero motivo che l’ha portata a rifiutare un ruolo che poi si è rivelato di enorme successo che ha contribuito ad aumentare al notorietà alla sua interprete odierna, Zoe Saldana.

L’occasione per ritornare a parlare della vicenda è stata la promozione del suo ultimo film in uscita You Should Have Left e durante l’intervista ha spiegato cosa è accaduto e perché ha poi deciso di declinare l’offerta: “Ci penso spesso. Non sono davvero una grande spettatrice dei film Marvel, il che penso, sia il motivo per cui all’epoca ho pensato tipo: “Ah, non voglio essere verde. È davvero così tanto lavoro.” Ricordo di aver parlato una volta di Jennifer Lawrence, e abbiamo discusso di quanto tempo impiegava a diventare blu, e io ho subito pensato “Sembra un inferno sulla terra”, perché poi arrivi sul set e sei lì solo per un paio d’ore, e poi devi toglierti tutto. il vero motivo per cui rifiutai era letteralmente quello”.

Che dire probabilmente alla fine tutte le cose sono andate a loro posto perché la Gamora di Zoe Saldana è a dir poco perfetta dunque non riusciamo davvero ad immaginare il personaggio senza il suo volto non trovate? Intanto sappiamo che rivedremo  Zoe Saldana nell’annunciato terzo capitolo della saga di Guardiani della Galassia che sarà diretto ancora una volta da James Gunn, dopo il suo reintegro. Guardiani della Galassia 3 dovrebbe partire non appena il regista ultimerà il suo lavoro nell’Universo DC con The Suicide Squad.

In merito al terzo capitolo della saga, sappiamo che il film era già stato scritto proprio da James Gunn e che i ritardi sono dovuti principalmente alla vicenda del suo licenziamento e il successivo reintegro.

La storia fantastica: il remake “a casa” con Sophie Turner!

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La storia fantastica: il remake “a casa” con Sophie Turner!

La storia fantastica, il film fantasy del 1987, quest’estate sarà oggetto di un remake casalingo contro la pandemia. Il film originale è interpretato da Cary Elwes, Robin Wright, Mandy Patinkin e altri, tra cui un irriconoscibile Billy Crystal, e segue gli eroi protagonisti, uno squinternato improbabile terzetto, in una missione mentre cercano di salvare la principessa Bottondoro, mentre la storia è in realtà la rappresentazione di una fiaba che un nonno legge a suo nipote malato.

Variety riferisce che il remake del film sarà distribuito in capitoli sulla piattaforma video mobile Quibi, a partire da lunedì 29 giugno. Nuovi capitoli del film saranno condivisi ogni giorno per due settimane. Il film è stato realizzato dagli stessi membri del cast a casa usando i loro telefoni. Il remake mostrerà molti aspetti del film originale che sono stati reinventati, tra cui Sophie Turner e Joe Jonas che fanno un cambio di ruolo e lei interpreta Westley e lui la principessa Bottondoro.

La storia fantastica: l’esilarante trailer onesto

Questa versione de La Storia Fantastica vedrà esibirsi molte altre famose coppie di Hollywood, tra cui Common e Tiffany Haddish, Neil Patrick Harris e David Burtka, Chris Pine e Annabelle Wallis. Ma anche nomi del calibro di Hugh Jackman, Jennifer Garner, Elijah Wood e avranno un ruolo. Nel frattempo, il regista originale Rob Reiner interpreterà “Il nonno” e Fred Savage interpreterà “Il nipote”, riprendendo il suo ruolo dal film originale.

Andre The Giant: in arrivo il biopic sul gigante de La Storia Fantastica

Mulan: rimandata ancora l’uscita del film Disney

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Mulan: rimandata ancora l’uscita del film Disney

Da marzo a luglio, ed ora ad agosto 2020. Sembra che non ci sia tregue per Mulan, prossimo atteso live action che la Disney sta cercando di far uscire nel modo più propizio possibile ad un buon risultato al box office. Il film infatti fa parte di quel vasto gruppo di blockbuster che stanno evitando l’uscita in digital e che rincorrono una favorevole uscita in sala, nonostante la pandemia.

Così, il live action diretto da Niki Caro sulla guerriera cinese arriverà in sala, adesso, il 21 agosto 2020, facendo aspettare ancora un mese i fan dell’originale che non vedono l’ora di rivedere sul grande schermo le avventure di Mulan, in un film che si preannuncia ad altissimo tasso di adrenalina.

Mulan: Nuovo Trailer Ufficiale Italiano

Liu Yifei (Il Regno ProibitoOnce Upon a Time) interpreta la protagonista del film DisneyMulan, che vede nel cast anche Donnie Yen (Rogue One: A Star Wars Story) nel ruolo del Comandante Tung, Jason Scott Lee (Crouching Tiger, Hidden Dragon: Sword of Destiny) nel ruolo di Böri Khan e Yoson An (Shark – Il Primo Squalo) nel ruolo di Cheng Honghui, con la partecipazione di Gong Li (Memorie di una GeishaLanterne Rosse) nel ruolo di Xianniang e di Jet Li (Shao Lin SiArma Letale 4) nel ruolo dell’Imperatore. La sceneggiatura è firmata da Rick Jaffa & Amanda Silver e da Elizabeth Martin & Lauren Hynek.

Funko Pop svela la nuova figure di Baby Groot che balla

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Funko Pop svela la nuova figure di Baby Groot che balla

La popolarità dell’universo cinematografico Marvel ha raggiunto il picco nel corso degli anni. Il franchise di successo ha una infinità di storie interconnesse, che ospita molti personaggi interessanti. Di conseguenza la merce legata al film è stata una parte importante del marketing del film, con Funko Pops che ha avuto un ruolo chiave nel rappresentare diversi eroi e cattivi in adorabili action figure in vinile tutte da collezionare. 

Da una semplice replica del personaggio alla ricostruzione di scene memorabili di film MCU, c’è stata una vasta gamma di Funko Pops  nel corso di Infinity Saga. Ma oggi un altro di questi fantastici figure si è unito alla crescente lista di figure in vinile, e questa aggiunta dovrebbe entusiasmare non poco fan della MCU.

Funko ha presentato ufficialmente la sua ultima offerta Marvel sotto forma di una figura in vinile Dancing Groot da 18 pollici. La preziosa action figure arriverà a settembre 2020, l’adorabile Funko Pop è ora disponibile per il pre-ordine al prezzo di $ 99,99.  Ci sono state molte iterazioni di Groot durante il suo tempo nel Marvel Cinematic Universe, ma molti sarebbero d’accordo sul fatto che la più iconica è la versione “Baby Groot” di Guardiani della Galassia Vol. 2, ma la scena più memorabile è senz’altro quella  post credits del primo film, nel quale lo vediamo danzare.

baby groot pop

The Boys 2: la seconda stagione dal 4 settembre

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The Boys 2: la seconda stagione dal 4 settembre

Amazon Prime Video ha annunciato oggi che la seconda stagione della serie satirica sui supereroi The Boys debutterà con i primi tre episodi venerdì 4 settembre 2020. Gli episodi successivi saranno poi disponibili ogni venerdì fino all’epico finale di stagione il 9 ottobre. La notizia arriva subito dopo la reunion del cast in un evento virtuale presentato da un ospite d’eccezione della seconda stagione: Patton Oswalt, che ha ripercorso la prima stagione fornendo alcuni indizi su quella in arrivo. La serie Amazon Original in otto episodi sarà disponibile in più di 200 paesi in tutto il mondo ed è prodotta dagli Amazon Studios e Sony Pictures Television Studios con Point Grey Pictures, Kripke Enterprises e Original Film.

Nell’evento in streaming di oggi c’è stata anche una sneak peek della nuova stagione, con il cast e il produttore Eric Kripke che ne hanno rivelato le prime scene.

Il creatore ed executive producer Eric Kripke ha affermato “Non vediamo l’ora di mostrarvi la seconda stagione. Sarà ancora più pazza, strana, estrema ed emozionante. In effetti è troppo forte – tanto che il Surgeon General** ha insistito perché facessimo debuttare i primi tre episodi il 4 settembre e i successivi cinque nelle settimane seguenti. Vogliamo lasciarvi il tempo per dare di matto, digerire, discutere e riprendervi dalla botta, prima di darvene un’altra dose. Abbiamo solo a cuore il vostro benessere. Speriamo che amerete la nuova stagione tanto quanto noi.”

**No, a dire il vero, non l’ha fatto.

Questa seconda stagione ancora più forte e folle vede i Boys in fuga dalla legge, con i Supes a dargli la caccia, mentre cercano disperatamente di riunirsi e combattere la Vought. Hughie (Jack Quaid), Mother’s Milk (Laz Alonso), Frenchie (Tomer Capon) e Kimiko (Karen Fukuhara) rimangono nascosti e cercano di adattarsi a questa nuova normalità, mentre Butcher (Karl Urban) sembra introvabile. Nel frattempo, Starlight (Erin Moriarty) deve trovare il suo nuovo ruolo nei Seven ora che Homelander (Antony Starr) punta ad acquisirne il controllo completo. Il suo potere è minacciato dall’arrivo nel team di Stormfront (Aya Cash), una nuova Supe esperta di social media, anche lei con le proprie mire. Per giunta, la minaccia dei Supervillain diventa cruciale con la Vought che prova a sfruttare a proprio vantaggio la paranoia della nazione.

Tra i Supes dei Seven si annoverano anche Queen Maeve (Dominique McElligott), A-Train (Jessie T. Usher), The Deep (Chace Crawford) e Black Noir (Nathan Mitchell). Nel cast della seconda stagione si vedranno anche Claudia Doumit, Goran Visnijc, Malcolm Barrett, Colby Minifie, Shantel VanSanten, Cameron Crovetti, PJ Byrne, Laila Robbins e Giancarlo Esposito, che ritorna nel ruolo del capo della Vought, Stan Edgar.

The Boys – la serie

The Boys offre una versione divertente e irriverente di ciò che accade quando i supereroi – più famosi delle  celebrity, influenti come politici e venerati come dei – abusano dei propri poteri invece di usarli per fare del bene. I “senza-potere” si scontrano con i “super-potenti”, mentre i Boys portano avanti un’impresa eroica per svelare la verità sui Seven e sulla Vought – la società multi miliardaria che gestisce questi supereroi e che copre tutti i loro sporchi segreti.

Basato sul fumetto best-seller del New York Times creato da Garth Ennis e Darick Robertson, The Boys è stato sviluppato dallo showrunner Eric Kripke (Supernatural), anche autore ed executive producer della serie. Al suo fianco, gli executive producer Seth Rogen (Preacher), Evan Goldberg (Preacher), James Weaver (Preacher) di Point Grey Pictures, Neal H. Moritz (Prison Break) e Pavun Shetty (New Girl) di Original Film, come anche Phil Sgriccia, Craig Rosenberg, Rebecca Sonnenshine, Ken Levin e Jason Netter.  Ennis e Robertson sono anche co-executive producer con Michael Saltzman.

I clienti Prime possono guardare in streaming The Boys in esclusiva tramite l’app di Prime Video per TV, dispositivi connessi come Fire TV, dispositivi mobili e online. I clienti possono anche scaricare gli episodi per la visione offline sui dispositivi mobili senza costi aggiuntivi all’abbonamento. La serie sarà disponibile per i clienti Prime Video in più di 200 paesi nel mondo a questo indirizzo.

Julianna Margulies: 10 cose che non sai sull’attrice

Julianna Margulies: 10 cose che non sai sull’attrice

Con una carriera divisa tra cinema e televisione, l’attrice Julianna Margulies è oggi uno dei volti più noti e premiati del piccolo schermo. Affermatasi grazie al suo ruolo da protagonista in alcuni celebri titoli, ha dato negli anni prova di grande versatilità, conquistando il cuore del pubblico e le attenzioni della critica. Ad oggi è ancora uno dei nomi che più di altri riesce ad orientare il successo dei progetti a cui prende parte.

Ecco 10 cose che non sai di Julianna Margulies.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Julianna Margulies The Good Wife

Julianna Margulies: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi. La Margulies debutta al cinema nel 1991 con il film Giustizia a tutti i costi, per poi distinguersi in titoli come Paradise Road (1997), Newton Boys (1998), con Matthewn McConaughey, L’ultimo gigolò (2001), Nave fantasma (2002), Beautiful Ohio (2006), Snakes on a Plane (2006), con Samuel L. Jackson, City Island (2009), con Andy Garcia, Uomini di parola (2012), Sempre amici (2017), con Bryan Cranston e Kevin Hart e Three Christs (2017).

9. È nota per i suoi ruoli televisivi. Nel 1994 l’attrice prende parte alla nota serie TV medical drama E.R. – Medici in prima linea, recitando nel ruolo di Carol Hathaway. Tale ruolo le ha permesso di diventare estremamente celebre, e la Margulies è rimasta a far parte della serie fino al 2000. In seguito, ha preso parte a titoli televisivi come Le nebbie di Avalon (2001), Scrubs (2004), I Soprano (2006-2007), con James Gandolfini, e la serie The Good Wife (2009-2016), grazie alla quale è diventata ulteriormente popolare. Negli ultimi anni ha invece recitato in alcuni episodi di Dietland (2018), The Hot Zone (2019) e Billions (2020), con Paul Giamatti.

8. Ha prodotto la serie che l’ha resa celebre. The Good Wife è probabilmente il titolo che ha dato maggior prestigio all’attrice, permettendole di sfoggiare tutto il suo talento e ottenere importanti riconoscimenti. Particolarmente legata al progetto, la Margulies ha deciso di ricoprire il ruolo di produttrice per circa 103 episodi della serie, coprendo un periodo che va dal 2009 al 2016.

Julianna Margulies è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo verificato seguito da 29 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere immagini relative a tematiche sociali, come anche diversi scatti ritraenti suoi momenti di svago quotidiano. Non mancano tuttavia anche immagini o video promozionali dei suoi futuri progetti, come anche vecchie foto di backstage di set ormai passati.

Julianna Margulies e suo marito Keith Lieberthal

6. Ha sposato un avvocato. Dopo una relazione durata dal 1991 al 2003 con l’attore Ron Eldard, nel 2006 l’attrice conosce ad un party l’avvocato Keith Lieberthal, figlio del noto Kenneth. I due intraprendono da subito una relazione che nel novembre del 2007 li porta al matrimonio. Pochi mesi dopo, nel gennaio del 2008 diventano genitori del loro primo figlio.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Julianna Margulies Instagram

Julianna Margulies in Scrubs

5. È stata guest star della celebre sit-com. Già nota per la serie E.R. – Medici in prima linea, l’attrice viene scelta nel 2004 per comparire in due episodi della celebre sit-com Scrubs. Questi sono La mia difficile decisione e I miei guai con le donne, rispettivamente il nono e il decimo della quarta stagione. Il suo personaggio è quello di Neena Broderick, una spietata avvocatessa che causa non pochi guai all’interno dell’ospedale dove lavorano i protagonisti, intrecciando anche una breve relazione con J.D.

Julianna Margulies in The Good Wife

4. Ha vinto importanti riconoscimenti. Grazie al suo ruolo in The Good Wife, l’attrice diventa una candidata abituale di alcuni tra i più prestigiosi premi di Hollywood. È infatti stata regolarmente candidata dal 2010 al 2015 al Golden Globe come miglior attrice in una serie drammatica, vincendo il premio proprio nel 2010. Vanta poi quattro nomination agli Emmy nella medesima categoria, dove ha vinto nel 2011 e nel 2014.

3. Era la terza scelta per il ruolo. Ad oggi appare impossibile immaginare il personaggio di Alicia Florrick con un volto diverso da quello della Margulies. Eppure, l’attrice nel 2014 ha raccontato di essere stata soltanto la terza scelta per tale ruolo. Prima di lei vennero infatti considerate le attrici Ashley Judd e la premio Oscar Helen Hunt. Entrambe tuttavia rifiutarono la parte, e venne così contattata la Margulies, che in quel momento era proprio alla ricerca di un nuovo ruolo da protagonista.

2. È stato il set più impegnativo della sua carriera. Per prendere parte alla serie, l’attrice ha raccontato di aver speso sul set circa quattordici ore al giorno per cinque giorni la settimana e nove mesi l’anno. Per lei si è trattato di un set particolarmente impegnativo e stancante, e gran parte delle riprese furono spostate a New York, così da permetterle di non dover stare troppo a lungo lontano da casa e dal figlio appena nato.

Julianna Margulies: età e altezza

1. Julianna Margulies è nata a New York, Stati Uniti, l’8 giugno 1966. L’attrice è alta complessivamente 168 centimetri.

Fonte: IMDb

Eurovision Song Contest: la storia dei Fire Saga, intervista a Will Ferrell

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Ecco la nostra intervista con Will Ferrell, protagonista di Eurovision Song Contest: la storia dei Fire Saga, il film musicale che lo vede recitare accanto a Rachel McAdams e che è disponibile su Netflix dal 26 giugno.

La storia racconta dl duo islandese i Fire Saga, interpretati da Will Ferrell e Rachel McAdams, che ha l’opportunità di rappresentare il loro paese all’Eurovision Song Contest. Inseguendo i loro sogni, i due si misurano con un contest musicale di proporzioni mondiali che li mette alla prova con esibizioni, fuori programma e un’alta posta in palio.

Eurovision Song Contest: La storia dei Fire Saga è un film del 2020 diretto da David Dobkin. Tra gli interpreti principali figurano Will Ferrell, Rachel McAdams, Pierce Brosnan, Dan Stevens e Demi Lovato.

Margot Robbie protagonista di un nuovo Pirati dei Caraibi al femminile

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Margot Robbie sarà la protagonista di una versione al femminile di Pirati dei Caraibi per la Disney, insieme a Christina Hodson, già autrice della sceneggiatura di Birds of Prey, che firmerà lo script.

La Disney è nelle fasi iniziali dello sviluppo del film e questo film, guidato da Robbie e Hodson, sarà un progetto riverso rispetto a quel Pirati dei Caraibi che era stato annunciato ad ottobre e che vede Ted Elliott e Craig Mazin, creatore di Chernobyl, allo sviluppo della storia. Jerry Bruckheimer, che ha prodotto tutti e cinque i film del franchise fino ad oggi, si occuperà della produzione di entrambi i progetti.

Margot Robbie, nuovo pirata dei Caraibi

I cinque precedenti film sono stati tutti un successo mondiale di grandi proporzioni, e sono stati tutti caratterizzati dalla presenza di Johnny Depp nel panni del capitano Jack Sparrow.

Margot Robbie è reduce da una nomination agli Oscar per il suo ruolo in Bombshell e ha interpretato di recente Sharon Tate in C’era una volta a Hollywood di Quentin Tarantino. Oltre ad essere tornata nel ruolo di Harley Quinn all’inizio dell’anno, per Birds of Prey, sarà di nuovo il folle giullare in The Suicide Squad.

Fonte: Variety

Il Regno: disponibile sulle principali piattaforme streaming

Il Regno: disponibile sulle principali piattaforme streaming

Il Regno, il film diretto da Francesco Fanuele, con protagonisti Stefano Fresi, Max Tortora, Silvia D’amico e Fotini Peluso, prodotto da FANDANGO con RAI CINEMA, è disponibile da oggi, 26 giugno, sulle principali piattaforme streaming tra cui:  Itunes, Google Play, Chily, Sky prima fila, Rakuten, CGHV, Huawei, Infinity, TIMVISION e #iorestoinSALA.

Il Regno: la trama

Tranquilli: è una commedia. Eppure trent’anni fa, Giacomo, poco più che dodicenne, viene rinnegato dal padre e cacciato dal casale di campagna che gli ha dato i primi natali. La storia inizia quando il vecchio avvocato del padre, l’eccentrico Bartolomeo Sanna, invita Giacomo a tornare al casale per i funerali dell’odiato genitore. L’uomo si reca al cancello della sua vecchia dimora e nota con stupore che l’avvocato lo è andato a prendere in carrozza. Strano. Ancora più strano è prendere atto che il funerale si tiene all’interno della tenuta, con un prete che parla solo in latino e una folla di contadini vestiti di nero (“amici di papà”, spiega Sanna). Sembra uno scherzo ma non lo è! infatti, Giacomo scopre di aver ereditato Il Regno del padre. In che senso? Presto detto: nei suoi terreni c’è una comunità di persone che ha scelto di tornare a una vita più umile, modesta, senza gli assilli della tecnologia. (“Ma che è? Il medioevo?”, domanda l’ignaro erede al trono). Non capita tutti i giorni di ereditare dei sudditi pronti a darti cieca obbedienza, prosperose ancelle ben disposte a insaponarti la schiena e soprattutto il potere di legiferare a proprio piacimento. Ma Giacomo non è affatto come il padre, che fu un prepotente autocrate tutto d’un pezzo. Lui con i sudditi ci vuole parlare, ci vuole fare amicizia. Grosso errore, nessuno vuole un monarca compagnone, ma lui è così. Riuscirà il re più strampalato della storia a farsi rispettare e diventare l’uomo che non è mai riuscito ad essere?

Sotto il sole di Riccione di Enrico Vanzina: “Un omaggio a Carlo”

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Sarà disponibile dal 1° luglio su Netflix Sotto il sole di Riccione, la nuova commedia romantica estiva che ci porta sul litorale romagnolo da un soggetto di Enrico Vanzina, scritto da Enrico Vanzina, Caterina Salvadori, Ciro Zecca e diretto da YouNuts! Protagonisti del film i veterani Isabella Ferrari, Luca Ward e Andrea Roncato accanto ai giovani Cristiano Caccamo, Davide Calgaro, Matteo Oscar Giuggioli, Ludovica Martino, Saul Nanni, Fotinì Peluso, Claudia Tranchese e Lorenzo Zurzolo, che rappresentano il vero cuore del film, che da subito si rivela essere un omaggio a Sapore di Mare, proprio dei Vanzina.

Sotto il sole di Riccione è un omaggio a Sapore di Mare

Ed è lo sceneggiatore e regista a prendere per primo la parola, dicendo: “Non avrei mai immaginato di rimettere piede negli ambienti di Sapore di mare, così speciali per me e mio fratello. Quando Carlo, ormai due anni fa, se n’è andato, Netflix e Lucky Red mi hanno chiesto di sviluppare qualcosa partendo dalla canzone di Tommaso Paradiso e i TheGiornalisti. Ci ho pensato molto e ho accettato per due motivi: il primo è perché il film è un omaggio a mio fratello, non potevo fare una cosa più bella di questa per lui. In secondo luogo perché la forza di Sapore di mare passava anche dalla sua musica e in questo caso, tutta la produzione dei TheGiornalisti è straordinaria.”

Il film racconta le avventure estive di un gruppo di ragazzi che per caso si trova in vacanza nello stesso stabilimento e fa amicizia. Amori, storie, segreti, piccoli tradimenti e primi batticuore, la freschezza e la gioia di un’estate è consegnata perfettamente, ma non solo. “Questo film è il racconto dell’estate in Italia, non solo dal putno di vista generazionale, ma anche sentimentale – ha continuato Vanzina – Volevamo realizzare un film, che a fine visione, comunica quanto è bella la vita. E facendo questo, abbiamo scavato in una generazione che tende a nascondere i propri sentimenti, nonostante ne abbia tantissimi.”

L’omaggio a Carlo Vanzina e il “ritorno” di Selvaggia

L’omaggio a Sapore di Mare è un discorso che viene ripreso di continuo e infatti, per Enrico Vanzina è proprio il punto di partenza per arrivare a raccontare la generazione di oggi, sempre nel ricordo del compianto fratello: “Il risultato finale è un mix tra la generazione di Sapore di mare e quella di oggi, un film che porta un senso di speranza e di allegria malinconica. L’ho fatto pensando ogni giorno a Carlo, non potevo sbagliarlo. È un film bellissimo.”

Oltre a Vanzina, simbolo del legame del film con Sapore di Mare è Isabella Ferrari, che non è più la giovanissima e bellissima Selvaggia, ma la preoccupata Irene, madre single di un ragazzo disabile. Per lei Sapore di Mare è stato l’inizio, ma Sotto il sole di Riccione è diventata la proposta a cui non si poteva rinunciare: “Sapore di Mare è il film che ha cambiato il corso della mia vita. Ricordo il primo giorno di set quando non sapevo nemmeno cosa fosse un personaggio. Avevo tanta paura, ma poi le cose sono cambiate e ho imparato. È stato il mio romanzo di formazione. Dopo 35 anni, la telefonata di Enrico, la sceneggiatura scritta da lui, non ho esitato un attimo a dire di sì. È stato come chiudere un cerchio in maniera leggera, per Carlo.”

Nel cast del film, oltre a Ferrari, ci sono Cristiano Caccamo, Davide Calgaro, Matteo Oscar Giuggioli, Ludovica Martino, Saul Nanni, Fotinì Peluso, Claudia Tranchese, Lorenzo Zurzolo, Andrea Roncato e Luca Ward. Sotto il sole di Riccione arriverà il 1° luglio su Netflix.

Batman: i 10 migliori momenti di Michael Keaton nei panni dell’eroe

Di recente abbiamo appreso la notizia – assolutamente a sorpresa! – che il Batman interpretato da Michael Keaton farà il suo ritorno in The Flash di Andy Muschietti con Ezra Miller, con l’attore candidato all’Oscar per Birdman che tornerà nei panni del ruolo che alla fine degli anni ’80 gli regalò la fama internazionale. Il ritorno del Bruce Wayne interpretato da Keaton dovrebbe essere possibile – in base alle recenti voci – grazie all’introduzione nel film del Multiverso DC. In attesa di maggiori dettagli, ComingSoon.net ha raccolto i 10 migliori momenti di Keaton nei panni del Cavaliere Oscuro tratti dai due film del 1989 e del 1992 diretti da Tim Burton:

A scuola di guida da Oswald Cobblepot (Batman – Il ritorno)

In Batman – Il ritorno del 1992, il Pinguino interpretato da Danny DeVito entra in possesso delle cianografie della Batmobile. Ad un certo punto, nel film, Oswald ottiene il pieno controllo del veicolo e dei suoi dispositivi di sicurezza… il tutto mentre Batman non è presente. Si tratta di uno dei rarissimi momenti in cui il Cavaliere Oscuro si è veramente sentito in trappola, ed è notevolmente in preda al panico mentre Pinguino lo scarrozza per le strade di Gotham, scatenando il panico.

Fortunatamente, Batman riesce a riacquistare il controllo dell’auto e ad eludere la polizia. La ciliegina sulla torna arriva però quando la Batmobile si trasforma nel Batciclo: in più di un’occasione, la Batmobile di Keaton è riuscita a fissare determinati standard cinematografici.

I palloni da parata del Joker (Batman)

In Batman del 1989, il Joker di Jack Nicholson usa dei palloncini per provare ad uccidere gli abitanti di Gotham City in occasione dell’annuale parata. Il Clown Principe del Crimine interpretato da Nicholason è iconico per diverse ragioni. È un avversario degno del crociato incappucciato. Raramente lo vediamo entrare in agitazione o sentirsi frustrato.

C’è qualcosa di davvero soddisfacente – per lo spettatore – nel vedere il Batwing trascinare via i palloncini, con il Joker che esclama: “Ha rubato i miei palloncini! Perché nessuno mi ha detto che aveva uno di quegli affari?”, proprio prima di sparare in testa al suo scagnozzo, Bob.

Uguali ma diversi (Batman – Il ritorno)

Alla fine di Batman – Il ritorno, Catwoman è intenzionata ad uccidere Shreck. Batman le dice che dovrebbe semplicemente consegnarlo alla polizia, in quanto entrambi non sono al di sopra della legge. Prega Selina di tornare a casa con lui, dicendole: “Sono uguali, divisi, proprio nel mezzo”, prima di togliesi la maschera.

La dicotomia tra i due personaggi viene accentuata magnificamente in questo momento: un tragico promemoria di quanto possiamo essere simili eppure al tempo stesso così diversi (alla fine Selina uccide Shreck).

La trasformazione dell’eroe (Batman)

Nel climax di Batman (poco prima dello scontro con il Joker), Vicki Vale si presenta alla Batcaverna. La donna chiede a Bruce: “Perché non mi lasci entrare?”, e lui le risponde che in realtà è già entrata. Poi Vicki gli chiede se proveranno ad avere una relazione. “Mi piacerebbe, ma adesso è là fuori e devo andare a lavoro”.

La scena seguente, in cui Bruce si prepara a diventare Batman, colpisce tutte le note giuste: dall’apertura del caveau che rivela il costume, fino alla presa d’assalto nella Batmobile.

Il Bat-Segnale (Batman – Il ritorno)

All’inizio di Batman – Il ritorno, vediamo Bruce Wayne seduto a Villa Wayne. Sembra annoiato e senza un obiettivo… almeno fino a quando il Bat-Segnale non si illumina. Quindi vediamo Michael Keaton alzarsi e, ancora una volta, indossare il mantello e il cappuccio. Lui è Batman!

“Piacere, sono Bruce Wayne.” (Batman)

All’inizio di Batman, Vicki Vale partecipa ad una raccolta fondi organizzata a Villa Wayne. Mentre la donna e Alexander Knox esplorano la villa, prendendo in giro il conto in banca di Bruce Wayne, quest’ultimo appare proprio dietro di loro. Divertito, continua ad ascoltare la loro beffa prima di introdursi nella conversazione.

“Tu chi sei?”, chiede Knox. “Bruce Wayne”. Il momento enfatizza quanto Keaton sia stato il più carismatico e sobrio Bruce Wayne di sempre. In un certo senso, è Keaton che interpreta Keaton.

“Dove diavolo prende tutti quei meravigliosi giocattoli?” (Batman)

Questa è probabilmente la seconda battuta più citata nella storia di Keaton come Batman. Mentre il Joker infastidisce Vicki Vale in merito al Cavaliere Oscuro nel primo film di Burton, il Crociato di Gotham si schianta contro il soffitto, salva in picchiata Vale e la fa uscire dal museo. Questo spinge il Joker a chiedersi: “Dove diavolo prende tutti quei meravigliosi giocattoli?” 

La morte del Joker (Batman)

Batman di solito non uccide… a meno che non stiamo parlando del Batman di Michael Keaton, allora va bene (lancia persino un candelotto di dinamite contro uno scagnozzo in Batman – Il ritorno). Nella resa dei conti finale con Jack Napier, aka il Joker, in Batman, l’eroe rilancia al supercriminale una delle sue battute più iconiche: “Danzi mai col diavolo nel pallido plenilunio?”, poi lo colpisce in faccia e gli dice: “Ti ucciderò”.

Ha diversi motivi per farlo: Napier ha ucciso i genitori di Bruce Wayne e, a sua volta, Batman aveva gettato Napier in una vasca di acido. Non attendevano altro che sfidarsi l’un l’altro. Alla fine, la loro resa dei conti ha visto la disfatta del Joker.

Il ballo di Bruce e Selina (Batman – Il ritorno)

Il Bruce Wayne di Keaton ha avuto i migliori interessi amorosi di qualsiasi altro Batman rappresentato sul grande schermo. Dalla Vicki Vale di Kim Basinger alla Selina Kyle di Michelle Pfeiffer. La sua relazione con Catwoman è la forza trainante di Batman – Il ritorno. Quando si incontrano per la prima volta, Catwoman lecca Batman dopo che egli esclama: “Sai, il vischio può essere mortale se lo si mangia”. La risposta di lei: “Ma un bacio può essere ancora più letale se fai sul serio”… si tratta di uno dei dialoghi più iconici del film.

Più tardi, Bruce e Selina ballano in occasione di un ballo di beneficenza. Selina dice a Bruce che intende uccidere Max, ossia Shreck. Poi si baciano sotto un altro vischio, ripetendo le stesse battute pronunciate in precedenza e rivelando le loro identità segrete. La scena è fatta così bene che Il cavaliere oscuro – Il ritorno le rende omaggio quando Bruce Wayne e Selina Kyle ballano di nuovo… venti anni dopo.

“Io sono Batman.” (Batman)

La rivelazione di Bruce Wayne come Batman nel film del 1989 è stata replicata raffinatamente in Batman Begins del 2005. Tuttavia, al posto dei corridori della droga, il Batman di Keaton si scontra con un duo di criminali che, dopo aver derubato una famiglia innocente, discutono sulle voci circa l’esistenza di un “uomo pipistrello”.

Il più squallido dei due spara a Batman due volte prima di afferrare il malvivente ed esclamare: “Non ho intenzione di ucciderti. Voglio che tu mi faccia un favore: voglio che tu parli di me a tutti i tuoi amici”. “Chi sei tu!?”. “Io sono Batman”. Un momento iconico nella storia del personaggio e sicuramente il più memorabile di Keaton.

Penny On M.A.R.S. 3 arriverò su Disney+

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Penny On M.A.R.S. 3 arriverò su Disney+

Penny On M.A.R.S. 3, la terza attesissima stagione della serie di grande successo dove sogni, segreti, amicizia e amore vivono a ritmo di musica, arriverà su Disney+ da venerdì 3 luglio.  Ma le sorprese non finiscono qui: dallo stesso giorno sarà disponibile sulla piattaforma di streaming tutta la serie completa con le prime due amatissime stagioni.

Penny On M.A.R.S. 3: la trama e il cast

In un nuovo anno scolastico in cui le sue certezze in amore e amicizia vengono messe a dura prova, Penny decide di anteporre a sé stessa i bisogni degli altri, da una parte aiutando sua madre, che ha subito uno shock, a rimettersi in piedi e a lottare per l’affido di Pete; dall’altra spronando Vicky, ballerina talentuosa, ma sfigurata, a mettersi in gioco al M.A.R.S. e a maturare, trasformandosi da brutto anatroccolo a cigno. Per farlo è disposta a sacrificare il successo personale al saggio scolastico e anche a mettere a rischio il suo trionfo al talent, consapevole che la vittoria va oltre la competizione e i trofei.

Anche questa nuova stagione, come le precedenti, è una produzione originale italiana. Girata a Milano, è diretta da Claudio Norza – già regista della serie tv Alex & Co. diventata un vero e proprio fenomeno di costume – ed è prodotta da 3Zero2Tv in collaborazione con The Walt Disney Company Italia. A interpretare Penny il pubblico ritroverà la carismatica Olivia Mai-Barret, mentre la vulcanica Shannon Gaskin tornerà nel ruolo di Camilla e Finlay MacMillan sarà ancora una volta il bello e talentuoso Sebastian. Ma non mancheranno anche tante sorprese per il pubblico affezionato alla serie.

Zoe Kravitz elogia Robert Pattinson come Batman: “È la scelta perfetta”

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Se la produzione di The Batman non fosse stata interrotta, probabilmente avremmo avuto modo di dare un primo sguardo alla Catwoman di Zoe Kravitz nell’attesissimo film di Matt Reeves. La speranza è che le riprese del nuovo adattamento dedicato al Crociato di Gotham possano ripartire il prima possibile.

Durante una recente intervista con Variety, Kravitz ha parlato nel dettaglio del suo co-protagonista, Robert Pattinson, definendolo la scelta perfetta per interpretare Bruce Wayne. “Robert ha iniziato come idolo delle teenager, poi ha dimostrato di essere un attore che attraverso il suo lavoro aveva tanto da dimostrare. E ciò lo lega molto al personaggio di Batman, in un certo senso”, ha spiegato l’attrice.

“Abbiamo l’illusione di Bruce Wayne, e poi abbiamo Batman che agisce nell’ombra e che deve sbrigare tutta una serie di faccende molto più complicate… penso che in questo esista una connessione tra Robert e il personaggio E poi sta benissimo con il costume. Al di là di tutto, però, è solo un grande attore che si impegna in tutto ciò che fa… penso che il suo sia un casting perfetto… assolutamente perfetto.”, ha aggiunto Kravitz.

Zoe Kravitz parla del supporto delle altre attrici che hanno interpretato Catwoman al cinema

Sembra dunque che in The Batman avremo una grande nuova incarnazione del Cavaliere Oscuro, ma per quel che riguarda Catwoman? Solo il tempo ci sarà una risposta, ma il talento della Kravitz è innegabile; inoltre, l’attrice ha anche il supporto di Michelle Pfeiffer, che aveva interpretato Selina Kyle in Batman – Il ritorno.

“Ho parlato con Michelle. Eravamo sedute allo stesso tavolo ai Golden Globes, ma l’avevo incontrata già diverse volte negli anni a causa di David. E. Kelley. È sempre stata carina con me”, ha ricordato l’attrice. “Ero appena stata ingaggiato per il ruolo, quindi ero molto nervosa all’idea di stare in sua presenza, ma lei è stata veramente dolcissima. Mi ha abbracciato forte e mi ha detto: ‘Sarai fantastica’. È stato un momento incredibile.”

La Kravitz ha poi aggiunto: “Anche Halle Berry e Anne Hathaway sono state molto dolci con me, su Instagram e Twitter. Mi hanno mandato dei messaggi molto dolci, incoraggianti quando è stato annunciato che avrei interpretato Catwoman. Mi sento supportate dalla attrici che sono venute prima di me.”

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

The Suicide Squad: Jai Courtney anticipa una divertente scena in acqua

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Intervistato di recente da Variety in occasione della promozione della serie Stateless, Jai Courtney ha avuto la possibilità di parlare anche di The Suicide Squad, l’attesissimo cinecomic DC scritto e diretto da James Gunn, in cui l’attore tornerà nei panni di Captain Boomerang dopo il film del 2016 di David Ayer.

Naturalmente, l’attore non ha potuto rivelare dettagli sulla trama, ma ha svelato alcuni aneddoti sulla realizzazione di una scena particolarmente divertente: “Non posso dire molto sul film, ma c’è una scena in particolare in cui, insieme ad altre persone, mi sono bagnato un bel po’. È stato un momento molto divertente. Quando trascorri ore ed ore immerso in una vasca piena d’acqua, mentre cerchi di stare a galla con tantissime altre persone, con il polistirolo inserito in ogni angolo del tuo costume per ridurre il peso, alle 4 del mattino, le cose diventano per forza esilaranti.”

L’attore ha poi parlato anche di James Gunn, lodando il lavoro del regista: “Questo film ha un sapore totalmente diverso. Ci sono tantissimi personaggi nuovi e James Gunn ha un approccio alle cose che è suo, soltanto suo. Ha aggiunto il proprio tocco al mondo della Squadra Suicida. Credo sia il regista adatto e sono certo che il pubblico si divertirà tantissimo.”

I primi materiali ufficiali di The Suicide Squad in esclusiva al DC Fandome?

Per quanto riguarda l’uscita nelle sale di The Suicide Squad, il film resta confermato ad oggi per il 6 agosto 2021. Le riprese del cinecomic si erano concluse poco prima dello scoppio della pandemia di Covid-19. Durante la quarantena obbligatoria dovuta all’emergenza Coronavirus, James Gunn ha lavorato alla post-produzione del film da remoto. Di recente è stato confermato che il regista e il cast interverranno durante il DCFandome del prossimo 22 agosto, dove quasi certamente saranno mostrati i primi materiali ufficiali del film.

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn Cena, Peter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

Paul Rudd rivela: “Quando venni scelto per Ant-Man, la gente mi prese in giro”

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A quanto pare, gli amici e i conoscenti di Paul Rudd lo hanno preso in giro quando hanno scoperto che l’attore era stato scelto per interpretare Ant-Man nel MCU. Dopo il debutto nel film omonimo del 2015 diretto da Peyton Reed, l’attore è tornato nei panni del personaggio in altri tre titoli dell’universo condiviso: Captain America: Civil War, Ant-Man & the Wasp e il campione d’incassi Avengers: Endgame

Adesso, ci si aspetta che Ant-Man sarà uno degli eroi della seconda generazione a portare avanti il team, dal momento che gli archi narrativi di alcuni dei Vendicatori originali si sono ufficialmente conclusi. Tuttavia, l’attore ha spiegato che inizialmente è stato preso in giro quando ha comunicato che i Marvel Studios lo avevano ufficialmente ingaggiato per il ruolo di Scott Lang.

Mentre i fan attendono di sapere cosa il MCU ha in serbo per il futuro di Ant-Man, Paul Rudd ha parlato del ruolo in una recente conversazione con il collega Chris Evans avvenuta durante il celebre format “Actors on Actors at Home” di Variety. L’attore ha spiegato che, dopo aver saputo del casting, non solo la gente lo prendeva in giro, ma pensavano anche che non si trattasse di un superoere dai poteri così straordinari. Ciononostante, Rudd ha sempre preso il ruolo molto seriamente, appunto perché conosceva la ricca storia del personaggio nei fumetti.

Paul Rudd su Ant-Man: “Volevo creare un personaggio… un supereroe che fosse anche una persona normale.”

“Dicevo: ‘Ho ottenuto la parte. Interpreterò Ant-Man’, e le persone mi dicevano: ‘Che cosa fa Ant-Man?’. E allora io rispondevo: ‘Ha la capacità di ridursi alle dimensioni di una formica mantenendo comunque la sua forza… ma può anche controllare le formiche, parlare con le formiche’. E le persone ridevano mentre lo spiegavo”, ha spiegato l’attore.

“Non sono esattamente il primo nome a cui la gente pensa quando si tratta di interpretare un grande supereroe. Volevo provarci. Volevo creare un personaggio… un supereroe che fosse anche una persona normale. L’intero mondo de supereroi mi sembrava così opprimente. Tutto si riduceva a: ‘Che cosa fa questo personaggio?’. Io volevo che fosse riconoscibile.”

L’attore ha poi concluso dicendo: “Questi personaggi sono importanti per molte persone e l’unica cosa che vuoi è trattarli con rispetto e rendere giustizia. E certamente, il personaggio – quando è stato creato da Jack Kirby e Stan Lee e da tutti alla Marvel – era in circolazione da un po’.”

Ricordiamo che Paul Rudd tornerà a vestire i panni di Scott Lang in Ant-Man 3, che sarà diretto ancora una volta da Peyton Redd. Oltre a tornare nei panni del protagonista, Rudd collaborerà anche alla sceneggiatura del film insieme a Jeff Loveness (Rick and Morty). Al momento il film non ha ancora una data di uscita.

Ghostbusters: Legacy omaggerà Harold Ramis

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Ghostbusters: Legacy omaggerà Harold Ramis

In una recente intervista con Entertainment Weekly, Dan Aykroyd ha parlato di Ghostbusters: Legacy, attesissimo nuovo capitolo della saga sugli Acchiappafantasmi che sarà direttamente collegato ai primi due film originali degli anni ’80. Il nuovo episodio, che sarebbe dovuto arrivare in sala quest’estate, è stato posticipato al 5 marzo 2021 a causa della pandemia di Covid-19.

Alle pagine della celebre rivista, Aykroyd ha spiegato che Jason Reitman, figlio di Ivan (regista dei primi due film del franchise) e regista di Legacy, “passerà il DNA dei primi due film direttamente ad una nuova generazione”. Aykroyd, che tornerà nel nuovo film insieme agli altri membri del cast originale (Bill Murray, Sigourney Weaver, Ernie Hudson e Annie Potts), ha spiegato che il nuovo film getterà le basi per una nuova generazione di acchiappafantasmi, che potrà essere esplorata in eventuali nuovi sequel, in cui altri potranno unirsi al famoso gruppo di investigatori del paranormale.

“Jason passerà il DNA dei primi due film direttamente ad una nuova generazione. È molto divertente vedere questi fantastici giovani attori che imbracciano la vecchia Cadillac e hanno l’attrezzatura in mano. La storia che si sviluppa è spaventosa, divertente… è una sincera, di cuore. E alimenta la possibilità di ulteriori sequel con questo gruppo e con altri che vorranno unirsi”, ha spiegato Dan Aykroyd.

Dan Aykroyd promette che Harold Ramis verrà onorato in Ghostbusters: Legacy

Nel film ovviamente non ci sarà Harold Ramis, interprete di Egon nei due film originali, scomparso nel 2014. Sempre nel corso della medesima intervista, però, Aykroyd ha specificato che Legacy renderà omaggio all’amico e collega. L’attore non ha potuto rivelare in che modo il personaggio di Egon verrà rappresentato, ma ha specificato che, indipendentemente dalla forma in cui Ramis verrà omaggiato, la decisione è stata frutto di un’attenta considerazione. “Avere la formazione originale senza Harold è stato qualcosa su cui abbiamo discusso seriamente”, ha detto Aykroyd. “Sarà rappresentato al meglio nel nuovo film, ve lo posso assicurare. Verrà ricordato onorevolmente.”

A più di trent’anni dall’uscita nelle sale dell’iconico Ghostbusters, il cast originale, composto da Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Sigourney Weaver e Annie Potts di nuovo insieme per ridar vita a una delle saghe cinematografiche più amate della storia. Diretto da Jason Reitman, il film sarà nelle sale dall’estate 2020 prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Tra i protagonisti anche Mckenna Grace, Finn Wolfhard, Carrie Coon e Paul Rudd.

Ghostbusters: Legacy, diretto da Jason Reitman e prodotto da Ivan Reitman, è il nuovo capitolo della saga originale Ghostbusters. Arrivati in una piccola città, una madre single e i suoi due figli iniziano a scoprire la loro connessione con gli Acchiappafantasmi originali e la segreta eredità lasciata dal nonno. Ghostbusters: Legacy è scritto da Jason Reitman & Gil Kenan.

Henry Cavill sulla Snyder Cut: “Felice che Zack mostrerà la sua versione”

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A causa di una tragedia familiare, il regista Zack Snyder dovette abbandonare la produzione di Justice League. Il film venne completato da Joss Whedon, ma il risultato finale venne bocciato tanto dalla critica quanto dal pubblico, dal momento che il film non rispecchiava assolutamente la visione originale di Snyder. Fortunatamente, la passione dei fan ha fatto sì che, attraverso la campagna #ReleaseTheSnyderCut, fosse resa giustizia al film originale, che il prossimo anno verrà ufficialmente rilasciato su HBO Max.

In una recente intervista con Variety,  Henry Cavill ha parlato proprio dell’imminente arrivo della Snyder Cut di Justice League. A quanto pare, però, l’attore non sembra conoscere molti dettagli sul taglio originale di Snyder: “Non posso veramente dire nulla, a parte il fatto che la HBO Max farà uscire il film. Sarà la versione finale di Zack, ma più di questo non so.”, ha spiegato Cavill.

“Sono soltanto felice che Zack abbia finalmente realizzato la sua visione del film”, ha continuato l’attore. “Penso che sia importante per un regista e per uno storyteller vedere la propria visione di qualcosa finalmente rilasciata e mostrata al mondo. Anche io non vedo l’ora di vederla. È stato decisamente un calvario.”

Cavill ha poi aggiunto: “Con Justice League si è verificato un mix di visioni ed è per questo che il film non è stato ben accolto. E poi, negli anni successivi, c’è stata una grande spinta per poter finalmente vedere la leggendaria Snyder Cut. Ora è giunto il momento! Penso che sarà molto bello vedere Zack che finalmente ha la possibilità di rilasciare la sua versione del film.”

Henry Cavill sarà ancora una volta Superman nel DCEU

Di recente Henry Cavill ha parlato del suo futuro nei panni di Superman, rivelando che spera di poter interpretare il personaggio ancora a lungo. È stato confermato che l’attore è ufficialmente in trattative per tornare nei panni dell’eroe kryptoninao nel DCEU: il ritorno in questione però sarà relegato ad un ruolo di supporto in uno dei prossimi film in uscita (non è stato ancora rivelato quale); quindi, almeno per ora, non ci sono possibilità di vedere un’eventuale sequel de L’Uomo d’Acciaio di Zack Snyder.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Jurassic World: Dominion, tornerà un personaggio da Jurassic Park

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In attesa del 6 luglio, giorno in cui dovrebbe ufficialmente ripartire la produzione del film, arriva da Collider la notizia che Campbell Scott (The Amazing Spider-Man 1 e 2) si è unito ufficialmente al cast di Jurassic World: Dominion nei panni di Lewis Dodgson.

Il personaggio di Dodgson era già apparso brevemente nel primo Jurassic Park del 1993, interpretato da Cameron Thor: era il misterioso uomo in occhiali e maglietta rossa che incaricava Dennis Nedry (Wayne Knight) di rubare gli embrioni di dinosauro da Isla Nublar attraverso una finta lattina di Barbadol. Dopo quella scena, non abbiamo più visto il personaggio, né nel primo film di Spielberg né nei sequel, nonostate lo stesso avesse un ruolo chiave nel romanzo “Il Mondo Perduto” di Michael Crichton.

Nel terzo capitolo della trilogia reboot, ritroveremo quindi Dodgson, che adesso sarà amministrato delegato della Biosyn Genetics, società ben nota ai lettori dei romanzi originali, in quanto principale rivale della InGen di John Hammond. Per adesso non è chiaro se Dodgson sarà l’antagonista principale del film o se nel nuovo film ce ne saranno anche altri.

Il personaggio di Lewis Dodgson in Jurassic World: Dominion sarà collegato a Il Regno Distrutto?

Cameron Thor non è stato chiamato a tornare nei panni di Dodgson perché attualmente si trova in carcere: è stato infatti condannato a sei anni per molestie sessuali su una minorenne. Inoltre, sebbene non sia stato ancora confermato, sembra abbastanza probabile che la Biosyn sia la stessa misteriosa organizzazione per cui lavorava il personaggio del dottor Henry Wu (interpretato da BD Wong) in Jurassic World: Il regno distrutto.

Jurassic World: Dominion vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson Omar SyLaura Dern Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

Doctor Strange 2: Chiwetel Ejiofor conferma il ritorno di Mordo

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Doctor Strange 2: Chiwetel Ejiofor conferma il ritorno di Mordo

Chiwetel Ejiofor ha confermato che tornerà a vestire i panni del Barone Mordo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness. Screen Rant ha avuto l’occasione di chiacchierare con l’attore in occasione della promozione del film The Old Guard (in arrivo a luglio su Netflix), e naturalmente ne ha approfittato per chiedere alla star qualcosa in merito al suo futuro nel MCU.

L’attore di 12 anni schiavo ha confermato non solo che rivedremo Mordo nel sequel, ma ha anche anticipato qualcosa in merito all’inizio della produzione. “Tutto quello che posso dire è che speriamo di poter iniziare a girare quanto prima. Il prima possibile, come potete immaginare. Siamo davvero tutti eccitati all’idea di andare avanti. Non vedo l’ora”, ha dichiarato l’attore.

Il personaggio del Barone Mordo non è apparso né in Avengers: Infinity War né in Avengers: Endgame, ma Ejiofor – durante un’altra intervista con Comicbook – ha anticipato che probabilmente il sequel di Doctor Strange racconterà che cosa ha fatto il personaggio dagli eventi del primo film. Quando gli stato chiesto se sapeva qualcosa a proposito di ciò che Mordo ha fatto tra gli eventi di Infinity War e Endgame, l’attore ha anticipato: “Tutto quello che posso dire è che credo che verrà rivelato cosa ha fatto in questi anni.”

I personaggi che dovremmo vedere in Doctor Strange 2

Oltre a Chiwetel Ejiofor, nel sequel di Doctor Strange torneranno anche Benedict Cumberbatch nei panni di Stephen Strange e Benedict Wong in quelli di Wong. Non ci sarà invece Rachel McAdams, che non tornerà a vestire i panni di Christine Palmer. Tra le new entry, invece, figura Elizabeth Olsen, che tornerà ad interpretare Scarlet Witch. Gli ultimi rumor suggeriscono che nel sequel dovremmo vedere tutta una serie di nuovi personaggi, tra cui Clea, Fratello Voodoo e America Chavez, ma nulla di ufficiale è stato ancora confermato.

Annunciato ufficialmente questa estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange 2 vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

Secondo Collider, la produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro mani con il regista.

Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton e Chiwetel EjioforRachel McAdams non tornerà nei panni di Christine Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in Endgame.

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 25 marzo 2022.

Di nuovo posticipata l’uscita di Tenet di Christopher Nolan

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Di nuovo posticipata l’uscita di Tenet di Christopher Nolan

La Warner Bros. ha di nuovo posticipato l’uscita in sala di Tenet, il nuovo e attesissimo film di Christopher Nolan. Si tratta del secondo spostamento per il film che inizialmente doveva essere nelle sale il 17 luglio. A causa della pandemia, la produzione ha deciso di spostare l’uscita al 31 luglio, ma adesso si è deciso per una data ancora più cauta, il 12 agosto.

“La Warner Bros si impegna a portare Tenet al pubblico del cinema, in sala, sullo schermo, quando gli esercenti saranno pronti e la salute pubblica dirà ufficialmente che è tempo – ha dichiarato lo studio – In questo momento abbiamo bisogno di essere flessibili, e non stiamo trattando questo come una tradizionale uscita di un film. Stiamo valutando di far uscire il film a metà settimana, per permettere al pubblico di scoprire il film nei loro tempi, e pensiamo di pianificarlo a lungo, per un periodo superiore alla norma, per sviluppare una strategia di distribuzione differente ma di successo.” Ricordiamo che il budget di Tenet è stato ufficializzato per una cifra di 200 milioni di dollari.

Lo studio ha anche posticipato la ri-uscita al cinema di Inception, in occasione dei suoi 10 anni, al 31 luglio. 

Tenet: cosa significa il titolo del nuovo film di Christopher Nolan?

Protagonisti del film oltre ai già citati Robert Pattinson e John David Washington ci sono anche Elizabeth Debicki, Michael Caine, Kenneth Branagh, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson e Clémence Poésy. Il film, il primo lungometraggio di Nolan dal 2017, anno di Dunkirk, viene descritto come un’epica storia action che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale. Il regista ha scritto la sceneggiatura da un’idea originale e le riprese in sette paesi sono ora in corso.

Tenet arriverà al cinema il 03 Agosto 2020. Christopher Nolan ed Emma Thomas producono, con Thomas Hayslip come produttore esecutivo. Il team di Tenet include il direttore della fotografia di Dunkirk Hoyte van Hoytema (girato in un mix di Imax e 70mm) e la montatrice Jennifer Lame, lo scenografo Nathan Crowley, il costumista Jeffrey Kurland e il supervisore del VFX Andrew Jackson.

Allacciate le cinture! Viaggiando si impara, Elizabeth Banks sarà la Signora Frizzle

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Elizabeth Banks ha firmato con Universal per il ruolo della Signora Frizzle nell’adattamento in live action di Allacciate le cinture! Viaggiando si impara (The Magic School Bus). La serie animata, basata sui libri scolastici scritti da Joanna Cole, era celebre durante gli anni Novanta e segue le vicende dell’insegnate e della sua classe mentre va in giro a scoprire scienza e natura a bordo di un magico scuolabus, che si adegua a tutte le situazioni e le circostanze (si trasforma in astronave, in sottomarino, e così via…).

Oltre a recitare nel film, Elizabeth Banks produrrà il progetto con Max Handelman per Brownstone Productions, insieme al presidente della Scholastic Entertainment e capo dell’ufficio strategico, Iole Lucchese, e  Caitlin Friedman, senior VP e general manager, e con Marc Platt e Adam Siegel per Marc Platt Productions. Alison Small sarà produttore esecutivo per la Brownstone Productions.

“Siamo lieti di dare vita all’iconica signora Frizzle e al suo entusiasmo per la conoscenza e l’avventura in un modo nuovo e originale che ispirerà la prossima generazione di bambini a esplorare la scienza e supporterà gli insegnanti dedicati che aiutano a rendere la scienza reale e accessibile ai giovani studenti ogni giorno” ha dichiarato Lucchese in una nota. Ryan Christians della Marc Platt Productions supervisionerà la produzione con Sara Scott e Lexi Barta della Universal Pictures.

Lily Tomlin ha doppiato la signora Frizzle nella serie TV animata PBS, andata in onda per 18 anni consecutivi negli Stati Uniti ed è trasmessa in oltre 100 paesi, tra cui l’Italia, naturalmente. Nel 2017 ha debuttato su Netflix un sequel animato con Kate McKinnon che doppiava la sorella della signora Frizzle, Fiona. Ora tocca ad Elizabeth Banks che conferma così anche la sua collaborazione con Universal, dopo Pitch Perfect, Invisible Woman e Charlie’s Angels.

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Millie Bobby Brown è Enola Holmes nelle prime immagini dal film

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Millie Bobby Brown è Enola Holmes nelle prime immagini dal film

Legendary Pictures ha diffuso le prime immagini ufficiali di Enola Holmes, il nuovo film che sarà distribuito da Netflix a settembre, con protagonista Millie Bobby Brown (Stranger Things) nei panni della sorella minore di Sherlock Holmes. Nel cast del film, oltre a Brown, anche Henry Cavill, Sam Claflin e Helena Bonham Carter nei panni della nuova famiglia Holmes.

Le ultime due incarnazioni di Sherlock Holmes, tra cinema e tv, sono state quelle di Robert Downey Jr. per la Warner Bros, nei film diretti da Guy Ritchie, e di Benedict Cumberbatch, per la BBC, nell’adattamento seriale che lo ha visto al fianco di Martin Freeman / John Watson. Di seguito le immagini dal film in cui compaiono anche Claflin e Cavill:

Il film sarà ambientato nel 1880 e seguirà la giovane Enola che parte da sola alla volta di Londra in cerca di sua madre, scomparsa misteriosamente nel giorno del suo 16esimo compleanno. Durante il suo viaggio, Enola si troverà al centro di una grande cospirazione che potrebbe avere gravi conseguenze sul corso della politica e della sua storia.

La fonte principale del film saranno i sei romanzi Young Adult della serie “The Enola Holmes Mysteries” firmati da Nancy Springer, che hanno come protagonista proprio la piccolina di casa Holmes. Il film sarà diretto da Harry Bradbeer (Fleabag, Killing Eve) e sceneggiato da Jack Thorne. Nel cast figurano anche Henry Cavill (nei panni di Sherlock Holmes) e Helena Bonham Carter (in quelli della madre di Enola).

Enola Holmes segnerà la seconda esperienza cinematografica di Millie Bobby Brown. La giovane attrice ha debuttato sul grande schermo lo scorso anno in Godzilla II – King of the Monsters, film di Michael Dougherty e sequel del film del 2014 Godzilla.