Spider-Man:
Un Nuovo Universo, primo film
d’animazione con protagonista l’Uomo Ragno, nonché debutto
cinematografico del personaggio di Miles Morales, contiene al suo
interno numerosi riferimenti ai fumetti. Eppure, la produzione del
film ha dovuto attenersi ad una serie di regole alquanto rigide in
merito a ciò che poteva essere citato direttamente dal materiale
originale.
In occasione del
#QuarantineWatchParty dedicato proprio al film, il produttore
Chris Miller ha rivelato attraverso il suo profilo
Twitter ufficiale che
la Sony aveva imposto loro quanto segue circa l’impiego del
linguaggio tipico dei fumetti: “Nessun balloon o elementi che
ricordassero troppo i fumetti, almeno fino a quando Miles non
veniva morso.”
Sempre in occasione del
#QuarantineWatchParty dedicato al film, Miller ha parlato anche
dell’annunciato sequel di Spider-Man: Un Nuovo
Universo, rivelando di aver iniziato a
lavorare al nuovo film da un paio di giorni e che rivedere il primo
episodio lo ha reso ancora più emozionato in riferimento a ciò che
lui e il suo team hanno in serbo per il secondo capitolo.
Spider-Man:
Un Nuovo Universo racconta le vicende del
teenager Miles Morales e delle infinite possibilità dello
Ragno-Verso, dove più di una persona può indossare la maschera. Una
visione fresca di un nuovo Universo Spider-Man con uno stile visivo
innovativo e unico nel suo genere.
Il film è diretto
da Bob Persichetti, Peter
Ramsey e Rodney Rothman,
con Shameik Moore e Jake
Johnson. Uscito al cinema il 25 dicembre 2018. Durata 117
minuti. Distribuito da Warner Bros. Italia.
Il cast di doppiatori americano
comprendere gli attori Shameik Moore, Jake Johnson,
Mahershala Ali, Brian Tyree Henry, Lily Tomlin, Liev Schreiber,
Luna Lauren Velez, Zoë Kravitz e Nicolas
Cage.
BY AIMEE SPINKS/NETFLIX.
BY AIMEE SPINKS/NETFLIX.
BY AIMEE SPINKS/NETFLIX.
The Old Guard con Charlize
Theron dal 10 luglio su Netflix
Basata sull’omonima serie graphic
novel di Greg Ruck e illustrata da Leandro
Fernández, The Old
Guardracconta la
storia di un piccolo gruppo di mercenari divenuti immortali, che
deve combattere per tenere unita la squadra dopo aver scoperto
l’esistenza di un nuovo immortale e che i loro super poteri sono a
rischio. Il film arriverà su Netflix a partire dal prossimo
10 luglio.
Il resto del cast di The Old
Guard annovera KiKi Layne, Marwan
Kenzari, Matthias Schoenaerts e Chiwetel
Ejiofor. La sceneggiatura è dello stesso Rucka e di Gina
Prince-Bythewood. Il film è prodotto da David Ellison,
Dana Goldberg e Don
Granger per Skydance, insieme a Marc
Evans, Charlize Theron, Beth
Kono e AJ Dix per Denver
and Delilah. Stan
Wlodkowski e Greg
Rucka sono produttori esecutivi.
Andy Serkis ha annunciato un reading de
Lo Hobbit in streaming per raccogliere
fondi a scopo benefico. L’attore è noto per aver interpretato,
attraverso l’utilizzo della motion capture, il personaggio di
Gollum nelle trilogie de Il Signore degli Anelli e de
Lo Hobbit, appunto. Durante la sua
carriera, Serkis si è imposta come un vero e proprio “re” della
performance capture, grazie anche ai suoi ruoli in King
Kong e nella saga de Il Pianeta delle Scimmie.
Adesso, l’attore tornerà alle
origini con uno speciale reading di ben 12 ore – nella giornata di
oggi 8 maggio – del romanzo “Lo Hobbit” del 1937 di J.R.R.
Tolkien che ha ispirato la seconda trilogia di Peter Jackson basata sull’opera del celebre
scrittore britannico. Attraverso il suo account Twitter, Serkis ha annunciato:
“Voglio condurvi in una delle più grandi avventure fantasy che
siano mai state scritte. Unitevi a me in una speciale maratona di
ben 12 ore in cui leggerò ‘Lo Hobbit’, a supporto di due
incredibili associazioni benefiche che stanno facendo un lavoro
straordinario in questo momento molto difficile! @NHSuk @bestbeginnings #hobbitathon.”
Ricordiamo che Andy Serkis è attualmente impegnato con
la produzione di Venom
2, sequel del cinecomic Sony che vedrà il ritorno
di Tom
Hardy nei panni dei temibile simbionte. Il
sequel – il cui titolo ufficiale sarà Venom: Let There
Be Carnage – vedrà nel cast anche Michelle Williams e Woody Harrelson, e arriverà al cinema il 25
giugno 2021. Il film segnerà la terza esperienza dietro la macchina
da presa per Serkis, dopo Ogni tuo respiro e Mowgli –
Il figlio della giungla.
La scorsa settimana è
arrivata l’ufficializzazione del
live action di Hercules, il
classico d’animazione del 1997, diretto da Ron Clements e John
Musker. Il remake vedrà Anthony e Joe
Russo, registi di Avengers:
Endgame, impegnati in qualità di produttori,
mentre Dave Callaham (Wonder Woman
1984) firmerà la sceneggiatura.
Adesso, in una recente intervista
con
Collider, sono stati proprio Anthony e
Joe Russo a condividere i primissimi dettagli sul
progetto. A quanto pare, l’intento dei due registi e produttori
sarà quello di realizzare un film completamente originale:
“Regaleremo al pubblico una storia molto diversa”, hanno
dichiarato i fratelli. “Faremo un film che sarà ovviamente
ispirato al classico originale, ma al tempo stesso ci saranno tanti
nuovi elementi”.
Al momento non sappiamo né chi
dirigerà il film né gli attori che saranno chiamati ad interpretare
gli iconici personaggi del classico originale. Il film, a
differenza del più recente Lilli
e il Vagabondo, non sarà destinato
a Disney+, ma arriverà sul grande schermo
e sarà prodotto anche da Jeffery
Silver(Il re leone, Tron:
Legacy) e Karen
Gilchrist (Il re leone, The
Mandalorian).
Come già accaduto per La
Bella e la Bestia, Aladdin e per
l’attesissimo La
sirenetta, anche la colonna sonora del live action
di Hercules sarà composta da
brani già presenti nel classico originale e da nuove canzoni.
Hercules è il primo film di
animazione Disney basato sulla mitologia greca e racconta le
avventure di Eracle, che viene però chiamato con il suo nome latino
Hercules, concentrandosi principalmente non tanto sulle
famose dodici fatiche quanto sulla meno
nota Gigantomachia.
L’ultima volta che abbiamo visto
Tobey Maguire nei panni dell’Uomo Ragno è
stato in Spider-Man 3, il terzo e ultimo
capitolo della trilogia di Sam Raimi, che arrivò a
conquistare 894 milioni di dollari al box office mondiale. Per
molto tempo si parlò della possibilità di uno Spider-Man 4, ma alla
fine il progetto venne definitivamente accantonato, con la Sony che
decise di riavviare le avventure cinematografiche dell’iconico
personaggio con il casting di Andrew Garfield e
l’uscita di The Amazing Spider-Man di
Marc Webb.
Di recente è stato caricato su
YouTube un video che ci mostra lo screen test di Tobey Maguire per il primo Spider-Man di Sam
Raimi. Lo screen test dimostra come la prima versione del
film era molto diversa da ciò che abbiamo poi visto sul grande
schermo. In una scena in particolare, vediamo un Maguire a torso
nudo assalire un gruppo di teppisti: le espressioni e la gestualità
dell’attore lasciano intuire uno Spider-Man molto più aggressivo,
per un film che probabilmente avrebbe dovuto avere dei toni molto
più cupi. Nel video è possibile vedere anche gli screen test degli
altri membri del cast, tra cui
Kirsten Dunst,
Willem Dafoe e J.K. Simmons.
Nonostante le produzioni
cinematografiche siano al momento sospese a causa della pandemia di
Covid-19, la pre-produzione di tantissimi progetti continuano
direttamente dalle case degli artisti coinvolti nel loro sviluppo.
Tra questi rientra anche New Gods,
progetto targato DC e affidato alla regista di
Selma e Nelle pieghe del
tempoAva DuVernay.
Di recente la regista è tornata ad
aggiornare brevemente sul film attraverso il suo profilo Twitter, rivelando di essere
attualmente al lavoro sulla quarta bozza della sceneggiatura, che
la stessa sta curando in collaborazione con il fumettista
Tom King. La DuVernay ha inoltre confermato che
nel film sarà presente nientemeno che All-Widow, la regina degli
insetti che vivono sul pianeta New Genesis.
Creato e disegnato
da Jack Kirby, il fumetto originale fu
pubblicato la prima volta nel 1971, portando al grande pubblico le
storie dei Nuovi Dei, ovvero
i nativi dei pianeti gemelli di Nuova Genesi e
Apokolips.
Vi ricordiamo che, anni fa, la
DuVernay è stata ad un passo dal dirigere un altro atteso
cinecomic, ovvero Black
Panther, finito poi nelle mani
di Ryan Coogler. Secondo alcune
indiscrezioni, New Gods non sarà
collegato all’universo cinematografico DC, dunque la speranza di
vedere nel film i personaggi già introdotti è pari a zero.
A quanto pare il film
presenterà Mister
Miracle e Big Barda come
protagonisti e Granny Goodness e
le Furie Femminili nel ruolo di
antagoniste principali. Chi conosce i fumetti DC saprà che la prima
fa parte dell’Elite di Darkseid, il signore
di Apokolis, e gestisce l’orfanotrofio del pianeta con una
feroce disciplina, servendosi anche delle Furie per
creare un’élite di guerrieri attraverso il lavaggio del
cervello e la tortura.
Star Wars: l’Ascesa di Skywalker ha già
elettrizzato i fan di tutto il mondo, superando il miliardo di
incassi al box office globale. Finalmente, l’affascinante
conclusione dell’epica saga degli Skywalker diretta da J.J. Abrams sarà disponibile dal 4
maggio in 4 diversi formati Home Video (4K UHD, Blu-Ray,
Blu-Ray 3D e DVD).
I contenuti extra includono
Star Wars: l’Ascesa di Skywalker, documentario
inedito sulla realizzazione del film, diretto da Debs Paterson, che
esplora con il cast e i filmmakers l’eredità della saga degli
Skywalker. Le feature includono un approfondimento delle splendide
sequenze ambientate nel deserto di Pasaana, come l’inseguimento
mozzafiato degli Speeder o l’astronave in cui Rey scopre i
segreti della sua famiglia e incontra il piccolo droide D-O. I fan
potranno anche ascoltare il punto di vista di Warwick Davis,
interprete del personaggio Wicket l’Ewoc, e del team creativo che
ha dato vita al record di 584 tra creature e droidi presenti nel
film.
Dal 4 maggio, inoltre, in
concomitanza con l’uscita in Home Video di
Star Wars: l’Ascesa di Skywalker, sarà disponibile
anche il Boxset completo di tutti gli episodi della saga, per la
prima volta in assoluto anche in formato 4K UHD.
I contenuti extra di Star
Wars: l’Ascesa di Skywalker includono:
L’Eredità di Skywalker – Ci sono storie
destinate a durare per sempre. Questo documentario in versione
integrale ripercorre il processo di creazione di Star
Wars: l’Ascesa di Skywalker.
Pasaana: creare l’inseguimento degli
Speeder – Approfondimento sulla realizzazione
dell’epico insegumento degli Speeder, per capire in che
modo ha preso forma questa spettacolare sequenza.
Alieni nel deserto – Un assaggio degli sforzi
intrapresi per ricreare le scene nel deserto di Pasaana, dai
problemi di prospettiva e complessità delle riprese al dettaglio
dei colori.
D-O: chiave del passato – Per esplorare
l’astronave che connette Rey al mistero dei suoi genitori scomparsi
e conoscere da vicino il nuovo, irresistibile droide D-O.
Warwick e figlio – Warwick Davis, interprete
di Wicket in Star Wars: il Ritorno dello Jedi, torna
ancora una volta a indossare il costume da Wok, questa volta in
compagnia di suo figlio Harrison.
Cast di creature – Il team dietro le
indimenticabili creature del film rivela i segreti di costumi,
trucco, protesi ed effetti digitali che le hanno portate in
vita.
Il nono e ultimo episodio della
saga degli Skywalker vede il ritorno dei personaggi originali di
Luke Skywalker, il Generale Leia Organa, Chewbacca, C-3PO, R2-D2,
l’Imperatore Palpatine e Lando Calrissian, insieme all’ultima
generazione di eroi e villain, tra cui Rey, Finn, Poe, BB-8, Maz,
Rose, il generale Hux e Kylo Ren. I nuovi arrivi includono Jannah,
un nuovo alleato della Resistenza, il Generale Pryde del Primo
Ordine e Zorii Bliss.
Star Wars: l’Ascesa di Skywalker è disponibile in
diversi formati per garantire a tutti fan un’esperienza in-home su
misura. L’edizione Home Video è distribuita in formato 4K UHD,
Blu-Ray, Blu-Ray 3D e DVD.
Il cast di Star Wars: l’Ascesa di Skywalker comprende
Carrie Fisher (Leia Organa), Mark
Hamill (Luke Skywalker), Adam Driver (Kylo Ren),
Daisy Ridley (Rey),
John Boyega (Finn), Oscar Isaac (Poe Dameron), Anthony
Daniels (C-3PO), Naomi Ackie (Jannah),
Domhnall Gleeson (Generale Hux), Richard E. Grant
(Generale Pryde), Lupita Nyong’o (Maz Kanata), Keri Russell (Zorii Bliss), Joonas
Suotamo (Chewbacca), Kelly Marie Tran (Rose Tico), con
Ian McDiarmid (Imperatore Palpatine) e Billy Dee Williams (Lando Calrissian).
Il film è diretto da J.J. Abrams e
prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, mentre
Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori
esecutivi. La sceneggiatura è scritta da Chris Terrio & J.J. Abrams
da un soggetto di Derek Connolly & Colin Trevorrow e J.J. Abrams &
Chris Terrio, basato sui personaggi creati da George Lucas.
In contemporanea con la
65a edizione dei Premi David di Donatello, in
diretta venerdì 8 maggio su Rai 1 dalle ore 21.25, le sale
cinematografiche italiane riaccenderanno, per una sera, le insegne
e gli schermi, in attesa della riapertura e di un ritorno alla
normalità.
Il flash mob, organizzato da ANEC
con hashtag #riaccendilcinema, intende lanciare un messaggio
simbolico agli spettatori, agli operatori e alle istituzioni con il
quale si sottolinea l’importante funzione sociale che le sale
svolgono quotidianamente sul territorio come luoghi di incontro,
partecipazione e scambio culturale, e si evidenzia la necessità di
un progetto strategico per il rilancio del settore. A seguito del
lockdown, infatti, 1.600 sale cinematografiche hanno sospeso la
loro attività, per un totale di 4.200 schermi su tutto il
territorio nazionale.
“Le sale cinematografiche italiane
riaccendono le proprie luci con l’augurio di un ritorno alla piena
normalità a nome di tutta l’industria del cinema – ha detto Mario
Lorini, Presidente dell’ANEC – Vogliamo lanciare un segnale
importante per ricordare a tutto il pubblico che le sale
cinematografiche ci sono e attendono il momento giusto per
riaprire. In quel momento, avremo bisogno di tutto il calore e la
passione dei nostri spettatori”.
La saga di Hunger Games sembra essere giunta al
termine così velocemente com’è iniziata. Tutti e quattro i film
sono usciti tra il 2012 e il 2015, e non tutti sono stati
apprezzati da pubblico e critica. La performance di Jennifer Lawrence è stata ampiamente elogiata,
così come le sequenze d’azione, ma non sempre la trasposizione
dell’eccezionale materiale di partenza è riuscita a mettere
d’accordo i fan.
Di seguito abbiamo raccolto 10 cose
che avvengono nel primo libro della saga di Hunger Games e che sono state
completamente omesse o cambiante dal film diretto da Gary
Ross:
I genitori di Peeta
L’unica cosa che abbiamo davvero
imparato sulla vita di Peeta, grazie ai film, è l’intera questione
della panetteria di famiglia. Negli adattamenti cinematografici,
però, non si parla mai di sua madre o di suo padre, dal momento che
entrambi i personaggi non vengono mai mostrati sullo schermo.
Nei film sembra che solo la madre
di Katniss, la sorella e Gale siano in grado di far visita ai
tributi dopo la Mietitura; eppure, tutta la storia di Peeta e della
sua famiglia avrebbe potuto essere citata, anche se non mostrata
direttamente. Nel libro, Katniss riceve persino dei biscotti dal
padre di Peeta, nonostante il fatto che la ragazza pensi che dovrà
uccidere suo figlio.
Il dietro le quinte degli Hunger Games
Una delle
più grandi differenze tra il film e il libro riguarda la
rappresentazione degli Hunger Games e di come i Giochi
vengano effettivamente creati. Se il libro si concentra
principalmente sull’esperienza di Katniss senza menzionare
particolari scenari al di là della foresta, nel film le cose
dovevano per forza essere diverse.
Proprio per questo,
durante il film vediamo spesso il dietro le quinte degli Hunger
Games, con gli operatori e gli Strateghi che manipolano l’arena e
creano ologrammi e trappole per mettere in difficoltà i
tributi.
I problemi di alcolismo di Haymitch
Nel film il
personaggio di Haymitch interpretato da Woody Harrelson sembra essere un grande amante
del whisky, ma la verità è che ha dei problemi ben più seri con
l’alcool, in generale. Nel film questa
sorta di dipendenza viene raggirata e sfruttata per sottolineare i
tratti più divertenti del personaggio, mentre nel libro l’entità
reale del problema viene affrontata da una prospettiva decisamente
più autentica.
Dopotutto, se
Haymitch è un Mentore, vuol dire che ha vinto un’edizione degli
Hunger Games, ed ha quindi ucciso dei coetanei per vincere. In
particolare, Haymitch è il vincitore dell’edizione numero 50 degli
Hunger Games, un’edizione della Memoria (proprio come lo sarà
l’edizione numero 75, raccontata nel secondo film/libro), il che
vuol dire che si tratta di un’edizione speciale. Nell’anno di
Haymitch, la particolarità del gioco è stata che i tributi erano il
doppio. I problemi di Haymitch con l’alcol derivano proprio dal
trauma di quell’esperienza.
I Muttations
Nel libro gli Ibridi vengono
rappresentati in modo molto diverso, in maniera più grafica e
inquietante. Piuttosto che essere una specie di enorme cane ibrido
con altri animali feroci, nel libro gli occhi di questi esseri sono
in realtà quelli appartenenti ai tributi morti.
Si tratta di un elemento molto più
particolare, specifico e soprattutto spaventoso, in grado di
innescare anche una connessione molto personale con Katniss: quando
deve ucciderli, è come se la ragazza stesse nuovamente
uccidendo i tributi!
Peeta e Katniss mano nella mano
Nel film vediamo
Peeta prendere la mano di Katniss durante la parata. Questo crea
unità tra la coppia, che finisce per conquistare il supporto dello
spettatore fin all’inizio, e forse chiarisce anche che tipo di
sentimenti Peeta nutre verso Katniss.
Nel libro, invece,
quest’idea viene a Cinna, elemento che rafforza l’intelligenza del
personaggio nel romanzo, ma che forse nel film non avrebbe giovato
alla costruzione dello stesso, soprattutto in vista dei cambiamento
apportati.
Il Distretto 11
Dopo che Rue è stata uccisa, il
film ci mostra la reazione del Distretto 11. La gente inizia a
ribellarsi contro i Pacificatori, provocando numerose morti e un
aumento palpabile di tensione tra i suoi membri. Questo non succede
nel libro, poiché restiamo fermamente concentrati su Katniss. Nel
romanzo non veniamo informati della reazione del Distretto 11 fino
a quando Katniss non esce dall’arena.
Il pane in dono
Nonostante il film mostri la
ribellione del Distretto 11, non viene comunque mostrato il dono
del pane. I ribelli del Distretto 11 mostrano comunque sostegno a
Katniss, ma togliere la scena del pane non rende così evidente che
anche gli altri Distretti stanno facendo il tifo per lei.
Nel libro, il pane in dono arriva
anche in un momento importante, dandole sostentamento proprio
quando la ragazza ne ha bisogno.
I Senza-Voce
Nella serie di libri,
Suzanne Collins chiarisce quanto siano importanti
i Senza-Voce, ossia coloro che hanno già tentato di ribellarsi al
governo tirannico che li controlla e di conseguenza sono stati
puniti.
Mentre i personaggi dei Senza-Voce
verranno introdotti successivamente nella saga cinematografica,
sono stati praticamente eliminati dal primo film. Un esempio in tal
senso avviene quando Katniss riconosce un Senza-Voce durante la
cena con Effie Trinket e Cinna.
L’inizio dei Giochi
Quando Katniss emerge per la prima
volta dal tubo di vetro e finisce nella Cornucopia, possiamo
assumere che la ragazza abbia già visto l’arco e la freccia. Peeta
scuote la testa e si rende conto che probabilmente sarebbe troppo
rischioso prenderle, quindi Katniss corre via.
Nel libro, questa scena si svolge
in modo completamente diverso, dando a entrambi i personaggi
diverse intenzioni: Katniss è abbagliata dal sole quando vede
Peeta, quindi non sa se ha scosso la testa o no; prima che riesca a
decidere se prendere l’arco e la faretra, ha già iniziato a
correre.
La morte di Cato
Cato ci
viene presentato come un killer spietato che è stato addestrato a
prendere parte agli Hunger Games da quando è nato. È un avversario
forte e temibile per Katniss, ed è l’unico che arriva fino alla
fine insieme alla ragazza e Peeta. Nel libro, mantiene la sua
personalità furiosa e contorta fino alla sua morte. Nel film,
invece, lo vediamo quasi redimersi, mentre si lascia andare ad un
discorso in cui ammette di essere soltanto una pedina, addestrato
per combattere per Capitol City.
Arriva da
Deadline la notizia che
Emily Blunt(A Quiet Place, Il ritorno di
Mary Poppins) e Dwayne
Johnson(San Andreas, Rampage – Furia
animale) saranno i protagonisti di Ball and
Chain, nuovo film di genere supereroistico basato
sull’omonima miniserie a fumetti, in quattro parti, del 1999.
La sceneggiatrice candidata
all’Oscar Emily B. Gordon (The Big Sick, Little
America) si occuperà di scrivere la sceneggiatura. Al momento ci
sarebbero diversi studi interessati ad acquistare i diritti per la
distribuzione, ma pare che ad accaparrarsi il film sarà con molta
probabilità Netflix. Non sappiamo ancora chi si occuperà
della regia.
Il fumetto originale racconta la
storia di Edgar e Mallory Bulson, coppia che dopo tre anni alquanto
tumultuosi di matrimonio, decide di gettare la spugna. La coppia è
sul punto di separarsi, ma un’improvvisa e misteriosa pioggia di
meteoriti investe la coppia di alcuni poteri extraterrestri,
trasformandoli in due supereroi. I due saranno costretti a rivedere
i loro piani e a restare insieme per difendere la Terra. Chi lo sa
che questi nuovi poteri non aiutino anche il loro matrimonio…
Emily Blunt e Dwayne Johnson in
una commedia romantica ambientata nel mondo dei supereroi
Una commedia romantica ambientata
nel mondo dei supereroi, a metà tra
Hancock con Will
Smith e Mr. & Mrs. Smith con
Brad
Pitt e Angelina Jolie. Scott Lobdell, Ale Garza e Richard
Bennett hanno scritto il fumetto originale, le cui quattro parti
sono state pubblicate tra il novembre del 1999 e il febbraio del
20000.
Per
Emily Blunt e Dwayne
Johnson si tratterà del secondo film insieme,
dopo Jungle
Cruise, live action Disney ispirato all’omonima
storica attrazione di Disneyland in California, che arriverà nelle
sale il 20 luglio 2021.
In una recente intervista con
Polygon – la stessa in cui ha parlato del suo Venom mai realizzato -, il regista Josh
Trank è tornato a parlare del reboot dei Fantastic 4 – I fantastici quattro da lui
diretto nel 2015. All’epoca della produzione del film, subito dopo
un primissimo montaggio, la Fox definì il girato “decisamente
scomodo”, ordinando subito una serie di riprese
aggiuntive.
A quanto pare, la Fox assunse un
nuovo team di sceneggiatori per occuparsi delle nuove scene da
girare, gruppo che a quanto pare non entrò mai in contatto con
Trank. Secondo quanto riportato dalla fonte, il regista
“scrisse diverse nuove pagine del copione nella speranza di
poter avere nuovamente voce in capitolo, ma il suo lavoro venne
deliberatamente ignorato”. Per questo motivo, Trank si recò
alla Director’s Guild (la corporazione di registi cinematografici e
televisivi statunitensi), sostenendo che i suoi diritti non
venivano rispettati. Così si arrivò alla stipulazione di un nuovo
contratto tra lo studio e il regista, in cui venne stabilito che
entrambi avrebbero continuato a lavorare alle proprie versioni del
film e che entrambe sarebbero state mostrate per dei test
screening.
Tuttavia, la Fox non sembrava
essere già più interessata alla versione del film di Trank,
concentrata esclusivamente sul proprio taglio da dare al film,
curato dal montatore Stephen Rivkin. Nel ricordare l’intera
lavorazione del film, Trank ha dichiarato: “Mi sentivo come
castrato, mentre altre persone prendevano il controllo sul
set.”
L’esperienza di Josh
Trank con Fantastic 4 – I fantastici quattro è
soltanto uno dei numerosi esempi di registi che spesso si sono
trovati a dover lottare contro gli studi cinematografici, ma in tal
senso ne rappresenta sicuramente uno dei più estremi. Quanto
accaduto con la Fox ha inoltre spinto Trank ad accontonare il suo
spin-off della saga di Star
Wars dedicato a Boba Fett e
l’adattamento del videogame Shadow of the
Colossus. Il regista ha ribadito di non essere più
interessato a trasporre sul grande schermo “videogame o
proprietà di altro genere.”
Ricordiamo che l’ultima fatica
cinematografica di Josh
Trank è Capone, film
in cui Tom
Hardy interpreta Al Capone, il noto mafioso
statunitense di origine italiana. La pellicola uscirà negli Stati
Uniti, direttamente in VOD, il prossimo 12 maggio.
Neve Campbell
potrebbe tornare nel nuovo capitolo della celebre saga di Scream
diretta dal compianto Wes Craven. Grazie a
Rotten Tomatoes, è emerso che l’attrice ha parlato con i
registi Matthew Bettinelli-Olpin e Tyler
Gillett del nuovo film del remunerativo franchise horror
che è stato commissionato loro dalla Spyglass Media.
Al momento non sappiamo se il nuovo
film sarà un prosieguo della saga originale o un reboot a tutti gli
effetti: quel che è certo è che i due registi starebbero cercando
di coinvolgere in tutti i modi la Campbell a tornare nei panni
iconici di Sidney Prescott. Al giornalista Jake
Hamilton, l’attrice ha spiegato quanto segue:
“Ne abbiamo parlato. I registi
mi hanno contattata. Anche se adesso le cose sono un tantino
complicate a causa del Covid-19. Tutto è iniziato circa un mese e
mezzo fa. Ci vorrà un po’ di tempo prima di riuscire davvero a
capire come la cosa potrebbe funzionare. Stiamo negoziando, quindi
vedremo. I due registi mi hanno scritto una lettera davvero
toccante in cui mi hanno parlato di Wes Craven e di come abbia
influenzato il loro lavoro. Vogliono onorare la sua memoria con il
nuovo film e ciò è importantissimo per me. Quindi, vedremo! Sono
veramente grata alla saga di Scream… adoro Sidney Prescott. Mi sono
sempre divertita ogni volta che dovevo tornare sul set per un film
della saga. Credo che anche questa volta potrebbe esserlo per me.
L’importante è fare un altro buon film.”
Di recente Matthew Bettinelli-Olpin
e Tyler Gillett hanno diretto
Finché Morte Non Ci Separi. Il duo, in
collaborazione con Chad Villela, figurerà anche
come produttore esecutivo. Al momento non sappiamo ancora chi si
occuperà della sceneggiatura.
Scream è
una serie slasher diretta da Wes
Cravene scritta da Kevin
Williamson e Ehren Kruger,
sceneggiatore del terzo film. È ispirata agli omicidi operati
da Danny Rolling nel 1990.
La trama principale è incentrata su
un serial killer psicopatico travestito con un costume
di Halloween che cerca di uccidere Sidney Prescott
(interpretata da Neve Campbell) e le persone
che fanno parte della sua vita. Ogni film inizia con l’omicidio di
una coppia, per poi svilupparsi fino alla rivelazione dell’identità
del killer e al suo scontro finale con Sidney.
La serie originale è composta da
quattro film, tutti diretti da Craven e interpretati dalla
Campbell. Nel 2015 è stata realizzata da MTV una serie ispirata al
franchise. Tra i numerosi attori apparsi nei film della saga di
ricordano David Arquette, Courtney Cox, Liev
Schreiber, Jamie Kennedy, Rose McGowan, Sarah Michelle Gellar, Jada
Pinkett Smith e Drew
Barrymore.
In occasione del
#QuarantineWatchParty dedicato a Spider-Man:
Un Nuovo Universo, primo film
d’animazione con protagonista l’Uomo Ragno, nonché debutto
cinematografico del personaggio di Miles Morales, il produttore
Chris Miller ha rivelato che la Sony Pictures ha bocciato
l’idea di un cameo nel film di
Tobey Maguire,
Andrew Garfield e Tom Holland, i tre interpreti di Spider-Man
sul grande schermo.
Come spiegato da Miller su
Twitter: “Avevamo proposto alla Sony un cameo forse
ambizioso che avrebbe coinvolto Tobey, Andrew e Tom. Loro ci hanno
risposto che era ‘ancora troppo presto’.”
La possibilità di un
crossover di Spider-Man che veda
coinvolti Holland, Maguire e Garfield è qualcosa su cui i fan
stanno speculando da tantissimo tempo. In passato Tom Holland aveva dichiarato in merito:
“Certo che mi piacerebbe fare un film con quei ragazzi. Sarebbe
fantastico! Inoltre, è qualcosa che i fan vogliono. Tutto dipende
da Sony e Marvel. Non dipenda da
me.”
Rodney Rothman,
co-regista di Spider-Man: Un Nuovo
Universo, era invece stato molto più incisivo
sulla questione: “Ci sono state una serie di discussioni. Ci
sono delle idee su cosa potremmo fare con Tobey Maguire e gli
altri. Penso che dopo questo film, quei pensieri potrebbero
trasformarsi in qualcosa di concreto.”
Spider-Man:
Un Nuovo Universo racconta le vicende del
teenager Miles Morales e delle infinite possibilità dello
Ragno-Verso, dove più di una persona può indossare la maschera. Una
visione fresca di un nuovo Universo Spider-Man con uno stile visivo
innovativo e unico nel suo genere.
Il film è diretto da Bob
Persichetti, Peter Ramsey e Rodney
Rothman, con Shameik Moore e Jake
Johnson. Uscito al cinema il 25 dicembre 2018. Durata 117
minuti. Distribuito da Warner Bros. Italia.
Il cast di doppiatori americano
comprendere gli attori Shameik Moore, Jake Johnson,
Mahershala Ali, Brian Tyree Henry, Lily Tomlin, Liev Schreiber,
Luna Lauren Velez, Zoë Kravitz e Nicolas
Cage.
A quanto pare, sembra che il
chiacchieratissimo nuovo film dedicato a Supergirl
non sia più una priorità della Warner Bros. Nel
2018 la major, in accordo con la DC Entertainment, aveva iniziato a
lavorare alla messa in produzione di un film sull’eroina DC che
negli ultimi anni abbiamo visto in tv, per The CW, interpretata
Melissa Benoist.
Lo studio aveva anche assunto
Oren Uziel per scrivere la sceneggiatura, con la
produzione che sarebbe dovuta partire già all’inizio di quest’anno,
ma un report delle ultime ore suggerisce che il progetto è stato
momentaneamente accantonato. Secondo quanto riportato da Heroic
Hollywood, infatti, un “insider che sarebbe a conoscenza
della situazione” avrebbe spifferato che la Warner ha deciso
di mettere in stand-by il film su Supergirl per
concentrarsi invece sul futuro cinematografico di Superman.
Al momento non sappiamo a che punto
erano i lavori su Supergirl, né sappiamo quale sarà il destino di
Superman: secondo i rumor più accreditati, la
Warner vorrebbe ingaggiare un nuovo attore, mentre Henry Cavill continua a sostenere che il ruolo
appartiene ancora a lui. Quel che è certo è che il personaggio di
Superman e il proseguimento delle sue avventure al cinema –
esattamente come accaduto con Batman -, continuano ad essere una
priorità per lo studio cinematografico.
Il personaggio
di Supergirl è apparso per la prima
volta nei fumetti Action Comics #252 con le storie di Otto
Binder e i disegni di Al Plastino. La storia seguiva le
avventure di Kara Zor-El, nata e cresciuta ad Argo City, un
frammento di Krypton che era sopravvissuto all’esplosione del
pianeta. Quando la città di Kara è destinata alla distruzione, lei
viene mandata sulla Terra dai suoi genitori per essere allevata dal
cugino, Kal-El, noto come Superman. Supergirl adotta l’identità
segreta dell’orfana Linda Lee e fa del Midvale Orphanage la sua
casa.
Dopo i tre film su Superman
con Christopher Reeve, i produttori realizzarono un film
su Supergirl, nel 1984, diretto
da Jeannot Szwarc e scritto
da David Odell. Helen
Slater interpretava la protagonista e con lei, nel
film, c’erano Faye Dunaway, Mia
Farrow e Peter O’Toole.
Paramount Network
ha diffuso il trailer ufficiale di Yellowstone 3,
l’attesa terza stagione della serie tv con
Kevin Kostner. La terza stagione di Yellowstone debutterà
il 21 Giugno 2020.
Yellowstone 3
Yellowstone 3 è la
terza stagione della serie tv Yellowstone
drammatica creata da Taylor Sheridan e
John Linson che è stata presentata in anteprima il
20 giugno 2018 su Paramount Network.
Yellowstone
segue “la famiglia Dutton, guidata da John Dutton, che controlla il
più grande ranch contiguo degli Stati Uniti . Il ranch è
costantemente attaccato da coloro che confina con gli sviluppatori
di terre, una riserva indiana e il primo Parco Nazionale degli
Stati Uniti d’America . È uno studio intenso di un mondo violento
lontano dall’esame dei media, in cui la conquista della terra
guadagna miliardi di sviluppatori e i politici vengono acquistati e
venduti dalle più grandi società petrolifere e di legname del
mondo. Laddove gli omicidi irrisolti non sono una novità, sono una
conseguenza della vita in la nuova frontiera. È il migliore e il
peggio degli Stati Uniti visto attraverso gli occhi di una famiglia
che rappresenta entrambi “.
In
Yellowstone 3 protagonisti sono Kevin Costner nel ruolo di John Dutton, è un
patriarca miliardario della sesta generazione della famiglia
Dutton, che controlla il Yellowstone Dutton Ranch, il più grande
ranch contiguo degli Stati Uniti. Luke Grimes nei
panni di Kayce Dutton, un ex SEAL della Marina degli Stati Uniti e
uno dei figli di John ed Evelyn. Kelly Reilly nei panni di Beth Dutton, una
finanziera e figlia di John ed Evelyn. Wes Bentley
nei panni di Jamie Dutton, avvocato, aspirante politico e uno dei
figli di John ed Evelyn. Cole Hauser nel ruolo di
Rip Wheeler, caposquadra del ranch di Yellowstone e del braccio
destro di John. Kelsey Asbille nel ruolo di Monica
Long Dutton, moglie dei nativi americani di Kayce. Brecken
Merrill nel ruolo di Tate Dutton, figlio di Kayce e Monica
e unico nipote di John. Jefferson White nel ruolo
di Jimmy Hurdstrom, un ranch di Yellowstone. Danny
Huston nel ruolo di Dan Jenkins, un miliardario
sviluppatore di terreni dalla California con l’aspirazione di
costruire su parti di Yellowstone.
Ryan
Reynolds è stato ospite dell’ultima puntata dello show
di Jimmy Fallon, che in seguito alla pandemia di
Covid-19 ha cambiato “formula” e adesso si svolge interamente
attraverso lo streaming e i collegamenti dalle proprie abitazioni
tanto del conduttore quanto dei suoi ospiti. Nel corso
dell’intervista, Reynolds è tornato a parlare del futuro di
Deadpool, non ancora chiarito dai Walt Disney
Studios dopo l’acquisizione dei 20th Century Studios (ex 20th
Century Fox).
Un terzo capitolo di
Deadpool sembra essere quasi certo, ma ad
oggi non si conoscono ancora i dettagli sul tipo di film (visti i
toni politicamente scorretti dei precedenti due capitoli) che
potrebbe essere realizzato sotto l’egida della Casa di Topolino.
Deadpool 3 sarà ancora vietato ai
minori? Per ora non ci è ancora dato saperlo.
Lo scorso gennaio, lo sceneggiatore
Rhett Reese era apparso decisamente fiducioso sul
fatto che Deadpool 3sarà vietato ai
minori. Lo sceneggiatore aveva infatti dichiarato:
“Assolutamente! Anche perché non credo che verrà distribuito
sotto il marchio Disney. Non credo che quando andrete a vedere
Deadpool 3, apparirà prima il magico castello della Disney. Credo
che verrà distribuito sotto il marchio Fox. Quindi sì, sarà vietato
ai minori”.
Nel frattempo, Ryan
Reynolds ha spiegato da Fallon: “Deadpool era di
proprietà della Fox e adesso è passato alla Marvel, di proprietà della Disney.
In entrambi i casi, vedo infinite possibilità. Se Deadpool dovesse
davvero finire nell’Universo Cinematografico Marvel, sarebbe
esplosivo e straordinario. Sarebbe un territorio straordinario in
cui giocare. E anche se dovesse continuare a fare universo a sé,
intravedo sempre infinite possibilità. Sto scrivendo il terzo film
con Rhett Reese e Paul Wernick, due ragazzi geniali e straordinari
in tantissimi modi diversi. Ci divertiamo veramente tanto insieme.
Di solito lavoriamo al film proprio nella stanza in cui mi trovo
adesso. E ce la spassiamo alla grande. C’è ancora tanto da
raccontare. Speriamo di realizzare questo film prima o poi. Più
prima, che poi.”
Deadpool è un
personaggio molto amato, non solo dai lettori dei fumetti, e i
primi due film sotto l’egida della Fox sono stati un vero successo
al box office: non sorprende, dunque, che la Marvel abbia deciso di
far proseguire le avventure di Wade Wilson sul grande schermo. La
vera domanda adesso è un’altra: il film sarà vietato ai
minori? Deadpool
3rappresenterà ufficialmente il primo film
R-rated dei Marvel Studios?
Vi ricordiamo che a confermare
l’ingresso di Deadpool nel MCU era
stato Alan Horn, presidente di Walt Disney
Studios, durante il CinemaCon di Las Vegas, rassicurando il
pubblico accorso al panel che presto arriverà un altro titolo della
serie di film con Ryan
Reynolds.
Attraverso l’account Twitter
ufficiale della saga, sono stati diffusi due nuovi scatti dal
backstage dei sequel di Avatar che ci
mostrano James Cameron impegnato con la realizzazione
delle scene subacquee dei film.
Negli scatti è possibile vedere
Cameron alle prese con la direzione degli attori, prima che questi
si immergano sott’acqua per la performance capture. Le
palline bianche presenti sulla superficie dell’acqua servono per
evitare che le luci esterne interferiscano con le riprese. Gli
scatti risalgono ovviamente a prima che la produzione dei sequel
venisse bloccata a causa della pandemia di Covid-19. Potete vederli
di seguito:
Avatar
2debutterà
il 17 dicembre 2021, seguito dal terzo
capitolo il 22 dicembre 2023. Per il quarto e
quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche
anno: 19 dicembre 2025 e 17
dicembre 2027.
Il cast della serie di film è
formato da Kate
Winslet, Edie
Falco, Michelle Yeoh, Vin
Diesel, insieme ad un gruppo di attori che
interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno
anche i protagonisti del primo film, ossia Sam
Worthington, Zoe
Saldana, Stephen
Lang, Sigourney
Weaver, Joel David
Moore, Dileep
Rao e Matt Gerald.
Apprezzata e premiata interprete
televisiva, Jodie Comer si è negli anni distinta
per i suoi ruoli da protagonista, che l’hanno portata a diventare
uno dei volti più noti del piccolo schermo. Ma nel corso della sua
carriera non sono mancate anche le incursioni cinematografiche,
dove ha potuto ulteriormente mettere alla prova la propria
versatilità.
Ecco 10 cose che non sai di
Jodie Comer.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Jodie Comer: i suoi film e le serie
TV
10. È nota per i suoi ruoli
televisivi. Dopo aver guadagnato una prima notorietà
recitando nella mini-serie Justice (2011), l’attrice si è
poi fatta notare apparendo in episodi di titoli come
Casualty (2012), L’ispettore Gently (2014),
Remember Me (2014), My Mad Fat Diary (2013-2015),
Doctor Foster (2015-2017), Thirteen (2016) e
The White Princess (2017). Diventa celebre grazie al ruolo
di Villanelle in Killing Eve
(2018-in corso), dove è protagonista insieme all’attrice SandraOh.
9. Ha recitato per il
cinema. Del 2017 è il primo titolo cinematografico a
cui ha preso parte l’attrice, England Is Mine, film
biografico sul cantante Steven Patrick Morrissey. Nel 2019
l’attrice è invece stata vista recitare in Star Wars: L’ascesa
di Skywalker, con Daisy
Ridley e Adam
Driver. Nel 2020 invece sarà al cinema con Free
Guy – Eroe per gioco, con Ryan
Reynolds, e The Last Duel, con Ben
Affleck e Matt
Damon.
Jodie Comer ha vinto un Emmy
8. Ha ottenuto importanti
riconoscimenti. Ad aver reso celebre l’attrice è il ruolo
ricoperto nella serie Killing Eve. Grazie a questo ha
potuto ottenere alcuni tra i principali riconoscimenti
dell’industria hollywoodiana, tra cui le nomination come miglior
attrice ai SAG Awards e ai Golden Globe. Nel 2019 ha invece vinto,
per il medesimo ruolo, il Bafta Tv Awards e l’Emmy Awards.
Jodie Comer è su Instagram
7. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram, con un profilo seguito da 1,3 milioni di persone.
All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie
scattate in momenti di svago quotidiano, ma anche diverse curiosità
personali. Non mancano poi immagini tratte dagli eventi di gala a
cui la Comer ha preso parte o foto promozionali dei suoi progetti
da interprete.
Jodie Comer in Star Wars
6. Ha avuto un cameo
nell’ultimo film. I fan dell’attrice possono ritrovare il
suo volto nel film Star
Wars: L’ascesa di Skywalker, dove interpreta la madre
della protagonista Rey, e dunque la nuora dell’Imperatore
Palpatine. Il personaggio ha soltanto una breve apparizione nel
film, comparendo in alcuni flashback, ma in molti hanno subito
notato la sua presenza.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Jodie Comer in Killing Eve
5. Ha ricevuto la chiamata
per il provino mentre era in vacanza. L’attrice ha
raccontato che si trovava a Barcellona con amiche quando ricevette
la chiamata dai produttori della serie, che volevano incontrarla
per un provino. Nonostante stesse smaltendo i postumi di una
sbornia, la Comer prese il primo volo per Los Angeles, della durata
di 13 ore, e dopo aver incontrato i produttori questi le offrirono
la parte.
4. Ha ascoltato una
particolare band musicale per prepararsi al ruolo. Tra le
principali fonti di ispirazione per il mood del suo personaggio, la
Comer ha indicato il gruppo svedese Little Dragon, celebri per la
loro musica elettronica. Tali sonorità hanno permesso all’attrice
di interpretare la sociopatica assassina Villanelle.
3. Ha adorato recitare in
italiano. All’interno della serie, il personaggio
ricoperto dall’attrice si trova a parlare in diverse lingue, e tra
tutte la Comer ha affermato che la sua preferita è stata
l’italiano. Questo è motivato dal fatto che tale lingua è stata per
lei la più facile da imparare in confronto alle altre.
Jodie Comer in The Last Duel
2. Ha un ruolo chiave nel
film. Nel film The LastDuel, ambientato
nella Francia del 14° secolo, l’attrice ricopre il ruolo di
Margerite, moglie di Jean de Carrouges, interpretato da
Matt
Damon. Questa è al centro della disputa che porta il
marito a sfidarsi con il suo scudiero Jacques Le Gris,
interpretato invece da Adam Driver.
Jodie Comer: età e altezza
1. Jodie Comer è nata a
Liverpool, Inghilterra, l’11 marzo 1993. L’attrice è alta
complessivamente 173 centimetri.
Tra i più celebri attori spagnoli ad
aver raggiunto il successo a livello mondiale, Antonio
Banderas vanta una carriera ricca di importanti titoli e
prestigiosi riconoscimenti. Negli anni ha oltrepassato i confini
nazionali per affermarsi anche in quel di Hollywood, dove ha avuto
modo di diventare un interprete sempre più quotato e
apprezzato.
9. È un noto
doppiatore. Banderas si è inoltre fatto apprezzare per
aver prestato la voce al personaggio del gatto con gli stivali nei
film d’animazione Shrek 2 (2004), Shrek terzo
(2007) e Shrek e vissero felici e contenti (2010), dove ha
collaborato con Eddie
Murphy e Cameron
Diaz, anche loro doppiatori per i film. Ha poi avuto
uno spazio tutto suo con lo spin-off Il gatto con gli
stivali (2012), dedicato esclusivamente alle avventure del
proprio personaggio.
8. Ha ricevuto una
nomination al premio Oscar. Nel 2020 Banderas ottiene una
nomination come miglior attore per il film Dolor y gloria
ai prestigiosi premi Oscar. Nonostante le tante apprezzate
interpretazioni della sua carriera, questa era la prima volta che
Banderas veniva nominato al premio, e anche se non ha riportato la
vittoria, ha simbolicamente inaugurato una nuova fase della propria
attività di attore.
Antonio Banderas: chi è sua
moglie
7. È stato sposato con una
nota attrice. Nel 1996 Banderas ha sposato l’attrice
Melanie Griffith, celebre protagonista del film
Una donna in carriera. Nello stesso anno è nata la loro
unica figlia. Negli anni la coppia ha anche recitato insieme in
alcuni film, come Pazzi in Alabama e il fantascientifico
Automata.
Nel 2014, tuttavia, i due annunciano di essersi separati,
divorziando poi ufficialmente nel 2015.
Antonio Banderas: il suo
patrimonio
6. È un attore molto
ricco. Particolarmente prolifico, negli anni Banderas non
si è limitato alla sua attività di interprete, ma ha ricoperto
anche ruoli di regista e produttore. È stato inoltre protagonista
di numerose campagne pubblicitarie. Tutte i lavori da lui svolti lo
hanno portato ad ottenere uno status sempre maggiore, che gli ha
permesso di arrivare a importanti guadagni, con un patrimonio oggi
stimato di circa 45 milioni di dollari.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Antonio Banderas è Zorro
5. Ha rifiutato l’utilizzo
di controfigure. Data la grande presenza di sequenze
dinamiche e di combattimento, la produzione aveva previsto una
serie di controfigure che potessero sostituire Banderas. Questi,
tuttavia, fu irremovibile a riguardo, volendo eseguire da sé ogni
scena del film, anche la più rischiosa. Preparatosi a dovere,
l’attore fu dunque in grado di non avere necessità di essere
sostituito.
4. Si è esercitato con la
spada. Elemento imprescindibile di Zorro è la sua spada.
Per poterla maneggiare al meglio e in totale sicurezza, l’attore è
stato addestrato da Bob Anderson, vera e propria leggenda nell’uso
di tale arma. Banderas si è inoltre esercitato con il team olimpico
spagnolo di scherma. Stando a quanto da questi riportato, egli si è
distinto come uno spadaccino formidabile.
Antonio Banderas in Dolittle
3. Ha avuto un ruolo nel
nuovo film dedicato al personaggio. Nel 2020 l’attore
torna al cinema con il film Dolitte, con protagonista
Robert Downey
Jr.. Qui Banderas interpreta re Rassouli, a capo di
una celebre isola di ladri. Questi nutre particolare odio nei
confronti del protagonista, per un particolare legame che li
unisce. Tuttavia, nel momento del bisogno non mancherà di rivelarsi
magnanimo.
Antonio Banderas in Dolor y
gloria
2. Ha lavorato molto sul
personaggio. In Dolor y glori, Banderas è il
regista Salvador Mallo, ispirato proprio allo stesso Almodovar. Per
la sua interpretazione, Banderas ha dichiarato di aver lavorato
molto sul decostruire l’animo del personaggio, cercando di esaltare
le sue piccole particolarità. Per l’attore, era importante non dar
vita ad un’imitazione di Almodovar, quanto ricercare invece una
diversa versione di quella stessa personalità.
Antonio Banderas: età e
altezza
1. Antonio Banderas è nato a
Málaga, in Spagna, il 10 agosto 1960. L’attore è alto
complessivamente 175 centimetri.
L’attore Aidan
Gillen è noto per aver recitato nel corso degli anni in
alcune tra le più apprezzate serie televisive di sempre, passando
da The Wire a Il Trono
di Spade. In aggiunta a ciò, Gillen ha preso
parte anche a celebri lungometraggi per il cinema, collaborando con
importanti registi e attori, e rendendo sempre più solida la
propria popolarità. Ecco 10 cose che non sai di Aidan
Gillen.
9. È celebre per i suoi
ruoli televisivi. Tra i primi significativi ruoli di
Gillen in televisione vi sono quelli per le serie Queer as
Folk (1999-2000) e Dice (2001). Il vero successo
arriva però con la celebre The Wire (2004-2008), dove
ricopre il ruolo di Tommy Carcetti, recitando accanto a
Dominic
West. Dal 2011 al 2017 l’attore recita nel ruolo di
Petyr Baelish nella serie Il Trono di Spade,
con EmiliaClarke. Lasciata anche tale serie inizia a
recitare in Peaky
Blinders (2017-2019), con Cillian
Murphy, e Project Blue Book (2019-2020).
Aidan Gillen in Il cavaliere oscuro
– Il ritorno
8. Ha avuto un cameo nel
film. All’inizio del terzo film su Batman, si può
riconoscere l’attore nella scena d’apertura del film, dove compare
con un cameo nel ruolo di un agente della CIA. Parlando della sua
partecipazione al film, l’attore ricorda di essere stato costretto
a mantenere il massimo riserbo, dovendo stare attento a non
divulgare alcuna notizia sulla sua parte né sul film.
Aidan Gillen in Peaky Blinders
7. Ha recitato nella celebre
serie. L’attore è comparso in Peaky Blinder a
partire dalla quarta stagione, recitando nel ruolo di Aberama Gold,
alleato di etnia zingara della famiglia Shelby. Il personaggio
interpretato dall’attore è diventato sempre più centrale
all’interno della storia, guadagnando l’affetto del pubblico.
L’attore ha poi ripreso il ruolo nel corso della quinta stagione,
comparendo dunque in un totale di dieci episodi.
6. Ha modificato il look del
personaggio. Se nella quarta stagione il personaggio era
diventato caratteristico per il suo look, dall’estrema eleganza ai
lunghi capelli, nella quinta tutto ciò viene ad essere
profondamente cambiato. L’attore ha infatti raccontato che,
intercorrendo un periodo di alcuni anni tra le due stagioni, ha
ragionato sul dare un cambiamento estetico al personaggio, per
indicare anche il suo cambiamento interiore.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Aidan Gillen in Il Trono di
Spade
5. Non ha mai giudicato il
proprio personaggio. All’interno della serie Il Trono
di Spade, l’attore ha dato vita al personaggio di Petyr
Baelish, meglio noto come Ditocorto. Questi è tra le personalità
più disprezzate e cattive della serie, ma nonostante ciò Gillen ha
cercato di non giudicare le sua azioni. L’attore ha raccontato di
averlo interpretato come se la sua malvagità fosse una patologia,
poiché crede che sia cattiveria sia dovuto unicamente dalle
esperienze vissute.
4. Non conosceva le sorti
del suo personaggio. L’attore ha più volte dichiarato che
non sapeva come si sarebbe conclusa la vicenda del suo personaggio
nella serie, e che in ogni modo non avrebbe voluto saperlo. Questo
per evitare di rendere meno credibile o inaspettato il momento in
questione.
3. Si è ispirato a
personaggi realmente esistiti. Per dar vita al personaggio
di Ditocorto, l’attore ha affermato di essersi ispirato in primo
luogo a Machiavelli, cercando di riportare quel tipo di personalità
nel ruolo a lui assegnato. Per quanto riguarda l’aspetto si è
invece rifatto al politico inglese Peter Mendelson, definito
“principe dell’oscurità”.
Aidan Gillen in Queer as Folk
2. Era tra i protagonisti
della serie. Il primo ruolo televisivo a conferire
notorietà all’attore è stato quello di Stuart Alan Jones nella
serie Queer as Folk, incentrata sulla vita di tre ragazzi
omosessuali a Manchester. Per la sua interpretazione, Gillen
ricevette anche una nomination ai Bafta TV Award come miglior
attore, nel 2000.
Aidan Gillen: età e altezza
1. Aidan Gillen è nato a
Dublino, in Irlanda, il 24 aprile 1968. L’attore è alto
complessivamente 175 centimetri.
Nonostante se ne parli da molto
tempo ormai, pare che questa volta sia ufficiale: I
Goonies 2 si farà. A dirlo è lo sceneggiatore del
film, Adam F. Golberg che, su Twitter, ha
condiviso una foto della sceneggiatura.
Sembra che Golberg abbia cominciato
anni fa, a tempo perso e per gioco, a scrivere una sceneggiatura
sequel del film di Richard Donner, salvo poi
terminarla e realizzarla così bene da definirla lui stesso “il mio
capolavoro”.
Sembra che lo sceneggiatore si sia
poi effettivamente incontrato con il regista e che, appena
rientrerà l’emergenza coronavirus, il film entrerà in produzione!
Non abbiamo altri dettagli, ma dopo 35 anni dal film originale,
questa sembra davvero un’ottima notizia.
Da poco abbiamo avuto modo di
vedere una reunion al completo dell’intero cast dei Goonies,
proprio nei giorni del lockdown.
Alla reunion hanno partecipato i
membri del cast (Sean
Astin, Josh Brolin, Martha Plimpton, Kerri
Green, Jeff Cohen, Corey Feldman, Jonathan Ke Quan, Joe
Pantaliano e Robert Davi), il regista
Richard Donner, lo sceneggiatore Chris
Columbus, e perfino Steven Spielberg (autore del soggetto del
film) e Cyndi Lauper (interprete del brano
portante della colonna sonora, “The Goonies ‘R’ Good
Enough).
Grazie ad una collaborazione tra
Lucky Red, Circuito Cinema e My Movies, nasce Mio
Cinema, un nuovo modo di distribuire il grande cinema
d’autore, che sostiene gli esercenti, i distributori e gli
spettatori che, in tempo di lockdown, vogliono ancora, più che mai,
“andare” al cinema.
Cliccando su www.miocinema.itdal 18
maggio tutti gli appassionati di cinema d’autore avranno a
disposizione una piattaforma a loro dedicata, focalizzata sul
grande cinema di qualità.
Non una semplice piattaforma on
demand, ma uno strumento dinamico per chi ama andare al cinema in
grado di offrire oltre alla visione in sala, film in streaming,
promozioni, contenuti originali, servizi, informazioni,
masterclass, anteprime esclusive e altro.
Due gli obiettivi primari di
MioCinema: creare la prima comunità del cinema d’autore in
Italia, diventando un punto di riferimento per il vasto
pubblico di appassionati, e contestualmente
lavorare insieme alle sale ad un sistema integrato di
offerta e comunicazione, che ribadisca il ruolo centrale
del cinema come punto di riferimento sociale e culturale sul
territorio.
«L’accelerazione dei processi di
digitalizzazione a cui abbiamo assistito in queste settimane non ha
lasciato indifferenti i cinema, luogo nevralgico di tutta la
filiera cinematografica grazie al colloquio diretto con i propri
spettatori. Oggi con MioCinema quelle attenzioni, cura e
calore – inestimabili virtù di chi gestisce una sala
cinematografica – possono essere amplificate e trovare valore
finalmente anche online: MioCinema, con la sua rete di sale
dislocate su tutto il territorio, si prefigge lo scopo di arrivare
alle persone con un colloquio prossimo e diretto, che la rende
ineguagliabile tra tutte le altre offerte attualmente
online».
Gianluca Guzzo, MYmovies.it
«Vorrei dire subito una cosa:
senza la presenza delle sale cinematografiche la
piattaforma MioCinema non esisterebbe, non avrebbe motivo
di esistere. Fin dall’inizio noi tutti abbiamo sentito la necessità
di mantenere aperto il dialogo fra le nostre sale ed il nostro
pubblico, accompagnandolo in questi mesi difficili – che noi
consideriamo solo transitori – e soprattutto accompagnandolo al
momento della riapertura delle sale. MioCinema è per noi
un luogo privilegiato dove coltivare la propria passione per il
buon cinema, dove prepararsi per quando potremo nuovamente e
finalmente dire “questa sera andiamo al cinema”».
Antonio Medici, Circuito Cinema
«MioCinema nasce con l’idea
di portare in rete le persone che amano il buon cinema visto sul
grande schermo. Sembra un paradosso ma non lo è. Queste persone
sono oggi private di questa esperienza a causa dell’emergenza che
stiamo vivendo. Vogliamo offrire loro la possibilità di vedere i
grandi film che sarebbero andati in sala, attraverso una
piattaforma digitale. Uno strumento che serva anche a tenere
informato il pubblico sui film che usciranno quando le sale
riapriranno. L’auspicio è che la piattaforma diventi, quando la
situazione sarà tornata normale, un’estensione digitale del cinema,
dove poter trovare tutto quello che non è più in sala, nel rispetto
delle finestre di sfruttamento».
STARZPLAY, il
servizio di streaming premium internazionale di Starz, ha diffuso
il trailer ufficiale della tanto attesa serie
commedia The
Great. L’anteprima della serie
sulla piattaforma sarà giovedì 18 giugno in
Gran Bretagna, Repubblica d’Irlanda, Germania, Austria, Spagna,
Francia, Italia, Svizzera, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo e
America Latina.
Dallo sceneggiatore candidato
all’Oscar, Tony McNamara (La Favorita),
“The Great” è una commedia satirica su Caterina la Grande nella sua
ascesa da outsider a imperatrice, rimasta poi al potere più a
lungo di tutte le altre donne nella storia della Russia. Accanto a
Elle Fanning e Nicholas Hoult, nella serie recitano
Phoebe Fox (Eye in the Sky), Adam
Godley (“The Umbrella Academy”, “Breaking Bad”),
Gwilym Lee (Bohemian Rhapsody),
Charity Wakefield (“Bounty Hunters”, “Wolf Hall”),
Douglas Hodge (Joker, “Black Mirror”),
Sacha Dhawan (After Earth), Sebastian de
Souza (“Medici”), Bayo Gbadamosi (“Dr. Who”) e
Belinda Bromilow (“Doctor Doctor”).
https://youtu.be/GFYM3uzLnZU
The
Great è creato e scritto da McNamara,
che ne è anche produttore esecutivo, altri produttori esecutivi
sono Marian Macgowan, Josh Kesselman e Ron West
della Thruline, Brittany Kahan Ward della Echo Lake, Doug Mankoff e
Andrew Spaulding, Elle Fanning, Mark Winemaker e Matt Shakman. Il
progetto è prodotto dal Civic Center Media in associazione con MRC
Television.
Il servizio di streaming premium di
STARZPLAY è disponibile sulla app Apple TV e offre agli
abbonati accesso a premiate serie come “The Act,” e “Ramy;” a
“Pennyworth;” prequel dei fumetti di Batman della DC Comics, alla
serie horror psicologico di Stephen King e J.J. Abrams “Castle
Rock” insieme ad una crescente selezione di esclusive serie
originali STARZ, nello stesso giorno del loro lancio negli
Stati Uniti, ivi compresa “The Spanish Princess” ed il crime-drama
di prossima uscita “Hightown”, lo stesso giorno del loro lancio
negli Stati Uniti, insieme ad un listino di lungometraggi
blockbuster contenente migliaia di titoli.
Gli abbonati al canale STARZPLAY
sulla App Apple TV possono guardare online o scaricarsi e godersi
offline i loro programmi e film preferiti disponibili attraverso
STARZPLAY, che è disponibile su iPhone, iPad, Apple TV e
selezionate smart TV Samsung.
È stato definito da più parti il
film dell’ultimo anno, giudizio confermato dai numerosi premi che
la pellicola diretta dal regista sudcoreano Bong
Joon-Ho ha raccolto in giro per il mondo. Ed ora
arriva in prima tv esclusiva su Sky Cinema. Stiamo
parlando di Parasite
(distribuito in Italia da Academy Two), trionfatore a Cannes lo
scorso anno dove ha vinto la Palma d’Oro e
dominatore degli ultimi Oscar con ben 4
statuette, tra cui le due più ambite, Miglior Film e Miglior Regia.
Il film sarà trasmesso in prima visione tv giovedì 7
maggio, alle 21.15 su Sky Cinema Duee alle 21.45
su Sky Cinema #IoRestoACasa 2, disponibile anche
on demand su Sky e in streaming su NOW
TV.
Parasite
racconta la storia della famiglia Kim – padre, madre, figlio e
figlia – tutti molto uniti, ma anche molto disoccupati, che hanno
davanti a loro un futuro incerto. La speranza di un’entrata
regolare si accende quando il figlio, Ki-woo, viene raccomandato da
un amico, studente in una prestigiosa università, per un lavoro ben
pagato come insegnante privato. Con sulle spalle il peso delle
aspettative di tutta la famiglia, Ki-woo si presenta al colloquio
dai Park. Quando il ragazzo, falsificando diploma e identità,
diventa il tutor privato dell’erede della ricchissima famiglia, i
quattro escogitano un piano diabolico per sistemarsi
definitivamente. Ma anche una strategia perfetta nasconde
conseguenze imprevedibili.
«Sebbene il titolo possa far
pensare a un film di mostri o di fantascienza, Parasite è a tutti
gli effetti quella che definirei una commedia umana, fortemente
imbevuta di contemporaneità», così il regista Bong
Joon-Ho ha descritto il suo film di maggior successo.
«Anche se il plot è composto da una serie di situazioni uniche
e peculiari, è comunque una storia che potrebbe accadere nel mondo
reale. In questo senso è un dramma molto realistico. Ma è pur vero
che nel mondo reale, i percorsi di una famiglia come quella
composta dai nostri quattro protagonisti disoccupati e della
famiglia Park non si incrocerebbero mai. L’unicapossibilità di un incontro tra queste classi è un rapporto di
lavoro, come quando qualcuno viene assunto come tutor o lavoratore
domestico. In queste situazioni ci sono momenti in cui le due
classi sociali sono così a stretto contatto da poter sentire l’uno
il respiro dell’altro e vengono entrambe trascinate in una
situazione in cui anche il più piccolo passo falso può portare a
fratture ed esplosioni».
Con l’arrivo di “Parasite”
su Sky Cinema, sull’on demand di Sky nasce una nuova sezione,
quella de “I film più premiati”, una nuova
collezione dedicata agli amanti del cinema di qualità con una
selezione di titoli che hanno ricevuto i più importanti
riconoscimenti italiani e internazionali, tutti accompagnati dalle
presentazioni di Gianni Canova negli episodi de “Il Cinemaniaco
presenta”. Tra gli altri titoli presenti si segnalano, ad
esempio, “Green Book”, “Vice – L’uomo nell’ombra”, “C’era una
volta… a Hollywood”, “Martin Eden”, “Il traditore”, “La paranza dei
bambini”, insieme ad alcuni grandi classici come “Il
dottor Stranamore”, “Casa Howard” e “C’era una
volta in America”.
Attrice simbolo degli anni Ottanta e
Novanta, Kim Basinger si è resa celebre per la sua
partecipazione ad alcune tra le pellicole più celebri di quel
tempo, affermandosi per le sue doti e la sua bellezza. Ancora oggi
viene indicata come una vera e propria icona, capace di attirare su
di sé tutte le attenzioni di critica e pubblico.
Ecco 10 cose che non sai su
Kim Basinger.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Kim Basinger: gli anni ’80
10. È stata protagonista di
celebri lungometraggi. L’attrice esordisce al cinema nel
1981 con il film Paese selvaggio, per poi ottenere i primi
riconoscimenti con I miei problemi con le
donne (1983), Il migliore (1984), con RobertRedford, e Follia d’amore (1985). A
consacrarla è però la pellicola 9 settimane e ½ (1986),
con Mickey
Rourke. Continua poi a guadagnare fama con titoli come
Nessuna pietà (1986), con Richard
Gere, Appuntamento al buio (1987), Nadine
– Un amore a prova di proiettile (1987), Ho
sposato un’aliena (1988), e Batman (1989), con
Jack
Nicholson.
8. Ha ottenuto importanti
riconoscimenti. Il ruolo che più di ogni altro ha portato
fama e prestigio all’attrice è stato quello di Lynn Bracken in
L.A. Confidential. Grazie a questo ottenne infatti una
nomination ai Bafta Awards come miglior attrice non protagonista,
mentre, nella medesima categoria, vinse il Golden Globe, il SAG
Awards e il prestigioso premio Oscar. Nel 1992, l’attrice ricevette
inoltre la celebre Stella sulla Hollywood Walk of Fame.
Kim Basinger è su Instagram
7.Ha un
account personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 75,5 mila persone. Anche se non
utilizzato in modo frequente (dal 2018 ad oggi vi sono solo 27
post), qui la Basinger è solita condividere in prevalenza immagini
a supporto delle proprie campagne animaliste, come quella in
associazione con la PETA. Non mancano però anche foto di momenti di
svago o di curiosità a lei legate.
Kim Basinger: chi è suo marito
6. È stata sposata con un
noto attore. Sul set del film Bella, bionda… e dice
sempre sì, la Basinger conosce l’attore Alec
Baldwin, con il quale intraprenderà una relazione che
li porterà al matrimonio, nel 1993. La coppia rimane insieme per
circa nove anni, annunciando la separazione nel 2002. In seguito,
finirono entrambi sotto i riflettori per la dura battaglia legale
riguardante l’affidamento della loro unica figlia, nata nel
1995.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Kim Basinger in Batman
5. Aveva rifiutato il ruolo
nel film. L’attrice era la prima scelta dei produttori per
ricoprire il ruolo di Vicky Vale nel film Batman, ma
questa rifiutò per via di altri impegni precedentemente presi. Fu
allora sostituita con un’altra interprete, la quale però si
infortunò durante le prove sul set. A quel punto, la Basinger fu
ricontattata una settimana prima che iniziassero le riprese, e i
produttori la scongiurarono di accettare il ruolo. Liberatasi dai
precedenti impegni, l’attrice fu libera di accettare la parte.
4. Non era prevista nel
finale. Inizialmente, secondo sceneggiatura, lo scontro
finale tra Batman e Joker non prevedeva altri personaggi coinvolti.
L’attrice tuttavia suggerì di aggiungere Vicky Vale, poiché
mettendo in pericolo l’interesse amoroso del supereroe si sarebbe
alzato il livello della tensione. I produttori acconsentirono, e
fecero così riscrivere il finale.
3. È divenuta nota per le
sue grida. Essendo legata sentimentalmente a Bruce Wayne,
il personaggio di Vicky Vale viene inevitabilmente più volte
esposto al pericolo. All’interno del film, la Basinger si è così
esibita in ben ventitre grida, nei momenti in cui si trova, o crede
di trovarsi, in pericolo. Questo dettaglio ha più volte fatto
indicare l’attrice come una possibile “scream queen”.
Kim Basinger: dov’è oggi?
2. Non recita da alcuni
anni. Nell’ultimo decennio le presenze al cinema
dell’attrice si sono piuttosto diradate, e il suo ultimo ruolo
ufficiale è quello nel film Cinquanta sfumature di rosso.
Inoltre, attualmente la Basinger non sembrerebbe avere film in
programma, e molti fan attendono il suo ritorno sulle scene.
Kim Basinger: età e altezza
1. Kim Basinger è nata a
Athens, in Georgia, Stati Uniti, l’8 dicembre 1953.
L’attrice è alta complessivamente 172 centimetri.
Tralasciando titoli come
L’Incredibile Hulk e Captain America: Il primo
Vendicatore, i film del MCU hanno sempre riscosso
un incredibile successo al box office mondiale. La vera sfida,
adesso, è capire se, dopo l’incredibile successo di Avengers:
Endgame, l’uscita di scena di personaggi iconici
quali Tony Stark e Steve Rogers, e con l’inizio della Fase 4,
l’Universo Cinematografico Marvel sarà ancora in grado di mantenere
alta la sua reputazione in termini di incassi.
In attesa di scoprire – una volta
che i cinema riapriranno – quale sarà il futuro dei titoli del MCU
al cinema (a partire dall’uscita dell’attesissimo Black
Widow), ripercorriamo insieme i 10
maggiori record infranti dai cinecomic Marvel al botteghino:
Lo standalone con il maggior incasso
Su 23 titoli che compongono il MCU
ad oggi, soltanto quattro film sono stati dedicati agli Avengers.
Il resto, sono stati tutti standalone dedicati a personaggi più o
meno noti. Al di là del successo della trilogia di
Spider-Man di Sam Raimi o della trilogia de Il
cavaliere oscuro di Christopher Nolan (per non parlare del
successo inaspettato di Wonder Woman e Aquaman,
appartenenti al DCEU), è comunque la Marvel a detenere il record
per lo standalone – in ambito supereroistico – con il maggior
incasso della storia: si tratta di Black
Panther, che ha raggiunto ben 1.3 miliardi in
tutto il mondo.
Il più grande incasso dei Walt
Disney Studios
Non è un segreto che la Disney sia
una macchina da soldi. La Casa di Topolino rappresenta un marchio
collaudato di cui le famiglie si fidano ormai ciecamente; ecco
perché è facile che tutto ciò che lo studio tocchi, si trasformi in
oro! Inizialmente, la distribuzione dei film del MCU era stata
affidata alla Paramount Pictures, ma non appena la Disney ha capito
quanto ghiotta – in termini economici – potesse essere l’occasione
grazie alla rimuneratività dei cinecomics, in poco tempo i Marvel Studios vennero
acquistati dalla multinazionale. E così The Avengers è diventato il film
distribuito dai Walt Disney Studios con il maggiore incasso della
storia. Da allora, la Disney ha superato il suo stesso record in
diverse occasioni…
Il miglior esordio per un film in IMAX
Il record per un film in IMAX con il
più grande weekend d’apertura era detenuto da Il cavaliere
oscuro di Christopher Nolan. Tuttavia, nel 2015, anno di
uscita di
Avengers: Age of Ultron, il film di Joss Whedon
riuscì a stabilire un nuovo record, arrivando a 25.2 milioni di
dollari incassati nel primo weekend di programmazione.
Il lunedì più redditizio in Nord-America
Nell’era dello streaming, gli studi
cinematografici fanno sempre più fatica ad attirare il pubblico in
sala. D’altra parte, è sempre stato difficile attirare il pubblico
al cinema nella giornata o serata del lunedì. Eppure, Black
Panther è stato un punto di riferimento culturale
talmente grande da stabilire un nuovo importantissimo record,
diventando il film più visto all’inizio della settimana nella
storia del botteghino nordamericano, con ben 40.15 milioni
incassati.
Record per la
vendita di biglietti
È facile battere un record al
botteghino quando non si tiene conto dell’inflazione: il costante
cambiamento relativo al valore del dollaro americano stabilisce che
i biglietti per il cinema continuino a costare sempre di più col
passare del tempo. Ma Avengers:
Endgame ha battuto un record decisamente adeguato
all’inflazione, detenuto fino al momento della sua uscita soltanto
da Il ritorno dello Jedi. Con 8.502 biglietti venduti (e
tenendo conto dell’inflazione e dell’ampia distribuzione),
Endgame ha avuto la media più alta per fine settimana. Il
record de Il ritorno dello Jedi si aggirava attorno ai
7.293 biglietti venduti.
Il più alto incasso per un film
diretto da un regista afroamericano
Di recente, il MCU si è dimostrato
molto più aperto al concetto di “diversità”, realizzando film
incentrati su supereroi di colore o film interamente dedicati a
supereroine. Per il già citato Black
Panther, la Marvel ha reclutato il
regista afroamericano Ryan Coogler: con un pionieristico 1.3
miliardi di dollari, il cinecomic con protagonista Chadwick Boseman
è diventato il film più redditizio di sempre girato da un regista
di colore.
La settimana d’apertura più redditizia
Avendo
acquistato i Marvel Studios, la Lucasfilm, la Pixar e più di
recente la Fox – senza contare le produzioni originali a marchio
Disney -, è innegabile quanto, oggi come oggi, il più grande nemico
della Casa di Topolino al botteghino sia semplicemente la stessa
multinazionale! Avengers:
Endgame ha stabilito il record per la settimana
di apertura più redditizia, con ben 473 milioni di dollari,
superando Star
Wars: Il Risveglio della Forza (che nella prima settimana
aveva raggiunto 390 milioni).
Il più grande weekend d’apertura della storia
L’industria
hollywoodiana e le case di produzione insistono da sempre sul fatto
che il weekend di apertura sia il momento più importante nella
corsa in sala di un film. Nel suo weekend di apertura,
Avengers: Infinity War ha battuto “il record dei
record” con 640 milioni di dollari incassati, superando i 541
milioni di Fast and Furious 8. Un anno dopo,
Endgame ha quasi raddoppiato i 640 milioni di Infinity
War, con un weekend di apertura a dir poco vertiginoso, pari a
1.223 miliardi.
Il miliardo d’incasso raggiunto nel minor tempo possibile
Un altro
caso in cui la Marvel è riuscita a battere un suo stesso record.
Avengers:
Endgame ha battuto una serie di record già
stabiliti in precedenza da Infinity War. In soli tre
giorni, Endgame ha battuto il record dei cinque giorni di
Infinity War in termini di “500 milioni” incassati; in
cinque giorni, ha battuto il record degli 11 giorni di Infinity
War in termini di “1 miliardo” incassati; in otto giorni, ha
battuto il record dei 18 giorni di Infinity War in termini
di “1.5 miliardi” incassati; in 11 giorni ha battuto il record dei
47 giorni di Avatar in termini di “2 miliardi”
incassati.
Il più grande incasso di tutti i tempi
Prima dell’uscita di Avengers:
Endgame, il record del più grande
incasso di tutti i tempi era detenuto da Avatar. Poco
prima della fine della sua corsa in sala, si temeva che il
cinecomic di Anthony e Joe Russo non riuscisse a superare i 2.778
miliardi del kolossal di James Cameron. Così, il film venne
ridistribuito nelle sale con l’aggiunta di alcune scene inedite,
arrivando a 2.779 miliardi e diventando ufficialmente il più alto
incasso nella storia del cinema.
I fan del DCEU sono consapevoli che
l’universo condiviso basato sulle storie dei personaggi DC non avrà
mai la coerenza stilistica e narrativa che è invece uno dei
capisaldi del MCU. Basti pensare ai recenti
Aquaman, Shazam! e
Birds of Prey, titoli molto diversi tra
loro per toni e intenzioni, ma anche – e soprattutto – a Joker
(nonostante il film di Todd Phillips non appartenga ufficialmente
al DCEU). Per questo motivo, è doveroso credere che anche l’atteso
Wonder
Woman 1984 sarà qualcosa di molto
diverso.
Questa diversificazione, però,
sembra essere uno degli elementi favoriti dalla regista
Patty Jenkins, che in una recente intervista con
Total Film
ha parlato delle differenze che esistono tra i cinecomic Marvel e
DC. La regista ha sottolineato quanto sia importante questa unicità
all’interno dei singoli film del DCEU e quanto sia altrettanto
importante che la DC non prenda la Marvel come modello di
riferimento:
“Sono convinta che determinate
aspettative siano state causate dal grande successo che i Marvel
Studios sono riusciti a raggiungere grazie al loro universo
condiviso, ma questa non deve essere la regola, lo status quo. C’è
un enorme varietà di fumetti, con toni e mondi radicalmente
diversi. A volte funzionano bene insieme, altre volte no.”
La Jenkins ha poi aggiunto:
“Sono davvero felice che i film DC (e in realtà anche la Marvel
lo sta facendo molto di più, con film come Doctor Strange, Thor: Ragnarok, Black Widow…) presentino toni
molto diversi tra loro. È questo che amo della DC. Ho sempre
pensato che fosse una cosa bellissima che tutte queste storie
tratte dai fumetti fossero così diverse tra loro.”
Vi ricordiamo che Wonder
Woman 1984 uscirà il 14 agosto 2020. Il film
è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“,
che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello
stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente
capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito
tradizionale definendolo “la prossima iterazione della
supereroina”.
“Il film racconterà un lasso di
tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio
di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi.
Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che
potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco
di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le
corde del cuore.“
L’ordine cronologico del personaggio
è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era
contemporanea di Batman v Superman: Dawn
of Justice per poi tornare al vecchio secolo
con Wonder Woman. Il sequel vedrà
ancora Gal
Gadot nei panni di Diana Prince opposta
a Kristen
Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel
cast figureranno anche Chris
Pine (volto del redidivo Steve Trevor)
e Pedro
Pascal.
È
Deadline a riportare in esclusiva la notizia che sarà
Louis Leterrier, regista di
Now You See Me, a dirigere il sequel di Bright,
film originale Netflix con protagonisti Will Smith e Joel Edgerton, uscito nel 2017. Leterrier
andrà così a sostituire David Ayer, regista del
primo film che non tornerà dietro la macchina da presa.
All’inizio del mese di gennaio, David Ayer
aveva aggiornato sul sequel di Bright,
dichiarando: “Lo stiamo sviluppando e spero che saremo in
grado di iniziare i lavori sul film al più presto”. Al momento
non sono chiari i motivi che lo hanno spinto a rinunciare alla
regia (è probabile che voglia concentrarsi sull’annunciato remake
di Quella sporca dozzina), ma
lo stesso sarà comunque coinvolto nel sequel in qualità di
produttore.
Will Smith e Joel Edgerton torneranno rispettivamente nei
panni di Daryl Ward e Nick Jakoby, i due poliziotti protagonisti
della storia. Secondo le prime indiscrezioni, gli scenari in cui
opereranno i due personaggi nel sequel avranno un richiamo molto
più internazionale. Nonostante il primo film sia stato accolto
dalla critica in maniera contrastante, al suo debutto Bright
ha raggiunto oltre 60 milioni di visualizzazioni durante la sua
prima settimana sulla piattaforma di streaming.
Brightsegue
le vicende di due agenti di polizia interpretati da Smith, nel
ruolo dell’ufficiale Ward, e Edgerton (ufficiale Jakoby), un duo
alquanto improbabile che collabora per mantenere sicure le strade
di Los Angeles contro un sinistro sottomondo pieno di bande
violente e forze oscure.
Lo scorso febbraio abbiamo appreso
la notizia che la MGM è intenzionata a realizzare Creed 3,
un terzo capitolo della saga di
Creed, la serie di spin-off della saga di
Rocky Balboa, i cui eventi si svolgono nove anni
dopo i fatti narrati nel franchise con protagonista Sylvester
Stallone.
Sembra, però, che proprio Sylvester Stallone potrebbe non tornare nei
panni dell’iconico personaggio in veste di mentore. In effetti, già
in Creed
2 l’arco narrativo del personaggio sembrava
essersi concluso. Di recente, l’attore ha parlato del progetto su
Instagram
durante un Q&A – lo stesso in cui ha confermato il sequel di
Demolition Man -, anticipando che
potrebbe non apparire nel terzo capitolo della saga spin-off.
Stallone ha spiegato di avere
alcune idee per fare tornare il personaggio di Rocky al cinema, ma
dubita che ciò possa avvenire nel terzo annunciato Creed.
Sly ha quindi confermato di avere alcune idee per un sequel di
Rocky, ma al tempo stesso pensa che il
suo arco narrativo nel franchise con protagonista
Michael B. Jordan si sia esaurito.
In merito al nuovo sequel di
e Stallone starebbe pensando ad una storia che lo vede
coinvolto nuovamente come mentore, questa volta però di un
immigrato clandestino. L’attore non sa se il film verrà mai
realizzato: per adesso si tratta soltanto di idee ancora da
sviluppare. Inoltre, lo stesso ha espresso alcuni dubbi in merito
al possibile appeal del film, dal momento che la storia
non dovrebbe coinvolgere il ring così come avvenuto ai livelli dei
precedenti capitoli.
Zach Baylin è
stato ingaggiato per occuparsi di scrivere la sceneggiatura di
Creed
3. Recentemente, Baylin ha curato lo
script di King Richard, un
biopic incentrato sulla vita del padre delle campionesse di tennis
Serena e Venus Williams, che avrà come protagonista Will Smith e
che debutterà prossimamente su Netflix.
Al momento non ci sono ulteriori
dettagli sul terzo capitolo della saga
di Creed. Non sappiamo se Steven
Caple Jr., già regista di Creed 2, tornerà
dietro la macchina da presa o se la MGM affiderà il film ad un
nuovo regista. Di recente, uno dei produttori del franchise, Irwin
Winkler, aveva rivelato che alla star della saga,
Michael B. Jordan, era stata offerta la possibilità di
dirigere il terzo film.
Creed
2 è la continuazione della saga di Rocky, e
il sequel del grande successo di pubblico e di critica del
2015 Creed
– Nato per combattere, che ha incassato
oltre 170 milioni di dollari ai botteghini di tutto il
mondo. Ryan Coogler (Black
Panther), che ha diretto il primo film, torna a far parte del
franchise in veste di produttore esecutivo. La regia di questo
nuovo film è di Steven Caple Jr., che ha
diretto l’acclamato dramma del 2016 The Land.
Arriva da
Variety la notizia che il due volte premio Oscar Cate Blanchett è in trattative per recitare in
Borderlands,
adattamento live action del videogioco sviluppato
dalla Gearbox Software. All’attrice sarebbe stato offerto il
ruolo di uno dei personaggi principali della storia, Lilith, nota
anche come la Sirena, dotata di incredibili poteri sovrumani.
L’adattamento cinematografico di
Borderlandssarà
diretto da Eli Roth, regista di Cabin Fever,
Hostel e Knock Knock. Roth e la Blanchett avevano già
lavorato insieme nell’ultimo film del regista, il fantasy
Il mistero della casa del tempo, basato
sul romanzo “La pendola magica” del 1973 scritto
da John Bellairs ed illustrato da Edward Gorey.
Il live action di Borderlands è
attualmente in sviluppo alla Lionsgate. Craig
Mazin, creatore della pluripremiata serie Chernobyl, si
occuperà della sceneggiatura. Eli Roth sarà coinvolto anche in
qualità di produttore insieme a Avi e Ari Arad attraverso la loro
Arad Productions. Di seguito potete leggere la sinossi ufficiale
del videogioco originale:
“In un lontano futuro numerose
navi colonizzatrici atterrano su Pandora, un pianeta ai margini
della galassia; i coloni sono alla ricerca di una vita migliore e
sperano di diventare ricchi sfruttando le risorse minerarie del
loro nuovo mondo. Ben presto però molti capiscono che il pianeta ha
ben poco da offrire e la situazione degenera quando le compagnie
minerarie abbandonano il pianeta lasciando gli abitanti degli
insediamenti alla mercé dei criminali addetti ai lavori forzati. A
quel punto alcuni coloni tentano di arricchirsi depredando le
misteriose rovine aliene sparse su Pandora e così essi scoprono la
Cripta, un gigantesco bunker alieno che si dice contenga preziosa
tecnologia e segreti dal valore inestimabile. Nessuno sa come
accedere nella Cripta ma forse un nuovo colono, appena giunto nella
cittadina di Fyrestone, potrebbe risolvere il mistero.”