Come sempre più spesso accade alle
produzioni Marvel, anche per Avengers:
Endgame abbiamo i primi dettagli su costumi e personaggi
dal merchandising.
Dopo le immagini dell’armatura di Rescue e quelle che
ci hanno mostrato che nel film tornerà anche Tessa
Thompson nei panni di Valkiria, ecco, sempre dal
packaging dei giochi dedicati al film, una immagine ravvicinata
della maschera che indosserà Ronin, la nuova incarnazione
vendicativa di Clint Barton (Jeremy Renner) già anticipata dal
trailer.
Inoltre, la serie di action figure
che ha confermato Rescue, ha anche mostrato una nuova immagine di un
soldato Chitauri (l’armatura, almeno), segno che le scene della
Battaglia di New York, che troveremo nel film,
vedranno anche i guerrieri mandati da Thanos e guidati da Loki
ricomparire.
La “misteriosa” foto pubblicata dal
regista di Shazam!,
David F. Sandberg potrebbe aver confermato la
presenza nel film dei Sette Peccati Mortali, già
teorizzata a partire da alcune immagini leak del
merchadise ufficiale trapelate in rete pochi giorni fa.
Per chi non avesse mai sentito
nominare questi villain, nei fumetti vengono presentati come le
entità demoniache che rappresentano i sette peccati capitali,
ovvero orgoglio, invidia, avidità, ira, pigrizia, gola e lussuria.
Non sappiamo ancora che ruolo ricopriranno nel cinecomic, ma alcune
voci sostengono che si rifaranno alle nuove versioni
di Geoff Johns e Gary
Frank nei fumetti di New 52. Sarà
davvero così?
Nel frattempo possiamo dare uno sguardo ad uno scorcio inedito
nel film qui sotto:
La sinossi ufficiale di Shazam!:
Abbiamo tutti un supereroe dentro di noi, ci
vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel caso di Billy
Batson, basterà gridare una sola parola – SHAZAM! – affinché questo
ragazzo adottato di 14 anni si trasformi nel Supereroe per gentile
concessione di un antico mago.Ancora
bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella
versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente
farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X?
Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue
capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà
padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le forze
mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus
Sivana.
Vi ricordiamo che Shazam!
farà parte dell’Universo Cinematografico DC e
seguirà le uscite
di Aquaman e Wonder Woman
2, gli altri due attesi titoli di casa DC.
Il cinecomic è atteso per il
2019 e vede nel cast Zachary
Levi, Asher Angel (Billy
Batson), Mark Strong (Dr. Thaddeus
Sivana), Jack Dylan
Grazer (Freddy), Grace
Fulton (Mary), Faithe
Herman (Darla), Ian
Chen (Eugene), Jovan
Armand (Pedro), Cooper
AndrewseMarta
Milans (genitori adorrivi di
Billy, Victor e Rosa Vasquez), Ron Cephas
Jones (Il Mago).
In una lunga intervista con Empire,
che gli ha dedicato un servizio speciale all’interno del nuovo
numero, Edgar Wright ha
annunciato il suo prossimo progetto e parlato del sequel di
Baby Driver, un sogno che potrebbe presto
diventare realtà.
Per quanto riguarda il primo
impegno, il regista tornerà dietro la macchina da presa con un
thriller/horror psicologico ispirato alle atmosfere di A
Venezia… un dicembre rosso shocking (Don’t Look
Now), il film di Nicolas Roeg del 1973 e
Repulsione di Roman Polanski,
ambientato a Londra e che vedrà al centro una protagonista
femminile.
“Mi sono reso conto che non
avevo mai raccontato una storia nel centro di Londra, in
particolare a Soho, un quartiere dove ho trascorso tantissimo tempo
negli ultimi venticinque anni “, ha spiegato Wright a Empire.
“Con Hot Fuzz e Shaun Of The Dead ho parlato di luoghi in cui
siete vissuti, mentre questo parlerà della Londra in cui sono
esistito.”
Sul sequel di Baby
Driver ha invece confessato che “Esiste una prima
stesura dello script, e sono stati introdotti nuovi personaggi che
affiancheranno quelli originali portando la storia molto più in
avanti”.
Quest’anno
Wright tornerà inoltre al lavoro sul
documentario della rock band Sparks, di cui
ha già raccolto del materiale e filmato il concerto al O2 Forum
Kentish Town di Londra lo scorso Maggio.
La conferma del suo prossimo
progetto è arrivata tramite una dichiarazione raccolta
da Indiewire: “Ho girato il loro concerto a Londra ma il resto del film
è ancora da organizzare e stiamo attualmente perlustrando gli
archivi. Sono un fan degli Sparks da quando li ho visti su Top Of
The Pops nel 1979“.
Gli Sparks sono stati fondati nel
1972 dai fratelli Ron e Russell Mael, e hanno pubblicato nel 1971
“Halfnelson”, “Big Beat” nel 1976 e “No.” nel 1979. L’album più
recente della band, “Hippopotamus”, ha debuttato nel 2017 segnando
quota 23 dei dischi registrati in studio.
A maggio era stato Variety a confermare che il
personaggio di Avvoltoio – interpretato in
Homecoming da Micheal Keaton –
sarebbe tornato anche nel sequel Spider-Man: Far From
Home con un ruolo presumibilmente diverso. Dato il
finale del film precedente, è possibile che Adrian Tommes possa
schierarsi dalla parte di Peter, avendo protetto la sua identità in
prigione mentre parlava con Mac Gargan aka Scorpione.
Ma a quanto pare non sarà l’unico a
rifarsi vivo nel film: come riportato nelle ultime oe infatti,
anche Laura Harrier dovrebbe rivestire i panni di
Liz, la figlia di Adrian nonché prima fidanzatina
di Peter (almeno nel MCU). Non è chiaro in che modo
gli sceneggiatori abbiano riportato il personaggio nella trama,
tranne il fatto che Liz abbia lasciato New York insieme a sua madre
dopo l’arresto del padre.
Per alcuni sarà proprio Mac Gargan
ad usarla come leva per convincere Avvoltoio a rivelare il vero
nome di Spider-Man, per altri la ragazza diventerà Firestar,
l’eroina che ha debuttato sui fumetti di “Ultimate
Spider-Man # 118″ o addirittura una versione femminile
del Green Goblin,
mantenendo intatte le dinamiche che legavano Spidey al padre
dell’amico Harry.
Spider-Man: Far From
Homeè stato diretto ancora una volta
da Jon Watts ed uscirà nelle sale
il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo IMDb, nel cast sono presenti
anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L.
Jackson e Cobie Smulders.
Le riprese del film sono durate
circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete
abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle
(Zendaya). Naturalmente il film vedrà tornare
anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned
Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di
scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali
teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron Spider.
vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova
tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto
delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che
il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua
precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con
Thanos e prima della sua disintegrazione.
Intervistato da EW in occasione
dell’uscita di Glass,
M. Night
Shyamalan ha discusso di vari aspetti del film tra cui
il finale, che come nella migliore tradizione del regista
sconvolgerà lo spettatore con un plot twist inaspettato.
Queste le sue parole in merito:
“Ho sempre pensato alla trilogia come se fosse un’opera, fin da
quando iniziai a lavorare su Unbreakable. Pensavo che il finale,
con tutte queste persone che urlavano e tutti questi tipi di
implicazioni, definisse così il film. Inoltre sono un grande fan di
Qualcuno volò sul nido del cuculo, e all’epoca quando lo vidi
rimasi affascinato dal formato che quasi mi sconvolse. L’idea che
il viaggio del personaggio principale venga realizzato da un altro
personaggio è un’idea molto potente che ho voluto mettere in scena
con Glass.”
Interpretato da
Samuel L. Jackson,
James McAvoy,
Bruce Willis e dall’attrice vincitrice del Golden
Globe
Sarah Paulson, Glass porta
avanti le vicende narrate in Unbreakable – Il
Predestinato (2000) eSplit (2016),
entrambi scritti e diretti dallo stesso Shyamalan. Glass
vede David Dunn all’inseguimento dell’identità sovrumana di Kevin
Wendell Crumb, ovvero la Bestia, in un susseguirsi di incontri
sempre più pericolosi. Elijah Price, noto anche con lo pseudonimo
de “l’Uomo di Vetro”, emergerà dall’ombra in possesso di segreti
decisivi per entrambi gli uomini.
Si uniscono al cast
anche Spencer Treat
Clark (Unbreakable – Il
Predestinato) e da Charlayne
Woodard (Unbreakable – Il
Predestinato), che interpretano nuovamente il figlio di
Dunn e la madre di Price.
Insieme a Silver
Surfer, Multiple
Man, Kitty
Pryde e Dottor Doom,
l’adattamento dei fumetti di Gambit rientra tra i
progetti provvisoriamente annullati in attesa di scoprire quali
saranno le prossime mosse della Disney dopo l’acquisizione dei
diritti della Fox sui supereroi Marvel.
L’ultimo aggiornamento sul
film risale allo scorso settembre, quando il
produttore Simon Kinberg, nonchè regista
di X-Men: Dark Phoenix, aveva rassicurato il
pubblico spiegando che “la sceneggiatura è pronta
eChanning [Tatum] la adora. Abbiamo incontrato
diversi registi nelle ultime due settimane e speriamo di sceglierne
uno prima possibile, così da iniziare le riprese già alla fine
dell’estate.“
Idee chiarissime e un attore dedito
al progetto sembravano ottime premesse, ma i diversi problemi
in pre-produzione, come l’addio di Gore
Verbinski dalla regia e vari rimandi all’inizio delle
riprese, sembrano aver definitivamente eliminato il cinecomic dalle
uscite del 2019. Ora però un’indiscrezione trapelata online spiega
che potrebbe essere lo stesso Tatum a dirigere
Gambit.
Questa ipotesi è stata inserita in
una notizia di Deadline sull’uscita “amichevole” dell’attore dalla
sua agenzia (Uta e Management 360) e della possibilità che – nel
caso non si dovesse trovare un candidato – sia proprio lui a
salvare il film. Segnerebbe il suo esordio dietro la macchina da
presa e l’esperienza maturata sul set con autori del calibro di
Bennett Miller e Steven
Soderbergh potrebbe tornare utile. Staremo a vedere.
“Gambit è un eroe unico, uno
spaccone e un donnaiolo, e per queste ragioni sentivamo di dover
approfondire il suo atteggiamento proprio nel modo in cui
approcciavamo al film, cioè adottando la sua stessa spavalderia. E
questo ci ha portato naturalmente nel territorio della commedia
romantica“, aveva raccontato tempo
fa Kinberg. “Quando dico commedia
romantica, uso questo termine liberamente, come è stato usato il
termine western per Logan, ovvero in modo approssimativo. Il film
di James Mangold non era un Mezzogiorno di Fuoco con i supereroi,
ma ne ricalcava l’atmosfera. E direi che quella di Gambit sarà
romantica o sexy. Sarà comunque un film di supereroi con cattivi ed
eroi, come tutti i cinecomic“.
Vi ricordiamo che nei
fumetti Gambit è un mutante
con l’abilità di caricare il proprio corpo e oggetti, spesso
carte da gioco, di energia bio-cinetica prodotta dal suo stesso
organismo. È anche un affascinante ladro, un abile truffatore e
grande seduttore, ma sembra redimersi quando entra nella scuola di
Xavier e conosce Rogue.
A giorni inizieranno le riprese di
Zombieland
2, il sequel annunciato della pellicola cult del 2009
che vedrà il ritorno del cast originale più qualche volto nuovo e
guest star, ma sembrano già trapelati in rete alcuni dettagli sulla
trama che vi
riportiamo di seguito.
Secondo il sito SuperBroMovies
infatti, il film seguirà il gruppo di cacciatori di zombie
formato da Tallahassee, Columbus, Wichita e Little Rock subito
dopo gli eventi del primo capitolo: i personaggi si trovano ora in
una realtà post-apocalittica dove conducono vite diverse, ma quando
tra Columbus e Wichita nasce una discordia, il team si dividerà,
con Little Rock che fugge in compagnia di Berkeley, un ragazzo che
ha appena incontrato.
A questo punto il resto della
“famiglia” partirà per trovare e salvare la ragazza, mentre nuove
specie di zombie invadono il mondo; tra questi c’è l’esemplare muto
Omero, i furbi Hawking e i mortali Ninja. Tallahassee, insieme ai
compagni, dovrà fare appello a tutte le sue abilità e seguire le
regole di sopravvivenza di Colombus se vorrà sopravvivere.
Vi ricordiamo che Zombieland
2 sarà diretto ancora una volta
da Ruben Fleischer mentre Jesse
Eisenberg, Woody Harrelson, Emma
Stone e Abigail
Breslin riprenderanno i rispettivi ruoli del film
originale. Nel cast anche Zoey Deutch, Bill
Murray e Dan Aykroyd.
L’uscita nelle sale è fissata ad
ottobre 2019 mentre la sceneggiatura è stata firmata da Dave
Callaham (Godzilla, Wonder Woman 1984) con Paul Wernick e
Rhett Reese (Deadpool, Deadpool 2).
Il mondo è stato già
invaso dagli zombie, la popolazione è stata già quasi totalmente
decimata se non ridotta in stato di morto vivente e i pochi
superstiti faticano a rimanere tali. Columbus in particolare ha
messo a punto una serie di regole da seguire scrupolosamente che
sembrano mantenerlo in vita nonostante l’aspetto non certo da uomo
d’azione. Chi invece con l’azione ci va a nozze è Tallhassee (tutti
quanti si chiamano con il nome della città di provenienza come in
guerra), cowboy fuori dal tempo esaltato dall’atmosfera da fine del
mondo e fiero massacratore di zombie. Sul loro percorso verso un
ovest presumibilmente libero da zombie troveranno Little Rock e
Wichita, due sorelle tutt’altro che indifese anch’esse allo
sbando.
Dopo il grande successo al box
office, arriva in sala – il 22 e il 23 gennaio – Bohemian
Rhapsody | Sing Along
Version.
Per la prima volta in Italia, gli
spettatori avranno l’opportunità di condividere – insieme in sala –
un’esperienza esclusiva e straordinaria, con la musica come unico
comune denominatore: un nuovo modo per vivere il cinema in
compagnia.
Il pubblico italiano avrà infatti
l’opportunità di vedere, o rivedere, l’ormai iconico film sulla
vita di Freddie Mercury in versione karaoke, per cantare con tutti
gli altri spettatori le popolari canzoni della band Queen, mentre
sul grande schermo scorrono i testi dei brani più famosi (We
Will Rock You, We Are the Champions, Another One Bites the Dust,
Crazy Little Thing Called Love e Bohemian Rhapsody).
Ecco di seguito l’elenco
delle sale per Bohemian
Rhapsody in versione karaoke.
Ai blocchi di partenza Cartoomics
2019, la 26ª edizione della fiera che unisce cultura
pop, fumetto, gaming ed entertainment, uno degli appuntamenti più
importanti e ormai punto di riferimento nel settore a livello
nazionale.
Cartoomics accoglie ogni anno un
numero sempre maggiore di appassionati e curiosi di ogni età e
provenienza, come dimostrano le presenze raggiunte dalla scorsa
edizione (96.000 visitatori) e che consolidano un trend di crescita
costante del 20% negli ultimi 5 anni, a conferma dell’ottimo lavoro
messo in campo dalla società organizzatrice Upmarket s.r.l. e dal
team creativo guidato dalla direzione artistica del giornalista e
critico cinematografico Filippo Mazzarella.
La campagna di ticketing è
già online con una serie di offerte e promozioni che permettono a
una platea di visitatori sempre più ampia di acquistare il proprio
ingresso singolo, abbonamento per due o tre giorni e anche lo
speciale pacchetto dedicato alle famiglie, per organizzare al
meglio una visita accurata e una esperienza completa di questa
ricca kermesse (link e dettagli biglietteria su cartoomics.it).
Tanti i temi proposti e i mondi che
creano la manifestazione: “movies, comics & games” nel logo
di Cartoomics sin dall’inizio e a i quali si aggiungono
dall’edizione 2019 “pop, tech & fun” a chiarire
ulteriormente lo spirito che anima questa fiera e che la rende
unica.
Le diverse anime di
Cartoomics emergono chiaramente anche dai due
manifesti ideati per questa edizione e che, in modo differente,
strizzano l’occhio al connubio cinema, fumetti e contemporaneità:
il manifesto istituzionale vede nuovamente protagonista il gorilla
Josif disegnato da Fabiano Ambu, testimonial della
manifestazione da ben sei edizioni, che per quest’anno omaggia
Blade Runner, film cult diretto da Ridley Scott nel 1982 e
ambientato nel 2019 in quello che all’epoca era un tecnologico
futuro popolato da replicanti. Quell’anno è finalmente arrivato e a
Cartoomics prenderà vita in modo sorprendente.
Nel secondo manifesto il
protagonista è il cinema: a farsi portavoce del motto “Estendi
il tuo universo” è l’eroe del nuovo cinecomic dell’Universo DC
Shazam!
Interpretato da Zachary Levi e diretto da
David F. Sandberg, il film sarà protagonista
assoluto della campagna di comunicazione di Cartoomics prima di
approdare dal’11 aprile nei cinema italiani. A Cartoomics
Shazam! accoglierà i visitatori all’ingresso
dell’area MovieCon con un’attrazione fuori dagli schemi che
permetterà a eroi di ogni età di mettersi alla prova con sfide al
limite dell’incredibile per portare alla luce i superpoteri che
ognuno ha dentro di sé!
Il programma di Cartoomics
2019 sarà come sempre ricco di incontri, eventi speciali e
ospiti di rilievo: il primo a essere annunciato è l’Ospite
d’onore per la sezione Comics: Max Bunker (nom de plume
del milanese Luciano Secchi) invitato a Cartoomics per festeggiare
ufficialmente il 50° anniversario del suo mitico Alan
Ford, creato insieme a Magnus e ancora oggi tra le
testate italiane di maggior successo. Max Bunker sarà ospite di un
importante incontro dedicato alla sua carriera di sceneggiatore
che, oltre al celebrato Alan Ford, ha compreso classici
immortali del fumetto italiano quali Kriminal, Satanik e
Maxmagnus senza dimenticare i numerosi romanzi gialli con
protagonista Riccardo Finzi pubblicati col suo vero nome e,
ovviamente, la sua carriera di editore come co-fondatore della
Editoriale Corno, che grazie alla sua lungimiranza ha introdotto al
pubblico italiano l’universo dei fumetti Marvel di Stan Lee.
Il programma dettagliato e fitto
degli appuntamenti che si avvicenderanno nel corso delle tre
giornate di fiera sarà on-line a febbraio su cartoomics.it e rilanciato dai
canali social della fiera, così come la pianta dettagliata dei
mondi che sarà possibile esplorare a Cartoomics. Le sezioni più
prestigiose sono comunque già tutte confermate, a partire dalla
storica area dedicata al fumetto che ospita i più importanti
editori italiani, da Sergio Bonelli Editore a Panini Comics, da
Bao Publishing ad Astorina, e ancora Alastor Pegasus, RW
Edizioni, Edizioni Star Comics, Dynit ed Edizioni BD, fino
all’importante new entry di Feltrinelli Comics, ma anche uno
straordinario numero di giovani artisti autoprodotti, con
presentazioni, nuove uscite, incontri con autori e ospiti,la
presentazione delle nuove lineup dei maggiori editori italiani e
delle case editrici indipendenti. Da segnalare sin da ora anche
l’esposizione “Supereroi e radiazioni” realizzata da AIFM
(Associazione Italiana di Fisica Medica) in collaborazione con
WOW Spazio Fumetto.
L’area giochi da tavolo, di
ruolo e carte collezionabili si conferma un fulcro della
manifestazione: ospita i maggiori produttori e distributori
italiani, confermandosi ormai come uno degli appuntamenti di
riferimento per gli entusiasti dei giochi live.
Gli appassionati di
fantascienza ritroveranno la vasta area dedicata
all’universo Sci-Fi e ai fantamondi di Star Wars & Co. con la
partecipazione dei gruppi di costuming riconosciuti ufficialmente
da LucasFilm (501st Legion Italica Garrison, Rebel Legion
Italian Base, Ori’cetar Clan – Italy MMCC e Galactic Academy) e
i coreografici combattimenti con spada laser organizzati da
Saber Guild.
Spazio all’azione con live show,
spettacoli interattivi e adrenalinici dedicati alla saga
Resident Evil organizzati dall’associazione Umbrella
Italian Division e all’horror con l’escape game
realizzato da Enigma Room. Gli amanti del fantasy saranno
accolti presso il Fantasy Village con tornei e tante realtà del
mondo fantasy unite sotto il vessillo dall’Associazione La
Fortezza.
Completamente rinnovata l’area
Gaming&Tech, spostata nel padiglione 12 con
novità relative ai videogiochi e all’hi-tech e postazioni di gioco
e tornei in collaborazione con Mantus Gaming.
Terminato il quinquennio della
gloriosa Movie Time Machine, l’area cinema ed entertainment
di Cartoomics diventa un vero e proprio MovieCon che
ospiterà contenuti dedicati al cinema e attività in collaborazione
con le maggiori realtà nazionali di cinema e tv. L’area ospiterà
per il secondo anno gli “UniVisionDays – Memorie del cinema,
visioni del futuro”, manifestazione promossa dall’Associazione
UNIVIDEO (Unione Italiana Editoria Audiovisiva Media Digitali e
Online) che ospiterà momenti di approfondimento sul mondo dell’Home
Entertainment.
Da sempre tra i protagonisti
indiscussi della fiera, e con un’area dedicata con palco, camerini
e photo opportunity a fare da cornice a contest, spettacoli e
sfilate, i cosplay capitanati dall’Associazione Cosplay
City capofila di un universo parallelo di appassionati ed
espertissimi artisti.
Tra le novità dell’edizione 2019
un’area calcio che ospiterà – tra gli altri –
Fantagazzetta.it, e un’area
western completamente rinnovata e ampliata, a seguito del
grande successo della scorsa edizione: a breve maggiori
informazioni!
Netflix ha diffuso
il trailer italiano di Velvet Buzzsaw, il
nuovo film scritto e diretto da Dan Gilroy
con protagonistaJake
Gyllenhaal.
Velvet Buzzsaw in
cui la coppia di attore e regista torna a lavorare dopo il
sorprendente Lo
sciacallo, debutterà sulla piattaforma il 1
Febbraio.
Velvet Buzzsaw è
un thriller ambientato nel mondo dell’arte contemporanea di Los
Angeles, dove gli artisti più quotati e i grandi collezionisti
pagano prezzi esorbitanti quando l’arte e commercio vengono a
contatto.
Velvet Buzzsaw, cast
Jake Gyllenhaal, Rene Russo, Toni Collette, Zawe Ashton, Tom
Sturridge, Natalia Dyer, Daveed Diggs, Billy Magnussen e
John Malkovich interpretano il nuovo film dalla
trama snervante sceneggiato e diretto da Dan
Gilroy.
Il numero consistente di dettagli e
easter egg nascosti nel primo trailer ufficiale di
Spider-Man: Far From Home è bastato per riflettere
sulle direzioni in cui andrà la trama e sui personaggi che
potrebbero, a sorpresa, tornare in questa avventura oltreoceano di
Peter Parker.
Ecco di seguito le teorie più interessanti e ancora non
confermate sul film:
Avvoltoio tornerà per introdurre i Sinistri Sei
La scena post-credits di
Spider-Man: Homecoming ci aveva mostrato un
redivivo Avvoltoio in
prigione che parlava della vendetta che avrebbe scatenato su
Spider-Man, e mentre alcuni fan credevano che in realtà stesse
soltanto “proteggendo” Peter, molte teorie suggeriscono che il
villain tornerà in azione nel sequel per riunire i Sinistri
Sei.
D’altronde sappiamo che Mysterio sarà
nel film (lui che era un membro del team di villain già nei
fumetti) e che il trailer offre un potenziale
indizio su Sandman, dunque mancherebbero
all’appello solo Electro, Kraven
e Doctor Octopus. Sarà davvero così e i Marvel Studios riusciranno finalmente a
portare al cinema i Sinister Six?
Nick Fury sarà il nuovo mentore di Peter
La presenza di Nick Fury in
Spider-Man: Far From suggerisce non solo il suo
ruolo “istituzionale” nelle avventure di Peter Parker come capo
dello S.H.I.E.L.D., ma anche una potenziale esplorazione del
rapporto maestro-allievo che potrebbe instaurare con il
protagonista. Questo scenario scaturisce a sua volta da un’altra
teoria, quella secondo cui
Tony Stark – che finora è stato una specie di
mentore per Peter – morirà alla fine di Avengers:
Endgame.
Nel trailer lo vediamo raggiungere
di soppiatto il ragazzo durante la sua vacanza in Europa e
spiegargli che ha bisogno di lui per risolvere il problema degli
Elementali; è
evidente che Fury lo prenderà sotto la sua ala rendendo
omaggio ad un momento dei fumetti in cui i due collaborano (nello
specifico in Secret War, quando arrivano a
Latveria per distruggere le armi vendute illegalmente ai
cattivi).
Sarà stato Fury a fornirgli il
costume nero che Peter indosserà nel film, proprio per nascondere
la sua identità e il legame con lo S.H.I.E.L.D.?
Firestar
Laura Harrier è
stata l’interprete di Liz in Spider-Man:
Homecoming, la ragazza che Peter porta al ballo e che
si rivela essere nientemeno che la figlia di
Avvoltoio. Dalla fine del film non abbiamo avuto
più notizie del personaggio, né sappiamo se tornerà nel sequel,
tuttavia alcuni ipotizzano che si, ci sarà, ma in vesti
completamente nuove.
Le teorie vorrebbero l’apparizione
dell’eroina Firestar, che aveva debuttato sui
fumetti di “Ultimate Spider-Man # 118″, anche come
modo alternativo per introdurre i Mutanti nel MCU dopo l’acquisizione dei
diritti dalla Fox. Altre voci
pensano invece che Liz Allan diventerà il Green Goblin,
mantenendo intatte le dinamiche che legavano Spidey al padre
dell’amico Harry.
Mysterio ha poteri simili a Doctor Strange
Il primo trailer ufficiale di
Spider-Man: Far From Home ci ha finalmente
mostrato l’aspetto di Mysterio e ciò
di cui sarà capace nella sequenza in cui fronteggia l’attacco di
Hydro-Man. Sospeso in aria con il suo tradizionale costume
provvisto di casco (che i fan chiamano scherzosamente “boccia per
pesci”), il personaggio emette delle proiezioni triangolari verdi
il cui design è sembrato molto simile a quelli prodotti da un altro
supereroe del MCU.
Parliamo di Doctor Strange,
lo stregone interpretato da Benedict Cumberbatch,
che secondo le ultime teorie potrebbe avere più di un legame con il
villain di Jake
Gyllenhaal. Ma in che modo? Nei fumetti
Quentin Beck (l’alter ego civile di Mysterio) non
possiede superpoteri o abilità, ma finge di averli attraverso una
serie di effetti speciali ben pianificati, tra cui spicca un
proiettore olografico che gli consente di creare proiezioni in
3D.
L’apparizione dei Fantastici Quattro
Sempre nel trailer di Far
From Home vediamo Peter Parker volare tra i
grattacieli di New York mentre scatta qualche selfie con il suo
telefono, e in secondo piano appare quella che sembra
la Avengers Tower.
Ma a chi appartiene ora l’edificio?
Un’ipotesi suggerisce che sia di
proprietà dei Fantastici
Quattro; purtroppo la sceneggiatura
di Spider-Man: Far From Home è stata
ultimata ben prima che la Disney acquistasse i diritti dei
personaggi in mano alla Fox, quindi l’idea che la vecchia
Avengers Tower appartenga alla famiglia Marvel potrebbe rivelarsi poco
plausibile.
Non c’è edificio migliore di questo
per l’iconico team di supereroi, tuttavia è difficile che il sequel
di Spidey contenga un riferimento a Reed Richards e alla sua
società. Staremo a vedere…
Il viaggio in Europa è un’illusione
Il film, come saprete, seguirà Peter
Parker lungo la sua vacanza estiva in Europa con la scuola, tra
Venezia, Londra e Praga, dove avrà a che fare con un nuova e
pericolosa minaccia: gli Elementali. Ma
se questa esperienza si rivelasse invece una illusione di
Mysterio?
Il villain è un esperto
prestigiatore e diverse voci suggeriscono che tutto ciò che abbiamo
visto nel trailer è soltanto una grande bugia; in tal caso Peter e
i suoi compagni di classe non si troverebbero in Europa ma
all’interno di una “esibizione” di Mysterio. Altre teorie invece
pensano che nessuno sia sopravvissuto allo schiocco di Thanos e che proprio Mysterio
abbia creato l’illusione di distrarre tutti dalla loro
devastazione…
Il film è ambientato prima di Infinity War
Sebbene i produttori abbiano già
specificato che Spider-Man: Far From
Home inizierà subito dopo gli eventi di Avengers: Infinity
War, alcuni credono che non sia questa la realtà dei
fatti e che il film sarà ambientato prima della grande guerra tra
Vendicatori e Thanos.
D’altronde non sarebbe la prima
volta per i Marvel Studios, bravissimi a ingannare il
proprio pubblico con false anticipazioni e inganni vari al fine di
mantenere intatta la segretezza sulla trama.
Nel trailer viene mostrato
brevemente il passaporto del protagonista che
deve partire per l’Europa con la scuola, e se fate attenzione, il
documento è sprovvisto della data di rilascio. O meglio, c’è
scritto “9 Luglio”, ma non l’anno di scadenza. Errore o scelta
consapevole? Probabilmente la seconda.
È anche possibile che la timeline
del film venga rivelata nel corso degli eventi, così da scoprire se
sono passati mesi (o giorni, chissà) dalla fine
di Avengers: Endgame, il capitolo finale
della Fase 3 che uscirà nelle sale qualche mese prima
di Far From Home.
Gli Elementali sono un’illusione di
Mysterio
Così come il viaggio in Europa
potrebbe rivelarsi un’accurata e sinistra proiezione di
Mysterio, anche la presenza degli Elementali
potrebbe rappresentare la conseguenza dei poteri del villain e il
modo in cui potrebbe distrarre l’attenzione di Spidey e Fury sulla
realtà dei fatti.
Mysterio può creare illusioni e quindi far credere alla gente
che sia lui l’eroe (proprio come accade nei fumetti); questo spiegherebbe
perché Jake Gyllenhaal
ha detto che è l’unico in grado di fermare gli Elementali: perché è
lui a controllarli!
A poco più di un mese dalla Notte
degli Oscar 2019, è tempo di scoprire quali sono le nomination:
l’annuncio dei candidati ai prossimi Academy Awards sarà trasmesso
in diretta suSky Cinema Uno,
martedì 22 gennaio dalle 14.15, dal Samuel Goldwyn
Theater di Los Angeles. Nello studio di Cinepop, sarà
Francesco Castelnuovo, in compagnia di
Elena Di Cioccio e del Cinemaniaco Gianni
Canova, a presentare l’appuntamento che svelerà tutte le
candidature alle ambite statuette.
La cerimonia di premiazione della
91ª edizione degli Academy Awards® sarà in onda in diretta
e in esclusiva su Sky, domenica 24 febbraio dalle
22.50 su Sky Cinema Oscar®, il canale interamente dedicato
ai film premiati che si accenderà sul canale 304 da venerdì
15 febbraio a domenica 3 marzo, con oltre 90
film in programmazione sul canale e con i migliori titoli
disponibili anche su Sky On Demand.
Tra questi, due prime visioni:
TONYA (domenica 18 febbraio alle 21.15 su Sky
Cinema Uno e alle 21.45 su Sky Cinema Oscar®), film premiato lo
scorso anno con l’Oscar® per la migliore attrice non protagonista
(Allison Janney), e UNA DONNA FANTASTICA (domenica
24 febbraio alle 21.00 su Sky Cinema Oscar®), premiato come Miglior
film straniero nel 2018. Non mancheranno anche gli altri film
vincitori negli ultimi due anni, come LA FORMA
DELL’ACQUA, Tre Manifesti a Ebbing, Missouri,
CHIAMAMI COL TUO NOME, BLADE RUNNER
2049, COCO, LA LA LAND e
MOONLIGHT –TRE STORIE DI UNA
VITA, insieme ad altri film cult pluripremiati e che hanno
segnato la storia del cinema, come ad esempio SALVATE IL
SOLDATO RYAN, PULP FICTION, ERIN
BROCKOVICH – FORTE COME LA VERITÀ e
ALIEN.
L’account Twitter Universo X-Men ha diffuso un’altra
intrigante immagine di Dark Phoenix, il prossimo
film sui Mutanti Marvel diretto da Simon
Kinberg (al suo esordio da regista), che vede protagonista
Jessica Chastain e Sophie
Turner.
L’immagine mostra una Jean Grey
molto più adulta rispetto a quella che abbiamo visto in
X-Men: Apocalypse, con un look che sembra più
consono alla sua rappresentazione da Fenice, con l’introduzione del
rosso scuro nel costume.
Per quanto riguarda il personaggio
interpretato dalla Chastain, non sappiamo ancora con ufficialità
chi sarà l’attrice nominata agli Oscar, ma sappiamo che sarà una
personalità malvagia e che cercherà di trarre vantaggio dalla
potenza della Fenice all’interno di Jean.
Dark Phoenix sarà il debutto alla regia di
Simon Kinberg che ha rivelato di aver
concepito il film come l’inizio di un nuovo capitolo per
la serie di film di X-Men.
“Lo vedo come un nuovo capitolo.
Lo vedo come qualcosa che prende il franchise e lo lancia in una
direzione diversa con toni diversi. E questo non significa che
il prossimo avrà lo stesso tono, significa solo che il prossimo può
avere un tono diverso. Penso che per molti anni, gli X-Men di
Bryan [Singer] abbiano davvero trasformato il genere dei supereroi
nel 2000 o 2001 quando è uscito il primo. Questo arriva quasi
20 anni dopo. È molto tempo fa. E a quel tempo, i film
sui supereroi non erano molto popolari, in realtà. C’erano
stati alcuni fallimenti a metà degli anni ’90, e non c’erano stati
molti film sui supereroi, e in quel periodo l’approccio
sugli X-Men era davvero rivoluzionario.”
In Dark Phoenix, gli X-Men devono
fronteggiare uno dei loro peggiori nemici: uno di loro, Jean Grey.
Durante una missione di soccorso nello spazio, Jean resta quasi
uccisa quando viene investita da una oscura forza cosmica. Una
volta tornata a casa, scopre che questa forza non solo l’ha resa
infinitamente più potente, ma anche molto più instabile.
Combattendo con queste entità dentro di lei, Jean libera i suoi
poteri in modi violentissimi, che nemmeno lei riesce a capire o
contenere. Con Jean completamente fuori controllo, ferendo le
persone che più ama, si inizia a sfaldare il tessuto che tiene
insieme gli stessi X-Men. Ora, con la famiglia che cade a pezzi,
devono trovare un modo per rimanere uniti, non solo per salvare
l’anima di Jean, ma per salvare il pianeta da alieni che vorrebbero
utilizzare questa forza per governare sulla galassia.
Quentin Beck, aka Mysterio, è uno
degli antagonisti più celebri dei fumetti sull’Uomo Ragno e
debutterà nel Marvel Cinematic Universe in
Spider-Man: Far From Home interpretato da
Jake Gyllenhaal (del quale abbiamo avuto una prima
impressione nel trailer ufficiale diffuso pochi
giorni fa).
Illusionista e super criminale, si è
fatto notare per una serie di azioni sinistre che potrebbero essere
riportate sul grande schermo. Queste le più importanti:
Ha ucciso gli X-Men
La più grande illusione di Mysterio
è quella che ha portato a uccidere l’intero gruppo degli X-Men. Siamo
nella continuity alternata di “Old Man Logan”,
dove Wolverine è tormentato dai suoi peccati: vittima degli inganni
di Mysterio, Logan viene
trasformato nel suo scagnozzo e costretto ad assassinare i suoi
vecchi compagni credendoli dei pericolosi criminali.
Non c’è stato evento più drammatico
legato alla storia di questo villain, la vola in cui è riuscito a
sconfiggere eroi così importanti in un modo così sadico.
L’assassinio di Karen Page
Mysterio viene
generalmente considerato un antagonista di Spider-Man, tuttavia
alcuni dei suoi peggiori crimini sono stati commessi contro altri
personaggi dell’universo Marvel, come nell’arco della storia
di Kevin Smith “Guardian Devil”.
Dopo anni trascorsi a respirare il
suo pericoloso gas, Mysterio si ritrova vittima del cancro ma è
determinato a uscire di scena da protagonista; così decide di farsi
uccidere da Daredevil
inventando una delle sue infide trame.
In pratica convince Matt
Murdock a credere che gli sarebbe stato consegnato un
bambino (da lui, sotto mentite spoglie), che poi si sarebbe
rivelato l’Anticristo; lungo la strada Mysterio scopre l’identità
segreta di Matt grazie a Kingpin, e
successivamente spedisce Bullseye a
uccidere l’amore della sua vita, Karen Page.
Tutto questo soltanto per spingere
Daredevil a ucciderlo, un piano diabolico che non realizzerà mai
lasciando Mysterio a autoinfliggersi la morte.
Ha “spedito” all’inferno J. Jonah Jameson
J. Jonah
Jameson non è esattamente il più amabile dei
personaggi, ma vale la pena ricordare la sorte che Mysterio
architetta per lui durante le storie di “Webspinners: Tales
of Spider-Man # 1-3”: qui il villain intrappola JJ in
un’illusione, convincendo il magnate del Daily Bugle che si trova
intrappolato nell’inferno.
A peggiorare le cose, tutti i demoni
assumono il volto di Spider-Man che perseguita il direttore del
giornale tramite incubi vari.
Ha fatto “impazzire” Spider-Man
Cosa farebbe per prima cosa un
maestro delle illusioni con i suoi poteri? Forse indagare nella
mente del suo nemico facendolo impazzire? È esattamente ciò
che esperimenta Mysterio su
Spider-Man con conseguenze importanti.
Fingendosi un medico, si reca
infatti al Daily Bugle per dire al mondo che Spider-Man ha
sviluppato una seconda personalità e che questa malattia lo porterà
a perdere la testa. Peter crede alle parole del dottore e deve
combattere con le allucinazioni che piegano la sua mente a incubi
orribili.
Ovviamente si tratta dell’ennesima
messa in scena di Mysterio, e se non fosse stato per l’intervento
di Jameson, il villain avrebbe convinto Spider-Man a rivelare la
sua identità segreta.
Ha inviato un assassino nella scuola di Peter
Dopo gli eventi che porteranno
all’omicidio di Kingpin, Mysterio scopre
tracce di sangue di Spider-Man e
usa la sua tecnologia per smascherare l’identità segreta di Peter
Parker. Tuttavia la versione dell’eroe di questo universo
alternativo non è altro che un adolescente, rivelazione che sembra
non preoccuparlo affatto.
Crea così un killer che rintraccerà
Peter grazie al suo DNA e lo ucciderà una volta per tutte. Mysterio
non era in cerca di denaro, né voleva migliorare la sua posizione:
voleva semplicemente assassinare un ragazzo nella sua stessa
scuola.
Ha ucciso Kingpin
Dopo aver fatto ritorno
dall’Inferno, Mysterio ricompone i pezzi di una
trama che punta a conquistare l’Universo Ultimate; per farlo tenta
di inviare una copia di se stesso nell’altro mondo e decide di
uccidere Kingpin al solo
scopo di “rilevare” la sua impresa criminale.
In questo universo Mysterio commette
vari crimini, come simulare la furia di Hulk tra le
strade di New York, quasi portando l’Uomo Ragno sull’orlo della
morte.
Ha trasformato Spider-Man nel nemico numero uno
Una delle azioni più sinistre e
pericolose di Mysterio si
rivela essere la prima di una lunga serie, raccontata in
“Amazing Spider-Man numero 13″ (che poi è anche la
sua prima apparizione nei fumetti Marvel).
In pratica il villain si finge
Spider-Man e commette vari
crimini, derubando diverse persone in pieno giorno, cosa che
stuzzica l’attenzione di J. Jonah Jameson e del
suo giornale a tal punto da descrivere Spidey come la nuova
minaccia americana e nemico numero uno della
sicurezza. Mysterio si fa quindi strada per
catturarlo per guadagnare, oltre alla fama di eroe, anche parecchi
soldi.
Grim Hunt
“Grim Hunt” è una
serie a fumetti di Spider-Man pubblicata tra il 2009 e il 2010, in
cui il sacrificio di Peter permette la resurrezione di
Sergei Kravinoff dalla tomba e dove Mysterio gioca
un ruolo fondamentale, anche se secondario (perché non viene
presentato come l’architetto del piano diabolico), nel riportare in
vita il suo ex compagno di squadra dei Sinistri
Sei.
Reclutato per attirare Spidey con
una trappola, Mysterio – insieme a Camaleonte – lo
convince ad iniziare un rituale che avrebbe salvato Mattie
Franklin (Spider-Woman)
dai Kravinoffs. Se non fosse che Camaleonte si rivela essere
nient’altro che un’elaborata illusione creata da Mysterio.
Ha convinto Peter a credere nella morte di zia May
Nei fumetti la morte di zia May è un
evento ricorrente, e una delle prime occasioni risale al numero 196
di Amazing Spider-Man: il ladro che ha ucciso
zio Ben è stato scoperto e si introduce nella casa
dei Parker per rubare del denaro destinato a dei criminali mafiosi;
per farlo e accedere al conto, Mysterio simula
così la morte di May convincendo Peter che quella sia la realtà dei
fatti.
Il ladro finisce per morire di
infarto alla fine di Amazing Spider-Man 200,
mentre Mysterio la fa franca e scompare praticamente da libero
senza che l’eroe possa vendicarsi.
Ha tenuto il mondo in ostaggio
Mysterio è prima di
tutto uno showman e ama prendersi la scena come quando ha
minacciato il mondo scatenando un agente biologico durante gli
eventi di “Return of the Sinister Six”
(Amazing Spider-Man 334-339): è lì che il Dottor
Octopus riunisce i Sinistri Sei
per mettere in atto il piano che minaccerà le sorti del pianeta con
un veleno globale a meno che i governi dei vari non paghino loro
una grossa somma di denaro.
Da una parte abbiamo Doc Ock e la
sua iniziativa, dall’altra Mysterio, che tra i criminali reclutati
sembra quello più convinto ad agire soltanto per guadagnare soldi
extra e che non tornerà mai sui suoi passi.
Arriverà il prossimo Maggio sugli
schermi USA e italiani il primo film in live action che porta sul
grande schermo i Pokemon e si
comincerà proprio con
Pokémon Detective Pikachu, l’animaletto giallo ed
“elettrico”, che negli anime è il migliore amico di Ash.
Di seguito potete vedere un nuovo
trailer divertente del film, in originale, con la voce di
Ryan Reynolds che doppierà proprio il protagonista
piccolo e peloso.
La prima avventura Pokémon
live-action,
Pokémon Detective Pikachu, nella sua versione
originale vede Ryan Reynolds dare la voce a Pikachu, il volto
iconico del fenomeno globale Pokémon, uno dei marchi di
intrattenimento multigenerazionale più popolari al mondo ed il
franchise multimediale di maggior successo di tutti i tempi. I fan
di tutto il mondo potranno vedere Pikachu sul grande schermo come
mai visto prima, nel ruolo del Detective Pikachu, un Pokémon come
nessun altro. Il film mostra anche una vasta gamma di amati
personaggi Pokémon, ognuno con le sue abilità e personalità
singolari ed uniche.
La storia inizia quando il geniale
detective privato Harry Goodman scompare misteriosamente,
costringendo il figlio di 21 anni Tim a scoprire cosa sia successo.
Ad aiutarlo nelle indagini l’ex compagno Pokémon di Harry,
Detective Pikachu: un adorabile, esilarante e saggio
super-investigatore che soprende tutti, persino se stesso. Avendo
scoperto che i due sono equipaggiati per comunicare tra loro in
modo singolare, Tim e Pikachu uniscono le loro forze in
un’avventura elettrizzante per svelare l’intricato mistero. Si
trovano così ad inseguire gli indizi lungo le strade illuminate al
neon di Ryme City, una moderna e disordinata metropoli dove umani e
Pokémon vivono fianco a fianco in un iperrealistico mondo
live-action. Qui incontreranno una serie di Pokémon, scoprendo una
trama sconvolgente che potrebbe distruggere la loro coesistenza
pacifica con gli umani e minacciare l’universo stesso dei
Pokémon.
Fanno parte del cast di
Pokémon Detective Pikachu anche Justice Smith
(“Jurassic World: Fallen Kingdom”) nel ruolo di Tim; Kathryn Newton
(“Lady Bird,” TV’s “Big Little Lies”) nei panni di Lucy, una
giovane reporter alle prese con la sua prima storia importante; e
il candidato Oscar Ken Watanabe (“Godzilla,” “The Last Samurai”)
nel ruolo di Lt. Yoshida. Diretto da Rob Letterman (“Goosebumps,”
“Monsters Vs. Aliens”), la squadra dietro le quinte di “POKÉMON
Detective Pikachu” comprende il direttore della fotografia John
Mathieson (“The Phantom of the Opera,” “Gladiator”) già candidato a
due premi Oscar, lo scenografo Nigel Phelps (“Pirates of the
Caribbean: Dead Men Tell No Lies”) ed il montatore premio Oscar
Mark Sanger (“Gravity”). Gli effetti visivi sono di Moving Picture
Company (“Wonder Woman”) e Framestore (“Guardians of the Galaxy
Vol. 2”).
Lanciato nel 1996 con una reazione
di pubblico travolgente, il marchio Pokémon è un successo globale
che ora comprende un ricco fandom di videogiochi con oltre 300
milioni di unità vendute in tutto il mondo; giochi di carte
collezionabili disponibili in 11 lingue con oltre 23,6 miliardi di
carte acquistate; una serie televisiva alla 20° stagione
disponibile in 98 Paesi; e film d’animazione che hanno incassato
oltre 700 milioni di dollari al botteghino; oltre a libri, fumetti
manga, musiche, giocattoli, merchandising e app, incluso Pokémon
GO, che è stato popolare e scaricato più di 650 milioni di volte ed
è apprezzato in tutto il mondo da fan di tutte le età. “POKÉMON
Detective Pikachu” arriverà nelle sale italiane il 9 maggio 2019.
Il film è distribuito in tutto il mondo da Warner Bros. Pictures,
mentre in Giappone da Toho Company, Ltd. ed in Cina da Legendary
East.
È atteso in Italia per l’11
aprile prossimo e si preannuncia uno degli appuntamenti
più originali con i cinecomics nel corso di questo 2019 ricco di film
tratti da personaggi con superpoteri.
La Warner Bros ha diffuso un nuovo
trailer del film in cui, dopo una prima parte epica e vagamente
oscura, il montaggio si trasforma e mostra l’eroe alle prese con
scene divertenti e buffe, così da darci l’idea di ciò che lo
spettatore deve aspettarsi.
In particolare, nello spot tv l’eroe
tenta di comprare una birra e di acquistare un appartamento che
possa essere adatto a diventare il covo di un supereroe che si
rispetti!
Abbiamo tutti un
supereroe dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo
fuori. Nel caso di Billy Batson, basterà gridare una sola parola –
SHAZAM! – affinché questo ragazzo adottato di 14 anni si trasformi
nel Supereroe per gentile concessione di un antico
mago.Ancora bambino all’interno di un
corpo divino, Shazam si diverte nella versione adulta di se stesso
facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe con i superpoteri:
divertirsi! Volare? Vedere a raggi X? Saltare i compiti a scuola?
Shazam vuole testare i limiti delle sue capacità con la gioiosa
imprudenza di un bambino, ma dovrà padroneggiare rapidamente questi
poteri per combattere le forze mortali del male controllate dal Dr.
Thaddeus Sivana.
Vi ricordiamo che il film farà parte
dell’Universo Cinematografico DC e seguirà le
uscite di Aquaman e Wonder
Woman 2, gli altri due attesi titoli di casa DC.
Il cinecomic è atteso per il
2019 e vede nel cast Zachary
Levi, Asher Angel (Billy
Batson), Mark Strong (Dr. Thaddeus
Sivana), Jack Dylan
Grazer (Freddy), Grace
Fulton (Mary), Faithe
Herman (Darla), Ian
Chen (Eugene), Jovan
Armand (Pedro), Cooper
AndrewseMarta
Milans (genitori adorrivi di
Billy, Victor e Rosa Vasquez), Ron Cephas
Jones (Il Mago).
Mancano più di tre mesi all’arrivo
nelle sale di Avengers: Endgame, e
mentre il primo trailer non è riuscito a raccontarci molto della
trama (mostrandoci soltanto i Vendicatori originali in azione più
Ant-Man, Nebula e Thanos) sembra che debbano essere alcune foto
leak del merchandise a rivelarci qualche gustosa
anticipazione.
Su tutte, il ritorno in scena di un
personaggio che avevamo smarrito dopo la fine di Thor:
Ragnarok e che quindi potrebbe essere sopravvissuto alla
Decimazione di Infinity War:
Valchiria, la guerriera asgardiana interpretata
nel MCU da Tessa
Thompson. Ma non finisce qui: anche
Star-Lord e Black Panther fanno
parte del gruppo, entrambi vittime dello schiocco…ciò significa che
rivedremo anche loro?
Di seguito potete dare uno sguardo
alla nuova collezione di action figure Marvel dedicata a
Endgame, con Iron Man, Thor, Ronin, Rocket,
Captain America, Vedova Nera e Hulk, e ai nuovi costumi degli
eroi.
Grazie alle immagini dei giocattoli siamo
stati in grado di vedere anche il look di Rescue, il personaggio che
presumibilmente debutterà sullo schermo nel film e la cui armatura
sarà indossata da Gwyneth Paltrow.
Nonostante, soprattutto negli ultimi
anni, M. Night Shyamalan abbia realizzato dei film
che non hanno incontrato il gusto del grande pubblico, non ha mai
tradito la sua visione e la sua visione unica, senza mai lasciarsi
compromettere dal lavoro in studio.
Con Glass, al
cinema dal 17 gennaio, il regista ha confermato questo suo modo di
lavorare, e durante il tour di presentazione, ha confermato che per
il momento i suoi supereroi sono gli unici che vuole raccontare al
cinema, tanto che in passato ha anche rifiutato proposte per
dirigere film con eroi Marvel e DC.
Parlando con Yahoo!,
Shyamalan ha confermato che è stato avvicinato dagli studios. Il
suo approccio sembra essere quello del “mai dire mai” anche se
proseguendo nella risposta, ha spiegato che ci tiene molto alla sua
libertà creativa e che gli piace lavorare con studios che
assecondano questa libertà.
Ha specificato: “Non è giusto
per [gli studi], perché vogliono fare [i loro film] in un
determinato linguaggio. E se dicessi ‘Ehi, ho intenzione di fare
questa inquadratura di 3 minuti dietro la sua testa, e voglio anche
adottare un tono molto dark, e voglio che la sua motivazione sia
davvero ambigua, e voglio sfidare il pubblico a renderli
super-scomodi’. Voglio che allo studio vadano bene con queste
cose.”
In un’altra intervista con
EW, il regista ha conferma che ci sono state
“conversazioni poco impegnative in passato su queste
cose”, prima di dire che se dovesse prendere il timone di un
grande film di supereroi da studio, sarebbe dovuto essere un
progetto che gli consentisse di portare avanti le sue
stranezze.
I fan del lavoro di
Shyamalan potrebbero anche gradire un film del
regista di Philadelphia su personaggi noti, tuttavia la carriera di
Night ci ha mostrato che lui non lavora certo al
meglio lontano dalla sua confort zone, non a caso, il suoi film
peggiori sono quelli che ha realizzato a disposizione di uno studio
(o di una star, si veda After
Earth).
Per la sua futura carriera ci
auguriamo che il regista mantenga il suo stile e la sua autonomia,
cosa che sembra essere stata ritrovata grazie al sodalizio con
Jason Blum.
Non esiste occasione migliore della
finale del Super Bowl per lanciare i trailer dei
più attesi della stagione, appuntamento imperdibile per i tifosi
dei Los Angeles Rams o dei New England Patriots e per gli
appassionati di cinema che andrà in onda il prossimo 3 febbraio
sulle reti di CBS.
Ma cosa possiamo aspettarci in
termini di contenuti esclusivi e footage inediti? A grande
richiesta, e anche un po’ prevedibile viste le strategie passate,
l’arrivo del nuovo trailer di Avengers:
Endgame: se facciamo riferimento allo scorso
anno, i Marvel Studios avevano inserito
uno spot di 30 secondi
di Infinity War durante la finale del
Super Bowl, e quella pausa pubblicitaria venne seguita da 17,6
milioni di spettatori su Facebook e YouTube. Praticamente il record
assoluto per un qualsiasi spot dell’evento sportivo. Lo discorso
vale Captain Marvel,
che uscirà nelle sale il 6 Marzo, al quale la CBS
potrebbe aver riservato un posto d’onore.
Super Bowl 2019 – le previsioni per i trailer
Per quanto riguarda la concorrenza
DC, la Warner Bros. dovrebbe continuare la campagna marketing del
suo primo cinecomic del 2019, Shazam!, ma non
è escluso che possa arrivare addirittura del materiale su Wonder Woman
1984 (la cui release è fissata a Giugno) sfruttando la
scia positiva di Aquamano sul
Joker di
Todd Phillips con Joaquin
Phoenix, le cui riprese sono terminate il mese scorso.
Sempre la Disney ha in programma
diversi film che il pubblico attende con particolare interesse, da
Toy Story 4 a
Star Wars: Episodio
IX (che però è ancora in fase di lavorazione, quindi
il massimo a cui potremmo aspirare è un breve teaser che annunci il
titolo ufficiale del film). Senza dimenticare i live action di
Dumbo, Aladdin,
Il Re Leone e soprattutto
Frozen 2.
Cresce il cast di The
Crown 3, l’annunciata terza stagione di The
Crown, la serie
Netflix di Peter Morgan. Dopo l’annunci
di Emerald Fennell oggi Deadline rivela che Gillian
Anderson è entrata a far parte del cast dello show.
La Anderson, recentemente apparsa
nella serie Netflix Sex Education, interpreterà Margaret
Thatcher, l’ex primo ministro britannico già portato al cinema
da Meryl Streep nel film
The Iron Lady. Curiosità, Olivia
Colman – che sostituirà
Claire Foy come la regina in The Crown
3 nelle prossime due stagioni – in quel film interpretava
la figlia.
L’attrice dunque si aggiunge ai
nuovi volti Tobias Menzies nei panni del
principe Filippo (che sostituisce Matt
Smith con il passare del tempo), Helena Bonham Carter nei panni della
principessa Margaret (precedentemente interpretata da
Vanessa Kirby) e Ben Daniels nei
panni di Antony Armstrong-Jones.
La terza stagione dovrebbe iniziare
nel 1963 e presenterà di tutto, dalla Beatlesmania alla vittoria
della Coppa del Mondo nel 1966, un’impresa che stava quasi per
ripetersi l’anno scorso in Russia prima di essere stati sconfitti
dalla Croazia in semifinale.
La Thatcher ha ricoperto il ruolo
di Primo Ministro del Regno Unito dal 1979 al 1990, diventando il
primo ministro britannico del XX secolo. È anche una dei
personaggi più noti con cui la Anderson abbia avuto a che
fare. Meglio conosciuta per il suo ruolo da protagonista in
The X-Files, l’attrice ha anche ricevuto consensi
per i suoi ruoli in
Hannibal e The Fall, tra molti
altri.
The Crown 3 è la
terza stagione della serie televisiva anglo-americana The Crown creata e scritta da Peter
Morgan per Netflix. La serie è incentrata sulla vita di
Elisabetta II del Regno Unito e sulla famiglia reale britannica.
Morgan ha pianificato sei stagioni da dieci episodi ciascuno per
coprire tutta la vita della regina Elisabetta, con l’intenzione di
cambiare il cast principale ogni due stagioni.
Claire Foy
interpreta la protagonista nei primi anni del suo regno, affiancata
da Matt Smith nei panni del principe Filippo e
Vanessa Kirby nel ruolo della principessa Margaret. Olivia Colman
interpreterà la regina nella terza e nella quarta stagione.
La serie è girata agli Elstree
Studios nell’Hertfordshire, oltre che in varie location nel Regno
Unito.
The New Mutants è
stato un caso strano per Fox. In quello che è attualmente previsto
come l’ultimo film Fox-Marvel (prima
dell’acquisizione da parte di Disney), il progetto con protagonisti
Maisie Williams e Anya Taylor-Joy
doveva essere, nel progetto iniziale, il primo di una trilogia.
Dopo diversi ritardi e discussioni,
Fox sta ancora lottando con il regista Josh Boone
in merito al tono che dovrà avere il film, una discussione che si
era già verificata dalla pre-produzione. Le ultime voci
suggeriscono che il film potrebbe anche non arrivare sul grande
schermo, dopo tutto.
Secondo Scott
Bechtel di Merc with a Podcast, Fox sta cercando
di spostare ancora l’uscita nelle sale di The New
Mutants per l’inizio di novembre. Inoltre, si sta pensando
di affidare il film direttamente a Hulu, in
ottobre. Tuttavia, entrambe le possibilità sono ancora aperte,
mentre Josh Boone e Fox comunque discutono per
concordare sul tono del film.
È interessante notare che le riprese
aggiuntive del film non sono mai avvenute, ma se sono state
effettuate, è stato Simon Kinberg a
supervisionarle. Vale la pena sottolineare che l’ultimo film per
cui Kinberg ha gestito le riprese aggiuntive è stato Fantastic Four
di Josh Trank. Secondo Thomas
Polito di Omega Underground, Kinberg non
era soddisfatto di ciò che Boone aveva realizzato.
L’uscita in sala a rischio per The New
Mutants?
Sembra che il vero problema del film
sia proprio il tono horror che era stato tanto decantato alla
presentazione del primo trailer: Boone voleva
realizzare un horror puro, ma a quanto pare questa intenzione non
piace a Fox, che aveva intenzione di trasformare in un thriller più
accessibile il lavoro del regista con le riprese aggiuntive,
riprese aggiuntive che non sono mai state effettuate, a quanto
pare.
Josh Boone ha
espresso il suo amore per i personaggi e il potenziale di
The New Mutants diverse volte da quando ha
ottenuto il compito di dirigere il film. Speriamo che lo studio
riesca ad assecondare in termini squisitamente artistici e
funzionali per il progetto la visione del regista, che sembra
chiaramente appassionata e precisa.
Intanto, Anya
Taylor-Joy, che è al cinema con Glass, ha così parlato del suo
personaggio: “(Non posso anticipare) niente (di The New
Mutants) a parte il fatto che il mio personaggio è una strega
cazzuta che viene dall’inferno e io la amo.”
Diretto da Josh
Boone, il filmvedrà
protagonista la squadra di mutanti composta
da Cannonball, Magic, Wolfsbane,
Mirage e Sunspot. Il film sarà
un horror in cui Stephen
King incontra John Hughes.
Ricordiamo che la squadra ufficiale
di The New
Mutants è formata da Cannonball, Magic,
Wolfsbane, Mirage e Sunspot.
Quest’ultimo l’abbiamo già visto in X-Men Giorni di un
futuro passato interpretato da Adan
Canto, che però non è stato confermato nel ruolo in favore
di un attore più giovane.
I 400 milioni di dollari incassati
in tutto il mondo potrebbero spingere la Paramount a confermare lo
sviluppo del sequel di Bumblebee,
spin-off del franchise di Transformers ambientato
negli anni Ottanta e dedicato al celebre maggiolino giallo, ancor
prima che il film termini la sua corsa al botteghino (a breve
uscirà infatti in Giappone, altro mercato importantissimo per i
blockbuster americani).
Voci di un possibile seguito erano
state in qualche modo giustificate dal contenuto della scena
finale, dove vedevamo Bumblebee viaggiare
insieme ad un camion sul Golden Gate Bridge: è stato confermato che
si trattava di Optimus Prime, il personaggio
noto ai fan della saga, e che diversi Autobot stanno arrivando
sulla Terra, presumibilmente per preparare il terreno per lo
scontro che avverrà nel sequel o direttamente in
Transformers (il film del 2007).
Fanno riflettere anche le parole
del produttore Lorenzo Di Bonaventura, riportate da Deadline, per
il quale “l’obiettivo iniziale era portare al cinema un nuovo
pubblico di famiglie, cosa che ci è riuscita, ma anche
riconquistare le persone che avevano lasciato il franchise o che
non l’avevano mai sperimentato. Per ora stiamo trovando la nostra
strada“. Insomma, sembra tutto pronto per organizzare il
prossimo capitolo.
D’altronde Travis
Knight, il regista di Bumblebee,
ha dichiarato di recente che avrebbe già delle idee sulla storia
mentre Hailee Steinfeld si è detta
disponibile a tornare nei panni di Charlie.
Il film è arrivato nelle nostre
sale lo scorso 20 dicembre e vede protagonisti John
Cena, Jorge Lendeborg Jr., Abby Quinn, Rachel
Crow, Ricardo Hoyos, Gracie
Dzienny e Jason Drucker. La
sceneggiatura è stata firmata da Christina
Hodson.
Nella versione italiana, il
campione di pallavolo Ivan
Zaytsevdoppia il transformer del titolo.
Di seguito la sinossi:
“Durante il 1987, Bumblebee
trova rifugio in una discarica in una piccola cittadina di mare
della California. Charlie (Hailee Steinfeld), in procinto di
compiere 18 anni e mentre cerca di trovare il suo posto nel mondo,
scopre Bumblebee, scarico, ammaccato e spezzato. Quando Charlie gli
restituisce la vita, impara immediatamente che non si tratta di un
ordinario maggiolino giallo WV.”
Gwyneth Paltrow
aveva già confermato che avrebbe partecipato ad Avengers:
Endgame e che, per quella occasione, la sua Pepper Potts
si sarebbe “evoluta” in Rescue. Adesso però abbiamo la possibilità
di dare un ulteriore sguardo a quella che sarà l’armatura di Rescue nel film
che chiuderà la Fase 3 del Marvel Cinematic
Universe.
Dopo l’immagine dell’armatura che
abbiamo già intravisto in alcuni concept “rubati”, ecco una foto
molto chiara del costume, così come verrà rappresentato nei giochi
dedicati al film:
1 di 2
Basandoci su ciò che possiamo vedere
da queste immagini e dagli altri post che abbimo visto nel corso
degli ultimi mesi, sembra che la tuta sia ispirata all’armatura
viola e argento che Pepper indossa nella serie animata Iron
Man Armored Adventures del 2009.
Il personaggio, secondo alcune
teorie, è tra i possibili salvatori di
Tony, che a inizio film dovrebbe essere disperso, alla deriva
nello spazio, come abbiamo visto nel primo trailer di
Avengers: Endgame.
Alla deriva nello spazio senza cibo
o acqua, Tony Stark manda un messaggio a Pepper Potts mentre il suo
apporto di ossigeno inizia a diminuire. Nel frattempo, i rimanenti
Vendicatori – Thor, Vedova Nera, Capitan America e Bruce Banner –
devono trovare un modo per riportare in vita i loro alleati
polverizzati per un’epica prova di forza contro Thanos – il demonio
malvagio che ha decimato il pianeta e l’universo.
Il sindacato dei produttori di
Hollywood si è espresso: il vincitore del PGA 2019 è Green
Book, il film di Peter Farrelly con
protagonisti Viggo Mortensen e Mahershala
Ali, che ha battuto la concorrenza di altissimo profilo di
film quali BlacKkKlansman,La
Favorita e soprattutto Roma, di
Alfonso Cuaron, che era il film favorito per la
corsa agli Oscar.
Proprio in ottica Academy Awards,
il PGA si è allineato con il premio Oscar al miglior film per 20
anni negli ultimi 29, incluso il caso dello scorso anno: La
Forma dell’Acqua. Nei due anni precedenti, però, l’esito è
stato differente, con il PGA andato a La la Land e
a La Grande Scommessa e l’Oscar invece assegnato a
Moonlight e Spotlight. Nei casi
di Birdman, 12 Anni Schiavo, Argo, The Artist, Il Discorso
del Re, THe Hurt Locker, The Millionaire e Non è
un Paese per Vecchi, PGA e Oscar si sono invece
allineati.
Riuscirà il film prodotto da
Jim Burke, Charles B. Wessler, Brian
Currie, Peter Farrelly e Nick Vallelonga
ad aggiudicarsi la vittoria agli Academy Awards?
Per quanto riguarda invece il film
d’animazione, la vittoria è andata a Spider-Man: Un
nuovo universo, che ha battuto la concorrenza Disney e
si avvia, con grande merito, da favorito agli Oscar, ai quali
dovrebbe certamente essere nominato.
Ecco i vincitori dei PGA 2019
Darryl F. Zanuck Award per il miglior produttore di un
lungometraggio:
GREEN BOOK
Producers: Jim Burke, Charles B. Wessler, Brian Currie, Peter
Farrelly, Nick Vallelonga
Miglior produttore di un documentario:
“Won’t You Be My Neighbor?”
Producers: Morgan Neville, Nicholas Ma, Caryn Capotosto
Miglior produttore di un film d’animazione:
SPIDER-MAN: UN NUOVO UNIVERSO
Producers: Avi Arad, Phil Lord & Christopher Miller, Amy Pascal,
Christina Steinberg
Black Sails è una
di quelle serie anticonvenzionali che ha avuto un gran successo in
tutto il mondo. Relegata però ad una mera serie d’azione,
nell’ultimo periodo è stata ampiamente rivalutata e considerata per
quello che è: uno show di intrattenimento con moltissimi ideali
condivisibili.
Andata in onda dal 2014 fino al
2017, per un totale di 38 episodi, Black Sails riporta lo
spettatore al mondo misterioso, quanto affascinante, della
pirateria. Tra bucanieri, pirati, capitani e tesori, l’avventura
non manca di certo: pronti per l’arrembaggio?
Ecco quello che non sapevi
su Black Sails.
Black Sails: streaming
Chi volesse andare alla scoperta di
Black Sails o chi desiderasse andare e rivedersi gli episodi per
puro piacere, Black Sails è in streaming sulle piattaforme digitali
di Netflix e Tim Vision. Per cui, ammainate le vele e mettetevi
comodi: l’avventura sta per iniziare!
The Black Sails cast
Black Sails è una serie
trasmessa dal 2014 fino al 2017: con quattro
stagioni all’attivo, la serie ha avuto un successo clamoroso in
tutto il mondo. In ogni caso, tutte e quattro le stagioni hanno
visto la presenza del The Black Sails cast, con i personaggi
principali che hanno partecipato per tutta la durata dello
show.
Tra velieri e vera pirateria (che
si distacca dalla saga più famosa dedicata ai pirati, ovvero
Pirati dei Caraibi), un buon show deve essere
supportato da un cast di tutto rispetto: il protagonista principale
della serie è Toby Stephens (figlio della più nota Maggie Smith) che interpreta il capitano
Flint: questo personaggio, rivelatosi omosessuale durante la
seconda stagione, continua a mostrare lati di sé durante lo show,
incarnando il classico modello del personaggio ribelle,
affascinante, molto intelligente e riflessivo, nonché sempre pronto
a difendere quello in cui crede senza se e senza ma.
Altro grande protagonista è il
capitano Charles Vane, interpretato da Zach McGowan: il suo è un personaggio
apparentemente difficile da decifrare e tanto meno da empatizzare.
Eppure, se si presta bene l’attenzione al suo personaggio, si
capisce come Vane, sotto sotto, sia un umano come tutti e che non è
così colosso come vuole far credere.
Cast of Black Sails
Il cast of Black Sails è davvero
molto ricco: se dei personaggi principali se ne contano almeno una
ventina, per quelli ricorrenti il numero aumenta in maniera
esponenziale. Sicché, diventa quasi opportuno avere di lato un
blocco per gli appunti per non perdersi proprio niente.
Tra i personaggi principali si
segnalano Eleanor Guthrie, Long John Silver, William “Billy Bones”
Manderly, Anne Bonny e Jack Rackham, interpretati rispettivamente
da Hannah New, Luke Arnold, Tom Hopper, Clara
Paget e Toby Schmitz. Tra i personaggi
ricorrenti, si segnalano Randall, Dufresne, Logan, Frasier, Pastore
Lambrick ed Eme, rispettivamente interpretati da Lawerance
Joffe, Jannes Eiselen (per la prima stagione) e Roland
Reed (per le stagioni 2 e 3), Dylan Skews, David Butler,
Mark Elderkin e Sibongile Mlambo.
Insomma, tra bucanieri, capitani e
corsari, il cast è davvero numeroso: eppure, ognuno di loro, riesce
a dare un valore aggiunto alla serie che diventa, nel corso degli
episodi e delle stagioni, un inno alla libertà e all’indipendenza,
ma soprattutto all’uguaglianza sia di genere che sociale
Black Sails 3 stagione
La serie è composta da quattro
stagioni, ma di Black Sails la 3 stagione forse quella di
svolta. Composta anch’essa da 10 episodi, tutti intitolati in
numeri romani, è andata in onda in America dal 23 gennaio al 26
marzo 2016, mentre in Italia è stata trasmessa dal 26 gennaio al 29
marzo dello stesso anno.
In questa stagione il capitano
Flint è distrutto per la scomparsa di Miranda, così lui, e il suo
fedele equipaggio al seguito, deciderà di fare la guerra a chiunque
decida di andare contro alla pirateria. Flint diventa così un uomo
turbato, assetato dalla vendetta e l’unico che riesce a farlo
ragione è Silver. Tuttavia il capitano non ha la benché minima
intenzione di calmarsi e ponderare bene lo stato delle cose. Così
facendo, nave ed equipaggio andranno a contrarsi con Hornigold.
Tra gli obiettivi di Flint, c’è
anche quello di andare a riconquistare Nassau, in cui si troverà a
combattere con il capitano Vane, che a sua volta sta combattendo
contro Jack. Nel frattempo, mentre avvengono tutti questi eventi,
dall’altra parte del mondo Eleanor si trova a dover affrontare un
processo: ella riesce ad evitare la condanna a cui altrimenti
dovrebbe sottostare, ma a un prezzo molto alto: piegarsi alle
regole della società ed evitare di ribellarvisi.
Nella terza stagione debuttano
anche due personaggi che faranno parte anche in quella successiva:
si parla del governatore Woodes Rogers (interpretato da
Luke Roberts) e del Capitano Edward Teach,
soprannominato Barbanera (interpretato da Ray Stevenson). Se Barbanera diventerà un
alleato di Vane, tanto da promettere vendetta a coloro che lo hanno
ucciso, Woodes Rogers è un corsaro inglese e vuole essere il primo
a conquistare Nassau e piegare i pirato al suo cospetto.
Black Sails: recensione
Black Sails ha una
recensione via l’altra, e secondo tutte è stata una serie che ha
avuto un gran successo in tutto il mondo ed è stata rivalutata
molto negli ultimi tempi. Lo show è nato come antefatto (o prequel
che dir si voglia) del romanzo L’isola del tesoro di
Robert Louis Stevenson e si è sviluppata nell’arco
di ben quattro stagioni.
La serie si svolge poco dopo
l’inizio del 1700, più precisamente nel 1715, ovvero in pieno
periodo della pirateria: la storia che viene raccontata è quella
della Walrus, capitanata da James Flint, che con il suo equipaggio
va alla ricerca del galeone spagnolo Urca del Lima. Questa nave
verrà affiancata da quella dell’antagonista Charles Vane. La serie,
prodotta StarZ, ha seguito dall’inizio alla fine gli abitanti
dell’isola di Nassau, vero e proprio territorio conteso dai pirati,
raccontando gli avvenimenti come se fosse un romanzo storico dai
fatti precisi, narrando le gesta di ogni personaggio ed i suoi
scopi personali.
Sembrano lontani i tempi in cui
Steve Carell veniva considerato “solo” uno degli
attori comici di maggiore talento negli Stati Uniti. Al grande
successo di “The Office”, versione americana della serie
di successo britannica interpretata da Ricky Gervais, si sono affiancati film
campioni d’incasso come 40 anni vergine, ma anche
grande successi di critica come
Little Miss Sunshine. Negli ultimi anni, poi, viene
scelto da grandi autori per importanti ruoli drammatici e
personaggi decisamente sopra le linee. Come in Benvenuti
a Marwen
Diretto da Robert
Zemeckis, il “papà di “Ritorno al futuro” e
“Chi
ha incastrato Roger Rabbit”,
Benvenuti a Marwen è tratto dal documentario
Marwencol, premiato nel 2011 al Biografilm Festival di Bologna con
il Best Life Award. Racconta la storia di Mark Hogencamp, un
illustratore che in seguito alle percosse ricevute da parte di una
banda neonazisti ha perso completamente la memoria. La sua
personalissima terapia consiste nel ricreare una versione
avventurosa della sua vita attraverso storie interpretate da action
figures della seconda guerra mondiale e che cattura attraverso dei
magnifici scatti fotografici.
La storia ha affascinato il regista
di “Forrest Gump” che ha visto nel personaggio di
Hogencamp molte affinità con il suo sempliciotto da Oscar, e ha
voluto trarne un film, affidando a Steve Carell il
ruolo del protagonista.
Steve Carell, un 2019 che parte alla
grande
Non è l’unico ruolo di rilievo in
cui vediamo Steve Carell sul grande schermo in
questo inizio d’anno. Nel già premiatissimo “Vice
– L’uomo nell’ombra” lo troviamo al fianco di Christian Bale, indossando i panni e la pipa
dell’ex segretario della difesa della Casa Bianca Donald Rumsfeld.
Il regista Andy
McKay non ha voluto fare a meno di lui, dopo la sua
straordinaria interpretazione nel precedente La grande scommessa. Il 14 febbraio, poi,
arriverà nei cinema italiani
Beautiful Boy, dove farà da mentore a Timothée Chalamet, il giovane protagonista di
“Chiamami col tuo nome”.
Nell’attesa, lo abbiamo incontrato
a Londra per parlare in questa intervista esclusiva di Benvenuti a Marwen, nelle sale italiane dal 10
gennaio 2019, distribuito da Universal Pictures
Italy.
Abbiamo già analizzato nello
specifico tutti i riferimenti all’universo
Marvel, i problemi di timeline, i poteri di Mysterio e le domande presenti nel primo
trailer ufficiale di Spider-Man: Far From Home,
eppure qualcosa sembra esserci sfuggito.
Tre importanti dettagli vengono
fuori dalle scene mostrate, ricchissime di easter egg e
omaggi al fumetto, insomma materiale ghiotto per chi ama lanciarsi
in teorie e speculazioni sulla trama del film.
Eccoli di seguito.
Un “felice” Happy Hogan
Proprio nelle battute iniziali del
trailer vediamo Happy Hogan
(interpretato da Jon Favreau) che consegna un
assegno del valore di $ 500.000 donati ai senzatetto e firmato da
Pepper Potts.
Happy e zia May (Marisa Tomei) si
scambiano poi qualche battuta sul nuovo vestito di lei con
imbarazzo.
Un “colpo di scena” che sembra aver
ribaltato la situazione di Homecoming, dove era
Tony Stark a flirtare con May giocando con una divertente tensione
sessuale tra i personaggi. È quindi possibile che Stark abbia
acquistato il vestito e che sia stato Happy a consegnarglielo?
Asm 212
Al minuto 0.49 circa troviamo
l’immagine di Ned (Jacob Batalon) al quale viene
scattata una foto da Betty mentre i ragazzi attraversano i canali
di Venezia sulla tradizionale gondola. E se fate attenzione, sullo
sfondo compare una piccola barca identificata dal numero
ASM 212.
Un caso o qualcosa di più? Per
alcuni la sigla potrebbe essere un omaggio ai fumetti di
“Amazing Spider-Man # 212“, dove esordisce il
villain Hydro-Man (confermato in Far From
Home come uno degli Elementali che affronteranno
Spidey).
La valigia di zio Ben
La particolarità di Homecoming,
rispetto ai precedenti adattamenti cinematografici di Spider-Man,
fu la totale assenza del personaggio di Zio Ben,
che non viene neanche menzionato da Zia May.
Tuttavia è bello vedere che la sua
eredità non sarà dimenticata nel Marvel Cinematic Universe, e a
testimoniarlo è un dettaglio del trailer di Far From Home:
Peter sta preparando i bagagli per il suo viaggio in Europa e sulla
sua valigia sono incise le iniziali BFP.
Per quanto ne sappiamo, il secondo
nome di Ben non è mai stato rivelato dal canone, ma è possibile che
si riferisca a Benjamin Franklin Parker,
prarticamente la versione del MCU riadattata per questo
universo.
130 milioni di visualizzazioni in
sole 24 ore: sono questi i numeri da record del primo trailer di Spider-Man:
Far From Home, arrivato quattro giorni fa e atteso con
grande trepidazione dai fan del personaggio. Si tratta di un
risultato storico per la Sony Pictures, che produce il film in
collaborazione con i Marvel Studios, mentre il precedente
Homecoming era riuscito a raggiungere “solo”
quota 116 milioni di views.
Impossibile, per ora, raggiungere le
vette di Avengers:
Endgame (che ad oggi è il trailer più visto della
storia con 289 milioni di visualizzazioni in 24 ore) o
di Avengers: Infinity War (215 milioni),
mentre il primo trailer di Captain Marvel è ancora fermo
a 47 milioni di visualizzazioni.
Insomma, si preannuncia un’altra
stagione di successo in casa Marvel e record infranti
(soprattutto al botteghino).
Spider-Man: Far From
Homeè stato diretto ancora una volta
da Jon Watts ed uscirà nelle sale
il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo IMDb, nel cast sono presenti
anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L.
Jackson e Cobie Smulders.
Le riprese del film sono durate
circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete
abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle
(Zendaya). Naturalmente il film vedrà tornare
anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned
Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di
scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali
teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron Spider.
vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova
tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto
delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che
il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua
precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con
Thanos e prima della sua disintegrazione.
Il Sundance Film Festival
2019 è alle porte e dopo la lineup ufficiale annunciata lo
scorso novembre, arrivano finalmente i nomi dei cinque giurati che
assegneranno i premi delle categori e principali. Fra questi anche
la regista di The Miseducation of Cameron
Post, Desiree Akhavan e il
premio Oscar Damien Chazelle.
La rassegna si terrà a Park City dal
23 gennaio al 2 febbraio. Di seguito la giuria e la selezione dei
film della nuova edizione.
U.S. Dramatic Jury
Desiree Akhavan
Damien Chazelle
Dennis Lim
Phyllis Nagy
Tessa Thompson
U.S. DRAMATIC
COMPETITION
Before You Know It –
Hannah Pearl Utt
Big Time Adolescence –
Jason Orley
Brittany Runs A
Marathon – Paul Downs Colaizzo
Clemency – Chinonye
Chukwu
The Farewell – Lulu
Wang
Hala – Minhal
Baig
Honey Boy – Alma
Har’el
Imaginary Order – Debra
Eisenstadt
The Last Black Man in San
Francisco – Joe Talbot
Luce – Julius
Onah
Ms. Purple – Justin
Chon
Native Son – Rashid
Johnson
U.S. DOCUMENTARY
COMPETITION
Always in Season –
Jacqueline Olive
American Factory –
Steven Bognar, Julia Reichert
Apollo 11 – Todd
Douglas Miller
Bedlam – Kenneth Paul
Rosenberg
David Crosby: Remember My
Name – A.J. Eaton
Hail Satan – Penny
Lane
Jawline – Liza
Mandelup
Knock Down the House –
Rachel Lears
Midnight Family – Luke
Lorentzen
Mike Wallace Is Here –
Avi Belkin
Moonlight Sonata: Deafness in
Three Movements – Irene Taylor Brodsky
One Child Nation –
Nanfu Wang, Jialing Zhang
Pahokee – Ivete Lucas,
Patrick Bresnan
Tigerland – Ross
Kauffman
Untitled Amazing Johnathan
Documentary – Ben Berman
Where’s My Roy Cohn? –
Matt Tyrnauer
WORLD CINEMA DRAMATIC
COMPETITION
Dirty God – Sacha
Polak
Divine Love – Gabriel
Mascaro
Dolce Fine Giornata –
Jacek Borcuch
Judy & Punch – Mirrah
Foulkes
Koko-di Koko-da –
Johannes Nyholm
The Last Tree – Shola
Amoo
Monos – Alejandro
Landes
Queen of Hearts – May
el-Toukhy
The Sharks – Lucía
Garibaldi
The Souvenir – Joanna
Hogg
This Is Not Berlin –
Hari Sama
We Are Little Zombies –
Makoto Nagahisa
WORLD CINEMA DOCUMENTARY
COMPETITION
Advocate – Rachel Leah
Jones, Philippe Bellaïche
Cold Case
Hammarskjold – Mads Brügger
The Disappearance of My
Mother – Beniamino Barrese
Gaza – Garry Keane,
Andrew McConnell
Honeyland – Ljubomir
Stefanov, Tamara Kotevska
Lapü – Juan Pablo
Polanco, César Alejandro Jaimes
The Magic Life of V –
Tonislav Hristov
Midnight Traveler –
Hassan Fazili
Sea of Shadows –
Richard Ladkani
Shooting the Mafia –
Kim Longinotto
Stieg Larsson – The Man Who
Played With Fire – Henrik Georgsson
Untitled Brazil
Documentary – Petra Costa
NEXT
Adam – Rhys
Ernst
The Death of Dick
Long – Daniel Scheinert
Give Me Liberty –
Kirill Mikhanovsky
The Infiltrators – Alex
Rivera
Light From Light – Paul
Harrill
Paradise Hills – Alice
Waddington
Premature – Rashaad
Ernesto Green
Selah and the Spades –
Tayarisha Poe
Sister Aimee – Samantha
Buck, Marie Schlingmann
The Wolf Hour –
Alistair Banks Griffin
PREMIERES
After The Wedding –
Bart Freundlich
Animals – Sophie
Hyde
Blinded by the Light –
Gurinder Chadha
The Boy Who Harnessed the
Wind – Chiwetel Ejiofor
Extremely Wicked, Shockingly
Evil and Vile – Joe Berlinger
La canzone di
Frozen che rappresenta in pieno il punto centrale del film
non può essere che una: Let It Go. Inno di libertà ad essere se
stesse, esprime il cambiamento di prospettiva da parte di Elsa che,
abbandonato il regno, può finalmente essere chi è realmente.
Cantata in moltissime versione e in
tante lingue diverse, questa canzone ha avuto un successo
inarrestabile in tutto il mondo, conquistando diversi premi, tra
cui un Grammy e un Oscar per la Miglior Canzone.
Ecco, allora, quello che
non sapevi della canzone di Frozen.
La canzone di Frozen
La canzone di Frozen – Il Regno di
Ghiaccio, quella di punta che muove le carte in tavola del film, è
Let It Go (All’alba sorgerò nella versione
italiana). Questo brano è stato il primo scritto dal duo
Kristen Anderson-Lopez e Robert
Lopez (che hanno scritto anche le canzoni di
Coco) che, per realizzato, si sono attenuti al fatto che
sarebbe dovuta essere la canzone di Elsa e si sono basati su
diversi film Disney passati, come La bella e la bestia e
La
sirenetta.
Il brano di
Frozen racconta una
Elsa spaventata, che vive nel costante terrore di non poter più
controllare il suo dono, di fare del male agli altri e, quindi, di
non poter mai essere amata per quello che è. Mentre venne
realizzata la canzone, si tenne conto della grande estensione
vocale di Idina Menzel, che venne ingaggiata proprio per
il fatto di saper esprimere il lato fragile e quello forte della
protagonista.
La Menzel ha eseguito in diretta la
canzone Let It Go durante la Cerimonia degli
Oscar del 2014, canzone che ha ottenuto il Premio Oscar per la
Miglior Canzone (senza contare la vittoria ai Grammy Award e le
candidature ai Golden Globe e ai BAFTA).
Canzone di Frozen in italiano
Se in lingua originale Let It
Go ha avuto un gran successo, la canzone di Frozen in italiano
ne ha avuto altrettanto. Infatti, come accade per tutti i film
Disney, le canzoni sono state tutte adattate in italiano, per
permettere, soprattutto, ai bambini, di poter godere una maggior
empatia con il personaggio e capire il perché di determinate azioni
attraverso il canto.
Ecco che, quindi, Let It
Go è diventata All’alba sorgerò nella versione
italiana, cantata da Serena Autieri che presta la sua voce al
personaggio di
Elsa. Di questa canzone è stata realizzata anche una versione
pop per i titoli di coda (come avvenuto per la versione americana,
cantata da Demi Lovato) realizzata da Martina Stoessel.
Tutte le altre canzoni del film
sono state ottimamente adattate e cantate, oltre da Serena Autieri,
anche da Serena Rossi (nei panni di Anna),
Giuseppe Russo (Hans), Paolo De
Santis (Kristoff) ed Enrico Brignano (Olaf).
Chi canta la canzone di
Frozen
A volte, soprattutto quando si
guarda un film d’animazione, si rimane incantati dalla voce di chi
canta i brani facenti parte della colonna sonora. Spesso ci si
chiede chi sia l’artista e la domanda che la maggior parte del
pubblico si è posta nel 2013 è stata “Chi canta la canzone di
Frozen?”.
Premettendo che le canzoniche fanno
parte della
colonna sonora sono parecchie, è assodato come Let It
Go sia la chiave di volta che cambia le carte in tavola nel
film d’animazione di Chris Buck, Jennifer
Lee. Questa canzone, nella versione originale, è cantata
da Idina Menzel (Come
d’Incanto,
Glee): la sua voce ha una grande estensione e questo era
molto utile per poter interpretare al meglio Let It Go,
per esprimere dapprima la vulnerabilità e la fragilità di Elsa, e
in seguito per poter dare sfogo alla consapevolezza di sé.
La Menzel ha dato la voce al
personaggio di Elsa per tutto film e per tutte le canzone che la
vedevano protagonista, riuscendo anche creare un’ottima unione,
umana e vocale, con Kristen Bell, interprete di Anna. Inoltre, per
i titoli di coda, è stata realizzata una versione pop interpretata
da Demi Lovato.
Canzone di Frozen gratis
È possibile ascoltare la canzone di Frozen gratis utilizzando i
normali servizi musicali digitali come Spotify o semplicemente
ricercando la canzone su You Tube.
Canzone di Frozen: All’alba
sorgerò
All’alba sorgerò è la
canzone di punta del film di animazione Frozen – Il Regno di
Ghiaccio, che corrisponde alla versione americana di Let
It Go. Scritta da Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez, se
nelle versione originale del film è cantata da
Idina Menzel, in quella italiana è cantata da Serena
Autieri.
Questa è l’essenza del film, la
vera canzone di Frozen: All’alba sorgerò,
infatti, è il brano che segna la svolta della storia e che
determina gli eventi futuri. Elsa ha lasciato il suo regno nel
momento in cui i suoi poteri sono stati scoperti da popolo e, per
paura di essere giudicata, non capita, ma soprattutto per paura di
non poter tenere i suoi poteri sotto controllo, si rifugia tra le
montagne.
All’alba sorgerò è un vero e
proprio inno per la protagonista: anche se non potrà tornare nel
suo regno, finalmente è libera di esprimersi per quello che è e può
dare libero sfogo alle sue abilità di manipolare neve e ghiaccio,
liberandosi dalle costrizioni che la opprimevano. Nella versione
italiana, questo brano è cantato da Serena Autieri che è la
doppiatrice di Elsa, riuscendo a certificarsi come disco d’oro in
Italia nel 2014.
Canzone di Frozen cantata da
Violetta
Di Frozen esistono molte
cover cantate da tanti artisti e in molte lingue diverse: ciò forse
è rimasto un po’ in sordina è che esiste anche la canzone di Frozen
cantata da Violetta, aka Martina
Stoessel.
La star della serie di Disney
Channel Violetta, ha cantato la cover di Let it go,
All’alba sorgerò nella versione italiana, assumendo lo
stesso ruolo che era toccato a Demi Lovato per la versione
originale. Questo brano, che riprende quello principale del film, è
destinato ai titoli di coda del film.
Lo scopo era quello di trovare due
voci (sia riguardo il brano cantato nel film, sia nella versione
destinata ai titoli di coda) che fossero similari, in grado di
avere una grande estensione vocale che permettesse di esprimere
tutti i sentimenti di Elsa: voci, che però, fossero anche
individuali e ben identificate.