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Dark Phoenix: ecco qual è stato l’errore di Conflitto Finale, secondo Simon Kinberg

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Il regista di Dark Phoenix, Simon Kinberg, ritiene che il più grande errore commesso da X-Men: Conflitto Finale sia stato il fatto che il film non includeva gli aspetti cosmici della storia.

L’esperienza di regia con Dark Phoenix è la prima che Kinberg ha finalizzato, nonostante faccia parte della produzione degli X-Men sin dall’inizio e abbia lavorato come sceneggiatore per Conflitto Finale, il film che per primo ha tentato di portare al cinema la Saga di Fenice Nera, una delle storie a fumetti dei Mutanti più belle e famose di sempre.

“The Phoenix Saga” e “The Dark Phoenix Saga” erano due archi correlati pubblicati su Uncanny X-Men tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80. Queste storie classiche sono state scritte da Chris Claremont e disegnate da Dave Cockrum e successivamente da John Byrne. I Mutanti della Marvel hanno fatto molta strada nel corso degli anni, ma questa storia rimane una delle più note e influenti del franchise.

I fan erano incredibilmente eccitati quando il secondo film di X-Men di Bryan Singer si era concluso con un indizio che puntava proprio alla “resurrezione” di Jean Grey e alla saga di Fenice. Tuttavia, Singer ha accantonato il terzo film per dedicarsi al mediocre Superman Returns e il progetto è stato lasciato nelle mani di Brett Ratner. I risultati sono stati disastrosi e molti fan ritengono che Conflitto Finale sia il peggior film dell’intero franchise.

Questo innegabile fallimento è probabilmente ciò che ha spinto Fox a dare alla storia un’altra possibilità cercando di offrire al pubblico un adeguato adattamento. Dark Phoenix è il risultato di questo tentativo, che sarà il debutto alla regia di Kinberg.

Il produttore Hutch Parker ha paragonato il film a un thriller psicologico alla Hitchcock. Parlando con Digital Spy, Kinberg ha spiegato di ritenere che il più grande errore commesso con Conflitto Finale sia stato quello di non esplorare il lato cosmico della storia di Jean.

Ha dichiarato: “Ho sentito davvero che uno degli errori che abbiamo fatto con X-Men 3, che ha raccontato in un certo senso la storia della Fenice Nera come fosse una sottotrama, è stato che non abbiamo affrontato l’aspetto cosmico, come accade nei fumetti. Penso che sia stato un periodo nei film di supereroi in cui quell’aspetto era nuovo, e ora viviamo in un periodo in cui ci sono i Guardiani della Galassia, Thor: Ragnarok e così tanti film di fumetti ambientati nello spazio che abbiamo colto questa opportunità.”

Dark Phoenix non avrà un cameo di Stan Lee

Dark Phoenix è stato descritto da Kinberg come l’inizio di un nuovo capitolo per la serie di film di X-Men.

“Lo vedo come un nuovo capitolo. Lo vedo come qualcosa che prende il franchise e lo lancia in una direzione diversa con toni diversi. E questo non significa che il prossimo avrà lo stesso tono, significa solo che il prossimo può avere un tono diverso. Penso che per molti anni, gli X-Men di Bryan [Singer] abbiano davvero trasformato il genere dei supereroi nel 2000 o 2001 quando è uscito il primo. Questo arriva quasi 20 anni dopo. È molto tempo fa. E a quel tempo, i film sui supereroi non erano molto popolari, in realtà. C’erano stati alcuni fallimenti a metà degli anni ’90, e non c’erano stati molti film sui supereroi,  e in quel periodo l’approccio sugli X-Men era davvero rivoluzionario.”

Dark Phoenix: Jean Grey perde il controllo nel nuovo trailer

Avengers: Endgame, i costumi bianchi nel nuovo banner HD

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Avengers: Endgame, i costumi bianchi nel nuovo banner HD

Le uniformi “Advanced Tech” degli eroi mostrate sia da alcuni concept leak, sia dal merchandise, hanno debuttato ufficialmente nell’ultimo trailer di Avengers: Endgame e secondo le teorie più diffuse, i Vendicatori indosseranno queste speciali divise per entrare nel Regno Quantico.

E se invece venissero sfruttate per affrontare i viaggi nel tempo? Oppure, risposta più banale, i protagonisti ne avranno bisogno per avventurarsi nello spazio? Sono tutte domande che troveranno risposta nel film, in uscita il prossimo 24 aprile.

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Facendo riferimento alla storyline-evento di Infinity, una delle maggiori ispirazioni di Avengers: Infinity War, sappiamo che Steve Rogers guida la squadra nello spazio per affrontare una minaccia, e che i personaggi coinvolti indossano i loro rispettivi costumi modificati solo con un ulteriore strato di armatura avanzata. Lì combattevano contro un’antica razza aliena, ma in Endgame quel nemico potrebbe essere Thanos.

Nel frattempo, ecco le tute Advanced Tech nel nuovo banner HD dove compaiono Vedova Nera, Thor, Iron Man, Hulk, Captain America, War Machine, Nebula, Rocket Raccoon, Ant-Man e Ronin/Occhio di Falco.

avengers endgame

Avengers: Endgame, ecco perché il film durerà tre ore

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Vi ricordiamo che arriverà nelle nostre sale il prossimo 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, 5 cose che non avete notato nel nuovo trailer

Fonte: CBM

Dumbo: 8 differenze tra classico e live action

Dumbo: 8 differenze tra classico e live action

Pur sposando alla perfezione la natura del classico d’animazione Disney, il nuovo Dumbo di Tim Burton presenta alcune differenze sostanziali con l’originale uscito nel 1941. Ecco le più importanti:

L’enfasi sui personaggi umani

Dumbo, T

L’originale film d’animazione del 1941 era tutto incentrato sul personaggio del titolo, che anche senza parlare e grazie al potere dell’animazione, riusciva a trovare un contatto speciale con il pubblico.

Per quanto riguarda invece il live-action, Dumbo è stato reso più realistico possibile, e il film allarga lo sguardo sugli altri protagonisti come il veterano di guerra e circense interpretato da Colin Farrell, Holt Farrier, e i suoi due figli, esplorando la loro emotività in relazione al confronto con l’animale.

Gli animali non parlano

Contrariamente all’originale, questo remake di Burton decide categoricamente di eliminare gli animali parlanti in nome di un maggiore realismo. Certo, anche nel film d’animazione Dumbo non parlava mai, ma a farlo erano il topolino Timoteo, l’amico e mentore, il cui punto di vista scompare del tutto nel live action.

Timothy compare però in un cameo come topo addestrato per esibirsi nel circo.

La trama

Dumbo

Il Dumbo del 1941 durava poco più di un’ora, dunque è evidente che l’esigenza di riempire un maggior numero di scene ha portato la Disney a rivedere la storia aggiungendo storyline che non esistevano.

E se l’originale seguiva principalmente Dumbo nel percorso che l’avrebbe portato a ricongiungersi con la mamma, stavolta la trama sembra prendersi del tempo per esplorare le varie situazioni dei diversi personaggi, con la loro introduzione e lo sviluppo delle motivazioni.

Nessuna allucinazione

Dumbo

Probabilmente la sequenza più memorabile del Dumbo del 1941 è la parata degli elefanti rosa, dove vediamo l’elefantino e Timothy “ubriachi” in preda ad un’allucinazione

Questo dettaglio viene però sacrificato nel film di Burton, anche se rimane un omaggio simbolico durante l’esibizione del protagonista nel circo di Vandemere (Michael Keaton) con le bolle di sapone e un rapido cenno di sceneggiatura quando un clown offre da bere a Dumbo e Danny De Vito esclama “Niente champagne vicino al bambino“.

Un parto “naturale”

Invece di mostrare la mamma Jumbo incinta e spiegare ai bambini l’origine della vita, la Disney degli anni quaranta preferì ricorrere all’espediente della cicogna per raccontare l’arrivo di Dumbo.

Nel live-action questa strada è stata abbandonata in favore, ancora una volta, del realismo, con l’elefantessa che dà alla luce il suo cucciolo in maniera del tutto naturale (anche se la scena non viene mostrata).

Qualcuno muore…

Dumbo, Tim Burton presenta il nuovo film

Dumbo un prodotto per bambini che non esclude i suoi momenti tragici, tuttavia nessun personaggio muore nell’originale, al contrario del remake.

Siamo all’inizio del film, durante il primissimo spettacolo di Dumbo, con il pubblico che lo prende in giro per le sue grandi orecchie e la madre che, infuriata, colpisce una delle colonne di supporto della tenda schiacciando un operaio.

La madre di Dumbo viene venduta

Dumbo

L’episodio scatenante del film originale è la reclusione della mamma in prigione dopo che l’elefantessa aveva attaccato il pubblico a causa della presa in giro di suo figlio. Anche nel live action questo accade, con la differenza che Jumbo viene restituita dal signor Medici al  vecchio proprietario, separandola quindi da Dumbo.

Il protagonista allora cercherà di guadagnare abbastanza soldi da poter “ricomprare” sua madre.

Il finale

dumbo

Niente più del finale mette in luce le differenze tra i due film. Nell’originale, Dumbo impara a volare e si ricongiunge con sua madre, vivendo nel lusso al circo come superstar, mentre nel remake la trama va nella direzione esattamente opposta, con la la famiglia Farrier e gli artisti circensi che aiutano i due elefanti Dumbo a fuggire da Dreamland.

Saranno loro a caricare Dumbo e Jumbo su una barca diretta in Asia orientale, dove i due potranno vivere in libertà.

Leggi anche – Dumbo, la recensione del film di Tim Burton

Fonte: Cinemablend

Green Book è il film Premio Oscar più visto di sempre

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Green Book è il film Premio Oscar più visto di sempre

Per gli italiani nessuno è come Green Book. Il film con Viggo Mortensen e Mahershala Ali, con i suoi 9,5 milioni di euro è da oggi ufficialmente il maggiore incasso nel nostro Paese, tra le pellicole vincitrici dell’Oscar come Miglior Film,  superando i 9,4 milioni di The Departed – Il bene e il male, uscito nel 2006.

Vincitore di 3 Premi Oscar per il Miglior Attore Non Protagonista, Migliore Sceneggiatura Originale e Miglior Film, Green Book ha debuttato nelle nostre sale cinematografiche il 31 gennaio, acquisito da Eagle Pictures e Leone Film Group,  e dopo nove settimane è ancora programmato con successo in tutta Italia.

Ispirato alla storia vera di Tony Lip, padre dello sceneggiatore Nick Vallelonga, racconta l’inaspettata l’amicizia tra un buttafuori italoamericano e un pianista afroamericano nell’America negli anni sessanta.

Green Book – leggi la recensione del film premio Oscar

Avengers: Endgame, Tom Holland non ha mai ricevuto lo script

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Avengers: Endgame, Tom Holland non ha mai ricevuto lo script

Se conoscete il modus operandi dei Marvel Studios (almeno per quanto riguarda progetti particolari, vedi il franchise di Avengers) e la loro politica della segretezza assoluta, allora saprete anche che per prevenire qualsiasi rischio di anticipazioni vengono consegnate agli attori false sceneggiature, oppure versioni ridotte, come spiegato dal regista Joe Russo a Comicbook.

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

E chi, tra questi, avrà ottenuto un trattamento “speciale”? Ovviamente Tom Holland, il re degli spoiler, che lo scorso anno era riuscito a rivelare il finale del terzo capitolo sui Vendicatori ad un’intera platea di fan (qui i video) e che a quanto pare non ha ricevuto alcuno script dei due film girati insieme – Infinity War e Avengers: Endgame – ma solo le battute relative al suo personaggio.

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Sì, Tom Holland non ha avuto la sceneggiatura. Tom Holland ottiene le sue battute e basta“, ha raccontato Russo al lancio promozionale di Endgame. “Non sa nemmeno con chi avrà di fronte nella scena. In pratica usiamo termini molto vaghi per descrivergli cosa sta succedendo solo perché ha difficoltà a tenere la bocca chiusa.

Tendenzialmente ogni attore del MCU viene tenuto all’oscuro sulla trama dei film, perché secondo i fratelli Russo “diventa un peso in meno da sopportare, mentre forse è più facile leggere un copione falso scaricando la pressione di sapere cosa succede senza avere l’obbligo di nasconderlo agli altri“.

Riuscirà Holland, almeno stavolta, a non rovinare tutto?

Avengers: Endgame, ecco perché il film durerà tre ore

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Vi ricordiamo che arriverà nelle nostre sale il prossimo 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, cosa ci dicono i nuovi poster sul film

Fonte: Comicbook

Mark Ruffalo tenta i suoi follower con uno spoiler di Endgame su Instagram

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Mark Ruffalo è ormai noto per essere uno degli attori appartenenti al Marvel Cinematic Universe che non riesce a mantenere i segreti sulle trame dei film a cui partecipa e offre spoiler anche involontari al pubblico.

In occasione del 1° Aprile, l’attore ha “SPOILERATO” Avengers: Endgame sul suo account Instagram… più o meno. Il Post in questione consiste in un minivideo in cui, con la didascalia, Ruffalo promette un piccolo spoiler dal film, peccato che arrivati al punto, compaia una scritta che indica un Pesce d’Aprile, un April Fools!

Mark Ruffalo è trai vendicatori originali che torneranno in Avengers: Endgame per provare a rimediare alla loro unica ed enorme sconfitta contro Thanos. Che sarà un viaggio indietro nel tempo, una incursione nel Regno Quantico, a rischio della propria vita, non lo sappiamo ancora con certezza. Sappiamo però che Endgame dovrebbe essere molto significativo per il personaggio di Bruce Banner, in quanto l’arco narrativo di Hulk/Banner arriverà a compimento dopo ciò che abbiamo visto ed è stato sviluppato tra Thor: Ragnarok e Avengers: Infinity War.

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Il film arriverà nelle nostre sale il prossimo 26 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

La sinossi:

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Justice League: i baffi di Henry Cavill in una foto dei reshoot

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La coincidenza tra le riprese di Mission Impossibile: Fallout e i reshoot di Justice League ha creato non pochi problemi alla Warner Bros., obbligata dalla Paramount a non “intervenire” sui baffi di Henry Cavill e a rimuoverli digitalmente. Risultato? Una cgi grossolana che non rende giustizia all’attore e un’inevitabile ondata di commenti negativi e altri goliardici da parte del popolo del web.

Ero rimasto un po ‘sorpreso” aveva dichiarato Cavill in un’intervista, “perché quando abbiamo deciso di tenere i baffi non mi aspettavo certo che tutti gli eventi si svolgessero in quel modo. E di certo non mi aspettavo che i reshoot di Justice League fossero così costosi…”

Ma quale sarebbe stato l’aspetto reale dell’attore senza effetti digitali? L’immagine che vedete qui sotto mostra Superman (in sala di montaggio) durante le riprese aggiuntive del film. Un look “inedito” che sicuramente non avrebbe scontato le pene del web…

justice league

Justice League: un fan toglie i baffi a Henry Cavill e fa meglio dei VFX

Tempo fa il regista di Fallout, Christopher McQuarrie, aveva fatto chiarezza e messo finalmente un punto definitivo sulla questione spiegando che “Quando è arrivata la richiesta da parte della Warner Bros. per il reshoot di Justice League, Charles Roven mi ha chiamato e ha detto: “Abbiamo bisogno del tuo aiuto e dobbiamo radere i baffi di Henry [Cavill] per queste riprese. Gli risposi che naturalmente avrei fatto tutto il possibile per aiutarli, ma che dovevo anche pensare al nostro film.”

“Così cercai di parlare con tutti e capire quale sarebbe la programmazione […] La soluzione sarebbe stata far ricrescere i baffi di Henry e poi riempire digitalmente ciò che mancava, però dei baffi finti in primo piano su un obiettivo da 75mm sembreranno sempre un paio di baffi finti […] Successivamente abbiamo offerto il nostro compromesso, calcolando i soldi necessari per questa operazione, e si aggiravano intorno ai 3 milioni di dollari per gli effetti visivi. Ecco quanto sarebbe costato aggiungere digitalmente i baffi di Henry Cavill, quindi abbiamo detto di sì alla proposta della Warner. A quel punto la Paramount Pictures è entrata in scena e si è categoricamente rifiutata.

Diretto da Zack Snyder, il film presenta una invidiabile lineup di SuperEroi DC: Ben Affleck nei panni di Batman, Henry Cavill come Superman, Gal Gadot nel ruolo dell’irresistibile Wonder WomanEzra Miller come The FlashJason Momoa nei panni di AquamanRay Fisher come Cyborg.

Fonte: PopCultPod

Priyanka Chopra potrebbe entrare nel Marvel Cinematic Universe

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L’attice indiana Priyanka Chopra è potenzialmente in trattative per un ruolo nel futuro del Marvel Cinematic Universe. A dichiararlo è stato Joe Russo, co-regista di Avengers: Endgame.

Considerando il numero incredibile di soluzioni con cui ci può lasciare la fine di Endgame, i Marvel Studios stanno già facendo scouting e cercando altri volti per i prossimi supereroi che porteranno sul grande schermo, nella Fase 4.

Per il momento, i progetti in ballo sono soltanto Spider-Man: Far From Home, pronto per l’uscita a luglio, ma ci sono anche il prequel su Vedova Nera, con Scarlett Johansson, e i progetti sugli Eterni e su Shang-Chi, oltre a Guardiani della Galassia Vol. 3, Black Panther 2 e Doctor Strange 2 in sviluppo. Se i commenti di Joe Russo sono in qualche modo legati a uno di questi progetti, potremmo vedere l’ex Miss Mondo in uno di questi film.

Parlando con Hindustan Times, Joe Russo ha fatto il nome di Priyanka Chopra per indicare un’attrice indiana con cui gli piacerebbe lavorare nel MCU e a quanto pare le cose sono anche più avanzate di quanto non pensiamo, visto che lo studio sarebbe già in trattative con lei. “Mi piacerebbe molto lavorare con Priyanka. Sorrido perché in realtà stiamo già trattando con lei di una proposta, ma non dirò ancora nulla.” ha dichiarato Russo in India, durante la campagna promozionale per Endgame.

Priyanka Chopra è passata con discreto successo dalla moda al mondo della recitazione, limitandosi, per ora, a ruoli che non l’hanno esposta molto al grande pubblico. Ricordiamo la serie Quantico, oppure il ruolo da villain in Baywatch, con Dwayne Johnson, e ancora la parte della comprimaria in Non è romantico, la divertentissima comedy su Netflix con Rebel Wilson. Ma è il suo ruolo nello show ABC che potrebbe far pensare a lei come alla persona giusta per interpretare uno dei prossimi eroi Marvel al cinema.

Dopo la notizia che anche Angelina Jolie sarebbe in trattative per un ruolo nel MCU, il futuro dell’universo Marvel al cinema sembra destinato alla bellezza e al carisma di queste donne.

Avengers: Endgame, tornano i misteriosi dispositivi sui nuovi constumi

Il film arriverà nelle nostre sale il prossimo 26 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

La sinossi:

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Spider-Man: Far From Home, i Funko rivelano nuovi spoiler sugli Elementali

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Come annunciato dal primo trailer di Spider-Man: Far Frome Home, nel film vedremo Nick Fury richiedere l’aiuto di Peter Parker per combattere gli Elementali, creature spuntate in tutta Europa di cui una fatta di sabbia (Zephyr), acqua (Hydron) e fuoco (Magnum). Questi personaggi provengono dai fumetti e verranno introdotti nel MCU in un modo davvero inedito, forse presentandosi come i veri antagonisti di Spidey al posto di Mysterio.

Il loro aspetto è rimasto finora nascosto, ma le immagini della nuova collezione di Funko Pop dedicata al cinecomic con Tom Holland sembrano aver finalmente svelato due dei misteriosi Elementali, oltre all’illusionista interpretato da Jake Gyllenhaal (con e senza l’iconico casco).

E se di Mysterio avevamo avuto un’anteprima già nelle scorse settimane grazie alle foto del merchandise ufficiale trapelate online, ora è il turno di Molten Man (nei fumetti alter ego di Mark Raxton, chiamato l’uomo di metallo fuso) e Hydro Man (aka Morris Bench, che può trasformare il proprio corpo o parte di esso in acqua).

Gli Elementali sono statii introdotti sul numero Supernatural Thrillers #8 nel 1974, incrociando la strada di Mrs. Marvel e di Spider-Man come gruppo antico presumibilmente esiliato dal proprio universo a causa del mancato tentativo di conquistare l’antico Egitto. In seguito questi personaggi tornarono ai giorni nostri insieme alla Mummia Vivente con i poteri da cui derivano i nomi Hellfire, Hydron, Magnum e Zephyr.

È evidente che la versione che vedremo nel MCU sarà diversa, tenendo però fede all’originale, e che questi cattivi potrebbero essere delle illusioni create da Mysterio o animate in qualche modo dai suoi “effetti speciali”. Intanto possiamo dargli un’occhiata qui sotto.

Spider-Man: Far From Home, tutte le risposte che vorremmo dal film

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Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home arriverà nelle sale il 5 luglio 2019. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill.

Le riprese del film sono durate circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle. Naturalmente il film vedrà tornare anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider. vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Spider-Man: Far From Home, le domande poste dal trailer

Fonte: CBM

Avengers: Endgame potrebbe avere l’ultimo cameo di Stan Lee

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Come confermato da Kevin Feige durante la promozione di Captain Marvel, Stan Lee era riuscito a girare altri due cameo prima della sua scomparsa lo scorso novembre, ma non era chiaro se tra questi era compresa la scena inclusa in Avengers: Endgame o se il presidente dei Marvel Studios si riferiva a del materiale extra destinato a Spider-Man: Far From Home (il prossimo capitolo del MCU in uscita a luglio).

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Ora però le parole di Joe Russo, arrivato in India per partecipare ad un evento con i fan, sembrano confermare l’ipotesi che il cameo di Lee nel film sarà anche l’ultimo del fumettista (almeno da vivo) nel Marvel Cinematic Universe:

Credo che il suo ultimo cameo sia in Endgame. Non ricordo se ci fosse abbastanza materiale per un’altra scena in Spider-Man: Far From Home

Sappiamo che Lee era solito filmare più scene contemporaneamente, quindi è probabile che sia rimasto del footage utile da utilizzare in Far From Home, sequel sulle avventure in Europa di Peter Parker, oppure è altrettanto possibile che – esattamente come accaduto in Captain Marvel – i produttori abbiano deciso di inserire un omaggio simbolico con una forma diversa dal cameo.

Stan era incredibile. Sono cresciuto leggendo i suoi fumetti, e avere l’opportunità di lavorare su quel materiale, ma anche al fianco di un’icona così importante per la mia infanzia, è un sogno diventato realtà“, ha dichiarato Russo.

LEGGI ANCHE – Stan Lee e il significato nascosto del cameo in Captain Marvel

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Vi ricordiamo che arriverà nelle nostre sale il prossimo 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, cosa ci dicono i nuovi poster sul film

Fonte: Pinkvilla (via CBM)

Aquaman 2: ecco il teaser trailer, con un intruso!

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Aquaman 2: ecco il teaser trailer, con un intruso!

In occasione del Primo Aprile, la Warner Bros ha realizzato un personale April Fools (il cosiddetto Pesce d’Aprile) in cui anticipa un teaser trailer di Aquaman 2, in cui però prende subito il sopravvento Shazam!

Ovviamente si tratta di un finto trailer che è stato realizzato per promuovere il film con Zachary Levi e in secondo luogo per prendere un po’ in giro i fan del personaggio di Jason Momoa.

Shazam! arriverà al cinema il prossimo 3 aprile.

Nel cast Zachary Levi, Asher Angel, Mark Strong, Jack Dylan Grazer, Grace Fulton, Faithe Herman, Ian Chen, Jovan Armand, Cooper Andrews, Marta Milans, Djimon Hounsou.

La Sinossi: Abbiamo tutti un supereroe dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel caso di Billy Batson, basterà gridare una sola parola – SHAZAM! – affinché questo ragazzo adottato di 14 anni si trasformi nel Supereroe per gentile concessione di un antico mago. Ancora bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X? Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le forze mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus Sivana.

Avengers: Endgame, Occhio di Falco posizionato “in bagno”. Jeremy Renner replica

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Jeremy Renner ha manifestato tutta la sua perplessità di fronte alla foto di un banner di Avengers: Endgame che mostra Occhio di Falco e che è stato posizionato nei pressi di un orinatoio, in un bagno di un cinema.

L’attore, che dopo l’assenza da Infinity War tornerà in questo capitolo conclusivo della Fase 3 Marvel Studios, ha condiviso su Instagram l’immagine, commentando in maniera alquanto perplessa e dicendo che capisce che in Europa la pubblicità funzioni diversamente, ma… forse attaccato ad un orinatoio è un po’ troppo strano!

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Ecco l’immagine che l’attore che interpreta Clint Barton ha condiviso sul suo account social:

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La sinossi:

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The Dead Don’t Die: il trailer del nuovo film di Jim Jarmusch

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The Dead Don’t Die: il trailer del nuovo film di Jim Jarmusch

La Focus Features ha diffuso il primo trailer di The Dead Don’t Die, il nuovo film di Jim Jarmusch che è trai titoli più attesi e papabili per il prossimo Festival di Cannes 2019.

È plausibile per il regista tornare a Cannes 2019, dopo esserci stato appena tre anni fa con il delicatissimo Paterson. Il film potrebbe essere una sorta di approfondimenti di quanto già realizzato con Solo gli amanti sopravvivono, e il film prevede la presenza della stessa Swinton.

Il film è scritto e diretto da Jarmusch e nella prima sinossi si legge: il più grande cast di zombie mai smembrato, con Bill Murray, Adam Driver, Tilda Swinton, Chloë Sevigny, Steve Buscemi, Danny Glover, Caleb Landry Jones, Rosie Perez, Iggy Pop, Sara Driver, RZA, Selena Gomez, Carol Kane, Austin Butler, Luka Sabbat e Tom Waits

Fonte: Focus Features

MCU: le 10 scene più emozionanti dell’universo condiviso

MCU: le 10 scene più emozionanti dell’universo condiviso

Dopo dieci anni e ventidue film è davvero difficile scegliere le scene che più ci hanno commosso lungo tutta la narrazione del MCU, ricchissima di azione, divertimento e tensione ma anche di sacrifici, lacrime e morte.

Ecco allora di seguito i 10 momenti più emozionanti della Infinity Saga:

Lo schiocco

josh brolin

L’evento culminante di tutta la Infinity Saga arriva alla fine di Avengers: Infinity War con Thanos schierato contro i più potenti eroi che schiocca le dita dopo aver collezionato tutte le gemme dell’infinito. Metà della popolazione dell’universo muore, l’altre sopravvive nello sgomento più totale.

Il silenzio invade la scena, ed è un momento drammatico senza precedenti nella storia del MCU. Groot, Doctor Strange, Black Panther, Spider-Man, e molti altri polverizzati davanti ai nostri occhi. Nella testa risuona solo la frase di Steve Rogers “Oh Dio.

La morte di Yondu

Il sequel di Guardiani della Galassia ha allargato lo spettro emotivo del franchise diventando ancora più profondo per quanto riguarda i temi trattati; come quello della paternità e del complicato rapporto tra Peter Quill e il suo genitore biologico, Ego, che non rappresenta il culmine perché sostituito da un altro momento strappalacrime: la morte di Yondu, il suo “vero” padre. Quello del cuore.

Per risparmiare la vita di Peter, Yondu deve sacrificare la sua maschera di ossigeno mentre salgono nello spazio, e la scena è resa ancora più speciale dalla frase pronunciata: “Potrebbe essere tuo padre, ragazzo. Ma lui non era tuo padre.

Il sacrificio di Groot

Chi avrebbe mai pensato di piangere per un gesto eroico di un albero parlante? È esattamente ciò che succede alla fine di Guardiani della Galassia, quando i protagonisti stanno per affrontano un morte inevitabile su Xandar.

Qui Groot estende le sue braccia e le sue radici, creando uno scudo sferico per proteggere tutti i suoi compagni, con Rocket che dice “Non farlo, morirai.” e l’amico che risponde: “Noi …siamo…Groot.

La morte di Gamora

Thanos è stato senza dubbio il cuore e il protagonista assoluto di Avengers: Infinity War, e il suo rapporto con Gamora arriva ad un punto di non ritorno con la scena in cui il Titano Pazzo decide di sacrificare la vita della figlia adottiva per ottenere la gemma dell’anima.

Thanos e Gamora si trovano su Vormir, il pianeta dove è custodita e protetta da Teschio Rosso, che gli racconta come fare per impossessarsi del tesoro. Mentre le lacrime gli rigano il viso, il villain sacrifica l’anima di una persona amata e getta l’eroina giù da un dirupo.

Tony attraversa il portale

Il primo grande evento del MCU, The Avengers, ha visto trionfare i nostri eroi non senza qualche sacrificio e gesti eclatanti. Come quello compiuto da Iron Man sul finale che rimarrà nella storia del personaggio e dell’universo condiviso.

I Vendicatori sono a New York e stanno avendo la meglio sugli invasori Chitauri, ma finché il portale spaziale rimarrà aperto i rinforzi alieni continueranno ad affluire. Nel frattempo, il consiglio ha deciso di inviare un missile nucleare per distruggere i nemici insieme alla popolazione residente: è qui che Tony Stark usa tutte le forze per deviare il missile verso il portale e lo attraversa, colpendo la nave madre dei Chitauri.

La morte di Quicksilver

Quicksilver ha avuto vita breve all’interno del MCU, ma ciò non significa che la sua morte sia stata trascurata o resa in modo meno emozionante di tanti altri momenti.

I Vendicatori stanno combattendo contro l’esercito di Ultron cercando di impedire al robot di mettere in pratica l’ultima parte del suo piano. Con loro ci sono anche Nick Fury, War Machine e Maria Hill a bordo di un helicarrier. Pietro Maximoff però muore per salvare Occhio di Falco e un bambino che l’eroe stava aiutando e subito dopo Wanda, disperata, abbandona la sua postazione per distruggere l’androide.

Cap e l’addio a Peggy

Ci troviamo nella fase conclusiva di Captain America: Il Primo Vendicatore, e il quartier generale di Teschio Rosso sulle Alpi viene attaccato ma il villain riesce a fuggire a bordo di un’Ala volante e subito dopo raggiunto da Steve grazie all’aiuto del colonnello Phillips e Peggy Carter.

Cap impedisce al villain di bombardare le più importanti città statunitensi con armi terribili, ma si accorge che i comandi sono bloccati verso l’obiettivo fatale, la città di New York, e compresa la gravità della situazione decide di sacrificarsi per il bene delle possibili vittime. È qui che scambia le sue ultime parole con Peggy via radio, promettendole che sarà presente al loro appuntamento…

Hulk lascia il gruppo

In Avengers: Age of Ultron Bruce Banner affronta le difficoltà del suo mostro alter-ego, e sviluppa il suo rapporto con Vedova Nera tra i soliti alti e bassi emotivi, finendo per lasciare il team e ritrovare se stesso.

La battaglia di Sokovia è giunta al termine, con l’eroe che sale su un jet per volare via dopo che Natasha l’aveva implorato di farle sapere in quale luogo si sarebbe diretto. Ma in un momento di sincera accettazione, riattacca la chiamata sapendo che la loro storia d’amore era condannata.

Odino condanna Loki

Il primo film del franchise di Thor è impostato come una classica tragedia familiare shakespeariana e i tre personaggi principali (Thor, Odino e Loki) si muovono sullo schermo come attori sul palcoscenico così come lo aveva concepito il regista Kenneth Branagh.

Nel corso del cinecomic Loki stringe un patto con Laufey, il re dei Giganti di Ghiaccio, cn quest’ultimo che ha il permesso di recarsi ad Asgard e uccidere Odino durante il suo sonno magico, assicurando a Loki il trono senza essere rinnegato dal popolo asgardiano. Più tardi, sentendosi inadeguato e non accettato, Loki salva Odino uccidendo Laufey, che poi era il padre che l’aveva abbandonato.

Ma non c’è spazio per il perdono, e il sovrano di Asgard rinnega il figlio senza sentire ragione e non giustificando il suo piano. Un momento carico di emozione che culmina con il Dio dell’Inganno, tradito e incompreso, che si lascia cadere nel vuoto cosmico…

La morte di Killmonger

Siamo all’atto finale di Black Panther, con l’atteso e inevitabile confronto tra T’Challa e Killmonger che si battono entrambi con le armature del Re di Wakanda nella grotta dove è custodito il vibranio. È però l’eroe del titolo a spuntarla, pugnalando a morte il cugino.

Prima di morire Erik chiede, davanti al tramonto, che la sua salma sia gettata in mare come quella di uno schiavo pronunciando l’emozionante frase: “Seppelliscimi nell’oceano con i miei antenati che saltavano dalle navi perché sapevano che la morte era meglio della schiavitù.

CORRELATO – MCU: i migliori momenti improvvisati dagli attori

Fonte: ScreenRant

Dolor y Gloria: trailer italiano del film di Pedro Almodòvar

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Dolor y Gloria: trailer italiano del film di Pedro Almodòvar

Warner Bros Italia ha diffuso il trailer italiano di Dolor y Gloria il nuovo film di Pedro Almodòvar che torna a dirigere Antonio Banderas, Penelope Cruz e Cecilia Roth, già protagonisti di alcuni dei suoi più bei film.

Il film narra di Salvador Mallo, un regista al suo declino, che è alle prese con diversi incontri, nella sua vita, alcuni reali, altri che appartengono solo al ricordo. Il film racconta la sua infanzia negli anni ’60, quando emigrò con i suoi genitori a Paterna, una città vicino Valencia in cerca di prosperità, il primo desiderio, il suo primo amore adulto e la Madrid degli anni ’80, il dolore della rottura di questo amore quando era ancora vivo in lui.

L’unica terapia contro tutti questi ricordi e persone, è la scrittura che serve per lui a dimenticare l’indimenticabile, la prima scoperta del cinema e del vuoto, l’incommensurabile vuoto prima dell’impossibilità di continuare.

Dolor y Gloria parla della creazione, della difficoltà di separare la creazione dalla propria vita e dalle passioni che gli danno significato e speranza. Nel recupero del suo passato, Salvador trova l’urgente necessità di narrarlo, e in quel bisogno, trova anche la sua salvezza.

Ancora una volta il film si presenta un toccante racconto, un delicato sguardo del regista alla sua stessa vita.

Avengers: Endgame, la nuova Mark 85 di Iron Man nel dettaglio

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Avengers: Endgame, la nuova Mark 85 di Iron Man nel dettaglio

Ancora tre settimane e il mondo potrà finalmente assistere al capitolo conclusivo della Infinity Saga, Avengers: Endgame, culmine narrativo di una storia iniziata nel 2008 con Iron Man e ora giunta al suo atto finale. E proprio a proposito del supereroe interpretato da Robert Downey Jr., sono arrivate online le immagini ufficiali dell’action figure firmata Hot Toys che rivela tutti i dettagli della nuova Mark 85.

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Tra questi ci sono due versioni dell’elmetto intercambiabili e una funzione di illuminazione a LED che rendono il design dell’armatura di Iron Man ancora più complessa delle versioni precedenti. Rimane intatto l’Arc Reactor sul petto e il Nano Lightning Refocuser posizionato sulla schiena più altri accessori la cui funzione verrà probabilmente rivelata nel film.

Tuttavia questa non è l’unica novità in materia di merchandise, e come potete vedere di seguito anche la Diamond Select Toys ha svelato la sua prossima collezione di action figure personalizzate a tema Endgame che raffigurano cinque dei Vendicatori sopravvissuti (Ant-Man, Hulk, Iron Man, Vedova Nera e Captain America) e Thanos.

Forse l’elemento più significativo è il look del gigante di giada, per la prima volta a fuoco dopo la versione stilizzata dei Funko Pop, con l’uniforme nera e viola degli Avengers. Tra questi solo Scott Lang indossa la divisa speciale da Regno Quantico che abbiamo visto nel terzo e ultimo trailer.

Terminiamo la carrellata di immagini con quelle della serie Marvel Legends dedicata a Ronin e War Machine, i personaggi interpretati da Jeremy Renner e Don Cheadle. Anche in questo caso i costumi degli eroi sembrano aver subito un discreto upgrade rispetto al passato, come noterete soprattutto nell’aspetto del braccio destro di Tony Stark.

Avengers: Endgame, 10 modi in cui potrebbe tornare Loki

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Vi ricordiamo che arriverà nelle nostre sale il prossimo 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, cosa ci dicono i nuovi poster sul film

Fonte: CBM

Dark Phoenix avrà i toni di un “thriller hitchcockiano”

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Dark Phoenix avrà i toni di un “thriller hitchcockiano”

L’espressione “è solo un cinecomic” non è più applicabile ai film tratti dai fumetti, dal momento che questo genere si è gradualmente aperto alla contaminazione con altre tipologie di spettacolo, dalla pellicola storica (Captain America: Il Primo Vendicatore) all’horror (New Mutans), passando per racconti dalla forte identità politica (Black Panther) ad altri meno impegnati e più “teen” (Spider-Man: Homecoming). Insomma definire un cinefumetto con una sola etichetta è impreciso, e sembra che questa stessa formula si riscontrerà in Dark Phoenix, nuovo capitolo sulle avventure dei Mutanti Marvel.

Il produttore Hutch Parker l’ha infatti inscritto nella categoria “thriller hitchcockiano”, in omaggio al maestro del genere, parlandone in un’intervista con ScreenRant durante il WonderCon di Anaheim, California, confermando la linea editoriale del franchise che ha sempre dato un tono specifico ad ogni film.

Ad esempio, X-Men: L’inizio di Matthew Vaughn era una spy story alla James Bond, X-Men: Apocalisse un disaster movie in stile Roland Emmerich, mentre X-Men: Giorni di Un Futuro Passato uno sci-fi ambientato nel corso di più piani temporali. Con Dark Phoenix, ha spiegato Parker, il pubblico potrà godere di un’esperienza ricca di suspense nel pieno rispetto della tradizione di Alfred Hitchcock.

Come questo tono andrà a inserirsi nella trama della nascita e crescita della Fenice è tutto da vedere, dunque non resta che aspettare l’uscita nelle sale fissata al prossimo 6 giugno in Italia. C’è sicuramente un elemento di mistero legato al personaggio misterioso di Jessica Chastain e alla morte di uno dei protagonisti, e speriamo vengano affrontate con la giusta tensione.

Dark Phoenix non avrà un cameo di Stan Lee

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Dark Phoenix è stato descritto da Kinberg come l’inizio di un nuovo capitolo per la serie di film di X-Men.

“Lo vedo come un nuovo capitolo. Lo vedo come qualcosa che prende il franchise e lo lancia in una direzione diversa con toni diversi. E questo non significa che il prossimo avrà lo stesso tono, significa solo che il prossimo può avere un tono diverso. Penso che per molti anni, gli X-Men di Bryan [Singer] abbiano davvero trasformato il genere dei supereroi nel 2000 o 2001 quando è uscito il primo. Questo arriva quasi 20 anni dopo. È molto tempo fa. E a quel tempo, i film sui supereroi non erano molto popolari, in realtà. C’erano stati alcuni fallimenti a metà degli anni ’90, e non c’erano stati molti film sui supereroi,  e in quel periodo l’approccio sugli X-Men era davvero rivoluzionario.”

Dark Phoenix: Jean Grey perde il controllo nel nuovo trailer

Fonte: ScreenRant

Spider-Man: Far From Home, una nuova occhiata al costume di Mysterio

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Creato da Stan Lee e Steve Ditko nel 1964, Mysterio è l’alter ego di Quentin Beck e farà il debutto ufficiale nel MCU a luglio in Spider-Man: Far From Home, dove vestirà presumibilmente i panni dell’antagonista principale di Spidey. Certezza che potrà essere confermata soltanto dal film, dal momento che il primo trailer ci mostra il personaggio schierato dalla parte dei “buoni” nella lotta agli Elementali.

Nei fumetti Mysterio rappresenta la trasformazione in supercriminale di uno stuntman e creatore di effetti speciali a Hollywood, privo di superpoteri ma in grado di giocare con le illusioni e confondere l’avversario. Insieme a Doc Oc, Avvoltoio, Camaleonte, Uomo Sabbia e Kraven formerà invece il team dei Sinistri Sei (e chissà che non siano proprio i Marvel Studios a introdurli sul grande schermo…).

Quella che vedete qui sotto invece è un’anteprima del suo costume, già svelato dal merchandise di Far From Home trapelato online, e a quanto pare la versione cinematografica rispetterà la controparte originale con qualche variazione. Restano intatti il tradizionale casco (scherzosamente paragonato ad una boccia per i pesci dai fan) e i colori della divisa.

Indossarlo è stato incredibile” ha confessato Jake Gyllenhaal in un’intervista, “perché è un costume straordinario, dotato di tantissimi segreti e dettagli che non posso svelare. Per ora vi dico che si illumina con vari colori…

Mysterio: le migliori illusioni del villain di Far From Home

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Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home arriverà nelle sale il 5 luglio 2019. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill.

Le riprese del film sono durate circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle (Zendaya). Naturalmente il film vedrà tornare anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider. vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Spider-Man: Far From Home, le domande poste dal trailer

Fonte: CBM

Birds Of Prey: confermata la presenza di Joker?

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Birds Of Prey: confermata la presenza di Joker?

Lo scorso Febbraio si era parlato di una possibile svolta nella trama di Birds Of Prey, spin-off che vede protagonista Margot Robbie nei panni di Harley Quinn, grazie ad alcune foto trapelate dal set in cui il personaggio non mostrava più il suo tatuaggio dedicato a Joker (il nomignolo “puddin” appariva infatti sbarrato, suggerendo che i due non fossero più legati sentimentalmente).

Ora però le immagini rubate durante le riprese da Just Jared sembrano confermare che si, Harley e Joker si separeranno, ma che il clown principe del crimine sarà nel film in almeno una scena. Come potete vedere qui sotto, sembra che sarà proprio il villain a cacciare di casa l’eroina con tanto di effetti personali gettati dalla finestra.

Sicuramente quello nelle foto non è Jared Leto, visto che l’attore è impegnato con la produzione di Morbius a Manchester, in Inghilterra, dunque possiamo ipotizzare che si tratti di una controfigura. Questo significa che Joker sarà solo una presenza “evocata” o che Leto reciterà in un’altra scena?

Vi ricordiamo che a novembre, durante la promozione di Maria Regina di Scozia, la Robbie aveva espresso i suoi desideri in merito al film, spiegando che avrebbe voluto vedere insieme la sua Harley Quinn e un’altra eroina dei fumetti:

Se dai uno sguardo alle loro storie, saprai che Poison Ivy e Harley hanno una rapporto molto intimo. In alcuni fumetti viene descritto come un’amicizia, in altri le due sono sessualmente coinvolte come coppia. Ci sto provando e mi piacerebbe avere Poison Ivy nell’universo cinematografico DC, perché la relazione tra questi personaggi è uno degli aspetti dei fumetti che preferisco, e farò di tutto per esplorarla sullo schermo…

Come andranno davvero le cose?

Birds Of Prey: tutto quello che non sapete sul film

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Birds of Prey (and the fantabulous emancipation of one Harley Quinn) arriverà nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast Margot Robbie, che riprenderà il ruolo di Harley QuinnMary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black Canary), Rosie Perez (Renee Montoya), Ella Jay Basco (Cassandra Cain) e Ewan McGregor (Maschera Nera).

La prima sinossi del film riporta:

Dopo essersi separata da Joker, Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra Cain da un malvagio signore del crimine.

Il film sarà diretto da Cathy Yan da una sceneggiatura di Christina Hodson.

Fonte: Just Jared

Avengers: Endgame, ecco perché il film durerà tre ore

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Avengers: Endgame, ecco perché il film durerà tre ore

Come confermato nei giorni scorsi, Avengers: Endgame durerà tre ore e due minuti, diventando il film più lungo non solo della storia dei Marvel Studios, ma anche il blockbuster più lungo a uscire su larga scala dai tempi di King Kong di Peter Jackson. E c’è una ragione specifica dietro questa “scelta”, come spiegato da Joe Russo in una recente intervista:

Anche se abbiamo girato un sacco di scene e scambiato le cose, l’acqua continuava a salire allo stesso livello perché la storia è davvero densa. Abbiamo così tanti personaggi con stavamo lavorando di nuovo che richiedevano quel tipo di tempo di esecuzione. E poi c’è il fattore emotivo a cui io e mio fratello siamo particolarmente affezionati, e l’emozione richiede una storia costruita per bene, soprattutto quando si dispone di una trama tentacolare con un sacco di personaggi e relativi percorsi, oltre che tempo per farla respirare. Dall’altra parte non ci piacciono i tempi di esecuzione eccessivi, ma trattandosi qui del culmine di dieci anni di storytelling, è stata una scelta obbligata“.

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Russo ha inoltre spiegato che il loro background televisivo prevedeva un approccio completamente diverso, modificando la storia in segmenti di mezz’ora, e che questa pratica di sfoltire la sceneggiatura è stata in qualche modo riportata nei film girati per i Marvel Studios:

Cerchiamo sempre di creare una densità nella narrazione che faccia apparire i film compulsivi, indipendentemente dalla lunghezza. Siamo molto rigorosi riguardo i punti del racconto e trascorriamo mesi nella sala di montaggio modificando e trasformandolo in tanti diversi fino a quando pensiamo di aver sbloccato la versione migliore. Siamo inoltre molto attenti alle reazioni del pubblico durante i test di prova, soprattuto se possono dirci se siamo sulla strada giusta o se stiamo prendendo decisioni sbagliate. Con Endgame abbiamo avuto una delle risposte più incredibili nella storia della Marvel. E indipendentemente dalla lunghezza, è stato costantemente abbracciato dal pubblico di prova.

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Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

La sinossi:

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, cosa ci dicono i nuovi poster sul film

Fonte: Box Office Pro

Dark Phoenix non avrà un cameo di Stan Lee

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Dark Phoenix non avrà un cameo di Stan Lee

Contrariamente alle aspettative, in Dark Phoenix – nuovo titolo del franchise sui Mutanti in arrivo fra pochi mesi – non ci sarà l’ormai tradizionale cameo di Stan Lee, scomparso a Novembre, ma la sua eredità continuerà a viaggiare dai fumetti allo schermo come spiegato dal regista Simon Kinberg a Cinemablend.

Kinberg è stato intervistato insieme al produttore Hutch Parker durante il WonderCon di Anaheim, in California, ammettendo senza troppi giri di parole che nel cinecomic non sarà presente una scena con Lee in persona ma soltanto un omaggio alla sua icona:

Non abbiamo un cameo. Ma abbiamo un tributo a lui, ed è qualcosa a cui ovviamente non stavamo pensando durante la lavorazione del film perché all’epoca era ancora vivo. Stan è stato una parte così importante di questo universo nel corso degli anni, ha avuto i suoi cameo, ma anche dato  input nel processo di creazione“.

Questo dettaglio riscrive dunque la storia del franchise, essendo stato il primo X-Men del 2000 a ospitare un cameo del fumettista in un film di supereroi, interpretando un venditore di hot dog su una spiaggia nella scene con il senatore Kelly (Bruce Davison) che emerge dall’oceano. A questo seguirono le apparizioni in Spider-Man, Daredevil, Hulk, Spider-Man 2, Fantastici Quattro, X-Men: Conflitto Finale, Deadpool, e X-Men: Apocalypse.

Ho trascorso molto tempo con lui e per questo mi ritengo davvero fortunato” ha dichiarato Kinberg. “Siamo andati a casa sua per il cameo in Apocalypse, c’era anche sua moglie, e tutta la situazione fu speciale […] La sua morte è stato un duro colpo e abbiamo sentito il suo peso durante tutta la post-produzione di Dark Phoenix. Ci sembrava già un film speciale per gli X-Men, perché è il culmine di tutti questi film in così tanti modi, e perché è l’ultima corsa degli X-Men. Ma la scomparsa di Stan ha dato sfumature nuove, perché per me e per molti fan i Mutanti erano l’opera massima di Stan

Dark Phoenix: risolto il mistero del personaggio di Jessica Chastain?

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Dark Phoenix è stato descritto da Kinberg come l’inizio di un nuovo capitolo per la serie di film di X-Men.

“Lo vedo come un nuovo capitolo. Lo vedo come qualcosa che prende il franchise e lo lancia in una direzione diversa con toni diversi. E questo non significa che il prossimo avrà lo stesso tono, significa solo che il prossimo può avere un tono diverso. Penso che per molti anni, gli X-Men di Bryan [Singer] abbiano davvero trasformato il genere dei supereroi nel 2000 o 2001 quando è uscito il primo. Questo arriva quasi 20 anni dopo. È molto tempo fa. E a quel tempo, i film sui supereroi non erano molto popolari, in realtà. C’erano stati alcuni fallimenti a metà degli anni ’90, e non c’erano stati molti film sui supereroi,  e in quel periodo l’approccio sugli X-Men era davvero rivoluzionario.”

Dark Phoenix: Jean Grey perde il controllo nel nuovo trailer

Fonte: Cinemablend

Zoe Saldana celebra Disney per il ritorno di James Gunn in Marvel

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Molte delle personalità dei Marvel Studios avevano commentato positivamente la notizia del reintegro di James Gunn alla regia di Guardiani della Galassia Vol.3, ufficializzata dallo stesso filmaker nei giorni scorsi (e tra queste figuravano Taika Waititi, Karen Gillan e suo fratello Sean Gunn), e nelle ultime ore è arrivata anche la reazione di Zoe Saldana in un’intervista con ET online.

Queste le parole dell’attrice:

Sono fiera di lui. Sono felice che tornerà” ha dichiarato l’attrice che nel franchise interpreta Gamora. “Sono così orgogliosa della Disney e che tutti i leader di questa grande azienda abbiano deciso di dare l’esempio, mostrando che la redenzione è importante e lanciando un forte messaggio“.

Nell’intervista si è parlato inoltre del recente successo di Captain Marvel e dell’importanza del valore della rappresentazione sul grande schermo, specialmente in un genere come quello dei cinecomic aperto a tutto il pubblico:

Ho amato tantissimo il film e sono orgogliosa di Brie [Larson] e del lavoro dei Marvel Studios. Sono anche felice che le persone abbiano reagito nel modo giusto sostenendolo, perché questa è la parte principale di un’intera equazione. Dobbiamo andare e supportare questi film con donne protagoniste in modo che le nostre aziende capiscano che si possono fare affari investendo in storie femminili”.

È la rappresentazione migliore di ciò che l’America è oggi“, ha detto l’attrice, sottolineando come Black Panther sia un esempio pratico di quanto la diversità sullo schermo paghi. “Non ci stiamo più chiedendo se qualcuno possa permettere che ciò accada, ma viviamo in un momento in cui è nostro dovere farlo accadere perché se non lo fa, stai trascurando il 49 % del tuo pubblico“.

James Gunn torna alla regia di Guardiani della Galassia Vol.3

Per quanto riguarda Guardiani della Galassia Vol. 3, la produzione è momentaneamente sospesa per permettere a Gunn di concludere i lavori su Suicide Squad 2.

La sceneggiatura è pronta da diversi mesi e si prospetta il ritorno nel cast della stessa Saldana insieme al resto del team. Tutto dipende dagli eventi di Avengers: Endgame e da quali personaggi verranno “resuscitati” per continuare il loro viaggio nel MCU.

Al momento il nucleo dei Guardiani rimasti in vita si riduce al solo Rocket, che ha visto polverizzarsi tra le sue braccia il giovane Groot, mentre Gamora è stata uccisa da Thanos per entrare in possesso della Gemma dell’Anima su Vormir, mentre gli altri membri della squadra si sono polverizzati su Titano. Rimasta in vita anche Nebula, che come abbiamo visto dal trailer di Avengers: Endgame, si schiererà ufficialmente dalla parte dei Vendicatori.

James Gunn ringrazia “dal profondo del cuore” chi lo ha supportato

Fonte: ET

Annabelle Comes Home: il primo trailer del nuovo horror

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Annabelle Comes Home: il primo trailer del nuovo horror

È stato diffuso il primo trailer di Annabelle Comes Home, il terzo capitolo della saga horror prodotta da James Wan che ha per protagonista la bambola demoniaca.

Lo sceneggiatore Gary Dauberman (“The Nun – La Vocazione del Male“, “IT“, “Annabelle”) dirige il suo primo lungometraggio nel franchise da 1,5 miliardi di dollari di The Conjuring. Il nuovo film horror è nuovamente prodotto dal creatore dell’universo di The Conjuring, James Wan attraverso la sua società di produzione Atomic Monster, e da Peter Safran, che ha prodotto tutti i film con The Safran Company.

Determinati a impedire ad Annabelle di continuare a seminare il caos, i demonologi Ed e Lorraine Warren portano la bambola posseduta nella stanza dei manufatti chiusa a chiave della loro casa, mettendola “al sicuro” dietro un vetro consacrato e ottenendo la santa benedizione di un sacerdote. Ma li attende una spietata notte di orrore, quando Annabelle risveglia gli spiriti maligni nella stanza, pronti a mettere gli occhi su un nuovo bersaglio: Judy, la figlia di dieci anni dei Warren, e le sue amiche.

Nel film recitano McKenna Grace (“The Haunting of Hill House” in TV, “Gifted – Il Dono del Talento”, e l’imminente “Captain Marvel“) nel ruolo di Judy; Madison Iseman (“Jumanji: Benvenuti nella Giungla“, “Piccoli Brividi 2: I Fantasmi di Halloween”) è la sua babysitter, Mary Ellen; e Katie Sarife (“Youth and Consequences” e “Supernatural” in TV) nei panni dell’amica tormentata Daniela, mentre Patrick Wilson (i film di “The Conjuring” e “Insidious”, e l’imminente “Aquaman”) e Vera Farmiga (i film di “The Conjuring”, l’imminente “Godzilla: King of the Monsters”, “Bates Motel” in TV) riprendono rispettivamente i loro ruoli di Ed e Lorraine Warren.

Dauberman ne ha anche scritto la sceneggiatura da una storia di Wan e Dauberman. I produttori esecutivi sono Michael Clear e Michelle Morrissey. La squadra creativa di Dauberman che ha lavorato dietro le quinte include il direttore della fotografia Michael Burgess (l’imminente “La Llorona – Le Lacrime del Male”), la scenografa Jennifer Spence (“Annabelle: Creation”, “The Nun – La Vocazione del Male”) e la costumista Leah Butler (“Annabelle: Creation”).

Il film targato New Line Cinema uscirà nel 2019 e sarà distribuito da Warner Bros. Pictures.

Ultraman: recensione della nuova serie Netflix

Ultraman: recensione della nuova serie Netflix

Nata nel 1966 in Giappone, la serie fantascientifica Ultraman ha avuto nel corso dei decenni numerosi seguiti, sia televisivi che cinematografici. L’iconico personaggio torna ora, dal 1 aprile, alla ribalta grazie alla nuova serie Netflix, che con 13 episodi si pone come sequel diretto dell’originale. Diretta da Kenji Kamiyama e Shinji Aramaki, Ultraman è la prima serie anime interamente realizzata in 3DCG (3D Computer Graphics), che si promette di rivoluzionare l’universo narrativo, dalle delicate espressioni dei personaggi alle scene di azione più dinamiche.

La serie è ambientata diversi anni dagli eventi di Ultraman. Il leggendario “Gigante di Luce” è ormai solo un ricordo, tutti sono convinti che sia tornato a casa dopo aver sconfitto i giganti alieni che avevano invaso la Terra. Shinjiro, il figlio di Shin Hayata, sembra possedere una strana abilità. Ed è proprio questa, insieme alla rivelazione che suo padre fosse il vero Ultraman, che porta Shinjiro a scegliere di combattere contro i nuovi alieni che invadono la terra, in qualità di nuovo Ultraman.

Riportando alla luce un eroe ed una storia non a tutti noti, la serie si incarica inizialmente di riassumere eventi passati, permettendo così di essere vista anche da chi non conoscesse l’originale. Le prime introduttive puntate ci presentano dunque i personaggi di Shin Hayata e suo figlio Shinjiro, facendoci entrare nella loro quotidianità e progressivamente nel disvelamento della loro reale natura. La serie si imposta così come una classica “origin story”, la quale con la chiamata dell’eroe promette di garantire grande intrattenimento seguendo l’esempio dell’originale.

Ultraman

La nuova serie su Ultraman ripropone infatti fedelmente le caratteristiche del suo predecessore, presentando tuttavia un grande elemento di novità. L’animazione, che segue gli stilemi degli anime giapponesi, è però realizzata in computer grafica 3D. Questa, seppur contribuisca ad ottenere scene d’azione particolarmente spettacolari e realistiche, si dimostra poco riuscita sul resto, rendendo artificiosi i movimenti dei personaggi e poco naturali le loro espressioni facciali. Il risultato è spesso e volentieri quello di un “effetto videogioco” che stona, in parte, con la natura dell’opera.

L’arrivo di Ultraman su Netflix contribuisce ad ampliare il già vasto catalogo di anime presenti sulla piattaforma streaming. Con la sua natura a metà tra classico e innovazione potrà facilmente trovare il suo pubblico, attirando ed intrattenendo schiere di appassionati. Nonostante i suoi difetti estetici, e la semplicità della storia, la serie svela alcune tematiche, come quella del rapporto padre-figlio, che se approfondite a dovere potranno conferire al prodotto il giusto spessore per affermarsi nelle nuove generazioni.

Gomorra 4: recensione della quarta stagione

Gomorra 4: recensione della quarta stagione

Dopo il successo crescente delle prime tre stagioni, Gomorra 4 torna dal 29 marzo su Sky Atlantic con una quarta stagione che si propone come un ennesimo azzeramento di quanto visto fino ad ora. Con la direzione artistica di Francesca Comencini, la serie, ideata da Roberto Saviano, presenta sin dai primi due episodi grandi premesse e nuove regole del gioco, che porteranno i personaggi principali a doversi ricostruire da zero per non soccombere.

Gomorra 4, la quarta stagione riparte esattamente lì dove finiva la terza, con la morte di Ciro l’Immortale. Scosso da questa perdita, Genny Savastano (Salvatore Esposito) prova a cambiare vita per il bene della sua famiglia. Per farlo si getta nel mondo dell’imprenditoria, lasciando il suo regno nelle mani di Patrizia (Cristiana Dell’Anna). Questo cambio di potere però sembra scontentare in molti, ed una nuova guerra è pronta a scoppiare.

Quando si fa concludere una stagione con un gran colpo di scena, la stagione che seguirà deve farsi carico di quell’eredità e reggere, se non alzare, il valore della serie. È ancora presto per dire se la quarta stagione di Gomorra riuscirà in questo intento, ma le scelte operate fanno presagire novità in grado di portare la serie su strade nuove e affascinanti. Con Gomorra 4 infatti si esce dagli ambienti a noi familiari e, insieme ai personaggi, ci si trova ad esplorare contesti totalmente nuovi, i quali danno l’impressione di trovarsi in un oceano ancor più grande, nel quale si è immensamente piccoli.

Gomorra 4

Lo spaesamento è infatti il leitmotiv della stagione. Uno spaesamento che si dimostra da subito vincente, perché costringe i protagonisti a dover procedere nei loro intenti con la paura costante di sbagliare e non avere nuove opportunità. Tutto ciò contribuisce ad aumentare il conflitto della serie, e ci permette di scoprire nuove sfumature della personalità dei personaggi nel momento in cui questi sono posti in situazioni di crisi.

Sin dalla prima puntata, diretta da Francesca Comencini, si pongono le basi per quella che può affermarsi come una stagione diversa e allo stesso tempo fedele al canone della serie. La storia di Genny Savastano prosegue, acquisendo nuove forme e divenendo sempre più intrigante agli occhi dello spettatore, che non può non chiedersi quali potranno ancora essere gli sviluppi futuri del personaggio. Salvatore Esposito è ora, con la dipartita di Marco D’Amore, protagonista assoluto e dimostra di avere sempre più la padronanza del personaggio, riuscendo a mostrarcene nuovi e credibili aspetti.

Gomorra 4

Le ambizioni della quarta stagione sono dunque alte, e il cambio di contesto può facilitare il raggiungimento di nuove vette. Il rischio di ricadere in situazioni già viste o poco credibili ai fini della crescita della storia e dei personaggi sono altrettanto alte, ma con quella che è ormai una solida squadra di produzione si può pensare che Gomorra saprà sorprendere a riguardo, rinnovandosi ancora e ancora.

 

Shazam!, recensione del film con Zachary Levi

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Shazam!, recensione del film con Zachary Levi

Arrivato al cinema dopo l’esperienza positiva del pubblico con Aquaman, Shazam! è il nuovo film dello sgangherato DCEU (che forse nemmeno è mai esistito) che cerca di mettere dichiaratamente da parte gli “errori” del passato e semplificare la vita a tutti i fan degli eroi DC che si aspettano, in sala, film degni di questo nome per i loro beniamini.

Partendo da questo presupposto, in maniera più radicale di quanto fatto con il film diretto da James Wan, Shazam! mette da parte ogni aspetto serio, ogni complessità di scrittura, ogni elemento adulto, per costruire una storia di origine elementare, con un villain bidimensionale, costruito sugli opposti dell’eroe, e con un protagonista che scopre la responsabilità che implica l’avere dei poteri e il senso di appartenenza a una famiglia, come luogo in cui riceviamo l’amore che meritiamo (nei giorni del congresso di Verona, sembra una riflessione dovuta).

In Shazam! Billy Batson è infatti un ragazzino senza famiglia, ha “perso” la sua da bambino e da allora rimbalza da un affido all’altro, sempre in cerca della sua vera madre. Adottato dai Vasquez, si trova contemporaneamente a dover fare i conti con una nuova famiglia affidataria, che ha già adottato cinque ragazzini, e con un incontro singolare, quello con il Mago Shazam, che lo ha eletto a prescelto, lasciandogli i suoi poteri. Contemporaneamente, però, il Dottor Sivana, che da piccolo era stato “bullizzato” dalla famiglia e al quale gli erano stati negati quegli stessi poteri, entra in possesso di oscure abilità. Come nel più rassicurante e prevedibile dei copioni, alla nascita di una super minaccia, corrisponde la nascita di un eroe pronto a sventarla.

shazam!

Esattamente in questo risiede il principale tema di Shazam!: la scoperta dell’eroe nascosto che si palesa oltre le super-capacità, abbracciando la sua responsabilità. Con esso, è forte nel film di David F. Sandberg il tema del valore della famiglia, del senso di appartenenza e del bisogno di ogni singolo di avere un luogo da chiamare casa, in cui ci sentiamo amati e protetti.

Tutto questo viene raccontato con toni scanzonati, pop, citazionisti e irriverenti, in un film che è indirizzato a un pubblico giovanissimo. La semplificazione dei conflitti viene così giustificata dal grado zero di pretesa di prendersi sul serio, e nonostante siamo ancora nel serio universo nato nella mente di Zack Snyder con Man of Steel e Batman v Superman, il film prende atto che quell’universo, quei toni e quelle pretese sono state messe definitivamente da parte, e che da ora in poi le cose, in casa Warner/DC, saranno molto molto diverse.

Questa scelta sembra aver pagato in termini di coerenza, in quanto Shazam! è godibilissimo come racconto di formazione e cinecomic, senza la necessità che la sua storia debba essere spiegata o continuata con altri film, ma ovviamente lascia aperta la porta a ciò che arriverà, eventualmente, dopo. Cambiando marcia, tono, ritmo e pubblico, soprattutto abbassando le pretese (impoverendone non poco l’aspetto cinematografico) rispetto a quanto il cinema targato DC ci ha offerto negli ultimi anni, Shazam! è un buon prodotto di intrattenimento dedicato ai più piccoli. Fosse arrivato dieci, quindici anni fa, sarebbe stato ottimo.

Shazam! – guarda il trailer

Avengers: Endgame, 10 modi in cui potrebbe tornare Loki

Avengers: Endgame, 10 modi in cui potrebbe tornare Loki

Vendicare i caduti, recita la tagline nei poster di Avengers: Endgame, ma la domanda sorge spontanea: come riusciranno i nostri eroi a riportare in vita o ad alterare la realtà post Decimazione? E soprattutto, in che modo tornerà Loki?

Ecco 10 teorie:

Redenzione

Qui dovrebbe intervenire la nostra più vivida immaginazione per permettere a Loki di tornare e onorare uno scopo più grande pensato per lo sviluppo del personaggio. In tal senso una teoria dei fan afferma che mentre il Tesseract gli ha permesso di influenzare le persone, a sua volta influenzava anche lui rendendolo malvagio.

Se quindi Loki è davvero un bravo ragazzo, abbandonare il Tesseract nelle mani di Thanos avrebbe infranto l’incantesimo trasformandolo in eroe…

Si è fatto uccidere per un motivo

Loki è un personaggio abbastanza intelligente da sapere è necessario più di un coltello per fermare Thanos. Ma è possibile che tutto questo fosse parte di uno schema più ampio che doveva iniziare con il Titano che lo uccideva non vedendolo come una minaccia?

Lo chiamano Dio dell’Inganno per un motivo…

Sarà nelle sequenze di flashback con Thor

Non tutti i personaggi che appariranno in Avengers: Endgame saranno necessariamente “vivi”, e come altri anche Loki potrebbe essere morto nel canone ma tornare in una sequenza flashback insieme a Thor.

Non pensate che sia alquanto improbabile che un film epico del calibro di Endgame, con un cast così ricco e una storia così importante, abbia il tempo di dedicarsi a tutti gli eroi?

Resurrezione

Thanos potrà anche aver detto “Nessuna resurrezione questa volta“, quando uccide Loki nelle battute iniziali di Infinity War, eppure la Marvel ama ingannarci con cose del genere da sempre.

D’altronde questa frase è stata pronunciata prima che il Titano Pazzo potesse decidere come plasmare la realtà a suo piacimento (grazie alla gemma dell’infinito), quindi chi gli da la certezza che quella sarebbe stata l’ultima resurrezione?

Il piano di Doctor Strange

Cos’hanno in comune Loki e Doctor Strange? Sicuramente la capacità di materializzare le loro gemme dell’infinito nello stesso modo, ed entrambi sono stati affrontati da Thanos in maniera molto simile (presi per il collo). E se ci fosse dell’altro dietro questa similitudine?

Una delle teoria afferma che i due hanno inventato un piano che porterà i Vendicatori al successo alla fine di Endgame, e come tutti sappiamo, il film prende il nome dal grande “piano” di Strange per salvare l’universo con la sua conoscenza dello scenario da uno-a-14 milioni che ha visto in Infinity War

Si trova all’interno della gemma dell’anima

Sono in molti a crede che le anime dei Vendicatori morti alla fine di Infinity War siano state intrappolate nella gemma dell’anima, e un precedente nei fumetti sembrerebbe confermare questa ipotesi: sulle pagine dei Marvel Comics infatti, la gemma dell’anima è un essere senziente dal forte desiderio di consumare le anime degli esseri viventi. E ogni persona che finisce in questa trappola rimarrà prigioniero di una realtà conosciuta come il Mondo delle Anime.

L’esistenza di questo luogo è stata poi confermata da Avengers: Infinity War quando Thanos viene trasportato lì e dove vede Gamora proprio alla fine del film; da qui la teoria secondo cui le anime di tutte le vittime dello schiocco siano state “congelate” nella gemma dell’anima.

Ma arriviamo al punto più interessante: nel MCU il ruolo dei colori è fondamentale, specialmente quando ci si trova davanti le gemme dell’infinito, e dal momento che quella dell’anima è arancione e il Regno Quantico si riempie di questa tonalità quando Scott Lang vi entra alla fine di Ant-Man and The Wasp…non è che allora una persona morta (o meglio, la sua anima) finisca direttamente nel Regno Quantico? Forse le particelle che Scott sta raccogliendo sono in realtà le anime degli eroi deceduti? Loki è una di queste?

Si sta nascondendo sulla Terra

Quando Loki porge la gemma dello spazio a Thanos all’inizio di Infinity War, Thor reagisce in maniera aggressiva ma subito dopo, prima di morire, è proprio Loki a dire “Te lo prometto fratello, il Sole splenderà di nuovo su di noi“.

E se quel Sole che splende su Thor e Loki non fosse solo una metafora? E se il Dio dell’Inganno avesse in serbo uno dei suoi trucchi per far credere a Thor di essere stato ucciso, quando in realtà si sta solo nascondendo sulla Terra?

Apparirà in un sogno

Come spesso accade in The Walking Dead, dove un personaggio viene morso da morto vivente e di fronte al destino che incombe inizia ad avere visioni di tutti i deceduti, è possibile che la stessa sorte toccherà a Loki, o almeno questo è il modo in cui potrebbe tornare in scena.

Ad esempio, se Tony Stark rimanesse senza ossigeno o acqua nello spazio, potrebbe avere delle allucinazioni e vedere tutti i personaggi che hanno reso i suoi ultimi dieci anni un inferno vivente, da Whiplas a Ultron, passando per il Mandarino e naturalmente, Loki.

Viaggi nel tempo

I primi avvistamenti sul set di Endgame ci hanno mostrato con il vecchio costume di Loki, e non con la versione aggiornata di Thor: Ragnarok e Infinity War,  ovvero lo stesso indossato nel 2012 in The Avengers.

Questo dettaglio ha portato in molti a credere che la teoria dei viaggi nel tempo fosse effettivamente vera, e che se i Vendicatori torneranno indietro all’evento dove tutto è iniziato, allora c’è speranza di rivedere anche Loki…

Proiezione

Torniamo alla scena iniziale di Infinity War, dove Loki affronta (per l’ultima volta?) Thanos cercando di pugnalarlo inutilmente, ma finendo strangolato dal Titano Pazzo. E se quello morto non fosse il Dio dell’Inganno ma una delle sue “proiezioni”?

Alcuni fan hanno notato che Loki, destro, prova ad accoltellare Thanos con la mano sinistra, sostenendo che non si trattava di lui ma di un suo doppio, e che il vero Loki è da qualche parte al sicuro…

CORRELATO – Loki: 15 cose che le persone hanno capito male sul Dio dell’Inganno

Fonte: CBR

Bond 25: sul set spunta un misterioso villain – foto

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Sono partite in Norvegia le riprese di Bond 25, nuovo capitolo del franchise dedicato all’agente 007 James Bond ancora senza titolo ufficiale che vedrà Daniel Craig nei panni del protagonista per l’ultima volta dopo Casino Royale, Quantum of Solace, Skyfall e Spectre.

Nel frattempo, grazie alle immagini pubblicate da Express Uk, possiamo dare uno sguardo a uno degli antagonisti di Bond del film, nascosto sotto una misteriosa maschera bianca e immerso nella neve della località di Nittedal.

Non c’è traccia di Craig, né ulteriori indizi circa l’identità del personaggio, tuttavia un video girato sul set riprende l’inseguimento ai danni di una ragazza che fugge dalla sua casa mentre l’uomo procede zoppicante al suo seguito. È possibile che si tratti di uno stunt o comunque di un sosia del “vero” interprete, ma staremo a vedere nei prossimi giorni.

Secondo i rumor, la MGM starebbe ancora insistendo per portare il fresco vincitore dell’Oscar per Bohemian Rhapsody Rami Malek nel cast insieme a due attrici (una dovrebbe interpretare un’agente del MI6, l’altra un personaggio simile a quello di Olga Kurylenko in Quantum of Solace) e un attore per vestire i panni di un agente della CIA americano (Billy Magnussen è in cima alla lista dei candidati).

 

Bond 25: la produzione insiste su Rami Malek come villain

Vi ricordiamo che Bond 25 sarà diretto da Cary Fukunaga (il primo regista non britannico che siede dietro la macchina da presa di un film di 007), mentre la sceneggiatura sarà riscritta da Scott Z. Burns (The Bourne Ultimatum, Contagion).

Una parte importante delle riprese si terrà nella città di Matera, capitale europea della cultura per 2019, fornendo l’ambientazione perfetta per quella che dovrebbe diventare la sequenza d’azione del prologo, simile al segmento di apertura di Spectre a Città del Messico durante le celebrazioni del Giorno dei Morti.

Gli ultimi due film di James Bond sono stati diretti da Sam Mendes che ha incassato con i suoi film rispettivamente 1,1 miliardo di dollari per Skyfall (il Bond di maggior successo di sempre, con un Oscar all’attivo) e 880 milioni con Spectre. Dato il successo che Mendes ha raggiunto con i film, quando ha annunciato che non avrebbe più diretto un Bond Movie, la EON e la MGM si sono date da fare per cercare un rimpiazzo all’altezza.

Fonte: Express

A Quiet Place: Cillian Murphy in trattative per il sequel

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A Quiet Place: Cillian Murphy in trattative per il sequel

Il sequel di A Quiet Place potrebbe aver trovato il suo nuovo protagonista maschile: come riportato in esclusiva dall’Hollywood Reporter infatti, Cillian Murphy è ufficialmente in trattative per ottenere un ruolo nel secondo capitolo ancora una volta scritto e diretto da John Krasinski.

Non vengono confermati ulteriori dettagli sulla produzione, in particolare sulla trama ancora top secret, ma diverse fonti dicono che l’attore, ora impegnato nella serie Peaky Blinders,  dovrebbe interpretare un misterioso personaggio con cattive intenzioni che si unirà al clan familiare sopravvissuto agli eventi del primo film.

Vi ricordiamo che A Quiet Place 2 (questo il titolo ufficiale) è atteso nelle sale il 15 Maggio 2020, con le riprese che partiranno già in estate nello stato di New York. Krasinski, che aveva completato le prime bozze dello script in autunno, tornerà dietro la macchina da presa mentre Emily BluntNoah Jupe e Millicent Simmonds sono attesi di nuovo nel cast.

A Quiet Place: Un Posto Tranquillola recensione

Una piccola idea è diventata più grande, e mentre la maggior parte dei sequel parla del ritorno di un cattivo o del ritorno di un eroe, non volevo che il mio andasse in questa direzione.” ha spiegato Krasinski in un’intervista. “Di A Quiet Place 2 abbiamo un mondo, e il resto della popolazione che sta attraversando esattamente quella stessa esperienza. Ci sono altri sopravvissuti? Cosa possiamo esplorare ancora? Cosa accadrà dopo?“.

Vero e proprio caso cinematografico della scorsa stagione, A Quiet Place – Un Posto Tranquillo ha trasformato l’esperienza cinematografica di milioni di spettatori proponendogli uno spettacolo inedito.

La vicenda segue il viaggio di una famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere vittima di misteriose creature che vengono attirate dai suoni. Consapevoli che ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa la morte, Evelyn (Emily Blunt) e Lee (John Krasinski) sono determinati a trovare un modo per proteggere i loro figli mentre tentano disperatamente di contrattaccare.

Fonte: The Hollywood Reporter

Avengers: Endgame, la promozione mondiale dà indizi contrastanti sul film

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Abbiamo visto il primo poster americano di Avengers: Endgame con tutti i protagonisti schierati, sotto l’inquietante sagoma di Thanos, mentre il primo poster cinese ci ha mostrato non solo eroi e villain, ma anche tutti i caduti di Infinity War. Prima ancora, un altro banner aveva confermato la presenza del Hulkbuster nel film.

Dopo gli eventi di Infinity War, Endgame trova molti degli eroi della Terra in lutto per i loro amici perduti, mentre Tony Stark rimane nello spazio dopo la sua fallimentare battaglia con Thanos su Titano. Tuttavia, Captain America e la compagnia non staranno tranquilli a lungo, poiché Thanos si nasconde ancora da qualche parte nell’universo. Questa volta, gli Original Six, i sei vendicatori originali, saranno affiancati da un nuovo eroe, Captain Marvel, presentata al cinema da poche settimane. Con una durata di oltre tre ore, Endgame si presenta davvero come il più epico film del MCU.

Così come sarà unico il film in questione, è unica anche la campagna marketing che lo accompagna, con poster da tutto il mondo che però offrono uno sguardo differente su ciò che dobbiamo aspettarci, un piccolo indizio nascosto in ogni contenuto promozionale.

Il presidente del marketing di Walt Disney Studios Asad Ayaz ha rivelato alcune nuove immagini su Twitter in cui vediamo l’originale Occhio di Falco, Iron Man, Capitan America e Thor, insieme a Ant-Man, che guardano la skyline di Shanghai come se fossero pronti a conquistare la città (il disegno promuove il prossimo “Chinese Event” della Disney nella città di Shanghai). Inoltre, la Marvel ha diffuso anche un poster russo per Endgame che presenta la Vedova Nera in una posizione centrale (sappiamo che Natasha Romanoff è russa). Eccoli di seguito:

È forse degno di nota il fatto che nella promo art di Shanghai, Occhio di Falco indossi il suo costume di Civil War, invece del suo costume da Ronin ben mostrato nei recenti trailer di Avengers: Endgame. Il poster russo invece mostra Occhio di Falco nei panni di Ronin.

La particolarità del poster cinese, invece, era che ci mostrava per la prima volta Valchiria, dopo che i character poster ci avevano confermato che era viva, e che invece altri personaggi, come Shuri, non erano sopravvissuti allo schiocco.

Sembra, dunque, che ogni contenuto promozionale voglia darci qualche indizio in più sul film e che in qualche modo sia personalizzato a seconda del paese a cui è rivolto, segno che il fenomeno Marvel è davvero entrato in ogni casa del mondo.

Avengers: Endgame, tornano i misteriosi dispositivi sui nuovi constumi

Il film arriverà nelle nostre sale il prossimo 26 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

La sinossi:

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

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