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Captain Marvel: Brie Larson è Carol Danvers in un nuovo artwork

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Captain Marvel: Brie Larson è Carol Danvers in un nuovo artwork

È opera del fumettista Joe Quinones (Peter Parker: The Spectacular Spider-Man) questo meraviglioso artwork che trovate qui sotto e che immagina Brie Larson nei panni di Carol Danvers riproducendo la celebre cover dei fumetti di Captain Marvel del 2012, le cui storie hanno ispirato il primo cinecomic al femminile dei Marvel Studios.

Vi ricordiamo che alla regia del cinecomic ci saranno Anna Boden e Ryan Fleck mentre l’arrivo al cinema è fissato all’8 marzo 2019.

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Captain Marvel: tutte le rivelazioni dal fumetto prequel

Vi ricordiamo che alla regia del cinecomic ci saranno Anna Boden e Ryan Fleck mentre l’arrivo al cinema è fissato all’8 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi:

Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel: il primo trailer del film Marvel Studios

Captain Marvel non sarà una tradizionale storia di origine e che Carol Danvers non è, nei piani del Marvel Cinematic Universe, un’eroina come tante. Adesso, a darne conferma è Kevin Feige in persona, durante un’intervista ai British Academy Britannia Awards.

Cosa aspettarci, dunque, da Captain Marvel“È ambientato negli anni Novanta e anche se è una storia d’origine, è un tipo molto diverso di storia d’origine, e sono molto eccitato di svelare questa storia agli spettatori”. Inoltre Feige ha aggiunto che il film diretto da Anna Boden Ryan Fleck sta “venendo su estremamente bene”.

“Brie Larson ha fatto un lavoro enorme, Samuel L. Jackson sarà un Nick Fury molto molto diverso, ha fatto un ottimo lavoro, e l’intero cast è tutto molto diverso ed eccitante.”Considerato che il film sarà ambientato nel passato, il senso comune ci dice che possiamo aspettarci che il film sia collegato in modi davvero inaspettati agli altri film del MCU, a partire dalla lunga carriera di Fury nello SHIELD.

Fonte: Joe Quinones

Ezra Miller parla del film su Flash e commenta le voci sull’addio di Ben Affleck

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Intervistato da Playboy in occasione dell’uscita nelle sale di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald (secondo capitolo della saga che lo vede ancora nel cast), Ezra Miller ha accennato qualche dettaglio sul progetto solista di Flash e sulle voci circa l’addio di Ben Affleck dal DC Universe.

Un mese fa vi riportavamo la notizia secondo cui lo standalone su Barry Allen era stato rimandato a data da destinarsi, con la promessa dell’inizio della produzione nel 2019 e l’arrivo al cinema non prima del 2021. Ora è il designato protagonista ad esprimersi sulla faccenda, e queste sono state le sue parole:

Niente è mai certo in questo mondo, ma una cosa posso dirvela: faremo un fottuto e folle film su Flash. È uno dei miei grandi sogni di vita, e siamo sulla strada giusta…D’altronde chiunque conosca il personaggio di Barry Allen, sa che è solito arrivare tardi, molto tardi, ma una volta che ci arriva, è tutto risolto. Dobbiamo solo fidarci.

Un altro argomento molto dibattuto nei mesi scorsi è la presunta partenza di Ben Affleck, che potrebbe appendere al chiodo il costume del crociato di Gotham e dunque non apparire nei prossimi titoli del franchise DC (a cominciare da The Batman di Matt Reeves). Riferendosi a questo rumor e indirettamente anche a quello sull’addio a Superman di Henry Cavill, Miller ha spiegato che “Quando ci sono queste fughe di informazioni, con la gente che le prende per notizie ufficiali…è tutto abbastanza inaffidabile.

The Flash: possibili indizi su trama, villain e cast del film

Vi ricordiamo che l’attore è attualmente nelle sale con Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, seconda delle cinque nuove avventure del Wizarding World di J.K. Rowling.

Alla fine del primo film, il potente Mago Oscuro Gellert Grindelwald (Johnny Depp), viene catturato dal MACUSA (Il Magico Congresso degli Stati Uniti d’America), con l’aiuto di Newt Scamander (Eddie Redmayne). Tuttavia, come aveva minacciato di fare, Grindelwald riesce a fuggire dalla detenzione e inizia a radunare i suoi seguaci, la maggior parte dei quali ignari delle sue vere intenzioni: riunire dei maghi purosangue per governare su tutti gli esseri non-magici.

Nel tentativo di contrastare i piani di Grindelwald, Albus Silente (Jude Law) recluta il suo ex studente Newt Scamander, che accetterà di aiutarlo, inconsapevole dei pericoli che si troveranno ad affrontare. Si creeranno divisioni, l’amore e la lealtà verranno messi a dura prova anche tra gli amici più stretti e in famiglia, in un mondo magico sempre più minaccioso e diviso.

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald

Il film presenta un cast corale guidato da Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra Miller, con Jude Law e Johnny Depp. Fanno parte del cast anche Zoë Kravitz, Callum Turner, Claudia Kim, William Nadylam, Kevin Guthrie, Carmen Ejogo e Poppy Corby-Tuech.

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald è diretto da David Yates, tratto da una sceneggiatura di J.K. Rowling, e prodotto da David Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves e Lionel Wigram.

L’uscita italiana del film è prevista per il 15 novembre 2018, e sarà distribuito in 2D e 3D nei cinema selezionati e IMAX dalla Warner Bros. Pictures, una società della Warner Bros. Entertainment Company.

Fonte: Playboy

Eterni: ecco quali personaggi potrebbero essere nel film Marvel

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Eterni: ecco quali personaggi potrebbero essere nel film Marvel

I nomi dei protagonisti del nuovo progetto dei Marvel Studios sugli Eterni potrebbero esser stati rivelati (ma non ancora confermati, quindi sono da considerare con cautela). Li riporta il sito That Hashtag Show, menzionando Eros/Starfox – fratello di ThanosPiper, Elysius, Gilgamesh, Ikaris, Sersi, Makkari, Thena e Zuras. Il casting includerebbe altri due personaggi ancora sconosciuti, e un villain, che potrebbe corrispondere a Druig.

Nessun accenno ai Devianti, la controparte “cattiva” degli Eterni sulle pagine dei fumetti della Marvel Comics, ma non è escluso che nei prossimi mesi non vengano confermati nella linea di protagonisti dell’atteso cinecomic.

Eterni: i Marvel Studios al lavoro sul film

La lineup dei prossimi progetti targati Marvel Studios sembra ormai pronta e secondo quanto riportato nelle ultime settimane, le riprese del film sugli Eterni potrebbero partire già a settembre 2019. L’uscita nelle sale invece dovrebbe essere fissata al 6 novembre 2020.

Vi ricordiamo che la regista Chloe Zhao è stata scelta per dirigere il prossimo franchise Marvel basato sui personaggi creati da Jack KirbyGli Eterni, mentre Matthew e Ryan Firpo firmeranno la sceneggiatura per l’avventura della squadra di supereroi che dovrebbe debuttare nel futuro prossimo al cinema.

Il progetto include gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai fan dei fumetti come Eterni e i mostruosi Deviants, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestials. Le fonti dicono a The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarda la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, che ama muoversi tra gli umani. Il progetto consentirebbe così alla Marvel di assemblare un cast diversificato.

La Zhao, di origine cinese, era già nota alla Marvel per aver lavorato a una produzione indipendente di un film su Vedova Nera, il personaggio interpretato da Scarlett Johansson e che presto avrà uno standalone ufficiale.

La Marvel non ha commentato ufficialmente la notizia, ma probabilmente a breve sapremo quale sarà il futuro del MCU dopo Avengers 4. Tuttavia l’avvenire è roseo per lo Studio, che con Gli Eterni in ballo e con i Mutanti che si avvicinano a “casa”, ha ancora moltissimo materiale per raccontare storie al cinema.

Eterni: riprese già a settembre 2019?

Fonte: That Hashtag Show

Spider-Man: Un Nuovo Universo, ci sarà il cameo di Stan Lee

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Spider-Man: Un Nuovo Universo, ci sarà il cameo di Stan Lee

Come confermato dai due registi Phil Lord e Chris Miller, anche Spider-Man: Un Nuovo Universo – il film d’animazione che uscirà nelle sale italiane dal 25 dicembre distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. – avrà un cameo di Stan Lee.

Ci siamo incontrati ed avevamo qualche proposta, ma Stan ha finito per lanciarci non meno di sette idee durante un incontro di 45 minuti. Ecco che tipo di persona era…una macchina di idee. Un uomo il cui processo di creazione equivaleva al respirare. Per questo siamo stati fortunati ad averlo avuto nel nostro film“.

Nell’intervista Lord e Miller hanno solo menzionato un cameo “vocale”, quindi è probabile che il fumettista – scomparso di recente – abbia soltanto doppiato un personaggio che potrebbe non essere lui in persona.

Spider-Man: Into the Spider-Verse, il nuovo trailer

Nella versione originale di Spider-Man: Un Nuovo Universo, l’attore e cantante Shameik Moore sarà la voce del protagonista Miles Morales. Tra le voci originali anche Jake Johnson, Liev Schreiber, Haeilee Steinfeld, l’attore premio Oscar Mahershala Ali, Brian Tyree Henry, Luna Lauren Velez e Lily Tomlin.

Commentando l’annuncio, i produttori Phil Lord e Christopher Miller dichiarano: “Siamo fortunati ad avere un cast così straordinario di anime creative, divertenti e genuine, che popolano l’universo di Spider-Man. Hanno delle voci di talento, che danno vita a dialoghi sorprendenti”. Lord e Miller hanno aggiunto: “Non vediamo l’ora che Miles Morales arrivi sugli schermi di tutto il mondo. È un personaggio nuovo davvero divertente ed emozionante, e raccontare la sua storia attraverso uno stile visivo rivoluzionario, rende questa un’esperienza cinematografica totalmente innovativa “.

Sinossi: Spider-Man: Un Nuovo Universo racconta le vicende del teenager di Brookyn Miles Morales e delle infinite possibilità del Ragno-Verso, dove più di una persona può indossare la maschera. Una visione fresca di un nuovo Universo Spider-Man con uno stile visivo innovativo e unico nel suo genere.

Diretto da Bob Persichetti, Peter Ramsey Rodney Rothman, la sceneggiatura è di Phil Lord. Il film è prodotto, in collaborazione con Marvel, da Avi Arad, Amy Pascal, Phil Lord, Christopher Miller Christina Steinberg.

Spider-Man: Un Nuovo Universoleggi la recensione

Fonte: THR

Kill Bill: dieci cose che non sai sulla saga

Kill Bill: dieci cose che non sai sulla saga

Kill Bill è uno dei progetti più ambizioni di Quentin Tarantino. Tenuto in incubazione per diversi anni, il progetto ha visto la luce nel 2003 con il primo volume, seguito dal secondo l’anno successivo e non è chiaro se in futuro potrà realizzarsi un terzo capitolo.

Uma Thurman è la protagonista assoluta di questi due film, che hanno avuto un successo incredibile e continuano ad averlo a distanza di diversi anni. Un successo che ha consacrato le carriere di Tarantino e della Thurman stessa.

Ecco dieci cose che, forse, non sapevate di Kill Bill.

Kill Bill: Vol. 1

kill bill

1. L’idea per la realizzazione di Kill Bill viene da Pulp Fiction. Quentin Tarantino è stato uno dei primi nell’era post-moderna a creare una specie di universo condiviso, in cui tutti i suoi film sono legati tra loro in qualche modo. E Kill Bill non poteva essere da meno. Sembra che l’idea di realizzare questo film sia nata mentre avvenivano le riprese di Pulp Fiction nel 1994. Quentin Tarantino e Uma Thurman iniziarono a parlare dei film che avrebbero voluto fare e Quentin disse che avrebbe voluto fare un film sul kung-fu in stile anni ’70.

Lo spunto fondamentale proviene però dalla storiella di Mia Wallace, quando al locale racconta a Vincent Vega la sua esperienza di attrice per un episodio pilota di una serie intitolata Fox Force Five. In questa sequenza, Mia racconta che tra i personaggi previsti c’erano una bionda, la leader, una giapponese maestra di kung fu, una ragazza di colore, una ragazza francese e il personaggio interpretato da lei, la donna più letale del mondo con una lama.

2. Sia Tarantino che la Thurman tenevano a realizzare questo film insieme. L’idea di questo film è venuta ad entrambi e tutti e due tenevano a realizzarlo insieme. Nonostante le loro strade si fossero divise, Tarantino aveva messo da parte il copione senza mai dimenticarlo e dopo la prima gravidanza della Thurman, i due cominciarono a girare il film, uscito nel 2003.

3. Durante la lotta con gli 88 folli è stata usata una fotografia in bianco e nero. Ciò è un chiaro omaggio ai film di kung fu degli anni ’70 e ’80. Il bianco e nero (così come il bianco e rosso) erano usati per mascherare la perdita di sangue dalla censura televisiva. In origine, non venivano usati effetti fotografici in bianco e nero ma la MPAA chiese delle misure per abbassare il tono di certe scene. Tarantino ha usato questo vecchio trucco per realizzare un omaggio.

Kill Bill: Vol. 2

kill bill

4. In questo secondo capitolo, Tarantino avrebbe dovuto dare la voce a un personaggio. Originariamente, Tarantino avrebbe voluto che Pai Mei muovesse le labbra come se stesse parlando il cantonese, ma senza dire una parola, mentre la voce di Tarantino sarebbe stata in inglese. Alla fine il regista abbandonò l’idea e il personaggio Pai Mei parlò con la voce del suo interprete, Chia-Hui Liu.

5. Uma Thurman ha detto di essere stata costretta a girare una scena pericolosa. Secondo l’intervista rilasciata dalla Thurman al New York Times all’inizio del 2018, sembra che Tarantino l’avesse costretta a girare una scena pericolosa e senza controfigura in Kill Bill: Vol. 2 (2004), ovvero quella in cui corre su una strada sterrata a più di 64 km orari su un’auto d’epoca. Mentre stava facendo la ripresa, Uma perse il controllo e andò a sbattere contro un albero.

Da questo incidente la Thurman subì qualche danno al collo e a un ginocchio di lunga portata e per circa quindici anni la produzione del film, la Miramax facente capo a Harvey Weinstein, si era rifiutata di dare alla vittima una copia del video dell’incidente. Tarantino ha ammesso in seguito di non aver raccontato il vero tipo di strada che Uma avrebbe trovato, ingannandola perché lei si fidava ciecamente di lui e di essere stato un suo grande rammarico.

6. Nella scena in cui La Sposa e la figlia guardano la televisione abbracciate, sarebbe dovuto esserci un film di animazione Disney. In origine i due personaggi avrebbe dovuto guardare Gli Aristogatti (1970), ma la Disney non lo permise, così Tarantino decise di inserire un episodio del cartone animato Samurai Jack (2001). Ma il film deciso dopo aver eseguito il montaggio finale è stato Shogun Assassin (1980).

Kill Bill: Vol. 3

7. L’idea di realizzare un terzo volume di Kill Bill c’è sempre stata. Sin dalla fine del secondo capitolo, ci si è sempre chiesti quale sarebbe stata la fine di Beatrix Kiddo. Tarantino ha sempre ammesso di voler fare di Kill Bill la sua Trilogia del Dollaro, di girarne uno ogni dieci anni e di rendere protagonista di questa terza fase la figlia di Vernita Green, Nikki. Pare che Tarantino ami talmente tanto il personaggio di Beatrix da avere qualche difficoltà a lasciarla andare, sempre pronto a mantenerla in vita. Ma non è solo Tarantino che vorrebbe fare questo film: sono molte le attrici che si sono offerte per interpretare il ruolo della figlia di Beatrix e di Nikki.

Kill Bill: streaming

8. Entrambi i volumi di Kill Bill sono disponibili in streaming. Chi volesse rivedere tutti e due i film di Tarantino può farlo in streaming grazie alla piattaforma Chili.

Kill Bill: curiosità

kill bill

9. Per realizzare questo dittico, sono stati usati litri e litri di sangue finto. Christopher Allen Nelson, truccatore del film (che ha vinto l’Oscar, nel 2017, per il Miglior Trucco per Suicide Squad, insieme ad Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini), ha rivelato che sono stati usati qualcosa come oltre 1700 litri di sangue finto tra il primo Kill Bill e il secondo volume.

10. Tarantino possiede la Pussy Wagon. Sembra che Tarantino abbia guidato il veicolo quotidianamente per promuovere l’uscita del secondo volume di Kill Bill. Tarantino stesso ne ha concesso l’uso per diversi video musicali come I’m Really Hot di Missy Elliott e Telephone di Lady Gaga e Beyonce.

Fonti: IMDb, IMDb

Guardiani della Galassia Vol.3: Travis Knight contattato per dirigere il film?

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Come sapete il licenziamento di James Gunn dalla regia di Guardiani della Galassia Vol. 3 ha lasciato aperta la posizione di rilievo nella realizzazione del film, e da allora non sono arrivati più aggiornamenti in merito. Sappiamo tuttavia che prima che fosse annunciato il suo allontanamento produzione, Gunn aveva completato la sceneggiatura, quindi la domanda, fino a oggi, è stata proprio quella relativa allo script: la Disney userà o meno lo script realizzato dal regista e sceneggiatore?

A queste voci si è aggiunta nelle ultime ore quella diffusa da The Disinsider, secondo cui la casa di Topolino avrebbe contattato Travis Knight, regista di Bumblebee e Kubo e la spada magica, per dirigere il terzo capitolo del franchise. D’altronde questo nome circolava già da un po’ fra i corridoi dell’azienda, dal momento che Knight era già stato considerato per la regia de Gli Eterni (poi affidata a Chloe Zhao). E non finisce qui: un’altra fonte riporta che Paul Feig sarebbe l’altro candidato alla poltrona, ma ovviamente si tratta soltanto di rumor da prendere con estrema cautela.

Guardiani della Galassia Vol. 3: la Disney userà la sceneggiatura di James Gunn

Tempo fa Sean Gunn, fratello di James che nel franchise interpreta Kraglin e fornisce anche la mmo-cap di Rocket Raccoon, aveva parlato dello stato della produzione di Guardiani della Galassia Vol. 3. confermando che lo studio avrebbe voluto usare la sceneggiatura firmata dal fratello:

“Non conosco i dettagli precisi relativi a Guardiani 3. So che la Disney vuole ancora fare il film. So anche che hanno tutte le intenzioni di utilizzare la sceneggiatura che ha scritto mio fratello. Ovviamente, quella è stata una situazione molto spiacevole per tutti, soprattutto per lui, ma per esempio anche per me, passo sei mesi a preparare un film, e adesso sono in sospeso.”

La situazione sembra quindi non evolversi particolarmente per James Gunn, dal momento che seppure verrà utilizzata la sceneggiatura, il regista non tornerà (quasi sicuramente) alla regia del film. Intanto le dichiarazioni di Gunn fanno pensare che la squadra realizzativa del film rimarrà generalmente invariato, con la sola sostituzione del regista. Aspetteremo novità in merito. Tuttavia quest’ultima informazione dovrebbe assicurare al pubblico il ritorno di Dave Bautista nei panni di Drax, dal momento che l’attore aveva dichiarato che non avrebbe ripreso il ruolo se non fosse stata utilizzata la sceneggiatura firmata da James Gunn.

Guardiani della Galassia Vol. 3 è al momento sospeso dalla produzione presso i Marvel Studios.

Fonte: The Disinsider

Ralph Spacca Internet, i registi: “Parliamo di amicizia nello sconfinato mondo del web”

Atteso nelle sale italiane il 1 gennaio 2019, Ralph Spacca Internet è stato presentato oggi in anteprima alla stampa dai registi Phil Johnston e Rich Moore, già autori per la Walt Disney Pictures del primo capitolo – uscito nel 2012 – Ralph Spacca Internet e Zootropolis.

In questo secondo film del franchise gli spettatori lasceranno momentaneamente la sala giochi di Litwak per avventurarsi nel grande, inesplorato ed elettrizzante mondo di Internet  insieme a Ralph e alla piccola Vanellope, rischiando il tutto per tutto per trovare un pezzo di ricambio necessario a salvare “Sugar Rush”, il videogioco della giovanissima pilota.

L’idea di personificare internet nasce dal primo film, dove avevamo reso la sala giochi un luogo visitabile” racconta Moore, “anche se stavolta l’impresa era ancora più difficile: tutto perché ci sembrava un concetto astratto. Poi parlando con esperti del settore e consultandoci con loro ci siamo resi conto che non era affatto così lontano dalla nostra percezione, ma che poteva diventare qualcosa di molto tattile. Mentre per il design l’ispirazione viene dall’antica città di Roma, dove il centro è la parte originale e tutto intorno si espande la parte moderna.

Il nostro production designer ha studiato la città di Roma antica come se fosse una lasagna, quindi un ambiente stratificato dove possiamo troviamo aspetti di internet progettate negli anni Sessanta giù in fondo e sopra tutto ciò che è nuovo e attuale“, aggiunge Johnston.

ralph spacca internet
©2018 Disney. All Rights Reserved.

Moore, che ha iniziato nel campo dell’animazione con i Simpson, parla del cambiamento delle tecniche di realizzazione di questo genere di prodotto d’intrattenimento, ponendo l’accento sulle sfide che Ralph Spacca Internet ha rappresentato per lui e il collega: “Le cose sono mutate in maniera assolutamente inimmaginabile, perché realizzare un film come questo solo anni fa – al tempo del primo Ralph – era impensabile, una sfida impossibile. Quando lavoravo ai Simpson si usava la stessa tecnica di animazione di Pinocchio, mentre nel giro di pochi anni ci siamo resi testimoni del più incredibile cambiamento dell’industria che ha fatto un balzo in avanti imprevedibile ed epocale. Oggi riusciamo a inserire milioni di personaggi sullo schermo e sinceramente non so fin dove ci spingeremo…ma d’altronde questo è lo stile di Walt Disney e la filosofia dello studio: creare sempre qualcosa di nuovo, superare i limiti”.

E pensare che l’ambientazione stessa del film sta già cambiando proprio adesso, mentre parliamo” aggiunge Johnston, spiegando che per i registi “era importante partire da una storia basata sul tema dell’amicizia che potesse durare in eterno, un tema universale che non venisse schiacciato dall’ambientazione. Quel qualcosa di emotivo che lega i personaggi di Ralph e Vanellope fra loro e agli spettatori non viene sopraffatta dallo scenario incredibile in cui sono inseriti.

Ralph Spacca Internet, recensione del film Disney

Ma come nasce un progetto del genere e come si sostiene l’enorme pressione quando si lavora con uno dei più importanti (se non il più importante) studio di animazione esistente? “C’è un gruppo immenso di persone che sta dietro al film, 500, 600 persone circa. Talvolta può sembrare difficile far prevalere il proprio punto di vista all’interno di una grande azienda, tuttavia molti dei nostri collaboratori si aggiungono dopo che io e Phil abbiamo discusso della storia e ci siamo consultati. Un periodo di tempo che va dai sei mesi ad un anno intero“, racconta Moore. “È allora che ci chiediamo: cosa porterà questo film alle persone?  Cosa vogliamo dire? Quale emozione vogliamo trasmettere e come si arriva al cuore della gente? In fondo è tutto ciò che ci chiede lo studio“.

Solitamente cerchiamo di non pensare alla pressione, ma siamo consapevoli dell’eredità che la Disney ci lascia in affidamento“, confessa Johnston, “così il lascito dei capolavori del passato che ci precedono funzionano da ispirazione per creare qualcosa di nuovo. Ad esempio le nostre storie parlano di personaggi emarginati…un po’ come noi, che lavoriamo per lo studio d’animazione più importante del mondo e stiamo lì, in un angolo, ad osservare chiedendoci cosa ci facciamo qui…

ralph spacca internet
©2018 Disney. All Rights Reserved.

E sulla scena già anticipata dal trailer che vede protagonista Vanellope insieme a tutte le più celebri principesse Disney, i registi svelano qualche dettaglio di produzione: “Creare questa sequenza è stata un’esperienza strana: era come se all’improvviso avessimo tirato fuori Judy Garland da Il Mago di Oz, Marilyn Monroe da Gli uomini preferiscono le bionde o Anita Ekberg da La Dolce Vita…una stanza piena di dive! Eppure, anche durante i lavori, non ci rendevamo conto della fortuna che avevamo avuto: riunire tutte le principesse Disney con cui sono cresciute varie generazioni di pubblico nello stesso film è un privilegio. Ancora di più perché una cosa che era iniziata come uno scherzo si è tramutata in qualcosa di profondo…solo parlando con la gente abbiamo compreso quanto questi personaggi significassero per loro e come le principesse siano diventate più umane nel corso degli anni.

Vi ricordiamo che Ralph Spacca Internet uscirà il prossimo 1 gennaio. Nel cast delle voci internazionali ci sono attori del calibro di John C. Reilly, Kristen Bell, Gal Gadot, Mandy Moore, Sarah Silverman e Jane Lynch; nella versione italiana figurano invece Serena Rossi, Nicoletta Romanoff, Mélusine Ruspoli, Salvatore Aranzulla, LaSabri e Favij.

Ralph Spacca Internet: il nuovo trailer

L’AGICI al Noir in Festival 2018

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L’AGICI al Noir in Festival 2018

Arrivato al 28° anno di attività il NOIR IN FESTIVAL è ormai format consolidato di una manifestazione fortemente cross mediale e di oggettivo risalto critico e mediatico tra Italia ed Europa; quest’anno l’evento si svolgerà dal 3 al 9 dicembre a Milano e Como, secondo un modello originale che abbina l’idea di festival come luogo di formazione (nel campus universitario di IULM Milano) e spazio di glamour e qualità d’autore (sul lago di Como che, tra Alfred Hitchcock e George Clooney è ormai un punto di riferimento internazionale).

Da sempre attento alle relazioni tra cinema, letteratura e new media e polo d’attrazione per il genere più diffuso nel mondo (il mystery in tutte le sue forme) il Festival apre un nuovo capitolo della sua attività proponendosi come motore di idee produttive nel campo dei generi.

L’AGICI – Associazione Generale Industrie Cine-Audiovisive Indipendenti, in sinergia con il Noir in Festival, organizza due giornate di lavoro, nelle mattinate di venerdì 7 e sabato 8 dicembre, a Como, nelle quali approfondire importanza, scenari, prospettive e modalità di produzione di genere nonché il tema dell’internazionalizzazione del prodotto italiano.

Si inizia venerdì 7, dalle ore 10.30 alle ore 12.30, con l’incontro SVIZZERA: UN PARTNER DA SCOPRIRE in cui, alla luce del rinnovato accordo di coproduzione tra i due paesi e ricordando il successo di pellicole come Veloce come il vento, Lo chiamavano Jeeg Robot, fino al recente Il mangiatore di pietre, si valuteranno progetti e tecnicalità di un modello sostenibile per la coproduzione europea a vantaggio di un’industria culturale indipendente e aperta alle nuove sfide dell’internazionalizzazione.

Si continua sabato 8, dalle ore 09.00 alle ore 12.30, con il workshop PRODURRE GENERE IN ITALIA in cui si analizzeranno potenzialità e modalità di un’industria audiovisiva capace di offrire contenuti e modelli sulla scena internazionale. Il “genere”, difatti, risulta sempre un argomento delicato in cui la nostra cinematografia sembrerebbe esitare rispetto a modelli e formule che in passato hanno fatto la gloria della nostra cinematografia all’estero: il giallo, il thriller, il poliziesco, il western, il fantasy.

Le due giornate di lavoro si inseriscono nel cuore della prossima edizione del Noir in festival che a Como propone un programma ricco di anteprime di qualità e di incontri con grandi protagonisti della scena noir (da Carlo Lucarelli a Jo Nesbø) fino a un programma speciale dedicato al cineturismo e alle potenzialità del territorio come set ideale per opportunità produttive anche molto diverse tra loro, tra acqua, montagna, ville storiche, il confine e la civiltà del lago.

“Il tempo dei festival come semplice luogo della visione e della scoperta”, dice Giorgio Gosetti, “sta inevitabilmente esaurendosi. Sempre di più il festival deve sapersi connettere al territorio per valorizzarlo e offrirsi come piattaforma creativa per l’industria culturale proponendo una propria identità specifica in questo senso. È la nuova scommessa che, grazie ad AGICI e con il contributo di Istituto Luce – Cinecittà e SIAE, ci siamo proposti a partire da quest’edizione”.

Narcos: Messico, recensione della serie Netflix

Narcos: Messico, recensione della serie Netflix

Arriva su Netflix il 16 novembre Narcos: Messico, originariamente concepita come quarta stagione della serie Narcos, ma sviluppata poi come una serie spin-off incentrata sul Cartello di Guadalajara in Messico. Protagonisti sono Michael Peña e Diego Luna, rispettivamente nei ruoli dell’agente DEA Kiki Camarena e del fondatore del cartello Miguel Félix Gallardo.

Narcos: Messico esplora le origini dei primi grandi imperi della droga in Messico. Negli anni ’80, da una totale disorganizzazione, si arriva grazie a Félix Gallardo (Diego Luna) ad un cartello unificato noto come il Cartello di Guadalajara. Contemporaneamente, l’agente DEA Kiki Camarena (Michael Peña) si sposta con la sua famiglia dalla Californi a Guadalajara, per assumere un nuovo incarico. Ben presto si troverà a confrontarsi con una realtà più problematica di quanto si sarebbe mai aspettato, con una serie di tragici eventi che influenzeranno il traffico della droga, e la guerra contro di essa, negli anni a venire.

Cambia l’ambientazione, ma non la storia. È questa la premessa che ci suggerisce questa prima stagione spin-off della serie Narcos. Nonostante, considerato ciò, il rischio di mostrare qualcosa che sapesse di già visto era elevato, gli ideatori di questa nuova storia puntano molto sugli elementi di differenza tra il traffico di droga in Colombia e in Messico. Si riesce così ad essere nuovamente attratti da qualcosa che pensiamo di conoscere bene ma che riesce a sorprenderci continuamente.

La stagione sin da subito ci presenta dettagliatamente la realtà Messicana degli anni ’80, il contesto in cui trafficanti di droga e forze dell’ordine si danno battaglia. Sin entra così sin da subito nel vivo della vicenda, seguendo ora l’agente Kiki Camarena ora il trafficante Félix Gallardo, avendo sempre, o almeno in apparenza, il quadro completo delle loro mosse l’uno verso l’altro. Questa costruzione, funzionale al genere, permette così una buona costruzione del ritmo e della tensione.

Fondamentale inoltre, per conquistare il pubblico, è la costruzione dei personaggi. Dal lato della giustizia è naturalmente il Kiki Camarena di Michael Peña il centro dell’interesse, personaggio che puntata dopo puntata svela sempre più carisma. Oltre a lui non risultano tuttavia esserci personaggi in grado di affermarsi e rendersi incisivi all’interno delle diverse puntate. Al contrario, dal lato della criminalità organizzata spiccano diverse personalità ben caratterizzate e costruite secondo un arco evolutivo. Su tutti primeggia naturalmente il Félix Gallardo di Diego Luna, sempre più interessante nel suo costruirsi a partire dai propri errori, fino a essere sempre più votato al crimine, perdendo ogni umanità.

Partendo da questi personaggi, la serie si costruisce ispirandosi ai fatti realmente accaduti, sfoggiando una sempre più crescente atmosfera dai toni cupi, che esalta la brutalità degli eventi. Ben presto ogni linea di confine tra bene e male viene ad essere messa in discussione, ponendo riflessioni etiche che vanno al di là della semplice guerra tra bene e male. Narcos: Messico dimostra di non temere i suoi predecessori, riuscendo ad affermarsi come un ottimo prodotto, esaltando a ragione le particolarità che la rendono unica, e raccontandoci di più su un quadro che sembrava essere completo già con le precedenti stagioni.

Blake Lively e Anna Kendrick nel trailer di Un piccolo favore

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Blake Lively e Anna Kendrick nel trailer di Un piccolo favore

Dopo il grande successo al box office americano e l’entusiasmo di critica e pubblico, arriva anche in Italia il thriller sorpresa dell’anno, Un piccolo favore, scritto e diretto da Paul Feig.

Il regista di commedie cult – come Le amiche della sposa, Spy e Ghostbusters – confeziona un mystery imprevedibile sulla scia de L’amore Bugiardo – Gone Girl e La ragazza del treno, un noir contemporaneo che indaga sulla fiducia all’interno delle relazioni, sui confini dell’ambiguità e sulla spasmodica ricerca della perfezione.

Un piccolo favore, il film

Adattamento dell’omonimo romanzo, scritto da Darcey Bell e edito in Italia da Rizzoli, Un piccolo favore vede due amiche al centro di un intreccio di segreti inconfessabili e fatali bugie: Blake Lively, icona internazionale e attrice di talento (Adeline, Café Society) e la candidata agli Oscar Anna Kendrick (Tra le nuvole, Pitch Perfect). Nel cast anche Henry Golding (Crazy Rich Asians) e Rupert Friend (Homeland, The Young Victoria).

Un piccolo favore è un’esclusiva per l’Italia di Leone Film Group in collaborazione con Rai Cinema e sarà distribuito da 01 Distribution a partire dal 13 dicembre.

Un piccolo favore, la trama

Stephanie (Anna Kendrick) è una mamma vlogger che cerca di scoprire la verità dietro la scomparsa della sua migliore amica, Emily (Blake Lively). Stephanie è affiancata dal marito di Emily, Sean (Henry Golding), in questa ricerca che darà vita a colpi di scena, tradimenti, segreti e rivelazioni, amori, omicidi e vendette.

Un piccolo favore, leggi la recensione

Dinosaurs, al cinema il 10, 11, e 12 Dicembre

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Dinosaurs, al cinema il 10, 11, e 12 Dicembre

Arriva nelle sale il 10, 11 e 12 dicembre il documentario Dinosaurs, secondo appuntamento della stagione de “L’ARTE AL CINEMA” distribuita nei migliori cinema italiani da MAGNITUDO insieme a CHILI. Il documentario Dinosaurs racconta con un approccio scientifico i retroscena legati alle affascinanti creature preistoriche e alla raccolta dei reperti fossili che tutti noi possiamo ammirare oggi nei musei di storia naturale di tutto il mondo.

Da dove arrivano realmente? Sono ricostruzioni o sono reali? E come finiscono queste gigantesche creature del passato nei luoghi visitati ogni anno da milioni di persone? Pochi sanno che la maggior parte degli scheletri esposti nei musei sono ricostruzioni e che nel mondo gli esemplari reali interi si possono contare sulle dita di una mano.

Dinosaurs, il film

Il regista Francesco Invernizzi risponde a queste domande ricostruendo il viaggio che affrontano i resti di questi animali preistorici, dal ritrovamento delle loro ossa nelle aree più remote del pianeta ai laboratori dei maggiori esperti mondiali, in cui vengono assemblate e studiate, fino alle gallerie più esclusive e nelle case d’asta dove i grandi collezionisti e gli istituti scientifici prestigiosi si recano per riuscire ad aggiudicarsi questi rarissimi esemplari.

Dinosaurs è un viaggio entusiasmante, una straordinaria avventura raccontata attraverso immagini in 8k girate in Italia, Svizzera, Francia, USA (South Dakota, North Dakota, Wyoming, Colorado) sulle tracce dei giganti del passato più misteriosi di sempre.

Avengers: Infinity War, tutti i segreti rivelati dall’artbook del film

I Marvel Studios festeggiano l’incredibile successo di Avengers: Infinity War, film culminante della Fase 3 e di dieci anni di storia, pubblicando il volume Marvel’s Avengers: Infinity War – The Art of the Movie, preziosa raccolta di disegni, curiosità, dettagli sulla produzione del film che ha riunito praticamente tutti gli eroi del MCU.

Ma quali sono i segreti più importanti rivelati dall’artbook? Scopriamoli di seguito:

Hulk era nella battaglia finale nel Wakanda

In molti si sono chiesti per quale motivo, nonostante le richieste di aiuto dello scienziato, Hulk non si sia palesato durante la battaglia del Wakanda. Qualcuno ha ipotizzato che il gigante avesse ormai paura di Thanos, dopo la sonora batosta subita a inizio film, ma Mark Ruffalo in persona ha spiegato che, dopo gli eventi di Thor: Ragnarok, la volontà di Hulk si è trasformata in una mente più strutturata e ha cominciato a rifiutare il fatto che Banner lo “utilizzasse” soltanto in momenti di difficoltà, decidendo quindi di non “uscire” per combattere contro l’Ordine Nero e contro Thanos. Tuttavia, stando a quanto si era già detto in precedenza e a giudicare dai concept di Avengers: Infinity War diffusi negli ultimi giorni, Hulk doveva essere presente durante la Battaglia del Wakanda, non solo, doveva confrontarsi direttamente con Thanos, insieme agli altri Vendicatori, tentando di fermarlo.

Falcon nello spazio

Al posto di Spider-Man, Falcon avrebbe raggiunto Tony Stark e Doctor Strange nella battaglia spaziale: era questa l’idea originale per il film, approvata anche dai fratelli Russo, ma questo ingresso avrebbe portato ad un eccessivo tono da commedia che era terreno comune con i Guardiani. La trama fu quindi modificata e Spider-Man prese il ruolo di co-protagonista.

“Street” Captain America

Alcune idee originali per il costume di Cap mostravano l’eroe con un look del tutto diverso da quello apparso nel film: un Steve Rogers “nomade”, come quello dei fumetti degli anni ’70, non indossava un costume, ma stracci di strada che riusciva a spacciare per uniformi militari. Ai produttori piacque l’idea, ma il concept più tradizionale prevalse.

Thor e Rocket combattono un serpente gigante

Un concept inedito contenuto in Avengers: Infinity War – The Art of the Movie  mostra Thor e Rocket Raccoon insieme a Groot mentre combattono contro un serpente gigante, diapositiva esclusa dal film che era stata usata per pubblicizzarlo prima dell’arrivo nelle sale. È probabile che il mostro a due teste abbia preso ispirazione dal Serpente di Midgard, un enorme rettile talmente lungo da poter avvolgere l’intero pianeta, e che la missione di Thor alla ricerca di una nuova arma fosse stata immaginata come un viaggio mistico culminato in Wakanda.

Gli Outriders

Durante Avengers: Infinity War Spider-Man e Doctor Strange si ritrovano nello stesso team sul pianeta Titano e non partecipano alla battaglia del Wakanda perché impegnati a combattere direttamente con Thanos. I due però non si sono mai trovati faccia a faccia con nessuno degli Outriders, l’esercito del Titano Pazzo, tuttavia un concept art inedito li mostra mentre cercano di fermare gli alleati di Thanos a New York.

Il contributo di James Gunn

I fratelli Russo avevano praticamente carta bianca sul come gestire i personaggi Marvel nel film, tuttavia altri registi del franchise MCU cono stati contattati per avere qualche suggerimento; come James Gunn, che ha dato diversi input per quanto riguarda i Guardiani della Galassia e in particolare Teen Groot. L’idea di rendere adolescente e scontroso l’eroe è sua, come quella di renderlo ancora più trasandato grazie ai pezzi di corteccia e alle foglie che si sgretolano dal suo corpo.

Uno spaventoso Teschio Rosso

La carrellata di artwork inediti sul look di Teschio Rosso, l’antagonista principale di Captain America: Il Primo Vendicatore scomparso e riapparso con grande sorpresa del pubblico in una scena di Infinity War come “custode” della gemma dell’anima, hanno rivelato un aspetto ancora più terrificante del personaggio, con l’iconico cappuccio nero e il costume fatto di stracci di pelle; alcuni svelano invece forme totalmente inedite del cranio del personaggio, poi finite nel cestino.

La piscina di Thanos

Quando Thanos schiocca le dita si ritrova per un breve periodo all’interno della gemma dell’anima dove incontra la giovane Gamora che lo affronta dicendogli che deve rinunciare a “tutto” per la sua folle ricerca. I produttori avevano immaginato di mostrate il Titano in un’enorme piscina – apparsa nel film – ma molto diversa nelle idee originali. Era infatti una pozza di sangue inquietante, il sangue versato da milioni di vittime.

Iron Man e la nuova armatura

Utilizzando la nanotecnologia per creare una varietà di armi, Tony Stark è stato uno dei pochi eroi a scalfire Thanos, tuttavia grazie ai concept art inclusi nel libro Avengers: Infinity War – The Art of the Movie siamo riusciti a capire fin dove poteva arrivare il potenziale di quelle armi. Iron Man avrebbe potuto infatti trasformarsi in un razzo per viaggiare nello spazio, anche se poi la versione finale che abbiamo visto nel film risultava comunque in grado di volare ad altezze incredibili senza bisogno di trasformazione.

White Wolf

La scena post credits di Black Panther mostrava Bucky Barnes in Wakanda dove veiva chiamato anche White Wolf. In Infinity War, il personaggio ottiene un nuovo braccio meccanico e si presenta nella sua vecchia uniforme da Soldato d’Inverno, tuttavia alcuni concept inediti hanno immaginato Bucky con un look completamente nuovo: senza barba e con capelli corti, altri con disegni wakandiani sui vestiti.

L’esilio di Thanos

Quando Thanos capisce che la popolazione del pianeta Titano stava esaurendo le proprie risorse e si stava dirigendo verso la distruzione, decide di mettere in atto il suo piano di difesa e cercare tutte le gemme dell’infinito. La sceneggiatura originale avrebbe incluso un breve flashback che ci mostrava quanto Thanos fosse ostacolato dal suo popolo e successivamente esiliato da casa sua. Ecco perché non era nei paraggi quando il pianeta crollò…

Il destino di Gamora

Una scena chiave del film vede Thanos e Gamora trovare la gemma dell’anima su Vormir e viene detto loro che per ottenerla una persona dovrà sacrificare ciò che ama di più. Così, mentre l’eroina si fa beffe del padre “che non ama nessuno“, Thanos la afferra e la getta giù da un dirupo. Un concept art alternativo però immaginava questa sequenza in maniera ancora più tragica, dove vedevamo il corpo di Gamora defunta a terra dopo la caduta in una pozza di creature o un buco nero che la faceva a pezzi.

Un unico film

Quando venne annunciato che il prossimo film sugli Avengers sarebbe stato diviso in due parti, i fan sono rimasti alquanto sorpresi. Ma anche per quanto riguarda la visione in capitoli, nelle prime sceneggiature si pensava di far terminare Infinity War con Thanos che otteneva le gemme, mentre più tardi si optò per un cliffhanger d’effetto con lo schiocco finale. In realtà i Marvel Studios avevano programmato di montare un unico film, girato tutto insieme, ma si resero presto conto che avere tutti gli attori in una sola volta nello stesso periodo era praticamente impossibile. Quindi spezzare le riprese è stata la scelta più  logica.

Adam Warlock

I piani “editoriali” dei Marvel Studios non hanno previsto la presenza di Adam Warlock in Avengers: Infinity War, rimandando la sua prima apparizione al Volume 3 di Guardiani della Galassia. A confermare questa ipotesi arrivano Anthony e Joe Russo, registi di Infinity War, che di recente hanno riportato alla luce la questione: “Adam Warlock è una cosa di James Gunn, noi non abbiamo mai avuto intenzione di inserire Adam Warlock in Infinity War. Abbiamo già così tanti eroi che voi fan amate e ai quali dovevano dare il giusto spazio nel film…

Ricordiamo che nei fumetti Adam Warlock è parte integrante del mito legato al fumetto su Infinity War, essendo colui che custodisce la gemma dell’anima e che ha spesso incrociato la strada di Thanos. Solitamente il pubblico vuole vedere l’eroe e il cattivo e insieme avere una connessione emotiva con loro“, ha dichiarato Anthony Russo, “Tuttavia nel film non avresti una connessione con Warlock perché non è legato a Thanos e alla sua storia mostrata in Infinity War“.

Qualche mese fa i due sceneggiatori del film Christopher Markus e Stephen McFeely avevano spiegato le ragioni dietro questa assenza in un’intervista con ET OnlineNon abbiamo introdotto Adam Warlock nel film perché è un personaggio troppo importante e per farlo dovresti girare un film intero. Non puoi semplicemente farlo apparire sullo schermo. C’è stato un breve momento in cui eravamo indecisi, poi guardando alla lista già numerosa di personaggi abbiamo deciso di escluderlo. Un po’ come per Silver Surfer, che si, ci sarebbe stato utile, ma non possiamo toccarlo adesso“.

Una scena con Steve Rogers e Tony Stark

Per la maggior parte del film i Vendicatori restano divisi su due parti opposte dell’universo. Il conflitto ancora acceso della Guerra Civile viene menzionato, brevemente e senza risolvere nulla, tuttavia la sceneggiatura originale prevedeva la reunion della squadra quando le forze di Thanos attaccavano per la prima volta la Terra. Ciò avrebbe incluso la tanto attesa scena di pace fra Steve e Tony dove i due discutevano degli accordi di Sokovia e rendendosi conto che avevano bisogno di lavorare insieme.

La love story fra Cap e Sharon Carter

Introdotto in Captain America: The Winter Soldier, il personaggio di Sharon Carter è un S.H.I.E.L.D. incaricato di tenere d’occhio Steve Rogers, mentre più tardi lo aiuterà nella lotta contro HYDRA per onorare sua zia Peggy. Civil War ci ha infatti rivelato che la ragazza era la nipote del vecchio amore di Steve, e i due si avvicineranno molto nel corso del film arrivando ad un bacio; il tal direzione, le sceneggiature originali avrebbero rivelato che la loro storia d’amore era cresciuta nel corso dei film, come richiamo ai fumetti dove i due hanno una lunga relazione.

Nova Corps

I Nova Corps erano stati introdotti nel franchise dei Guardiani della Galassia come una forza galattica che aiutava i protagonisti durante la grande battaglia contro Ronan l’Accusatore. In Infinity War Thor li menziona menziona dopo che Thanos ha spazzato via Xandar per ottenere la gemma del potere: un’apertura che sarebbe dovuta essere quella effettiva del film, poi scartata, mostrando un flashback di Thanos e le sue forze che distruggevano il pianeta.

Bor

Nel film abbiamo visto Thor viaggiare fino alla fornace cosmica di Nidavellir con Rocket e Groot, dove incontra il gigante nano Eitri che lo aiuterà a creare la sua nuova arma, lo Stormbreaker. Le idee originali dello script però prevedevano un percorso molto diverso per i tre eroi, con Thor che avrebbe cercato lo spirito di suo nonno Bor (apparso brevemente in Age of Ultron) per ottenere informazioni su Thanos. E invece dello Stormbreaker, avrebbe impugnato lo Jarbjorn, l’ascia usata nei fumetti in assenza del Mjolnir.

Howard il Papero

Le scene nello spazio che hanno coinvolto i Guardiani della Galassia sono state le parti più complicate da mettere insieme nel film. Come spiegato dai fratelli Russo, la preoccupazione stava nel fatto che un’eccessiva azione avrebbe distratto gli spettatori dalla trama principale, e i Guardiani avevano già molto altro fare dopo la cattura di Gamora da parte di Thanos. Così, nella sceneggiatura originale, si raccontava come nel – disperato tentativo di scoprire dove poteva essere Thanos – Star-Lord si sarebbe diretto verso un pianeta e avrebbe incontrato Howard the Duck, apparso nella scena post-credits del primo film dei Guardiani.

Il debutto degli Inhumans

C’è mancato davvero poco e gli Inhumans avrebbero potuto debuttare sul grande schermo direttamente in Avengers: Infinity War, come rivelato dall’artbook riferendosi alle varie sceneggiature originali dove si parlava del gruppo come custode della gemma dell’anima nella loro città lunare. Thanos l’avrebbe invasa, scatenando un’enorme battaglia, ma i Marvel Studios cambiarono i loro piani una volta ottenuto Spider-Man per il MCU.

Lo scudo di Cap

Avendo rinunciato al suo classico scudo alla fine di Civil War, Captain America aveva bisogno di un altro segno distintivo per combattere in Infinity War, e finisce così per impugnare uno scudo di forma triangolare fornitagli da T’Challa dal duplice utilizzo: difesa e attacco, come coltelli affilati. Si tratta di un tributo all’originale scudo triangolare utilizzato negli anni ’40 dal personaggio, e progettato grazie all’ingegno di Howard Stark.

Gli effetti dello schiocco

Il momento più importante a livello di trama del film è stato, ovviamente, lo schiocco delle dita di Thanos. Nel fumetto originale, quando questo succede, metà della popolazione dell’universo svanisce, ma nel film la visione di tale evento è stata ancora più agghiacciante con l’immagine dei personaggi polverizzati. Tuttavia l’idea originale era ancora più folle: come rivelato dall’artbook, gli eroi scomparivano tutti insieme quasi a sembrare anime strappate dai loro corpi che volavano via agonizzanti.

Super Hulkbuster

Quando l’Hulkbuster venne mostrata nei trailer del film, i fan pensarono subito che fosse stato Iron Man a rinvenirlo per l’uso nella battaglia del Wakanda, mentre si scopre che è in realtà viene utilizzato dall'”impotente” Bruce Banner. Vari concept originali avevano arricchito l’armatura con idee di Shuri e strati di vibranio che migliorassero le sue capacità in battaglia, tra cui un enorme braccio a “uncino” e più armi.

Il destino di Loki

Loki decide di sacrificare se stesso nel tentativo di uccidere Thanos proprio nelle scene iniziali di Infinity War e muore davanti al fratello Thor mentre il Titano Pazzo continua la sua ricerca delle gemme dell’infinito. Non tutti però sanno che per prevenire qualsiasi rischio di spoiler all’interno del cast (con conseguente diffusione esterna), i Marvel Studios avevano preparato diverse false sceneggiature di Avengers: Infinity War da far leggere agli attori. Una di queste, come rivelato di recente dai fratelli Russo –  che hanno diretto il film – non prevedeva la morte di un personaggio durante il prologo:

Avevamo creato una versione della sceneggiatura in cui Loki sarebbe rimasto in vita fuggendo in una capsula di salvataggio all’inizio del film, ma quando abbiamo iniziato a girare quella particolare sequenza, alcuni membri della troupe erano confusi […] Di più non possiamo raccontare per proteggere i segreti del film e perché questa è il punto di arrivo di un viaggio durato dieci anni. In ogni caso ci siamo divertiti a consegnare agli attori dei falsi script e nessuno di loro ha effettivamente letto la vera sceneggiatura…
Così anche i concept artist dei Marvel Studios erano all’oscuro della trama, inconsapevoli che il film si sarebbe aperto con una grande scena di combattimento tra Thor, Loki e Thanos. Secondo l’artbook infatti il cinecomic doveva iniziare con i due fratelli già sconfitti, ma sono state incluse altre possibilità, come scene in cui Loki è vivo più avanti nel film.

Fonte: CBR

Creed II: Michael B. Jordan si allena con Sylvester Stallone – video

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A pochi giorni dall’arrivo nelle sale di Creed II il protagonista Michael B. Jordan ha pubblicato un incredibile video dal dietro le quinte che lo mostra durante una sessione di allenamento con Sylvester Stallone. Il film segna infatti il nuovo ritorno sul ring di Rocky Balboa al fianco di Adonis Creed, figlio del suo storico rivale Apollo Creed. Insieme si preparano ad affrontare il prossimo incontro sul ring e un passato condiviso e scopriranno che nulla è più importante della famiglia.

Al video è stato accompagnato un messaggio speciale dell’attore:

È incredibile e surreale pensare di essermi allenato con Rocky in persona: sono cresciuto guardando e imitando tutti i suoi film e gli incontri di boxe e ora posso dire di aver girato non uno ma ben due film con Mr.Balboa. Questo mi fa sentire ancora come un bambino e mi sto godendo ogni momento.

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Creed II – Trailer Ufficiale Italiano con Michael B. Jordan

Di seguito la sinossi ufficiale del film:

La vita è diventata un atto di equilibrio per Adonis Creed. Tra gli impegni personali e l’allenamento per il suo prossimo grande combattimento, si trova di fronte alla sfida della sua vita. Affrontare un avversario con legami con il passato della sua famiglia non fa altro che intensificare la sua imminente battaglia sul ring. Rocky Balboa è lì al suo fianco per sostenerlo in tutto questo processo e, insieme, Rocky e Adonis affronteranno la loro eredità condivisa, chiedendosi per cosa valga la pena combattere e scoprendo che nulla è più importante della famiglia. Creed II significa tornare alle origini per riscoprire ciò che ti ha reso un campione in primo luogo, e ricordando che, non importa dove tu vada, non puoi sfuggire alla tua storia.

Diretto da Steven Caple Jr. e atteso nelle sale italiane a novembre 2018, il sequel vede nel cast Sylvester Stallone, Michael B. Jordan, Tessa Thompson, Dolph Lundgren, e Florian Munteanu.

Creed IIla recensione

Fonte: Michael B. Jordan

Il Ritorno di Mary Poppins: un magico video dal backstage

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Il Ritorno di Mary Poppins: un magico video dal backstage

È stata diffusa un magico video dal dietro le quinte de Il Ritorno di Mary Poppins, il film con Emily Blunt che vedrà tornare al cinema l’iconica bambinaia interpretata da Julie Andrews.

Guarda anche – Il ritorno di Mary Poppins: il trailer ufficiale con Emily Blunt

Nel cast del film Il Ritorno di Mary Poppins Emily Blunt, nel ruolo che fu di Julie AndrewsLin-Manuel Miranda, creatore del musical di grandissimo successo Hamilton, e la tre volte premio Oscar Meryl Streep, che interpreterà il ruolo della cugina Topsy. Ben Whishaw (Spectre, The Zero Theorem, Paddington) interpreterà invece Michael Banks da adulto e Emily Mortimer sarà Jane. Infine ci saranno anche Dick Van Dyke e Angela Lansbury.

Il film arriverà in sala il 19 dicembre 2018 e racconta di Jane e Michael Banks oramai diventati adulti che, dopo una grave perdita, accolgono in casa Mary Poppins. Attraverso le sue doti magiche, e con l’aiuto del suo amico Jack, Mary aiuterà la famiglia a riscoprire la gioia e il senso di meraviglia che hanno abbandonato le loro vite.

La sceneggiatura sarà scritta da David Magee; per quanto riguarda la colonna sonora, importantissima per questo progetto, il candidato al premio Oscar Marc Shaiman si occuperà della composizione, mentre il vincitore del Tony Award Scott Wittman scriverà nuove canzoni originali. A dirigere il film è stato chiamato un esperto di musical, Rob Marshall. L’ambientazione, che nel primo film era di poco precedente alla Prima Guerra Mondiale, in questo film sarà quella della Grande Depressione, mentre la storia sarà basata sulle storie di Pamela Lyndon Travers su Mary Poppins e la famiglia Banks.

Il Ritorno di Mary Poppins, leggi la recensione

Hellboy, per Ron Perlman è “ancora una ferita aperta”

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Hellboy, per Ron Perlman è “ancora una ferita aperta”

Ron Perlman ha ammesso di essere ancora un po’ irritato per il prossimo film su Hellboy, che vede protagonista David Harbor nel ruolo principale.

Perlman ha interpretato il personaggio nel film di Guillermo del Toro del 2004 e nel suo sequel del 2008, e ha continuato a insistere perché il regista messicano completasse la trilogia, fino allo scorso anno, quando è stato annunciato il reboot. Il franchise verrà quindi riavviato l’anno prossimo, con Neil Marshall che dirige un film che dovrebbe ispirarsi da vicino al materiale a fumetti di Mike Mignola.

Perlman ha dichiarato alla fine dello scorso anno che vorrebbe evitare di parlare del nuovo film con Harbour, ma adesso si è detto pronto per mettere le cose in chiaro. Parlando con Collider Live, l’attore ha dichiarato che Hellboy rimane un argomento delicato per lui. “Sentivo che dovevamo chiudere la trilogia, per i fan, e c’erano troppe persone che si muovevano in troppe direzioni diverse e non riuscivo proprio a staccarmi dal progetto, quindi se mi chiedi di parlare di Hellboy, adesso, ti dico che è ancora una ferita aperta.”

Hellboy: la prima foto ufficiale di David Harbour

Discutendo la fine del cliffhanger di Hellboy II: The Golden Army e la scioccante rivelazione che la Liz Sherman di Selma Blair era incinta di due gemelli, Perlman ha riaffermato che doveva esserci una trilogia. La sensazione che ha confessato l’attore è stata quella di non essersi sentito all’altezza dopo l’annuncio del riavvio del franchise.

Quando gli è stato chiesto se si fosse sentito come se gli avessero tirato il tappeto da sotto ai piedi, Perlman ha risposto: “Non avrei mai pensato che potesse succedere, ma sapevo che Guillermo aveva un’idea incredibile per come chiudere la trilogia. Sarebbe stato bellissimo per i fan dei primi due film, non solo perché avrebbe realizzato un grande film, ma perché avrebbe chiuso una trilogia così come era stata pensata all’inizio.”

L’attore ha confermato che non ha avuto alcun coinvolgimento nel film di Marshall, e ha anche negato di essere stato un consulente per David Harbour. Perlman ha detto che la cena tra lui e l’attore di Stranger Things è stata organizzata da Patton Oswalt e che Harbor non gli ha telefonato per un consiglio, anche se ha spiegato che sarebbe stato disponibile, se gli avesse chiesto dei consigli.

In arrivo il 12 aprile 2019, Hellboy di Neil Marshall vede David Harbor nei panni di Hellboy, Ian McShane nei panni di Trevor Bruttenholm, Milla Jovovich nei panni di Nimue, Sasha Lane nei panni di Alice Monaghan, Penelope Mitchell nei panni di Ganeida e Daniel Dae Kim nei panni di Ben Daimio.

Fonte: CBR

Doctor Strange: il regista salva l’Occhio di Agamotto dalle fiamme

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La scorsa settimana, il regista di Doctor Strange, Scott Derrickson, ha informato via Twitter i suoi fan che la sua casa era tra le molte andate bruciate nel pericoloso percorso degli incendi di Woosley che hanno bruciato le contee di Ventura e Los Angeles. Il regista non è il solo, molte star di Hollywood, ma anche persone ordinarie, sono rimaste senza casa (nel caso delle star, senza quella casa in particolare) a causa della ferocia e della violenza degli incendi.

Tuttavia, prima di evacuare la sua casa, Derrickson è riuscito a salvare un prezioso pezzo di memorabilia Marvel, evento che ha condiviso con i suoi follower su Twitter mercoledì sera. Nel suo tweet, vediamo l’originale Occhio di Agamotto del film di Doctor Strange del 2016, in possesso di Derrickson, sano e salvo.

“Quando prepar un’evacuazione a causa di un incendio, hai solo il tempo di afferrare una manciata di cose – ha detto Derrickson nel tweet – L’originale Occhio di Agamotto è al sicuro.”

L’Occhio di Agamotto è l’amuleto sacro che Doctor Strange (interpretato da Benedict Cumberbatch) usa per conservare la Gemma del Tempo, una delle sei preziose Gemme dell’Infinito. Ovviamente, la Gemma del Tempo non è più nell’Occhio di Agamotto e si trova invece sul Guanto dell’Infinito di Thanos, che è usato per ospitare tutte e sei le pietre. Abbiamo visto Strange dare la pietra a Thanos per salvare la vita a Tony Stark (o forse per qualche altro intelligente motivo sul lungo termine) negli eventi di Avengers: Infinity War.

Ecco il tweet di Scott Derrickson:

L’Occhio di Agamotto ha un evidente valore sentimentale per i fan di Derrickson e della Marvel in tutto il mondo, oltre a un significativo valore finanziario. Per avere un’idea di quanto possa costare, si può trovare un “duplicato autenticato” dell’occhio di Agamotto sul sito ufficiale di Shop Disney per oltre $ 3.000. Solo 50 di questi duplicati sono stati realizzati (secondo il sito web), e se una copia autorizzata costa così tanto, si può solo immaginare il costo del pezzo originale.

Doctor Strange 2: riprese già nel 2019?

Prima di Doctor Strange, Scott Derrickson era meglio conosciuto per film horror come L’esorcismo di Emily Rose e Sinister, poi i Marvel Studios lo hanno scelto per dirigere il film 2016, che ha guadagnato oltre 677 milioni di dollari in tutto il mondo. Il regista è stato confermato per il sequel, le cui riprese potrebbero cominciare alla fine del prossimo anno.

Oscar Isaac su X-Men: Apocalypse, “un’esperienza atroce”

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Oscar Isaac su X-Men: Apocalypse, “un’esperienza atroce”

A quanto pare, così come in molti trai fan dei mutanti Marvel non hanno amato X-Men: Apocalypse, nemmeno l’attore che interpreta il villain del titolo ha un ricordo molto piacevole di quell’esperienza. Oscar Isaac ha infatti raccontato della sua esperienza nei panni di En Sabah Nur, che non si è rivelata per nulla piacevole.

Isaac ha rivelato che il costume e gli effetti speciali necessari per interpretare il cattivo sullo schermo gli hanno dato la percezione di un’esperienza “atroce”, che sembra simile lamentele già ascoltate da parte di Jennifer Lawrence, che si è dovuta confrontare con il costume e il trucco di Mistica, per il nuovo corso del franchise degli X-Men.

“Apocalisse, è stato atroce – ha dichiarato a GQ l’attore – Non sapevo, quando ho detto di sì, che quello sarebbe stato ciò che stava per accadere. Che dovevo farmi racchiudere dentro a della colla, al lattice e un costume da quasi 20 chili e che ho dovuto indossare addirittura un meccanismo di raffreddamento all’interno del costume stesso.”

The Batman: Oscar Isaac contattato per un “ruolo misterioso”?

Isaac ha rivelato che non riusciva a muovere la testa, nel costume, impedimento che lo ha in qualche modo isolato dagli altri membri del cast, Jennifer Lawrence, Michael Fassbender e James McAvoy; tutti quelli con cui voleva interagire di più per aiutare a creare una chimica migliore.

“La spinta è stata, ‘posso lavorare con questi grandi attori che mi piacciono tanto’, ma non riuscivo nemmeno a vederli perché non potevo muovere la testa – continua Oscar Isaac – E ho dovuto sedermi su una sella appositamente progettata, perché era l’unica cosa su cui potevo davvero sedermi, e mi confinavano in una tenda refrigerante tra una ripresa e l’altra”. Continuando a parlare di quando fosse sudato e scomodo durante le riprese.

“E ogni volta che mi muovevo, era tutto un cigolio di gomma e plastica, quindi tutto ciò che ho recitato, è stato doppiato più tardi” ha aggiunto.

Il film non è stato accolto unanimente bene da critica e pubblico, in parte anche per la scelta dei look di alcuni personaggi, tra cui proprio l’Apocalisse di Isaac. Nel prossimo capitolo del franchise degli X-Men, non ci sarà posto per lui, ma forse sarà l’occasione giusta, per Fox (prima di passare alla Disney) di fare la cosa giusta con il personaggio di Jean Grey, già maltrattato in X-Men: Conflitto Finale.

Oscar Isaac è al momento impegnato nelle riprese di Star Wars: Episodio IX, in cui tornerà a essere Poe Dameron, pilota e leader della Resistenza.

Glass: David e la Bestia si scontrano nel nuovo spot

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Glass: David e la Bestia si scontrano nel nuovo spot

Si intitola Superhuman lo spot tv di Glass, il nuovo film di M. Night Shyamalan che chiuderà la trilogia formata da Unbreakable e Split. Il film del regista di Philadelphia vedrà tornare Bruce Willis, Samuel L. Jackson e James McAvoy nei panni dei personaggi che hanno già interpretato per Night, rispettivamente, David Dunn, Elijah Price/L’Uomo di Vetro e Crumb/La Bestia/L’Orda.

Glass: il nuovo trailer del film di M. Night Shyamalan

Nello spot che segue, potete vedere Dunn e La Bestia che si scontrano in un feroce duello:

A seguire, inoltre, potete vedere la cover che Total Film ha dedicato al film, con i tre protagonisti in primo piano, oltre a nuove immagini in cui vediamo anche Sarah Poulson, new entry, e Anya Taylor-Joy, che torna nel ruolo di Casey.

Glass: le prime reazioni al film sono positive

Qui la prima sinossi:

Dunn (Bruce Willis) sta dando la caccia alla Bestia, controparte sovrumana di Crumb (James McAvoy), scontrandosi con lui in maniera sempre più aspra. Intanto Price (Samuel L. Jackson) emerge dall’ombra, nascondendo dei segreti che si riveleranno pericolosi per entrambi.

Interpretato da Samuel L. Jackson, James McAvoy, Bruce Willis e dall’attrice vincitrice del Golden Globe Sarah Paulson, Glass porta avanti le vicende narrate in Unbreakable – Il Predestinato (2000) e Split (2016), entrambi scritti e diretti dallo stesso Shyamalan. Glass vede David Dunn all’inseguimento dell’identità sovrumana di Kevin Wendell Crumb, ovvero la Bestia, in un susseguirsi di incontri sempre più pericolosi. Elijah Price, noto anche con lo pseudonimo de “l’Uomo di Vetro”, emergerà dall’ombra in possesso di segreti decisivi per entrambi gli uomini.

Glass, recensione del film di M. Night Shyamalan

Jared Leto annuncia con un video l’inizio delle riprese di Morbius

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Jared Leto ha ufficialmente annunciato l’inizio delle riprese di Morbius – Il Vampiro Vivente. Lo ha fatto a modo suo, da showman quale è, attraverso un video su Instagram in cui si rade per cominciare la trasformazione nel personaggio dei fumetti.

L’attore e musicista si cimenta così nel secondo ruolo che lo vedrà interpretare un personaggio dei fumetti, dopo il Joker per la Warner Bros visto in Suicide Squad e che forse tornerà in uno dei tanti progetti in cantiere presso lo Studio.

Nella sua carriera da attore post Oscar, Jared Leto ha scelto di cavalcare l’onda del successo, scegliendo ruoli molto più main stream, dopo essersi costruito un curricula di tutto rispetto con piccoli ruoli in film che hanno segnato la storia del cinema, basti pensare anche solo a La Sottile Linea Rossa e Fight Club.

L’accelerazione della rpoduzione di Morbius alla SONY è stato sicuramente uno degli effetti del successo di Venom, con Tom Hardy.

https://www.instagram.com/p/BqN59AXjXEi/

 

Avi Arad Matt Tolmach sono a capo della produzione del film. Per quanto riguarda invece la sceneggiatura, è stata firmata da Matt Sazama e Burk Sharpless, che vantano nel proprio curriculum film come Power RangersDracula UntoldThe Last Witch Hunter – L’Ultimo Cacciatore di Streghe e Gods of Egypt.

Stan Lee, nel suo ultimo messaggio: “Io amo i miei fan” – video

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Una delle ultime registrazioni fatte da Stan Lee è stata rivelata oggi e c’è una buona possibilità che la maggior parte dei fan non riuscirà a trattenere le lacrime! Come potete vedere qui sotto, il suo team di social media si stava preparando a girare qualche filmato quando il creatore di fumetti ha iniziato spontaneamente a parlare di quanto i suoi fan significassero per lui.

“Amo i miei fan – esordisce Lee – Non posso dirti quanto amo i miei fan, a volte di notte sono seduto qui a pensare: “A codsa serve tutto questo?” E poi ricevo una lettera da un fan o leggo qualcosa o vedo qualcosa o ricordo qualcosa e mi rendo conto che è una fortuna avere fan, fan che si interessano davvero a te. Questo è il motivo per cui tengo molto ai fan perché mi fanno sentire così bene.”

E poi continua: “E c’è qualcosa, se ci pensi, di meraviglioso su qualcuno che non hai mai incontrato ma che si prende cura di te (…) questo business di fan penso sia fantastico, e li amo tutti.”

Da quando è giunta la notizia della morte di Lee, innumerevoli celebrità e fan hanno reso omaggio all’uomo responsabile di aver sognato personaggi come Spider-Man, X-Men, i Fantastici Quattro e Iron Man.

LEGGI ANCHE SU STAN LEE:

Questo video è un delizioso tributo di Lee ai suoi fan ed è bello vedere quanto sia altamente rispettato dalle persone che si sono prese cura di lui.

Godzilla vs. Kong: iniziate le riprese del film

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Godzilla vs. Kong: iniziate le riprese del film

Dopo il successo mondiale del 2014 di Godzilla e del 2017 di Kong: Skull Island, e aspettando l’uscita nel 2019 dell’atteso Godzilla: King of the Monsters, è in arrivo il prossimo capitolo del mostruoso universo cinematografico targato Warner Bros. Pictures e Legendary Entertainment: Godzilla vs. Kong. Con l’inizio della sua produzione, l’epico film di avventura e azione vedrà due delle più grandi icone nella storia del cinema, uno contro l’altro – il terrificante Godzilla e il possente Kong – mentre il genere umano assisterà in bilico.

Godzilla vs. Kong è diretto da Adam Wingard (“The Guest”, “You’re Next”).  Nel film sono protagonisti Alexander Skarsgård (“Big Little Lies”, The Little Drummer Girl”), Millie Bobby Brown (“Stranger Things”), Rebecca Hall (“Christine”, “Professor Marston e Wonder Women”), Brian Tyree Henry (“Atlanta”, “Widows”), Shun Oguri (“Gintama”), Eiza González (“Baby Driver”), Jessica Henwick (“Iron Fist”), Julian Dennison (“Deadpool 2”), con Kyle Chandler (“The Wolf of Wall Street”, “Manchester by the Sea”) e Demián Bichir (“The Nun”, “The Hateful Eight”).

Godzilla vs. Kong, la trama

In un tempo in cui i mostri vivevano sulla Terra, il genere umano combatte per il suo futuro, mettendo Godzilla e Kong in rotta di collisione, un incontro che vedrà due delle più potenti forze della natura scontrarsi in una delle battaglie più spettacolari di sempre.  Quando Monarch si imbarca in una missione pericolosa verso terre inesplorate, porta alla luce le tracce delle origini dei Titani, ed è allora che una cospirazione umana minaccia di distruggere per sempre tutte le creature, quelle buone e quelle malvage, dalla faccia della Terra.

Wingard dirige da una sceneggiatura di Terry Rossio (“Pirati dei Caraibi”). Il film è prodotto da Mary Parent, Alex Garcia, Eric McLeod e Brian Rogers, con Kenji Okuhira, Yoshimitsu Banno, Jon Jashni e Thomas Tull come produttori esecutivi.  Jay Ashenfelter, Jen Conroy e Tamara Kent sono i coproduttori.

Dietro la macchina da presa, il team creativo di Wingard include il direttore della fotografia Ben Seresin (“World War Z”, “Unstoppable”), lo scenografo Owen Patterson (“Godzilla”, la trilogia di “The Matrix” e “Captain America: Civil War”) e Tom Hammock (“The Guest”, “Blindspotting”), il montatore Josh Schaeffer (“Molly’s Game”, “Kong: Skull Island”), la costumista Ann Foley (“Altered Carbon”) e il supervisore agli effetti visivi John “DJ” DesJardin (“Batman v Superman: Dawn of Justice”, “Watchmen”).

Le riprese si svolgeranno alle Hawaii e in Australia. Una presentazione di Warner Bros. Pictures e Legendary Entertainment, l’uscita al cinema di “Godzilla vs. Kong” è prevista per maggio 2020. Il film sarà distribuito in 3D, 2D e in selezionati cinema IMAX dalla Warner Bros. Pictures, tranne in Giappone, dove sarà distribuito dalla Toho Co., Ltd.

Lontano da qui: uscita del film posticipata al 13 Dicembre

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Lontano da qui: uscita del film posticipata al 13 Dicembre

Lontano da qui, il film Vincitore del premio per la miglior regia all’ultima edizione del Sundance Film Festival è stato posticipata al 13 dicembre. Presentato con successo di pubblico e critica al Toronto Film Festival, Lontano da qui è un intenso dramma psicologico diretto dalla giovane regista italoamericana Sara Colangelo che vede tra i protagonisti, insieme a Maggie Gyllenhaal e al giovanissimo Parker Sevak, anche Gael Garcia Bernal, Rosa Salazar e Michael Chernus.

Il film racconta la storia di Lisa Spinelli (una magistrale Maggie Gyllenhaal), maestra d’asilo con la passione per la poesia. Un giorno Lisa scopre che il suo giovane alunno Jimmy (Parker Sevak) possiede un talento innato per la quinta arte. Jimmy è infatti capace di comporre con incredibile disinvoltura poesie magnifiche, le stesse che Lisa ha sempre sognato di scrivere. Un dono così prodigioso non può essere sprecato, e Lisa decide così di coltivare il talento del bambino nella speranza di farlo conoscere al mondo. Un impegno che la spingerà oltre i limiti della sua professione di insegnante, portandola a prendere una decisione inaspettata.

GUARDA ANCHE: Lontano da qui: trailer del film con Maggie Gyllenhaal

Lontano da qui sarà distribuito nelle sale italiane dal 13 dicembre da Officine UBU.

 Lisa è una maestra d’asilo di Staten Island che frequenta un corso di poesia, sua grande passione, che a poco a poco la sta allontanando dal marito e dai figli. Un giorno Lisa rimane incantata dal talento innato di un suo giovane allievo di 5 anni, Jimmy, capace di comporre con incredibile disinvoltura le poesie che lei ha sempre sognato di scrivere. Lisa decide così di coltivare il talento del bambino, trascurato dalla famiglia, e di proteggerlo dall’indifferenza della società, spingendosi però oltre i limiti della sua professione.

Leggi la recensione di Lontano da qui

Boy Erased – Vite Cancellate: il trailer italiano del film con Lucas Hedges

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È stato diffuso on line il trailer italiano ufficiale di Boy Erased – Vite Cancellate, il nuovo film da regista di Joel Edgerton con protagonisti Lucas Hedges, Nicole Kidman e Russel Crowe. Il film arriverà il 7 febbraio nelle sale italiane distribuito da Universal

Boy Erased – Vite Cancellate racconta la vera storia della crescita, della presa di coscienza e della dichiarazione della propria omosessualità di Jared Eamons (Lucas Hedges), figlio di un pastore battista di una piccola città dell’America rurale, che all’età di 19 anni ha deciso di aprirsi con i suoi genitori (Nicole Kidman e Russell Crowe), riguardo alle proprie preferenze sessuali. Temendo di perdere la famiglia, gli amici e la chiesa cui appartiene, Jared viene spinto a partecipare ad un programma di terapia di conversione. Mentre è lì, Jared entra in conflitto con il suo terapeuta (Joel Edgerton) e inizia per lui il viaggio alla ricerca della propria voce e per accettare il suo vero io.

Leggi la recensione di Boy Erased – Vite Cancellate

Il candidato all’Oscar Lucas Hedges (Manchester by the Sea, Lady Bird), il premio Oscar Russell Crowe (Il gladiatore, A Beautiful Mind), il premio Oscar Nicole Kidman (serie TV Big Little Lies, The Killing of a Sacred Deer), il candidato al Golden Globe Joel Edgerton (Loving, Zero Dark Thirty), il vincitore dell’Emmy e del Tony Award Cherry Jones (Seria TV Transparent), il vincitore del premio Grammy Michael “Flea” Balzary (Baby Driver, serie TV The Wild Thornberrys), Joe Alwyn (L’altra metà di una storia), Xavier Dolan (I Killed my Mother), Troye Sivan (X-Men Le origini: Wolverine), David Joseph Craig (Permission), Jesse LaTourette, Britton Sear e Théodore Pellerin (La prima luce – First Light) sono i protagonisti di Boy Erased – Vite Cancellate, una presentazione della Universal Pictures di una produzione della Anonymous Content.

Il regista Joel Edgerton (Regali da uno sconosciuto – The Gift ) si unisce a Steve Golin (Il caso Spotlight), il produttore premio Oscar e fondatore della Anonymous Content, e al produttore di lunga data Kerry Kohansky-Roberts (Admission, serie TV Berlin Station); ad Ann Ruark (Thank You for Your Service), Rebecca Yeldham (Il cacciatore di acquiloni), a Kim Hodgert, Tony Lipp e Nash Edgerton, nella veste di produttori esecutivi; e ai co-produttori David Joseph Craig e Michael Moore. La sceneggiatura di Boy Erased – Vite Cancellate è stata scritta da Joel Edgerton ed è ispirata alla vera vita di Garrard Conley, da lui stesso raccontata nel libro Boy Erased: A Memoir of Identity, Faith e Family. Il libro di memorie di Conley è stato pubblicato per la prima volta nel 2016 dalla casa editrice Penguin Random House.

Il team creativo che ha realizzato il film è composto dal direttore della fotografia Eduard Grau (Gringo), lo scenografo Chad Keith (Loving), il montatore Jay Rabinowitz (Requiem for a Dream), il supervisore degli effetti visivi Chris LeDoux (12 anni schiavo) e la costumista Trish Summerville ( Red Sparrow). Una presentazione della Universal Pictures di una produzione della Anonymous Content, Boy Erased – Vite cancellate sarà distribuito dalla Universal Pictures, una società Comcast.

Europea Film Awards 2018: primi riconoscimenti per Dogman

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Europea Film Awards 2018: primi riconoscimenti per Dogman

La European Film Academy ed EFA Productions annunciano i primi vincitori che saranno premiati agli European Film Awards di quest’anno. Una speciale Giuria composta da otto membri si è riunita a Berlino e, sulla base della lista di Selezione degli EFA, ha decretato i vincitori per le categorie Direzione della Fotografia, Montaggio, Scenografia, Costumi, Acconciatura & Trucco, Musica, Suono e, per la prima volta, Effetti Visivi. I membri della giuria sono:

Luca Bigazzi, direttore della fotografia, Italia

Dasha Danilova, montatore, Russia

Dadi Einarsson, supervisore degli effetti visivi, Islanda

Mattias Eklund, sound designer, Svezia

Marcelle Genovese, acconciatrice e truccatrice, Malta

Malina Ionescu, costumista, Romania

Monica Rottmeyer, scenografa, Svizzera

Christopher Slaski, compositore, UK

La European Film Academy si congratula con I seguenti vincitori:

DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA EUROPEO 2018 – PRIX CARLO DI PALMA:
Martin Otterbeck per U – JULY 22 (UTØYA 22. JULI)

La fotografia di Martin Otterbeck bilancia magistralmente preoccupazione estetica e significato politico della tragedia di Utøya.

Lavorando in maniera molto concentrata, con camera a mano e riprese “one shot”, il direttore della fotografia ha dovuto decidere cosa riprendere e cosa no, creando un’intensa esperienza visiva che porta lo spettatore sull’isola con i ragazzi.

L’estremismo di destra sta pericolosamente risorgendo: il Cinema, in tutti i suoi aspetti, ha l’enorme responsabilità di portare luce in questi nostri tempi bui.

MONTATORE EUROPEO 2018:
Jarosław Kamiński
per COLD WAR (ZIMNA WOJNA)

I “cut” in COLD WAR sono significativi ed emozionanti, quasi come in una poesia. Questo modo poetico di montare supporta e accresce la sensualità della storia. Il montatore guida delicatamente i protagonisti attraverso il tempo, enfatizzando il loro isolamento dagli altri nello spazio, la frammentarietà della loro relazione e l’impossibilità di stare insieme.

SCENOGRAFO EUROPEO 2018:
Andrey Ponkratov per THE SUMMER (LETO)

La scenografia di Andrey Ponkratov ci fa davvero credere e sentire di essere a Leningrado in un’estate a metà degli anni ’80, all’inizio dei grandi cambiamenti politici. I set del film comprendono grandi spazi aperti come una spiaggia, appartamenti chiusi pieni di gente e di cose e una quasi claustrofobica sala da concerti. L’ottimo lavoro di ricerca dell’intero comparto scenografia contribuisce a ricreare in maniera discreta l’autentica atmosfera di quel periodo.

COSTUMISTA EUROPEO 2018:
Massimo Cantini Parrini per Dogman

I costumi di Massimo Cantini Parrini si rifanno allo stile del neorealismo italiano in modo estremamente efficace e creativo applicandolo ai giorni nostri, riuscendo a creare personaggi credibili in questa convenzione estetica. I costumi ben si adattano alle esigenze del film fondendosi sapientemente con la fotografia e la scenografia, creando nell’insieme, questa particolare estetica. La tavolozza dei colori è stata scelta con cura ed è ben bilanciata, e va ad aggiungere al film un senso di grezza poesia.

ACCONCIATORE E TRUCCATORE EUROPEO 2018:
Dalia Colli, Lorenzo Tamburini & Daniela Tartari
per Dogman

Più che una dimostrazione di bravura, trucco e acconciature restano sempre realistici e connessi con la storia. Ci sono molte scene violente, molte colluttazioni, e il trucco è sempre “giusto”, mai esagerato e mai troppo, per tutta la durata del film.

COMPOSITORE EUROPEO 2018:
Christoph M. Kaiser & Julian Maas
per 3 DAYS IN QUIBERON (3 TAGE IN QUIBERON)

La bella Colonna Sonora di 3 DAYS IN QUIBERON soddisfa pienamente le esigenze della musica per film, dal punto di vista tecnico ma anche artistico.  Rende un buon servizio al film, facendo da perfetto contrappunto narrativo, e conferisce poeticità all’estetica “Nouvelle Vague” del bianco e nero. Il tema principale non solo è commovente ma anche estremamente coinvolgente. Nostalgico, romantico, sensuale e malinconico cattura l’anima di Romy Schneider. E’ raro nel cinema contemporaneo trovare una Colonna Sonora di questo tipo, melodicamente e armonicamente raffinata, che è anche in grado di  lasciare a ciò che accade sullo schermo lo spazio necessario affinché abbia un autentico impatto.

SOUND DESIGNER EUROPEO 2018:
André Bendocchi-Alves & Martin Steyer
per THE CAPTAIN (DER HAUPTMANN)

Seguendo la storia e gli elementi visivi a un ritmo perfetto i sound designers hanno creato una traccia sonora che davvero porta il film ad un altro livello. Con il suo approccio tecnicamente perfetto, studiato nei minimi particolari, poetico, dinamico e d’atmosfera la composizione aggiunge un altro “piano”all’esperienza della visione.

EUROPEAN VISUAL EFFECTS SUPERVISOR 2018:
Peter Hjorth for BORDER (GRÄNS)

Gli effetti visivi in BORDER sono raffinati e impercettibili. Supportano la narrazione senza imporsi o distrarre lo spettatore. All’apice emotivo del film gli effetti visivi sono uno strumento per raccontare la storia e rendere credibile il mondo in cui siamo stati immersi. Al contempo adempiono allo scopo principale di ogni artigiano e artista del cinema: essere al servizio della storia. Inoltre sono un valore aggiunto per il film e ci conducono in luoghi altrimenti irraggiungibili senza l’aiuto di effetti visivi di primordine e senza soluzione di continuità. 

I premiati saranno ospiti della 31ma edizione degli European Film Awards il 15 Dicembre a Siviglia.

Captain Marvel: tutte le rivelazioni dal fumetto prequel

Captain Marvel: tutte le rivelazioni dal fumetto prequel

Non sapremo nulla dello svolgimento di Captain Marvel prima del suo arrivo nelle nostre sale a Marzo 2019, e tutto ciò che conosciamo finora del cinecomic con Brie Larson sono le immagini mostrate dal primo trailer ufficiale e qualche indiscrezione trapelata in rete. Sul film i Marvel Studios mantengono cautamente il loro accordo di “segretezza assoluta”, così da sorprendere gli spettatori al cinema, tuttavia questo mistero potrebbe trovare qualche indizio nel fumetto prequel pubblicato di recente in cui viene raccontato tutto ciò che succede prima della chiamata di Nick Fury.

Ecco le più importanti rivelazioni a riguardo:

Nick Fury teneva d’occhio la Civil War

La mancata apparizione di Nick Fury in Captain America: Civil War ha deluso moltissimi fan, tuttavia grazie a questo nuovo fumetto prequel apprendiamo che in realtà l’ex capo dello S.H.I.E.L.D. ha continuato ad osservare da lontano la battaglia che infuriava tra i più potenti eroi della Terra. Sia lui che Maria Hill tenevano d’occhio la situazione ed entrambi conoscevano le destinazioni future di Captain America e Bucky dopo gli eventi in Germania.

Nick Fury e Maria Hill sotto copertura

Nonostante non siano stati segnalati come criminali ricercati a causa degli accordi Sokovia, Nick Fury e Maria Hill sono costretti ad andare sotto copertura dedicando il loro tempo ad un nuovo compito: riunire gli Avengers. Questo ovviamente spiega perché non li abbiamo più visti dopo Capitan America: Civil War e perché si stavano preparando ad un possibile coinvolgimento dopo l’attacco di Thanos alla fine di Avengers: Infinity War.

Nick Fury pretende di più dagli Avengers

Nick Fury è la ragione per cui esistono gli Avengers come collettivo, ma se da una parte riconosce loro i meriti per le numerose imprese portate a termine, dall’altra sembra anche preoccupato del loro non essere ancora ciò di cui il mondo ha bisogno. Che sia Captain Marvel la pedina mancante di questo equilibrio? Può darsi. Ma nel frattempo Fury pretende di più dal suo team.

Nick Fury avrebbe chiamato Captain Marvel solo nel momento di massima necessità

Maria Hill conosce Captain Marvel? Probabilmente no, perché nei fumetti l’agente dello SHIELD chiede a Nick Fury se abbia in serbo un eroe da usare come piano di riserva contro Thanos e la risposta è eloquente: “Se facciamo bene il nostro lavoro, non saremo mai nella posizione di doverla chiamare.” Il riferimento è ovviamente a Carol Danvers e il fatto che Maria non lo interroghi ci lascia intendere che non sappia molto dell’eroina; inoltre sembra che Fury sia un po’ riluttante a richiamarla sulla Terra a meno che non debba farlo per massima necessità.

I terroristi usano ancora la tecnologia dei chitauri

Un dettaglio minore ai fini della trama vede protagonisti i Secret Avengers che sconfiggono un gruppo di terroristi in Siria, i quali a loro volto avevano recuperato una bomba con detriti della tecnologia dei Chitauri al suo intero. Così, mentre alcuni fan pensavano che fosse stupido che quella tecnologia tornasse in scena in Spider-Man: Homecoming dopo tutto quel tempo, i fumetti hanno dimostrato che si può ancora approfittare di queste armi aliene.

Nick Fury segue tutti i movimenti dei Secret Avengers

Quando Nick Fury localizza la posizione dei Secret Avengers, Steve Rogers non sembra troppo contento di vederlo. Si scopre più tardi che l’ex capo dello SHIELD è lì per cercare di convincerlo a mettere da parte le sue differenze di vedute con Iron Man soprattutto dopo aver saputo che una grande minaccia intergalattica è in arrivo.

Iron Man prova la sua nuova armatura

Non abbiamo mai visto Iron Man testare la sua nuova armatura con tecnologie avanzate, ed è esattamente ciò che succede in questo fumetto. Tony sembra essere determinato a spingere se stesso oltre ogni limite, e grazie ad Avengers: Infinity War abbiamo appreso che ciò per cui si stava preparando era l’arrivo di Thanos.

Tony Stark non vuole “riformare” gli Avengers

Maria Hill e Tony Stark non sembrano molto d’accordo con l’idea di riformare i Vendicatori, durante un dialogo in cui l’eroe informa Visione è di nuovo scomparso mentre la Hill ha in mano un cellulare con il quale comunica con Steve Rogers.

È arrivato il momento di Captain Marvel

Tutto si conclude con la stessa identica scena che abbiamo visto sul finale di Avengers: Infinity War, con Nick Fury che esclama “E’ arrivato il momento“: si riferisce infatti a Captain Marvel e al suo impiego nella guerra contro Thanos.

Leggi anche – Captain Marvel: 10 teorie sul film che potrebbero avverarsi

Fonte: CBM

Widows – Eredità Criminale: recensione del film di Steve McQueen

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Widows – Eredità Criminale: recensione del film di Steve McQueen

Steve McQueen deve aver preso molto sul serio il detto che dice “il cinema imita la vita” quando ha messo mano alla serie tv anni ’80 Le Vedove per realizzare il suo nuovo film: Widows – Eredità Criminale. Adattata per il cinema insieme a Gillian Flynn, la stessa de L’Amore Bugiardo (e relativo film di David Fincher), il film di McQueen, che arriva a cinque anni da 12 Anni Schiavo, è un riassunto delle più grandi questioni sociali che gli Stati Uniti, e il mondo in generale, stanno affrontando negli ultimi anni.

La trama di Widows – Eredità Criminale

Temi caldi come la condizione femminile, la corruzione politica, il valore della diversità etnica trovano tutti spazio nella storia che vede un cast corale di alto profilo che porta al centro un diamante nero: Viola Davis. La storia è quella di quattro donne che, rimaste vedove, dovranno trovare il modo di sopravvivere senza i loro compagni e mariti. Donne diverse, per estrazione sociale e carattere, che trovano uno scopo comune nella ricerca di un’indipendenza che non hanno mai avuto.

Widows - Eredità CriminaleLondinese di nascita, già con 12 Anni Schiavo Steve McQueen si è spostato negli Stati Uniti. Adottando uno stile più “commerciale”, McQueen allarga il suo sguardo e il suo pubblico, senza rinunciare alla personalità registica, e rivelandosi attento anche a dinamiche pubbliche non strettamente legate a ciò che ha sempre raccontato, e riuscendo con lucidità a inserire riflessioni e ossessioni che appartengono al suo linguaggio.

Widows – Eredità Criminale si muove in una terra di mezzo che abbraccia l’heist movie, il thriller, il dramma, rivelandosi anche riflessione sociale sul riscatto e la forza delle donne che, messe alle corde, trovano dal nulla la forza di sopravvivere e di porre rimedio, qui in modo fortunoso, agli errori commessi dai mariti, irrimediabilmente egoisti e miopi. Il maschio non ne esce certo bene, e questo forse è un limite per il film che si schiera troppo nettamente nella “lotta trai sessi”.

Un lucido sguardo alla contemporaneità

Widows - Eredità CriminaleQuesto non impedisce al film di essere un quadro lucido e spesso cinico della contemporaneità, un approccio che eleva il film dalla sua oggettiva appartenenza ai generi e lo rende un saggio di quello che succede oggi negli Stati Uniti e un po’ in tutto il mondo. Non si rinuncia, ovviamente, alla riflessione anche politica e in questo Gillian Flynn dimostra la sua bravura nell’intagliare con pochi dialoghi dinamiche di potere legate a un maschilismo cieco, principale nemico del dialogo.

A questo unidirezionale patriarcato che agisce a tutti i livelli della società, alla luce del sole delle elezioni e all’ombra dei colpi da milioni di dollari, le protagoniste si ergono come eroine tragiche, guidate dalla Veronica di Viola Davis che giganteggia, senza però mettere in ombra le bravissime Elizabeth Debicki, Michelle Rodriguez e l’esordiente Cynthia Erivo.

Per mettere in scena quest’apparato tematico stratificato, McQueen si serve di una storia al quarzo, che intreccia piani narrativi, trame individuali e svolte non troppo sorprendenti ma comunque efficaci, che fanno di Widows – Eredità Criminale, non solo un buon saggio sulla società contemporanea, ma anche un ottimo e solido film.

Marvel: 10 colpi di scena che avrebbero salvato i film

Marvel: 10 colpi di scena che avrebbero salvato i film

L’esito di alcune scelte di sceneggiatura può cambiare l’intera dinamica di un film e determinare la reazione positiva o negativa degli spettatori. Lo sanno bene in casa Marvel Studios, dove ogni minimo dettaglio è studiato basandosi sui fumetti originali e in modo che tutto possa confluire nel grande universo cinematografico del MCU.

Sappiamo che cinecomic dal budget così significativo passano attraverso diverse revisioni prima di uscire in sala ed inevitabilmente alcune scene finiscono per essere eliminati nel processo di montaggio. Ma quali sono quei colpi di scena che avrebbero invece salvato i film? Eccone 10 riferiti al mondo Marvel:

Adam Warlock in Guardiani della Galassia Vol.2

Tutti quelli che hanno letto i fumetti di Infinity Stones prima dell’arrivo sul grande schermo di Avengers: Infinity War sapranno che nel film dei fratelli Russo manca un elemento fondamentale della trama originale: Adam Warlock. Il personaggio ha debuttato durante la Silver Age diventando poi uno dei degli eroi più potenti della Marvel Comics in grado di sconfiggere Thanos. Lo sceneggiatore e regista James Gunn aveva inizialmente progettato di rendere Warlock parte di Guardiani della Galassia Vol.2, idea scartata e successivamente inserita in una scena post-credit che ha rivelato il suo “bozzolo dorato”. Chissà come sarebbe andata con la sua presenza e quale destino sarebbe stato riservato all’eroe nel MCU…

Il cameo dei Defenders in Avengers: Infinity War

Avengers: Infinity War ha visto insieme sul grande schermo quasi tutti gli eroi finora introdotti nel MCU, tuttavia sappiate che i fratelli Russo avevano anche considerato di inserire nel film dei cameo dei personaggi delle serie tv Netflix come Luke Cage, Jessica Jones, Daredevil e Iron Fist. Forse la loro presenza avrebbe reso il film ancora più straordinario di quanto è stato? Può darsi…

Thor sconfigge Malekith con un fulmine

Thor: The Dark World viene spesso menzionato come uno dei capitoli meno riusciti del MCU, soprattutto per le molte opportunità mancate, come l’utilizzo del talentuoso attore Christopher Eccleston nei panni del villain Malekith. Forse una battaglia più clamorosa avrebbe potuto sistemare le cose, come effettivamente era previsto in una bozza del film dove Thor uccideva il suo antagonista chiamando a sé la forza del tuono.

David Bowie in Guardiani della Galassia Vol.2

Dopo la morte di David Bowie, James Gunn rivelò che il musicista venne preso in considerazione per un breve cameo in Guardiani della Galassia Vol.2. Queste furono le sue parole in merito:  ”Solo poco tempo fa stavo parlando con Kevin Feige della possibilità di un cameo ne I Guardiani della Galassia 2, e siamo arrivati al nome di Bowie. Gli ho detto che nulla al mondo mi avrebbe reso più felice, ma ho saputo da amici comune che non stava bene. Poi abbiamo saputo che stava di nuovo bene e la cosa diventava possibile. Che se lo immaginava? Abbiamo inserito ”Moonage Daydream” ne I Guardiani della Galassia, ma ho sempre pensato che il carattere dell’album fosse al di là di questo, nell’estetica, nel collegamento apparentemente naturale e integrale con la pop cultura del rock anni ’70 e nella space opera. Ho cercato di inserire un altro pezzo di Bowie nel sequel, il che renderebbe Bowie l’unico artista ad avere una canzone nel primo e secondo film. Penso che questo sia giusto e appropriato. Anche se ho tagliato la scena che poi abbiamo usato, noi ne abbiamo i diritti. Chi lo sa. Forse riuscirò a trovare un modo”.

Chissà come sarebbe stato il film con un cameo del genere…

War Machine sconfigge Whiplash in Iron Man 2

Alla fine di Iron Man 2, Iron Man e War Machine collaborano per annientare Whiplash, che trova la sua fine nel campo di battaglia dei robot esplosivi. In un’altra versione della sceneggiatura però, Whiplash prendeva in ostaggio Pepper Potts e ciò avrebbe permesso a War Machine di entrare in scena al posto di Tony ed eliminare Ivan Vanko mentre l’amico salvava Pepper. Questo l’avrebbe reso l’eroe che tutti si aspettano di vedere, e non solo l’assistente di Iron Man che raramente agisce di sua spontanea volontà.

Maya Hansen come villain di Iron Man 3

In Iron Man 3, la dottoressa Maya Hansen è uno scienziata ricercatrice che anni prima degli eventi del film passa una notte con Tony Stark salvo incontrarlo di nuovo quando lavora per Aldrich Killian. Tuttavia la sua morte improvvisa nel film è apparsa un po’ come nota stridente e ingiustificata, anche se in origine la produzione aveva progetti molto più grandi il personaggio come rivelato dal regista Shane Black: inizialmente Maya doveva essere il vero villain, poi sostituita da Killian e Mandarino. 

Tony Stark indaga sul progetto GOLIATH in Iron Man 2

Una delle cose che rende così amato il MCU è la precisa connessione fra i film e come tutto questo sia perfettamente programmato. Per questo l’aver menzionato un aspetto di Ant-Man and The Wasp in Iron Man 2 ha scatenato l’euforia dei fan: parliamo ovviamente di Goliath, nominato da Tony Stark mentre chiede a Jarvis di portargli i documenti sui progetti Pegasus, Exodus e Goliath. Scopriremo solo più tardi che Bill Foster, collega di Hank Pym, aveva lavorato al progetto Goliath prima degli eventi di Ant-Man

Nei fumetti Marvel, Goliath è un titolo ripreso da vari supereroi, tra cui Hank Pym, Bill Foster e Clint Barton. Nel MCU invece è il nome di uno studio scientifico diretto da Pym e Foster, che prevedeva l’utilizzo della particella Pym e che debutta in Civil War quando Scott Lang si trasforma in Giant-Man durante la battaglia aeroportuale. Tuttavia, G.O.L.I.A.T.H. è stato effettivamente menzionato in una scena di Iron Man 2 ma sfortunatamente la storyline in cui Tony Stark chiede a J.A.R.V.I.S. di studiare i file del progetto è finita nel cestino.

Iron Monger sopravvive in Iron Man

Al MCU si è spesso rimproverata la tendenza a uccidere troppo presto i villain iconici dopo un solo film, iniziata da Iron Man quando Obadiah Stane muore tra le fiamme di unmassiccio reattore ad arco delle Stark Industries. Tuttavia, come rivelato da Jeff Bridges, inizialmente il personaggio sarebbe dovuto fuggire scappare lasciando spazio agli Iron Monger e si sarebbe presentato in un possibile sequel. Non solo questo avrebbe contribuito a migliorare gli antagonisti di Iron Man 2 e 3, ma avrebbe preparato il terreno per un franchise di tutto rispetto.

Il cameo di Beta Ray Bill in Thor: Ragnarok

Uno dei personaggi più strani dei fumetti Marvel, l’alieno dalla Galassia Infuocata Beta Ray Bill che ha quasi gli stessi poteri di Thor, avrebbe potuto avere un piccolo cameo in Thor: Ragnarok, invece di lampeggiare semplicemente sulla torre dei campioni su Sakaar. come accaduto nel film di Taika Waititi. Originariamente però l’eroe doveva avere una parte in carne e ossa, ma Kevin Feige ha poi spiegato che la scena è stata tagliata perché non avrebbe reso giustizia al personaggio.

Thanos distrugge Xandar in Infinity War

Uno degli aspetti considerati e poi scartati per la trama principale di Avengers: Infinity War vedeva la distruzione di Xandar da parte di Thanos. In origine infatti i registi avevano in programma di includere questa sequenza salvo poi escluderla per motivi di continuità con la storyline. Detto questo, come Thanos abbia sconfitto i Nova Corps senza le gemme dell’infinito rimane un mistero, almeno nel MCU, e meriterebbe sicuramente ulteriori spiegazioni.

Leggi anche – Marvel: 12 storie che i fan vorrebbero al cinema

Fonte: ScreenRant

Avengers: Infinity War, perché Nick Fury ha aspettato a chiamare Carol Danvers?

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Nick Fury ha aspettato fino all’ultimo secondo utile per inviare un messaggio di soccorso a Captain Marvel (descritta come la supereroina più potente del MCU) dopo lo schiocco delle dita di Thanos in Avengers: Infinity War. E se vi stavate chiedendo perché il capo dello S.H.I.E.L.D. abbia rimandato così a lungo questa chiamata, lo sceneggiatore della Marvel Will Corona Pilgrim ha una spiegazione:

Carol è semplicemente l’arma più potente di Fury, e sappiamo quanto non voglia sprecare un singolo proiettile…quindi se finalmente sta facendo quella chiamata dopo tutto questo tempo e dopo tutto ciò che ha dovuto affrontare insieme ai Vendicatori, vuol dire che Captain Marvel è davvero l’ultima risorsa a sua disposizione“.

Avengers: Infinity War, ecco la prima versione del “segnale” di Captain Marvel

Vi ricordiamo che Captain Marvel, il cinecomic con protagonista Brie Larson, è stato diretto da Anna Boden e Ryan Fleck e arriverà al cinema l’8 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi:

Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel: il primo trailer del film Marvel Studios

Captain Marvel non sarà una tradizionale storia di origine e che Carol Danvers non è, nei piani del Marvel Cinematic Universe, un’eroina come tante. Adesso, a darne conferma è Kevin Feige in persona, durante un’intervista ai British Academy Britannia Awards.

Cosa aspettarci, dunque, da Captain Marvel“È ambientato negli anni Novanta e anche se è una storia d’origine, è un tipo molto diverso di storia d’origine, e sono molto eccitato di svelare questa storia agli spettatori”. Inoltre Feige ha aggiunto che il film diretto da Anna Boden Ryan Fleck sta “venendo su estremamente bene”.

“Brie Larson ha fatto un lavoro enorme, Samuel L. Jackson sarà un Nick Fury molto molto diverso, ha fatto un ottimo lavoro, e l’intero cast è tutto molto diverso ed eccitante.”Considerato che il film sarà ambientato nel passato, il senso comune ci dice che possiamo aspettarci che il film sia collegato in modi davvero inaspettati agli altri film del MCU, a partire dalla lunga carriera di Fury nello SHIELD.

Fonte: Marvel

Stan Lee: Sam Raimi non voleva il suo cameo in Spider-Man

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Stan Lee: Sam Raimi non voleva il suo cameo in Spider-Man

La recente scomparsa di Stan Lee è stata commentata da diversi suoi collaboratori ed esponenti del cinema americano con cui il fumettista aveva lavorato in passato, specialmente registi e attori produttori incontrati durante la produzione di cinecomic Marvel.

Tra questi c’è anche Sam Raimi, regista della trilogia cinematografica su Spider-Man, che nelle ultime ore ha confessato in un’intervista con l’Hollywood Reporter di aver cambiato idea sul cameo di Lee nel primo film del suo franchise:

Quando ho ottenuto il lavoro per Spider-Man nel 1999 Avi Arad mi disse di inserire una scena con Stan, e io che lo conoscevo mi rifiutai perché pensavo non potesse recitare. Avi fu categorico: lo volevano nel film. Era già stato fatto per X-Men, e l’avrebbero fatto anche qui. Immaginate di essere un giovane regista in Inghilterra che realizza il suo Macbeth e al quale viene detto di mettere l’autore nella sua commedia…vi sembrerà assurdo. Ma se volevano Shakespeare nella commedia, io gli avrei dato Shakespeare nella commedia. E il bello è che ora il suo cameo è una delle mie parti preferite del film.

Stan Lee: i 10 cameo meno conosciuti del fumettista Marvel

Stan Lee, il leggendario sceneggiatore di Marvel Comics le cui creazioni lo hanno reso un eroe nella vita reale, si è spento all’età di 95 anni. Lee, che cominciò la sua carriera nel mondo dei fumetti nel 1939, ha contribuito a creare, creando lui stesso da solo, molti dei più famosi eroi Marvel, che da anni calcano anche il grande schermo. Tra questi: Black Panther, Spider-Man, X-Men, Thor, Iron Man, I Fantastici Quattro, L’Incredibile Hulk, Daredevil, Ant-Man.

Il fumettista è morto nella mattina di Lunedì 12 novembre al Cedars-Sinai Medical Center di  Los Angeles, secondo quanto riferisce The Hollywood Reporter. Gli ultimi anni di Stan Lee sono stati di grande tumulto. Dopo la morte di sua moglie Joan, che ha condiviso con lui un matrimonio lungo 69 anni, nel luglio del 2017, ha fatto causa alla POW! Entertainment per una fronde da un miliardo di dollari.

Stan Leeuna vita per i fumetti

Da solo e attraverso il suo lavoro con i frequenti collaboratori artisti-scrittori Jack Kirby, Steve Ditko e altri, Lee ha catapultato la Marvel da una piccola avventura editoriale nell’editore numero 1 al mondo di fumetti, e in seguito un gigante multimediale.

Una delle sue ultime dichiarazioni pubbliche era stato un commento a seguito della fusione tra Disney e Fox, a seguito della quale i supoi X-Men e i Fantastici Quattro sarebbero tornati “a casa”, in seno alla Marvel.

Era nato a New York il 28 dicembre del 1922.

Fonte: THR

Avatar sequel: James Cameron ha un messaggio dal set

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Avatar sequel: James Cameron ha un messaggio dal set

James Cameron ha diffuso un raro video dal set di Avatar (i sequel) in cui sponsorizza il trailer di Alita: L’Angelo della Battaglia, il film diretto da Robert Rodriguez e da lui prodotto. Mentre vi abbiamo già segnalato il trailer qui, questa occasione è interessante per avere qualche dettaglio in più sullo stato delle riprese dei sequel di Avatar.

Ecco cosa spiega Cameron: “Ciao, sono Jim Cameron e vi parlo dal set dei sequel di Avatar. Dietro di me potete vedere il nostro palco per le riprese in performance capture. Oggi lavoriamo su alcune scene di stunt, ma il cast principale ha completato le sue riprese. Sam, Zoe, Sigourney, Stephen Lang, Kate Winslet hanno finito, e ci hanno offerto performance incredibili e non so dirvi quanto sia orgoglioso del lavoro che hanno fatto su questi film.” Passando poi a parlare di Alita.

Ecco il video di James Cameron dal set dei sequel di Avatar:

Avatar sequel: ecco il nuovo logo della saga

La storia nei sequel di Avatar racconterà dunque di Jake Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana) e dei loro figli che sono impegnati a vivere la loro vita su Pandora e ad affrontare i conflitti con l’umanità.

Avatar 2 debutterà il 18 dicembre 2020, seguito dal terzo capitolo il 17 dicembre 2021. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 20 dicembre 2024 19 dicembre 2025.

Fonte: Avatar