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DGA Awards 2019: Alfonso Cuaron vince e vola verso gli Oscar

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Continua l’infatuazione di Hollywood per i registi messicani e per Alfonso Cuaron in particolare, che ha conquistato i DGA Awards 2019 per Roma, il premio che il sindacato dei registi assegna ai suoi pari e che, in genere, diventa una buona previsione per quello che accadrà agli Oscar.

Il regista di Roma ha battuto Bradley Cooper, Spike Lee, Adam McKay e Peter Farrelly nella categoria cinema, mentre il regista del delizioso Eighth Grade, Bo Burnham, è stato premiato come migliore esordiente. Adam McKay, pur avendo perso il premio per Vice nella categoria principale, ha invece vinto il premio per Sharp Object.

Cuaron è il secondo regista a vincere un DGA Award per un film non in lingua inglese, il primo fu Ang Lee con La Tigre e il Dragone. Se dovesse essere premiato anche con il premio Oscar, sarebbe il primo regista in assoluto, nella storia del premio, a vincere la migliore regia con un film non in lingua inglese.

Ecco l’elenco completo dei vincitori dei Premi DGA:

FEATURE FILM

ALFONSO CUARON (WINNER)

Roma

(Netflix)

Mr. Cuarón’s Directorial Team:

Unit Production Manager: Ana Hernandez
First Assistant Director: Frederic Henocque Albino
Second Assistant Director: Patrick Heyerdahl
Second Second Assistant Directors: Luis Fernando Vásquez, Julián ‘Chico’ Valdés, Arturo Garcia

DRAMATIC SERIES

ADAM MCKAY — Succession, “Celebration” (HBO) (WINNER)

McKay’s Directorial Team:
Unit Production Manager: Regina Heyman
First Assistant Director: Amy Lauritsen
Second Assistant Director: Scott Bowers
Second Second Assistant Director: Nicholas Notte
Location Managers: Michael Kriaris, Patty Carey

MOVIES FOR TELEVISION AND LIMITED SERIES

BEN STILLER — Escape at Dannemora (Showtime) (WINNER)

Stiller’s Directorial Team:
Unit Production Managers: Adam Brightman, Bill Carraro
First Assistant Directors: Lisa M. Rowe, Lyda Blank, Phillip A. Patterson
Second Assistant Director: Kevin R. Shields
Second Second Assistant Director: Luke A. Crawford
Location Manager: Hyo Park

DOCUMENTARY

TIM WARDLE — Three Identical Strangers (Neon and CNN Films) (WINNER)

FIRST-TIME FEATURE FILM

BO BURNHAM (WINNER)

“Eighth Grade”

(A24)

Mr. Burnham’s Directorial Team:

First Assistant Director: Dan Taggatz
Second Assistant Director: Vic Coram
Second Second Assistant Director: Evelyn Fogleman

COMMERCIALS

SPIKE JONZE (MJZ) (WINNER)

Welcome Home, Apple Homepod – TBWA Media Arts Lab
Unit Production Managers: Vincent Landay, Natalie Hill
First Assistant Director: Thomas Smith
Second Assistant Directors: Robert Kay, Nadeem Ashayer, Dave Marnell
Second Second Assistant Director: Jeff Tavani

COMEDY SERIES

BILL HADER — Barry, “Chapter One: Make Your Mark” (HBO) (WINNER)

Hader’s Directorial Team:
Unit Production Managers: Mark Tobey, Aida Rodgers
First Assistant Director: Dale Stern
Second Assistant Director: Michelle Gritzer
Second Second Assistant Director: Chris Riddle
Additional Second Assistant Director: Gary Cotti

REALITY PROGRAMS

RUSSELL NORMAN — The Final Table, “Japan” (Netflix) (WINNER)

Norman’s Directorial Team:
Associate Director: Carrie Havel
Lead Stage Manager: Jonathan Marks
Stage Managers: Daniel Curran, Mickel Picco

VARIETY/TALK/NEWS/SPORTS – SPECIALS

LOUIS J. HORVITZ — The 60th Grammy Awards (CBS) (WINNER)

Horvitz’s Directorial Team:
Associate Directors: Richard A. Preuss, Ron Andreassen, Kate Hollanda, Sabrina Rufo Mishler, Booey Kober
Stage Managers: Garry Hood, Doug Smith, Benny Almont, Joey Despenzero, Peter Epstein, John Esposito, Andy Feigin, Doug Fogel, Tyler Goldman, Jeffry Gitter, Phyllis Digilio‑Kent, Arthur Lewis, Julie Lorusso, Jeff Markowitz, Seth Mellman, Cyndi Owgang, Jeff Pearl, Alfonso Pena, Annette Powlis, Kyle Ramdeen, Lauren Schneider, Eddie Valk, Karen Tasch Weiss

VARIETY/TALK/NEWS/SPORTS – REGULARLY SCHEDULED PROGRAMMING

DON ROY KING — Saturday Night Live, “Adam Driver; Kanye West” (NBC) (WINNER)

King’s Directorial Team:
Associate Directors: Michael Mancini, Michael Poole, Bob Caminiti
Stage Managers: Gena Rositano, Chris Kelly

CHILDREN’S PROGRAMS

JACK JAMESON — Sesame Street, “When You Wish Upon a Pickle: A Sesame Street Special” (HBO) (WINNER)

Jameson’s Directorial Team:
Associate Director: Ken Diego
Stage Managers: Shawn Havens, Mike Walker, Theresa Anderson

Dolor y Gloria: il trailer del nuovo film di Pedro Almodòvar

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Dolor y Gloria: il trailer del nuovo film di Pedro Almodòvar

Sony Pictures España ha diffuso il primo trailer di Dolor y Gloria il nuovo film di Pedro Almodòvar che torna a dirigere Antonio Banderas, Penelope Cruz e Cecilia Roth, già protagonisti di alcuni dei suoi più bei film.

Il film narra di Salvador Mallo, un regista al suo declino, che è alle prese con diversi incontri, nella sua vita, alcuni reali, altri che appartengono solo al ricordo. Il film racconta la sua infanzia negli anni ’60, quando emigrò con i suoi genitori a Paterna, una città vicino Valencia in cerca di prosperità, il primo desiderio, il suo primo amore adulto e la Madrid degli anni ’80, il dolore della rottura di questo amore quando era ancora vivo in lui.

L’unica terapia contro tutti questi ricordi e persone, è la scrittura che serve per lui a dimenticare l’indimenticabile, la prima scoperta del cinema e del vuoto, l’incommensurabile vuoto prima dell’impossibilità di continuare.

Dolor y Gloria parla della creazione, della difficoltà di separare la creazione dalla propria vita e dalle passioni che gli danno significato e speranza. Nel recupero del suo passato, Salvador trova l’urgente necessità di narrarlo, e in quel bisogno, trova anche la sua salvezza.

Ancora una volta il film si presenta un toccante racconto, un delicato sguardo del regista alla sua stessa vita.

Gringott: tutti i segreti nascosti nella banca dei maghi

Gringott: tutti i segreti nascosti nella banca dei maghi

La Gringott è la sola e unica banca del mondo magico dove maghi e streghe possono depositare i loro beni più preziosi e gestire le finanze. Originariamente nelle mani del Ministero della Magia, passò poi alla completa gestione dei goblin (folletti nella versione italiana di libri e film di Harry Potter).

Ma quanto conosciamo davvero della Gringott? Ecco tutti i segreti custoditi al suo interno e altre curiosità:

Camera 713

I cultori della saga di Harry Potter sapranno che la Camera 713 è appartenuta a Albus Silente ed è uno dei luoghi del mondo magico dotato delle più alte misure di sicurezza. È situata centinaia di chilometri sotto terra e per aprirla è necessario che un folletto della Gringott riproduca una particolare sequenza di sblocco con il dito.

Qui venne riposta la pietra filosofale, che il professor Raptor cercò di rubare proprio lo stesso giorno in cui Hagrid l’aveva portata al sicuro a Hogwarts nel 1991 come ordinato da Silente.

Camera 711

Continuiamo sulla lista delle camere blindate arrivando alla 711, che è appartenuta alla famiglia Black e venne ereditata più tardi da Sirius Black con tutto il contenuto  al suo interno insieme alla dimora dopo la morte della madre. Questo caveau non conteneva soltanto un’ingente quantità di denaro, ma anche tutta la fortuna che Sirius decise di passare a Harry.

Una piccola curiosità: Sirius pagò la Firebolt, la scopa per il Quiddich di ultima generazione regalata a Harry alla fine del terzo anno, usando un po’ dell’oro immagazzinato nella camera; all’epoca però era in fuga dal Ministero della Magia, quindi avrà trovato comunque un modo per introdursi all’interno della Gringott…

Camera 712

Purtroppo non sappiamo molto a proposito della Camera 712, vista di sfuggita in Harry Potter e la pietra filosofale quando Harry e Hagrid riescono a dargli un’occhiata prima che i folletti chiudano le porte. Forse è un luogo ad accesso riservato o non autorizzato per i maghi? Probabile. Di certo il mistero rimarrà irrisolto…

La camera blindata dei Lestrange

Proprio come i Black, anche la famiglia Lestrange era proprietaria di una camera blindata dove custodire tutte le proprie ricchezze. Con la differenza che questa era protetta da misure di sicurezza ancora più strette rispetto alla 713 o a quella dei Potter.

Per raggiungerla bisogna infatti essere scortati da un folletto della Gringott tramite un carrello e poi attraversare la cascata che “rivela” gli incantesimi (come gli effetti della pozione polisucco). Di seguito ci si confronta con un enorme drago che sorveglia l’ingresso. Gestito da molti Lestrange per varie generazioni, il caveau fu utilizzato da Bellatrix per salvaguardare la coppa di Tassorosso, uno degli Horcrux di Voldemort.

La sede egiziana

Sarà pure la “succursale” meno conosciuta della Gringott, tuttavia la sede egiziana della banca riveste un significato molto importante mondo dei maghi grazie alla custodia di alcuni dei tesori più preziosi esistenti. Ne abbiamo avuto la prova tramite Bill Weasley, che dopo essersi diplomato ad Hogwarts inizia a lavorare come impiegato in Egitto cercando di eliminare ogni maledizione presente.

Qui Bill ha visitato tombe egizie e piramidi e raccolto preziosi manufatti che sarebbero stati consegnati alla Gringott dopo il recupero.

Le sfingi

Proprio in relazione con l’Egitto e i suoi simboli, sappiamo che le sfingi sono  utilizzate nel mondo magico per proteggere tesori: queste potenti creature con la testa di un umano e il corpo di un leone concedono l’accesso a luoghi privati solo se si risponde ad un particolare e difficilissimo enigma (ricordate l’episodio del torneo tre maghi nel labirinto?).

Le zampe e la super forza le rendono incredibilmente pericolose per gli umani, e ha quindi senso tenerle come guardia di alcuni dei più prestigiosi depositi di sicurezza alla Gringott.

Solo i folletti conoscono tutti i suoi segreti

La Gringott viene affidata alla piena gestione dei folletti nel 1474, dopo che il Ministero della Magia ne aveva assunto il controllo. E a causa dei contenuti altamente sensibili della banca, questi custodi hanno sviluppato un codice etico che proibisce loro di divulgare i segreti nel mondo magico.

In pratica sono gli unici a conoscere tutto ciò che c’è da sapere sul luogo. La violazione di questa regola è considerata un tradimento e solo i Goblin della Gringott conoscono gli incantesimi attivi, i passaggi sotterranei e le creature utilizzate per proteggere i caveau della banca.

I folletti e il controllo della banca

Durante gli eventi della Seconda Guerra Magica, Voldemort e le sue truppe hanno preso il controllo del Ministero della Magia e messo al potere un ministro fantoccio, Pius O’Tusoe, che era vittima della maledizione Imperius.

Uno delle principali conseguenze di questo atto politico fu aumentare la protezione della Gringott e sostituire i folletti con nuove guardie nominate dal Ministero (probabilmente mangiamorte); un evento che cambiò per sempre la storia – finora immacolata – della banca e dei suoi custodi.

Le indagini sulle camere “maledette”

Quando Albus Silente si rese conto che diverse stanze di Higwarts ospitavano pericolose maledizioni o magie oscure (cinque per l’esattezza), la notizia suscitò scalpore e spinse il preside a ingaggiare l’investigatrice Patricia Rakepick per risolvere il problema.

La Rakepick diventò una delle figure più importanti del mondo magico in materia di maledizioni e la fiducia di Silente in lei era così grande da nominarla successivamente professoressa di Difesa contro le Arti Oscure.

Leggi anche – Personaggi di Harry Potter: 10 che sono stati smistati nella Casa sbagliata

Fonte: ScreenRant

The Batman: la Warner Bros vuole un attore famoso

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The Batman: la Warner Bros vuole un attore famoso

Continuano ad arrivare aggiornamenti, tramite rumors non ancora confermati, su The Batman, il cinecomic che riavvierà per l’ennesima volta le sorti del cavaliere oscuro al cinema affidato a Matt Reeves.

Secondo Justin Kroll di Variety infatti, la Warner Bros. sarebbe in cerca di un attore più giovane dell’uscente Ben Affleck e altrettanto noto ad Hollywood. Questo il suo commento pubblicato su Twitter:

THE BATMAN: sembra che potrebbe muoversi più velocemente di quanto la gente si aspetti. Ho sentito che lo studio vorrebbe un volto famoso e che Reeves ha in mente l’età del protagonista, un età molto specifica…”

https://twitter.com/krolljvar/status/1091130121744900097

The Batman di Matt Reeves, ecco la data, svelato il destino di Ben Affleck

Il film, diretto da Matt Revees e in produzione alla Warner Bros sarà in sala il 25 giugno 2021. Durante la promozione della serie The Passage, per cui è produttore esecutivo, Revees ha confermato che la pre-produzione del suo film sul Cavaliere Oscuro è in atto e che sta lavorando a una nuova riscrittura del copione.

“Ci sarà una galleria di cattivi e i casting cominceranno a breve. Stiamo cominciando a mettere insieme il nostro piano di battaglia. Sto ripassando la sceneggiatura e cominceremo presto a sviluppare i concept per il film.” ha dichiarato il regista a THR.

Per quanto riguarda l’approccio alla storia e al personaggio, Matt Revees ha dichiarato: “Sarà un racconto di Batman a toni noir, dal suo punto di vista… Si tratterà di Batman nella sua versione detective, più di quanto non abbiamo visto le ultime volte. I fumetti hanno una grande storia per quello che riguarda questo aspetto. Dovrebbe essere il più grande detective del mondo, e questo non è stato ancora parte dei film che abbiamo visto.”

“Mi piacerebbe che questo fosse un film dove andiamo a caccia di criminali e proviamo a risolvere un mistero, una storia che permetterà al personaggio di avere un arco narrativo e che può portarlo attraverso dei cambiamenti.” ha aggiunto Revees.

Batman: i migliori momenti di Ben Affleck nel DCEU

Intanto, il destino di Ben Affleck nei panni del Crociato di Gotham è stato deciso. L’attore passerà ufficialmente il testimone a un nuovo collega, che sarà quindi la sesta incarnazione cinematografica di Batman. L’attore ha ufficialmente augurato buon lavoro a Matt Revees con un post sul suo account ufficiale di Twitter. Dopo i recenti problemi personali e un paio di film in uscita, l’attore regista produttore e sceneggiatore ha davanti un nuovo capitolo della sua carriera.

Con queste premesse, il progetto sembra molto più solido e chiaro, soprattutto grazie alla data fissata e alla decisione, sembra ufficiale, di cambiare di nuovo volto all’eroe protagonista.

Fonte: Justin Kroll (Variety)

Oscar 2019: Gary Oldman e Frances McDormand non consegneranno i premi

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Per la prima volta nelle ultime trenta edizioni la cerimonia degli Oscar 2019 non verrà presentata da alcun conduttore. Come riportato di recente, i produttori selezioneranno una serie di personaggi del mondo del cinema che interverranno durante la serata con monologhi, sketch e performance musicali (attesi sul palco del Dolby Theater di Hollywood anche Lady Gaga e Kendrick Lamar, nominati nella categoria Miglior Canzone Originale).

Ora è Deadline a rivelare gli ulteriori cambiamenti che la ABC apporterà al programma per snellire lo spettacolo e renderlo ancora più “godibile” per il pubblico che guarderà la cerimonia da casa. A quanto pare i vincitori dello scorso anno nelle categorie Attori – Gary Oldman, Frances McDormand, Sam Rockwell e Allison Janney – non premieranno, come da tradizione, gli interpreti di quest’anno; a sostituirli dovrebbero arrivare altre personalità note dello show business (si pensa a Oprah Winfrey o Tom Hanks, ma si attendono conferme ufficiali). Addio dunque al tradizionale “passaggio di testimone” che aveva caratterizzato questa specifica parte della serata.

Oscar 2019 nomination: tutti i nominati della 91° edizione

L’altro piano sarebbe tenere la durata della cerimonia Oscar sotto le consuete tre ore, riducendo di circa 45 minuti lo spettacolo. In che modo? Presentando alcune delle categorie “minori” durante le pause pubblicitarie, idea che i produttori Michael De Luca e Jennifer Todd avevano già proposto all’Academy senza successo.

Gli ultimi aggiornamenti riguardano invece la parte musicale della serata, con gli addetti ai lavori che vorrebbero far esibire soltanto i brani “Shallow” di Lady Gaga e Bradley Cooper e “All the Stars” di Kendrick Lamar e SZA in diretta televisiva. Se non fosse che la Germanotta (forse attraverso portavoce) avrebbe minacciato di non salire sul palco se anche agli altri candidati non sarà offerta la stessa opportunità.

In questo caso ci sarebbe spazio per il premio Oscar Jennifer Hudson con il brano “I’ll Fight” e Gillian Welch e David Rawlings con “When a Cowboy Trades His Spurs for Wings”.

Fonte: Deadline

Pretty Princess 3: nuovi aggiornamenti da Anne Hathaway

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Pretty Princess 3: nuovi aggiornamenti da Anne Hathaway

Negli ultimi giorni non si fa che parlare di Pretty Princess 3, terzo capitolo della serie inaugurata nel 2001 e tratta dai romanzi di Meg Cabot che vedeva protagoniste Julie Andrews e Anne Hathaway; proprio quest’ultima ha alimentato i rumor sulla produzione del film, da anni nella lista dei desiderabili, durante la promozione di Serenity (il thriller dove recita al fianco di Matthew McConaughey).

Queste le parole dell’attrice:

C’è una sceneggiatura per il terzo film. Voglio farlo, Julie [Andrews] vuole farlo, Debra Martin Chase, il nostro produttore, vuole farlo. Tutti vogliamo davvero che accada. Ad una condizione però: deve essere perfetto, perché lo amiamo tanto quanto i fan. Ed è tanto importante per noi quanto lo è per loro e non vogliamo consegnare nulla finché non sarà pronto. Ma ci stiamo lavorando.

Pretty Princess 3: esiste uno script, parola di Anne Hathaway

Vi ricordiamo che Pretty Princess ha già avuto un sequel, uscito nelle sale nel 2004, intitolato Principe azzurro cercasi (The Princess Diaries 2: Royal Engagement) .

Di seguito la sinossi del primo film:

Mia Thermopolis è una quindicenne come tante altre, che cerca di destreggiarsi tra la scuola, le compagne che la prendono in giro perché sono più popolari di lei, una migliore amica di nome Lilly dai modi piuttosto frivoli e ottusi che non la capisce fino in fondo, e il ragazzo che le piace che non la considera minimamente. Ma tutto questo non basta, perché da un giorno all’altro l’imbranata Mia scopre di essere una principessa. Erede al trono del principato di Genovia, Mia scopre le sue origini regali grazie alla nonna Clarisse Renaldi che le rivela la notizia a causa della morte del padre. È quindi dovere di Mia diventare una buona principessa e seguire le lezioni di etichetta da sua nonna, tutto questo in gran segreto per paura della stampa.

Fonte: Cinemablend

Captain Marvel in azione su un treno in corsa nella prima clip

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Captain Marvel in azione su un treno in corsa nella prima clip

Arriva direttamente da Brie Larson la prima clip ufficiale di Captain Marvel, dove possiamo vedere l’eroina in azione contro uno Skrull durante la sequenza del treno in corsa. I poteri di Carol Danvers sono tenuti sotto osservazione da Nick Fury e Phil Coulson, che nel frattempo studiano la situazione dalla loro macchina d’epoca.

Qui sotto trovate la clip integrale pubblicata dall’attrice su Twitter:

Captain Marvel: ecco le prime reazioni al film

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Vi ricordiamo che alla regia del film con protagonista Brie Larson, ci sono Anna Boden e Ryan Fleck. L’uscita al cinema è fissata al 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel: rivelato il personaggio di Annette Bening

Fonte: Brie Larson

Suicide Squad 2: Zack Snyder sarà produttore esecutivo

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I giorni di Zack Snyder nell’universo DC potrebbero non essere finiti: secondo quanto riportato dall’Hollywood Reporter infatti, il regista – insieme a sua moglie Deborah – figureranno in veste di produttori esecutivi di Suicide Squad 2, il film che vedrà al timone James Gunn.

Snyder aveva già ricoperto questo ruolo con Wonder Woman e di recente in Wonder Woman 1984.

Dopo il “flop” di Justice League il regista tornerà dietro la macchina da presa dirigendo per Netflix Army of the Dead, zombie-horror-thriller prodotto con sua moglie, Deborah Snyder e la neonata compagnia The Stone Quarry, annunciata nelle scorse settimane.

Si tratterà di una storia originale ideata da Snyder e sceneggiata insieme a Joby Haroldnella quale seguiremo le vicende di un’epidemia di zombie tra le strade di Las Vegas: in questa tetra ambientazione un uomo radunerà un gruppo di mercenari per realizzare la più grande rapina del secondo avventurandosi nella zona di quarantena.

Suicide Squad 2 rilancerà il franchise con un nuovo cast

Suicide Squad 2, il progetto affidato a James Gunn (che dovrebbe firmarne anche la regia ed ora si trova in trattative con gli studios), sarà un vero e proprio reboot del franchise e riavvierà la storia con nuovi personaggi. Esclusa quindi la possibilità di rivedere in azione Margot Robbie, Will Smith e il resto del cast originale.

Fonti vicine alla produzione credono che il cinecomic rimarrà fedele allo stile di Gunn e tratterà l’adattamento dei fumetti con uno sguardo molto più simile a Guardiani della Galassia.

Vi ricordiamo che Suicide Squad 2 uscirà nelle sale il 6 agosto 2021 e dovrebbe intitolarsi The Suicide Squad, molto semplicemente, con la determinazione dell’articolo che forse vuole dirci che la squadra vista in azione in maniera anarchica nel primo film, avrà una sua identità forte in questo sequel.

Per quanto riguarda il coinvolgimento di Gunn, lo scorso ottobre è stato ufficializzato il suo coinvolgimento nella stesura della sceneggiatura del film, e ora sembra che il regista di Guardiani della Galassia possa essere anche colui che siederà sulla sedia di regia di questo film, ereditandone il posto da David Ayer.

Suicide Squad 2: ecco la data e il titolo

Fonte: THR

Avengers: Endgame, i LEGO spoilerano la battaglia finale?

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Avengers: Endgame, i LEGO spoilerano la battaglia finale?

Dopo aver mostrato la (probabile) prossima armatura di Iron Man e la nuova uniforme di Captain America, sono ancora i LEGO ad anticipare qualche dettaglio sugli eventi di Avengers: Endgame, capitolo conclusivo della Fase 3 che arriverà nelle sale ad Aprile.

Come potete vedere nelle immagini leak, Tony Stark potrebbe usare la Mark XLI “Bones, già vista in Iron Man 3, insieme alla Suitcase Armour scelta per il confronto con Whiplash nel secondo film del franchise; oltre a queste rivelazioni tornano i costumi bianchi che i Vendicatori (in questo caso ci sono Ant-Man, Thor e Iron Man) dovrebbero indossare nel Regno Quantico.

Ma non finisce qui: il nuovo set Lego sembrerebbe confermare che la battaglia decisiva di Endgame avrà luogo a New York, palcoscenico che abbiamo visto ricostruito in varie foto trapelate dal set. Sarà davvero così?

Avengers: Endgame, i segreti rivelati dal merchandise

Avengers: Endgame arriverà al cinema il 24 Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

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Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Fonte: CBM

Dune: anche Javier Bardem nel cast del film

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Dune: anche Javier Bardem nel cast del film

Continua a prendere forma il cast stellare di Dune, nuovo adattamento del romanzo di Frank Herbert (già portato sul grande schermo da David Lynch nel 1984) e ora affidato alla regia di Denis Villeneuve: l’ultimo nome della già ricca lista è Javier Bardem, che secondo l’Hollywood Reporter dovrebbe interpretare Stilgar, il capo delle tribù nomadi del pianeta Fremen.

Vi ricordiamo che nel cast sono stati confermati Timothée Chalamet, Oscar Isaac, Rebecca Ferguson, Stellan Skarsgard, Dave Bautista, Charlotte Rampling e Zendaya.

Dune, Denis Villeneuve: “L’obiettivo è realizzare almeno due film”

Il regista, reduce da Blade Runner 2049, aveva specificato tempo fa che il film non sarà un remake dell’originale di Lynch ma una lettura personale del testo di riferimento. Nel frattempo Villeneuve, con le ultime dichiarazioni al Rendez-Vous du Cinema Quebecois (dove ha tenuto delle lezioni di cinema), ha svelato dettagli sulla lavorazione e forse sulla possibilità che Dune possa diventare un franchise: “Probabilmente ci vorranno due anni per finire Dune. L’obiettivo però è realizzare almeno due film“.

Questo invece il suo commento delle scorse settimane riguardo l’errata definizione di remake: “Il film non sarà in nessun modo collegato a quello del 1984. Tornerò al romanzo e cercherò di tirare fuori le immagini che le pagine mi ispireranno” ha commentato Villeneuve. “Sia chiaro, ho il massimo rispetto per David Lynch, che considero tra i più grandi registi viventi, però ricordo che all’epoca il suo adattamento aveva deluso le mie aspettative e tradito i miei sogni. Per questo proverò a fare il film dei miei sogni“.

Fonte: THR

Birds of Prey: il film introdurrà le iene di Harley Quinn?

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Birds of Prey: il film introdurrà le iene di Harley Quinn?

Le prime foto trapelate dal set di Birds of Prey potrebbero aver svelato la presenza di due personaggi legati alla Harley Quinn dei fumetti: come potete vedere qui sotto, l’eroina interpretata da Margot Robbie si trova all’interno di un negozio di animali esotici, che per alcuni sarebbe la prova dell’introduzione nel film di  Bud e Lou, le due iene trattate come animali da compagnia.

Chi conosce la storia di Harley saprà che le iene la accompagnano ovunque e si trasformano spesso e volentieri in fidati aiutanti in caso di pericolo. Nelle immagini sembra che stia esaminando alcune gabbie…

Sarà davvero così? Che ne pensate?

Birds Of Prey: tutti i personaggi mostrati nel teaser

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Birds of Prey (and the fantabulous emancipation of one Harley Quinn), le cui riprese sono iniziate da poco, uscirà nelle sale il 7 febbraio 2020, periodo dell’anno propizio per l’affluenza di pubblico, segno che lo studio crede molto nel progetto. Dopotutto, facendo della Robbie il centro della storia, è chiaro che lo scopo sia quello di utilizzare al meglio la notorietà dell’attrice.

La prima sinossi del film riporta: Dopo essersi separata da Joker, Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra Cain da un malvagio signore del crimine.

Birds of Prey sarà diretto da Cathy Yan da una sceneggiatura di Christina Hodson 

Margot Robbie riprenderà il ruolo di Harley Quinn con cui ha debuttato in Suicide Squad, e si occuperà anche della produzione del film stesso, con Sue Kroll Bryan Unkeless. Con la Robbie, ufficialmente nel cast Mary Elizabeth Winstead e Jurnee Smollett-Bell saranno rispettivamente Cacciatrice e Black Canary. Rosie Perez sarà Renee Montoya. Ella Jay Basco sarà Cassandra Cain e Ewan McGregor Maschera Nera.

Fonte: Twitter

Fast & Furious Presents: Hobbs & Shaw, ecco il primo trailer

Come promesso, ecco arrivare il primo trailer ufficiale di Fast & Furious – Hobbs & Shaw, lo spin off del franchise a quattro ruote che vedrà i due personaggi del titolo fare squadra contro un nemico comune, la new entry nel franchise Idris Elba. Con loro anche Vanessa Kirby.

A dirigere lo spin off è stato chiamato David Leitch, che gira il film basandosi sulla sceneggiatura di Chris Morgan. Nel cast del film ci sono Dwayne Johnson, Jason Statham, Vanessa Kirby, Idris Elba, Eiza González Eddie Marsan. In una recente intervista, Dwayne Johnson aveva consolidato il suo affetto per la saga, mostrandosi però piuttosto incerto su un suo eventuale ritorno in Fast & Furious 9: “Non c’è altro franchise che mi stia più a cuore di questo. Per l’incredibile team ci lavora, per la Universal che è stata un ottimo partner, e per le mie fantastiche colleghe che amo alla follia. Il discorso cambia per i miei colleghi uomini […] Alcuni si comportano da uomini e da veri professionisti, mentre altri no.

Fast & Furious – Hobbs & Shaw, leggi la recensione

Star Wars: 10 cose che George Lucas ha reso canone, dopo la Trilogia

Nel 1997, in occasione del ventennale di Star Wars, la Lucasfilm rimasterizzò e ridistribuì al cinema la trilogia originale, e oltre alla pulizia dei negativi e della traccia audio, George Lucas aggiunse e modificò delle scene che lo avevano insoddisfatto all’epoca dell’uscita dei film. Molti di quei cambiamenti sono poi diventati parte integrante del canone della saga.

Ecco di seguito 10 cose che Lucas ha reso canone, dopo la Trilogia:

L’urlo di Luke

Il culmine de Il Ritorno dello Jedi è rappresentato dallo scontro tra Darth Vader e  l’Imperatore Palpatine, che aveva torturato Luke e quindi spinto suo padre ad affrontarlo, spingendolo poi giù nel vuoto e uccidendolo.

Nella versione cinematografica e nei primi VHS del film, Vader agisce nel completo silenzio mentre nella versione Blu-ray del 2011 fu aggiunta la parola “No” e in seguito un grido “Nooo” creando un parallelismo con il suo urlo alla fine de La vendetta dei Sith.

Per alcuni si trattò di un inserimento necessario, per altri del tutto fuori luogo, rendendo ciò che una volta era stato fonte di emozione qualcosa di ridicolo.

L’origine della Morte Nera

Sempre più riferimenti alla vecchia trilogia e easter egg sono stati inseriti nei nuovi film del franchise, come il fatto che in L’attacco dei cloni apprendiamo che i piani della Morte Nera non sono iniziati durante l’Impero e che invece furono presi dall’arciduca Poggle the Lesser, dal conte Dooku.

Tuttavia le cose non andarono esattamente così nella Trilogia originale. Non soltanto tutti i film raccontano che la Morte Nera è stata frutto di un progetto imperiale, ma anche l’universo esteso di Star Wars ha contribuito a confermare questa linea permettendoci di incontrare il designer imperiale artefice di ogni cosa (Bevel Lemelisk).

Le motivazioni di Darth Vader

I cambiamenti attuati sul personaggio di Anakin Skywalker hanno sicuramente contribuito a dare più spessore al villain di quanto ne avesse nella trilogia originale, soprattutto in merito alle motivazioni che lo spinsero a scegliere il lato oscuro della forza.

In ogni caso i prequel ci hanno mostrato come il ragazzo venne manipolato da Palpatine nel tempo, e ogni cosa dimostra che effettivamente non avuto altra scelta che diventare un “agente” dell’Impero. Così facendo abbiamo imparato a considerare Anakin una vittima e non il carnefice.

L’addestramento dei jedi

Quanto tempo ci vuole per diventare un Jedi? Una domanda a cui la trilogia originale provava a rispondere mostrando l’addestramento – rapidissimo – di Luke Skywalker prima per mano di Obi-Wan e poi di Yoda.

Tuttavia è grazie ai prequel che abbiamo appreso come la formazione dei cavalieri jedi richieda dai 10 ai 13 anni e che deve iniziare durante la giovinezza dell’allievo.

Il ricordo di Leia

Parlando dei ricordi della sua infanzia, Leia menziona sua madre in una scena de Il Ritorno dello Jedi, descrivendola come una persona gentile, ma triste. Fu poi La vendetta dei Sith a mostrarci la verità dietro questa affermazione e un problema fondamentale.

In Episodio III Padme muore subito dopo aver dato alla luce i suoi figli, dunque Leia non avrebbe mai potuto sviluppare un ricordo vero sulla madre o sulla sua personalità. Forse, essendo in sintonia con la Forza, la principessa l’avrà sognata? Il mistero rimane aperto…

Il fantasma di Anakin

Alla fine de Il Ritorno dello Jedi Darth Vader si riscatta uccidendo l’Imperatore Palpatine per salvare la vita di Luke Skywalker, e successivamente muore per poi ricomparire davanti a suo figlio in forma di spettro della forza accanto a Yoda e Obi-Wan.

Nella versione del film del 1983, Sebastian Shaw è sullo schermo, privo di maschera, insieme ai suoi maestri, mentre nella riedizione vediamo invece Hayden Christensen (l’Anakin della trilogia prequel).

Le bugie di Obi-Wan

Nei film prequel di Star Wars Obi-Wan viene raccontato come un jedi fedele e infallibile, ma molti fan hanno notato delle incongruenze che in qualche modo ignorano il canone precedentemente stabilito facendo sembrare il vecchio Obi-Wan un “bugiardo compulsivo”.

Ricordate quando Luke porta R2D2 da Obi-Wan, e questo dice di non conoscerlo e di non aver mai posseduto un droide? Nei prequel invece mostra una certa familiarità con R2D2…

Jedi più veloci

Ogni combattimento con le spade laser nella trilogia originale viene rappresentato come uno studio fra giocatori di scacchi, più lento e riflessivo di quanto venga mostrato nella trilogia prequel. Qui i Jedi saltano e girano senza sforzo, velocissimi…cosa è cambiato nel frattempo?

Midi-chlorian

Originariamente il concetto di Forza era collegata al misticismo e raccontata come qualcosa che scorreva nel sangue di tutti. Alcuni erano solo più in sintonia con la forza di altri, e con la sufficiente concentrazione e convinzione, gli aspiranti Jedi potevano sollevare qualsiasi cosa, dalle rocce alle astronavi.

La minaccia fantasma però ha cambiato questo scenario, spiegando che la Forza venne “tramandata” ai Jedi dal popolo dei Midi-chlorian.

Han non ha sparato per primo

In Una nuova speranza, Han Solo viene attaccato da un cacciatore di taglie di nome Greedo, e lo scontro finisce con Han apre il fuoco da sotto il tavolo uccidendo l’avversario. Nella versione del film del 1977, Han spara a Greedo e Greedo non spara affatto, mentre la riedizione speciale del 1997 altera la scena in modo che Greedo sia il primo a sparare, mancano il bersaglio.

Purtroppo la scena viene nuovamente alterata nell’edizione in DVD del 2004 facendo sparare i personaggi nello stesso momento. Più tardi George Lucas ha dichiarato di aver sempre voluto che fosse Greedo a sparare per primo, suscitando qualche problema sull’ambiguità morale di Han…

Leggi anche – Star Wars: le teorie più assurde sulla nuova trilogia

Fonte: ScreenRant

Il giovane Montalbano: tutto quello che non sai sulla serie

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Il giovane Montalbano: tutto quello che non sai sulla serie

Il giovane Montalbano è una serie televisiva trasmessa da Rai 1 nel 2012 e nel 2015, per una somma di 2 stagioni e di 12 episodi, risquotendo un gran successo a livello nazionale e non solo.

Prequel della serie madre Il commissario Montalbano, questa serie cerca di analizzare il passato del giovane Salvo Montalbano, di mettere in mostra il suo carattere e le sue prime indagini che ne hanno decretato il successo.

Ecco, allora, tutto quello che non sapevate de Il giovane Montalbano.

Il giovane Montalbano 2

il giovane montalbano

La seconda stagione de Il giovane Montalbano è andata in onda dal 14 settembre al 19 ottobre del 2015, trasmessa in prima visione da Rai 1. Composta da 6 episodi, Il giovane Montalbano 2 mostra un Salvo Montalbano sicuro di sé, in grado di avere un ottimo rapporto con i colleghi e di essere riuscito a creare un gruppo molto affiatato con Giuseppe Fazio, Mimì Augello e Catarella.

Ogni giorno che passa, per Salvo è un’opportunità in più per poter comprendere a pieno le dinamiche criminali che coinvolgono la terra sicula in vive, e ciò è reso possibile anche grazie all’aiuto di un personaggio come Carmine Fazio che, anche se in pensione, è sempre disponibile per dargli qualche consiglio sulle indagini.

Per quanto riguarda la vita privata, il rapporto tra Salvo e suo padre continua a migliorare, mentre la sua storia d’amore con Livia è destinata ad avere un futuro roseo: il giovane commissario e l’architetto genovese, sono a un passo dalle nozze. Eppure Salvo non rimane per niente indifferente al fascino di Stella, la direttrice della banca cittadina. Anche la seconda stagione della serie è stata scritta da Andrea Camilleri e Francesco Bruni, per la regia di Gianluca Maria Tavarelli.

Il giovane Montalbano: streaming

Il giovane Montalbano è una delle serie più richieste alla visione degli ultimi anni, soprattutto per quanto riguarda la Rai. Sebbene si possano tenere d’occhio le repliche che talvolta vengono proposte, è possibile appellarsi alla visione in streaming grazie alla piattaforma digitale gratuita di Ray Play. Tuttavia, il sito dispone, per ora, solo della prima stagione della serie.

Il giovane Montalbano: episodi

il giovane montalbano

La serie tv de Il giovane Montalbano si divide in due stagioni, composte da sei episodi ciascuna. Nel corso di queste puntate, è possibile scoprire qualche fosse il carattere del commissario in versione adulta: un po’ più ribelle ed impulsivo, vive con qualche sofferenza data dalla relazione a distanza con Livia ed sempre molto efficiente sul lavoro.

Il giovane Montalbano, infatti, vede come protagonista un giovane Salvo Montalbano nella Sicilia dei primi anni ’90, appena diventato commissario della Vigata. Firmata da Andrea Camilleri e Francesco Bruni, la serie, che si basa sulla serie letteraria di Montalbano, è andata in onda sulla rete ammiraglia della Rai, cioè Rai 1, nel 2012 e nel 2015, per un totale di due stagioni e di 12 episodi.

Lungo questi 12 episodi, la serie va ben oltre gli stereotipi siciliani, i personaggi dialogano quasi con eccesso di dovizia, con tutte le caratteristiche emotive delineate dallo stesso Camilleri. La serie è ambientata negli anni in cui il giovane Salvo Montalbano ha cominciato a farsi un certo nome, anni in cui si sviluppa il rapporto padre-figlio e in cui avviene l’incontro con Livia, la fidanzata storica. Ma non solo: gli anni ’90 sono anche quelli in cui comincia a capire l’essenza del suo mestiere, comprendere di chi fidarsi e di quale sia il sistema migliore per rapportarsi con la mentalità criminale del luogo in cui vive.

Il giovane commissario Montalbano

Il giovane Montalbano è una serie televisiva che è stata prodotta da Rai Fiction e da Palomar: tutte e due le case di produzione sono le stesse che producono Il commissario Montalbano. Come per la serie originaria, anche il giovane commissario Montalbano si trova a girare per i territori della Sicilia: infatti, la serie è stata girata prevalentemente ad Agrigento e a Siracusa, senza dimenticare altri luoghi meravigliosi come Punta Secca, Noto, Scicli e Ragusa.

Se questo prequel si incentra sulle vicissitudini e sulle esperienze lavorative del giovane Montalbano, che lo hanno reso poi il personaggio celebre delineato nella serie madre, si distingue per un utilizzo marcato del dialetto siciliano locale, avvicinandosi molto a come il personaggio venne concepito da Camilleri nei romanzi, cosa che non avviene con la serie dalla quale deriva.

Tuttavia, da essa si è seguita la scia della vendita estera: è conclamato che la serie de Il commissario Montalbano continui a mietere successi dall’estero (dalla Francia, passando dall’Inghilterra, fino ad arrivare anche in Finlandia) sin dalla sua prima stagione nel lontano 1999. In questo senso, anche per Il giovane Montalbano si è deciso di seguirne la stessa strada, diventando oggetto di numerosi acquisti esteri come la “versione senior”.

Il giovane Montalbano: cast

il giovane montalbano

Il cast de Il giovane Montalbano è molto corposo ed è capitanato da un attore di talento come Michele Riondino (di recente visto in vesti di padrino all’ultima Mostra del Cinema di Venezia).

Proposto da Carlo Degli Esposti, produttore della serie, Riondino non aveva seguito la serie originaria, pertanto accettò il ruolo solo dopo aver parlato con l’interprete adulto del personaggio, Luca Zingaretti, e con il regista della serie, Gianluca Maria Tavarelli. Per poter ricostruire il passato del personaggio e per dargli una profondità, nonché assumerne le sfumature, Riondino si è totalmente affidato alle mani di Andrea Camilleri, il creato della collana letteraria e della serie.

L’attore tarantino ha recitato nel ruolo del giovane Salvo Montalbano per tutte e due le stagioni della serie, insieme ad un cast ricco e vario, tra cui: Alessio Vassallo, Andrea Tidona, Sarah Felberbaum, Fabrizio Pizzuto, Beniamino Marcone, Adriano Chiaramida, Carmelo Galati, Massimo De Rossi e Maurilio Leto.

Fonti: IMDb, visitvigata, huffingtonpost, raiplay

Stardust: Johnny Flynn sarà David Bowie nel biopic

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Trovato finalmente l’attore che interpreterà un giovane David Bowie in Stardust, biopic che racconterà il suo primo tour negli Stati Uniti nel 1971: sarà infatti Johnny Flynn (Song One, Sils Maria, Lovesick) il volto del Duca Bianco nel film affidato alla regia di Gabriel Range e sceneggiato da Christopher Bell.

Vi ricordiamo che questo è il secondo progetto in programma sull’artista scomparso nel 2016, dopo il lungometraggio di Francis Whatley che andrà in onda su BBC quest’anno. Nel frattempo i produttori di Stardust fanno sapere che il biopic seguirà gli eventi del tour oltreoceano di Bowie, gli stessi che ispirarono l’invenzione del suo iconico alter ego iconico Ziggy Stardust.

Rivedremo presto Flynn nel nuovo adattamento di Emma di Jane Austen della Working Title con Anya Taylor-Joy, mentre di recente ha recitato al fianco di Kit Harington in True West di Sam Shepherd sul palco del London West End.

Stardust – ecco chi interpreterà David Bowie

Fonte: Variety

Batman: i migliori momenti di Ben Affleck nel DCEU

Batman: i migliori momenti di Ben Affleck nel DCEU

Il percorso di Ben Affleck nei panni del Crociato di Gotham si è concluso e l’attore passerà ufficialmente il testimone a un nuovo collega, che sarà quindi la sesta incarnazione cinematografica di Batman ne film di Matt Reeves.

Ecco di seguito i suoi migliori momenti nel DCEU:

Uno contro tutti alla Warehouse

Questa resterà probabilmente una delle migliori (se non la migliore in assoluto) sequenze di tutto il DCEU: ci troviamo nel terzo atto di Batman v Superman, quando i due scoprono che a legarli è il nome delle loro madri e decidono di porre fine alla loro discordia; Bruce si reca così in un magazzino dove la mamma di Clark è tenuta in ostaggio dai criminali assunti da Lex Luthor e fa di tutto per portarla in salvo.

Batman “asfalta” ogni suo avversario usando una miscela di gadget e combattimento corpo a corpo durante una sequenza elettrizzante, caotica, brutale e grintosa, esprimendo al meglio lo spirito del personaggio e le abilità in regia di Zack Snyder.

Il combattimento con Superman

Annunciato come l’evento cinematografico che tutti i fan di Batman e Superman aspettavano da anni, il film che vedeva riuniti sullo schermo i due eroi DC nn ha deluso il pubblico anche se la “sfortunata” scena di Martha ha in qualche modo offuscato la resa di una delle migliori scene di combattimento mai viste nei cinecomic.

Snyder ci mostra il duro lavoro di Bruce nel prepararsi a questo scontro, nel quale parte nettamente svantaggiato, e i primi due minuti lo vedono effettivamente inferiore al suo avversario che si libera di tutte le sue trappole con poca fatica. Soltanto dopo Batman riesce a colpirlo con una granata di Kryptonite…il resto è storia.

La corsa nelle macerie

Una delle prime scene di Ben Affleck nel DCEU è, a parere di molti, anche la più emozionante: siamo appena dopo il prologo di Batman v Superman: Dawn of Justice, cronologicamente proprio ad un passo dalla battaglia finale di Man of Steel a Metropolis ma osservata da un altro punto di vista: quello di Bruce Wayne. Intuendo che si stava andando incontro a caos e distruzione, l’eroe sale in macchina e si reca sul luogo.

Bruce è spaventato ma continua a scavare senza avere a disposizione il suo equipaggiamento da Batman e fa tutto il possibile per aiutare le vittime dell’edificio crollato; e questa scena sembra rappresentare benissimo il suo desiderio di aiutare gli altri e proteggere l’umanità.

Batman “ispira” Flash

Tutte le versioni cinematografiche di Batman non si sono certo distinte per i loro lunghi monologhi, eppure ci sono una serie di battute memorabili pronunciate dal personaggio in tutti i film, compreso Justice League, dove Bruce dispensa alcune perle di saggezza a Barry Allen aka Flash.

Così facendo riesce a convincere il ragazzo delle sue potenzialità e a fargli scrollare di dosso la sua ansia “da prestazione”, insomma un delicato momento tra insegnante e allievo che vale la pena ricordare.

L’inseguimento di Harley Quinn e Joker

Il cameo di Batman in Suicide Squad non sarà certo memorabile, eppure sembra essere stato gestito al meglio pur di esprimere le abilità dell’eroe in funzione di una piccola scena d’azione. Il personaggio compare la prima volta davanti a Deadshot in un momento privato con la figlia del criminale, e in seguito torna per inseguire Harley Quinn e Joker sulle strade di Gotham City. Lasciata la Batmobile, il crociato balza sul tetto della Lamborghini fucsia e il gioco è fatto.

La lotta con i Parademoni

Batman ha combattuto contro tanti criminali, ma lo scontro con i Parademoni in Justice League è stato visivamente entusiasmante: in una scena Bruce prende la rincorsa e affronta l’inferno generato volando direttamente nel caos.

È una sequenza molto selvaggia, ma anche molto fedele al suo stile; in soldoni il crociato riconosce la minaccia, escogita un modo per dare un’occhiata più da vicino e attacca. Forse Wonder Woman e Superman avrebbero agito diversamente, ma l’umanità di Bruce rende tutto ancora più difficile.

Leggi anche – Batman di Matt Reeves, ecco la data, svelato il destino di Ben Affleck

Fonte: Cinemablend

Star Wars: Episodio IX, andremo di nuovo su un pianeta “di neve”

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Star Wars: Episodio IX, andremo di nuovo su un pianeta “di neve”

I film di Star Wars sono conosciuti per i loro pianeti memorabili, dall’arido Tatooine e paludoso Dagobah all’urbano Coruscant e il congelato Hoth. Il franchise è tornato in un mondo gelido con la base mobile Starkiller in Il Risveglio della Forza.

Adesso, l’utente di Instagram Luke Griffin ha pubblicato immagini da un presunto luogo delle riprese di Star Wars: Episodio IX: dalle foto sembra che J.J. Abrams ci riporterà su un pianeta innevato.

Non è chiaro come Griffin abbia avuto le foto, ma uno sguardo al suo account Instagram mostra che ha un interesse avido per tutto ciò che riguarda Star Wars.Eccole di seguito!

Star Wars: Episodio IX, chi ha deciso di far “tornare” Carrie Fisher?

Nel cast del film tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas Suotamo e Billie Lourd. Si uniranno al cast di Star Wars: Episodio IX Matt Smith, Naomi Ackie e Richard E. Grant, insieme ai veterani del franchise Mark Hamill, Anthony Daniels e Billy Dee Williams, che riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.

L’uscita di Star Wars: Episodio IX è prevista per il dicembre 2019.

Alita: Angelo della battaglia, il 6 febbraio in anteprima con UCI Cinemas

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Arriva in sala – in anteprima il 6 febbraio – Alita: Angelo della Battaglia, uno dei film più attesi dell’anno, trasposizione cinematografica dall’omonimo manga di Yukito Kishiro – prodotta da James Cameron (Titanic, Avatar) e diretta da Robert Rodriguez.

Prima dell’uscita internazionale – grazie all’accordo tra 20th Century Fox e UCI Cinemas – il pubblico italiano e gli appassionati di cinema e tecnologia, potranno vedere il film in tutte le sale del circuito UCI e vivere un’esperienza unica e spettacolare che solo la tecnologia 3D può offrire. Gli spettatori, inoltre, avranno l’opportunità di assistere alle riprese della premiere mondiale e di gustare un’intervista esclusiva al regista Robert Rodriguez. Per acquistare i biglietti, basta accedere al sito: tutti coloro che parteciperanno all’anteprima riceveranno in regalo una locandina ad edizione limitata del film.

Alita: Angelo della Battaglia è stato un progetto a lungo inseguito; dopo oltre dieci anni James Cameron ha passato il testimone al pupillo Robert Rodriguez, per portare sul grande schermo il suo sogno cinematografico, seguendo passo passo la produzione e la realizzazione di questo suo ennesimo atto d’amore per il cinema e la tecnologia.

Alita: l’Angelo della Battaglia, recensione del film

Ambientato nel 26° secolo, Alita (Rosa Salazar) è una cyborg che viene scoperta in un deposito di rottami dal dottor Daisuke Ido (Christoph Waltz).  Senza alcun ricordo della sua vita precedente, fatta eccezione per l’incredibile addestramento nelle arti marziali memorizzato dal suo corpo, Alita diventa una spietata cacciatrice di taglie, sulle tracce dei peggiori criminali del mondo. Nel cast anche Michelle Rodriguez e i premi Oscar Mahershala Ali e Jennifer Connelly. In veste di produttori, invece, i colossi James Cameron e Jon Landau, che dopo successi planetari del calibro di Titanic e Avatar, raccolgono con Alita: Angelo della Battaglia la nuova scommessa della tecnologia più avanzata applicata alla produzione cinematografica.

Alita: L’Angelo della Battaglia – il trailer finale ufficiale

Il film sarà al cinema dal 14 febbraio, distribuito da 20th Century Fox Italia.

Le multisala UCI che proietteranno l’anteprima di Alita – L’Angelo della Battaglia in 3D il 6 febbraio alle 20:00 sono: UCI Alessandria, UCI Ancona, UCI Arezzo, UCI Bicocca (MI), UCI Bolzano, UCI Cagliari, UCI Casoria (NA), UCI Luxe Campi Bisenzio (FI), UCI Catania, UCI Curno (BG), UCI Orio (BG), UCI Certosa (MI), UCI Cinepolis Marcianise (CE), UCI Cinemas Showville Bari (BA), UCI Ferrara, UCI Firenze, UCI Fiumara (GE), UCI Fiume Veneto (PN), UCI Lissone (MB), UCI Meridiana Casalecchio di Reno (BO), UCI Messina, UCI Mestre, UCI MilanoFiori (MI), UCI Molfetta (BA), UCI Moncalieri (TO), UCI Montano Lucino (CO), UCI Palermo, UCI Parco Leonardo (RM), UCI Perugia, UCI Piacenza, UCI Pioltello (MI), UCI Porta di Roma (RM), UCI Red Carpet Matera, UCI Reggio Emilia, UCI Roma Est (RM), UCI Romagna Savignano sul Rubicone (FC), UCI Senigallia (AN), UCI Sinalunga, UCI Torino Lingotto, UCI Luxe Venezia Marcon, UCI Verona, UCI Villesse (GO), UCI Jesi (AN), UCI Pesaro, UCI Porto Sant’Elpidio (FM), UCI Fano (PU), UCI Palariviera (San Benedetto del Tronto), UCI Seven Gioia del Colle (BA), UCI Gualtieri.

Fast & Furious Presents: Hobbs & Shaw, i motion poster

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In attesa del trailer che arriverà tra poche ore, ecco i motion poster di Fast & Furious -Hobbs & Shaw, lo spin off del franchise a quattro ruote che vedrà i due personaggi del titolo fare squadra contro un nemico comune, la new entry nel franchise Idris Elba. Con loro, come nuova presenza femminile, c’è Vanessa Kirby.

Ecco di seguito i poster:

 

A dirigere lo spin off Fast & Furious – Hobbs & Shaw è stato chiamato David Leitch, che gira il film basandosi sulla sceneggiatura di Chris Morgan. Nel cast del film ci sono Dwayne Johnson, Jason Statham, Vanessa Kirby, Idris Elba, Eiza González e Eddie Marsan.

In una recente intervista, Dwayne Johnson aveva consolidato il suo affetto per la saga, mostrandosi però piuttosto incerto su un suo eventuale ritorno in Fast & Furious 9: Non c’è altro franchise che mi stia più a cuore di questo. Per l’incredibile team ci lavora, per la Universal che è stata un ottimo partner, e per le mie fantastiche colleghe che amo alla follia. Il discorso cambia per i miei colleghi uomini […] Alcuni si comportano da uomini e da veri professionisti, mentre altri no.

Fast & Furious – Hobbs & Shaw, leggi la recensione

Captain Marvel: una giovane Monica Rambeau nel nuovo spot?

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Captain Marvel: una giovane Monica Rambeau nel nuovo spot?

Su Twitter è comparso un nuovo spot di Captain Marvel, che ci mostra alcune sequenze che già conosciamo del film e viste in altro materiale promozionale, ma ci offre anche uno sguardo a un nuovo personaggio.

In una scena, vediamo Carol uscire da una casa, con addosso il costume blu e rosso. L’eroina chiede a una bambina se sta bene, vestita in quel modo. La casa nella scena sembra la stessa che abbiamo visto in altre immagini e che appartiene a Maria Rambeau. La bambina che parla con Carol è quindi una giovane Monica Rambeau!

Dalle info sul film, sappiamo che il film vedrà Maria e Carol avere quel legame di amicizia che Carol ha con Monica, nei fumetti, e Maria avere una figlia. Questo potrebbe voler dire che quando Captain Marvel arriverà nel futuro, troverà Monica!

Ecco di seguito lo spot, e a seguire nuove immagini in HD dal film:

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Vi ricordiamo che alla regia del film con protagonista Brie Larson, ci sono Anna Boden e Ryan Fleck. L’uscita al cinema è fissata al 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Suicide Squad 2 rilancerà il franchise con un nuovo cast

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Suicide Squad 2 rilancerà il franchise con un nuovo cast

Ancora nuovi aggiornamenti su Suicide Squad 2, il progetto affidato a James Gunn (che dovrebbe firmarne anche la regia ed ora si trova in trattative con gli studios), che secondo quanto riportato dall’Hollywood Reporter sarà un vero e proprio reboot del franchise e riavvierà la storia con nuovi personaggi. Esclusa quindi la possibilità di rivedere in azione Margot Robbie, Will Smith e il resto del cast originale.

Fonti vicine alla produzione credono che il cinecomic rimarrà fedele allo stile di Gunn e tratterà l’adattamento dei fumetti con uno sguardo molto più simile a Guardiani della Galassia.

Vi ricordiamo che Suicide Squad 2 uscirà nelle sale il 6 agosto 2021 e dovrebbe intitolarsi The Suicide Squad, molto semplicemente, con la determinazione dell’articolo che forse vuole dirci che la squadra vista in azione in maniera anarchica nel primo film, avrà una sua identità forte in questo sequel.

Per quanto riguarda il coinvolgimento di Gunn, lo scorso ottobre è stato ufficializzato il suo coinvolgimento nella stesura della sceneggiatura del film, e ora sembra che il regista di Guardiani della Galassia possa essere anche colui che siederà sulla sedia di regia di questo film, ereditandone il posto da David Ayer.

Suicide Squad 2: ecco la data e il titolo

Se la Warner Bros e James Gunn dovessero raggiungere un accordo anche per la regia, Gunn avrebbe finalmente un altro lavoro da regista dopo il licenziamento dal progetto Guardiani della Galassia Vol. 3, ai Marvel Studios, che sembra sarà comunque realizzato sulla sua sceneggiatura.

Gunn è stato licenziato da Guardians of the Galaxy Vol. 3 a luglio dello scorso anno dopo il riemergere di tweets offensivi che il regista aveva fatto al suo account Twitter prima di entrare a far parte della Disney. Nonostante il grande sostegno da parte dei suoi colleghi e fan, con una petizione che ha raccolto oltre 400.000 firme, la Disney ha tenuto duro sulla loro posizione e non ha riassunto Gunn.

Fonte: THR

Avengers: Endgame, ci sono due “versioni” di Steve nel trailer?

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Avengers: Endgame, ci sono due “versioni” di Steve nel trailer?

Ogni piccolo dettaglio del trailer di Avengers: Endgame è stato minuziosamente analizzato dal pubblico della rete, del quale fanno parte moltissimi fan dei Marvel Studios, e secondo le ultime bizzarre teorie nel video sarebbero presenti due versioni di Steve Rogers.

Questo perché il personaggio, sopravvissuto agli eventi di Infinity War, sarebbe stato inquadrato prima con un taglio di capelli più simile a quello del primo Avengers, e successivamente con uno più corto (quando lo troviamo commosso verso la fine del footage).

La teoria, che per quanto assurda possa essere riesce a inserirsi nel discorso dei viaggi nel tempo, si lega ovviamente al ritorno annunciato della Battaglia di New York in cui hanno combattuto tutti i Vendicatori originali. Sarà davvero così? Che ne pensate?

Avengers: Endgame, i segreti rivelati dal merchandise

Avengers: Endgame arriverà al cinema il 24 Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

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Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Fonte: Reddit

Birds of Prey e Gotham City Sirens: crossover in arrivo?

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Birds of Prey e Gotham City Sirens: crossover in arrivo?

L’universo cinematografico DC guidato dalla Warner Bros. ha ormai intrapreso due strade distinte e sostanzialmente diverse per tono, approccio e obiettivi: da poco si sono concluse le riprese di Joker, film a basso budget esterno al DCEU (con protagonista Joaquin Phoenix nei panni del clown principe del crimine), nel frattempo è iniziata ufficialmente la produzione di Birds of Prey, primo spin-off sul personaggio di Harley Quinn, e Matt Reeves girerà il prossimo anno The Batman riavviando le avventure del crociato di Gotham con una storia nuova e, soprattutto, un nuovo Bruce Wayne (dunque addio per sempre a Ben Affleck).

Ora che la situazione “editoriale” sembra più chiara, e dall’altra parte si lavorerà in maniera indipendente sui sequel di Wonder Woman e Aquaman preparandosi alla release di Shazam!, un aggiornamento dell’Hollywood Reporter suggerisce che potremmo aspettarci un crossover tra Birds of Prey e Gotham City Sirens, altro titolo annunciato nei mesi scorsi e affidato – momentaneamente – a David Ayer (regista di Suicide Squad).

Se così fosse, questo sarebbe il terzo film della serie con Harley Quinn, confermando la teoria della possibile trilogia sull’eroina interpretata da Margot Robbie. A differenza dell’altro cinecomic, Gotham City Sirens porterebbe in scena Catwoman e Poison Ivy, rinomate antagoniste dei fumetti e aprirebbe la strada ad un futuro incontro tra Harley e Joker.

Ovviamente sono soltanto speculazioni su cui attendiamo conferme ufficiali.

Birds Of Prey: tutti i personaggi mostrati nel teaser

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Per quanto riguarda Birds of Prey, le cui riprese sono iniziate da poco, l’uscita nelle sale è fissata al 7 febbraio 2020, periodo dell’anno propizio per l’affluenza di pubblico, segno che lo studio crede molto nel progetto. Dopotutto, facendo della Robbie il centro della storia, è chiaro che lo scopo sia quello di utilizzare al meglio la notorietà dell’attrice.

La prima sinossi del film riporta: Dopo essersi separata da Joker, Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra Cain da un malvagio signore del crimine.

Birds of Prey sarà diretto da Cathy Yan da una sceneggiatura di Christina Hodson 

Margot Robbie riprenderà il ruolo di Harley Quinn con cui ha debuttato in Suicide Squad, e si occuperà anche della produzione del film stesso, con Sue Kroll Bryan Unkeless. Con la Robbie, ufficialmente nel cast Mary Elizabeth Winstead e Jurnee Smollett-Bell saranno rispettivamente Cacciatrice e Black Canary. Rosie Perez sarà Renee Montoya. Ella Jay Basco sarà Cassandra Cain e Ewan McGregor Maschera Nera.

Fonte: THR

Doctor Sleep: anticipata l’uscita del sequel di Shining

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Doctor Sleep: anticipata l’uscita del sequel di Shining

Originariamente prevista per Gennaio 2020, l’uscita nelle sale di Doctor Sleep è stata anticipata dalla Warner Bros. a Novembre 2019, probabilmente nella settimana successiva ai festeggiamenti di Halloween. Gli studios sembrano riporre molta fiducia nel progetto, che vi ricordiamo essere il sequel di Shining tratto anch’esso dal bestseller di Stephen King. 

In regia ci sarà Mike Flanagan, che di recente ha diretto per Netflix Gerald’s Game, ennesimo adattamento di un’opera di King.

La Warner Bros. mette dunque la parola fine ad un progetto che dura ormai da molti anni: si era già parlato di un possibile prequel intitolato The Overlook Hotel, tuttavia è soltanto grazie al successo di IT che gli studios hanno affrettato la produzione di Doctor Sleep.

Nel romanzo vediamo Danny Torrance, ormai adulto, sopportare il trauma vissuto all’interno dell’ Overlook Hotel, diventato una sorta di riflesso del padre omicida, sotto forma di rabbia persistente e alcolismo che attenua il suo dolore così come i suoi poteri. La capacità di avere visioni ritorna quando Danny torna sobrio e usa il suo dono per aiutare i morenti in un ospizio…

Ewan McGregor, Rebecca FergusonKyleigh Curran sono già stati confermati nel cast.

Doctor Sleep: Ewan McGregor sarà Danny Torrance 

Guardiani della Galassia 3: il film si farà, parola di Sean Gunn

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Guardiani della Galassia 3: il film si farà, parola di Sean Gunn

Nuovi aggiornamenti sullo stato di Guardiani della Galassia 3 arrivano ancora da Sean Gunn, fratello di James Gunn, in una breve intervista video con Associated Press dove ha parlato del film e di Suicide Squad 2, prossimo progetto del regista:

Mio fratello sta lavorando a Suicide Squad 2 adesso, cosa che mi rende davvero entusiasta e so che anche lui lo è. Riguardo Guardiani 3, non so cosa sta succedendo ma lo faremo e capiremo più in avanti come muoverci…forse ci vorranno due anni in più, ma ci arriveremo“.

Tempo fa era stato lo stesso Sean, che nel franchise interpreta Kraglin e fornisce anche la motion-capture di Rocket Raccoon, a confermare che i Marvel Studios avrebbero voluto usare la sceneggiatura firmata dal fratello:

“Non conosco i dettagli precisi relativi a Guardiani 3. So che la Disney vuole ancora fare il film. So anche che hanno tutte le intenzioni di utilizzare la sceneggiatura che ha scritto mio fratello. Ovviamente, quella è stata una situazione molto spiacevole per tutti, soprattutto per lui, ma per esempio anche per me, passo sei mesi a preparare un film, e adesso sono in sospeso.”

Guardiani della Galassia Vol.3: Karen Gillan conferma l’esistenza dello script

Il licenziamento di James Gunn dalla regia di Guardiani della Galassia Vol. 3 ha lasciato aperta la posizione di rilievo nella realizzazione del film, e da allora non sono arrivati più aggiornamenti in merito. Sappiamo tuttavia che prima che fosse annunciato il suo allontanamento produzione, Gunn aveva completato la sceneggiatura, quindi la domanda, fino a oggi, è stata proprio quella relativa allo script: la Disney userà o meno lo script realizzato dal regista e sceneggiatore?

La situazione sembra quindi non evolversi particolarmente per James Gunn, dal momento che seppure verrà utilizzata la sceneggiatura, il regista non tornerà (quasi sicuramente) alla regia del film. Intanto le dichiarazioni di Gunn fanno pensare che la squadra realizzativa del film rimarrà generalmente invariato, con la sola sostituzione del regista. Aspetteremo novità in merito. Tuttavia quest’ultima informazione dovrebbe assicurare al pubblico il ritorno di Dave Bautista nei panni di Drax, dal momento che l’attore aveva dichiarato che non avrebbe ripreso il ruolo se non fosse stata utilizzata la sceneggiatura firmata da James Gunn.

Guardiani della Galassia Vol. 3 è al momento sospeso dalla produzione presso i Marvel Studios.

Guardiani della Galassia Vol. 3: lo stop avrà conseguenze su Avengers 4?

Fonte: Associated Press

Ecco i personaggi Marvel che forse non vedremo mai nel MCU

Ecco i personaggi Marvel che forse non vedremo mai nel MCU

Quando uscirà Avengers: Endgame, tutto cambierà nel Marvel Cinematic Universe. I protagonisti che hanno fatto strada per i primi 20 film del franchise se ne andranno, con Iron Man e Captain America ufficialmente al loro ultimo film con Endgame e con Thor e Hulk che potrebbero seguire le loro orme.

Ci sono però personaggi nuovi, c’è il giovane Spider-Man, Doctor Strange, Black Panther, che il pubblico ha dimostrato di amare moltissimo, e arriverà anche Captain Marvel. Per quello che riguarda i personaggi nuovi, ci sono voci che vorrebbero Kate Bishop, gli Eterni, e altri personaggi noti, compresi X-Men e Fantastici Quattro che “sono tornati a casa”.

Tuttavia, ci sono anche un certo numero di altri grandi eroi che non potranno mai essere portati sullo schermo nel MCU. Certo, visti gli accordi con SONY e con Fox, mai dire mai, con la Disney, ma allo stato attuale, ci vorrebbe un miracolo. Ecco 10 di questi personaggi:

She-Hulk

L’Incredibile Hulk è apparso in un certo numero di film Marvel, ma non ha più avuto un film da solista dal 2008, anno d’uscita de The Incredible Hulk. Quando è uscito quel film, i Marvel Studios stavano ancora coproducendo i film all’inizio del progetto MCU e Mark Ruffalo ha chiarito che la Universal non è un partner molto accomodante.

Di conseguenza, la Marvel ha rifiutato di cedere alle richieste della Universal e ha persino adattato Planet Hulk in Thor: Ragnarok per non dover tornare ad avere rapporti con lo studio. Questo è il motivo per cui non avremo un film su Hulk e non avremo un film su She-Hulk, dal momento che anche i suoi diritti sono legati a Universal.

Hercules

Hercules è una proposta interessante per un film, ma al momento non ci sono piani per portare l’eroe nel MCU. Ma, se lo facessero, potrebbe causare alcuni problemi. Per prima cosa, il MCU ha già mostrato che gli dei nordici rientrano nei loro gusti e che gli Asgardiani sono alieni piuttosto che dei.

Potrebbe essere fonte di confusione per un semidio greco apparire nella continuity e il posto migliore in cui ciò potrebbe accadere poteva essre un film con Thor. Tuttavia, dato che gli dei norvegesi sono alieni, non avrebbe senso portare in gioco anche un dio greco. Potrebbe anche funzionare, ma con il modo in cui è stato sviluppato Asgard, non è probabile che accada.

Ka-Zar

I Marvel Studios avevano affermato nel 2010 che alcuni eroi avrebbero potuto essere protagonisti di film low budget, tra questi personaggi c’erano Doctor Strange, Ka-Zar, Luke Cage, Dazzler e Power Pack. Con un film di grande budget su Doctor Strange e una serie di Netflix dedicata a Luke Cage, due di questi cinque personaggi hanno avuto la loro possibilità, anche se la serie Netflix è stata poi chiusa.

Gli altri tre aspettano ancora la loro grande occasione. Dato quanto detto prima, i progetti a basso budget della Marvel sembrano essersi spostati in tv, stando anche agli annunci delle nuove serie tv originali per Disney +. Un personaggio come Ka-Zar non funzionerà mai sul grande schermo in un film Marvel a basso budget, né tantomento è plausibile una conversione in show televisivo.

Iron Fist

Iron Fist è stato uno degli eroi di strada protagonista di una serie originale di Netflix. A molte persone non è piaciuta la prima stagione – da una parte perché era di qualità inferiore rispetto agli altri show e dall’altra perché il pubblico ha sentito che il personaggio era problematico.

Con Marvel che pianifica un film di Shang-Chi – il personaggio che la gente prendeva a paragone per l’Iron Fist di Netflix – non c’è davvero alcun motivo per portare Danny Rand sul grande schermo. L’accoglienza per il personaggio è stata scarsa in TV e sarebbe comunque un grosso rischio al cinema.

Namor

Joe Quesada continua a stuzzicare la gente sul fatto che un giorno potremmo vedere Namor, il Sub Mariner, in un film del Marvel Cinematic Universe. Il problema qui è che Namor non è di proprietà Marvel, a Hollywood. Onestamente, il posto migliore per presentarlo è in un film sui Fantastici Quattro o al fianco di Doctor Strange come parte degli Illuminati.

Tuttavia, proprio come per She-Hulk, la Universal detiene i diritti di distribuzione del personaggio. Lo studio ha persino provato a fare un film molte volte sull’eroe sottomarino, ma la produzione non è mai andata troppo lontano. Nomi come Ghost Rider e Punisher sono tornati alla Marvel dopo un certo numero di anni, quindi per questo personaggio potrebbe essere davvero solo questione di tempo.

Starfox

Starfox è un personaggio che non ha alcuna possibilità di apparire in un film Marvel. Ci sono troppe domande a cui rispondere dai fumetti per un film sul personaggio, anche se la sua storia venisse radicalmente cambiata nei fumetti. Potrebbe davvero essere il peggiore Vendicatore di sempre.

Per prima cosa, Starfox nei fumetti è il fratello di Thanos, il fratello buono. Poiché Thanos non ha mai menzionato un fratello, la Marvel probabilmente eviterà di portarlo al cinema adesso. I poteri di Starfox includono la capacità di manipolare psicologicamente le emozioni degli altri e di solito il personaggio ha usato il suo potere per ottenere una donna che voleva. Questo aspetto non potrà mai essere intonato al MCU, soprattutto se applicato a un eroe e non ad un villain!

Kilgrave

La Marvel ha già usato Kilgrave nel modo migliore possibile e lo ha fatto sul piccolo schermo, della serie Netflix di Jessica Jones. Proprio per questo è davvero improbabile che il personaggio possa essere riutilizzato per il grande schermo.

Marvel cerca di mantenere lineare la sua continuità (almeno fino a questo momento, con i possibili viaggi nel tempo di Endgame chissà dove andremo a finire!). Questa caratteristica ha reso il MCU molto più ordinato e meglio pensato rispetto all’universo degli X-Men, per esempio. Ciò significa che Kilgrave è morto nel telefilm e non tornerà per un film, in futuro. Almeno i fan della Marvel hanno ottenuto una stagione intera con il meraviglioso David Tennant.

Modok

Il MCU ha fatto cose incredibili, persino riuscire a portare sullo schermo Ego il Pianeta Vivente, dandogli un aspetto umano e affascinante (Kurt Russel). Hanno introdotto anche Korg e Miek, e anche se erano soltanto una specie di espediente comico, sembravano comunque abbastanza carini.

In qualche modo, Marvel ha anche portato sullo schermo Arnim Zola e lo ha fatto lavorare mettendolo in un computer per simulare il suo volto, così come appare nei fumetti. Tuttavia, non c’è modo che il MCU possa mai presentarci MODOK in un film e non generare un effetto davvero irriverente. Tuttavia, per lo meno, i fan della Marvel avranno sempre a disposizione la versione perfetta di MODOK dalla serie a cartoni animati, Super Hero.

Moondragon

Ci sono una serie di motivi per cui Moondragon non apparirà mai in un film Marvel. La ragione principale per cui la calvo e arrogante supervillain/antihero non arriverà mai sul grande schermo è che non può esistere in quel mondo. Nei fumetti, è la figlia di Drax il Distruttore.

Nei fumetti, Drax era un terrestre di nome Arthur Douglas che sfortunatamente vide Thanos mentre guidava attraverso il deserto, così il malvivente distrusse la sua automobile. Moondragon fu messa in salvo ma i suoi genitori morirono e lo spirito di suo padre finì relegato nel corpo di Drax il Distruttore. Il padre di Thanos ha poi trovato Heather e l’ha cresciuta su Titano. Niente di tutto questo è accaduto nel mondo del cinema, quindi Moondragon non è mai esistita.

Venom

Quando la Marvel è riuscita a strappare un accordo con la SONY per la co-gestione del personaggio di Spider-Man, sembrava che Marvel sarebbe riuscita ad ottenere l’intero spider-verse. Tuttavia, è accaduto qualcosa di strano dopo che la Marvel ha portato con successo al cinema Spider-Man: Homecoming. SONY ha capito che i suoi personaggi, tutti quelli dello Spider-Verse, potevano avere molto potenziale, e ha cominciato da Venom.

Venom ha incassato oltre $ 850 milioni in tutto il mondo e oltre $ 213 milioni negli USA. Si è classificato al 10 ° posto assoluto come incasso più alto di tutti i film della Marvel Comics ed è l’unico film non-MCU che ha incassato di più è stato Spider-Man 3. Ha incassato più di Thor: Ragnarok. Venom è stato un successo anche senza il contributo dei Marvel Studios e Sony non ha motivo di condividerlo con il MCU, visto il suo potenziale.

Nightflyers, la recensione della nuova serie Netflix

Nightflyers, la recensione della nuova serie Netflix

Dopo il successo mondiale di Il Trono di Spade, una nuova opera di George R. R. Martin viene adattata in forma di serie tv. Si tratta di Nightflyers, basata sull’omonima novella del 1980, in Italia nota con il titolo Dieci Piccoli Umani. La serie, co-prodotta da Netflix e composta di 10 episodi, arriverà sulla piattaforma streaming a partire dal 1 febbraio.

Ambientata nel 2093, la serie ha per protagonisti un team di scienziati, i quali hanno intrapreso un viaggio nello spazio a bordo di una nave avanzata chiamata Nightflyer per stabilire il primo contatto con forme di vita aliene. Tuttavia, quando si verificano eventi terrificanti e violenti, la squadra inizia a interrogarsi e a capire che c’è qualcosa a bordo con loro.

Ben lontani dalle atmosfere medievali e fantasy di Il Trono di Spade, siamo stavolta in pieno contesto fantascientifico. A bordo del Nightflyer conosciamo da subito il gruppo di protagonisti che ci guideranno attraverso la serie, e già dalla prima puntata possiamo entrare in contatto con la cupa atmosfera che caratterizzerà l’intero prodotto. Atmosfera ereditata da illustri precedenti del genere, 2001: Odissea nello Spazio e Alien su tutti. La fantascienza horror ideata da Martin, e qui riprodotta attraverso una messa in scena che presta particolare attenzione ai dettagli e alle scenografie, svela sin da subito la sua attrattiva.

L’astronave su cui ci veniamo a trovare è congegnata per trasmettere una buona dose di claustrofobia, che accentua la sensazione di pericolo imminente. Tuttavia, con il procedere delle puntate, questa buona presentazione non viene sfruttata in tutto il suo potenziale. Il tono della serie, nel momento in cui dovrebbe marcare la sua natura horror, rimane invece semplicemente sconcertante, senza riuscire realmente a generare tensione o a spaventare come dovrebbe.

Indubbiamente la natura della serie è un’arma a doppio taglio. La vasta tradizione del genere è certamente un ostacolo, e la trappola del “già visto” è sempre dietro l’angolo. Nightflyers dal canto suo non sembra però sforzarsi troppo nel ricercare elementi di novità che avrebbero potuto invece conquistare una maggiore attenzione e un maggior apprezzamento da parte dello spettatore. Nei suoi riferimenti e citazioni, spesso troppo marcati, la serie rischia di perdere il suo fascino, nonostante siano chiare le sue alte ambizioni.

A rendere non propriamente memorabile la serie, si aggiungono una serie di personaggi principali di cui non ci viene fornita una presentazione marcata né approfondita. La loro caratterizzazione sembra venir lasciata in secondo piano, diluita probabilmente nel corso dell’intera stagione, lasciando però così lo spettatore privo di solidi punti di riferimento, e rischiando di far provare un eccessivo distacco nei confronti della serie.

Nonostante possa in parte deludere su questi fronti, la serie riesce però nell’intento di far intuire risvolti eclatanti, la cui attesa  sa generare un senso di mistero, ben sostenuto, che ha il pregio di saper trattenere la pur minata attenzione dello spettatore.

Nightflyers non inizia dunque nel migliore dei modi. Pur reggendosi su un precario equilibrio tra buon intrattenimento fantascientifico e prodotto scarsamente originale, la serie viene salvata tuttavia, in parte, da alcune sequenze, immagini, dettagli o espedienti narrativi e tecnici che fanno sperare in un maggior impiego futuro del potenziale della serie.

FCP-ASSOCINEMA: l’importanza del Cinema come media pubblicitario

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FCP-ASSOCINEMA: l’importanza del Cinema come media pubblicitario

FCP–Associnema (FCP-Federazione Concessionarie Pubblicità) ha commissionato una ricerca sugli effetti della pubblicità sul grande schermo. In particolare, la società riconosciuta a livello internazionale Kantar Millward Brown, agenzia di Market Research leader a livello mondiale nella valutazione dell’efficacia pubblicitaria, ha analizzato il proprio database CrossMedia per comprendere il ruolo del Cinema nelle campagne di comunicazione a sostegno del valore di marca. Per l’indagine sono stati considerati gli studi realizzati in diversi paesi europei, tra cui l’Italia, per un totale di 347 campagne.

L’analisi, il cui interesse ha unito per la prima volta DCA-Digital Cinema Advertising, Moviemedia, Rai Pubblicità, le tre concessionarie che rappresentano la pressoché totalità del mercato pubblicitario cinematografico italiano (438 complessi, 2.400 Sale, 84,0% degli spettatori complessivi – Fonte Audimovie), porta a considerare il Cinema come un elemento importante della pianificazione all’interno di un media-mix integrato.

“Il 2019 è un anno di svolta per il Cinema italiano” afferma Fabio Poli, Presidente FCP-Associnema, “Sono previste uscite di importanti blockbuster e soprattutto una continuità di programmazione che per la prima volta interesserà anche la stagione estiva. Con questa indagine abbiamo esplorato le potenzialità del mezzo a livello pubblicitario, con un occhio all’Europa. Primo passo, a cui ne seguiranno altri durante l’anno, per fornire al mercato italiano strumenti idonei alla pianificazione e a colmare il gap di investimenti che ci divide da altri paesi europei“.

I risultati della ricerca confermano infatti una serie di tesi a favore del mezzo. Dichiara Roberto Rossi, Head of Media and Digital di Kantar Millward Brown: “Il Cinema offre alle marche la possibilità di raggiungere audience più predisposte a vivere esperienze ed emozioni veicolate dalle storie narrate nelle pubblicità. Questo rende il Cinema uno strumento assolutamente unico e particolarmente efficiente in un contesto media in cui è sempre più difficile raggiungere lo spazio mentale del consumatore”.

In primis, le campagne sullo schermo generano una memorabilità sul singolo contatto superiore alla media degli altri mezzi off-line e on-line. Il Cinema raggiunge una media del 2,1% (percentuale impatto su persona*) rispetto ai mezzi off-line (media 1,5%) e on-line (media 0,9%) (CFR SLIDE 1). Raggiunge, dunque, audience predisposte a raccogliere messaggi pubblicitari grazie alla sua capacità di entrare in contatto con le persone nel momento e nell’ambiente giusto.

Il secondo dato da sottolineare è la sua capacità, rispetto agli altri media, nel mantenere chiaro e ben definito il posizionamento di marca: media Cinema 1,1%; canali off-line 1,0%; canali on-line 0,5%; (CFR. SLIDE 2).

Un altro dato sensibile che emerge dalla ricerca è che il Cinema crea una forte rilevanza emotiva, raggiungendo letteralmente “il cuore” delle persone e creando una vicinanza e affinità empatica: stabilire una connessione emotiva con il proprio target infatti garantisce un vantaggio competitivo per la marca, che porta il mezzo a raggiungere una percentuale del 1,2% rispetto alla media dei canali off-line (0,8%) e on-line (0,4%) (CFR SLIDE 3).

Ma il dato più rilevante dello studio effettuato riguarda la predisposizione alla marca: il cinema, più di ogni altro mezzo, è infatti in grado di incrementare la propensione all’acquisto con un 3,0% rispetto alla media dei canali off-line (1,3%) e on-line (0,9%), soprattutto se pianificato in un media-mix integrato con mezzi a più larga copertura (CFR SLIDE 4 & 5).

I risultati della ricerca rivelano quindi alcuni aspetti imprescindibili del Cinema a livello di investimento pubblicitario: la capacità di fornire audience estremamente ricettive; l’efficacia nel generare un elevato impatto per persona; la capacità di garantire maggiore memorabilità dell’esperienza e di predisporre al meglio verso la marca e conseguentemente verso il possibile acquisto.

Us: per Jordan Peele sarà “più spaventoso di Get Out”

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Us: per Jordan Peele sarà “più spaventoso di Get Out”

Intervistato da Rolling Stone, Jordan Peele ha parlato dell’incredibile successo di Get Out (oscar alla miglior sceneggiatura originale) e dell’imminente Us, il suo nuovo lavoro che vede protagonisti Lupita Nyong’o e Winston Duke, visti di recente insieme in Black Panther, Elisabeth Moss e Tim Heidecker.

Noi, recensione del film di Jordan Peele

A quanto pare il regista sembra promettere ancora più scene terrificanti del precedenti film:

La confusione di genere nella quale è incappato il pubblico mi ha un po’ destabilizzato, tanto da spezzarmi un po’ il cuore. Avevo deciso di fare un film horror, ed è finito col diventare un film non così tanto spaventoso […] Questo è più un sofisticato thriller sociale sulla scia di Rosemary’s Baby. E come fan del genere volevo davvero contribuire con qualcosa di specifico e unico.

Us: il primo trailer ufficiale

La sinossi:

La storia di US ambientata ai giorni nostri e segue la coppia formata da Adelaide e Gabe Wilson d’estate mentre portano i loro figli nella vecchia casa sulla spiaggia di lei, situata nel nord della California. Dopo una giornata in spiaggia con la famiglia, Adelaide – che è ossessionata da un trauma proveniente dal passato – diventa sempre più paranoica e crede che qualcosa di brutto possa accadere ai suoi cari. Mentre cala la notte, i Wilson vedono quattro figure che si tengono per mano e stanno in piedi silenziosamente in fondo al loro vialetto…

La Universal, che produrrà insieme alla Monkeypaw Productions, Sean McKittrick e Jason Blum, ha fissato la data di uscita nelle sale al 15 Marzo 2019.

Fonte: Rolling Stone

Piton: 10 misteri risolti sul personaggio di Harry Potter

Piton: 10 misteri risolti sul personaggio di Harry Potter

Sul personaggio di Severus Piton di Harry Potter sappiamo ormai tutto, dall’infanzia complicata all’adolescenza turbolenta trascorsa a Hogwarts tra l’amore non ricambiato di Lily e le cattiverie dei Malandrini. Ma ogni tanto è utile fare un piccolo ripasso. Ecco di seguito i più importanti misteri su Piton e le relative risposte:

Perché Harry ha chiamato suo figlio Albus Severus?

harry potter

Harry Potter, nella sua vita coniugale con Ginny Weasley, ha avuto tre figli: James Sirius, Lily Luna e Albus Severus. Ma perché, oltre ai motivi ovvi, Harry ha deciso di chiamare suo figlio come l’uomo che, sì gli ha saltavo la vita, ma che ha anche odiato per tutta la sua adolescenza?

Ecco cosa ha risposto JK Rowling alla domanda: C’è un intero saggio sul perché Harry abbia deciso di dare il nome di Piton a suo figlio, ma questa scelta va al nocciolo di chi è diventato Harry dopo la Guerra. Giusto questa mattina stavo riflettendo un sacco sul fascino delle dicotomie più semplici in questo nostro incasinato mondo, ed ecco che avete tirato fuori la questione di Piton. Molto appropriato! Snape vive interamente in una zona grigia. Non potete trasformarlo in santo: agiva da bullo ed era vendicativo. Ma non potete neanche dargli del cattivo: stava tentando di salvare il mondo dei maghi. Nel rendere onore a Severus Piton Harry sperava, nel profondo del suo cuore, di venire perdonato per tutte le morti che aveva causato. Perché i caduti della Battaglia di Hogwarts lo perseguiteranno per sempre.

Piton sarebbe dovuto rimanere un Mangiamorte?

harry potter

Piron sarebbe potuto rimanere un Mangiamorte? D’altronde il suo scopo, nella vita, è sempre stato sentirsi parte di qualcosa a cui appartenere, essere amato e rispettato, ma era anche attratto dal potere e dal prestigio.

Ma proprio il suo rapporto con Lily lo spinse verso un’altra direzione. “Non ha mai veramente capito l’avversione di Lily“, ha poi spiegato la Rowling. “Era così accecato dalla sua attrazione per il lato oscuro che pensava di impressionarla se fosse diventato un vero Mangiamorte.

Come faceva a non sapere degli horcrux?

harry potter

Severus Piton è sempre stato un mago più intelligente e qualificato della media, almeno per quanto riguarda la sua conoscenza delle Arti Oscure, quindi il fatto che non sapesse nulla degli Horcrux resta un mistero. In tutti i libri sembra avere a disposizione le stesse informazioni sul legame tra Harry e Voldemort come Silente, eppure non riesce a trovare la chiave del problema.

La verità è che gli Horcrux erano un argomento abbastanza oscuro, persino tra i Maghi Oscuri ed è probabile che Silente avesse rimosso tutti i libri sull’argomento dalla biblioteca.

Perché era così irascibile?

A partire dal primo libro della saga Piton viene presentato come un uomo dal carattere freddo che ha simpatia praticamente per nessuno, compresi i suoi studenti di Serpeverde. Si comporta in modo meschino e ingiusto nei confronti degli altri ragazzi, tanto da aver spinto per anni i lettori a chiedersi se ci fosse una ragione dietro tutto ciò.

Grazie ai ricordi del suo passato abbiamo capito che la radice del problema era l’amore non corrisposto di Lily (e la sua morte) e il clima difficile che si respirava nella sua casa d’infanzia. Piton è infatti cresciuto in una famiglia disfunzionale e da adolescente è stato vittima di bullismo da parte dei Malandrini.

Perché è diventato un insegnante?

Considerando Severus Piton tutt’altro che un amante dei ragazzi, perché mai avrebbe scelto di diventare un insegnante invece di preparare pozioni a Diagon Alley? Viene rivelato alla fine della saga che Piton scelse questa strada soltanto per proteggere Harry da Voldemort e per tenere fede alla promessa fatta a Lily.

Non c’è dubbio che Silente abbia “approfittato” del suo senso di colpa usando il suo ruolo di insegnante per rimanere vicino a Harry, tuttavia l’insegnamento era anche un’ottima copertura per il mago perché Voldemort non avrebbe mai sospettato di lui…

A quante persone teneva davvero?

Severus Piton è stato descritto come un personaggio solitario tragico, senza amici, che ha sempre amato la madre di Harry, Lily, ma è possibile che abbia creato legami emotivi con altre persone? Probabilmente sì.

Sappiamo che si è preso cura di sua madre, prendendo persino il suo cognome (Prince) solo per poter essere associato a lei, e si suppone che prima del suo arrivo a Hogwarts, la donna gli abbia insegnato tutto ciò che poteva sulla magia. È anche possibile che abbia stretto un rapporto più o meno socievole con Lucius e Narcissa…

Perché non è un Oscuriale?

Viene chiamato Oscuriale un mago o una strega incapace di controllare i propri poteri magici nel quale si genera un’entità oscura e parassita nota sotto il nome di Obscurus. Sappiamo che da bambino Piton ha subito abusi e indifferenza affettiva, nascondendosi e piangendo in un angolo mentre suo padre, Tobias, urlava e picchiava sua madre… ma perché non si è mai trasformato in un Oscuriale?

Fortunatamente per lui, un Oscuriale si palesa solo quando un giovane mago tenta “attivamente” di sopprimere le sue capacità magiche mentre Piton ha imparato fin da subito a controllarle.

Perché ha ucciso Silente?

Il colpo di scena finale di Harry Potter e il principe mezzosangue ha lasciato tutti senza parole: perché Piton uccide Silente? Perché ha tradito la fiducia del preside? Soltanto più tardi verrà rivelato il vero motivo di quel gesto, segno di un patto segreto stretto tra il professore e la sua “vittima”.

Fu infatti Silente a chiedere a Piton di farlo, perché consapevole che la sua morte sarebbe stata imminente (ricordate l’anello maledetto di Marvolo Gaunt che portava al dito?) e che Voldemort aveva ordinato a Draco Malfoy di assassinarlo. Il ragazzo probabilmente non avrebbe mai avuto il coraggio, e morire per mano di Piton sembrava la soluzione migliore per portare a termine un piano molto più grande di quanto immaginavamo.

Cos’è accaduto a Piton e ai Malandrini?

I fan della saga letteraria e cinematografica avrebbero sicuramente voluto vedere più dettagli sul passato di Piton e del suo complicato rapporto con i Malandrini (James Potter, Remus Lupin, Sirius Black e Peter Minus), ridotto a pochi e fugaci flashback dove si mostravano gli atti di bullismo dei ragazzi ai danni del giovane Severus.

Proprio a causa di questa insoddisfazione latente i fan hanno realizzato un cortometraggio sorprendentemente riuscito e ricco di azione (che trovate su YouTube) intitolato “Severus Snape and The Marauders“, divenuto subito un successo e richiamando l’attenzione di Buzzfeed, The Huffington Post, BBC America, Time etc.

Perché è “Il principe mezzosangue”?

Severus Piton harry potter

I cultori di Harry Potter sapranno che Severus Piton è nato dal matrimonio tra un babbano, Tobias Piton, e una strega, Eileen Prince, e che a causa della mancanza dell’affetto paterno (il padre era violento con la madre, come scoperto da quando entra nella mente del suo professore di Pozioni) il personaggio inizia in qualche modo a “mitizzare” il mondo magico da cui proviene sua madre, cioè la vittima.

Per questo si crea un soprannome segreto,  autoproclamandosi il “Principe Mezzosangue“, che poi è la combinazione tra il cognome da nubile di sua madre e il suo stato di “non puro” perché figlio di un babbano.

Leggi anche – Harry Potter: 12 segreti sulla relazione tra Piton e Lily

Fonte: ScreenRant

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