Nonostante sia una cattiva
informazione molto diffusa, Leonardo DiCaprio NON
interpreterà Charles Manson nel nuovo film di
Quentin Tarantino, soprattutto perché il film in
questione non parlerà di Manson, o meglio, non soltanto di lui.
L’attore premio Oscar e il regista
de Le Iene torneranno a collaborare per il nono
film di Tarantino, che sarà, sì ambientato nella Hollywood del
1969, ma non parlerà esclusivamente della Famiglia
Manson, pur trovando spazio per raccontare della terribile
strage che convolse la moglie di Roman Polanski,
Sharon Tate.
Mike Fleming
di Deadline ha adesso la
possibilità di fornire ulteriori dettagli sul ruolo di DiCaprio per
Tarantino; il primo report parlava di un ruolo di “attore
invecchiato” che sarebbe stato interpretato da Leo.
Ora abbiamo a disposizione una
storia del personaggio: “Quello che DiCaprio interpreterà, in
maniera più specifica, è un attore che ha il suo show western,
Bounty Law, in onda tra il 1958 e il 1963. Il suo tentativo di
approdare al cinema non è andato a buon fine e nel 1969, l’anno in
cui è ambientato il film durante l’ascesa del movimento
hippy, è ospite degli spettacoli di altre persone mentre
contempla l’idea di andare in Italia, che è diventato un focolaio
per i western a basso budget.”
Leonardo DiCaprio
vorrebbe essere Stan Lee al
cinema
Lo stesso Fleming conferma che sia
Tom Cruise che Margot Robbie sono
ancora in corsa per partecipare al film, in particolare la Robbie
potrebbe diventare la sfortunata Sharon Tate sullo
schermo.
Leonardo DiCaprio
torna a lavorare con Tarantino, dopo il suo sanguinolento ruolo di
Django Unchained e torna a progetti importanti da
protagonisti, dopo il sofferto ruolo in The
Revenant, che gli è valso finalmente il premio Oscar nella
categoria Migliore attore protagonista.
Al momento, Quentin
Tarantino è al lavoro anche sul suo film su Star
Trek, insieme a J.J. Abrams.
Fast & Furious
Live partirà dall’Europa questo mese con la prima
data alla O2 Arena di Londra venerdì 19 gennaio, per poi arrivare
nelle arene di 23 città in 14 Paesi (tra cui Italia, Germania,
Francia, Norvegia e Spagna).
Per problemi logistici siamo
costretti a posticipare gli show italiani a Torino
originariamente previsti dal 2 al 4 febbraio 2018.
Gli spettacoli saranno
riprogrammati al Pala Alpitour venerdì 7 settembre alle ore
20:00 e sabato 8 con due repliche, alle 15:00 e alle
20:00.
I biglietti acquistati in
precedenza rimarranno validi per le nuove date.
Sarà possibile effettuare eventuali
richieste di rimborso entro e non oltre il 28 febbraio 2018 in
tutti i punti vendita dove è avvenuto l’acquisto (per rimborsi
sugli acquisti online contattare il servizio clienti all’indirizzo
http://www.ticketone.it/help se
acquistati su Ticketone o al seguente indirizzo [email protected]
se acquistati su Ticketmaster.
I biglietti per gli spettacoli
originariamente previsti per domenica 4 febbraio (che non sarà
possibile recuperare per motivi di calendario) saranno ri-allocati
sui relativi spettacoli (ore 15.00 e ore 20.00) di sabato 8
settembre nello stesso posto acquistato originariamente o nello
stesso settore qualora il posto esatto fosse già stato venduto.
Anche per i 2 show cancellati
domenica 4 febbraio, l’acquirente potrà decidere di chiedere il
rimborso dei biglietti se non volesse partecipare ad uno dei due
show di sabato 8 settembre. Le modalità per il rimborso rimangono
quelle descritte sopra.
Sony Pictures ha rimandato l’uscita
nelle sale del primo spin-off di Men in Black,
nonché quarto film del franchise, da maggio 2019 a giugno 2019. Il
film era in cantiere da diversi anni ormai, sfiorando addirittura
l’idea di un crossover con la saga cinematografica di 21
Jump Street (riavviata grazie alle due pellicole con
Channing Tatum e Jonah Hill),
anche se poi non se ne fece più nulla.
È infatti Deadline a confermare la
nuova release ufficiale: 14 giugno 2019. Ecco
quando arriverà nei cinema lo spin-off, andandosi a scontrare al
botteghino con Gambit della 21st Century Fox.
Il film si baserà su di una
sceneggiatura firmata da Matt
Holloway e Art
Marcum (Iron
Man, Transformers L’Ultimo
Cavaliere) e sarà prodotto da Water F.
Parkes e Laurie
MacDonald, mentre Steven
Spielberg farà da produttore esecutivo.
Dopo aver interpretato Thanos in
Guardiani della Galassia, Josh
Brolin è atteso sul grande schermo, nello stesso ruolo, in
Avengers: Infinity War.
L’attesa dei fan è quasi tutto per
lui, che darà voce e corpo alla Nemesi dei Vendicatori, chiudendo
il grande cerchio del MCU apertosi nel 2012,
quando il Titano Pazzo ha cominciato la sua
ricerca cinematografica delle Gemme
Dell’Infinito.
Brolin ha di recente lasciato un
commento su Instagram, corredato da una
fan-art che lo vede raffigurato come un incrocio tra
Joker (della DC Comics) e Thanos, in cui paragona
il suo lavoro al personaggio Marvel al teatro sperimentale.
Ecco cosa ha scritto: “Fare
Infinity War è stato come fare un pezzo teatrale sperimentale senza
limiti nella Black Eastside di New York nel 1975, mescolato con
Antonin Artaud, il teatro vivente, il Poor Theatre di Grotowski e
un pizzico di recitazione punk rock circondato da una marea di
talento.”
Il commento di Brolin lascia
intendere che la sua interpretazione di Thanos sia stato un
processo creativo divertente, ma anche differente rispetto al tipo
di recitazione a cui è abituato, soprattutto considerando che
l’attore ha usato la motion capture per la maggior parte del
tempo.
Anche l’aspetto tecnico e
scenografico degli effetti speciali deve aver contribuito a
restituirgli questa sensazione.
Avengers: Infinity
War, i Vendicatori divisi in tre schieramenti
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel
Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta
sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli
Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a
sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos
prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta
fine all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto da
Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal
25 aprile in Italia.
Avengers: Infinity War trailer ufficiale – i
Vendicatori contro Thanos
Nel cast torneranno tutti gli eroi
protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel
Marvel Cinematic Universe, da Iron
Man (2008) e Black Panther (2018).
La Pixar ha
finalmente trovato uno sceneggiatore per Toy Story
4, quarto capitolo del franchise lanciato nel 1995 con
la regia di John Lassater: si tratta infatti
di Stephany Folsom, non accreditata fra gli
autori di Thor: Ragnarok (il cinecomic Marvel uscito nelle sale
quest’anno), finora attiva in televisione.
Vi ricordiamo che Toy Story
4 sarà diretto da Josh Cooley, al suo
debutto in un film d’animazione.
Queste le parole di Jim Morris,
presidente della Pixar, a proposito del film:
“Credo che questo film non
faccia parte della trilogia, è una storia separata, che non so se
verrà a sua volta continuata (…) Non è una continuazione o la fine
di Toy Story 4 Lo è per il momento, ma sarà una love story,
una commedia romantica. Non sarà molto incentrato sull’interazione
tra i personaggi e i bambini”
Il nuovo numero di Total Film è dedicato
a Pacific Rim: La Rivolta, il sequel del film
del 2013 con Charlie Hunnam e Idris
Elba, diretto da Guillermo del Toro.
Questa volta dietro la macchina da
presa c’è Steven S. DeKnight, mentre John
Boyega (Star
Wars: Gli Ultimi Jedi) è il nuovo protagonista della
storia.
Di seguito le immagini pubblicate
dalla rivista, con la copertina dedicata al film:
Pacific Rim: La Rivolta
– il primo trailer dal
Comic Con
Al momento nel cast
di Pacific Rim: La Rivolta sono
confermati John Boyega, nel ruolo del figlio
del personaggio di Idris Elba. Nel cast
tornano Charlie Day e Burn Gorman. Confermate le
news entry di Scott Eastwood, Jian
Tian, Levi Meaden e Adria Arjona.
Pacific Rim: La
Rivolta è il sequel del film
di Guillermo del Toro che resta in veste di
produttore ma cede il posto in cabina di regia
a Steven DeKnight, showrunner di
Spartacus e
Daredevil di Netflix.
L’uscita di
Pacific Rim: La Rivolta è stata fissata per
il 23 marzo 2018. Legendary e Universal avevano inizialmente
previsto l’uscita del sequel per l’estate 2017, facendo poi un
deciso passo indietro e rimuovendolo dalla programmazione.
L’acquisto della Legendary da parte del gruppo cinese Wanda ha
invece cambiato le carte in tavola, accelerando la messa in
produzione del sequel. Del resto, Pacific Rim
incassò bene in Cina.
Sarà disponibile dal 21
Marzo nei formati DVD, Blu-ray, Blu-ray 3D
e in 4k Ultra HD,distribuita da Warner
Bros. Entertainment Italia,l’edizione
homevideo di Justice League, il film diretto da
Zack Snyder e ultimato Joss
Whedon che vede riuniti sullo schermo alcuni dei supereroi
DC. E mentre i fan continuano la loro personale battaglia per il
rilascio della director’s cut di Snyder, possiamo finalmente
svelarvi il contenuto dell’unica scena tagliata presente nei
dischi. Il protagonista assoluto? Superman e il
suo costume.
Sembra proprio che il frammento
lasciato fuori dal montaggio finale risolva il mistero legato al
costume che Superman indossa subito dopo la
resurrezione: un buco di trama infatti faceva passare Clark dalla
fattoria della madre alla battaglia contro
Steppenwolf insieme agli altri membri della
Justice League, tanto che i fan si erano chiesti
dove avesse trovato l’uniforme.
Ebbene Superman appare nella
Fortezza della Solitudine, in una sequenza che con molte
probabilità è stata girata da Snyder, poco dopo essere risorto ed è
qui che l’eroe trova la nuova uniforme.
Che ne pensate? Noi non vediamo l’ora di dargli un’occhiata.
Alimentato dalla sua rinnovata
fiducia nell’umanità e ispirato dal gesto d’altruismo di Superman,
Bruce Wayne chiede aiuto alla sua ritrovata alleata Diana Prince,
per affrontare un nemico ancora più temibile. Insieme, Batman e
Wonder Woman si mettono subito al lavoro per trovare e assemblare
una squadra di metaumani pronti a fronteggiare questa nuova
minaccia. Ma nonostante la formazione di questa alleanza di eroi
senza precedenti – Batman, Wonder Woman, Aquaman, Cyborg e Flash –
potrebbe essere già troppo tardi per salvare il pianeta da un
attacco di proporzioni catastrofiche.
Da tempo si discute dell’identità
che avrà Steve Rogers in Avengers:
Infinity War. Captain America tornerà in
campo, dopo aver fatto cadere lo scudo in Civil
War o ci sarà spazio solo per Nomad?
Chris Evans, interprete del
personaggio, sta lasciando indizi che indicano la presenza di Nomad
nel film, tuttavia il regista del film, Joe Russo, è stato più
generico.
Durante una conversazione
con Fantasy Focus
Football, Russo ha parlato proprio dell’attuale direzione di
Cap e ha commentato i rumors che con insistenza vogliono Nomad nel
film.
“Ovviamente non puoi comprendere
un personaggio come Captain America senza comprendere a pieno le
tematiche che ci sono dietro, quindi volevamo porre una domanda, ma
volevamo mettere lo spettatore in una posizione in cui ci sono
dubbi sulla catena di comando.”
Insomma, secondo Russo, il film
consegnerà al pubblico lo spirito di Nomad, non proprio il
personaggio così come lo conosciamo dai fumetti.
Avengers: Infinity
War, i Vendicatori divisi in tre schieramenti
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto da
Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal
25 aprile in Italia.
Avengers: Infinity War trailer ufficiale – i
Vendicatori contro Thanos
Nel cast torneranno tutti gli eroi
protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel
Marvel Cinematic Universe, da Iron
Man (2008) e Black Panther (2018).
Parte del cast di Suicide
Squad 2 è tornato ad allenarsi per le dure prove
fisiche che attendono gli attori nel sequel di Suicide
Squad, il cinecomic uscito nelle sale un anno fa e diretto
da David Ayer. La foto che vedete qui sotto è
stata scattata da Joel Kinnaman (Rick Flag) in
compagnia di Jai Courtney (Capitan Boomerang) e, a
sorpresa, Jay Hernandez.
Come saprete, nel finale di
Suicide Squad il personaggio di Hernandez,
El Diablo, moriva dopo un’esplosione
sacrificandosi per la squadra. Il fatto che l’attore sia stato
inserito nella foto e nella sessione di allenamenti significa che
anche Diablo sarà presente in Suicide Squad
2?.
Tutto ciò che sappiamo finora sul
film è il ritorno di Will Smith e Margot
Robbie e Jared Leto, confermati nel cast,
e che Gavin O’Connor sostituirà David Ayer alla
regia.
Le riprese di Suicide
Squad 2 dovrebbero partire il prossimo autunno, sotto
la produzione di Michael De Luca (The
Social Network, Moneyball).
Ecco il secondo trailer di
Tomb Raider, in cui la giovane Lara
Croft, interpretata dal premio Oscar Alicia
Vikander, troverà il coraggio di abbracciare il suo
destino e di trasformarsi nella leggenda che tutti conosciamo.
La sinossi: “Sette anni
dopo la scomparsa del padre, Lara, 21 anni, ha rifiutato di
prendere le redini del suo impero di affari. Lavora invece come
corriere in bicicletta a Londra, mentre frequenta il college. Dopo
un po’ decide di scoprire cosa è accaduto a suo padre e viaggia
verso la sua ultima posizione conosciuta: una tomba su un’isola da
qualche parte sulla costa del Giappone. D’improvviso, la posta in
gioco non può essere più alta per Lara, che, contro gli auspici e
armata solo della sua mente affilata, della sua cieca fede e
dell’innato spirito testardo, deve imparare a spingersi oltre i
suoi stessi limiti nel suo viaggio verso l’ignoto. Se dovesse
sopravvivere a questa pericolosa avventura, potrebbe trattarsi
della sua realizzazione, e guadagnarsi il nome di tomb
raider.”
Alicia
Vikander è nota per aver interpretato Ex
Machina, The Man From U.N.C.L.E. e ha vinto
l’Oscar per The Danish
Girl. Nel cast confermato anche Walton
Goggins.
A dirigere il nuovo film sarà Roar
Uthaug (L’onda) e racconterà la
storia di una giovane Lara
Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima
avventura. Il produttore sarà Graham King. La
sceneggiatura del film è stata affidata a Geneva Robertson-Dworet
che lavorerà anche a Sherlock Holmes 3 e a Gotham City Sirens.
Arriverà a Febbraio nelle sale italiane Sconnessi,
il nuovo film con protagonisti Fabrizio
Bentivoglio, Ricky Memphis,
Carolina Crescentini. La ‘nomofobia’ indica “lo
stato ansioso che si manifesta quando non è possibile usare il
telefono cellulare”, un recente studio stima che a soffrirne sia
addirittura il 66% della popolazione*.
Ad affrontare quella che è
considerata una vera e propria patologia del nuovo millennio,
Fabrizio Bentivoglio, Ricky
Memphis, Carolina Crescentini,
Stefano Fresi e Antonia
Liskova, che durante un apparentemente tranquillo weekend
in montagna, si troveranno improvvisamente
Sconnessi.
Nella nuova commedia di
Christian Marazziti, sarà l’assenza di connessione
a mettere a nudo i protagonisti, con le loro insicurezze, segreti e
contrasti, dando vita a conseguenze inaspettate ed esilaranti. Nel
cast anche Eugenio Franceschini, Giulia
Elettra Gorietti, Benedetta Porcaroli e
il giovane Lorenzo Zurzolo. Sconnessi,
prodotto dalla Camaleo di Roberto Cipullo e Mario
Pezzi, arriverà nelle sale italiane distribuito da Vision
Distribution a partire dal 22 febbraio
2018.
Nel film Ettore (Fabrizio
Bentivoglio), noto scrittore, guru dell’analogico e nemico pubblico
di internet, in occasione del suo compleanno porta tutta la
famiglia nel suo chalet in montagna, e cerca di creare finalmente
un legame tra i suoi due figli, Claudio (Eugenio Franceschini),
giocatore di poker on line, e Giulio (Lorenzo Zurzolo), liceale
nerd e introverso, con la sua seconda moglie, la bella, giovane e
un po’ naif Margherita (Carolina Crescentini), incinta al
settimo mese. Al gruppo si uniscono anche Achille (Ricky Memphis),
fratellastro di Margherita appena cacciato di casa dalla moglie, e
Tea (Giulia Elettra Gorietti), giovane fidanzata di Claudio e
devota fan di Ettore. Arrivati allo chalet, trovano Olga (Antonia
Liskova), l’affidabilissima tata ucraina, con la figlia Stella
(Benedetta Porcaroli), adolescente dipendente dai social network. A
sorpresa arriva anche Palmiro (Stefano Fresi), il fratello bipolare
di Margherita e Achille, fuggito dalla casa di riposo. Quando il
gruppo rimane improvvisamente senza connessione internet, tutti
entrano nel panico…e le conseguenze saranno rocambolesche. I
segreti e le convinzioni dei protagonisti verranno presto
ribaltate, la “sconnessione” li metterà di fronte a tutte le loro
insicurezze e dovranno resettare e ripartire.
Sabato 20 gennaio 2018 a Rimini,
nella data in cui Federico Fellini avrebbe compiuto 98 anni,
inaugurerà, dopo un importante intervento di ristrutturazione
durato 6 anni e realizzato nell’ambito del progetto del Museo
Fellini, il Cinema Fulgor, ridisegnato dal premio
Oscar Dante Ferretti, che sarà presente alla festa
inaugurale. Un’apertura molto attesa, tanto da essere citato ancora
prima del taglio del nastro ufficiale come luogo di interesse per
l’anno nuovo in un recente articolo del New York Times
dedicato ai luoghi turistici top del 2018 a livello mondiale. Il
Fulgor, destinato a divenire presidio culturale e centro d’impulso
intellettuale per l’intera Regione, proietta così l’Emilia-Romagna
fra le destinazioni migliori per un turismo culturale in grado di
generare valore per l’intero territorio.
La programmazione:
rassegne, classici restaurati e anteprime italiane, come Made
in Italy, l’ultimo film di Luciano Ligabue (22
gennaio)
La programmazione del Cinema Fulgor
sarà curata dalla società Khairos srl, i cui
fondatori operano nel mondo della cinematografia da 50 anni:
un’azienda familiare allargata (fra collaboratori e soci), unita
dal suo amore per il cinema, che già porta avanti con successo la
gestione del Cinema Settebello di Rimini. Tante le partnership
attivate per portare a Rimini il meglio del cinema italiano e non
solo, con rassegne, retrospettive, e naturalmente anteprime
italiane. Si inizia già lunedì22
gennaio alle ore 21.00 quando verrà proiettato in
anteprima nazionale l’ultimo film di
Luciano LigabueMade in
Italy, in uscita nella sale italiane dal 25 gennaio.
Il film, che si ispira all’omonimo album del cantante di Correggio
uscito nel novembre 2016, sarà presentato in sala alla presenza
dello stesso regista e del produttore Domenico
Procacci. Sempre in anteprima italiana martedì 23
e mercoledì 24 gennaio dalle ore 21.00 verrà proiettato
Fabrizio De André. Principe Libero, la
mini serie in due puntate dedicata al grande cantautore genovese
co-prodotta da Rai Fiction e Bibi Film. La biopic a lui dedicata
sarà visibile sul grande schermo in tutta Italia solo in queste due
giornate, mentre approderò su Rai 1 il 13 e 14 febbraio, in
concomitanza con i due anniversari che ne racchiudono il viaggio:
quello della scomparsa, l’11 gennaio 1999, e quello della nascita,
il 18 febbraio 1940. La proiezione sarà preceduta dal concerto
omaggio a Fabrizio De Andrè del cantautore santarcangiolese Andrea
Amati, collaboratore di Francesco Baccini e Cristiano De André.
Ovviamente, accanto all’ossatura
della programmazione, rappresentata da una selezione dei migliori
film di qualità di nuova uscita, una parte importante della
proposta cinematografica del Fulgor sarà dedicata al “Maestro”. Non
solo con le retrospettive dedicate alla sua vasta cinematografia,
ma allargando la prospettiva di partenza e puntando su tre
linee temporali. La prima è quella dei film, dei registi e
delle correnti che hanno influenzato o che erano particolarmente
apprezzate da Fellini (come Roberto Rossellini, John Ford, Charlie
Chaplin, il cinema hollywoodiano, i fratelli Marx, Alfred
Hitchcock, Luis Buñuel e molti altri); la seconda invece include
quei registi a lui contemporanei, in particolar modo Michelangelo
Antonioni, Ingmar Bergman e Akira Kurosawa, con cui il Maestro si
confrontava; infine la terza sarà dedicata a tutti quei registi che
da lui sono stati maggiormente influenzati, da Stanley Kubrick a
Martin Scorsese. Tutto questo sarà possibile grazie alle
collaborazioni con importanti enti di produzione e distribuzione,
come la Cineteca di Bologna e Wanted Cinema, che permetteranno di
avere al Fulgor anche anteprime nazionali.
La ricca programmazione
cinematografica dei prossimi mesi vedrà al Fulgor la
proiezione de La Febbre dell’oro (1925), fra le prime
pellicole mute di Charlie Chaplin; Alla ricerca di Van
Gogh, distribuito in Italia dalla Wanted Cinema; una rassegna
dedicata alla Nouvelle Vague; il documentario La lucida follia
di Marco Ferrari, realizzato a vent’anni dalla scomparsa del
grande regista e presentato all’ultima Mostra del Cinema di
Venezia; una selezione di classici restaurati provenienti dal
Cinema Ritrovato di Bologna, documentari sull’arte che raccontano
le straordinarie vite di artisti come Caravaggio e Bosch,
performance teatrali, come quella di Roberto Mercadini dedicata
proprio a Federico Fellini, e la proiezione in anteprima di LA
SCUOLA: un’indagine sul ‘300 riminese diretto da Davide
Montecchi e prodotto da Meclimone produzioni cinematografiche,
Francesca Manno per Summerside International ed Elena zanni per
Khairos srl. Il documentario è una ricognizione personale alla
scoperta delle principali opere eseguite dagli allievi riminesi di
Giotto nei primi decenni del ‘300.
L’obiettivo è quello di rendere il
Fulgor in un luogo di cultura eterogeneo: il
cinema infatti è fatto di scrittura, disegno, musica, intreccia e
comprende in sé tutte le arti. In quest’ottica il Cinema Fulgor
sarò aperto tutti i giorni dal pomeriggio, e spesso anche la
mattina con proiezioni diurne dedicate alle scuole e alle
famiglie.
Gli eventi
collaterali
Questa linea si rispecchia anche
nelle idee principali che ispirano la progettazione degli eventi
paralleli a quelli della programmazione delle due sale
cinematografiche del Fulgor. Verrà offerto dunque un ricco
ventaglio di eventi che comprendano, oltre a prime visioni,
dialoghi con autori, registi ed attori, la presenza e gli
interventi formativi di persone che lavorano nel settore. A questo
proposito la società di gestione Khairos ricerca uno sviluppo
ulteriore dei progetti già imbastiti da diversi anni con le scuole
e l’Ateneo cittadino. Per farlo è stata richiesta la collaborazione
– fin dalla prima ora piena ed entusiasta – del Dipartimento di
Scienza della Qualità della Vita dell’Alma Mater, in particolare
con Roy Menarini, Docente di Cinema e Industria
culturale dell’Università di Bologna, Campus di Rimini
Tra i più conosciuti, apprezzati e
seguiti critici cinematografici italiani, Menarini da marzo sarà
colui che guiderà i primi corsi di approfondimento
che il Cinema Fulgor offrirà alla città. Saranno corsi per
appassionati e cinefili, volti a far scoprire aspetti più
approfonditi dei linguaggi cinematografici, dalle note di regia a
spunti di riflessione sulla fotografia, sulla composizione testuale
delle sceneggiature, fino ad arrivare all’analisi dei nuovi
linguaggi cinematografici sollecitati dalle serie tv.
Le sale del Fulgor inizieranno in
questa maniera ad intessere una prima ibridazione dello spazio in
cui si collocano: sì sala cinematografica ma anche salotto della
città e polo regionale di scambio e dialogo sulla cultura filmica e
delle immagini.
Sempre con l’università, e in
rapporto con operatori del settore, si vuole realizzare un grande
sogno: riportare a Rimini una delle esperienze di Festival
cinematografici tra i più apprezzati in Italia. La tensione di
tutto lo staff e la struttura sono fin da ora tese a costruire
l’ossatura per riuscire quanto prima a riattivare quella importante
esperienza culturale, capace – già dagli anni Novanta – di portare
uno spirito non solo europeo, ma mondiale. Nella rassegna di
Rimini Cinema, fin dagli anni Ottanta, era dato
grande risalto alle esperienze della cinematografia sia delle
culture medio orientali che di quelle del Sud Est asiatico e
centrale.
L’epica avventura action firmata
Warner Bros. e DC Entertainment, Justice League,
sarà disponibile dal 21 Marzo nei formati
DVD, Blu-ray, Blu-ray 3D e in 4k Ultra HD,
distribuito da Warner Bros. Entertainment
Italia.
Diretto da Zack
Snyder, il film presenta una invidiabile lineup di
SuperEroi DC: Ben Affleck nei panni di Batman,
Henry Cavill come Superman, Gal
Gadot nel ruolo dell’irresistibile Wonder Woman,
Ezra Miller come The Flash, Jason
Momoa nei panni di Aquaman e Ray Fisher
come Cyborg.
I Contenuti
Speciali delle edizioni Blu-ray permetteranno ai fan
di scoprire tutti i segreti della Justice League, conoscere meglio
i nuovi membri, il loro lavoro di squadra e la tecnologia che dà
loro una marcia in più. L’edizione 4k Ultra HD del fim contiene
anche il disco Blu-ray, oltre ad una scena inedita non presente nel
film al cinema.
La tecnologia 4K Ultra
HD include una serie di caratteristiche come
l’High Dynamic Range (HDR) e uno spettro di colori
più ampio. Queste innovazioni permetteranno allo spettatore di
vivere gli effetti cinematografici così come sono stati ideati dal
regista, offrendo dei colori più luminosi e vividi per
un’esperienza di home entertainment mai vista prima.
1 di 5
SINOSSI
Alimentato dalla sua rinnovata
fiducia nell’umanità e ispirato dal gesto d’altruismo di Superman,
Bruce Wayne chiede aiuto alla sua ritrovata alleata Diana Prince,
per affrontare un nemico ancora più temibile. Insieme, Batman e
Wonder Woman si mettono subito al lavoro per trovare e assemblare
una squadra di metaumani pronti a fronteggiare questa nuova
minaccia. Ma nonostante la formazione di questa alleanza di eroi
senza precedenti – Batman, Wonder Woman, Aquaman, Cyborg e Flash –
potrebbe essere già troppo tardi per salvare il pianeta da un
attacco di proporzioni catastrofiche.
Justice League DVD
Durata: 115 min ca.
Video: 16×9 1.85:1
Audio: Dolby Digital: Italiano 5.1, Inglese
5.1, Tedesco 5.1, Francese 5.1
Sottotitoli: Francese, Olandese. Non udenti:
Italiano, Inglese, Tedesco.
Contenuti speciali:
ROAD TO JUSTICE Un viaggio insieme ai creatori
della DC Comics che ripercorre i cinqunta anni della Justice
League, dalle avventure dei fumetti al loro debutto
cinematografico.
Justice League BLU-RAY
Durata: 119 min ca.
Video: 1080p High Definition 16×9 1.85.:1
Audio: DTS-HD Master Audio: Italiano 5.1,
Inglese 5.1; Dolby Digital: Polacco 5.1, Inglese 5.1, Spagnolo 5.1;
Dolby Atmos TrueHD: Inglese
Sottotitoli: Polacco, Spagnolo, Greco. Non
udenti: Italiano, Inglese.
Contenuti speciali:
SUPERMAN’S RETURN
ROAD TO JUSTICE
Un viaggio insieme ai creatori della DC Comics che ripercorre i
cinqunta anni della Justice League, dalle avventure dei fumetti al
loro debutto cinematografico.
HEART OF JUSTICE
Scopri cosa si nasconde dietro l’iconica Trinità DC
TECHNOLOGY OF THE JUSTICE
LEAGUE Scopri gli effetti tecnologici che hanno dato una
marcia in più alla Justice League
JUSTICE LEAGUE: THE NEW
HEROES Incontra i nuovi membri della Justice League
STEPPENWOLF IL
CONQUISTATORE L’attore Ciarán Hinds ed i produttori
rivelano la storia che si cela dietro il più grande nemico
dell’umanità, nonchè la maggiore sfida per al Justice League
SCENE STUDIES: REVISITING
THE AMAZONS Incontro ravvicinato con il
making of di alcune delle sequenze
action più adrenaliniche di JUSTICE LEAGUE
SCENE STUDIES: WONDER
WOMAN’S RESCUE Incontro ravvicinato con il
making of di alcune delle sequenze
action più adrenaliniche di JUSTICE LEAGUE
SCENE STUDIES: HEROES
PARK Incontro ravvicinato con il
making of di alcune delle sequenze
action più adrenaliniche di JUSTICE LEAGUE
SCENE STUDIES: THE TUNNEL
BATTLE Incontro ravvicinato con il
making of di alcune delle sequenze
action più adrenaliniche di JUSTICE LEAGUE
SUIT UP: THE LOOK OF THE
LEAGUE Ci vuole un lavoro di squadra per vestire gli eroi
più amati del Mondo
Justice League BLU-RAY
3D
Durata: 119 min ca.
Video: 1080p High Definition 16×9 1.85.:1
Audio: Dolby
Digital: Italiano 5.1, Inglese 5.1, Ceco 5.1, Ungherese 5.1,
Polacco 5.1, Russo 5.1, Turco 5.1, Francese 5.1, Portoghese 5.1,
Spagnolo 5.1, Cinese 5.1; DTS-HD Master Audio: Inglese 5.1
La pausa invernale ha fatto penare
come di consueto, ma alla fine il momento che tutti
aspettavano/temevano è arrivato: The Flash 4×10
non potrebbe avere un titolo esplicativo per mettere in scena il
processo contro Flash, o come viene chiamato negli Stati Uniti “Lo
stato contro Bartholomew Henry Allen”.
Adesso che DeVoe
ha “adottato” il corpo del malcapitato Dominic (e non solo…) e
usato il suo vecchio, esanime, come mezzo per incastrare senza
apparente via di scampo il protagonista, nulla può più impedirgli
di procedere col suo ancora ignoto piano. Piano, questo, che non ci
è ancora dato sapere, soprattutto in virtù del fatto che l’episodio
in questione non può non focalizzarsi sulla disgrazia abbattutasi
sul nostro eroe.
Con The Flash 4×10
la serie assume per una volta le sembianze di Daredevil,
con il piccolo particolare di aver invertito i ruoli; questa volta
è Barry a dover essere difeso, a dover dimostrare ciò che non può
dimostrare nonostante si tratti della verità. Barry appare fin da
subito travolto dagli eventi, tramortito da un qualcosa di
inaspettato e senza apparente via d’uscita, ma più di ogni altra
cosa, già rassegnato all’idea di dover sopportare ciò che in
precedenza è toccato al padre: e la storia si ripete, creando il
più triste dei parallelismi.
The Flash 4×10
L’episodio si tramuta a tutti gli
effetti in un legal drama, tra arringhe e ricerca di
prove, dove la storyline secondaria rappresentata dalla
solita minaccia meta-umana passa ancor di più in sordina. A farne
le spese ne è ovviamente l’azione, quella a cui la serie ha
abituato, ma The Flash 4×10 non manca affatto di
dinamicità e riesce a coinvolgere emotivamente con dialoghi quanto
mai seri ed interpretazioni convincenti.
The Trial of the
Flash (nella speranza che non finisca tutto a “tarallucci
e vino” risolvendosi in un solo episodio) rappresenta senza dubbio
uno degli snodi cruciali della stagione, una season 4 che
si è rivelata arricchita dall’assenza dell’ennesimo velocista e che
ha cambiato le carte in tavola della serie: dopo l’ultimo episodio
arriva in questo la conferma che ormai è inutile correre, è inutile
scappare. The Flash,
nonostante il momentaneo cambio di genere, continua a non
deludere.
Sebbene la trilogia del
Cavaliere Oscuro di Christopher
Nolan (Batman Begins, Il
cavaliere oscuro e Il cavaliere oscuro – Il
ritorno) sia stata lodata e apprezzata da parte di critica
e pubblico, rivelandosi oltretutto un enorme successo al
botteghino, Comic Book Resource ha di
recente stilato una lista in cui sono riassunti tutti i presunti
(ma non effettivi) errori del regista nel suo adattamento dei
fumetti e nella caratterizzazione del personaggio di
Batman.
Ovviamente si tratta di una astuta
provocazione, che non rispecchia poi l’oggettiva realtà di quanto
abbiamo visto in sala. I tre film risultarono infatti davvero
innovativi per l’epoca e continuano a macinare consensi.
Di seguito trovate allora le 15 cose
che Nolan potrebbe aver sbagliato nella sua trilogia su
Batman.
1Il tono serioso ripreso poi dal
DCU
Dall’uscita della trilogia del Cavaliero
Oscuro, DC e Warner Bros. hanno scelto di adottare un approccio
specifico ai film, che è quello poi offerto da Nolan. La musica
inoltre ha contribuito a “glorificare” i personaggi rendendo i film
tra i titoli di maggior successo della storia. DC sperava di
sfruttare l’onda di questo successo applicando la stessa formula a
Superman, alla Justice League e a tutti gli altri titoli, anche se
la Warner Bros. ha interpretato erroneamente l’amore che il
pubblico ha provato con Batman e ha automaticamente pensato che la
stessa sorte sarebbe toccata agli altri. Sbagliato.
L’accordo tra Disney e
Fox ha spostato ulteriormente gli equilibri del mercato
hollywoodiano, ma “nel piccolo” permetterà anche ai
Marvel Studios di avere
accesso a tutte le sue proprietà a fumetti, eccetto quelle ancora
in mano a SONY.
Ma in che modo le dinamiche del
MCU possono migliorare a seguito di questo accordo
multimilionario? Il tallone d’Achille dei film
Marvel sono sempre stati i cattivi, ma adesso, con
uno stuolo di nuovi personaggi, arrivano anche tanti villain
potenti che la Casa delle Idee potrebbe sfruttare
per il bene delle sue storie al cinema.
Ecco i villain che adesso la Marvel
può finalmente utilizzare nel MCU
1Dottor Destino
Insieme a Magneto, è il villain più noto di
questa breve lista. Interpretato due volte sul grande schermo, in
due adattamenti mediocri (a differenza del Signore del Magnetismo)
il Dottor Destino era all’inizio Victor von Doom, regnante
di Latveria. Lui è considerato una delle persone più
intelligenti del mondo ed è anche un potente stregone. Insomma,
potrebbe essere una nemesi perfetta per i Vendicatori.
Di
recente si è parlato addirittura di uno spin off sul personaggio,
ma i recenti accordi tra Fox e Disney lasciano immaginare che, se
il progetto è stato davvero messo in cantiere, potrebbe cambiare
natura, ed essere inserito nella continuity del Marvel Cinematic
Universe.
La Universal Pictures International
Italy ha diffuso due nuove clip in italiano
per L’ora più buia, il film di Joe
Wright con protagonista Gary Oldman in
odore di Oscar.
La prima clip che proponiamo vede
Churchill impegnato con il consiglio di guerra, che cerca di fargli
capire che non si può scendere a patti con i nazisti mentre hanno
il coltello dalla parte del manico e le sorti della Guerra in
pungo.
La seconda clip, di natura più
leggera, vede Churchill e la sua assistente personale (interpretata
da Lily James) alle prese con una buffa
conversazione:
L’Ora più
buia, un film Focus Features, produzione Working Title
Films. Un’avvincente ed entusiasmante
storia vera che inizia alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale e
che vede Winston Churchill (il nominato agli Oscar Gary
Oldman), pochi giorni dopo la sua elezione a Primo
Ministro della Gran Bretagna, affrontare una delle sfide più
turbolente e determinanti della sua carriera: l’armistizio con la
Germania nazista, oppure resistere per poter combattere per gli
ideali, la libertà e l’autonomia di una nazione.
Mentre le
inarrestabili forze naziste si propagano per l’Europa occidentale e
la minaccia di un’invasione si rivela imminente, con un pubblico
impreparato, un re scettico ed il suo stesso partito che trama
contro di lui, Churchill deve far fronte alla sua ora più buia,
unire una nazione e tentare di cambiare il corso della storia
mondiale.
Lucky Red ha diffuso il
secondo trailer italiano de I
primitivi, il nuovo film della casa di produzione
Aardman, lo studio di Wallace e Gromit.
I
primitivi è realizzato da Nick
Park e vede nel cast Maisie Williams
e Eddie Redmayne.
I
primitivi racconta di Dug, un
cavernicolo che diventa leader dei suoi simili per “affrontare
l’Età del Bronzo”. Secondo le prime informazioni legate al
progetto, Dug dovrebbe avere la voce di Eddie
Redmayne, premio Oscar per La Teoria del
Tutto, che vedremo al cinema in Animali
Fantastici e Dove Trovarli a partire da novembre.
Nel cast vocale anche Russell Brand.
La Aardman produce
il film in collaborazione con la DreamWorks
Animation e con Canal Plus, che aveva già
lavorato a Shaun vita da pecora – il
film.
L’ultima volta che
Park ha lavorato come regista per la Aardman
risale al 2008, quando ha diretto A Matter of Loaf and
Death, un cortometraggio di Wallace &
Gromit.
Dopo The Help,
Jessica Chastain e Octavia
Spencer tornano a lavorare insieme per un road movie in
chiave di commedia prodotto dalla Universal.
La Chastain ha scritto il
trattamento originale del film insieme a Kelly
Carmicheal, di recente assunta proprio dalla
Freckle Films dell’attrice come presidente di
produzione e sviluppo, dopo che la Carmichael ha lasciato il posto
di executive alla Weinstein Company.
Il progetto vede la Chastain e la
Spencer di nuovo insieme dopo il 2011, anno che le vide condividere
una Nomination agli Oscar come migliore attrice non protagonista
per The Help. Il premio andò alla Spencer ma anche
quest’anno le due potrebbero condividere una nomination, ma non
nella stessa categoria.
Molly’s Game: il
nuovo trailer del film con
Jessica Chastain
La stagione dei premi in corso
infatti vede Octavia Spencer molto presente nelle
categorie da non protagonista, per The Shape of
Water, mentre Jessica Chastain concorre
nelle categorie da protagonista per Molly’s Game,
esordio dietro la macchina da presa di Aaron
Sorkin.
THR riporta che il
trattamento originale è ora nelle mani di Peter
Chiarelli, che scriverà la sceneggiatura. Il film racconta
di due donne che cercando in viaggio, durante le vacanze. La
Universal ha acquistato i diritti a seguito di una fiera battaglia
contro la Fox e la Paramount.
Quest’anno vedremo la Chastain nei
panni di una misteriosa villain in X-Men: Dark
Phoenix, mentre si fanno sempre più insistenti le voci che
la vogliono nel cast di IT – Parte II.
Prima dell’arrivo al cinema degli
X-Men, della trilogia di Christopher
Nolan sul Cavaliere Oscuro e dei nuovi universi condivisi
di Marvel e
DC, le trasposizioni dei fumetti di
supereroi su piccolo e grande schermo non erano
che spettacoli goliardici mirati al semplice divertimento; privati
quindi di tutta quella serietà che invece gli autori contemporanei
hanno accentuato al fine di offrire al pubblico molto più che
esplosioni, combattimenti e battute al vetriolo.
Ma quanti attori di questa ultima
“tendenza” hanno esagerato con i loro personaggi? Quanti si sono
presi troppo seriamente? Grazie a CBR, che ha stilato una
classifica, possiamo dare uno sguardo a 15 interpreti della nuova
era del cinecomic che sono andati un po’ oltre le aspettative.
Talvolta centrando l’obiettivo, talvolta uscendo fuori strada:
1Heath Ledger
Terminiamo la classifica con la più celebre
delle interpretazioni in un cinecomic contemporaneo, ovvero il
Joker ritratto da compianto Heath
Ledger nel film di Christopher NolanThe Dark Knight. Per prepararsi al ruolo del
sociopatico villain, l’attore si era rinchiuso per diverse
settimane nel suo appartamento, dormendo due ore ogni notte, forse
addirittura (come molti presumono) assumendo sostanze non
prescritte dal medico.
Il successo della versione in live
action de Il Libro della Giungla, diretto da
Jon Favreau, ha spinto la Disney ad
annunciare un sequel che racconterà altre avventure del cucciolo di
uomo Mowgli.
Nel progetto, oltre a Favreau
alla regia, tornerà anche Justin Marks, che
ha firmato la prima sceneggiatura. Parlando con Slashfilm, lo
sceneggiatore ha spiegato che la storia che sta scrivendo prenderà
spunto da alcune idee scartate per il film d’animazione originale
del 1967:
“Nel secondo film, l’idea è di
andare avanti con il materiale di Kipling, ma anche quella di
sfruttare delle risorse Disney del film del ’67, che non sono state
utilizzate nel primo film. Se si guarda al materiale di Bill Peet
per il primo film, scartato dalla Disney, si nota che l’archivio è
pieno di cose interessanti e io e Jon ci siamo detto che abbiamo
bisogno di queste idee per il film, quindi lo abbiamo costruito a
partire da quello.”
Jon Favreau
parla de Il Libro della Giungla 2 e Il Re Leone 3D
Proprio in merito alla sceneggiatura
del film, Jon Favreau aveva dichiarato che la sua attenzione
era tutta “per Il Libro della Giungla
2 la nostra attenzione è tutta
per la storia, per la sceneggiatura, è per i personaggi e
il loro mondo che stiamo lavorando e stiamo facendo un
sacco di progressi, perché vogliamo che lo spettatore possa
sentirsi come nel primo film. Noi stessi volgiamo
sentirci non come se stessimo facendo un altro film ma
piuttosto una continuazione, perché stiamo realizzando un
altro capitolo e vogliamo sentire in contatto con
l’originale“.
Non si ha ancora una data d’uscita
per Il Libro della Giungla 2, ma con Il Re Leone in live action
previsto per la prossima estate, si suppone che si dovrà aspettare
almeno il 2019.
Star
Wars: Gli Ultimi Jedi continua a far discutere,
nonostante gli incassi siano stati molto più bassi del Il
Risveglio della Forza e i fan non abbiano applaudito al
film come accaduto in passato.
Il film di Rian
Johnson continua a destare domande e richieste di
spiegazioni da parte dei fan e durante un’intervista con Empire, il
regista soddisfa una delle più grandi curiosità del film, ovvero:
perché non ci sono i cavalieri di Ren?
Questo nuovo ordine misterioso è
stato annunciato già all’inizio di Star Wars: Il Risveglio
della Forza, quando si è cominciato a parlare di Kylo Ren
e della sua origine, prima che scoprissimo che era il figlio di
Leia e Han Solo.
Tuttavia né nel film di J.J.
Abrams né in quello di Johnson, abbiamo avuto la
possibilità di scoprire qualcosa in più su questo ordine, che
sembra aver sostituito, nell’ordine dell’equilibrio tra Lato Oscuro
e Luce, i Sith.
Ecco cosa ha raccontato il regista
alla rivista: “Abbiamo un film già pieno e letteralmente non
c’era spazio per altri elementi… Credo che avrei potuto utilizzarli
al posto dei Pretoriani ma poi mi sarebbe sembrato di sprecarli
perché tutte quelle guardie dovevano morire. E se Kylo avesse avuto
delle connessioni con loro, avrebbe aggiunto delle complicazioni
che non avrebbero certo aiutato quella scena… la verità è che
semplicemente non ho visto spazio per loro nel film.”
Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, i cameo famosi dell’Episodio
VIII
IGN ha diffuso sul suo
canale Youtube il primo trailer di Suicide Squad: Hell
To Pay, il nuovo film d’animazione dell’universo
DC Comics dedicato alla squadra suicide che
nell’estate del 2016 è arrivata anche al cinema.
Il cast del film d’animazione
comprende: Vanessa Williams (Amanda Waller), Deadshot
(Christian Slater), Harley Quinn (Tara Strong), Bronze Tiger (Billy
Brown), Captain Boomerang (Liam McIntyre), Kristin Killer
Frost (Bauer van Straten) e Copperhead (Gideon Emery).
La squadra suicida dovrà affrontare
un gruppo di supervillain guidato da Zoom (played by C. Thomas
Howell), al fianco di Scandal Savage (Dania Ramirez), Professor Pyg
(James Urbaniak), Silver Banshee (Julie Nathanson), Vandal Savage e
Vertigo (Jim Pirri), Maxum Steel (Greg Grunberg), Blockbuster e
Tobias Whale (Dave Fennoy), Knockout (Cissy Jones), Darma (Natalie
Lander), Punch (Trevor Devall), Two-Face (Dave Boat) e Savage
Gunman (Matthew Mercer).
Suicide Squad: Hell To
Pay
Il film non è il solo,
d’animazione, che la Warner Bros ha in programma quest’anno,
appartenente all’universo DC. Oltre a Teen Titans Go! To The Movie,
su un versante più adulto lo studio propone Death of Superman e
Gotham By Gaslight.
Arriverà a metà Marzo Tomb
Raider, il reboot delle origini di Lara Croft che,
accantonata la super formosa Angelina Jolie, viene
incarnata questa volta dal premio Oscar Alicia
Vikander, che ci consegna una Lara più giovane e inesperta
ma fiera e coraggiosa.
Ecco la preview del nuovo trailer
che arriverà tra qualche ora:
La sinossi: “Sette anni
dopo la scomparsa del padre, Lara, 21 anni, ha rifiutato di
prendere le redini del suo impero di affari. Lavora invece come
corriere in bicicletta a Londra, mentre frequenta il college. Dopo
un po’ decide di scoprire cosa è accaduto a suo padre e viaggia
verso la sua ultima posizione conosciuta: una tomba su un’isola da
qualche parte sulla costa del Giappone. D’improvviso, la posta in
gioco non può essere più alta per Lara, che, contro gli auspici e
armata solo della sua mente affilata, della sua cieca fede e
dell’innato spirito testardo, deve imparare a spingersi oltre i
suoi stessi limiti nel suo viaggio verso l’ignoto. Se dovesse
sopravvivere a questa pericolosa avventura, potrebbe trattarsi
della sua realizzazione, e guadagnarsi il nome di tomb
raider.”
Alicia
Vikander è nota per aver interpretato Ex
Machina, The Man From U.N.C.L.E. e ha vinto
l’Oscar per The Danish
Girl. Nel cast confermato anche Walton
Goggins.
A dirigere il nuovo film sarà Roar
Uthaug (L’onda) e racconterà la
storia di una giovane Lara
Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima
avventura. Il produttore sarà Graham King. La
sceneggiatura del film è stata affidata a Geneva Robertson-Dworet
che lavorerà anche a Sherlock Holmes 3 e a Gotham City Sirens.
Ryan Reynolds ha
colto l’occasione del novantaseiesimo compleanno di Betty
White per farle augurare buon compleanno da
Deadpool, il suo Mercenario Chiacchierone,
personaggio che la Signora White ha dimostrato di amare molto.
Dopo essere sopravvissuto a un
quasi fatale attacco di mucche, uno chef sfigurato che lavora in
una caffetteria (Wade Wilson) lotta con il suo sogno di diventare
il barista più sexy di Mayberry mentre impara a scendere a patti
con il fatto che ha perso il senso del gusto.
Cercando di riconquistare la sua
spezia per la vita, così come un condensatore di flusso, Wade deve
combattere i ninja, la yakuza e un branco di cani sessualmente
aggressivi, mentre viaggia in giro per il mondo per scoprire
l’importanza della famiglia, dell’amicizia e del sapore. Un nuovo
gusto per l’avventura e per ottenere l’ambito titolo di tazza di
caffè del World’s Best Lover.
Mark Millar ha
messo gli occhi su Tessa Thompson per la sua nuova
versione in live action di Kick-Ass, quando il
progetto verrà sviluppato.
A novembre, Millar ha svelato una
nuova serie a fumetti di Kick-Ass, con cui ha
continuato il successo dei suoi personaggi, oltre a continuare a
lavorare con il cinema, visto che nel 2017 è uscito il secondo
adattamento di Kingsman, da una sua graphic
novel.
Con Kick-Ass,
l’avventura cinematografica è cominciata nel 2008, con la
pubblicazione del primo numero, seguito da altri due capitoli, e da
due adattamenti cinematografici.
Il fumetto che ha esordito a
Novembre vede protagonista Patience Lee, una
veterana con due bambini, che prende il posto di Dave
Lizewkski, e che in New Mexico indossa il costume verde e
giallo per combattere il crimine.
A quanto dichiarato su Twitter,
Millar ora pensa proprio a Tessa Thompson per
portare al cinema la sua Patience, e chissà che l’attrice, dopo
aver concluso i suoi accordi con la Marvel, in cui interpreta
Valchiria, possa essere a sua volta interessata a tornare nel mondo
dei fumetti.
Il primo Kick-Ass,
diretto da Matthew Vaughn del 2010, è stato un
successo e al fianco di Taylor-Johnson e Moretz, ha visto anche la
bellissima interpretazione di Nicola Cage nei
panni di Big Daddy.
Il sequel, del 2013, ha visto invece
nel cast Jim Carrey, che ha fatto molto parlare di
sé per via della controversa partecipazione al progetto, che a
detta sua non si era rivelato all’altezza delle sue
aspettative.
Soltanto ieri avevamo riportato la
notizia, diffusa dal reporter di Collider Jon
Schnepp, di un probabile cameo di Tom
Holland in Venom, lo spin-off prodotto
dalla Sony che porterà sul grande schermo il personaggio Marvel, eppure è proprio la fonte
dello scoop a voler fare una precisazione in merito.
“Spider-Man sarà in Venom”,
aveva dichiarato Schnepp nel video approfondimento sul film, mentre
oggi in un podcast ha specificato che “Tom Holland è stato
visto sul set di Venom in borghese, cioè senza il costume di
Spider-Man, dunque non sto dicendo che Spider-Man sarà nel film ma
che Peter Parker ci sarà. È un cameo“.
Questo non chiarisce affatto i dubbi
dei fan sul futuro tra Sony e MCU e sul modo in
cui i due universi, apparentemente separati, potrebbero un giorno
incontrarsi e creare inediti scenari cinematografici.
Venom è atteso nelle sale il 5
ottobre 2018 con la regia di Ruben
Fleischer. Nel cast anche Matt Smith,
Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny Slate, Scott
Haze e Michelle Williams.
Il personaggio è stato già portato
sul grande schermo da Sam
Raimi in Spider-Man
3 con Topher Grace nei
panni di Eddie Brock.
Il
Vegetale, per The Walt Disney Company
Italia e 3zero2, in collaborazione con
Sky Cinema.
Scordatevi il “trattore in
tangenziale”, scordatevi Fedez e compagnia, scordatevi anche il
balletto con le spalle e la dab, il Fabio Rovazzi
che arriva al cinema non è assolutamente quello che abbiamo
conosciuto in questi ultimi tempi, amato e si, anche odiato. Chi lo
avrebbe mai detto che la strada per il grande schermo passava
proprio dalla musica e da quel tipo di tormentone che fa conoscere
un personaggio dall’oggi al domani? Ma proprio così ha funzionato
per Rovazzi, che per la sua prima prova di attore si affida a
Gennaro Nunziante per debuttare sul grande
schermo.
Fabio Rovazzi non
si definisce un cantante e se si va ad analizzare il successo della
sua ascesa, una grande componente è proprio la parte visiva: le sue
canzoni infatti, senza i video clip con numeri da record su
YouTube, quasi non avrebbero ragione di essere, perché è proprio
nella creazione dei video, dal soggetto al montaggio, che il rapper
si esprime meglio. Dopotutto nasce come videomaker, prima che per
se stesso, per altri youtuber di successo. Ma allora, perché non
c’è lui alla regia del suo primo lungometraggio? Forse perché ha
capito che affidarsi ad un regista ironico come Nunziante poteva
essere la scelta più adatta per lui ma forse anche perchè sotto
tutti quei numeri e visualizzazioni, c’è un ragazzo umile che
vorrebbe semplicemente entrare nel mondo del cinema senza arroganza
o presunzione. E probabilmente la sua è stata la scelta più
saggia.
La trama de Il Vegetale
Nella commedia Il
Vegetale, Rovazzi interpreta l’omonimo Fabio, che però ha
poco in comune con lui se non nome e baffetti. Laureato in Scienze
della Comunicazione e in cerca di lavoro, Fabio affronta una
delusione dietro l’altra, tra colloqui che promettono bene e
finiscono male, fino alla ragazza che lo lascia. La sua vita cambia
quando il padre (Ninni Bruschetta), che non sente
da anni, finisce in coma in ospedale a causa di un incidente,
insieme alla nuova moglie e così Fabio è costretto a prendere le
redini nell’azienda di costruzioni e anche a prendersi cura della
nuova sorellina capricciosa Nives (Rosy Franzese).
Chiamato dal padre “il vegetale”, Fabio sarà costretto a
reinventarsi, in particolare quando gli viene proposto uno stage
misterioso fuori Milano, che accetta subito trasferendosi con Nives
in un paesino del nord, dove tra immigrati che cercano di
integrarsi, signore anziane che parlano solo dialetto, troverà
anche una bella insegnante (Paola Calliari) e un
inaspettato amico (Luca Zingaretti).
Dalla piccola e bravissima
Rosy Franzese al veterano Luca
Zingaretti che splende in una commedia, i personaggi sono
ben centrati e recitati. Lo stesso Fabio Rovazzi
riesce a caricarsi sulle spalle il peso del film da protagonista,
senza mai essere troppo caricaturale ma anzi, con una inaspettata
naturalezza. Sarà anche “merito” del fisico magrissimo, che lo ha
reso molto buffo in diversi momenti del film (come quando, con uno
strano movimento delle braccia, cerca di riunire un gregge di
pecore!). Nessun balletto, nessuna canzone, nessun amico che
compare all’improvviso in scena, il mondo musical di Rovazzi è
rimasto fuori dalla porta de Il Vegetale, cosa che
forse potrebbe deludere una fetta di pubblico, ma potrebbe anche
fargliene guadagnare altro.
Uno spaccato ironico dell’Italia
Gennaro Nunziante
applica in modo vincente la formula usata per i film di
Checco Zalone da Cado dalle Nubi
in poi, offrendoci una commedia che ritrae con ironia uno spaccato
della nostra società, la difficoltà di entrare nel mondo del lavoro
da parte dei giovani e i diversi problemi che affliggono il paese,
dai furbetti di turno a le grandi delusioni. Tra personaggi ben
caratterizzati, situazioni paradossali, l’amichevole partecipazione
di Barbara D’Urso (che rappresenta uno dei momenti
più divertenti del film) e battute ben pensate, “Il Vegetale” è un
film divertente, senza troppe pretese ma che vi farà passare 90
minuti in modo leggero.
Torna sugli schermi il 18
gennaio, Insidious: l’ultima chiave, un nuovo
capitolo della saga horror.
Insidious: l’ultima chiave – Un
mondo del terrore
Questo piccolo microcosmo orrorifico
è nato nel 2010 dalla fertile mente del regista James
Wan, ormai noto nell’ambito del cinema horror per aver
portato nuova linfa al genere, con film campioni di incassi come
Saw-L’Enigmista, The Conjuring e, appunto,
Insidious. A produrre, oltre lo stesso Wan,
sono Oren Peli (regista di Paranormal
Activity) e la Blumhouse di Jason
Blum.
Dove eravamo rimasti
Nata dalla penna dello sceneggiatore
Leigh Whannell (che nei film interpreta anche Specs), la storia di
Insidious segue principalmente le vicende della medium Elise Rainer
(Lin Shaye) e dei vari casi che di volta in volta
deve affrontare. Elise ha messo su infatti una sorta di squadra
assieme ai due giovani e simpatici Specs (Leigh
Wallen) e Tucker (Angus Sampson), che la
aiutano con i loro macchinari di rilevazione.
Nei primi due capitoli Elise aiuta
la famiglia Lambert, il cui piccolo figlio Dalton sembra caduto in
un coma irreversibile, quando in realtà è stato confinato nel
cosiddetto “Altrove” da un demone maligno.
Nel terzo capitolo,
Insidious 3 – L’Inizio, la medium similmente
aiuterà Quinn Brenner a disfarsi di un’entità malefica che la ha
presa di mira.
La trama di
Insidious: l’ultima chiave
Il vero inizio della saga però, è
narrato in questo quarto capitolo. Assistiamo alla prima infanzia
di Elise Rainer e alla nascita dei suoi poteri psichici. Tornati ai
giorni nostri, un’ormai anziana Elise dovrà fare ritorno alla sua
casa natia ed affrontare i demoni, reali e spettrali, che essa
racchiude.
Un classico che ritorna
L’intera saga di Insidious ha mirato
sin dagli inizi alla rivisitazione del grande classico della casa
stregata, rileggendolo in chiave moderna e intelligente. Ma se nei
primi capitoli si faceva un uso sapiente dello spavento indotto
senza troppi effetti speciali (ma solamente giocato sulla
psicologia dello spettatore) questo quarto capitolo perde
originalità sia in fatto di narrazione che di messa in scena.
La storia è davvero troppo simile
alle precedenti, complice anche la presenza dei medesimi personaggi
(che stemperano, al solito, il clima cupo con battute già sentite)
e di un mostro quasi uguale a quelli dei capitoli di cui sopra.
A causa del buon successo del
franchise, forse gli autori non hanno voluto azzardare in eccessivi
cambiamenti stilistico-narrativi, che però questa volta finiscono
per tirare troppo per le lunghe una storia di cui già si conosce il
finale (la trama di Insidious 4 infatti è direttamente collegata ai
primi due capitoli, e questo fa perdere allo spettatore il piacere
di scoprire come andrà a finire).
Le citazioni dei grandi
classici del genere – primaria caratteristica dei primi Insidious –
sono meno sorprendenti.
Certo la coerenza narrativa c’è, la
saga funziona grazie anche ai personaggi ormai noti, ma si ha
l’impressione di assistere più ad una serie tv che ad un film a sè
stante.
Sulla scia delle vecchie saghe
horror di serie B, la visione di Insidious: L’Ultima
Chiave cela qualcosa di nostalgico. Il ricordo va
istintivamente alle innumerevoli VHS che racchiudevano le saghe di
Venerdì 13, Hellraiser e tanti
altri horror pieni di capitoli più o meno riusciti.
In questo senso, quella di Insidious
potrebbe essere una discreta “operazione nostalgia” che cavalca
l’onda incredibilmente attuale del revival anni ‘80 e di tutto ciò
che ne consegue.
La Disney ha diffuso la prima
sinossi ufficiale di Christopher Robin, il film
che rappresenterà la versione live action di Winnie the
Pooh. Potete leggerla di seguito:
Nella commovente avventura in Live
Action della Disney, Christopher Robin, il giovanotto che amava
immaginare avventure nel Bosco dei Cento Acri con un gruppo di
vivaci e amabili animali di pezza, è cresciuto e ha perso la
strada. Ora sta ai suoi amici d’infanzia avventurarsi nel nostro
mondo e aiutare Christopher Robin a ricordare il bambino adorabile
e giocherellone che è dentro di lui.
Ewan McGregor in
trattative per il ruolo di Christopher Robin per
la Disney
Al timore del film è stato chiamato
Marc Foster, stando a quanto dichiara THR, già regista
di Monster’s Ball e World War Z.
Il regista è anche colui che ha firmato Neverland – un
sogno per la vita, film con protagonisti Johnny
Depp e Kate Winslet che ha raccontato le
origini letterarie di Peter Pan attraverso la storia del suo
autore, J.M. Barry. Il film, un racconto
profondamente commovente e trascinante, conquistò pubblico e
critica e anche 7 nomination agli Oscar.
Per quanto possa sembrare complicata
l’idea di un live action su Winnie the Pooh,
considerato che i protagonisti sono giocattoli animati, il film
avrà un orientamento ben preciso, ovvero si focalizzerà su un
adulto Christopher Robin e si intitolerà proprio
Robin. La storia sarà quella di un uomo che pone
il lavoro davanti alla moglie e alla figlia, che ha abbandonato la
sua immaginazione e le tante avventure con Winnie e i suoi amici
nel Bosco dei Cento Acri.