Prima dell’arrivo al cinema degli
X-Men, della trilogia di Christopher
Nolan sul Cavaliere Oscuro e dei nuovi universi condivisi
di Marvel e
DC, le trasposizioni dei fumetti di
supereroi su piccolo e grande schermo non erano
che spettacoli goliardici mirati al semplice divertimento; privati
quindi di tutta quella serietà che invece gli autori contemporanei
hanno accentuato al fine di offrire al pubblico molto più che
esplosioni, combattimenti e battute al vetriolo.
Ma quanti attori di questa ultima
“tendenza” hanno esagerato con i loro personaggi? Quanti si sono
presi troppo seriamente? Grazie a CBR, che ha stilato una
classifica, possiamo dare uno sguardo a 15 interpreti della nuova
era del cinecomic che sono andati un po’ oltre le aspettative.
Talvolta centrando l’obiettivo, talvolta uscendo fuori strada:
1Heath Ledger
Terminiamo la classifica con la più celebre
delle interpretazioni in un cinecomic contemporaneo, ovvero il
Joker ritratto da compianto Heath
Ledger nel film di Christopher NolanThe Dark Knight. Per prepararsi al ruolo del
sociopatico villain, l’attore si era rinchiuso per diverse
settimane nel suo appartamento, dormendo due ore ogni notte, forse
addirittura (come molti presumono) assumendo sostanze non
prescritte dal medico.
Il successo della versione in live
action de Il Libro della Giungla, diretto da
Jon Favreau, ha spinto la Disney ad
annunciare un sequel che racconterà altre avventure del cucciolo di
uomo Mowgli.
Nel progetto, oltre a Favreau
alla regia, tornerà anche Justin Marks, che
ha firmato la prima sceneggiatura. Parlando con Slashfilm, lo
sceneggiatore ha spiegato che la storia che sta scrivendo prenderà
spunto da alcune idee scartate per il film d’animazione originale
del 1967:
“Nel secondo film, l’idea è di
andare avanti con il materiale di Kipling, ma anche quella di
sfruttare delle risorse Disney del film del ’67, che non sono state
utilizzate nel primo film. Se si guarda al materiale di Bill Peet
per il primo film, scartato dalla Disney, si nota che l’archivio è
pieno di cose interessanti e io e Jon ci siamo detto che abbiamo
bisogno di queste idee per il film, quindi lo abbiamo costruito a
partire da quello.”
Jon Favreau
parla de Il Libro della Giungla 2 e Il Re Leone 3D
Proprio in merito alla sceneggiatura
del film, Jon Favreau aveva dichiarato che la sua attenzione
era tutta “per Il Libro della Giungla
2 la nostra attenzione è tutta
per la storia, per la sceneggiatura, è per i personaggi e
il loro mondo che stiamo lavorando e stiamo facendo un
sacco di progressi, perché vogliamo che lo spettatore possa
sentirsi come nel primo film. Noi stessi volgiamo
sentirci non come se stessimo facendo un altro film ma
piuttosto una continuazione, perché stiamo realizzando un
altro capitolo e vogliamo sentire in contatto con
l’originale“.
Non si ha ancora una data d’uscita
per Il Libro della Giungla 2, ma con Il Re Leone in live action
previsto per la prossima estate, si suppone che si dovrà aspettare
almeno il 2019.
Star
Wars: Gli Ultimi Jedi continua a far discutere,
nonostante gli incassi siano stati molto più bassi del Il
Risveglio della Forza e i fan non abbiano applaudito al
film come accaduto in passato.
Il film di Rian
Johnson continua a destare domande e richieste di
spiegazioni da parte dei fan e durante un’intervista con Empire, il
regista soddisfa una delle più grandi curiosità del film, ovvero:
perché non ci sono i cavalieri di Ren?
Questo nuovo ordine misterioso è
stato annunciato già all’inizio di Star Wars: Il Risveglio
della Forza, quando si è cominciato a parlare di Kylo Ren
e della sua origine, prima che scoprissimo che era il figlio di
Leia e Han Solo.
Tuttavia né nel film di J.J.
Abrams né in quello di Johnson, abbiamo avuto la
possibilità di scoprire qualcosa in più su questo ordine, che
sembra aver sostituito, nell’ordine dell’equilibrio tra Lato Oscuro
e Luce, i Sith.
Ecco cosa ha raccontato il regista
alla rivista: “Abbiamo un film già pieno e letteralmente non
c’era spazio per altri elementi… Credo che avrei potuto utilizzarli
al posto dei Pretoriani ma poi mi sarebbe sembrato di sprecarli
perché tutte quelle guardie dovevano morire. E se Kylo avesse avuto
delle connessioni con loro, avrebbe aggiunto delle complicazioni
che non avrebbero certo aiutato quella scena… la verità è che
semplicemente non ho visto spazio per loro nel film.”
Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, i cameo famosi dell’Episodio
VIII
IGN ha diffuso sul suo
canale Youtube il primo trailer di Suicide Squad: Hell
To Pay, il nuovo film d’animazione dell’universo
DC Comics dedicato alla squadra suicide che
nell’estate del 2016 è arrivata anche al cinema.
Il cast del film d’animazione
comprende: Vanessa Williams (Amanda Waller), Deadshot
(Christian Slater), Harley Quinn (Tara Strong), Bronze Tiger (Billy
Brown), Captain Boomerang (Liam McIntyre), Kristin Killer
Frost (Bauer van Straten) e Copperhead (Gideon Emery).
La squadra suicida dovrà affrontare
un gruppo di supervillain guidato da Zoom (played by C. Thomas
Howell), al fianco di Scandal Savage (Dania Ramirez), Professor Pyg
(James Urbaniak), Silver Banshee (Julie Nathanson), Vandal Savage e
Vertigo (Jim Pirri), Maxum Steel (Greg Grunberg), Blockbuster e
Tobias Whale (Dave Fennoy), Knockout (Cissy Jones), Darma (Natalie
Lander), Punch (Trevor Devall), Two-Face (Dave Boat) e Savage
Gunman (Matthew Mercer).
Suicide Squad: Hell To
Pay
Il film non è il solo,
d’animazione, che la Warner Bros ha in programma quest’anno,
appartenente all’universo DC. Oltre a Teen Titans Go! To The Movie,
su un versante più adulto lo studio propone Death of Superman e
Gotham By Gaslight.
Arriverà a metà Marzo Tomb
Raider, il reboot delle origini di Lara Croft che,
accantonata la super formosa Angelina Jolie, viene
incarnata questa volta dal premio Oscar Alicia
Vikander, che ci consegna una Lara più giovane e inesperta
ma fiera e coraggiosa.
Ecco la preview del nuovo trailer
che arriverà tra qualche ora:
La sinossi: “Sette anni
dopo la scomparsa del padre, Lara, 21 anni, ha rifiutato di
prendere le redini del suo impero di affari. Lavora invece come
corriere in bicicletta a Londra, mentre frequenta il college. Dopo
un po’ decide di scoprire cosa è accaduto a suo padre e viaggia
verso la sua ultima posizione conosciuta: una tomba su un’isola da
qualche parte sulla costa del Giappone. D’improvviso, la posta in
gioco non può essere più alta per Lara, che, contro gli auspici e
armata solo della sua mente affilata, della sua cieca fede e
dell’innato spirito testardo, deve imparare a spingersi oltre i
suoi stessi limiti nel suo viaggio verso l’ignoto. Se dovesse
sopravvivere a questa pericolosa avventura, potrebbe trattarsi
della sua realizzazione, e guadagnarsi il nome di tomb
raider.”
Alicia
Vikander è nota per aver interpretato Ex
Machina, The Man From U.N.C.L.E. e ha vinto
l’Oscar per The Danish
Girl. Nel cast confermato anche Walton
Goggins.
A dirigere il nuovo film sarà Roar
Uthaug (L’onda) e racconterà la
storia di una giovane Lara
Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima
avventura. Il produttore sarà Graham King. La
sceneggiatura del film è stata affidata a Geneva Robertson-Dworet
che lavorerà anche a Sherlock Holmes 3 e a Gotham City Sirens.
Ryan Reynolds ha
colto l’occasione del novantaseiesimo compleanno di Betty
White per farle augurare buon compleanno da
Deadpool, il suo Mercenario Chiacchierone,
personaggio che la Signora White ha dimostrato di amare molto.
Dopo essere sopravvissuto a un
quasi fatale attacco di mucche, uno chef sfigurato che lavora in
una caffetteria (Wade Wilson) lotta con il suo sogno di diventare
il barista più sexy di Mayberry mentre impara a scendere a patti
con il fatto che ha perso il senso del gusto.
Cercando di riconquistare la sua
spezia per la vita, così come un condensatore di flusso, Wade deve
combattere i ninja, la yakuza e un branco di cani sessualmente
aggressivi, mentre viaggia in giro per il mondo per scoprire
l’importanza della famiglia, dell’amicizia e del sapore. Un nuovo
gusto per l’avventura e per ottenere l’ambito titolo di tazza di
caffè del World’s Best Lover.
Mark Millar ha
messo gli occhi su Tessa Thompson per la sua nuova
versione in live action di Kick-Ass, quando il
progetto verrà sviluppato.
A novembre, Millar ha svelato una
nuova serie a fumetti di Kick-Ass, con cui ha
continuato il successo dei suoi personaggi, oltre a continuare a
lavorare con il cinema, visto che nel 2017 è uscito il secondo
adattamento di Kingsman, da una sua graphic
novel.
Con Kick-Ass,
l’avventura cinematografica è cominciata nel 2008, con la
pubblicazione del primo numero, seguito da altri due capitoli, e da
due adattamenti cinematografici.
Il fumetto che ha esordito a
Novembre vede protagonista Patience Lee, una
veterana con due bambini, che prende il posto di Dave
Lizewkski, e che in New Mexico indossa il costume verde e
giallo per combattere il crimine.
A quanto dichiarato su Twitter,
Millar ora pensa proprio a Tessa Thompson per
portare al cinema la sua Patience, e chissà che l’attrice, dopo
aver concluso i suoi accordi con la Marvel, in cui interpreta
Valchiria, possa essere a sua volta interessata a tornare nel mondo
dei fumetti.
Il primo Kick-Ass,
diretto da Matthew Vaughn del 2010, è stato un
successo e al fianco di Taylor-Johnson e Moretz, ha visto anche la
bellissima interpretazione di Nicola Cage nei
panni di Big Daddy.
Il sequel, del 2013, ha visto invece
nel cast Jim Carrey, che ha fatto molto parlare di
sé per via della controversa partecipazione al progetto, che a
detta sua non si era rivelato all’altezza delle sue
aspettative.
Soltanto ieri avevamo riportato la
notizia, diffusa dal reporter di Collider Jon
Schnepp, di un probabile cameo di Tom
Holland in Venom, lo spin-off prodotto
dalla Sony che porterà sul grande schermo il personaggio Marvel, eppure è proprio la fonte
dello scoop a voler fare una precisazione in merito.
“Spider-Man sarà in Venom”,
aveva dichiarato Schnepp nel video approfondimento sul film, mentre
oggi in un podcast ha specificato che “Tom Holland è stato
visto sul set di Venom in borghese, cioè senza il costume di
Spider-Man, dunque non sto dicendo che Spider-Man sarà nel film ma
che Peter Parker ci sarà. È un cameo“.
Questo non chiarisce affatto i dubbi
dei fan sul futuro tra Sony e MCU e sul modo in
cui i due universi, apparentemente separati, potrebbero un giorno
incontrarsi e creare inediti scenari cinematografici.
Venom è atteso nelle sale il 5
ottobre 2018 con la regia di Ruben
Fleischer. Nel cast anche Matt Smith,
Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny Slate, Scott
Haze e Michelle Williams.
Il personaggio è stato già portato
sul grande schermo da Sam
Raimi in Spider-Man
3 con Topher Grace nei
panni di Eddie Brock.
Il
Vegetale, per The Walt Disney Company
Italia e 3zero2, in collaborazione con
Sky Cinema.
Scordatevi il “trattore in
tangenziale”, scordatevi Fedez e compagnia, scordatevi anche il
balletto con le spalle e la dab, il Fabio Rovazzi
che arriva al cinema non è assolutamente quello che abbiamo
conosciuto in questi ultimi tempi, amato e si, anche odiato. Chi lo
avrebbe mai detto che la strada per il grande schermo passava
proprio dalla musica e da quel tipo di tormentone che fa conoscere
un personaggio dall’oggi al domani? Ma proprio così ha funzionato
per Rovazzi, che per la sua prima prova di attore si affida a
Gennaro Nunziante per debuttare sul grande
schermo.
Fabio Rovazzi non
si definisce un cantante e se si va ad analizzare il successo della
sua ascesa, una grande componente è proprio la parte visiva: le sue
canzoni infatti, senza i video clip con numeri da record su
YouTube, quasi non avrebbero ragione di essere, perché è proprio
nella creazione dei video, dal soggetto al montaggio, che il rapper
si esprime meglio. Dopotutto nasce come videomaker, prima che per
se stesso, per altri youtuber di successo. Ma allora, perché non
c’è lui alla regia del suo primo lungometraggio? Forse perché ha
capito che affidarsi ad un regista ironico come Nunziante poteva
essere la scelta più adatta per lui ma forse anche perchè sotto
tutti quei numeri e visualizzazioni, c’è un ragazzo umile che
vorrebbe semplicemente entrare nel mondo del cinema senza arroganza
o presunzione. E probabilmente la sua è stata la scelta più
saggia.
La trama de Il Vegetale
Nella commedia Il
Vegetale, Rovazzi interpreta l’omonimo Fabio, che però ha
poco in comune con lui se non nome e baffetti. Laureato in Scienze
della Comunicazione e in cerca di lavoro, Fabio affronta una
delusione dietro l’altra, tra colloqui che promettono bene e
finiscono male, fino alla ragazza che lo lascia. La sua vita cambia
quando il padre (Ninni Bruschetta), che non sente
da anni, finisce in coma in ospedale a causa di un incidente,
insieme alla nuova moglie e così Fabio è costretto a prendere le
redini nell’azienda di costruzioni e anche a prendersi cura della
nuova sorellina capricciosa Nives (Rosy Franzese).
Chiamato dal padre “il vegetale”, Fabio sarà costretto a
reinventarsi, in particolare quando gli viene proposto uno stage
misterioso fuori Milano, che accetta subito trasferendosi con Nives
in un paesino del nord, dove tra immigrati che cercano di
integrarsi, signore anziane che parlano solo dialetto, troverà
anche una bella insegnante (Paola Calliari) e un
inaspettato amico (Luca Zingaretti).
Dalla piccola e bravissima
Rosy Franzese al veterano Luca
Zingaretti che splende in una commedia, i personaggi sono
ben centrati e recitati. Lo stesso Fabio Rovazzi
riesce a caricarsi sulle spalle il peso del film da protagonista,
senza mai essere troppo caricaturale ma anzi, con una inaspettata
naturalezza. Sarà anche “merito” del fisico magrissimo, che lo ha
reso molto buffo in diversi momenti del film (come quando, con uno
strano movimento delle braccia, cerca di riunire un gregge di
pecore!). Nessun balletto, nessuna canzone, nessun amico che
compare all’improvviso in scena, il mondo musical di Rovazzi è
rimasto fuori dalla porta de Il Vegetale, cosa che
forse potrebbe deludere una fetta di pubblico, ma potrebbe anche
fargliene guadagnare altro.
Uno spaccato ironico dell’Italia
Gennaro Nunziante
applica in modo vincente la formula usata per i film di
Checco Zalone da Cado dalle Nubi
in poi, offrendoci una commedia che ritrae con ironia uno spaccato
della nostra società, la difficoltà di entrare nel mondo del lavoro
da parte dei giovani e i diversi problemi che affliggono il paese,
dai furbetti di turno a le grandi delusioni. Tra personaggi ben
caratterizzati, situazioni paradossali, l’amichevole partecipazione
di Barbara D’Urso (che rappresenta uno dei momenti
più divertenti del film) e battute ben pensate, “Il Vegetale” è un
film divertente, senza troppe pretese ma che vi farà passare 90
minuti in modo leggero.
Torna sugli schermi il 18
gennaio, Insidious: l’ultima chiave, un nuovo
capitolo della saga horror.
Insidious: l’ultima chiave – Un
mondo del terrore
Questo piccolo microcosmo orrorifico
è nato nel 2010 dalla fertile mente del regista James
Wan, ormai noto nell’ambito del cinema horror per aver
portato nuova linfa al genere, con film campioni di incassi come
Saw-L’Enigmista, The Conjuring e, appunto,
Insidious. A produrre, oltre lo stesso Wan,
sono Oren Peli (regista di Paranormal
Activity) e la Blumhouse di Jason
Blum.
Dove eravamo rimasti
Nata dalla penna dello sceneggiatore
Leigh Whannell (che nei film interpreta anche Specs), la storia di
Insidious segue principalmente le vicende della medium Elise Rainer
(Lin Shaye) e dei vari casi che di volta in volta
deve affrontare. Elise ha messo su infatti una sorta di squadra
assieme ai due giovani e simpatici Specs (Leigh
Wallen) e Tucker (Angus Sampson), che la
aiutano con i loro macchinari di rilevazione.
Nei primi due capitoli Elise aiuta
la famiglia Lambert, il cui piccolo figlio Dalton sembra caduto in
un coma irreversibile, quando in realtà è stato confinato nel
cosiddetto “Altrove” da un demone maligno.
Nel terzo capitolo,
Insidious 3 – L’Inizio, la medium similmente
aiuterà Quinn Brenner a disfarsi di un’entità malefica che la ha
presa di mira.
La trama di
Insidious: l’ultima chiave
Il vero inizio della saga però, è
narrato in questo quarto capitolo. Assistiamo alla prima infanzia
di Elise Rainer e alla nascita dei suoi poteri psichici. Tornati ai
giorni nostri, un’ormai anziana Elise dovrà fare ritorno alla sua
casa natia ed affrontare i demoni, reali e spettrali, che essa
racchiude.
Un classico che ritorna
L’intera saga di Insidious ha mirato
sin dagli inizi alla rivisitazione del grande classico della casa
stregata, rileggendolo in chiave moderna e intelligente. Ma se nei
primi capitoli si faceva un uso sapiente dello spavento indotto
senza troppi effetti speciali (ma solamente giocato sulla
psicologia dello spettatore) questo quarto capitolo perde
originalità sia in fatto di narrazione che di messa in scena.
La storia è davvero troppo simile
alle precedenti, complice anche la presenza dei medesimi personaggi
(che stemperano, al solito, il clima cupo con battute già sentite)
e di un mostro quasi uguale a quelli dei capitoli di cui sopra.
A causa del buon successo del
franchise, forse gli autori non hanno voluto azzardare in eccessivi
cambiamenti stilistico-narrativi, che però questa volta finiscono
per tirare troppo per le lunghe una storia di cui già si conosce il
finale (la trama di Insidious 4 infatti è direttamente collegata ai
primi due capitoli, e questo fa perdere allo spettatore il piacere
di scoprire come andrà a finire).
Le citazioni dei grandi
classici del genere – primaria caratteristica dei primi Insidious –
sono meno sorprendenti.
Certo la coerenza narrativa c’è, la
saga funziona grazie anche ai personaggi ormai noti, ma si ha
l’impressione di assistere più ad una serie tv che ad un film a sè
stante.
Sulla scia delle vecchie saghe
horror di serie B, la visione di Insidious: L’Ultima
Chiave cela qualcosa di nostalgico. Il ricordo va
istintivamente alle innumerevoli VHS che racchiudevano le saghe di
Venerdì 13, Hellraiser e tanti
altri horror pieni di capitoli più o meno riusciti.
In questo senso, quella di Insidious
potrebbe essere una discreta “operazione nostalgia” che cavalca
l’onda incredibilmente attuale del revival anni ‘80 e di tutto ciò
che ne consegue.
La Disney ha diffuso la prima
sinossi ufficiale di Christopher Robin, il film
che rappresenterà la versione live action di Winnie the
Pooh. Potete leggerla di seguito:
Nella commovente avventura in Live
Action della Disney, Christopher Robin, il giovanotto che amava
immaginare avventure nel Bosco dei Cento Acri con un gruppo di
vivaci e amabili animali di pezza, è cresciuto e ha perso la
strada. Ora sta ai suoi amici d’infanzia avventurarsi nel nostro
mondo e aiutare Christopher Robin a ricordare il bambino adorabile
e giocherellone che è dentro di lui.
Ewan McGregor in
trattative per il ruolo di Christopher Robin per
la Disney
Al timore del film è stato chiamato
Marc Foster, stando a quanto dichiara THR, già regista
di Monster’s Ball e World War Z.
Il regista è anche colui che ha firmato Neverland – un
sogno per la vita, film con protagonisti Johnny
Depp e Kate Winslet che ha raccontato le
origini letterarie di Peter Pan attraverso la storia del suo
autore, J.M. Barry. Il film, un racconto
profondamente commovente e trascinante, conquistò pubblico e
critica e anche 7 nomination agli Oscar.
Per quanto possa sembrare complicata
l’idea di un live action su Winnie the Pooh,
considerato che i protagonisti sono giocattoli animati, il film
avrà un orientamento ben preciso, ovvero si focalizzerà su un
adulto Christopher Robin e si intitolerà proprio
Robin. La storia sarà quella di un uomo che pone
il lavoro davanti alla moglie e alla figlia, che ha abbandonato la
sua immaginazione e le tante avventure con Winnie e i suoi amici
nel Bosco dei Cento Acri.
Ecco una versione alternativa fan
made del trailer di Justice League, rimontato con
l’audio del trailer di Avengers: Infinity War. Il
risultato è straordinariamente piacevole, come potete vedere di
seguito:
Justice League è
stato diretto da Zack Snyder,
mentre Joss Whedon è entrato nella
produzione solo a fine lavoro. Nel film vedremo
protagonista Henry
Cavillcome Superman, Ben Affleckcome
Batman, Gal
Gadotcome Wonder Woman, Ezra Millercome
Flash, Jason
Momoacome Aquaman, e Ray
Fishercome Cyborg. Nel cast confermati
anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem
Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy
Irons. I produttori esecutivi del film
sono Wesley Coller, Goeff
Johns e Ben
Affleck stesso.
Avengers: Infinity
War, i Vendicatori divisi in tre schieramenti
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto da
Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal
25 aprile in Italia.
Avengers: Infinity War trailer ufficiale – i
Vendicatori contro Thanos
Nel cast torneranno tutti gli eroi
protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel
Marvel Cinematic Universe, da Iron
Man (2008) e Black Panther (2018).
L’azione finale
di Star
Wars: Gli Ultimi Jedi è quella ambientata su Crait,
con Luke che dà a quello che rimane della Resistenza il tempo di
fuggire a bordo del Millennium Falcon, confrontandosi con Kylo
Ren.
Tuttavia, gli ultimi secondi del
film sono dedicati a quel bambino sconosciuto, su Canto Bright, che
con la Forza solleva la scopa: non sappiamo chi sia, né chi sono i
suoi genitori, ma ci spiega che la Forza non è per pochi, e
soprattutto che c’è ancora speranza per l’ordine dei Jedi e per la
Galassia.
Parlando con Empire,
Rian Johnson ha spiegato che all’inizio pensava di
chiudere il film con la scena di Leia e Rey, a bordo del Falcon, ma
che ha poi deciso di aggiungere i secondi finali:
“Per me è stato molto importante
avere quella scena finale, perché così è chiaro che ciò che Luke ha
fatto non è stato soltanto per salvare quelle 20 persone ma per
ispirare un’intera galassia. La nozione che quello che stiamo
preparando, qui, è qualcosa di più grande nel prossimo capitolo. E
quando Leia dice ‘Abbiamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno’, lei
sta parlando di tutto ciò che è a bordo del Falcon, ma anche di
quello che vediamo dopo, ovvero che ora abbiamo una galassia che ha
visto questo faro di speranza e si sta ispirando per affrontare un
buon combattimento.”
Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, i cameo famosi dell’Episodio
VIII
Dopo il trionfo
ai David di Donatello 2017, per la sua straordinaria performance in
Veloce come il Vento, Stefano Accorsi è il
protagonista del nuovo spot Peugeot. L’attore è il “brand
Ambassador” del Leone, che per l’occasione si mette in gioco con
divertimento e spontaneità.
L’azienda, parte
integrante di Groupe PSA – secondo
gruppo automotive in Europa- con eccellenti risultati commerciali
in Italia conseguiti nell’anno appena concluso (+16,3% rispetto al
2016), per affrontare con energia il nuovo anno ha deciso di
realizzare una produzione cinematografica italiana, per sfruttare
al meglio la creatività e la sensibilità tipica del nostro
paese.
La campagna è
stata ideata e realizzata da Peugeot
Italia in collaborazione con Havas
Milanodal direttore creativo Francesca De Luca con i
copywriter Antonio De Santis e Rajiv Olivato e l’art Eva Rainone.
Il regista è un’altra eccellenza
italiana, Ago Panini,
già vincitore di un oro a Cannes nella
categoria “automobili”, che ha lavorato per la casa di produzione
Akita.
Una produzione
che ha visto coinvolta sul set milanese una troupe di 41 persone
che si è mossa tra le locations intorno all’elegante via Serbelloni
ed alla modernissima via Joe Colombo.
2 giorni di
shooting, 26 ore di set senza pause per approfittare al massimo
della luce diurna. Notevoli anche i mezzi di scena con 2 macchine
da presa in contemporanea, stedaycam e quad; 25 attori come
comparse e 10 auto Peugeot in scena, oltre a quella protagonista e
ad una di scorta. Infine, Debora Franchi, l’affascinante
co-protagonista dello spot insieme a Stefano Accorsi, ha recitato
in “the Comedians” con Claudio Bisio.
Peugeot ha
realizzato un “corto” di 60 secondi divertente e per certi versi
tutto da scoprire. Il debutto – anticipato da un teaser di 30” in
puro stile cinematografico – è avvenuto il 16 gennaio, in prime
time sulle principali reti televisive.
Nello spot
Stefano Accorsi è al volante di una
affascinante Peugeot 208, un’auto che, con la sua
tecnologia innovativa, sorprende tutti, anche la bella car
valet di un Hotel di lusso.
Nonostante sia
abituata a parcheggiare le auto lussuose dei clienti, la ragazza
viene conquistata dal rivoluzionario Peugeot
i-Cockpit della 208. Anzi, troverà la vettura così
irresistibile che non saprà opporsi alla tentazione di buttarsi nel
traffico, rischiando un tamponamento, evitato solo dall’intervento
della tecnologia avanzata dell’Active City
Brake, il sistema di frenata automatica anticollisione di
cui è dotata la 208.
A questo punto la
ragazza viene raggiunta da un trafelato Stefano Accorsi che, dopo
aver ripreso possesso della vettura, le fa una proposta davvero
insolita, da scoprire
La “storia” fra
Stefano e la bella car valet non finisce qui, perché si svilupperà
in altri inediti spot di 15” di futura programmazione su media tv e
digital. Gli spot tv saranno veicolati anche sui profili social
Peugeot e sul sito peugeot.it.
Per la radio è
stata realizzata una campagna multisoggetto studiata per esaltare
le caratteristiche tecnologiche della 208, come Active
City Brake, Park Assist, Retrocamera e,
ovviamente, Peugeot i-Cockpit.
Anche in questo
caso il protagonista radio è Stefano Accorsi, che si diverte in
modo molto autoironico con i fan della Peugeot 208 e della sua
tecnologia.
Si rafforza così
il rapporto del Marchio con Stefano Accorsi, una relazione che
rappresenta un caso del tutto unico nel mondo della
comunicazione.
Inizialmente,
l’attore bolognese si è avvicinato al mondo dell’automobile e a
quello Peugeot in particolare per ragioni prettamente
professionali, prima come “voce”, in seguito come “volto” in alcuni
dei più suggestivi spot promozionali del Marchio, poi come
produttore-protagonista di alcuni corti con soggetto vetture
Peugeot. Ora è l’apprezzato “Ambassador” del Leone, partecipe
attivo di numerose iniziative di comunicazione.
Amazon
Studios ha condiviso il primo trailer di Don’t
Worry, He Won’t Get Far On Foot, il nuovo film
di Gus Van Sant con protagonista
Joaquin Phoenix.
Nel cast del film compaiono
anche Jonah Hill, Rooney Mara e Jack
Black, quest’ultimo in un’inedita veste seria.
Il film racconta una parte della
vita del cartoonista John Callahan, attivo a
Portland. Callahan aveva appena
21 anni quando divenne tetraplegico, a causa di un incidente d’auto
causato da ubriachezza. Dopo l’incidente, Callahan divenne un
cartoonista del Willamette Week, un giornale di Portland.
Il suo umorismo nero gli face
guadagnare una discreta e appassionata schiera di fan, insieme a
una feroce critica a causa della sua “cattiveria” motivata, secondo
le critiche, dal suo punto di vista sulla vita da paralitico.
Callahan è morto nel 2010.
A giudicare dal titolo, il film si
avvarrà dello stesso tono umoristico e irriverente che l’artista ha
adottato nella vita e per la sua arte.
Trai prossimi titoli con
protagonista Joaquin Phoenix, ricordiamo
Mary Magdalene,
in cui l’attore interpreta il ruolo di Gesù, al fianco di
Rooney Mara, nei panni della protagonista del
titolo.
History of
Footbal La più grande storia mai giocata, un evento
televisivo mondiale targato History: 24 ore al giorno e due
settimane di programmazione in oltre 160 Paesi. E un ambasciatore
speciale: il campione del mondo spagnolo David Villa
Da Pelè a
Maradona, da Gascoigne a Zidane, da Cristiano Ronaldo a
Messi, passando per i trionfi della nazionale brasiliana
alla vittoria dell’Italia di Bearzot in Spagna
fino al dominio tedesco agli ultimi mondiali. In occasione della
Coppa del Mondo 2018, A+E Networks
International annuncia History of Football,
evento televisivo internazionale: dal 28 maggio al 10 giugno, 24
ore al giorno per due settimane, la programmazione dei canali
History di tutto il mondo sarà interamente dedicata alla storia del
calcio e ai suoi eroi.
History of
Footbal verrà trasmessa in oltre 160 Paesi, dall’Italia al
Brasile, dalla Germania al Giappone, dalla Spagna all’Argentina.
Ambasciatore speciale del canale sarà uno dei calciatori più famosi
degli ultimi anni, il campione mondiale spagnolo David Villa.
Tra le produzioni
internazionali proposte nei 14 giorni:
La grande storia dei
mondiali: Cinque documentari di un’ora ciascuno che raccontano
alcuni dei più importanti mondiali di calcio e i giocatori che ne
sono stati protagonisti, proponendo interviste esclusive, immagine
inedite e tantissime curiosità: Pelè e i ragazzi del Barsile
(il trionfo del Brasile a Messico ’70); Pavarotti, Gazza e i
leoni del Camerun (le notti magiche di Italia ’90); I tre
moschettieri (Zidane, Beckham e Ronaldo a Francia ’98); Portatemi
la testa di Diego Armando Maradona (l’incredibile carriera del
“Pibe de Oro”, culminata con la vittoria ai mondiali in Messico del
1986, quelli della “Mano de Dios” contro l’Inghilterra) e I sette
gol che hanno scioccato il mondo (la clamorosa goleada della
Germania contro il Brasile quattro anni fa).
I boss del calcio: Cinque
documentari di un’ora ciascuno dedicati agli allenatori che hanno
avuto un impatto determinante sulle squadre che hanno guidato, come
Josè Mourinho e Carlo Ancelotti.
I grandi del calcio:
testa a testa: il calcio non è solo una sfida tra due quadre. È un
duello tra campioni. O, anche, una serie di confronti tra giocatori
di epoche diverse, che appassionano e fanno litigare gli sportivi
di tutto il mondo. Si tratta di cinque documentari di 30 minuti
ciascuno che illustrano le carriere di alcuni campionissimi e le
loro prodezze: Cristiano Ronaldo contro Messi e David Villa contro
Thomas Müller. E ancora: Platini e Zidane, Beckham e Bale, Van
Basten e Klinsmann.
Oltre a questa
programmazione, che comprenderà anche i film ufficiali dei mondiali
di calcio voluti dalla FIFA, ogni Paese proporrà poi una serie di
produzioni locali che punteranno i riflettori sulla propria storia
calcistica. Ricca l’offerta di History in Italia (in esclusiva su
Sky al canale 407): dal rapporto tra fascismo e calcio alla
sconfitta contro la Nord Corea ai mondiali del ’66 alla biografia
su Vittorio Pozzo, uno degli allenatori più vincenti di sempre del
nostro calcio: due Coppe del Mondo e un’Olimpiade. Se History in
Gran Bretagna si occuperà dei principali allenatori inglesi,
l’Argentina racconterà la vita di Lionel Messi, dall’infanzia ai
successi con il Barcellona.
Infine, History of
Footbal presenterà pillole televisive dedicate alle persone che
ruotano intorno allo sport più amato al mondo: dai manager dei
calciatori agli arbitri ai tifosi. E metterà in piedi una serie di
iniziative che coinvolgeranno i social network tra cui sondaggi,
interviste con esperti e giochi.
“Come giocatore di calcio
– commenta David Villa – sono stato fortunato di vedere in
prima persona quanto il calcio influisca sulla vita di milioni di
persone. History of Football, trasmesso da un canale prestigioso
come History, è una significativa iniziativa che va incontro
proprio a tutti gli appassionati. Sono onorato di lavorare per
questo evento televisivo, perché dà anche la possibilità ai miei
colleghi non solo di parlare di quanto sia importante questo sport
ma di rivivere incredibili momenti”
“Abbiamo concepito
History of Football – spiega Patrick Vien, Executive Managing
Director di A+E Networks International – come un grande evento
televisivo dedicato ad uno dei pochi avvenimenti veramente globali
dei tempi moderni, i mondiali di calcio. History ha realizzato un
mix unico di contenuto internazionale e locale, per soddisfare ogni
richiesta e curiosità sportiva dei milioni di appassionati di
calcio”.
Torna dal 22 gennaio su Sky Uno HD
E poi c’è Cattelan, il late show condotto da
Alessandro Cattelan giunto alla quinta edizione.
Il one man show torna in TV con un appuntamento quotidiano in onda
dal lunedì al venerdì in seconda serata, una programmazione che
permetterà ad Alessandro di dedicare anche quest’anno sempre più
spazio ai “temi del giorno” e all’attualità, sempre nella chiave
ironica e leggera di #EPCC, attingendo da tendenze, tormentoni sui
social e novità al centro dell’attenzione mediatica.
E poi c’è Cattelan, ospiti
Gli ospiti restano l’elemento
centrale dello show, che in quattro anni si è accreditato come
realtà di culto nel panorama dell’intrattenimento televisivo e ha
accolto nomi del cinema, dello sport e della musica in uno “spazio
libero” dove non ci si prende sul serio e che grazie alla
complicità di Alessandro permette di mettersi davvero in gioco.
Tra gli ospiti attesi in questa
edizione Giorgia, Jean Paul Gaultier,
Zerocalcare, i Måneskin, Francesca Michielin, Fabio Rovazzi,
Antonia Klugmann, Ghali, Frank Matano e Massimo Popolizio, Beatrice
Venezi, Pierfrancesco Favino, Ruggero Pasquarelli, Elettra
Lamborghini, Jake La Furia, Regina Baresi e molti altri. A
lanciare la prima puntata, come gli anni scorsi, sarà
Cesare Cremonini, protagonista con Alessandro
dell’ormai tradizionale sketch di apertura di stagione e vero e
proprio portafortuna di #EPCC.
E poi c’è Cattelan, le puntate
Le puntate quotidiane proporranno
mezz’ora di puro divertimento e leggerezza, tra
interviste, canzoni, rubriche, gag, giochi
in studio e rivisitazioni musicali. Altro
pilastro dello show è la musica, e a scandire i tempi saranno anche
quest’anno gli Street Clerks, che tornano ad
essere la spalla perfetta del conduttore.
Sono tantissimi gli ospiti che
Cattelan ha accolto nelle prime quattro edizioni e “sottoposto” ad
interviste e giochi, attingendo anche dal panorama internazionale
con Robbie Williams e un imperdibile cameo di Ben Stiller in stile
Zoolander. Della scena italiana., ad essersi sottoposti agli
ironici trattamenti di Cattelan Laura Pausini, Cesare Cremonini,
Francesco De Gregori, Marco Mengoni, Fedez, J-Ax, Max Pezzali,
Malika Ayane, Mika, Patty Pravo, Nina Zilli, Francesca Michielin,
Francesco Renga, Elio e le Storie Tese, solo per citarne alcuni. Le
star del cinema italiano Carlo Verdone, Antonio Albanese, Marco
Giallini, Valerio Mastandrea, Miriam Leone, Marco D’Amore, Stefano
Accorsi, Claudio Santamaria, Alessandro Borghi, Luca Marinelli, gli
sportivi Roberta Vinci, Maurizia Cacciatori, Siniša Mihajlović,
Zanetti, Vieri, Bonucci, Gallinari, Claudio Marchisio, Mancini e il
campione Valentino Rossi, fino al mondo della TV e della cultura
pop, con Pif, Fabio Volo, Fabio De Luigi, Geppi Cucciari, Biggio e
Mandelli, Favij, Maccio Capatonda.
E poi c’è Cattelan, in
onda dal 22 gennaio dal lunedì al venerdì in seconda serata su Sky
Uno HD
Downsizing,
il nuovo film di Alexander Payne con Matt Damon, Kristen
Wiig, Christoph Waltz, Hong Chau, Neil Patrick Harris, Jason
Sudeikis, Laura Dern, Udo Kier.
Downsizing
(recensione)racconta
cosa accadrebbe se – come soluzione al problema della
sovrapopolazione – un gruppo di scienziati norvergesi scoprisse il
modo di ridurre gli uomini ad esseri viventi di 12 centimetri.
Ognuno capirebbe presto le nuove opportunità che il denaro potrebbe
dare in un mondo miniaturizzato. Ed è con questa promessa di una
vita migliore che Paul Safranek (Matt Damon) e sua moglie Audrey
(Kristen Wiig) – persone comuni – decidono di abbandonare la
loro vita stressata in Omaha per farsi rimpicciolire e trasferirsi
in una nuova comunità ‘ridotta’. Una scelta questa che aprirà le
porte a nuovi cambiamenti ed avventure.
Downsizing
segue le avventure di Paul Safranek (Matt Damon), un uomo ordinario
di Omaha che, insieme alla moglie Audrey (Kristen Wiig), sogna una
vita migliore. Per rispondere alla crisi mondiale causata dalla
sovrappopolazione, gli scienziati hanno sviluppato una soluzione
radicale che permette di rimpicciolire gli essere umani a pochi
centimetri d’altezza. Le persone presto scoprono che i loro
risparmi valgono di più in un mondo più piccolo e, con la promessa
di uno stile di vita lussuoso oltre ogni loro aspettativa, Paul e
Audrey decidono di correre il rischio di sottoporsi a questa
pratica controversa, imbarcandosi in un’avventura che cambierà le
loro vite per sempre.
Paramount
Pictures presenta una produzione Ad Hominem Production / Gran Via
Productions. Downsizing è un film di Alexander
Payne, interpretato da Matt Damon, Christoph Waltz, Hong Chau e
Kristen Wiig; prodotto da Alexander Payne, p.g.a. Mark Johnson,
p.g.a. Jim Taylor, p.g.a.; scritto da Alexander Payne e Jim Taylor;
diretto da Alexander Payne; produttori esecutivi: Megan Ellison,
Diana Pokorny, Jim Burke; music supervisor: Dondi Bastone; la
musica è composta e diretta da Rolfe Kent; costume designer: Wendy
Chuck; montaggio: Kevin Tent, ACE Production; scenografia: Stefania
Cella; direttore della fotografia: Phedon Papamichael, ASC,
GSC.
John Francis Daley
e Jonathan Goldstein sono stati incaricati
dalla Warner Bros di dirigere
Flashpoint, il film “solo” sul Flash di
Ezra Miller. Il film ha attraversato un periodo di
considerevole instabilità, dal momento che al suo timone si sono
avvicendati Seth Grahame-Smith e Rick
Famuyiwa.
Stando a quanto
riporta Tracking
Board, attraverso un tweet di Jeff
Sneider, è che la Warner Bros aveva considerato
Ben Affleck per la regia del film, arrivando anche
a offrire il posto all’attore che interpreta Batman.
Affleck avrebbe rifiutato, portando
così la produzione a cercare altrove, fino a giungere a quella che
potrebbe essere la scelta definitiva, dopo aver addirittura pensato
a Robert Zemeckis.
Le recenti relazioni di Ben
Affleck con la Warner Bros e in
particolare con la DC Films sono state a dir poco tormentate, visto
che sono sempre più insistenti le voci che lo vogliono separato dal
suo futuro come Batman.
L’attore ha esordito nei panni
dell’eroe di Gotham in Batman v Superman: Dawn of
Justice, dove nonostante le critiche al film, ha riscosso
un discreto successo come interprete del personaggio. È
apparso poi in Suicide Squad e in Justice
League, in veste di co-protagonista.
Nel frattempo però ha abbandonato la
regia del film “solo” sul suo personaggio, ceduta a Matt
Reeves, e si parla di sostituirlo anche in veste di
interprete.
Ezra Miller, già
apparso due volte nei panni dell’eroe (per un cameo in
Batman v Superman e per uno in Suicide
Squad), si è dichiarato fiducioso
nelle intenzioni della Warner Bros di preparare il progetto al
meglio, nonostante l’abbandono del regista che deve essere ancora
rimpiazzato. Lo aspettiamo a breve al suo vero e proprio esordio in
Justice League.
Flashpoint, il film
stand alone su The
Flash con protagonista Ezra Miller è
previsto per il 3 marzo 2018. Nel cast anche Kiersey
Clemons nei panni di Iris West.
Dear
Dictator trailer del film con Sir Michael
Caine, Odeya Rush, Katie Holmes, Seth Green e Jason
Biggs,una nuova
irriverente commedia, prossimamente in Digital Download e DVD.
Dear
Dictator vanta un impressionante schiera di
protagonisti, incluso il due volte vincitore di Academy
Award SirMichael Caine
(Le regole della casa del sidro, Il cavaliere oscuro) e la
star in ascesa Odeya Rush (candidata ai BAFTA per
Lady Bird, Piccoli Brividi), che uniscono le forze insieme
a Katie Holmes (Batman Begins, Dawson’s
Creek), Seth Green (I Griffin
–Family Guy, Robot Chicken), and Jason
Biggs (Orange is the New Black, American Pie – Ancora
insieme) per una delle commedie più ironiche dell’anno.
DEAR DICTATOR
racconta di Tatiana (Odeya Rush), un’adolescente
disadattata, che comincia a scrivere lettere ad un noto dittatore
dei Caraibi, il Generale Anton Vincent, interpretato con grande
stile dal leggendario Sir Michael Caine.
Quando Vincent viene rovesciato da
un colpo di stato, vola a casa di Tatiana, che divide con la sua
mamma single (Katie Holmes). Mentre si nasconde nel
quartiere, Anton insegna all’adolescente come far partire la
rivoluzione nel suo liceo contro i ragazzi più popolari tenendo
tutto il potere per sé!
La commedia è stata scritta e
diretta dalla coppia Lisa Addario e Joe Syracuse, che hanno già
scritto e diretto la commedia autobiografica AMATEUR
NIGHT, con Ashley Tisdale e Jason Biggs.
Il ritorno al cinema di
Edgar Wright con Baby Driver si è
trasformato in un enorme successo. Il film con Ansel
Elgort ha guadagnato una nomination ai Golden Globes, e
diverse altre menzioni tra gli altri premi prestigiosi di questa
stagione, ancora da assegnare, tra cui i PGA e i BAFTA.
Adesso sembra che Wright voglia
cavalcare l’onda e riportare il giovane Baby sul grande schermo.
Durante il tappeto rosso dei Golden
Globes, dove ha partecipato per sostenere il suo protagonista,
nominato come migliore attore in una commedia, Wright ha detto che
ha già delle idee per il sequel del film e che se si dovesse fare,
sarebbe intenzionato a dirigerlo.
Gli ha fatto eco, nella stessa
occasione, Ansel Elgort, che ha spiegato di
conoscere i piani per il film, ma di non poterli ancora
condividere.
Il film è arrivato il 7 settembre
nei cinema italiani e vede protagonisti Ansel Elgort,
Kevin Spacey, Lily James, Jon Bernthal, Eiza González, Jon
Hamm e Jamie Foxx.
Baby Driver: la
recensione del film di
Edgar Wright
Trama: La storia
ruota attorno a un pilota che si presta a fughe criminali e che si
affida al ritmo della sua musica preferita per essere il migliore
nel campo. Costretto a lavorare per un boss, il ragazzo dovrà
prestarsi ad una rapina destinata al fallimento che metterà a
rischio la sua vita, il suo amore e la sua libertà. La vicenda è in
parte ispirata al video musicale “Blue Song” della band Mint
Royale, che Wright diresse nel 2003.
Emanuela Martini è
stata confermata Direttrice del Torino Film Festival. La sua nomina
è stata approvata dal Comitato di Gestione del Museo Nazionale del
Cinema. Il suo incarico durerà due anni.
“Sono felice della riconferma di
Emanuela Martini alla guida del TFF – sottolinea Laura
Milani, Presidente del Museo Nazionale del Cinema –,
una grande professionista che ama profondamente il festival.
Passato e presente troveranno il giusto equilibrio sotto la sua
guida colta e intelligente. A lei e a tutta la squadra un sincero
augurio di buon lavoro.”
“Sono contenta e
orgogliosa – afferma Emanuela Martini –
perché questo conferma la solidità del lavoro svolto in questi
anni da tutto lo staff artistico e tecnico del TFF e del Museo
Nazionale del Cinema. Stiamo già lavorando all’edizione 2018 e a
breve comunicheremo le principali scelte artistiche. Com’è accaduto
anche nel 2017 con la mostra “Bestiale!”, anche quest’anno il
Torino Film Festival avrà una sezione collegata alla prossima
mostra del Museo Nazionale del Cinema, “Soundframes. Cinema e
Musica in mostra”.
Il prossimo si terrà dal 23
novembre al 1 dicembre 2018.
Mentre in America continuano i
cortei sotto gli uffici della Warner Bros per chiedere il rilascio
della director’s cut di Zack Snyder, la major ha
diffuso le immagini dell’edizione blu-ray di Justice
League. E come si può constatare guardando le due
copertine ufficiali dei cofanetti, nessun extra particolare è stato
incluso tranne una sola scena tagliata dal montaggio finale visto
in sala lo scorso Novembre.
Si vocifera da tempo che la
produzione abbia tagliato fuori una scena con Flash che salva Iris
West, ultimata in un secondo momento, perché avrebbe potuto
interferire con la narrazione di Flashpoint.
Non ci resta quindi che attendere l’uscita sul mercato
dell’edizione homevideo e svelare l’arcano mistero.
Justice League è
stato diretto da Zack Snyder,
mentre Joss Whedon è entrato nella
produzione solo a fine lavoro. Nel film vedremo
protagonista Henry Cavillcome
Superman, Ben
Affleckcome Batman, Gal Gadotcome
Wonder Woman, Ezra Millercome
Flash, Jason
Momoacome Aquaman, e Ray
Fishercome Cyborg. Nel cast confermati
anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem
Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy
Irons.
È stata annunciata la data di inizio
riprese del sequel di Spider-Man: Homecoming, il
film che vedrà protagonista di nuovo Tom Holland
nel panni dell’eroe del titolo, mentre alla regia sempre
Jon Watts.
Nonostante si era già parlato di
riprese a Giugno,
secondo That Hashtag
Show il film verrà girato a partire del 28 Maggio, il
che vuol dire che i fan non dovranno aspettare molto prima di
cominciare a vedere materiale dal set, che sicuramente comincerà a
trapelare.
Sempre la stessa fonte rivela che le
location del film porteranno Spider-Man in Europa,
dal momento che il film verrà girato tra il Regno Unito e la
Germania.
Arriva invece da MCUExchange la
notizia secondo cui Matthew Lloyd e
Claude Pare si sono uniti alla crew del film.
Lloyd ha una solida esperienza in fatto di supereroi, e tra i suoi
passati lavori contiamo anche la collaborazione alla prima stagione
di Daredevil per Netflix, contribuendo a creare il
suo inedito stile di combattimento.
Per quanto riguarda Pare, lo
scenografo ha avuto un anno straordinario, avendo lavorato a
IT e a Rise of the planet of the
apes. Anche lui ha familiarità con i supereroi al cinema,
avendo lavorato a X-Men: Apocalypse.
Diretto da Jon
Watts, nel cast del
film protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya sarà invece Michelle.
Al cast si
aggiungono Michael
Keaton, Michael Barbieri, Donald
Glover, Logan Marshall-Green, Martin Starr, Abraham
Attah, Selenis Leyva, Hannibal Buress, Isabella
Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J. Totah, Michael
Mando, Bokeem
Woodbine, Tyne
Daly e Kenneth
Choi.
Sono stati diffusi in rete dei nuovi
artwork relativi alla Hulkbuster che vedremo nel
prossimo film dei Marvel StudiosAvengers:
Infinity War, in particolare durante le sequenze
ambientate a Wakanda dove i Vendicatori dovranno contrastare gli
attacchi di Thanos.
Una di queste speciali armature era
già comparsa due anni fa in Avengers: Age of
Ultron quando Tony Stark/Iron Man si era trovato a
combattere contro Hulk.
Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio,
dal 25 aprile in Italia, diretto da Anthony e Joe
Russo. Nel cast torneranno tutti gli eroi protagonisti degli
ultimi dieci anni di film ambientati nel Marvel
Cinematic Universe, da Iron
Man (2008) e Black
Panther (2018).
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel
Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta
sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli
Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a
sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos
prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta
fine all’universo.
Si intitolerà Ralph
Breaks the Internet: Ralph
Spaccatutto 2l’atteso sequel del film
d’animazione prodotto dalla Walt Disney Pictures e uscito nelle
sale nel 2012, che vedrà in regia la coppia di autori di
Zootropolis.
Nel frattempo la Disney ha diffuso
un nuovo concept ufficiale in cui vediamo Ralph e Vanellope
“invadere” letteralmente internet, un luogo futuristico in cui
vengono proiettati ologrammi del mondo virtuale.
John C. Reilly, Sarah
Silverman e Jane
Lynch torneranno a prestare la propria voce ai
rispettivi personaggi: Ralph, Vanellope e il tenace Sergente. Alla
regia torneranno Rich Moore (Ralph
Spaccatutto e Zootropolis) e Phil
Johnston (Ralph Spaccatutto e
Zootropolis).
Ralph
Spaccatutto ha incassato 189 milioni di dollari
negli States e 281 in tutto il mondo. John C.
Reilly ha prestato la voce al protagonista, un
villain da videogioco che sogna una reputazione migliore e si
imbarca per una avventura eroica allo scopo di rifarsi un
nome. Sarah Silverman, Jack
McBrayer e Jane
Lynch hanno fatto parte del cast di doppiatori del
film.
Vi ricordiamo che Ralph
Spaccatutto 2 arriverà nelle sale il 21 novembre
2018.
Ecco un nuovo video dal set di
Venom in cui Tom Hardy,
interprete di Eddie Brock, giace sull’asfalto
decisamente mal ridotto. Il video è stato pubblicato da Heroic Hollywood:
Era atteso ed è puntualmente
arrivato anche l’esilarante trailer onesto di IT,
l’adattamento cinematografico del romanzo di Stephen
King diretto da Andy Muschietti e uscito
nelle sale il 19 ottobre 2017. Di seguito potete dargli
un’occhiata.
Oltre a Bill
Skarsgard (che interpreta Pennywise) nel cast del
film figurano anche Jaeden Lieberher, Finn Wolfhard,
Sophia Lillis, Jack Dylan Grazer, Wyatt Oleff, Chosen
Jacobs e Jeremy Ray
Taylor.
Dopo la rinuncia
di Cary Fukunaga (True
Detective) con Will
Poulter pronto a
incarnarePennywise, la regia di
IT è stata affidata
ad Andy Muschietti (La
Madre).
In un giorno piovoso
dell’ottobre del 1988, l’adolescente balbuziente Bill Denbrough
regala a Georgie, il suo fratellino di sette anni, una barca a vela
di carta. Georgie porta la barchetta a navigare lungo le strade
della piccola città di Derry, quando l’oggetto cade in uno scarico
fognario. Mentre tenta di recuperarlo, Georgie vede nelle fogne un
clown, che si presenta come Pennywise il Clown Danzante; il
pagliaccio induce il bambino ad avvicinarsi con la proposta di
restituirgli la barca, poi gli strappa un braccio e lo trascina con
se’ nelle fogne.
L’estate seguente, Bill e i suoi
amici (l’irruento Richie Tozier, l’ipocondriaco Eddie Kaspbrak e il
timido Stan Uris) si scontrano con il bullo Henry Bowers e la sua
banda. Bill, ancora ossessionato dalla scomparsa di Georgie e dalla
conseguente negligenza dei genitori afflitti dal dolore, pensa che
il corpo del fratello potrebbe essere finito in una zona paludosa
chiamata Barrens, e convince gli amici ad andare a vedere, convinto
che Georgie possa essere ancora vivo.
Arrivano finalmente news sul film
Standalone su The Flash, che con
ogni probabilità salvo cambi di sorta tratterà la storia di
Flashpoint, in quello che dovrebbe essere comunque
un film di origini.
Ebbene dopo molti silenzi oggi
Variety rivela in anteprima che la coppia di registi
indipendenti John Francis Daley e Jonathan
Goldstein sono attualmente in trattativa con la DC FILMS e
la Warner Bros per prendere la regia del
film.
Per chi non
conoscesse John Francis Daley e Jonathan
Goldstein, sono la penna dietro al recente successo
Marvel Studios e Sony
Pictures, Spider-Man
Homecoming. Secondo quanto riporta il noto sito
americano, lo studios aveva inizialmente incoraggiato Ben
Affleck a tornare dietro la regia per un film su The
Flash ma l’attore preso da altri mille progetti ha declinato
l’offerta.
Ora lo studio sta concentrando la
sua attenzione sulla coppia Daley e
Goldstein, per quello che potrebbe essere un film dal tono
ironico dato il background dei due registi che hanno diretto le
commedie recenti Vacation e Game Night. Ma come
anticipato i due non sono estranei al mondo dei fumetti dato che
hanno firmato la sceneggiatura di Spider-Man Homecoming.
Il film su The
Flash era stato sospeso da quando
il regista Rick Famuyiwa si ritirò dal
progetto. Nel frattempo lo Studios ha poi cambiato tutto il
progetto e Joby Harold ha trasformato una bozza in una nuova
storia su base Flashpoint.
Flash che sarà interpretato da Ezna Miller è
recentemente apparso in Justice
league
Vi ricordiamo cheFlashpoint,
sarà ambientato in una dimensione temporale parallela e successiva
agli eventi del prologo di Batman v
Superman (dopo la morte di Thomas e Martha Wayne)
creata appunto da Barry Allen, come
annunciato da Geoff Johns (presidente e
direttore creativo responsabile della DC comics). Momentaneamente
privo di un regista, il film sarà scritto da Joby Harold.
Star
Wars: Gli Ultimi Jedi è uscito nelle sale più di un
mese fa, con il benestare della critica internazionale e tantissimi
fan entusiasti per il lavoro svolto dal team di Rian
Johnson. Una parte del pubblico invece sembra non aver
gradito il film a tal punto da inventarsi (e montare) la versione
de Gli Ultimi Jedi completamente priva delle scene
che vedono protagoniste i personaggi femminili.
Il curioso montaggio di un utente
anonimo è stato poi caricato sul sito Pirate Bay con il titolo
“The Last Jedi: De-Feminized Fanedit” ovvero
“The Last Jedi senza il Girl Power e altra roba
simile“. Ovviamente si tratta di una presa in giro bella e
buona di cui tutti, uomini e donne, possiamo ridere senza prenderci
troppo sul serio.
Tra i commenti apparsi sotto il
video, alcuni sono davvero esilaranti. Di seguito ve ne
trascriviamo alcuni:
“Tagliare fuori ogni foto di
militari o piloti donne che comandano o hanno idee“
“Niente Holdo! La sua trama non
esiste e l’azione kamikaze è effettuata da Poe Dameron“
“Quando c’è una scena
in cui una donna fornisce affermazioni importanti che possono
essere sostituite da un’altra affermazione di un ragazzo, si può
tagliare. Funziona piuttosto bene in realtà.“