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Meryl Streep Palma d’Oro onoraria a Cannes 2024: “A 40 anni pensavo che la mia carriera fosse finita”

Una standing ovation ha accolto Meryl Streep sul palco del Festival di Cannes 2024, dove ha ritirato la sua Palma d’Oro onoraria. La tre volte vincitrice dell’Oscar era sopraffatta dall’emozione e ha fatto finta di scendere dal palco e alla fine ha iniziato a ballare tra gli applausi.

La star francese Juliette Binoche, anche lei emozionata, ha consegnato il premio alla Streep. Binoche ha definito la Streep “un trailer internazionale” elencando molti dei ruoli più amati della Streep, da “La scelta di Sophie” a “Julie eJulia”. Binoche ha poi aggiunto: “Hai cambiato il modo in cui guardiamo il cinema”. Nel suo discorso, la Streep ha ringraziato Cannes per averla accolta di nuovo dopo 35 anni dalla sua ultima partecipazione all’evento nel film “Evil Angels” del 1989. Ha detto che guardare le clip della sua carriera è stato “come guardare fuori dal finestrino di un treno ad alta velocità, guardare la mia giovinezza volare nella mia mezza età proprio dove mi trovo stasera su questo palco. Così tanti volti e così tanti posti che ricordo.”

La Streep ha detto che l’ultima volta che è stata a Cannes, “Ero già madre di tre figli, stavo per compiere 40 anni e pensavo che la mia carriera fosse finita”. “Non era un’aspettativa irrealistica per le attrici in quel momento”, ha detto. “E l’unica ragione per cui sono qui stasera e perché la mia carriera è continuato grazie degli artisti di grande talento con cui ho lavorato… Sono così grata che voi non vi siate stufati della mia faccia e non siate scesi dal treno. Mia madre, che di solito ha ragione su tutto, mi disse: “Meryl, tesoro mio, vedrai”. Va tutto così in fretta. Così veloce.’ E così è stato, ed è così. Tranne il mio discorso, che è troppo lungo”.

Iconica e prolifica, Meryl Streep ha ricevuto il record di 21 nomination agli Oscar nel corso dei suoi quasi cinquant’anni di carriera e ne ha vinte tre, per le sue interpretazioni in “Kramer vs. Kramer” (1980), “La scelta di Sophie” (1983) e “The Iron Lady” (2012).

House of the Dragon, stagione 2: tutte le rivelazioni del trailer!

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Dopo due teaser tematici, o sarebbe meglio dire cromatici, visto che invitavano il pubblico a scegliere una fazione, Verdi o Neri, House of the Dragon esordisce con un altro trailer per la seconda stagione che conferma anche la data d’uscita della prossima serie: 17 giugno su Sky e in streaming solo su NOW in Italia. Tuttavia non è la sola rivelazione di questo nuovo trailer.

Il video mette in evidenza il conflitto imminente visto da entrambe le fazioni, i Neri e i Verdi, e evidenzia come nessuna delle due parti probabilmente vincerà la guerra imminente, poiché ciascuna parte subirà enormi perdite. Rhaenyra e Alicent sono molto preoccupate per questa concreta eventualità, e infatti sono più riluttanti all’idea di intraprendere una guerra, anche se Daemon e Aegon la abbracciano apertamente.

House of the Dragon, stagione 2: il trailer ufficiale

Il nuovo trailer offre anche un altro sguardo a quello che sembra essere Jace in visita alla Barriera. Durante il finale della prima stagione, Rhaenyra manda il suo figlio primogenito come inviato a Grande Inverno per assicurarsi Casa Stark come alleato dalla loro parte. Questo è stato anticipato nei trailer della seconda stagione, con Jace che cammina accanto al Signore di Grande Inverno, Cregan Stark (Tom Taylor). Tuttavia, in questo video sembra che non siano a Grande Inverno, ma alla Barriera. Pur essendo una deviazione dal libro, non è raro che i meridionali visitino il Nord, in modo simile a come aveva fatto Tyrion Lannister nella stagione 1 di Game of Thrones.

Anche la tempistica del rilascio del trailer è notevole, considerando che è stato rilasciato poche ore dopo il trailer della seconda stagione di Gli Anelli del Potere. Le due serie fantasy sono state presentate in anteprima a meno di due settimane di distanza nel 2022, e quindi sono state protagoniste di una rivalità amichevole, anche se a volte controversa. Ad esempio, HBO ha pubblicato l’episodio 1 di House of the Dragon da guardare gratuitamente su YouTube lo stesso giorno della première di Gli Anelli del Potere. Ora, pubblicando un trailer lo stesso giorno, la stagione 2 di House of the Dragon continua a rubare i riflettori a Gli Anelli del Potere.

The Idea of You è appena entrata nella storia delle commedie romantiche

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Una delle commedie romantiche più piccanti e chiacchierate dell’anno ha riscosso un successo straordinario dopo la prima. Julie Rapaport, responsabile della produzione e dello sviluppo cinematografico degli studios MGM di Amazon, ha annunciato che The Idea of You ha battuto il record dello studio per una commedia romantica, totalizzando ben 50 milioni di visualizzazioni nelle due settimane successive al suo arrivo su Prime Video.

Il film è interpretato dalla leggenda delle commedie romantiche Anne Hathaway e da Nicholas Galitzine, noto per il suo lavoro in Purple Hearts di Netflix e Red, White, & Royal Blue di Prime, di cui è stato recentemente annunciato un sequel. The Idea of You è basato sull’omonimo romanzo dell’autrice Robinne Lee, che ha collaborato alla produzione del film.

Rapaport è apparso entusiasta quando ha parlato del successo di L’idea di te, sottolineando come il film abbia battuto dei record già prima della sua uscita:

“La straordinaria accoglienza di L’idea di te è stata entusiasmante, anche prima dell’uscita, con il record di visualizzazioni del trailer e la colonna sonora da classifica. Ora il pubblico si è davvero innamorato di questo film e noi non potremmo essere più orgogliosi delle nostre star Anne Hathaway e Nicholas Galitzine, della brillante visione di Michael Showaleter e del resto del cast e del team di registi di enorme talento che hanno reso questo film un successo strepitoso”.

The Idea of You segue Soléne (Anne Hathaway ), una madre single di 40 anni che intraprende un’insospettabile storia d’amore con il 24enne Hayes Campbell (Galitzine), cantante della boy band più in voga del pianeta. Il film ha avuto una buona risonanza sia tra la critica (la nostra recensione) che tra il pubblico, ottenendo un punteggio “certified fresh” dell’84% dai recensori e un punteggio leggermente inferiore, ma comunque rispettabile, del 68% dai fan su Rotten Tomatoes.

Il 2024 è stato un grande anno per Prime Video, con ulteriori novità in arrivo

Amazon ha affermato Prime Video come un attore formidabile nell’arena dello streaming, pubblicando costantemente successi in diversi generi per accontentare un’ampia gamma di spettatori. La piattaforma ha riscosso un enorme successo con le prime due stagioni di Invincible, la serie animata a fumetti di Robert Kirkland, e con il remake del classico del 2005 Mr. & Mrs. Smith con Brad Pitt e Angelina Jolie, interpretato da Donald Glover e Maya Erskine e recentemente rinnovato per la seconda stagione. La prossima stagione di Prime Video è The Boys Season 4, che debutta con i primi tre episodi il 13 giugno e che è già stata rinnovata per la stagione 5 prima della première della quarta stagione. The Idea of You è ora in streaming su Prime Video.

Grey’s Anatomy cambia programmazione dal prossimo autunno

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Grey’s Anatomy cambia programmazione dal prossimo autunno

Il palinsesto autunnale della ABC è stato ufficialmente reso noto, e Grey’s Anatomy è la serie più movimentata. Dopo che i fan si sono abituati alla collocazione temporale delle 21.00, la prossima 21a stagione, che andrà in onda nella stagione 2024-25, vedrà la lunga serie medica spostarsi alle 22.00. Lo show rimarrà il giovedì sera, con un cambio di programmazione per fare spazio al nuovo medical drama di Ryan Murphy, Doctor’s Odyssey con Joshua Jackson.

Il presidente del Disney TV Group Craig Erwich ha commentato il cambiamento di Grey’s Anatomy, affermando che l’evoluzione delle modalità di fruizione dei contenuti da parte dei fan è uno dei fattori principali alla base del cambio di programmazione. Erwich ha dichiarato:

Sappiamo che tra i telespettatori di [Grey’s] c’è un pubblico non solo numeroso ma anche molto fedele, ma la maggior parte di questo pubblico, ben oltre l’80%, guarda lo show su più piattaforme, non specificamente in diretta, quindi pensiamo che lo spostamento sarà minimo, oltre a fornire un’incredibile traccia per il nostro notiziario locale alle 11“.

Tutto quello che sappiamo su Grey’s Anatomy 20

La ventesima stagione di Grey’s Anatomy uscirà il 14 marzo 2024 su ABC. In Italia Grey’s Anatomy 20 debutterà su Disney+.

Il drama è reduce da una 19a stagione di trasformazione, con il ritiro di Ellen Pompeo, l’uscita di Kelly McCreary e l’ingresso di cinque nuovi personaggi principali, interpretati da Harry Shum Jr., Adelaide Kane, Alexis Floyd, Niko Terho e Midori Francis. La transizione ha avuto successo, con il ritorno di tutti e cinque i nuovi membri del cast in Grey’s Anatomy 20.

Creata da Shonda Rhimes, Grey’s Anatomy proviene dalla Shondaland di Shonda Rhimes e dalla ABC Signature, parte dei Disney Television Studios. Il cast di Grey’s Anatomy comprende Ellen Pompeo, Chandra Wilson, James Pickens Jr., Kevin McKidd, Kim Raver, Camilla Luddington, Caterina Scorsone, Kelly McCreary, Harry Shum Jr., Adelaide Kane, Midori Francis e Niko Terho.

The Menu: la spiegazione del finale del film

The Menu: la spiegazione del finale del film

Il film del 2022 The Menu, diretto da Mark Mylod (anche regista di Ali G e di serie come Il Trono di Spade, Succession e Shameless) si è affermata come la black comedy più popolare e apprezzata del suo anno. In esso confluiscono il mondo culinario ultimamente tanto in voga al cinema e in televisione, ma anche riflessioni sulle classi sociali, sul valore del cibo e sul come si tenda oggigiorno a mistificare determinati aspetti della vita snaturandoli del loro significato originale. Il risultato è dunque un film che diverte ma sa anche spaventare, portando ad una serie di risvolti che danno molto su cui rimuginare.

Candidato a diversi premi, tra cui i Golden Globe per il Miglior attore e la Miglior attrice, il film si caratterizza anche per interpretazioni di alto livello, con attori particolarmente noti che si prestano a questo racconto tanto sorprendente. In questo articolo, però, approfondiamo il vero significato del finale di The Menu, analizzando gli elementi che lo compongono. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Menu cast
Ralph Fiennes in The Menu. Foto di Photo Credit: Eric Zachanowich/Eric Zachanowich – © 20th Century Studios. All Rights Reserved.

La trama e il cast di The Menu

Il film è incentrato su una cena di alta cucina preparata dal famosissimo ed eccentrico chef Julian Slowik (Ralph Fiennes), che si tiene in un ristorante su una remota isola privata. Celebrità e altri nomi noti accorrono da diversi parti del mondo per scoprire quali prelibatezze il cuoco abbia inserito nel menu. Tra questi ci sono: una coppia, Margot (Anya Taylor-Joy) e Tyler (Nicholas Hoult); tre giovani informatici, Bryce (Rob Yang), Soren (Arturo Castro) e Dave (Mark St. Cyr); una coppia benestante più in là con l’età, nonché clienti abituali, Anne e Richard (Judith Light e Reed Birney); il noto critico gastronomico Lillian Bloom (Janet McTeer) insieme al caporedattore Ted (Paul Adelstein).

Infine, vi è anche una celebre star cinematografica di mezza età (John Leguizamo), accompagnata dall’assistente Felicity (Aimee Carrero). Mentre l’elegante personale di sala, diretto da Elsa (Hong Chau), li accoglie e li serve, la tensione nel corso della serata cresce sempre più, tra segreti svelati e i piatti del sontuoso menù condito da scioccanti sorprese. Quando iniziano ad accadere eventi violenti al limite della follia, Slowik rivelerà le sue vere intenzioni e soprattutto come il suo elaborato menù debba avere un finale a sorpresa scioccante.

LEGGI ANCHE: The Menu: guida al cast e ai personaggi del film

La spiegazione del finale del film

Il finale di The Menu rivela i piani dello chef Slowik per la serata. Lo chef Slowik intende punire gli ospiti dell’Hawthorn perché sono la causa della pretenziosità e dell’elitarismo dell’industria della buona cucina, due fattori che hanno eroso la sua gioia di cucinare nel corso della sua carriera. La ricchezza degli ospiti ha fatto progredire l’industria alimentare, ma ha anche reso costosa l’esperienza culinaria, aumentando il divario tra le classi socioeconomiche e togliendo vita e piacere all’esperienza della degustazione. Lo chef Slowik si sente l’ombra di se stesso, e il suo risentimento nei confronti delle élite golose che usano un tavolo all’Hawthorn come dimostrazione di status è diventato così forte da costringerlo ad agire.

Slowik voleva che i suoi ospiti, tutti abituati alla ricchezza che permette loro di vivere senza conseguenze, si sentissero imbarazzati e offesi portata dopo portata, arrivando a comprendere cosa cosa significa sentirsi impotenti e alla mercé di qualcun altro. Slowik voleva che assaggiassero la vera impotenza prima di morire. Il fatto che il loro elitarismo consumistico fosse anche responsabile della perdita dell’arte della cucina, agli occhi di Slowik, non fa che alimentare la sua rabbia, che alla fine raggiunge il suo apice con l’incendio in cui uccide sé stesso, i propri dipendenti e i suoi ospiti.

Lo chef Slowik offre in più occasioni agli ospiti di The Menu l’opportunità di lasciare Hawthorn e l’isola remota, ma gli ospiti non sembrano sforzarsi più di tanto per scappare, ed è proprio per questo che sono stati selezionati a mano per la serata e hanno ricevuto gli inviti. Il finale del film, inoltre, rivela che Slowik possiede informazioni dei suoi ospiti che questi non vogliono vengano rivelate. Ciò spiega dunque che il denaro parla più di ogni altra cosa e gli ospiti di The Menu preferiscono affrontare la morte piuttosto che le conseguenze della divulgazione di alcune informazioni da parte di Chef Slowik.

The Menu trama film
Ralph Fiennes e Anya Taylor-Joy in The Menu. Foto di Photo Credit: Eric Zachanowich/Eric Zachanowich – © 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Prima di questo momento, però, il primo a morire è proprio Tyler. Per tutta la serata, egli cerca costantemente di dimostrare il suo valore allo chef Slowik, citando diversi prodotti e metodi che lo chef utilizza per creare i suoi piatti tipici. Slowik, alla fine, invita Tyler in cucina, dandogli persino un camice da chef e chiedendogli di cucinare per i suoi ospiti. Tyler non ne è però capace e si umilia così di fronte al suo eroe e a tutti gli ospiti. Lo chef Slowik, a quel punto, sussurra qualcosa all’orecchio di Tyler, che risponde “sì, chef”, prima di congedarsi. In breve tempo si scopre che qualsiasi cosa abbia sussurrato Chef Slowik ha fatto sì che Tyler si impiccasse con la sua stessa cravatta.

L’unica a salvarsi da questa situazione è proprio Margot, che durante la cena ha più volte messo i bastoni tra le ruote dello chef. Margot, però, non è ricca o pretenziosa e vede l’arte culinaria come un modo per sfamare gli affamati anziché creare esperienze effimere. Lo chef Slowik trova in lei una sorta di spirito affine, qualcuno che capisce cosa significhi crescere con poco, ma che ha sfruttato il sistema in qualche modo per andare avanti. Margot non è dunque impressionata dal cibo dello chef e dalle sue presentazioni. Alla fine, Margot sfida Slowik a preparare un delizioso hamburger e sarà proprio questa richiesta a permetterle di poter andare via.

Facendogli quella richiesta, Margot ricorda a Slowik le sue radici e la gioia del mangiare un pasto ben preparato. Il fatto che Margot non sia pomposa riguardo all’hamburger suggerisce che capisce l’esperienza di assaporare il cibo con attenzione più di quanto pretendano di fare i pretenziosi ospiti di Chef Slowik. Sono poi emerse diverse teorie su cosa rappresentasse il cheeseburger in The Menu, ma più semplicemente questo può essere visto come l’incarnazione di dove l’amore per la cucina di Slowik è nato e che lui finalmente ricorda preparando il panino.

Il trailer di The Menu e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Menu grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV, Google Play, Disney+ e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 14 maggio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Federer: Gli ultimi dodici giorni, il teaser trailer del documentario Prime Video

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Prime Video ha annunciato oggi la data d’uscita e ha pubblicato il teaser trailer di Federer: Gli ultimi dodici giorni, un documentario che racconta gli ultimi 12 giorni della carriera tennistica professionistica di Roger Federer. Il documentario debutterà in esclusiva su Prime Video il 20 giugno in oltre 240 paesi e territori nel mondo.

Diretto dal regista premio Oscar Asif Kapadia e dal co-regista Joe Sabia, Federer: Gli ultimi dodici giorni segue in maniera intima gli ultimi 12 giorni dell’illustre carriera di Roger Federer. Nato come home video non destinato alla visione pubblica, il film mostra Federer nella sua versione più vulnerabile e sincera, mentre dice addio a uno sport e ai fan che hanno plasmato la sua vita negli ultimi due decenni. Arricchito dalle interviste dei leggendari rivali, nonché intimi amici Rafael Nadal, Novak Djokovic e Andy Murray, Federer: Gli ultimi dodici giorni offre un accesso senza precedenti alla relazione tra queste stelle senza eguali.

Presentato da Prime Video Sports, Federer: Gli ultimi dodici giorni è una produzione Lafcadia Productions. Il film è prodotto da Asif Kapadia e George Chignell, e diretto da Kapadia e Joe Sabia.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, perché Sauron ha un aspetto diverso nel trailer?

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Il primo trailer di Il Signore degli Anelli, Gli Anelli del Potere seconda stagione ha mostrato un Sauron con un aspetto molto diverso rispetto a quanto abbiamo visto nel primo ciclo della serie Prime Video. In molti si stanno chiedendo quale sia il motivo dietro a questa scelta, ma chi conosce gli scritti di Tolkien sa che questo aspetto differente apre unove porte e nuove storie per il personaggio.

Il finale della prima stagione di Gli Anelli del Potere ha rivelato che Halbrand interpretato da Charlie Vickers era Sauron. Il Signore Oscuro era scomparso dai tempi della caduta di Morgoth alla fine della Prima Era, e molti presumevano che il cattivo fosse scomparso per sempre. Purtroppo, Sauron fa il suo grande ritorno con le sembianze di un uomo mortale con un diritto sulle Terre del Sud. Halbrand avrebbe effettivamente governato le Terre del Sud, ma solo dopo aver rinominato il regno “Mordor”.

Sauron di Charlie Vickers ritorna nel trailer della seconda stagione di Gli Anelli del Potere, con un nuovo look. Il Nemico appare per la prima volta dopo che la narrazione di Galadriel dichiara: “Penso che sia sempre stato qui tra noi”, ma questa volta sfoggia fluenti capelli dorati di cui anche Legolas sarebbe invidioso, due orecchie a punta e una nuova impressionante armatura. Sauron riappare verso la fine del trailer indossando abiti regali e circondato da elfi con le spade puntate contro il suo bel viso. Lo stile di Sauron nella stagione 2 è certamente molto lontano dall’estetica robusta di Halbrand, ma c’è una ragione canonica dietro questo cambiamento.

Sauron probabilmente utilizzerà il suo travestimento da “Annatar” nella seconda stagione di Gli Anelli del Potere

Sauron-Mount-DoomNei testi di J.R.R. Tolkien, Sauron inganna gli elfi inducendoli a creare gli Anelli del Potere fingendosi lui stesso un elfo di nome “Annatar”. La prima stagione di Anelli del Potere ha mescolato questa storia facendo infiltrare Sauron nell’Eregion come “Halbrand”, riuscendo a far forgiare a Celebrimborn i tre anelli. Tolkien ha descritto Annatar come un elfo bellissimo, “giusto”, e l’aspetto angelico di Sauron nel trailer della seconda stagione si adatta sicuramente a quella descrizione. Il drastico cambiamento nell’aspetto, quindi, è interamente dovuto al passaggio di Sauron da “Halbrand” ad “Annatar”, mascherato da elfo invece che da uomo.

L’improvviso cambiamento di Sauron è possibile perché, fino alla fine della Seconda Era della Terra di Mezzo, il Signore Oscuro possiede un’innata capacità di cambiare forma. Questo potere gli viene tolto da Eru, molto prima del Signore degli Anelli, ma durante l’era in cui è ambientato Gli Anelli del Potere il cattivo possiede ancora il suo dono. Sauron non ha ancora acquisito la sua forza completa, dopo la sconfitta di Morgoth, ma il cattivo ha abbastanza energia per trasformare il suo aspetto ed entrare nell’Eregion per facilitare la creazione dei restanti Anelli del Potere.

Sauron in versione Annatar imposta la vera premessa di Gli Anelli del Potere

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del PotereFingendosi “Annatar”, l’obiettivo di Sauron è portare a termine il compito che ha iniziato nella stagione 1 di Gli Anelli del Potere, quando i tre anelli elfici furono forgiati. Sette anelli per i nani e nove per gli uomini mortali devono ancora essere creati. L’unico modo in cui Sauron può far sì che Celebrimbor forgi più anelli è indossare un nuovo volto, visto che le sembianze precedenti sono state smascherate. Non solo l’elfo Annatar può riaccendere la fucina, ma permette anche a Sauron di passeggiare liberamente per l’Eregion senza destare sospetti.

Alla fine, ovviamente, lo stratagemma di Sauron è quello di sgattaiolare via e creare l’Unico Anello a Mordor, dominando la volontà degli altri Anelli del Potere. Se la stagione 2 copre la trasformazione di Sauron in Annatar, allora la nascita dell’Unico Anello non può essere lontana, questo rende plausibili il fatto che la prima apparizione del famigerato oggetto possa essere una conclusione gloriosa per la seconda stagione e per condurre i fan alla terza.

L’origine degli Anelli del Potere e dell’Unico Anello stesso è la premessa principale della serie Prime Video, ma la prima stagione ha lasciato quella premessa in gran parte insoddisfatta. I tre anelli elfici sono diventati un elemento narrativo solo alla fine, e nessuna delle altre parti della linea di gioielli di Sauron è stata messa in scena. L’ingresso di Annatar offre una forte indicazione su dove ci condurrà questa seconda stagione.

House of the Dragon, stagione 2: il trailer ufficiale

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House of the Dragon, stagione 2: il trailer ufficiale

L’attesissima seconda stagione di House of the Dragon, di cui viene rilasciato oggi il trailer ufficiale, arriverà dal 17 giugno su Sky e in streaming solo su NOW, in contemporanea assoluta con la messa in onda americana. Tratta dal romanzo “Fuoco e Sangue” di George R.R. Martin, la serie HBO e Sky Exclusive è ambientata 200 anni prima degli eventi citati ne “Il Trono di Spade” e racconta la storia della Casa Targaryen.

Westeros è sull’orlo di una sanguinosa guerra civile, con il Consiglio dei Verdi e quello dei Neri che combattono rispettivamente per Re Aegon e per la Regina Rhaenyra. Ciascuna delle due fazioni ritiene legittima la propria aspirazione al Trono di Spade. La seconda stagione di House of the Dragon vedrà il regno spaccarsi: tutti dovranno scegliere quale fazione di Casa Targaryen sostenere.

https://www.youtube.com/watch?v=YC5aCttQwvw&t=1s

In otto nuovi episodi, la seconda stagione di House of the Dragon vede nel cast i già protagonisti della prima  Matt SmithEmma D’ArcyOlivia CookeRhys Ifans, Eve Best, Steve Toussaint, Fabien Frankel, Ewan Mitchell, Tom Glynn-Carney, Sonoya Mizuno e Rhys Ifans. Nei nuovi episodi tornano anche Harry Collett, Bethany Antonia, Phoebe Campbell, Phia Saban, Jefferson Hall e Matthew Needham.

New-entry nel cast della nuova stagione: Abubakar Salim (sarà Alyn di Hull), Gayle Rankin (Alys Rivers), Freddie Fox (Ser Gwayne Hightower), Simon Russell Beale nei panni di Ser Simon Strong, Clinton Liberty nel ruolo di Addam of Hull, Jamie Kenna che interpreterà Ser Alfred Broome, Kieran Bew nei panni di Hugh, Tom Bennett in quelli di Ulf, Tom Taylor sarà Lord Cregan Stark e Vincent Regan interpreterà invece Ser Rickard Thorne.

I crediti della seconda stagione: co-creatore e produttore esecutivo George R.R. Martin; co-creatore, showrunner e produttore esecutivo Ryan Condal; produttori esecutivi Sara Hess, Alan Taylor, Melissa Bernstein, Kevin de la Noy, Loni Peristere, Vince Gerardis. Tratto dal bestseller di George R.R. Martin “Fuoco e Sangue”.

I fan, ma anche quanti non abbiano ancora mai visto la prima stagione o Il Trono di Spade e vogliano arrivare preparati all’appuntamento di giugno, possono rivedere o recuperare la prima stagione di House of the Dragon nonché tutte le stagioni della serie dei record on demand su Sky e in streaming su NOW.

ABC autunno 2024: Ryan Murphy domina con The Rookie, Will Trent e The Conners

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La ABC raddoppia con Ryan Murphy il giovedì sera. La rete Alphabet ha rivelato martedì il palinsesto dell’autunno 2024 che prevede la presenza di “9-1-1” di Murphy e del nuovo arrivato “Doctor Odyssey” il giovedì sera.

La mossa trasforma la serata, da tempo casa dei franchise di successo “TGIT” di Shonda Rhimes, in una sorta di “TGIM” – “Thank God It’s Murphy” – e sposta “Grey’s Anatomy” alle 22.00.

Inoltre, la rete ha rivelato che il mercoledì si opterà per un’isola “Abbott Elementary“, inserita tra un formato di 90 minuti per “The Golden Bachelorette” e l’inaspettata e non annunciata docuserie di ABC News sul vero crimine “Scamanda“.

Ma non c’è da preoccuparsi per “Abbott”, dice il presidente del Disney Television Group Craig Erwich. Secondo Variety, dopo il successo di “The Golden Bachelor” all’inizio di quest’anno, il lead-in di “The Golden Bachelorette” “consentirà al programma di continuare a raccogliere sia il consenso del pubblico sia quello della critica che merita”.

Nel frattempo, con lo sport al lunedì e al venerdì e la decisione di mantenere i film di “Wonderful World of Disney” alla domenica, la rete sta trattenendo alcuni dei suoi protagonisti per la metà della stagione.

Ciò significa che i successi “The Rookie” e “Will Trent” non torneranno prima dell’inizio dell’anno, così come l’ultima stagione di “The Conners“. Erwich ha dichiarato che le spinte sono volte a sfruttare le “enormi opportunità promozionali” del football universitario durante l’autunno e del “New Year’s Rockin’ Eve” a gennaio, consentendo al contempo alle fiction di avere una maggiore continuità: “The Rookie” e “Will Trent” prevedono entrambe stagioni di 18 episodi.

Oltre a “Doctor Odyssey“, l’unica nuova serie della ABC è “High Potential“, con Kaitlin Olsen, che andrà in onda il martedì alle 22.00 dietro a “Dancing with the Stars”.

Tornano in midseason anche “American Idol”, “The Bachelor”, “Celebrity Jeopardy!”, “Celebrity Wheel of Fortune” e “What Would You Do?”, mentre debutta una nuova versione di “Extreme Makeover: Home Edition”, condotta dal produttore esecutivo Reese Witherspoon e da Clea Shearer e Joanna Teplin di The Home Edit.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, cos’è la Torre Nera alla fine del trailer?

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Ci sono diversi luoghi iconici della mitologia di J.R.R. Tolkien che abbiamo visto nel primo trailer di Il Signore degli Anelli, Gli Anelli del Potere seconda stagione, e uno di questi elementi familiari è la torre nera vista nel video. Ambientato durante la Seconda Era della Terra di Mezzo, migliaia di anni prima dello Hobbit e del Signore degli Anelli, Gli Anelli del Potere di Prime Video inizia in un regno molto più pacifico rispetto a quello raccontato nei libri di Tolkien e agli adattamenti cinematografici di Peter Jackson. Tutto è cambiato con la fine della prima stagione di Gli Anelli del Potere. Non solo Sauron si è rivelato apertamente per la prima volta dopo la sconfitta di Morgoth, ma l’origine di Mordor è stata mostrata in tutto il suo temibile splendore.

Il tour di ritorno di Sauron continuerà nella stagione 2 di Gli Anelli del Potere. Il filmato del trailer mostra Galadriel e i suoi amici elfi che lottano per riprendersi dopo che il Signore Oscuro li ha indotti con l’inganno a forgiare tre anelli durante la stagione 1, mentre vaste aree della Terra di Mezzo stanno evidentemente seguendo la sorte delle Terre del Sud cadendo nelle mani di Sauron. L’esempio più evidente della diffusione dell’oscurità di Sauron nel trailer della seconda stagione di Gli Anelli del Potere arriva proprio alla fine, quando un’esplosione magica trasforma un paesaggio montano in un deserto ghiacciato che ospita un’enorme torre nera. Sebbene diversi personaggi siano stati creati esclusivamente per la serie, la serie utilizza molti dei volti e dei luoghi di Tolkien.

La Torre Nera alla fine del trailer della seconda stagione di Gli Anelli del Potere è potenzialmente Barad-dûr

Una possibilità è che la torre nera alla fine del trailer della seconda stagione di Gli Anelli del Potere sia la principale roccaforte di Sauron, Barad-dûr, a Mordor. Dopo che la prima stagione si è concentrata così pesantemente sul processo di trasformazione delle Terre del Sud in Mordor e sul ritorno alla ribalta di Sauron, ha senso che la seconda stagione degli Anelli del Potere racconti il più grande progetto del Signore Oscuro. La creazione di Barad-dûr segue effettivamente la scia della ricomparsa di Sauron durante la Seconda Era, quindi la linea temporale di Prime Video sarebbe sostanzialmente in linea con la mitologia di Tolkien.

Il trailer della seconda stagione di Gli Anelli del Potere presenta la creazione della torre nera nella ripresa finale: un pezzo forte per entusiasmare gli spettatori per il ritorno dello show. Barad-dûr è uno dei luoghi più famosi dell’intero del Signore degli Anelli, quindi la sua apparizione di debutto in Gli Anelli del Potere giustificherebbe assolutamente lo sfarzo e la circostanza di essere il protagonista dell’attesissimo trailer della seconda stagione.

La costruzione di Barad-dûr inizia intorno ai 1000 anni della Seconda Era. Gli spettatori che hanno più familiarità con i film de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson piuttosto che con i libri di Tolkien potrebbero indicare la mancanza delle caratteristiche corna sul tetto della torre nera come prova che la struttura non è Barad-dûr. La corona appuntita a forma di U per cui Barad-dûr è famosa era, tuttavia, un elemento progettato interamente per i film di Jackson. La parte superiore cornuta ospitava l’occhio fiammeggiante di Sauron, che non è un’immagine tratta dai libri originali del Signore degli Anelli.

La Torre Nera de Gli Anelli del Potere potrebbe essere un flashback di Angband

Un dettaglio curioso della scena finale del trailer della seconda stagione di Gli Anelli del Potere è una distesa ghiacciata che accompagna la misteriosa torre nera. Mordor è tradizionalmente una regione vulcanica, ardente e cinerea, ed è stata certamente rappresentata in questo modo dalla prima stagione della serie dopo il crollo delle Terre del Sud. La torre del trailer, tuttavia, è circondata da dirupi ghiacciati e da una nebbia gelida. Ciò potrebbe suggerire che sia in realtà la fortezza Angband, ma non Barad-dûr.

Angband era la fortezza principale di Morgoth, il signore di Sauron, durante la Prima Era, e si trovava molto a nord della Terra di Mezzo, dove il clima è nevoso e freddo. Galadriel ha sperimentato in prima persona questo clima freddo quando ha scoperto la roccaforte del Signore Oscuro nel primissimo episodio de Gli Anelli del Potere. La costruzione di Angband è molto antecedente a Gli Anelli del Potere, ma la prima stagione includeva numerosi flashback della Prima Era, evidenziando i momenti chiave della Guerra dell’Ira e degli Anni degli Alberi. La seconda stagione potrebbe contenere un flashback simile che mostra Morgoth che fonda Angband.

Il problema con questa teoria è che Morgoth costruì Angband principalmente sottoterra, più simile alle grandi sale dei nani che all’alta torre che Sauron avrebbe poi eretto a Mordor. Di conseguenza, si potrebbe sostenere che Angband non avrebbe un aspetto così mostruoso e ostentato come quello visto negli ultimi momenti del trailer della seconda stagione.

La Torre Nera della seconda stagione di Gli Anelli del Potere non dovrebbe essere Minas Morgul

Si può considerare la possibilità che la torre nera in questione sia Minas Morgul, la fortificazione di Sauron ai margini di Gondor famosa per il suo bagliore verde e la sua presenza inquietante. Confrontando il modo in cui le strutture sono raffigurate nei film del Signore degli Anelli, la torre del trailer della seconda stagione di Gli Anelli del Potere sembra certamente più vicina nello stile architettonico all’affilata e stratificata Minas Morgul che alla più colonnare Barad-dûr.

Indipendentemente da ciò, Gli Anelli del Potere che introduce Minas Morgul nella seconda stagione rappresenterebbe un’enorme rottura rispetto alla sequenza temporale canonica della Terra di Mezzo. Sauron occupa Minas Morgul in una fase relativamente profonda della Terza Era, a oltre 2000 anni di distanza dalla sequenza temporale de Gli Anelli del Potere. Amazon ha giocato in modo rilassato con la cronologia di Tolkien nella prima stagione, ma anche così, l’introduzione di Minas Morgul potrebbe rivelarsi un passo troppo lontano. Sauron conquista la posizione da Gondor, che nella prima stagione esiste solo nell’ambizione di Isildur. Anche se la sequenza temporale venisse anticipata, quindi, l’introduzione di Minas Morgul richiederebbe una grande quantità di approfondimenti nella seconda stagione.

Elle: in arrivo la serie prequel de La rivincita delle bionde

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Elle: in arrivo la serie prequel de La rivincita delle bionde

Un prequel di La rivincita delle bionde “Legally Blonde sugli anni del liceo di Elle Woods è stato ordinato come serie ad Amazon Prime Video. La serie era stata segnalata in aprile come in fase di sviluppo presso Prime Video. L’annuncio è stato fatto martedì nell’ambito della presentazione di Amazon agli inserzionisti. Reese Witherspoon, che ha interpretato la Woods nei due film di La rivincita delle bionde “Legally Blonde”, è salita sul palco in costume (e accompagnata dal chihuahua Brusier di Elle) per annunciare l’ordine della serie.

Attualmente intitolata “Elle“, la trama della serie afferma che “segue Elle Woods al liceo mentre scopriamo le esperienze di vita che l’hanno trasformata nell’iconica giovane donna che abbiamo imparato a conoscere e amare nel primo film di ‘Legally Blonde‘”.

Non potrei davvero essere più entusiasta di questa serie! I fan potranno scoprire come Elle Woods ha affrontato il suo mondo da adolescente con la sua personalità e il suo ingegno, in modi che solo la nostra amata Elle poteva fare. Cosa c’è di meglio?“, ha dichiarato Reese Witherspoon in un comunicato. Sono estremamente grata agli incredibili team di Prime Video e Hello Sunshine – insieme alla nostra straordinaria sceneggiatrice Laura Kittrell – per aver realizzato questo mio sogno”. ‘Legally Blonde’ è tornato!”.

La serie Elle è stata ideata dalla creatrice Laura Kittrell, che sarà anche showrunner e produttrice esecutiva. Reese Witherspoon è produttrice esecutiva insieme a Lauren Neustadter tramite Hello Sunshine, una parte di Candle Media. Anche Lauren Kisilevsky e Marc Platt saranno produttori esecutivi. Amazon MGM Studios produrrà.

Uno dei personaggi più citazionistici, iconici e amati che si sono radicati nel tessuto della storia di Hollywood è Elle Woods, e siamo onorati di portare la sua storia d’origine ai nostri clienti globali di Prime Video“, ha dichiarato Vernon Sanders, responsabile della televisione di Amazon MGM Studios. “La visione di Reese e Hello Sunshine per questa serie, unita alla voce vincente di Laura Kittrell, ha reso questo show assolutamente innegabile“.

The Boys rinnovato per la quinta stagione da Amazon

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The Boys rinnovato per la quinta stagione da Amazon

The Boys è stato rinnovato per una quinta stagione da Amazon Prime Video. La quarta stagione di questo show di supereroi rabbiosi debutterà il 13 giugno. La quarta stagione ìsarà lanciata con i primi tre degli otto episodi totali, mentre le restanti puntate saranno trasmesse settimanalmente. Il finale sarà trasmesso il 18 luglio.

La serie è interpretata da Karl Urban, Jack Quaid, Antony Starr, Erin Moriarty, Jessie T. Usher, Laz Alonso, Chace Crawford, Tomer Capone, Karen Fukuhara, Colby Minifie, Claudia Doumit e Cameron Crovetti.

La serie è prodotto esecutivamente dallo showrunner Eric Kripke, Seth Rogen, Evan Goldberg, James Weaver, Neal H. Moritz, Pavun Shetty, Phil Sgriccia, Michaela Starr, Paul Grellong, David Reed, Meredith Glynn, Judalina Neira, Ken F. Levin e Jason Netter, insieme ai creatori dei fumetti di The Boys Garth Ennis e Darick Robertson.

La serie The Boys

Il dramma vincitore di un Emmy, che ha debuttato nel 2019, è prodotto da Sony Pictures Television, Amazon MGM Studios con Kripke Enterprises, Original Film e Point Grey Pictures. Attualmente l’universo di The Boys su Amazon è composto dallo spinoff Gen V, dall’antologia animata “Presents: Diabolical” e una serie ambientata in Messico, ancora in fase di sviluppo.

La notizia del rinnovo della quinta stagione di The Boys è emersa martedì durante la prima presentazione degli upfront di Amazon Prime Video agli inserzionisti. The Boys è una serie audace e senza fronzoli che continua ad affascinare i nostri clienti in tutto il mondo, perforando il tessuto culturale stagione dopo stagione”, ha dichiarato Vernon Sanders, responsabile del settore televisivo di Amazon MGM Studios. “Siamo orgogliosi di questa serie che è cresciuta fino a diventare un franchise globale, e siamo entusiasti che Eric Kripke e il team creativo abbiano altre storie coinvolgenti da raccontare per tutti i fedeli fan”.

Mr. and Mrs. Smith rinnovato per la seconda stagione da Amazon senza Donald Glover e Maya Erskine

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Mr. and Mrs. Smith è stato rinnovato per la seconda stagione da Prime Video. Tuttavia, secondo le fonti, le star della prima stagione Donald Glover e Maya Erskine non torneranno a recitare nella seconda. Donald Glover è ancora accreditato come co-creatore e produttore esecutivo della serie insieme a Francesca Sloane, che tornerà come showrunner. Inoltre, Donald Glover ha recentemente annunciato che partirà per un tour mondiale come Childish Gambino da agosto a febbraio 2025.

Siamo entusiasti di annunciare che una seconda stagione della nostra innovativa serie di spionaggio, ‘Mr. and Mrs. Smith’, è in lavorazione per i nostri clienti globali di Prime Video“, ha dichiarato Jennifer Salke, responsabile di Amazon MGM Studios. “Il successo della prima stagione, con la sua reinvenzione incredibilmente moderna e sexy del film originale, è una testimonianza dei brillanti creatori Donald Glover e Francesa Sloane. Siamo orgogliosi di portarvi un’altra stagione piena di viaggi indimenticabili e nuove avventure“.

Dato il sanguinoso finale della prima stagione, non è del tutto sorprendente che Donald GloverMaya Erskine non siano presenti in una seconda stagione. Al contrario, lo show potrebbe seguire la strada dell’antologia e presentare una nuova coppia nella seconda stagione che assume i nomi di Jane e John Smith, proprio come i personaggi di Glover e Erskine all’inizio della serie.

L’annuncio è stato fatto martedì a New York, nel corso della prima presentazione di Amazon agli inserzionisti. “Mr. e Mrs. Smith” è una rivisitazione del film del 2005 con Brad Pitt e Angelina Jolie. La serie è prodotta da New Regency e Amazon MGM Studios.

Road House: in lavorazione il sequel del film con Jake Gyllenhaal

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Il sequel del film di Amazon Road House è in lavorazione con Jake Gyllenhaal che riprenderà il suo ruolo principale di Dalton. Anche se per il momento Amazon non ha fornito altri dettagli, si è comunque assicurata di dare la notizia di questo progetto di alto profilo: il capo di Amazon MGM Studio, Jennifer Salke, l’ha rivelato martedì in apertura della sua prima presentazione agli inserzionisti.

Come abbiamo visto questa primavera, il mondo è impazzito per un piccolo film chiamato ‘Road House‘”, ha detto Salke sul palco del Pier 36 di New York. “Quasi 8 milioni di spettatori in tutto il mondo hanno guardato ‘Road House’. Ci piace guardare questi risultati come un bambino“.

Road House è stato scritto da Anthony Bagarozzi e Charles Mondry. Joel Silver ha prodotto il film, che vede tra gli altri la partecipazione di Daniela Melchior, Billy Magnussen, Jessica Williams, Joaquim de Almeida, Conor McGregor e Lukas Gage.

Secondo Amazon MGM Studios, il suo primo film Road House “ha attirato quasi 80 milioni di spettatori in tutto il mondo fino ad oggi”. Il film ha debuttato su Prime Video il 21 marzo e ha attirato un record di oltre 50 milioni di spettatori in tutto il mondo nei primi due fine settimana, diventando il “debutto cinematografico prodotto da Amazon MGM Studios più visto di sempre su base mondiale”.

Va notato che i numeri di spettatori in streaming dichiarati dalle piattaforme sono ancora soggetti a molti limiti. Amazon non ha rivelato cosa considera una “visione“, né quanto di Road House i consumatori abbiano effettivamente guardato prima che Amazon li conteggiasse come parte del suo pubblico. Inoltre, lo streamer ha riportato le cifre del “debutto” con i dati relativi a due fine settimana invece che a uno, che è la metrica più tradizionale per il weekend di apertura dei film. Inoltre, i dati di Amazon non si limitano al periodo da venerdì a domenica. Include i primi 10 giorni in cui il film è stato disponibile per i clienti.

Tomb Raider: la serie di Phoebe Waller-Bridge ha ottenuto il via libera da Amazon

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La creatrice di Fleabag Phoebe Waller-Bridge scriverà e produrrà lo show basato sull’iconico franchise di videogiochi “Tomb Raider“, che segue le avventure dell’archeologa e avventuriera Lara Croft.

La serie era stata segnalata per la prima volta come in fase di sviluppo presso lo streamer nel gennaio 2023. Amazon ha annunciato la notizia di Tomb Raider durante la presentazione degli upfront, tenutasi martedì al Pier 36 di New York.

Phoebe ha una storia d’amore con Lara Croft che dura da tutta la vita e presto, molto presto, inizieremo la ricerca mondiale di chi interpreterà questo ruolo iconico e non vedo l’ora“, ha detto dal palco Jennifer Salke, capo degli studios di Amazon MGM per PRIME VIDEO.

La serie di “Tomb Raider” viene sviluppata nell’ambito di un accordo tra Crystal Dynamics e Amazon MGM Studios, grazie all’accordo first-look di dj2 con lo studio per sviluppare altre storie di “Tomb Raider” in serie e film.

Cosa sappiamo sulla nuova serie tv Tomb Raider? 

La serie è stata ideata da Crystal Dynamics, Amazon MGM Studios e Legendary Television. Tra i produttori esecutivi figurano Phoebe Waller-Bridge e Jenny Robbins attraverso Wells Street Productions, Dmitri M. Johnson attraverso dj2 Entertainment e Michael Scheel. Amanda Greenblatt e Ryan Andolina sono produttori consulenti sotto la loro insegna Star Party. La serie è prodotta da Crystal Dynamics e Amazon MGM Studios.

Se potessi dire alla mia adolescenza che sta succedendo questo, credo che esploderebbe“, ha dichiarato la Waller-Bridge in una dichiarazione rilasciata poco dopo l’annuncio della notizia. “Tomb Raider è stato una parte enorme della mia vita e mi sento incredibilmente privilegiata nel portarlo in televisione con dei collaboratori così appassionati. Lara Croft significa molto per me, come per molti, e non vedo l’ora di partire per questa avventura. Con i pipistrelli e tutto il resto“.

Amazon MGM Studios e Amazon Games sono collaboratori incredibili con un’enorme portata in tutto il mondo che ci permette di espandere il nostro franchise di ‘Tomb Raider’ con molteplici nuove avventure e una passione condivisa per la creazione di esperienze emotive e divertenti di grande impatto per i giocatori e gli spettatori in ogni aspetto di questo universo“, ha dichiarato Scot Amos, capo dello studio Crystal Dynamics. “Queste storie senza tempo si estendono su tutte le piattaforme mediatiche per incontrare il pubblico là dove vuole impegnarsi con ‘Tomb Raider’; è un passo fondamentale verso il nostro futuro con i fan di tutto il mondo“.

Festival di Cannes 2024, le foto della giuria e la meravigliosa Meryl Streep

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Si è tenuta questo pomeriggio la conferenza stampa e il photocall del Festival di Cannes, arrivato alla sua 77esima edizione. Al Palais des Festivals il 14 maggio 2024 a Cannes, arrivati tutti i protagonisti della giuria Hirokazu Kore-eda, Ebru Ceylan, Nadine Labaki, Pierfrancesco Favino, la presidentessa Greta Gerwig, Eva Green, Lily Gladstone e Omar Sy. Presente anche meravigliosa come sempre Meryl Streep che riceverà un riconoscimento per la strepitosa carriera. Di seguito tutti i protagonisti fotografati dal nostro Luigi De Pompeis.

Meryl Streep sarà l’ospite d’onore della cerimonia di apertura del 77° Festival di Cannes, che si terrà sul palco del Grand Théâtre Lumière questa sera. Figura celebre del cinema americano, l’attrice statunitense darà il via alla prossima edizione che si concluderà sabato 25 maggio con la consegna dei premi da parte del Presidente della Giuria, Greta Gerwig.

Dopo Jeanne Moreau, Marco Bellocchio, Catherine Deneuve, Jean-Pierre Léaud, Jane Fonda, Agnès Varda, Forest Whitaker o Jodie Foster, Meryl Streep riceverà la Palma d’oro onoraria del Festival. 35 anni dopo aver vinto il premio come miglior attrice per Evil Angels, la sua unica apparizione a Cannes, Meryl Streep farà il suo atteso ritorno sulla Croisette.

Sono immensamente onorata di ricevere la notizia di questo prestigioso premio. Vincere un premio a Cannes, per la comunità internazionale degli artisti, ha sempre rappresentato il più alto risultato nell’arte cinematografica. Essere all’ombra di coloro che sono stati premiati in precedenza è umiliante ed emozionante in egual misura. Non vedo l’ora di venire in Francia per ringraziare tutti di persona questo maggio!“. Ha dichiarato Meryl Streep.

“Tutti noi abbiamo qualcosa di Meryl Streep in noi!”. Iris Knobloch e Thierry Frémaux hanno dichiarato. “Tutti noi abbiamo qualcosa di Kramer contro Kramer, La scelta di Sophie, Out of Africa, I ponti di Madison County, Il diavolo veste Prada e Mamma Mia! Poiché ha attraversato quasi 50 anni di cinema e ha incarnato innumerevoli capolavori, Meryl Streep fa parte del nostro immaginario collettivo, del nostro amore condiviso per il cinema”.

Dopo gli studi di recitazione e il successo iniziale sui palcoscenici di New York, la carriera di Meryl Streep è decollata sul grande schermo nel 1978 con Il cacciatore di cervi, con Robert De Niro. Nel film di Michael Cimino, Meryl Streep scrisse tutte le sue battute per dare al suo personaggio sfumature e profondità. Questo segnò sia la sua prima nomination all’Oscar – che ora ha raggiunto la cifra record di 21 – sia la sua richiesta di interpretare donne forti e ambivalenti. Ad esempio, quando recitò al fianco di Dustin Hoffman in Kramer contro Kramer, si rifiutò di lasciare che il film ruotasse attorno al protagonista maschile e riscrisse un monologo cruciale. Ha vinto il suo primo Oscar e ha ottenuto rapidamente il riconoscimento del pubblico e dell’industria.

Meryl Streep usa la sua intuizione e il suo duro lavoro per reinventarsi a ogni apparizione. Anche nella scala di un film: in La donna del tenente francese di Karel Reisz ha interpretato due ruoli. In La scelta di Sophie di Alan J. Pakula, la sua recitazione affronta l’inconcepibile dilemma morale di una madre. Per questo personaggio, ha studiato tedesco e polacco per assumere l’accento – impeccabile secondo Andrzej Wajda – e ha vinto l’Oscar come miglior attrice.

L’indimenticabile epopea storica e romantica di Sydney Pollack, Out of Africa (1985), segnò una nuova svolta, in cui lei e Robert Redford formarono una delle coppie più leggendarie del cinema. Lungi dal limitarsi al registro dell’amore passionale, Meryl Streep si cimenta anche in personaggi più oscuri. Nel 1988, in Evil Angels (Un grido nel buio) di Fred Schepisi, interpretò una madre accusata di infanticidio. La sua interpretazione le valse il premio come miglior attrice al Festival di Cannes del 1989.

Negli anni Novanta si cimenta nella commedia grintosa: sfida gli stereotipi femminili in Cartoline dall’orlo del baratro di Mike Nichols e in La morte fa per lei di Robert Zemeckis. In I ponti di Madison County, ha conquistato lo schermo al fianco di Clint Eastwood in una storia d’amore tanto impossibile quanto senza tempo, entrata nella storia del cinema.

Greta Gerwig a Cannes 2024 sul #MeToo: “Sta spostando tutto nella direzione corretta”

Greta Gerwig ha commentato l’evoluzione del movimento #MeToo in Francia durante la conferenza stampa della giuria nel giorno di apertura del Festival di Cannes 2024. “Penso che le persone nella comunità cinematografica che ci raccontano storie e cercano di cambiare le cose in meglio siano solo un bene”, ha detto Gerwig quando le è stato chiesto cosa pensasse delle voci relative a #MeToo che hanno fatto rumore prima del festival. “Ho visto cambiamenti sostanziali nella comunità cinematografica americana e penso che sia importante continuare ad espandere quella conversazione. Quindi penso che stia solo spostando tutto nella direzione corretta. Bisogna mantenere aperte quelle linee di comunicazione.”

Quest’anno, Greta Gerwig ricopre il ruolo di presidente della giuria del Concorso, che assegnerà la prestigiosa Palma d’Oro al termine del festival di 11 giorni. La giuria è composta dall’attrice e sceneggiatrice turca Ebru Ceylan, dall’attrice americana Lily Gladstone, dall’attrice francese Eva Green e dalla regista e sceneggiatrice libanese Nadine Labaki, oltre al regista e sceneggiatore spagnolo Juan Antonio Bayona, l’attore italiano Pierfrancesco Favino, il regista giapponese Kore-eda Hirokazu e l’attore e produttore francese Omar Sy.

Anche quest’anno sono all’orizzonte disordini sindacali in occasione del Festival francese, con il collettivo “Sous les écrans la dèche” che chiede uno sciopero. L’organizzazione sta protestando contro i cambiamenti in corso nelle politiche del lavoro che vedranno le loro indennità di disoccupazione ridotte di oltre la metà. L’organizzazione riunisce centinaia di lavoratori nei festival, dai proiezionisti agli autisti e ai ristoratori.

“Certamente sostengo i movimenti sindacali e sicuramente abbiamo affrontato questo problema proprio ora con i nostri sindacati”, ha detto Greta Gerwig. “Spero che i lavoratori del festival possano stringere un accordo che sia positivo per loro, che li sostenga e che sostenga il festival”.

Il Festival di Cannes prende il via martedì sera con la première della commedia francese di Quentin Dupieux The Second Act. L’edizione 2024 del Festival si svolgerà dal 14 al 25 maggio.

Gli Anelli del Potere, seconda stagione: il primo teaser trailer

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Gli Anelli del Potere, seconda stagione: il primo teaser trailer

Prime Video ha diffuso il primo teaser trailer di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere seconda stagione.

Da quando la serie di Prime Video Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha concluso la sua prima stagione con quella che è sembrata una bomba, i fan sono stati ansiosi di sapere quando potremo tornare nella Terra di Mezzo, e ora abbiamo ufficialmente la risposta. Alla presentazione degli Amazon Upfront, è stato annunciato che la seconda stagione di Gli Anelli del Potere sarà trasmessa il 29 agosto 2024. Come se non bastasse, Prime Video ha rilasciato anche il primo teaser trailer della seconda stagione, che mostra una nuova oscurità che si insinua nella Terra di Mezzo.

O forse non è poi così nuova, visto che si scopre subito che questa oscurità non è altro che Sauron (Charlie Vickers), con un look molto più curato e raffinato – ci mancherai, Halbrand trasandato. Con la minaccia di Sauron in rapida ascesa e infiltrata in gran parte della Terra di Mezzo, gli Elfi, tra cui Galadriel (Morfyyd Clark), Elrond (Robert Aramayo) e Arondir (Ismael Cruz Córdova), si preparano a respingere l’oscurità. Ma i pericoli si estendono anche al di là degli Elfi, sia attraverso il mare verso Númenor, sia tra le montagne verso la città nanica di Khazad-dûm.

Cosa sappiamo sulla seconda stagione di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Nella seconda stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, Sauron è tornato. Scacciato da Galadriel, senza esercito né alleati, l’Oscuro Signore in ascesa deve ora contare sulla sua astuzia per ricostruire la sua forza e vigilare sulla creazione degli Anelli del Potere, che gli permetteranno di soggiogare tutti i popoli della Terra di Mezzo alla sua sinistra volontà. Partendo dalla portata epica e dall’ambizione della prima stagione, questo nuovo capitolo immerge anche i personaggi più amati e vulnerabili in una crescente ondata di oscurità, sfidando ciascuno a trovare il proprio posto in un mondo che è sempre più sull’orlo del baratro.

Elfi e nani, orchi e uomini, stregoni e Pelopiedi… mentre le amicizie si incrinano e i regni cominciano a sfaldarsi, le forze del bene lotteranno sempre più valorosamente per aggrapparsi a ciò che per loro conta più di tutto… esserci l’uno per l’altro.

La serie tv Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

La prima stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha ottenuto un successo senza precedenti, è stata vista da più di 100 milioni di persone in tutto il mondo, con più di 24 miliardi di minuti di streaming. L’attesissima serie ha conquistato più di 25 milioni di spettatori nel mondo nel suo primo giorno di uscita, divenendo il più grande debutto nella storia di Prime Video, e ha anche debuttato al n. 1 nelle classifiche di streaming generali di Nielsen nel suo weekend di uscita. Lo show ha inoltre battuto tutti i precedenti record di spettatori di Prime Video, e ha portato nuove iscrizioni a Prime più di qualsiasi altro contenuto precedentemente lanciato. Inoltre, Gli Anelli del Potere è la prima serie Original in ogni area del mondo – Nord America, Europa, area Asia-Pacifico, America Latina e nel resto del mondo. Il finale di stagione è stato un evento culturale globale con numerosi hashtag dedicati alla serie tra cui #TheRingsofPower e altri in trend su Twitter in 27 Paesi per un totale di oltre 426 ore nel weekend.

La seconda stagione di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è prodotta dagli showrunner ed executive producers J.D. Payne & Patrick McKay. A loro si uniscono gli executive producer Lindsey Weber, Callum Greene, Justin Doble, Jason Cahill e Gennifer Hutchison, insieme alla co-executive producer Charlotte Brandstrom, i produttori Kate Hazell e Helen Shang e i co-produttori Andrew Lee, Matthew Penry-Davey e Clare Buxton.

Crunchyroll presente al Festival di Annecy 2024

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Crunchyroll presente al Festival di Annecy 2024

Crunchyroll, la casa per eccellenza degli anime di tutto il mondo,  parteciperà al Festival Internazionale del Film d’Animazione di Annecy dall’11 al 14 giugno in Francia. Crunchyroll porterà l’attesissimo anime sul mondo del calcio BLUE LOCK THE MOVIE  -EPISODE NAGI-, la cui anteprima mondiale sarà parte della recentemente annunciata sezione ‘Annecy Presents’ section, e la serie anime di genere horror comedy Zom 100: Bucket List of the Dead, in concorso nella sezione TV Films. Inoltre, il SVP del Global Commerce di Crunchyroll, Mitchel Berger, condurrà un panel di settore per celebrare il mondo degli anime.

Il Festival di Annecy ispira e fa vibrare il mondo a ritmo dell’animazione, mettendo in evidenza il dinamismo creativo e la ricchezza che questo settore rappresenta. Dalle presentazioni esclusive delle ultime opere d’animazione alle dimostrazioni delle tendenze più recenti e future, passando per gli incontri con registi esperti e talenti emergenti, il Festival Internazionale del Film d’Animazione di Annecy è una celebrazione emozionante in un contesto eccezionale.

Il concorso ufficiale del festival premia ogni anno cortometraggi e lungometraggi, serie, graduation films and commissioned films, tutti realizzati in animazione.

Keanu Reeves fotografato sul set del suo prossimo film diretto da Jonah Hill

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Keanu Reeves è stato fotografato al lavoro sul set del suo prossimo film, Outcome. L’attore 59enne è stato avvistato del film insieme al regista Jonah Hill lunedì (13 maggio) nel centro di Los Angeles.

Outcome vede Keanu Reeves “nei panni di Reef, una star di Hollywood traumatizzata che deve tuffarsi nelle oscure profondità del suo passato per affrontare i suoi demoni e fare ammenda dopo che gli è stato estorto un misterioso videoclip del suo passato”, stando a quello che riporta THR.

La commedia dark, di cui Jonah è anche co-sceneggiatore, è stata realizzata sotto l’egida di Apple Original Films.  Nel film recitano anche Cameron Diaz e Matt Bomer. Anche Jonah Hill apparirà nel film!

Nicolas Cage sarà Spider-Man Noir – ufficiale

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Nicolas Cage sarà Spider-Man Noir – ufficiale

Nicolas Cage interpreterà ancora una volta Spider-Man Noir, ma questa volta in una serie live-action. Dopo diverse speculazioni, l’attore è ora ufficialmente a bordo del progetto.

Cage sarà il protagonista dello spettacolo live-action Noir, che è stato ordinato in forma di serie per MGM+ e Amazon Prime Video. La serie debutterà negli USA sul canale lineare di MGM+, seguito da un lancio globale su Prime Video. Variety ha riferito esclusivamente che la serie era in sviluppo nel febbraio 2023, sebbene Cage non fosse confermato in quel momento.

“Espandere l’universo Marvel con ‘Noir’ è un’opportunità unica e speciale e siamo onorati di offrire questa serie ai nostri clienti Prime Video globali”, ha affermato Vernon Sanders, responsabile televisivo di Amazon MGM Studios. “Il talentuoso Nicolas Cage è la scelta ideale per il nostro nuovo supereroe e per un team di produttori esperto con Phil Lord, Christopher Miller, Amy Pascal e l’incredibile team di Sony è impegnata ad espandere questo franchise nel modo più autentico”.

Cage ha già interpretato Spider-Man Noir nel film d’animazione vincitore dell’Oscar del 2018 Spider-Man: Un nuovo universo. Questa sarà la prima volta che il personaggio verrà interpretato in un progetto live-action. Secondo la trama ufficiale, “Noir” racconterà la storia “di un investigatore privato anziano e sfortunato (Cage) nella New York degli anni ’30, costretto a fare i conti con la sua vita passata come unico e unico supereroe della città”.

Spider-Man Noir: tutto quello che sappiamo sulla serie

In precedenza è stato riferito che la serie, ancora senza titolo, seguirà un supereroe più anziano e provato nella New York degli anni Trenta. Persone a conoscenza del progetto hanno dichiarato al trade che la serie sarà ambientata in un universo proprio e che il personaggio principale non sarà Peter Parker, il che significa che Cage interpreterebbe un altro Spider-Man. Lo show dunque potrebbe non reinventare il mondo di Peter con uno sfondo noir. Nicolas Cage interpreterà Spider-Man.

El Paraiso: il trailer del film con Edoardo Pesce

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El Paraiso: il trailer del film con Edoardo Pesce

El Paraìso di Enrico Maria Artale, con Edoardo Pesce (David di Donatello per Dogman di Garrone), Margarita Rosa De FranciscoMaria del Rosario e Gabriel Montesi, presentato in Orizzonti alla 80a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, dove è valso il Premio Orizzonti per la Miglior Sceneggiatura a Enrico Maria Artale e il Premio Orizzonti per la Miglior Interpretazione Femminile a Margarita Rosa De Francisco, sarà in sala il 6 giugno distribuito da I Wonder Pictures.

Il film ha vinto anche il Premio Arca – Cinema Giovani come Miglior Film Italiano a Venezia, votato da una giuria di giovani tra i 18 e i 26 anni, ed è stato presentato in numerosi festival in tutto il mondo, tra cui quelli di Santa Barbara, Haifa, San Paolo.

Julio Cesar ha quasi quarant’anni e vive ancora con sua madre, una donna colombiana dalla personalità trascinante. I due condividono praticamente tutto: una casetta sul fiume piena di ricordi, i pochi soldi guadagnati lavorando per uno spacciatore della zona, la passione per le serate di salsa e merengue. Un’esistenza ai margini vissuta con amore, al tempo stesso simbiotica e opprimente, il cui equilibro precario rischia di andare in crisi con l’arrivo di Ines, giovane ragazza colombiana reduce dal suo primo viaggio come “mula” della cocaina. Tra desiderio e gelosia la situazione precipita rapidamente, al punto che Julio si troverà a compiere un gesto estremo, in un viaggio doloroso che lo porterà per la prima volta nella sua terra di origine.

«Il film – afferma il regista – è una storia d’amore tra una madre e un figlio, una tragedia colorata che affonda i propri eroi nelle sfumature cangianti dei loro umori più intimi, nella delicatezza e nella violenza. È il racconto quasi mitologico di un legame basato sul sangue che ho tentato di sottrarre al giudizio, senza voler stabilire se ciò che unisce profondamente i due protagonisti sia un atto di amore, più forte delle convenzioni sociali, o un atto psichico disfunzionale che dimostra l’impossibilità di accettare una naturale separazione. Possiamo davvero tracciare una linea che distingua amore e follia, la forza irriducibile del sentimento dalla paura profonda di restare soli per sempre?».

EL PARAISO è una produzione Ascent FilmYoung Films con Rai Cinema, prodotto da Matteo Rovere, Andrea Paris, Carla Altieri, Roberto De Paolis.

Il finale della trilogia di Superman di Zack Snyder avrebbe risolto i suoi problemi “divini”

Se il DCEU avesse seguito la visione di Zack Snyder così come era stata pensata, le critiche sulla rappresentazione “divina” di Superman sarebbero state affrontate. Interpretato da Henry Cavill, non si può negare che l’Uomo d’Acciaio del DCEU sia stato raffigurato con forti parallelismi con un salvatore divino, una figura fortemente cristologica. Sebbene questa inquadratura sia stata spesso controversa, Zack Snyder ha confermato che doveva essere parte di un arco narrativo più ampio che avrebbe visto Superman riconnettersi con la sua umanità.

In seguito alla cancellazione dello Snyderverse del DCEU, Warner Bros. si sta preparando a lanciare un nuovissimo universo DC con James Gunn e Peter Safran al timone. Tuttavia, Zack Snyder ha continuato a rivelare e parlare di ciò che sarebbe stato in cantiere oltre Justice League. Ciò include quello che avrebbe potuto essere un finale molto avvincente per il Superman di Henry Cavill per quanto riguarda le percezioni del mondo e delle sue masse che sarebbero arrivate a vedere l’Uomo d’Acciaio come un dio letterale.

In L’Uomo d’Acciaio del 2013, Superman si rivela al mondo all’età di 33 anni (la stessa età che aveva Gesù quando fu crocifisso). Avendo scoperto il suo scopo dal suo vero padre Jor-El che non era di questo mondo, ci sono molti parallelismi tra Superman e Cristo nel primo film DC di Zack Snyder, incluso un momento piuttosto evidente in cui Jor-El racconta che il suo figlio che può salvare il mondo, poco prima che Kal-El voli nell’orbita terrestre con le braccia tese (come se fosse già su una immaginaria croce).

I parallelismi con Gesù e le rappresentazioni di Superman come un Salvatore simile a un dio continuano certamente in Batman v Superman: Dawn of Justice con l’umanità che innalza ma poi rifiuta Superman. Allo stesso modo, questo culmina anche con Superman che si sacrifica per fermare Doomsday prima di resuscitare, come visto in Justice League. In verità, è una visione molto fondata su come il mondo reale possa accettare qualcuno con un così grande potere come Superman, un essere che senza dubbio incontrerebbe la stessa quantità di critiche e riverenza.

La rappresentazione di Superman nel DCEU è stata certamente controversa per alcuni spettatori in base al modo in cui venivano rappresentati i Supermen live-action del passato. Tuttavia, Snyder ha recentemente confermato in un’intervista a GQ che questo status divino per Superman faceva tutto parte di un arco narrativo generale che si sarebbe concluso con Superman che si riconnetteva maggiormente con la sua umanità:

Avrebbe dovuto soccombere all’Anti-vita, essere distrutto, riportare indietro l’orologio e poi avere la sua possibilità per questa battaglia contro Darkseid. Se vuoi… questo avrebbe posto fine alla sua trilogia nel diventare questo guardiano e, in un certo senso, lo avrebbe riportato alla sua umanità.

Abigail, la recensione del film di Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett

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Dopo aver rilanciato con grande successo la saga di Ghostface con Scream V e VI, Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett cercano di distaccarsi dal franchise affacciandosi al mondo dei vampiri con Abigail, il prossimo horror distribuito da Universal Pictures e in arrivo nelle nostre sale il 16 maggio. Definire questo progetto “una storia di vampiri” è corretto anche se limitante, dal momento che in questa recensione di Abigail proveremo a raccontare, senza rovinare la trama, in quali ambiti il film si muove, spaziando trai generi e i toni.

Abigail, la trama

Abigail è una bimba di 12 anni che sta danzando sulla melodia de Il lago dei Cigni. È tardi e la vediamo uscire dal teatro dove ha provato da sola, salire su un’auto di lusso e raggiungere una dimora altrettanto lussuosa, sempre in solitudine. Parallelamente ci viene mostrato un gruppo di criminali che sta mettendo a punto il rapimento della bambina. Non si conoscono tra loro, non sanno i rispettivi nomi, ma hanno accettato questo “lavoro sporco” assegnatogli da uno sconosciuto: rapire la figlia di un ricco e potente boss della malavita, tenerla in custodia in una casa per una notte e richiedere un riscatto di 50 milioni, che si divideranno alla fine della faccenda, il mattino successivo. Se non fosse che, ben presto si scoprirà che non sono loro a tenere prigioniera la bimba, ma è lei, la ballerina Abigail, a tenerli sotto scacco e a voler “giocare” con loro.

Giochi con generi e forme della narrazione

Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett giocano con la mitologia, con i generi, con lo stile della regia e mettono insieme un film che celebra un felice matrimonio tra il crime ad alto budget, con sequenze iniziali ad alta tensione, dolly e steadycam a rendere le immagini fluide e ricercate, e lo splatter indie, con tantissimi effetti speciali prostetici, macchina a mano e scene ruvide e sgradevoli.

Al centro di questa composizione così ricca e diversificata, che riesce sempre a dare un quadro armonico della storia e degli eventi, si muove, neanche a dirlo, a passo di danza, Abigail, interpretata dalla piccola Alisha Weird. Il balletto macabro è un archetipo del genere e già dalla sequenza di apertura ce lo aveva suggerito, dato che per quanto classico e abusato, Il lago dei Cigni conserva dentro al suo DNA il germe dell’inquietudine, cosa che Darren Aronofski aveva portato al cinema con tanta efficacia ne Il Cigno Nero.

E la nostra piccola protagonista si trasforma in effetti nella creatura più nera che esista, trascinando i rapitori, da carnefici a vittime, in una spirale danzante di morte. La danza non è solo una metafora, ma anche una effettiva presenza pervasiva in ogni movimento e “ammazzamento” di Abigail, che sceglie movimenti aggraziati e eleganti che man mano che il film procede e le vittime cadono, diventa sempre più concitato e aggressivo.

Abigail melissa barreraIl potenziale per un successo estivo

Tuttavia la storia non procede dritta e prevedibile fino al bagno di sangue (annunciato) del finale, e riesce a smuoversi con piccoli colpi di scena e rivelazioni che la rendono di grande intrattenimento, soprattutto alla luce di un plot estremamente semplice. Questo dettaglio rende il film un vero e proprio potenziale successone estivo, un’esperienza cinematografica da vivere con un enorme cesto di popcorn e tanti amici che tra uno spavento e l’altro non perdono occasione per ridere di questo o di quel momento nel film.

Trai vari volti coinvolti, oltre a Melissa Barrera, quasi una musa per Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, risalta Angus Cloud, alla sua ultima performance sul grande schermo. Il film è dedicato alla sua memoria.

Guy Ritchie: dopo The Gentlemen torna all’alta società londinese con Wife and Dog

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Dopo aver rivisitato l’alta società londinese con la sua serie spin-off The Gentlemen all’inizio di quest’anno, Guy Ritchie sta già pianificando un ritorno all’aristocrazia britannica. Variety ha rivelato in esclusiva che il regista sta preparando il suo prossimo film, intitolato Wife and Dog, le cui riprese dovrebbero iniziare ad ottobre. Black Bear, la casa produttrice che ha collaborato con Ritchie nel suo ultimo film The Ministry of Ungentlemanly Warfare e nel recente film horror di Sydney Sweeney Immaculate, lancerà le vendite del film al prossimo Festival di Cannes.

Si sa poco del film, a parte il fatto che segnerà il ritorno di Ritchie in un’ambientazione, piena di pugnalate alle spalle e personaggi pittoreschi, simile a quella della già citata serie Netflix e del suo film omonimo del 2019. Data la sua passione per le commedie d’azione e i film di gangster, probabilmente avrà tutti i tratti distintivi del suo elegante stile cinematografico. La lista del cast, allo stesso modo, è ancora misteriosa. Oltre alla regia, Ritchie ha anche scritto la sceneggiatura e prodotto insieme al suo principale partner di produzione Ivan Atkinson e John Friedberg di Black Bear, che ha anche contribuito a Ungentlemanly Warfare.

Con Wife and Dog, Guy Ritchie si tiene impegnato in un programma per il 2024 sempre più ristretto. Oltre a pubblicare Ungentlemanly Warfare e The Gentlemen ottenendo ottime recensioni all’inizio di quest’anno, sta anche lavorando al film Fountain of Youth, le cui riprese sono iniziate a Bangkok a febbraio e vede come protagonisti Natalie Portman e John Krasinski. Il primo sulla lista, tuttavia, è In the Grey, che riunisce il regista con Jake Gyllenhaal, Henry Cavill ed Eiza González per un film d’azione e rapina che uscirà il 17 gennaio del prossimo anno.

Fantastici Quattro: tutti i personaggi confermati e ipotizzati che appariranno nel film MCU

Fantastici Quattro arriverà nei cinema la prossima estate e, con l’inizio delle riprese previsto per luglio, nelle ultime settimane i Marvel Studios e il regista Matt Shakman hanno apportato alcune importanti aggiunte al riavvio.

Tra conferme e voci che si inseguono on line, ecco quali sono tutti i personaggi dei fumetti che compariranno (e che potrebbero comparire) nel film Marvel Studios.

  • L’Uomo Talpa

Si dice che I Fantastici Quattro si apra con la Prima Famiglia Marvel che combatte contro l’Uomo Talpa, lo stesso cattivo che avevano affrontato nelle pagine di Fantastici Quattro n. 1 del 1961. L’idea è romantica, ma non confermata. Chi potrebbe interpretare il personaggio? Paul Walter Hauser e John Malkovich si sono uniti al cast, ma il loro ruolo è ancora misterioso.

  • H.E.R.B.I.E. (Confermato)

Il nostro primo sguardo ai Fantastici Quattro ha confermato che Reed Richards crea H.E.R.B.I.E. in questa realtà, anche se non sembra così avanzato come la sua controparte dei fumetti. Ciò potrebbe essere dovuto all’ambientazione degli anni ’60, anche se è possibile che il robot sperimentale umanoide che abbiamo visto sia una prima versione del babysitter di Franklin Richards. E’ molto probabile che Hauser possa dagli la voce, ma non è confermato.

  • Franklin Richards

Il personaggio di Franklin Richards potrebbe essere un’aggiunta interessante al film dei Fantastici Quattro. Questo mutante incredibilmente potente con la capacità di rimodellare e creare realtà potrebbe cambiare l’MCU come lo conosciamo, in particolare nelle ultime fasi della Saga del Multiverso. Ma non si hanno vere e proprie testimonianze a sostegno di questa teoria.

  • Dottor Destino

Non siamo sicuri di come i Marvel Studios intendano affrontare la storia delle origini del Dottor Destino, ma ambientare i Fantastici Quattro in un’altra realtà dovrebbe in qualche modo spiegare perché la Latveria, paese d’origine di Dottor Destino, non è mai stata citata prima d’ora. Se più linee temporali verranno unite dopo Avengers: Secret Wars per creare una nuova “linea temporale sacra”, Destino può sicuramente scavalcare universo in quel momento.

  • Galactus (Confermato)

I Fantastici Quattro, I Fantastici Quattro: L’Ascesa di Silver Surfer e persino il riavvio del 2015 hanno messo tutti il Dottor Destino al centro della storia. I Marvel Studios avevano bisogno di dare una scossa alle cose per la loro versione e lo stanno facendo rivolgendosi direttamente a Galactus. Ralph Ineson interpreterà il cattivo divoratore di mondi e si dice che arrivi sulla Terra alla ricerca di Franklin Richards. Si suppone che il figlio di Reed e Sue sia nato nello spazio e potrebbe essere che Galactus desideri divorare lui, non il pianeta su cui risiede. Con i Fantastici Quattro che sembrano trarre ispirazione da “Earth X”, è possibile che Galactus sia una versione futura di Franklin. Tuttavia, abbiamo anche sentito che il cattivo potrebbe rappresentare una minaccia multiversale nel MCU.

  • Shalla-Bal/Silver Surfer (Confermato)

Con grande orrore di alcuni fan, Silver Surfer dei Fantastici Quattro sarà Shalla-Bal. Sì, avremo una Surfer donna, anche se ci sono precedenti nei fumetti. Sembra che l’idea potrebbe essere quella di farla diventare l’Araldo di Galactus. Questa è una realtà alternativa, quindi cambiamenti come questi hanno senso. Julia Garner interpreterà Shalla-Bal ed è stata precedentemente elogiata per il suo lavoro in Ozark, The Americans, Dirty John e The Royal Hotel.

  • Norrin Radd

Anche se non abbiamo dettagli sul suo ruolo, ci si aspetta che Norrin Radd entri in qualche modo nei Fantastici Quattro. Potrebbe essere un cameo o anche una sottotrama che alla fine lo vede prendere il posto di Shalla-Bal al fianco di Galactus. Sarebbe strano per i Marvel Studios non fare riferimento a lui. Tuttavia, potrebbe essere che l’idea sia quella di introdurre il “classico” Silver Surfer post-Avengers: Secret Wars per differenziare ulteriormente questo riavvio dagli sforzi passati.

  • I Fantastici Quattro (confermati…ovviamente)

Se avete bisogno di un promemoria, i Marvel Studios hanno scelto Pedro Pascal (Reed Richards/Mister Fantastic), Vanessa Kirby (Sue Storm/Invisible Woman), Joseph Quinn (Johnny Storm/Human Torch) ed Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm/The Thing) come la Prima Famiglia della Marvel. È una formazione fenomenale che rende chiaro che i Marvel Studios stanno prendendo sul serio questo progetto. Mentre il riavvio avviene su una Terra parallela, ci aspettiamo che questo quartetto alla fine viaggi sulla Terra-616.

Furiosa: Hideo Kojima celebra il “Dio” George Miller dopo aver visto il film

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Se non siete ancora abbastanza eccitati per Furiosa: A Mad Max Saga, c’è chi pensa che dovreste esserlo assolutamente. Mentre l’attesissimo blockbuster si avvicina alla data della prima, alcuni dei vostri registi preferiti hanno già avuto modo di dare un’occhiata in anteprima e non hanno altro che elogiarlo. Lo scorso fine settimana, il regista di Death Stranding e Metal Gear Solid, Hideo Kojima, è intervenuto sui social media per celebrare il franchise di Mad Max nel suo complesso e per parlare di Furiosa.

Nel suo post, lo sviluppatore di videogiochi è apparso entusiasta di Furiosa e ha attribuito il merito alla visione del regista George Miller, che è stato al timone di ogni capitolo della saga di Mad Max negli ultimi 45 anni. Il film racconta la storia di ciò che Furiosa (Anya Taylor-Joy) ha passato per diventare la feroce rivoluzionaria che vediamo in Mad Max: Fury Road. La storia abbraccia 15 anni e, secondo Kojima, il film è un capolavoro:

Ho assistito a ‘Furiosa: una saga di Mad Max’! Questo film, che supera facilmente ‘MAD’ e persino ‘FURY’, è al suo ‘MAX’ (capolavoro)! Da quando ho visto il primo film, quando avevo 16 anni, George Miller mi ha salvato, incoraggiato e cambiato il mio modo di vivere innumerevoli volte. È il mio Dio e la SAGA che racconta è la mia Bibbia“.

Anche Edgar Wright ha avuto parole di elogio per Furiosa

La reazione di Kojima rispecchia quella di un altro regista, Edgar Wright. Il regista di Baby Driver e Shaun of the Dead ha scritto un lungo post in cui affermava di non sapere “come fa il dottor George Miller”. Ha definito il film “intricato, dettagliato e coinvolgente” e lo ha paragonato a classici del cinema come Ben-Hur.

Quando Mad Max: Fury Road è stato presentato, è diventato subito un must ed è tuttora considerato uno dei migliori film d’azione mai realizzati. Se dobbiamo credere ai resoconti di Kojima e Wright, Miller è riuscito nella rara impresa di realizzare un capitolo altrettanto valido del precedente, e forse anche migliore. Naturalmente non è stato facile: Furiosa è stato in sviluppo per quasi un decennio.

Oltre a Taylor-Joy, Furiosa: A Mad Max Saga vede la partecipazione di Chris Hemsworth (Thor: Love and Thunder), Charlee Fraser (Anyone But You), Lachy Hulme (Preacher), Tom Burke (The Lazarus Project), Nathan Jones (Mortal Kombat), Angus Sampson (The Lincoln Lawyer) e Matuse (The Fall Guy).

Young Sheldon: Jim Parsons rivela che tornare al suo ruolo iconico per per il finale è stato “un dono”

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Per gran parte del periodo di avvicinamento al finale di stagione di Young Sheldon, i fan della serie originale, The Big Bang Theory, erano consapevoli che ci sarebbero stati alcuni colpi di scena nella struttura familiare prima che Sheldon Cooper (Iain Armitage) partisse per Pasadena, in California. Tuttavia, ciò che non sospettavano era che Jim Parsons, che ha interpretato Sheldon nell’originale, sarebbe tornato per il finale della serie, riprendendo il suo ruolo iconico insieme alla co-star Mayim Bialik nel ruolo di Amy Farrah Fowler. Sebbene Jim Parsons sia stato legato a Young Sheldon in qualità di narratore e produttore esecutivo, il fatto di tornare sullo schermo e di riprendere il suo ruolo è qualcosa che l’attore di Spoiler Alert è onorato di accettare.

Riflettendo sul fatto di tornare a vestire i panni del geniale personaggio un’altra volta, Jim Parsons ha rivelato a People Magazine che, pur accontentandosi di essere la voce in sottofondo, la sceneggiatura del finale della serie lo ha convinto a intraprendere un ultimo rodeo. “Ho provato una leggera esitazione quando me l’hanno chiesto per la prima volta, proprio come se pensassi che non voglio davvero rivisitare il personaggio“, ha ricordato. “Ma il modo in cui l’hanno scritto è stato così bello che alla fine è stato come una piccola coda extra o qualsiasi altra cosa per la mia esperienza con il personaggio“. E ha aggiunto: “È stato il dono di un secondo livello di perdita in un modo che non avevo previsto, ed è stato un vero piacere“.

Se l’amore aveva il suo posto nella relazione tra Amy e Sheldon in The Big Bang Theory, anche i battibecchi ne facevano certamente parte. In vista del ritorno di entrambi i personaggi nei loro ruoli, una clip precedentemente rilasciata rivela che l’apparizione di Parsons e Bialik in Young Sheldon vedrà la coppia riesumare vecchie abitudini. Mentre cerca di scrivere un libro di memorie, lo Sheldon di Jim Parsons dice: “Anche da bambino ero abituato a fare cose per rendere felici gli altri“. Questo non è un sentimento che sua moglie, Amy, conosce bene e non è d’accordo, il che porta a un’esilarante conversazione che riporta indietro negli anni.

Uno spinoff di Georgie e Mandy è proprio quello che ci voleva

Mentre Young Sheldon si conclude questa settimana, la CBS ha già dei piani concreti per il futuro dei Cooper di Medford, Texas. Con il nuovo spinoff di Georgie (Montana Jordan) e Mandy (Emily Osment), intitolato Georgie and Mandy’s First Marriage, l’universo di Big Bang diventa molto meno incentrato su Sheldon e si sposta a esplorare altri personaggi. In vista del suo arrivo in autunno, il produttore esecutivo Steve Holland ha cercato di spiegare il motivo per cui è stata presa la decisione di esplorare ulteriormente la storia di Georgie e Mandy, dicendo: “Per noi, penso che sia stato davvero guardare Emily e Montana insieme sullo schermo. Avevano un’ottima chimica ed erano così divertenti da guardare. E ci è sembrato che vederle scintillare insieme fosse eccitante e che fosse un modo divertente per continuare a raccontare la storia in questo mondo”. E aggiunge: “Sapete che sarà difficile fare uno show con Young Sheldon quando Sheldon non c’è, e quindi vedere Emily e Montana fare scintille insieme ed essere così divertenti da guardare è sembrata una progressione naturale“.

Film Noir: 13 titoli perfetti da vedere dall’inizio alla fine

Film Noir: 13 titoli perfetti da vedere dall’inizio alla fine

Tradotto semplicemente con il significato di “film nero” o “film oscuro”, il genere del film noir è stato un punto fermo del cinema fin dall’epoca del muto. Ogni cinefilo sa che il genere ha molti elementi che sono spesso, se non sempre, presenti in combinazione: estetica come l’ombra e l’esagerazione, materiale moralmente torbido come gli antieroi e le narrazioni complicate (spesso raccontate in modo non lineare, attraverso una voce fuori campo hardboiled) – e, naturalmente, le femme fatali.

Ci sono alcuni classici film noir da manuale, come La fiamma del peccato (Double Indemnity) e Il mistero del falco (The Maltese Falcon), che sono punti fermi della storia e della composizione del genere, ma il noir si fonde spesso con altri generi come il romanticismo, il cinema di spionaggio, l’azione e l’horror, a volte con effetti artisticamente sbalorditivi. I seguenti titolo sono noir e neo-noir semplicemente impeccabili dall’inizio alla fine. Questi film indispensabili, dalla Hollywood classica alla New Hollywood, fino ai tempi più moderni, ricordano agli appassionati di cinema e ai neofiti del noir perché questo genere è così inebriante.

La morte corre sul fiume (The Night of the Hunter)

La morte corre sul fiume (The Night of the Hunter)

Un’ossessionante e visivamente mozzafiato miscela di thriller psicologico, film poliziesco e puro horror gotico con sfumature fiabesche, il classico incubo hollywoodiano vede protagonista Robert Mitchum nei panni di uno dei cattivi più iconici e terrificanti del cinema: Il “Reverendo” Harry Powell, un uomo di chiesa fraudolento che cerca una fortuna in denaro nel possesso di due bambini piccoli.

Questo è stato l’unico film diretto dallo stimato attore Charles Laughton e, all’epoca, fu generalmente rifiutato o del tutto disprezzato. Come un altro splendente, ma cupo e brutale, rovina-carriera, Peeping Tom, è oggi riconosciuto come in anticipo sui tempi. È allo stesso tempo uno dei film noir più belli, più spaventosi e più strani mai realizzati. La star del cinema muto Lillian Gish è preziosa quanto Mitchum per il film, in quanto sua controparte, donna di fede e protettrice di bambini smarriti. La notte del cacciatore è un film che non ha eguali.

L.A. Confidential

L.A. Confidential 1997

Conciso ma magistralmente adattato dall’ampio romanzo di James Ellroy, l’intramontabile poliziesco di Curtis Hanson segue due uomini di legge apparentemente male assortiti (Russell Crowe e Guy Pearce) che devono fare squadra per sgominare una rete di corruzione che arriva fino ai vertici della catena alimentare nella Los Angeles degli anni Cinquanta.

Molti dei film di questa lista vivono nell’ombra; L.A. Confidential è in gran parte un affare luminoso e solare in superficie. È fin troppo efficace nel contrastare un mondo di corruzione malata, egoista e violenta che si trova sotto la città degli angeli, una città di sogni dove molti sogni sono morti. L.A. Confidential stabilisce un tempo e un luogo e suscita un’enorme risposta emotiva. Oltre a essere una storia di criminalità avvincente come mai se ne vedono sullo schermo, è uno dei migliori film sull’amicizia tra uomini e una storia d’amore recitata in modo impeccabile. Kim Basinger ha vinto un Oscar meritatissimo, interpretando un personaggio imperfetto ma estremamente simpatico che, in senso figurato, scaglia le idee preconcette sulla femme fatale direttamente fuori dalla finestra di un grattacielo.

L.A. Confidential in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

 

Il mistero del falco (The Maltese Falcon)

Il mistero del falco (The Maltese Falcon) 1941
© Warner Bros Pictures

Sebbene sia davvero importante citare Il grande sonno e altri noir con Laurent Bacall, l’apparizione più iconica di Humphrey Bogart nel genere è innegabilmente quella di Sam Spade nel debutto alla regia di John Huston, Il mistero del falco (The Maltese Falcon). L’attore, incomparabilmente cool, recita accanto a Mary Astor e Peter Lorre in un potboiler sull’isteria che circonda l’omonimo MacGuffin, una statuetta abbagliante e misteriosa. In realtà, però, Il mistero del falco (The Maltese Falcon)  parla dell’avidità e della sua futilità che consuma l’anima.

Il film di Huston è, di fatto, un remake. Vale la pena di vedere la versione del 1931, più leggera ma più cruda, il cui successo iniziale fu fortemente compromesso dal Codice Hays, che rimase in vigore fino al 1968. Il film del 1941 è ampiamente considerato il miglior film poliziesco di sempre, uno dei primi 25 film conservati dal National Film Registry della Biblioteca del Congresso.

Drive (2011)

Drive film 2011

Per tutti gli incassi e la pubblicità di Barbie, è molto probabile, almeno per i cinefili, che Drive sia il ruolo più iconico di Ryan Gosling. Spesso silenzioso, ma con una presenza imponente e minacciosa, spesso piuttosto romantica e sognante (tutto ciò si potrebbe dire del film stesso), è impeccabile nei panni di Driver, un autista (davvero), che si ritrova invischiato con dei criminali, insieme a una giovane vedova (Carey Mulligan) che deve proteggere.

Come in Pulp Fiction, Drive racconta una storia di criminalità non memorabile, ma è la narrazione, la messa in scena di tutto ciò che lo rende un capolavoro. Nicholas Winding Refn avrebbe inciampato con il banale film di Lynch The Neon Demon e con lo sconcertante Only God Forgives, ma Drive sarà il paradiso dei film di mezzanotte per un tempo infinito. Ci sono innegabilmente echi di un altro noir essenziale, Taxi Driver, ma la presenza di Gosling e la chimica romantica rendono questo film molto più tenero, al di sotto delle scene e del gore.

Drive in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

 

Viale del tramonto (Sunset Boulevard, 1950)

Viale del tramonto (Sunset Boulevard)

Pochi anni dopo aver realizzato il film che ancora oggi definisce il cinema noir (ne parleremo tra poco), il maestro di tutti i generi hollywoodiani Billy Wilder ne ha realizzato un altro altrettanto apprezzato, una satira su Hollywood che satireggia Hollywood. È ancora il miglior film dell’industria su se stessa. Gloria Swanson e William Holden sono i protagonisti di questo film fumoso, affascinante e spesso molto divertente, che racconta di un’ex star del cinema e di un aspirante sceneggiatore con i loro difetti e le loro delusioni di gloria.

Gli Academy Awards del 1951 furono un vero e proprio record per la categoria della migliore attrice. Bette Davis e Anne Baxter di All About Eve furono entrambe nominate nella categoria principale su insistenza di quest’ultima, in un caso di vita che imita l’arte. Anche la Swanson fu nominata. La corsa sorprendentemente ravvicinata ha apparentemente diviso i voti, portando a una vittoria shock per l’esordiente Judy Holliday in Going My Way. Tutte e tre le interpretazioni citate sono entrate nei libri di storia in un modo meno effimero di una vittoria agli Oscar.

Vertigine (Laura, 1944)

Vertigine (Laura, 1944)

Il genere film noir è noto per le sue trame contorte (si veda Il falcone maltese come riferimento), ma Vertigine di Otto Preminger si distingue in questo senso. È tanto un trionfo dello stile sulla sostanza quanto un trionfo dello stile sulla sanità mentale. Dana Andrews recita accanto a Vincent Price e Clifton Webb, nei panni di un detective che si innamora di un dirigente morto (Gene Tierney) sul cui omicidio sta indagando.

Vertigine , uscito lo stesso anno del film noir sovrano La fiamma del peccato (Double Indemnity), ha ricevuto un Oscar per la sua fotografia in bianco e nero. È una storia d’amore sincera e una storia di fantasmi come l’intramontabile Rebecca di Hitchcock è una storia di fantasmi. È conservato nel National Film Registry dal 1999 e la sua reputazione è cresciuta nel tempo. C’è stato un remake televisivo del 1968, scritto da Truman Capote, che è stato criticato ed è difficile da trovare al giorno d’oggi. Rimanete sul superlativo originale.

Blue Velvet (1986)

Blue Velvet 1986

Molti registi si sono cimentati nell’emulazione dello stile di David Lynch con risultati deludenti e spesso sconcertanti. In realtà esiste un solo David Lynch. Insieme a film del calibro di Mulholland Drive, Eraserhead e il meglio di Twin Peaks, questa pietra miliare degli anni ’80 rappresenta l’opera più pienamente realizzata e gratificante che ha reso il termine “lynchiano” degno di essere aggiunto al dizionario di Oxford. Il film poliziesco, che racconta di uno studente universitario idealista che entra in contatto con la malavita dopo aver trovato un orecchio mozzato, è interpretato da Kyle MacLachlan, Isabella Rossellini e Dennis Hopper (indimenticabile nel ruolo del cattivo ipersessualizzato Frank Booth).

Per la cronaca, non tutti i film di Lynch sono così inquietanti o misteriosi. The Elephant Man è un dramma semplice che si inserisce stranamente nel resto del canone, e Lynch ha dato ulteriore prova della sua abilità con il dolce e semplicemente perfetto film per famiglie The Straight Story nel 1999.

Blue Velvet in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

 

Notorious – L’amante perduta (1946)

Notorious - L'amante perduta (1946)Il noir più iconico di Alfred Hitchcock è a colori, ed è un film noir chiamato La donna che visse due volte (Vertigo) (sapete, il film che è in ogni lista dei migliori film mai realizzati, a volte in cima). È importante ricordare che Notorious è altrettanto bello. Roger Ebert lo ha definito “l’espressione più elegante dello stile visivo del maestro“. Cary Grant, Ingrid Bergman e Claude Rains danno il meglio di sé in una spy story cupa, a volte cinica, ma alla fine profondamente romantica, su un triangolo amoroso mortale nell’immediato dopoguerra.

Notorious non ha età, solo un po’ meglio di così. Diventa sempre più fresco e urgente con il passare del tempo. La sceneggiatura di Ben Hecht affronta una storia d’amore tossica e l’alcolismo con una schiettezza che era in anticipo sui tempi, almeno sulla pellicola. Girato con una macchina da presa che scivola sapientemente e con sfumature d’argento che potrebbero far dubitare lo spettatore che i film abbiano mai avuto bisogno del colore, Notorious è un film freddo ma umanistico che culmina con alcuni dei gesti e dei dialoghi più romantici mai realizzati su pellicola.

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L’ultima seduzione (1994)

L'ultima seduzione (1994)

Non diversamente dall’esasperante esclusione burocratica di Essie Davis per il suo lavoro in The Babadook 20 anni dopo, Linda Fiorentino non ha avuto diritto a una meritatissima nomination agli Oscar perché L’ultima seduzione è andato in onda sulla TV via cavo premium nello stesso periodo in cui ha ricevuto un’uscita limitata nelle sale. È un vero peccato: questo è stato uno dei film più avvincenti di un anno insolitamente forte per il cinema hollywoodiano e internazionale.

Nel teso thriller erotico a basso costo di John Dahl, l’attrice (che di lì a poco sarebbe stata memorabilmente co-protagonista di Men In Black) interpreta una femme fatale che scappa con i soldi della droga del marito prima di pianificare la sua prossima grande truffa. Con tutta l’attenzione che Sharon Stone ha ricevuto per Basic Instinct due anni prima (la sua interpretazione era migliore di quella del film, che era un po’ goffo), la Fiorentino è il vero successore della Phyliis Dietrichson di Barbara Stanwyck come un’agghiacciante, a volte divertente, assolutamente spietata e in effetti diabolica, zenit dell’archetipo.

L’ultima seduzione in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

 

Collateral (2004)

Collateral 2004

Tom Cruise è sempre stato uno dei migliori attori del pianeta, un attore migliore di quanto gli venga riconosciuto. Molti indicheranno Magnolia come la sua migliore interpretazione drammatica, ma vale la pena considerare anche Collateral. È animalesco, innegabilmente simile a un lupo, nel neo-noir d’azione di Michael Mann, che racconta di un sicario che incastra un innocente tassista (Jamie Foxx) in una notte di colpi su colpi.

Intriso di neon, luci alte e ombre basse, questo è il primo film di Mann girato quasi interamente in digitale. Collateral è il film migliore, più accurato e più efficace mai realizzato su Los Angeles di notte. Da una breve ma magnifica scena di coyote che si aggira per le strade urbane a una sparatoria in un nightclub che è tra le migliori mai girate da un regista che è maestro in questo genere di cose, Collateral è tanto un esame di una città enorme e impersonale quanto un gioco di moralità che si svolge nel taxi.

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La donna che visse due volte (Vertigo, 1958) 

La donna che visse due volte (Vertigo, 1958) 

È impossibile stilare una lista di noir perfetti, o di film perfetti, senza arrivare a La donna che visse due volte (Vertigo, 1958). Nominato il più grande film di tutti i tempi dal sondaggio 2012 di Sight and Sound tra i critici internazionali, è l’intramontabile storia di ossessione del Maestro della Suspense, con protagonista l’apprezzato veterano militare e attore veterano James “Jimmy” Stewart nei panni dell’investigatore privato John “Scotty” Ferguson, che si invaghisce dell’affascinante bionda (Kim Novak) che gli è stata assegnata.

La donna che visse due volte (Vertigo, 1958) è un superbo esempio di arte cinematografica, davvero senza pari. Dall’uso deliberato dei colori per esaltare la narrazione in una fotografia morbida e sognante alla colonna sonora fragorosa ma romantica di Bernard Hermann, che potrebbe essere la più grande di tutti i film. I titoli di testa animati di Saul Bass raffigurano un vortice circolare che preannuncia la paura dell’altezza di Scotty, certo, ma soprattutto il suo ciclo di ossessione, un ciclo di morte.

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Chinatown (1974)

Chinatown

Sebbene si possa facilmente sostenere che le sue interpretazioni più iconiche siano quelle di Shining e di Qualcuno volò sul nido del cuculo (e persino di Batman), si può affermare che Chinatown sia il più grande film di Jack Nicholson. L’attore recita accanto a Faye Dunaway e al regista del Falcone Maltese John Huston in un mistero scritto da Robert Towne e ispirato alle vere guerre per l’acqua in California all’inizio del XX secolo. La New Hollywood era un’epoca di rottura delle regole consolidate; Chinatown è il neo-noir definitivo.

Lo sceneggiatore e il regista Roman Polanski hanno notoriamente litigato – e alla fine si sono lasciati in pessimi rapporti – sul finale del film. Il regista ha insistito per il finale senza speranza, nichilista ma drammaticamente squisito che abbiamo ottenuto, con una tragica e complessa femme fatale colpita alle spalle e le ultime vestigia di innocenza e speranza consegnate direttamente nelle grinfie del male, per giunta dalla polizia. Poche grandi produzioni americane si sono concluse con una tale assenza di luce. Inoltre, non c’è mai stato un finale migliore. “Lascia perdere, Jake. È Chinatown”.

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La fiamma del peccato (Double Indemnity, 1944)

La fiamma del peccato (Double Indemnity)

Ed ecco il nonno di tutti. Il thriller hardboiled di Billy Wilder è quanto di più ricco di suspense possa esistere in un film (Hitchcock disse che le parole più importanti di Hollywood furono “Billy” e “Wilder” dopo averlo visto) e rimane l’ultima parola del genere noir. Basato sulla breve ma incisiva novella di James M. Cain, la storia di un venditore di assicurazioni (Fred MacMurray) che viene incastrato in un omicidio dalla calcolatrice Phyllis Dietrichson (Barbara Stanwyck) è il primo film hollywoodiano dal punto di vista degli assassini. In 80 anni ha mantenuto gran parte del suo mordente.

Come un altro grande thriller, Il silenzio degli innocenti, La fiamma del peccato (Double Indemnity, 1944) è una collaborazione di grandi talenti dietro e davanti alla macchina da presa che fanno il miglior lavoro della loro carriera. La Stanwyck, che a quanto si dice aveva un quoziente intellettivo geniale e all’epoca era la donna più pagata d’America, è forse la più grande risorsa di questo film storico. Phyllis Dietrichson è la più letale, agghiacciante e inconcepibile di tutte le femme fatale, la più grande dell’archetipo, nel “film oscuro” per eccellenza.

La fiamma del peccato in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

 




Norimberga: Russell Crowe nelle prime foto è irriconoscibile

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Norimberga: Russell Crowe nelle prime foto è irriconoscibile

Il giornale Deadline ha svelato diverse immagini esclusive di Russell Crowe e Rami Malek in Norimberga, il thriller di prossima uscita diretto da James Vanderbilt. Vanderbilt è stato produttore di film horror e thriller iconici come Scream e Zodiac e ha anche scritto la sceneggiatura di entrambi i film Murder Mystery di Netflix con Adam Sandler e Jennifer Aniston. Ha fatto il suo debutto alla regia con Truth, con Cate Blanchett e Robert Redford, e Norimberga sarà il suo primo approccio al dramma politico del 2015.

Norimberga è basato su The Nazi and the Psychiatrist dell’autore Jack El-Hai, che racconta la storia del tenente colonnello Douglas Kelley, uno psichiatra militare statunitense a bordo di un aereo con diversi ufficiali nazisti di alto rango che erano stati fatti prigionieri. Kelley è stato il primo psichiatra alleato a valutare i famigerati leader nazisti e, sebbene molti film sulla Seconda Guerra Mondiale abbiano esaminato diverse parti del conflitto, Norimberga sarà il primo adattamento a raccontare la storia attraverso gli occhi di Kelley. Crowe interpreterà uno dei prigionieri nazisti, Herman Göring, e Malek interpreterà lo psichiatra Kelley.

Il processo di Norimberga fu un’arma a doppio taglio; se da un lato si è riusciti a far luce su tutte le atrocità commesse dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, dall’altro hanno anche convinto la gente che non c’era più nulla di cui preoccuparsi, il che non era vero. Il regista Vanderbilt, che ha anche scritto la sceneggiatura di Norimberga, ha parlato di ciò che lo ha attratto verso il film:

“Ho saputo del processo di Norimberga a scuola, quindi conoscevo i fatti di base. Ma non appena ho letto della relazione tra questi due uomini (Göring e Kelley), sono stato davvero attratto dall’idea di raccontare una storia personale tra loro e come si sono scontrati a questo crocevia della storia.”

Chi interpreteranno Russell Crowe e Michael Shannon a Norimberga?

Russell Crowe interpreterà Hermann Göring, un ex politico tedesco e leader del partito nazista, mentre Michael Shannon sarà Robert H. Jackson, il pubblico ministero a capo dei processi.

Bluestone Entertainment, Walden Media e Széchenyi Funds stanno finanziando il film, mentre Vanderbilt, Richard Saperstein, William Sherak, Brad Fischer, Istvan Major e Paul Neinstein sono tutti produttori. Il team di produttori esecutivi include Frank Smith, Ben Tappan, Cher Hawrysh, Annie Saperstein, Brooke Saperstein, Beau Turpin, Nikolett Barabas e Béla Hajnal.

È un onore assoluto lavorare con un gruppo di attori così straordinariamente talentuosi”, ha detto Vanderbilt riguardo al casting di Crowe, Malek e Shannon. “I nostri partner di Bluestone e Walden sono stati di incredibile supporto e non vedo l’ora di portare questa straordinaria storia vera sullo schermo”.

È un privilegio collaborare con questo formidabile gruppo di artisti“, ha aggiunto Richard Saperstein, CEO di Bluestone Entertainment. “Sono emozionato e onorato dalla possibilità di far parte di una narrazione così importante e rilevante”.

Vanderbilt è noto per aver diretto e co-sceneggiato Truth del 2015, con Cate Blanchett, Robert Redford e Dennis Quaid. Ha anche lavorato alle sceneggiature di Zodiac del 2007, The Losers del 2010, The Amazing Spider-Man del 2012, White House Down del 2013, Independence Day: Resurgence del 2016, Scream del 2022 e Scream VI del 2023.

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