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Carmine Recano: 10 cose che forse non sai sull’attore

Carmine Recano: 10 cose che forse non sai sull’attore

Attivo tra cinema e televisione da oltre due decenni, l’attore Carmine Recano si è distinto grazie ad alcune fiction e film di grande popolarità, che gli hanno permesso di affermarsi come un volto familiare tra il grande pubblico. Negli ultimi anni ha poi conosciuto una rinnovata popolarità, specialmente tra le generazioni più giovani, grazie alla serie Mare fuori, dove ormai da quattro stagioni è uno dei protagonisti.

Ecco 10 cose che forse non sai di Carmine Recano.

Carmine Recano: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in noti film. Recano debutta al cinema nel 1999 con Un nuovo giorno. Successivamente recita in Pesi leggeri (2000), Terrarossa (2001), La vita degli altri (2001) e Le fate ignoranti (2001), di Ferzan Ozpetek, grazie al qualche ottiene maggiore popolarità. Successivamente recita in I cinghiali di Portici (2003), Ballo a tre passi (2003), Certi bambini (2003). Torna poi al cinema nel 2008 con Un giorno perfetto, seguito poi da Mine vaganti (2010), Tatanka (2011), Milionari (2014) e Napoli velata (2017). Gli ultimi film per il cinema in cui ha recitato sono invece Anche senza di te (2018) e La dea fortuna (2019).

2. È noto per alcune serie TV. La carriera dell’attore inizia con la fiction Un posto al sole (1998-2001), a cui fanno poi seguito alcuni episodi di serie come Don Matteo 2 (2001), Sospetti (2003-2005), Un medico in famiglia 4 (2004), Distretto di polizia 6 (2006), Capri (2006-2010) e Provaci ancora prof! 3 (2008). Recita poi in La nuova squadra (2009-2011), Facia d’angelo (2012), Il clan dei camorristi (2013), Gli anni spezzati – L’ingegnere (2014), Un’altra vita (2014), La strada dritta (2014), Amore pensaci tu (2017) e La porta rossa (2019-2023). Ottiene poi rinnovata popolarità grazie a Mare fuori (2020-in corso), dove recita accanto agli attori Carolina CrescentiniLucrezia Guidone, Massimiliano Caiazzo e Maria Esposito.

Carmine Recano in Mare fuori

3. Ha fatto cambiare alcuni aspetti del suo personaggio. In Mare fuori Recano interpreta il comandante Massimo Esposito, un uomo burbero che, grazie all’esperienza e a un innato senso
di umanità instaura con i ragazzi detenuti dei rapporti profondi, in alcuni casi decisamente paterni. Recano ha però rivelato che nella prima stesura della sceneggiatura il suo personaggio era molto meno caratterizzato in questo modo. D’accordo con il regista, ha dunque spinto affinché venisse messo in risalto questo aspetto del personaggio, essendo interessato come interprete a lavorare sul suo profilo più umano.

mare fuori 4 recensione 3 e 4
Carmine Recano in Mare fuori.

4. Inizialmente aveva rifiutato di partecipare alla serie. Nel corso di un’intervista rilasciata a Vanity Fair, l’attore ha rivelato che quando gli venne proposto di partecipare ad una serie incentrata sulle carceri di Napoli rispose istintivamente di no. Recano ha poi motivato la cosa con il fatto che il mercato è saturo di queste storie e non gradisce che si continui a raccontare sempre questi aspetti della città e della regione Campania in generale. Leggendo la sceneggiatura, però, ha notato come gli sbagli dei ragazzi siano frutto di errori degli adulti e ritenendo questo un aspetto socialmente interessante da affrontare ha infine accettato di partecipare al progetto.

Carmine Recano in Un medico in famiglia

5. Ha avuto un piccolo ruolo nella serie. Nella quarta stagione di Un medico in famiglia, nell’episodio Scherzi del destino, Cettina ospita una veglia funebre nell’agenzia del marito Augusto Torello. Qui si presenta un nipote di quest’ultimo, interpretato proprio da Recano, che si preoccupa di guidare i preparativi e la messa a punto del funerale. I fan dell’attore lo hanno riscoperto grazie all’arrivo della serie sulla piattaforma Netflix. Recano è dunque uno dei diversi attori passati per la celebre serie e poi divenuti noti.

Carmine Recano in Le fate ignoranti

6. Il film è stata la prima di diverse collaborazioni con Ozpetek. Nel 2001 il regista Ferzan Ozpetek sceglie Recano per il ruolo di Israele nel suo film Le fate ignoranti, facendolo recitare accanto a Stefano Accorsi e Margherita Buy. Visto l’ottimo risultato della collaborazione, a distanza di quasi dieci anni i due tornano poi a lavorare insieme nel film drammatico Un giorno perfetto, e nel pluripremiato Mine vaganti, seguiti poi da Napoli velata e La dea fortuna.

Carmine Recano Le fate ignoranti
Carmine Recano in Le fate ignoranti.

 

Carmine Recano in Un posto al sole

7. Ha rappresentato il suo debutto televisivo. Un altro ruolo in cui Recano è stato riscoperto solo in seguito è quello da lui avuto nella fiction Un posto al sole, che ha rappresentato il suo debutto televisivo. In questa ha interpretato il ruolo di Ciro Gambardella, il quale si rivela essere l’assassino di Mario e di Rita. È apparso per la prima volta nell’episodio 892, in onda nel 2000 su Rai 3

Carmine Recano in Capri

8. Ha recitato nelle prime tre stagioni della nota fiction. Dal 2006 al 2010 Recano è stato occupato con la serie Capri, dove ha interpretato il pescatore Carmelo, che nella prima stagione ha una relazione con l’americana Nancy, che però torna negli Stati Uniti lasciandolo già nella seconda stagione. In seguito Carmelo cerca di conquistare Lucia, senza troppo successo. Si è trattato di un personaggio che ha permesso all’attore di guadagnare una maggiore popolarità.

Carmine Recano è su Instagram

9. Ha un profilo sul social network. L’attore è naturalmente presente sul social network Instagram, con un profilo seguito attualmente da 678 mila persone. Su tale piattaforma egli ha ad oggi pubblicato appena un centinaio di post, tutti relativi alle sue attività come attore o modello. Si possono infatti ritrovare diverse immagini relative a momenti trascorsi sul set ma anche foto promozionali dei suoi progetti. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati sulle sue attività.

Carmine Recano: l’età, l’altezza

10. È molto riservato. Carmine Recano è nato a Napoli, il 28 novembre 1980. L’attore è alto complessivamente 1,72 metri. 

Fonti: Instagram, Vanity Fair

James Gunn sente la mancanza dei suoi “compagni Guardiani”

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James Gunn sente la mancanza dei suoi “compagni Guardiani”

Sono settimane ormai che il web fa rimbalzare i messaggi di Dave Bautista che non vede l’ora di unirsi di nuovo con James Gunn per il DCU. L’attore ha lavorato con il regista e sceneggiatore nel franchise Marvel di Guardiani della Galassia e adesso vorrebbe seguirlo anche nell’Universo DC di Warner Bros, principalmente per tornare a lavorare con Gunn.

James Gunn, che non ha confermato o smentito eventuali contatti con Dave Bautista per un ruolo nel DCU, ha però commentato le sue dichiarazioni dicendo che, sebbene stia amando ogni minuto della lavorazione di Superman: Legacy, sente la mancanza dei suoi “compagni Guardiani”. Questo scambio telematico porterà a un ingaggio di Bautista nel DCU? Non ci resta che aspettare.

In una nuova intervista con Comic Book, è stato chiesto a Dave Bautista cosa potrebbe accadere prima di essere inserito nella WWE Hall of Fame o di firmare per un ruolo nel DCU?

Dave Bautista ha risposto: “Non saprei risponderti onestamente, perché penso… E lo dico solo perché abbiamo avuto delle conversazioni, nel corso degli anni, che sarebbe la WWE Hall of Fame. Avrei dovuto partecipare l’anno scorso, ma ero impegnato in un film e non ho potuto viaggiare. Stavo girando un film in Sudafrica e logisticamente non è stato possibile realizzarlo. Quindi, sapete, non ho parlato con James dell’Universo DC“.

Ha poi aggiunto: “Mi piacerebbe lavorare di nuovo con James, che si tratti dell’Universo DC o meno. Adoro James Gunn. È un regista incredibile e abbiamo un cameratismo che non ha prezzo. Quindi lavorare di nuovo con lui? Voglio dire che lo farei anche gratis. Ma non abbiamo ancora parlato. Ora è in cima alla DC. Sta facendo le sue cose. Io sto cercando di portare avanti la mia lavorazione. Ma sono sempre aperto e gliel’ho detto“.

Cosa ha scritto Dave Bautista sui social a Novembre?

Anche in questo caso, torniamo al post di Dave Bautista sui social media di novembre, che l’attore di Dune doveva sapere avrebbe scatenato una marea di voci e speculazioni. Gunn doveva anche sapere che ripubblicare la foto non avrebbe fatto altro che aggiungere benzina al fuoco.

Quindi, che Dave Bautista  si rifaccia vivo tre mesi dopo e dichiari che lui e James Gunn non hanno discusso di alcuna possibilità è una pillola difficile da mandar giù.

In precedenza Dave Bautista aveva dichiarato di aver parlato con James Gunn della possibilità di interpretare Bane nel DCU, ma secondo quanto riferito, ciò avveniva prima che Gunn diventasse co-presidente dei DC Studios.

Dave Bautista ha rilasciato queste dichiarazioni a Insider nel gennaio 2023 e in seguito il suo addetto stampa ha chiarito che le discussioni erano avvenute prima che Dave Bautista diventasse co-CEO della divisione DC della Warner Bros.

Ho avuto delle conversazioni con James riguardo a [interpretare Bane], ma credo che la direzione in cui si sta orientando, ovvero il completo reboot dell’intero universo, stia ripartendo da zero e iniziando in modo più giovane e fresco e credo che sia necessario farlo. Penso che per rilanciare l’Universo DC si debba partire da zero e che si debba iniziare con attori più giovani. Bisogna iniziare a pianificare i prossimi 15 anni, e non credo che si possa fare con me. E lo capisco“.

Allora perché ora Dave Bautista sembra fare di tutto per dire che lui e Gunn non hanno avuto alcuna conversazione sul DCU? Forse è nervoso per il rischio di svelare qualcosa e quindi ha scelto di dichiarare che non ha parlato con Gunn del DCU?

Florence Pugh fornisce incoraggianti aggiornamenti su Thunderbolts

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Impegnata nella promozione di Dune – Parte Due, Florence Pugh deve anche affrontare la curiosità dei giornalisti per Thunderbolts, il prossimo progetto Marvel Studios che la vedrà coinvolta nel ruolo di Yelena Belova.

Vista per la prima volta in Black Widow, al fianco di Scarlett Johansson, e poi di nuovo in Hawkeye come guest star, Yelena farà parte della squadra di anti-eroi che dà il titolo al film. Nell’intervista con Entertainment Tonight, Florence Pugh ha confermato che subito dopo il press tour di Denis Villeneuve si dedicherà alla preparazione e alle riprese del film. Pugh nota anche che l’effettivo avvicinarsi delle riprese sembra surreale, dal momento che ci si aspettava che queste avvenissero molto più in prossimità di Black Widow.

Cosa sappiamo sul film Thunderbolts?

In Thunderbolts, Harrison Ford sostituirà il defunto William Hurt nei panni di Thaddeus “Thunderbolt” Ross. Il resto del cast è attualmente composto da Red Guardian (David Harbour), Ghost (Hannah John-Kamen), Yelena Belova (Florence Pugh), Bucky Barnes/The Winter Soldier (Sebastian Stan), John Walker/ US Agent (Wyatt Russell) e Taskmaster (Olga Kurylenko). Secondo quanto appreso la contessa Valentina Allegra de Fontaine (Julia Louis-Dreyfus) metterà insieme la squadra e potrebbe anche essere parzialmente responsabile della creazione di Sentry. Thunderbolts è attualmente previsto nelle sale il 25 luglio 2025.

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Emily Ratajkowski nella nuova serie comedy di Lena Dunham per Netflix

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Emily Ratajkowski è in trattative per unirsi al cast della prossima serie comedy di Netflix di Lena Dunham Too Much. Si unisce ai protagonisti della serie precedentemente annunciati Megan Stalter e Will Sharpe.

Too Much segue Jessica (Stalter), descritta come “una maniaca del lavoro di New York sulla trentina che si sta riprendendo da una relazione interrotta che pensava sarebbe durata per sempre e che si sta lentamente isolando da tutti quelli che conosce. Quando ogni isolato di New York racconta la storia del suo cattivo comportamento, l’unica soluzione è accettare un lavoro a Londra, dove progetta di vivere una vita di solitudine come una sorella Brontë. Ma quando incontra Felix (Sharpe) – che somiglia più a Spike che a Will di Notting Hill – scopre che il loro insolito legame è impossibile da ignorare, anche se crea più problemi di quanti ne risolve. Ora devono chiedersi: gli americani e gli inglesi parlano davvero la stessa lingua?”

Secondo le fonti, Ratajkowski interpreterà l’ex fidanzata di Felix, Polly, che viene descritta come l’esatto opposto di Jessica. Emily Ratajkowski è meglio conosciuta per la sua carriera di modella, essendo stata una delle modelle più conosciute in tutto il mondo negli ultimi dieci anni. È anche un’attrice, ed è apparsa in diversi film, quali L’Amore Bugiardo – Gone Girl e We Are Your Friends con Zac Efron, nonché al fianco di Amy Schumer in Come ti divento bella. Ratajkowski è anche un’autrice, avendo pubblicato nel 2021 My Body, una raccolta di saggi tra titoli più venduti secondo il New York Times.

Lena Dunham scriverà e dirigerà Too Much, con la musica originale di Luis Felber, suo marito. Dunham e Felber sono produttori esecutivi insieme a Tim Bevan, Eric Fellner, Michael P. Cohen, Surian Fletcher-Jones e Bruce Eric Kaplan, con Camilla Bray come produttrice.

Alison Brie e Dave Franco insieme per un nuovo progetto horror

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Alison Brie e Dave Franco insieme per un nuovo progetto horror

Dave Franco e Alison Brie, sposati nella vita, reciteranno insieme nel film horror Together. Il lungometraggio è opera dello sceneggiatore/regista esordiente Michael Shanks. Il film esplorerà “l’orrore della co-dipendenza raccontato in un modo unico”, con ulteriori dettagli che per ora sono tenuti nascosti. Franco e Brie produrranno anche il film, insieme a Picturestart, Tango, 1.21 e Princess Pictures. Finanziano Tango, Picturestart e 30West.

L’ultima collaborazione della coppia, Mi ricorda qualcuno del 2023, è stato il primo film che hanno scritto insieme, con Brie come protagonista e Franco come regista. La commedia romantica segue il personaggio di Alison Brie, Ally, una produttrice televisiva che mette in discussione tutte le sue scelte di vita quando torna nella sua città natale e si riunisce con un ex fidanzato.

Alison Brie ha anche recitato nel debutto alla regia di Dave Franco nel 2020, The Rental, un film horror che racconta due coppie che affittano una casa per le vacanze per un fine settimana di festa. Avevano già recitato insieme in The Little Hours e The Disaster Artist nel 2017.

“È un’attrice unica nel modo e riesce a bilanciare un dramma intenso con momenti di leggerezza”, ha detto Dave Franco a Variety nel 2020 riguardo al lavoro con Alison Brie nel suo debutto. “Ed è stato davvero confortante per me averla lì durante tutto il processo. Come regista esordiente, c’erano momenti iniziavo a dubitare di me stesso. È stato prezioso averla lì per darmi forza quando ne avevo bisogno e per ricordarmi che stavamo facendo un buon lavoro.”

The Terror: Devil in Silver, rinnovata per una terza stagione la serie AMC

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The Terror, uno dei franchise di successo di AMC, torna sulla rete a più di cinque anni di distanza dalla sua ultima stagione. La rete ha ordinato The Terror: Devil in Silver come terzo capitolo della serie antologica, che segue dunque la seconda stagione, The Terror: Infamy, presentata per la prima volta nel 2019.

La serie in sei parti che debutterà nel 2025 è basata su Il diavolo in argento, un romanzo scritto da Victor LaValle, che sta scrivendo la nuova stagione insieme a Chris Cantwell, a sua volta showrunner della serie drama di AMC Halt and Catch Fire, andata in onda del 2014-2017.

The Terror: Devil in Silver racconta la storia di Pepper, un traslocatore della classe operaia che, a causa di una combinazione di sfortuna e cattivo carattere, si ritrova ingiustamente ricoverato all’ospedale psichiatrico di New Hyde, un istituto pieno di persone che la società preferirebbe dimenticare. Lì dovrà vedersela con pazienti che lavorano contro di lui, medici che nascondono oscuri segreti e forse anche con il diavolo stesso. Mentre Pepper si fa strada in un paesaggio infernale dove niente è come sembra, scopre che l’unica strada verso la libertà è affrontare l’entità che prospera nella sofferenza all’interno delle mura di New Hyde. Ma farlo potrebbe dimostrare che dentro di lui vivono i peggiori demoni di tutti. Il libro è stato pubblicato nel 2013.

Karyn Kusama, che ha diretto Jennifer’s Body e gli episodi di Yellowjackets, dirigerà i primi due episodi e sarà il produttore esecutivo insieme a Cantwell, LaValle, David Zucker di Scott Free, Alexandra Milchan di Emjag, Guymon Casady di Management 360 e Scott Lambert di Anjulia Productions.

La prima stagione della serie, basata sul romanzo di Dan Simmons e trasmessa nel 2018, era ambientata sui ponti gelidi di un veliero di epoca vittoriana che seguiva una rotta maledetta. La seconda stagione, intitolata The Terror: Infamy, è incentrata su una forza malevola e mutaforma rinchiusa insieme ai prigionieri in un campo di internamento giapponese.

La prima stagione, che è un racconto romanzato della spedizione perduta del capitano Sir John Frankin nell’Artico dal 1845 al 1848, è stata sviluppata da David Kaiganich, mentre la seconda stagione è stata creata da Alexander Woo e Max Borenstein.

Jonathan Majors: la sentenza spostata a aprile. Rischia un anno di prigione

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Il caso di violenza domestica che coinvolge Jonathan Majors è stato nuovamente prorogato. L’attore avrebbe dovuto ricevere la sua condanna martedì scorso, un mese dopo essere stato riconosciuto colpevole di aver aggredito e molestato la sua ex fidanzata Grace Jabbari. Tuttavia, la sentenza è stata rinviata all’8 aprile a causa delle istanze presentate dal suo team legale per annullare il verdetto. Il giudice Michael Gaffey ha affermato che la nuova data darà ai pubblici ministeri il tempo di rispondere alla mozione, che è stata presentata lunedì.

Majors non ha partecipato di persona all’udienza di martedì pomeriggio ed è invece apparso virtualmente perché vive fuori dallo stato. Secondo le accuse rischia fino a un anno di carcere.

Alla fine del 2023, una giuria di Manhattan ha ritenuto l’attore, che all’epoca era sotto contratto con i Marvel Studios, colpevole di due reati minori di molestie e aggressioni, ma è stato assolto da altri due capi di imputazione derivanti da un incidente avvenuto lo scorso marzo.

Poco dopo il verdetto di colpevolezza, Jonathan Majors è stato licenziato dal Marvel Cinematic Universe della Disney, in cui interpretava il malvagio Kang il Conquistatore, personaggio chiave per la Fase 6 dell’universo condiviso. Prima del suo arresto, era già stato abbandonato dalla sua agenzia manager, Entertainment 360, e dalla sua società di pubblicità, la Lede Company. Rimane rappresentato dall’agenzia di talenti WME.

Jonathan Majors ha incontrato Jabbari nel 2021 sul set di Ant-Man and the Wasp: Quantumania della Marvel, in cui lui recitava al fianco di Paul Rudd e lei lavorava come coordinatrice del movimento. L’attore è stato arrestato il 25 marzo 2023 dopo aver aggredito Jabbari sul sedile posteriore di un veicolo privato. Durante il processo durato due settimane, Jabbari ha testimoniato di aver preso il telefono del suo allora fidanzato dopo aver visto un messaggio di testo da un’altra donna. Ha detto ai giurati che Majors ha recuperato con la forza il telefono, provocandole ferite alla testa e al dito.

Jonathan Majors rompe il silenzio: “Sono stato imprudente con il suo cuore, non con il suo corpo”

Jonathan Majors hanno negato di aver aggredito Jabbari. Non ha testimoniato durante il processo, ma la sua squadra di difesa ha affermato che Jabbari era l’aggressore nel veicolo, quella notte. Secondo il suo avvocato difensore Priya Chaudhry, Majors “ha ancora fiducia nel processo e non vede l’ora di riabilitare completamente il suo nome”.

Dopo il verdetto, Majors ha parlato per la prima volta durante un’intervista a Good Morning America, in cui ha continuato a negare qualsiasi addebito e ha detto che si rammarica solo di non aver rotto prima con Jabbari.

“Non avrei dovuto essere in macchina. Non avrei dovuto avere una relazione”, ha detto Majors alla conduttrice della ABC News Linsey Davis a gennaio. “Se non fossi stato in macchina, non sarebbe successo nulla di tutto questo. Se avessi concluso quella relazione, non sarebbe successo nulla di tutto questo. Se fossi stato abbastanza uomo o abbastanza coraggioso da dire: “Voglio vedere qualcun altro” o “Adesso è finita”, non sarei stato in quella macchina. Non saremmo stati qui qui. Sono responsabile di queste cose.”

Gina Carano fa causa alla Disney per il licenziamento da The Mandalorian

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Gina Carano ha citato in giudizio Disney e Lucasfilm per averla licenziata da The Mandalorian nel 2021, causa dell’allontanamento dal progetto è stato un post sui social media in cui paragonava l’essere repubblicana all’essere ebrea durante l’Olocausto.

La causa, depositata presso un tribunale federale della California, sostiene il licenziamento illegittimo e la discriminazione, nonché la richiesta che il tribunale obblighi la Lucasfilm a rimborsarla e paghi almeno 75.000 dollari di danni.

Elon Musk sta finanziando la causa, a seguito della sua promessa di pagare per le azioni legali intraprese da persone che denunciano la discriminazione derivante dai post su Twitter/X. Tuttavia, i post in questione hanno avuto origine nelle storie Instagram di Carano.

“Come segno dell’impegno di X Corp. a favore della libertà di parola, siamo orgogliosi di fornire sostegno finanziario alla causa di Gina Carano, consentendole di cercare la rivendicazione dei suoi diritti di libertà di parola su X e della capacità di lavorare senza bullismo, molestie, o discriminazione”, ha affermato in una nota Joe Benarroch, responsabile delle operazioni commerciali di X.

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Carano ha interpretato Cara Dune, un soldato ribelle diventato mercenario, per le prime due stagioni di The Mandalorian, trasmesso in streaming su Disney+. Poi è stata criticata e allontanata quando ha condiviso un post da un altro account Instagram nel febbraio 2021.

“Gli ebrei venivano picchiati per le strade, non dai soldati nazisti ma dai loro vicini… perfino dai bambini. Poiché la storia è stata modificata, la maggior parte delle persone oggi non si rende conto che per arrivare al punto in cui i soldati nazisti potevano facilmente radunare migliaia di ebrei, il governo prima fece sì che i loro stessi vicini li odiassero semplicemente perché erano ebrei. In che modo ciò è diverso dall’odiare qualcuno per le sue opinioni politiche?”

Lo stesso giorno del post, Lucasfilm e UTA, all’epoca l’agenzia di Carano, la abbandonarono. L’UTA, tuttavia, non è nominata come imputata nella causa. Il caso sostiene che la colpa è della Disney se l’ex agenzia di Carano ha abbandonato l’attrice. La causa di Carano, che include diversi elaborati riferimenti a “Star Wars”, dice Disney e Lucasfilm “ha reso chiaro che solo un’ortodossia nel pensiero, nella parola o nell’azione era accettabile nel loro impero, e che coloro che osavano metterla in discussione o non riuscivano a conformarsi pienamente non sarebbero stati tollerato”.

Il querelante fa riferimento ai precedenti post sui social media degli attori di “Star Wars” Pedro Pascal e Mark Hamill, in cui il presidente Donald Trump e i suoi sostenitori venivano paragonati ad Adolf Hitler e ai nazisti, come atti di discriminazione da parte della Disney, che chiude un occhio sulle dichiarazioni politiche dei co-protagonisti uomini senza che queste abbiano ripercussioni finanziarie o professionali.

Megalopolis: Francis Ford Coppola condivide il logo del film

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Megalopolis: Francis Ford Coppola condivide il logo del film

Tramite il proprio profilo Instagram, il regista Francis Ford Coppola ha condivide il logo del suo atteso nuovo film: Megalopolis. L’immagine condivisa svela infatti il logo-titolo del film, che come anticipato dovrebbe uscire nel corso di quest’anno. Si tratta del primo lungometraggio che Coppola dirige dai tempi di Twixt, del 2011. Megalopolis è dunque un titolo verso cui c’è grande curiosità e attesa, e questa prima immagine sembra annunciare maggiori novità nelle prossime settimane o nei prossimi mesi, in attesa di poter vedere qualcosa in più prima dell’uscita in sala del film. Di seguito, ecco il post condiviso da Coppola.

Di cosa parla Megalopolis?

L’idea di Megalopolis è stata ispirata dalla seconda Congiura di Catilina. Tuttavia, il film sarà caratterizzato da un’ambientazione futuristica e sarà incentrato su un ambizioso architetto che cova l’idea innovativa di ricostruire New York City come un’utopia all’indomani di un disastro naturale che ha rovinato le infrastrutture della città. Il pubblico può aspettarsi immagini straordinarie poiché si dice che il film sia girato utilizzando una tecnologia rivoluzionaria che impiega nuove tecniche simili a quelle utilizzate per The Mandalorian.

Coppolla, che scrive e dirige il film, ha riunito un emozionante cast costellato di star per quello che potrebbe essere il suo canto del cigno. Oltre a Adam Driver, nel cast compaiono anche Forest WhitakerNathalie Emmanuel, Jon Voight, Laurence Fishburne, Aubrey Plaza, Talia Shire, Shia LaBeouf, Jason Schwartzman, Grace Vanderwaal, Kathryn Hunter e James Remar. Ad oggi non si hanno però notizie sulla data di uscita del film, che potrebbe però arrivare in sala nel corso del 2024.

Wonder Man: morto un membro della crew in seguito ad un incidente sul set

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Arriva da Deadline la triste notizia che un montatore che lavorava ai CBS Radford Studios è caduto dalle travi questa mattina ed è purtroppo deceduto. Anche se al momento dell’incidente non erano in corso delle riprese, il montatore faceva parte della crew che era al lavoro sul set di Wonder Man dei Marvel Studios.

Un portavoce della Marvel ha confermato l’evento e ha aggiunto: “I nostri pensieri e le nostre più sentite condoglianze vanno alla sua famiglia e ai suoi amici, e il nostro sostegno è dietro l’indagine sulle circostanze di questo incidente”. Come da dichiarazione, sono in corso delle indagini per accertare le cause dell’incidente.

La serie inizierà la sua produzione il mese prossimo dopo che lo studio ha dovuto ritardare le riprese a causa del doppio attacco WGA e SAG AFTRA.

Cosa sappiamo sulla serie tv Wonder Man? 

Per quanto riguarda Wonder Man, Andrew Guest è stato scelto per ricoprire il ruolo di Head Writer con Daniel Destin Cretton alla regia dei primi due episodi. Si spera che gli scioperi abbiano semplicemente significato che i Marvel Studios stiano apportando alcuni miglioramenti ai processi di sviluppo dei progetto.

La star di Aquaman e il Regno Perduto, Yahya Abdul-Mateen II, è stata scelta per interpretare Wonder Man, con Sir Ben Kingsley pronto a riprendere il suo ruolo di Iron Man 3 nei panni di Trevor Slattery. Ad aprile, Demetrius Grosse è stato confermato come The Grim Reaper, mentre si dice che appariranno parecchi A-Listers – tra cui Ed Harris, Bob Odenkirk e Courtney Cox.

Wonder Man fece il suo debutto nei fumetti Marvel sulle pagine di Avengers #9 nel 1964.Inizialmente un cattivo, fu successivamente ricollegato e divenne un eroe (e  un Vendicatore) negli anni ’70. Il Tristo Mietitore è suo fratello e le sue onde cerebrali furono usate da Ultron come base per VISION; in seguito, si unì ai Vendicatori della West Coast e divenne una star di Hollywood.

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Smetto quando voglio: tutte le curiosità sul film di Sydney Sibilia

Ricorre quest’anno il decimo anniversario di Smetto quando voglio (qui la recensione), il film del 2014 che ha segnato il debutto alla regia di un lungometraggio di Sydney Sibilia, in seguito distintosi anche con L’incredibile storia dell’Isola delle Rose e Mixed by Erry. Con questo suo primo lungometraggio, scritto insieme allo sceneggiatore Valerio Attanasio, Sibilia dà vita ad una sorta di incrocio tra la serie Breaking Bad e un classico della commedia all’italiana come La banda degli onesti (1956). Nasce così un film che unisce commedia a commento sociale, il tutto arricchito da un cast composto da celebri interpreti italiani e una fotografia dal gusto particolarmente acido.

Il film prende dunque spunto dal film diretto da Camillo Mastrocinque e con protagonista Totò, in cui tre uomini perbene ma maldestri affrontano a malincuore le difficoltà economiche, mettendosi a fabbricare banconote false. Al posto della banconote, in Smetto quando voglio, ci sono però le smart drug, anche note come “droghe intelligenti”, sostanze che aumentano le capacità cognitive dell’essere umano. A fronte di ciò e delle situazioni comiche che ne derivano, il film punta anche a far riflettere sulla precarietà dei lavori accademici e sulla fuga di cervelli.

Accolto con grande entusiasmo, il film è poi stato nominato a ben 12 David di Donatello (senza però riuscire a vincerne alcuno) ed è stato indicato come uno dei film italiani che negli ultimi anni hanno ridato prestigio alle opere di genere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Smetto quando voglio cast Stefano Fresi

 

La trama di Smetto quando voglio

Protagonista del film è Pietro Zinni, un trentasettenne di professione ricercatore. Quando arrivano dei tagli all’università, però, si ritrova licenziato senza troppi complimenti. Per sopravvivere decide allora di mettere insieme una banda criminale come non se ne sono mai viste, reclutando i migliori tra i suoi ex colleghi, che nonostante le competenze vivono ormai tutti ai margini della società, facendo chi il benzinaio, chi il lavapiatti, chi il giocatore di poker. Insieme inizieranno produrre droga per ottenere ciò che gli è stato tolto, ma oltre ai soldi e al potere, non tarderanno però ad arrivare anche i guai.

Il cast di Smetto quando voglio e altre curiosità sul film

Ad interpretare Pietro Zinni vi è l’attore Edoardo Leo, mentre Valeria Solarino è Giulia, la sua compagna. Membri della squadra che Pietro mette insieme sono invece: Valerio Aprea nel ruolo di Mattia e Lorenzo Lavia in quello di Giorgio, due latinisti finiti a fare i benzinai; Paolo Calabresi nel ruolo dell’archeologo Arturo; Libero De Rienzo in quello di Bartolomeo, economista finito ad usare le proprie capacità per vincere a poker; Pietro Sermonti nel ruolo dell’antropologo Andrea, finito ad essere il gestore di uno sfasciacarrozze; Stefano Fresi è invece il chimico Alberto, ora lavapiatti in un ristorante cinese.

Recitano poi nel film gli attori Neri Marcorè nel ruolo di Claudio, Guglielmo Poggi in quello di Maurizio, e Sergio Solli nel ruolo del Professor Seta. Una piccola curiosità è poi da ritrovarsi nella scena in cui Alberto viene interrogato dal commissario Galatro, invece, quest’ultimo parla a un non inquadrato ispettore Coletti, il quale nella prima versione del film aveva la voce di un uomo. Tuttavia, nelle versioni successive alla realizzazione del film, la voce è stata sostituita con quella dell’attrice Greta Scarano, che da Smetto quando voglio – Masterclass ha dunque assunto il ruolo della suddetta ispettrice Coletti, riscritto dunque per un’attrice invece che per un attore.

Smetto quando voglio sequel

I sequel di Smetto quando voglio

Dato il successo del film, sono poi stati realizzati ben due sequel, Smetto quando voglio – Masterclass e Smetto quando voglio – Ad Honorem, usciti rispettivamente a febbraio e novembre del 2017. L’uscita così ravvicinata si spiega con il fatto che i due film sono stati girati l’uno dopo l’altro, senza pause nella produzione. Quando gli era stato chiesto di un eventuale sequel, Sibilia aveva infatti dichiarato “Se faremo il sequel non ne faremo uno, ma il secondo e il terzo episodio insieme. Gireremo contemporaneamente il secondo e il terzo film […] il punto è che se vogliamo fare gli scemi, allora facciamo gli scemi bene. Funziona così“.

A questi due successivi film si sono poi aggiunti gli attori Giampaolo Morelli, Luigi Lo Cascio e Greta Scarano. Smetto quando voglio – Masterclass, però, non è un semplice sequel, bensì un midquel, ovvero un seguito di un film, che però narra fatti avvenuti nel mezzo del film originale che sono stati tralasciati. Le vicende di questo secondo capitolo si svolgono infatti prima della scena finale del primo capitolo. Successivamente  a questi tre film, Sibilia non ha escluso un Smetto quando voglio 4, anche se lo immagina più come uno speciale o “capitolo reunion”, considerando infatti conclusa la storia principale.

Il trailer di Smetto quando voglio e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Smetto quando voglio grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 6 martedì alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

Man on Fire – Il fuoco della vendetta: dal cast al finale alternativo, le curiosità sul film

Considerato uno dei massimi interpreti del cinema mondiale, il due volte premio Oscar Denzel Washington si è nei primi anni Duemila dedicato ad alcuni celebri film di genere thriller. Da Training Day ad Out of Time, si è così dimostrato particolarmente a suo agio in tale genere, sfoggiando una presenza scenica unica. Tra i titoli più apprezzati di quegli anni vi è Man on Fire – Il fuoco della vendetta, diretto nel 2004 da Tony Scott e scritto da Brian Helgeland. Al centro di questo vi è un uomo che non conosce limiti intento a ricercare una bambina misteriosamente rapita.

Questo è basato sull’omonimo romanzo di A. J. Quinnell, da cui era già stato tratto un film nel 1987, Un uomo sotto tiro, con Scott Glenn nei panni del protagonista. Per questa nuova trasposizione, però, Scott decise di apportare sostanziali modifiche, aggiornando di fatto il contesto e i temi trattati. Contrariamente al primo film ambientato, come il romanzo, in Italia, Man on Fire – Il fuoco della vendetta si svolge ora a Città del Messico, località tristemente nota per il suo alto tasso di rapimenti e criminalità. Così facendo Scott ha dunque potuto dar vita ad una versione inedita della storia, pur mantenendo inalterate le sue tematiche di fondo.

Affermatosi come un buon successo, con 130 milioni di dollari di incasso a fronte di un budget di 70, Man on Fire – Il fuoco della vendetta è ancora oggi un titolo particolarmente apprezzato dai fan del genere, attratti tanto dalla sua tensione narrativa quanto dalle sequenze più d’azione. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori ed alla storia vera dietro tale racconto. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Man on Fire - Il fuoco della vendetta cast
Denzel Washington e Dakota Fanning in Man on Fire – Il fuoco della vendetta © 2004 20th Century Fox & Regency Enterprises. All rights reserved.

La trama di Man on Fire – Il fuoco della vendetta

Protagonista del film è l’ex agente della CIA John Creasy, uomo burbero e tormentato tanto dall’alcol quanto dal suo doloroso passato. Dopo un periodo di pausa in cui ha girato il mondo, in cerca di distrazioni e di un nuovo sé, John torna in Messico per incontrare un suo vecchio amico, Paul Rayburn. Questi gestisce ora un’agenzia di guardie del corpo, i cui principali clienti sono famiglie facoltose desiderose di ricevere particolari protezioni. Paul propone allora a John di svolgere per lui un caso delicato, ovvero quello di prendersi cura della piccola Pita, figlia dei coniugi Ramos. Pur se inizialmente riluttante all’idea di tale impegno, John finisce per accettare.

Egli inizia così a seguire ovunque la bambina, accompagnandola tanto a scuola quanto in altri giri. Pur se inizialmente infastidito dalle sue numerose domande sul suo lavoro, John inizia lentamente a sviluppare un certo affetto per la piccola, divenendo infine per lei un amico. La loro tranquillità viene però bruscamente spezzata nel momento in cui la piccola viene rapita sotto gli occhi di John, il quale ferito non riesce ad impedire tale evento. Carico di odio e di desiderio di vendetta, per John è l’inizio di una lunga ricerca che lo porterà a far uscire nuovamente il suo carattere da inarrestabile macchina assassina. Egli è pronto a tutto pur di ritrovare e salvare la bambina.

Il cast del film

Ad interpretare il personaggio di John Creasy vi è, come anticipato, l’attore Denzel Washington. Questi ottenne la parte dopo aver incontrato casualmente Scott in uno studio medico. Rimasto affascinato dalla fisicità dell’attore, il regista decise di affidargli la parte. Per prepararsi al personaggio, Washington consultò diverse guardie del corpo, apprendendo da loro i segreti e i pericoli del mestiere. Allo stesso tempo si esercitò nell’uso delle armi e rimase sempre nel personaggio quando si trovava sul set. Accanto a lui, nei panni della piccola Pita, vi è una giovanissima Dakota Fanning. Questa lasciò particolarmente impressionato Washington per via del suo talento. Per il personaggio, inoltre, l’attrice prese lezioni di piano, nuovo e spagnolo.

Il premio Oscar Christopher Walken interpreta invece il personaggio di Paul Rayburn, l’amico di Creasy. All’attore era in realtà originariamente stato offerto il ruolo di Jordan Kalfus, l’avvocato dei Ramos, ma preferì non assumere tali panni avendo interpretato già fin troppi cattivi in quegli anni. Ad avere il ruolo di Kalfus fu dunque Mickey Rourke, il quale durante il film non ebbe buoni rapporti con Washington, rendendo ancor più vero il conflitto tra i loro personaggi. I genitori di Pita, Lisa Martin e Samuel Ramos, sono invece interpretati dagli attori Radha Mitchell e Marc Anthony. Infine, è presente anche l’attore italiano Giancarlo Giannini nei panni di Miguel Manzano, direttore del Federal Ministerial Police.

Denzel Washington e Christopher Walken in Man on Fire - Il fuoco della vendetta
Denzel Washington e Christopher Walken in Man on Fire – Il fuoco della vendetta © 2004 20th Century Fox & Regency Enterprises. All rights reserved.

Il finale alternativo del film

Brian Helgeland, sceneggiatore del film, ha in seguito raccontato di un controverso finale alternativo che è stato eliminato dallo studio e che prevedeva l’inserimento di una bomba nel didietro del protagonista. Durante un’intervista con Inverse, Helgeland ha raccontato che una delle sue battute preferite del film è “L’ultimo desiderio? Vorrei che avessi più tempo”, pronunciata da Creasy prima di uccidere Victor Fuentes (Jesús Ochoa) infilandogli una bomba nel retto. Helgeland ha poi rivelato che la scena della bomba avrebbe dovuto essere riproposta come finale alternativo del film.

Ha infatti affermato: “Una cosa divertente su quella scena: Avevamo un finale alternativo del film in cui Denzel aveva una bomba nel sedere, che usava per uccidere i rapitori. Non è stato apprezzato dalla Fox!”. Il finale originale del film vede Creasy morire per le ferite di un proiettile dopo aver scambiato se stesso in cambio del ritorno di Pita, apparentemente in pace perché aveva portato a termine la sua missione. Si dice che il finale alternativo sia stato suggerito dallo stesso Washington, ma la Fox ha ritenuto che fosse troppo distante a livello di tono dal resto del film.

Il trailer di Man on Fire – Il fuoco della vendetta e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Man on Fire – Il fuoco della vendetta è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Prime Video e Disney+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

Wil: recensione del film di Tim Mielants

Wil: recensione del film di Tim Mielants

La coscienza è un lusso quando si tratta di sopravvivere e chi giudica può permettersi di farlo solo a posteriori: a dichiararlo con rassegnazione è Wil, il protagonista dell’omonimo film di Tim Mielants disponibile sulla piattaforma Netflix dal 1 febbraio. Il film, adattamento cinematografico del pluripremiato romanzo di Jeroen Olyslaegers (scrittore e autore di testi teatrali che ha firmato la sceneggiatura con lo stesso regista e con Carl Joos), è un drammatico racconto di (de)formazione individuale e una collettiva discesa agli inferi.

Wil: scegliere da che parte stare quando ogni punto di riferimento è perduto

Wil, interpretato dall’attore belga Stef Aerts, si muove per tutta la durata del film sulla labile linea di confine tra che cosa può ancora dirsi una vita umanamente degna di essere vissuta e quella forma di esistenza che, privata della speranza, dell’empatia, della sicurezza di poter agire secondo valori stabiliti in autonomia, non rimane che un mero sopravvivere agli eventi. E gli eventi, nel Belgio del 1942 occupato dai nazisti, investono gli uomini senza possibilità di controllo, neanche quando indossano una divisa che dovrebbe garantire il rispetto della demarcazione tra il Bene e il Male.

Wil e il compagno Lode, interpretato da Matteo Simoni – l’attore belga di origini italiane già visto nella serie TV The Rookie – sono reclute della polizia di Anversa, assegnate alla divisione incaricata della mediazione nei rapporti tra i tedeschi e la popolazione locale, incaricata, cioè, di supportare l’invasore nelle azioni di rallestramento e di persecuzione degli ebrei. L’illusione di poter restare estranei ai fatti che li circondano non durerà il tempo di una notte: alla fine del primo turno di pattuglia non ci saranno più isole di sicurezza, né per i giovani militari, né tantomeno per lo spettatore.

‘Scegliere da che parte stare’ è il mantra che Wil si sente ripetere in continuazione mentre ogni cosa attorno a lui vortica furiosamente e il suo unico desiderio sembra essere arrestarsi, quale che sia la riva a cui è approdato. La storia, ammonisce il protagonista, non è un insieme di nomi e date mandati a memoria e gli uomini e le donne che hanno provato a fare la differenza con la loro resistenza e che sono scomparsi nei luoghi di tortura accuratamente rappresentati nel film non sempre trovano spazio nei libri scolastici. Qualcuno si è chiesto se poteva fare la differenza, qualcun altro ha chiuso gli occhi come chi non riesce a far altro che abbandonarsi al sonno in mezzo all’infuriare di una tormenta.

Wil Stef Aerts

Una fotografia gotica segue la storia nel suo inabissarsi verso l’orrore

Sotto una pioggia senza ritorno i protagonisti di Wil sembrano entrare in una dimensione parallela che sarebbe confortante poter definire distopica, quando invece sappiamo che dal punto di vista storico è tutto vero. La fotografia gotica di Robrecht Heyvaert costruisce una cappa opprimente intorno alla narrazione e diventa sempre più cupa nel suo seguire l’inabissarsi della vicenda fino ad un orrore indicibile, mostrato con una dovizia di dettagli che non può essere definita un’esagerazione stilistica. Le scelte di regia si muovono infatti lungo un duplice filone: la visione ravvicinata delle atrocità naziste che colpiscono il corpo con tecniche da tortura medievale battono alla porta della mente del protagonista, si chiamano all’assalto, ne sfondano la percezione finché, di lui, non rimane che una parvenza dell’essere umano che aveva creduto di essere.

In un orizzonte tanto compromesso, solo l’amore riesce a mantenere la sua forza in un contesto saturo di paura e a riscattare, anche solo a tratti, l’incedere curvo del protagonista attraverso le strade di una città che non riconosce più. La stretta relazione che si instaura tra Wil, Lode e la sorella di quest’ultimo, Yvette, interpretata da Annelore Crollet, ricorda a tratti la connessione profonda tra i giovani di The Dreamers di Bernardo Bertolucci, solo che qui non ci sono né il tempo né lo spazio per sognare e nessuna relazione può dirsi davvero al sicuro dalle insidie della follia nazista. 

True Detective: Night Country, il quinto episodio debutterà sabato 10 febbraio

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Sarà caricato on demand e in streaming in anticipo, sabato 10 febbraio, il quinto e penultimo episodio di True Detective: Night Country, nuova stagione del cult HBO su Sky e NOW in contemporanea assoluta con gli States. Sky Atlantic manderà in onda come di consueto l’episodio lunedì sera, 12 febbraio, in prima serata. Inoltre, da domani, mercoledì 7 febbraio, sarà disponibile per tutti sul canale YouTube di Sky il primo episodio della nuova stagione.

La quarta stagione di True Detective è creata, scritta e diretta da Issa López e vede nel cast il premio Oscar Jodie Foster, per la prima volta protagonista sul piccolo schermo, e Kali Reis, a formare la coppia di investigatrici al centro dell’indagine raccontata nei nuovi episodi. Nel cast anche Fiona Shaw, Christopher Eccleston, John Hawkes, Finn Bennett, Isabella Star LaBlanc. Guest star Anna Lambe, Aka Niviâna e Joel D. Montgrand.

Fra thriller, horror e soprannaturale, True Detective: Night Country racconta una storia avvincente e ricca di suspense che prende il via durante l’ultimo giorno di sole dell’anno in Alaska. Atmosfere cupe e misteriose per un nuovo e agghiacciante mistero da indagare, con richiami al passato del franchise che faranno la gioia di tutti quanti hanno amato la serie fin dalla prima stagione. E con al centro due donne, due detective diversissime ma fatte della stessa pasta, ruvide e inaccessibili, accomunate da un doloroso trascorso e sole in un mondo di quasi soli uomini.

La trama di True Detective: Night Country

Quando la lunga notte polare scende su Ennis, Alaska, gli otto uomini che lavorano all’interno della Tsalal Arctic Research Station svaniscono senza lasciare traccia. Per risolvere il caso, le detective Liz Danvers (Foster) e Evangeline Navarro (Reis) dovranno prima confrontarsi con il loro lato oscuro, e scavare tra le inquietanti verità che giacciono sepolte sotto i ghiacci perenni. Quando le detective ritroveranno i corpi scomparsi, dovranno decifrare complessi messaggi e rispolverare un vecchio caso, prima che il ghiaccio, sciogliendosi, riporti in superficie gli orrori del passato. Come ama ripetere la detective Danvers: qual è la domanda giusta da porsi?

Issa López è showrunner, creatrice, regista ed executive producer. Jodie Foster, oltre ad essere protagonista, è anche executive producer insieme a Mari Jo Winkler, Barry Jenkins, Adele Romanski e Mark Ceryak di PASTEL, Chris Mundy, Alan Page Arriaga, Steve Golin, Richard Brown, Matthew McConaughey, Woody Harrelson, Cary Joji Fukunaga e Nic Pizzolatto. Produttori Princess Daazhraii Johnson; Cathy Tagnak Rexford; Sam Breckman.

Charles Melton reciterà nel prossimo film di Alex Garland

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Charles Melton reciterà nel prossimo film di Alex Garland

Charles Melton sembra aver trovato il suo prossimo progetto dopo il successo con May December. Deadline conferma che l’attore è in trattative per recitare nel film sulla guerra senza titolo di Ray Mendoza e Alex Garland prodotto da A24. Il progetto è la seconda collaborazione per Garland e Mendoza, che è stato supervisore militare per l’ultimo film di Garland, Civil War. La coppia ha scritto e co-dirigerà il film.

Andrew Macdonald e Allon Reich di DNA e Peter Rice produrranno. A24 si occuperà dell’uscita mondiale del film. Come per ogni film di Garland fino a ora, i dettagli dietro alla trama del film sono avvolti nel segreto.

A seguito del suo lavoro con Todd Haynes, Melton ha avuto la possibilità di scegliere tra le migliori sceneggiature in circolazione. Dalla première del film al Festival di Cannes di quest’anno, Charles Melton ha raccolto un sacco di elogi che includono una nomination al Golden Globe, nonché numerose vittorie in circoli critici tra cui il New York Film Critics e un Gotham Award come miglior attore non protagonista.

The Mandalorian & Grogu: 5 possibili antagonisti per il film di Star Wars

La Lucasfilm ha recentemente annunciato un nuovo film della saga di Star Wars: The Mandalorian & Grogu. Questo progetto porterà finalmente al cinema i due protagonisti di The Mandalorianil più popolare e apprezzato prodotto realizzato negli ultimi anni per il franchise di Star Wars. Al momento non si hanno molti dettagli su questo film, né dove si collocherà rispetto all’annunciata quarta stagione di The Mandalorian. Si prevede però che la prima avventura sul grande schermo di Din Djarin e Grogu sfocerà nell’ancora misterioso film di Dave Filoni. Un altro mistero riguardante il film è quale o quali saranno gli antagonisti del film, ma a tal riguardo ci sono alcune ipotesi. Dopo aver visto quali personaggi potrebbero comparire nel film, vediamo ora quali potrebbero essere gli antagonisti che potrebbero essere coinvolti nella storia.

Consiglio d’Ombra

Abbiamo incontrato per la prima volta i membri del Consiglio d’Ombra nella terza stagione di The Mandalorian e abbiamo appreso che, con grande dispiacere del Moff Gideon, molti di loro sono rimasti fedeli al Grand’Ammiraglio Thrawn. Ora che è tornato e Gideon è morto, si allineeranno tutti a uno degli Imperiali più preziosi dell’Imperatore Palpatine? Dipende da cosa ha in mente Thrawn e se ha interesse a riportare l’Impero alla sua antica gloria ora che si è alleato con le Grandi Madri di Dathomir. Come minimo, ci aspettiamo che il Capitano Pellaeon sia al fianco di Thrawn e, se così fosse, potrebbe essere un avversario adeguato in questo film.

Joruus C’baoth

Joruus C'Baoth

 

Joruus C’Baoth, ad oggi apparso solo in alcuni libri dedicati alla saga, come L’erede dell’Impero, era determinato a portare Luke Skywalker, Leia e Mara Jade sotto il suo controllo. Egli si è dimostrato essere alla pari con Darth Vader e l’Imperatore Palpatine e in The Mandalorian & Grogu potrebbe voler mettere le mani su Grogu, come fece una volta con Luke, per creare un esercito di esseri incredibilmente potenti e sensibili alla Forza che eseguiranno i suoi ordini. Sarebbe facile far sì che Gideon lavorasse per lui prima di concentrarsi sulla creazione di cloni di sé stesso.

Darth Maul

Come noto, Maul è morto in Star Wars: Rebels, ma Dave Filoni ha già ritrattato il finale di quella serie. Tenendo conto di ciò, perché non trovare un modo per far sì che questo amato Sith trovi un modo per tornare in scena? Egli una pregresso con i Mandaloriani dopo aver impugnato la Darksaber e aver governato Mandalore e, cosa fondamentale, Lucasfilm non ha mai risolto il grande cliffhanger di Solo: A Star Wars Story, in cui lo si vede ricomparire in scena. Il fatto è che The Mandalorian & Grogu sarà più di un episodio più lungo del normale della serie Disney+ e il ritorno di un cattivo iconico del passato del franchise potrebbe essere una gradita sorpresa per tutti i fan.

Snoke

The Mandalorian ha lasciato intendere che gli esperimenti di clonazione del Moff Gideon potrebbero avere a che fare con la creazione del Leader Supremo Snoke. Che abbia usato la tecnologia dell’Imperatore Palpatine per scopi egoistici o che l’abbia inavvertitamente creata per il suo ex capo, c’è un modo per collegare tutto questo. Che si ami o si odi la trilogia sequel, Snoke ha comunque bisogno di una sua origin storyThe Mandalorian & Grogu potrebbe essere un buon punto di partenza per esplorarla. Se Jon Favreau si impegnerà a fondo nell’idea, forse potremo anche scoprire come il futuro leader del Primo Ordine si sia ritrovato con tutte quelle cicatrici!

Moff Gideon

Per molti versi, puntare i riflettori su un cattivo familiare è la cosa più sensata per The Mandalorian & Grogu. Giancarlo Esposito è un talento eccezionale e, per chiunque abbia visto The Mandalorian, il suo ritorno sarebbe di grande impatto. Le teorie continuano a circolare sul fatto che sia stato uno dei suoi cloni a morire nel finale della terza stagione, quindi perché non riportarlo come il cattivo definitivo con cui Din Djarin e Grogu dovranno confrontarsi? Alcune domande senza risposta potrebbero finalmente essere affrontate e, per tornare a Snoke, siamo sicuri che anche lui potrebbe essere coinvolto in qualche modo nella storia.

Palm Royale: il trailer della serie Apple Tv+ prodotta da Kristen Wiig e Laura Dern

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Apple TV+ ha svelato il trailer di “Palm Royale“, l’attesa serie ambientata nell’alta società di Palm Beach nel 1969, interpretata e prodotta esecutivamente da Kristen Wiig e dal premio Oscar® Laura Dern. Il rinomato cast comprende anche Allison Janney, Ricky Martin, Josh Lucas, Leslie Bibb, Amber Chardae Robinson, Mindy Cohn, Julia Duffy e Kaia Gerber, con la partecipazione straordinaria del leggendario Bruce Dern e dell’iconica e pluripremiata arol Burnett. “Palm Royale” farà il suo debutto su Apple TV+ il 20 marzo con i primi tre episodi, seguiti da nuovi episodi ogni mercoledì fino all’8 maggio.

“Palm Royale” racconta la storia di persone splendidamente impossibili e segue le vicende di Maxine Simmons (interpretata da Kristen Wiig) nel tentativo di assicurarsi un posto al tavolo più esclusivo d’America: l’alta società di Palm Beach. Mentre Maxine cerca di attraversare quella linea impermeabile tra “chi ha” e “chi non ha”, la serie pone le stesse domande che ancora oggi ci lasciano perplessi: Quanto di te stesso sei disposto a sacrificare per ottenere quello che ha qualcun altro? Ambientata nel 1969, “Palm Royale” è una testimonianza di tutti gli outsider che lottano per garantirsi la loro opportunità di emergere e appartenere veramente a se stessi.

Liberamente basata sul romanzo “Mr. and Mrs. American Pie” di Juliet McDaniel e prodotta dagli Apple Studios, “Palm Royale” è scritta e diretta da Abe Sylvia, che è anche produttrice esecutiva e showrunner, per conto della Aunt Sylvia’s Moving Picture Company. Laura Dern e Jayme Lemons producono per la Jaywalker Pictures, Kristen Wiig, Katie O’Connell Marsh, Tate Taylor e John Norris per la Wyolah Films; la serie è prodotta anche da Sharr White, Sheri Holman e dalla Boat Rocker. “Palm Royale” è diretta da Taylor, Sylvia, Claire Scanlon e Stephanie Laing.

C-MOVIE Film Festival: dal 20 al 23 marzo 2024 a Rimini la prima edizione

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Nasce C-MOVIE Film Festival, manifestazione in programma a Rimini dal 20 al 23 marzo 2024 organizzata da Kitchenfilm con la direzione artistica della regista e distributrice Emanuela Piovano, realizzata con la collaborazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Rimini.

Tre giorni di anteprime internazionali e incontri dedicati al cinema e al femminile, presso la Cineteca di Rimini e lo splendido Cinema Fulgor, attraverso un’esplorazione dei tre concetti chiave che danno il nome alla manifestazione: Cinema, Corpi, Convivenze. Ospite d’onore sarà Dacia Maraini, cui la manifestazione dedica una serie di appuntamenti. Tra le scrittrici italiane più amate del Novecento, e da sempre impegnata per i diritti delle donne, Dacia Maraini sarà protagonista di un omaggio alla sua arte e alla sua carriera, ripercorrendo anche la sua attività di regista con la proiezione di alcuni filmati realizzati dall’autrice in Super8 e restaurati dal CSC – Cineteca Nazionale. L’autrice di numerosi romanzi tra cui Corpo Felice, La lunga vita di Marianna Ucrìa fino al più recente Vita mia, saluterà il pubblico del festival in un incontro alla presenza di Annamaria Licciardello, responsabile della Diffusione Culturale della Cineteca Nazionale, e di Macha Meril, protagonista del film L’amore coniugale diretto da Dacia Maraini che sarà proiettato per l’occasione.

Scopo della rassegna è quello di invitare alla scoperta e alla riflessione di un cinema marginale, inteso come cinema “di confine”, capace di farsi interprete del dialogo tra generi, culture, storie. Partendo dai concetti di cinema, corpi e convivenze, C MOVIE proporrà opere, testimonianze e dibattiti che mirino a raccontare snodi cruciali della contemporaneità.

Questo festival è una novità assoluta per Rimini e nel panorama nazionale. Un festival che mette al centro le donne, protagoniste nel cinema come attrici, come registe, produttrici e spettatrici. Attraverso eventi di qualità si apre una riflessione sul ruolo femminile nella società. Anche per questo abbiamo accolto con entusiasmo la proposta della Kitchenfilm e collaborato alla realizzazione di un’iniziativa che va anche ad arricchire la candidatura di Rimini a capitale italiana della cultura 2026, assieme alla Romagna” sottolinea Emma Petitti, Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.

Un appuntamento di grande prestigio – spiega l’Amministrazione comunale di Rimini – che mette insieme due vocazioni storiche della nostra comunità, quella cinematografica e quella dei diritti. In particolare, oggi, il femminile rappresenta un tema di grande scambio e confronto, a cui questa rassegna darà un contributo importante e innovativo. Un festival che siamo contenti e onorati di poter ospitare, grazie ad un lavoro di rete con Kitchenfilm e l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, che ringraziamo per averci scelto come sede”.

Dopo l’inaugurazione di mercoledì 20 marzo, tre saranno gli appuntamenti con le anteprime internazionali per le tre serate del festival al cinema Fulgor di Rimini, con film che in maniera molto diversa per temi e linguaggi affrontano delle riflessioni centrali del dibattito sul femminile oggi.

Zafira, l’ultima regina, opera prima di Adila Bendimerad e Damien Ounouri, che tra storia e leggenda racconta le gesta della principessa Zaphira, moglie dell’ultimo re di Algeri Salim Toumi, che lottò per difendere la sua comunità dal pirata Barbarossa; Solo per me di Lucie Borleteau è una fiaba moderna che con il tono e la leggerezza della commedia romantica tra lo strip-tease e la scoperta dell’amore; terza anteprima internazionale è Senza prove di Béatrice Pollet, legal drama che con grande sensibilità affronta un argomento molto complesso come la negazione digravidanza. Le tre pellicole, con le anteprime riminesi alla presenza dei registi, inizieranno il loro percorso nelle sale italiane distribuite da Kitchenfilm.

Il programma del festival sarà anche arricchito da incontri e convegni, a partire dalle proiezioni dei film alla presenza di registi e professioniste del mondo dell’audiovisivo. Tra i vari appuntamenti si parlerà di cinema del Mediterraneo a firma e soggetto femminile nel convegno Mediterranea – il nuovo mediterraneo delle donne, Prime donne alla sbarra è il titolo del convegno in cui si rifletterà sui corpi in scena, I festival delle donne: pari opportunità o disparità opportune? sarà invece un momento di riflessione sul cinema.

C-Movie è realizzato grazie al contributo di Aide au Cinéma du Monde del CNC e dell’Istituto Francese Centro Nazionale per il cinema e l’immagine animata del Ministero della Cultura e Comunicazione e Ministero degli affari esteri ed europei Francesi – con il contributo della Società di distribuzione indipendente Kitchenfilm Italia – con il patrocinio dell’ Assemblea Legislativa Regione Emilia – Romagna – con il Patrocinio del Comune di Rimini – Assessorato alle Politiche per leducazione, Università, Formazione e lavoro, Politiche di genere, Partecipazione – con il Patrocinio della Cineteca Nazionale – Centro Sperimentale di Cinematografia – con il Patrocinio della Cineteca di Rimini – con il Patrocinio della Fondazione Iotti – con il patrocinio dell’ANAC – Associazione Nazionale Autori di Cinema- con il contributo di UNIFRANCE.

Dedalus: al via le riprese del film prodotto da Camaleo e Eagle Pictures

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Le case di produzione Camaleo e Eagle Pictures sono liete di annunciare che sono da poco iniziate le riprese del film Dedalus, thriller diretto da Gianluca Manzetti, con Luka Zunic, Matilde Gioli, Francesco Russo, Giulio Beranek, Giulia Elettra Gorietti, Stella Pecollo, e con Gian MarcoTognazzi e l’amichevole partecipazione di Carolina Rey.

Il film è prodotto da Camaleo, Weekend Films e da Eagle Pictures. L’opera è realizzata in co-produzione con la spagnola Koboflopi e la polacca Agresywna Banda, con il sostegno del MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e Regione Lazio – Lazio Cinema International. Le riprese dureranno 5 settimane e si svolgeranno a Roma e dintorni, tra cui la bellissima location di Castello Brancaccio e i sotterranei del Parco della Caffarella.

Gianluca Manzetti, già assistente alla regia di Sollima, Ozpetek e a capo della seconda unità di Dampyr, in questa opera seconda racconta con i toni del thriller un pericoloso social game in cui sei content creator in uno spazio isolato dove si trovano a competere in stile Squid Game in giochi sempre più pericolosi dove tutti diventeranno sia carnefici che vittime.

Dedalus, la trama

Michele, Tiziana, Leo, Antonella, Filippo e Belinda sono i sei content creator selezionati per partecipare a DEDALUS, un nuovo social game che promette di ridefinire il mondo del Web 3.0 e rendere ricco e famoso il vincitore. Rinchiusi in un’arena isolata, i concorrenti partecipano a giochi che via via si rivelano sempre più pericolosi. Quello che sembrava un semplice gioco si trasforma lentamente in qualcosa di completamente diverso, e i creator, da concorrenti, si ritrovano ora ad essere sia carnefici che vittime di un’elaborata vendetta.

Camaleo è una società di produzione cinematografica che nasce a Roma nel 2007.   Da subito l’attività produttiva di Camaleo è caratterizzata dall’obiettivo di creare contenuti di qualità fruibili dal grande pubblico. I film di successo non tardano ad arrivare con le prime grandi produzioni internazionali: “Il colore della libertà – Goodbye Bafana”, sulla vita di Nelson Mandela. Nel 2009 la società si focalizza sul cinema italiano, con la produzione di film di intrattenimento e di qualità. “OUTING, fidanzati per sbaglio” con Massimo Ghini, Nicolas Vaporidis e Giulia Michelini, esce nelle sale nel 2012. Nel triennio 2016/2018 si girano tre importanti commedie: “Ovunque tu sarai”, “Sconnessi”, “Compromessi sposi”. Del 2020 il thriller psicologico “Weekend”, con la regia di Riccardo Grandi. Il 2021 segna l’uscita di due grandi pellicole: “Tutti per Uma” un family movie e “Io e Angela” cui segue il drama thriller dal respiro internazionale “Double Soul”, ambientato fra Europa e Paesi Arabi con i premi Oscar Murray Abraham e Danny Glover; l’8 febbraio 24 uscirà al cinema l’action adrenalinico “Runner”, con Matilde Gioli e Francesco Montanari mentre per la prima settimana di aprile è prevista la release theatrical di “Leopardi & Co”, commedia romantica con il premio Oscar Whoopi Goldberg. È in fase di post produzione la commedia “30 anni (di meno)” con Massimo Ghini e Nino Frassica.

Eagle Pictures S.p.A. – Eagle Pictures S.p.A. è una casa di produzione e distribuzione cinematografica attiva da più di 30 anni, presente in ogni segmento della catena di sfruttamento del prodotto filmico: cinema, home entertainment, digital, e televisione.

La profezia del male: trailer e poster del film horror

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La profezia del male: trailer e poster del film horror

Ecco il trailer e il poster di La Profezia del Male, il nuovo horror Sony Pictures scritto e diretto da Spenser Cohen (I mercenari – The Expendables) e Anna Halberg (Extinction, Moonfall). Nel cast sono presenti Harriet Slater (Pennyworth), Adain Bradley, Avantika (Mean Girls) e Jacob Batalon (Avengers: Endgame, Spider-Man: No Way Home). La Profezia del Male sarà solo al cinema dal 9 maggio da prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.

La Profezia del Male – la trama

Mai usare le carte di qualcun altro: questa la regola sacra nella lettura dei Tarocchi. Quando un gruppo di amici la infrange scatena inconsapevolmente una terribile minaccia imprigionata nelle carte maledette. Uno dopo l’altro, i protagonisti dovranno affrontare il loro destino in una sfida contro la morte per sfuggire al futuro predetto nella profezia dei Tarocchi.

La Profezia del Male – il poster

Le avventure senza capo né coda di Dick Turpin: il trailer della serie Apple Tv+

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Apple TV+ ha svelato il trailer della prossima serie comedy-adventure “Le avventure senza capo né coda di Dick Turpin”. Composta da sei episodi, vede protagonista Noel Fielding (“The Mighty Boosh”, “The Great British Bake Off”) nei panni del leggendario brigante britannico e farà il suo debutto il 1° marzo con i primi due episodi, seguiti da un nuovo episodio ogni venerdì fino al 29 marzo.

Dick Turpin (Noel Fielding) intraprende un viaggio pieno di fughe assurde, quando viene nominato come capo di una banda di fuorilegge e incaricato di sbarazzarsi con astuzia del corrotto, sebbene autonominatosi uomo di legge, ladro Jonathan Wilde (Hugh Bonneville). In questa irriverente rivisitazione ambientata nel XVIII secolo, Dick è il più famoso – ma il più improbabile – dei rapinatori di autostrade, il cui successo è definito soprattutto dal suo fascino, dalla sua abilità nel dare spettacolo e dai suoi capelli. Insieme alla sua banda di simpatici furfanti, Dick cavalca gli alti e i bassi della celebrità e fa il possibile per sfuggire alle grinfie del Thief Taker General.

Al fianco di Fielding, completano il cast Ellie White (“The Windsors”), Marc Wootton (“High & Dry”), Duayne Boachie (“Blue Story”), Hugh Bonneville (“Downton Abbey”), Tamsin Greig (“Episodes”), Asim Chaudhry (“The Sandman”), Dolly Wells (“The Outlaws”), Joe Wilkinson (“Sex Education”), Mark Heap (“Friday Night Dinner”), Geoff McGivern (“Free Rein”), Michael Fielding (“The Mighty Boosh”), Samuel Leakey (“Gretel & Hansel”) e Kiri Flaherty.

Prodotta da Apple TV+ e Big Talk Studios, parte di ITV Studios, “Le avventure senza capo né coda di Dick Turpin” è ideata da Claire Downes, Ian Jarvis e Stuart Lane, e scritta da Jon Brittain, Richard Naylor, Claire Downes, Ian Jarvis e Stuart Lane, con Noel Fielding. La serie è prodotta esecutivamente da Kenton Allen, Big Talk Studios (vincitore di diversi premi BAFTA, “Rev”, “The Outlaws”, “Friday Night Dinner”), Noel Fielding, Victoria Grew, Big Talk Studios (“Back”, “We Are Not Alone”) e Ben Palmer.

Gli episodi 1-3 sono diretti da Ben Palmer (vincitore del BAFTA TV Award e del Rose d’Or Award per “The Inbetweeners” e “Finalmente maggiorenni – The Inbetweeners Movie”), mentre gli episodi 4-6 sono diretti da George Kane (candidato al BAFTA TV Award per “Timewasters”, “Inside No. 9”, “Crashing”). Il primo episodio è scritto da Claire Downes, Ian Jarvis e Stuart Lane con Noel Fielding, mentre gli episodi dal secondo al sesto sono scritti da Jon Brittain e Richard Naylor con Noel Fielding.

Manhunt: la nuova serie limitata true crime Apple Tv+ con Tobias Menzies

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Apple Tv+ ha presentato al Television Critics Association Winter Press Tour 2024 il trailer di “Manhunt”, la nuova serie limitata di sette episodi interpretata dal premio Emmy Tobias Menzies (“The Crown”, “Game of Thrones”) e creata dalla candidata all’Emmy Monica Beletsky (“Fargo”, “The Leftovers – Svaniti nel nulla”, “Friday Night Lights”), che è showrunner e produttrice esecutiva. La serie farà il suo debutto su Apple Tv+ il 15 marzo 2024, con i primi due episodi seguiti da nuovi episodi settimanali, fino al 19 aprile 2024.

Basato sul libro di James L. Swanson, bestseller del New York Times e vincitore del premio Edgar, “Manhunt” è un thriller cospirativo su uno dei crimini più noti ma meno compresi della storia, il sorprendente racconto della caccia a John Wilkes Booth all’indomani dell’assassinio di Abraham Lincoln. Accanto a Menzies recitano Anthony Boyle, Lovie Simone, Will Harrison, Brandon Flynn, Damian O’Hare, Glenn Morshower, Patton Oswalt, Matt Walsh e Hamish Linklater.

“Manhunt” è prodotto da Apple Studios e coprodotto da Lionsgate Television, in associazione con POV Entertainment, Walden Media, 3 Arts Entertainment, Dovetale Productions e Monarch Pictures. Beletsky, Franklin, Layne Eskridge e Kate Barry sono i produttori esecutivi. Anche Swanson, autore di “Manhunt: The 12-Day Chase for Lincoln’s Killer”, è produttore esecutivo insieme a Michael Rotenberg, Richard Abate, Frank Smith e Naia Cucukov.

The White Lotus 3: Julian Kostov nel cast al posto di Miloš Biković

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La terza stagione di The White Lotus ha aggiunto Julian Kostov al suo cast. L’attore apparirà in un ruolo ricorrente nella serie HBO precedentemente assegnato a Miloš Biković. Biković è stato escluso dalla serie, a causa del suo sostegno alla Russia e al presidente russo Vladimir Putin nella guerra del paese contro l’Ucraina.

“Oggi è stata scatenata una campagna mirata contro di me, una manovra esterna per influenzare le decisioni che possono creare un precedente inquietante che mette in ombra l’essenza della libertà artistica”, ha detto in precedenza Biković in una nota. “Il risultato di una tale narrazione è il trionfo dell’assurdità e la sconfitta dell’arte”.

Kostov si unisce ai membri del cast della terza stagione precedentemente annunciati: Leslie Bibb, Dom Hetrakul, Jason Isaacs, Michelle Monaghan, Parker Posey, Tayme Thapthimthong, Christian Friedel, Morgana O’Reilly, Lek Patravadi, Shalini Peiris, Carrie Coon, Francesca Corney, Nicholas Duvernay, Arnas Fedaravičius, Natasha Rothwell, Walton Goggins, Patrick Schwarzenegger, Aimee Lou Wood, Sarah Catherine Hook e Sam Nivola.

Quando inizia la produzione della terza stagione di The White Lotus?

La produzione della terza stagione di The White Lotus inizierà il mese prossimo e le riprese si svolgeranno a Bangkok, Phuket e Ko Samui. Per quanto riguarda la storia, al momento non si sa molto della trama della terza stagione di The White Lotus.

The White Lotusè stato un successo per la HBO. La prima stagione, girata alle Hawaii, ha ricevuto 11 nomination ai 74° Primetime Emmy Awards, vincendone cinque, tra cui Outstanding Limited or Anthology Series. La seconda stagione, girata in Italia, ha ottenuto 12 nomination ai 75° Primetime Emmy Awards, con la vittoria di Jennifer Coolidge come miglior attrice non protagonista in una serie drammatica.

Joaquin Phoenix e Todd Haynes insieme per una detective story vietata ai minori di 17 anni

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MK2 Films ha messo in cantiere la già annunciata collaborazione di Todd Haynes con il premio Oscar Joaquin Phoenix. Secondo quanto riporta Deadline, la detective story dovrebbe essere girata quest’estate, e MK2 e Cinetic di John Sloss discuteranno del progetto con acquirenti selezionati nelle prossime settimane. Il film non ha ancora un titolo.

Finora i dettagli sono scarsi, ma si dice che il film segua due uomini, uno interpretato da Joaquin Phoenix, che sono amanti e lasciano la California per il Messico. Il momento sono in corso ulteriori casting. La produttrice abituale di Haynes, Christine Vachon, nominata all’Oscar quest’anno per Past Lives, sta producendo il film.

Haynes aveva precedentemente parlato del progetto a Variety: “È una storia d’amore tra due uomini ambientata negli anni ’30 che ha un contenuto sessuale esplicito, o almeno ti sfida con la relazione sessuale tra questi due uomini. Uno è un personaggio nativo americano e l’altro è un poliziotto corrotto di Los Angeles. Alla fine devono fuggire da Los Angeles e andare in Messico.” In un’altra intervista, Haynes ha aggiunto che il film sarà probabilmente classificato come NC-17 (non adatto ai minori di 17 anni) e che sarà basato su una sceneggiatura che ha sviluppato con Phoenix e Jon Raymond.

L’ultimo film di Todd Haynes, May December, è stato presentato il 20 maggio 2023 in occasione della 76ª edizione del Festival di Cannes e uscirà nelle sale italiane da Lucky Red il prossimo 24 aprile. Joaquin Phoenix è invece in sala con Napoleon di Ridley Scott. Entrambi i film sono nominati agli Oscar 2024, May December per la migliore sceneggiatura originale, Napoleon per gli Effetti Visivi, la scenografia e i costumi.

In viaggio con Eugene Levy: il trailer della seconda stagione della serie Apple TV+

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In occasione del Television Critics Association Winter Press Tour 2024, Apple Tv+ ha svelato il trailer della seconda stagione di “In viaggio con Eugene Levy“, la serie di viaggi condotta e prodotta dal vincitore dell’Emmy Eugene Levy. La nuova avventura tutta europea del più improbabile dei viaggiatori farà il suo debutto su Apple TV+ l’8 marzo con i primi due episodi seguiti da nuove puntate ogni settimana fino al 12 aprile.

Dopo aver affrontato alcune delle sue paure più grandi nel corso della prima stagione, il vincitore delll’Emmy Eugene Levy esce ancora una volta dalla sua zona di comfort. Questa volta si imbarca in un viaggio “imperdibile” per ogni giramondo che si rispetti: un grande tour dell’Europa. La seconda stagione in sette parti segue Levy nel suo viaggio dal nord al sud del continente. Lungo il percorso, si imbatte in splendide gemme locali nascoste, scopre il suo albero genealogico e cerca di ampliare il suo palato sperimentando le specialità più uniche del posto. Unitevi a lui nel viaggio di una vita che non sapeva di dover fare.

In questa stagione, Levy si spinge ancora più lontano dai sentieri battuti, ispirato a sperimentare pratiche locali e fughe con amici vecchi e nuovi, tra cui la preparazione per la mezza estate secondo la tradizione svedese in un’avventura di inseguimento di alci; la prima volta nella terra d’infanzia di sua madre – la Scozia; una cena con un luminare per assaggiare la cucina francese a Saint-Tropez; il benessere di un “bagno di fieno” sotto i tetti di paglia tedeschi sull’isola di Sylt; una battuta di pesca intorno a Milo; conoscere le usanze medievali e raccogliere l’uva in Italia; giocare a calcio con un giocatore di caratura internazionale a Siviglia, in Spagna. 

“In viaggio con Eugene Levy” è prodotto per Apple TV+ da Twofour ed è prodotto esecutivamente da Levy, David Brindley, Nic Patten e Sara Brailsford.

James Cameron sulla saga di Avatar: “Ho idee per il sesto e il settimo”

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Anche se non vedremo Avatar 5 almeno fino al 2031, sembra che il creatore del franchise da miliardi di dollari, James Cameron, abbia già gli occhi puntati su un futuro ancora più lontano. In un’intervista con People durante la 51esima edizione dei Saturn Awards questo fine settimana, il regista e produttore ha rivelato che delle idee per Avatar 6 e Avatar 7 stanno già frullando nella sua testa. Cameron ha suggerito che non può fare a meno di pensare a nuove storie quando hai già immaginato un intero nuovo universo.

Il regista di Terminator 2 e Titanic sta attualmente lavorando alla post-produzione di Avatar 3, la cui premiere è prevista per il 2025. C’è sicuramente molto lavoro da fare prima ancora di prendere in considerazione una storia per Avatar 6 e 7, ma Cameron lo ha riconosciuto, anche se ha delle storie, potrebbe finire per non essere lui a lavorarci sopra:

“Abbiamo finito di scrivere il quinto film e ho idee per il sesto e il settimo, anche se probabilmente a quel punto passerò io il testimone. Voglio dire, la mortalità ci raggiunge. Ma ci stiamo godendo quello che stiamo facendo. Lo adoriamo. Possiamo lavorare con persone fantastiche”.

Cameron ha spiegato che continuerà a lavorare su Avatar perché non vede il motivo di abbandonare un IP con cui le persone sono immensamente connesse. Ha citato Star Wars e Star Trek come ispirazioni e il fatto che George Lucas e Gene Roddenberry abbiano continuato ad espandere i loro universi finché i fan volevano continuare a tornarci. Il regista ha anche ammesso di sapere che Avatar è un “universo giovane” e che se vuoi che qualcosa rimanga un punto di riferimento culturale, “devi metterci tutto il tuo cuore e la tua energia”.

Il franchise di Avatar ha come protagonisti Sam Worthington nel ruolo di Jake Sully, Zoe Saldaña nel ruolo di Neytiri, Sigourney Weaver nel ruolo di Kiri/Dr. Grace Augustine, Stephen Lang nel ruolo del Colonnello Miles Quaritch, Kate Winslet nel ruolo di Ronal, Cliff Curtis nel ruolo di Tonowari, CCH Pounder nel ruolo di Mo’at, Britain Dalton nel ruolo di Lo’ak te, Jamie Flatters nel ruolo di Neteyam, Edie Falco nel ruolo del Generale Frances Ardmore.

Oona Chaplin, Michelle Yeoh e David Thewlis sono stati confermati per interpretare nuovi personaggi in Avatar 3. Salvo ritardi, Avatar 3 arriverà nelle sale il 19 dicembre 2025, mentre Avatar 4 è attualmente previsto per il 21 dicembre 2029.

A star is born: la storia vera dietro il film di Bradley Cooper

A star is born: la storia vera dietro il film di Bradley Cooper

Un remake di un remake di un remake: Hollywood ha giocato in casa con A star is born (2018), film scritto, diretto e interpretato da Bradley Cooper e Lady Gaga, disponibile per il noleggio su Amazon Prime Video. Sebbene non vi siano conferme ufficiali del fatto che A star is born sia ispirato ad una storia vera, la genealogia della storia di Ally e Jackson è estremamente affascinante e stratificata, le cui radici affondano nell’epoca del muto, quando la grandiosa RKO faceva sognare il pubblico con i primi, grandissimi musical.

Partiamo dall’ultimo remake, per cui Lady Gaga ha inoltre vinto l’Oscar alla miglior canzone (Shallow): il film di Bradley Cooper si basa direttamente sul musical A star is born (1976) con Barbra Streisand e Kriss Kristofferson, rispettivamente nei ruoli di Esther, talentuosa cantante scoperta dal collega John, ormai sul viale del tramonto a causa di una dipendenza da alcool e droghe.

La sceneggiatura aggiorna la narrazione di A Star Is Born allo spirito di metà anni ’70 con grande abilità. La relazione Streisand-Kristofferson ritrae delicatamente un’alleanza libertaria senza prediche, quasi come un dato di fatto che richiede pochi problemi di ego. Particolarmente impressionante è una scena in cui i due litigano quasi violentemente e poi fanno pace culminando nella passione.

La Streisand nei panni di Esther Hoffman mostra al suo amante alcolizzato che è diventata proprio quello che lui voleva, una persona forte e consapevole del proprio sé. Eppure anche lei è una vittima della sua passione per lui; questo adattamento è, dopo tutto, una vera e propria storia d’amore moderna.

Questa versione segue in realtà l’adattamento del 1954 diretto da George Cukor, nonché secondo film più famoso di Judy Garland, che recita a fianco di James Mason nel ruolo di Norman Maine. In questo caso, Esther è una cantante il cui destino si incrocia con quello di Norman, attore in declino. Troviamo qui un James Mason di classe, ma il cui contrasto tra brillantezza artistica e condizione miserabile in cui riversa vengono esaltati dal technicolor e dalla magia del cinemascope e in cui la stella Judy Garland esplode grazie a una vocalità che scava nelle viscere, per alimentare il sogno di diventare una stella dei musical. Siamo davanti a una declinazione più edulcorata della trama, che addolcisce la tragedia, pur non sminuendone la portata.

Ma la versione originale di questo dramma struggente risale addirittura al 1937, anno di uscita di E’ nata una stella di William A. Wellman con Janet Gaynor e Fredric March protagonisti. I due interpretano Esther Blodgett, una ragazza di paese che approda nella rutilante Hollywood per diventare un’attrice famosa, e Norman Maine, che si innamora di lei e diventerà il suo pigmalione, aiutandola nella scalata verso le majors.

Oltre alle riprese nei luoghi simbolo di Tinseltown come il Grauman’s Chinese Theatre e l‘Hollywood Bowl, il film del ’37 include anche riferimenti a vere star e allusioni poco velate a vari magnati dello studio, faccendieri e membri della stampa. La Gaynor, talentuosa anche nel mimare, ha una deliziosa sequenza in cui tenta di impressionare i dirigenti di Hollywood con le sue imitazioni di Greta Garbo, Mae West e Katharine Hepburn mentre lavora in un catering. Wellman incluse anche i camei di numerose star in declino, tra cui il primo marito di Mary Pickford, Owen Moore, e la stessa ex moglie di Wellman, la star del cinema muto Helene Chadwick, che alcuni ipotizzano sia stata d’ispirazione per alcune sequenze chiave del film.

Il film di Wellman si è ispirato direttamente alla pellicola A che prezzo Hollywood? Distribuita dalla RKO nel 1932, tant’è che questa era decisa a fare causa per plagio alla casa di distribuzione del film del 1937. La cosa più interessante è però che, all’epoca delle prime, grandi riflessioni cinematografiche su cosa significasse essere artista ad Hollywood (Viale del tramonto e Singing in the rain sarebbero usciti, rispettivamente, nel 1950 e 1952) si dice che siano stati la stella del cinema muto Colleen Moore e il marito alcolista John McCormick ad ispirare la storyline dei due protagonisti di A star is born.

In realtà, un’altra probabile influenza, molti hanno ipotizzato, sarebbe stata la vicenda di Barbara Stankwyck, attrice e ballerina hollywoodiana che nel 1928 convolò a nozze con la star del vaudeville Frank Fay, proprio mentre stava per raggiungere l’apice della sua carriera e, al contrario, quella del marito si stava disintegrando a causa dell’alcolismo.

A Star Is Born film

La storia, però, si infittisce ancora di più poiché Wellman stesso raccontò a suo figlio che la scena del discorso sul palco degli Academy riprende una vicenda accadutagli: difatti, quando Wings, altro film di Wellman, vinse l’Oscar al Miglior Film, il regista non fu invitato alla cerimonia:” «Mio padre mi disse che andò nel suo appartamento, si ubriacò e fece un discorso simile a quello del personaggio di Fredric March nel film, dicendo all’Academy dove potevano andare…» affermò.

Inoltre, sappiamo che Bradley Cooper ha modulato il Jackson Maine del suo A star is born sulla personalità dell’amico musicista Eddie Vedder e per ultimo, ma non meno importante, non possiamo non riconoscere nella Ally di Gaga lo specchio dell’inizio della sua carriera, da sognatrice talentuosa della Grande Mela che si esibiva di pub in pub per cercare di concretizzare le sue ambizioni, rielaborate in un ruolo che, non a caso, l’ha portata anche a vincere un Oscar.

Captain America: Brave New World, Danny Ramirez si è preparato al ruolo grazie a Top Gun: Maverick

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Danny Ramirez non è estraneo all’azione ad alta quota e al dramma intenso, avendo già lasciato il segno in Top Gun: Maverick e in The Falcon and the Winter Soldier della Marvel. Ora, Ramirez è pronto a riprendere il ruolo di Joaquin Torres, un ex membro dell’aeronautica americana che diventa Falcon, raccogliendo il testimone da Sam Wilson (Anthony Mackie) il quale, come sappiamo, a sua volta è impegnato a vestire i panni del nuovo Captain America in Captain America: Brave New World, sotto la direzione di Julius Onah.

Mentre Ramirez è in procinto di essere visto in Brave New World, ha parlato con Maggie Boccella di Collider della sua eccitazione per il ritorno nell’universo cinematografico Marvel e ha acclamato sia Onah che Mackie per le loro abilità di essere due capitani dell’universo cinematografico Marvel.

“Sì, sono entusiasta di farne parte e di lavorare con Julius Onah su questo e con il resto del team creativo con Anthony [Mackie]. Ogni volta che trascorri tempo con grandi creativi, penso che sia la cosa migliore che ti possa capitare”. 

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Alla domanda se il modo in cui si avvicina al personaggio di Joaquin Torres fosse diverso da The Falcon and the Winter Soldier, che, nonostante la serie Marvel ad alto budget, è stata girata per la televisione invece che per il grande schermo, Ramirez ha ammesso che l’approccio è rimasto lo stesso. Ramirez attribuisce alla sua esperienza in Top Gun: Maverick il merito di averlo preparato per le esigenze del MCU, sottolineando l’autenticità richiesta nell’interpretare ruoli fisicamente impegnativi.

“No, penso che l’importanza del personaggio mi sia stata spiegata molto presto, anche prima della serie, e quindi il percorso è emozionante”, ha ammesso. “Penso che non cambi nulla nella preparazione. Li ho girati entrambi… ho girato lo show dopo [Top Gun: Maverick], e quindi, penso che ci sia così tanto che Top Gun mi ha insegnato riguardo… ovviamente le acrobazie, la storia e il sangue, il sudore e le lacrime che lasci sul set e ciò che vedi nell’inquadratura.”

Quello che sappiamo sul film Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreta la cattiva Diamondback. Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora, Captain America: Brave New World è indicato come uno dei titoli più importanti della Fase 5.

SONY Pictures Animation al lavoro su un film Rating R con Venom e Spider-Punk?

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Spider-Man: Un nuovo universo e Spider-Man: Accross the Spider-Verse sono stati successi sia critici che di pubblico, classificati tra i più grandi adattamenti dai fumetti mai realizzati. C’è molta eccitazione nel vedere come si concluderà la storia di Miles Morales in Spider-Man: Beyond the Spider-Verse, ma cosa verrà dopo? CBM riporta alcune voci interessanti riguardo ai progetti della SONY per il franchise animato.

Sappiamo che sono in lavorazione programmi TV live-action Silk e Spider-Man Noir, mentre sono all’orizzonte anche film come Madame Web, Kraven the Hunter e Venom 3. Il mese scorso circolavano voci secondo cui la Sony Pictures Animation stava pianificando un nuovo film di Spider-Man con un Rating R.

È una mossa particolare da parte dello studio, soprattutto perché si tratterebbe di un’avventura animata; nei cinema, i film d’animazione sono tipicamente rivolti agli spettatori più giovani e nemmeno a Venom è stato concesso un R. Non abbiamo ulteriori dettagli oltre a questo e non è chiaro cosa significhi per altri report che volevano in sviluppo un film su Spider Punk. Potrebbe trattarsi dello stesso progetto?

Non è escluso che questa storia abbia luogo sulla Terra-138, ovviamente, con una nuova, folle interpretazione di Venom nella realtà punk-rock. Venom del 2018 è stato criticato per l’assenza di Spider-Man dalla storia, e sebbene Venom: La Furia di Carnage sia stato un miglioramento, il franchise non ha ancora soddisfatto il pubblico. Un nuovo film animato di Venom potrebbe in qualche modo risolvere questo problema.

America Ferrera pronta per il debutto alla regia

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America Ferrera pronta per il debutto alla regia

Fresca della sua prima nomination all’Oscar per Barbie, America Ferrera è pronta a fare il suo debutto alla regia. I Am Not Your Perfect Mexican Daughter è in fase di sviluppo presso la Orion Pictures di Amazon MGM, con Ferrera alla guida. Deadline riporta che il film sarà basato sull’omonimo romanzo bestseller di Erika Sánchez.

Il progetto è stato annunciato per la prima volta nel 2021, quando era sviluppato da Netflix; da allora il film è stato trasferito su Amazon, con Ferrera ancora legata al progetto per firmare la regia. Anche se questo sarà il suo primo lungometraggio, America Ferrera non è estranea alla sedia da regista; in precedenza ha diretto quattro episodi della sitcom della NBC Superstore e cinque episodi della serie Netflix Gentefied, di cui è stata anche produttrice esecutiva.

America Ferrera è “un po’ sotto shock” per le nomination agli Oscar 2024, nel bene e nel male

Pubblicato per la prima volta nel 2017, I Am Not Your Perfect Mexican Daughter è incentrato su Julia Reyes, un’aspirante scrittrice e figlia di una pecora nera di una famiglia di immigrati messicani a Chicago. Lavora all’ombra di sua sorella Olga, che è rimasta uccisa in un incidente prima che qualcosa potesse offuscare la sua perfezione. Tuttavia, quando Julia scopre che la breve vita di Olga potrebbe aver avuto un lato nascosto e oscuro, arruola la sua amica Lorena e il suo fidanzato Connor per scoprire la vera verità su sua sorella. Il progetto è in fase di sviluppo presso Orion Pictures, la vetrina della MGM per registi sotto-rappresentati provenienti da gruppi emarginati; non ha ancora fissato una data di uscita.

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