Dopo il successo del film Past
Lives (qui
la recensione), acclamato dalla critica e nelle sale italiane
dal 14 febbraio, Celine Song si
prepara a lavorare al suo secondo film. Intitolato
Materialists, il film vedrà la probabile
partecipazione di Dakota Johnson, Chris Evans e Pedro Pascal, tutti attualmente in trattative
per recitare nel film descritto come una commedia romantica. I
ruoli che gli interpreti andranno eventualmente a ricoprire non
sono ancora stati resi noti, ma la premessa della storia fa capire
che l’amore sarà nell’aria per i protagonisti di
Materialists. Il film sarà prodotto da Christine Vachon,
Pamela Koffler e David Hinojosa, che hanno partecipato anche alla
realizzazione di Past
Lives, e sarà distribuito a livello globale da A24.
Materialist: quello che
sappiamo sul film e gli attori coinvolti
Materialists, stando a
quanto riportato da Collider, seguirà
un’organizzatrice di incontri di alto livello a New York che
intreccia una relazione con un uomo facoltoso. Le riprese del
progetto dovrebbero iniziare quest’estate, anche se non sono state
rese note date precise. Prima di entrare nell’imprevedibile mondo
della prossima commedia romantica, Dakota Johnson sarà presente in
Madame
Web. La star di
Cinquanta sfumature di grigio interpreterà nel film Sony
Cassandra Webb, un paramedico che si risveglia con la capacità di
vedere il futuro dopo essere sopravvissuta a un terribile
incidente. Anche le altre star che reciteranno in
Materialists sono tutte piuttosto impegnate: Evans ha
recentemente recitato in The Gray
Man e Ghosted.
I due titoli d’azione in streaming
hanno permesso all’attore di esplorare ruoli diversi da quelli che
ha interpretato per anni nel Marvel Cinematic Universe nel ruolo
di Steve Rogers. Pascal, invece, ha lavorato molto sia su
The Mandalorian che su The Last of Us. L’attore dovrebbe inoltre
a sua volta assumere i panni di un supereroe, ovvero quelli di Reed
Richards nel film MarvelFantastici Quattro,
anche se al momento si attende ancora l’ufficialità a riguardo. Per
i tre attori, se le trattative dovessero andare in porto,
Materialist potrebbe dunque essere un ennesimo
interessante progetto in programma.
Parlando con The Hollywood Reporter, Glover
ha ora fornito un promettente aggiornamento sul suo coinvolgimento
centrale nello sviluppo e nella partecipazione al film su Lando.
Spiega che “sento di avere il controllo” e che “il
controllo permette alla visione di essere unica. E se la visione è
unica, la gente la vorrà di più. Meno è singolare, meno la gente la
vorrà, perché sente che avrebbe potuto realizzarla chiunque“.
Nonostante le richieste spesso costrittive dell’industria
dell’intrattenimento, soprattutto quando si sviluppa un progetto
per un franchise enorme, sembra dunque che Glover stia portando
avanti la propria idea.
Lando, il progetto di Star Wars firmato da
Donald Glover
La fiducia di Glover nella sua
singolare visione è dunque un segno promettente per il film su
Lando, che suggerisce che l’attore ha un significativo controllo
creativo sul progetto. La sua interpretazione di Lando è stata uno
degli elementi più apprezzati di Solo e oltre al suo
talento di attore, Glover non è nuovo alla realizzazione e alla
regia di una storia originale e avvincente, come ha fatto con la
pluripremiata serie televisiva Atlanta. Questo fa di
Glover la persona perfetta per guidare lo sviluppo e interpretare
il ruolo di protagonista nel film su Lando.
Molti dei migliori progetti di
Star
Wars degli ultimi anni hanno dato ai loro showrunner e
scrittori una quantità significativa di controllo creativo, come
Tony Gilroy che ha sviluppato la sua visione singolare per
l’acclamato Andor, ora considerato da molti il miglior show di
Star Wars. Avendo già interpretato Lando e conoscendo bene
il personaggio, il controllo creativo di Glover può permettergli di
sviluppare una storia che renda giustizia al personaggio. Il fatto
di conoscere bene le sfide dell’industria dell’intrattenimento può
anche aiutare Glover a evitare le tradizionali insidie di Hollywood
e di far parte con successo di uno dei più grandi franchise del
mondo.
Continuano le riprese di
Daredevil: Born Again e sempre nuove foto
emergono in rete, offrendo dei primi sguardi a ciò che si potrà
ritrovare nella serie. All’inizio della settimana, abbiamo ad
esempio visto Bullseye prendere di mira Foggy Nelson e Karen Page,
con Daredevil arrivato sulla scena per affrontare il cattivo. In
quell’occasione
uno stuntman indossava il costume dell’eroe, ma ora sono state
condivise foto di Charlie Cox con indosso il suo nuovo costume
rosso brillante.
Prendendo spunto da quello che
l’eroe indossava originariamente su Netflix, questo design sembra essere decisamente più
in linea con i fumetti e presenta una combinazione di colori che
dovrebbe aiutare il supereroe di strada a spiccare sullo schermo.
Anche in questo caso, non c’è il logo “DD” sul petto, tuttavia non
si può fare a meno di chiedersi se la cintura non voglia essere un
omaggio, dato che quelle sembrano due “D”. Non sappiamo però quanto
tempo sarà dedicato a questa tuta, poiché si dice che in seguito
l’eroe indosserà una versione nera simile a quella vista in
Shadowland.
Lo scorso ottobre è stato reso noto
che la
serie stava subendo un “significativo reboot
creativo” dopo la pausa produttiva dovuta agli scioperi della WGA e
della SAG-AFTRA. Gli sceneggiatori Chris Ord e Matt Corman sono
stati tolti dal progetto insieme ai registi della serie, mentre
alcune scene ed episodi già terminati saranno mantenuti con
l’aggiunta di ulteriori elementi seriali.
Entrambi i personaggi hanno
debuttato nel Marvel Cinematic
Universe nel 2021. Kingpin è stato guest-star nella serie
Disney+Hawkeye e
Matt Murdock è apparso brevemente in Spider-Man: No Way Home. Cox è stato anche
guest-star in due episodi di
She-Hulk: Attorney at Law, dove ha mostrato un
lato più leggero dell’eroe. Kingpin, invece, è stato tra i
protagonisti della recente serie Echo.
Sono state finalmente rivelate le
possibili date di uscita in sala di Frozen
3 e Toy
Story 5. L’amministratore delegato Bob
Iger ha infatti dichiarato che: “stiamo già guardando
al 2026 e oltre con Frozen 3, il primo film di Toy Story dal 2019 e
un nuovo film di Star
Wars che porta i Mandalorian e Grogu sul grande schermo per la
prima volta“. Mentre abbiamo appreso che The
Mandalorian & Grogu
uscirà al cinema il 22 maggio 2026, per i due film d’animazione
le date di uscita ad oggi sarebbero 19 giugno 2026
per Toy Story
5e 25 novembre 2026 per
Frozen
3.
Iger si è detto fiducioso riguardo
a tutti questi sequel e sembra che questa sia una strategia dalla
quale la Disney non si distoglierà. È infatti stato rivelato che
nel novembre di quest’anno verrà portato in sala anche un sequel di
Oceania, intitolato ad oggi
Oceania2. Film
di cui non si era a conoscenza della sua realizzazione e che è ora
stato svelato a sorpresa con una prima immagine ufficiale.
Sapute ora queste due date, non resta che attendere maggiori
aggiornamenti riguardo i due film.
Tutto quello che sappiamo su Toy Story 5 e Frozen
3
Con Toy Story
5attualmente in lavorazione,
l’attore Tim Allen (voce di Buzz) ha infatti
confermato il suo coinvolgimento come anche il ritorno di
Woody. Il suo collega, TomHanks, voce di Woody, deve invece ancora
commentare la questione. Il chief creative officer della Pixar,
Pete Docter, ha poi spiegato a Variety che
Toy Story
5 avrà come protagonisti Woody e Buzz:
“avremo un altro “Toy Story”, quindi Woody e Buzz sono
tornati.” Tuttavia, non fornisce i dettagli di come.
Il sequel potrebbero infatti
mostrarceli separati, ognuno impegnato ad affrontare i propri
problemi. Buzz sarà con gli altri giocattoli di Bonnie, mentre
Woody viaggerà per il mondo e si godrà le sue avventure. Il modo in
cui si incontrano di nuovo rimane incerto, ma è anche possibile che
il film non includa affatto una loro reunion. Anche se quest’ultima
opzione sembra, ad ora, la meno probabile, c’è di certo che i due
saranno presenti e che c’è ancora qualcosa che può essere
raccontato su di loro. Ai fan non resta che scoprire cosa.
Per quanto riguarda Frozen
3, sappiamo che Jennifer Lee, ,
che ha co-diretto
Frozen del 2013 e Frozen 2 – Il segreto di Arendelle
del 2019 insieme a Chris Buck. La regista sarà
però comunque coinvolta nel team creativo del film, ed a riguardo
ha affermato che “il team è duramente al lavoro, siamo
profondamente eccitati per la storia che stiamo plasmando insieme,
ed è così epica che potrebbe non rientrare in un solo film“,
ha detto quando le è stato chiesto se poteva rivelare qualcosa su
Frozen 3. Non a caso, è stato già
anticipato un possibileFrozen4.
La programmazione cinematografica
di
Star Warsè pronta per delle novità, dati i film
attualmente in programma, che ad oggi sarebbero ben quattro.
Alla Star
Wars Celebration del 2023, infatti, la presidente della
Lucasfilm Kathleen Kennedy ha annunciato tre nuovi
film firmati dai registi Dave Filoni,
Sharmeen Obaid-Chinoy e James
Mangold. Di recente è però stato rivelato che questi
saranno preceduti da
The Mandalorian & Grogu, il film che porterà al
cinema i due amati protagonisti della serie The
Mandalorian.
Riguardo questo atteso progetto, è
ora arrivata la conferma riguardo la sua data di uscita, che sarà
il 22 maggio 2026. Il calendario delle uscite
della Disney ha dunque riservato a The
Mandalorian & Grogu la data del weekend del Memorial Day
(per Gli Stati Uniti) e ha previsto altre due date per i prossimi
film di Star Wars ancora senza titolo: il 18
dicembre 2026 (probabilmente
il film su Rey Skywalker di Obaid-Chinoy) e il 17
dicembre 2027 (che potenzialmente sarà occupata dal
film di Mangold o dal
film di Filoni).
“Guardando alla nostra
programmazione per le sale del 2025, siamo entusiasti di portare al
pubblico Captain America: Brave New World, Fantastic Four, Elio
della Pixar, Zootropolis 2 e Avatar
3“, ha dichiarato mercoledì l’amministratore delegato
della Disney Bob Iger durante la conferenza stampa
trimestrale sugli utili. “E stiamo già guardando al 2026 e
oltre con Frozen 3, il primo film di Toy Story dal 2019 [Toy Story
5] e un nuovo film di Star Wars che porta per la prima volta sul
grande schermo il Mandaloriano e Grogu“. Tra poco più di due
anni potremo dunque vedere il film al cinema, per cui si attendono
ora maggiori informazioni riguardo al progetto.
The Mandalorian & Grogu,
tutto quello che sappiamo sul film
The Mandalorian & Grogu inizierà la
produzione quest’estate a Los Angeles. Jon Favreau è produttore esecutivo insieme a
Filoni e Kennedy, che ha descritto la “nuova storia” come “perfetta
per il grande schermo”. Con Pedro Pascal nel ruolo del cacciatore di
taglie con l’elmetto Din Djarin, The
Mandalorian ha segnato la prima serie televisiva di Star
Wars in live-action quando è stata lanciata su Disney+ nel novembre 2019. Nel 2023 è
andata in onda la terza stagione, che si è conclusa con
l’insediamento di Din e Grogu – il suo apprendista mandaloriano e
figlio adottivo – sul pianeta Nevarro, un tempo privo di
vegetazione.
È lì che Din diventa un sicario
della neonata Nuova Repubblica, stringendo un patto con il Capitano
Carson Teva (Paul Sun-Hyung Lee), ranger di
Adelphi, per dare la caccia ai resti imperiali ancora fedeli
all’Impero caduto. “Sono entusiasta di quello che stiamo
facendo in questo momento, ma il film, credo, sarà grandioso“,
ha dichiarato recentemente Filoni, sceneggiatore, regista e
produttore di The
Mandalorian, a ET. “Con Jon al timone, sarà
fantastico, e lui ha studiato così bene Star Wars ora, quindi ha
una grande stenografia e amo collaborare con lui. Sono entusiasta
di condividere il futuro di quello che stiamo facendo“.
Nel 2020 abbiamo appreso che la
Disney stava progettando due reboot distinti di Pirati
dei Caraibi, nessuno dei quali avrebbe avuto alcun
legame con il franchise originale interpretato da Johnny Depp, Keira Knightley e Orlando Bloom. Da allora gli aggiornamenti
sono stati pochi, ma secondo l’insider Daniel Richtman, entrambi i
progetti sono ancora in fase di sviluppo. Margot Robbie
sarebbe ancora legata al ruolo di protagonista di un nuovo
spin-off dei Pirati con protagonista femminile, scritto da
Christina Hodson, sceneggiatrice di Birds of
Prey.
Sembra però che il precedentemente
annunciato film di Craig Mazin, creatore di
Chernobyl, e di Ted Elliot,
sceneggiatore dei precedenti film dei Pirati dei Caraibi,
sia un progetto a parte e che sia un po’ più avanti rispetto a
quello con Robbie, tanto che i due avrebbero già in mente chi
potrebbe esserne la protagonista. Richtman riferisce infatti che
Ayo Edebiri, la protagonista della serie
The
Bear sarebbe stata scelta per interpretare un personaggio
di nome “Anne”. Il progetto era stato originariamente sviluppato
pensando al pirata principale dell’attrazione Disneyland, Redd, e
si diceva che la star di Guardiani della GalassiaKaren Gillan fosse in lizza per interpretare
il personaggio.
Tuttavia, sembra che i piani si
siano spostati su una protagonista femminile di colore,
concentrandosi su “un cast di pirati più giovani alla ricerca
di un tesoro nascosto“. Si è detto che almeno uno di questi
progetti potrebbe “lasciare la porta aperta” per il
ritorno del Capitano Jack Sparrow di Depp, ma non c’è nulla di
concreto e i dettagli specifici sulla trama di entrambi i film
rimangono al momento nascosti. Bisognerà dunque ora vedere se si
rivelerà vero che Ayo Edebiri, nel pieno di un suo momento d’oro,
si rivelerà come nuova protagonista di un franchise tanto amato
quanto reclamato.
Pirati dei Caraibi: quello
che sappiamo sui nuovi film
Dopo cinque film, la saga di
Pirati dei Caraibi sembra essersi arenata, anche per via
delle vicende legali che hanno coinvolto il suo protagonista,
Johnny Depp. Il quinto film si concludeva
anche con un forte cliffhanger, che vedeva il ritorno di Will
Turner e di Davy Jones. Al momento non sembra ci sarà un seguito a
quella rivelazione, con la Disney intenzionata a realizzare
spin-off e reboot. Su di essi però ad oggi ci sono poche certezze,
se non che a scrivere uno dei nuovi capitoli della saga di
Pirati dei Caraibi saranno il “veterano”
Ted Elliott e il creatore della pluripremiata
serie ChernobylCraig
Mazin.
Lo scorso febbraio era però stato
confermato l’addio al progetto dei due sceneggiatori Rhett
Reese e Paul Wernick. Jerry
Bruckheimer dovrebbe invece tornare al timone come
produttore. Elliott ha già firmato la storia di La maledizione
della prima luna e delle tre successive pellicole
La maledizione del forziere fantasma,
Ai confiniti del mondo e
Oltre i confini del mare con l’allora partner Terry
Rossio. Per quanto riguarda i protagonisti, improbabile sembra
essere il ritorno di Jack Sparrow, mentre per quanto riguarda i
nomi di Margot Robbie e Ayo Edebiri, ad oggi non ci sono certezze.
Siamo ancora in attesa di un
annuncio ufficiale per quanto riguarda il casting del film Fantastici
Quattro dei Marvel Studios, ma è stato ora confermato che
almeno un attore si sarebbe effettivamente unito alla produzione.
Dopo le prime indiscrezioni e i rapporti commerciali, il profilo ufficiale SAG-AFTRA di Pedro Pascal riporta che la star di The Last of Us “inizierà presto la
produzione” di Fantastici
Quattro. Il personaggio di Pascal non è stato menzionato,
ma secondo precedenti rapporti era stato scelto per interpretare
Reed Richards, alias Mister Fantastic.
“Pedro Pascal è attualmente
protagonista, al fianco di Ethan Hawke, del cortometraggio di Pedro
Almodóvar A STRANGE WAY OF LIFE, presentato in anteprima al
Festival
di Cannes 2023. Successivamente Pascal sarà protagonista del
film indipendente di Anna Boden e Ryan Fleck, FREAKY TALES, che
sarà presentato in anteprima al Sundance Film Festival del 2024.
Pascal ha recentemente concluso la produzione dell’attesissimo
IL
GLADIATORE 2 di Ridley Scott e inizierà presto la produzione di
FANTASTICI
QUATTRO dei Marvel Studios“.
È molto improbabile che la SAG
aggiorni il suo sito basandosi solo su un’indiscrezione, ma finché
i Marvel Studios o il diretto
interessato non si esprimeranno in merito, sarà difficile ritenere
certa la notizia. Il rapporto si unisce però ai già insistenti
rumor, rendendo ormai quasi certo che, ad oggi, Pascal vestirà i
panni del leader della Prima Famiglia Marvel nel film che dovrebbe
iniziare la propria produzione
a maggio o nel corso di quest’estate. Con l’avvicinarsi di quel
periodo, è lecito aspettarsi che arrivino le conferme definitive
riguardo al cast.
Fantastici Quattro: quello che sappiamo sul cast del
film
Per il ruolo di Reed
Richards (Mister Fantastic), il candidato numero uno
attualmente è l’attore Pedro
Pascal (The
Last of Us), mentre per Sue Storm (Donna
Invisibile), Johnny Storm (Torcia Umana) e
Ben Grimms (La Cosa) si continuano a riportare i
nomi di Vanessa Kirby (Napoleon),
Joseph Quinn (Stranger
Things) e Ebon Moss-Bachrach
(The
Bear). Anche per questi, però, si attende un’ufficialità
da parte dei Marvel Studios. Si è
poi parlato di Javier Bardem per il ruolo di Galactus, ma
anche Antonio
Banderas sarebbe ancora in lizza per il ruolo. Infine,
sembra che sia in corso la ricerca di un’attrice per l’araldo di
Galactus, che potrebbe però non essere Silver Surfer.
Per quanto riguarda il ruolo di
Dottor Destino, non è ancora noto in che misura il personaggio
potrebbe essere presente nel film, ma il candidato numero uno per
interpretarlo ad oggi è l’attore Cillian Murphy. Ad oggi sappiamo solo che
Matt Shakman (produttore e regista di WandaVision)
dirigeràFantastici
Quattro da una sceneggiatura di Jeff
Kaplan, Ian Springer, Josh
Friedman, co-sceneggiatore diAvatar: La via dell’acqua, e Cameron
Squires. I dettagli della trama sono ancora un mistero, ma
Kevin Feige ha confermato che non si tratterà
di un’altra origin story per il super-team. Il film, infine, è
atteso in sala per il 2 maggio 2025.
Come riportato da Variety, Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo è
stato rinnovato per una seconda stagione su Disney+. L’amministratore delegato
Bob Iger, nel corso dell’ultima conferenza stampa
sugli utili trimestrali della Disney, ha dichiarato che la prima
stagione è stata riprodotta in streaming per oltre 110 milioni di
ore sia su Disney+ che su Hulu. Dividendo per la
durata della stagione, ciò si traduce in circa 20,6 milioni di
visualizzazioni totali, il che suggerisce che l’audience della
stagione è cresciuta nel corso del suo mese di programmazione. La
serie è stata anche un successo di critica, ottenendo un 92% su
Rotten Tomatoes e questi risultati hanno dunque fatto sì che la
seconda stagione ottenesse il via libera.
Tutto quello che c’è da sapere su
Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo
Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo è
interpretata da Walker Scobell (Percy
Jackson), Leah Sava Jeffries (Annabeth
Chase), Aryan Simhadri (Grover
Underwood) e vede la presenza di guest star come
Lin-Manuel Miranda (Ermes), Megan
Mullally (Alecto alias Signora Dodds),
Toby Stephens (Poseidone),
Virginia Kull (Sally Jackson), Jason
Mantzoukas (Dioniso alias Signor D),
Jay Duplass (Ade), Glynn
Turman (Chirone alias Signor Brunner),
il compianto Lance Reddick (Zeus),
Adam Copeland (Ares), Charlie
Bushnell (Luke Castellan), Dior
Goodjohn (Clarisse La Rue), Jessica
Parker Kennedy (Medusa), Olivea
Morton (Nancy Bobofit), Suzanne
Cryer (Echidna), Timm Sharp
(Gabe Ugliano) e Timothy Omundson
(Efesto).
La prima stagione di Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo segue Percy, un
semidio moderno di 12 anni, che sta appena venendo a patti con i
suoi nuovi poteri soprannaturali quando il dio del cielo Zeus lo
accusa di aver rubato il suo fulmine maestro. Percy e i suoi amici
Annabeth e Grover si avventurano in un viaggio attraverso l’America
per trovarlo e riportare l’ordine nell’Olimpo.
Basata sulla saga di libri
best-seller della Disney Hyperion del pluripremiato autore Rick
Riordan, edita in Italia da Mondadori, e creata da Rick Riordan e
Jon Steinberg, Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo vede
tra i produttori esecutivi Steinberg e Dan Shotz, insieme a Rick
Riordan, Rebecca Riordan, Ellen Goldsmith-Vein di The Gotham Group,
Bert Salke, Jeremy Bell e D.J. Goldberg di The Gotham Group, James
Bobin, Jim Rowe, Monica Owusu-Breen, Anders Engström e Jet
Wilkinson.
Come riportato da Variety, i Disney Studios hanno
appena annunciato a sorpresa la realizzazione del sequel del film
d’animazione di successo del 2016, Oceania, con un’uscita in sala
già fissa al 27 novembre. Bob Iger, CEO dello
studios, ha rivelato che mentre inizialmente era prevista una serie
televisiva, la società ha invece deciso di produrre un secondo
film. “Oceania rimane un franchise incredibilmente popolare e
non vediamo l’ora di regalarvi ancora Vaiana e Maui quando Oceania
2 arriverà nelle sale a novembre“, ha dichiarato
Iger.
Secondo un comunicato della Disney,
Oceania
2porterà il pubblico in un nuovo
viaggio con Vaiana, Maui e un nuovo equipaggio di improbabili
marinai. Dopo aver ricevuto un’inaspettata chiamata dai suoi
antenati, la giovane deve viaggiare verso i mari lontani
dell’Oceania e in acque pericolose e lontane per un’avventura
diversa da qualsiasi altra che abbia mai affrontato. La Disney ha
rilasciato già anche una prima immagine ufficiale, che riportiamo
qui di seguito:
Oceania 2: quello che sappiamo sul film Disney
Oceania
2 sarà diretto da Dave Derrick
Jr. con le musiche dei vincitori del Grammy
Abigail Barlow ed Emily Bear,
Opetaia Foa’i e Mark Mancina. Al
momento non è ancora noto se i doppiatori originali del film
torneranno ai rispettivi ruoli, anche se è lecito immaginare di
sì.
L’annuncio di un
nuovo Oceania è un’ulteriore sorpresa in quanto
lo scorso aprile
Dwayne Johnson, voce di Maui, ha annunciato un
remake
live-action del film originale. “Sono onorato di poter dire
che porteremo la bellissima storia di Vaiana sul grande schermo in
live-action! Maui ha cambiato la mia vita e sono onorato di
collaborare con la Disney per raccontare la nostra storia
attraverso il regno della musica e della danza, che è il nucleo di
ciò che siamo come popolo polinesiano“, aveva scritto
l’attore.
La star originale Auli’i
Cravalho
non tornerà ad interpretare il personaggio principale nel film
live-action. “Credo che sia assolutamente fondamentale che
il casting rappresenti accuratamente i personaggi e le storie che
vogliamo raccontare“, ha dichiarato l’attrice su Instagram nel
maggio dello scorso anno. “Non vedo l’ora di trovare la
prossima attrice che ritragga lo spirito coraggioso, l’innegabile
arguzia e la forza emotiva di Vaiana“. L’attrice sarà però
produttrice esecutiva del progetto live-action,
previsto per l’estate 2025.
Per quanto riguarda Oceania
2, ad oggi abbiamo dunque solo un’immagine, una breve e vaga
sinossi e una data d’uscita. Ora che il film è però stato
annunciato, ci si può attendere che nelle prossime settimane venga
fornito qualche dettaglio in più su questo progetto, sequel di un
apprezzato lungometraggio animato capace di incassare 642 milioni
di dollari in tutto il mondo.
Gli attori nominati all’Oscar
Margot Robbiee
Colin Farrell saranno i protagonisti di A
Big Bold Beautiful Journey, che sarà prodotto da
Imperative Entertainment e finanziato da 30West. Il regista di
Pachinko e After Yang, Kogonada,
dirigerà la sceneggiatura, scritta dallo scrittore di The
MenuSeth Reiss.
Kogonada, Ilene
Feldman e Ori Eisen della Original Films
sono i produttori esecutivi, mentre Dan Friedkin, Bradley
Thomas e Ryan Friedkin della Imperative
Entertainment produrranno, insieme a Reiss e Youree Henley.
I principali dettagli della trama
del film, che sarà girato questa primavera in California, non sono
ancora stati rivelati. Il film è descritto come la storia
fantasiosa di due sconosciuti e dell’incredibile viaggio che li
unisce. Il film segna il primo grande progetto di Margot Robbie dopo il successo
travolgente di
Barbie. È candidata agli Oscar 2024 per il film, che
ha prodotto attraverso la sua compagnia LuckyChap Entertainment.
Nel frattempo, il progetto vedrà
Colin Farrell riunirsi con Kogonada, che lo aveva
precedentemente diretto in After Yang del 2021 insieme a Jodie
Turner-Smith.
Haley Bennett e
Dominic Cooper si sono uniti al cast della
prossima serie Apple
TV+The Last Frontier, che ha
ricevuto un ordine di 10 episodi nel febbraio 2023. I due
attori si uniscono al protagonista della serie precedentemente
annunciato
Jason Clarke.
Secondo la descrizione ufficiale, la
serie segue il maresciallo americano Frank Remnick (Clarke),
“il maresciallo solitario responsabile delle tranquille e aspre
lande dell’Alaska, la cui giurisdizione viene sconvolta quando un
aereo da trasporto carcerario si schianta in una remota regione
selvaggia, liberando nella zona decine di detenuti violenti. Avendo
il compito di proteggere la città che ha promesso di tenere al
sicuro, inizia a sospettare che l’incidente non sia stato tale, ma
il primo passo di un piano ben congegnato con implicazioni
politiche internazionali.”
Bennett interpreterà Sidney,
descritta come “un agente della CIA che ha il compito di
lavorare con Frank”. Cooper interpreterà Havlock, che si dice
sia “un ex Navy Seal e fuggitivo braccato dai marescialli
americani e dalla CIA”.
The Last Frontier è
opera dei creatori Jon Bokenkamp e Richard
D’Ovidio. Entrambi sono produttori esecutivi insieme a
Clarke. Sam Hargrave dirigerà il pilot e sarà il
produttore esecutivo. Apple Studios produrrà.
Una particolare tipologia di
thriller d’azione sono quelli che confinano i propri personaggi
all’interno di un ambiente chiuso, accentuando dunque il senso di
claustrofobia e il senso di minaccia incombente. Quando poi
l’ambiente in questione è un mezzo di trasporto che si muove a
tutta velocità, ecco che il tempo per risolvere la situazione
sembra scorrere ancor più rapidamente e risolvere il conflitto in
corso diventa una vera e propria lotta per la sopravvivenza. Titoli
come Speed,
Source Code, A 30 secondi dalla fine o Non-Stop sono solo alcuni brillanti esempi di questo
filone. Accanto ad essi si può citare anche Bus 657 –
Heist.
Questo è stato diretto nel 2015 da
Scott Mann –
regista anche di film d’azione quali Final
Score e Fall – a partire da una sceneggiatura
scritta da Max Adams e Stephen Cyrus
Sepher, e basata su un racconto di quest’ultimo. Passato
in sordina nonostante un cast composto da diversi noti attori, tra
i quali spicca anche il premio Oscar Robert De Niro, il film è un ottimo esempio di
film d’azione ambientati grossomodo all’interno di un unico stretto
ambiente. Una scelta narrativa che ha comportato non poche
difficoltà, specialmente considerando che Bus 657 – Heist
è un film a basso budget.
Proprio per via delle sue risorse
limitate, il regista e il suo team si sono dovuti ad affidare ad
effetti che richiamano una certa artigianalità, realizzando dunque
un film particolarmente affascinante in quanto caratterizzato da
quell’inventiva ormai sempre più in disuso. Prima di intraprendere
una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire
alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui
nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama di Bus 657 – Heist
Protagonista del film è Luke
Vaughn, dipendente di lunga data del casinò Swan, che si
ritrova ora in difficoltà economiche e senza i soldi per sostenere
le cure mediche per sua figlia, malata di cancro. Quando Luke prova
a chiedere aiuto al suo ricco e corrotto capo Francis
Silva alias il Papa, non solo non otterrà alcun prestito
ma si ritroverà anche senza lavoro. Così Luke, per racimolare
denaro il prima possibile e salvare sua figlia, sarà costretto a
partecipare, insieme ad uno dei suoi colleghi Cox
e altri due amici, al furto di un’ingente somma di denaro nello
stesso casinò di Francis Silva.
Il denaro che Luke si appresta a
rubare dalla cassaforte del casinò non potrà infatti essere
reclamato, perché si tratta di denaro sporco da riciclare. La banda
riesce a portar fuori dal casinò il bottino, ma durante la fuga le
cose si complicano e con gli uomini di Francis con il fiato sul
collo, Luke e gli altri si trovano costretti a sequestrare il bus
657 e a prendere in ostaggio i passeggeri a bordo, tra i quali lo
stesso conducente e una donna incinta. Luke e i suoi amici si
troveranno così ad essere inseguiti lungo le strade d’America in
una corsa contro il tempo piena di colpi di scena.
Il cast di Bus 657 – Heist
Ad interpretare Luke Vaughn vi è
l’attore Jeffrey Dean Morgan, noto per ruoli come Il
Comico nel film Watchmen, Neegan nella serie The Walking Dead
e Denny Duquette in Grey’s Anatomy. Accanto a lui, nel ruolo
dell’antagonista Francis “Il Papa” Silva vi è invece il due volte
premio Oscar Robert De Niro. Dave
Bautista, invece, è Cox, compare di Luke nel furto.
L’attrice ed ex lottatrice di arti marziali miste, Gina Carano, interpreta invece il ruolo
dell’agente Kris Bajos, che si mette sulle tracce dei rapinatori.
Morris Chestnut interrpeta Derrick ‘The Dog’
Prince, socio e successore di Silva, mentre Kate Bosworth è Sydney Silva, figlia di
Francis. L’attore D. B. Sweeney è invece Bernie, autista del
bus.
Bus 657 – Heist, come è stato girato il film?
Per quanto riguarda la realizzazione
del film, il regista Scott Mann ha parlato di come le tecniche di
ripresa siano state influenzate da Speed (1994) e di come
il ritmo delle riprese sia stato diverso da quello di un film
realizzato in studio a grande budget: “Si dà il caso che io e
il mio direttore della fotografia abbiamo rintracciato del
materiale “dietro le quinte” di Speed e abbiamo persino parlato con
alcuni dei produttori originali di come l’hanno realizzato, più di
20 anni fa! Non abbiamo potuto emulare tutti i loro metodi e
trucchi. Per esempio, avevano cinque autobus, tutti allestiti in
modo diverso e alcuni tagliati a metà per ottenere un accesso
diverso per le telecamere. Noi abbiamo girato su un vero autobus
che percorreva una vera autostrada perché non avevamo lo stesso
budget con cui lavorare“.
“Tuttavia, i ragazzi di Speed ci
hanno dato alcune idee interessanti, in particolare per quanto
riguarda l’obiettivo e l’inquadratura, e abbiamo cercato di
utilizzare lo spazio dell’autobus come un mini teatro, il che è
stato interessante e ha funzionato bene per contenere gran parte
dell’azione. La polizia che si vede nel film è la vera polizia di
Mobile, in Alabama, che ci ha fornito un posto di blocco mobile,
così abbiamo guidato su e giù per l’autostrada per giorni interi.
Si è svolto tutto molto rapidamente, tanto che ricordo che Dave
Bautista, che dopo questo film ha girato Spectre (2015), si disse
sconvolto dalla lentezza con cui vengono realizzati alcuni film ad
alto budget. Noi giravamo 8-10 pagine di sceneggiatura al
giorno“, ha raccontato Mann.
Il trailer di Bus 657 –
Heist e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Bus 657 – Heist grazie alla sua presenza
su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Google Play, Apple TV, Infinity+ e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 7 febbraio alle ore
21:20 sul canale Italia 1.
Nel 2013 il sodalizio artistico tra
l’attore Leonardo DiCaprio e il regista Martin
Scorsese ha dato vita al filmThe
Wolf of WallStreet (qui
la recensione). Scritto da Terence Winter,
questo è tratto dall’omonima autobiografia di Jordan
Belfort pubblicata negli Stati Uniti nel 2007, dove lo
spregiudicato broker newyorkese racconta di come tra gli anni
Ottanta e Novanta costruì la sua fortuna in quel di Wall Street,
salvo poi vedere tutti i suoi successi infrangersi rovinosamente.
Tra eccessi a base di sesso e
droga, situazioni politicamente scorrette e al limite del
buongusto, e una generale frenesia che permea l’intera pellicola,
il film tratto da questa storia ha poi conquistato critica e
pubblico.
Affermatosi infatti come uno dei più
importanti successi nella carriera di Scorsese, The
Wolf of Wall Street ha poi guadagnato ben 5 nomination al
premio Oscar, tra cui miglior film, miglior attore e miglior
regista. Al box office, invece, il film ha ottenuto un guadagno di
circa 392 milioni di dollari a livello globale, divenendo il più
alto incasso mai realizzato da Scorsese. L’idea di realizzare una
trasposizione del romanzo iniziò a prendere piede già nei mesi
successivi alla sua pubblicazione. DiCaprio e la Warner Bros.
acquisirono dunque i diritti del libro, e proposero la regia a
Scorsese.
Egli si dichiarò da subito
interessato alla storia e agli eccessi dei personaggi, desideroso
di scoprire come funzionassero le loro menti e giudicandoli dei
gangster contemporanei. La sceneggiatura venne allora affidata a
Winter, che si avvalse dell’utilizzo della voice over per poter
inserire diversi dettagli che altrimenti sarebbero andati perduti.
Stando a quanto da lui dichiarato, la storia scritta è estremamente
fedele a quanto raccontato da Belfort nel libro. Ci sono tuttavia
alcune differenze, che esploriamo qui di seguito nell’approfondire
la vera storia dietroThe Wolf of Wall
Street.
La trama e il cast di The Wolf
of Wall Street
La storia ha inizio nel 1987, quando
Jordan Belfort, sotto la guida di Mark
Hanna, impara a vivere nel mondo di Wall Street,
costruendosi una certa fama. Messosi in affari con Donnie
Azoff, i due fondano una società basata sulle truffe, e
con gli affari che crescono a dismisura Jordan ottiene
l’appellativo di ‘The Wolf of Wall Street’. Intanto, la vita
privata del broker è sconvolta dall’incontro con Naomi
Lapaglia, che diventerà sua moglie dando vita ad una
relazione turbolenta. Le cose iniziano a farsi sempre più
pericolose nel momento in cui l’FBI
intraprende un’indagine sulla società di Belfort, e questi
avvertirà con sempre più angoscia la presenza di una scure sul suo
collo.
Protagonista assoluto del film è
Leonardo DiCaprio, il quale ha fortemente
voluto il film per poter interpretare una figura come quella di
Belfort, da lui giudicata estremamente intrigante. Per comprendere
meglio il personaggio, infatti, l’attore ha raccontato di aver
incontrato il vero broker, intrattenendo con lui lunghe
conversazioni. Queste gli hanno permesso di ottenere dettagli e
particolarità che lo hanno aiutato nella sua interpretazione.
Jonah
Hill è invece Donnie, socio di Belfort. L’attore, che
desiderava molto interpretare questo ruolo, e ancor di più aspirava
a lavorare con Scorsese, si dichiarò disposto a qualunque cosa pur
di prendere parte al progetto, e accettò infatti un compenso di
soli 60 mila dollari, corrispondenti al salario minimo.
Il film ha poi contribuito a
lanciare la carriera di Margot
Robbie, che interpreta qui la seconda moglie di
Belfort. L’attrice, che all’epoca delle riprese aveva appena 23
anni, ha raccontato di essere stata inizialmente molto nervosa per
via delle scene di nudo previste. Alla fine, tuttavia, comprese che
il suo personaggio aveva il proprio corpo come forma di valuta, e
che pertanto era necessario entrare in quella mentalità. Memorabile
è anche il cameo di Matthew
McConaughey nel ruolo di Mark Hanna. Il celebre
motivetto da lui cantato, insieme al battere del pugno sul petto, è
stata una sua idea, inserita poi nel montaggio finale del film. Nel
film sono poi presenti altri noti attori, come Jon Bernthal,
Jon Favreau, Jean Dujardin, Kyle
Chandler, Rob Reiner e Cristin
Milioti.
Il libro e la vera storia dietro a
The Wolf of Wall Street
Per quanto lo sceneggiatore abbia
cercato di attenersi quanto più possibile a quanto narrato nel
film, alcuni eventi hanno necessariamente avuto bisogno di essere
riformulati per fini cinematografici. Winter ha infatti raccontato
di aver compresso e semplificato diverse cose nella sua
trasposizione. La prima di queste è l’incontro tra Belfort
e Donnie Azoff. Nel film i due si incontrano in un
ristorante, dando vita ad un divertente siparietto. Nella realtà,
tuttavia, il loro incontro avviene tramite la moglie di Donnie, la
quale aveva conosciuto Belfort sull’autobus. Questa mise in
contatto i due, sperando che il marito potesse trovare aiuto nei
suoi debiti finanziari.
Belfort, che si era costruito una
carriera da broker presso la banca americana L.F. Rothschild, dove
lavorò sino al crollo del 1987, fondò poi con Azoff la
Stratton Oakmont, con la quale vendeva
telefonicamente penny stock, ovvero azioni di piccole società dalle
dubbie prospettive di crescita. Riuscendo, con un innato senso
dell’oratoria, a convincere le persone ad investire sulle penny
stock nonostante l’altissimo rischio, Belfort diviene ricco,
guadagnando quasi 1 milione di dollari alla settimana. In breve, la
Stratton Oakmont arrivò a impiegare fino a 1.000 agenti di borsa e
a fatturare oltre un miliardo di dollari.
Il film appare poi particolarmente
preciso nel raccontare la dipendenza da sesso e droga di Belfort.
Questi era infatti un forte consumatore di cocaina, come anche del
celebre Quaalude. Come vera è la testimonianza degli eccessi di
Belfort, così lo sono anche molte delle situazioni avvenute nei
suoi uffici. Due esempi presenti nei film sono i suoi discorsi
motivazionali e l’aver rasato a zero una dipendente in cambio di
soldi. Gli stessi agenti dell’FBI che arrestarono Belfort e i suoi
soci dichiararono che quanto da egli ha poi scritto nel libro è
vero, e corrisponde con le indagini da loro svolte. Non sarebbe
invece mai avvenuto il celebre lancio dei nani, nel libro descritto
solo come un desiderio non realizzato.
Ad ogni modo, mentre i guadagni di
Belfort crescevano, l’FBI lo tenne d’occhio per circa sei anni.
Durante questi numerose prove emersero contro di lui e la sua
società. Alla fine, il lupo di Wall Street venne arrestato nel 1998
per riciclaggio di denaro e frode. Come narrato nel film, Belfort
ebbe una riduzione della pena dopo aver fornito all’FBI prove
contro i suoi collaboratori. Ciò gli fece ottenere soltanto quattro
anni di carcere, ma finì con lo scontare soltanto 22 mesi in una
prigione federale in California. Durante tale periodo sviluppò
l’idea di raccogliere la propria storia in una autobiografia poi
intitolata The
Wolf of Wall Street.
Oggi Belfort è un affermato
motivatore, come viene mostrato al termine del film. Per tale
attività ottiene un compenso di circa 30 mila dollari a discorso.
Per quanto riguarda la sua vita privata, Belfort – dopo un primo
matrimonio – è stato sposato con Nadine Caridi
(nel film chiamata Naomi Lapaglia), una modella di
origine britannica, cresciuta a Bay Ridge e a Brooklyn, che il
broker ha conosciuto ad una festa. Con lei ha avuto due figli, ma
la coppia si è poi separata in seguito alle denunce di violenza
domestica di lei, alimentate dai problemi di tossicodipendenza e
infedeltà di lui. I due hanno infine divorziato nel 2005.
Il trailer di The Wolf of Wall
Street e dove vedere il film in streaming
È possibile fruire di
The Wolf of Wall Street grazie alla sua presenza
su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Google Play, Apple TV,Prime Video, Infinity+, Rai Play e
Netflix. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 7 febbraio alle ore
21:10 sul canale Rai Movie.
I film sui combattimenti corpo a
corpo hanno sempre un loro fascino. Questo perché non si tratta mai
solo di dimostrazioni di forza, ma c’è dietro molto di più, che sia
desiderio di rivalsa, di vendetta o semplice istinto di
sopravvivenza. Titoli come
Warrior,Never Back Down – Mai arrendersi,Kickboxer – La vendetta del guerriero o Bruised sono
solo alcuni esempi di questo apprezzato filone. Accanto ad essi si
può citare anche Fighting, il film del
2009 diretto da Dito Montiel – noto
per aver firmato la regia di Guida per riconoscere i tuoi
santi, Boulevard e
The Son of No One – e noto per aver contribuito a lanciare
ulteriormente la carriera dell’attore Channing Tatum.
Nel film Tatum dà infatti vita ad
un’interpretazione intensa e dolorosa, grazie alla quale dà prova
della propria presenza scenica e del suo saper restituire le tante
sfumature del suo complesso personaggio. In questo caso con
Fighting ci si trova davanti ad un film con un
protagonista che lotta in cerca di un futuro, trovando nel
combattimento corpo a corpo l’unico apparente mezzo attraverso cui
guadagnarsi da vivere. Si sviluppa così un racconto caratterizzato
da tanta grinta ma anche sofferenza fisica e ricerca di veri
legami, i quali come sempre si dimostrano l’unica cosa in grado di
poter offire una fonte di salvezza.
Per gli appassionati di questo
genere di film, Fighting è dunque un film da recuperare,
passando ingiustamente in sordina ma ricco di elementi di grande
fascino e colpi di scena che non lasciano indifferenti. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama di Fighting
Protagonista del film è
Shawn MacArthur, un giovane squattrinato
dell’Alabama arrivato a New York per trovare fortuna. Il ragazzo
cerca di guadagnarsi da vivere vendendo merce contraffatta per le
strade della metropoli, trovandosi spesso a dover combattere con
altri piccoli criminali. La vita di Shawn sembra prendere una
svolta decisiva grazie al truffatore Harvey
Boarden, che nota il talento del giovane nella lotta a
corpo libero. Harvey propone dunque al ragazzo di fargli da manager
per introdurlo all’interno del circuito dei combattimenti
clandestini, dove gli uomini più ricchi della città scommettono
cifre esorbitanti.
Ben presto Shawn diventa uno dei
lottatori di punta di queste violente risse, facendosi un nome nel
losco giro e guadagnando molti soldi. Tuttavia, dopo innumerevoli
vittorie contro avversari di ogni tipo – dai pugili professionisti
ai campioni di arti marziali – quando deciderà di uscire da quel
torbido ambiente, Shawn dovrà affrontare la battaglia più difficile
di tutte, scoprendo che non basta volerne uscire per poterlo fare.
Sarà a quel punto che dovrà dimostrare di essere davvero un
lottatore senza eguali, combattendo a mani nude per la propria
vita.
Il cast di Fighting
Ad interpretare Shawn MacArthur vi è
l’attore Channing Tatum, fino a questo film
principalmente noto per aver interpretato il ballerino Tyler Gage
nella serie di film
Step Up. Per prepararsi a Fighting, Tatum si è
sottoposto ad un rigido allenamento, con l’obiettivo di ottenere la
massa muscolare richiesta. L’attore ha inoltre eseguito diverse
delle scene di combattimento previste, arrivando ad un grado di
realismo tale per cui ha finito con il rompersi il naso. Accanto a
lui, nel ruolo di Harvey Boarden vi è invece l’attore Terrence Howard, candidato nel 2006 per
l’Oscar al miglior attore per Hustle & Flow – Il colore della
musica.
Recita poi nel film anche l’attore
Luis Guzmán nel ruolo di Martinez, amico-rivale di Harvey. Guzmán è
un noto caratterista visto in film come Carlito’s Way e Boogie Nights – L’altra
Hollywood e recentemente visto nel ruolo di Gomez Addams nella
serie Mercoledì.
L’attore BrianWhite, noto per
aver interpretato il detective Tavon Garris nella
serie The Shield, è qui il lottatore professionista
Evan Hailey, mentre Zulay Henao è la
cameriera Zulay Velez. L’attrice è meglio nota per essere stata tra
i protagonisti della serie If Loving You Is Wrong.
Completano poi il cast Flaco Navaja nel ruolo di
Javon Wilkinson, Cung Le in quelli di Dragon
Lee e Roger Guenveur Smith nel ruolo di Jack
Dancing.
Il trailer di Fighting e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Fighting grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Google Play e Apple TV. Per vederlo,
una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare
il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà
così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 7 febbraio alle ore
21:00 sul canale 20 Mediaset.
Drive-Away
Dolls, il nuovo film di Ethan Coen, il suo primo senza il
fratello Joel accanto a lui, è una commedia
poliziesca con protagoniste Margaret Qualley e
Geraldine Viswanathan, ma anche Beanie
Feldstein, Colman Domingo, Matt Damon e
Pedro Pascal.
Il primo trailer del film è stato rilasciato questa settimana e
sembra un classico caper-movie, ovvero un film basato
sull’organizzazione di un furto, con un tocco giovanile. Il film
arriverà il 7 marzo al cinema distribuito da
Universal.
La sinossi del film Drive-Away
Dolls recita infatti: “Scritta da Ethan Coen
e Tricia Cooke, questa commedia segue Jamie (Qualley), uno spirito
libero disinibito che lamenta l’ennesima rottura con una ragazza, e
la sua pudica amica Marian (Viswanathan) che ha un disperato
bisogno di rilassarsi. Alla ricerca di un nuovo inizio, i due si
imbarcano in un viaggio improvvisato a Tallahassee, ma le cose
vanno presto male quando incontrano un gruppo di criminali inetti
lungo la strada.“
Drive-Away Dolls, il primo
film di Ethan Coen dopo la pausa dal cinema
Nel 2019 Ethan Coen aveva annunciato di volersi prendere
una pausa a tempo indeterminato dal cinema. A quel tempo ha
spiegato che si stava prendendo una pausa in modo da poter
perseguire altri interessi. L’anno scorso, il regista ha motivato
la decisione di smettere di fare film con suo fratello Joel
semplicemente perché non si divertiva più. Parlando con l’AP
(tramite The Wrap), Coen ha infatti spiegato che il cinema era
diventato più un lavoro che una passione ed è per questo che aveva
bisogno di fare un passo indietro.
“Inizi quando sei un bambino e
vuoi fare un film“, ha detto Coen. “Tutto è entusiasmo e
entusiasmo, andiamo a fare un film. E il primo film è semplicemente
molto divertente. E poi il secondo film è molto divertente, quasi
quanto il primo. E dopo 30 anni, non è che non divertente, ma è più
un lavoro di quanto non fosse inizialmente.” Coen ha inoltre
chiarito che “è stata l’esperienza di produzione” che ha
smesso di essere divertente, osservando che “rende l’esperienza
di fare un film più faticosa e meno divertente“.
L’ultima volta che Ethan Coen aveva
partecipato alla regia di un film è stato nel 2018 con La ballata di Buster
Scruggs, co-diretto insieme al fratello Joel e
grazie al quale hanno vinto il premio per la miglior sceneggiatura
alla Mostra del Cinema di Venezia. Da quel momento Ethan ha deciso
di prendersi una pausa, che verrà ora interrotta con l’arrivo di
Drive-Away
Dollsnei
cinema.
Apple
Original Films ha annunciato oggi di essersi aggiudicata i
diritti di Fancy Dance, il film di Confluential
Films presentato al Sundance Film Festival che vede protagonista
Lily Gladstone, attrice protagonista di
Killers of the Flower
Moon e nominata all’Oscar®, e segna il debutto
alla regia di Erica Tremblay, che ha anche
co-scritto e prodotto il film. Fancy Dance uscirà
quest’anno nelle sale e su Apple TV+.
«Il nostro film
ha trovato una casa perfetta con Apple
TV+ e sono entusiasta di condividere questa bellissima storia
di due donne Seneca-Cayuga con il pubblico di tutto il
mondo».Ha dichiarato Erica
Tremblay. «Come regista nativa
americana, vedere la mia comunità inclusa nel ricco arazzo del
cinema è un sogno che si avvera».
Da quando la sorella
è scomparsa, Jax (Lily
Gladstone) si prende cura della nipote Roki (Isabel
Deroy-Olson), arrangiandosi nella riserva Seneca-Cayuga in
Oklahoma. Ogni minuto libero è dedicato alla ricerca della sorella
scomparsa, mentre aiuta Roki a prepararsi per un imminente powwow.
Rischiando di perdere la custodia della ragazza in favore del padre
di Jax, le due si mettono in viaggio e setacciano il territorio per
rintracciare la madre di Roki in tempo per il powwow. Quella che
inizia come una ricerca si trasforma gradualmente in un’indagine
molto più profonda sulle complessità e le contraddizioni delle
donne indigene che si muovono in un mondo colonizzato e alla mercé
di un sistema giudiziario fallimentare. La Gladstone recita insieme
a Isabel Deroy-Olson, Ryan Begay, Shea Whigham, Crystle Lightning e
Audrey Wasilewski.
“Fancy Dance”
introduce alla regia Erica Tremblay, che è anche sceneggiatrice
insieme a Miciana Alise, e offre un resoconto ricco di sfumature
dei costi umani della “violenza epidemica” (Missing and Murdered
Indigenous Women – MMIW) ai danni di donne indigene scomparse e
uccise e delle possibilità di guarigione e recupero per quelle che
sono rimaste indietro.
“Fancy Dance”, una
produzione Confluential Films e Significant Productions/AUM Group,
è prodotto da Deidre Backs, Erica Tremblay, Heather Rae, Nina Yang
Bongiovi e Tommy Oliver. Lily Gladstone, Bird Runningwater,
Charlotte Koh e Forest Whitaker sono produttori
esecutivi.
“Fancy Dance” si
aggiungerà all’acclamato e pluripremiato film Apple Original,
“Killers of the Flower Moon”,
recentemente candidato a 10 premi Oscar®, tra cui quello per il
miglior film. Lily Gladstone è stata recentemente premiata come
miglior attrice dal New York Film Critics Circle e il film – già
definito un “capolavoro” e uno dei migliori film dell’anno – dal
suo debutto nelle sale cinematografiche, è stato premiato come
miglior film dell’anno dal National Board of Review, ha ricevuto 12
nomination ai Critics Choice Award e 7 nomination ai Golden Globe,
oltre ad essere stato inserito dall’American Film Institute nella
lista dei film dell’anno. Il film è stato anche inserito nella rosa
dei candidati agli Oscar® dell’Academy of Motion Picture Arts and
Sciences nelle categorie Miglior trucco e parrucco, Miglior suono,
Miglior colonna sonora originale e Miglior canzone originale ed è
stato selezionato come miglior film del 2023 dal New York Times e
dal New Yorker, oltre ad aver ottenuto il riconoscimento dai
critici di caratura internazionale – tra cui il New York Film
Critics Circle che lo ha premiato come miglior film – e conseguito
il Vanguard Award al Palm Springs International Film
Festival.
Crunchyroll, la casa per eccellenza degli anime di tutto il
mondo, ha annunciato le date di uscita dell’attesissima action
comedy per famiglie “SPY x FAMILY CODE: White” a
partire dall’aprile 2024 nei cinema di tutto il mondo. Il film,
distribuito da Crunchyroll e Sony Pictures Entertainment, arriverà
nelle sale italiane il 24 aprile e sarà
disponibile sia in giapponese con sottotitoli in italiano che
doppiato in italiano.
“SPY x FAMILY CODE:
White” è il primo capitolo cinematografico della popolare
serie anime, con una storia originale e indipendente che vede
protagonisti l’agente segreto <Twilight>, la sua letale
moglie assassina Yor e la loro figlia adottiva telepatica Anya in
una missione completamente nuova. Basata sull’acclamato manga,
nominato ai premi Harvey e Eisner, scritto e illustrato da Tatsuya
Endo, la serie televisiva SPY x FAMILY ha
debuttato originariamente il 9 aprile 2022 ed è stata rapidamente
accolta dai fan di tutto il mondo. Le prime due stagioni sono
disponibili su Crunchyroll.
SPY x FAMILY CODE: White – la
trama
Lui è una spia. Lei è un’assassina.
Insieme, Loid e Yor tengono riservata la loro doppia vita, fingendo
di essere una famiglia perfetta. Tuttavia, la loro figlia adottiva
Anya, una telepate, conosce a loro insaputa gli eccitanti segreti
di entrambi. Con la scusa di portare la famiglia a fare un weekend
di vacanza invernale, il tentativo di Loid di fare progressi nella
sua attuale missione Operazione Strix si rivela difficile quando
Anya viene erroneamente coinvolta e scatena eventi che minacciano
la pace nel mondo!
Credits: Diretto da Takashi
Katagiri. Scritto da Ichiro Ohkouchi. Storia originale di Tatsuya
Endo. Prodotto da WIT STUDIO x CloverWorks.
Queste le date dell’uscita cinematografica a
livello internazionale:
17 aprile: Belgio, Francia, Svizzera
(francofona)
18 aprile: Australia, Nuova Zelanda
19 aprile: Canada, Spagna, Stati
Uniti
23 aprile: Austria, Germania
24 aprile:Italia, Jamaica, Trinidad & Tobago
25 aprile: Argentina, Aruba, Bolivia, Brasile,
America Centrale, Cile, Colombia, Costa Rica, Curacao, Danimarca,
Repubblica Dominicana, El Salvador, Guatemala, Honduras, Ungheria,
Messico (in IMAX il 18 aprile), Paesi Bassi, Nicaragua, Panama,
Paraguay, Perù, Portogallo, Serbia, Slovenia, Suriname, Svizzera
(di lingua tedesca), Svizzera (di lingua italiana),
Uruguay
Quando Echo è stato rilasciato all’inizio di questo mese, era
sotto la nuova bandiera Marvel Spotlight. Sotto quest’etichetta
rientreranno quei titoli con un contesto più urbano e racconti più
realisti, proprio come nel caso di Echo o
dell’atteso Daredevil:
Born Again. Oltre a questi titoli, però, ad oggi ancora
non sappiamo per certi quali altri prodotti potrebbero far parte di
Marvel Spotlight, ma considerando che un’altra
caratteristica sarà quella di non dover necessariamente rendere
conto alla continuity del Marvel Cinematic Universe, potrebbe
essere l’occasione per Kevin Feige per far rientrare nel Marvel Spotlight anche personaggi
già comparsi nei prodotti Marvel realizzati da Netflix. Eccone allora cinque che meriterebbero una
serie televisiva tutta loro nel Marvel Spotlight.
Elektra
Nelle ultime settimane, sono
trapelate alcune informazioni riguardo Daredevil: Born Again che ha aggiunto come personaggi
Foggy Nelson, Karen Page e
persino Bullseye, tre protagonisti di Daredevil
che non ci saremmo mai aspettati comparissero nella prossima serie
Disney+. Purtroppo, non si
parla ancora di Elektra, un personaggio con cui Elodie Yung ha fatto un ottimo
lavoro e che potrebbe avere la sua rivalsa in una serie spin-off
pubblicata sotto la bandiera di Marvel Spotlight.
Purple Man
David Tennant è stato fenomenale nel ruolo del
contorto Purple Man nella prima stagione di Jessica Jones e rimane
uno dei cattivi più spregevoli mai visti in un adattamento dei
fumetti. Nonostante quella che sembrava essere una morte
definitiva, c’è sempre la possibilità che egli possa ritornare sul
piccolo schermo, magari con quella la pelle viola che rende così
iconica la sua controparte fumettistica.
Iron Fist
Nei giorni scorsi abbiamo sentito
parlare dei piani per un nuovo progetto su Iron Fist con
una protagonista femminile. Anche se sembra che Finn Jones tornerà
a vestire i panni di Danny Rand, probabilmente si tratterà solo di
un cameo o di un piccolo ruolo di supporto. È possibile che un
personaggio originale diventi l’Iron Fist del MCU; anche se la serie ha stabilito
la Colleen Wing di Jessica Henwick come nuova Iron Fist – costume
e tutto il resto. Danny potrebbe però comunque apparire per
chiudere alcune questioni in sospeso.
The Punisher
Si dice che il ruolo di Jon Bernthal nel Punitore sia stato aggiunto a
Daredevil: Born Again in seguito
alla revisione creativa dello show. Per quanto non ancora
confermata, questa notizia sarà sicuramente gradita a molti fan del
personaggio, e non è una grande sorpresa visto quanto sia amato il
Frank Castle interpretato dall’attore. La Marvel Television ha trascorso fin
troppo tempo a concentrarsi sulla cospirazione che ha portato
all’omicidio della famiglia di questo squilibrato vigilante, ma
almeno i Marvel Studios possono ora lasciarsi alle
spalle questa storia. Dopo un’efficace reintroduzione nel seguito
di Daredevil, una nuova serie TV Marvel Spotlight potrebbe ancora di
più portare lustro al personaggio.
Jessica Jones
La Jessica Jones di Krysten
Ritter è sempre stata indicata come uno dei migliori
personaggi Marvel apparsi sul piccolo schermo,
tanto che da tempo si richiede una nuova serie a lei dedicata. Se i
Marvel Studios si rifaranno a ciò
che ha funzionato così bene nella prima stagione, ci si potrebbe
trovare di fronte a qualcosa di speciale. Se si cogliesse
l’occasione per far indagare Jessica su un caso legato ai
supereroi, inoltre, la si potrebbe rendendere un’investigatrice
privata ancora più coinvolta nell’ampio universo MCU. D’altronde, Ritter sembra aver di recente
stuzzicato i fan su un suoi possibile ritorno nei panni del
personaggio, quindi non è da escludere una futura comparsa di
Jessica Jones.
A Quiet
Place: Giorno 1 presenta In associazione con Michael
Bay Una produzione Platinum Dunes / Sunday Night A Quiet
Place: Giorno 1 PRODUTTORI ESECUTIVI Allyson Seeger,
Vicki Dee Rock PRODUTTORI Michael Bay, Andrew Form, p.g.a.,
Brad Fuller, John Krasinski
BASATO SUI PERSONAGGI CREATI DA
Bryan Woods e Scott Beck STORIA DI John Krasinski
e Michael Sarnoski SCENEGGIATURA DI Michael Sarnoski DIRETTO DA
Michael Sarnoski CON Lupita Nyong’o,
Joseph Quinn, Alex Wolff e
Djimon Hounsou.
Gli eventi di The
Marvels(qui la recensione), il nuovo
film dell’MCU diretto
da Nia DaCosta, dall’8
novembre al cinema, hanno dimostrato che questo film ricopre un
ruolo piuttosto importante per il futuro del franchise, in quanto
introduce diversi elementi attesi da tempo e che potrebbero essere
sviluppati in modo particolarmente interessante. Oltre al suo
finale, è una conferma di ciò anche la scena post-credits.
Ben prima di questi due momenti,
però, nel film accadono diverse altre cose molto importanti, su cui
ci si è interrogati a lungo prima dell’uscita del film e che ora
trovano finalmente una spiegazione. Di seguito, ecco allora
le maggiori rivelazioni del film.
Monica è intrappolata in un altro universo
Un momento particolarmente
scioccante di The
Marvels è lo scoprire che il destino di Monica Rambeau
(Tayonah Parris) è quello di rimanere bloccata –
per ora – in un altro universo. Dopo che Dar-Benn ha aperto un
varco in tutto lo spazio-tempo, appare infatti una nuova frattura,
che Monica sostiene essere un’altra realtà che rischia di
infiltrarsi nell’universo centrale del MCU.
Per chiuderla, Monica capisce che
l’unico modo è quello di assorbire energia sia da Capitan
Marvel che da Kamala, posizionandosi
al contempo dall’altra parte della breccia. Naturalmente, sa
benissimo che perché il varco si chiuda è necessario che lei
rimanga fino all’ultimo dall’altra parte. Nonostante Carol Danvers
faccia del suo meglio per salvare Monica, la breccia si chiude
dunque prima che possa raggiungere la sua amica, lasciando dunque
la supereroina intrappolata in un’altra realtà.
Monica viene recuperata da Binary e Bestia degli X-Men
Monica è però finita in un altro
universo ancora, dove Maria afferma che il suo nome da supereroina
è Binary e dice di non riconoscere Monica come
propria figlia. Fa a quel punto il suo ingresso in scena
Bestia, uno dei più iconici
X-Men, il quale comunica a Monica che è finita in
una realtà diversa dalla sua e che Charles Xavier
aspetta aggiornamenti su di lei. Gli
X-Men, dunque, sono davvero prossimi al loro ingresso
nell’MCU.
Perché i poteri delle tre protagoniste si sono intrecciati
Una delle domande più grandi emerse
a seguito del trailer del film, è come abbiano fatto i poteri di
Carol Danvers, Monica Rambeau e
Kamala Khan ad intrecciarsi tra loro, facendo
sì che ogni volta che una di loro li attiva finisce per scambiarsi
di posto con una delle altre due. Il film ha ora spiegato che ciò è
avvenuto dopo che Carol e Monica toccano contemporaneamente un
punto di salto corrotto, creato grazie alla Banda Quantica di
Dar-Benn, la villain del film, che provoca il loro
intreccio e trascina Kamala nel mix grazie alla sua stessa Banda
Quantica.
I loro problemi di intreccio
finiscono però quando Dar-Benn mette le mani sulla banda di Kamala
e indossa entrambi gli antichi manufatti di cui era alla ricerca.
Prima di quel momento, le tre protagoniste hanno dunque dovuto
imparare a collaborare per far sì che i loro poteri potessero
essere efficaci contro il nemico.
Il piano malvagio di Dar-Benn
Altro grande interrogativo del film
era quello relativo al piano malvagio del villain di turno. Nei
momenti iniziali del film, scopriamo che Dar-Benn si accorge della
mancanza di una Banda Quantica. Sebbene sperasse di averne due, ne
era presente solo una, ma il suo potere era comunque sufficiente
per avviare il suo piano. Hala, il suo pianeta, è stata devastata
da una guerra civile che l’ha resa quasi inabitabile.
Un imput simile a quello che
spinse Thanosa
concepire il suo piano malvagio. Per risolvere il problema, la
donna cerca allora di usare il potere della Banda Quantica per
aprire punti di salto e rubare le risorse di cui ha bisogno da
altri pianeti. Riesce a rubare due cose: l’atmosfera dell’intero
pianeta in cui si è tenuto un trattato di pace Skrull-Kree e gli
oceani del popolo musicale del marito di Carol. Infine, tenta di
rubare il sole al sistema solare in cui si trova il pianeta terra,
senza però riuscirci.
Carol distrugge la Suprema
Intelligenza Kree e condanna Hala
Nel corso del film, si scopre poi
che non molto tempo dopo gli eventi di Captain Marvel, Carol
Danvers è volata direttamente ad Hala, dove ha distrutto la
Suprema Intelligenza Kree. Purtroppo, il piano non
si è rivelato essere così valido come Carol pensava. Invece di
aiutare il popolo Kree liberandolo dall’intelligenza artificiale,
la Danvers ha scatenato una vera e propria guerra civile che ha
portato l’intero pianeta sull’orlo del collasso.
L’aria è avvelenata, c’è una
siccità catastrofica e il sole di Hala sta morendo. Nel finale,
tuttavia, Carol riesce a rimediare ai propri errori volando verso
il sole di Hala e riuscendo a riattivarlo grazie ai propri poteri,
riconfermandosi così come uno dei personaggi più forti di tutto
l’MCU.
Dar-Benn viene uccisa
Come molti altri cattivi prima di
lei, Dar-Benn si aggiunge alla lista dei cattivi che non
sopravvivono alla loro prima apparizione in un film o serie
dell’MCU. Uccidere gli antagonisti così
rapidamente non è mai stata una mossa molto apprezzata
dell’MCU nel suo complesso, in quanto
alcuni di questi, particolarmente riusciti, avrebbero potuto essere
riutilizzati per opere future.
Ci sono fan, ad esempio, che da
tempo aspettano il ritorno di Ultron. In ogni caso, purtroppo, in
The
Marvels Dar-Benn non è stata un’antagonista
particolarmente memorabile, ma è servita principalmente come
pretesto per costringere le tre protagoniste ad unire le forze e
collaborare per sconfiggere il male.
Carol si trasferisce in Louisiana
In seguito al sacrificio di Monica,
la fine di The
Marvels mostra Carol Danvers trasferirsi in
Louisiana. Si tratta di un risvolto apparentemente banale ma
piuttosto significativo, in quanto nel corso del film scopriamo che
uno dei motivi principali per cui Carol ha evitato così tanto la
Terra è la vergogna per ciò che ha fatto ad Hala. Ma dato che ora
ha salvato il pianeta dopo aver riacceso il sole, il ritorno sulla
Terra è il passo successivo perfetto per il personaggio. Anche se
quasi certamente vivrà ancora molte avventure cosmiche, avere una
base sulla Terra significa essere più vicina che mai agli Avengers.
Forse i fan lo considereranno un segno sicuro della sua presenza
nel prossimo roster degli Eroi più potenti della Terra.
Kamala sta formando un nuovo team
Per quanto riguarda Kamala, la sua
collaborazione con Carol Danvers e
Monica Rambeau la ispira ad avviare una propria, nuova,
iniziativa. Nel finale di The
Marvelsvediamo infatti la giovane
supereroina arrivare a New York, dove trova la Kate
Bishop di Hailee
Steinfeld. Proprio come
Nick Fury nell’Iron Man originale, Kamala ha una domanda
importante da porre all’arciere, erede di Occhio di
Falco: pensa di essere l’unica giovane supereroina al
mondo?
La presenza di Kamala, alias Ms.
Marvel, dimostra a Kate che non è
così e le due iniziano allora a gettare le basi per una nuova
squadra di giovani supereroi. La prossima ad unirsi a loro potrebbe
essere Cassie Lang, già vista in Ant-Man and the Wasp:
Quantumania, ma sulla lista ci sono anche Ironheart,
America Chavez
e Love, la nuova figlia di Thor, solo per citarne
alcune.
Tre giganti dello sport si stanno
unendo per creare una propria applicazione di streaming:
Variety ha riportato che Fox Corp., Warner
Bros. Discovery e Disney stanno collaborando per lanciare
una nuova iniziativa di streaming.
La nuova impresa metterà tutte e tre
le società sportive sotto un unico tetto e vedrà marchi come
ESPN, TNT e Fox Sports coesistere in un’unica app.
La mossa scuoterà senza dubbio l’intero mondo dello sport, in
particolare quello della televisione via cavo, dove attualmente
viene trasmessa la maggior parte delle trasmissioni sportive.
I tre giganti dei media dovrebbero
lanciare il nuovo servizio in autunno. Gli abbonati avranno accesso
alle reti sportive lineari, tra cui ESPN, ESPN2, ESPNU, SEC
Network, ACC Network, ESPNews, ABC, Fox, FS1, FS2, BTN, TNT, TBS,
truTV e ESPN+, oltre a centinaia di ore di NFL, NBA, MLB e NHL e
molte delle principali divisioni universitarie.
I prezzi saranno annunciati in un
secondo momento, ma è probabile che le società stabiliscano un
abbonamento mensile superiore a quello che un consumatore
pagherebbe per una rete sportiva nazionale indipendente, che costa
dai 20 ai 30 dollari al mese, e inferiore a un pacchetto di
programmazione digitale più ampio come Hulu+ Live TV o YouTube TV,
che costano circa 75-80 dollari al mese negli USA
La nuova joint venture, al momento
senza nome, è vista come un modo per Disney, Fox e Warner Bros.
Discovery di recuperare alcune delle lucrose commissioni di
affiliazione che hanno perso, dato che i loro abbonati alla TV via
cavo hanno tagliato il cordone ombelicale e si sono spostati verso
i punti vendita in streaming come fonte primaria di intrattenimento
video. La nuova impresa pagherebbe le tre società madri per i
diritti di licenza, creando essenzialmente un nuovo partner di
distribuzione.
Ciascuna società deterrebbe un terzo
della nuova entità e gli concederebbe in licenza i propri contenuti
sportivi su base non esclusiva. Il servizio avrebbe un nuovo
marchio e un team di gestione indipendente. L’idea emerge mentre le
società di media tradizionali sono alle prese con la migrazione
dello sport – l’ultimo formato televisivo che genera folle costanti
e ascolti sostenuti – verso lo streaming.
La struttura è simile a quella che
esisteva quando NBCUniversal e una società predecessore di Fox
lanciarono Hulu nel 2008. L’hub di streaming utilizzava contenuti
provenienti da un’ampia varietà di piattaforme mediatiche e alla
fine contava come investitori anche Disney e l’ex Warner Bros. Nel
2024, Disney e Comcast, la società madre di NBCU, gli ultimi due
azionisti di Hulu, stanno contrattando i termini per l’acquisto da
parte della prima della quota della seconda, mentre Disney mantiene
il controllo operativo.
La concentrazione dei principali
sport sotto lo stesso tetto sarebbe significativa. Tra loro, ESPN e
Warner Bros. Discovery detengono la maggior parte dei diritti sulla
NHL e sulla NBA, mentre Fox, WBD ed ESPN controllano attualmente la
maggior parte dei diritti sulla Major League Baseball. Solo la NFL
godrebbe di un’ampia presenza presso entità che non fanno parte
della joint venture, con “Sunday Night Football” presso
NBCUniversal, “Thursday Night Football” presso Amazon e un
pacchetto di partite della domenica pomeriggio presso CBS.
Disney, Fox e Warner Bros. Discovery
continueranno a controllare i diritti e la nuova entità non creerà
contenuti propri per il servizio, secondo quanto dichiarato da una
persona a conoscenza della questione. Inoltre, la start-up non
entrerà mai in competizione con le società madri per i contratti di
diritti.
Warner Bros. Discovery, nel
frattempo, è pronta a lanciare un livello aggiuntivo a pagamento
sul suo servizio di streaming Max (che ha in
esclusiva le olimpiadi fino a Torino 2032, date che potrebbe vedere
il debutto della piattaforma anche in Italia, stesso anno i cui
scadrà l’esclusiva SKY su HBO) dedicato allo sport con il marchio
Bleacher Report. Warner avrebbe dovuto lanciare il livello a
pagamento in tempo per il torneo di pallacanestro maschile NCAA
March Madness, ma all’inizio di gennaio ha dichiarato che avrebbe
prolungato i tempi. L’add-on Bleacher Report per lo sport in
diretta, che trasmette le telecronache di TBS, TNT e truTV, per ora
viene offerto gratuitamente su Max in via sperimentale.
Le tre società non si sono rivolte a
Comcast o a Paramount Global, secondo quanto dichiarato da una
persona che ha familiarità con la questione, perché si sono rese
conto che Disney, Fox e WBD controllano insieme circa l’85% del
mercato dei diritti sportivi negli Stati Uniti e hanno ritenuto che
l’ingresso di altri partner avrebbe reso la struttura ingombrante e
il prezzo dell’abbonamento troppo alto per molti consumatori. Resta
da vedere se questa piattaforma o servizio diventerà operativo a
livello globale o meno o se si estenderà anche al calcio europeo e
italiano.
Secondo Deadline,
Samuel L. Jackson interpreterà un combattente per la
libertà di nome Valentine, mentre il ruolo di
Dave Bautista sarà quello di Jake, un ex soldato che
recupera oggetti preziosi dal “vecchio mondo” come cacciatore di
tesori. La storia si svolge in un mondo post-apocalittico dieci
anni dopo che un’eruzione solare ha cancellato la tecnologia
mondiale.
Afterburn
sarà diretto da J.J. Perry e prodotto da Neal H.
Moritz e Toby Jaffe per Original Film e da Steve Richards per
Endurance Media. Infine,
Dave Bautista produrrà attraverso la Dogbone
Entertainment, mentre la Black Bear presenterà il film agli
acquirenti internazionali. Le riprese inizieranno in Europa ad
aprile.
“Afterburn è una storia
d’azione eccezionale, che combina il divertimento di Indiana Jones
con la costruzione del mondo del futuro prossimo di Children of
Men“, ha dichiarato Jaffe. “J.J. darà vita a questo film
in modo entusiasmante, utilizzando vere e proprie acrobazie
pratiche per creare pezzi autentici e viscerali. Dave è una delle
principali star d’azione al mondo oggi, oltre a essere un attore
con un’anima e una versatilità reali. Sono davvero entusiasta di
girare Afterburn con entrambi“.
“Dieci anni dopo che
un’eruzione solare ha spazzato via la tecnologia in tutto il mondo,
l’ex soldato Jake (Bautista) lavora come cacciatore di tesori
recuperando oggetti preziosi dal vecchio mondo per clienti
potenti“, si legge nella sinossi ufficiale. “La sua ultima
missione: fare squadra con la combattente per la libertà Drea per
recuperare la Monna Lisa prima che uno squilibrato signore della
guerra la raggiunga per primo“.
Parlando con Collider,
Paul Bettany ha detto che i registi di Avengers:
Infinity War, i Fratelli Russo, hanno
chiesto a lui e Elizabeth Olsen di improvvisare la
scena della morte di Visione. Secondo l’attore, ciò era dovuto al
fatto che la pre-visualizzazione di come si sarebbe svolta la scena
non funzionava. Sebbene Visione non abbia avuto molto da fare in
Avengers:
Infinity War, la sua morte sarebbe stata uno dei
momenti più tristi del film, dando vita a una serie di conseguenze
e di progetti MCU.
“Era divertente. Nessuno di noi
sapeva chi sarebbe morto fino al giorno prima o qualcosa del
genere. Ci hanno mostrato una sorta di pre-visualizzazione. I
fratelli Russo sono venuti da noi [Bettany ed Elizabeth Olsen] e
hanno detto: “Ehi, ascoltate, potete semplicemente improvvisare
questa scena?” E io: “Cosa? Improvvisare di essere un robot che
viene ucciso?” Non ho alcun quadro di riferimento! E Lizzie ha
semplicemente riso, abbiamo un rapporto davvero molto amichevole…
non so come avrebbe funzionato altrimenti, perché entrambi ci
fidiamo davvero l’uno dell’altro e, in qualche modo, siamo arrivati
a qualcosa che ha funzionato.”
La morte di Visione in Avengers:
Infinity War ha poi dato vita a una serie di
conseguenze, e anche ad altri prodotti MCU. Primo di tutti,
WandaVision che si è basato sulla morte
del personaggio di
Paul Bettany per mostrare cosa quel trauma aveva
causato alla Wanda Maximoff di Olsen. Ma ci sarà anche
Vision Quest, serie annunciata sulle avventure del
“Visione bianco” che conosciamo alla fine di WandaVision.
Con la sua vasta filmografia, è
difficile pensare a un tipo di film a cui Nicolas Cage non
abbia preso parte. Tuttavia, c’è ancora un franchise nella sua
lista dei desideri. La star vuole essere in un film di Star
Trek.
ScreenRant riferisce che Cage ha
espresso il suo desiderio di unirsi alla Flotta Stellare in
un’intervista sul tappeto rosso dei 51esimi Saturn Awards, che si
sono tenuti lo scorso fine settimana, e che hanno visto Cage
vincitore del premio come miglior attore non protagonista in un
film per il ruolo di Dracula in Renfield dello scorso anno.
Ecco cosa ha dichiarato l’attore:
“Ci sono state un paio di telefonate. Non lo so, dovrei vedere
una sceneggiatura. Dovrebbe essere qualcosa a cui potrei davvero
aggiungere il mio sapore, avere un po’ di pop e un po’ di
scintilla. Non lo farei “Voglio fare qualsiasi cosa, perché amo
tanto il franchise. Voglio essere sull’Enterprise. Idealmente,
dovrei essere sull’Enterprise in qualche modo. Non voglio fluttuare
nello spazio fuori! Voglio essere sul ponte, ma mi devono portare
una storia.”
L’affinità di Cage con il franchise
di lunga data non sorprende. In un’intervista dell’anno scorso,
l’attore ha detto che preferirebbe essere in Star Trek piuttosto
che in Star
Wars. Allora Cage disse: “Sono un Trekkie, amico, sono
sull’Enterprise. È lì che mi muovo. Sono cresciuto guardando
William Shatner, pensavo che Chris Pine fosse fantastico nei film.
Penso che i film siano eccezionali.”
Oltre a Renfield, quest’anno abbiamo visto
Nicolas Cage anche
in Dream Scenario, film che gli è valso una
candidatura ai Golden Globe come migliore attore in una
commedia.
L’attore Sam Rockwell ha recentemente spiegato come ha
ottenuto il ruolo di Justin Hammer nel MCU in Iron Man 2
dopo aver perso il ruolo di Tony Stark a favore di Robert
Downey Jr.
Anche se il personaggio non viene
visto sul grande schermo dal 2014, in un cameo per il corto All
Hail The King, Justin Hammer di Rockwell è ancora uno dei cattivi
preferiti dai fan, un uomo che desidera disperatamente la fama e il
rispetto di cui invece gode il suo concorrente Tony Stark. Sembra
quindi piuttosto appropriato che
Sam Rockwell sia stato in lizza per interpretare Tony
Stark.
Durante una recente intervista con
GQ, Sam Rockwell ha parlato brevemente
delle sue conversazioni con il regista di Iron Man Jon
Favreau riguardo al potenziale ruolo di Tony Stark prima
che il ruolo andasse a Robert Downey Jr. Ha poi
spiegato come ha ottenuto in seguito la parte di Justin Hammer per
Iron Man 2:
“La mia compagna era in [Iron
Man], Leslie Bibb, e così ho cenato con quei
ragazzi prima della premiere, ed erano nervosi, e poi, ovviamente,
è stato un grande successo. E poi il mio amico Justin Theroux stava
per scrivere la sceneggiatura [per Iron Man 2]… e
sono andato a casa sua e ho detto: “Cosa sta succedendo con Iron
Man 2?” Ha detto: “Sto andando da Favreau per aiutarlo a scrivere
la sceneggiatura”. E io dico: “Bene, lasciami partecipare”. Voglio
essere nel film. Scrivimi una parte da cattivo.” Hanno parlato con
Mickey Rourke e hanno deciso di dividere il cattivo in
due.”
È piuttosto interessante che Hammer
sia stata un’aggiunta successiva al film in cui Whiplash di
Mickey Rourke era stato pensato originariamente
come l’unico cattivo in cerca di vendetta e che voleva danneggiare
l’eredità Stark. Dopotutto, il coinvolgimento di Hammer come
benefattore di Whiplash a causa del suo desiderio di distruggere
Stark è un’aggiunta perfetta alla storia, nonostante il secondo
capitolo di Iron Man sia consederato il peggiore della
trilogia.
Gli eventi di The
Marvels(qui la recensione), il nuovo
film dell’MCU diretto da Nia DaCosta, dall’8 novembre al
cinema, ci hanno permesso di capire che questo film ha
effettivamente un ruolo piuttosto importante per il futuro del
franchise, in quanto introduce diversi elementi attesi da tempo e
che potrebbero essere sviluppati in modo particolarmente
interessante.
Naturalmente, il film è incentrato
sul trio composto da Carol Danvers, Monica
Rambeau e Kamala Khan, ma la scena
post-credit permette di avere un primo assaggio della traiettoria
che l’MCU sembra voler intraprendere per
il futuro, andando sempre più al nocciolo del concetto di
Multiverso ormai ampiamente introdotto da film come Spider-Man: No Way Home,
Doctor Strange nel Multiverso della
follia e Loki. Ma cosa succede
dunque nelle scene post-credit di The
Marvels?
Quante scene post-credits ha The Marvels?
Nell’MCU le scene post-credit aiutano a
definire il futuro dei personaggi coinvolti nel film appena visto,
ma anche ad introdurre ciò che ci si può aspettare di vedere
prossimamente. The
Marvels non fa eccezione e presenta dunque
due scene post-credits, di cui però solo una è
effettivamente significativa ai fini del futuro del franchise e
dell’intera Multiverse Saga, ovvero
quella che si presenta a metà dei titoli di coda. L’altra, quella
che arriva proprio alla fine dei titoli, è più che altro un breve
momento comico che, però, non influisce in alcun modo sul futuro
del franchise.
Cosa succede nella scena di mid-credit?
Come già detto, la scena a metà dei
titoli di coda è l’unica scena importante delle due scene
post-credits di The
Marvels. Ciò che accade in questa scena è direttamente
collegato al futuro del MCU, soprattutto con un evento
multiversale che si profila all’orizzonte. Giunti al finale del
film, apprendiamo che
Monica Rambeau si è sacrificata per chiudere un buco universale
che avrebbe rischiato di far collassare le due realtà coinvolte.
Così facendo, però, Monica non è morta bensì è rimasta bloccata
nell’altro universo, quello che non le appartiene.
Al suo risveglio, si ritrova in una
specie di laboratorio. Accanto a sé trova Maria
Rambeau, sua madre (interpretata nuovamente da
Lashan Lynch) distesa sul letto accanto a lei. A
quel punto appare Bestia degli X-Men, interpretato
dall’attore Kelsey Grammer, già visto in tale
ruolo in X-Men: Conflitto
finale. Egli rivela dunque a Monica che si trovava in un
universo separato ma parallelo al suo. In questo in cui è appena
finita, inoltre, non sembra esistere una sua variante, in quanto
sua madre non la riconosce come figlia. Bestia, inoltre, fa
riferimento al professor Charles Xavier, il quale
dunque esiste ed è vivo in quell’universo. Ma in quale universo ci
troviamo quindi?
In quale universo si svolge la
scena post-credits di The Marvels?
Una differenza notevole tra
l’universo alternativo alla fine di The
Marvels e la Terra-838 vista in Doctor Strange nel Multiverso della follia è che Maria
Rambeau non è Capitan Marvel ma la supereroina
Binary. Nei fumetti, Binary è un alter-ego di
Capitan Marvel che ha assunto tale ruolo
dopo essere stata sottoposta a un esperimento evolutivo da parte
della Covata, che ha scatenato i suoi poteri latenti. Nello stesso
periodo, prima di diventare Binary, Carol era stata associata agli
X-Men. In questo universo, Maria ha il ruolo di Binary, il che
sembra escludere che si tratti della stessa versione del Multiverso della Follia, dove era parte degli
Illuminati.
Nella realtà parallela in cui
Monica si è intrappolata, sembra che gli X-Men siano ben radicati e
che Binary possa esserne un membro. Non solo c’è una “X”
gigante su una parete (sembra l’apertura di una porta), ma Hank
dice espressamente che “Charles vuole un aggiornamento“,
introducendo dunque la presenza del Professor X. Considerando il
ritorno di Kelsey Grammer, è probabile che anche altri volti simili
siano presenti in questa realtà, rendendola forse una versione
alternativa di quella vista nei film della Fox. Una teoria più
inverosimile ma non da escludere è che si tratti dello stesso
universo visto in X-Men: The Animated Series, che presto
sarà rivitalizzato dai Marvel Studios con X-Men
’97.
La motivazione principale di questa
idea è che Bestia è completamente in CGI in The
Marvels, dimostrando dunque un aspetto molto più
animato simile a quello visto nella serie. Considerando che
X-Men
’97 è un progetto ufficiale dei Marvel Studios, c’è l’opportunità
di sovrapporre parte dell’animazione con il live-action.
Indipendentemente da quale sia la linea temporale ramificata,
Monica è bloccata lì, il che indica che questa non sarà l’ultima
volta che la vedremo. Questo universo potrebbe essere tirato in
ballo durante gli eventi di Deadpool
3 o Avengers:
The Kang Dynstay.
Come The Marvels anticipa l’arrivo degli X-Men
Da questa scena si stabilisce
dunque un imminente arrivo degli
X-Men nell’MCU, i quali probabilmente a questo
punto avranno un ruolo molto importante nel film conclusivo della
Multiverse Saga: Avengers: Secret
Wars. Nei fumetti, Secret
Wars è stato un enorme evento crossover che ha coinvolto
diversi personaggi chiamati dal Beyonder su un pianeta dove
avrebbero dovuto prendere parte a una battaglia di proporzioni
epiche. Naturalmente, la Secret Wars ha coinvolto personaggi come
gli Avenges, gli X-Men e i Fantastici Quattro.
Vale la pena notare che né gli
X-Men né i Fantastici Quattro fanno però parte dell’universo
principale del MCU, che è la
Terra-616. Sappiamo però che esistono in altri
universi, come dimostra il fatto che il Professor X e Reed Richards
si trovavano nell’Universo 838 durante gli eventi di Doctor Strange nel Multiverso della Follia.
Naturalmente, da quando la Disney ha acquisito la Fox, che detiene
la licenza dei diritti cinematografici degli
X-Men e dei Fantastici Quattro, era chiaro che questi
gruppi di supereroi sarebbero entrati a far parte del MCU.
Ma poiché il MCU ha già stabilito che nessuno di
questi gruppi è presente nella Terra-616, è molto probabile che gli
eventi che si sono verificati nella mid-credit scene di The
Marvelsrenderanno più facile per le
persone capire cosa accadrà in futuro. Quindi, ora che sappiamo che
gli universi finiranno per scontrarsi nel futuro del MCU e che in Doctor Strange nel Multiverso della Follia si è
accennato alla possibili di incursione tra più universi, c’è una
buona possibilità che questa convergenza permetterà all’universo
principale del MCU e a quello in cui è finita
Monica di convergere l’uno con l’altro, formando un unico grande
universo che contiene gli Avengers, gli
X-Men e i Fantastici Quattro. Ciò, probabilmente, avverrà
durante gli eventi di Secret
Wars.
Cosa succede nella scena post-credit?
Infine, come già detto, vi è una
scena post-credit alla fine di tutti i titoli di coda. Ma non si
tratta di una vera e propria scena. Il film si conclude infatti
semplicemente con il miagolio di un Flerken (forse Goose) mentre
sullo schermo lampeggia il logo dei Marvel Studios. Si tratta di una
scena in gran parte irrilevante, che serve solo a dare un tocco di
comicità. Questo significa che non c’è per forza bisogno di
aspettare la fine dei titoli di coda, se non per rendere omaggio a
quanti hanno lavorato alla realizzazione del film e che è sempre
bene celebrare.
Sebbene sia uno dei sei Vendicatori
Avengers) originali, Clint Barton
(alias Occhio di Falco) non è mai stato un
personaggio popolare all’interno del MCU. Con un universo pieno
zeppo di divinità, super soldati e procioni parlanti, è
comprensibile che un ragazzo con arco e frecce possa non risultare
attraente. Ma Occhio di Falco (Hawkeye)
è comunque riuscito a conquistare la sua fetta di fan, oltre ad un
ruolo comunque importante nell’universo condiviso sin dai suoi
esordi.
Indipendentemente dal fatto che sia
un eroe minore, è innegabile quanto anche Occhio di
Falco sia cresciuto come personaggio nel corso degli anni.
Alcuni di questi sviluppi hanno funzionato meglio di altri, ma alla
fine è riuscito ad elevarsi al di sopra della sua ingiusta
reputazione di “membro meno utile degli
Avengers“.
L’acconciatura di Occhio di Falco
In Avengers:
Endgame, i fan hanno avuto la possibilità di vedere in che
modo i vari eroi hanno gestito la vittoria di
Thanos. Dopo aver perso tutta la sua famiglia,
Clint sembra essere il Vendicatore più colpito dagli eventi, cosa
che lo spinge ad intraprendere un sentiero oscuro.
Quando riappare come Ronin, anche
Occhio di Falco sfoggia una nuova
acconciatura. La combinazione tra un mohawk e un muggine potrebbe
aver funzionato per alcuni, ma la verità è che Clint non sembra
propriamente a suo agio nei panni di un angosciato uomo di mezza
età che cerca di sfoggiare quel tipo di look.
Prominenza di Occhio di Falco
Come Vedova Nera fino a poco tempo fa, Occhio di
Falco è stato l’unico membro dei sei Vendicatori originali
a non avere un proprio stand-alone. In effetti, l’unica volta che
il pubblico lo ha visto prima di The Avengers è stato in un rapido cameo nel primo
Thor.
Nel film, Occhio di Falco viene messo da parte quando viene
nominato uno dei lacchè di Loki.
Sembrava che il
franchise non sapesse come usare questo tipo con arco e frecce in
mezzo a tutti quei personaggi con superpoteri. Nel tempo, il
MCU ha cercato di rendere Occhio di
Falco un personaggio più prominente e importante ogni volta che
appariva.
Black Widow e Occhio di Falco
Sebbene i film non abbiano
mai approfondito a dovere la loro storia passata, era abbastanza
evidente che Occhio di Falco e
Vedova Nera erano in qualche modo connessi. Sembrano muoversi
più nell’ombra rispetto agli altri eroi e sono molto più vicini
rispetto agli altri membri del gruppo.
Quando viene introdotto in The Avengers, sembra esserci un accenno di
romanticismo tra loro. In
Captain America: The Winter Soldier, Natasha indossa una
collana di frecce. Tuttavia, la loro relazione viene
successivamente chiarita, ed i due finiscono per risultare soltanto
“migliori amici”.
Le Armi di Occhio di Falco
Per fortuna, un taglio di
capelli unico non è l’unico cambiamento che Clint subisce quando
diventa Ronin. Il primo sguardo a Ronin è in
un’impressionante sequenza d’azione ambientata in Giappone.
Affronta da solo un esercito di Yakuza e non solo con arco e
frecce.
Clint sembra
essersi evoluto al punto da usare una spada per le sue
missioni, oggetto che continua ad usare in tutto il film. Non è
molto più pratico di arco e frecce, ma almeno è qualcosa di
nuovo.
Con i piedi per terra
Occhio di Falco ha avuto la
possibilità di essere uno dei membri più interessanti degli
Avengers. È un personaggio che sembra non avere alcun interesse ad
essere dove si trova e sarebbe stato davvero unico vedere un
supereroe che non avrebbe voluto essere coinvolto fino al collo in
determinati eventi.
Sfortunatamente, i film lo hanno
presentato come un tipo apparentemente tosto, come se appartenesse
davvero agli eroi più potenti della Terra. Mentre l’universo
condiviso cresceva, forse la Marvel si è resa conto del suo
errore ed è tornata sui suoi passi, cercando di rendere Occhio di
Falco il membro della squadra con i piedi ben piantati a terra.
La famiglia
Gran parte del cambiamento
di Occhio di Falco è arrivato in Avengers:
Age of Ultron. Dopo aver passato il film precedente ad
essere soggiocato, la storia di Clint si è arricchita grazie
all’introduzione della sua famiglia, che il personaggio aveva
nascosto alla squadra.
Anche se all’inizio sembrava un po’
forzato, la famiglia di Clint diventa una parte importante del suo
personaggio e della sua motivazione nei film a venire. Quando
vengono tutti spazzati via dallo schiocco di Thanos, sarà proprio
quella motivazione ciò che lo aiuterà a fare i conti con quella
sconfitta.
L’utilità
Occhio di Falco è un
personaggio che sembra non possa essere messo da parte tanto
facilmente. Il fatto che il suo primo ruolo significativo nel
MCU lo abbia mostrato al pubblico
come uno scagnozzo a cui è stato fatto il lavaggio del cervello, ha
dimostrato che i realizzatori avrebbero dovuto fare uno sforzo
concreto per renderlo decisamente più importante.
Ciò è diventata a tutti gli effetti
una decisione più che consapevole dopo la fine della Fase 1. Ogni
volta che Occhio di Falco è apparso in un film, infatti, era certo
che avrebbe avuto un ruolo significativo nella missione al centro
della storia, proprio per farlo risaltare tra i personaggi più
interessanti.
Consapevolezza di sé
Nella fase 1, il MCU sembrava voler convincere il
pubblico che Occhio di Falco fosse un personaggio fantastico. Una
volta che le cose non hanno funzionato, lo studio ha deciso di
iniziare ad accettare il fatto che fosse il membro più debole della
squadra.
Avengers:
Age of Ultron si è davvero concentrato su questo aspetto
del personaggio, rendendo Hawkeye molto più simpatico. Gli altri scherzano su
quanto sia poco importante per la squadra, e lui stesso sembra
riconoscere che il team non ha davvero bisogno di lui. Scherza
persino su quanto siano poco pratici un arco e una freccia quando
si combatte un esercito di robot.
Il ritiro
Dal
momento che forse non si sarebbe mai presentata l’occasione per un
film in solitaria, il MCU ha trovato un nuovo modo per
tenere Occhio di Falco fuori dai giochi finché il personaggio non
fosse stato di nuovo necessario. Dopo aver presentato la sua
famiglia inAvengers:
Age of Ultron,
Clint decide che è ora di ritirarsi dal mondo dei
supereroi.
Ovviamente, quel
pensionamento dura solo fino a quando il personaggio non diventa
necessario per Captain
America: Civil War. Quindi ritroviamo il personaggio anche
in Avengers:
Endgame. E sembra che possa tornare un’ultima
volta nella serie a lui dedicata che arriverà su Disney+ prima che di passare l’arco ad
una nuova generazione.
Ronin
Occhio di Falco è stato un
eroe difficile da prendere sul serio quando è stato presentato in
azione per la prima volta. Tuttavia, la storia del personaggio ha
preso una svolta sorprendentemente oscura quando in Avengers:
Endgame è diventato Ronin.
Se da un lato è
comprensibile che Clint sia rimasto turbato dopo aver perso tutta
la sua famiglia, dall’altro è stato piuttosto scioccante vedere
cosa è diventato. Si è trasformato in uno spietato vigilante che ha
ucciso chiunque riteneva indegno di essere lasciato in vita dopo lo
schiocco. È il lato più oscuro di un eroe che abbiamo mai visto nel
MCU.
L’attore del MCUKumail Nanjiani ha recentemente
commentato tutte le recensioni negative ricevute da Eternals.
Distribuito nel 2021, il film diretto dal premio Oscar
Chloé Zhao vanta un cast impressionante di nomi
che interpretano una famiglia di eroi immortali creati da esseri
cosmici conosciuti come Celestiali nel MCU. Sebbene il film abbia
suscitato molte divisioni, Nanjiani ritiene che le recensioni
negative abbiano meno a che fare con il film stesso.
Durante un recente episodio del
podcast Inside of You di Micheal
Rosenbaum, Kumail Nanjiani ha parlato della sua
esperienza con Eternals e del ruolo di Kingo e ha
commentato le recensioni negative che hanno visto
Eternals rompere la serie complessiva di
“Certified Fresh” del MCU su Rotten
Tomatoes. Secondo Nanjiani, ci sono stati diversi fattori
che hanno giocato un ruolo oltre il film stesso. A partire dal
minuti 31 potete ascoltare la risposta dell’attore:
La trama e il cast di Eternals
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, è arrivato il 3 novembre
2021 nelle sale italiane. Il film targato Marvel
StudiosEternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, i Devianti.
Il cast di Eternals
comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma
Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Kumail
Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del
cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la
velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che
interpreta l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il potente
Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena.Kit
Harington interpreta Dane Whitman.
The
Marvels, inconsapevolmente, aveva un compito e
cioè quello di mostrare al mondo che l’MCU e Kevin Feige
hanno ripreso la giusta direzione nel franchise. Non sempre le
mosse fatte dal CEO si sono rivelate sagge, soprattutto dopo
Avengers: Endgame, ma
se The Marvels ha un pregio in questa
Fase 5 è proprio quello di evitare sbavature
troppo ironiche (come in Thor: Love & Thunder) o
divagazioni non necessarie.
Si propone dunque la giusta dose di
umorismo, azione e narrativa che non sempre è perfetta (anzi) ma
che non cade in espedienti grandiosi per far funzionare la
pellicola – la più breve del franchise, di solo un’ora e mezza
escludendo i titoli di coda. Nia DaCosta, regista del film,
prende dunque la storia di Carol Denvers e la mostra allo spettatore
sotto una nuova luce. Che sia diversa, migliore o peggiore.
The Marvels, la
trama
In The Marvels,
Carol Danvers alias Captain Marvel
ha recuperato la propria identità dai tirannici Kree e si è
vendicata della Suprema Intelligenza. Ma a causa di conseguenze
impreviste, deve ora farsi carico del peso di un universo
destabilizzato. Quando i suoi compiti la portano in un wormhole
anomalo collegato a un rivoluzionario Kree, i suoi poteri si
intrecciano con quelli della sua super fan di Jersey City Kamala Khan, alias Ms. Marvel, e con quelli della nipote
di Carol, il capitano Monica Rambeau, diventata ora un’astronauta
S.A.B.E.R.. Insieme, questo improbabile trio deve fare squadra e
imparare a lavorare in sinergia per salvare l’universo come “The
Marvels”.
Il 33° film della Marvel è capitanato da un trio
molto dinamico, coinvolgente e inusuale. Sì, perché Brie Larson, Teyonah Parris e
Iman Vellani
non hanno mai lavorato insieme, anzi forse proprio questo aspetto
ha reso il loro rapporto sullo schermo inaspettato. I loro
personaggi sono molto diversi ma condividono lo stesso potere di
luce, ecco perché, quando lo utilizzano contemporaneamente avviene
uno switch, una prende il posto dell’altra. Se inizialmente questo
aspetto appare confusionario, The Marvels
serve proprio da gavetta alle tre per perfezionare questi scambi e
renderli un’arma da usare contro Dar-Benn. Per fare in modo che
questo legame si consolidi, Nia DaCosta ci mostra
il lato umano prima di quello eroistico: una specie di pigiama
party sulla navicella spaziale di Carol.
Puoi essere eccezionale anche
senza essere da sola
È la frase che pronuncia la
Valchiria di Tessa Thompson
(apparsa per un cameo) a Carol. Il tema della solitudine e della
sorellanza, come una confraternita al femminile tra
Captain Marvel, Monica
Rambeau e
Ms. Marvel, sono temi chiave di The
Marvels. Mentre Carol Danvers cerca di combattere contro i
demoni del suo passato e fare i conti con le sue azioni, vive in
eterna solitudine con il suo gatto alieno. Anche in Avengers: Endgame aveva dato mostra di questo lato del
suo carattere ma con The Marvels si assiste a un
cambiamento. Carol si ritrova delle “sorelle” sulla navicella:
Monica, la sua nipote acquisita che i fan della
Marvel ricorderanno per WandaVision. Il personaggio ha
acquisito i poteri grazie alla magia di Scarlet Witch
ma è ancora acerba, inesperta.
Così come lo è Kamala, la giovane
fan di
Captain Marvel, il cui sogno di incontrare la sua eroina
diventa finalmente realtà. Il personaggio di Kamala, troppo debole
per reggere una serie tv stand alone, in questo film svolge un
percorso di crescita portando al film quella ventata di freschezza
alla Spider-Man di Tom Holland in
Civil War.
Se a livello di caratterizzazione
dei personaggi Nia DaCosta riesce a creare
sintonia, dal lato della trama di The
Marvels ci sono alcune cose che non funzionano. Pare,
infatti, evidente un taglia e cuci a livello di montaggio che
appare non proprio pulitissimo sul grande schermo. C’è una grossa
differenza con il precedente Guardiani della Galassia Vol.
3 di James Gunn.
Però DaCosta porta a livello emotivo il personaggio di Carol
Danvers a un altro livello, complice il forte empowerment
femminile.
Il futuro dell’MCU
La storia di The
Marvels ha dunque un andamento lineare, che nel finale
viene però scombussolato da due eventi chiave che anticipano
sviluppi futuri molto attesi del franchise. C’è infatti da gestire
un compito importante, che aprirà le porte a nuove storie e
personaggi. Fin ora il MCU ha lanciato strizzatine
d’occhio allo spettatore che in questo capitolo può finalmente
iniziare a vedere il concretizzarsi di un piccolo sogno.
The Marvels
introduce dunque una narrativa futura di ciò che verrà nel MCU e che a suo modo è stato già
anticipato in altri film. Tutto ciò trova però ora con questo nuovo
capitolo un primo compimento. Arrivati a questo punto, la
contaminazioni tra più universi era inevitabile. In attesa di
scoprire come si presenterà quel futuro, però, Carol adesso ha una
nuova famiglia, grazie alla quale ha compreso che anche insieme si
possono fare cose meravigliose.
Non tutti gli indizi seminati nel
corso del Marvel Cinematic Universe
hanno portato a qualcosa di concreto, e tra i tanti offerti dai
primi dieci anni di MCU ce ne sono alcuni
completamente ignorati dal proseguimento del franchise.
Scopriamoli gli easter egg che non
sono stati sfruttati :
Samuel Stern diventa The
Leader
In una scena de L’incredibile HulkSamuel Stern viene
esposto alle radiazioni e la sua testa inizia a cambiare forma,
tanto da spingere in molti a credere che si trattasse del primo
stadio della trasformazione in uno dei villain dei
fumetti, The Leader. Il personaggio però
è scomparso dal MCU, non è stato più
menzionato, e i fan l’hanno dimenticato in secondo.
Cosmo
I
tesori del Collezionista contenevano tantissime curiosità per i fan
dei fumetti, e uno dei più importanti è stato senza dubbio
Cosmo The Russian Space Dog,
che condivide una simpatica scena con Rocket inGuardiani della
Galassia.
Nei fumetti, Cosmo si rivela una risorsa preziosa per i Guardiani,
e può persino comunicare telepaticamente. Nel MCU invece non ha avuto lo
stesso destino.
Il bozzolo di Adam Warlock nel
laboratorio del Collezionista
Sempre in
Guardiani della Galassia è presente un altro easter
egg che i fan avranno subito riconosciuto, ovvero il bozzolo di
Adam
Warlock nella bottega del Collezionista.
E mentre viene fornito un
retroscena sulle gemme dell’infinito, Gamora e Star-Lord si
ritrovano di fronte a quello che è chiaramente la custodia di
Warlock dei fumetti. Il personaggio non è ricomparso (per ora) e ci
risulta che quello non era nemmeno il suo bozzolo.
Il costume della Torcia Umana alla
Stark Expo
Il primo Stark Expo
mostrato in Captain America: Il Primo Vendicatore era
ricchissimo di easter egg che facevano riferimento alla tradizione
dei fumetti Marvel, come il costume
dell’originale Torcia Umana (il primo personaggio
della storia editoriale).
I diritti cinematografici di questa
versione appartengono ancora alla Marvel, ma con la recente fusione
tra Disney e Fox speriamo di rivedere i Fantastici Quattro in
scena.
Jocasta
In Age of
Ultron l’assistente di Tony Stark, Jarvis, evolve in
Visione, e prima della battaglia finale contro
l’androide l’eroe riesce a scegliere una nuova intelligenza
artificiale che possa condurlo.
Tra le etichette compare il nome
“Jocasta“, che i fan dei fumetti ricorderanno come
la sposa di Ultron. Purtroppo non si è andati oltre il semplice
riferimento.
Le spie di Odino
Quasi impossibile da
notare, un easter egg relativo a Odino è contenuto
in The Avengers nella scena in cui Thor
affronta per la prima volta Loki dopo averlo “rubato” a Cap e
Tony.
Lì una coppia di corvi può essere
vista appollaiata sulla scogliera sopra di loro, e sono infatti
Huginn e Muninn, gli animali
domestici di Odino che portano i suoi pensieri e ricordi. Purtroppo
il corso del MCU ci ha dimostrato che il sovrano
di Asgard non ha mai davvero spiato Thor.
Il poster di Fin Fang Foom
Uno dei primissimi easter
egg della storia del MCU arriva in Iron
Man e fa riferimento al leggendario drago Fin
Fang Foom, un classico cattivo dei fumetti, quando Tony
vola per le strade di Los Angeles e lo vediamo passare accanto ad
un poster cinematografico che raffigura il mostro.
Rick Jones e il file dello
SHIELD
La cosa più vicina ai fumetti
originali che il MCU abbi offerto di Hulk
è la sequenza di apertura del suo unico standalone, dove sullo
schermo lampeggiano immagini di figure classificate come Nick Fury,
il Generale Ross e il personaggio preferito dai fan, Rick
Jones. Nonostante l’omaggio e la conferma della sua
esistenza nell’universo condiviso, Jones non ha mai avuto
un’apparizione.
Obadiah Stane anticipa i
Chessmen
Ucciso nel primo film di Iron Man,
Obadiah Stane è uno dei nemici più pericolosi nei
fumetti. E se ricordate bene, in una scena particolare lo vediamo
lasciare incompleta una partita di scacchi. Si trattava di un
riferimento velato ai Chessmen, la squadra di
assassini che Stane radunò per rovinare l’eredità di Stark.
Nick Fury sa di Atlantide
La famosa mappa comparsa
alla fine di
Iron Man 2 aveva lasciato intendere che
Nick Fury e lo S.H.I.E.L.D. avevano localizzato alcune
figure note dell’universo Marvel, e una posizione specifica
evidenziava la sezione del Medio Atlantico. Qualsiasi fan dei
fumetti degno di nota sapeva che questo easter egg stava alludendo
all’arrivo di Namor, re del regno
oceanico di Atlantide, ma nonostante sia stato accennato quasi un
decennio fa, il personaggio non è mai apparso nel MCU.