Come molti di voi già sapranno è in
produzione un prequel di Mad
Max: Fury Road che si intitolerà Furiosa e
che racconterà la storia della giovane guerriera interpretata
Charlize Theron, nell’acclamato film del 2015.
Al momento c’è un’attesa spasmodica sul film e molti dei fan (noi
compresi) aspettano un nuovo film da quasi 10 anni ormai, dato che
Furiosa uscirà non prima del 2024.
Nel prequel George
Miller tornerà dietro la macchina da presa, ovviamente,
mentre la star del film sarà Anya Taylor-Joy che erediterà il ruolo di
Charlize Theron come una versione più giovane
del suo personaggio. Proprio la diretta interessata in una
recente intervista con Total Film ha
condiviso alcuni nuovi dettagli sul
film “epico” e ha rivelato
come Furiosa alla fine differisca da Mad
Max: Fury Road.
“La cosa principale di cui
io e George abbiamo parlato è che Fury Road è un road movie. Sai,
si svolge nell’arco, credo, di tre giorni: arrivare da qualche
parte, poi girarsi e tornare indietro”, ha commentato la
Taylor-Joy. “E questa è un’epopea.
Questo si svolge per un lungo periodo di tempo, e in un certo senso
impari a conoscere [Furiosa] molto meglio. Adoro quel personaggio
così tanto. L’intera esperienza è stata sbalorditiva e George è il
migliore. Spero che [le persone] si divertono”.
Come spesso capita per film di
questa grandezza, diverse volte abbiamo segnalato molte foto dal
set, mentre era in corso la lavorazione in Australia ma nonostante
questo un primo sguardo ufficiale al personaggio e al film deve
ancora essere pubblicato. Tuttavia, poiché manca ancora più di un
anno dall’arrivo del prequel, è probabile che dovremo avere ancora
molta pazienza!
Tutto quello che sappiamo su
Furiosa
Furiosa
che debutterà al cinema il 24 Maggio 2024 è stato scritto, diretto
e prodotto da George Miller insieme al suo
partner di produzione di lunga data Doug Mitchell.
Il film sarà prodotto dal marchio australiano Kennedy Miller
Mitchell di Miller, insieme al partner di Fury
Road, la Warner Bros. Pictures.
Nonostante il grande successo di
Mad Max:
Fury Road, un nuovo film del franchise è stato
bloccato per anni a causa di una disputa legale tra Miller e la
Warner Bros. Tuttavia, dopo diversi rimandi il progetto è stato
confermato ufficialmente attraverso la notizia del casting di
Anya Taylor-Joy, la star di The
New Mutants e La
regina degli scacchi, che interpreterà una versione
più giovane del personaggio di Furiosa.
Oltre a lei, nel cast ci saranno anche Chris
Hemsworth(Thor:
Ragnarok) e Tom Burke, anche se al
momento i loro ruoli non sono stati ancora svelati.
Kraven the
Hunter è il prossimo super villain dello
Spider-Verse che vedremo al cinema, e sicuramente
è uno di quei personaggi che si fa notare, dal momento che, nei
fumetti, è uno dei pochi che riesce addirittura a sconfiggere
Spider-Man, seppellendolo vivo. Gli elementi di
interesse per un film con protagonista un villain così carismatico
ci sono tutti.
A interpretare il personaggio è
stato chiamato Aaron Taylor-Johnson, che già era stato
brevemente Quicksilver in Avengers: Age of Ultron, e
soprattutto ha trovato il successo con Kick-Ass,
dimostrandosi a suo agio con i cinecomic. Al suo fianco, Russell Crowe dovrebbe assumere il ruolo di
Nikolai Kravinoff, il padre dell’omonimo cattivo di Spider-Man.
Ora, quest’ultimo ha condiviso i suoi pensieri sul progetto
Marvel in un’intervista con
CBR.
“Ho parlato con J.C. Chandor, il
regista, è davvero entusiasta di ciò che ha di fronte [e] davvero
entusiasta del modo in cui le persone lo accoglieranno”, ha
scherzato l’attore. “Penso di poter in qualche modo
trasmettere… una delle cose che ha detto, che è un mondo
inaspettatamente oscuro.”
Già Morbius
ha avuto luogo in un angolo “oscuro” dell’universo Marvel di Sony, così come Venom
e Venom: Let
There Be Carnage, del resto. Sfortunatamente, quei
film si sono rivelati più sciocchi che seri e hanno ricevuto
recensioni negative. Ma c’è sempre una possibilità che
Kraven the Hunter ribalti le cose, ovviamente, ma
per saperlo bisogna aspettare e vedere.
Kraven the Hunter, il
film
Dopo il
successo di Venom: Let
There Be
Carnage e Spider-Man: No
Way Home, Sony continua ad espandere il suo universo
Marvel e Kraven the
Hunter si unisce a una lista che include
anche Madame
Web con Dakota Johnson e il
progetto Spider-Woman di Olivia Wilde. Art Marcum, Matt Holloway e
Richard Wenk hanno scritto la sceneggiatura di Kraven the
Hunter e il fatto che il film attiri talenti di
alto livello è sicuramente un buon segno. Kraven the Hunter
uscirà al cinema il 06 ottobre 2023 distribuito da Sony
Pictures Italia e Warner Bros.
Nel cast
del film sono stati confermati Aaron Taylor-Johnson,
Ariana DeBose,
Russell Crowe, Alessandro Nivola, Christopher Abbott e
Fred Hechinger. J.C. Chandor
dirigerà il film, con la produzione di Avi Arad e
Matt Tolmach. Art Marcum, Matt Holloway e Richard
Wenk hanno scritto la sceneggiatura.
Nel giorno del suo compleanno,
Robert Downey Jr. è stato festeggiato non solo
dai suoi cari e dai fan, che hanno figurativamente spento con lui
le sue prime 57 candeline, ma anche dai suoi colleghi della
famiglia Marvel, che con foto di repertorio
che celebrano la carriera di RDJ all’interno della Casa delle
Idee.
Josh Brolin,
interprete di Thanos, ha condiviso l’immagine di lui e
Robert Downey Jr. nel corso del Comic Con di San
Diego del 2018, quando vennero presentati i contenuti esclusivi di
Avengers:
Infinity War, in cui il secondo regala una rosa al
primo.
La seconda foto è stata invece
condivisa da
Mark Ruffalo ed è tratta dal backstage di
Avengers: Endgame, in cui
Robert Downey Jr. è seduto a capotavola di fronte a
Chris Hemsworth,
Jeremy Renner,
Chris Evans,
Scarlett Johansson, Paul Rudd, Don Cheadle e
Karen Gillan. La scena è tratta dall’inizio del
film, in cui Tony Stark, appena soccorso dalla sua deriva nello
spazio, viene messo al corrente della situazione sulla Terra dopo
lo schiocco di Thanos.
Robert Downey Jr. è considerato il padre del
MCU dal momento che il suo film,
Iron Man del 2008, ha aperto le porte di un mondo
che prima si poteva solo immaginare e sognare, al cinema. Tony
Stark è stato reso carne e ossa dalla sua magnetica e divertente
interpretazione e questo personaggio ha guidato l’intera storia del
MCU fino alla conclusione della
Saga dell’Infinito.
Il futuro del Marvel Cinematic Universe
è adesso nelle mani di altri eroi, ma è indicativo che il pubblico
e le costar di
Robert Downey Jr. nella sua avventura ultra-decennale
con la Marvel hanno ancora un pensiero
speciale per colui che ha dato inizio a tutta la storia che ha
fatto compagnia agli spettatori negli ultimi 13 anni.
Il sesto episodio della terza stagione di The
Mandalorian sta per arrivare su Disney+. Con solo due episodi rimasti
nella terza stagione di The
Mandalorian, la posta in gioco è sempre più alta che
mai per Din Djarin e Grogu. Ecco quando guardare il prossimo
episodio.
Quando guardare The Mandalorian Stagione 3 Episodio 6 su
Disney+
Disney+ rilascerà l’episodio
6 di The
Mandalorian3 alle 3:00 ET/12:00 PT
mercoledì 5 aprile. Il “Capitolo 22” è diretto da Bryce Dallas Howard, un volto familiare per i
fan di The
Mandalorian, e si baserà sulla sceneggiatura scritta
da Jon Favreau. Bryce Dallas Howard ha anche diretto “Chapter
4: Sanctuary” (quello che ha presentato Cara Dune) e
“Chapter 11: The Heiress”, ovvero la puntata in cui
Bo-Katan Kryze ha fatto il suo debutto
live-action.
Nella terza stagione continuano i
viaggi del Mandaloriano nella galassia di Star
Wars. Un tempo cacciatore di taglie solitario, Din Djarin si è
riunito a Grogu. Nel frattempo, la Nuova Repubblica lotta per
allontanare la galassia dal suo passato oscuro. Il Mandaloriano
incontrerà vecchi alleati e si farà nuovi nemici mentre lui e Grogu
continuano il loro viaggio insieme.
The
Mandalorian torna su Disney+ il 1° marzo. La serie è
interpretata da
Pedro Pascal, Katee Sackhoff, Carl Weathers, Amy Sedaris, Emily
Swallow e Giancarlo Esposito. Tra i registi degli otto
episodi della terza stagione ci sono Rick Famuyiwa, Rachel
Morrison, Lee Isaac Chung, Carl Weathers, Peter Ramsey e
Bryce Dallas Howard. Jon Favreau è showrunner/capo sceneggiatore ed
executive producer insieme a Dave Filoni, Rick Famuyiwa, Kathleen
Kennedy e Colin Wilson. Karen Gilchrist e Carrie Beck sono i
co-executive producer.
Non si sa molto
sull’annunciata serie live-action di
Star
WarsStar
Wars: The Acolyte. Tuttavia,
oggi arrivano una serie di commenti fatti dall’attrice
Jodie Turner-Smith che suggeriscono chi potrebbe
interpretare nello show della LucasFilm per Disney+.Parlando
con Collider,
Turner-Smith non ha detto molto sul suo ruolo
nella serie in arrivo, ma ha
elogiato Amandla Stenberg,
che dovrebbe recitare al suo fianco nella
serie, così come il regista Kogonada, che ha lavorato
alla serie.
“Stavo lavorando con il
mio regista preferito con cui ho lavorato finora, Kogonada, e sotto
la guida di Leslye Headland”, ha detto
Turner-Smith. “È incredibile da vedere. Non vedo
l’ora di vedere come andrà a finire questo spettacolo. Amandla
[Stenberg] è un’artista così incredibile. Sfortunatamente, non
ho avuto nessuna scena con lei, ma ho avuto modo di vedere un po’
di quello che hanno fatto, e penso che sarà epico, e non è niente
che nessuno abbia mai visto prima all’interno di
quell’universo. “
Quando si è trattato di
parlare più specificamente del suo personaggio, a
Turner-Smith è stato chiesto se avesse mai avuto
modo di impugnare una spada laser nella serie. L’attrice ha detto
che non l’ha fatto, ma ha suggerito che doveva maneggiare
qualcos’altro prima di fermarsi. “Non sono riuscito a usare una
spada laser… ma non … non ho potuto usare una spada
laser… perché non sono un Jedi“, ha detto
Turner-Smith.
Star Wars: The
Acolyte, la serie tv
Star
Wars: The Acolyte è descritto
come “un thriller misterioso che porterà gli
spettatori in una galassia di oscuri segreti e poteri emergenti del
lato oscuro negli ultimi giorni dell’era dell’Alta Repubblica.
Un’ex Padawan si riunisce con il suo Maestro Jedi per indagare una
serie di crimini, ma le forze che affrontano sono più sinistre di
quanto avessero mai previsto”.
Star
Wars: The Acolyte vedrà protagonisti
Amandla Stenberg, Lee Jung-jae, Carrie-Ann Moss, Manny
Jacinto,
Dafne Keen,
Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson, Charlie Barnett e
Dean-Charles Chapman.Star
Wars: The Acolyte sarà trasmesso in streaming
esclusivamente su Disney+, anche se la data
della premiere deve ancora essere rivelata.
L’account ufficiale di Twitter di Star
Wars ha pubblicato un nuovo poster di uno dei
personaggio della terza stagione di The
Mandalorian, che presenta uno dei personaggi
ricorrenti della serie legata a New Republic.
Il poster evidenzia
Carson Teva, interpretato da Paul
Sun-Hyung Le . Teva è apparsa nella
seconda stagione di The
Mandalorian e
in The
Book of Boba Fett, spesso al fianco a
Trapper Wolf interpretato daDave
Filoni. Teva ha svolto un ruolo
importante nell’episodio della scorsa settimana mentre affrontava
la politica della Nuova Repubblica nel tentativo di aiutare la
gente di Nevarro.Dai un’occhiata al nuovo poster del
personaggio di The
Mandalorian Stagione 3 qui
sotto:
Nella terza stagione continuano i
viaggi del Mandaloriano nella galassia di Star Wars. Un tempo
cacciatore di taglie solitario, Din Djarin si è riunito a Grogu.
Nel frattempo, la Nuova Repubblica lotta per allontanare la
galassia dal suo passato oscuro. Il Mandaloriano incontrerà vecchi
alleati e si farà nuovi nemici mentre lui e Grogu continuano il
loro viaggio insieme.
The
Mandalorian torna su Disney+ il 1° marzo. La serie è
interpretata da
Pedro Pascal, Katee Sackhoff, Carl Weathers, Amy Sedaris, Emily
Swallow e Giancarlo Esposito. Tra i registi degli otto
episodi della terza stagione ci sono Rick Famuyiwa, Rachel
Morrison, Lee Isaac Chung, Carl Weathers, Peter Ramsey e
Bryce Dallas Howard. Jon Favreau è showrunner/capo sceneggiatore ed
executive producer insieme a Dave Filoni, Rick Famuyiwa, Kathleen
Kennedy e Colin Wilson. Karen Gilchrist e Carrie Beck sono i
co-executive producer.
LaABC ha confermato
che la candidata all’Oscar Taraji P.
Henson ha ufficialmente firmato per un
ruolo da guest star in un prossimo episodio della seconda stagione
di Abbott
Elementary.
La star di The
Empriedovrebbe apparire nel
ventunesimo episodio dell’ultima stagione, intitolato “Mamma”.
Interpreterà il ruolo di Vanetta, che è la madre di Janine Teagues
interpretata da Quinta Brunson. Il suo casting arriva dopo che la
sorella di Janine, Ayesha, interpretata da Ayo
Edebiri, è recentemente apparsa nell’acclamata
commedia.
Abbott
Elementary è creato e prodotto
esecutivamente da Quinta Brunson, che guida anche il cast nel ruolo
di Janine Teagues. Insieme a lei nel cast ci sono
Tyler James Williams nei panni di Gregory Eddie,
Janelle James nei panni di Ava Coleman,
Lisa Ann Walter nei panni di Melissa Schemmenti,
Chris Perfetti nei panni di Jacob Hill,
William Stanford Davis nei panni di Mr. Johnson e
la vincitrice dell’Emmy Award Sheryl Lee Ralph nei
panni di Barbara Howard.
“In questa commedia, un
gruppo di insegnanti devoti e appassionati – e un preside un po’
stonato – si riuniscono in una scuola pubblica di Filadelfia dove,
nonostante le probabilità a loro sfavore, sono determinati ad
aiutare i loro studenti ad avere successo nella vita” si legge
nella sinossi della serie. “Sebbene questi incredibili
funzionari pubblici possano essere in inferiorità numerica e
sottofinanziati, amano ciò che fanno, anche se non amano
l’atteggiamento tutt’altro che eccezionale del distretto scolastico
nei confronti dell’istruzione dei bambini“.
La prima stagione di Abbott
Elementary ha ottenuto numerosi premi, tra cui tre
Golden Globe per la migliore serie televisiva –
musical o commedia, migliore attrice per Brunson e miglior attore
per Williams. Per la performance di Ralph nei panni di
Barbara, ha vinto un Emmy Award come miglior attrice non
protagonista. Grazie al suo continuo successo, la serie tv si
è già assicurata un rinnovo anticipato della terza stagione.
Cretton ha pubblicato un post
suInstagram per
condividere una foto dietro le quinte, con l’acclamato regista
davanti alla famosa insegna di Hollywood a Los Angeles. Ha
anche rivelato che Brett Pawlak, con cui Cretton ha lavorato per la
prima volta in Short Term
12, ha firmato come direttore della
fotografia della produzione. Qualche giorno fa
vi avevamo rivelato che l’attore
Ed Harris era entrato a far parte del cast.
La serie Wonder Man
Wonder
Manè stata sviluppata da Destin Daniel
Cretton (Shang-Chi
e la leggenda degli anelli) e dallo
sceneggiatore-produttore Andrew Guest (Brooklyn
Nine-Nine, Community), con Guest che svolge il
ruolo di sceneggiatore capo e Cretton produttore esecutivo e
regista alcuni episodi. Il progetto farà parte dell’accordo
generale di Cretton con lo studio. Oltre a Cretton, anche la
regista di The
PhotographStella
Meghie dirigerà diversi episodi.
La serie Wonder
Man vedrà protagonista il vincitore dell’Emmy Yahya
Abdul-Mateen II nei panni di Simon Williams/Wonder Man. Sarà
affiancato dal premio Oscar Ben Kingsley, che riprenderà
il suo ruolo preferito dai fan di Trevor Slattery. Il
personaggio è apparso per la prima volta come attore finito
in Iron
Man 3, dove fingeva di essere il terrificante cattivo
The Mandarin. Nel 2021, i fan dell’MCU hanno incontrato di nuovo
inaspettatamente Trevor Slattery in Shang-Chi
e la leggenda dei dieci anelli, dove è stato rivelato
che era stato imprigionato dal vero mandarino.
Wonder
Man è uno dei personaggi più antichi della lunga
storia della Marvel ed è stato introdotto per la
prima volta nel 1964 in un primo numero di
Avengers. Il personaggio – chiamato Simon
Williams – è stato creato da Stan Lee, Don Heck e Jack Kirby, ed è
stato inizialmente presentato come un supercriminale che ha
combattuto i Vendicatori.
Dopo l’annuncio di Disney di voler
portare il franchise di Toy Story avanti per un
quinto capitolo, anche un altra saga animata arriva al traguardo
del quinto film: Shrek 5 sarebbe in lavorazione e già in fase
di sviluppo. Il CEO di Illumination Studios, Chris
Meledandri, ha raccontato a Variety che Shrek
5 è in lavorazione – e l’intero cast principale è stato
contattato per tornare a doppiare i personaggi ormai storici del
franchise.
L’informazione è stata rivelata in
occasione del tour stampa per The Super Mario Bros.
Movie, che arriva al cinema da oggi, in Italia. Il
fondatore dello studio stava esaminando tutti i sequel che le
persone possono aspettarsi dallo studio di animazione, tra cui
Cattivissimo me e The Secret Life of
Pets. E, anche se Shrek proviene da una casa diversa
(DreamWorks), Meledandri è anche un partner
creativo nello studio di animazione di Steven Spielberg e Jeffrey
Katzenberg.
Meleandri ha spiegato come è nata
l’idea di Shrek 5: “Non è così diverso dal processo che abbiamo
affrontato con ‘Mario’, in cui guardi quali sono gli elementi
fondamentali che il pubblico ha amato e fai del tuo meglio per
onorare quegli elementi fondamentali. E poi sei al lavoro per
costruire elementi della storia e nuovi personaggi che ti portino
in posti nuovi di zecca. Il cast originale ne è una parte enorme.
[…] Anticipiamo il ritorno del cast. I colloqui stanno iniziando
ora e ogni indicazione che abbiamo ottenuto è che c’è un enorme
entusiasmo da parte degli attori per tornare.”
Il ritorno del cast originale di
Shrek è certamente un elemento che farebbe affluire il pubblico al
cinema per vedere cosa sta succedendo all’amata famiglia di orchi.
Il film rappresenterebbe anche una rara partecipazione a un
progetto cinematografico per Cameron Diaz, che è
praticamente in pensione dal 2014. Eddie Murphy ha
già dichiarato che sarebbe tornato a doppiare Ciuchino in Shrek “in
due secondi”, e sembra che lo studio lo abbia preso sul serio.
Meledandri ha anche anticipato la possibilità di un film spin-off
proprio su Ciuchino e ha affermato che il personaggio potrebbe
“senza dubbio” sostenere un film da solo.
Non sarebbe la prima volta che il
franchise di Shrek genera uno spin-off. Il gatto con gli stivali, con Antonio
Banderas che ha doppiato il personaggio principale, è
uscito per la prima volta nel 2011 e ha avuto una performance al
botteghino abbastanza dignitosa, con oltre $ 500 milioni incassati
in tutto il mondo. L’ultimo sequel, Il gatto con gli
stivali: l’ultimo desiderio, è uscito nel 2022 ed è stato
ampiamente elogiato per il suo stile di animazione e la qualità
complessiva. Il
film candidato all’Oscar ha un indice di gradimento del 95% su
Rotten Tomatoes.
Eva Green è
un’attrice poliedrica che nel corso della sua carriera si è
cimentata in moltissimi ruoli e generi cinematografici diversi. È
stata la protagonista di The Dreamers di Bernardo Bertolucci nel 2003, la bond girl di Casino Royale nel 2006 (per cui ha vinto un
BATFA Awards), Ava Lord nel
sequel di Sin City del 2013. Il ruolo che poi l’ha
consacrata al piccolo schermo è sicuramente quello di Penny
Dreadful, la serie Showtime di cui è
stata protagonista dal 2014 al 2016.
L’attrice dopo un lungo periodo
lontana dalla macchina da presa è pronta a tornare sul grande
schermo il prossimo 6 aprile quando uscirà nelle sale I tre moschettieri: D’Artagnan. Il film uscirà
in Italia distribuito da Notorius Pictures e vanta
un cast davvero stellato. Eva Green sarà affiancata da Vincent Cassel – con cui torna a lavorare dopo
Liaison – e Louis Garrel.
Oltre alle sue imprese nel
franchise de
I tre moschettieri, questi sono i 4 ruoli di
Eva Green da non perdere per il futuro.
I Tre Moschettieri:
D’Artagnan
I tre moschettieri: D’Artagnan uscirà in
Italia il 6 aprile e fa parte di un progetto molto più ampio volto
a portare sul grande schermo l’epico racconto di Alexandre
Dumas. L’eroico D’Artagnan (interpretato
da François Civil) si unisce ai tre leali e
formidabili amici moschettieri, Athos
(interpretato da Vincent Cassel),
Porthos (interpretato da Pio
Marmaï) e Aramis (interpretato da
Romain Duris). Insieme complottano per rovesciare
un malvagio consigliere reale, avendo anche a che fare con la
seducente spia Milady de Winter (interpretata da
Eva Green).
Primo film della serie in due
parti, I tre moschettieri: D’Artagnan è incentrato
sull’eroe spavaldo e sui suoi tentativi di proteggere la
Regina di Francia e di salvare il Paese da una
guerra contro l’Inghilterra. Il teaser ufficiale e il poster del
film sono stati rilasciati nel dicembre 2022. Per chi ama le epopee
storiche ma non ha mai visto un adattamento cinematografico del
romanzo di Dumas, i film saranno sicuramente una
delizia visiva, con guerre grafiche, arte d’epoca francese e
personaggi storici ritratti sotto una nuova luce.
Ambientato nella Francia
dell’inizio del XVII secolo, tra il 1625 e il 1628, I tre moschettieri racconta le avventure del
giovane D’Artagnan. La trama del film segue il
romanzo originale con alcune modifiche ai personaggi.
D’Artagnan lascia la sua casa per Parigi con
l’ambizione di diventare un moschettiere della Guardia alla corte
reale, ma non viene reclutato. Incontra invece un trio di
impressionanti e formidabili moschettieri, Athos,
Aramis e Porthos, e fa amicizia
con loro. Ben presto si ritrova nel cuore di una complessa
situazione politica e di una guerra furiosa che mette in gioco il
futuro della nazione.
I Tre Moschettieri: Miledy
Il secondo film che uscirà al
cinema più avanti – programmato per il 13 dicembre 2023 – è
I Tre Moschettieri: Milady, si concentra sul
programma di Milady di rovesciare la corona e sul modo in cui
realizza il suo piano. Per ora non ci sono trailer separati per
I tre moschettieri: D’Artagnan e I tre
moschettieri: Milady e il teaser ufficiale funge da promo
per entrambi i film.
Nel video vengono introdotti anche
gli antagonisti della storia come Milady e il
consigliere reale Cardinale Richelieu
(interpretato da Eric Ruf). Torneremo indietro nel
tempo dove un Luigi XIV insolito interpretato da Louis Garrell deteneva il potere assoluto in
tutta la Francia.
Dirty Angels
Dirty Angels è un
film thriller d’azione americano di prossima uscita diretto da
Martin Campbell, con una sceneggiatura scritta da
Alissa Sullivan, Jonas McCord e Gene
Quintano. Il film sarà interpretato da Eva
Green,Ruby Rose, Maria Bakalova, Rona-Lee
Shimon, Jonica T. Gibbs e
Christopher Backus. La trama è incentrata su un
gruppo di soldatesse, durante il ritiro degli Stati Uniti
dall’Afghanistan nel 2021. Le protagoniste prestavano assistenza
medica vengono inviate a salvare un gruppo di ragazzi e ragazze
rapiti dall’ISIS.
Il progetto del film è stato
annunciato nel settembre 2022 con l’annuncio di Eva
Green come protagonista. In seguito, il resto del
cast ha preso forma e nel dicembre del 2022 sono
iniziate le riprese che si sono svolte tra il Marocco e la Grecia.
Il film non ha ancora una data di uscita ma le riprese si sono
recentemente concluse nel febbraio di quest’anno.
Liaison
Eva Green e
Vincent Cassel sono i protagonisti di Liaison, la nuova serie tv di Apple TV+. Due agenti – ed ex amanti – devono
lavorare insieme per combattere gli attacchi informatici
internazionali che minacciano il Regno Unito, affrontando al
contempo i segreti sepolti della loro relazione distruttiva.
La nuova serie thriller Liaison si aggiunge alla lunga lista di serie
e film originali di Apple
TV+. Liaison è scritta da Virginie Brac e
diretta da Stephen Hopkins e si annovera il titolo
di prima serie originale franco-inglese per lo streamer. La serie
drammatica è stata descritta come “un thriller contemporaneo ad
alta tensione che esplora come gli errori del nostro passato
abbiano il potenziale di distruggere il nostro futuro, combinando
l’azione con una trama imprevedibile e multistrato in cui lo
spionaggio e gli intrighi politici si contrappongono a una storia
d’amore appassionata e duratura“. In altre parole, si tratta
di un thriller politico con un retroscena di un’intensa relazione
sentimentale tra i protagonisti.
La serie in sei episodi è
disponibile sulla piattaforma streaming dal 24 febbraio e l’ultimo
episodio è previsto per il 31 marzo.
Il 1984 è stato l’anno del primo
computer Macintosh, l’anno in cui Eddie Murphy
calcava gli schermi cinematografici con Beverly Hills Cop
e la voce di Bruce Springsteen risuonava in tutte
le radio con Born in the USA. La serie A-Team
spopolava in televisione, le VHS si diffondevano come un epidemia e
Ronald Reagan veniva rieletto presidente degli
Stati Uniti per un secondo mandato. Il 1984, però, è stato anche
l’anno in cui il ventunenne Michael Jordansi dichiarava
eleggibile al Draft NBA, venendo selezionato dai Chicago
Bulls come terza scelta assoluta. Da lì ha inizio la sua
epica carriera, ma quella che racconta Air – La storia
del grande salto è un’altra storia.
Il nuovo film diretto daBen
Affleck,
a sette anni daLa legge della
notte,
si concentra infatti su un evento avvenuto in quello stesso 1984,
ma che sul momento sembrò di poco rilievo rispetto a tutti gli
altri e rispetto allo sbocciare della carriera di Jordan stesso. È
la storia della
Nike,
un’azienda di scarpe in cerca di nuovi canali di espansione per
poter competere con l’Adidas
e la
Converse.
Grazie al lungimirante agente
Sonny Vaccaro,
l’azienda decide di espandere la propria sfera d’influenza al mondo
del basket, nella speranza di reclutare giocatori che indossino le
loro scarpe. Con poco budget a disposizione, tutti sanno che un
astro nascente come Jordan non firmerebbe mai con loro. Ma Vaccaro
non è disposto a cedere, avendo visto qualcosa in quel giovane
sfuggito a tutti gli altri.
Air – La storia del grande
salto, ovvero l’origine del mito
Quello proposto in Air –
La storia del grande salto non è dunque il racconto
dei primi anni di attività di Michael Jordan, che
volutamente non compare come personaggio ma semplicemente come
presenza senza volto in alcune scene. Un’assenza, la sua, che ha
perfettamente senso ai fini del film, ricordandoci non solo che,
appunto, questa non è direttamente la sua storia, ma accentuando
anche quel senso di inafferrabilità, di vetta inarrivabile a cui
Vaccaro desidera però giungere con tutte le sue forze. Jordan è lì,
davanti a lui, ma non può ancora dirlo suo, non finché quel giovane
non avrà fatto la sua scelta. Una scelta che, neanche a dirlo,
cambierà per sempre non solo la storia della Nike ma dell’intero
mondo dello sport.
Ci troviamo dunque di fronte
all’origine del mitico accordo tra la Nike e Jordan, su cui Vaccaro
fa un’ardita scommessa. Interpretato da un brillante e intenso
Matt Damon, è
un incallito giocatore d’azzardo, come le prime scene nei casinò di
Las Vegas ci suggeriscono. E proprio come lo è anche il regista
Ben Affleck. Entrambi puntano tutte le proprie
risorse su un risultato difficile da prevedere, ma per ottenere il
quale non ci si deve affidare esclusivamente alla fortuna. Se
Vaccaro cerca dunque di ottenere una vittoria andando oltre le
regole, coerentemente con i principi fondanti della Nike, Affleck
invece studia il modo migliore per raccontare una vicenda
apparentemente semplice, svelandone però il grande fascino e
impatto economico e culturale.
Matt Damon e Viola Davis in una scena di Air – La storia del grande
salto.
Una storia piccola, di persone con
un cuore grande
Non solo Affleck ricostruisce
minuziosamente attraverso dettagli, filmati di repertorio e la
fotografia, curata dal tre volte premio Oscar Robert
Richardson, un genuino sapore di quell’epoca, ma fa sempre
più emergere, scena dopo scena, la dimensione intima dietro quel
racconto. Perché se è vero che il tutto è raccontato attraverso gli
occhi di Vaccaro, e quindi dal punto di vista della Nike e del suo
bisogno di ottenere quell’accordo, è anche importante sottolineare
come Air – La storia del grande salto si
riveli essere un’ode alla perseveranza, al sostenere le proprie
convinzioni e, naturalmente, al valore di Michael Jordan nella
storia. Ma non in ultimo, il film è anche un tributo alla madre di
Jordan, Deloris, qui interpretata da una sempre
gigantesca Viola Davis,
alla quale si devono le prime significative scelte del figlio.
Si concentra dunque sulle persone,
Affleck, e attraverso i primissimi piani che dedica loro fa
emergere tutto il grande cuore dietro questa storia “piccola”. Un
cuore che batte molto più di quanto si sarebbe potuto ipotizzare. A
questo grande cuore non corrisponde un film serioso, bensì
un’opera particolarmente frizzante, movimentata da un buon ritmo e
una colonna ricca dei grandi classici di quell’epoca. Ma,
soprattutto, è un film divertente, che sa quando lanciare la giusta
battuta. Proprio in questa leggerezza trova quindi un suo ulteriore
alleato, che gli permette di distinguersi e affermarsi come
un’opera particolarmente godibile. Allo stesso tempo, sono diversi
i momenti in cui è difficile non emozionarsi e Affleck, dimostrando
di saperli dosare a dovere, si conferma una volta di più un grande
regista.
Dopo aver vinto numerosi il premio
Oscar per il suo film Nomadland
e aver diretto Eternals
per i Marvel Studios, Chloé Zhao è
stata osservata da vicino da molti addetti ai lavori e appassionati
di settore del mondo del cinema. Ma, dopo aver diretto quei due
film tanto diversi uno dopo l’altro, ha deciso di prendersi una
pausa e i fan sono rimasti in attesa di vedere quale sarà il suo
prossimo progetto. Ora, secondo Deadline, è arrivato il giorno
in cui Zhao si rimette dietro alla macchina da
presa, e lo fa con un adattamento di Hamnet, che co-scriverà e
dirigerà.
Hamnet sarà basato sull’omonimo
romanzo scritto da Maggie O’Farrell, un bestseller
del New York Times. Il romanzo segue Agnes, la moglie del famoso
drammaturgo William Shakespeare, all’indomani della morte di
Hamnet, il loro unico figlio. La storia “traccia le conseguenze
emotive, familiari e artistiche di quella perdita, dando vita a una
storia umana e toccante che fa da sfondo alla creazione dell’opera
più famosa di Shakespeare, Amleto”.
Zhao scriverà l’adattamento per il
cinema insieme all’autrice del romanzo, Maggie O’Farrell. E questa
sarà anche la prima volta che O’Farrell lavorerà a un film, anche
se il suo talento nella scrittura è già stato dimostrato. Infatti,
solo per Hamnet, ha vinto il 2020 Women’s Prize for Fiction e il
National Book Critics Circle Award for Fiction, tra gli altri
riconoscimenti ottenuti.
Hamnet sarà
prodotto da Amblin Partners, Hera Pictures, Neal Street Productions
e Book of Shadows. Liza Marshall, Pippa
Harris e il regista premio Oscar Sam
Mendes stanno producendo per conto di Neal Street, mentre
Nic Gonda sarà il produttore esecutivo di Book of
Shadows. Inoltre, Jeb Brody, President of
Production di Amblin, e Mia Maniscalco, SVP of
Creative Affairs, supervisioneranno il progetto.
Trai prossimi progetti di
Chloé Zhao potrebbe esserci anche
un sequel per Eternals,
anche se da nessun vertice Marvel Studios è ancora arrivato il
via libera al film.
Guardiani
della Galassia Vol. 3 è sicuramente uno dei
blockbuster più attesi dell’anno. Al cinema la prossima estate, il
film sigla la fine del contratto di lavoro di James Gunn con i Marvel Studios ma anche la fine della
parabola narrativa dei suoi protagonisti sul grande schermo (almeno
da quello che è stato annunciato fino a questo momento).
Questo significa che le parabole di
sviluppo dei personaggi arriveranno al loro compimento, e in
questo, secondo James Gunn, consiste la vera differenza di
questo film con i due capitoli precedenti. Secondo il regista e
sceneggiatore, infatti, la vera sfida dei Guardiani in questo terzo
film è “arrivare ad accettare te stesso”.
Rispetto al personaggio di Peter
Quill/Star Lord, Gunn ha dichiarato che “il Vol 1 riguarda
la madre. Il volume 2 parla del padre, mentre il volume 3 riguarda
se stessi e il venire a patti con ciascuna di queste
situazioni”.“Nel primo Peter Quill fa i conti con la sua
relazione con la madre, che è la persona che ha amato di più al
mondo”. Continua, “Nel Vol 2 sta venendo a patti con il
suo rapporto con il padre. Quello che pensava di volere non era
quello che voleva, e quello che aveva era migliore di quello che
pensava fosse. I problemi del padre di Peter erano abbastanza
evidenti fin dall’inizio e dato che ha avuto i suoi momenti sia con
Ego che con Yondu, si sente come se fosse finalmente pronto per
andare avanti.”“il terzo riguarda l’accettazione di se
stessi. Chi siamo veramente?”. “Sai, Mantis lo dice anche una volta
nel film, la maggior parte di loro non si piace molto. Tutti hanno
problemi con se stessi. Nebula ha problemi con se stessa. Peter
Quill ha problemi con se stesso. Mantis, Kraglin, tutti loro. E
Rocket soprattutto. Quindi penso che sia di questo che parla questo
film, al di sopra e al di là di qualsiasi altra cosa.”
Guardiani della Galassia Vol. 3, la trama
ufficiale
“In Guardiani della Galassia Vol.
3 la nostra amata banda di disadattati si sta sistemando su
Knowhere. Ma non passa molto tempo prima che le loro vite vengano
sconvolte dagli echi del turbolento passato di Rocket. Peter Quill,
ancora sconvolto dalla perdita di Gamora, deve radunare la sua
squadra attorno a sé in una pericolosa missione per salvare la vita
di Rocket, una missione che, se non completata con successo,
potrebbe portare alla fine dei Guardiani così come li
conosciamo.”
Sembra che Fast
and Furious 10 sarà l’occasione in cui il cast e la
crew del franchise hanno scelto di dire addio a un loro amico e
compagno che ha lasciato troppo presto quell’universo e il mondo.
Parlando con
Total Film Magazine, Vin
Diesel ha parlato di come la squadra della Fast
Saga pensi costantemente al defunto Paul Walker e al personaggio che ha
interpretato nel franchise, Brian O’Conner. Walker è morto dopo
essere stato coinvolto in un tragico incidente automobilistico nel
2013, scioccando il mondo perché era ancora nel fiore degli anni.
Da allora, la sua presenza è rimasta nei film in una forma o
nell’altra. Ecco cosa ha detto Diesel:
“Quel momento nel 2013 in cui il
mondo stava lottando con il lutto per la sua perdita, lo studio ha
preso la decisione molto coraggiosa, giusta e audace di mantenere
in vita Brian O’Conner. Vi darò questo senza svelare nulla del
film: non potevo immaginare che questa saga finisse senza dire
veramente addio a Brian O’Conner”.
Mentre il franchise si avvicina alla
sua conclusione, sembra che il team stia cercando di esplorare
tutta la sua eredità. Quella storia lunga decenni include Walker,
non solo nel contributo che ha dato ai film, ma anche a come il suo
personaggio ha toccato e cambiato le vite dei suoi colleghi membri
del cast. Per ricondurre ogni trama della storia a un cerchio
completo, Fast and Furious 10 potrebbe tornare
alle radici del franchise, optando per includere corse su strada
tra azione esplosiva, rapine e accese rivalità. Sembra che la
squadra intera stia facendo uno sforzo congiunto per mantenere la
saga il più grande successo cinematografico degli ultimi
vent’anni.
Fast
X
(Fast
and Furious 10) è diretto dal regista di
Transporter Louis Leterrier, che ha assunto
il ruolo di Justin Lin dopo che Lin ha improvvisamente abbandonato
il progetto a causa di differenze creative. Il film è scritto
da Lin e Dan Mazeau, con Lin ancora impegnato come produttore.
Entertainment Weekly ha diffuso le nuove immagini de La
Sirenetta, il prossimo live action della Disney con
Halle Bailey nei panni, o meglio nella coda di
Ariel. Il film è diretto da Rob Marshall e
arriverà nelle sale italiane il 24 maggio.
Le foto ci riportano alla mente i
momenti chiave del classico Disney animato, con alcune immagini che
sono l’esatta copia, uno a uno, delle scene di quello che è uno dei
film a cartoni animati più amato di sempre. Nonostante le polemiche
che hanno accompagnato la scelta di Halle Bailey come nuova Ariel, il film sembra
stia guadagnando sempre più seguito, a mano a mano che viene
svelato il lavoro filologico che è stato fatto, almeno visivamente,
rispetto all’originale.
La
Sirenetta racconta l’amata storia di Ariel, una
bellissima e vivace giovane sirena in cerca di avventura. Ariel, la
figlia più giovane di Re Tritone e la più ribelle, desidera
scoprire di più sul mondo al di là del mare e, mentre esplora la
superficie, si innamora dell’affascinante principe Eric. Alle
sirene è vietato interagire con gli umani, ma Ariel deve seguire il
suo cuore e stringe un patto con la malvagia strega del mare,
Ursula, che le offre la possibilità di sperimentare la vita sulla
terraferma, mettendo però in pericolo la sua vita e la corona di
suo padre.
Il film è interpretato dalla
cantante e attrice Halle Bailey (grown-ish) nel ruolo di
Ariel; Jonah Hauer-King (Un viaggio a quattro
zampe) nel ruolo del principe Eric; Noma
Dumezweni (Il Ritorno di Mary Poppins) nel ruolo
della regina Selina; Art Malik (Homeland –
Caccia alla spia) nel ruolo di Sir Grimsby; con il vincitore
del premio Oscar® Javier Bardem (Non è un paese per
vecchi) nel ruolo di Re Tritone; e con la due volte candidata
all’Academy Award® Melissa McCarthy (Copia
originale, Le amiche della sposa) nel ruolo di
Ursula.
Esiste una spiegazione al
paranormale? Da questa domanda è partito il regista e sceneggiatore
Rodrigo Cortés per il suo film Red
Lights (qui la recensione), distribuito
al cinema nel 2012. All’interno di questo si ricerca dunque una
risposta a tale quesito attraverso uno scontro senza esclusione di
colpi tra un esperto investigatore e un cieco chiaroveggente. Si
snoda così un film ricco di imprevisti, impreziosito da un grande
cast di attori che danno vita a personaggi complessi e ricchi di
contraddizioni.
Cortés spese circa un anno e mezzo a
ricercare informazioni utili per la storia e i personaggi. Ebbe
modo di stare a stretto contatto con veri esperti del paranormale e
sedicenti medium, arrivando alla conclusione che nessuno dei due ha
sufficienti prove per mettere a tacere l’altro, ed è proprio questo
l’elemento inquietante che egli aspirava a rappresentare. Ha così
costruito su tali vicende un thriller investigativo che spinge a
domandarsi cosa sia possibile e cosa no, lasciando però allo
spettatore la libertà di formulare la propria opinione.
Girato tra la Spagna e il Canada, il
film arrivò infine in sala, dove però non si affermò come un
particolare successo. A fronte di un budget di 14 milioni di
dollari, Red Lights arrivò ad incassarne solo 13 e mezzo
in tutto il mondo. Eppure tale film presenta diversi elementi di
interesse, per cui sarebbe bene concedergli una seconda
possibilità. Prima di intraprendere una visione del film, però,
sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alla
sua spiegazione. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama del film Red
Lights
Protagonisti del film sono
Margaret Matheson, una importante esperta di
paranormale, e Tom Buckley, il suo giovane
assistente. Insieme, i due si impegnano a smascherare in tutto il
paese quegli imbroglioni che si fingono guaritori e falsi medium.
Tutta la carriera della donna, però, è legato al caso di
Simon Silver. Questi è un celebre sensitivo non
vedente, che nessuno è mai stato in grado di smascherare. Chiunque
abbia cercato di mettere in discussione il suo operato ha in
seguito fatto un brutta fine. A distanza di trent’anni, questo è
ora tornato alla ribalta con uno dei suoi più famosi spettacoli
psichici.
Questa sarà l’occasione per provare
a smascherarlo una volta per tutte. Buckley decide dunque di
mettersi sulle sue tracce, nonostante tutti glielo sconsiglino. Il
caso, però, si rivela più complesso del previsto, e porterà ad
eventi imprevedibili. Ben presto, l’investigatore capirà di
trovarsi opposto a forze che sfidano la logica e la razionalità, ma
deciderà di andare fino in fondo a quel mistero. Tale
determinatezza non farà però altro che portare alla luce segreti
che mai avrebbe immaginato, che lo riguardano in prima persona.
Red Lights: il cast del
film
Tra i maggiori elementi di forza del
film vi è il suo cast composto da alcune delle più grandi star del
cinema internazionale. Con loro coinvolti, i personaggi
protagonisti hanno così assunto ulteriore fascino e carisma. Il
regista scrisse il personaggio di Margaret Matheson pensando
esclusivamente all’attrice Sigourney
Weaver, senza sapere se questa avrebbe accettato o
meno la parte. Dopo aver letto la sceneggiatura, però, questa si
disse estremamente attratta dalla storia e dalle sue tematiche,
accettando di interpretare la protagonista femminile. Accanto a
lei, nel ruolo dell’assistente Tom Buckley, si ritrova l’attore
Cillian Murphy,
noto per essere il protagonista della serie Peaky
Blinders.
Robert De Niro,
invece, è il sensitivo Simon Silver. Un ruolo per il quale l’attore
premio Oscar si è preparato incontrando dei veri sensitivi e
apprendendo molto sul loro mestiere. Dopo tali incontri, De Niro ha
affermato di essere convinto che qualcosa di realmente paranormale
deve esistere per forza. Sono poi presenti gli attori Joely
Richardson nei panni di Monica Handsen,
e Craig Roberts in quelli di
Ben. Toby Jones, noto attore britannico,
interpreta il dottor Paul Shackleton, mentre l’argentino
Leonardo Sbaraglia è Leo Palladino. È infine
presente l’attrice Elizabeth
Olsen, celebre per il ruolo di Scarlet Witch nel
Marvel Cinematic Universe nel ruolo
di Sally Owen.
Red Lights: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile vedere o rivedere il
film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete. Red
Lights è infatti disponibile nel catalogo di
Rakuten Tv, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim
Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base
alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo
film. Si avrà così questo a disposizione per un determinato limite
temporale entro cui effettuare la visione. Il film sarà inoltre
trasmesso in televisione il giorno martedì 4
aprile alle ore 21:20 sul canale
Rai 4.
Lo scontro di
Netflix è carico di tensione fin dall’inizio.
La serie si apre con due sconosciuti che quasi si scontrano nel
parcheggio di un negozio, dando il via a un intenso inseguimento in
auto. Loro sono l’appaltatore Danny Cho
(interpretato da Steven Yeun) e l’imprenditrice di piante
Amy Lau (interpretata Ali Wong) e la loro caccia al gatto e topo si
concluderà con qualcosa di più. Si esce presto dai confini del
semplice disguido tra guidatore e si entra in una dinamica
spirituale, emotiva e sentimentale senza precedenti. La serie tv
arriva su Netflix il 6 aprile e conta dieci episodi della
durata di circa mezz’ora l’uno.
Creata da Lee Sung
Jin, Lo scontro si configura come una
dark comedy che cerca di estrapolare la
personalità di Danny e Amy in
cerca di vendetta. La loro faida inizia con stupide tattiche di
vendetta – dalla pipì sul pavimento alle cattive recensioni – ma il
loro litigio porta a galla le loro frustrazioni più represse.
Questo gioco tra entrambi presto coinvolge le famiglie di
Danny e Amy che si trovano
intrecciati in questa fitta rete di bugie. Per cui alla fine lo
spettatore si ritrova davanti non più una dark comedy ma un
thriller. Ed è l’aspetto peculiare di questa serie tv che riesce a
cambiare genere durante l’arco della sua narrazione. Targata
A24 e Netflix la serie potrebbe rappresentare una
nuova rivelazione del 2023.
Lo scontro è
completamente ispirato a Los Angeles, una città che può essere
attraversata con rabbia solo in auto. Da una parte
Amy, imprenditrice di successo che rivendica la
propria attività. Si maschera da femminista durante le cene a base
di funghi con altre personalità di spicco nel mondo dell’arte,
vorrebbe godersi i soldi che si è guadagnata e porta all’estremo
questa gentilezza che neanche lei prova verso gli altri. Infatti,
nel momento in cui ha la possibilità di uscire dagli schemi lo fa.
Danny, invece, vive nel rovescio della medaglia.
Non possiede molto e fa affidamento su un cugino che entra ed esce
di prigione. Deve badare al fratello ed è attaccatissimo alla sua
famiglia che vuole a tutti i costi trasferire a Los Angeles. Quando
si scontrano nelle scene iniziali – e trasformano il litigio che li
guiderà per tutta la serie – si vedono due persone sull’orlo di una
crisi di nervi.
L’infelicità di Amy
e Danny tenta di essere giustificata per tutto il
corso della serie. Entrambi i protagonisti entrano in una sorta di
burn out emotivo e psicologico per cui mostrano il loro
disprezzo verso tutte le persone che li circondano e verso le
debolezze altrui. Ne Lo scontro,
Amy lo fa con il marito e Danny
con il fratello, entrambi in modo diverso tentano di sabotare
emotivamente le due persone più vicine. Le interpretazioni di
Yeun e Wong appaiono allo
spettatore piene di semplicità e di verità, trasudano la cattiveria
dei loro personaggi tramite battute al vetriolo. In particolare, a
spiccare è l’interpretazione della Wong che – provenendo da una
carriera nel genere comedy – porta il suo appeal
anche in questo ruolo diverso e drammatico.
Anche Yeun è messo
a dura prova dal suo personaggio. L’uomo tenta di mandare avanti la
sua vita e cerca in tutti i modi di sbancare il lunario. La coppia
di protagonisti non condivide spesso il tempo sullo schermo, ma
quando lo fa Lo scontro è davvero elettrizzante.
Non siamo costretti alla fine a vederli insieme come una coppia
romantica perché il loro legame va oltre questo.
Amy e Danny condividono
l’oscurità dei loro caratteri. Per questo ne Lo
scontro si diverte a giocare con i diversi background. Non
solo da questa contrapposizione ne nasce una volontaria denuncia
alla società odierna. Amy ha una casa lussuosa che condivide con la
sua famiglia; Danny condivide un piccolo appartamento con il
fratello minore Paul (Young
Mazino).
Nel loro disagio interiore però
Amy e Danny riescono ad
affrontare le pressioni della famiglia, la solitudine, la
depressione e l’accecante bisogno di attaccare briga con tutti.
Ovviamente tutto questo non fa che renderli molto più umani ai
nostri occhi, rispetto magari ad alcuni aspetti della serie che
risultano troppo forzati. Invece, Amy e
Danny ne Lo scontro funzionano
così bene perché portano in scena tutte quelle paure e debolezze
tipiche degli esseri umani. Anche se lo mostrano in maniera
grottesca, il quasi incidente d’auto che li ha fatti conoscere ha
innescato una serie di eventi che ha portato entrambi a conoscere
l’unica persona che potrebbe comprendere il loro
disagio.
Lo scontro esplora
quanto possa essere potente quando un’altra persona ti vede e ti
accetta per quello che sei, pregi e difetti compresi. E questo è un
po’ il punto di arrivo della serie che ricalca le orme di Everything Everywhere All At Once per certi
aspetti. La scena del film che vede Evelyn e
Joy come sassi nella serie tv è lasciata
all’ultimo episodio dopo che, persi nella foresta, Amy e Danny
decidono di mangiare delle bacche trovate nel bosco. Il risultato è
un mix di acidi che li porterà al delirio ma anche alla
consapevolezza: “Abbiamo lavorato tanto per arrivare fin
qui”.
La penultima mezz’ora regala infatti
scene ricche di azione come se ci trovassimo in un thriller, fino
ad arrivare alla scena del mix di acidi ed erbe. Proprio in quei
momenti Lo scontro spinge lo spettatore verso
luoghi oscuri e inesplorati dell’animo umano. Amy
e Danny si fanno portavoce di tutte le insicurezze
della loro età e nonostante qualche momento esca un po’ fuori dai
ranghi la serie appare molto lucida nel raccontare il disagio di
una generazione intera.
Figure di luce
Le fotopsie o
figure di luce sono flash e lampi di luce, simili a fulmini, che
compaiono all’improvviso in assenza di un reale stimolo luminoso
proveniente dall’esterno. Nella vita di Amy e
Danny l’uno è stato la figura di luce nella vita
dell’altro. Qualcosa che è arrivato all’improvviso, che non abbiamo
cercato. Figure di luce è anche il titolo del decimo episodio de
Lo scontro che in parte cerca di portare in scena
questi sentimenti. Dopo aver superato il mix di erbe e acidi,
Amy e Danny hanno una nuova
consapevolezza. Molto probabilmente non impareranno mai la lezione
del tutto ma capiscono che gli inconvenienti quotidiani che
caratterizzavano la loro vita sono nient’altro che inconvenienti,
cose che possono succedere.
Anche se per fare questo, per
arrivare alla realizzazione finale, Lo scontro
punta sempre sugli stessi temi, la serie arriva alla fine con un
confronto che non lascia spazio a ulteriore narrazione. Il
finale, infatti, si auto risolve da sé, non
lasciando spazio a una seconda stagione – almeno per quanto
riguarda la vita di Amy e Danny.
Si potrebbe infatti pensare di progettare una nuova stagione con
nuovi personaggi alle rese con le problematiche che affliggono il
mondo che, diciamolo, sono tantissime.
Dopo il
teaserParamount+ ha
svelato il trailer ufficiale della nuova serie originale
Attrazione Fatale. La serie debutterà lunedì 1°
maggio con tre episodi in esclusiva su Paramount+.
La serie arriva in Italia subito dopo gli Stati Uniti e il Canada
ed esce contemporaneamente anche nel Regno Unito, in Australia, in
America Latina, in, Svizzera, Austria e Francia, e dall’11 maggio
anche in Corea del Sud. Dopo la première, i nuovi episodi della
stagione in 8 episodi saranno disponibili sul servizio di streaming
ogni lunedì. Gli ultimi due episodi saranno disponibili lunedì 29
maggio.
La serie è una profonda
rivisitazione del film cult Attrazione Fatale
attraverso la chiave di lettura delle dinamiche familiari, dei
disturbi di personalità e dell’omicidio.
La trama e il cast della serie
Attrazione Fatale
Dopo aver scontato 15 anni di
prigione per l’omicidio di Alexandra Forrest (Lizzy
Caplan), Daniel Gallagher (Joshua
Jackson) viene rilasciato sulla parola con l’obiettivo
di riconnettersi con la sua famiglia e provare la propria
innocenza. Nel 2008, Dan incontra Alex per la prima volta e il suo
mondo inizia a sgretolarsi dopo che la loro breve relazione
minaccia di distruggere la vita che ha costruito con sua moglie,
Beth (Amanda Peet).
La serie è interpretata da
Joshua Jackson nei panni di Dan Gallagher, Lizzy Caplan nei panni di Alex Forrest,
Amanda Peet nei panni di Beth Gallagher,
Toby Huss nei panni di Mike Gerard, Brian Goodman
nei panni di Arthur Tomlinson, Alyssa Jirrels nei panni di Ellen
Gallagher e Reno Wilson nei panni del detective Earl Brooker.
Alexandra Cunningham (“Dirty John”,
“Chance”) è sceneggiatrice, showrunner e produttrice esecutiva
della serie insieme al produttore esecutivo Kevin J. Hynes (“Perry
Mason”), con cui Cunningham ha sviluppato la serie, e ai produttori
esecutivi Darryl Frank (“The Americans”) e Justin Falvey (“The
Americans”) per Amblin Television. Silver Tree è anche produttore
esecutivo e ha diretto cinque episodi. ATTRAZIONE FATALE è prodotto
da Paramount Television Studios.
Warner
Bros. Discovery (Nasdaq: WBD) celebra oggi il centesimo
anniversario dei Warner Bros. Studios, 100 anni di racconti, storie
e personaggi iconici: per festeggiare questo anniversario, vengono
ufficialmente annunciati una serie di eventi, speciali uscite
cinematografiche, contenuti e prodotti oltre a tante esperienze
esclusive che si svolgeranno nel corso di tutto l’anno 2023. Il
centenario segna una pagina indelebile di una storia che, nel corso
degli anni, ha dato vita ad alcuni dei film e delle serie TV più
amate e iconiche della storia.
Nel corso di
quest’anno, Warner Bros. Discovery celebrerà e
renderà omaggio a questo anniversario con molteplici lanci e
attivazioni, tra cui:
CINEMA: Il centenario di Warner Bros. è
un’occasione unica per festeggiare i grandi successi
cinematografici dello Studio. Nel 2023, infatti, tornerà in sala
una selezione tra i titoli più iconici e amati di Warner Bros.
Pictures: un’occasione per dar modo a tutte le generazioni di
appassionati di vivere questi incredibili capolavori attraverso la
magia del grande schermo.
Dopo il ritorno in
sala a febbraio di 2001: Odissea nello spazio, altri
successi torneranno in sala nei prossimi mesi, tra questi:
I 3 dell’Operazione Drago – Dal 14 agosto al 16 agosto
2023
L’Esorcista – Dal 18 settembre al 20 settembre
2023
Beetlejuice – Spiritello porcello – Dal 23 ottobre al
25 ottobre 2023
Gremlins – Dal 13 novembre al 15 novembre 2023
I Goonies – Dal 4 dicembre al 6 dicembre 2023
HOME ENTERTAINMENT:
Le celebrazioni continuano anche sugli store digitali Apple TV App,
Prime Video, e Rakuten TV grazie a delle room
dedicate ai grandi film Warner Bros. che saranno disponibili in
offerta per un periodo limitato di tempo.
Per l’Home Video il
centenario sarà il filo dorato che arricchirà tutti i prodotti in
uscita nel 2023 attraverso packaging e sticker celebrativi. Ma i
festeggiamenti non terminano qui, saranno infatti disponibili
numerose edizioni speciali di film memorabili e iconici che, nel
corso dell’anno, celebreranno importanti anniversari e
accompagneranno le re-release cinematografiche: daSuperman
a L’Esorcista, da Gremlins a I Tre
dell’Operazione Drago, tutti per la prima volta in 4K UHD.
E per rendere
indimenticabile questo importante traguardo, Warner Bros. racchiude
la sua iconica filmografia in un prezioso cofanetto composto da 3
volumi in 4K UHD + Blu-ray. I volumi racchiuderanno i maggiori
successi dello studio divisi per epoche, riunendo le più grandi
pellicole che hanno trasformato il cinema e ispirato il pubblico di
tutto il mondo.
Il primo volume
“Classic Hollywood” uscirà il 4 aprile e includerà:
Quarto Potere
Casablanca
Cantando sotto la pioggia
Gioventù bruciata (per la prima volta in 4K)
Nick Mano Fredda (per la prima volta in 4K)
Nei prossimi mesi
saranno inoltre disponibili i volumi “New Hollywood” e “Modern
Blockbuster” che includeranno rispettivamente:
I Tre dell’Operazione Drago (per la prima volta in
4K)
TELEVISION: Una programmazione d’eccezione per
celebrare i 100 anni di Warner Bros:WARNER TV ci
accompagna in un percorso a ritroso nella storia della major con i
film più iconicidegli anni ‘90 fino agli albori
negli anni ‘30, per una settimana ricca di capolavori
cinematografici. Si parte lunedì 3 aprile alle
21:25 con “MEZZANOTTE NEL GIARDINO DEL BENE E DEL
MALE”, il thriller drammatico diretto da Clint Eastwood nel 1997, tratto dal best
seller di John Berendt, che racconta un fatto di cronaca realmente
avvenuto negli anni Ottanta a Savannah, in Georgia. Martedì
4 aprile andrà in onda in prima serata “L’IMPERO
DEL SOLE” il dramma storico del 1987 diretto da Steven Spielberg. Ambientato a
Shanghai durante l’occupazione giapponese, il film racconta
attraverso gli occhi di Jim, un giovanissimo Christian Bale, il
fascino e l’orrore della guerra. Mercoledì 5 aprile alle
21:25 sarà il turno di “A STAR IS BORN”,
il secondo remake del grande classico del 1937, diretto nel 1976 da
Frank Pierson e interpretato da Kris Kristofferson e Barbra
Streisand, che si è aggiudicato un Premio Oscar e ben cinque Golden
Globes. Giovedì 6 aprile alle 21:25 sarà la volta
del capolavoro diretto nel 1968 da Stanley Kubrick “2001:
ODISSEA NELLA SPAZIO”. Venerdì 7 aprile alle
21:25 andrà in onda “IL GIGANTE”,
pellicola western tratta dal leggendario romanzo di Edna Ferber e
diretta nel 1956 da George Stevens. Il film, che vanta un cast
stellare: Elizabeth Taylor, Rock Hudson, James Dean, Carroll Baker,
Jane Withers, Chill Wills, ha ottenuto nove candidature e vinto un
premio Oscar per la regia. Sabato 8aprilealle 21:25 saremo
catapultati nella Seconda Guerra Mondiale con
“CASABLANCA”, capolavoro del 1942 diretto da
Michael Curtiz e vincitore di tre Oscar. Un racconto in cui realtà
e finzione sono più legate che mai, basato sull’opera teatrale
Everybody Comes to Rick’s di Murray Burnett e Joan Alison.
Per concludere questo viaggio nel tempo, domenica 9 aprile
alle 21:25 saremo trasportati nel fantastico mondo de
“IL MAGO DI OZ”, il capolavoro del 1939 di Victor
Fleming, con una strepitosa Judy Garland nei panni della coraggiosa
Dorothy.
Cartoon
Network si unisce alle celebrazioni per il centesimo
anniversario di Warner Bros. con un pop-up channel interamente
dedicato alle serie cult targate Warner Bros. Animation.
Dal 13 al 23 aprile Cartoon Network + 1 (608 di
Sky) si trasforma, infatti, in THE LOONEY SCOOBY GO!
CHANNEL. Protagonisti del canale saranno tre iconici show
nati in diverse “epoche” degli studios: I Looney Tunes, la
serie più classica e rappresentativa del brand WB Animation,
Scooby-Doo, uno dei franchise più iconici di sempre
incentrato sul mistero e la comedy e i mitici TeenTitans
Go!, gli eroi DC amatissimi dai bambini di oggi.
Tutti i canali del
portfolio Warner Bros. Discovery manderanno in onda dal 26 marzo
la campagna internazionale di celebrazione dei 100
anni e, dal 27 marzo al 9 aprile, un promo pensato per la
settimana celebrativa del cinema targato Warner.
Warner
TV, inoltre, vestirà a festa i propri elementi
grafici on air: oltre che per la parte promozionale, con
endpage ed elevator dedicati, anche la bug
e i bumper di canale vireranno i colori classici del brand
verso il celebrativo color oro dei 100 anni.
CONSUMER PRODUCTS
Per festeggiare i
100 anni di Warner Bros., OVS ha da poco lanciato una collezione
bambino con protagonisti l’iconico scudo WB, i Looney Tunes e tanti
altri personaggi che hanno fatto la storia dello studio. La
collezione è in vendita in tutti gli store OVS e on-line e sarà
presente nelle vetrine dei principali negozi della catena fino al
17 aprile.
E le sorprese non
finiscono qui, OVS presenterà una seconda collezione, per tutta la
famiglia, in-store da fine agosto con protagonisti assoluti i
Looney Tunes e la loro ironia irriverente.
In quanto
Ambassador del centenario, i Looney Tunes avranno il compito di
rappresentare la grande fanbase Warner vestendo letteralmente i
panni di alcuni iconici personaggi dello studio, in una divertente
e imperdibile operazione di mashup.
Ad arricchire
l’offerta dedicata al WB100 ci sarà anche ‘Spin Master’, con action
figures che ripropongono i personaggi più iconici di Warner Bros.,
come Batman e Bugs Bunny nella versione Mash Up, e un’edizione
speciale dei personaggi di Harry Potter con una confezione
dedicata. Per gli amanti dei collezionabili, non mancheranno i
Funko celebrativi del WB100, in incredibili edizioni limitate che
includono i Looney Tunes nelle vesti dei personaggi di
Scooby-Doo!, e tanti altri prodotti legati al centenario
in uscita quest’anno. I plush di Famosa permetteranno poi anche ai
più piccoli di partecipare alle celebrazioni del centenario.
Anche ‘Monnalisa’
si unisce alle celebrazioni del centenario di Warner Bros. e alla
campagna Celebrating Every Story, con il lancio di una capsule
collection ispirata ai leggendari Tom & Jerry. Monnalisa conferma
la sua partnership con Warner Bros. e l’amore e l’interesse verso i
personaggi creati dallo studio, che negli anni continuano ad
arricchire le collezioni high-end dedicate all’abbigliamento per
bambini. Inoltre, in occasione del centenario, Monnalisa lancerà
una serie di iniziative sui suoi canali officiali, sulla propria
piattaforma ecommerce e all’interno dei propri store, che
includeranno materiali tematizzati e attività promozionali legate
all’acquisto di prodotti della collezione Warner Bros.
L’insegna “Games
Academy – Funside” celebrerà invece Warner Bros. con un ricco
assortimento di prodotti dedicati a questo importante anniversario
che si andranno ad aggiungere alla ricca offerta di merchandising
Harry Potter, DC Comics e molto altro già presente nei più di 40
negozi già parte della catena. Games Academy – Funside propone un
assortimento celebrativo, con un’offerta sempre ricca di nuove
proposte fornite dai licensor ufficiali.
Filiale italiana
dell’azienda francese ‘Abysse Corp.’, distribuisce in Italia una
linea dedicata all’anniversario, composta da poster, tazze,
notebooks e drinking bottle. La linea celebra i titoli e le storie
più iconiche del cinema e dell’animazione WB.
EXPERIENCES: Per
celebrare il 100° Anniversario di Warner Bros., Fever lancerà
“Candlelight: 100 Anni di Warner Bros.”, una serie di concerti
commemorativi che arriveranno in oltre 100 città in tutto il mondo.
Da Il Signore degli Anelli a Il Mago di Oz, da
Casablanca a Friends, Batman e Harry
Potter, il concerto Candlelight permetterà di intraprendere un
viaggio attraverso le più importanti colonne sonore dello Studio,
che hanno accompagnato cento anni di storie indimenticabili. In
Italia i concerti sono previsti a Milano (28 aprile), Roma e Torino
(23 Settembre) e Bologna (30 Settembre). I biglietti sono
disponibili QUI.
Ecco il trailer di Barbie, il
nuovo film di Greta
Gerwig con protagonisti Margot Robbie e
Ryan Gosling.
“Una bambola che vive a Barbieland viene espulsa perché non è
abbastanza perfetta e parte per un’avventura nel mondo
reale“
Dalla sceneggiatrice / regista
candidata all’Oscar Greta
Gerwig (“Piccole donne”, “Lady Bird”) arriva
Barbie con protagonisti sono i candidati all’Oscar
Margot Robbie e
Ryan Gosling nei
panni di Barbie e Ken. Insieme a loro nel cast anche
America Ferrera, Kate McKinnon,,
Michael Cera, Ariana Greenblatt, Issa Rae, Rhea Perlman e
Will
Ferrell. Fanno parte del cast del film anche
Ana Cruz Kayne, Emma Mackey, Hari Nef, Alexandra
Shipp, Kingsley Ben-Adi, Simu Liu, Ncuti Gatwa, Scott Evans, Jamie
Demetriou, Connor Swindells, Sharon Rooney, Nicola Coughlan, Ritu
Arya e il premio Oscar Helen Mirren.
Barbie è
diretto da Greta
Gerwig che ha curato la sceneggiatura del film
insieme al candidato all’Oscar Noah Baumbach (“Storia di un
matrimonio”, “Il calamaro e la balena”). Basato su ‘Barbie’ di
Mattel. I produttori del film sono il candidato all’Oscar, David
Heyman (“Storia di un matrimonio”, “Gravity”), Margot
Robbie, Tom Ackerley e Robbie Brenner, mentre Michael Sharp, Josey
McNamara, Ynon Kreiz, Courtenay Valenti, Toby Emmerich e Cate
Adams sono i produttori esecutivi.
Il team creativo che ha lavorato
dietro la macchina da presa con Greta
Gerwig è composto dal direttore della fotografia
candidato all’Oscar, Rodrigo Prieto (“The
Irishman”, “Silence”, “I segreti di Brokeback Mountain”), la
scenografa sei volte nominata all’Oscar, Sarah Greenwood (“La bella e la bestia”, “Anna Karenina”),
il montatore Nick Houy (“Piccole donne”, “Lady Bird”), la
costumista premio Oscar, Jacqueline Durran (“Piccole donne”, “Anna
Karenina”), il supervisore agli effetti visivi Glen Pratt
(“Paddington 2”, “La bella e la bestia”), il supervisore musicale
George Drakoulias (“Rumore Bianco”, “Storia di un matrimonio”) e il
compositore premio Oscar, Alexandre Desplat (“La
forma dell’acqua”, “Grand Budapest Hotel”).
Warner Bros. Pictures presenta una
produzione Heyday Films, una produzione LuckyChap Entertainment,
una produzione Mattel: “Barbie”. Il film sarà nelle sale italiane
dal 20 luglio 2023, distribuito da Warner Bros. Pictures.
Oggi Apple TV+
ha svelato il trailer della nuova dramedy multilingue
franco-giapponese Nettare degli dei (Drops of
God). Girata in francese, giapponese e inglese, la serie ha come
protagonisti Fleur Geffrier (“Das Boat”, “Elle”) e Tomohisa
Yamashita (“The Head”, “Tokyo Vice”, “Alice in Borderland”) ed è
ambientata nel mondo della gastronomia e dei vini pregiati.
https://youtu.be/pK8GU8KZWrY
Nettare degli dei: quanco esce e
dove vederlo in streaming
Da Legendary Entertainment, è
tratta dall’omonima serie manga giapponese bestseller del New York
Times e farà il suo debutto il 21 aprile con i primi due episodi
degli otto totali, seguiti da un nuovo episodio a settimana, fino
al 2 giugno.
La trama e il cast di
Nettare degli dei
Il francese Alexandre Léger,
creatore della famosa Guida dei vini Léger e figura emblematica
dell’enologia, si è appena spento nella sua casa di Tokyo all’età
di 60 anni. Lascia una figlia, Camille (Fleur Geffrier), che vive a
Parigi e non vede il padre dalla separazione dei genitori avvenuta
quando lei aveva nove anni. Camille vola a Tokyo per assistere alla
lettura del testamento di Léger e scopre che suo padre le ha
lasciato una straordinaria collezione di vini, la più grande al
mondo secondo gli esperti. Ma, per rivendicare l’eredità, Camille
deve competere con un giovane e brillante enologo, Issei Tomine
(Tomohisa Yamashita). Figlia biologica contro figlio spirituale: il
duello sta per iniziare. Le prove da superare sono tre, tutte
legate alla degustazione del vino. Il vincitore erediterà l’impero
di Léger, il perdente se ne andrà a mani vuote. Ma come può Camille
vincere un simile duello? Non sa nulla di vino, e peggio ancora:
non ne ha mai bevuto nemmeno un goccio.
Scritta dal creatore della serie Quoc Dang Tran
(“Marianne”, “Parallel”), con Klaus Zimmermann (“Borgia”,
“Trapped”) in veste di produttore esecutivo e diretta da Oded
Ruskin (“No Man’s
Land“, “Absentia”), “Nettare degli dei” (Drops of God) è
prodotta da Les Productions Dynamic in associazione con 22H22 e
Adline Entertainment. La serie è presentata in collaborazione con
France Télévisions e Hulu Japan ed è ispirata alla serie manga
giapponese bestseller del New York Times creata e scritta dal
pluripremiato Tadashi Agi, con disegni di Shu Okimoto, e pubblicata
da Kodansha.
I Marvel Studios hanno pubblicato un
nuovo trailer
di Secret Invasion, con nuove rivelazioni e dettagli chiave per
la serie tv di prossima uscita su Disney+. Con Samuel L. Jackson, che riprende il ruolo del
Col. Nick Fury, l’ex capo dello SHIELD torna sulla
Terra per affrontare la crescente minaccia di una cellula ribelle
di Skrull alieni mutaforma. Nonostante l’alleanza
con gli Skrull in
Captain Marvel, sembra che negli anni successivi le tensioni
abbiano raggiunto il punto di rottura, costringendo Fury a dare tutto se stesso per sistemare le
cose (senza sapere di chi fidarsi).
Nel nuovo trailer di Secret Invasion, vengono fornite nuove
informazioni sugli alleati e sui cattivi della serie, anche se non
è chiaro chi sia effettivamente chi. Allo stesso modo, il trailer
conferma anche diversi dettagli sulla trama dello show e anticipa
la posta in gioco molto alta per quanto riguarda Fury e il suo incarico nel MCU. Ecco 9 delle
più grandi rivelazioni del nuovo trailer di Secret Invasion della Marvel!
Quando si svolge Secret Invasion
nella linea temporale del MCU confermata dal trailer
Il nuovo trailer di
Secret Invasion inizia con il
Talos di Ben Mendelsohn che
rivela quanto siano peggiorate le cose da quando Fury non c’è più. La battuta si rifà alla
rivelazione in
Spider-Man: Far From Home che Fury è stato nello spazio mentre Talos usa le
sue abilità di mutaforma come Skrull per mantenere le apparenze al
posto di Fury. Tuttavia, il vero Fury è tornato per rispondere a questa
crescente minaccia. Sebbene si sia parlato di una serie che
potrebbe svolgersi in parte durante il Blip, questo sembra
confermare che la maggior parte di Secret Invasion si svolgerà dopo
Avengers: Endgame.
La Sonya Falsworth di Olivia Colman
ha un legame con Captain America
Fury
ha anche delle interazioni chiave con la nuova arrivata
Sonya Falsworth (interpretata da Olivia
Colman). Sebbene le rivelazioni precedenti abbiano
confermato che lavora per i servizi segreti britannici e che è una
vecchia amica di Fury, sembra che ci sia molto di più di quanto
si possa immaginare quando si parla di Sonya. È imparentata con
James Montgomery Falsworth, un membro degli
Howling Commandos di Captain America
durante la Seconda Guerra Mondiale. Attualmente non si sa quale sia
la sua vera natura, anche se sembra ritenere Fury responsabile di aver inavvertitamente
causato la nuova minaccia Skrull che è emersa.
Chi è il personaggio di Secret
Invasion di Emilia Clarke
È stato recentemente
confermato che Emilia Clarke interpreterà la
Skrull G’iah, la figlia adulta di Talos, vista per
la prima volta in
Captain Marvel. Presente in diverse inquadrature del nuovo
trailer di Secret Invasion, sembra che G’iah si opporrà a
suo padre, ma non sarà nemmeno del tutto una Skrull canaglia, visto
che in una scena la si vede avvisare Fury dei piani che gli Skrull nemici hanno per lui. In ogni caso, è
già evidente che la storia di G’iah sarà un arco particolarmente
avvincente nel nuovo show del MCU.
Cosa vogliono Gravik e gli Skrull
ribelli in Secret Invasion
Il nuovo trailer di
Secret Invasion rivela diverse novità sul
cattivo Gravik. Interpretato da Kingsley
Ben-Adir, sembra che Gravik guiderà questa nuova cellula
di Skrull canaglia che si è stancata negli anni
successivi agli eventi di
Captain Marvel, scegliendo di ribellarsi a
Talos, che a quanto pare non ha mantenuto le
promesse fatte riguardo alla loro alleanza con Fury. Allo stesso modo, il trailer rivela
anche un esperimento su larga scala in corso, con diversi corpi
nascosti insieme a una sorta di dispositivo che Fury sta apparentemente cercando di fermare.
Ci sono anche inquadrature della Russia e di una centrale nucleare,
il che suggerisce che gli Skrull canaglia si sono rintanati nella zona
di esclusione di Chernobyl.
Secret Invasion suggerisce che non
ci sono ancora i Vendicatori
A un certo punto del
trailer di Secret Invasion, a Fury viene chiesto dove sono gli
Avengers, e l’ex direttore dello SHIELD risponde
che questo nuovo conflitto lo deve combattere da solo. Tuttavia,
questo potrebbe anche alludere al fatto che un gruppo ufficiale di
nuovi Vendicatori deve ancora riunirsi dopo Avengers: Endgame. Detto questo, sembra che
Fury avrà ancora Maria Hill,
Everett Ross, James Rhodes e
Talos come alleati di cui si spera possa fidarsi
(a patto che siano davvero chi sembrano e dicono di essere).
La lapide di Nick Fury è ora
diversa da quella di The Winter Soldier
Dopo gli eventi di
Captain America: The Winter Soldier del 2014 e la fine dello
SHIELD a causa della sua corruzione da parte dell’HYDRA, Fury ha continuato a fingere la sua morte per
sparire dalla circolazione, lasciando Steve
Rogers, Sam Wilson e Natasha
Romanov davanti alla sua lapide, che portava il suo nome e
l’inizio di Ezechiele 25:17: “Il cammino dell’uomo
giusto…“, un riferimento alla famosa citazione di Jackson da
Pulp Fiction. Tuttavia, Secret Invasion presenta una nuova lapide e un
nuovo versetto biblico: Giovanni 15:13: “Nessuno ha un amore
più grande di questo: dare la vita per i propri amici”. Sembra
quindi che questa sia la nuova lapide di Fury dopo lo Snap.
Il dipartimento di controllo dei
danni sarà presente in Secret Invasion
Rivelato subito dopo che
G’iah mette in guardia Fury su ciò che gli Skrull canaglia hanno pianificato per lui, si
vede un’inquadratura di una valigetta che viene aperta. L’esterno
della valigetta presenta il logo del Dipartimento di Controllo dei
Danni della Marvel e identifica il contenuto
come un campione di un esemplare etichettato come “Cull”. Questo
conferma il coinvolgimento del DODC in Secret Invasion come principale agenzia
governativa incaricata di gestire gli eventi straordinari ed
extraterrestri dopo lo SHIELD, ma lascia anche intendere che
potenzialmente sono stati infiltrati dagli Skrull.
Il trailer di Secret Invasion
mostra il Super-Skrull del MCU
Alla fine del nuovo trailer
di Secret Invasion si vede anche
Gravik allungare il braccio per attaccare un
nemico fuori campo. Questo lascia intendere che potrebbe essere la
versione del MCU del
Super-Skrull, che nei fumetti originali aveva le
capacità di tutti i Fantastici Quattro. In questo caso, è
certamente possibile che Gravik e i suoi compagni
Skrull stiano cercando di amplificare le loro
abilità di mutamento di forma e di darsi un potere maggiore per
rivaleggiare con gli eroi che potrebbero ostacolarli una volta che
la loro intrusione nell’umanità sarà più diffusa. Questo
spiegherebbe lo scopo di tutti i corpi e del dispositivo in
Russia.
“One Last Fight” – È l’ultima
apparizione di Nick Fury nel MCU?
Come si vede
nell’inquadratura finale del trailer di Secret Invasion, Fury esce da un mausoleo che in realtà è un
rifugio pieno di equipaggiamento per l’ex direttore dello SHIELD.
Inoltre, Fury sembra indicare che questo conflitto
potrebbe essere il suo ultimo, suggerendo che questa potrebbe
essere una delle ultime missioni della superspia nel MCU prima di
ritirarsi e/o morire (questa volta davvero). Se così fosse,
Fury potrebbe andare a salvare il mondo per
l’ultima volta.
Paramount+ ha pubblicato il video
musicale ufficiale del singolo “New Cool” tratto dalla nuova serie
originale di prossima uscita Grease: L’ascesa delle Pink
Ladies. Dopo la première negli Stati Uniti e in
Canada, la serie sarà presentata in anteprima con due episodi il 7
aprile in Italia, oltre che nel Regno Unito, in Australia, America
Latina, Germania, Svizzera, Austria e Francia, e successivamente in
Corea del Sud. Dopo la prima, i nuovi episodi della stagione
saranno disponibili per lo streaming ogni venerdì.
“New Cool”, che presenta il
personaggio di Cynthia, interpretato da Ari Notartomaso e i
T-Birds, è la prima canzone originale della serie ad essere
pubblicata e sarà presente nel primo episodio del 7 aprile. “New
cool” è una delle 30 canzoni originali presenti nella prima
stagione di GREASE: RISE OF THE PINK LADIES, con il produttore
musicale esecutivo e cantautore nominato ai GRAMMY Award Justin
Tranter al timone. Come visto nel video musicale “New Cool”, ogni
canzone della serie sarà accompagnata da un numero di ballo
coreografato, guidato dal coreografo Jamal Sims.
I dettagli sull’uscita della
colonna sonora completa di GREASE: RISE OF THE PINK LADIES della
Capitol Records saranno annunciati in un secondo momento.
Grease: Rise of the Pink
Ladies vede protagonisti Marisa Davila nei panni di Jane,
Cheyenne Isabel Wells nei panni di Olivia, Ari Notartomaso nei
panni di Cynthia, Tricia Fukuhara nei panni di Nancy, Shanel Bailey
nei panni di Hazel, Madison Thompson nei panni di Susan, Johnathan
Nieves nei panni di Richie, Jason Schmidt nei panni di Buddy,
Maxwell Whittington-Cooper nei panni di Wally e Jackie Hoffman nei
panni dell’Ass. Preside McGee. La serie musicale si svolge quattro
anni prima dell’originale “Grease”.
Da Paramount Television Studios,
Grease: Rise of the Pink Ladies è scritto da
Annabel Oakes (“Agraphical”, “Minx”), che è anche produttrice
esecutiva, showrunner e ha diretto uno degli episodi sucessivi al
pilot. Alethea Jones (“Made for Love”, “Dollface”, “Evil”) ha
diretto il pilot e altri due episodi e ne è la produttrice
esecutiva. Marty Bowen e Wyck Godfrey sono i produttori esecutivi
di Temple Hill. Tra i produttori esecutivi anche Adam
Fishbach oltre a Erik Feig e Samie Kim Falvey, tramite
PICTURESTART. La serie è prodotta inoltre da Grace Gilroy. La
coreografia è di Jamal Sims, mentre la musica è del candidato ai
GRAMMY Awards e produttore musicale esecutivo Justin Tranter.
Debutterà su
RaiPlay e su Rai Gulp “Dragonero.
I Paladini”, la prima serie italiana di
animazione fantasy, coproduzione internazionale Sergio
Bonelli Editore insieme a Rai Kids, PowerKids
e NexusTV.
Tratta dal fumetto
fantasy di Luca Enoch e Stefano Vietti e
presentata in anteprima all’ultimo Lucca Comics&Games,
“Dragonero. I Paladini” arriverà con
tutti i suoi 26 episodi in anteprima il 7
aprile in Box Set su RaiPlay e a partire dal 18
aprile su Rai Gulp con appuntamenti giornalieri (in first
run alle ore 07:40 e in replica alle ore 13:20 e alle ore 18:15).
Inoltre, sui social Bonelli e sui social Rai saranno disponibili
trailer, clip esclusive, materiali di backstage e countdown che
accompagneranno i fan della saga in attesa dell’uscita della serie,
i cui primi quattro episodi sono già disponibili su RaiPlay.
Protagonisti di
“Dragonero. I Paladini” sono tre adolescenti
dell’Erondár, una terra fantastica pervasa di magia: Ian, dallo
spirito libero e dall’indole coraggiosa, sua sorella Myrva, geniale
costruttrice di congegni meccanici, e l’inseparabile amico Gmor, un
orco di grande forza e animo generoso. I tre amici dividono le loro
giornate tra studio, divertimento e qualche lavoro nella fattoria
dove vivono Ian e Myrva, finché non entrano in contatto mentale con
un grande drago, Draiken, che chiede loro aiuto per affrontare una
terribile minaccia che potrebbe permettere a orde di demoni di
sciamare nel mondo dei nostri eroi.
Prodotta da
Sergio Bonelli Editore insieme a Rai Kids,
PowerKids e NexusTV, la serie animata di Dragonero è composta da 26
episodi diretti da Enrico Paolantonio e sceneggiati da
Giovanni Masi, Federico Rossi Edrighi e
Mauro Uzzeo, su soggetti degli stessi
Enoch e Vietti.
Ogni film di
Ivano De Matteo si rivela una occasione per
confrontarci con noi stessi, e anche nel suo nuovo
Mia, il regista romano si conferma in grado di
costringerci ad affrontare le paure e le debolezze che molti di noi
vivono quotidianamente. Quelle di cui leggiamo, delle quali è
facile illudersi di conoscere le implicazioni o immaginare le
soluzioni, quelle che vanno oltre la violenza fisica e che sullo
schermo vediamo prendere corpo nella storia di Revenge Porn
e non solo che coinvolge Edoardo Leo, Milena Mancini
(La
terra dell’abbastanza), Riccardo
Mandolini (Baby) e che ruota
intorno all’esordiente Greta Gasbarri.
La
storia di Mia
Leo e Mancini sono Sergio
e Valeria, marito e moglie romani, divisi tra complicati turni di
lavoro e il tentativo di essere felici. Si amano, nonostante le
difficoltà, e fanno del loro meglio per essere genitori presenti,
per non far mancare nulla alla loro figlia Mia, compresa una
educazione fatta di buon senso e qualche regola basilare. Quelle
che è giusto insegnare a una ragazza di quindici anni, e magari
esser disposti a vederla infrangerle.
Come abbiamo fatto tutti,
come hanno fatto anche loro, che vogliono per lei una vita normale:
scuola, sport, amici e un fidanzato. Non certo come Marco, venti
anni e più di qualche soldo in tasca, un ragazzo violento e
manipolatore che irrompe nella vita della ragazza e della famiglia
rendendola un incubo. Ma il peggio deve ancora venire, quando la
ragazza, aiutata dal padre ad allontanarsene e riprendere la sua
vita, diventa la vittima della vendetta del giovane bullo.
Amore, uomini e donne
“Che coss’è
l’amor?” chiede la canzone di Vinicio
Capossela in un onnipresente spot di questi giorni, una
domanda che le stesse cronache spingono a porsi ogni volta che un
nuovo caso di violenza o abusi allunga il lungo elenco di altri
simili. Una domanda che nel film di Ivano De
Matteo trova più di una risposta. Una per ciascuno dei
personaggi ai quali dà voce, e ai quali rivolge la sua attenzione.
Come d’abitudine, ché il regista romano da sempre racconta
personaggi comuni – nel bene e nel male, o in entrambi – mettendosi
loro accanto, evitando di affidarsi ai pregiudizi, con un rispetto
evidente anche in alcune scelte tecniche. Personaggi che a volte
sembra tirare fuori da sé stesso, certo da una capacità di
osservazione particolare, con una onestà che spesso fa la
differenza.
In questo caso con
maggior coinvolgimento di altre volte, forse, visto che lo stesso
regista è padre di una figlia di quindici anni, “il primo
motivo per cui desideravo fare della sceneggiatura di
Mia un film”, come dice lui parlando di una
storia che lo ha costretto a immedesimarsi nei drammi delle parti
in causa, e a vivere la loro rabbia. Come potrebbe accadere a buona
parte del pubblico. Della sua età o di quella che quotidianamente
vive insicurezze, ansie di protagonismo e di accettazione,
ossessioni e live di TikTok.
Un pezzo di mondo troppo
spesso influenzato da modelli fasulli, che rinuncia alla propria
identità in nome dell’omologazione finendo per ridursi a una
dicotomia preda-predatore che non lascia scampo a nessuna delle due
possibilità. Una ‘disperazione’ che confusamente si avverte sin
dall’inizio del film, insieme a un’angosciante sensazione di
disastro incombente che De Matteo costruisce senza
mai eccedere nelle caratterizzazioni dei personaggi del suo
universo. Tutti credibili, nelle loro parabole, più o meno
accentuate, e nel loro percorso verso un inferno nel quale anche il
gesto più innocente rischia di nascondere altro e vedere stravolto
il proprio significato.
Tutti ben diretti, tra
ellissi e sottolineature, nonostante un evitabile ‘spoiler’ materno
e un eccesso di didascalismo da ‘prima volta’ dei quali si potranno
non condividere i tempi, ma che – con il resto – danno forza alla
rappresentazione di una realtà che è la nostra, dei nostri figli,
dei nostri amici, tutti ugualmente bisognosi di ‘cura’ e tutti
similmente soli. Abbandonati o incompresi, nella migliore delle
ipotesi, da chi dovrebbe darci sicurezza. Stato compreso, come
sembra suggerire la conclusione, nella quale torna ad affacciarsi
l’attenzione del regista all’infinito dibattito su regole e
sicurezza, giustizia e legittima difesa.
Quando il tour promozionale di
Guardiani
della Galassia Vol. 3 sarà concluso, James
Gunn avrà esaurito il suo impegno con Marvel Studios e potrà buttarsi a capofitto
nel suo prossimo progetto che lo vedrà alla guida del DCU per Warner Bros Discovery. Tuttavia,
Gunn sembra deciso a rimanere il primo fan e tifoso del mondo di
Kevin Feige.
“Voglio davvero che la Marvel continui a fare buoni
film”, ha dichiaratoJames
Gunn a proposito dell’uscita di Guardiani
3. “Penso che sia davvero difficile sulla scia del
Blip. C’è questo evento mondiale, che si è verificato in tutto
l’universo. E in verità, a questo punto tutti dovrebbero essere
completamente pazzi. Quindi è difficile scrivere storie sulla scia
di questo. Ecco perché i film di “Guardiani” sono stati più facili,
perché sono ambientati un po’ al di fuori di questo
mondo”.
Il Blip a cui Gunn fa riferimento è
ovviamente la conclusione di Avengers:
Infinity War quando Thanos ha fatto sparire metà della
popolazione dell’universo. La popolazione scomparsa è tornata alla
fine di Avengers:
Endgame e ogni successivo film e serie televisiva
Marvel ha dovuto lottare con le
conseguenze di quell’evento. La fine di Endgame ha rappresentato
una sfida diversa per Gunn, poiché si è conclusa con i membri dei
Guardiani della Galassia
che si sono uniti con Thor di Chris Hemsworth.
“[La Marvel] ha scelto di avere quel
finale nel montaggio”, ha detto Gunn. “E non pensavo che
sarebbe accaduto. “Endgame” è uscito subito dopo che ho deciso di
rifare “Guardiani”. Quindi non ho avuto molta voce in capitolo su
ciò che era in Endgame, e poi quando è uscito ho pensato: “Che
cazzo devo fare?”
Fortunatamente per Gunn, Thor:
Love and Thunder di Taika
Waititi ha rapidamente separato di nuovo il cammino di
Thor e dei Guardiani. Thor è andato per la sua strada nel film,
lasciando la porta aperta a Gunn per scrivere Vol.
3 senza Thor, come previsto originariamente.
“Quando [il presidente dei
Marvel Studios] Kevin [Feige] mi ha
detto, ‘Taika farà Thor, e ci saranno anche i Guardiani’. Ho detto:
‘Grazie a Dio!’” ha detto Gunn. “Ad essere completamente
onesti, Thor non sarebbe mai apparso in questo film. Taika si è
preso una pallottola per me. Perché non l’avrei mai fatto
partecipare al film.”
“In Guardiani della Galassia Vol.
3 la nostra amata banda di disadattati si sta sistemando su
Knowhere. Ma non passa molto tempo prima che le loro vite vengano
sconvolte dagli echi del turbolento passato di Rocket. Peter Quill,
ancora sconvolto dalla perdita di Gamora, deve radunare la sua
squadra attorno a sé in una pericolosa missione per salvare la vita
di Rocket, una missione che, se non completata con successo,
potrebbe portare alla fine dei Guardiani così come li
conosciamo.”
Nel suo primo ruolo da protagonista
dopo la nomination all’Oscar nei panni di Elvis Presley,
Austin Butler reciterà in City on
Fire, un adattamento del romanzo di Don
Winslow della Sony 3000 Pictures. Questo
sarà il primo film di Butler come produttore, insieme a
David Heyman e Shane Salerno. Lo
studio ha reso questo progetto una priorità assoluta e procederà a
breve per incontrare potenziali sceneggiatori e registi.
L’accordo prevede il ritorno di
Butler con la Sony Pictures, studio presso il quale ha ottenuto il
suo primo ruolo nei panni di Tex nel film diretto da
Quentin Tarantino C’era
una volta a Hollywood. City on Fire è
il primo titolo di una trilogia di romanzi, quindi la speranza è
che Austin Butler possa avere di fronte a sé non
uno, ma ben tre film per il suo futuro.
Il romanzo di HarperCollins/Morrow
prende elementi dell’Iliade, dell’Odissea, dell’Eneide e dei drammi
tragici greci e li colloca in un mondo di criminalità
contemporanea. Il primo capitolo è stato pubblicato nell’aprile
2022 e il secondo libro della trilogia, City of
Dreams, sarà pubblicato il 18 aprile.
La trilogia si concentra su due
imperi criminali – uno irlandese, l’altro italiano – che
controllano tutto il New England. Una vicenda molto simile a quella
di Elena di Troia li fa a pezzi e dà inizio a una guerra brutale.
Butler interpreterà il personaggio principale, Danny Ryan,
costretto a crescere da soldato di strada a leader spietato per
proteggere i suoi amici, la sua famiglia e la casa che ama.
Combattendo la mafia, la polizia locale e i federali, Danny intende
costruire una dinastia o morire provandoci.
Il capo di Sony 3000
Pictures, Elizabeth Gabler, ha dichiarato: “Siamo
felicissimi che il venerabile produttore David Heyman, insieme ad
Austin Butler, unisca le forze con Shane Salerno per realizzare la
spettacolare trilogia di Don Winslow, a partire da City on Fire.
Don è un romanziere iconico e un vero maestro del genere della
narrativa poliziesca ricca di suspense e ha creato uno degli eroi
moderni più memorabili in Danny Ryan, il protagonista complesso e
avvincente di questa trilogia. È un sogno diventato realtà
immaginare Austin, con il suo talento unico, brillante e
carismatico, che porta questo personaggio e questa storia nella
vita cinematografica”.
Trai prossimi progetti di Austin Butler, ricordiamo il suo
coinvolgimento in Dune
2 di Denis Villeneuve.
Dopo la sua irresistibile versione
di Selina Kyle in The
Batman, Zoe Kravitz ha firmato per recitare in
Biter, una nuova dark comedy basata sul
racconto di Kristen Roupenian, già autrice di
Cat Person. Kravitz produrrà anche tramite la sua società
This Is Important, con la coproduzione di
Paperclip Ltd e Winterlight
Pictures.
Parte della raccolta di racconti di
debutto di Roupenian You Know You Want This pubblicata nel
2019, che Winterlight ha portato a Kravitz e Paperclip,
Biter racconta la storia di una giovane donna che
fantastica di mordere uno dei suoi colleghi.
Zoe Kravitz arriva al progetto dopo aver
concluso la produzione del suo debutto alla regia Pussy
Island, un thriller che ha co-scritto con Naomi
Ackie e Channing Tatum, che è stato
acquisito dalla MGM in una situazione competitiva. Il progetto dà
slancio anche a Roupenian, che ha visto in anteprima al Sundance
Film Festival di quest’anno un adattamento diretto da
Susanna Fogel del suo racconto virale del New
Yorker Cat Person. Biter non ha
ancora assegnato un regista e uno sceneggiatore.
“In quanto azienda basata sulla
proprietà intellettuale, i progetti basati su racconti sono
diventati una parte enorme della nostra lista. Non c’è nessuno che
sia esploso nel mondo dei racconti come Kristen Roupenian”, ha
detto a Deadline il fondatore di
Winterlight Pictures, Chris Goldberg. “Siamo
così orgogliosi di lavorare con un talento e una voce così
eccezionale della sua generazione. Siamo stati anche sbalorditi da
Zoë Kravitz in Kimi e The
Batman, e non potremmo essere più entusiasti di collaborare con
qualcuno così poliedrico e che sta rapidamente emergendo come una
delle più grandi star del cinema del mondo.”
“Il nostro team di Paperclip Ltd
è entusiasta di lavorare con incredibili talenti come Zoë e Kristen
davanti e dietro la macchina da presa in questa storia
elettrizzante, e Chris e il team di Winterlight sono partner
creativi ideali”, hanno aggiunto i fondatori dell’azienda
Yeardley Smith e Ben
Cornwell.
Dopo le disastrose performance al
box office di Ant-Man and the Wasp Quantumania e di Shazam! La
Furia degli Dei, sembra legittimo chiedersi se i
blockbuster di Supereroi non siano arrivati alla fine della loro
epoca d’oro. A rispondere sulla questione è intervenuto
James
Gunn, in occasione di un’intervista a Rolling Stone. Con un franchise,
quello di Guardiani, al tramonto e uno al suo
inizio, quello dedicato all’universo DC, il
regista, sceneggiatore e produttore ha espresso la sua opinione in
merito a questa questione che, per l’industria cinematografica
contemporanea, è altamente spinosa.
“Penso che esista una cosa che
possiamo chiamare la stanchezza dei supereroi”, ha detto Gunn
a Rolling Stone. “Ma penso che non abbia nulla
a che fare con i supereroi in sé. Ha a che fare con il tipo di
storie che vengono raccontate, se perdi d’occhio dalla palla, che è
il personaggio stesso. Adoriamo Superman. Adoriamo Batman. Adoriamo
Iron Man. Perché sono questi personaggi incredibili che abbiamo nei
nostri cuori. E se si tramutano solo in un mucchio di sciocchezze
sullo schermo, diventa davvero noioso.”
“Sono affaticato dalla maggior
parte dei film spettacolari, e questa fatica deriva dal fatto che
non hanno una storia emotivamente radicata”, ha aggiunto Gunn.
“Ma non ha nulla a che fare con il fatto che siano o meno film
di supereroi. Se non hai una storia alla base, guardare le cose che
si colpiscono a vicenda e basta, non importa quanto siano
intelligenti quei momenti di attacco, non importa quanto siano
intelligenti i design e gli effetti visivi, diventa solo faticoso,
e penso che sia una questione molto, molto reale.”
James Gunn sembra
avere una idea molto chiara di quello che dice e, nel corso della
sua permanenza nel MCU, ha dimostrato che riesce a
raccontare molto bene personaggi e storie a fumetti, dal momento
che conosce alla perfezione sia i detti personaggi che le dinamiche
del racconto. I suoi film dei Guardiani della Galassia si
sono dimostrati sempre di grande intrattenimento e non vediamo
l’ora di assistere a quello che realizzerà ora che ha a
disposizione tutti i personaggi DC.
E’ stato diffuso il primo trailer di
I pionieri, il film diretto da Luca
Scivoletto con Mattia Bonaventura, Francesco
Cilia, Danilo Di Vita, Matilde Sofia Fazio, Peppino Mazzotta,
Lorenza Indovina, Eleonora Rancò e con la partecipazione
di Claudio Bigagli. Il film arriverà il 13 aprile
al cinema, distribuito da Fandango.
I pionieri, la trama
Sicilia, 1990. Due
ragazzini figli di militanti comunisti decidono di scappare di casa
e rifondare i Pionieri, i gloriosi e ormai estinti scout del
Partito. La perfetta scusa per vivere un’estate all’insegna
dell’avventura e della libertà. Ma non tutto andrà secondo i loro
piani.