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Among the Living: trailer del nuovo horror zombie

Among the Living

Dread ha svelato il trailer ufficiale di Among the Living, il suo prossimo dramma horror indipendente, che arriverà in sale USA selezionate il 30 settembre.  Il video presenta un fratello -e-sorella mentre lasciano la città e si recano in campagna a seguito di un’epidemia di zombi. Among the Living è scritto e diretto da Rob Worsey. Il film indipendente post-apocalittico è interpretato d a Dean Michael Gregory, George Newton e Melissa Worsey. Among the Living è prodotto da Worsey, Kate Humphries e Oliver Mitchell. Al momento il film non ha una distribuzione in Italia. 

Rimasto bloccato in campagna all’indomani di un’epidemia mortale, il fratello maggiore Harry combatte per proteggere sua sorella minore, Lily, mentre cerca disperatamente di trovare rifugio con il padre“, si legge nella sinossi. “Harry e Lily sono determinati a sopravvivere al loro viaggio mentre si sforzano di evitare una popolazione infetta con sete di sangue e la maggiore minaccia di altri sopravvissuti“.

 
 

Amsterdam: prima clip con Rami Malek e Anya Taylor-Joy

Cresce l’attesa per l’annunciato Amsterdam, il nuovo film di David O. Russell che vedrà protagonisti un cast d’eccezione senza precedenti: Christian Bale, Margot RobbieJohn David Washington, Alessandro Nivola, Andrea RiseboroughAnya Taylor-JoyChris RockMatthias SchoenaertsMichael Shannon, Mike Myers, Taylor Swift, Timothy Olyphant, Zoe SaldanaRami Malek e Robert De Niro. Ebbene oggi dagli USA arriva a sorpresa una clip esclusiva del film, che vede protagonisti Rami Malek e Anya Taylor-Joy.

Amsterdam, l’ultimo lungometraggio dell’acclamato regista e sceneggiatore David O. Russel, arriverà il 27 ottobre 2022 nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia. Il video presenta le conseguenze di una scena apparentemente caotica che coinvolge Christian Bale, John David Washington e i personaggi di Margot Robbie. Mostra Malek che alza accidentalmente la voce per impedire ai personaggi di Anya Taylor-Joy e Margot Robbie di litigare.

Il film dei 20th Century Studios parla di tre amici, anche se il cast annovera molti nomi di spicco, tra cui Christian Bale, Margot Robbie, John David Washington, Rami Malek, Zoe Saldana, Mike Myers, Timothy Olyphant, Michael Shannon, Chris Rock, Anya Taylor-Joy, Andrea Riseborough, Matthias Schoenaerts, Alessandro Nivola, Taylor Swift e Robert De Niro. Il film è ambientato all’inizio del 20° secolo, che a giudicare del trailer mostrato nel corso del panel vanta l’atmosfera rock-and-roll assurda e i picchi della commedia poliziesca di Russell, American Hustle. L’uscita di Amsterdam in Italia è prevista il 27 ottobre 2022.

 
 

Knock at the Cabin: trailer del nuovo horror di M. Night Shyamalan

Universal Pictures USA ha diffuso il primo trailer di  Knock at the Cabin , l’annunciato nuovo horror di M. Night Shyamalan, basato sul romanzo horror di Paul Tremblay.

Knock At The Cabin sarà scritto e diretto da M. Night Shyamalan, che di recente ha diretto il thriller drammatico della Universal Old, che ha incassato oltre 90 milioni di dollari in tutto il mondo. Il nuovo progetto sarà prodotto da Shyamalan e Ashwin Rajan attraverso la loro Blinding Edge Pictures insieme a Marc Bienstock e Steven Schneider. Knock At The Cabin vedrà protagonista Dave Bautista, attualmente in produzione per Guardiani della Galassia Vol. 3. Successivamente apparirà in altri film di alto profilo come Thor: Love and Thunder, Knives Out 2 e Dune: Part Two.

Il film

Knock At The Cabin segna l’ultima collaborazione tra Shyamalan e la Universal con cui ha già lavorato in occasione di The Visit, Split e Glass. I contenuti di alto livello di Shyamalan hanno costantemente catturato l’attenzione del pubblico di tutto il mondo per quasi due decenni, avendo accumulato oltre 3,3 miliardi di dollari in tutto il mondo. Tuttavia, non tutti i suoi film hanno ricevuto feedback positivi poiché alcuni dei suoi lavori hanno ottenuto recensioni negative sia dalla critica che dal pubblico, tra cui Lady in the Water del 2006, The Happening del 2013 , The Last Airbender del 2010 e After Earth del 2013 .

 
 

Black Adam: il trailer è stato rimosso e corretto dopo le critiche per l’utilizzo di filmati della Justice League di Joss Whedon

black adam

Black Adam è stato oggetto di polemiche a causa del fatto che ha riportato riferimenti a Justice League del 2017. Di recente è stato rilasciato un nuovo trailer per il film con protagonista Dwayne Johnson, il contributo video riportava diversi filmati da altri film del DCEU: AquamanBirds of PreyBatman v Superman e la versione originale di Justice League. Tuttavia, il trailer è stato rimosso dai social media e dal canale YouTube di Warner Bros.’ e successivamente ricaricato senza tracce del film di squadra del 2017.

La mossa è arrivata dopo che il trailer è stato accolto con critiche online a causa del filmato della versione di Justice League di Joss Whedon. In particolare, un’inquadratura di Steppenwolf (Ciarán Hinds) che attacca la Terra in tempi antichi, un assalto compiuto da Darkseid nella Justice League di Zack Snyder. Alcuni fan sono rimasti dispiaciuti dal trailer che ha riconosciuto quella versione del film.

Dopo la pioggia di critica, la star di Black Adam Dwayne Johnson ha twittato una versione rivista del trailer, scrivendo “corretto” nella didascalia insieme a un’emoji “pugno”:“Corretto. Molto prima del mondo degli eroi e dei cattivi, [‘Black Adam’] governava tutto. Un dio senza pietà e potere nato dalla rabbia. [L’uomo in nero] uscirà nei cinema di tutto il mondo… un mese da oggi. 21 ottobre”.

Come accennato, la nuova versione rimuove tutti i riferimenti a Justice League. Tuttavia, non include nemmeno filmati della Justice League di Zack Snyder. Invece, sostituisce la scena di Steppenwolf con un’inquadratura di un fulmine che colpisce le persone in una struttura simile a una grotta, che sembra provenire da Black Adam. L’aggiornamento è stato ben accolto da molti utenti. La situazione apre una domanda interessante riguardo al DCEU più ampio:

Il canone della Justice League di Zack Snyder è al DCEU?

La canonicità di Justice League di Zack Snyder  è stato un argomento intrigante sin da prima della sua uscita nel 2021. Il film è stato accolto molto meglio del suo predecessore (detiene un  voto “Fresco” del 71%  su Rotten Tomatoes vs. 39% di Justice League ” punteggio “Marcio” ). Ha anche offerto un’esplorazione più approfondita del suo team titolare grazie alle sue quattro ore di autonomia, il che lo farebbe sembrare il candidato ideale da inserire nel DCEU principale.   Nonostante ciò, tuttavia, il film non fa effettivamente parte della continuità del franchise. Lo ha confermato lo stesso regista Zack Snyder, che ha spiegato durante un’intervista del marzo 2021 a Deadline :

“Quando ho iniziato questo processo, la Warner Bros mi ha detto che considerano il taglio cinematografico come un canone per il loro universo DC che vogliono costruire e che la mia versione sarà sempre come questa versione non canonica del mondo esterno. Sono tipo, va bene, sai, è la tua IP, è il tuo universo, ovviamente, questa è la tua decisione. All’epoca in cui abbiamo realizzato il film, quando la storia è stata scritta e in qualche modo sviluppata, il piano era di realizzare altri due film di “Justice League” mentre questi altri film da solista stavano girando”.

Inoltre, Rolling Stone ha rivelato nell’agosto 2022 che la WB considera  Justice League del 2017 la versione ufficiale del film:  “In un segno significativo di quanto lo studio stia cercando di prendere le distanze da Snyder, una fonte dice che la regista di documentari Leslie Iwerks ha recentemente chiesto la licenza clip della “Justice League” del 2021 per un film sulla storia della DC e gli è stato detto che c’è solo una “Justice League”: l’incarnazione del 2017″.

 
 

She-Hulk: Attorney at Law, la prima clip del nuovo episodio

She-Hulk: Attorney at Law

La prima clip del nuovo episodio di She-Hulk: Attorney at Law di domani è ora online e sembra che tra Titania (Jameela Jamil) e Jennifer Walters (Tatiana Maslany)  sia tutt’altro che finita con dopo l’esito del caso giudiziario della scorsa settimana. L’influencer superpotente si presenta al matrimonio di un’amica di Jen e non perde tempo a inimicarsi la sua nemesi. Il cattivo gioca come se la sua presenza fosse pura coincidenza, il che fa solo sembrare pazza la reazione di Jen di fronte agli altri ospiti. Alla fine Jen riuscirà a uscire da Hulk e a darci la rivincita che tutti stavamo aspettando? Diciamo che è una scommessa abbastanza sicura!

La serie tv She-Hulk

She-Hulk: Attorney at Law è l’annunciata serie tv Marvel Studios basata sull’universo di Hulk dei Marvel Comics che debutterà su Disney+. La serie tv è scritta da Jessica Gao e diretta da Kat Coiro con protagonisti Tatiana Maslany, Tim Roth e Mark Ruffalo. 

La serie che racconta gli avvenimenti che portano Jennifer Walters ad acquisire poteri simili a quelli di Hulk è stata scritta da Jessica Gao e si basa sul personaggio di Jennifer Walters creato da Stan Lee. Tutti i sei episodi sono diretti da Kat Coiro che è anche produttrice esecutiva al fianco Kevin Feige. In She-Hulk: Attorney at Law protagonisti sono Tatiana Maslany nei panni di Jennifer Walters, Tim RothMark Ruffalo riprenderà il suo ruolo di Bruce Banner.

 
 

X-Men: il riavvio si baserà sugli incredibili X-Men di Whedon e Cassaday?

X-Men

I Marvel Studios hanno acquisito i diritti del franchise X-Men nel 2017 durante la fusione Disney/Fox. Sono passati cinque anni, e mentre Kamala Khan è stato confermato come il primo mutante conosciuto del MCU in Ms. Marvel, siamo ancora chiaramente lontani dal vedere gli Uncanny X-Men in questo mondo condiviso. Allo stato attuale, non pensiamo che il team si riunirà in tempo per Avengers: Secret Wars, ma una nuova voce condivisa da Screen Geek afferma di aver appreso alcune nuove informazioni sui piani dei Marvel Studios.

Secondo il sito (e per ora lo prendiamo con le pinze), gli Astonishing X-Men di Joss Whedon e John Cassaday saranno usati come base per l’eventuale riavvio. Inteso come una correzione di rotta per la serie dopo la desolante corsa di New X-Men di Grant Morrison, il titolo ha visto la squadra abbracciare di nuovo l’essere supereroi, abbandonando la pelle nera per i costumi colorati. Il roster era composto da Ciclope, Emma Frost, Wolverine, Beast, Shadowcat e Colossus, mentre la serie introduceva anche Armor. L’obiettivo principale era la squadra che cercava di impedire a una razza aliena di distruggere la Terra, insieme alla Danger Room che prendeva vita per ucciderli e una cura mutante che veniva rivelata al mondo.

Se Joss Whedon non avesse lasciato cadere la palla al balzo con Justice League e fosse stato circondato da affermazioni dannose su comportamenti inappropriati sui set dei suoi film e programmi TV, siamo sicuri che ai Marvel Studios sarebbe piaciuto che scrivesse e dirigesse questo riavvio di X-Men. Dopotutto, ha consegnato loro due successi con The Avengers e Avengers: Age of Ultron. Contrapporre gli X-Men del MCU a una minaccia cosmica o persino a una Danger Room senziente differenzierebbe questo film da quello che Fox ha prodotto. Questo elenco sarebbe anche una boccata d’aria fresca, mescolando personaggi che saranno familiari ai fan con quelli che non hanno mai avuto la possibilità di brillare prima.  Vale anche la pena notare che il Professor X non faceva parte di questa iterazione degli X-Men. Cosa ne pensi di un film ispirato a Astonishing X-Men ?

 
 

Avatar: La via dell’acqua, James Cameron si chiede se abbia aspettato troppo a lungo

Avatar: La via dell'Acqua

Avatar è stato rilasciato nel lontano 2009, il che significa che saranno passati 13 anni quando finalmente  Avatar: la via dell’acqua arriverà nelle sale questo dicembre. C’è molta attesa intorno al sequel, anche se non possiamo fare a meno di chiederci se il seguito arriverà troppo tardi. 

Dopotutto, ci sono bambini e adolescenti che non erano nemmeno nati quando è stato lanciato il primo film, mentre anche i fan più sfegatati del franchise sembrano essersi allontanati da Pandora negli anni che sono passati. I film sui supereroi sono anche molto più popolari ora rispetto al 2009 (un anno dopo l’uscita di Iron Man), quindi è ancora possibile che Avatar: la via dell’acqua abbia successo? Come ci si potrebbe aspettare, il regista James Cameron si è posto la stessa domanda.

“Penso che avrei potuto fare un sequel due anni dopo e farlo esplodere perché le persone non si relazionavano con i personaggi o con la direzione del film”, ha  detto Cameron  al New York Times “La mia esperienza personale va in questo modo: ho realizzato un sequel chiamato Aliens, sette anni dopo il primo film. È stato molto ben accolto. Ho realizzato un sequel chiamato Terminator 2 sette anni dopo il primo film. Ha fatto un ordine di grandezza di più, in entrate, di il primo film”. “Ero un po’ preoccupato di aver allungato troppo il legame, nel nostro mondo moderno e frenetico, con Avatar 2 in arrivo 12 anni dopo” , riconosce. “Fino a quando non abbiamo rilasciato il teaser trailer e abbiamo ottenuto 148 milioni di visualizzazioni in 24 ore. C’è quello che si vedeva poco ma ci si chiedeva in linea di principio, che è: ‘Wow, non lo vediamo da molto tempo, ma ricordo quanto sia bello era allora.” “Questo gioca a nostro favore? Non lo so”,  ha concluso Cameron.  “Credo che lo scopriremo.”

Per stuzzicare l’appetito del pubblico, Disney/20th Century Studios rilascerà Avatar nelle sale il 23 settembre. Per quanto riguarda Avatar: La via dell’acqua, che arriverà nelle sale di tutto il mondo il 16 dicembre.

 
 

Fantastici Quattro: il nuovo film ha trovato gli sceneggiatori!

Fantastici quattro

Come molti di voi sapranno il riavvio dei Fantastici Quattro  dei Marvel Studios ha recentemente trovato un regista in Matt Shakman  (WandaVision, The Boys) e il film in uscita ha ora arruolato un team di sceneggiatori per lavorare alla sceneggiatura. Secondo Deadline, Jeff Kaplan e Ian Springer hanno aderito al progetto. Secondo quanto riferito, il duo di sceneggiatori è stato coinvolto nel film da prima che Shakman fosse scelto come timoniere della produzione e ha “delineato dove questa prossima serie di film si inserirà nel Marvel Cinematic Universe insieme al presidente dei Marvel Studios Kevin Feige“.

Kaplan e Springer sono i nuovi ragazzi del quartiere, ma si usa definire due ragazzi emergenti ad Hollywood e sono descritti come “una delle coppie di  sceneggiatori più interessanti di Hollywood che ha venduto una serie di copioni nell’ultimo anno”. Uno di questi progetti è la commedia della Warner Bros. Disaster Wedding, che ha recentemente arruolato il regista di Palm Springs Max Barbakow come timoniere. 

A che punto è il nuovo film sui Fantastici Quattro

Le voci sul casting circolavano da un po’, ma Feige ha chiarito durante il recente D23 Expo che nessuno era stato contattato per ricoprire i ruoli di Reed Richards, Sue Storm, Ben Grimm, Johnny Storm o nessuno degli attori di supporto. Il boss dei Marvel Studios ora si concentrerà sul mettere insieme l’ensemble insieme a Shakman. La grande domanda è: John Krasinski tornerà come Mr. Fantastic dopo essere apparso come personaggio in Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Sam Raimi ha definito il casting della star di A Quiet Place un “servizio per i fan” durante il tour stampa del sequel, il che sembrerebbe suggerire che verrà cercato un attore diverso per questo riavvio. I dettagli della trama sono ancora un mistero, ma Feige ha confermato che questa non sarà un’altra storia di origine per la prima famiglia della Marvel.

Fantastici Quattro, il film

Fantastici Quattro uscirà nei cinema l’8 novembre 2024 e darà il via alla Fase 6 del MCU. Un film dei Fantastici Quattro è in lavorazione da tempo, con il regista di Spider-Man: No Way Home Jon Watts che avrebbe dovuto dirigere. Watts ha abbandonato il film e al suo posto è stato incaricato Matt Shakman. Il pubblico ha avuto il primo assaggio dei Fantastici Quattro in Doctor Strange nel Multiverso della Follia. John Krasinski interpreta il Reed Richards multiversale in quel film, ma è improbabile che continuerà a interpretare il ruolo e il casting per il film è ancora avvolto nel mistero.

 
 

Black Adam: tutti gli eroi del DCEU nel nuovo trailer ufficiale “Legacy”

Black Adam trailer

La Warner Bros USA ha diffuso il nuovo intenso trailer di Black Adam nel quale appaiono tutti gli eroi visti al cinema fino ad oggi nel DCEU compreso il Batman di Ben Affleck e il Superman di Henry Cavill. Nello specifico sequenze di film come AquamanBirds of PreyBatman v Superman.

Black Adam, il film

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022. Black Adam uscirà al cinema in Italia giovedì 21 ottobre 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

 
 

Le crociate: trama, cast e curiosità sul film di Ridley Scott

Le crociate - Kingdom of Heaven film

Regista versatile come pochi, Ridley Scott ha nei decenni dato vita a importantissimi film di diverso genere. Uno di quelli per cui è più ricordato, oltre alla fantascienza, è il colossal storico. Rientrano in questo titoli come Il gladiatore, I duellanti, Robin Hood e Exodus – Dei e re. Un altro suo acclamato lungometraggio di questo genere è anche Le crociate – Kingdom of Heaven, da lui diretto nel 2005. Un’opera in cui Scott ha nuovamente dato prova di tutta la sua grandezza, dando vita ad un’ossessiva cura per le immagini e per la ricostruzione storica e scenografica.

Un desiderio di grandezza che ha portato il film a superare le tre ore di durata, poi ridotte e a due e venti per la versione cinematografica. Il film che Scott vuole che sia ricordato è però proprio la Director’s Cut, all’interno della quale sono naturalmente presenti più scene ma anche più elementi utili al racconto e al suo cuore tematico. Tra impressionanti scene di battaglia e momenti più intimi e delicati, il film si configura così un ricco ritratto di eventi storici attualizzati a tematiche particolarmente contemporanee come il neocolonialismo, lo scontro tra civiltà, il rapporto tra comunità cristiana e mussulmana, il rifiuto degli estremismi e, naturalmente, anche le ripercussioni post 11 settembre 2001.

Le crociate – Kingdom of Heaven si affermò dunque come un film a suo modo anche controverso. Pur non replicando il successo di Il gladiatore, questo è da molti ritenuto un titolo particolarmente più importante e profondo, accuratezza storica o meno. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Le crociate – Kingdom of Heaven: la trama del film

Ambientato nella Francia del 1184, il film ha per protagonista Baliano di Ibelin, un maniscalco francese ricercato per omicidio. Nel tentativo di nascondersi ed evitare una condanna, egli si imbatte nel padre Goffredo, cavaliere diretto in Terra Santa, dove si trovano i suoi possedimenti. Nel viaggio verso Gerusalemme, tuttavia, i due si trovano attaccati dai gendarmi francesi e Goffredo rimane ferito a morte. Prima di morire, tuttavia, egli fa pronunciare a suo figlio il giuramento del Cavaliere. Baliano si ritrova così insignito di tale titolo, che comporta anche il dovere di difendere il re di Gerusalemme. Giunto in Terra Santa, Baliano si unisce dunque alla crociata contro Saladino, intenzionato a dimostrare come la guerra religiosa sia risolvibile senza violenza.

Le crociate – Kingdom of Heaven: il cast del film

Per il suo colossal, Scott si è avvalso di numerosi attori di grande fama internazionale. Il primo tra questi, nei panni del protagonista Baliano, è l’attore Orlando Bloom. Egli, che aveva da poco terminato le riprese di Troy, era inizialmente restìo a recitare in un altro film storico. Si convinse solo quando seppe che il regista sarebbe stato Scott. Per assumere il ruolo di Baliano, egli si è poi allenato nell’uso della spada ed ha anche guadagnato diversi chili di muscoli per risultare più imponente. Nei panni della fascinosa principessa di Gerusalemme, Sibilla, vi è invece l’attrice Eva Green, mentre Liam Neeson è Goffredo, padre di Baliano. L’attore, che non sapeva nulla delle crociate, iniziò a studiarle dopo aver ottenuto il ruolo.

Nel film vi è poi il premio Oscar Jeremy Irons nei panni del conte Tiberias, personaggio ispirato a Raimondo III di Tripoli, mentre Saladino è impersonato dall’attore siriano Ghassan Massoud. Sono poi presenti anche David Thewlis nei panni del cavaliere ospitaliere e Marton Csokas in quelli di Guido di Lusignano. Brendan Gleeson è il sanguinario Rinaldo di Chatillon, mentre Ian Glen, noto per il ruolo di Jorah Mormont in Il Trono di Sapde, interpreta qui Riccardo I d’Inghilterra. Edward Norton è stato brevemente considerato per il ruolo di Guido, ma dopo aver letto la sceneggiatura ha fatto pressioni per il ruolo di Re Baldovino. Egli risulta però irriconoscibile, poiché ha il volto sfigurato e coperto da una maschera.

Le crociate - Kingdom of Heaven cast

Le crociate – Kingdom of Heaven: la vera storia e le differenze con il film

Come anticipato, nel dar vita al suo film Scott ha cercato di essere quanto più accurato e fedele possibile ai veri personaggi ed eventi qui raccontati. Nonostante ciò, diversi sono gli elementi romanzi e che si discostano dalla realtà storica. Ad esempio, il personaggio di Baliano è probabilmente quello più soggetto a modifiche dell’intero film. Il suo effettivo coinvolgimento nella difesa di Gerusalemme contro Saladino fu marginale, ma egli era un vero cavaliere piuttosto che il fabbro omicida mostrato nel film. Si racconta invece in modo accurato il suo probabile viaggio dall’Europa, descrivendo le sue interazioni diplomatiche con il leader saraceno, Saladino.

Quest’ultimo personaggio, invece, è rappresentato in modo molto fedele alla realtà storica, tanto nelle azioni quanto nelle sue idee. Tale ritratto ha infatti entusiasmato la comunità araba. Parte importante del film sono poi le rappresentazioni dei combattimenti medievali. In questi il film si dimostra estremamente accurato: armi, armature e equipaggiamento d’assedio sono ricreati con un’attenzione particolarmente acuta ai dettagli, mentre le scene di battaglia campale e d’assedio sono accurate nella rappresentazione della brutalità. I principi medievali della cavalleria sono ben rappresentati e danno agli spettatori un’eccellente percezione di come funzionava il sistema europeo.

Le crociate – Kingdom of Heaven: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Le crociate – Kingdom of Heaven è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Netflix, Infinity e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno mercoledì 21 settembre alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb, KoHvsHistory

 

 
 

Spider-Man: 10 personaggi di proprietà della Sony che starebbero meglio nel MCU

Con l’acquisizione della Fox da parte della Disney, i Marvel Studios hanno riacquistato i diritti su migliaia di personaggi delle serie degli X-Men e dei Fantastici Quattro. Che ci si creda o no, però, ci sono ancora più di 900 eroi e cattivi che rimangono off limits a causa del fatto che la Sony Pictures è proprietaria di Spider-Man e di tutti i personaggi associati all’arrampica-muri. Prevediamo che il Peter Parker di Tom Holland rimanga parte del MCU anche in futuro, ma se gli ultimi anni ci hanno insegnato qualcosa, è che non ci sono garanzie che l’accordo rimanga in vigore. Forse la mancanza più grande, però, è che i Marvel Studios non possono scegliere i personaggi che vogliono.

Con questo in mente, ComicBookMovie non ha potuto fare a meno di considerare i molti eroi e cattivi legati all’arrampica-muri che starebbero molto meglio se chiamassero casa lo stesso mondo dei Vendicatori. Se i Marvel Studios potessero riappropriarsi di questi personaggi, il loro futuro sarebbe molto più roseo e l’impatto che potrebbero avere sul MCU sarebbe significativo.

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Nonostante quanto visto in Spider-Man: No Way Home, la priorità dei Marvel Studios sembra essere quella di concentrarsi su cattivi mai visti prima sul grande schermo. Tuttavia, un tempo i fan erano convinti che Norman Osborn fosse il misterioso “Benefattore” di cui si parlava per la prima volta in Ant-Man and The Wasp. Ora sappiamo che nel MCU non c’è nemmeno un Norman, quindi questo, in parole povere, non accadrà mai.

Tuttavia, se i Marvel Studios avessero avuto accesso al villain fin dall’inizio, non possiamo neanche immaginarci ciò che avrebbero potuto fare con questo personaggio. Avremmo sicuramente scoperto di più sul Regno Oscuro così come sul suo periodo a capo dei Vendicatori Oscuri. In definitiva, però, non possiamo lamentarci troppo di ciò che ci ha regalato la stupenda performance di Willem Dafoe!

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UCI Cinemas: dal 26 al 28 settembre arriva Moonage Daydream

Moonage Daydream film 2022

Dal 26 al 28 settembre negli UCI Cinemas arriva Moonage Daydream, un’esperienza cinematografica senza limiti di genere basata su una delle rockstar mondiali più iconiche di tutti i tempi, destinata a essere uno dei momenti culturali più importanti dell’anno.

Il regista candidato al premio Oscar Brett Morgen, autore di Cobain: Montage of Heck, realizza Moonage Daydream con molte immagini inedite di concerti, un’odissea spaziale audiovisiva che non solo illumina l’eredità enigmatica di David Bowie, ma rappresenta anche una guida per condurre una vita soddisfacente e significativa nel ventunesimo secolo. Il lungometraggio, distribuito da Universal Pictures, ha il pieno sostegno della David Bowie Estate e contiene molti dei suoi brani più importanti, oltre a filmati di concerti mai visti prima d’ora.

Le multisala che proietteranno Moonage Daydream dal 26 al 28 settembre sono: UCI Alessandria (AL), UCI Arezzo (AR), UCI Showville Bari (BA), UCI Bicocca (MI), UCI Luxe Campi Bisenzio (FI), UCI Meridiana Casalecchio di Reno (BO), UCI Casoria (NA), UCI Certosa (MI), UCI Montano Lucino (CO), UCI Curno (BG), UCI Ferrara (FE), UCI Firenze (FI), UCI Fiume Veneto (PN), UCI Fiumara (GE), UCI Seven Gioia del Colle (BA), UCI Lissone (MB), UCI Cinepolis Marcianise (CE), UCI Luxe Marcon (VE), UCI RedCarpet Matera (MT), UCI Luxe Maximo (RM), UCI MilanoFiori (MI), UCI Molfetta (BA), UCI Moncalieri (TO), UCI Orio (BG), UCI Parco Leonardo (RM), UCI Perugia (PG), UCI Piacenza (PC), UCI Porta di Roma (RM), UCI Reggio Emilia (RE), UCI Romagna Savignano su Rubicone (FC), UCI Roma Est (RM), UCI Sinalunga (SI), UCI Torino Lingotto (TO), UCI Verona (VR), UCI Villesse (GO).

UCI Bolzano (BZ), UCI Catania (CT), UCI Palermo (PA) e UCI Luxe Palladio (VI) lo proietteranno il 26 e 27 settembre.

 
 

Serie turche: le migliori da vedere in Italia

Serie turche

Oggi giorno è sempre più facile imbattersi in prodotti cinematografici o seriali provenienti da ogni parte del mondo. Grazie alla nuova ondata di interesse nei confronti delle produzione audiovisive di paesi fino a qualche anno fa trascurati, è infatti possibile imbattersi in prodotti provenienti dalla Corea del Sud, dall’India o, in particolare, dalla Turchia. Le serie turche, infatti, sono diventate sempre ricorrenti nei cataloghi delle principali piattaforme streaming o nei palinsesti televisivi. Si tratta di opere ricche di passioni, suspense e storie al confine tra passato e presente. Per non perdere i titoli migliori oggi esistenti, ecco un elenco delle migliori serie turche da vedere in Italia.

Serie TV turche su Netflix

Serie turche Netflix

Come noto, Netflix è sempre più impegnata nel proporre nel proprio catalogo prodotti provenienti da paesi e contesti diversi, favorendo così quello scambio culturale su cui si fonda la civiltà. Negli ultimi anni, in particolare, il celebre colosso dello streaming ha puntato molto sulle serie turche, le quali hanno trovato il loro posto di rilievo nell’ampio catalogo. Ecco un elenco delle migliori serie turche su Netflix:

  • The Protector. Dotato di poteri mistici grazie ad un talismano, un giovane commerciante si lancia in un’importante missione per combattere forze oscure e risolvere un mistero relativo al suo passato. Su Netflix è possibile ritrovare questa serie turca di genere fantascientifico, composta da 4 stagioni per un totale di 32 episodi. In breve, è diventata una delle produzioni seriali turche più apprezzate tra quelle presenti su Netflix.
  • Love 101. Un gruppo di adolescenti tenta in ogni modo di impedire alla loro amata insegnante di lasciare la città. I ragazzi decidono di aiutare la donna a cercare l’amore mentre provano a trovare la loro strada. Maggiormente adatta ad un pubblico di adolescenti, questa serie composta da 2 stagioni è un altro titolo di produzione turca particolarmente apprezzato facente parte del catalogo di Netflix.
  • Spinta dalla vendetta, Mia, umana diventata vampira, decide di battersi contro Dmitry, uno spietato capo dei vampiri in cerca di un oggetto che garantisce l’immortalità. Per chi è appassionato di vampiri e serie turche, Immortals è il titolo giusto da guardare. Tra horror, dramma, azione e tanta suspense, questa serie ad oggi composta da 8 episodi è una delle punte di diamante di Netflix.
  • Black Money Love. Omar, un ufficiale di polizia, ed Elif, figlia di un importante mafioso della città, si incontrano quando la fidanzata di lui e il padre di lei vengono uccisi. Insieme, cercano di capire le motivazioni di questi delitti. Black Money Love è in assoluto uno dei prodotti che, pur se a distanza di anni dalla sua conclusione, avvenuta nel 2015, ha trovato grande popolarità grazie al suo arrivo su Netflix.
  • Un’addetta alle pulizie disperata, alla ricerca del marito scomparso, inizia a scoprire il modo attraverso il quale poter ottenere le risposte di cui ha bisogno. Un giallo in piena regola, composto ad oggi da una sola stagione di sei episodi. Per tutti gli amanti del genere, Fatma è una delle migliori serie turche che si possono trovare su Netflix.
  • The Gift. Una giovane donna, che fa la pittrice ad Istanbul, intraprende un viaggio alla scoperta dei segreti universali di un sito archeologico in Anatolia, mentre fa luce sul suo passato. Serie thriller composta da 3 stagioni per un totale di 24 episodi, The Gift è un adattamento del romanzo Dünyanın Uyanışı di Şengül Boybaş, che offre affascinanti risvolti di genere thriller.
  • Mezzanotte a Istanbul. In uno storico hotel di Istanbul, un giornalista viene improvvisamente catapultato nel passato e deve impedire lo svolgimento di un complotto che potrebbe cambiare il destino della Turchia moderna. Serie turca prodotta nel 2022, Mezzanotte ad Istanbul è composta ad oggi di una sola stagione di otto episodi. Grazie alla sua storia ricca di suspense, è però divenuto in breve uno dei prodotti turchi più celebri su Netflix.
  • A Istanbul alcune persone trascendono le barriere socioculturali e stabiliscono profondi legami, mentre le loro paure e i loro desideri si intrecciano in modi inaspettati. Ethos è un’altra popolare serie turca, molto apprezzata in patria, dove ha però scatenato anche forti polemiche per via di riferimenti politici e sociali relativi alla Turchia.
  • Una giovane fan si insinua nella redazione di un conduttore veterano, ma presto si confronta con il lato oscuro dell’ambizione, dell’invidia e del desiderio di essere visti e conosciuti. Su Netflix dal giugno del 2022, anche questa serie ha avuto molto successo in Italia, in particolare per via del modo intrigante in cui esplora i lati oscuri della nostra contemporaneità.
  • The Club. Nella cosmopolita Istanbul degli anni ’50, una madre con un passato travagliato lavora in un locale notturno per ritrovare i contatti e aiutare la figlia ribelle che non è riuscita a crescere. Avvincente dramma storico ambientato in una Turchia profondamente diversa da quella odierna, The Club è in assoluto una delle serie turche più ammalianti tra quelle presenti nel catalogo di Netflix.

Serie TV turche da vedere in Italia

Serie turche da vedere in Italia

Negli ultimi anni le serie e le soap opere turche hanno ottenuto grande successo in Italia. Con le loro storie particolari, macchiate da quella cultura propria della Turchia che suscita da sempre un certo fascino, queste serie si sono affermate come vere e proprie rivali dei principali titoli italiani o statunitensi. Per chi ne è un appassionato, ecco le migliori serie turche da vedere in Italia:

  • Bitter Sweet – Ingredienti d’amore. Nazli è una giovane ed ambiziosa cuoca che sta ancora studiando per poter realizzare un giorno il suo grande sogno: aprire un ristorante giapponese. Il destino la mette di fronte a scelte e passioni non semplici. In assoluto la serie turca più conosciuta in Italia, che con la sua storia d’amore ha fatto innamorare innumerevoli spettatori. La serie, inoltre, ha il merito di aver fatto diventare l’attore Can Yaman un autentica celebrità nel nostro paese.
  • Daydreamer – Le ali del sogno. Sanem è una giovane neolaureata la cui vita prende una svolta radicale quando inizia a lavorare in una prestigiosa agenzia pubblicitaria. Lì incontrerà Can, uno dei figli del titolare dell’azienda di cui si innamorerà irrimediabilmente. Commedia romantica composta da 161 episodi, questa serie è stata trasmessa su Canale 5 fino al maggio 2021. Tra i protagonisti si ritrova il celebre Can Yaman e l’attrice Demet Özdemi.
  • Wrong – Lezioni d’amore. Ezgi è una ragazza determinata a trovare un po’ di stabilità nella vita, dopo essersi lasciata alle spalle tutte le sue relazioni sbagliate. Özgür, il suo vicino di casa nonché ricco barista, si offrirà di aiutarla a trovare l’amore dandole dei consigli ma, tra una chiacchera e un’altra, i due finiranno per innamorarsi. È questa un’altra delle più celebri soap opere turche che in Italia hanno trovato grande popolarità. Anche qui tra i protagonisti vi è Can Yaman, nel ruolo di Özgür.
  • Come Sorelle. Ipek, Deren e Cilem sono tre donne che, in seguito al ritrovamento di una misteriosa lettera, scoprono di essere sorelle. Incontrandosi per la prima volta, le tre decidono di scoprire come mai il loro rapporto sia state tenuto nascosto fino a quel momento. I segreti di famiglia, però, possono essere più pericolosi del previsto. Un’ottima serie turca di genere mistery che ha trovato in Italia grande successo.
  • Terra amara. Zuleyha e Yilmaz sognano di sposarsi, ma la loro vita si trasforma in un incubo quando un ricco criminale cerca di abusare della giovane donna e Yilmaz, proteggendola, uccide il criminale. Da quel momento, sono fuggiaschi in una terra di impunità. Tra le più popolari soap opere turche, Terra amara ha ottenuto grande successo in Italia grazie al suo passaggio su Canale 5, proponendo storie che uniscono melodramma e thriller.
 
 

Fabrique du Cinéma torna a Borgo Ripa

Fabrique du Cinéma

Il 23 settembre dalle ore 19:30 Fabrique du Cinéma torna a Borgo Ripa per la presentazione del 37esimo numero della rivista trimestrale del nuovo cinema italiano, con la copertina di Eduardo Scarpetta, uno dei giovani attori italiani più in ascesa degli ultimi anni. Fabrique inaugura l’autunno con un imperdibile evento dal vivo tra mostre di pittura e fotografia, proiezioni di cortometraggi e film alla presenza del cast, live concert e dj set.

Appuntamento alle ore 19:30 con l’aperitivo per l’inaugurazione delle mostre di quattro giovani artiste: Sara Zaffignani, Lucia Caputo, Claudia Montesi e Clementina Aliberti. Si continua alle ore 21:00 con la proiezione degli short-movie Nostos (2021), diretto da Mauro Zingarelli con Aurora Giovinazzo, e Diorama (2021) diretto da Camilla Carè.

A seguire la presentazione del film N.E.E.T. (2021) di Andrea Biglione con Caterina Murino, Pietro de Silva, Chiara Vinci e Alice Luvisoni e di Ti mangio il cuore (2022) di Pippo Mezzapesa – attesissimo debutto sul grande schermo di Elodie presentato alla Mostra del Cinema di Venezia – nel cast anche Francesco Patanè, Francesco Di Leva e Giovanni Anzaldo. Segue la presentazione del film Princess (2022) di Roberto De Paolis, film di apertura della sezione Orizzonti al festival di Venezia, e della serie Amazon Prime PRISMA di Ludovico Bessegato, presentata Fuori Concorso al Locarno Film Festival 2022.
Alla conduzione della serata la giovane attrice Paola Bettinaglio (Futura, Supereroi).

Alle ore 22:40 il concerto di Ainè, giovane punto di riferimento della scena RnB e soul italiana, e dalle ore 23:30 il dj set con i vinili di Valerio Diggiu. Su Fabrique du Cinéma N.37 la coppia di registi Andrea Brusa e Marco Scotuzzi con l’opera prima Le voci sole, protagonista un inedito Giovanni Storti del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Ampio spazio anche la fotografia con la consueta rubrica di Graziano Panfili, dedicata alle immagini di musicisti jazz scattate da Andrea Boccalini, e con un ritratto del fotografo e direttore della fotografia Marco Pieroni e l’anteprima del suo nuovo lavoro Black is white.

Inoltre: un focus di Stefania Covella su TikTok e il cinema, illustrato dalla brillante matita di Mattia Distaso, mentre Doralice Pezzola intervista il regista e drammaturgo Alessandro Blasioli, esponente di un teatro civile e impegnato. L’etichetta Four Flies Records, che recupera colonne sonore degli anni Sessanta-Settanta ed è amata da registi come Quentin Tarantino, è al centro dell’approfondimento di Silvio Grasselli. E ancora: riflettori puntati sui nuovi talenti della recitazione con Filippo De Carli, Emma Valenti, Aurora Moroni e Pierluigi Gigante ritratti da Gioele Vettraino.

 
 

Selena Gomez: My Mind & Me, Apple annuncia il docufilm

Selena Gomez: My Mind & Me
Gentile concessione di © APPLE

Apple e Selena Gomez hanno annunciato che il documentario “Selena Gomez: My Mind & Me“, diretto e prodotto da Alek Keshishian (“A letto con Madonna”), uscirà in tutto il mondo il 4 novembre su Apple TV+.

Dopo anni sotto i riflettori, Selena Gomez raggiunge una fama inimmaginabile, ma proprio quando è al picco della celebrità, una svolta inaspettata la trascina nell’oscurità. Questo documentario unico, crudo e intimo, ripercorre il viaggio durato sei anni attraverso cui ha ritrovato una nuova luce.

Come artista discografica, Selena Gomez ha venduto più di 210 milioni di singoli in tutto il mondo e ha fatto registrare oltre 45 miliardi di streaming complessivi della sua musica. Quest’anno ha ricevuto una nomination ai Grammy per il suo primo EP interamente in spagnolo e una nomination agli Emmy per il suo ruolo nella serie acclamata dalla critica “Only Murders in the Building“, in cui recita con Steve Martin e Martin Short.

Alek Keshishian ha diretto il documentario di maggior successo dell’epoca, l’iconico film acclamato da pubblico e critica “A letto con Madonna”, ancora oggi considerato uno dei film più influenti del suo genere.  Questo film segna il secondo progetto di Apple con i produttori Lighthouse Management + Media e Interscope Films, dopo la collaborazione per il documentario nominato agli Emmy Award “Billie Eilish: The World’s a Little Blurry”.

 
 

Dampyr: il trailer del primo film del Bonelli Cinematic Universe

Dopo l’annuncio dell’uscita in sala il prossimo 28 ottobre, ecco finalmente il trailer di Dampyr, il film che inaugura il Bonelli Cinematic Universe e che è basato sul personaggio inventato da Mauro Boselli e Maurizio Colombo.

Opera prima di Riccardo Chemello, Dampyr è stato scritto da Mauro Boselli, Giovanni Masi, Alberto Ostini e Mauro Uzzeo e vede nel cast Wade BriggsStuart Martin (Army of Thieves)Frida Gustavsson (Vikings: Valhalla), Sebastian Croft (Heartstopper)David Morrissey (The Walking Dead).

Dampyr – il film

Svelati oggi il trailer e il poster del fantasy action Dampyr, l’opera prima di Riccardo Chemello, una co-produzione Eagle Pictures, Sergio Bonelli Editore, la celebre Casa editrice di fumetti col suo braccio produttivo Bonelli Entertainment, e Brandon Box, tratta dell’omonimo fumetto di culto.

Distribuito da Eagle Pictures, Dampyr uscirà nelle sale italiane il 28 ottobre, in contemporanea con la premiere mondiale con cast che si terrà al Lucca Comics and Games. Il film inaugurerà infatti la serata di apertura del celebre community event dedicato al mondo dell’entertainment.

Dampyr, girato interamente in lingua inglese, è una produzione impressionante con un budget di oltre 15 milioni di dollari; questo primo film del Bonelli Cinematic Universe annovera dietro le quinte le migliori maestranze del cinema italiano: l’Hair Designer Giorgio Gregorini, Premio Oscar per il Miglior Trucco ed acconciatura nel film Suicide Squad, la Makeup Designer Francesca Galafassi (“Game of Thrones”, Ben-Hur), Vladimir ‘Furdo’ Furdik come Fight Choreographer (Skyfall, “Game of Thrones”, “The Witcher”), Lubomir Misak come Supervising Stunt Coordinator (“Game of Thrones”, The Last Legion, Kingdom of Heaven) e Giovanni Casalnuovo come Costume Designer (Wanted, Romeo & Juliet, Beowulf). I producer sono Roberto ProiaVincenzo SarnoAndrea Sgaravatti.

Il film, basato sulla serie a fumetti creata da Mauro Boselli e Maurizio Colombo, è sceneggiato da Mauro Boselli, Giovanni Masi, Alberto Ostini, Mauro Uzzeo. Un cast tutto internazionale in cui Dampyr è Wade Briggs (Still Star Crossed, Please Like Me, “Foundation”, “His Dark Materials”), Stuart Martin è Emil Kurjak (“Jamestown”, “Medici”, “Crossing Lines”) e Frida Gustavsson è Tesla (“Dröm”, “Eld Lagor”, “Arne Dahl”, “Vikings: Valhalla”). Al loro fianco, David Morrissey come Gorka (“Britannia”, “The Missing”, “Good Omens”, “The Walking Dead”), Sebastian Croft come Yuri (“Game of Thrones”, “Horrible Histories: The Movie”, “Doom Patrol”, “Heartstopper”) e Luke Roberts a interpretare Draka (“Game of Thrones”, “Pirates of the Caribbean”, 300: Rise of an Empire, The Batman).

Il film racconta la genesi del personaggio, pubblicata da Sergio Bonelli Editore nel 2000 sui primi due albi dei 300 di cui è finora composta la serie a fumetti in edicola ogni mese, lasciando così aperta la porta al primo franchise italiano completamente in lingua inglese. DAMPYR è ambientato durante la guerra dei Balcani, nei primi anni Novanta, e segue le vicende di Harlan. Perseguitato da orribili incubi, Harlan sbarca il lunario fingendosi un Dampyr (nella mitologia slava, un essere mezzo umano e mezzo vampiro) capace di liberare i villaggi da quelle che i superstiziosi abitanti ritengono ingenuamente terribili maledizioni legate al mondo dei vampiri. Ma quando viene convocato dai soldati attaccati da creature assetate di sangue, Harlan scopre la verità: lui è davvero un Dampyr. Mentre cerca di affrontare un terribile “Maestro della Notte”, Harlan dovrà imparare a gestire i suoi poteri e scoprire le sue origini. Ad accompagnarlo una vampira rinnegata e un soldato in cerca di vendetta.

Sergio Bonelli Editore (SBE) è uno degli editori di fumetto più importanti al mondo e DAMPYR è uno dei personaggi più longevi e di successo della Casa editrice, la cui direzione editoriale è affidata a Michele Masiero. Il Bonelli Cinematic Universe si inserisce nell’ambito del progetto di Bonelli Entertainment, il braccio produttivo dedicato allo sviluppo di progetti cinematografici e televisivi basati sui suoi personaggi, amati da generazioni di lettori, come la serie animata “Dragonero”, una co-produzione internazionale insieme a Rai Kids, Power Kids e NexusTV, e il live-action di 10 episodi in una coproduzione tra SBE e Atomic Monster di James Wan dedicato a Dylan Dog.

Appuntamento nelle sale cinematografiche di tutta Italia e a Lucca Comics & Games il 28 ottobre.

 
 

Andor: recensione della serie di Star Wars con Diego Luna

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Lo abbiamo visto per l’ultima volta affrontare la sua morte ineluttabile alla fine di Rogue One: A Star Wars Story, ma era chiaro che quel personaggio aveva molto da dire, e così dal 21 settembre, arrivano su Disney+ i primi tre episodi di Andor, la serie dedicata al ribelle Cassian (con il volto di Diego Luna), ancora prima che diventasse tale.

A differenza di tutti gli altri prodotti Lucasfilm per la piattaforma, Andor ha una struttura molto più articolata già in fase di annuncio, e questo fa sperare nell’esistenza di un piano articolato, sia produttivo che narrativo, per lo show. Si tratta di 24 episodi divisi in due stagioni, la prima delle quali ci posiziona in un mondo che non ha legami diretti con il franchise principale di Star Wars, e che racconta la storia presule di un in-betwee-quel, come all’epoca venne definito in maniera un po’ artificiosa Rogue One.

Quando è ambientato Andor?

Andor

Andor è uno spy-thriller, ambientato 5 anni prima degli eventi che vedranno protagonisti i ribelli rubare le mappe della Morte Nera, un’epoca piena di pericoli, inganni e intrighi, dove Cassian intraprenderà il cammino destinato a trasformarlo in un eroe ribelle.

A differenza di quanto visto con The Book of Boba Fett o con Obi-Wan Kenobi, più di recente, Andor esplora l’universo di Star Wars da un punto di vista diverso, insolito per un universo che racconta della grande battaglia tra Lato Chiaro e Lato Oscuro. Il focus di Andor è sulle persone comuni che subiscono impotenti l’influenza dell’Impero, sulle loro vite “piccole” ma che possono sovvertire le forze della galassia, dopotutto lo stesso Cassian è una piccola spia, un uomo che cerca di trovare la propria strada in un mondo difficile e ostile.

Un approccio realistico

L’approccio realistico della serie è una delle caratteristiche fondamentali che la differenzia dal resto della produzione Lucasfilm a tema Star Wars e il cui merito va rintracciato nella penna di Tony Gilroy, creatore dello show e già familiare con il personaggio interpretato da Diego Luna, dal momento che aveva firmato anche la sceneggiatura di Rogue One. La sua scrittura solida e ancorata alla realtà trova in Andor uno sbocco che sembra inedito ma che in realtà influenza e trasforma il punto di vista sulla galassia lontana lontana.

La serie sarà dunque, sì, popolata da creature, riferimenti e personaggi collaterali che riportano alla mente l’universo di riferimento, ma seguirà principalmente le vite di quelli su cui non si punterebbe mai, sui quali non pesano cammini e destini di Forza, e che sgomitano ogni giorno per trovare la propria via. Il look della serie è quindi ruvido, randagio, così come il nostro protagonista, che, al momento dell’incontro con il pubblico, è ben lungi dall’essere l’eroe che finirà per diventare.

Il cast di Andor

Accanto a Diego Luna, una costellazione di volti noti e meno noti che danno vita e corpo a personaggi ci faranno sentire a casa o che si faranno scoprire episodio dopo episodio: Stellan Skarsgård, Forest Whitaker, Denise Gough, Fiona Shaw, Genevieve O’Reilly, Adria Arjona e Faye Marsay.

Se il ritmo iniziale potrebbe scoraggiare lo spettatore, già dal secondo e terzo episodio la storia prende piede e diventa lo spy thriller promesso in fase di annuncio del progetto.

Andor è una vera e propria ventata d’aria fresca nell’ambito dell’universo di Star Wars e delle sue varie produzioni per lo streaming; lontano da spade laser e poteri della Forza, la serie si pone l’obbiettivo di raccontare tutto un’altro aspetto della galassia e lo fa con la solita impeccabile qualità produttiva, con una scrittura agile e accattivante e con degli interpreti dedicati ed efficaci.

 
 

Beast: recensione del film con Idris Elba

Beast recensione

Il regista islandese Baltasar Kormákur ha spesso e volentieri con i suoi film raccontato situazioni estreme, riflettendo attraverso di esse e i personaggi protagonisti, sui limiti del corpo umano. Film come The Deep, Everest e Resta con me sono esempi ideali a riguardo e a questi titoli si aggiunge ora anche Beast, con protagonista l’attore Idris Elba. Il film, al cinema dal 22 settembre, non prevede però pericolose scalate in montagna né viaggi in mare aperto ai limiti del possibile, bensì uno scontro con la natura selvaggia. Girato nella savana sudafricana, Beast porta infatti i protagonisti a scontrarsi con un ferocissimo leone.

Come ormai risaputo, non sono i leoni ad andare a caccia, bensì le leonesse. Ai leoni spetta invece il ruolo di difendere il branco, anche a costo della propria vita. Il leone protagonista del film fallisce questo intento e vede i suoi simili venire massacrati da un branco di bracconieri. L’animale sviluppa a questo punto un desiderio di vendetta tale nei confronti dell’essere umano, che inizia ad attaccare e uccidere senza distinzione chiunque finisca sul suo percorso. Tra i malcapitati vi sono anche il dottor Nate Samuels e le sue figlie Meredith e Nora, intenti a fare un safari insieme per metabolizzare la recente scomparsa della moglie e madre. Padre e figlie dovranno dunque trovare il modo di salvarsi mentre ricercano il loro legame perduto.

Beast film recensione

La natura sfida l’uomo, ma con qualche novità

Beast è ascrivibile ad un filone di film noti come “men vs. nature”, di cui uno dei massimi capolavori è proprio Lo squalo di Steven Spielberg. Da questo titolo ad oggi sono stati realizzati innumerevoli film di questa tipologia, ogni volta con animali diversi pronti a mettere a dura prova l’esistenza umana. Il leone è tra questi, essendo già stato al centro di film come Prey – La caccia è aperta (2007) e Prey – La preda (2016). Diverso è però il modo in cui viene raccontato nel film di Kormákur. Se nei due titoli poc’anzi citati questo è il vero e proprio elemento di rottura dell’equilibrio nella convivenza tra uomo e natura, in Beast tale elemento è invece incarnato dall’uomo.

Si tratta di un cambio non indifferente, certamente al tempo con le nuove sensibilità, che non demonizza l’animale ma va invece a ribadire la dannosità dell’azione umana quando si intromette nel regolare svolgersi della natura. L’oggetto di insulti da parte degli spettatori non sarà dunque il leone, che per quanto rappresenti la principale minaccia per i protagonisti è qui dotato di buone motivazioni per ciò che compie, bensì i bracconieri che hanno alterato il suo status quo. Visto da questa prospettiva, Beast acquisisce un valore in più, lasciando inoltre aperta la domanda su chi possa davvero essere la “bestia” del titolo.

Beast Idris Elba
Sharlto Copley, Iyana Halley, Idris Elba e Leah Sava Jeffries in una scena di Beast.

Leoni, padri e figlie… e i limiti della scrittura

Naturalmente Nate e le sue figlie non hanno alcuna colpa a riguardo e ciò consente al film di avere i suoi eroi umani per cui spingere a fare il tifo. Un tifo che potrebbe anche verificarsi, se non fosse che le azioni compiute dai tre personaggi sfidano fin troppo la sospensione dell’incredulità dello spettatore. Se c’è un punto su cui Beast è principalmente carente è proprio la costruzione dei suoi personaggi umani, i quali dicono e compiono cose fin troppo forzate, oltre ad essere guidati da una necessità di elaborare un lutto e le mancanze del padre che mal si incastrano con il resto del racconto, emergendo sempre in momenti inappropriati.

Ciò li porta a stridere in modo evidente rispetto a quanto sta avvenendo, poiché affrontati sempre di petto, in modo esplicito, senza che si abbia poi la sensazione di un effettivo progresso a riguardo. Un film a suo modo simile come Crawl – Intrappolati aveva saputo invece trattare molto meglio la dinamica tra padre e figlia. Da questo punto di vista, risulta dunque molto più convincente la caratterizzazione psicologica del leone. Fortunatamente Idris Elba, da bravo attore qual è, riesce a far avvertire meno questi limiti della sceneggiatura Jaime Primak Sullivan, il quale in generale non sembra riuscire a gestire le molteplici sfumature tematiche e di tono inserite nel racconto.

Beast, buon intrattenimento tra regia ed effetti speciali

Messi da parte questi problemi di scrittura, Beast riesce comunque ad offrire un godibile intrattenimento, merito in particolare della regia di Kormákur e della fotografia del premio Oscar Philippe Rousselot. I due trovano infatti il giusto modo di raccontare per immagini la difficile situazione dei protagonisti, puntando in particolare su di una serie di eleganti piani sequenza che permettono di conferire una certa continuità all’azione e allo spettatore di potersi sentire ancor di più accanto ai protagonisti, provando dunque paura insieme a loro. Ancor di più, però, si sfrutta il potenziale di uno spazio esteso come la savana, nella quale risulta difficile individuare il leone prima che questi sferri il suo attacco.

L’insegnamento di Lo squalo viene qui in parte recuperato, con il leone che meno si vede più fa paura. Gli attacchi non sono dunque molti e quelli che ci sono restituiscono nella maggior parte dei casi quel senso di sorpresa e terrore che ogni film di questo genere aspira a suscitare. È dunque un peccato che tali aspetti più legati all’azione non riescano ad amalgamarsi a dovere con le parti più introspettive del film. Il loro è uno scontro che, pur vedendo trionfare l’azione, limita fortemente il potenziale del film, che non riesce dunque ad essere più di quello che ci si aspetterebbe da un prodotto simile. Forse, però, vedere Idris Elba intento a fare a pugni con un leone potrebbe bastare a garantire a Beast una certa popolarità.

 
 

Wanna: recensione della docuserie Netflix su Wanna Marchi

Wanna recensione

In Wanna, la nuova serie Netflix in arrivo sulla piattaforma dal 21 settembre, viene raccontata la storia dal boom al crollo della regina delle televendite, Wanna Marchi. Divisa in quattro episodi, la miniserie di Alessandro Garramone appare come l’ultima grande televendita che la Marchi – insieme alla figlia Stefania Nobile – mette in scena. Il mondo delle televendite ci viene mostrato in tutto il glorioso sfarzo degli anni ’80, delle prime reti private e la comparsa dei primi esponenti di questo settore.

Wanna Marchi, presuntuosa, eccentrica e testarda è stata la prima donna in un mondo dominato da uomini a entrare di prepotenza all’interno degli schermi televisivi. La sua vita è sempre stata caratterizzata dall’umiltà e dalla povertà, figlia di una famiglia di contadini di cui, ci tiene lei stessa a specificare, va molto fiera. La Marchi si sposa giovane, appena 18 anni, con Raimondo Nobile, un rappresentante di liquori. Inizia così la scalata sociale di Wanna Marchi tra eccessi, ricatti e sofferenza.

Wanna, la trama

Lungo i quattro episodi che compongono la miniserie Netflix ci sentiamo come trasportati agli inizi degli anni ’80. I racconti dei colleghi della Marchi sono tutti diversi. Raccontano che Wanna all’inizio poteva apparire così sfrontata e talvolta anche maleducata nei confronti della sua clientela ma il rovescio della medaglia era tutt’altro. La Marchi, con la sua personalità dalle mille sfaccettature, ha imparato a farsi strada da sola. Si inventa il lavoro pur di portare a casa i soldi necessari per il mantenimento dei suoi figli. Così inizia a truccare i defunti all’obitorio, poi lavora nei centri estetici, fino a quando non apre un negozio tutto suo a Ozzano. Il piccolo paesino nel cuore dell’Emilia-Romagna non è pronto, però, a tutte queste eccentricità. Una sua collaboratrice racconta che le persone entravano in negozio e venivano screditate dalla stessa Marchi per determinate problematiche fisiche.

Wanna Marchi ha costruito se stessa sulla base di questo personaggio così fuori dalle righe. Ed è così che ha costruito anche il personaggio della figlia Stefania Nobile. Cresciuta a pane e televendite la figlia maggiore della Marchi inizia la sua carriera all’età di 15 anni. Stefania è solo una delle tante persone che sono finite – più o meno consapevolmente – nella rete di Wanna Marchi. Ma nella serie non si parla solo della truffa per la quale è stata poi giudicata in tribunale. In quattro episodi assistiamo a un vero e proprio album dei ricordi. Alcuni positivi altri negativi, ma sempre vissuti a testa alta dalla Marchi. Dal tentato omicidio da parte del marito fino all’associazione con la criminalità organizzata, la regina delle televendite ha avuto a che fare con un mondo molto più grande di lei.

La capacità di catturare il pubblico

L’innegabile arte oratoria della Marchi l’ha resa non solo la regina delle televendite ma l’amica delle casalinghe degli anni ’80-’90. Non c’era una sola persona all’epoca che non avesse acquistato le sue promesse o che avesse sposato i suoi ideali. Così Wanna Marchi entra prepotentemente nelle case degli italiani, nei salotti televisivi più importanti incontrando esponenti di spicco come Maurizio Costanzo e Pippo Baudo. Ma questo castello di carte si scontra presto con le prime difficoltà. Giunti al giro di boa della miniserie assistiamo al fallimento dell’attività della Marchi, una delle sue tante attività. I debiti sono talmente tanti da coprire che è costretta a chiudere il negozio di Ozzano.

Questo fallimento sarà solo un pretesto per spingersi più in alto. Arriviamo così alla costruzione di una nuova vita per Wanna Marchi e Stefania Nobile. Entrate nelle grazie di un nobile conosciuto in Sardegna, madre e figlia si re-inventano non abbandonando il loro palcoscenico principale: le televendite. Questa volta non vendono più “scioglipancia” e prodotti estetici, vendono la magia e consigli di vita. Ad aiutarle in questo loro nuovo percorso si aggiunge una terza figura: Mario Pacheco do Nascimento. Il benessere dell’anima e la fortuna queste sono le promesse che il sodalizio composto da Marchi-Nobile-Nascimento promette ai telespettatori.

La caduta dell’impero

Il nuovo impero del trio televisivo si sgretola presto. Nel 1996, dopo una lunga battaglia con il magnate e politico Capra de Carrè decidono di mettersi in proprio ma la loro sfida è appena iniziata. Dopo un periodo burrascoso che li ha visti intricati con alcuni affari di politica, la Marchi e la sua squadra esplode di popolarità. Principalmente il loro introito maggiore veniva dai numeri del lotto fortunati che il maesto di vita do Nascimento sorteggiava per le telespettatrici. Le immagini di quel futuro, che sembrava lontano, del 2006 iniziano a farsi sempre più pressanti. Vediamo parti del processo con delle immagini prese dalla trasmissione Un giorno in pretura e lì assistiamo al vero gioco a carte scoperte di Stefania e Wanna.

Il ricatto psicologico al quale sottoponevano le telespettatrici viene a galla dalle parole di una persona anonima intervistata a volto coperto per l’occasione. Far leva sugli affetti più cari per estorcere denaro tramite le continue chiamate che ogni settimana intasavano i centralini. Passano gli anni e mentre la truffa va avanti entra in gioco Striscia la Notizia. Nel 2001, infatti, parte l’operazione di Striscia che si serve di un gancio per smascherare la Marchi e la Nobile. Con orgoglio e spavalderia – tanto da paragonare se stessa a Buscetta – Stefania Nobile rifarebbe tutto. Così la favola che avevano costruito madre e figlia giunge alla conclusione. Non esiste un lieto fine per loro nel mondo della giustizia.

Stefania Nobile diventa il volto principale dei raggiri telefonici ai danni delle anziane vedove, Wanna Marchi rimane il volto delle televendite e do Nascimento è un personaggio costruito ad hoc per avere un ritorno economico non indifferente. Nel gennaio del 2002 inizia il penultimo atto della vita di Stefania e Wanna. L’inchiesta e in seguito il processo ha poi avuto il suo esito che tutti conosciamo: condannate per associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Per anni madre e figlia hanno venduto illusioni e speculato sui sentimenti. Così sulle note di Cinque minuti di te cantata da Daniela Peroni le due donne sfondano la quarta parete e sorridono alle telecamere come hanno fatto per tutta la vita, mettendo in scena l’ultimo atto della loro ultima televendita.

 
 

Ezra Miller: nuovi retroscena, dalle scuse alla Warner alla possibile causa dietro la sua condotta

Ezra Miller

Continua a tenere banco ad Hollywood la questione Ezra Miller e oggi il noto sito americano Vanityfair ha diffuso un dettagliato resoconto degli ultima anni di condotta dell’attore che rivelano nuovi retroscena sulla sua via. L’approfondimento entra nel dettagli della vicenda passando dalle scuse alla Warner Bros alla possibile causa dietro alla sua condotta scellerata. L’articolo parte ovviamente dal 2020, dall’evento da cui partì tutto, ovvero dalle prime notizie sul fatto che avesse provato a strangolare una sua fan.

Proprio in merito all’incidente avvenuto a. Reykjavik Vanityfair  spiega che Ezra Miller all’epoca si giustificò con la Warner dicendo di esser stata la parte lesa. L’agente di Ezra Miller ha poi spiegato che non si è trattato di uno strangolamento ma di una “reazione spontanea” dopo diverse provocazioni da parte di un “gruppo di adolescenti”. Secondo una ricostruzione fatta da tre persone a Vanity Fair, l’incidente in Islanda è avvenuto a seguito del crescente stress dovuto al divorzio dei genitori di Miller avvenuto nel 2019, dopo decenni di Matrimonio. Secondo quello che ha rivelato un amico intimo dell’attore “Ha iniziato a perdere il controllo il pubblico e ad andare in escandescenza prima che questo accadesse. Dopo l’incidente in Islanda, è successo sempre più volte”

LEGGI ANCHE: Ezra Miller fa pubbliche scuse, stanno cercando un trattamento per “complessi problemi di salute mentale”

In merito al divorzio il sito ha tentato di contattare i genitori per un commento ma il padre dell’attore si è rifiutato, mentre l’unica a dare una risposta seppur breve è stata la madre che è stata lapidaria: “Il tradimento compiuto dalla stampa è incredibile. Dovrebbe essere il vostro compito separare le notizie false da quelle vere”. Il 26 settembre Miller apparirà davanti a un’udienza prelminare in Vermon per rispondere all’accusa di furto con scasso.

Vi ricordiamo che Ezra Miller sarà presto al cinema con The Flash, attualmente programmato per uscire al cinema il 23 giugno 2023. Secondo le prime indiscrezioni da chi a visto il film pare sia considerata l’opera della rinascita del DCEU, i giudizi sono stati tutti entusiasti.

Il film vede Ezra Miller riprendere il ruolo di Barry Allen da Justice League e sarà affiancato da Sasha Callie nei panni di Supergirl e Michael Keaton nel suo grande ritorno nei panni di Batman, 31 anni dopo la sua ultima apparizione in Batman Il Ritorno.

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash con Ezra Miller

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 23 giugno 2023. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo essere apparso in un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League.

Confermata anche la presenza di Michael Keaton e Ben Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di Batman. Kiersey Clemons tornerà nei panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack Snyder’s Justice League (il personaggio era stato tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha Calle (Febbre d’amore) che interpreterà Supergirl.

 
 

Black Adam: nuovo spot tv con molte scene inedite!

Black Adam

Un nuovo spot TV per Black Adam è stato diffuso online e contiene un sacco di nuovi filmati ricchi di azione. Il promo presenta Teth Adam ( Dwayne Johnson) che affronta i vari membri della Justice Society, che stanno chiaramente lottando per sottomettere il furioso Man in Black. Ad un certo punto, Adam avverte i suoi nemici che “non c’è nessuno su questo pianeta che può fermarmi”.

Forse ci vorrà qualcuno da un altro pianeta? Si dice che Superman apparirà nel film, ma i rapporti indicano che sarà un altro cameo “senza volto” come l’apparizione dell’ultimo minuto dell’Uomo d’Acciaio in Shazam! Se accurato, è difficile immaginare un confronto reale tra questi due personaggi mega-potenti. Dai un’occhiata al nuovo spot qui sotto e facci sapere se non vedi l’ora che arrivi Black Adam nella sezione commenti.

Black Adam, il film

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022. Black Adam uscirà al cinema in Italia giovedì 21 ottobre 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

 
 

Avatar: James Cameron rivela gli scontri con lo studios per la durata del film

Avatar

Probabilmente c’è solo una manciata di registi che lavorano oggi che potrebbero fare una mossa di potere come questa, e James Cameron è uno di loro! Durante un’intervista al New York Times, il leggendario regista ha rivelato che i dirigenti della 20th Century Fox volevano ridurre il tempo di esecuzione di Avatar rimuovendo una sequenza chiave. James Cameron è stato irremovibile sul fatto che la scena rimanesse nel film e si è assicurato che i superiori tornassero sui loro passi. Il regista lo ha fato ricordando un gentile promemoria allo studios che deve molto del suo successo alla popolarità dei suoi film, in particolare Titanic.

“Penso di aver sentito, in quel momento, che ci siamo scontrati su alcune cose”, ha detto Cameron. “Ad esempio, lo studio ha ritenuto che il film dovesse essere più breve e che ci fossero troppe cose in giro sull’ikran, quelle che gli umani chiamano le banshee. Bene, si scopre che è ciò che il pubblico ha amato di più, in termini di polling di uscita e raccolta di dati. E quello è un posto in cui ho appena tracciato una linea sulla sabbia e ho detto: ‘Sai una cosa? Ho fatto “Titanic”. Questo edificio in cui ci incontriamo proprio ora, questo nuovo complesso da mezzo miliardo di dollari nel tuo lotto? “Titanic” ha pagato per questo, quindi posso farlo.'”

Nonostante la sua lunga durata, Avatar alla fine ha guadagnato oltre $ 2 miliardi per lo studio e rimane il film con il maggior incasso di tutti i tempi al botteghino mondiale (in base all’inflazione), quindi diremmo che quei dirigenti hanno fatto una mossa intelligente fidandosi dell’istinto di Cameron! “E dopo, mi hanno ringraziato”, ha aggiunto. “Sento che il mio lavoro è proteggere il loro investimento, spesso anche contro il loro stesso giudizio. Ma finché proteggo il loro investimento, tutto è perdonato”. James Cameron ha sviluppato una sorta di reputazione per essere un regista “difficile” con cui lavorare nel corso degli anni, ma è impossibile non rimanere colpiti dal suo carattere. Il primo Avatar è tornato in sale nei formati IMAX e 3D prima dell’uscita del primo sequel Avatar: le vie dell’acqua che arriverà il 16 dicembre.

 
 

L’Uomo d’Acciaio: Warner Bros. non ha permesso a Zack Snyder di usare il tema di Superman di John Williams

L'uomo d'acciaio film

Nonostante siano passati molti anni dal film L’Uomo d’Acciaio e ormai Zack Snyder è uscito definitivamente dal DCEU, continuano ad arrivare notizie in merito al suo percorso all’interno di quell’universo. Su Zack Snyder si può dire tutto quello che si vuole ma non che non sia un grande fan della DC Comics e della sua storia. Il regista ha dimostrato di avere un gusto particolarmente oscuro dato che ha adattato le storie con maggiore cupezza al cinema, come ad esempio in Batman v Superman: Dawn of Justice fortemente ispirato da Il ritorno del cavaliere oscuro. Tuttavia non si può certo dire che con L’Uomo d’Acciaio non abbia introdotto chiaramente il concetto di SPERANZA.

Ebbene, oggi un nuovo retroscena sulla gestazione del reboot di Superman è emerso dalle ceneri e a farlo è stato l’artista dello storyboard de L’Uomo d’Acciaio Jay Oliva che  recentemente ha risposto a una domanda di un fan sui social media in merito proprio al tema musicale del film: “Sia io che Zack adoravamo quel tema, ma lo studio non ci ha permesso di usarlo perché volevano qualcosa di nuovo per questo Superman. Si è rivelata una buona cosa perché il tema [di Hans Zimmer] era perfetto”.

Come sottolinea Oliva, questa è stata davvero un’ottima decisione da parte della Warner Bros. (per una volta). Il regista caduto in disgrazia Bryan Singer aveva già utilizzato il tema di Williams in Superman Returns quando ha tentato di realizzare un sequel dei film classici con Christopher Reeve. Nonostante una seria interpretazione di Brandon Routh, quel film ha deluso su più fronti, quindi un nuovo inizio è stato sicuramente per il meglio con Man of Steel.

Il tema di Superman di Zimmer si è rivelato a dir poco epico e un brano musicale di cui abbiamo sentito molto parlare negli ultimi dieci anni dall’uscita del film. Sfortunatamente, non c’è ancora alcuna indicazione che la Warner Bros. Discovery abbia intenzione di andare avanti con un sequel de L’Uomo d’Acciaio con protagonista Henry Cavill, e le voci secondo cui l’attore si sta dirigendo verso l’MCU persistono. 

 
 

Anthony Mackie elogia She-Hulk: Attorney at Law, e anticipa il suo futuro!

Anthony Mackie
Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

La star di Captain America: New World Order Anthony Mackie non è estraneo alle critiche che piovono da Internet, in particolare perché è il primo attore nero ad interpretare Captain America sullo schermo. Sfortunatamente, proprio come Mackie è stato preso di mira dai fan razzisti, She-Hulk: Attorney at Law è stato preso di mira da quelli sessisti (questo non vuol dire che tutti quelli a cui non piace la serie siano sessisti, ovviamente).

Durante una recente intervista con IMDb, a Anthony Mackie è stato chiesto di sviluppare Sam Wilson in vista del prossimo film di Captain America e ha elogiato l’ultima serie TV MCU su Disney+“Sono entusiasta, She-Hulk è stata fantastica! L’ultima serie uscita su Disney+, dice. “È solo diverso dalla loro norma. Potresti vedere la Marvel dare agli scrittori l’opportunità di aprire le ali e guardare l’Universo Marvel in un modo diverso. Quindi, Malcolm Spellman e io siamo andati avanti e indietro. È davvero unico vedere come il personaggio e l’universo si stanno evolvendo”.

Spellman, che è stato sceneggiatore capo di The Falcon and The Winter Soldier e ora sta scrivendo Captain America: New World Order con Dalan Musson, ma Mackie ha chiaramente giocato un ruolo fondamentale nel percorso successivo della storia di questo eroe.  Nell’intervista, Anthony Mackie ha anche menzionato il suo ricordo più divertente dal set di un progetto MCU. “Direi che quello che mi fa più schifo sarebbe probabilmente [quando] stavamo facendo l’inseguimento in macchina sul ponte e [Sebastian Stan] infila la mano attraverso il vetro e strappa via il volante. Se blocchi l’inquadratura la faccia che ho fatto era così ridicola”. “Era così ridicolo. Era così infantile senza pretese. Come l’eccitazione sul mio viso”, continua. “Quello è stato probabilmente quello che mi ha fatto impazzire di più.”

Captain America: New World Order cosa sappiamo del film

Anthony Mackie, che ha interpretato il supereroe Sam Wilson, alias il Falcon, nel Marvel Cinematic Universe dai tempi di Captain America: New World Order, guida il film come nuovo Capitan America per la prima volta. Il cast del quarto film di “Captain America” includerà anche Shira Haas nei panni di Sabra e Tim Blake Nelson nei panni di The Leader, oltre a Danny Ramirez e Carl Lumbly, che sono apparsi nella serie The Falcon and the Winter Soldier, nei panni di Joaquin Torres e Isaiah Bradley, rispettivamente.

Lo sviluppo di Captain America 4 è stato annunciato il giorno del finale di The Falcon and the Winter Soldier, con il creatore dello show Malcolm Spellman e lo sceneggiatore Dalan Musson chiamati a firmare la sceneggiatura. Nell’ambito del panel dello studio al Comic-Con di San Diego, a cui era presente Screen Rant, la Marvel ha rivelato la data di uscita del film: 3 maggio 2024, oltre al titolo ufficiale: Captain America: New World Order. A dirigere è stato chiamato Julius Onah.

 
 

Hellraiser: trailer del film con Jamie Clayton nei panni del nuovo Pinhead

Hellraiser film 2022

HULU ha diffuso finalmente il primo trailer ufficiale originale di Hellraiser, l’annunciato reboot del cult dell’horror con Jamie Clayton nei panni del nuovo Pinhead. La star di Sense8 che ha assunto il ruolo di Hell Priest ha sorpreso alcuni, in parte a causa del fatto che Pinhead è stato interpretato da Doug Bradley nel film originale, ma il personaggio è stato effettivamente scritto come androgino nel romanzo originale di Barker The Hellbound Heart.

Il teaser inizia con il personaggio di Goran Visnjic che incoraggia uno sfortunato giovane a risolvere un Lament Configuration Box rinnovato. Quando uno spuntone spara e preleva del sangue, i Cenobiti vengono a raccogliere. Abbiamo quindi una rapida occhiata a Pinhead e ad alcuni dei suoi amici sadici mentre iniziano a tormentare la nostra nuova protagonista, Riley (Odessa A’Zion). Guarda il trailer qui sotto insieme a un nuovo poster e facci sapere cosa ne pensi.

Il nuovo Hellraiser

L’adattamento del 1987 di Barker della sua stessa novella ha introdotto uno dei mostri cinematografici più riconoscibili e duraturi del cinema in Pinhead, il leader di un gruppo di esseri demoniaci conosciuti come Cenobites. Il film ha continuato a raggiungere lo status di cult, generando numerosi sequel inferiori, una serie TV di breve durata, fumetti e altro ancora.

I dettagli specifici su questa nuova versione sono ancora pochi e rari, ma il regista David Bruckner ha recentemente dato un’idea migliore di cosa aspettarci. “È la storia di una giovane donna, alle prese con la dipendenza e il comportamento compulsivo, che entra accidentalmente in contatto con la scatola e purtroppo inizia a dilettarsi con essa. E ne deriva il caos”.

Hellraiser è interpretato anche da Brandon Flynn (13 Reasons Why, Ratched) Drew Starkey (Outer Banks, Love, Simon) Adam Faison (Everything’s Gonna Be Okay, Into the Dark), Aoife Hinds (Normal People, Anne Boleyn) e Hiam Abbass (Blade Runner 2049, Successione).

 
 

Black Panther: Wakanda Forever, ecco l’armatura MKII di Ironheart

Black Panther: Wakanda Forever

Di recente abbiamo avuto un primo assaggio dell’armatura MKII che Riri Williams (Dominique Thorne) indosserà in Black Panther: Wakanda Forever tramite alcune illustrazioni di merchandising Hasbro, e ora diamo uno sguardo molto più da vicino all’armatura e alle varie armi che utilizzerà il personaggio del film grazie alla confezione di action figure Marvel Legends di Ironheart.

Come puoi vedere, questo costume si discosta abbastanza da tutti gli abiti che abbiamo visto nei fumetti e il design è stato paragonato a quello dei Power Rangers, Guyver e molti altri personaggi degli anime. Di certo sarà molto più impressionante nel live-action, però, e queste immagini danno un’idea di come apparirà la Williams con i suoi formidabili attaccamenti schierati. Riri potrebbe benissimo debuttare con la sua più riconoscibile armatura rosa e gialla nella serie Disney+ Ironheart, ma indosserà questo abito più elegante e leggermente più futuristico nel prossimo sequel del MCU Black Panther: Wakanda Forever.

Ironheart in Black Panther: Wakanda Forever
FONTE: Embed from Twitter @ironhnews
Ironheart in Black Panther: Wakanda Forever
FONTE: Embed from Twitter @ironhnews

Black Panther: Wakanda Forever, le storie che racconta il primo trailer

I dettagli ufficiali della trama sono ancora nascosti, ma ci è stato assicurato che il sequel del MCU onorerà il defunto Chadwick Boseman mentre continuerà l’eredità del suo personaggio, T’Challa. Black Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’11 novembre 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. L’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel.

 
 

Terminator – Destino oscuro: trama, cast e curiosità sul film

Terminator - Destino oscuro film

Quella di Terminator è una delle saghe fantascientifiche più note di sempre, e ancora oggi i primi due film sono considerati degli imprescindibili capisaldi di tale genere. Negli anni, infatti, l’universo e i personaggi qui rappresentati sono diventati parte della cultura popolare, la quale non è mai più stata la stessa dopo la loro uscita. Il secondo film, in particolare, è unanimemente indicato come il vero capolavoro della saga, ricco di azione, una grande messa in scena ed effetti speciali estremamente innovativi. Dopo i sequel Le macchine ribelli (2003), Salvation (2009) e Genisys (2015), nel 2019 è arrivato in sala Terminator – Destino oscuro (qui la recensione).

Sesto capitolo della saga, questo vede il ritorno di James Cameron, regista dei primi due film, qui in chiave di produttore. Tornato in possesso dei diritti su Terminator, Cameron ha affidato a Tim Miller (regista già di Deadpool) la regia di questo nuovo film, che ignora i precedenti tre per configurarsi proprio come un diretto sequel del secondo titolo della saga, Il giorno del giudizio. Nonostante le buone premesse, però, Destino oscuro si è rivelato come un cocente flop al box office, incassando a livello globale appena 261 milioni di dollari a fronte di un budget di oltre 185.

Questo risultato ha dunque scoraggiato Cameron dal proseguire con i piani di quella che inizialmente doveva essere una nuova trilogia dedicata all’universo narrativo di Terminator. Mentre il futuro di questa è incerto, i fan possono nel frattempo riscoprire quest’ultimo mal compreso film. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi potenziali sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Terminator – Destino oscuro: la trama del film

Sono ormai passati più di 20 anni da quando Sarah Connor ha sventato la fine del mondo, cambiato il futuro e riscritto il destino del genere umano. Dani Ramos, vive una vita tranquilla a Città del Messico insieme al fratello e al padre quando un Terminator di nuova generazione programmato per uccidere, un Rev-9, compie un viaggio a ritroso nel tempo per darle la caccia e ucciderla. La sua sopravvivenza dipende ora dalla sua alleanza con altre due guerriere: Grace, una donna cyborg proveniente dal futuro, e un’agguerrita Sarah Connor. Mentre il Rev-9 stermina senza pietà chiunque si frapponga tra sé e Dani, le tre si faranno aiutare da un T-800, proveniente dal passato di Sarah, che potrebbe essere la loro ultima speranza.

Terminator - Destino oscuro cast

 

Terminator – Destino oscuro: il cast del film

Il film è caratterizzato dal grande ritorno dell’attrice Linda Hamilton nei panni di Sarah Connor. Per prepararsi a riprendere il ruolo della combattiva Sarah, l’attrice si è cimentata a partire da un anno prima delle riprese in allenamenti fisici di vario tipo, ma anche in diete prive di carboidrati. Una volta sul set, la Hamilton sembrerebbe essersi divertita talmente tanto che il regista ha dovuto chiederle di non sorridere mentre era intenta a sparare con le armi da fuoco. In seguito al flop del film, tuttavia, l’attrice ha dichiarato di sperare di aver chiuso per sempre con la saga. Accanto a lei, nei panni di Dani Ramos, futuro capo della resistenza, vi è l’attrice Natalia Reyes.

L’attrice Mackenzie Davis, vista anche in The Martian e Blade Runner 2049, interpreta invece Grace, un soldato della resistenza del 2042 potenziata in cyborg. Per interpretare tale personaggio l’attrice si è sottoposta ad un duro allenamento che ne ha particolarmente trasformato il fisico. La Davis è infatti stata seguita da un team di allenatori che l’hanno aiutata a guadagnare massa muscolare, così da poter prendere parte alle sequenze d’azione previste dal film. Ad interpretare il nuovo avanzato terminator Rev-9 vi è invece l’attore Gabriel Luna. Infine, Arnold Schwarzenegger torna ad interpretare l’iconico T-800, venendo però sostituito da alcune controfigure per le parti più complesse.

Terminator – Destino oscuro: i sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Come anticipato, Destino oscuro doveva essere il primo di una nuova trilogia nella saga di Terminator, la quale sarebbe interamente stata curata da Cameron. I due sequel avrebbero dovuto concentrarsi sul rapporto tra gli umani e l’intelligenza artificiale, portando infine ad una risoluzione della guerra. A causa dello scarso risultato economico ottenuto da Destino oscuro, però, i piani per i successivi due film sembrano essere del tutto stati accantonati. Ad oggi non vi sono ulteriori notizie in merito e non è dunque certo se in futuro ci sarà un nuovo capitolo della saga o se questa è definitivamente terminata.

Nell’attesa di scoprirlo, è possibile fruire di Terminator – Destino oscuro grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Disney+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 20 settembre alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

 
 

7 sconosciuti a El Royale: trama e cast del film di Drew Goddard

7 sconosciuti a El Royale film

Drew Goddard si è affermato nel panorama cinematografico e televisivo statunitense come una personalità alla continua ricerca di sperimentazioni e novità narrative e visive. Noto come sceneggiatore di film come Cloverfield, Sopravvissuto – The Martian, e di serie come Buffy l’ammazzavampiri, Alias e Lost, egli si è in due occasioni cimentato anche con la regia. La prima volta risale al 2011, quando realizzò l’ingegnoso horror Quella casa nel bosco, mentre nel 2018 è tornato sul grande schermo con 7 sconosciuti a El Royale, da lui anche scritto e prodotto, all’interno del quale torna a giocare con il genere, i suoi canoni e le possibilità di decostruzione attraverso cui dar vita a qualcosa di inedito.

Il film (qui la recensione), il cui titolo originale è Bad Times at the El Royale si configura come un thriller neo-noir composto da un cast di grandi celebrità hollywoodiane. Anche in questo caso Goddard gioca con la storia per ottenere sempre risvolti inaspettati. In particolare, ciò che emerge, è il ritratto di un’umanità ricca di complessi, continuamente scissa tra bene e male, con forti crisi di fede in atto. Visivamente accattivante, con colori e scenografie che si fanno specchio dell’animo dei personaggi, il film è poi stato accolto in modo molto positivo dalla critica.

Pur non ottenendo un buon successo economico, questo ha guadagnato una propria schiera di fan, che ancora oggi non mancano di parlarne e di analizzarlo in ogni suo più piccolo aspetto. Per gli amanti dei film che non sono quello che sembrano, questo è un titolo da non perdere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

7 sconosciuti a El Royale: la trama del film

La vicenda si svolge nell’hotel El Royale, situato al confine tra il Colorado e il Nevada. Qui si incontrano sette personaggi, ognuno con il proprio vissuto e i propri scheletri nell’armadio. Tra questi vi sono l’agente FBI Dwight Broadbeck, incaricato di risolvere alcuni misteri legati a quel luogo, la hippie Emily Summerspring e il prete cattolico Daniel Flynn. A loro si aggiungeranno poi anche l’impiegato dell’hotel Miles Miller, la giovane afroamericana Darlene e Rose, sorella di Emily. I tesi rapporti tra di loro inizieranno a farsi sempre più complicati nel momento in cui un nuovo elemento si presenterà a El Royale, ovvero il sadico Billy Lee. I reali motivi della presenza di ognuno di loro in quell’hotel verranno dunque ben presto alla luce.

7 sconosciuti a El Royale: il cast del film

Come anticipato, il film è interpretato da alcuni tra i più noti interpreti del momento a Hollywood. Tra questi si ritrovano Jon Hamm, celebre per la serie Mad Men e qui impegnato nei panni dell’agente Dwight Broadbeck, un ruolo inizialmente pensato per l’attore Russell Crowe. L’attore ebbe solo un giorno per leggere la sceneggiatura e una settimana per memorizzarla. Il prete Daniel Flynn è invece interpretato dal premio Oscar Jeff Bridges, il quale era la prima scelta del regista e che accettò di partecipare al film subito dopo aver letto la sceneggiatura. Per il ruolo di Darlene è invece stata scelta l’attrice Cynthia Erivo. Celebre anche come cantante, questa chiese al regista di aggiungere un monologo per il suo personaggio, così da conferire anche a questo un suo momento di valore.

7 sconosciuti a El Royale cast

Nel ruolo del criminale Billy Lee si ritrova invece Chris Hemsworth, il quale aveva già collaborato con Goddard per Quella casa nel bosco. Reduce da uno dei film di Thor, l’attore aveva in quel momento un fisico particolarmente imponente. Al suo personaggio è assegnato il colore rosso, che rappresenta la sua voglia di sangue e morte. Per assumere il nuovo ruolo, dunque, si trovò a dover perdere circa 15 chili di muscoli. Primaria fonte di ispirazione per il suo personaggio è stato il celebre assassino Charles Manson. Nel film si ritrovano poi l’attrice Dakota Johnson nei panni di Emily Summerspring e Cailee Spaeny in quelli di sua sorella Rose. L’attore Lewis Pullman è l’impiegato Miles Miller, mentre il regista canadese Xavier Dolan ha un piccolo ruolo come Buddy Sunday. Completano poi il cast Shea Whigham nei panni del dottor Woodbury Laurence e Nick Offerman in quelli di Felix O’Kelly.

7 sconosciuti a El Royale: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di 7 sconosciuti a El Royale grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Disney+, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 20 settembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

 
 

Vangelo secondo Maria: al via le riprese del nuovo film con Benedetta Porcaroli e Alessandro Gassmann

Vangelo secondo Maria film 2023

Battuto il primo ciak in Sardegna per Vangelo secondo Maria, tratto dall’omonimo romanzo di Barbara Alberti. Un film Sky Original prodotto da La Luna, Indigo Film e Vision Distribution in collaborazione con Sky, diretto da Paolo Zucca, con protagonisti Benedetta Porcaroli e Alessandro Gassmann.

A quarant’anni dall’uscita del libro di Barbara Alberti, – che rappresentò un vero e proprio caso per la scelta inedita di narrare la vicenda del Vangelo dal punto di vista femminile – questo film racconta Maria non più come spettatrice, ma come coraggiosa artefice della propria esistenza. Una donna che si interroga sul significato di una morale che costringe alla rinuncia di sé, negando all’umanità la conoscenza completa e il diritto alla costruzione di una propria verità sul mondo. “Vangelo secondo Maria” segna il ritorno alla regia per Paolo Zucca (L’arbitro) dopo il successo di critica e di pubblico riscontrato del suo precedente film L’uomo che comprò la luna. Accanto ai protagonisti Benedetta Porcaroli e Alessandro Gassmann, nel cast anche Lidia Vitale, Leonardo Capuano, Giulio Pranno, Maurizio Lombardi, Fortunato Cerlino e Andrea Pittorino. La sceneggiatura è firmata da Paolo Zucca, Barbara Alberti e Amedeo Pagani, la fotografia è di Simone D’Arcangelo, la scenografia di Luciano Cammerieri, i costumi di Beatrice Giannini e il montaggio di Marco Spoletini.

La Palestina arcaica e mitologica della storia è stata ricreata in Sardegna, dove sono in corso le riprese che dureranno otto settimane.

La trama

Maria – Benedetta Porcaroli- è una ragazzina di Nazareth, che si è appassionata per le storie della Bibbia, come don Chisciotte coi romanzi d’avventura. Tutto le è proibito come donna, anche imparare a leggere e scrivere, ma lei in sinagoga si entusiasma dei profeti, che chiedono conto a Dio da pari a pari. Sogna la libertà, la sapienza, l’impresa, la fuga. E si ribella al disegno di Dio, fino all’estrema disobbedienza. Giuseppe – Alessandro Gassmann – è suo maestro e complice, un uomo bello e forte, diverso dal vegliardo curvo dei dipinti sacri.

Il regista Paolo Zucca ha dichiarato: A differenza dei miei film precedenti, “Vangelo secondo Maria” non è una commedia, eppure la mia ambizione è quella di realizzare un’opera capace di divertire, nelle diverse accezioni di questa parola. Divertire in senso etimologico, e cioè quello di ‘vertere altrove’, di andare in direzione diversa rispetto all’immaginario ormai consunto di un presepe mediorientale fatto di turbanti e palmizi. E io ho scelto di vertere in modo molto convinto verso la Sardegna e la ricchezza della sua storia millenaria. Divertire nel senso di far sorridere, perché non mi sono precluso alcuni momenti di alleggerimento narrativo. Divertire in senso lato, e cioè coinvolgere emotivamente gli spettatori in un viaggio interiore ed estetico che vuole toccare le corde dell’anima, attraverso il racconto in prima persona delle avventure di una giovane ribelle di duemila anni fa.

Barbara Alberti ha dichiarato: Perché ci abbiamo messo tanti anni a fare un film dal “Vangelo secondo Maria”? Gli ostacoli si sono rivelati travestimenti del meraviglioso: il film non si poteva fare perché Benedetta Porcaroli non era ancora nata come attrice. Solo lei poteva essere Maria, la ribelle. Per talento e grazia, malizia, furore, innocenza, e per lo sguardo. Non ci voleva un’interprete, ma una reincarnazione.

Antonella d’Errico, EVP Programming Sky ha dichiarato: Siamo orgogliosi di annunciare questo nuovo progetto Sky Original, assieme a Vision Distribution, Indigo Film e La Luna, un film in cui il gusto e la professionalità di un regista come Paolo Zucca sono al servizio di una storia potente, nata dalla creatività coraggiosa e originale di Barbara Alberti. “Vangelo secondo Maria” è la rilettura dal punto di vista femminile della vicenda più nota al mondo. Un racconto – a quarant’anni dalla sua stesura – più che mai attuale, che fa ancora oggi riflettere. Siamo altrettanto orgogliosi di poter contare sul talento fresco e vitale di Benedetta Porcaroli e la profondità e l’esperienza di Alessandro Gassmann, che interpreteranno Maria e Giuseppe.

Amedeo Pagani per La Luna e Nicola Giuliano per Indigo Film hanno dichiarato: Siamo molto felici e orgogliosi di coprodurre il nuovo lungometraggio di Paolo Zucca dopo l’avventura piena di soddisfazioni che ci ha regalato il suo precedente “L’uomo che comprò la luna”. Questo nuovo lavoro, che ha solide basi nell’omonimo e intelligente romanzo di Barbara Alberti da cui è tratto, siamo sicuri prenderà, grazie a Paolo Zucca, una forma cinematografica capace di dare a questa storia millenaria uno sguardo inedito in grado di sorprenderci per originalità, poesia e immaginazione.

Massimiliano Orfei, CEO di Vision Distribution, ha dichiarato: “Vangelo secondo Maria” è un progetto che per noi rappresenta una sfida che siamo orgogliosi di proporre insieme a Sky. Paolo Zucca continua a confermarsi un regista curioso e originale anche nell’affrontare il tema più tradizionale di sempre: l’annunciazione a Maria e il suo conseguente rapporto con Giuseppe, con un trattamento estremamente contemporaneo. Tutto questo grazie alla penna di Barbara Alberti, un’autrice capace già quaranta anni fa di tratteggiare dei personaggi così innovativi. Voglio ringraziare Nicola Giuliano e tutta la Indigo per averci dato la possibilità di collaborare a un film di cui si sentirà parlare.

“Vangelo secondo Maria” arriverà in prima assoluta prossimamente su Sky e in streaming su NOW.

Il film è realizzato con il contributo della Regione Sardegna, Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione Spettacolo e Sport e con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission e del Comune di Cagliari.

 
 

Paul Newman e Joanne Woodward nel poster della Festa del cinema 2022

Festa del cinema 2022

Paul Newman e Joanne Woodward sono i protagonisti dell’immagine ufficiale della diciassettesima edizione della Festa del Cinema, che si svolgerà dal 13 al 23 ottobre 2022 presso l’Auditorium Parco della Musica coinvolgendo numerosi altri luoghi e realtà culturali della Capitale. La celebre coppia, una delle più amate e iconiche della storia del cinema, è ritratta nel proprio appartamento newyorkese presso il Greenwich Village, all’inizio degli anni ‘60.

La Festa del Cinema renderà inoltre omaggio a Paul Newman e Joanne Woodward con la presentazione di The Last Movie Stars di Ethan Hawke, una docu-serie di sei puntate che ripercorre la vita e la carriera dei due grandi artisti, visibile prossimamente su Sky.

Paul Newman e Joanne Woodward saranno, infine, al centro di un’ampia retrospettiva, a cura di Mario Sesti. I quindici titoli in programma mostreranno al pubblico i principali successi della coppia, da La donna dai tre volti, che valse a Woodward il premio Oscar, a Lo spaccone e Hud il selvaggio che fecero conoscere Newman a livello globale; dai film che li hanno visti recitare sullo stesso set, come La lunga estate calda e Missili in giardino, fino alle pellicole dirette da Newman e interpretate da Woodward, come La prima volta di Jennifer e Gli effetti dei raggi gamma sui fiori di Matilda.

Melissa Newman, una delle tre figlie della coppia, inaugurerà il programma della retrospettiva e sarà ospite della Festa del Cinema in occasione della serata di apertura della manifestazione.