In un’intervista per The Wrap,
Tessa
Thompson ha raccontato che lei e Taika
Waititi avrebbero adorato esplorare di più la bisessualità
di Valchiria in Thor: Ragnarok. Sfortunatamente,
l’attrice ha detto che non c’è molto tempo da dedicare a trame
romantiche nei film Marvel, rendendo difficile
esplorare la sessualità di Valchiria, con sua grande delusione.
Tuttavia, Thompson suggerisce che
Thor: Love and
Thunder potrebbe essere “un po’ diverso” al
riguardo, alludendo a una potenziale storia d’amore per Valchiria.
Thompson chiarisce nella sua intervista che la rappresentazione
LGBTQ+ ha ancora molta strada da fare e suggerisce ai fan di
guardare ai fumetti per storie più queer.
“È totalmente eccitante.
Parliamo così tanto di rappresentazione e ovviamente, in termini di
comunità LGBTQIA, c’è ancora così tanto lavoro da fare. Ma se
guardi i fumetti nel canone, ci sono così tanti personaggi queer! È
difficile perché Taika [Waititi] e io avremmo voluto andare oltre,
ma nel contesto dei film, non c’è tanto che possiamo
fare”.
Thor: Love and Thunder
Thor: Love and
Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo
sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà
Jane Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il
panel dei Marvel Studios al
Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 maggio
2022.
Taika Waitititornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel
Studios dopo Thor:
Ragnarok, così come Chris
HemswortheTessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor
e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers:
Endgame. Nel cast anche Christian
Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di
Dei, e Russell
Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto
arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la
perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Di recente, nel podcast WTF con Marc
Maron, Peter Dinklage ha parlato del remake in live
action di Biancaneve della Disney, dicendo “È un
fottuto film retrogrado”. La star di Cyrano stava
discutendo della decisione della Disney di scegliere un’attrice
latina (Rachel
Zegler), ma ha sottolineato l’ipocrisia dietro allo
studio di realizzare un film che ha una “storia retrospettiva su
sette nani che vivono insieme in una grotta”. Dinklage ha
continuato dicendo che gli sarebbe piaciuto vedere un remake che
avesse “una svolta interessante o progressiva”.
“Letteralmente senza offesa per
nessuno, sono rimasto un po’ sorpreso quando alla Disney sono stati
molto orgogliosi di aver scelto un’attrice latina per il ruolo di
Biancaneve. Tuttavia stai ancora raccontando la storia di
“Biancaneve e i sette nani”. Fai un passo indietro e guarda cosa
stai facendo lì. Non ha senso per me. Sei progressista in un certo
senso, ma poi stai ancora realizzando quella fottuta storia a
ritroso su sette nani che vivono insieme in una grotta, che cazzo
stai facendo, amico? Non ho fatto nulla per portare avanti la causa
dal mio punto di vista? Immagino di non essere abbastanza forte.
Non so quale studio sia, ma ne erano così orgogliosi. Tutto amore e
rispetto per l’attrice e tutte le persone che pensavano di fare la
cosa giusta. Ma io sono tipo, cosa stai facendo?”
La posizione, dura ma comprensibile,
di Dinklage ha fatto sì che la Disney offrisse una
rapida replica, con queste parole:
“Per evitare di rafforzare gli
stereotipi del film d’animazione originale, stiamo adottando un
approccio diverso con questi sette personaggi e ci siamo consultati
con i membri della comunità del nanismo. Non vediamo l’ora di
condividere di più mentre il film entra in produzione dopo un lungo
periodo di sviluppo”.
Biancaneve ha già
trovato le sue protagoniste, in quanto Rachel
Zegler sarà la
protagonista e Gal Gadot
come la regina cattiva. Zegler è un’attrice emergente che
vedremo nel ruolo di Maria in West
Side Story di Steven Speilberg.
Gadot è meglio conosciuta per il suo ruolo di Diana Prince in
Wonder Woman. Il film sarà diretto da Marc Webb
(500 Giorni insieme, The Amazing Spider-Man 2) e
prodotto da Marc Platt (Dear Even Hanson,
La La
Land, Crudelia) e Russell Allen
(Il Re Leone, Jurassic World). Nuove canzoni di
Benj Pasek e Justin Paul
(The Greatest Showman, Dear Evan Hansen) saranno
presenti insieme alle tracce originali.
“Sin dall’infanzia sono stato
fedele ai mostri. Sono stato salvato e assolto da loro, perché io
credo che i mostri siano i santi protettori della nostra beata
imperfezione e permettono di incarnare la possibilità di fallire e
vivere.”. Con queste parole Guillermo del
Toro ritirava nel 2018 il Golden Globe come miglior
regista, vinto per La forma dell’acqua. E
ai mostri egli ha effettivamente dedicato tutta la sua carriera, da
La spina del diavolo a Il labirinto del fauno,
fino al titolo appena citato e che lo ha poi portato a trionfare
anche agli Oscar. Ecco perché sorprende, ma fino a un certo punto,
scoprire che il suo nuovo film La fiera delle illusioni
– Nightmare Alley sia il primo privo di tali creature
fantastiche.
Dopo il successo del suo precedente
lungometraggio, del Toro sembra aver portato a compimento un
percorso artistico dedicato al mostro come metafora dell’essere
umano, dei suoi valori o dei suoi lati più oscuri. Se da una parte
con questo nuovo film deve dunque aver avuto voglia di sperimentare
qualcosa di diverso, considerando che era atteso al varco dopo il
precedente successo, dall’altra egli introduce solo alcune novità
nella propria poetica, rimanendo però perfettamente fedele a sé
stesso e continuando a parlarci di mostri e creature diverse, meno
identificabili alla vista e proprio per questo ancor più spaventose
e pericolose.
La fiera delle illusioni –
Nightmare Alley: la trama del film
La nuova creatura di del Toro è
l’essere umano e più nello specifico l’affascinante e carismatico
Stanton Carlisle (Bradley
Cooper). In fuga da un passato tormentato, egli si
imbatte casualmente in un luna park itinerante dove, in mezzo alle
attrazioni e a strambi personaggi, troverà due cose che sembrano
poter salvare la sua vita: l’abilità di mentalista e la dolce
Molly (Rooney Mara),
di cui si innamora perdutamente. Fuggito con lei verso una nuova
vita di spettacoli per l’alta società, Stanton inizia a diventare
però sempre più bramoso di fama, potere e soldi. L’occasione per
ottenere tutto ciò arriverà nel momento in cui pianifica di
imbrogliare il pericoloso magnate Ezra Grindle
(Richard Jenkins) con l’aiuto di una misteriosa
psichiatra (Cate
Blanchett), intraprendendo un percorso dal quale non
gli sarà più possibile tornare indietro.
Rooney Mara e Bradley Cooper in La fiera delle illusioni –
Nightmare Alley
“È un uomo o una bestia?”
La fiera delle illusioni –
Nightmare Alley è l’adattamento cinematografico del romanzo di
William Lindsay
Gresham, pubblicato nel 1946 e affermatosi sempre più
come uno dei maggiori esponenti in letteratura del genere
noir. Già portato al cinema nel 1947, era questo un
progetto su cui da tempo del Toro desiderava mettere le mani. Ad
attrarre in particolare il regista è stata la natura controversa
dei personaggi, vere e proprie maschere umane di mostri oggi ben
radicati nella nostra società contemporanea e che all’epoca in cui
è ambientato il film stavano iniziando a prendere possesso del
mondo. La storia ha infatti luogo tra il 1939 e il 1941, anni per
gli Stati Uniti caratterizzati dalla ripresa dalla Grande
depressione e il traumatico ingresso in una nuova guerra.
Il contesto storico, in realtà, come
già in La forma dell’acqua, rimane sullo sfondo e serve
solamente ad inquadrare meglio l’evoluzione dei protagonisti e di
ciò che li circonda. Il film d’altronde presenta una trama
piuttosto semplice, la quale è quasi più un pretesto per raccontare
i personaggi e la natura del loro animo. Stanton si fa principale
rappresentante di questa volontà, venendo divorato dalla sua
incontrollabile ambizione e andando incontro all’infrangersi del
sogno americano. Con lui del Toro esplora i confini sfumati fra
l’illusione e la realtà, la disperazione e il controllo, il
successo e la tragedia. Si tratta di un percorso visto innumerevoli
volte al cinema, che il regista affronta però con il suo
inconfondibile gusto estetico.
Come già detto, non ci sono mostri
né elementi fantasy in questo lungometraggio, ed è la prima volta
che ciò avviene nella carriera di del Toro. Dopo aver celato per
anni dietro le sue meravigliose creature i vizi e le virtù
dell’essere umano, il regista le affronta ora a volto scoperto.
La fiera delle illusioni – Nightmare Alley è dunque un
puro noir, ricco di tutte le caratteristiche del genere ma con uno
sguardo particolarmente contemporaneo ed evocativo, dove il
realismo si fonde ad atmosfere magiche e gotiche, dando
vita ad un connubio particolarmente prolifico di suggestioni,
emozioni e timori. In assenza di mostri evidenti, l’attenzione è
dunque tutta rivolta sul percorso (circolare) degli esseri umani,
dei quali ci si può domandare “è un uomo o una bestia?”,
quesito simbolicamente ricorrente all’interno del film.
Cate Blanchett e Bradley Cooper in La fiera delle illusioni –
Nightmare Alley
La fiera delle illusioni –
Nightmare Alley: la recensione del film
del Toro considerava il racconto
alla base di La fiera delle illusioni – Nightmare
Alley come una fiaba morale sul lato oscuro del
capitalismo americano. Tutto punta a sottolineare questo
progressivo ingresso in qualcosa di terribile, evidenziando
attraverso le scenografie, i costumi e i colori un mondo tanto
lussuoso quanto marcio, a cui si contrappone la genuinità
dell’ambiente luna park. Sempre più una garanzia da un punto di
vista estetico, il regista si avvale dei suoi fidati collaboratori
per dar vita ad un mondo che è già di per sé sufficiente a
comprendere l’animo dei personaggi che lo abitano, con le loro
emozioni forti e i tormenti interiori pronti ad esplodere in tutta
la loro malvagità. Ragionando per immagini ancor prima che per
idee, del Toro dà qui vita ad alcune delle scene e composizioni più
belle del suo cinema.
Se si può rimproverare qualcosa a
questo suo nuovo film è probabilmente una durata forse eccessiva (2
ore e 30 minuti), che rischia di appesantire determinati passaggi.
Se ci si apre alle immagini e al loro senso più profondo, non si
proverà però mai noia. Nell’approcciarsi a La fiera delle
illusioni – Nightmare Alley occorre infine comprendere di
essere di fronte ad un’opera del regista apparentemente differente
dalle sue precedenti. Lo è infatti quel tanto che potrebbe
scontentare chi si aspetta un nuovo racconto intriso di fantasy ed
elementi dark. Eppure di questi ultimi ve ne sono a bizzeffe, solo
affrontati sotto punti di vista nuovi, che provano il talento di
del Toro come narratore visionario. Un termine questo di cui troppo
spesso si abusa ma che nel caso del regista messicano si applica
perfettamente.
A tutti piacciono le storie d’amore,
perché pur se spesso estremizzate ci ricordano la forza e la
bellezza di questo sentimento, il migliore grazie a cui sentirsi
davvero vivi. Negli anni numerosissimi sono i titoli tratti da
celebri romanzi di questo genere, in particolare dalle opere di
Nicolas Sparks. Vi sono però anche altri autori e libri capaci di
dar forma a questo complesso sentimento, tra cui si annovera
Jojo Moyes, che nel 2016 ha visto uno dei suoi
romanzi più celebri arrivare sul grande schermo. Si tratta di
Io prima di te,
sceneggiato dalla stessa Moyes e diretto da Thea
Sharrock, qui alla sua opera prima.
La storia si concentra sul complesso
tema delle disabilità e dell’eutanasia, circondando il tutto di
quell’amore necessario a superare ostacoli apparentemente
insormontabili. La Moyes ha raccontato di aver ideato la storia a
partire da una vera famiglia impegnata ad occuparsi costantemente
di un membro tetraplegico. Una situazione complessa a cui l’autrice
ha voluto dare voce nel modo più sincero e realistico possibile,
lasciando comunque al protagonista la possibilità di scegliere cosa
fare della propria vita. Tematiche delicate che non hanno mancato
di suscitare qualche accesa protesta, senza intaccare il successo
del film.
Io prima di te si è infatti
affermato come uno dei film sentimentali più apprezzati del suo
anno, con un incasso di oltre 200 milioni di dollari a fronte di un
budget di 20. A distanza di qualche anno è ancora indicato come un
film che, tra risate, emozione e lacrime non mancare agli
appassionati del genere. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Io prima di te: la trama del film
Protagonista del film è
Louisa “Lou” Clark, una giovane ragazza vivace e
colorata, residente in una tipica cittadina della campagna inglese.
Nonostante sia di indole ottimista, Lou non sa ancora bene cosa
fare della sua vita. Ha 26 anni e passa da un lavoro all’altro per
aiutare la sua famiglia. Il suo inattaccabile buonumore viene
nuovamente messo a dura prova quando si ritrova ad affrontare una
nuova sfida lavorativa. Trova infatti lavoro come assistente di
Will Traynor, un giovane e ricco banchiere finito
sulla sedia a rotelle per un incidente e la cui vita è cambiata
radicalmente in un attimo. I due finiranno per cambiarsi
reciprocamente la vita molto più di quanto potrebbero
immaginare.
Io prima di te: il cast
del film
Ad interpretare l’inguaribile
ottimista e romantica Lou vi è l’attrice Emilia Clarke.
Celebre per il personaggio di Daenerys in Il Trono di
Spade, la Clarke si è trovata qui a recitare nella sua prima
commedia romantica, trovandosi subito molto a suo agio con il
ruolo. L’attrice ha inoltre contribuito attivamente alla scelta del
vestiario di Lou, scegliendo capi stravaganti e dai colori vivaci.
La sua affezione al progetto è stata tale che, a riprese concluse,
si è fatta tatuare una piccola ape su un dito, lo stesso tatuaggio
che il suo personaggio si fa fare nel libro. Accanto a lei, nei
panni di sua sorella Katrina vi è l’attrice Jenna
Coleman, mentre Brendan Coyle e
Samantha Spiro sono i genitori Bernard e
Josie.
Vi è poi l’attore Matthew
Lewis, noto per essere stato Neville Paciock nei film di
Harry Potter, che interpreta qui Patrick, il fidanzato di
Lou. Sam Claflin interpreta
invece il tetraplegico William. Un ruolo per lui particolarmente
complesso, che gli ha richiesto di perdere 18 chili e di rimanere
costantemente immobile, limitandosi all’uso delle espressioni
facciali. Nel ruolo dei suoi genitori Steven e Camilla Traynor si
ritrovano invece Charles Dance, noto come Tywin
Lannister in Il Trono di Spade, e Janet
McTeer. Vanessa Kirby
interpreta Alicia Dewar, fidanzata di William, mentre Steve
Pecocke è il suo medico Nathan.
Io prima di te: le
differenze tra il libro e il film
Nonostante il film sia grossomodo
fedele al cuore del romanzo, vi sono naturalmente alcune
differenze, molte delle quali operate a fini cinematografici. Nel
film, ad esempio, William è completamente immobile e insensibile
dal collo in giù. Nel romanzo, invece, egli è in grado di percepire
il dolore e il senso del tatto. Allo stesso modo è in grado di
spostare lievemente le braccia. Renderlo del tutto immobile,
invece, ha permesso al film di accentuare la sua difficile
situazione. Nonostante ciò, il personaggio del film è molto meno
sofferente rispetto a quanto descritto nel libro, dove si ha invece
uno William molto più negativo e pessimista. Differente è anche la
rappresentazione dei genitori di lui.
Se nel libro è il padre ad essere
contrario alla volontà di William di ricorrere all’eutanasia, nel
film è invece la madre a non accettare tale decisione. Inoltre, nel
libro i due sono una coppia molto meno solida. Steven, infatti, ha
una relazione con un’altra donna, ma non lascia la famiglia per via
della condizione di suo figlio. Sempre riguardo la famiglia di
William, nel libro egli ha una sorella di nome Georgina, assente
invece nel film. Differente è anche il finale. Il libro si conclude
con l’indagine per istigazione al suicidio, mentre il film vede Lou
a Parigi, intenta a leggere la lettera d’addio di William, che le
chiede di vivere al meglio la sua vita. Un finale decisamente più
commovente e ricco di speranza.
Io prima di te: il trailer
e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Io prima di
te è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes e Tim
Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di
riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un
abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso
di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui
guardare il titolo. Il film è inoltre presente, in prima TV
assoluta, nel palinsesto televisivo di martedì 25
gennaio alle ore 23:45 sul canale
TV8.
Miles Teller è uno
degli attori più brillanti che cinema contemporaneo, in grado di
conquistare una grande fetta di pubblico con il suo talento e la
sua versatilità. Sebbene sia nel mondo del cinema da quasi dieci
anni, l’attore ha saputo sin sa subito scegliere i titoli giusti
per farsi notare e per costruire una carriera solida.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Miles Teller.
2. Ha recitato anche in
alcune serie televisive. Oltre al cinema Teller è apparso
in diverse occasioni anche in progetti seriali. La sua prima
esperienza sul piccolo schermo è stata per l’episodio 1×02 della
serie The Unusuals – I soliti sospetti (2009), mentre nel
2019 è stato protagonista della serie Too Old to Die Young,
diretta da Nicolas Widing Refn e distribuita da
Amazon. Nel 2022 sarà poi il produttore Albert S. Ruddy nella
miniserie The Offer, basata sulla realizzazione del film
Il padrino.
Miles Teller e le sue
cicatrici
3. È stato vittima di un
incidente. Se c’è una cosa che contraddistingue il volto
di Miles Teller, sono le sue cicatrici sul volto. Nel 2007,
l’attore è stato vittima, insieme ad un amico, di un incidente
stradale davvero terribile. Pare, infatti, che la macchina sulla
quale si trovava si sia ribaltata otto volte, per poi finire fuori
strada. Dopo l’incidente, l’attore ha avuto diverse difficoltà per
farsi accettare ai provini, poiché quelle cicatrici diventavano
problematiche. Tutto è cambiato quando è stato contattato per
apparire in Rabbit Hole e le sue cicatrici sono diventate
un punto di forza.
Miles Teller non è su Instagram
4. Non ha un profilo
ufficiale su Instagram. A differenza di molti suoi
colleghi, Teller ha deciso di non avere un profilo Instagram.
L’attore è infatti piuttosto restìo a condividere dettagli della
propria vita privata, preferendo porre una netta distinzione tra
questa e il suo lavoro. I suoi fan, tuttavia, possono seguire i
diversi account a lui dedicati, dove si possono ritrovare foto e
notizie circa le sue attività.
Miles Teller è fidanzato
5. È fidanzato da diversi
anni. L’attore americano è fidanzato dal 2013 con la
modella Keleigh Sperry. I due hanno circa cinque
anni di differenza e ne hanno passate diverse insieme, come quella
volta in cui lui è stato arrestato in stato di ubriachezza. I due
si sono poi fidanzati ufficialmente il 20 agosto 2017, dopo quasi
quattro anni di frequentazione. La proposta di matrimonio è
arrivata mentre i due si trovavano in un Safari in Africa. La
coppia si è poi sposata nel settembre del 2019.
Miles Teller in The Spectacular Now
6. Ha stretto un’ottima
amicizia con la sua co-protagonista. Sul set del film
The Spectacular Now l’attore ha avuto modo di stringere
una profonda con la sua collega e co-protagonista Shailene
Woodley. I due ebbero modo di conoscersi e parlare
molto prima delle riprese, stringendo così un’amicizia che dura
ancora oggi. Questa li ha aiutati anche nel gestire la loro scena
di sesso, la prima nella carriera di entrambi. Inoltre, quando la
Woodley pensava di lasciare il film per via di alcune divergenze
creative, Teller riuscì a convincerla a rimanere a bordo e a
superare i suoi ostacoli.
Miles Teller in Top Gun: Maverick
7. Ha lavorato molto sul
fisico in vista del film. Nell’atteso Top Gun:
Maverick Teller interpreta Bradley ‘Rooster’ Bradshaw, il
figlio di Nick “Goose” Bradshaw, interpretato nel titolo del 1986
da Anthony Edwards. Per recitare in questo sequel,
Teller si è sottoposto ad un duro allenamento che lo ha portato a
sfoggiare una forma fisica straordinaria. Molti dei suoi
colleghi sul set sono infatti rimasti stupiti dai suoi muscoli,
lodando dunque la dedizione di Teller per il ruolo.
Miles Teller è un batterista in
Whiplash
8. Stava per rifiutare il
ruolo. In origine, l’attore non era convinto di accettare
il ruolo perché desiderava prendersi qualche mese di pausa.
Tuttavia, il suo manager era entusiasta della sceneggiatura e
incoraggiò Teller a recitare nel film. Ed è stata una delle scelte
migliori della sua carriera. Grazie a questo film è infatti
divenuto una vera e propria star.
9. Ha realmente suonato la
batteria per il film. Molte delle scene in cui si vede
Teller suonare la batteria è proprio l’attore ad eseguire quanto
richiesto con lo strumento. L’attore suona infatti la batteria da
quando aveva 15 anni, ma a causa del suo stile vigoroso e non
convenzionale si è procurato diverse vesciche alle mani. A causa di
ciò, un po’ del suo sangue è davvero schiazzato sulle bacchette e
di conseguenza sulla batteria.
Miles Teller: età e altezza
10. Miles Teller è nato il
20 febbraio del 1987 a Downingtown, in Pennsylvania. La
sua altezza complessiva corrisponde a 183 centimetri.
Batgirl ha aggiunto
Ivory Aquino al cast nei panni di Alysia Yeoh, il
primo personaggio trans in un film DC Comics dal vivo. Aquino,
un’attrice filippina-americana, è conosciuta per il ruolo di
Cecilia Chung, un’attivista transgender, nella miniserie della ABC
del 2017, When We Rise. L’attrice sarà affiancata nel film
da Leslie Grace nel ruolo della protagonista
Batgirl/Barbara Gordon, J.K. Simmons, che sta
riprendendo il suo ruolo in Justice League come Commissario Jim
Gordon, e Michael Keaton, che tornerà come Batman
e dovrebbe servire come mentore per Barbara Gordon. Brendan
Fraser apparirà anche nel film in uscita come il cattivo,
Firefly.
Alysia Yeoh, creata da Gail Simone e
Ardian Syaf per DC Comics, è conosciuta come la migliore amica ed
ex coinquilina di Barbara Gordon. È apparsa per la prima volta in
Batgirl Vol. 4 fumetto del 2011 ed è anche ampiamente riconosciuta
come il primo personaggio transgender di spicco in una serie di
fumetti mainstream. Il suo sogno è diventare un giorno uno chef
personale, ma nel frattempo lavora sia come pittrice che come
barista.
Come riportato da Deadline,
Ivory Aquino si è ora unita al cast di
Batgirl nel ruolo di Alysia Yeoh. Aquino, che è
lei stessa trans, sta facendo la storia nel ruolo live action come
primo personaggio apertamente trans della DC Films. L’attrice non
ha ancora commentato ufficialmente la notizia.
È stato annunciato che Leslie Grace
interpreterà Batgirl. Il suo precedente ruolo
cinematografico è stato nell’adattamento della WB di In the
Heights, acclamato dalla critica. Mentre la trama di
Batgirl è ancora nascosta, il film vedrà
J.K. Simmons torna
nel ruolo del commissario Gordon, visto l’ultima volta in
Justice League di Zack Snyder.
Jacob Scipio partecipa al film in un ruolo non
rivelato e Brendan Fraser
interpreta il cattivo Garfield Lynns, noto anche come Firefly.
Ivory Aquino si è unita al cast nel ruolo di
Alysia Yeoh
Batgirl doveva
essere diretto da Joss Whedon, regista
di The
Avengers e Avengers:
Age of Ultron, nonché della versione cinematografica
di Justice
League. Tuttavia, nel 2018, il regista ha deciso di
abbandonare il progetto, ammettendo di non essere riuscito a
“decifrare la storia”. Il film è diretto da Adil El
Arbi e Bilall Fallah.
Hot Toys ha offerto
un primo sguardo alla action figure speciale uno a sei del Green
Goblin di Spider-Man:
No Way Home. Green Goblin/Norman Osborn è interpretato
da Willem Dafoe nel film, un ruolo che aveva
originariamente accolto con grande successo in Spider-Man del 2002
con Tobey Maguire dal regista Sam
Raimi. In quel film, Green Goblin viene ucciso alla fine,
ma viene riportato indietro attraverso il multiverso in
Spider-Man:
No Way Home, dove riassume il suo ruolo di villain,
questa volta contro l’Uomo Ragno di Tom
Holland.
Oggi, Hot Toys ha annunciato una
nuova aggiunta alla sua collezione di action figure in scala 1:6,
quella del Green Goblin di Spider-Man:
No Way Home. La figura dettagliata è la prima del
cattivo firmata da Hot Toys e presenta 30 punti di articolazione,
una testa scolpita di nuova concezione di Willem Dafoe nei panni di
Norman Osborn, un elmo da goblin verde appena realizzato, un
costume su misura con pezzi dell’armatura dipinti in colore verde
metallizzato, completo di tre bombe zucca e un piedistallo. La
versione Deluxe della figura viene corredata da un aliante
alimentato a batteria LED con luci verdi e finiture viola.
Quando si parla di film
Disney, la prima cosa che viene in mente alla
maggior parte delle persone sono i loro classici animati. Tuttavia,
il rinomato studio fa uscire ogni anno molti altri film di
successo, oltre ai lungometraggi d’animazione.
Sebbene i film d’animazione
Disney siano quelli che di solito dominano il box
office, solo nel 2012, l’azienda ha rilasciato anche diversi film
originali Disney Channel, oltre a live-action e
all’amatissimo The Avengers. Non tutti i film di questa lista
possono essere considerati dei successi per la critica, ma hanno
indubbiamente reso il 2012 un anno molto redditizio per casa
Disney.
Frenemies – Uscito il 13 gennaio
2012
A dare il via a una delle
annate più fruttuose per casa Disney è stato il
film originale Disney Channel,
Frenemies: non solo si è trattato di uno dei primi
film antologici di Disney Channel, ma è anche basato su un omonimo
romanzo per ragazzi.
Frenemies racconta
tre storie intrecciate che esplorano la tematica dell’amicizia,
soprattutto come questa può generare situazioni di caos e frenesia.
I segmenti del film includono il rapporto tra un ragazzo e il suo
cane, due migliori amiche che lasciano che un lavoro ostacoli la
loro amicizia e due sosia che si scambiano la vita.
Radio Rebel – Uscito il 17 febbraio
2012
Anche se Radio
Rebel ha debuttato su Disney Channel nel
febbraio 2012, il film non è effettivamente considerato un
originale Disney Channel. Tuttavia la pellicola, basata su un
romanzo, aveva come protagonista una delle più grandi star di
Disney Channel dell’epoca: Debby Ryan.
Il film segue le vicende di Tara
(Ryan), una giovane adolescente che inizia a lavorare alla stazione
radio del suo liceo. Nonostante sia timida, Tara si innamora di
questo lavoro e inizia a rinnovare e modernizzare la stazione
radio, con grande sgomento del preside della sua scuola.
John Carter – Uscito il 9 marzo
2012
Benché la
Disney abbia una storia di buoni risultati al
botteghino, John Carter ha danneggiato tale
reputazione, diventando una delle più grandi catastrofi al
botteghino di tutti i tempi. Dato che il film è stato uno dei più
costosi mai realizzati, e ha fatto fiasco, la Disney ha cancellato
il successivo sequel che era originariamente previsto.
Il film è incentrato su John Carter,
un veterano della Guerra Civile che si sveglia improvvisamente
sulla superficie di Marte. Come se questo non fosse abbastanza
sconvolgente, viene rapidamente trascinato in una guerra epica tra
gli abitanti del pianeta.
Chimpanzee – Uscito il 20 aprile
2012
Uno degli studi più
sottovalutati in assoluto della Walt Disney
Company è Disneynature: dedicato ai
documentari a tema naturalistico, Disneynature rilascia tipicamente
un lungometraggio all’anno, in occasione della Giornata della Terra
e, solitamente, viene donata parte dei profitti del box office del
weekend di apertura a un ente di beneficenza, che corrisponde al
soggetto del documentario.
Nel 2012, lo studio ha rilasciato
Chimpanzee, documentario incentrato sulla storia
di Oscar, un giovane esemplare di scimpanzé che si ritrova solo
finché non viene adottato da un altro scimpanzé della zona.
The Avengers – Uscito il 4 maggio
2012
Il Marvel Cinematic
Universe è a tutti gli effetti un fenomeno culturale
ora, eppure, nel 2012, stava appena muovendo i primi passi:
The Avengers si presentava come il sesto film del
MCU e il primo a riunire
ufficialmente la squadra, ed è diventato il primo film Marvel a
guadagnare 1 miliardo di dollari di vendite.
La trama di
The Avengers prende piede quando Loki, il fratello
malvagio di Thor, ottiene l’accesso a una fonte di energia
illimitata; temendo per la sicurezza del mondo, Nick Fury riunisce
i migliori supereroi che può trovare, e così nascono i
Vendicatori.
Let It Shine – Uscito il 15 giugno
2012
Disney
Channel si è dato da fare nel 2012 e Let It
Shine è stato un altro film originale che ha debuttato
quell’anno, rivisitazione dell’opera teatrale Cyrano de
Bergerac del 1987 e con protagonisti diversi attori che
ora sono diventati volti familiari, come Tyler James
Williams e Trevor Jackson.
Let It Shine è
incentrato su Cryus, un direttore di coro adolescente talentuoso
nello scrivere testi rap sotto uno pseudonimo; oltre a tenere
segreto il suo interesse per il rap, Cyrus deve anche competere
contro il suo migliore amico per conquistare l’affetto di
Roxie.
Ribelle – Uscito il 22 giugno
2012
Nota per il rilascio di un
film d’animazione all’anno, l’uscita 2012 della
Pixar è stata Ribelle; questo film ha sancito diverse prime
volte per la Pixar, tra cui il primo film su una principessa per lo
studio, e il primo lungometraggio Pixar ad essere stato diretto da
una donna.
Ribelle ha come protagonista
Merida, la figlia testarda e coraggiosa del re
scozzese Fergus e della regina
Elinor. Quando la sua indipendenza è minacciata,
Merida si rivolge a una misteriosa strega nella speranza di
convincere sua madre a sostenere i suoi piani per rinnovare le
tradizioni di famiglia. Tuttavia, qualcosa nell’incantesimo va
storto, causando la trasformazione della regina Elinor in un
orso.
L’incredibile vita di Timothy Green
– Uscito il 15 agosto 2012
Nonostante sia una potenza
indiscussa quando si tratta di animazione e di lanciare nuovi
franchise, i film live-action della Disney tendono
a faticare al botteghino. Questo è stato il caso di
L’incredibile vita di Timothy Green, che ha
ottenuto risultati modesti, ma non ha mai raggiunto il successo
internazionale o la stima del pubblico.
L’incredibile vita di
Timothy Green è basato su un racconto di Ahmet Zappa e
narra una commovente storia fantastica; la vita felice di Cindy e
Jim Green viene stravolta da una brutta notizia: dopo una serie di
test scoprono di non poter avere figli. Sebbene la cosa li
sconvolga nel profondo, i due si lasciano andare a fantasie su come
sarebbe stato il loro bambino, scrivendone le caratteristiche su
alcuni pezzi di carta che poi mettono in un cofanetto che
seppelliscono in giardino. In seguito, un ragazzo di nome Timothy
appare alla loro porta di casa, possedendo tutte le qualità che
speravano.
Frankenweenie – Uscito il 5 ottobre
2012
La Walt Disney
Company non è rinomata nello specifico per i suoi film in
stop-motion, ma dal momento che il 2012 ha segnato un anno di
resurrezione per questa tecnica di animazione, la Disney ha colto
l’opportunità di intervenire: e chi meglio di Tim
Burton poteva creare il primo film in stop motion della
Disney dopo anni?
Ispirato al leggendario racconto di
Frankenstein, Frankenweenie è incentrato sul giovane Victor
Frankenstein; ossessionato dalla scienza, Victor usa la sua
conoscenza per resuscitare il cane di famiglia quando questo muore.
L’eccitazione di Victor diminuisce rapidamente quando i suoi
compagni di classe approfittano del suo esperimento e iniziano a
portare in vita animali domestici e creature di tutte le forme e
dimensioni.
Ralph Spaccatutto – Uscito il 21
novembre 2012
L’ultimo
film Disney dell’anno è stato rilasciato dagli amati
Walt Disney
Animation Studios; Ralph Spaccatutto ha segnato il 52° film
d’animazione dello studio ed è divenuto un franchise dalla portata
impressionante per la compagnia.
Ralph Spaccatutto è incentrato su
Ralph, che ha sempre avuto il ruolo del cattivo in un famoso
videogioco. Con una mossa ardita, si lancia in un’avventura
all’insegna dell’azione per dimostrare a tutti di essere un
autentico eroe dal grande cuore. Poi, quando un malvagio nemico
minaccia il loro mondo, capisce che il destino dell’intera comunità
dei videogiochi è nelle sue enormi mani.
Il reboot di Blade
è attesissimo per tanti motivi: all’hype per un nuovo film
Marvel si aggiungono la
curiosità di vedere in azione l’attore Mahershala
Ali e il desiderio di trovare una risposta alle delle
domande sollevate da Eternals.
Eternals è un film ricco di personaggi: i nuovi
eroi introdotti nell’MCU sono circa una dozzina. Il film cerca di
spiegare al pubblico la storia che sta dietro agli Eterni,
ai Devianti e ai Celestiali, ma aggiunge anche
una serie di dettagli criptici e accattivanti. Primo fra tutti è
l’inserimento della voce di Mahershala Ali nei
post-credits. Con un debutto inaspettato, l’attore compare
parzialmente, in voice-over accompagna le immagini che creano un
collegamento tra il film del 2021 e i capitoli successivi. Ora
sappiamo con certezza che sarà Blade ad aggiungere
un tassello alla storia Marvel. Mahershala
Ali è stato confermato come protagonista del film: vestirà
i panni di Eric Brooks, noto come ‘Il
Diurno‘ per la sua natura ibrida tra umano e vampiro.
Dopo aver visto la fine di
Eternals, i fan si sono posti tante domande sul senso
della scena in cui Dane Whitman entra in contatto con la
sola voce di Eric Brooks. Ecco 6 possibili dubbi che
cercano risposta e, si spera, la otterranno in
Blade.
Perché Brooks arriva nel finale
Eternals?
La domanda più grande a cui
Blade deve rispondere è perché il personaggio di
Mahershala Ali appaia così avanti nel tempo. E
soprattutto, cosa ha fatto fino ad ora Erick
Brooks? In primis va considerato che, prima che
Ali dicesse a Kevin Feige di
volerlo interpretare, il personaggio non era stato inserito
nei piani dei Marvel Studios.
Cosa stava facendo Blade
prima di apparire in Eternals? Dov’era quando Loki stava facendo le sue
invasioni, Ultron era in attacco o Thanos faceva
la sua comparsa? L’MCU ha un serie di opzioni per
spiegare perché Erick Brooks ha aspettato fino a
Eternals per unirsi all’universo Marvel.
Solo vedendo il nuovo film scopriremo il passato del cacciatore di
vampiri.
Blade è connesso allo zio di Dane
Whitman?
Tra le domande lasciate
senza risposta da Eternals, ci sono quelle sulle
circostanze che hanno portato all’incontro tra Blade
e Dane Whitman. Erick Brooks è legato alla figura
dello zio di Dane?
Nella scena post-credits di
Eternals, Blade si presenta per parlare con
Dane mentre quest’ultimo maneggia la Lama d’Ebano. Inoltre, il film presenta una serie di
indizi sullo zio di Whitman: sembra essere il cattivo
Nathan Garrett, il precedente proprietario dell’arma. Con
Eternals viene spiegato il passaggio di proprietà dallo
zio al nipote, ma viene anche inserito un nuovo dubbio: c’è
familiarità tra Brooks e Garrett, dato che
entrambi sembrano avere a che fare con la Lama d’Ebano. Il legame
tra i due personaggi avrebbe senso e spiegherebbe perché Blade ha fatto visita a
Dane. E, in caso, il nuovo film sarebbe il posto perfetto per far
esplorare questa correlazione.
Blade ha realmente fatto visita a
Whitman?
Dato il cameo tutto vocale
di Blade in Eternals, viene da chiedersi qual è
stata la modalità dell’incontro tra Brooks e
Whitman. Del personaggio di Mahershala
Ali viene presentata solo la voce, cosa che crea
confusione: non si riesce a capire se la sua presenza sia fisica o
meno.
Dane gira la testa dopo aver sentito
parlare Blade, cosa che potrebbe indicare la presenza del
cacciatore di vampiri nella stanza ma fuori dalla vista del
pubblico.Tuttavia, c’è anche
la possibilità che Brooks abbia parlato con
Whitman attraverso qualche strana modalità.Per quanto ne sappiamo,
Blade potrebbe essere apparso a Dane attraverso
un portale magico aperto da Wong, dal Dottor
Strange o da un altro stregone. Sarebbe interessante
vedere in Blade il proseguimento di questa
breve scena.
In che modo la Lama d’Ebano è
collegata a Blade?
Oltre alla scena
post-credits, c’è un altro fatto che accerta la connessione tra
Brooks e Black Knight. Il produttore
MarvelNate Moore ha suggerito che le caratteristiche
della Lama d’Ebano non sono così dissimili dal vampirismo. Come
l’arma sia collegata al vampirismo non è però ancora noto, ma
questo dettaglio potrebbe essere il punto d’origine per spiegare il
senso della spada Marvel in Blade.
Anche Black Knight è un cacciatore
di vampiri?
Alcuni spettatori di
Eternals hanno anche sollevato la possibilità che il
Cavaliere Nero sia un cacciatore di vampiri per la
MCU. Le frasi dette da Moore
sembrano suggerire che la Lama d’Ebano abbia un legame con il
vampirismo. Tramandata nel corso delle generazioni, l’arma potrebbe
risalire alle origini dei vampiri, creando un collegamento con
Black Knight e il suo mantello. Tra l’altro, anche la
Lama d’Ebano è assetata di sangue come i vampiri.
Eternals
ha a malapena introdotto
Dane Whitman come personaggio, e non ha avuto il tempo di
esplorare eventuali legami tra i vampiri e il mantello del
Cavaliere Nero.Di
conseguenza, Blade sembra essere il luogo perfetto
per rivelare le informazioni mancanti.
Brooks e Whitman saranno nello
stesso team?
Eternals si chiude
con Black Knight e Blade insieme sulla scena.
Dato ciò, ci si immagina che entrambi i personaggi saranno presenti
nel prossimo capitolo. Faranno parte di uno stesso team? Per la
Fase 4 la MCU sta creando diverse squadre
in cui suddividere e raggruppare i supereroi. Potrebbe quindi
crearsi una situazione simile a quella in cui Black Widow
si è trovata per Captain America – The Winter
Soldier: Dane e Brooks potrebbero
lavorare insieme, senza essere ufficialmente parte di una stessa
squadra di supereroi.
Un’altra opzione vedrebbe il
personaggio di Mahershala Ali e quello di
Kit Harington membri
dell’MI-13, la
squadra di supereroi britannici guidata da Capitan
Bretagna. Nei fumetti, entrambi gli eroi fanno parte del team. Ora che i
post-credits di Eternals li hanno collegati,
Blade e Black Knight potrebbero essere parte di quel team
nell’MCU.
A dieci anni dal suo
esordio dietro la macchina da presa Nancy, Please
il regista Andrew Semans ha presentato al Sundance
2022 uno dei lungometraggi più radicali e disturbanti visti da
molto tempo a questa parte.
La storia di Resurrection
Nel tentare di raccontare
il suo dramma/horror bisogna necessariamente iniziare dallo spunto
narrativo di partenza: Margaret (Rebecca
Hall) è una donna con una carriera di successo,
indipendente nelle relazioni sentimentali e con una figlia quasi
diciottenne che sta crescendo al meglio grazie alla sua energia e
un’assoluta devozione. L’incontro casuale con David (Tim
Roth) riporta però in superficie terribili traumi
vissuti in un passato oscuro, incubi capaci di precipitare la donna
in un vortice di insicurezza che la porterà a dover fare scelte
estreme.
Fin dall’inizio
Resurrection riporta alla memoria il miglior
cinema di David Cronenberg: allo stesso modo di
molti lavori del regista canadese anche in questo film le
scenografie eleganti ma fredde nella loro stilizzazione, così come
le luci che dipingono ambienti capaci di restituire un senso di
distaccata neutralità, precipitano immediatamente eventi e
personaggi in un universo filmico molto preciso e ben
articolato.
Resurrection ricorda il miglior Cronenberg
La progressione narrativa
della sceneggiatura scritta dallo stesso Semans sviluppa
immediatamente un personaggio molto ben definito, sobrio e
credibile nella sua forza interiore. E questo quasi per
contrappasso rende ancor più vero e doloroso il suo progressivo
sgretolamento fisico e psicologico quando l’orrore del passato
torna a manifestarsi in tutta la sua forza. Rebecca Hall offre alla figura di Margaret non
soltanto la sua naturale eleganza ma anche un lavoro sul corpo
impressionante: scena dopo scena la bellezza della donna diventa
leggermente più spigolosa, il linguaggio del corpo inquietante. La
metamorfosi fisica si accompagna poi a un percorso psicologico di
regressione verso paure e istinti primitivi, quasi ancestrali, il
quale sviluppato da una sceneggiatura meno attenta sarebbe potuto
risultare non credibile.
Un horror psicologico
Al contrario
Resurrection riesce nell’ammirevole tentativo di
fornire allo spettatore una trama plausibile senza però garantire
alcuna certezza su ciò che sta realmente succedendo. Il rapporto
che si instaura tra Margaret e il suo aguzzino – un Tim Roth mellifluo, capace di affascinare ed
essere rivoltante allo stesso tempo – viene immediatamente settato
sulle basi affascinanti dell’horror psicologico, nel quale insieme
alla logica degli eventi e alla verità delle situazioni si deve
anche accettare l’irrazionalità, il lato sconosciuto e spaventoso
di quello stesso universo filmico. Resurrection
lavora su questo equilibrio instabile con enorme efficacia,
arrivando a un finale che lascia coerentemente esplodere tutto
quanto costruito in precedenza fino a penetrare nel tessuto
emozionale del pubblico con una potenza espressiva (e visiva) non
comune.
Finalmente un
lungometraggio che riesce a disturbare nel senso migliore del
termine, che costringe a uno sforzo prima emotivo e successivamente
intellettuale per stare a un gioco cinematografico intenso e
notevolmente calibrato, quello un film sospeso tra realtà e incubo
capace di lasciarci con una sensazione di salutare incertezza.
Resurrection è quello che l’horror psicologico era
un tempo e dovrebbe tornare a essere: una stanza oscura con
all’interno uno specchio deformante, pronto a regalarci il terrore
di vedere la versione più nascosta di noi stessi.
Laura Marano e
Mena Massoud sono i protagonisti de Il
trattamento reale, la
commedia romantica Netflix
diretta da Rick Jacobson. Il film, per quanto
divertente, è l’emporio della finzione e della superficialità, un
calderone in cui stereotipi culturali si mescolano al classico
incontro poco realistico tra una ragazza di bassa estrazione
sociale e un ricco e giovane principe. Niente di nuovo sul fronte
Netflix.
La trama de Il trattamento
reale
Isabella (Laura
Marano) è una ragazza italo-americana che vive e New York
e lavora nel negozio di parrucchiere di famiglia. Situato in una
zona periferica, il saloon gestito dalla mamma e dalla nonna di
Izzy non gode di ottime finanze, anzi. Per caso, un giorno
arriva in negozio una chiamata insolita: Thomas
(Mena Massoud), principe della località di Lavania
è in visita in città e necessita di un taglio di capelli, a
qualunque costo. Isabella, bisognosa di soldi, accetta
l’incarico e conosce il principe. Dopo l’incontro Thomas,
rimasto colpito dalla bravura e dal carattere di Izzy,
decide di affidarle un compito ancora più importante: realizzare le
acconciature per il giorno delle nozze con Lauren, la
sua promessa sposa.
Incoraggiata dalla ricompensa di 500
mila dollari, Isabella e le sue colleghe partono per la
Lavania, dove resteranno due settimane per prepararsi al grande
giorno. Durante il soggiorno però, Isabella e
Thomas scoprono di essere, nonostante tutto, anime molto
affini…
Lasagne, Rita Pavone e un bicchiere
di vino
La prima cosa che salta
fastidiosamente all’occhio ne Il trattamento reale
è la superficialità diffusa in ogni scena ed aspetto del film. La
famiglia di Isabella, proprietaria del saloon, è italiana.
Di conseguenza, per gli autori del film nel negozio deve per forza
esserci una nonna con il grembiule che cucina lasagne e parla un
italiano inascoltabile. Isabella e le altre lavoratrici,
donne di bassa estrazione sociale, vengono rappresentate come delle
ragazze chiassose, frivole, vestite succinte. Viene così ripreso
uno stereotipo in primis già visto (tra gli altri, ricordiamo il
film TheBeauty Shop con), ma anche decisamente
discriminatorio e per nulla al passo coi tempi. Nel lungometraggio
ci sono una serie di elementi legati al pregiudizio e alle credenze
popolare che oggi non si possono più tollerare.
Per aggiungere un ulteriore livello
di kitsch, le colonne sonore de Il trattamento
reale sono dominate da canzoni italiane anni 60, tra cui
spicca Il ballo del mattone di Rita Pavone. La musica
potrebbe dare colore e umorismo alla pellicola e forse tenta di
farlo, ma il risultato non è quello sperato: non c’è affatto
pertinenza tra le canzoni e le scene, soprattutto per un pubblico
italiano.
Si parla ancora di poveri
e di ricchi
Isabella è una ragazza
umile, Thomas è un principe. Questo tema antichissimo,
proveniente da fiabe ancestrali, ne Il trattamento
reale viene ripreso e inserito in un contesto attuale. Va
detto però che per rendere la storia non per forza realistica, ma
quanto meno plausibile, serviva uno sforzo maggiore. Nel film non
c’è autenticità, né negli spazi umili dove vive Isabella,
né nel castello di Lavania. Per non parlare della
cittadina intorno al castello: un presepe vivente fatto di
bancarelle in stile medievale e persone povere ma felici e solari.
Tutto è palesemente finto e ricostruito, anche grossolanamente.
Ne Il trattamento
reale quindi, si tocca il tema del divario sociale,
ma ad un livello di frivolezza davvero disturbante. Banalmente,
Thomas naviga nella sua ricchezza ma è ovviamente
insoddisfatto, Isabella è al verde ma rimane generosa –
offre gelati al principe che scorda sempre il portafoglio – e i
poveri di Lavania ballano contenti in mezzo alla strada.
Flirt e triangoli amorosi
Laura Marano
(Isabella) e Mena Massoud
(Thomas) iniziano a flirtare fin dai primi incontri. Prima
si battibeccano, poi diventano amici, poi amici intimi… Il solito
percorso di un innamoramento da
film romantico. La storia tra i due protagonisti non è
avvincente, è già scritta prima ancora che inizi il film. L’unico
vero ostacolo alla coppia è la promessa sposa di Thomas,
Lauren, che però non viene mostrata come un’antagonista:
non è gelosa di Isabella, non ha trame contro di lei e non
vuole nemmeno sposare Thomas!
In conclusione, Il
trattamento reale è un film che scorre, dall’inizio
alla fine senza troppi intoppi (o con ostacoli depotenziati) ma
anche senza vette emozionanti. Una nota di merito va ai personaggi
secondari, anch’essi stereotipi di caratteri ben definiti, ma molto
più coloriti e simpatici dei protagonisti.
Outlander 6 debutterà il 6 marzo negli USA, sul canale americano
STARZ.
Outlander 6
La trama della sesta stagione e i
dettagli non sono stati ancora rivelati. Nella sesta
stagione di Outlander ritorneranno
Claire Elizabeth Randall/Fraser, nata Beauchamp (stagione 1-in
corso), interpretata daCaitriona
Balfe, James “Jamie” Alexander Malcolm MacKenzie
Fraser (stagione 1-in corso), interpretato da Sam
Heughan, Edward “Ned” Gowan (stagioni 1, 3-in corso),
interpretato da Bill Paterson, Frank
Randall/Jonathan “Black Jack” Randall (stagioni 1-3), interpretato
da Tobias Menzies, Janet “Jenny” Fraser
Murray (stagione 1-in corso), interpretata da Laura
Donnelly, Ian Murray (stagione 1-in corso),
interpretato da Steven Cree, Roger
Wakefield (stagione 2-in corso), interpretato
da Richard Rankin, Brianna “Bree”
Randall Fraser MacKenzie (stagione 2-in corso), interpretata
da Sophie Skelton, Lord John William
Grey (stagione 3-in corso), interpretato da David
Berry, Marsali MacKimmie Fraser (stagione 3-in
corso), interpretata da Lauren Lyle,Claudel
“Fergus” Fraser (stagione 3-in corso), interpretato
da César Domboy e Capitano Raines
(stagione 3-in corso), interpretato da Richard
Dillane.
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere uscirà
il 2 settembre 2022 su Prime Video in 240 territori dove è attivo il
servizio. La serie de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del
Potere ha riunito un cast enorme, che include:
Robert Aramayo, Owain Arthur, Nazanin Boniadi, Tom Budge,
Morfydd Clark, Ismael Cruz Córdova, Ema Horvath, Markella Kavenagh,
Joseph Mawle, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Megan Richards,
Dylan Smith , Charlie Vickers e Daniel
Weyman.
La serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del
Potere è scritta da J.D. Payne e Patrick
McKay. Inoltre, Bryan Cogman di Game of
Thrones ha firmato come produttore consulente del
progetto con J.A. Bayona che ha diretto più
episodi. Oltre a quelli precedentemente annunciati, il team
creativo completo dello show sarà composto da: i produttori
esecutivi Lindsey Weber, Bruce Richmond, Callum Greene e l’ex capo
della programmazione di genere di Amazon Sharon Tal Yguado; lo
scrittore e produttore esecutivo Gennifer Hutchison; lo scrittore e
produttore esecutivo Jason Cahill; lo scrittore e produttore
esecutivo Justin Doble; produttore consulente Stephany Folsom; il
produttore Ron Ames; la scrittrice e co-produttrice Helen Shang; e
consulente di scrittura Glenise Mullins. Bayona sarà anche
produttore esecutivo insieme alla sua partner Belén Atienza. Chris
Newman è co-produttore.
Come molti di voi sapranno sono
iniziate le riprese di Secret
Invasion, l’annunciata serie tv Marvel Studios programmata
per il debutto su Disney+, e oggi arrivano le
prime foto dal set di Emilia Clarke in quello che è ancora un ruolo
sconosciuto e Samuel L. Jackson come Nick Fury. La serie sarà
presentata in anteprima su Disney+ e vede la
partecipazione anche di Ben Mendelsohn, che riprende il ruolo di
Skrull Talos,
Olivia Colman,
Emilia Clarke, Kingsley Ben-Adir, Christopher McDonald e
Killian Scott.
La serie di eventi comici crossover
mette in mostra una fazione di Skrull mutaforma che si sono
infiltrati sulla Terra per anni. La Smulders ha ripreso il ruolo in
diverse foto Marvel tra cui Spider-Man: Far From Home, Captain
America: Civil War e tutti i film degli Avengers. Di recente
ha ricevuto ottime recensioni per la sua interpretazione di Ann
Coulter in American Crime Story: Impeachment.
🚨 Primeiras fotos de Emilia Clarke no set de
“Secret Invasion”
HBO MAX ha diffuso il promo e la trama di
Peacemaker 1×05, il quinto episodio della serie tv creata da
James
GunnPeacemaker
In Peacemaker 1×05 che si intitolerà “Monkey Dory” La
squadra esplora l’apparente hub per l’approvvigionamento alimentare
degli alieni, solo per trovarsi faccia a faccia con un’invasione a
tutti gli effetti. Nel frattempo, il tentativo di Auggie di vendere
suo figlio alla polizia è complicato dal misterioso contatto di
Murn.
Peacemaker, la serie
tv
Peacemaker
è la serie tv creata da James Gunn per il servizio
di streaming HBO Max e
si basa sull’omonimo personaggio della DC
Comics. Lo show è la primaserie televisiva
del DC
Extended Universe (DCEU) e spin-off del film
del 2021 The Suicide Squad. La serie tv è
ambientata dopo gli eventi di The Suicide Squad (2021), ed esplora le origini di
Peacemaker e le sue successive missioni.
In Peacemaker protagonisti
sono John
Cenacome Christopher
Smith / Peacemaker: un killer spietato che crede nel
raggiungimento della pace ad ogni costo. Lo
showrunner James Gunn ha descritto il personaggio come un
“supereroe/supercattivo/[il] più grande coglione del mondo”.
Steve Agee come John
Economos: il direttore del penitenziario
di Belle Reve e un aiutante di Amanda
Waller. Danielle Brooks è Leota Adebayo. Gunn
l’ha descritta come una co-protagonista della serie con una visione
politica diversa da quella di Peacemaker. Robert Patrick come Auggie
Smith: il padre di Peacemaker. Jennifer Holland come
Emilia Harcourt: un agente della NSA che è un aiutante di
Amanda Waller. Freddie
Stroma come Adrian Chase/Vigilante :
un procuratore distrettuale e combattente del crimine che può
guarire rapidamente dalle ferite. Chukwudi
Iwujicome Clemson Murn.
Il canale americano HBO ha diffuso
promo e trama di Euphoria 2×04, il quarto episodio
della seconda stagione di Euphoria.
Euphoria 2×04
Dopo essere stato lasciato da Jules
alla stazione dei treni e ricaduta, il primo episodio speciale
segue Rue (interpretata dalla vincitrice dell’Emmy
Zendaya) mentre celebra il Natale. Scritto e diretto dal
creatore della serie Sam Levinson, l’episodio, intitolato “Trouble
Don’t Last Always”, è interpretato anche da Colman Domingo, che è
apparso nella prima stagione. Il titolo e la data del secondo
episodio sono in arrivo. Entrambi gli episodi speciali sono stati
prodotti sotto Linee guida COVID-19.
Euphoria ha
ricevuto tre Primetime Emmy quest’anno, tra cui Miglior attrice
protagonista in una serie drammatica (Zendaya),
Miglior trucco contemporaneo (non protesico) e Musica e testi
originali eccezionali.
Euphoria è
stato creato e scritto da Sam Levinson, che è anche produttore
esecutivo; i produttori esecutivi Ravi Nandan, Kevin Turen,
Drake, Future the Prince, Hadas Mozes Lichtenstein, Ron Leshem,
Daphna Levin, Tmira Yardeni, Mirit Toovi, Yoram Mokady e Gary
Lennon; Will Greenfield è co-produttore
esecutivo. Prodotto in collaborazione con A24 e basato
sull’omonima serie israeliana, creata da Ron Leshem e Daphna Levin,
di HOT.
Arriverà al cinema
il 3 marzo Cyrano,
l’attesissimo film di Joe
Wright (L’ora
più buia, Anna
Karenina, Orgoglio e Pregiudizio) che trae
ispirazione dal celebre testo teatrale di fine ‘800 scritto da
Edmond Rostand. In questa versione sorprendente e inedita, il
protagonista ha il volto di Peter
Dinklage– pluripremiato attore, vincitore di
quattro Emmy e un Golden Globe per Il
Trono di Spade– mentre Haley
Bennett (I
magnifici 7, Le strade del male) veste i
panni del suo amore inarrivabile, Rossana. Da oggi disponibile il
trailer italiano della pellicola.
Dopo il successo ottenuto
alla Festa del Cinema di Roma ed in
seguito alle quaranta nomination ricevute dai più prestigiosi premi
cinematografici mondiali, Cyrano
è pronto ad incantare il pubblico grazie alla magistrale prova
attoriale dei suoi protagonisti; all’emozionante colonna sonora
curata dalla band indie-rock americana The
National; all’incanto di scenografie
ricostruite alla perfezione ed infine all’ambientazione tutta
italiana, più precisamente siciliana. “Avevo le idee
chiare su come realizzare il film
– spiega Wright–
Bisognava creare la nostra ‘bolla’ sull’isola di Sicilia, girare i
primi tre atti in una città barocca del tardo XVII secolo chiamata
Noto, e sfruttare ogni angolo di quel posto incredibile”. Tra gli
italiani che hanno preso parte alla lavorazione di Cyrano anche
Massimo Cantini Parrini (nominato agli Oscar per il suo lavoro nel
film Pinocchio), costume designer fiorentino
in grado di dare “identità” e “voce” ad ogni singola veste,
indumento o uniforme attraverso una selezione attenta, appassionata
e minuziosa di ogni singolo tessuto”.
Completano il
cast, Kelvin Harrison
Jr. (Luce, Waves) nella parte
di Christian, Bashir Salahuddin (Top
Gun: Maverick) nel ruolo di Le Bret e Ben
Mendelsohn (L’ora più buia) che presta il
volto a De Guiche. Prodotto da MGM e Working Title Films,
Cyrano arriverà
nelle sale italiane distribuito da Eagle
Pictures.
Cyrano, la trama
In Cyrano il
pluripremiato regista Joe Wright (Anna
Karenina, Pan – Viaggio sull’isola che non
c’è, L’ora più buia) trascina gli spettatori in
una sinfonia di emozioni attraverso la musica, il romanticismo e la
bellezza, rileggendo in chiave cinematografica la storia senza
tempo di uno dei più celebri e travolgenti triangoli amorosi di
sempre. Un uomo all’avanguardia rispetto alla sua epoca, Cyrano de
Bergerac (Peter Dinklage), incanta il pubblico sia con brillanti
giochi di parole nelle sfide verbali che con la sua abilità con la
spada nei duelli. Cyrano non ha avuto il coraggio di dichiarare i
suoi sentimenti alla splendida Roxanne (Haley Bennet), convinto che
il suo aspetto fisico non lo renda degno dell’amore della sua più
cara amica. Lei, però, si è innamorata a prima vista di Christian
(Kelvin Harrison)…
La gilda degli scenografi ha
annunciato i nominati agli Art Directors Guild
2022, i premi che il sindacato assegna al product design
dei film nelle diverse categorie in candidatura: film in costume,
film fantasy, film contemporaneo e film d’animazione. A seguire
anche le nomination per le serie tv:
CONTEMPORARY FEATURE FILM
“Candyman” (Production Designer: Cara Brower)
“Don’t
Look Up” (Production Designer: Clayton Hartley)
“In the Heights” (Production Designer: Nelson Coates)
“The Lost Daughter” (Production Designer: Inbal Weinberg)
“No
Time to Die” (Production Designer: Mark Tildesley)
ANIMATED FEATURE FILM
“Encanto” (Production Designers: Ian Gooding, Lorelay Bové)
“Luca” (Production Designer: Daniela Strijleva)
“The Mitchells vs. the Machines” (Production Designer: Lindsey
Olivares)
“Raya and the Last Dragon” (Production Designers: Paul Felix,
Mingjue Helen Chen, Cory Loftis)
“Sing 2” (Art Director: Olivier Adam)
NOMINEES FOR TELEVISION :
ONE-HOUR PERIOD OR FANTASY SINGLE-CAMERA
SERIES
“Foundation: The Emperor’s Peace” (Production Designer: Rory
Cheyne)
“The Great: Dickhead,” “Seven Days,” “Wedding” (Production
Designer: Francesca di Mottola)
“Loki: Glorious Purpose” (Production Designer: Kasra Farahani)
“Lost In Space: Three Little Birds” (Production Designer: Alec
Hammond)
“The Witcher: A Grain of Truth” (Production Designer: Andrew
Laws)
ONE-HOUR CONTEMPORARY SINGLE-CAMERA SERIES
“The Handmaid’s Tale: Chicago” (Production Designer: Elisabeth
Williams)
“The Morning Show: My Least Favorite Year,” “It’s Like the Flu,” “A
Private Person” (Production Designer: Nelson Coates)
“Squid
Game: Gganbu” (Production Designer: Chae Kyoung-sun_
“Succession: “The Disruption,” “Too Much Birthday” (Production
Designer: Stephen Carter)
“Yellowstone: No Kindness for the Coward” (Production Designer:
Cary White_
TELEVISION MOVIE OR LIMITED SERIES
“Halston” (Production Designer: Mark Ricker)
“Mare of Easttown” (Production Designer: Keith P. Cunningham)
“The Underground Railroad” (Production Designer: Mark
Friedberg)
“WandaVision” (Production Designer: Mark Worthington)
“The White Lotus” (Production Designer: Laura Fox)
HALF HOUR SINGLE-CAMERA SERIES
“Hacks: Primm” (Production Designer: Jon Carlos)
“Only Murders in the Building: True Crime” (Production Designer:
Curt Beech)
“Schmigadoon!: Schmigadoon!” (Production Designer: Bo Welch)
“Ted
Lasso: “Carol of the Bells,” “Man City,” “Beard After Hours”
(Production Designer: Paul Cripps)
“What We Do in the Shadows: “The Prisoner,” “The Cloak of
Duplication,” “The Siren” (Production Designer: Kate Bunch)
MULTI-CAMERA SERIES
“Bob ❤️ Abishola: Bowango” (Production Designer: Francoise
Cherry-Cohen)
“Call Your Mother: Pilot” (Production Designer: Glenda Rovello)
“The Conners – Season 3: “A Stomach Ache, a Heartbreak and a Grave
Mistake,” “An Old Dog, New Tricks and a Ticket to Ride”
(Production Designer: John Shaffner)
“Dave: “Ad Man,” “Enlightened Dave,” “Dave” (Production Designer:
Almitra Corey)
“Family Reunion: Remember When M’Dear Changed History?” (Production
Designer: Aiyana Trotter)
“Punky Brewster: Put a Ring on It” (Production Designer: Kristan
Andrews)
COMMERCIALS
Anhauser-Busch Super Bowl LV: “Let’s Grab a Beer” (Production
Designer: Donald Graham Burt)
Apple: Introducing iPhone 13 Pro (Production Designer: Dylan
Kahn)
Apple: “Saving Simon” Shot on iPhone 13 Pro (Production Designer:
Chelsea Oliver)
Apple Music: “Billie Eilish – Happier Than Ever” (Production
Designer: François Audouy)
Gucci: “Aria” (Production Designer: Jeremy Reed)
Neom: “Made to Change” (Production Designer: François Audouy)
MUSIC VIDEOS
Coldplay “Higher Power” (Production Designer: Patrick
Tatopoulos)
Coldplay X BTS: “My Universe” (Production Designer: François
Audouy)
Ed Sheeran: “Shivers” (Production Designer: François Audouy)
P!nk: “All I Know So Far” (Production Designer: François
Audouy)
Taylor Swift: “All Too Well” (Production Designer: Ethan
Tobman)
VARIETY, REALITY OR COMPETITION SERIES
“A Black Lady Sketch Show: “If I’m Paying These Chili’s Prices, You
Cannot Taste My Steak!” (Production Designers: Cindy Chao, Michele
Yu)
“Harry Potter: Hogwarts Tournament of Houses: “Gryffindor vs.
Hufflepuff” (Production Designer: John Janavs)
“RuPaul’s Drag Race: “Condragulations,” “Bossy Rossy Rubot,”
“Gettin’ Lucky” (Production Designer: James McGowan)
“Saturday Night Live: “Host: Dan Levy + Music: Phoebe Bridgers,”
“Host: Maya Rudolph + Music: Jack Harlow,” “Host: Kim Kardashian
West + Music: Halsey” (Production Designers: Keith Raywood, Eugene
Lee, Akira Yoshimura, N. Joseph De Tullio)
“Waffles + Mochi: Tomato” (Production Designers: Cindy Chao,
Michele Yu)
VARIETY SPECIAL
American Express – Unstaged (with SZA) (Production Designer: Carlos
Laszlo)
Jim Gaffigan: Comedy Monster (Production Designer: James
Kronzer)
Live in Front of a Studio Audience: “Facts of Life – Kids Can Be
Cruel (320) & Diff’rent Strokes – Willis’ Privacy (115) (Production
Designer: Stephan Olson)
Savage X Fenty Show Vol. 3 (Supervising Art Director: Steve
Morden)
Yearly Departed (Production Designer: Frida Oliva)
Impreziosito da
braniinediti di Jennifer Lopez eseguiti in coppia con
Maluma, star dellamusica latina conosciuta a
livello mondiale,“Marry
Me – Sposami”
annovera nel cast proprioJennifer Lopez, che
interpreta la parte della superstar Kat Valdez, e Owen
Wilson nel ruolodi Charlie Gilbert, un
insegnante di matematica–due estranei che decidono
di sposarsiprima e di conoscersi
meglio poi.
Un’ improbabile storia
d’amore che parla di due persone diverse alla ricerca di qualcosa
di vero inun mondo dove il valore
diciascunoè dettato
dalla quantità di “mi piace” e numero di follower,“Marry
Me – Sposami”
è una commedia romantica moderna su celebrità, matrimonio e
socialmedia.
Kat Valdez (Lopez) fa
parte della power couple più sexy al mondo assieme alla nuova
stella dellamusica Bastian
(interpretato da Maluma, al suodebutto cinematografico).
Mentre la hit eseguitada Kat e Bastian,
intitolata “Marry Me”, sale inesorabile in vetta alle classifiche,
i due stanno perunirsi in
matrimoniodinnanzi ad una folla di
fan, in una cerimonia che verrà
trasmessacontemporaneamente su più
piattaforme.
Docente di matematica al
liceo, il divorziato Charlie Gilbert (Owen
Wilson) viene trascinato alconcerto dei due cantanti
da sua figlia Lou (Chloe Coleman, già nel cast della serieHBO
“BigLittle Lies–Piccole grandi
bugie”) e dalla sua migliore amica (Sarah Silverman). Quando Kat,
apochi
secondi dall’inizio della cerimonia, scopre che Bastian l’hatradita con la
sua assistente, lasua vita prende una piega
imprevista e, mentre ha un tracollo sul palco, comincia
a mettere indiscussione amore, verità
e fedeltà.Mentre il suo mondo
ovattato va lentamente in pezzi, dalpalco fissa lo sguardo su
uno sconosciuto–un viso tra la
folla.
Se quello che conosci ti
delude, magari la risposta è in ciò che non conosci, e
quindi, in unmomento di follia, Kat
decide di sposare Charlie. Ciò che inizia da unareazione
impulsiva sitrasforma in una storia
d’amore inaspettata. Ma mentre alcuni cospirano affinché i due
siseparino, la domanda di
tutti è:due personeprovenienti da
universi così diversi possonoappianare le differenze e
crearsi un posto unico nel mondo al quale appartenere?
“Marry Me–Sposami” è
diretto da Kat Coiro (regista della serie “C’è
sempre il sole aPhiladelphia” trasmessa da
Foxe
della serie targata Netflix “Amiche per la morte–Dead to Me”),la
sceneggiaturaè di John Rogers (autore
di “The Librarians”, trasmessa da TNT) e TamiSagher (autrice di “30
Rock”, NBC) e Harper Dill (autrice della serie “The Mick”,Fox) ed è
basatasul romanzo di Bobby
Crosby. Il film è prodotto daElaine Goldsmith–Thomas (che ha
giàprodotto “Le ragazze di
Wall Street–Business Is Business” e
“Un amore a 5 stelle”),JenniferLopez, Benny
Medina (produttore di “Le ragazze di Wall Street–Business
IsBusiness”, e di“Willy, il
principe di Bel–Air”, NBC) e John
Rogers.I produttori esecutivi
della pellicola sonoAlexBrown, Willie Mercer,
Pamela Thur e J.B. Roberts.
Il termine “fan service” è spesso
usato negativamente dai critici, ma alcuni momenti chiave di
Star
Wars hanno dimostrato che regalare ai fan ciò che
desiderano vedere sullo schermo non è sempre una cosa negativa.
Dopo quasi mezzo secolo, la saga di Star Wars ha
accumulato un’enorme fanbase e un’eredità più che redditizia; i fan
provano un travolgente senso di nostalgia per quasi tutto ciò che
riguarda la space opera di George Lucas, dalle
spade laser al Millennium Falcon, per finire con
l’iconica colonna sonora di John Williams.
Negli ultimi anni, i poteri creativi
di Star Wars hanno giocato con questo sentimento
di nostalgia, offrendoci sequenze indimenticabili, come il corpo a
corpo di Darth Vader in
Rogue One e quello di Luke Skywalker
in The
Mandalorian.
Yoda in azione (Attacco dei
cloni)
Ambientato un paio di
decenni prima della trilogia originale, i prequel hanno introdotto
i fan di Star Wars a Yoda nel suo
periodo d’oro: il piccolo Jedi verde non ha preso parte a nessuna
operazione nell’Episodio I, ma arriva a salvare la situazione verso
la fine dell’Episodio II.
Quando sia Anakin
che Obi-Wan vengono sconfitti senza sforzo dal
Conte Dooku, Yoda afferra la
spada laser, mettendo in mostra il suo stile di combattimento
maniacale e acrobatico. Dooku lotta per tenere il passo mentre Yoda
fluttua nella stanza in un turbinio di movimenti prima di quel
momento inimmaginabili: I fan desideravano infatti vedere Yoda in
azione non appena Lucas ha presentato il suo giovane io.
Citazioni dell’imperatore Palpatine
(L’Ascesa di Skywalker)
Dopo il responso negativo
dei fan nei confronti del Leader Supremo Snoke nei
panni di un nuovo grande villain della saga di Star Wars,
J.J. Abrams ha deciso di riportare in scena il buon
vecchio cattivo, l’Imperatore Palpatine, in
The Rise of Skywalker.
Ian McDiarmid
riprende il suo ruolo dell’Imperatore senza soluzione di
continuità, e Abrams ha colto ogni occasione per far riproporre
citazioni del personaggio che da allora sono diventate sfondo di
popolarissimi meme, come “Fallo” e “Il lato oscuro della Forza è un
percorso verso molte abilità che alcuni considerano…
innaturali”.
Din Djarin va a Tatooine (The
Mandalorian)
Din Djarin
ha viaggiato su Tatooine – il desolato pianeta desertico dove tutto
ha avuto inizio – un paio di volte nel corso di The
Mandalorian. Nella stagione 1, si è recato nel
famigerato “miserabile alveare di feccia e malvagità” che è lo
spazioporto di Mos Eisley.
Ogni volta che Mando va a Tatooine,
una manciata di Easter Eggs di Star Wars saltano
subito all’occhio dei fan dall’occhio di lince. Nella stagione 2,
ad esempio, Cobb Vanth viene mostrato in sella a una componente
riciclata del podracer di Anakin mentre attraversa il Mare delle
Dune.
Il Millennium Falcon approda a
Coruscant (La vendetta dei Sith)
Secondo Den of Geek,
quando Lucas stava lavorando a “La vendetta dei
Sith“, aveva intenzione di includere un giovane Han Solo
di 10 anni che sarebbe vissuto con Chewbacca sul
pianeta natale dei Wookiees, Kashyyyk. Alla fine
decise di non farlo, ma lo spirito di Han può ancora essere
chiaramente percepito nell’Episodio III.
Durante una delle scene iniziali, il
Millennium Falcon può essere visto attraccare su
Coruscant: questo prima che Han possedesse il Falcon, ma i fan di
Star Wars non possono vedere la nave senza pensare al suo capitano
più iconico.
Parsecs (Il Risveglio della
Forza)
Parlando del
Millennium Falcon, questo riemerge in Il Risveglio della Forza, quando
Rey e Finn stanno cercando una
nave con cui fuggire da Jakku. I legittimi proprietari della nave,
Han e Chewie, riescono poi a
riprendersela.
Quando Rey si rende conto che la
nave rubata è il Falcon, chiede a Han: “Questa è la nave che ha
fatto la corsa di Kessel in 14 parsec?” Lui la corregge: “12!”
Questo è, ovviamente, un cenno al classico vanto di Han nel film
originale.
Han spara per primo (Solo)
Uno dei cambiamenti più
controversi che Lucas ha apportato al film originale di
Star Wars nella “Special Edition”, ricca di CGI, è
stata l’aggiunta di un colpo del blaster di Greedo
subito prima di quello di Han nella sparatoria della cantina. Nella
nuova versione della scena, Han non è più un astuto tiratore
provetto: ha solo avuto fortuna.
La Lucasfilm ha
corretto questo errore nello scontro a fuoco culminante di Solo: A Star Wars
Story tra un giovane Han e il suo mentore diventato
nemico Tobias Beckett, interpretato da
Woody Harrelson. In questa sparatoria, non c’è
dubbio su chi ha sparato per primo e Han non perde tempo per
eliminare il cattivo.
Il tramonto binario (Gli ultimi
Jedi)
La decostruzione di
Rian Johnson del mito di Luke
Skywalker ne Gli
ultimi Jedi ha irritato molti fan di Star
Wars; tuttavia, la scena della sua morte al culmine del
film è opportunamente commovente. Luke proietta sè stesso su Crait
per distrarre Kylo Ren abbastanza a lungo da
permettere alla Resistenza di fuggire.
Questo atto finale di eroismo svuota
Luke della sua forza vitale e lo uccide; mentre si spegne, fissa
intensamente il tramonto binario di Ahch-To,
proprio come il tramonto che ha visto su Tatooine prima di partire
per un’avventura intergalattica nella trilogia originale.
L’attacco di Darth Vader nel
corridoio (Rogue One)
Durante il corso della
narrazione,
Rogue One si concentra su nuovi personaggi, dalle spie
ribelli che hanno rubato i piani della Morte Nera al burocrate
imperiale che ha rivendicato la creazione della superarma, ma c’è
un sacco di fan service che tira fuori dal cilindro i personaggi
originali della saga (come una Leia Organa
ritoccata digitalmente al computer che ridona speranza al tragico
racconto)
Il regista Gareth
Edwards ha colto ogni occasione per mostrare Darth
Vader all’apice dei suoi poteri, in particolare nel finale
quando illumina il corridoio con il minaccioso bagliore rosso della
sua spada laser e massacra un gruppo di truppe ribelli
terrorizzate.
Il glorioso ritorno in azione di
Boba Fett (The Mandalorian)
Dopo che L’Impero colpisce ancora ha introdotto
Boba Fett come il più eccitante cattivo secondario
di Star Wars, Il ritorno dello Jedi lo ha
(presumibilmente) ucciso senza tante cerimonie. Quattro decenni
dopo, The Mandalorian ha finalmente dato ai fan di
Star Wars l’azione Fett dei loro sogni. Diretto da Robert
Rodriguez, “Chapter 14: The Tragedy” vede Boba arrivare
per ritirare la sua armatura da Mando; quando gli Stormtrooper si
presentano per rapire Grogu, i due ex cacciatori di taglie fanno
squadra per abbatterli.
Prima della fine dello scontro, Boba
indossa l’armatura e si serve del suo arsenale per sventrare le
forze dei Remnants imperiali; nonostante i 40 anni
di attesa, il suo trionfale ritorno in azione non ha deluso.
La risoluzione di Luke Skywalker
(The Mandalorian)
Dopo che
Rogue One ha presentato ai fan di Star Wars un
massacro nei corridoi per gentile concessione di Darth Vader, il
finale della seconda stagione di The
Mandalorian ne ha mostrato un altro, questa volta per
gentile concessione di suo figlio, Luke
Skywalker.
Proprio quando Mando e i suoi amici
stanno per essere massacrati dai Dark Troopers e
ogni speranza è persa, Luke si presenta nel suo
X-wing; dopo aver ucciso senza sforzo tutti i Dark
Troopers, prende Grogu sotto la sua ala come apprendista –
forse preparando Skywalker per un ruolo più importante nella terza
stagione.
Netflix rilascia oggi il teaser ufficiale di
“Pinocchio di Guillermo del Toro”, in arrivo a
dicembre 2022 solo su Netflix.
Il regista premio Oscar® Guillermo
del Toro reinventa il grande classico di Carlo Collodi dedicato al
burattino di legno che prende magicamente vita per riscaldare il
cuore di Geppetto, intagliatore in lutto. Questo stravagante
musical in stop-motion diretto da Guillermo del Toro e Mark
Gustafson segue le spericolate e indisciplinate avventure di
Pinocchio nella sua ricerca di un posto nel mondo.
Diretto da Guillermo del
Toro e Mark Gustafson, il film presenta
un cast vocale stellare con Ewan McGregor nei
panni del Grillo Parlante, David Bradley in quelli
di Geppetto, mentre l’esordiente Gregory Mann
presta la voce a Pinocchio. Nel cast figurano anche Finn Wolfhard,
la vincitrice dell’Oscar® Cate Blanchett, John Turturro,
Ron Perlman, Tim Blake Nelson, Burn Gorman, insieme al
premio Oscar® Christoph Waltz e alla vincitrice
dell’Oscar® Tilda Swinton.
Ivanna Sakhno (Pacific Rim:
Uprising) è stata scritturata per recitare al fianco di
Rosario Dawson e Natasha Liu Bordizzo nella serie
limitata Disney+Star
Wars: Ahsoka, uno spin-off della serie di successo
dello streamer The
Mandalorian. Nella serie limitata, Dawson interpreta
Ahsoka Tano dopo aver fatto il debutto live-action del personaggio
di Star
Wars: The Clone Wars e Rebels in The
Mandalorian, mentre Bordizzo sta assumendo il
personaggio di Sabine Wren della serie animata Star Wars Rebels.
Secondo le ultime indiscrezioni Sakhno interpreterà un personaggio
appena creato. I rappresentanti di Lucasfilm e Sakhno non hanno
commentato la notizia. Star Wars: Ahsoka sarà scritto da Dave
Filoni e prodotto da Filoni e Jon Favreau e continuerà la storia di
Ahsoka. La serie, che prevede una data di inizio della produzione a
marzo, dovrebbe anche presentare un’apparizione di Hayden Christensen nei panni di Anakin
Skywalker.
Star Wars: Ahsoka
Star
Wars: Ahsoka è l’annunciata serie tv
dell’universo di Star Wars e spin-off di The
Mandalorian per Lucasfilm per Disney+.
La serie è incentrata sulle avventure di Ahsoka Tano personaggio
interpretato da Rosario
Dawson.
Uno spin-off di “The Mandalorian”.
Parlando con l’outlet
francese, Premiere
(tramite The Direct), Robert Pattinson discute la sua versione
del Pipistrello di Gotham in The
Batman. Rivela i suoi pensieri sulla regola di
non uccidere del personaggio dei fumetti, qualcosa a cui il DCEU è
andato contro ed è diventato un grande punto di discussione nel
fandom. L’attore ha anche rivelato che la sua interpretazione
dell’iconico personaggio DC si divertirà a ferire i cattivi.
“C’è questa regola con Batman:
non deve uccidere. Può essere interpretata in due modi. O vuole
solo infliggere la punizione appropriata, oppure vuole uccidere e
il suo autocontrollo gli impedisce di farlo.
L’avevo immaginato così dalle
prove del primo combattimento, pensavo fosse più divertente:
qualcosa in lui voleva solo sgozzare l’avversario! Mi sono detto
che se passa le notti a inseguire dei criminali, è impossibile che
non lo faccia godendone. Soffre ed è un desiderio che lo travolge.
E a forza di picchiare, la sua mente si schiarisce, si calma,
raggiunge uno stato vicino alla pienezza. Sono sicuro che in questo
primo combattimento, riesce a convincersi che ogni ragazzo di
fronte a lui è quello che ha ucciso sua madre (ride). E quindi
questo gli permette di sfogare tutta la sua rabbia.
La cosa interessante è che
questo Batman vive praticamente nella fogna. Non è in casa se non
in strada quando indossa l’abito. Vive una vita criminale, ma senza
commettere crimini! Mi sentivo come se potessi tirarne fuori
qualcosa. Ad ogni modo, potrei interpretare un supereroe solo se
fosse davvero sporco!”
“The
Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono
le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi
strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per
trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa
alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la
Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a
quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più
villain, poiché sono tutti sospettati“.
Andrew Garfield ha
parlato con entusiasmo della sua esperienza di lavoro con
Tobey Maguire per Spider-Man:
No Way Home durante il The Jess Cagle
Show di SiriusXM. Ha rivelato di essere
deluso dal fatto che Maguire ha lasciato la recitazione, dato che
era un suo grande fan. Garfield voleva approfondire una relazione
fraterna tra i due ed era felice del legame che lui e il suo
co-protagonista erano stati in grado di creare tra i rispettivi
Peter.
“Sembrava protetto. Era molto
strano. Non sembrava che stessimo girando questo grande film di
Spider-Man. Sembrava che io e Tobey stessimo solo lavorando su una
relazione tra due personaggi e usando la nostra immaginazione e
recitando. Sembrava molto, molto giocoso, come se fossimo una
specie di due amici che girano un piccolo cortometraggio di
Spider-Man e dicono: ‘Non sarebbe bello?’… Penso che abbia davvero
iniziato a ricordare anche il suo legame con la recitazione, il suo
amore, come se il tempo non fosse passato”.
Johnny Depp interpreterà il re di Francia
Luigi XV in un dramma storico senza titolo
ambientato nel ruolo di co-protagonista accanto a
Maiwenn (Polisse), che è anche alla guida del
progetto, secondo numerosi resoconti della stampa francese.
Miawenn
interpreterà un’amante del re, Jeanne du Barry, decapitata durante
la Rivoluzione francese. Ulteriori dettagli sulla trama sono per
ora tenuti nascosti. La rivista francese Closer, che ha
dato la notizia, riporta che le riprese si svolgeranno dall’8
luglio a Parigi, comprese alcune scene girate nella famosa reggia
di Versailles.
Luigi XV, noto come Luigi l’Amato,
registrò il secondo regno più lungo nella storia francese,
governando il paese dal 1715 al 1774, quando morì, probabilmente di
vaiolo. L’attrice e regista francese Miawenn ha
recentemente diretto DNA, che è stato selezionato
per l’etichetta di Cannes 2020 dopo che il festival è stato
annullato a causa del Covid.
In Europa, invece, Depp rimane una
figura popolare. L’anno scorso, è stato premiato dai maggiori
festival tra cui San Sebastian e Karlovy Vary, e
il film con Maiwenn potrebbe essere l’inizio di una campagna di
rimonta per l’attore.
Ecco due nuovi video dal set di
Batgirl. In uno, la nostra eroina minaccia un
criminale appeso ad una finestra, in uno stile che è molto simile a
quello di Batman, nel secondo la stessa fugge da un edificio in
fiamme, forse opera di Firefly!
A murder and a coverup?! Here’s an Exclusive
first look at
#Batgirl interrogating someone! 🦇
Batgirl doveva
essere diretto da Joss Whedon, regista
di The
Avengers e Avengers:
Age of Ultron, nonché della versione cinematografica
di Justice
League. Tuttavia, nel 2018, il regista ha deciso di
abbandonare il progetto, ammettendo di non essere riuscito a
“decifrare la storia”. Il film è diretto da Adil El
Arbi e Bilall Fallah.
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Doctor Strange nel Multiverso della
Follia arriverà al cinema il 4 maggio
2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e
avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel
dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
Ecco uno spot tv di Jurassic
World Il Dominio in cui si celebra anche
l’imminente inizio delle Olimpiadi Invernali di Pechino
2022. Nello spot, una sciatrice si imbatte in alcuni
grossi rettili.
Jurassic
World Il Dominio vedrà sia Chris
Pratt che Bryce
Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a
loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella
Pineda, Jake Johnson e Omar
Sy. Laura
Dern e Sam
Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che
avevano in Jurassic
Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan
Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta
nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe
originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff
Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic
World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta
in Jurassic World:
Il Regno Distrutto.
È stata diffusa la prima scena da
The
Batman, un momento di alta tensione che vede
coinvolti Jim Gordon di Jeffrey Wright, il nostro
Bruce Wayne/Robert Pattinson e un piano
criminale messo in atto dall’Enigmista/Paul Dano.
Ecco la scena di seguito:
“The
Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono
le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi
strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per
trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa
alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la
Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a
quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più
villain, poiché sono tutti sospettati“.
Il film 20th Century Studios
Assassinio sul Nilo, nelle sale italiane dal 10
febbraio distribuito da The Walt Disney Company Italia, è una
storia di passione e gelosia diretta e interpretata dal cinque
volte candidato all’Academy Award® Kenneth Branagh, insieme a un cast
stellare.
1 di 7
Basato sul romanzo del 1937 di
Agatha Christie, Assassinio sul Nilo è un audace
mystery-thriller sul caos emotivo e sulle fatali conseguenze
scatenate dall’amore ossessivo. Kenneth Branagh torna nei panni dell’iconico
detective Hercule Poirot.Ricordiamo che il cast di Assassinio
sul Nilo annovera
Gal Gadot,
Armie Hammer e Letitia
Wright, oltre ad Annette Benning, Russell
Brand, Rose Leslie, Sophie Okonedo, Ali Fazal, Tom Bateman, Emma
Mackey, Dawn French e Jennifer
Saunders.. La sceneggiatura di Assassinio sul
Nilo, che riunisce il team di filmmaker dietro al successo
globale del 2017 Assassinio sull’Orient Express, è basata
sul romanzo di Agatha Christie ed è firmata da Michael Green. Il
film è prodotto da Ridley Scott, Kenneth Branagh, p.g.a., Judy
Hofflund, p.g.a. e Kevin J. Walsh, mentre Mark Gordon, Simon
Kinberg, Matthew Jenkins, James Prichard e Matthew Prichard sono i
produttori esecutivi.
La vacanza in Egitto dell’investigatore belga Hercule Poirot a
bordo di un elegante battello a vapore si trasforma in una
terrificante ricerca di un assassino quando l’idilliaca luna di
miele di una coppia perfetta viene tragicamente interrotta.
Ambientata in uno scenario epico, caratterizzato da ampi panorami
desertici e dalle maestose piramidi di Giza, questa drammatica
storia di un amore finito male presenta un gruppo cosmopolita di
viaggiatori dal look impeccabile, con colpi di scena che lasceranno
il pubblico con il fiato sospeso fino alla scioccante rivelazione
finale.
Girato con cinepresa 65mm Panavision alla fine del 2019,
Assassinio sul Nilo
trasporta il pubblico negli anni ‘30, ricreando molti dei luoghi
che hanno ispirato l’affascinante thriller di Agatha
Christie.
Il romanzo di Agatha Christie “Assassinio sul Nilo” è pubblicato in
Italia da Mondadori ed è disponibile anche in versione audiobook,
prodotta da GOODmood edizioni su licenza Agatha Christie Limited,
con un cast di numerosi attori, sound design e ambientazioni
musicali originali, per un’esperienza d’ascolto
sorprendente.