La Settimana Internazionale della
Critica (SIC), sezione autonoma e parallela
organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici
Italiani (SNCCI) nell’ambito della 79. Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di
Venezia (31 agosto – 10 settembre 2022), ha assegnato oggi,
venerdì 9 settembre, i premi della
37esima edizione.
La giuria
internazionale composta da Rok Biček, Nico
Marzano e Barbara Wurm ha
assegnato il Gran Premio
IWONDERFULL a “Eismayer” di David
Wagner. Questa la motivazione: “Questa
opera prima, matura e sorprendentemente coerente su molti
livelli (recitazione, ambientazione, regia) è un eccezionale
esempio di narrazione efficace, diretta e senza soluzione di
continuità. Il film accetta la sfida di conquistare uno degli
ultimi baluardi istituzionali dell’omofobia: l’esercito.
Descrivendo il regno dell’autodisciplina e della mera obbedienza,
rappresenta una riflessione sorprendentemente genuina e pacata
sulla natura dei nostri sentimenti, sul loro nesso con i
nostri corpi, i nostri atteggiamenti e le nostre convinzioni. Un
film sul “coraggio di superare” e sul coming out, sul conoscere se
stessi e gli altri”.
La stessa giuria ha
anche assegnato una menzione speciale al
film “Anhell69” di Theo
Montoya perché “Mediante un’estetica
audace ed eclettica, che rende conto di energie dolorose ma allo
stesso tempo vitali, sospese tra la vita e la morte –
quest’ultima percepita come un dato di fatto – quest’opera fluttua
coerentemente attraverso gli strati urbani di tragedie imperanti.
La giuria decide, all’unanimità, di premiare questo sensibile
e poetico “canto di morte”, una travolgente “película trans” nel
suo genere.”
All’unico film
italiano in Concorso, “Margini” di Niccolò
Falsetti, va il Premio del Pubblico THE FILM
CLUB con una percentuale di gradimento di 4,52/5,00.
L’affluenza nelle sale ha superato i numeri
pre-pandemia.
La giuria composta da
Marta Bellamoli, Riccardo Chiaramondia, Marianna Giorgia
Marchesini, Lorenzo Rigobello e Vittoria Savoia ha deciso di
assegnare il Premio Circolo del Cinema di
Verona al film “Anhell69” di Theo Montoya con
la seguente motivazione: “Per la capacità di unire
il documentario con le suggestioni tipiche della tradizione
cinematografica colombiana. Per aver fatto convivere i vivi e i
morti attraverso uno spiritualismo terreno, in cui sangue e
sperma diventano la chiave per accedere a un mondo altro. Per una
coraggiosa opera di documentarismo magico.”
Il Premio
Mario Serandrei – Hotel Saturnia per il Miglior Contributo
Tecnico, assegnato da un’apposita commissione di esperti
composta Marco Contino, Anna Maria Pasetti e Lorenzo Rossi è
andato al film “Anhell69” di Theo Montoya. La
motivazione: “Per la capacità di raccontare
l’annichilimento di una generazione attraverso una fotografia che
innesta sulle testimonianze di vittime e sopravvissuti le atmosfere
di una favola dark, un cinema nel cinema che, tra luci e
tenebre, restituisce il senso di una realtà di uomini ed
ectoplasmi, di vita e morte”.
Nell’ambito della
settima edizione di SIC@SIC (Short Italian
Cinema @ Settimana Internazionale della Critica) la giuria composta
da tre professionisti dell’industria cinematografica
– Marco Alessi, Valerio
Ferrara e Tita Tummillo De Palo
– ha selezionato i seguenti vincitori tra i sette
cortometraggi in concorso:
Premio
Miglior Cortometraggio “Puiet” di Lorenzo
Fabbro e Bronte Stahl con la
motivazione “Per la capacità con cui l’opera
filmica mantiene un costante rapporto tra immagine-movimento e
immagine-tempo, affidando all’apparire del soggetto un ruolo
narrativo a tratti disarmante. Un romanzo di formazione immerso in
una sorta di realismo magico che ci ricolloca in una ciclicità del
divenire intima e universale.”
Premio
Migliore Regia “Albertine where are
you?” di Maria Guidone con la
motivazione “Un lavoro di regia che va oltre le
convenzioni stilistiche e proietta la spettatrice in un viaggio
spazio temporale tra il presente, il passato e il futuro,
interrogandosi sull’amore universale e libertà dei corpi. Un
racconto che diventa saggio per poi tornare racconto senza perdere
mai la propria eleganza, armonia e fluidità.”
Premio
Miglior Contributo Tecnico “Reginetta” di Federico
Russotto con la motivazione “Per aver
dimostrato una grande padronanza tecnica nella messa in scena, in
un lavoro in cui le musiche, la fotografia e il montaggio
ripropongono un immaginario storico e in costume, caro alla nostra
tradizione cinematografica, sotto una nuova veste, inedita e
inaspettata.”
“Si
conclude quella che abbiamo immaginato come una “edizione della
rinascita”, aperta e inclusiva, orientata a un ideale di
condivisione, all’amicizia, all’amore, al senso di comunità.
Abbiamo privilegiato un’idea di cinema autoriale eppure
accessibile e i vincitori della SIC 2022 assecondano questa linea
editoriale che vuole anche essere un segnale di fiducia e un invito
al ritorno in sala da parte del pubblico”, commenta
così questa edizione il Delegato Generale
Beatrice Fiorentino.
“È
estremamente positivo il bilancio di questa 37esima Settimana
Internazionale della Critica. Innanzitutto per la qualità dei film,
testimoniata dalla risposta del pubblico e della stampa italiana e
internazionale. Gli spettatori che hanno votato per il
premio del pubblico hanno assegnato ai sette film in concorso un
punteggio medio di 4 su 5. Oltre 1.000 professionisti e giornalisti
hanno preso parte a un intenso programma di interviste,
incontri e momenti di networking organizzati nella neonata Casa
della Critica, che ben presto è diventata un punto di riferimento
per le delegazioni dei film e non solo per loro. Possiamo già
annunciare che l’anno prossimo la Casa della Critica sarà
confermata e rafforzata con nuovi contenuti. Ci fanno
particolarmente piacere le scelte delle varie giurie che hanno
premiato Eismayer, uno dei film più amati e applauditi della
selezione, l’italiano Margini, che ha appassionato gli spettatori,
il colombiano Anhell69 che rientra perfettamente in una linea di
cinema queer a cui la Sic quest’anno ha saputo dare voce e respiro
con forza, autorevolezza ed energia, tanto da aggiudicarsi
anche il Queer Lion andato al tedesco Skin Deep. Un grazie sentito
a tutti i nostri magnifici sponsor, alla DGCA del MiC, alla
Biennale di Venezia, a Cinecittà che ci ha accompagnato anche
quest’anno nell’avventura di Sic@Sic”
dichiara Cristiana
Paternò, Presidente del Sindacato Nazionale
Critici Cinematografici Italiani (SNCCI).