L’arma dell’inganno – Operation Mincemeat è il nuovo film di John Madden (Shakespeare in love, Il mandolino del capitano Corelli, Marigold Hotel, Miss Sloane), basato su un evento realmente accaduto sul finire della Seconda Guerra Mondiale organizzato dal dipartimento di controspionaggio per la sicurezza del Regno Unito (MI5), che era dedicato nello specifico alla protezione navale.
I fatti erano già comparsi in un altro film del 1956 dal titolo L’uomo che non è mai esistito di Ronald Neame, uscito un paio di anni dopo che lo stesso protagonista ne aveva scritto un libro.
L’arma dell’inganno – Operation Mincemeat, la trama
A capo dell’operazione c’era infatti l’ex giudice Ewen Montagu – interpretato dalla svettante eleganza di Colin Firth – a cui si affiancò Charles Cholmondeley (Matthew Macfadyen). Insieme costruirono e inscenarono «l’inganno più spettacolare nella storia dello spionaggio», come venne definito, traendo spunto da un documento redatto dall’ammiraglio John Godfrey (Jason Isaacs) e dal tenente Ian Fleming (Johnny Flynn), proprio lui: il creatore di James Bond, l’agente segreto per antonomasia.
L’arma dell’inganno – Operation Mincemeat è tra le pellicole la cui uscita al cinema è stata posticipata a causa della pandemia. Ciò significa che faccia rabbrividire una volta di più riflettere su immagini e dialoghi che, con ottime probabilità, staranno svolgendosi anche oggi, non molto lontano da noi. L’amara coincidenza, conferma quanto la mediazione dell’arte abbia sempre una forza e una delicatezza tutte proprie nel riuscire a far fermare e ascoltare. O quanto almeno tenti di farlo.
Tratto da una storia vera
Ad ogni modo, la peculiarità dell’angolazione dalla quale il regista ha voluto narrare questo racconto, è un parallelo tra due tipi di guerra: quella sul campo di battaglia e quella che si combatte nell’ombra, ad opera di chi la Storia la scrive davvero, in tutti i sensi.
Ewen Montagu e Charles Cholmondeley portano avanti un’idea teoricamente geniale, ma dalle eventualità catastrofiche e dal cui esito dipende la vita di centinaia di migliaia di persone. Con il nullaosta di Winston Churchill (Simon Russell Beale) e la perplessità di molti, tra cui i loro stessi originari ideatori, sviluppano il cosiddetto “haversack ruse” (letteralmente: “stratagemma della bisaccia”), una tattica di depistaggio che prevede il ritrovamento da parte dello schieramento nemico di una serie di documenti all’interno di una sacca, appunto, con informazioni false che lo conducano lì dove l’esercito britannico vuole che vada. Naturalmente il ritrovamento deve sembrare totalmente casuale, proprio per far credere che la documentazione sia vera e preziosa. Perciò non dovrà capirsi in alcun modo che sia stato tutto messo lì apposta.
Neanche nella migliore fantasia nella testa del migliore degli scrittori sarebbe potuto sorgere un tale labirinto d’incastri. O forse sì.
L’arma dell’inganno – Operation Mincemeat diventa dunque una storia nella Storia, dove la creatività diviene il mezzo per la difesa di un numero altissimo di persone. E chi viene scelto come corriere per il trasporto delle finte informazioni che dovranno leggere i nazisti? Un cadavere.
A completare l’incredibile messinscena si uniscono anche la fedele e acuta governante di Montagu, Hester Leggett (Penelope Wilton) e l’assistente Jean Leslie (Kelly Macdonald). Così, con un ottimo ritmo narrativo, e la nascita di un breve e struggente triangolo amoroso, si combinano più piani di senso in cui l’uno condiziona l’altro. E, nel tessere le trame degli eventi, viene mostrato come le scelte più piccole, personali e personalizzate dalla propria passione, siano in grado d’influenzare, creare e cambiare. Anche e soprattutto con l’audacia del proprio istinto.

Mentre il resto degli
Strange, dopo aver appreso che
Verso la fine del secondo atto di
All’inizio di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, America Chavez fa il suo ingresso su Terra-616 mentre viene inseguita da un demone dalle sembianze di polpo. Stephen è ospite alle nozze di Christine Palmer, ma vedendo cosa sta accadendo, indossa la sua cappa e vola in aiuto. Strange fa schizzare fuori l’occhio gigante del demone sulla strada affollata e, così facendo, annienta il mostro.
Se i primi due atti di Doctor Strange nel Multiverso della Follia sono lenti e incentrati sul dialogo, il terzo è quello che mette in scena il pieno dell’azione. Strange, grazie al dreamwalking, entra nel cadavere di una sua variante. Per fare ciò, Stephen deve prima combattere le anime dei dannati e assumere il controllo del cadavere. Lo stregone riesce nell’impresa: domina gli spiriti dannati e li guida verso lo scontro diretto con la Strega Scarlatta.
Nonostante le scene descritte sopra siano potenti, originali e in pieno stile Raimi, la sequenza più memorabile di Doctor Strange nel Multiverso della Follia è il combattimento tra
Sebbene le 2 sequenze in cui ci vengono presentati gli
Se il Mordo del
I Vendicatori del
Un’altra grande differenza tra Terra-838 e il MCU è che gli X-Men esistono in quello che può essere definito il canone di Terra-838. Con il cameo del
La differenza tra Terra-838 e Terra-616 e le loro versioni dei figli di Wanda è ciò che alla fine ha determinato lo sviluppo della trama del film. La Scarlet Witch del
Proprio come mostrato in
La presenza di Capitan Marvel è una delle similitudini tra Terra-838 e l’MCU, ma è Maria Rambeau a portare questo titolo nell’universo mostrato in Doctor Strange 2. Le abilità mostrate da Captain Marvel in Doctor Strange 2 sono simili a quelle della sua controparte nel MCU, il che significa che probabilmente anche la loro storia d’origine e il modo in cui hanno ottenuto i loro poteri sono simili.
Terra-838 ha dovuto affrontare la sua parte di problemi, e sembra che gli










Il primo film di
Verso la fine di

Nella scena inserita tra i titoli di coda di Doctor Strange nel Multiverso della Follia,
La domanda che sorge spontanea dopo aver visto la scena tra i titoli di coda è: quali sono gli universi entrati in collisione? Probabilmente, Terra-616 è coinvolta nell’incursione, semplicemente perché quest’ultima è stata causata dalla variante di Strange presente in quella dimensione. L’altro universo è probabilmente Terra-838, l’unico dove Doctor Strange e
Se davvero il Multiverso permettesse ai personaggi dei vari universi di fare incursione in realtà alternative, l’
Nel trailer ufficiale dei Marvel Studios, Doctor Strange racconta: “Ogni notte faccio lo stesso sogno, e poi inizia l’incubo”. Si tratta di una citazione intrigante che mette immediatamente in luce le tematiche più oscure e inquietanti su cui si concentra Doctor Strange 2. È interessante notare che in un’ulteriore compilation di teaser footage – intitolata “Dream” – la citazione viene modificata leggermente, facendo pronunciare metà frase anche a Wanda. Infatti, in
La scena post-credits del film originale di Doctor Strange vedeva Mordo intraprendere un viaggio per privare gli stregoni dei propri poteri. Deluso dalla rivelazione che l’Antico prelevava energia dalla Dimensione Oscura per rimanere in vita, Mordo esclama: “Finalmente ho capito cosa c’è di sbagliato nel mondo: troppi stregoni”. I trailer di
“Sarà divertente” è un’altra battuta che non abbiamo sentito nel film. Mentre “le cose sono sfuggite di mano” ci anticipava la possibilità di un Doctor Strange malvagio, questa frase di Wanda indicava un potenziale eroismo del suo personaggio. Le intenzioni di Wanda sono molto più personali, non da megalomane, ma è comunque il cattivo principale del film. Proprio come la morte di Wanda in
Sebbene questa scena non fosse del tutto assente dal film, è stata notevolmente modificata. Nel film, infatti, il Dottor Strange è accompagnato da Christine quando entra nell’universo in cui si è verificata un’incursione, ma nel trailer appare solo. È probabile che la scena sia stata modificata nel trailer per proteggere l’autenticità dello scetticismo che Christine della Terra-838 mostra inizialmente nei confronti del Dottor Strange e di
Doctor Strange,
Tom Hiddleston e Claire Danes sono il cuore della serie


