L’ex star di KryptonAaron Pierre si unisce al cast del film
Blade dei Marvel Studios, ma il suo ruolo è un mistero.
Il presidente dei Marvel Studios Kevin
Feige ha sorpreso i fan di tutto il mondo nel 2019 quando
ha annunciato, al Comic-Con di San Diego, un film dedicato a Blade
con Mahershala Ali come protagonista.
Il progetto è al momento in fase di
sviluppo. Feige ha ammesso che un film per il cacciatore di vampiri
non faceva parte del piano del Marvel Cinematic Universe prima che
Ali esprimesse interesse. Dall’annuncio a San Diego, l’unico
“assaggio” del personaggio che abbiamo avuto a oggi è stata la sua
voce fuori campo nella seconda scnea post credits di Eternals.
Il debutto fisico di
Mahershala Ali nei panni di Eric Brooks dovrebbe
arrivare in Blade, che dovrebbe arrivare in sala a
cavallo tra il 2023 e il 2024. Il film è diretto da Bassam
Tariq e si basa su una sceneggiatura di Stacy
Osei-Kuffour. È stato confermato che Delroy
Lindo (Da
5 Bloods) interpreterà un ruolo non specificato nel
film e la scena post-crediti di Eternals
indica che potrebbe apparire anche Dane Whitman (Kit
Harington).
Secondo quanto riferisce Deadline,
Aaron Pierre è l’ultimo attore a unirsi al cast
del film. Il giornale non ha potuto rivelare il personaggio che
sarà interpretato da Pierre, anche se sembra che si tratterà di un
ruolo significativo. Nel report si legge inoltre che la parte
misteriosa di Pierre era “una delle parti più ambite” del film
MCU e che l’attore ha affrontato un
serratissimo numero di provini.
Bassam
Tariq (Mogul Mowgli) si occuperà della regia
di Blade.
Sarà il quarto regista di colore a dirigere un film per
i Marvel Studios,
dopo Ryan Googler (Black
Panther, Black Panther:
Wakanda Forever), Nia
DaCosta (The
Marvels) e Chloé Zhao (Eternals).
Negli ultimi anni, Feige sta puntando a un Universo
Cinematografico Marvel sempre
più inclusivo, aumentando la diversità non solo davanti, ma anche
dietro la macchina da presa.
Le riprese del reboot
di Blade dovrebbero
partire il prossimo anno. Al momento non è ancora stata fissata una
data di uscita ufficiale. I Marvel
Studios hanno affidato a Stacy
Osei-Kuffour la sceneggiatura del film. Osei-Kuffour
ha lavorato come story editor e sceneggiatrice per l’acclamata
serie Watchmendi
HBO. Lo studio ha preso in considerazione soltanto sceneggiatori di
colore; secondo quanto riferito, Mahershala
Ali è stato direttamente coinvolto nel processo. Nel
cast sono stati confermati Mahershala Ali e Delroy
Lindo.
Weird Al
Yankovic ha condiviso la prima immagine ufficiale del
film biografico Weird: The Al Yankovic Story, in
cui Daniel Radcliffe interpreta il famoso
cantautore, fisarmonicista, attore e comico. Yankovic ha fatto
carriera parodiando musicisti famosi, come Michael Jackson, Eminem
e Nirvana, spesso imitando i loro video musicali con effetti
esilaranti, sfornando nel frattempo una serie di album. L’ultimo (e
apparentemente definitivo) album di Yankovic, Mandatory
Fun, ha vinto il premio come miglior album comico alla 57a
edizione dei Grammy Awards. È anche un noto doppiatore, che ha
lavorato a progetti come Pete the Cat,
American Dad!, Bojack
Horseman e altri.
Yankovic ha condiviso la prima
immagine ufficiale di Weird: The Al Yankovic Story
in cui Radcliffe compare in costume e che suona la fisarmonica,
sottolineando che la foto era stata scattata l’ottavo giorno delle
riprese del nuovo film. In perfetta sintonia con il suo stile, il
comico commenta la foto dicendo che si tratta di uno “strano
cosplayer” (Daniel
Radcliffe) si è presentato per mandare in crash il set
del nuovo film.
Weird: The Al Yankovic
Story è un originale di Roku Channel,
diretto da Eric Appel (Die Hart,
Brooklyn Nine-Nine) ed è scritto dallo stesso
Yankovic. Si dice che il film esplori “un viaggio davvero
incredibile attraverso la vita e la carriera di Yankovic, da
bambino prodigio dotato alla più grande leggenda musicale di tutti
i tempi”. Siamo sicuri che i toni saranno esilaranti. Di
seguito, la foto di Daniel Radcliffe:
In The Lost City
Loretta Sage (Sandra
Bullock), solitaria scrittrice di successo, ha
trascorso la sua carriera scrivendo popolari romanzi d’amore e di
avventure ambientati in luoghi esotici. Il protagonista dei suoi
racconti è il bellissimo modello di copertina Alan (Channing
Tatum), che nelle pagine di questi libri
incarna l’eroe “Dash”. Mentre è in tour per promuovere il suo nuovo
libro con Alan, Loretta viene rapita da un eccentrico miliardario
(Daniel
Radcliffe) convinto che lei possa condurlo al tesoro
dell’antica città perduta, descritta così bene nel suo romanzo.
Alan, spinto dalla voglia di dimostrare a tutti che può essere un
eroe anche nella vita reale, si mette in viaggio per salvarla.
Coinvolta in un’epica avventura nella giungla, l’improbabile coppia
sarà costretta ad andare d’accordo per sopravvivere, ma soprattutto
per trovare l’antico tesoro prima che sia perso per sempre.
Michael Caine è uno
di quegli attori che ha letteralmente fatto la storia del cinema
grazie alle sue innumerevoli ed indimenticabili interpretazioni.
L’attore, infatti, è sempre stato in grado di scegliere ruoli
iconici del corso della sua lunghissima carriera, diventando uno
degli artisti più amati dal pubblico di tutto il mondo.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Michael Caine.
Michael Caine: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
film. Dopo alcuni apparizioni cinematografiche di poco
rilievo, l’attore ottiene grande successo grazie al film
Alfie (1966). Da quel momento recita in titoli
come Sette volte donna (1967), I sette senza
gloria (1969), Carter (1971), L’uomo che
volle farsi re (1975), Il seme dell’odio
(1975), Quell’ultimo ponte (1978), Vestito
per uccidere (1980), Fuga per la vittoria
(1981), Trappola mortale (1982), Rita, Rita,
Rita (1983) e Hannah e le sue sorelle (1986). La
sua carriera prosegue con successo grazie alle sue interpretazioni
in Due figli di… (1988), Festa in casa Muppet
(1992), 20.000 leghe sotto i mari (1997), Le regole
della casa del sidro (1999), Caccia all’uomo (2003),
Batman Begins (2005),
I figli degli uomini
(2006), The Prestige (2006),
Il cavaliere oscuro
(2008) e Inception (2010). Tra i
suoi ultimi film si citano Il cavaliere oscuro – Il
ritorno (2012), Now You See Me – I maghi del
crimine (2013), Interstellar (2014),
Kingsman: Secret
Service (2014), Youth – La giovinezza
(2015), Insospettabili sospetti (2017), King of
Thieves (2018) e Tenet (2020).
2. È anche doppiatore e
produttore. Nel corso della sua lunghissima carriera,
l’attore ha sperimentato molti ambiti del cinema e per diverse
volte ha vestito i panni del doppiatore. Infatti, ha prestato la
propria voce per il videogioco Batman Begins (2005) e per
i film Gnomeo e Giulietta (2011), Cars 2 (2011), Dunkirk (2017) e
Sherlock Gnomes (2018). In quanto produttore, invece, ha
lavorato alla realizzazione dei film Carter (1971),
Colpiscono senza pietà (1972), Quarto protocollo
(1987), Ghiaccio blu (1992), Forever After
(2001), Il sosia – The Double (2013) e My Generation
(2017).
Michael Caine e Paolo
Sorrentino
3. Ha scritto una lettera a
Sorrentino. Dopo aver visto Youth – La
giovinezza, Caine ha scritto una lettera al regista del film,
Paolo Sorrentino, dicendo che era rimasto
profondamente commosso e descrivendo come, durante il suo viaggio
in taxi fino a casa, abbia continuato a piangere. Sorrentino fu
estremamente felice del fatto che l’attore avesse apprezzato il
film, poiché per il ruolo di Fred Ballinger egli aveva pensato
esclusivamente a Caine come unico attore possibile per la
parte.
Michael Cain in Batman
4. Ha basato il suo
personaggio su una persona del suo passato. Nella trilogia
dedicata a Batman firmata da Christopher
Nolan, Caine interpreta il fedele maggiordomo Alfred.
Poiché il senso del dovere e la lealtà del suo personaggio verso
Bruce Wayne gli ricordava il cameratismo militare, l’attore ha
deciso di basare la voce del suo personaggio su quella di un
colonnello che conosceva quando era nell’esercito a diciotto
anni.
5. È stata una delle sue
esperienze preferite di sempre. In un’intervista del 2020
Caine ha affermato che della sua lunga carriera come attore, una
delle esperienze che ricorda con più gioia è stata proprio quella
del recitare nei tre film di Batman. Per lui si è trattato non solo
di un ruolo inedito in un genere non troppo frequentato fino a quel
momento, ma gli ha anche dato occasione di divertirsi molto e
lavorare con quello che considera il più brillante regista della
sua generazione, ovvero Nolan.
Michael Caine in Alfie
6. Non si capiva quando
parlava. Nel film Alfie, del 1966, Caine
interpreta un giovane donnaiolo che si guadagna da vivere come
autista di limousine. Per le sue poche scene con Caine, l’attrice
Shelley Winters ha raccontato di non riuscire mai
a capire cosa dicesse il collega, a causa del suo forte accento
Cockney. In sintesi, la Winters doveva aspettare fino a che
l’attore si fermasse dal muovere le labbra prima di rispondere con
le sue battute.
Michael Caine in Inception
7. È il quarto film girato
con Nolan.Inception rappresenta la quarta
collaborazione con il regista americano Christopher
Nolan. Egli interpreta qui Miles, suocero e mentore di
Cobb, che introduce quest’ultimo al mondo della condivisione
onirica. Nonostante sia stato indicato come uno dei protagonisti
del film, Caine compare in realtà soltanto per appena 3 minuti in
totale.
Michael Caine: chi è sua moglie
8. Ha un divorzio alle
spalle. Non si direbbe, eppure l’attore ha superato un
divorzio. Nel 1955 si era infatti sposato con l’attrice
Patricia Haines, per poi separarsi tre anni dopo.
Dalla loro unione è nata una figlia, Dominique.
Successivamente al divorzio, Caine ha frequentato le attrici
Edina Ronay (dal 1961 al 1964), Natalie
Wood (dal 1965 al 1966), Bianca Jagger
(dal 1968 al 1970) e Jill St. John (nel corso del
1971)
9. È sposato da molti
anni. Dopo diversi anni dal suo primo matrimonio, nel
gennaio del 1973 l’attore è convolato nuovamente a nozze con
Shakira Baksh. I due si sono incontrati dopo che
Caine ha visto la Baksh in uno spot pubblicitario del caffè della
Maxwell House, rimanendone incantato e convincendosi che quella era
la donna della sua vita. Un suo amico, che casualmente conosceva la
Baksh ha poi dato il suo numero di telefono a Caine, che la chiamò
ogni giorno per dieci giorni finché alla fine lei non accettò di
incontrarlo. La coppia ha poi avuto una figlia,
Natasha.
Michael Caine: età e altezza
10. Michael Caine è nato il
14 marzo del 1933 a Rotherhithe, a Londra. La sua altezza
misura complessivamente 188 centimetri.
Tom Rotham, CEO di Sony
Pictures, ha rilasciato una dichiarazione in merito alla
pellicola con Tom Holland e
Mark Wahlberg, annunciando che Uncharted (recensione) diventerà
ufficialmente un franchise. Dopo anni di tentativi per portare sul
grande schermo un adattamento dell’acclamata serie di videogiochi
di Naughty Dog, il pubblico ha finalmente avuto la possibilità di
vedere Nathan Drake nei cinema.
Nonostante il COVID-19 abbia
ulteriormente ritardato l’uscita del film, finalmente è ora nelle
sale. Le recensioni
critiche per il film sono state piuttosto contrastanti, ma
dalla maggior parte di esse si può evincere che non sia stato
particolarmente gradito. Tuttavia,
il pubblico di tutto il mondo si sta godendo
Uncharted e
la Sony ha assistito ad un risultato
eccezionale.
Uncharted ed il primo successo al
botteghino
Le previsioni sull’incasso non superavano i $30 milioni, eppure, al
termine del primo weekend di lancio, ha guadagnato più di $50
milioni. In tutto il mondo, invece, la cifra del box office
ammonta a
$139 milioni. Ora che il weekend di apertura
di Uncharted si è concluso, la Sony
Pictures sta già celebrando il successo definendolo un
nuovo franchise cinematografico.
Tom Rotham ha inviato un’e-mail a
tutta l’azienda per celebrare il botteghino, che Deadline
ha condiviso da allora. In essa, Rotham ha evidenziato il film come
un genere che riesce ancora ad avere successo solo nelle sale
cinematografiche, confermando la fedeltà della
Sony nei confronti della distribuzione esclusiva
in sala.
Inoltre, sulla base delle sue
parole, la casa di produzione potrebbe essere al lavoro per un
sequel, dunque un Uncharted 2, ma non ci sono ancora
notizie in merito, nonostante il finale del film e le due scente
post-crediti lascino ben sperare. Non è ancora noto se
Ruben Fleischer tornerà a dirigere Uncharted
2, anche se ha espresso interesse nel farlo. Se il sequel di
Uncharted venisse annunciato, il pubblico si aspetterà di vedere di
più da Nathan, Sully e
Chloe.
Uncharted vede un Nathan
Drake più giovane dell’avventuriero presente nel gioco, ma
in entrambe le modalità, per proseguire la sua avventura, si affida
alla compagnia di Victor Sullivan (Mark
Wahlberg) e Chloe Frazer
(Sophia Ali).
Correva l’estate del 1982 quando
Drew Barrymore ha vestito i panni di
Gertie, la piccola sorellina del protagonista,
Elliot (interpretato da Henry Thomas),
nel grande classico
E.T. l’extra-terrestre. Quest’anno, quarant’anni dopo
l’uscita, l’attrice si prepara a celebrare l’occasione insieme alle
due figlie e a
Steven Spielberg, che fin dall’infanzia si è rivelato
come un padre.
Per l’attrice è un momento molto
importante perché le figlie hanno quasi la sua stessa età quando il
film è uscito per la prima volta sugli schermi, ed è stato proprio
Spielberg a far notare questa coincidenza.
Ecco come Drew Barrymore si
prepara a festeggiare i 40 anni del grande classico
In una recente intervista concessa
a People, Drew Barrymore ha dichiarato: “Steve è
come una grande figura paterna per me. Quando mi ha detto:” non
possiamo perderci questa occasione con le tue figlie”, io ero
totalmente d’accordo. Tutto questo è molto emozionante, chiude un
cerchio. Frankie e Olive hanno più o meno la stessa età che avevo
io quando E.T. è uscito. Frankie ha proprio quell’età, 7 anni,
mentre Olive, 9. Loro amano Steven”.
Se nel 2002, in occasione del
ventesimo anniversario, il film era stato ripubblicato con
l’aggiunta di effetti speciali e altri contenuti extra, quest’anno
i festeggiamenti sembrano essere ben diversi, molto più intimi e
raccolti. Nonostante ciò a Giugno, i fan si uniranno sicuramente
alla celebrazione, insieme a Barrymore e
Spielberg.
Di cosa parla il grande classico
E.T. l’extra-terrestre di Steven Spielberg
La vicenda ha inizio in una foresta
californiana, quando un gruppo di alieni sono costretti alla fuga
perché, braccati da agenti governativi statunitensi. Durante la
frettolosa dipartita, dimenticano un loro compagno, ritrovato da
Elliot, un ragazzino che vive nella periferia di Los Angeles, che
grazie alla complicità della sorellina Gertie, riuscirà a
nasconderlo dagli adulti.
E.T.
l’extra-terrestre deve tornare a casa perché, malato
e bisognoso di cure. I nostri protagonisti per aiutarlo, cercano di
mettersi in contatto con i suoi compagni, ma purtroppo con scarsi
risultati. Vengono scoperti da alcuni scienziati e per il povero
alieno sembra non esserci alcuna speranza.
Nulla è perduto, infatti grazie
alla notizia dell’imminente arrivo di alcuni loro, la situazione si
capovolge. L’alieno, riesce a raggiungere la foresta in cui era
stato abbandonato e qui ad attenderlo la navicella lo riporterà a
casa.
Dopo essere stato presentato alla
Festa del Cinema di Roma, arriverà nelle sale
italiane C’mon C’mon, scritto e
diretto da Mike Mills che, dopo un film
ispirato a suo padre (Beginners) e uno alla madre (Le
donne della mia vita), si cimenta in un’opera ancora più
personale e per certi versi più vicina alla sua esperienza vissuta:
una storia che scava nel rapporto tra adulti e bambini.
Protagonista della pellicola è
Joaquin Phoenix, nei panni di un uomo di mezza età che
impara a prendersi cura di un bambino per la prima volta,
attraverso un viaggio che si trasformerà in una meditazione
sull’amore, la genitorialità e sull’andare avanti anche se non si
ha idea di cosa accadrà nel futuro. Nel cast anche Gaby
Hoffmann (Perdona e dimentica, Wild),
Scoot McNairy (Monsters, L’amore
bugiardo) e il giovanissimo Woody Norman.
C’mon
C’mon arriverà il 7 aprile nelle
sale italiane distribuito da Notorious
Pictures.
Joaquin Phoenix è Johnny, un
giornalista radiofonico molto preso da un progetto di lavoro che lo
porta in giro per l’America a intervistare i bambini sul futuro
incerto del nostro mondo. Sua sorella Viv (Gaby Hoffmann) gli
chiede di badare a suo figlio di 8 anni Jesse (Woody Norman),
mentre lei si occupa del padre del bambino, che ha problemi
mentali. Johnny si trova a legare con il nipote in una maniera che
mai avrebbe previsto, portandolo con sé in un viaggio da Los
Angeles a New York e New Orleans.
Otto delle 23 categorie degli
Oscar 2022 non saranno presentate in diretta
nella trasmissione del 27 marzo; invece, verranno registrati
nell’ora prima della trasmissione televisiva tra il pubblico e poi
mandati in onda in alcuni momenti selezionati durante lo spettacolo
come fossero stacchi pubblicitari. In una lettera appena inviata
dal presidente dell’AMPAS David Rubin a candidati e membri, sono
state fornite spiegazioni per il cambiamento, ma è chiaramente un
tentativo di ampliare il pubblico per lo spettacolo in diretta.
Oscar 2022, otto premi annunciati in differita
Le categorie interessate da questa
scelta sono otto e sono: Documentario (cortometraggio),
Montaggio di film, Trucco e acconciature, Musica (colonna sonora
originale), Scenografie, Cortometraggi (Animati), Cortometraggio
(Live Action) e Suono. Era già capitato che si
proponessero questo tipo di modifiche negli anni precedenti, con lo
scopo di snellire la cerimonia in diretta, ma le proteste che
seguirono l’annuncio fecero fare marcia indietro all’Academy.
Questa volta la decisione di Rubin sembra irrevocabile.
Il nuovo merchandise di Thor: Love and
Thunder mette in bella mostra il redivivo Mjolnir che,
come apprendiamo della confezione giocattolo di seguito, sarà
impugnato da Mighty Thor, mentre il nostro Odinson sarà sicuramente
munito di Stormbreaker, la sua poderosa ascia.
Di seguito, ecco la confezione della
versione giocattolo del Mjolnir, che fa bella mostra di tutte le
sue crepe. Sarà davvero interessante vedere in che modo Mighty Thor
di
Natalie Portman riuscirà a ricomporre l’arma
mitologica dopo che era stata distrutta da Hela in Thor: Ragnarok!
Thor: Love and Thunder
Thor: Love and
Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo
sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà
Jane Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il
panel dei Marvel Studios al
Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 maggio
2022.
Taika Waitititornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel
Studios dopo Thor:
Ragnarok, così come Chris
HemswortheTessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor
e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers:
Endgame. Nel cast anche Christian
Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di
Dei, e Russell
Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto
arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la
perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Quando JK Rowling
ha scritto la serie di Harry Potter, ha
sapientemente nascosto tra le pagine dei libri suggerimenti, indizi
e dettagli su diversi personaggi e oggetti simbolici; molti di
questi tendono a non risaltare agli occhi del lettore a una prima
lettura, esplicitandosi solo successivamente, per dispiegarsi nella
loro complessità.
Numerosi Redditors,
approcciandosi nuovamente alla lettura della saga, hanno quindi
notato dettagli degni di nota: alcuni di questi sono così sottili
che solo il fan più astuto li noterebbe, altri iniziano a diventare
più ovvi man mano che si procede con la lettura. Vediamoli
assieme!
Il codice del Ministero della
Magia
Quando il signor
Weasley porta Harry al Ministero
della Magia, i due si infilano in una cabina telefonica dove, non
appena il signor Weasley digita un codice sul telefono a gettoni,
il pavimento si abbassa per farli accedere al Ministero
Nascosto.
Alcuni Redditor hanno notato qualcosa di
interessante sulla “password” che il signor Weasley usa per
accedere all’ingresso dei visitatori; il codice è 62442, che alle
nuove generazioni non dirà nulla, ma chi ricorda ancora il T9, come
ausilio per scrivere i messaggi sui vecchi telefoni senza internet,
può fare mente locale e rendersi conto che per scrivere M-A-G-I-C,
è necessario premere, in questo ordine 6-2-4-4-2. Geniale eppure
ormai incomprensibile per chi è nato nell’era degli Smartphone.
Antiche leggende che si
avverano
Il mondo dei maghi conosce
un certo numero di antiche leggende, proverbi e superstizioni
proprio come quello babbano; alcuni esempi noti ai lettori sono:
“Le streghe nate a maggio sposano babbani” e “Sortilegio al
tramonto, a mezzanotte è infranto”.
Un altro di questi è “quando tredici
cenano insieme, il primo ad alzarsi sarà il primo a morire”. Alcuni
Redditor hanno osservato che
ciò si è avverato almeno due volte nei libri: la prima in Harry Potter eIl Prigioniero
di Azkaban, quando Silente si
alzò per primo da una tavola di 13 persone e fu il primo dei
commensali a morire in seguito; il secondo in L’Ordine della Fenice, quando 13
cenano insieme a Grimmauld Place e Sirius è il primo ad alzarsi e,
conseguentemente, anche il primo a morire.
L’armadio svanitore
L’armadio
svanitore rotto a Hogwarts e quello in vendita a
Nocturne Alley costituiscono il mezzo attraverso
cui Draco riesce a far entrare di nascosto i
Mangiamorte nel castello, il che condurrà infine alla morte di
Silente.
I Redditors più astuti hanno però
notato che questa non è la prima occasione in cui si sente parlare
dell’armadio magico; difatti, questo viene menzionato per la prima
volta in Harry Potter eLa Camera dei Segretiquando
Harry si nasconde nell’armadio di Borgin and Burkes, e di nuovo ne
L’Ordine della Fenice quando Fred e
George rinchiudono un Serpeverde ficcanaso in quello di Hogwarts.
Quello che all’inizio sembrava quindi essere un armadietto casuale,
sarebbe poi diventato parte integrante dello sviluppo della
trama…
Il nome rivelatore di Lupin
Quando
Lupin viene introdotto per la prima volta in
Il prigioniero di Azkaban il pubblico
è sicuro che stia nascondendo qualcosa, ma non sa bene di cosa si
tratti; come sappiamo, in seguito verrà rivelata la sua natura di
lupo mannaro.
Gli utenti Reddit hanno notato che i lettori
probabilmente avrebbero potuto intuire il segreto di Lupin prima,
semplicemente esaminando il suo nome: il nome “Remus” deriva
infatti dalla leggenda di Romolo e Remo, che furono entrambi
allattati da una lupa da bambini, mentre “Lupin” deriva dal latino
“Lupinus” che significa “di un lupo”.
Petunia menziona Piton
Non è un segreto che zia
Petunia non fosse una grande fan del mondo dei
maghi e, per questo motivo, Harry rimase estremamente sorpreso
quando viene a sapere che la donna conosceva i Dissennatori e la
prigione dei maghi di Azkaban. Quando Harry la
interrogò a questo proposito, lei rispose “Ho sentito
quell’orribile ragazzo che le parlava di loro anni fa”.
Harry e i lettori hanno entrambi
supposto che si stesse riferendo a James, eppure tanti Redditors hanno strabuzzato gli occhi
quando si sono resi conto, dopo aver letto I Doni della Morte, che era in realtà
Piton che Petunia aveva sentito parlare a Lily dei
Dissennatori e questo è un dettaglio su Lily
Potter che si trova solo nei libri della saga. Si tratta
di un commento all’apparenza ininfluente eppure, a una seconda
lettura, è chiaro che siamo forse di fronte al primo accenno
all’amicizia tra Lily e Piton.
Il trionfo di Silente
Dopo che Harry fugge dal
cimitero in Il Calice di Fuoco, riferisce a
Silente ciò che è successo, ovvero che
Voldemort si è servito del suo sangue per tornare
in vita in un corpo umano. Nonostante la grave e terribile notizia,
c’è un momento in cui uno sguardo di trionfo passa sul volto di
Silente, cosa che viene specificata nel libro.
Si tratta di un momento fugace e
trascurabile a una prima lettura, ma gli utenti Reddit hanno notato che si tratta di
uno degli indizi forse più importanti dell’intera serie, che
preannuncia ciò che verrà. Infatti, ne I Doni della Morte, quando Voldemort
cerca di uccidere Harry, ancora una volta non ci riesce. Silente
spiega che Voldemort e Harry sono simili in molti modi perché
Voldemort ha trasferito parte della sua anima a Harry e, usando il
sangue di Harry per creare un corpo per se stesso, ha raddoppiato
quella connessione. A causa di questo Voldemort, non poteva quindi
battere Harry, e alla fine questo ha portato alla sua stessa
fine.
Lo specchio delle Brame
Lo Specchio delle
Brame è uno specchio magico introdotto in Harry Potter e la Pietra Filosofale,
che mostra a chi lo utilizza il suo desiderio più profondo. Harry
ne rimane ossessionato per un certo periodo, poiché questo gli
mostra una famiglia che non ha mai avuto modo di conoscere.
È emersa tra i fan di Reddit un’altra abile mossa giocata
da JK Rowling per quanto riguarda lo Specchio delle Brame che
purtroppo si perde con la traduzione. In inglese l’oggetto magico
si chiama The Mirror of Erised e “erised” non è altro che la parola
“desire” (desiredio) scritta al contrario.
Il dono di Codaliscia
Come sappiamo,
Codaliscia aiuta il suo padrone a tornare alla
propria forma umana sacrificando la sua mano; come ricompensa per
questo servizio, Voldemort dona a Codaliscia una
nuova mano d’argento in cambio. Tre anni dopo, Codaliscia cerca di
uccidere Harry strangolandolo proprio con quella
mano. Ma quando il ragazzo gli fa notare che lui deve la sua vita
proprio a Harry, che ne Il prigioniero di Azkaban lo ha
risparmiato, Codaliscia esita e la sua mano d’argento trema: quando
Codaliscia esita, la mano d’argento gli si rivolta contro e lo
strangola a morte.
Questa è stata una modalità di
giustizia appagante per i lettori, ma un Redditor pensa che ci sia di più;
infatti, quando Voldemort dà a Codaliscia questo dono, egli fa
notare che afferma qualcosa del tipo ‘possa la tua lealtà non
vacillare mai’. Dunque, quando la lealtà di Codaliscia vacillò,
esitando ad uccidere Harry, il dono magico gli si rivoltò contro.
Si scopre quindi che questa era una trappola per eliminare
Codaliscia se avesse mai tradito Voldemort.
I nomi dei luoghi magici
JK Rowling
adorava giocare con le parole, e il magico mondo dei maghi le ha
dato una buona scusa per farlo. Sebbene i nomi di molti personaggi
alludano a certi tratti della personalità, ci sono altre tipologie
di nomi che sono ugualmente descrittivi, anche se è più difficile
scovarli.
Alcuni Redditor hanno fatto notare che
l’inquietante mercato di Nocturne Alley suona come
la parola “nocturnally” che significa “di notte” o “al buio” e che
la vecchia casa tetra di Sirius chiamata Grimmauld
Place suona circa come “grim old place”, che sta a
indicare “la vecchia dimora del Gramo”. Chi ha visto e letto
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, sa bene
che il Gramo è un grosso cane nero, ed è presagio di morte,
tuttavia anche l’aspetto di Sirius da animagus è quello di un
grosso cane nero: Felpato!
Mirtilla Malcontenta
Assassinata
Ne La Camera dei
Segreti, Harry trova il diario di
Tom Riddle; non sapendo ancora che Tom è in realtà
Voldemort, Harry e i suoi amici iniziano a fare
delle ricerche e scoprono che il misterioso Tom
Riddle una volta aveva vinto un premio per i servizi
prestati alla scuola, molto prima degli eventi della Prima Guerra
Magica.
Nel film/libro conosciamo Mirtilla
Malcontenta, un fantasma di una studentessa di Hogwarts che infesta
il bagno delle ragazze con lamentele e piagnistei. Su Reddit i fan hanno certamente riso
della battuta di Ron, quando parla dell’Erede di Serpeverde,
dicendo: “Forse ha ucciso Mirtilla; avrebbe fatto
un favore a tutti”. Naturalmente, Weasley non lo sa ancora, ma la
sua affermazione è inconsapevolmente accurata. Tom liberò nella
scuola il Basilisco, essendo l’Erede di Serpeverde, che, uscendo
dall’ingresso della Camera dei Segreti, nel bagno delle ragazze,
pietrificò a morte Mirtilla Malcontenta. I servizi prestati alla
scuola di Tom Riddle non furono altro che il bieco incastrare il
povero Hagrid, addossando all’allora appena nato Aragog (la sua
acromantula gigante), l’omicidio di Mirtilla. Come sappiamo, Hagrid
venne espulso, ma Tom divenne un sorvegliato speciale di
Silente.
Ecco Cillian Murphy nella prima foto di Oppenheimer,
il nuovo film di Christopher Nolan che racconta la
vita del genio che partecipò alla scoperta e alla messa a punto
della bomba atomica.
L’uscita del film è prevista per il
21 luglio 2023. Uno slot che Nolan ha occupato in passato con
Dunkirk e Il Cavaliere Oscuro il Ritorno con un
enorme successo. La capacità virtuosistica di Nolan di realizzare
“film evento” assicura che non manchi mai l’interesse dei più
grandi attori di Hollywood, quindi Hartnett sicuramente non sarà
l’ultimo annuncio del casting di Oppenheimer.
Paramount e Eagle
hanno diffuso il trailer ufficiale di Jackass
Forever, il nuovo film della serie Jackass che arriva
nelle sale italiane dal 10 marzo dopo aver conquistato il box
office Usa, incassando nel primo weekend oltre 22 milioni di
dollari. Protagonisti sono
Johnny Knoxville, Steve-O, Chris Pontius, Dave England, Wee
Man,Danger Ehren, Preston Lacy, Sean “Poopies” McInerney, Zach
Holmes, Eric Manaka introducing Jasper, Rachel
Wolfson.
Irriverente, sfacciato,
irrispettoso Jackass Forever è un diversivo
cinematografico che riporta sul grande schermo Johnny Knoxville e
la sua banda di autolesionisti, pronti a tutto per una sana risata.
Questo ultimo film della saga, tratta dalla serie tv
targata MTV, è diretto da Jeff Tremaine e ripropone in chiave
cinematografica gli scherzi masochisti che così tanto fanno ridere
il pubblico offrendo un’alternativa alla classica commedia a cui
siamo abituati. La pellicola, distribuita da Eagle Pictures, è
vietata ai minori di 14 anni.
La trama
Le vecchie glorie del team Jackass
tornano per un altro round di scherzi comici esilaranti,
ferocemente assurdi e spesso pericolosi. Celebrano la gioia di
essere di nuovo insieme con l’aiuto di un nuovo eccitante cast.
In Jackass Forever Johnny Knoxville e l’intera
squadra superano ancora una volta i limiti.
Lo storico produttore Frank
Marshall ha twittato una foto che ci dà una precisa
indicazione sullo stato di lavorazione di Indiana
Jones 5. Il film è nella fase finale di riprese ai
Pinewood Studios, come si apprende dalla foto e dalla caption di
seguito.
Lo scatto di Marshall raffigura
proprio un lotto degli studi di ripresa londinesi, mentre la
caption, “Home stretch…” indica proprio la “dirittura d’arrivo”.
Questo vuol dire che il quinto film con protagonista il professor
Jones sta per ultimare la fase di ripresa.
James
Mangold(Logan –
The Wolverine) sarà il regista di Indiana
Jones 5 al posto di Steven
Spielberg, che invece aveva diretto tutti gli altri
capitoli precedenti della saga. A bordo del progetto torna
invece John Williams, già compositore
dell’iconica colonna sonora che accompagna il personaggio da 40
anni. Nel cast, oltre a Harrison
Ford, ci sarà anche Phoebe
Waller-Bridge. Le riprese dovrebbe partire in
primavera.
Prima dell’ingaggio di Mangold, la
sceneggiatura era stata affidata a David
Koepp, he ha poi lasciato il progetto
insieme a Spielberg. Prima di Koepp, anche Jonathan
Kasdan (figlio dello sceneggiatore de I
predatori dell’arca perduta, Lawrence Kasdan) aveva messo le
mani sullo script. L’uscita nelle sale del film è già stata
posticipata diverse volte: inizialmente previsto per il 19 Luglio
2019, il film è stato rinviato prima al 10 Luglio 2020, poi al 9
Luglio 2021 e infine al 29 Luglio 2022. L’ultima data d’uscita
utile del film è il 30 giugno 2023.
Il prossimo film dedicato al figlio
di Odino, Thor: Love and
Thunder, vedrà come villain Gorr il macellatore di
Dei, interpretato da Christian Bale. Adesso, grazie alle foto
trapelate on-line di un set LEGO dedicato al film, arrivano le
prime immagini del personaggio. Eccole di seguito:
1 di 3
Thor: Love and Thunder
Thor: Love and
Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo
sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà
Jane Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il
panel dei Marvel Studios al
Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 maggio
2022.
Taika Waitititornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel
Studios dopo Thor:
Ragnarok, così come Chris
HemswortheTessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor
e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers:
Endgame. Nel cast anche Christian
Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di
Dei, e Russell
Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto
arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la
perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Idris Elba è uno di
quegli attori che ha sorpreso il pubblico di tutto il mondo con le
sue interpretazioni di personaggi iconici e indimenticabili.
L’attore ha lavorato sodo sin dall’inizio e ha dimostrato più volte
di saper scegliere i ruoli che valorizzassero il suo talento,
indipendentemente dal genere.
2. È anche doppiatore,
produttore e regista. Nel corso della sua carriera Elba
non ha svolto solo ed esclusivamente l’attività di attori, ma si è
cimentato, per esempio, nel doppiaggio. Infatti, ha prestato la
propria voce per i film Zootropolis (2016),
Il libro della giungla
(2016), Alla ricerca di Dory
(2016) e Sonic – Il film 2 (2022). In quanto produttore,
ha lavorato alla realizzazione dei film Legacy (2010),
Demons Never Die (2011), Ossessione omicida
(2014), Mandela, My Dad and Me (2015), Beast of No
Nation, Little Big House (2016) e Tutta un’altra
stoffa (2017) e delle serie Luther, Idris elba:
Fighter (2017), Five by Five (2017),
Guerrilla, In the Long Run e Turn Up
Charlie. In qualità di regista, invece, ha diretto il film per
la tv Rebellious Soul: The Musical (2014), due episodi
della serie Storia in scena (2013-2015) e il film
Yardie (2018), da lui anche prodotto.
Idris Elba: la moglie e i
figli
3. Si è sposato tre
volte. L’attore ha già alle spalle due matrimoni: infatti,
è stato sposato dal 1999 al 2003 con la make-up artist
Hanne “Kim” Norgaard, mentre nel 2006 è stato
sposato per breve tempo con l’avvocatessa Sonya Nicole
Hamlin. Dopo questi due matrimoni, entrambi terminati con
un divorzio, l’attore è convolato a nozze nuovamente nel 2019, per
la terza volta, sposando la modella Sabrina
Dhowre.
4. È padre di due
figli. L’attore è diventato padre per la prima volta nel
2002, quando dall’unione con la prima moglie è nata
Isan. In seguito, è diventato genitore del suo
secondo figli, Winston, nel 2014, nato da una
relazione con la stylist Naiyama Garth.
Consapevole della celebrità che si porta dietro, l’attore ha sempre
cercato di evitare che i suoi figli potessero essere vittime della
sovraesposizione mediale.
Idris Elba in Thor
5. Ha letto diversi
fumetti. Per prepararsi al ruolo di Heimdall, comparso nel
film del 2011 Thor e poi anche in altri film del
Marvel Cinematic Universe, l’attore
ha letto diversi fumetti dove il suo personaggio ha avuto un ruolo
di primo piano: “È un personaggio molto centrale e ho voluto
rifletterci come nei fumetti”. Elba ha dunque cercato di
apprendere quanto possibile dalla psicologia descritta nei fumetti,
ampliando poi la personalità del personaggio con sue riflessioni su
di esso.
6. Non gli è piaciuto girare
Thor: The Dark World.
L’attore ha dichiarato di non aver amato le riprese del film perché
erano estenuanti e richiedevano molto tempo, parlando addirittura
di “tortura”. Thor: The Dark World è notoriamente uno dei
titoli meno apprezzati dai fan del Marvel Cinematic Universe ed Elba
si è in più occasioni unito alla loro frustrazione a riguardo. Ciò
non gli ha però fatto passare la voglia di riprendere il ruolo di
Heimdall anche in successivi film.
Idris Elba sarà James Bond?
7. Ha smentito di essere il
prossimo Agente 007. Prima della conferma del ritorno di
Daniel Craig
nei panni dell’agente segreto più famoso al mondo in No Time To
Die, molti rumors avevano divulgato la notizia secondo cui
l’attore sarebbe stato il nuovo Bond. Tuttavia, l’attore aveva
smentito tale notizia, asserendo
di non essere stato sottoposto a trattative. Ora che però Craig ha
terminato con il personaggio, sono riprese le speculazioni che
vorrebbero Elba come il prossimo James
Bond.
Idris Elba in The Office
8. Ha recitato nella celebre
sitcom. Nel 2009 l’attore ha assunto i panni di Charles
Miner in sette episodi della quinta stagione di The
Office. Comparso per la prima volta nell’episodio intitolato
New Boss, egli si rivela essere il principale antagonista
della stagione. Elba è stato scelto dopo che gli sceneggiatori di
The Office lo avevano visto recitare in The Wire.
Felice di prendere parte alla sitcom, l’attore chiese però di poter
interpretare un personaggio inglese, così da poter sfoggiare il suo
naturale accento. Inizialmente tale richiesta fu accolta, salvo poi
cambiare all’ultimo rendendo americano il personaggio, per la
delusione di Elba.
Idris Elba: il suo fisico
9. È noto per il suo fisico
possente. Data la sua notevole altezza, Elba si è sempre
imposto come un vero e proprio omone tra i suoi colleghi. A
renderlo ancor più degno di attenzioni è il suo straordinario
fisico scolpito, sfoggiato in diversi suoi film. Sono infatti
diversi i ruoli per cui l’attore si è sottoposto a rigide diete e
allenamenti intensivi, che lo hanno portato a sviluppare una
muscolatura particolarmente sbalorditiva.
Idris Elba: età e altezza
10. Idris Elba è nato il 6
settembre del 1972ad Hackney, Londra. La
sua altezza misura complessivamente 189 centrimetri.
Non si può negare che il 2021 sia
stato un anno fantastico per i Marvel
Studios: l’approdo su Disney+ ha
offerto un nuovo e importantissimo canale di distribuzione per
contenuti supereroistici del MCU
sotto forma di miniserie televisive, con protagonisti personaggi
che sono stati precedentemente padroni del grande schermo. Come se
ciò non fosse abbastanza, casa Marvel ha continuato ad avere
successo al botteghino, con ben quattro film (compreso il grande
successo di Spider-Man: No Way Home).
Con questa pletora di aggiunte al
MCU,
i fan di Reddit hanno
classificato i loro personaggi preferiti del 2021, con particolare
attenzione ai giovani eroi che saranno al centro delle fasi
future.
Druig
Barry
Keoghan si è fatto conoscere interpretando i personaggi
più disturbati e assurdi che Hollywood ha da offrire, da qui il
motivo per cui il suo nome è stato citato pensando a un possibile
Joker che si opponga al Batman di Pattinson. Nel
mentre, l’attore si è sicuramente conquistato l’attenzione del
pubblico in Eternals, dove Druig è apparso come un
Eterno cinico, ma dalle indubbie capacità eroiche.
Molti fan hanno comunque apprezzato
la glacialità del personaggio, che possedeva alcuni dei poteri e
abilità più interessanti in assoluto. Anche se vi sono state alcune
azioni compiute dal personaggio che sono state percepite in maniera
controversa, il pubblico avrebbe voluto vedere di più della
backstory del personaggio e la sua relazione con Makkari.
Mobius
È difficile sbagliare con
Owen Wilson e la Marvel certamente non l’ha
fatto: il personaggio interpretato dal grande attore si è
guadagnato un posto speciale nel cuore degli spettatori e, dal
momento che la serie è stata recentemente rinnovata per una seconda
stagione, è probabile che rivedremo ancora l’agente della TVA.
Un aspetto in particolare del suo
arco che i fan hanno apprezzato è la relazione con
Loki: come affermano diversi Redditor, Wilson e
Tom Hiddleston “sono così affascinanti insieme” e
“hanno una grande chimica”, quindi non sorprende che i fan non
vedano l’ora di scoprire cosa faranno in futuro.
Agatha Harkness
Nella serie tv WandaVision, Agatha Harkness
è stata presentata come Agnes, la vicina
ficcanaso; tuttavia, col procedere degli episodi, il personaggio
interpretato da Kathryn Hahn ha svelato le sue
carte, concretizzandosi come villain principale dello show.
Ripensando al suo arco, sono molti i
momenti iconici per cui ricorderemo Agatha: tra i Redditor viene segnalata in
particolare la sequenza musical “Agatha all along”, forse il frangente più
esplosivo dell’intero sviluppo del personaggio, dato che ha
rivelato la sua vera identità in un modo davvero unico.
Makkari
Nonostante qualsiasi
contraccolpo che Eternals possa aver ricevuto, Lauren
Ridloff è stata ritenuta all’unanimità fantastica nel
ruolo della velocissima eroina Makkari; anche se
non vi è nulla di certo riguardo a un possibile seguito di
Eternals, i fan del MCU
hanno ammesso su Reddit che vorrebbero conoscere
di più sul futuro del personaggio.
Dal momento che Makkari possedeva
uno dei migliori superpoteri in Eternals e il suo sviluppo
caratteriale non ha goduto della stessa attenzione riservata agli
altri personaggi, sarebbe giusto che potesse apparire in altri
progetti Marvel: c’è ancora così tanto da
esplorare nella backstory del personaggio e sarebbe davvero un
peccato se non riapparisse di nuovo.
Jack Duquesne
Anche se probabilmente non
avrà lo stesso impatto nel lungo periodo del MCU,
il ruolo di supporto di Jack Duquesne in
Hawkeye
è stato certamente memorabile: l’impostazione iniziale del
personaggio lo ha presentato come esilarante e con qualche
sfumatura da plausibile villain ma in realtà abbiamo scoperto che
era semplicemente e adorabilmente buffo.
“E’ stato descritto come l’idiota
più capace del mondo; abile a cacciarsi senza sforzo in qualsiasi
pasticcio e a cavarsela con un colpo di spada”, dicono i Redditor: questo commento riassume
definitivamente l’importanza comica del personaggio.
Shang-Chi
Anche se il film Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli non è
stato un grande successo al botteghino, i fan sembrano essersi
affezionati all’eroe che maneggia abilmente le arti marziali, dopo
l’uscita del film su Disney+. Non dimentichiamoci
che il film presentava inoltre una delle migliori scene
post-credits della Fase 4 nel MCU
finora.
Il successo di Shang-Chi tra gli
spettatori è dovuto al fatto che “sia perfettamente ritratto come
un eroe spiritoso e disinvolto, ma con un forte senso della
famiglia”. Simu Liu è Shang Chi”: non si può infatti negare che la
Marvel abbia fatto centro con
questo casting, dato che Liu è stato fantastico nel ruolo.
I Peter Parker
Una delle principali
aspettative dei fan per Spider-Man: No Way Home riguardava il ritorno
di non uno, ma ben due Peter Parker: Toby
Maguire e Andrew Garfield, i precedenti
interpreti di Peter Parker.
Sono numerosi i Redditor che hanno dichiarato di
essersi emozionati vedendo nuovamente Andrew Garfield sullo
schermo, il che ha generato la speranza di un ritorno dell’attore
per un terzo film di Amazing Spider-Man. Come
sappiamo, il franchise si è concluso in maniera tragica per il
giovane Peter, e il pubblico vorrebbe vedere questa versione di
Garfield trovare finalmente la felicità e soddisfazione.
Yelena Belova
La nuova Vedova Nera è
stata presentata nel migliore dei modi con un’introduzione nel film
Black Widow, ma è stata la serie tv
Hawkeye che ha davvero sviluppato l’arco del
personaggio e ha permesso al talento di Florence
Pugh di brillare.
Il legame tra lei e Kate
Bishop è stato ritenuto fin da subito una delle migliori
amicizie della Fase 4: molti Redditor hanno evidenziato a questo
proposito la grande chimica tra Pugh e Steinfeld, essenziale per i
ruoli importantissimi che assumeranno nel futuro del MCU
(quando diventeranno ufficialmente i nuovi Vedova
Nera e Occhio di Falco).
Kang il conquistatore
Anche se è apparso solo
brevemente in Loki e
non lo vedremo nuovamente fino ad Ant-Man and the Wasp:
Quantumania, Kang il Conquistatore ha fatto un’impressione
memorabile sui fan. “Anche se è comparso solo in una sequenza”,
affermano i fan su Reddit, “la grandezza dell’impatto che avrà
nell’MCU
è entusiasmante”.
Dato che Jonathan
Majors ha dimostrato di essere un giovane attore
immensamente talentuoso, molti credono che farà un ottimo lavoro
nel captare l’aura intimidatoria di Kang. Sarà anche interessante
vedere quanto riuscirà ad interagire con attori del calibro di
Paul Rudd, e quanto potrebbe finire per
dimostrarsi malvagio come Thanos.
Kate Bishop
Hailee
Steinfeld è stata fortemente apprezzata nel suo ruolo di
Kate Bishop in Hawkeye: in particolare, il pubblico ha
sottolineato come l’attrice sia riuscita a convogliare le qualità
del personaggio, al contempo spiritosa, affettuosa ed energica,
regalandoci una delle migliori interpretazioni all’interno del
MCU
nel 2021.
E’ proprio vero: Kate è stata una
delle fonti primarie di comicità nella serie, soprattutto
attraverso la sua amicizia con Yelena, la collaborazione con Clint
e i suoi usuali commenti spiritosi, e i fan si sono davvero
divertiti a conoscere Kate e a percepire l’entusiasmo del
personaggio durante la sua formazione.
IGN ha diffuso quattro nuove immagini di
The
Northman, nuovo film di Robert
Eggers con protagonista
Alexander Skarsgård, che compare fiero, con addosso
una testa e una pelle di lupo.
The
Northman, il nuovo film di Robert
Eggers, il regista del film horror acclamato dalla
critica, The Witch, ha potenzialmente
messo insieme un cast stellare per il suo nuovo progetto,
The
Northman, prodotto dalla New Regency.
La vincitrice dell’Oscar
Nicole Kidman,
Alexander Skarsgård, Anya Taylor-Joy di
The Witch, Bill Skarsgård,
Björk e il candidato all’Oscar Willem
Dafoe fanno parte del cast, prodotto da Lars
Knudsen (Hereditary, Midsommar).
The
Northman è descritto come una saga di
vendetta vichinga ambientata in Islanda all’inizio del X secolo.
Eggers ha scritto la sceneggiatura con il poeta e romanziere
islandese Sjón.
Presentato al Festival
di Cannes, The Lighthouse, con Dafoe
e Robert Pattinson, è invece il secondo film di
Eggers, che aspetta di essere ancora distribuito nel nostro paese.
Il film in bianco e nero è stato nominato miglior film alla
Settimana della critica e alla Quinzaine des Réalisateurs
di Cannes dalla Federazione internazionale dei critici
cinematografici.
Chris McKenna ed
Erik Sommers, gli sceneggiatori dell’enorme
successo dell’anno scorso Spider-Man:
No Way Home, hanno discusso di come la scena
post-crediti di quel film crei il potenziale per concedere a Venom
di apparire nel MCU. L’attesissimo film è stato un
successo di pubblico e critica. Ha contribuito a sviluppare
ulteriormente l’esplorazione del multiverso da parte del MCU presentando le apparizioni di
tutte e tre le principali versioni live-action di
Spider-Man e numerosi cattivi della storia del
franchise. Il film comprendeva anche una breve apparizione di Eddie
Brock/Venom di Tom Hardy, trasportato nel MCU in una scena post-crediti di
Venom:
La Furia di Carnage.
Nella scena post-crediti di
No Way
Home, Eddie Brock ascolta un barista spiegare alcuni
degli eventi e dei personaggi significativi del MCU. Dopo aver deciso di andare a
New York per incontrare Spider-Man, da cui Venom è inspiegabilmente
attratto, Brock e Venom vengono trasportati indietro nel loro
universo, presumibilmente dallo stesso incantesimo che il dottor
Strange ha usato per risolvere l’enorme calamità multiversale
causata dall’azione di Peter Parker. Dopo che Brock e Venom sono
scomparsi, viene rivelato che un piccolo pezzo del simbionte è
stato lasciato nel MCU.
Di recente, durante l’IGN Fan
Fest, gli autori di Spider-Man:
No Way Home hanno rivelato che, sebbene questa scena
lasci la porta aperta per le future apparizioni di Venom nel
MCU, non sanno come o se questo
potenziale verrà realizzato. Chris McKenna ha
anche scherzato sul fatto che Venom fosse un membro dei Sinister
Six che non è riuscito a lasciare il bar in cui si è trovato. Ha
anche spiegato che lui e Sommers non hanno alcun controllo sul
futuro del personaggio nel MCU.
Erik Sommers:
“Lascia la porta aperta alle possibilità. Invece di vederlo
tornare indietro e non vedere nessun simbionte. Quindi consente
alcune interessanti possibilità per il futuro.”
Chris McKenna:
“Non ne ho idea. Questo è al di sopra del nostro grado di
retribuzione. Facciamo parte di un universo più grande, più grande
di cui non siamo gli dei, siamo solo mortali. Penso che sia stata
un’idea divertente che il sesto [membro dei] Sinister Six rimanga
bloccato in un bar e non lo facciamo uscire di lì, ma forse lascia
qualcosa dietro. Ancora una volta, non siamo padroni di quel corso
della prossima avventura.”
Si fa sempre più insistente in rete
la richiesta da parte dei fan di avere una Ayer
Cut per Suicide
Squad (così come accaduto alla Justice League Snyder’s Cut) e questo
breve video venuto a galla sembra confermare che c’è nell’aria del
movimento che potrebbe portarci a vedere la Suicide Squad Ayer’s Cut.
Sembra che questa versione del film
di Ayer custodisca molteplici segreti, tra cui un misterioso
matrimonio di Harley Quinn, tanto che Margot Robbie, attrice che interpreta il folle
personaggio, ha effettivamente fatto delle prove costume per
l’occasione. Ecco le immagini:
Suicide
Squad è uscito al cinema nel 2016 ed è subito
stroncato dalla critica. Non molto tempo dopo, è stato rivelato che
la versione rilasciata dalla Warner Bros. era, in definitiva, il
prodotto dell’interferenza dello studio durante le riprese, cosa
che ha spinto molti fan a lanciare la campagna
social #ReleaseTheAyerCut. Sebbene ciò si sia
rivelato efficace nel caso della Justice
League di Zack Snyder, tuttavia non ha ancora avuto lo
stesso effetto per il film di David Ayer.
Peter Dinklage, che interpreta Eitri il Nano
nel Marvel Cinematic Universe,
ha recentemente anticipato il suo ritorno in Thor: Love and
Thunder. Visto per la prima e ultima volta in
Avengers: Infinity War,
l’Eitri di Dinklage è responsabile della forgiatura di alcune delle
armi più potenti dell’MCU. È stato incaricato di creare
l’iconico martello di Thor (Chris
Hemsworth), il Guanto dell’Infinito di Thanos
(Josh Brolin) e, più recentemente, l’ascia di
Thor, Stormbreaker.
Dopo la costruzione del Guanto,
Thanos massacrò i compagni nani di Eitri. Sebbene abbia permesso a
Eitri di vivere, Thanos gli tolse l’uso delle mani. Ma, con l’aiuto
di Thor, Rocket Racoon (Bradley Cooper) e Groot
(Vin Diesel), Eitri è stato in grado di forgiare
Stormbreaker in modo che Thor potesse avere un’arma in grado di
uccidere Thanos.
Sebbene gli sforzi di Eitri siano
valsi la pena e Thor abbia avuto un ruolo con successo nella
sconfitta di Thanos durante gli eventi di Avengers: Endgame, grazie a
Stormbreaker, l’attuale posizione di Eitri è sconosciuta. È stato
visto l’ultima volta in Infinity War su
Nidavellir, una fucina di armi nello spazio profondo.
In un’intervista tramite The
Empire Film Podcast, Peter Dinklage ha risposto alle domande
sul suo possibile futuro nel MCU. Anche se non ha potuto entrare
in alcun dettaglio, o anche confermare esplicitamente il suo
coinvolgimento con i film in uscita, Dinklage ha reso ben chiara la
sua consapevolezza che il quarto film di Thor è in arrivo.
“Umm, beh, c’è un altro film di
Thor lì, vero, che sta uscendo? Che ha diretto
Taika? Cosa – Non ho detto niente. Non ho detto
niente. Che cosa? Che cosa?”
Thor: Love and Thunder
Thor: Love and
Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo
sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà
Jane Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il
panel dei Marvel Studios al
Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 maggio
2022.
Taika Waitititornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel
Studios dopo Thor:
Ragnarok, così come Chris
HemswortheTessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor
e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers:
Endgame. Nel cast anche Christian
Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di
Dei, e Russell
Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto
arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la
perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Nel video “The
Batman cast interview” di Jake’s Takes,
Colin Farrell, che nel film di Matt
Reeves interpreterà il Pinguino, parla del suo ritratto
dell’iconico villain e di quanto sarà diverso rispetto a quello di
Danny DeVito visto in Batman di
Tim Burton, oltre ad aggiungere che lo studio non
avrebbe nemmeno permesso al suo personaggio di fumare.
Alla domanda: “Quanto ancora gli
resta per evolversi definitivamente in Pinguino?”, Colin Farrell risponde dicendo che gli studios
sono incredibilmente cauti nel mostrare le sigarette sullo schermo
quando si tratta di film sui supereroi. Farrell poi parla della
posizione del suo personaggio nel film e del perché il Pinguino non
sarà ciò che i fan si aspettano.
“Ho combattuto valorosamente per
un sigaro, ho anche detto a un certo punto ‘posso averlo spento’ e
loro erano di no. L’Oz che incontriamo non ha incarnato l’energia
del Pinguino che riconosciamo dai fumetti originali e dai film
precedenti, quindi si vedrà se avrà un’altra possibilità. Mi
piacerebbe esplorarlo perché non è un cattivo di secondo piano, non
è un boss, è solo un soldato di Falcone, in questa fase. Ma ha una
grande ambizione e sogna di fare grandi cose”.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono
le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi
strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per
trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa
alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la
Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a
quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più
villain, poiché sono tutti sospettati“.
La piattaforma americana
Paramount+ dopo il
sesto episodio ha diffuso le anticipazioni di 1883
1×07, il settimo episodio della nuova serie tv 1883,
l’annunciato spin-off Yellowstone.
In 1883 1×07 che
si intitolerà “Lightning Yellow Hair” Elsa fa un’amica
improbabile. Il gruppo affronta una sfida straziante da parte di
madre natura. Il campo ne cerca uno di loro.
1883, la serie tv
1883
è la nuova serie tv prequel di Yellowstonecreata
e prodotta da Taylor Sheridan e basata
sull’universo della famiglia Dutton, il cui ultimo erede è stato
interpretato da Kevin Costner nella serie madre.
1883
segue la famiglia Dutton mentre intraprendono un viaggio a ovest
attraverso le Grandi Pianure verso l’ultimo baluardo dell’America
selvaggia. È una forte rivisitazione dell’espansione occidentale e
un intenso studio di una famiglia in fuga dalla povertà per cercare
un futuro migliore nella terra promessa dell’America: il
Montana.
Nel cast di 1883
protagonisti saranno
Sam Elliott interpreterà Shea Brennan, un cowboy
bello e duro come le unghie con un’immensa tristezza nel suo
passato. Ha il compito titanico di guidare un gruppo dal Texas al
Montana, e non si lascia prendere dagli sciocchi. Tim
McGraw e Faith Hill interpreteranno
rispettivamente James e Margaret Dutton, il patriarca e la
matriarca della famiglia Dutton. Altro cast sarà annunciato nelle
prossime settimane.
Il canale americano
HBO ha diffuso promo e trama di Euphoria 2×08, l’ottavo episodio della
seconda stagione di Euphoria con
Zendaya
In Euphoria 2×08 che si intitolerà “All My Life, My Heart
Has Yearned for a Thing I Cannot Name”
Euphoria 2×08
Dopo essere stato lasciato da Jules
alla stazione dei treni e ricaduta, il primo episodio speciale
segue Rue (interpretata dalla vincitrice dell’Emmy
Zendaya) mentre celebra il Natale. Scritto e diretto dal
creatore della serie Sam Levinson, l’episodio, intitolato “Trouble
Don’t Last Always”, è interpretato anche da Colman Domingo, che è
apparso nella prima stagione. Il titolo e la data del secondo
episodio sono in arrivo. Entrambi gli episodi speciali sono stati
prodotti sotto Linee guida COVID-19.
Euphoria
ha ricevuto tre Primetime Emmy quest’anno, tra cui Miglior attrice
protagonista in una serie drammatica (Zendaya),
Miglior trucco contemporaneo (non protesico) e Musica e testi
originali eccezionali.
Euphoria
è stato creato e scritto da Sam Levinson, che è anche produttore
esecutivo; i produttori esecutivi Ravi Nandan, Kevin Turen,
Drake, Future the Prince, Hadas Mozes Lichtenstein, Ron Leshem,
Daphna Levin, Tmira Yardeni, Mirit Toovi, Yoram Mokady e Gary
Lennon; Will Greenfield è co-produttore
esecutivo. Prodotto in collaborazione con A24 e
basato sull’omonima serie israeliana, creata da Ron Leshem e Daphna
Levin, di HOT.
Uscito al cinema nel
1999, American Pie è
rapidamente diventato un cult epocale, nonché un grandissimo
successo al box office. Il film, scritto da Adam
Herz e diretto
da Paul e ChrisWeitz,
combina in sé una serie di validi stereotipi sull’adolescenza
statunitense, arricchiti però da situazioni comiche entrare ormai a
far parte dell’immaginario comune. Da lì si è poi sviluppata una
saga che conta ad oggi quattro capitoli principali e cinque
lungometraggi spin-off. Il primo di questi sequel è arrivato in
sala nel 2001 con il titolo di American
Pie2, stavolta con la
regia di James B. Rogers, noto come regista di
seconda unità per tante commedie statunitensi.
Questo sequel, che vede il ritorno
di tutti i membri principali del cast, porta avanti le avventure
degli imbranati protagonisti maschili alle prese con i loro
rapporti con le donne e il sesso. Vengono dunque riproposte quelle
caratteristiche che hanno fatto la fortuna del primo film, a cui si
aggiungono però nuovi equivoci e situazioni comiche, tali da
rendere per molti American Pie 2 anche più divertente del
suo predecessore. Anche in questo caso il successo fu infatti
straordinario e a fronte di un budget di 30 milioni di dollari, il
film arrivò ad incassarne oltre 287 in tutto il mondo.
Seguito nel 2003 da American Pie – Il
matrimonio e da American Pie: Ancora
insieme, che nel 2012 ha dato vita ad una reunion del cast
originale, questo secondo capitolo è un titolo imperdibile. Ricco
di comicità ed emozioni, è ancora oggi una delle più brillanti
commedie sexy del cinema statunitense. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
American Pie 2: la trama del film
La vicenda di questo sequel è
ambientata nel pieno dell’estate, quando Kevin
propone agli altri di affittare una casa sul lago dove trascorrere
i mesi più caldi della stagione. Jim e
Finch accettano subito, Oz,
sebbene fidanzato con Heather, decide di andare
con loro perché lei è impegnata all’estero con la scuola.
Stifler, invece, viene invitato più per il suo
supporto economico che per la sua simpatia. Per mantenersi, però, i
cinque si rendono conto che devono trovarsi qualche piccolo lavoro.
Per caso scoprono che Danielle e
Amber, che abitano lì vicino, stanno cercando
aiuto per ristrutturare il proprio appartamento.
Tutto sembra filare liscio finché
Stifler non convince i suoi amici che le proprietarie di casa sono
lesbiche, creando un grande e divertente malinteso. Nel frattempo
Kevin incontra Vicky, la sua ex del liceo, e
scopre di non averla mai dimenticata. Oz si trova invece a dover
mantenere attiva la relazione con la sua compagna, anche se
lontani. Jim, dal canto suo, tenta di fare colpo su
Nadia, una giovane studentessa cecoslovacca,
chiedendo consigli a Michelle, la sua amica della
banda. Ben presto, i rapporti tra tutti loro tenderanno a
complicarsi, dando vita a situazioni tanto imprevedibili quanto
divertenti.
American Pie 2: il cast del film
Nel ruolo di Jim Levenstein, vero e
proprio protagonista della serie, vi è nuovamente Jason
Biggs. Alyson Hannigan riprende
invece il ruolo di Michelle Flaherty, dividendosi tra questo set e
quello di Buffy l’Ammazzavampiri. Oltre alla saga di
American Pie, l’attrice è infatti particolarmente nota per
aver interpretato la strega Willow in quella serie, come
anche Lily in How I Met Your
Mother. Eddie Kaye Thomas torna ad
interpretare un altro dei personaggi iconici della saga, ovvero
Paul Finch, mentre Thomas Ian Nicholas è Kevin
Myers, il ragazzo più ordinato e organizzato del gruppo.
Chris Klein interpreta Oz, personaggio poi non
presente nel terzo film. Immancabile è Seann William
Scott, divenuto celebre per il ruolo di Steve Stifler
e visto poi anche in Il tesoro
dell’Amazzonia.
L’attore ha ottenuto in questo
sequel molta più rilevanza rispetto al primo, merito degli
apprezzamenti ricevuti dal suo personaggio. Sono poi presenti le
attrici Shannon Elizabeth nei panni di Nadia
(ruolo che ha accettato a condizione di non dover comparire
nuda), Denise Faye in quelli di Danielle e
Lisa Arturo nel ruolo di Amber. Vi sono poi
Tara Reid impegnata a dar vita a Vicky, Natasha Lyonne
a Jessica e Mena Suvari,
che riprende invece il ruolo di Heather. Eugene
Levy torna ad interpretare Noah Levenstein, il padre
di Jim. Ad oggi, egli è l’unico attore ad aver recitato in tutti i
film della saga. Jennifer Coolidge, divenuta
un’icona con il ruolo della mamma di Stifler, riprende il
personaggio anche in questa occasione.
American Pie 2: la
soundtrack, il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
Oltre alla tanta comicità e alle
situazioni a sfondo sessuale presenti nel film, particolarmente
celebreè anche la soundtrack che accompagna American Pie
2. In questa si possono ritrovare celebri brani come Every
Time I Look For You dei Blink 182 o Fat
Lip dei Sum 41. Altre celebri canzoni
utilizzate nel corso della narrazione sono Smooth
Criminal, degli Alien Ant Farm, In Too
Deep, dei Sum 41, Phoebe Cates, dei
Fenix*TX e Always Getting Over You, di
Angela Ammons. Sono poi da citare anche brani come
Everywhere, di MichelleBranch, e I
Will, di Lucia. Particolarmente nota è poi la
versione personalizzata che il film sfoggia di Be Like
That, del gruppo rock 3 Doors Down.
È possibile fruire di
American Pie 2 grazie alla sua presenza
su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Now, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di lunedì 21 febbraio alle ore
21:10 sul canale TwentySeven.
Cinefilos.it offre
la possibilità di vedere al cinema, gratis, Il
Legionario, il nuovo film di Hleb Papou
con protagonisti Germano Gentile e Maurizio
Bousso.
Ecco le città in cui sarà possibile
partecipare alle anteprime:
ROMA – Cinema GREENWICH – 20 inviti (40 biglietti)
ROMA – Cinema EDEN – 10 inviti (20 biglietti)
PADOVA – Cinema PORTO ASTRA – 20 inviti (40
biglietti)
NAPOLI – Cinema MODERNISSIMO – 10 inviti (20
biglietti)
TORINO – Cinema GREENWICH – 25 inviti (50
biglietti)
I biglietti saranno validi per
qualsiasi spettacolo di giovedì 24, venerdì 25, sabato 26 e
domenica 27 febbraio e potranno essere richiesti, fino ad
esaurimento, inviando una email a [email protected] in cui andranno
specificati il giorno in cui si intende utilizzare
i biglietti e un secondo giorno alternativo nel
caso per il giorno prescelto non ci sia più disponibilità di
posto.
Gli orari delle proiezioni andranno consultati direttamente sui
siti dei cinema.
È di fondamentale importanza che nell’email venga evidenziato
che si sta chiedendo l’invito via CINEFILOS.
I biglietti potranno essere ritirati direttamente alla cassa dei
cinema presentando la email di conferma ricevuta unitamente ad un
documento di identità ed al Green Pass.
Halle Berry è una
di quelle attrici che ha lasciato il segno nella storia del cinema
grazie alla sue innumerevoli interpretazioni e al suo fascino
indiscusso. L’attrice ha sempre lavorato sodo e ha dimostrato al
pubblico di saper scegliere i ruoli migliori che valorizzassero i
suoi talenti e le sue capacità recitative.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Halle Berry.
Halle Berry: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
film. La carriera dell’attrice è iniziata nel 1991 con il
film Jungle Fever. In seguito, lavora in The
Program (1993), I Flinstones (1994), Vita da
principesse (1997), X-Men (2000),
Codice: Swordfish (2001) e Monster’s Ball – L’ombra
della vita (2001). La sua carriera continua con La morte
può attendere (2002),X-Men
2(2003), Gothika (2003), Catwoman
(2004), X-Men: Conflitto finale
(2006) e Capodanno a New York
(2011). Tra i suoi ultimi film vi sono Cloud Atlas (2012),
Comic Movie (2013), The Call (2013),
X-Men – Giorni di un futuro
passato (2014), Kidnap (2017), Kingsman: Il cerchio
d’oro (2017), John Wick 3 –
Parabellum (2019), Bruised – Lottare per
vivere (2021) e Moonfall (2022). Nonostante i
film, l’attrice non ha mai dimenticato le serie tv, lavorando in
California (1991), Alex Haley’sQueen
(1993), Con gli occhi rivolti al cielo (2005) e
Extant (2014-2015).
2. È anche doppiatrice e
produttrice. L’attrice ha vestito diversi panni nel corso
della sua carriera, come quelli della doppiatrice. Infatti, ha
prestato la propria voce per il doppiaggio del film Robots
(2005) e delle serie Fraiseir (1998) e I Simpson
(2011). In quanto produttrice, ha lavorato alla realizzazione dei
film Vi presento Dorothy Dandridge (1999), Lackawanna
Blues (2005), Frankie & Alice (2010), Kidnap
e delle serie Extant e Boomerang (2019). Più
recentemente ha partecipato alla produzione dei suoi nuovi
progetti: Bruised – Lottare per vivere e The
Mothership.
Halle Berry: il marito e i
figli
3. Si è sposata tre
volte. L’attrice ha già tre matrimoni (e altrettanti
divorzi) alle spalle. Nel 1992 si è sposata con il giocatore di
baseball David Justice, separandosi quattro anni
dopo. Nel 2001 si è sposata per la seconda volta con il musicista
Eric Benét, finendo per divorziare nel 2005. Il
terzo matrimonio, invece, è avvenuto nel 2013 con l’attore
Olivier Martinez. I due si sono conosciuti nel
2010 e l’unione è durata fino all’ottobre del 2015. Tra il secondo
e il terzo matrimonio ci sono state anche le frequentazioni con
l’attore Michael Ealy (dal 2004 al 2005) e con il
modello Gabriel Aubry (dal 2005 al 2010).
4. È mamma di due
figli. L’attrice è diventata madre per la prima volta nel
marzo del 2008, quando è nata Nahla Ariela
dall’unione con Aubry. Il secondo figlio, invece, è nato
nell’ottobre del 2013 dall’unione con il terzo marito e il suo nome
è Maceo Robert. In seguito alla nascita dei due
figli, l’attrice si è professata molto protettiva nei loro
confronti, evitando che subissero una sovraesposizione mediatica
data dalla sua notorietà.
Halle Berry in
Catwoman
5. Ha vinto un particolare
premio. Grazie al film Catwoman Halle Berry è
diventata una dei soli sei attori nella storia a possedere sia un
Oscar che un Razzie Award, i premi per il peggio del cinema
annuale. Ha infatti vinto come peggior attrice proprio per la sua
interpretazione in questa pellicola ed è stata anche la prima ad
accettare il Razzie di persona, camminando sul palco con orgoglio
tenendo in alto sia Oscar che Razzie e fingendo lacrime di gioia.
Ha tenuto un breve discorso di accettazione: “Vorrei
ringraziare la Warner Brothers per avermi fatto fare questo film
orribile e di merda!“.
6. Si è allenata con la
frusta. Secondo Alex Green, maestro di
frusta, l’attrice aveva bisogno ogni settimana di 90 minuti di
sessione di pratica per riuscire ad utilizzare un frusta con
successo. Grazie a questo allenamento, la Berry ha potuto
maneggiare personalmente l’arma nel corso delle riprese. In quanto
strumento tipico del personaggio, per l’attrice era infatti
importante imparare ad usarlo per potersi calare maggiormente nel
ruolo.
Halle Berry ha vinto un Oscar
7. Ha vinto il prestigioso
premio. Nel corso della sua carriera, l’attrice ha vinto
un premio Oscar per la Miglior attrice protagonista grazie alla sua
interpretazione in Monster’s Ball – L’ombra della vita,
battendo attrici del calibro di Judi Dench, Nicole Kidman, Sissy
Spacek e Renée
Zellweger. Ad oggi quella rimane la sua prima e unica
candidatura al premio e con la sua vittoria è ancora oggi l’unica
attrice di colore ad aver vinto come protagonista.
Halle Berry è su Instagram
8.Ha un
profilo Instagram ufficiale. L’attrice ha deciso di aprire
un account Instagram ufficiale che è seguito da qualcosa come 7,5
milioni di persone. La sua bacheca è davvero coloratissima e
articolata, con molte foto dedicate ai suoi progetti lavorativi e
moltissime che vedono protagonista la sua famiglia. Seguendola, si
può dunque rimanere sempre aggiornati sulle sue attività.
Halle Berry: oggi
9. Ha esordito alla
regia. Nel 2020 l’attrice ha finalmente compiuto il
passaggio dietro la cinepresa per dirigere il film Bruised –
Lottare per vivere. Questo ha per protagonista un’ex lottatrice di MMA,
interpretata dalla stessa Berry, che cerca di ottenere la custodia
del figlio mentre rilancia la sua carriera atletica. Per il 2022
l’attrice è invece attesa nel film catastrofico Moonfall.
Prossimamente, invece, la si potrà vedere nel film The
Mothership, di genere fantascientifico.
Halle Berry: età, altezza, fisico e
i capelli corti dell’attrice
10. Halle Berry è nata il 14
agosto del 1966a Cleveland, in Ohio. La
sua altezza complessiva corrisponde a 165 centimetri. Prima di
diventare attrice, negli anni ’80, la Berry ha partecipato a vari
concorsi di bellezza quali Miss Ohio USA (prima classificata nel
1986), Miss Teen All
American, Miss USA e Miss Mondo come prima candidata
afro-americana, classificandosi sesta. A distanza di anni,
l’attrice conserva ancora la splendida forma fisica che le ha
permesso di farsi notare all’inizio della sua carriera. Inoltre, la
Berry è celebre per il suo taglio di capelli corto.
Basato sulla serie a fumetti
Marvel con lo stesso nome,
lo show What If? esplora le realtà alternative del
Multiverso che inclinano la linea temporale principale
dell’MCU
ben conosciuta dal pubblico. Il
format unico di What If? ha permesso ai creatori di
sperimentare moltissimo, esplorando l’interiorità dei personaggi
già noti e i confini più estremi dell’Universo
Cinematografico Marvel.
Visto il Multiverso spalancato dagli
eventi di Spider-Man: No Way Home e da Doctor Strange nel
Multiverso della Follia, nella Fase
4 il
futuro sembra florido per What If?. La prima
stagione della serie, lanciata su Disney+, è stata un enorme
successo: è già in atto la lavorazione per la seconda stagione ed è stato annunciato
l’arrivo di uno show spin-off, Marvel Zombies. Nell’attesa,
vi riveliamo 8 fatti e dettagli sul dietro le quinte che i fan
della
prima serie animataMCU saranno curiosi di
conoscere…
Erano previsti 10 episodi per la
prima stagione
Nove può sembrare un numero insolito
per gli episodi di una serie tv. In effetti, nei piani originari,
What If? avrebbe dovuto avere dieci episodi. Il creatore
dello show, A. C. Bradley, ha rivelato (via
Den Of Geek) che, in seguito ai ritardi causati dalla pandemia
Covid-19, un episodio è stato tagliato fuori dalla stesura
finale.
Bradley ha poi
rivelato in un’intervista con
comicbook.com che l’episodio perduto di What If?
era incentrato su un’insolita squadra creata da Iron Man e
Gamora. L’autore ha comunque confermato che l’episodio
mancante è stato inserito nella seconda stagione, quindi lo vedremo
non appena What If? 2 arriverà su Disney+.
Era in programma uno Spin-Off con
Chadwick Boseman nei panni di Star-Lord
Il secondo episodio di What
If?, ”E se… T’Challa fosse diventato Star-Lord?”, ha
riscosso un successo immenso, complici anche la simpatia e la
spavalderia del personaggio interpretato da Chadwick Boseman. Nell’episodio in questione,
il principe di Wakanda si trasforma nel Robin Hood dell’universo,
Star-Lord.
L’incredibile interpretazione di
Boseman come Star-Lord, ha spinto il
team creativo a progettare uno show spin-off incentrato sul
personaggio. Purtroppo, la tragica morte di Chadwick
Boseman nell’agosto 2020 ha fatto svanire questa
possibilità.
Tutte le puntate mai nate di
What If?
Per il format che caratterizza la
serie, What If? apre infinite possibilità di racconto.
Inizialmente infatti, le idee lanciate dal team creativo erano
davvero numerose. Com’è prevedibile, molte sono state scartate nel
corso della produzione.
Parlando nel podcast post-credits,
il creatore della serie A.C. Bradley ha rivelato
molti interessanti dettagli che si celano dietro il processo
creativo di What If?. Bradley ha anche
svelato alcuni segreti sugli episodi mai andati in onda:
una delle storie doveva raccontare
la trasformazione di Spider-Man in un ragno
gigante.Anche se la
metamorfosi di Spider-Man è
già stata esplorata nei fumetti e nella serie animata degli anni
’90, il tema è stato scartato : era troppo scuro e macabro per
l’MCU.
Un episodio sui Guardiani della
Galassia è stato scartato perché troppo simile a Guardiani
della Galassia Vol. 3
Oltre a quello su
Spider-Man, era stato pensato anche un episodio sui
Guardiani della Galassia.
Stando sempre alle rivelazioni di A. C. Bradley
(via
Kakuchopurei.com), la storia è stata scartata da Kevin Feige perché era troppo simile al futuro
Guardiani della Galassia Vol.3.
L’influenza di The Twilight
Zone
La serie The Twilight Zone
è uno degli show più influenti della storia: ha ispirato programmi
come Black Mirror, American Horror Story e, non
da ultimo, anche la serie animata MarvelWhat
If?.
Come anche confermato da Jeffrey Wright nella serie dei Marvel StudiosAssembled, il suo
personaggio, Watcher, eredita la funzione narrativa del
personaggio Rod Serling di The Twilight
Zone. La struttura degli episodi dei due programmi è infatti
speculare.
I riferimenti a H.P. Lovecraft
Uno dei capitoli di spicco della
prima stagione di What If? è l’episodio quattro: “E
se… Dottor Strange avesse perso il cuore invece delle
mani?”. L’episodio
vede lo Stregone assumere la forma di Strange
Supreme, una versione contorta e alterata del personaggio,
avvelenata da mostri e creature provenienti da dimensioni
alternative.
L’oscurità qui rappresentata non è priva di
citazioni. Come rivelato da A.C. Bradley nello
show su Disney+Assembled,
l’ispirazione per la versione malvagia del personaggio è da
ricercarsi nelle figure di Dorian Gray e
Voldemort. Ma la forma finale assunta da Strange
prende ispirazione anche dalle creature dei romanzi
fantascientifici di H.P. Lovecraft, in particolare
dall’entità cosmica tentacolare Cthulhu.
Niente Tom Holland!
Molti
degli attori cinematografici si sono prestati per dare voce alle
loro controparti animate di What If?: Samuel
Jackson,Christ
Hemsworth, Benedict
Cumberbatch.I
doppiatori sono stati essenziali per dare slancio al primo
programma animato mai realizzato dall’MCU.C’è da dire però che un certo numero di
celebrità, tra cui Robert Downny Jr,
Chris Evanse Scarlett Johansson, hanno rifiutato la
parte.Anche nei casi in cui
le star originali hanno scelto di non doppiare le loro controparti
animate, sono state scelte per What if? voci
simili ai personaggi in carne ed ossa.
Tranne per Spider-Man:
la causa più probabile della
scelta è il complicato accordo contrattuale tra
Sony e Disney relativo al
personaggio di Peter Parker. Negli ultimi anni, i due studi hanno
collaborato per far vivere il personaggio sul grande schermo, ma il
loro rapporto è sempre stato pieno di disaccordi.Al momento, i dettagli esatti dei loro accordi
non sono di dominio pubblico.La mancanza di Tom Holland, o di una somiglianza al suo
Peter, è probabilmente un sottoprodotto di questa
disputa.
L’influenza di Loki
Ancora prima di What If?, è
stata la serie
Dinsey+Loki ad avviare
l’esplorazione tra gli spazi infiniti del Multiverso. Loki ha stabilito molte regole e tutta
la terminologia riguardante gli eventi e le varianti del
Multiverso. Ci sono però alcune incongruenze tra le due
serie.Ad esempio, in
Loki viene usato il termine ”Eventi Nexus”, mentre lo show
animato usa l’espressione ”Punti Assoluti” per indicare
qualcosa di molto simile…
A.
C. Bradley ha rivelato in
un’intervista con The GOAT Podcast (via Youtube) che
l’episodio di What If? sul Doctor Strange – quello in
cui si parla di ”Punto Assoluto” – è stato scritto prima che le
sceneggiature di Loki fossero ultimate. Visto che lo show
animato ha debuttato dopo
Loki, si è creata una strana differenziazione
terminologica tra le due serie.
La complicata storia d’amore tra
Catwoman e Batman è stata una
delle dinamiche più longeve dei fumetti, e una delle più iconiche
per lei e il Cavaliere Oscuro: l’uscita di The Batman di Matt Reeves è
dietro l’angolo e il fermento dei fan è al massimo nei confronti
della nuova versione di Selina Kyle/Catwoman
interpretata da Zoë Kravitz.
La trasposizione del personaggio da
parte di questa attrice sembra riprenderà i caratteri distintivi
dell’antieroina moralmente grigia di Year One.
Oltre al classico Batman di Frank Miller,
Catwoman ha avuto una varietà di momenti memorabili nei suoi oltre
80 anni di storia nei fumetti della DC: la
crescita del personaggio è progredita parallelamente e si è poi
intersecata a quella di Batman nel corso degli anni, nella famosa
storia d’amore Bat-Gatto che i fan adorano e che oggi ci è così
familiare.
Batman Vs. Catwoman
Il fumetto The Long
Halloween dello scrittore Jeph Loeb e
dell’artista Tim Sale è spesso considerato dai fan
come la più grande storia di Batman mai raccontata, in parte per
aver scritto una storia che ha dato a Batman uno dei suoi migliori
casi polizieschi nei fumetti, ma è stata anche un’eccellente
vetrina per una Catwoman post
Year-One.
Il personaggio di Catwoman di Selina
Kyle è ormai saldamente stabilito a questo punto e The Long
Halloween si apre con un emozionante confronto tra lei e il
più grande detective del mondo, dopo che Bruce Wayne decide di
indagare sul boss mafioso Carmine Falcone nei panni di Batman. Il
classico marchio di Sale di una grafica
malinconica e cupamente stilizzata enfatizza l’atmosfera noir,
anche nei momenti accesi dell’azione dei supereroi.
“Non è un giocattolo”
Essendo uno dei migliori fumetti di
Batman, non sorprende che The Long
Halloween presenti più di un momento di spicco tra il
Cavaliere Oscuro e la Scassinatrice; nel mezzo della dilagante
serie di omicidi iniziata dall’inafferrabile Holiday
Killer, così come la sanguinosa guerra tra bande di cui
sono stati il catalizzatore, Catwoman è diventata
a sua volta una variabile imprevedibile per Batman nella sua corsa
contro il tempo per risolvere il caso.
Il supereroe vede il Bat-segnale
acceso nel cielo e va a rispondere aspettandosi Jim
Gordon, solo per scoprire invece che è stata Catwoman a
chiamare. L’opera di Sale ancora una volta è
incorniciata in modo eccellente, con Catwoman che incarna gli
elementi felini del personaggio mentre è appollaiata sul
Bat-segnale sullo sfondo della Gotham City oscurata; il fatto che
Batman la guardi con lieve fastidio completa perfettamente la
tavola, confermando come il fumetto sia in egual misura artistico e
giocoso, che è esattamente ciò che la prima dinamica del duo mirava
a mostrare.
Sempre intrecciati
Dato lo status che The Long
Halloween ha nella comunità dei fumetti, è in parte
comprensibile perché il suo seguito, Dark Victory, venga
un po’ trascurato in confronto. Tuttavia, questo seguito diretto è
un degno sequel che si concentra sulla base del mistero noir
stabilito dal suo predecessore e, anche se
Catwoman vi compare solo fino a un certo punto,
prima di avventurarsi in Italia per una sua indagine, non se ne va
senza una classica interazione da “gatto e topo” con Batman.
Dopo che il caso dell’Holiday Killer
è stato “risolto” in modo ambiguo, un altro serial killer
soprannominato il Boia prende di mira gli agenti della GCPD legati
all’estenuante spirale durata un anno; Catwoman ancora una volta
sembra essere coinvolta in qualche modo e, mentre Batman la aiuta a
fuggire da una sparatoria, la sua pazienza comincia a vacillare.
Batman fa il timido in un primo piano dei due in una vignetta, il
che accentua il modo letterale e metaforico in cui i due sono, in
un modo o in un altro, sempre connessi.
Una pietra miliare nella loro
relazione
La dinamica del tira e molla tra
Catwoman e Batman è diventata un
tropo trito e ritrito negli ultimi tempi, quindi
Loeb e l’artista Jim Lee hanno
cercato di dare un giro di vite alla relazione tra i due;
Hush è stata una pietra miliare per questo, con Batman che
ha finalmente rivelato la sua identità a Selina, dimostrando che è
diventato più affidabile.
È stato uno dei migliori archi di
fumetti di Batman dei primi anni 2000, in parte per questa ragione;
anche se alla fine la loro storia d’amore ha fatto due passi avanti
e uno indietro, il bacio tra Batman e Catwoman è uno dei passaggi
più iconici della storia dei fumetti del duo. L’eccezionale opera
d’arte di Jim Lee con il panorama notturno della città e la luna
sullo sfondo era incredibilmente pittoresco e una grande
rappresentazione della (graduale) svolta della loro relazione.
Il grande colpo di Selina
Sebbene sia uno dei fumetti più
sottovalutati nell’angolo di Gotham City dell’universo DC,
Selina’s Big Score dello scrittore Ed
Brubaker e dell’artista Darwyn Cooke è un
racconto di Catwoman degno di nota. Cooke è lo
stesso scrittore/artista di Ego, che è uno dei migliori fumetti che
hanno influenzato The Batman di Matt Reeves, e
questo fumetto ha dato a Catwoman una meritata avventura da
sola.
Il fumetto one-shot mette Catwoman
nel mezzo di un’avventurosa trama di rapine, che si adatta alle
radici classiche del personaggio durante i suoi giorni da
cattiva/antieroina. L’opera d’arte di Cooke rappresenta un punto
culminante nella storia di Selina, adottando un approccio colorato
e retrò al mondo sporco e corrotto da cui provengono i personaggi
di Gotham. L’immagine significativa di Catwoman che sfreccia
allegramente per la città sotto le sue luci e la luna offre uno
sguardo nostalgico al personaggio.
Correndo da sola dopo “The
Wedding”
Dopo la run di Tom
King su Batman nell’era della Rinascita,
è iniziata l’apprezzata run di Joëlle Jones sulla
serie in corso di Catwoman. L’arco di King che
copre il potenziale matrimonio di Catwoman e Batman ha diviso i fan
poiché, dopo decenni di tira e molla, Selina ha finito per lasciare
Bruce all’altare all’ultimo minuto. Lei temeva che sposarlo avrebbe
reso Batman meno operativo e performante, perciò i due si sono
presi del tempo per prendere le distanze prima di andare avanti.
Ciononostante, la Jones ha dimostrato il suo coraggio ancora di più
sul fronte artistico, ma anche dal punto di vista della
scrittura.
Nell’arco narrativo Copycats, Selina
scende in pista per sradicare un impostore che le procura
attenzioni indesiderate da parte della GCPD. La vera Catwoman batte
l’imitatore in un combattimento, e l’impressionante grafica di
Selina che sta per rompere due fruste è proprio come ogni fan
immaginerebbe l’arte fumettistica di questo personaggio. L’abilità
di Jones nel fondere colore, realismo, dettagli, espressioni
facciali e forza unita all’erotismo insito al personaggio, rende la
sua interpretazione di Catwoman un classico moderno.
Nella primavera del 2018, il
pubblico è rimasto realmente sconvolto dalla sequenza di Avengers: Infinity War in cui il malvagio
Thanos schiocca le dita, servendosi
dell’Guanto dell’Infinito per spazzare via la metà
di ogni forma di vita nell’universo, compresi diversi Vendicatori
amati dai fan: per la prima volta, i potenti Vendicatori hanno
subito la loro prima ignobile perdita.
Nonostante il definitivo
ribaltamento delle conseguenze dello snap di Thanos in Avengers: Endgame, molti fan hanno passato gli
ultimi anni a chiedersi come la battaglia originale con il Titano
Pazzo avrebbe potuto essere vinta. In effetti, ci sono un mucchio
di decisioni sbagliate prese dagli Eroi più forti della Terra nel
corso della battaglia e, se fossero state fatte scelte diverse,
probabilmente le sorti dell’universo sarebbero state altrettanto
differenti.
Abbandonare Ultron
Quando Tony
Stark intraprese il progetto Ultron, lo
considerò come una potenziale “armatura del mondo”, qualcosa che
avrebbe potuto proteggere la Terra dalle minacce che i
Vendicatori non riuscivano a superare. Tuttavia,
la programmazione di Ultron andò in tilt, inducendo l’IA a tentare
la distruzione del mondo, con i Vendicatori che riuscirono a
malapena ad evitare l’estinzione di tutta l’umanità.
Anche se Tony e gli altri
Vendicatori hanno comprensibilmente abbandonato Ultron dopo
l’incidente di Sokovia, rimane il fatto che, se l’idea fosse stata
perfezionata, avrebbe potuto fare la differenza nella battaglia
contro Thanos in Avengers: Infinity War. Se un’unità funzionale
di Ultron fosse stata sul posto quando Thanos ha attaccato, forse
la battaglia avrebbe potuto essere vinta prima ancora che il Titano
Pazzo mettesse piede sul suolo terrestre.
Conservare la Gemma del Tempo
All’inizio di Avengers: Infinity War, Tony
Stark, Doctor Strange, Bruce
Banner e Wong si riuniscono al Sanctum
Sanctorum per pianificare la loro difesa contro l’imminente attacco
di Thanos. Nonostante i suggerimenti di Tony, Strange e Wong si
rifiutano di distruggere la Pietra del Tempo in previsione
dell’arrivo di Thanos: questa testardaggine
avrebbe portato Strange a perdere definitivamente la Pietra del
Tempo, uno dei peggiori eventi della vita del Dottor Strange.
La Pietra del
Tempo si è rivelata una delle gemme dell’Infinito più
cruciali nella ricerca di Thanos: non solo era necessaria per
completare il guanto, ma era anche abbastanza potente per
ricostruire la Gemma della Mente dopo che
Wanda Maximoff l’aveva distrutta. Se la Pietra del
Tempo fosse stata distrutta in una momento precedente, sarebbe
stato impossibile per Thanos completare il guanto.
Ignorare il potenziale di
Wanda
Wanda Maximoff ha trascorso gran parte di
Avengers: Infinity War al fianco di Visione,
cercando di tenerlo al sicuro dall’Ordine Nero di Thanos, che
cercava la Gemma della Mente nella sua testa; solo a metà della
Battaglia di Wakanda, Wanda si è veramente unita alla mischia ma, a
quel punto, era già troppo tardi per fermare le forze di
Thanos.
Dalla battaglia con Thanos, Wanda
ha costantemente dimostrato di essere uno dei Vendicatori più
potenti di sempre, con abilità che nemmeno lei comprende appieno; i
Vendicatori avrebbero certamente dovuto sfruttare coerentemente i
poteri della Strega Scarlatta, magari riuscendo a modificare il
corso della battaglia. Infatti, ignorare il vero potenziale di
Wanda potrebbe rivelarsi un errore fatale quando si unirà a Doctor
Strange in Multiverse of Madness, eventualmente come suo autentico
villain.
Non sfruttare i portali di
Strange
Gli Stregoni Supremi impiegano le
energie dell’universo per creare portali mistici da un luogo
all’altro usando i loro anelli di fionda: questi portali si sono
rivelati preziosi nel corso delle battaglie, in particolare nella
Battaglia della Terra, dove i Vendicatori risorti
sono stati in grado di venire in aiuto dei loro compatrioti contro
le armate di Thanos.
Anche se Strange e
gli altri stregoni fanno certamente uso dei loro portali, il loro è
un potere che deve ancora realizzare il suo pieno potenziale;
questi portali potrebbero essere usati per spazzare via eserciti
dal campo di battaglia, mozzare arti problematici che ospitano
potenti guanti, o sfuggire indenni ai danni. Tuttavia, i portali
tendono ad essere usati solo come mezzo di trasporto.
Portare lo scontro su Titano
Dopo essere saliti a bordo
dell’astronave di Ebony Maw, Iron Man,
Doctor Strange e Spider-Man
scelgono di viaggiare verso il pianeta natio di
Thanos, Titano, nel tentativo di combattere contro
di lui piuttosto che aspettare il suo attacco sulla Terra: questa
modalità d’assalto ha portato alla loro alleanza con i
Guardiani della Galassia in
Avengers: Infinity War, ma alla fine si è
rivelato un colossale fallimento.
Nonostante i loro valorosi sforzi,
l’attacco dei Vendicatori su Titano non è stato sufficiente a
fermare la ricerca delle Gemme dell’Infinito da parte di Thanos: in
definitiva, la loro strategia si è dimostrata incompleta e poco
redditizia. Se avessero avuto il tempo di impostare una strategia e
prepararsi all’arrivo di Thanos, forse l’inevitabile battaglia
sarebbe andata diversamente.
Rifiutarsi di “scambiare
vite”
Quando diventa evidente che la
Gemma della Mente di Visione è
stata presa di mira da Thanos e dall’Ordine Nero, i Vendicatori
suggeriscono di farla distruggere da Wanda.
Steve Rogers mette subito a tacere l’idea,
proclamando che loro “non scambiano vite”.
L’affermazione di Steve, anche se
onorevole, avrebbe solo segnato il destino dell’universo in
Avengers: Infinity War; Wanda sarebbe alla
fine stata costretta ad eseguire questo piano scartato, ma, a quel
punto, era già troppo tardi per fermare Thanos, che già possedeva
la Gemma del Tempo, con la quale è riuscito a invertire le sue
azioni.
Dimenticarsi di Fury
Durante tutti gli eventi di
Infinity War, nessuno dei Vendicatori
suggerisce mai di tentare di rintracciare Nick
Fury, l’ex direttore dello SHIELD che ha riunito la
squadra inizialmente. È solo durante la scena post-credits del film
che Fury appare, e viene eliminato dall’esistenza subito dopo aver
inviato una richiesta d’aiuto a Captain Marvel.
Se i Vendicatori
avessero contattato Fury prima, egli avrebbe potuto giungere alla
conclusione che Thanos era una minaccia abbastanza grande da
giustificare la richiesta di Carol Danvers di tornare sulla Terra:
con Capitan Marvel nella loro squadra, i
Vendicatori avrebbero avuto molte più possibilità di fermare Thanos
la prima volta.
Le rune di Kauf-Kaul
No Way Home è ricco di implicazioni legate al
futuro dell’Uomo Ragno, così come al più ampio
MCU, ma uno degli aspetti
del film ha ripercussioni molto più rilevanti di quanto si potrebbe
inizialmente intuire: le Rune di Kauf-Kaul sono
una fonte di potere mistico in grado di cancellare la memoria su
piccola o grande scala, e prevedono l’alterazione totale della
realtà per riuscire a farlo.
Con queste Rune nell’arsenale del
Dottor Strange, è ragionevole pensare che sia
stato possibile per i Vendicatori cancellare la memoria di Thanos
della sua crociata per annientare la metà di ogni forma di vita; il
Titano Pazzo sarebbe stato essenzialmente impotente contro un
incantesimo antico così potente, e il mondo avrebbe potuto essere
risparmiato dalla sua ira.
Non puntare alla testa
Dopo che Thanos ha
completato il guanto dell’Infinito,
Thor è diventato l’ultima possibilità di salvezza
dell’universo, conficcando la sua nuova ascia,
Stormbreaker, nel petto del Titano Pazzo.
Tuttavia, i suoi sforzi non sono stati sufficienti a fermarlo,
poiché Thanos è riuscito a schioccare le dita, cancellando metà di
tutte le forma di vita dell’universo, ma non prima di aver deriso
il dio del tuono, dicendogli che “avrebbe dovuto puntare alla
testa”.
Questo errore si è rivelato una
delle cose peggiori mai accadute a Thor, e per estensione, al resto
del mondo, portando direttamente alla Decimazione che ha
lasciato l’universo in subbuglio per cinque anni; non c’è dubbio
che Thor abbia passato molte notti insonni riflettendo su come il
mondo sarebbe potuto essere diverso se avesse mirato solo un po’
più in alto nella sequenza cruciale di Avengers: Infinity War.
Combattere divisi
Sebbene non si sia realizzato fino
alla fine di Avengers: Infinity War, i Vendicatori avevano
già perso la battaglia con Thanos anni prima;
infatti, durante gli eventi di Civil War, la squadra di supereroi è stata
divisa a metà, con Capitan America da una parte e
Iron Man dall’altra.
All’arrivo di Thanos, i
Vendicatori erano già divisi, sia in numero che in
potenza: la squadra separata non aveva alcuna possibilità di
fermare il Titano Pazzo, e l’universo fu costretto a pagarne il
prezzo. Fortunatamente per tutta la vita nell’universo, cinque anni
dopo, i Vendicatori furono in grado di riunirsi per disfare tutto
ciò che Thanos aveva fatto.
Jeremy Irons è uno
di quegli attori che ha letteralmente fatto la storia del cinema
dando vita a ruoli iconici e davvero indimenticabili. L’attore ha
sempre dimostrato di saper scegliere i ruoli a lui adatti,
restituendo interpretazioni emozionanti e conquistando un ampio
spettro di generazioni.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Jeremy Irons.
Jeremy Irons: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
film. Irons debutta sul grande schermo con
Nijinsky (1980), per poi apparire in La donna del
tenente francese (1981), Un amore di
Swann (1984), Mission
(1986), Inseparabili (1988) e Il mistero Von
Bulow (1991). La sua carriera continua apparendo in M.
Butterfly (1993), La casa degli
spiriti (1993), Die Hard – Duri a
morire (1995), Io ballo da sola (1996),
Lolita (1997), La maschera di ferro (1998),
The Time Machine
(2002), Il mercante di Venezia (2004), Le crociate(2005),
Casanova
(2005), Eragon (2006), Appaloosa (2008)
e Margin Call (2011). Tra i suoi ultimi film vi sono
The Words (2012),
Treno di notte per
Lisbona (2013), L’uomo che vide l’infinito
(2015), La corrispondenza
(2016), Batman v Superman: Dawn of
Justice (2016), Assassin’s Creed
(2016), Justice League (2017),
Red Sparrow (2018) e la
serie Watchmen (2019). Nel 2021 recita invece in
House of Gucci (2021).
2. È anche doppiatore,
produttore e regista. Irons non ha svolto solo l’attività
di attore nel corso della sua carriera, ma ha anche vestito i panni
del doppiatore. Infatti, ha prestato la propria voce per il
doppiaggio di Il re leone (1994), The Magic 7
(2009) e I Simpson (2012). In quanto produttore, ha
lavorato alla realizzazione del documentario Trashed
(2012) e del film Better Start Running (2018). Inoltre, ha
avuto anche un’esperienza come regista, dirigendo il film
Mirad nel 1997.
Jeremy Irons: la moglie e il
figlio
3. Ha un matrimonio alle
spalle. L’attore si è sposato per la prima volta da
giovanissimo con l’attrice Julie Hallam, a soli 21
anni, nel 1969. Tuttavia, questo matrimonio è durato solo qualche
mese, per poi portare i due al divorzio nello stesso anno. Irons e
la Hallam non hanno mai rivelato i motivi della loro separazione,
parlando unicamente di generiche differenze inconciliabili. Ancora
oggi, Irons ricorda quel matrimonio come una sua decisione fin
troppo impulsiva.
4. È sposato da molti
anni. L’attore si è poi risposato nel 1978 con la collega
Sinéad Cusack. I due sono insieme da allora e
dalla loro unione sono nati due figli: Samuel
(nato nel 1978) e Max (nato nel 1985).
Quest’ultimo è poi divenuto a sua volta un attore, recitando in
film come Dorian Gray, Cappuccetto rosso
sangue e Mistero a Crooked
House. Ad oggi, tuttavia, non ha ancora avuto modo di
dividere la scena con suo padre.
Jeremy Irons ha vinto un Oscar
5. Ha vinto un
Oscar. Irons ha un vinto un premio Oscar nel 1991 come
Miglior attore per il film Il mistero von Bulow. Vincendo
questo premio, l’attore ha battuto colleghi del calibro di
Kevin Costner, Robert De Niro, Gérard
Depardieu e Richard Harris. Ancora oggi
quella rimane la prima e unica candidatura ricevuta da Irons agli
Oscar.
Jeremy Irons in
Lolita
6. È stato convinto da Glenn
Close. Inizialmente, Irons aveva rifiutato il ruolo perché
sapeva che interpretare il professore avrebbe danneggiato la sua
carriera. Dopo averci riflettuto ed essere stato convinto da
Glenn Close che
lavorare con Adrian Lyne sarebbe un’esperienza da
non perdere, ha accettato di interpretare Humbert Humbert, non
senza assicurarsi prima un buon stipendio.
Jeremy Irons è Alfred
7. È un piccolo
eroe. Per l’attore, Alfred non è supereroe ma, stando a
Batman v Superman e Justice League, potrebbe essere ritratto
con una piccola h che sta per hero: “Penso che abbia una buona
influenza, è un buon consigliere. Non sono sicuro sarebbe in prima
linea in una lotta, ma sarebbe un buon sostegno”.
8. Ha difeso il film di Zack
Snyder. Con l’uscita di Batman v Superman, Irons
ha avuto modo di commentare la ricezione del film da parte della
critica. Secondo lui “Sono stato molto contento dei numeri.
Zack sembra avere difficoltà con la stampa, il che è strano. Non so
se ha a che fare con il tipo di segretezza che circonda la
realizzazione di questo tipo di film. Ma al pubblico è piaciuto e,
alla fine, è questo ciò che conta”.
Jeremy Irons in Mission
9. È il film che lo ha reso
celebre. Nel 1986, dopo aver recitato già in alcuni film,
Iron assume il ruolo di Padre Gabriel nel film Mission, un
missionario gesuita intento a convertire una tribù di Guaraní, in
Sud America. Nel corso del film egli prenderà sotto la propria ala
protettrice il personaggio di Rodrigo Mendoza, interpretato
dall’attore Robert De Niro. Proprio grazie a
questo ruolo Irons guadagnò grande popolarità, affermandosi come
uno degli interpreti più talentuosi della sua generazione.
Jeremy Irons: età e altezza
10. Jeremy Irons è nato il
19 settembre del 1948a Cowes, nell’Isola di
Wight. La sua altezza complessiva misura 187
centimetri.
La musica è una componente cruciale
nel processo narrativo. Comunica con il pubblico, influenzandone la
percezione e le emozioni. La traccia o l’effetto sonoro giusti
possono elevare un’immagine, rendere più profonda una scena o
migliorare un’opera visiva nel suo insieme.
C’è una vasta gamma di musica e
suoni su piattaforme di musica stock come it.depositphotos.com,
e molta musica scritta da compositori da zero per il film
specifico.
Pertanto, i registi sono esigenti
riguardo alla musica utilizzata per dare alle scene il significato
o la colorazione emotiva necessaria. Oggi daremo un’occhiata a
cinque tecniche musicali che i registi usano comunemente per
migliorare le scene dei film. Continua a leggere per saperne di
più!
Corrispondenza di componenti visivi e
uditivi
La prima cosa che i produttori
possono fare per migliorare il montaggio finale è scegliere una
composizione che corrisponda al tono previsto per le immagini.
L’esempio perfetto è la canzone di Roy Orbison “Oh, Pretty Woman”,
che appare nel film “Pretty
Woman“. Il brano viene utilizzato nella
scena in cui
Julia Roberts prova nuovi outfit e aggiorna il suo guardaroba.
Attraverso musica e testi, il regista sottolinea la bellezza di
Julia, dicendo, Pretty woman, I don’t believe you, you’re not
the truth. No one could look as good as you, mercy (Bella donna,
non ti credo, non puoi essere vera. Nessuno potrebbe essere bello
come te, misericordia).
2. Musica e immagini che
non si abbinano di proposito
Al contrario, a volte i registi
usano musica inappropriata che non corrisponde alla scena per
attirare l’attenzione dello spettatore e creare un effetto comico.
Il
film horror sui supereroi “Blade” ne è un esempio perfetto.
Quando Blade entra nel club giapponese nella sequenza d’azione, si
può sentire il rap di una studentessa giapponese, completamente
inadatto alla scena o all’atmosfera. Nonostante tutto, questo
momento è diventato iconico e classico; il tutto grazie alla musica
utilizzata.
3. Preparazione del pubblico per scene
significative
Un’altra tecnica utilizzata dai
registi consiste nel preparare gli spettatori a momenti importanti
con musica intensa, forte o spaventosa. In questo modo, i registi
possono evocare l’emozione giusta, creare l’atmosfera per la scena
successiva e mantenere l’interesse dello spettatore. La suspense è
ampiamente utilizzata in film come “Lo
squalo” e “Psycho“,
quando il predatore si avvicina alla vittima.
4. Trasporto degli spettatori in un altro momento o
luogo
I produttori impiegano con successo
melodie diverse per trasportare il pubblico in un altro momento o
luogo. Quando gli spettatori sentono suoni distinti, possono
facilmente riconoscere il motivo e capire quando o dove si svolge
l’azione. Una festa con musica disco, ad esempio, può catapultare
gli spettatori negli anni ’70, mentre una festa techno può farli
sentire direttamente negli anni ’80.
Nel film premio Oscar “Il paziente
inglese”, gli eventi si svolgono in Europa e quando gli autori ci
trasportano in Nord Africa, utilizzano melodie armoniche, eleganti
ed esotiche.
5. Focus sui momenti importanti
I creatori di film spesso
rafforzano scene importanti con tracce potenti, epiche, drammatiche
o cinematografiche che influiscono in modo massiccio sulla
percezione dello spettatore. Quentin Tarantino impiega con successo
questa tecnica in un modo visivamente sbalorditivo e divertente. In
“Kill Bill Vol. 1”, possiamo ascoltare la famosa canzone “Battle
Without Honor or Humanity” di Tomoyasu Hotei e assistere a uno
degli ingressi più epici della storia del cinema: O-Ren Ishii che
arriva alla House of Blue
Leaves.
In conclusione
La musica determina il modo in cui
percepiamo un’immagine sullo schermo. E scegliere il brano musicale
giusto potrebbe migliorare o distruggere un film. Ora che conosci
tutte le tecniche sonore chiave che i registi utilizzano per
enfatizzare le immagini, sarai in grado di distinguere tra una
scena con musica usata sapientemente e un momento che non ha una
colonna sonora adeguata.