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The Batman: una clip svela il volto dell’Enigmista

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The Batman: una clip svela il volto dell’Enigmista

In prossimità dell’uscita di The Batman, ecco una nuova clip dal film con Robert Pattinson nei panni del Cavaliere Oscuro. Nella clip vediamo finalmente il volto di Paul Dano, che interpreta il main villain del film, l’Enigmista.

https://twitter.com/TheBCEU/status/1496847053544062976?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1496847053544062976%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fthe-batman-movie-clip-riddler-face-paul-dano%2F

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

Michael Keaton pubblica una foto in costume da Batman, dal set di Batgirl

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Michael Keaton, impegnato sul set di Batgirl in cui tornerà a interpretare Batman, ha pubblicato una bella foto sul suo account Instagram in cui è protagonista la sua ombra in costume, con le inconfondibili orecchie a punta. L’attore ha espresso grande gioia nel tornare nei panni del personaggio e lo ha già fatto per The Flash di Andy Muschietti, in cui comparirà accanto a Ben Affleck. Ecco la foto:

Batgirl è il film del 2022 di Adil El Arbi e Bilall Fallah con Leslie Grace, J.K. Simmons, Michael Keaton  e Brendan Fraser. È stato annunciato che Leslie Grace interpreterà Batgirl. Il suo precedente ruolo cinematografico è stato nell’adattamento della WB di In the Heights, acclamato dalla critica. Mentre la trama di Batgirl è ancora nascosta, il film vedrà J.K. Simmons torna nel ruolo del commissario Gordon, visto l’ultima volta in Justice League di Zack Snyder. Jacob Scipio partecipa al film in un ruolo non rivelato e Brendan Fraser interpreta il cattivo Garfield Lynns, noto anche come Firefly. Ivory Aquino si è unita al cast nel ruolo di Alysia Yeoh

Batgirl doveva essere diretto da Joss Whedon, regista di The Avengers e Avengers: Age of Ultron, nonché della versione cinematografica di Justice League. Tuttavia, nel 2018, il regista ha deciso di abbandonare il progetto, ammettendo di non essere riuscito a “decifrare la storia”. Il film è diretto da Adil El Arbi e Bilall Fallah.

L’immagine e la parola 2022: uno sguardo al futuro e ai confini dell’audiovisivo

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Si terrà dal 12 al 13 marzo al PalaCinema di Locarno la nona edizione di L’immagine e la parola, l’evento primaverile del Locarno Film Festival. L’iniziativa quest’anno sarà dedicata al futuro delle immagini in movimento e ai territori di frontiera dell’audiovisivo. Per l’occasione, Michelangelo Frammartino presenterà in anteprima svizzera il suo ultimo lavoro, Il buco (2021), con la fotografia di Renato Berta.

Alberto Barbera, direttore della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, il professor Kevin B. Lee, lo scrittore e autore Bepi Vigna e il regista Stefano Knuchel, di cui sarà proposto Hugo in Argentina (2021), saranno gli altri ospiti con cui ci si interrogherà sulle nuove frontiere del cinema e della creazione. Il programma sarà arricchito da proposte formative rivolte alle giovani generazioni, con le attività di Locarno Kids e la Spring Academy.

Alla sua nona edizione, L’immagine e la parola si prepara a guardare avanti, riscoprendosi evento completamente dal vivo, in cui il pubblico potrà tornare a essere protagonista nella casa ticinese della settima arte, il PalaCinema di Locarno. Marzo sarà anche il mese che il Locarno Film Festival intende dedicare al futuro, e dunque il consueto appuntamento sarà arricchito da nuove iniziative legate alla riflessione sull’avvenire dell’audiovisivo e il coinvolgimento delle giovani generazioni.

Sabato 12 marzo alle ore 14.00 il “Locarno Film Festival Professor for the Future of Cinema and Audiovisual Arts” all’Università della Svizzera italiana (USI), Kevin B. Lee, terrà una masterclass dedicata al cinema all’ epoca di Netflix, seguita dalla proiezione del film di animazione Bombay Rose di Gitanjali Rao (2019), distribuito proprio dalla popolare piattaforma. Alle 18.30 il direttore artistico del Locarno Film Festival Giona A. Nazzaro si confronterà sul futuro dei festival cinematografici con un ospite d’eccezione, Alberto Barbera, direttore della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. All’incontro seguirà la proiezione, in anteprima svizzera, di uno dei titoli più entusiasmanti visti in laguna nel 2021: Il buco di Michelangelo Frammartino, vincitore del Premio speciale della giuria, fotografato dal maestro della luce bellinzonese Renato Berta. L’opera, capace di sondare i limiti dell’immagine cinematografica, a partire dal racconto della più grande impresa speleologica italiana di tutti i tempi, sarà presentata dal regista e dalla co-autrice Giovanna Giuliani. All’insegna delle scoperte avventurose sarà anche il programma di domenica 13 marzo, con il film Sasha e il Polo Nord (Tout en haut du monde, di Rémi Chayé, 2015), presentato nell’ambito dei Locarno Kids Screenings in collaborazione con Cinemagia, e, alle 10.30, con la masterclass di Michelangelo Frammartino, in collaborazione con il CISA e moderata dal direttore della fotografia de Il buco,Renato Berta. Alle 16.00, con il regista Stefano Knuchel ci si addentrerà nel linguaggio del fumetto, in un incontro con il creatore di Nathan Never Bepi Vigna dal titolo “La formazione di un artista”. Seguirà la proiezione del documentario di Knuchel Hugo in Argentina, nuova tappa di un meraviglioso viaggio cinematografico sulle tracce di Hugo Pratt, di cui Vigna ha raccontato la biografia nel volume La ballata di Hugo (2021).

Proiezioni e incontri della nona edizione de L’immagine e la parola sono gratuiti e non occorre la prenotazione. Anche le masterclass sono gratuite previa iscrizione obbligatoria, che può essere fatta online.

Le modalità di accesso all’intero programma saranno in linea con le disposizioni federali in merito alle sale cinematografiche e agli eventi al chiuso al momento della manifestazione.

MCU: 10 personaggi che credevamo morti ma che sono tornati

MCU: 10 personaggi che credevamo morti ma che sono tornati

L’Universo Cinematografico Marvel ha costruito la propria fama anche speculando sulla morte dei personaggi amati dal pubblico. Il franchise gioca tantissimo con la vita degli eroi: i duelli all’ultimo sangue, le stragi, i combattimenti che mettono in pericolo la vita del protagonista sono linfa per l’MCU. Spesso abbiamo visto morire sullo schermo i nostri supereroi preferiti, ma c’è da dire che molte di queste morti si sono rivelate delle illusioni! Di recente ad esempio, abbiamo assistito al presunto omicidio di Kingpin.

Le escamotage architettate dall’MCU per farci credere che un personaggio sia morto sono estremamente brillanti. Rivediamo insieme 10 morti presunte che ci hanno tolto il respiro e che meritano una menzione d’onore.

Loki Laufeyson

Thor-and-Loki-MCUIl personaggio maggiormente coinvolto nelle false morti dell’MCU è Loki Laufeyson. Il Dio dell’inganno adora giocare tra la vita e la morte: svanisce nello sfondo e poi torna trionfante dall’aldilà.

Sia che si lasci cadere dal Ponte dell’Arcobaleno verso l’ignoto o che venga pugnalato sul campo di battaglia, Loki fa sempre ritorno. Anche dopo che viene finalmente sconfitto da Thanos, l’Asgardiano continua a vivere assumendo la forma di una nuova variante multiversale.

Steve Rogers

Steve-Rogers-e-Peggy-Carter-mcuTra i momenti eroici di Steve Rogers c’è anche il suo sacrificio durante la Seconda Guerra Mondiale. In Captain America – Il primo Vendicatore, Steve chiama Peggy Carter per un’ultima volta e poi si getta con il suo elicottero nell’oceano, esplodendo insieme al suo carico.

Il gesto eroico è solo apparentemente l’ultimo compiuto da Cap nell’MCU. Come nei fumetti, Steve rinasce nell’era moderna: dopo essere rimasto per anni congelato nel ghiaccio, il personaggio riprende in mano la sua vita. In ogni caso, la morte fittizia è un evento essenziale non solo nell’esistenza di Rogers, sempre in lotta con il mondo moderno, ma anche nella storia dell’MCU.

Brock Rumlow

Brock-Rumlow-Captain-America-MCUBrock Rumlow si è trovato faccia a faccia con la morte in numerose occasioni, soprattutto dopo l’irrobustimento della sua alleanza con Hydra. L’apice arriva durante una battaglia contro Cap e i suoi alleati, quando il crollo di un edificio sembra porre fine alla vita di Crossbones.Non è però realmente la fine: il cattivo sopravvive e si prepara per un’ultima missione, nonostante le sue terribili ferite.

Sembra che ora il personaggio si sia autodistrutto definitivamente, anche se sappiamo che Rumlow ha l’abitudine di fuggire e tornare nell’MCU per vivere e combattere una volta ancora.

Janet Van Dyne

Hank-Pym-and-Janet-Van-DyneJanet Van Dyne viene inserita nell’MCU come un eroe proveniente dal passato. La sua scomparsa è stata a lungo un mistero per i fan: l’MCU ha fatto credere a tutti che il personaggio fosse morto per sempre e che non avrebbe più fatto ritorno.

Le vicende prendono però una piega diversa quando Ant-Man salva l’ex Wasp dalla sua prigione di Quantum Realm. Viste le rinnovate capacità di Janet, il suo ritorno è un immenso punto di svolta per il marito e per la figlia: entrambi traggono una rinnovata speranza per la loro lotta alla giustizia.

Bucky Barnes

Bucky-Barnes-Sniper-MCUL’eroe di guerra Bucky Barners ha una storia molto simile a quella di Captain America. Prima ancora di Steve, è Bucky ad essere ibernato e a far esperienza del lavaggio del cervello dell’Hydra e della creazione del programma Winter Soldier. Anche Barnes torna nell’epoca moderna dell’MCU: la rivelazione che l’eroe non è morto su quel treno pericoloso, è essenziale per Steve Rogers. In questo modo, Cap ha riottenuto il suo migliore amico.

Il viaggio di Bucky è stato lungo e anche lui, come l’amico, è cambiato tanto nell’era moderna. Ecco un’altra finta morte che ha ridefinito il personaggio.

Johann Shmidt

mcu-red-skull-MCUPer il capo dell’Hydra Johann Shmidt, la brama di potere è mortale. Durante la guerra mondiale, la sua presunta morte è messa in atto proprio dal potere che cerca di controllare: viene bruciato dal Tesseract.

A lungo Teschio Rosso è stato creduto morto dai fan. Inutile parlare dello shock che ha sorpreso tutti quando si è scoperto che la morte è stata solo un momento di passaggio per il personaggio. Inoltre, la morte e la ricomparsa di Shmidt sono state essenziali per il cattivo, che ora conosce il cosmo più di molti altri.

Nick Fury

Maria-Hill-Nick-Fury-MCUNick Fury è un esperto di spionaggio e di travestimenti: fingere la morte fa realmente parte del suo lavoro che – a volte – coinvolge anche Capitan America.

Fury è addirittura stato seppellito: tutti i fan hanno potuto vedere la lapide con il suo nome inciso. Anche se ufficialmente è ancora deceduto, il personaggio è ancora attivo nell’MCU.

Pepper Potts

Tony-Stark-Pepper-PottsPepper Potts è l’unica persona per cui Tony Stark avrebbe fatto di tutto. Ha avuto senso far credere al pubblico MCU che la donna fosse morta proprio per mostrare la reazione di Iron Man.

La presunta morte di Pepper era legata al siero Extremis, sostanza che le ha donato i poteri per combattere il falso Mandarino. Una volta persi i poteri, anche la morte se n’è andata da Potts.

Phil Coulson

Steve-Rogers-Captain-America-Clark-Gregg-as-Phil-Coulson-in-The-AvengersLa morte di Phil Coulson è stata progettata per far riunire i Vendicatori. Il personaggio è stato rianimato, anche se il sangue Kree l’ha riportato alla morte.

Ma il ciclo non finisce qui: Phil Coulson continua a tornare nell’MCU, anche sotto forma di altre varianti multiversali. Forse il Coulson originale potrebbe ora essere stato messo a riposo, ma la falsa morte del personaggio ha comunque ha agito come un catalizzatore per l’intero MCU.

Elektra Natchios

Elektra Natchios-MCUDopo che Wilson Fisk e Matt Murdock sono stati aggiunti all’MCU, è arrivata anche Elektra Natchios. Subito il personaggio è stato ucciso in combattimento, ma, come accade nei fumetti, è stato presto rianimato dalla Mano. Sembra che poi Elektra sia morta nuovamente in uno scontro che coinvolge anche Daredevil.

È però probabile che il personaggio riappaia lungo la linea temporale MCU per ingannare ancora una volta il pubblico sulla morte di un amato eroe Marvel.

Brie Larson continua l’allenamento per The Marvels

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Brie Larson continua l’allenamento per The Marvels

Brie Larson continua a scolpire il suo corpo e ad aumentare la sua forza con allenamenti intensivi che la rendono perfetta per interpretare Carol Danvers nel prossimo The Marvels. Come spesso è capitato in questi anni in cui l’attrice ha affrontato la preparazione per il ruolo, Larson ha condiviso sui social un video di un allenamento intensivo. Eccolo di seguito:

Tutto ciò che sappiamo su The Marvels

The Marvels, il sequel del cinecomic Captain Marvel con protagonista il premio Oscar Brie Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision.

Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel, infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista di CandymanNel cast ci saranno anche Iman Vellani (Ms. Marvel, che vedremo anche nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+) e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del quale però non è ancora stata rivelata l’identità.

Nessun dettaglio sulla trama del sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri. Naturalmente, Brie Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il sequel di Captain Marvel arriverà il 17 febbraio 2023.

Animali fantastici – I segreti di Silente, rimandato il trailer

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Animali fantastici – I segreti di Silente, rimandato il trailer

Nelle ultime ore, l’account twitter ufficiale di Animali fantastici – I segreti di Silente ha annunciato che il trailer del film, atteso per oggi, non verrà diffuso. Le motivazioni non sono state rese note, ma possiamo immaginare che il dramma dell’Ucraina di queste ore abbia spinto la Warner Bros a rimandare l’uscita del trailer.

Da quello che sappiamo, il film dovrebbe infatti raccontare l’innesco della Seconda Guerra Mondiale come ricaduta sul mondo Babbano dello scontro delle forze oscure di Grindelwald contro i maghi che lo hanno combattuto. Di seguito il tweet originale:

Animali fantastici – I segreti di Silente della Warner Bros. Pictures è la nuova avventura del Wizarding World creato da J.K. Rowling. Animali fantastici – I segreti di Silente presenta un cast guidato dal premio Oscar  Eddie Redmayne (“La teoria del tutto”), il due volte candidato all’Oscar Jude Law (“Ritorno a Cold Mountain”, “Il talento di Mr. Ripley”), con Ezra Miller, Dan Fogler, Alison Sudol, Callum Turner, Jessica Williams, Katherine Waterstone Mads Mikkelsen. David Yates ha diretto Animali fantastici – I segreti di Silente, un film scritto da J.K. Rowling e Steve Kloves, basato su una sceneggiatura di J.K. Rowling. I produttori del film sono David Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves, Lionel Wigram e Tim Lewis, mentre Neil Blair, Danny Cohen, Josh Berger, Courtenay Valenti e Michael Sharp sono i produttori esecutivi.

In Animali fantastici – I segreti di Silente Il professor Albus Silente (Jude Law) sa che il potente mago oscuro Gellert Grindelwald (Mads Mikkelsen) è intenzionato a prendere il controllo del mondo magico. Non essendo in grado di fermarlo da solo, Silente affida al magizoologo Newt Scamander (Eddie Redmayne) il compito di guidare un’intrepida squadra di maghi, streghe e un coraggioso Babbano pasticcere in una pericolosa missione, dove incontrano vecchie e nuove creature e si scontrano con la crescente legione di seguaci di Grindelwald. Con una posta in gioco così alta, quanto a lungo Silente potrà restare in disparte?

Il team creativo che ha lavorato dietro  le quinte include il direttore della fotografia George Richmond (“Rocketman”, “Kingsman: Il cerchio d’oro”), lo scenografo vincitore di tre Oscar® Stuart Craig (“Il paziente inglese”, “Le relazioni pericolose”, “Gandhi”, i film di “Harry Potter” e “Animali fantastici”) e lo scenografo Neil Lamont (“Solo: A Star Wars Story”, “Rogue One: A Star Wars Story”), la costumista vincitrice di quattro Oscar® Colleen Atwood (“Chicago”, “Memorie di una geisha”, “Alice in Wonderland”, “Animali fantastici e dove trovarli”) e il montatore che da tempo collabora con Yates, Mark Day (“Animali fantastici: i crimini di Grindelwald”, gli ultimi quattro film di “Harry Potter”). La musica è del nove volte candidato all’Oscar® James Newton Howard (“Notizie dal mondo”, “Animali fantastici: i crimini di Grindelwald”, “Defiance – I giorni del coraggio”, “Michael Clayton”, i film di “Hunger Games”).

La Warner Bros. Pictures presenta una produzione Heyday Films, un film di David Yates, Animali fantastici – I segreti di Silente. Il film sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures, e l’uscita nelle sale italiane è prevista per il 13 Aprile 2022.

Sean Penn è in Ucraina a girare un documentario sulla guerra in corso

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Sean Penn è in Ucraina per girare un documentario sull’invasione della Russia, come conferma Vice Studios. L’attore premio Oscar è apparso nel video di una conferenza stampa giovedì, nella capitale ucraina di Kiev, mentre ascoltava i funzionari del governo parlare della crisi.

Il documento è una produzione di Vice Studios in associazione con Vice World News e Endeavour Content. Penn ha visitato l’ultima volta l’Ucraina nel novembre 2021 e ha iniziato a prepararsi per il suo documentario. Le foto del viaggio di Penn a novembre furono pubblicate già all’epoca dal servizio stampa dell’operazione delle forze congiunte ucraine.

“Penn ha visitato l’Ufficio del Presidente e ha parlato con il vice primo ministro Iryna Vereshchuk, così come con giornalisti locali e membri dell’esercito ucraino” da quando è arrivato in Ucraina questa settimana, si legge su Newsweek. L’Ufficio del Presidente ha rilasciato una dichiarazione attraverso l’ambasciata ucraina elogiando l’attore e regista premio Oscar.

“Il regista è venuto appositamente a Kiev per registrare tutti gli eventi che stanno attualmente accadendo in Ucraina e per dire al mondo la verità sull’invasione russa del nostro Paese”, si legge nella traduzione della dichiarazione del presidente Volodymyr Zelens’kyj “Sean Penn è tra coloro che sostengono l’Ucraina in Ucraina oggi. Il nostro Paese gli è grato per una tale dimostrazione di coraggio e onestà”.

La dichiarazione aggiunge: “Sean Penn sta dimostrando il coraggio che a molti altri è mancato, in particolare alcuni politici occidentali. Più persone così ci saranno – veri amici dell’Ucraina, che sostengono la lotta per la libertà – prima potremo fermare questa atroce invasione della Russia”.

Penn è stato al centro di molte operazioni umanitarie e contro la guerra nel corso degli anni. Il documentario Discovery Plus del 2020 Citizen Penn ha raccontato gli sforzi dell’attore nella creazione dell’organizzazione senza scopo di lucro Community Organized Relief Effort, nota anche come CORE, in risposta ai terremoti di Haiti del 2010. CORE ha anche schierato squadre per aiutare con in tutti gli Stati Uniti nei test per il COVID-19 e vaccini.

Fonte: Variety

No Exit, l’incontro con il cast del film Hulu in arrivo su Disney+

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Arriva il 25 febbraio su Disney+ No Exit, il film basato sul romanzo omonimo di Taylor Adams che Hulu ha trasformato in un lungometraggio con protagonisti Havana Rose Liu, Danny Ramirez, David Rysdahl e Dennis Haysbert. Alla regia Damien Power che ha dichiarato di essersi trovato tra le mani una sceneggiatura che conteneva già tutti gli elementi di forza del romanzo.

“La sceneggiatura era fedele al romanzo, che aveva un’aspettativa molto alta, colpi di scena, tensione alta. C’erano questi aspetti che potevo prendere in prestito. Tutti gli aspetti più emozionanti erano già nella sceneggiatura che ho letto, quindi posso capire come mai le persone che hanno letto il libro hanno pensato che sarebbe stato un gran film.”

Protagonista della storia, nei panni di Darby, è Havana Rose Liu, che è dovuta riuscire a dare sfogo a un vasto range di emozioni, data la complessità e la varietà di stati d’animo a cui deve far fronte la ragazza nella storia: “In genere cerco sempre di pormi delle domande sui personaggi che interpreto. Per Darby il processo è stato molto semplice, mi è parso che lei scorresse attraverso di me. Ho sentito subito quello che era l’incredibile range di emozioni che prova nel corso del film e anche il grado di impotenza che raggiunge ad un certo punto della storia. Per me si è trattato del personaggio più complesso e sfaccettato che potevo chiedere di interpretare.”

Visto in The Falcon and the Winter Soldier, Danny Ramirez interpreta un personaggio molto particolare, che riserva delle sorprese interessanti agli spettatori: “Durante la produzione abbiamo passato due settimane di quarantena in Nuova Zelanda. Tutte le note che mi dava Damien le ruminavo per giorni e quando è arrivato il tempo delle riprese, è venuto tutto fuori. Avevo anche delle scene molto divertenti e mi sono sentito al sicuro a far uscire il meglio e il peggio di me, credo che questo fosse necessario per un film in cui devi empatizzare con persone che normalmente sono respingenti.”

Accanto a Ramirez, a David Rysdahl è stato affidato un altro personaggio complesso e interessante: “Senza cercare di fare spoiler, dico che abbiamo legato via FaceTime durante la quarantena. È diventata un’abitudine. Inoltre credo che il lavoro in questo caso fosse davvero il non giudicare i personaggi che eravamo chiamati a interpretare e di fidarci degli altri attori con noi in scena.”

Il maggiore in un cast molto giovane, Dennis Haysbert commenta: “Ho interpretato tanti militari, negli anni, e la cosa che ho notato su questi personaggi è che non è mai lo stesso personaggio, anche basandomi sulla mia esperienza. Ho preso questa come un’opportunità di mostrare chi fosse lui, ho incorporato nel personaggio dei traumi che conosco, che mi hanno raccontato. E io e Dale (Dickey, ndr) eravamo una squadra, lei mi copriva le spalle sul set, sarebbe bello se fosse qui anche lei.”

No Exit è una produzione Hulu, disponibile su Disney+ dal 25 febbraio.

Film vietati ai minori diventati culto

Film vietati ai minori diventati culto

Ci sono stati momenti nella storia del cinema in cui la censura e l’etichetta ”film vietato ai minori” erano arme mortali contro il successo di un film. Il lungometraggio marchiato non poteva essere proiettato nei cinema e spesso veniva completamente vietato anche dalla distribuzione. Fortunatamente, le cose sono cambiate nel corso degli anni: oggi anche i film etichettati possono trovare la strada per raggiungere i fan.

Inoltre, ci sono lungometraggi vittime della censura del passato che oggi possiamo considerare dei classici. Alcuni di questi film sono diventati cult proprio grazie alla loro categorizzazione mentre altri erano così validi che, nonostante la censura, hanno raggiunto da subito lo status di autentici capolavori. Di seguito troverai una lista contenente dieci film vietati ai minori che meritano di essere visti.

Kids – Monelli (1995) è un film vietato ai minori

kids-vietato-ai-minoriNel 1995, Larry Clark realizza il controverso dramma adolescenziale Kids. Il film è scritto dallo sceneggiatore Harmony Korine e getta uno sguardo realistico sui ragazzini di New York coinvolti in vicende legate alla promiscuità sessuale e all’abuso di sostanze.

La presenza di adolescenti nel film rende Kids un film vietato ai minori. Nonostante l’X-rating, , i fratelli Weinstein sono riusciti a far uscire il film attraverso una compagnia temporanea. Il resto è storia: Kids è diventato un film di culto, apprezzato da critici come Roger Ebert.

Lungo la valle delle bambole (1970)

Lungo la valle delle bamboleLa valle delle bambole è un dramma del 1967 diretto da Mark Robson. Il film segue le vicende di tre donne che decidono di intraprendere una bizzarra carriera nel mondo dell’intrattenimento per adulti. Tre anni dopo, il regista Russ Meyer dirige un film parodia dell’originale: Lungo la valle delle bambole

Quello di Meyer, scritto tra l’altro dal critico cinematografico Roger Ebert, diventa subito un film vietato ai minori di 18 anni. Per provocare il sistema di censura, Meyer vorrebbe aggiungere ancora più scene di sesso e nudi, ma la Fox fa uscire il lungometraggio prima che il regista possa modificarlo. Da allora Lungo la valle delle bambole è un amato cult e la Criterion Collection ha persino rilasciato un’edizione speciale del film nel 2016.

Crash (1996)

David Cronenberg ha sempre realizzato film che sfiorano i confini della decenza. Oltre a Scanners, lungometraggio censurato e diventato poi un apprezzatissimo classico, anche il lungometraggio Crash del 1996 è viene vietato ai minori di 18 anni.

Crash mostra atti sessuali spinti e incidenti traumatici. Per questi temi, c’è molta polemica sull’uscita del film: il British Board of Film Classification lotta a lungo per bandirlo. Nonostante le proteste, Crash viene rilasciato ed è un successo. Vince addirittura il premio speciale della giuria a Cannes ed è tutt’oggi un classico.

Non aprite quella porta – Parte 2 (1986)

Non aprite quella porta - fillm vietato ai minoriNon stiamo parlando del primo film della serie, ma di Non aprite quella porta – Parte 2: per gli appassionati di horror e per gli studiosi di cinema il sequel è un capolavoro. Il dark humour costruito attorno a Leatherface e alla sua famiglia merita una menzione speciale.

Non aprite quella porta – Parte 2 è oggi un cult che viene ancora proiettato nelle sale di tutto il mondo. Se il film originale è riuscito ad ottenere un R-rating – sigla che indica i lungometraggi vietati ai minori di 17 anni senza la presenza di un adulto – il secondo capitolo rientra tra i film vietati ai minorenni.

Anche La casa (1981) è un film vietato ai minori

la-casa-film-vietato-ai-minoriAnche il regista Sam Raimi ha realizzato un film vietato ai minori: si tratta de La casa, lungometraggio del 1981 che ha ricevuto un X-rating per la violenza delle immagini e per la rappresentazione dei demoniaci Deadittes.

Se la censura credeva di poter stroncare sul nascere la carriera de La casa, il film vietato è diventato un cult e ha dato origine ad una serie di sottoprodotti: due sequel, un remake e uno show televisivo.

Ultimo tango a Parigi (1972)

ultimo-tango-a-parigiUn altro lungometraggio torturato dalla censura è Ultimo Tango a Parigi di Bernardo Bertolucci. La critica italiana ha mosso accuse pesanti contro il film, condannando il regista e l’attore principale Marlon Brando.

Tuttavia, non sono mancati gli elogi: il più grande critico cinematografico dell’epoca, Pauline Kael, ha definito Ultimo Tango a Parigi il “film erotico più potente mai realizzato”.

Alta tensione (2003)

alta-tensione-film vietato ai minorPer gli amanti dell’horror, il film francese Alta tensione è imprescindibile. Il cult del 2003 si focalizza su due ragazze che si isolano in una fattoria per studiare e che finiscono accidentalmente nel mirino di un serial killer.

Anche Alta tensione è stato etichettato come film vietato ai minori, ma nonostante ciò è riuscito a guadagnarsi una buona reputazione tra i fan del genere.

Il cameraman e l’assassino (1992)

il-cameraman-e-l-assassinoIl cameraman e l’assassino non è uno dei film più conosciuti, ma è apprezzatissimo nei circoli cinematografici e tra i cinefili. Il lungometraggio è uscito nel 1992 ma è estremamente avanguardista: un mockumentary in bianco e nero che segue le azioni compiute da un serial killer.

Il film, seppur vietato ai minori, è riuscito a debuttare a Cannes, ad ottenere il il Premio Internazionale della Critica e a diventare un cult.

Showgirls (1995) è un film vietato ai minori

showgirls-film vietato ai minoriShowgirls è un film di Paul Verhoeven che parla di una ragazza (Elizabeth Berkley) che si dirige a Las Vegas con la speranza di diventare una showgirl.

Sono pochi a ritenere Showgirls un buon film. Censurato e vietato ai minori di 18 anni, il lungometraggio è stato un fallimento al botteghino ma un enorme successo in home video, diventando un classico cult negli anni successivi alla sua uscita.

Y Tu Mama Tambien – Anche tua madre (2001)

Y Tu Mama Tambien - vietato minoriAlfonso Cuaron è stato il primo regista messicano a vincere il premio come miglior regista agli Academy Awards e a ricevere nomination agli Oscar in sei diverse categorie. Una è stata quella per la migliore sceneggiatura originale con Y Tu Mama Tambien.

Il lungometraggio è un dramma di formazione su due ragazzi adolescenti che fanno un viaggio in macchina con una donna anziana. Il film è stato vietato ai minori per i contenuti sessuali e la rappresentazione dell’abuso di sostanze. Nonostante ciò, Y Tu Mama Tambien ha sbancato al box office dei cinema messicani e rimane ancora oggi un capolavoro.

Spider-Man: 5 volte in cui si è comportato da stupido

Spider-Man: 5 volte in cui si è comportato da stupido

Sony ha finalmente annunciato una data di uscita ufficiale per Spider-Man: No Way Home sui supporti fisici e sulle piattaforme. La notizia è stata accolta con favore dai fan, desiderosi di rivivere la grande avventura dell’eroe anche sui piccoli schermi.

Se c’è una cosa che il film ci ha dimostrato, è che Peter Parker non compie sempre e solo azioni sagge e ben calcolate. In No Way HomePeter (Tom Holland) sembra avere finalmente appreso che “Un grande potere comporta anche una grande responsabilità”, ma i fan sanno che le decisioni prese dall’eroe in film come Spider-Man: Homecoming e Avengers: Infinity War non sono state sempre astute. Ecco quindi una classifica che riporta i più grandi errori commessi da Spidey nell’MCU.

Spidey parte al #TeamIronMan

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Un grande errore commesso da Peter Parker è stato fidarsi di Tony Stark in modo troppo frettoloso. Un eroe coscienzioso e una persona così attenta a proteggere la propria identità come Spider-Man non sarebbe dovuto scendere a patti coi Vendicatori e firmare gli accordi di Sokovia.

Al contrario, in Captain America: Civil War, Spider-Man firma le carte che saranno la causa scatenante del conflitto descritto nel film.

Spider-Man si fida di Mysterio

mysterio-spider-manIn Spider-Man – Far From Home, Quentin Beck riesce a raggirare con estrema facilità Peter. Non è facile perdonare l’Uomo Ragno sapendo che ha consegnato E.D.I.T.H. ad una persona appena incontrata.

Iron Man, poco prima di morire, affida il suo arsenale a Spider-Man, ma il giovane eroe sperpera tutto per divertirsi con i suoi amici in Europa.  Consegnare a Mysterio i droni di Stark è una decisione egoista da parte di Spidey: ora sappiamo che ha avuto conseguenze devastanti. L’errore è stato fatto in buona fede, speriamo almeno che sia servito di lezione a Peter.

Spider-Man in viaggio nello spazio

outer spaceIn Avengers: Infinity War, Spider-Man spegne di nuovo il cervello. Questa volta Peter abbandona zia May, MJ Ned per seguire Tony nello spazio, lasciando l’intero pianeta Terra allo sbaraglio.

Ci è piaciuto vedere Spidey entrare in azione su Titano, ma questo simpatico eroe di quartiere è stato troppo affrettato nell’abbandonare le sue zone per immergersi in un’avventura che, purtroppo, è finita male per lui. In ogni caso, resta il dubbio se, con Spider-Man a lottare insieme a Capitan America, la battaglia sulla Terra sarebbe potuta finire diversamente…

Spider-Man chiede aiuto a Doctor Strange

spider-man-doctor-strangeMysterio, rivelando l’identità segreta di Spider-Man in No Way Home, ha messo a dura prova la vita per Peter. Siamo certi però che, con il tempo, l’adolescente coi superpoteri sarebbe stato accettato come ogni altro eroe dell’MCU. D’altronde, quasi nessun altro oltre a Spidey ha un’identità nascosta.

Se invece che chiedere aiuto alla magia del Doctor Strange Peter avesse usato il suo cervello e avesse parlato con il capo delle ammissioni al MIT, probabilmente sarebbe stato ammesso a Boston. Al contrario, la scelta irrazionale di Peter ha causato la morte di  zia May e l’oblio per l’eroe.

L’incidente sulla Staten Island Ferry

spider-manIn Spider-Man: Homecoming, Peter non dà retta a Iron Man: esce dal suo quartiere e decide di rintracciare l’Avvoltoio, finendo nel mezzo di un’operazione dell’FBI. Se Spidey avesse ascoltato Tony, Adrian Toomes sarebbe stato arrestato dalla polizia.

Al contrario tutto è andato storto e tutte le persone innocenti sul traghetto di Staten Island hanno quasi perso la vita. Come se non bastasse, Mac Gargan era tra i feriti sulla nave e chiaramente vuole vendicarsi di Spider-Man. Prevediamo che il personaggio torni nella prossima trilogia per creare scompiglio, magari trasformandosi in Scorpion o in Venom

Doctor Strange 2: 10 personaggi non-MCU che potrebbero apparire

Doctor Strange 2: 10 personaggi non-MCU che potrebbero apparire

Doctor Strange 2 riserverà senza dubbio molte sorprese ai fan. Dopo la sua comparsa vocale nel trailer trasmesso durante il Super Bowl, sembra che il Professor X (Patrick Stewart) sarà un personaggio di Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Per ora nulla è certo, ma dopo l’uscita del teaser i fan hanno iniziato ad interrogarsi su quali altri personaggi Marvel non appartenenti all’MCU potrebbero comparire nel secondo film con protagonista lo Stregone (Benedict Cumberbatch).

In effetti, i film Marvel realizzati al di fuori dell’MCU negli ultimi 20 anni sono parecchi e ognuno di questi franchise potrebbe intersecarsi con Doctor Strange nel Multiverso della Follia, film che si propone di attraversare diversi universi. Vediamo ora dieci personaggi non appartenenti all’MCU che ricoprirebbero un ruolo interessante nel film!

Professor X sarà in Doctor Strange 2?

Patrick-Stewart-Professor-XNel trailer trasmesso durante il Super Bowl, c’è una voce perfettamente riconoscibile: è quella di Patrick Stewart, l’interprete del Professor X nel franchise X-Men. Gli appassionati dei fumetti Marvel sanno che il Professor X fa parte degli Illuminati ed è probabile che Stewart faccia parte di un’altra versione multiversale del gruppo segreto dell’MCU.

L’eventuale presenza del Professor X in Doctor Strange nel Multiverso della Follia aprirebbe le porte dell’MCU a molti altri personaggi provenienti dai vari franchise…

Wolverine

x-men-in-doctor-strange-2Se il Professor X fosse davvero presente in Doctor Strange 2, allora potrebbe esserci anche Wolverine. Nei film degli X-Men, Logan e Charles Xavier sono strettamente legati. Wolverine potrebbe essere parte del consiglio degli Illuminati o anche uno dei suoi agenti.

Va anche considerato che Hugh Jackman ha fatto cenno a una possibile apparizione in MCU. Tra l’altro, Jackman ha già collaborato con il direttore dei Marvel Studios Kevin Feige nel primo film degli X-Men del 2000.

Uomo Cosa

Uomo-cosa-MarveC’è un personaggio Marvel che pochi fan conoscono, ma che sarebbe interessante vedere in azione in Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Stiamo parlando dell’Uomo Cosa, il protagonista del film del 2005 Man-Thing: La natura del terrore.

Uomo Cosa è il guardiano del “Nexus of All Realities”della Marvel Comics, un incrocio di diverse dimensioni e universi che potrebbe benissimo avere senso nella trama del film.

Ghost Rider

Nicholas-Cage-Ghost-RiderCi sono una serie di validi motivi per portare Ghost Rider in Doctor Strange nel Multiverso della Follia. È un personaggio mistico e potente, un caso a sé stante. Potrebbe debuttare insieme ai Figli della Mezzanotte, la squadra da lui stesso creata.

Vista la sua importanza nei Marvel Comics, Ghost Rider è destinato a fare il suo ingresso nell’MCU. Inoltre, Nicolas Cage, protagonista del film Ghost Rider del 2007 e fan spudorato dei fumetti, sarebbe contentissimo di apparire finalmente in un film MCU.

Daredevil

Ben-Affleck-in-DaredevilÈ vero, esiste già un Daredevil nell’MCU: è interpretato dall’attore Charlie Cox. Tuttavia, come abbiamo potuto vedere in Spider-Man: No Way Home, c’è sempre spazio per altre versioni. 

Quanto sarebbe bello vedere un cameo del Daredevil di Ben Affleck in Doctor Strange? L’attore potrebbe riprendere il suo ruolo e mostrare un Matt Murdock più vecchio, più brizzolato e con sicuramente più esperienza.

Il ritorno di Blade grazie a Doctor Strange 2

Blade-1998

Si è già parlato dell’arrivo in MCU di Blade. Wesley Snipes potrebbe riprendere il suo ruolo di cacciatore di vampiri dalla fine degli anni ’90 e dai primi anni 2000 e diventare anche un nuovo membro degli Illuminati dell’MCU.

Come Ghost Rider, Blade è un personaggio associato al lato horror della Marvel Comics e, per questo, avrebbe senso nel film. Sarebbe anche un ottimo modo per riportare sullo schermo l’attore che ha dato il via all’era dei film Marvel nel 1998. 

Silver Surfer

Silver-Surfer-in-Doctor-Strange-2È quasi certo che Silver Surfer sarà presto un personaggio dell’MCU. Surfer è uno dei membri dei Fantastici Quattro protagonisti dei primi film Fox. L’eroe potrebbe entrare negli Illuminati MCU, cosa che avrebbe senso dato il suo potere cosmico e la sua incredibile conoscenza.

I fan sarebbero felici di rivedere il protagonista del film I Fantastici Quattro e Silver Surfer in Doctor Strange nel Multiverso della Follia: una ricostruzione fedele che combina la recitazione in motion capture di Doug Jones e la voce di Laurence Fishburne.

Reed Richards

Ioan-Gruffudd-Reed-Richards-Doctor-StrangeNella Marvel Comics, Reed Richards è uno dei membri fondatori degli Illuminati: diventa essenziale se l’MCU decide di ridisegnare il gruppo. Il personaggio di Mr. Fantastic potrebbe benissimo essere ripreso da Ioan Gruffudd, l’attore che l’ha interpretato nei primi film dei Fantastici 4.

Speriamo che l’MCU non sottovaluti l’importanza di Reed Richards: inserirlo in Doctor Strange 2 sarebbe una scelta ottimale per collegarsi a tutti i film Marvel della Fox.

Spider-Man di Andrew Garfield

Andrew-Garfield-Spider-Man

I fan sono stati felici di vedere Andrew Garfield tornare al suo ruolo di Spider-Man in No Way Home. Ci sono molti altri film in cui Andrew potrebbe apparire: una possibilità è sicuramente Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Il film potrebbe essere un modo per mostrare una variante del personaggio in circostanze diverse da quelle viste nell’Universo Marvel della Sony, magari ancora insieme a Gwen Stacy.

Tobey Maguire e Sam Raimi di nuovo insieme in Doctor Strange 2?

tobey-maguire-in-Doctor-StrangeFatti i vari calcoli, il personaggio non appartenente all’MCU che potrebbe realmente apparire in Doctor Strange 2 è lo Spider-Man di Tobey Maguire: d’altronde, il film è diretto da Sam Raimi, il regista della trilogia originale dei film Sony di Spider-Man.

L’opportunità è troppo grande per lasciarsela sfuggire. Potrebbe trattarsi di una variante di Spider-Man che prende parte agli Illuminati MCU, permettendo a Maguire e a Raimi di riunirsi ancora una volta.

DCEU: il fan-casting per un film sui Teen Titans

DCEU: il fan-casting per un film sui Teen Titans

Il ritmo di produzione del DCEU è aumentato esponenzialmente e nel 2022 vedremo approdare sul grande schermo ben 5 nuove pellicole, dunque è il momento giusto per fare un bilancio di tutto ciò che potrebbe essere trasposto nell’universo in futuro (oltre alle storyline che i fan desidererebbero vedere adattate). Uno di questi esempi riguarda senza ombra di dubbio i Teen Titans, una delle squadre più amate della DC, per i cui membri il pubblico ha già decretato i perfetti interpreti: scopriamo assieme gli attori che hanno tenuto in considerazione.

Starfire – Alexandra Shipp

Starfire DCEU

Da quando il franchise degli X-Men della Fox è giunto al termine, la giovane e talentuosa attrice Alexandra Shipp merita un nuovo ruolo da supereroina soprattutto considerato che, dopo la sua meravigliosa performance in Tick, Tick… Boom!, la sua popolarità è cresciuta notevolmente.

La performance di Shipp nei panni Tempesta le ha permesso di esibire l’eroismo stoico insito al personaggio, caratterizzato inoltre da una buona dose di potere. Probabilmente il ruolo più congeniale per l’attrice all’interno della squadra dei Teen Titans sarebbe quello di Starfire, un vero e proprio personaggio matriarcale.

Robin – Dylan O’Brien


Il giovane attore Dylan O’Brien sarebbe veramente la scelta perfetta per interpretare Dick Grayson, alias Robin, e seguirlo nel suo percorso di transizione verso la creazione della sua doppia identità nei panni dell’eroe Nightwing, già precedentemente introdotto in Titans di HBO Max.

I fan hanno potuto osservare l’atletismo di O’Brien nella trilogia di The Maze Runner, requisito imprescindibile per interpretare anche il leader dei Teen Titans. L’attore è inoltre particolarmente abile nella rappresentazione di dinamiche romantiche su schermo, dunque la sua relazione con Starfire sarebbe sicuramente messa in primo piano grazie al carisma di O’Brien.

Cyborg – Ray Fisher

Ray Fisher ha fatto un lavoro eccellente in Justice League di Zack Snyder, rendendo Cyborg probabilmente il miglior personaggio della Justice League nel DCEU, ma sfortunatamente non ci sono state notizie riguardo al suo ritorno in un progetto futuro. Se i film della Justice League verranno definitivamente abbandonati, un progetto sui Teen Titans potrebbe essere l’espediente perfetto per un ritorno di Fisher.

L’impianto comico e umoristico di un progetto del genere sarebbe perfetto per la personalità di Fisher; come ben sanno i fan dell’attore, la sua bravura è supportata da una capacità comica inesauribile, dunque non è improbabile che questa sua qualità venga traslata in un futuro progetto del DCEU.

Beast Boy – Finn Wolfhard


Stranger Things ha portato alla ribalta un cast di giovani attori estremamente promettenti, la cui bravura sta fiorendo in svariate produzioni cinematografiche. Uno di questi è Finn Wolfhard, che sarebbe perfetto anche per un adattamento sui Teen Titans, dal momento che rispecchierebbe al meglio il comportamento comico e goffo di uno dei membri principali, Beast Boy.

Beast Boy è un personaggio estremamente popolare, specialmente tra i fan che sono cresciuti guardando la serie Teen Titans, quindi sarebbe fantastico ingaggiare un attore popolare e largamente apprezzato per interpretarlo.

Raven – Millie Bobby Brown

Alla stessa maniera in cui Wolfhard sarebbe perfetto per interpretare Beast Boy, Millie Bobby Brown potrebbe essere la scelta ideale per la più tormentata Raven. La chimica che hanno dimostrato di possedere sulla scena in Stranger Things sarebbe inoltre perfetta per la trama dei Teen Titans, dal momento che i due sono legati sentimentalmente nei fumetti.

La performance di Brown come Undici non sarebbe troppo lontana da quella che ci si aspetterebbe da lei come Raven e, se il film decidesse di utilizzare Trigon come antagonista principale, l’attrice potrebbe ulteriormente mettere alla prova le sue capacità di recitazione per quanto concerne il rapporto interpersonale tra i due.

Miss Martian – Vanessa Morgan

Vanessa Morgan, conosciuta soprattutto grazie a Riverdale o alla seconda stagione di The Shannara Chronicles, potrebbe essere perfetta per interpretare la cugina di Martian Manhunter, Miss Martian. I fan hanno visto Harry Lennix brevemente nei panni della prima in Justice League di Zack Snyder e sperano in un suo ritorno nel DCEU; forse, un ruolo di supporto per sua nipote potrebbe essere la strada giusta per ripresentare il personaggio.

Vanessa Morgan possiede la giusta maturità sullo schermo per riuscire a passare senza soluzione di continuità da una versione più anziana (sulla Terra) di Miss Martian, alla spensieratezza della sua versione più giovane, che è quanto richiesto dal ruolo.

Aqualad – Shameik Moore

Shameik Moore ha dato voce al personaggio di Miles Morales in Spider-Man: Un nuovo universo, dimostrando la sua abilità nell’interpretare un giovane eroe dal cuore tenero, che deve fronteggiare sfide impervie. Oltre a ciò, Moore ha anche la capacità di impersonare psicologie più seriose, ruoli da caposquadra simili a quello di Kaldur’ahm in Young Justice.

Il personaggio potrebbe apparire in un film sui Teen Titans, ma anche in un futuro sequel di Aquaman. Se i film volessero seguire il percorso dei fumetti, Shameik potrebbe alla fine diventare l’Aquaman del DCEU, qualora Jason Momoa decidesse mai di abbandonare il ruolo.

Bumblebee – Keke Palmer

Karen Beecher/Bumblebee è uno dei personaggi più intelligenti del DCEU, nonché uno dei più volitivi. Keke Palmer, che è stata vista in Hustlers e apparirà in Nope di Jordan Peele più tardi quest’anno, sarebbe perfetta per interpretare personaggi mossi da un forte spirito di squadra, in grado di aggiungere un po’ di umorismo al roster di Titani.

E’ probabile che il personaggio non comparirà già nel primo film sui Teen Titans, ma forse nei futuri sequel si deciderà di ampliare le linee narrative inglobando alcuni dei membri meno frequenti della squadra, portando quindi l’eroina sul grande schermo.

Kid Flash – Wyatt Oleff

Wyatt Oleff, che il pubblico potrebbe ricordare dal franchise It, possiede il look perfetto per interpretare Wally West in un futuro film dei Teen Titans; come per Aqualad, un’apparizione al fianco di Ezra Miller potrebbe essere entusiasmante per introdurre il personaggio, se The Flash si concludesse con un sequel.

La personalità goffa e i capelli disordinati di Oleff lo renderebbero perfetto per il velocissimo e impulsivo Wally, a cui i fan si sono affezionati dai fumetti e da Young Justice; Oleff è anche apparso come una versione giovane di Starlord in entrambi i film di Guardiani della Galassia.

Deathstroke – Joe Manganiello

Un altro attore che ha già fatto un’apparizione nel DCEU, ma purtroppo non ha visto progetti ulteriori che potessero ampliarne l’arco caratteriale, è Joe Manganiello. Un solido adattamento di Deathstroke è quello che necessita una degna produzione delle storyline dei Teen Titans, e Manganiello si adatterebbe perfettamente alla caratterizzazione del personaggio.

Deathstroke era uno dei villain più simpatici del cartone animato Teen Titans, in cui era conosciuto con il soprannome “Slade“. Recentemente è stato interpretato anche da Esai Morales in Titans della HBO Max, e da Manu Bennett nell’Arrowverse. Mangianiello ha un aspetto e una presenza sullo schermo simile a questi attori, quindi sarebbe entusiasmante vedere le qualità che potrebbe apportare al personaggio.

Arsenale – Ansel Elgort

I fan hanno amato Colton Haynes nei panni di Roy Harper in Arrow ma, dal momento che la sua storia si è conclusa, è tempo di scegliere un nuovo attore per il ruolo; fresco del grande successo in West Side Story di Steven Spielberg, Ansel Elgort non ha ancora accettato alcun ruolo da supereroe, dunque potrebbe essere giunto il momento per un suo ingresso all’interno del DCEU.

L’attore ha 27 anni e sarebbe dunque perfetto per interpretare Arsenal, spesso ritratto come più maturo e saggio rispetto agli altri membri. Potrebbe interpretare questo ruolo in un film dei Teen Titans, o in un film di Green Arrow, se la DC progettasse mai di sviluppare quel franchise nei film.

Kenneth Branagh vorrebbe un crossover con Poirot e Miss Marple

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Kenneth Branagh vorrebbe un crossover con Poirot e Miss Marple

Mentre finalmente nella sale italiane arriva il 24 febbraio Belfast, uscito già in tutto il mondo e da noi arrivato solo ora, Kenneth Branagh continua la promozione di Assassinio sul Nilo, e in un’intervista con AMC Theatres, ha dichiarato che gli piacerebbe vedere un Christie-verse, in cui i personaggi più iconici scritti da Agatha Christie si incontrano.

Trai crossover più affascinanti, nella sua idea, ci sarebbe un incontro tra Hercule Poirot e Miss Marple, i due grandi detective della letteratura di Christie. Tuttavia, dice Kenneth Branagh, se Poirot è un vero e proprio investigatore, Miss Marple è un personaggio ancora più affascinante, perché è la classica donna che si prende sotto gamba, che riesce a diventare invisibile e quindi si trova nella posizione migliore per risolvere dei misteri. Questa condizione, unita al fatto che è un intuito infallibile, secondo a nessun investigatore propriamente detto, la renderebbe una compagna di avventure perfetta per il “suo” Poirot.

Basato sul romanzo del 1937 di Agatha Christie, Assassinio sul Nilo è un audace mystery-thriller sul caos emotivo e sulle fatali conseguenze scatenate dall’amore ossessivo. Kenneth Branagh torna nei panni dell’iconico detective Hercule Poirot.Ricordiamo che il cast di Assassinio sul Nilo annovera Gal Gadot, Armie Hammer e Letitia Wright, oltre ad Annette Benning, Russell Brand, Rose Leslie, Sophie Okonedo, Ali Fazal, Tom Bateman, Emma Mackey, Dawn French Jennifer Saunders.. La sceneggiatura di Assassinio sul Nilo, che riunisce il team di filmmaker dietro al successo globale del 2017 Assassinio sull’Orient Express, è basata sul romanzo di Agatha Christie ed è firmata da Michael Green. Il film è prodotto da Ridley Scott, Kenneth Branagh, p.g.a., Judy Hofflund, p.g.a. e Kevin J. Walsh, mentre Mark Gordon, Simon Kinberg, Matthew Jenkins, James Prichard e Matthew Prichard sono i produttori esecutivi.

La vacanza in Egitto dell’investigatore belga Hercule Poirot a bordo di un elegante battello a vapore si trasforma in una terrificante ricerca di un assassino quando l’idilliaca luna di miele di una coppia perfetta viene tragicamente interrotta. Ambientata in uno scenario epico, caratterizzato da ampi panorami desertici e dalle maestose piramidi di Giza, questa drammatica storia di un amore finito male presenta un gruppo cosmopolita di viaggiatori dal look impeccabile, con colpi di scena che lasceranno il pubblico con il fiato sospeso fino alla scioccante rivelazione finale.

Girato con cinepresa 65mm Panavision alla fine del 2019, Assassinio sul Nilo trasporta il pubblico negli anni ‘30, ricreando molti dei luoghi che hanno ispirato l’affascinante thriller di Agatha Christie.

Il romanzo di Agatha Christie “Assassinio sul Nilo” è pubblicato in Italia da Mondadori ed è disponibile anche in versione audiobook, prodotta da GOODmood edizioni su licenza Agatha Christie Limited, con un cast di numerosi attori, sound design e ambientazioni musicali originali, per un’esperienza d’ascolto sorprendente.

The Batman: Google partecipa alla promozione e “accende” il Bat-Segnale

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In onore dell’arrivo in sala di The Batman, Google ha implementato un divertente Easter Egg nella sua barra di ricerca. Se i fan inseriscono una ricerca per “Bruce Wayne”, “Gotham City” o “Bat-Segnale”, possono attivare un’animazione del Bat-Segnale che scorre sullo schermo.

Per visualizzarlo, basta fare clic sulla piccola icona sul lato sinistro dello schermo per vedere il segnale luminoso dell’Uomo Pipistrello passare sopra la Ricerca Google. Variety osserva che un portavoce di Google ha affermato che la Warner Bros. non è dietro questo easter egg e che i fan possono goderselo per un anno. Qualcuno nell’azienda con la grande G è fan del Crociato di Gotham!

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

Wonka: Hugh Grant nel cast del film con Timothée Chalamet

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Wonka: Hugh Grant nel cast del film con Timothée Chalamet

Secondo One Take News, il vincitore del Golden Globe Hugh Grant si è unito a Timothée Chalamet nel prossimo prequel della Warner Bros. Pictures Wonka intramontabile personaggio de Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato dal romanzo di Roald Dahl. Ulteriori dettagli sul suo personaggio nono sono stati resi noti ma sembra che l’attore britannico possa aver già iniziato a girare le sue scene poiché è stato recentemente avvistato sul set britannico del film fantasy musicale. Ecco un video dal seti proprio di Hugh Grant:

Grant sarà presto al ciema nel prossimo film di Guy Ritchie e Jason Statham Operation Fortune: Rue de guerre e in un altro film fantasy Dungeons & Dragons.

Wonka, il film

Willy Wonka è stato creato dal famoso autore Roald Dahl. Il personaggio ha debuttato nel romanzo del 1964, Charlie e la fabbrica di cioccolato. Il libro è stato adattato due volte per lo schermo, nel 1971 e nel 2005, quando Tim Burton ha scelto Johnny Depp per il ruolo in questione.

Paul King, il regista dietro la serie di Paddington, firma la regia di Wonka. David Heyman produce. Insieme a Timothée Chalamet, il cast comprende anche Rowan Atkinson, Sally Hawkins, Olivia Colman, Keegan-Michael Key. Wonka uscirà nelle sale il 17 marzo 2023.

Tara Reid: 10 cose che non sai sull’attrice

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Tara Reid: 10 cose che non sai sull’attrice

Tara Reid è un’attrice ricordata per tanti diversi ruoli in film che hanno fatto la storia del cinema moderno, da American Pie a Sharknado. L’attrice ha lavorato sempre duramente, sin dagli esordi quanto era una ragazzina, per dare vita ad una carriera solida e diventando indimenticabile agli occhi degli spettatori per il suo fascino innato.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Tara Reid.

Tara Reid: i suoi film

1. I film e la carriera. La carriera dell’attrice inizia nel 1987 con il debutto nel film I vampiri di Salem’s Lot, per poi lavorare in alcune serie come Bayside School – La nuova classe (1994) e Il tempo della nostra vita (1995). In seguito, lavora in Il grande Lebowski (1998), Urban Legend (1998), American Pie (1999), Il dottor T & le donne (2000), American Pie 2 (2001), Alone in the Dark (2005) e Clean Break (2008). Tra i suoi ultimi lavori vi sono American Pie: ancora insieme (2012), Last Call (2012), Sharknado (2013), Hungover Games – Giochi mortali (2014), Charlie’s Farm (2014), Tie the Knot (2016), Ouija House (2018), Bennett’s Song (2018) e The Fifth Boro (2019). L’attrice non ha mai smesso di lavorare in serie tv, apparendo in Quintuplets (2004), Scrubs: medici ai primi ferri (2003-2005), Lemmon La Vida Loca (2013) e Noches con Platanito (2016).

2. È anche produttrice. Nel corso della sua carriera, l’attrice non ha svolto solo questa professione, ma ha esplorato diversi ambiti del cinema come, ad esempio, la produzione. Infatti, ha lavorato alla realizzazione dei film 7-10 Split (2007), Danny Greene: The Rise and Fallo f the Irishman (2009), Bulletproof Man (2011), Sharknado 5: Global Swarming (2017), Party Bus to Hell (2017), Worthless (2018) e The Last Sharknado: It’s About TIme (2018).

Tara reid

Tara Reid in American Pie

3. Per Reid è stato facile accettare. Una volta saputo che l’intero cast sarebbe tornato per realizzare American Pie: ancora insieme, il film del 2012 che segna la reunione del cast originale, per l’attrice il sì è stato decisamente facile: “C’è magia in questo cast. Quando ci metti tutti insieme, c’è questa grande chimica che viene fuori ed è così divertente”.

4. È cresciuta con il suo personaggio. Per l’attrice non c’è stato nessun timore circa il fatto di dover riprendere un personaggio che è nato grazie a lei 13 anni prima: “lei è stata nel mio cuore da allora. Quindi, è stato molto divertente tornare indietro a reinterpretarla”. Per questo nuovo film, l’attrice era in particolare interessata a scoprire a che punto fosse della sua vita il personaggio di Vicky.

Tara Reid in Scrubs

5. È apparsa nella terza stagione. L’attrice ha debuttato nella popolare serie comedy Scrubs interpretando Danni Sullivan, sorella di Jordan ed ex fidanzata di J.D. con il quale si frequenta per qualche puntata. La Reid ha poi brevemente ripreseo il personaggio anche nella quarta stagione, comparendo per qualche episodio.

Tara Reid in Sharknado

6. Ha partecipato a tutti i film del franchise televisivo. L’attrice è diventata famosa ai più anche per aver lavorato al primo film della serie nata nel 2013, apparendo anche nei successivi Sharknado 2 – A volte ripiovono (2014), Sharknado 3 (2015), Sharknado 4 (2016), Sharknado 5 (2017) e Sharknado 6 (2018).

Tara Reid: ha un marito?

7. Ha avuto diversi fidanzamenti. L’attrice non si è mai sposata, ma ha avuto diverse relazioni più o meno importanti. Nel 2000, l’attrice si era fidanzata con Carson Daly, suo collega conosciuto sul set di Total Request Live, fidanzandosi alla fine dell’anno per poi rompere il fidanzamento nel 2001. Nel gennaio del 2010, si era invece fidanzata con Michael Axtmann e i due avevano in programma di sposarsi nello stesso anno, ma non sono mai arrivati alle nozze. Negli ultimi anni, l’attrice ha avuto invece relazioni con il businessman Michael Lillelung, con il manager bulgaro Zachary Kehayov, con il musicista Erez Elsen e con l’attore Dean May.

Tara reid

Tara Reid è su Instagram

8. Ha un profilo ufficiale. L’attrice ha deciso di aprire un account ufficiale sul social, seguito da 269 mila persone. La sua bacheca è un tripudio di colori e le sue foto si alternato tra momenti lavorativi ed altri di vita quotidiana. Seguendola si può dunque rimanere sempre aggiornati sulle sue attività e sui suoi progetti futuri.

Tara Reid oggi: il suo 2020 e 2021

9. Ha innumerevoli progetti in programma. Nel corso degli ultimi anni l’attrice è parzialmente uscita dai radar del mondo di Hollywood. La Reid, infatti, sembra ora concentrarsi unicamente sul recitare in film indipendenti o B-Movie. Sono infatti innumerevoli i titoli a cui parteciperà da qui ai prossimi anni, ma si tratta di tutti film apparentemente di poco rilievo, con cast artistici grossomodo composti da sconosciuti. Di certo, però, c’è che la Reid si tiene continuamente in attività.

Tara Reid: età e altezza

10. Tara Reid è nata l’8 novembre del 1975 a Wyckoff, nel New Jersey. La sua altezza complessiva corrisponde a 165 centimetri.

Fonti: IMDb, Collider, Ranker

Morbius sarà un anti-eroe come Magneto o Wolverine, secondo il regista

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Il regista di Morbius, Daniel Espinosa, ha recentemente definito, nelle note di regia del materiale promozionale del film, il personaggio un antieroe. Nella versione ufficiale delle note di produzione di Morbius della Sony Pictures, tramite The Direct, il regista ha paragonato il personaggio ad altri antieroi come Wolverine, Magneto, Rogue e Venom. Il regista spera che il fascino del pubblico per gli antieroi li attirerà a vedere anche questo film.

“La maggior parte dei grandi eroi sono antieroi. La maggior parte di noi è restia ad accettare di essere il prescelto e Morbius è lo stesso. I personaggi più interessanti dell’universo Marvel sono sempre stati quelli che hanno avuto un piede per lato: Magneto, Rogue, Wolverine, a modo suo Venom. Tutti questi personaggi sono quelli che sono fondamentalmente i più affascinanti per noi spettatori e lettori di fumetti”.

Morbius, la trama

Uno dei personaggi più enigmatici e tormentati della Marvel, l’antieroe Michael Morbius, arriva sul grande schermo interpretato dall’attore Premio Oscar® Jared Leto. Infetto da una rara e pericolosa malattia del sangue, determinato a salvare chiunque sia destinato a subire la sua stessa sorte, il Dr. Morbius tenta una scommessa disperata. Quello che inizialmente sembra essere un successo si rivela presto un rimedio potenzialmente più pericoloso della malattia stessa.

Jared Leto è il protagonista dello spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione alla Sony, Morbius. Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.

Matt SmithTyrese Gibson, Adria Arjona Jared Harris completano il cast del film, che uscirà nelle sale italiane il 31 marzo 2022. La Arjona interpreterà Martine Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della tradizione.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: Sam Raimi era la scelta migliore, secondo il produttore

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Nell’ultima copia di Disney’s D23 Magazine (tramite The Direct), il produttore Richie Palmer ha offerto alcune informazioni su Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Quando gli è stato chiesto del cambiamento nei registi durante lo sviluppo, Palmer ha definito Sam Raimi il regista perfetto per il sequel e ha anticipato che il film abbraccerà più generi.

“Avere Sam Raimi al lavoro su questo film è un sogno folle che si avvera per tutti noi… È uno dei padrini del Marvel Cinematic Universe. Per lui riprendere la storia di Doctor Strange dopo un film di Spider-Man che ha legami multiversali è stato davvero eccitante, e anche per noi. Non c’è nessuno con un istinto migliore. Che si tratti di fantascienza, horror, commedia o romanticismo, Sam è il maestro. Quando si tratta di un film come questo, in cui stiamo incorporando un sacco di generi, è l’uomo perfetto per il lavoro, e questo non arriva a quanto lavora bene con una telecamera o a quanto sia il maestro della suspense a pieno titolo. Ci stiamo davvero appoggiando a quelle qualità di “Sam Raimi” e lo stiamo facendo un vero film di Sam Raimi.”

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: il nuovo misterioso trailer!

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Spider-Man: No Way Home, ecco quando arriverà in home video

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Spider-Man: No Way Home, ecco quando arriverà in home video

Mentre Spider-Man: No Way Home sta per concludere la sua corsa al box office con grandissimi risultati per Marvel Studios e Sony Pictures, oggi arrivano i primi dettagli sull’edizione che arriverà nell’home video del film. L’account ufficiale del film ha annunciato la data ufficiale e le prime versioni disponibili e lo ha fatto con un divertente twitt che riprende l’ormai leggendario meme circolato prima dell’uscita del film:

Dunque come possiamo apprendere da questo twitt Spider-Man: No Way Home uscirà in Digital e poi in Blu-ray e ULTRA HD a partire dal 22 Marzo e dal 12 Aprile 2022.

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2. Nel film, accanto a Tom Holland, tornano a interpretare Peter Parker/Spider-Man anche Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

The Batman: Matt Reeves conferma che i colloqui sul sequel sono iniziati

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Ormai è quasi certo che The Batman è impostato per lanciare un intero nuovo universo DC (un “Batverse”, se vogliamo) per la Warner Bros. Ciò è stato evidente quando lo Studios ha iniziato ad annunciare e pianificare gli spinoff di HBO Max che ruotano attorno al GCPD e al Pinguino, nonostante il regista Matt Reeves si sia mostrato sempre piuttosto timido riguardo ad un potenziale sequel. Tuttavia, qualcosa è cambiato, poiché il regista ha condiviso un aggiornamento molto positivo sui piani futuri durante la premiere britannica dell’adattamento DC Comics in arrivo al cinema la prossima settimana.

“Credo davvero in quello che abbiamo fatto e sarei entusiasta di raccontare più storie”, ha rivelato (tramite Screen Rant). “Stiamo già raccontando altre storie nello spazio fornito dalla piattaforma streaming su HBO Max, stiamo facendo una serie sul Penguin con Colin [Farrell], che sarà fantastica. E stiamo lavorando su altre cose anche noi, abbiamo iniziato a parlare di un altro film”.

E’ l’alba del Batverse? 

Questo non sorprende più di tanto dato che il film di Matt Reeves sembra abbia conquistato un po’ tutti. Dunque mentre le storie continueranno a essere raccontate nel DC Extended Universe attraverso film come Black Adam e The Flash, questo “Batverse” potrebbe puntare i riflettori su un autentico universo di Batman la cui carriera nella lotta al crimine è appena iniziata, e potrebbe reinventare le storie su i suoi personaggi secondari e ladri in modi nuovi ed eccitanti sia nel cinema che in televisione.

Con Ben Affleck che ha ormai abbandona il ruolo e Michael Keaton che sembra destinato a ereditare il ruolo del Cavaliere Oscuro del DCEU, questo significa che presto avremo due versioni del Crociato Incappucciato sul grande schermo contemporaneamente. Sulla base dell’esperienza passata, non sorprendiamoci se The Batman 2 verrà ufficializzata poco dopo l’uscita in sala, e poco dopo gli incassi del primo weekend. 

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

Kathy Bates: 10 cose che non sai sull’attrice

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Kathy Bates: 10 cose che non sai sull’attrice

Kathy Bates è una di quelle attrici che ha fatto davvero la storia del cinema con le sue innumerevoli quanto indimenticabili interpretazioni. L’attrice ha sempre lavorato sodo per costruire la sua carrera, facendosi apprezzare in tutto il mondo grazie al suo talento e alla sua classe.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Kathy Bates.

Kathy Bates: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. La carriera dell’attrice è iniziata nel 1971 con il film Taking Off (1971), continuando a lavorare in titoli come Due come noi (1983), High Stakes (1989) e Misery non deve morire (1990), che la consacra. Recita poi in Pomodori verdi fritti alla fermata del treno (1991) e L’ultima eclissi (1995). La sua carriera continua grazie ai film Titanic (1997), I colori della vittoria (1998), A proposito di Schmidt (2002), Il giro del mondo in 80 giorni (2004), Ultimatum alla Terra (2008), Revolutionary Road (2008), The Blind Side (2009) e Midnight in Paris (2011). Tra i suoi ultimi lavori vi sono Tammy (2014), Complete Unknown – Cambio d’identità (2016), La mia vita con John F. Donovan (2018), Una giusta causa (2018), Highwaymen – L’ultima imboscata (2019), Richard Jewell (2019) e Home (2020).

2. Ha lavorato in molte serie televisive. L’attrice non ha prestato il suo talento solo al grande schermo, lavorando anche in diverse serie tv che l’hanno resa famosa anche questo tipo di pubblico. Bates è apparsa, infatti, in Love Boat (1978), L’ombra dello scorpione (1994), Una famiglia del terzo tipo (1999), Six Feet Under (2003-2005), The Office (2010-2011), Harry’s Law (2011-2012), Mike & Molly (2014-2015), Feud (2017), Disjointed (2017-2018), The Big Band Theory (2018) e American Horror Story (2013-2020).

3. È anche doppiatrice, produttrice e regista. Nel corso della sua carriera, l’attrice ha anche vestito spesso i panni della doppiatrice, prestando la propria voce per i film Il viaggio di Natale di Braccio di Ferro (2003), La tela di Carlotta (2006), Bee Movie (2007) e La bussola d’oro (2007). In quanto regista, ha diretto i film tv Fargo (2003), Ambulance Girl (2005) e il film Have Mercy (2006), oltre che alcuni episodi delle serie Oz (1998), Everwood (2002) e Six Feet Under.

kathy bates

Kathy Bates in Titanic

4. Ha recitato una scena che è stata poi eliminata. Nel pluripremiato film Titanic, l’attrice interpreta Molly Brown, una delle aristrocratiche signore presenti sul transatlantico. Rispetto a ciò che si vede nel film, l’attrice aveva girato anche una particolare scena, poi tagliata in fase di montaggio. In questa si vedeva la Brown alzare il bicchiere chiedendo del ghiaccio mentre, alle sue spalle, si vede l’iceberg contro cui si scontrerà di lì a breve il Titanic. Mentre James Cameron completava il montaggio, decise però di eliminarla, considerandola di cattivo gusto e completamente fuori luogo.

Kathy Bates in Misery non deve morire

5. Ha usato la propria frustrazione contro il suo collega. Nel film Misery non deve morire, tratto dal romanzo di Stephen King, James Caan e Kathy Bates interpretato i due protagonisti. I due attori si sono in più occasioni scontrati riguardo i loro metodi di recitazione. Caan credeva nel minor numero di prove possibile. Bates, con il suo background teatrale, era invece abituata a esercitarsi molto. Quando ha riferito al regista Rob Reiner che Caan non stava tentando di relazionarsi o ascoltarla, Reiner le ha detto di usare quella frustrazione verso il suo personaggio, per rendere ancor più realistiche le loro scene di tortura.

6. Si è isolata molto sul set. Per interpretare al meglio il personaggio della problematica e violenta Annie Wilkes, l’attrice ha iniziato sempre più ad isolarsi sul set del film, tenendosi lontana dai suoi colleghi e da altre interazioni sociali. Per quanto questo le permise di dar vita ad una performance estremamente realistica e molto intensa, il regista, preoccupato, si vide costretto a chiederle di non rimanere costantemente nel personaggio, ma di prendersi delle pause da questo.

Kathy Bates in American Horror Story

7. Ha recitato in più stagioni della serie. La Bates è entrata a far parte della terza stagione di American Horror Story, intitolata Coven, interpretando la spietata serial killer Delphine LaLaurie. Da quel momento è poi diventata un membro ricorrente del cast della serie, recitando anche nella quinta stagione, Hotel, nei panni della manager dell’Hotel Cortez Iris, nella sesta, Roanoke, con il ruolo dell’instabile attrice Agnes Mary Winstead e, infine, nell’ottava stagione, Apocalypse, nei panni della spietata e sadica Miriam Mead.

kathy bates

Kathy Bates: ha un marito?

8. Attualmente non sarebbe impegnata. Della vita privata dell’attrice non si è mai saputo nulla per il semplice fatto che non ha mai esposto nulla sotto i riflettori. Attualmente non si hanno dunque informazioni sul suo stato sentimentale. Le uniche notizie certe è che si è sposata nel 1991 con l’attore Tony Campisi, dopo ben dodici anni di convivenza, per poi divorziare nel 1997.

Kathy Bates ha vinto un Oscar

9. Ha vinto un Oscar. Bates ha vinto un Academy Award alla Miglior attrice protagonista per il ruolo in Misery non deve morire, diventando la prima donna a un vincere questo premio per un film horror/thriller. Nel corso della sua carriera, l’attrice ha poi ricevuto altre tre nomination agli Oscar, sempre per la Miglior attrice non protagonista. Nel 1999 ha ricevuto quella per I colori della vittoria e tre anni più tardi quella per A proposito di Schmidt. Nel 2020 è invece stata candidata per il film Richard Jewell.

Kathy Bates: età e altezza

10. Kathy Bates è nata il 28 giugno del 1948 a Memphis, nel Tennessee. La sua altezza complessiva corrisponde a 160 centimetri.

Fonti: IMDb, Cosmopolitan, The Famous People

Belfast, recensione del film di Kenneth Branagh

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Belfast, recensione del film di Kenneth Branagh

Dopo un inverno trionfante e una stagione di premi che ancora deve concludersi, ma che lo vede trai principali attori in gara (con 7 nomination agli Oscar 2022 e 6 ai BAFTA 2022, senza dimenticare i SAG e gli altri premi assegnati dai sindacati), Belfast di Kenneth Branagh sbarca sul grande schermo, portando con sé un importante carico di aspettative. L’attore, regista e sceneggiatore porta nei cinema italiani la storia della sua giovinezza, lui che è abituato a raccontare e riadattare le storie degli altri, tanto che contemporaneamente in sala ci sarà anche Assassinio sul Nilo, reinvenzione e omaggio al classico della letteratura di Agatha Christie. 

Belfast, la trama

Questa volta, dicevamo, Kenneth parla di sé, della sua infanzia a Belfast e di un tempo a cui guarda con nostalgia e affetto, ma non certo con rimpianto. Siamo alla fine degli anni ’60 e Buddy, un ragazzino di nove anni, vive con la famiglia, genitori e fratello maggiore, in una via di Belfast dove tra una maggioranza cattolica e una minoranza protestante (come la famiglia di Buddy), sono tutti operai. La storia è ambientata durante The Troubles, come viene definito il conflitto in Irlanda del Nord che dura ancora oggi tra Repubblicani e Unionisti.

In questo contesto turbolento, Buddy, che altri non è che l’alter ego del regista, vive una infanzia relativamente tranquilla, pur consapevole delle agitazioni che ribollono intorno a lui, tra problemi in famiglia, malattie degli affettuosi nonni, giochi da grandi con i bulletti del quartiere, influenzati dai conflitti degli adulti. Per tutto il film, Branagh raccoglie episodi, piccoli bocconi di vita che vedono protagonista quello che, con buona approssimazione, era proprio lui, nella sua memoria. 

Belfast castBuddy è l’alter ego di Kenneth Branagh

Apparentemente per accentuare il senso di storia passata, Kenneth Branagh sceglie di raccontare Belfast in scala di grigi, una scelta che sì, aiuta a collocare indietro nel tempo i fatti, all’epoca dei ricordi, ma che gli permette anche di giocare con il colore, che nei pochi e ben ponderati momenti in cui irrompe sullo schermo, racconta la contemporaneità dell’arte in ogni sua espressione, che diventa rifugio per Buddy/Kenneth, in un mondo che fa paura.

E forse il regista, come molti di noi, vorrebbe trovare rifugio nel conforto del cinema e, in questo caso, lo fa con una dolcezza e un amore senza fine per i personaggi che racconta, una famiglia molto amata, si capisce bene, a cui rende giusto omaggio un cast in stato di grazia e di una bellezza che solo al cinema può esistere. Caitriona Balfe e Jamie Dornan, Judi Dench e Ciarán Hinds, Jude Hill e Colin Morgan sono la trasfigurazione delle persone vere che rappresentano. In un mondo che pretende, a buon diritto, la rappresentazione di etnie, sessi, forme, dimensioni e anche apparenze, Kenneth Branagh sceglie ancora la bellezza, forse poco realistica ma infinitamente romantica, per dare corpo ai suoi ricordi e alla sua nostalgia. 

Belfast non è Roma

Data la scelta del bianco e nero, il titolo uguale al luogo in cui è ambientata la storia e la forte componente autobiografica della storia, in molti hanno accostato Belfast a Roma di Alfonso Cuaron, ma mentre nel caso del regista messicano il racconto era un’indagine precisa e coinvolta nelle storie che metteva in scena, in questo caso Branagh cede all’immaginazione, destruttura il racconto in piccoli momenti, quasi si trattasse di un film a episodi, e questa scelta lascia immaginare che, per una volta, abbia preferito il viale delle memorie al rigore narrativo che sempre caratterizza le sue sceneggiature.

Quello che resta di Belfast è la dolcezza dello sguardo del regista su un mondo che non rimpiange ma che rievoca con grande affetto, il ricordo di un mondo che vibra dentro coloro che sono partiti e dentro coloro che sono rimasti, forse anche dentro quelli che si sono persi lungo il percorso, come del resto fa un amore eterno, un “Everlasting Love”.

Belfast, guarda il trailer del film

La Famiglia Proud: più forte e orgogliosa, la recensione della serie Disney+

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Arriva il 23 febbraio su Disney+ La Famiglia Proud: più forte e orgogliosa (The Proud Family: Louder and Prouder), l’attesissimo revival della rivoluzionaria serie di Disney Channel. A doppiare la serie tornano alcuni dei doppiatori originali che ne hanno fatto la fortuna, tra cui Kyla Pratt (Penny Proud), Tommy Davidson (Oscar Proud), Paula Jai Parker (Trudy Proud), JoMarie Payton (Suga Mama), Cedric the Entertainer (Zio Bobby), Karen Malina White (Dijonay Jone s ), Soleil Moon Frye (Zoey Howzer), Alisa Reyes (LaCienega Boulevardez) Carlos Mencia (Felix Boulevardez), Maria CanalsBarrera (Sunset B oulevardez), Alvaro Gutierrez (Papi), Raquel Lee Bolleau (Nubia Gross), Marcus T. Paulk (Myron), Aldis Hodge (Frankie), Aries Spears (Wizard Kelly), Cree Summer (Peabo), Patricia Belcher (Preside Hightower) e Kevin Michael Richardson (Dottor Payne). Non solo, la serie è anche piena di nuove voci e di Guest star, tra cui si contano Lizzo, Tiffany Haddish, Eva Longoria, Jaden Smith e tantissimi altri, per un cast di superstar tutte votate al divertimento sfrenato di questo cartone animato geniale e coinvolgente. 

La Famiglia Proud: più forte e orgogliosa, la trama

La Famiglia Proud: più forte e orgogliosa segue le avventure e le disavventure della quattordicenne Penny Proud e della sua famiglia mentre affrontano con ilarità e spensieratezza la vita quotidiana. Questi ultimi anni regalano una nuova carriera a mamma Trudy, sogni più audaci a papà Oscar e nuove sfide a Penny, tra cui farsi amica una vicina di casa attenta alle ingiustizie sociali che è convinta di avere molto da insegnarle, dei prepotenti influencer dei social media che vogliono cancellarla e i suoi stessi ormoni adolescenziali. Gli amici di Penny ritornano, inclusi Dijonay, LaCienega, Zoey e Michael. Torna anche la Suga Mama di Penny, pronta come sempre a dispensare amore severo o una mano gentile ogni volta che Penny ne ha bisogno. Tra i volti nuovi troviamo Maya e KG, dei nuovi ragazzi che non solo devono affrontare le difficoltà di essere gli ultimi arrivati, ma anche di avere due padri, una prima volta per Smithville.

La Famiglia Proud: più forte e orgogliosaGli ingredienti per fare di La Famiglia Proud: più forte e orgogliosa la serie d’animazione perfetta per i ragazzini ci sono tutti. Prima di tutto i temi, dall’irruenza dell’adolescenza alla passione per i temi sociali, all’inclusività, fino a comprendere la parità di genere, sesso e diritti. Insomma, gli sceneggiatori non si fanno mancare niente, ma lo fanno in maniera armoniosa e ogni parte della storia (almeno dei primi due episodi disponibili sulla piattaforma) si percepisce una freschezza e una spontaneità che sempre più prodotti per giovani e giovanissimi abbracciano come cifra distintiva. 

Il meglio del passato con il necessario del presente

Si torna a quell’atmosfera familiare e rassicurante di inizio anni 2000, ma lo si fa con la consapevolezza che i giovani, oggi, hanno necessità di confrontarsi con altri argomenti, oltre all’adolescenza, alle cotte trai banchi di scuola, ai contrasti con i genitori e alla voglia di indipendenza. Soprattutto, La Famiglia Proud: più forte e orgogliosa indaga con leggerezza ma con attenzione sulle questioni legate al web, ai social media e alla percezione di se stessi attraverso i Device con cui comunicano oggi gli adolescenti. Questa attenzione pone sotto i riflettori una questione importante, che fa parte integrante della vita quotidiana di chi è adolescente oggi. Trovare questo tipo di argomenti, raccontati con precisione in una serie per ragazzi non è da poco. 

La Famiglia Proud: più forte e orgogliosa arriva dal 23 febbraio su Disney+ con i primi due episodi e poi con un episodio a settimana ogni mercoledì. 

Edgar Ramirez: 10 cose che non sai sull’attore

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Edgar Ramirez: 10 cose che non sai sull’attore

Edgar Ramirez è uno di quegli attori che ha già conquistato il pubblico di mezzo mondo e sarebbe meglio tenerlo d’occhio perché potrebbe davvero scalare l’Olimpo dello star system in futuro. L’attore si è fatto conoscere grazie a dei ruoli iconici e grazie anche alla sua meticolosità nel costruire i suoi personaggi.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Edgar Ramirez.

Edgar Ramirez: i suoi film

1. I film e la carriera. All’inizio della sua carriera l’attore ha recitato in alcuni film di produzione latina come El nudo (2002) e Punto y raya (2004). Recita poi in Domino (2005), ottenendo grande popolarità e apparendo da quel momento in film come The Bourne Ultimatum – Il ritorno dello sciacallo (2007), Prospettive di un delitto (2008), Che – L’argentino (2008), Che – Guerriglia (2008), La furia dei titani (2012), Zero Dark Thirty (2012), The Counselor – Il procuratore (2013), Liberaci dal male (2014), Point Break (2015), Joy (2015), La ragazza del treno (2016), Gold – La grande truffa (2016), Bright (2017), Il segreto di una famiglia (2018), Wasp Network (2019), Resistance – La voce del silenzio (2020), The Last Days of American Crime (2020), Jungle Cruise (2021), Yes Day (2021) e The 355 (2022).

2. Ha recitato per la TV ed è anche un produttore. Nel corso della sua carriera, Ramirez ha avuto modo di prendere parte anche a diversi prodotti televisivi di successo, come Carlos (2004), American Crime Story (2018) e The Undoing – Le verità non dette (2020). Prossimamente reciterà anche nelle serie Florida Man (2022) e Black or White, Never Gray. Ramirez, però, non ha svolto solo l’attività di attore, ma ha vestito più volte i panni del produttore. Infatti, ha partecipato alla realizzazione dei film Venezzia (2009), Libertador (2013), Secreto de Confesion (2013), Ti guardo (2015), primo film sudamericano a vincere il Leone d’oro al Festiva di Venezia, e del corto Anto (2017).

Edgar Ramirez: ha una moglie?

3. Non si è mai sposato. L’attore ha una vita personale molto privata, tanto da non far trapelare nulla a riguardo. Nonostante questo, è appurato che l’attore non si sia mai sposato e pare che, attualmente, non sia nemmeno fidanzato. L’attore, però, è stato al centro delle cronache rosa, qualche anno fa, per la semplice voce di corridoio che lo vedeva legato a Jessica Chastain. Pare, infatti, che i due si siano frequentati nel 2012 e che la storia sia durata per breve tempo. Secondo alcuni rumors, l’attore sarebbe stato impegnato anche con Ana de Armas nel 2016, ma sarebbe durata poco anche in questo caso.

edgar ramirez

Edgar Ramirez in Point Break

4. Non è stato la prima scelta. Per il ruolo di Bodhi, uno dei due protagonisti del remake di Point Break, erano stati considerati gli attori Tom Hardy, Colin Farrell, Hugh Jackman, Jeremy Renner, Chris Hemsworth e Garrett Heldlund. Infine, poi la scelta è ricaduta su Ramirez. Una volta ottenuto il personaggio, l’attore si preparò attraverso un lungo addestramento fisico, che gli permise di interpretare personalmente molte delle scene più complesse, evitando di ricorrere a controfigure.

Edgar Ramirez: non è lui il pittore

5. Esiste un suo omonimo pittore. Cercando in rete ci si può imbattere in alcune errate notizie che vorrebbero l’attore anche impegnato in qualità di pittore. In realtà, si tratta di due persone distinte, ma dallo stesso nome. Esiste infatti un Edgar Ramirez pittore, nato in una città della provincia di Bogotá, in Colombia, nel 1970, noto per essersi formato viaggiando tra Parigi e Londra. Trasferitosi in Italia agli inizi di questo millennio, finalmente il pittore ha trovato modo per mettere a frutto la sua esperienza firmando diverse opere pittoriche e sculture di pregio.

Edgar Ramirez è Gianni Versace

6. Ha dovuto fare un sacco di cambiamenti. Per interpretare Gianni Versace in American Crime Story, l’attore si è sottoposto ad una trasformazione fisica particolarmente impegnativa. Egli è infatti ingrassato di ben 12 dodici chili e ha dovuto essere assistito da un dialect coach per imparare a parlare un inglese con accento italiano. Grazie a questa preparazione, a cui si è aggiunto un lavoro di trucco non indifferente, Ramirez ha raggiunto una somiglianza particolarmente impressionante con il vero Versace.

7. Ha fatto ricerche approfondite. L’attore ha più volte affermato di trasformarsi in un vero e proprio giornalista (ha una laurea in questo campo) quando si mette a fare le ricerche che riguardano il personaggio che deve interpretare. E anche per dar vita a Gianni Versace non è stato da meno: per prepararsi al ruolo, Ramirez ha infatti letto articoli, guardato moltissime interviste e parlato con le persone che erano molto vicine a Gianni versace. Così facendo ha potuto comprenderne la personalità e i modi di fare.

edgar ramirez

Edgar Ramirez in Domino

8. È stato il suo primo film di rilievo. Dopo aver recitato in alcuni film di produzione sudamericana, Ramirez ottiene una prima importante occasione per farsi conoscere anche negli stati uniti grazie al film Domino, con protagonista Keira Knightley e basato sulla vera vita della cacciatrice di taglie Domino Harvey. Nel film Ramirez interpreta il cacciatore di taglie Choco, ispirato a Gerard Quiocho. L’attore avrebbe voluto incontrare quest’ultimo per prepararsi al ruolo, ma gli fu erroneamente detto che il cacciatore era morto. La sua interpretazione fu comunque molto apprezzata e gli conferì grande popolarità.

Edgar Ramirez è su Instagram

9. Ha un profilo social. L’attore ha voluto aprire anche un lui un proprio account Instagram ufficiale che è seguito da qualcosa come 3,9 milioni di persone. Tra i suoi post, oltre a quelli dedicati ai progetti lavorativi o a momenti di svago, sono molti quelli rivolti al suo paese, il Venezuela, e alla situazione politica vigente. Seguendolo si potrà dunque rimanere aggiornati su tutte le sue attività e molto altro.

Edgar Ramirez: età e altezza

10. Edgar Ramirez è nato il 25 marzo del 1977 a Caracas, in Venezuela. La sua altezza complessiva corrisponde a 178 centimetri.

Fonti: IMDb, People

Gadget sci-fi: i 9 migliori strumenti tecnologici nei film di fantascienza

Quante volte, di fronte a un film sci-fi, abbiamo desiderato fortemente possedere un certo prop/oggetto di scena tecnologico o gadget sci-fi? Da dispositivi di comunicazione high-tech a marchingegni impressionanti e mortali, la tecnologia cinematografica ha contribuito a modellare lo sviluppo della nostra era digitale.

Gli amanti della fantascienza hanno guardato questi film per anni, selezionando accuratamente i gadget più cool e tecnologicamente avanzati, che avrebbero voluto possedere. Alcuni di questi spiccano più di altri, altri si sono fatti largo man mano nella nostra quotidianità: vediamo assieme la classifica.

Set OASIS VR – Ready Player One

ready player one fantascienzaNonostante l’esempio concreto di molti film o serie tv di fantascienza che illustrano come una simulazione di realtà virtuale immersiva sarebbe una pessima idea, gli spettatori continuano ad essere attratti da questo concetto.

Il set VR di Ready Player One è la definizione perfetta di immersione in una realtà del genere, servendosi di strumenti che favoriscono un’esperienza sensoriale a livello di corpo e mente, con dispositivi tecnologici aggiuntivi che permettono di camminare fisicamente o sentire gli odori mentre si gioca. La cuffia VR è davvero un gadget impressionante e dimostra come un oggetto dalle piccole dimensioni possa sprigionare un’enorme potenza.

Macchina Esper – Blade Runner

blade runner fantascienzaL’Esper Machine di Blade Runner è un dispositivo in grado di migliorare il punto di vista dell’utilizzatore, eseguendo uno zoom quasi infinito per ingrandire i dettagli di immagini digitalizzate. Più che gadget sci-fi, un vero e proprio strumento di ricerca.

Al giorno d’oggi, questa ci sembra una funzione asservita da gran parte dei dispositivi tecnologici che maneggiamo, eppure l’Esper Machine va al di là del mero fotoritocco, con risultati stratosferici in termini di ingrandimento di una foto stampata negli anni ’80, nella cornice dei film di fantascienza.

Lo zaino protonico – Ghostbusters

Ghostbusters II film fantascienzaLo zaino protonico è probabilmente uno dei motivi principali del successo di Ghostbusters, testimone di una vera e propria ricerca scientifica dietro la trama della saga fantascientifica. Come sappiamo, si tratta di un acceleratore di protoni nucleari inventato dai Ghostbusters nel 1984, nella loro prima pellicola, con lo scopo di acchiappare fantasmi.

Gli zaini protonici sono stati una vera e propria introduzione per il pubblico alla tecnologia fantascientifica ed hanno indubbiamente costituito un punto di partenza fondamentale per lo sviluppo del mercato di gadget cinematografici.

Il Reattore Arc- Iron Man

reattore arc fantascienza

Tony Stark, intrappolato in una grotta, senza alcuna via di fuga praticabile, è riuscito a ideare uno dei più, se non il più, avanzato strumento tecnologico in Iron Man. ll reattore Arc fornisce energia a un elettromagnete, che impedisce alle schegge di proiettile incastrate di raggiungere il cuore di Tony Stark e, anche se si ignora l’origine del marchingegno, l’ingegnosità di tale tecnologia è impossibile da negare.

L’Arc Reactor serve come fonte di energia quasi illimitata, un qualcosa che la gente oggigiorno può solo sognare. Insieme a un sistema di supporto vitale impiantato, il reattore alimenta un sistema di armi e un’intelligenza artificiale: inutile dire che la lista dei fan che desiderano un reattore ad arco è lunga chilometri…

Il lancia-rampino – Batman Begins

Batman Begins film fantascienzaTutta l’attrezzatura di Batman potrebbe essere considerata “la migliore”, poiché batte qualsiasi contendente dei film di fantascienza. Tuttavia, nessuno dei dispositivi di Batman è così iconico come il rampino a forma di pipistrello che ha salvato Batman e Robin da molte situazioni difficili. Il lancia-rampino, detto anche Batcavo, normalmente permette a Batman di scalare o scendere dai palazzi, o di dondolarsi tra i vari grattacieli di Gotham City su corde. Simile al rampino e alla fiocina, la spara corde utilizza un fortissimo morsetto attaccato ad un cavo altamente tensile, per scalare le superfici e/o per attraversare enormi distanze.

Il successo dello strumento è dovuto all’idea alla base della creazione, ossia quella di un dispositivo con funzione diretta, perfetto per sottolineare lo status di Bruce Wayne come comune mortale agli occhi del pubblico e, contemporaneamente, determinando la misteriosità del personaggio agli occhi dei villain e cittadini di Gotham.

Hoverboard – Ritorno al futuro II

Sono passati anni da quando Ritorno al futuro II ha anticipato l’arrivo, e il successo, degli hoverboard nel 2015: pensiamo solo che la gente nutre ancora la speranza che questa tecnologia venga utilizzata quotidianamente nel futuro prossimo!

Il fascino di questo monopattino 2.0 deriva direttamente dalla forma dell’oggetto come incredibile pezzo di equipaggiamento, unito alla concretezza che esso può assumere all’interno del regno della possibilità: è infatti sempre stato percepibile come un macchinario fabbricabile e, soprattutto, utilizzabile! Senza dubbio un gadget sci-fi che tutti vorremmo avere!

Spara Ragnatele- The Amazing Spider-Man

the amazing spider-man 3

Parte integrante del progetto di distanziamento del film The Amazing Spiderman dalla sua controparte del 2002 è stata l’aggiunta di spara ragnatele artificiali al design del personaggio, al posto del fluido organico che il Peter Parker di Toby Maguire sparava dai polsi.

È la pura e semplice atemporalità dello spara ragnatela a dimostrare che si tratta di uno dei miglior gadget di fantascienza in assoluto: bambini e ragazzi di tutto il mondo, e di ogni età, hanno immaginato di poter sparare ragnatele da una pistola immaginaria sul loro polso, sancendo in questo modo l’unicità dello strumento come parte integrante del personaggio e accedendo l’immaginazione di così tanti fan!

Comunicatore – Star Trek

Il comunicatore nell’universo fantascientifico di Star Trek è un dispositivo che consente di stabilire un contatto audio tra il personale della Flotta Stellare e le astronavi o le installazioni fisse della Flotta; questo strumento sarebbe poi diventato, nei film successivi, un dispositivo portatile.

Anche se agli occhi dei giovani della generazione Z non si tratta di un grande miglioramento rispetto alla tecnologia attuale, l’idea di comunicare attraverso i pianeti era qualcosa di assolutamente sconosciuto per gli anni ’70. Erano allora stati inventati solo prototipi portatili di telefoni cellulari, ma il primo telefono cellulare non sarebbe stato disponibile al pubblico prima di quattro anni: ancora oggi, l’idea di possedere un comunicatore così potente è un sogno per molte persone.

Spade laser – Guerre stellari

Qualsiasi fan di Star Wars ha, almeno una volta nella vita, desiderato possedere una spada laser: si tratta fondamentalmente dell’arma più iconica di tutto il regno della fantascienza e di una delle invenzioni più mirabolanti dell’intera storia del cinema. Un must have trai gadget sci-fi.

Alimentate dai cristalli Kyber e da una connessione innata con la Forza, le spade laser non potranno mai esistere nel nostro tempo. Questo non ha comunque fermato i fan dal cercare di coltivare la tecnologia adatta per poter procedere alla creazione di una spada laser!

Harry Potter: il New York Times immagina il franchise senza JK Rowling

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La nuova campagna del New York Times ha suscitato emozioni contrastanti trai fan di Harry Potter, nato nel 1997 dalla penna di JK Rowling. I sette libri sono stati adattati negli otto film, che vedono protagonisti i tre maghi Harry (interpretato da Daniel Radcliffe), Ron (Ruper Grint) ed Hermione (Emma Watson).

Con la crescita del franchise, la figura della sua creatrice è diventata sempre più controversa. La Rowling, infatti, è stata più volte accusata di transfobia, avendo dichiarato che le donne trans non sono vere donne. Nonostante continui a partecipare al franchise, inclusi i film non ancora usciti nelle sale, come Animali fantastici: I segreti di Silente, si sta cercando di ridurre la sua importanza sempre di più. Infatti per questo nuovo film il suo contributo è stato minimo.

JK Rowling “cancellata” dalla nuova campagna del New York Times

Come riportato da Giant Freakin Robot, la pubblicità in questione è stata segnalata nella metropolitana di Washington D.C. ed è subito diventata virale su Twitter. Questa campagna nasce per promuovere il giornalismo indipendente e in una delle immagini viene rappresentata una donna, Lianna, che sta “immaginando Harry Potter senza il suo creatore“. (via T. Greer)

Anche su Twitter gli utenti hanno avuto reazioni contrastanti. Chi supporta JK Rowling ha minacciato di cancellare il proprio abbonamento alla testata giornalistica, mentre qualcuno ha fatto notare come la reputazione della scrittrice non sia più la stessa a causa dei suoi pensieri un po’ controversi. Nonostante i fan di Harry Potter siano divisi tra loro, il New York Times non ha voluto dare spiegazioni in merito alla situazione.

Questa campagna non è sufficiente a “rimuovere” la Rowling da Harry Potter, anche se nulla deve essere dato per scontato. La polemica ha diviso i fan, che nonostante vi siano affezionati, sono profondamente in disaccordo con la scrittrice. C’è il timore che, supportando il franchise, automaticamente lo si faccia anche con la Rowling. D’altro canto però, non può essere ignorato il fatto che senza JK Rowling, non esisterebbe Harry Potter. Il New York Times, nella sua campagna, lo immagina senza tutte le controversie che la scrittrice porta con sé, solo per evidenziare quanto sia difficile trovare un equilibrio tra dare credito al suo lavoro e prendere le distanze dalle sue convinzioni personali.

Daniel Radcliffe sarà “Weird Al” Yankovic: per lui una “grande responsabilità”

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Daniel Radcliffe si espone per la prima volta sul suo ruolo da protagonista nel film Weird: The ‘Weird Al’ Yankovic Story. Il carattere biografico della pellicola permetterà alle nuove generazioni di conoscere Al Yankovic, cantautore che ha spopolato negli anni ’70 per aver regalato al mondo un modo nuovo di vivere la musica, attraverso la comicità.

Al Yankovic, conosciuto anche come Weird’ Al Yankovic, storpiava alcune parti di canzoni famose, per riproporle in maniera divertente e leggera: Like A Surgeon (Like A Virgin di Madonna), Another One Rides The Bus (Another One Bites The Dust dei Queen) e tante altre.

Cosa ne pensa Daniel Radcliffe?

Onorato nell’avere la possibilità di indossare l’iconica maglietta hawaiana del cantante, Daniel Radcliffe racconta a People alcune delle sue riflessioni ed esplicita la stima che ha nei confronti di Yankovic. È pronto a dare vita alla storia dell’artista, completamente vera e senza filtri. Non ha paura nel parlarne utilizzando termini come “scandalosa” o “depravata”, poiché il contatto con il pubblico deve essere puro e trasparente.

Le parole dell’attore suggeriscono solo alcune deviazioni per favorire l’umorismo che ha sempre contraddistinto il cantautore, ma Yankovic potrebbe scegliere di raccontare la verità per creare una narrazione più eccitante. La decisione più probabile, però, è creare delle esagerazioni che facciano parte di un divertente espediente di marketing, anche se potrebbero non essere del tutto fedeli alla vita realmente vissuta dall’artista americano.

Daniel Radcliffe in un film comico

In effetti, Daniel Radcliffe può sembrare una scelta azzardata per la realizzazione di un film comico, ma l’attore ha la particolare capacità di riuscire a realizzare film insoliti e diversi tra loro. Non è conosciuto per essere un attore comico, nonostante molti dei progetti indipendenti in cui ha recitato gli abbiano permesso di mostrare i suoi muscoli comici, come Swiss Army ManGuns Akimbo e What If.

Con lo stesso Yankovic, che ha co-scritto il film biografico in uscita, ci saranno sicuramente molti momenti da ridere, anche se l’abilità recitativa più seria di Radcliffe anticipa che Weird: The ‘Weird Al’ Yankovic Story non sarà privo di attimi emozionanti, che stimoleranno la sensibilità del pubblico.

Mad Max: Fury Road, Charlize Theron e Tom Hardy commentano le tensioni sul set

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A sette anni dall’uscita del film, un’intervista con Vanity Fair ci porta dentro alle tensioni vissute sul set di Mad Max: Fury Road grazie alla testimonianza degli stessi protagonisti: Charlize Theron e Tom Hardy, oltre a Nicholas Hoult. I membri del cast e della troupe del film di George Miller hanno riflettuto sulla famigerata “faida” trai due protagonisti del film, che è derivata sia da uno scontro caratteriale che da un confronto professionale non proprio tranquillo.

L’animosità tra i due crebbe al punto che, come ricorda Theron, “era diventata una questione di sopravvivenza” di fronte all’intensa ostilità che vedeva alternarsi furiosi litigi a voce alta a momenti di ostinato silenzio reciproco e rifiuto a parlarsi. Alcuni membri del cast hanno scusato l’aggressività e la mancanza di professionalità di Tom Hardy citando la sua devozione al metodo di recitazione che lo rendeva inaffidabile, tuttavia, molti ricordano, inclusa la stessa Charlize Theron, che la sua mancanza di rispetto e il suo atteggiamento rabbioso raggiunsero il punto in cui Theron si sentì veramente minacciata e cercò aiuto nella produzione per essere accompagnata in ogni momento così da sentirsi protetta. Lo stesso membro della produzione provò a mediare trai due.

Di seguito, alcune delle dichiarazioni dei protagonisti di Mad Max: Fury Road

Nicholas Hoult (“Nux”): “A volte c’era un’atmosfera tesa. Era un po’ come se fossi in vacanza estiva e in macchina, gli adulti seduti davanti litigavano.”

Charlize Theron (“Furiosa”): “Ha ragione, eravamo come due genitori nella parte anteriore dell’auto. O litigavamo o ci ignoravamo l’un l’altro – non so quale sia peggio – e loro hanno dovuto affrontarlo. È stato orribile! Non avremmo dovuto farlo; avremmo dovuto essere migliori. Posso ammetterlo.”

Tom Hardy (“Max”): “Con il senno di poi, ero fuori di testa in molti modi. La pressione su entrambi a volte era schiacciante. Ciò di cui (Charlize) aveva bisogno era un partner migliore, forse più esperto in me. È qualcosa che non puoi fingere. Mi piacerebbe pensare che ora che sono più vecchio e più brutto, potrei essere all’altezza di quell’occasione.”

Furiosa, lo spin off di Mad Max: Fury Road

Al momento, il franchise rimane nelle mani di George Miller che è al lavoro sullo spin-off del film dedicato alla giovinezza di Furiosa. Charlize Theron cede il ruolo a Anya-Taylor Joy che si scontrerà con Chris Hemsworth, il quale dovrebbe interpretare il villain della storia.

L’ombra del giorno: recensione del film con Riccardo Scamarcio

L’ombra del giorno: recensione del film con Riccardo Scamarcio

Un insolito racconto di guerra. L’ombra del giorno è un film che mostra le sfumature poco esplorate dell’Italia fascista prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Un tenebroso Riccardo Scamarcio (Mine Vaganti, La scuola cattolica) e una delicata Benedetta Porcaroli (Baby, 18 regali) sono al centro del nuovo film di Giuseppe Piccioni, in arrivo nei cinema italiani il 24 febbraio 2022.

La trama de L’ombra del giorno

Siamo nel 1938. Ad Ascoli Piceno arriva Anna (Benedetta Porcaroli), una ragazza misteriosa in cerca di lavoro. Luciano (Riccardo Scamarcio), proprietario di un ristorante in centro città, offre ad Anna un posto nella sua cucina. La ragazza si mostra subito volenterosa e diventa un’abile cameriera. Inizialmente entrambi arroccati e chiusi in loro stessi, Anna e Luciano scoprono a poco a poco un amore fatto di poche parole e piccoli gesti. Le complicazioni non tardano però ad arrivare. L’ascesa del fascismo pone grandi ostacoli alla coppia: lui si definisce fascista, mentre Anna non sembra simpatizzare per il regime. Come se non bastasse, la donna nasconde un segreto che potrebbe mettere in pericolo lei, Luciano e l’intero ristorante.

La tensione latente prima del conflitto

L’ombra del giorno descrive abilmente l’atmosfera di pericolo imminente percepita prima del secondo conflitto globale. Nel film i momenti di estrema spensieratezza, tranquillità e vita quotidiana sono avvolti da una tensione data dalla situazione politica italiana. Il ristorante di classe, la tranquillità della provincia, la bellezza del borgo italiano sono adombrate dalle arroganti camicie nere e dalla voce della radio che annuncia i passi di Mussolini.

Gli attimi sereni tra Anna e Luciano si contano sulle dita di una mano. Il passato di lui, reduce di guerra rimasto zoppo, e i segreti di lei sono macigni che pesano sulla relazione tra i due. Come i protagonisti, anche lo spettatore non può far altro che gioire per le poche passeggiate in intimità e per i baci rubati nei corridoi prima che tutto entri in crisi a causa delle minacce politiche.

L’Italia di provincia toccata dalla guerra

L’incantevole Piazza del Popolo di Ascoli Piceno su cui si affaccia il ristorante di Luciano, è lo scenario de L’ombra del giorno. Luciano osserva il mondo dalle vetrine del suo ristorante. Vede le vite altrui e immagina sognante il futuro dei passanti. Le belle copiette, le famiglie, le ”giovani italiane” che ballano con nastri e cerchi, regalano a Luciano e allo spettatore visioni di pace e tranquillità.

Il paesaggio iniziale viene però turbato più volte nel corso del film. Le guardie fasciste, le camicie nere che arrivano con arroganza in piazza e nel ristorante stridono con l’eden della cittadina di provincia fatta di brave persone, dove ”si conoscono tutti”. L’apice della tensione è ben racchiuso nella vetrina del ristorante, infranta da qualche passante.

L'ombra del giornoScamarcio è il ”fascista buono”

Il personaggio interpretato da Riccardo Scamarcio è il più emblematico de L’ombra del giorno. Lo vediamo fin dalle prime immagini, mentre con dedizione accoglie i clienti nel suo ristorante. È lui che offre ad Anna un lavoro, senza chiederle troppe spiegazioni sul suo passato. Luciano è un uomo premuroso, bravo con tutti, anche se rimane sempre un po’ distaccato e autoritario.

Si definisce fascista, decanta le azioni compiute da Mussolini per migliorare la vita degli italiani. Con l’arrivo di Anna, la sua ideologia iniziale a sostegno del fascismo inizia a traballare. Luciano è combattuto, ha pur sempre una sua morale che si scontra con l’idea politica del Duce. Come gli viene anche detto nel film, Luciano si ritiene fascista ma ”non c’è nulla di fascista in quello che fa”. Scamarcio è abile nel vestire i panni del reduce di guerra: è autorevole e rassicurante, ombroso per i traumi vissuti ma, sotto sotto, ha un cuore sensibile.

L’ombra del giorno racconta una storia marginale

Il bello de L’ombra del giorno è racchiuso nella scelta del regista di parlare dell’Italia in guerra da un punto di vista non convenzionale. Non siamo in una grande città, non è la Roma di Una giornata Particolare (Ettore Scola). Non siamo ancora nel pieno del conflitto globale, come in Salvate il soldato Ryan (Steven Spielberg). Non siamo nei campi di concentramento di La Vita è bella (Roberto Benigni) o de Il bambino con il pigiama a righe (Mark Herman).

Il film mostra una realtà di provincia tranquilla – come le riprese luminose, ampie ed idilliache ci mostrano, in cui persone comuni vengono invase dalla vicenda politica. Anna aveva la sua vita, Luciano aveva un orientamento politico non troppo definito: nessuno dei due era pronto a rischiare la vita semplicemente per la propria ideologia. Piccioni, con L’ombra del giorno, ci dice che la guerra è stata anche questo: una macchia, un’ombra che ha invaso tutti e tutto, coprendo ogni sfumatura e individualità.

Briganti, la nuova serie italiana Netflix

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Briganti, la nuova serie italiana Netflix

Netflix annuncia l’inizio delle riprese di Briganti, la nuova serie italiana, di genere crime-western, composta da 6 episodi e prodotta da Fabula Pictures in associazione con Los Hermanos s.r.l.

Ambientato nel Sud Italia di metà Ottocento, Briganti è un racconto moderno, epico e ricco d’azione, sul fenomeno del brigantaggio. Liberamente ispirata a persone, uomini e donne, realmente esistite, divenute simbolo della rivoluzione contadina nell’Italia postunitaria, la serie è un racconto corale di una storia di lotta per la libertà degli ultimi.

Le riprese si terranno in Puglia, tra Lecce, Melpignano, Altamura e Nardò grazie anche al contributo dell’Apulia Film Commission, della Regione Puglia e della Fondazione Apulia Film Commission. Briganti sarà disponibile nel 2023 su Netflix, in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.

La sceneggiatura è firmata dai GRAMS*, il collettivo composto dai cinque giovani autori Antonio Le Fosse, anche regista della serie, Re Salvador, Eleonora Trucchi, Marco Raspanti e Giacomo Mazzariol. Alla regia Steve Saint Leger (Vikings, Vikings: Valhalla, Barbarians), lo stesso Antonio Le Fosse (Baby), e Nicola Sorcinelli (Milosc).

Tra i protagonisti principali Michela De Rossi nel ruolo di Filomena, Ivana Lotito nel ruolo di Ciccilla e Matilda Lutz nel ruolo di Michelina De Cesare; Marlon Joubert è Giuseppe Schiavone e Orlando Cinque interpreta Pietro Monaco. Nel cast anche: Gianmarco Vettori (Marchetta), Federico Ielapi (Jurillo), Giulio Beranek (Francesco Guerra) e Adriano Chiaramida (Antonio Monaco) e Leon de la Vallée (La terra dei figli) nel ruolo di Celestino.

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