Dopo il
primo trailer originale Disney+ ha diffuso il promo
“Change of Plans” di Hawkeye,
la nuova serie Disney+ che vedrà tornare in scena
Clint Barton/Occhio di Falco, ancora una volta interpretato da
Jeremy Renner. Ma non sarà solo, perché con lui,
co-protagonista della serie, ci sarà Kate Bishop, che ha il volto
di Hailee Steinfeld.
Vi ricordiamo che Hawkeye fa
parte della prima ondata di serie tv prodotte dai Marvel Studios che avrebbero dovuto uscire
su Disney+ a
partire dall’autunno 2020. Il primo spettacolo doveva essere
stato The Falcon and The
Winter Soldier, ma la serie è stata ritardata a causa
della pandemia di coronavirus che ha colpito la produzione. Altre
serie tv includono WandaVision (sempre
nel 2020?), Loki (primavera
2021) oltre a Hawkeye.Tutti
vedranno i thespian del grande schermo che completano la serie.
I personaggi come Indiana
Jones non sono mai semplici da gestire, perché sono quasi
persone che hanno un carattere e una vita, ma lo sono in maniera
pubblica e quindi tutti (i fan) si sentono in diritto, giustamente,
di commentarne le scelte, anche quelle più frivole, ad esempio
sull’abbigliamento.
In merito a Indiana
Jones 5, c’era una domanda legata alla tracolla del
personaggio che attanagliava James W. Burns: il laccio della borsa
tipica dell’archeologo avventuriero andrà sopra o sotto la sua
iconica giacca? James Mangold, regista del film
che raccoglie il pesante testimone di Steven Spielberg (solo alla produzione),
conferma che la tracolla sarà sopra la giacca, e forse ci piace di
più, ci sembra più pratica!
James
Mangold(Logan –
The Wolverine) sarà il regista di Indiana
Jones 5 al posto di Steven
Spielberg, che invece aveva diretto tutti gli altri
capitoli precedenti della saga. A bordo del progetto torna
invece John Williams, già compositore
dell’iconica colonna sonora che accompagna il personaggio da 40
anni. Nel cast, oltre a Harrison
Ford, ci sarà anche Phoebe
Waller-Bridge. Le riprese dovrebbe partire in
primavera.
Prima dell’ingaggio di Mangold, la
sceneggiatura era stata affidata a David
Koepp, he ha poi lasciato il progetto
insieme a Spielberg. Prima di Koepp, anche Jonathan
Kasdan (figlio dello sceneggiatore de I
predatori dell’arca perduta, Lawrence Kasdan) aveva messo le
mani sullo script. L’uscita nelle sale del film è già stata
posticipata diverse volte: inizialmente previsto per il 19 Luglio
2019, il film è stato rinviato prima al 10 Luglio 2020, poi al 9
Luglio 2021 e infine al 29 Luglio 2022.
Il trailer di The
Batman di Matt Reeves ha generato
parecchie reazioni, per lo più entusiaste di vedere questo nuovo
sguardo sul Crociato di Gotham, interpretato da
Robert Pattinson. Anche Zack
Snyder, che ha diretto il suo Batman (Ben
Affleck) in due film, ha espresso il suo apprezzamento per
il trailer del film del collega.
“The Batman
esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti.
“Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman
dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e
risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai
criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery
sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti
e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono
tutti sospettati“.
La
produzione dell’imminente adattamento della HBO
dell’acclamato videogioco The Last of
US continua a Edmonton, in Canada, e molte altre
foto dal set sono state condivise online, dandoci un migliore
sguardo ai protagonisti dello show in costume.
La
recente immagine promozionale ufficiale ha solo stuzzicato la
nostra fantasia di vedere Pedro Pascal nei panni di Joel e
Bella Ramsey nei panni di Ellie. Infatti
la prima foto ci ha mostrato i personaggi solo di spalle, ma ora i
protagonisti, insieme ad Anna Torv nei panni della compagna di Joel,
Tess, possiamo finalmente vederli di faccia di seguito
mentre condividono una battuta tra una ripresa e l’altra. Le foto
arrivano dalla pagina Twitter degli aggiornamenti di
The Last of
US. Trai contenuti c’è anche un breve video del trio
che si prepara per una ripresa.
The Last of
US si svolge 20 anni dopo che la civiltà moderna è
stata distrutta da una malattia che rende le vittime mutanti
pericolosi e assetati di sangue. L’indurito sopravvissuto Joel
viene assunto per far uscire di nascosto Ellie, una ragazza di 14
anni, da un’oppressiva zona di quarantena. Quello che inizia come
un piccolo lavoro diventa presto un viaggio brutale e mozzafiato
poiché l’improbabile coppia dipenderà l’una dall’altra per la
sopravvivenza. La serie sarà disponibile su HBO e in streaming su
HBO Max.
The Last of
US è scritta dal creatore di ChernobylCraig Mazin al fianco diNeil
Druckmann, creatore dell’omonimo videogames. Il regista di
Beanpole Kantemir Balagov dirigerà il pilot. La serie è una
co-produzione con Sony Pictures Television ed è prodotta da
PlayStation, Word Games, The Mighty Mint e Naughty Dog. Druckmann e
Mazin sono produttori esecutivi insieme a Carolyn Strauss, Evan
Wells di Naughty Dog e Asad Qizilbash e Carter Swan di PlayStation
Productions.
Durante il DC
FanDome è stato diffuso il primissimo concept di
Blue
Beetle, il film live action prodotto per HBO
Max che sarà diretto da Angel Manuel Soto. Come accaduto
per Batgirl, all’evento virtuale erano presenti il regista e il
protagonista del film che è stato confermato essere Xolo
Maridueña (noto per il suo ruolo in Cobra
Kai). All’evento era presente anche lo sceneggiatore
Gareth Dunner-Alcocer che ha definito il film “dal cuore grande e
molto divertente”.
Le riprese di Blue
Beetle dovrebbero iniziare a stretto giro per una
distribuzione su HBO MAX negli USA che dovrebbe avvenire alla fine
del 2022.
Blue
Beetle è un personaggio immaginario dei fumetti; venne
pubblicato negli Stati Uniti d’America da diverse case editrici a
partire dal 1940; è un supereroe che ha avuto nel tempo diversi
alter ego.
Kord “è saltato” nell’universo DC
Comics durante Cisis on Infinite Earths insieme a un
certo numero di altri personaggi di Charlton Comics. Il
secondo Blue
Beetle in seguito ha recitato nel suo fumetto di 24
numeri. Kord non ha mai avuto superpoteri, ma ha usato la
scienza per creare vari dispositivi che lo aiutassero a combattere
il crimine. È diventato un membro della Justice League of America ed è stato
successivamente ucciso durante il crossover Infinite
Crisis della DC Comics .
Il terzo Blue
Beetle, creato dalla DC Comics, è Jaime Reyes, un
adolescente che ha scoperto che lo scarabeo originale di Blue
Beetle si è trasformato in una tuta da battaglia che gli ha
permesso di combattere il crimine e viaggiare nello
spazio. Nel corso degli anni Reyes è diventato un membro
dei Teen Titans e ha recitato in due serie a fumetti di
Blue Beetle. Nel reboot “New 52” del 2011 della DC Comics,
Jaime Reyes era il personaggio principale di Blue Beetle,
riferendosi solo occasionalmente alle versioni precedenti. Con
la successiva revisione di continuità “DC Rebirth”, sono state
ripristinate le versioni precedenti.
La star di BatgirlLeslie
Grace, la scrittrice Christina Hodson e i
registi Adil El Arbi e Bilall Fallah erano tutti presenti durante
il panel del film DC Comics al DC
FanDome. Non abbiamo avuto grandi rivelazioni
sull’annunciato film anche se gli autori hanno confermato che
Barbara Gordon avrà i capelli rossi e indosserà un
cappuccio in stile Batman.
Il team
dietro al film in sviluppo hanno parlato un po’ del processo di
casting e delle scene di combattimento, ma sembra che siano ancora
molto presto per scoprire qualcosa di più su
Batgirl, film ricordiamo che negli usa approderà
su HBO Max. Di conseguenza, non abbiamo avuto
alcune rivelazione su costumi; tuttavia, è stata diffusa
un’anteprima in questa concept art con il Caped Crusader che veglia
su Gotham City.
Cosa sappiamo su
Batgirl?
Una
cosa che abbiamo imparato dal DC FanDome è che il film seguirà
Barbara mentre si veste da Batgirl per la prima volta, il che
significa che questa sarà una storia di origine per l’eroina.
La cosa ha perfettamente senso e sembra la giusta
direzione per portare Batgirl per la prima volta sugli schermi. Non
ha mai avuto molto in termini di scene d’azione dal vivo al di
fuori dei film deludenti diBatman negli anni
’90, quindi il personaggio ora sembra destinato a essere
reinventato per il DCEU sul piccolo schermo in
grande stile. Non c’è stata alcuna menzione durante il breve
panel del presunto ritorno di JK Simmons come Jim Gordon (o
Batman). Dunque non resta che aspettare ulteriori
notizie!
Durante
il DC
FanDome la regista diWonder
Woman,Patty Jenkins, ha confermato
che sta lavorando a Wonder
Woman 3, il terzo film da solista per Diana
Prince interpretata da Gal Gadot. Durante l’evento inoltre è stato
confermato che l’Originale Diana Prince del piccolo
schermo Lynda Carter, sarà al suo fianco.
La Carter
ha fatto una breve apparizione nella scena dei titoli di coda della
Wonder
Woman 84 come la leggendaria guerriera Asteria,
che si credeva fosse stata uccisa quando si era sacrificata per
permettere alle sue compagne Amazzoni di sfuggire “alla marea
dell’uomo” e stabilirsi sull’isola di Themyscria. Né la Carter
né la Jenkins hanno effettivamente confermato che riprenderà il
ruolo di Asteria, in questo terzo film, ma hanno lasciato intendere
la cosa.
“Siamo super entusiasti di Wonder Woman
3“, ha detto Jenkins. “Gal, che è la
persona più impegnata al mondo con ora tre bambini piccoli e le
riprese, è così dispiaciuta di non poter essere qui. Ma siamo tutti
e tre molto entusiasti di alcune cose eccitanti sono in arrivo con
Wonder Woman 3. ” La Carter ha
aggiunto: ” Chi avrebbe mai pensato che in questo momento
della mia vita questa possibilità si sarebbepresentato, ed è così bello.” Sembra che la Carte
abbia detto un po’ troppo, come può attestare questa foto condivisa
da Jim Lee poco dopo!
Si sa
molto poco dei piani della Warner Bros. per Wonder
Woman 3, ma dopo la risposta decisamente mista a
Wonder
Woman 84, non saremmo sorpresi se lo studio chiedesse
a Jenkins di tornare al tavolo dei comics per trovare una trama più
forte. Indipendentemente ci vorrà ancora un po’ di
tempo prima di ricevere ulteriori aggiornamenti sul film dato che
il prossimo progetto della regista è Star
Wars: Rogue Squadron, che ha fissato una data di
uscita per il 2023. Non resta che aspettare ulteriori notizie in
merito!
Da
quando è iniziata la produzione di Aquaman 2 and The
Lost Kingdom, il regista James
Wan ha condiviso un paio di divertenti anticipazioni sui
costumi che vedremo nel suo sequel DC
Comics. Tuttavia, come promesso, DC
FanDome ha fornito una prima occhiata più adeguata al film
sotto forma di una featurette dietro le quinte.
Il
contributo video è ricco di un sacco di concept art colorati,
ognuno dei quali lascia ci lascia alcuni suggerimenti su ciò che i
fan possono aspettarsi dal sequel diAquaman. La
tuta stealth del Re di Atlantide in azione sembra fantastica, ma è
l’aspetto revisionato di Black Manta che sta generando il maggior
clamore sui social media. Era piuttosto accurato nel 2018, ma
questa nuova versione è in qualche modo ancora migliore.
Nel
contributo, c’è anche una ripresa di Amber Heard vestita come Mera, e molti
contenuti di interviste con il cast e la troupe. Non è il trailer
che alcuni speravano, ma sapevamo che non era una
possibilità.Per i fan di Arthur Curry di Jason Momoa, tuttavia, è impossibile non
essere entusiasti dopo averlo visto. Siamo certamente ansiosi di
vedere di più del film, ma probabilmente è qualcosa che la Warner
Bros. sta programmando per il 2022. Wan promette comunque un sequel
“più maturo” con Aquaman 2 and The Lost
Kingdom, quindi quelli di voi che non hanno
necessariamente apprezzato quell’ultimo sforzo potrebbero
apprezzare di più questo nuovo capitolo. Date un’occhiata a
questa anteprima di Aquaman 2 and The Lost Kingdom
che trovate di seguito:
Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni
dell’eroe in Aquaman and the
Lost Kingdom, sequel del film che ha rilanciato in
positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Nel sequel,
diretto ancora una volta da James
Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno
anche Patrick
Wilson nei panni di Ocean Master, Amber
Heard, che tornerà nei panni di Mera, Dolph
Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il
padre di Mera, e ancora Yahya
Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta,
che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo
film.
David Leslie
Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di
Wan, scriverà la sceneggiatura del film, mentre il
regista e Peter Safran saranno co-produttori. Aquaman and the Lost
Kingdom uscirà nelle sale americane il 16 dicembre
2022.
La serie tv You,
ideata da Greg Berlanti e Sera
Gamble, ha vissuto un successo strepitoso fin
dall’esordio nel 2018 su Netflix.
La terza stagione è disponibile sulla piattaforma dal 15 Ottobre e
consta di 10 episodi; non devono però temere i fan della serie, che
avranno ancora a che fare con Joe Goldberg, visto
che la serie è già stata rinnovata per una quarta stagione.
You, terza stagione: dove eravamo
rimasti
La serie, basata sui romanzi di
Caroline Kepnes, ruota attorno alla psicosi
maniacale di Joe Goldberg (Penn
Badgley), un librario di New York schivo ed introverso
che si innamora di Guinevere Beck
(Elizabeth Lail), una giovane cliente. Il
trasporto di Joe, tuttavia, sfocerà in un’ossessione morbosa nei
confronti della ragazza, tanto da trasformarlo in un violento
maniaco. Le vicende infauste delle ragazze incontrate da Joe
proseguono poi nella seconda stagione, con Joe che si trasferisce
da New York a Los Angeles, cambiando identità e facendosi chiamare
Will e che questa volta farà la conoscenza di Love
(Victoria
Pedretti), con cui comincerà una relazione oscura e
turbolenta.
I fan della serie, già avvezzi alla
figura di Joe, riconosceranno subito il pericolo imminente dietro
al poster apparentemente idilliaco della terza stagione di
You: Joe e Love si sono infatti trasferiti presso
la cittadina di Madre Linda, pronti a vivere la loro prima
esperienza genitoriale. Con loro vi è anche la madre di Love,
Dotti (Saffron Burrows), come
anticipato nel finale della seconda stagione. L’immaginario del
perfetto quartiere residenziale, tuttavia, sarà destinato ad essere
deturpato progressivamente dalla presenza dell’imprevedibilmente
inquietante Joe….
Il concept di You
si è sempre dimostrato appetibile per gli amanti del guilty
pleasure televisivo: l’introspezione soggettiva di un personaggio
mentalmente instabile, stalker e assassino che cerca di
giustificare l’ingiustificabile, si è assicurata una fanbase
solida, che asseconda il meccanismo narrativo che prevede di
“tifare” per il cattivo.
Questa è stata una formula vincente
per uno show che, dopo la sua cancellazione su Lifetime, ha
prosperato su Netflix;
eppure lo show appare sempre più creativamente impoverito. Lo show
ha sempre giocato sul suo titolo in due modi: facendoci inseguire i
pensieri di Joe sullo you che sta
inseguendo e mostrandoci una percezione distorta di quella che è
l’autoconsapevolezza delle proprie azioni. Senza prendersi troppo
sul serio e virando piuttosto sull’esagerazione drammaturgica e la
spettacolarizzazione da thriller psicologico, You
si è cosi inserito nel filone delle serie tv più di tendenza degli
ultimi anni.
You, stagione 3: la diminuzione
della credibilità di Joe
You si era
rivelato un prodotto vincente per il palato dei giovani spettatori,
in quanto miscela interessante di svariati generi, tra cui rom-com
e thriller psicologico con qualche venatura horror. Le prestazioni
attoriali della prima stagione, oltretutto, avevano ottenuto il
beneplacito della critica, soprattutto per quanto riguarda Badgley.
Purtroppo, la riproposizione di tematiche e topoi reiterati senza
soluzione di continuità, ha notevolmente minato le possibilità
narrative del prodotto, conferendogli una patina stantia e
qualitativamente piuttosto mediocre.
Love Quinn è risultata fin
dall’inizio come la controparte femminile di Joe, preda delle sue
stesse manie e ossessioni, che conducono quasi sempre a risvolti
sanguinolenti. Le uniche dinamiche presenti all’interno della
coppia risultano quindi soltanto reazionarie, prive di qualsiasi
intuizione vibrante e della claustrofobia alienante che aveva
caratterizzato i precedenti rapporti di Joe con le figure
femminili. I due si vedono fin da subito intrappolati in una
relazione senza via d’uscita e le inutili parentesi didascaliche
sulla inedita buona volontà di Joe di improvvisarsi padre non
riescono minimamente a conferire credibilità al personaggio.
Vana è poi l’introduzione di nuovi
personaggi come Sherry (Shalita
Grant), un “Momfluencer” trasportata da Desperate Housewives alla cornice delle nuove
piattaforme social. Le aspettative nei confronti di un qualsiasi
rapporto interpersonale tra i Quinn e i vicini vengono disattese in
un battere di ciglia e la sensazione di stare mangiando una
minestra riscaldata regna sovrana per tutta la visione della
serie.
La parata infinita di carneficine
ha smorzato l’impatto iniziale della serie e a ben poco serve
ambientare la nuova stagione in una nuova location, cercando di
aggiungere spazio per la satira sociale. You non
riesce a svoltare la canonica forma di sviluppo narrativo, per cui
la figura del sociopatico incorreggibile permette soltanto di
aumentare il numero delle vittime ma non di sviluppare un
personaggio. Non vi è agilità caratteriale da parte del
protagonista, che continua a visualizzare le minacce allo stesso
modo, reiterando l’usuale modus operandi sanguinario. Continua a
vedere le donne come vettori di piacere e buona compagnia, che
ferirebbe o ucciderebbe nel tentativo di renderle sue. E’ un
personaggio profondamente calcolatore, le cui esplosioni di
violenza vengono ora implementate dalla personalità oscura di Love:
né Joe né Love provano un significativo senso di vergogna e sono
incapaci di sviluppare una coscienza personale e di coppia.
You è in qualche
modo una vittima del suo successo: La prima stagione, tossicamente
avvincente, ha introdotto una figura del male e ha cercato di
renderla sia temibile che attraente. È un equilibrio che lo show
non è riuscito a mantenere in modo credibile, e così abbiamo Joe
alle prese con i suoi sentimenti sulla paternità, o che cerca di
sostenere sua moglie nelle sue “giuste” missioni di vendetta.
Sempre di più, lo serie sembra dire, le lotte di Joe sono solo una
versione leggermente amplificata di quelle dello spettatore. Nello
spingere non solo ad umanizzare ma a rivendicare un personaggio la
cui mostruosità ne costituiva l’unico scopo, You è
andato oltre, perdendo ogni senso di credibilità.
Shazam! Fury
of the Gods sarà diretto ancora una volta
da David F. Sandberg e vedrà il ritorno
di Zachary
Levi nei panni dell’eroe del titolo. Il film
uscirà al cinema il 2 giugno 2023. Nel cast è confermato il ritorno
di Asher Angel, mentre i villain saranno
interpretati dalle new entry Helen Mirren, Rachel
Zegler eLucy
Liu. Mark
Strong non tornerà nei panni del Dottor Sivana,
mentre Djimon
Hounsou sarà ancora una volta il Mago. Il primo
film è uscito nelle sale ad aprile 2019.
Il Signore dei sogni è stato invocato e catturato da comuni
mortali. Una volta libero, l’eterno dominatore del mondo onirico si
accorgerà che i suoi problemi sono appena cominciati.
The
Sandman è la nuova serie Originale
Netflix basata sul fumetto del 1989-1996 scritto
da Neil Gaiman e pubblicato
dalla DC Comics. La serie è stata
sviluppata da Allan
Heinberg per Netflix –
con Heinberg, Gaiman e David S.
Goyer come produttori esecutivi ed è prodotta da DC
Entertainment e Warner Bros. Television.
The
Sandman racconta la storia di Dream, il titolo Sandman. Al
momento la trama della serie non è stata rivelata. Ma le premesse
ci dicono che ambientata nel 1916, Dream, il re delle storie e uno
dei sette Endless , viene catturato in un rituale occulto. Dopo
essere stato tenuto prigioniero per 105 anni, nel 2021 fugge e si
propone di riportare l’ordine nel suo regno dei sogni.
Confermata anche la presenza
di Michael
Keaton e Ben
Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di
Batman. Kiersey Clemons tornerà nei
panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack
Snyder’s Justice League (il personaggio era stato
tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche
l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il
labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la
madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha
Calle(Febbre d’amore) che interpreterà
Supergirl.
Non ci sarà
invece Billy Crudup, che aveva interpretato
Henry Allen (il padre di Barry) in Justice
League: l’attore verrà sostituito nella parte
da Ron Livingston. Il film dovrebbe essere
ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da
Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert.
Peacemaker
esplorerà le origini del personaggio che John Cena ha
interpretato per la prima volta nel film di James
Gunn del 2021, The Suicide
Squad – un uomo irresistibilmente vanaglorioso che
crede nella pace ad ogni costo, non importa quante persone debba
uccidere per ottenerla.
Peacemaker
vede protagonisti John Cena come Peacemaker, Danielle Brooks come
Adebayo, Freddie Stroma come Vigilante,
Jennifer Holland come Harcourt, Steve
Agee come Economos, Chukwudi Iwuji come
Murn e Robert Patrick come Auggie Smith. Gunn ha
scritto tutti gli otto episodi di Peacemaker e ne
ha diretti cinque, incluso il primo. La serie DC debutterà su HBO
Max giovedì 13 gennaio.
Ecco un lungo backstage da
Black
Adam, video presentato nel corso del DC FanDome.
Dwayne Johnson guida una carica di supereroi inediti.
Tutto quello che sappiamo su Black
Adam
Il cast completo
di Black
Adam, oltre a Dwayne
Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo,
annovera anche Noah
Centineo (Atom Smasher), Quintessa
Swindell (Cyclone), Aldis
Hodge (Hawkman) e Pierce
Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno
anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis,
e Marwan Kenzari, che sarà invece
l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato
ancora svelato).
Black
Adam, che sarà diretto da Jaume
Collet-Serra (già dietro Jungle
Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a
non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo.
Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le
cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio.
L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio
2022.
Il progetto originale della Warner
Bros. su Shazam!aveva
previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua
nemesi, Black
Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura
per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla
sua origin story. A quanto pare, il film
su Black Adam
dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni
duemila.
Dopo i due poster la WB durante il
DC FanDome ha diffuso l’affascinante trailer ufficiale di
The
Batman, il nuovo atteso film sul pipistrello targato
DC Comics che è diretto da Matt Reeves e con
protagonista Robert Pattinson nei panni di un
inedito Bruce Wayne.
“The Batman
esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti.
“Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman
dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e
risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai
criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery
sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti
e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono
tutti sospettati“.
Robert Pattinson è
uno di quegli attori che ha saputo sfruttare la popolarità
acquisita grazie a prodotti per il grande pubblico, per dedicarsi
poi a film e ruoli ben più ricercati, che gli hanno permesso
mettere in mostra le sue ottime doti da interprete. Ad oggi
Pattinson ha infatti recitato per importanti autori in film spesso
estremi, guadagnando sempre più consensi ruolo dopo ruolo.
Ecco 10 cose che non sai di
Robert Pattinson.
Robert Pattinson: i film in cui ha
recitato
1. È stato il protagonista
di una celebre saga. Dopo essere comparso in ruoli di
rilievo in film come Harry Potter e il calice di fuoco
(2005) e Little Ashes (2008), Pattinson è diventato
estremamente popolare per il personaggio del vampiro Edward Cullen
nella saga composta dai film Twilight (2008),
New Moon (2009), Eclipse
(2010), Breaking Dawn – Parte
1 (2011) e Breaking Dawn – Parte
2 (2012), dove ha modo di recitare da co-protagonista
accanto all’attrice Kristen
Stewart.
3. Ha avuto una relazione
con la sua collega. Grazie al film Twilight, Pattinson conosce l’attrice Kristen Stewart, che recitava lì nel ruolo di
Bella Swan. Per anni i due hanno avuto una relazione, e benché ciò
fosse risaputo, fecero di tutto per tenerla segreta, senza alcun
annuncio ufficiale. Tuttavia, i due si separarono dopo alcuni
presunti tradimenti, avvenuti in seguito al termine della saga che
li vedeva recitare insieme.
4. Ha avuto altre fidanzate
celebri. A partire dal 2014 l’attore è stato visto più
volte in compagnia di FKA Twigs, cantante
britannica. Anche in questo caso, Pattinson tiene privata la
propria relazione, rivelando però nel 2017 la rottura. Dal 2018 è
invece legato all’attrice e modella Suki
Waterhouse, nota per i suoi ruoli nei film Charlie
Says (2018) e Pokémon: Detective Pikachu (2019).
Robert Pattinson in Harry
Potter
5. Ha avuto un ruolo nella
saga. Prima di diventare celebre come vampiro, Pattinson è
stato il mago Cedric Diggory nel film Harry Potter e il calice
di fuoco, quarto film della saga. Appartenente alla scuola di
Hogwarts, il personaggio è uno dei partecipanti al Torneo Tre
Maghi, ma il suo ruolo nel film viene drasticamente interrotto dal
ritorno di Lord Voldemort, il quale lo uccide senza pietà.
Robert Pattinson in Twilight
6. Non conosceva i
romanzi. L’attore rivelò che prima di presentarsi al
casting per il film Twilight non aveva mai sentito parlare
del romanzo da cui il film era tratto. Il motivo principale per cui
si presentò per il ruolo era che cercava da tempo un personaggio
con cui poter ottenere nuova fama. Inoltre, a motivarlo, fu anche
la presenza dell’attrice Kristen Stewart, della quale Pattinson era un
grande ammiratore.
7. Non era benvoluto dai
fan. Quando fu reso noto che Pattinson era stato scelto
per il ruolo del vampiro Edward Cullen, i fan del romanzo
protestarono in modo particolarmente acceso, poiché ritenevano
l’attore troppo bello per la parte. Fu inoltre indetta una
petizione affinché la produzione lo sostituisse, ma nel momento in
cui il film uscì, i fan si resero conto che l’attore era quello
giusto per dar vita al personaggio.
Robert Pattinson è Batman
8. Era la prima scelta per
il ruolo. Attualmente Pattinson è impegnato nelle riprese
del nuovo film dedicato al personaggio di Batman.
L’attore era la prima scelta per il regista Matt
Reeves, il quale era rimasto impressionato dalla sua
interpretazione nel film Good Time. Pattinson ricevette la
notizia di aver ottenuto la parte durante il primo giorno di
riprese del film Tenet, e affermò che si trattava di un sogno che
diventava realtà.
9. Indossare il costume lo
ha aiutato ad entrare nel personaggio. Pattinson ha
affermato che non è facile interpretare un personaggio complesso
come quello di Batman, il quale vive una vita particolarmente fuori
dall’ordinario. Tuttavia, ad aiutarlo in particolar modo a calarsi
nel ruolo fu la prima prova che fece con indosso il costume. Dentro
di questo, l’attore avvertì un senso di autorità estrema, che lo
aiutò a comprendere la psicologia del personaggio.
Robert Pattinson: età e
altezza
10. Robert Pattinson è nato
a Londra, Inghilterra, il 13 maggio 1986. L’attore è alto
complessivamente 186 centimetri.
Presentato nella selezione ufficiale
della Festa del Cinema di Roma, Due
donne – Passingè il primo lavoro
dietro la macchina da presa di Rebecca Hall. L’attrice britannica che ha
lavorato con registi del calibro di Woody Allen e Christopher Nolan, candidata ai Golden Globe
nel 2009 per Vicky Cristina Barcelona, oggi decide
di dirigere una storia sua, di cui è anche sceneggiatrice e
produttrice, ispirandosi all’omonimo romanzo del 1929 di
Nella Larsen, figlio del cosiddetto “Rinascimento
di Harlem”, movimento di affermazione dei diritti degli
afroamericani alla fine degli anni Venti. Il film ha partecipato al
Sundence Film Festival e ora arriva a Roma, prima
di sbarcare su Netflix
a novembre.
Due donne –
Passing: la trama
New York, fine anni Venti. Irene
Redfield, Tessa Thompson, e Clare Kendry, Ruth Negga, sono due donne di colore, ex
amiche d’infanzia ad Harlem. Si incontrano di nuovo per caso molti
anni dopo. Hanno fatto scelte di vita molto diverse: Clare ha
sposato John, Alexander Skarsgård, un bianco benestante, e
ora vive a Chicago. Per poter far ciò, però, ha dovuto pagare un
prezzo molto alto e mantenere un grande segreto. Irene vive ancora
ad Harlem, suo marito Brian, André Holland, è un
medico di colore e lei un’attivista per i diritti degli
afroamericani. Non potrebbero essere più diverse. Irene pensa di
non rivedere più Clare, ma questa insiste e alla fine Irene
accetta. L ‘arrivo di Clare sconvolge gli equilibri in famiglia. La
donna in compagnia di Irene e dei suoi si sente di nuovo libera. Ha
un fascino magnetico, che conquista gli amici, i figli di Irene e
non lascia indifferente neppure il marito. Irene si chiede se non
abbia commesso un errore a riallacciare i rapporti con Clare.
Due donne –
Passing, ovvero, passare per ciò che non si
è
Era complicato rendere con una
traduzione il termine “passing”. Così, in italiano il titolo del
film diventa: Due donne. In realtà, quel
“passing” ben riassume il cuore del film. Si tratta di una pratica
in uso nell’America anni Venti da parte di quelle persone di
colore la cui carnagione non molto scura poteva facilmente essere
scambiata per bianca, magari con l’aiuto di un po’ di trucco. Ciò
facilitava l’integrazione sociale in un paese ancora fortemente
razzista, in cui i neri erano spesso oggetto di attacchi e
aggressioni violente. “Passing” è dunque la scelta
fatta dalla protagonista del film, Clare, che pur di elevarsi
socialmente, ma soprattutto, di ottenere l’accettazione della
società, rinuncia a sé stessa, alla libertà di esprimere e vivere
la propria identità. Una scelta radicale, che la porta a negare sé
stessa in nome del bisogno di essere accettata e amata. Una scelta
che però è sempre più difficile da sopportare. Ecco perché
l’incontro con Irene rappresenta per Clare una via di fuga, una
boccata d’ossigeno che le è via via sempre più necessaria. Irene è
l’opposto: orgogliosa delle proprie origini, della propria storia e
animatrice di un comitato per i diritti degli afroamericani. Appare
forte quanto l’altra è fragile, insicura e sempre in cerca delle
lusinghe del prossimo. Ma Irene è anche una donna dall’animo
sensibile e non riesce a restare indifferente di fronte alla
visibile sofferenza dell’amica. Due donne –
Passingnon è solo un
film sul razzismo, ma su due modi opposti di vedere il mondo:
accettazione passiva e ribellione, finzione e autenticità, bianco e
nero – e il film non poteva che essere in un elegante bianco e nero
non solo esteticamente accattivante, ma simbolo perfetto di questa
dicotomia.
InDue
donne – Passing, tutti nascondono
qualcosa
D’altra parte, però, Clare non è
l’unica a fingere. Anche Irene nasconde qualcosa. Così come
vorrebbe nascondere ai suoi figli la realtà di un paese razzista in
cui gli afroamericani rischiano la vita per il colore della propria
pelle. Forse è proprio questo che accomuna e fa sentire vicine,
nonostante tutto, due donne così diverse. Inoltre, anche Brian,
forse, non ha detto proprio tutto a sua moglie. Nascondere,
nascondersi è un elemento che percorre tutto il film e interessa
più personaggi, creando anche una sottile suspense.
Uno stile elegante e
accattivante per un esordio con personalità
Rebecca Hall ha poi uno sguardo molto attento
e raffinato. Cura i dettagli, si concentra su visi ed espressioni
significative, ma crea anche una sua poetica delle immagini: la
neve, le foglie che cadono, i fasci di luce che inondano il campo.
Riesce bene a ricreare le atmosfere della New York della Grande
Depressione inserendovi un tocco originale.
Il risultato è un film piacevole da
guardare, elegante, un film diretto da una donna, che mette al
centro le donne con due ruoli femminili accuratamente delineati,
interpretati da due protagoniste talentuose e molto in parte.
Tessa Thompson, una conferma, si era già
misurata con un affresco d’epoca in Sylvie’s Love.
Quello di Rebecca Hall è uno sguardo rivolto verso il
passato, ma di straordinaria attualità, ora che si sta conoscendo
un nuovo “rinascimento” dei movimeti per i diritti degli
afroamericani. Un invito all’autenticità e all’orgoglio delle
proprie radici. Un buon esordio che fa ben sperare per il
futuro.
Europictures ha
diffuso il trailer italiano di La Scelta di Anne –
L’Événement, il
LEONE D’ORO COME MIGLIOR FILM alla Mostra Internazionale
d’Arte Cinematografica di Venezia 78. L’Italia sarà il primo
paese a portare il film nelle sale, dal prossimo giovedì 4
novembre, con Europictures.
Il film diretto
da Audrey Diwan ed interpretato da Anamaria Vartolomei e
Pio Marmai, oltre al Leone D’oro si è aggiudicato altri premi
collaterali, tra cui Il FIPRESCI AWARD (assegnato dalla stampa
estera) e il Premio Arca Cinema Giovani 2021, ed è tratto dal
romanzo autobiografico di Annie Ernaux.
Dichiara Lucy De
Crescenzo, CEO di Europictures: “Sono molto felice di questo
importante riconoscimento ed orgogliosa come donna di distribuire
questo film così potente, che difende un diritto importante per le
donne che fino a poche decine di anni fa era negato anche nel
nostro paese. Sembra incredibile ma ancora in 16 paesi l’aborto è
considerato un crimine e quello che sta succedendo in Texas ci fa
capire come la battaglia è ancora lunga. Grazie alla regista per
aver realizzato un film così necessario. Non vediamo l’ora di farlo
vedere al pubblico in sala, orgogliosi di essere i primi nel
mondo”.
Ambientato nella
Francia del 1963, La Scelta di Anne – L’Événement
racconta il viaggio della battaglia fisica ed emotiva di Anne, una
giovane donna che decide di abortire per completare i suoi studi e
sfuggire al destino sociale della sua famiglia proletaria, in un
mondo che condanna il desiderio delle donne, e il sesso in
generale. Ma sarà una lotta contro il tempo….
Da lunedì 18 ottobre alle ore 21.10
su laF (Sky 135, on Demand su Sky e Sky Go e in
streaming su NOW) al via La Teoria di Tutte, una
produzione originale EFFE TV realizzata da Stand By
Me, con la “rock star della fisica” Gabriella
Greison, fisica nucleare, scrittrice, divulgatrice,
performer teatrale e autrice di podcast, alla sua prima conduzione
tv.
Un viaggio lungo l’Italia, da Nord
a Sud per raccontare e intrecciare le storie delle pioniere della
scienza mondiale – da Margherita Hack a Eunice Newton Foot, da
Laura Bassi a Rachel Carson – e quelle delle loro “eredi” nel
presente, che stanno valorizzando il Paese con le loro scoperte,
lavorando per prestigiosi istituti nazionali e internazionali:
Angela Marinoni, Erminia Bressi, Lucia Gardossi, Claudia
Gemme, Rosa Anna Corsaro, Lucia Votano, Sabina Airoldi, Maria
Felicia De Laurentis, otto donne, otto scienziate, otto
eccellenze italiane che stanno contribuendo con il loro lavoro e le
loro idee alla costruzione del futuro, per restituire attraverso le
loro storie un racconto appassionato e lontano dagli stereotipi di
una scienza nuova, inedita e donna.
“In un periodo come quello che
stiamo vivendo è necessario fare questo racconto – racconta
Gabriella Greison – Siamo ad un punto di svolta decisivo, le donne
nella scienza stanno conoscendo una nuova consapevolezza e questa
consapevolezza deve essere di buon auspicio per le nuove
generazioni. La narrazione che emerge dal programma è un incalzante
avvicinamento al futuro che vedrà le donne essere considerate per
merito in ogni disciplina del sapere umano. Ma per arrivarci, è
necessario un percorso, che nella scienza, storicamente, è stato
irto di ostacoli, privazioni, soprusi, malvezzi. Oggi non può più
essere così. Per questo sentivo la necessità impellente di andare a
conoscere alcune delle scienziate di oggi che stanno rivoluzionando
il mondo. Puntata dopo puntata conosceremo i luoghi della scienza e
alcune protagoniste di oggi, con il gran finale al Cern di Ginevra,
dove tireremo le somme di tutte le considerazioni fatte per le
strade d’Italia”.
Donne e scienza: un binomio
sinonimo di grande eccellenza e in forte crescita negli ultimi anni
ma che risente ancora oggi di una storia di grande disuguaglianza,
che ha visto di fatto le donne escluse per secoli dalla possibilità
di formarsi ed affermarsi nella Scienza. Se la strada per la parità
di genere è ancora lunga – anche in Italia, dove solo il 35% delle
donne lavora nei settori scientifici e solo il 37% delle
studentesse sono iscritte alle discipline STEM – le donne che
stanno rivoluzionando il mondo della Scienza sono sempre più
numerose e con il loro lavoro stanno tracciando una nuova storia
per le generazioni future.
In ciascuna delle 8 puntate
Gabriella Greison esplora un’area scientifica diversa – dalla
fisica alla biologia, dalla medicina alla chimica – partendo dalla
storia di una grande scienziata del passato: donne che hanno
cambiato il mondo della Scienza superando ostacoli e impedimenti
sociali, culturali e talvolta normativi per seguire le loro
ambizioni, spesso dovendo lottare per il riconoscimento delle loro
scoperte ed invenzioni. Le loro vite coraggiose e rivoluzionarie –
raccontate con stralci delle loro biografie, foto d’archivio,
citazioni, immagini di repertorio – sono il punto di partenza per
la scoperta delle loro “eredi” del presente che Gabriella incontra
nei luoghi dove vivono e lavorano per raccontarne quotidianità,
emozioni, paure e sogni, passando con ciascuna un’intera giornata,
dentro e fuori la Scienza: entra nelle loro case, raccoglie le
sfide che ogni giorno devono affrontare per coniugare lavoro e vita
privata, scopre le passioni con cui ricaricano le energie dopo una
giornata di laboratorio, visita i luoghi da cui traggono
ispirazione per le idee e le scoperte che cambieranno il
domani.
Sono donne che lavorano in settori
che stanno ridisegnando il nostro futuro, come la climatologa
Angela Marinoni che lotta contro l’inquinamento atmosferico per il
CNR di Bologna, o la fisica Erminia Bressi in prima fila nelle
nuove frontiere dell’oncologia presso il CNAO di Pavia, e ancora
Lucia Gardossi, chimica presso l’Università degli Studi di Trieste,
impegnata nello sviluppo delle energie rinnovabili e nell’economia
circolare attraverso l’uso di nuovi materiali sostenibili per il
Gruppo di Coordinamento Nazionale Italiano per la Bioeconomia della
Presidenza del Consiglio dei Ministri. Scienziate che hanno
raggiunto traguardi un tempo impensabili per le donne, come Maria
Felicia De Laurentis, Professoressa di Astronomia e Astrofisica
all’Università Federico II di Napoli e ricercatrice dell’INFN
(Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), tra le protagoniste della
rivoluzionaria ricerca che ha portato alla prima immagine di un
buco nero; Lucia Votano, un’eccellenza internazionale nello studio
dei neutrini e prima donna Direttrice del Laboratorio sotterraneo
del Gran Sasso dell’INFN, il più grande al mondo, con un team di
oltre mille scienziati provenienti da trenta Paesi; Claudia Gemme,
fisica dell’INFN d Genova, che presso il prestigioso CERN di
Ginevra, si occupa del progetto Atlas che fotografa scontri tra
particelle. E ancora, eccellenze che con il loro lavoro
contribuiscono alla preservazione dell’ambiente, come la biologa
marina Sabina Airoldi, Responsabile ricerche per il CSR – Cetacean
Sanctuary Research di Sanremo, e la vulcanologa Rosa Anna Corsaro,
ricercatrice dell’INGV Osservatorio Etneo di Catania.
Il format è anche un viaggio nei
luoghi della Scienza e dell’innovazione italiana, le città in cui
le protagoniste vivono e lavorano, per un racconto inedito
dell’Italia da scoprire attraverso le sue “bellezze scientifiche”:
centri di ricerca d’eccellenza riconosciuti a livello
internazionale, università, biblioteche, edifici storici ma anche
luoghi della quotidianità, meraviglie naturali da proteggere e
scorci inaspettati.
Gabriella Greison, nata a Milano il
12 marzo 1976, si laurea in fisica nucleare presso l’Università
Statale di Milano con una tesi sullo studio sperimentale della
propagazione di elettroni veloci in una camera a vuoto. In seguito
ha lavorato per due anni presso il centro di ricerche École
polytechnique di Palaiseau a Parigi ed è stata direttrice del primo
Festival della Fisica in Italia. Scrive e intrepreta spettacoli
teatrali tratti dai suoi libri e la sua missione è ispirare,
condividere e creare un impatto positivo sulla società.
“La teoria di tutte” è in onda a
partire da lunedì 18 ottobre 2021 per 7 settimane, alle ore 21.10
in prima tv assoluta su laF (Sky 135) e disponibile on Demand su
Sky, su Sky Go e in streaming su NOW. Programma EFFE TV realizzato
da Stand By Me per laF, condotto da Gabriella Greison. Prodotto da
Simona Ercolani. Scritto da Nunzia Scala e Gabriella Greison con
Laura Pusceddu. A cura di Andrea Felici. Regia Jovica Nonkovic.
Produttore esecutivo Fabrizio Forner.
Sono bastati una manciata di film a
Paolo Genovese per affermarsi come uno dei registi
più importanti e interessanti del panorama cinematografico
italiano. I suoi racconti per il grande schermo, sempre ricchi di
buone emozioni e sentimenti genuini, raccontano in modo delicato e
appassionante l’Italia e gli italiani, in tutte le loro più
sfumature più vere.
Ecco 10 cose che non sai su Paolo Genovese.
Paolo Genovese: i suoi film e le serie TV
1. Ha diretto diversi film
di grande successo. Genovese intraprende la propria
carriera da regista cinematografico nel 2002, realizzando insieme a
Luca Miniero (regista noto per Benvenuti
al Sud e Sono tornato) Incantesimo
napoletano. I due dirigono poi insieme anche Nessun
messaggio in segreteria (2005), Viaggio in
Italia – Una favola vera (2007) e Questa notte è
ancora nostra (2008). Nel 2010 Genovese dirige invece il
suo primo film da solo, La banda dei Babbi Natale,
con
protagonisti Aldo, Giovanni e Giacomo.
In seguito dà vita a grandi successi
con Immaturi (2011) e Immaturi – Il
viaggio(2012), con Raul
Bova, Una famiglia
perfetta(2012), Tutta colpa di
Freud (2014), conMarco
Giallinie Sei mai stata sulla
Luna? (2015). Del 2016 è invece il suo maggior
successo, Perfetti sconosciuti,
con attori come Edoardo
Leo, Valerio
Mastandreae Anna Foglietta.
Nel 2017 dirige invece The Place.
3. Ha lavorato anche per la
televisione. In alcune occasioni Genovese si è cimentato
anche nella lavorazione di alcune serie televisive, tra cui
Nati ieri (2006) e Amiche mie (2008), di cui ha
diretto alcuni episodi. Nel 2021 è invece ideatore, produttore e
sceneggiatore della serie Tutta colpa di Freud, basata sul suo omonimo film del
2014. La vicenda viene qui ripresa e ampiata, con protagonisti
attori come Claudio Bisio, Max
Tortora, Claudia Pandolfi e Caterina
Shulha.
Paolo Genovese ha scritto dei libri
4. Ha scritto tre
libri. Oltre ad essere regista, Genovese non ha mai
nascosto né tralasciato la sua grande passione per la scrittura. In
più occasioni si è infatti cimentato come sceneggiatore, sia per
suoi film che per pellicole altrui. Egli ha però anche scritto tre
libri, ovvero Tutta colpa di Freud, pubblicato nel 2014 da
Mondadori, Il primo giorno della mia vita, pubblicato nel
2018 da Einaudi, e Supereroi, pubblicato sempre da Einaudi
nel 2020.
5. Ha tratto dei film dai
suoi libri. Tutti e tre i libri da lui scritti e citati
sono poi diventati la base per degli adattamenti cinematografici.
Genovese ha infatti scritto e diretto le rispettive trasposizioni
cinematografiche. Se Tutta colpa di Freudè arrivato nel
2014, come anticipato per Supereroi
e Il primo giorno della mia vita bisognerà attendere tra
gli ultimi mesi del 2021 e il 2022. Genovese ha poi confermato il
desiderio di scrivere anche altri libri in futuro, magari da
adattare a loro volta per il cinema.
Paolo Genovese dirige Supereroi
6. Con il nuovo film
racconta i suoi personali supereroi. Il nuovo film di
Genovese, tratto dal suo omonimo libro, racconta la storia racconta
la storia due giovani innamorati (interpretati da Alessandro Borghi e Jasmine Trinca), che cercano di sopravvivere
al tempo che passa e che spesso porta a galla litigi, vecchi
segreti e qualche bugia. Con quest’opera Genovese mostra dunque
come le coppie che resistono al logorante trascorrere del tempo
siano formate da veri supereroi, che nuotano contro corrente per
salvare il loro amore.
Paolo Genovese e Perfetti sconosciuti
7. Ha ottenuto numerosi
riconoscimenti. Con
Perfetti sconosciuti Genovese ha dato vita a quello che è
ancora oggi il suo maggior successo cinematografico. Il film,
incentrato su un gruppo di amici impegnati in un gioco dove ci si
rivela tutto ciò che accade nei rispettivi cellulari, ha infatti
guadagnato oltre 17 milioni di euro al box office italiano,
affermandosi come il secondo miglior incasso dell’anno dopo
Quo vado?. La pellicola ha poi vinto anche i David di
Donatello per il miglior film e la miglior sceneggiatura, a fronte
di nove candidature complessive. La stessa sceneggiatura è poi
stata premiata anche al Tribeca Film Festival.
8. È il suo film da
record. Grazie a Perfetti sconosciuti Genovese è
entrato nel Guinnes dei Primati come il regista del film con più
remake in assoluto nella storia del cinema, per un totale di 18
rifacimenti portati a termine. Dopo aver riscosso grande successo
in Italia, sono infatti arrivate proposte da parte di Francia,
Stati Uniti, Spagna, Russia, Cina, Giappone e molti altri. Ciò è
stato possibile grazie all’idea degli sceneggiatori, la quale può
facilmente essere adattata a più contesti e culture.
Paolo Genovese: la moglie e i figli
9. È sposato e ha tre
figli. Pur se molto riservato circa la sua vita privata,
Genovese è però notoriamente sposato con Federica
Rizzo, da cui ha avuto tre figli. Questi sono
Pietro, Matteo ed Emma. La
famiglia al completo si è in diverse occasioni mostrata durante
eventi di presentazione dei progetti del regista. Recentemente, il
figlio Pietro è divenuto noto per un brutto caso di cronaca
nera.
Paolo Genovese: età e altezza del regista
10. Paolo Genovese è nato a
Roma, Italia, il 20 agosto del 1966. Il regista è alto
complessivamente 178 centimetri.
Dopo la
foto ufficiale di Selina Kyle e in attesa del trailer
ufficiale che dovrebbe debuttare domani, la Warner Bros ha diffuso
due affascinanti poster dell’attesissimo The
Batman diretto da Matt Reeves e con
protagonista Robert Pattinson nei panni di un
inedito Bruce Wayne. Il primo poster è dedicato al
pipistrello, mentre il secondo dovrebbe rappresentare l’Enigmista,
uno dei villain del film che arriverà al cinema il 03 Marzo
2022.
“The Batman
esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti.
“Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman
dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e
risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai
criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery
sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti
e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono
tutti sospettati“.
Dopo essere entrato nella storia
del cinema australiano – prima come uno dei maggiori incassi al
box-office nel week-end di apertura, e poi come uno dei maggiori
incassi di sempre al box-office nazionale – arriva, finalmente,
anche nelle sale italiane Chi è senza peccato – The Dry. Crime thriller
scritto e diretto da Robert Connolly (The
Turning) e basato sul pluripremiato bestseller di Jane Harper,
il film vede Eric Bana nei panni dell’agente federale Aaron
Falk, che fa ritorno al suo paese d’origine dopo oltre vent’anni
per un tragico funerale e riapre il vecchio caso di un omicidio
irrisolto. Nel cast anche Genevieve O’Reilly
(Guerre stellari, Tolkien), Keir
O’Donnell (American Sniper, Il pianeta delle
scimmie) e John Polson (Tutto ciò che
siamo, Mission: Impossible II).
L’agente federale Aaron Falk torna
nella sua città natale, dopo un’assenza di oltre vent’anni, per
partecipare al funerale del suo amico d’infanzia Luke, che, secondo
quanto riportato, avrebbe ucciso sua moglie e suo figlio prima di
togliersi la vita, vittima della follia che ha devastato questa
comunità dopo più di un decennio di siccità. Quando Falk accetta
con riluttanza di rimanere e indagare sul crimine, apre una vecchia
ferita: la morte della diciassettenne Ellie Deacon. Falk inizia a
sospettare che questi due crimini, separati da decenni, siano
collegati. Mentre lotta per dimostrare non solo l’innocenza di Luke
ma anche la sua, Falk dovrà fare i conti con il pregiudizio nei
suoi confronti e la rabbia repressa di una comunità
terrorizzata.
Disney+ e Walt Disney Animation Studios
hanno annunciato la nuova serie di cortometraggi con protagonista
Olaf, il pupazzo di neve ora nelle vesti di narratore, che ricreerà
alcuni momenti dei classici Disney Animation come La
Sirenetta, Oceania, Il Re Leone,
Aladdin e Rapunzel – L’intreccio della torre.
Sono disponibili il trailer e le immagini.
I Racconti di
Olaf debutterà in occasione del Disney+ Day, una celebrazione mondiale
che coinvolgerà tutte le divisioni di The Walt Disney Company nella
giornata di venerdì 12 novembre, con nuovi contenuti, esperienze
per i fan, offerte esclusive e molto altro ancora.
Ne I Racconti di Olaf, Olaf
diventa protagonista e si trasforma da pupazzo di neve a
intrattenitore, assumendo anche i ruoli di produttore, attore,
costumista e scenografo, per la sua esclusiva “rivisitazione” di
cinque delle storie animate Disney tra le più apprezzate, in questa
serie di nuovi corti animati targata Walt Disney Animation Studios.
Il carismatico e versatile Olaf dimostra il suo talento teatrale
assumendo ruoli iconici come quelli di una sirena, un genio, un re
leone (e non solo) e intrattenendo Arendelle con le sue deliziose
versioni abbreviate di queste amate storie. La regia della serie è
affidata allo storico animatore Disney Hyrum Osmond e la produzione
a Jennifer Newfield.
Nella versione italiana de I
Racconti di Olaf, l’attore e regista Enrico Brignano torna a
prestare la propria voce all’amato pupazzo di neve Olaf.
Matt Reeves ha
condiviso la prima foto ufficiale
di Zoe Kravitz nei panni di Selina
Kyle, quella che sarà Catwoman in The
Batman. Come dice lo stesso regista nella didascalia
della foto, vedremo molto di più durante il DC
Fandome che si svolgerà sabato 16 ottobre.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono
le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi
strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per
trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa
alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la
Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a
quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più
villain, poiché sono tutti sospettati“.
Negli ultimi anni il cinema è stato
invaso da numerosi film di fantascienza ambientati in un
futuro distopico, ma pochi hanno avuto successo quanto la trilogi
di Maze Runner. Composta dai
capitoli Il
labirinto,La fuga e La
rivelazione, questo è la trasposizione dell’omonimo
romanzo del 2009, facente parte di una vera e propria saga
letteraria, composta da una trilogia principale e due romanzi
prequel. Scritto da James Smith Dashner, questo
ebbe un ampio successo tra le giovani generazioni di lettori, i
quali potevano ritrovare al loro interno molte tematiche a loro
care. Dopo il successo del primo film, anche Maze
Runner – La fuga si affermò con altrettanto
valore.
Uscito nel 2015, anche in questo
caso con la regia di Wes Ball, il film portò
avanti quanto narrato nel precedente lungometraggio, con le sorti
dei giovani protagonisti ancora tutte da scoprire. Proprio questi
sono interpretati da giovani attori, le cui carriere sono state
consolidate da questa trilogia cinematografica. Attori come
Dylan O’Brien, Kaya Scodelario, Thomas
Brodie-Sangster e Will Poulter sono oggi
apprezzati interpreti distintisi in altri noti film di successo.
Sempre per questa trilogia, inoltre, molti di loro ebbero modo di
vedersi premiati a popolari premi come i Teen Choice Awards e gli
MTV Movie Awards.
Con un budget di 61 milioni di
dollari, Maze Runner – La fuga si dimostrò all’altezza del
primo capitolo, guadagnandone ben 312 in tutto il mondo. Un
successo che ha poi permesso di dar vita all’ultimo titolo della
trilogia. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà
certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità
relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alle
differenze tra il libro e il film. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Maze Runner – La fuga: la trama del film
Con Maze Runner – La fuga
si torna a seguire le avventure del giovane
Thomas, il quale dopo essere riuscito a scappare
dal Labirinto insieme ai suoi compagni, ha delle terribili visioni
che rivelano la verità su perché lui e gli altri ragazzi si trovino
lì. Questi furono infatti rapiti e riuniti da una misteriosa
organizzazione chiamata W.C.K.D. Nel frattempo, il gruppo trova
accoglienza presso il signor Janson in una
struttura dove possono finalmente ricevere l’assistenza necessaria.
Sebbene l’atmosfera del rifugio sia positiva e distesa, Thomas non
riesce a rilassarsi e indagando scopre che la struttura non è altro
che un enorme laboratorio, nel quale i ragazzi sopravvissuti
vengono sottoposti ad atroci esperimenti.
Alla luce di questa sconcertante
scoperta, Thomas e i suoi amici decidono di organizzarsi per
fuggire nuovamente. All’esterno, tuttavia, saranno costretti a
confrontarsi con un’orda di infetti e con il clima impervio e
desertico della Zona Bruciata. Il gruppo viene però soccorso da
Brenda e Jorge, leader di un
altro gruppo di sopravvissuti. A interrompere la loro pace vi è
però l’arrivo di Janson e dei suoi uomini, pronti a rapire
nuovamente i ragazzi. Chiedendosi come abbiano fatto ad essere
scovati, Thomas arriva a fare la terribile scoperta che qualcuno
del loro gruppo li sta tradendo segretamente, mettendo in serio
pericolo le loro vite.
Maze Runner – La fuga: il cast del film
Protagonista del film, nel ruolo di
Thomas, è ancora l’attore Dylan
O’Brien. Questi, tuttavia era stato inizialmente
scartato dal regista Wes Ball, poiché la sua capigliatura non
lasciava trasparire la fragilità che invece si ricercava per il
ruolo. In quel periodo l’attore era infatti impegnato nelle riprese
della serie Teen Wolf, dove sfoggiava una capigliatura
particolarmente vistosa. Per sua fortuna, una sua foto con i
capelli corti finì successivamente nelle mani di Ball, il quale si
pentì di averlo giudicato negativamente e decise di richiamarlo,
convinto che avrebbe potuto essere l’attore giusto per la parte.
Una volta comunicatagli la notizia, O’Brien ebbe soltanto quattro
giorni di tempo per leggere il romanzo e informarsi sulla sua
storia.
L’attore Will
Poulter decise invece di proporsi sia per il ruolo di Newt
che per quello di Gally, finendo con l’ottenere quest’ultimo.
Aml Ameen interpreta Alby, il primo arrivato nella
Radura e leader del gruppo. Per il ruolo di Teresa, l’attrice
Kaya
Scodelario fu da subito la prima scelta per il
regista. Questi si convinse che fosse la persona giusta per la
parte dopo averla vista recitare nella serie Skins.
Particolarmente coinvolta dal progetto, la Scodelario decise di
allenarsi al fine di poter eseguire personalmente le acrobazie
richieste per il film, senza avvalersi di controfigure. Ad
interpretare Newt, uno dei leader, è invece l’attore Thomas
Brodie-Sangster, mentre Ki Hong Lee è
Minho, uno degli esploratori.
L’attrice Patricia
Clarkson è Ava Paige, direttrice dell’organizzazione WCKD.
Entrano poi a far parte del film gli attori Rosa
Salazar, celebre anche per il film Alita – Angelo
della battaglia e la serie Undone, nel ruolo
della ribelle Brenda. Giancarlo Esposito,
noto per serie come Breaking Bad, The
Boyse The Mandalorian, è invece Jorge. In
ultimo, Aidan Gillen
interpreta il misterioso Janson, tra i personaggi principali di
questo sequel. Per prepararsi al film, inoltre, l’intero cast di
giovani protagonisti fu portato a partecipare ad una sfida di
sopravvivenza nella radura, dove hanno imparato a costruirsi da sé
strumenti e a mettersi al riparo dalla natura circostante.
Maze Runner – La fuga: le
differenze tra il libro e il film
Nel dar vita ad un adattamento
cinematografico del romanzo, gli autori confermarono l’intenzione
di rimanere quanto più fedeli possibile a questo. Il passaggio
dalla pagina al grande schermo ha però visto operare anche in
questo caso delle necessarie modifiche. Una tra le prime è il luogo
in cui i protagonisti giungono dopo la fuga dal labirinto. Nel film
si tratta di un edificio ampio e moderno, mentre nel libro è al
contrario descritto come un luogo piccolo e poco confortevole.
Anche il numero dei personaggi varia dal libro al film, e in
quest’ultimo ritroviamo solo quelli principali e su cui è stato
possibile concentrarsi di più. Un ulteriore elemento di differenza
è poi legato ai motivi della fuga dei personaggi.
Nel libro questi vengono infettati
dall’Eruzione, partendo dunque alla ricerca di una cura. Questo
aspetto viene invece tralasciato in favore di una semplice fuga in
cerca della verità. Altre differenze riguardano invece in modo più
specifico alcuni dei personaggi principali, tra cui Mary, il quale
non esiste nei libri ed è stato ideato appositamente per i film. A
mancare è poi anche un elemento fondamentale dei romanzi, ovvero la
capacità dei protagonisti di comunicare con il pensiero. Forse
perché complessa da trasportare in modo interessante sul grande
schermo, questa abilità è stata scartata. Differenze, in
conclusione, si ritrovano anche nel finale delle due opere.
Maze Runner – La fuga: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
In attesa di vedere il terzo
capitolo della trilogia, è possibile fruire del film grazie alla
sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Maze Runner – La
fuga è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV,Chili, Google Play, Apple
iTunes, Amazon Prime Video, Disney+ e Tim Vision. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà
soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
venerdì 15 ottobre alle ore 21:20
sul canale Rai 4.
Definita una delle attrici più sexy
e iconiche degli ultimi anni, Jessica Alba ha
raggiunto la popolarità grazie a film come Honey, Sin City
e I fantastici 4, oltre che essere stata la protagonista
delle serie televisiva Dark Angel. Ma la Alba non è solo
un’attrice, è anche modella e imprenditrice di successo.
Ecco dieci cose che forse
non sai su Jessica Alba.
Jessica Alba: i suoi film e le
serie TV
1. Ha recitato in diversi
celebri film. La Alba ha esordito al cinema nel 1994 con
il film Vacanze a modo nostro, per poi recitare in Mai
stata baciata (1999), Sin City (2005), con Bruce Willis,
I Fantastici 4 (2005), con Chris Evans,
Trappola in fondo al mare (2005), I Fantastici 4 e
Silver Surfer (2007), The Ten (2007), Awake –
Anestesia cosciente (2007), The Eye (2008),
Appuntamento con l’amore (2010), Machete (2010), Vi
presento i nostri (2010), con Ben Stiller.
Nel 2013 recita poi in Machete Kills (2013),
riprendendo poi il suo ruolo di Nancy in Sin City – Una donna
per cui uccidere (2014). Negli ultimi anni ha invece recitato
in Anime gemelle (2015), Verità sepolte (2016) e
Killers Anonymous (2019).
2. Jessica Alba ha recitato
anche in televisione. Jessica debuttò in televisione nel
1994 con il ruolo ricorrente nella popolare serie Il mondo
segreto di Alex Mack. Qui impersonava un’insopportabile
giovane snob che si dedica a far diventare miserabile la vita della
protagonista. Nello stesso anno, prese parte al ruolo di Maya in
Le nuove avventure di Flipper, andando a girare la serie
in Australia, per un totale di due stagioni. Ha poi partecipato ad
alcuni episodi di serie come Beverly Hills 90210 (1998) e
Broklyn South (1998). Dal 2000 al 2002 è stata
protagonista della serie Dark Angel, per poi recitare
anche in Entourage (2004) e The Office (2009).
Nel 2019 ha invece recitato in L.A.’s Finest.
3. Ha prodotto una serie
televisiva. Proprio di L’A.’s Finest, serie di
che mescola la commedia al poliziesco e dove interpreta Nancy
McKenna, l’attrice ha ricoperto il ruolo di produttrice esecutiva
per tutti e 26 gli episodi. Per la Alba si è trattata della sua
prima volta in tale ruolo, ma l’attrice è nota anche per le sue
capacità imprenditoriali, ed ha affermato di voler ricoprire il
ruolo di produttrice anche in futuro.
4. Ha ricevuto diversi premi
nella sua carriera. Grazie ad alcune tra le sue più
iconiche interpretazioni, la Alba ha avuto modo di guadagnare anche
diversi riconoscimenti. Nel 2001 è stata candidata come miglior
attrice in una serie drammatica per Dark Angel ai Golden
Globe. Vanta poi tre candidature nel 2006 per i film I
Fantastici 4 e Sin City. La Alba è però nota anche
per le sue svariate candidature ai Razzie Awards, i premi del
peggio del cinema annuale.
Jessica Alba: oggi
5. Ha un nuovo film in
programma. Attualmente l’attrice è impegnata nella
realizzazione del film Trigger Warning, di cui è anche
produttrice. Diretto da Mouly Surya, il film vede
la Alba ricoprire il ruolo di Parker, una donna che si trova a
diventare un’eroina riluttante della sua piccola cittadina di
residenza. In queste settimane in fase di ripresa, il film dovrebbe
poi essere pronto per una distribuzione nel corso del 2022.
Jessica Alba non recita mai
nuda
6. Jessica Alba ha sempre
rifiutato scene di nudo. Jessica Alba, sin dall’inizio
della sua carriera, ha sempre rifiutato di girare scene di nudo o
di fare servizi fotografici senza vesti. La si può vedere solo una
volta in un nudo integrale nel film Machete. In realtà,
l’attrice ha girato la scena indossando della biancheria intima che
è stata poi rimossa digitalmente in post-produzione.
7. Jessica Alba ha sempre
cercato di abbattere gli stereotipi. La Alba ha
manifestato varie volte non voler essere abbinata all’immagine
della donna sexy di turno, dichiarando di voler essere presa sul
serio come attrice. Nonostante questo, è stata nominata svariate
volte, nel corso degli anni, come una delle attrici più sexy del
mondo, apparendo anche in una copertina di Playboy
nel 2006. In questo caso la Alba fece causa alla rivista di Hugh
Hefner per aver utilizzato un’immagine promozionale del film
Trappola in fondo al mare (2005) senza il suo
consenso.
Jessica Alba: il marito e i figli
8. È sposata con un
produttore cinematografico. Dopo essere stata fidanzata
per un lungo periodo di tempo con il collega Michael Weatherly, nel
2008 l’attrice ha infine sposato Cash Warren, un
produttore cinematografico, dal quale ha avuto tre figli:
Honor Marie (2008), Haven Garner
(2011) e Hayes (2017). Le prime foto della figlia
maggiore, apparse nel numero di luglio 2008 della rivista
OK!, secondo quanto riferito, hanno fatto guadagnare
all’attrice circa 1,5 milioni di dollari.
Jessica Alba è su Instagram
9. Il social preferito da
Jessica Alba è senza dubbio Instagram. L’attrice è
presente sul social network Instagram con un profilo verificato
seguito da ben 19,3 milioni di persone. Su questo, con oltre 4 mila
post, non esita a pubblicare foto della sua vita quotidiana, tra il
marito e i suoi tre bambini. L’attrice americana usa il social
anche per sponsorizzare i prodotti della sua azienda, la The
Honest Company, fondata nel 2012 e specializzata nella
commercializzazione di prodotti per la casa e la cura della persona
esclusivamente eco-friendly
Jessica Alba: età e altezza dell’attrice
10. Jessica Alba è nata il 28 aprile 1981 a
Pomona, in California, Stati Uniti. L’attrice è alta
complessivamente 165 centimetri.
A volte anche una semplice serie
comedy come Community può fare la differenza. Ne
sa qualcosa Gillian Jacobs, diventata famosa
grazie al ruolo di Britta Perry, adesso una delle attrici
più amate dal pubblico appassionato di cinema e televisione.
Scopriamo quindi insieme tutto quello che c’è da sapere su
Gillian Jacobs, sulla sua vita privata e la sua
interessante carriera tra piccolo e grande schermo.
Gillian Jacobs: i suoi film e le
serie TV
1. Ha recitato in diversi
film. La carriera cinematografica dell’attrice comincia
subito, nel 2005, anno in cui partecipa al suo primo film,
Building Girl, diretto da Shari L. Carpenter. Da quel
momento recita in molti altri film, tra cui si ricordano
Blackbird (2007), Soffocare (2008), The
Box (2009), Solitary Man (2009), Coach
(2010), Cercasi amore per la fine del mondo (2012),
BadMilo! (2013), Una notte in giallo
(2014), Un tuffo nel passato 2 (2015), Dean
(2016), Ibiza (2018), Life of the Party (2018) e
Magic Camp (2020). Nel 2021 recita poi in Fear Street
– Parte 1: 1994, Fear Street – Parte 2: 1978 e Fear Street
– Parte 3: 1666. Prossimamente la si potrà ritrova in
Violence ofAction, Injustice, The Seven
Faces of Jane e Any Other Night.
2. È nota per le sue serie
televisive. Nei primi anni duemila, parallelamente alla
sua carriera cinematografica, Gillian comincia a muovere i primi
passi anche in tv. Dopo aver ottenuti piccoli ruoli o semplici
comparsate in serie tv di successo come The Book of
Daniel (2007), Fringe
(2008), Law & Order: Criminal Intent (2009), Royal
Pains (2009) e The Good Wife (2009), finalmente per
lei arriva la svolta grazie alla serie Community, dove
recita dal 2009 al 2015. Successivamente partecipa ad alcuni
episodi di Girl (2015) e a Love (2016-2018). Nel
2021 è tra i protagonisti di Ten Year Old Tom, mentre
nello stesso anno da voce a Atom Eve nella serie animata
Invincible.
3. È anche regista.
Grande appassionata di regia, l’attrice si era cimentata negli
scorsi anni dirigendo alcuni episodi di serie documentarie. Nel
2022 è invece atteso il suo primo lungometraggio da regista,
intitolato The Seven Faces of Jane, di cui sarà anche
protagonista. L’attrice non sarà però l’unica regista, condividendo
il ruolo con altri sette registi.
Gillian Jacobs in Community
4. È divenuta celebre grazie
alla nota serie. Nel 2009 l’attrice viene scelta per
entrare a far parte del cast di Community, una serie tv
comedy della NBC, ideata da Dan
Harmon e andata in onda fino al 2015. La serie è
ambientata al Greendale Community College e racconta la storia di
un bizzarro gruppo di studenti. Jeff Winger è un avvocato con
licenza sospesa che, deciso a tentarle tutte pur di sedurre l’ex
attivista politica Britta Perry (Gillian Jacobs),
organizza un finto gruppo di studio di spagnolo. Nonostante Jeff
abbia invitato solo Britta, lei invita anche un altro studente,
Abed Nadir, il quale a sua volta invita altre quattro persone. Il
gruppo quindi diventa reale distruggendo però i piani da gran
seduttore di Jeff. Col tempo i ragazzi fanno amicizia e si
sostengono l’un l’altro durante il loro durissimo percorso
formativo e lavorativo.
Gillian Jacobs in
Girls
5. Ha recitato in alcuni
episodi della nota serie. A partire dal 2015, Gillian
entra a far parte del cast di una nuova serie della
HBO dal titolo Girls,
ideata, interpretata e prodotta da Lena
Dunham. La serie, andata dal 2012 al 2017, racconta la
storia di quattro amiche, trasferitesi da poco a New York, e che
tentano di costruirsi una nuova vita nella Grande
Mela.La Jacobs interpreta qui Mimi-Rose
Eleanor Howard, un personaggio secondario attivo solo a partire
dalla quarta stagione della serie, in un arco temporale di 5
episodi. Mimi-Rose è un’artista che vive nel quartiere di Bushwick
a New York e che in qualche modo si intromette nel rapporto tra
Hannah e il suo fidanzato Adam Sackler (Adam
Driver).
Gillian Jacobs in
Love
6. È stata protagonista
della celebre serie romantica. Esattamente un anno dopo la
sua partecipazione alla serie Girls, Gillian ottiene il
ruolo della protagonista in una nuova serie dal titolo Love, prodotta
da Judd Apatow, Paul Rust e
Lesley Arfin per Netflix. Ambientata a Los Angeles, la serie
racconta della storia d’amore di Mickey Dobbs e Gus Cruikshank, due
trentenni completamente diversi l’uno dall’altra. Mentre Mickey,
ambiziosa, ribelle e anticonformista, lavora per una piccola
stazione radiofonica, Gus è l’insegnante privato, molto timido e
insicuro e dall’animo nerd.
Gillian Jacobs in Rick e
Morty
7. Ha partecipato al
doppiaggio di un episodio. Uno dei progetti più
interessanti a cui ha partecipato Gillian Jacobs è la serie animata
Ricky e
Morty. Grazie al suo passato di doppiatrice,
l’attrice è infatti stata scelta per dare la voce a uno dei
peronsaggi della serie. L’attrice presta la voce al personaggio di
Supernova, una supereroina che appare
nell’episodio 3×04 dal titolo Vindicators 3: The Return of
Worldender. Supernova è infatti l’ultimo dei Vindicators a
essere ancora in vita e il suo personaggio sembra essere la parodia
di Eternity, uno degli eroi della Marvel Comics. Coraggiosa e letale, Supernova
appare come una bellissima supereroina completamente di colore
viola, con lunghi capelli fluttuanti e un costume aderente che
ricorda una galassia piena di pianeti.
Gillian Jacobs: chi è il suo fidanzato?
8. È molto riservata sulla
sua vita privata. L’attrice non ama diffondere
informazioni sulla propria vita privata, come anche la sua assenza
dai social network lascia intendere. In particolare, poco o nulla
si sa delle sue relazioni sentimentali. Attualmente l’attrice
sembra essere single, ma non ci sono sufficienti informazioni per
confermare o smentire quella che è dunque solo una
supposizione.
Gillian Jacobs non è su Instagram
9. Non ha un account sul
noto social network. Contrariamente a molti suoi colleghi
del mondo dello spettacolo, la Jacobs non possiede un profilo
verificato sul social Instagram. L’attrice ha infatti raccontato di
preferire tenersi distante da questi strumenti, così da poter avere
un maggior distacco tra la sua vita lavorativa e quella personale.
Per i suoi fan, tuttavia, è possibile ritrovare sul social diverse
fanpage dedicate all’attrice, con cui si potrà rimanere aggiornati
sui suoi lavori e attività.
Gillian Jacobs: età e altezza dell’attrice
10.Gillian Jacobs è nata 19
ottobre 1982 a Pittsburgh, in Pennsylvania, Stati Uniti. L’attrice
è alta complessivamente 163 centimetri.
Marie Avgeropoulos
è conosciuta ai più per il suo ruolo di Octavia Blake in
The 100. Ma lei ha interpretato tanti diversi
ruoli e non è solo un’attrice, è anche una batterista e una modella
di talento.
Ecco dieci cose che non
sapevate su Marie Avgeropoulos.
Marie Avgeropoulos: i film e le
serie TV
1. Marie Avgeropoulos è
diventata una star grazie ad alcune apparizioni in note serie
tv. Marie Avgeropoulos è apparsa, come guest star, in
diverse serie tv, come Supernatural
(2005), Eureka (2006), Fringe
(2008) e Human Target (2010). Nel 2013, Marie ha preso
parte a un ruolo televisivo in Cult (2013), trasmessa da
The CW. Ha poi recitato anche in The Inbetweeners – Quasi
maturi (2012), 90210 (2013) e The 100
(2014-2020), grazie a cui è divenuta celebre.
2. Marie Avgeropoulos ha
recitato in diversi film. Marie Avgeropoulos ha recitato
anche in diversi film di produzione indipendente, come
Isolation – Pericolo alle Bahamas (2015), Numb
(2015) e A remarkable life (2016). Nel 2015 Marie ha
recitato, insieme a Taylor Lautner in Tracers, un
thriller della Lionsgate. La Avgeropoulos ha partecipato anche a
film più noti come come 50
e 50 (2011), nominato ai Golden Globe, insieme ai veterani
Seth Rogen e Joseph Gordon-Levitt, così come nella
memorabile commedia del 2009 Una notte con Beth Cooper.
Prossimamente tornerà al cinema con il ruolo di Jean Ann Jollett in
Butterfly in the Typerwriter.
Marie Avgeropoulos in Percy Jackson
3. Ha avuto un ruolo nel
celebre film. Ancora agli esordi della sua carriera,
l’attrice è comparsa con un cameo nel film del 2010 Percy
Jackson e gli dei dell’Olimpo – Il ladro di fulmini,
adattamento dell’omonimo romanzo e primo di due trasposizioni
cinematografiche di tale personaggio. In questo la Avgeropoulos
interpreta una delle fanciulle che accompagnano la dea
Afrodite.
Marie Avgeropoulos e la serie The
10
4. Marie Avgeropoulos ha
avuto un ruolo ricorrente nella serie The 100.
Marie Avgeropoulos è una star ricorrente nel ruolo di Octavia Blake
nel dramma post-apocalittico The 100. La plurinominata
serie narra della sopravvivenza del popolo che vive su una stazione
spaziale chiamata l’Arca, che manda gruppi di 100 persone
delinquenti sulla terra.
5. Marie Avgeropoulos vive
per The 100.The 100, creata da Jason Rothenberg,
mostra come il genere umano debba sopravvivere in questa Arca dopo
che 97 anni prima la Terra è stata sconvolta da una guerra nucleare
globale. I gruppi mandati sulla terra servono per verificare se il
pianeta sia nuovamente abitabile. La Avgeropoulos ha raccontato di
vivere letteralmente per questa serie, non può fare a meno di
parlarne e di postare continuamente immagini o link che si
riferiscano alla serie tv.
Marie Avgeropoulos è su Twitter e
Instagram
6. Marie Avgeropoulos usa
twitter per il sociale e per The 100. Marie Avgeropoulos
possiede un account twitter ufficiale in cui twitta e ritwitta
tutto ciò che riguarda il suo ruolo e la sua presenza nelle serie
che l’ha resa famosa agli occhi del mondo, The 100. Ma non
solo: usa il social anche per cinguettare riguardo contesti sociali
e ricerca di fondi per cause benefiche.
7. Marie Avgeropoulos ha un
account Instagram molto seguito. Marie Avgeropoulos ha un
account Instagram ufficiale seguito da 3.1 milioni di follower. In
questo account Marie, oltre che promuovere con diversi post la
serie The 100, ha postato tante foto di sé. Oltre che
attrice, Marie è anche una modella affermata e sono molte le foto
che ne mostrano le capacità. Tra shooting e sedute di trucco, la
maggior parte dei post sono dedicati alla sua vita quotidiana e al
suo tempo libero. Tantissime le foto con il suo adorato cane e
altrettante foto realizzate per immortalare i diversi viaggi ed
esperienze accumulate.
Marie Avgeropoulos: tra Taylor
Lautner e le accuse di violenza domestica
8. Marie Avgeropoulos è
stata fidanzata con Taylor Lautner. Nel 2013, Marie
Avgeropoulos aveva conosciuto Taylor Lautner, attore noto per essere stato
il licantropoco Jacob nella saga di Twilight, sul set
di Tracers e da lì è nata la loro relazione. Tuttavia
questa è durata giusto qualche mese. La differenza di età di 6 anni
probabilmente è stata da ostacolo: mentre lei era alla ricerca di
una storia seria, lui (secondo le solite fonti anonime) aveva
voglia di divertirsi.
9. Marie Avgeropoulos è
stata accusata di violenza domestica. All’inizio
dell’agosto 2018, Marie è stata arrestata per violenza domestica.
Sembra che abbia litigato in modo abbastanza pesante con il
fidanzato, litigio conclusosi con danni subiti dal compagno. Anche
se poi lui non ha sporto denuncia, Marie è stata trattenuta dalle
forze dell’ordine e poi rilasciata dopo il pagamento di una
cauzione d 50 mila dollari. Pare che inizialmente, il fidanzato
abbia chiamato le forze dell’ordine per cercare di ridimensionare
una situazione che stava prendendo la piega sbagliata.
Marie Avgeropoulos: età e altezza
dell’attrice
10. Marie Avgeropoulos è nata a Thunder Bay, in
Ontario, Canada, il 17 giugno del 1986. L’attrice è alta
complessivamente 165 centimetri.
Jeo Russo,
co-regista di Avengers:
Endgame, ha commentato la disputa legale tra Scarlett
Johansson e la Disney, parlando di “panico” tra
le fila delle società di produzione.
Durante un’intervista con
Variety, Joe Russo si è soffermato
sull’argomento. Il regista, che ha abbondantemente lavorato
con la Disney, ha affermato che è stato “un peccato” che la causa
sia diventata di pubblico dominio. Ha continuato descrivendo
l’incidente come “indicativo di un cambiamento significativo” nel
settore, affermando che le società sono nel panico a causa delle
conseguenze a lungo termine della pandemia di COVID-19.
“Le società sono nel panico in
questo momento, perché penso che metà degli studi scompariranno nei
prossimi 5-10 anni e il gioco è cambiato radicalmente. Ci sono
produttori di contenuti che possono superare qualsiasi studio, ed è
solo un errore di arrotondamento per loro, perché sono aziende da 1
trilione di dollari. Non l’abbiamo mai visto prima nel
settore.”
Di tutti i contributi sulla
questione, questo di Joe Russo sembra davvero un
momento di riflessione importante da parte di un addetto ai lavori
che sa bene di cosa sta parlando.
In una recente intervista con
Variety che promuove il suo nuovo film, a Jonathan
Majors, interprete di Kang il
Conquistatore in Ant-Man and the Wasp: Quantumania, è stato
chiesto della sua evoluzione da Colui che rimane a Kang il
Conquistatore. Mentre parlava di come Loki ha chiarito che
“Colui che rimane è ora nel mondo”, l’attore ha anche
parlato del lavoro con
Paul Rudd, Evangeline
Lilly e del rapporto con la
Ant-Man family.
“Beh, è una sceneggiatura
diversa, quindi c’è questa componente, sceneggiatori diversi, e sto
girando in un paese diverso, quindi c’è anche quest’altro elemento.
E sai, Colui Che Rimane è nel mondo ora, quindi sappiamo tanto su
di lui. In Loki abbiamo visto 40 minuti del personaggio che mi
hanno aiutato a raccontare una storia che adesso ha un’altra tela,
un altro campo da gioco con più giocatori. Non si tratta più
dell’incredibile Tom Hiddleston, ma questa volta ho a che fare con
Paul Rudd ed Evangeline Lilly e personaggi del calibro della
Ant-Man family. È un mondo completamente diverso”.