Lo scorso weekend è arrivato online
il primissimo
trailer ufficiale di The Suicide
Squad, l’atteso cinecomic DC diretto da James Gunn che riporterà sul grande schermo la
Task Force X dopo il controverso tentativo del 2016 ad opera di
David Ayer.
Screen Rant ha raccolto i più importanti dettagli sulla storia
e sui personaggi del film emersi proprio grazie al trailer. Noi
abbiamo selezionato i 10 più interessanti. Ve li proponiamo di
seguito:
1Il debutto di Starro nel
DCEU
La
grande rivelazione del trailer di The Suicide
Squad è l’arrivo bel DCEU di Starro. La sua presenza nel
film era già stata anticipata in passato, ma ora sappiamo che sarà
la principale minaccia: abbatterà edifici e distruggerà tutto ciò
che i suoi cinque arti possono raggiungere.
Il
trailer non spiega la storia delle origini di Starro nel DCEU, ma
dato che appare sull’isola di Corto Maltese, il “folle kaiju”
potrebbe essere un esperimento della struttura nazista di Silvio
Luna, nonché il vero motivo per cui la Task Force X è stata scelta
per la missione. Il design è molto fedele a quello dei
fumetti DC, e se nel film manterrà la sua tradizionale capacità di
manipolare le menti altrui, allora questo potrebbe spiegare perché
viene reclutata una seconda Squadra Suicida.
La data di uscita di
Black
Adam è stata finalmente rivelata. È dal lontano
2008 che Dwayne
Johnson sta tentando di portare sul grande
schermo le avventure dell’anti-ero della DC Comics. Nel 2014
l’attore è stato ufficialmente scelto per il ruolo e all’epoca si
parlò spesso di un suo possibile debutto in Shazam! con
Zachary Levi (di fatto mai accaduto).
Black
Adam, che sarà diretto da Jaume
Collet-Serra (già dietro Jungle
Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non
pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre,
la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e
costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio, al punto che
fino ad oggi non era stata associata al film alcuna data di
uscita.
Tuttavia, negli ultimi mesi gli
sviluppi attorno al film non hanno fatto altro che aumentare, con
l’annuncio del cast completo che annovera, oltre a Johnson, anche
Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro
ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà
Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece
l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato
ancora svelato).
Nella giornata di ieri, Dwayne
Johnson ha annunciato via Instagram
la nuova data di uscita di Black
Adam: il film arriverà nelle sale americane il 29
luglio 2022. L’attore ha condiviso un video in cui il logo del film
appare sugli schermi di Times Square, accompagnato dalla sua voce
che recita l’ormai celebre tagline: “La gerarchia del potere
nell’universo DC sta per cambiare.”
Con l’uscita di Black
Adam fissata ufficialmente per il 2022, l’anno
prossimo avremo ben quattro cinecomic DC pronti ad arrivare nelle
sale: oltre al film con “The Rock”, infatti, nel 2022 verranno
distribuiti anche The
Batman (4 marzo), The Flash (4 novembre) e Aquaman
2 (16 dicembre).
Tutto quello che sappiamo su Black
Adam
Black
Adam è stato affidato alla regia
di Jaume Collet-Serra(Orphan,
Paradise Beach – Dentro l’incubo). Le riprese del film
dovrebbero partire il prossimo mese. Il progetto originale della
Warner Bros. su Shazam!aveva
previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua
nemesi, Black
Adam, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi
con più attenzione al protagonista e alla sua origin
story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi
ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.
“Questo progetto ha comportato
dei rischi, ed è stato una sfida. Anni fa volevamo introdurre due
origin story in un’unica sceneggiatura, e chi conosce i fumetti e
la mitologia dei fumetti saprà che Shazam! è
collegato a Black
Adam“, aveva raccontato l’attore in un
video. “Questo personaggio è un antieroe, o villain, e non
vedo l’ora di interpretarlo. Stiamo sviluppando il progetto che è
nel mio DNA da oltre dieci anni. Dovremmo iniziare a girare in un
anno e non potrei essere più eccitato all’idea.”
Nessuno può negare che esista una
certa somiglianza fisica tra Sebastian Stan e Mark Hamill, soprattutto se si pensa a quando
l’attore statunitense era più giovane e ha interpretato Luke
Skywalker nei film della trilogia originale di Star Wars. Ecco perché i fan non hanno mai
smesso di sostenere un possibile casting della star di The Falcon and the Winter Soldier in un
eventuale progetto dedicato all’iconico personaggio.
Una versione più giovane del
personaggio di Luke Skywalker è apparsa a sorpresa nel finale della
seconda stagione della serie tv
The Mandalorian. Sarebbe potuta essere l’occasione
perfetta per affidare finalmente il ruolo a Stan, ma la Disney ha
preferito optare per un “ringiovanimento digitale” (l’ormai famosa
tecnica del de-aging) dello stesso Hamill. Tuttavia, se il
personaggio di Luke dovesse ritornare al centro della scena in un
eventuale progetto futuro, è chiaro che sarà un altro attore a
prendere il posto di Hamill. E se dovesse trattarsi proprio di
Stan?
Intervistato da
Good Morning America in occasione della promozione di The Falcon and the Winter Soldier (disponibile su
Disney+), Sebastian Stan ha commentato la possibilità di
interpretare Luke Skywalker in futuro, spiegando: “Beh… se sarà
Mark Hamill a chiamarmi personalmente e a dirmi che si sente pronto
a condividere il ruolo con me, allora ci crederò. Fino ad allora,
non crederò a niente.”
Ad oggi non possiamo sapere né
quali siano i piani della Lucasfilm nei confronti del personaggio
di Luke Skywalker (ci sono ancora diverse lacune nella storia del
personaggio che devono essere colmate), né tantomeno se Sebastian Stan – al di là di quello che i fan
vorrebbero vedere – abbia mai discusso della parte con la casa di
produzione. Inoltre, è probabile che nulla si concretizzerà
nell’immediato futuro, considerati gli impegni dell’attore con il
Marvel Cinematic Unvierse.
A seguito delle nomination ai
Premi David di Donatello 2021, edizione 66 del
prestigioso premio, che si sono svolte il 26 marzo scorso, il
regista Gabriele Muccino ci ha tenuto ad esprimere
il suo disappunto per le mancate candidature al suo film, Gli
anni più belli. Ecco il tweet del regista:
Come si evince dallo stesso tweet di
Muccino, il film non è stato completamente ignorato dall’Accademia
e dalla sua giuria, visto che sia Micaela Ramazzotti che Claudio
Baglioni sono stati nominati, rispettivamente nelle
categoria di Migliore attrice protagonista e Migliore canzone
originale. Tuttavia il regista avrebbe sperato di comparire in una
delle categorie principali, per la migliore regia e il miglior
film, si suppone.
Gli
anni più belli è uscito in sala il 13 febbraio 2020,
riscontrando subito un buon successo di pubblico. Il film, come
molti arrivati in quel periodo, ha subito poi una brusca battuta
d’arresto a causa della chiusura delle sale, tuttavia è stato trai
titoli proposti nell’estate del 2020 nelle poche settimane di
apertura dei cinema. Anche in questo caso il pubblico ha premiato
il film di Muccino.
I Premi David di Donatello
66 saranno assegnati il prossimo 11 maggio in una
cerimonia che sarà trasmessa in prima serata da Rai Uno, con
Carlo Conti che presenterà l’evento.
Zack Snyder ha spiegato perché Darkseid ha
dimenticato dove fosse l’Equazione dell’Anti-vita in Justice
League. La versione theatrical del cinecomic è stata
distribuita nelle sale nel 2017 ed è stata accolta in maniera
negativa tanto dalla critica quanto dal pubblico. Quella versione
aveva fatto di Steppenwolf il cattivo principale della storia e
conteneva soltanto un velato riferimento a Darkseid.
In seguito all’uscita del cinecomic,
molti fan hanno chiesto – e poi ottenuto – la distribuzione del
taglio originale del cinecomic ad opera di Zack Snyder, che all’epoca aveva dovuto
abbandonare la produzione per un lutto familiare. La
Snyder Cut di Justice
League è arrivata in tutto il mondo, direttamente
in streaming, lo scorso 18 marzo, e ci ha finalmente regalato il
film che Snyder aveva sempre avuto intenzione di realizzare. Tra i
personaggi che hanno ricevuto un adeguato approfondimento figurano
sia Cyborg che Flash, ma ovviamente anche Darkseid è finalmente
diventato l’antagonista centrale che tutti i fan avevano sempre
bramato.
Nella Snyder
Cut, nella famosa sequenza denominata “History Lesson”,
viene rivelato che l’Equazione dell’Anti-vita si trova sulla Terra.
Tuttavia, il film non spiega in maniera esplicita come Darkseid
avrebbe in seguito dimenticato la sua posizione. Ora, Zack Snyder è intervenuto per chiarire la
questione. Il regista, infatti, in risposta alla domanda di un fan
su Vero (via KnightFleck/Twitter),
ha spiegato che il Tiranno di Apokolips ha dimenticato la posizione
dell’equazione a causa delle ferite subite dopo aver combattuto
contro i difensori della Terra.
“È quasi morto quando è tornato
all’apocalisse”, ha spiegato Snyder. “Era al centro di una
lotta per il potere. È passato molto tempo prima che fosse di nuovo
in una posizione di potere. Da allora tutti quelli che erano stati
con lui erano stati uccisi”.
Zack
Snyder’s Justice Leagueè uscito in streaming il
18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e
NOW TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore
circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.
Che cos’è l’Equazione Anti-Vita e da
dove viene? Ecco cosa cerca Darkseid in Justice
League Snyder Cut.
1La formula
Ecco la formula dell’Equazione
Anti-Vita:
«solitudine + alienazione + paura +
disperazione + autostima ÷ derisione ÷ condanna ÷ incomprensione x
senso di colpa x vergogna x insuccesso x giudizio n=y dove
y=speranza e n=follia, amore=bugie, vita=morte, io=lato
oscuro»
Le riprese di
Spider-Man: No Way Home si sono ufficialmente
concluse, ma un dettaglio emerso direttamente dal set potrebbe
alludere al tanto chiacchierato coinvolgimento di Andrew Garfield. Il film, che segnerà la terza
avventura del Peter Parker di Tom
Holland nel MCU, è atteso nelle sale per il
prossimo dicembre.
Al momento non si conoscono i
dettagli sulla trama, ma è facile intuire che il film riprenderà da
dove si era interrotto
Spider-Man: Far From Home, quindi dalla rivelazione
della vera identità dell’Uomo Ragno al mondo intero, con Peter
incastrato per l’omicidio di Mysterio (Jake
Gyllenhaal). È da tempo ormai che si parla del fatto
che No
Way Home approfondirà il concetto di Multiverso, teoria
supportata dall’enorme numero di attori provenienti dai passati
franchise dedicati a Spider-Man che – secondo i ben informati –
dovrebbero avere un ruolo nel film. Oltre a Jamie Foxx (Electro) e Alfred Molina (Doctor Octopus), pare che in
No Way
Home appariranno anche Tobey Maguire e Andrew Garfield, che hanno interpretato
l’iconico supereroe nei franchise diretti rispettivamente da Sam
Raimi e Marc Webb.
Ovviamente, sia la Marvel che
Holland hanno più e più volte dichiarato che non sarà così, ma
sappiamo quanto la Casa delle Idee ci tenga ad evitare qualsiasi
tipo di anticipazione in merito alla trama del suoi film,
soprattutto se si tratta di elementi così importante ai fini della
storia. Tuttavia, secondo alcuni fan un nuovo indizio a sostegno
del coinvolgimento – nello specifico – di Garfield, sarebbe
nascosto nei regali che il cast e la troupe di
Spider-Man: No Way Home ha ricevuto proprio in
occasione della fine delle riprese.
Alcune foto di questi preziosi
regali sono state condivise online dall’attore Jordan Foster. Subito, i fan più attenti hanno
notato quella che dovrebbe essere una maglietta con una foto del
costume di Spider-Man indossato da Garfield in
The Amazing Spider-Man. Tuttavia, poco dopo Foster ha
cancellato il suo post, nonostante le foto sia state subito salvate
e condivise via Twitter dall’account
Spider-Man: No Way Home News. È importante sottolineare che
questa non è assolutamente una conferma che Garfield sarà presente
in No Way
Home, anche se è impossibile non porsi alcune domande dopo
aver visto le foto in questione.
Il film è diretto
da Jon Watts (già regista
di Homecoming e Far
From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e
da Amy Pascal per la Pascal Production.
Dovrebbe arrivare al cinema a dicembre 2021.
Non può che definirsi intrepido il
fan del MCU entrato ufficialmente nel
Guinness World Record per aver visto Avengers:
Endgame ben 191 volte. A partire da Iron Man del 2008, l’universo cinematografico ha
sviluppato attraverso 23 film gli archi narrativi di un
impressionante numero di personaggi. Alcuni dei più grandi hanno
trovato una loro conclusione proprio grazie al cinecomic di
Anthony e Joe Russo, passato
alla storia ormai come il culmine della Saga dell’Infinito.
Prima della sua uscita in sala nel
2019, Endgame era
probabilmente uno dei film più attesi della storia. Da allora, è
diventato uno dei film con il maggior incasso di tutti i tempi,
arrivando a superare addirittura il record infranto precedentemente
da Avatar di James Cameron (che proprio di recente ha
riguadagnato il titolo di film più visto di sempre grazie ad una
nuova release in Cina). Indipendentemente da ciò, molte persone
hanno visto Endgame
più e più volte in sala, e oggi sappiamo chi è il fan che è
riuscito a battere il record per il maggior numero di visioni
complessive.
Secondo il
Guinness World Records, il personal trainer Ramiro
Alanis, grandissimo fan del MCU residente in Florida, ha
battuto il record per il maggior numero di volte in cui si è recato
al cinema per vedere lo stesso film, in questo caso Endgame:
ben 191! Qualche settimana fa Alanis ha celebrato l’importante
risultato attraverso il suo account
Twitter, dove ha persino condiviso una foto che lo ritrae
insieme ad alcuni membri del cast del film, ossia
Chris Evans (Captain America), Josh Brolin (Thanos), Jeremy Renner (Occhio di Falco), Zoe Saldana (Gamora) e Don Cheadle (War Machine).
Un fan ha visto Avengers: Endgame,
al cinema, ben 191 volte!
Parlando con Guinness, Alanis ha
spiegato che il suo personaggio preferito è Steve Rogers/Captain
America, perché incarna un ammirevole serie di valori. Ha
continuato dicendo che i film dei Marvel Studios “ci insegnano
messaggi profondi sulla vita, la cultura e la società” e che,
come Cap, aiutare le persone è qualcosa che gli sta molto a cuore.
Alanis ebbe l’idea di guardare Endgame
191 volte dopo aver appreso che lo YouTuber NemRaps aveva visto
Infinity
War ben 100 volte, battendo il record.
Avengers:
Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile
2019, diventando il maggior incasso nella storia del cinema. Nel
cast del film – tra gli altri – figurano Robert
Downey Jr., Chris
Evans, Mark
Ruffalo, Chris
Hemsworth e Scarlett
Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers:
Infinity War, l’universo è in rovina a causa
degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati
rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi
ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Fiore all’occhiello della città di
New York, il corpo di polizia viene anche identificato con
l’espressione New York’s Finest, ovvero “i migliori di New York”.
Considerati da sempre come uno dei gruppi di polizia migliori al
mondo, estremamente competenti e ricchi di risorse, questi sono in
più occasioni stati resi protagonisti di film per il cinema. Uno
dei più recenti e apprezzati è Brooklyn’s
Finest, che, come il titolo suggerisce, si concentra
sulla più popolosa delle cinque suddivisioni amministrative della
città. Da qui prende vita un teso thriller d’azione, diretto
dall’esperto del genere Antoine Fuqua. Questi è
infatti ricordato per film come Training Day, Attacco al potere e
The Equalizer – Il
vendicatore.
Distribuito in sala a partire dal
2009, Brooklyn’s Finest vanta una genesi particolarmente
articolata e affascinante. La sua sceneggiatura è infatti stata
scritta da Michael C. Martin, ex dipendente della
metropolitana di New York che in seguito ad un incidente
automobilistico si decise a perseguire il sogno di diventare uno
scrittore. Egli diede così vita alla storia narrata nel film,
inviando lo scritto ad un contest per sceneggiatori. Pur arrivando
secondo, egli vide la sua storia ottenere sempre più popolarità,
attirando l’interesse di diversi produttori. Questa venne infine
comprata per duecento mila dollari, ottenendo così la possibilità
di trasformarsi in film.
Con un cast di grandi stelle di
Hollywood e risvolti narrativi particolarmente complessi, il film
ha da subito attratto critica e pubblico, affermandosi come un
titolo del suo genere da non lasciarsi assolutamente sfuggire.
Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente
utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a
questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e
al cast di attori. Infine, si elencheranno anche
le principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Brooklyn’s Finest: la trama del film
Il film segue la vicende di tre
poliziotti operanti nel Distretto 65, una delle zone più pericolose
a nord di Brooklyn. Il primo di questi è Eddie, un
agente prossimo alla pensione che non vede l’ora di poter
abbandonare quel mestiere e ritirarsi ad una vita tranquilla
lontana dallo stress della città. Depresso e infelicemente sposato,
l’idea di trasferirsi in una baita nel Connecticut sembra essere
l’unico motivo per alzarsi dal letto ogni giorno. Poco distante da
lui vi è Sal, da 12 anni operante nella squadra
antidroga. La sua vita è altrettanto complessa, avendo ben cinque
figli, una moglie con problemi di salute e uno stipendio con cui
fatica ad arrivare a fine mese.
Infine vi è Tango,
agente che ha passato anni a lavorare sotto copertura come
spacciatore, accettando anche di trascorrere un anno in carcere. La
sua vicinanza al mondo criminale, però, lo ha profondamente
cambiato, tanto da renderlo spesso poco incline ad arrestare quelli
che ormai considera suoi amici, tra cui vi è Caz,
criminale che in passato gli ha salvato la vita. Gestire le due
realtà diventa però ogni giorno più difficile. Questi tre agenti,
che pur lavorando nello stesso Distretto non si sono mai
incontrati, sono destinati a incrociare il loro percorso in seguito
ad un evento inaspettato, che li cambierà per sempre.
Brooklyn’s Finest: il cast del film
Ad interpretare l’agente Eddie
vi è l’attore Richard Gere,
il quale non è nuovo al ruolo del poliziotto. Questi ne aveva
infatti già interpretato uno nel film Affari sporchi, dove
però il suo personaggio era corrotto. In Brooklyn’s
Finest, invece, il poliziotto Eddie è uno dei pochi personaggi
moralmente più validi. Per il ruolo, Gere ha avuto modo di
incontrare alcuni poliziotti di Brooklyn, apprendendo da loro cosa
vuol dire svolgere quel mestiere nel pericoloso Distretto 65. Nei
panni di Sal, invece, vi è l’attore Ethan Hawke.
Questi aveva già lavorato con Fuqua per il film Training
Day, dove interpretava una poliziotto buono. In Brooklyn’s
Finest, invece, ha il ruolo di un agente corrotto.
Il candidato all’Oscar Don Cheadle dà
qui vita al controverso Tango. Anche lui, come i due colleghi
protagonisti, ebbe modo di incontrare alcuni veri agenti, da cui
poter apprendere i principali “segreti del mestiere”. Nel film sono
poi presenti altri noti attori come Vincent D’Onofrio nei
panni dell’agente Carlo e Wesley Snipes
in quelli del criminale Caz. Per quest’ultimo si è trattato del
primo film dopo Blade: Trinity ad ottenere
una distribuzione cinematografica. L’attrice Shannon
Kane, presente nei panni della spogliarellista Chantal,
per prepararsi al ruolo ha affittato un appartamento a Brooklyn,
frequentando molti strip club al fine di comprendere l’attività di
tali performer. L’attrice Ellen Barkin, che
interpreta l’agente Smith, ha accettato di recitare nel film
soltanto per poter lavorare con Cheadle.
Brooklyn’s Finest: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Brooklyn’s Finest è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili
Cinema, Now e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato
27 marzo alle ore 21:10 sul canale
Paramount Channel.
Disponibile dal 25 marzo su Netflix, Sulla stessa
ondaè un primo assaggio d’estate che la piattaforma
ci offre in attesa della bella stagione.
La trama di Sulla stessa onda
Il mare dell’Isola di
Favignana e un corso di vela estivo fanno da cornice alla delicata
storia d’amore di Sara (Elvira Camarrone) e
Lorenzo (Christian Roberto), giovani protagonisti
della pellicola. Lui è un giovane istruttore di vela, lei
un’allieva piuttosto preparata e che sa il fatto suo. Tra
punzecchiature e giochi di sguardi alternati, scatterà la scintilla
tra i due una notte d’estate. A estate finita, però, si torna in
città, a Palermo, e i due dovranno fare i conti con difficoltà
familiari e un ostacolo imprevisto: la distrofia muscolare di Sara,
malattia degenerativa, con cui la giovane protagonista dovrà
imparare a convivere. La malattia condiziona non
solo la vita quotidiana di Sara, ma anche il rapporto con gli
affetti a lei vicini, sottotrame che verranno efficacemente
indagate nel secondo atto della pellicola. La potenza dell’unione
tra i due risulterà vincente contro un male che li vuole tenere
imprigionati a terra, che vuole impedire di cavalcare l’onda dei
loro sentimenti. Cercheranno quindi di vivere il tempo “pensando
a cosa altro potremmo fare insieme”, affidandosi alla purezza
dei sentimenti che gli permette di vivere la loro storia d’amore
fino all’ultimo respiro.
Una Sicilia egregiamente
fotografata da Michele Paradisi fa da sfondo alla storia
d’amore dei giovani protagonisti. È una Sicilia acquatica,
caratterizzata da una palette cromatica tenue e contemporaneamente
vivace, come lo sono Sara e Lorenzo. Lo sguardo registico abbraccia
il realismo poetico: la storia di Sara e Lorenzo sembra vivere
attraverso quadri impressionisti, che catturano le suggestioni
dell’atmosfera sicula e del loro amore. La macchina da presa indaga
il rapporto dei due in punta dei piedi, con uno sguardo come dalla
porta accanto: non è mai invasiva, petulante; al contrario,
accarezza l’amore dei nostri giovani protagonisti per raffigurarlo
nella sua purezza più assoluta. Si apprezza inoltre un uso dei
dialoghi e del linguaggio molto discreto, rarefatto, che segue la
linea estetica generale della pellicola.
Sono la semplicità e
l’essenzialità le note distintive della scrittura e della regia di
questo film, che si rivelano essere anche la chiave tramite cui
librarsi nel sentimento amoroso e godere di ogni piccolo istante,
per combattere il dolore della malattia. La loro storia d’amore è
una favola acquatica, che si staglia tra le onde spumeggianti del
mare e l’esplorazione dei luoghi della città tramite l’amore che si
intensifica. La passione per la vela diventa linguaggio comune,
esperienza interiore che vive nella condivisione, riscatto nei
confronti degli ostacoli che la vita ci pone davanti. Gli occhi
sinceri di Sara e Lorenzo conducono la narrazione, che parte dal
genere del “teen movie” ma si ritaglia poi una propria posizione
originale all’interno del panorama cinematografico italiano, che
denota un’idea di regia ben definita, lontana dagli stereotipi
connessi alla tematica della malattia e della storia d’amore. Un
genere poco praticato dal cinema attuale italiano, ma che sembra
trovare una propria dimensione con un’opera prima ben calibrata e
definita.
Il male che diventa terapia
Il concetto di
terapia è affrontato da diversi punti di vista nella pellicola ed è
la chiave di svolta della narrazione, più focalizzata sulla
meraviglia delle piccole cose e della condivisione piuttosto che
sul decorso della malattia. La prima terapia con cui Sara ha a che
fare è quella fisica, affrontata in un centro di riabilitazione
dove incontrerà ragazzi affetti da diversi disturbi, che
diventeranno compagni anche di vita, sostegno morale e speranza
rigeneratrice anche nei momenti più bui; c’è poi la terapia
affettiva, lo scambio e arricchimento reciproco con i familiari, la
migliore amica e infine il primo grande amore di Sara, Lorenzo:
terapia, in questo caso, sublimata dalla passione condivisa che è
stata, e sempre sarà, rifugio terapeutico a sua volta: la barca a
vela, la decisione di partecipare a un’ultima, finale, regata, il
coraggio e un pizzico di incoscienza che servono per sentirsi bene
accompagneranno Sara fino all’ultimo.
Il male diventa cura, se
affrontato col giusto sguardo, quello di Sara e Lorenzo. Sono
interpreti giovanissimi, eppure che esprimono tutta il vigore della
loro terra e dei loro caratteri, restituendoci due performance
attoriali davvero incisive. La malattia di Sara diventa motivo per
una crescita interiore di tutti i personaggi principali,
caratterizzati da un arco di trasformazione ben definito: è motivo
di riscoperta dei personaggi, di resa dei conti coi fantasmi del
passato e ricongiungimento di rapporti frammentati. È un film di
sguardi, reciproca conoscenza e conoscenza anche delle famiglie dei
ragazzi.
Donatella Finocchiaro,
Corrado Invernizzi, Vincenzo Amato, Manuela Ventura ci regalano
performance convincenti nei ruoli degli affetti familiari dei
ragazzi. Ci vengono presentate famiglie con delle crepe interne
rilevanti, genitori che non hanno paura a mostrare le proprie
fragilità, ma che riescono comunque a trovare un appiglio, a
risollevarsi e a riscoprirsi – come individui e poi nuclei
familiari- tramite i figli. Sono figli che, forse, hanno imparato
un po’ ad essere genitori tramite le sfide che la vita gli ha messo
dinanzi e che mostrano senza riserve la genuinità del loro
rapporto, l’intensità che li contraddistingue come individui e la
forza, il coraggio, derivante dall’attività sportiva praticata, che
ne ha forgiato il carattere e il percorso di vita.
ATTENZIONE, L’ARTICOLO
CONTIENE SPOILER SU THE FALCON AND THE WINTER SOLDIER
1Young Avengers
all’orizzonte
La
lista di film e programmi TV della Fase 4 della Marvel è cosparsa
di personaggi di spicco di questa squadra di supereroi adolescenti.
Billy e Tommy, alias Wiccan e Speed, sono apparsi in
WandaVision, interpretati da Julian
Hilliard e Jett Klyne. La star del
Baby-Sitters Club Xochitl Gomez interpreterà
American Chavez, alias Miss America, in Doctor Strange in
the Multiverse of Madness. La serie Hawkeye ha
Hailee Steinfeld (Dickinson) nei panni di Kate
Bishop, e Ant-Man and the Wasp: Quantumania avrà
Kathryn Newton (Freaky) nei panni di Cassie Lang,
la figlia di Scott Lang che diventa il personaggio che nei fumetti
diventa Stature.
Un
film dedicato a Young Avengers non è stato annunciato in questo
momento, ma Elijah sembra essere un altro grande pezzo di questo
puzzle che sembra si stia costruendo. In altre parole, la Marvel
crede che i giovani siano il futuro dell’MCU. E non ha affatto
torto.
Sta per finire il mese di Marzo e
mentre la pandemia nel mondo e nel nostro paese non accenna ad
arrestarsi ecco tutte le novità di Aprile 2021 in arrivo su
Prime
Videoche di certo
vi aiuteranno ad affrontare questi momenti casalinghi in
sicurezza.
1Tutte le serie in arrivo ad Aprile su
Prime video
LOL: Chi ride è fuori –
Dal 01 aprile
LOL: Chi ride è fuori , una sfida fra dieci
comici professionisti che dovranno restare seri per sei ore
consecutive provando, contemporaneamente a far ridere i loro
avversari. Elio, Caterina Guzzanti, Lillo, Angelo Pintus, Frank
Matano, Katia Follesa, Ciro e Fru dei The Jackal, Michela Giraud e
Luca Ravenna saranno i protagonisti di un esperimento comico senza
precedenti che li vedrà sfidarsi a colpi di battute, cercando di
strappare una risata al gruppo senza mai cedere alla comicità degli
avversari, arricchendo la serie di diversi stili comici: stand-up,
improvvisazione, commedia fisica e tanto altro. A osservare questa
esilarante gara comica dalla control room, un inedito arbitro e
conduttore,
Fedez, affiancato della co-host Mara Maionchi. Alla prima
risata di uno dei comici, scatterà un cartellino giallo di
ammonizione, seguito alla successiva dal temuto cartellino rosso di
espulsione dal gioco. Chi per ultimo rimarrà serio sarà il
vincitore, e potrà donare 100.000 euro a un ente benefico di sua
scelta
Them dal 9 Aprile
2021
Dal creatore di successo Little Marvin e
l’executive producer Lena Waithe, Them è una miniserie antologica horror
ambientata negli Stati Uniti. La prima stagione, ambientata negli
anni ’50, ruota intorno alle vicende di una famiglia afroamericana
che si trasferisce dal North Carolina in un quartiere di soli
bianchi a Los Angeles, durante il periodo storico noto come “The
Great Migration”. La casa della famiglia, apparentemente idilliaca,
diventa un inferno nel momento in cui forze maligne, sia reali che
soprannaturali, minacciano di distruggerli. Il cast di
Them include Deborah Ayorinde, Ashley Thomas, Alison
Pill, Shahadi Wright Joseph, Melody Hurd, e Ryan Kwanten. La serie
è creata e prodotta da Little Marvin insieme agli executive
producer Lena Waithe, Miri Yoon e Roy Lee di Vertigo Entertainment,
David Matthews e Don Kurt. Them è una co-produzione di Sony Pictures
Television e Amazon Studios. La serie sarà disponibile in versione
doppiata dalla prossima estate.
Before Pintus dal 19
Aprile
Com’è la vita di un famoso showman prima che
raggiunga il successo? Before Pintus cerca di rispondere a questa
domanda raccontando le vicende quotidiane, personali e
professionali di Angelo (Pintus), comico talentuoso ma
squattrinato, alla ricerca dell’occasione giusta per dimostrare ciò
che vale. Angelo ha 40 anni e un dono, quello di far ridere. Ce
l’ha da sempre, fin da bambino. Quando qualcuno gli chiedeva “Cosa
vuoi fare da grande?”, lui rispondeva “Voglio far ridere”. E, in
effetti, già strappava la risata degli adulti che non lo prendevano
sul serio. Ma lui quell’idea non l’ha mai abbandonata, ha fatto per
alcuni anni l’animatore nei villaggi turistici e poi ha cominciato
a esibirsi con i suoi monologhi nei locali di Milano che ospitano
il cabaret o la stand up di comici o aspiranti tali. Nella serie,
incontriamo Angelo per la prima volta proprio al “Lele’s”, il
locale milanese in cui ogni sera sale sul palco per fare il suo
pezzo e dare vita a quel quarto d’ora di “spettacolo” che dà senso
a tutto il resto della giornata. Di Renata Avidano e Maurizio
Sangalli, con Roberto Cenci e Angelo Pintus, la serie consta di 8
episodi da 35 minuti.
Arriva da
Deadline la notizia che l’attrice Katia Winter
è entrata a far parte del cast di The Boys 3,
l’attesa terza stagione di The
Boys, la serie Amazon Original.
Katia Winter (Blood & Treasure) è
stata scelta per la terza stagione della serie di successo di
Amazon The
Boys, basata sul fumetto bestseller di Ennis e
Robertson. Non vengono rilasciati ulteriori dettagli, ma secondo
alcune fonti la Winter interpreterà un personaggio famigerato dei
fumetti, Little Nina, un boss della mafia russa con un debole per i
giocattoli sessuali la cui morte è tra i momenti più scioccanti dei
fumetti.
The Boys 3
The Boys 3 sarà la
terza stagione della serie originale Amazon Studios The
Boys, ideata da Eric Kripke per conto
di Amazon Studios, basata sull’omonimo fumetto creato da
Garth Ennis e Darick
Robertson.
La serie tv racconta in un modo
divertente e irriverente cosa succede quando i supereroi – che sono
famosi come celebrità, influenti come politici e venerati come dei
– abusano dei loro superpoteri piuttosto che usarli per salvare le
persone. E ‘l’impotente contro il superpotere di The
Boys, che intraprende una ricerca eroica per esporre
la verità su “The Seven” e Vought – il conglomerato
multimiliardario che gestisce questi supereroi.
Nella terza stagione di
The
Boys torneranno i protagonisti sono William
“Billy” Butcher (stagione 1-in corso), interpretato da Karl Urban, Hugh “Hughie” Campbell (stagione
1-in corso), interpretato da Jack Quaid, John /
Patriota (stagione 1-in corso), interpretato da Antony
Starr, Annie January / Starlight (stagione 1-in corso),
interpretata da Erin Moriarty, Queen Maeve
(stagione1-in corso), interpretata da Dominique
McElligott, A-Train (stagione 1-in corso), interpretato da
Jessie Usher, Marvin / Latte Materno (stagione
1-in corso), interpretato da Laz Alonso, Kevin /
Abisso (stagione 1-in corso), interpretato da Chace Crawford, Frenchie (stagione 1-in
corso), interpretato da Tomer Kapon, Kimiko / Femmina (stagione
1-in corso), interpretata da Karen Fukuhara, Black
Noir (stagione 1-in corso).
Nei ruoli ricorrenti Agente
Susan Raynor (stagione 1-in corso), interpretata da
Jennifer Esposito, Ashley Barrett (stagione 1-in
corso), interpretata da Colby Minifie, Hugh
Campbell Sr. (stagione 1-in corso), interpretato da Simon Pegg, Ezechiele (stagione 1-in corso),
interpretato da Shaun Benson, Nathan (stagione
1-in corso), Donna January (stagione 1-in corso), interpretata da
Ann Cusack, Seth Reed (stagione 1-in corso),
interpretato da Malcolm Barrett, Evan Lambert
(stagione 1-in corso), interpretato da David
Reale, Cherie (stagione 1-in corso), interpretata da
Jordana Lajoie, Shockwave (stagione 1-in corso),
interpretato da Mishka Thébaud e Becca Butcher
(stagione 1-in corso), interpretata da Shantel
VanSanten.
A un anno dall’arrivo di
Disney+ in Italia, ecco quali
sono stati i film e le serie più viste sulla piattaforma della Casa
di Topolino.
Top 10 serie su Disney+
The Mandalorian è la serie più popolare con quasi il 51% che è
quasi il doppio rispetto a WandaVision che è al secondo posto. Nel
grafico a seguire, possiamo vedere che nella top 10 il franchise di
Star
Wars occupa il 57% dell’interesse del pubblico di Disney+, in Italia.
Top 10 film su Disney+
Per confermare il trend delle serie, anche sul versante film 4 dei
film in top 10 in Italia appartengono al franchise di Star Wars:
Star Wars: Gli ultimi Jedi, Star Wars: Il risveglio della Forza,
Guerre stellari e Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni.
Da sabato 27 marzo a
domenica 11 aprile Sky Cinema Collection (canale 303 di
Sky) cambia nome e diventa Sky Cinema – Harry
Potter. Per la prima volta su Sky Cinema, un canale
interamente dedicato alle avventure del mago nato dalla penna di
J.K. Rowling e interpretato sul grande schermo da
Daniel Radcliffe, con Emma Watson nei panni di Hermione Granger,
Rupert Grint in quelli di Ron Weasley e Alan Rickman, l’ambiguo
Severus Piton. Tutti gli otto film della saga,
campione di incassi nella storia del cinema, sono disponibili anche
on demand su Sky ein streaming su
NOW. Inoltre, per i clienti Sky Q satellite i film sono
disponibili on demand anche in 4K HDR.
Tutto ha inizio nel 2001 quando
esce al cinema HARRY POTTER E LA PIETRA
FILOSOFALE, diretto da Chris Columbus.
Nel giorno del suo undicesimo compleanno, Harry Potter scopre nel
di essere il figlio orfano di due maghi e di possedere poteri
magici propri. Alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts,
impara lo sport del Quidditch e gioca un’emozionante partita a
scacchi “dal vivo” mentre si trova ad affrontare un Mago Oscuro
deciso a distruggerlo.
Un anno dopo ecco HARRY
POTTER E LA CAMERA DEI SEGRETI di Chris
Columbus. Le macchine volano, gli alberi reagiscono
e un misterioso elfo domestico arriva a mettere in guardia Harry
all’inizio del suo secondo anno scolastico ad Hogwarts. Avventura e
pericolo sono dietro l’angolo quando una scritta insanguinata su un
muro annuncia che “La Camera dei Segreti” è stata aperta. Per
salvare Hogwarts serviranno tutti i poteri magici e il coraggio di
Harry, Ron ed Hermione.
Nel 2004 Alfonso
Cuaròn firma la regia di HARRY POTTER E IL
PRIGIONIERO DI AZKABAN. Nel loro terzo anno ad Hogwarts
Harry, Ron ed Hermione incontrano il prigioniero fuggitivo Sirius
Black ed imparano la delicata arte di avvicinare un Ippogrifo,
mezzo cavallo e mezzo aquila, a respingere i Mollicci multiformi e
a padroneggiare l’arte della divinazione. Harry deve anche
affrontare i Dissennatori che succhiano l’anima, scontrarsi con un
pericoloso lupo mannaro e scoprire la verità su Sirius e la sua
relazione con Harry ed i suoi genitori.
La regia del quarto capitolo della
saga, HARRY POTTER E IL CALICE DI FUOCO, viene
affidata a Mike Newell. Harry Potter entra
misteriosamente nel Torneo Tremaghi, un’estenuante battaglia tra
tre scuole di maghi dove deve misurarsi con un drago, demoni
acquatici e un labirinto incantato, solo per ritrovarsi nella morsa
crudele di Lord Voldemort. Tutto cambia, mentre Harry, Ron ed
Hermione abbandonano definitivamente l’età dell’innocenza e si
trovano ad affrontare sfide che vanno oltre la loro
immaginazione.
Il quinto film, HARRY
POTTER E L’ORDINE DELLA FENICE segna l’ingresso alla regia
di David Yates (che dirigerà tutti i successivi
film). Inizia la ribellione. Lord Voldemort è tornato, ma
il Ministero della Magia cerca di tenere sotto controllo la verità,
nominando a Hogwarts un nuovo professore di Difesa contro le Arti
Oscure, assetato di potere. Ron e Hermione convincono Harry ad
addestrare segretamente gli studenti per la guerra magica che li
attende. Si prepara una terrificante resa dei conti tra il bene e
il male.
È il 2009 quando esce al cinema
HARRY POTTER E IL PRINCIPE MEZZOSANGUE. Con Lord
Voldemort che stringe la sua presa sia sul mondo dei babbani che su
quello dei maghi. Albus Silente è intento a preparare Harry per la
battaglia che si avvicina rapidamente. Anche se la resa dei conti
si avvicina, il romanticismo sboccia per Harry, Ron, Hermione e i
loro compagni di classe. L’amore è nell’aria, ma il pericolo è in
arrivo e Hogwarts potrebbe non essere più la stessa.
Nel 2010 e 2011 si susseguono in
sala i capitoli finali. In HARRY POTTER E I DONI DELLA
MORTE-PARTE I Harry, Ron ed Hermione sono determinati a
rintracciare e distruggere il segreto del potere di Voldemort, gli
Horcrux. Da soli e in fuga, i tre devono fare affidamento l’uno
sull’altro più che mai, ma le Forze Oscure minacciano di farli a
pezzi.
HARRY POTTER E I DONI DELLA
MORTE- PARTE II. Nell’epico finale la battaglia tra le
forze del bene del male del Mondo dei Maghi si trasforma in una
guerra totale. La posta in gioco non è mai stata così alta e
nessuno è al sicuro. Ma è Harry che può essere chiamato a fare
l’ultimo sacrificio mentre si avvicina alla resa dei conti con Lord
Voldemort. Tutto finisce qui.
“Benvenuti all’inferno, ossia a
Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità negli
Stati Uniti d’America. Qui sono confinati i peggiori
supercriminali, disposti a tutto pur di evadere, anche unirsi
all’oscura e super segreta missione della Task Force X. L’incarico
del giorno? Metti insieme una serie di truffatori (tra cui
Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2, Savant,
King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica preferita di
tutti, Harley Quinn). Armali pesantemente e abbandonali sulla
remota isola di Corto Maltese infusa dal nemico. Mettili alla prova
grazie ad una giungla brulicante di avversari militanti e forze di
guerriglia ad ogni angolo. La squadra è impegnata in una ‘search
and destroy’ guidata dal colonnello Rick Flag, mentre i tecnici del
governo di Amanda Waller seguono ogni loro movimento grazie a dei
sistemi impiantati nelle loro orecchie. Come sempre… una sola mossa
falsa e chiunque può morire (per mano degli avversari, di un
compagno di squadra o della stessa Waller).”
The Falcon and The Winter Soldier è la serie di
prossima uscita nel quale
Anthony Mackie e Sebastian Stan riprenderanno i loro
ruoli nei panni del titolo Falcon (alias Sam Wilson) e The Winter
Soldier (alias Bucky Barnes) che sarà diretta da Kari Skogland.
Vi ricordiamo che nel cast di
The Falcon and The Winter Soldier è previsto
anche il ritorno di due volti noti dell’universo cinematografico,
ovvero Emily VanCamp, Sharon Carter in Captain America: The Winter Soldier e
Civil War e Daniel Bruhl, nei panni del Barone Zemo. Per
quanto concerne la serie di
The Falcon and The Winter Soldier, il lancio è fissato
in autunno 2020 e Kari Skogland (The
Handmaid’s Tale, Penny Dreadful, Boardwalk Empire, The Killing, The
Walking Dead, Fear the Walking Dead, Under the Dome, Vikings,
The Americans, House of Cards e The Punisher) dirigerà tutti i
sei episodi.
Probabile, visti gli esiti di
Avengers:
Endgame, che lo show si concentrerà sulla
dinamica del rapporto tra le due figure più vicine a Captain
America (nonché suoi eredi) e sulle imprese dei supereroi per
garantire la sicurezza mondiale.
ATTENZIONE, L’ARTICOLO
CONTIENE SPOILER SU THE FALCON AND THE WINTER SOLDIER
Alla fine del primo
episodio di The Falcon and the Winter Soldier abbiamo scoperto che
il Governo degli Stati Uniti aveva affidato lo scudo di Steve
Rogers a un nuovo soldato, un nuovo Captain America. La notizia
sconvolge sia Bucky che Sam, i due migliori amici dell’originale
Cap si trovano a fare i conti con un nuovo personaggio che, suo
malgrado, viene reso depositario dell’eredità di Steve Rogers.
In The Falcon and the Winter Soldier, vediamo John e Lemar
combattere fianco a fianco con i nomi di Captain America e
Battlestar. L’indole di John, per i Marvel Studios, è molto più docile
e positiva. Anche se Sam e soprattutto Bucky lo vedono come un
usurpatore di un simbolo e dello scudo del loro amico Steve, lui
cerca di fare la cosa giusta, provando ad omaggiare la memoria
dell’originale Captain America.
Il 2019 è stato un anno a dir poco
incredibile per il MCU, con l’uscita di Captain
Marvel, Avengers:
Endgame e Spider-Man:
Far From Home. Dopo la conclusione della Saga
dell’Infinito, la serie WandaVision ha ufficialmente dato il via, lo scorso
gennaio, alla Fase Quattro, dopo che nel 2020 non è stato
distribuito nessun film dei Marvel Studios a causa della
pandemia di Covid-19 e della chiusura delle sale. In attesa
dell’arrivo di Black Widow il prossimo 9 luglio (nella
speranza che i cinema abbiano finalmente riaperto), ScreenRant
ha raccolto i 10 migliori momenti dell’intera timeline del MCU.
1La fine di un’era
Il
sacrificio di Iron Man alla fine di Avengers:
Endgame è un momento importante per la serie. Non solo
perché trasforma Thanos in polvere con un clic delle dita, ma
significa anche la fine di un’era. La morte di Tony Stark significa
che il suo tempo nel MCU è ormai finito, mentre il futuro
coinvolgimento di Bruce Banner, in seguito alla ferita che subisce
quando riporta indietro i morti, resta alquanto
indefinito.
Captain America viaggia indietro nel tempo per
vivere la sua vita con Peggy Carter, quindi anche lui è fuori dai
giochi. Thor è l’unico membro dei “tre grandi” ancora in azione, ma
anche lui senza dubbio cambierà, soprattutto dopo essersi unito
alle avventure dei Guardiani della Galassia.
Sono stati annunciati tutti i
nominati ai Premi David di Donatello 2021, la 66°
edizione degli Oscar del cinema italiano, che verranno assegnati il
prossimo 11 maggio, durante una diretta su RaiUno condotta da
Carlo Conti.
Favolacce
prodotto da Agostino SACCÀ e Giuseppe SACCÀ per PEPITO PRODUZIONI
con RAI CINEMA, con AMKA FILMS PRODUCTION, con VISION DISTRIBUTION,
con QMI
per la regia di Fabio e Damiano D’INNOCENZO
Hammamet prodotto
da Agostino SACCÀ, Maria Grazia SACCÀ, con RAI CINEMA, in
associazione con MINERVA PICTURES GROUP ed EVOLUTION PEOPLE
per la regia di Gianni AMELIO
Le sorelle
Macaluso prodotto da ROSAMONT, MINIMUM FAX MEDIA, RAI
CINEMA
per la regia di Emma DANTE
Miss
Marx prodotto da Marta DONZELLI e Gregorio PAONESSA per VIVO
FILM con RAI CINEMA, Joseph ROUSCHOP e Valérie BOURNONVILLE per
TARANTULA BELGIQUE
per la regia di Susanna NICCHIARELLI
Volevo
nascondermi prodotto da Carlo DEGLI ESPOSTI, Nicola SERRA, con
RAI CINEMA
per la regia di Giorgio DIRITTI
Lontano lontano Marco PETTENELLO, Gianni DI GREGORIO
MIGLIOR PRODUTTORE
Favolacce prodotto da Agostino SACCÀ e Giuseppe SACCÀ per
PEPITO PRODUZIONI con RAI CINEMA, con AMKA FILMS PRODUCTION, con
VISION DISTRIBUTION, con QMI
I predatori Domenico PROCACCI e Laura PAOLUCCI per FANDANGO con
RAI CINEMA
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose Matteo ROVERE
Miss Marx Marta DONZELLI e Gregorio PAONESSA per VIVO FILM con
RAI CINEMA, Joseph ROUSCHOP e Valérie BOURNONVILLE per TARANTULA
BELGIQUE
Volevo nascondermi Carlo DEGLI ESPOSTI, Nicola SERRA, con RAI
CINEMA
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose Matilda DE
ANGELIS
Magari Alba ROHRWACHER
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Favolacce Gabriel MONTESI
Favolacce Lino MUSELLA
Hammamet Giuseppe CEDERNA
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose Fabrizio
BENTIVOGLIO
Lacci Silvio ORLANDO
MIGLIOR AUTORE DELLA FOTOGRAFIA*
Favolacce Paolo CARNERA
Hammamet Luan AMELIO UJKAJ
Le sorelle Macaluso Gherardo GOSSI
Miss Marx Crystel FOURNIER
Padrenostro Michele D’ATTANASIO
Volevo nascondermi Matteo COCCO
MIGLIORE COMPOSITORE*
Hammamet Nicola PIOVANI
I predatori Niccolò CONTESSA
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose Michele BRAGA
Miss Marx GATTO CILIEGIA CONTRO IL GRANDE FREDDO, DOWNTOWN
BOYS
Non odiare PIVIO & Aldo DE SCALZI
Volevo nascondermi Marco BISCARINI, Daniele FURLATI
MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
Gli anni più belli Titolo: GLI ANNI PIÙ BELLI
Musica, testi e interpretazione di: Claudio BAGLIONI
La vita davanti a sé Titolo: IO SÌ (SEEN)
Musica di: Diane WARREN
Testi di: Diane WARREN, Laura PAUSINI, Niccolò AGLIARDI
Interpretata da: Laura PAUSINI
Non odiare Titolo: MILES AWAY
Musica di: PIVIO & ALDO DE SCALZI
Testi di: Ginevra NERVI
Interpretata da: GINEVRA
Tolo Tolo Titolo: IMMIGRATO
Musica e testi di: Luca MEDICI, Antonio IAMMARINO
Interpretata da: Luca MEDICI
Volevo nascondermi Titolo: INVISIBLE
Musica e testi di: Marco BISCARINI
Interpretata da: LA TARMA
MIGLIORE SCENOGRAFIA
Favolacce Emita FRIGATO, Paola PERARO, Paolo BONFINI – Erika
AVERSA
Hammamet Giancarlo BASILI – Andrea CASTORINA
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose Tonino ZERA – Maria
Grazia SCHIRRIPA
Miss Marx Alessandro VANNUCCI, Igor GABRIEL – Fiorella
CICOLINI
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose Nicoletta
TARANTA
Le sorelle Macaluso Vanessa SANNINO
Miss Marx Massimo CANTINI PARRINI
Volevo nascondermi Ursula PATZAK
MIGLIOR TRUCCATORE
Hammamet Luigi CIMINELLI – Andrea LEANZA, Federica CASTELLI
(prostetico o special make-up)
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose Luigi ROCCHETTI
Le sorelle Macaluso Valentina IANNUCCILLI
Miss Marx Diego PRESTOPINO
Volevo nascondermi Giuseppe DESIATO – Lorenzo TAMBURINI
(prostetico o special make-up)
MIGLIOR ACCONCIATORE
Favolacce Daniele FIORI
Hammamet Massimiliano DURANTI
Le sorelle Macaluso Aldina GOVERNATORI
Miss Marx Domingo SANTORO
Volevo nascondermi Aldo SIGNORETTI
MIGLIORE MONTATORE
Favolacce Esmeralda CALABRIA
Figli Giogiò FRANCHINI
Hammamet Simona PAGGI
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose Gianni VEZZOSI
Volevo nascondermi Paolo COTTIGNOLA, Giorgio DIRITTI
MIGLIOR SUONO
Favolacce Presa diretta: Marc THILL
Microfonista: Edgar IACOLENNA
Montaggio: Fabio PAGOTTO
Creazione suoni: Simone CHIOSSI
Mix: Maxence CIEKAWY
Hammamet Presa diretta: Emanuele CICCONI
Microfonista: Andrea COLAIACOMO
Montaggio: Domenico GRANATA
Creazione suoni: Alessandro GIACCO
Mix: Alberto BERNARDI
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose Presa diretta:
Claudio BAGNI
Microfonista: Luigi MELCHIONDA
Montaggio e Creazione suoni: Mirko PERRI
Mix: Paolo SEGAT
Miss Marx Presa diretta: Adriano DI LORENZO
Microfonista: Pierpaolo MERAFINO
Montaggio: Marc BASTIEN
Creazione suoni: Pierre GRECO
Mix: Franco PISCOPO
Volevo nascondermi Presa diretta: Carlo MISSIDENTI
Microfonista: Filippo TOSO
Montaggio: Luca LEPROTTI
Creazione suoni: Marco BISCARINI
Mix: Francesco TUMMINELLO
MIGLIORI EFFETTI VISIVI
Hammamet Luca SAVIOTTI
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose Stefano LEONI,
Elisabetta ROCCA
Miss Marx Massimiliano BATTISTA
The Book of Vision Lorenzo CECCOTTI, Renaud QUILICHINI
Il premio al miglior cortometraggio viene assegnato da una
giuria composta da Giada Calabria, Francesca Calvelli, Leonardo
Diberti, Paolo Fondato, Elisabetta Lodoli, Enrico Magrelli,
Lamberto Mancini, Mario Mazzetti, Paolo Mereghetti e presieduta da
Andrea Piersanti.
Il miglior cortometraggio Premio David di Donatello 2021 è: ANNE
di Domenico CROCE e Stefano MALCHIODI
***
Il Premio David Giovani viene assegnato da una giuria nazionale
di studenti degli ultimi due anni di corso delle scuole secondarie
di II grado.
DAVID GIOVANI
18 regali di Francesco AMATO
Favolacce di Fabio e Damiano D’INNOCENZO
Gli anni più belli di Gabriele MUCCINO
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose di Sydney
SIBILIA
Nella
Snyder Cut di Justice
League abbiamo visto che Yalan Gur, uno dei membri del
Corpo delle Lanterne Verdi, è stato sconfitto dall’esercito di
Darkseid migliaia di anni fa. Inoltre, abbiamo anche visto Kilowog
morto ai piedi del “malvagio” Superman. Sfortunatamente, nel
taglio di Zack Snyder non c’è traccia di una
Lanterna umana, anche se il regista ha rivelato che in origine
avrebbe voluto inserire nel film John Stewart.
Di recente, Snyder ha spiegato di
aver girato le scene con il personaggio durante la primissima
produzione di Justice
League(prima che il regista abbandonasse il
progetto) che sperava di di poterle includere nella sua versione
del film distribuito da HBO Max. Tuttavia, la Warner Bros. gli ha
chiesto esplicitamente di non farlo a causa dei loro piani su John
Stewart, che alla fine è stato sostituito da Martian Manhunter.
Adesso,
FandomWire (via
CBM) afferma di aver appreso chi ha interpretato la Lanterna
Verde in quelle scene originali. Il sito rivela che
Trevante Rhodes era stato scelto per il ruolo di
John Stewart: in effetti, già nel 2017 erano saltate fuori delle
indiscrezioni secondo cui l’attore era stato scelto per la parte,
voci che sono state più e più volte smentite dallo stesso attore.
Ebbene, pare che quelle voci fossero vere, anche se la validità di
quanto riportato dalla fonte probabilmente non verrà mai
confermata.
Trevante Rhodes è
meglio conosciuto per essere apparso in Moonlight
di Barry Jenkins e in The
Predator di Shane Black. Senza dubbio sarebbe stato un
grande John Stewart e sarebbe stato divertente vedere l’incontro
tra il suo personaggio e Batman nella Snyder
Cut di Justice
League.
Zack
Snyder’s Justice Leagueè uscito in streaming il
18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e
NOW TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore
circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.
Ian McKellen ha ammesso di essere ancora oggi
stupito dall’essere riuscito ad ottenere il ruolo di Gandalf nelle
trilogie cinematografiche de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit. Quando venne per il ruolo alla fine
degli anni ’90, McKellen era già una star a livello internazionale,
conosciuta soprattutto per essere una vera e propria leggenda del
teatro britannico.
Prima di interpretare Gandalf, era
stato scelto un altro iconico ruolo, ossia quello di Magneto nella
trilogia originale di X-Men ad opera dell’ormai ex 20th Century Fox.
Tuttavia, il ruolo che lo ha reso una vera e propria star
conosciuta in tutto il mondo è sicuramente quello dello Stregone di
Arda, che gli ha permesso di conquistare anche una candidatura
all’Oscar come miglior attore non protagonista.
McKellen ha interpretato Gandalf sei
volte, apparendo in tutti e tre i capitoli della trilogia de
Il Signore degli Anelli e in tutti e tre i capitoli
della trilogia prequel de
Lo Hobbit. Tuttavia, a distanza di 20 vent’anni
dall’uscita del primo film della saga,
La compagnia dell’anello, pare che McKellen non riesca
ancora a spiegarsi come abbia fatto ad ottenere il ruolo.
Parlando con
GQ, Ian McKellen ha affrontato la questione e,
sulla scia di quell’ormai celebre autoironia tipicamente inglese
che lo contraddistingue, ha spiegato che forse è riuscito ad
ottenere la parte soltanto perché gli attori scelti prima di lui
non erano disposti a trasorrere tutti quegli anni in Nuova
Zelanda.
“Non so ancora come Gandalf
abbia incrociato il mio cammino”, ha dichiarato McKellen.
“Forse perché alcuni degli attori a cui sarebbe stato offerto
il ruolo prima di me erano piuttosto scoraggiati dall’idea di dover
vivere in Nuova Zelanda per un anno. ‘Dove diavolo si trova quel
posto?’. Beh, schiocchi loro.”
Gandalf prima di Ian McKellen: Connery o Lee?
Ricordiamo che prima di
Ian McKellen, la produzione aveva pensato al compianto
Sean Connery, che ha più volte dichiarato di
aver rifiutato il ruolo perché non aveva capito la sceneggiatura.
Anche il compianto Christopher Lee, che ha poi ottenuto la parte
di Saruman, ha ammesso in passato che, in realtà, avrebbe voluto
interpretare Gandalf.
La serie Marvel Studios
The Falcon and The Winter Soldier vede
protagonisti Sam Wilson/Falcon e Bucky Barnes/The Winter Soldier
(Il Soldato d’Inverno). La coppia, che si è riunita nei momenti
finali di Avengers: Endgame, si allea in un’avventura globale
che mette alla prova le loro capacità e anche la loro pazienza.
Diretta da Kari Skogland, con Malcolm Spellman come capo
sceneggiatore, la serie composta da 6 episodi vede nel cast anche
Daniel Brühl nei panni di Zemo, Emily VanCamp nei panni di Sharon
Carter e Wyatt Russell in quelli di John Walker.
The Falcon and The Winter Soldierha
debuttato in tutto il mondo su Disney+ lo scorso 19 marzo.
Dopo l’uscita della
Snyder Cut di Justice
League, è emersa online una nuova campagna:
#RestoreTheSnyderVerse. Il taglio di Zack Snyder è finalmente arrivato su HBO Max
(in Italia su Sky e NOW) lo scorso 18 marzo e la reazione da parte
di critica e pubblico è stato complessivamente molto positiva.
In seguito all’uscita della versione
theatrical di Justice
League, le richieste per la release del taglio originale
di Snyder sono diventate sempre più insistenti. Finalmente, a
maggio dello scorso anno, la Snyder
Cut è stata ufficialmente annunciata da Warner Media,
e lo scorso 18 marzo è diventata una realtà a tutti gli effetti. A
giudicare dall’accoglienza positiva riservata al film, i film sono
ansiosi di conoscere di vedere sul grande schermo quelli che erano
i piani originali di Snyder per il suo SnyderVerse e che sono stati poi riversati
nell’epilogo della Snyder
Cut.
Una nuova campagna social, lanciata
attraverso l’hashtag #RestoreTheSnyderVerse, ha
raccolto già un milione di tweet, come riportato da Discussing
Film. La nuova campgna ha preso piede non solo sulla scia
dell’entusiasmo generato dalla Snyder
Cut e della possibilità di vedere un sequel del
cinecomic, ma anche in occasione del quinto anniversario del
precedente film del DCEU direto da Zack Snyder, ossia Batman v Superman: Dawn of Justice del 2016,
scelta che ha indubbiamente contribuito ad attirare un’affluenza
massiccia.
#RestoreTheSnyderVerse: WB tornerà sui suoi passi?
La campagna
#RestoreTheSnyderVerse è stata supportata anche
dall’attore Ray Fisher, inteprete di Cyborg, anche se già
in passato lo stesso aveva dimostrato supporto nei confronti dello
SnyderVerse. Il CEO di Warner Bros., Ann Sarnoff, ha già dichiarato che non ci sono
piani per un sequel della Snyder
Cut o per altri progetti che vedano coinvolto Snyder,
ma la campagna #RestoreTheSnyderVerse dimostra che
l’entusiasmo dei fan per i piani originali del regista non è mai
svanito. Anzi, semmai è cresciuto in modo significato proprio
grazie alla release della Snyder
Cut.
La vera domanda è: Warner Bros.
tornerà sui suoi passi e cambierà rotta alla luce di questo
rinnovato entusiasmo? Ovviamente, è troppo presto per dire se gli
ultimi sforzi dei fan di Snyder porteranno gli stessi frutti che
hanno poi condotto alla Snyder
Cut. Inoltre, la Warner Bros. ha un’intera lista di nuovi
film DC in fase di uscita e/o sviluppo, e ciò non può certamente
essere ignorato. Non ci resta che attendere eventuali sviluppi.
Zack
Snyder’s Justice Leagueè uscito in streaming il
18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e
NOW TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore
circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.
L’autore Ian
Doescher adatterà tutti e quattro i film degli
Avengers in opere teatrali per conto di
Quirk Books. Le opere saranno raccolte all’interno del volume
“William Shakespeare’s Avengers: The Complete
Works“, che sarà disponibile dal prossimo settembre e che
conterrà dei veri e propri testi teatrali, composti da battute,
indicazioni di scena e versi.
Il volume curato da Doescher, già
autore di “William Shakespeare’s Star
Wars”, conterrà al suo interno anche tantissime
illustrazioni a colori ispirate ai momenti più importanti delle
storie raccontate nei quattro film del MCU dedicati agli Avengers, ossia
The Avengers, Avengers:
Age of Ultron, Avengers:
Infinity War e Avengers:
Endgame. Le illustrazioni, così come la copertina
ufficiale del volume, sono opera di Danny Schlitz.
Quick Books ha confermato che i testi saranno “completamente
fedeli” ai corrispettivi film e che presenteranno tutte le scene, i
personaggi e le battute che i fan hanno amato di più dei quattro
episodi che la Marvel ha dedicato agli Eroi più potenti della
Terra.
Gli Avengers immaginati da William Shakespeare
“E se il franchise
cinematografico più epico di tutti i tempi fosse stato scritto dal
più grande drammaturgo di tutti i tempi? William Shakespeare’s
Avengers: The Complete Works reimmagina tutti e quattro i film come
delle commedie scritte dal Bardo dell’Avon, complete di metrica e
versi, indicazioni di scena e divertenti easter egg”, recita
la descrizione ufficiale del volume. “I fan godranno delle loro
scene, dei loro personaggi e delle loro battute preferite in un
modo completamente nuovo, ma del tutto fedele, attraverso monologhi
e dialoghi recitati da tutti gli eroi, da Captain America a
Groot.”
La
Snyder Cut di Justice
League non rappresenta soltanto la versione del film
come inizialmente concepito da Zack Snyder, ma è anche una totale rivitazione
della mediocre versione theatrical messa realizzata da
Joss Whedon.
Sicuramente, una delle principali
storyline del film, tanto nella versione theatrical quanto nella
Snyder
Cut, è la resurrezione di Superman. Nel taglio di Snyder abbiamo
finalmente visto il tanto agosto costume nero, che il regista ha
sempre inteso come vero simbolo di rinascita e unica
rappresentazione del suo viaggio emotivo.
In una recente intervista con
Screen Rant, i supervisore agli effetti visivi Anders Langlands
e Kevin Smith hanno parlato del processo dietro la realizzazione
del costume nero dell’eroe kryptoniano, rivelando che durante le
riprese
Henry Cavill non indossava un vero e proprio
costume nero: l’abito è stato infatti ricreato totalmente in
digitale, senza ricorrere alla color correction.
“Rendere l’abito nero è stato
relativamente facile con la correzione del colore. Ma rendere la S
color argento invece no, perché stava diventando sempre più
luminosa e riflettente”, ha spiegato Langlands. “Per
alcune riprese abbiamo usato il rotoscopio e abbiamo cambiato il
colore. C’era una scena nel trailer in cui Superman esce dalla nave con
indosso per la prima volta l’abito nero: lì abbiamo semplicemente
cambiato il colore. Per il resto abbiamo ricreato tutto in
digitale, perché alla fine era più facile ottenere il risultato che
volevamo. Ci ha permesso un maggiore controllo e ha dato al costume
un aspetto migliore.”
Zack
Snyder’s Justice Leagueè uscito in streaming il
18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e
NOW TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore
circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.
Sony ha ufficialmente messo in
sviluppo un film basato su Ghost of
Tsushima, che sarà diretto da Chad
Stahelski, regista della saga di
John Wick con
Keanu Reeves. Il celebre videogioco di successo creato da
Sucker Punch Productions per Playstation 4 è uscito a luglio 2020 e
ha venduto, in meno di un anno, oltre 6,5 milioni di copie.
Ghost of
Tsushima racconta la storia di Jin Sakai, un
samurai del XIII secolo proveniente dall’isola di Tsushima, che
combatte contro un esercito di invasori mongoli guidati da Khotun
Khan. Dopo una serie di attacchi iniziali, Jin intraprende una
missione per raccogliere forze e riprendersi la sua casa. Il gioco
è stato molto apprezzato al momento dell’uscita non solo per il suo
gameplay ma anche per l’elegante design visivo.
Ora, come riportato da
Deadline, Sony Pictures e PlayStation Productions hanno messo
in cantiere un adattamento del videogioco che sarà diretto da
Chad Stahelski della saga di
John Wick. Il regista ha figurerà anche in qualità di
produttore grazie alla sua 87Eleven Entertainment e ai suoi partner
Alex Young e Jason Spitz. La Sucher Punch figurerà in qualità di
produttore esecutivo. In merito al progetto, la casa sviluppatrice
di videogiochi statunitense ha dichiarato: “L’idea di trasporre
il nostro gioco in un nuovo mezzo è eccitante. Siamo incuriositi da
questa nuova possibilità.”
Il regista Zack Snyder ha rivelato che inizialmente la
Warner Bros. era contraria alla scena con Batman e Joker ambientata
nel Knightmare, presente nell’epilogo della
Snyder Cut di Justice
League, la versione del cinecomic ad opera del
controverso regista che è stata finalmente distribuita a partire
dallo scorso 18 marzo.
Non è un segreto che la produzione
di Justice
League sia stata una delle più complesse della storia
recente. Dopo la reazione di pubblico e critica a Batman v Superman, la Warner Bros. decise di
intervenire in prima persona nella realizzazione di Justice
League, influenzando il processo creativo di
Snyder, che alla fine, spinto dalla continue pressioni e stravolto
da una lutto familiare, decise di abbandonare il progetto e
lasciarlo nelle mani di Joss Whedon, che venne assunto dalla major per
ultimare il film (realizzando una serie di riprese aggiuntive e
travolgendo gran parte della sceneggiatura originale).
Fin dall’uscita della versione
theatrical di Justice
League, nel 2017, i fan hanno chiesto a gran voce la
realizzazione della versione originale del cinecomic, consapevoli
del fatto che quello arrivato nelle sale di tutto il mondo non era
affatto il film che Snyder aveva concepito. Tra le aggiunte più
importante della Snyder
Cut, non si può non menzionare la presenza del Joker di
Jared Leto apparso in Suicide Squad di David Ayer.
Il rapporto tra Batman e Joker
imprescindibile per la Snyder Cut di Justice League
In una recente intervista con
Yahoo!, Snyder ha rivelato che, inizialmente, WB non voleva che
il suo taglio includesse lo scambio di battute tra Batman e il
Clown Principe del Crimine nella sequenza ambientata nel
Knightmare. Tuttavia, per il regista era importante inserire quel
momento nella sua versione, tant’è che inizialmente sarebbe anche
stato disposto a girare la scena senza la loro autorizzazione.
“La relazione tra Batman e Joker
è davvero importante per entrambi i personaggi”, ha spiegato
il regista. “Se non avessi fatto un altro film DC, sentivo che
sarebbe stato scortese non avere quella scena con loro due.
All’inizio lo studio diceva: ‘Ora come ora non la vogliamo’. Ma io
insistevo: ‘La farò comunque!’. Volevo montare il screen green nel
mio giardino e girarla lì, ma alla fine non è stato
necessario.”
Zack
Snyder’s Justice Leagueè uscito in streaming il
18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e
NOW TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore
circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.
Del romanzo Piccole donne
di Louisa May Alcott esistono ben tre versioni
cinematografiche sonore, la più recente delle quali è uscita al
cinema nel 2019 per la regia di Greta Gerwig. Prima di
questa, però, nel 1994 era stata realizzata un’altra trasposizione
del libro altrettanto interessante. Diretto dalla regista
australiana Gillian Armstrong, nota anche per
titoli come Fuga d’inverno e Oscar e Lucinda, il
film Piccole donne fu particolarmente
importante per quegli anni, dimostrando che anche opere con
protagoniste femminili potevano riscuotere un grande successo e che
il pubblico, contrariamente a come molti produttori lo immaginano,
non è composto da soli uomini.
Per realizzare questo nuovo
adattamento del romanzo, infatti, ci vollero ben 12 anni. Secondo
la sceneggiatrice Robin Swicord, nessuno sembrava
interessato a finanziare un film dove le protagoniste erano
esclusivamente donne. Per molti si trattava infatti di un progetto
senza reali possibilità di incasso, poiché non avrebbe saputo
attrarre anche un pubblico maschile. Fortunatamente, la Columbia
Pictures si dimostrò di altre vedute, accettando di produrre il
film. Realizzato sotto l’ispirazione dei dipinti della seconda metà
dell’Ottocento, Piccole donne trattò per la prima volta
anche temi più attuali come la crescita e l’emancipazione
femminile.
Al momento della sua uscita in
sala, infine, Piccole donne smentì quanti non credevano
nel suo potenziale. A fronte di un budget di 15 milioni di dollari,
questo arrivò infatti a guadagnarne circa 50 in tutto il mondo,
ottenendo anche tre nomination ai premi Oscar. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori ed alle differenze tra il
libro e il film. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Piccole donne: la trama del
film
Ambientato nel 1961, il film ha per
protagoniste le quattro sorelle Joe,
Meg, Beth e Amy
March. La loro tranquilla vita viene improvvisamente
sconvolta dal richiamo alle armi di loro padre, il quale partendo
le lascia in una situazione economica particolarmente precaria.
Data questa situazione, le quattro ragazze si ritroveranno a dover
crescere più in fretta del previsto, badando a sé stesse e alla
casa. In particolare, Joe, desidera però poter raggiungere un
indipendenza tale che le permetta di coronare il suo sogno di
diventare scrittrice. Nel tentativo di riuscirci, si imbatterà in
storie d’amore turbolente e grandi sconvolgimenti emotivi, sino a
decidere di raccontare la storia della sua famiglia, delle loro
difficoltà e del grande affetto che lega tutti loro.
Piccole donne: il cast del
film
Ad interpretare il personaggio di
Joe March è l’attrice Winona Ryder.
Fu proprio il suo coinvolgimento nel film che permise di ottenere
l’interessamento di alcuni studios di produzione. Tra le più note
interpreti della sua generazione, la Ryder veniva infatti vista
come una buona possibilità di successo per il film. Questa si
dedicò poi molto allo studio del personaggio e per la sua
interpretazione ottenne una nomination al premio Oscar come miglior
attrice protagonista. Accanto a lei, nei ruoli dei suoi
spasimanti Friedrich Bhaer e Laurie Lawrence vi sono gli attori
Gabriel Byrne e
Christian Bale.
Quest’ultimo conobbe qui la sua futura moglie, Sibi Blazic,
all’epoca assistente personale della Ryder.
Ad interpretare le altre sorelle
March, Meg e Beth, vi sono invece le attrici Trini
Alvardo e Claire Danes.
Quest’ultima debuttò sul grande schermo proprio grazie a questo
film, per poi diventare celebre qualche anno dopo come Giulietta in
Romeo + Giulietta di William Shakespeare. Il casting più
complesso fu quello relativo al personaggio di Amy March. Questo
doveva essere infatti interpretato da due attrici, una più giovane
ed una più adulta. Ad ottenere il ruolo della versione di lei da
bambina fu l’attrice Kirsten Dunst,
mentre quella adulta ha il volto di Samantha
Mathis. L’attrice Susan Sarandon
interpreta invece la madre delle quattro sorelle. Un ruolo, questo,
a cui stava per rinunciare a causa dell’incompatibilità con alcuni
impegni famigliari.
Piccole donne: le differenze tra
il libro e il film
Nell’adattare l’amato e celebrato
romanzo, la regista e la sceneggiatrice si impegnarono quanto più
possibile nel rimanere fedeli a quanto in esso narrato. Nel film si
ritrovano tuttavia alcune differenze, attraverso cui si esaltano
determinati aspetti piuttosto di altri. Un primo cambiamento è
quello riguardante le motivazioni che spingono Jo March a
trasferirsi a New York. Nel romanzo, infatti, il personaggio si
reca nella grande città nel tentativo di dar vita ai propri sogni
da scrittrice. A spingerla, infatti, è unicamente tale desiderio.
Nel film, invece, Jo va a New York per porre una certa distanza tra
sé e Laurie, in seguito alla fallita proposta di matrimonio di
questi. Nella città, Jo avrà poi di perseguire i propri sogni.
Allo stesso modo, cambia il modo in
cui Bhaer si propone come marito alla protagonista. Nel film questo
avviene in seguito ad una corsa sotto la pioggia di Jo, la quale
desidera impedire all’uomo di partire. Questi, spinto dall’amore,
le chiederà di sposarlo, ottenendo risposta affermativa. Nel
romanzo, invece, il tutto avviene con più calma e moderazione.
Bhaer viene invitato a soggiornare per alcuni giorni preso la casa
dei March, così che Jo possa avere un’idea di come sarebbe la sua
vita con lui. A differire, infine, è anche il finale. Il film
termina infatti con la proposta di matrimonio di Bhaer e il suo
bacio con Joe. Il romanzo, al contrario, termina con i
festeggiamenti del compleanno di Marmee, evento che riunisce
l’intera famiglia, mostrando quanto questa sia cambiata dall’inizio
del racconto.
Piccole donne: il trailer e dove
vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Piccole donne è infatti
disponibile nei cataloghi di Chili Cinema. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà
soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
giovedì 25 marzo alle ore 21:10
sul canale Paramount Channel.
Oggi, il Gruppo LEGO ha rivelato
tre nuovi set LEGO Star
Wars per i costruttori adulti, ricreando
alcuni dei design più iconici della galassia di Star Wars.
I nuovi set presenteranno
due incredibili aggiunte alla collezione di caschi
LEGO Star
Wars, rivelata per la prima volta lo scorso anno:
un busto ispirato a Darth Vader e uno con le
sembianze del fedele Scout Trooper. Inoltre, il
nuovo straordinario modello in onore dell’imponente
Imperial Probe Droid completa il trio.
Grazie a questi set pensati
per gli adulti e per i costruttori LEGO esperti con la passione per
il mondo di Star
Wars, i fan possono ora rendere omaggio all’Oscuro
Signore dei Sith affrontando queste nuove sfide di costruzione.
LEGO Star Wars Darth Vader Helmet (75304) –
cogli il fascino sinistro dell’icona di Star Wars, nonché
cattivo supremo, con questo modello da 834 pezzi.
Il set offre un’esperienza di costruzione coinvolgente, e l’elmo
finito diventa un impressionante pezzo da esposizione.
LEGO Star Wars Scout Trooper Helmet (75305) –
lo splendido casco da 471 pezzi è stato creato
come omaggio alle capacità di ricognizione e infiltrazione degli
Scout Troopers. Rispolvera la tua speeder bike, e divertiti a
ricreare ogni contorno e dettaglio con i mattoncini LEGO.
LEGO Star Wars Imperial Probe Droid (75306) –
i costruttori adulti possono ricreare le scene di Star Wars: l’impero colpisce ancora sul pianeta di
ghiaccio Hoth costruendo questo caratteristico droide. Il modello
da 683 pezzi è dotato di un’asta trasparente per
“sospendere” il droide sulla costruibile scena innevata.
Jens Kronvold Frederiksen,
Creative Director, LEGO Star Wars, afferma:
“Alcuni dei nostri personaggi preferiti di Star Wars
rappresentano le presenze più profonde e intimidatorie del grande
schermo, nonostante non si possano vedere le loro espressioni
facciali. Nel ricreare i sinistri caschi di Darth Vader e dello
Scout Trooper, era importante catturare i dettagli e le
caratteristiche essenziali che le persone di tutto il mondo
sicuramente riconosceranno, anche quelle che non hanno troppa
familiarità con la galassia di Star Wars. Penso che tutti e tre i
set da esposizione siano estremamente belli e spero che i fan si
divertano a costruirli, e siano entusiasti di esporli una volta
completati”.
Gli appassionati potranno godersi
un po’ di tempo per rilassarsi, mentre affrontano queste complesse
sfide creative, ricreando ogni autentico dettaglio in puro stile
LEGO. Una volta terminata la costruzione, i modelli
potranno essere esposti con una targa su misura che darà
il tocco finale e li renderà il perfetto ornamento da scrivania o
centrotavola per i fan di Star Wars.