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I Luminari – Il destino nelle stelle: tutto ciò che c’è da sapere sulla serie con Eva Green

Nel panorama televisivo contemporaneo, saturo di storie e show che si moltiplicano anche grazie al proliferare delle piattaforme, è difficile trovare una serie tv che lascia il segno, difficile ma non impossibile se pensiamo al “caso” de I Luminari – Il destino nelle stelle (The Luminaries).

La nuova serie, basata sul romanzo di Eleanor Catton, vincitrice del Man Booker Prize 2013, è una vera e propria sorpresa, con la sua messa in scena curata, i suoi protagonisti incredibili e la storia avvincente. Nessun elemento dello show è particolarmente originale, me tutti insieme creano un prodotto notevole che sicuramente cattura l’attenzione. Disponibile dal 7 luglio su Sky e in streaming su NOW, la serie si impreziosisce con la presenza di Eva Green, in un ruolo misterioso e accattivante, ma la storia in sei puntate racchiude molti segreti e curiosità. Ecco cosa c’è da sapere su I Luminari – Il destino nelle stelle (The Luminaries).

I Luminari – Il destino nelle stelle è disponibile su NOW e anche on demand su Sky. Iscriviti a soli 3 euro per il primo mese e guarda il film e molto altro.

La trama di I Luminari – Il destino nelle stelle (The Luminaries)

La trama di I Luminari - Il destino nelle stelle (The Luminaries)

Il primo elemento che cattura l’interesse di un possibile spettatore è la trama, e The Luminaries – I Luminari gioca sicuramente una mano vincente da questo punto di vista, dato che la storia è ambientata in Nuova Zelanda, durante la corsa all’oro del 19° secolo, e pur avendo una protagonista principale, si tratta di un affresco corale di quel periodo. Ecco la trama ufficiale: “The Luminaries racconta una storia epica di amore, omicidio e vendetta, di uomini e donne che attraversano il mondo per fare fortuna. È una storia di avventura e mistero ambientata XIX secolo sulla costa occidentale selvaggia dell’isola meridionale della Nuova Zelanda negli anni del boom della corsa all’oro del 1860. La storia segue la giovane avventuriera ribelle Anna Wetherell, che è salpata dalla Gran Bretagna alla Nuova Zelanda per iniziare una nuova vita. Lì farà la conoscenza del brillante Emery Staines in un incontro che innesca una strana magia che nessuno dei due sa spiegare. Mentre si innamorano, spinti insieme e separati da una fatale coincidenza, questi amanti sfortunati iniziano a chiedersi: siamo noi a influenzare il nostro destino o è il nostro destino che influenza noi?”

Il cast della serie tv

Il cast di I Luminari - Il destino nelle stelle (The Luminaries)

Ma cosa sarebbe una buona storia senza dei volti adeguati a interpretare i personaggi? Ecco che The Luminaries – I Luminari fornisce una serie di ritratti e di caratteri davvero memorabili, grazie soprattutto ai carismatici interpreti coinvolti. Eve Hewson che abbiamo visto in Il Ponte delle Spie,  interpreta Anna Wetherell, una donna inquieta e coraggiosa, che vive a Hokitika, con lei c’è Himesh Patel (EastEnders), che interpreta Emery Staines, un uomo buono che si trova coinvolto in un’avventura impensata. Come abbiamo già detto prima, un ruolo importante è quello ricoperto da Eva Green, che veste i panni di Lydia Wells, spietata e calcolatrice padrona del bordello, parte che l’attrice cara a Tim Burton consegna con una naturalezza disarmante. Completano il cast Ewen Leslie nei panni di Crosbie Wells, l’attore neozelandese Marton Csokas nel ruolo di Francis Carver e anche Erik Thomson, Benedict Hardie, Yoson An e Richard Te Are.

Il lavoro di adattamento

Il lavoro di adattamento

Come abbiamo già detto all’inizio, I Luminari – Il destino nelle stelle (The Luminaries) è basato sul romanzo omonimo di Eleanor Catton, che ha seguito anche l’adattamento in forma di serie tv. Stando a quanto ha dichiarato Himesh Patel durante un’intervista sullo show, l’adattamento è stato fatto con grande libertà rispetto al materiale di partenza. “Ha fatto un lavoro davvero straordinario nel raccontare la sua storia da un punto di vista diverso rispetto al libro – ha spiegato Himesh – È stato davvero interessante leggere il suo romanzo e poi leggere cosa ne ha fatto Eleanor, e sono molto entusiasta di vedere come andrà a finire.”

Nell’adattare il suo romanzo, Catton ha dichiarato: “Mi sono divertita moltissimo ad adattare questo romanzo per la tv e mi sento incredibilmente fortunata di lavorare con persone così fantastiche, potendo utilizzare diverse forme d’arte. Scrivere un romanzo è un’attività solitaria, ma scrivere per lo schermo è decisamente un lavoro di collaborazione e vedere il mondo di The Luminaries ampliato e arricchito in modi che vanno ben oltre la mia immaginazione è stata un’esperienza che mi ha reso più umile, ma che è stata estremamente esaltante. Non potrei essere più felice che la brillante Claire McCarthy sia al timone, e non vedo l’ora di vedere questo cast incredibile dare vita alla storia.”

Dove è stato girato I Luminari – Il destino nelle stelle (The Luminaries)

I LUMINARI – IL DESTINO NELLE STELLE

La serie è ambientata in Nuova Zelanda, e proprio in quelle terre magnifiche e selvagge è stato girato. Sempre Himesh Patel ha raccontato: “Abbiamo trascorso cinque mesi in Nuova Zelanda per girare. Un paese così bello in così tanti modi, mi sono divertito davvero tantissimo.” La Nuova Zelanda, che si trova agli antipodi dell’Italia, è un paese che il cinema ha raccontato diverse volte, ma che ha trovato “la fama” mondiale grazie a Peter Jackson, che ha scelto la sua natura incontaminata per le riprese de Il Signore degli Anelli. Sicuramente qualche scenario della serie in onda su Sky ricorderà le lande della Terra di Mezzo.

Dove vedere I Luminari – Il destino nelle stelle (The Luminaries)

La serie, che nel mondo è già andata in onda su Starz e su BBC, è disponibile su Sky e in streaming su NOW.

I Luminari – Il destino nelle stelle è disponibile su NOW e anche on demand su Sky. Iscriviti a soli 3 euro per il primo mese e guarda il film e molto altro.

The Front Runner – Il vizio del potere: trama, cast e curiosità sul film

Il cinema si è sempre legato, in modo più o meno stretto, al racconto politico quale strumento per approfondire importanti cambiamente sociali e storici. Dai capolavori degli anni Settanta si è giunti, negli ultimi anni, a titoli come L’uomo dell’anno e Le idi di marzo, i quali hanno affrontato sotto punti di vista diversi la politica statunitense, trattandola tanto nei suoi punti di maggior pregio quanto in quelli più oscuri. Un altro brillante film di questo filone è The Front Runner – Il vizio del potere (qui la recensione), diretto nel 2018 da Jason Reitman (regista anche di Juno e Tra le nuvole), che si concentra sul raccontare uno scandalo degli anni Ottanta che sconvolse il mondo della politica.

La sceneggiatura, scrita da Reitman insieme a Matt Bai e Jay Carson, è l’adattamento del romanzo All the Truth is Out, scritto dallo stesso Bai nel 2014. All’interno di questo si ripercorre la vicenda del senatore Gary Hart, della sua ascesa e del suo declino. Il racconto si concentra così sull’abuso di potere, tanto per ottenere ciò che si desidera quanto per nascondere ciò che non si vuole divenga di dominio pubblico. Interpretato da un cast di celebri attori hollywoodiani, The Front Runner è poi stato presentato al Telluride Film Festival e al Toronto Internationational Film Festival, ottenendo buoni pareri di critica e pubblico.

Indicato come uno dei titoli più interessanti del suo anno, in particolare per le tematiche e le riflessioni che il film lascia emergere, The Front Runner ha dimostrato una volta di più come cinema e politica possano essere un binomio particolarmente vincente. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Front Runner – Il vizio del potere: la trama del film

La storia del film segue l’ascesa e la caduta del senatore Gary Hart, capace di catturare l’immaginazione dei giovani votanti e considerato il favorito tra i democratici alle elezioni del 1988. La sua campagna passa però in secondo piano a causa della relazione extraconiugale che intrattiene con Donna Rice, una giovane e attraente modella. Quando la vita privata si mescola con quella politica, il senatore Hart si vede costretto a dover affrontare uno scandalo a sole tre settimane dalle elezioni. Diviso tra gli invasivi media e il dolore della moglie Lee, Hart dovrà prendere decisioni particolarmente difficili, che avranno un impatto durevole e profondo nella politica americana ma anche in quella mondiale.

The Front Runner - Il vizio del potere storia vera

The Front Runner – Il vizio del potere: il cast del film

Protagonista del film, con il ruolo del senatore Gary Hart, è l’attore Hugh Jackman, qui alle prese con una nuova intensa interpretazione che gli ha fatto guadagnare numerose lodi. Per prepararsi al ruolo, egli ebbe l’occasione di incontrare il vero Hart, il quale lo invitò addirittura a passare alcuni giorni a casa sua. Jackman poté così confrontarsi da vicino con il politico, studiandolo nei modo di fare e apprendendo da lui molti retroscena. L’attore, inoltre, ebbe modo di dormire nel letto di Hart, mentre questi si trovava in un’altra stanza. Nel ruolo di Lee Hart, la moglie del senatore, si ritrova l’attrice Vera Farmiga, oggi celebre per la trilogia di The Conjuring. Kaitlyn Dever è invece Andrea Hart, la figlia dei due.

Il premio Oscar J. K. Simmons interpreta invece Bill Dixon, amico di vecchia data di Hart e suo manager per la campagna elettorale. L’attrice Sara Paxton, nota per i film Sleepover e Ritorno ad Halloweentown, interpreta Donna Rice, la modella per cui Hart è finito nei guai. La vera Donna Rice ha poi pubblicamente lodato l’interpretazione dell’attrice, definendola sincera e priva di giudizio. Alfred Molina interpreta invece il giornalista Ben Bradlee, del Washington Post. Bradlee è stato poi protagonista nello stesso periodo anche del film The Post, dove è interpretato da Tom Hanks. Mamoudou Athie, invece, è A. J. Parker, giornalista del Washington Post, ma si tratta di un personaggio inventato per il film e non realmente esistito.

The Front Runner – Il vizio del potere: la vera storia dietro il film e il libro

Quella raccontata in The Front Runner è una storia svoltasi tra il 1987 e il 1988. In quell’anno Gary Hart, esponente del Partito Democratico e senatore del Colorado dal 1975 al 1987, si candidò per le primarie del suo partito al fine di partecipare alle presidenziali del 1988. In breve, però, emerge uno scandalo che lo porta a doversi ritirare dalla campagna elettorale. Nelle settimane precedenti al voto per le primarie, delle fonti anonime hanno infatti informato il giornale Miami Herald che Hart era impegnato in una relazione extraconiugale con una donna di nome Donna Rice. Il giornale fece dunque pedinare i due da investigatori privati, arrivando ad ottenere una serie di foto che sembravano incriminare la coppia.

Sia Hart che la Rice hanno più volte negato la loro presunta relazione sessuale, ma l’invasività dei media e i tanti articoli scritti da numerosi giornali, come il Washington Post, rovinarono definitivamente la sua reputazione e la sua campagna elettorale. Per gli Stati Uniti si trattò di una delle prime volte in cui la vita privata di un candidato politico veniva indagata e resa nota in quel modo, una pratica da allora divenuta piuttosto frequente. Il giornalista e scrittore Matt Bai nel 2003 si occupò di scrivere un breve profilo storico di Hart per il The New York Times. Egli si interessò molto alla vicenda, raccontandola poi nei minimi dettagli in All the Truth is Out, libro da cui è stato tratto il film di Reitman.

The Front Runner – Il vizio del potere: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Front Runner – Il vizio del potere è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 28 agosto alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

Fonte: IMDb, Time

The White Lotus debutta in Italia, dal 30 Agosto su Sky e NOW

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The White Lotus debutta in Italia, dal 30 Agosto su Sky e NOW

Debutterà dal 30 agosto alle 21.15 in prima visione su Sky Atlantic e in streaming su NOW (doppio episodio a settimana) The White Lotus creata, scritta e diretta da Mike White (Enlightened), The White Lotus, che è stata appena rinnovata per una seconda stagione, è una tagliente satira sociale sulle vicende di vari membri dello staff e di alcuni clienti dell’esclusivo resort che dà il titolo alla serie, seguiti durante una tumultuosa settimana in paradiso che cambierà per sempre le loro vite.

Un affiatatissimo cast corale, ricco di volti noti del piccolo e del grande schermo e guidato da Murray Bartlett (Looking) nei panni del manager del lussureggiante The White Lotus, è fra i punti di forza di questa comedy in sei episodi “sull’orlo di una crisi di nervi”, a tinte decisamente black, che spinge molto sui lati più oscuri e nascosti dei suoi protagonisti e che non si lascia sfuggire alcuni momenti di intensa – e spesso esilarante – critica sociale e culturale, che assieme alle performance di tutti i protagonisti sono al centro di alcune delle più lusinghiere recensioni che la serie ha ricevuto: “la tragicommedia di Mike White è una delle migliori serie dell’anno” per il New Yorker, “la serie da vedere quest’estate” scrive il Time, “assolutamente meraviglioso” secondo Indiewire.

Al check-in della prestigiosa struttura una giovane coppia in luna di miele (Alexandra Daddario e Jake Lacy), una donna in lutto per la morte della madre (Jennifer Coolidge, La rivincita delle bionde, Una donna promettente, American Pie), una top manager –Connie Britton (Nashville, American Horror Story) – accompagnata da un marito di non altrettanto successo (Steve Zahn, The Good Lord Bird), dai loro figli adolescenti (Sydney Sweeney e Fred Echinger) e dalla migliore amica della figlia (Brittany O’Grady). In cerca di un tanto agognato relax a cinque stelle in quello che è un vero e proprio paradiso terrestre – la serie è stata girata per intero sull’isola di Maui, nell’arcipelago hawaiano – i vacanzieri vengono accolti dal resort manager e dalla responsabile dei servizi della spa della struttura, che presto si troveranno a dover provvedere a qualunque capriccio dei loro ospiti – non conta quanto irragionevole – mentre si destreggeranno con i fattori di stress delle loro vite. Mentre dinamiche sempre più dark emergeranno di giorno in giorno, la miniserie rivelerà gradualmente le complesse verità di viaggiatori dalle vite solo in apparenza perfette, dei cerimoniosi dipendenti e dell’idilliaco luogo di vacanza.

The White Lotus vede come produttori esecutivi lo stesso White insieme a David Bernad (Enlightened) e Nick Hall (We Are Who We Are). Mark Kamine è co-produttore esecutivo.

Chicago Fire 10×01: foto dall’episodio

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Chicago Fire 10×01: foto dall’episodio

Il network americano NBC ha diffuso le foto promozionale di Chicago Fire 10×01, il primo episodio della decima stagione di Chicago Fire.

Chicago Fire 10×01 che si intitolerà “Mayday” andrà in onda

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Chicago Fire 10×01

Chicago Fire 10 è la decima stagione di Chicago Fire, la serie creata da Michael Brandt e Derek Haas e prodotta da Dick Wolf per la NBC.

Nel cast di Chicago Fire 10 ritorneranno i personaggi Matthew Casey (stagione 1-in corso), interpretato da Jesse Spencer, Tenente del Camion 81.  Kelly Severide (stagione 1-in corso), interpretato da Taylor Kinney, tenente della Squadra di Soccorso 3. Ha vissuto insieme a Leslie Shay, sua migliore amica. È un “don Giovanni”. Gabriela Dawson (stagione 1-in corso), interpretata da Monica Raymund, paramedico nell’Ambulanza 61 e amica di Leslie Shay. Successivamente seguirà il corso per diventare vigile del fuoco.

Comandante Wallace Boden (stagione 1-in corso), interpretato da Eamonn Walker, è il Comandante della Caserma 51. Christopher Herrmann (stagione 1-in corso), interpretato da David Eigenberg, Vigile del fuoco del Camion 81. È sposato e ha 5 figli. Insieme a Dawson e Otis ha un locale, il Molly’s. Brian “Otis” Zvonecek (stagione 1-in corso), interpretato da Yuri Sardarov Vigile del fuoco del Camion 81. Ha avuto una relazione con la sorellastra di Kelly Severide. Joe Cruz (stagione 1-in corso), interpretato da Joe Minoso, Vigile del fuoco del Camion 81. È coinquilino di Otis e ha avuto una relazione con Sylvie Brett. Randy “Mouch” McHolland (stagione 1-in corso), interpretato da Christian Stolte, Vigile del fuoco del Camion 81. Si sposerà con il sergente Trudy Platt di Chicago P.D..

Il potere del cane: teaser trailer del film Netflix con Benedict Cumberbatch

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Netflix ha diffuso il teaser trailer di Il potere del cane, l’atteso film Originale Netflix diretto da Jane Campion che sarà presentato alla 78° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Protagonisti del film sono Benedict Cumberbatch, Kirsten Dunst, Jesse Plemons, Thomasin McKenzie, Kodi Smit-McPhee e Frances Conroy.

Nel film Il potere del cane (The Power of the Dog) il carismatico allevatore Phil Burbank incute paura e rispetto. Quando il fratello porta la nuova moglie e il figlio di lei a vivere al ranch di famiglia, Phil li tormenta finché non si ritrova vulnerabile alla possibilità di innamorarsi.

Miracolo sull’8ª strada: trama, cast e curiosità sul film

Miracolo sull’8ª strada: trama, cast e curiosità sul film

Fondata nel 1981 da Steven Spielberg, Kathleen Kennedy e Frank Marshall, la compagnia di produzione Amblin Entertainment ha nel corso degli anni Ottanta dato vita a film divenuti iconici dei generi fantasy e fantascienza come Gremlins, I Goonies e Ritorno al futuro. Tra questi si annovera poi anche Miracolo sull’8ª strada (titolo italiano di *batteries not included), diretto nel 1987 da Matthew Robbins, il quale ne ha anche curato la sceneggiatura insieme a Brent Maddock, S. S. Wilson e Brad Bird (quest’ultimo noto per aver diretto i film Pixar Gli incredibili e Ratatouille). Tra fantasia, magia e anche tanto umorismo, il film è una deliziosa storia incredibile.

Non a caso, originariamente, l’idea per questo racconto era stata pensata per diventare un episodio di Storie incredibili, popolare serie televisiva andata in onda dal 1985 al 1987 e strutturata in modo antologico, con episodi a sé che rispondevano in modo diverso a generi come fantascienza, fantasy, thriller e horror. Quando Spielberg, ideatore della serie, lesse però la sceneggiatura di Miracolo sull’8ª strada, apprezzò così tanto la storia da chiedere ai suoi autori di ampliarla per poterne fare un lungometraggio per il cinema. Nacque così il film, particolarmente apprezzato da critica e pubblico e vincitore di importanti premi per gli effetti speciali.

La commistione tra fantascienza e umorismo, l’atmosfera ricca di mistero e suspence, insieme anche alle interpretazioni dei protagonisti, hanno fatto di questo film un cult degli anni Ottanta, ancora oggi riscoperto con piacere dagli appassionati del genere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Miracolo sull’8ª strada: la trama del film

Protagonisti del film sono Frank e Faye Riley, una coppia di anziani gestori di un condominio e di una tavola calda nell’East Village di New York. La pacifica esistenza dei due viene bruscamente minacciata dal desiderio di un cinico industriale di costruire dei nuovissimi grattacieli proprio in quell’area. Per tentare un approccio il meno brusco possibile, l’uomo invia sul campo il criminale Carlos Chavez, con il compito di convincere gli abitanti del palazzo a lasciare le proprie abitazioni in cambio di un inconguo risarcimento. In breve, il vecchio palazzo dei Riley rimane l’unico edificio rimasto, intralciando dunque i piani dell’industriale.

Oltre ai due anziani coniugi, vi sono anche altri abitanti che non intendo lasciare le proprie case. Questi sono Harry Noble, un anziano pugile di colore, Mason Baylor, un artista, e Marisa Esteval, una giovane ispanica incinta. Davanti alla loro resistenza, Carlos decide di passare alle maniere forti, mettendo in atto una serie di intimidazioni. Proprio quando le cose sembrano andare per il peggio, appaiono misteriosamente alcuni piccoli esseri extraterrestri, che riparano rapidamente i danni fatti al palazzo. Quando Carlos nota la cosa, sospetta che siano stati i residenti ad eseguire le riparazioni e decide di spingersi oltre nel desiderio di distruzione. I piccoli alieni, però, sono pronti a difendere quel palazzo con ogni mezzo.

Miracolo sull'8a strada cast

Miracolo sull’8ª strada: il cast del film

Ad interpretare il ruolo dell’anziano Frank Riley vi è l’attore Hume Cronyn, noto grazie a film come L’ombra del dubbio, La settima croce e Cocoon – L’energia dell’universo. Nel ruolo di sua moglie Faye vi è invece Jessica Tandy, la più anziana attrice premio Oscar, vincitrice del premio per A spasso con Daisy. Nella realtà, Cronyn e la Tandy sono realmente stati sposati dal 1942 al 1994, anno della scomparsa di lei, ed hanno avuto due figli. Per i due attori non si è trattato della prima volta che recitavano nello stesso film, e anche dopo Miracolo sull’8ª strada hanno recitato insieme altretre volte.

Nel ruolo dell’anziano pugile di colore Harry Noble, invece, vi è l’attore Frank McRae, il quale prima di entrare nel mondo del cinema era in realtà stato un giocatore di football. Egli è noto per aver recitato anche in Last Action Hero. Elizabeth Peña è invece Marisa Esteval, mentre Dennis Boutsikaris è l’artista Mason Baylor. L’attore Michael Carmine interpreta il criminale Carlos, in quello che è stato uno dei suoi ruoli più importanti prima della scomparsa avvenuta nel 1989, a soli 30 anni. Infine, Michael Green è Lacey, lo spregiudicato industriale. Sul finale del film, inoltre, si può ritrovare anche un giovane Luis Guzman, celebre caratterista noto per film come Carlito’s Way, Ubriaco d’amore e Il collezionista di ossa.

Miracolo sull’8ª strada: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Miracolo sull’8ª strada è infatti disponibile nei cataloghi di Google Play e Apple iTunes. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 27 agosto alle ore 23:20 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Django: prime immagini della serie Sky Original

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Django: prime immagini della serie Sky Original

Rilasciate oggi le prime immagini dal set di Django, la serie originale Sky e CANAL+ che rilegge liberamente e in chiave contemporanea l’omonimo classico western, le cui riprese sono in corso in Romania. Matthias Schoenaerts interpreta l’iconico personaggio del titolo, accanto a Nicholas Pinnock nei panni di John Ellis, antagonista di Django, Noomi Rapace nel ruolo della potente e spietata nemica di Ellis, Elizabeth, e a Lisa Vicari, che nella serie è invece Sarah, la figlia di Django.

Il premiato attore Matthias Schoenaerts è acclamato in tutto il mondo per film come The Danish Girl, The Mustang, Bullhead – La vincente ascesa di Jacky, Un sapore di ruggine e ossa; Noomi Rapace, attrice vincitrice di numerosi premi, è molto conosciuta per i suoi ruoli nei film Prometheus, Uomini che odiano le donne e Seven Sisters, così come per i film indipendenti Daisy Diamond e Lamb; mentre l’attore e fondatore della Silver Milk Productions Nicholas Pinnock, che è apparso sul grande schermo nei film The Last Tree e Dark Encounter, è conosciuto in TV per le famose serie TV Counterpart, Top Boy, Fortitude, Marcella e, più di recente,For Life; la talentuosa attrice in ascesa Lisa Vicari è invece conosciuta per le sue performances nel film Luna e, più di recente, nella popolare serie TV Dark.

Django Nicholas Pinnock interpreta John Ellis

Matthias Schoenaerts è Django
Matthias Schoenaerts è Django
Noomi Rapace interpreta Elizabeth
Noomi Rapace interpreta Elizabeth

Liberamente ispirata al classico di Sergio Corbucci, l’attesissima Django è prestigiosa serie TV completamente girata in inglese, in dieci episodi da sessanta minuti, prodotta per Sky Studios e Canal + da Cattleya e Atlantique Productions (parte di Mediawan) e co-prodotta da Sky Studios e CANAL+, in collaborazione con Odeon Fiction e StudioCanal TV. I primi episodi sono diretti da Francesca Comencini (Gomorra – la Serie), che è anche direttrice artistica della serie, mentre i seguenti episodi sono diretti da David Evans (Downton Abbey) e da Enrico Maria Artale (Romulus).

Django è stata creata e scritta da Leonardo Fasoli (Gomorra – La SerieZeroZeroZero) e Maddalena Ravagli (Gomorra – La Serie), entrambi anche co-autori del soggetto di serie insieme a Francesco Cenni e Michele Pellegrini. Due episodi sono stati scritti da Max Hurwitz (ZeroZeroZeroManhunt).  Realizzate col supporto del Governo della Romania, le riprese della serie sono attualmente in corso tra Racos, Bucharest e l’area del Danubio.

DJANGO è un’ambiziosa produzione che offrirà un approccio contemporaneo e psicologico al genere Western, attraverso una storia avvincente e un’accurata rappresentazione del periodo portato in scena. Django sarà in prima assoluta su Sky – e in streaming su NOW – in Italia, Regno Unito, Irlanda, Germania, Austria e Svizzera e sui canali di CANAL+ in Francia, Svizzera, Benelux e Africa. La distribuzione internazionale è di STUDIOCANAL.

Frammenti dal passato – Reminiscence: la recensione del film con Hugh Jackman

“La nostalgia non passa mai di moda”, sono queste le parole con cui il protagonista di Frammenti dal passato – Reminiscence sintetizza il tema del film stesso. Opera prima scritta e diretta da Lisa Joy, co-creatrice della serie Westworld, la pellicola è uno struggente racconto che fa dei ricordi il suo elemento primario, intorno a cui si costruiscono e definiscono tanto i personaggi quanto gli eventi. Concepito dalla regista tra la scomparsa di suo nonno e la nascita del primo figlio, il film tenta di offrire una nuova risposta all’umano desiderio di poter rivivere ancora e ancora i propri ricordi più belli, evitando dunque che questi si perdano nell’oceano della memoria.

Nasce da qui la storia di Nick Bannister (Hugh Jackman), un investigatore privato della mente, che riesce a scavare nel mondo oscuro e affascinante del passato dei suoi clienti, aiutandoli ad accedere ai ricordi perduti. Vivendo ai margini della costa sommersa di Miami, la sua vita cambia per sempre quando incontra una nuova cliente, Mae (Rebecca Ferguson), che lo contatta per una semplice questione: lo smarrimento di un oggetto. Da quel momento, tutto si trasforma per Nick in una pericolosa ossessione. Mentre lotta per indagare sulla scomparsa di Mae, egli si ritrova coinvolto in una complessa cospirazione, che lo porterà a chiedersi fino a che punto ci si può spingere per tenere strette le persone che amiamo.

“Siamo noi a tormentare il passato”

Ambientato in un futuro non lontano, Frammenti dal passato – Reminiscence si apre su una Miami sommersa dall’innalzamento del livello del mare e pertanto estremamente simile ad una Venezia. Le temperature in continua crescita hanno inoltre portato la popolazione a stravolgere i propri ritmi, dormendo di giorno per uscire con il favore del fresco notturno. In un contesto tanto affascinante da meritare un racconto a sé, si svolge una vicenda dalle tinte noir, comprensiva di investigazione su un potente magnate e di letale femme fatale. A distinguere il film dai suoi simili, oltre al già citato ambiente, vi è però l’elemento del ricordo.

In un mondo che per via dei cambiamenti climatici è sempre più diviso in classi sociali, e dove il meglio sembra ormai essere alle spalle di tutti, i ricordi sono l’unico luogo salvifico possibile. Nick Bannister, consapevole del potere della nostalgia, si definisce pertanto come i remi che conducono i suoi clienti ai loro ricordi più dolci. Attraverso il suo macchinario Reminiscence, egli permette poi anche a noi spettatori di vedere questi rappresentati tridimensionalmente. Tutti questi elementi conferiscono al film un fascino estetico a cui è un piacere abbandonarsi.

Allo stesso tempo, è proprio nell’utilizzo della tecnologia Reminiscence che il film racconta gli aspetti migliori di sé. Che la tendenza alla nostalgia sia in questi ultimi anni più forti che mai è riscontrabile ovunque e  il film della Joy rielabora tale tendenza aggiornandola alle contemporanee modalità di fruizione, quale in questo caso la realtà virtuale. Così facendo racconta di come il desiderio del passato si trasformi in un’ossessione e ribalta il punto di vista secondo cui sarebbero i ricordi a tormentare l’essere umano.

Frammenti dal passato - Reminiscence Hugh Jackman

Frammenti dal passato – Reminiscence: la recensione del film

Nei suoi significati più metaforici e nei suoi aspetti più estetici, il film della Joy è dunque un’opera particolarmente apprezzabile. Tutto ciò, come anticipato, è poi sostenuto da una classica storia noir, forse fin troppo classica (tanto da ricordare in certi momenti il capolavoro del 1974 di Roman Polanski, Chinatown) per il potenziale che le idee iniziali del film offrivano. La Joy è certamente attenta nel costruire l’intrigo e nel disseminare indizi lungo il percorso, riuscendo anche in un paio di occasioni a far immaginare conclusioni poi rivelatesi errate. Eppure, si avverte la presenza di numerose scene che poco aggiungono sia al racconto sia all’arco dei personaggi.

La forza dell’intero film è dunque frenata da una serie di scelte poco felici (tra cui spicca anche una voice over onnipresente), che portano il film a concentrarsi su alcuni aspetti meno interessanti di altri, tra cui l’indagine in sé. Se è vero che a guidare Nick nella sua ricerca sono una serie di ricordi mai chiariti, ribadendo dunque l’idea che siamo noi a tormentare il nostro passato, allo stesso tempo lo svolgimento sembra non sostenere le ambizioni di un film incentrato sulla memoria. Il risultato è un finale sbrigativo, certamente struggente, ma nettamente al di sotto delle aspettative.

Thandie Newton delusa dal destino di Val Beckett in Solo: A Star Wars Story

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Solo: A Star Wars Story è stato afflitto da numerosi problemi di produzione, con i registi originali Phil Lord e Chris Miller che alla fine sono stati sostituiti da Ron Howard. Sebbene il film sia stato accolto da recensioni per lo più positive, si è comunque rivelato un enorme delusione al box office.

Nel film Thandie Newton ha interpretato Val Beckett, scrivendo la storia del franchise nei panni del primo personaggio femminile nero in un ruolo da protagonista. Sfortunatamente, Val è stata uccisa in tempi relativamente brevi, ma a quanto pare non era questi i piani originali.

Parlando con Inverse, Newton ha confermato che Val aveva un destino diverso nella sceneggiatura che le era stata consegnata inizialmente, ma che le cose sono cambiate a causa di una riduzione sostanziale del budget di produzione. “Mi sono sentita delusa da Star Wars per il fatto che il mio personaggio sia stato ucciso”, ha spiegato l’attrice. “E, in realtà, nella sceneggiatura originale, non doveva morire. È successo durante le riprese. Era molto più facile farmi morire piuttosto che farmi cadere nel vuoto dello spazio, in modo da potermi permettere di tornare prima o poi.” 

“In origine doveva andare così: c’era l’esplosione, ma lei cadeva e nessuno sapeva dove fosse finita”, ha aggiunto Newton. “Quindi, sarei potuta tornare ad un certo punto. Quando siamo arrivati sul set e abbiamo iniziato a girare, si sono resi conto, da quello che so, che quel set era troppo complicato da ricreare, così mi hanno semplicemente fatta esplodere, mettendo fine al mio personaggio.”

“All’epoca pensai che fosse stato un grandissimo errore”, ha concluso l’attrice. “E non per me o perché volessi tornare a tutti i costi. Ma perché mi sembrava assurdo uccidere la prima donna nera ad avere un ruolo di rilievo in un film di Star Wars. Ricordo che pensai: ‘Stiamo scherzando?’. Inutile dire che la Lucasfilm ha commesso un grosso sbaglio.”

Le info su Solo: A Star Wars Story

Solo: A Star Wars Story è un film del 2018 diretto da Ron Howard con Alden EhrenreichWoody HarrelsonEmilia ClarkeDonald Glover Thandie Newton. Attraverso una serie di audaci bravate nel profondo di un mondo criminale oscuro e pericoloso, Han Solo fa amicizia con il suo futuro possente copilota Chewbacca e incontra il famigerato giocatore d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che determinerà il futuro di uno degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.

What If… ?: 10 cose che solo i fan dei fumetti conoscono sull’Osservatore

La serie What If… ? ha ufficialmente introdotto ai fan del MCU il personaggio dell’Osservatore, doppiato nella versione originale da Jeffrey Wright. Essendo la prima volta che il pubblico fa la conoscenza dell’essere cosmico, ci sono alcune cose sul personaggio che probabilmente ignora. Ecco, quindi, 10 cose che forse solo i fan dei fumetti conoscono su colui che ha il compito di osservare gli eventi più importanti nella storia dei molteplici universi.

Fa parte del Consiglio degli Osservatori

L’Osservatore non è un essere solitario, né questo è il suo vero nome. Al contrario, Uatu è l’Osservatore dell’universo presentato nella serie ed è uno dei tanti appartenenti al Consiglio degli Osservatori. Il gruppo è la prima specie intelligente nell’universo e si è incaricato, da solo, di fungere da storico, osservando e registrando tutti gli eventi accaduti nel loro universo.

Questi Osservatori assumono anche forme diverse, poiché nell’Ultimate Universe erano statue di roccia dagli occhi rossi luminosi. Tuttavia, nell’universo Marvel principale, ogni volta che un Osservatore si presenta diverso da Uatu, hanno tutti lo stesso aspetto e tutti condividono lo stesso compito.

Può controllare il Multiverso

Ci sono Osservatori in tutti i diversi universi, ma qualsiasi Osservatore può vedere tutto. Alla base di What If… ?, sia per quanto riguarda la serie a fumetti che la serie animata disponibile su Disney+, c’è l’idea che Uatu non solo vede ciò che accade su questo piano dell’esistenza, ma può vedere tutto ciò che è accaduto nelle diverse linee temporali attraverso il Multiverso.

Gli eventi descritti dall’Osservatore nei fumetti fanno tutte parte di Terre diverse. Ciò include anche certi eventi che hanno portato alla creazione di una propria serie, come “What If… ? Vol. 2 # 105”, che ha introdotto una delle migliori varianti dei personaggi Marvel, come la figlia di Spider-Man, portando ad una storia completamente nuova. L’Osservatore vede tutto e conosce tutto, indipendentemente da quali risultati portino a nuovi mondi nel Multiverso.

Vive sulla Luna

L’Osservatore osserva principalmente la Terra, poiché è il pianeta più importante dell’Universo Marvel. Di conseguenza, stabilì la sua base operativa sulla Luna. Tuttavia, mentre vede e registra tutto ciò che accade sulla Terra, è anche consapevole di tutto ciò che accade nell’universo nel suo insieme, compresi i confini dello spazio.

Anche se ce ne sono stati altri che hanno vissuto sulla Luna, l’Osservatore si è assicurato che la sua base operativa fosse lontana da chiunque potesse interferire con essa o attraversarla. C’è chi sa dove vive, come Reed Richards e gli Inumani, ma la maggior parte delle persone tende a lasciarlo in pace.

Di regola, non può interferire con gli eventi…

Sebbene il lavoro di tutti gli Osservatori sia quello di osservare e registrare, c’è una regola che tutti hanno giurato di rispettare. Non possono mai interferire in nessun evento che accade nel loro universo. Anche se il mondo deve affrontare la distruzione, il loro unico compito è registrare perché e come è successo, senza tenere conto di qualunque cosa possa risorgere dalle ceneri.

L’Osservatore ha fatto la sua prima apparizione quando i Fantastici Quattro hanno combattuto contro uno dei loro primi nemici, Fantasma Rosso, in “Fantastic Four #13” di Stan Lee e Jack Kirby. L’Osservatore ha subito chiarito che questa regola è alla base della sua esistenza. Tuttavia, sebbene gli sia stato ordinato di non interferire, è una regola che non sempre ha rispettato…

Tuttavia, ha interferito con gli eventi più volte!

Uatu ha interferito negli affari della Terra più volte di quanto abbia probabilmente mai fatto qualsiasi altro Osservatore all’attivo nella storia. L’Osservatore ha aiutato i Fantastici Quattro a sconfiggere Galactus, trasportando la Torcia Umana in un altro mondo dove questi ha appreso dell’Ultimate Nullifier.

L’Osservatore ha aiutato ad affrontare Melocola quando il Multiverso era in pericolo ed ha anche agito come rappresentante di Reed Richards quando è stato processato di fronte all’essere cosmico Eternità. Ha interferito così tante volte che, alla fine, si è ritrovato nel mirino del Consiglio degli Osservatori.

È vicino agli essere umani

La ragione principale per cui l’Osservatore ha interferito così tanto negli eventi è che ha commesso l’errore di farsi coinvolgere personalmente dagli eroi della Terra, in particolare da Reed Richards e dai Fantastici Quattro. La prima volta che si sono incontrati in “Fantastic Four #13”, Uatu ha detto a Reed che non provava altro che disprezzo per gli esseri umani.

L’Osservatore ha visto innumerevoli guerre e umani uccidersi a vicenda per eoni. Tuttavia, Reed gli ha mostrato che esiste anche la bontà nei loro cuori. Quando i Fantastici Quattro dovettero fermare Galactus dopo il suo arrivo sulla Terra in “Fntastic Four #48-50”, l’Osservatore fu disposto ad aiutargli nel salvare gli umani che aveva conosciuto.

È stato processato per aver interferito con gli eventi

Anche se l’Osservatore domina tutta l’umanità in questo universo, non è comunque il capo del suo stesso consiglio. Il fatto che l’Osservatore abbia interferito così tante volte con gli eventi, ha inevitabilmente attirato l’attenzione del gruppo. Alla fine, dopo aver oltrepassato il limite, ha dovuto affrontare un processo per le sue scelte non propriamente etiche.

Uatu è stato processo quando ha ammesso che il suo attaccamento agli umani lo aveva non il suo osservatore, ma bensì parte della storia. In quell’occasione se la cavò con una pacca sulla spalla, ma dovette comunque garantire che non avrebbe mai più interferito con gli eventi. Tuttavia, lo fece di nuovo e alla fine gli Osservatori lo allontanarono.

È uno degli esseri più potenti della Marvel

Gli Osservatori non sono solo esseri cosmici incaricati di raccontare ciò che accade nel loro universo. Sebbene non siano autorizzati a interferire con gli eventi, sono anche entità cosmiche incredibilmente potenti che possono abbattere chiunque se ne avessero la necessità, anche qualcuno potente come Galactus.

Gli Osservatori hanno vari poteri soprannaturali tra cui la telepatia, che consente loro di leggere le menti, in modo da aggiungere dettagli alle loro storie. Hanno anche il potere di manipolare l’energia al pari di essere come Galactus, possono teletrasportarsi e viaggiare nel tempo. Fondamentalmente, sono esseri immortali che non possono mai davvero morire.

È stato ucciso da Nick Fury

Il momento più scioccante nella storia dell’Osservatore è arrivato quando un umano della Terra lo ha ucciso. Questo è successo nella trama crossover “Original Sin” e l’uomo che ha premuto il grilletto era nientemeno che l’originale Nick Fury. Come i fan dei fumetti sapranno, il Nick Fury dei fumetti e il Nick Fury dei film sono completamente diversi.

L’omicidio è avvenuto quando diversi criminali hanno attaccato l’Osservatore e hanno rubato uno dei suoi occhi, sapendo che avrebbero potuto usarlo per imparare tutto ciò di cui avevano bisogno per sconfiggere gli eroi della Terra. Quando Nick Fury si presentò e l’Osservatore si rifiutò di aiutarlo, questi lo uccise e gli prese l’altro occhio. Fury ha ovviamente pagato per le sue azioni, dal momento che il Consiglio degli Osservatori venne a prenderlo, trasformandolo nell’Invisibile.

Può desiderare di tornare in vita

Anche se Nick Fury ha ucciso l’Osservatore, resta il fatto che nessun Osservatore può morire e restare davvero morto. Gli Osservatori, infatti, hanno il potere di risorgere a loro piacimento. Questo è ciò che ha fatto anche Uatu, che è tornato quando Nick Fury, nei panni dell’Invisibile, ha raccolto molte armi. A quel punto, Uatu ha capito che era ora di tornare e privare Fury dei suoi poteri.

Gli Osservatori usavano i raggi delta per estendere i limiti delle loro forze vitali. Secondo Il manuale ufficiale del Marvel Universe, gli Osservatori possono creare tutto ciò che vogliono semplicemente desiderandolo. Possono morire scegliendo di farlo e poi tornare in vita quando non vogliono più “essere morti”.

Top Gun: Maverick, la descrizione dei primi 13 minuti mostrati al CinemaCon

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Sulla scia del debutto delle prime immagini di Mission: Impossible 7, la Paramount, sempre in occasione del CinemaCon, ha anche mostrato i primi tredici minuti di un altro attesissimo titolo con protagonista Tom Cruise, ossia Top Gun: Maverick, il sequel della pellicola cult di Tony Scott del 1986.

Insieme ai primi minuti del film, è stato mostrato anche un nuovo trailer ufficiale, che probabilmente debutterà online nelle prossime settimane. Per quanto riguarda invece l’opening sequence, invece, è probabile che bisognerà attendere soltanto l’uscita nel film nelle sale. Tuttavia, grazie a Deadline, ecco una descrizione di ciò che è stato mostrato ai presenti durante la nota convention di Las Vegas.

“Pete “Maverick” Mitchell (Tom Cruise) viene informato che il programma Top Gun verrà chiuso. Decide, quindi, di sfidare l’Ammiraglio (Ed Harris), prendendo la decisione di volare alla velocità Mach 10. Maverick pilota il jet al tramonto, nel mezzo del deserto. Viene avvertito: “Sai cosa succede se vai fino in fondo”. Ma non gli importa: “So cosa succederà a tutti gli altri se non lo faccio”, dice.

L’aereo sfreccia proprio sulla testa del personaggio di Harris, quasi distruggendo la guardiola al suo fianco. L’Ammiraglio entra nella sala di controllo, visibilmente nervoso. Nel frattempo, Maverick sta correndo verso la velocità Mach 10, in cielo. “È l’uomo più veloce al mondo”, dice il tecnico della cabina di controllo, mentre Maverick arriva a Mach 9. L’intera stanza è in soggezione, mentre in sottofondo parte una musica sinfonica paradisiaca di Lorne Balfe.

Poi, quando Maverick arriva a 9,8, sembra che il motore stia per esplodere, ma alla fine supera Mach 10 e la sala di controllo impazzisce. A questo punto, Maverick si spinge oltre 10.1, prima che i motori si spezzino e lo schermo nella sala di controllo si oscuri. Sembra che l’aereo sia esploso a mezz’aria. Maverick è sopravvissuto. Lo vediamo camminare nel mezzo di una tavola calda, in aperta campagna. I proprietari del locale rimangono scioccati dall’ingresso del pilota. ‘Dove sono?’, chiede. ‘Sulla Terra’, risponde un ragazzino al bancone della tavola calda.”

Tutto quello che sappiamo su Top Gun: Maverick

Dopo più di trent’anni di servizio come aviatore della Marina, Pete “Maverick” Mitchell (Tom Cruise) è nel posto che gli appartiene, spingendo l’acceleratore nelle vesti di un coraggioso pilota collaudatore, mentre ha schivato l’avanzamento di grado che lo avrebbe radicato nel corpo. Quando si ritrova ad addestrare un distaccamento dei diplomati di Top Gun per una missione specializzata che nessun pilota vivente ha mai visto, Maverick incontra il tenente Bradley Bradshaw (Miles Teller), segnale di chiamata: “Rooster”, il figlio del defunto amico di Maverick e ufficiale di intercettazione radar Ten. Nick Bradshaw, alias “Goose”. Di fronte a un futuro incerto e confrontandosi con i fantasmi del suo passato, Maverick viene coinvolto in uno scontro con le sue paure più profonde, che culmina in una missione che richiede il massimo sacrificio a coloro che saranno scelti per volarci incontro.

Tom Cruise e Val Kilmer torneranno nei rispettivi ruoli del capitolo originale, ovvero Pete “Maverick” Mitchell e Tom “Iceman” Kazinsky. Insieme a loro anche Jennifer ConnellyJon Hamm Miles Teller. Il film arriverà al cinema il 2 luglio 2021.

Doctor Strange 2: Scarlet Witch affronterà un personaggio del Fox-Verse?

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Come suggerisce il titolo, Doctor Strange in the Multiverse of Madness promette di condurre lo spettatore in un folle viaggio attraverso la versione del Multiverso del MCU. Ciò significa che, quasi sicuramente, ci ritroveremo a conoscere le varianti di alcuni personaggi già noti, nonostante ci sia anche la reale possibilità che nel film vengano riportati in vita alcuni grandi nomi del passato per rendere omaggio all’interno Universo Marvel.

Chiaramente, le teorie sui personaggi che potrebbero apparire nel film si sprecano, ed è quasi certo che non sapremo nulla di più specifico sulla trama fino alla sua uscita nelle sale. Di recente, The Direct ha riportato una nuova teoria a proposito del film che è stata lanciata dallo scooper Daniel Richtman.

Rispondendo a un utente di Twitter che ha elogiato la battaglia tra Doctor Strange e Thanos in Avengers: Infinity War, Richtman ha dichiarato: “Nel sequel di Doctor Strange, Wanda combatterà contro un personaggio del Fox-Verse (non mi è permesso rivelare chi è). Potrebbe essere un combattimento decisamente superiore.”

Di chi si tratta? Magneto? Wolverine? Jean Gray? Un membro dei Fantastici Quattro? Le possibilità sono praticamente infinite, ma se Doctor Strange e Scarlet Witch si ritrovassero davvero a combattere contro un volto noto dell’Universo Marvel di Fox, sarebbe di certo un momento che riuscirebbe a evidenziare lo sconfinato potenziale di questo Multiverso.

In molti si aspettano che Doctor Strange in the Multiverse of Madness servirà anche per introdurre ufficialmente Deadpool nel MCU, ma per ora, nonostante tutte le teorie, le speculazioni e le voci, l’unica cosa che possiamo fare è soltanto attendere in attesa di eventuali conferme o smentite. Secondo voi, con chi potrebbe battersi Scarlet Witch?

Doctor Strange in the Multiverse of Madness vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 25 marzo 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Mission Impossible 7: lo stunt più pericoloso della carriera di Tom Cruise nel footage del CinemaCon

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La Paramount Pictures ha presentato le prime immagini di Mission Impossible 7 in occasione del CinemaCon. Ai presenti non è stato mostrato un vero e proprio trailer (per quello, probabilmente, bisognerà attendere ancora), ma piuttosto una featurette dal dietro le quinte contenente, appunto, le prime immagini ufficiali dell’attesissimo ritorno di Ethan Hunt sul grande schermo.

Come riportato da CBM, il video si focalizza sugli incredibili stunt di Tom Cruise e, in particolare, sulla famigerata sequenza d’azione che è stata già descritta come lo stunt più pericoloso che il celebre attore di Hollywood abbia mai dovuto affrontare, ossia la pericolosissima acrobazia in sella ad una motocicletta, realizzata in Norvegia, che ha richiesto oltre un anno di preparazione.

Numerose immagini e video della realizzazione dello stunt sono emersi online negli ultimi mesi, a testimonianza di quanto la scena promette di essere ad alto tasso adrenalinico. Tuttavia, nella featurette Cruise specifica che quella scena in particolare, all’interno del film, regalerà al pubblico emozioni completamente nuove.

È indubbiamente la scena più rischiosa che abbia mai provato a fare. Ci stiamo lavorando da anni. Desideravo farlo da quando ero piccolo”, spiega Cruise nel video. “La sola cosa che mi spaventa di più di questo stunt è pensare a quello che abbiamo già in serbo per Mission Impossible 8”, aggiunge il regista Christopher McQuarrie.

Sfortunatamente, la featurette non ha rivelato il titolo ufficiale del film, che presumibilmente verrà svelato con il lancio del primo trailer, che potrebbe arrivare entro la fine dell’anno o all’inizio del prossimo.

Le date di uscita di Mission Impossible 7 e 8

Nei prossimi due capitoli della saga di Mission ImpossibleTom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust. I due film vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Esai Morales (Ozark). Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 19 novembre 2021 e il 4 novembre 2022

X-Men: Hugh Jackman svela che molte scene del primo film sono state tagliate

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Hugh Jackman ha interpretato Wolverine ben otto volte nella saga di X-Men, prima dell’uscita del film che ha segnato la sua ultima apparizione nei panni dell’iconico mutante Marvel, ossia Logan – The Wolverine del 2017.

Nonostante il nome di Jackman sia ormai sinonimo del ruolo che lo trasformato in una star a livello mondiale, all’inizio il regista Bryan Singer aveva pensato a Russell Crowe per la parte, che tuttavia rifiutò, suggerendo lui stesso Jackman per il ruolo. Prima di ingaggiare ufficialmente l’attore australiano, però, Singer provò ad avere prima Viggo Mortensen e Dougray Scott: alla fine, Jackman salì a bordo del primo X-Men del 2000 quando le riprese erano ormai cominciate da circa tre settimane.

Ora, in una nuova intervista con Collider in occasione della promozione  del film Frammenti dal passato – Reminiscence, a Hugh Jackman è stato chiesto quale dei suoi film avesse subito il maggior numero di rimaneggiamenti in sala di montaggio. Senza alcuna esitazione, Jackman ha risposto proprio il primo X-Men, spiegando che per quel film sono state girate molte più scene di quante ne siano poi effettivamente finite nella versione cinematografica.

“Circa una settimana prima che il film uscisse, credo che fosse più lungo di circa 47 minuti”, ha spiegato l’attore. “Forse esagero e forse non era una settimana… ma di certo c’erano molte più scene. Ricordo che guardando il girato, chiesi: ‘Cos’è successo a quella scena e a quel personaggio?’. Se non ricordo male, il primo X-Men dura circa 100 minuti. Ma era molto più lungo in origine. È stata una grande sorpresa per me.”

Il futuro di Wolverine al cinema, oltre Hugh Jackman

Dopo l’uscita di Logan – The Wolverine del 2017, Hugh Jackman ha ufficialmente detto addio al personaggio. Al momento non sappiamo ancora chi raccoglierà l’eredità dell’attore australiano sul grande schermo, dal momento che il mutante con gli artigli di adamantio debutterà prossimamente nel MCU. Chiunque si ritroverà ad interpretare il ​​personaggio di Wolverine avrà ovviamente l’arduo compito di doversi confrontare con un ritratto che ancora oggi è uno dei più popolari e dei più amati per quanto riguarda i film di supereroi.

Matrix 4: Lilly Wachowski spiega perché ha deciso di non tornare

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Matrix 4: Lilly Wachowski spiega perché ha deciso di non tornare

Di recente la Warner Bros. ha finalmente annunciato il titolo ufficiale di Matrix 4, che sarà The Matrix: Resurrections. Tra le più grandi novità legate al nuovo attesissimo capitolo della celebre saga fantascientifica, non si può non citare l’assenza di Lilly Wachowski alla regia, che insieme alla sorella aveva diretto tutti i precedenti capitoli del franchise.

Ora, in una recente intervista con Entertainment Weekly, è stata proprio Lilly a spiegare finalmente i motivi per cui ha deciso di “chiudere” con la saga. Wachowski, che è una donna transgender, ha spiegato che parte della sua decisione di non tornare è stata influenzata in parte da motivazioni personali e in parte dai numerosi impegni lavorativi che l’hanno coinvolta negli ultimi anni, in riferimento non solo alle lavorazioni di Cloud Atlas e Jupiter Ascending, ma anche a quella della serie Sense8. 

“Avevo appena completato il mio percorso di transizione ed ero completamente esausto perché avevamo realizzato Cloud Atlas, Jupiter Ascending e la prima stagione di Sense 8 praticamente uno dopo l’altro”, ha spiegato Lilly. “Lavoravamo alla post-produzione di un progetto e parallelamente lavoravamo a quello successivo. Parliamo di oltre 100 giorni di riprese per ogni singolo progetto… e a questo si è aggiunto il mio coming out. Ero esausta. Il mio attorno a me stava crollando, proprio perché stavo uscendo dal mio guscio. Avevo bisogno di allontanarmi dall’industria e di riconnettermi con me stessa in quanto artista. Così ho deciso di tornare a scuola, di ricominciare a dipingere e altre cose del genere.”

Lilly ha poi aggiunto che il suo obiettivo era quello di focalizzarsi su nuovi sforzi creativi, piuttosto che andare a scoperchiare un qualcosa che conosceva già molto bene. “Lana aveva avuto un’idea per un altro film di Matrix”, ha spiegato. “Ne abbiamo parlato durante la morte dei nostri genitori. Se ne sono andati a cinque settimane di distanza l’uno dall’altro. C’era qualcosa nell’idea di tornare indietro e di essere di nuovo parte di qualcosa che avevo già fatto che, per me, non era piacevole. Stavo attraversando troppi cambiamenti e non volevo tornare su sentieri che avevo già percorso in passato. Volevo fare esattamente il contrario. Volevo lavorare a qualcosa di nuovo.”

Matrix 4 vedrà nel cast il ritorno di Keanu ReevesCarrie-Ann Moss e Jada Pinkett-Smith al fianco delle new entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil Patrick Harris, Jonathan Groff, Jessica HenwickToby Onwumere e Christina Ricci. L’uscita nelle sale è fissata per il 22 dicembre 2021. Il nuovo capitolo del franchise sarà diretto da Lana Wachowski. La sceneggiatura del film è stata firmata a sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell.

Wonder Woman 1984, Patty Jenkins sull’uscita in streaming: “Un’esperienza straziante”

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Wonder Woman 1984 è stato uno dei tanti blockbuster di Hollywood ad essere posticipati a causa della pandemia di Covid-19. Inizialmente previsto per il 5 giugno 2020, il cinecomic DC è stato posticipato due volte: prima al 14 agosto e poi al 2 ottobre, prima che la Warner Bros. ufficializzasse l’uscita congiunta, nelle sale e su HBO Max, a Natale.

Quando il film è uscito, molti cinema americani e nel resto nel mondo erano ancora chiusi, quindi i 16,7 milioni di dollari che riuscì a conquistare durante il weekend d’apertura furono un risultato comunque impressionante considerata la situazione, anche se nettamente inferiore ai 103 milioni di dollari raggiunti dal primo film. Naturalmente, la decisione di far uscire il film in contemporanea nelle sale e in streaming ha dato vita a tutta una serie di accese discussioni che conosciamo molto bene.

Ora, durante un’intervista con Deadline in occasione del CinemaCon, la regista Patty Jenkins ha affrontato nuovamente la questione dell’uscita “ibrida” di Wonder Woman 1984, rivelando che la decisione della Warner Bros. di fare uscire il film anche in esclusiva streaming, in realtà, le ha spezzato il cuore.

Pur riconoscendo che quella decisione è stata la migliore, considerata la situazione dell’epoca, la regista riconosce che è stata comunque dannosa per il film in termini di risonanza e di incassi. Ancora una volta, Jenkins ha ribadito che i suoi film vengono concepiti per essere visti sul grande schermo.

“È stata la scelta migliore tra tutte le scelte sbagliate che si stavano prendendo in quel momento… ma è stata un’esperienza straziante e dannosa per il film”, ha dichiarato la regista. “Non credo che vederlo in streaming sia la stessa cosa, assolutamente. Non sono una fan delle uscite in simultanea e spero che non mi ricapiti più.”

Il futuro di Wonder Woman al cinema

Wonder Woman 1984 è arrivato in Italia direttamente in esclusiva digitale lo scorso 12 febbraio. Nel sequel, oltre a Gal Gadot, hanno recitato anche Chris PineKristen Wiig e Pedro Pascal. Subito dopo l’uscita del film in USA (avvenuta a dicembre 2020, in contemporanea al cinema e su HBO Max), è stato confermato ufficialmente Wonder Woman 3, che vedrà ancora una volta il ritorno di Patty Jenkins dietro la macchina da presa e quello di Gadot nei panni di Diana Prince.

9-1-1 5: promo “Chaos Sets In”

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9-1-1 5: promo “Chaos Sets In”

Il network americano ABC dopo il teaser trailer “Blackout” ha diffuso il nuovo promo “Chaos Sets In”  di 9-1-1 5, l’attesa quinta stagione di 9-1-1.

La stagione 5 si apre con un grave disastro di blackout quando torna questo autunno su FOX

9-1-1 5

9-1-1 5 è la quinta stagione della serie 9-1-1 creata da Ryan Murphy e Tim Minear per il network americano FOX. Dai creatori Ryan Murphy e Brad Falchuk (il franchise di “American Horror Story”, “Nip / Tuck”), il nuovo dramma procedurale 9-1-1 esplora le esperienze ad alta pressione di agenti di polizia, paramedici e vigili del fuoco che sono spinti nel più situazioni spaventose, scioccanti e strazianti. Questi soccorritori devono cercare di bilanciare il salvataggio di coloro che sono più vulnerabili nel risolvere i problemi della propria vita.

In 9-1-1 5 protagonisti sono Athena Carter Nash, (stagione 1-in corso), interpretata da Angela Bassett, Robert “Bobby” Nash (stagione 1-in corso), interpretato da Peter KrauseEvan “Buck” Buckley (stagione 1-in corso), interpretato da Oliver StarkHenrietta “Hen” Wilson (stagione 1-in corso), interpretata da Aisha HindsHoward “Howie”/”Chimney” Han (stagione 1-in corso), interpretato da Kenneth Choi, Michael Grant (stagione 1-in corso), interpretato da Rockmond DunbarAbigail “Abby” Clark (stagione 1, guest star stagione 3), interpretata da Connie BrittonMadeline “Maddie” Buckley Kendall (stagione 2-in corso), interpretata da Jennifer Love Hewitt,  Edmundo “Eddie” Diaz (stagione 2-in corso), interpretato da Ryan GuzmanMay Grant (ricorrente stagione 1, stagioni 2-in corso), interpretata da Corinne MassiahHarry Grant (ricorrente stagione 1, stagioni 2-in corso), interpretato da Marcanthonee Jon Reis.

Big Sky 2: teaser promo e primi dettagli

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Big Sky 2: teaser promo e primi dettagli

Il network americano ABC ha diffuso teaser promo e primi dettagli di Big Sky 2, l’annunciata seconda stagione della serie tv Big Sky.

Iscriviti a Disney+ per guardare gli episodi di Big Sky e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

“Big Sky” riserva sorprese per la seconda stagione

In vero stile “Big Sky”, la nuova serie n. 1 dello scorso autunno è tornata alle conferenze stampa virtuali TCA estive della ABC con una sorpresa quando il beniamino dei fan John Carroll Lynch si è unito al panel per annunciare che sarebbe tornato per la seconda stagione. I dettagli sul suo ritorno sono nascosti, ma nel cast Katheryn Winnick, Kylie Bunbury, i nuovi regolari della serie Janina Gavankar (“Sleepy Hollow”, “The Mysteries of Laura”) e Logan Marshall-Green (“How It Ends”, “Spiderman: Homecoming “), e lo showrunner Elwood Reid era lì per anticipare molto di ciò che accadrà quando il dramma deliziosamente oscuro tornerà. La seconda stagione di “Big Sky” debutterà giovedì 30 settembre su ABC.

Maggiori informazioni sulla seconda stagione di “Big Sky”:

Quando i detective privati ​​Cassie Dewell e Jenny Hoyt si riuniscono per indagare su un incidente d’auto fuori Helena, nel Montana, scoprono presto che il caso potrebbe non essere così semplice come sembra. Mentre svelano il mistero dell’incidente, i loro mondi si scontreranno con una banda di adolescenti ignari, un volto civettuolo del passato di Jenny e un feroce outsider deciso a trovare risposte. Basato sulla serie di libri di CJ Box e interpretato da Kylie Bunbury e Katheryn Winnick, “Big Sky” va in onda il GIOVEDI (10:01-11:00 EDT) su ABC.

Big Sky 2

Big Sky 2 è la seconda stagione della serie tv Big Sky creata da David E. Kelley per il network americano ABC. David E. Kelley sarà lo showrunner della prima stagione. Basato sulla serie di libri di CJ Box, “Big Sky” è prodotto da David E. Kelley, Ross Fineman, Matthew Gross, Paul McGuigan, CJ Box e Gwyneth Horder-Payton, ed è prodotto da 20th Television. 20th Television fa parte dei Disney Television Studios, insieme a ABC Signature e Touchstone Television. Big Sky in streaming è disponibile su Star, il nuovo canale per adulti di Disney+.

La serie racconta degli investigatori privati ​​Cassie Dewell e Cody Hoyt uniscono le forze con la sua ex moglie ed ex poliziotta, Jenny Hoyt, per cercare due sorelle che sono state rapite da un camionista su una remota autostrada nel Montana. Ma quando scoprono che queste non sono le uniche ragazze scomparse nella zona, devono correre contro il tempo per fermare l’assassino prima che un’altra donna venga rapita. Big Sky vede protagonisti Katheryn Winnick nei panni di Jenny Hoyt, Kylie Bunbury nei panni di Cassie Dewell, Brian Geraghty nei panni di Ronald Pergman, Dedee Pfeiffer nei panni di Denise Brisbane, Natalie Alyn Lind nei panni di Danielle Sullivan, Jade Pettyjohn nei panni di Grace Sullivan, Jesse James Keitel nei panni di Jerrie Kennedy, Valerie Mahaffey come Helen Pergman con John Carroll Lynch come Rick Legarski e Ryan Phillippe come Cody Hoyt.

Ace Ventura – Missione Africa: trama, cast e curiosità sul film

Ace Ventura – Missione Africa: trama, cast e curiosità sul film

Negli anni Novanta Jim Carrey era l’attore più popolare del mondo, nonché il primo a ricevere compensi per i suoi film campioni di incassi. Titoli come The Mask, Scemo & più scemo Bugiardo bugiardo lo hanno consacrato come una delle icone della commedia statunitense. Prima di questi, a dare inizio alla sua notorietà è stato il film del 1994 Ace Ventura – L’acchiappanimali, diretto da Tom Shadyac (regista che avrebbe poi lavorato con Carrey anche per Una settimana da Dio). Affermatosi come un grandissimo successo, questo ha poi avuto nel 1995 un sequel intitolato Ace Ventura – Missione Africa.

A dirigere il film vi è stavolta Steve Oedekerk, qui al suo debutto come regista. Inizialmente, però, era stato Spike Jonze (celebre per i film Essere John Malkovich ed Her) a dichiararsi particolarmente interessato al lungometraggio, ma Carrey lo scartò poiché all’epoca Jonze non aveva ancora diretto nessun film. In seguito, l’attore ammise di essersi pentito di tale decisione. Anche questo seguito, tuttavia, si configura poi come una delirante commedia che scena dopo scena dà vita ad una serie sempre più imprevedibile di risvolti e assurdità. Per Carrey, inoltre, il personaggio è da considerarsi come lo 007 dei detective per animali.

Anche in questo caso il film non fu particolarmente apprezzato dalla critica, ma si rivelò un successo di pubblico ancor maggiore del primo film. A fronte di un budget di 30 milioni, Ace Ventura – Missione Africa ne guadagnò infatti oltre 212 in tutto il mondo. Per i fan di Carrey e delle sue commedie, è semplicemente un titolo imprescindibile. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Ace Ventura – Missione Africa: la trama del film

Protagonista del film è Ace Ventura, un bizzarro investigatore privato incredibilmente abile nel suo mestiere. Egli è specializzato nel ritrovamento di animali domestici o in cattività, rapiti o smarriti che sia. I suoi metodi poco ortodossi generano non poche perplessità in quanti lo vedono all’opera, ma la risoluzione del caso è sempre garantita. Questa volta, egli viene ingaggiato da Fulton Greenwall, agente del consolato della Nibia, per risolvere un complesso caso in Africa. Giunto nel Paese, egli viene ricevuto dal console Vincent Cadby, il quale gli chiede di ritrovare il rarissimo pipistrello bianco, scomparso in modo misterioso.

La scomparsa dell’animale, ritenuto sacro dalla tribù dei pacifici Kakati, ha gettato quest’ultima nel panico. Le imminenti nozze della loro principessa con un guerriero membro dei Wachootoo non possono svolgersi senza la presenza del pipistrello bianco, e il mancato matrimonio rischia di far scoppiare una feroce guerra tra i due popoli. Prima che ciò avvenga, Ace deve dunque ritrovare l’animale e scoprire chi lo abbia rapito e perché. Naturalmente, una serie di imprevedibili eventi daranno vita a complicazioni a dir poco comiche e il celebre detective dovrà dimostrare ora più che mai tutto il suo valore.

Ace Ventura - Missione Africa cast

Ace Ventura – Missione Africa: il cast del film

Come anticipato, Jim Carrey riprende qui il ruolo di Ace Ventura. In realtà, egli non era affatto entusiasta di interpretare nuovamente il personaggio. In particolare, egli non apprezzava il fatto che il personaggio avesse la fobia dei pipistrelli, considerandola una trovata sciocca, e temeva anche che la rappresentazione delle popolazioni indigene potesse offendere qualcuno. Egli è però stato costretto ad accettare per via di obblighi contrattuali, non prima di aver però ottenuto un compenso di 15 milioni di dollari. Terminate le riprese, Carrey ha poi affermato che non avrebbe più interpretato il personaggio, rifiutando più volte le richieste dei produttori di dar vita ad un terzo film.

Accanto a Carrey, nei panni di Fulton Greenwall, vi è l’attore Ian McNeice. Qui al suo debutto nel cinema statunitense, egli è poi divenuto celebre grazie alle serie Doc Martin e Doctor Who, dove interpreta Winston Churchill. Simon Callow, noto attore teatrale inglese, ricopre il ruolo del console Vincent Cadby. L’attrice Sophie Okonedo, candidata all’Oscar per il film Hotel Rwanda, è invece qui al suo primo ruolo cinematografico nei panni della principessa della tribù Kakati. Sono poi presenti gli attori Tommy Davidson nel ruolo del guerriero Watchootoo e Bob Gunton in quello di Burton Quinn. L’attore Adewale Akinnuoye-Agbaje, noto per aver interpretato Killer Croc in Suicide Squad, è Hitu.

Ace Ventura – Missione Africa: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Ace Ventura – Missione Africa è infatti disponibile nei cataloghi di Google Play, Apple iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 26 agosto alle ore 23:15 sul canale Paramount Channel.

Fonte: IMDb

Maradona: Sogno Benedetto, annunciata la data d’uscita

Maradona: Sogno Benedetto, annunciata la data d’uscita

Amazon Prime Video ha annunciato oggi la data di uscita di Maradona: Sogno Benedetto. La serie biografica che segue i trionfi e le sfide del leggendario calciatore uscirà il 29 ottobre 2021 in esclusiva su Amazon Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.

Maradona: Sogno Benedetto è interpretata da Nazareno Casero (Historia de un Clan), Juan Palomino (Magnifica 70) e Nicolas Goldschmidt (Supermax), che interpreteranno Diego Armando Maradona nelle varie fasi della sua vita e della sua prolifica carriera. Dalle umili origini nella cittadina di Fiorito, in Argentina, suo paese natio, fino alla rivoluzionaria carriera al Barcellona e poi al Napoli, la serie narrerà il suo ruolo chiave nel portare la sua nazionale a vincere la Coppa del Mondo in Messico nell’86. Nella serie sono presenti anche Julieta Cardinali (En Terapia, Valentin), Laura Esquivel (Patito Feo), Mercedes Morán (I diari della motocicletta, El Reino), Pepe Monje (Amor en Custodia), Peter Lanzani (El Clan, El Reino).

La serie biografica prodotta dalla BTF Media, in coproduzione con Dhana Media e Latin We, è stata girata in Argentina, Spagna, Italia, Uruguay e Messico, ed è composta da 10 episodi di un’ora che raccontano i momenti chiave della vita e della carriera del leggendario calciatore.

Alejandro Aimetta è showrunner della serie e regista degli episodi girati in Argentina, Messico e Uruguay, e ne ha scritto la sceneggiatura con Guillermo Salmerón (El Marginal) e Silvina Olschansky (El Marginal). Roger Gual ed Edoardo De Angelis hanno diretto rispettivamente gli episodi ambientati in Spagna e Italia. Gli executive producer sono Francisco Cordero, Liliana Moyano, Mari Urdaneta, Ricardo Coeto e Luis Balaguer.

Jodorowsky’s Dune: il trailer italiano del film in sala dal 26 agosto

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Valmyn in collaborazione con Wanted Cinema è lieta di rilasciare il trailer italiano di JODOROWSKY’S DUNE di Frank Pravich, l’affascinante documentario in arrivo nei cinema dal 6 settembre che esplora la genesi di una delle più grandi epopee del cinema mai esistita: l’adattamento del regista di culto Alejandro Jodorowsky del romanzo di fantascienza Dune di Frank Herbert, un film epico, la prima versione in assoluto su grande schermo del romanzo che avrebbe segnato un punto di svolta per il mondo cinematografico, ma che purtroppo non vide mai la luce e restò incompiuto.

JODOROWSKY’S DUNE documenta le peripezie e i retroscena di questo ambizioso progetto cinematografico fantascientifico tramite il racconto e i ricordi dello stesso Jodorowsky e l’animazione dei disegni preparatori originali del film realizzati da un gruppo artistico d’élite tra cui l’artista di fumetti francese Jean “Moebius” Giraud che ha illustrato gli storyboard, lo sceneggiatore Dan O’Bannon (Dark Star, Alien), l’artista HR Giger (Alien) e l’illustratore tascabile di fantascienza Chris Foss.

Anche se il progetto non vedrà mai la piena realizzazione, il film resterà un vivido sogno nell’immaginazione dei suoi creatori e sarà di ispirazione per molti altri registi, ultimo in ordine di arrivo il regista candese Denis Villeneuve con la sua versione dell’omonimo film che verrà presentata fuori concorso alla 78a Mostra del Cinema di Venezia.

JODOROWSKY’S DUNE celebra il trionfo dell’arte e dell’immaginazione e dei sogni creativi di Jodorowsky. JODOROWSKY’S DUNE di Frank Pravich arriverà nei cinema italiani dal 6 settembre distribuito da Valmyn in collaborazione con Wanted Cinema.

Jodorowsky’s Dune, la trama

Nel 1975, dopo il successo di El Topo e La montagna sacra, Alejandro Jodorowsky era il cineasta intellettuale più ricercato del mondo, aveva carta bianca e quello che voleva era realizzare il film più importante della storia del cinema, traendo spunto dai romanzi della saga di Dune di Frank Herbert. Il suo Dune doveva essere un film rivoluzionario in grado di cambiare la mentalità delle giovani generazioni fornendo nuovi modelli di riferimento. Per fare questo il regista aveva coinvolto un team incredibile che comprendeva i designer H.R. Giger, Moebius e Chris Foss, oltre all’esperto di effetti speciali Dan O’Bannon, le musiche dei Pink Floyd e attori come David Carradine, Mick Jagger, Salvador Dalì e Orson Welles.

Downton Abbey II: Una Nuova Era, rivelato il titolo del film e new entry al cast

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Una nuova era ha inizio. L’intero cast ritorna al completo in Downton Abbey II: Una Nuova Era. A loro  si uniscono le new entry Hugh Dancy, Laura Haddock, Nathalie Baye e Dominic West. Downton Abbey 2: Una nuova era uscirà al cinema a Marzo del 2022.

Il sequel del film del 2019 Downton Abbey. Il primo film seguiva una visita, alla famiglia Crawley e allo staff di Downton, da parte del re e della regina d’Inghilterra. Non è chiaro se un altro illustre personaggio visiterà la tenuta, o se sarà un altro lo spirito di questo secondo film.

“Dopo un anno molto impegnativo con così tanti di noi separati dalla famiglia e dagli amici, è un enorme conforto pensare che ci aspettano tempi migliori e che il prossimo Natale ci ritroveremo con i tanto amati personaggi di Downton Abbey”, ha detto il produttore Neame.

Anche il presidente di Focus Features Peter Kujawski si è concentrato sui piaceri ristoratori di un ritorno a Downton: “Non c’è posto come casa per le vacanze e non possiamo immaginare un regalo migliore che riunirsi con Julian, Gareth e l’intera famiglia Downton nel 2021 per riportare a casa i Crawley per i loro fan”.

The King’s Man – Le Origini, nuovo trailer, al cinema a Dicembre

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The King’s Man – Le Origini, nuovo trailer, al cinema a Dicembre

Il nuovo lungometraggio targato 20th Century Studios The King’s Man – Le Origini arriverà il 29 dicembre nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia. Il film, diretto da Matthew Vaughn, rivela le origini della prima agenzia di intelligence indipendente.

Quando i peggiori tiranni e menti criminali della storia si riuniscono per organizzare una guerra per spazzare via milioni di vite, un uomo dovrà correre contro il tempo per fermarli.

The King’s Man – Le Origini è diretto da Matthew Vaughn ed è interpretato da  Ralph Fiennes, Gemma Arterton, Rhys Ifans, Matthew Goode, Tom Hollander, Harris Dickinson, Daniel Brühl, con Djimon Hounsou e Charles Dance. 

Il film è prodotto da Matthew Vaughn, David Reid e Adam Bohling, mentre Mark Millar, Dave Gibbons, Stephen Marks, Claudia Vaughn e Ralph Fiennes sono i produttori esecutivi. The King’s Man – Le Origini  è basato sul fumetto “The Secret Service” di Mark Millar e Dave Gibbons, il soggetto è di Matthew Vaughn e la sceneggiatura è firmata dallo stesso Vaughn & Karl Gajdusek.

Spencer: Kristen Stewart è Lady Diana nel primo trailer

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Spencer: Kristen Stewart è Lady Diana nel primo trailer

Dopo il primo suggestivo poster, Leone Group ha diffuso il trailer di Spencer, il nuovo film diretto da Pablo Larraìn che racconta la storia di Diana Spencer, principessa del Galles, interpretata da Kristen Stewart.

Come Jackie e Ema, i precedenti film di Larraìn, anche Spencer sarà presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 78.

Spencer sarà ambientato nell’arco di un fine settimana, e racconterà il momento in cui Lady D. decise che il suo matrimonio con il principe Carlo era finito e sarà sicuramente destinato a far discutere, come accade ogni volta che il cinema racconta la storia della “principessa triste”. In merito al film, Larraìn ha dichiarato:

“Siamo tutti cresciuti, almeno la mia generazione, sapendo cosa fosse una fiaba. In genere, il principe arriva e trova la principessa, la invita a diventare la sua moglie e poi lei diventa regina. Questa è una fiaba. Quando qualcuno però decide di non essere regina, e dice che preferisce andarsene ed essere se stessa, prende una decisione molto importante, e la fiaba si capovolge. Sono sempre rimasto impressionato da decisioni così, pensando anche a quanto deve essere difficile. Questo è il cuore del film.  Come e perché decidi di farlo? È una storia universale che può toccare milioni e milioni di persone, e noi vogliamo fare questo. Vogliamo fare un film che possa andare a fondo, connettersi con il pubblico di tutto il mondo che prova interesse verso una vita tanto affascinante.” 

Spencer – quello che sappiamo sul film di Pablo Larraìn

Pablo Larraìn ha presentato nel 2019 al Festival di Venezia il suo ultimo film, Ema, con una straordinaria protagonista femminile (interpretata da Mariana DI Girolamo) e sempre a Venezia, due anni prima, aveva portato Jackie, in cui raccontava un pezzo della vita di Jackie Kennedy/Natalie Portman.

Kristen Stewart è invece reduce dal flop di Charlie’s Angels, diretto da Elizabeth Banks e finito direttamente in VOD qui in Italia. Insieme a Stewart, nel cast di Spencer sono stati confermati Timothy Spall (Mr. Turner), Sally Hawkins (The Shape of Water) e Sean Harris (Mission: Impossible – Fallout).

Steve McQueen – Il film perduto in arrivo su Sky Documentaries

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Steve McQueen – Il film perduto in arrivo su Sky Documentaries

Il 28 agosto arriva su Sky Documentaries il docu-film, Steve McQueen – Il film perduto che ricostruisce il progetto di “Day of the Champion”, che non ha mai visto la luce. Nel 1965, il tentativo di Steve McQueen di fare l’ultimo film di F1 è stato abbandonato a metà durante le riprese: questo docufilm cerca di rimetterne insieme i pezzi.

Steve McQueen – Il film perduto, un film Sky Original disponibile su Sky Documentaries (canali 122 e 402) sabato 28 agosto alle 21.15 e anche on demand e in streaming su NOW, ricostruisce il dietro le quinte del film.

Steve McQueen – Il film perduto è disponibile su NOW e anche on demand su Sky. Iscriviti a soli 3 euro per il primo mese e guarda il film e molto altro.

Steve McQueen – Il film perduto, il film

Anche se è morto 40 anni fa, Steve McQueen rimane ancora oggi un’icona di Hollywood. La serie di successi al botteghino di McQueen è stata breve ma impressionante – “The Great Escape”, “Bullitt”, “Papillon” – ma aveva un progetto in casa che lo ispirava molto.

Il film si intitola “Day Of The Champion”, ed è stato girato in Europa tra il 1965 e il 1966. Nessun materiale proveniente dalle sue riprese si pensava fosse sopravvissuto. Fino a pochi mesi fa, quando furono scoperte delle bobine di pellicola a colori 35mm. Questi filmati sono solo una parte di questa storia. Il racconto accende una battaglia tra due grandi studios hollywoodiani, entrambi pronti a fare lo stesso film allo stesso tempo. Il soggetto? Il pericolo e il fascino delle corse automobilistiche di Formula 1. Ma ci sarebbe un solo vincitore.

Accanto al film a colori salvato ci sono centinaia di fotografie on-set, molte delle quali catturano immagini candide e inedite di McQueen stesso.

Il documentario è narrato nella versione originale, dal leggendario presentatore di talk show americano e comico David Letterman. “The King Of Late Night” è un fan di Steve McQueen e porta a questa storia una prospettiva personale. Altre voci che aiutano a portare questa favola della vecchia Hollywood a nuova vita: sono il tre volte campione del mondo di F1 Sir Jackie Stewart e i membri della troupe da “Day Of The Champion” che sono stati chiamati a svelare i segreti delle campagne di Hollywood tra i due film concorrenti.

Anche gli esperti cinematografici James King e la Christina Newland del Guardian offrono prospettive informate, mentre il biografo britannico di McQueen, Richard Sydenham, rivela degli aneddoti inediti circa l’icona di Hollywood, che danno vita a questa storia straordinaria.

Supernova: al cinema il film con Colin Firth e Stanley Tucci

Supernova: al cinema il film con Colin Firth e Stanley Tucci

Lucky Red annuncia l’uscita al cinema di Supernova. Il film, diretto da Harry Macqueen e magistralmente interpretato da Colin Firth e Stanley Tucci, è stato presentato alla scorsa Festa del Cinema di Roma dove ha conquistato pubblico e critica, un road movie emozionante attraverso l’Inghilterra e l’anima di due persone che si amano. Diretto da Harry Macqueen con Colin Firth e Stanley Tucci, è un film sulla forza dell’amore che riesce a superare le avversità.

La trama

Sam e Tusker, partner da 20 anni, viaggiano attraverso l’Inghilterra a bordo del loro vecchio camper per far visita agli amici, rivedere i famigliari e ritrovare i luoghi del loro passato. Da quando due anni prima a Tusker è stato diagnosticato l’insorgere di una malattia, il tempo insieme è sempre più prezioso.

What If… ?: gli Easter Eggs nascosti nel terzo episodio

What If… ?: gli Easter Eggs nascosti nel terzo episodio

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SUL TERZO EPISODIO DELLA SERIE WHAT IF… ?

“E se… Il mondo avesse perso i suoi eroi più potenti?”, il terzo episodio della serie What If…? disponibile da ieri su Disney+, sovverte l’intero MCU che abbiamo conosciuto fino ad oggi. Ecco tutti gli Easter Eggs presenti nel bellissimo episodio.

Il famoso discorso di Nick Fury

Il terzo episodio inizia con le prime battute del celebre discorso “C’era un’idea” di Nick Fury. I fan del MCU lo conoscono dai tempi di The Avengers, apparso anche in tantissimo materiale promozionale della Marvel, ma nella serie animata le aspettative vengono distorte.

Infatti, Vedova Nera lo interrompe, rimproverando il suo capo ed esclamando: “Lo so, ho già sentito il discorso”. Si tratta di umorismo autoreferenziale, che si riferisce in realtà a quante volte i fan hanno probabilmente sentito il grido di battaglia più famoso di Fury.

Fury sostituisce Coulson nel Nuovo Messico

Phil Coulson che prova simpatia per Thor non è certo una sorpresa, con il personaggio di Clark Gregg che cerca di nascondere il suo amore per i supereroi, ma questo non è accaduto nella sequenza corrispondente del film di Thor del 2011, anche se Coulson era ancora presente quando il Dio del Tuono non è riuscito a sollevare il Mjolnir. La differenza chiave, in questo caso, è Nick Fury. Samuel L. Jackson non appare in Thor fino ai titoli di coda del film e lascia Coulson ad occuparsi del Mjolnir nel Nuovo Messico.

Come effetto a catena della morte di Tony Stark, tuttavia, Fury prende il comando e Coulson ha il tempo di ammirare i capelli di Thor da lontano. Nick Fury riutilizza anche la celebre frase di Coulson “Voglio vedere questo”, quando Occhio di Falco chiede il permesso di sparare prima che il Dio del Tuono tocchi il Mjolnir.

Le “fidanzate” di Hulk

Nel terzo episodio Vedova Nera si mette sulle tracce di Hulk, e questo la porta ad entrare in contatto con Betty Ross, e non è certo una coincidenza che, nel MCU, entrambe le donne siano state un interesse amoroso di Bruce Banner.

Betty è la principale partner romantica di Bruce nei fumetti Marvel, ma dal momento che il personaggio di Liv Tyler non è stato più disponibile a lungo termine per il MCU (per una questione di diritti), in Avengers: Age of Ultron Hulk ha spostato le sue attenzioni su Vedova Nera, anche se la loro storia non si è mai davvero concretizzata. La coppia non si è mai incrociata nella continuity principale del MCU: proprio per questo, riunire Natasha e Betty è in qualche modo uno scenario “What If… ?” a sé stante.

Stanley’s Pizza

Vedova Nera osserva un’uniforme dello “Stanley’s Pizza” nell’ufficio della Culver University di Betty Ross, deducendo che Bruce Banner deve essere per forza nelle vicinanze.

Lo Stanley’s Pizza è dove Banner lavora quando si nasconde dalle autorità ne L’incredibile Hulk e nel terzo episodio di What If… ? viene usato il medesimo logo. Tuttavia, “Stanley’s Pizza” era un easter egg già nel film del 2008, ossia un omaggio a Stan Lee.

“Non funzionerà”

Black Widow costringe Bruce Banner a nascondersi in questo terzo episodio, minacciando di ricorrere alle maniere forti se necessario. La forma del personaggio con le sembianze di Mark Ruffalo dichiara: “Probabilmente non funzionerà… per nessuno”.

Questa battuta è un palese riferimento a quando Vedova Nera e Hulk si sono incontrati per la prima volta nella timeline principale del MCU. All’inizio di The Avengers, infatti, Banner presumer che il miglior agente dello SHIELD sia lì per ucciderlo e le dice: “Non funzionerà… per tutti”.

Il legittimo re di Jotunheim

A causa della morte di suo fratello e della caduta di Odino nel “sonno di Odino”, Loki è stato promosso a “principe ereditario di Asgard”. Ancora più curioso è Loki che, nell’episodio, si presenta come “legittimo re di Jotunheim”. Se assumiamo che tutto sia accaduto come previsto ad Asgard, prima che Occhio di Falco colpisse Thor, allora Loki a questo punto aveva già scoperto la sua vera eredità in quanto figlio Laufey, il Gigante di Ghiaccio, ma non aveva ancora ucciso il suo padre biologico, il che significa che Laufey dovrebbe ancora essere vivo e al potere su Jotunheim.

Proclamandosi il legittimo re del regno ghiacciato, Loki rivela la sua intenzione di invadere il suo pianeta natale mentre Odino dorme, un’opportunità che non si è mai presentata quando Thor è rimasto in vita nel MCU.

Il cercapersone di Captain Marvel

Disperatamente a corto di Vendicatori, Fury considera di chiamare Carol Danvers usando il cercapersone personalizzato che gli ha dato alla fine di Captain Marvel. Dato che quegli eventi hanno avuto luogo negli anni ’90, non sono stati “macchiati” da quanto accaduto in What If… ?.

Quando l’esistenza del cercapersone è stata rivelata nello standalone con Brie Larson del 2019, i fan del MCU si sono chiesti perché Fury non avesse provato a chiamare Carol prima, ad esempio quando la Terra era stata minacciata da Loki o da Ultron. Il direttore dello SHIELD che cerca la sua ultima risorsa in What If…? è un bel momento di continuity per il franchise, che manca (inevitabilmente) ai film del MCU.

Un nuovo Calabrone

In qualità di vero cattivo dell’episodio, Hank Pym non indossa più il suo tradizionale costume di Ant-Man, quello rosso e argento, ma bensì il caratteristico costume di Calabrone indossato dal Darren Cross di Corey Stoll nel film Ant-Man del 2015.

Ci sono alcune importanti differenze a livello di design tra i due costumi (come l’elmetto, che assomiglia più a quello di Ant-Man), e questo probabilmente perché Cross ha creato il costume di Calabrone nel live action quando Pym gli si oppose a causa dei pericoli coinvolti. In What If…?, Pym ha evidentemente continuato la sua ricerca e alla fine ha concepito un costume simile a quello che ha inventato Cross, ma non identico.

“Dove si combatte”

Senza farsi scoraggiare dalla perdita di ben cinque agenti in altrettanti giorni, Nick Fury va avanti con il suo piano Avenger, scongelando Steve Rogers e chiamando infine Carol Danvers per dare vita alla sua nuova squadra con un paio di potenti capitani.

Danvers appare improvvisamente dietro Fury e chiede: “Dove si combatte”, frase che rispecchia la sua risposta al cercapersone nei titoli di coda di Captain Marvel, dove la sua prima battuta è stata: “Dov’è Fury?”

I doppiatori

La serie What If… ? ha già riunito diverse star del MCU come Hayley Atwell, Sebastian Stan e Michael Rooker, oltre ad aver omaggiato la memoria di Chadwick Boseman.

Tuttavia, il terzo episodio presenta il più grande numero di comeback fino ad oggi, con Samuel L. Jackson, Clark Gregg, Jeremy Renner, Mark Ruffalo, Tom Hiddleston e Michael Douglas che hanno prestato le loro voci per doppiare i corrispettivi personaggi. Anche Frank Grillo è tornato per doppiare Crossbones, così come Jaime Alexander per Lady Sif.

Shang-Chi: gli eventi del film sono paralleli a quelli di No Way Home?

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Nel primo trailer di Spider-Man: No Way Home, abbiamo visto il personaggio di Wong partire per luoghi sconosciuti, cosa che ha spinto molti fan a chiedersi se gli eventi del film si svolgessero contemporaneamente a quelli di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, in cui sappiamo già che Wong farà un’apparizione.

Tuttavia, molti fan si sono chiesti dove era Doctor Strange quando il suo fedele braccio destro era impegnato a combattere contro Abominio. Parlando con Bro Bible, il regista Destin Daniel Cretton ha anticipato che c’è una ragione valida dietro l’assenza dello Stregone Supremo nel suo film. “Risponderò dicendo che non sei l’unico ad avermi fatto questa domanda. Ovviamente, ci sono ragioni chiare per cui Doctor Strange non c’è.”

“Mi sarebbe piaciuto inserire Doctor Strange nel nostro film”, ha aggiunto il regista. “Ma ci sono delle ragioni ben specifiche per cui i personaggi che vedrete appaiono molto brevemente, così come ci sono delle ragioni chiare se altri, invece, non appariranno. Fa tutto parte di quelle grandi conversazioni tra Kevin Feige, i produttori e i registi che ora stanno lavorando su altre cose.”

Sembra chiaro, dunque, che la ragione dell’assenza di Strange in Shang-Chi sia dovuta esclusivamente al fatto che ora è impegnato a “seguire” Peter Parker, ma è probabile che ne sapremo di più quando Spider-Man: No Way Home uscirà nelle sale.

L’uscita nelle sale di Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli è fissata al 3 settembre 2021. Destin Daniel Cretton, acclamato regista di Short Term 12The Glass Castle e Il Diritto di Opporsi con Michael B. JordanJamie Foxx e Brie Larson, è stato scelto per dirigere il film, che vanta la sceneggiatura di Dave Callaham (The Expendables, Godzilla, Wonder Woman 1984).

Vi ricordiamo che nei panni del protagonista ci sarà l’attore canadese Simu Liu, visto di recente nella commedia di Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast, figureranno anche Tony Leung nei panni del Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è l’ipnosi.

Venom: La furia di Carnage posticipato al 2022? Le voci non sarebbero accurate

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Con l’avvicinarsi dell’autunno, c’è ovviamente molta preoccupazione per quanto riguarda la situazione Covid e il possibile aumento di contagi dovuti alla variante Delta. È una situazione in continuo divenire, che ovviamente non si può prevedere, ma è normale che siano in molti a temere per nuovo stravolgimento dei calendari delle uscite cinematografiche e, nella peggiore delle ipotesi, per una nuova chiusura delle sale.

Di recente, Sony Pictures ha posticipato l’uscita di Venom: La furia di Carnage dal 24 settembre al 15 ottobre, nella speranza che quelle poche settimane possano fare la differenza al botteghino (dal momento che, nonostante i vaccini, sembra che il pubblico non sia ancora a suo agio nel tornare al cinema). Dopotutto, proprio di recente lo studio ha deciso di annullare l’uscita di Hotel Transylvania: Uno scambio mostruoso, che arriverà in esclusiva direttamente su Amazon Prime Video.

Il primo Venom ha incassato oltre 850 milioni di dollari al box office globale, quindi non c’è da meravigliarsi se la Sony stia cercando in tutti i modi di ottenere, grazie al sequel, un risultato simile, nonostante il momento particolare che tutti stiamo vivendo. A tal proposito, di recente si è diffusa la voce che lo studio avrebbe deciso di posticipare Venom 2 a gennaio del prossimo anno, andando ad occupare lo slot inizialmente pensato per Morbius (già a sua volta posticipato più e più volte).

Adesso, però, è Variety a confermare che si tratta di una notizia infondata. In un nuovo articolo dedicato al record infranto dalle visualizzazioni del teaser trailer di Spider-Man: No Way Home, infatti, si legge: “Di recente, Sony ha posticipato l’uscita di Venom: La furia di Carnage da settembre a ottobre. Un insider dello studio afferma che le voci sul rinvio al 2022, circolate nelle ultime ore, sono assolutamente false.”

Quello che sappiamo su Venom: La furia di Carnage

Tom Hardy ritorna sul grande schermo nel ruolo del “protettore letale” Venom, uno dei personaggi Marvel più enigmatici e complessi. In Venom: La furia di Carnage assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man, interpretato da Woody Harrelson.

Nel cast del sequel anche Michelle Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne Weying, Naomie Harris (No Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham. Il film uscirà in autunno al cinema.

What If… ?: il terzo episodio stravolge il MCU così come lo conosciamo

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ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SUL TERZO EPISODIO DELLA SERIE WHAT IF… ?

what if“E se… Il mondo avesse perso i suoi eroi più potenti?”. Questa è la domanda posta dall’Osservatore nel terzo episodio di What If… ?, disponibile da ieri su Disney+. Il risulto è una storia che, in pratica, sovverte l’intero MCU che abbiamo conosciuto fino ad oggi.

Rivisitando la storia di Iron Man 2, vediamo ancora una volta Vedova Nera somministrare quell’antidoto a Tony Stark nella tavola calda… questa volta, però, il Vendicatore Corazzato muore immediatamente!

Successivamente, ci ritroviamo in quella fatidica notte vista nel primo Thor, quando il Dio del Tuono, nonostante gli sforzi, non è riuscito a sollevare il Mjolnir. Questa volta, tuttavia, qualcosa sfugge al controllo di Occhio di Falco e la sua freccia uccide Thor, dopo avergli trafitto il cuore. Messo in custodia, anche Clint Barton muore in circostanze misteriose, spingendo Loki e i suoi Asgardiani a invadere la Terra. Nel frattempo, Vedova Nera prova a rintracciare Bruce Banner.

La successiva battaglia nel campus si svolge come ne L’incredibile Hulk, ma questa volta Bruce viene colpito e quando diventa il Gigante di Giada si gonfia e cresce fino ad esplodere. Natasha scopre chi è stato il responsabile della morte di quelli che Nick Fury intendeva usare come parte della sua “Iniziativa Avengers”, ma viene lei stessa eliminata da un nemico invisibile.

Il direttore dello S.H.I.E.L.D. giunge rapidamente alla conclusione che c’è Hank Pym dietro a questi omicidi. In seguito apprendiamo che, in questa realtà, Hank è diventato Calabrone ed è in cerca di vendetta dopo che sua figlia, Hope, si è unita all’organizzazione di Fury ed è stata uccisa mentre era in servizio.

Allora, Fury e Loki si alleano er eliminarlo, ma il Dio dell’Inganno decide di conquistare il pianeta, lasciando a Fury un’unica scelta: richiamare Capitan Marvel sulla Terra, per poi trovare Captain America congelato nel ghiaccio. Da questo momento, verrà creata una nuova squadra di Vendicatori.

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