Un nuovo report di
The Playlist (via Disney
Insider) suggerisce che il tanto chiacchierato Tron
3, sequel di Tron: Legacy del 2010, è
ufficialmente tornato in sviluppo e che il premio Oscar
Jared Leto(Suicide
Squad, Morbius) è
ancora collegato al progetto. Secondo la fonte, la Disney sarebbe
impegnata nella ricerca di un regista a cui affidare il film.
Come si legge nel report,
Tron 3 dovrebbe essere un vero e proprio sequel e
non un reboot del franchise iniziato nel lontano 1982. Secondo la
fonte, il cast principale di Tron: Legacy, composto da
Jeff Bridges,
Garrett Hedlund e Olivia Wilde,
potrebbe tornare. Già lo scorso aprile si erano riaccese le
speranze in merito al tanto auspicato Tron 3, grazie ad
alcune dichiarazioni di Joseph Kosinski, regista di Legacy,
che aveva dichiarato: “La Disney sta soltanto aspettando il
momento giusto!”
La veridicità di quanto riportato
prima da Disney
Insider e poi da
The Playlist è stata supportata anche da una serie di
dichiarazioni di Mitchell Leib, presidente del
reparto musiche della Disney, che ha parlato del lavoro fatto dai
Daft Punk per la colonna sonora di
Legacy, spiegando di essere intenzionato a ricontattare il
gruppo per affidarli anche le musiche del terzo film.
I Daft Punk coinvolti ancora una volta in Tron 3?
“Stiamo pensando di
fare Tron 3”, ha dichiarato Leib. “Abbiamo una grande
sceneggiatura. Una sceneggiatura davvero fenomenale di cui siamo
felicissimi. Se anni fa non era il momento giusto per farlo, adesso
lo è. Abbiamo imparato diverse lezioni da Tron: Legacy. La
prima cosa giusta da fare è riavere i Daft Punk e sentire
se sono interessati. Ancora non sappiamo chi dirigerà il film.
Speriamo che Joe Kosinski tornerà per fare un nuovo film.
Molte cose devono andare al posto giusto”.
In attesa di nuovi dettagli,
ricordiamo che Tron: Legacy è un film del 2010 diretto
da Joseph Kosinski, seguito del
film Tron del 1982. Il film, prodotto dal regista
di Tron Steven Lisberger, è incentrato su un soggetto
originale di Brian Klugman e Lee Sternthal. I protagonisti
originali, Bruce Boxleitner e
Jeff Bridges, riprendono i loro ruoli,
mentre Garrett
Hedlund interpreta il figlio adulto di Flynn. Tra
gli altri nel cast appaiono anche Olivia Wilde,
Michael Sheen e James
Frain.
Arriva da
Variety la notizia che Jude Law è in trattative con i Walt Disney
Studios per interpretare il ruolo di Capitan Uncino nell’annunciato
live action di Peter Pan, il cui titolo
ufficiale sarà Peter Pan and Wendy. Se le
trattative dovessero andare a buon fine, Law raccoglierà l’eredità
di attori quali
Dustin Hoffman, Jason Isaacs e
Hugh Jackman, che prima di lui avevano interpretato il
celebre antagonista al cinema.
Secondo un rumor emerso diversi
mesi fa, inizialmente la Disney aveva offerto la parte a
Joaquin Phoenix: ad oggi non sappiamo se l’attore
premio Oscar per Joker abbia
davvero mai discusso con la Casa di Topolino del progetto. Come
riportato da Justin Kroll su
Twitter, prima che il ruolo venisse ufficialmente offerto a
Law, pare che la multinazionale avesse considerato un altro attore
per la parte, ossia Will Smith, che aveva già interpretato il
Genio nel live action di Aladdin.
Peter Pan and
Wendy sarà diretto da David
Lowery, già regista del live action deIl
Drago Invisibile.
L’esordiente Alexander Molony avrà il
ruolo di Peter, mentre l’esordiente Ever
Anderson sarà Wendy. La Anderson è la figlia
di Milla Jovovich e del
regista Paul W.S. Anderson, ed è apparsa
brevemente in Resident
Evil: The Final Chapter nei panni di una giovanissima
Alice.
Peter Pan and
Wendy dovrebbe arrivare al cinema: al contrario di quanto
accaduto con Lilli e il
Vagabondo, dunque, non sarà destinato a
Disney+. Il film d’animazione originale, prodotto da Walt
Disney e basato sull’opera teatrale “Peter e
Wendy” di J. M. Barrie, è il 14°
Classico Disney e venne distribuito nei cinema americani il 5
febbraio 1953.
Attrice di nazionalità tedesca,
Maja Schöne ha sempre lavorato nel proprio paese
di origine, costruendo lì la sua fama e la sua carriera. A partire
dagli ultimi anni si è però resa celebre grazie ad una popolare
serie Netflix, la quale le ha permesso di oltrepassare i
confini nazionali, ricevendo apprezzamenti da ogni parte del mondo
per il suo carisma e le sue doti interpretative.
Ecco 10 cose che non sai di
Maja Schöne.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Maja Schöne. i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in noti
film tedeschi. L’attrice debutta per la prima volta sul
grande schermo grazie al film Cowgirl (2004), commedia che
le permette di farsi notare con un ruolo di rilievo. Tornerà poi al
cinema con il dramma 1. Mai (2008) e in seguito con i
titoli Buddenbooks (2008), Summertime Blues
(2009) e Zarte Parasiten (2009).
9. È nota per i ruoli
televisivi. A partire dal 2005 l’attrice ottiene grande
popolarità grazie al ruolo di Julia Bootz nella serie
Tatort, a cui prenderà parte fino al 2020 recitando
complessivamente in 15 episodi. Si distingue poi in titoli come
Stubbe – Von Fall zu Fall (2006), Polizeiruf 110
(2007-2011), e Blochin: Die Lebenden un die Toten (2015).
A partire dal 2017 ricopre il ruolo di Hannah Kahnwald nella
celebre serie Netflix Dark, che le
permette di ottenere estrema popolarità anche al di fuori del
proprio paese.
Maja Schöne non è presente su
Instagram
8. Non possiede un account
personale. Ricercando l’attrice sul social network
Instagram, non ci si imbatterà in nessun profilo verificato o
ufficiale, poiché la Schöne non ne possiede alcuno. Questa sembra
infatti restia all’idea di condividere con il pubblico anche la
propria vita al di fuori del set, preferendo mantenere un netto
distacco tra il lavoro e il privato. La notorietà fino ad ora
limitata al suo paese l’ha certamente aiutata in questo, ma ora che
è una star internazionale sarà sempre più difficile mantenere tale
equilibrio.
7. Vi sono numerose fan
page a lei dedicate. Proprio per via della popolarità oggi
raggiunta dall’attrice, si possono ritrovare numerose fan page su
Instagram a lei dedicate, che tentano di sopperire alla mancanza di
account ufficiale. La più seguita di queste, vanta oltre 12 mila
follower e permette ai fan dell’attrice di rimanere aggiornati su
tutte le novità a lei legate. Vengono infatti pubblicati
aggiornamenti relativi ai suoi progetti da interprete, ma anche le
foto più recenti scattate all’attrice.
Maja Schöne e Carlo Ljubek
6. È sposata con un noto
attore. Anche se molto riservata, l’attrice non ha
nascosto il legame con l’attore tedesco Carlo
Ljubek. I due si sono poi sposati, senza però rivelare la
data in cui ciò è avvenuto. La coppia ha in diverse occasioni avuto
anche modo di recitare insieme, come per la serie Stubbe – Von
Fall zu Fall. Hanno poi avuto una figlia, ma anche di tale
evento non si conosce l’anno in cui è avvenuto. I due attori
cercano infatti di rimanere il più riservati possibile, evitando
l’ingresso di riflettori nella loro vita privata.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Maja Schöne in Dark
5. È la madre del
protagonista. Nella complessa serie Dark,
l’attrice ricopre il ruolo di Hannah Kahnwald. Questa è la madre di
Jonas, il protagonista, e la moglie di Michael. La Schöne
interpreta la versione adulta del personaggio, poiché quella più
giovane mostrata in alcuni segmenti della serie è affidata ad
un’altra attrice. Il suo personaggio si è inoltre fanno notare
anche per i sentimenti provati nei confronti di Ulrich Nielsen, un
altro dei personaggi principali della serie.
4. Non ha mai giudicato il
suo personaggio. Proprio per questa sua relazione segreta,
sarebbe stato facile giudicare il personaggio incolpandolo di
tradimento. La Schöne ha però scelto di non cadere in tale
trappola, preferendo lavorare sul cercare di capire le azioni del
personaggio per poterlo comprendere e interpretare meglio. L’idea
che ne ha generato è quella di una donna sola, che si abbandona
istintivamente a ciò che sente possa darle una maggiore stabilità
nella propria vita.
3. Era emozionata all’idea
di far parte della serie. L’attrice ha raccontato di
essere stata da subito particolarmente entusiasta di far parte
della serie, affermando che leggendone il copione sentiva che
possedeva il potenziale per affermarsi a livello internazionale. In
quanto prima grande produzione televisiva tedesca per Netflix,
inoltre, è convinta che possa portare nuova luce sulle produzioni
del suo paese, permettendo uno sviluppo dell’industria.
2. L’esperienza del set è
stata estremamente positiva per lei. Nell’intraprendere le
riprese della serie, l’attrice ha affermato che i lunghi tempi di
lavorazione l’avevano inizialmente preoccupata, temendo di
ritrovarsi sottopressione. Ciò fortunatamente non si è verificato,
e se anche il clima di Dark è
particolarmente cupo, la Schöne ha raccontato che sul set si è
instaurato un’atmosfera di positività che ha aiutato tutti gli
attori a vivere al meglio l’esperienza.
Maja Schöne: età e altezza
1.Maja
Schöne è nata a Stuttgart, in Germania, nel 1976.
L’attrice è alta complessivamente 165 centimetri.
Pur essendo giovanissima, l’attrice
tedesca Lisa Vicari vanta già alcuni importanti
titoli relativi al cinema e alla televisione del proprio paese. Di
recente ha poi preso parte ad una celebre serie televisiva che le
ha permesso di ottenere successo anche a livello internazionale.
Grazie ad essa ha infatti potuto sfoggiare il suo talento e un
promettente carisma.
Ecco 10 cose che non sai di
Lisa Vicari.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Lisa Vicari: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in noti
lungometraggi tedeschi. Il primo ruolo per il grande
schermo per la Vicari è quello per il film Hanni & Nanni
(2010). Successivamente, guadagna popolarità all’interno del suo
paese con titoli come Hell (2)011), Doktorspiele
(2014), La vendetta di Luna (2017), e Schwimmen
(2018). Nel 2020 è protagonista della commedia sentimentale
Isi& Ossi, distribuita il 14 febbraio sulla
piattaforma Netflix, diventando il primo film in lingua tedesca
prodotto dal colosso di streaming.
9. È nota per una celebre
serie televisiva. Parallelamente all’attività
cinematografica, l’attrice prende parte anche a diverse produzioni
televisive nazionali. Tra queste si annoverano le serie Unter
Verdacht (2013), Il commissario Lanz (2014), SOKO
München (2016) e Tatort (2017). Nel 2017 acquista
popolarità a livello mondiale grazie al ruolo di Martha Nielsen in
Dark,
celebre serie distribuita su Netflix e composta di tre
stagioni.
Lisa Vicari è su Instagram
8. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo ufficiale seguito da 911 mila persone.
All’interno di questo la Vicari è solita condividere immagini
relative a suoi momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi.
Non mancano poi anche foto di curiosità a lei legate o di luoghi
visitati, in aggiunta a post relativi a cause sociali da lei
supportate. L’attrice ha inoltre conferito al proprio account un
look particolarmente curato, condividendo sempre immagini
particolarmente artistiche.
7. Utilizza il social per
promuovere il proprio lavoro. Tramite il proprio profilo,
inoltre, l’attrice è solita condividere con i propri follower
immagini promozionali dei suoi progetti da interprete. Sono
presenti infatti numerose foto di backstage tratte dai set a cui ha
preso parte. Queste permettono di avere uno sguardo inedito su tali
progetti, generando grande attesa nei confronti di essi.
Lisa Vicari ha un fidanzato?
6. È molto
riservata. L’attrice, ancora molto giovane, dimostra già
la volontà di tenere ben separata vita privata e lavoro. Anche
tramite i propri profili social non accenna a rilasciare indizi che
potrebbero suggerire qualcosa riguardo la sua vita sentimentale.
Ciò è stato fino ad ora possibile data anche la sua popolarità
ristretta al suo solo paese d’origine, ma ora che la Vicari è una
star a livello internazionale dovrà impegnarsi ulteriormente per
riuscire a mantenere tale distinzione. Attualmente, tuttavia,
l’attrice sembra essere single.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Lisa Vicari parla italiano
5. Ha origini
italiane. Nata in Germania, l’attrice vanta comunque
origini italiane da parte dei suoi famigliari. Ciò è, ovviamente,
suggerito anche dal nome e dal cognome dell’attrice. Nonostante
ciò, la Vicari non ha ancora avuto occasione di recitare per il
cinema italiano, pur esprimendone il desiderio. Anche se non in
modo fluente, ha infatti dimostrato di poter parlare
tranquillamente la lingua del Bel Paese.
Lisa Vicari: chi è la sua
doppiatrice
4. Ha una celebre
doppiatrice. Per doppiare la Vicari nella serie
Dark è stata chiamata Veronica Puccio,
nota per aver prestato la propria voce anche al personaggio di Luna
Lovegood nella saga di Harry Potter. Tra le altre attrici
da lei doppiate si annoverano Emma
Roberts e Chloe Grace
Moretz. Per il film Isi & Ossi, invece, la
Vicari è stata doppiata da Emanuela Ionica.
Lisa Vicari in Dark
3. Interpreta uno dei
personaggi principali. Nell’acclamata serie tedesca
Dark,
l’attrice ricopre il ruolo Martha Nielsen, come anche una delle
versioni alternative di questa, chiamata Ava. La versione ricoperta
dall’attrice è quella relativa all’anno 2020. Dalla prima stagione
ad oggi, l’attrice è comparsa in quasi tutti gli episodi della
serie, per un totale di 20 su 26.
2. È rimasta entusiasta
della sceneggiatura. Nel leggere la sceneggiatura della
serie, l’attrice ha affermato di essere rimasta sorpresa dalla
complessità della trama, trovando avvincente proseguire nella
lettura per scoprirne il finale. Ad attrarla verso il progetto è
stata poi l’occasione di poter recitare in un prodotto tedesco di
portata internazionale, che avrebbe così portato ulteriore
prestigio all’industria del proprio paese.
Lisa Vicari: età e altezza
1. Lisa Vicari è nata a
Monaco di Baviera, in Germania, l’11 febbraio del 1997.
L’attrice è alta complessivamente 175 centimetri.
Halle Berry è nella bufera a causa di un
annuncio di qualche giorno fa. L’attrice premio Oscar aveva infatti
annunciato che aveva in programma di interpretare un uomo
transgender e che era intenta a immergersi nello studio e
nella ricerca per dare giustizia al personaggio che le era stato
affidato. Tuttavia, la valanga di critiche arrivate all’attrice,
l’hanno spinta a rinunciare al ruolo con il seguente messaggio:
“Durante il fine settimana ho
avuto l’opportunità di discutere la possibilità di interpretare un
uomo transgender, e volevo chiedere scusa per i miei commenti.
Capisco ora che non avrei dovuto accettare la parte, cosa che
spetta alla comunità transgeder, che merita l’opportunità di
raccontare la propria storia. Sono grata per tutte le critiche
costruttive dei giorni scorsi che sto continuando a seguire con
attenzione, per migliorarmi dopo questo errore. Voglio essere
un’alleata e usare la mia voce per promuovere una migliore
rappresentazione sia fuori che sullo schermo.”
Halle Berry si scusa per aver accettato il ruolo di un
transgender
Non è la prima volta che capita una
situazione del genere, qualche tempo fa anche Scarlett Johansson si era vista costretta a
rinunciare ad un ruolo per una ragione simile, anche se la
sua reazione è stata decisamente differente, visto che a poco
tempo dall’accaduto, aveva dichiarato che il politicamente corretto
nell’arte era una pratica nociva. L’attrice si fece all’epoca
sostenitrice del lavoro dell’interprete a tutti i livelli.
“Personalmente ritengo che, in
un mondo ideale, qualsiasi attore dovrebbe essere in grado di
interpretare chiunque e che l’arte, in tutte le sue forme, dovrebbe
essere immune dal politicamente corretto. Questo è il punto che
stavo sottolineando, anche se forse non mi sono spiegata così bene.
Riconosco che, in realtà, c’è una discrepanza diffusa nella mia
industria che favorisce gli attori di caucasici cis gendered, e che
non a tutti gli attori vengono state date le stesse opportunità che
io ho avuto il privilegio di avere. Continuo a sostenere la
diversità in ogni settore e continuerò a lottare per progetti in
cui tutti vengano inclusi.” Aveva dichiarato.
Il gruppo editoriale
NetAddiction è lieto di annunciare la prima
edizione di UltraPop Festival, il nuovo evento
digitale dedicato all’intrattenimento, nato con l’idea raccontare e
di vivere insieme gli aspetti più salienti di questa prima,
atipica, metà del 2020 e di analizzare quello che
succederà nella seconda metà dell’anno. Un
festival gratuito aperto a tutti che, con la sospensione
momentanea degli eventi fisici, vuole dare il suo contributo ed
intrattenere gli appassionati di cinema, serie TV,
videogiochi, scienza e cultura nerd con appuntamenti che
possono essere seguiti comodamente da casa, dal
lavoro e dalle vacanze.
Le dirette si svolgeranno dal 13
luglio al 19 luglio, tutti i giorni, dalle 15.00 alle 22.00 sui
canali Twitch di
NetAddiction.
Siamo onesti, la maggior parte dei
film con Chris Hemsworth, che non siano parte
dell’universo Marvel, non è stata
grandiosa. In effetti, ci sono solo due di quei film che sono stati
accolti con favore e sono Rush e
Tyler Rake.
Da Blackhat a In the Heart of the Sea passando per Men in Black: International, Hemsworth ha
cercato di differenziare la sua carriera, virando qualche volta
anche sul registro comedy, con Come ti rovino le vacanze e
Ghostbusters in cui, nonostante il film non
abbia avuto grande successo, lui è riuscito ad emergere con il suo
talento per quel genere.
Anche se il suo futuro come Thor non
è chiarissimo, Chris Hemsworth sta lavorando già per il suo
prossimo progetto, che sarà un biopic su Hulk
Hogan che è attualmente in lavorazione. Pochi attori sono
fisicamente imponenti come Hemsworth, il che lo rende un perfetto
interprete per il wrestler. Ma è anche vero che l’attore dovrà
costruire il suo corpo ad un livello completamente nuovo, data la
massa fisica del soggetto del film.
In un’intervista a Total
Film (via ComicBook), la star
di Thor ha parlato di quanto questo ruolo presenterà nuove sfide
per lui e il suo fisico, spiegando: “Questo film sarà un
progetto davvero divertente. Come puoi immaginare, la preparazione
per il ruolo sarà follemente fisica. Dovrò mettere su più
dimensioni di quanto abbia mai fatto prima, anche più di quanto
abbia messo su per Thor. C’è l’accento del personaggio da
costruire, ma anche la fisicità e l’atteggiamento. Dovrò anche fare
un tuffo profondo nella tana del coniglio, ovvero il mondo del
wrestling, che non vedo davvero l’ora di fare!”.
Oltre ai muscoli, Hogan ha anche un
aspetto molto distinto, compresi i baffi a manubrio e un taglio di
capelli caratteristico, oltre ad un colore specifico. Il film
biografico,
annunciato più di un anno fa, sarà diretto da Todd
Phillips. Mentre è principalmente noto come regista di
commedie, i suoi ultimi due film, War Dogs e Joker, sono più orientati verso temi più
impegnativi.
La prossima edizione della Mostra
del Cinema di Venezia 77, in programma dal 2 al 12 settembre,
prevede alcune novità, rese necessarie a seguito
dei protocolli sanitari imposti dall’emergenza Covid-19. Per
consentire l’assunzione delle misure intese a garantire lo
svolgimento della Mostra in piena sicurezza per tutti i
partecipanti – prima fra tutte il distanziamento fisico – il numero
complessivo dei film della selezione ufficiale sarà ridotto, benché
in misura contenuta.
Il programma prevede infatti la
conferma delle sezioni competitive Venezia 77 e
Orizzonti, che si terranno secondo le
modalità e le dimensioni consuete, allo stesso modo della
sezione Fuori Concorso, come pure
Biennale College Cinema. Le proiezioni si terranno nelle
sale tradizionalmente allestite al Lido, con l’adozione di tutte le
misure di sicurezza sanitaria stabilite dalle autorità competenti
alla data dell’evento. Il concorso Venezia Virtual
Reality invece, anziché sull’isola del Lazzaretto Vecchio,
sarà interamente fruibile online, grazie a una piattaforma
innovativa a esso dedicata, accessibile a tutti gli accreditati, in
collaborazione con VRChat e HTC Vive Pro.
Venezia 77 in tempo di Covid
Per quanto riguarda la sezione
Venezia Classici, sarà ospitata all’interno del
programma del festival Il Cinema Ritrovato,
promosso dalla Cineteca di Bologna, che si
svolgerà dal 25 al 31 agosto nella città emiliana.
Questa collaborazione tra i due festival offre una soluzione senza
precedenti a una situazione straordinaria. La selezione di Classici
restaurati, arricchita di ulteriori titoli, verrà poi replicata a
Venezia nei mesi successivi.
La 77. Mostra del Cinema rinuncia
invece per quest’anno a organizzare la sezione
Sconfini, allo scopo di garantire il maggior
numero di posti disponibili alle repliche dei film delle sezioni
principali testé confermate.
Si segnala infine che saranno
disponibili anche due arene all’aperto, una ai
Giardini della Biennale e una al pattinodromo del
Lido. La maggior parte dei film del programma
ufficiale sarà inoltre replicata ai Cinema Rossini
di Venezia e al Centro Culturale Candiani di
Mestre, nell’ambito del programma Esterno Notte
organizzato dal Circuito Cinema del Comune
di Venezia. La Biennale di Venezia, per far svolgere la
Mostra in sicurezza, seguirà tutti protocolli anti Covid-19 sulle
procedure sanitarie, nel pieno rispetto della salute del
pubblico.
In merito a questa riorganizzazione
temporanea del programma della Mostra, il Direttore artistico
Alberto Barbera ha dichiarato: “Sono estremamente
lieto che la Biennale Cinema possa tenersi con una minima riduzione
di titoli e sezioni. Senza dimenticare le tante vittime di questi
ultimi mesi, il primo festival internazionale dopo la forzata
interruzione imposta dalla pandemia assume il significato di
un’auspicata celebrazione della ripartenza, e di messaggio di
concreto ottimismo per l’intero mondo del cinema duramente colpito
dalla crisi”. Ha poi aggiunto: “La Selezione Ufficiale di Venezia
77, con i suoi 50-55 film provenienti da tutto il mondo, offrirà la
consueta panoramica di quanto di meglio l’industria cinematografica
ha prodotto negli ultimi mesi, grazie alla risposta straordinaria
che registi e produttori hanno saputo dare, pur nelle difficili
condizioni di lavoro di questi ultimi mesi. Una nutrita presenza di
autori e attori accompagnerà i film al Lido, mentre collegamenti
via internet consentiranno la realizzazione di conferenze stampa
per tutti coloro che non potranno partecipare di persona, a seguito
delle restrizioni di viaggio tuttora attive”.
Per quanto riguarda il
Venice Production Bridge, la 5a edizione (3 – 11
settembre 2020) si terrà sia in presenza al Lido con le strutture
abituali al terzo piano dell’Hotel Excelsior, sia online con
progetti specifici. Incontri one-to-one saranno
organizzati anche online, permettendo che alcuni progetti in
presenza siano seguiti anche da quegli accreditati che non potranno
raggiungere Venezia.
E’ confermata l’organizzazione in
presenza del Venice Gap Financing Market (VGFM,
lungometraggi) e del Book Adaptation Rights
Market, che offriranno anche molte possibilità di
partecipare da remoto (VGFM per tutti i progetti di Realtà
Virtuale, Final Cut in Venice, le proiezioni del Mercato e
l’European Film Forum). Convegni ed eventi si terranno fisicamente
all’Hotel Excelsior e saranno per la prima volta visibili in
streaming sul sito web del Venice Production
Bridge, sul quale potrà essere trovato ogni altro
dettaglio sul programma.
Il pubblico di Venezia 77 potrà
scoprire il programma completo, con maggiori dettagli sulla Mostra,
in occasione della conferenza stampa del 28 luglio
pv.
Dopo il grande successo al Festival
di Berlino nel 2019 e dopo essere stato presentato in anteprima
nazionale allo scorso Bif&st Bari International Film Festival,
l’emozionante film Il
corpo della sposa arriva su MioCinema.
Come di consueto, la presentazione
potrà essere seguita sul sito e sulla pagina Facebook di
Miocinema, senza alcun bisogno di registrazione. A seguire, il
film sarà disponibile sulla piattaforma a pagamento.
Attraverso la storia di una
donna che arriva persino a mettere a rischio la propria salute per
soddisfare un canone estetico imposto da altri, Il corpo della
sposa, vuole raccontare la complessità del rapporto tra le
donne e i loro corpi su una scala molto più ampia. Fino a che punto
i modelli sociali, spesso costruiti per soddisfare i desideri
maschili, influenzano e condizionano le donne nel mondo? La
Mauritania nel film funziona come un “altrove”, in opposizione al
mondo da cui provengo e vivo, e tuttavia, nella sua paradossale
inversione di una serie di rapporti, si trasforma in uno specchio
che mostra il modo distorto in cui il corpo delle donne viene
sempre percepito.
Michela Occhipinti
SINOSSI de Il corpo della
sposa
Ambientato in un’inedita
Mauritania, Il corpo della sposa – Flesh out racconta la
storia di Verida (l’esordiente Verida Beitta Ahmed Deiche), una
ragazza moderna che lavora in un salone di bellezza, frequenta i
social network, si diverte con le amiche. Quando la famiglia
sceglie per lei un futuro sposo, Verida – come molte sue coetanee –
si vede costretta a prendere peso affrontando il “gavage”, per
raggiungere l’ideale di bellezza e lo status sociale che la
tradizione del suo Paese le impone. Mentre il matrimonio si
avvicina a grandi passi, pasto dopo pasto, Verida mette in
discussione tutto ciò che ha sempre dato per scontato: i suoi cari,
il suo modo di vivere e – non ultimo – il suo stesso corpo.
La prossima uscita,
su HBO Max, di Justice League Snyder Cut è una
grande vittoria dei fan che da tanto chiedono di vedere il film
sugli eroi DC Comics così come lo aveva pensato il regista del
progetto.
Snyder ha dovuto abbandonare il suo
ruolo di regista di Justice League a metà della
produzione per motivi personali. La Warner Bros. ha poi assunto il
regista di The Avengers, Joss
Whedon per finire il film, ma ciò che è stato distribuito
è stata una versione drasticamente diversa da ciò che Snyder aveva
immaginato. Da allora molti hanno supportato un’uscita del cut
originale di Snyder, inclusi i membri del cast, molti fan e, a
quanto pare, anche altri registi.
In un’intervista con Comic Book Movie,
Joe Russo, uno dei due registi di Avengers: Endgame, ha condiviso i
suoi pensieri sulla versione di Snyder in arrivo, dicendo:
“Penso che sia sempre bello quando la visione originale di un
regista riesce a farsi strada sullo schermo”.
Russo ha anche commentato
l’esperienza che ha avuto lavorando come regista per la Marvel: “Siamo stati molto,
molto fortunati nelle nostre carriere perché tutto ciò che abbiamo
fatto per la Marvel. Erano molto gentili e
deferenti e molto favorevoli alla nostra visione per quei film, e
non c’è niente di quello che è stato deciso in sala di montaggio
che non sia stato condiviso. Abbiamo lavorato molto duramente su
quello che è l’attuale versione di quei film, quindi siamo molto
fortunati ad aver visto distribuita la nostra visione dei quattro
film che abbiamo diretto.”
Come ha giustamente commentato
Joe Russo, un regista lavora molto duramente per
realizzare la sua visione del film ed è bello vedere che Snyder ha
il supporto dei suoi pari nel completare la sua visione. Se la
versione di Snyder sarà migliore della Justice
League di Whedon è ancora da vedere, ma lo scopriremo
nel 2021.
Non sappiamo esattamente quando
accadrà, ma prima o poi gli X-Men faranno il loro debutto nell’Universo
Cinematografico Marvel. Naturlamente, ci sono molti
“mutanti” che non vediamo l’ora di vedere nell’universo condiviso,
al fianco degli eroi più potenti della Terra. Tra questi, Wolverine
è sicuramente in cima alla lista. In attesa di scoprirà quale sarà
l’attore che raccoglierà l’eredità di Hugh Jackman (che ha interpretato il
personaggio per circa 20 anni nella saga degli X-Men targata Fox),
ComicBookMovie ha raccolto 10 storyline relative al mutante
dagli artigli d’adamantio che meriterebbero di essere raccontata
nel MCU:
Alpha Flight
Perché non introdurre Wolverine
nell’Universo Cinematografico Marvel come parte del team di
supereroi canadesi Alpha Flight? La Fox ha perso l’occasione quando
si è trattato di esplorare i primi anni del personaggio in
X-Men
Le origini: Wolverine, ma la sua connessione con questo
gruppo rappresenta una storia che potrebbe avere luogo tanto nel
passato passato (estrapolando così le origini di Logan ancora una
volta) quanto nel presente.
Con un cast eclettico di personaggi
tra cui Guardian, Northstar, Aurora, Sasquatch, Shaman e Snowbird,
includere gli Alpha Flight nel prossimo film dedicato a Wolverine,
non solo ci darebbe la possibilità di vedere l’iconico personaggio
collaborare con un team molto diversa di supereroi, ma sarebbe
anche l’occasione per scoprire di più sul suo passato con il
governo canadese.
Mister X
Mister X è un ricco uomo d’affari
con una dipendenza dall’omicidio che ogni volta che uccide
qualcuno, si procura una cicatrice sul proprio corpo (cosa che non
lo rende molto diverso dal malvagio Victor Zsasz della DC).
Wolverine lo incontra quando i due si affrontano in un torneo a cui
Logan è costretto a prendere parte; dopo essere stato sopraffatto
da X, l’eroe si rende presto conto che anche lui è un mutante (con
la capacità di prevedere il prossimo movimento dei suoi avversari)
e decide di fermarlo una volta per tutte.
Tuttavia, la loro rivalità è
tutt’altro che finita a questo punto e quella appena descritta è
soltanto la prima di molte altre epiche battaglie che si ci sono
state tra i due. Il torneo di Madripoor farebbe da sfondo ad un
possibile film basato sugli “scontri” di Wolverine con Mister X,
con quest’ultimo che potrebbe anche fare il suo debutto in uno dei
prossimi film del MCU, come ad esempio
Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings.
Savage Wolverine
Savage
Wolverine è una serie a fumetti scritta e disegnata da Frank Cho.
Incagliato nella Terra Selvaggia (un’iconica location della
Marvel di cui nessuno studio ha
ancora approfittato), Logan trova un’improbabile alleata in Shanna.
Tuttavia, il colpo di scena nella serie risiede nel fatto che,
invece di essere legati da un punto di vista romantico, durante le
loro avventure i due personaggio non si sopportano (il che potrebbe
dare vita a dinamiche molto divertenti sul grande
schermo).
È una storia
divertente che offrirebbe una visione unica del noto mutante,
offrendo allo stesso tempo ai Marvel Studios del materiale fantastico su cui
lavorare. Un’impostazione del genere significa anche che Wolverine
potrebbe farsi strada tra nemici mostruosi senza che la sua
potenziale prima avventura nel MCU finisca per essere classificata
in base ai “gusti” della Disney.
Enemy Of The State
Dopo essere
stato sottoposto al lavaggio del cervello da parte dell’HYDRA,
Logan viene inviato in una serie di missioni che lo spingono ad
andare a caccia di altri supereroi e persino ad uccidere un altro
membro degli X-Men! Quando finalmente riacquista i suoi sensi,
Wolverine parte per una missione di vendetta, usando una Sentinella
per eliminare un gruppo di ninja e affrontare Gorgon in una
battaglia epica e sanguinosa.
Wolverine rimane un
personaggio popolare, ma non sarà facile per i Marvel Studios suscitare di nuovo
l’interesse dei fan per gli X-Men. Tuttavia, introdurre Wolverine
nell’Universo Cinematografico Marvel e farlo incontrare con
tutti, da Capitan America ai Fantastici Quattro, renderebbe questo
film un evento che si rivelerebbe imperdibile per qualsiasi
spettatore. “Enemy Of The State” è una
grande serie a fumetti e potrebbe persino portare all’introduzione
di Daredevil ed Elektra nel MCU, dati i ruoli chiave che
giocano nella storia.
Get Mystique
Mystica è stata una parte importante
di quasi tutti i film degli X-Men targati Fox, e i fan hanno
conosciuto abbastanza di lei in questa fase. Tuttavia, ci sono
ancora diversi modi in cui il MCU potrebbe reinventarla. Partendo
da questo presupposto, perché non darle un ruolo nella prossima
avventura in solitaria di Wolverine?
In “Get Mystique”, Logan dà la
caccia a Mystica dopo che questa ha tradito gli X-Men; oltre ad
essere una storia che presenta i due mutanti che si scontrano l’uno
contro l’altro, rivela anche alcuni dei loro momenti condivisi
durante gli anni ’20, come ad esempio una folle rapina alla Bonnie
& Clyde in Kansas. Potrebbe essere un modo divertente per esplorare
la storia di Wolverine e del più ampio Universo Cinematografico
Marvel.
Wolverine & Kitty Pryde
Una volta
la Fox aveva dei piani per uno spin-off dedicato a Kitty Pryde, poi
c’è stata la fusione con la Disney e di quel progetto non abbiamo
più avuto notizie. Eppure, un film che la unisce alla figura del
padre/mentore Wolverine darebbe ai Marvel Studios una grande
opportunità per mettere in risalto uno dei i personaggi femminili
più forti dei fumetti.
Dopo che Kitty segue
il suo vero padre a Tokyo, dove crede che sia stato molestato dallo
Yakuza, Wolverine insegue la giovane mutante. Tuttavia, scopre che
Kitty ha subito il lavaggio del cervello da uno dei samurai che una
volta lo hanno addestrato, Ogun. Approfondendo la loro relazione,
un film (o una serie tv destinata a Disney+, magari!) basato su questa run
sarebbe un’assoluta ventata d’aria fresca. Kitty, ora noto come
Kate, è uno dei migliori personaggi degli X-Men, e siamo
decisamente ottimisti sul fatto che l’eroina avrà un futuro
luminoso nell’Universo Cinematografico Marvel.
New Mutants
Non stiamo ovviamente parlando del
travagliatissimo film di
Josh Boone che dovrebbe arrivare in sala ad agosto. Stiamo parlando
della one-shot story che contiene la versione Ultimate di
Wolverine. Un giovane scopre che la sua famiglia e i suoi vicini
sono tutti scomparsi. Wolverine raggiunge il ragazzo e gli spiega
che il suo potere mutante è quello di uccidere qualsiasi forma di
vita organica nelle vicinanze.
Wolverine è immune per via suo
fattore di guarigione, ma non ha altra scelta che uccidere
l’adolescente. È una storia oscura e sconvolgente che enfatizza
cosa può significare essere un mutante e, sebbene non possa
funzionare come standalone, potrebbe rivelarsi una sottotrama
avvincente da utilizzare in uno dei prossimi film del MCU.
Patch
Madripoor è
un’isola immaginaria dell’universo Marvel situata nel sud-est asiatico
e un luogo che Wolverine ha definito casa in più di un’occasione.
Pieno di teppisti e criminali, Logan indossò una benda sull’occhio
e si nascose dietro l’identità di “Patch” per un po ‘di
tempo(poiché gli X-Men, in quel momento,
stavano tentando di tenere nascoste le loro resurrezioni più
recenti).
Ci sono un certo
numero di storie che i Marvel Studios potrebbe
scegliere per un film basato sugli anni di Wolverine a
Madripoor, ma la caccia alla spada Muramasa (una lama la cui
essenza demoniaca nascosta al suo interno, possedeva tutti tutti
quelli che la brandivano, ad eccezione dell’unico guerriero
destinato ad esserne il vero maestro) potrebbe essere un ottimo
punto di partenza, soprattutto perché potrebbe anche essere
combinato con l’avventura di Kitty Pryde. Madripoor verrà
introdotto in
The Falcon e The Winter Soldier, quindi potenzialmente si
stanno già gettando le basi affinché Wolverine passi un po ‘di
tempo in questo angolo del MCU.
Nitro
Mentre gli
X-Men decisero di tenersi fuori dalla sovrumana Civil War nei
fumetti, Wolverine si prese ancora il compito di rintracciare il
cattivo responsabile dell’esplosione che uccise sessanta bambini in
una scuola elementare vicina e circa 600 persone nei dintorni del
quartiere di Stamford, nel Connecticut, ossia Nitro. Ovviamente
abbiamo già avuto una Civil
War nell’Universo Cinematografico Marvel, ma Nitro potrebbe comunque
essere un mutante a cui Wolverine decide di dare la caccia per
provocare un’altra guerra simile (uno che forse uccide un giovane
gruppo di supereroi mutanti piuttosto che i New
Warriors).
Wolverine è sempre
al suo meglio quando si tratta di dare la caccia ad un nemico, e
questa è una storia con un grande potenziale. Un film basato su
queste premesse potrebbe anche legarsi al concetto dei mutanti
visti come una minaccia nel MCU, specialmente se uno di loro
uccide centinaia di persone mentre combatte un gruppo come i New
Mutants.
Old Man Logan
“Old Man Logan” è giustamente
considerata una delle più grandi storie di Wolverine di tutti i
tempi, e portare un adattamento fedele del celebre arco di Mark
Millar e Steve McNiven sul grande schermo è qualcosa che i Marvel Studios potrebbero
realizzare solo nell’Universo Cinematografico Marvel.
Personaggi come Hulk, Venom (che è
di proprietà della Sony Pictures, quindi probabilmente non
accadrà), Occhio di Falco e Teschio Rosso recitano tutti un ruolo
chiave in questa storia. Con Logan
– The Wolverine i fan hanno già avuto un assaggio
potenziale di come quella storia potrebbe essere adattata. La
domanda adesso è: come funzionerebbe nel MCU? Con i viaggi nel tempo e le
realtà alternative che diventeranno un luogo comune, dirigersi
verso il futuro remoto di questo mondo condiviso sicuramente non
sarà una possibilità che verrà esclusa.
Matteo Garrone ha diretto il nuovo spot di
Dior, per la promozione della nuova collezione
Autunno/Inverno 2020-2021 Haute Couture firmata da
Maria Grazia Chiuri. Il regista ha realizzato un
piccolo racconto di ninfe, muse e divinità boschive, tutte donne
eteree e immerse in un ambiente naturale. Creature mitologiche a
volte donne solo a metà che indistintamente avvertono il fascino
della collezione Dior e chiedono di poter indossare quegli abiti
sontuosi.
Matteo Garrone è reduce da una grande serata,
quella dei Nastri d’Argento 2020, che ha premiato il suo Pinocchio con ben sei riconoscimenti, tra cui
proprio quello alla regia.
Una nuova inserzione su Amazon
rivela un nuovo sguardo al film inaugurale della Fase 4 del
MCU: Black
Widow. Sul portale di shopping on-line è stato
infatti messo in vendita un libro dettagliato sulla produzione del
film, disponibile per $ 19,99 USD e che contiene interviste con i
più grandi nomi del cast e della troupe, tra questi la
regista Cate Shortland e Scarlett Johansson, protagonista
e produttore esecutivo. L’elenco su Amazon include anche quattro
immagini che offrono non solo dettagli dal libro, ma anche uno
sguardo ravvicinato a quelli che saranno i costumi di Natahsa,
Yelena e di Taskmaster:
1 di 4
A Scarlett Johansson è stato chiesto
nella sua intervista su come lei e il team della Marvel hanno deciso il tono del
film, e ha risposto: “Non c’era un fumetto o una trama
specifici che volevamo davvero adattare. La Vedova Nera come
personaggio ha migliaia di storie diverse nel corso degli anni,
quindi non era ovvio cosa avremmo raccontato. Doveva essere una
continuazione di qualcosa che avevamo già iniziato e che stavamo
completando”.
Florence Pugh ha
anche fornito alcune informazioni sul film, approfondendo il suo
personaggio, Yelena Belova, con questa
dichiarazione: “Quando incontra il personaggio di
Scarlett, Natasha, Yelena sta in qualche modo riscoprendo chi è
dopo essere stata nella Stanza Rossa per così tanto tempo. Così
insieme si rendono conto che entrambe soffrono in modo molto
simile. C’è un’amicizia adorabile e unica tra loro due perché alla
fine sono sorelle perdute da tempo.”
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson(The Disappearance of Eleanor
Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Rispondendo alle domande dei suoi
fan su Vero, il regista Zack
Snyderha
promesso che la versione di Justice
League che vedremo su HBO Max il prossimo anno
non sarà compromessa in alcun modo. La versione del film arrivata
in sala nel 2017 è stata sottoposta ad una massiccia sessione di
riprese aggiuntive e rimaneggiata da Joss
Whedon (regista di
The Avengers), dal momento che Snyder aveva dovuto
abbandonare il progetto a causa di un lutto familiare.
Alla domanda di un fan che ha voluto
sapere quanto sarà diversa la Snyder Cut di Justice
League dalla versione cinematografica, Snyder ha
risposto: “Non ci sarà alcun compromesso. Nella versione del
2017, tutto è stato compromesso”. Sembra dunque che la Warner
Bros. abbia finalmente concesso a Zack
Snyder la possibilità di rappresentare la sua
versione degli iconici supereroi della DC: una mossa sicuramente
intelligente, che promette entro la prima metà del prossimo anni
(periodo in cui la Snyder Cut dovrebbe essere rilasciata) di far
aumentare in maniera esponenziale il numero di abbonati a HBO
Max.
Un altro fan ha invece chiesto a
Snyder se il trailer ufficiale della Snyder Cut utilizzerà ancora
una volta la canzone “Come Together” dei Beatles, che
abbiamo già avuto modo di sentire nel primissimo teaser trailer;
Snyder ha risposto che per il trailer ci sarà “qualcosa di
meglio”. Ancora non sappiamo quando avremo la possibilità
di vedere il filmato, ma è probabile che sarà in occasione del
DC FanDome, l’annunciato evento virtuale e gratuito
dedicato all’Universo DC, che si svolgerà il prossimo 22
agosto.
La colonna sonora di Junkie XL per
la Snyder Cut di Justice Leauge
Vi ricordiamo che
la Snyder
Cut di Justice
League uscirà nel 2021 sulla piattaforma
streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA
dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la
versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO
MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in
Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere
una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere
programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima
è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori
notizie.
Il primo capitolo della saga
cinematografica di Jack Reacher, dal titolo
Jack Reacher – La prova decisiva, è uscito nel 2012 ed è
stato diretto da Christopher McQuarrie, che
avrebbe poi ritrovato il protagonista Tom Cruise per la saga di Mission
Impossibile (ha infatti diretto gli episodi Rogue Nation e Fallout,
e sarà anche il regista degli annunciati capitoli 7 e 8).
Sfortunatamente, il franchise di
Jack Reacher non ha riscosso molto successo, al
punto che dopo il sequel del 2016 Jack Reacher – Punto di non ritorno (soltanto prodotto
da McQUarrie e diretto invece da Edward Zwick), il
franchise basato sul personaggio creato da Lee Child non è più
andato avanti. Adesso, in una recente intervista con
Empire, è stato proprio Christopher McQuarrie
a rivelare che lui e Cruise avevano (e in realtà, hanno ancora) in
cantiere di realizzare un terzo capitolo della saga.
In base alle dichiarazioni del
regista e sceneggiatore, sembra che il terzo ipotetico film avrebbe
fatto sembrare i primi due film “roba per bambini”: “Tom e io
abbiamo discusso del fatto che, se la serie fosse continuata,
avremmo potuto portare Jack Reacher in un posto dove, in un mondo
post Deadpool e post Joker, sarebbe potuto diventare un franchise
vietato ai minori capace di attingere da tutta la brutalità dei
libri. Eravamo pronti ad addentrarci in quel territorio.”
Christopher McQuarrie sul futuro di
Jack Reacher: “Sono davvero, davvero eccitato.”
McQuarrie ha poi aggiunto: “È un
personaggio poco in linea con i classici interpretati da Tom, ed io
e lui potremmo avere qualcos’altro in serbo… Un film molto poco in
linea con i soliti personaggi di Tom. Ne stiamo parlando e sono
speranzoso. Il franchise è andato avanti, ma noi no. E adesso
abbiamo qualcosa che bolle in pentola. La roba di Jack Reacher di
cui stavo parlando è roba da bambini al confronto. Sono davvero,
davvero eccitato.”
In attesa di nuovi dettagli,
ricordiamo che a breve, dopo le
nuove eccezioni varate dal governo UK in materia di quarantena,
Christopher McQuarrie e
Tom Cruise avranno la possibilità di tornare sul
set per dedicarsi alla realizzazione di Mission
Impossible 7 e Mission Impossible 8,
che arriveranno nelle sale rispettivamente il 19 novembre 2021 e il
4 novembre 2022.
Indicata come una delle commedie
chiave degli anni Novanta, Tutti pazzi per
Mary andò contro ogni aspettative, rivelandosi un
punto di svolta tanto nella carriera dei due registi quanto in
quella degli attori protagonisti. Bobby e
Peter Farrelly, infatti, conobbero grazie a
tale titolo ulteriore popolarità, raggiungendo lo status di maestri
della commedia. Il film poi, si rivelò un grandissimo successo di
critica e box office, arrivando ad incassare circa 370 milioni di
dollari in tutto il mondo.
Merito di tale successo è la natura
politicamente scorretta dell’opera, ricca di personaggi dissacranti
e situazioni spesso al limite tanto per contenuti quanto per stile
di comicità. I due autori, infatti, volevano distaccarsi dalla
tipica commedia per grandi e piccini, realizzando invece un film
pensato esclusivamente per un pubblico più adulto. Ciò gli permise
di utilizzare gag comiche altrimenti impensabili, donando all’opera
un’atmosfera più sessualmente esplicita.
Gli sceneggiatori, inoltre, si
basarono un reale fatto di cronaca. Questo riguardava un uomo che
aveva ingaggiato un detective privato per ritrovare una sua
compagna del liceo del quale era stato innamorato. Il gruppo di
autori iniziò dunque a immaginare cosa sarebbe potuto succedere se
quell’investigatore fosse risultato più perverso del previsto,
innamorandosi egli stesso della ragazza in questione. A partire da
tale suggestione si costruì così la vicenda del film, arricchita
poi di dettagli, personaggi e situazioni comiche.
Tutti pazzi per Mary: la trama del
film
La vicenda del film si apre nel
1985, quando il liceale Ted Stroehmann è in procinto di andare ad
un appuntamento con la ragazza dei suoi sogni, Mary Jensen. Una
volta recatosi da lei, però, rimane vittima di un incidente,
venendo di conseguenza ricoverato in ospedale. Nel frattempo, Mary
si trasferisce a Miami e il ragazzo la perde di vista. Tredici anni
dopo, Ted sta ancora cercando di dimenticare la ragazza, ma non
riuscendovi decide di accettare il consiglio del suo migliore
amico, ingaggiando un detective per ritrovarla. Il caso viene così
affidato all’investigatore Patrick “Pat” Healy, il quale dopo aver
ritrovato Mary, e averla osservata per alcuni giorni, se ne
innamora perdutamente.
Decide perciò di mentire a Ted,
affermando che la donna è in sovrappeso e ha quattro figli di tre
uomini diversi. Dopodiché, Patrick lascia il suo lavoro e torna a
Miami per conquistare Mary grazie ai pedinamenti e all’ascolto
delle sue conversazioni private, che gli forniscono tutte le
informazioni su gusti e passioni della ragazza. Scoperto però
l’inganno del detective, Ted decide di partire a sua volta per
Miami. Qui si ritrova però costretto a fare i conti con più
spasimanti di quello che avrebbe mai immaginato. Per riuscire a
prevalere su questi, finirà così con il cacciarsi in situazioni
sempre più assurde.
Tutti pazzi per Mary: il cast del
film
Il film contribuì a lanciare
definitivamente la carriera dell’attrice Cameron
Diaz, che dà qui vita alla Mary del titolo. Questa fu
da sempre la prima scelta per i Farrelly, i quali la consideravano
la “donna perfetta”. Questa fu entusiasta della sceneggiatura e
accettò da subito di partecipare al film, nonostante il suo agente
glielo avesse sconsigliato ritenendolo deprecabile. Per prepararsi
al ruolo, l’attrice decise poi di fare visita al suo vecchio liceo
per cercare la giusta ispirazione per potersi comportare come una
teenager. La sua interpretazione fu poi premiata con diversi
riconoscimenti, tra cui l’MTV Movie Awards per la miglior
performance femminile.
Nel ruolo di Ted vi è invece
Ben
Stiller, anch’egli all’epoca poco conosciuto. Per via
di ciò, infatti, i produttori erano contrari alla sua scelta,
suggerendo invece un attore più popolare come Jim
Carrey. I Farrelly decisero allora di proporre l’ancor
meno noto Owen
Wilson, e a quel punto i produttori accettarono
l’opzione di Stiller. Ricordando anni dopo la sua partecipazione al
film, l’attore affermò di essersi raramente divertito come in
quell’occasione, e che quella è stata l’opera che gli ha permesso
di raggiungere una popolarità internazionale. Stiller ha inoltre
indicato Tutti pazzi per
Marycome il suo film preferito
tra quelli a cui ha partecipato.
L’altro personaggio principale del
film è quello del detective Patrick, interpretato dall’attore
Matt
Dillon. Anche per lui i produttori furono inizialmente
scettici, non convinti che l’attore potesse risultare idoneo in una
commedia, non avendone fatte negli anni precedenti. Dopo il suo
provino furono però tutti certi delle sue potenzialità. Dillon, dal
canto suo, ha lodato il progetto esprimendo particolare entusiasmo
per la libertà d’improvvisazione lasciatagli dai due registi. Anche
per lui il film si rivelò un decisivo punto di svolta,
permettendogli di ottenere una più ampia gamma di ruoli e diversi
prestigiosi riconoscimenti.
Tutti pazzi per Mary: le scene più
celebri
Quando si pensa a questo film, la
prima scena che viene in mente è molto probabilmente quella con il
famoso “gel” che Mary utilizza per pettinarsi i capelli. Tale scena
rischiò tuttavia di non rientrare nel montato finale, poiché tutti
si dichiararono scettici nei suoi confronti. I due attori
coinvolti, Stiller e la Diaz, affermarono infatti che poteva
risultare eccessiva, rovinando il film e le loro carriere. Allo
stesso tempo, i Farrelly realizzarono venti versioni di tale scena,
essendo anche loro incerti sulla sua realizzazione. Dopo circa sei
mesi di dibattito con la produzione, questa venne però inserita nel
film, divenendo immediatamente iconica.
Altra famosissima scena del film è
una di quelle poste ad apertura del film, dove si mostra
l’incidente che impedisce a Ted di uscire con Mary. Divenuta
celebre come “la scena della zip”, questa è stata in seguito
descritta dai due registi come basata su un fatto realmente
avvenuto. Stando a quanto da loro raccontato, un amico della loro
sorella minore si ritrovò infatti invischiato in tale problema. Una
volta venuti a conoscenza di tale evento, estremamente doloroso e
comico allo stesso tempo, i due registi si convinsero sulla
necessità di riutilizzarlo in qualche loro film.
Tutti pazzi per Mary: il trailer e
dove vedere il film in streaming
Per chi ha amato il film, o per chi
non l’avesse ancora visto e desidera poter recuperare tale titolo,
è possibile fruirne grazie alla sua presenza in alcune tra le
principali piattaforme streaming oggi presenti in rete.
Tutti pazzi per Mary è infatti
disponibile su Rakuten TV, Infinity, Chili Cinema, Apple iTunes e
Google Play. Per vederlo, in base alla piattaforma prescelta,
basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento
generale. Ciò permetterà di riprodurlo in modo pratico e al meglio
della qualità video.
La giovane attrice britannica
Dominique Provost-Chalkley sta ancora costruendo
la propria carriera ma già vanta alcuni titoli particolarmente
importanti. Primo tra tutti è la serie Wynonna Earp, dove
ricopre uno dei ruoli principali. Oltre a questo, si è divista tra
cinema e televisione dando prova di versatilità e un carisma sempre
crescente. Ad oggi le aspettative nei suoi confronti sono
particolarmente alte, in attesa di poterla vedere in un ruolo da
protagonista assoluta.
Ecco 10 cose che non sai di
Dominique Provost-Chalkley.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Dominique Provost-Chalkley: i suoi
film e le serie TV
10. Ha recitato nel
Marvel Cinematic Universe.
Dopo aver debuttato al cinema con l’horror The Seasoning
House (2012), l’attrice ricopre il ruolo di Zrinka nel film
Avengers: Age of
Ultron (2015), con Robert Downey Jr.,
Chris Evans
e James
Spader. Successivamente prende parte a titoli come
Beautiful Devils (2017), The Carmilla Movie
(2017), Buckout Road (2017) e Season of Love
(2019). Nel 2020 tornerà al cinema con il film Like a House on
Fire, dove figurerà tra i protagonisti.
9. È nota per i ruoli
televisivi. La carriera dell’attrice ha inizio nel 2008,
quando recita nella serie Britannia High. In seguito,
prende parte ad alcuni episodi di titoli come The Midnight
Beast (2012), I misteri di Murdoch (2016), e 12
Monkeys (2017). Il ruolo che la rende celebre è però quello di
Waverly Earp nella serie western horror Wynonna Earp
(2016-in corso), dove recita accanto a Melanie
Scrofano. Prossimamente inizierà invece le riprese
della serie The No Hopers, di cui sarà protagonista.
Dominique Provost-Chalkley è su
Instagram
8. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo ufficiale seguito da 276 mila persone.
All’interno di questo è solita condividere immagini relative a suoi
momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi. Non mancano poi
anche foto di curiosità a lei legate, in aggiunta a post relativi a
cause sociali da lei supportate.
7. Utilizza il social per
promuovere il proprio lavoro. Tramite il proprio profilo,
inoltre, l’attrice è solita condividere con i propri follower
immagini promozionali dei suoi progetti da interprete. Sono
presenti anche interviste da lei rilasciate e foto di backstage
tratte dai set a cui ha preso parte. Vengono inoltre sponsorizzati
anche altri progetti supportati dall’attrice, ma che non hanno a
che fare con il mondo cinematografico.
Dominique Provost-Chalkley su
Twitter
6. È presente anche su
Twitter. L’attrice non ha mai nascosto di apprezzare i
social network oggi presenti, utilizzandoli tano per promuovere il
proprio lavoro quanto tematiche a lei care. Oltre ad Instagram, la
Provost-Chalkley ha anche un profilo su Twitter, con un totale di
oltre 114 mila follower, dove condivide novità e curiosità sui
propri progetti, intrattenendo i propri fan e rendendoli partecipi
delle proprie novità.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Dominique Provost-Chalkley è
fidanzata?
5. È molto
riservata. L’attrice si è dimostrata particolarmente
restia a condividere dettagli circa la propria vita privata,
rendendo particolarmente difficile sapere quale sia il suo status
sentimentale. Attualmente, tuttavia, sembra essere single. Nel
marzo 2020, in seguito al suo coming out come queer, si è parlato
di conseguenza di un’ipotetica fidanzata per l’attrice. Ma nessuna
delle voci a riguardo e stata da lei confermata.
Dominique Provost-Chalkley e
Katherine Barrell
4. Ha stretto un ottimo
rapporto con la sua collega. In Wynonna Earp
l’attrice ricopre il ruolo di Waverly Earp, che scopertasi
omosessuale sviluppa sentimenti verso l’agente Nicole Haught.
Quest’ultima è interpretata dall’attrice KatherineBarrell, con la quale la Provost-Chalkley ha
realmente stretto un buon rapporto al di la del set. Le due,
infatti, si sono dichiarate in più occasioni ottime amiche e tale
legame le ha aiutate nel rendere ulteriormente credibile il
rapporto che si sviluppa tra i loro personaggi.
Dominique Provost-Chalkley in
Wynonna Earp
3. Si era presentata per il
ruolo della protagonista. Ad oggi l’attrice è conosciuta
per il ruolo di Waverly Earp, sorella minore della protagonista
Wynonna. Inizialmente, però, l’attrice si era presentata a
sostenere il provino proprio per tale ruolo, finendo però con
l’essere scartata in favore di Melanie Scrofano.
Tuttavia, la produzione rimase particolarmente colpita dalle doti
della giovane e decise di richiamarla per assegnarle il ruolo di
Waverly.
Dominique Provost-Chalkley in
Avengers: Age of Ultron
2. Ha avuto un piccolo
ruolo nel film Marvel. Nel 2015 l’attrice
si fa notare per un piccolo ma rilevante ruolo nel film MarvelAvengers: Age of Ultron. Qui ha
infatti interpretato il personaggio di Zrinka, una donna che viveva
in Sokovia con il fratello minore durante l’attacco di Ultron e del
suo esercito. Il personaggio si fa in particolare notare per il suo
desiderio di protezione nei confronti del fratellino, fornendo così
anche il punto di vista degli abitanti della città riguardo
all’attacco subito.
Dominique Provost-Chalkley: età e
altezza
1. Dominique
Provost-Chalkley è nata a Bristol, in Inghilterra, il 24
marzo 1990. L’attrice è alta complessivamente 161 centimetri.
Joe e Anthony Russo hanno sicuramente lasciato
il segno nel Marvel Cinematic Universe
firmando la regia di alcuni dei migliori capitoli della saga
decennale, tra cui Captain America: The Winter
Soldier e Avengers:
Infinity War. Nelle scene conclusive di
Endgame, Captain America fa un viaggio indietro
nel tempo per riportare le Gemme dell’Infinito nei loro luoghi
legittimi (prima di fare una sosta di mezzo secolo per vivere la
sua vita con il suo primo amore, Peggy Carter).
I fan hanno spesso fatto congetture
su questo viaggio nel tempo: esiste o no il progetto di un film o
una serie tv su questo momento della vita di Steve Rogers? Adesso a
parlarne sono gli stessi Joe e Anthony Russo, che sembrano accarezzare
l’idea di un racconto dettagliato di questa ultima missione di
Captain America.
ComicBookMovie ha recentemente intervistato i Russo e ha
chiesto loro informazioni su un potenziale racconto del viaggio nel
tempo di Cap. Joe Russo ha dichiarato questo sulla questione:
“Sarebbe una bella storia da raccontare, nessun dubbio. Non so
se debba essere raccontata, ma sarebbe una bella storia da
raccontare, e ci piacerebbe farlo, ma penso che ci siano altre
storie su cui soffermarci, ora.”
La probabilità che i Marvel Studios raccontino quella particolare
storia sembra piuttosto bassa. Avengers:
Endgame sembra aver quasi chiuso la storia di Captain
America nel MCU dopo averlo mostrato anziano,
che ha passato il suo iconico scudo a Sam Wilson, aka Falcon. Per
non parlare poi del coinvolgimento di Chris Evans, che ha più volte dichiarato di
aver finito con il ruolo.
Detto questo, sarebbe interessante
sapere esattamente cosa è successo durante il viaggio di Rogers
attraverso il continuum spazio-temporale. Come è andato ad Asgard
sotto lo sguardo di Heimdall che vede tutto mentre restituisce la
Gemma della Realtà? E poi c’è “l’elefante nella
stanza”, ovvero com’è stato l’incontro dopo tanto tempo con Teschio
Rosso, su Vormir, quando Steve è andato a restituire la
Gemma dell’Anima. Forse è meglio lasciare
questi scenari all’immaginazione e all’interpretazione dei fan,
aspettando il momento giusto per raccontare anche quest’altra
storia.
All’inizio dell’anno abbiamo
appreso la notizia che la Warner Bros. svilupperà film e serie tv
basati sulla serie a fumetti
Justice League Dark, che saranno destinati alla
piattaforma di streaming HBO Max. A quanto pare, però, sembra che i
piani della major sul gruppo di supereroi DC con con poteri
soprannaturali siano ancora più ambiziosi…
Come riportato da
The Direct, infatti, “una fonte affidabile” avrebbe rivelato al
sito che la Warner avrebbe messo in cantiere lo sviluppo di un
nuovo film dedicato al personaggio di Constantine,
creato da Alan Moore, John Totleben e Stephen
Bissette nel 1985, e già portato al cinema nel 2005 da
Francis Lawrence, attraverso l’omonimo film che aveva come
protagonista Keanu Reeves.
Secondo quanto riferito, la
Bad Robot di J.J. Abrams figurerà in qualità di produttore.
Ricordiamo che il regista delle saghe di Star Trek e
Star
Wars sarà coinvolto con la sua compagnia anche nei
sopracitati film e serie tv basati sulla
Justice League Dark. Al momento non sappiamo se il
nuovo film sarà un possibile sequel della pellicola uscita nel 2005
(con Reeves che potrebbe tornare nei panni del detective
dell’occulto), o se sarà un vero e proprio reboot.
Il personaggio di Constantine sul piccolo schermo
In attesa di nuovi dettagli,
ricordiamo che il personaggio di John Constantine è stato
protagonista anche della serie tv Constantine,
trasmessa durante la stagione
televisiva 2014-2015 dalla NBC. A vestire i panni
del protagonista c’era l’attore Matt Ryan. La
serie è stata cancellata dopo una sola stagione. Il personaggio di
Constantine è poi apparso in un episodio della quarta stagione di
Arrow e nella terza stagione di Legends of
Tomorrow: dalla quarta stagione, è diventato un personaggio
regolare nello show.
Nel corso dell’ultimo decennio
l’attrice Jamie Chung ha conquistato una notevole
popolarità grazie alla sua partecipazione ad alcuni titoli per il
grande schermo di grande successo. Attiva anche in televisione,
l’attrice è oggi protagonista di apprezzate serie televisive,
grazie alle quali ha potuto confermare il proprio talento e la
capacità di passare con naturalezza da un genere ad un altro.
Ecco 10 cose che non sai di
Jamie Chung.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Jamie Chung: i suoi film e le serie
TV
10. Ha recitato in celebri
lungometraggi. L’attrice debutta al cinema con la commedia
Io vi dichiaro marito e… marito (2007), con Adam
Sandler. Successivamente recita in titoli come
Dragonball Evolution (2009), Patto di sangue
(2009) e Un Weekend da bamboccioni (2010). Ottiene poi
maggior popolarità grazie a film come Sucker Punch
(2011), Una notte da leoni
2 (2011), con BradleyCooper, L’uomo con i pugni di ferro
(2012), Una notte da leoni
3 (2013), Ti lascio la mia canzone (2014), con
Billy
Crudup,Sin City – Una donna
per cui uccidere (2014), con Eva
Green, La festa prima delle feste (2016),
1985 (2018) e Dangerous
Lies (2020), con Camila
Mendes.
9. Ha preso parte a note
serie televisive. La Chung guadagna popolarità anche sul
piccolo schermo, partecipando ad alcuni episodi di serie come I
giorni della nostra vita (2007), Greek – La
confraternita (2007-2008), Samurai Girl (2008) e
Grey’s Anatomy (2010). Ricopre poi il
ruolo di Mulan in C’era una volta (2012-2016), con
Jennifer
Morrison. Successivamente prende parte a titoli come
Believe (2014), Gotham (2016), e The Gifted
(2017-2019). Nel 2020 è poi nel cast della serie Lovecraft Country.
8. È anche
doppiatrice. A partire dal 2014 l’attrice inizia a
cimentarsi anche nel doppiaggio, attività che porterà avanti negli
anni seguenti. In quell’anno, infatti, presta la voce al
personaggio di Go Go nel film d’animazione premiato con l’Oscar
Big Hero 6.
Riprenderà poi il personaggio per la serie animata tratta dal film,
andata in onda dal 2017 al 2020. Nel 2019 ha invece dato voce al
personaggio di Rose Trefgarne nella serie Sherwood.
Jamie Chung è su Instagram
7. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo ufficiale seguito da 1,4 milioni di
persone. All’interno di questo è solita condividere immagini
relative a suoi momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi.
Non mancano poi anche foto di curiosità a lei legate, come anche di
serate di gala o eventi a cui ha preso parte. La Chung non manca
poi di promuovere tramite il social cause sociali a lei care.
6. Utilizza il social per
promuovere il proprio lavoro. Tramite il proprio profilo,
inoltre, l’attrice condivide con i propri follower immagini o video
promozionali dei suoi progetti da interprete. Sono presenti anche
interviste da lei rilasciate e foto di backstage tratte dai set a
cui ha preso parte. Così facendo, la Chung utilizza il social anche
per un fine più strettamente legato al proprio lavoro.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Jamie Chung e Bryan Greenberg
5. Ha sposato un
attore. Anche se particolarmente riservata circa la
propria vita privata, l’attrice ha reso pubblica la propria
relazione, iniziata nel 2012, con l’attore Bryan
Greenberg, noto prevalentemente per la serie One Tree
Hill. I due si fidanzano poi ufficialmente l’anno successivo,
arrivando al matrimonio nell’ottobre del 2015. Per l’occasione
hanno scelto la località di Santa Barbara in California. Ad oggi,
la coppia non ha ancora avuto figli, e tende ad essere riservata su
aspetti privati della propria relazione.
Jamie Chung in Gotham
4. Ha interpretato un
personaggio ricorrente nella serie. L’attrice è entrata a
far parte della terza stagione della serie Gotham,
incentrata sulle vicende criminali della celebre città prima
dell’avvento di Batman, ricoprendo il ruolo di Valerie Vale per un
totale di sei episodi. Questa è una giornalista pronta a tutto pur
di ottenere uno scoop, e la Chung si è dimostrata particolarmente
credibile nell’esprimere la sua fame di notizie. Pur essendo
comparsa per poco, è diventato uno dei personaggi più apprezzati
della stagione.
Jamie Chung in C’era una volta
3. Ha interpretato la
celebre guerriera. L’attrice ha fatto la sua comparsa
nella serie C’era una volta a partire dal primo episodio
della seconda stagione, ricoprendo il ruolo della celebre guerriera
Mulan. Con il suo ingresso, la Chung è diventata la prima attrice a
dar vita ad un personaggio non tratto dalle favole ma da una reale
leggenda dell’Oriente. Il personaggio è diventato uno dei più
apprezzati della sua carriera fino ad ora, con i fan che hanno
giudicato perfetta la scelta dell’attrice per il ruolo.
2. Si è allenata molto per
il ruolo. Per dar vita alla guerriera cinese, l’attrice ha
dovuto sottoporsi a diverse settimane di allenamento in differenti
discipline. Questo le ha permesso di acquisire le competenze e la
disinvoltura richiesta per la parte. Il personaggio, infatti, nella
serie è solito dar vita a complesse sequenze di combattimento, che
hanno richiesto alla Chung quanta più preparazione fisica
possibile.
Jamie Chung: età e altezza
1. Jamie Chung è nata a San
Francisco, in California, il 10 aprile 1983. L’attrice è
alta complessivamente 168 centimetri.
Con all’attivo una serie di
acclamati titoli cinematografici e televisivi, l’attrice
Shannyn Sossamon ha negli anni conquistato le
attenzioni di Hollywood, dimostrandosi interprete versatile e
carismatica. Protagonista di film poi divenuti cult, la Sossamon
continua ancora oggi a distinguersi in progetti di grande
interesse, rinnovandosi e riaffermando la propria popolarità.
Ecco 10 cose che non sai di Shannyn Sossamon.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Shannyn Sossamon: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in celebri
lungometraggi. L’attrice debutta sul grande schermo nel
2001 con il film Il destino di un cavaliere, per poi
acquistare popolarità grazie a titoli come 40 giorni & 40
notti (2002), Le regole dell’attrazione (2002) e
La setta dei dannati (2003). Successivamente prende parte
a film come Kiss Kiss Bang Bang (2005), di Shane
Black con Robert Downey
Jr., L’amore non va in vacanza (2006), con
Jack
Black e Jude
Law, Chiamata senza risposta (2008),
Matrimonio in famiglia (2010), con America
Ferrera, Road to Nowhere (2010) e
Sinister
2 (2015).
9. È nota per i suoi ruoli
televisivi. Sul piccolo schermo la Sossamon ottiene
un’iniziale popolarità grazie alle serie Dirt (2007) e
Moonlight (2007-2008), dove interpreta un’affascinante
vampira. Ha poi recitato anche nella serie romantica How To
Make It in America (2010-2011), in Mistresses (2013),
e in Wayward
Pines (2015-2016), con Matt Dillon.
Dal 2015 al 2016 è protagonista anche di Sleepy Hollow, nel ruolo di
Pandora.
8. Ha recitato per un
videogioco. Nel 2012 l’attrice prende parte al videogioco
Hitman: Absolution, quinto episodio della serie
Hitman. All’interno di questo è possibile ritrovare la
voce dell’attrice nel personaggio di Jade Nguyen. La Sossamon non
si è però solo limitata al doppiaggio, fornendo anche le proprie
caratteristiche facciali per il personaggio, il quale sfoggia così
una vera e propria somiglianza con l’attrice.
Shannyn Sossamon è su
Instagram
7. Ha un account
privato. L’attrice è presente sul social network Instagram
con un account seguito da 52,4 mila persone. A differenza della
stragrande maggioranza delle celebrità, l’attrice ha optato per
mantenere privato il proprio profilo. Per poter accedere ai post da
lei pubblicati è pertanto necessario inviare una richiesta,
attendendo l’approvazione a poter entrare a far parte dei follower
dell’attrice.
6. Sponsorizza un suo
progetto tramite il social. Collegati all’account
ufficiale dell’attrice, è possibile ritrovare i link rimandanti al
profilo di un progetto da lei curato. Si tratta di Picture Show
City, un applicazione in fase di sviluppo dove sarà possibile
caricare video, immagini o musica. La Sossamon sta in particolare
sviluppando un progetto intitolato The Maude Room: A Variety
Show.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Shannyn Sossamon: i suoi figli e
la sua vita privata
5. È madre di due
figli. L’attrice è particolarmente riservata circa la sua
vita privata, e di questa si sa poco o nulla. È tuttavia noto che
dalla relazione avuta con il disc jockey Dallas Clayton, durata dal
2002 al 2004, ha avuto un figlio chiamato Audio Science, nome
divenuto iconico. Nel 2011 l’attrice ha poi avuto un secondo
figlio, chiamato Mortimer. Di questo non è però stato rivelato il
padre.
4. Ha avuto diverse
relazioni con personalità dello spettacolo. Pur essendo il
più riservata possibile riguardo la sua vita privata, l’attrice ha
negli anni confermato alcune sue relazioni di cui si vociferava.
Tra queste vi sono quella con il musicista André Benjamin, quella
con il disc jockey Dallas Clayton, e quella con il cantante Eugene
Goreshter. Nel 2010 ha invece avuto una relazione con l’attore Tygh
Runyan. Attualmente, tuttavia, l’attrice sembra essere single.
Shannyn Sossamon e Heath
Ledger
3. Ha recitato in più
occasioni accanto al noto attore. Con il suo primo film
per il cinema, Il destino di un cavaliere, la
Sossamon ha occasione di recitare accanto al celebre attore
Heath Ledger. Nel film i due interpretano
rispettivamente uno scudiero e una dama di corte, i quali dopo
numerose peripezie riusciranno a coronare il loro amore. I due
hanno poi nuovamente recitato insieme nel film horror La setta
dei dannati.
2. Sono stati nominati
insieme a diversi premi. Grazie alle loro scene di coppia
presenti nel film Il destino di un cavaliere, la Sossamon
e Ledger hanno ricevuto diverse nomination di coppia. Nel 2001 sono
infatti stati candidati nella categoria alla “miglior chimica di
coppia” ai Teen Choice Awards, per poi ricevere l’anno seguente la
candidatura al “miglior bacio” agli MTV Movie Award.
Shannyn Sossamon: età e
altezza
1. Shannyn Sossamon è nata
a Honolulu, nelle Hawaii, Stati Uniti, il 3 ottobre 1978.
L’attrice è alta complessivamente 170 centimetri.
L’arrivo di Black
Widow al cinema è ancora lontano, e la speranza è
quella che il prossimo novembre riusciremo finalmente a vedere il
film con Scarlett
Johansson sul grande schermo. Purtroppo, i casi
di Covid-19 negli Stati Uniti continuano ad aumentare, quindi fare
una previsione su quando le cose torneranno finalmente alla
normalità è al momento impossibile.
I piani del MCU sono quindi in continua
evoluzione (ricordiamo che Black
Widow inaugurerà ufficialmente la Fase 4 e che già una
volta, proprio a causa della pandemia di Coronavirus, i Marvel Studios hanno totalmente stravolto il
calendario delle loro uscite in sala). In una recente intervista
con Empire (via
CBM), la regista Cate Shortland ha parlato del
film e del futuro del personaggio di Vedova Nera nell’universo
condivsio.
“Kevin Feige ha capito che il
pubblico si sarebbe aspettato una storia di origini; ovviamente,
siamo andati nella direzione opposta”, ha spiegato la regista.
“E non sapevamo quanto sarebbe stata grandiosa Florence Pugh.
Sapevamo che sarebbe stata grandiosa, ma non sapevamo quanto lo
sarebbe stata. Scarlett è stata così gentile. Sapeva che le stava
consegnando il testimone. Il film getterà le basi per un’altra
storyline femminile.”
Black Widow chiuderà in maniera
degna la storia di Natasha Romanoff
Ciò sembra confermare le voci che
ormai si susseguono da diverso tempo, e ciò che il “mantello” di
Vedova Nera passerà ufficialmente a Yelena Belova, e anche se
Natasha indossava il suo giubotto in Avengers:
Infinity War, la cosa potrebbe essere “giustificata”
dal fatto che pensasse che sua “sorella” fosse morta (in realtà era
stata presa in custodia dal generale Thunderbolt Ross e reclutata
nel suo team).
Naturalmente, per ora si tratta di
mere speculazioni, ma appare evidente che Black
Widow chiuderà in maniera degna le avventure di
Natasha suil grande schermo, come sottolineato anche da Shortland:
“In Endgame, i fan erano sconvolti dal fatto che Natasha non
avesse avuto un funerale. Eppure, quando ho parlato con Scarlett di
questo, è stata lei stessa a dirmi che che Natasha non avrebbe
voluto un funerale.”
“È troppo riservata… E comunque
le persone non sanno davvero chi sia”, ha continuato la
regista. “Quindi, ciò che abbiamo fatto in questo film è stato
assecondare il dolore che i singoli individui hanno provato,
piuttosto che proporre una celebrazione pubblica. Penso che sia un
finale appropriato per lei.”
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson(The Disappearance of Eleanor
Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
George Miller ha
confermato di recente che il quinto capitolo della saga di
Mad Max sarà un prequel dedicato al personaggio di
Furiosa,
con un’attrice più giovane che raccoglierà l’eredità del premio
Oscar Charlize Theron, interprete dell’Imperatrice
in Fury Road del 2015.
Nonostante la lavorazione del film
sia stata particolarmente estenuante e i rapporti con Tom Hardy sul set non siano stati propriamente
idilliaci (qui
maggiori dettagli), la star di Atomica
Bionda ha sempre sostenuto di amare molto il personaggio e
che, qualora le fosse stata data la possibilità, sarebbe tornare
con piacere ad interpretare Furiosa.
Proprio per questo, quando
The Hollywood Reporter – in occasione della promozione del suo
nuovo film The Old
Guard (in arrivo su Netflix dal 10 luglio) – ha chiesto alla Theron cosa
ne pensasse di un prequel dedicato al personaggio da lei tanto
amato, l’attrice ha rivelato che la notizia di un’interprete più
giovane per la parte è stata “una cosa difficile da mandare
giù”.
“Sì, mi spezza un po’ il cuore
questa cosa”, ha spiegato Charlize Theron. “Adoro veramente quel
personaggio, e sono veramente grata di aver avuto una piccola parte
nel processo di creazione dello stesso. Sarà per sempre un
personaggio a cui penserò e sui rifletterò con affetto. Ovviamente,
mi piacerebbe vedere quella storia andare avanti, e se George pensa
che questo sia il modo migliore per andare avanti, allo mi fido di
lui. Ci concentriamo così tanto su dettagli insignificanti che poi
ci dimentichiamo di ciò che ci fa emozionare, che non ha nulla a
che vedere con quei dettagli.”
Le possibili candidate al ruolo della “nuova” Furiosa
Anche se è stato ufficialmente
confermato da George Miller, sappiamo in
realtà ancora poco sullo spin-off di Mad Max dedicato
al personaggio di Furiosa.
Sia Anya
Taylor-Joy(The New
Mutants) che Jodie
Comer(Killing Eve) sarebbero le
favorite per interpretare la versione giovane dell’Imperatrice nel
prequel, ma al momento nessun annuncio ufficiale in merito al
casting è stato fatto. Se Theron non sarà nel film, è possibile che
Hardy possa apparire in un cameo, anche se tutto dipenderà
dall’ambientazione.
Di recente abbiamo appreso la
notizia che Michael Keaton, dopo aver interpretato Batman
nei due film diretti da Tim Burton e usciti rispettivamente nel
1989 e nel 1992, è in trattative per tornare nei panni del Crociato
di Gotham in The
Flash, lo stand-alone che vedrà Ezra Miller interpretare ancora una volta il
Velocista Scarlatto dopo il cameo in Batman v Superman e dopo Justice
League.
Naturalmente la notizia ha fatto la
gioia dei moltissimi fan dell’incarnazione dell’eroe da parte di
Keaton, anche se al momento i dettagli sul modo in cui il suo
Batman verrà inserito all’interno della timeline del DCEU non sono
ancora stati rivelati. Da quando è esplosa la notizia, molto
persone hanno deciso – comprensibilmente – di rivedere entrambi i
film diretti da Burton, e gli spettatori più attenti sono
addirittura riusciti a scovare un riferimento all’uomo più veloce
del mondo in Batman –
Il ritorno.
Durante il ballo in maschera a cui
partecipano Bruce Waye (Keaton) e Selina Kyle (Michelle
Pfeiffer), sullo sfondo è possibile vedere una
comparsa che è palesemente mascherata da Jay Garrick, il primo a
vestire l’identità di Flash nei fumetti. La comparsa in questione
ha anche una partner, che indossa un cappuccio e una maschera
rossa, un costume che sembra ricordare quello del personaggio di
Jesse Quick.
Flash in Batman – Il Ritorno: le possibili spiegazioni
È probabile che il regista Tim
Burton l’abbia incluso perché fan della versione di
Flash della Golden Age; potrebbe anche essere che uno dei
costumisti del sequel abbia deciso che sarebbe stato un divertente
easter egg da inserire. Qualunque sia il caso, è sicuramente un
riferimento decisamente degno di nota rispetto al passato,
soprattutto in vista del debutto del Batman di Keaton nel DCEU. Di
seguito un video che mostra l’easter egg nel dettaglio, via
CBM:
I quattro film dell’Universo
Cinematografico Marvel diretti da Anthony e Joe Russo si sono
sempre distinti per l’introduzione di nuovi personaggi, come
Spider-Man, Black Panther e il Barone Zemo. È innegabile quanto i
film del MCU diretti dai due fratelli
abbiano gettato le basi per ciò che avremmo visto in futuro, con
Avengers:
Endgame che ufficialmente sancito la fine
dell’universo condiviso così come abbiamo imparato a conoscerlo
fino ad oggi.
Se l’accordo Disney/Fox fosse stato
finalizzato prima dell’uscita di Endgame,
è probabile che all’interno del film avremmo potuto vedere alcuni
dei personaggi appartenenti all’universo degli X-Men. Adesso, in una recente intervista con
ComicBookMovie, sono stati proprio i Russo a rivelare quale
celebre mutante avrebbero voluto inserire nel loro cinecomic
campione d’incassi.
“Wolverine è sempre stato uno
dei miei personaggi preferiti”, ha rivelato Joe
Russo. “L’incredibile Hulk #181 è stato uno dei primi
fumetti che ho iniziato a collezionare, in cui il personaggio di
Wolverine appariva per la prima volta. Nel corso degli anni, Hugh
Jackman ha fatto un lavoro incredibile con il personaggio. Penso
che si vogliamo prendere una pausa prima che qualcun altro ci
provi.”
Vedere Wolverine combattere al
fianco degli eroi più potenti della Terra sarebbe stato qualcosa di
veramente speciale; eppure, in base alle dichiarazioni dello stesso
regista, sembra che Russo ritenga necessario che il personaggio sia
ancora lontano dallo schermo per un po’, considerando soprattutto
quanto memorabile sia stata la performance offerta da Hugh Jackman nell’arco di quasi 20 anni.
Avengers: Endgame, il cinecomic
campione d’incassi di Anthony e Joe Russo
Avengers:
Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile
2019. Nel cast del film
Robert Downey Jr., Chris
Evans, Mark
Ruffalo, Chris
Hemsworth e Scarlett
Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers:
Infinity War, l’universo è in rovina a causa
degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati
rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi
ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Divenuto un vero e proprio cult per
via della sua complessa trama e degli elementi fantascientifici in
essa presenti, il film Vanilla Sky ha
negli anni conquistato sempre più spettatori, affascinati
dall’intreccio tra sogno e realtà proposto. Con un incasso
complessivo di oltre 200 milioni di dollari, a fronte di un budget
di “soli” 68, il film diretto da Cameron Crowe si
è così affermato come uno dei maggiori successi del 2001.
La pellicola è il remake americano
dello spagnolo Apri gli occhi, divenuto un grande successo
internazionale al momento della sua uscita, nel 1997. Dopo averlo
visto proiettato al Sundance, l’attore Tom
Cruise decise di acquistarne i diritti per un
rifacimento in lingua inglese, rimasto colpito dall’universalità
della storia e dei suoi temi. Cruise avrebbe poi ricoperto il ruolo
del protagonista.
Il titolo del film è stato a lungo
al centro di dibattiti, poiché in esso sembra essere nascosta la
chiave d’interpretazione del film. Vanilla Sky,
traducibile come “cielo color vaniglia” deriva dal quadro La
Seine à Argenteuil, del pittore espressionista Monet. Il suo
ruolo sarebbe quello di sottolineare come quella in cui il
protagonista si trova per buona parte del film non sia la realtà
effettiva, quanto piuttosto una realtà fittizia, dove il cielo può
essere di color vaniglia invece che azzurro.
Vanilla Sky: la trama e il
significato del film
Protagonista del film è David
Aames, affascinante ereditiere che, innamoratosi della bellissima
Sofia Serrano, suscita la gelosia della sua amante, Julianna
Gianni. La donna, infatti, per vendicarsi decide suicidarsi
gettandosi da un ponte con l’auto dove sta viaggiando insieme a
David. Dopo lunghi mesi di coma, però David si risveglia in preda
all’emicrania e con il volto completamente sfigurato. In seguito a
delle terribili visioni, David capisce che l’artefice di tutti suoi
problemi potrebbe non essere l’incidente o le cure troppo invasive.
L’uomo sarà allora costretto a recarsi nell’unico luogo che gli
permetterà di riceve le risposte che cerca.
Come si scoprirà alla fine del
film, quanto fino a quel momento visto non è altro che un sogno del
protagonista, il quale si trova in realtà in uno stato di criogenia
in seguito all’incidente d’auto. Alla luce di questa scoperta,
stando alle parole del regista, si può optare per una serie di
interpretazioni. La prima, e quella più comunemente accettata,
prevede che David sia realmente in tale stato e che siano passati
150 anni dal suo incidente, periodo nel quale con la medicina del
futuro si è potuto riportare in vita l’uomo.
Un’altra interpretazione, meno
gettonata, prevede invece che quanto visto sia ugualmente un sogno,
ma dovuto ai farmaci somministrati a David nel corso
dell’operazione chirurgica a cui viene sottoposto in seguito
all’incidente. Ciò che comunemente ritorna nell’interpretazione del
film, è la quasi indistinguibile alternanza tra realtà e mondo
onirico, il quale sembra tuttavia avere una particolare
predominanza nel corso della pellicola.
Vanilla Sky: il cast del film
Nel ruolo del protagonista, come
anticipato, vi è l’attore Tom Cruise, il quale
espresse grande desiderio nel realizzare e partecipare al film.
Stando a quanto da lui affermato, Vanilla Sky è il miglior
film realizzato nel corso della sua carriera. Al suo fianco, nel
ruolo di Sofia Serrano, Cruise ha voluto l’attrice Penélope
Cruz. Questa era stata protagonista anche della
versione spagnola, e fu proprio vedendola lì che l’attore decise di
offrirle lo stesso ruolo anche nel remake. Dal loro incontro sul
set, i due intrapresero poi una relazione sentimentale durata due
anni.
Nei panni di Julianna Gianni vi è
invece Cameron
Diaz, che all’epoca viveva il suo momento di massima
popolarità. Per l’occasione, l’attrice decise di esibirsi anche
come cantante. Ha infatti interpretato il brano I Fall
Apart, presente nella colonna sonora. Questo venne però
accreditato sotto il nome del personaggio da lei interpretato. Per
il suo ruolo nel film, la Diaz ha poi ricevuto alcuni dei maggiori
riconoscimenti nel corso della stagione dei premi. Tra questi si
annoverano le nomination ai Golden Globe, ai SAG Awards, e ai
Saturn Award nella categoria alla miglior attrice non
protagonista.
Nel film sono poi presenti anche
altri celebri attori, a partire da Kurt
Russell, il quale accettò il ruolo del dottor Curtis
McCabe senza neanche voler prima leggere la sceneggiatura. Tilda
Swinton e Michael
Shannon appaiono rispettivamente nei ruoli di Rebecca
Dearborn e Aaron, che anche se minori permettono di rendere
riconoscibili i due interpreti all’interno del film. Vi è poi
l’illustre cameo del regista Steven Spielberg, il quale può
essere individuato nella scena di compleanno presente all’inizio
del film.
Vanilla Sky: il trailer e dove
vedere il film in streaming
Per gli appassionati del film, o
per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne
grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali
piattaforme streaming oggi disponibili. Vanilla Sky è
infatti presente su Chili Cinema, Rakuten TV, Amazon Prime Video, Google Play e Apple iTunes.
In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo.
In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta
comodità e al meglio della qualità video.
Attore particolarmente versatile,
nel corso degli ultimi quattro decenni John Cusack
si è distinto per la sua partecipazione a noti titoli per il
cinema. Spaziando dal horror al drammatico, dalla commedia al
thriller, ha così avuto modo di costruirsi un notevole status
all’interno dell’industria, conquistando allo stesso tempo
spettatori di ogni tipo. Ancora oggi lo si ricorda come
protagonista di memorabili pellicole.
Ecco 10 cose che non sai di
John Cusack.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
John Cusack: i suoi film da
attore
10. Ha recitato in noti
lungometraggi. L’attore debutta al cinema nel 1983 con il
film Class, per poi guadagnare popolarità grazie a titoli
come Un compleanno da ricordare (1984), Stand by Me – Ricordo
di un estate (1986), Dentro la notizia (1987),
Non per soldi… ma per amore (1989), Ombre e
nebbia (1992), Mezzanotte nel giardino del bene e del
male (1997), di Clint
Eastwood, La sottile linea rossa (1998), con
Sean
Penn, e Essere John Malkovich (1999), con
John
Malkovich. A partire dal nuovo millennio ha poi
recitato in film di vario genere come I perfetti
innamorati (2001), La giuria (2003), 1408
(2007), con Samuel L.
Jackson, 2012 (2009), Un tuffo nel
passato (2011),The Raven
(2012), The Butler
(2013), con Forest
Whitaker,Maps to the
Stars (2014), con Mia
Wasikowska, Love & Mercy
(2014), Chi-Raq (2015), e Blood Money (2017).
9. È anche
produttore. Nel corso degli anni Cusack si è distinto
anche nel ruolo di produttore, ricoprendo tale compito per diversi
dei film da lui anche interpretati. Tra questi si annoverano
L’ultimo contratto (1997), Alta fedeltà (2000),
con Jack
Black, Grace Is Gone (2007), War,
Inc. (2008), con Ben
Kingsley, Un tuffo nel passato (2010) e
Cell (2016).
Cusack ha affermato di aver svolto tale ruolo per questi titoli
poiché ad essi particolarmente legato. Per i primi due citati, ha
inoltre scritto anche la sceneggiatura.
8. Reciterà in una serie
TV. Salvo qualche sporadico ruolo in film televisivi,
l’attore non ha mai realmente preso parte all’ondata di successo
che ha investito le serie televisive negli ultimi anni. Anche per
lui è però giunto il momento di rimediare, e nel 2020 sarà infatti
tra i protagonisti della serie Utopia, di genere thriller.
Questa verrà distribuita su Amazon Prime Video, e ruoterà intorno ad un
gruppo di giovani che, conosciutisi online, si scoprono
perseguitati da un’organizzazione segreta.
John Cusack: ha una moglie?
7. È estremamente
riservato. Cusack è tra le personalità di Hollywood più
riservate circa la propria vita privata. Di lui, infatti, si sa
poco o nulla. Benché nel corso degli anni gli siano state
attribuite relazioni con diverse sue colleghe, l’attore non ha mai
confermato nessuna di queste. Attualmente single, Cusack non si è
mai sposato. Quando gli venne chiesto di commentare la cosa, si
limitò ad affermare che “la società non mi dice cosa devo
fare”.
John Cusack: chi è sua sorella
6. Sua sorella è una nota
attrice. Come il cognome potrà suggerire, John è il
fratello minore dell’attrice Joan Cusack. Nominata
all’Oscar in due differenti occasioni, per i film Una donna in
carriera e In & Out, l’attrice ha condiviso più volte
la scena insieme al fratello. I film in cui li si può vedere
recitare entrambi sono Class, Un compleanno da ricordare,
Dentro la notizia, Non per soldi… ma per amore, Alta fedeltà,
e War, Inc.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
John Cusack in Stand By Me
5. Ha avuto un ruolo nel
film. Tra i più classici e celebri tra i film coming of
age, Stand By Me narra del difficile processo di
crescita di quattro giovani ragazzi e del delicato sentimento
d’amicizia che li unisce e li unirà sempre. All’interno del film,
in uno dei suoi primi ruoli per il grande schermo, è possibile
ritrovare anche Cusack. Questi, pur comparendo solamente in poche
scene, è riconoscibile nei panni di Denny Lachance, fratello
deceduto del protagonista Gordie.
4. È stata la sua prima
partecipazione ad un film tratto dalle opere di Stephen
King. Cusack ha più volte affrontato il genere horror
nella sua carriera, e ciò lo ha portato quasi inevitabilmente a
legarsi alla trasposizione di alcuni romanzi del celebre autore del
brivido Stephen King. Stand By Me è stato
il primo titolo a riguardo, e sarebbe poi stato seguito anni dopo
da 1408, il più celebre in cui Cusack ha recitato, e
Cell.
John Cusack in Sixteen Candles – Un
compleanno da ricordare
3. È uno degli amici del
protagonista. Come suo secondo film, Cusack viene chiamato
a partecipare alla commedia Sixteen Candles – Un compleanno da
ricordare, celebre titolo per giovani degli anni Ottanta. Qui
ha modo di farsi notare come Bryce, uno dei bizzarri amici del
protagonista, Anthony Michael Hall. Il ruolo,
seppur non centrale, ha permesso all’attore di ottenere ulteriore
popolarità, venendo poi chiamato per numerosi altri film di
rilievo.
John Cusack: il suo patrimonio
2. Possiede un ricco
patrimonio. Ad oggi l’attore continua ad essere
particolarmente richiesto, spaziando di genere in genere. I tanti
lavori svolti nel corso della sua carriera, come anche quelli non
relativi alla recitazione, lo hanno portato nel tempo a raggiungere
un considerevole patrimonio di 50 milioni di dollari. Ciò è merito
anche del successo al box office dei film a cui ha partecipato, che
gli ha permesso di affermare sempre di più il suo status.
John Cusack: età e altezza
1. John Cusack è nato a
Evanston, nell’Illinois, Stati Uniti, il 28 giugno 1966.
L’attore è alto complessivamente 188 centimetri.
Attore candidato all’Oscar,
Terrence Howard ha negli anni costruito una
carriera ricca di titoli di successo, che lo hanno portato a
distinguersi per talento e versatilità. Attivo anche in
televisione, Howard è divenuto celebre per essere stato il
protagonista di una nota serie TV, che lo ha tenuto particolarmente
impegnato negli ultimi anni.
Ecco 10 cose che non sai di
Terrence Howard.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Terrence Howard: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in celebri
lungometraggi. Il primo ruolo di rilievo ricoperto al
cinema dall’attore è quello nel film Goodbye Mr. Holland
(1995). Successivamente acquista maggiore popolarità grazie a
The Best Man (1999) e Big Mama (2000), con
Martin
Lawrence. Con Crash – Contatto fisico (2004),
si afferma ulteriormente, per poi recitare in film come
Ray (2004), con Jamie
Foxx, Hustle & Flow – Il colore della musica
(2005), Iron Man (2008), con Robert Downey
Jr., Winnie Mandela (2011), On the Road
(2012), La regola del silenzio (2012), di Robert
Redford, The
Butler (2013), con Forest
Whitaker, Prisoners
(2013), St. Vincent
(2014), con Bill
Murray, e Cut Throat City (2020).
9. È noto per i suoi ruoli
televisivi. Howard ottiene una prima notorietà in
televisione grazie alla serie Sparks (1996-1998).
Successivamente continua a distinguersi grazie a titoli come
Street Time (2003), Law & Order: LA (2010-2011),
Wayward Pines (2015-2016), Hada Madrina (2016) e
Electric Dreams (2017). Dal 2015 è tuttavia noto sul
piccolo schermo grazie al personaggio di Lucious Lyon, protagonista
della serie Empire, conclusasi nel
2020.
8. È stato nominato al
premio Oscar. Uno dei ruoli più importanti nella carriera
dell’attore è quello di Djay, protagonista del film Hustle &
Flow – Il colore della musica. All’interno di questo Howard è
infatti un carismatico pappone con il sogno di diventare un
affermato rapper. Per la sua interpretazione, l’attore è stato poi
nominato a diversi importanti premi cinematografici, tra cui il
prestigioso premio Oscar per il miglior attore protagonista.
Terrence Howard: moglie e
figli
7. Si è sposato più
volte. Nel corso degli ultimi vent’anni l’attore è stato
sposato per ben tre volte, dando alla luce un totale di cinque
figli. Il primo matrimonio, durato dal 2003 al 2007 fu con Lori
McCommas, dalla quale ebbe tre figli. Nel 2010 sposò invece
Michelle Ghent, ma la loro relazione durò poco più di un anno, e
nel 2013 arrivarono al divorzio. Il terzo matrimonio di Howard
risale allo stesso 2013, quando sposa Mira Pak. Da lei ebbe il
quarto figlio, nel 2015, e in quello stesso anno divorziano. Nel
2016, anche se la relazione era già finita, nacque il loro secondo
figlio (il quinto per Howard).
Terrence Howard in Pride
6. Ha interpretato e
prodotto il film. Nel 2007, mentre era all’apice del suo
successo, l’attore recitò nel film Pride. Dramma sportivo,
questo vede Howard nei panni di Jim Ellis, il quale si impegna a
dar vita ad una squadra di nuoto per adolescenti problematici. Per
il film, tuttavia, Howard non si limita a recitare nel ruolo del
protagonista, ma ricopre anche le vesti di produttore esecutivo,
supportando così la realizzazione del film.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Terrence Howard in Iron Man
5. Ha condotto ricerche sul
luogo per il suo ruolo. Nel film Iron Man, primo
del Marvel Cinematic Universe, l’attore
ha ricoperto il ruolo del colonnello James Rhodes. Per poter
comprendere meglio il personaggio, Howard visitò diverse basi
militari, come la Nellis Air Force, dove passò diverso tempo a
stretto contatto con il personale, osservandone la routine e i
compiti principali. Tutto ciò si rivelò per lui fondamentale al
fine di risultare realistico nel ruolo.
4. Era entusiasta di
recitare nel film. Per l’attore partecipare al film era
non solo l’occasione per dar vita a qualcosa di nuovo nella sua
carriera, ma anche per poter recitare a stretto contatto con
Robert Downey Jr. Howard si è infatti dichiarato
suo fan sin dai suoi primi film, e lo ha in più occasioni citato
come uno dei suoi interpreti preferiti. Per loro fu tuttavia
l’unica possibilità di lavorare insieme, poiché i loro rapporti si
incrinarono in seguito al film.
Terrence Howard e Robert Downey
Jr.
3. Ha accusato il collega
del suo mancato rinnovo nel ruolo. Al momento delle
riprese di Iron Man, Howard era l’attore più pagato sul
set. Dopo il successo del film, tuttavia, fu chiaro che ciò sarebbe
ben presto cambiato. Stando a quanto riportato dall’attore infatti,
la Marvel andò contro il loro
precedente accordo offrendogli un compenso particolarmente ridotto.
Ciò era dovuto anche alla necessità di offrire di più a Downey Jr.
Howard decise infine di rinunciare al ruolo, dando la colpa al
collega per il trattamento ricevuto. Nei film successivi è poi
stato sostituito da Don
Cheadle.
2. I due attori erano in
aperta competizione. Del set di Iron Man Howard
ha raccontato la gioia di poter collaborare con Downey Jr., che
ammirava molto. Tale sentimento venne poi in parte a decadere nel
momento in cui tra i due attori si generò una forte competizione,
specialmente da un punto di vista fisico. I due sembra fossero
infatti soliti sfidarsi a chi sfoggiava una corporatura più
massiccia e muscolosa. Da qui sembra siano nati i primi contrasti
tra di loro, che portarono poi all’allontanamento di Howard.
Terrence Howard: età e altezza
1. Terrence Howard è nato a
Chicago, nell’Illinois, Stati Uniti, l’11 marzo 1969.
L’attore è alto complessivamente 164 centimetri.
Grazie ad alcuni noti titoli
televisivi, l’attrice Melanie Scrofano è divenuta
un volto celebre del piccolo schermo, dove si è affermata per
versatilità e carisma. Nel corso della sua carriera non ha però
mancato di recitare anche in film per il cinema, dando ulteriore
prova della sua capacità di passare da un ruolo ad un altro con
grande naturalezza, e adattandosi anche ai generi più diversi tra
loro.
Ecco 10 cose che non sai di
Melanie Scrofano.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Melanie Scrofano: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in noti
film per il cinema. Dopo alcuni anni di televisione,
l’attrice ha l’occasione di debuttare sul grande schermo con il
film Baby Blues (2008). A renderla ulteriormente celebre è
però il ruolo di Gena in Saw VI (2009), come anche i
successivi film Edwin Boyd (2011), con Kelly
Reilly, The Conspiracy (2012), Nurse –
L’infermiera (2013), e RoboCop (2014),
dove fa parte di un cast comprendente Joel
Kinnaman, Gary Oldman, Samuel L.
Jackson e Abbie
Cornish. Nello stesso anno recita in Wolves,
con Jason
Momoa, e in seguito in Mangiacake (2015),
Happily Ever After (2016), A Sunday Kind of Love
(2016) e Finché morte non ci separi (2019).
9. È nota per i suoi ruoli
televisivi. La Scrofano è prevalentemente nota per i ruoli
da lei ricoperti per il piccolo schermo. Tra i più significativi si
annoverano quelli nelle sehwerie Pure Pwnage (2010),
Being Erica (2010), The Listeners (2012-2014),
Gungland Undercover (2015), Damien (2016),
Designated Survivor (2016), con Maggie
Q, e Wynonna Earp
(2016-in corso), dove ha recitato nel ruolo della protagonista. Ha
in seguito preso parte a Bad Blood (2018) e
Letterkenny (2016-2019).
8. Reciterà in un atteso
crime. L’attrice è attesa prossimamente al cinema con il
film The Silencing, incentrato su di un solitario
cacciatore alla ricerca del killer che potrebbe aver ucciso sua
figlia anni prima. Non è stato rivelato il ruolo che la Scrofano
ricoprirà all’interno della pellicola, ma questa le permetterà di
recitare al fianco di attori come Annabelle Wallis,
Nikolaj
Coster-Waldau e Hero
Fiennes-Tiffin.
Melanie Scrofano è su Instagram e
Twitter
7. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 218 mila persone. All’interno
di questo la Scrofano è solita condividere prevalentemente immagini
e video promozionali relativi ai suoi progetti per il cinema o la
televisione. Non mancano però anche post più generici relativi a
cause sociali sostenute dall’attrice o suoi momenti di svago, in
compagnia di amici o colleghi.
6. È presente anche su
Twitter. L’attrice non ha mai nascosto di apprezzare i
social network oggi presenti, utilizzandoli tano per promuovere il
proprio lavoro quanto tematiche a lei care. Oltre ad Instagram, la
Scrofano ha anche un profilo su Twitter, con un totale di 114 mila
follower, dove condivide novità e curiosità sui propri progetti,
intrattenendo i propri fan e rendendoli partecipi delle proprie
novità.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Melanie Scrofano: marito e
figli
5. Era incinta durante le
riprese di una serie. L’attrice è da sempre notoriamente
riservata circa la propria vita privata. Del marito si sa soltanto
il suo nome, Jeff, mentre rimangono avvolte nel mistero professione
di lui e data del matrimonio. La coppia ha ad oggi due figli, il
primo nato nel 2013, e il secondo nell’aprile del 2017. Durante
quest’ultima gravidanza, l’attrice ha comunque continuato finché
possibile a recitare nella serie Wynonna Earp.
Melanie Scrofano parla
italiano
4. Ha origini
italiane. L’attrice è nata e cresciuta in Canada, ma nella
sua famiglia si ritrovano anche origini italiane e francesi. Ciò ha
portato la Scrofano a diventare una trilingue, in grado di parlare
fluentemente l’inglese, il francese e l’italiano. L’attrice ha
inoltre più volte sottolineato di essere fiera di tali origini, che
le permettono di sentirsi figlia del mondo e non di un unico
paese.
Melanie Scrofano in Wynonna
Earp
3. È la protagonista della
serie. Dal 2016 l’attrice è protagonista della serie
basata sull’omonima serie a fumetti di genere western horror.
Personaggio principale, ricoperto dalla Scrofano, è infatti quello
di Wynonna Earp, pronipote del celebre Wyatt, che in età adulta si
trova a dover proteggere la propria città da una serie di demoni e
malvagie creature, continuando così nella missione portata avanti
per secoli dalla sua dinastia.
2. Dirigerà alcuni episodi
della quarta stagione. Con tre stagioni all’attivo,
Wynonna Earp è stata già rinnovata per una quarta,
attualmente in lavorazione. Per questa, la Scrofano ha fatto sapere
che debutterà come regista di alcuni episodi. L’attrice ha detto di
aver imparato molto guardando i registi susseguitisi nel corso
della serie, e di voler dare anche il proprio punto di vista alla
storia. I produttori sono dimostrati ben lieti di darle tale
opportunità, affermando che nessuno conosce la serie meglio di
lei.
Melanie Scrofano: età e
altezza
1. Melanie Scrofano è nata
a Ottawa, in Canada, il 20 dicembre 1982. L’attrice è alta
complessivamente 170 centimetri.
Dopo la trilogia iniziata con
50 sfumature di
grigio, l’erotismo torna a farla da padrone nella
letteratura e al cinema con il film After. Diretto
dalla esordiente Jenny Gage, questo è stato
distribuito nei cinema di tutto il mondo nel corso del 2019,
ottenendo un buon riscontro da parte del pubblico, attratto dai
sentimenti messi in gioco dalla storia narrata.
Il film è la trasposizione
cinematografica dell’omonimo romanzo scritto da Anna Todd.
Questo era stato inizialmente rilasciato nel 2013 sulla piattaforma
Wattpad, dove ha in breve ottenuto oltre 544 milioni lettori. Tale
successo portò poi alla pubblicazione cartacea del romanzo e dei
suoi seguiti. Nel 2017, invece, si arrivò all’acquisizione dei
diritti per adattare sul grande schermo la storia d’amore narrata
dalla Todd.
I fan del romanzo apprezzarono il
suo adattamento cinematografico a tal punto da permettergli di
vincere importanti premi nel corso dei Teen Choice Awards. Qui,
dove a votare i vincitori sono gli stessi spettatori,
After ha infatti trionfato nelle categorie per il miglior
attore, miglior attrice e miglior film drammatico.
After: la trama e il cast del
film
Protagonista di
After è la diciannovenne Tessa Yong, la
cui vita si divide tra la scuola e il soffocante rapporto con la
madre Carol. Iniziata una nuova avventura alla Washington Central
University, qui incontra il misterioso Hardin Scott. Questi
inizierà a fare sempre più breccia nel cuore della ragazza,
decidendo infine di rivelarle il suo passato, segnato dall’odio e
dalla violenza. Convintasi che il ragazzo sia però cambiato, Tessa
accetta di stringere sempre di più il loro turbolente rapporto,
ignara che Hardin nasconde ancora numerosi segreti che potrebbero
mettere a rischio il loro rapporto.
A dar volto alla protagonista è
l’attrice Josephine
Langford, la quale ha rivelato di essere stata una fan
di After sin dalle sue prime pubblicazioni su
Wattpad. Per quanto oggi sia difficile immaginare Tessa
interpretata da qualcuno che non sia lei, la Langford non era stata
la prima scelta per il ruolo. Questo era stato inizialmente
affidato ad un’altra attrice, la quale dovette però tirarsi
indietro all’ultimo per via di altri impegni. A causa di questo
casting tardivo, quindi, la Langford ebbe a disposizione soltanto
una settimana per prepararsi alla parte, completando la lettura
della sceneggiatura e costruendo l’emotività del personaggio.
Nei panni di Hardin Scott vi è
invece il giovane Hero
Fiennes-Tiffin, da sempre prima scelta per il ruolo.
Per poter assumere tali panni, tuttavia, l’attore dovette
sottoporsi a diverse ore di trucco, volte ad applicare sul suo
corpo i tatuaggi che caratterizzano il personaggio. Grazie al
trucco, gli è stato inoltre conferito un aspetto più adulto, per
nascondere il fatto che l’interprete sia in realtà più giovane
della sua co-protagonista. Per il ruolo della madre di
Tessa è invece stata scelta l’attrice Selma
Blair, la quale si è dichiarata entusiasta di poter
prendere parte ad un progetto amato dai giovani.
After: le differenze con il libro
e il sequel
Nell’adattare per il cinema
la storia narrata nel primo romanzo della serie, l’autrice è dovuta
necessariamente scendere a compromessi con alcune
modifiche. La prima di queste riguarda la natura del
protagonista maschile. Nello scrivere di questo, infatti, l’autrice
era inizialmente partita con il realizzare una fanfiction ispirata
e dedicata al cantante Harry Styles, degli One Direction. Ciò, per
il film, è stato naturalmente tralasciato, dando al personaggio
nuove caratteristiche. Questi, infatti, viene rappresentato con un
carattere più introverso e cauto, contrariamente all’irascibilità
descritta nel libro.
Altra modifica notevole è quella
relativa al personaggio di Tristan. Se nel romanzo questi è il
fidanzato della compagna di stanza di Tessa, nel film diventa
invece un personaggio femminile. Tale decisione è stata
particolarmente apprezzata dalla scrittrice, secondo la quale è
così possibile dare un ulteriore punto di vista femminile sulla
vicenda. A livello di struttura, allo stesso modo, sono state
apportate alcune trasformazioni. Queste riguardano tanto le
turbolenti scene di sesso tra i protagonisti, nel film notevolmente
ridotte, quanto lo stesso finale. La produzione ha infatti deciso
di adottare una svolta inedita che lasciasse aperta la storia ai
futuri sequel.
Nel maggio del 2019, infatti, ad un
mese dall’uscita in sala di After, viene annunciato che è
ufficialmente in lavorazione un sequel. Questo sarà basato sul
secondo romanzo della serie, composta da cinque libri. Gli attori
visti nel primo film sono stati riconfermati nei rispettivi ruoli,
e le riprese si sono svolte dall’agosto al settembre dello stesso
anno. L’uscita in sala di After
2 era originariamente prevista per l’aprile del
2020. Questa è stata tuttavia rinviata a data da destinarsi a causa
della pandemia di Coronavirus.
After: il trailer del film e dove
vederlo in streaming
Gli appassionati del film, o coloro
che non l’avessero ancora visto, possono fruirne grazie alla sua
presenza su alcune delle principali piattaforme streaming presenti
in rete. After è infatti presente nel catalogo di Rakuten
TV, Chili Cinema, Infinity, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. In base a quale di queste si
sceglierà, sarà sufficiente sottoscrivere un abbonamento generale o
noleggiare il singolo film, potendo poi vederlo in tutta comodità e
al meglio della sua qualità video.