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Daisy Ridley di STAR WARS sostituisce la spada laser con un’ascia nel primo look di We Bury The Dead

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La star della trilogia di Star Wars, Daisy Ridley, sostituisce la spada laser con un’ascia per la sua prima incursione nel genere horror.

In vista della sua anteprima mondiale all’Adelaide Film Festival in Australia il prossimo novembre, Variety ha condiviso le prime foto ufficiali del nuovo thriller di sopravvivenza con zombie We Bury The Dead.

Scritto e diretto da Zak Hilditch (1922, These Final Hours, Rattlesnake), il film vede Ridley nei panni di una donna di nome Ava che è alla ricerca di suo marito all’indomani di un catastrofico esperimento militare che ha decimato la popolazione della Tasmania.

Ava si unisce a una “unità di recupero corpi” nel disperato tentativo di scoprire cosa sia successo a suo marito e finisce per essere incaricata di seppellire i cadaveri. Tuttavia, ben presto si rende conto che alcuni dei corpi non sono così morti come dovrebbero.

Apparentemente non spaventata dall’emergere di una minaccia soprannaturale, Ava impugna un’ascia e inizia a sbarazzarsi dei non-morti, mentre è “costretta a fare pace con i propri affari incompiuti di fronte all’inutilità”.

Guardate le foto al link sottostante e tenete d’occhio il primo trailer, che dovrebbe arrivare a giorni.

Cosa ha detto il regista in merito all’ingaggio di Daisy Ridley in We Bury The Dead

“Avere Daisy nel ruolo di Ava è un sogno che si avvera. Incarna il mix perfetto di vulnerabilità, grinta e determinazione che Ava emana in tutto il film”, ha detto Hilditch della performance della Ridley in una recente intervista.

Ridley ha recentemente recitato in The Marsh King’s Daughter e Young Woman and the Sea, oltre che in Sometimes I Think About Dying. L’attrice tornerà a vestire i panni di Rey in un nuovo film di Star Wars ambientato 15 anni dopo la trilogia sequel, che Variety definisce New Jedi Order (resta da vedere se questo sarà il titolo ufficiale).

Le riprese di We Bury The Dead si sono svolte nell’arco di un mese ad Albany, nell’Australia occidentale. Il cast comprende anche Mark Coles Smith (Mystery Road: Origin) Brenton Thwaites (Titans) Kym Jackson, Matt Whelan, Deanna Cooney e Holly Hargreaves. Il progetto riunisce Hilditch con Ross Dinerstein, il produttore della commedia romantica di Netflix Players con Gina Rodriguez. Tra gli altri produttori figurano Kelvin Munro e Grant Sputore di The Penguin Empire.

“Ava Newman (Daisy Ridley), una donna disperata, cerca suo marito all’indomani di un catastrofico esperimento militare. Nella speranza di trovarlo vivo, Ava si unisce a un’unità di recupero corpi, ma la sua ricerca prende una piega agghiacciante quando i cadaveri che sta seppellendo iniziano a dare segni di vita.”

Superman: James Gunn condivide il primo sguardo ufficiale al Jimmy Olsen di Skyler Gisondo

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Oggi ricorrono 83 anni dal debutto di Jimmy Olsen nei fumetti DC Comics e lo sceneggiatore e regista di Superman James Gunn ha condiviso due nuovi scatti della versione di Skyler Gisondo del personaggio.

Uno è stato pubblicato su X e l’altro su Instagram; l’attore indossa lo stesso costume che abbiamo visto nelle foto del set, suggerendo che sarà il suo look principale per tutta la durata del film.

L’attore è sicuramente in forma ed è conosciuto soprattutto per i ruoli in Licorice Pizza, Booksmart, Vacation, The Righteous Gemstones e Santa Clarita Diet.

È da un po’ di tempo che non vediamo esplorata sullo schermo l’amicizia tra Clark Kent e Jimmy (nel DCEU, il fotografo è stato colpito alla testa prima di incontrare l’Uomo d’Acciaio). Con James Gunn – grande appassionato di fumetti – alla guida del DCU, la situazione sembra finalmente destinata a cambiare.

“Buon anniversario all’amico di Superman, Jimmy Olsen, che ha debuttato in questo giorno nel 1941 (anche se è apparso prima come ‘ragazzo dell’ufficio’ in Action Comics 6)”, dice Gunn nei post qui sotto. “Creato da Jerry Siegel, Joe Shuster e Bob Maxwell. Non vedo l’ora che possiate vedere l’interpretazione di [Skyler Gisondo] in Superman l’11 luglio 2025”.

Date un’occhiata più da vicino al Jimmy Olsen di Gisondo nei post sui social media qui sotto.

Tutto quello che sappiamo su Superman

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.

Nel cast anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas Hoult Nathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.

Superman uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

The Crow – Il Corvo: perché non è un remake e perché merita un’occasione

Rispolverando una pagina della cultura pop divenuta simbolica e amatissima dagli spettatori che all’inizio degli anni ‘90 erano adolescenti e ragazzini, Rupert Sanders, già regista di Ghost in the Shell con Scarlett Johansson, si mette al timone di The Crow – Il Corvo, nuovo adattamento del fumetto di James O’Barr e al cinema in Italia dal 28 agosto.

La storia di Eric e della sua vendetta nel nome dell’amata Shelly è diventata celebre con il film del 1994 diretto da Alex Proyas e interpretato da Brandon Lee, e ora tocca a Bill Skarsgård raccogliere il suo testimone.

La tragica storia del fumetto

Il corvo film differenze fumetto

Nato da una necessità lacerante di elaborare un dolore personale insuperabile, il fumetto de Il Corvo è stato un punto di riferimento per la cultura post-punk di fine anni 80’ che da subito ha raccolto consensi e il plauso della comunità indipendente. Ogni capitolo del fumetto aveva come titolo una canzone dei Joy Division, le tavole disegnate con raffinatezza di dettagli si alternavano a pagine buttate giù in fretta e furia, abbozzate, quasi proprio a simulare il dolore che su di esse veniva riversato dell’autore che mai più, né prima né dopo, avrebbe raggiunto tale livello artistico.

James O’Barr aveva le idee molto chiare sul suo personaggio principale, Eric, e su quello che era il drive principale dell’opera, la vendetta ineluttabile di un uomo che era stato ucciso insieme alla sua donna e che, presto o tardi, avrebbe certamente portato a termine la sua missione. Un vendicatore immortale che lentamente ma inesorabilmente avrebbe compiuto la sua missione.

L’adattamento “maledetto” con Brandon Lee

Il Corvo nuovo poster

L’adattamento del 1994 da Alex Proyas con Brandon Lee venne “venduto” come il film maledetto che era costato la vita al suo protagonista si posizionò in una prospettiva leggermente diversa. La storia perse la sua caratteristica di ineluttabilità, il protagonista venne trasformato da implacabile vendicatore e uomo/spettro che poteva essere ucciso se il corvo che aveva riportato indietro al sua anima fosse stato fatto fuori. Non solo. Il cambiamento più importante è stato apportato al mood del personaggio stesso.

Tanto era piegato su se stesso e tormentato l’Eric delle pagine di O’Barr, tanto era glamour, bellissimo, atletico l’Eric di Proyas e di Lee, in posa con la chitarra sotto la pioggia, mentre suonava il suo dolore in una maniera patinata e posticcia che allontanando i punk ormai vecchi, è stato però in grado di raccogliere consensi entusiasti da parte dei giovanissimi che all’inizio degli anni Novanta vedevano in quell’estetica e in quella storia d’amore tanto assoluta e totale una narrazione che a tutti gli effetti parla più all’adolescenza che ai cuori duri dei post punkettoni incalliti.

E infatti la colonna sonora del film non ha fatto altro che confermare questa tendenza volutamente accattivante. I lettori si O’Barr si arrabbiarono, quel belloccio muscoloso e dolente non era il loro vendicatore, eppure il pubblico amò tantissimo il film che negli anni è diventato un piccolo culto.

Prodotto modesto e francamente trash, Il Corvo ha assunto un’importanza cardinale nella cultura condivisa degli anni ’90, ed è sinceramente amato da moltissimi (anche da chi scrive!), tanto da assurgere a capolavoro intoccabile della cinematografia moderna, almeno quanto il mito dello sfortunato Brandon Lee, che morì sul set e alla memoria del quale il film è dedicato. Ovvio che le voci, circolate da tempo, di un remake siano state accolte con scetticismo.

The Crow – Il Corvo non è un remake

The Crow - Il corvo 2024

Tuttavia, il film di Rupert Sanders non è affatto un remake, anzi, prende le distanze in maniera netta sia dal film del ’94 che dal fumetto di James O’Barr, proponendo una storia completamente  nuova che, pur basandosi sulla struttura del revenge movie in cui l’eroe, tornato dal mondo dei morti, cerca la vendetta, cambia le carte in tavola. Ovviamente il tutto è arricchito da piccoli cambiamenti e sottotrame che non riveleremo per non togliere allo spettatore il piacere di scoprirle in sala.

Accanto a Bill Skarsgård, nuovo volto di Eric, nel cast del film c’è FKA Twigs, cantautrice britannica che non a caso interpreta una Shelly con un passato oscuro ma anche con un talento musicale che si sposa con la passione di Eric per le parole e le poesie. Già questa premessa si discosta dai due precedenti e pone la storia nel presente, ricalcando la loro estetica su quella trap. Anche il personaggio di Danny Huston aggiunge un colore in più alla storia, oltre ad arricchirne la trama rendendo il personaggio di Shelly più articolato rispetto a quanto già visto.

Porta con sé un elemento soprannaturale che non aveva il Top Dollar di Michael Wincott e anche una certa cruda cattiveria nella storia, che si traveste da banale normalità e per questo, forse, fa ancora più paura. Il corvo stesso, colui che dà una seconda possibilità a Eric di far bene quello che è andato male, non è una presenza animale magico/mistica, ma una persona che mette l’eroe sul suo cammino. A parte qualche citazione letterale di frasi dal film con Brandon Lee, imparate a memoria nel tempo, quella di Eric e Shelly del 2024 è una storia completamente diversa. Ma quindi, perché vedere il film?

Perché vale la pena vedere The Crow – Il Corvo

The Crow - Il corvo 2024

Quello che appare interessante in The Crow – Il Corvo è proprio il cambiamento estetico che corrisponde a quello che è accaduto al mondo, tra il ’94 e il 2024. L’estetica punk che era sul limite del tempo massimo nel film con Brando Lee qui lascia spazio a un look contemporaneo che prede a prestito i look dei trapper che spopolano trai più giovani. Perché se il primo adattamento del testo di O’Barr ha fatto inorridire i fan del fumetto duri e puri ma ha conquistato orde di giovanissimi, proprio per il fascino di quel look, questo film è dedicato a chi nell’estetica trapper ci sguazza, e quindi non i fan del vecchio film ormai quarantenni, ma quelli che oggi sono giovani, giovanissimi e adolescenti.

Non solo. Il drive principale del film, la vendetta per amore, rimanda a un tipo di sentimento puro e imperituro, quel tipo di amore che si prova soltanto da molto giovani e quindi non è assurdo pensare che proprio un pubblico adolescente possa appassionarsi a questa storia che ha l’aspetto e i temi di una contemporaneità che appartiene a loro.

The Crow – Il Corvo arriva al cinema il prossimo 28 agosto distribuito da Eagle Pictures.

The Crow – Il Corvo: nuovo spot tv, dal 28 agosto al cinema!

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The Crow – Il Corvo: nuovo spot tv, dal 28 agosto al cinema!

Eagle Pictures ha diffuso un nuovo inedito spot tv di The Crow – Il Corvo, l’annunciato nuovo adattamento cinematografico dell’omonimo fumetto.  Bill Skarsgård (IT, John Wick 4) è The Crow – Il Corvo, il leggendario e iconico personaggio della graphic novel di James O’Barr, rivisitato in questa nuova versione cinematografica diretta da Rupert Sanders. Eric Draven (Skarsgård) e Shelly Webster (FKA twigs), legati da un amore profondo, vengono brutalmente uccisi, da una banda di criminali.

Di fronte alla possibilità di salvare Shelly, il suo unico vero amore, sacrificando se stesso, Eric intraprende una vendetta feroce e senza pietà contro i loro assassini, viaggiando attraverso il mondo dei vivi e dei morti determinato a rimettere a posto le cose.

Bill Skarsgård sarà un buon eroe d’azione in The Crow?

Mentre i trailer di The Crow – Il Corvo hanno mostrato alcune sequenze d’azione di Skarsgård nei panni di Draven, questa clip è la prima volta che il pubblico ha potuto vedere l’attore in azione. Finora le cose sembrano promettere bene, soprattutto perché Draven è ben lontano dal tipico eroe d’azione. Ciò che rende Draven unico è che assorbe molte punizioni e che, senza le sue abilità uniche, verrebbe ucciso.

Mentre i trailer di The Crow – Il Corvo hanno mostrato alcune sequenze d’azione di Skarsgård nei panni di Draven, questa clip è la prima volta che il pubblico può vedere l’attore in azione. Finora le cose sembrano promettere bene, soprattutto perché Draven è ben lontano dal tipico eroe d’azione. Ciò che rende Draven unico è che assorbe molte punizioni e che, senza le sue abilità uniche, verrebbe ucciso.

Ted Lasso: via libera per la quarta stagione con il ritorno dei membri del cast

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Ted Lasso si avvia verso il via libera alla quarta stagione, come confermato da Variety.

La Warner Bros. Television ha acquisito le opzioni sui membri del cast originale Hannah Waddingham, Brett Goldstein e Jeremy Swift. Si ritiene che Jason Sudeikis sia coinvolto nel revival in qualità di produttore esecutivo. La Warner Bros. TV ha rifiutato di commentare.

Waddingham, Goldstein e Swift sono noti al momento perché sono membri di Equity nel Regno Unito e hanno accordi diversi rispetto al cast SAG-AFTRA degli Stati Uniti. Le trattative si svolgeranno successivamente.

Si parla di un revival di “Ted Lasso” da quando la serie è terminata. A gennaio, l’amministratore delegato della Warner Bros. TV Channing Dungey aveva ventilato a Variety la possibilità che la serie continuasse dopo il finale della terza stagione, andato in onda l’anno scorso.

Voglio dire, avete visto il finale, c’è una piccola porta che potrebbe essere riaperta se necessario“, ha detto Dungey. “Non metterei ancora il punto alla fine della frase. C’è ancora molto amore per ‘Ted Lasso’. E credo che ci sia ancora molto entusiasmo da parte di Apple per ‘Ted Lasso’. Se dovesse presentarsi l’opportunità, saremmo entusiasti di tornare a produrre altri ….. Ci sono sempre conversazioni in corso, ma niente di ufficiale“.

Ted Lasso” segue Sudeikis nel ruolo del protagonista, un piccolo allenatore di football universitario del Kansas assunto per allenare una squadra di calcio professionistica in Inghilterra, nonostante non abbia alcuna esperienza come allenatore di calcio. Nel cast anche Waddingham, Goldstein, Swift, Brendan Hunt, Juno Temple e Phil Dunster.

La serie è stata sviluppata da Sudeikis, Bill Lawrence, Hunt e Joe Kelly e si basa sul format e sui personaggi preesistenti di NBC Sports.i

Ritorno al futuro: la spiegazione di tutte le 8 linee temporali dei film

Grazie all’intromissione di Marty (Michael J. Fox) e Doc (Christopher Lloyd) nella loro Delorean, nei film di Ritorno al futuro esistono più linee temporali. Ogni capitolo mostra le insidie della fuga verso altri punti della storia e del futuro e, tra le alterazioni del passato (e del futuro) da parte di Marty e Doc Brown, si crea un bel pasticcio. Naturalmente, i film di Ritorno al futuro non sono mai stati concepiti come un modello di viaggio nel tempo. La cosa più avvincente della serie è che le linee temporali si intersecano e si alterano senza essere impantanate in ogni singolo dettaglio reale della fisica quantistica.

Il risultato sono tre film – e un cortometraggio di 10 minuti del 2015 in cui Doc Brown salva il mondo da un’apocalisse nucleare – che continuano ad affascinare gli spettatori. Quello che inizia come un viaggio accidentale nel passato si evolve rapidamente in qualcosa di molto più caotico e divertente. Gli eventi del primo film di Ritorno al futuro sono piuttosto semplici. Solo dopo Ritorno al futuro parte II, che divide l’azione tra passato e futuro, le cose si fanno frenetiche. Quando il terzo film della trilogia si conclude, ci sono 8 linee temporali separate viste in Ritorno al futuro, la maggior parte delle quali sono state create da Doc o Marty che hanno cambiato la storia.

 La prima linea temporale di Ritorno al futuro – 1985

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Il pubblico viene introdotto per la prima volta a Marty McFly nell’allora 1985. È subito chiaro che il concetto di tempo è un fattore importante nel film: Marty, impegnato a suonare la chitarra a casa dell’errante Doc Brown, si accorge che i numerosi orologi circostanti sono lenti di 25 minuti. È in ritardo per la scuola e si scatena una folle corsa per arrivare in classe. Più tardi, dopo la scuola, a Marty viene chiesta una donazione per salvare la torre dell’orologio locale, colpita da un fulmine durante un terribile temporale nel 1955 alle 22:04 precise e mai riparata.

Quella sera, incontra Doc al centro commerciale Twin Pines e gli viene presentata la macchina del tempo, una Delorean convertita e alimentata a plutonio. Ma quando Doc viene ucciso da un gruppo di terroristi libici in cerca di vendetta dopo aver ricevuto una finta bomba in cambio di plutonio, Marty fugge con la Delorean e si spedisce accidentalmente nel 1955. Questa può essere considerata la prima linea temporale di Ritorno al futuro ed è stata interrotta grazie alle azioni di Marty nel passato.

Il passato alternativo influenzato da Marty McFly – 1955

Lea Thompson in Ritorno al Futuro

L’arrivo di Marty nel passato è uno shock e, mentre lotta per dare un senso a ciò che è appena accaduto, individua Doc Brown. Doc scelse originariamente il 5 novembre 1955, mentre mostrava la macchina del tempo a Marty nel 1985. Il suo significato risiede nel fatto che è la data in cui Doc ha ideato il concetto di flusso condensatore, il dispositivo che consente di viaggiare nel tempo. Dopo essere riusciti a convincere Doc Brown di venire dal futuro, i due creano un piano per mandare Marty nel 1985. Tuttavia, nel 1955 il plutonio non è disponibile.

L’energia necessaria per mandare la Delorean nel 1985 dovrà provenire dal fulmine che dovrebbe colpire la torre dell’orologio. Marty trascorre una settimana nel 1955 mentre Doc si prepara per la tempesta e si tiene occupato cercando di rimediare ai danni che ha causato impedendo il primo incontro tra suo padre e sua madre. Alla fine Marty riesce a far sì che il padre si opponga al bullo locale Biff Tannen e che i suoi genitori ballino insieme e si innamorino. Marty viene rispedito con successo nel futuro, ma è stata creata una nuova linea temporale di Ritorno al futuro.

La nuova linea temporale del presente creata da Marty – 1985

ritorno-al-futuro-film

Quando Marty torna nel 1985, è entusiasta di essere a casa. Vede di nuovo Doc ucciso dai libici, ma questa volta Doc indossa un giubbotto antiproiettile grazie a una lettera di avvertimento che Marty gli aveva lasciato nel 1955. Anche altre cose sono cambiate in questa linea temporale di Ritorno al futuro, ma fortunatamente si tratta di cambiamenti positivi, dovuti al fatto che suo padre si è opposto a Biff nel 1955. La sua famiglia ha avuto successo e il padre è ora un autore pubblicato. Entrambi i genitori appaiono sani, felici e innamorati.

A differenza del rapporto disimpegnato della linea temporale del 1985, in cui la madre di Marty sembrava avere problemi di alcolismo. Marty è felice di sapere che ora possiede il camion 4×4 che desiderava da tempo, mentre Biff si è ridotto a svolgere docilmente le faccende domestiche per la famiglia McFly. Purtroppo, non molto tempo dopo che Marty si è ricongiunto con la sua fidanzata Jennifer, Doc torna dal futuro per dire alla coppia che devono accompagnarlo nel futuro per salvare i loro figli.

Il futuro della nuova linea temporale di Marty McFly – 2015

Ritorno al futuro - Parte II film

Il viaggio nel futuro avviene in Ritorno al futuro – parte II e richiede che Marty impedisca a suo figlio, Marty Jr. di unirsi a Griff, nipote di Biff, in una rapina. La rapina porterà Marty Jr. in prigione e anche Marlene, la figlia di Marty, sarà incarcerata dopo aver tentato di far evadere il fratello. Jennifer inizia a fare troppe domande durante il viaggio verso il 2015 e viene resa incosciente da Doc, così Marty intraprende la missione da solo.

Ci riesce, ma decide di comprare un almanacco sportivo che contiene i punteggi di tutte le gare sportive dal 1950 al 2000. Quando Doc viene a sapere cosa ha fatto Marty, butta via l’almanacco, poiché non ha inventato la macchina del tempo a scopo di lucro. Ma nell’ombra c’è nonno Biff, che raccoglie l’almanacco e in seguito ruba la Delorean. Marty, Doc e Jennifer tornano nel 1985 ignari dell’intromissione di Biff, che creerà una nuova linea temporale di Ritorno al futuro.

La nuova linea temporale creata dal futuro Biff Tannen – 1985

Ritorno al futuro - parte 2 Biff Tannen

All’inizio tutto sembra normale quando Marty torna a Hill Valley. Ma quando Marty tenta di tornare a casa in Ritorno al futuro parte II, scopre che lì vive una famiglia completamente diversa, la nuova linea temporale di Ritorno al futuro. Marty scopre subito che questa versione di Hill Valley del 1985 non è affatto simile a quella che aveva lasciato. Nel nuovo presente, suo padre è morto, sua madre ha sposato l’uomo più ricco della città (Biff) e Doc è stato internato in un istituto psichiatrico.

Quando Marty va a confrontarsi con Biff su ciò che è successo, Biff confessa di aver ricevuto un almanacco sportivo nel 1955 da un vecchio. I punteggi contenuti all’interno lo hanno reso incredibilmente ricco nei 30 anni successivi. Biff Tannen rivela anche che intende uccidere Marty, così come ha ucciso il padre di Marty. Dopo un inseguimento nell’hotel di Biff, Marty riesce a raggiungere il tetto, dove Doc lo salva utilizzando la Delorean.

Il passato alternativo che Marty McFly ha influenzato di nuovo – 1955

Lea Thompson in Ritorno al Futuro

Marty torna di nuovo nel passato in Ritorno al futuro parte II, questa volta per salvare il futuro. Lui e Doc arrivano con il piano di rubare l’almanacco a Biff e distruggerlo. Una volta distrutto l’almanacco, Biff non potrà più arricchirsi e creare il 1985 distopico da cui sono appena usciti. La data è ancora una volta il 5 novembre 1955, con Marty e Doc che arrivano poco prima del ballo “Incanto sotto il mare”. Ma come sempre accade quando si manomette la linea temporale di Ritorno al futuro, nulla è mai semplice.

Marty deve combattere contro gli scagnozzi di Biff e contro lo stesso Biff per recuperare l’almanacco e impedire che la linea temporale originale del 1985 venga alterata. Dopo molti sforzi, Marty riesce a recuperare l’almanacco, ma proprio mentre Doc cerca di farlo salire sulla Delorean, questa viene colpita da un fulmine e scompare. Nel momento in cui ciò accade, arriva un fattorino della Western Union con una lettera per Marty. La lettera è di Doc, che è al sicuro e vive nel 1885. Quando Marty scopre che nel 1885 Doc verrà ucciso da Buford “Mad Dog” Tannen, decide di tornare indietro e salvarlo.

Il passato alternativo influenzato da Doc Brown – 1885

Ritorno al futuro - Parte III

Dopo che Marty arriva nel 1885 in Ritorno al futuro parte III, la Delorean subisce una perdita di carburante che la rende inutilizzabile. Alla fine, Marty e Doc creano un piano che prevede l’utilizzo di un motore a vapore per spingere la Delorean fino alle 88 miglia orarie necessarie per tornare nel 1985. Nonostante Marty abbia salvato Doc Brown dalla morte, Doc decide di rimanere nel 1885 con l’amore della sua vita, Clara. Marty torna nel 1985 da solo. Rispetto agli sfrenati salti indietro e in avanti di Ritorno al futuro parte II, il terzo film della trilogia si svolge per lo più nell’ambientazione del selvaggio West.

La linea temporale finale creata da Marty McFly – 1985

Ritorno al futuro - Parte III poster

Marty arriva con successo nel 1985, ma la Delorean viene colpita da un treno e demolita. Torna a casa e va a fare un giro sul suo nuovo camion con Jennifer. Mentre è fermo a un semaforo rosso, Marty viene sfidato a una gara dal bullo locale Needles, un personaggio che ha lavorato con Marty nel 2015 e che gli ha fatto perdere il lavoro. Marty resiste alle pressioni per gareggiare e Marty e Jennifer guardano un’auto che evita per un pelo di colpire quella di Needles. Se Marty avesse corso, l’auto avrebbe colpito il suo camion.

Mentre questa consapevolezza si fa strada, Jennifer trova in tasca un fax del 2015 che annunciava il licenziamento di Marty. Il testo scompare davanti ai suoi occhi. La linea temporale di Ritorno al futuro del 2015 , in cui Marty non è in grado di perseguire il suo sogno di diventare un musicista a causa di una lesione persistente dovuta a un incidente stradale, viene cancellata, creando un futuro migliore per Marty e Jennifer. Pochi istanti dopo, Doc torna nel 1985 con una nuova macchina del tempo a vapore. Ha sposato Clara ed è padre di due bambini.

La linea del tempo dell’apocalisse nucleare di Griff Tannen – 2015

cortometraggio Doc Brown Saves The World

In occasione del 30° anniversario del primo film, un nuovo cofanetto della trilogia ha aggiunto una nona linea temporale di Ritorno al futuro con il cortometraggio Doc Brown Saves The World. Il cortometraggio vede Doc inviare un messaggio a Marty che conferma l’arrivo di un Olocausto Nucleare grazie al caricamento accidentale di un virus da parte di Griff Tannen. Doc salva la situazione e rispedisce Griff in prigione, ma in seguito si rende conto di avere ancora il “Quantum Mind Jar” che intendeva lasciare nel 2075. Per aumentare la suggestione di cambiare altre date di Ritorno al futuro, un altro Doc Brown appare dal futuro.

The Acolyte, nuovi dettagli sulle cause della cancellazione

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The Acolyte, nuovi dettagli sulle cause della cancellazione

All’inizio di questa settimana, abbiamo ricevuto la notizia che Lucasfilm/Disney non andrà avanti con una seconda stagione di The Acolyte nonostante diverse trame e archi narrativi importanti siano rimasti irrisolti alla fine della prima stagione. La decisione è stata accolta con un misto di indifferenza e delusione, ma è chiaro che molti fan di Star Wars, e alcuni degli attori coinvolti nella serie, sono rimasti sorpresi da questo sviluppo.

La showrunner Leslye Headland sperava di poter continuare la sua storia ambientata nell’era dell’Alta Repubblica, e si vocifera che lo studio stesse pianificando una seconda stagione fino a poco tempo fa. Quindi, cosa è successo?

Nonostante le speculazioni sul fatto che la reazione negativa di molti fan di Star Wars abbia contribuito alla decisione, Jeff Sneider (tramite SFFGazette.com) sta segnalando che The Acolyte è stato cancellato perché non ha avuto abbastanza spettatori, semplicemente.

“Gli addetti ai lavori spiegano che The Acolyte è stato cancellato perché gli ascolti erano scarsi e che non c’è davvero niente di più, anche se almeno un membro del cast ha detto di essere rimasto sorpreso dalla decisione. Mi è stato detto che gli ascolti di The Acolyte sono crollati dopo i primi due episodi, mentre con Andor, gli ascolti sono aumentati costantemente durante la stagione, quindi lo show è stato rinnovato per la seconda stagione. Andor ha anche ricevuto recensioni eccezionali, mentre le recensioni di The Acolyte sono state più contrastanti. Come tutti gli show, The Acolyte è stato soggetto a un ampio processo di note, ma in fin dei conti, era proprio lo show che Headland voleva fare.”

Sneider ha anche commentato una recente voce secondo cui Keanu Reeves era originariamente in lizza per un ruolo nella serie e crede che fosse davvero la prima scelta di Headland per interpretare il Maestro Jedi Sol. A quanto pare, un conflitto di programmazione gli ha impedito di firmare e la parte è andata alla star di Squid Game Lee Jung-jae.

Infine, Sneider afferma che le voci persistenti sull’uscita di Kathleen Kennedy sono solo questo, e che il capo della Lucasfilm “è al sicuro almeno fino al secondo trimestre del prossimo anno”.

The Acolyte è stata cancellata

La creatrice Leslye Headland (“Russian Doll“), una dichiarata super fan di “Star Wars“, si è messa in testa di creare la prima storia di “Star Wars” ambientata al di fuori della linea temporale principale del franchise che si estende da La minaccia fantasma a “Star Wars: L’ascesa di Skywalker”.

Nel cast della serie tv protagonisti sono Amandla Stenberg come ex padawan, Lee Jung-jae come Maestro Jedi, Manny Giacinto, Dafne Keen come una giovane Jedi, Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson nei panni di Vernestra Rwoh, un cavaliere Jedi prodigio.  Charlie Barnett come un giovane Jedi, Dean-Charles Chapman, Carrie-Anne Moss come una Jedi, Margherita Levieva, Joonas Suotamo nei panni di Kelnacca, un maestro Jedi Wookiee.

Inganni e bugie: la spiegazione del finale del film

Inganni e bugie: la spiegazione del finale del film

Il film del 2021 Inganni e bugie, diretto da , parte dal tema della maternità per offrire un racconto che sfocia nel genere thriller, affrontando anche discorsi come la malattia mentale e la follia derivata dall’insoddisfazione. Appartenente al ciclo Rai Nel segno del giallo, che ha già proposto titoli come Non avrai mai mia figlia, Insospettabile follia e La strana signora della porta accanto, anche Inganni e bugie promette dunque una serata tra forti emozioni e grandi colpi di scena.

Per gli appassionati del genere, si tratta dunque di un titolo da non perdere, visibile ora in prima TV assoluta. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Inganni e bugie. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama e il cast di Inganni e bugie

Protagonista del film è Lara (Gina Vitori) una giovane donna incinta del suo primo bambino. Inesperta e insicura, la donna decide di partecipare a un gruppo di future mamme online. Lo scopo è quello di confrontarsi e aiutarsi a vicenda durante un periodo molto delicato, soprattutto psicologicamente, come quello della gravidanza. Lara lega particolarmente con un’altra partecipante, la trentenne Jamie (Jenna Michno).

Quest’ultima, però, non è veramente incinta e nasconde un oscuro secondo fine. Quando la bambina di Lara nasce, viene rapita da Jamie che aveva stretto un accordo con il losco Mr. Wynn (Britt George): vendere suo figlio per 100 mila Dollari. Ma il suo piano diabolico non andrà come previsto. Lara non è infatti disposta a lasciarsi separare in questo modo dalla sua bambina e farà di tutto per poterla riavere indietro.

Inganni e bugie cast

La spiegazione del finale del film

Nel corso del film, Lara aveva già sospettato che Jamie avesse preso Emma e in seguito le aveva fatto visita chiedendo della figlia, con Jamie che affermava di non avere idea di cosa stesse parlando. Lara, però, entra in casa per cercare Emma, senza rendersi conto che Daryl sta litigando con Sam. Nel frattempo, Jamie afferra un coltello e progetta di uccidere Lara mentre si sta avvicinando a trovare Emma. L’urlo di Sam fa tuttavia uscire Lara di corsa dalla casa e trova il marito pugnalato alla spalla, permettendo a Jamie di fuggire con Emma, ribattezzata Sophie.

In seguito, Jamie presentato Sophie a Tony come la loro figlia appena nata, ma dopo il ritorno a casa, Tony – pur riferendosi alla moglie con il suo vero nome, Susan – chiede un test del DNA. Tuttavia, dopo aver visto il messaggio di Daryl che chiedeva il bambino, Tony ha capito che Susan/Jamie aveva rapito un bambino da un’altra famiglia e ha ricordato alla moglie squilibrata che la sua follia era il motivo per cui l’aveva lasciata. L’insensibile Jamie ricorda a Tony i suoi voti coniugali, ma Tony dichiara che avrebbe chiamato la polizia, ignorando le suppliche di Jamie affinché Tony cambiasse idea.

Mentre Tony è al telefono, Jamie afferra però un coltello e pugnala a morte il marito. Dopo aver visto Lara entrare in casa, Jamie minacciato di uccidere la bambina se Lara avesse tentato di riprendersi la figlia. In quel momento, però, Daryl arriva e prende la bambina da Jamie. Lara riesce però a farsi giustizia mettendo ko prima Daryl e poi Jamie, riprendendosi così la figlia e ponendo fine a quell’incubo. I due, infine, vengono arrestati e affidati nelle mani della giustizia.

Il trailer di Inganni e bugie e dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 7 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 2. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

Ritorno al futuro – Parte II: dal cast e sequel, tutte le curiosità sul film

Divenuta con gli anni una delle trilogie più note del cinema, quella di Ritorno al futuro è un’opera senza tempo che ha contribuito a donare ulteriore prestigio al genere della fantascienza, arricchendolo di elementi nuovi e spesso rielaborati in modo inedito da altri contesti. Diretti dal regista Robert Zemeckis, i tre film di Ritorno al futurosono ancora oggi parte dell’immaginario collettivo, e sfoggiano tutt’ora un’influenza particolarmente dominante all’interno della settima arte. Dopo il primo film uscito nel 1985, ci è voluto il 1989 per poter vedere il suo primo sequel, Ritorno al futuro – Parte II.

Diretto nuovamente da Robert Zemeckis, il film non era inizialmente previsto e il finale del primo non era stato pensato per dar vita a dei sequel. Il viaggio che i protagonisti intraprendevano verso il futuro era infatti da intendersi come una conclusione sullo stile degli avventurieri che riprendono il loro viaggio. Dato il grandissimo successo di critica e pubblico, però, gli autori di Ritorno al futuro iniziarono seriamente a pensare ad un sequel, poi concretizzatosi.

Il desiderio di Zemeckis e dello sceneggiatore Bob Gale, però, era quello di non concentrarsi su un futuro tutto da immaginare, bensì di dar vita con questo nuovo film ad un nuovo punto di vista su eventi già visti nel primo capitolo. Per le novità introdotte, dunque, anche questo secondo film della trilogia si affermò come un ottimo successo di pubblico, pur ottenendo recensioni meno entusiaste da parte della critica.

Ancora oggi è comunque un’opera imprescindibile del suo genere, che non manca di essere riproposta ciclicamente. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Ritorno al Futuro - Parte II cast
Michael J. Fox e Tom Wilson in Ritorno al futuro – Parte II. © Universal Studios – All Rights Reserved.

La trama di Ritorno al futuro – Parte II

In Ritorno al futuro – Parte II, la storia riprende da dove si concludeva il precedente film. I due protagonisti, Marty McFly e Emmett “Doc” Brown, dopo aver salvaguardato il passato, sono ora diretti nel futuro, al 2015. Qui dovranno salvare i futuri figli di Marty da alcuni imminenti pericoli. Nel corso della loro missione, tuttavia, il Biff Tannen del futuro riesce ad impossessarsi della macchina del tempo. Egli ha così modo di tornare indietro e dar vita ad una realtà distopica dove egli è il regnante assoluto. Marty e Doc saranno allora costretti a tornare nuovamente nel 1955 per impedire l’avvento del perfido Biff e riportare ancora una volta tutto alla normalità.

 

Il cast del film

A dar volta ai due iconici protagonisti vi sono gli attori Michael J. Fox e Christopher Lloyd. Fox, dal canto suo, scoprì che vi sarebbe stato un sequel dopo aver rivisto il film in VHS, al termine del quale era stata aggiunta la dicitura “continua…”. Immediatamente egli chiamò il suo agente, assicurandosi di riavere il suo ruolo. Non solo egli tornò così a rinterpretare Marty McFly, ma ebbe modo di vestire i panni anche del Marty adolescente del 1985, il Marty adulto del 2015, suo figlio Martin Jr. e sua figlia Marlene.

Allo stesso modo, Lloyd ha ripreso il ruolo dello scienziato Doc Brown, al quale si era ormai affezionato tantissimo. L’attrice Lea Thompson torna qui ad interpretare il ruolo di Lorraine Baines McFly, madre di Marty, mentre Crispin Glover non ha voluto riprendere il ruolo di George McFly, in quanto non più interessato alla parte. Ad interpretare questo è allora stato Jeffrey Weissman.

Thomas F. Wilson torna invece ad interpretare il cattivo Biff Tannen, il quale nella sua versione alternativa del 1985 è dichiaratamente ispirato a Donald Trump. Un’altra attrice che non è tornata per questo sequel è Claudia Wells, interprete di Jennifer Parker, la fidanzata di Marty. Al suo posto è allora stata scelta Elisabeth Shue, attrice oggi nota per essere stata Madelyn Stillwell nella serie The Boys.

Ritorno al Futuro - Parte II sequel
Michael J. Fox in Ritorno al futuro – Parte II. © Universal Studios – All Rights Reserved.

Il sequel di Ritorno al futuro – Parte II

Terminate le riprese del secondo film, sono subito iniziate quelle di Ritorno al futuro – Parte III, terzo e ultimo capitolo della trilogia. Uscito un anno dopo il primo sequel, questo secondo riprende la narrazione proprio lì da dove si interrompeva. In questo, Marty deve tornare indietro nel 1885 per salvare Doc, rimasto intrappolato nell’epoca del vecchio west. Per questo film vennero naturalmente riconfermati gli interpreti principali, a cui si aggiunge però Mary Steenburgen, premio Oscar alla miglior attrice non protagonista, nel ruolo di Clara Clayton, interesse amoroso di Doc.

Il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Ritorno al futuro – Parte II è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV, Now e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 24 agosto alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Personaggi Star Wars: l’elenco completo con tutti i nomi

Personaggi Star Wars: l’elenco completo con tutti i nomi

I personaggi Star Wars sono tra i beniamini più amati della cultura popolare.

I Personaggi Star Wars: nomi e curiosità

I personaggi di Star Wars buoni, tra Repubblica, Jedi e Alleanza Ribelle:

  • Anakin Skywalker: facciamo che mettiamo il suo nome originario tra i buoni. Chiamato “Ani”, il nome è quello di un tipo di uccello, e quindi viene associato al volo così come “Skywalker“. Era infatti un eccellente pilota.
  • Padme Amidala: suona come “Padma”, Sanscrito per “loto”. Amidala, invece, sembra essere un impreciso anagramma per “Dalai Lama”: e anche lei è stata scelta da giovanissima per governare il suo popolo.
  • Luke Skywalker: un gioco di parole che riprende il cognome del creatore: Lucas. Skywalker fa pensare a qualcuno di cos potente che può camminare sull’aria. Inoltre, gli Skywalker sono tutti piloti eccellenti.
  • Han Solo: Il suo nome implica il fatto che sia un solitario. Un “cowboy dello spazio”, era originariamente un mercenario.
  • Yoda: Il maestro che insegna a Luke Skywalker (il suo ultimo Padawan, o allievo) tutto quello che sa. Il nome ricorda la parole “yoga”, o “yogi”, che è un guru o maestro e guida spirituale.

I Personaggi cattivi di Star Wars:

Personaggi Star Wars

  • Darth Vader: è il supercattivo della serie, passato alla storia. Il nome diventò Darth Fener nelle traduzioni italiane dei film originali. È il titolo di Anakin Skywalker una volta passato al lato oscuro della Forza. Darth è un titolo che significa “dark”, o “oscuro”.
  • Generale Tarkin: il comandante della Morte Nera, la nave distruttrice delle dimensioni di un pianeta, di proprietà dell’Impero.
  • Boba Fett: un cacciatore di taglie, e una delle icone della trilogia originale.
  • Darth Sidious: o Scheeve Palpatine. Ha ricreato l’ordine dei Sith e distrutto quello dei Jedi. Vive una doppia vita, era infatti un Senatore. Il nome si riferisce al suo carattere insidioso.

Personaggi Star Wars: Il risveglio della forza, i nuovi arrivi

Ci sono tantissimi personaggi nuovi in Star Wars: Il risveglio della forza , con nomi nuovi, che hanno portato alla ribalta nuove star. Come si chiamano, e che significato hanno i loro nomi? Chi sono? Da dove vengono? Il regista  J.J. Abrams li ha spiegati a Entertainment Weekly:

Personaggi Star Wars: Il risveglio della forza – I buoni della Resistenza:

  • Rey e Finn. (Daisy Ridley e John Boyega) A differenza di tutti gli altri personaggi Star Wars, non conosciamo i cognomi dei due protagonisti della nuova trilogia. Il regista Abrams ha detto che il mistero è intenzionale. Che ci siano rivelazioni all’orizzonte?
  • Poe Dameron (Oscar Isaac) è un pilota, un personaggio scapestrato e intrepido parte della Resistenza. Inoltre, Abrams racconta che qualcuno gli ha ricordato che Poe era il nome di peluche della figlia. Sarà per quello che il nome gli suggeriva una certa dolcezza.
  • BB-8. Il carattere rotondo e dinamico del personaggio ha portato all’invenzione di un nome fatto di lettere curve e suoni vivaci: “L’ho chiamato BB-8 perché è quasi un’onomatopea.”

Personaggi Star Wars: Il risveglio della forza I cattivi del Primo Ordine:

  • Generale Hux è il leader del Primo Ordine ed è interpretato da Domhnall Gleeson. È giovane e ambizioso. Abrams, purtroppo ha difficoltà a ricordarsi l’origine del suo nome.
  • Capitano Phasma, il capitano cromato dei Trooper, interpretato da Gwendoline Christie, ha qualcosa a che fare con un film horror del 1979 diventato cult: Phantasm. L’armatura del soldato ha ricordato al regista del film.
  • Kylo Ren (Adam Driver). “Ren”, come “Darth”, è un titolo onorifico. Kylo Ren viene da “Knights of Ren” (I cavalieri di Ren). E il suo nome originale? Il personaggio è circondato dal mistero, e Abrams ha l’abitudine di tenersi stretti certi segreti.

Personaggi Star Wars: lego e giocattoli

Una galassia lontana lontana, e una vastissima gamma di merchandise e giocattoli dei personaggi Star Wars.

Tra i migliori personaggi Star Wars giocattoli spicca il droide telecomandato BB-8 di Hasbro. Ma non solo: LEGO ha prodotto un’intera serie di personaggi Star Wars LEGO: tra Storm Troopers, ufficiali della Resistenza, delinquenti, comparse, colonnelli, droidi, e protagonisti. C’è tutta la galassia. Trovate l’intera gamma di personaggi sul sito ufficiale di LEGO Star Wars.

Il reboot della saga ha riportato i personaggi che i fan di Star Wars avevano più a cuore: da Han Solo, a Chewbacca, alla principessa Leila (la scomparsa Carrie Fisher). Ma la squadra della Resistenza di Star Wars 7 si è allargata: ecco i nomi dei nuovi arrivi completi di spiegazioni.

Star Wars: la trama

Prima di tutto, un bel ripassone per chi la saga la segue o l’ha seguita, e una piccola introduzione per chi non l’ha mai vista (per quanto incredibile possa sembrare, sì, quelle persone esistono).

La saga è ambientata in una galassia (lontana lontana). Ogni episodio del film è aperto dalla classica “opening crawl”: un testo che introduce lo spettatore al preciso contesto dell’episodio, in caratteri gialli che si allontanano man mano scorrono. In generale, ogni episodio vede una lotta tra due ordini che sono l’incarnazione del bene e del male: i Jedi e i Sith. Questi attengono dei poteri straordinari da un’energia mistica chiamata Forza. I due ordini collaborano con degli schieramenti: infatti, c’è sempre un regime autoritario (l’Impero o il Primo Ordine) e, a contrastarlo, un gruppo che si batte per la libertà (l’Alleanza Ribelle e la Resistenza).

Fonte: Collider

Denzel Washington spiega il suo casting per Il Gladiatore 2: “Sono rimasti pochissimi film che mi interessano”

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La star de Il Gladiatore 2, Denzel Washington, spiega perché ha accettato un ruolo nel prossimo sequel di Ridley Scott. Seguito del Gladiatore del 2000, l’atteso film storico di Scott si svolge 20 anni dopo la morte di Massimo (Russell Crowe) e segue il Lucio di Paul Mescal mentre diventa un combattente nel Colosseo. Il cast de Il gladiatore 2 comprende un mix di nuovi attori e attori del film originale, tra cui Washington nel ruolo di Macrinus, un ricco trafficante d’armi che possiede anche una serie di combattenti gladiatori.

In una recente intervista con Empire, Washington ha parlato della sua decisione di partecipare al Il Gladiatore 2, rivelando che Scott stesso è uno dei motivi principali per cui ha accettato il ruolo. Secondo l’attore, sente di essere a un punto della sua carriera in cui non ci sono molti film che gli interessano veramente, ma lavorare con Scott è stato un motivo sufficiente per accettare la parte di Macrinus. Guardate il commento di Washington qui sotto:

“Ci sono pochissimi film che mi interessano e devo essere ispirato dal regista, e Ridley mi ha ispirato moltissimo. La prima volta [per American Gangster ]ci siamo trovati benissimo, ed eccoci qui. È impegnato. È entusiasta della vita e del suo prossimo film. È un’ispirazione. Tutti noi vorremmo sentirci così a 86 anni”.

Chi è il personaggio di Denzel Washington ne Il gladiatore 2?

Sebbene sia stato rivelato relativamente poco sul Macrinus di Washington nel Il Gladiatore 2, la descrizione del suo personaggio come trafficante di armi e di gladiatori è eloquente. Come ogni sequel che arriva a più di vent’anni di distanza dal suo predecessore, Il gladiatore 2 avrà il difficile compito di recuperare la magia dell’originale e allo stesso tempo di sentirsi fresco e nuovo. Macrinus sembra occupare un ruolo importante in questo senso.

Da quanto è stato rivelato finora, Macrinus è un personaggio molto simile al Proximo di Oliver Reed del Gladiatore del 2000. Proximo è essenzialmente un ex schiavo che si è fatto strada fino a diventare un ricco proprietario di schiavi, e alla fine diventa una sorta di mentore per Maximus. È del tutto possibile che Macrinus ricopra un ruolo simile per Lucius. La storia reale, tuttavia, ci dice anche come il personaggio di Washington potrebbe entrare nella storia del sequel.

Macrinus è stato coinvolto in un complotto per assassinare un imperatore romano prima di salire lui stesso alla carica, il che suggerisce che il personaggio di Washington nel Il Gladiatore 2 potrebbe effettivamente finire per avere un ruolo molto più prominente e importante di quello che Proximo ha avuto nell’originale. Macrinus è evidentemente un personaggio con una grande importanza storica e narrativa potenziale, e questo contesto potrebbe certamente essere parte del motivo per cui Washington ha accettato di interpretarlo. Sebbene Il Gladiatore 2 si ispiri alla storia reale, non è chiaro quanto della storia di Macrinus sarà effettivamente presente nel film.

Il nuovo film di Tom Cruise con Alejandro Iñárritu aggiunge 6 attori famosi al cast

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Una cavalcata di star si è unita al prossimo film di Tom Cruise del regista Alejandro González Iñárritu. Iñárritu è un celebre regista che è stato candidato a sette premi Oscar e ne ha vinti quattro, tra cui quello per il miglior film per il suo film del 2014 Birdman o (L’inaspettata virtù dell’ignoranza). Il nuovo film, attualmente senza titolo, è stato co-scritto da Iñárritu con Sabina Berman, Alexander Dinelaris e Nicolas Giacobone e segue un uomo con un potere incommensurabile che ha causato un disastro ma deve dimostrare all’umanità di essere la loro unica possibilità di salvezza.

Secondo Deadline, il film, ancora senza titolo, ha ufficialmente aggiunto al cast Sandra Hüller, John Goodman, Michael Stuhlbarg, Jesse Plemons e Sophie Wilde. Anche Riz Ahmed è in trattative per unirsi al crescente ensemble del film di Tom Cruise e Alejandro González Iñárritu. Al momento non si conoscono i ruoli che le star in arrivo interpreteranno nel film, poiché ulteriori dettagli sulla trama sono stati tenuti strettamente nascosti.

Dove avete già visto i nuovi membri del cast del film?

Mentre Tom Cruise è già una star di prima grandezza, soprattutto grazie ai suoi film di successo Mission: Impossible, il nuovo cast che lo affianca è noto per i suoi numerosi progetti di successo. Questo include anche la stella emergente del cast, Sophie Wilde. La Wilde ha interpretato il ruolo principale nel film horror di successo di A24 Talk to Me e ha già ottenuto un altro ruolo da protagonista in The Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes, Tom Blyth, nel prossimo adattamento del videogioco Watch Dogs.

Anche il cast in arrivo è ricco di nominati agli Oscar: la più recente è quella di Sandra Hüller per Anatomia di una caduta (2023). In precedenza, Jesse Plemons era stato nominato nel 2022 per la sua interpretazione in The Power of the Dog, mentre Riz Ahmed aveva vinto lo stesso anno per il cortometraggio The Long Goodbye, dopo essere stato nominato l’anno precedente per la sua interpretazione in The Sound of Metal. Inoltre, anche se Michael Stuhlbarg non è candidato all’Oscar, ha recitato in tre dei film candidati come miglior film del 2018, ovvero La forma dell’acqua, Chiamami col tuo nome e The Post.

Confermato l’Easter Egg di Ripley in Alien: Romulus

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Confermato l’Easter Egg di Ripley in Alien: Romulus

Il supervisore dei VFX di Alien: Romulus conferma dove si trovano le Easters Eggs di Ripley del film, che cambiano la storia del personaggio prima di Aliens. Diretto da Fede Alvarez, l’ultimo capitolo del franchise di Alien segue la Rain di Cailee Spaeny e i suoi compagni mentre affrontano uno Xenomorfo a bordo della stazione spaziale abbandonata Renaissance. Alien: Romulus (la recensione) si svolge tra il film originale di Ridley Scott del 1979 e il sequel di James Cameron del 1986, il che significa che Ripley (Sigourney Weaver) è canonicamente in criosonno durante gli eventi del film.

In una recente intervista con CinemaBlend, il supervisore ai VFX della Weta Daniel Macarin ha confermato una teoria pubblicata su AVPGalaxy.net, secondo la quale una scena mostra sottilmente la navetta di classe Starcub di Ripley che si allontana dalla Stazione Rinascimentale. Macarin si occupa anche di un’altra osservazione, confermando che la navetta Narcissus di Ripley può essere vista attraccata sullo sfondo di una scena in cui Kay (Isabela Merced) rimane chiusa in una camera con uno Xenomorfo. Date un’occhiata al commento di Macarin qui sotto:

LEGGI ANCHE: Tutti gli Easter Eggs che potrebbero esservi sfuggiti in Alien: Romulus

Abbiamo fatto un’enorme quantità di riferimenti. Ogni volta che ci viene chiesto di inserire delle uova di Pasqua, è sempre molto divertente. La parte difficile è non rendere qualcosa di troppo ovvio e non togliere nulla alla storia. Quindi molte volte ci si chiede: “Oh, non sarebbe divertente se facessimo questo?” E poi si dice: “Sì, ma perderai l’inquadratura”.

Non voglio inserire qualcosa che faccia dire al pubblico: “Oh, guarda, eccolo”. E poi la gente inizia a fare ipotesi. Ci pensano su. Quindi con la nave di Ripley, se la metti molto piccola, va bene. E le persone che ci sono andate due o tre volte e che iniziano a notare quei dettagli in più, potrebbero vederli e non c’è problema.

Ma ogni uovo di Pasqua deve essere fatto in un modo molto particolare, in modo da non togliere nulla alla storia. Lo si dà ai fan che lo vedranno più volte al cinema e si dà loro qualcosa su cui interrogarsi in seguito. … Ma una volta che l’hai visto, non puoi più disfarlo.

Come Alien: Romulus cambia la storia di Ripley

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L’acclamato Alien di Ridley Scott termina memorabilmente con Ripley che fa esplodere lo Xenomorfo nello spazio, apparentemente uccidendolo, prima di entrare in criosonno. Nel sequel di Cameron, la nave di Ripley viene salvata dalla Weyland-Yutani Corporation e lei si risveglia dopo 57 anni di criosonno, lasciando intendere di essere stata alla deriva nello spazio per tutto questo tempo. La conferma della presenza di Ripley in Alien: Romulus, tuttavia, cambia le cose.

Alien: Romulus si apre con una nave della Weyland-Yutani che setaccia i rottami della Nostromo, la nave del primo film, e recupera lo stesso Xenomorfo che Ripley sembra aver ucciso. L’alieno era in qualche modo sopravvissuto al vuoto dello spazio e, dopo l’arrivo di Rain e dei suoi compagni alla stazione della Rinascita, si scopre che questo stesso Xenomorfo ha ucciso la maggior parte degli abitanti della stazione. Oltre a raccogliere questo Xenomorfo, tuttavia, il nuovo Easter egg conferma che anche la nave di Ripley è stata recuperata e conservata sulla Romulus, prima di essere ributtata nello spazio.

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film Alien: Romulus è interpretato da Cailee Spaeny  (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Nel film, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è al cinema dal 16 agosto.

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Fantastic Four: First Steps, Jessica Alba ha un interessante consiglio per Vanessa Kirby

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Jessica Alba ha interpretato per la prima volta Sue Storm/Donna invisibile nel film Fantastici Quattro del 2005 e in seguito ha ripreso il ruolo nel film Fantastici Quattro e Silver Surfer del 2007, e ora ha un consiglio da dare a Vanessa Kirby che interpreterà lo stesso personaggio in The Fantastic Four: First Steps.

L’attrice ha ricevuto recensioni positive per la sua interpretazione del personaggio e, nonostante alcune differenze rispetto ai fumetti (e qualche strana occasione in cui Sue è stata relegata a “interesse amoroso” dato il periodo in cui sono stati realizzati quei film), Alba rimane una delle preferite dai fan. Parlando con Collider della sua serie Honest Renovations, ora su Roku, la star di Sin City ha condiviso i suoi consigli per la Sue Storm di The Fantastic Four: First Steps, Vanessa Kirby.

“Penso che sia semplicemente divertente. I fan sono così fantastici”, ha detto. “È stato probabilmente uno dei momenti migliori della mia vita, andare in giro per il mondo e incontrare tutte le persone che amano The Fantastic Four e amano questi fumetti e possono identificarsi con queste storie”. “Per me, questo e la possibilità di incontrare così tante persone diverse che puoi toccare e portare loro gioia, direi che è prima di tutto per chiunque abbia l’onore di interpretare uno di questi fantastici personaggi”, ha continuato Alba. “Quindi le direi di divertirsi e godersi i momenti”.

Chris Evans ha recentemente ripreso il suo ruolo di Torcia Umana in Deadpool & Wolverine, anche se non è chiaro se Alba avrà la possibilità di vestire di nuovo i panni della Donna Invisibile. Tuttavia, ha espresso interesse nel farlo in diverse occasioni.

“Per me, adoro il fatto che fossero umani che hanno attraversato qualcosa di veramente estremo”, ha detto di recente Kirby dei Fantastici Quattro dell’MCU. “Leggere tutti i loro fumetti e vedere il loro viaggio, la loro relazione; qualsiasi lettura tu faccia, riguarda sempre il modo in cui sono così inestricabilmente legati e non possono mai separarsi. Attraversano anche molti momenti difficili, cosa che mi piace molto scoprire”.

The Fantastic Four: First Steps – quello che c’è da sapere sul film

Il film è atteso al cinema il 25 luglio 2025. Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici Quattro sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza.

Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà The Fantastic Four: First Steps, da una sceneggiatura di Josh FriedmanJeff Kaplan e Ian SpringerPedro Pascal (Reed Richards) è noto al mondo per le sue interpretazioni in The MandalorianThe Last of Us e prima ancora in Game of ThronesVanessa Kirby (Sue Storm) ha fatto parte del franchise di Mission: Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn (Johnny Storm) è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm) sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear.

Fanno parte del cast anche Julia GarnerPaul Walter Hauser, John MalkovichNatasha Lyonne e Ralph Ineson nel ruolo di Galactus. Come confermato da Kevin Feige, il film avrà un’ambientazione nel passato, in degli anni Sessanta alternativi rispetto alla nostra realtà di Terra-616, per cui sarà interessante capire come i quattro protagonisti si uniranno agli altri eroi Marvel che conosciamo. Franklyn e Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero comparire nel film.

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The Crow – Il Corvo: guida al cast e ai personaggi

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The Crow – Il Corvo: guida al cast e ai personaggi

Il cast di The Crow – Il Corvo comprende un mix di attori impressionanti, star del musical e interpreti leggendari. Ultimo adattamento dell’omonimo fumetto di James O’Barr, The Crow – Il Corvo segue le vicende di un giovane di nome Eric che si ritrova su un sentiero di vendetta dopo la morte della sua amante. La nuova versione della storia incorpora elementi più apertamente soprannaturali, tra cui la rivelazione che la persona dietro la loro morte ha fatto un patto soprannaturale con forze diaboliche.

Spinto dal dolore e alimentato dai poteri conferitigli dal misterioso Kronos, Eric accetta di tornare nella terra dei vivi per vendicarsi. Il film si avvale di un cast relativamente ristretto di attori esperti, con The Crow – Il Corvo di Bill Skarsgård che fa da traino all’intera produzione, trasformando Eric da tranquillo paziente di un centro di riabilitazione a giustiziere crociato. Il film mantiene l’attenzione su Eric e Shelly e si sviluppa fino a un finale sanguinoso. Ecco il cast di The Crow – Il Corvo del 2024 e dove il pubblico li ha già visti.

Bill Skarsgård nel ruolo di Eric/The Crow – Il Corvo

Bill Skarsgård nel ruolo di Eric/The Crow - Il Corvo

Attore: Nato a Stoccolma, in Svezia, Bill Skarsgård ha dimostrato di essere un attore incredibilmente versatile e porta questa energia in The Crow. Figlio di Stellan Skarsgård (e fratello dei colleghi Alexander, Gustaf, Valter e di altri quattro fratelli), Bill ha lavorato costantemente nella sua nativa Svezia per anni. Ha fatto il suo grande debutto americano in The Divergent Series: Allegiant. Il suo grande successo è stato il ruolo di Pennywise nell’adattamento cinematografico in due parti di It, e da allora è diventato una figura prevalente in una varietà di film.

Personaggio: Eric è il protagonista di The Crow e alla fine diventa il vigilante soprannaturale del titolo. Dopo essere fuggito da un centro di riabilitazione insieme a Shelly, Eric si innamora profondamente della giovane donna. Questo rende ancora più tragica la loro morte per mano degli uomini di Vincent e lo incarna con un dolore così giusto da permettergli di tornare nella terra dei vivi per compiere la sua vendetta.

FKA Twigs nel ruolo di Shelly

Attore: Nato a Stoccolma, in Svezia, Bill Skarsgård ha dimostrato di essere un attore incredibilmente versatile e porta questa energia in The Crow. Figlio di Stellan Skarsgård (e fratello dei colleghi Alexander, Gustaf, Valter e di altri quattro fratelli), Bill ha lavorato costantemente nella sua nativa Svezia per anni. Ha fatto il suo grande debutto americano in The Divergent Series: Allegiant. Il suo grande successo è stato il ruolo di Pennywise nell'adattamento cinematografico in due parti di It, e da allora è diventato una figura prevalente in una varietà di film. Personaggio: Eric è il protagonista di The Crow e alla fine diventa il vigilante soprannaturale del titolo. Dopo essere fuggito da un centro di riabilitazione insieme a Shelly, Eric si innamora profondamente della giovane donna. Questo rende ancora più tragica la loro morte per mano degli uomini di Vincent e lo incarna con un dolore così giusto da permettergli di tornare nella terra dei vivi per compiere la sua vendetta. FKA Twigs nel ruolo di Shelly

Attrice: Nata nel Gloucestershire, in Inghilterra, Tahliah Debrett Barnett (in arte FKA Twigs) è nota soprattutto per la sua carriera musicale. Dopo aver iniziato la sua carriera da adolescente nella scena dei club, FKA Twigs ha raggiunto la notorietà con l’uscita del suo album del 2012, EP1. Da allora è diventata un’artista musicale riconosciuta a livello mondiale. Anche i suoi crediti cinematografici sono cresciuti nel corso degli anni. Ha fatto il suo debutto alla regia con il cortometraggio del 2015, M3LL155X, ed è apparsa in Honey Boy del 2019 e Brighton Beach del 2020. Attualmente è impegnata nel prossimo film di David Lowery, Mother Mary.

Personaggio: Shelly è l’amante di Eric ne Il corvo e l’obiettivo dello spettro di Vincent. Giovane donna dal talento musicale e dal passato burrascoso, Shelly si innamora di Eric all’inizio del film ed entrambi vengono uccisi dagli uomini di Vincent. Ciò dà il via agli eventi del resto del film, poiché la morte di Shelly motiva Eric a rompere i legami della moralità e a tornare nella terra dei vivi per vendicarsi.

Danny Huston nel ruolo di Vincent Roeg

Danny Huston - The Crow

Attore: Nato a Roma, Danny Huston interpreta Vincent in The Crow – Il Corvo. Dopo aver lavorato inizialmente come regista in film come Mr. North e Becoming Colette, ha cambiato marcia ed è diventato un attore costante in diversi film. La sua grande occasione è stata quella di interpretare il ruolo di Ivan Beckman nel film candidato agli Independent Spirit Award Ivans Xtc, a cui sono seguiti ruoli in film come The Aviator, The Constant Gardener e telefilm come John Adams. Non è estraneo al genere, essendo apparso in film come 30 giorni di notte, Wonder Woman e American Horror Story.

Personaggio: Il soprannaturale Vincent Roeg è il cattivo principale de Il corvo. Signore del crimine pericoloso e sofisticato, Roeg rivela costantemente di aver stretto un oscuro patto con forze soprannaturali molto tempo prima degli eventi del film. Dopo aver ordinato la morte di Shelly, Vincent è incuriosito dalla scoperta di un altro immortale come lui e fa del suo meglio per organizzare un confronto con il giovane.

Josette Simon nel ruolo di Sophia

The Crow - Il Corvo

Attrice: Nata a Leicester, nel Regno Unito, Josette Simon ha recitato sul palcoscenico e sullo schermo per gran parte della sua vita. La sua prima interpretazione televisiva è stata Dayna Mellanby nella serie classica di fantascienza della BBC Blake’s 7. È diventata un’interprete regolare della Royal Shakespeare Company, famosa in tutto il mondo. La maggior parte dei lavori più acclamati di Josette Simon provengono dal suo periodo di lavoro in teatro. Nel corso degli anni è apparsa anche in diversi spettacoli e film. Tra questi, ruoli in film come Wonder Woman e Detective Pikachu, oltre a spettacoli come Anatomia di uno scandalo e Broadchurch.

Personaggio: Sophia viene introdotta come madre di Shelly in The Crow – Il Corvo. Sophia era apparentemente consapevole del potenziale pericoloso di Vincent Roeg e ha permesso che sua figlia finisse invischiata nella sua rete di inganni. Tuttavia, il suo dolore per la sorte della figlia la rende una fonte inestimabile di informazioni per Eric una volta tornato in vita nel mondo reale.

Laura Birn nel ruolo di Marian

The Crow Laura Birn

Attrice: Nata a Helsinki, in Finlandia, Laura Birn è un’apprezzata attrice finlandese. Laura è apparsa in diversi film, soprattutto nel cinema finlandese. La sua grande occasione è arrivata con il film Helmiä ja sikoja del 2003 e con il successivo thriller Lupaus del 2005, acclamato dalla critica. Nel corso degli anni è apparsa anche in alcune produzioni americane e britanniche, tra cui A Walk Among The Tombstones e The Ones Below. Ha inoltre fornito interpretazioni memorabili nella serie di Netflix del 2018 The Innocents e nel ruolo di Eto Demerzel nell’adattamento per Apple TV+ di Foundation.

Personaggio: Marian è l’assistente principale di Vincent e gestisce le operazioni quotidiane della sua associazione a delinquere. Operatrice spietata, Marian lavora direttamente con gli assassini che attaccano Eric e Shelly. Di conseguenza, è una delle persone più importanti che Eric ritiene responsabili della morte di Shelly.

Sami Bouajila nel ruolo di Kronos

the crow kronos

Attore: Originario di La Tronche, Francia, Sami Bouajila è un interprete di spicco della scena cinematografica francese da oltre tre decenni. Bouajila si è fatto notare con il ruolo di Ismael in Bye-Bye, che gli è valso il premio come miglior attore al Festival di Salonicco di quell’anno. Da allora è stato nominato per molti altri premi per il suo lavoro in film come Giorni di gloria, candidato all’Oscar, e The Son, il film presentato alla Mostra del Cinema di Venezia.

Personaggio: Kronos è una figura misteriosa che Eric incontra dopo la sua prematura scomparsa. Kronos, che funge da guardiano tra la terra dei vivi e il regno dei morti, è colui che spiega la situazione a Eric e lo dota di poteri. Kronos allude alla portata e alla mitologia di The Crow – Il Corvo e rimane una figura enigmatica per tutto il film.

The Goldbergs: il finale della serie ha risolto il problema più grande di Adam e Beverly

Nel finale della serie The Goldbergs, Adam ha finalmente lasciato che sua madre Beverly andasse avanti con la sua vita, permettendole di fare lo stesso con lui. Quando The Goldbergs è iniziato nel 2013, il rapporto tra Beverly e il figlio minore Adam era adorabile, anche se un po’ iperprotettivo. Sebbene Beverly potesse essere un po’ soffocante, Adam ha sempre apprezzato il suo sostegno, anche se a volte lo metteva in imbarazzo. Tuttavia, man mano che The Goldbergs andava avanti e Adam cresceva, la dinamica tra lui e sua madre diventava sempre più strana. Era credibile che Beverly si prendesse cura del figlio adolescente, ma meno ragionevole che si intromettesse nella sua vita sentimentale quando lui aveva 20 anni.

Ciononostante, Beverly ha continuato a intromettersi nella vita sentimentale di Adam, oltre a violazioni della privacy piuttosto gravi. La stagione 10 di The Goldbergs ha riportato in scena le ex fidanzate di Adam nel penultimo episodio della serie per illustrare l’impatto di questa situazione su Adam, e l’uscita di scena non ha fatto sembrare sana la dinamica tra Adam e Beverly. Per questo motivo, Bev ha promesso di non interferire più negli affari personali del figlio nell’episodio 21 della stagione 10 di The Goldbergs, “Push It”. Tuttavia, Adam non ha fatto la stessa promessa di tenersi alla larga dagli affari della madre. Fortunatamente, la questione è stata affrontata nel finale di The Goldbergs .

I Goldbergs hanno messo fine alla strana dinamica tra Beverly e Adam

Per molto tempo è sembrato che Beverly non potesse permettere ad Adam di crescere. Tuttavia, l’episodio 22 della stagione 10 di The Goldbergs , “Bev to the Future”, ha dimostrato che Adam era parte del problema e ha visto la coppia andare finalmente avanti. Per anni, Adam ha desiderato una maggiore indipendenza ma, quando Beverly ha iniziato a flirtare con una vecchia fiamma, George, alla riunione del suo liceo, è rimasto inorridito dal pensiero che lei stesse con qualcuno che non fosse il suo defunto padre. Tuttavia, il finale di The Goldbergs ha risolto il problema quando Adam ha accettato che Beverly avesse voltato pagina e ha invitato il suo ex a una festa il giorno dopo.

Sebbene il finale diThe Goldbergs non abbia risolto tutti i misteri irrisolti della serie, l’uscita ha fornito una chiusura ai fan di lunga data della sitcom familiare. La dinamica tra Beverly e Adam ha definito molti dei migliori episodi della serie. Poiché Adam è la voce narrante, il coinvolgimento della madre nella sua vita è stato uno dei temi più importanti di The Goldbergs nel corso della serie. Di conseguenza, concludere la serie senza affrontare il modo in cui la coppia ha affrontato questo difficile territorio emotivo per il futuro sarebbe stata una delusione. Fortunatamente, il finale di The Goldbergs ha dimostrato che Adam e Beverly possono rimanere vicini rispettando i reciproci limiti.

Il finale di serie di The Goldbergs ha avuto un tempismo perfetto

La dinamica a volte scomoda di Adam e Beverly è stata fondamentale per la storia di The Goldbergs, ma ha impedito a entrambi i personaggi di crescere come individui. Per questo motivo, il finale di The Goldbergs è stato il momento perfetto per dare spazio alla coppia. È stato un peccato che la stagione 10 diThe Goldbergs abbia sprecato la singletudine di Bev dopo la morte di Murray, ma aveva senso che Adam accettasse la presenza del suo nuovo spasimante nel finale dello show. Senza le dinamiche troppo strette tra Adam e Beverly, lo show non avrebbe avuto la maggior parte dei suoi conflitti ma, con Adam che parte per il college, il finale di The Goldbergs è stato il momento perfetto per interrompere questo strano ciclo.

James Gunn sta anticipando l’arrivo di Martian Manhunter nel DCU?

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In base a quel poco che abbiamo visto da Creature Commandos, Superman e Peacemaker stagione 2, James Gunn non sta perdendo tempo nell’espandere il DCU e creare un mondo abitato da supereroi.

Un fan DC ha recentemente utilizzato i social media per condividere alcuni Easter Egg che spera di vedere nel DCU; uno di questi era l’ossessione di Martian Manhunter per Chocos, la versione DC degli Oreo.

Questo post ha spinto James Gunn a rispondere con una versione reale di Chocos, cosa che ha portato a speculazioni sui social media sul fatto che J’onn J’onzz farà presto il suo debutto nel DCU. Tuttavia, poiché il regista è attualmente impegnato a girare un episodio di Peacemaker, scommetteremmo che questi siano semplicemente oggetti di scena di quella serie.

In altre parole, forse sarebbe meglio non eccitarsi troppo. Tuttavia, quella serie Max sembra il luogo adatto per presentare Martian Manhunter nella veste del detective John Jones! Vale la pena notare che i Chocos sono stati avvistati anche su un cartellone pubblicitario durante le riprese di Superman a Cleveland.

Martian Manhunter, noto anche come J’onn J’onzz, proviene da Marte ed è uno degli ultimi sopravvissuti della sua razza, i Marziani Verdi. Creato dallo scrittore Joseph Samachson e dall’artista Joe Certa, è apparso per la prima volta in Detective Comics n. 225 nel 1955.

J’onn possiede una vasta gamma di abilità, tra cui super forza, volo, mutaforma, telepatia, intangibilità e vista marziana (simile alla vista termica di Superman). La sua debolezza più notevole è il fuoco, che gli causa gravi traumi fisici e psicologici a causa di una paura profonda legata alla distruzione del suo popolo.

Sulla Terra, J’onn assume le sembianze umane del detective John Jones e spesso lavora con le forze dell’ordine. È anche un membro fondatore della Justice League, dove funge da mentore e bussola morale per molti eroi, tra cui Superman e Batman. Il personaggio di J’onn è definito dal suo profondo senso di giustizia, dalla sua duratura solitudine come alieno sulla Terra e dalla sua ricerca per proteggere la sua casa adottiva dallo stesso destino che è toccato a Marte.

Abbiamo visto il personaggio in Justice League’s Snyder Cut.

Tutto quello che sappiamo su Superman

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.

Nel cast anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas Hoult Nathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.

Superman uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

The Goldbergs: il motivo per cui un revival non avverrà presto spiegato dall’attrice che interpreta Beverly

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 La star di The Goldbergs Wendi McClendon-Covey, che interpreta Beverly, spiega perché non ci sarà presto un revival. Debuttata sulla ABC nel settembre 2013, The Goldbergs è stata creata da Adam F. Goldberg ed è liberamente basata sulle sue esperienze di crescita negli anni Ottanta. Con un cast che comprende Sean Giambrone, Troy Gentile, Hayley Orrantia, Jeff Garlin, AJ Michalka, Sam Lerner e il compianto George Segal, la sitcom si è conclusa nel 2023 dopo dieci stagioni e 229 episodi.

In un’intervista esclusiva con Screen Rant, McClendon-Covey ha spiegato perché è improbabile che un revival di The Goldbergs avvenga presto e ha detto che è troppo presto. Tuttavia, l’attrice ha aggiunto che le piacerebbe riunirsi al cast e alla troupe in futuro:

Dal momento che abbiamo chiuso un anno fa, direi che, ovviamente, è troppo presto per pensarci. Ma lavorerei di nuovo con i miei amici, sempre e ovunque. Amo quelle persone, ho amato la nostra troupe, ho amato tutti i nostri scrittori, ho amato tutti i nostri dirigenti. Quindi, se potessimo rimettere insieme quel gruppo per un film o uno speciale, ovviamente lo farei. Ne sarei onorato.

Le Goldberg potrebbero continuare dopo un dolce addio?

Nel finale di The Goldbergs, che ha debuttato nel maggio 2023, Adam (Giambrone) accompagna Beverly alla riunione del suo liceo. È lì che Bev incontra George (Rob Corddry), il suo vecchio amore del liceo. Nell’episodio, intitolato “Bev to the Future”, Adam all’inizio cerca di impedire a Bev di dimenticare il padre, morto fuori campo. Tuttavia, con il progredire della storia, Adam si convince ad accettare George. La risoluzione emotiva onora il passato della sitcom, incorporando il patriarca Murray Goldberg e onorando la relazione chiave tra Bev e Adam.

La sitcom potrebbe essere ripresa sotto forma di spinoff. Anche se la serie risolve relazioni importanti e offre una chiusura ai personaggi che si sono sviluppati nel corso di dieci stagioni, The Goldbergs ha alcune domande senza risposta. Tra queste, quella di sapere se Adam ha frequentato il college. Sebbene avesse pianificato di iscriversi e frequentare i corsi a New York, le sue speranze sono state disattese dalla morte di Murray.

Come dimostra The ’90s Show, lo spinoff di Netflix di The ’70s Show, c’è un pubblico per le commedie calorose che sono aiutate da una generale nostalgia per il decennio. Uno spinoff potrebbe continuare l’approccio dello show di guardare indietro agli anni della formazione e continuare una commedia amata dai fan. Ma per il momento, una delle star dello show fornisce una ragione semplice e solida per cui The Goldbergs non tornerà ancora.

Vision: James Spader tornerà nei panni di Ultron per la serie

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Vision: James Spader tornerà nei panni di Ultron per la serie

Ultron è pronto a tornare. Variety riporta che James Spader riprenderà il ruolo dell’intelligenza artificiale cattiva di “Avengers: Age of Ultron” per la prossima serie Vision dei Marvel Studios con Paul Bettany. Terry Matalas (“Star Trek: Picard”) sarà produttore esecutivo e showrunner della serie, il cui debutto è previsto per il 2026. Sebbene Visione sia tecnicamente morto in “Avengers: Infinity War”, è stato resuscitato due volte nella serie ‘WandaVision’ del 2021, prima come creazione spettrale fatta (e poi disfatta) dalla magia, e di nuovo come robot bianco fantasma senza alcun ricordo del suo passato.

Questo si rivelerà un problema per Visione quando Ultron tornerà, dato che i due personaggi hanno una storia di lunga data. Ultron ha creato il corpo sintetico originale di Visione come sede permanente della sua IA, ma i Vendicatori lo hanno intercettato e hanno invece inserito l’assistente IA di Tony Stark, J.A.R.V.I.S., creando Visione. Alla fine di “Avengers: Age of Ultron”, Visione affronta e, apparentemente, distrugge il robot finale che contiene la coscienza di Ultron, ma il momento vero e proprio avviene fuori dallo schermo.

La notizia del ritorno di Spader conferma che almeno una versione di Ultron è sopravvissuta. Non è chiaro come Ultron tornerà nella serie. Per “Avengers: Age of Ultron”, Spader ha interpretato il ruolo tramite performance capture, ma questo processo rimane costoso per una serie televisiva. Da tempo si vocifera – e si auspica – di un ritorno di Ultron, un villain con grandi potenzialità finora troppo poco sfruttato. Mano mano che ci si avvicina alla realizzazione di Vision, sarà interessante capire come ciò avverrà.

Cosa sappiamo su Vision?

Vision, la cui produzione dovrebbe iniziare in Inghilterra nel 2025, è il primo nuovo show live-action della Marvel in quasi due anni. Brad Winderbaum, responsabile di Marvel per lo streaming, la televisione e l’animazione, ha dichiarato a Variety a maggio che l’azienda ha iniziato a passare a un “approccio più tradizionale” alla produzione televisiva dopo il lancio iniziale dei suoi contenuti in streaming, che lo studio ha realizzato secondo un modello a caratteristiche.

Stuber – Autista d’assalto: tutte le curiosità sul film con Dave Bautista

Quando la commedia e il thriller d’azione si mescolano, spesso e volentieri prendono vita film capaci di offrire la spensieratezza del primo con la tensione e la dinamicità dei secondi. Un film piuttosto recente che riesce a far ciò è Stuber – Autista d’assalto, dove Stuber è una fusione tra il nome del protagonista (Stu) e il servizio di trasporto Uber. Uscito in sala nel 2019, questo è diretto da regista Michael Dowse, noto per i film FUBAR e What If. In esso, data la fondamentale presenza delle automobili, si ritrova tutta l’adrenalina tipica dei film che fanno di tale mezzo un vero e proprio protagonista, unita all’assurdità di certe situazioni e alla natura sopra le righe dei personaggi.

Il film è però anche una sorta di buddy movie, con due improbabili protagonisti estremamente diversi tra loro che si ritrovano costretti a fare squadra per portare a termine una delicata missione. Insomma, Stuber – Autista d’assalto è un film che mescola i generi per offrire una visione divertente e ricca di colpi di scena. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Stuber - Autista d'assalto Kumail Nanjiani Dave Bautista

La trama di Stuber – Autista d’assalto

Protagonista del film è il commesso Stu, costretto ad arrotondare la propria paga lavorando come Uber e con il sogno di finanziare un corso di ginnastica con l’amica Becca, della quale è segretamente innamorato. Rimessosi dunque per l’ennesima volta al volante della propria auto per un nuovo turno di guida, Stu non può immaginare che quella sarà una giornata assolutamente diversa da quante fino a quel momento vissute come Uber. Sul suo veicolo sale infatti un corpulento uomo che si svela essere il detective Vic Manning, il quale si trova nel bel mezzo dell’inseguimento del pericoloso criminale Oka Teijo.

Stu si trova dunque suo malgrado implicato in un rocambolesco inseguimento per le strade della città. Non potendo rifiutarsi di esaudire le richieste dell’agente, Stu accompagna prima Manning da un suo informatore e poi in una serie continua di vicissitudini sempre più folli e pericolose. Mentre le indagini proseguono freneticamente, Stu si troverà a dover abbandonare i panni dell’introverso commesso per vestire quelli di un uomo sicuro che sa ciò che vuole. Uscire vivo da quella situazione, si dice, potrebbe cambiare in meglio la sua vita.

Il cast del film

Ad interpretare il protagonista, Stu, vi è Kumail Nanjiani. Nello stesso periodo delle riprese di questo film, l’attore aveva messo su 25 chili di muscoli per Eternals (2019), ottenendo un fisico scultoreo. Questo non si addiceva però al suo personaggio in questo film, tuttavia il guardaroba è riuscito a mascherare l’entità del suo aspetto fisico attraverso la scelta degli abiti e la loro vestibilità rilassata. Accanto a lui, nel ruolo del detective Vic vi è invece l’ex wrestler ora attore a tempo pieno Dave Bautista. Nel ruolo della sua partner, Sara Morris, invece, si ritrova l’attrice Karen Gillan.

Questi tre attori fanno tutti parte del Marvel Cinematic Universe. Dave Bautista e Karen Gillan sono apparsi per la prima volta nel film Guardiani della Galassia (2014), dove interpretano rispettivamente Drax e Nebula. Nanjiani ha invece fatto il suo debutto nel MCU nel già citato Eternals (2021). Nel film recitano poi Iko Uwais nel ruolo di Oka Tedjo, uno spietato trafficante di droga e assassino di poliziotti, Natalie Morales nel ruolo di Nicole Manning, figlia di Vic, e Betty Gilpin nel ruolo di Becca, migliore amica e interesse amoroso di Stu. Mira Sorvino recita infine nel ruolo del Capitano Angie McHenry, il capo di Vic.

Stuber - Autista d'assalto cast

Stuber – Autista d’assalto è un remake di Taxxi?

Anche se non ne è esplicitamente un remake, Stuber – Autista d’assalto presenta delle forti somiglianze con il film francese del 1998 Taxxi. Scritto dal regista Luc Besson (Nikita, Dogman), questo ha propone infatti una dinamica simile, dove il protagonista, Daniel Morales, fattorino di una pizzeria, cambia lavoro per diventare tassista, guidando una Peugeot 406 da lui stesso opportunamente modificata. Grazie alle prestazioni del taxi e alle sue eccellenti doti di guida, Daniel porta velocemente a destinazione i suoi clienti, riuscendo nel frattempo a eludere facilmente le forze dell’ordine.

La sua guida spericolata gli si ritorce però contro quando il suo nuovo passeggero si rivela essere un poliziotto. Questi gli offre però un’occasione per “scontare” le infrazioni commesse, ovvero a catturare una banda di ladri tedeschi a bordo di due Mercedes-Benz 500E. Inizia così una folle corsa per la città che ricorda appunto quella di Stuber – Autista d’assalto. Naturalmente, la distanza temporale tra i due film ha portato quest’ultimo a non prevedere più il taxi ma il servizio Uber, divenuto particolarmente popolare negli ultimi anni. Un altro film parzialmente simile è Collateral, thriller d’azione con Jamie Foxx e Tom Cruise, dove però in questo caso l’autista si ritrova come passeggero uno spietato killer.

Il trailer di Stuber – Autista d’assalto e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Stuber – Autista d’assalto grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Prime Video e Disney+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 23 agosto alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Bold Pilot – Leggenda di un campione: la vera storia dietro il film

Sono tanti i film dedicati a celebri cavalli da corsa, storie vere o frutto di fantasia che hanno ottenuto grande popolarità proprio grazie al racconto che di esse si è fatto per il grande schermo. Titoli come Oceano di fuoco – Hidalgo, Un anno da ricordare, Il ritorno di Black Stallion o Lean on Pete. A questi si può aggiungere anche Bold Pilot – Leggenda di un campione, film turco basato sul vero vincente rapporto tra un fantino e il suo cavallo da corsa. Scritto e diretto nel 2018 da Ahmet Katıksız, il film è ora visibile grazie anche al successo che sempre più opere provenienti dalla Turchia stanno trovano nel nostro Paese.

Dalle numerose serie turche presenti nei palinsesti televisivi, fino a film come Voglio crederci, Tattiche d’amore 2 e Merve Kült, disponibili su Netflix e affermatisi come tra i più visti in Italia. Anche Bold Pilot – Leggenda di un campione è un titolo da non perdere, capace di regalare grandi emozioni. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà utile approfondire alcune curiosità relative ad esso. In questo articolo si ritroveranno dettagli relativi alla trama, al cast di attori e, in particolare, alla storia vera dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

Bold Pilot - La Leggenda di un campione trama

La trama e il cast di Bold Pilot – Leggenda di un campione

Il film è ambientato negli anni Novanta ed ha per protagonista Halis Karatas, cresciuto in una famiglia dedita all’equitazione in un remoto villaggio dell’Anatolia. Dato questo contesto, Halis sviluppa sin da bambino una sfrenata passione per i cavalli e spera più di ogni altra cosa di diventare un fantino di successo. Deciso a portare a termine i suoi obiettivi il giovane lascia il suo paese e si trasferisce a Istanbul, dove incontra Bold Pilot, un potente stallone difficile da domare ma con grandi potenzialità.

Insieme a lui, Halis conosce Özdemir Atman, il proprietario, e Begüm, sua figlia, di cui si innamora perdutamente. Ma il nuovo percorso che intraprenderà supererà di gran lunga le sue aspettative, trasformando lui e il suo cavallo in delle vere e proprie leggende. In un periodo di forte crisi e instabilità politica, le persone, le cui speranze sembrano essere quasi esaurite, finiscono per legarsi profondamente ad Halis e al suo Bold Pilot grazie alla lezione di vita più importante che potessero trasmettergli: che tutti possono vincere.

Ad interpretare Halis Karatas vi è l’attore turco Ekin Koç, mentre l’amata Begüm è interpretata da Farah Zeynep Abdullah. Fikret Kuşkan è invece l’interprete di Özdemir. Grande protagonista è poi naturalmente il cavallo che interpreta Bold Pilot. Questi si chiama Ganesh e si è scoperto in seguito essere il figlio del vero Bold Pilot. In un’intervista il produttore ha infatti rivelato che nessuno era a conoscenza del legame tra i due cavalli e che questo si è scoperto solo in seguito, quando il chip di Ganesh è stato sottoposto a un controllo. Infine, è da notare che il vero Halis Karatas ha una parte nel film, interpretando un fantino rivale.

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La vera storia dietro il film

Come anticipato, il film è tratto dalla vera storia del cavallo Bold Pilot e del suo fantino Halis Karatas, che hanno ottenuto insieme incredibili successi negli anni Novanta. Nato nel 1993 e morto nel 2015, il cavallo “thoroughbred” (tecnicamente in italiano si parla di “purosangue inglese“) Bold Pilot ha infatti collezionato una grande quantità di vittorie, decretando il successo assoluto della propria scuderia. Di proprietà di Özdemir Atman, presidente dell’OTJ Club, già a tre anni nel 1996 fece parlare delle sue imprese, vincendo la famosa Gazi Race, una competizione per purosangue che si tiene a Istanbul, con un tempo record di 2.26.22 (rimasto imbattuto fino al 2016).

La corsa, dove gareggiano ventidue esemplari in senso orario per un percorso di 2.4Km sull’erba, fu inaugurata nel 1927 come omaggio al fondatore della Repubblica Turca, Gazi Mustafa Kemal. Al di là di quel record, nel corso 1996 Bold Pilot vinse poi anche altre otto corse su nove, mentre in totale nella sua vita l’animale e l’inseparabile fantino Halis Karatas hanno vinto 16 cors su 22 disputate. Tra queste si annoverano 6 campionati Veterans Run. Nel mentre, Halis trova l’anima gemella in Begum Atman, figlia di Özdemir Atman e il film esiste anche per celebrare la figura di lei, erede del club e deceduta nel 2014.

Dove vedere il film Bold Pilot – Leggenda di un campione in streaming e in TV

È possibile fruire di Bold Pilot – Leggenda di un campione unicamente grazie alla sua presenza nel palinsesto televisivo di venerdì 23 agosto alle ore 21:20 su Canale 5 o nel catalogo della piattaforma Mediaset Infinity. Per vederlo su quest’ultima, basterà accedere senza il bisogno di effettuare, ritrovando così il film disponibile per la visione.

Fonte: IMDb

Jenna Ortega non è intimorita dall’eredità di Beetlejuice Beetlejuice

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Come horror per i bambini, Beetlejuice (1998) è stato un film perfetto per una serata in famiglia perché, in realtà, il cuore della storia riguardava il riavvicinamento della famiglia Deetz. Certo, c’è voluto Michael Keaton nei panni di uno squilibrato bio-esorcista perché Lydia (Winona Ryder) e la sua matrigna, Delia (Catherine O’Hara), mettessero da parte le loro differenze, ma ci sono riuscite. Ora, nell’atteso sequel di Tim Burton, Beetlejuice Beetlejuice, una nuova generazione viene introdotta alla follia dalla star di Wednesday Jenna Ortega.

Burton è un regista molto amato, per cui cimentarsi in non uno, ma ben due ruoli importanti sarebbe una responsabilità enorme per chiunque. In questo sequel, Ortega interpreta Astrid, la figlia di Lydia e la nipote di Delia Deetz. Quando la famiglia torna ai vecchi luoghi dopo una morte in famiglia, il portale dell’Aldilà viene accidentalmente aperto ancora una volta. A proposito di traumi generazionali…

In vista dell’uscita nelle sale di Beetlejuice Beetlejuice, Collider ha avuto l’opportunità di incontrare Ortega e O’Hara per parlare della loro chimica sullo schermo e della loro innegabile dinamica familiare. La Ortega ha anche parlato della differenza tra il suo numero di danza nel sequel e quello virale di mercoledì, e del perché non è preoccupata dalla pressione di portare avanti l’eredità di Tim Burton.

Jenna Ortega e Catherine O’Hara condividono un legame molto stretto

JENNA ORTEGA: Si prende dei rischi. Mi sembrava che in ogni scena ci fosse qualcosa di diverso. Non avete mai fatto la stessa cosa due volte. È fantastica!

Il lavoro con Tim Burton con la quale ha già lavorato nella serie Originale Netflix Mercoledì.

Jenna Ortega porta le sue mosse virali di “Mercoledì” in “Beetlejuice Beetlejuice”.

Il processo per entrambi è stato molto disordinato e molto “Ok, questo sembra giusto”. Solo che in questo caso è stato un po’ meglio, perché con mercoledì è successo la notte prima, alle tre del mattino: “Oh mio Dio, gli ho detto che avrei fatto questo ballo e non so cosa farò”. Mentre in questo caso c’era ancora quella pressione, ma “Oh, Catherine O’Hara è in questo, Justin [Theroux] è in questo, Winona [Ryder] è in questo. Lo stiamo capendo tutti insieme. Lei ci sa fare”. E anche Tim [Burton] ha una tale fiducia nelle persone che ha, che ci ha detto: “Oh, va bene. Non preoccupatevi“.

Jenna Ortega è felice di presentare Tim Burton a una nuova generazione

C’è sicuramente una certa pressione che deriva da una cosa del genere, ma credo di aver imparato negli ultimi anni a non sopportarne il peso. Per me è solo una gioia poter lavorare con Tim e far parte di questi mondi che ho fantasticato e sognato, cercando di immaginarmi in questi scenari. Quindi, poterlo vivere e lavorare con persone di cui mi fido e che sono così brillanti in quello che fanno, come attore, è un’esperienza fantastica. Voglio concentrarmi su questo, trarre piacere e lavorare su questo aspetto.

Tutto quello che sappiamo sul film di Tim Burton Beetlejuice Beetlejuice

Il visionario filmmaker Tim Burton e l’attore candidato all’Oscar Michael Keaton tornano a fare squadra per Beetlejuice Beetlejuice. Keaton torna nel suo ruolo iconico accanto alla candidata all’Oscar Winona Ryder(Stranger Things, Piccole donne) nel ruolo di Lydia Deetz, e alla vincitrice di due Emmy Catherine O’Hara (Schitt’s Creek, La sposa cadavere) nel ruolo di Delia Deetz. Si aggiungono al cast le new entry Justin Theroux (Star Wars: Episodio VIII – Gli ultimi Jedi, The Leftovers), Monica Bellucci (Spectre, i film di Matrix), Arthur Conti (House of the Dragon) al suo debutto in un lungometraggio, la candidata agli Emmy Jenna Ortega (Mercoledì, Scream VI) nel ruolo della figlia di Lydia, Astrid, e il candidato all’Oscar Willem Dafoe (Povere Creature!, Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità).

La sinossi del film recita: “Beetlejuice è tornato! Dopo un’inaspettata tragedia familiare, tre generazioni della famiglia Deetz tornano a casa a Winter River. Ancora perseguitata da Beetlejuice, la vita di Lydia viene sconvolta quando la figlia adolescente e ribelle, Astrid, scopre il misterioso modellino della città in soffitta e il portale per l’Aldilà viene accidentalmente aperto. Con i problemi che si stanno creando in entrambi i regni, è solo questione di tempo prima che qualcuno pronunci tre volte il nome di Beetlejuice e il demone dispettoso ritorni per scatenare il suo marchio di caos”.

Burton dirige il film da una sceneggiatura di Alfred Gough & Miles Millar(Mercoledì). La squadra creativa di Burton che ha lavorato dietro le quinte include il direttore della fotografia Haris Zambarloukos (Shark 2 – L’abisso, Assassinio sull’Orient Express) e diversi suoi collaboratori storici come lo scenografo Mark Scruton (Mercoledì), il montatore Jay Prychidny (Mercoledì), la costumista premio Oscar Colleen Atwood (Alice in Wonderland, Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street). 

Vi sono poi il supervisore creativo degli effetti delle creature e del trucco speciale vincitore del Premio Oscar Neal Scanlan(Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street, Charlie e la fabbrica di cioccolato), il compositore Danny Elfman (Big Fish, The Nightmare Before Christmas, Batman), e il Premio Oscar per le acconciature e il trucco Christine Blundell (Topsy-Turvy Sotto-sopra).

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The Skeleton Key: la spiegazione del finale del film

The Skeleton Key: la spiegazione del finale del film

Lunatico e d’atmosfera, il film del 2005 The Skeleton Key – diretto da – è un horror soprannaturale di basso profilo che si maschera da thriller psicologico per la maggior parte del tempo. Kate Hudson interpreta Caroline Ellis, un’operatrice di ospizio che, insoddisfatta del suo lavoro, risponde a un annuncio sul giornale per fare da badante ai Devereaux, Violet (Gena Rowlands) e suo marito Ben (John Hurt). Ben ha avuto un ictus che gli ha paralizzato entrambi i lati del corpo, rendendolo incapace di parlare e lasciandolo in punto di morte.

Ma la lussureggiante piantagione isolata nella palude dei Devereaux è inquietante fin dall’inizio, e la scorbutica evasività di Violet suscita l’immediato sospetto di Caroline. A Ben è successo qualcosa che non le è stato detto e Caroline è determinata a scoprire cosa. È un film con così tanti strati di inganni e depistaggi che può essere difficile separare la verità dalle bugie, anche quando sono proprio di fronte a noi. Gli spettatori si rendono conto dei suoi elementi di genere solo quando lo fa Caroline, e la maggior parte di essi è riservata all’atto finale. E proprio quando Caroline e gli altri pensano di aver capito tutto, tutto si ribalta.

La spiegazione del finale del film

Mentre molti film horror (ma certamente non tutti) si risolvono in un lieto fine in cui i cattivi vengono sconfitti e l’eroe se ne va, The Skeleton Key non è uno di questi. A meno che, ovviamente, non facciate il tifo per mamma Cecile (Jeryl Prescott) e papà Justify (Ronald McCall), che hanno un piano contorto per abitare corpi più giovani e bypassare il processo di invecchiamento. In effetti, a ben guardare, il finale è terrificante. Luke (Peter Sarsgaard) è da tempo una causa persa, poiché è stato preso e spostato nel corpo di Ben prima che il film iniziasse.

L’hoodoo funziona solo se si crede e, nel corso del film, Caroline si lascia coinvolgere fino a credere abbastanza da permettere a Cecile di saltare dal corpo di Violet al suo. I giorni della giovinezza di Cecile sono finiti e, dopo il trasferimento, a Caroline nel corpo di Violet viene somministrata la stessa pozione paralizzante che “Ben” ha assunto per tutto il film. Nel disperato tentativo di fuga, Caroline rompe entrambe le gambe di Violet, ereditando così un corpo rotto.

Inoltre, la storia di Violet che cade dalle scale contribuisce a far capire che sia lei che Ben devono essere rinchiusi in una casa di cura. Alla fine, ci rendiamo conto che ogni volta che Caroline pensava di scoprire dei segreti e di reagire, stava solo cadendo più in profondità nella tana del coniglio. Quasi tutto quello che ha passato è stato inscenato, pianificato ed eseguito quasi senza intoppi per farle credere nell’Hoodoo in modo che il suo corpo le venisse portato via.

The Skeleton Key cast

Violet si rivela in realtà piuttosto onesta

Alla fine di tutto, forse la sorpresa più grande è l’onestà di Violet – o meglio, di mamma Cecile nel corpo di Violet – durante tutto il film. Quando Caroline vuole sapere della stanza in soffitta con tutto l’armamentario Hoodoo, Violet le dice che apparteneva a Cecile e a papà Justify e che la casa appartiene ancora a loro. E in effetti è così: i loro corpi sono scomparsi da tempo, ma i loro fantasmi sono ancora in giro, saltando da un corpo all’altro e tramandando la casa alle loro vittime.

Violet racconta poi la storia del linciaggio di Cecile e Justify e di come siano stati sorpresi in soffitta con i figli del loro datore di lavoro mentre eseguivano un rituale Hoodoo. Questo è sicuramente accaduto, solo che tralascia il dettaglio (comunque importante) che il rituale scambiava le anime. Poi c’è Ben. Sebbene Violet affermi inizialmente che ha avuto un ictus in soffitta, Caroline insiste per ottenere la verità e modifica la sua storia. In realtà, Violet dice che è stato attaccato dai fantasmi in soffitta, che lo hanno lasciato paralizzato. Ed è davvero quello che è successo.

Come abbiamo visto con Caroline, tutto ciò che serve per eseguire l’Evocazione del Sacrificio si trova in soffitta. Probabilmente è lì che i fantasmi di Cecile e Justify, nei loro corpi rubati, hanno rapito Ben e, più recentemente, Luke. Violet non si trattiene molto. Si comporta come se fosse riluttante a condividere, e questo fa pensare a Caroline che stia scavando nella verità e scoprendo queste “superstizioni” da sola. È una manipolazione magistrale e terrificante.

Il simbolismo della Skeleton Key

La manipolazione, si scopre, è fondamentale quando si tratta di rubare un corpo. Affinché l’Evocazione del Sacrificio funzioni, Caroline deve credere in essa e nell’Hoodoo che la sostiene. Ma questo è un compito arduo per chiunque abbia i piedi per terra. Le persone non credono in qualcosa solo perché glielo si dice. Anzi, dire alle persone di crederci è un buon modo per far sì che si mettano a scavare e a reagire. Ma se pensano di essere arrivati da soli alla conclusione che volete, beh, è diverso.

Questo non è il primo furto di corpi di mamma Cecile e papà Justify, e capiscono che Caroline deve arrivare a credere nell’Hoodoo da sola. Violet non può semplicemente dirle che la magia è reale, ed è qui che entra in gioco la Skeleton Key. In particolare, dà a Caroline libero accesso alla casa, permettendole di esplorare e di imbattersi nelle sue scoperte. È un simbolo del modo in cui Caroline esplora il mondo dell’Hoodoo, incappando nei suoi segreti mentre cerca di scoprire cosa è successo davvero a Ben.

O almeno, questo è ciò che pensa di fare. In realtà, Violet – e, in misura minore, Luke – la spingono sapientemente su ogni strada. Stuzzicano la curiosità di Caroline con “accidentali” scivoloni qua e là, le negano l’accesso alla casa e alla conoscenza quando è necessario, e le danno in pasto quel tanto di verità che basta per tenerla incollata.

L’importanza della porta chiusa a chiave in soffitta

Un luogo in cui il simbolismo della Skeleton Key e il suo uso letterale si scontrano è la stanza chiusa a chiave in soffitta. Lo sceneggiatore Ehren Kruger spiega in “Behind the Locked Door – Making the Skeleton Key” che gli esseri umani sono immediatamente attratti da luoghi in cui non possono andare. Se c’è una porta chiusa a chiave, dobbiamo sapere cosa c’è dall’altra parte. Così, per Caroline, la mansarda di mamma Cecile e papà Justify “assume un significato incredibile”, dice Kruger, “e diventa, di fatto, l’unica stanza della casa”.

Non è un caso che Violet mandi Caroline in soffitta a prendere i semi all’inizio del film. Né è un caso che l’unica porta della casa che non si apre per Caroline sia proprio quella della soffitta. Quando finalmente riesce a entrare, scopre che un pezzo di chiave si è rotto nella serratura, bloccando la sua. Alla fine del film, mentre Caroline fruga nella scrivania di Luke, lì, annidata nel cassetto, c’è un’altra chiave scheletrica, identica alla sua ma con l’estremità spezzata.

Cecile e Justify usano la chiave scheletrica, la stanza e la determinazione di Caroline contro di lei. Perché una volta che Caroline riesce a entrare in quella stanza e a prendere il disco con l’Evocazione del Sacrificio, inizia a passare dallo scetticismo alla convinzione. Una volta che questo accade, non si può più tornare indietro.

The Skeleton Key John Hurt

Il film è ricco di prefigurazioni

Guardate The Skeleton Key la prima volta e il finale vi coglierà inevitabilmente di sorpresa. Ma se lo si guarda una seconda volta, improvvisamente il film è pieno di allusioni e prefigurazioni che rivelano la direzione che prenderà. Per esempio, all’inizio del film Jill chiede a Caroline se il suo lavoro la sta cambiando, poi la avverte di non farsi risucchiare dai “modi anziani” dei suoi nuovi datori di lavoro. Alla fine del film, Caroline è stata risucchiata così profondamente che mamma Cecile ha preso il suo corpo.

Una delle più grandi prefigurazioni riesce a racchiudere quasi perfettamente tutti gli strati del film. Si verifica quando Caroline entra per la prima volta nella casa dei Devereaux e passa davanti al dipinto di una santa che tiene in mano una Bibbia e brandisce una torcia. È Santa Marta, la patrona della servitù e delle casalinghe. A prima vista, ha senso che una ragazza del Vecchio Sud come Violet lo appenda in casa sua.

Ma, come scopriamo alla fine, non c’è nessuna Violet: non è la sua casa. In realtà, è la casa degli ex domestici, mamma Cecile e papà Justify, quindi Santa Marta è la loro santa. Ma è anche conosciuta come Santa Marta la Dominatrice, perché la leggenda medievale vuole che abbia domato un drago. Per questo motivo, è popolare invocarla negli incantesimi Hoodoo in cui si cerca di dominare un’altra persona. Per i più esperti, il dipinto da solo rivela esattamente cosa aspettarsi.

Chi erano i veri Violet e Ben?

Se c’è un punto di confusione abbastanza costante, è quello che riguarda l’identità di Violet e Ben. Alcuni spettatori credono erroneamente che siano i bambini che mamma Cecile e papà Justify hanno preso in consegna per la prima volta. Questo, però, è accaduto 90 anni fa e Violet e Ben non sono così vecchi. Inoltre, Cecile si lamenta di quanto sia diventato più difficile convincere la gente a crederci, chiarendo di averlo fatto un paio di volte.

Così, quando Violet dice che lei e Ben hanno comprato la casa da un fratello e una sorella negli anni ’60, non c’è motivo di dubitare. Dopo tutto, la maggior parte del resto della storia che rivela è vera. A seconda dell’età del fratello e della sorella al momento dell’acquisizione, all’epoca dell’arrivo di Violent e Ben avrebbero avuto tra i 50 e i 60 anni, quindi è probabile che i loro possessori avessero voglia di corpi più giovani.

Ma è probabile che la situazione fosse più complicata di quanto rivelato da mamma Cecile. Violet e Ben potrebbero essere stati una vera coppia che ha comprato la casa, ma Cecile e papà Justify hanno venduto la proprietà e poi sono riusciti a farli credere abbastanza da essere presi in consegna. È più probabile che la coppia sia stata presa una alla volta, come Luke e Caroline, e che siano stati presi accordi per vendere a uno di loro, proprio come il testamento è stato redatto per lasciare la casa a Caroline. Chi fossero i Deveraux prima di allora, però, non è dato saperlo.

The Skeleton Key trama

Perché gli specchi?

Una delle cose che più incuriosiscono Caroline è il divieto di specchiarsi in casa. Non si capisce mai bene il perché di questo divieto. All’inizio Violet fa spallucce, sostenendo che dopo una certa età non si ha più voglia di guardarsi. È una spiegazione ridicola, ma potrebbe avere un fondo di verità, dal momento che mamma Cecile e papà Justify non sembrano amare il corpo degli anziani.

Poi, quando viene messa alle strette, Violet dice che è perché in loro si vedono i fantasmi di Justify e Cecile. Caroline pensa che sia ridicolo, ma quando mostra uno specchio a Ben, lui va fuori di testa e lei presume che lui creda ai fantasmi. La sua reazione, però, potrebbe essere solo una reazione di Luke che vede se stesso nel corpo di Ben. Ma anche questa spiegazione sembra assurda, visto che i fantasmi di Justify e Cecile non si aggirano per la casa.

Ma quando si arriva alla fine del film, il grande specchio in soffitta sembra essere parte integrante dell’Evocazione del Sacrificio. Violet si posiziona dietro di esso e lo regge a Caroline, e lo vediamo scorrere attraverso immagini fantasma di Violet e della giovane ragazza di cui mamma Cecile si è impossessata per la prima volta. L’Evocazione del Sacrificio termina quando il fantasma di Mama Cecile appare nello specchio e lei, nel corpo di Violet, lo spinge fino a rompere su Caroline. Quindi forse i fantasmi appaiono negli specchi, almeno quando è il momento di rubare un corpo.

Cosa succede dopo?

Molti film, horror o di altro genere, cercano di legare le cose in un fiocco ordinato e di dare agli spettatori un senso di lieto fine. The Skeleton Key non lo fa, tranne che per mamma Cecile e papà Justify. Ma se ci pensiamo bene, il futuro si prospetta piuttosto cupo per tutti.

Le cose si faranno sempre più difficili per Cecile e Justify, dato che la gente crede sempre meno nei vecchi metodi come l’Hoodoo. Possono conquistare solo i credenti e quando saranno pronti a scambiarsi Caroline e Luke, tra circa 40 anni, chissà dove sarà il mondo? Cecile sospira alla fine, dopo il lavoro che ha richiesto per far cambiare idea a Caroline, e ogni volta diventa più difficile. In effetti, era uno dei motivi per cui era così contraria ad accettare questa ragazza yankee all’inizio del film. Fino a quando la coppia sarà in grado di portare avanti questo piano? Il film suggerisce che la risposta a questa domanda non è chiara.

Per quanto riguarda Caroline e Luke, l’ultima scena che li ritrae, paralizzati, a fissarsi nei corpi di Violet e Ben, è struggente. Non hanno molto futuro. Da un lato, sembra rischioso mandarli via se è stato necessario dosare regolarmente la pozione che Violet stava preparando per mantenere Ben paralizzato e incapace di parlare. Dall’altro, cosa faranno? Cecile e Justify li mandano via come anziani deboli, falliti e probabilmente confusi. Chi ascolterà le loro stravaganti affermazioni di essere qualcun altro?

Pachinko: recensione della seconda stagione della serie Apple TV+

Pachinko – La moglie coreana è senza dubbio una delle creazioni televisive più emozionanti, audaci e significative degli ultimi anni. Attraverso il toccante racconto di un’epopea familiare, l’opera presenta con straordinaria dignità e cura un frammento cruciale della storia della Corea del Sud. Tra vita e morte, amore e conflitto, coraggio e perdita, Pachinko racchiude il dolore e la memoria di un popolo che ancora oggi continua a lottare per preservare le proprie radici e la propria voce.

Ed è proprio per la sua profonda e autentica bellezza e i nobili intenti che, fin dal suo debutto, il pluripremiato dramma storico di Apple TV+, tratto dall’intenso bestseller del 2017 di Min Jin Lee, ha incantato ed emozionato sia il pubblico che la critica internazionale. Ora, dopo oltre due anni di attesa, torna con la tanto sospirata seconda stagione. Prodotta da Media Res e ideata dalla scrittrice e showrunner americana Soo Hugh, nota per la curiosa serie antologica The Terror (co-prodotta da Ridley Scott e tratta dal bestseller di Dan Simmons), la seconda stagione di Pachinko è composta da otto episodi di circa un’ora ciascuno (come la prima stagione) ed è disponibile sulla piattaforma streaming di Apple dal 23 agosto 2024.

Pachinko | In foto gli attori Sungkyu Kim, Eunchae Jung e Minha Kim nell’episodio 3 della Stagione 2.

Quattro generazioni per raccontare la storia di un Paese

Dalla piccola Busan del 1915 alla caotica e luminosa Tokyo del 1989, attraversando la violenta occupazione giapponese, la Seconda Guerra Mondiale, la guerra di Corea e la ripresa economica degli anni ’80, Pachinko accompagna il pubblico in un intenso viaggio che, attraverso la saga familiare di quattro generazioni, racconta la tragica storia di tutto il popolo coreano. La seconda stagione, diretta da Leanne Welham, Arvin Chen e Sang-il Lee, riprende il filo del racconto lasciato in sospeso (qui il recap dettagliato della Stagione 1 di Pachinko), intrecciando nuovamente le vicende ambientate nell’Osaka del 1989 con quelle del 1945, nel pieno della guerra.

Dopo l’arresto del marito Baek Isak (Steve Sanghyun Noh), Sunja (Kim Min-ha) si assume la responsabilità di sostenere la famiglia vendendo kimchi al mercato, mentre cresce i suoi figli, Noa e Mozasu, con l’aiuto della cognata Kyunghee (Jung Eun-chae). Tuttavia, gli anni ’40 in Giappone si rivelano ancora più difficili dei precedenti: mentre reperire il cavolo per preparare il kimchi diventa sempre più arduo, il paese vive nella crescente paura di un attacco imminente da parte dell’esercito americano. In questa situazione critica, Sunja – non senza esitazione – accetta l’aiuto del ricco Koh Hansu (Lee Minho), ex amante e padre biologico del figlio maggiore, per mettere in salvo tutta la famiglia, allontanandola dalle città che sarebbero presto diventate teatri di guerra. Lasciandosi i bombardamenti alle spalle, Sunja, Kyunghee, Noa e Mozasu si trasferiscono nella tranquilla campagna giapponese, nella speranza di poter tornare presto a Osaka e ricominciare a vivere degnamente.

Nel frattempo, nella Osaka del 1989, Solomon (Jin Ha), dopo l’ultimo licenziamento, cerca di farsi strada in un contesto di incertezza economica, mentre affronta i sensi di colpa per un passato che non sente davvero suo.

Pachinko - In foto Minha Kim (Sunja) e Lee Minho (Hansu) nell'episodio 3 della Stagione 2.
Pachinko | In foto Minha Kim (Sunja) e Lee Minho (Hansu) nell’episodio 3 della Stagione 2.

La profondità di Pachinko risiede nei suoi valori

Amore, famiglia, memoria e identità sono dunque i temi cardine di una storia potente in cui le voci femminili risuonano con forza e decisione. Pachinko è, infatti, un racconto corale costruito principalmente attorno ai suoi personaggi femminili, alle loro paure, preoccupazioni e desideri. Yangjin, Sunja e Kyunghee sono la linfa vitale e rappresentano rispettivamente le radici, la forza e la vulnerabilità di un popolo rimasto per troppo tempo nell’ombra. In un mondo oscuro e corrotto, dove la guerra ridefinisce i confini e l’identità di un popolo, mentre gli uomini, sempre più forti e ostinati, sono mossi da un profondo senso di ribellione, appartenenza e rivendicazione; le donne appaiono al pubblico in tutto il loro silenzioso dolore e dignitosa integrità. Le madri, le figlie e le sorelle di Pachinko incarnano dunque l’essenza della Corea del passato, portando con sé tutti i suoi sapori, i profumi e i suoni.

Anche il cibo, nel corso del racconto, assume un ruolo e un valore sentimentale e identitario, tanto importante quanto lo è tutt’oggi nella cultura coreana. Questo valore emerge fin dalla prima stagione, quando Yangjin si impegna con tutte le sue forze per procurarsi una porzione di riso bianco da servire alla piccola cena di matrimonio di Sunja. All’epoca, il riso bianco era un alimento riservato al popolo giapponese, e quel sapore pregiato diventa un simbolo di amore e sacrificio, che commuove Sunja e rimarrà impresso nella sua memoria anche decenni dopo. Oppure, il kimchi (piatto tradizionale coreano fatto con cavolo fermentato), preparato da Sunja con grande attenzione, diventa un mezzo attraverso il quale riesce a sostenere la sua famiglia, rappresentando una connessione profonda con le sue radici e una forma di resilienza. E, ancora, il tofu, condito con una varietà di salse, e il saporito ramen, che Sunja vede e assapora per le strade di quel mercato mentre sogna di poter aprire un ristorante, riflettendo la sua ambizione e i suoi desideri per un futuro migliore.

In Pachinko, il cibo non è solo quindi nutrimento, ma si trasforma in un vero rifugio emotivo e in una memoria vivente. Ogni piatto e ogni sapore raccontano storie di speranze e sogni, contribuendo a delineare l’identità dei personaggi e arricchendo il racconto con una dimensione aggiuntiva di significato che tocca profondamente la tradizione e le radici culturali di un popolo.

Pachinko | In foto il piccolo Eunseong Kwon nell’episodio 1 della Stagione 2.

Pachinko e Minari: la resilienza di un popolo

Sotto molti aspetti, Pachinko richiama la significativa opera cinematografica Minari, di Lee Isaac Chung, che pochi anni fa ha portato con orgoglio la Corea del Sud agli Oscar 2021. Proprio come Pachinko, Minari racconta, attraverso il coraggio e le sfide di una famiglia sudcoreana emigrata in America negli anni ’80, uno spaccato cruciale della storia e dell’esperienza di quel popolo. E mentre Pachinko prende il nome dal gioco d’azzardo giapponese che si diffuse globalmente alla fine della Seconda Guerra Mondiale, simboleggiando le incertezze e le sfide della vita, invece Minari esalta ulteriormente il valore del cibo attraverso il suo stesso titolo. Il termine “minari”, infatti, si riferisce a un ortaggio comune nella cucina asiatica, che simboleggia la resilienza e l’adattamento durante i periodi di difficoltà e povertà.

Ma, oltre alla presenza della grandiosa “halmeoni” Yuh-Jung Youn, ciò che accomuna davvero e profondamente le due opere, nonostante le loro differenze di forma e medium, è la capacità di evocare sentimenti intensi e universali nel pubblico. Entrambe le narrazioni esplorano temi come l’impotenza, la perdita, il desiderio di rinascita e il dolore legati al dover lasciare la propria casa e i propri cari in cerca di un futuro migliore, senza però dimenticare mai chi si è veramente, senza mai dimenticare le proprie radici e la propria storia.

Pachinko – In foto gli attori Yuh-Jung Youn e Jun Kunimura nell’episodio 3 della Stagione 2.

Pachinko si riconferma un capolavoro

Se pubblico e critica temevano che un’opera così ben scritta ed elaborata come Pachinko potesse perdere il suo fascino, possiamo finalmente tirare un sospiro di sollievo. La seconda stagione non solo mantiene, ma innalza ulteriormente il livello, confermando Pachinko come un autentico capolavoro della serialità televisiva degli ultimi anni. La qualità della regia e della sceneggiatura è impeccabile, sostenuta da un cast straordinario che cattura l’attenzione del pubblico sin dai primi istanti. Ogni dettaglio, grande o piccolo, è meticolosamente curato e contribuisce a una narrazione ricca e sfumata, meritando una visione attenta e appassionata.

La scelta della sigla è un esempio ulteriore della cura e della precisione con cui ogni elemento è stato selezionato per arricchire l’esperienza visiva. Il passaggio dalle note energiche di “Let’s Live for Today” dei The Grass Roots a quelle più decise e autoritarie di “Wait a Million Years” della stessa band sottolinea l’evoluzione e la maturazione della trama e dei personaggi.

Nonostante alcuni interrogativi e spunti interpretativi rimasti aperti, la seconda stagione di Pachinko offre una conclusione soddisfacente e ben strutturata di una storia che ha saputo toccare profondamente il pubblico. La serie non solo completa il suo arco narrativo con eleganza, ma fornisce anche una chiusura che riflette l’intelligenza emotiva e la qualità rara che la distinguono dalle numerose produzioni televisive spesso superficiali disponibili negli ultimi anni sulle piattaforme di streaming. In conclusione, Pachinko ha raggiunto un livello di perfezione che fa sperare che i creatori non cedano alla tentazione di prolungare un’opera che ha già dato e fatto molto più di quanto ci si potesse aspettare.

Il Gladiatore II: Ridley Scott definisce il sequel “uno dei migliori” film che abbia mai fatto

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Il Gladiatore II si preannuncia come uno dei più grandi blockbuster del resto dell’anno, con il primo trailer che offre un’azione ad alto tasso di tensione e nuovi sguardi al suo cast all-star. Il sequel, che riprende gli eventi de Il Gladiatore del 2000, è l’ultimo film del leggendario regista Ridley Scott, il cui lavoro decennale nell’industria ha spaziato da Alien a Blade Runner al recente Napoleon. In una recente intervista con Empire, Scott ha elogiato il suo lavoro su Il Gladiatore II, sostenendo che potrebbe diventare un punto di forza della sua filmografia complessiva. “È la cosa migliore che abbia mai fatto”, ha affermato Scott. “Anche se [ho] fatto molti altri grandi film”.

Il Gladiatore II Paul Mescal
Paul Mescal in Il Gladiatore II

Cosa sappiamo di Il Gladiatore II?

L’imminente sequel di Il GladiatoreIl Gladiatore II è diretto ancora una volta da Ridley Scott, che ha anche diretto il film originale con Russell Crowe, uscito nel 2000. La sceneggiatura è stata scritta da David Scarpa, che ha già collaborato con Ridley Scott per Tutti i soldi del mondo (2017) e Napoleon (2023).

Paul Mescal interpreterà Lucius Verus, il figlio del personaggio di Connie Nielsen (interpretato da Spencer Treat Clark nel film originale), ne Il Gladiatore II. La Nielsen riprenderà anche il ruolo di Lucilla. “Lucius è stato nelle terre selvagge per, vediamo, l’ultima volta l’abbiamo visto quando aveva 12 anni“, ha detto Ridley Scott in precedenza a Rotten Tomatoes a proposito del personaggio di Mescal. “Ora sono passati circa 12 o 15 anni. È stato nella natura selvaggia e ha perso i contatti con sua madre. Sua madre ha perso i contatti con lui, non sa dove sia. Pensa che possa essere morto“.

Il Gladiatore II è interpretato anche da Denzel Washington, Pedro Pascal, Joseph Quinn, Fred Hechinger, May Calamawy, Derek Jacobi, Lior Raz, Peter Mensah, Matt Lucas e Tim McInnerny.

La produzione del film è iniziata nel giugno 2023, ma è stata sospesa circa un mese dopo a causa dello sciopero della Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA). Le riprese sono riprese nel dicembre 2024 e la produzione è terminata ufficialmente il 17 gennaio 2024. Ridley Scott produce Il Gladiatore II insieme a Michael Pruss, Douglas Wick, Lucy Fisher e David Franzoni. Il film arriverà nelle sale statunitensi il 22 novembre 2024, distribuito da Paramount Pictures.

Tutto chiede salvezza: trailer della seconda stagione in arrivo su Netflix

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La seconda stagione di Tutto chiede salvezza, prodotta da Picomedia e diretta da Francesco Bruni, si mostra nelle prime immagini video, in attesa di debuttare su Netflix il prossimo 26 settembre. I personaggi incontrati, conosciuti e amati nella prima stagione stanno per tornare; a loro si aggiungono nuovi compagni di viaggio e di vita dentro e fuori le mura della clinica Villa San Francesco.

Nei 5 episodi della seconda stagione, un cammino lungo 5 settimane in cui i protagonisti si troveranno a dover affrontare nuove sfide, ad intrecciare nuove relazioni,  a fare i conti con il proprio passato, a vivere al meglio il presente e a prepararsi per il futuro.

 

I primi due episodi saranno proiettati in anteprima a Milano a Fuoricinema 2024 l’8 settembre. La proiezione sarà preceduta da un talk con il regista e autore Francesco Bruni, l’autore Daniele Mencarelli, e i protagonisti Federico Cesari, Fotinì Peluso e Drusilla Foer.

Scritta da Francesco Bruni, Daniele Mencarelli e Daniela Gambaro, la seconda stagione vede grandi new entry nel cast come Drusilla Foer (Matilde), Valentina Romani (Angelica), Vittorio Viviani (Armando), Samuel Di Napoli (Rachid) e Marco Todisco (Paolo). Torna l’amato cast della prima stagione con Federico Cesari (Daniele), Fotinì Peluso (Nina), Andrea Pennacchi (Mario), Vincenzo Crea(Gianluca), Lorenzo Renzi (Giorgio), Vincenzo Nemolato (Madonnina) e Alessandro Pacioni (Alessandro), che nella prima stagione condividevano la stanza nel reparto di psichiatria insieme a Daniele. Ricky Memphis (Pino), Bianca Nappi (Rossana) e Flaure BB Kabore(Alessia) tornano nei ruoli dell’infermiere e delle infermiere del reparto, mentre Filippo Nigro (Dott. Mancino) e Raffaella Lebboroni(Dott.ssa Cimaroli) in quelli dei medici della clinica. Lorenza Indovina (Anna), Michele La Ginestra (Angelo), Arianna Mattioli (Antonella), Giacomo Mattia (Giovanni), madre, padre, sorella e fratello di Daniele. Carolina Crescentini (Giorgia) è la mamma di Nina.

La trama della seconda stagione di Tutto chiede salvezza

Sono trascorsi due anni da quando abbiamo lasciato Daniele e la nave dei pazzi. Molte cose sono cambiate: Daniele e Nina sono diventati i genitori della piccola Maria e poco dopo la sua nascita si sono allontanati. Li ritroviamo che si contendono l’affidamento della bambina con il supporto delle rispettive e diversissime famiglie. Daniele, dopo l’intensa esperienza vissuta durante la settimana di TSO, ha scelto di diventare infermiere e, grazie all’intervento della dottoressa Cimaroli, sta per entrare come tirocinante nell’ospedale in cui era stato ricoverato. Ha cinque settimane per dimostrare al giudice che quello può diventare un impiego stabile, accreditandosi come un genitore affidabile. In questa nuova veste, Daniele conosce i nuovi pazienti della camerata, che lo costringono a riflettere sul suo eccesso di empatia verso il dolore degli altri e che rischiano di farlo deragliare di nuovo.

Bill Skarsgard sul The Crow – Il Corvo: “Non è un rifacimento”

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Bill Skarsgard sul The Crow – Il Corvo: “Non è un rifacimento”

La star del film in arrivo al cinema The Crow – Il Corvo Bill Skarsgård distingue il suo film dalla versione del 1994. Il film originale Il corvo aveva come protagonista Brandon Lee nei panni di Eric Draven, un uomo risorto che cerca di vendicarsi delle persone che lo hanno ucciso. A trent’anni dall’uscita de Il corvo, Rupert Sanders ha realizzato una rivisitazione della storia che vede Skarsgård nei panni di Eric in una nuova iterazione della serie di fumetti originale. Oltre a Skarsgård, The Crow – Il Corvo è interpretato da FKA twigs, Danny Huston, Josette Simon, Laura Birn, Sami Bouajila e Jordan Bolger.

Parlando con People, Skarsgård spiega quanto sia diversa la sua versione del Corvo rispetto al film del 1994. L’attore ha affermato che il team “non stava rifacendo quel film” e che non è mai statal’intenzione” di fare un reboot del film. Skarsgård ritiene che l’interpretazione di Lee nel film del 1994 “sia iconica e non dovrebbe essere assolutamente manomessa”. Nonostante il fatto che il Corvo del 2024 sia così diverso dalla versione del 1994, Skarsgård ha ammesso che è stato “scoraggiante” cercare di assumere il ruolo di Eric, anche se ha notato che altri lo hanno fatto prima di lui. Di seguito riportiamo l’intera dichiarazione di Skarsgård:

“Quindi non sono il primo a vestire quei panni. Una performance iconica, una cosa tragica accaduta a Brandon. E per me, ho affrontato questo lavoro come qualsiasi altro: ‘Qual è la storia? Come posso rendere giustizia a questa storia?. Non stavamo rifacendo quel film, e non è mai stata questa l’intenzione. Ritengo che quel film e la sua interpretazione siano iconici e non debbano essere assolutamente alterati. Quindi sono contento che abbiamo cercato di fare qualcosa di molto diverso”.

Perché The Crow – Il Corvo ha cercato di prendere le distanze dall’originale

Skarsgård non è l’unico a pensare che il film di Lee del 1994 sia quasi intoccabile. Quando sono state diffuse le prime immagini della versione 2024 de Il corvo, si sono scatenate le polemiche online. Se da un lato le reazioni sono state incentrate su quello che è stato considerato uno scarso lavoro di styling dei capelli e del trucco, dall’altro sono state sollevate numerose lamentele sul fatto che Il corvo non avrebbe dovuto essere rielaborato. Di conseguenza, è logico che Skarsgård e gli altri membri del team de The Crow – Il Corvo abbiano ribadito che questo film sarà nettamente diverso.

Un’altra spinta a distinguere Il corvo del 2024 dall’edizione del 1994 è legata alla tragedia che ha colpito l’originale. L’attore Lee Eric Draven è morto per le ferite riportate durante le riprese de Il corvo , dopo che un errore di tiro sul set ha sparato una parte del bossolo di un proiettile di piombo nel suo corpo, uccidendolo. Sanders ha già dichiarato che la sua produzione di The Crow – Il Corvo non prevedeva la presenza di armi da fuoco sul set. Questa mossa è stata fatta per promuovere la sicurezza ed evitare il rischio di ripetere gli errori dell’originale The Crow.

La regola delle armi da fuoco è solo un altro modo in cui The Crow ha lavorato per prendere le distanze dall’originale. Sia a livello di produzione che di contenuti, il team del film del 2024 sta lavorando a tutto campo per garantire che Il corvo non venga considerato un reboot o una replica problematica di una produzione passata. Se il pubblico sarà d’accordo su questa distinzione resta da vedere quando The Crow – Il Corvo uscirà nelle sale domani, il 28 agosto.

Harry Wild – La signora del delitto, tutto quello che c’è da sapere sulla serie tv

Harry Wild – La signora del delitto (Harry Wild) è una serie televisiva britannica e irlandese composta da 20 episodi suddivisi in tre stagioni, distribuita sul servizio di streaming Acorn TV dal 4 aprile 2022, con protagonista Jane Seymour.

Harry Wild – La signora del delitto, dove vederla in streaming

In Italia la serie va in onda in prima serata su Rete 4 dal 12 luglio 2022. Harry Wild – La signora del delitto in streaming è disponibile su Infinity tv.

Harry Wild – La signora del delitto in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Harry Wild – La signora del delitto, la trama e il cast

Harriet “Harry” Wild è una professoressa di letteratura inglese in pensione, che si sta riprendendo a casa di suo figlio Charlie, a seguito di una rapina. Charlie è un detective della polizia e si trova alle prese con un caso di omicidio particolarmente sconcertante. Quando la strada di Harry incrocia per caso quella del suo rapinatore, Fergus Reid, la professoressa vede un grande potenziale nell’adolescente problematico e, invece di denunciarlo, lo arruola come suo aiutante. Dopo il suo coinvolgimento di successo, anche se sconsiderato, nel caso, Harry scopre di avere un vero talento per le indagini ed una nuova voglia di vivere.

In Harry Wild – La signora del delitto protagonisti sono Harriet “Harry” Wild, interpretata da Jane Seymour, doppiata da Monica Pariante. Fergus Reid, interpretato da Rohan Nedd, doppiato da Flavio Aquilone. Ray Tiernam, interpretato da Stuart Graham, doppiato da Mauro Gravina. Charlie Wild, interpretato da Kevin Ryan, doppiato da Gabriele Lopez. Orla Wild, interpretata da Amy Huberman, doppiata da Ilaria Latini. Lola Wild, interpretata da Rose O’Neill, doppiata da Malvina Draghetti. Glenn Talbot, interpretato da Paul Tylak, doppiato da Roberto Stocchi.

I personaggi secondari sono June, interpretata da Esosa Ighodaro, doppiata da Germana Savo. Vivian Mitchell-Tidernam, interpretata da Ciara O’Callaghan, doppiata da Alessandra Cassioli. Liberty Reid, interpretata da Rosa Willow Lee. Malky Reid, interpretato da Shane Lynch, doppiato da Luca Dal Fabbro. Vicky Boyle, interpretata da Danielle Ryan. Jordan MacDonald, interpretato da Anthony Delaney. Prof. Graham Gray, interpretato da Morgan C. Jones. Happy The Shark, interpretato da Liam Carney, doppiato da Pasquale Anselmo.

Harry Wild – La signora del delitto, trailer

La prima stagione di Harry Wild – La signora del delitto

  • S1.1. – La professoressa di letteratura di Dublino Harriet “Harry” Wild, appena andata in pensione, è troppo anticonformista per lavorare a maglia, così intraprende la carriera di detective, con la costernazione del figlio poliziotto dalla schiena dritta, Charlie.
  • S1.2. – A causa della loro nuova notorietà, Harry e Fergus vengono avvicinati da una donna desiderosa di scoprire come è morto il marito; sebbene sia riluttante a farsi coinvolgere, l’interesse di Harry si fa presto strada.
  • S1.3. – Harry arruola la nipote Lola per andare sotto copertura in una scuola femminile e inseguire un rapinatore di banche che ha commesso un omicidio per fingere la propria morte.
  • S1.4. – Un giovane serial killer che si ispira a “Delitto e castigo” di Dostoevskij sfida Harry a rintracciarlo.
  • S1.5. – Una cena soffocante nella casa dell’ex collega di Harry va a rotoli quando un virus del vomito colpisce tutti gli ospiti tranne Harry; dopo che la causa del malessere viene ricondotta a un cadavere nel pozzo della casa, Vicky Boyle conduce le indagini.
  • S1.6. – Un violento temporale intrappola Harry, Fergus e Lola nel pub locale; isolati dal mondo esterno, il trio è messo ancora più in pericolo quando scopre una vittima di rapimento in un’auto.
  • S1.7. – Quando una ricca matriarca viene strangolata a morte durante una videochiamata con i suoi parenti, la figlia della donna ricorre ai servizi dell’agenzia investigativa Wild/Reid.
  • S1.8. – Zoe McCann è una tossicodipendente in via di guarigione che lotta ogni giorno per sconfiggere i suoi demoni; quando viene rapita per poi risvegliarsi in una foresta con indosso un abito da ballo vintage, la sua sanità mentale e la sua determinazione vengono spinte al limite.

La seconda stagione di Harry Wild – La signora del delitto

  • S2.1. – Dopo che Ray Tiernan, ex di Harry e mentore di Charlie, viene assassinato durante un’indagine segreta, Harry e Fergus non si fermeranno davanti a nulla per trovare il suo assassino.
  • S2.2. – Harry e Fergus si occupano del caso di una donna scomparsa da un villaggio irlandese che ha una storia di culto del diavolo. La donna scomparsa è incappata in qualcosa che l’ha portata alla morte? O è stata uccisa da qualcuno più vicino a casa?
  • S2.3. – La damigella d’onore viene avvelenata durante un addio al nubilato, nonostante tutte le altre condividessero la stessa bottiglia di champagne. Harry e Fergus cercano di capire come sia stata avvelenata.
  • S2.4. – Un uomo del passato di Orla implora il suo aiuto: Ben Finnegan è in fuga dalla polizia, incastrato per omicidio e braccato da un killer con la balestra. L’unica persona a cui Orla può rivolgersi è l’ultima a cui vorrebbe chiedere aiuto: Harry.
  • S2.5. – Harry, Fergus e Lola sono invitati a una festa con delitto in un hotel su un’isola isolata. Il divertimento diventa presto mortale quando si rendono conto che un vero assassino si nasconde tra di loro, disposto a uccidere tutti i presenti.
  • S2.6. – Il famoso proprietario della palestra di boxe di Fergus viene trovato assassinato sulle montagne di Dublino. La palestra era indebitata e il morto aveva problemi sia con la sua futura moglie che con la sua ex moglie.

La terza stagione di Harry Wild – La signora del delitto

  • S3.E1 – Poco dopo aver salutato i suoi fan, un famoso cantante cade da un tetto in un apparente suicidio.
  • S3.E2 – Una riunione di lavoro in un ristorante prende una brutta piega quando l’antipasto dello chef viene sostituito e gli ospiti fanno una macabra scoperta.
  • S3.E3 – Su un set di una soap opera irlandese, il tirannico regista viene assassinato a metà scena. Il frenetico produttore chiede aiuto ai detective Harry e Fergus per individuare rapidamente il colpevole e riprendere le riprese.
  • S3.E3 – Uno scrittore di romanzi gialli viene trovato morto in una stanza antipanico chiusa a chiave senza pistola. Gli investigatori privati Fergus e Harry indagano sul caso particolare mentre respingono il dispettoso Harry Benedict.
  • S3.E3 – La competizione nei Vibrant Villages è feroce, con trucchi sporchi e sabotaggi. Quando l’amica di Harry, Evelyn, trova dei pesci morti nel suo stagno, presume che sia più o meno la stessa cosa, finché non trova il corpo del suo ex marito.
  • S3.E3 – On Glenn and Petra’s wedding day, Harry and Fergus head to the Garda station to collect Charlie, Orla, and Lola; an ex-soldier with a bomb walks in and demands that they solve the murder of his daughter, on the anniversary of her death.

Captain America: Brave New World, Anthony Mackie dice che il film è meglio di qualsiasi progetto di Tom Holland

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La star di Captain America: Brave New World, Anthony Mackie, parlando al The Official Marvel Podcast, ha affrontato il tema dell’imminente ritorno di Sam Wilson e ha trovato il tempo per lanciare un’altra frecciatina al collega Tom Holland. “Beh, è Cap. Finalmente”, ha detto Mackie ridendo. “Ora lo vediamo condurre missioni da solo e cercare di capire quale sia il suo posto in tutto il mondo. È molto meglio di qualsiasi film di Tom Holland. E poi c’è Harrison Ford!”. Mackie ha poi speso delle belle parole sul ritorno del suo Falcon e dell’alleato del Soldato d’Inverno Danny Ramirez nel ruolo di Joaquin Torrez.

Ha parlato così del nuovo Falcon: “Le cose che sta facendo con il suo personaggio e ciò che apporta. Il sapore, la bellezza, la gioia che porta al personaggio. Sento che porta una nuova energia all’Universo Marvel”. Inoltre, Ramirez non vede l’ora di mettere le ali. “È un bellissimo passaggio di testimone generazionale… Indossarlo e provare quello che ho provato io. Fare alcune cose e sentire: ‘Oh, questo è il film che stiamo facendo’. Ho potuto finalmente vedere cosa ha provato Anthony [Mackie] nell’indossare l’abito”.

Quello che c’è da sapere su Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreterà la cattiva Diamondback, mentre ancora sconosciuto è il ruolo del villain interpretato da Giancarlo Esposito. Harrison Ford, invece, assume qui il ruolo di Thaddeus “Thunderbolt” Ross, che a quanto rivelato dal primo trailer si trasformerà ad un certo punto nel Hulk Rosso.

Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora, il film è indicato come uno dei titoli più importanti della Fase 5.

Anthony Mackie ha recentemente dichiarato che questo film è “10 volte più grande” della sua serie Disney+ e ha parlato della dinamica tra Cap e il nuovo Falcon, Joaquin Torres. “Sono in coppia alla pari“, ha scherzato. “Sono entrambi militari. Io ero il suo ufficiale comandante. Tra noi c’è più amicizia rispetto al modo in cui ammiravo Steve o al modo in cui non mi piaceva Bucky“.

Spider-Man: Beyond the Spider-Verse, nuovi importanti aggiornamenti sulla produzione del film

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I film d’animazione dello Spider-Verse della Sony Pictures sono diventati a dir poco amatissimi, ottenendo numerosi premi e facendo conoscere al pubblico di tutto il mondo una serie di Spider-Persone. Sebbene il terzo film della saga, Spider-Man: Beyond the Spider-Verse, fosse originariamente previsto per l’inizio di quest’anno, vari ritardi di produzione e gli scioperi di Hollywood dello scorso anno hanno fatto slittare il film a tempo indeterminato.

Ora, però, abbiamo un’idea di come stanno andando i lavori sul film. In una recente intervista con Times of India, il doppiatore di Spider-Man India Karan Soni ha riflettuto sul “lungo e profondo” processo di produzione di Spider-Man: Beyond the Spider-Verse, rivelando che il cast comincerà a registrare i dialoghi per il film tra qualche mese. “Sto continuando a lavorare per Spider-Man”, ha rivelato Soni.

Inizieremo a registrare per questo film tra qualche mese e sono molto eccitato. Il film è in fase di produzione. È un film d’animazione, quindi è diverso e richiede molto tempo. Vedremo quando sarà pronto e quando uscirà, ma sono davvero entusiasta. È stata una delle gioie più grandi interpretare quel personaggio. Quindi sono entusiasta di avere un’altra possibilità e di farlo di nuovo”.

Di cosa parla Spider-Man: Beyond the Spider-Verse?

Il film affronterà le conseguenze del finale cliffhanger di Spider-Man: Across the Spider-Verse, con Miles Morales (Shameik Moore) bloccato in un universo alternativo con una versione più cattiva di se stesso (Jharrel Jerome). “Ecco cosa posso promettere, e l’ho detto a proposito del secondo quando eravamo nel mezzo: Phil Lord, Chris Miller, tutti, i produttori di questo film, i registi che porteranno… Quello che hanno fatto nel primo è che tutti i registi sono diventati produttori esecutivi. Quindi continuano ad aggiungersi. Quello che posso promettere è che non si fermeranno finché non sarà eccellente”, ha confermato a ComicBook.com l’attore di Peter B. Parker, Jake Johnson.

 “E se questo significa che ci vuole un po’ più di tempo, se questo significa che è ancora più grande, se questo significa che è più lungo – non giocano secondo le regole di nessuno. Lavorano molto duramente. Come attori, siamo sempre scioccati quando ci chiamano per registrare l’ultimo film. Credo che sia stato un mese prima della proiezione, quando non riuscivamo a credere che stessimo ancora registrando. Quindi non hanno intenzione di mollare fino a quando non sarà grandioso e non ho altro che fiducia in loro. Ma per quanto riguarda la possibilità di svelare qualcosa [sulla storia], non posso farlo”.

Spider-Man: Beyond the Spider-Verse non ha al momento una data di uscita.