Ecco il nuovo trailer di
Dark Phoenix, il film di Simon
Kinberg che riporta sul grande schermo gli
X-Men. Nel trailer Jean Grey,
interpretata da Sophie Turner, sembra perdere il
controllo e il montaggio suggerisce che tra le sue vittime ci sia
proprio la Mistica di Jennifer Lawrence.
Nel video vediamo infatti che per la
mutaforma si mette male, e subito dopo le scene di un funerale, con
il volto di Hank McCoy/Nicholas Houtl particolarmente provato.
Sappiamo che in questo nuovo corso degli eventi dei mutanti al
cinema, tra Bestia e Mistica c’è una specie di relazione
romantica.
Dark Phoenix sarà il debutto alla regia di
Simon Kinberg che ha rivelato di aver
concepito il film come l’inizio di un nuovo capitolo per
la serie di film di X-Men.
“Lo vedo come un nuovo capitolo.
Lo vedo come qualcosa che prende il franchise e lo lancia in una
direzione diversa con toni diversi. E questo non significa che
il prossimo avrà lo stesso tono, significa solo che il prossimo può
avere un tono diverso. Penso che per molti anni, gli X-Men di
Bryan [Singer] abbiano davvero trasformato il genere dei supereroi
nel 2000 o 2001 quando è uscito il primo. Questo arriva quasi
20 anni dopo. È molto tempo fa. E a quel tempo, i film
sui supereroi non erano molto popolari, in realtà. C’erano
stati alcuni fallimenti a metà degli anni ’90, e non c’erano stati
molti film sui supereroi, e in quel periodo l’approccio
sugli X-Men era davvero rivoluzionario.”
La Warner Bros. ha deciso che
Aquaman
2 uscirà al cinema il 16 dicembre 2022. Lo studio ha
annunciato ufficialmente il sequel del film con Jason
Momoa all’inizio di questo mese, confermando che
David Leslie Johnson-McGoldrick scriverà la
sceneggiatura.
Aquaman
2 sarà prodotto dal regista del primo film,
James Wan, e da Peter Safran.
Aquaman è stato un grande successo per la Warner
Bros., incassando cifre ben al di sopra delle aspettative, con $
68,7 milioni nel suo weekend di apertura in Nord America. Il titolo
ha guadagnato slancio nelle settimane successive grazie a un passa
parola entusiasta e ha raggiunto $ 330 milioni in Nord America e $
805 milioni a livello internazionale, con $ 300 milioni soltanto in
Cina.
Attualmente l’incasso del film lo
ha fatto classificare al 20° posto della classifica mondiale di
tutti i tempi. Johns-McGoldrick ha collaborato con
Will Beall nella sceneggiatura di Aquaman.
Johnson-McGoldrick ha iniziato a lavorare sulla
sceneggiatura tre anni fa dopo aver letto i fumetti di
Aquaman mentre era sul set di The
Conjuring 2 di Wan.
Il protagonista è interpretato da
Jason Momoa, con Amber Heard, Willem
Dafoe, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Yahya Abdul-Mateen
II e Nicole Kidman in ruoli secondari.
Warner Bros. ha anche annunciato tre settimane fa che stava
sviluppando The Trench, uno spinoff horror di
Aquaman.
Wan e Safran produrranno l’horror,
mentre il regista e il cast non sono attualmente stati annunciati.
Aquaman
2 non è il primo film a occupare lo slot del 16
dicembre 2022, infatti già Disney ha occupato la data con un live
action non ancora annunciato.
Ecco il trailer di
Peterloo, il nuovo film di Mike
Leigh, che arriverà al cinema il prossimo 21 marzo. Il
regista ha presentato il film in anteprima mondiale a Venezia
75.
Un ritratto epico degli eventi
legati ai fatti di Peterloo, quando nel 1819 un pacifico raduno
pro-democrazia riunitosi presso St Peter’s Fields a Manchester si
trasforma in uno degli episodi più sanguinosi e tristemente noti
della storia britannica. Una folla di oltre 60.000 persone radunate
per richiedere riforme politiche e per protestare contro i
crescenti livelli di povertà viene attaccata dalle forze
governative. Molti manifestanti furono uccisi e centinaia rimasero
feriti, dando vita a proteste in tutta la nazione, ma anche a nuove
repressioni da parte del governo. I fatti di Peterloo rappresentano
un momento fondamentale nella definizione della democrazia
britannica e hanno giocato un ruolo importante anche nella
fondazione del quotidiano “The Guardian”.
Bugs Comics
presenta al Cartoomics il 9 marzo la sua prima
testata horror seriale. Appuntamento in edicola a novembre
2019.
Sarà rivelato al
Cartoomics di Milano, la fiera di cinema, fumetti
e games, sabato 9 marzo, ore 18:15, nello spazio Agorà 3 nel
padiglione 16 il nuovo grande progetto horror seriale della casa
editrice Bugs Comics, ‘Samuel Stern’, che vedrà l’esordio in
edicola a novembre 2019.
SINOSSI ‘SAMUEL STERN’:
Nel cuore di ogni essere umano c’è un’oscurità
profonda.
In quel luogo le voci degli altri diventano sgradevoli
sussurri, si spegne ogni ricordo della luce del giorno e con esso
ogni aspettativa di speranza e spontaneità. L’essere umano diventa
estraneo a sé stesso. E la Morte sembra il male minore.
In quel vuoto dell’anima, a volte entra qualcosa. Qualcosa
di antico e innominabile, diverso e familiare al tempo stesso,
combattuto dagli uomini sacri delle varie tradizioni. Coloro che,
spezzati dalla vita, gettati nell’Abisso, hanno avuto la forza di
tornare, guardare in faccia i propri demoni e combattere quelli
altrui.
Dopo 10 anni di attesa, torna sul
grande schermo Hellboy l’eroe demoniaco
più famoso del cinema in un reboot, attesissimo da milioni
di fan. L’eroe della saga di fumetti cult creata da Mike
Mignola, che del film è anche sceneggiatore, sarà
impegnato in una missione a Londra per fronteggiare l’antico
spirito di una strega malvagia tornato sulla Terra dal mondo dei
morti.
Hellboy sarà distribuito in
Italia da M2 Pictures, in anteprima
mondiale, dall’11 aprile.
SINOSSI
Hellboy è tornato ed è più
indemoniato che mai nel reboot della saga tratta dai fumetti cult
di Mike Mignola. Il leggendario supereroe demoniaco, detective del
BPRD (Bureau for Paranormal Research and Defense) che protegge la
Terra dalle creature sovrannaturali che la minacciano, è chiamato
in Inghilterra per combattere tre giganti infuriati. Qui scoprirà
le sue origini e dovrà vedersela con Nimue, la Regina di Sangue,
un’antica strega resuscitata dal passato e assetata di vendetta
contro l’umanità. Hellboy dovrà cercare di fermare Nimue con ogni
mezzo, in un epico scontro per scongiurare la fine del mondo.
Da molti è considerato l’erede
spirituale di Darth Vader nella nuova trilogia di
Star
Wars, eppure Kylo Ren ha dimostrato
di non essere per nulla simile al personaggio dal quale ha
certamente l’impronta e una questione familiare irrisolta e assai
complessa.
Ma esistono davvero delle differenze
fra i due? Ecco 5 motivi per cui Kylo Ren sarebbe
più potente, almeno sulla carta:
Ha “distrutto” lo spirito di Luke
C’è stato un momento chiave nella
trilogia originale di Star Wars in cui
Darth Vader non avrebbe perso un secondo pur di
portare suo figlio Luke al lato oscuro della Forza, percependone
l’enorme potenziale; tuttavia tra gli eventi de L’impero colpisce
ancora e Il ritorno dello
Jedi questo obiettivo non è stato mai raggiunto a
causa dello spirito saldo del ragazzo legato alla speranza e alla
fiducia nella bontà del padre.
Di fatto Skywalker non ha mai smesso
di lottare per il bene che sapeva di trovare in suo padre, e non ha
mai rinunciato a cancellare il lato oscuro di Kylo
Ren, o meglio, di Ben Solo, suo nipote, fino a quando
l’allievo non distrusse il Tempio Jedi, forse uccidendo altri
studenti, dunque costringendo Luke rimettere in discussione ogni
cosa.
Potrebbe governare la galassia
Quando Darth Vader
rivelò la sua vera identità in L’impero colpisce
ancora, venne portata alla luce la previsione
dell’Imperatore Palpatine sul fatto che Luke avrebbe potuto
distruggere suo padre. Fu allora che il villain decise che fosse
necessario capitalizzare la debolezza di Palpatine e rovesciare il
suo trono con l’idea di governare efficacemente la galassia insieme
al figlio.
Luke rifiutò l’offerta e così Vader
non ha mai avuto la possibilità di realizzare quel piano, morendo
nel film successivo. A differenza del nonno, Kylo Ren ha ucciso il
Leader Supremo
Snoke, e ora il Primo Ordine si inchina al suo
comando. Forse lo vedremo finalmente all’apice del suo potere in
Episodio
IX?
Non deve nascondersi dietro una maschera
Tutta l’uniforme di Darth
Vader, soprattutto l’iconica maschera, diventa
essenziale per il mantenimento vitale del personaggio, ridotto a
poco più di un cadavere dopo gli eventi di Episodio
III. Questa maschera non soltanto gli permette di
respirare ma protegge il suo viso sfregiato e deve essere sempre
attaccato ad una fonte di ossigeno in modo da fornirgli un flusso
d’aria calibrato ai suoi polmoni.
Kylo Ren invece non
dipende da nessun oggetto e può rimuovere il suo casco in qualsiasi
momento. Forse non sarà in grado di sopravvivere nel vuoto dello
spazio, ma è avulso da qualsiasi limite di mobilità e può respirare
senza assistenza.
Può comunicare attraverso lo spazio
Kylo Ren
e Rey hanno stretto una forte connessione
telepatica attraverso lo spazio profondo durante il racconto di
Episodio VIII:
Gli Ultimi Jedi, un potere mai visto prima nel corso
della saga. I due sono infatti in grado di raggiungere stimoli
sensoriali l’uno dall’altra, riuscendo quasi a toccarsi senza farlo
realmente.
Dal canto suo Darth
Vader, come tutti i Sith, può leggere nella mente, ma non
di parlare telepaticamente con persone lontane su altri pianeti e
superfici.
Può “congelare” i nemici
Un’abilità inedita nell’universo di
Star Wars è stata introdotta proprio grazie al
personaggio di Kylo Ren, che riesce praticamente a
“congelare” le persone che ha davanti, come quando interrogando Rey
immobilizza immobilizza tramite il Lato Oscuro il generale
Hux e altri subordinati senza sforzo apparente.
Kylo è in grado di camminare
facilmente intorno a loro portando avanti una conversazione, finché
non cadono nell’incoscienza. Al contrario Vader non ha mai
congelato nessuno allo stesso modo.
Parte del materiale escluso dalla
versione finale di Spider-Man: Un Nuovo Universo
sarà inclusa negli extra dell’edizione homevideo del film
d’animazione fresco vincitore del premio Oscar, e una delle scene
tagliate vedeva Miles Morales allenarsi per
diventare il perfetto Uomo Ragno guardando proprio un film di
Spider-Man.
Ma non finisce qui: i piani
originali dei registi prevedevano i cameo di due nomi illustri di
Hollywood, Tom Cruise e James Cameron, che negli anni Ottanta erano
stati associati ad un progetto mai realizzato su Peter Parker:
“Tante cose sono state rimosse
dal film per buone ragioni, e che allo stesso tempo ci danno
un’idea del processo creativo e degli anni che hanno accompagnato
la realizzazione. Ad esempio c’era una battuta di Doc Ock che
faceva riferimento a Spider-Man 2 di Sam Raimi…E che dire di Tom
Cruise e della versione alternativa dell’universo? Avevamo pensato
che Miles, piuttosto che imparare ad essere Spider-Man leggendo i
fumetti, si sarebbe allenato guardando i film. E in quella realtà
esisteva una versione cinematografica di Spider-Man diretta da
James Cameron con Tom Cruise nei panni di Peter.“
Spider-Man: Un Nuovo
Universo racconta le vicende del teenager Miles
Morales e delle infinite possibilità dello Ragno-Verso, dove più di
una persona può indossare la maschera. Una visione fresca di un
nuovo Universo Spider-Man con uno stile visivo innovativo e unico
nel suo genere.
Il film è diretto da Bob
Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman, con Shameik Moore e Jake
Johnson. Uscita al cinema il 25 dicembre 2018. Durata 117 minuti.
Distribuito da Warner Bros. Italia.
Il cast di doppiatori americano
comprendere gli attori Shameik Moore, Jake Johnson,
Mahershala Ali, Brian Tyree Henry, Lily Tomlin, Liev Schreiber,
Luna Lauren Velez, Zoë Kravitz, Nicolas Cage.
A dirigere Spider-Man – Un
nuovo universo sono ben tre registi, Bob
Persichetti (sceneggiatore de Il piccolo
principe), Peter Ramsey (Le 5 leggende)
e Rodney Rothman, che ritroveremo
prossimamente alla regia di un film live action, ovvero lo spin-off
di 21, Jump Street. La sceneggiatura è di quest’ultimo insieme a
Phil Lord (Piovono polpette, The Lego movie 1 e 2, 22 Jump Street),
autore anche del soggetto. Il film è dedicato alla memoria di Steve
Ditko, morto il 6 luglio 2018, e contiene l’ultimo cammeo
vocale di Stan Lee. Nell’originale, Zoe Kravitz dà la voce
a Mary Jane e Hailee Stanfield a Gwen Stacy.
Nessun nuovo trailer all’orizzonte
ma solo un promemoria: mancano esattamente due mesi all’arrivo
nelle sale di Avengers:
Endgame, epico scontro finale tra i Vendicatori e
Thanos nel capitolo che chiuderà definitivamente la Fase 3 del
MCU e che, molto probabilmente,
saluterà per sempre alcuni degli eroi protagonisti.
Il countdown è stato
annunciato nelle ultime ore sul canale twitter dei Marvel Studios e
potete dargli uno sguardo qui sotto.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli
sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti
in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora
una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
La fusione tra Disney e
Fox sembra imminente, e secondo gli ultimi aggiornamenti
il contratto finale sarà siglato nella prima settimana di Marzo
come riportato dal sito Bloomberg. A quanto pare l’accordo è stato
approvato da organismi di regolamentazione in Brasile e in Messico,
ovvero i due mercati che avevano ancora votato a sfavore, con la
commissione brasiliana che riferisce di rispondere positivamente
nel casi in cui la Disney dovesse vendere Fox Sports e i suoi
successivi diritti di trasmissione sul mercato.
Una richiesta molto simile è
arrivata dal Messico, con la casa di Topolino costretta a vendere i
suoi canali sportivi, e non si può dire che non fosse una mossa
inaspettata: il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti aveva
inizialmente accettato l’acquisto di 71 miliardi di dollari solo se
la Disney fosse riuscita a vendere tutte le 22 reti sportive
regionali della Fox a un adeguato acquirente negli Stati Uniti.
Insomma, se le negoziazioni andranno
a buon fine, il CADE si riunirà mercoledì 27 febbraio per
finalizzare l’approvazione e, di conseguenza, Disney e Fox
avrebbero a disposizione dieci giorni da allora per finalizzare
documenti e simili.
Come sapete
l’accordo fra Disney e 21th
Century Fox vedrà la cessione dei diritti cinematografici
e televisivi della seconda alla casa di Topolino, dunque tutto ciò
che riguarda anche l’esclusiva sui personaggi Marvel
(X-Men e Fantastici
4).
Dopo mesi di
concorrenza alla Disney, Comcast ha
abbandonato il campo per l’acquisizione delle proprietà
cinematografiche della 21th Century Fox,
concentrandosi su Sky, e così la Casa di
Topolino ha avuto campo libero per portare a termine quella che era
stata considerata una fusione data per certa già a dicembre
scorso.
Anche quest’anno nell’ambito della
rassegna estiva “Genova Porto Antico
EstateSpettacolo” torna al Porto Antico di Genova
CINE&COMIC FEST con la sua terza edizione.
Tante le novità, a partire dal nuovo
ruolo di Michele Rech, in arte
ZEROCALCARE, che quest’anno non solo realizzerà
l’immagine di CINE&COMIC FEST – come già per
le passate edizioni – ma contribuirà alla direzione
artistica della manifestazione e andrà ad affiancare
Giorgio Viaro curando gli incontri legati al mondo
del fumetto.
Cresce poi la durata del
Festival, cha passa da 5 a 7 giorni di
incontri, anteprime
cinematografiche e spettacoli.
L’appuntamento è dal 3 al 10 luglio, per un
festival interamente dedicato a cinema e fumetto e
alle reciproche connessioni e contaminazioni.
Gli incontri con
gli artisti e le proiezioni si terranno nelle
varie location del Porto Antico di
Genova, nel cuore della città: nel teatro all’aperto (e
coperto) della Piazza delle Feste, nel suggestivo
spazio della fortezza storica di Porta Siberia,
nella multisala The Space Cinema. Inoltre, dopo la
prima esperienza del 2018, anche per il 2019 sono in programma
collegamenti e iniziative condivise con il Palazzo Ducale
di Genova.
Presto tutte le altre novità della
terza edizione.
Il nuovo Candyman
prodotto da Jordan Peele (Scappa – Get
Out) sembrerebbe aver trovato il suo protagonista: secondo
quanto riportato da Variety, Yahha Abdul Mateen II
si trova ormai nelle trattative finali per ottenere il ruolo
principale nel reboot che riadatterà al cinema il classico horror
del 1992 (che poi ha avuto altri due sequel, L’inferno nello
specchio del 1995 e Il giorno della morte del
1999).
Di recente l’attore ha vestito i
panni di Black Manta in Aquaman, il cinecomic
campione di incassi
targato DC e Warner Bros, ma si è fatto notare anche nella serie
The Get Down, prodotto originale Netflix, e sarà
presto nel thriller Noi
diretto dallo stesse Peele.
Per quanto riguarda Candyman, la
regia è stata affidata a Nia Da Costa, mentre lo
studio ha annunciato che il film sarà un “sequel spirituale”
dell’originale e che si tornerà nel quartiere in cui è iniziata la
leggenda.
Il 6 marzo è dietro l’angolo, e
anche i Marvel Studios ci tengono a
ricordare al pubblico dell’imminente uscita di Captain
Marvel, prima supereroina protagonista del MCU e primo
titolo del 2019.
Insieme al countdown ufficiale,
trovate qui sotto un nuovo spot dedicato alla protagonista Carol
Danvers, interpretata dal premio oscar Brie
Larson, letteralmente “piovuta” dallo spazio per porre
fine alla guerra fra Skrull e Kree, e un
poster inedito del film.
Vi ricordiamo che alla regia del
film con protagonista Brie Larson, ci
sono Anna Boden e Ryan
Fleck. L’uscita al cinema è fissata
al 6 marzo 2019.
Il cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi:
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968,
il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più
potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
Quentin Beck, aka Mysterio, sarà uno degli
antagonisti principali di Peter Parker in Spider-Man: Far
From Home, e i fan dei fumetti lo ricordano come uno
dei villain più ricorrenti della storia dell’Uomo Ragno. Nel
MCU è interpretato
da Jake Gyllenhaal (del quale abbiamo
avuto una prima impressione nel trailer ufficiale
diffuso pochi giorni fa) e sfoggerà un costume abbastanza fedele
all’originale provvisto del tradizionale casco.
Qui sotto possiamo dargli uno
sguardo più dettagliato grazie al nuovo set Lego
distribuito in occasione dell’uscita del film prevista a
Luglio.
“Indossarlo è stato
incredibile” ha confessato Gyllenhaal in un’intervista,
“perché è un costume straordinario, dotato di tantissimi
segreti e dettagli che non posso svelare. Per ora vi dico che si
illumina con vari colori…“
Spider-Man: Far From
Homeè stato diretto ancora una volta
da Jon Watts ed uscirà nelle sale
il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo IMDb, nel cast sono presenti
anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L.
Jackson e Cobie Smulders.
Le riprese del film sono durate
circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete
abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle
(Zendaya). Naturalmente il film vedrà tornare
anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned
Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di
scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali
teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron
Spider. vista in Avengers: Infinity
War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera,
con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da
tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno
di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta
su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua
disintegrazione.
A quanto pare Tom
Holland non è l’unico attore del MCU ad aver erroneamente rivelato
qualche anticipazione sui film dei Vendicatori: anche Paul
Rudd, interprete di Ant-Man, in un’intervista risalente
allo scorso anno durante la promozione di Ant-Man and The
Wasp, ha infatti annuito quando Seth
Meyers ha usato la parola “endgame” per descrivere
l’arrivo di Avengers 4 al cinema.
Coincidenza o commento intenzionale?
Tempo fa lo stesso Kevin
Feige aveva confermato che il titolo ufficiale di
Avengers: Endgame era stato deciso ben prima
dell’uscita di Infinity War, quindi è probabile
che Rudd sapesse tutto quando era ospite del Late Show di
Meyers.
“Sapevamo prima di Infinity War
che il prossimo film si sarebbe chiamato Endgame, ma i primi indizi
erano stati seminati già in Age of Ultron“.
Di fatto durante il press tour di
Avengers: Age of Ultron, Robert Downey
Jr. si era riferito a Ultron come la chiave per
ottenere una vita “normale” e arrivare alla “fine dei giochi”.
Anche qui, puro caso o scelta consapevole? Questo comprometterebbe
l’ipotesi che Endgame viene menzionato per la prima volta dal
personaggio di Doctor Strange
in Infinity War, dopo la battaglia sul
pianeta Titano insieme agli altri eroi.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli
sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti
in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora
una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Alejandro G.
Iñárritu è stato nominato presidente della giuria
ufficiale di Cannes 2019. Ad annunciarlo è stata
l’organizzazione del Festival con un comunicato ufficiale.
“Cannes è un festival che è
stato importante per me dall’inizio della mia carriera. Sono
entusiasta di tornare quest’anno con l’immenso onore di presiedere
la giuria – ha dichiarato il regista – Il cinema scorre
nelle vene del pianeta e questo festival è stato il suo cuore. Noi
della giuria avremo il privilegio di assistere al nuovo ed
eccellente lavoro di colleghi cineasti di tutto il pianeta. Questa
è una vera delizia e una responsabilità, che assumeremo con
passione e devozione.”
Il regista due volte premio Oscar
per Birdman e Revenant sarà il
primo messicano a presiedere la giuria del festival francese. Come
dichiarato da lui stesso, Iñárritu ha presentato il suo primo film,
Amores Perros, proprio a Cannes, nel 2000, mentre
l’anno scorso ha scelto questo palcoscenico per Carne y
Arena, la sua esperienza virtuale nella selezione
ufficiale.
Pierre Lescure, il
presidente del festival, e Thierry Frémaux, il suo
direttore artistico, hanno elogiato Iñárritu come “non solo un
audace cineasta e regista pieno di sorprese [ma] anche un uomo di
convinzione, un artista del suo tempo”. Hanno sottolineato che
è “molto raro” che Iñárritu accetti di far parte di giurie
di festival.
Amores Perros,
un’esplorazione della società messicana, presentata in anteprima
mondiale alla Settimana della Critica di Cannes, ha vinto il Gran
Premio e ha ricevuto una nomination all’Oscar per il miglior film
straniero. Nel 2006, Iñárritu ha vinto il premio come miglior
regista a Cannes per il dramma corale Babel, che
ha ricevuto sette nomination all’Oscar. Nel 2010 è tornato alla
Croisette con Biutiful, il cui protagonista,
Javier Bardem, ha portato a casa il premio come
miglior attore al festival e una nomination all’Oscar.
La 72° edizione del
Festival di Cannes si svolgerà dal 14 al 25
maggio.
Chris Pratt è uno
degli attori rivelazione degli ultimi anni. Forte di una
consistente gavetta, l’attore americano ha saputo fare breccia nel
cuore degli spettatori grazie alla sua bravura e alla sua
simpatia.
L’attore ha diverse esperienze alle
spalle: ha recitato per il grande e piccolo schermo ed è un
doppiatore affermato. Ma senza il talento tutto questo non ci
sarebbe stato: la sua è una strada in continua ascesa e sicuramente
il futuro sarà per lui molto roseo.
Ecco dieci cose da sapere su
Chris Pratt.
Chris Pratt: film
1. Chris Pratt: i film e la
carriera. La carriera di Chris Pratt inizia ufficialmente
nel 2000, quando partecipa al cortometraggio Coursed Part 3, per
poi recitare in un episodio della serie The Huntress
(2001). In seguito, Pratt lavorerà nel film The Extreme
Team (2003) per poi approdare alla serie che lo fatto
conoscere in tutto il mondo: Everwood (2002-2006). Negli
anni successivi alla serie, Pratt lavora in Wieners – Un
viaggio da sballo (2008), Wanted – Scegli il tuo
destino (2008), Ragazze da sballo (2009),
Jennifer’s Body (2009), L’arte di vincere (2011), (S)Ex List (2011),
Zero Dark Thirty (2012) e Lei (2013). Tra i suoi ultimi film di successo vi sono
Guardiani della Galassia (2014), Jurassic World (2015), I magnifici 7 (2016),
Passengers (2016), Guardiani della Galassia Vol. 2 (2017), Avengers: Infinity War (2018) e Jurassic World – Il regno distrutto (2018). A breve,
sarà possibile rivedere Pratt sul grande schermo grazie ad Avengers: Endgame e The Kid.
2. Chris Pratt è anche
doppiatore e produttore. Parallelamente alle sue
apparizioni sullo schermo, includendo anche il mondo delle serie
date le sue collaborazioni in The O.C. (2006-2007),
Parks and Recreation (2009-2015) e Mom (2017), Pratt ha prestato la sua voce in diverse
occasioni. Infatti, l’attore americano ha lavorato al doppiaggio di
un episodio della serie animata The Batman (2008), alla
serie Ben 10: Ultimate Alien (2010-2011), ai videgiochi
Ben 10 Ultimate Alien: Cosmic Destruction (2010), The
LEGO Movie Videogame (2014) e LEGO Jurassic World
(2015) e ai film The LEGO Movie (2014) e The LEGO Movie 2 – Una nuova avventura (2019).
Inoltre, Chris Pratt ha svolto anche il ruolo di produttore
esecutivo del documentario sportivo On the Mat (2012).
Chris Pratt e Anna Faris
3. Chris Pratt è stato
sposato con Anna Faris. Chris Pratt e Anna Faris si sono conosciuti, nel 2007, sul
set del film Take Me Home Tonight (uscito poi nel 2011) e
i due hanno iniziato a frequentarsi, facendo sognare i loro fan a
tutta Hollywood. Dopo due anni di fidanzamento, i due attori si
sono sposati nel luglio del 2009, per poi diventare genitori del
piccolo Jack il 25 agosto del 2012. Ma anche se
sembrava che tra i due andasse a gonfie vele, nell’agosto 2017
entrambi hanno annunciato la separazione. Pare che tra le cause
della rottura ci sia la lontananza: in ogni caso, i due sono
rimasti in ottimi rapporti, concordando di vivere a meno di dieci
chilometri di distanza per il benessere di loro figlio. Sempre per
il suo bene, i due hanno deciso di occuparsi del bambino anche in
base ai propri impegni di lavoro, contribuendo entrambi al
mantenimento grazie ad un conto bancario congiunto.
4. Chris Pratt ha avuto il
sostegno di Anna Faris per il suo fidanzamento. Se nel
novembre del 2018 c’è stata l’ufficializzazione del divorzio da
Anna Faris, poche settimane dopo c’era già profumo di fiori
d’arancio nell’aria. Nel gennaio del 2019, infatti, Chris Pratt ha
annunciato di aver fatto la fatidica domanda alla fidanzata
Katherine Schwarzenegger e di essere felicissimo
per la risposta positiva. A questa notizia, Anna
Faris ha risposto all’ex marito di essere molto felice per
loro, dichiarando che Pratt le aveva riferito della notizia prima
che questa venisse postata sul profilo Instagram di lui. L’attrice
ha sempre detto che il rapporto tra lei e Chris è mutato in una
grande amicizia e di avere un ottimo rapporto con Katherine.
Chris Pratt: Jurassic World
5. A Chris Pratt è stato
spoilerato Jurassic World 2 da Tom Holland. Che Tom Holland non riesca a tenere la bocca
chiusa non è una novità: sembra, però, che il problema non si
presenti solo i cinecomic Marvel, ma anche con Jurassic
World. Pratt e Holland si trovavano negli studi per girare,
rispettivamente, Guardiani della Galassia Vol. 2 e
Spider-Man: Homecoming, quando Holland ha parlato a
Pratt della trama di un film che gli aveva raccontato
Bayona (regista de Il regno distrutto e anche di
The Impossible, di cui Holland era uno dei protagonisti).
Se all’inizio Chris pensava che io giovane attore lo stesse
prendendo in giro, raccontandogli di un vulcano e altri dettagli,
si è dovuto ricredere, rendendosi conto che Holland gli aveva
appena spoilerato la trama del suo prossimo film, di cui non aveva
ancora letto la sceneggiatura.
6. Chris Pratt si è detto
sconvolto dalla trama di Jurassic World 3. Se Jurassic
World – Il regno distrutto aveva lasciato il pubblico con un
mucchio di domande in testa, sembra che il terzo capitolo di questa
saga possa essere in grado di dare tutte le risposte. Chris Pratt,
a MTV News, ha rivelato di essere rimasto colpito dalla storia e da
come si siano date risposte a tutte le domande e alle premesse del
secondo film. Inoltre, l’attore americano ha detto di essersi
confrontato con Laura Dern circa la trama di questo film… che
ci sia aria di ritorno?
Chris Pratt: Everwood
7. Chris Pratt ha recitato
in Everwood. Nel 2002, Chris Pratt ha ottenuto il ruolo di
Bright Abbott in Everwood, serie televisiva che ha
letteralmente spopolato negli Stati Uniti e nel resto del mondo. In
questa serie, Pratt interpretava il fratello maggiore di Amy
(Emily
VanCamp), ragazzo buono ma scansafatiche. Con questa
serie, il pubblico si è affezionato a Pratt, che lo ha visto
crescere e diventare uomo.
8. Chris Pratt ha avuto una
relazione con Emily VanCamp. Durante le riprese di
Everwood, Chris Pratt e Emily VanCamp hanno avuto una storia durata
un paio d’anni, dal 2004 al 2006, mentre sul set interpretavano i
fratelli Amy e Bright Abbott. Dopo essersi detti addio, i due sono
rimasti molto amici e il caso ha voluto che entrambi entrassero
nell’universo condiviso targato Marvel: Chris Pratt come
Peter Quill e la VanCamp come Sharon
Carter in Captain America: The Winter Soldier.
Chris Pratt fisico
9. Chris Pratt ha ammesso di
fare una dieta che coinvolge la preghiera. Il programma
d’allenamento che Chris Pratt starebbe seguendo, e che gli consente
di rimanere in forma, si chiama Daniel Fast. Soprannominato come
digiuno biblico, questa dieta dura 21 giorni e si ispira alla
storia del profeta Daniele, descritta come una dieta vegana più
restrittiva. Per tre settimane, infatti, si possono assumere solo
acqua, verdure, legumi e cereali.
10. Chris Pratt ha
confessato di avere nostalgia di quando era grasso. Da
qualche anno Chris Pratt si è rimesso in forma, sia per i ruoli da
lui interpretati, sia per avere un corpo che fosse maggiormente in
salute. Tuttavia, però, l’attore ha ammesso di avere talvolta
nostalgia di quando era grasso e poteva mangiare tutto quello che
voleva.
La Warner Bros ha
diffuso il trailer italiano ufficiale di
Pokémon Detective Pikachu, l’atteso adattamento
cinematografico dell’omonima serie animata, in uscita nelle sale
italiane il prossimo 9 maggio 2019.
Il mondo dei Pokémon prende vita!
La prima avventura Pokémon
live-action,
Pokémon Detective Pikachu, nella sua versione
originale vede Ryan Reynolds dare la voce a Pikachu, il volto
iconico del fenomeno globale Pokémon, uno dei marchi di
intrattenimento multigenerazionale più popolari al mondo ed il
franchise multimediale di maggior successo di tutti i tempi.
I fan di tutto il mondo potranno
vedere Pikachu sul grande schermo come mai visto prima, nel ruolo
del Detective Pikachu, un Pokémon come nessun altro. Il film mostra
anche una vasta gamma di amati personaggi Pokémon, ognuno con le
sue abilità e personalità singolari ed uniche.
Pokémon Detective Pikachu, la trama
La storia inizia quando il geniale
detective privato Harry Goodman scompare misteriosamente,
costringendo il figlio di 21 anni Tim a scoprire cosa sia successo.
Ad aiutarlo nelle indagini l’ex compagno Pokémon di Harry, il
Detective Pikachu: un adorabile, esilarante e saggio
super-investigatore che sorprende tutti, persino se stesso.
Avendo scoperto che i due sono
equipaggiati per comunicare tra loro in modo singolare, dato che
Tim è l’unico essere umano in grado di parlare con Pikachu,
uniscono le loro forze in un’avventura elettrizzante per svelare
l’intricato mistero. Si trovano così ad inseguire gli indizi lungo
le strade illuminate al neon di Ryme City, una moderna e
disordinata metropoli dove umani e Pokémon vivono fianco a fianco
in un iperrealistico mondo live-action. Qui incontreranno una serie
di Pokémon, scoprendo una trama sconvolgente che potrebbe
distruggere la loro coesistenza pacifica con gli umani e minacciare
l’universo stesso dei Pokémon.
Pokémon Detective Pikachu: cast
Fanno parte del cast di
Pokémon Detective Pikachu anche Justice
Smith (“Jurassic
World: il regno distrutto”) nel ruolo di Tim; Kathryn
Newton (“Lady
Bird,” “Big Little Lies – piccole grandi bugie” in TV) nei
panni di Lucy, una giovane reporter alle prese con la sua prima
storia importante; al fianco di Suki Waterhouse
(“Insurgent”), Omar Chaparro (“Overboard”), Chris
Geere (“Modern Family” in TV), il candidato all’Oscar Ken
Watanabe (“Godzilla”, “L’ultimo
Samurai“) e Bill Nighy (“Harry
Potter e i Doni della Morte Parte 1“).
Incredibile ma vero, l’account Twitter della CIA ha dovuto
specificare che il Wakanda, la nazione di Black
Panther nei fumetti Marvel e nel film Marvel Studios, non esiste.
Trai protagonisti della notte degli
Oscar, con ben tre statuette portate a casa, il film è stato un
vero e proprio spartiacque, il primo blockbuster realizzato dalla
maggioranza di cast e crew afro-americana, con un successo di
pubblico travolgente.
Tuttavia sembra che negli Stati
Uniti qualcuno credesse che la nazione centrafricana e le sue
“magie” tecnologiche, come il vibranio, esistessero davvero. Ed
ecco cosa ha scritto la CIA su Twitter: “Il vibranio che appare
nei costumi di Black Panther lo protegge da ogni danno, mentre le
scarpe di vibranio sono silenzioso e assorbono incredibilmente ogni
urto dopo un salto. Sarebbe ottimo per le spie, vero? Peccato che
il vibranio non esiste.”
Black Panther,
prodotto da Kevin Feige,
con Chadwick Boseman, Michael B.
Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel
Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy
Serkis, è stato nominato a ben sette premi Oscar: film,
scenografia, colonna sonora, canzone originale, costumi, montaggio
sonoro e missaggio sonoro.
La sinossi del primo film:
Dopo la morte di suo padre,
mostrata in Captain America: Civil War, il giovane
principe T’Challa torna a casa per
salire sul trono di Wakanda, un’immaginaria nazione nel continente
africano, isolata ma tecnologicamente avanzata, e ricca di
giacimenti di vibranio. Quando due pericolosi nemici cospirano per
portare il regno alla distruzione, T’Challa è pronto a raccogliere
l’eredità di suo padre e a indossare gli artigli
di Black Panther. Non è la prima volta che il
giovane re usa l’identità segreta per fare giustizia: nell’epica
battaglia tra lo sprezzante Stark e il cocciuto Rogers, aveva già
messo le sue abilità al servizio di Iron Man, in cerca dello
scontro diretto con il Soldato d’Inverno. Questa volta, invece
della fragile alleanza con la parte più facoltosa dei
Vendicatori, T’Challa fa squadra con l’agente della
CIA Everett K. Ross, completamente ignaro
delle ricchezze locali, e con il corpo speciale wakandiano delle
Dora Milaje, tra le quali figura anche
l’amata Nakia. Come Freeman, apparso in Civil
War, anche Andy Serkis torna nei panni del trafficante d’armi
Ulysses Klaue, conosciuto in Avengers: Age of Ultron.
La Società di Distribuzione
Cinematografica Videa SpA, da sempre impegnata nella diffusione di
opere cinematografiche dalla forte connotazione autoriale, ha
deciso di distribuire LA CASA DI JACK (leggi la recensione),
l’ultimo controverso film di Lars Von Trier, in due versioni,alle
quali la censura ha dato VM 18.
La versione italiana sarà
distribuita con tagli nelle scene più cruente e violente, scene che
hanno spinto il pubblico dell’ultimo festival di Cannes ad
abbandonare la sala prima della fine della proiezione, mentre la
versione in lingua originale sottotitolata rispetterà l’integrità
dell’opera del regista. É il primo caso in Italia di un film che
entra contemporaneamente in censura in due versioni e che ha anche
nella versione “alleggerita” dai tagli il vietato ai 18 anni.
Di seguito la dichiarazione di
Sandro Parenzo, Presidente di Videa Spa: “Ho distribuito negli
anni ottanta il primo film di Lars Von Trier, credo si chiamasse
Elementi del crimine. Un capolavoro, un acerbo prodotto di un
gigante del cinema. Da alcuni anni detesto Lars Von Trier come
persona, per le sue scellerate dichiarazioni, per il suo
antisemitismo, così come ho detestato a suo tempo Celine che ha
però lasciato uno dei grandi capolavori della letteratura del 900.
Con questo spirito distribuisco oggi il suo ultimo film, per
raccontare ancora una volta quanta distanza una società civile
sappia porre tra uno scellerato autore e la sua opera. Perché nella
Casa di Jack c’è più cinema, più delirante passione che nel 90% dei
film che normalmente escono. Nonostante Il detestabile Lars,
divorato dai suoi demoni, che mai incontrerò”.
Prossima eroina protagonista di uno
standalone, Vedova Nera è il nome in codice di
Natasha Romanoff, spia russa trapiantata in
America che nel MCU ha il volto di Scarlett
Johansson.
Scopriamo di seguito tutto quello
che c’è da sapere sul personaggio prima dell’uscita del film:
È nata a Stalingrado
Natasha Romanoff è nata a
Stalingrado, una delle più grandi città
industriali della Russia. Durante quel periodo fu teatro di una
sanguinosa battaglia che potrebbe essere ripresentata nello
standalone dei Marvel Studios.
Magari coinvolgendo Captain America e lo
sfondo della Seconda Guerra Mondiale…
Ha progettato un’arma chiamata “Il morso della vedova”
Mentre Natasha era ancora un’allieva
della Stanza Rossa in Russia, progettò un’arma chiamata
“Morso della vedova“, un dispositivo montato sui
suoi polsi in grado di lanciare elettroshock.
Nel MCU fa parte dell’arsenale dello
S.H.I.E.L.D., mentre nei fumetti fu presentata come un dono
americano per aver disertato la madre patria.
Originariamente non aveva un costume
Il costume di
Vedova
Nera è diventato nel tempo così iconico che ora è
difficile pensare a quanto fosse diversa al suo debutto. Apparsa
per la prima volta su Tales of Suspense # 52nel 1964,
Natasha non indossava la tuta di pelle attillata che conosciamo, ma
un abito da sera e un velo.
Il personaggio è
stato poi rinnovato negli anni ’70, con un costume ispirato
a Marla Drake, alias Miss
Fury, creata da June Tarpé Mills negli anni
’40.
Ha lavorato come modella a Tokio
In Iron Man
2, vediamo Tony Stark controllare il curriculum di
Natasha Romanoff e scoprire alcuni scatti del suo precedente lavoro
come modella di lingerie a Tokyo. In realtà l’eroina faceva parte
di una missione sotto copertura in Giappone con il falso nome di
Natalie Rushman.
È stata allevata da Ivan Petrovich
L’uomo di mezza età chiamato
Ivan Petrovich ha cresciuto Natasha Romanoff come
sua figlia dopo la morte della vera madre, vittima della guerra a
Stalingrado. Ivan è stato il suo autista e amico più stretto, anche
da adulto.
Ha inoltre salvato Natasha dai
nazisti che l’avevano catturata durante la seconda guerra mondiale
con l’aiuto di Captain America e Wolverine, un momento
meraviglioso ed emozionante che speriamo di rivedere anche nel
MCU.
Ha tradito la Russia per Occhio di Falco
C’è chi si diverte a liquidare
Clint Barton (aka Occhio di
Falco) come uno dei personaggi più inutili o noiosi
del MCU, tuttavia il suo trascorso con Natasha Romanoff lo rende
una figura molto più complessa di quanto appaia al cinema.
Per lui, Vedova
Nera ha anche deciso di voltare le spalle alla Russia,
scegliendo di lavorare per il governo americano insieme allo
S.H.I.E.L.D.: nonostante la sua formazione sovietica, l’affetto per
Clint superava ogni ostacolo.
Matrimonio combinato
Ebbene si, Natasha
Romanoff si ritrovò quasi bloccata in un matrimonio
combinato dopo che il KGB decise che avrebbe sposato Alexei
Shostakov, un famoso pilota collaudatore che lavorava per
l’Unione Sovietica.
Poco dopo la cerimonia, le potenze
sovietiche scelsero Shostakov come il loro nuovo agente segreto
sotto il nome di Guardiano
Rosso, e una volta accettato il lavoro, non avrebbe
potuto più avere alcun contatto con sua moglie.
Natasha ricevette così un messaggio
che le diceva che suo marito era morto e che sarebbe stata
addestrata come spia.
L’addestramento nella Red Room
Addestrata nelle arti marziali e per
diventare una perfetta spia in grado di usare varie armi da fuoco,
Natasha impara a combattere fin da giovane in un’accademia segreta
chiamata “Stanza Rossa“. Ne abbiamo visto qualche
frammento durante le sequenze oniriche di Avengers: Age of
Ultron, ed è probabile che tornerà in scena nello
standalone in uscita.
La stessa eroina ha spiegato a Bruce
Banner una delle procedure attuate nella scuola: “Qui, dove
sono stata addestrata, dove sono cresciuta, hanno una cerimonia di
laurea. Ti sterilizzano. Una cosa in meno di cui preoccuparsi.
L’unica cosa che potrebbe importare più di una missione. Rende
tutto più facile…“
Il suo vero nome è Natasha Romanova
I fan del MCU la conoscono come
Natasha Romanoff, tuttavia soltanto chi ha letto i
fumetti saprà che si tratta dell’alias di Natalia
Romanova, il vero nome di battesimo dell’eroina nascosto
negli anni per sfuggire alla presa dei suoi numerosi nemici.
Occhio di Falco è stato incaricato di ucciderla
La Vedova Nera
introdotta nei fumetti di Earth-1610 era
solo una maschera di una villain, un “mostro” che tradisce la sua
squadra originale rivelando l’identità di Bruce Banner, incastrando
Captain
America facendolo credere un traditore e uccidendo
moglie e figli di Occhio di
Falco.
Tuttavia la sua
doppia identità venne scoperta in tempo, prima che potesse sposare
Tony Stark. E subito dopo Clint Barton non ci ha pensato due volte:
appena ha avuto la possibilità di vendicarsi per tutto ciò che
aveva fatto alla sua famiglia, l’ha uccisa.
Come sapete il venticinquesimo film
di James Bond sarà anche l’ultima volta di
Daniel Craig nei panni dell’agente 007, con la MGM
“costretta” a scegliere il perfetto sostituto dell’attore che è
stato il volto del franchise in quattro titoli (più uno in
uscita).
Ecco allora 7
candidati che potrebbero subentrare al suo posto:
Idris Elba
Sebbene abbia più volte smentito i rumor che
lo vedevano già come prossimo Bond, Idris Elba è
sempre apparso la soluzione più ovvia, oltre che azzeccata: ha il
fisico giusto, l’aplomb da gentleman britannico, carisma e talento
da vendere, insomma tutte le carte in regola per interpretare il
primo 007 di colore della storia.
Henry Golding
Henry Golding
arriva da un anno a dir poco straordinario: l’attore britannico di
origini malaysiane ha recitato infatti nella commedia campione
d’incassi Crazy Rich Asians e nel thriller a tinte
dark di Paul FeigUn piccolo
favore al fianco di Blake Lively e
Anna Kendrick.
La sua carriera è in ascesa e un
ruolo come quello di Bond calzerebbero a pennello sulle spalle di
questo giovane e promettente divo.
Daniel Kaluuya
Proprio come Golding, anche
l’inglese Daniel Kaluuya sembra ormai
lanciatissimo nello star system hollywoodiano dopo aver ricevuto il
plauso della critica per Scappa – Get
Out e preso parte al cast di Black
Panther, cinecomic che sta scrivendo la storia del
genere supereroistico.
Forse Kaluuya non vi sembrerà l’opzione più ovvia, ma l’attore
classe 1989 potrebbe offrire al personaggio quelle sfumature di che
solo un trasformista può portare.
Shazad Latif
Ecco un nome mediamente sconosciuto
al grande pubblico che potrebbe rivelarsi un’alternativa valida a
Daniel Craig: Shazad Latif è britannico di origini
pakistane, con una formazione classica shakespeariana alle spalle e
qualche apparizione al cinema (L’uomo sul treno,
Ritorno a Marigold Hotel).
Forse lo ricorderete nel cast di
Star Trek: Discovery e Penny
Dreadful. Affascinante e sicuramente talentuoso, sarebbe
una sorpresa vederlo nei panni di James Bond.
Dev Patel
Dev Patel è uno dei
nomi più noti della lista, esploso nel 2008 grazie a The
Millionaire a alla serie Skins, per poi
tornare alla ribalta con la candidatura all’Oscar per Lion
– La strada verso casa.
Per la stampa americana potrebbe
essere il primo Bond della storia a mettere in discussione
l’eredità coloniale dell’Inghilterra grazie alle origini miste
dell’attore (londinesi-africane-indiane).
Robert Pattinson
Robert Pattinson è
una garanzia: attore di talento, ha recitato con grandi autori e in
produzioni indipendenti brillanti, scrollandosi di dosso l’immagine
teen dopo il successo di Twilight; ha fascino e la giusta
inquietudine per dare vita ad un Bond diverso dal solito,
sicuramente inedito nel franchise.
Colin Salmon
L’ultimo candidato è anche uno dei
più “anziani”: Colin Salmon, classe 1962, sarebbe
una scelta di gran classe e forse di basso profilo rispetto ai ben
più noti Pattinson e Elba. Curioso come abbia in realtà già
interpretato una sorta di agente segreto nella serie Master
of None sotto forma di parodia; che possa rivelarsi utile
ai fini di un possibile casting?
Siete appassionati dell’universo
DC e desiderate immergervi in un’esperienza unica
che unisca divertimento e buon cibo? Bene, forse la vostra
prossima tappa obbligata sarà Londra, quartiere Soho, dove
prossimamente verrà inaugurato un ristorante a tema dedicato agli
eroi dei fumetti.
La notizia, riportata da Bleeding
Cool, parla del nuovo progetto della DC Comics che ha appena
acquistato il locale precedentemente occupato da Mash su Brewer
Street, a due passi da Piccadilly Circus.
“Il design proposto continuerà
la tradizione dei ristoranti di alta cucina, con la differenza che
questo sarà radicato nel DC Multiverse, portando i clienti a bordo
di un’avventura culinaria che attraverserà i celebri mondi di
Batman, Superman e Wonder
Woman […] Il locale non sarà un “parco a tema” con set
ricostruiti e costumi del franchise, ma si propone di invitare gli
ospiti in una sperimentazione dell’Universo DC senza rompere la
quarta parete“.
A quanto pare l’ingresso riprenderà
l’architettura del Wayne Manor visto nei film del Cavaliere Oscuro
e l’area ristorante si ispirerà alle stanze dell’Arkham Asylum
servendo anche street food.
Sembra essersi finalmente esaurita
l’ondata di polemiche che avevano accompagnato l’annuncio ufficiale
di Ghostbusters 3, nuovo capitolo del franchise
affidato alla regia di Jason Reitman, per lo più
fomentate da alcuni utenti di Twitter e in seguito rimesse in
discussione dal messaggio politico
lanciato da Leslie Jones, una delle interpreti
del reboot al femminile diretto da Paul Feig nel
2016.
A placare la rabbia ci hanno pensato
Melissa McCarthy e lo stesso Feig, spiegando che
non esiste alcun rancore nei confronti del progetto ma solo amore e
stima verso il collega:
Di seguito le parole dell’attrice:
“Sarò sempre dalla parte di chi
realizza film. Ho parlato con Jason e ha sempre avuto questa idea
di tornare al mondo dove i personaggi originali esistono. Voglio
vederlo, assolutamente, voglio che ci racconti quella
storia!“.
Questo invece il tweet di Feig:
“Jason mi ha supportato quando
non riuscivo nemmeno a realizzare i miei film. È sempre stato un
vero gentleman e un fan del nostro reboot. Non vedo l’ora di
scoprire cosa porterà nell’universo di Ghostbusters. Tanto amore e
rispetto per te Jason“.
Jason was a supporter of mine at a time when
I couldn’t get movies made. He has always been a true gentleman to
me and a supporter of Ghostbusters: Answer the Call. I can’t wait
to see his take on the Ghostbusters universe. Big love and respect
to you, Jason. Your fan, Paul https://t.co/2I9sqmrgTl
“Rust City” il
titolo di lavorazione di Ghostbusters 3. Le
riprese inizieranno il 25 Giugno a Calgary e proseguiranno per
circa 15 settimane.
Bill
Murray e Dan
Aykroyd torneranno nei panni dei personaggi
interpretati nei due capitoli di Ivan
Reitman, ma la produzione sta cercando quattro attori
adolescenti (due ragazzi e due ragazze) da affiancare al cast
originale.
“Ho sempre pensato a me stesso
come il primo fan di Ghostbusters, quando avevo 6 anni ero a
visitare il set. Volevo fare un film per tutti gli altri fan.
Questo è il prossimo capitolo della serie originale. Non è un
riavvio. Quello che è successo negli anni ’80 è accaduto negli anni
’80, e questo è ambientato nel presente.”, ha raccontato Reitman a
Entertainment Weekly.
Reitman ha firmato anche la
sceneggiatura insieme a Gil Kenan e fonti attendibili spiegano che
la trama seguirà gli eventi della pellicola del 1984 e non avrà
alcun collegamento con il reboot al femminile del 2016 diretto da
Paul Feig con Melissa
McCarthy e Kristen Wiig.
Ecco disponibile la versione
integrale dell’esibizione di Lady Gaga e
Bradley Cooper agli Oscar 2019. I
due si sono esibiti in una emozionante versione live di Shallow, il
brano vincitore dell’Oscar di categoria e tratto da A star is
born, il film che ha visto i due collaborare per la
prima volta.
Bradley Cooper ha
diretto, prodotto e interpretato il film, al fianco della
popstar/attrice che ha anche scritto le musiche. La loro esibizione
è stata certamente uno dei momenti più intensi degli Oscar 2019 e
anche la regia dello show ha fatto un ottimo lavoro a proporla
senza stacchi, concentrandosi sui due performer.
Una nota di merito in più a Cooper
che, non essendo abituato ad esibirsi di fronte a un pubblico del
genere, ha portato a casa un’ottima performance e ha dato anche al
mondo un sacco di cui sparlare, vista l’intesa intima mostrata con
Gaga di fronte a Hollywood e alla sua fidanzata, la modella
Irina Shayk.
A riprese ormai ultimate, si torna
a parlare di Joker grazie ad un nuovo video
“rubato” dal dietro le quinte dove riusciamo a sentire chiaramente
un accenno della risata del clown principe del crimine interpretato
da Joaquin Phoenix.
A molti sembrerà un dettaglio
futile, tuttavia si tratta di un gesto e un suono che caratterizza
il celebre antagonista dei fumetti DC già adattato sul grande
schermo da Jack Nicholson, Heath
Ledger e Jared Leto.
Joker ruota attorno all’iconico
arcinemico di Batman ed è una storia originale e autonoma mai vista
sul grande schermo. L’esplorazione di Arthur Fleck (Joaquin
Phoenix), un uomo trascurato dalla società, non sarà solo lo studio
di un personaggio grintoso, ma anche il racconto di un tema molto
più ampio.
Vi ricordiamo che il
film arriverà nelle sale il 4 ottobre
2019, come ufficializzato nelle ultime settimane dalla
Warner Bros. La produzione diJoker si
sovrapporrà a quella dello spin-off, annunciato nei mesi scorsi,
con protagonista Jared Leto.
Contrariamente alle altre
apparizioni del personaggio
nei Batman di Tim
Burton, nella trilogia del Cavaliero
Oscuro di Christopher
Nolan e in Suicide
Squad, Joker sarà ambientato
nel 1980 e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua
trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.
Possibile l’ispirazione al fumetto
di Alan Moore The Killing Joke, dove il noto
villain è mostrato come un comico fallito che inizia a commettere
atti violenti dopo che è entrato in contatto con sostanze chimiche
nocive.
“Sono tre o quattro anni
che chiedo al mio agente perché non esista un film su questi
personaggi da realizzare con budget inferiori, che possa studiarli
per bene…certo non aver mai pensato al Joker, perché aveva già
avuto diverse rappresentazioni“, ha raccontato Phoenix in una
recente intervista. “Prendo molto tempo quando si
tratta di accettare un ruolo Il processo è sempre lo stesso: leggo
la sceneggiatura e incontro il regista, che è ciò che ho fatto con
con Todd [Phillips], e ho subito pensato che fosse un progetto
molto interessante. Aveva una speciale comprensione di questo
mondo, unico nel genere, e mi spaventa a morte.“
Attesi ritorni e aria di rivoluzione
soffiano dalle parti dei Marvel Studios, con la nuova
stagione che si aprirà nel segno di Captain Marvel
(primo titolo con una supereroina protagonista), Avengers: Endgame
(capitolo finale della Fase 3) e Spider-Man: Far
From Home (il film inaugurale della Fase 4) e che
proseguirà nei prossimi anni con diversi progetti già annunciati
come Vedova Nera e Gli
Eterni.
Su quest’ultimo è tornato a parlare
il presidente degli studios Kevin Feige, reduce
dalla grande serata degli Oscar
2019 dove Black Panther ha riscritto
la storia e portato a casa tre statuette (costumi, scenografia,
colonna sonora), illustrando i piani futuri del franchise:
“Dopo Endgame e
Spider-Man: Far From Home ogni cosa sarà diversa e
unica, così come l’approccio alla realizzazione di ogni film. Ci
sarà comunque il ‘ritorno a casa’ di alcuni personaggi ma anche
l’introduzione di supereroi che la maggior parte del mondo non ha
mai sentito nominare, proprio come è accaduto anni fa con i
Guardiani della Galassia, ma molto più simili ai
Vendicatori […]“.
Riguardo gli Eterni Feige ha poi
specificato:
“Sono un gruppo, e ci piaceva
l’idea di introdurre un ensemble realizzando un film collettivo fin
dall’inizio anziché introdurli singolarmente come abbiamo fatto con
i primi Avengers. Ci muoveremo nello stesso modo
dei Guardiani, non per il tono, ma in termini di introduzione di un
nuovo team di persone. Jack Kirby ha creato questa
enorme e incredibile epopea che dura da decine di migliaia di anni,
ed è anche un tempo e un’ambientazione che non abbiamo mai
affrontato finora…è proprio questo che ci stimola“.
Secondo gli aggiornamenti
Chloe Zhao dirigerà Gli Eterni, franchise basato
sui personaggi creati da Jack Kirby. La
notizia arriva a seguito di altri
rumors circolati settimane fa. Matthew e Ryan
Firpo, il cui script di Ruin è entrata al vertice della
Lista nera del 2017, hanno firmato la sceneggiatura per l’avventura
della squadra di supereroi che dovrebbe debuttare nel 2020.
Il progetto include gli esseri
superpotenti e quasi immortali conosciuti dai fan dei fumetti
come Eterni e i
mostruosi Deviants, creati da esseri
cosmici conosciuti come Celestials.Le fonti
dicono a The Hollywood
Reporter che un aspetto della storia riguarda la storia d’amore
tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, che
ama muoversi tra gli umani.
Si avvicina l’uscita di Captain Marvel, il
primo cinecomic targato Marvel Studios del 2019 che vede
protagonista Brie
Larson nei panni della supereroina Carol Danvers. Il
film, annunciato come una vera novità in termini di storia e
racconto, ci mostrerà anche il passato di Nick
Fury, personaggio che abbiamo già incontrato nel corso del
MCU ma mai negli anni Novanta.
La clip che trovate qui sotto
potrebbe darci qualche indizio sul futuro leader dello SHIELD
interpretato ancora una volta da Samuel L.
Jackson, ora impegnato a scoprire da dove venga questa
potentissima guerriera aliena e perché è tornata sulla Terra.
Insieme a questa è arrivata online
un’altra clip che mostra il duro allenamento di Carol Danvers con
il suo maestro e mentore Kree, Yon-Rogg, che sullo
schermo ha il volto di Jude Law. Di seguito potete
dare un’occhiata anche ad una manciata di nuove foto ufficiali e
dal dietro le quinte con i realizzatori e il cast.
Vi ricordiamo che alla regia del
film con protagonista Brie Larson, ci
sono Anna Boden e Ryan
Fleck. L’uscita al cinema è fissata
al 6 marzo 2019.
Il cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima
volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno
degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene
coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che
l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è
un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella
storia dell’universo cinematografico Marvel.
Rosa, rosa ovunque. È questo quello
che devono aver pensato i partecipanti alla Notte degli
Oscar 2019 arrivando sul tappeto rosso. Negli USA
hanno infatti parlato di “pink carpet”, con qualche deriva di
variazioni del blu, specialmente per gli uomini, e i classici
bianchi e nero, semplici o ricchi, con i quali raramente si
sbaglia. A dispetto delle bellissime donne che hanno sfilato, però,
quest’anno i meglio vestiti sono in generale gli uomini.
Ecco le star sul red carpet:
tendenze, colori, fantasie, top e flop.
Rosa
Il colore predominante, dalle
sfumature shocking a quelle confetto, fino alla versione luccicante
scelta da Emilia Clarke. Molto vistosa ma sempre
bella Linda Cardellini, mentre romantici in rosa
antico Jason Momoa e sua moglie Lisa
Bonet. Vera regina (non a caso) di categoria è però
Helen Mirren, elegantissima in un abito rosa
leggero e molto giovanile, pur non stonando con la sua età e il suo
portamento da vera Dame.
Decisamente eccessive
Angela Bassett e Sarah Paulson,
ma in queste occasioni l’eccesso non è per forza un male, come
dimostra il ricco abito della Paulson. Sempre più bella, a dispetto
dell’abitino banale, Julia Roberts che per
premiare il miglior film ha scelto, ancora, il rosa.
Blu e derivati
Tra l’azzurro di Yalitza
Aparicio e quello di Charlize Theron ci
passano self confidence, anni di red carpet e soprattutto una
diversa presenza scenica. Tuttavia, mentre la Theron conferma, come
ogni anno, di essere una delle migliori a calcare il tappeto rosso
degli Oscar, la Aparicio è perfetta in un abito da Cenerentola che
per la prima volta va al ballo. Semplice e romantica, la
protagonista di Roma, riesce a sopravvivere, da
promossa, al suo primo red carpet da Oscar.
Scelgono il blu scuro invece la
sempre elegantissima Tina Fey e Octavia
Spencer, che ancora una volta dimostra di saper indossare
abiti eleganti con gusto, nonostante non abbia un fisico “canonico”
per il mondo del cinema. Molti anche gli uomini in blu, tra cui
l’elegante ma semplice Adam Driver, che ha
partecipato alla notte degli Oscar da nominato, per la prima volta
in carriera.
Per una questione di spettro
cromatico, inseriamo in questa sotto-categoria anche Spike
Lee e Lucy Boynton. Nessuno dei due
brilla per eleganza, ma almeno Lee ha personalità, mentre Lucy
continua a fare scelte di stile che non valorizzano per niente la
sua incredibile bellezza naturale.
Velluto maschile
Il velluto è un tessuto rischioso
ma sembra che trai divi di quest’anno sia riuscito a trovare il suo
spazio, con risultati eccellenti, come nel caso di Michael B.
Jordan, e anche lui ha optato per il blu. Chris
Evans e David Oyelowo si associano alla
scelta di stile, ma purtroppo per Evans, la sua presenza fisica non
viene valorizzata da una scelta azzardata.
Un classico, dal look da tomboy
scelto da Amy Poheler e dalla giovanissima
Elsie Fisher, protagonista di Eight
Grade, che si sono presentate in giacca e pantaloni, in
total black. Anche Melissa McCarthy ha scelto i
pantaloni, mentre splendide negli abiti lunghi la migliore non
protagonista Regina King, una delle migliori, e
Ashley Graham, la super modella plus size che ha
intervistato i talent sul red carpet.
Tra le meglio vestite in assoluto,
la vincitrice dello scorso anno Allison Janney, in
nero, con scollatura profonda, e Amy Adams, in un
prezioso abito bianco, molto scollato, una scelta diversa rispetto
agli abiti casti e di gran classe scelti per gli appuntamenti
precedente di questa season award.
Oro, argento e… bronzo
Il nome bizzarro di questa
sotto-categoria comprende quelle scelte d’abbigliamento che si sono
distinte per il loro luccichio. Dall’imperiale oro di Glenn
Close e quello romantico di Danai Gurira,
all’argento mozzafiato di Brie Larson e
Jennifer Lopez, fino al bronzo di Emma
Stone, che per una volta non si guardagna un posto tra le
preferite, cosa molto strana viste le sue sempre ineccepibili
scelte di stile.
Si distingue, come sempre, per
stile ed eleganza, una principesca Michelle Yeoh.
I più belli del reame
Ci riserviamo un’ultima sezione per
incoronare i re del tappeto rosso. Trai migliori annoveriamo la
classe di Viggo Mortensen e di Samuel L.
Jackson, ma anche l’eccentrica scelta di Chadwick
Boseman, vistoso eppure di grande eleganza. Ma quello che
ha conquistato davvero il nostro cuore è Nicholas
Hoult con un outfit assolutamente incredibile, non a caso
firmato da Dior.
La spettacolare tenuta utilizzata
nel film Il Gladiatore è in vendita su Casa.it il
sito e l’app di riferimento per chi cerca casa e per i
professionisti del Real Estate. Il film, ambientato nell’antica
Roma che vede come protagonista Russell Crowe nei
panni del Generale Massimo Decimo Meridio, ha ottenuto 12
candidature all’Oscar vincendone 5.
La tenuta immersa nel cuore della
Val d’Orcia, arroccata in una posizione collinare che permette di
avere viste mozzafiato sulla campagna toscana patrimonio
dell’UNESCO, si trova a breve distanza da tutti i centri medievali
della zona, tra cui Pienza, Montalcino, Montepulciano e
Monticchiello.
Come gli appassionati di cinema
sapranno, il viale privato di cipressi fornisce l’accesso alla
tenuta dove è presente lo storico casolare sviluppato su 3
piani per una totale superficie di 1300 metri quadrati, 17
ettari di terreno e un panorama unico nel suo genere.
La proprietà presenta eccezionali
dettagli architettonici toscani originali come la pietra medievale,
le arcate, le colonne, i soffitti a volta, i pavimenti in cotto, le
travi in legno a vista e gli elementi in travertino.
Al piano terra troviamo garage,
cantine, locale tecnico. Al primo piano: 6 camere da letto, 2
bagni, 2 cucine, 2 soggiorni con camino, sala da pranzo, studio,
ripostiglio, terrazza panoramica. Al secondo piano: 6 camere da
letto supplementari, 1 bagno e 1 ripostiglio.
La villa è circondata da 17 ettari
di terreno, tra cui due dedicati all’uliveto.
Gli amanti del film possono sognare
a occhi aperti scorrendo le immagini della villa sulla collina, del
campo di grano e del viale di cipressi come il protagonista Massimo
Decimo Meridio, semplicemente navigando su Casa.it.