Lo scorso weekend Sophie
Turner, Jessica Chastain e Simon
Kinberg sono stati ospiti del Comic-Con Experience di San
Papolo in Brasile dove hanno presentato in anteprima scene inedite
tratte da X-Men: Dark Phoenix e parlato del film in
uscita nel 2019. Tuttavia sul personaggio interpretato dall’attrice
americana sappiamo ancora poco e la sua identità non è stata ancora
resa nota.
Resta vaga anche la stessa
Chastain, raccontando durante il panel di aver interpretato
“qualcuno di veramente tosto, che ad un certo punto si
scontrerà con tutti gli X-Men contemporaneamente“. Un
dettaglio che per alcuni avvicina la villain alla descrizione di
Mastermind, uno degli antagonisti più pericolosi dei fumetti sui
Mutanti.
“Piuttosto che
Mastermind“, ha raccontato il regista, “il personaggio di
Jessica sarà il diavolo dietro le spalle di Jean Grey. La
manipolerà in vari modi ed avrà diversi elementi in comune con
altri personaggi dei fumetti.”
Di seguito la sinossi: In Dark
Phoenix, gli X-Men devono fronteggiare uno dei loro peggiori
nemici: uno di loro, Jean Grey. Durante una missione di soccorso
nello spazio, Jean resta quasi uccisa quando viene investita da una
oscura forza cosmica. Una volta tornata a casa, scopre che questa
forza non solo l’ha resa infinitamente più potente, ma anche molto
più instabile. Combattendo con queste entità dentro di lei, Jean
libera i suoi poteri in modi violentissimi, che nemmeno lei riesce
a capire o contenere. Con Jean completamente fuori controllo,
ferendo le persone che più ama, si inizia a sfaldare il tessuto che
tiene insieme gli stessi X-Men. Ora, con la famiglia che cade a
pezzi, devono trovare un modo per rimanere uniti, non solo per
salvare l’anima di Jean, ma per salvare il pianeta da alieni che
vorrebbero utilizzare questa forza per governare sulla
galassia.
Lili Reinhart è una
giovane attrice americana. Famosa per aver interpretato il ruolo di
Betty Cooper nella serie Riverdale,
grazie a cui si è fatta molti amici e ha anche trovato l’amore, è
una ragazza acqua e sapone e non sa cosa voglia dire montarsi la
testa.
Brillante, capace e piena di ironia,
non ha avuto un passato facile, combattendo contro i demoni
dell’ansia e della scarsa autostima. Tuttavia, grazie alla
recitazione e all’amore è riuscita a vincerli e a diventare la
persona e l’attrice che è ora.
Quanti anni ha Lili Reinhart?
Lili Reinhart è nata il 13
settembre del 1996 ed è sempre stata incline alla recitazione sin
dalla più tenera età. Da ragazzina, la madre la portava da
Cleveland, dove è nata e cresciuta a New York per fare i
provini.
Sin dall’età di dieci anni è
cresciuta recitando nei teatri della comunità, cominciando a
vestire i panni di ruoli più impegnativi dai dodici anni in poi:
Alice in Alice in Wonderland e Veruca Salt in Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato.
Prima di recitare nella serie
targata The CW Riverdale,
la Reinhart ha partecipato ad alcuni show televisivi come Law &
Order: Special Victims Unit e Surviving Jack. È
apparsa anche nei film Miss Stevens all’età di 20 anni e
in Galveston a 22. Sin da quando aveva 12-13 anni combatte
contro l’ansia, insicurezze, problemi di autostima e depressione,
dichiarando di sentirsi compresa e più a suo agio quando Demi Lovato, qualche anno fa, e aveva esposto
i suoi problemi mentali.
Sicuramente il body shaming in rete
non aiuta (come quando girava voce che fosse incinta o quando è
stata comparata ad un modella che vestiva uno stesso completo
indossato da lei nella serie Riverdale).
Lili Reinhart: film e serie tv
L’attrice anche se ha ottenuto il
successo grazia alle serie tv ha una discreta esperienza anche al
cinema. Infatti la sua filmografia inizia ad intensificarsi di
ruoli più o meno noti. Inizia a recitare per il cinema nel 2012
quando ottiene un piccolo ruolo in Not Waving But Drowning, regia
di Devyn Waitt, seguito da una parte nel 2013 in The Kings of
Summer, regia di Jordan Vogt-Roberts. Ha preso parte ad altri
film come Miss Stevens, regia di Julia Hart (2016) e The Good
Neighbor, regia di Kasra Farahani. Nel 2018 è stata diretta
dalla nota attrice francese Mélanie Laurent, al debutto alla regia con
galveston, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo del
2010 scritto da Nic Pizzolatto (True
Detective) che ha anche firmato la sceneggiatura sotto
pseudonimi di Jim Hammett. Nel 2019 prende parte al cast di
Le ragazze di Wall Street – Business Is
Business, film di enorme successo scritto e diretto da
da Lorene Scafaria e basato sull’articolo del New
York Magazine del 2015 The Hustlers at Scores di Jessica Pressler.
Nel cast recita al fianco di Constance Wu,
Jennifer Lopez e Julia Stiles. Sempre
nello stesso anno appare in Charlie’s
Angels di Elizabeth Banks in un piccolissimo cameo. Nel
2020 sarà protagonisti di Chemical
Hearts di Richard Tanne distribuito
da Amazon Prime
Video e in uscita il 20 Agosto.
Lili Reinhart, altezza
Con l’altezza di un metro e
sessantotto centimetri, Lili ha la stoffa di interpretare Elizabeth
Cooper, la vicina di casa e migliore amica di Archie (KJ
Apa) in Riverdale.
La ragazza americana è sicuramente all’altezza del suo
personaggio, amico di tutti, oppressa dalla madre e
ragazza dalle mille passioni che condivide con
Jughead (Cole
Sprouse).
A dispetto di tutti i presunti fan
che però vorrebbero che la coppia scoppiasse, i due sono molto
felici insieme e lei sa abilmente difendersi dalle accuse che le
vengono inferte in rete. Stando a quello che scrive sui sociale e a
come risponde a chi cerca di farle del body shaming, è chiaro
constatare come Lili sia molto matura della sua età e che sia in
grado di difendersi dalle cattiverie della rete.
Lili Reinhart e Cole Sprouse
Come sul set, anche nella
vita. Infatti, Lili Reinhart è stata fidanzata con
Cole Sprouse e dopo parecchi mesi, hanno ammesso
la relazione dopo le innumerevoli voci di corridoio che si
inseguivano. I due sono state una delle coppie più chiacchierate
dell’anno, anche se, per loro stessa ammissione, all’inizio non è
stato proprio rose e fiori. Sembra che all’inizio della
loro conoscenza non andassero molto d’accordo: i due si
sono conosciuti all’inizio della prima stagione, ma l’amore è
sbocciato diverso tempo dopo. Secondo Cole, Lili era molto timida,
riservata e molto chiusa. Insomma, non si faceva avvicinare da
nessuno, lasciandosi andare a circa metà stagione.
La giovane ragazza ha rivelato che
la cosa che le dava più fastidio di Cole era la sua voce. Ma ha
imparato ad ammirarlo per la sua passione circa l’arte, la
recitazione e soprattutto la fotografia. I due ragazzi, insomma, si
sono proprio trovati sul set e pare sia segno che non si lasceranno
mai: tra loro c’è un forte affiatamento e si migliorano a vicenda.
Nel Marzo 2020 però la storia è finita e Lili Reinhart e
Cole Sprouse si sono lasciati. Tempo dopo inoltre è venuto
fuori che l’attrice ha nascosto la sua bisessualità a causa della
sua relazione: “È per questo che non ho fatto coming out
come bisessuale fino a che sono stata in una relazione. È perché
sarebbe stato facile per le persone dire: ‘Oh, ma stai con un uomo
etero’. Beh, anche Anna Paquin è sposata con un uomo ma è
bisessuale” ha detto nel podcast LGBTQ&A.
Lili Reinhart instagram e
Twitter
Lili ha un profilo Twitter
ufficiale seguito da più di due milioni di persone. Grazie
a questo social, la giovane attrice americana può comunicare con i
suoi fan riguardo i suoi progetti lavorativi, ma anche riguardo la
sua vita quotidiana. Scorrendo la sua bacheca sono i molti i post
in cui lei commenta quello che le accade durante la sua vita di
tutti i giorni, spesso non senza una buona dose di ironia.
A differenza di Instagram, su questo
social, quindi, può interagire in maniera migliori con i suoi fan.
In ogni caso, ha anche un profilo ufficiale Instagram. Seguita da
quasi 14 milioni di persone di tutto il mondo, la sua bacheca
pullula di foto che la vedono spesso e volentieri protagonista tra
set fotografici ed eventi che riguardano la serie in cui
lavora.
Protagonista di vari set
fotografici, come quello per Teen Vogue, ogni scatto mette
in mostra ogni particolare della sua bellezza acqua e sapone. Sono
molti i post dedicati al fidanzato Cole Sprouse e sono altrettante
le fotografie che lui le scatta e le dedica.
Lili Reinhart e Tess Reinhart
Lili ha due
sorelle, una più grande di nome Chloe,
nata l’8 dicembre del 1993, e una più piccola di nome
Tess, nata il 28 marzo del 2003. Chloe è una
famosa star dei social media, con migliaia di seguaci su Instagram
e pare che sia stata ispirata da sua sorella Lili di perseverare e
fare nella vita quello che si ama.
Sembra che anche la terza sorella
Reinhart abbia una bella personalità e che si sia molto vivace. Le
tre, a causa dei rispettivi impegni lavorativi e scolastici, non
riescono a vedersi molto durante l’anno, ma cercano sempre di stare
in contatto. Tutte e tre sono molto unite e postano molto spesso,
sui loro rispettivi profili social, foto le ritraggono insieme o
foto di tutta la famiglia.
È stato diffuso dalla
Warner Bros il secondo trailer di
Godzilla: King of the Monsters, il nuovo film del
MonsterverseLegendary Pictures
con Millie Bobby Brown (Stranger
Things) e Vera Farmiga.
Godzilla II: King of Monsters è stato diretto
da Michael Dougherty e vede nel
cast anche Bradley Whitford, Thomas
Middleditch, O’Shea Jackson Jr., Ken
Watanabe e Sally Hawkins.
Al momento sappiamo che
nel 2020 uscirà il terzo capitolo del
franchise (Godzilla vs King Kong) che
vedrà Godzilla e King
Kong scontrarsi a muso duro per la prima volta sul
grande schermo.
Sono stati annunciati le
candidature per il 2019 ai Critics Choice
Awards, premi cinematografici assegnati ogni anno
dalla Broadcast Film Critics Association, formata
da circa 250 critici cinematografici appartenenti alle principali
testate giornalistiche statunitensi. Eccole di seguito:
NOMINATION CINEMA
BEST PICTURE
“Black Panther”
“BlacKkKlansman”
“The Favourite”
“First Man”
“Green Book”
“If Beale Street Could Talk”
“Mary Poppins Returns”
“Roma”
“A Star Is Born”
“Vice”
BEST ACTOR
Christian Bale – “Vice”
Bradley Cooper – “A Star Is Born”
Willem Dafoe – “At Eternity’s Gate”
Ryan Gosling – “First Man”
Ethan Hawke – “First Reformed”
Rami Malek – “Bohemian Rhapsody”
Viggo Mortensen – “Green Book”
BEST ACTRESS
Yalitza Aparicio – “Roma”
Emily Blunt – “Mary Poppins Returns”
Glenn Close – “The Wife”
Toni Collette – “Hereditary”
Olivia Colman – “The Favourite”
Lady Gaga – “A Star Is Born”
Melissa McCarthy – “Can You Ever Forgive Me?”
BEST SUPPORTING ACTOR
Mahershala Ali – “Green Book”
Timothée Chalamet – “Beautiful Boy”
Adam Driver – “BlacKkKlansman”
Sam Elliott – “A Star Is Born”
Richard E. Grant – “Can You Ever Forgive Me?”
Michael B. Jordan – “Black Panther”
BEST SUPPORTING ACTRESS
Amy Adams – “Vice”
Claire Foy – “First Man”
Nicole Kidman – “Boy Erased”
Regina King – “If Beale Street Could Talk”
Emma Stone – “The Favourite”
Rachel Weisz – “The Favourite”
BEST YOUNG ACTOR/ACTRESS
Elsie Fisher – “Eighth Grade”
Thomasin McKenzie – “Leave No Trace”
Ed Oxenbould – “Wildlife”
Millicent Simmonds – “A Quiet Place”
Amandla Stenberg – “The Hate U Give”
Sunny Suljic – “Mid90s”
BEST ACTING ENSEMBLE
“Black Panther”
“Crazy Rich Asians”
“The Favourite”
“Vice”
“Widows”
BEST DIRECTOR
Damien Chazelle – “First Man”
Bradley Cooper – “A Star Is Born”
Alfonso Cuarón – “Roma”
Peter Farrelly – “Green Book”
Yorgos Lanthimos – “The Favourite”
Spike Lee – “BlacKkKlansman”
Adam McKay – “Vice”
BEST ORIGINAL SCREENPLAY
Bo Burnham – “Eighth Grade”
Alfonso Cuarón – “Roma”
Deborah Davis and Tony McNamara – “The Favourite”
Adam McKay – “Vice”
Paul Schrader – “First Reformed”
Nick Vallelonga, Brian Hayes Currie, Peter Farrelly – “Green
Book”
Bryan Woods, Scott Beck,
John Krasinski – “A Quiet Place”
BEST ADAPTED SCREENPLAY
Ryan Coogler, Joe Robert Cole – “Black Panther”
Nicole Holofcener, Jeff Whitty – “Can You Ever Forgive Me?”
Barry Jenkins – “If Beale Street Could Talk”
Eric Roth and Bradley Cooper & Will Fetters – “A Star Is Born”
Josh Singer – “First Man”
Charlie Wachtel & David Rabinowitz and Kevin Willmott & Spike Lee –
“BlacKkKlansman”
BEST CINEMATOGRAPHY
Alfonso Cuarón – “Roma”
James Laxton – “If Beale Street Could Talk”
Matthew Libatique – “A Star Is Born”
Rachel Morrison – “Black Panther”
Robbie Ryan – “The Favourite”
Linus Sandgren – “First Man”
BEST PRODUCTION DESIGN
Hannah Beachler, Jay Hart – “Black Panther”
Eugenio Caballero, Barbara Enriquez – “Roma”
Nelson Coates, Andrew Baseman – “Crazy Rich Asians”
Fiona Crombie, Alice Felton – “The Favourite”
Nathan Crowley, Kathy Lucas – “First Man”
John Myhre, Gordon Sim – “Mary Poppins Returns”
BEST EDITING
Jay Cassidy – “A Star Is Born”
Hank Corwin – “Vice”
Tom Cross – “First Man”
Alfonso Cuarón, Adam Gough – “Roma”
Yorgos Mavropsaridis – “The Favourite”
Joe Walker – “Widows”
BEST COSTUME DESIGN
Alexandra Byrne – “Mary Queen of Scots”
Ruth Carter – “Black Panther”
Julian Day – “Bohemian Rhapsody”
Sandy Powell – “The Favourite”
Sandy Powell – “Mary Poppins Returns”
BEST HAIR AND MAKEUP
“Black Panther”
“Bohemian Rhapsody”
“The Favourite”
“Mary Queen of Scots”
“Suspiria
“Vice”
BEST VISUAL EFFECTS
“Avengers: Infinity War”
“Black Panther”
“First Man”
“Mary Poppins Returns”
“Mission: Impossible – Fallout”
“Ready Player One”
BEST ANIMATED FEATURE
“The Grinch”
“Incredibles 2”
“Isle of Dogs”
“Mirai”
“Ralph Breaks the Internet”
“Spider-Man: Into the Spider-Verse”
BEST ACTION MOVIE
“Avengers: Infinity War”
“Black Panther”
“Deadpool 2”
“Mission: Impossible – Fallout”
“Ready Player One”
“Widows”
BEST COMEDY
“Crazy Rich Asians”
“Deadpool 2”
“The Death of Stalin”
“The Favourite”
“Game Night”
“Sorry to Bother You”
BEST ACTOR IN A COMEDY
Christian Bale – “Vice”
Jason Bateman – “Game Night”
Viggo Mortensen – “Green Book”
John C. Reilly – “Stan & Ollie”
Ryan Reynolds – “Deadpool 2”
Lakeith Stanfield – “Sorry to Bother You”
BEST ACTRESS IN A COMEDY
Emily Blunt – “Mary Poppins Returns”
Olivia Colman – “The Favourite”
Elsie Fisher – “Eighth Grade”
Rachel McAdams – “Game Night”
Charlize Theron – “Tully”
Constance Wu – “Crazy Rich Asians”
BEST SCI-FI OR HORROR MOVIE
“Annihilation”
“Halloween”
“Hereditary”
“A Quiet Place”
“Suspiria”
BEST FOREIGN LANGUAGE FILM
“Burning”
“Capernaum”
“Cold War”
“Roma”
“Shoplifters”
BEST SONG
All the Stars – “Black Panther”
Girl in the Movies – “Dumplin’”
I’ll Fight – “RBG”
The Place Where Lost Things Go – “Mary Poppins Returns”
Shallow – “A Star Is Born”
Trip a Little Light Fantastic – “Mary Poppins Returns”
BEST SCORE
Kris Bowers – “Green Book”
Nicholas Britell – “If Beale Street Could Talk”
Alexandre Desplat – “Isle of Dogs”
Ludwig Göransson – “Black Panther”
Justin Hurwitz – “First Man”
Marc Shaiman – “Mary Poppins Returns”
NOMINATION SERIE TV
BEST DRAMA SERIES
“The Americans” (FX)
“Better Call Saul” (AMC)
“The Good Fight” (CBS All Access)
“Homecoming” (Amazon)
“Killing Eve” (BBC America)
“My Brilliant Friend” (HBO)
“Pose” (FX)
“Succession” (HBO)
BEST ACTOR IN A DRAMA SERIES
Freddie Highmore – “The Good Doctor” (ABC)
Diego Luna – “Narcos: Mexico” (Netflix)
Richard Madden – “Bodyguard” (Netflix)
Bob Odenkirk – “Better Call Saul” (AMC)
Billy Porter – “Pose” (FX)
Matthew Rhys – “The Americans” (FX)
Milo Ventimiglia – “This Is Us” (NBC)
BEST ACTRESS IN A DRAMA SERIES
Jodie Comer – “Killing Eve” (BBC America)
Maggie Gyllenhaal – “The Deuce” (HBO)
Elisabeth Moss – “The Handmaid’s Tale” (Hulu)
Sandra Oh – “Killing Eve” (BBC America)
Elizabeth Olsen – “Sorry For Your Loss” (Facebook Watch)
Julia Roberts – “Homecoming” (Amazon)
Keri Russell – “The Americans” (FX)
BEST SUPPORTING ACTOR IN A DRAMA SERIES
Richard Cabral – “Mayans M.C.” (FX)
Asia Kate Dillon – “Billions” (Showtime)
Noah Emmerich – “The Americans” (FX)
Justin Hartley – “This Is Us” (NBC)
Matthew Macfadyen – “Succession” (HBO)
Richard Schiff – “The Good Doctor” (ABC)
Shea Whigham – “Homecoming” (Amazon)
BEST SUPPORTING ACTRESS IN A DRAMA SERIES
Dina Shihabi – “Jack Ryan” (Amazon)
Julia Garner – “Ozark” (Netflix)
Thandie Newton – “Westworld” (HBO)
Rhea Seehorn – “Better Call Saul” (AMC)
Yvonne Strahovski – “The Handmaid’s Tale” (Hulu)
Holly Taylor – “The Americans” (FX)
BEST COMEDY SERIES
“Atlanta” (FX)
“Barry” (HBO)
“The Good Place” (NBC)
“The Kominsky Method” (Netflix)
“The Marvelous Mrs. Maisel” (Amazon)
“The Middle” (ABC)
“One Day at a Time” (Netflix)
“Schitt’s Creek” (Pop)
BEST ACTOR IN A COMEDY SERIES
Hank Azaria – “Brockmire” (IFC)
Ted Danson – “The Good Place” (NBC)
Michael Douglas – “The Kominsky Method” (Netflix)
Donald Glover – “Atlanta” (FX)
Bill Hader – “Barry” (HBO)
Jim Parsons – “The Big Bang Theory” (CBS)
Andy Samberg – “Brooklyn Nine-Nine” (Fox)
BEST ACTRESS IN A COMEDY SERIES
Rachel Bloom – “Crazy Ex-Girlfriend” (The CW)
Rachel Brosnahan – “The Marvelous Mrs. Maisel” (Amazon)
Allison Janney – “Mom” (CBS)
Justina Machado – “One Day at a Time” (Netflix)
Debra Messing – “Will & Grace” (NBC)
Issa Rae – “Insecure” (HBO)
BEST SUPPORTING ACTOR IN A COMEDY SERIES
William Jackson Harper – “The Good Place” (NBC)
Sean Hayes – “Will & Grace” (NBC)
Brian Tyree Henry – “Atlanta” (FX)
Nico Santos – “Superstore” (NBC)
Tony Shalhoub – “The Marvelous Mrs. Maisel” (Amazon)
Henry Winkler – “Barry” (HBO)
BEST SUPPORTING ACTRESS IN A COMEDY SERIES
Alex Borstein – “The Marvelous Mrs. Maisel” (Amazon)
Betty Gilpin – “GLOW” (Netflix)
Laurie Metcalf – “The Conners” (ABC)
Rita Moreno – “One Day at a Time” (Netflix)
Zoe Perry – “Young Sheldon” (CBS)
Annie Potts – “Young Sheldon” (CBS)
Miriam Shor – “Younger” (TV Land)
BEST LIMITED SERIES
“A Very English Scandal” (Amazon)
“American Vandal” (Netflix)
“The Assassination of Gianni Versace: American Crime Story”
(FX)
“Escape at Dannemora” (Showtime)
“Genius: Picasso” (National Geographic)
“Sharp Objects” (HBO)
BEST MOVIE MADE FOR TELEVISION
“Icebox” (HBO)
“Jesus Christ Superstar Live in Concert” (NBC)
“King Lear” (Amazon)
“My Dinner with Hervé” (HBO)
“Notes from the Field” (HBO)
“The Tale” (HBO)
BEST ACTOR IN A LIMITED SERIES OR MOVIE MADE FOR TELEVISION
Antonio Banderas – “Genius: Picasso” (National Geographic)
Darren Criss – “The Assassination of Gianni Versace: American Crime
Story” (FX)
Paul Dano – “Escape at Dannemora” (Showtime)
Benicio Del Toro – “Escape at Dannemora” (Showtime)
Hugh Grant – “A Very English Scandal” (Amazon)
John Legend – “Jesus Christ Superstar Live in Concert” (NBC)
BEST ACTRESS IN A LIMITED SERIES OR MOVIE MADE FOR
TELEVISION
Amy Adams – “Sharp Objects” (HBO)
Patricia Arquette – “Escape at Dannemora” (Showtime)
Connie Britton – “Dirty John” (Bravo)
Carrie Coon – “The Sinner” (USA Network)
Laura Dern – “The Tale” (HBO)
Anna Deavere Smith – “Notes From the Field” (HBO)
BEST SUPPORTING ACTOR IN A LIMITED SERIES OR MOVIE MADE FOR
TELEVISION
Brandon Victor Dixon – “Jesus Christ Superstar Live in Concert”
(NBC)
Eric Lange – “Escape at Dannemora” (Showtime)
Alex Rich – “Genius: Picasso” (National Geographic)
Peter Sarsgaard – “The Looming Tower” (Hulu)
Finn Wittrock – “The Assassination of Gianni Versace: American
Crime Story” (FX)
Ben Whishaw – “A Very English Scandal” (Amazon)
BEST SUPPORTING ACTRESS IN A LIMITED SERIES OR MOVIE MADE FOR
TELEVISION
Ellen Burstyn – “The Tale” (HBO)
Patricia Clarkson – “Sharp Objects” (HBO)
Penelope Cruz – “The Assassination of Gianni Versace: American
Crime Story” (FX)
Julia Garner – “Dirty John” (Bravo)
Judith Light – “The Assassination of Gianni Versace: American Crime
Story” (FX)
Elizabeth Perkins – “Sharp Objects” (HBO)
BEST ANIMATED SERIES
“Adventure Time” (Cartoon Network)
“Archer” (FX)
“Bob’s Burgers” (Fox)
“BoJack Horseman” (Netflix)
“The Simpsons” (Fox)
“South Park” (Comedy Central)
Notorius Pictures ha
diffuso il trailer italiano di City of Lies – L’ora della
verità, il thriller con Johnny Depp e
Forest Whitaker, tratto dal romanzo candidato al
Premio Pulitzer, LAbyrinth di Randall
Sullivan.
Di seguito il trailer di City of Lies – L’ora della
verità
City of Lies – L’ora della
verità è un thriller evocativo e provocatorio, sul
desiderio di giustizia e sulla ricerca della verità sopra ogni
cosa. Protagonista del film, basato su fatti realmente accaduti, è
l’eclettica e pluripremiata star Johnny Depp, nei
panni dell’ex detective Russell Pool, passato alla storia per
aver indagato sulla morte dei rapper Tupac Shakur e The Notorious
B.I.G., assassinii tuttora rimasti irrisolti. Al suo fianco, nel
ruolo di un giornalista che aiuta Poole nelle ricerche,
Forest Whitaker (Premio Oscar® come Miglior attore
per L’ultimo re di Scozia), che torna a recitare con Depp a
distanza di trent’anni, dopo il cult di Oliver Stone: Platoon. Nel
cast anche Toby Huss (Jerry Maguire, Destroyer). A
dirigerli, il regista e sceneggiatore Brad Furman
(The Lincoln Lawyer, The Infiltrator). Tra i doppiatori del film,
che omaggia Tupac prestandogli la voce, Ghali,
giovanissimo ma già affermato fenomeno della musica Trap
italiana.
City of Lies – L’ora della verità
arriverà nelle sale italiane a partire dal 10 gennaio
2019, distribuito da Notorious
Pictures.
Terzetto invariato sul podio, con
Bohemian
Rhapsody che regge saldamente in testa al box
office italiano, seguito da Il
Grinch e Se Son Rose. In attesa dei film
natalizi, il podio di questa settimana è lo stesso di quella
passata. Così Bohemian
Rhapsody regge saldamente in testa al box
office italiano con un risultato stellare. Dopo l’esordio
trionfale, il biopic sui Queen incassa 4,1 milioni di euro
arrivando a ben 11,7 milioni di euro, uno dei maggiori incassi
dell’anno al botteghino italiano.
Il Grinch conferma la seconda
posizione con 1,3 milioni alla sua seconda settimana di
programmazione, per un globale di 3,5 milioni. Se Son Rose regge al terzo posto con
1,1 milioni di euro con cui arriva a quota 3,1 milioni complessivi.
La prima new entry della classifica è Alpha – Un’amicizia forte come la
vita, che debutta con 595.000 euro in 318 sale a
disposizione. Segue Animali
Fantastici: I Crimini di
Grindelwald (452.000 euro), che arriva alla
bellezza di 12,4 milioni.
La Casa delle Bambole – Ghostland
apre in sesta posizione con 423.000 euro, mentre Colette esordisce con 250.000 euro
incassati in 200 sale, registrando una media per sala pari a 1200
euro. Le posizioni successive sono occupate da La prima
pietra, che debutta con 241.000 euro,
e Robin
Hood – L’origine della leggenda, che con altri
169.000 euro totalizza 1,8 milioni. Chiude la top10 Santiago, Italia, che apre con
134.000 euro incassati in una trentina di copie.
L’inizio della corsa di
Aquaman non poteva essere più positiva:
grazie ai 93.6 milioni di dollari incassati nel weekend
d’apertura al box office cinese, il film di James
Wan diventa il miglior debutto della storia per quanto
riguarda il mercato asiatico e il migliore di sempre per quanto
riguarda i cinecomic DC.
Superato di gran lunga Ready
Player One (che lo scorso anno ne aveva
registrati 61.6), Aquaman è anche il quinto
miglior opening per un film di supereroi e il quarto per un titolo
americano quest’anno.
Per intenderci, Wonder
Woman aveva toccato quota 90.4, Man of
Steel 63.4, Batman v Superman: Dawn of
Justice 95.7 e Justice
League 106 nella prima settimana di
programmazione.
La stampa americana, insieme a molti
spettatori selezionati, ha avuto modo di guardare il film
di James Wan e sono iniziate a comparire
online, specialmente su Twitter, i primi giudizi a caldo sul
cinecomic che proverà a risollevare la critica e scricchiolante
situazione della DC dopo il fiasco di Justice
League. Di seguito ve ne riportiamo alcuni:
“Il pubblico sembra aver amato
moltissimo Aquaman, e non si è sentito alcun commento negativo, ma
solo aggettivi come divertente, avventuroso, bellissimo. Insomma è
tutto ciò che ci si aspettava“
“Abbiamo visto Aquaman ma non
possiamo parlare dei dettagli. Possiamo però dire che si tratta di
un risultato importante sia come realizzazione che come
storytelling, e si vede l’ottimo lavoro che sta facendo Walter
Hamada con la DC. Questa è inoltre la prova che James Wan dovrebbe
dirigere più film per l’azienda“
“Un giudizio su Aquaman: è molto
buono, non innovativo ma solido. Le scene d’azione sono
eccezionali, la storia è buona e anche la cgi sembra decente. Unico
punto dolente la colonna sonora“
Il
filmè stato diretto da James
Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring,
Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason
Momoa. Con lui ci sarà Amber
Heard nei panni di Mera, Yahya
Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi
Lin e Willem Dafoe. Il
cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre
2018.
Aquaman è il re dei Sette Mari.
Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della
superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli
Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di
proteggere il mondo intero.
Spider-Man è pronto a tornare al
cinema, ma stavolta in versione animata. Bob
Persichetti, Peter Ramsey e
Rodney Rothman sono i registi di
Spider-Man: Un nuovo universo, basato sul fumetto
Ragnoverso, spin-off
di Spiderman realizzato dalla Marvel stessa nel 2015.
Il film non è la storia di Peter
Parker, bensì quella di Miles Morales, un ragazzo
afro-ispanico di New York che è appena entrato in una scuola
relativamente esclusiva, dove però si sente fuori luogo. Durante
una escursione nei sotterranei di New York Miles viene morso da un
ragno radioattivo. Sconvolto da sorprendenti poteri, che somigliano
a quelli di Spider-Man, torna a cercare il ragno,
finendo però con l’assistere a uno scontro tra l’amichevole
supereroe di quartiere e alcuni suoi nemici, durante il quale un
esperimento per aprire un varco dimensionale ha effetti imprevisti.
Presto Miles scoprirà che non c’è un solo Spider-Man e che solo lui
può riportare stabilità nel proprio universo.
Se c’è una cosa che colpisce subito
di Spider-Man: Un nuovo universo, è lo
stimolo visivo a cui sottopone lo spettatore. Il film è un vero e
proprio fumetto animato, che coniuga le due realtà in una sintesi
sbalorditiva. Il dinamismo e la stilizzazione del 2D si incontrano
con la profondità e il virtuosismo del 3D, generando così una vera
e propria novità nel panorama cinematografico. Con le sue
esplosioni di colore il film si presenta sin da subito come
un’esperienza visiva in grado di reinventarsi continuamente per
attrarre dall’inizio alla fine.
Ma il film non è solo una ben
realizzata confezione visiva, presentando anche un contenuto più
profondo e complesso di quello che si potrebbe pensare. La
sceneggiatura, scritta da Phil
Lord e Christopher Miller, già autori
di The Lego Movie, è costruita a regola,
con uno svolgimento crescente per intrattenimento e che accoglie in
sé numerose citazioni e riferimenti al genere dei supereroi e alla
cultura popolare. Il tutto viene però dosato nel migliore dei modi,
senza diventare un fastidioso fan service, ma anzi divertendo per
l’imprevedibilità di alcune battute.
Gli stessi personaggi risultano ben
costruiti, con psicologie ben definite che li rendono molto più
tridimensionali di altri personaggi Marvel visti sul grande
schermo. A partire dal giovane Miles Morales, il cui arco narrativo
si svela al pari di un vero e proprio racconto di formazione. Anche
il villain principale, Kingpin, presenta un
passato affascinante che ben supporta le sue azioni presenti.
Il film comprende in sé grande
divertimento ma anche toni ben più drammatici e riflessivi, che
rendono Spider-Man: Un nuovo universo un
film per tutti, in grado di parlare a grandi e piccoli, di
divertire, emozionare e stupire costantemente. Andando ben oltre le
aspettative, il film lancia una sfida allo spettatore: nel dar vita
ad una molteplicità di Spider-Man, consegna ad ognuno di noi la
possibilità di indossare la maschera del supereroe nella vita di
tutti i giorni, ruolo da cui derivano grandi responsabilità.
Intervistato durante la promozione
di Aquaman (che uscirà tra pochi giorni in America
e a gennaio in Italia), Jason Momoa ha avuto modo
di commentare le voci circa il presunto addio al DCEU di Henry Cavill e
Ben Affleck, che in molti danno in partenza dai
rispettivi ruoli di Superman e Batman.
“Se fossero davvero fuori dal
DCEU penserei questo: che entrambi sono ad un punto delle loro
carriere in cui hanno già fatto almeno tre film in questo universo.
Prima o poi hai bisogno di andare avanti no?” ha confessato
Momoa. “Credo che Henry voglia semplicemente fare qualcosa di
nuovo e Ben è un regista straordinario e con un grande futuro
davanti a sé, e probabilmente ha fatto abbastanza nei panni di
Batman. Certo non posso parlare a nome loro, ma posso dire aver
trascorso il miglior momento della mia vita sul set di Justice
League“.
La notizia diffusa a settembre
dal The Hollywood
Reporter anticipava l’uscita di Henry
Cavill dalDC
Universe, tuttavia il prestigioso giornale aveva
già specificato che si trattava soltanto di una voce, senza
segnalare una motivazione a tale decisione e senza rivelare la
fonte certa, vale a dire, ha solo seminato il panico tra i fan.
La partenza di Cavill dal franchise
cinematografico DC si allineerebbe con il dubbio che circonda il
futuro di Ben Affleck nel ruolo di
Batman. I due attori simbolo di questo universo condiviso che si
avvia verso il naufragio potrebbero essere la chiave di volta per
ripartire da zero. Il Batman di Affleck sta già avendo parecchi
problemi nel trovare spazio in un film standalone, mentre il
Superman di Cavill avrebbe meritato un arco narrativo più disteso e
articolato, cosa che si potrebbe comunque correggere in corso
d’opera con il tanto chiacchierato Man of Steel
2.
Il
filmè stato diretto da James
Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring,
Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason
Momoa. Con lui ci sarà Amber
Heard nei panni di Mera, Yahya
Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi
Lin e Willem Dafoe. Il
cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre
2018.
Aquaman è il re dei Sette Mari.
Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della
superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli
Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di
proteggere il mondo intero.
Roma
di Alfonso Cuaron è il miglior film del 2018 per
la Los Angeles Film Critics Association, associazione di critici
cinematografici fondata nel 1975 che ogni anno vota per
i Los Angeles Film Awards, riconoscimenti ai membri
dell’industria cinematografica che hanno eccelso per il loro lavoro
nel corso dell’anno.
Vi ricordiamo che la pellicola di
Cuaron, vincitrice del Leone d’Oro a Venezia
75, arriverà su Netflix il 14
dicembre, Roma.
Di seguito tutti i premiati dei Los Angeles Film Awards:
Messico, 1970. Roma è un quartiere
medioborghese di Mexico City che affronta una stagione di grande
instabilità economico-politica. Cleo è la domestica tuttofare di
una famiglia benestante che accudisce marito, moglie, nonna,
quattro figli e un cane. Cleo è india, mentre la famiglia che l’ha
ingaggiata è di discendenza spagnola e frequenta gringos
altolocati. I compiti della giovane domestica non finiscono mai, e
passano senza soluzione di continuità dal dare il bacio della
buonanotte ai bambini al ripulire la cacca del cane dal cortiletto
di ingresso della casa: quello in cui il macchinone comprato dal
capofamiglia entra a stento, pestando i suddetti escrementi.
Perché nel Messico dei primi anni
Settanta tutto coesiste: la nuova ricchezza come la merda degli
animali da cortile, il benessere ostentato dei padroni e la
schiavitù “di nascita” dei nullatenenti. Tutto convive in un
sistema contradditorio ma simbiotico in cui le tensioni sociali non
tarderanno a farsi sentire, catapultando il recupero delle terre
espropriate in cima all’agenda dei politici in cerca di
consensi.
Tra le curiosità emerse durante il
panel di Spider-Man: Far From Home tenutosi al
Comic Con Experience di San Paolo a cui hanno partecipato
Tom Holland e Jake Gyllenhaal, ci
sono anche quelle relative al personaggio di
Mysterio, sulle sue origini cambiate rispetto ai
fumetti e sul costume che indosserà nel film.
“Indossarlo è stato
incredibile” ha confessato Gyllenhaal, “perché è un
costume straordinario, dotato di tantissimi segreti e dettagli che
non posso svelare. Per ora vi dico che si illumina con vari
colori…“
Gli attori hanno poi raccontato
qualcosa sulla trama del cinecomic, “Che fondamentalmente
inizia come una vacanza di Peter e dei suoi amici in Europa, tra
Londra, Praga, insomma un po’ ovunque. Nel mentre si allineano
diverse dinamiche e cose divertenti, ma il punto principale è che
Peter non è Spider-Man perché ha lasciato il suo costume in
America.”
Spider-Man: Far From
Homeè stato diretto ancora una volta
da Jon Watts ed uscirà nelle sale
il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo IMDb, nel cast sono presenti
anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L.
Jackson e Cobie Smulders.
Le riprese del film sono durate
circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete
abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle
(Zendaya). Naturalmente il film vedrà tornare
anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned
Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di
scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali
teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron Spider.
vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova
tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto
delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che
il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua
precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con
Thanos e prima della sua disintegrazione.
Avengers: Infinity
War ha decimato il gruppo dei Vendicatori, ridotti in
cenere dopo lo “schiocco di dita” di Thanos avvenuto nell’epilogo
del film. Tuttavia, sappiamo alcuni di questi torneranno
sicuramente in Avengers:
Endgame (le foto rubate dal set ne testimoniano
la presenza) e che altri saranno finalmente introdotti nel MCU, come Captain
Marvel.
Ma chi sono queste “certezze”? Anzi,
quali dei villain dell’universo Marvel torneranno sicuramente
in Avengers 4?
1Loki
Il
fatto che Loki sia stato ucciso all’inizio di Avengers:
Infinity War e che i fratelli Russo abbiano chiarito a più
riprese che questa
morte sia “permanente”, sappiamo benissimo che il Dio
dell’Inganno tornerà in Avengers:
Endgame (grazie alle foto trapelate dal set in cui
abbiamo visto Tom Hiddleston in azione durante la
Battaglia di New York). Le sue scene saranno sicuramente ambientate
durante i viaggi nel tempo o le alterazione della realtà che i
sopravvissuti allo schiocco metteranno in atto, e se ciò dovesse
accadere, quale destino riserveranno a Loki? Riusciranno ad evitare
la sua morte? Thor avrà la possibilità di dire addio a suo
fratello?.
Vi
ricordiamo che il personaggio sarà protagonista di una serie tv spin-off destinata alla
piattaforma streaming di Disney + in arrivo
nel 2019, come confermato nelle ultime settimane. Il Dio
dell’Inganno tornerà quindi sul “piccolo” schermo dopo essere
apparso in numerosi capitoli cinematografici dell’universo Marvel,
e sarà interpretato ancora dall’idolo dei fan Tom
Hiddleston.
Creato da Stan Lee, Jack
Kirby e Larry
Lieber, Loki è uno
dei personaggi ricorrenti all’interno dell’universo cinematografico
Marvel ed è apparso in ben cinque cinecomic dei Marvel Studios (se
contiamo anche l’imminente Avengers: Infinity
War). Noto come “Il Dio
dell’Inganno“, è stato fra i primi villain davvero
apprezzati dai fan grazie soprattutto all’egregia interpretazione a
tinte shakespeariane di Hiddleston,
l’attore che ne veste i panni
da Thor (2011).
James Gunn torna
sul grande schermo, almeno negli Stati Uniti, dove uscirà a breve
Brightburn, il suo nuovo film in veste di
produttore per Sony Pictures. Il regista ha
presentato il primo trailer del film in cui protagonista è Elizabeth
Banks, sua amica e frequente
collaboratrice.
Il film racconta una storia di
supereroi “al contrario”, in cui una specie di Superman arriva
sulla Terra ma non si rivela l’eroe senza macchia che difende gli
umani. Ecco la trama ufficale:
“Cosa succederebbe se un bambino
di un altro mondo si schiantasse sulla Terra, ma invece di
diventare un eroe per l’umanità, dimostrasse di essere qualcosa di
molto più sinistro? Con Brightburn, il filmmaker visionario di
Guardiani della Galassia e di
Slither presenta una sorprendente, sovversiva interpretazione di un
genere radicalmente nuovo: l’horror supereroistico.”
Ecco il trailer di Brightburn,
prodotto da James Gunn
Per quanto riguarda i nuovi progetti
da regista di Gunn, sembra ufficiale ormai il suo coinvolgimento
nella scrittura e nella regia di Suicide Squad
2, in casa Warner Bros.
Dopo mesi di silenzio Jake
Gyllenhaal ha rotto gli indugi rivelandosi al pubblico del
Comic-Con Experience di San Paolo durante il panel dedicato a
Spider-Man: Far From Home, nuovo cinecomic targato
Marvel Studios dove interpreterà
Mysterio, l’antagonista “ufficiale” di Peter
Parker.
Ma stando alle prime dichiarazioni
dell’attore, le origini del personaggio e il suo rapporto con
Spidey saranno leggermente diversi dalle loro controparti dei
fumetti:
“Vedremo l’arrivo di nuove
minacce, gli Elementali, e Mysterio sa chi sono e vuole assicurarsi
che il mondo sia al sicuro. Così Nick Fury chiede il suo aiuto
perché in fondo è l’unico che li capisce davvero e si unirà a
Spider-Man…sfortunatamente dovranno essere molto più che semplici
amici” ha confessato Gyllenhaal. “Quando mi mostrarono le
prime idee per il personaggio pensai che fosse davvero originale. E
l’idea di chi è e del perché è lì è speciale…sul serio, non pensavo
che Sony e Marvel riuscissero a farlo e invece, eccoci
qua“.
Stando a quanto raccontato
dall’attore, è evidente che la versione cinematografica del villain
attuerà un drastico cambiamento rispetto all’originale, dove
Mysterio veniva presentato come uno dei membri più antichi della
Galleria dei Rogues di Spider-Man. Il maestro dell’illusione esordì
nel 1964 nei panni di un mago degli effetti speciali fallito che
lavorava nell’industria cinematografica.
Sembra infatti che
Spider-Man: Far From Home abbia messo da parte
questa origin story creando un nuovo percorso legato a Nick Fury.
Che siano allora gli Elementali i veri cattivi del film?
Spider-Man: Far From
Homeè stato diretto ancora una volta
da Jon Watts ed uscirà nelle sale
il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo IMDb, nel cast sono presenti
anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L.
Jackson e Cobie Smulders.
Le riprese del film sono durate
circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete
abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle
(Zendaya). Naturalmente il film vedrà tornare
anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned
Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di
scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali
teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron Spider.
vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova
tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto
delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che
il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua
precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con
Thanos e prima della sua disintegrazione.
Il tanto atteso trailer di
Avengers: Endgame si apre con un messaggio d’aiuto
di Tony Stark, un SOS che il Vendicatore con
l’armatura lancia nello spazio, mentre è alla deriva, di ritorno
sulla Terra dalla sua missione su Titano, dove lo abbiamo lasciato
alla fine di Infinity War.
L’eroe è quindi disperso nello
spazio, mentre cerca di tornare da Pepper Potts,
alla quale ha indirizzato quello che potrebbe essere il suo ultimo
messaggio. Così, nel mondo reale, i fan del Marvel Cinematic Universe
hanno cominciato a chiedere alla NASA, la National
Aeronautics and Space Administration, di aituare Tony a
tornare sulla Terra.
In risposta alle richieste dei fan,
l’agenzia spazione ha tweettato: “Ehi, Marvel, abbiamo sentito
parlare di Tony Stark. Come ben si sa, la prima cosa da fare è
tenere sotto controllo i messaggi per “Avengers, abbiamo un
problema”. Ma se non riuscite a comunicare, raccomandiamo ai team
di terra di utilizzare tutte le risorse per scansionare i cieli per
trovare l’uomo scomparso.”
Hey @Marvel, we
heard about Tony Stark. As we know, the first thing you should do
is listen in mission control for “@Avengers,
we have a problem.” But if he can’t communicate, then we recommend
ground teams use all resources to scan the skies for your missing
man pic.twitter.com/zavXrsPljq
Avengers: Endgame
arriverà al cinema il 24 Aprile 2019, sarà diretto da
Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la
Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.
Impegnata con la promozione di
Aquaman, dove interpreta la
principessa guerriera Mera, Amber Heard ha
raccontato in un’intervista di voler vedere realizzarsi un suo
particolare desiderio nel prossimo futuro dell’universo
cinematografico DC: uno spin-off con protagoniste la sua eroina di
Atlantide e un altro iconico personaggio femminile.
“Un giorno mi piacerebbe
collaborare con Wonder Woman. Quello si che sarebbe un duo cazzuto.
Farò di tutto per proporre questo film, lo dico ora, e non si sa
mai…Mera e Wonder Woman, lo spin-off. Forza, Warner
Bros.!“
Che ne dite? Vedremo insieme le due
supereroine DC sul grande schermo dopo Justice League?
Prima di apparire come assoluto
protagonista in Aquaman, il personaggio
di Jason Momoa è stato trai protagonisti
di Justice League, diretto
da Zack Snyder, al fianco di Ben
Affleck (Batman), Gal
Gadot (Wonder Woman), Henry
Cavill (Superman), Ezra
Miller (Flash) e Ray
Fisher (Cyborg). Il suo esordio sul grande schermo è
avvenuto in un cameo di Batman v Superman Dawn of
Justice.
Aquamanè
stato diretto da James
Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring,
Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason
Momoa (Game of Thrones). Con lui ci
sarà Amber Heard (Magic Mike
XXL, The Danish Girl) nei panni di Mera. Al cast si
aggiungono Yahya Abdul-Mateen II, Patrick
Wilson, Dolph Lundgren, Ludi
Lin e Willem Dafoe. Il
cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre 2018.
La sinossi:
Aquaman è il re dei Sette Mari.
Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della
superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli
Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di
proteggere il mondo intero.
Ospite del Comic-Con Experience di
San Paolo in Brasile, Brie Larson ha presentato al
pubblico una scena inedita di Captain Marvel e parlato del
cinecomic che la vede protagonista nei panni della supereroina.
Il footage ovviamente non fa parte
del secondo trailer ufficiale del film, diffuso la settimana scorsa
dai Marvel Studios, e vede Carol Danvers insieme agli Skrull guidati
da Talos (il personaggio interpretato da
Ben Mendelsohn) prima di liberarsi dalla loro
presa e sconfiggerli facilmente anche se i suoi poteri sono
limitati da un dispositivo di annullamento.
Insieme a questa scena, è stata
mostrata una carrellata di immagini dal film, tra cui uno sguardo
ravvicinato al personaggio di Annette Bening
(ancora senza nome) e all’allenamento di Carol insieme al
misterioso soldato Kree di Jude Law. Ma a quanto
pare la più grande rivelazione del panel è stato il processo grazie
al quale gli Skrull riescono a cambiare la loro forma, finora
rimasto fuori da tutti i trailer ufficiali di Captain Marvel.
Vi ricordiamo che alla regia del
film con protagonista Brie Larson, ci
sono Anna Boden e Ryan
Fleck. Il film invecearriverà al cinema il
6 marzo 2019.
Il cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima
volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno
degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene
coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che
l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è
un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella
storia dell’universo cinematografico Marvel.
Netflix ha diffuso
il teaser promo di Stranger Things 3,
l’annunciata terza attesissima stagione della serie
Stranger Things creata da Matt e Ross
Duffer. Il primo contributo breve ci presenta il
title tag di Stranger Things 3.
Stranger Things 3
è la terza stagione della serie tv
Stranger Things creata da Matt e Ross
Duffer e prodotta da Camp Hero Productions e 21 Laps
Entertainment per la piattaforma di streaming Netflix.
Nella terza stagione di
Stranger
Things ritorneranno i protagonisti Joyce
Byers (stagione 1-in corso), interpretata da Winona Ryder, Jim
Hopper (stagione 1-in corso), interpretato da David Harbour,
Michael “Mike” Wheeler (stagione 1-in corso), interpretato da Finn
Wolfhard, Undici” / Jane Ives / Jane Hopper (stagione 1-in
corso), interpretata da
Millie Bobby Brown, Dustin Henderson (stagione 1-in
corso), interpretato da Gaten Matarazzo, Lucas Sinclair
(stagione 1-in corso), interpretato da Caleb McLaughlin, Nancy
Wheeler (stagione 1-in corso), interpretata da Natalia Dyer,
Jonathan Byers (stagione 1-in corso), interpretato da Charlie
Heaton, Karen Wheeler (stagione 1-in corso), interpretata da Cara
Buono, William “Will” Byers (ricorrente stagione 1, stagione
2-in corso), interpretato da Noah Schnapp, Maxine “Max” Mayfield /
“Madmax” (stagione 2-in corso), interpretata da Sadie Sink, Steve
Harrington (ricorrente stagione 1, stagione 2-in corso),
interpretato da Joe Keery, Billy Hargrove (stagione 2-in
corso), interpretato da Dacre Montgomery, Dr. Sam Owens (stagione
2-in corso), interpretato da Paul Reiser, Robin (stagione 3-in
corso), interpretata da Maya Hawke.
Il tanto atteso trailer di Spider-Man: Far From
Home non è stato mostrato al pubblico del Comic-Con
Experience in Brasile come promesso, ma abbiamo ragione di credere
che arriverà nei prossimi giorni in occasione dell’uscita nelle
sale di Spider-Man: Into the Spider-Verse.
Questo non ha impedito ad alcuni
“insider” di raccogliere quante più informazioni possibili sul
primo footage ufficiale del film, di cui vi riportiamo una breve
descrizione:
Un amore per zia May
Il trailer inizia con una scena
divertente tra Peter e zia May. Lei afferma di
sostenere le sue azioni come Spider-Man ma
le cose prendono una piega inaspettata quando compare
Happy Hogan e lascia intendere che ci sia in atto
una love story con May.
Un’avventura oltreoceano
Peter attraverserà l’oceano con i
suoi compagni di scuola e pare che lascerà a casa il costume di
Spider-Man per divertirsi e non pensare ad altro.
Il trailer mostrerà una serie di location internazionali e qualche
momento romantico tra l’eroe e la Michelle (a.k.a.
“MJ”) di Zendaya.
Nick Fury incontra Peter
Parker
Mentre Peter e Ned si rilassano
nella loro stanza d’albergo, il migliore amico del protagonista
viene colpito: ma chi è il responsabile? Nientemeno che
Nick Fury. L’ex capo dello S.H.I.E.L.D. di dice
entusiasta di incontrare finalmente Spider-Man e che dovrà
interrompere le sue vacanze per affidargli una nuova missione.
Gli Elementali
Oltre a mostrare il nuovo look di
Spidey (tra cui il costume nero invisibile), il
trailer svela che Nick Fury ha bisogno di Peter per combattere
Gli Elementali, creature spuntate in tutta Europa
di cui una fatta di sabbia (Zephyr), acqua
(Hydron) e fuoco (Magnum). Questi
personaggi provengono dai fumetti e verranno introdotti nel
MCU in un modo davvero inedito.
Mysterio
A quanto pare Peter non sarà l’unico
ad intervenire: lo S.H.I.E.L.D. farà affidamento anche su Quentin
Beck, aka Mysterio, in azione con il suo costume
dei fumetti mentre del fumo verde viene diffuso dalle sue mani. il
personaggio avrà l’iconico casco a forma di acquario mostrato
proprio alla fine del trailer.
Nuove dinamiche
Le dinamiche tra eroe e antagonista
saranno leggermente diverse dal solito in Spider-Man: Far
From Home, come dichiarato da Tom Holland
durante il panel del Comic-Con di San Paolo: a quanto pare Peter
Mysterio lavoreranno davvero insieme diventando come “fratelli”. Ma
se è stato Mysterio a creare gli Elementali, come è possibile
questo scenario?
Spider-Man: Far From
Homeè stato diretto ancora una volta
da Jon Watts ed uscirà nelle sale
il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo IMDb, nel cast sono presenti
anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L.
Jackson e Cobie Smulders.
Le riprese del film sono durate
circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete
abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle
(Zendaya). Naturalmente il film vedrà tornare
anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned
Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di
scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali
teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron Spider.
vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova
tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto
delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che
il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua
precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con
Thanos e prima della sua disintegrazione.
Netflix ha diffuso il primo trailer
ufficiale di Triple Frontier, il film diretto da
J.C.Chandor (Margin Call, All Is Lost, A Most
Violent Year) e in arrivo sulla piattaforma streaming a Marzo
2019. Nel cast Ben
Affleck, Oscar Isaac,
CharlieHunnam,
PedroPascal,
GarrettHedlund,
e AdriaArjona.
La lealtà viene messa alla prova
quando cinque amici si riuniscono per sconfiggere un signore della
droga sudamericano, scatenando una catena di eventi non
intenzionali.
Triple Frontier – il trailer
Le riprese del film si sono svolte a Marzo dello scorso anno tra
Colombia, California e Oahu, un’isola delle Hawaii.
Triple Frontier conclude così
l’epopea di un progetto iniziato anni fa e che aveva visto prima la
rinuncia dello stesso Affleck per motivazioni legate alla sua
dipendenza da alcool. All’epoca erano stati proposti i nomi
di Casey
Affleck e Mahershala Ali, anche
loro allontanatasi dalla produzione.
Mowgli – Il figlio della giungla vede protagonisti un
cast stellare composto da
Christian Bale, Cate Blanchett, Benedict Cumberbatch, Andy
Serkis, Freida Pinto, Matthew Rhys, Naomie Harris e
l’esordiente Rohan Chand, in una spettacolare ed emozionante
avventura.
Mowgli – Il figlio della giungla, il film
Mowgli – Il figlio della
giungla (recensione)segue
l’educazione del piccolo umano Mowgli, salvato da un branco di lupi
nella giungla indiana. Mentre imparerà le dure regole della giungla
sotto la proterzione di un orso chiamato Baloo e di una pantera dal
nome Bagheera, Mowgli sarà accettato dagli animali come se si
trattasse di uno di loro. Da tutti tranne che da uno: la terribile
tigre Shere Khan. Tra i pericoli nascsoti nella giungla, Mowgli si
ritroverà anche a dover affrontare le sue origini umane.
Il celebre attore e regista Andy
Serkis reinventa l’amatissima storia di Rudyard Kipling
che racconta la storia di un bambino diviso tra due mondi che
accetta il suo destino e diventa una leggenda. Mowgli
(Rohan Chand) non ha mai veramente fatto parte né della
natura selvaggia della giungla né del mondo civilizzato degli
uomini. Ora Mowgli deve viaggiare tra i pericoli più insidiosi
della giungla per scoprire da dove veramente proviene.
Il film è prodotto da
Warner Bros Pictures e Imaginarium
Productions e si basa su una sceneggiatura scritta da
Callie Kloves. Il montaggio del film è firmato da
Jeremiah O’Driscoll e Mark
Sanger, mentre le musiche sono state composte da
Nitin Sawhney. La fotografia è invece stata curata
da Michael Seresin.
Mentre L’Isola dei
Cani è stato nominato ai
Golden Globes 2019 nella categoria Miglior
film d’animazione e ha serie possibilità di arrivare nella stessa
categoria agli Oscar, Wes Anderson ha ripreso a
lavorare su un nuovo film dal titolo The
French Dispatch, le cui riprese sono comincate la
settimana scorsa, nella cittadina francese di Angoulême.
A smentire i primi report sul film,
il decimo lungometraggio di Anderson non è un musical,
stando a quello che riporta Indiewire, che
conferma che il film sarà “una lettera d’amore al giornalismo,
ambientata nella sede parigina di un quotidiano americano, e che
ruoterà intorno a tre diverse linee narrative”.
Come al solito, Wes
Anderson si circonda di attori con un è solito lavorare,
in questo caso Bill Murray, Frances McDormand e
Tilda Swinton, mentre, tra coloro che per la prima
volta collaborano con il regista, il The French
Dispatch ci sono anche Benicio Del Toro, Jeffrey
Wright e Timothée Chalamet.
Tra gli attori che invece non sono
stati ancora confermati nel film, ci sono nomi di prestigio, come
Brad Pitt, Natalie Portman e Léa
Seydoux. Come da tradizione per il regista di
Grand Budapest Hotel, tutti e tre gli attori hanno
già lavorato con Anderson ed è quindi probabile che torneranno a
recitare per lui.
Netflix dopo
le prime foto ha diffuso il teaser promo di The
Umbrella Academy l’annunciato adattamento seriale
dell’omonima serie di romanzi.
The
Umbrella Academy che avrà come protagonista l’attrice
Ellen Paghe debutterà il 15 febbraio su
Netflix.
https://youtu.be/LMeqY7ogdF8
Basato sui celebri fumetti e
graphic novel The
Umbrella Academy, è stata creata e scritta da Gerard
Way (My Chemical Romance) e illustrato da Gabriel Bá, The
Umbrella Academyè
una serie live-action che segue i membri di una famiglia
disfunzionale di supereroi (The Umbrella Academy) – Monocle,
Spaceboy, The Kraken, The Rumor, The Séance, Number Five, The
Horror e The White Violin – mentre lavorano insieme per risolvere
la misteriosa morte del padre mentre modellano la loro personalità
e abilità divergenti. Pubblicato da Dark Horse Comics, la
serie a fumetti ha ottenuto molti elogi da parte di fan e critici
per il suo alternato e intrigante approccio al genere dei
supereroi.
The Umbrella Academy, la serie tv
The
Umbrella Academy sarà prodotta da Universal Cable
Productions. Steve Blackman (Fargo, Altered Carbon) sarà
produttore esecutivo e showrunner, con produttori esecutivi
Mike Richardson di Bluegrass Television e Keith Goldberg di
Dark Horse Entertainment. Gerard Way sarà come produttore
co-esecutivo. La sceneggiatura pilota è stata adattata dalla
serie di fumetti di Jeremy Slater (The
Exorcist).
In The Umbrella
Academy protagonisti sono Ellen
Page, Tom Hopper, Robert Sheehan, Emmy Raver-Lampman, David
Castaneda, Aidan Gallagher, Mary J. Blige , Ashley
Madekwe, Cameron Britton, Colm Feore, Adam Godley, John
Magaro e Kate Walsh.
Da Wash
Westmoreland, regista di Still
Alice, film che ha fatto vincere a Julianne Moore un premio Oscar ben più
meritato per quasi tutte le altre performance della sua illustre
carriera, arriva Colette, biografia di una donna
fuori dagli schemi.
Chi non conosce bene la letteratura
francese potrebbe rimanere spaesato e sorpreso dall’esistenza di
Sidonie-Gabrielle Colette, che in patria è stata
artista, scrittrice, attivista, critico cinematografico e teatrale,
un vero e proprio orgoglio nazionale, prima donna nella storia
della Francia ad avere funerali di Stato. A chi ne ignora la vita e
le gesta (è proprio il caso di dirlo), il film di Westmoreland con
protagonista una brava Keira Knightley sembrerà un racconto educato e
contenuto di una donna che dalla campagna, arriva in città e, senza
mai tradire la sua natura passionale, ne raccoglie gli stimoli e li
fa propri, intraprendendo un cammino di liberazione dal giogo del
ruolo di moglie tradizionale, per rompere le barriere.
Un ritratto quanto mai attuale,
dunque, tutto misurato ed elegante, contenuto nella compostezza che
si addice ai salotti per bene dell’epoca, con la
Knightley che splende nella sua naturale
propensione ai corsetti. Al suo fianco
Dominic West, nei panni del marito Willy, imprenditore
letterario e grande appassionato dell’arte della seduzione. Fino a
questo punto, quindi, il film di Westmoreland si presenta bene e
potrebbe anche essere un gradevole intrattenimento nonostante la
durata considerevole, per chi non conosce la figura storica di
Colette. La donna è in realtà stata una bizzarra
anarchica che è sfuggita a tutti i canoni e le classificazioni, ha
intessuto relazioni con uomini e donne, ha avuto tre mariti e si è
affermata con una forza quasi violenta, cominciando a vivere
davvero dopo il processo di appropriazione degli scritti che erano
stati pubblicati in primo luogo sotto il nome di Willy (romanzi
firmati da una donna a tema “piccante” non avrebbero mai
venduto).
Da questo importante punto di
svolta della sua vita nasce il vero personaggio di
Colette, che però il film comincia a raccontare da
molto prima, per morstrarne retroscena e formazione, nonché
l’impatto con la città e con la vita diversa con cui la donna deve
inizialmente scendere a patti, prima di crearsi una vita tutta sua.
Nel tentativo di edulcorare i toni della vera battaglia di
Colette per l’emancipazione, il film con Keira Knightley trova il suo punto debole, che
si associa a una debolezza nel racconto nella seconda parte del
film, quella che invece sarebbe dovuta essere la “riscossa” della
protagonista.
Mentre siamo ancora in attesa del
primo trailer, comincia a prendere sempre più sostanza l’idea che
forse la Sony posticiperà il trailer stesso, visto che solo ieri
abbiamo visto l’attesissimo primo trailer di Avengers:
Endgame.
Intanto, durante la convention di
San Paolo, è stata diffusa la prima immagine del film con Tom
Holland, che potete vedere di seguito:
Spider-Man: Far From
Homeè stato diretto ancora una volta
da Jon Watts ed uscirà nelle sale
il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo IMDb, nel cast sono presenti
anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L.
Jackson e Cobie Smulders.
Le riprese del film sono durate
circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete
abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle
(Zendaya). Naturalmente il film vedrà tornare
anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned
Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di
scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali
teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron Spider.
vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova
tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto
delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che
il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua
precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con
Thanos e prima della sua disintegrazione.
Il castello di
vetro è il nuovo film, diretto da Destin Daniel
Cretton, che racconta su grande schermo la biografia di
Jeanette Wallis, secondogenita di quattro figli di
una famiglia scapestrata. La storia vera, raccontata in un romanzo
scritto dalla stessa Wallis è portato sul grande schermo da un cast
d’eccezione, guidato da Brie Larson nei panni di Jeanette, al fianco
di Woody Harrelson e Naomi Watts, genitori incostanti e
incoscienti.
La storia racconta l’infanzia della
Wallis, la vita vagabonda a causa dello scarso senso di
responsabilità dei genitori, la crescita, il distacco, la presa di
coscienza che una vita del genere rischia di sprecare tutte le
potenzialità che lei, le due sorelle e il fratello hanno, le loro
possibilità di vivere una vita normale, radicata in un posto, in
abitudini, in una condizione sociale accettabile e incastrata in
schemi. Questa condizione Jeanette la raggiunge da adulta,
affermata professionista che, alla vigilia del suo matrimonio,
cerca di recuperare il rapporto con la famiglia, con i fratelli e
con i genitori, soprattutto, ridotti a barboni per le strade della
città.
Lo scontro si risolve in un dramma
concentrato prevalentemente sul rapporto conflittuale di Jeanette
con il padre. E così il regista sceglie di strutturare la storia su
due piani temporali. Da una parte abbiamo il presente: Jeanette è
adulta, ha una vita ordinata e ricca, un fidanzato che presto
diventerà suo marito, e nessuna intenzione di raccontare a nessuno
della sua famiglia, della verità che lei custodisce come uno sporco
segreto, qualcosa di cui vergognarsi. Questo atteggiamento si andrà
ad inasprire nel finale, con l’inevitabile resa dei conti con la
madre svampita e il padre malato e ormai arreso.
Il presente però si intreccia con
il passato, con la vita di Jeanette da piccola: come mai la donna
di oggi odia così tanto la sua famiglia e ne fugge? Il passato
serve a raccontare questo rapporto, e così vediamo una coppia di
genitori senza alcun senso di responsabilità, una madre senza
attenzione per i figli, un padre dedito all’alcol e dalla facile
ira, che però nutre un affetto istintivo e viscerale per questi
bambini, in particolare per la sveglia Jeanelle, a cui promette di
costruire una casa tutta progettata in vetro, il castello
di vetro del titolo, simbolo di un’utopia, ma anche di un
sogno che piano piano finisce per affievolirsi.
E così, mentre la parte ambientata
nel presente si radica nel passato e si conclude con il confronto
definitivo, quella ambientata nel passato percorre la strada che ha
portato Jeanelle e i fratelli alla consapevolezza di doversi
allontanare per sopravvivere.
Nonostante la grande potenza del
racconto, che si avvale anche del valore aggiunto della verità
della storia, Il castello di vetro di
Destin Daniel Cretton è un dramma fiacco, al quale
non bastano performance di livello per spiccare, un film che male
si amalgama nel racconto delle due linee temporali e si perde lungo
la strada, preferendo l’enfasi all’emozione autentica.
A giudicare dall’accoglienza che ha
avuto il trailer di Avengers:
Endgame, sembra che Marvel Studios abbia tra
le mani un altro film da 2 miliardi di dollari di incasso. Il
trailer, uscito ieri intorno alle 14.00 ora italiana, ha infatti
segnato il record del trailer più visto della storia.
Il primo trailer di
Avengers: Infinity War ha ricevuto 215 milioni di
visualizzazioni da quando è stato diffuso lo scorso dicembre,
mentre il primo trailer di Captain Marvel è ancora
solo a 47 milioni di visualizzazioni (il secondo, nel frattempo, ne
ha totalizzate 23 milioni). In termini di DC, il primo trailer del
Comic-Con di Batman v Superman: Dawn of Justice ha
ricevuto 72 milioni di visualizzazioni e Shazam!
finora ha ricevuto un totale di 24 milioni.
C’è anche da dire che l’impresa,
sebbene sia notevole, non è per niente inaspettata, data la
grandissima attesa che ha anticipato il trailer stesso negòli
ultimi mesi. Di seguito potete leggere il post ufficiale di Marvel
Studios che ringrazia i fan per il record storico.
“Ai migliori fan di tutto il
mondo, grazie per essere lì dall’inizio fino alla fine del gioco e
per aver fatto di questo il trailer più visto della storia con 289
milioni di visualizzazioni in 24 ore!”
To the greatest fans in the world, thank you
for being there from the beginning until the endgame and making
this the most viewed trailer in history with 289M views in 24
hours! pic.twitter.com/oWBDCe4e0m
Avengers: Endgame
arriverà al cinema il 24 Aprile 2019, sarà diretto da
Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la
Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.
Si chiude questa sera la 28ma
edizione del Noir in Festival, che ha portato a
Milano e Como il meglio del genere, dal cinema alla televisione,
dalla letteratura alla cronaca.
Durante la serata conclusiva, presso
la suggestiva location del Teatro Sociale di Como, la giuria
presieduta dalla regista Ning Ying, il regista Edoardo De
Angelis, Katharina Kubrick, l’attrice Barbara
Chichiarelli e l’attore Erik Madsen,
assegna i seguenti premi ai film del Concorso Internazionale:
per il suo modo straordinario e di forte impatto di mescolare
fantasia e realtà. In un’epoca di caccia al mostro, il film ci pone
dinanzi all’interrogativo: chi è il vero mostro?
Il Black Panther per la migliore interpretazione viene assegnato
a
Lorenzo Ferro e Chino Darin in EL ÁNGEL (THE ANGEL) di
Luis Ortega
per la sinergia della loro recitazione
La menzione speciale della giuria va a
Nicole Kidman
per la scelta coraggiosa di cimentarsi in un ruolo diverso come
quello della detective
Il compositore Antonius Tom
Holkenborg aka Junkie XL ha reso disponibile una traccia
dell’epica colonna sonora che ha composto per Macchine
Mortali, il nuovo blockbuster fantasy prodotto da
Universal Pictures.
La traccia che potete ascoltare di
seguito si intitola London Suite in C Major, mentre il film
arriverà nei cinema USA il prossimo 14 dicembre. Macchine Mortali
si aggiunge alla già lunga lista di titoli di prestigio a cui
Junkie XL ha lavorato negli ultimi anni; tra
questi film compaiono The Amazing Spider-Man 2,
Mad Max: Fury Road e
Deadpool.
Migliaia di anni dopo la distruzione
del mondo civilizzato a causa di un cataclisma, la razza umana si è
adattata e si è evoluta con un nuovo stile di vita. Gigantesche
città in movimento vagano per la Terra, prendendo brutalmente di
mira le più piccole città trazioniste. Tom Natsworthy (Robert
Sheehan)—proveniente da una classe inferiore della grande città
trazionista di Londra—si ritrova a dover combattere per la
sopravvivenza dopo essersi imbattuto in Hester Shaw (Hera Hilmar),
una pericolosa fuggitiva. I due opposti, i cui sentieri non
avrebbero mai dovuto incontrarsi, sigleranno un’alleanza destinata
a cambiare il corso del futuro.
Macchine Mortali è la nuova
sorprendente ed epica avventura diretta dal premio Oscar® Christian
Rivers, un’artista degli effetti speciali (King Kong). A lui si
uniscono i produttori tre volte premi Oscar® Peter Jackson, Fran
Walsh e Philippa Boyens (le trilogie de Lo Hobbit ed Il Signore
degli Anelli), i quali hanno firmato la sceneggiatura.
L’adattamento Universal e MRC è basato sulla pluripremiata serie
scritta da Philip Reeve, e pubblicata nel 2001 da Scholastic.
Ad unirsi a Walsh e Jackson in veste
di produttori figurano Zane Weiner (la trilogia de
Lo Hobbit), Amanda Walker (la trilogia de Lo
Hobbit) e Deborah Forte (Piccoli Bridivi).
Ken Kamins (la trilogia de Lo Hobbit) si unisce a
Boyens in veste di produttore esecutivo. Universal distribuirà il
film in tutto il mondo.
Si avvicina l’uscita nelle sale di
Avengers:
Endgame e con essa la conclusione della Fase 3 del
MCU. Questo significa che le sorti
dei personaggi e delle storie del Marvel Cinematic
Universe cambieranno per favorire un nuovo rimpasto
in funzione della Fase 4.
In base alle informazioni rese
pubbliche sui contratti che ogni attore ha
firmato con i Marvel Studios, potremmo
ipotizzare che almeno otto di loro lasceranno il franchise:
1William Hurt
William Hurt è comparso in
uno dei primi film dei Marvel Studios, L’incredibile
Hulk, nei panni del Generale Thaddeus
“Thunderbolt” Ross. Più tardi ha recitato in
Captain America: Civil War, ma del futuro
dell’attore sappiamo poco o nulla. Il suo contratto è in scandenza
e i piani sulla Fase 4 non includono altre apparizioni di
Ross.