Un altro cameo di una nota celebrità
britannica potrebbe far capolino in Star
Wars: Episodio IX: come riporta The Sun infatti,
Ed Sheeran vestirà “in incognito” i panni di uno
stormtrooper nel prossimo capitolo del franchise, dunque
riconoscerlo sarà alquanto difficile se non impossibile).
Il musicista è solo l’ultimo di una
lunga serie di cameo di attori o personalità esterne al mondo del
cinema comparsi nella saga di Guerre Stellari: di recente
Daniel Craig ha recitato una piccola parte in
Il Risveglio della Forza e i Principi William e
Harry erano nel cast di Gli Ultimi Jedi.
Nel cast del film
tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar
Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas
Suotamo e Billie Lourd. Si
uniranno al cast di Star Wars: Episodio IX Matt Smith,
Naomi Ackie e Richard E. Grant,
insieme ai veterani del franchise Mark Hamill, Anthony
Daniels e Billy Dee Williams,
che riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.
Sebbene Star Wars: Gli
Ultimi Jedi sia stato accolto in maniera
contrastante, le recensioni non sono state affatto negative;
tuttavia il film ha intiepidito i fan che non ne hanno determinato
il successo economico travolgente che ci si aspettava. Dato che gli
spettatori considerano molto meglio riuscito Il
Risveglio della Forza, la notizia che J.J.
Abrams sarebbe tornato a dirigere Star
Wars: Episodio IX è stata accolta con molto
favore.
Stando
a quanto riporta Variety, sembra che Abrams stia
per siglare un accordo importante con uno studio, e tutti gli
indizi puntano alla Disney. Il regista e produttore ha infatti un
ottimo rapporto con Bob Iger, CEO della Casa
di Topolino, e i motivi per legarsi allo studio sono molti, a
partire dal prestigio dell’incarico.
L’ultimo aggiornamento su
The Batman, progetto in cantiere in casa DC che
vedrà alla regia Matt Reeves (sulla partecipazione
di Ben Affleck regna invece il mistero), viene
riportato da Umberto Gonzalez di The Wrap, secondo cui la nuova
sceneggiatura verrà consegnata entro la fine del 2018 sulle
scrivanie della Warner Bros. e sarà dunque pronta per un
adattamento cinematografico.
A quanto pare le voci circa un
possibile inizio della produzione nel 2019 potrebbero essere
fondate, ma attendiamo la conferma ufficiale da parte degli
studios.
In accordo con la maggior parte dei
recenti rumor in merito, The
Batman potrebbe non arrivare tanto presto al cinema.
Nonostante i report relativi alla fine della stesura della
sceneggiatura da parte di Matt Reeves, sembra
che il regista speri di aspettare la primavera o l’estate del 2019,
e per una distribuzione per il 2020.
Alcune fonti però sostengono che
uno scenario molto più plausibile è quello del 2021, il che
significa che abbiamo aspettare ancora 2-3 anni prima di vedere di
nuovo sul grande schermo il Cavaliere
Oscuro difensore di Gotham, almeno per quello che
riguarda questo progetto.
Non sappiamo se Ben
Affleck tornerà a indossare mantello e cappuccio,
soprattutto a seguito dei report contrastanti che sembrano fioccare
a seguito dei recenti problemi personali dell’attore, che hanno
messo in discussione il suo futuro nel franchise DC
Comics, ma anche dell’esito poco felice delle sue recenti
apparizioni su grande schermo. Sembra anche doveroso sottolineare
che questi continui buzz in rete stanno intorbidendo le acque
intorno al film, lasciandoci con una grande confusione e
nient’altro.
Il futuro cinematografico di Batman
è molto incerto, al momento. Dopo il successo della trilogia
di Christopher Nolan, è arrivato il reboot a
opera della coppia Zack Snyder/Ben
Affleck che ha destato parecchie perplessità sia
in Batman v Superman che nel naufragio
di Justice League.
Il canale americano della
HBO dopo il
secondo trailer ha diffuso le anticipazioni
di True Detective 3×01, il primo atteso
episodio della terza stagione di True
Detective.
In True Detective
3×01 che si intitolerà la scomparsa di un giovane ragazzo
dell’Arkansas (Phoenix Elkin) e sua sorella (Lena McCarthy) nel
1980 scatena ricordi vivaci e domande durature per il detective in
pensione Wayne Hays (Mahershala Ali), che ha lavorato il caso 35
anni prima con il partner Roland West (Stephen Dorff). Quello
che è iniziato come un caso di routine diventa un lungo viaggio per
sezionare e dare un senso al crimine.
True Detective 3×01 è stato scritto da Nic
Pizzolatto e diretto da Jeremy Saulnier.
True Detective
3×01 debutterà domenica 13 gennaio 2019 sulla
HBO. La nuova stagione racconta la storia di un crimine
macabro nel cuore degli Ozarks, e un mistero che si protrae per
decenni e si svolge in tre diversi periodi di
tempo. Mahershala Ali interpreta Wayne Hays,
un detective della polizia statale del Northwest Arkansas. Nel
cast Carmen Ejogo e Stephen Dorff. Creato da
Nic Pizzolatto.
True Detective 3×01
Nel cast di True
Detective 3 protagonisti sono Mahershala Ali,
Carmen Ejogo, Stephen Dorff, Scoot McNairy, Mamie Gummer, Brandon
Flynn, Michael Graziadei, Emily Nelson, Sarah Gadon e Ray
Pescatore.
In True Detective
3 verrà raccontata la storia di un crimine macabro
nel cuore degli Ozarks e un mistero che ormai è nascosto da decenni
e si svolge in tre diversi periodi di tempo. Ali interpreterà
il ruolo principale di Wayne Hays, un detective della polizia
statale del Northwest Arkansas.
True
Detective 3 è la terza
stagione della serie
televisiva statunitense creata ed interamente scritta
da Nic Pizzolatto, che ha debuttato il 12
gennaio 2014 sul canale via cavo HBO. È
concepita come una serie antologica, che ad ogni stagione
rinnova interpreti e storia.
La prima stagione True
Detective, ambientata in Louisiana, ha per
protagonisti Matthew McConaughey, Woody
Harrelson, Michelle Monaghan, Michael
Potts e Tory Kittles. La seconda stagione,
ambientata stavolta in California, è interpretata
da Colin Farrell, Rachel McAdams, Taylor
Kitsch, Kelly Reilly e Vince Vaughn.
Nella prima stagione Le vite
dei detective Rust Cohle e Marty Hart si intrecciano
inesorabilmente nella lunga caccia a un serial
killer in Louisiana, durata diciassette anni. Attraverso
archi temporali diversi, vengono raccontate le vite e le indagini
dei due detective, dal 1995 al 2012, anno in cui il
caso viene completamente riaperto.
Nella seconda
stagione Nell’immaginaria città della contea di Los
Angeles, Vinci, si verifica l’omicidio di un importante politico
locale. Le indagini vedranno il coinvolgimento dei detective
Raymond “Ray” Velcoro, Antigone “Ani” Bezzerides e dell’agente di
polizia della California Highway Patrol Paul Woodrugh.
L’assassinio determina forti ripercussioni anche nella vita di
Francis “Frank” Semyon, un imprenditore che sta cercando di
riciclare il suo passato criminale.
La relazione fra Peter
Parker e lo zio Ben è stata solo accennata in
Spider-Man: Homecoming e secondo una recente
teoria potrebbe essere approfondita (con risvolti inediti) in
Avengers:
Endgame, il film che chiuderà la Fase 3 del MCU e che vedrà i nostri eroi
riuniti per rimediare alla Decimazione di Thanos.
L’ipotesi più quotata prefigura uno
scenario in cui Tony Stark
abbraccerà gli oneri di una figura paterna per il ragazzo, dinamica
già iniziata nel primo capitolo in solitaria di Spidey e
successivamente ripresa in Avengers: Infinity War,
dove Stark piange la morte di Peter mentre si sgretola come polvere
tra le sue mani. Un momento toccante questo che ha fatto breccia
nel cuore degli spettatori e che potrebbe avere un significato
implicito nel rapporto tra i due personaggi nel futuro
dell’universo condiviso.
D’altronde lo zio Ben viene soltanto
nominato brevemente e sembra che Peter abbia bisogno di qualcuno
che gli faccia da mentore o tutore: e se Endgame
ci proponesse una realtà alternativa in cui Spider-Man, proprio
come Thanos con Gamora, sarà costretto a sacrificare qualcuno a cui
vuole bene per salvare se stesso e l’umanità utilizzando la gemma
dell’anima? Stark morirà al posto del “figlio” che non ha mai
avuto? Che ne pensate?
Avengers:
Endgame arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà
diretto da Anthony e Joe Russo e porterà
a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic
Universe.
I Marvel Studios hanno diffuso una
nuova immagine ufficiale di Captain Marvel, il
cinecomic che vede protagonista Brie Larson nei panni della
supereroina “più potente del MCU” (o almeno è così che l’ha
apostrofata Kevin Feige).
L’attrice – come potete vedere qui
sotto – indossa l’uniforme di Vers, il suo alter-ego Kree, prima di
salire sul treno dove combatterà contro uno Skrull travestito da
signora anziana.
Vi ricordiamo che alla regia del
film con protagonista Brie Larson, ci
sono Anna Boden e Ryan
Fleck. Il film invecearriverà al cinema il
6 marzo 2019.
Il cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima
volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno
degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene
coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che
l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è
un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella
storia dell’universo cinematografico Marvel.
Disney ha finalmente rivelato tutti
i nomi che andranno a comporre il cast ufficiale di The
Mandalorian, serie spin-off
di Star
Wars disponibile il prossimo anno sulla
piattaforma streaming Disney +: Pedro
Pascal, Gina Carano, Giancarlo
Esposito, Emily Swallow, Carl
Weathers, Omid Abtahi, Werner
Herzog e Nick Nolte saranno i
protagonisti dell’atteso progetto legato alla storia
di Jango e Boba
Fett, guerrieri dell’universo di Star
Wars ambientata dopo la caduta dell’Impero e prima
dell’emergere del Primo Ordine.
The
Mandalorian sarà scritta e prodotta dal produttore e attore
candidato all’Emmy Jon Favreau, come
annunciato in precedenza, con Dave Filoni ( Guerre
stellari: Guerre dei cloni , Star Wars
Rebels ) a dirigere il primo episodio. Gli altri registi
sarannoDeborah
Chow ( Jessica Jones), Rick Famuyiwa
( Dope ), Bryce Dallas
Howard ( Solemates )
e Taika Waititi( Thor:
Ragnarok ). Mandalorian – Star Wars
Series prodotto da Jon Favreau, Dave Filoni, Kathleen
Kennedy e Colin Wilson. Karen Gilchrist sarà il co-produttore
esecutivo.
Riguardo a The
Mandalorian: I Mandaloriani erano un gruppo di
persone che si basava su una società formata da clan, composti da
membri di diverse specie. La loro cultura si era evoluta sui
concetti di battaglia e guerra visti come sorgente di onore e
orgoglio nella comunità. Il capo dei Mandaloriani prendeva il
titolo di Mandalore. I Mandaloriani erano spesso alleati con i Sith
e con l’Impero Galattico. Durante gli ultimi anni della vecchia
Repubblica Galattica diventarono un prototipo per i Clone Trooper
sotto Palpatine.
Originalmente, la razza
Mandaloriana era composta da individui simili a umani, chiamati
Taung, che avevano una pelle di colore grigio e occhi gialli, e
provenivano da Coruscant. Con il tempo più razze si aggregarono ai
Taung, come umani, Twi’Lek e molti altri, e i guerrieri si
chiamarono Mandaloriani in onore della colonia planetaria
Mandalore. In seguito i Mandaloriani originali Taung si estinsero e
l’aggettivo Mandaloriano rimase per indicare la cultura, che si
tramandò nella maggiore componente umana del gruppo.
La corsa ai premi di Black
Panther è appena iniziata e già si parla di possibili
candidature all’Oscar per il cinecomic diretto da Ryan
Coogler, grande successo della passata stagione lodato
dalla critica americana e premiato dal pubblico in sala. A
sostenerlo arriva anche una delle interpreti del film, Angela
Bassett, che sullo schermo interpreta la regina Ramonda e madre di
T’Challa:
“Nel mio cuore ha già vinto
l’Oscar. Penso che lo meriti e che il film funzioni in maniera
brillante su tanti livelli. Si tratta di un cinecomic collegato ad
un universo meraviglioso ma il legame con la storia e con la
cultura è globale. È riuscito a raggiungere l’anima delle persone e
sovvertito tanti preconcetti.“
Vi ricordiamo che la
Disney sta lavorando per candidare Black Panther
in diverse categorie nella prossima award season (per quanto
riguarda i Golden Globes è riuscita
nell’intento) tra cui:
Miglior Film
Miglior Regia
Miglior sceneggiatura non originale
Miglior attore protagonista
Miglior attore non protagonista
Miglior attrice non protagonista
Migliore fotografia
Miglior montaggio
Migliore scenografia
Migliori costumi
Miglior trucco e parrucco
Miglior missaggio sonoro
Miglior montaggio sonoro
Migliori effetti speciali
Miglior colonna sonora originale
Miglior canzone originale
Di seguito la
sinossi:
Black
Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di Captain
America Civil War, torna a casa, nell’isolata e tecnologicamente
ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per prendere il suo posto
in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui
radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è
messo alla prova, quando viene trascinato in un conflitto che mette
l’intero fato di Wakanda e del mondo in pericolo.
Chadwick
Bosemaninterpreta il protagonista, T’Challa, già
visto in Captain America Civil War. Nei ruoli
principali del film ci saranno, oltre a Boseman,
Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman,
Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest
Whitaker e Andy Serkis. Nei
ruoli di comprimari compariranno invece Letitia
Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K.
Brown e John Kani.
Risale allo scorso giugno il rumor,
mai confermato, circa un possibile cameo di Ewan
McGregor in Star
Wars: Episodio IX, film che calerà il sipario sulla
saga degli Skywalker, che avrebbe segretamente girato alcune scene
nei panni del maestro jedi Obi-Wan Kenobi.
Da allora non abbiamo avuto più aggiornamenti né sull’attore né
sulla trama ufficiale che verrà presumibilmente tenuta segreta fino
all’uscita nelle sale.
L’attore non ha mai nascosto il suo
desiderio di tornare nell’universo di Guerre Stellari (“Salirei
a bordo in men che non si dica“, aveva dichiarato in
un’intervista) e il suo ritratto di Obi-Wan è forse una delle cose
preferite dai fan della trilogia prequel, dunque il vero problema
sarebbe trovare la maniera più adatta per l’inserimento del
personaggio nella trama. Ma come?
Se ricordate, in Episodio
VII: Il Risveglio della Forza vedevamo Rey intrufolarsi
nella residenza di Maz Kanata su Takodana e trovare la spada laser
di Anakin Skywalker: al solo tocco la ragazza ha una visione e
sente la voce di Obi-Wan Kenobi che dice “Rey, questi sono i
tuoi primi passi“: quella voce apparteneva a McGregor e al
defunto Alec Guinness (interprete di Obi-Wan
nella trilogia originale). Sarà questo il collegamento con il
personaggio che avremo in Episodio IX? McGregor
comparirà ma solo in forma “vocale”? Forse tornerà come fantasma
della forza per aiutare Rey nella sua formazione jedi? Sono ipotesi
intriganti che non avranno risposta fino all’arrivo nei cinema del
film.
Nel cast del film
tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar
Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas
Suotamo e Billie Lourd. Si
uniranno al cast di Star Wars: Episodio IX Matt Smith,
Naomi Ackie e Richard E. Grant,
insieme ai veterani del franchise Mark Hamill, Anthony
Daniels e Billy Dee Williams,
che riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.
Sebbene Star Wars: Gli
Ultimi Jedi sia stato accolto in maniera
contrastante, le recensioni non sono state affatto negative;
tuttavia il film ha intiepidito i fan che non ne hanno determinato
il successo economico travolgente che ci si aspettava. Dato che gli
spettatori considerano molto meglio riuscito Il
Risveglio della Forza, la notizia che J.J.
Abrams sarebbe tornato a dirigere Star
Wars: Episodio IX è stata accolta con molto
favore.
Stando
a quanto riporta Variety, sembra che Abrams stia
per siglare un accordo importante con uno studio, e tutti gli
indizi puntano alla Disney. Il regista e produttore ha infatti un
ottimo rapporto con Bob Iger, CEO della Casa
di Topolino, e i motivi per legarsi allo studio sono molti, a
partire dal prestigio dell’incarico.
Dopo le candidature
dei Golden Globe
2019, arrivano anche le nomination ai SAG
AWARDS 2019, il premio assegnato dall’associazione degli
attori americani ai migliori interpreti
dell’anno.
Con poche sorprese il film con più
nomination è A
Star is Born di con 4
nomination, seguito da BlacKkKlansman di
Spike Lee e La
Favorita di Yorgos Lanthimos,
entrambi con 3 nomination
Tutti i candidati ai SAG AWARDS 2019 per il cinema:
Migliore attore protagonista:
Bradley Cooper in A Star is Born
Christian Bale in Vice – L’uomo nell’ombra
Rami Malek in Bohemian Rhapsody
Viggo Mortensen in Green Book
John David Washington in BlacKkKlansman
Migliore attrice protagonista:
Emily Blunt in Il Ritorno di Mary Poppins
Glenn Close in The Wife – Vivere nell’ombra
Olivia Colman in La Favorita
Lady Gaga in A Star is Born
Melissa McCarthy in Copia originale (Can You Ever
Forgive Me?)
Migliore attore non protagonista:
Mahershala Ali in Green Book
Timothée Chalamet in Beautiful Boy
Sam Elliott in A Star is Born
Richard E. Grant in Copia originale (Can You Ever Forgive
Me?)
Adam Driver in BlacKkKlansman
Migliore attrice non protagonista:
Amy Adams in Vice – L’uomo nell’ombra
Emily Blunt in A Quiet Place – Un posto tranquillo
In vista della 64a edizione
dei Premi David di Donatello, che si terrà il
prossimo 27 marzo, il Presidente e Direttore Artistico,
Piera Detassis, e il Consiglio Direttivo
dell’Accademia del Cinema Italiano composto da Francesco
Rutelli, Carlo Fontana, Nicola Borrelli, Francesca Cima, Luigi
Lonigro, Mario Lorini, Domenico Dinoia, Edoardo De Angelis,
Francesco Ranieri Martinotti, Giancarlo Leone, hanno
stabilito una serie di importanti riforme del regolamento del
premio.
Fra le numerose novità, una nuova
giuria e la modifica del sistema di voto, entrambi adeguati ai
modelli proposti dai grandi riconoscimenti internazionali; nuove
regole di ammissione dei film che concorreranno all’assegnazione
del Premio; la nascita del David dello Spettatore. Attraverso
questa serie di rilevanti modifiche, l’Accademia del Cinema
Italiano punta a rinnovarsi proponendosi come una realtà ancor più
autorevole e incisiva nell’ambito del panorama cinematografico
italiano e internazionale, al passo con le rapide trasformazioni in
atto nell’intero sistema dell’audiovisivo.
“Il cambiamento nasce da un
grande lavoro di razionalizzazione e da un’opera di rinnovamento
complessa e impegnativa – ha spiegato Piera
Detassis – questo è l’inizio di un processo che vuole
riportare il David nel cuore pulsante, attivo, della filiera. Il
David non deve e non vuole essere semplicemente un premio che si
esaurisce in una serata ma – attraverso la Fondazione Accademia del
Cinema Italiano, vero giacimento di talenti ed eccellenze – diventa
strumento di formazione e volano di promozione per il cinema e per
la nostra produzione. David, il premio del cinema che vota il
cinema. Senza rinchiudersi ma guardando al futuro”.
LA NUOVA GIURIA David di Donatello
2019
Su decisione della Presidenza e del
Consiglio Direttivo dell’Accademia, è stata azzerata la giuria
precedente. Sono stati immediatamente reintegrati i “Candidati e
Vincitori” delle passate edizioni ed è stata costituita una giuria
ex novo, “Cultura e Società”, formata da esponenti di chiara fama o
di riconosciuta competenza nel campo della cultura del cinema e
dell’audiovisivo in tutti i suoi ambiti, della distribuzione e
dell’esercizio, dell’organizzazione e programmazione culturale,
della critica e della comunicazione e infine da personalità di
rilievo della società culturale italiana, tutti proposti e
condivisi da Presidenza e Consiglio Direttivo. Professioni di
cinema tradizionali e nuove che non appartengono alle categorie
candidabili e che pure giocano un grande ruolo nell’universo
dell’audiovisivo, esportando eccellenza anche all’estero.
Particolare attenzione è stata
posta al rinnovamento, alle nuove professionalità, anche in chiave
internazionale e all’equilibrio di genere. Un lavoro lungo e
complesso che ha richiesto tagli, analisi delle professioni poco
rappresentate e di quelle in sviluppo, aggiornamenti continui dei
dati, risistemazione. Il processo di analisi, razionalizzazione e
implementazione ha consentito anche la creazione di un’anagrafica
aggiornata che regolerà entrate e uscite accogliendo, ad ogni
edizione, le nuove richieste di ammissione, sottoposte
all’approvazione di Presidenza e Consiglio, e garantendo di anno in
anno l’equilibrio percentuale tra componenti giuria “Candidati e
Vincitori” e componenti giuria “Cultura e Società”.
I numeri della giuria
Precedentemente, la giuria era
composta da 2148 membri, mentre quella
attuale sarà formata da 1559 membri, di
cui 11 saranno i membri del Consiglio
Direttivo, 1165 i “Candidati e
Vincitori” delle passate edizioni
e 383 faranno parte della nuova giuria
“Cultura e Società” (a fronte
dei 983 delle ex-componenti “Spettacolo,
Cultura e Società”). Di
questi 383, 119 voteranno
per la prima volta.
COME CAMBIA IL
VOTO
Accogliendo i suggerimenti del
mondo del cinema, degli addetti ai lavori e dell’intera filiera, si
è deciso di differenziare il voto al fine di garantire maggior
penetrazione e diversificazione, riequilibrando i pesi tra il voto
del cinema candidato o candidabile e quello dei rappresentanti di
“Cultura e Società”. La giuria formata da “Candidati e Vincitori”
esprimerà l’80% circa dei voti, “Cultura e
Società” il 20% circa.
Modalità di voto
Primo turno:
Produttori, registi e sceneggiatori, con Consiglio Direttivo e
Collegio dei Soci, votano per tutte le categorie.
Gli altri appartenenti alla giuria “Candidati e Vincitori”
votano per le categorie
principali (Miglior film, Miglior regia, Miglior
regista esordiente, Migliore attrice protagonista, Migliore attore
protagonista, Miglior attrice non protagonista, Migliore attore non
protagonista, Migliore film straniero, Miglior documentario) e per
la propria categoria di appartenenza.
I rappresentanti di “Cultura e Società” – destinata a
valorizzare i protagonisti dell’intera filiera audiovisiva – votano
per le categorie principali.
Per ogni categoria i votanti
dovranno esprimere obbligatoriamente tre preferenze.
Secondo turno di voto:
Consiglio Direttivo e Collegio dei Soci, “Candidati e
Vincitori” , “Cultura e società” voteranno per tutte le categorie
candidate nelle cinquine (tranne Film straniero, già designato al
primo turno). Per ogni categoria si potrà esprimere una sola
preferenza.
COME CAMBIANO I REQUISITI
D’ACCESSO PER I FILM
Il David di Donatello vive e agisce in sintonia con la mutazione
imponente del sistema produttivo e distributivo. Con il contributo
delle associazioni esercenti, è stato modificato l’art. 2 del
regolamento in questo modo: “Concorrono ai Premi David
2019 tutti i film di finzione italiani e stranieri
usciti in Italia nel periodo 1 gennaio 2018 – 31
dicembre 2018, nelle sale cinematografiche di
almeno 5 città, con una tenitura minima
di 7 giorni”. Sono state dunque abbandonate
la formula precedente “a piena programmazione” e l’indicazione
“città capozona”. Inoltre, lo stesso articolo suggerisce che “A
partire dal 2020, susseguentemente alla pubblicazione del nuovo
decreto, la tenitura minima potrebbe essere ridotta a 3 giorni in
caso di film programmati dalle sale cinematografiche con carattere
di evento, in giorni diversi dal venerdì, sabato, domenica e giorni
festivi”. Un passaggio importante che dimostra come il nuovo David
intenda respirare allo stesso ritmo del cinema rappresentandolo con
precisione e rigore anche negli eventuali sviluppi futuri e
garantendo apertura al cambiamento.
UNA NUOVA STATUETTA: IL
DAVID DELLO SPETTATORE
Fra le più importanti novità dell’edizione 2019, il David dello
Spettatore è un premio che intende manifestare l’attenzione e il
ringraziamento dell’Accademia ai film e agli autori che hanno
fortemente contribuito al successo industriale dell’intera filiera
cinematografica. Il riconoscimento andrà al film, uscito entro il
31 dicembre, che avrà totalizzato il maggior numero di
spettatori e presenze calcolate entro la fine di
febbraio.
FILM STRANIERO
I premi David al Miglior film straniero e al Miglior film della
Comunità Europea si fondono in un unico premio, il David per il
Miglior film straniero, che verrà votato già al primo turno per
facilitare la presenza del cast alla cerimonia.
DAVID GIOVANI
Il premio “David Giovani”, destinato al miglior film italiano
scelto e votato da una giuria nazionale
di 3.000 studenti degli ultimi due anni
delle scuole secondarie di II grado, vede
quest’anno una significativa evoluzione. Per la prima volta, i film
in concorso verranno infatti visionati non solo nelle sale ma anche
tramite una piattaforma David di Donatello dedicata alle scuole
partecipanti. La selezione – arricchita nel numero di
proposte, 30 film per l’edizione 2019 a
coprire la produzione dell’intero anno solare 2018 – è stabilita da
Agiscuola con la presidente Luciana Della Fornace in sinergia con
Presidenza e Consiglio Direttivo dell’Accademia del Cinema
Italiano. La votazione finale avverrà per via telematica.
MIGLIOR
DOCUMENTARIO
Dall’edizione 2019, una commissione formata da sette esperti, in
carica per due anni, ha il compito di preselezionare
i 15 documentari da sottoporre al voto
della giuria per poi arrivare alla cinquina. Si intende in questo
modo favorire una visione più sostenibile, informata e attenta del
“cinema del reale” da parte della giuria.
“Ci sono molti ringraziamenti da
fare – conclude Piera Detassis – Allo staff dell’Accademia per il
lavoro sui dati e l’adeguamento della piattaforma di visione dei
film e, in particolare, ai tanti autorevoli rappresentanti del
cinema italiano che, assieme al Consiglio Direttivo, mi hanno
consigliato, supportato, spronato, condividendo decisioni non
sempre facili. Quello presentato oggi è il risultato del mio primo
anno pieno di mandato, ed è certamente perfettibile. La speranza è
quella di aver aperto la strada a un rinnovamento vero e concreto,
che contribuisca a riconoscere forza e centralità al cinema e a
tutte le professionalità, tradizionali e nuove, dell’audiovisivo,
alle vere competenze, alla passione. Le stesse che animano il
Presidente Onorario della Fondazione, Giuliano Montaldo, a cui va
il mio ‘grazie’, e che sono state la forza di Gian Luigi Rondi, a
cui dedicheremo il premio David di Donatello per il Miglior regista
esordiente”.
Remake di un omonimo film
israeliano di Nadav Lapid del 2014, The
Kindergarten Teacher, arriva in sala Lontano da
qui, il film dell’italo americana Sara
Colangelo, premio alla regia all’ultimo Sundance Film
Festival.
Lontano da qui
ruota intorno a Lisa, una delicata e intensa Maggie
Gyllenhaal, che viva una vita a metà. Fa l’insegnante
d’asilo, accudisce e stimola i suoi bambini, in maniera forse
troppo ambiziosa, spingendoli a riprodurre il giallo di Van Gogh, o
a creare immagini fin troppo elaborate per bimbi di quattro o
cinque anni. Ha due figli adolescenti, il maschio intenzionato ad
arruolarsi nell’esercito, contro il volere della famiglia, di Lisa
in particolare, perché andrebbe contro i suoi insegnamenti più
liberali; la femmina che ha deciso di non coltivare il suo
interesse per la fotografia, perché tanto le foto che fa con i
cellilare per il suo accoutn Instagram sono comunque molto belle.
Suo marito, comprensivo e affettuoso, molto innamorato, sembra non
capire il disagio della moglie: Lisa vorrebbe più curiosità
intellettuale da parte dei figli, una mente più vivace, forse per
riempire un vuoto che lei stessa non è riuscita a colmare, non
rivelandosi all’altezza.
Nonostante questo, coltiva comunque
la passione per la poesia, seguendo un corso serale, e la sua vita
cambia quando si accorge che Jimmy, suo alunno di cinque anni, ha
una mente speciale, compone poesie, senza saperle scrivere (ha solo
cinque anni), in maniera estemporanea e irripetibile. Questa
scoperta spingerà Lisa a riversare sul bambino tutte le sue
attenzioni, non solo quelle sane e dovuto quando si scopre un
talento del genere, ma anche cure morbose verso un talento che lei
non vuole assolutamente che vada sprecato. Si metterà quindi contro
tutti, persino contro la famiglia del bambinio, che non sembra
troppo impressionata dalle doti del piccolo.
Attraverso questo legame, che
diventa pian piano ossessione, scopriamo il ritratto di una donna
sensibile all’arte, desiderosa di esprimere la sua, ma purtroppo
priva di un suo vero e autentico talento, che però vuole
assolutamente elevarsi, prima stimolando i figli poi curando il
talento misterioso, inspiegabile di questo bambino.
Il cast del film
Con la Gyllenhaal, nel film ci sono
anche Gael Garcia
Bernal, nei panni dell’insegnante di poesia di Lisa, e
Rosa Salazar, che presto vedremo al cinema nei
panni della protagonista in Alita: l’Angelo
della Battaglia, di Robert
Rodriguez.
Il finale, sospeso tra tragedia e
credibilità risicata, rivela quanto Lisa fosse completamente sola
nella missione della quale si sentiva incaricata. Allo stesso tempo
ci spiega anche in che modo una tale missione poteva essere
intrapresa in maniera equilibrata, mantenendo tutti partecipi e
tutelando prima di tutto il bimbo, cosa che sembra sfuggire
all’insegnante, troppo impegnata a proteggerne il talento.
La Colangelo regala un ritratto
delicato e attento di questa donna, complice l’interpretazione
sensibile della Gyllenhaal, e confezione un film sul valore
dell’arte, sulla sensibilità per accoglierla, e di conseguenza
anche una riflessione sul mondo che diventa sempre meno bisognoso
di questo tipo di attenzione, sempre meno ricettivo e assuefatto al
materialismo.
Lontano da qui
escein 60 copie il 13 dicembre,
distribuito da Officine Ubu.
Se Avengers: Infinity War ha letteralmente
lasciato i suoi spettatori a bocca aperta per il suo finale tragico
e i risvolti inaspettati, la trama di Avengers:
Endgame rappresenta non soltanto la conclusione della
Fase 3 ma anche qualcosa di totalmente misterioso e inedito nel
MCU.
Restano, nonostante la diffusione
del trailer, numerosi interrogativi irrisolti, domande senza
risposta che permetteranno ai Marvel Studios di
raccontare altre storie e ai fan di arrovellarsi ancora un po’
sulle vicende raccontate nel film diretto da Anthony e
Joe Russo. Ecco le più quotate:
1Thor è in prigione?
Alla fine di Avengers: Infinity War avevamo visto Thor
riacquistare l’occhio mancante e ottenere una nuova potentissima
arma (lo Stormbreaker, forgiato da Eitri) usata contro Thanos, che
di fatto rimaneva gravemente ferito. E ora? L’unica immagine del
Dio del Tuono fornita dal trailer di Avengers:
Endgame lo mostra in una stanza simile ad una cella,
dietro al vetro, con abiti civili e senza nient’altro…
La Saban Films ha diffuso il primo
trailer del nuovo heist movie King of Thieves, con
protagonista il premio Oscar Sir Michael Caine
(The Quiet American) e diretto da James
Marsh (La teoria del
tutto).
King of Thieves è
un autentico crime, che parla di un gruppo di truffatori in
pensione che organizzano un colpo nel distretto di Londra dei
gioiellieri. Quello che comincia come un ultimo colpo in ricordo
dei vecchi tempi, diventa un incubo brutale a causa
dell’avidità.
Scritto da Joe
Penhall e basato su materiale originale tratto
dall’articolo Vanity Fair di Mark
Seal e Duncan Campbell, reporter di
The Guardian, il dramma ruota intorno al furto con
scasso della Hatton Garden Safe Company
dell’aprile 2015 in cui i ladri presumibilmente hanno rubato oltre
14 milioni di bottino nella più grande rapina nella storia del
Regno Unito.
Nel cast di King of
Thieves ci sono anche Jim Broadbent
(The Iron Lady), Tom Courtenay
(45 Years), Sir Michael Gambon
(The King’s Speech), Ray Winstone
(The Departed) e Charlie Cox
(Daredevil). Tim Bevan e
Eric Fellner della Working Title Films producono
insieme a Michelle Wright e Ali
Jafaar, con StudioCanal.
Debutterà oggi in nei formati
4K Ultra HD, Blu-ray e DVD e in Digital HD Mission:
Impossible – Fallout, il sesto capitolo del franchise di
successo con protagonisti Tom Cruise.
“Le scene d’azione sono
assolutamente spettacolari” (Chris Nashawaty, Entertainment Weekly)
nel divertente ed appassionante successo mondiale Mission: Impossible – Fallout, in
uscita il 12 dicembre 2018 in Dvd, Blu-ray, 4k Ultra HD e Digital
HD con Universal Pictures Home Entertainment Italia.
Il trascinante film ricco d’azione
sarà disponibile inoltre come parte della Mission
Impossible collection con tutti e 6 i
film, in Dvd, Blu-ray e 4K Ultra HD: il
regalo perfetto per il Natale.
Mission: Impossible – Fallout, il film
Prodotto da Tom Cruise e Bad Robot,
Paramount Pictures e Skydance presentano Mission:
Impossible – Fallout, uno dei film meglio recensiti
dell’anno, con critica e pubblico entusiasti ed un incredibile
indice di Rotten Tomatoes del 97%. Ora i fan possono immergersi
maggiormente nella missione, con oltre un’ora di contenuti extra e
dietro le quinte dinamici, che evidenziano gli incredibili stunt
svolti, l’azione al cardiopalma e le location esotiche del film,
grazie ad intero disco bonus di contenuti. Il disco è contenuto in
tutte le edizioni Blu-Ray e 4k e nelle collection Blu-ray e 4k.
Cadi dal cielo, corri attraverso le
strade di Parigi ed aggrappati ad una scogliera insieme ad Ethan
Hunt mentre il cast e la troupe rivelano l’incredibile lavoro che è
stato necessario per creare le scene d’azione da togliere il fiato.
In più, scopri le scene eliminate, gli storyboard, i commenti al
film e molto di più. Il disco 4k Ultra HD contiene la Dolby Vision,
che ravviva l’esperienza dell’intrattenimento attraverso
un’immagine di qualità ultra-vivida con colori spettacolari, punti
luce fino a 40 volte più brillanti, e neri fino a 10 volte più
scuri. Il film presenta anche una colonna sonora in Dolby Atmos,
remixata appositamente per l’home video, che permette di muovere
l’audio dovunque all’interno della stanza.
Impegnato in una pericolosa
missione per recuperare del plutonio rubato, Ethan Hunt (Tom
Cruise) sceglie di salvare i suoi amici anziché la missione,
permettendo così ad un network letale di agenti segreti altamente
qualificati di entrare in possesso del plutonio, con l’intento di
distruggere la civiltà. Così, con il mondo in pericolo, Ethan ed il
suo team (Simon Pegg, Ving Rhames, Rebecca
Ferguson) sono costretti a lavorare con uno schietto
agente della CIA (Henry Cavill) in una corsa
contro il tempo per fermare la minaccia nucleare. Scritto e diretto
da Christopher McQuarrie, Mission:
Impossible – Fallout vede nel cast anche Sean Harris,
Angela Bassett, Michelle Monaghan e Alec Baldwin.
Il primo trailer di Avengers:
Endgame ha finalmente confermato una delle teorie più
gettonata sul film, ovvero quella riguardante la “trasformazione”
di Occhio di Falco
in Ronin. L’eroe, grande assente di
Infinity War, tornerà in azione nei panni di un
samurai spietato e verrà presumibilmente richiamato al quartier
generale dei Vendicatori da Vedova Nera (che nel trailer vediamo
alle spalle di Clint Barton, forse in Giappone).
In sottofondo sentiamo la voce di
Steve Rogers spiegare che tutti loro hanno perso qualcosa, amici e
famiglia: a quanto pare anche la famiglia di Occhio di Falco è
rimasta vittima dello schiocco di Thanos, dunque dovremmo
aspettarci un Clint ancora più vendicativo. Ma cosa sappiamo
davvero del personaggio?
Questa “versione” fu introdotta sui
fumetti nel 2005 in New Avengers # 11, creata da Brian
Michael Bendis e Joe Quesada e sulla sua identità si scatenarono
diverse ipotesi: chi c’era sotto la maschera? Daredevil? O
Maya Lopez, nota come Echo? I nuovi Vendicatori
fanno la sua conoscenza in Giappone quando si mettono alla
ricerca del Silver Samurai, aka Ronin; più avanti
nella storia Maya Lopez torna in Giappone per spiare Electra
Natchios, ora nuovo leader della Mano, e rimane uccisa. Risorge e
viene sottoposta al lavaggio del cervello dopo la conclusione della
Guerra Civile, mentre i Vendicatori accolgono nel team un ospite a
sorpresa: Ronin. In pratica è Clint Barton a
rivelarsi sotto la maschera e ad assumere il costume del samurai
per liberare Maya Lopez dal controllo della Mano.
Sul suo “debutto” nel
MCU e sulle modalità della
sua introduzione non sappiamo molto, ma è evidente dal trailer che
la storyline di Clint ruoterà attorno alla scomparsa di moglie e
figli e al suo senso di giustizia privata. Per vendicarsi dovrà
unirsi ai suoi ex colleghi Avengers o deciderà di agire da
solo?
Avengers:
Endgame arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà
diretto da Anthony e Joe Russo e porterà
a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic
Universe.
Un altro volto noto dell’universo
Marvel avrebbe potuto fare la sua
comparsa in
Spider-Man: Un Nuovo Universo, il film d’animazione in
uscita il prossimo 25 dicembre diretto da Phil
Lord e Chris Miller.
Come dichiarato da Lord stesso in
un’intervista, oltre al cameo di Stan
Lee la versione originale del progetto prevedeva
quello di Stephen Strange, lo stregone del
MCU:
“La prima bozza della
sceneggiatura terminava con Doctor
Strange che diceva ‘OK, ho alcune cose da dirti…’ Ma
parliamo di una versione di tre anni fa, il cui ultimo fotogramma
inquadrava Strange che esclamava semplicemente ‘Ciao’.“
Questo finale avrebbe creato i
presupposti per l’introduzione del supereroe nell’universo animato
di Spidey in un eventuale sequel. Che ne pensate?
Spider-Man: Un Nuovo Universo non è la storia di Peter
Parker, bensì di Miles Morale è un ragazzo afro-ispanico di New
York che è appena entrato in una scuola relativamente esclusiva,
dove però si sente fuori luogo. Durante una escursione nei
sotterranei di New York Miles viene morso da un ragno radioattivo.
Sconvolto da sorprendenti poteri, che somigliano a quelli di
Spider-Man, torna a cercare il ragno e finisce per assistere a uno
scontro tra l’eroe e diversi villain, durante il quale un
esperimento per aprire un varco dimensionale ha effetti imprevisti.
Presto Miles scoprirà che non c’è un solo Spider-Man.
La voce di Miles Morales è
di Shameik Moore con Hailee
Steinfeld, Mahershala Ali, Jake Johnson, Liev Schreiber, Brian
Tyree Henry, Luna Lauren Velez e Lily Tomlin che si
aggiungono al cast vocale.
Il film arriverà a partire dal 25
dicembre nelle sale italiane.
Dopo il
primo trailer la HBO ha diffuso un
secondo trailer ufficiale di True Detective
3, l’annunciata terza stagione dell’acclamata serie crime
True
Detective.
True Detective 3
debutterà domenica 13 gennaio 2019 sulla HBO. La nuova
stagione racconta la storia di un crimine macabro nel cuore degli
Ozarks, e un mistero che si protrae per decenni e si svolge in tre
diversi periodi di tempo. Mahershala Ali
interpreta Wayne Hays, un detective della polizia statale del
Northwest Arkansas. Nel cast Carmen Ejogo e Stephen
Dorff. Creato da Nic Pizzolatto.
https://youtu.be/RZP6t1FmVO8
True Detective 3
Nel cast di True
Detective 3 protagonisti sono Mahershala Ali,
Carmen Ejogo, Stephen Dorff, Scoot McNairy, Mamie Gummer, Brandon
Flynn, Michael Graziadei, Emily Nelson, Sarah Gadon e Ray
Pescatore.
In True Detective
3 verrà raccontata la storia di un crimine macabro
nel cuore degli Ozarks e un mistero che ormai è nascosto da decenni
e si svolge in tre diversi periodi di tempo. Ali interpreterà
il ruolo principale di Wayne Hays, un detective della polizia
statale del Northwest Arkansas.
True
Detective 3 è la terza
stagione della serie televisiva statunitense
True Detective creata ed interamente scritta
da Nic Pizzolatto, che ha debuttato il 12
gennaio 2014 sul canale via cavo HBO. È
concepita come una serie antologica, che ad ogni stagione
rinnova interpreti e storia.
La prima stagione True
Detective, ambientata in Louisiana, ha per
protagonisti Matthew McConaughey, Woody
Harrelson, Michelle Monaghan, Michael
Potts e Tory Kittles. La seconda stagione,
ambientata stavolta in California, è interpretata
da Colin Farrell, Rachel McAdams, Taylor
Kitsch, Kelly Reilly e Vince Vaughn.
Nella prima stagione Le vite
dei detective Rust Cohle e Marty Hart si intrecciano
inesorabilmente nella lunga caccia a un serial
killer in Louisiana, durata diciassette anni. Attraverso
archi temporali diversi, vengono raccontate le vite e le indagini
dei due detective, dal 1995 al 2012, anno in cui il
caso viene completamente riaperto.
Nella seconda
stagione Nell’immaginaria città della contea di Los
Angeles, Vinci, si verifica l’omicidio di un importante politico
locale. Le indagini vedranno il coinvolgimento dei detective
Raymond “Ray” Velcoro, Antigone “Ani” Bezzerides e dell’agente di
polizia della California Highway Patrol Paul Woodrugh.
L’assassinio determina forti ripercussioni anche nella vita di
Francis “Frank” Semyon, un imprenditore che sta cercando di
riciclare il suo passato criminale.
È ufficiale: la Sony è al lavoro
sul sequel di Venom,
inatteso e sorprendente successo al botteghino uscito lo scorso
ottobre nelle sale. A rivelarlo uno degli sceneggiatori del
film, Jeff Pinkner, senza anticipare dettagli
sulla trama:
“Non posso dire nulla, tranne
il fatto che il sequel si farà. Non so nemmeno se scriverò io
questo secondo capitolo.”
A parte un sequel diretto di Venom
– che è stato efficacemente impostato nella scena post-credits con
la rivelazione del personaggio
di Cletus Kasady aka Carnage interpretato
da Woody Harrelson – la Sony sta anche
programmando una serie di altri progetti che ruotano attorno a
personaggi di Spider-Man, come Morbius il Vampiro
Vivente di Jared
Leto e Silver Sable e Black
Cat. Se questi film dovessero avere il successo che a
questo punto SONY si aspetta, forse un crossover con lo Spider-Man
di Tom Holland (che è nel MCU) potrebbe concretizzarsi. Lo
stesso Fleischer pensa che uno scontro tra Venom e Spider-Man sia
inevitabile.
Questo inatteso successo al box
office mondiale dunque potrebbe ridurre le possibilità che la Sony
ceda completamente i diritti
di Spider-Man e dei personaggi a lui
correlati ai Marvel Studios. Con il film
con Tom Hardy, la SONY ha ufficialmente dato
inizio a un Universo Cinematografico suo, che potrebbe fare a meno
di Spider-Man e, nonostante l’avversione della maggior parte dei
critici, il film ha performato bene, raccogliendo l’entusiasmo dei
fan che hanno avuto prova, dal loro punto di vista, che è possibile
realizzare un film sul Simbionte, senza l’Uomo Ragno.
Il piano SONY ha fruttato allo
studio un incasso che ha
superato i 500 milioni in tutto il mondo, cifra sufficiente a
far pensare a un sequel, già preparato dalla scena
post credits di questo primo film. Questa notizia sembra
molto buona per chi ha gradito il film, ma non altrettanto buona
per i fan che sperano che i diritti di Spider-Man possano essere
completamente restituiti alla Marvel – in modo simile a quello che
sta succedendo con gli X-Men e
i Fantastici Quattro alla Fox.
Parlando con Business Insider, Jeff Bock,
analista senior del box-office di Exhibitor Relations, spiega come
il successo finanziario di Venom abbia rinvigorito i piani di SONY
riguardo ad altri diritti sui personaggi legati a Spider-Man dei
quali detengono i diritti. Secondo lui, se il film fosse stato un
flop, lo studio sarebbe stato più aperto a concludere un accordo
con la Disney che potenzialmente avrebbe restituito i diritti di
proprietà intellettuale alla Marvel.
In occasione del Noir in
Festival 2018, lo sceneggiatore Harkaitz
Cano ha presentato il suo esordio al lungometraggio,
Black is Beltza, film d’aminazione diretto da
Fermín Muguruza, di cui Cano è
co-sceneggiatore.
Il film racconta è ambientato nella
seconda metà degli anni ’60, periodo in cui la volontà e l’energia
delle persone li rendeva capaci di cambiare il mondo, o almeno era
quello che loro credevano. Questo spirito spinge il
basco Manex in giro per il mondo, da New
York va a Cuba e poi in Europa e nell’Africa del Nord, toccando
ogni tipo di movimento innovatore di quegli anni: la controcultura
hippy, le pantere nere, la rivoluzione sessuale, le rivolte dopo la
morte di Malcolm X.
Il film è un manifesto politico
incentrato sulla rete di solidarietà che è stata intessuta in tutto
il mondo in quegli anni, a dispetto del clima di violenza e
razzismo che, purtroppo, sembra riproporsi adesso, nei anni che
viviamo ora.
Ne abbiamo parlato con
Harkaitz Cano in occasione del Noir in
Festival 2018:
Le immagini mostrate nel primo
trailer di Avengers: Endgame hanno lasciato
irrisolti molti dei quesiti sulla trama del film e sul percorso dei
personaggi (com’è giusto che sia…), soprattutto quelli relativi a
Scott Lang aka Ant-Man che compare alla fine con
grande sorpresa di Steve Rogers e Natasha Romanoff.
Vediamo infatti Scott arrivare al
quartier generale dei Vendicatori presumibilmente dopo la
Decimazione di Thanos e l’uscita dal Regno Quantico, dove era
rimasto intrappolato nella scena post-credits di Ant-Man
and The Wasp. Come ci sarà riuscito? La teoria sui viaggi
nel tempo è ancora valida?
Un utente del forum Reddit fa notare
che il discorso su Lang dovrebbe essere affrontato da un diverso
punto di vista, più centrato sugli eventi accaduti al termine di
Avengers: Infinity War in seguito allo schiocco
delle dita del Titano Pazzo: forse, suppone la teoria, nessuno dei
personaggi ridotti in cenere da Thanos sono realmente morti e forse
si trovano semplicemente in un’altra realtà.
Secondo questa ipotesi, quando
Thanos ha usato il guanto dell’infinito, ha praticamente diviso la
realtà in due parti e ciò significa che, mentre Captain America e
gli altri hanno assistito alla morte dei loro amici, eroi come
Scarlet Witch e Doctor Strange hanno visto a loro volta i
“sopravvissuti” sgretolarsi. E Scott? Magari trovandosi nel Regno
Quantico l’ha reso immune a questa divisione, e il personaggio
potrebbe essere la chiave per rimediare e unire le due realtà. Che
ne pensate?
Insieme al film sulle origini di
Joker con Joaquin Phoneix,
Birds of Prey è l’altro titolo sucon cui la Warner
Bros. tenterà di conquistare il pubblico dopo i risultati non
proprio convincenti di Justice League e
Suicide Squad (che però si erano rivelati successi
al botteghino). Come sapete si tratterà di uno spin-off tutto al
femminile guidato dal personaggio di Harley Quinn, interpretato da
Margot Robbie, e le riprese inizieranno a
gennaio 2019, e gli ultimi aggiornamenti parlano dell’ingresso nel
cast di un altro noto villain dei fumetti DC.
A quanto pare
Victor Zsasz affiancherà Maschera Nera nella
lotta alle supereroine di Gotham City, e sarà Chris
Messina a vestirne i panni sul grande schermo. La notizia
è stata riportata poco fa da Deadline.
Zsasz è uno degli antagonisti del
cavaliere oscuro dal retroscena particolarmente oscuro e uno dei
serial killer più letali in circolazione: ogni anima uccisa gli
provoca però una profonda ferita da qualche parte del suo corpo
sfregiato, dunque la sua pelle è completamente ricoperta da
cicatrici. Nei fumetti viene raccontata la tragica trasformazione
di questo uomo d’affari di successo di Gotham che si gioca il tutto
per tutto, perdendo, contro Pinguino.
La data d’uscita del film è fissata
al 7 febbraio 2020, periodo dell’anno
propizio per l’affluenza di pubblico, segno che lo studio crede
molto nel progetto. Dopotutto, facendo della Robbie il centro della
storia, è chiaro che lo scopo sia quello di utilizzare al meglio la
notorietà dell’attrice.
La prima sinossi del film
riporta: Dopo essersi separata da Joker, Harley Quinn e
altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee Montoya – si
uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra Cain da un
malvagio signore del crimine.
Birds of
Prey sarà diretto da Cathy
Yan da una sceneggiatura di Christina
Hodson e arriverà al cinema il 7 febbraio
2020. Margot Robbie riprenderà il ruolo
di Harley Quinn con cui ha debuttato
in Suicide Squad, e si occuperà anche della
produzione del film stesso, con Sue
Kroll e Bryan Unkeless. Con la
Robbie, ufficialmente nel cast Mary Elizabeth
Winstead e Jurnee Smollett-Bell saranno
rispettivamente Cacciatrice e Black Canary. Rosie
Perez sarà Renee Montoya. Ella Jay Basco sarà
Cassandra Cain e Ewan McGregor Maschera Nera.
La notizia sembra ufficiale: i
Marvel Studios lavoreranno al
sequel di Doctor Strange e Scott
Derrickson, già regista del primo capitolo, tornerà dietro
la macchina da presa per dirigere le nuove avventure del
personaggio interpretato da Benedict Cumberbatch.
A confermarlo è l’Hollywood Reporter.
Insieme a Cumberbatch dovrebbe
esserci anche Rachel McAdams, che nel 2016 aveva
vestito i panni della collega e interesse amoroso di Stephen
Strange, Christine Palmer, così come Benedict
Wong, visto di recente in Avengers: Infinity
War, affiancherà l’attore nei panni di Wong.
Sebbene manchi ancora la conferma
definitiva da parte della Marvel, le fonti riportano che la
sceneggiatura del film verrà presentata entro il 2019 con
l’obiettivo di iniziare la produzione nella primavera del 2020,
così da fissare l’uscita nelle sale a maggio 2021.
Ad Agosto, parlando
con CinemaBlend del futuro
della MCU, Kevin Feige aveva incluso il
sequel nella lista dei cinecomic che avremmo potuto vedere
sviluppati nella Fase 4. Il produttore aveva poi spiegato che la
distanza tra un film e l’altro dello stesso franchise dà la
possibilità di sviluppare meglio il progetto, come nel caso
di Doctor Strange 2.
“Si tratta soltanto di un
problema che si presenta quando hai tanti buoni personaggi che vuoi
sviluppare, e la gente li ama tutti allo stesso modo. Questo ci dà
la convinzione fondamentale che dobbiamo continuare a raccontarli,
facendo film diversi ogni volta.”
Vuol dire che dovremo aspettare, ma
che avremo ancora altre avventure di Stephen
Strange al cinema, e che vedremo di nuovo Mordo e
Wong.
Intanto vi ricordiamo che Doctor
Strange sarà in Avengers:
Endgame, in arrivo al cinema ad Aprile 2019,
diretto da Anthony e Joe Russo.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle,
Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen,
Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe
Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly,
Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Sono stati diffusi in rete da
I Wonder Pictures il trailer e il poster di Il
gioco delle coppie, il cui titolo originale è Non Fiction
(Double Vies), il nuovo film di Olivier
Assayas presentato nella selezione ufficiale dell’ultimo
Festival di Venezia e premiato dal Sindacato Nazionale Critici
Cinematografici Italiani SNCCI.
Ecco il trailer:
Il film che ha divertito il pubblico
dell’ultima Mostra del Cinema di Venezia, firmato dal regista
francese Olivier Assayas, arriva in sala in Italia dal 3 gennaio,
distribuito da I Wonder Pictures, col titolo italiano IL GIOCO
DELLE COPPIE (titolo internazionale Non Fiction – Doubles Vies).
Nel cast, Guillaume Canet, Juliette Binoche, Vincent Macaigne, Nora
Hamzawi, Christa Théret, Pascal Greggory.
Il film è stato designato Film della Critica dal Sindacato
Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI con la seguente
motivazione: «Acuto narratore della contemporaneità, stavolta
Assayas ci porta con la sua brillante scrittura dentro un confronto
serrato tra analogico e digitale, realtà e finzione, vita e
letteratura, in una giostra, apparentemente leggera e scanzonata,
dove anche tradimenti e segreti rappresentano un segnale evidente
di questi tempi controversi».
Ecco il poster del film:
Analogici o digitali, fedeli o fedifraghi… Il Vecchio Mondo, quello
di carta e libri, e il Nuovo Mondo, quello degli e-book e del
digitale… Olivier Assayas racconta con brio queste trasformazioni
dei tempi moderni in una raffinatissima commedia che indaga le
relazioni e i giochi di coppia di un gruppo di uomini e donne
sull’orlo di una crisi di valori e certezze. Una fotografia dei
nostri tempi, spesso esilarante, alimentata da una serie di
conversazioni su ciò che questa transizione tecnologica ha
significato per tutti noi, su cosa si guadagna e cosa si perde.
Alain (Guillaume Canet) è un editore
di libri di successo e sicuro di sé che lotta con i pro e i contro
della sua vita professionale e privata. Il suo rapporto con la
moglie Serena, star delle serie tv (Juliette Binoche), è un po’
stantio, e deve trattare delicatamente con uno dei suoi autori di
lunga data (Vincent Macaigne), per la pubblicazione del suo nuovo
libro. A complicare la situazione è l’interesse di Alain per i
media digitali e social, che lo ha portato ad assumere una giovane
donna incredibilmente ambiziosa come “responsabile della
transizione digitale” nella sua azienda…
«Il nostro mondo è in continuo
cambiamento – dichiara il regista – è sempre stato così. La
questione è la nostra capacità di tenere d’occhio tale flusso, di
capire che cosa è veramente in gioco e poi di adattarci o meno.
Dopo tutto, questo è il senso della politica e dell’opinione
pubblica. La digitalizzazione del nostro mondo e la sua riduzione
ad algoritmi è il vettore moderno di un cambiamento che ci confonde
e ci travolge inesorabilmente. Questo film cerca di osservare, a
volte in modo divertente, le domande che assillano ciascuno di
noi».
Il film è scritto e diretto dal
pluripremiato regista Olivier Assayas (Qualcosa nell’aria, Sils
Maria, Personal Shopper), la fotografia è di Yorick Le Saux, il
montaggio di Simon Jacquet, è prodotto da Charles Gillibert – CG
Cinéma, in coproduzione con Vortex Sutra ARTE France Cinéma,
Playtime in associazione con Lynk Investment Trading Service
Construction Company Ltd, con la partecipazione di ARTE France,
Canal+, Cine+. In Italia è distribuito da I Wonder Pictures dal 3
gennaio.
La quarta stagione de
Il contadino cerca moglie, il dating
show prodotto da Fremantle per
FoxNetworks Group Italy, è giunta alla
sua fase più calda e romantica.
Domani, mercoledì 12
dicembre alle 21.00 andrà in onda la penultima puntata, e
l’amore continuerà a illuminare la prima serata di
FoxLife (canale 114 di Sky).
I 5 single di
campagna che hanno aperto le porte delle loro fattorie ad
altrettanti single di città, saranno protagonisti, poi, dell’ultimo
atto del dating show mercoledì 19 dicembre alle 21 con il
gran finale.
La conduttrice, DILETTA
LEOTTA, la “Cupido” che tende l’arco dell’amore verso i
cuori dei nostri contadini solitari ci accompagnerà in queste
ultime due puntate alle decisioni finali dei contadini all’interno
delle campagne italiane in un viaggio bucolico che continua dal
Nord al Sud del Paese.
Il Contadino Cerca Moglie, la puntata
Diletta sarà sempre la confidente
privilegiata di ciascun contadino, con lei i protagonisti
continueranno a raccontarsi, sfogando i loro dubbi e chiedendo un
consiglio spassionato fino alla puntata finale della prossima
settimana, dove scopriremo se l’amore ha trionfato e si sono
formate nuove coppie. Al momento degli addii, Diletta rivelerà la
decisione dei contadini ai pretendenti: la prescelta (o il
prescelto) potrà restare in fattoria e iniziare una nuova vita in
campagna, mentre per tutte/i gli altri sarà tempo di fare i bagagli
e tornare alla routine cittadina.
Nelle ultime edizioni il programma
si è aperto anche alle contadine donne e anche
quest’anno ci sono due protagoniste, una in cerca
di“marito” e
un’altra che cerca una“moglie”
disposta a trasferirsi per amore dalla città alla campagna.
IL PROGRAMMA
Il programma è un adattamento del
format internazionale Farmer Wants a Wife– ed è prodotto
da Fremantle per Fox Networks Group
Italy.Il contadino cerca moglie, felice incontro
tra docu reality e dating show, è nato in
Inghilterra nel 2001 e da allora è andato in onda in circa 30
Paesi, tra cui Francia, Germania, Spagna e Stati Uniti, riscuotendo
ottimi ascolti e facendo nascere tante storie d’amore: 72 i
matrimoni celebrati e 136 i figli nati nel corso delle varie
edizioni. Solo in Francia, dove il programma ha raggiunto
le 10 edizioni, sono stati 15 i contadini convolati a nozze e 24 i
bimbi nati. Fiocco rosa anche per
l’edizione italiana con
la nascita della figlia di Manolo e Jennifer, una delle coppie
protagoniste della prima stagione.
Il Contadino cerca
moglie è un programma di Marta Marelli,
Lorenzo Campagnari e Celeste Laudisio,
con la regia di Giampaolo Marconato.
Disney Itlaia ha
diffuso il nuovo trailer italiano di Glass,
l’attesissimo film di M. Night Shyamalan e sequel
di Unbreakable.
Il regista porta sul grande schermo
Glass, il nuovo action thriller in arrivo il 17
gennaio, che vede riuniti i protagonisti di due precedenti film del
regista: da Unbreakable – Il
Predestinato, il pubblico ritroverà Bruce
Willis nei panni di David Dunn e Samuel L.
Jackson in quelli di Elijah Price, noto anche con lo
pseudonimo de “l’Uomo di Vetro”, mentre da SplitJames McAvoy
sarà nuovamente Kevin Wendell Crumb e le personalità multiple che
risiedono dentro di lui, e Anya Taylor-Joy tornerà
nel ruolo di Casey Cooke, l’unica prigioniera ad essere
sopravvissuta all’incontro con la Bestia.
Si uniscono al cast anche due degli
attori di Unbreakable – Il Predestinato,
ovvero Spencer Treat Clark e Charlayne Woodard, che interpretano
nuovamente il figlio di Dunn e la madre di Price, oltre all’attrice
premiata con il Golden Globe Sarah Paulson (la
serie American Horror Story).
Scritto, diretto e prodotto da M. Night
Shyamalan, Glass è
prodotto anche da Jason Blum di Blumhouse Production, che aveva
prodotto anche i due film precedenti dello sceneggiatore e regista,
e da Blinding Edge Pictures, oltre che da Ashwin Rajan e Marc
Bienstock, mentre Steven Schneider è il produttore esecutivo.
Glass, la trama
Ambientato dopo la fine di
Split, il nuovo film di M. Night Shyamalan Glass
vede David Dunn all’inseguimento dell’identità sovrumana di Kevin
Wendell Crumb, ovvero la Bestia, in una serie di incontri sempre
più pericolosi, mentre Elijah Price Price emerge dall’ombra nel
ruolo di orchestratore in possesso di segreti decisivi per entrambi
gli uomini.
Interpretato da
Samuel L. Jackson,
James McAvoy,
Bruce Willis e dall’attrice vincitrice del Golden
Globe
Sarah Paulson, Glass porta
avanti le vicende narrate in Unbreakable – Il
Predestinato (2000) eSplit (2016),
entrambi scritti e diretti dallo stesso Shyamalan. Glass
vede David Dunn all’inseguimento dell’identità sovrumana di Kevin
Wendell Crumb, ovvero la Bestia, in un susseguirsi di incontri
sempre più pericolosi. Elijah Price, noto anche con lo pseudonimo
de “l’Uomo di Vetro”, emergerà dall’ombra in possesso di segreti
decisivi per entrambi gli uomini.
Diversi dettagli estrapolati
dal nuovo
trailer di Captain
Marvel hanno confermato una delle teorie più
appetibili sul film: gli Skrull, alieni
mutaforma giunti sulla Terra, si sono infiltrati nello S.H.I.E.L.D.
e il personaggio interpretato da Ben
Mendelsohn, Talos, dovrebbe essere
il loro capo. Da qui si è ipotizzato che la presenza massiccia
degli Skrull sul nostro pianeta, perpetuata nel corso degli ultimi
dieci anni di MCU, porterebbe alla
realizzazione della trama di Secret Invasion, il fumetto
in cui vediamo gli alieni rimpiazzare i supereroi attivando la loro
formazione nota come gli Illuminati.
Che sia davvero questo
il prossimo grande conflitto della Fase 4? E quali tra i
personaggi finora introdotti nell’universo cinematografico
potrebbero essere segretamente degli Skrull? Ecco 10 candidati:
1Nick Fury
Quale modo migliore per rovesciare
l’equilibrio del MCU se non rivelare che il suo motore, nonché
fondatore Nick Fury, è in realtà uno
Skrull? Cosa succederebbe se si scoprisse che il deputato
difensore della Terra dalle minacce esterne è invece un
aiutante di quella forze nemiche? Il suo tradimento arriverebbe con
la forza di un pugno nello stomaco, ma darebbe alla trama del MCU
ancora più intrighi e misteri…
Come svelato dal primo trailer
ufficiale diffuso pochi giorni fa dai Marvel
Studios, Avengers: Endgame inizierà
subito dopo la fine degli eventi di Infinity
War che hanno visto Thanos trionfare sui nostri eroi
e decimare la popolazione dell’universo usando il guanto
dell’infinito. Tra i sopravvissuti allo schiocco c’è
però Tony Stark, da solo (o forse in
compagnia di Nebula) nello spazio a bordo di
un’astronave senza più cibo e ossigeno: quale sarà allora il suo
destino? Ma soprattutto, riuscirà a tornare a Terra e chi lo
salverà?
Ecco qualche ipotesi:
1Nessuno, morirà nello
spazio
Lo
scenario peggiore che si possa immaginare è quello in cui Tony
Stark morirà (all’inizio o nel mezzo della trama non è chiaro) in
Avengers: Endgame, da solo nello spazio, senza che
nessuno dei suoi amici o colleghi Vendicatori riesca a salvarlo. Il
miliardario resterebbe intrappolato in questa prigione senza
ossigeno fino all’ultimo respiro….ovviamente speriamo non si
realizzi mai e che Robert Downey
Jr. continui a comparire nei prossimi film del
MCU!
Mowgli – Il figlio della giunglavede
protagonisti un cast stellare composto da
Christian Bale, Cate Blanchett, Benedict Cumberbatch, Andy
Serkis, Freida Pinto, Matthew Rhys, Naomie Harris e
l’esordiente Rohan Chand, in una spettacolare ed emozionante
avventura.
Mowgli – Il figlio della giungla, il film
Mowgli – Il figlio della
giungla (recensione)segue
l’educazione del piccolo umano Mowgli, salvato da un branco di lupi
nella giungla indiana. Mentre imparerà le dure regole della giungla
sotto la proterzione di un orso chiamato Baloo e di una pantera dal
nome Bagheera, Mowgli sarà accettato dagli animali come se si
trattasse di uno di loro. Da tutti tranne che da uno: la terribile
tigre Shere Khan. Tra i pericoli nascsoti nella giungla, Mowgli si
ritroverà anche a dover affrontare le sue origini umane.
Il celebre attore e regista Andy
Serkis reinventa l’amatissima storia di Rudyard Kipling
che racconta la storia di un bambino diviso tra due mondi che
accetta il suo destino e diventa una leggenda. Mowgli
(Rohan Chand) non ha mai veramente fatto parte né della
natura selvaggia della giungla né del mondo civilizzato degli
uomini. Ora Mowgli deve viaggiare tra i pericoli più insidiosi
della giungla per scoprire da dove veramente proviene.
Il film è prodotto da
Warner Bros Pictures e Imaginarium
Productions e si basa su una sceneggiatura scritta da
Callie Kloves. Il montaggio del film è firmato da
Jeremiah O’Driscoll e Mark
Sanger, mentre le musiche sono state composte da
Nitin Sawhney. La fotografia è invece stata curata
da Michael Seresin.
In occasione dell’arrivo al
Noir Fest 2018 abbiamo
intervistato Katharina Kubrick, che ha
dialogo con il pubblico di sul suo rapporto col cinema e la storia
delle sue collaborazioni col padre, il grande Stanley
Kubrick.
Katharina Kubrick è stata
ospite del festivala anche pr celebrare i 50 anni di
2001: Odissea nello spazio, anche se i ricordi di
Katharina vertono soprattutto su altri film da Shining a
Eyes Wide Shut.
La descrizione del trailer di
Spider-Man: Far Frome Home trapelata in rete nelle ultime ore ha
rivelato che nel film vedremo Nick Fury chiamare in soccorso
Peter Parker per combattere Gli Elementali,
creature spuntate in tutta Europa di cui una fatta di sabbia
(Zephyr), acqua (Hydron) e fuoco
(Magnum). Questi personaggi provengono dai fumetti
e verranno introdotti nel MCU in un modo davvero inedito,
forse presentandosi come i veri antagonisti di Spidey al posto di
Mysterio.
Ma chi e soprattutto cosa sono gli Elementali?
È possibile, date le loro
caratteristiche fisiche, che alcuni di loro somiglino a famigerati
criminali dei fumetti di Spider-Man (vedi Sandman, l’uomo fatto di
sabbia), anche se è importante ricordare che in realtà esistono due
squadre sulle pagine della Marvel comics che assumono questo nome che
molto probabilmente finiranno nel sequel di
Homecoming.
Introdotto nel numero
Supernatural Thrillers #8 nel 1974, gli Elementali hanno
incrociato la strada di Mrs. Marvel e di Spider-Man
come gruppo antico presumibilmente esiliato dal proprio
universo a causa del mancato tentativo di conquistare l’antico
Egitto. In seguito questi personaggi tornarono ai giorni nostri
insieme alla Mummia Vivente con i poteri da cui derivano i nomi
Hellfire, Hydron, Magnum e Zephyr.
Diversi sono gli Elementali arrivati
nel 1981 sulle pagine dei Fantastici Quattro n. 232,
avversari dell’esercito di Valchiria e incarnazione vivente
dei quattro elementi (aria, acqua, fuoco e terra); questo team
dall’aspetto mostruoso erano guidati da Diablo e le loro storie di
origine rappresentano ancora oggi un mistero collegato ai
“Talismani del Potere”.
Ora la domanda è: quale versione
vedremo nel MCU? Tenendo fede ai fumetti, questi cattivi potrebbero
essere delle illusioni create da Mysterio o
animate in qualche modo dai suoi “effetti speciali”. Ma come
arriverà a collaborare con Peter Parker, come rivelato da
Tom Holland e Jake Gyllenhaal durante il Comic-Con
di San Paolo?
Spider-Man: Far From
Homeè stato diretto ancora una volta
da Jon Watts ed uscirà nelle sale
il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo IMDb, nel cast sono presenti
anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L.
Jackson e Cobie Smulders.
Le riprese del film sono durate
circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete
abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle
(Zendaya). Naturalmente il film vedrà tornare
anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned
Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di
scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali
teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron Spider.
vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova
tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto
delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che
il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua
precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con
Thanos e prima della sua disintegrazione.