Creato da Stan Lee,
Jack Kirby e Larry
Lieber, Loki è uno
dei personaggi ricorrenti all’interno dell’universo cinematografico
Marvel ed è apparso in ben cinque cinecomic dei Marvel Studios (se contiamo anche
l’imminente Avengers: Infinity
War). Noto come “Il Dio
dell’Inganno“, è stato fra i primi villain davvero
apprezzati dai fan grazie soprattutto all’egregia interpretazione a
tinte shakespeariane di Tom
Hiddleston, l’attore che ne veste i panni
da Thor (2011).
Tuttavia,
nonostante il riscontro positivo, ci sono alcuni aspetti
di Loki che quasi tutte le persone hanno
frainteso: ecco di seguito le 15 più evidenti.
1Gli altri stregoni sono più potenti di
lui
Di
tutti gli stregoni dell’universo Marvel, Loki
dovrebbe essere il più potente, tuttavia nei fumetti pubblicati
negli anni ’70 si è scoperto che in realtà è molto più debole di
quanto avremmo pensato. Il sovrano della Dark Dimension e nemesi
del Doctor Strange, Dormammu, lo
ha superato in varie occasioni dimostrando la sua
inferiorità.
Senza Loki Odino non avrebbe
mai sconfitto Surtur
In
Thor: Ragnarok, la divinità infuocata
Surtur realizza la sua profezia e distrugge
Asgard, contrariamente a quanto raccontato nei fumetti degli anni
’80 del leggendario artista e scrittore Walter Simonson. In
quell’arco narrativo, Odino doveva combinare i propri poteri con
quello dei suoi figli, Thor e
Loki, per sconfiggere il mostro e pur essendo
apparentemente un atto nobile, si trattò soltanto di un inganno per
salvare la propria pelle.
Hulk on avrebbe dovuto
batterlo così facilmente
Una
delle scene più soddisfacenti del primo film degli
Avengers arriva quando Hulk
affronta Loki e il dio inizia a parlare di quanto sia superiore al
gigante di giada venendo sonoramente buttato a terra. Ma se ci
ripensiamo, Loki è una divinità e non dovrebbe venire sconfitto
così facilmente. Poteva creare illusioni, influenzare la mente
debole di Hulk, e invece vediamo come la forza bruta
prevalga…
In molti la ricordano come il
replicante al servizio di Niander Wallace (Jared
Leto) in Blade Runner 2049 di Denis
Villeneuve, ma quelli con la memoria più lunga sanno che è
stata lei a far dannare il Geoffrey Rush de
La Migliore Offerta di Giuseppe
Tornatore, facendolo scivolare nella spirale di un amore a
senso unico.
A partire dal 9 novembre 2018,
l’affascinante Sylvia Hoeks si ripresenta sul
grande schermo in un ruolo ambiguo, per Millennium – Quello che non Uccide, il nuovo
film di Fede Alvarez che si basa sull’omonimo
romanzo che si pone come continuazione ideale della saga letteraria
di Millennium, di Stieg Larsson. La Hoeks
interpreta nel film Camilla Salander, sorella meno famosa e più
cattiva di Lisbeth, personaggio iconico che, dopo essere stato
interpretato da Noomi Rapace e da Rooney
Mara, passa a Claire Foy (The
Crown).
Abbiamo incontrato la bellissima
Sylvia, ex modella, in occasione della premiere mondiale del film,
nella cornice della Festa di Roma, e in questa occasione ha
raccontato della sua Camilla, del lavoro con Alvarez e della
partecipazione a un progetto tanto atteso, che corona il suo
momento d’oro.
Il tuo personaggio può
essere definito un villain? Come hai lavorato all’interpretazione,
visto che Camilla è poco presente nei romanzi?
“È vero non è molto presente
nel libro ma comunque c’è, Fede (Alvarez) aveva una visione molto
chiara di cosa voleva dal personaggio, mi ha aiutata molto parlare
con lui, ho provato a focalizzarmi sul mondo che lui voleva
costruire nel film, come voleva raccontare la storia, renderla
qualcosa di più internazionale. Camilla è una donna danneggiata, è
una vittima, può assolutamente giocare a fare il villain, ma è
ferita, ha dei traumi.”
È come se fosse un’altra
faccia di Lisbeth?
“In un certo senso sì, credo
sia quella che mostra al pubblico una parte di verità di Lisbeth,
perché in fondo cosa sappiamo di lei? Che è una donna
inafferrabile, ma attraverso Camilla vediamo un aspetto emotivo
molto importante che viene fuori; tutto questo è parte di lei, è
parte del suo essere vittima. Il problema è che se ti identifichi
troppo con Camilla perdi Lisbeth, serve mantenere un equilibrio
molto delicato nel film, anche perché nel momento di confronto fra
le due, in cui emerge la verità, il pubblico ha bisogno di stare
dalla parte di Lisbeth, è la sua storia e il mio personaggio aiuta
semplicemente a raccontarla.”
Millennium – Quello che non uccide,
recensione del film con Claire
Foy
E il suo look?
“Per quel che riguarda il look
è stato chiaro da subito che serviva per far capire che era una
donna piena di dolore, che per sedici anni tutti i giorni viene
torturata, è come se provenisse da un altro mondo dove non può
trovare una soluzione, Lisbeth e Camilla si causano dolore a
vicenda. Il look era davvero importante per crearla. Ho sentito
dire che si ispira molto ai film di Bond, ma io credo sia un mix
fra la mia voglia di avere una cicatrice e le sopracciglia bionde,
e il potente outfit rosso.
2119167 – Girl In The Spiders Web
Tutto ciò la rende un’immagine
forte che esalta il suo dolore. Per prepararmi al personaggio ho
fatto delle ricerche ho letto tutto della vicenda di Natascha
Kampusch, (la ragazza rapita per otto anni e costretta a vivere in
una cantina), la sua storia era orribile, ma è stato l’unico modo
per me di capire questo personaggio. Ci sono diverse cose
interessanti del suo essere un villain, c’è uno scontro importante
con Lisbeth dove viene fuori tutta la verità, lei può anche giocare
a fare la cattiva ma è una persona ferita e tutto è racchiuso in
quelle poche scene.”
DOMANDA
SPOILER
Possiamo immaginare Camilla
nel prossimo Millennium?
“Forse perché no? In realtà
abbiamo girato una scena in cui si vedeva morta ai piedi della
montagna, ma l’hanno tagliata. Chi lo sa. Nessuno può dirlo, non so
immaginarla nel prossimo film ci sono così tanti modi in cui può
evolvere la storia, ma ho amato interpretarla e mi piacerebbe farlo
ancora.”
Cosa hai scoperto di te
stessa diventando un’attrice?
“Ho sempre voluto diventare
un’attrice, quando cresci in questa industria la cosa più
importante che non devi mai dimenticare è sentirti sempre grata
dell’opportunità che hai e di avere un occhio di riguardo nei
confronti di te stessa, per restare con i pedi per terra, collegata
ai miei amici, alla mia famiglia. Vorrei diventare mamma, ma è
difficile viaggiando spesso per lavoro, ma questo mestiere è il mio
primo amore. Andare in America a fare il mio lavoro mi ha aperto
nuove strade e opportunità ma è stato come ricominciare
dall’inizio. Con Denis Villeneuve (per Blade Runner 2049, ndr) è
stato bellissimo lavorare, mi sono trovata benissimo ha così tanto
rispetto per gli attori e ti fa sentire al sicuro.”
A cosa stai lavorando
ora?
“Ho rasato i capelli per la
prima serie prodotta da Apple, si chiamerà “See” scritta da Steven
Knight e diretta da Francis Lawrence, con tanti fantastici attori,
sarà incentrata sull’umanità che paga le conseguenze di essere
diventata cieca. Andrà su Apple Tv, abbiamo iniziato già a
girare.”
Si allontana con un sorriso e con
la promessa che sentiremo ancora molto parlare di lei, sicuramente
per la sua bellezza, ma anche per intelligenza di scelte
professionali e carisma.
Il Torino Film
Festival annuncia alcuni titoli che saranno presentati
alla 36° edizione che si terrà dal 23 novembre al 1° dicembre.
I nomi del signor
Sulcic diretto da Elisabetta
Sgarbi con Lučka
Počkaj, Elena Radonicich, Ivana
Pantaleo, Gabriele
Levada, Branko
Završan, Roberto
Herlitzka, Adalberto Maria
Merli, Paolo Graziosi; con la partecipazione
straordinaria di Claudio
Magris e Giorgio
Pressburger; presentato in prima mondiale nella
sezione Festa Mobile.
Una ricercatrice dell’università di
Ferrara va a Trieste per trovare notizie su una donna
seppellita nel cimitero ebraico. Da qui comincia una ricerca a più
voci e volti, tra Italia e Slovenia, attraverso personaggi che,
poco per volta, costruiscono i contorni della storia.
Sperimentazioni linguistiche e geografie politiche e umane di
confine, passato e presente, realtà e finzione si mescolano in
questo nuovo racconto di Elisabetta Sgarbi. Scritto
con Eugenio Lio, musiche a
cura di Franco
Battiato Prodotto da Betty Wrong con Rai Cinema e
distribuito da Istituto Luce Cinecittà; uscita febbraio 2019.
Ovunque
proteggimi diretto da Bonifacio
Angius con Alessandro
Gazale, Francesca
Niedda, Antonio
Angius, Gavino
Ruda, Teresa
Soro, Mario Olivieri, con la
partecipazione di Anna Ferruzzo, sarà
presentato in prima mondiale nella sezione Festa
Mobile. Il film è la storia di Alessandro,
cinquantenne rabbioso, ingenuo e romantico al tempo stesso,
cantante di musica folk. Nella sua vita l’amore è un ricordo
sbiadito, fino a quando, in una corsia d’ospedale, incontra
Francesca, grandi occhi verdi, malinconici e luminosi, i modi
spontanei di una bambina, e il desiderio di fuggire da un mondo che
non gli appartiene più. Nel torrido agosto di una Sardegna fatta di
campagne dorate, cemento rovente, e mare che luccica in lontananza,
Alessandro e Francesca si mettono in viaggio alla ricerca di
un’ultima occasione. Bonifacio Angius – regista
di Perfidia(2014) – dirige un racconto di personaggi
che vogliono uscire dalla loro gabbia e prendere a pugni il
destino. Il film, prodotto da Ascent Film con Rai Cinema,
uscirà al cinema il 29 Novembre distribuito da Ascent Film in
collaborazione con Altrisguardi.
Ragazzi di stadio,
quarant’anni dopo film documentario diretto
da Daniele Segre sarà presentato in
prima mondiale nella sezione Festa Mobile.
Daniele Segre torna a raccontare il
mondo degli ultrà miscelando il repertorio costituito dalle
fotografie pubblicate nel libro Ragazzi di
stadio (Mazzotta, 1980) e dei suoi due
film Il potere deve essere
bianconero(1977) e Ragazzi di
stadio (1980). Fra fumogeni, cori da stadio,
fuochi d’artificio e bandiere tricolori, i protagonisti raccontano
cosa la curva abbia rappresentato per loro nel tempo – una fuga,
una famiglia, un rito arcaico attraverso cui dar sfogo al proprio
istinto – dal passato dei Fighters di Beppe Rossi ai Drughi II
anello curva sud, di oggi, della Juventus.
Il film è una produzione I Cammelli
S.a.s. con Rai Cinema in associazione con 13 Productions e sarà
distribuito in sala da I Cammelli S.a.s.
Colette diretto da Wash
Westmoreland sarà presentato in prima italiana nella
sezione Festa Mobile, e vanta un cast stellare dove
spiccano Keira
Knightley, Dominic
West e Fiona Shaw.
Keira Knightley veste i panni di una
delle figure femminili più rivoluzionarie del ‘900. Dal matrimonio
in giovane età alle relazioni extraconiugali con uomini e donne,
passando per la scrittura, il teatro, il cinema, la moda, Colette
provoca, scandalizza, e arriva a rivendicare la sua arte e il suo
nome (i suoi libri erano pubblicati con il nome del marito Willy,
interpretato da Dominic West). Dal regista di Still
Alice, la storia dell’emancipazione di un’icona, in
un’accurata ricostruzione della sfrontata Belle Époque. Il film
uscirà in Italia il 6 Dicembre distribuito da Vision
Distribution.
Can you ever forgive
me? (Copia
originale)diretto
da Marielle Heller sarà presentato in
prima italiana nella sezione Festa Mobile, ed è una
commedia agra ispirata alle memorie della scrittrice Lee Israel,
con Melissa
McCarthy e Richard E.
Grant.
Quando gli editori si orientano su
libri sempre più semplici e corrivi, la scrittrice Lee Israel si
trova senza lavoro. I suoi tanti volumi dedicati, tra gli altri, a
Katharine Hepburn ed Estée Lauder, non la salvano dal tracollo
economico. Passa allora a redditizie truffe letterarie: falsifica
lettere di celebrità decedute. Falso e originale, copia e
collezionismo, riproducibilità intellettuale più che tecnica. Il
film sarà distribuito in Italia dal 28 febbraio 2019 da 20th
Century Fox.
Mandy diretto da Panos
Cosmatos con Nicolas
Cage, Andrea
Riseborough, Linus Roache, sarà
presentato in prima italiana nella sezione After
Hours.
La serenità di una coppia isolata
nei boschi è spezzata da una setta dedita all’occulto: niente sarà
più come prima. Dal regista di Beyond the Black
Rainbow, un horror lisergico che si sviluppa sinuoso come un
disco suonato al contrario. Ma è anche un indiavolato tour de force
del protagonista: un Nicolas Cage splatter che sbrocca come non ha
mai sbroccato. Sorprendente e sanguinoso: uno dei film dell’anno.
Uscirà in Italia nel 2019 distribuito da Leone Film Group.
Il successo di Venom al
box office mondiale potrebbe ridurre le possibilità che la Sony
ceda completamente i diritti di Spider-Man e dei
personaggi a lui correlati ai Marvel Studios. Con il
film con Tom Hardy, la SONY ha ufficialmente dato
inizio a un Universo Cinematografico suo, che potrebbe fare a meno
di Spider-Man e, nonostante l’avversione della maggior parte dei
critici, il film ha performato bene, raccogliendo l’entusiasmo dei
fan che hanno avuto prova, dal loro punto di vista, che è possibile
realizzare un film sul Simbionte, senza l’Uomo Ragno.
Il piano SONY ha fruttato allo
studio un incasso che
ha superato i 500 milioni in tutto il mondo, cifra sufficiente
a far pensare a un sequel, già preparato dalla
scena post credits di questo primo film. Questa notizia sembra
molto buona per chi ha gradito il film, ma non altrettanto buona
per i fan che sperano che i diritti di Spider-Man possano essere
completamente restituiti alla Marvel – in modo simile a quello che
sta succedendo con gli X-Men e i
Fantastici Quattro alla Fox.
Parlando con Business Insider,
Jeff Bock, analista senior del box-office di
Exhibitor Relations, spiega come il successo finanziario di Venom
abbia rinvigorito i piani di SONY riguardo ad altri diritti sui
personaggi legati a Spider-Man dei quali detengono i diritti.
Secondo lui, se il film fosse stato un flop, lo studio sarebbe
stato più aperto a concludere un accordo con la Disney che
potenzialmente avrebbe restituito i diritti di proprietà
intellettuale alla Marvel.
“Se il film avesse fallito, ci
sarebbe stata una possibilità che Sony sarebbe tornata al tavolo
delle trattative con la Disney. Ora il piano della Marvel è andato
per aria (…) [SONY] ha corso un rischio calcolato con Venom, e ora
che il film ha avuto successo e che diventerà una serie, sembra che
la Disney abbia bisogno di Spider-Man più di quanto SONY abbia
bisogno della Disney… Se alla SONY cominciano ad acquisire costanza
nella realizzazione di buoni film, il pubblico vorrà vederli, e la
Disney dovrà comprare la SONY per riavere i diritti di Spider-Man
(…) Questo è solo l’inizio della rinascita della SONY come uno
studio che può ancora dire la sua al box office: non si
arrenderanno senza combattere”.
L’analista senior di ComScore,
Paul Dergarabedian, ha supportato la dichiarazione
di Bock, citando che il risultato al box office per Venom non farà
altro che motivare la SONY a continuare a investire nel proprio
universo cinematografico. “Un mezzo miliardo di dollari di
entrate per Venom, in tutto il mondo, dimostra che non si tratta di
un colpo di fortuna, e nonostante una critica negativa, il film ha
trovato un grande favore di pubblico che ha abbracciando l’Eddie
Brock di Tom Hardy”, ha dichiarato Dergarabedian.
A parte un sequel diretto di Venom
– che è stato efficacemente impostato nella scena post-credits con
la rivelazione del
personaggio di Cletus Kasady aka Carnage interpretato da
Woody Harrelson – SONY sta anche programmando una
serie di altri progetti che ruotano attorno a personaggi di
Spider-Man, come Morbius il Vampiro Vivente di
Jared Leto e Silver Sable e Black
Cat. Se questi film dovessero avere il successo che a
questo punto SONY si aspetta, forse un crossover con lo Spider-Man
di Tom Holland (che è nel MCU) potrebbe
concretizzarsi. Lo stesso Fleischer pensa che uno scontro tra Venom
e Spider-Man sia inevitabile.
Già in Spider-Man:
Homecoming avevamo dato uno sguardo fugace
all’Iron Spider, ma è grazie
ad Avengers: Infinity War che la nuova
uniforme di Peter Parker è apparsa in tutto il suo
splendore. Nel cinecomic standalone diretto
da Jon Watts infatti il costume non
veniva mai indossato, per cui si immaginava che nel nuovo capitolo
sui Vendicatori potesse cambiare. In realtà non è stato così, e
l’immagine vista in Homecoming corrisponde più o meno a quella del
costume di Infinity War.
Nel frattempo però sono stati
rivelati tutti i concept originali dell’Iron Spider che
contemplavano anche diverse versioni della stessa armatura con
piccoli dettagli di colore e sul logo di Spidey. Potete dargli
un’occhiata qui sotto:
Anthony e Joe
Russo hanno diretto il film, che è prodotto
da Kevin Feige. Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Michael
Grillo e Stan
Lee. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura.
C’è un personaggio della serie
originale di film di Harry Potter che
Eddie Redmayne, interprete di Newt Scamander,
sogna di rivedere sul grande schermo, magari già a partire dal
prossimo capitolo di Animali Fantastici. L’attore
l’ha rivelato in una recente intervista durante la promozione di
I Crimini di Grindelwald (che arriverà nelle
sale il 15 novembre):
“Senza alcuna esitazione dico
Hagrid. E spero segretamente che ad un certo punto arriverà e sarà
meraviglioso…Forse se continuo a ripeterlo a J.K. Rowling un
piccolo Hagrid potrebbe palesarsi prima o poi?“
Come Redmayne anche Katherine Waterson ha
espresso il suo parere in merito:
“Beh, nella timeline di Animali
Fantastici potrebbe essere un bambino…e si, potrebbe
funzionare“.
Animali Fantastici: I
Crimini di Grindelwald è la seconda delle cinque
nuove avventure del Wizarding World di J.K. Rowling.
Alla fine del primo film, il
potente Mago Oscuro Gellert Grindelwald (Johnny Depp), viene
catturato dal MACUSA (Il Magico Congresso degli Stati Uniti
d’America), con l’aiuto di Newt Scamander (Eddie Redmayne).
Tuttavia, come aveva minacciato di fare, Grindelwald riesce a
fuggire dalla detenzione e inizia a radunare i suoi seguaci, la
maggior parte dei quali ignari delle sue vere intenzioni: riunire
dei maghi purosangue per governare su tutti gli esseri
non-magici.
Nel tentativo di contrastare i
piani di Grindelwald, Albus Silente (Jude Law) recluta il suo ex
studente Newt Scamander, che accetterà di aiutarlo, inconsapevole
dei pericoli che si troveranno ad affrontare. Si creeranno
divisioni, l’amore e la lealtà verranno messi a dura prova anche
tra gli amici più stretti e in famiglia, in un mondo magico sempre
più minaccioso e diviso.
Il film presenta un cast corale
guidato da Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison
Sudol, Ezra Miller, con Jude Law e Johnny Depp. Fanno parte del
cast anche Zoë Kravitz, Callum Turner, Claudia Kim, William
Nadylam, Kevin Guthrie, Carmen Ejogo e Poppy Corby-Tuech.
Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwaldè
diretto da David Yates, tratto da una sceneggiatura di J.K.
Rowling, e prodotto da David Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves e
Lionel Wigram.
L’uscita italiana del film è
prevista per il 15 novembre 2018, e sarà distribuito in 2D e 3D nei
cinema selezionati e IMAX dalla Warner Bros. Pictures, una società
della Warner Bros. Entertainment Company.
Nel frattempo, intervistato da
Indiewire, il giovane filmaker americano ha confessato di non
sentire alcuna pressione per questo nuovo progetto e spiegato cosa
intende raggiungere con la prossima avventura di T’Challa:
“Credo che la pressione sarà
sempre lì ad aspettarmi. Ho avuto la possibilità di realizzare tre
lungometraggi, ognuno dei quali aveva il suo specifico tipo di
pressione e sui quali gravavano aspettative diverse […] Ma
qui si tratterà di girare un sequel, il che è qualcosa che non
ho mai fatto prima, ed è un sequel di un film che ho diretto,
quindi penso che ci sarà molta pressione e per questo cercherò di
concentrarmi sul lavoro come sempre. Giorno dopo giorno, un passo
alla volta, eliminando l’ansia intorno a noi, per creare una storia
che abbia un qualche tipo di significato.“
Vi ricordiamo che la
Disney sta lavorando per candidare il film in diverse categorie
nella prossima award season, tra cui:
Miglior Film
Miglior Regia
Miglior sceneggiatura non originale
Miglior attore protagonista
Miglior attore non protagonista
Miglior attrice non protagonista
Migliore fotografia
Miglior montaggio
Migliore scenografia
Migliori costumi
Miglior trucco e parrucco
Miglior missaggio sonoro
Miglior montaggio sonoro
Migliori effetti speciali
Miglior colonna sonora originale
Miglior canzone originale
Di seguito la
sinossi:
Black Panther
segue T’Challa che, dopo gli eventi di Captain America Civil War,
torna a casa, nell’isolata e tecnologicamente ultra avanzata
nazione africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di
nuovo re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il
doppio ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla
prova, quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero
fato di Wakanda e del mondo in pericolo.
Chadwick
Bosemaninterpreta il protagonista, T’Challa, già
visto in Captain America Civil War. Nei ruoli
principali del film ci saranno, oltre a Boseman,
Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman,
Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest
Whitaker e Andy Serkis. Nei
ruoli di comprimari compariranno invece Letitia
Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K.
Brown e John Kani.
La lineup dei prossimi progetti
targati Marvel Studios sembra ormai pronta
e secondo quanto riportato dal sito That Hashtag Show le riprese
del film sugli Eterni potrebbero partire già a
settembre 2019. L’uscita nelle sale invece dovrebbe essere fissata
al 6 novembre 2020.
Vi ricordiamo che la regista
Chloe Zhao è stata scelta per dirigere il
prossimo franchise Marvel basato sui personaggi creati
da Jack Kirby, Gli
Eterni, mentre Matthew e Ryan
Firpo firmeranno la sceneggiatura per l’avventura
della squadra di supereroi che dovrebbe debuttare nel futuro
prossimo al cinema.
Il progetto include gli esseri
superpotenti e quasi immortali conosciuti dai fan dei fumetti
come Eterni e i
mostruosi Deviants, creati da esseri
cosmici conosciuti come Celestials. Le
fonti dicono a The Hollywood Reporter che
un aspetto della storia riguarda la storia d’amore tra Ikaris, un
uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, che ama muoversi tra
gli umani. Il progetto consentirebbe alla Marvel di assemblare un
cast diversificato. La ricerca del regista per un film sugli Eterni
si è ristretta nelle ultime settimane estive, con una rosa dei
candidati composta da: Nicole Kassell, Travis Knight
(Bumblebee, Kubo e la spada
magica) e Cristina
Gallego e Ciro Guerra.
La Zhao, di origine cinese, era già
nota alla Marvel per aver lavorato a una produzione indipendente di
un film su Vedova Nera, il personaggio
interpretato da Scarlett Johansson e che
presto avrà uno standalone ufficiale.
La Marvel non ha commentato
ufficialmente la notizia, ma probabilmente a breve sapremo quale
sarà il futuro del MCU dopo Avengers 4. Tuttavia
l’avvenire è roseo per lo Studio, che con Gli Eterni in ballo e con
i Mutanti che si avvicinano a “casa”, ha ancora moltissimo
materiale per raccontare storie al cinema.
Ottime notizie per i fan di
Breaking Bad: a quanto pare il creatore e
showrunner della serie pluripremiata con Bryan
Cranston e Aaron Paul sta lavorando ad un
adattamento cinematografico la cui destinazione non è ancora chiara
(ovvero se verrà distribuito in sala o in tv). Per ora
scarseggiano ulteriori dettagli sul progetto, come non è stato
ancora confermata la sua identità, dunque sapremo a breve se si
tratterà di un prequel proprio come Better Call
Saul o di un sequel, oppure se torneranno o meno gli
attori della serie originale.
Tutto ciò che sappiamo è che
Vince Gilligan, secondo quanto riportato da più
fonti, scriverà la sceneggiatura e figurerà nelle vesti di
produttore esecutivo. È anche probabile che alla fine dei
giochi assumerà il comando dell’operazione dirigendo il
film. Per quanto riguarda le riprese, sembra che il set sia
pronto a partire già nelle prossime settimane in New Mexico.
Va ricordato che questo speciale
lungometraggio di due ore di Breaking Bad segna il
primo titolo di Gilligan in seguito al nuovo accordo triennale
firmato a luglio con Sony TV. Le fonti parlano di un contratto da
50 milioni di dollari che fa affiancare la figura del produttore a
nomi del calibro di Shonda Rhimes e Ryan
Murphy.
È ufficiale: il vincitore del
Golden Globe, Idris Elba, è stato
eletto l’uomo più sexy vivente dalla rivista
People. Avendo interpretato eroi epici in film
come The Dark Tower e Thor,
cattivi in film come Beasts of No Nation e Il Libro della
Giungla, ed essendo anche uno dei migliori contendenti per
sostituire Daniel Craig nei panni di James
Bond nella serie dell’agente 007, Elba ha guadagnato la
fama non solo per il suo induscusso talento davanti alla macchina
da presa, ma anche per il suo aspetto.
Idris Elba ha
cominciato la sua carriera negli anni ’90 in televisione, ottenendo
i primi riconoscimento e la notorietà dopo essere entrato a far
parte del cast di The Wire della HBO. E, anche se
in seguito avrebbe interpretato ruoli in film come 28
Settimane Dopo e The Losers, la sua fama
è ufficialmente esplosa grazie alla serie tv inglese Luther e, per
quanto riguarda il cinema, grazie alla partecipazione a
Thor, nel 2011, nei panni di Heimdall, ruolo che
ha ricoperto fino a quest’anno in Avengers:
Infinity War.
Questo ruolo gli ha spianato la
strada a parti di spicco con altri registi acclamati come
Ridley Scott in Prometheus e Guillermo del
Toro in Pacific Rim. Ora, dopo tutti questi ruoli di
successo e complessi, l’attore può fregiarsi anche del frivolo
titolo assegnato tutti gli anni dalla rivista.
Idris Elba ha
parlato con People del suo nuovo titolo,
piacevolmente sorpreso di aver ottenuto il titolo che nel 2017 è
stato di Blake Shelton, nel 2016 di Dwayne
“The Rock” Johnson, e nel 2015 di David
Beckham (incidentalmente, Chris
Hemsworth, che ha recitato al fianco di Elba nei tre film
di Thor ed è stato votato come Sexiest Man Alive
nel 2014).
Elba ha scherzato guardandosi allo
specchio, controllandosi e dicendo: “Sì, sei un po’ sexy oggi
– aggiungendo – Ad essere onesti, è stata solo una bella
sensazione, è stata una bella sorpresa – un toccasana per l’ego di
sicuro.”
Trai prossimi appuntamenti al
cinema con l’attore britannico, ricordiamo Hobbs And
Shaw, lo spin off di Fast and Furious, in
cui
recita il ruolo del cattivo, al fianco di Dwayne
Johnson e Jason Statham.
Circa il 60% degli utenti
Netflix guarda ogni mese Film per
bambini e famiglie, proprio per questo motivo il servizio
di intrattenimento via Internet presenta oggi una nuova serie di
contenuti animati originali – sia film che serie TV – per offrire
ai bambini e alle famiglie di tutto il mondo un’ampia scelta di
titoli del genere che più amano.
Sono sei nuovi progetti, così come
i titoli già annunciati in precedenza da Netflix, che sfruttano una
vasta gamma di stili di animazione differenti, tra cui CG (The
Willoughbys di Kris Pearn), 2D (My Father’s Dragon di
Nora Twomey) e stop-motion (Pinocchio di Guillermo del
Toro). Questi nuovi contenuti nascono per soddisfare i gusti di
tutti i membri della famiglia – dai bambini (Mighty Little
Bheem di Rajiv Chilaka) ai ragazzi (Kid Cosmic di
Craig McCracken), fino alle intere famiglie (Maya and the
Three di Jorge Gutierrez).
«Sappiamo che non esiste
un’unica tipologia di famiglia. Vogliamo raccontare storie uniche e
diverse tra loro, che possano essere apprezzate da ogni
famiglia», afferma Melissa Cobb, Netflix Kids and Family Vice
President, «Con la nostra serie di contenuti animati originali,
desideriamo creare nuove occasioni in cui le famiglie possano
riunirsi, ridere insieme e condividere un’esperienza unica, che le
faccia sentire parte di una grande storia».
Di seguito alcuni dei titoli
annunciati.
MAYA AND THE
THREE
MAYA AND THE THREE
(2021) è una serie animata creata, scritta e diretta da Jorge
Gutierrez (Il libro della vita, La tigre).
Ambientata in un mondo mitologico, di ispirazione Mesoamericana,
racconta la storia di una principessa guerriera, che intraprende
una missione per reclutare tre combattenti leggendari, con
l’obiettivo di salvare il mondo degli uomini e degli dei. Silvia
Olivas (Elena di Avalor) è co-sceneggiatrice e
co-produttrice esecutiva, mentre Jeff Ranjo (Oceania)
firma il soggetto di serie.
MY FATHER’S
DRAGON
MY FATHER’S DRAGON
(2021) è un film d’animazione 2D diretto dalla regista Nora
Twomey (The Secret of Kells, The
Breadwinner) e scritto da Meg LeFauve
(Inside
Out, Il viaggio di Arlo) e John Morgan, che sono anche i
produttori esecutivi. Bonnie Curtis e Julie Lynn di Mockingbird
Pictures, stanno curando la produzione del film insieme a Paul
Young di Cartoon Saloon (The Secret of Kells, The
Breadwinner) e Tomm Moore. Basato sui romanzi per bambini di
Ruth Stiles Gannett, My Father’s Dragon racconta la storia
del giovane Elmer Elevator, che fugge alla ricerca di un dragone
sulla Wild Island e trova molto più di quanto avrebbe mai potuto
immaginare. Alan Moloney e Ruth Coady della Parallel Films saranno
anche produttori esecutivi, insieme a Gerry Shirren.
GO! GO! CORY
CARSON
GO! GO! CORY
CARSON (2019) è una serie d’animazione prescolare
realizzata dai Kuku Studios di Berkeley, Alex Woo (Wall-e,
Ratatouille) è produttore esecutivo, insieme a Stanley Moore
(Alla
ricerca di Dory, Monsters University) e Tone Thyne (Wonder
Pet, The Adventures of Napkin Man!). Basato sulla
famosa linea di giocattoliGo! Go! Smart Wheels della VTech
Electronics, Go! Go! Cory Carson segue le avventure
dell’automobile Cory Carson, impegnata a percorrere le tortuose
strade dell’infanzia a Bumperton Hills.
KID COSMIC
KID COSMIC (2020)
è una serie animata, la cui produzione, al momento in corso, è
curata da Craig McCracken (Le Superchicche, Gli amici
immaginari di Casa Foster). La serie racconta la storia di un
ragazzino che sogna di diventare un eroe, e i suoi sogni, diventano
realtà quando inciampa in alcune pietre cosmiche, dotate di poteri
straordinari. Inaspettatamente, la vita da supereroe è
completamente diversa da come la immaginava, e si rivela essere la
sfida più grande che il ragazzo abbia mai dovuto affrontare. Il
protagonista potrebbe essere l’eroe giusto, ma non ci sa proprio
fare!
TRASH TRUCK
TRASH TRUCK (2020)
è una serie animata, prodotta da Max Keane (Dear
Basketball). Hank è un ragazzo di 6 anni che vive all’aria
aperta, ricoperto di sporcizia, con una grande immaginazione e un
migliore amico ancora più grande… un gigantesco camion dei rifiuti.
Dall’imparare a volare all’andare dal dentista, non c’è avventura
che sia troppo grande o troppo piccola per questi due migliori
amici. Glen Keane (La
Sirenetta, Aladdin,
La bella e la bestia) e Gennie Rim (Dear
Basketball) affiancano Max Keane come produttori
esecutivi.
THE
WILLOUGHBYS
THE WILLOUGHBYS
(2020) è un film d’animazione, attualmente in produzione con BRON
Animation a Vancouver, scritto e diretto da Kris Pearn (Piovono
polpette 2). Quando i quattro bambini di Willoughby
vengono abbandonati dai genitori egoisti, devono imparare come
adattare i loro valori antiquati al mondo contemporaneo, per creare
una nuova e moderna famiglia. Basato sul libro di Lois Lowry,
vincitore del Newbery Award, il film vede la collaborazione di
Ricky Gervais, Maya Rudolph, Will Forte, Martin Short,
Alessia Cara e Jane Krakowski.
Film per bambini in arrivo su
Netflix
JACOB AND THE SEA
BEAST
JACOB AND THE SEA
BEAST (2022) è un film d’animazione scritto e diretto dal
regista premio Oscar Chris Williams (Oceania, Big Hero 6, Bolt). Jacob and the Sea
Beast racconta l’epica storia di un affascinante marinaio, che
si trova a navigare in acque inesplorate e scopre un alleato
improbabile in un mostro marino.
KLAUS
KLAUS (2019) è un
film d’animazione in 2D del regista e sceneggiatore Sergio Pablos,
co-creatore di Cattivissimo me. Quando un giovane postino
egoista si troverà a lavorare in una remota città scandinava, la
sua improbabile amicizia con un solitario fabbricante di giocattoli
porterà la storia all’origine della figura di Babbo Natale. Questa
storia senza tempo è realizzata attraverso una combinazione unica
del classico disegno animato a mano con tecnologie digitali
all’avanguardia. Scritto da Pablos, Zach Lewis e Jim Mahoney, la
sceneggiatura si basa su una storia originale di Pablos. Matthew
Teevan, Gustavo Ferrada e Marisa Roman sono i produttori, mentre
Jinko Gotoh (The Lego Movie 2, Il piccolo
principe) è produttore esecutivo. Gli SPA Studios di Sergio
Pablos producono il film a Madrid con Atresmedia Cine, mentre Toon
Boom è partner tecnologico.
MIGHTY LITTLE
BHEEM
MIGHTY LITTLE
BHEEM (2019) è una serie animata, in produzione in India,
diretta dal regista Rajiv Chilaka (Chhota Bheem).
Mighty Little Bheem sarà la prima serie prescolare del
famoso franchise Bheem. Una tragicommedia non verbale, in
cui l’eroe forte, coraggioso e intelligente, Mighty Little Bheem,
viaggia attraverso la sua città e si trova ad affrontare avventure
folli, spesso in cerca del dolce tipico indiano “laddu”, il suo
piatto preferito.
MOTOWN MAGIC
MOTOWN MAGIC (20
novembre 2018) è una serie animata per famiglie di Josh Wakely
(Beat Bugs), che raccoglie 52 nuove versioni dei classici
successi firmati da Motown: brani di celebri artisti, tra cui The
Jackson 5, The Temptations, Stevie Wonder, Marvin Gaye, The
Supremes e Smokey Robinson. La serie segue Ben, un bambino di 8
anni con un cuore grande e un’incredibile immaginazione, che
trasforma la sua città dando vita alla colorata arte di strada
grazie a un pennello magico.
OVER THE
MOON
OVER THE MOON
(2020) è un’avventura musicale con protagonista una bambina che
costruisce una nave spaziale per viaggiare sulla luna e dimostrare
al papà l’esistenza della leggendaria Dea della Luna. Quando
raggiunge il satellite, scopre inaspettatamente un mondo
stravagante pieno di creature fantastiche, alcune la minacciano,
altre la aiuteranno a ritrovare la strada di casa. Diretto da Glen
Keane (La
Sirenetta, Aladdin, La bella e la
bestia), scritto da Audrey Wells (Sotto il sole della
Toscana, George il re della giungla…?), prodotto da
Gennie Rim (Dear Basketball), e con Janet Yang (Il
circolo della fortuna e della felicità) nel ruolo di
produttrice esecutiva. Le canzoni sono scritte da Christopher
Curtis, Marjorie Duffield, e Helen Park. La co-produzione di Pearl
Studio.
PINOCCHIO
PINOCCHIO (2021)
segna il debutto alla regia di un film d’animazione per il regista
premio Oscar Guillermo del Toro (La
forma dell’acqua). Un musical in stop motion, progetto che
Guillermo del Toro ha a cuore da tutta la vita, sarà ambientato in
Italia negli anni Trenta. Pinocchio è una produzione di
Guillermo del Toro, The Jim Henson Company (The Dark Crystal:
Age of Resistance), e ShadowMachine (Bojack
Horseman), che ospiterà la produzione animata in stop-motion.
Accanto a Del Toro, la produzione sarà curata da Lisa Henson, Alex
Bulkley di ShadowMachine, Corey Campodonico, e Gary Ungar di Exile
Entertainment. Blanca Lista sarà co-produttrice. Patrick McHale
(Over The Garden Wall) scriverà la sceneggiatura insieme a
del Toro, Mark Gustafson (Fantastic Mr. Fox) sarà co-regista e Guy
Davis co-production designer, prendendo dall’originale concezione
dell’ilustratore Gris Grimly per il personaggio di Pinocchio. I
pupazzi del film saranno realizzati da Mackinnon e Saunders (La
sposa cadavere).
WENDELL &
WILD
WENDELL & WILD
(2021) è un film d’animazione dello scrittore e regista Henry
Selick (Nightmare Before Christmas, Coraline e la
porta magica) e dello scrittore Jordan Peele (Key &
Peele, Get Out) con Monkeypaw Productions. Due
fratelli demoni fuggono dall’Oltretomba e si trovano in una città
in cui devono sfuggire a Kat, un demone adolescente che cerca di
distruggerli. I produttori esecutivi sono Win Rosenfeld per
Monkeypaw, Peter Principato e Joel Zadak per Principato-Young,
Lindsay Williams ed Eddie Gamarra per The Gotham Group. L’artista
argentino Pablo Lobato disegnerà i personaggi.
Warner Bros ha
diffuso il trailer ufficiale di L’esorcismo di Hannah
Grace, il nuovo film horror che arriverà al cinema il 31
gennaio 2019.
Diretto da Diederik Van
Rooijen L’esorcismo di Hannah Grace vede
protagonista Shay
Mitchell.
L’esorcismo di Hannah
Grace, il film
Un esorcismo difficile si conclude
con la morte violenta di una giovane donna. Mesi dopo, Megan Reed
(Shay Mitchell) sta lavorando al turno di notte in obitorio, quando
prende in consegna un cadavere sfigurato. Da sola, nei corridoi del
seminterrato, Megan si trova ad affrontare visioni terrificanti e
inizia a sospettare che il corpo possa essere posseduto da una
spietata forza demoniaca.
Dopo i recenti
Geostorm e Nella tana dei
lupi, Gerald Butler torna
all’action-thriller con Hunter Killer – Caccia negli
abissi, diretto da Donovan Marsh
e che vede anche la partecipazione del rapper
Common e del neo premio Oscar Gary
Oldman. Il film, basato sul romanzo Firing
Point, di Don Keith e George
Wallace, e in sala dall’8 novembre, conduce lo spettatore
nel pieno di una guerra fredda mai realmente conclusasi, dove Stati
Uniti e Russia vivono costantemente sul baratro dell’ostilità.
Protagonista del film è Joe Glass
(Gerald Butler), capitano di un sottomarino
americano, che navigando nelle profondità del Mar Glaciale Artico
con il suo equipaggio, viene a conoscenza di un segreto colpo di
stato russo che minaccia di distruggere l’ordine mondiale. Suo
compito sarà quello di infiltrarsi nelle acque nemiche per
recuperare il presidente russo preso in ostaggio, e impedire la
Terza Guerra Mondiale.
È curioso notare come in un
ristretto arco temporale si avvicendino sugli schermi
cinematografici due film ambientati all’interno di un sottomarino.
Oltre a questo Hunter Killer, è Kursk l’altro,
diretto dal regista Thomas Vinterberg e presentato
alla scorsa Festa del Cinema di
Roma. Benché trattino due storie piuttosto diverse,
c’è un elemento comune che è ben presente nel film di Vinterberg ed
è invece carente in quello di Marsh: la tensione. Per un
action-thriller di questo tipo, ispirato a celebri film come
Caccia a Ottobre Rosso, la tensione è
tutto. Elemento fondamentale per attrarre lo spettatore e
conquistarne il favore.
Hunter
Killer presenta una dettagliata ricostruzione della
vita in un sottomarino, e quest’attenzione ai particolari favorisce
certamente la visione, ma le sequenze in grado di generare una
concreta tensione sono poche. Complici i numerosi cliché del
genere, il già visto sull’argomento e una serie di dialoghi
pomposi, risulta complesso provare un vero trasporto emotivo nei
confronti di quanto si sussegue nel film. Il film è strutturato
inoltre su tre diversi piani narrativi, quello ambientato nel
sottomarino, quello che segue il gruppo di militari intenti nel
recupero del presidente russo, e l’ultimo ambientato nelle sale
operative dei servizi segreti. Costruendo tre film in uno, al
regista e agli sceneggiatori va riconosciuto il pregio di essere
stati in grado di tenersi lontani dalla confusione che poteva
generarsi da questo intreccio.
Per ovvi motivi è la storia
all’interno del sottomarino a suscitare maggiore interesse. È qui
che si verificano le dinamiche di gruppo e i rapporti di fiducia
che decretano il successo della missione. All’interno del
sottomarino si verificano le scene madre del film, e, nonostante
manchi un sano senso di claustrofobia, quanto avviene sembra
sufficiente per sopperire in parte a questa mancanza.
Hunter Killer riesce in fin dei conti a
sfoggiare un discreto intrattenimento, senza scadere in un numero
esagerato di assurdità che avrebbero certamente reso il tutto una
farsa. Mantenendosi concreto e realistico il film saprà soddisfare
gli amanti del genere, mancando tuttavia di quelle caratteristiche
che avrebbero potuto decretarne un maggior successo.
Arriva il 22 novembre nelle sale
italiane A Private War, il film diretto da
Matthew Heineman, con protagonista Rosamund
Pike, e al suo fianco Jamie Dornan e Stanley Tucci.
In A Private War
Marie Colvin (Rosamund
Pike), un’espatriata di origine americana che lavora a
Londra come corrispondente di guerra per il Sunday Times, è la
prima giornalista straniera a riuscire ad entrare nello Sri Lanka
occupato dalle Tigri Tamil, in quella occasione verrà ferita, ma
non rinuncerà a tornare a testimoniare la guerra in paesi come
Afghanistan, Libia e Iraq.
A Private War, la trama
Nel 2012 la Colvin è l’ultima
giornalista a abbandonare Homs, distrutta dalla guerra e ultima a
voler testimoniare che la guerra contro il regime di Assad stava
facendo vittime quasi esclusivamente civili. Marie Colvin e un
altro collega verranno uccisi sotto un bombardamento proprio in
quella città.
In questo periodo di discussione su
“fake news” e sul valore stesso del giornalismo, è importante
riflettere su come questa professione sia a volte una vera prova di
coraggio e di fatica. A partire da chi ogni giorno cerca di fare
una cronaca esatta e equilibrata di ciò che accade nel mondo, nella
propria città, nelle alte sfere dell’economia e della politica,
fino a quelli che la pelle la mettono veramente in gioco, indagando
sulla criminalità organizzata o andando, come Marie Colvin, al
fronte senza essere soldati.
La performance di Rosamund Pike
Rosamund
Pike regala ancora una volta una performance intensa e
ispirata, incarnando una donna che vive divisa tra due mondi:
quello ricco e borghese della Londra in cui ha sede il suo giornale
e quello devastato, polveroso e privo di ogni cosa dei paesi in
guerra in cui va per raccontare quello che accade.
Questa situazione doppia e opposta,
questa guerra interiore e privata, non può che generare un trauma,
come dice il suo personaggio “Solo chi è pazzo non prova più nulla
in queste situazioni”. Un po’ come accade nei film di guerra, come
in American Sniper di
Clint Eastwood e anche in Hurt
Locker, Marie ha una dipendenza dalla vita al fronte. Il
suo collega fotografo Paul Conroy (Jamie
Dornan) definisce esattamente il suo stato: ha
sviluppato una dipendenza dalla guerra.
Presentato alla 13a Festa del
cinema di Roma, A Private War ha come spina
dorsale una delle tematiche che hanno caratterizzato i film di
questa selezione: la passione per quello che si fa che porta ad
andare contro ogni buon senso e a volte, porta alla tomba. A fine
visione, quello che resta del film è il pensiero di come persone
come Marie Colvin siano sconsiderate e necessarie
allo stesso tempo, per restituire un racconto della realtà che
superi i confini del nostro zerbino.
A Private War
viene distribuito nello stesso anno del documentario Under
the wire, realizzato dallo stesso Christopher
Martin e tratto dal libro omonimo di Paul Conroy, che ha
accompagnato Marie Colvin fino all’ultimo.
Il film Disney Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni, è
arricchito da una performance speciale eseguita da Misty
Copeland, ballerina principale dell’American Ballet
Theatre. Nel film, Copeland è la star del balletto eseguito per la
giovane protagonista Clara durante lo spettacolo che racconta la
storia dei Quattro Regni attraverso la danza. “All’inizio dello
spettacolo, sono una bambola che raffigura una ballerina”,
spiega Copeland. “Prendo vita e sveglio ogni terra: la Terra
dei Fiori, la Terra dei Fiocchi di Neve e la Terra dei Dolci. Tutte
le terre vengono messe in luce in modo bellissimo mentre la
Ballerina le risveglia e le riunisce”.
La performance racconta anche la
storia decisamente differente del Quarto Regno. “Per me, la
scena con i topi è stata la più divertente”, afferma Copeland.
“Amo l’aspetto recitativo della danza: mostrare la mia paura
nei confronti di quei giganteschi topi è stato davvero
emozionante”.
Come ballerina principale
dell’American Ballet Theatre, Copeland ha ballato sui palcoscenici
di tutto il mondo. Ma Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni è
stata un’esperienza speciale. “Entrare a far parte di una
storia così importante per me, che è stata anche una delle ragioni
che mi hanno spinto a diventare una ballerina, è davvero un sogno
che diventa realtà”, afferma Copeland. “Lo Schiaccianoci è
stato il primo balletto che io abbia mai eseguito. Quando ho
interpretato il ruolo di Clara, avevo 13 anni e ballavo da circa
otto o nove mesi. Poi, l’anno successivo, ho interpretato la Fata
Confetto”.
Ecco la nostra intervista a Misty
Copeland per Lo Schiaccianoci e i Quattro
Regni
Diretto da Lasse Hallström e Joe
Johnston, il film Disney Lo Schiaccianoci e i Quattro
Regni porta sul grande schermo le magiche atmosfere
ispirate al celebre racconto Lo Schiaccianoci e il Re dei Topi
scritto nel 1816 da E.T.A. Hoffmann.
Per continuare la celebrazione del
50esimo anniversario di 2001: ODISSEA
NELLO SPAZIO, Warner Bros. Entertainment
Italia distribuirà dal 13 novembre la
versione 4K Ultra HD dell’innovativo capolavoro
sci-fi di Stanley Kubrick vincitore del premio
Oscar® per i migliori effetti speciali.
Il cofanetto conterrà anche il
Blu-rayTM dell’edizione rimasterizzata del film,
disponibile solo in questa edizione e un terzo disco
Blu-rayTM con i contenuti speciali.
Considerato una delle più grandi pellicole non solo del genere
fantascientifico ma della cinematografia in generale, il film è
stato recentemente riportato con grande successo nei cinema
italiani per festeggiare il 50esimo anniversario, registrando oltre
200 mila euro di incasso al box office.
Per la prima volta dall’uscita al
cinema nel 1968, le immagini del negativo originale sono state ora
impresse su una pellicola 70mm. A collaborare con il team di Warner
Bros. Pictures durante tutto il processo è stato il regista e fan
di Kubrick Christopher Nolan: “2001, per quanto mi
riguarda, è il film più cinematografico che sia mai stato
realizzato ed è stato un onore e un privilegio poterlo condividere
con una nuova generazione. Il 4K UHD permette di ottenere,
direttamente a casa, l’esperienza più vicina alla visione della
pellicola originale. Il capolavoro di Kubrick venne originariamente
presentato in pellicola di grande formato e la gamma cromatica più
profonda e la risoluzione superiore si avvicinano il più possibile
alla qualità dell’originale analogico”. Allo stesso modo, la
versione in 4K è stata rimasterizzata dal negativo originale in
65mm, mentre l’audio include una traccia 5.1 DTS-HD Master Audio
oltre alle 6 tracce presenti nell’originale del 1968.
Con 2001: ODISSEA
NELLO SPAZIO, Kubrick ha ridefinito i limiti della
cinematografia e si è confermato uno dei registi più rivoluzionari
e influenti di tutti i tempi. Alla sua prima uscita nel 1968 il
film conquistò gli animi di critica e pubblico e gli effetti del
suo impatto sono visibili anche al giorno d’oggi. La sceneggiatura
del film fu curata da Kubrick e Arthur C. Clarke ispirandosi al
racconto breve di quest’ultimo La sentinella.
SINOSSI Il folgorante successo di Stanley Kubrick, vincitore di un
premio Oscar®, è un dramma suggestivo dell’uomo contro la macchina,
un’incredibile fusione di musica e movimento. Kubrick (che ha
scritto la sceneggiatura insieme ad Arthur C. Clarke) inizia dai
nostri antenati preistorici, poi attraversa i millenni (con uno dei
jump cut più strabilianti della storia del cinema) fino allo spazio
colonizzato per poi scaraventare l’astronauta Bowman, nelle
profondità ignote dello spazio, forse addirittura verso
l’immortalità. “Apri la saracinesca esterna Hal”. E che abbia
inizio un incredibile viaggio senza precedenti.
Dopo il grande successo al box
office americano e l’entusiasmo di critica e pubblico, arriva anche
in Italia il thriller sorpresa dell’anno, Un piccolo
favore, scritto e diretto da Paul
Feig. Il regista di commedie cult – come Le amiche
della sposa, Spy e Ghostbusters – confeziona
un mystery imprevedibile sulla scia de L’amore
Bugiardo – Gone Girl e La ragazza del treno, un noir
contemporaneo che indaga sulla fiducia all’interno delle relazioni,
sui confini dell’ambiguità e sulla spasmodica ricerca della
perfezione.
Adattamento dell’omonimo romanzo,
scritto da Darcey Bell e edito in Italia da
Rizzoli, Un piccolo favore vede due
amiche al centro di un intreccio di segreti inconfessabili e fatali
bugie: Blake Lively, icona internazionale e
attrice di talento (Adeline, Café Society) e la
candidata agli Oscar® Anna Kendrick (Tra le
nuvole, Pitch Perfect). Nel cast anche Henry Golding
(Crazy Rich Asians) e Rupert Friend (Homeland,
The Young Victoria).
Il film è un’esclusiva per l’Italia
di Leone Film Group in collaborazione con
Rai Cinema e sarà distribuito da 01
Distribution a partire dal 13
dicembre.
SINOSSI – Stephanie
(Anna Kendrick) è una mamma vlogger che cerca di scoprire la verità
dietro la scomparsa della sua migliore amica, Emily (Blake Lively).
Stephanie è affiancata dal marito di Emily, Sean (Henry Golding),
in questa ricerca che darà vita a colpi di scena, tradimenti,
segreti e rivelazioni, amori, omicidi e vendette.
Revenge of the Fans
è un portale che non ha sempre riferito informazioni corrette o
accertate su quello che riguarda il mondo del cinema, ma in almeno
un paio di occasioni è riuscito a diffondere dettagli interessanti
su delle produzioni, colpi ben messi a segno che rendono
particolarmente interessante questo nuovo report su The
Batman.
Secondo il sito, qualche settimana
fa, Ben Affleck ha iniziato a scaldarsi all’idea
di indossare il mantello e il cappuccio e la Warner
Bros. sembra ancora entusiasta che l’attore sia legato al
ruolo. Matt Reeves, tuttavia, vuole coinvolgere un
attore più giovane per interpretare il ruolo e quando lo studio gli
ha suggerito di farlo apparire comunque nel film, l’aria è
diventata tesa.
Alla Warner Bros.
piaceva quell’idea perché significava che Affleck poteva tornare
per i futuri film collettivi, mentre Reeves poteva raccontare una
storia che non sarebbe stata costretta a essere legata a Shazam!
o Wonder Woman 1984. Il film potrebbe quindi
essere una vera avventura indipendente, ambientata in un momento
che precede l’ingresso di Affleck nel DC Expanded
Universe, ovvero Batman v
Superman: Dawn of Justice.
In ogni caso, Reeves ha detto no
all’idea perché non voleva che il suo Cavaliere
Oscuro fosse “contaminato” dal passato, specialmente nel
momento in cui il Batman di Affleck ha così diviso
il pubblico.
Di conseguenza, sembra che
The Batman sarà un riavvio e il futuro di Affleck
rimane in dubbio, ma chiaramente si tratta di informazioni non
ufficiali e quindi non sappiamo dire quante di queste cose possono
essere reali notizie e quante semplici rumors e congetture.
Tempo fa fu lo stesso Kevin
Feige a negare qualsiasi principio di
rivalità tra i due più grandi colossi dell’intrattenimento
cinefumettistico americano, ovvero Marvel Studios e
DC, affermando che questa sfida “è molto più
presente nella stampa, e che bisognerebbe essere felici dei
successi reciproci, perché quando i film vanno bene e sono ben
accolti è un bene per tutti noi”. Ma esiste davvero qualcosa
che rende queste aziende diverse? Cosa risulta vincente nella
strategia del MCU rispetto all’universo condiviso
DC?
Proviamo a spiegarlo in 5 punti fondamentali:
1Convincere il proprio
pubblico
Una recente indagine ha confermato che i film
Marvel registrano sempre successi al box office perché il suo
pubblico di riferimento (e non solo, anche neofiti di fumetti) li
trova sostanzialmente più emozionanti e coinvolgenti della
concorrenza DC.
Basterebbe osservare la reazione delle persone
davanti ai trailer e le loro espressioni facciali per capire quanto
sia subito positivo il riscontro, come nel caso del primo
footage di Guardiani della Galassia
Vol.2, dove l’indice di apprezzamento “emotivo” è
balzato al 78%, mentre per Justice League lo
stesso indice è sceso al 71%. Risultati che evidentemente si
ripetono anche quando il film esce in sala.
Come vi abbiamo già mostrato,
l’Art book dedicato ad Avengers: Infinity War ha
mostrato i concept originali per il film dei fratelli
Russo, e dopo le prime immagini a bassa risoluzione, sono
stati diffusi gli originali in HD che potete vedere di seguito.
Nella grande mole di immagini, che
ricreano più o meno fedelmente ciò che è poi stato trasformato in
film, possiamo notare un paio di differenze sostanziali tra ciò che
era stato pensato e ciò che invece abbiamo avuto sul grande
schermo.
In particolare, è degno di nota il
concept che mostra Vision alle prese con Mascella
d’Ebano, scena che non abbiamo visto al cinema, e anche i
due concept che mostrano una reazione strana del Guanto dell’Infinito a seguito dello schiocco.
Il potentissimo manufatto sembra diventare evanescente sulla mano
di Thanos, forse la rappresentazione grafica dell’enorme sforzo
compiuto nel distruggere metà degli esseri viventi dell’universo,
con un solo gesto. Quello sforzo è stato reso, al cinema, con la
realizzazione di crepe e rotture su tutta la superficie del guanto,
una scelta visivamente più “concreta” e comprensibile da parte
dello spettatore.
Sempre trai concept più suggestivi,
segnaliamo quelli relativi al combattimento di Scarlet
Witch contro Thanos, e soprattutto quello che rappresenta
il Mondo dell’Anima, con una piccola Gamora in
silhouette, al centro della scena.
Ecco di seguito tutti i concept originali in HD per Avengers:
Infinity War
Cosa avverrà dopo il terribile schiocco di Thanos? Lo sapremo
nel film che chiuderà la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.
Avengers 4
arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony
e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del
Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris
Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict
Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul
Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia
Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt,
Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie
Larson.
Arriverà il prossimo 22 novembre al
cinema Robin Hood – L’Origine della Leggenda. Dopo
versioni comiche, drammatiche, riletture in chiave moderna e in
animazione, arriva una nuova versione del mito del bandito di
Sherwood. Questa volta, a interpretare il personaggio, c’è il
giovane Taron Egerton, conosciuto per il suo ruolo
da protagonista in Kingsman: The Secret Service (e
sequel).
A dirigere il film c’è invece
Otto Bathurst, noto per il
suo lavoro su piccolo schermo, tra cui spiccano Black
Mirror e Peaky Blinders, che adatta per il grande schermo
la sceneggiatura di Joby Harold (autore dello
script di Knights Of The Round Table di
Guy Ritchie).
Al fianco di Egerton ci sono
Jamie Dornan (nei panni di Will Scarlett) il
premio Oscar Jamie Foxx (che interpreterà invece
Little John), Eve Hewson (che vestirà i panni di
Lady Marian) e Ben Mendelsohn (Sceriffo di
Nottingham).
Di seguito potete vedere delle clip
in originale dal film:
Di seguito, invece, ecco una ricca
gallery di foto in alta risoluzione, poster internazionali e
character poster in cui vediamo da vicino tutti i protagonisti del
film:
1 di 23
Robin (Taron Egerton, left)
and John (Jamie Foxx, right) in ROBIN HOOD. Photo by: Attila
Szvacsek.
Taron Egerton stars as
‘Robin Hood’ in ROBIN HOOD. Photo by: Larry Horricks.
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Taron Egerton stars as
‘Robin Hood’ in ROBIN HOOD. Photo by: Larry Horricks.
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Tuck (Tim Minchin, left)
and Robin (Taron Egerton, right) in ROBIN HOOD. Photo by: Attila
Szvacsek.
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Guarda il trailer italiano di
Robin Hood – L’origine della Leggenda
Il segreto della leggenda di Robin
Hood in un entusiasmante film d’azione e avventura. Al ritorno
dalle Crociate, Robin di Loxley (Taron Egerton)
scopre che l’intera contea di Nottingham è dominata dalla
corruzione. L’ingiustizia e la povertà in cui vive il suo popolo lo
spingono così a tramare per organizzare un’audace rivolta contro la
potente Corona d’Inghilterra. Ma per farlo ha bisogno di un
mentore: un abile quanto sprezzante comandante conosciuto durante
la guerra (Jamie Foxx). Grazie a lui, il temerario
Robin diventerà il leggendario Robin Hood e, forse, cercherà anche
di riconquistare un amore che credeva perduto.
Robin Hood – L’Origine della Leggenda,
la recensione
Membro della “famiglia” dei Marvel Studios soltanto da due
anni, Doctor Strange si è subito guadagnato
l’affetto dei fan anche grazie all’interpretazione di
Benedict Cumberbatch che ha fugato immediatamente
qualsiasi dubbio sulla riuscita o meno del suo adattamento del
personaggio. Finora è apparso nel suo standalone diretto da Scott
Derrickson, in un breve cameo di Thor: Ragnarok e
in Avengers: Infinity War, ma la sua presenza
dovrebbe essere assicurata in Avengers 4 e in
eventuale sequel da solista.
Riguardo l’eroe e il suo percorso
nel MCU, l’attore ne ha parlato in una recente intervista dove ha
confessato qual è il suo più grande rimpianto all’interno
dell’esperienza con la Marvel:
“Se c’è qualcosa che rimpiango
davvero è il non aver avuto modo di vedere la reazione del pubblico
in sala durante le proiezioni di Infinity War. Purtroppo abbiamo
affrontato un lungo ed estenuante press tour e dovevo trascorrere
del tempo con la mia famiglia, una vacanza insomma. Penso di aver
avuto una piccola pausa e subito dopo ho iniziato le riprese di un
nuovo film…“
Anthony e Joe
Russo hanno diretto il film, che è prodotto
da Kevin Feige. Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Michael
Grillo e Stan
Lee. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura.
La 20th Century
Fox ha diffuso il titolo, il logo e la data d’uscita della
versione PG-13 di Deadpool 2. In
accordo con quanto riportato da Deadline, la nuova versione del
film, che immaginiamo sarà edulcorata rispetto a quella vista in
sala lo scorso maggio, si intitolerà Once Upon a
Deadpool (C’era un Deapool, a fare eco alla formula con
cui cominciano le favole ‘C’era una volta…”), e uscirà negli USA il
12 dicembre, rimanendo in sala fino alla vigilia di Natale.
Nonostante in molti abbiano
considerato questa operazione soltanto un modo per rastrellare
altri soldi dagli spettatori, il film mostrerà molto scene inedite
con Ryan Reynolds con l’attore di Blue Jeans,
Fred Savage, e soprattutto garantirà una parte
dell’incasso (un dollaro per ogni biglietto) all’associazione
F-ck Cancer, temporaneamente rinominata
Fudge Cancer, di cui Deadpool e Reynolds sono
promotori.
L’attore protagonista ha spiegato:
“La Fox mi ha chiesto una versione per ragazzi di Deadpool da
quando abbiamo cominciato, dal 2006, in pratica, e da allora io gli
ho sempre detto di no. Ora, solo per questa volta, ho detto di sì,
a due condizioni. La prima è che una porzione degli incassi sia
devoluta in beneficenza. La seconda è che volevo rapire Fred
Savage. La seconda condizione richiede qualche spiegazione…” E
siamo sicuri che presto arriverà!
Ecco il logo ufficiale della nuova
versione di Deadpool 2
Deadpool 2 di
David Leitch è interpretato da Ryan Reynolds nei panni del Mercenario
Chiacchierone, Morena Baccarin nei panni di Vanessa, T.J. Miller come Weasel, Leslie
Uggams come Blind Al, Brianna Hildebrand
come Negasonic Teenage Warhead, Stefan Kapičić
come Colosso, Zazie Beetz come Domino, Julian
Dennison come Russell e Josh Brolin come Cable.
Un’amicizia speciale e magica
quella tra Berni e il Giovane Faraone, storia
diretta da Marco Chiarini in un lungometraggio prodotto da
3ZERO2 e The Walt Disney Company
Italia con il sostegno di Film Commission Torino
Piemonte.
Si concludono oggi le 4 settimane
di riprese interamente torinesi di “Berni e il Giovane Faraone”, la
favola che unisce la modernità di Berni – l’esordiente Emily De
Meyer – al mondo dell’antichità egizia incarnato dal giovane
Faraone interpretato da Jacopo Barzaghi.
Location principale delle riprese è stata naturalmente il Museo
Egizio, centro dell’avventura che racconta il risveglio della
giovane mummia-faraone, Ramses detto Ram, e della sua amicizia con
Berni, ragazzina che vive con la madre archeologa all’interno del
Museo.
Daniel Frigo, Country Manager The Walt Disney
Company Italia ha dichiarato “Siamo davvero molto entusiasti di
poter dare vita a questa nuova produzione tutta italiana, alla
scoperta di un mondo tanto misterioso quanto affascinante. A
rendere tutto ancora più avvincente è la disponibilità di un set
prestigioso come il Museo Egizio di Torino, il più antico al mondo
nella sua categoria”.
Piero Crispino , Produttore per 3Zero2 continua
“Un film particolare ed unico: per la prima volta un film
fantasy, genere che già rappresenta un’eccezione per il cinema
italiano, racconta una storia ambientata nel bellissimo Museo
Egizio di Torino. Il fascino della città e di queste location così
particolari esalterà l’estetica del film e contribuirà in modo
determinante a dare un grande spessore al racconto”.
“La collaborazione con Disney e 3ZERO2” – ha
dichiarato Evelina Christillin, Presidente del
Museo Egizio – “è stata un’ottima opportunità per tutti:
ambientando il racconto nelle sale museali, la produzione ha scelto
di puntare sul patrimonio culturale e, parallelamente, ha
consentito all’Egizio di diventare ancora più famigliare per i
giovanissimi, un luogo in cui far viaggiare la fantasia. Anche da
un punto di vista operativo è stato un rapporto assai proficuo, che
non ha sottratto il museo ai suoi visitatori neppur per un’ora.
Tutte le riprese si sono svolte con modalità impeccabile in orario
di chiusura e nel pieno rispetto delle collezioni”.
“Un progetto importante per la nostra Città sotto vari punti
di vista, realizzato con una troupe composta quasi interamente da
professionisti locali, circa 30 su 42” commenta il Presidente
di FCTP Paolo Damilano, aggiungendo che
“l’avventura fiabesca dei due fanciulli è incentrata sul mondo
egizio, valorizzando in maniera inedita un polo museale che è
un’eccellenza internazionale e motivo d’orgoglio torinese. A questo
si aggiunge il grande piacere di poter vedere in produzione un
progetto nato nel 2015 proprio dal laboratorio di scrittura
promosso da FCTP, FictionLab, dove gli autori ebbero l’opportunità
di sviluppare una prima versione del concept”.
Oltre al Museo Egizio le riprese di “Berni e il Giovane Faraone”
hanno toccato il Collegio San Giuseppe, IRV – Istituto di Riposo
per la Vecchiaia (Poveri Vecchi) e ville private in Torino e in
Moncalieri . Altro importante elemento distintivo della produzione
è stato l’applicazione del protocollo Edison Green
Movie, le prime linee guida europee per il cinema
sostenibile, che ha messo in pratica varie misure previste dal
progetto Green Set curato da FCTP.
Seguendo Edison Green Movie, 3ZERO2 ha ripensato
l’intero ciclo produttivo del film adottando comportamenti di
risparmio, rispetto e uso intelligente delle risorse.
L’applicazione del protocollo a tutte le fasi di produzione ha
permesso di ottimizzare i consumi energetici e di materiali
contribuendo a ridurre l’impatto ambientale del film e portando
concreti risparmi economici.
Netflix annuncia
la produzione di Jacob And The Sea Beast,
il film d’animazione scritto e diretto dal premio Oscar
Chris Williams (Oceania,
Big Hero 6 e Bolt).
Il film racconta l’epica storia di
un marinaio che naviga tra acque sconosciute e trova in un mostro
di mare un improbabile alleato.
Chris Williams ha
dichiarato “Jacob and the Sea Beastè
il tipo di storia che ho da sempre voluto raccontare. Si tratta di
una favola di grandi avventure, dove il nostro eroe abbandona il
mondo sicuro per inoltrarsi tra le acque inesplorate. Sono grato
per le opportunità e la creatività che ho incontrato e scoperto
durante la mia carriera e sono veramente entusiasta di lanciarmi in
un questo nuovo progetto. Sento una meravigliosa energia con
Netflix, dove straordinari talenti provenienti da diversi mondi si
riuniscono per costruire qualcosa di nuovo insieme”.
Melissa Cobb,
Netflix Vice President Kids & Family, ha aggiunto: “Chris è uno
dei più talentuosi registi nel mondo dell’animazione e il suo stile
unico e riconoscibile uscirà attraverso una toccante favola di
antichi predatori che lottano per catturare una bellissima e
mitologica creatura di mare tra le acque profonde. Questo è
esattamente il genere di investimento a cui punta Netflix per i
progetti di animazione pensati per la famiglia: una storia
avvincente, ricca di avventure, con personaggi brillanti e ricchi
di sfumature”.
Jacob and The Sea Beast debutterà su Netflix
nel 2022.
Robert Downey Jr. alla prima
del film Disney e Marvel "Avengers: Infinity War" tenutasi all'El
Capitan Theatre di Hollywood, USA, il 23 aprile 2018.- Foto di
PopularImages Via Depositphoto.com
Robert Downey Jr.
e Chris Evans sono le colonne portanti del
Marvel Cinematic Universe e forse i
volti più noti e amati dai fan di tutto il mondo. Sappiamo già che
l’interprete di Captain America appenderà il suo
costume al chiodo dopo Avengers 4 (e l’ha annunciato qualche settimana
fa con un toccante messaggio di congedo), mentre la situazione
contrattuale di Downey Jr. è leggermente diversa; a quanto pare
potrebbe tornare nei prossimi film del MCU ma con piccoli cameo,
riducendo così il suo screentime.
Negli anni li abbiamo visti
diventare grandi amici e non soltanto colleghi di avventure, come
testimoniano i numerosi scherzi condivisi su Twitter dalle due
star. L’ultimo arriva direttamente dal nostro amato Tony Stark, che
ha rilanciato con un’immagine la “perfetta colazione per Steve
Rogers“: uno sforna waffle a forma di scudo!
Circa un mese fa Robert
Downey Jr. aveva risposto al toccante addio di
Evans con un altrettanto toccante post social.
L’interprete di Iron
Man aveva infatti condiviso una foto tratta
da Toy Story che mostrava lo
sceriffo Woody con Buzz. I due personaggi
Pixar sono modificati in modo tale che Woody sia corrispondente a
Cap e Buzz a Iron Man, mentre la scritta sulle loro teste
recita “to Infinity (War) and Beyond”, ovvero la
catch phrase di Buzz (Verso l’infinito e oltre), modificata e
adattata ad Avengers: Infinity War.
A commento della
foto, Robert Downey Jr. ha
scritto: “Sappiamo tutti chi sarà sempre lo sceriffo in
città”, altro rimando al film Pixar (una delle frasi di
Woody è “C’è un nuovo sceriffo in città”) ma anche al
ruolo di Cap nel Marvel Cinematic
Universe.
Il prossimo anno Toy Story
4 arriverà sul grande schermo, e vedremo di nuovo
Woody, Buzz Lightyear, Jessie e tutta la gang dei giocattoli di
Andy affrontare una nuova emozionante avventura. Si poteva fare
meglio del terzo, perfetto, capitolo? A quanto pare sì, secondo
Tom Hanks, che tornerà a doppiare lo Sceriffo
Woody.
L’attore due volte premio Oscar ha
di recente espresso le sue impressioni in merito a questa sua nuova
avventura nei panni di Woody, parlando ai microfoni di The
Chris Evans Breakfast Show, sulla BBC:“Quando ho capito dove stavamo andando, ho realizzato ‘Questo è
un momento storico’. La scala emotiva del film è diventata più
profonda e coinvolgente.”
Sembra, dunque, che il film ci
proporrà moltissime scene emozionanti che giocheranno con le leve
emotive degli spettatori, molto più di come aveva già fatto
Toy Story 3. Il film racconterà della relazione
tra Woody e Bo Peep, che nel terzo film era stata
venduta; Woody, con l’aiuto di Buzz, cercherà di ritrovarla.
Quello che succede e che conduce alla scena che
Hanks ha descritto non lo abbiamo ancora visto,
ovviamente.
Hanks ha aggiunto: “Ecco la cosa di quei geni che sono lì alla Pixar e di tutti
quelli che sono mai stati coinvolti in uno dei film della serie di
Toy Story: hanno inventato qualcosa. È una collezione molto, molto,
molto speciale di film che sono stati messi insieme, e che, penso,
colpisca ognuno di noi in un modo completamente diverso e
personale.”
Tim Allen, che
doppia invece in originale lo space ranger Buzz, ha rilasciato
dichiarazioni simili lo scorso settembre. Sembra quindi che con
Toy Story 4, la Pixar si sia ancora una volta
superata.
Tuttavia, per quanto riguarda noi
italiani, l’arrivo al cinema di questo quarto capitolo ci porta
anche tanta tristezza, dal momento che la “nostra” voce di Woody,
quella di Fabrizio Frizzi,
scomparso lo scorso marzo a seguito di una malattia, non potrà
essere più la stessa.
A dirigere il film c’è Josh
Cooley, mentre la sceneggiatura è stata firmata
da Stephany Folsom, tra gli autori di
Thor: Ragnarok. Il film arriverà in sala il 21
giugno 2019.
Un concept inedito di
Captain America: Civil War condiviso
dall’illustratore ufficiale dei Marvel StudiosAndy
Park ha svelato che un personaggio avrebbe potuto fare la
sua comparsa nel terzo capitolo del franchise su Steve Rogers. E se
date un’occhiata alle due immagini qui sotto scoprirete di chi
stiamo parlando.
A quanto pare anche Hope Van
Dyne aka The Wasp (interpretata nel MCU
da Evangeline Lilly) era stata inclusa nella prima
bozza di sceneggiatura del film, e la si vede nei concept mentre
combatte contro Occhio di Falco a dimensioni normali e “ridotte”.
Come saprete l’eroina ha debuttato ufficialmente nel suo costume
soltanto quest’estate in Ant-Man and The
Wasp, mentre ne avevamo avuto un piccolo assaggio alla
fine di Ant-Man nel
2015.
Dunque Hope si sarebbe schierata nel
team di Cap al fianco di Scott Lang, Wanda Maximoff, Clint Barton,
T’Challa e Natasha Romanoff.
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Leggi la nostra recensione di Captain
America: Civil War
Tempo fa un altro concept condiviso da
Park aveva rivelato che, originariamente, Ant-Man si sarebbe
unito allo schieramento opposto rispetto a quanto visto sullo
schermo, ovvero dalla parte di Iron Man.
La sinossi del film:
Captain America: Civil
War si svolge subito dopo gli eventi di Avengers: Age of
Ultron, con Steve Rogers e gli Avengers costretti ad affrontare i
danni collaterali causati dalla loro lotta per proteggere il mondo.
Dopo che la città di Lagos, in Nigeria, viene colpita
dall’ennesimo incidente internazionale che vede coinvolti gli
Avengers, le pressioni politiche chiedono a gran voce un sistema di
responsabilità e un consiglio d’amministrazione che decida quando
richiedere l’intervento del team. Questa nuova dinamica divide gli
Avengers che, al tempo stesso, tentano di proteggere il mondo da un
nuovo e malvagio avversario.
Lo scorso week end abbiamo avuto la
possibilità di dare uno sguardo a diversi concept art di
Avengers: Infinity War. Purtroppo si trattava di
foto a bassa risoluzione degli studi dietro ao personaggi del film
dei fratelli Russo, ma adesso stanno cominciando a
circolare in rete le versioni ad alta risoluzione, a cominciare
dalla cover dell’art book, con tre facce e con magnifiche
illustrazioni dei protagonisti del film. Ovviamente su tutti
troneggia la figura di Thanos.
Di seguito vi mostriamo le tre facce
della copertina dell’artbook. La prima è dedicata completamente a
Thanos (Josh Brolin), con il Titano
Pazzo che guarda al suo guanto dell’Infinito e sorride: ha
completato la raccolta delle Gemme. Il secondo
vede invece disposti, sospesi nella galassia, gli eroi Marvel; a Peter Parker (Tom Holland) è
stato riservato il primo piano, ma sullo sfondo li vediamo tutti, e
nelle retrovie spicca il volto di Loki (Tom Hiddleston). La
terza faccia della cover dell’artbook dedicato ad Infinity War vede
invece protagonista il Doctor Strange di Benedict Cumberbatch. L’eroe compare in primo
piano intento ad esercitare le sue arti magiche, mentre alle sue
spalle infuria la battaglia e Thanos, ancora una volta, incombe
sullo sfondo.
Ecco di seguito le cover dell’art
book di Avengers: Infinity War
Cosa avverrà dopo il terribile
schiocco di Thanos? Lo sapremo nel film che chiuderà la
Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel
Cinematic Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle,
Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen,
Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe
Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly,
Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
A meno di una settimana dall’uscita
di Animali Fantastici: I
Crimini di Grindelwald inganniamo l’attesa sfogliando
queste nuove immagini ufficiali tratte dal film di David
Yates che riprende le avventure di Newt Scamander nel
secondo capitolo del franchise.
Qui sotto le foto con i protagonisti:
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Fantastic Beasts: The
Crimes of Grindelwald Zoë Kravitz
Alla fine del primo film, il
potente Mago Oscuro Gellert Grindelwald (Johnny Depp), viene
catturato dal MACUSA (Il Magico Congresso degli Stati Uniti
d’America), con l’aiuto di Newt Scamander (Eddie Redmayne).
Tuttavia, come aveva minacciato di fare, Grindelwald riesce a
fuggire dalla detenzione e inizia a radunare i suoi seguaci, la
maggior parte dei quali ignari delle sue vere intenzioni: riunire
dei maghi purosangue per governare su tutti gli esseri
non-magici.
Nel tentativo di contrastare i
piani di Grindelwald, Albus Silente (Jude Law) recluta il suo ex
studente Newt Scamander, che accetterà di aiutarlo, inconsapevole
dei pericoli che si troveranno ad affrontare. Si creeranno
divisioni, l’amore e la lealtà verranno messi a dura prova anche
tra gli amici più stretti e in famiglia, in un mondo magico sempre
più minaccioso e diviso.
Il film presenta un cast corale
guidato da Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison
Sudol, Ezra Miller, con Jude Law e Johnny Depp. Fanno parte del
cast anche Zoë Kravitz, Callum Turner, Claudia Kim, William
Nadylam, Kevin Guthrie, Carmen Ejogo e Poppy Corby-Tuech.
Animali Fantastici: I
Crimini di Grindelwald è diretto da David Yates,
tratto da una sceneggiatura di J.K. Rowling, e prodotto da David
Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves e Lionel Wigram.
L’uscita italiana del film è
prevista per il 15 novembre 2018, e sarà distribuito in 2D e 3D nei
cinema selezionati e IMAX dalla Warner Bros. Pictures, una società
della Warner Bros. Entertainment Company.