Hugh Jackman è
stato per molti anni Logan, il noto mutante Marvel Comics, e come molti di voi
sapranno il brillante Logan sarà l’ultimo film nel quale l’attore
interpreterà l’iconico ruolo.
Negli anni una delle critiche che
gli addetti ai lavori e i fan più accaniti hanno riservato ai film
nel quale egli interpreta il mutante è stata quella legata al
costume. Infatti, l’attore e personaggio non è mai apparso nel
costume originale come appare nei fumetti.
Ebbene oggi l’attore in occasione
di Halloween è tornato a scherzare in merito a
questo argomento pubblicando una foto che lo ritrae con un acquisto
che potrebbe finalmente far avverare i desideri di milioni di fan
del personaggio.
Per Hugh Jackman il ritorno
nei panni del mutante con gli artigli di adamantio in
Logan è stata la sua ottava volta (se si conta
anche il cameo di X-Men L’Inizio) nel personaggio.
È l’attore che più di tutti rappresenta i mutanti Marvel al cinema, una sorta
di Robert Downey
Jr per il corrispettivo MCU, e potrebbe essere
arrivato alla fine del suo coinvolgimento nel franchise proprio con
questo film.
Logan è
diretto da James Mangold (già regista di
Wolverine L’Immortale), mentre nel cast ci saranno
Hugh Jackman,Boyd Holbrook,
Richard E. Grant, Stephen Merchant, Eriq
La Salle, Elise Neal e
Patrick Stewart.
Nel prossimo futuro, uno stanco
Logan si prende cura di un malato Professor X, in un nascondiglio
sul confine messicano. Ma i tentativi di Logan per nascondersi dal
mondo e dal suo passato finiscono quando arriva una giovane
mutante, inseguita da forze oscure.
Secondo giorno alla Festa del cinema di
Roma ed arriva il primo e unico film italiano nella
selezione ufficiale, Una questione privata
dei Fratelli Taviani con
protagonisti Luca Marinelli, Lorenzo Richelmy
e Valentina Bellè.
Nel film “Over the Rainbow” è
il disco più amato da tre ragazzi nell’estate del ‘43. S’incontrano
nella villa estiva di Fulvia, adolescente e donna. I due ragazzi
sono Milton e Giorgio, l’uno pensoso, riservato, l’altro bello ed
estroverso. Amano Fulvia che gioca con i sentimenti di entrambi. Un
anno dopo Milton, partigiano, si ritrova davanti alla villa ora
chiusa. La custode lo riconosce e insinua un dubbio: Fulvia, forse,
ha avuto una storia con Giorgio. Per Milton si ferma tutto, la
lotta partigiana, le amicizie… Ossessionato dalla gelosia, vuole
scoprire la verità. E corre attraverso le nebbie delle Langhe per
trovare Giorgio, ma Giorgio è stato fatto prigioniero dai
fascisti…
In merito al filmi Fratelli Taviani
hanno commentato
Oggi,
nel nostro tempo ambiguo, tempo di guerra non guerreggiata,
Fenoglio ci ha suggestionato con il suo “Una questione privata”:
l’impazzimento d’amore, e di gelosia, di Milton, il protagonista,
che sa solo a metà e vuole sapere tutto. Da qui siamo partiti per
evocare, in una lunga corsa ossessiva, un dramma tutto personale,
privato appunto: un dramma d’amore innocente e pur colpevole,
perché nei giorni atroci della guerra civile il destino di ciascuno
deve confondersi con il destino di tutti.
Arriva oggi all’auditorium il
28enne Xavier Dolan, già considerato uno
dei più originali e carismatici cineasti della nuova generazione
dove alle ore 17.30 presso la Sala Sinopoli, il
giovane autore canadese sarà protagonista di un Incontro
Ravvicinato con il pubblico.
Dolan parlerà della sua carriera di
artista a tutto tondo, regista e sceneggiatore di sei lungometraggi
di successo e di due videoclip (fra cui “Hello” di Adele),
apprezzato interprete cinematografico e televisivo.
Sarà presentato oggi nell’ambito
della Festa di Roma 2017Detroit,
nuovo e atteso film di Kathryn Bigelow.
Protagonisti
sono John Boyega, Will Poulter, Anthony
Mackie, Hannah Murray e Jack Reynor.
Tratto da una storia vera, narra le
vicende avvenute a Detroit dal 23 al 27 luglio 1967: le rivolte
scoppiate tra le strade della città americana in seguito a un raid
della polizia in un bar notturno privo di licenza nel quale alcuni
afroamericani festeggiavano il ritorno dal Vietnam di due amici. La
tensione culminò nel blitz all’Algiers Motel: tre afroamericani
vennero uccisi e altri sette e due donne bianche vennero
brutalmente pestati da alcuni agenti. La sommossa che si scatenò
come reazione a questi misfatti causò in cinque giorni la morte di
40 persone e più di 1000 feriti.
Detroit arriva
nelle sale a 50 anni da quello che è considerato uno dei più grandi
scontri razziali della storia degli Stati Uniti.
Rosamund Pike, con
Scott Cooper e Wes Studi, ha
calcato il tappeto rosso della Festa del Cinema di Roma 2017,
durante la serata inaugurale della kermesse romana, per presentare,
nella selezione ufficiale, Hostiles, film
con protagonista Christian Bale.
Nel primo giorno della dodicesima
edizione della Festa del Cinema di Roma iniziano anche gli incontri
con personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura. Nella
sezione denominata “Incontri Ravvicinati” si
avvicenderanno attori, musicisti, registi, scrittori e stranamente
anche uno sportivo.
Il primo ospite è stato
l’austriaco Christoph Waltz
Con la sua faccia da irresistibile
canaglia, incorniciata dal suo originale sorriso sardonico,
divenuto, film dopo film, un vero e proprio inconfondibile stilema
anatomico. Waltz è amatissimo dal pubblico e a dimostrazione di
questo si è formata per i corridoi dell’Auditorium una fila
interminabile e paziente, che per ore ha atteso di poter incontrare
il protagonista di tanti personaggi memorabili, entrati
prepotentemente e giustamente nel panorama del cinema
contemporaneo.
Prima dell’incontro, come una
sommessa, ma neanche troppo, benedizione tarantiniana, sono passate
sul grande schermo le immagini della notissima scena della gara di
ballo di Pulp Fiction, con John Travolta e
Uma Thurman, quasi a voler sottolineare la paternità di
una clamorosa scoperta attoriale.
Waltz nasce a Vienna nel 1956 da
genitori scenografi e con i nonni attori. Dopo aver studiato
recitazione al Max Reinhardt Seminar di Vienna e al Lee Strasberg
Theatre and Film Institute di New York, negli anni Novanta inizia
la sua carriera cinematografica lavorando con Krzysztof
Zanussi in Vita per vita – Padre Kolbe e in
Fratello del nostro Dio. Nel 2009, avviene la svolta
fondamentale della sua carriera e Quentin Tarantino gli
affida il ruolo che lo renderà celebre, ovvero quello dello
spietato istrionico nazista Hans Landa in Bastardi
senza gloria, che gli frutta numerosi premi dal Golden Globe
al BAFTA, fino all’Oscar® come Miglior attore non protagonista. Da
quel momento tutti i più grandi registi faranno a gara per averlo
nei loro film: Michel Gondry, Roman Polanski, Terry Gilliam,
Tim Burton, Sam Mendes.
Il suo personaggio è quasi sempre
un cattivo, o meglio un antagonista caratterizzato da un sarcasmo
tanto istrionico quanto crudele, che si bea nel giocare, con ardite
disquisizioni, con le sue vittime di turno.
Durante l’incontro, condotto da
Antonio Monda, si sono alternati spezzoni di film con momenti di
puntuale chiacchierata, spigliata.
Si inizia chiaramente con
Bastardi senza gloria. E Waltz ci tiene a sottolineare che
non è solito improvvisare ma che segue in maniera ubbidiente tutte
le indicazioni e i suggerimenti che provengono dal regista, in quel
caso Tarantino. Racconta di come nei suoi film tutto sia scritto
sul copione e come ogni particolare sia pensato e progettato in
precedenza alle riprese, anche cose che potrebbero sembrare
fortuite o frutto di fortunate intuizioni di set, come ad esempio
la felice trovata della parola “Bingo!” . Waltz sostiene di essere
un estimatore fedele dello script e di considerare importate ogni
parola, ogni annotazione, ogni virgola. E nonostante per lui
Tarantino sia un grande fabbricatore di immagini, dall’indiscusso
talento visivo, è però prima di tutto un geniale e sapiente
sceneggiatore.
E’ poi la volta di
Carnage di Roman Polanski.
Waltz accenna alle differenze di
due forti personalità autoriali come quella di Polanski e
Tarantino, ribadendo per entrambi la totale mancanza di
improvvisazione e di rispetto quasi religioso dello script.
Dopo una sequenza di The legend
of Tarzan di David Yates gli viene chiesto perché
interpreti sempre il ruolo del cattivo. Lui risponde che nella sua
carriera non è stato sempre cattivo, ma che il sistema
hollywoodiano porta a ripetere fino all’eccesso quello che va bene,
quindi dopo i primi ruoli azzeccati è risultato normale vederlo in
situazioni similari, garanzia di successo al botteghino. E comunque
fare il cattivo, o meglio l’antagonista, permette di divertirsi di
più; ruoli del genere, a detta di Waltz, sono pieni di sfumature e
offrono a un interprete la possibilità di costruire con vivacità e
un’infinità di colori la propria interpretazione.
Non crede nell’immedesimazione,
troppe volte mitizzata e sopravvalutata.
Dice che per fare un nazista non
c’è bisogno di costruire un campo di concentramento e nemmeno
essere internati in manicomio per interpretare un folle.
L’importante è scatenare l’immaginazione, seguendo le indicazioni
che lo script contiene.
Accenna poi ai suoi punti di
riferimento, ammettendo però di non dargli troppo peso, perché le
suggestioni e le infatuazioni variano nel tempo, in base alle
proprie esperienze e agli stati d’animo. E poi sostiene che ogni
attore, per quanto grande possa essere stato, ha fatto buoni film,
ma anche film mediocri e a volte decisamente brutti. Cita come
esempio Marlon Brando e Humprey Bogart.
Afferma con convinzione che
l’ammirazione non deve mai diventare ideologia.
Scorrono altre sequenze, tratte da
Downsizing di Alexander Payne, film di apertura
alla recente Mostra di Venezia, poi Django di Quentin
Tarantino e infine tre momenti tratti dai suoi film preferiti:
Il Momento della Verità di Francesco Rosi,
Vivere di Akira Kurosawa e I Vitelloni
di Federico Fellini. Cita il suo scrittore preferito
Jorge Louis Borges e Pierpaolo Pasolini. Racconta
della sua infatuazione per l’opera lirica.
Conclude dicendo che la cosa
fondamentale è vivere e non valutare.
Anticipando cosa il pubblico vedrà
in questo nuovo capitolo della saga dedicata al dio del Tuono, il
regista Taika Waititi ha descritto Thor:
Ragnarok come “una fantastica avventura cosmica,
tanto drammatica ed emozionante quanto esilarante e divertente. Il
pubblico non potrà che sentirsi parte di questa avventura e vivrà
un’esperienza visiva pazzesca”.
Scritto da Craig Kyle e Christopher
Yost, insieme a Eric Pearson che ha firmato anche la sceneggiatura,
il film è prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito,
Victoria Alonso, Brad Winderbaum, Thomas M. Hammel e Stan Lee sono
i produttori esecutivi.
Tessa Thompson,
interprete di Valchiria in Thor: Ragnarok, aveva
dichiarato che il suo personaggio era bisessuale, ma
adesso, via Twitter, chiarisce il commento. In un nuovo tweet,
l’attrice spiega che sì, Valchiria è bisessuale, nei fumetti come
nel film, e a questo lei si è attenuta nella rappresentazione del
personaggio, ma è anche vero che nel film questo aspetto non è
rilevante.
Thor:
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano il premio
OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è
prevista per il 3 novembre 2017.
La trama di Thor:
Ragnarok – “In Marvel Studios’ Thor Ragnarok, Thor è
imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile
martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a
Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la
fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente
minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una
mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi
amici Avengers, l’incredibile Hulk.
Christoph Waltz è
il primo ospite internazionale della Festa di Roma
2017 a calcare il tappeto rosso dell’auditorium. Con
Antonio Monda, Waltz sarà il protagonista di un
incontro con il pubblico.
Nonostante Thor:
Ragnarok abbia dei toni decisamente più comici rispetto a
tutti gli altri film del Marvel Cinematic Universe,
è innegabile che lo Studio tenda a costruire i film sempre con la
stessa struttura.
Kevin Feige, boss
Marvel Studios, ha così replicato a questa
critica: “Semplicemente è questo il modo in cui facciamo i
film. Credo che tutti i film siano relativamente differenti.
Probabilmente questa narrativa piace alle persone perché è prodotta
sempre dalla stessa squadra ed è ambientata sempre nello stesso
universo cinematografico. Non dico che non ci sono elementi comuni,
ma penso anche che Thor: Ragnarok e Spider-Man: Homecoming siano
due cose completamente differenti. Entrambi divertenti che
piacciono entrambi alla gente. Si tratta di una similarità? Se sì,
la accetto. Se questa è una critica accetto anche questa, ma
davvero, Homecoming, Ragnarok, Panther, fino a Infinity War,
Ant-Man and the Wasp dopo. E poi Captain America ambientato negli
anni ’90, questi sono film molto differenti. Se hanno qualcosa in
comune è che sono molto divertenti da guardare.”
Sembra che Feige
abbia fatto un giro un po’ lungo senza però ammettere che sì, per
la maggior parte delle volte, i prodotti Marvel
sono tutti simili. Ma se è questo che il pubblico chiede, questo
avrà.
Al momento Thor:
Ragnarok è in sala. Il film diretto da Taika
Waititi vede tornare sul grande schermo Chris
Hemsworth nei panni di Thor, con Mark
Ruffalo che sarà di nuovo Hulk/Bruce Banner e Tom
Hiddleston ancora una volta nei panni di Loki.
Arriva indirettamente, da
Andy Serkis, la notizia che Tom
Hardy utilizzerà anche la motion capture in
Venom, film della Fox in cui l’attore interpreta
Eddie Brock e il suo alter ego che dà il titolo al film.
Durante la promozione del suo
esordio alla regia, Ogni tuo respiro, l’attore e adesso regista ha
spiegato a Yahoo! Movies
UKche Tom Hardy presto reciterà
utilizzando questa tecnica e visto che il prossimo film dell’attore
londinese che prevede la CGI è proprio Venom,
sembra che il film che riporterà sul grande schermo il simbionte
Marvel utilizzerà la mo-cap.
Inoltre Serkis ha fatto
un’interessante precisazione in merito alla performance capture e
alla sua considerazione nel mondo del cinema: “È arrivato il
momento in cui le persone capiscano che la performance capture è
una tecnologia, non un tipo di recitazione. La recitazione è
recitazione, e moltissimi attori di alto livello l’hanno provata,
come Mark Rylance in GGG oppure un sacco di attori nei film Marvel…
Tom Hardy sta interpretando un nuovo personaggio usando la
performance capture. Tutto riguarda il concetto ‘Cosa è la natura
dell’azione?’ e non c’è differenza tra un attore che indossa
costume e trucco e uno che indossa la tuta per la motion capture.
Questo è chiaro e semplice.”
La sceneggiatura è scritta da
Kelly Marcel, Jeff Pinkner e Scott
Rosenberg, che si baseranno sui personaggi creati da
Todd McFarlane e David
Michelinie.
L’uscita è stata fissata al 5
ottobre 2018 per la regia di Ruben Fleischer
(Zombieland, Gangster Squad). Tom
Hardy interpreterà il protagonista Eddie
Brock. Nel cast anche Matt Smith, Pedro Pascal,
Riz Ahmed, Jenny Slate e Michelle
Williams.
Il personaggio è stato già portato
sul grande schermo da Sam Raimi in
Spider-Man 3 con Topher Grace nei
panni di Eddie Brock.
Dopo Out of the
Furnace, presentato alla Festa di Roma nel 2013,
Scott Cooper torna nella Capitale e alla Festa del
Cinema con Hostiles, il suo nuovo film che lo vede
ancora una volta dirigere Christian Bale, in un ruolo difficile e
sofferente, che, stranamente per il camaleontico attore, si serve
più della trasformazione interiore che di quella esteriore.
In Hostiles È il
1892 e Bale è il capitano Joseph J. Blocker, detto
Joe, ed è incaricato di riportare nella riserva del Montana il capo
Falco Giallo, della tribù degli Cheyenne, malato e in
punto di morte. L’incarico non piace a Blocker, che per troppi anni
ha passato la vita a dare la caccia ai nativi americani, ma
l’ordine arriva dall’alto, dal Presidente, e non si può rifiutare,
pena la Corte Marziale.
Il capitano si prepara quindi ad
affrontare un viaggio per scortare in sicurezza un uomo che ha
ucciso molti suoi sottoposti e amici, un uomo che odia, ma che allo
stesso tempo ha subìto molte perdite a causa dello sterminio che i
nativi hanno patito da parte dell’”uomo bianco”. In pochissime
battute, in un paio di scambi, si arriva al cuore vivo di
Hostiles: i confini tra bene e male sono grigi,
sottili, confusi e la vittima e il carnefice si confondono perché
ognuno ha occupato, almeno in un momento della vita, l’uno o
l’altro posto.
#RomaFF12: Scott
Cooper con Rosamund Pike e Wes Studi presentano
Hostiles
1 di 6
Oltre alla questione razziale e
all’ingiustizia storica perpetrata ai danni dei nativi, questioni
terribilmente e tristemente attuali, Cooper sembra voler raccontare
anche l’universalità del male nella sua forma più democratica.
Nessuno è risparmiato ma ognuno sceglie di viverlo nel modo che
preferisce. Chiaramente il film si avvale di personalità
prestigiose, attori carismatici guidati da Christian
Bale, che si lascia affiancare e sostituire in più di una
situazione da Rosamund Pike, insieme a Wes
Studi, figura affascinante ed eretta nella sua dignità di
uomo alla fine dei suoi giorni.
Nonostante la dolente umanità che
il regista mette in mostra, il film si attarda leggermente in una
prima parte di presentazione, in cui sembra proporci una formula di
western classico fine a se stessa, salvo poi crescere nella seconda
parte con l’entrata in scena del personaggio di Ben
Foster: scheggia impazzita o custode della verità?
Hostiles racconta, con la forma classica,
rassicurante e selvaggia del western, il viaggio dello spirito
attraverso la sofferenza, la perdita e la scelta di non
abbandonarsi all’oscurità.
Scott Cooper, con i
suoi attori Rosamund Pike e Wes
Studi, hanno aperto la Festa di Roma
2017, dodicesima edizione, con Hostiles,
nuovo western del regista americano che racconta una storia di
bene, male, vendetta e redenzione ambientato nelle pianure del
centro america, nel 1892, quando i nativi erano quasi tutti
sterminati e i restanti prigionieri o predoni.
Una storia che racconta quindi il
rapporto con il diverso, in un’attualità che sembra pericolosamente
ricordare quel periodo. Cooper almeno non può fare a meno di
sottolineare come, dallo scorso novembre (dall’elezione di
Trump), gli USA siano diventati
sempre di più simbolo di una separazione razziale, che cresce di
continuo.
Ma il punto di vista “interno”,
ovvero di un attore come Wes Studi, che, nativo
americano, ha lasciato il segno a Hollywood, interpretando grandi
film nel corso degli anni, tra cui L’Ultimo dei
Moicani, fino ad Avatar, è leggermente
diverso: “Per noi è la continuazione di un processo di
adattamento che continua a procedere. Il film parla alla
contemporaneità e al passato, ma spero sarà che non così anche per
il futuro.”
Protagonista femminile è
Rosamund Pike, resa celebre dallo straordinario
ruolo di Amy Dunne in L’Amore Bugiardo. L’attrice
inglese interpreta una donna che ha perso tutta la sua famiglia a
causa dei Comanche e che intreccia il suo cammino e il suo
destino con quello per personaggio di Christian
Bale, capitano Joseph J.
Blocker.
“Quello che Scott ha scritto era
reale – ha cominciato Rosamund – quindi mi sono basata
solo sulla vita. Il mio personaggio si trova ad intraprendere un
viaggio tremendo, perdite incolmabili. Quando la incontra il
capitano Blocker, non ha più voglia di vivere. E quindi la cosa
interessante è stata trovare per lei una nuova ragione per vivere,
che potesse essere la fede, la connessione con la sofferenza di un
altro, scoprire quanto puoi sopportare quando scopri che la
vendetta non è soddisfacente. Il mio personaggio vede e capisce,
testimonia e cresce molto.”
In quest’ottica, secondo la Pike, la
sua donna non è solo forte quando imbraccia un fucile, ma
soprattutto quando si fa carico di essere colei che ricorda al
protagonista che è un uomo buono, quando è lei a mandare via
l’oscurità dalla sua vita.
E sul potere che le donne hanno sul
futuro e sulla società? La Pike è lapidaria e
terribilmente attuale: “Abbiamo visto cosa possono causare
le donne, quando collaborano.”
Thor:
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano il premio
OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è
prevista per il 3 novembre 2017.
La trama di Thor:
Ragnarok – “In Marvel Studios’ Thor Ragnarok, Thor è
imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile
martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a
Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la
fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente
minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una
mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi
amici Avengers, l’incredibile Hulk.
Sarà Scott Cooper
con il suo Hostiles ad aprire la Festa del Cinema
di Roma 2017, arrivata alla dodicesima edizione. Il film, con
protagonista Christian Bale, sarà proiettato all’Auditorium
alla presenza del regista e della co-protagonista, Rosamund
Pike.
Bale, impegnato sul set del biopic
di Dick Cheney,
non sarà presente al Festival.
Stati Uniti,
1892. Christian Bale interpreta un leggendario capitano
dell’esercito a cui viene assegnato l’incarico di fare da scorta a
un capo Cheyenne in fin di vita (interpretato da Wes Studi) e della
sua famiglia, fino alle terre natìe. L’ufficiale accetta con
riluttanza, anche per vita della lunghezza e della pericolosità del
viaggio: mille miglia di cammino da Fort Berlinger, in Nuovo
Messico, a un accampamento isolato nelle sconfinate praterie del
Montana. Sarà una sorta di odissea, durante la quale si uniranno a
una giovane vedova (Rosamund Pike), rimasta da sola dopo
l’assassinio della propria famiglia.
Guarda il secondo
trailer e la nuova foto di
Bright, l’attesissimo film originale
Netflix con Will Smith e Joel
Edgerton. Il trailer contiene due nuovi singoli estratti
da Bright: The Album, il nuovo disco prodotto da Atlantic
Records.
Brillante thriller d’azione diretto
da David Ayer (già noto per grandi successi come
Suicide Squad, End of Watch e Training
Day), Bright segue le vicende di due agenti di
polizia interpretati da Smith, nel ruolo dell’ufficiale Ward, e
Edgerton (ufficiale Jakoby), un duo alquanto improbabile che
collabora per mantenere sicure le strade di Los Angeles contro un
sinistro sottomondo pieno di bande violente e forze oscure.
Guarda il nuovo ed esplosivo
trailer di Bright, che debutta oggi includendo in
esclusiva un assaggio dei due nuovissimi brani della colonna sonora
originale del film: “Danger” di Migos & Marshmello, e
“Home” di Machine Gun Kelly, X Ambassadors & Bebe Rexha. I
due nuovi brani saranno inclusi in Bright: The Album,
disponibile al pre-ordine dal 9 Novembre. Bright: The
Album è prodotto da Atlantic Records e David Ayer, la mente
creativa dietro la celebre colonna sonora di Suicide Squad: The
Album.
Si intitola Il
filo nascosto in italiano il nuovo film diretto da
Paul Thomas Anderson con protagonista
Daniel Day-Lewis, al suo ultimo ruolo per il
grande schermo.
Di seguito il trailer:
La trama di Il filo nascosto
Ambientato in una elegante Londra
del Dopo Guerra, negli anni ’50, Il filo
nascosto racconta di un rinomato stilista, Reynolds
Woodcock (Daniel Day-Lewis) e di sua sorella Cyril
(Lesley Manville) che sono al centro della moda
londinese, con incarichi reali, celebrità del cinema, ereditiere,
mondanità, debuttanti e dame, tutte che si servono presso The House
of Woodcock. Le donne vanno e vengono nella vita di Woodcock,
lasciando allo scapolo incallito ispirazione e compagnia, fino a
che non incontra una giovane donna, dalla volontà di ferro,
Alma (Vicky Krieps), che presto diventerà un
punto fisso nella sua vita amorosa e professionale. Una volta
controllato e pianificatore, si troverà travolto dall’amore, con la
sua carriera di sarto rovinata.
Con il suo ultimo Il filo
nascosto, Paul Thomas Anderson
dipinge un illuminante ritratto di un artista e del suo viaggio
creativo, e delle donne che fanno girare il suo mondo.
Phantom Thread è l’ottavo film di
Anderson, e la sua seconda collaborazione con
Daniel Day-Lewis.
Il film dovrebbe anche essere
l’ultimo della carriera dell’attore tre volte premio Oscar.
Robert Guillaume è
scomparso a 89 anni. Nato a St. Louis nel Missouri il 30 novembre
del 1927, ha frequentato la Saint Louis University e la Washington
University e prima di fare l’attore era nell’esercito.
Ha cominciato la sua carriera negli
anni ’50 e nel 1970 è stato nominato per un Tony Award per il film
Guys and Dolls.
Sempre negli anni ’70 ha preso parte
a tanti telefilm tra cui : Tutto in famiglia, Good
Times, Sanford and Sons e I Jeffersons. Nel 1977
ha ottenuto il ruolo che gli avrebbe cambiato la vita:
Benson Dubois nella sitcom Soap.
Guillaume lascia Soap alla terza stagione per la serie spinoff
Benson. Ha preso parte anche a numerosi film per
la tv tra cui: The love boat, Professor Jack e North and South.
Nella sua carriera ricordiamo il
film Lean on me, lo show televisivo The Robert Guillaume Show,
Different World, Il principe di Bel-Air, Touched by an Angel.
Ha prestato la voce in
Captain Planet and the Planeteers, nel cartone de
La FamigliaAddams ed è stato la
voce di Rafiki ne Il Re Leone, nel sequel Il re
leone 2- Il regno di Simba, nella serie animata Timon e Pumba. Ha
avuto un ruolo anche nella sitcom Sports Nights.
Guillaume è parte della storia
dell’intrattenimento. E’ stato l’unico africano a vincere un Emmy
Award sia come attore protagonista per Benson che come attore
non protagonista per Soap.
In principio si era detto 170 minuti, poi Zack
Snyder ha chiarito che la durata di
Justice League su IMDb faceva riferimento a un pre-montaggio.
Adesso sembra che il film in questione durerà “appena” 121
minuti.
La catena Regal
Cinemas ha annunciato una doppia proiezione di Wonder
Woman e Justice League, il 16 novembre, un’anticipata per gli USA,
dove il film arriva il 17, per un evento che durerà nel complesso 4
ore e 22 minuti.
Ora, al netto delle due ore e
ventuno minuti i di Wonder Woman, avanzano esattamente 121 minuti
che dovrebbero corrispondere alla durata di Justice
League. Che il montaggio sia stato così poco clemente con
la prima versione?
Con questa durata, il film sarà il
più corto del DCEU.
Sulla scia della morte di Clark
Kent/Superman per mano di Doomsday, il vigilante Bruce Wayne/Batman
rivaluta i suoi metodi estremi e comuncia la ricerca di
straordinari eroi per assemblare una squadra di combattenti contro
il crimine per difendere la Terra da ogni tipo di minaccia. Insieme
a Diana Prince/Wonder Woman, Batman trova l’ex star del football al
college, ciberneticamente migliorato, Vic Stone/Cyborg, il
velocista Barry Allen/The Flash e un guerriero atlantideo, un re,
Arthur Curry/Aquaman. Insieme si schierano contro Steppenwolf,
l’araldo e il comandante in seconda dell’alieno signore della
guerra Darkseid, incaricato da Darkseid stesso di trovare tre
manufatti nascosti sulla Terra.
Ecco il primo
trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice League è stato
diretto da Zack Snyder, mentre Joss
Whedon è entrato nella produzione solo a fine
lavoro ed è previsto per il 16 novembre 2017. Nel film vedremo
protagonista Henry
Cavillcome Superman, Ben Affleckcome
Batman, Gal
Gadotcome Wonder Woman, Ezra Millercome
Flash, Jason
Momoacome Aquaman, e Ray
Fishercome Cyborg. Nel cast confermati
anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem
Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy
Irons. I produttori esecutivi del film
sono Wesley Coller, Goeff
Johns e Ben
Affleck stesso.
La notizia di un film che potesse
portare di nuovo il franchise di The Matrix sul
grande schermo ha creato confusione trai fan che sembrano essere
molto curiosi di capire cosa mai possano raccontare le nuove
storie.
Si è parlato di un possibile
flashback sulla giovinezza di Morpheus, con
Michael B. Jordan, e di un universo condiviso, ma adesso arriva una
nuova informazione, un po’ buffa, sul film originale.
Simon Whiteley, il designer non
accreditato per la sequenza dei titoli di testa del film che vede
protagonista il codice verde verticale, ha dichiarato
a CNetche
l’ispirazione per quella scena arriva da un luogo decisamente
inaspettato: un libro di ricette giapponesi di sua moglie!
“Mi piace dire a tutti che il codice
di The Matrix è stato inventato a partire da un libro di ricette di
sushi. Senza quel codice non ci sarebbe nessun Matrix.”
Aspettiamo intanto altre novità in
merito al film in sviluppo.
Dopo ben nove apparizioni
cinematografiche, Hugh Jackman, con Logan, ha
detto addio al personaggio di Wolverine lo scorso inverno. Adesso,
per il futuro, è plausibile che si cerchi un nuovo attore per
interpretare il ruolo del mutante artigliato, ma sembra che a
Jackman questa cosa non crei problemi.
Sappiamo di Christian
Bale e della sua possessività nei confronti di Batman, e
di Jack Nicholson che pare aver commentato la
scelta di Heath Ledger come Joker, ma nessun
attore che ha passato a un altro il suo ruolo sembra aver avuto la
classe di Hugh quando ha spiegato perché non è geloso del suo
Wolverine, che ha interpretato per 17 anni.
Parlando con THR di
questo argomento, Hugh Jackman ha raccontato di quando ha ottenuto
la parte, a discapito di Dougray Scott, che
preferì invece il franchise di Mission Impossible all’epoca.
Hugh Jackman nella prima foto di The Front Runner,
di Jason Reitman
Ecco cosa ha raccontato Jackman:
“L’ho incontrato diverse volte (riferito a Scott, ndt) e gli ho
chiesto scusa ma lui mi ha detto ‘Sono solo affari, ma tu hai
appena ottenuto uno dei più grandi ruoli disponibili, quindi spacca
tutto’. Ricordo di essere rimasto così impressionato dalla sua
classe, e spero di essere abbastanza uomo da fare lo stesso, quando
capiterà che a qualcun altro andrà il ruolo di Wolverine, farò
esattamente lo stesso… e mi sento davvero felice di essere parte di
questa eredità del personaggio. Credo che ruolo così grandi,
personaggi così vivano ben altre l’attore che li interpreta. Bond,
Superman, Batman…”.
Senza dubbio Hugh
Jackman ha raggiunto uno status e una sicurezza per cui
darà la sua benedizione al prossimo che indosserà gli artigli del
Mutante Canadese!
USA Today ha diffuso un nuovo backstage da
Star
Wars: Gli Ultimi Jedi, in cui vediamo un commosso
Rian Johnson che racconta della sua esperienza sul
set, insieme ad alcuni dei protagonisti, tra cui, ovviamente,
Carrie Fisher.
Nel video assaggiamo anche alcune
scene inedite del film che arriverà in sala il 13 dicembre.
La sinossi: “In Star
Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua
quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle
leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri
della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti
all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema
USA il 15 dicembre 2017.”
FIRST LOOK –
Carrie Fisher in Star Wars: Gli Ultimi Jedi
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al
cinema il 13 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende
immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
L’account Instagram dei Fratelli Russo ha
condiviso una nuova foto che ritrae i registi di Avengers:
Infinity War in compagnia di Jim Starlin,
che oltre a personaggi come Drax e Gamora, ha contribuito alla
nascita di Thanos, il Big Bad che sarà protagonista del prossimo
film collettivo dei Marvel Studios.
https://www.instagram.com/p/BapC8Argh68/
In Captain America: The
Winter Soldier, i Russo hanno riservato a Ed
Brubaker, creatore del Soldato d’Inverno,
un piccolo cameo ed è probabile che anche a Starlin sarà
riservato lo stesso trattamento.
La sinossi: Mentre
gli Avengers continuano a proteggere il mondo da minacce
troppo grandi per un solo eroe, un nuovo pericolo emerge dalle
ombre cosmiche: Thanos. Despota di intergalattica scelleratezza, il
suo scopo è raccogliere le sei gemme dell’Infinito, artefatti di un
potere sconfinato, e usarle per piegare la realtà a tutto il suo
volere. Tutto quello per cui gli Avengers hanno combattuto ha
condotto a questo punto – il destino della Terra e l’esistenza
stessa non sono mai state tanto a rischio.
Avengers:
Infinity War arriverà al cinema il 4 Maggio
2018. Christopher Markus e Stephen
McFeely si occuperanno della sceneggiatura del film,
mentre la regia è affidata a Anthony e Joe
Russo.
Il cast del film al momento è
composto da Cobie Smulders, Benedict Cumberbatch,
Chris Pratt, Vin Diesel, Scarlett Johansson, Dave Bautista, Karen
Gillan, Zoe Saldana, Brie Larson, Elizabeth Olsen, Robert Downey
Jr., Sebastian Stan, Chris Hemsworth, Chris Evans, Tom Holland,
Bradley Cooper, Samuel L. Jacksson, Jeremy Renner, Paul Rudd, Peter
Dinklage, Mark Ruffalo, Josh Brolin, Paul Bettany, Benedict
Wong, Pom Klementieff e Chadwick
Boseman.
Samuel L.
Jackson tiene Master Class di recitazione on-line.
Nella sua carriera è passato dai personaggi sconosciuti ai
personaggi più popolari, prendendo parte ai film di
Star
Wars, al franchise Marvel ed è stato
diretto da Quentin Tarantino e da Spike
Lee.
A 68 anni ha preso parte a film
d’azione come I Am Not Your Negro e a campagne pubblicitarie della
Apple e della Capital One. Adesso vuole dedicarsi all’insegnamento
come hanno già fatto Martin Scorsese,
Justin Hoffman, Kevin Spacey e
ShondaRhimes.
Le lezioni cominceranno
quest’inverno a novanta dollari ciascuna. Il master dura 20
lezioni. Il materiale è scaricabile online e c’è la possibilità di
porre domande all’attore. Dichiara Jackson:
“Nelle lezione verrà spiegato
come affrontare un copione, utilizzare la voce, studiare i
personaggi, migliorare le attitudini e come collaborare con le
industrie del settore. Spero che gli studenti imparino che non ci
sono limiti ai sogni”.
Prossimamente vedremo Jackson anche
sullo schermo: tornerà ad doppiare Frozone ne Gli
incredibili 2, riprenderà il ruolo di Nick Fury in
Captain Marvel nel 2019 e quello del
supervillain Elijah Prince in Glass.
Dopo Flash e Aquaman, ecco il motion poster
di Victor Stone che si trasforma in
Cyborg, messo on line durante la settimana
dedicata al suo personaggio che anticipa l’uscita di
Justice League.
Sulla scia della morte di Clark
Kent/Superman per mano di Doomsday, il vigilante Bruce Wayne/Batman
rivaluta i suoi metodi estremi e comuncia la ricerca di
straordinari eroi per assemblare una squadra di combattenti contro
il crimine per difendere la Terra da ogni tipo di minaccia. Insieme
a Diana Prince/Wonder Woman, Batman trova l’ex star del football al
college, ciberneticamente migliorato, Vic Stone/Cyborg, il
velocista Barry Allen/The Flash e un guerriero atlantideo, un re,
Arthur Curry/Aquaman. Insieme si schierano contro Steppenwolf,
l’araldo e il comandante in seconda dell’alieno signore della
guerra Darkseid, incaricato da Darkseid stesso di trovare tre
manufatti nascosti sulla Terra.
Ecco il primo
trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice League è stato
diretto da Zack Snyder, mentre Joss
Whedon è entrato nella produzione solo a fine
lavoro ed è previsto per il 16 novembre 2017. Nel film vedremo
protagonista Henry
Cavillcome Superman, Ben Affleckcome
Batman, Gal
Gadotcome Wonder Woman, Ezra Millercome
Flash, Jason
Momoacome Aquaman, e Ray
Fishercome Cyborg. Nel cast confermati
anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem
Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy
Irons. I produttori esecutivi del film
sono Wesley Coller, Goeff
Johns e Ben
Affleck stesso.
Kevin Feige aveva
già confermato il suo piacere a lavorare con Taika
Waititi, regista di Thor: Ragnarok, da
oggi in sala, e lo stesso Waititi ha riferito che anche a lui
piacerebbe dirigere un’altra avventura di Thor.
Parlando con RadioTimes,
il regista neozelandese ha commentato il suo potenziale ritorno al
MCU dopo Ragnarok,
accennando al fatto che gli piacerebbe non solo tornare a dirigere
per la Marvel, ma anche raccontare una nuova avventura del Dio del
Tuono.
“Mi piacerebbe tornare a
lavorare con la Marvel tantissime altre volte, perché penso sia uno
Studio Fantastico, e abbiamo lavorato benissimo insieme. E tutti
sono stati di grande supporto alla mia visione (…) Mi piacerebbe
moltissimo fare un altro Thor, perché credo di aver stabilità un
bel tono con questi ragazzi, oltre al rapporto di amicizia. Non mi
piacciono molto gli altri personaggi.”
Il lavoro di Taika con i personaggi
che vedremo in Thor: Ragnarok è senz’altro
particolare, tuttavia resta da vedere se la Marvel avrà ancor ain
programma film su Thor dopo l’ormai mitica ed epica fine della
Fase 3.
Thor:
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano il premio
OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è
prevista per il 3 novembre 2017.
La trama di Thor:
Ragnarok – “In Marvel Studios’ Thor Ragnarok, Thor è
imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile
martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a
Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la
fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente
minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una
mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi
amici Avengers, l’incredibile Hulk.
Potrebbe arrivare dall’universo di
Star
Wars l’attore scelto dai Marvel Studios per
interpretare il villain in Captain Marvel.
Secondo VarietyBen
Mendelsohn potrebbe essere colui che interpreterà il
villain contro cui Carol Danvers dovrà
scontrarsi.
Del film sappiamo molto poco, se non
che sarà ambientato negli anni ’90, con Nick Fury che non ha ancora
perso il suo occhio e che la storia potrebbe raccontare della
guerra Kree/Skrull.
Mendelson fa già parte della
famiglia, visto che ha interpretato il villain in Rogue
One: A Star Wars Story e quindi potrebbe facilmente
passare dalla Lucasfilm alla
Marvel. Inoltre si tratta di un attore molto
dotato con all’attivo un Emmy, che potrebbe avere il carisma adatto
a interpretare un villain adeguato.
Captain Marvel avrà un ruolo decisivo nella conclusione
della Fase 3 Marvel
Alla regia del film, con
protagonista Brie Larson, ci
saranno Anna Boden e Ryan
Fleck. La pellicola sarà ambientata durante gli anni ’90 e
vedrà la partecipazione di Samuel L. Jackson che
torna nei panni di Nick Fury.
Scritto da Nicole
Perlman (Guardians of the Galaxy)
e Meg LeFauve (Inside
Out), Captain
Marvel arriverà al cinema l’8 marzo 2019.
Sono stati diffusi on line dei
suggestivi character poster cinesi per Justice
League, in arrivo il 16 novembre al cinema, e trai
protagonisti dei manifesti compare anche Superman.
Eccoli a seguire:
Sulla scia della morte di Clark
Kent/Superman per mano di Doomsday, il vigilante Bruce Wayne/Batman
rivaluta i suoi metodi estremi e comuncia la ricerca di
straordinari eroi per assemblare una squadra di combattenti contro
il crimine per difendere la Terra da ogni tipo di minaccia. Insieme
a Diana Prince/Wonder Woman, Batman trova l’ex star del football al
college, ciberneticamente migliorato, Vic Stone/Cyborg, il
velocista Barry Allen/The Flash e un guerriero atlantideo, un re,
Arthur Curry/Aquaman. Insieme si schierano contro Steppenwolf,
l’araldo e il comandante in seconda dell’alieno signore della
guerra Darkseid, incaricato da Darkseid stesso di trovare tre
manufatti nascosti sulla Terra.
Ecco il primo
trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice League è stato
diretto da Zack Snyder, mentre Joss
Whedon è entrato nella produzione solo a fine
lavoro ed è previsto per il 16 novembre 2017. Nel film vedremo
protagonista Henry
Cavillcome Superman, Ben Affleckcome
Batman, Gal
Gadotcome Wonder Woman, Ezra Millercome
Flash, Jason
Momoacome Aquaman, e Ray
Fishercome Cyborg. Nel cast confermati
anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem
Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy
Irons. I produttori esecutivi del film
sono Wesley Coller, Goeff
Johns e Ben
Affleck stesso.
Arrivano nuove foto dal set di
Avengers 4 in cui possiamo vedere ancora
Jeremy Renner nel panni di Occhio di
Falco. Questa volta però, oltre al cambio di look,
possiamo intuire anche un cambiamento fondamentale per il
personaggio.
Dalle immagini condivise su
Twitter da Weibopossiamo infatti notare
che Renner indossa dei pantaloni scuri con le rifiniture dorate, il
che indica probabilmente la trasformazione di Occhio di Falco in
Ronin.
Non possiamo ancora avere uno
sguardo soddisfacente al look, ma abbiamo almeno la conferma che
l’arco narrativo di Clint Barton si svilupperà e
che questa trasformazione potrebbe cominciare già in
Avengers: Infinity War.
Avengers 4 è
ancora un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo
ma non sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa
parlerà il film. Le dichiarazioni di Kevin Feige
in merito hanno reso molto chiaro il fatto che il titolo ufficiale
del film rappresenta spoiler per Avengers Infinity
War, per cui non sarà rivelato fino all’uscita al cinema
del film che conclude la Fase 3 dei Marvel Studios.
David Harbour
(Stranger Things) sarà il prossimo protagonista di
Hellboy, ruolo che era stato già di Ron
Perlman, diretto da Guillermo Del Toro.
Parlando del suo personaggio, l’attore ha spiegato che si tratta di
un ruolo molto complesso, paragonabile all’Amleto
shakespeariano.
“Sto cominciando a innamorarmi
del personaggio – ha spiegato Harbour ai microfoni di Screen
Rant – Ha un sacco di problemi. Hopper (il suo personaggio di
Stranger Things, ndt) è più adulto di Hellboy. In alcuni aspetti è
davvero un bambino, infatti è hellboy non hellman e si trova a
combattere contro il suo stesso destino, quest’orribile destino di
essere la Bestia dell’Apocalisse e di non volerlo essere ed essere
invece un ragazzo dolce che ha un sacco di problemi.”
“È così complicato ed è anche
bello, e eccitante cominciare a lavorarci sopra (…) è come un pezzo
da personaggio, il nostro modello è Shakespeare. Intendo, è molto
come Amleto in alcuni versi. Quindi è eccitante da interpretare per
un attore.”
Hellboy: al via le
riprese, prima foto di David
Harbour
Hellboyè stato scritto da Andrew
Cosby, Christopher
Golden e Mike
Mignola stesso. Inoltre sappiamo che sarà diretto
da Neil Marshall (The Descent,
Game of Thrones). Nel cast del film David Harbour,
Milla Jovovich, Daniel Dae Kim, Brian Gleeson, Sophie
Okonedo, Alistair Petrie e Ian
McShane.